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INDICE GENERALE DOCUMENTO

Pag. 1) Composizione Classe 4 1) Parte prima: informazioni di carattere generale 5

- Finalità istituzionali connesse con la tipologia dell’Istituto - Caratteri dell’Istituto connessi con la tipologia del territorio - Storia della classe

- Variazioni nella composizione del C.d.C nel triennio 2) Parte seconda: le attività del Consiglio di Classe 8

- Sintetica presentazione della classe - Programmazione collegiale e sua realizzazione a cura del C.d.C.

- Obiettivi cognitivi trasversali raggiunti - Metodologie adottate - Criteri di valutazione e relativa tabella - Attività significative programmate e realizzate dal C.d.C.

Visite aziendali e viaggi d’istruzione

Orientamento

Temi d’interesse generale

Attività pluridisciplinare CLIL

- Esperienze di ricerca, di progetto, di area professionalizzante

Didattica per Competenze

- Simulazione effettuata in preparazione della terza prova scritta, seconda e prima prova scritta. Criteri di valutazione delle prove

20

3) Parte terza: le attività di competenza dei singoli docenti 31

- Relazioni finali docenti

Lingua e Lettere italiane 32

Storia 40

Lingua straniera (Inglese) 44

Matematica 48

Meccanica applicata e Macchine a fluido 52

Tecnologia Meccanica ed Esercitazioni 59

Disegno, Progettazione ed Organizzazione industriale 68

Sistemi ed Automazione industriale 74

Scienze Motorie 79

Religione 81

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COMPOSIZIONE DELLA CLASSE E ANNO DI CORSO

CLASSE FREQUENTATA

N. ALLIEVO 3^Amm 4^Amm 5^Amm

1 Altinier Gioele Si Si-R Si

2 Amato Matteo Si Si-R Si

3 Barazzuol Andrea Si Si Si

4 Bressan Enrico Si Si Si

5 Bubola Alessio Si Si Si

6 Daluar Milon Si-R Si-R Si

7 Dashi Lambi No Si Si

8 Marcuzzo Elia Si Si Si

9 Masutti Andrea Si Si Si

10 Paccagni Simone Si Si Si

11 Paladin Nicola Si Si Si

12 Pancotto Saverio Si Si Si

13 Pederiva Edward Si Si Si

14 Petelin Jan - Aggiunto No Si (NI 10-02-14) Si

15 Pieretti Umberto No Si-R Si

16 Polentes Davide Si Si Si

17 Scripcaru Bogdan Si Si Si

18 Tonon Marco Si Si Si

19 Villanova Nicola Si Si Si

Legenda: R Ripetente Classe NI Nuovo Inserimento nella classe

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PARTE PRIMA: INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

FINALITÀ ISTITUZIONALI CONNESSE CON LA TIPOLOGIA DELL’ISTITUTO

L’articolazione “Meccanica e meccatronica” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici.

Il diplomato, nelle attività produttive d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi e interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi ed è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.

L’identità dell’indirizzo si configura nella dimensione politecnica del profilo, che viene ulteriormente sviluppata rispetto al previgente ordinamento, attraverso nuove competenze professionali attinenti la complessità dei sistemi, il controllo dei processi e la gestione dei progetti, con riferimenti alla cultura tecnica di base, tradizionalmente incentrata sulle macchine e sugli impianti.

Per favorire l’imprenditorialità dei giovani e far loro conoscere dall’interno il sistema produttivo dell’azienda viene introdotta e sviluppata la competenza “gestire ed innovare processi” correlati a funzioni aziendali, con gli opportuni collegamenti alle normative che presidiano la produzione e il lavoro.

Nello sviluppo curricolare è posta particolare attenzione all’agire responsabile nel rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sulla tutela ambientale e sull’uso razionale dell’energia.

PROFILO

Il Diplomato in “Meccanica e meccatronica” deve essere in grado di:

- integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;

- agire autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale;

- pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione “Meccanica e

meccatronica” consegue i risultati di apprendimento descritti nelle Linee Guida ministeriali, di seguito specificati in termini di competenze:

1 – Individuare le proprietà dei materiali in relazione all’impiego, ai processi produttivi e ai trattamenti.

2 – Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione.

3 – Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e collaudo del prodotto.

4 – Documentare e seguire i processi di industrializzazione.

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5 – Progettare strutture apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte alle sollecitazioni

meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura. 6 – Progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di

macchine e di sistemi termotecnici di varia natura. 7 – Organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di

trasporto, nel rispetto delle relative procedure. 8 – Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica

applicata ai processi produttivi. 9 – Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali. 10 – Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della

qualità e della sicurezza.

CARATTERI DELL’ISTITUTO CONNESSI CON LA TIPOLOGIA DEL TERRITORIO

L’Istituto è ubicato in un territorio che vede presenti tutti i settori di una moderna economia e

che è formato prevalentemente da aziende di dimensioni medio-piccole, caratterizzate per essersi sviluppate ed integrate nel territorio in sistemi produttivi:

della Fabbricazione di macchine ed apparecchiature meccaniche, compresa l'installazione, il montaggio, la riparazione e la manutenzione

dello Sportsystem

del Legno Arredo

della Bioedilizia

dell’Enologia e del Vino

delle Attrezzature Alberghiere

del “Food Service Equipment”

della “Catena del Freddo”, con particolare riferimento alle produzioni di frigoriferi, congelatori, ...

dell’occhialeria

ecc… La presenza nel territorio di un tessuto industriale così complesso e vasto ha offerto

l’opportunità di effettuare visite guidate, incontri, dibattiti, non solo orientati alla conseguente occasione di sbocco professionale ma anche alla conoscenza di importanti aspetti legati a processi tecnologici e prodotti innovativi che hanno completato la preparazione dei nostri allievi giunti al termine del loro corso di studi.

Complessa è inoltre la presenza nel territorio dell’associazionismo senza fini di lucro, che spazia dal ludico sportivo, al culturale, al sociale, quest’ultimo con presenze importanti di supporto ed aiuto, alla famiglia, agli anziani, all’handicap.

Tale complessità e varietà di interlocutori, ha permesso di aumentare le relazioni con questi attori sociali arricchendo, con visite aziendali, incontri, testimonianze, aspetti valoriali estremamente positivi per lo sviluppo culturale e sociale degli studenti.

I profili professionali/mansioni che gli allievi sono preparati a svolgere nelle aziende

presenti nel comprensorio riguardano:

fabbricazione e il montaggio di componenti meccanici, con elaborazione di cicli di lavorazione;

programmazione, avanzamento e controllo della produzione nonché l’analisi e la valutazione dei costi;

dimensionamento, installazione e gestione di semplici impianti industriali;

progettazione di elementi e semplici gruppi meccanici;

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controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti;

utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione;

sistemi informatici per la progettazione e la produzione meccanica;

sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC;

controllo e messa a punto di impianti, macchinari nonché dei relativi programmi e servizi di manutenzione;

sicurezza del lavoro e tutela dell’ambiente.

STORIA DELLA CLASSE

La classe, che in 3^ era costituita da 20 allievi ed in 4^ da 20 allievi con l’aggiunta di Petelin Jan il 10-02-2014, è ora costituita da 19 studenti. Solo alcuni di questi sono residenti nel Comune dove è ubicata la scuola, gli altri vi confluiscono giornalmente dai centri vicini con mezzi propri quali scooter, automobile, autobus, corriere di linea o treno.

Quasi tutti gli studenti hanno frequentato la 2^ classe nel nostro istituto, alcuni hanno ripetuto sia il terzo che il quarto anno di corso.

Si tratta di allievi di diversa estrazione sociale, con interessi anche extrascolastici (alcuni svolgono attività sportiva anche in forma dilettantistica, altri hanno degli hobby).

Gli studenti che hanno scelto questa specializzazione autonomamente, e/o con il consenso dei genitori, per interesse personale verso le varie materie e per le opportunità di lavoro, che ancora, essa offre nel nostro territorio, nutrono aspettative nei riguardi della scuola che è ancora capace di fornire la preparazione necessaria sia per affrontare il mondo del lavoro sia per il proseguimento, eventualmente, degli studi universitari.

Quasi tutti gli studenti hanno la possibilità, a scuola sicuramente, ma anche a casa, di utilizzare il mezzo informatico nell’attività didattica per la stesura di relazioni, ricerche, approfondimenti e confronto con documenti presenti sul Web. Lo studio domestico, non sempre però, è apparso adeguato.

VARIAZIONI NELLA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Discipline Curricolo

Anni

Corso

Classi

3a

(ore) 4a

(ore) 5a

(ore)

Lingua e Lettere italiane 3° - 4° - 5° 4 4 4

Storia 3° - 4° - 5° 2 2 * 2

Lingua straniera (Inglese) 3° - 4° - 5° 3 3 3 * (3 Doc.)

Matematica 3° - 4° - 5° 3 3 3

Complementi di Matematica 3° - 4° - 5° 1 1 -

Meccanica applicata e Macchine a fluido 3° - 4° - 5° 4 4 4

Tecnologie meccaniche di proc. e prod. 3° - 4° - 5° 5 5 5

Disegno, Proget. Organizzaz. Industriale 3° - 4° - 5° 3 4 5

Sistemi ed Automazione industriale 3° - 4° - 5° 4 3 3

Scienze Motorie e Sportive 3° - 4° - 5° 2 2 2

Religione 3° - 4° - 5° 1 1 1

* anno in cui vi è stato un cambiamento di docente rispetto all’anno precedente

(1) Nell’ultimo anno di scuola si sono succedute tre diverse insegnanti di lingua inglese, dal mese

di novembre in via definitiva la Prof.ssa Maugeri Maria Grazia.

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PARTE SECONDA: LE ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI CLASSE

SINTETICA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe, nel suo complesso, non sempre è risultata rispettosa delle regole comportamentali previste nella programmazione di inizio anno; spesso si sono dovuti richiamare sia i singoli sia il gruppo classe. Per quanto riguarda la partecipazione alle attività didattiche, è stato sovente necessario stimolare e/o sollecitare lo studio sia a livello individuale che di gruppo. Lo studio domestico non è sempre risultato adeguato. Alcuni studenti evidenziano ancora difficoltà nel metodo di studio e denotano, nonostante i continui ripassi, lacune anche di base. Il profitto è mediamente sufficiente. Qualche allievo, dotato di buone capacità, si è distinto per impegno, interesse e partecipazione, conseguendo risultati più che discreti, qualche altro rimane a livelli modesti o per una preparazione lacunosa ed affrettata o per l’impegno discontinuo. Taluni allievi hanno avuto difficoltà nel recupero delle carenze evidenziate nel 1° periodo.

PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE E SUA REALIZZAZIONE A CURA DEL C. d. C.

Gli obiettivi didattici che il Consiglio di Classe ha perseguito sono quelli prima enunciati e definiti nel Profilo professionale del Perito di Meccanica e meccatronica.

a. Dal punto di vista relazionale lo studente è stato stimolato a:

Instaurare un rapporto corretto ed equilibrato con i compagni ed i docenti;

Lavorare proficuamente in gruppo, discutendo le proposte in modo positivo, collaborando e utilizzando i contributi altrui;

Partecipare attivamente alle lezioni;

Osservare le regole d'Istituto e di Classe come forma di rispetto degli altri e consapevolezza dei problemi di una comunità organizzata.

b. Dal punto di vista didattico allo studente è stato richiesto di:

Esprimersi in modo corretto e chiaro, utilizzando il lessico specifico delle varie discipline e adeguando il linguaggio alla situazione comunicativa;

Avere conoscenza degli argomenti richiesti, sia dell’area tecnico-scientifica che di quella linguistico-letteraria;

Comprendere un testo, individuandone i punti fondamentali, sapendolo riferire ed analizzare;

Collegare argomenti della stessa disciplina e/o anche di discipline diverse;

Procedere in maniera autonoma nello studio e nelle esercitazioni, effettuando scelte e prendendo decisioni opportune, dopo aver ricercato le necessarie informazioni;

Sviluppare capacità di giudizio personale.

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OBIETTIVI EDUCATIVO/COMPORTAMENTALI COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

1. Comportamento sociale A. Rispetto reciproco tra persone

Ascoltare attentamente gli altri

Accettare le opinioni altrui

Esprimere dissenso motivato

Collaborare in modo pertinente, responsabile e concreto nel lavoro, nello studio, nell’organizzazione di attività di svago

Prestare aiuto ed assistenza agli altri, se necessario, nel lavoro, nello studio, nel tempo libero

Rapportarsi con correttezza di linguaggio: non offendere e non bestemmiare

Assumere atteggiamenti e comportamenti corretti ed educati.

Tenere comportamenti rispettosi della salute e della sicurezza propria e altrui in ogni contesto

B. Rispetto dell’ambiente e del materiale scolastico:

Avere cura e rispetto delle cose comuni: edifici, beni artistici e naturali, ambiente

Lasciare gli ambienti scolastici puliti e ordinati

Non danneggiare strutture ed attrezzature

Rispettare i regolamenti di classe, di Istituto e delle aule di laboratorio

Usare in modo ordinato il materiale scolastico: diario, libretto personale, libri e quaderni, ecc..

2. Partecipazione all’attività scolastica A. Sviluppo dell’autonomia personale:

Organizzare in modo efficace il proprio tempo

Acquisire progressiva autonomia nel gestire i percorsi cognitivi

Assolvere compiti affidati e assumere iniziative autonome per l’interesse comune

Fare proposte costruttive.

B. Sviluppo delle capacità di assumersi responsabilità:

Rispettare gli orari

Rispettare consegne e scadenze

Partecipare in modo positivo alla vita collegiale della scuola: assemblea di classe e di istituto, visite guidate, viaggi di istruzione e conferenze.

C. Sviluppo della capacità di comunicazione tra i membri del gruppo classe:

Intervenire rispettando regole condivise

Intervenire in modo pertinente e motivato

Esprimere una propria eventuale situazione di disagio.

OObbiieettttiivvii ccooggnniittiivvii ttrraassvveerrssaallii 55°° aannnnoo

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE/di CITTADINANZA

Comunicazione nella madrelingua

Competenza digitale

Imparare ad imparare

Progettare

Risolvere problemi

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ABILITÀ

Utilizzare registri comunicativi adeguati ai diversi ambiti specialistici

Consultare dizionari e altre fonti informative per l’approfondimento e la produzione linguistica

Sostenere conversazioni e colloqui su tematiche predefinite anche professionali

Raccogliere, selezionare ed utilizzare informazioni utili all’attività di ricerca di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici

Produrre testi scritti di diversa tipologia e complessità

Elaborare il proprio curriculum vitae in formato europeo

Ideare e realizzare testi/prodotti multimediali su tematiche culturali, di studio e professionali

Utilizzare le tecniche di documentazione e scambi di informazioni in rete

Utilizzare software applicativi specifici

Utilizzare metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali ad esempio appunti, scalette, mappe

Leggere, interpretare, costruire grafici e tabelle

Collegare le nuove informazioni con quelle pregresse

Utilizzare strategie di autocorrezione

Mantenere la concentrazione sul compito per i tempi necessari

Progettare, monitorare e valutare un proprio percorso di studio/lavoro (pianificare), tenendo conto delle priorità, dei tempi, delle risorse a disposizione

Correlare conoscenze di diverse discipline costruendo quadri di sintesi e collegarle all’esperienza personale e professionale

Contestualizzare le informazioni provenienti da diverse fonti e da diverse aree disciplinari ai campi professionali di riferimento; utilizzare le informazioni nella pratica quotidiana e nella soluzione di problemi

Organizzare le informazioni ai fini della diffusione e della redazione di relazioni, report, presentazioni, utilizzando anche strumenti tecnologici

CONOSCENZE

Saperi essenziali delle singole discipline

Metodologie e strumenti di ricerca e organizzazione delle informazioni

Stili cognitivi e di apprendimento; strategie di studio

Tecniche di problem solving

Abilità, conoscenze e saperi essenziali delle singole discipline sono indicate nelle Rubriche redatte dai docenti in fase di programmazione disciplinare sulla base della programmazione dipartimentale.

Risultati di Apprendimento 5° anno in termini di Competenze - Area comune

Competenza chiave europea Competenze specifiche

Comunicazione nella madrelingua Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento; Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.

Consapevolezza ed espressione culturale - Patrimonio artistico e letterario

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e

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responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.

Comunicazione nelle lingue straniere (Lingua inglese)

Padroneggiare la lingua inglese, per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento

Consapevolezza ed espressione culturale - Identità storica

Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo

Competenze di base in Matematica Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

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Risultati di Apprendimento 5° anno in termini di Competenze - Articolazione Meccanica e meccatronica

Competenze di indirizzo Competenze specifiche

Complementi di Matematica Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento Progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura

Meccanica, macchine ed energia Progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura Progettare, assemblare collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di sistemi termotecnica di varia natura Organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di trasporto, nel rispetto delle relative procedure Riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa

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Identificare ed applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti

Sistemi e automazione Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai processi produttivi Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali

Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto

Individuare le proprietà dei materiali in relazione all’impiego, ai processi produttivi e ai trattamenti Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e collaudo del prodotto Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e della sicurezza Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali Identificare ed applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti

Disegno, progettazione e organizzazione industriale

Documentare e seguire i processi di industrializzazione Gestire e innovare processi correlati a funzioni aziendali Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e della sicurezza Organizzare il processo produttivo, contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e collaudo del prodotto Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più

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appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento

Obiettivi che la maggior parte degli allievi ha dimostrato di aver raggiunto, anche se con livelli diversi.

Per gli Obiettivi di apprendimento specifici, si rimanda alle relazioni finali redatte nelle singole discipline allegate al documento.

METODOLOGIE ADOTTATE

Per il conseguimento degli obiettivi didattici, i singoli docenti hanno attuato le strategie ritenute più idonee tra quelle definite all’interno dei gruppi disciplinari (lezione frontale e/o interattiva, problem solving, ecc..).

In particolare, per le discipline che prevedono l’uso del Laboratorio, lo svolgimento del corso è stato attuato attraverso un coordinato alternarsi di elementi di teoria, che sono stati immediatamente verificati in laboratorio, in modo tale da mantenere strettamente connesse l’acquisizione teorica e la verifica sperimentale, privilegiando, di volta in volta, a seconda dell’argomento trattato, il metodo deduttivo od il metodo induttivo.

In armonia con quanto stabilito dal Collegio dei Docenti, il “Percorso formativo” è stato costituito da Moduli e da “Unità di Apprendimento”. Ogni Modulo risultava in tutto o in parte in sé concluso, autosufficiente, capace di garantire gli obiettivi prefissati scelti seguendo le indicazioni del Profilo professionale.

Particolare cura è stata riservata alla comunicazione didattica. Le lezioni sono state articolate in maniera tale da avere sicuramente la comunicazione insegnante-allievo (lezione frontale), ma anche quella allievo-insegnante ed allievo-allievo, incentivando il dialogo mediante l’uso di domande a singoli allievi o tramite interventi volontari, nello stesso tempo educando gli studenti all’accettazione di un ordine disciplinare negli interventi e sviluppando la capacità di esprimersi in forma breve ed efficace.

Quale integrazione e/o approfondimento degli argomenti svolti in classe, si sono svolte nel triennio visite guidate ad aziende, con lo scopo anche di osservare, verificare, confrontare quanto appreso e soprattutto per constatare come questo si strutturi in un contesto logico-operativo.

Per quanto riguarda l’orientamento, sono state realizzate specifiche attività per sostenere il processo di scelta degli studenti in funzione degli studi universitari, del titolo professionale e del lavoro. Si sono dedicati momenti assembleari (non obbligatori) per la diffusione di informazioni sulle caratteristiche dei corsi di laurea universitari, delle attività lavorative e delle strutture della formazione professionale post-diploma, in modo che gli studenti abbiano consapevolezza di ciò che hanno scelto o stanno per scegliere e delle capacità necessarie per partecipare attivamente e con successo allo studio e al lavoro.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per quanto riguarda l’aspetto della valutazione, si possono sicuramente verificare e anche "misurare" certe prestazioni tecniche: conoscenze possedute, capacità di risoluzione di problemi, tempi d'esecuzione, ecc. Occorre tuttavia essere consapevoli che obiettivo della scuola è anche una crescita più complessa dei giovani, che attiene alla sfera della personalità, della coscienza di sé e del mondo. Certi obiettivi e risultati del processo educativo si sottraggono a misurazioni obiettive e sono, certo, oggetto di valutazione della scuola ma in forme prevalentemente discorsive, relazionali e comportamentali.

Per questo, nella valutazione, il C. d. C. ha tenuto conto di vari elementi, tra i quali:

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Partecipazione, intesa come: attenzione, puntualità nel mantenere gli impegni; richieste di chiarimento e contributi personali alla lezione; disponibilità a collaborare; curiosità, motivazione; interesse, capacità di iniziativa personale.

Impegno, inteso come: consapevolezza della necessità di applicazione intensa e rigorosa per ottenere validi risultati; frequenza, qualità e quantità dello studio a casa; disponibilità all'approfondimento personale; rispetto delle scadenze sia verso l'insegnante che verso i compagni.

Metodo di studio, inteso come: capacità di organizzare autonomamente il proprio lavoro; comprendere i testi delle varie discipline e i loro linguaggi.

Livello di effettivo apprendimento: conoscenze acquisite nelle singole discipline; comprensione (dire con parole proprie, interpretare, dimostrare, spiegare); capacità di analisi, di sintesi e rielaborazione personale; capacità valutativa (individuazione delle priorità, autonomia di giudizio, ecc.).

Progresso, inteso come cammino e crescita che lo studente è stato in grado di compiere rispetto ai livelli di partenza e che suggerisce anche le possibilità di ulteriore miglioramento.

Problemi personali, difficoltà individuali, situazioni familiari particolari che possono incidere sulla qualità e quantità dello studio.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE ALLEGATA AL POF

CANDIDATO _________________________ CLASSE 5^ Amm MATERIA ______________________________

VOTO

CONOSCENZE

Risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso

l’apprendimento

ABILITÀ

Capacità di applicare

conoscenze e di usare knowhow

per portare a termine compiti e risolvere problemi

1-3 del tutto

insufficiente

Conoscenze inesistenti o sporadiche ed

irrilevanti

Non sa applicare alcuna conoscenza.

4 gravemente insufficiente

Conoscenze scarse e incomplete, con gravi lacune in riferimento

agli argomenti di base

Sa applicare solo occasionalmente le

conoscenze acquisite senza però

inserirle in un contesto organico. Commette

gravi e frequenti errori.

5 insufficiente

Conoscenza generica, superficiale e/o incompleta degli

argomenti di base

Sa applicare in maniera approssimativa le

Conoscenze acquisite. Commette errori non gravi ed imperfezioni.

6 sufficiente

Conoscenza completa ma non approfondita

degli argomenti essenziali

Sa applicare le conoscenze acquisite nella risoluzione di

problemi non complessi

7 discreto

Conoscenza completa degli argomenti di

base delle discipline, con qualche

approfondimento

Sa applicare correttamente le conoscenze di base per risolvere problemi semplici e complessi.

8 buono

Conoscenza completa ed approfondita degli

argomenti di base delle discipline e di

altri argomenti

Sa applicare correttamente e con sicurezza le conoscenze

acquisite, risolvendo problemi

anche complessi

9-10 ottimo

Conoscenza esauriente, articolata

ed approfondita di tutti gli argomenti

delle discipline

Sa applicare correttamente e in maniera autonoma le conoscenze acquisite,

risolvendo problemi complessi, con apporti

personali anche originali.

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17

ATTIVITÀ SIGNIFICATIVE PROGRAMMATE E REALIZZATE

DAL CONSIGLIO DI CLASSE

VISITE AZIENDALI E VIAGGI D’ISTRUZIONE

Nell’arco del triennio di studi, la classe ha svolto visite d’istruzione a carattere tecnico. Si citano ad esempio alcune di queste:

Acciaieria “ABS acciai” di Cargnacco (UD)

Fiera Macchine Utensili “Samumetal” (PN)

EICMA (MI)

Jonathan Collection (Aerei storici volanti) di Nervesa della Battaglia (TV)

Impianto di stoccaggio Gas Metano - Edison di Collalto di Susegana (TV)

Nuova Trasmissione di Susegana (TV) (nell’ambito dell’UdA “Controllo degli ingranaggi”)

Trattamenti termici “TTN Veneta” di Nervesa della Battaglia (TV) (nell’ambito dell’UdA “Controllo degli ingranaggi”)

Gita a Monaco di Baviera

EMCO-Famup di San Quirino (PN)

Visita alla Base Aerea dell’Aeronautica Militare - 51° Stormo Istrana (TV)

Visita all’EXPO di Milano (uscita prevista per il 28 maggio 2015) La classe, nel mese di Marzo (dal 10-03-15 al 15-03-15) ha effettuato un viaggio di istruzione

a Monaco di Baviera, mezzo di trasporto treno (non tutti gli allievi hanno partecipato). La meta è stata ritenuta adatta per il conseguimento di obiettivi didattici ed educativi. Le visite sono state effettuate con l’ausilio di guide. Il comportamento della classe durante il viaggio è stato discreto. Gli allievi hanno dimostrato un sufficiente interesse durante le visite guidate, hanno sempre rispettato gli orari programmati e gestito al meglio il tempo libero concordato con gli insegnanti. Non vi sono stati episodi negativi. La verifica del raggiungimento degli obiettivi è stata curata dai docenti accompagnatori, verificando in itinere l’attenzione prestata durante le visite guidate attraverso il dialogo con gli allievi nelle più disparate occasioni, nel comportamento e nell’atteggiamento dei partecipanti alla gita. L’esperienza vissuta dagli allievi è stata buona;

ORIENTAMENTO

Nell’ambito dell’orientamento, gli studenti hanno partecipato:

ad incontri anche autonomi di orientamento universitario

ad incontri in aula con ex allievi che hanno proseguito gli studi e con ex allievi che hanno scelto l’attività lavorativa. Gli studenti in tali occasioni hanno dimostrato particolare interesse e fatto domande sull’attività svolta.

Incontri di orientamento relativi all’inserimento nel mondo del lavoro

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TEMI D’INTERESSE GENERALE

Incontro con esperti per sensibilizzare sui pericoli collegati all’uso di droghe ed alcool

Incontri sulla Sicurezza nel Lavoro, tenuti da tecnici dello S.P.I.S.A.L., sull’Antincendio, Protezione civile, Croce rossa

Educazione alla legalità economica

Incontro Avis

Lezione teatro sulla prima guerra mondiale in occasione della commemorazione per il centenario dell’inizio della grande guerra

Conferenza sulle mutazioni climatiche

Progetto di educazione alla Salute “La donazione e il trapianto di organi e di tessuti: una scelta consapevole” in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 7 di Conegliano-Servizio per l’Educazione e la Promozione della Salute.

Vedi inoltre attività extra riportate nelle relazioni finali di Italiano e Scienze Motorie.

ESPERIENZE DI RICERCA, DI PROGETTO, DI AREA PROFESSIONALIZZANTE

Non sono state svolte nel presente anno scolastico attività di Stages o Alternanza Scuola-

Lavoro. Attività di Stages è stata effettuata invece per alcuni allievi nel precedente a. s. Nell’ambito della disciplina “Sistemi e automazione” è stata svolta inoltre un’attività

pluridisciplinare, che ha coinvolto l’area tecnico-scientifica e la lingua inglese, di seguito illustrata.

RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ PLURIDISCIPLINARE CLIL AREA DISCIPLINARE INTERESSATA

TECNICO-SCIENTIFICA-E LINGUA INGLESE

Content and Language Integrated Learning (C.L.I.L.)

Si fa riferimento al contenuto delle norme transitorie di cui alla nota Ministeriale n. 4969 del 25.07.2014 e riguardante l’insegnamento in inglese fino ad un massimo del 50% del monte ore di una Disciplina Non Linguistica (DNL) d’indirizzo con la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning) come previsto dal DPR 89/2010. In questo Istituto non son ancora presenti docenti DNL formati. Nei casi di totale mancanza di docenti di DNL in possesso delle necessarie competenze linguistiche e metodologiche la nota raccomanda lo sviluppo di progetti interdisciplinari in lingua straniera nell'ambito del P.O.F., che si avvalgano di strategie di collaborazione e cooperazione all'interno del Consiglio di classe, organizzati con la sinergia tra docenti di disciplina non linguistica, il docente di lingua straniera e, ove presenti, il conversatore di lingua straniera, eventuali assistenti linguistici o tirocinanti del corso CLIL da 60 CFU. La valutazione degli alunni rimane comunque di competenza del docente di disciplina non linguistica. Nel caso specifico della classe 5^ A MM il Collegio dei docenti e il Cdc ha deliberato lo sviluppo del seguente: Progetto di una macchina automatica Il progetto viene sviluppato con le seguenti modalità:

- la classe è stata suddivisa in 4 gruppi, ogni gruppo definisce il progetto da sviluppare alle condizioni che sia un processo, o parte di un processo, altamente ripetitivo e che sia conveniente l’automazione;

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- ogni gruppo sviluppa autonomamente il progetto in termini di tecnologie utilizzate e sequenza di operazioni da effettuare, disegno del complessivo e disegni esecutivi dei particolari, valutazione degli sforzi e calcoli di dimensionamento, eventuale utilizzo di materiali esistenti in commercio;

- approntamento di relazione di calcolo e di presentazione del progetto in lingua italiana; - la presentazione del progetto e parte della relazione di calcolo devono essere predisposte

anche in lingua inglese. La disciplina coinvolta è Sistemi e Automazione industriale, ma sono naturalmente coinvolte tutte le materie tecniche: Meccanica e macchine per i calcoli di dimensionamento, Tecnologia meccanica per la scelta dei materiali e delle tecnologie di produzione, Disegno Progettazione ed Organizzazione Industriale per il disegno complessivo e dei particolari. Il docente della disciplina non linguistica coinvolta è il prof. Comazzetto Sandro. Il docente di lingua inglese coinvolto è la prof.ssa Maugeri Maria Grazia Obiettivi:

applicare le conoscenze acquisite nelle varie discipline in un contesto pluridisciplinare, stimolando il lavoro di gruppo, l’organizzazione, l’ideazione di impianti tecnici, migliorando le competenze linguistiche nella lingua inglese utilizzata come strumento per conoscere, apprendere e sviluppare abilità cognitive.

aiutare gli studenti a comprendere che la lingua è uno strumento di comunicazione, acquisizione e trasmissione del sapere e non un’astratta entità di regole linguistiche.

aumentare la consapevolezza dell’utilità di padroneggiare una lingua straniera.

stimolare la maggiore competenza linguistica (incremento del lessico, fluidità espositiva,efficacia comunicativa), abilità trasversali (partecipare attivamente ad una discussione, porre domande, esprimere un’opinione personale) e abilità cognitive di ragionamento autonomo.

Verifiche Dopo la consegna del progetto, ogni gruppo è invitato a presentare alla classe il suo progetto, spiegando l’obiettivo, la funzionalità, la realizzazione (sulla carta) e le motivazioni delle scelte effettuate. Successivamente ogni gruppo discute il progetto con il docente referente approfondendo gli aspetti tecnici e le scelte effettuate. Materiali Norme specifiche del progetto scelto e materiali vari reperiti in Internet o presso aziende. Sono a disposizione della Commissione gli elaborati prodotti dagli allievi.

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SIMULAZIONE EFFETTUATA IN PREPARAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE

Durante l’anno scolastico, nelle varie discipline, sono state utilizzate, da parte dei docenti, prove di verifica con tipologie scelte tra quelle definite nel Regolamento degli Esami di stato. In particolare, le verifiche hanno cercato di evidenziare la capacità di comprensione delle domande, la conoscenza degli argomenti, lo sviluppo logico e la pertinenza delle risposte, la proprietà di linguaggio, la capacità di organizzazione, di collegamento e rielaborazione di un argomento.

In particolare, nell’ultimo periodo dell’anno scolastico, sono state svolte simulazioni della

prima, seconda e terza prova. Simulazione Prima Prova: Effettuata martedì 28-04-2015 6 ore Simulazione Seconda Prova: Effettuata martedì 21-04-2015 6 ore Simulazione Terza Prova: Effettuata mercoledì 15-04-2015 3 ore Per la terza prova è stata scelta la tipologia B. Il tempo assegnato è stato di tre ore, quattro

le discipline coinvolte, rispettivamente: Inglese Matematica Tecnologie mecc. Sistemi

Di seguito sono indicati i quesiti delle discipline coinvolte nella terza prova scritta con relativa griglia di valutazione. E’ stato consentito l’uso dei dizionari di italiano e inglese e la calcolatrice. Sono allegati inoltre i testi delle prove e le griglie di valutazione delle simulazioni della 1^ e della 2^ prova scritta. In questo caso è stato permesso l’uso di manuali tecnici, calcolatrici, dizionario di italiano.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA A.S.2014/2015 Classe 5^AMM

Materia N. 1: LINGUA INGLESE Name……………………………………….. Date……………………… Voto ……../…15….. E’ consentito l’uso del dizionario monolingue e del bilingue Answer the following questions in about eight-ten lines for each answer

1) What are the main advantages of using industrial robots, and what are the main tasks

performed by industrial robots today?

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

2) Briefly explain how does a four-stroke internal combustion engine work and what is the

main difference between a petrol engine and a diesel engine.

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

3) What kind of energy does the sun provide and what are the main advantages of using it?

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

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Materia N. 2: MATEMATICA CANDIDATO : COGNOME ………………………. NOME ……………………… data …………………

Quesito 1 - Calcolare l’integrale indefinito: dx x 2)cos(x2

Eseguire la prova dei risultati per motivare l’affermazione “ l’ integrale indefinito è l’operatore inverso

della derivata”.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Quesito 2 - Descrivere il procedimento per calcolare l’area della superficie di piano compresa tra due

curve di equazione y = f(x) e y = g(x), entrambe continue, nell’ipotesi che queste abbiano due punti in

comune di ascissa rispettivamente a e b, con a < b .

Applicare il procedimento al calcolo dell’area compresa tra la curva di equazione

22)(3xy e la retta 04y3x

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Quesito 3 - Data l’equazione differenziale a variabili separabili::

4x

1)2x(yy

2

'

a) determinare l’integrale generale e riconoscere alcune caratteristiche comuni alle funzioni da esso

individuate al variare della costante c.

b) discutere se la funzione y = - 1 è un integrale particolare della equazione data.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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Materia N. 3: SISTEMI E AUTOMAZIONE

(max 7 righe) per ogni quesito

Quesito 1:

Memorie di un PLC

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Quesito 2:

Gestione sincrona e asincrona di un PLC

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------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Quesito 3:

Descrivere il metodo della cascata in elettropneumatica ed evidenziarne le differenze rispetto alla

pneumatica

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------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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Materia N. 4: TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DI PRODOTTO

Cognome:________________________ Nome:____________________ Classe 5^ AMM

Quesito 1 Lavorazione mediante ultrasuoni: spiega perché tale lavorazione è detta “abrasiva dinamica” e descrivi

sinteticamente il fenomeno della “magnetostrizione”.

1_______________________________________________

2_______________________________________________

3_______________________________________________

4_______________________________________________

5_______________________________________________

6_______________________________________________

7_______________________________________________

8_______________________________________________

9_______________________________________________

Quesito 2 Spiega perché la Prova di Trazione è la prova meccanica più importante e descrivi in che cosa consiste.

1 _______________________________________________

2_______________________________________________

3_______________________________________________

4_______________________________________________

5_______________________________________________

6_______________________________________________

7_______________________________________________

Quesito 3 Costituzione e vantaggi (con motivazione) delle viti a ricircolazione di sfere rispetto alle viti trapezoidali.

1 _______________________________________________

2_______________________________________________

3_______________________________________________

4_______________________________________________

5_______________________________________________

6_______________________________________________

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

CANDIDATO: _________________________ CLASSE 5^ Amm

MATERIE: _____________________________________________________________

Conoscenza dell’argomento Punti

Nulla 0 Non conosce l’argomento

Gravemente insufficiente 1 Fornisce risposte frammentarie

Insufficiente 2 Fornisce risposte superficiali o incomplete

Sufficiente 3 Fornisce risposte adeguate

Buono 4 Coglie le informazioni esplicite ed opera qualche inferenza

Ottimo 5 Coglie le informazioni esplicite ed opera inferenze

Correttezza dei contenuti e coesione Punti

Nulla 0 I contenuti sono nulli

Gravemente insufficiente 1 Lo svolgimento presenta gravi e numerosi errori

Insufficiente 2 Lo svolgimento presenta numerosi errori non gravi

Sufficiente 3 Lo svolgimento è occasionalmente scorretto

Buono 4 Lo svolgimento è adeguato, con alcune incertezze

Ottimo 5 Lo svolgimento è corretto e completo in ogni sua parte

Appropriatezza nella esposizione e varietà lessicale Punti

Nulla 0 Non espone

Insufficiente 1 Esposizione inappropriata e lessico povero

Sufficiente 2 Esposizione appropriata con lessico corretto ma limitato

Buono/Ottimo 3 Esposizione appropriata, lessico corretto ampio pertinente

Organizzazione e coerenza dei contenuti Punti

Insufficiente 1 Non espone i contenuti o non li sa organizzare e li espone in modo

frammentario

Adeguato 2 Organizza i contenuti in modo completo

VALUTAZIONE

/15

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Pag. 1/2 Sessione ordinaria 2015 21583.2.1/1

N° 38168/07 Seconda prova scritta

Ministero della Pubblica Istruzione

M296 – ESAME DI STATO DI ISTUTITO TECNICO INDUSTRIALE

NUOVO ORDINAMENTO

Indirizzo: MECCANICA, MECCATTRONICA ED ENERGIA

Articolazione: MECCANICA E MECCATTRONICA

Tema di: DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

SIMULAZIONE 2^ PROVA SCRITTA - OPZIONE N° 1

Si deve trasmettere la potenza di 100 kW ad un regime di rotazione di 1450 g/min mediante un giunto a

dischi. Una delle due estremità d’albero deve essere realizzata mediante un profilo scanalato UNI 8953

destinato ad accogliere una delle due flange del giunto.

Il candidato assuma con motivato e giustificato criterio i materiali ed ogni altro dato occorrente ed esegua:

- il dimensionamento e proporzionamento completo del giunto, compreso le estremità d’albero, gli

organi di collegamento (filettati e non) e l’accoppiamento scanalato;

- il disegno esecutivo della flangia non scanalata, completo delle indicazioni di tolleranze e rugosità;

- il cartellino del ciclo di lavorazione della flangia disegnata, per una commessa di 900 giunti, dopo

aver definito preventivamente, con uno schizzo quotato, il grezzo di partenza (barra, stampato o

getto) indicandone la forma e le dimensioni.

Il candidato inoltre risponda a 3 dei seguenti 5 quesiti proposti:

1) calcolare il volume di pareggio conoscendo Riu = 72,50 €/pz, Cf = 21.000,00 € e Cvu = 37,50 €/pz;

2) calcolare la quota di ammortamento R di un capitale C = 80.000,00 € da accantonare in rate annuali,

costanti e posticipate, considerando un tasso d’interesse medio e costante i = 4%, in dieci anni;

3) calcolare il lotto economico qe considerando pi = 40 pz/gg, di = 20 pz/gg, a = 70,00 €/lotto, c = 12,00

€/pz.anno e g = 242 gg/anno;

4) considerando di produrre per reparti a lotti economici rappresentare il diagramma di Gantt per tre

sottolotti uguali considerando tre operazioni: T0,10 = 3 min, T0,20 = 5 min, T0,30 = 4 min;

5) rappresentare graficamente in un piano logaritmico la seguente equazione di Taylor vt . T0,263

= 274 e

calcolare la durata di un tagliente per vt = 130 mm/min.

____________________________________________________

Durata massima della prova: 6 ore

E’ consentito l’uso di manuali tecnici e calcolatrici non programmabili

E’ consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna del tema

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Pag. 2/2 Sessione ordinaria 2015 21583.2.1/1

N° 38168/07 Seconda prova scritta

Ministero della Pubblica Istruzione

M296 – ESAME DI STATO DI ISTUTITO TECNICO INDUSTRIALE

NUOVO ORDINAMENTO

Indirizzo: MECCANICA, MECCATTRONICA ED ENERGIA

Articolazione: MECCANICA E MECCATTRONICA

Tema di: DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

SIMULAZIONE 2^ PROVA SCRITTA - OPZIONE N° 2

Una macchina operatrice, funzionante a 300 g/min, è azionata, mediante una trasmissione a cinghie

trapezoidali, dall’albero di un motore elettrico di potenza 15 kW che ruota alla velocità di 1500 g/min.

L’albero condotto è sorretto da supporti e cuscinetti volventi e porta in mezzeria la puleggia calettata mentre

ad una estremità è predisposto per l’installazione di un giunto.

Il candidato, fissando con motivato e giustificato criterio i materiali ed ogni altro dato necessario, esegua:

- il dimensionamento e proporzionamento completo della trasmissione, considerando gli alberi

complanari e disposti in modo da avere un ingombro minimo;

- il disegno esecutivo dell’albero condotto, completo delle indicazioni di tolleranze e rugosità;

- il cartellino del ciclo di lavorazione dell’albero condotto, per una produzione di piccola serie di 5000

pezzi, dopo aver definito preventivamente, con eventuale schizzo quotato, la forma e le dimensioni

del grezzo di partenza (vedi anche successivo quesito n° 3).

Il candidato inoltre risponda a 3 dei seguenti 5 quesiti proposti:

1) determinare la cadenza e la saturazione della linea, con i seguenti tempi per macchina T0,10 = 4,5 min, T0,20

= 2,5 min, T0,30 = 4 min, T0,40 = 6,5 min. Migliorare la saturazione mediante l’uso di altre macchine;

2) calcolare il volume di pareggio conoscendo Riu = 125,00 €/pz, Cf = 25.000,00 € e Cvu = 100,00 €/pz;

3) Scegliere il semilavorato supponendo che To1 = 37 min (da barra tonda), To1 = 23 min (da grezzo stampato

con risparmio di materiale di 1,20 €/pezzo), Ctuo = 120,00 €/h e costo stampo Cst = 53.000,00 €

4) determinare tutti i parametri di taglio dell’operazione più onerosa contenuta nel cartellino di lavorazione e

calcolare il tempo macchina in automatico;

5) calcolare la quota di ammortamento R del costo dello stampo Cst = 53.000,00 € da accantonare, in rate

annuali, costanti e posticipate, considerando un tasso d’interesse medio i = 3%, in cinque anni;

____________________________________________________

Durata massima della prova: 6 ore

E’ consentito l’uso di manuali tecnici e calcolatrici non programmabili

E’ consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna del tema

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA

CANDIDATO _________________________ CLASSE 5^ Amm

MATERIA ______________________________

Candidato: Descrittori Valutazione

Scarso Insufficien

te

Sufficien

te

Discreto Buono

Ottimo

1-6 7-8-9 10-11 12-13 14-15

I

N

D

I

C

A

T

O

R

I

Aderenza alla traccia

e completezza

dell'elaborato

Contenuti

minimi e/o

scarsa

aderenza alla

traccia

Aderenza alla

traccia con

qualche

incertezza e/o

incompleto

Congruenza

con la

traccia,

elaborato

completo

nelle sue

parti

essenziali

Aderente

alla traccia,

elaborato

completo

nelle parti

fondamental

i

Aderente

alla traccia,

contenuto

ben

sviluppato

in tutte le

sue parti

Correttezza, unità di

misura, motivazione

delle scelte effettuate

e attendibilità del

dimensionamento e

dei risultati

Gravissime

lacune, non sa

giustificare le

scelte, risultati

non attendibili

Errori di

calcolo,

giustificazioni

ed

attendibilità

modeste

Incertezze

ma

giustificazio

ni ed

attendibilità

adeguate

Calcoli

corretti,

giustificazio

ni ed

attendibilità

coerenti

Calcoli

corretti,

forme

appropriate,

scelte ben

motivate e

risultati

attendibili

Disegno tecnico

Scarsa

conoscenza

delle regole e

presenza

diffusa di

gravi errori

Mediocre

conoscenza

delle regole

e/o presenza

di gravi errori

Completo

con

presenza di

errori e

mancanze

lievi

Completo

senza errori

gravi

Completo

ed in

generale

accurato

Ciclo e/o cartellino

di lavorazione o

montaggio

Scarsa

competenza e

con presenza

diffusa di

gravi errori

Mediocri

competenze

ma presenti le

operazioni più

significative

Sufficiente

competenza

con

presenza di

errori lievi

Buone

competenze,

errori e/o

mancanze

poco

significative

Completo,

corretto ed

in generale

accurato

Economia ed

organizzazione

industriale

Scarsa

competenza e

con presenza

di gravi errori

Mediocri

competenze

ma risultati

significativi

presenti

Sufficiente

competenza

con

presenza di

lievi

mancanze

Buone

competenze,

errori e/o

mancanze

poco

significative

Ottime

competenze,

completo,

corretto ed

accurato

Totale

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SIMULAZIONE 1^ PROVA SCRITTA – TESTO TIPOLOGIA A

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I.T.I.S. “G. GALILEI” CONEGLIANO – TV

ESAME DI STATO a. s. 2014/2015

PRIMA PROVA SCRITTA (Tipologia A)

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA (approvata dalla Commissione nella seduta preliminare)

CANDIDATO CLASSE V

Griglia di valutazione

Scarso 1-4

Insufficiente 5-9

Sufficiente 10

Discreto 11-12

Buono 13-14

Ottimo 15

Conoscenze

relative al tipo

testuale o Comprensione letterale o Interpretazione globale

Comprensione e interpretazione confuse o

inadeguate.

Comprensione e interpretazione non del tutto

chiare e corrette.

Testo compreso e interpretato globalmente

in modo corretto.

Comprensione e interpretazione risultano corrette.

Testo compreso e interpretato chiaramente

e correttamente in tutte le sue parti.

Testo compreso e interpretato chiaramente

e correttamente con apporti personali significativi.

Rilevazioni stilistiche specifiche

Assenti e/o imprecise

Si rileva qualche considerazione ma non sempre appropriata

Presenti, ma non approfondite o complete

Presenti ma non sempre approfondite

Numerose e approfondite

Numerose, approfondite, supportate da commenti critici

Contestualizzazione/ Intertestualità

Collegamenti assenti e/o confusi

Collegamenti non sempre adeguati

Collegamenti essenziali ma un po’ superficiali

Collegamenti adeguati

Collegamenti approfonditi

Collegamenti approfonditi e ben delineati, che rivelano

solide conoscenze

Competenze linguistico/ espressive

Terminologia inadeguata, esposizione confusa e/o scorretta, con errori ortografici

Incertezze nell’uso dei termini, esposizione a volte contorta o scorretta, con qualche imprecisione ortografica

Si rileva qualche imprecisione lessicale; forma generalmente chiara e corretta, pur con qualche incertezza ortografica

Uso generalmente appropriato della terminologia. Esposizione complessivamente scorrevole e corretta

Lessico appropriato, forma scorrevole e corretta

Esposizione chiara, coerente e corretta, lessico ricco e appropriato

Il punteggio deriva dalla media dei descrittori. Nel caso in cui risulti un numero decimale, il punteggio si ottiene mediante arrotondamento per difetto ( se il valore del

decimale è inferiore od uguale a quattro) o per eccesso ( se il valore del decimale è superiore od uguale a cinque).

…………………………………………………… VALUTAZIONE …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… ……………………………………………………

/15

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31

PARTE TERZA: ATTIVITÀ DI COMPETENZA DEI SINGOLI DOCENTI

La parte terza del presente documento contiene le relazioni finali relative alle discipline

dell’ultimo anno di corso. Queste sono redatte indicando i seguenti elementi:

obiettivi disciplinari raggiunti (conoscenze, competenze, capacità)

contenuti disciplinari e tempi dedicati a ciascun argomento/modulo

metodi didattici (lezione frontale, interattiva, gruppi di lavoro …)

mezzi e strumenti (testo adottato, videocassette, strumenti multimediali …)

verifiche (tipologia delle prove effettuate)

Di seguito sono riportate le Relazioni finali dei singoli docenti allegate al presente documento.

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LINGUA E LETTERE ITALIANE

RELAZIONE FINALE

Prof.ssa Rossetto Laura

CLASSE: 5^AMM

Profilo della classe

Indicatore

Descrittore

Discontinuità didattica

NO

Lacune nei contenuti pregressi

Alcuni studenti all’inizio del secondo biennio

presentavano lacune, anche consistenti, nell’uso

corretto dello strumento linguistico allo scritto. Nel

corso dei tre anni successivi solo alcuni sono riusciti a

migliorare la loro competenza linguistica raggiungendo

complessivamente un livello di sufficienza

Interesse

Generalmente sufficiente, tranne pochi allievi che

hanno avuto difficoltà a mantenere un interesse costante

Partecipazione

Mediamente sufficiente, ma l’attenzione in classe è

stata spesso sollecitata dall’insegnante

Frequenza

Per lo più regolare

Livello di preparazione raggiunto dalla classe

Mediamente sufficiente, con qualche punta di livello

buono e più che buono

Argomenti previsti parzialmente svolti

(motivare)

Per motivi di tempo a disposizione

Gli argomenti affrontati sono stati svolti tutti come

previsto, ma non sempre in modo approfondito per la

partecipazione scarsamente propositiva degli allievi

Argomenti previsti e non svolti (motivare)

Ritenuti meno importante rispetto ad altri

In data 4.5.2015 non è ancora stato affrontato il

curriculum vitae europeo. Era previsto dopo tale data

Raggiungimento degli obiettivi In relazione alla programmazione curricolare dell’inizio dell’anno, sono stati raggiunti i seguenti risultati

d’apprendimento in termini di competenze.

Competenze

Livello raggiunto

Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più

appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di

riferimento

SUFFICIENTE

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo

relative a situazioni professionali

SUFFICIENTE

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento

razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi

problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.

SUFFICIENTE

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33

Titoli degli argomenti svolti e contenuti disciplinari

Positivismo e letteratura. Il Naturalismo francese. Il Verismo italiano.

Giovanni Verga

da Vita dei campi :

Fantasticheria : l’ideale dell’ostrica e la religione della famiglia; la relatività dei valori

Rosso Malpelo

I Malavoglia : i motivi del romanzo e le tecniche narrative (regressione, lessico e sintassi popolari,

discorso libero indiretto)

da Novelle rusticane

La roba

Il Decadentismo: caratteri generali. Crisi del Positivismo e crisi della ragione. La

poesia decadente: il simbolismo. Analogia e sinestesia. Un precursore: Charles Baudelaire e la perdita d’aureola dell’artista

Corrispondenze L’albatro

Individualismo e superomismo. Il romanzo decadente: l’estetismo

Decadentismo italiano: Giovanni Pascoli. Il simbolismo pascoliano. Il poeta fanciullino. Le innovazioni del linguaggio poetico pascoliano.

Novembre

X Agosto

L’assiuolo

Lavandare

Il gelsomino notturno

Nebbia

La mia sera

Decadentismo italiano: Gabriele D’Annunzio

La sera fiesolana

Le avanguardie storiche: il Futurismo

Le avanguardie artistiche (cenni)

Filippo Tommaso Martinetti Manifesto del Futurismo

Manifesto della letteratura futurista

Corrado Govoni

Il Palombaro

Il romanzo del Novecento: psicanalisi e letteratura - coscienza e tempo: il tempo della memoria, il tempo

misto- l’antieroe: l’inetto – il monologo interiore.

Italo Svevo

Cenni a Una vita e Senilità

La coscienza di Zeno. La struttura del romanzo. Il tempo misto . Il protagonista antieroe. La malattia e la

salute.

Il vizio del fumo

La morte del padre

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La salute malata di Augusta

La profezia di un’apocalisse cosmica

Luigi Pirandello: la crisi della ragione – il contrasto tra forma e vita – il relativismo conoscitivo – il tema

della pazzia

L’Umorismo : la rappresentazione umoristica - la forma e la vita

Il treno ha fischiato

La signora Frola e il signor Ponza suo genero

Il fu Mattia Pascal

Uno, nessuno, centomila: “Un piccolo difetto” e “Un paradossale lieto fine”

Enrico IV

Così è (se vi pare)

Sei personaggi in cerca d’autore

La poesia del Novecento tra le due guerre:

Giuseppe Ungaretti

Veglia

San Martino del Carso

Mattina

Soldati

I fiumi

Fratelli

In memoria

Natale

Non gridate più

La madre

Eugenio Montale

I limoni

Meriggiare pallido e assorto

Spesso il male di vivere ho incontrato

Non chiederci la parola

Cigola la carrucola del pozzo

Non recidere, forbice, quel volto

Ho sceso, dandoti il braccio

Salvatore Quasimodo e l’Ermetismo

Ed è subito sera

Alle fronde dei salici

Umberto Saba

Ulisse

Trieste

Goal

Amai

Ritratto della mia bambina

Social network e new media come fenomeno comunicativo

La costruzione dell’identità nei social network

Dopo il 4.5.2015:

Struttura di un curriculum vitæ europeo e relative modalità di compilazione

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Approfondimento: Lettura di articoli di giornale e brevi saggi critici su temi di cultura generale e attualità

Metodologie didattiche utilizzate Note e/o osservazioni

Lezioni frontali di inquadramento

generale e lezioni dialogate Lo studio della letteratura italiana è stato articolato

prevalentemente per autori, ma si sono seguiti anche percorsi

di studio.

Percorsi di tipo storico-culturale:

1) Positivismo e letteratura: Naturalismo e Verismo. I

problemi dell’Italia postunitaria. Verga.

2) Crisi del Positivismo e del razionalismo. Il disagio

dell’intellettuale di fronte alla società. Decadentismo e

simbolismo. Le inquietudini del primo Novecento.

3) La prima guerra mondiale. I letterati e la guerra tra

interventismo e neutralismo: Futuristi, D’Annunzio,

Ungaretti.

4) Nuove tendenze culturali: la psicanalisi. Psicanalisi e

letteratura. Lo scardinamento delle strutture narrative

tradizionali. La perdita delle certezze e il relativismo.

L’incomunicabilità. Svevo e Pirandello.

Percorsi di tipo formale in modo da far cogliere agli allievi

l’evolversi di uno stesso linguaggio espressivo:

1) La lirica del Novecento e la ricerca di nuovi linguaggi

poetici

2) Il romanzo: dall’oggettività verista alla ricerca di nuove

tipologie narrative.

Si è considerata centrale la lettura diretta dei testi per

l’avviamento ad un corretto lavoro di analisi e di

interpretazione.

Si è cercato di stimolare uno studio non ripetitivo e

mnemonico, ma rielaborativo.

Si è cercato di sviluppare una sensibilità anche verso le arti

figurative. Recuperi In itinere in orario curricolare e attraverso lo studio individuale.

Materiali didattici utilizzati

Materiali didattici Descrizione

Libro di testo adottato A. RONCORONI, M.M. CAPPELLINI, A. DENDI, E.SADA, O. TRIBULATO,

Il Rosso e il Blu, C. Signorelli Scuola, 2012

Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione

Tipologia di prova Descrizione

Interrogazione orale Due per quadrimestre

Prove scritte di diversa

tipologia:

-Analisi del testo

-Saggio breve o

articolo di giornale

-Tema di argomento

storico

-Tema di ordine

generale

Tre per quadrimestre

Si allega griglia di valutazione per la disciplina Griglia di valutazione del P.O.F. (Allegato 2)

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GRIGLIA di VALUTAZIONE – PROVA ORALE

Scarso

1-4 Insufficiente

5 Sufficiente

6 Discreto

7 Buono

8 Ottimo 9-10

CONOSCENZE

Non possiede le conoscenze essenziali

Possiede solo alcune conoscenze superficiali e/o frammentarie

Possiede conoscenze essenziali

Possiede conoscenze generalmente complete e abbastanza precise

Possiede conoscenze complete e dettagliate

Possiede conoscenze complete ed approfondite

ABILITA’ LINGUISTICHE

Terminologia inadeguata. Esposizione confusa e scorretta

Incertezza nell’uso dei termini. Esposizione qualche volta contorta/confusa/ scorretta

Uso corretto dei termini essenziali ed esposizione complessivamente chiara

Uso corretto dei termini essenziali, esposizione chiara e coerente seppure con qualche incertezza

Uso corretto dei termini, esposizione sempre chiara e coerente

Padronanza terminologica, varietà lessicale e sicurezza espositiva

UTILIZZAZIONE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E ARGOMENTA-ZIONE

Anche se guidato divaga e non segue la traccia proposta/ consegna

Necessita di essere guidato per restare in tema

Ha assimilato i contenuti essenziali ed è in grado di effettuare semplici collegamenti

Si attiene alle domande ed è in grado di argomentare con una certa autonomia

Opera collegamenti e riferimenti nell’ambito della materia ed argomenta con efficacia le proprie tesi

Opera collegamenti e riferimenti con padronanza ed originalità apportando contributi personali.

DISCUSSIONE MOTIVATA DELLE PROPRIE OPINIONI. APPROFON-DIMENTO CRITICO

Capacità non rilevabili

Rivela una preparazione mnemonica

E’ in grado di argomentare in maniera appropriata anche se con qualche aiuto

Elabora personalmente i contenuti

Sa fare valutazioni autonome

Sa fare valutazioni autonome dimostrando capacità di analisi e di sintesi

GRIGLIA di VALUTAZIONE – PROVE SCRITTE (Tipologia A : Analisi del testo)

Griglia di valutazione

Scarso 1-4

Insufficiente 5

Sufficiente 6

Discreto 7

Buono 8

Ottimo 9-10

Conoscenze relative al tipo testuale o Comprensione letterale

o Interpretazione globale

Comprensione e interpretazione confuse o

inadeguate.

Comprensione e interpretazione non del tutto chiare e

corrette.

Testo compreso e interpretato globalmente in

modo corretto.

Comprensione e interpretazione risultano corrette.

Testo compreso e interpretato chiaramente e

correttamente in tutte le sue parti.

Testo compreso e interpretato chiaramente e

correttamente con apporti personali significativi.

Rilevazioni stilistiche specifiche e/o rilevazione delle tematiche fondamentali del testo

Assenti e/o imprecise

Si rileva qualche considerazione ma non sempre appropriata

Presenti, ma non approfondite o complete

Presenti ma non sempre approfondite

Numerose e approfondite

Numerose, approfondite, supportate da commenti critici

Contestualizzazione/ Intertestualità

Collegamenti assenti e/o confusi

Collegamenti non sempre adeguati

Collegamenti essenziali ma un po’ superficiali

Collegamenti adeguati

Collegamenti approfonditi ed esposti in modo organico.

Collegamenti approfonditi e ben delineati, che rivelano solide conoscenze

Competenze linguistico/ espressive

Terminologia inadeguata, esposizione confusa e/o scorretta, con errori ortografici

Incertezze nell’uso dei termini, esposizione a volte contorta o scorretta, con qualche imprecisione ortografica

Si rileva qualche imprecisione lessicale; forma generalmente chiara e corretta, pur con qualche incertezza ortografica

Uso generalmente appropriato della terminologia. Esposizione complessivamente scorrevole e corretta

Lessico appropriato, forma scorrevole e corretta

Esposizione chiara, coerente e corretta, lessico ricco e appropriato

Il voto deriva dalla media dei descrittori.

(Tipologia B-C-D : Saggio breve, articolo di giornale, tema di argomento storico e di ordine generale)

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37

TIPOLOGIA PROVA SVOLTA

Griglia di valutazione

Scarso 1-4

Insufficiente 5

Sufficiente 6

Discreto 7

Buono 8

Ottimo 9-10

Conoscenza dell’argomento e aderenza alla traccia

Scarsa aderenza alla traccia e conoscenze molto limitate.

Insufficiente aderenza alla traccia. Poche e superficiali le informazioni.

Sufficiente l’aderenza alla traccia, informazioni e conoscenze nel complesso adeguate.

Discreta aderenza alla traccia. Conoscenze e informazioni adeguate ma non sempre approfondite.

Buona aderenza alla traccia. Informazioni e conoscenze adeguate e generalmente approfondite.

Ottima l’aderenza alla traccia. Conoscenze e informazioni ampie e approfondite.

Correttezza e proprietà nell’uso della lingua

Numerosi e gravi errori di carattere ortomorfosintattico e lessicale.

Errori di carattere ortomorfosintattico e lessicale.

Qualche imprecisione di carattere ortomorfosintattico e lessicale.

Forma generalmente corretta. Lessico non sempre appropriato.

Forma corretta. Lessico appropriato.

Forma corretta e fluida. Lessico efficace e appropriato. Uso di termini specifici.

Rispetto della tipologia testuale

Non è stata rispettata la tipologia.

La tipologia testuale in qualche punto non è rispettata.

La tipologia testuale è generalmente rispettata.

La tipologia testuale è rispettata.

La tipologia testuale è pienamente rispettata.

La tipologia testuale è pienamente rispettata in tutti i suoi aspetti.

Organicità e coerenza della trattazione

L’elaborato manca di organicità e coerenza.

La trattazione risulta in qualche punto poco coesa.

L’elaborato si presenta globalmente coerente.

L’elaborato è coerente e coeso.

L’elaborato è pienamente coerente e coeso.

L’esposizione risulta organica, coerente, coesa e ben articolata

Manca qualsiasi spunto critico e/o riflessione personale.

Si rileva qualche sporadica osservazione che non viene però approfondita e/o sviluppata.

Si rileva qualche osservazione personale che non viene però sempre argomentata in modo efficace.

Sono presenti osservazioni argomentate con una certa efficacia.

Le osservazioni e gli spunti critici sono presenti e adeguatamente argomentati.

Presenza di spunti critici e osservazioni personali, originali e approfondite che fanno riferimento anche ad ambiti extrascolastici.

Il voto deriva dalla media dei descrittori.

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I.T.I.S. “G. GALILEI” CONEGLIANO – TV

ESAME DI STATO a. s. 2014/2015

Commissione – Commissione ad indirizzo tecnico

PRIMA PROVA SCRITTA

(Tipologia A)

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

CANDIDATO CLASSE V

Griglia di valutazione

Scarso 1-4

Insufficiente 5-9

Sufficiente 10

Discreto 11-12

Buono 13-14

Ottimo 15

Conoscenze

relative al tipo

testuale o Comprensione letterale o Interpretazione globale

Comprensione e interpretazione

confuse o inadeguate.

Comprensione e interpretazione

non del tutto chiare e corrette.

Testo compreso e interpretato

globalmente in modo corretto.

Comprensione e interpretazione risultano corrette.

Testo compreso e interpretato

chiaramente e correttamente in tutte le sue parti.

Testo compreso e interpretato

chiaramente e correttamente con apporti personali significativi.

Rilevazioni stilistiche specifiche

Assenti e/o imprecise

Si rileva qualche considerazione ma non sempre appropriata

Presenti, ma non approfondite o complete

Presenti ma non sempre approfondite

Numerose e approfondite

Numerose, approfondite, supportate da commenti critici

Contestualizzazione/ Intertestualità

Collegamenti assenti e/o confusi

Collegamenti non sempre adeguati

Collegamenti essenziali ma un po’

superficiali

Collegamenti adeguati

Collegamenti approfonditi

Collegamenti approfonditi e ben delineati,

che rivelano solide conoscenze

Competenze linguistico/ espressive

Terminologia inadeguata, esposizione confusa e/o scorretta, con errori ortografici

Incertezze nell’uso dei termini, esposizione a volte contorta o scorretta, con qualche imprecisione ortografica

Si rileva qualche imprecisione lessicale; forma generalmente chiara e corretta, pur con qualche incertezza ortografica

Uso generalmente appropriato della terminologia. Esposizione complessivamente scorrevole e corretta

Lessico appropriato, forma scorrevole e corretta

Esposizione chiara, coerente e corretta, lessico ricco e appropriato

Il punteggio deriva dalla media dei descrittori. Nel caso in cui risulti un numero decimale, il punteggio si ottiene mediante arrotondamento per difetto ( se il valore del

decimale è inferiore od uguale a quattro) o per eccesso ( se il valore del decimale è superiore od uguale a cinque).

…………………………………………………… VALUTAZIONE …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… ……………………………………………………

/15

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39

Elementi fondamentali per la valutazione finale comuni a tutto il Cdc Gli elementi fondamentali, coerentemente con il P.O.F., per la valutazione finale saranno:

la situazione di partenza;

l’interesse e la partecipazione dimostrati durante le attività in classe;

i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale;

l’impegno nel lavoro domestico e il rispetto delle consegne;

il raggiungimento delle competenze previste;

gli esiti forniti dall’allievo nelle attività di recupero.

Conegliano, lì 04.05.2015

Firma della docente

___________________________________________

Laura Rossetto

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STORIA

RELAZIONE FINALE

Prof.ssa Rossetto Laura

CLASSE: 5^AMM

Profilo della classe

Indicatore

Descrittore

Discontinuità didattica

No

Lacune nei contenuti pregressi

No

Interesse

Mediamente sulla sufficienza. Solo gli argomenti

più vicini nel tempo hanno suscitato un maggiore

interesse

Partecipazione

Mediamente sufficiente. Pochi allievi hanno

dimostrato di partecipare in modo costruttivo alle

lezioni

Frequenza

Per lo più regolare

Approfondimenti

Lezione-teatro sulla Grande Guerra, a cura di

Theama Teatro

Conferenza: le mutazioni climatiche, tenuta dal

prof. Sediari dell’Università di Perugia

Uscita didattica: il Duomo di Conegliano e il

Castello

Livello di preparazione raggiunto dalla classe

Mediamente sufficiente con punte di livello buono e

talora molto buono

Argomenti previsti parzialmente svolti

(motivare)

Per motivi di tempo a disposizione

Nessuno

Argomenti previsti e non svolti (motivare)

Ritenuti meno importante rispetto ad altri I difficili equilibri post bellici. L’argomento sarà

affrontato dopo il 4.5.2015

Raggiungimento degli obiettivi

In relazione alla programmazione curricolare dell’inizio dell’anno, sono stati raggiunti i seguenti

risultati d’apprendimento in termini di competenze.

Competenze

Livello raggiunto

Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle

tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di

riferimento.

PIENAMENTE

SUFFICIENTE

Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente

naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche,

economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del

tempo

PIENAMENTE

SUFFICIENTE

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Titoli degli argomenti svolti e contenuti disciplinari

La seconda rivoluzione industriale

Il progresso tecnico - scientifico

La seconda rivoluzione industriale e l’affermazione della grande impresa

L’organizzazione scientifica del lavoro e il taylorismo

Verso la società di massa. Partiti di massa e sindacati

La questione sociale

Protezionismo ed emigrazione

L’età dell’imperialismo Nazionalismo ed imperialismo. La crisi dell’equilibrio europeo

La rivalità per il predominio mondiale e il colonialismo

L’Italia durante l’età giolittiana

Giolitti: politica interna e politica estera

La grande guerra : il primo conflitto su scala mondiale

L’instabilità europea e le cause della guerra

Lo scoppio della guerra

L’Italia dal neutralismo all’interventismo

1915-1916: due anni di guerra di logoramento nelle trincee

Un anno cruciale: il 1917

La fine della guerra e i difficili equilibri postbellici

La rivoluzione russa La fine del regime zarista

La rivoluzione di febbraio e la rivoluzione di ottobre

La guerra civile e il comunismo di guerra

La nuova politica economica (NEP) e la nascita dell’Urss

L’Europa nel primo dopoguerra I problemi del dopoguerra

I trattati di pace

La dissoluzione degli imperi mitteleuropei

Gli Stati uniti d’America tra ruolo di potenza e spinte isolazioniste

Il dopoguerra in Italia e il fascismo La crisi del dopoguerra

L’avvento del fascismo

Dallo stato liberale alla nascita del regime fascista

L’organizzazione dello stato fascista. Le misure economiche del regime

L’avventura coloniale e l’alleanza con il nazismo

Le leggi razziali

L’autarchia economica

Il fascismo tra consenso ed opposizione

L’economia mondiale tra le due guerre e la crisi del 1929 Il crac del ’29

Gli Stati Uniti e il New Deal

L’Unione sovietica di Stalin L’ascesa di Stalin

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42

L’industrializzazione dell’Urss

Il terrore staliniano e i gulag

Il consolidamento dello stato totalitario

Il nazismo in Germania La crisi della Germania e l’ascesa del nazionalsocialismo

L’ascesa di Adolf Hitler

Il nazismo al potere e l’organizzazione totalitaria della società tedesca

L’ideologia nazista: la politica razziale (eugenetica) e l’antisemitismo

La politica estera del nazismo

L’Europa e il mondo verso una nuova guerra La guerra civile spagnola

L’escalation nazista: verso una nuova guerra

La seconda guerra mondiale Il successo della guerra lampo (1939-1940)

La svolta del 1941: la guerra diventa mondiale

L’inizio della controffensiva alleata (1942-1943)

La caduta del fascismo e la guerra civile in Italia. La Resistenza

La vittoria degli Alleati

Lo sterminio degli ebrei

L’Italia nel dopoguerra I difficili anni della ricostruzione

Dalla Costituente alla Costituzione italiana

I principi fondamentali della Costituzione italiana

I simboli della Repubblica: l’Inno di Mameli, la bandiera e l’emblema

Dopo il 4.5.2015

I difficili equilibri post bellici L’Europa del dopoguerra e la ricostruzione economica

La nascita dell’ONU

Il processo di Norimberga

Il mondo bipolare e la guerra fredda

Il problema dell’assetto della Germania

Il processo di integrazione europea. Dalla CECA all’UE

Metodologie didattiche utilizzate Note e/o osservazioni

Lezioni frontali e dialogate Per la presentazione degli argomenti e l’inquadramento generale

Approfondimenti individuali Gli studenti sono stati stimolati ad approfondire gli argomenti

proposti attraverso la lettura a scelta di alcuni brani storiografici

presenti nel manuale

Recuperi In itinere in orario curricolare e attraverso lo studio individuale

Materiali didattici utilizzati

Materiali didattici Descrizione

Libro di testo adottato F. BERTINI, Alla ricerca del presente, vol.3, Mursia scuola, 2012

Televisore, computer,

DVD, videocassette Le lezioni dell’insegnante e il manuale in adozione sono stati integrati dalla

proiezione di sussidi audiovisivi in modo da consentire un approccio alla

materia attraverso fonti documentarie (In nome della razza, a cura di

Daniela Grezzi, produzione RAI-FORMAT, documenti video tratti dalle

teche RAI, filmati originali Istituto Luce, DVD La grande storia d’Italia a

cura di G. Minoli)

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43

Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione

Tipologia di prova Descrizione

Interrogazioni orali Due per quadrimestre

Si allega griglia di valutazione per la disciplina Griglia di valutazione del P.O.F. (Allegato 2)

Scarso 1-4

Insufficiente 5

Sufficiente 6

Discreto 7

Buono 8

Ottimo 9-10

CONOSCENZE

Non possiede le conoscenze essenziali

Possiede solo alcune conoscenze superficiali e/o frammentarie

Possiede conoscenze essenziali

Possiede conoscenze generalmente complete e abbastanza precise

Possiede conoscenze complete e dettagliate

Possiede conoscenze complete ed approfondite

ABILITA’ LINGUISTICHE

Terminologia inadeguata. Esposizione confusa e scorretta

Incertezza nell’uso dei termini. Esposizione qualche volta contorta/confusa/

scorretta

Uso corretto dei termini essenziali ed esposizione complessivamente

chiara

Uso corretto dei termini essenziali, esposizione chiara e coerente seppure

con qualche incertezza

Uso corretto dei termini, esposizione sempre chiara e coerente

Padronanza terminologica, varietà lessicale e sicurezza espositiva

UTILIZZAZIONE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E ARGOMENTAZIONE

Anche se guidato divaga e non segue la traccia proposta/ consegna

Necessita di essere guidato per restare in tema

Ha assimilato i contenuti essenziali ed è in grado di effettuare semplici collegamenti

Si attiene alle domande ed è in grado di argomentare con una certa autonomia

Opera collegamenti e riferimenti nell’ambito della materia ed argomenta con efficacia le proprie tesi

Opera collegamenti e riferimenti con padronanza ed originalità apportando contributi personali.

DISCUSSIONE MOTIVATA DELLE PROPRIE OPINIONI. APPROFONDIMENTO CRITICO

Capacità non rilevabili

Rivela una preparazione mnemonica

E’ in grado di argomentare in maniera appropriata anche se con qualche

aiuto

Elabora personalmente i contenuti

Sa fare valutazioni autonome

Sa fare valutazioni autonome dimostrando capacità di analisi e di sintesi

Elementi fondamentali per la valutazione finale comuni a tutto il Cdc Gli elementi fondamentali, coerentemente con il P.O.F., per la valutazione finale saranno:

la situazione di partenza;

l’interesse e la partecipazione dimostrati durante le attività in classe;

i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale;

l’impegno nel lavoro domestico e il rispetto delle consegne;

raggiungimento delle competenze previste;

esiti forniti dall’allievo nelle attività di recupero.

ATTIVITA INTEGRATIVE EXTRA CURRICOLARI

Attività Obiettivi Periodo Docente referente

Uscita didattica.

Nordic walking:

castello di

Conegliano e Duomo

Conoscenza del territorio

locale: alcuni aspetti storico -

culturali

8 aprile 2015

Dalle 8:00 alle 10:00

Dal Bianco

Fernanda

Rossetto Laura

Conferenza: le

mutazioni climatiche,

prof. Sediari

Università di Perugia

Approfondimento su temi

ambientali

22.4.2015: due ore di

lezione in orario

curricolare

Rossetto Laura

Lezione-teatro sulla

Grande Guerra,

Theama Teatro

Approfondimento storico in

occasione del centenario

della Grande Guerra

05.05.2015: un’ora di

lezione in orario

curricolare

Rossetto Laura

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LINGUA STRANIERA (INGLESE)

RELAZIONE FINALE

DOCENTE : Prof.ssa Maria Grazia Maugeri MATERIA : INGLESE CLASSE : 5 AM A.S. 2014-2015

TESTI ADOTTATI:

MICROLINGUA I. Piccioli, Take the wheel again- English for Mechanical Technology and Engineering,

+ CD AUDIO, Ed.San Marco GRAMMATICA M. Swan C. Walter, Oxford English Grammar Course Intermediate, Oxford University Press

PROFILO DELLA CLASSE Ho seguito la classe 5 AM solo nell’ultimo anno in corso, a partire da metà Novembre. La classe è molto disomogenea sia come prerequisiti che come competenze. Fin dall’inizio si sono evidenziate difficoltà espressive sia nella parte scritta, sia nelle abilità orali, associate a lacune grammaticali e carenze lessicali pregresse che hanno necessariamente reso difficile anche la rielaborazione personale dei contenuti. Il rapporto con l’insegnante è stato nel complesso positivo, anche se sono state necessarie continue stimolazioni alla partecipazione al dialogo educativo: diversi allievi sono stati continuamente sollecitati a prendere appunti e hanno dimostrato un comportamento poco responsabile nei confronti dello studio ed un atteggiamento piuttosto passivo. Altri, invece, hanno partecipato con più serietà alla materia, e nonostante abbiano incontrato diverse difficoltà, si sono impegnati con un maggiore senso responsabilità per superarle. Il profitto raggiunto è mediamente più che sufficiente; solo pochi alunni hanno, tuttavia, acquisito, delle buone competenze linguistiche. Obiettivi disciplinari ‐ Consolidamento delle strutture e dei contenuti già acquisiti

- Ulteriore sviluppo e rafforzamento di abilità linguistiche comunicative in ambito tecnico. ‐ Sviluppo dell’abilità di lettura su testi autentici di tipo generale o di tipo professionale.

‐ Comprensione e traduzione di testi scritti specifici dell’indirizzo di media difficoltà.

- Consolidamento del lessico in generale e acquisizione di un lessico specifico di base Obiettivi minimi ‐ Saper comprendere un semplice testo su argomenti di meccanica.

‐ Conoscere i vocaboli in inglese relativi ai contenuti proposti

‐ Consolidare le conoscenze dei contenuti delle classi precedenti

‐ Assicurare la conoscenza dei contenuti specifici

‐ Invitare alla riflessione sulla natura e sul funzionamento della lingua

CONOSCENZE: gli allievi conoscono: • le strutture grammaticali di base • le funzioni linguistiche di base per interagire in modo autonomo in contesti

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comunicativi in L2 • il lessico specifico degli argomenti trattati

ABILITA’: gli allievi sono in grado di: • comprendere in maniera globale testi orali e scritti di media difficoltà • usare le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche acquisite • esprimersi oralmente in modo sostanzialmente corretto

• dare definizioni e descrivere oggetti, strumenti e macchinari con un lessico appropriato.

COMPETENZE: in diversa misura, gli alunni possiedono competenze di ascolto, interazione orale, comprensione, ma la produzione è per lo più mnemonica, a parte alcuni alunni che sono in grado di rielaborare personalmente i contenuti disciplinari e linguistici effettuando analisi e sintesi appropriate. Gli alunni sono quindi in grado in varia misura di utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.

METODO: La metodologia si è basata sull’approccio comunicativo, cercando sempre di coinvolgere gli allievi in attività tese allo sviluppo graduale delle quattro abilità linguistiche: leggere, scrivere, parlare, comprendere. Per facilitare l’apprendimento si è ricorsi strategie diversificate alternando la lezione frontale, a lavori a coppie o in piccoli gruppi. Si è sempre privilegiato l’uso della lingua straniera in classe e gli alunni hanno avuto modo di svolgere varie tipologie di esercizi per poter acquisire una certa autonomia nell’uso della lingua. Lo studio degli argomenti trattati è avvenuto principalmente attraverso la lettura e la comprensione dei brani proposti. L’attenzione maggiore è stata dedicata agli argomenti di microlingua e all’analisi di termini tecnici e specifici. Le strategie didattiche adottate sono state: 1) Fase di warm-up: attivazione di prerequisiti e conoscenze pregresse 2) Presentazione di nuovi contenuti con relative strutture grammaticali e lessico 3. Acquisizione guidata: attraverso attività di comprensione quali risposte a domande, vero/falso, cloze tests, fill in the gaps, matching, multiple choice. Grande rilevanza è stata data al riassunto sia orale che scritto, sia come riduzione del testo originale, sia come rielaborazione con parole diverse. Sono stati effettuati esercizi di traduzione che hanno spesso evitato la traduzione della frase isolata, ma hanno invece previsto una chiara contestualizzazione allo scopo di consolidare la competenza testuale.

STRUMENTI E’ stato usato sistematicamente il libro di testo, il lettore CD, e, in caso di necessità, anche di fotocopie.

VERIFICHE E VALUTAZIONE Si sono svolte verifiche formative orali e scritte, sia in itinere (come feedback continuo del processo di apprendimento degli alunni) sia alla fine di ogni unità di apprendimento per valutare il livello di competenza raggiunto. Inizialmente, sono stati impiegati test di tipo strutturato e semi-strutturato che hanno contemplato le seguenti tipologie: esercizi di trasformazione/completamento, reading comprehension, risposte a

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quesiti, risposte a scelta multipla. Successivamente, si è passati alla stesura di brevi riassunti o descrizioni, risposte a domande aperte, relativamente al settore di indirizzo. La valutazione si è quindi basata sulla capacità di rispondere a domande precise e di discorrere su un argomento richiesto, ammettendo qualche errore grammaticale o di fonetica che non inficiasse troppo la comprensione ed apprezzando qualche osservazione e rielaborazione personale (vista la grossa difficoltà da parte di molti allievi a distaccarsi da una produzione mnemonica). La valutazione finale sommativa dell’allievo terrà conto dei risultati delle prove, del progresso maggiore o minore rispetto ai livelli di partenza, nonché dell’ impegno, dell’attenzione ed interesse verso le attività proposte. Nel corso dell'anno scolastico è stata effettuata una simulazione della Terza Prova (tipologia B, open questions). Durante la prova, ho consentito ai ragazzi di consultare un dizionario bilingue e/o monolingue.

CLIL: la classe ha svolto una disciplina non linguistica (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL.

Programma effettivamente svolto Dal testo di microlingua: Piccioli, Take the wheel again, San Marco Editore

Fotocopie aggiuntive dal testo: Rizzo, Smartmech, ELI editore

Prof.ssa Valentin – Prof.ssa Latino Anna Module 1 Energy and Energy Sources ...................... 11 5 Wind Power .......................................... ..... 22 6 Solar Energy .............................................. 23 -Extension :”Solar Power should…”….….…26 7 Nuclear Power ............................................ 27 8 Energy in Developing Countries ................. 28 - SSTAR reactors 9 The Greenhouse Effect .............................. 30 10 Natural Gas .............................................. 34 grammar focus ............................................ 36

Prof.ssa Maugeri Maria Grazia Module 2 Materials ....................................................... 39 1 What Are the Main Properties of Materials? ................................................ …..40 2 Metals ......................................................... 42 2.1 Ferrous Metals ................................................. 43 2.2 Non-ferrous Metals ........................................ . 44

3 Plastics ....................................................... 46 4 Ceramics ................................................. …49 5 Composites ................................................. 50 6 Electrical Materials ...................................... 50 7 Cutting Materials ......................................... 52 7.1 Cutting Tool Materials ...................................... 53

8 Cermet ........................................................ 54 9 Nanotechnology .......................................... 54 grammar focus ............................................. 56

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Module 5 Motor Vehicles ............................................ …111 1 Who Invented the Automobile? ............ ……..112 2 The Fuel Engine ............................................ 115 2.1 The Four-stroke Internal-combustion Engine ....................................................................... 115 2.2 The Two-stroke Internal-combustion Engine ....................................................................... 117 2.3 The Diesel Engine ............................................... 118 Fotocopie: - Vehicular Automation

Module 6 Information Technology ..............................…159 1 What Is a Computer? .................................… 160 Module 7 Automation and Robotics .............................. 199 1 What Is Robotics? ................................... …...200 2 Industrial Robots ................................... 204 2.1 Robots’ Kinematics ................................ 206 2.2 Control Systems ..................................... ………..208

4 Robot Programming ....................................... 211 5 Robot Applications ................................ 213 Extension, Trust me, I’m a robot…………..…..215 6 Artificial Intelligence ............................. 217 Fotocopia: - Numerical Control and CNC

Grammatica Ripasso delle principali strutture grammaticali per affrontare brevi letture tecnico-scientifiche Civiltà The First Industrial Revolution (fotocopia, Prof.ssa Valentin)

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MATEMATICA

RELAZIONE FINALE

Prof.ssa: Manoppella Maria Teresa

Anno Scolastico 2014/2015 CLASSE: 5^AMM Profilo della classe

Indicatore

Descrittore

Interesse

Generalmente adeguato; in alcuni casi è stato buono , in altri appena sufficiente o opportunistico.

Partecipazione

Generalmente accettabile ; in alcuni casi è stata costante, attiva e propositiva, in altri appena sufficiente o passiva..

Frequenza

Per lo più assidua o regolare.

Lacune nei contenuti pregressi

Le lacune riscontrate sono state in generale relative al calcolo differenziale. Le occasioni di ripasso fornite dai temi al momento in fase di sviluppo, forniranno elementi di valutazione per il completamento del recupero delle lacune che in alcuni casi risulta parziale.

Livello di preparazione raggiunto dalla classe

Mediamente sufficiente; gran parte degli allievi conosce i temi fondamentali affrontati nel corso dell’anno, almeno per quanto riguarda i contenuti minimi, ma molto diversificati si presentano il livello di assimilazione e il grado di approfondimento degli stessi. Gli allievi, sia pure a diversi livelli di correttezza nel calcolo, sono in grado di applicare le conoscenze acquisite ma pochi sanno esprimerle utilizzando la terminologia e il simbolismo specifici della disciplina. Va sottolineato che le carenze riscontrate sono dovute in parte alle oggettive difficoltà presentate dagli argomenti del programma.

In relazione alla programmazione curricolare iniziale, l’attività didattica svolta ha perseguito l’obiettivo di fare acquisire agli allievi le competenze specifiche previste. Obiettivi disciplinari raggiunti in termini di conoscenze , abilità e competenze saper calcolare la derivata di una funzione;

sapere applicare i teoremi sulle funzioni derivabili;

sapere utilizzare gli strumenti dell’analisi matematica per studiare le proprietà di una funzione;

saper tradurre i dati raccolti sotto forma di grafico di una funzione reale in una variabile reale;

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saper risolvere semplici problemi di massimo e minimo ;

conoscere il significato di integrazione di una funzione ;

saper calcolare gli integrali indefiniti e definiti di funzioni anche non elementari ;

saper utilizzare gli integrali per calcolare aree e volumi di elementi geometrici ;

conoscere il concetto di equazione differenziale ;

saper risolvere alcuni tipi di equazioni differenziali;

conoscere il concetto di probabilità classica, statistica, soggettiva, assiomatica ;

saper calcolare la probabilità di eventi semplici o complessi.

Titoli delle unità didattiche e contenuti trattati 1. Calcolo differenziale e studio di funzioni. (*) a. Derivate:

Regole e formule : teoremi.

Derivata di una funzione composta e derivata delle funzioni inverse.

Derivabilità e continuità di una funzione.

Retta tangente al grafico di una funzione: coefficiente angolare e derivata della funzione.

b. Teoremi delle funzioni continue e derivabili:

Teorema di Rolle, Langrange e regola di De L’Hôspital.

Funzioni crescenti e decrescenti : segno della derivata prima.

Massimi e minimi relativi e assoluti di una funzione.

Calcolo dei limiti alla frontiera del dominio della funzione : gli asintoti.

Concavità di una curva e relativi flessi. segno della derivata seconda.

c. Studio completo di una funzione trascendente e non e rappresentazione della relativa curva.

d. Problemi di massimo o di minimo .

L’analisi infinitesimale applicata ai problemi di geometria classica o analitica e alle funzioni con

parametro.

(*) L’unità è stata svolta lo scorso anno scolastico fino al punto b.. Per il completamento dell’unità, il

ripasso effettuato all’inizio

dell’anno scolastico, ha curato e approfondito alcuni aspetti teorici tralasciati.

2. Calcolo integrale e applicazioni.

Integrali indefiniti di funzioni : integrali immediati e la proprietà di linearità.

Calcolo di un integrale con il metodo di sostituzione e con la formula di integrazione per parti.

Calcolo dell’ integrale di funzioni razionali fratte.

Integrali definiti.

Il valor medio di una funzione.

La funzione integrale e la sua derivata. Teorema fondamentale del calcolo integrale.

L’area di superfici piane, il volume di solidi di rotazione.

Integrali impropri del I e del II tipo.

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Applicazione degli integrali a problemi di geometria e problemi con parametro.

3. Equazioni differenziali e risoluzione di alcuni tipi di esse.

Nozioni generali sulle equazioni differenziali.

Teorema di Cauchy per le equazioni differenziali del I e del II ordine.

Risoluzione di semplici equazioni differenziali del I ordine:

a. Equazioni differenziali a variabili separabili.

b. Equazioni differenziali lineari.

Risoluzione di semplici equazioni differenziali del II ordine lineari, a coefficienti costanti,

omogenee e non omogenee.

3. Probabilità di eventi.

Fattoriali : calcolo e proprietà.

Probabilità, secondo la concezione classica, di eventi semplici.

Probabilità di eventi semplici secondo la concezione statistica, soggettiva o assiomatica.

Probabilità della somma logica e del prodotto logico di eventi.

Probabilità condizionata.

Teorema di Bayes.

Nota Bene: 1.in corsivo i contenuti trattati dopo il 15.05.2015; 2.copia del programma svolto , firmata dagli studenti, è depositata in segreteria.

Contenuti previsti parzialmente svolti: Per motivi di tempo a disposizione anche in relazione al numero di ore di lezione spostate ad altre attività programmate dal C. d. C..

Probabilità classica, statistica, soggettiva, assiomatica e probabilità di eventi complessi.

.Contenuti previsti e non svolti: Per motivi di tempo a disposizione e per lo stretto legame operativo con altri contenuti svolti e non completamente assimilati dagli allievi.

Approssimazione delle soluzioni di un’equazione e integrazione numerica.

. Metodologie didattiche

Metodologie didattiche utilizzate

Note e/o osservazioni

Lezione frontale Per i contenuti concettuali e lo svolgimento di esercizi

Problem solving Per motivare la necessità di nuove conoscenze indispensabili per risolvere situazioni problematiche ( inerenti la disciplina e non).

Esercitazioni collettive guidate In classe come applicazione immediata di concetti nuovi introdotti o come simulazione e/o preparazione alle prove di verifica programmate.

Recuperi In itinere secondo le necessità rilevate.

Attività di sportello Extracurricolare ( n° 6 ore) come recupero delle carenze del I quadrimestre..

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Materiali didattici utilizzati

Materiali didattici Descrizione

Libro di testo adottato MATEMATICA .verde 4 -5 Bergamini - Trifone – Barozzi Ed. Zanichelli

Eserciziari di integrazione del libro di testo.

Quaderni operativi e testi specifici da cui sono state ricavate proposte di temi per simulare la terza prova d’esame.

Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione

Tipologia di prova Descrizione

Verifiche scritte Prove intermedie e conclusive di ogni blocco tematico, formulate attraverso esercizi e problemi di difficoltà graduale.

Interrogazione Domande di teoria , semplici dimostrazioni o descrizione di metodi risolutivi e successiva applicazione nella correzione del lavoro domestico o in situazioni proposte al momento.

Prove strutturate Test vero o falso o domande a scelta multipla, generalmente utilizzate per integrare il numero di verifiche orali.

Prove semi-strutturate Raccolta di quesiti a trattazione sintetica e di esercizi a risoluzione rapida.

Si allega griglia di valutazione per la disciplina Griglia di valutazione del P.O.F. (vedi

Allegato) Elementi fondamentali per la valutazione finale comuni a tutto il C.d.C. Gli elementi fondamentali per la valutazione finale saranno:

la situazione di partenza;

l’interesse e la partecipazione dimostrati durante le attività in classe;

i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale;

l’impegno nel lavoro domestico e il rispetto delle consegne;

l’acquisizione degli elementi principali.

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MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO

RELAZIONE FINALE

Prof. Zanardo Enzo

La classe, costituita da 19 allievi qquasi tutti provenienti dalla 4Am, ha percorso un iter formativo complessivamente regolare ed è arrivata all'esame di stato con una preparazione mediamente sufficiente, per qualche allievo più che buona per altri ai limiti della sufficienza. Il 5° anno di corso conclude sostanzialmente un iter formativo che si completa con l’applicazione di tutte le conoscenze acquisite durante il triennio ponendosi come obiettivi quelli di seguito elencati: 1. Conoscenza dei principi fondamentali che stanno alla base del funzionamento delle

macchine, della loro progettazione, della verifica e del controllo delle grandezze e delle misure;

2. Abilità nell’operare scelte personali sui parametri progettuali in funzione delle diverse

applicazioni, sapere valutare criticamente i risultati ottenuti, anche quelli di tipo sperimentale; 3. Favorire un approccio logico, critico e per quanto possibile professionale che permetta un

buon inserimento nel mondo del lavoro;

4. Avere sufficienti conoscenze e capacità che permettano anche il proseguimento degli studi universitari;

A tutt’oggi i periti industriali hanno la possibilità, previo tirocinio e superamento di un esame abilitante, di iscriversi ad un albo professionale e quindi di esercitare anche l’attività libero-professionale, questo comporta che il diplomato debba avere una buona conoscenza delle leggi relative alle discipline studiate ed una buona capacità applicativa delle stesse oltre che una sufficiente conoscenza della legislazione tecnica vigente. Analizzando la classe si nota come alcuni allievi presentino un curriculum abbastanza travagliato altri invece sostanzialmente regolare, alcuni si sono dimostrati sufficientemente impegnati ed appassionati alla disciplina, qualche elemento è stato di traino e di riferimento, altri ancora invece non hanno reso come avrebbero potuto essenzialmente per mancanza di interesse, impegno, passione e continuità nello studio. Il programma svolto anche se con qualche difficoltà viste le poche ore settimanali a disposizione (4) è stato sostanzialmente quello previsto in fase di programmazione di inizio anno sia con riferimento alle finalità che agli obiettivi minimi da raggiungere. Quasi tutti gli argomenti sono stati trattati in modo organico e completo, qualche argomento invece è stato trattato con lo scopo di darne conoscenza ma non in modo approfondito. Il numero congruo di allievi, teoricamente, avrebbe dovuto significare maggiore resa scolastica invece ciò non si è verificato soprattutto per mancanza di impegno sia in classe che domestico da parte di alcuni e per lacune pregresse mai colmate. Alcuni argomenti verranno completati in quest’ultimo mese di scuola. Si fa notare in ogni caso come il calo di ore dedicate ad una disciplina, così importante per un perito meccanico, e la continua frammentazione per i più svariati motivi non sia certo stata proficua per la trattazione degli argomenti e per il completo raggiungimento degli obiettivi prefissati.

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FINALITA' ED OBIETTIVI DEL CORSO 1) Comprensione di alcuni semplici procedimenti tipici della disciplina. 2) Acquisizione di metodiche relative alla soluzione di problemi nuovi, agli aspetti progettuali

e tecnico costruttivi. 3) Comprensione del rapporto esistente tra i principi teorici della meccanica e delle macchine

e l’ambiente produttivo. 4) Valutazione delle potenzialità e conoscenza dei limiti di applicabilità delle leggi studiate. 5) Realistiche capacità di applicazione dei principi teorici alle problematiche reali, analisi

critica delle soluzioni proposte e conoscenza dei loro limiti. 6) Abitudine alla ricerca di un riscontro pratico delle ipotesi risolutive proposte e delle soluzioni

adottate. Analisi corretta delle unità di misura. 7) Uso di un linguaggio appropriato e corretto sia sotto il profilo tecnico-scientifico che nei

rapporti con gli altri ed eventualmente con le istituzioni. MODULO UNICO DIVISO IN UNITA DIDATTICHE (MECCANICA – MACCHINE A FLUIDO) 1. Parte (Meccanica): Si compone delle seguenti unità didattiche: Ripasso unità di misura ed argomenti fondamentali del 4° anno; Dimensionamento e verifica di semplici organi meccanici con compiti di trasmissione di forze, coppie, potenza ecc..; Meccanismo biella manovella, studio cinematico e dimensionamento meccanico; Bilanciamento statico e dinamico delle macchine, equilibramento di alberi; Trasmissione del moto con frizioni, piane, cilindriche, coniche ecc..; Trasmissione del moto con ruote dentate cilindriche a denti dritti ed elicoidali, ruote dentate coniche parametri funzionali, pignone e cremagliera, ruotismi ordinari, cenni su quelli epicicloidali, giunti rigidi ed elastici; Trasmissione del moto con elementi deformabili quali cinghie piane, trapezoidali, multiVi, dentate ecc..; Recipienti in pressione in parete sottile, calcolo semplificato, considerazioni su quelli di grosso spessore; Cuscinetti a strisciamento radiali e assiali, lubrificazione ed asportazione del calore, criteri progettuali, dimensionamento, cuscinetti volventi, parametri funzionali e scelta; Pendolo semplice e pendolo composto, calcolo pulsazione naturale, frequenza, periodo, rappresentazione grafica di spostamento angolare, velocità e accelerazione nel tempo; Velocità critiche flessionali e torsionali, importanza della conoscenza della prima velocità critica in funzione della valutazione della frequenza di risonanza, vibrazioni; Vibrazioni naturali del sistema massa-molla, sistema smorzato, calcolo pulsazione, frequenza, periodo, concetto di risonanza, considerazioni. Vibrazioni naturali del sistema albero-volano, calcolo pulsazione, frequenza, periodo, concetto di risonanza, considerazioni. Vibrazioni naturali del sistema albero- 2 volani, calcolo pulsazione, frequenza, periodo, determinazione posizione sezione nodale, concetto di risonanza, considerazioni. Organi di regolazione del moto, accumulatori di energia quali i volani a disco pieno, anulare, a razze, condizioni di lavoro a regime, transitori di avviamento e frenatura, sollecitazioni sulle razze e sulla corona; Regolatori tachimetrici di Watt, Porter, Hartung; Principi di funzionamento, caratteristiche e proporzionamento delle molle di flessione, ad uniforme resistenza, a torsione, lavoro di deformazione in funzione del volume, calcolo efficienza di una molla;

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Cenni sulla fatica, cicli di fatica, concetto di limite di fatica di un materiale, scelta della tensione ammissibile relativamente alla resistenza a fatica degli organi meccanici, confronto con tensioni statiche; Principali sistemi di collegamento fissi e smontabili quali bullonature, saldature, cenni sui forzamenti a freddo e a caldo (chiodature), linguette, profili scanalati ecc..; Cenni sugli apparecchi di trasporto e/o sollevamento, inerzia di avviamento e frenatura; 2. Parte (Macchine a Fluido): Si compone delle seguenti unità didattiche: Ripasso unità di misura e teoria dei gas del 4° anno; Ripasso dei cicli termodinamici teorici e confronto con quelli reali, vedi ciclo Otto, Diesel, Sabathè, Bryton-Joule, Rankine, uso del diagramma di Mollier in T-S e H-S; Macchine frigorifere, pompe di calore, uso del diagramma p-h per fluidi frigorigeni; Macchine pneumofore, compressori volumetrici alternativi monostadio e pluristadio, calcolo rapporto compressione parziale, raffreddamento intermedio, ventilatori centrifughi ripasso triangoli di velocità; Impiego della sovralimentazione nei motori a C.I., compressori volumetrici e turbocompressori; Ripasso principi e leggi della trasmissione del calore per conduzione, convezione, irraggiamento, trasmissione in regime permanente e stazionario attraverso la parete monostrato e pluristrato calcolo Kg, trasmissione attraverso lo strato cilindrico, cenni sugli scambiatori di calore in equicorrente e controcorrente calcolo DTml; Combustibili e loro caratteristiche, reazioni di combustione, rapporto di dosatura, calcolo aria stechiometrica, carburazione, prodotti della combustione, impieghi nei motori endo ed esotermici; La suddivisione in due moduli meccanica e macchine, anche se trattasi di argomenti della stessa disciplina di insegnamento, è stata ritenuta logica in quanto principi e formule di base sono, per natura degli argomenti stessi, diversi (originariamente erano materie di insegnamento distinte). ASPETTI DIDATTICI L’insegnamento delle discipline meccanica e macchine a fluido ha come obiettivo fare maturare nei ragazzi una metodologia corretta e personale, fondata su buone conoscenze teoriche delle discipline e di applicazione delle stesse, permettere la comprensione e la fattiva soluzione di problematiche reali. Agli allievi viene inoltre richiesto di saper gestire le conoscenze e di possedere competenze e di sapere affrontare aggiornamenti autonomi. In particolare si tiene conto del carattere specialistico di alcune discipline, ma anche della valenza propedeutica che esse possono avere, si cercherà di favorire in particolare: La comprensione dei procedimenti teorici. L'acquisizione di contenuti relativi alle problematiche tecniche. La comprensione delle teorie e loro applicazione logica. La capacità di analizzare e sviluppare nelle situazioni reali le conoscenze acquisite, saper

usare un linguaggio appropriato, simbolicamente corretto e con le giuste unità di misura. La capacità di proporre soluzioni autonome e realistiche dal punto di vista esecutivo. La capacità di aggiornamento e di sviluppo autonomo. OBIETTIVI SPECIFICI DEL CORSO acquisire una conoscenza di base sufficientemente approfondita e articolata; capacità di organizzare ed esporre un argomento nelle sue linee generali ed essenziali; capacità di scegliere ed utilizzare gli strumenti di lavoro e di misura in laboratorio; saper valutare criticamente i dati elaborati; capacità di soluzione dei problemi relativamente complessi anche non sequenziali; capacità di elaborare correttamente dati sperimentali;

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capacità di usare ed impostare unità di misura corrette nel sistema SI e loro confronto con vecchio sistema tecnico ST e/o con altri;

capacità di progettare e dimensionare semplici organi di macchine; Si sono effettuate durante l’anno prove e verifiche sia orali che scritte su tutte le tematiche trattate per capire come e dove operare eventuali recuperi. Per il recupero delle carenze del primo periodo è stato consigliato un ripasso individuale. La prova per il recupero delle carenze del primo periodo è stata concordata con gli allievi ed è stata di tipo scritto sugli argomenti svolti. Nei primi giorni dell'anno scolastico si è provveduto ad un accertamento della preparazione degli allievi relativamente agli argomenti propedeutici e si è fatto un ripasso generale degli argomenti fondamentali precedentemente svolti. Per quanto riguarda il livello minimo richiesto per la sufficienza dell’allievo si fa riferimento alla tabella sotto riportata: Conoscenza: completa anche se non approfondita degli argomenti fondamentali Comprensione: non commette errori nella soluzione di compiti ed esercizi semplici Applicazione: sa applicare in modo personale ed autonomo le conoscenze acquisite

senza commettere gravi errori Analisi: sa effettuare analisi semplici e coerenti Sintesi: sa sintetizzare le proprie conoscenze e le sa applicare in modo autonomo

e/o guidato Valutazione: sulla base della coerenza, correttezza, logica delle soluzioni e/o risposte

date METODI DI VERIFICA 1) Accertamenti scritti e/o orali, con le quali evidenziare le capacità di: analisi e sintesi rielaborazione personale impostazione e soluzione di semplici problemi in forma autonoma e/o in gruppi di lavoro correttezza del linguaggio espositivo correttezza nell’applicazione delle formule e delle unità di misura 2) Prove scritte quali compiti in classe, compiti per casa, soluzione di esercizi anche coinvolgenti

discipline affini. CRITERI DI VALUTAZIONE Gli elementi e le abilità considerate per la valutazione degli allievi sono state: a. acquisizione delle conoscenze di base b. capacità di rielaborazione personale di un argomento studiato c. capacità di risoluzione di problemi simili a quelli proposti in classe d. capacità di risolvere problemi non sequenziali e. capacità di utilizzare in modo corretto le unità di misura f. capacità di approfondimento di un argomento sia in modo guidato che autonomo g. capacità di elaborare dati sperimentali h. capacità di sintesi espositiva

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i. capacità di applicare le conoscenze per analizzare dati e proporre soluzioni corrette e fattibili in problematiche nuove Il livello di preparazione dell’allievo viene ritenuto positivo se soddisfa, almeno, fino all’ottavo punto della griglia sopra riportata. Per la corrispondenza al voto in decimi vedi tabella a fine documento, sostanzialmente quella del POF. CONSIDERAZIONI GENERALI Non tutti gli argomenti, soprattutto per motivi di tempo, sono stati svolti allo stesso modo, per taluni si sono fornite le basi per ulteriori sviluppi anche personali, per altri ritenuti fondamentali la trattazione è stata completa ed approfondita e per questi se ne è pretesa sia l'analisi che l'applicazione. Si è sempre cercato comunque, nei limiti del possibile, di sviluppare le capacità critiche, espressive, intellettive e rielaborative personali. La metodologia didattica seguita è stata quella della discussione guidata con riferimento anche alla pratica applicazione. Si è sempre cercato di sensibilizzare gli allievi nella soluzione di problemi reali. I contatti con le famiglie sono stati sufficientemente numerosi sia con incontri settimanali sia con i ricevimenti generali e questo in tutto l’arco del triennio della specializzazione. In ogni caso sono sempre stati improntati sulla reciproca stima e fiducia ed accomunati sempre dalla volontà di dare soluzione ai problemi che si sono via presentati. Importante è stato il continuo confronto coi rappresentanti degli allievi e dei genitori nei vari C. di C.. La verifica degli allievi nel percorso di apprendimento è stata effettuata sulla base della programmazione annuale, su quanto concordato nell’ambito dei G.D. e nei C. di C., le valutazioni sono sempre state trasparenti e gli allievi sistematicamente coinvolti ed informati sul voto assegnato. Gli obiettivi didattici ai fini della valutazione hanno compreso oltre agli elementi cognitivi classici anche quelli non cognitivi come l'interesse, la partecipazione, l'impegno sia in classe che domestico, il rispetto dei tempi di consegna delle prove, l'interessamento e l'approfondimento extra scolastico, il rispetto per gli altri e per le cose comuni, la capacità di lavorare in gruppo. Il comportamento tenuto nel corso delle visite di istruzione è sempre stato soddisfacente e corretto. SUSSIDI DIDATTICI Libri di testo e strumenti utilizzati: Meccanica, Macchine ed Energia – Edizione Blu: (Vol. 1° - 2°- 3°) - Hoepli Manuale del perito meccanico: Hoepli – Cremonese - Altri Altro: Testi tecnici, riviste di settore ecc..

A disposizione della Commissione d'esame saranno messi, qualora necessario e/o richiesti,

esercizi svolti, prove scritte e/o grafiche sviluppate durante l'anno.

Il programma effettivamente svolto, confrontato con quello di previsione di inizio anno, verrà letto in classe, controfirmato dai rappresentanti degli allievi e verrà consegnato in segreteria.

La programmazione personale di inizio anno.

Considerate le finalità generali del corso e la programmazione didattica disciplinare e personale, sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE Quasi tutti gli allievi conoscono i temi fondamentali affrontati nel corso di questo anno scolastico, almeno per quanto riguarda i contenuti minimi, diversificati si presentano sia il livello di assimilazione che il grado di approfondimento degli stessi.

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ABILITA’ Quasi tutti gli allievi, sia pure su livelli diversi di correttezza e completezza nel calcolo come di autonomia nella scelta di metodi e parametri operativi, sono in grado di applicare le conoscenze acquisite. Non tutti però sanno esprimere i concetti studiati utilizzando una terminologia adeguata e simbolismi specifici della disciplina con le corrette unità di misura In situazioni di media difficoltà gli allievi sanno, sempre a diversi livelli, operare semplici collegamenti tra i vari temi trattati e sanno utilizzare gli strumenti per risolvere nuovi esercizi e problemi in contesti pratici e/o non particolarmente articolati. Pochi però sanno risolvere in maniera autonoma problemi reali più complessi. Alcuni, solo se guidati, riescono ad orientarsi nel processo logico-risolutivo.

LA DISCIPLINA HA CONTRIBUITO ANCHE AL CONSEGUIMENTO DELLE SEGUENTI COMPETENZE CHIAVE EUROPEE:

1. Comunicazione in madrelingua (redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e/o eventualmente di gruppo relative a situazioni professionali) 2. Comunicazione nelle lingue straniere (utilizzo di termini tecnici e non in lingua inglese)

3. Competenze di base in Matematica (analizzare ed interpretare dati sviluppando ragionamenti e deduzioni sugli stessi con l’ausilio anche di rappresentazioni grafiche, uso di strumenti di calcolo di tipo informatico) 4. Competenze digitale (utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e/o multimediale, anche con l’utilizzo di strumenti tecnici disponibili in rete

5. Imparare ad imparare (individuare corretti collegamenti fra le discipline in relazione ai problemi da risolvere) 6. Competenze sociali e civiche (quali analizzare valori, limiti e rischi connessi con le varie soluzioni tecniche e la loro ricaduta sulla vita sociale con attenzione anche alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, la tutela della persona, dell’ambiente e del territorio) 7. Spirito di iniziativa e intraprendenza (identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti, individuare e risolvere problemi autonomamente) 8. Consapevolezza culturale ed identità storica (correlare gli sviluppi delle scienze e delle tecnologie alla conoscenza storica dei luoghi).

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE ALLEGATA AL POF

MATERIA: Meccanica Applicata e Macchine a Fluido CLASSE 5^ Amm

VOTO

CONOSCENZE Risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso

l’apprendimento

ABILITÀ

Capacità di applicare conoscenze e di usare knowhow

per portare a termine compiti e risolvere problemi

1-3 del tutto

insufficiente

Conoscenze inesistenti o sporadiche ed

irrilevanti

Non sa applicare alcuna conoscenza.

4 gravemente insufficiente

Conoscenze scarse e incomplete, con gravi lacune in riferimento

agli argomenti di base

Sa applicare solo occasionalmente le conoscenze

acquisite senza però inserirle in un contesto organico. Commette

gravi e frequenti errori.

5 insufficiente

Conoscenza generica, superficiale e/o incompleta degli

argomenti di base

Sa applicare in maniera approssimativa le

Conoscenze acquisite. Commette errori non

gravi ed imperfezioni.

6 sufficiente

Conoscenza completa ma non approfondita

degli argomenti essenziali

Sa applicare le conoscenze acquisite nella risoluzione di

problemi non complessi

7 discreto

Conoscenza completa degli argomenti di

base delle discipline, con qualche

approfondimento

Sa applicare correttamente le conoscenze di base per risolvere problemi semplici e complessi.

8 buono

Conoscenza completa ed approfondita degli

argomenti di base delle discipline e di

altri argomenti

Sa applicare correttamente e con sicurezza le conoscenze acquisite, risolvendo problemi

anche complessi

9-10 ottimo

Conoscenza esauriente, articolata

ed approfondita di tutti gli argomenti

delle discipline

Sa applicare correttamente e in maniera autonoma le

conoscenze acquisite, risolvendo problemi complessi, con apporti

personali anche originali.

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TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROC. E PROD.

RELAZIONE FINALE

Proff. Di Cara Nicola – Manni Aldo Salvatore

La riforma scolastica attuata dal MIUR per gli Istituti Tecnici e descritta nelle Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento (D.P.R. 15 marzo 2010) prevede un riordino dei percorsi didattici ed una declinazione dei risultati di apprendimento in competenze, abilità e conoscenze. L’attuale quinta è la prima che perviene agli esami di stato dopo avere svolto un percorso di apprendimento come descritto nelle citate Linee Guida.

Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento previsti, nel corso del 5° anno il docente ha perseguito, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le seguenti competenze di indirizzo:

- Individuare le proprietà dei materiali in relazione all’impiego, ai processi

produttivi e ai trattamenti; - Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con

opportuna strumentazione; - Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di

realizzazione, di controllo e collaudo del prodotto; - Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali

della qualità e della sicurezza, con riferimento alla parte seguente: Operare nel rispetto delle norme sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro e per la tutela degli ambienti;

- Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali; - Identificare ed applicare le metodologie e le tecniche della gestione per

progetti. Di seguito sono indicate le abilità e le conoscenze, declinate in relazione all’indirizzo

ed all’articolazione. Abilità - Individuare i processi corrosivi e identificarne le tecniche di prevenzione e

protezione. - Utilizzare materiali innovativi e non convenzionali. - Eseguire prove non distruttive. - Sviluppare, realizzare e documentare procedure e prove su componenti e su

sistemi. - Individuare e definire cicli di lavorazione all’interno del processo produttivo, dalla

progettazione alla realizzazione. - Comprendere e analizzare le principali funzioni delle macchine a controllo numerico

anche con esercitazione di laboratorio. - Selezionare le attrezzature, gli utensili, i materiali e i relativi trattamenti. - Identificare e scegliere processi di lavorazione di materiali convenzionali e non

convenzionali.

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- Utilizzare gli strumenti per il controllo statistico della qualità di processo/prodotto osservando le norme del settore di riferimento.

- Realizzare modelli e prototipi di elementi meccanici anche con l’impiego di macchine di prototipazione.

*Individuare e valutare i rischi e adottare misure di prevenzione e protezione in macchine, impianti e processi produttivi, intervenendo anche su ambienti e organizzazione del lavoro. *Intervenire su impianti di depurazione dei reflui e processi di smaltimento dei rifiuti, nel rispetto delle leggi e delle normative ambientali, nazionali e comunitarie. *Applicare le norme tecniche e le leggi sulla prevenzione dagli incendi. *Riconoscere e applicare le norme per la valutazione di un bilancio energetico in relazione all’impatto ambientale.

Conoscenze - Meccanismi della corrosione. - Sostanze e ambienti corrosivi. - Metodi di protezione dalla corrosione. - Nanotecnologie, materiali a memoria di forma. - Sistemi automatici di misura. - Controllo computerizzato dei processi. - Prove con metodi non distruttivi. - Controlli statistici.

*Prove sulle macchine termiche. *Misure geometriche, termiche, elettriche, elettroniche, di tempo, di frequenza e acustiche. *Attrezzature per la lavorazione dei manufatti. - Programmazione delle macchine CNC. - Metodi di prototipazione rapida e attrezzaggio rapido. - Lavorazioni speciali. - Strumenti di pianificazione dei processi produttivi assistita dal calcolatore. - Sistema di gestione per la qualità. - Metodi di collaudo, criteri e piani di campionamento. - Certificazione dei prodotti e dei processi. *Enti e soggetti preposti alla prevenzione. *Obblighi dei datori di lavoro e doveri dei lavoratori. *Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro; documento di valutazione

del rischio. *Norme tecniche e leggi sulla prevenzione incendi. *Sistemi di sicurezza e impatto ambientale degli impianti di produzione energetica. * Le conoscenze e le abilità descritte in corsivo, essendo comuni ad altre

discipline, che concorrono al conseguimento delle medesime competenze, sono state trattate e conseguite nell’ambito delle discipline Meccanica e macchine, DPOI e Sistemi.

I contenuti, trattati per il conseguimento delle suddette competenze, abilità e

conoscenze, sono allegati come programma svolto, firmato anche dagli studenti.

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1) Obiettivi disciplinari raggiunti in termini di conoscenza, abilità e competenze - conoscere le principali lavorazioni non convenzionali ed i meccanismi di

asportazione del materiale; - saper spiegare i principi di funzionamento su cui si basano le lavorazioni mediante

ultrasuoni, elettroerosione, laser, plasma e taglio ad acqua; - conoscere i dati di lavorazione (materiale asportato, utensili, finitura ...) riguardanti

le suddette lavorazioni speciali; - conoscere le principali cause della corrosione; - saper spiegare la corrosione in ambiente umido (chimica ed elettrochimica), quella

a secco (dovuta a fumi presenti nell’aria e per ossidazione a caldo) e quella coatta (tensiocorrosione, correnti vaganti, intergranulare);

- conoscere i principali metodi di protezione dalla corrosione (rivestimento metallico di zincatura, verniciatura, protezione catodica);

- saper spiegare lo scopo delle prove sui materiali; - saper spiegare il significato di prova distruttiva e non distruttiva, prova meccanica e

tecnologica; - saper spiegare i concetti di durezza, resilienza, trazione e le relative modalità di

conduzione delle prove; - saper eseguire le prove di durezza, di resilienza; - saper fare considerazioni sui risultati ottenuti tramite le prove suddette, a seconda

del materiale, delle fratture ecc.; - saper spiegare le modalità di conduzione della prova di temprabilità; - conoscere i principali metodi di controllo non distruttivi; - saper spiegare il principio di funzionamento della prova non distruttiva mediante

ultrasuoni; - saper spiegare i principali metodi statistici di Controllo della Qualità (per variabili e

per attributi); - conoscere i principi della Qualità Totale; - saper spiegare i vantaggi delle Macchine Utensili a Controllo Numerico ed il loro

campo d’impiego; - conoscere i principali componenti delle MU/CN (guide, unità di governo, viti a

ricircolo di sfere, trasduttori); - saper spiegare i vari tipi di C. N. (punto-punto, parassiale, continuo), i sistemi ad

anello aperto e ad anello chiuso (schema a blocchi semplificato), la differenza tra quotatura incrementale ed assoluta, l’interpolazione;

- saper eseguire semplici programmi di lavorazione su Tornio CNC (programmazione manuale);

- saper realizzare semplici programmi di lavorazioni di spianatura, contornatura e foratura su Centro di lavoro e con interfacciamento CAD/CAM (programma Goelan per la programmazione automatica).

2) Contenuti disciplinari e tempi I contenuti, che sono strumentali al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento,

sono stati scelti soddisfacendo ai criteri di validità, significatività, possibilità di apprendimento e d’interesse.

Non tutti gli argomenti scelti e trattati hanno avuto lo stesso peso: di alcuni gli allievi potevano avere soltanto conoscenza, di altri comprensione, di altri ancora si è pretesa l’analisi e l’applicazione.

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Sono stati individuati 4 Moduli/UdA, come descritto nella seguente tabella, nella quale sono anche indicate le ore destinate al conseguimento della citata competenza.

UdA Denominazione Competenza

specifica Saperi

Ore

Tot. Ore

1 Materia e materiali

Individuare le proprietà dei materiali in relazione all’impiego, ai processi produttivi e ai trattamenti

Materiali a memoria di forma - Nanotecnologie

7 19

Corrosione e sua protezione

12

2 Macchine Utensili e Lavorazioni

Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e collaudo del prodotto

Controllo Numerico

36

80

Centro di lavoro 21

CAD/CAM 12

Prototipazione rapida ed Attrezzaggio rapido

5

Lavorazioni non convenzionali

6

Plasturgia 0

Trasformazione del vetro

0

3 Prove, Controlli, Qualità

Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione

Prove di laboratorio

56

70 Controllo statistico e Qualità Totale

12

Controlli non distruttivi

2

4 Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro

Operare nel rispetto delle norme sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro e per la tutela degli ambienti

Sicurezza sul lavoro: enti, obblighi, doveri, DVR - Prevenzione incendi

0 0

169

Non è stato possibile svolgere alcuni argomenti, quali la “Plasturgia” (comunque trattata al 3° anno) e la “Trasformazione del vetro”, nonché alcuni argomenti relativi alle “Lavorazioni non convenzionali” (quali le Lavorazioni chimiche ed elettrochimiche), in quanto la scarsa attenzione dimostrata in classe dagli studenti e l’insufficiente impegno e studio a casa, hanno rallentato l’attività didattica.

Gli argomenti relativi alla “Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro”, come da accordi nel Dipartimento di Meccanica e meccatronica, sono stati trattati nell’ambito della disciplina DPOI.

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La disciplina ha contribuito al conseguimento anche delle seguenti competenze chiave europee:

9. Comunicazione nella madrelingua (es.: redigere relazioni tecniche e documentare

le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali) 10. Comunicazione nelle lingue straniere (es.: padroneggiare la lingua straniera …

utilizzando anche linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio …) 11. Competenze di base in Matematica (es.: analizzare dati e interpretarli

sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico)

12. Competenze di base in Scienze e Tecnologia (es.: essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate)

13. Competenze digitale (es.: utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete

14. Imparare a imparare (es.: individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione …)

15. Competenze sociali e civiche (es.: analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio)

16. Spirito di iniziativa e intraprendenza (es.: identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti, individuare e risolvere problemi)

17. Consapevolezza ed espressione culturale “Identità storica” (es.: correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento).

3) Metodi didattici, mezzi e strumenti Tenendo conto delle indicazioni ministeriali, lo svolgimento del corso è stato attuato

attraverso un coordinato alternarsi di elementi di teoria verificati nel laboratorio e nei reparti di lavorazione, in modo tale da mantenere strettamente connesse l’acquisizione teorica e la verifica sperimentale.

Aspetti particolarmente importanti nel processo insegnamento-apprendimento sono stati:

a) gli aspetti cognitivi b) l’organizzazione del lavoro in classe c) la comunicazione didattica d) i sussidi e le attività integrative a) Per quanto riguarda gli aspetti cognitivi, a seconda dei casi, sono stati utilizzati il

Metodo Sequenziale, il Problem solving, il Brain-Storming. Le metodologie utilizzate sono state diversificate e/o combinate in maniera tale da

produrre un positivo precorso di apprendimento degli studenti.

- Metodo sequenziale E’ stata organizzata la progressione didattica in fasi che sono state necessariamente

attraversate in un certo ordine.

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Oltre una sequenza logica dei contenuti, anche trascritta alla lavagna o mostrata tramite lavagna luminosa attraverso una “mappa dei concetti” (per rendere “trasparente” il percorso didattico scelto e motivare quindi gli allievi), si è avuta una sequenza comportamentale ispirata ad un “impadronimento progressivo” che può essere riassunto nelle seguenti fasi: approccio, iniziazione, assimilazione, impiego, sviluppo.

- Problem solving E’ la metodologia utilizzata nelle Esercitazioni e nei lavori di gruppo, per individuare

ed attuare le azioni necessarie ad affrontare ed a risolvere un problema. L’applicazione del “Problem Solving” si è svolta secondo lo schema seguente: proposta del problema, ricerca della soluzione/strategia, realizzazione dell’attività, conclusioni.

- Brain-Storming Ha permesso di pervenire alla formalizzazione delle conoscenze (definizioni, concetti

...) mediante l’intervento individuale degli allievi che, a turno, indicavano elementi pertinenti con l’argomento oggetto della discussione.

Tale metodo di insegnamento “cooperativo” è stato utilizzato per sviluppare attività di classe ed atteggiamenti, in modo da rafforzare le abilità di collaborazione sociale degli studenti e favorire l’apprendimento reciproco.

b) Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro in classe, ci si è regolati in base

al tipo di metodo cognitivo scelto. Per lo più la classe è rimasta aggregata, ed è stata divisa in gruppi durante le ore di Laboratorio o di Esercitazione, nelle fasi di recupero e di approfondimento e nella stesura di relazioni. La presenza dei due docenti che operavano in contemporanea ha permesso tali alternative.

Nel lavoro di gruppo, oltre che le abilità cognitive previste, sono state osservate e valutate anche le competenze sociali, cioè gli atteggiamenti comportamentali che sono stati messi in atto dagli studenti.

c) Particolare cura è stata riservata alla comunicazione didattica. La lezione è stata

articolata in maniera tale da avere sicuramente la comunicazione insegnante-allievo (lezione frontale), ma anche quella allievo-insegnante ed allievo-allievo, incentivando il dialogo mediante l’uso di domande a singoli allievi o tramite interventi volontari, utilizzando la “discussione guidata” come metodologia atta a far pervenire gli allievi alle conclusioni programmate (obiettivi), nello stesso tempo educando gli studenti all’accettazione di un ordine disciplinare negli interventi e sviluppando la capacità di esprimersi in forma breve ed efficace.

Durante la lezione si è cercato di creare interesse attivando la discussione guidata sui punti più importanti, ponendo domande precise per far si che gli allievi si focalizzassero su concetti particolari necessari alla elaborazione del materiale, facendo frequenti riferimenti con quanto già fatto. Per favorire la memorizzazione si sono utilizzate strategie quali la ripetizione del concetto, l’uso di rappresentazioni visive (disegni, schemi, distillati), il richiamo dei contenuti più importanti attraverso la discussione, la presa di appunti scritti e la possibilità di rivederli durante la lezione, il richiamo dei contenuti già conosciuti e/o le esperienze personali degli stessi allievi. Sono state effettuate pause nei momenti critici.

Un utile strumento, per docente ed allievi, si è rivelata la lavagna luminosa in quanto ha permesso all’insegnante un risparmio di tempo nell’esposizione degli argomenti grazie all’uso di lucidi già preparati, nonché una maggior chiarezza di

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apprendimento per gli allievi che avevano costantemente sott’occhio concetti e disegni che in quell’istante il docente stava spiegando e la possibilità di prendere appunti.

L’uso di “mappe concettuali”, di mappe causa - effetto, è stato utile al docente e agli allievi per relazionare idee a fatti o idee verso altre idee, strutturando un processo e pianificandolo come in un diagramma di flusso. L’allievo ha avuto così la possibilità di inquadrare sinteticamente i vari concetti ed ha imparato nel contempo a porli in una certa successione (immagini mentali), acquisendo così elementi che ne hanno migliorato senz’altro il metodo di studio e le capacità intellettive.

d) Non si è trascurata la validità formativa dei sussidi audiovisivi, mezzi di

comunicazione alternative alle tradizionali (libro di testo, insegnante) che hanno offerto la possibilità di presentare cose e ambienti difficilmente osservabili.

In particolare è stato consentito, durante la spiegazione in aula, l’uso del Tablet (o Smartphone) per la visualizzazione degli argomenti preparati dal docente e messi in rete.

Quale integrazione e/o approfondimento degli argomenti svolti in classe, si sono effettuate nell’arco del triennio utili visite guidate ad aziende, con lo scopo anche di osservare, verificare, confrontare quanto appreso e soprattutto per constatare come questo si strutturi in un contesto logico-operativo.

Il libro di testo cui si è fatto riferimento ha per titolo “Nuovo Corso di Tecnologia

Meccanica”, autori sono Di Gennaro, Chiappetta, Chillemi, editore Hoepli. 4) Strumenti e Criteri di valutazione Durante lo svolgimento delle varie fasi di lavoro, si sono eseguite prove di verifica,

definite formativo - intermedie, aventi lo scopo di fornire notizie per quanto riguarda sia l’apprendimento dello studente sia eventuali modifiche da apportare alla presentazione dei contenuti. Alla fine di ciascuna Unità di Apprendimento è stata sempre attuata una verifica sommativa attraverso prove di accertamento opportunamente preparate.

Le verifiche effettuate sono state mirate al tipo di abilità - obiettivo dell’argomento trattato. Non si è ricorso solamente all’interrogazione, ma anche a prove di vario tipo, opportunamente strutturate, adatte al conseguimento di un determinato obiettivo. Meglio prove brevi e frequenti, come quesiti vero - falso o a scelta multipla, test a domanda aperta, questionari, verifiche tipo terza prova tipologia B, che si sono alternate con le relazioni sulle prove di laboratorio.

Per le prove di verifica, che prevedevano la correttezza di più elementi prefissati, perché la misurazione fosse più oggettiva possibile, si è previsto un punteggio per ogni risposta corretta e frazioni di punteggio per ogni risposta corretta ma incompleta. Gli allievi si sono abituati così all’autovalutazione ed un eventuale voto negativo è stato accettato senza discussione in presenza di trasparenza.

In particolare, per quanto riguarda i compiti scritti opportunamente strutturati, i punteggi ottenuti dagli allievi sono stati riportati in una tabella a doppia entrata come la seguente.

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Materia: .............................................................. - CLASSE: ............... Data: ................

UdA n. .... - Verifica n. .... - GRIGLIA DI MISURAZIONE DELLA PROVA .........................................…………................

Numero dei Quesiti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. E T. V.

Caratteristica misurata

Punteggio

N. NOME

1

T = Punteggio Totale E’ posto il punteggio massimo se la risposta è corretta; V = Voto E’ posto punteggio zero se la risposta è sbagliata o non

data; E = Numero di errori per allievo

E’ posto un punteggio dimezzato in caso di risposta parzialmente completa o corretta.

Di seguito sono indicate alcune tipologie di prove svolte nel presente anno scolastico.

Alla fine dell’Unità di Apprendimento “Architettura delle MU/CN e Programmazione”, agli allievi è stato somministrato un questionario, costituito da quesiti come quelli seguenti, ai quali si doveva dare risposta in forma breve ma esaustiva:

1) Quale risulta essere il campo di convenienza d’impiego delle Macchine Utensili a Controllo Numerico ?

2) Qual è la differenza tra un Controllo di tipo Punto-Punto ed un Controllo di tipo Continuo ? 3) Cosa è una “Vite a ricircolazione di sfere” ? 4) Spiega la differenza tra un sistema di controllo ad anello aperto ed uno ad anello

chiuso. 5) ……………………………………

La prova di verifica sommativa riguardante gli argomenti svolti nell’ambito delle

Lavorazioni non convenzionali comprensivi dell’Elettroerosione, degli Ultrasuoni e del Laser, consisteva in un Questionario (domande aperte e chiuse, a punteggio variabile) costituito da quesiti come quelli seguenti:

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1) Spiega sinteticamente il significato di “Lavorazione non convenzionale o con Metodi

inconsueti”: 2) Spiega con tue parole il principio di funzionamento del Trapano ad ultrasuoni e

disegnane lo schema di funzionamento. 3) Nella Lavorazione mediante Ultrasuoni l’utensile può essere meno duro del materiale

da lavorare: VERO FALSO (Barrare la risposta esatta). 4) Spiega con tue parole il principio di funzionamento della macchina ad Elettroerosione a

tuffo. 5) …………………………

Quale prova di verifica riguardante la corrosione, si è fatto svolgere agli allievi un test

a risposta multipla con quesiti come i seguenti: 1) Quando un pezzo di zinco si trova a contatto con un pezzo di ferro in presenza di

una soluzione acida, si ha: a) lo zinco assume la funzione di anodo e si corrode, il ferro diviene catodo e non si

corrode b) il ferro assume la funzione di anodo e si corrode, lo zinco diviene catodo e non si

corrode c) sia lo zinco che il ferro si comportano anodicamente e si corrodono entrambi

d) lo zinco assume la funzione di anodo e non si corrode, il ferro diviene catodo e si

corrode 2) Nel caso di “Corrosione elettrochimica”, si ha la formazione di una pila galvanica tra

due metalli diversi, collegati tra loro ed in presenza di un elettrolita. Si ha allora: a) l’invio in soluzione di ioni positivi da parte del metallo più elettronegativo, che si corrode

b) l’acquisto di ioni positivi da parte del metallo più elettronegativo, che si corrode c) la perdita di elettroni da parte del metallo più elettropositivo, che si corrode

d) l’acquisto di elettroni da parte del metallo più elettropositivo, che si corrode

…………

Nell’ambito delle Esercitazioni svolte nel Laboratorio Tecnologico, gli allievi hanno

prodotto documentazione sottoposta a valutazione. In particolare, agli studenti sono state richieste relazioni scritte sulle prove svolte e, nel caso del Controllo Numerico, i programmi effettuati per l’esecuzione delle lavorazioni.

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DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

RELAZIONE FINALE

Prof. Marin Oscar Augusto – Prof. Manni Aldo Salvatore

Profilo della classe

Indicatore

Descrittore

Discontinuità didattica

Continuità didattica in questa disciplina durante i due anni del secondo bienni e il quinto anno

Lacune nei contenuti pregressi

Alcune lacune relative alle regole del disegno tecnico, in parte recuperate negli ultimi due anni

Interesse

Generalmente sufficiente ad eccezione di qualche allievo per i quali si può ritenere discontinuo

Partecipazione

Generalmente sufficiente ad eccezione di qualche allievo per i quali si può ritenere disattenta

Frequenza

Per lo più assidua o regolare ad eccezione degli allievi Barazzuol e Pieretti non sempre regolare

Approfondimenti

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e corso di approfondimento CAD pomeridiano, con attestati finali

Livello di preparazione raggiunto dalla classe

Mediamente discreta, ad eccezione di qualche allievo che raggiunge appena la sufficienza

Contenuti previsti parzialmente svolti (motivare) Per motivi di tempo a disposizione

Tipologia e scelta dei livelli automazione

Contenuti previsti e non svolti (motivare) Ritenuti meno importante rispetto ad altri

Innovazione e ciclo di vita di un sistema produttivo Caratteristiche della catena e del contratto di fornitura

Raggiungimento degli obiettivi In relazione alla programmazione curricolare all’inizio dell’anno, sono stati raggiunti gli obiettivi generali previsti e riportati nella seguente tabella.

Obiettivi generali

Livello raggiunto

Documentare e seguire i processi di industrializzazione DISCRETO

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Gestire e innovare processi correlati a funzioni aziendali

SUFFICIENTE

Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e della sicurezza

SUFFICIENTE

Organizzare il processo produttivo, contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e collaudo del prodotto

DISCRETO

Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento

SUFFICIENTE

Titoli delle unità didattiche e contenute trattati 1. Tecnologie applicate alla produzione

1.1. Velocità di taglio di minimo costo, di massima produzione e di massimo profitto, procedure di calcolo; relazione di Taylor

1.2. Tempi di produzione; diagramma di carico addetto-macchina; generalità sui metodi per la determinazione dei tempi: rilevamento diretto (cronotecnica), tempi standard (ricavo ed uso delle tabelle) e Methods Time Measurement (M.T.M. cenni)

1.3. Cronotecnica: efficienza, foglio di rilievo, elaborazione dei dati, tempo normale, tempo operazione (fattore riposo) e tempo assegnato (esigenze fisiologiche); esercizi di calcolo ed elaborazione dei dati col metodo della cronotecnica

1.4. Macchine operatrici e utensili: (tornio, fresatrice e trapano) scelta, parametri di taglio, forze, potenze e tempi macchina in automatico; esercizi di calcolo: tornitura, fresatura periferica e frontale, trapanatura. Utensili: materiali utilizzati e designazione degli utensili

2. Attrezzature di fabbricazione, di montaggio e stampi 2.1. Generalità sulle attrezzature: classificazione ed elementi costituenti; tipi di

posizionamento (piani di simmetria e di riferimento); esempi di elementi normalizzati per la “centratura interna”; descrizione d’uso di un’attrezzatura di produzione

2.2. Bloccaggi: dispositivi più diffusi, schemi statici e calcolo delle forze; elementi normalizzati componibili: principali elementi; boccole

2.3. Attrezzature pneumatiche ed oleodinamiche: generalità; cilindri: tipi, designazione, calcolo forze e consumo, scelta da tabelle,

2.4. Attrezzature per la lavorazione delle lamiere: generalità e principali tipi di lavorazione (tranciatura, piegatura e imbutitura), calcolo di forze, e sviluppi; costo delle attrezzature in funzione del volume di produzione; blocchi porta stampi a colonne unificati; unità di tranciatura: cenni; altre tecniche di stampaggio: cenni

3. Pianificazione della produzione 3.1. Cicli di lavorazione: generalità, criteri d’impostazione di un ciclo di lavorazione 3.2. Relazione del ciclo, cartellino di lavorazione e foglio analisi operazione; scelta e

calcolo del grezzo di partenza. Esercitazioni pratiche

4. Prodotto, progettazione e fabbricazione 4.1. Criteri di scelta del livello di automazione, determinazione del numero limite di

particolari in funzione del costo o del tempo 4.2. Piano di produzione: generalità, individuazione dei 5 principali elementi, metodo a

punteggio per la scelta del DOVE produrre

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4.3. Classificazione e definizioni dei tipi di processo produttivo e dei tipi di produzione 4.4. Produzione per reparti: lotti, sottolotti, lotto economico per singolo prodotto anche

con tempi di attrezzaggio, diagramma di Gantt 4.5. Produzione in linea: cadenza, saturazione, miglioramento ricorrendo al numero di

macchine ed al lavoro straordinario 4.6. Preventivazione dei costi: prodotto nuovo o su commessa e preventivi,

rappresentazione grafica dei costi unitari 4.7. Lay-out degli impianti: generalità e tipi di lay-out; applicazioni comuni dei vari tipi di

lay-out

5. Gestione dei magazzini e trasporti interni 5.1. Logistica e magazzini: generalità, gestione delle scorte, costi di gestione, sistemi e

metodi di approvvigionamento (anche con rappresentazione grafica), lotto economico di approvvigionamento con e senza sconti

5.2. Trasporti interni: trasporti e lay-out, metodologia sui problemi relativi ai trasporti; rapporti azienda-fornitore e azienda-cliente (cenni)

6. Contabilità e centri di costi aziendali 6.1. La contabilità nelle aziende: generalità, contabilità generale e bilancio d’esercizio;.

Contabilità industriale, scopi, e fasi 6.2. Costi aziendali: costo, interesse e tasso d’interesse, diverse possibilità di

restituzione di un prestito, ammortamento, valore aggiunto 6.3. Relazione tra costi e produzione: costi variabili, e fissi. Determinazione della retta

Costo-Volume: metodo grafico, del massimo e del minimo, dei minimi quadrati. Analisi costi-profitti, diagramma utile-volume di produzione, B.E.P.

6.4. Centri di costo: classificazione dei costi, centri di costo, classificazione dei centri di costi, ripartizione dei costi nei centri di costo

7. Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro 7.1. Danno, Prevenzione, Protezione (attiva e passiva), Rischio; e analisi del rischio

organizzazione della prevenzione aziendale. Diritti e doveri per i vari soggetti aziendali. Organi di vigilanza, controllo e assistenza

7.2. Rischi: meccanici generali, elettrici generali, macchine ed attrezzature, rischio incendio, scale, rumore, microclima e illuminazione, videoterminali ed ergonomia, la sicurezza in ufficio. Dispositivi di protezione individuale e movimentazione manuale dei carichi. Segnaletica di sicurezza. Procedure organizzative per il primo soccorso, di emergenza, di sicurezza e di esodo

8. Analisi statistica e previsionale 8.1. Elementi di analisi statistica: generalità, distribuzioni statistiche, parametri (5),

distribuzione “normale” e distribuzioni diverse 8.2. Tipi di previsione: generalità (previsioni a breve, medio e lungo termine); metodi

(intuitivo, matematico-statistico, doppia previsione) 8.3. Media mobile, esponenziale e con correzione del trend; variazione stagionale e

destagionalizzazione

9. Tecniche di programmazione lineare 9.1. Elementi di ricerca operativa. Generalità, problemi di sequenzialità e delle code 9.2. Tecniche reticolari: P.E.R.T. (Program Evaluation and Review Technique); PERT e

PERT statistico; diagramma di Gantt; programmazione d’officina

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10. Laboratorio C.A.D. 10.1. Consolidamento relativo all’uso del software per il disegno in 2D mediante

AutoCad 13; esecuzione e stampa di disegni 10.2. Uso del software SolidEdge per l’esecuzione di disegni di particolari

meccanici in modellazione solida; esercitazioni e stampa

Nota Bene: in corsivo i contenuti da trattare dopo il 15.05.2015 Metodologie didattiche

Metodologie didattiche utilizzate

Note e/o osservazioni

Lezione frontale Per i contenuti concettuali e lo svolgimento di esercizi tipo

Lavoro a gruppi Lavori a coppie per la redazione di un ciclo di lavorazione completo di relazione, cartellino e foglio analisi

Problem solving Simulazioni di 2^ prova scritta per l’Esame di Stato anche fuori orario curricolare in 3+3 ore pomeridiane

Istruzione programmata Per l’apprendimento dei software per il C.A.D.

Stage e/o alternanza scuola lavoro

Effettuato quando erano in 4^AMM

E-learning e Formazione a Distanza

Messa a diposizione di dispense e file per alcuni contenuti

Esercitazioni individuali In laboratorio di CAD: disegno manuale e al CAD di un’attrezzatura di produzione (particolari e complessivo)

Compito di apprendimento Simulazione e/o preparazione alle prove di verifica programmate

Recuperi In itinere curricolare e studio individuale

Materiali didattici utilizzati

Materiali didattici Descrizione

Lavagna Uso generalizzato

Lavagna luminosa Per alcune argomenti e/o in mancanza del proiettore dal P.C.

Libro di testo adottato

Dal Progetto al Prodotto, volume 3, Ed. Paravia, di Caligaris-Fava-Tomasello

Proiettore dal P.C. Per alcuni argomenti con materiale preparato dal docente

P.C. e software Per le esercitazioni C.A.D., in particolare AutoCad 13 per il disegno in 2D e SolidEdge per la modellazione solida

Materiale a disposizione

Per alcuni argomenti, a disposizione nel pannello del sito dell’Istituto

Manuali tecnici Manuale di Meccanica, Ed. Hoepli, a cura di Caligaris-Fava-Tomasello Vademecum per Disegnatori e Tecnici. Ed. Hoepli, di L. Baldassini

Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione

Tipologia di prova Descrizione

Interrogazione orale In qualche raro caso, per recuperi e/o assenze alle verifiche programmate

Interrogazione Uso generalizzato di tipologia A e/o B

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scritta

Prove strutturate Verifica con domande a scelta multipla (D. Lgs. 81/2008)

Prove semi-strutturate

uso generalizzato, costituite da domande strutturate, riassunti ed esercizi

Relazioni di laboratorio

Elaborati grafici realizzati al C.A.D. e stampati per la valutazione

Progetti Disegno dei particolari costruttivi e complessivo di un’attrezzatura di produzione eseguiti manualmente a matita su fogli unificati e anche al CAD

Si allega griglia di valutazione per la disciplina Griglia di valutazione del P.O.F.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE ALLEGATA AL POF

VOTO

CONOSCENZE Risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso

l’apprendimento

ABILITÀ

Capacità di applicare conoscenze e di usare knowhow

per portare a termine compiti e risolvere problemi

1-3 del tutto

insufficiente

Conoscenze inesistenti o sporadiche ed

irrilevanti

Non sa applicare alcuna conoscenza.

4 gravemente insufficiente

Conoscenze scarse e incomplete, con gravi lacune in riferimento

agli argomenti di base

Sa applicare solo occasionalmente le conoscenze

acquisite senza però inserirle in un contesto organico. Commette

gravi e frequenti errori.

5 insufficiente

Conoscenza generica, superficiale e/o incompleta degli

argomenti di base

Sa applicare in maniera approssimativa le

Conoscenze acquisite. Commette errori non

gravi ed imperfezioni.

6 sufficiente

Conoscenza completa ma non approfondita

degli argomenti essenziali

Sa applicare le conoscenze acquisite nella risoluzione di

problemi non complessi

7 discreto

Conoscenza completa degli argomenti di

base delle discipline, con qualche

approfondimento

Sa applicare correttamente le conoscenze di base per risolvere problemi semplici e complessi.

8 buono

Conoscenza completa ed approfondita degli

argomenti di base delle discipline e di

altri argomenti

Sa applicare correttamente e con sicurezza le conoscenze acquisite, risolvendo problemi

anche complessi

9-10 ottimo

Conoscenza esauriente, articolata

ed approfondita di tutti gli argomenti

delle discipline

Sa applicare correttamente e in maniera autonoma le

conoscenze acquisite, risolvendo problemi complessi, con apporti

personali anche

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originali.

Elementi fondamentali per la valutazione finale comuni a tutto il Cdc Gli elementi fondamentali per la valutazione finale saranno:

la situazione di partenza;

l’interesse e la partecipazione dimostrati durante le attività in classe;

i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale;

l’impegno nel lavoro domestico e il rispetto delle consegne;

l’acquisizione delle principali nozioni.

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SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

RELAZIONE FINALE

Prof. Sandro Comazzetto - Prof. Giego Gorza

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE:

- Conoscenza dei principi di funzionamento dei principali componenti pneumatici.

- Conoscenza della simbologia unificata per l’interpretazione degli schemi pneumatici ed

elettropneumatici.

- Conoscenza dei principi di funzionamento dei sistemi di Controllo e Regolazione.

- Conoscenza dell’architettura del PLC e di alcuni linguaggi di programmazione.

- Conoscenza dei principi dell’automazione industriale.

- Conoscenza delle caratteristiche essenziali dei Robot industriali.

- Conoscenza dei principi di sicurezza delle macchine secondo la Direttiva Macchine (norma CE), del

D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla Sicurezza) e delle normative specifiche per alcuni particolari settori

(alimentari, esplosivi, etc.)

COMPETENZE:

L’allievo è in grado di:

- Progettare sequenze pneumatiche ed elettropneumatiche.

- Fare semplici analisi funzionali di impianti automatici, individuando i sistemi a catena aperta e chiusa

per la loro regolazione.

- Fare semplici analisi e valutazioni del rischio nelle macchine automatiche.

CAPACITA’:

- Valutare qualitativamente le prestazioni offerte dalle diverse tecnologie dell’automazione (impianti

pneumatici, elettropneumatici, logica cablata e logica programmabile).

- Valutare qualitativamente l’impiego dei Robot e dell’Automazione in genere nella produzione

industriale.

CONTENUTI DISCIPLINARI

1. Impiantistica pneumatica ed elettropneumatica, sicurezza del macchinario 26 ore

2. Esecuzione di progetti di macchine automatiche 42 ore

3. Il controllore logico programmabile (PLC) 24 ore

4. Studio dei sistemi di controllo e regolazione 10 ore

5. Automazione flessibile nell'industria manifatturiera; il robot industriale 10 ore

Ore effettivamente svolte nell'intero anno scolastico 112 ore

1 - IMPIANTISTICA PNEUMATICA ED ELETTRO PNEUMATICA

Ripasso-approfondimento sulle principali tecniche di comando pneumatico ed

elettropneumatico Confronto fra le diverse tecnologie utilizzate in automazione e criteri di scelta

Il metodo delle Mappe di Karnaugh per la soluzione di sequenze di movimenti

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La sicurezza del macchinario

Progettazione di macchine per l’esecuzione automatica di sequenze di movimenti, su specifica di un

ipotetico cliente, e con il coinvolgimento di altre discipline.

2 - AUTOMAZIONE DI SISTEMI DISCRETI MEDIANTE PLC Architettura dei PLC, schema funzionale a blocchi, cicli di scansione, memorie e gestione delle

memorie, parametri fondamentali di un PLC, campi di applicazione dei PLC.

Confronto fra logica cablata e logica programmabile, criteri di scelta.

Programmazione del PLC: tipi di linguaggi; programmazione con linguaggio ladder; programmazione

con lista di istruzioni

3 - SISTEMI DI CONTROLLO E REGOLAZIONE

Generalità e classificazione dei sistemi.

Modelli; diagrammi a blocchi; algebra degli schemi a blocchi.

Processi e automazione; controllo a catena aperta e a catena chiusa.

Cenni sull’analisi dinamica dei sistemi: scopo dell’analisi dinamica; caratteristiche di un sistema di

controllo; ingressi tipici elementari; tipi di sistemi di controllo; tipi di regolatori ed esempi.

I principali tipi di trasduttori ed attuatori: principio di funzionamento, caratteristiche ed impieghi tipici.

4 - AUTOMAZIONE INDUSTRIALE E ROBOTICA

Automazione rigida e flessibile. I sistemi FMS, FAS, CAD-CAE-CAM, il modello CIM.

Architettura funzionale e tipologie costruttive dei robot. Prestazioni e impieghi tipici. Classificazione

dei robot. La parte operativa dei robot; i sensori robotici.

ESERCITAZIONI DI LABORATORIO E PROGETTI DI AUTOMAZIONI

- Soluzione di sequenze di movimenti (cicli) con segnali bloccanti, corse ripetute, corse

contemporanee e pause.

- Verifica (simulazione del funzionamento) al computer, con programma FluidSim e con

Automation Studio, delle soluzioni sviluppate.

- Realizzazione e prova pratica al banco di alcune delle soluzioni sviluppate (sia pneumatiche

che elettropneumatiche, sia a logica cablata che con PLC).

- Esecuzione di progetti di automazione su specifica di un ipotetico cliente: analisi della

specifica; definizione dell'architettura della macchina e della sequenza di movimenti necessari per

realizzare le operazioni richieste; descrizione simbolica e grafica della sequenza; analisi dei segnali;

scelta della tecnologia e della tecnica di automazione; definizione delle equazioni logiche; stesura

dello schema del circuito di potenza e di comando; dimensionamenti e scelta dei componenti;

esecuzione disegni; valutazione delle prestazioni e dei costi; stesura documentazione.

METODI DIDATTICI

Sono state adottate le seguenti metodologie:

- lezione frontale dialogata;

- metodo a scoperta;

- proposizione di problemi reali e ricerca delle soluzioni;

- svolgimento di numerosi esercizi, alcuni effettuati sotto la guida dell'insegnante, altri svolti in

modo autonomo dagli allievi, in gruppi o singolarmente;

- realizzazione pratica (al pannello) delle soluzioni sviluppate;

- progetti eseguiti dagli allievi (in piccoli gruppi) su specifica di un ipotetico cliente;

- esposizione (da parte degli autori) dei progetti svolti con discussione delle scelte operate sia

con riguardo agli aspetti funzionali che di sicurezza.

Nell'approccio ai vari argomenti si è cercato di limitare la parte più prettamente teorica ed

analitica, privilegiando invece gli aspetti funzionali in rapporto al contesto di utilizzo; sono state

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evidenziate le analogie fra le diverse parti della disciplina, ed analizzati numerosi esempi

applicativi.

La metodologia adottata mira ad aumentare il coinvolgimento degli allievi, a sviluppare la loro

capacità di scelta, l'autonomia operativa, la capacità di lavorare in gruppo e la capacità di analisi

critica.

Il dialogo educativo si è svolto secondo ritmi adeguati alle condizioni di partenza degli allievi e

ai risultati progressivamente conseguiti; l'attività di recupero è stata svolta, secondo le necessità, in

orario curricolare.

PROGETTO

Durante l’a.s. è stato destinato un periodo di tempo per lo sviluppo di un progetto di Automazione

industriale che ha necessariamente coinvolto altre discipline: Disegno, perché è necessario produrre disegni

(CAD) del complessivo e disegni esecutivi dei particolari e per la definizione delle tecniche di realizzazione,

Meccanica, per il calcolo di dimensionamento di tutti i pezzi, Tecnologia meccanica, per la scelta dei

materiali e per i procedimenti di realizzazione dei pezzi.

I progetti sono stati sviluppati in gruppi di 5 allievi con l’obiettivo di sviluppare l’autonomia e la

consapevolezza nel lavoro e l’abitudine al lavoro di gruppo.

In quest’a.s. sono stati sviluppati 4 progetti:

impianto automatico di imbustamento e confezionamento di profili di alluminio;

impianto automatico di svasatura di distanziatori;

impianto automatico di taglio a misura di pannelli di polistirolo;

macchina automatico per il lancio di palline da tennis.

MEZZI E STRUMENTI

- Libri di testo: Antonelli Giovanni, Burbassi Roberto: Sistemi e automazione industriale,

Feltrinelli Editore, Voll. 2-3

- Programmi FluidSim Festo e AUTOMATION STUDIO per il disegno e la verifica (simulazione del

funzionamento) al computer dei circuiti pneumatici ed elettropneumatici.

- Pannello FESTO (e componentistica varia) per la realizzazione pratica di circuiti pneumatici

ed elettropneumatici.

- PLC CGE-FANUC LOGICMASTER 90C.

- Materiale audiovisivo FESTO, cataloghi e riviste del settore.

- Internet.

VERIFICHE

- Verifiche orali.

- Accertamenti scritti.

- Progetti di Impianti Pneumatici.

VALUTAZIONE

Per la valutazione è stata utilizzata la tabella di seguito riportata, con la corrispondenza voto-giudizio-

livello di apprendimento.

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VOTO 10 - ECCELLENTE

Ottima conoscenza dei fondamenti della disciplina e degli argomenti trattati, elevata capacità di

rielaborazione critica, approfondimento autonomo e sintesi.

Capacità di applicare le conoscenze in contesti-problemi nuovi, effettuando collegamenti interdisciplinari e

fornendo apporti originali.

VOTO 9 - OTTIMO

Ottima conoscenza dei fondamenti della disciplina e degli argomenti trattati, discreta capacità di

rielaborazione critica, approfondimento autonomo e sintesi. Capacità di applicare le conoscenze in contesti-problemi nuovi, effettuando collegamenti interdisciplinari.

VOTO 8 - BUONO

Buona conoscenza dei fondamenti della disciplina e degli argomenti trattati. Discreta capacità di

sintesi e sufficiente capacità di rielaborazione critica e di approfondimento autonomo. Capacità di applicare le conoscenze in contesti-problemi tipici, effettuando collegamenti interdisciplinari.

VOTO 7 - DISCRETO

Discreta conoscenza dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati. Sufficiente capacità di

rielaborazione critica, di approfondimento autonomo e di sintesi.

Capacità di applicare le conoscenze in contesti-problemi tipici, effettuando collegamenti interdisciplinari.

VOTO 6 - SUFFICIENTE

Sufficiente conoscenza dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati. Sufficiente capacità

di approfondimento autonomo e di sintesi.

Capacità di applicare le conoscenze in contesti-problemi semplici, effettuando collegamenti interdisciplinari.

VOTO 5 - INSUFFICIENTE Conoscenza superficiale e frammentaria dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati.

Carenze di sintesi e scarsa capacità di analisi e di approfondimento autonomo.

Difficoltà ad applicare le conoscenze anche in contesti-problemi semplici, e ad effettuare collegamenti

interdisciplinari.

VOTO 4 - GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

Conoscenza approssimativa e frammentaria dei fondamenti della disciplina e dei principali

argomenti trattati. Gravi carenze di sintesi ed incapacità di analisi e di approfondimento autonomo.

Difficoltà ad applicare le conoscenze anche in contesti-problemi semplici, e anche se guidato.

VOTO 3 - SCARSO

Conoscenza approssimativa e limitata solo ad alcuni dei fondamenti della disciplina e dei principali

argomenti trattati. Incapacità di analisi autonoma e di sintesi.

Gravi difficoltà ad applicare le conoscenze anche in contesti-problemi semplici, e anche se guidato.

VOTO 2 - QUASI NULLO Conoscenza quasi nulle dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati; assoluta incapacità

di orientarsi anche in contesti-problemi semplici, e anche se guidato.

VOTO 1 - NULLO Nessuna conoscenza dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati; assoluta incapacità di

orientarsi anche in contesti-problemi semplici, e anche se guidato.

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SCIENZE MOTORIE

RELAZIONE FINALE

Prof.ssa Dal Bianco Fernanda

CLASSE: 5^AMM

Profilo della classe

Indicatore

Descrittore

Discontinuità didattica

Stesso docente

Lacune nei contenuti pregressi

Non sono presenti lacune pregresse

Interesse

Generalmente adeguato e abbastanza continuo.

Partecipazione

Generalmente adeguata e continua nella motivazione ed

attenzione.

Frequenza

Per lo più assidua e regolare.

Approfondimenti

Svolgimento individuale ed autonomo di una lezione

nelle sue parti principali.

Livello di preparazione raggiunto dalla classe

Mediamente buona o più che buona la preparazione nel

complesso.

OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI E COMPETENZE ACQUISITE

Alla fine del corso di studi l’allievo deve essere in grado di:

Mantenere un’esercitazione per un tempo prolungato al fine di migliorare la resistenza in

relazione alle proprie capacità;

Aumentare gradualmente il carico di lavoro a livelli sub-massimali per sviluppare la forza sia

specifica che generale;

Compiere movimenti ciclici e aciclici nel più breve tempo possibile;

Realizzare movimenti complessi adeguati alle diverse situazioni spazio-temporali in forma

economica e coordinata;

Eseguire i fondamentali tecnici-tattici di almeno due discipline sportive di squadra e due

individuali ed elaborare un pensiero tattico-sportivo;

Organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati;

Scoprire e orientare attitudini personali nei confronti delle attività sportive specifiche e attività

motorie che possano tradursi in capacità trasferibili al campo lavorativo e/o tempo libero;

Dimostrare di conoscere le norme elementari di primo soccorso e mettere in relazione il

movimento con elementi di: fisiologia, anatomia, alimentazione.

Conoscere i regolamenti delle principali attività sportive trattate nel corso dell’anno.

Guidare un riscaldamento finalizzato

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1 – CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE In relazione alla programmazione curricolare all’inizio dell’anno, sono stati svolti gli argomenti previsti e

riportati nella seguente tabella.

ARGOMENTO PERIODO N. LEZIONI TEST MOTORI Sett./Ott 2 POTENZIAMENTO MUSCOLARE Sett/Mar 6

VERTICALI Ott./Nov. 4

PREACROBATICA/CAPOVOLTE

/TRAMPOLINO ELASTICO

Dic./Gen. 6

PARALLELE Gen./Feb. 4

VOLTEGGI AL CAVALLO Dic./Gen. 4

ATLETICA Mar./Mag. 8

SPORT DI SQUADRA Mar./Giu. 10

PRODUZIONE E CONDUZIONE

DI UNA LEZIONE

Dic./Mag 10

PERCORSI COORDINATIVI Dic. 2 Totale lezioni n. 56

2 - METODOLOGIE:

Si è utilizzata la lezione frontale dell'insegnante con spiegazione, motivazione del gesto tecnico,

dimostrazione. Il lavoro è stato individualizzato con interventi continui di verifica dell'insegnante

anche individuali e con approfondimenti soggettivi. Si è utilizzata spesso l’assistenza diretta degli

allievi si è privilegiato il lavoro a gruppi

3 - MATERIALI DIDATTICI:

Le lezioni si sono tenute utilizzando la palestra e le attrezzature in essa disponibili, campi e pedane

esterne dell'Istituto.

4 - TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA:

La verifica del lavoro è stata continua con controllo, suggerimenti e correzioni del docente. Al

termine di ogni attività didattica è stato valutato il grado di apprendimento dell'argomento trattato

attraverso una prova pratica.

Nei giudizi di valutazione quadrimestrale si sono considerati i miglioramenti ottenuti nelle varie

competenze, la serietà e la partecipazione all'attività scolastica, l' impegno dimostrato e l’attenzione

alle lezioni. La valutazione è stata condotta secondo la griglia proposta nel POF.

Elementi fondamentali per la valutazione finale comuni a tutto il Cdc Gli elementi fondamentali per la valutazione finale saranno:

la situazione di partenza;

l’interesse e la partecipazione dimostrati durante le attività in classe;

i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale;

l’impegno nel lavoro domestico e il rispetto delle consegne;

l’acquisizione delle principali nozioni.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

SCIENZE MOTORIE

Alla valutazione quadrimestrale concorrono anche i seguenti fattori non cognitivi:

a) progressione nell’apprendimento; b) impegno; c) partecipazione.

Allegato 1

VOTO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

1-3 Conoscenze assenti o scarse

Competenze assenti o insignificanti

Capacità non rilevabili

4 Conoscenza parziali e frammentaria degli argomenti essenziali

Scarse competenze nell’affrontare semplici motricità

Scarse capacità d’applicazione degli schemi motori interessati

5 Conoscenza generale e superficiale degli argomenti essenziali

Competenze incerte nell’affrontare anche elementari motricità

Capacità superficiali di applicazione degli schemi motori interessati

6

Conoscenza completa ma non approfondita degli argomenti essenziali

Competenze adeguate ad affrontare motricità non complesse

Sufficienti capacità d’applicazione degli schemi motori interessati

7 Conoscenza piena di tutti gli argomenti trattati

Competenze adeguate ad affrontare motricità in modo autonomo

Discrete capacità d’applicazione degli schemi motori interessati

8 Conoscenza piena ed approfondita degli argomenti

Competenze adeguate a risolvere nuove motricità

Buone capacità d’applicazione degli schemi motori interessati

9-10

Conoscenza completa, coordinata ed approfondita di tutti gli argomenti trattati

Competenza sicura per risolvere nuove motricità con approfondimenti critici ed apporti originali

Ottime capacità d’applicazione degli schemi motori interessati

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I. R. C.

RELAZIONE FINALE

Prof. Tolin Luigi Anno Scolastico 2014/2015

CLASSE: 5^AMM

Profilo della classe

Indicatore Descrittore

Discontinuità didattica No

Lacune nei contenuti pregressi No

Interesse Generalmente buono

Partecipazione Generalmente discreta, ad eccezione di pochi allievi per i quali si può ritenere sufficiente

Frequenza Per lo più assidua e regolare

Approfondimenti

La donazione e il trapianto di organi e di tessuti: una scelta consapevole; in preparazione all’incontro programmato con gli operatori dell’Ulss7

Livello di preparazione raggiunto dalla classe

Mediamente discreto

Raggiungimento degli obiettivi In relazione alla programmazione curricolare dell’inizio dell’anno, sono stati raggiunti nel complesso i seguenti risultati d’apprendimento in termini di competenze: Cogliere la dimensione antropologico-culturale dell’esperienza etica dell’uomo Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul riconoscimento dei diritti fondamentali dell’uomo e sul rispetto della persona Saper argomentare uno degli ambiti etici affrontati Cogliere nella proposta cristiana un arricchimento all’agire del singolo Saper riflettere autonomamente apportando il proprio contributo personale su tematiche sociali Titoli degli argomenti svolti ed i contenuti trattati

Temi di etica e bioetica Etica e morale I concetti fondamentali della riflessione morale: la persona, la dignità umana, la coscienza, la libertà nella responsabilità, il bene, il male (sono stati ripresi argomenti introdotti in quarta) Bioetica: definizione e campi di indagine Analisi di alcune questioni specifiche che coinvolgono la dimensione etica e bioetica: fecondazione assistita; interruzione della gravidanza; accanimento terapeutico, eutanasia Il valore della vita umana nella prospettiva biblico-cristiana

I giovani, gli affetti, la famiglia Il matrimonio nei progetti di un giovane La proposta cristiana: l’unione sacramentale e l’apertura alla vita

Le relazioni tra persone e popoli: la morale sociale L’insegnamento sociale della Chiesa: caratteristiche e principi Etica ed economia. Il lavoro e la dignità umana Giustizia, solidarietà e pace

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Nota Bene: in corsivo i contenuti da trattare dopo il 04.05.2015 Metodologie didattiche utilizzate - Brevi lezioni frontali e discussione in classe. - Analisi dei contenuti proposti, in coppia o in piccoli gruppi. - Risposte/elaborati personali relativi a quesiti/tematiche scritte. - Lettura,analisi e commento di documenti significativi. - Visione filmati, analisi e dibattito.

Materiali didattici utilizzati

Materiali didattici Descrizione

Lavagna Uso generalizzato

Libro di testo adottato M. Contadini, Itinerari 2.0. Percorso di IRC perla scuola secondaria di secondo grado, vol. unico, libro misto, Elledici scuola – Il Capitello, 2012

Fotocopie di articoli tratti da quotidiani o settimanali o schede preparate dal docente

Alcuni argomenti sono stati affrontati con materiale preparato dal docente

Documenti biblici ed extrabiblici.

Utilizzo di documenti portati dal docente per supportare gli argomenti trattati

Audiovisivi, televisore, computer

Le lezioni dell’insegnante e il manuale in adozione sono stati integrati dalla proiezione di sussidi audiovisivi in modo da consentire un approccio allamateria attraverso fonti documentarie

Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione

Tipologia di prova Descrizione

Interrogazione orale Interventi/risposte orali

Prove semi-strutturate Domande strutturate, domande a scelta multipla, domande tipologia A e/o B

Elementi fondamentali per la valutazione finale comuni a tutto il Cdc Gli elementi fondamentali, coerentemente con il P.O.F., per la valutazione finale saranno:

la situazione di partenza;

l’interesse e la partecipazione dimostrati durante le attività in classe;

i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale;

l’impegno nel lavoro domestico e il rispetto delle consegne;

raggiungimento delle competenze previste

esiti forniti dall’allievo nelle attività di recupero