Impresa Informa

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L’applauso al boss ucciso, un brutto ritorno al passato peggiore Alcol e lavoro gli obblighi e la sorveglianza sanitaria sicurezza primo piano fiscale Partono i controlli fiscali, ecco il redditometro a prova di privacy impresa i i n n f f o o r r m m a a Periodico di informazione e cultura d’impresa supplemento a Confcommercio Notizie Anno XI - Numero 6 CATANIA legale Vendita internazionale: la Convenzione di Vienna supplemento a “Confcommercio Notizie” PROVINCE GAME OVER

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Periodico di informazione e cultura d’impresa promosso dalla Confcommercio di Catania - Anno XI

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L’applauso al boss ucciso, un brutto ritorno al passato peggiore

Alcol e lavorogli obblighi e la sorveglianzasanitaria

sicurezzaprimo piano fiscale

Partonoi controlli fiscali,ecco il redditometroa prova di privacy

impresaiinnffoorrmmaaPeriodico di informazione

e cultura d’impresa supplemento a Confcommercio Notizie

Anno XI - Numero 6

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Vendita internazionale:la Convenzionedi Vienna

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PROVINCEGAMEOVER

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GERENZA

IMPRESA INFORMAsupplemento a “Confcommercio Notizie”periodico della Confcommercio CataniaReg. Trib. di Catania n. 28/96edizione 21 marzo 2014

DIRETTORE RESPONSABILEPietro AgenDIREZIONE E REDAZIONEc/o Ass. CommerciantiVia Mandrà, 8 - Catania

tel. 095.7310711fax 095.351253

CORDINAMENTO REDAZIONE Carla Previtera: [email protected]

REALIZZAZIONE EDITORIALEBlu MediaV.le Andrea Doria, 69 Catania - tel. 095.447250www.blumedia.infoPROGETTAZIONE TESTATASignorelli&Partners

L’unica riforma realizzata dal governo Crocetta non ci convince. Non sarebbe stato più semplicetagliare i costi della politica? Il rischio è che dal caos nascano nuove spese e nuovi sprechi “

L’unica riforma rea-lizzata dal governoCrocetta in questoprimo anno di go-verno, quella dell’a-

bolizione delle province, èuna riforma che, parlandocon chiarezza, non ci convin-ce.Non ci convince che si sianoabolite nove province percreare tre aree metropolita-ne e non meno di nove con-sorzi di comuni, in totale al-meno dodici realtà, ma ve-drete che alla fine sarannopure di più. Non ci convinceil fatto di non avere chiaroquali dovrebbero essere i ri-sparmi, non vorremmo doverscoprire che, al contrario, sispenderà di più. Non ci piaceche si perdano, nella sostan-za, le identità di tanti terri-tori. Non ci piace la confusio-ne che ha caratterizzato unariforma che sa molto di im-provvisazione e di pressapo-chismo. Ci chiediamo, non sarebbestato più semplice e funzio-nale tagliare i costi della po-litica nell’ambito delle pro-vince, senza disintegrare unsistema che comunque dasempre ha caratterizzato lanostra vita? Ci chiediamo ancora, si è

pensato cosa si farà di unaserie di uffici ed enti nati ecresciuti in una logica pro-vinciale? Le Prefetture, leQuesture, i Tribunali recen-temente accorpati, gli ufficifinanziari e tanti altri anco-ra, che fine faranno? La paura è quella che dopo lagrande confusione segua ilgrande caos e seguano an-che, secondo tradizione ita-liana, nuove spese e nuovisprechi! Saremo anche pessimisti mala storia ci insegna che spes-so le riforme, in Italia, hannoavuto effetti boomerang, ba-sta pensare alle Regioni e al-la riforma sanitaria che han-no aperto una vera e propriavoragine nei conti dello Sta-to. Attendiamo e vedremo,intanto aspettiamoci mesi emesi di polemiche sul dove sicollocherà ogni singolo comu-ne, aspettiamoci demagogiaa valanga, il tutto mentre lacrisi avanza inesorabile. Qui,se non ci si rende conto dellasituazione, si rischia a forzadi parlare di false rivoluzioniche prima o poi scoppi quellavera!

M.d.M.

3Pag. affari italianiLa cura Renzifarà ripartire l’Italia?

4Pag.primo pianoL’applauso al boss uccisoun brutto ritorno al passato

5Pag.sistema bancarioAl via i fondi speciali per le imprese femminili

2 21 MARZO 2014 impresainforma

editoriale

in questo numero21 marzo 2014

7Pag.

6Pag.

9Pag.associazioniEcobonus, ora il reintegroo i camion si fermeranno

area legale

Vendita internazionale:la Convenzione di Viennaarea fiscale

Arriva il redditometroa prova di privacy

8Pag.sicurezza

Alcol e lavoro, gli obblighi e la sorveglianza sanitaria

Abolizione delle province

E ADESSO SPERIAMO DI NON DOVERCENE PENTIRE!

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di Woodstock

Devo ammettere che le indicazioniillustrate dal neo presidente delconsiglio nei giorni scorsi mi han-

no piacevolmente colpito. Non tanto per imodi forzatamente informali né per lo sti-le, che mi ha ricordato, per la verità, le gri-da degli ambulanti di tessuti di tanti annifa, quanto piuttosto, e la cosa mi pareestremamente positiva, per i contenuti. Mi ha stupito l’accoglienza negativa che imedia hanno riservato al programma pre-sentato, mi viene da pensare che ci fosseforte il desiderio di non scontentare i pa-droni delle testate giornalistiche che forsesperavano in maggiori vantaggi! Il coraggio a Renzi non è certamentemancato, destinare 10 milioni di euro perl’abbattimento dell’Irpef e solo due a quel-lo dell’Irap garantiva a priori le critiche diConfindustria, eppure si è avuto il fegato difarlo. Complimenti! Anche se bisogna riconoscere che l’infelicebattuta di Squinzi su i 100 euro in più almese che non servivano a niente ha favo-rito il giovane boy scout, come qualcunoama definire il Presidente del Consiglio. A proposito proporrei di far provare aSquinzi, almeno per un mese, come viverecon 1000 euro, forse capirebbe tante coseed eviterebbe sciocchezze clamorose!

Se son rose fioriranno... La cura Renzi farà ripartire l’Italia?

321 MARZO 2014

affari italianiimpresainforma

costo dell'energia per le im-prese, ma… come dice unvecchio detto, fra il dire edil fare c’è di mezzo il mare! Qui sta la grande scommes-sa di Renzi, se riuscirà neitempi dichiarati a realizzaregli annunci di questi giorni,onore al merito; se riusciràad abolire il Senato, ottimo;se infine manderà a casauna classe politica che ci haportato al disastro, senza di-stinzioni di destra o sinistra,certamente dovremo rico-noscergli il merito di aver ri-

messo in moto l’Italia. Basterà? Non lo so, oggi non ho più cer-tezze ma diciamolo senza paura, almeno cifa sperare! Ritorna la speranza, anche per meritodelle spallate grilline che di fatto stannocostringendo tutte le forze politiche al cam-biamento, e che hanno in qualche modofatto rinascere, soprattutto in tanti giovani,il desiderio di fare politica.Ora non ci resta che attendere le verifiche,senza sconti, senza distrazioni, sì, perché ciaspettano diversi passaggi elettorali e que-sta volta bisognerà saper scegliere e so-prattutto andare a votare e non delegare adaltri!

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Una manovra coraggiosa quella prospettata dal presidente del Consiglio. Bene la riduzione fiscale, gli interventi su apprendistato e contratti a termine. Una scommessa che però deve essere ancora vinta“ ”

Come cittadino, credo, avrei potuto dareun bel dieci alla manovra se non vi fossestato, ancora una volta, l’errore di volerdifferenziare i lavoratori dipendenti daquelli autonomi, dimenticando che sonoproprio questi ultimi a pagare i maggioricosti della crisi, costretti a chiudere, a per-dere il frutto di anni di sacrifici, senza aiu-ti e senza godere di alcun ammortizzatoresociale.Bene comunque le riduzioni fiscali chesperiamo facciano ripartire i consumi, beneil piano per le scuole, bene gli interventisull’apprendistato e sui contratti a termine,bene la diminuzione del 10% dell’Irap e del

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4 21 MARZO 2014 impresainforma

primo pianoL’applauso al boss uccisoun brutto ritorno al passato peggiore

Un segnale inquietante da non sottovalutare, una sfida a cui lo Stato deve rispondere con durezza. Ma senza lavoro e sviluppo, senza crescita, la lotta alle mafie è più difficile“ ”

di Pietro Agen

Quello che è acca-duto alcuni giorniaddietro nel rione

Zisa di Palermo è un qual-cosa che deve farci medi-

tare e portarci a rivedere alcune convin-zioni che ritenevamo consolidate.La gente che per strada applaude al pas-saggio del carro funebre; i negozianti che,volenti o nolenti, abbassano le saracine-sche; il servizio, quasi militare, che guidala “processione” sono immagini che nonpossono non colpire chi crede in un re-cupero verso la legalità della nostra regio-ne. Credevo, lo dico con franchezza, che certiepisodi fossero ormai diventati parte di unpassato da cancellare ed invece, all'im-provviso, ho rivisto come in un film, unapresenza inquietante, un anti Stato cheplatealmente ha voluto dimostrare la pro-pria forza, quasi a gridare: “attenti noi cisiamo, forti e presenti nonostante le centoe cento battaglie vinte dalla Magistratura edalle forze dell'ordine in questi anni”. Una sfida, certamente una sfida a cui loStato deve rispondere con rinnovata du-rezza, ma anche un segnale per tutti noi: lastrada per la Liberazione della Sicilia è an-

Il segnale chela Zisa ci hasbattuto infaccia, per-mettetemi lafrase cruda, fapiù impres-sione di cen-to minacce,dei bossolimandati qua elà, delle lette-re anonime;non è l’azionedi un singoloo di un grup-

po piccolo o grande che sia, è molto, mol-to di più, dobbiamo comprenderlo e ave-re la capacità di formulare risposte ade-guate.Credo sia arrivato il momento di smetter-la con i gruppi di potere, degli scontri sulnulla, delle battaglie per un posticino alsole, dobbiamo parlare di Cultura, di Svi-luppo, di Legalità, senza strumentalizza-zioni! L’alternativa è la barbarie, il ritor-no al passato che credo nessun essereumano, degno di questo nome, possa vo-lere. È l’ora delle risposte, non delle steri-li dichiarazioni. Credo sia giusto farlo, perdare un futuro alla Sicilia!

cora lunga e dubito che la mia generazio-ne vedrà la fine del percorso. In pochi minuti, quei gesti ci hanno det-to più di mille convegni, ci hanno dettoche la Politica ma anche le forze sindacalie imprenditoriali devono riallacciare il dia-logo con intere aree del territorio, ricon-quistando credibilità e presenza, ci hannodetto che senza lavoro e sviluppo è piùdifficile la lotta alle mafie, ci hanno dettoche senza Cultura non ci può essere cre-scita, ci hanno detto che una battaglia cheritenevamo aprirsi alla vittoria, nascondeancora rischi spaventosi.

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foto tratta da La Repubblica del 18 marzo 2014

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sistema bancarioimpresainforma

di Marco Granata

Dal 14 gennaio sonoattivi i fondi per leimprese femminili. Il

ministero del Lavoro e quellodello Sviluppo economico,d’intesa con il Dipartimentoper le Pari Opportunità, han-no attivato una sezione spe-ciale dei fondi di garanzia ge-stiti dal Medio Credito Centra-le per le imprese il cui tito-lare o la maggioranza dellacompagine sociale sia don-na. Attraverso tale fondo, la cuidotazione complessiva è di20 milioni di euro (10 messi adisposizione dal Mise, 10 dalDipartimento per le Pari Op-portunità), il governo vuoleaiutare quelle donne che fan-no impresa e che, oltre alla lunga crisidel sistema produttivo e al credit crunchche a questa si accompagna, statistica-mente trovano ostacoli maggiori rispettoagli uomini nel reperimento di risorse.Il fondo interviene con una garanzia si-no all’80% su un eventuale finanzia-mento bancario richiesto dall’azienda,teoricamente rimuovendo gli ostacoli diquelle imprese che hanno difficoltà adaccedere al credito bancario perché nondispongono di sufficienti garanzie.Tra le condizioni vantaggiose del fondospeciale per la concessione della garan-zia c’è la possibilità di prenotare di-rettamente la garanzia, la priorità diistruttoria e di delibera, l’esenzione dalversamento della commissione una tan-tum al Fondo e la procedura semplificatadi inoltro della domanda. Sono ammissibili alla garanzia le opera-zioni finanziarie quali le anticipazionidei crediti verso le Pubbliche Ammi-nistrazioni, le operazioni di consolida-mento delle passività a breve termine, le

Al via i fondi specialiper l’imprenditoria femminile

operazioni per il pagamento dei fornitorie per le spese del personale e la rinego-ziazione dei debiti a medio e lungo ter-mine finalizzate alla rimodulazione deipiani di rimborso con conseguente dimi-nuzione del tasso di interesse applicato.Tale intervento può essere attivato o sot-to forma di “garanzia diretta” o sotto for-ma di “co-garanzia”.La “garanzia diretta”, come appunto di-ce il nome, viene richiesta direttamentedall’impresa al Medio Credito Centraletramite l’invio dell’apposito modulo conallegato un modello di scoring (valuta-zione) dell’impresa per posta raccoman-data A/R o per posta elettronica certifica-ta. Ottenuta la delibera di approvazionedel Comitato di gestione del Fondo, l’im-presa si reca presso una banca, una so-cietà di leasing o un confidi che dovràpresentare richiesta di conferma della ga-ranzia entro tre mesi dalla data di delibe-ra del Comitato.La “co-garanzia”, invece è una forma digaranzia che si affianca a quelle rilascia-

Il Fondo di garanzia si tinge di rosa: dotazione complessiva di 20 milioni di euro per le micro,piccole e medie imprese il cui titolare o la maggioranza della compagine sociale sia donna ”“

te dai confidi per una maggior tutela alleBanche finanziatrici. Tale cogaranzia vie-ne direttamente richiesta dai confidi chehanno stipulato apposita convenzionecon Mediocredito Centrale e non già di-rettamente dalle imprese.Il vantaggio per le aziende di tali formedi garanzia consiste nel fatto di essere aprima richiesta e che, per le banche, ven-gono conteggiate a “ponderazione zero”. Ciò significa che per la quota coperta dal-la garanzie non occorre che la banca ac-cantoni patrimonio a copertura dell’even-tuale perdita. Infatti è lo Stato pagatore di“ultima istanza” e quindi è lo stesso Statoche si fa garante della solvibilità del si-stema della Pmi. La minore percentuale di accantonamen-to da parte della banca, inoltre, fa sì chequesta disporrà di maggiore capitale equindi riuscirà a porre in essere un volu-me superiore di finanziamenti e a rispon-dere in maniera più adeguata alla forte ri-chiesta di denaro che giunge dal com-parto produttivo.

Page 6: Impresa Informa

di Chiara Corsaro

In Italia, la compraven-dita internazionale dibeni mobili tra soggetti

appartenenti a Paesi diver-si (aderenti alla Conven-zione) che non abbia-

no optato per la scelta di una leggediversa, è regolata dalla Convenzionedi Vienna dell’11 aprile del1980.Tale convenzione, comeaccennato in preceden-za (vedi ImpresaInfor-ma del 7 marzo 2014),prevede una disciplinadettagliata che si appli-ca direttamente ai sin-goli rapporti commercialisorti e non riguarda levendite di prodotti in fa-vore dei cosiddetti consu-matori (per i quali vige una specifica disci-plina a tutela di quest’ultimi), le vendite dibeni immateriali, di valori mobiliari, di im-barcazioni, le vendite all’asta e comunquetutte le vendite di beni oggetto di esecu-zione giudiziale.In ambito internazionale, la proposta con-trattuale può essere effettuata sotto qual-siasi forma, dunque sia scritta che orale, esi considera validamente effettuata quandoè rivolta a persone determinate. Essa puòessere validamente revocata sino a quandoil destinatario della proposta contrattalenon abbia fatto pervenire la sua accettazio-ne. Anche l’accettazione della propostapuò essere resa sotto qualsiasi forma, ma ilcosiddetto silenzio non equivale ad accet-tazione.Per quanto attiene alla forma contrattua-le, la Convenzione di Vienna non richiedeai fini della validità del rapporto, la formascritta obbligatoria, anche se ovviamentequest’ultima è la più utilizzata e quella si-curamente da preferire.In ordine al trasferimento dei rischi con-nessi all’eventuale deterioramento dei benioggetto della vendita, è previsto che taletrasferimento si realizzi non appena l’ac-

Vendita internazionale: la Convenzione di Vienna

quirente abbia nella sua disponibilità i be-ni. Nel caso in cui l’acquirente prenda pos-sesso dei beni in una sede differente dallasede d’affari del venditore, è in quel mo-mento che si verifica il passaggio del ri-schio, a patto che la parte acquirente sia aconoscenza che quel luogo non è la sededella parte venditrice.Nella vendita di cose non ancora indivi-duate (ad esempio cose individuate solonel genere), il passaggio del rischio avvie-ne non appena queste vengano espressa-mente individuate all’interno dell’accordocontrattuale; prima di tale momento il ri-schio del loro perimento rimane a caricodel venditore.Tale aspetto assume notevole rilevanzaquando (e ciò avviene nella maggior partedei casi) le merci debbano essere traspor-tate. In questo caso occorre distinguere l’i-potesi in cui le merci debbano essere con-segnate al vettore in un luogo determinatodal caso in cui invece la consegna nondebba avvenire in un luogo determinato.Infatti, se la consegna deve avvenire in unluogo determinato, il venditore trasferisceil rischio del perimento a carico dell’acqui-

Sottoscritta da più di 50 Paesi, prevede una disciplina dettagliata che regolamenta la formazione del contratto, trasferimento dei rischi, contestazioni e pagamenti“ ”

rente, non appena effettua la consegna alvettore in quel determinato luogo; diversa-mente, ovvero quando la consegna nondeve avvenire in un luogo determinato, ilrischio viene trasferito quando il vendito-re effettua la consegna al primo traspor-tatore per l’invio all’acquirente.

In ordine agli eventuali difettidella merce venduta, la Con-venzione in esame stabilisce che

per essi risponde il venditoresia nel caso in cui i difetti pree-sistano al momento del trasferi-

mento del rischio in capo al-l’acquirente, sia nel casoin cui, nonostante si ma-nifestino successiva-mente al passaggio del

rischio, dipendano da uninadempimento preceden-

te ed imputabile al venditore.In questi casi, così come in ogni altra

ipotesi di contestazione, l’acquirente è te-nuto ad effettuare denuncia di tali diffor-mità in maniera tempestiva, tale tempesti-vità è di volta in volta valutata secondo lecircostanze del caso concreto. A tale pro-posito si segnala che la Giurisprudenzaprevalente ritiene tempestiva quella denun-cia effettuata entro il termine di dieci gior-ni dalla consegna della merce, sebbene neicasi in cui il vizio della merce fosse occul-to, tale termine è stato interpretato in ma-niera più estensiva.In tutti i casi di contestazione, l’acquirentepuò richiedere alternativamente la sistema-zione della merce, la riduzione del prezzoo, nei casi di vizio insanabile, la sostituzio-ne delle merci stesse.Il pagamento del prezzo deve avveniresecondo quanto concordato all’interno delcontratto, in caso di mancata previsione siconsidereranno applicabili le modalità pra-ticate nella vendita di merci simili in circo-stanze analoghe. Il diritto al pagamento incapo al venditore sorge nel momento incui l’acquirente riceve la disponibilità dellamerce stessa e comunque dopo che que-st’ultimo abbia avuto la possibilità di esa-minarla.

6 21 MARZO 2014 impresainforma

area legale

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721 MARZO 2014impresainforma

Al via i controlli fiscali: ecco il redditometro a prova di privacy

Il nuovo strumento anti-evasione tiene conto delle precisazioni del Garante riguardanti le spese medie Istat, la differenza tra famiglia fiscale e anagrafica e il fitto figurativo“ ”

di Caterina Cannata

È stata pubblicata lacircolare n. 6/Edell’11 marzo 2014

con cui l’Agenzia delle en-trate accoglie il parere delGarante della Privacy e

sblocca la partenza del nuovo redditometro.La circolare, infatti, recepisce molte precisa-zioni del Garante della Privacy, che è statointerpellato dall’Amministrazione finanziariaper assicurare che il trattamento dei datipersonali ai fini del redditometro sia con-forme alla disciplina in materia di protezio-ne dei predetti dati.Il Garante, come specificato nel parere resoin data 21 novembre 2013, già nelle primefasi istruttorie ha escluso che il trattamentoin esame sia fondato unicamente sul “trat-tamento automatizzato” di dati persona-li, in quanto viene sempre assicurato l’in-tervento del funzionario dell’Agenzia delleEntrate nell’ambito del procedimento di ac-certamento, prima dell’adozione dell’atto.Nell’ottica di ridurre i rischi specifici per idiritti fondamentali e la libertà degli interes-sati e rendere il trattamento dei dati perso-nali conforme alla disciplina recata dal Co-dice, il Garante ha però prescritto all’Agen-zia delle Entrate di adottare, prima dell’ini-zio del trattamento, alcuni interventi relativialla qualità e conservazione dei dati, all’in-formativa al contribuente, all’individuazionedella reale situazione familiare dello stesso,nonché alla determinazione del contenutoinduttivo degli elementi di capacità contri-butiva.Nella circolare vengono fornite, inoltre, al-cune precisazioni in merito al redditometroe alle istruzioni contenute nella circolareomnibus sul redditometro, la n. 24/E del 31luglio 2013.Innanzitutto la circolare delle Entrate forni-sce precisazioni sulla corretta attribuzione alcontribuente della tipologia di famiglia diappartenenza.In sede di selezione viene attribuito ad ognicontribuente il lifestage risultante dalla co-siddetta “famiglia fiscale”.

sunto, si presta ad essere facilmente verifi-cato anche in sede di contraddittorio con ilcontribuente”.La circolare, in risposta al Garante, chiarisceche le spese medie Istat sono utilizzabiliper il calcolo delle spese solo se connes-se ad elementi certi, quali il possesso e lecaratteristiche di immobili e di mobili regi-strati (spese per la manutenzione ordinariadegli immobili, per acqua e condominio,parametrate ai metri quadrati dell’abitazio-ne; spese per l’utilizzo di veicoli, parame-trate ai kW).Diversamente, le spese per beni e servizi diuso corrente, il cui contenuto induttivo èdeterminato con esclusivo riferimento allamedia Istat della tipologia di nucleo fami-liare ed area geografica di appartenenza,non concorreranno né alla selezione deicontribuenti, come già precisato nella circo-lare n. 24/E, né formeranno oggetto delcontraddittorio.Con specifico riferimento alle spese perelettrodomestici ed arredi e altri beni e ser-vizi per la casa, viene chiarito che tali spe-se concorrano alla ricostruzione sinteticadel reddito esclusivamente in presenza diimporti corrisposti per spese effettivamenterisultanti dai dati disponibili in anagrafe tri-butaria. Il decreto sul redditometro ha attribuito alcontribuente di cui non risulta, nel comunedi residenza, la proprietà o altro diritto rea-le – locazione o leasing immobiliare – usogratuito di un immobile, la spesa per il co-siddetto “fitto figurativo”. Il fitto figurativo, secondo il garante dellaprivacy, deve essere attribuito solo dopo lafase di selezione del contribuente; pertanto,tale elemento, non rileva ai fini della stessa.L’ammontare del “fitto figurativo” compren-de tutte le altre tipologie di spese connesseil mantenimento dell’abitazione . Qualora il contribuente non chiarisca lapropria posizione, ovvero non si presenti alcontraddittorio, il “fitto figurativo” attribuitoanche in funzione del lifestage riscontrato,concorre alla determinazione del maggiorreddito accertabile, come confermato dalGarante.

Si distingue infatti tra famiglia fiscale, in se-de di selezioni dei contribuenti da sotto-porre a controlli fiscali, e famiglia anagrafi-ca. La “famiglia fiscale” presente nell’anagra-fe tributaria, determinata in base ai dati del-le dichiarazioni presentate dai contribuenti,è costituita dal contribuente, dal coniuge(anche se non fiscalmente a carico), dai fi-gli e/o dagli altri familiari fiscalmente a ca-rico. La famiglia anagrafica, invece, com-prende anche i figli maggiorenni e gli altrifamiliari conviventi, nonché i conviventi difatto, non fiscalmente a carico. Ai fini della selezione dei soggetti da sotto-porre ad accertamento sintetico può acca-dere che non vi sia coincidenza tra “fami-glia fiscale” e “famiglia anagrafica”. Pertan-to, il competente ufficio dell’Agenzia delleEntrate, una volta selezionato il soggettonei cui confronti intraprendere le attività dicontrollo, effettuerà, prima ancora di invia-re formale invito, i necessari riscontri sullasituazione familiare del contribuente, ag-giornando la composizione del nucleo fa-miliare.Ciò consentirà di evitare la selezione di co-loro che, con il reddito complessivo dichia-rato dalla famiglia, giustificano l’apparentescostamento individuale.In relazione all’attività istruttoria, il Garantedella privacy ha ritenuto che la ricostruzio-ne sintetica del reddito è conforme al Codi-ce se basata su “dati relativi alle spese cer-te, alle spese per elementi certi e al fitto fi-gurativo che, nonostante sia un dato pre-

area fiscale

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8 21 MARZO 2014 impresainforma

sicurezzaUso e abuso di alcol: gli obblighidi datori di lavoro e lavoratori

Due le norme vigenti in materia, ma non ci sono ancora indicazioni univoche su tutto il territorionazionale per l’accertamento della dipendenza nel corso della normale sorveglianza sanitaria“ ”

di Carlo Sciacchitano*

Si stima che circa il 4-20% di tutti gli infortunisul lavoro risultano al-

col correlati. Questosignifica che deiquasi 700.000

infortuni denunciati all’Inail nel2012, da 21.000 a 140.000 sonocorrelati all’uso e abuso di al-col. Inoltre secondo l’Organiz-zazione Internazionale per ilLavoro il 10-12% di tutti i lavo-ratori sopra i 16 anni ha pro-blemi legati all’abuso o alla di-pendenza da alcol. Il D.Lgs.vo 81/08, prevede espressa-mente. all’art. 41, comma 4, l’obbligo dieffettuare la sorveglianza sanitaria finalizzata“alla verifica dell’assenza di condizioni di al-coldipendenza e di assunzione di sostanze psi-cotrope e stupefacenti”. L’obbligo non vige in-distintamente per tutti i lavoratori ma solo neicasi delle norme specifiche in vigore o che sa-ranno successivamente emanate. L’obbligo ri-

guarda, per l’alcol, l’accertamento dello stato dialcoldipendenza; mentre per le “droghe” l’as-sunzione anche solo sporadica. Si tratta per-tanto di due regimi attualmente molto diversi, ediverse sono conseguentemente le modalità

con le quali il medico competente de-ve approcciare i due problemi.

Per l’alcol abbiamo, ad oggi,due norme contemporanea-mente vigenti: la legge 125del 2001 (“Legge quadro inmateria di alcol e di proble-mi alcolcorrelati”), relativaall’assunzione anche sporadi-ca di alcol; il decreto legisla-

tivo 81/08, art. 41 comma 4,relativa all’alcoldipendenza.

L’Intesa Stato Regioni del 16marzo 2006 contiene l’elenco delle

mansioni per cui è obbligatoria la sorveglianzasanitaria e per cui è vietata l’assunzione e lasomministrazione di alcol sia nelle aziendepubbliche che private. La Regione Siciliana an-cora non si è espressa su quali accertamentieseguire ai lavoratori per la verifica di assenzadi condizioni di alcol dipendenza ma la giuri-

L’INTESA CONFERENZA STATO REGIONI 16 MARZO 2006

Attività lavorative ad elevato rischio infortuni sul lavoro,ovvero per la sicurezza, l’incolumità o la salute dei terzi1) attività per le quali è richiesto un certificato di abili-tazione per l'espletamento dei seguenti lavori perico-losi:a) impiego di gas tossici (art. 8 del regio decreto 9 gen-naio 1927, e successive modificazioni);b) conduzione di generatori di vapore (decreto mini-steriale 1° marzo 1974);c) attività di fochino(art. 27 del decreto del Presidentedella Repubblica 9 marzo 1956, n. 302);d) fabbricazione e uso di fuochi artificiali (art. 101 delregio decreto 6 maggio 1940, n. 635);e) vendita di fitosanitari, (art. 23 del decreto del Presi-dente della Repubblica 23 aprile 2001, n. 290);f) direzione tecnica e conduzione di impianti nucleari(decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre1970, n. 1450, e successive modifiche);g) manutenzione degli ascensori (decreto del Presi-dente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162);2) dirigenti e preposti al controllo dei processi produt-tivi e alla sorveglianza dei sistemi di sicurezza negliimpianti a rischio di incidenti rilevanti (art. 1 del decre-to legislativo 17 agosto 1999, n. 334);3) sovrintendenza ai lavori previsti dagli articoli 236 e237 del decreto dei Presidente della Repubblica 27aprile 1955, n. 547;4) mansioni sanitarie svolte in strutture pubbliche e pri-vate in qualità di: medico specialista in anestesia e ri-animazione;

medico specialista in chirurgia; medico ed infermieredi bordo; medico comunque preposto ad attività dia-gnostiche e terapeutiche; infermiere; operatore socio-sanitario; ostetrica caposala e ferrista;5) vigilatrice di infanzia o infermiere pediatrico e pueri-cultrice, addetto ai nidi materni e ai reparti per neona-ti e immaturi; mansioni sociali e socio-sanitarie svoltein strutture pubbliche e private; 6) attività di insegnamento nelle scuole pubbliche eprivate di ogni ordine e grado; 7) mansioni comportanti l'obbligo della dotazione delporto d'armi, ivi comprese le attività di guardia parti-colare e giurata; 8) mansioni inerenti le seguenti attività di trasporto: a) addetti alla guida di veicoli stradali per i quali è ri-chiesto il possesso della patente di guida categoria B,C, D, E, e quelli per i quali è richiesto il certificato diabilitazione professionale per la guida di taxi o di vei-coli in servizio di noleggio con conducente, ovvero ilcertificato di formazione professionale per guida di vei-coli che trasportano merci pericolose su strada; b) personale addetto direttamente alla circolazione deitreni e alla sicurezza dell'esercizio ferroviario; c) personale ferroviario navigante sulle navi del gesto-re dell'infrastruttura ferroviaria con esclusione del per-sonale di carriera e di mensa; d) personale navigante delle acque interne; e) personale addetto alla circolazione e alla sicurezzadelle ferrovie in concessione e in gestione governati-va, metropolitane, tranvie e impianti assimilati, filovie,

autolinee e impianti funicolari aerei e terrestri; f) conducenti, conduttori, manovratori e addetti agliscambi di altri veicoli con binario, rotaie o di apparec-chi di sollevamento, esclusi i manovratori di carri pon-te con pulsantiera a terra e di monorotaie; g) personale marittimo delle sezioni di coperta e mac-china, nonché il personale marittimo e tecnico dellepiattaforme in mare, dei pontoni galleggianti, adibitoad attività off-shore e delle navi posatubi; h) responsabili dei fari;i) piloti d'aeromobile; l) controllori di volo ed esperti di assistenza al volo; m) personale certificato dal registro aeronautico italiano; n) collaudatori di mezzi di navigazione marittima, ter-restre ed aerea; o) addetti ai pannelli di controllo del movimento nelsettore dei trasporti; p) addetti alla guida di' macchine di movimentazioneterra e merci; 9) addetto e responsabile della produzione, confezio-namento, detenzione, trasporto e vendita di esplosivi; 10) lavoratori addetti ai comparti della edilizia e dellecostruzioni e tutte le mansioni che prevedono attivitàin quota, oltre i due metri di altezza; 11) capiforno e conduttori addetti ai forni di fusione; 12) tecnici di manutenzione degli impianti nucleari; 13) operatori e addetti a sostanze potenzialmenteesplosive e infiammabili, settore idrocarburi; 14) tutte le mansioni che si svolgono in cave e minie-re.

sprudenza impone ai medici competenti di pro-grammare ed effettuare la sorveglianza sanitariaattraverso protocolli sanitari definiti in funzionedei rischi e tenendo in considerazione gli indi-rizzi scientifici più avanzati. Oggi per la sorveglianza sanitaria ai lavoratorimirata all’accertamento dell’alcol dipendenza èscientificamente provata la necessità di accer-tamenti ematochimici come la CDT, marca-tore per abuso di alcol e non la sola visita me-dica corredata da un questionario alcologico. Il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare senella sua azienda vi sono mansioni a rischioelevato di infortuni sul lavoro o per la sicurez-za, l’incolumità o la salute dei terzi ed indicarlinel documento di valutazione dei rischi insie-me con i provvedimenti da prendere, stabiliticon il medico competente. Ci si auspica l’ema-nazione, in tempi brevi, da parte della Com-missione Nazionale preposta, di indicazionivalide ed univoche su tutto il territorio na-zionale per l’accertamento dell’alcol dipenden-za nel corso della normale sorveglianza sanita-ria effettuata dai medici competenti.

* medico specialista in Medicina del Lavoro e amministratore delegato di IGEA

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921 MARZO 2014

marketingimpresainforma

aumentare il Lifetime value (LTV) dei clientiL’abbinamento di una strategia CRM con unacampagna di fidelizzazione della clientelacrea per l’impresa una sinergia vincente,in quanto tramite la campagna di fidelizzazio-ne (es. fidelity card) possono essere raccolte

di Michele Scaletta

L’acronimo Crm, deri-vato dall’inglese“Customer Rela-

tionship Management”, rap-presenta un approccio stra-tegico alla gestione delle re-lazioni con i clienti, che da-

gli anni ’90 si è affermato ed ha trovato diffu-sione su larga scala.Gli abili commercianti di un tempo eranosempre attenti alle abitudini ed alle preferen-ze dei consumatori ed utilizzavano tali infor-mazioni per proporre ai propri clienti prodot-ti aderenti alle loro esigenze, negli anni ’80con l’utilizzo delle banche dati e successiva-mente con gli studi sul marketing relazionalela quantità, ma soprattutto la qualità delle in-formazioni a disposizione dell’imprendi-tore consentono allo stesso di elaborare stra-tegie per la programmazione degli acquisti eper il sell-out.Le strategie CRM constano di una fase anali-tica utile per il customer profiling e la seg-mentazione della clientela, di una fase ope-rativa con la quale realizzare campagne dimarketing mirate ed infine una fase collabo-rativa mediante l’uso di metodologie e tecno-logie capaci di supportare l’interazione direttacon il cliente finale.Gli effetti delle strategie CRM sono quelli divelocizzare il Return on investment (ROI) e di

I CRM e le nuove tecnologie per aumentare le vendite

L’utilizzo di strumenti informatici per la gestione dei rapporti con i clienti è ancora poco utilizzato nelle piccole imprese commerciali, ma è strategico per incrementare il fatturato ”“

informazioni essenziali quali i dati del clientecon i suoi recapiti elettronici (cellulare edemail) le sue preferenze, la frequenza di ac-

quisto e molto altro ancora, mentre tra-mite le strategie del CRM si può incre-

mentare la soddisfazione del clien-te e rafforzare gli effetti della cam-pagna di fidelizzazione. I due stru-menti quindi sono fortemente lega-

ti.In tale ottica il costo della campagna di fide-lizzazione è ripagato non solo dalle maggio-

ri vendite che la campagna produce, ma so-prattutto da quello che rappresenta il vero va-lore aggiunto dell’operazione: le informazio-ni raccolte sul cliente.L’integrazione della banca dati clienti con ilsoftware per il CRM e l’adozione di opportunestrategie di comunicazione consente all’im-prenditore di avere una visione completa suciascuno dei suoi clienti e di proporre sem-pre il prodotto giusto al momento giusto con-sentendogli di competere non più sul prezzo,ma sulla relazione che riesce ad instaurare conil cliente-consumatore. Le nuove tecnologie utilizzate dall’azienda peril proprio marketing, quali gli sms, le mailinglist e non da ultimi i social network e le appper gli smartphone vanno quindi riconsideratein chiave CRM, in quanto i nuovi softwareCRM sul mercato (alcuni dei quali sono gratui-ti) permettono di studiare un piano di comuni-cazione “personalizzato” cliente per cliente.

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GLOSSARIO

Customer profiling: analisi finalizzata adindividuare il "profilo" del clienteReturn on investment: indice di redditivitàdel capitale investito o ritorno sugli investi-mentiIl Lifetime Value (LTV) è un indicatore chemisura i profitti prevedibili in base alla rela-zione con i clienti, a partire dal loro compor-tamento d'acquisto.

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10 21 MARZO 2014 impresainforma

enasco

Come ottenere le prestazioni legate al reddito.Entro il 1° luglio la presentazione dei Red ”“

te Inail e gli assegni assistenziali.In altre parole bisogna denunciare tutto con lasola eccezione dei redditi provenienti da:- la casa di abitazione;- le pensioni di guerra;- l’assegno di accompagno;- i trattamenti di famiglia;- i sussidi erogati da Enti Pubblici senza carat-tere di continuità

La sospensione della pensioneL’Inps fa sapere che sta procedendo alla so-spensione delle pensioni collegate al reddito,per coloro che non hanno comunicato all’Isti-tuto i redditi del 2011. Va ricordato che la leg-ge n. 122 del 2010 ha previsto detta sospensio-ne per quei pensionati che non dichiarano néall’amministrazione finanziaria né all’Inps i pro-pri redditi rilevanti ai fini della prestazione ingodimento.Se entro i 60 giorni successivi alla sospensioneviene resa la dichiarazione, la pensione vieneripristinata dal mese successivo alla comunica-zione; se invece entro i 60 giorni successivi al-la sospensione la dichiarazione non viene resa,l’Inps procede alla revoca in via definitiva del-la pensione collegata al reddito e al recupero ditutte le somme erogate a tale titolo nel corsodell’anno di riferimento. La notifica della so-spensione viene inviata con raccomandata atutti coloro che, nel 2011, non avevano com-piuti 80 anni di età.È opportuno rivolgersi agli uffici del Patrona-to 50&Più Enasco che, gratuitamente e pre-senti su tutto il territorio nazionale, sono in gra-do di fornire tutte le informazioni e i chiari-menti necessari.

Già da qualche anno sono stati cam-biati i parametri con i quali i pensio-nati possono ottenere le prestazioni

pensionistiche legate al reddito.Da giugno 2010 (legge n. 122 del 2010) èstata prevista la seguente applicazione:- nel caso di concessione per la prima voltadella prestazione, i redditi da utilizzare sonoquelli presenti nell’anno in corso, cosìanche i limiti di reddito da prendere a base;- se si tratta invece di una prestazione giàconcessa in precedenza i redditi da sotto-porre a verifica sono quelli riferiti all’annoin corso e all’anno precedente, mentre ilimiti di reddito sono quelli dell’anno in cor-so.Nel 2014, per esempio, per i già pensionatisul modello Red – che gli stessi debbonoinoltrare tramite il Caf entro il 1° luglioprossimo (salvo proroghe) – va riportato ilreddito del 2013 (redditi diversi) e il pre-sunto 2014 sulla cui base viene confermato,ridotto o aumentato l’importo di pensionespettante.

Il calcolo della pensione minimaPer capire adesso con quale criterio vieneattribuita l’integrazione dobbiamo ricordareche l’Inps calcola la pensione sulla base deiversamenti effettuati. Ma se l’importo risultainferiore al minimo di legge (501,38 euro almese nel 2014) aggiunge la differenza, unaintegrazione a totale carico dello Stato. At-tenzione però: l’integrazione, che un tempoveniva concessa a chiunque avesse matura-to il diritto a pensione, oggi è legata ai red-diti personali, per chi vive da solo e aquelli della coppia, per chi è coniugato.La legge fissa determinati limiti di redditoaggiornati di anno in anno in base al tassodi inflazione (costo della vita pari all’1,2%per il 2014). E anche chi non li supera nonè detto che riceva come integrazione la dif-ferenza tra la pensione maturata e il tratta-mento minimo. A seconda del reddito di-chiarato può essere assegnata la misura in-tera o ridotta. Per chiarire meglio vediamointanto come si presenta la situazione per ipensionati che vivono da soli.Nel 2014 possono contare sul trattamentominimo di 501,38 euro mensili se il loro red-dito annuo non supera 6.517,94 euro.Se il reddito extra pensione si colloca tra6.517,94 euro e 13.035,88 euro l’integrazio-ne spetta in misura ridotta, pari alla diffe-renza tra quest’ultimo importo e il redditoconseguito. Per esempio, un pensionato cheha maturato con i soli contributi una pen-sione di 200 euro al mese e possiede altri

redditi (case, altre pensioni. ecc.) per 10.000euro l’anno, ottiene in questo caso una in-tegrazione di 233,53 euro (13.035,88 –10.000 : 13), per cui la pensione sarà di433,53 euro al mese, inferiore quindi al trat-tamento minimo.

I redditi personali e della coppiaIl discorso diventa più complicato per lepersone coniugate che devono superare undoppio sbarramento: quello del reddito per-sonale che deve restare nei limiti sopra in-dicati e quello della coppia.Quest’anno la situazione si presenta così:• reddito personale che non supera6.517,94 euro e reddito della coppia non ol-tre 19.553,82 euro; in questo caso al pensio-nato spetta l’integrazione intera e viene ga-rantito il trattamento minimo di 501,38 euroal mese.• reddito personale compreso tra 6.517,94 e13.035,88 e reddito della coppia compresotra 19.553,82 e 26.071,76. In questo casol’integrazione spetta in misura ridotta.La legge stabilisce che l’importo spettante èquello minore risultante dal doppio con-fronto tra il limite massimo di reddito per-sonale (13.035,88) e quello effettivamenteposseduto e tra il limite di reddito della cop-pia (26.071,76) e quello conseguito.

Le maggiorazioni socialiChi vive con una sola pensione o quasi puòavere qualcosa in più della pensione mini-ma. La legge riconosce, infatti, le cosiddettemaggiorazioni sociali, che variano in baseall’età del pensionato. La quota aggiuntivaè di 25,83 euro al mese per coloro che han-no dai 60 ai 64 anni, di 82,64 euro per chiha un’età che si colloca tra 65 e i 69 anni.Dai 70 anni in su l’integrazione è di 136,44euro. I 70 anni richiesti si possono ridurre fi-no a 65, in ragione di un anno per ogni cin-que di contributi versati. Per gli invalidi to-tali l’età minima è di 60 anni. Per i non co-niugati il limite di reddito personale è datodall’ammontare del trattamento minimo, piùl’importo annuo della maggiorazione. Men-tre per i coniugati il reddito della coppianon deve superare il limite personale, mag-giorato dell’importo dell’assegno sociale(447,61 euro mensili nel 2014).

Quali redditiSia per la pensione minima che per la mag-giorazione sociale, l’Inps considera tutti iredditi di qualsiasi natura, compresi quelliesenti o tassati alla fonte come gli interessibancari e postali, i rendimenti da Bot e altrititoli. Nel computo rientrano anche le rendi-

Pensioni minime e maggiorazioni 2014

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1121 MARZO 2014

associazioniimpresainforma

Liberalizzazione estesa ai locali da ballo: storica sentenza del Tar della Lombardia “

Orari di apertura liberi anche per le discoteche

Lo scorso 14 febbraio,il Tar della Lombardiasezione distaccata di

Brescia ha depositato unasentenza, la prima in Italiasull’argomento, con cui haaffermato che anche i loca-li classificati come “pubblici esercizi disomministrazione di alimenti e bevandenei quali sia prevalente l’attività congiuntadi trattenimento e svago” possono benefi-ciare del regime giuridico di deregolamen-tazione reso esplicito dall’art. 1, comma 1-b del Dl 24 gennaio 2012, n. 1, che ha dis-posto l’abrogazione di tutte le norme che“impediscono, limitano o condizionanol’offerta di prodotti e servizi al consumato-re, nel tempo nello spazio o nelle modali-tà, ovvero alterano le condizioni di pienaconcorrenza fra gli operatori economici”.È stato evidenziato infatti che l’art. 31,comma 1 del cosiddetto “Decreto svilup-po” del 6 dicembre 2011 n. 201, converti-to nella legge del 22 dicembre 2011, n. 214che ha liberalizzato gli orari degli esercizicommerciali e di somministrazione di ali-menti e bevande è applicabile ancheagli esercizi pubblici dove l’attività disomministrazione è secondaria rispettoa quella di intrattenimento musicale”, ov-

vero le discoteche.In questo quadro nor-mativo la fissazionedegli orari di aperturae chiusura degli eser-cizi pubblici è una li-bera scelta degli im-prenditori.

Secondo il Tar risulta pertanto abrogato,per questo aspetto, l’art. 50, comma 7 delD. Lgs. del 18 agosto 2000 n. 267, comepure le norme regionali corrispondenti,con cui i comuni possono operare unaprogrammazione generale degli orari. Pertanto, secondo quanto stabilito dai giu-dici amministrativi, i Comuni dovranno li-mitarsi a perseguire finalità quali la prote-zione dal rumore di chi abita in prossimi-tà di esercizi musicali, oppure la repres-sione di situazioni che creano allarme sulpiano dell’ordine pubblico, ma non po-tranno intervenire in via generale sugliorari. Potranno farlo solo attraverso altristrumenti di regolazione, strettamente pro-porzionali al fine perseguito e con ade-guata motivazione, quali le ordinanze con-tingibili e urgenti per un periodo limitato,oppure effettuando segnalazioni al questo-re ai fini dell’adozione di provvedimentiex art. 100 del Tulps.

AGEVOLAZIONI

La Siae ha comunicato di voler mantenereinvariate rispetto al 2013 le tariffe dei com-pensi minimi per i trattenimenti musicalisenza ballo (i cosiddetti concertini). Eccoun breve riepilogo degli accordi di conven-zione Fipe Siae per i concertini:1. Estensione dello sconto associativo (fi-nora previsto esclusivamente per i com-pendi minimi) anche alle manifestazioninelle quali il compenso è determinato aisensi dell’articolo 3 della convenzione,cioè in via forfettaria moltiplicando la spesamedia del cliente per il numero delle con-sumazioni concordato con la Siae 2. Riformulazione in senso più favorevoledella previsione dell’ulteriore sconto del5% che ora spetta agli esercenti che, nel-l’ambito del mese solare o nel periodo diapertura inferiore al mese solare, effettuinoalmeno 8 (prima erano 10) trattenimentimensili o comunque almeno due tratteni-menti settimanali3. Previsione di un ulteriore sconto del 15%(da sommare a quello del 20%) per i trat-tenimenti che avvengono, nel corso del-l’anno solare, successivamente alla due-centocinquantesima giornata di attività.

Fipe - Siae, gli accordi di convenzione per i concertini

NORMATIVE

È stata confermata la proroga al 30 giu-gno 2014 dell’entrata in vigore della nor-ma che obbliga gli esercenti a dotarsi diapparecchi Pos per i pagamenti delleprestazioni, a seguito della pubblicazio-ne nella Gazzetta Ufficiale del 28 feb-braio 2014 della Legge di conversionedel D.l. Milleproroghe (n. 150/2013). Laproroga è stata concessa “al fine di con-sentire alla platea degli interessati diadeguarsi all’obbligo di dotarsi di stru-menti per i pagamenti mediante carta didebito (Pos)”.Occorre sottolineare che il Ministerodello Sviluppo Economico aveva ema-nato un Decreto Applicato che limitaval’obbligo del Pos ai soli pagamenti supe-riori a 30 euro e che fino al 30 giugnol’obbligo sarebbe stato applicato solo al-le attività il cui fatturato dell’anno prece-dente fosse stato superiore a 200.000euro. Alla luce di questa proroga, dal 30giugno l’obbligo scatterà per tutti i pub-blici esercizi a prescindere dal fatturatodell’anno precedente, mentre rimarrà illimite dei pagamenti superiori a 30 euro.Naturalmente, gli esercenti saranno li-beri di consentire l’uso del Pos ancheper pagamenti di importi inferiori.

L’obbligo del Pos slitta al 30 giugno 2014

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12 21 MARZO 2014 impresainforma

associazioni

Renzi e il ministro Lupi provvedano a recuperare i 49 milioni di euro sottratti al settore. Gli autotrasportatori aspettano da quattro anni e non accetteranno ulteriori ritardi

Ecobonus, subito il reintegro o fermeremo i nostri camion

”di Giovanni Rinzivillo

Il governo Renzi,il ministro Lupi,mantengano i

patti stretti con leassociazioni di cate-

goria lo scorso dicembre e provve-dano prontamente al reintegro dei49 milioni di euro sottratti di sop-piatto al settore. Prendiamo atto po-sitivamente che il ministro Lupi stiaoperando per il reintegro delle som-me, ma attendiamo ancora confer-me. Gli autotrasportatori aspettano lesomme in questione da quattroanni, hanno compiuto grossiinvestimenti in virtù di tale in-centivo e non accetterannoquindi ritardi ulteriori nei pa-gamenti.Siamo sempre stati responsa-bili, pronti al dialogo e allacollaborazione, ma non è pos-sibile tollerare che il Governoporti avanti azioni da “Banda Bassotti”. Lamisura è colma, confermiamo il nostrointento di fermare i nostri camion.La scorsa settimana anche Forza Italia èscesa in campo per evitare che al mondodei trasporti vengano scippati dal ministerodell’Economia e delle Finanze fondi impor-tanti per le autostrade del mare. E lo fa sottolineando, in una nota firmatadai due capigruppo alla Camera e al Sena-to, Sandro Biasotti e Vincenzo Gibiino, in-sieme al responsabile Trasporti BartolomeoGiachino, come una delle poche esperien-ze positive italiane nell’Europa dei traspor-ti sia stata la legge del 2002 del GovernoBerlusconi che ha stanziato quasi 300 mi-lioni di euro per incentivare proprio l’uti-lizzo delle autostrade del mare e ridurre lapercorrenza sulle strade per i trasporti dalSud al Nord. “Incentivi che hanno consentito un aumen-to importante delle tratte delle autostrade

del mare, come confermano i datidi Confitarma e del Piano della lo-gistica 2012-2020”, sottolineano i fir-matari del documento, aggiungen-

do che “gli incentivi dello Stato hanno ri-guardato gli anni 2007, 2008, 2009 consen-tendo il trasferimento di 600 mila mez-zi dalla strada al mare con la diminuzio-ne della congestione e dell’inquinamento.Il Governo Berlusconi aveva stanziato altri30 milioni di euro per i viaggi del 2010 e30 per quelli del 2011. Inspiegabilmente laCommissione europea ha autorizzato soloquelli relativi al 2010. Ora improvvisamen-te si scopre che questi fondi sarebbero an-dati in perenzione. Contemporaneamentevi sarebbe stata una ulteriore diminuzio-ne degli stanziamenti previsti per altri in-terventi a favore della efficienza dei tra-sporti. Questa situazione dimostra che itrasporti non sono centrali nella attivi-tà del governo e si interviene solo quan-do scattano proteste che rischiano di dan-neggiare l’economia del Paese. Dopo il pe-sante intervento della Commissione euro-pea che sottolinea la necessità di fare le ri-

forme struttu-rali per rilan-ciare la nostracrescita econo-mica occorreche il Governometta al centrodella sua stra-tegia la riformadei trasporti edella logistica”. Dello stesso te-nore anchel ’ interventodel SegretarioG e n e r a l eConftraspor-to PasqualeRusso: «Conriferimento allaquestione deifondi che non

riguarda solo il taglio operato a valere sui330 milioni di quest’anno ma anche i resi-dui relativi ai 30 milioni necessari al paga-mento dell’ecobonus (autostrade del mare)dell’anno 2010. Dare per scontato l’impe-gno del Mit è sbagliato: perché? Basta con-trollare il capitolo 7330 del Mit, cioè il ca-pitolo su cui devono esserci i residui perpagare l’ecobonus, per accorgersi che nonci sono le risorse per pagare le aziende.Nell’ultimo incontro abbiamo già assistitoal balletto delle responsabilità tra ammini-strazioni per la perdita dei fondi destinati altrasporto siciliano; ricordiamoci inoltre chegià 30 milioni sono stati persi perché nonimpegnati. Vogliamo correre il rischio ditrovarci nella medesima situazione? Per noiquesto è un problema serio e che va risol-to, subito, per evitare la perdita di risorsepreziose per il settore. C’è chi la pensa di-versamente, ne prendiamo atto, ma noisiamo pronti a far tutta la pressione ne-cessaria per portare a casa risultati per lacategoria, anche da soli, come in passato ègià avvenuto e anche su questo forse sa-rebbe bene informarsi meglio».

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1321 MARZO 2014impresainforma

L’EBT Catania è un’associazione NO PROFIT tra Confcommercio Catania e i sindacati dei lavoratoriFilcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.L’attivazione è voluta dal Contratto collettivo nazionale del lavoro, terziario, commercio e servizi e ha loscopo di dare servizi alle imprese e ai lavoratori.L’Ente bilaterale è un istituto contrattuale e quindi il finanziamento dello stesso è un adempimento obbli-gatorio. Le aziende, per la provincia di Catania, sono tenute al versamento dello 0,45% calcolato sullaretribuzione mensile per le 14 mensilità (paga base e contingenza) di cui 0,25% a carico dell’impresa e0,20% a carico del lavoratore. Il mancato versamento comporta, quindi una NON applicazione del Contratto Collettivo del lavoro contutto quello che ne consegue sul piano del potere di controllo e sanzionamento degli organi o enti pubbli-ci deputati alla vigilanza.All’ EBT Catania fanno riferimento oltre 2000 aziende.Costituito nel 1987 e operativo dal 2001, l’Ente ha proceduto ad attivare diversi servizi.

CONCILIAZIONI VERTENZELa commissione, in seno all’ente, è competente ad espletare il tentativo di conciliazione in sede sindaca-le per le controversie individuali o plurime di lavoro, ai sensi degli artt. 410 e seguenti del c.p.c.

APPRENDISTATOViene rilasciato il parere di conformità per l’assunzione degli apprendisti.

CONTRATTO DI INSERIMENTOVerifica la correttezza dei contratti di inserimento a norma del contratto collettivo nazionale di lavoro per idipendenti delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi.

SOSTEGNO AL REDDITO - AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGAL’Ente ha realizzato un sistema di sostegno al reddito per i lavoratori espulsi da aziende in crisi.

FORMAZIONE° Promuove e sostiene le iniziative per i processi di formazione continua dei lavoratori previsti dai FondiParitetici interprofessionali (For.Te)° Informazione e formazione in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro.

STUDI E RICERCHEIncentiva e promuove studi e ricerche per analizzare i fabbisogni formativi e professionali.

CRITERI PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZIPossono usufruire dei servizi tutte le imprese iscritte all’EBT Catania, anche di nuova costituzione, che sitrovano in regola con i versamenti associativi – contrattuali.Per accedere all’iniziativa del sostegno a reddito/ammortizzatori sociali in deroga, le imprese devonodimostrare la regolarità dei versamenti degli ultimi 5 (cinque) anni per tutti i lavoratori iscritti sul librounico.

Via Mandrà n.8 – 95124 CataniaC.F. 93080630879Telefax 095 361155E-mail: [email protected]: [email protected] web: www.ebtcatania.it

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