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Settimanale gratuito di Roma e del Lazio - Anno 1 - Numero 7 - 3 Maggio 2012 www.lecitta.it CO.GE.PRE CO.GE.PRE CO.GE.PRE Via Prenestina Nuova 133 - 00036 - Palestrina (RM) • esecuzione, realizzazione, restauro e riparazione di costruzioni civili, industriali, agricole, stradali e ferroviarie e delle opere connesse ed accessorie di strade e di opere speciali in cemento armato; • realizzazione di pavimentazioni speciali, la stabilizzazione dei terreni, opere murarie relative ai complessi per la produzione e la distrizìbuzione di energia. La Lente GialloRoma Dalla banda della Magliana a Via Poma trent’anni di misteri... capitali a pag 4 Sport E se la Roma giocasse a Montecompatri? Il Comune ci prova a pag 19 alle pagg 2 e 3 Commenti le città non prende finanziamenti pubblici: i fatti che non vuole vedere... a pag 22 iMu, BENZiNA, sPENDiNG REviEW l’italia alle prese con il fisco: tra i fantasmi della crisi e lo spettro di Equitalia Esclusivo: NuclEAFRicA Reportage, dall’Europa a Tunisi scorie “in cambio” di pomodori... contaminati? alle pagg 12 e 13

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Settimanale gratuito di Roma e del Lazio - Anno 1 - Numero 7 - 3 Maggio 2012

www.lecitta.it

CO.GE.PRE

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CO.GE.PREVia Prenestina Nuova 133 - 00036 - Palestrina (RM)

• esecuzione, realizzazione, restauro eriparazione di costruzioni civili, industriali,agricole, stradali e ferroviarie e delle opereconnesse ed accessorie di strade e diopere speciali in cemento armato;

• realizzazione di pavimentazioni speciali,la stabilizzazione dei terreni, operemurarie relative ai complessi per laproduzione e la distrizìbuzione di energia.

La Lente

GialloRomaDalla banda della Maglianaa Via Poma trent’anni di misteri... capitali

a pag 4

Sport

E se la Romagiocassea Montecompatri? Il Comune ci prova

a pag 19

alle pagg 12-13

alle pagg 2 e 3

Commenti

le città non prende

finanziamenti

pubblici: i fatti

che

non vuole vedere...

a pag 22

iMu, BENZiNA, sPENDiNG REviEWl’italia alle prese con il fisco: tra i fantasmidella crisi e lo spettro di EquitaliaEsclusivo: NuclEAFRicAReportage, dall’Europa a Tunisi scorie “in cambio” di pomodori... contaminati? alle pagg 12 e 13

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LE CITTA’2 n. 7 - 3 Maggio 2012

“Cara Benzina, non sei più quel-la di una volta: così bella, così

utile, così vitale. Andavamoinsieme in ogni dove, era piacevoleviaggiare con te e non mi facevispendere tanto. Per te non badavo aspese e invece adesso sei cambiata:ti sei impreziosita, te la tiri. Mimanchi davvero ma non so se possoancora stare con te.” Questa, che pare la lettera d'amorescritta da un fanciullo (piuttostomaterialista) alla sua bella, èpurtroppo il giudizio parafrasatodei pensieri delle famiglie italiane,inermi e arrabbiate di fronte all'in-credibile baillame di aumenti delprezzo del greggio. Una disaf-fezione forzata, dovuta alla crisieconomica inversamente pro-porzionale alle tariffe del carbu-rante. Non a caso gli ultimi numeriparlano chiaro: per l'Istat ad aprilela benzina è aumentata del 20,8%su base annua; incremento tenden-

ziale che è il più alto dal gennaio'96. Rispetto a marzo l'aumento èdel 18,6%. Il prezzo del gasoliosegna un rialzo mensile dello 0,9%e annuo del 20,5% a fronte del22,5% del mese precedente. Dati dacapogiro, che non hanno bisogno dicommento: colpa dei governi, colpadelle multinazionali, colpa del con-testo geopolitico, non certo colpadei cittadini, che sono piuttosto vit-time di un sistema economicoimpietoso. Le accise sulla benzina. Se ilcarburante ha costi così onerosi losi deve anche alle accise, una sortadi tassa fantasma che pesa il 50%sul prezzo complessivo della benzi-na. Leggete qui per credere. Laprima accisa fu inserita daMussolini addirittura nel 1935:1,90 lire al litro per finanziare laguerra in Abissinia. Poi nel corsodei decenni ogni governo ha impo-sto balzelli per diverse emergenze:crisi di Suez ('56), disastro delVajont ('63), alluvione di Firenze('66), terremoti di Belice ('68), del

Friuli ('76) e dell'Irpinia ('80),guerre in Libano e Bosnia; in ulti-mo il rinnovo contratti degli auto-ferrotranvieri. Come affermafinanzautile.it “prese singolar-mente si tratta di cifre minime,eppure sommate sono diventateuna massa che determina unaggravio totale di 25 centesimi”.

Non male...anzi male visto che suquesti 25 centesimi, sommatiall'imposta di fabbricazione vieneaggiunta pure l’Iva. Il resto delprezzo lo fa il costo del prodottoraffinato, il trasporto primario, ilcosto di stoccaggio, le spese di uffi-cio e punto vendita, fino al margineper il gestore.

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Nell’ultimo anno più di settanta gli impianti controllati

Roma e Provincia, sigilli della Guardia di Finanza

ai distributori di benzina irregolari

A Genzano la moscabianca del risparmio

Conti alla mano il risparmio nettosu un pieno di benzina può super-are i 5 euro. Il distributore menocaro dei Castelli sembra esserequello che si trova sulla tangen-ziale di Genzano, a pochi metridall’ospedale. La “Petrol Italia” hacosì deciso di restare fedele aquella che è sempre stata la pro-pria linea e mentre tante altre“pompe bianche” abdicano alline-andosi ai prezzi delle compagniepetrolifere più grandi, c’è chiresiste. Prezzi certamente nonstracciati ma convenienti ancheperché praticati sul servito: fino aun decimo di euro di differenzacon i distributori più cari. Ma nonsolo: perché l’effetto migliore chepuò generare la benzina a “basso”costo è quello del mercato.Accade cioè che per non perderetroppi clienti i distributori che sitrovano nelle vicinanze di quelloche pratica prezzi altamente con-correnziali siano costretti adabbassare a loro volta il propriolistino. Provare per credere ed ilportafoglio ne risente. Comunquei Castelli continuano inspiegabil-mente a presentare prezzi media-mente più alti di Roma.

Ma. ca.

Ciampino ride: benzinai da... nove e lode

Il Comando di Polizia ha effettua-to un controllo capillare nelle 12stazioni di rifornimento di carbu-ranti. Gli agenti hanno verificatola corrispondenza tra i prezziesposti visibili dalla carreggiatacon quelli esposti all’interno, pas-sando poi alla corrispondenzacon quelli effettivamente erogatial consumatore; sono state con-trollate le autorizzazioni relativealla vendita di prodotti e servizidiversi. L’operazione, denomina-ta benzina trasparente ha evi-denziato come in quasi tutti i casile informazioni al consumatorefossero corrette e le autoriz-zazioni in regola. Solo in un casosono state riscontrate anomalie:in un distributore i prezzi espostial totem esterno sono stati modi-ficati alla vista degli agenti,azione poi giustificata con l’orariodei controlli che coincideva con lachiusura. L’accaduto è al vagliodel Comando, che verificherà fil-mati e fotografie scattate nei con-trolli. In altri due casi, seppure iprezzi esposti erano corrispon-denti, i titolari sono stati invitati arenderli maggiormente visibilidalla carreggiata.

RIGOR MO

GOTTO D’ORO Società CooperativaVia del Divino Amore, 115

00040 - Frattocchie di Marino (RM)www.gottodoro.it

E-mail: [email protected] - [email protected]

Cara benzina, ma quanto mi costi?Dati da brivido: ad aprile un aumento del 20,8% su base annua. Il resto del prezzolo fanno i costi di produzione e le accise, che paghiamo addirittura da settant'annidi MaRco Montini

Il loro compito è vigilare sulla filiera delcarburante. L’occhio della Guardia diFinanza non tralascia nulla, dal primoall’ultimo anello di una catena che èsempre più sotto la luce dei riflettori:“Questo è un settore che monitoriamocon grande attenzione - dice il TenenteColonnello Massimiliano Giua delnucleo della Polizia tributaria di Roma,responsabile delle attività di vigilanzasulle accise dei carburanti e dei prodot-ti energetici - oltre che tutelare gli inter-essi dell’erario, uno dei compiti isti-tuzionali della Guardia di Finanza èquello di difendere gli interessi dellacittadinanza”. Ma come e quando leFiamme Gialle entrano in azione?Bisogna distinguere due tipi di inter-venti: sulle giacenze di carburante esulla regolarità delle colonnine. Nelprimo caso, si controlla che non ci sianodifferenze tra l’effettiva giacenza equanto riportato sui registri del propri-etario. In questa maniera si evita che il

carburante venga acquistato, o vendu-to, in una sorta di mercato “parallelo”,eludendo così le normali regole fiscali.Per quanto riguarda poi le colonnine, cisi avvale della collaborazione degli uffi-ciali metrici della camera di commercio,verificando la presenza e l’integrità delcosiddetto sigillo di stato e del correttofunzionamento della colonnina. In talsenso ci sono i numerosi interventi cheil Tenente Colonnello Giua ha coordina-to su tutto il territorio regionale. Leispezioni sono avvenute non solo aRoma, ma anche in provincia: “Dal 2011abbiamo controllato 75 distributori. Traquesti abbiamo sequestrato otto colon-nine, tutte nel Comune di Roma, presso4 distributori stradali che avevanomanomesso e scalato i totalizzatori”.Dati che attestano come le autoritàstiano vigilando su quello che sta diven-tando uno degli aspetti più delicati dellanostra quotidianità.

Riccardo Manai

I Castelli virtuosi

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LE CITTA’ 3n. 7 - 3 Maggio 2012

Ci voleva assolutamente, in questopaese malato, l'apporto di un illustreclinico come il Dottor M. L'Italia è unpaese molto malato e, soprattuttocostipato, ma dopo anni di attesa, diricerche e di sperimentazioni dellecase farmaceutiche Pdl e Pd, final-mente abbiamo le soluzioni che ciservivano; è stato semplicissimo, èbastato somministrare qualche sem-plice farmaco in formato “supposta”ed il miracolo è avvenuto, seppur conqualche effetto collaterale. L'equipeha lavorato magnificamente sotto lasapiente direzione del Primario, conun intervento perfettamente riuscitoanche se il paziente, sta morendo diinedia. Sarcasmo e satira a parte,vediamo di capire cosa sta succeden-do in questo paese: la pressione fis-cale è, di nuovo, salita, gli stipendisono fermi a più di otto anni fa, l'Ici,oggi, si chiama Imu perchè, dati gliaumenti, aveva bisogno di una pro-mozione ad un nome più adeguato,soprattutto perché non verrà pagatadalla Chiesa se non in rarissimi casi,dato l’escamotage fornito dalla for-mulazione del decreto. Ma le assur-dità non finiscono qua: nemmeno lebanche, in qualità di “fondazioni” epertanto “enti benefici” pagherannol’iniqua tassa; uno scherzo? No…proprio chi rastrella le case di coloroche, per perdita del posto di lavoro oaltre problematiche connesse alla

situazione italiana, non possonopagare regolarmente i mutui, glistesse che sono proprietari di interistabili dati in affitto e non certo aprezzi popolari, di sedi ad uso com-merciale eccetera non pagheranno latassa ammazza famiglie. Si potrebbeallungare la lista ma è già sufficiente,ed a questo punto poniamoci unadomanda semplice: perchè si fannopagare gli anziani nelle case di riposoo in strutture di lungo degenza, e nongli istituti bancari né la Chiesa a cui idanari cero non mancano? Per noi èl’ennesimo esempio di come i“famosi” tecnici considerano la gentecomune: limoni da spremere infavore di caste e lobby che detengonoil potere economico. Ergo l’87% delpopolo italiano paga per mantenerequel 13% di soggetti che vivono nonnel mondo reale ma nell’Olimpo,esattamente come nel filmMetropolis di Fritz Lang.

Di errori, omissioni, sviste ed altreporcherie ne abbiamo viste tante inquesti mesi del regno dei Tecnici adiniziare dagli “esodati” per una pic-cola dimenticanza, degli aumentitariffari di luce e gas, delle accise suicarburanti, dell’aumento dell’Iva, maanche delle morti dimenticate ditanti imprenditori strozzati dallebanche e dal governo che non pagama vuole subito i suoi balzelli dimedioevale memoria. La democrazia è finita sul serio, ilpovero popolo italiano, intanto, sigode i frutti di una dittatura, di unvero regime di casta che ha, final-mente, ottenuto un potere assolutoal pari di quelli di Pyongyang. Sonotutti contenti, tranne chi, al solito, èstato chiamato a sottoporsi alla cura:il cittadino. Grazie Italia, nemmenoQuintino Sella era riuscito adaffamare sino a questo punto lanazione.

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Spending Review

Occhio alla spesa:

ci pensano

Bondi, Amato

e Giavazzi

Sarà Enrico Bondi, il superman-ager che ha salvato Parmalat, ilcommissario nominato dalGoverno a guidare la SpendingReview (revisione di spesa) chedai tagli agli acquisti di beni eservizi nella Pubblica amminis-trazione dovrà ricavare i 4,2 mil-iardi di euro complessivi neces-sari a scongiurare il temutoaumento dell’Iva (dal 21 al 23%)che potrebbe ancora scattare dalprossimo autunno. Le primerisposte sono attese entro 15giorni. Il sottosegretario allaPresidenza del Consiglio, AntonioCatricalà ha annunciato che “ilcronoprogramma del decretoprevede che entro 15 giorni dallanomina deve presentare un pianoe poi ogni mese relazionare sulpiano”. Gli altri due commissarinominati dal Governo sonoGiuliano Amato, destinato allaricerca di una soluzione al nodosui finanziamenti ai partiti e ilprofessor Francesco Giavazzi cheriferirà al premier analisi e racco-mandazioni sul tema dei con-tributi pubblici alle imprese.

d.P.

RIGOR MONTI

Settimanale gratuitodi Roma e del Lazio

Direttore Responsabile:Daniele Priori

Redazione:Via Don Ugo Bassi, 8c

S. Maria delle Mole - [email protected]

Editore:Ass. Le Città

Stampa:Litosud s.r.l.

Via Carlo Pesenti 130 - Roma

Concessionaria Pubblicità:Ora Solution s.r.l.

[email protected] e Fax 06 9351927

Registrazione alTribunale di Roma

n. 52/2012 del 15-3-2012

di Francesca eugenia Busdraghi

Le pompe bianche. Per con-tenere la spesa del singolo daqualche anno è sorto un fenomeno,che molti hanno accolto a bracciaaperte e pian piano si sta espanden-do a macchia d'olio sulla Penisola:le pompe bianche. I “distributorisenza marchio”, non sono altro chepiccoli imprenditori, gestori di unoo due impianti, che non pagano icosti legati alle grandi campagne dipromozione, sostenuti altresi dallecompagnie tradizionali. In sintesi ilrisparmio per l'utente nelle duemi-la pompe bianche è di circa 6 cen-tesimi al litro.

L’analisi

La supposta Imu del Dottor Mad un'Italia in fin di vitaÈ bastato somministrare qualche semplice farmaco ed il miracoloè avvenuto, seppur con qualche effetto collaterale...

Il caso

DisEquitalia ci prova, la Giustizia

la rimette in rigaCodici vince la causa davanti al Giudice di Pacedi Roma, condannando l'agenzia a pagare le spese legali al povero cittadinoDi errori, o meglio “orrori” Equitalia ne commtte tanti e non c’è nulla dascherzare se si pensa che a rimetterci sono i cittadini. E’ un dramma tuttoitaliano, la crisi che uccide più degli incidenti stradali. In Puglia, ad esem-pio, negli ultimi due mesi sono state sei le vittime, l’ultima un giovane di32 anni. Non è un caso isolato, purtroppo. La crisi tiene in scacco il nos-tro Paese, il Sud come il Nord. A questo contesto, già drammatico, si deveaggiungere l’impietosa mano di Equitalia. Per fortuna, però, i cittadinihanno spesso dalla loro la Giustizia. E’ di questi giorni, infatti la sentenzadel Giudice di Pace di Roma che ha accolto la richiesta di un cittadino ilcui caso è stato seguito dal Codici. Il cittadino si è visto infatti ipotecare daEquitalia Gerit spa i propri immobili a garanzia di un pagamento di cred-iti scaduti. “Un’illegittimità - dice Giacomelli, Segretario nazionale delCodici - Quello che ci ha fatto agire è che il debito era di poco superiore ai5mila euro e quindi inferiore agli 8.000 euro previsti come limite perpoter procedere con l’iscrizione ipotecaria sugli immobili”. La sentenza haquindi dato ragione al Codici, il Giudice di Pace ha infatti dichiarato l’op-posizione fondata e nulla l’ipoteca sugli immobili, ordinando ad Equitaliadi procedere alla cancellazione dell’iscrizione ipotecaria e condannandol’Agenzia al pagamento delle spese.

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LE CITTA’4 n. 7 - 3 Maggio 2012

La fine di un incubo. RanieroBusco, dopo più di vent’anni, èstato assolto. Tanto è passato daquel sette di Agosto del 1990,giorno in cui, negli uffici A.I.A.G. divia Poma numero 2, è stato trovatoil corpo senza vita di SimonettaCesaroni. Un omicidio che restaquindi irrisolto ma che, in attesache qualcuno riesca a far luce suquella che è la verità, ha lasciato unsegno indelebile nella vita dell’exfidanzato della vittima. Busco,come ha affermato lui stesso negliattimi immediatamente successivialla sentenza, è finalmente tornatoa vivere, uscendo da un tunnel fattodi dubbi e sospetti. L’assoluzione diBusco, arriva però in appello, dopoquella prima sentenza che, il 26Gennaio del 2011, lo aveva condan-

nato a ventiquattro anni di carcereper omicidio volontario. Il calvariodi Busco nelle aule di tribunalecomincia il 6 settembre del 2007,quando viene iscritto dalla procuradi Roma sul registro degli indagati,in seguito al ritrovamento del suodna sugli indumenti della Cesaroni.Nell’ultimo processo, a ribaltare lasentenza, è stata però la “super per-izia” disposta dalla Corte D’Assised’Appello. Da questa è emerso che,sul reggiseno di Simonetta, sonopresenti tracce di dna appartenentia tre uomini differenti, ben altridue oltre a quello di Raniero. Buscoè così assolto “per non avercommesso i fatti”, con quella cheun tempo veniva definita formulapiena. Assoluzione che ha restituitoBusco alla famiglia, agli amici e, piùin generale, a quella vita di tutti igiorni alla quale sembrava ormai

destinato a dover rinunciare.Raniero, però, in questi anni non èmai stato solo. Al suo fianco cisono sempre stati gli amici di vec-chia data, ma soprattutto lafamiglia. La moglie Roberta, che luidefinisce come una “roccia al suofianco”, e il fratello Paolo sin dasubito hanno combattuto assieme alui questa difficilissima battaglia. Agioire per il verdetto ci sono poianche gli abitanti di Morena, cittàdi Busco. Girando per le strade nonè infatti difficile incappare indichiarazioni come: “Sono feliceper lui, giustizia è stata fatta”, oancora: “Ricordo di averlo incon-trato qualche volta al bar, sapevoche non poteva essere un assassi-no”. In tanti quindi si stringono aRaniero in un abbraccio che, allafine, è stato più forte di qualsiasidubbio. In attesa del deposito delle

motivazioni, che avverrà nei prossi-mi 90 giorni, il procuratore gen-erale Alberto Cozzella ha peròdichiarato: “Al deposito delle moti-vazioni decideremo il da farsi. Nonè escluso, anzi probabile, che ricor-reremo in Cassazione”. Per Busco,quindi, l’incubo è davvero finito?

Omicidio Cesaroni. Assolto in Appello l'ex fidanzato. Esulta la borgata di Morena

Via Poma, il mistero resta irrisoltoBusco è innocente, l’assassino non c’è

di RiccaRdo Manai

Banda della MaglianaSpinaceto, il traditore

di Renatino il Dandy freddato

durante una rapina

È finita all’alba del 28 aprile lavita di uno dei personaggi di spic-co della banda della Magliana,storico gruppo criminale chenegli anni Ottanta dominò lamalavita capitolina. AngeloAngelotti, 62 anni, è stato uccisoalle cinque di mattina dello scor-so sabato durante una rapina fini-ta nel sangue nel quartiereSpinaceto. L’ex affiliato, insiemead altri due uomini, hanno assali-to un furgone auto con all’internoun campionario di pietre prezio-se. Il tentativo, però, non è anda-to a buon fine per la reazione deidue gioiellieri che, dopo unoscontro a fuoco, hanno feritomortalmente Angelotti. Con lui sene va un altro pezzo di Roma, cheha animato per anni il ricordodella banda della Magliana.Angelotti infatti è considerato dasempre uno dei traditori del capoEnrico Renatino De Pedis, uccisonel febbraio ‘90 in via delPellegrino e ora seppellito (miste-ro della fede) nella basilica diSant’Apollinare. Per i più giovaniRenatino è Dandy della serie SkyRomanzo Criminale.

Monz

GIALLOROMAOmicidio Filo Della Torre

Delitto dell’Olgiata, dopo

vent’anni il colpevole

è il maggiordomo

Dopo vent’anni di ritrattazioni, nuove

strategie legali, molteplici piste inve-

stigative (tra le quali quelle dei fondi

neri Sisde) e clamorose riaperture di

indagini, a febbraio si è messa defini-

tivamente la parola fine sul diletto

dell’Olgiata. A chiudere la serratura

del celebre caso di cronaca è stato il

Gup Lauro che nelle motivazioni

della sentenza che il 14 novembre

2011 ha condannato a 16 anni di

reclusione il cameriere filippino

Manuel Winston per l’omicidio della

nobildonna Alberica Filo della Torre

avvenuto nel luglio del 1991, ha scrit-

to: “Winston era ben consapevole che

uccidendo la donna avrebbe privato,

non solo il marito di una donna

amata, ma anche due bambini in tene-

ra età dall’affetto della madre”. L’ex

dipendente della nobile famiglie dun-

que, dopo aver confessato il misfatto

e averlo ritrattato nell’aprile di un

anno fa, è stato incastrato dalla prova

del Dna: un giallo romano di cronaca

nera, iniziato con il sangue della con-

tessa e chiusosi grazie a quello del

cameriere filippino.

m.m.

Emanuela Orlandi. Il Vaticano collaboraIl mistero dei misteri nel rapimento di una adolescente suddita del Papa

Il rapimento della cittadina vaticana Emanuela Orlandi avvenuto nel lontanissimo1981 resta uno dei casi più intricati dell’ultimo mezzo secolo di storia capitolina. Tantigialli nel giallo principale hanno costellato tre decenni di silenzi e omissioni che anco-ra rendono impossibile accertare gli esiti di una storia di cui, a ben vedere, nessunoancor sa se Emanuela, allora adolescente, sia viva o meno. Tanti i nomi che si sonorincorsi: da quello dell’arcivescovo Marcinkus a quello di Renatino De Pedis, capodella Banda della Magliana, sepolto senza troppi perché, anzi, in quanto “grandebenefattore dei poveri” nella basilica di Sant’Apollinare. Ora pare cosa fatta, si parlaaddirittura entro una decina di giorni, il trasferimento della salma di De Pedis dallacripta della prestigiosa chiesa a una tomba al cimitero di Prima Porta ma, di più, laProcura di Roma potrà continuare a indagare, anche su eventuali tracce di dna dellaOrlandi proprio nella tomba di De Pedis, con la piena collaborazione del Vaticanoofferta prima in maniera solenne durante le parole da tutti ritenute evocative dipadre Cantalamessa nel corso della via Crucis della recente Pasqua 2012, poi confer-mate dal portavoce della Santa Sede, padre Lombardi. “Il Vaticano non ha nulla danascondere” la migliore risposta possibile di fronte alle richieste, sempre più simili aimplorazioni di una famiglia che, passati tre decenni, vuole cercare giustizia, nonsmettendo ancora del tutto la speranza di ritrovare da qualche parte persino la loroEmanuela. (dp)

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LE CITTA’ 5n. 7 - 3 Maggio 2012

Se non ora quando, il comitatodi donne spontaneo e trasver-

sale nato tra l’autunno e l’invernodel 2011 torna a farsi sentire e gridabasta ai femminicidi.A far scattare le moderne femmi-niste italiane sono stati gli ultimicasi tra i quali il feroce e insensatoassassino della giovane ventennedi Enna uccisa dalla follia delfidanzato.Guai a scrivere, come capita spesso“uccisa dal troppo amore”. Non c’èamore in chi uccide e le formuleassolutorie sono tra gli obiettivicontro i quali si scaglia l’appello diSe non ora quando.Autorevolissime le firme già giunte:dalla segretaria generale Cgil,Susanna Camusso allo scrittoreRoberto Saviano.“L’Italia rincorre primati - recital’appello che porta già migliaia difirme note e meno note - sono cin-quantaquattro, dall’inizio di questo2012, le donne morte per mano diuomo. L’ultima vittima si chiamaVanessa, 20 anni, siciliana, stran-golata e ritrovata sotto il ponte diuna strada statale. I nomi, l’età, lecittà cambiano, le storie invece siripetono: sono gli uomini più vicinialle donne a ucciderle. Le notizie lisegnalano come omicidi passionali,storie di raptus, amori sbagliati, ge-losia. La cronaca li riduce a trafilet-ti marginali e il linguaggio le uccidedue volte cancellando, con le paro-le, la responsabilità. è ora invece didire basta e chiamare le cose con illoro nome, di registrare, riconosce-re e misurarsi con l’orrore di bam-bine, ragazze, donne uccise nell’in-differenza. Queste violenze sonocrimini, omicidi, anzi femminicidi.è tempo che i media cambino ilsegno dei racconti e restituiscanotutti interi i volti, le parole e le sto-rie di queste donne e soprattutto laresponsabilità di chi le uccide per-ché incapace di accettare la lorolibertà.Ancora una volta come hanno giàfatto un anno fa, il 13 febbraio, ilcomitato Se non ora quando chiedeagli uomini di camminare e mobili-tarsi con loro, “per cercare insiemeforme e parole nuove capaci diporre fine a quest’orrore. Le ragaz-ze sulla rete scrivono: con il sorriso

di Vanessa viene meno un pezzod’Italia. Un paese che consente lamorte delle donne è un paese che siallontana dall’Europa e dalla civil-tà. Vogliamo che l’Italia si distinguaper come sceglie di combattere laviolenza contro le donne e non perl’inerzia con la quale, tacendo, sce-glie di assecondarla”.Tra i primi ad aderire all’appello èstato Roberto Saviano che suTwitter ha scritto:”Una mattanza:54 donne uccise dal’ inizio dell’an-no per mano di mariti, fidanzati,ex. E’ ora di chiamare questa bar-barie “femminicidio”. E, come giàera avvenuto con altre iniziative, loscrittore ha dato il via a una serie dirisposte positive che stanno inon-dando il Web.Non si è fatta attendere la rispostadal mondo della politica. Tra le prime dal mondo della poli-tica a sottoscrivere l’appello la pre-sidente della Regione Lazio, Rena-ta Polverini: “La violenza sulledonne è un fenomeno che non puòlasciare indifferenti e su cui occor-

re sempre tenere alta l’attenzione.Aderisco dunque all’appello Maipiù complici del comitato Se nonora quando, affinché uomini edonne dicano insieme no alla vio-lenza contro le donne che ha vistotroppe vittime dall’inizio dell’anno.E’ importante sensibilizzare anche imedia su una piaga che non puòessere derubricata a una mera sta-tistica”. Non è mancato il supporto all’ini-ziativa da parte del presidente dellaProvincia, Nicola Zingaretti. “Aderisco all’appello promosso dalcomitato nazionale di Se non oraquando, Loredana Lipperini, Lo-rella Zanardo - Il Corpo delle Don-ne”.“L’ assassinio di Vanessa, la ragazzastrangolata ad Enna, è solo l’ultimoorribile episodio di una serieimpressionante di omicidi com-messi nel 2012 da uomini tuttaltroche ignoti alle vittime. Come uomopenso sia necessario impegnarmiaffinché questa violenza persecuto-ria possa arrestarsi”.

Secondo il leader de L’Italia deiValori, Antonio Di Pietro si trat-ta di “una vergogna nazionale, unamattanza inaccettabile. La violenzasulle donne è un atto criminale,indegno di qualsiasi Paese civile.Per questo, aderisco con convinzio-ne all’appello Mai più complici: ètempo che la politica si impegniseriamente per fermare questa bar-barie”. “Bisogna costruire da subitouna forte reazione culturale, socialee politica contro l’insopportabilesequenza di violenza, sopraffazio-ne, morte nei confronti delle donnenel nostro Paese” ha dichiarato ilpresidente di Sinistra Ecologia eLibertà, Nichi Vendola. “Una stragecontinua che si somma all’altret-tanto insopportabile elenco di stu-pri, di molestie sui luoghi di lavoro,di violenze domestiche”. “Si uccidono le donne. Le uccidonoi maschi. E’ ora di dirlo, di vergo-gnarcene, di fare qualcosa perstroncare la barbarie”. Scrive infineil segretario del Pd PierluigiBersani su Twitter.

Le Città News

BASTA FEMMINICIDICinquantaquattro donne uccise in quattro mesi

Le italiane sono pronte a tornare in piazza“Mai più complici”. Se non ora quando lancia un appello

Adesioni bipartisan: da Camusso a Saviano, da Polverini a Vendola

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E‘ in vigore il nuovo Testo Unicosull’apprendistato, altro impor-

tante strumento per favorire l’inse-rimento dei giovani nel mercato dellavoro”. Lo dichiara la PresidentePolverini. "Il Lazio - prosegue - è laprima regione d’Italia ad approvarele nuove disposizioni, dopo 6 mesidi regime transitorio, nel corso deiquali sono state adeguate le regola-mentazioni regionali e stipulati iprimi accordi di settore. Sono staticosì superati gli ostacoli burocraticiche in precedenza hanno penalizza-to le aziende, i giovani lavoratori e lecasse dell’amministrazione. Stiamosostenendo il nuovo contratto diapprendistato con incentivi, agevo-lazioni e incontri informativi sututto il territorio, con un investi-mento di 40milioni di euro. Unimpegno straordinario, pienamenterecepito dalle imprese laziali che dainizio anno hanno già assunto 9milaapprendisti, di cui quasi il 50%donne”.“Promuoveremo il nuovoapprendistato - dice l’assessore alLavoro Zezza - con iniziative specifi-che per la formazione, artigianato,

turismo e mobilità internazionalegiovanile. Sono già disponibili gliincentivi previsti dalla collaborazio-ne con Italia Lavoro, come il proget-to Amva e il bando per le botteghedei mestieri, mentre a breve lance-remo iniziative perincrementare le com-petenze e incrociaredomanda e offerta dilavoro, a partire daborse di studio, tirocinie autoimpiego. Tra leprime azioni avviate -dice Zezza - c’è la pub-blicazione dell’AvvisoGenerazione Lavoro,del valore di 4 milionidi euro, per sosteneredisoccupati, inoccupati, precari epercettori di ammortizzatori socialiche decidono di avviare un’attivitàin proprio. Si tratta di uno strumen-

to importante con il quale finanzia-mo da 30 mila a 75 mila euro afondo perduto i progetti di autoim-piego”. Il bando è scaricabile su por-talavoro.regione.lazio.it e grazie aBic Lazio gli interessati potranno

usufruire di servizio gratuito diaccompagnamento alla presentazio-ne della domanda e di tutoraggioper l’avvio dell’attività.

LE CITTA’6 n. 7 - 3 Maggio 2012

RegioneLazio APPRENDISTATO

Nel Lazio il primoTesto Unico d’Italia

SANITÀ

Alzheimer,approvata la leggeLa Pisana al passocon l’Europa

L'approvazione della legge perl'Alzheimer è una risposta

importante che il Lazio dà alletante famiglie e associazioni chesi occupano dei malati di questadelicata patologia”. Queste leparole della Polverini per l'impor-tante risultato raggiunto.“Con questa normativa la nostraregione è la prima a dotarsi di unpiano regionale dedicato all’Alzhe-imer e altre forme di demenza,rispondendo al monito europeo.Il Lazio – continua il presidente -compie così un importante passoin avanti, dotandosi di un sistemapiù organico e capillare sul terri-torio in grado di garantire piùefficacia ai diversi livelli di assi-stenza e cura che l'Alzheimerrichiede. Ringrazio la consiglieraMandarelli promotrice della leg-ge, tutto il Consiglio per il lavorofatto in commissione e in Aulaperché questa legge attesa sul ter-ritorio fosse approvata in tempirapidi”.

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LE CITTA’ 7n. 7 - 2 Maggio 2012

Dopo 552 incidenti, 443 feriti e 6morti in bici l’Assemblea Ca-

pitolona ce l'ha fatta: l'aula GiulioCesare ha dato il via libera unanimeal Piano Quadro della ciclabilità.Mille chilometri di piste entro il2020, con un investimento di170milioni di euro. Un passo im-portantissimo per la sicurezza e lapassione dei ciclisti romani, che daormai quattro anni (troppi) atten-devano una risposta dall’Ammini-strazione Alemanno. Un passo,però, tardivo visto e consideratoche, come afferma il Consigliere PdNanni, fautore insieme al partitodelle istanze dei due ruotisti (e delleassociazioni, che tanto si sono spesesul tema), “il piano è stato portatoin aula con 2 anni di ritardo”.Meglio tardi che mai, verrebbe dadire. Comunque al di là dei tempi lacosa buona è che il documento poli-tico finalmente è realtà: “La delibe-ra - dice Alemanno - risponde allerichieste di chi vuole utilizzare consicurezza le due ruote ecologiche.Roma avrà centinaia di piste cicla-bili in più, sul Lungotevere, nel cen-tro storico, in collegamento alle fer-mate delle metropolitane e alla

Stazione Termini. Un passo inavanti nello sviluppo e nella moder-nizzazione della nostra città, indi-spensabile per implementare lamobilità sostenibile, necessario perla salvaguardia dei ciclisti”. La deli-bera che dà il via al piano prevedel'obbligo di destinare una quota delricavato delle multe per le nuovepiste ciclabili e alla manutenzionedelle esistenti. Il provvedimentorimanda a un regolamento che pia-nifica l'estensione della rete ciclabi-le, coinvolgendo nella progettazionesia i Municipi sia gli uffici tecnici

incaricati di interventi che dovran-no armonizzarsi con la costruzionedelle piste: “E' dunque necessario -spiega l’assessore Visconti - metterein campo gli strumenti amministra-tivi per superare la frammentazionedelle competenze in modo da ren-dere certa l’attuazione del PianoQuadro”. I tratti realizzabili a brevescadenza sono in zone Appia, Torde’ Cenci, Caffarella e Roma-Fiumicino. Per agevolare la mobili-tà sulle due ruote sono previsti poistalli per le bici nei nodi di scambiocome stazioni, parcheggi.

La Provincia di Roma

“Salva i ciclisti”

Sabato 28 aprile, Roma, insieme atante città europee ha ospitato lamanifestazione L’Italia cambia

strada, evento creato per diffonde-re una nuova cultura proprio attra-verso l’amore verso la bicicletta.Nei giorni precedenti PalazzoValentini ha esposto uno striscionededicato alla campagna “Salva iciclisti”, lanciata dal tabloid ingle-se “Times” per garantire la sicurez-za di chi si sposta in bicicletta e pertutelare l’ambiente. “La Provinciadi Roma - dice Zingaretti - ha ade-rito a questa iniziativa perché lenostre città hanno bisogno di unnuovo modello di mobilità chepassa attraverso comportamentisostenibili. Spostarsi in biciclettavuol dire aiutare l’ambiente emigliorare la salute. Siamo impe-gnati a realizzare un piano provin-ciale per la ciclabilità e a mettere insicurezza gli incroci sulle sp.Porteremo a termine nuove pisteciclabili che andranno ad aggiun-gersi a quelle già realizzate”.

Monz

RomaCapitale

di MaRco Montini

Viabilità. Via libera al Piano quadro della ciclabilità

Il PdL del X Municipio ha deciso discendere tra la gente, a piazza deiConsoli, cuore pulsante del quartierecapitolino di Don Bosco. Armati dimegafono, e pronti a confrontarsicon i cittadini, hanno preso la parolaAntipasqua, consigliere del XMunicipio, Bernaudo, vicepresidentedella commissione bilancio dellaRegione Lazio e Giordano Tredicine,presidente della commissione socialedi Roma Capitale. Ad aprire le danzeè stato proprio il consigliereAntipasqua: “In questo momento di

anti-politica, è fondamentale con-frontarsi con i cittadini per capirequale siano i loro reali bisogni e permeglio intervenire sul territorio e afavore dei cittadini”.Le domande da parte dei presentinon sono mancate, in particolaresulla situazione dei rifiuti: “Questoè un quartiere che sta vivendo diffi-coltà oggettive dal punto di vistadel Piano rifiuti, ne siamo consape-voli e per questo abbiamo chiestol’aumento del numero di cassonettie la sostituzione dei vecchi”. Molti

si sono chiesti cosa, nel particolare,potesse fare un consigliere regiona-le per Don Bosco e X Municipio.Bernaudo non si è perso in chiac-chiere, dimostrando la volontà difar crescere una realtà come quelladei municipi: “I Municipi devonoavere maggiore autonomia finan-ziaria e godere di propria persona-lità giuridica. Solo dandogli piùpotere potranno amministraremeglio il territorio”.Due punti che aprono le porteall’intervento di Tredicine, da sem-

pre vicino alle problematiche del Xmunicipio: “Questo è un territorioche ha vissuto una sviluppo impor-tante e che paga una politica terri-toriale che ha sbagliato negli inve-stimenti. Noi però siamo qui, pron-ti a lavorare e ascoltare. Solo con ilconfronto potremo raggiungerequel rinnovamento che tutti ciauspichiamo”. Un incontro impor-tante che ha così permesso di misu-rare quali siano le reali necessitàdella zona.

Riccardo Manai

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X Municipio. Armati di megafono sono intervenuti tutti i leader storici del centrodestra romano

Il Pdl torna in piazza a riprendersi la sua genteTredicine, Bernaudo e Antipasqua parlano con i cittadini dei problemi del quartiere, rifiuti in primis

Tutti in bici

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LE CITTA’8 n. 7 - 3 Maggio 2012

Sembra non essersi ancora risol-ta la questione del post Ma-

lagrotta. L’ormai tristemente notadiscarica, ribattezzata ottavo colledi Roma, dovrebbe chiudere defini-tivamente i battenti il 30 giugno,ma ad oggi l’unica soluzione appa-rentemente percorribile sarebbeuna proroga fino a fine 2012.Lo stato di emergenza nel Lazio erastato dichiarato dal Consiglio deiMinistri il 22 luglio e il Prefetto diRoma e Commissario straordina-rio Pecoraro aveva individuato Cor-colle e Riano, quali siti per acco-gliere una discarica provvisoria inattesa dell'apertura della definitivaa Fiumicino. Immediate le reazioninegative dei cittadini. Se Corcolle,infatti, risultava essere troppo vici-no, anche per il MiBac, all’impor-tantissimo sito archeologico di VillaAdriana, le cave di Quadro Alto aRiano sorgono a soli 150m da alcu-ne abitazioni e a meno di 300 dal

centro abitato. Oltre ai limiti pae-saggistici e archeologici l’aperturadi una nuova discarica, seppurprovvisoria, avrebbe causato nonpochi problemi alla viabilità: 1500camion al giorno avrebbero dovutoattraversare la via Tiberina, stradagià disagiata, per trasportare le4500 tonnellate di rifiuti prodotteda Roma. Per questo il Consiglio diStato aveva bloccato nel dicembre2011 l’esproprio delle cave e la deci-sione definitiva era stata rimandataal 17 gennaio 2012.Nessun risultato era stato, però, ot-tenuto negli incontri tra Pecoraro,sindaci e i manifestanti dei comita-ti e “Rifiuti Zero”. Il 12 marzo si erareso, quindi, necessario l'interven-to di Clini.All'incontro del Ministero avevanopreso parte il Presidente Polverini,il Sindaco Alemanno, il PresidenteZingaretti e il Prefetto Pecoraro. Inquell'occasione, accanto ai siti diCorcolle e Riano, erano state ripre-se in considerazione le proposte già

avanzate dallaRegione: Piandell'Olmo nelXX Municipio,inizialmentescartato per ledimensioni trop-po esigue, Mon-ti dell’Ortaccio,nella Valle Ga-leria, su cuigrava, però, lavicinanza all’at-tuale discaricadi Malagrotta,Pizzo del Pretea Fiumicino,Osteriaccia eCastel Romano. Il 30 aprile, l’ulti-mo vertice sulla questione del postMalagrotta. Ancora una volta lasoluzione del problema sembraessere lontana.Tra l’altro, un nuovo sito è spunta-to tra i papabili per il trasferimentodell'ottavo colle: Monte Carnevale,sul quale però Polverini, Alemanno

e Ministero della Difesa, non hannoespresso parere positivo.L’ipotesi più probabile, per ora, èuna proroga che permetta lasopravvivenza di Malagrotta finoa dicembre, mentre continua lacorsa alla ricerca di un sito idoneoa ospitare la nuova discaricaromana.

È risultato positivo l’incontro avutodal sindaco di Subiaco Pelliccia coni dirigenti del Ministero dellaSalute, svoltosi a Roma presso ildicastero di piazzale dell’Industria. Argomento è stato il futuro del pre-sidio ospedaliero “Angelucci” diSubiaco, del quale la Regione ne haprevisto il ridimensionamento nel-l’ambito del piano di riordino dellarete ospedaliera. Nell’incontroPelliccia ha ribadito quanto giàsostenuto in passato cioè che laValle dell’Aniene presenta caratte-ristiche tali da non poter essereequiparate a quelle di altri territori,

per cui sono neces-sari programmi chegarantiscano ildiritto alla salutedelle popolazioni,respingendo i con-tenuti del progettoregionale e le moti-vazioni, soprattut-to economiche, chelo hanno determi-nato. Condivisioneper le osservazioniespresse è venutadai dirigenti del Ministero, nellaconsapevolezza che i piani di rior-

ganizzazione della sanità non pos-sono prescindere dalla sicurezza

della salute dei cittadini, tenendo inparticolare presente che l’Angelucciè l’unica struttura del genere in uncomprensorio di 31 comuni, conuna popolazione di circa 43milaabitanti. “Continueremo - ha dettoPelliccia - a portare avanti le nostrerichieste in tutte le sedi istituziona-li possibili”, aggiungendo di averchiesto formale impegno ai dirigen-ti ministeri di promuovere unincontro istituzionale presso laRegione per un esame della situa-zione del nosocomio.

Fabrizio Lollobrigida

XX Municipio

Giornata ecologica alla stazione di CesanoSabato scorso appuntamento con la giornata ecologica dell'associazioneVivi Vejo Onlus alla stazione di Cesano con il comitato Imago XX.L'evento rientra nel progetto Ama Vivi Vejo e ha l'obiettivo di crearemomenti di lavoro collettivo per sensibilizzare i cittadini su tematicheambientali e lotta al degrado. Fondamentale è la fase pratica di raccoltarifiuti abbandonati e materiali apparentemente inutilizzabili. Con asso-ciazioni e cittadini anche uno stand Ama, a cui i passanti si sono rivoltiper info utili sullo smaltimento rifiuti, specie quelli ingombranti e spe-ciali. Oltre al pomeriggio di Cesano, giornate di questo tipo erano giàstate organizzate da Vivi Vejo Onlus e Imago XX in altre aree, come l'in-gresso sud dell'Olgiata, via Tieri e via Conti. Tra le tematiche anche ladifferenziata e le energie rinnovabili per un futuro sostenibile.

Sa.Sca.

Rifiuti. Torna a riaccendersi la questione della discarica

Niente game over per MalagrottaIl Ministro Clini pensa alla prorogaDal governo la soluzione più papabile è chiudere la struttura a dicembre anziché a giugno

Metropolinord

di Sara Scatena

Subiaco/1

Emergenza neve, Comune premiato dall'Anci“Per l’ottima gestione dell’emergenza neve che ha colpito duramente il terri-torio a febbraio”. Questa la motivazione con cui l’Anci ha conferito a Subiacoil riconoscimento di Comune virtuoso, consegnando il documento al sinda-co Pelliccia, nel corso di una cerimonia ufficiale svoltasi a Roma. “Il ricono-scimento - ha detto il primo cittadino - dimostra che la nostra comunità, sep-pur colpita da un’emergenza di entità imprevedibile, è stata in grado di rea-gire prontamente in sinergia con istituzioni e cittadini per superare la crisi egestire le necessità più impellenti”. Ugual riconoscimenti e analoghe motiva-zioni sono stati assegnati anche ai comuni di Urbino e di Ferentino, con laconsiderazione da parte dell’Anci che i sindaci delle tre città premiate hannodimostrato concretamente la vicinanza alle loro popolazioni, scendendo inprima linea a fianco di cittadini, volontari, associazioni e altre istituzioni.

Fa.Lo.

Subiaco. Il sindaco Pelliccia chiede un confronto alla Pisana per un esame della situazione del nosocomio

Ospedale, faccia a faccia positivo al Ministero della Salute

L’Angelucci è l’unica struttura in un comprensorio di trentuno comuni e di circa 43 mila abitanti

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LE CITTA’ 9n. 7 - 3 Maggio 2012

Porta a porta, o non porta a porta:questo è il problema. Nel X

Municipio, quello dei rifiuti è uno deitemi più caldi del momento. Oramida mesi, infatti, la differenziata occu-pa un posto sempre maggiore nelleagende di politici e istituzioni. Il veroproblema però, almeno da quanto sirespira nel territorio, è su “come” dif-ferenziare. L’attuale sistema del mistoduale non sembra riuscire a soddisfa-re le esigenze dei cittadini che hannocosì deciso di dare il via alla campa-gna Verso Rifiuti Zero. Un’iniziativa,quella sostenuta da diversi cdq e dallaComunità territoriale del X Muni-cipio, che vuole promuovere la raccol-ta attraverso un sistema come quellodel porta a porta. A dar voce alle ideedella campagna c’è Bruno Capelli,presidente del comitato di quartieredi Don Bosco, che il 25 Aprile a piaz-za San Giovanni Bosco ha allestito

uno stand per la raccolta firme infavore del riciclaggio porta a porta:“Sono vent’anni che si parla di diffe-renziata, l’Ama dichiara che almomento si attesta sul 24% e questo,con l’Europa che ci obbliga ad arriva-re entro fine anno almeno al 65%,non è un dato soddisfacente. Se qual-cuno non forza la mano, difficilmentesi andrà avanti”. Si cerca una soluzio-ne quindi anche se, facendo riferi-mento a dei quartieri come quellidella zona Appio-Tuscolana, quelladel porta a porta desta alcune per-plessità. Premesso che quello in que-stione è un metodo sicuramente effi-cace, va però detto che in un Muni-cipio dalla densità demografica tantoelevata, resta difficilmente applicabi-le. Basti pensare ad uno qualsiasi deitanti palazzi che, nel X Municipio,arrivano spesso ad ospitare anche uncentinaio di famiglie. Applicare qui il

metodo del porta aporta vorrebbe dire,oltre ad eliminare i giàpochi cassonetti pre-senti nelle strade, riem-pire i cortili o gliandroni dei palazzi dispazzatura. A tal pro-posito è spontaneochiedersi quanti sareb-bero gli “stoici” condo-mini che accetterebbe-ro la mini discaricasotto la propria fine-stra. In tal sensoCapelli sembra prontoa scendere a più miti consigli: “Ci ren-diamo conto che tutto va adattato allarealtà del posto. Dove non ci sonocortili, potrebbero ad esempio essereusati dei locali in disuso nei vari stabi-li”. I cittadini, intanto, sembrano peròpiù che mai divisi. Più di qualcuno

spera nell’aumento dei cassonetti edei punti di raccolta dell’Ama. Comesempre, porta a porta o misto dualeche sia, a far la differenza dovrannoessere gli stessi abitanti che, perprimi, rappresentano la chiave per ilsuccesso della differenziata.

di RiCCaRdo Manai

Metropolisud

Segni

Vandalismo e furti, è allarme rosso in cittàin una settimana ruberie e danneggiamenti a chiese

e proprietà comunali. Arrivano le telecamere

Settimana movimentata per Segni che ha registrato una serie di gestivandalici e un paio di furti. Il primo ha interessato la chiesa del Gesù,

chiusa al culto quotidiano, ma aperta per le celebrazioni domenicali serali.All’interno della Chiesa, è conservata una tela, opera di un abile pittore checopiò la Vergine in contemplazione di Reni, inserendo l'elemento dellaspada che trafigge la Vergine, ritenuta miracolosa e molto cara ai segnini lacui devozione risale all’epidemia di peste e di colera del 1854. Qui ignoti sisono introdotti dal retro forzando una finestra e hanno portato via dellecolonnine senza valore, ma hanno danneggiato la macchina processionaleutilizzata per il trasporto dell'immagine dell'Addolorata dalla Chiesa delGesù a Santa Maria Assunta. Nella stessa nottata si sono poi introdotti nel-l'ufficio tecnico del Comune, edificio attaccato alla chiesa, e hanno portatovia una macchina fotografica e delle penne. A cadere sotto le “mire” di igno-ti anche gli scuolabus e i mezzi del Consorzio Gaia, entrambi nel piazzaleantistante il magazzino comunale di Via Traiana, rompendo i fanalini.Infine, il 23 aprile, sempre all'interno del magazzino i Vigili hanno trovatola loro autovettura di servizio con le ruote squarciate. Da venerdì il Comuneha installato telecamere e ora l'area è videosorvegliata. Sulla vicenda stan-no indagando i Carabinieri della locale Stazione.

Avvelenati alla meta ma mai come sta-volta l’esito delle elezioni amministrati-ve di Nemi è stato così incerto. Duemilaanime e 1600 elettori: in quattro si sonodati battaglia senza risparmiarsi maveleni e polemiche sono arrivati soprat-tutto sul fronte di un centrodestra a dirpoco dilaniato dall’ultimo anno.Cocchi, Osmari, Faina e Bertucci si sonocomunque confrontati, qualche giornofa, su quello che dovrebbe essere il nodocardine di ogni competizione elettorale:il programma. Col rilancio economicodi una comunità piccola ma particolar-mente dinamica in primo piano.“Abbiamo molti fronti aperti - ha dettola Cocchi -, molte cose che non ci hannofatto portare a termine. Dalla tuteladella valle del lago alla provinciale, ad

una serie di progetti concreti che ilpaese attendeva”. Punta invece supalazzo Ruspoli la Osmari. “Sarebbeimportante riuscire ad acquistare quel-lo che è un bene assoluto per Nemi”.“Prima di pensare al turismo ed allatutela dei nostri beni culturali - ha dettola Faina - bisogna pensare al decoro edall’accoglienza: Nemi deve essere un belgiardino dove i turisti possano arriva-re”. Bertucci ha puntato su sport eambiente.“La nostra proposta di creare un per-corso per il nord walking può dare alpaese una grande occasione di svilup-po”. La parola passa adesso alle urne ela sensazione è che sarà una lotta all’ul-timo voto.

Marco Caroni

Nemi

Elezioni, sarà una lotta all’ultimo votoDopo l’ultimo faccia a faccia si è capito che chi vincerà

lo farà per una manciata di voti

X Municipio. Cittadini divisi sulla raccolta rifiuti

Quel dilemma shakespearianodel porta a portaCappelli del cdq Don Bosco: “Siamo al 24% con la differenziata

e serve il 65%. Se non si forza la mano, difficilmente si andrà avanti”

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Intorno ai primi del '900 apparve inItalia il golf, sport elitario ma divenuto

poi alla portata di tutti. Nel 2011 uno deitornei di prestigio si è tenuto in Irlandadel Nord ma se la scelta della sede fossecaduta su Cerenova non si sarebbe grida-to certo allo scandalo… La premessa rife-rita al golf è, ovviamente, ironica ma nonperegrina. A Cerenova non c’è traccia dicampi o palline ma è facile incappare inbuche, lontane anni luce dalle minuscoledimensioni golfistiche. Molte stradehanno vistosissime voragini, inoltre,quando piove, l’effetto collaterale dell’ac-qua crea un peggioramento del manto el’asfalto sembra quasi sbriciolarsi.Tuttavia, non tutte le vie della cittadinatirrenica presentano un quadro così dis-sestato. Non tutte le strade ricordano laforma di una groviera. Ma “quelle tutte”sono solo una modesta percentuale. Inmolte zone, come via Alfani o via Fregene,il deterioramento dell’asfalto è un gratta-capo che coinvolge molti residenti. Civilema chiaro in tal senso lo sfogo diGiuseppe: “Il Comune è responsabile per

il cattivo stato di gran parte delle strade,ora le conseguenze sono sotto gli occhi ditutti. E’ facile inciampare, cadere e farsimale”. Luisa invece ricorda un particola-re: “Anni fa, ebbi una distorsione ad unacaviglia a causa di unabuca. Attraversavo lastrada e, inciampandonella voragine, caddi a

terra; fui portata alpronto soccorso dopo diche sporsi denuncia alComune ottenendo,successivamente, un risarcimento”.L’irriverente - per il gioco - paragone conil golf è solo il primo di una lunga serie di

sarcastiche analogie. Elencarle tuttesarebbe stucchevole anche se l’espedientedella goliardia spesso è utile nel digerireuna pillola piuttosto amara. Un esempiocinematografico suggerisce uno spunto

per un'ulteriore problematica. Gli amantidel cine-movie ricorderanno “Compagnidi Scuola”, il cui inizio è segnato dalla

celebre frase di Finocchiaro che entrando,con la sua auto, nella sontuosa villaScialoja esclama: “Ma tajamoli sti pinino!? C’hanno trecent’anni l’uno ma quan-to li volemo fa’ campa’!?”. La pellicola di

Verdone e la battuta che le fa daprologo è un ulteriore assist altema stradale. Le radici dei pinidi Cerenova, in alcune vie, hannocompletamente cambiato l’asset-to della viabilità. La fine di via Alfani, alcuni trattidi viale dei Tirreni e di via Oriolo,offrono fette di montagne russedegna dei migliori parchi giochi.Le radici dei pini sollevano ilmanto stradale provocandodanni di ogni genere. La pavi-mentazione stradale, in moltezone, è sconnessa con buonapace della pubblica amministra-zione. A Maggio, previo elezioni, unnuovo sindaco varcherà l’aula

consigliare di Cerveteri: la speranza è chenon abbia l'hobby del golf o che non siaghiotto di groviera...

LE CITTA’10 n. 7 - 3 Maggio 2012

Litorale

Cerenova. Tanti i problemi sulle vie cittadine della costa nord

Quando le strade riescono con il buco...Tour tra le arterie della cittadina tirrenica tra vistose voragini

e manti sconnessi: sono le radici a farla da padrone

N.B. Gli abbonamenti mensili vanno rischiesti, al più tardi, entro il primo giorno del mese di riferimento. Gli abbonamenti annuali vanno richie-sti e saldati (con un massimo di due rate semestrali), con pagamento anticipato rispetto all’inizio del periodo richiesto. e’ possibile perso-nalizzare gli abbonamenti.

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LE CITTA’ 11n. 7 - 3 Maggio 2012

Nei giorni scorsi al Comune diArdea i rappresentanti delle

parti coinvolte nell'ultradecennalevicenda dell’area delle Salzarehanno sottoscritto un protocollod’intesa che concretizza formal-mente la soluzione del contenziosodelle Salzare. Erano presenti ehanno sottoscritto il documento la

società LaFossa, gliavvocati rap-presentantidei comitati edei cittadini,mentre per ilComune hafirmato il sin-daco Eufemi.“E’ un risulta-to di portatastorica - hadetto il primocittadino di

Ardea - dopo 62 anni tutte le partiche in questi decenni si sono fron-teggiate, in alcuni momenti ancheaspramente, oggi hanno trovatouna sintesi in questo documentoche permette di concretizzare for-malmente la soluzione e che porte-rà al riscatto delle aree oltre a per-mettere all’Amministrazione di ini-ziare finalmente il percorso per ilrecupero e la riqualificazione del-

l’intera area (oltre 700 ettari).Inoltre darà la possibilità ai cittadi-ni di vedere finalmente riconosciu-to il proprio diritto proprietario epatrimoniale. Nel chiudere la miaesperienza come sindaco, è conemozione che lascio ai cittadini diArdea coinvolti nell'annosa vicendaquesto strumento frutto di un gran-de lavoro di mediazione tra le parti.Ringrazio - ha proseguito Eufemi -tutte le persone che hanno contri-buito con vari ruoli in questi anni aquesto grande successo, dall’avvo-cato Lettera che ha rappresentato ilComune nella fase più critica dellamediazione, alla dottoressa Di Rini,attuale Segretario Generale, e alladottoressa Macrì, che l’ha precedu-ta, per il loro importante contribu-to giuridico nella definizione deivari passaggi e gli uffici comunaliche hanno lavorato dietro le quinte,senza dimenticare il Presidente delConsiglio, i Consiglieri comunali el’intera Giunta”.

Santa PalombaAcqua potabile, fusse che fusse la vorta bona“Fusse che fusse la vorta bona”diceva Nino Manfredi in un tor-mentone di Canzonissima del '60.E forse, dopo battaglie delComitato dei residenti del quartie-re Roma2 e di promesse non man-tenute potrebbe essere la voltabuona per l’acqua potabile a SantaPalomba. E’di giorni fa la notiziadell’inizio delle verifiche di AceaAto2 sulla torre piezometrica diSanta Palomba e sulla rete idrica didistribuzione di Roma2. I tecnicihanno effettuato un sopralluogoper verificare lo stato della struttu-ra e avviare le procedure per leprove idrauliche e i collaudi di ser-batoio e rete idrica, necessari perl’avvio della fornitura di acquapotabile. Le attività seguono l’ac-cordo sottoscritto all’assessoratoalle Politiche del Territorio dellaProvincia di Roma tra il Comune diPomezia, Acea Ato2 e Edison sulpassaggio da Edison ad Acea Ato2delle utenze di Santa Palomba perla fornitura idrica. “Un passoimportante - dice il Sindaco DeFusco - per accelerare i tempi per illavaggio della torre piezometrica el’allaccio delle utenze di SantaPalomba”.

Ale.Be.

Ardea. Svolta storica per la comunità locale

Un’attesa lunga oltre mezzo secoloC'è l'accordo sull'area delle SalzareDopo 62 anni si risolve il contenzioso con il protocollo d'intesa delle parti in causa. Commosso il sindaco della città Carlo Eufemi

di AlessAndro BellArdini

Litorale

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viene raccolta dal sottosuolo e chearriva da Glib Dokhan, la collinache spunta sul deserto, ad una ven-tina di chilometri di distanza”. Lacollina che nasconde le scorieradioattive?, gli chiediamo secchi.E lui: “Se ne è sempre parlato, manessuno ha mai potuto sapere se viè un fondo di verità o se sono fanta-sie”. Già, nessuno, perché la zona èinaccessibile e da quelle parti nonsi scherza, anche se siamo nelperiodo post-rivoluzionario. Così,ben al riparo da sguardi indiscretied ancor più dalle jeep dell’esercito

che scorrazzano sulla strada attigua(siamo nel deserto: è tutta pianu-ra), appoggiamo a ridosso di unadelle vasche che raccolgono l’acquadi Glib Dokhan il contatore Geigerche abbiamo portato con noi, accu-ratamente nascosto della borsadella videocamera da turisti spae-sati e incantati. Bingo! Siamo fra le 10 e le 40 voltesuperiori ai limiti naturali, in unambiente desertico e sprovvisto difonti naturali radioattive, comepotrebbe essere l’uranio che si celasotto le nostre Alpi. Decidiamo diseguire le canaline che trasportanol’acqua, ancora calda, ed arriviamoad un serbatoio, che sapremo poiessere uno dei molti punti di distri-buzione per gli usi civili. Sorge apochi metri da alcune serre e viescono tubi di gomma che scorronolungo le file di pomodori, che inquesto modo vengono annaffiati ecrescono in ambiente temperatoanche d’inverno. Il coltivatore nonsa nulla di radioattività, né noi cisbilanciamo: “Io coltivo pomodori- ci racconta – ma non per i tunisi-ni: sono destinati al mercato euro-

peo, dove me li pagano bene”. È lalegge del contrappasso, pensiamonoi: le immondizie di noi europeiritornano, sotto forma di pomodorirossi. Torniamo ad El Hamma che èormai sera ed un negoziante del

posto ci spiega dell’impressionanteaumento dei casi di tumore fra lapopolazione, curati, per quantopossibile, nella lontana Sfax, dovec’è un centro dedicato.Sorseggiamo un ultimo tè, non sap-piamo con quale acqua sia fatto néci teniamo a saperlo. Pensiamo aiveleni che vanno a sud, agli immi-grati trattati come veleni che ven-gono a nord.Lasciamo El Hamma con i campio-ni di terreno che faremo analizzareuna volta rientrati, mentre per lavia centrale passa un uomo in bici-cletta che, a squarcia gola, annun-cia il nome dell’ultimo defunto cheha lasciato la comunità.

LE CITTA’ 13

Moriva un anno fa, a 54 anni,Osama bin Laden, ucciso nella suacasa-rifugio di Abbottabad (Pa-kistan) grazie in un’azione mirata diagenti della Cia e di militari dellaNavy Seal (Forze speciali d’élitedella Marina statunitense): il vialibera all’operazione era arrivatodallo stesso presidente Obama, ilquale seguiva il conflitto a fuocograzie a speciali microcamere instal-late sui caschi dei militari. Venivacosì posta fine alla vita del fondato-re e leader di Al-Qaeda, il gruppoparamilitare radicalista-islamicoresponsabile degli attacchi dell’11settembre e di numerosi altri fatti disangue.Proveniente da una facoltosa fami-glia saudita, diciassettesimo di cin-quantadue fra fratelli e fratellastri,sposato con più mogli e laureato ineconomia, si era avvicinato a 22anni alla causa dei Mujahidin afgha-ni ed aveva creato un’organizzazio-ne in grado di procurare alla resi-stenza anti-sovietica denaro, armi ecombattenti. Fu fortemente criticonei confronti della sua patria,l’Arabia Saudita, accusata da lui diessere al servizio degli Stati Uniti eper questo si trasferì nel 1991 inSudan, dove attivò una base operati-va capace di arruolare ed addestraregiovani.Dal paese africano venne espulso treanni dopo per essersi dichiaratoresponsabile degli attentati di

Riyadh e diZahran etornò quindiin Afgha-nistan, dovelavorò allafortificazio-ne ed al-l’espansionedel suo grup-po, al-Qaeda, improntatosulla jihad(guerra santa) contro l’Occidente.Nel 1998 fu uno dei cinque firmata-ri di una fatwa (editto o proclamareligioso) volta a sollecitare l’azionedel Fronte islamico contro "gli ebreie i crociati", ma ci volle il 2004 per-ché si dichiarasse ideatore e quindiresponsabile degli attacchi dell’11settembre 2001 alle Torri Gemelleed a altri obiettivi.Alleatosi con i gruppi paramilitaridei talebani (studenti pachistanidelle scuole coraniche impegnatinella jihad), partecipò alle azioni diguerriglia in Afghanistan control’intervento degli Stati Uniti e degliAlleati, sottraendosi di continuo allacattura grazie ai rifugi nelle imper-vie montagne della regione.Nonostante fosse più volte dato permorto, negli ultimi anni è apparsosu diversi video, in una continua etetra minaccia contro il nemico disempre, l’Occidente.

E.o.

LE CITTA’12 Open Space

L’Africa. Terra incantata, fatta diforeste, di deserti e di savane, uneldorado dai mille popoli, dalleinfinite specie animali e dalle ric-chezze inesauribili: è così che cipiace immaginarla, quando lanostra mente non si ferma ai con-flitti eterni che la percorrono, ere-dità, spesso, di un colonialismosbagliato e che in più occasioni hasaputo solo educare all’odio inte-retnico. E pattumiera del mondo‘civile’, crocevia di traffici morali eimmorali, talvolta denunciati datestimoni coraggiosi e scomodi,quando non martiri della veritàcome fu Ilaria Alpi; talvolta nasco-sti sotto due dita di sabbia, queltanto che basta perché non esista-no, perché noi siamo mai esistiti.Si è sempre parlato delle navi cari-che di rifiuti tossici volutamenteaffondate, dei veleni sistemati neimagazzini sparsi qua e là perl’Africa. Come pure si è detto moltodelle scorie nucleari, risultatoingombrante di quelle centrali cheilluminano le case europee o chesono essenziali nella diagnosticasanitaria. Ma arrivare a toccare conmano, se non altro, l’ombra di quelnemico silenzioso ed insidioso, èaltra cosa.Arriviamo nella zona di El Hamma,Tunisia centrale, all’imbrunire,quasi defilati per non dare nell’oc-chio a una città imprevedibile, dovelo straniero desta ancora qualchesguardo. Gli abitanti non sonopochi, ma l’immensità del desertoche circonda la piccola cittadina fasembrare le case, affacciate su unastrada molto trafficata, un puntinonel nulla. I giovani affollano i pochicaffé intenti a vedere la partita tra-smessa via satellite e ad assaporareil fumo dei profumati narghilé,mentre le mani aprono nervose isemi di girasole acquistati nelle pic-cole botteghe per poche frazioni di

dinaro.A portarci da quelle parti è statauna voce, come ce ne sono tante,apparsa su internet: qualcunodenunciava i morti di cancro infamiglia per quei rifiuti, portati daitrafficanti europei, oltre la collinadi Glib Dokhan, in un’ampia zonamilitare inaccessibile, dove si fannole esercitazioni con i cannoni.Sono serviti mesi di ricerche perindividuare il posto, tanto cheabbiamo reperito la prima tracciadell’ubicazione della collina su unacartina dell’epoca del protettoratofrancese, del 1895: da allora gliindizi si sono sommati e ci hannoguidato ad una quindicina di chilo-metri ad ovest di El Hamma, neipressi di un insieme di oasi situatedopo il piccolo centro abitati di BenGhilouf. Raggiungiamo la nostra meta già almattino presto, dopo aver incrocia-to sulla strada fatta di saliscendiqualche mezzo militare e quandoancora l’altoparlante del minaretointona la preghiera del mattino.“Ricordo che anni fa sono passatida queste parti numerosi camioncarichi di cemento, diretti alle zoneche il governo ci aveva espropriatoe che non ci ha mai risarcito, – rac-conta Mohammed, allevatore,mentre i suoi dromedari ci guarda-no incuriositi e fanno scorrere fra le

labbra carnose i ramoscelli di arbu-sto – ci saremmo aspettati lacostruzione di un grande impianto:con tutto quel cemento avrebberopotuto costruire chissà cosa, invecenulla, sembrava che il deserto liavesse inghiottiti”. Se tanto cemen-to non va dal terreno verso l’alto, èchiaro che scende verso il basso.“Poi altri camion neri, strani –riprende – un via vai durato perdiverso tempo”.Google Earth non mostra nellazona alcuna costruzione, se nonuna casermetta e qua e là qualchepiccolo edificio isolato. Si vede laterra bruciata dalle granate dell’ar-tiglieria e alcuni ammassi neri checi riferiscono essere bersagli daesercitazione.Spostandoci di qualche decina di

metri sentiamo però uno stranofruscio, come di piccole cascated’acqua e scorgiamo strane struttu-re, come enormi radiatori dicemento sui quali è lasciata caderel’acqua che viene succhiata dal sot-tosuolo. E difatti il vapore che neesce non lascia spazio a dubbi: l’ac-qua pompata dalla falda acquifera ècosì calda che viene debitamenteraffreddata in superficie, prima diessere incanalata.E’ impossibile ottenere informazio-ni dalle rarissime contadine che,avvolte nel velo, fanno fare ai loroasini carichi larghi giri per evitaregli stranieri. E’ un uomo sulla qua-rantina, a fermarsi, quasi a volersvelare l’aneddoto degli intrusinella vita calma di sempre: “Questecostruzioni raffreddano l’acqua che

El Hamma, la città dei veleniDove i pomodori crescono con l’acqua contaminataper essere poi rivenduti in Europadi Enrico oliariHanno collaborato all’inchiesta:Saber Yakoubi, Giacomo Dolzani,Ghazy Eddaly, Bessem Ben Dhaou

ESCLUSIVO. Reportage dalla Tunisia

NUCLEAFRICASi è sempre parlato delle navi cariche di rifiuti tossici volutamente affondate, dei veleni sistemati nei magazzini sparsi qua e là per il Continente Nero

Come pure si è detto molto delle scorie nucleari, risultato ingombrante di quelle centrali che illuminano le case europee o che sono essenziali nella diagnostica sanitariaArrivare a toccare con mano se non altro l’ombra di quel nemico silenzioso e insidioso, è altra cosa

L’anniversario. Un anno fa l’uccisione del fondatore di Al Qaeda

Bin Laden, il nemico dell’occidenteodiato anche dai suoi connazionaliLa sua guerra lontano dalla patria Sauditada cui andò via nel 1991

A venti chilometridal centro c’è unacollina con un buconel desertoin zona militareNessuno sa cosaci sia sotto:il contatore Geiger dice radioattivitàfra le 10 e le 40volte superioreai limiti naturali

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LE CITTA’14 n. 7 - 3 Maggio 20123PP A R O L E

P E N S I E R I P E R S O N E

Lo scorso 5 marzo è stato il 90esimoanniversario della nascita di PierPaolo Pasolini, ucciso il 2 novembre1975. A quasi quarant’anni dallamorte del grande poeta, regista, sag-gista, critico l’Italia non è riuscita asanare l’assenza dell’intellettualeritenuto, a ragione, un autenticoprofeta dell’età moderna. Duranteun dibattito intavolato sulla terraz-za del Pincio, poco prima del 2novembre 1975, Pier Paolo Pasolinidichiara: “Si applaudono soltanto iluoghi comuni, mentre sarebbe ilcaso di coltivare l’atrocità del dub-bio”. Dubitare per capire, doman-darsi per riflettere. Il poeta delleCeneri ha capito in anticipo lamutazione della società italiana:aveva una forza che possiamo deci-samente definire profetica. Egli ènoto per l’iconoclastia con cui hasegnato una stagione intellettuale,sociale e politica: vedere in questosuo atteggiamento una provocazio-

ne fine a se stessa significa peròlimitare la portata del suo pensiero.È riduttivo interpretare la critica diPasolini come meramente distrutti-va, perché dietro di essa c’è unavisione lucida, profetica e proposi-tiva della realtà. Dall’analisi obietti-va del suo percorso intellettuale,emerge un Pasolini paradossal-mente coerente nella sua alternan-za di ossimori e provocazioni, fede-le alla sua profonda incorruttibileonestà, quella onestà che lo haspesso confinato in una solitudinedolosamente graffiante, non scevradi rabbia che lui ha saputo, nonsenza sforzo, purificare grazie alpotente filtro della scrittura.Nel corso di un’intervista, DaciaMaraini mi ha raccontato: “Pasoliniera una personalità contradditto-ria, ma viveva fino in fondo le suecontraddizioni, che ha semprepagato di persona. Era un meravi-glioso amico, un uomo dolce mache sapeva anche essere duro quan-

do sentiva l’ingiustizia ela sopraffazione”. Puressendo ideologicamente“di sinistra”, gli andavastretto il ruolo di intellet-tuale organico al partito;ebbe in sostanza un rap-porto forte, eppure com-battuto e contraddittorio,con il Pci. E non temevadi manifestare aperta-mente il suo dissenso,anche, all’occorrenza, contro la cor-rente politica più rappresentativadelle sue posizioni.L’intellettuale, diceva Pasolini, èmanifestazione della creatività, e ilpotere non può essere creativo.L’intellettuale nuoce al sistema, chelo voglia o meno. Egli agisce nellacoscienza della società suggerendoe facendo emergere nuove prospet-tive, come il sogno in colui chedorme; ha dunque il dovere di con-tinuare a “denunciare ciò che lo fasoffrire, senza diplomazie, senza

timore dell’impopolarità, come unoche non ha niente da perdere”. Aigiorni nostri manca una voce criti-ca di questo spessore. Un tempoerano i poeti come lui che entrava-no nel dibattito; oggi abbiamo icosiddetti “esperti”, non il poetaintellettuale. Pasolini credeva viva-mente nella funzione della poesiacome faro della società. Di quel faroabbiamo ancora irrinunciabilebisogno.*(tratto dal saggio L’Antiburattinaio.

Pasolini e le ragioni del dissenso, 2009)

L’eventoL’omaggio di Roma

al Poeta delle Ceneri

Ci sono morti checi appartengonopiù delle altre, per-ché ci lascianoorfani. È il caso diPasolini. Il vuotoin cui ci lasciò è ancora intatto. È statoquesto lo spunto ideale da cui ha presole mosse l’omaggio che Roma ha volu-to rivolgere a Pier Paolo Pasolini nelnovantesimo anniversario della nasci-ta. Un evento che ha avuto luogo loscorso mercoledì 25 Aprile, all’audito-rium Parco della Musica. Il concerto-spettacolo andato in scena nellaCapitale partiva proprio dal vuotolasciato dal “poeta delle ceneri” (dive-nuto il titolo dell’happening ideato escritto da Gianni Borgna). Rigurgitomagmatico e sfilacciato, suddiviso indieci capitoli che, dalla morte diPasolini, vanno à rebours e rivelanoalcuni dei suoi temi più emblematici.Cosimo Cinieri ha rivissuto con strug-gente e rabbiosa verità i versi diPasolini più conosciuti. Lo accompa-gna una band di virtuosi solisti, conta-giati da sonate bachiane, ritmi di bale-ra e canzonette da jukebox di periferiache richiamano atmosfere di quelmondo contadino o emarginato tantoamato dal poeta: le musiche sono cita-zioni dei suoi film. Nelle maglie dellanarrazione si intrecciano le sue canzonipiù belle, interpretate da Gianni DeFeo, testimonianza di una “diversità”da Pasolini stesso dichiarata che pagòcon la propria vita.

1922 – 2012: NOVANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA

PIER PAOLO PASOLINIL’assenza più che mai presente del poeta civileche ha profetizzato bellezze e drammi della modernità

di Laura GarGiuLo

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LE CITTA’ 15n. 7 - 3 Maggio 2012

Israele quest’anno ha celebrato ilsuo sessantaquattresimo comple-

anno, da quando il quattordicimaggio del 1948 venne firmata ladichiarazione di Indipendenza delloStato ebraico. Una data importantequindi, per conoscere meglio laBibbia e per gli israeliani, per gliebrei di mezzo mondo e non solo.Fra innumerevoli difficoltà a causadell’odio e del fanatismo lo Statoebraico ha resistito fino ad oggiaffermandosi come un’ottima metaturistica e sopra ogni cosa per ilraggiungimento della libertà e perl’amore per la vita. Paese pieno diatmosfere, paesaggi e suggestioniletterarie e artistiche. Israele èdiventato famoso in tutto il mondo esi contraddistingue anche per le suecittà e per la sua atmosfera vivace ecosmopolita che, ad esempio carat-terizza luoghi come Tel Aviv e lacapitale Gerusalemme considera-

ta per essere un luogo di ricercaterrena, sacra ed anche per una fer-vida vita notturna; insomma unanazione che non smette mai di stu-pire. A rendere omaggio alla suaindipendenza ci sono state di-verse celebrazioni a Roma, Milanoe in tutta Italia , con stand alimen-tari di prodotti israeliani, assieme aconferenze e mostre fotografiche, ericordi quali i 22.993 caduti inguerra e tante altre innumerevolivittime. “Oggi è una bellissima coin-cidenza - ha sottolineata la presi-dente della Regione Lazio, RenataPolverini che ha preso parte aifesteggiamenti - Italia ed Israelecelebrano la libertà, la democraziae l’unità dei loro Paesi. Siamo quianche per festeggiare la liberazionedi Gilad Shalit, che a breve potremofinalmente abbracciare qui a Ro-ma”. L’Augurio a questo paese for-te, giovane, eccezzionale e in gra-do di sorprenderci anche per la suaapertura alle novità e alle diversitàun futuro migliore.

Play Time

Il compleannoGuida morale degli ebrei italiani

E il rabbino Toaff compie 97 anniPartecipa all’evento anche l’emerito di Roma:è di trentatre anni più anziano dello Stato di IsraeleHa compiuto 97 anni lo scorso 30 aprile Elio Toaff, il rab-bino emerito della Capitale considerato la massima autori-tà spirituale e morale ebraica in Italia dal secondo dopoguerra sino ad oggi.Importanti sono stati da sempre i rapporti di Toaff con il mondo cattolico e il suoimpegno per il dialogo ebraico-cristiano. Gli auguri arrivano dalla comunità ebraicae dalle istituzioni romane. “Elio Toaff – ha detto la presidente della Regione Lazio,Renata Polverini – ha rappresentato un punto di riferimento per tutta la città diRoma, ha rappresentato al meglio le istanze religiose degli ebrei capitolini, lungimi-rante e coraggioso promotore del dialogo interreligioso, aprendo la strada ad unamaggiore e proficua collaborazione fra le Istituzioni in periodi difficili della nostrastoria”. “In occasione del suo compleanno desidero inviarle i più sinceri e affettuosiauguri”. E’ questo il testo del messaggio che il presidente della Provincia di Roma,Nicola Zingaretti ha inviato al rabbino Toaff. “Grande impegno, estrema coerenza,forza d’animo e inconfondibile saggezza sono i tratti distintivi di una esistenza vota-ta sempre alla ricerca della verita’, della pace e del dialogo tra culture e religionidiverse – conclude – La sua storia è una straordinaria ricchezza per il nostro Paese eanche un esempio da offrire alle nuove generazioni”. “Elio Toaff ha scritto alcunepagine memorabili di storia del Novecento - afferma Renzo Gattegna, presidentedell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) - proiettando i valori dell’ebrai-smo nella società italiana e contribuendo all’avvicinamento tra religioni ed entità”.

La festa. Yom Ha’Azmaut al Portico D’Ottavia

Il 25 Aprile d’IsraeleAlle celebrazioni a Roma per i 64 anni dello Stato di Sion

presente anche la presidente Renata Polverini

di AlessAndro Piserà

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Il web a servizio dell’arte e dellacultura: da inizio aprile il comune

cittadino ha l'onore di esplorare lesale dei Musei Capitolini, unicomuseo italiano oltre agli Uffizi adaderire al progetto Google, connet-tendosi al sito googleartproject.it,che conta ora 151 musei partner in40 diversi Paesi. A portata di unclick i tanti capolavori che popolanole sale del Museo, a cominciare daquella Lupa Capitolina simbolo dellacittà e parte del nucleo originario delmuseo, nato nel 1471 sotto papaSisto IV con la “restituzione” alpopolo romano di un gruppo diopere antiche fino ad allora conser-vate in Laterano. Secondo GianniAlemanno, sindaco di Roma Ca-pitale, l’adesione al Google ArtProject “rappresenta per i MuseiCapitolini una grande opportunitàdi ulteriore diffusione dell’immensopatrimonio culturale della nostracittà”, e Dino Gasperini, Assessorealle Politiche Culturali e CentroStorico di Roma Capitale ha aggiun-to che, anche se vedere le opere al

computer non può sostituire lavisione dal vero, può comunque“offrire degli strumenti che consen-tono di valorizzare la fruizione stes-sa. Dettagli non visibili ad occhionudo, possono qui essere ingranditie indagati, consentendo molteplici enuove letture delle opere”. Meno“magia”, più “tecnality”: infatti il

nuovo sistema Art Project permettedi navigare tra dipinti con immaginiad altissima risoluzione (in gigapi-xel), che in alcuni casi permettono distudiare il dettaglio delle pennellatee della patina molto meglio di quan-to sia possibile fare ad occhio nudo.Nel caso dei Musei Capitolini,nell’Annunciazione di Garofalo,

emergono dettagli difficilmente visi-bili, come la trama e tessuto degliabiti. Inoltre le opere possono essereosservate da diverse visuali, e,volendo, sceglierne alcune per unaraccolta personale di capolavori, eaggiungere documentazione aggiun-tiva come i video, se ce ne sono.Tutte operazioni nate per esserecondivise sui social network, anchecon formule nuove come il video-ritrovo, che permette di commenta-re il dipinto o la scultura in diretta.Oltre ai dipinti e sculture, sul sitosono presenti opere di street art efotografie: creazioni di una varietàdi culture e popoli, dai graffiti distrada brasiliani alle arti decorativeislamiche, alle antiche opere rupe-stri africane.Gli utenti possono cercare tra i con-tenuti per nome dell’artista, opera,disciplina artistica, museo, Paese,collezione e periodo. Ulterioriinformazioni su Art Project si pos-sono trovare anche su YouTubeall’indirizzo youtube.com/artpro-ject.

Play TimeInternet. Il web al servizio di arte e cultura

I Musei Capitolini in un click con Google Art ProjectIl cittadino diventa protagonista di un viaggio virtuale mozzafiatotra le storiche opere del patrimonio romano

LE CITTA’ 17n. 7 - 3 Maggio 2012

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LE CITTA’18 n. 7 - 3 Maggio 2012

Play Time

Se questo weekend non avete pro-grammato ancora nulla, un’ottima

opzione potrebbe essere il cinema.Venerdì 13 aprile, Laura Morante haesordito come regista nel film Ciliegine.In questo film l’artista è regista e attricenello stesso tempo. È una storia dram-

matica, intrigante e velata che si reggetutto su una bugia o un equivoco.Amanda la protagonista ha una relazio-ne complicata con Bertrand che è unuomo egoista e distratto, stanca lolascia alla vigilia di Natale davanti aduna torta senza più ciliegina. Ma la verastoria inizia ora, quando la suamigliore amica Florence,sposata con uno psicana-lista creativo, la notte diSan Silvestro la invitaad una cena doveAmanda incontreràAntoine, l’opposto delsuo ex compagno,dolce, sensibile, garba-to. In questo precisoistante ecco l’equivoco:dopo molti bicchieri di vino,Amanda si convince dell’omoses-sualità di Antoine. La sua convinzionegli permette di mettersi a nudo diven-tando intimi confidenti, fin quando nonscopre l’amore e l’eterosessualità diAntoine. Un Film di Laura Morante.Con Laura Morante, Pascal Elbè,Isabelle Carrè, Samir Guesmi, PatriceThibaud. Drammatico – Francia 2012.

di Valentina Carboni

Weekend al cinemaCiliegine sulla torta di Laura Morante

L'attrice italiana è al debutto come regista. Una storia drammatica che si regge su una bugia o un equivoco

Steve Jobs, cofondatore del marchioApple Inc, è stato un ottimo inventore

e un ottimo scienziato del marketing,perchè non ha creato solo una tecnología,ma una necessità, ha creato un prodottoche una volta acquistato diventa indi-spensabile. L’Iphone non è un cellulare è

diventato un oggetto imprescin-dibile per giovani e per gli

amanti dell’HighTechonology. Anchel’Iphone ormai è uno deisoggetti principali delfashion system per que-sto intorno a lui è natoil business degli acces-

sori, dove per fortuna ilmondo Apple non ha

l’esclusiva. Gli accessori pereccellenza sono le cover e le

custiodie. Oggetti utilissimi ma nellaloro utilità non deve mancare il design.Dopo la nascita dell’Iphone4 stilisti efamosi brand si sono mobilitati per pro-durre la cover o la custodia più glam, piùcolorata e più appetibile per tutte lefashion victims. Alcuni siti internet per-mettono addirittura di personalizzarle,potete mettere il vostro nome, potete farle

del colore più strano che conoscete oppu-re il vostro disegno preferito può diventa-re una cover. In primo luogo le cover siacquistano per proteggere il telefono, inquanto la sua alta tecnología è pari allasua fragilità, ma unendo l’utile ad dilette-vole uno ha solo l’imbarazzo della scelta.

Va. Ca.

Quando l'arte è glamourL'Iphone si veste a moda con le cover fashion

Celebri stilisti e famosi brand si mobilitano per produrre custodie di grido. È subito tendenza

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LE CITTA’ 19n. 7 - 3 Maggio 2012 Sport

Lo stadio dell’As Roma a Laghetto?Il Comune di Montecompatri ci

crede e ci prova. Non sarà facile ma,tutto sommato, il sito suggeritodall’Amministrazione monticianasembra godere di tutto quantooccorra ad una costruzione di questotipo. “Il fatto che l’As Roma abbiapermesso, in sede di gara, di parteci-pare anche ai Comuni della cintalimitrofa alla Capitale dimostra chec’è apertura in tal senso”, dice il sin-daco di Montecompatri Marco DeCarolis. Dieci gli ettari necessari percostruire la nuova casa dei gialloros-si. Il Comune ha così formalizzato aCushman & Wakefield la candidatu-ra delle aree di Pantano-Laghetto.“Non si tratta affatto di un azzardo –spiega ancora il primo cittadino diMontecompatri -, anzi si tratta dellanaturale conseguenza dei contatti edegli studi di fattibilità che abbiamosvolto in questi mesi”. Quali, dun-que, i punti di forza dell’area indivi-duata dal Comune diMontecompatri? “Direi senza dub-bio il fatto che si tratta di un sito otti-mamente collegato a Roma. Neiprossimi mesi l’apertura della

metropolitana linea C porterà unodei due capolinea proprio a Pantano:senza contare che nelle immediatevicinanze ci sono i caselli autostrada-li di Tivoli (sulla bretella, ndr), SanCesareo e Monte Porzio Catone(sulla penetrazione della A1, ndr).Senza contare che anche a livello ditrasporto ferroviario con le stazioniche si trovano sulla Roma-Cassino(Colle Mattia, Colonna e

Valmontone) le possibilità di rag-giungere questa area sono moltissi-me”. De Carolis vuole insomma farchiaramente intendere che non sitratta di ua semplice manovra eletto-rale in vista delle Amministrative del6 e 7 maggio. “Non scherziamo - dice- questa è una proposta concreta chespero possa essere attentamentevalutata e messa sul piatto alla paridelle altre che stanno arrivando in

questi giorni. Credo sinceramenteche a livello di mobilità la soluzionePantano-Laghetto non abbia pari alivello regionale”. I termini per lapresentazione delle offerte scadonoil 7 maggio: dopo di che la stazioneappaltante avrà una ventina di giorniper individuare l’offerta migliore equindi entro la fine di maggio sidovrebbe procedere alla scelta delsito dove costruire finalmente lo sta-dio della Roma. De Carolis ci crede:non sarà facile battere la concorren-za delle altre amministrazioni comu-nali che si sono fatte avanti e dellevarie proposte interne alla Capitale.Ma vale comunque la pena di tenta-re la strada.

Il progetto/1. L'iter dell’impianto è già in commissione

Frascati, la città del rugby

sbarca a Palazzo MarconiLa città del rugby, come definita forse frettolosamente da qualcuno,entra finalmente a palazzo Marconi per la prima importante scom-messa da vincere. Convincere cioè il rissoso ambiente politico diFrascati della bontà dell’iniziativa portando il Consiglio ad approvareil progetto mandandolo in gara. Intanto si inizia dalle commissioniconsiliari. Nei giorni scorsi il progetto redatto dalla Colleluori &Partners è stato presentato alle Scuderie Aldobrandini dal MinirugbyFrascati e a gennaio è stato portato all’attenzione di Urbanistica eLavori pubblici. Un progetto ambizioso che punta a rivoluzionare l’in-tera area sulla quale insiste lo stadio di Cocciano inaugurato nel 2001e oggi bisognoso di un restyling. Manto sintetico di quinta generazio-ne al posto del fango che c’è oggi: sistemazione spogliatoi e tribune conla realizzazione di nuove cubature destinate a palestra, ristorante,piscina e parcheggi interrati. Un intervento importante sul pianourbanistico che, sebbene affascinante, lascia aperto il campo a diversidubbi. Il primo, avanzato sia a destra che a sinistra, riguarda proprioil fatto che alla fine dei lavori la struttura si ritroverà con un unico ter-reno di gioco. “Una soluzione che andrà probabilmente stretta - dice ildelegato allo Sport Filipponi - anche se obiettivamente ci troviamo difronte ad un progetto serio che deve essere attentamente valutato”.L’iniziativa sarà gioco forza a costo zero per l’Amministrazione, inca-pace al momento di riparare le numerosissime buche che rendonoquasi impercorribili importanti arterie e dunque non interessata adinvestire i 10 milioni per l’opera. Si procederà con un bando di gara inproject financing con l’assegnazione dello stadio al concessionario per99 anni. Ma siamo solo ai primi passi.

Ma.ca.

Il progetto. I termini per la presentazione delle offerte scadono il 7 maggio

De Carolis sogna Montecompatri giallorossaLo stadio dell'As Roma ai Castelli Romani?Il sindaco uscente: “Non è azzardo, ma conseguenza di contatti e studi

di fattibilità. Non si tratta di una semplice manovra elettorale”di Marco caroni

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LE CITTA’20 n. 7 - 3 Maggio 2012

Ci avrebbero scommesso in molti, senon tutti. La finale di Champions

League avrebbe visto protagonisteBarcellona - Real Madrid. Il calciospagnolo è il migliore al mondo, si sa,è pieno di campioni indiscussi, ha gliallenatori più forti in circolazione.Ma, per fortuna, in questo sport nonc’è nulla di certo, “ la palla è rotonda”,come si suol dire, e così, dopo il ritor-no delle semifinali, il verdetto è bendiverso da quello pronosticato daipiù, e dice Bayern Monaco - Chelsea.Dopo la vittoria a Londra per i Blues,finale 1-0 grazie alla rete di Drogba, aBarcellona gli uomini dell’ex lazialeRoberto Di Matteo completano l’im-presa riuscendo a strappare unpareggio in dieci uomini e guada-gnandosi l’accesso alla finalissima diMonaco, la seconda nella storia delChelsea. I blaugrana, avanti per 2-0,dominano una gara gestita al meglioma tradita da uno dei suoi uominisimbolo: Messi, il suo rigore si è,

infatti, stampato sullatraversa, quando avreb-be potuto chiudere l’in-contro al 3’ della ripre-sa, lo stesso campionecolpirà un altro palo piùavanti, segno che nonera proprio la sua serata.Invece il Chelsea, grazie a un pizzicodi fortuna, tanto cuore e una fortissi-ma caparbietà, riesce a sfruttare leripartenze, nonostante l’espulsionedel suo capitano, Terry, autore di unapericolosa e folle ginocchiata ai dannidi Sanchez. Gol di Ramirez e Torres,un 2-2 che indica finale. L’allievo DiMatteo supera il maestro Guardiola,un risultato impossibile fino a qual-che settimana fa si materializza pro-prio al Camp Neu. I Blues sono infinale di Champions e sono attesianche per l’ultimo atto della Fa Cup,la leggenda inglese è tornata; per ilBarcellona, invece, il castello diimbattibilità e assoluta supremazia

internazionale si sta lentamente sgre-tolando. Stesso discorso per il gruppodell’ex interista Mourinho: Il BayernMonaco supera la compagine spa-gnola e si qualifica per la finalissima.Andata che termina 2-1 per i tede-schi, le reti: 17’ Ribery, 53’Ozil, 90’Gomez. La partita di ritorno, dunque,si profilava ricca di fascino, e così èstato: sono serviti i rigori per decreta-re chi avrebbe dovuto affrontare ilChelsea nella finale di Champions.Finisce 2-1 dopo i tempi regolamen-tari e i supplementari, 3-4 dopo ipenalties, fatali per i Galacticos glierrori di Kakà, Ronaldo e SergioRamos. Plauso al portierone del

Bayern, Manuel Neuer, in grado dav-vero di ipnotizzare i rivali del RealMadrid. Josè Mourinho scappa neglispogliatoi, “È stata una semifinalecon due squadre alla pari che hannogiocato due partite dove nessuna èstata migliore dell'altra.- ha afferma-to l’allenatore - I rigori? Ne hannosegnato loro uno in più, mi sembra lanormale lotteria dei rigori, poteva vin-cere una squadra o l’altra. Comunquein campo c’erano due squadre in lottaper obiettivi diversi, una che combat-te per vincere il titolo nazionale, e l’al-tra che l’ha perso da tempo”.Pungente come sempre il buonMourinho, ma questa volta devearrendersi all’evidenza: è stato battu-to, la finale dice Chelsea – Bayern, allafaccia del calcio spagnolo.

Sport

di Silvia Panizza

Prima sentenza: è caduto l’impero spagnoloLa coppa in palio tra Monaco e Londra

Il prossimo 19 maggio si giocherà in Baviera

CHAMPIONS LEAGUE:

CHELSEA E BAYERN IN FINALE

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LE CITTA’ 21n. 7 - 3 Maggio 2012

Gerano è un ameno paesino dellaprovincia romana, incastonato trai Comuni di Bellegra, Caterano,Cerreto Laziale, Pisoniano, RoccaCanterano e Rocca Santo Stefano.Facente parte della ComunitàMontana Valledell'Aniene con isuoi poco più dimille abitanti,Gerano è famosaper la suaInfiorata, la piùantica d'Italia: inonore dellaMadonna delCuore ogniprima domenicadopo San Marco, si crede che essasia legata al dipinto del 1727 diSebastiano Conca di Gaeta, ritenu-to miracoloso. Per la realizzazionevengono utilizzati solamente petalidi fiori e foglie di vario genere.

Punto focale della festività è la fun-zione religiosa e poi il corteo cheporta in processione per le stradedel paese l’immagine dellaMadonna. Conclusione della mani-festazione è poi a piazza della

Vittoria, con ilpassaggio del-l’immagine sacrasulla pavimenta-zione decoratacon le composi-zioni floreali.Altro evento digrande rilevanzaè la Fiera di S.Anatolia, unadelle più antiche

fiere del Lazio e si tiene ogni annoil 9 e il 10 luglio nel grande pratosottostante al paese vicino all'omo-nima chiesa, dove sono visibiliresti di tombe romane del secondosecolo avanti Cristo.

Comuni da scoprire: Gerano

Il Museo di Roma in Trastevereospita fino al 20 maggio il WorldPress Photo, il più famoso premiointernazionale di fotogiornalismo.In mostra le immagini più belle erappresentative che, per un annointero, hanno accompagnato,documentato e illustrato gli avve-nimenti del nostro tempo sui gior-nali di tutto il mondo. Ogni anno,da 55 anni, una giuria indipen-dente, formata da esperti interna-zionali, è chiamata a esprimersisu migliaia di domande di parteci-pazione provenienti da tutto ilmondo: per questa edizione, leimmagini sono state 101.254,inviate da 5.247 fotografi profes-sionisti di 124 diverse nazionalità.I lavori sono stati suddivisi in 9categorie. Sono stati premiati 57fotografi di 24 diverse nazionalità.La foto dell’anno 2011 è dello spa-gnolo Samuel Aranda. La WorldPress Photo Foundation è un'isti-tuzione internazionale indipen-dente per il fotogiornalismo senzafini di lucro. Museo di Roma inTrastevere, piazza S. Egidio 1B;Info 060608 o museodiromain-trastevere.it.

Per il suo ventesimo anniversarioStomp è in tour dall’1 al 13 di mag-gio al teatro Brancaccio di Roma.Stomp è uno spettacolo dirompen-te dove le parole non servono,dove tutti possono capire perchè ècomposto solo e unicamente dasuoni e gesti. Stomp accomunatutte quelle persone che hanno lapassione per la musica perchè nonsi classifica in un genere musicale,è puro ritmo. È un gruppo di per-

sone con una forte carica di ener-gia ed adrenalina, vestiti come sefossero dei semplici operai, jeans,canottiera e anfibi. Non è unospettacolo solo di suoni, è unacombinazione di musica, teatro edanza dove i protagonisti sonoballerini, acrobati e percussionisti.La sua unicità sta nell’esaltazionedella vita e della realtà in cui quo-tidianamente viviamo e lo si per-cepisce appena si entra in sala per-chè vediamo che gli strumentimusicali sono oggetti della vitaquotidiana come scope e bidonidella spazzatura; l’atmosfera èquella di una città urbana cheprende vita, di una metropoli incotinuo movimento. Luogo:Teatro Brancaccio, via Merulana244 in Roma.

Valentina Carboni

La Casa del Cinema ospi-ta, dal 3 al 6 maggio, laprima edizione del NordicFilm Fest, rassegna sucinematografia e culturadei Paesi Nordici perfarne meglio conoscere glisviluppi contemporanei.La rassegna è curata dalleambasciate di Danimarca,Finlandia, Norvegia eSvezia in collaborazione

con i Film Institute dei rispettivi paesi e il sostegno dell’assessorato allePolitiche Culturali e Centro Storico di Roma. Si è affermata una nouvel-le vague nordica, fatta di autori che si misurano sulla varietà della visio-ne filmica e che hanno conquistato spazio preciso nella cinematografiamondiale. Autori che ora hanno occasione di essere meglio conosciutidal pubblico italiano, non solo con produzione in parte inedita, maanche con incontri con registi e attori. Proiezioni a ingresso libero finoad esaurimento posti. Per info nordicfilmfestroma.com.

Trastevere premia i grandi

del fotogiornalismo

Nell’ambito di Arte eCultura dell’Europadell’Est a Roma, sisvolge fino al 12maggio, al Museodella CiviltàRomana, Il MosaicoCroato, mese dieventi con personag-gi di istituzioni,

accademie, imprenditoria, giornalismo, arte nonché della diplomaziae dell’associazionismo collegati anche al mondo dell’integrazione.L’associazione Italo-Croata di Roma con l’Ambasciata croata si propo-ne la promozione di usi e costumi dell’eterogeneità e della ricchezzadel proprio patrimonio artistico-culturale. Mostre di quadri, fotografiee altri manufatti che appartengono alla tradizione e alla storia croata,accompagneranno i visitatori oltre le sponde dell’Adriatico. E ancorapresentazione di libri, concerti, letture di poesie e sfilate in costumid’epoca. Museo della Civiltà Romana, Piazza Agnelli, 10 in Roma. InfoT060608, museociviltaromana.it e zetema.it.

Stomp, la città urbana prende vitaL’agendaL’agenda

Il Mosaico Croato conquista la Capitale

Le Scuderie Aldobrandini diFrascati tornano protagoniste dellacultura letteraria presentando lanuova edizione de La forza dellaPoesia, dedicata a Dante. Cinquegiornate, dal 7 all’11 maggio, dedi-cate a parole e versi immortali delpoeta che coinvolgeranno tuttacomunità cittadina, grazie a un arti-colato programma. La manifesta-zione si concluderà a Roma, aPalazzo Valentini, sede dellaProvincia, partner dell’iniziativa.Frascati ospita quotidianamente 10mila studenti, di cui solo 5mila resi-denti. Tra i momenti da sottolinea-re, la lezione introduttiva, affidataal uno dei grandi maestri degliattuali studi danteschi MarcoSantagata. Nel corso delle iniziativesi avvicenderanno importanti stu-diosi di varie generazioni tra cuiFerroni, Stabile, Rostagno, Caputo,Gentili, Stoppelli, Tonelli, DellaTerza, Brose. La città ospiteràGabriele Lavia, direttore artisticodel Teatro di Roma, che leggeràalcuni brani delle opere di Dante.Per info provincia.roma.it/provinz

La forza della Poesia,

Dante a Frascati

Alla Casa del Cinema debutta il Nordic Film Fest

ArteEventi

Cultura

ArteEventi

Cultura

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LE CITTA’22 n. 7 - 3 Maggio 2012

Lettere e Commenti

Lo SCatto di...Pino Rampolla

Il Fatto Quotidiano, giornale egre-giamente diretto da AntonioPadellaro con Marco Travagliocome vice, Peter Gomez a capo dellaredazione web e Luca Telese comeinviato si è occupato nei giorni scor-si della nostra testata (e dei colleghidi Cinque Giorni).Free press: la passione dei politicilocali titolava il pezzo nel quale, conqualche perifrasi ma lo stile pie-namente rispondente a quello deidue comici Luca e Paolo sul palco diSan Remo (Ti sputtanerò…) vole-vano dimostrare di fatto tutto il dis-prezzo per realtà come la nostra (equella dei colleghi di Cinque Giorni)trasformati, nella loro fantasiosaricostruzione, in abbaini del poterecapitolino dove i vari rappresentan-ti delle istituzioni giocano la loropartita politica, collocando sponsor

compiacenti e sborsando danaropubblico a pioggia.Chi scrive, in quanto direttoreresponsabile della testata, si è per-messo di inviare una precisazione:non ci vergogniamo affatto deinostri sponsor, per lo più tuttiimprenditori, anche edili, del terri-torio, per il semplice fatto che,senza troppi vanesi ideologismi(tipo quelli de Il Fatto che ne hafatto una ragione di testata) nep-pure noi percepiamo soldi pubbli-ci. È la pura, nuda e cruda verità.Per il resto il fatto che agli amici deIl Fatto non piaccia la nostra lineapolitico-editoriale può persino noninteressarci. Da telespettatore e dalettore, infatti, chiunque potrebbedire di provare antipatia per unadelle firme sopra citate. Ciò nullatoglierebbe alla loro professio-

nalità e alle loro idee.Ma tant’è. Troppo giornalisti d’inchiesta loroe, ai loro occhi, troppo marchettenoi in balia dei politici locali perpoter aver accesso, sia pure conuna educata, al massimo ironicaprecisazione, sulle loro preziosepagine. Anche di questo ce ne fare-mo una ragione. Però, a propositodi animi ruspanti, poco affini allepenne sopraffine che vantanoquelli de Il Fatto, vien proprio dapensare che il loro modo di faregiornalismo non sia unicamentedevoto a una idea di informazionelibera e corretta ma piuttosto alvecchissimo detto: chi mena primamena due volte e a chi tocca nons’ingrugna. A Roma e provincia cihanno capito. Dalle parti di viaValadier pure. Tanto basta.

VS

Chi mena prima mena due voltePrendiamo le botte senza replica ma non tacciamo la verità: di soldi pubblici non ne prendiamo nemmeno noi

di Daniele Priori

Invia le tue lettere [email protected]

www.pinorampolla.it

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ALBANOCOMUNEBAR CARONES PIAZZA MAZZINI 1BAR TONI CORSO MATTEOTTI 18STAZIONE FSALLUMIERECOMUNECAFFE’ CENTRALE PIAZZA DELLA REPUBBLICAANGUILLARACOMUNEBAR “...” LUNGOLAGOBAR EDENANZIOOSPEDALEBAR URAGAN CAFFÈ PIAZZA PALOMBA STAZIONE FSCOMUNEBAR PASQUA PIAZZA C. BATTISTI 10PINETA CAFFÈ VIA ROMA 1ARDEABAR DEI PINI L.M. DELLA PINETA 157BAR TROVATOVIALE SAN LORENZO 165COMUNESPEEDY BAR VIA LAURENTINA 42ARICCIABAR CENTRALE PIAZZA CORTE 11BAR DEI CHIGI PIAZZA CORTE 9CARPE DIEM BAR PIAZZA CORTE 10BAR OSPEDALE VIA CHIGI 64ARTENACOMUNEBAR BIANCHI VIA C.S. BORGHESE 4ROXI BAR VIALE MARCONI 5BAR DI RE VIA ALESSANDRO FLEMING 22BELLEGRACOMUNEBAR MIRAMONTI VIALE UNGHERIA 25BAR PASCUCCI VIA P.G. SPOLETINI 1BRACCIANOOSPEDALEBRACCIANOBAR ESTERNO OSPEDALEBRACCIANOBAR PEPPE VIA BRACCIANESE CLAUDIA 63CANALE MONTERANOCOMUNESTAZIONE FSCAMPAGNANOCOMUNEBAR BACCANALECAPENACOMUNECAFFE’ CENTRALE VIA IV NOVEMBRECARPINETOCOMUNEBIBLIOTECA COMUNALEBAR DA MIRKO VIA GIACOMO MATTEOTTI 96CASALI DI MENTANAMARIO BAR VIA NOMENTANA 35CASTELLUCCIAGRAN CAFFÈ INFINITY VIA NETTUNENSE 167CASTELMADAMACOMUNEBAR CENTRALE PIAZZA DANTE 8BAR MARCELLI PIAZZA DANTE 10CASTELNUOVO

STAZIONE FSBAR S. ANNACASTEL GANDOLFOBAR DELLO SPORT CORSO DELLA REPUBBLICA 7BAR SALVIONI VIA BRUNO BUOZZI SNCCAVA DEI SELCIBAR ANGOLO VIA APPIACAVE BAR GARDEN PIAZZA MATTE I 4BAR BONUGLIA VIA PIO XII 22BAR PARIS VIA PIO XII 78CERVETERISTAZIONE FSBAR AMICO VIA SETTEVENE PALO 100CIAMPINOOASI DEL CAFFÈ VIA COL DI LANA 140BAR DELLA PACE VIA MONTEGRAPPA 2COMUNECANADIAN BARSTAZIONE FSCIVITAVECCHIASTAZIONE FSCOMUNEBAR NON SOLO CAFFE’ VIA MATTEOTTI 73OSPEDALE - ATRIOOSPEDALE - SALA P. SOCEBAR EST. OSPEDALECOLLEFFERROBAR OSPEDALE VIA DEGLI ESPIOSINICOMUNEBAR IMPERO PIAZZA ITALIA 16/20BAR ITALIA PIAZZA MATTEOTTI 3COLONNACOMUNEBAR BLACK POINT PIAZZA V. EMANUELE II 15DUE SANTIBAR DONATI VIA APPIAFIANOCOMUNEBAR L’ANGOLO DEL CAFFE’ VIA A. MORO 101LIBERTY BAR VIA TIBERINA 14FIUMICINOFS PARCO LEONARDOCOMUNEBAR CONCORDE VIA PORTUENSE 2467FIUMICINO (FOCENE)BAR BELVEDERE VIA COCCIA DI MORTO 215FIUMICINO (FREGENE)CAFFETTERIA BBA VIA CASTELLAMMARE 2FIUMICINO (MACCARESE)FS - MACCARESE/FREGENEFONTENUOVACRYSTAL BAR VIANOMENTANA403PAUSA CAFFÈ VIA NOMENTANA 630FORMELLOCOMUNEBAR SAN LORENZO VIA N. SAURO SNCFRASCATIBAR FIASCO VIA DON BOSCO 5 (OSPEDALE)COMUNEBAR DEI GLICINI VIA ROMA 17 FRATTOCCHIEMOCARABIA BARVIA NETTUNENSE 36GALLICANOBAR EUROPA VIALE ALDO MORO 132 BAR GALLICANO VIA NUOVA

COMUNEGENAZZANOBAR LOS ANGELES PIAZZA S, MARIA 6BAR SCHIAVELLA VIA TRENTO E TRIESTE 7GENZANOBAR MIO CORSO GRAMSCI 73GRAN CAFFÈ PIAZZA FRASCONI 1COMUNEBAR DOLCE VITA PIAZZA FRASCONI 19GUIDONIABAR LANCIANI VIA ROMABAR DANTESTAZIONE FSGROTTAFERRATABAR IL CAVALLINO CORSO DEL POPOLO 11MODERNO EDEN CAFFÈ VIA S. BARTOLOMEO 1LABICOBAR APETTO E DEBRI VIA CASILINA 4BAR ICE CAFFÈ PIAZZA MAZZINI 5LADISPOLICOMUNESTAZIONE FSBAR LECLERC V.LE EUROPA SNC C/O C. COMMLECLERCBAR LOLLIPOP VIA FIRENZE 120LANUVIOCOMUNECIN CIN BARVIA DE GASPERI 2BAR CENTRALE PIAZZA FONTANA 17BAR MENELIK PIAZZA FONTANA 9LARIANOCOMUNEBAR DELLO SPORT PIAZZA S. EUROSIA 15BAR RICASOLIVIA ROMA 32BAR LA MIMOSAVIA URBANO IV 56MANZIANACOMUNESTAZIONE FSMAR. DI CERVETERISTAZIONE FS CERENOVA/C. MAREMARCELLINACAFFÈ BATTISTI PIAZZA BATTISTI 23 COMUNEBAR CENTRALEMARINOCOMUNEBAR BARONE CORSO TRIESTE 73/75I QUATTRO MORI PIAZZA MATTEOTTI 8BAR LA TORRE PIAZZA MATTEOTTI 9MAZZANOCOMUNEBAR “…”MENTANABAR DELLO SPORT VIA III NOVEMBRE 53COMUNEM0NTECELIOIL BAR DI MONTECELIO PIAZZA BUOZZI 1MONTECOMPATRICOMUNEBAR SPORT PIAZZA MASTROFINI 17BAR DOLCE MANIAVIA SERRANTI 1MONTELIBRETTIBAR GIULIANI CORSO UMBERTO 143COMUNEMONTEPORZIO

COMUNEPICCOLO CHALET PIAZZA BORGHESE 4BAR ROMA VIA ROMA 21MONTEROTONDOCOMUNEBV BAR VIA BUOZZI 17/25IL MAGO DI OZ BAR VIA XX SETTEMBRE 33MONTEROTONDO SCALOBAR DELLO SPORT VIA MONTE SANTO 2BAR DE LA VALLEE VIA SALARIA 110BAR OSPEDALEMORLUPOCOMUNESTAZIONE FS MORLUPO/CAPENANETTUNOOSPEDALECOMUNEOLEVANO ROMANOCOMUNEBAR DEGLI ARCHI VIA ROMA 28/32BAR BELVEDERE VIALE VITTORIO VENETO 2PALOMBARABAR GIOVANNINI VIA DELLA LIBERTÀ 64BAR VENETO VIA VENETO 8 (COMUNE)BAR OSPEDALEBAR SCOIATTOLO VIALE RIETI 1PALESTRINABAR CUORE CAFFÈ VIA PIO XI 40 (OSPEDALE)BAR LA CAFFETTERIA PIAZZA S. M. d. ANGELI 10BAR CECCONI CORSO PIERLUIGI 58POMEZIASIMON BAR VIA AUGUSTO IMPERATORE 2GRAN CAFFÈ VIA ROMA 111COMUNEOSPEDALEBAR DI CROCE LUNGOMARE DELLE SIRENE 68BAR ANTONELLI PIAZZA INDIPENDENZA 3RIANOCOMUNEBAR CENTRALE VIA RIANESE, 138RIGNANO FLAMINIOCOMUNEROXY BAR VIA I. MORETTI SNCROCCA DI PAPACAFFÈ EUROPA PIAZZA DELLA REPUBBLICA 16 COMUNEBAR CENTRALE PIAZZA DELLA REPUBBLICA 26ROCCA PRIORABAR VINCIVIA DEGLI OLMI 85COMUNETUCCIO BAR VIA DEGLI OLMI 33ROMAStazione Fm 3, Roma-Viterbo: fermate Giustinina,Storta, OlgiataTutti i bar della Via Cassia, da Corso Francia a OlgiataSACROFANOCOMUNESAN CESAREOCOMUNEBAR RING VIA F. CORRIDONI 60BAR DOMINO VIA CASILINA 338BAR SALVATOREVIA F. CORRIDONI 164SEGNICOMUNEBAR DOLCEAMARO CORSO V. EMANUELE 20TROCADERO CAFFÈ CORSO V. EMANUELE 136

SETTEVILLEBAR SETTEVILLE VIA CARDUCCI 72SUBIACOCOMUNEOSPEDALEBAR MARINI PIAZZA DELLA REPUBBLICA 43BAR AMICI PIAZZA DELLA REPUBBLICA 33S. ANGELO ROMANOCOMUNEBAR CENTRALE VIA ALESSANDRO PIERDOMINICI 6S. LUCIA DI FONTE NUOVABAR TOM E JERRI VIA PALOMBARESE 29S. MARIA DELLE MOLEBAR CENTRALE PIAZZA TOGLIATTI 33S. MARINELLAGIGI BAR VIA AURELIA 312COMUNES. ORESTECOMUNECAPOLINEA COTRALS.VITOCOMUNEBAR CENTRALE VIA BORGO MARIO 44TIVOLIBON BON BAR PIAZZA GARIBALDI 12BAR ER PIÙ' CORSO TRIESTEBAR ARIST PIAZZA GARIBALDI 6BAR IGEA PIAZZA GARIBALDI 15BAR OSPEDALEBAR DELLA STAZIONE STAZIONE FSTIVOLI TERMEBAR IL CAVALLINO ROSSO VIA TIBURTINATOLFABAR ITALIA V.LE ITALIA 2°COMUNETREVIGNANOCOMUNECHALET DEL LAGO PIAZZA DEL MOLOVALMONTONECOMUNEBAR NAPOLI VIA CASILINA 137BAR STAZIONE VIALE XXV APRILE 2VELLETRICOMUNEGIOCHI E CAFFÈ VIA ORTI GINNETTI 1/3 (OSPEDALE)CAFFÈ VALENTINI CORSO REPUBBLICA 8CAFFÈ GARIBALDI PIAZZA GARIBALDI 2BAR VENEZIA VIALE ROMA 18/20DE ROCCO CAFFÈ VIALE ROMA 12BAR STAZIONE STAZIONE FSVICOVAROBAR TRE LEARDI VIA PORTABRUZZI 7COMUNEVILLALBABAR EN-JAY VIA TIBURTINA 87/88/89VILLANOVABAR DELLO SPORT VIA MAREMMANA INFERIOREVILLA ADRIANABAR GALASSIA VIA TIBURTINAZAGAROLOGRAN CAFFÈ PIAZZA G. MARCONIBAR DELLA STAZIONE VIA DELLA STAZIONEBAR FRATELLI PETRASSI PIAZZA S. MARIA 44

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