Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via...

44
Dopo venticinque anni... di don Mario Castagna Ringrazio di cuore la redazione del "Baco" per avermi invitato in occasione del Natale a scrivere alcuni pensieri che mi stanno a cuore, dopo 25 anni di mia permanenza a Lugagnano. Io sono il dodicesimo Parroco di questa parrocchia che è nata 204 anni or sono (il quarto per lunghezza di tempo... Don Coltri 45 anni, Don De Vecchi 36 anni, Don Brunelli 33 anni, il sottoscrit- to quasi 26 anni). Quando sono stato nominato (22 novembre 1975) Lugagnano contava 3.800 abitanti, ora è raddoppiata. E' aumentata la popolazione, ma anche i problemi... allora era ancora un paese nel senso classico della parola, ora è diventato praticamente "periferia" di Verona... Il lavoro dell'agricoltura è quasi scomparso... abbiamo molti immi- grati di tanti paesi anche extracomunitari... con tutte le conseguenze. Ogni tanto penso con trepidazione a questi anni passati!... ai tanti bambini che ho battezzato e che ho accompagnato nelle va- rie tappe del cammino di fede; ai tanti ragazzi e giovani cresciuti negli ambienti parrocchiali; alle tante coppie di cui ho benedetto il Matrimonio; ai tanti nostri cari che ci hanno lasciato (oltre mille). Penso con nostalgia alle tante zone verdi che, pian piano, sono di- Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio ----------------------------------------------------------- Via Pelacane,41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni di prestigio ----------------------------------------------------------- Via Pelacane,41 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 8680460 10 Numero 10 - Anno Secondo - Natale 2001 Bimestrale Stampato in proprio Costituito a norma dell’art. 18 della Costituzione e dell’art. 36 del C.C. IL BACO DA SETA Appuntamento di Cultura e Società di Lugagnano C.F. 93139380237 - www.lugagnano.it e-mail - [email protected] Inverno fine anni 40. Una simpatica compagnia (solo donne, "capitanate" da Suor Brunetta) si ritrova dietro al vecchio asilo, dopo le funzioni domenicali, per una foto di gruppo nella neve. (foto A. Cottini)

Transcript of Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via...

Page 1: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

Dopo venticinque anni...di don Mario Castagna

Ringrazio di cuore la redazione del "Baco" per avermi invitatoin occasione del Natale a scrivere alcuni pensieri che mi stannoa cuore, dopo 25 anni di mia permanenza a Lugagnano.Io sono il dodicesimo Parroco di questa parrocchia che è nata204 anni or sono (il quarto per lunghezza di tempo... Don Coltri45 anni, Don De Vecchi 36 anni, Don Brunelli 33 anni, il sottoscrit-to quasi 26 anni).Quando sono stato nominato (22 novembre 1975) Lugagnanocontava 3.800 abitanti, ora è raddoppiata.E' aumentata la popolazione, ma anche i problemi... allora eraancora un paese nel senso classico della parola, ora è diventatopraticamente "periferia" di Verona...Il lavoro dell'agricoltura è quasi scomparso... abbiamo molti immi-grati di tanti paesi anche extracomunitari... con tutte le conseguenze.

Ogni tanto penso con trepidazione a questi anni passati!... aitanti bambini che ho battezzato e che ho accompagnato nelle va-rie tappe del cammino di fede;ai tanti ragazzi e giovani cresciuti negli ambienti parrocchiali;alle tante coppie di cui ho benedetto il Matrimonio;ai tanti nostri cari che ci hanno lasciato (oltre mille).Penso con nostalgia alle tante zone verdi che, pian piano, sono di-

Argenteria, bomboniere e liste di nozzeIngrosso e dettaglio

-----------------------------------------------------------Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567

Stime, consigli, creazioni di prestigio-----------------------------------------------------------

Via Pelacane, 41 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 8680460

10 NNuummeerroo 1100 - AAnnnnoo SSeeccoonnddoo - NNaattaallee 22000011BBiimmeessttrraalleeSSttaammppaattoo iinn pprroopprriiooCostituito a norma dell’art. 18 della Costituzione e dell’art. 36 del C.C.

IL BACO DA SETAAppuntamento di Cultura

e Società di LugagnanoC.F. 93139380237 - www.lugagnano.it

e-mail - [email protected]

Inverno fine anni 40.Una simpatica compagnia(solo donne, "capitanate"da Suor Brunetta) siritrova dietro al vecchioasilo, dopo le funzionidomenicali, per una fotodi gruppo nella neve.(foto A. Cottini)

Page 2: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.2DICEMBRE2 0 0 1

ventate vie e quartieri nuovi, negli aspetti positivie negativi.Penso anche alle opere realizzate, con un po' diorgoglio, con la vostra collaborazione: la nuovascuola materna, il centro parrocchiale, la casa delcurato, le strutture sportive del parco giochi, ilcompletamento della chiesa, l'acquisto dei banchi,l'acquisto dell'organo, il rifacimento della casa ca-nonica.Sono profondamente convinto che l'opera di unparroco non si deve valutare in base ai mattonicostruiti, però si vede sempre di più quanto lestrutture siano indispensabili per realizzare ilprogetto pastorale e per le varie attività di una co-

S o m m a r i o

Dopo venticinque anni... di don Mario CastagnaSe anche le strade sapessero parlare...Rotamfer: la battaglia continuaAmministrative 2003 a Sona: sono cominciate le grandi manovreFeste Natalizie: è tempo di interrogatori!AVIS: prosegue l’attività di promozioneAlpini... aspettando il rinnovoBuone feste dal NALNuovo direttivo ANSPISala Consigliare: si parla di drogaIl presepio nella tradizione. Nella “grotta” di Beniamino Bendinelli...Verso i luoghi di MariaFratelli d’Italia!La Gazzetta ComunaleNon solo Mazzi! (curiosità sull’origine “cimbra” dei lugagnanesi)Una penisola di lugagnanesi RelaxUn derby nel derby. Un anticipo di Verona-Chievo a LugagnanoCompaesani tra i FaraoniVocabolario MinoreVeglione di San SilvestroUna finestra sulle medie. Dentro l’AfghanistanInverno contadino: tempo di restauriLettere al giornaleL’Enaip di Verona: una risorsa da conoscereCappone ripieno: per un Natale da buongustaiL’aggressione assordanteRacconto di Natale di Dino BuzzatiBaby World: è nato un nuovo servizio per i bambiniTavola rotonda virtuale: la parola ai cittadiniDiritto & RovescioMister Lugagnano 2002. Ecco la classifica parziale

1

4

6

8

11

12

13

14

14

15

16

19

20

22

23

25

26

27

29

30

31

32

33

34

35

36

37

39

41

42

43

44

Stampato con il contributo della

Filiale di LugagnanoVia 26 aprile, 2 - Tel. 045 514666

Stampato con il contributo del

Comune di SonaAssessorato alla Cultura - Biblioteca

Stampato con il contributo della

Luigi Residori

munità. Spero comunque, modestamente, di esse-re riuscito ad aiutarvi anche nella crescita dellavostra fede... di avervi ascoltato... di esservi sta-to vicino nei momenti tristi... di esservi stato pa-dre e amico...Penso ai tanti gruppi che sono nati in questi an-ni. Penso ai tanti ragazzi che hanno fatto un lavo-ro di ricerca della loro vocazione, ai sacerdotiespressi da questa comunità (14 ancora viventi)molti dei quali ancora impegnati nell'attività pasto-rale, soprattutto a Don Stefano Grisi e a DonRoberto Tortella, cresciuti e maturati durante ilmio mandato.Penso ai miei più stretti collaboratori (cinque),

Il Baco da Setalo puoi trovare presso

EdicolaCastioni Sergio

Via Cao Prà, 30 - Lugagnano (Verona)Tel. 045 514268

Page 3: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.3DICEMBRE2 0 0 1

con cui c'è sempre stato un rapporto di rispetto,di fiducia e di stima.Penso alle tante Suore che sono passate in questianni nella nostra scuola materna.A Tutti vada il mio più cordiale ringrazia-mento! La comunità di Lugagnano è sempre sta-ta molto vivace, ricca di iniziative e di progetti emolto impegnata nella solidarietà spirituale emateriale. Mediamente vengono inviati per leopere missionarie e per i poveri, dalla parrocchia,circa 30 milioni all'anno.

Non tutto però è oro quel che luccica! Tantastrada c'è ancora da fare...tante famiglie e tante persone vivono ai marginidella vita della parrocchia...tanti giovani, purtroppo, vanno in cerca di altripulpiti.....Tutto questo è motivo per me di sofferenza.E' motivo di sofferenza anche l'osservare (in certimomenti e per colpa di pochi) il diffondersi di pet-tegolezzi e di giudizi basati su tanta superficiali-tà e incompetenza: mi riferisco anche alla letterache mi è stata scritta su questo giornale, frutto diimpulsività, di imprudenza e di non conoscenzadella verità.Quando si hanno dei dubbi o dei problemi (so-prattutto su cose delicate), onde evitare di diffon-dere zizzania gratuita, è buona cosa informarsi al-la fonte, evitando così di danneggiare di più lacausa per cui ci si batte.

Permettete infine un accenno all'affresco che staper essere realizzato nella nostra Chiesa.Tutti conoscete la storia di questa opera, iniziatanel 1991. Vi posso assicurare che si tratta di unlavoro di inestimabile valore, che certamenteresterà nella storia. Spero vivamente che il prossi-mo anno possa essere terminato. Questo affresco,che non costerà una lira a Lugagnano, vorrei che

Nella foto sopra uno scatto del 1° settembre1952 di una gitaparrocchiale a Campiglio (Trento).Nella foto sotto un gruppo in posa nel corso di

una gita parrocchiale a Venezia,all'inizio degli anni '60. Sopra, da sinistra, MazziGiuseppe, Mazzi Vittorino, Brunelli Francesco.Sotto, sempre da sinistra, don CottiniGino, Mazzi Gigi, Salvetti Renato, CordioliFerdinando e Meloni Mario (Foto A. Cottini).

Vi riconoscetein queste foto?

rimanesse come mio ricordo personale a que-sta comunità, che ho tanto amato e nella qualeho speso la maggior parte delle energie e deltempo della mia vita.

Lo slogan di questo Avvento è "insieme cammi-niamo". Mi pare che questo potrebbe esserel'impegno di tutti noi... "insieme" potremo realizza-re ancora qualcosa di buono... finché il Signorevorrà.Approfitto per inviare a tutti voi i più cordialiauguri di buone feste!

Il Vostro Parroco

Don Mario Castagna

Page 4: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.4DICEMBRE2 0 0 1

considerazione differente a quella di "stradone" dipassaggio, tanto simile a quello che si incontra finoai ponti dell'autostrada, reclamerebbe per le situa-zioni di pericolo causate dalle immissioni delle stra-de laterali, reclamerebbe per lo stato di quasi ab-bandono in cui versa.La situazione ambientale e le dimensionisono tali da consentire di migliorare granparte queste situazioni, per indicare al vian-dante distratto che Lugagnano inizia già dal capi-tello e che si presenta come un paese decoroso epiacevolmente vivibile.Le esigenze sono dunque: un sicuro e comodo ac-cesso dalle vie laterali poste a sud, uno spazio peril transito ciclo-pedonale collegato con i marciapiedidi via S. Francesco, dei parcheggi laterali per i resi-denti, altrimenti, e spesso inevitabilmente, costrettia parcheggiare lungo la strada a causa della con-formazione storico-edilizia della zona, un migliora-mento urbano della via.A quanto apparso precedentemente sul "Baco daSeta" il grosso del traffico, causato dalle semprepiù vaste aree artigianali e commerciali, dovrebbeessere deviato attraverso una rotonda e un colle-gamento indispensabile con la tangenziale a norddel paese, quindi l'intensità veicolare, se non pur-troppo la velocità, dovrebbe diminuire.Di conseguenza, possiamo risolvere granparte dei problemi posti poc'anzi attraversoun restringimento della carreggiata, per farposto ad un marciapiede e ad alcuni par-cheggi. Il marciapiede e i parcheggi dovrebberoessere posizionati e concentrati giocoforza sul latosud della strada, consentendo un sicuro accesso atutte le proprietà lungo questo lato e un tranquillotransito pedonale e ciclabile lungo tutta la strada.Ciò consentirebbe anche di traslare la corsia stra-dale di alcuni metri rispetto agli imbocchi delle per-pendicolari vie Messedaglia e Beccarie, favorendoun migliore e più sicuro affaccio agli automobilistiche da li provengono, altrimenti privi di visibilità acausa dei vari manufatti costruiti sul confine e dal-l'esiguità delle dimensioni degli accessi. Oltre aimarciapiedi, spostandosi in direzione del centrodella strada, degli alberi ad una distanza non supe-riore ai quattro, cinque metri costituirebbero unasorta di barriera tra le abitazioni e il trafficoveicolare. Parimenti e parallelamente, sull'altro la-to della strada una serie di incentivi, anche econo-mici, ai proprietari, consentirebbe la messa a dimo-ra di alberi lungo la strada, posti però all'internodella proprietà privata, un po' come è stato realiz-zato lungo la via della ex-cava a Caselle di Somma-campagna.Così verrebbe a realizzarsi il nostro viale alberato.Sempre spostandoci verso la mezzeria della strada,una fascia di 2 metri dovrebbe essere destinata a

Se noi volessimo parlare degli avvenimenti che hapassato, delle speranze che ha provato, delle emo-zioni che ha vissuto, probabilmente non sarebberosufficienti queste poche righe per descrivere la vitadi una delle vie di Lugagnano.La strada della quale parliamo è la via principale,che ha visto, nel lento scorrere dei secoli,passare eserciti vincitori e vinti, pellegrini ebanditi, esattori e pastori. Ne ha visto daquando, semplice viottolo tra i boschi di rovi dellacampagna veronese, si è trasformata in viatrafficata per il commercio del "baco da se-ta", fonte di primi guadagni per i nostri an-tenati, per trasformarsi in strada trafficatis-

sima nell'eradella "GrandeMela".Nella sua lungastoria ha vissuto ilpassaggio deisoldati di CarloMagno e degliscaligeri, i merce-nari di mezza Eu-ropa nel 1500, isabaudi e gli au-striaci che si rin-corsero per tuttol'800, sino ai tan-

to attesi eserciti alleati nell'ultimo conflitto mondia-le.Ma tralasciando ora il passato, si vorrebbe parlaredi come questa strada vorrebbe essere, di comevorrebbe apparire se solo potesse parlare.In particolare si vuole far parlare quel tratto distrada principale che si identifica con via Beccarie,il tratto iniziale per chi arriva da Verona.La via Beccarie si fa coincidere con la strada princi-pale nel tratto che va dal capitello all'ingresso delpaese, posto di fronte a via De Amicis, sino a via S.Francesco, dove iniziano i marciapiedi per intender-ci.Se questa strada potesse parlare, sicuramente re-clamerebbe un trattamento pari all'importanza cheriveste, in quanto prima immagine di Lugagnanoche dovrebbe imprimersi negli occhi del passante,fino ad adesso troppo distratto e veloce a bordodella sua scattante vettura per accorgersi di qual-cosa di diverso rispetto alla strada che sino a quelmomento stava percorrendo. Reclamerebbe una

Se anche le stradesapessero parlare...

UN

A

PR

OP

OS

TA

Page 5: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

oltrechè l'impatto visivo dell'ambiente co-struito anche la qualità della vita di chi ciabita.E tutto questo senza un eccessivo dispendioeconomico, problema che grava costantementel'ente pubblico.A questo punto rimarrebbe soltanto il problemadell'eccessiva velocità con la quale viene percorsaquesta strada, problema che nemmeno gli "odiatis-simi" dissuasori di velocità molto spesso riescono arisolvere. Forse, solo il senso civico potrebbe de-terminare una soluzione, con l'aggravante che, permigliorarlo, non è sufficiente un discreto progetto etre mesi di lavoro.

Gianfranco Dalla Valentina

[email protected]

risolvere il problema dei parcheggi,decisamente sentito, vista la realtà della zona costituita da fabbricati di vecchia costruzione tuttiprivi di garage e posti auto. Infine, la superficie ri-manente è sufficiente per ottenere 2 corsie strada-li, di dimensioni simili a quella della successiva viaSan Francesco.Unica accortezza è quella di raccordare opportuna-mente le due strade che, a causa di queste opere,verrebbero ad essere non più coincidenti.Senza con ciò dire che questa proposta sia la mi-gliore in assoluto, anzi, sono convinto che una de-mocratica discussione e un’attenta analisi delle sin-gole esigenze probabilmente porterebbe a risultaticomplessivamente migliori, si evidenzia ancora unavolta come il buon senso e un’accurata visione del-la situazione viaria e urbanistica, può migliorare

Particolare di comepotrebbe essere la visuale di chi entra aLugagnano dopol’eventuale sistemazione di viaBeccarie. Nella foto asinistra come si pre-senta Via Beccarieoggi.

Cartoleria Soleluna di Cristian Benedetti

Via 26 Aprile, 31 - Tel. 045 514475Cell. 349 5588397

Siete tutti invitati all’inaugurazione della nuova gestione che si terrà a breve!

Page 6: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.6DICEMBRE2 0 0 1

"Andreste ad abitare nelle sue vicinanze?". Questadomanda sollevata da una concittadina sintetizzabene lo stato d'animo delle oltre 120 persone in-tervenute nella sera del 16 ottobre presso il saloneparrocchiale K3 per commentare i fatti riportati dalvolantino di invito: "A giudizio la Rotamfer - il pros-simo 11 dicembre si aprirà il processo per l'inqui-namento provocato nella discarica di Ca’ di Capri".Alla questione iniziale si contrappone quella crucia-le: "a quando la chiusura della discarica?"."Un aspetto di desolazione amministrativa" come ri-ferisce durante il suo intervento a presentazionedella serata Michele Bertucco, Presidente diLega Ambiente di Verona."In circostanze simili, l'amministrazione si costitui-sce parte civile, ma non in questo caso" (NdR. Dal-l'Arena del 4 novembre 2001: "Comune contro Ro-tamfer - Amministrazione parte civile nel processocontro la ditta che gestisce la discarica di Ca’ di Ca-pri"), continua Bertucco, elencando poi con detta-glio gli eventi e i fatti che il Comitato Cittadini e Le-

ga Ambiente hanno rac-colto, "e lo consegnere-mo al Comune", promet-te Bertucco.L'assemblea, però, nonè stato solo un mo-mento di elencazio-ne dei fatti e delleazioni che si intendonointraprendere, ma an-che un momento discontro con l'ammini-strazione comunale: "laquestione è: un gruppo

di cittadini che ha un sacco di cose da fare riesce arecuperare informazioni dettagliate. Stranamentechi è preposto a farlo non lo fa", rimarca Bertucco.Vengono riportati esempi di altre discariche locatein altri siti (Mardimago, Rovigo) con materiale di ac-cumulo simile al nostro: il fluff (vedi la scheda)."La magistratura ha obbligato le ditte a spostare60 mila metri cubi di fluff per un costo di circa65 miliardi", ma continua Bertucco: "nel caso di Ca’di Capri parliamo di milioni di metri cubi! Ora capitel'ostracismo e i silenzi, spesso imbarazzati".Poi riporta che "è l'unico caso in Regione in cui èstata data l'autorizzazione come cava (di ghiaia) ecome discarica..."Ma rincara la dose: "La giustizia, lenta o veloce che

sia, sta facendo il suo corso, mentre chi rilascia leautorizzazioni Regione, Provincia, Comune ealtri enti non stanno facendo nulla. Capiamo che lanostra compagnia non è simpatica, ma avremmo ilpiacere di confrontarci con costoro".Se Lega Ambiente ha avuto un ruolo di supportofondamentale per le questioni di Ca’ di Capri, il Co-mitato Cittadini da anni opera nel nostro territo-rio anche a scopo di forte sensibilizzazione delproblema della discarica. A nome del Comitato in-terviene Lucio Santinato: "Dalla riapertura di Ca’di Capri, 6 mesi fa, sono stati convogliati migliaia dicamion facendo confluire centinaia di migliaia ditonnellate di materiale. Quanti controlli? Desolata-mente solo 3. Su migliaia di camion!" precisa laco-nicamente Santinato. "Con questo ritmo si evinceche la Rotamfer lavora bene, nessun problema: tut-to è nella norma".Continua Santinato: "Ma ci sono 3 processi in corsoe indagini di polizia. Cosa aspettano a dichiararepericolosa la discarica?".E aggiunge "si deve levare la voce dell'intero paeseper evitare che sia prorogata la convenzione con laRotamfer che scadrà nell'aprile del 2002".Anche se Santinato afferma che "sembra che l'Am-ministrazione Comunale abbia intenzione di proro-gare la convenzione per far recuperare i 14 mesi dichiusura a seguito dell'incendio".Nella sala si alza un mormorio ironico e un battima-ni nervoso.Seguono anche sfoghi di cittadini per la scarsa par-tecipazione alla serata o sul non interventismo diassociazioni e gruppi: "nessun gruppo è ufficial-mente presente. Forse avranno i loro interessi anon schierarsi" afferma una rappresentante del co-mitato in uno sfogo sulla questione."Ma cosa possiamo fare noi cittadini?" è una dellemolte domande che vengono poste dopo gli inter-venti di Bertucco e Santinato. "Partecipare e inter-venire nel confronti dell'Amministrazione, fa-cendo sentire la nostra voce anche fuori dai consi-gli comunali".Si alzano altre domande "Quando finirà tutto questo?". Risponde laconicamente Bertucco: "chi può dirlo?Solo le amministrazioni possono dire una data cer-ta prendendo una posizione contro la discarica".Alla fine c'è chi promette "quando scadrà l'Ammini-strazione (NdR nella primavera del 2003) voteremochi penserà alla risoluzione definitiva del proble-ma".Gli replica un concittadino: "forse questo è il modomigliore per forzare la cosa, anche per altre que-stioni che assillano Lugagnano e il suo territo-rio".

Gianmichele Bianco

[email protected]

Rotamfer: labattaglia continua

AT

TU

AL

IT

A’

Page 7: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.7DICEMBRE2 0 0 1

Nelle foto alcunimomenti dellaserata sulla Ca’ diCapri del 16 ottobrepresso il saloneparrocchiale.

SCHEDA INFORMATIVA SU QUESTIONI INERENTI CA’ DI CAPRI

Il Comitato dei Cittadini ci ha fornito materiale e delucidazioni che possono portare alcuni chiarimenti su aspetti legatia Cà di Capri. Queste informazioni sono prevalentemente tratte dalla relazione di un perito a supporto dell'azione deimagistrati.

Tipologia Dei Rifiuti Depositati Nella Discarica Rotamfer La ROTAMFER risulta autorizzata con OGRV n. 3827 del 27/10/1998 e con DDSE della Provincia di Verona n. 144 del9/4/99 alla costruzione e all'esercizio di una discarica di IIcategoria tipo B per rifiuti speciali non tossico-nocivi, in lo-calità Ca' di Capri, ricadente nei comuni di Verona e di Sona.I rifiuti depositati nella discarica sono gli scarti non recupe-rabili residui dai processi di rottamazione di autoveicoli e dialtri beni durevoli, che la Rotamfer effettua negli stabilimentidi Castelnuovo del Garda (VR) e di Sesto San Giovanni (MI).Il rifiuto viene definito "FLUFF", e la sua composizione tipicaè riportata nella seguente tabella:sopravaglio 20 mm 90,6%sottovaglio 20 mm 2,0 % sottovaglio 10 mm 5,1 %

SOPRAVAGLIO 20 mm: Plastica 9,4%, Gomma 53,5%, Im-bottiture 32,4%, Tessuti 1,5%, Legno 0,02%, Cavi elettrici0,1%, Pelle e similpelle 0,6%, Carta e cartone 1,3%.S0TTOVAGLIO 20 mm: Plastica 22,5%, Gomma 6,7%, Im-bottiture + tessuti 56,2%, Cavi elettrici 3,8%, Metalli 5,0%, Materiali lapidei 5,0%

Analisi Merceologica Estratta Da Un Certificato Di AnalisiRisulta che i rifiuti sono anche contaminati da PCB, nell'ordine di alcune decine di mg/Kg, e da oli minerali, in concen-trazione di alcune migliaia di mg/Kg. Dalla documentazione, risulta anche che i rifiuti producono biogas, anche se inbassa quantità. Il biogas è una miscela di gas metano (circa 60-65%) e anidride carbonica (35-40%), che si producedalla biodegradazione dei rifiuti organici.

Possibilità Di Combustione Dei Rifiuti Depositati In DiscaricaI materiali depositati in discarica sono principalmente costituiti da carbonio ed idrogeno, e pertanto essi sono facilmen-te combustibili (materie plastiche, legno, gomma, imbottiture, carta, oli minerali, PCB, ecc. ).Essi sono però tutti composti molto stabili, sia i materiali solidi, quali le plastiche, il legno, la gomma, ecc. e sia i com-posti che a temperatura ambiente sono liquidi, come gli oli minerali e i PCB.Alle normali condizioni ambientali, questi materiali sono poco infiammabili, e perciò non si ritiene che essi possano es-sere suscettibili di autocombustione. Essendo però i rifiuti costituiti principalmente da parti combustibili, essi si posso-no infiammare, se innescati, o dolosamente o incidentalmente, sviluppando un incendio che si autosostiene a ragionedell'alto potere calorifico dei materiali (il potere calorifico è la misura della quantità di calore sviluppato da 1 Kg dicombustibile). Lo sviluppo dell'incendio viene agevolato sia dalla presenza di PCB e oli minerali, facilmente combustibi-li, che impregnano i rifiuti e ne aumentano la capacita di bruciare, e sia dalla presenza di biogas (principalmente me-tano e quindi infiammabile) che, anche se prodotto in piccole quantità, potenzia la combustione dei rifiuti.

Considerazioni FinaliIl Comitato Cittadini, tramite il materiale in suo possesso, riporta che dalla documentazione emerge che la discarica diCa' di Capri non è idonea a smaltire tutti i rifiuti della ROTAMFER. In particolare:a) diversi referti analitici fanno classificare i rifiuti come tossico-nocivi, mentre la discarica è autorizzata solo per rifiutispeciali non tossico- nocivi;b) i rifiuti contengono oli minerali e PCB in concentrazione superiore a 1/100 della concentrazione limite, mentre ladiscarica (di categoria 2B) è autorizzata a prendere solo i rifiuti la cui concentrazione di oli minerali sia inferiore a1/100 della concentrazione limite, che in questo caso sarebbe corrispondente a 10 mg/Kg (nella discarica invece so-no stati messi rifiuti contaminati da oli minerali in concentrazioni variabili da 3.500 mg/Kg a 36.400 mg/Kg); perquanto riguarda il PCB, la discarica potrebbe prendere solo rifiuti la cui concentrazione sia inferiore a 5 mg/Kg, men-tre in essa sono stati depositati rifiuti con concentrazione di PCB che vanno da 9 a 24 mg/kg.

Sostanzialmente, viste le concentrazioni ammissibili dall'autorizzazione, gli oli minerali e il PCB non avrebbero dovutoessere presenti se non in tracce.

Page 8: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

Amministrative2003 a Sona:sono cominciate le grandi manovre

ne stabilivano la durata in quattro e non cinque an-ni come invece attualmente previsto. Però, per mo-tivi di economicità e di praticità istituzionale, verre-mo anche noi accorpati con i Comuni soggetti allanuova normativa e quindi elezioni slittate al2003.Alle ultime amministrative, nel 1999, il Maestraleottenne la maggioranza in Consiglio Comunale concirca 2700 voti (corrispondenti al 30%), il Polo(che allora comprendeva anche il CCD) raccolse cir-ca 2100 voti (il 24%), L'Orizzonte 2000 voti(22,5%), la Lega Nord federata con i Democra-tici Riuniti circa 1500 voti (15%) e la Lega Au-tonomia Veneta fu votata da un 5% dell'elettora-to. Il rimanente scarto percentuale era compostoda voti nulli.Ma quali schieramenti e quali uomini andremo avotare fra poco più di un anno?Come anticipato la situazione è ancora poco defini-ta ma forse la novità più clamorosa che sembra ve-nire a delinearsi è quella di una significativa spac-catura all'interno del movimento Il Maestrale, scis-sione che è nell'aria da qualche tempo e i cui pro-dromi avevamo colto tra le righe dell'intervista cheil Sindaco ci aveva rilasciato qualche mese fa. Chefine farebbe quindi il movimento che da otto anniamministra il nostro Comune? L'ipotesi più probabi-le è che una fetta (la cui entità numerica non è allostato attuale quantificabile) vada a confluire nelPolo e che proprio un esponente di spicco delMaestrale, Flavio Bonometti, già assessore, di-venga il candidato Sindaco del Polo. Braccio destrodi Bonometti dovrebbe essere Rosaria Morone,che fu Sindaco del Maestrale per un breve periododopo la scomparsa di Conti. A questa scissione si-curamente non parteciperanno gli uomini forti delMaestrale, Tomelleri e Costa, e potrebbero esse-re proprio loro, nonostante le dichiarazioni chesembrano andare in senso contrario, a guidarenuovamente il gruppo alle prossime elezioni.Il Polo poi, oltre quindi ad aggregare parte dalMaestrale, alle prossime amministrative dovrebbeottenere l'appoggio anche del nuovo gruppo consi-liare, Il Biancofiore, nato il 24 settembre scorsodalla fusione del CCD di Alessandro Rigo e delCDU. La novità più evidente di questo nuovo sog-getto federato è il ritorno alla politica locale di Ste-fano Pachera dopo il tentativo di inserirsi in con-testi politici provinciali e regionali.In più il Polo potrà quasi sicuramente contare alleprossime elezioni anche sull'appoggio della LegaNord e del suo capogruppo Antonio TroianiIl movimento l'Orizzonte, dopo aver vissuto unperiodo di travaglio d'identità legato all'opportunitào meno di ripresentarsi come lista civica, travaglioche lo ha portato sull'orlo di uno scioglimento, re-sterà un movimento unico, con un programma ben

Il 31 settembre 1984 Indro Montanelli scrivevasu Il Giornale "In una conferenza stampa a NuovaDelhi, Henry Kissinger ha dichiarato che verrà aRoma ma non parlerà di politica perché quella ita-liana è, per lui, troppo difficile da capire. E' laprima volta che Kissinger riconosce i limiti dellapropria intelligenza. Ma vogliamo rassicurarlo. Anon capire la politica italiana ci sono anche cin-quantacinque milioni di italiani, compresi coloroche la fanno". Perfettamente consapevoli di farparte a pieno titolo di quei cinquantacinque milioni,abbiamo comunque provato a fissare un'immaginedi come si presenta oggi la situazione politica aSona, ad un anno e qualche mese dalla prossimatornata elettorale. Un'immagine che risulterà inevi-

tabilmente mossa e parzialmente sfuocata inquanto, pur essendo già in corso all'interno (e al-l'esterno) dei movimenti politici locali le grandi ma-novre per definire programmi, alleanze e candida-ture, la situazione è ancora molto fluida e sog-getta a mutamenti.Ma già di questa immagine è possibile abbozzarequalche contorno utile per cominciare a capirne eseguirne gli sviluppi.Voteremo per il rinnovo del Consiglio Comunale eper il nuovo Sindaco nella primavera (aprile o mag-gio) del 2003, salvo “patologie” impreviste. In real-tà la legislatura scadrebbe nel prossimo novembrein quanto l'attuale maggioranza è stata eletta se-condo le norme del vecchio ordinamento, che

RE

TR

OS

CE

NA

Verona costruirànello “stradone” checongiunge SanMassimo conLugagnano, fotosopra, una pistaciclabile. Qualemiglior occasione perproseguire l’operaper le vie diLugagnano?

Page 9: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.9DICEMBRE2 0 0 1

gio in cambio di un preciso impegno nella risoluzio-ne del problema Ca' di Capri. E riteniamo che diffi-cilmente qualcuno dei candidati potrebbero per-mettersi di disinteressarsi a questa trattativa,sempre nell'ottica del peso determinate che gioca ilnostro paese sulla bilancia elettorale.Un aiuto alla nostra analisi ci viene anche dalla let-tura dell'andamento dei flussi di voto a Sonanel corso delle passate tornate elettorali. Nelle ulti-me elezioni provinciali del 13 giugno 1999 ForzaItalia e Alleanza Nazionale (oggi il Polo a Sona) ot-tennero il 37,8% dei consensi, l'area dell'Ulivo(corrispondente, forzando un po' le cose, all'areadell'Orizzonte nel nostro Comune) ottenne il 24,1%, il CCD e CDU (che allora non si chiamava così,non erano federati ma lo sono invece adesso a So-na) il 9,7%, la Lega Nord l'11,6%, RifondazioneComunista il 4,83%. Nelle ultime politiche del 13maggio 2001 Forza Italia e Alleanza Nazionaleottennero il 45,6% (quindi in netta crescita rispettoal 1999), l'area dell'Ulivo ottenne il 20,2% (unoscivolone verso il basso), il CCD - CDU, federati co-me lo sono adesso a Sona, il 4,3% (praticamentedimezzati i consensi), la Lega Nord il 12,4% , Ri-fondazione Comunista il 2,8%, il 2,1% ottenne De-mocrazia Europea di D'Antoni, il 4,1% la Lista DiPietro e il 2,7% la Lista Bonino. Cosa si può rica-

definito, e presenterà come candidato sindaco l'e-sperto Giovanni Forlin. Qualche incognita rima-ne sulla tenuta alla distanza di un gruppo che sem-bra godere di pochi ricambi in termini di uomini,problema che d'altra parte affligge tutti i movimentipolitici comunali, e che raggruppa anime tanto di-verse da apparire, almeno all'esterno, talvolta diffi-cilmente conciliabili. Non va poi trascurata lapossibilità dell'emergere di nuovi schieramenti o dinuove alleanze che potrebbero far saltare ogniprevisione ma che allo stato attuale, francamente,appaiono difficilmente ipotizzabili.Ma occorre fare un ulteriore passo nella nostraanalisi. Dal 1975 ad oggi solo due sindaci susette (contando anche il breve mandato ad interimdalla dottoressa Morone) non provenivano da Lu-gagnano: Gatto e Aldrighetti. Questo testimonia diun dato certo: il Sindaco, e a ruota la sua mag-gioranza, vincono o perdono a Lugagnano. Puòpiacere o meno alle altre Frazioni ma è il nostropaese il vero ago della bilancia delle scelte am-ministrative del Comune. E con questa chiave di let-tura andrà seguita con attenzione la posizione che,direttamente o indirettamente, palesemente o inseconda fila, prenderanno nella prossima tornataelettorale due soggetti non politici nel sensostretto ma che potranno determinare spostamentianche determinati di voti e di consensi. Il primo diquesti centri di opinione è la Parrocchia. Nel cor-so degli anni ha sempre svolto, in maniera più omeno consapevole e più o meno organica un im-portante ruolo elettorale appoggiando (o nonappoggiando, posizione non secondaria) uno o l'al-tro degli schieramenti in lizza. A Lugagnano si sce-glie il Sindaco e a Lugagnano difficilmente si vincese non si gode di un consenso, anche al limite ino-peroso ed inerziale, della Parrocchia. Impossibilefare adesso previsioni su quali saranno i prossimiorientamenti, anche perché tutto dipenderà dagliuomini che effettivamente verranno proposti e dallaqualità politica che assumeranno i vari schieramen-ti. Ma certo il fattore Parrocchia rimarrà ancoraassolutamente influente.L'altro fattore che potrebbe, in potenza, avere unacerta rilevanza elettorale è la posizione che decide-rà di assumere il Comitato dei cittadini controla Ca' di Capri. Il gruppo per adesso ha rifiutatoqualsiasi politicizzazione del suo operato, ma forseproprio un salto di qualità e una decisa presa diposizione potrebbe dare ai suoi membri forzacontrattuale per portare avanti le proprie ragioni.Spieghiamoci meglio. Godendo di un bacino po-tenziale di voti non enorme ma sicuramenteconsistente, rappresentato dai simpatizzanti la cau-sa, il Comitato potrebbe aprire una trattativasquisitamente politica, anche se non politicizzata,con i vari candidati a Sindaco, assicurando l'appog-

LA CORNICE

di Elena---

Stampe AnticheCornici

Specchi d'epoca Vetri dipinti

Via di Mezzo, 8

37060 Lugagnano

Tel. 045 514456

Page 10: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

dute locali. Determinante in questa lettura saràsoprattutto vedere come si muoverà nei prossimimesi il Maestrale, capire in che maniera, con cheforme e con quali uomini saprà riproporsi alle pros-sime elezioni. Allo stato attuale infatti proprio IlMaestrale sembra l'unica aggregazione in gradodi arginare, o almeno di limitare, i numeri del trion-fo annunciato del Polo.Bisognerà poi vedere se sul voto inciderà ancoraparzialmente l'onda lunga di Tangentopoli e sequindi proseguirà il rifiuto della politica dei partiti infavore delle liste civiche, o se invece i partiti torne-ranno ad essere avvertiti come gli unici legittimidestinatari di un mandato ad amministrare.Come importantissimo sarà inoltre scoprire le facceed i nomi di coloro che verranno candidati affian-candosi a quelli già in corsa. Sempre più a livellocomunale, anche sotto l'effetto delle ultime riformelegislative che hanno interessato gli enti locali, il vo-to acquista una fortissima connotazione persona-listica che può spingere talvolta l'elettore a scaval-care lo schieramento, il partito o il movimento e vo-tare l'individuo per il suo personale bagaglio dicapacità, esperienza e affidabilità.Tante incognite quindi, che andranno sciogliendosinel corso di questo anno e mezzo e delle quali noidel Baco tenteremo di darvi conto.Ma in mezzo a tanti scenari possibili abbiamo unacertezza indiscutibile: che chiunque sarà chia-mato a governare il nostro Comune si troverà a do-ver gestire una serie di problemi gravi, complessie che richiedono urgente soluzione, anche se pur-troppo in politica la definizione di urgenza raramen-te ha connotati temporali precisi e definiti.Fermandoci solo a Lugagnano, innanzitutto va datauna risposta forte alla vera emergenza viabilitàche sta strangolando il paese. Finora non è statofatto nulla, e non si è dato nemmeno corso a queipalliativi, come l'introduzione dei sensi unici, cheerano stati proposti e che noi del Baco avevamodefinito come assolutamente insufficienti. Sul piattoil nuovo Sindaco troverà poi ancora aperta la que-stione Ca' di Capri, troverà un bilancio da riasse-stare, troverà quattro frazioni che chiedono di es-sere recuperate e ripensate dal punto di vista ur-banistico. Nessuna novità, sia chiaro. Quelle sopradescritte sono problematiche consuete, se nonnella forma sicuramente nella complessità, per unComune delle dimensioni di Sona che ricordiamoessere il nono della Provincia.A rendere la nostra una situazione particolare èche queste problematiche si sono da noi pericolo-samente sovrapposte ed intersecate rendendourgente, necessaria e non più differibile un'azionepolitico-amministrativa di livello.

Mario Salvetti

[email protected]

varne? Che a tutta evidenza nel nostro Comunecresce il voto di centro destra mentre subiscedelle regressioni quello di centro sinistra; che leaggregazioni di centro puro non sembrano potertrovare spazio e che comunque rimane una buonafetta di elettori che in una elezione comunale po-trebbe non trovare un riferimento immediato nellecoalizioni esistenti e che quindi costituirà un'ulterio-re forte incognita sui risultati.Evidentemente una valutazione di questa natura havalenza sia politica che statistica relativa in quan-to troppo differenti sono gli schieramenti in lizza;basti dire che sfugge a questa analisi Il Maestraleche, pur inquadrabile in un'area di centro destra,non ha riferimenti politici precisi. Troppo differentisono poi le tornate elettorali prese in esame, èprovato infatti che l'elettore medio ha un approcciopolitico e psicologico ben differente di fronte a con-sultazioni comunali, provinciali o nazionali. Ma unacerta lettura prospettica, pur circostanziata per imotivi appena accennati, la si può ricavare. Letturache vede il Polo all'apparenza vincente grazie aduna coalizione (Alleanza Nazionale, Forza Italia, Le-ga Nord, CCD, CDU) che sembra, almeno sulla car-ta, in grado di ottenere una maggioranza schiac-ciante anche sull'onda, fattore non trascurabile, diuna visibilità nazionale che non può non avere rica-

pag.10DICEMBRE2 0 0 1

COSA NE PENSANO I CONCITTADINI

Ovvero un modo come un altro per fare statistiche a e su Lugagnano (e non so-lo). Una delle particolarità del nuovo nascente sito www.lugagnano.it saràquella di ospitare statistiche su vari temi che, in genere, saranno rivolti a Luga-gnano. Per ora, e in sordina, abbiamo tentato con 8 domande: tra il serio e il fa-ceto, appunto. La partecipazione è stata buona.Il meccanismo di voto è molto semplice: basta recarsi sul sito www.lugagnano.it euna voce vi rimanderà alle statistiche. Potete votarne una o tutte, oppure potetesemplicemente vedere le statistiche di voto. Attenzione che una stessa personanon può votare più di una volta. Il sistema se ne accorge dal vostro IP.Alle prossime statistiche dunque, e se avete questioni da chiedere ai nostri con-cittadini virtuali fatecelo sapere.

Gianmichele Bianco

(Risultati del giorno 10 dicembre alle ore 19)

Domanda - Quale ritenete essere l'urgenza principale da risolvere per ilpaese di Lugagnano?

Risposta voti %a. Risolvere il problema Ca' di Capri 30 18%b. Trovare una soluzione al problema viabilità 71 42%c. Creare spazi attrezzati per il ritrovo dei giovani 14 9%d. Creare occasioni di incontro per il tempo libero 6 4%e. Curare maggiormente la manutenzione ordinaria

del paese (asfalti, parchi pubblici ecc) 23 14%f. Non vedo problemi particolarmente urgenti da risolvere 2 1%g. Non so, non mi interessa 17 10%

Page 11: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.11DICEMBRE2 0 0 1

Feste Natalizie: è tempo di interrogatori!

nostra mente al libro da 1000 pagine che non ab-biamo mai finito di studiare, o alla polvere chegiorno dopo giorno si deposita sui nostri quader-ni? Poi, dal momento che siamo giovani, non pos-siamo sfuggire alle domande private (in assolutoquelle che riescono a farmi andare di traverso an-che il tiramisù fatto in casa): "allora ti sei trovato ilmoroso/a?; ti potrei presentare il figlio/a del cu-gino del mio vicino, si è lasciato da poco con lamorosa/o!" (per i single) "ma stai ancora insiemea quello là?", "Come mai non l'hai invitato/a?". "Fraun po' mangeremo i confetti?" (per le relazioni chemiracolosamente durano più di tre mesi).Dal momento poi che le nostre risposte non sod-disfano ("Tutto bene, grazie" con un sorriso pococonvinto) di solito iniziano le lunghe requisitoriesui bei tempi andati, su quanto era duro esseregiovani una volta, e su tutti i privilegi di cui i figli dioggi possono godere… e così anche il caffè cor-retto o il digestivo di fine pranzo vengono guastatiperché ci fate sentire in colpa e ci sentiamo vit-time di tutte le possibilità che ci sono state offerte.Insomma, noi torniamo a casa, al caldo, di fronte aogni ben di dio, possiamo rilassarci e scartare iregali, non dobbiamo più fare i conti con i soldiche non bastano mai e con i professori che ci as-sillano…perché rovinare questa gioia?Spero davvero di aver convinto tutti gli zii, nonnie cugini che leggono i miei articoletti, anche se sogià che agli "interrogatori" festivi non si può sfug-gire, ormai fanno parte della festa come i tortelli-ni in brodo e il bollito con la pearà… Auguri atutti!!

Veronica Fenzi

[email protected]

Cari lettori del Baco, innanzitutto Buon Nataledalla vostra inviata che dal "fronte universitario" ètornata al focolare domestico per le festività. Pur-troppo queste vacanze saranno funestate dal tre-mendo pensiero degli esami di gennaio, ma or-mai, dopo anni di esperienza, sappiamo già che inobili propositi di studiare nelle giornate "ponte"fra un pranzo e l'altro salteranno inesorabil-mente: i classici 27-28-29 dicembre, in cui tentia-mo vanamente di metterci sui libri, ma il ricordodelle scorpacciate non ci permette di spostarci daldivano o di concentrarci su argomenti che nonsiano "Come mi vesto il 31?". "Perché ogni annomi regalano una sciarpa melange dai colori sem-pre più azzardati?" e soprattutto "Dove troverò isoldi per fare un regalo a tutti?".Ma la costante che accomuna tutti noi studenti inquesti giorni sono sicuramente le imbarazzantidomande cui dobbiamo cercare di rispondere du-rante i famosi pranzi e cene di riunione fra i pa-renti. Non c'è zia, cugino, pronipote, o cognatoche sa resistere alla tentazione di chiedere: "Comeva con gli esami?" o peggio "Quanto ti manca allalaurea?". Vorrei lanciare un appello non solo aimiei parenti, ma a quelli di tutti gli universitari: viprego non fateci più queste domande!!E' dato confermato dalle statistiche che il 95% de-gli studenti italiani non si laurea nei tempi canonici,quindi è altamente probabile che anche vostro ni-pote abbia saltato qualche appello o sia statobloccato da un esame particolarmente ostico: per-ché ricordarglielo in un momento di gioia e letiziacome il S.Natale? Perché mentre mangiamo congusto il pasticcio al ragù o addentiamo una fettonadi pandoro con tripla farcitura volete riportare la

L E T T E R E DA L F R O N T E

La voce del BacoVuoi far conoscere il tuo negozio

o la tua attività ai tuoi compaesani?Nulla di meglio di

una bella pubblicità sul Baco! Contattaci allo 338 5936472sapremo fornirti spazio, idee

e supporto grafico. Fidati di noi!

Bizzarromonumento alleimprese che furono:vi siete accorti chegran parte delleattivitàpubblicizzate inquesto cartelloposto in Piazzettanon esistono più daalcuni anni?

Page 12: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.12DICEMBRE2 0 0 1

AS

SO

CI

AZ

IO

NI

Uno scopo centrale nell'attività dell'AVIS è, sen-za dubbio, quello di promuovere la donazione delsangue. Questo obiettivo è ricercato da tutti i livellidell'Associazione, dal nazionale al locale, ognunoper i propri spazi di intervento.La nostra Sezione, proprio in questi mesi, ha orga-nizzato, condotto e concluso un ciclo di lezioni in-formative presso la Scuola Media diLugagnano. L'iniziativa è stata seguita da EzioGasparato ed ha usufruito della competenza delmaestro Norberto Masi, apprezzato relatore cheha saputo coniugare la sua precedente esperienzanel mondo della scuola con il suo entusiasmo didonatore di lungo corso.L'attività promozionale è stata resa possibile dalladisponibilità e dalla sensibilità del preside e del cor-po docente, che si sono poi felicitati con noi.In concreto, è stato realizzato un ciclo di incontricon le classi di Prima e Terza media, per un to-tale di circa 150 studenti.E' stato bandito anche un concorso di disegno,ovviamente sul tema della donazione, e si è provve-duto a distribuire materiale adeguato, acquistatoappositamente dalla nostra Sezione. Una Commis-sione premierà i migliori lavori, che servirannoin seguito come mezzo pubblicitario.La partecipazione ed il coinvolgimento dei ragazzisono stati davvero incoraggianti, così si è già pen-sato di proporre un analogo esperimento anche

Prosegue l’attività di promozione

con le Quinte classi elementari, la prossima pri-mavera.Altro momento importante dell'ultimo periodo èstata la annuale Cena sociale, svoltasi al Ristoran-te Villa Vento di Custoza, lo scorso 27 ottobre.I commensali sono stati ben 287, fra donatori, do-natori a riposo e simpatizzanti. La soddisfazioneper una risposta così ampia (la media delle adesio-ni degli anni precedenti si fermava a 230/240) nonpuò però far tacere sui disagi organizzativi causatidalle numerose iscrizioni pervenute fuori termi-ne, che sono state addirittura la maggioranza ri-spetto al totale! Pensiamo che tutti sapranno com-prendere facilmente il disagio di dover scegliere trauna linea magari educativa ma radicale ("chi è in ri-tardo sta a casa") ed una linea più comprensiva("cerchiamo di accontentare tutti, anche chi arrivaall'ultimo minuto"), che però comporta problemi colRistorante, con la sistemazione nella Sala e con laregistrazione degli iscritti. E' chiaro che, salvo i casidi eccezione, ciascun ritardatario pensa in buonafede di non creare grossi grattacapi, ma poi succe-de che tutti insieme gli "sbadati" finiscono magariper essere più di 150!Alla fine è prevalsa la volontà di vederci assiemenel maggior numero possibile e ci si è adoperatiperché comunque tutto filasse liscio, però cogliamol'occasione per raccomandarci per la prossima vol-ta: ISCRIVIAMOCI NEI TEMPI DOVUTI, PER FAVORE!

Nella foto unapremiazione deiprimi anni Ottantacon alcune colonnedell’Avis del tempo:Tarcisio Mazzi“Giure”, GiovanniMazzi “Giocarle”,Giovanni Tomellericon il sindacoGiorgio Gatto.

Page 13: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.13DICEMBRE2 0 0 1

È con questa speranza che il direttivo mi incaricadi porgere alla popolazione intera di Lugagnano, ipiù sentiti auguri di buon Natale e serenoanno nuovo, ricordando che in questo tempo diguerre e paura, gli alpini giovani e meno giovani,sono sempre in prima linea nella battaglia per lapace e la solidarietà fra le persone.

SPORT ALPINOSi è svolta domenica 14 ottobre la terza edizio-ne della manifestazione podistica denominata "LaBaita Monte Baldo".Alla presenza del sign. Zanotti Giuseppe, (respon-sabile sezionale delle attività sportive alpine), sulnastro di partenza centoundici atleti alpini e circauna quarantina di amici simpatizzanti, si son poidati aperta battaglia sul circuito campestre diLugagnano.

Supervisori della manifestazione agonistica erano icronometristi della F.I.D.A.L. ( Federazione italianadi atletica leggera ), che hanno vigilato sulla rego-larità della competizione; la segnaletica stradalesul percorso era invece affidata ai nostri alpinicoadiuvati dal gruppo podistico "PastificioMazzi" di Lugagnano.Al termine della corsa, premiazione dei primi trearrivati per ognuna delle quattro categorie e rico-noscimenti a due bambini e alle poche ma intre-pide rappresentanti del gentil sesso.

Massimo Adamoli

[email protected]

L'entrata in stampa con largo anticipo di questonumero natalizio del Baco da seta, mi impedi-sce di fatto la pubblicazione in anteprima del nuo-vo Consiglio Direttivo del Gruppo Alpini Lu-gagnano che, al momento dell'uscita del giornale,sarà già in essere dopo le votazioni di venerdì 7dicembre. Mia premura è quella di dare ampio ri-salto a questo importante avvenimento sul numeroche uscirà nel febbraio del prossimo anno.Scopriremo quindi chi sarà il successore del ca-pogruppo dimissionario Arnoldo Cristini, e avre-mo modo di conoscere tutti i componenti del nuo-vo direttivo, con gli incarichi e le mansioni che ri-copriranno all'interno dello stesso.Nei giovedì di novembre il nostro gruppo haorganizzato dei pseudo direttivi in cui si discuteva-no gli ultimi dettagli per la festa del tesseramentodell'8 dicembre, e dove si cercavano proposte perattirare l'ingresso di forze giovani nel nuovo diret-tivo.Le serate tra l'altro erano allietate da succulentibanchetti a base di polenta, oca, maiale, caprettoe innaffiate da un ottimo novello che, come si sa, èil vino preferito dai giovani. Sarà anche perquesto motivo che, con enorme soddisfazione perl'intero gruppo, già cinque giovani alpini hannoassicurato la loro candidatura per l'ingresso nelnuovo direttivo. Scherzi a parte, i "vecchi" compo-nenti si augurano che l'entrata di tali forze nuovesia di sprone per quanti altri ancora abbiano ildesiderio di aiutare il gruppo.

Alpini... aspettando il rinnovo

AS

SO

CI

AZ

IO

NI

Nella foto lapartenza della garapodistica “La BaitaMonte Baldo”.

Page 14: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

I Negozi Associati di Lugagnano porgono i piùsinceri auguri di Buone Feste a tutti i cittadinidel paese ricordando loro che oltre alla nostraprofessionalità che rende vantaggioso ogni loroacquisto, sono in grado di esaudire qualsiasi ne-cessità e desiderio commerciale.Il Direttivo NAL porge uno speciale augurio a tutti isoci che quest’anno oltre a festeggiare l’Avventodel Bambin Gesù si troveranno a dover affrontarel’avvento dell’euro. La nostra preparazione ai varicorsi, anche se un po’ ci preoccupa, ci permetteràdi stabilire nuovi rapporti di fiducia con i no-stri clienti.Quest’anno ad abbellire il paese oltre all’istalla-zione delle luminarie, abbiamo pensato di allestiredei grandi alberi con luci scintillanti.Certi di aver fatto cosa gradita a tutti e nell’au-gurarvi nuovamente Buone Feste vi salutiamo.

Il Direttivo N.A.L.

Buone Feste dal NAL

AS

SO

CI

AZ

IO

NI

Nuovo direttivo ANSPI

Il giorno 16 novembre 2001 in Parrocchia si sono tenutele elezioni per il rinnovo del direttivo ANSPI. 64 i votanti.

Ecco qui riportati i nominativi del nuovo direttivo.

ARMANI VITTORINO, BONESOLI ANNACICALA GIORDANO, CIMICHELLA MICHELE

CRISTINI ROSANNA, FASOLI MARCOGIRELLI SIMONE, MIOTTO ANDREA

PEDONI ANNAMARIA, PERINA RENZOSASSO GIUSEPPE, ZANDONA' ALDOZANONI STEFANO, ZARDINI CHIARA

ZARDINI CLEMENTE

Le cariche Presidente:

CLEMENTE ZARDINIVicepresidente:MARCO FASOLI

Segretario: GIORDANO CICALATesoriere: SIMONE GIRELLI

Azienda Ortofrutticola

Adamoli GiorgioFrutta e verdura di produzione propria

Punto vendita invernaleVia Messedaglia 35, Lugagnano (Verona)

Tel. 045 514510 - Cell. 3292013745

Page 15: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.15DICEMBRE2 0 0 1

Disagio, sdegno, rabbia. Sono questi gli "scomodi"sentimenti che Andrea Muccioli, figlio di Vincen-zo, il fondatore della comunità di San Patrignano,ha trasmesso al pubblico riunito in Sala con-siliare la sera di giovedì 23 novembre. Era lui,un combattivo quarantenne da sempre in prima li-nea contro il nemico droga, il protagonista del-l'ultimo "Piacere di conoscerci" organizzatodall'Assessorato alla Cultura. Parole essenziali ecrude, un tono duro e graffiante per tratteggiarela lucida e spietata analisi di un fenomeno che, inItalia, sta raggiungendo dimensioni sempre piùallarmanti. E le cifre che emergono dalle recenti in-dagini ne sono l'inconfutabile riscontro. Oltre il50% degli adolescenti italiani ha fatto uso, al-meno una volta, di sostanze stupefacenti. Nel 75%dei casi l'iniziazione alla droga avviene tra i 10 e i17 anni. 13, l'età media. 17000 sono i tossicodi-pendenti rinchiusi in carcere, impossibilitati ad in-traprendere un percorso di recupero. Una situazio-ne inquietante e, purtroppo, in fase di aggrava-mento. Motivi, colpe, responsabilità? AndreaMuccioli non ha nessuna esitazione a puntare il di-to. Prima di tutto, contro la Pubblica Amministrazio-ne. “Negli ultimi anni è stata fatta una campagna didisinformazione che definire irresponsabile è poco,la parola giusta è criminale. Ai ragazzi sono statefornite nozioni inesatte, fuorvianti, pericolose. Co-me l'assurda distinzione tra sostanze più o menodannose. Il risultato? Il consumo è in costante au-mento e si sta diffondendo in fasce d'età semprepiù basse”. Ma il problema della droga richiama,inevitabilmente, quello del disagio giovanile. E adoversi fare un esame di coscienza, qui, è il mon-do degli adulti. “La voglia di "sballare" nasce sem-pre dalla fragilità emotiva, dall'insicurezza, dallamancanza di autostima. I ragazzi si sentono ab-bandonati e trascurati. Perché la nostra societàha una colpa gravissima: quella di non saper ascol-tarli, di non saper rispondere alle loro esigenze,paure, incertezze. Ma c'è un'altra questione cheva assolutamente sottolineata, o, meglio, denuncia-ta. Ed è la cronica e inspiegabile assenza, nel no-stro Paese, di una vera e propria strategia mirataad arginare il fenomeno. “Lo Stato spende miliardiper finanziare i centri d'assistenza, spargendo icontributi "a pioggia" per non scontentare nessu-no. Ma, fino ad oggi, non è stato mai varato unpiano concreto per affrontare il problema”. Ma, fi-nalmente, qualcosa comincia a muoversi. O, per lo

Sala Consigliare:si parla di droga

IN

CO

NT

RI

meno, così sembra. “Il nuovo governo si è di-chiarato deciso a combattere la droga e, finalmen-te, sono stati stabiliti obiettivi precisi. Adesso sta-remo a vedere se dalle parole si passerà ai fatti.Vorrei precisare, comunque, che a noi la politicanon interessa. Quello che conta, è che chiunquesia al potere ci sostenga concretamente nella no-stra battaglia”. Perché uno degli imprescindibilidoveri di una società che si definisce civile, secon-do Muccioli, è l'aiuto verso chi è più debole: inquesto caso, dare ai tossicodipendenti la possibi-lità di un recupero completo e di un reinserimentonel tessuto sociale. Un obiettivo che non tutti i cen-tri di assistenza - privati o pubblici che siano - ri-escono a raggiungere. Per questo si rende indi-spensabile una ricerca mirata a verificare qualisiano le strutture più effi-caci su questo fronte,“non per fare una listadei buoni e dei cattivi, maper individuare i sistemiche riescono, in sostanza,a salvare il maggior nu-mero di ragazzi” spiegaMuccioli. L'unica indagine,in questo senso, risale al'95. Non si tratta peròdello "screening" reclamato da Muccioli, ma di unaricerca ristretta alla comunità di San Patrignano esvolta dall'Università di Bologna. Eloquenti, gli esitifinali: la percentuale di ragazzi che sono usciti dal-la droga senza incorrere in ricadute supera il72% (secondo i parametri internazionali, una per-centuale considerata "buona" è quella che si aggi-ra intorno al 20%). Sarà per questo che la comu-nità che adagiata sulle colline riminesi è meta digiovani provenienti da ogni angolo del pianeta. Eanche di ricercatori stranieri, pronti a studiare ilmodello per poi esportarlo nel proprio Paese. Aquesto punto, il pubblico chiede illuminazioni sul ti-po di percorso effettuato a San Patrignano. “E' dif-ficile, quasi impossibile, spiegare come si svolgeesattamente il percorso di recupero: non esisteuna ricetta standard valida per tutti. In estremasintesi, si tratta di instaurare con i ragazzi unrapporto reale, profondo, quotidiano. Un rapportoattraverso cui trasmettere loro, dimostrandoliconcretamente, con il proprio comportamento,concetti come l'onestà, il rispetto, l'equilibrio inte-riore. In parole semplici, un "allenamento allavita", che significa costruirsi le armi necessariead affrontarla: la fiducia in se stessi e negli altri,l'entusiasmo per ciò che si fa, il riconoscimentodelle proprie qualità, la capacità di provvedere ase stessi e a chi si ama“.

Vera Tomelleri

[email protected]

Nella foto la nuovapalestra delleScuole Medie in fasedi ultimazione.

Page 16: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

La foto ricorda ilpresepio realizzato

nella Chiesa di Lugagnano nel

Natale del 1980

so sant'Anastasia) e da Marchetti (in Piazza Erbe),due librerie che già dagli anni Venti vendevanopezzi pregiati della natività. Io, piccolo, aspettavocon ansia a casa l'arrivo della zia per vedere gli"acquisti cittadini" appena fatti. Tutti la ricordanocome intenditrice e gran collezionista.

Quindi una passione ereditata dalla zia?Non solo della zia. Anche mio zio, fratello di Mar-cella, era molto appassionato del presepio. Parlo diDon Beniamino Bendinelli, parroco di Belfiore, chetra i suoi hobby aveva una grande passione per lacostruzione del presepio ad ogni Natale.Ricordo ancora che ogni anno, all'inizio di dicem-bre, si iniziavano i "cantieri" natalizi: la famigliaBendinelli fino a Natale era tutta intenta al prese-pio! Allora c'era poco e ci aiutavamo con qualsiasicosa: ricordo per esempio che i colori usati eranonaturali e con il rosso, ricavato dalla polvere deimattoni, la cenere per il grigio scuro e il verde (fat-to con il “verde rame” rubato ai contadini) si ri-usciva a ricostruire qualsiasi ambientazione. Poi ac-qua e farina completavano il tutto.

E quando cominciano le vere e proprie"creazioni natalizie"?Come già detto l'amore per il presepio lo porto con

me fin dalla mia nascita. Il manife-starsi però di questa passione, locolloco agli inizi degli anni 80.Leggendo Famiglia Cristiana sco-pro che un sacerdote di Brembo(Bergamo), don Giacomo Piazzoli,sta cercando amici per poter dia-logare e organizzare un gruppo dipresepisti. Rispondo all'annuncio ealla domenica successiva mi incon-tro con lui nella sua parrocchia.Ricordo ancora quel giorno, ricor-do il caldo estivo, il ritorno delparroco da una visita agli ammala-ti e la sua mostra permanente(cosa insolita vedere allora unpresepio in piena estate!). Lui miinvita a continuare questa passio-ne perché non deve scomparire.In quel periodo il presepio era in"crisi": la moda dell'albero di Na-tale, di origine anglosassone e si-curamente "rafforzata" dagli Allea-

In periodo natalizio non poteva mancare un argo-mento natalizio. Dopo una veloce riunione in Reda-zione decidiamo di intervistare Beniamino Bendi-nelli, figura sicuramente conosciuta in Lugagnano.Beniamino si aggira spesso in "zona semaforo" conberretto bianco in sella ad una bicicletta oppure losi incontra dietro al “banco dei prosciutti” nel pro-prio negozio...Non tutti sanno che quest'uomo ha una grandepassione che porta avanti da ben 50 anni… il Pre-sepio, un’opera artistica che, pur a distanza di tantisecoli, riesce a conservare la sua meraviglia e il po-tenziale del messaggio di pace!

Dove nasce la passione per il presepio?La passione l'ho ereditata da Marcella Bendinelli,sorella di mio padre. Zia Marcella è stata per me eper i miei fratelli una vera e propria madre, dopo lamorte prematura della mia vera mamma.Eravamo in tanti in famiglia e zia era il riferimentomaterno. Lei era nubile e sicuramente a Lugagnanoqualcuno la ricorda per il terreno donato alla Par-rocchia: su quel terreno oggi c'è la Chiesa, la cano-nica, la piazza, il parco giochi…Zia Marcella aveva una vera e propria passione peril presepio: anche in pieno agosto lei si recava aVerona ad acquistare le statue da Gheduzzi (in Cor-

L’

IN

CO

NT

RO Il Presepio nella tradizione

Nella “grotta” di Beniamino Bendinelli...

Page 17: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.17DICEMBRE2 0 0 1

naggi meccanici, un vero e proprio capolavoro, noncompreso dai responsabili. L'unica soluzione peraccettarlo era quello di modificarlo nella coreografi-ca per adattarlo alla struttura dell'alcovolo. Quellanotte lo aiutai ricercando per le campagne lugagna-nesi (quella per i mangimi dei tori!) della carta ros-sa. Quella notte risolvemmo il tutto e all'indomani lacommissione accettò il presepio.Da allora don Giovanni diventò un grande amico ecollega presepista. Mi dispiace che proprio alcunimesi fa sia morto all'età di 87 anni lasciando co-munque a Faenza un enorme presepio permanen-te.

Quindi tante soddisfazioni anche oggi?Sicuro. Per esempio da alcuni giorni ho appena ter-minato un corso che ho fatto a 15 ragazzi di Luga-gnano. Assieme a qualche genitore e per tre dome-niche consecutive sono stati miei allievi.Con vinavil, legno, gesso e polistirolo siamo riuscitia creare dei bellissimi presepi!

L'ispirazione da cosa nasce?Sicuramente conta molto la propria componentecreativa. Ognuno ha un suo modo di operare, unapropria tecnica migliorata nel tempo. Io non ho unvero e proprio filo conduttore da cui prendo spun-to. Devo comunque affermare che la mia è una tec-nica tradizionale che si riconduce ai canoni classicidel presepio tradizionale: quello della povertà tipicodel Lombardo-Veneto. La grotta per esempio o co-munque un luogo semplice e povero devono esser-ci sempre. Oggi i nostri bimbi vivono nel lusso e ve-dendo questi luoghi poveri si fanno tante doman-de… e questo è positivo per trasmettere certi valo-ri ai nostri figli!

Possiamo ricordare qualche particolareaneddoto?Uno in particolare sì, anche se non è un vero e

ti nel dopoguerra, stava completamente soppian-tando l'antica tradizione del presepio nella campa-gna veneta, che raffigurava con la grotta la propriapovertà, rispettando la tradizione cristiana della na-tività. Dalla città (Verona) arrivavano chiari segnaliche sminuivano il valore del presepio a favore di unpiù fresco, colorato e luminoso albero!

E poi?A Natale Don Giacomo mi viene a trovare a Luga-gnano e rimane incantato di quanto fatto nella no-stra Chiesa. In quegli anni, assieme a Luigi Perina,mi dedicavo al presepio e devo dire che da donGiacomo, vero e proprio intenditore, ricevemmo ungrande complimento. Da poco don Giacomo è mor-to, ma in questi anni è stato per me un vero ispira-tore: proprio lui, critico e controllore, mi ha tra-smesso la voglia di migliorare, di inventare, di con-servare questi piccoli capolavori che, passate le fe-ste, vengono distrutti senza lasciare traccia.

Quindi una vera e propria "sfida"?Se si può definire così… certo! In Italia si formanoin quel periodo dei gruppi a tutela del presepio esoprattutto con l'intento di divulgare la passione.Oggi esistono molte associazioni animate da questoobiettivo. Non abbiamo nulla contro l'albero ma sia-mo sicuramente convinti che il presepio sia il no-stro "passato". Il presepio nasce con FrancescoD'Assisi a Greggio nel 1200 e da allora ogni Natalelo vede protagonista. Qualcuno addirittura colloca ilpresepio ancora prima di San Francesco, definendoil tutto come invenzione degli Spagnoli.

Ma esistono delle vere Associazioni per ilpresepio?Certo. Ed esistono anche degli incontri a livellomondiale! Per esempio nel 1985, a Innsbruck, hopartecipato al Congresso Internazionale dei prese-pisti, insieme da 460 rappresentanti di diversi pae-si del mondo. Ricordo con piacere quell'incontro.Don Giacomo era presente, e allora rappresentavail Responsabile nazionale del divulgare il presepioin famiglia.

Don Giacomo quindi può essere consideratoun vero e proprio riferimento?Si! Ma non è l'unico. Va sicuramente anche citatodon Giovanni Lambertini, frate francescano di Faen-za, famoso allora come grande studioso della Sa-cra Sindone e soprattutto famoso studioso del fe-nomeno presepio.Io non lo conoscevo ma mi incontrai con lui in unadelle rassegne Nazionali del presepio presso l'Are-na. Il suo presepio stava per essere bocciato dallacommissione perché mal si integrava con l'atmosfe-ra areniana: era stato fatto in metallo, con perso-

Nella foto laNatività di unadelle opere diBeniaminoBendinelli.Nella paginaseguente unpresepio vistocon gli occhi diVeronica, unanostra piccolalettrice.

Page 18: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

proprio aned-doto.Ho un dispia-cere che datempo portocon me neglianni: quello diaver vistosparire le sta-tue della vec-chia Chiesa.Oggi sarebbe-ro un patri-monio immen-

so. Le ricordo da piccolo, quando l'allora sacresta-no e "campanar", Ernesto Perina, le collocava vici-no all'altare del Sacro Cuore di Gesù.

Erano bellissime, alte cir-ca un metro, e rappre-sentavano la natività(cinque statue) più trecammelli, tre uomini dicolore che accompagna-vano i tre Re magi, unpastore, un pastorello inadorazione (lo ricordoperché era completa-mente senza capelli) eun gregge. Oltre a que-sto ricordo una splendidaFuga dall'Egitto, con laMadonna su un asinocon in braccio Gesù

Bambino, e Giuseppe davanti in piedi.La chiesa, prima della demolizione, per qualche an-no fu sottoposta ad una specie di "saccheggio" eproprio in quell'occasione qualcuno se le portò via.Ancora oggi spero di recuperarle.Ho descritto le statue ad uno dei più famosi co-struttori di statue del presepio, molto esperto, eper i materiali utilizzati, la rappresentazione, la di-mensione, la posizione e la forma, a detta sua pos-siamo ricondurle alla fine del Settecento e primi Ot-tocento (che corrisponderebbe al periodo della na-scita della nostra parrocchia, ndr).

La vecchia chiesa…Tuttora mi domando perché sia stata distrutta. Nonvoglio colpevolizzare nessuno, anzi! Voglio solo ri-cordare comunque che molte cose sono state per-se: non solo il presepio per esempio, ma ricordoanche un bellissimo organo con pifferi in piombofatti a mano e tante altre cose.

Ed oggi come va il presepio?Oggi è in forte ascesa. La produzione è notevol-mente aumentata. Mi capita spesso di visitare i più

pag.18DICEMBRE2 0 0 1

grandi costruttori di statue da presepio, come An-tonio Greco di Napoli e Anna Bisogno di Caserta,ma assieme a loro esistono in Italia un sacco dibravi presepisti.A seconda della regione i costruttori cambiano ilmateriale utilizzato: per esempio in Val Gardena co-me in Tirolo si usa il legno, a Caserta, Palermo eCaltagirone la terracotta, a Sassari il gesso…

Quindi oltre alla passione una grande ricer-ca e un forte collezionismo?Sicuro. I presepi più antichi oggi hanno valori dacapogiro. C'è molto mercato e quindi i prezzi sonolievitati notevolmente. Il mercato del collezionismocomunque si aggira soprattutto su Gesù Bambino:quelli in cera sono molto pregiati. Forse non tutti losanno ma un tempo vi era la consuetudine di rega-lare agli sposi novelli un Gesù Bambino dentro unateca di vetro, da collocare sul comò della camerada letto. Era segno di prosperità!

E a Lugagnano chi sono i presepisti?Tante persone. Non conosco tutti quelli che colla-borano oggi al presepio in chiesa. Ricordo invecequelli che con me costruirono il presepio finoall'85: Luigi Perina, Marco Cordioli, Luigi Fasoli, Gio-vanni Perina e tanti altri.So che esistono personaggi che come me portanoavanti questa passione: un Mancini di Mancalacqua,un Giardini dalle Canove di Sona, un certo Zandonàe comunque tanti altri.Conosco anche un Mancini Alessandro di Sandrà,che è un grande collezionista e costruttore di figu-re native. Egli usa le radici di ulivo per ricavarne lediverse statue.Io stesso sono un collezionista anche se non co-struisco statue. Spesso le recupero e le restauro.

Qualche personale desiderio?Soddisfazioni ne ho avuto molte. Alcuni anni fa unamia "creatura" è stata pubblicata sul volume "Ilnuovo fare il Presepio". Oggi costruisco e partecipoa presepi per tutta la provincia, come a Bussolen-go, in Saval, a Bardolino, a Valeggio. Costruiscopresepi per molte famiglie.Una sogno però non ancora realizzato e che mipiacerebbe fare... è quello di costruire un presepiogigantesco, in vetroresina per resistere alle intem-perie, da collocare nel mio giardino, e renderlopunto di incontro per chiunque voglia ammirarequesta tradizione che da secoli compare nel nostroNatale!

Complimenti Beniamino!

Gianluigi Mazzi

[email protected]

Abbonati al BacoIl Baco da Seta a domicilio!

Chi fosse interessato a ricevere una copia del Baco ogni due

mesi direttamente e comodamente a casa propriapuò farne richiesta telefonando

al numero 338 5936472 oppure mandando una e-mail all'indirizzo

[email protected]

Il Baco nella cassetta della posta:un piacere da non perdere!

Page 19: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.19DICEMBRE2 0 0 1

grotta di Lourdes ben visibile anche dal treno. Altrolungo percorso, sempre assistiti dai sacerdotidell'UNITALSI, aiutati dai barellieri e dalle dameper preparare le cuccette e nella distribuzione deipasti. Pur essendo anche il tragitto da Lourdes aFatima assai faticoso, è stato sopportato da tuttimolto serenamente, anche perché tutti erano giàdall'inizio, ben consci del tipo di "pellegri-naggio" che affrontavamo.A Fatima, tutti nuovamente davanti alla Madonna arinnovare le nostre richieste di aiuto.Come non commuoversi nelle processioni ove follesterminate salutavano la Vergine con sventolio dicandidi fazzoletti?Si prega Maria che ha protetto il Papa, che hadebellato teorie atee, che è sempre stata accantoall'umanità nei momenti più difficili. Si supplica ilsuo intervento anche in questo terribile momentoin cui viviamo. Siamo ripartiti per il viaggio di ritor-no contenti e possiamo dire di essere arrivati alnostro paese veramente soddisfatti. Eravamo qua-rantanove persone, tutte unite, sempre tutti d'ac-cordo, nessun infortunio, nessuna contrarietà. Ilnostro spirito non è stato fiaccato nemmeno dal-le fatiche del ritorno (quaranta ore di treno).Siamo grati a Maria per averci fatto gustare mo-menti di altissima spiritualità che non potranno es-sere dimenticati. Abbiamo promesso a Maria unprossimo ritorno possibilmente più numerosi.

Il gruppo di LugagnanoMario e Prima

Il diciassette ottobre, alle ore diciassette, quaranta-nove persone, ad eccezione di quattro, apparte-nenti alla nostra Parrocchia di Lugagnano si sonodate appuntamento sul piazzale della chiesa. Sipartiva per un "vero" pellegrinaggio in tre-no. Si andava a pregare nei luoghi più famosi doveapparve la Madonna: a Lourdes e a Fatima.All'ora stabilita il pullman è partito e ci ha portatoalla stazione di Porta Vescovo da dove partiva iltreno. In tutta la diocesi di Verona sono partite cir-ca 150 persone, di cui ben un terzo erano daLugagnano. I sacerdoti dell'UNITALSI (Unione Na-zionale Italiana Trasporto Ammalati ai Santuari) sisono congratulati con noi ed hanno espresso com-piacimento nel vedere tutte queste persone, unite eimpazienti di raggiungere i luoghi sacri.Un piccolo foulard al collo con ben evidente lascritta Lugagnano ci distingueva fra tutti i pellegri-ni della diocesi e quelli di altre città, via via aggiun-tesi durante il percorso, e in molti si sono congra-tulati con noi per quest'idea. Durante il percorso sialternavano momenti di preghiera, di riflessione edi piacevole conversazione. A Lourdes abbiamo as-sistito a tutte le funzioni: messa davanti alla grotta,processione eucaristica, messa internazionale, pro-cessione serale con fiaccole. Momenti intensi dipreghiera, davanti la grotta, dove ognuno depo-neva le proprie preoccupazioni, le proprie ansie in-vocando da Maria aiuto per se stessi, per i propricari, per la Parrocchia, per la pace nel mondo.Si riparte, sempre in treno per Fatima. Si saluta la

Verso i luoghi di Maria PE

LL

EG

RI

NA

GG

IO

Gruppo di Lugagnano davantiall'Abbazia diAlcobaça vicinoa Fatima(Portogallo).

Page 20: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.20DICEMBRE2 0 0 1

CO

MM

EM

OR

AZ

IO

NI

Stavolta non poteva essere un 4 novembre qua-lunque.Già da diversi anni - per la verità - la retorica vuo-ta aveva lasciato spazio alla ricerca di un significa-to più profondo per la Festa dell'Unità d'Italia:era inevitabile, quindi, che i terribili fatti dello scor-so 11 settembre accelerassero questo processo dirivisitazione.Lo si può cogliere anche dall'intervento che ripor-tiamo qui di seguito, proposto davanti al Monu-mento ai Caduti da Udino Forlin, il Presidentedella Sezione lugagnanese dell'associazione Com-battenti e Reduci:

“Fedeli al nostro annuale appuntamento, ancorauna volta ci ritroviamo davanti a questomonumento, che per noi rappresenta un immensocimitero, per onorare i Caduti di tutte le guerre.Siamo qui per ricordare Coloro che erano con noi eche con noi non sono tornati obbedendo al

richiamo della Patria, hanno chiuso la loro giovanevita sulle nevi delle Alpi o della Russia, sulle sabbieafricane, sui monti della Grecia o dell'Albania o infondo ai mari.Sono passati tanti anni e noi, che abbiamo vissutola terribile esperienza della guerra, siamo rimastiin pochi a testimoniare quelle infauste giornate eringraziamo tutti coloro che si uniscono a noi inquesto nobile sentimento.Noi ex combattenti abbiamo compiuto il nostrodovere in momenti difficili sempre sperando in unaPatria basata sulla giustizia e sulla libertà; sulrispetto dei diritti altrui e della dignità dei varipopoli contro l'odio, la sopraffazione e la violenza.Purtroppo un paio di mesi fa una brutale violenzasi è scatenata su vittime innocenti di 80 diversiPaesi. Sono stati atti di una malvagità che hannocolpito la coscienza del mondo intero. Una culturalontana da noi vorrebbe cancellare la nostra civiltà.Sono giorni tristi, ma tutti uniti da un comunesentimento supereremo anche questo bruttomomento.Cogliamo l'occasione per esprimere il nostrosostegno morale e la nostra solidarietà a tutticoloro che anche a prezzo della vita si adoperanoe combattono per difendere i principi della nostraciviltà.Per onorare oggi i Caduti dobbiamo rafforzare lavolontà di esserne degni, con l'impegno di una vitaonesta, ricca d'amore verso tutti i popoli. Invitiamoi giovani a ricordarsi del sacrificio dei Caduti, acoltivare l'amore per la Patria nella giustizia e nellalibertà tra tutti i popoli. E' questo il momento per riaffermare il nostroimpegno morale e civile perché tutti insieme sipossa riprendere il cammino della speranza di undomani migliore. Dopo l'orrendo massacro con la distruzione delleTorri Gemelle e della sede della difesa degli StatiUniti il mondo non è più quello di prima. Una voltail nemico era aldilà della frontiera, oggi invece ilnemico è invisibile e può colpire qualunqueobiettivo sia militare che civile, oggi tutto èvulnerabile e isole felici non esistono più.La comunità internazionale faccia ogni sforzo perrimuovere le cause che non possono che generareviolenza, prima tra tutte, le profonde ingiustizieche colpiscono due terzi del pianeta, soltanto cosìsarà possibile instaurare una duratura pace tra ipopoli e tra le nazioni”.

La diversa atmosfera di questo IV novembre ci hapoi spinto ad andare a rileggere una poesia che cifrullava nella memoria: una poesia che parla di unsoldato senza scadere nel militarismo, di valorisenza confonderli col nazionalismo, intitolata “La fola del nono”.

Fratelli d’Italia!

Nella foto ErnestoCottini (1892-1977), reduce, inuno scatto del 4novembre 1968.In quell'occasionevenne nominatoCavaliere diVittorioVeneto nelcinquantesimodella vittoria del1918.

Page 21: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.21DICEMBRE2 0 0 1

Monumento ai Cadutidi Lugagnano

Morti sul campo - Prima Guerra Mondiale

Gamba Michele 15 maggio 1916Bendinelli Silvio 21 settembre 1916Zerpelloni Vittorio 18 ottobre 1916Guglielmi Guerrino 30 agosto 1917Guglielmi Luigi 15 novembre 1917Bertuzzo Gaetano 23 marzo 1918Bendinelli Bianco 14 aprile 1918Brentegani Girolamo 24 maggio 1918

Dispersi - Prima Guerra Mondiale

Guglielmi Sante 12 febbraio 1917Marchi Albino 29 ottobre 1917Mazzi Adelino -

Morti per malattia - Prima Guerra Mondiale

Valicella Carlo 27 novembre 1916Valicella Luigi 12 giugno 1916Vantini Gio. Batta 3 ottobre 1918Ballarini Pompilio 25 ottobre 1918Savio Giov. Batta 4 dicembre 1918Bonato Guglielmo 12 dicembre 1918Caliari Giacomo 15 dicembre 1918Mazzi Pietro 19 gennaio 1919Miglioranzi Luciano 28 aprile 1919Guglielmi Alfonso -Soletti Vittorio 7 aprile 1921

Morti sul campo - Seconda Guerra Mondiale

Vantini Giobatta 10 gennaio 1941Tomicioli Luigi 21 novembre 1941Cavattoni Giulio 7 maggio 1942Zanin Gino n. 1921 m. 1942

Dispersi in RussiaBonvicini Mario Gennaio 1943

Morti per malattia - Seconda Guerra Mondiale

Fasoli Mario 14 aprile 1944Morando Arturo 2 dicembre 1944Morando Aldo 5 marzo 1945

LA FOLA DEL NONO

"… L'Alpin l'è tornà indrìopar torse su 'l capel. E lì na bala

la l'à lassà stechìo…"L'era la vecia fola de me nono,la piussè bela, ma nel so finir

la me lassava un fià de amaro in boca.E quante fantasie, quanti parché…

Mi no capea, e no podea capir, come se pol morir par un capel!

Desso che i ani i m'à molà da un pessodrento la scavessagna de la vita,desso ghe vegno su. Desso lo so

che par n'idea, pa'n simbolo, un capel,se pol lassarghe tuto, anca la pel!

Adesso soChe quel capel con la so pena neraPar lu l'era piussè de na bandiera.

Me nono no'l gh'è più ! Ma la so storiala m'à messo nel cor tanta poesia,

la m'à ridato na speransa novae na fiducia granda ne la vita.

Me nono no'l gh'è più!E 'l s'à portà con lu, tra i so segreti,el nome de 'n alpin sensa medaie

restà inciodà sora el reticolatoultima crose a un Cristo sensa nome:

"El so nome, butin, no'l gà importansa.L'era 'n alpin. L'era 'n alpin, e basta!"

(Bepi Sartori, Sercando Primavere - Ed. Vita Veronese)

La riflessione sulla Festa dell'Unità nazionale si èallora completata in chiave lugagnanese, ripen-sando ai nomi dei nostri compaesani che quasitutti - ultime generazioni a parte - abbiamo letto eriletto di anno in anno, quando da scolari veni-vamo radunati il 4 novembre davanti al Monu-mento, al suono della "Canzone del Piave".Ma chi c'era dietro a quei nomi? Chi erano? Comeerano morti e, prima ancora, come erano vissuti?Sono stati privati della vita nei loro anni più belli:la loro piccola Patria - il loro paese, i lorocari - quella che probabilmente hanno pensatoanche negli ultimi istanti, ne ha ricordato i nomisulla pietra di un Monumento.Ma il marmo, senza la memoria, non basta a con-trastare il Tempo: perciò vi invitiamo a raccon-tarci quella storia, a mostrarci quella foto, a ri-spolverare quel ricordo di famiglia che possa rida-re una scintilla di vita a quei "nomi anonimi".Dal prossimo numero il Baco li pubblicherà.Non cerchiamo eroi: essere morti in guerra è unprezzo che basta e avanza per chiedere di nonessere dimenticati del tutto.

Inviateci tutto il materiale in Via Beccarie 48, op-pure chiamateci allo 338 5936472, o lasciate unindirizzo presso l’Edicola Castioni e saremo noi acontattarvi.

Massimo Gasparato

[email protected]

Page 22: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.22DICEMBRE2 0 0 1

La Gazzetta Comunale

Pubblichiamo per estratto una selezione delle de-libere di Giunta e di Consiglio del Comune diSona approvate nel bimestre e di maggiore in-teresse per la nostra comunità o per l’intero Co-mune. In questo numero copriamo il periodo cheva dal 19 settembre 2001 all’8 novembre2001.I testi pubblicati non hanno carattere di ufficialità.Chiunque fosse interessato ai testi integrali puòfarne richiesta presso la Segreteria del Comune diSona.

Atto Giunta del 19/09/2001 numero 235:Adesione del Comune di Sona alla 4a assemblea del-l’ONU dei Popoli (8-14 ottobre 2001) - progetto“adotta un popolo” e alla marcia per la pace Peru-gia-Assisi (14 ottobre 2001)Atto Giunta del 03/10/2001 numero 244:Nomina collaudatore per le opere di urbanizzazionedel piano di lottizzazione denominato “Borgo” di Lu-gagnano.Atto Giunta del 10/10/2001 numero 251:Adozione del programma operativo di attuazionedell’Euro (POA) - Nomina del gruppo euro.

Atto Giunta del 10/10/2001 numero 252:Estensione del precedente incarico affidato all’arch.Pierluigi Polimeni per revisione completa centri stori-ci capoluogo e frazioni di Lugagnano, Palazzolo eSan Giorgio in Salici.Atto Giunta del 10/10/2001 numero 256:Adeguamento rete fognaria comunale - 2° stralcioriapprovazione progetto preliminare.Atto Giunta del 10/10/2001 numero 254:Lavori di realizzazione nuova palestra Scuola Media“A.Frank” di Lugagnano - incarico all’arch. GiulianoAdami di Verona per collaudo statico e tecnico-am-ministrativo.Atto Giunta del 10/10/2001 numero 260:Approvazione maggiore spesa per adesione del Co-mune di Sona alla marcia per la pace Perugia-Assisi.Approvazione partecipazione delegato ufficiale delComune.Atto Giunta del 19/10/2001 numero 266:Lavori di estensione rete gasdotto frazione di Luga-gnano. Conferimento incarico per progettazione defi-nitiva, esecutiva e coordinamento della sicurezza infase di progettazione.Atto Giunta del 24/10/2001 numero 274:Approvazione tariffe da applicare per l’esecuzione dilavori sulle reti acqua e gas ed interventi diversi - ri-forma parziale del tariffario.Atto Consiglio del 08/11/2001:Approvazione convenzione con il Comitato “Carneva-le Benefico” di Lugagnano per il servizio di vigilanzascolastica in frazione di Lugagnano.

DE

LI

BE

RA

ND

O

L’uso del cartellopubblicitario èfondamentale perpromuovere unanuova attività. Chi hamontato gli ultimidue in basso volevacon “impatto”richiamarel’attenzione deipassanti. Occhio però allatesta!

Su L'Arena di giovedì 15 novembre 2001in un articolo di Enrico Santi sul nostro Co-mune leggiamo che "Un altro dei sogni nelcassetto di questa maggioranza, la costru-zione di una piscina, diventerà realtà, assi-curano gli amministratori, nel 2004. Sorge-rà a Lugagnano e per quest'opera è stataaccantonata la cifra di mezzo miliardo di li-re". Bizzarra notizia alla luce del fatto che tregiorni prima gli studenti delle nostre scuolemedie erano dovuti restarsene a casa percolpa di alcune infiltrazioni d’acqua nelleaule.Piscina per piscina, magari prima sistemia-mo le "vasche" delle Medie.

Puntaspi l lo

del Baco

C O R N E R

Page 23: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.23DICEMBRE2 0 0 1

Forse non tutti sannoche esiste nelComune di Valeggiouna contrada Mazzi.

“Sei di Lugagnano?”Alla mia risposta affermativa il mio interlocutore miribatte... “Allora te si un Mazzi! Quei che ga'origine dai "sengali"!Al ciò, un po' divertito e un po' indispettito mi met-to a spiegargli che è vero che a Lugagnano vi so-no molti Mazzi e che caratterizzano e hanno carat-terizzato molto la vita del paese, ma moltissimi so-no in compenso gli "immigrati" da altre zone dellaprovincia veronese, quelli che non possonovantare almeno tre generazioni nate e vissute aLugagnano.Poi, memore della lettura di "Fregole de Sto-ria", gli racconto che la tradizione orale vuole, ef-fettivamente, che i Mazzi traggano origine da unacarovana di zingari (da qui la maschera dello"tzigano") che prese fissa dimora nella contrada diLugagnano intorno al XV secolo. Un'altra ipotesisuggestiva è quella avanzata da Massimo Ga-sparato, secondo il quale i Mazzi siano di origi-ne cimbra, le antiche popolazioni tedesche che siinsediarono sulle montagne lessine al tempo degliscaligeri, da dove deriverebbe la deformazione deltermine "tzimber", cimbro appunto, in "cingaro" e"sengalo".Ma non è dei Mazzi che si vuol parlare in questerighe, bensì dell'origine cimbra che accomuna in-vece molti dei cognomi "conosciuti e scono-sciuti" che caratterizzano Lugagnano.Molti di questi ignoreranno la loro origine cimbra,rifacendosi magari più semplicemente ad una origi-ne legata ai Monti Lessini, tra Boscochiesanuo-va, Velo e Roverè.Come si è detto la popolazione cimbra si insediònel veronese sembra intorno al XIII secolo, prove-

niente dalla Baviera e da li si sparsero in tutta laprovincia veronese, ma anche in quella vicentina.Quindi una lontana origine tedesca per i loro di-scendenti.Nel cercare i cimbri tra i residenti a Lugagnano hoscoperto che il più antico cognome cimbro, che siriscontra in un documento del 1400 scritto aBoscochiesanuova e che riguarda un "ser Anto-nium Jacobi Vinch", corrisponde al nostro Vinco.Vinco, Vinch appunto, significa, nell'antico cimbro,"fringuello".Molti cognomi riproducono tale e quale un nome eun soprannome e non è sicuramente cosa facilestabilire il momento preciso in cui persero tali ca-ratteristiche per assumere quella di cognome veroe proprio.Tra quelli derivati da nome proprio annoveriamocognomi quali Baltieri o Banterle derivanti dalnome "Gualtiero" che nell'antico cimbro era tra-dotto in "Balter", oppure Pretto derivante da"Adalberto" in cimbro "Albret". Poi ancora Gu-glielmi da "Guglielmo" appunto e Rigo da "Enri-co o Federico". Da "Gianni, Giovanni- Hanz in cim-bro", infine, scoviamo Danzi (d'Hanz).Numerosi sono i cognomi cimbri che troviamo inLugagnano derivati da soprannomi relativi a me-stieri esercitati o qualità e caratteristiche fisiche.Tra questi abbiamo Compri da "komper-scodel-laio", Ederle da "lederer-conciatore", oppure Ta-nara da "Taner-chi lavora il legno dell'abete".Menzione speciale merita poi, in questa categoria,il cognome Meche da "mecheler-commerciante, in-termediario, sensale", in quanto sembra che siadestinato a scomparire in Italia, in quanto gli ultimirappresentanti sono i nostri "Ginon" e "Meche".Troviamo poi Erbisti da "herbest-selvatico, rozzo"e Garonzi da "geròuntz-persona ingobbita".Nelle attività antiche c'era chi era dedito all'alleva-mento degli animali e allora abbiamo Maioli da"mauler-quello che si serve dei muli" e Zauro"sàur-quello che accudisce alle scrofe"C'era infine chi si lamentava di continuo e tra que-sti Rubele da "rùebeler-brontolone, borbottone"eZumerle da "sùmmerle-persona che brontola sot-tovoce continuamente". Ma che può dire il nostroSindaco relativamente alla confusione che doveva-no provocare i suoi antenati se sono arrivati ad at-

CU

LT

UR

ANon solo Mazzi!(curiosità sull’origine “cimbra” dei lugagnanesi)

Page 24: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

in alcuni l'interpretazione dell'origine cimbra delcognome può sembrare forzata.L'importante è ricordare che se la storia del paesel'ha scritta per lunghi versi il cognome Mazzi, alpresente e al futuro di Lugagnano parteciperan-no anche molti dei cognomi che sono stati ci-tati fra queste righe.

Gianfranco Dalla Valentina

[email protected]

tribuire un cognome in virtù di questa particolarecaratteristica? Tomelleri deriva infatti dal cimbro"tùmmeler-persona chiassosa, rumorosa".Parecchi cognomi cimbri sono derivati da toponimi.Tra quelli presenti a Lugagnano troviamo: Campa-ra da "kàmper-chi proviene dal monte detto Kamp(cresta)", Cumerlato da "kummerlaite-chi provie-ne dal pendio pieno di detriti", Pazzocco da "bazhoch-il più alto, chi proviene dalla località ora co-nosciuta come Altissimo", Perlati da "peirnlaite-chi proviene dal pendio delle fragole", Poffe da"pù fel-chi proviene dalla collina".Non poteva mancare dall'elenco un re che forsenon sapevamo d'avere: Cunego deriva dall'anticocimbro "kunec-re".Molti altri cognomi sono tuttora riscontrabili nellesperdute contradine della Lessinia e denuncianoquindi una evidente origine cimbra.Anche questi hanno unetimologia legata ad al-cuni elementi, fatti e attiestranei, casuali ed ac-cidentali, da aspetti emoventi geografici,umani, sociali ecc.. Inalcuni casi questi sonofacilmente intuibili, in al-tri sono di etimo oscu-rissimo.Tra questi: Bruno, Bo-schi, Boari, Peloso,Grisi, Grandi, Pana-rotto, Sartori, Corra-di, Merci, Merzi,Bombieri e Caceffo.

Sicuramente, per con-cludere, tra i tanti elen-cati molti ne ho comun-que tralasciati, e forse

pag.24DICEMBRE2 0 0 1

Ricordo dell’estate2001: piccole ciclistein Via Ticino.

Il prossimo numero de IL BACO DA SETAlo troverete, sempre in edicola, il 24 febbraio dell’anno 2002.

IL BACO DA SETAAppuntamento

di Cultura e Società di Lugagnano

Via Beccarie 48, Lugagnano (VR)Telefono: 338 5936472

Codice Fiscale 93139380237e-mail: [email protected]

www.lugagnano.it

Direttori:Mazzi Gianluigi, Bianco Giovanni, Salvetti Mario

Dalla Valentina Gianfranco

Costituito a norma dell'art. 18 della Costituzione e dell'art. 36 del Codice Civile

STAMPATO IN PROPRIO

Page 25: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.25DICEMBRE2 0 0 1

CU

RI

OS

IT

A’

BARBI

In Italia esistono 1108 nuclei familiariBarbi così distribuiti:

GAMBAIn Italia esistono

3010 nuclei familiariGamba così distri-

buiti:

COATIIn Italia esistono 122 nuclei familiari Coati

così distribuiti:

TINELLIIn Italia esistono 1441 nuclei familiari Tinelli così distribuiti:

Proseguiamo la rassegna dei cognomi di Lugagnano e la loro distribuzione sul territorio nazionale. I cogno-mi presi in esame in questo numero sono: Barbi, Coati, Gamba e Tinelli.

Una penisola di lugagnanesi

SULL’ECO. MITI, LEGGENDE ED USINarciso - narra Ovidio nelle Metamorfosi - nasce da Liriope, la ninfa difonte che, per la sua bellezza, fu rapita dal dio fluviale Cefiso, che l'avvi-luppò nelle sue tortuose correnti. Figlio delle acque, è un giovane distraordinaria bellezza, cui Tiresia, il veggente, ha previsto lunga vita soloa condizione che "non conosca se stesso". A sedici anni poteva contaregià numerosi amanti, tutti respinti, di entrambi i sessi. Un giorno, mentreè a caccia di cervi in una foresta, domanda a gran voce se ci sia qualcunolì. La ninfa Eco, che si è innamorata di lui e lo segue di nascosto, ripe-tendo le sue ultime parole gli risponde e tenta il desiderato abbraccio,ma egli la respinge prontamente. Si narra che da allora la bella ninfa siconsumi per struggimento d'amore fino a che di lei non sono rimasteche le sole ossa, tramutate in sassi, e la voce tutt'ora vagante in vallisolitarie. Ecco perché il termine "eco" è femminile: "…la eco di quelsuono", "non ho sentito quella eco". Ma al plurale è maschile unicamente:gli echi. Attenzione che, in ogni caso, l'uso quotidiano del sostantivoeco è anche al maschile; pur se un errore in teoria, spesso l'uso, coltempo, cambia le regole formali…

La curiosità

Page 26: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.26DICEMBRE2 0 0 1

Internet: se io ho questo nuovo media, la possibi-lità cioè di veicolare un numero enorme di infor-mazioni in un microsecondo, mettiamo caso a unaborigeno dalla parte opposta del pianeta... Ma ilproblema è: “Aborigeno, ma io e te che cazzo sedovemo dì?” (Corrado Guzzanti)

Nell’acquario ho messo dei pesci che ho preso aRimini. Ogni tanto ci piscio dentro per farli sentirea casa. (Sergio Cosentino)

Un’insegnante di quinta elementare dell’Avanaammonisce i suoi allievi mostrando una foto diBush: “A causa di quest’uomo, noi siamo a cortodi cibi e di medicinali; a causa di quest’uomo, noinon abbiamo abbastanza carburante per le no-stre fabbriche, i nostri treni, i nostri autobus; acausa di quest’uomo, noi siamo a corto di tutto”.Dopo aver studiato la foto attentamente, Pepitoalza la mano. “Si Pepito”, dice lei. “Sa una cosasignora? Quando è senza barba, rasato di fre-sco, sembra tutt’altro uomo!”.

(Josè Latour)

Ora che le donne sono diventate fantini, arbitri dibaseball, scienziati nucleari e dirigenti commer-

Le fredddd...ure

In una coppia normale sposata o convivente èregola comune che la macchina bella vengausata dall’uomo e che alla donna spetti d’ufficio ilcatorcio. Motivo? Tanto lei la adopera solo perandare a fare la spesa. Poi che il supermercatosia a Mogadiscio o a Timbuctu, questo non è unproblema del capofamiglia. E non lo è neancheil fatto che in auto lei vada a lavorare, porti re-golarmente i figli al corso di jujitsu, al catechismoe alle feste di compleanno dei compagni di scuo-la. E vada per lui dal commercialista. E porti lasuocera dal reumatologo.Le donne macinano chilometri peggio dei ca-mionisti, su trabiccoli che fanno i rumori di uncingolato, con portiere che si aprono solo dal didentro e specchietti retrovisori che stanno su colcicles. Intanto lui cambia i cerchioni alla macchinabella e li mette in lega. Si. Perché lui ha curadell’auto e noi no.Ma come facciamo ad avere cura di un cessoche sta insieme per una legge della fisica ancorasconosciuta? E no che non la laviamo, meglio

che sia sporca così la polvere camuffa.E che ci possiamo fare se abbiamo i cali di pres-sione? Dobbiamo per forza tenere sul sedilequalche pavesino e una banana annerita per icasi di emergenza. Si. Sul cruscotto c’è anche unrossetto mezzo sciolto. Ohhh. Siamo donne e ol-tre alle gambe c’è di più. Le labbra, per esempio.Intanto lo stradario è ancora nel cellophane.Tanto non lo sappiamo leggere. Vogliamo parlareinvece di quei buchini sul sedile della macchinabella? Saranno mica i mozziconi di sigaretta but-tati dal finestrino davanti e rientrati a boomerangdal finestrino dietro? E la simpatica borsa dapalestra lasciata stagionare per settimane nelbagagliaio? Ma portiamo un po’ di rispetto perchi fa regolarmente arrivare i soldi in casa dalleassicurazioni. Chi si ferma con i verdi? Noi! Chiinchioda quando ha la precedenza? Noi. E chipaga? Gli altri, ovviamente.Voi intanto continuate pure a coprire l’auto coltelone e magari rimboccatele pure gli angoli,che non prenda freddo.

L’auto dell’uomo e l’auto della donnada SOLA COMEUN GAMBO DISEDANO di Lu-ciana Littizzetto.Ediz. Mondadori,2001

RE

LA

X

ciali, forse un giorno impareranno a parcheggiare apettine. (Bill Vaughan)

Un gentiluomo è uno capace di descrivere Sofia Lorensenza fare gesti. (Michel Audiard)

Page 27: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.27DICEMBRE2 0 0 1

del calcio italiano. Un momento magico, un'occasio-ne imperdibile per riscattarsi dalle accuse spessoingiuste che l'hanno infangata”.E il mister friulano rincalza: “Un'unica città vantadue squadre "piccole" che stanno dando del filo datorcere alle famose "grandi": Verona, oggi, rappre-senta un autentico miracolo calcistico”. Interpellati

a proposito dei punti di forza dell'avversario, i duetecnici si scambiano generosi complimenti. “L'Hel-las di quest'anno è davvero temibile e merita ilmassimo rispetto: ha organizzazione, efficacia euna mentalità vincente. E i risultati ottenuti finora lodimostrano. Anzi, direi che, per come sta giocando,meriterebbe qualche punto in più” si sbilancia DelNeri. E Malesani ricambia affermando: “Società, al-lenatore, giocatori: questi gli ottimi ingredienti delfenomeno Chievo. Tutt'altro che una favola. E laclassifica parla chiaro”. Poi, un caloroso apprez-zamento nei confronti del "nemico giurato". “Gigi èbravissimo, è destinato ad allenare uno dei cosid-detti "squadroni"”. “Ne ho da fare ancora un belpo', di strada ..” si schernisce il modesto Del Nericon il suo proverbiale aplomb britannico. Basta coni "buoni sentimenti", sinceri o diplomatici che siano.I tifosi reclamano a gran voce, parole testuali, “unpo' di pepe che dia sapore al derby”. E stuzzicanogli illustri ospiti della serata con diaboliche provoca-zioni. Come l'insistente richiesta di un pronosticosul risultato. Se Del Neri temporeggia, Malesani sisconfessa e replica senza indugi: “Sulla schedina?Nessun dubbio: uno fisso” rivelando, a posteriori,innegabili doti profetiche. A questo punto, però, ilmister del Chievo non può resistere e svela la suaindole altrettanto competitiva lasciandosi sfuggireun ironico “La vostra vittoria? Un sogno!”. I toni ri-mangono rigorosamente scherzosi. Ma, poco a po-co, finalmente, si comincia ad entrare nella caldaatmosfera derby. Qualcuno vuole sapere se l'ec-

Qualcuno scommetteva che non sarebbe mai suc-cesso. Eppure i mussi alati si sono librati in volo.Eh già. Volavano davvero, sottoforma di palloncini,nel cielo nero senza stelle di quell'attesissima eumida domenica sera, la sera dell'impossibilederby in serie A tra Hellas e Chievo. Agognataper mesi sia dalle due tifoserie gialloblù che daimass media italiani e interna-zionali, la sfida destinata a se-gnare la storia del calcio ita-liano è stata finalmente dispu-tata. Ma, ad essere sinceri, ilderby veronese ha un piccoloprecedente. Ma sì, è così.Perché, a pochi giorni da quelsospirato 18 novembre, gli al-lenatori delle due squadrescaligere sono stati protago-nisti di un effervescente incontro-scontro organiz-zato dall'Amministrazione Comunale nell'ambito del-le serate "Piacere di conoscerci". Sede dell'ap-passionante pre-derby, battezzato "Il derby delleparole", il Teatro parrocchiale di Lugagnano, oppor-tunamente tinto di gialloblù con bandiere, striscionie palloncini. Netta, è inevitabile, la prevalenza nu-merica dei tifosi Hellas. Inferiori nelle cifre, ma noncerto nell'entusiasmo, i sostenitori della sorpren-dente neopromossa. Non trascurabile, poi, la pre-senza di rari esemplari di autentici sportivi, checonfessano timidamente di simpatizzare per en-trambe le formazioni. Davanti ad un pubblico chesfiora quota 300 e ad una nutrita schiera di gior-nalisti - tra cui un inviato della Gazzetta, che ha de-dicato un'intera pagina all'evento - Alberto Male-sani e Luigi Del Neri raccontano la "loro" vigilia.Applausi, incitamenti, ma anche fischi e qualche in-tervento polemico, immancabilmente stemperatonell'ironia. L'atmosfera da stadio è un inconfondi-bile sintomo della frenesia con cui si attende la re-sa dei conti tra le due irriducibili avversarie. Nientepanico, invece, almeno in apparenza, per gli alle-natori delle due squadre che hanno portato lanostra città agli onori della cronaca sportiva. Traun "buuu" e una standing ovation, Malesani e DelNeri sdrammatizzano la tensione con le infallibiliarmi della goliardia e della sportività. Ci pensa iltecnico veronese a chiarire quale sia la giusta inter-pretazione da dare al primo derby scaligero dellamassima serie. “Attualmente, Verona è la capitale

Un derby nel derbyUn anticipo di Verona - Chievo a Lugagnano

LA

S

ER

AT

A

Nella foto, dasinistra, DelNeri, il sindacoTomelleri,Malesani el’assessoreCosta.

Page 28: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.28DICEMBRE2 0 0 1

un riscatto personale, il desiderio di mettermi allaprova e di migliorare”. Ma fino a che punto i duetecnici si rispecchiano nelle rispettive squadre?“Mi riconosco molto nel "mio" Chievo. La mia fortu-na? Aver trovato un gruppo che ha subito appresoe messo in pratica il mio metodo di lavoro e la miavisione di gioco” spiega Gigi. “Nella mia squadra miritrovo in pieno, e ne sono soddisfatto. Ma di que-sto devo ringraziare la società, che mi ha sempredato la massima fiducia lasciandomi completa liber-tà a livello tecnico” afferma Alberto. Niente da fare,lo scatenato pubblico torna all'arrembaggio sultema derby. Dopo le inesorabili domande sulle pro-babili formazioni, c'è spazio anche per un accen-no all'inno di Mameli in apertura di gara, un'iniziati-va del sindaco Sironi. D'accordo Del Neri, che so-stiene: “Penso che sia importante rivalutare certivalori, soprattutto in momenti difficili come l'attualesituazione internazionale”. Ok, anche se con qual-che perplessità, per Malesani, che commenta: “L'i-dea mi sembra buona. Anch'io credo nel recuperodi valori un po' trascurati, dalla famiglia all'orgoglionazionale. L'unico dubbio riguarda i numerosi stra-nieri in campo, che potrebbero sentirsi a disagio”.Per riaccendere il match dialettico tra i due con-tendenti, qualcuno, tra il serio e il sarcastico, azzar-da un'ipotesi sovversiva: un gemellaggio tra ledue tifoserie gialloblù, che rappresenterebbe unavera e propria rivoluzione nell'universo dei roventiderby italiani. E qui, messi da parte buonismo ediplomazia, Malesani e Del Neri concordano nelbocciare la proposta. “Perché la rivalità, se è sana,

cellente inizio di campionato delle due rivali rappre-senti, per i mister, una rivalsa. “Sì, è così. Esco daun periodo davvero nero: l'esonero da parte delParma, poi un grave incidente. I successi dell'Hellassono per me un'iniezione di ottimismo e di autosti-ma” ammette Malesani. Sullo stesso tono, la repli-ca di Del Neri: “Sono stato lontano dalla panchina

per più di unanno, e non èstato un belperiodo. Lamia, però, nonè una rivincitanei confronti diqualcuno inparticolare.Ma la voglia di

Anche la stampanazionale hariportato notizia del“derby” diLugagnano. Sottoalcuni momenti dellaserata.

Page 29: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.29DICEMBRE2 0 0 1

se si limita agli sfottò e non sfocia nella violenza,non può che far bene al calcio” sostengono. L'ulti-mo intervento spetta agli amministratori, che mo-strano degli inediti cappellini con gli stemmi Hellase Chievo affiancati, da acquistare con un'offerta li-bera che verrà devoluta in beneficenza. E' l'enne-sima provocazione della serata, destinata, questavolta, al pubblico. Che, dopo qualche attimo di per-plessa esitazione, si lancia in uno sfrenato sac-cheggio seguito da una febbrile caccia all'auto-grafo. Verrebbe da concludere con una frase delfilosofico Malesani, che ha saggiamente definitola sfida gialloblù “un successo, al di là del risultatofinale”. Il primo, inimmaginabile, derby in serie Ase l'è aggiudicato l'Hellas. Al derby delle parole, pe-rò, non ha vinto né Verona, né Chievo. A trionfare,è stato lo sport.

Vera Tomelleri

[email protected] Lo scorso ottobre un folto gruppo di compaesaniguidati dal nostro Parroco don Mario si sono recatiin Egitto per il tradizionale pellegrinaggio autun-nale organizzato dalla Parrocchia di Lugagnano.Partiti dall’aeroporto di Bergamo l’8 ottobre (pro-prio il giorno del disastro dell’aeroporto di Linate),i 40 nostri compaesani, dopo uno scalo tecnicoad Hurgada, sono atterrati al Cairo. Nel corso di

una settimana si sono spostati con un volo internoa Abu Simbel, quindi in pulmann ad Assuan, poi ,dopo una fermata a Kom Ombo, con una motonavesono arrivati a Luxor da dove hanno fatto ritorno aBergamo. Nel corso dell’intensa settimana l’af-fiatato gruppo (nella foto) ha avuto modo di visita-re splendide località e affascinati siti archeologicicome le piramidi di Giza con l’enigmatica sfinge,l’antica capitale di Menfi, lo straordinario mu-seo egizio del Cairo, gli imponenti templi di Kar-nak e un interessante villaggio Nubiano. Non so-no mancati i momenti suggestivi come le notti tra-scorse sulla motonave cullati dal maestoso movi-mento del Nilo.Terminate le escursioni, nella serata del 15 otto-bre il gruppo ha fatto ritorno a Lugagnano.Ma l’organizzazione è nuovamente in moto e leprossime tappe previste sono la Croazia per laprossima primavera e l’Olanda e il Belgio nel-l’autunno del 2002. Buon viaggio!

Compaesani tra i Faraoni VI

AG

GI

A Lugagnano il derby tra Chievo e Verona ègià iniziato da tempo.Agguerrite e simpaticamente contrappostesono le due tifoserie arroccate attorno a dueCalcio Club, costantemente presenti allo sta-dio a supportare la propria squadra.Una è di antiche origini e passioni, legatastoricamente alla zona di Mancalacqua, con-ta un buon numero di iscritti tra i quali mol-tissimi giovani. Si tratta del Calcio Club HellasVerona di Mancalacqua, che profonde tutta lapassione "pallonara" anche nella localesquadra amatoriale di calcio, il Mancalacquaappunto, seguitissimo dai suoi affezionati ti-fosi.L'altra tifoseria, quella per il Chievo, è infe-riore come anzianità ma uguale come attac-camento! Parliamo del Calcio Club Chievo,fondato attorno alla goliardica figura de "elCoa", il quale, assieme agli amici che, comediceva il motto su una loro maglietta, hanno"el Ceo nel cor", profonde tutte le energie neltifo per il Chievo e in iniziative enogastrono-miche che coinvolgono tutti gli appassionatidi calcio. E allora tutti avanti appassionata-mente portando in alto il nome della città diVerona.

GFD

Ma a lugagnano i lDerby è in iz iato

da tempo. . .

C O R N E R

IL SONDAGGIO (Risultati del giorno 10 dicembre alle ore 19)

Domanda - Anche a Lugagnano sta divampando la rivalità tra Hellas Verona eChievo Verona. Che ne pensate?

Risposte voti %a. E' ridicolo paragonare la storia dell'Hellas alla giovane tradizione del Chievo 63 39%b. In questo momento il calcio a Verona è soprattutto Chievo 28 17%c. Siamo tutti veronesi, le due squadre rappresentano entrambe la città 38 23%d. Abitando a Lugagnano tifo solo A.C. Lugagnano 15 9%e. La vera squadra che rappresenta Verona è la Muller Basket 2 1%f. Non so, non mi interessa un fico 16 10%

Page 30: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.30DICEMBRE2 0 0 1

Un'altra puntata con i termini dialettali tipici del no-stro parlato contadino. Più o meno usati, essi "tra-mandano" al giorno d'oggi anni di mutamenti e sto-ria, con evoluzioni notevoli dal significato etimologi-co originale.

Nella rubrica della Posta di questo numero pubbli-chiamo una lettera di una simpatica lettrice che po-ne una domanda in merito all’espressione dialettale"catarlo su col cuciarin".L’interpretazione e le origini descritte di questaespressione trovano riferimento sul quotidiano L’A-rena e sul volume Parole Perdute di Dino Coltro,dove compare quanto segue:“(...) Cuciarin, diminutivo di cuciaro: in latino “coch-ler”, da cochlearium” che vuol dire “allevamento di

chiocciole”. La spiegazione di questaderivazione ci viene ancor prima dalgreco “cochliarion”, la piccola posatausata per mangiare le chiocciole. (...)Aggiungiamo che la parola viene usa-ta in tutto il nord Italia (soprattuttoVeneto e Piemonte) compresa l’Istria(dialetto piranese).

Elena ha voluto inoltre inviarci prezio-si suggerimenti e noi prontamente lipubblichiamo!Pansa piena non crede mia aquella uda: pancia piena non credea quella vuota. Proverbio. Se tu staimale io che non lo sono non possocomprendere fino in fondo il tuo sta-to di malessere, perché non sono io

a provarlo direttamente.Farse la boca: viene detto quando si assaggia unboccone particolarmente buono e prelibato.Neanca (gnanca) 'na scianta: nemmeno perniente.Sgulmarìn: rosmarino.Perdere la ciribicoccola: perdere la testa.Cavei spaisi: capelli spettinati, in disordine.Sponsar: riposare.Guadin: retino da pesca.'mbriago spolpo: ubriaco fradicio(te si) sciopà (la "s" e la "c" pronunciate separa-tamente): scoppiato, anche in senso metaforicoFare le gattorissole: fare il solletico.Esser fiaco sbuso: essere molto debole fisica-mente (come una ruota sgonfia).No averghene uno che val do: non averne unoche vale due (di franco, di schèo): essere poveroin canna.

Schei: i soldiNo averghe tute le fassine al cuerto: non ave-re tutte le fascine al coperto. Come a dire: non ave-re tutte le rotelle a posto. Essere un po' matto, svi-tato.Spunciotti: spini, rovi pungenti.Farse i osi: “far le ossa”. Impratichirsi in un'arte,in un mestiere.Ie lì che i te dise: tome: sono lì che ti dicono:prendimi!: Detto di una cosa che è evidente, stasotto il naso di chi chiede dov'è?, ma non lo vede.Se a ti la te va ben, a mi la me va larga: sea te sta bene, a me va ancora meglio.Gheto el morbin/gheto el boresso. Essereparticolarmente e insolitamente esuberanti e viva-ci, fuor di misura.In meso alle brècane, in cao alla molonara,detto di un luogo "in tanta malora", fuori dal mon-do.Svergola (lama di forbice): non diritta.Sa mo' le sinque: di già le cinque!Far la fenta de gnao bao: fare il finto tonto.Sotto matafara: di nascosto, sotto il naso.In balansola: detto di qualcosa che si trova in bi-lico (precario).Far càolea: cadere dopo essere stati "in balanso-la".Scienco ("s" e "c" pronunciate separate): dirittoimpalato.Caucce: caviglie.Onto de gombio: olio di gomito. Detto di lavoroda fare a mano che richiede onesto sudore dellafronte e la seguente operazione: moar le mane(muovere le mani).Pocchia/pocia: pozzanghera.L'ha fatto la fine del poro limon: essere spre-muto come un limone.Sbigolato/sbrindelà/smocciato: essere in dis-ordine (detto di vestiti non combinati perfettamen-te addosso, ad esempio, avere la camicia che escedai pantaloni).Piòe a seci roersi: piove a secchi rovesci: piog-gia abbondanteRicordate che tutto il ridar el va in piansar:proverbio. Tutto il ridere va in pianto. Serve da am-monimento.Ropetar: rovistare (nel cercare qualcosa).Te me cave el fià: mi togli il fiato. Detto ad unapersona particolarmente insistente ed ossessiva.Corta l'è bela, longa la stufa: Proverbio. Iltroppo stroppia, qualunque eccesso è nocivo.

Gianluigi Mazzi ed Elena Recchia

LE

O

RI

GI

NI Vocabolario minore

Avete espressioni o termini dialettali

da suggerirci o dei quali vi interesserebbe

sapere significati, origini,

e provenienze?Inviateci i vostri quesiti o le vostre segnalazioni

ai nostri indirizzi, sapremo fornirvi

risposte e spiegazioni.

Page 31: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.31DICEMBRE2 0 0 1

na e dintorni alla ricerca della festa più bella che cipossa essere in giro, visite in locali dove organizza-no cene o cose del genere, ricerca di quell'amicoche non senti da una vita ma che sicuramente sa diqualche bella festa… tutto in fretta… non c'ètempo… fino a che si arriva conl'acqua alla gola al 30 dicem-bre e allora ci si comincia a met-tere d'accordo "bah quella festache avevi detto tu non è poi cosìmale" e allora ci si decide… Fi-nalmente!!!Ci si mette un po' il cuore in pacee si tira un sospiro di sollievo.Un ultimo giro a negozi per trova-re qualche particolare da aggiun-gere al vestito, un'ultima telefona-ta per avvertire tutti gli amiciche noi andiamo la, un ultimomessaggio a quel bel ragazzoche non verra' mai alla festa incui sei tu (ma tentar non nuoce)e siamo pronti.Ora non ci rimane altro cheaspettare quella fatidica seracon un po' di ansia e di emozionenel cuore… Che si voglia o no l'ultimo dell'anno infondo tocca il cuore un po' a tutti!Trentun dicembre. Mi siedo e mi metto a ridere.Possibile farsi tutti questi problemi per una se-ra?? Tanto lo so che vestita bene o male, in una fe-sta bella o brutta mi divertirò lo stesso. Alla finemi basta che vicino a me ci siano le persona a cuivoglio più bene. E poi a conti fatti… è una sera-ta come un'altra, o no??Che scema a farmi venire tutta questa angosciaper una sera.Ma se non fosse così che ultimo dell'anno sarebbe???

Alessia Mazzi

[email protected]

Pochi giorni ormai al fatidico ultimo dell'anno, magià da un mese i pensieri sono tanti…Primo pensiero. Il vestito… un particolare di nonpoco conto per noi povere donne che, oltre adessere squadrate dalla punta dei piedi alla puntadei capelli (sia dagli uomini che dalle donne… cat-tivissime con i commentini!!!), in queste occasionidobbiamo essere all'altezza di tutte le altre donne…non vorremmo mica sfigurare??? Sicuramentesaranno vestite meglio di me e io devo assoluta-mente trovare qualcosa che superi tutte.., E alloravia alla Grande Mela alla ricerca disperata di qual-cosa che ci faccia sentire "speciale" per una seratache si presenta con quell'atmosfera cosi'…magica!Una gonna con i brillantini, un vestito nero da sera,una maglietta un po' "diversa" dalle solite che siusano nelle altre occasioni…Qui la faccenda si faseria e complicata. Bisogna essere diverse da tuttigli altri giorni… diversa e speciale… Non è micacosi' semplice!!!Secondo problema: dove si va?? Una festa grandeo una festa piccola? Sarebbe bello anche andare inmontagna o magari a fare qualche viaggio in qual-che meta sconosciuta… Ma è difficile scegliere.In una festa grande c'è troppa gente, va a finireche perdi di vista i tuoi amici e non capisci piùniente. Una festa piccola però è troppo triste: al-l'ultimo dell'anno è bello fare casino, divertirsi, co-noscere gente nuova, parlare tutta sera con gentedi cui il giorno dopo non ricordi nemmeno il nome,ballare fino alla nausea qualsiasi musica e qualsiasicanzone… Inutile comunque negare che tutto que-sto non sia più facilizzato all'ultimo dell'anno: c'èquella strana magia nell'aria che ti porta ad esserepiù "socievole", più libero, più felice… all'im-provviso tutti i problemi sembrano sparire, vengonogettati alle spalle, un po' come si faceva con ipiatti vecchi una volta… giù dalla finestra!!E allora con quel biondino la che vedo sempre e misembra tanto bello e irraggiungibile si può tentareuna tecnica di avvicinamento, anche solo auguran-dogli un buon anno nuovo e poi "anche tu qui?"..sein quest'occasione tutti sono più buoni, magari saràpiu' buono anche lui… O come per magia ancheil tuo ragazzo con cui avevi litigato giusto due gior-no prima o quella tua amica che ti aveva fatto queltorto imperdonabile e con cui non parlavi damesi, diventa quasi quasi "perdonabile"..Insomma tutti più buoni, tutti più contenti e tutti piùsplendenti…Nella ricerca della festa è importante anche tenereconto della gente… deve esserci bella gente altri-menti.. una tristezza! E allora i giorni prima è unatragedia: ognuno ha una sua idea, ognuno hatanti amici con cui vorrebbe festeggiare l'ultimodell'anno e allora, pensieri su pensieri, teghe su te-ghe, liti su liti … telefonate in ogni parte di Vero-

Veglione di SanSilvestroRituali e psicodrammidella serata più attesa dell’anno

FE

ST

EG

GI

AM

EN

TI

Chiunque volesse mandarci testi,commenti, lettere o materiale

di qualsiasi tipo può scrivere a:

IL BACO DA SETAVia Beccarie, 48

37060 Lugagnano (VR)oppure mandare

una e-mail all'indirizzo:[email protected]

Risponderemo a tutta la posta arrivata.

Non verranno pubblicate letterenon firmate nè a queste potremo,

ovviamente, rispondere.

Page 32: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.32DICEMBRE2 0 0 1

UN

A

FI

NE

ST

RA

S

UL

LE

M

ED

IE

ghani, pur di vivere, mangiano erbe che sono dateanche agli animali (ortiche, piante spinose ecc.).La terza cosa, questa veramente mi fa star male, èvedere i bambini nelle condizioni pietose in cui essisono costretti a vivere: essi purtroppo patiscono lafame, la loro pancia è gonfia come un palloncino ele loro gambe sono magre al punto tale che sembradi vedere le ossa scoperte. Noi siamo fortunati per-ché viviamo nel benessere e a volte non pensiamo aquelle persone che vivono in maniera disagiata.

Pietro Boscaini

Una delle cose che mi ha impressionato di più è lacondizione sanitaria di quel paese: i bambini che na-scevano erano mal nutriti e avevano una pancia piùgrossa del solito. Un'altra cosa che mi ha impressio-nato è che, siccome loro devono pregare cinquevolte al giorno, ogni volta che veniva questo mo-mento tutti sospendevano l'attività che stavano fa-cendo e iniziavano a pregare. Infine la cosa che miha impressionato di più è la condizione della donnain quel paese: dovevano andare in giro con un velosulla faccia e non potevano lavorare, quindi eranosottoposte al marito, perché se il marito moriva, lo-ro, non potendo lavorare, dovevano o prostituirsi ofare l'elemosina.

Francesco Padovani

Circa due settimane fa a scuola, con il prof. Cambio-li, abbiamo visto un reportage di un giornalista fran-cese sulla situazione in Afghanistan quando il paeseera sotto il regime dei Talebani e prima dell'inter-vento americano. Il video è stato girato di nascostoperché se il giornalista fosse stato scoperto, avreb-be potuto anche essere ucciso con l'accusa di spio-naggio; per questo aveva nascosto una microteleca-mera sul colletto della camicia.Nel "viaggio" abbiamo visto che il giornalista avevaconosciuto un'iman dei Talebani, cioè una specie diprete mussulmano che lo ha condotto in vari luoghidel paese. L'obiettivo principale del servizio peròera di raccontare come venivano considerate e trat-tate le donne: abbiamo visto, ad esempio, che lebambine afgane sotto i Talebani non potevano an-dare a scuola, perché era loro proibito accedere al-l'istruzione, perciò c'era chi clandestinamente e aproprio rischio si occupava di insegnar loro a legge-re e scrivere. Infatti se i "maestri" fossero stati sco-

perti, sarebbero stati mandati nelleprigioni sotterranee da dove diffi-cilmente sarebbero usciti.

I nostri commentiA me di quel video sono rimasteimpresse alcune cose, ad esempioil fatto che nello stadio venivanofatte anche le esecuzioni e che du-rante le partite di calcio non siusava il fischietto per segnare l'ini-zio e la fine di una partita, ma ve-niva utilizzato un mitra. Inoltre perfare benzina si dovevano portare

con sé molte mazzette di denaro afgano perché iprezzi continuavano a salire e lo stesso prezzo del-la benzina veniva deciso al momento.Il clima arido del paese poi obbligava i profughi,cioè quegli abitanti che avevano dovuto lasciare leloro case a causa della guerra, a mangiare del cibofatto con un impasto di erbe, argilla e un po' d'ac-qua al punto che in una settimana erano morti 15bambini e 5 anziani.

Alessandro Facci

Mi sono rimaste impresse le condizioni della donna,naturalmente mi riferisco a quella "regola"in cui ladonna non deve istruire gli alunni, altrimenti verràuccisa; un'altra cosa che mi ha colpito fortementesono le immagini del campo profughi dove gli Af-

Dentro l’AfghanistanLe impressioni dei ragazzi di 2a A su un documentario girato nell'Afghanistan dei Talebani

A Sona lavora il Centro Diurno, ritrovo di bambini e ragazzi

Salve, mi chiamo Dania e ho 11 anni. Sono una ra-gazza che frequenta il Centro Diurno di Sona. Qui,con l'aiuto di alcuni operatori, ci si trova per fare icompiti e per stare insieme. Appena si entra nelcentro, si vede una scala a chiocciola e c'è una por-ta che dà sulla cucina dove c'è un tavolo lungo conmolte sedie. Dopo c'è la falegnameria e la sala com-puter. Se si sale dalla scala, si trovano due lunghitappeti: qui c'è la stanza dei maschi e delle femmi-ne e il calcetto.Qui impariamo a studiare e a fare i compiti. Ci sonopoi molte altre attività. Durante le vacanze si va almare e in montagna. Nei lunghi pomeriggi d'invernosi può anche giocare al computer. Gli educatori, chesi chiamano Tiziano, Franca e Gabriel, sono moltogentili.L'educatrice possiede anche dei cani e dei gatti chesono lì con noi. Il centro accoglie ragazzi dai 6 ai 14anni dalle ore 12 per le elementari e dalle ore 13per le medie. Lo scopo è di aiutare quelli che hannoqualche difficoltà nel fare i compiti. E' comunquebello perché si fanno nuove amicizie e si sta insie-me. Tra pochi mesi, nel 2002, andremo in un nuovocentro che si trova a San Rocco: chissà come saràbello!!

Dania Talarico 1D

Page 33: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.33DICEMBRE2 0 0 1

fiducia nei confronti di quei pazzerelloni di genito-ri.Per non tediarvi con queste divulgazioni di trauma-tiche rimembranze giovanili, vorrei tornare sul-l'importanza che riveste il periodo invernale pernoi contadini. E' infatti in questo lasso di tempo cheil bacan, persona estremamente narcisa, richiudenel cassetto affari e lavoro per dedicarsi interamen-te alla cura del proprio fisico. Ma, per chiariresubito la cosa, non pensiate ai soliti inflazionati lif-ting o ai vari interventi siliconici sparsi per tutto ilcorpo; il bacan va oltre, si sottopone a veri re-stauri fisici, indispensabili al prosieguo della pro-pria attività.Ecco allora che ci sarà colui che rimetterà in se-de le spalle per potare ancora i persegari col for-bison, cosa che non gli riesce più per il perduraredi una fastidiosa periartrite. Altri daranno una ri-toccatina alla schiena che ormai sta segnalandol'approssimarsi di unacurva pericolosa; talunisi faranno ricomporre ilpuzzle della cartila-gine delle ginocchia,sognando di risalire igradini del cavaleto sen-za più sentire dolori lan-cinanti e fastidiosissimiscricchiolii. Vi è poi chi,ormai sopraffatto da do-lori ovunque dislocati,sceglierà l'immersionenei fanghi terapeuti-ci, alternando fanghigelidi ad altri legger-mente lavici. Nonna ga-rantisce che è una cura miracolosa per i dolori edun viatico eccezionale per le bronco polmoniti.E così, carissimi colleghi bacani, viviamo il piùserenamente possibile questi momenti di treguache l'inverno ci concede; e quando sarete con lefamiglie, riuniti al caldo del vostro fogolar a pasteg-giare con maroni e novello, pensate che c'è uno divoi che ha anche il tempo e l'incoscienza discrivere quattro coglionate sul Baco da Seta.Abbiate compassione di lui.Buon Natale e felice anno nuovo!

El Bacan de Lugagnan

[email protected]

La stagione invernale alle porte, copre con ilsuo freddo mantello la nostra campagna che entranella fase del riposo vegetativo. In molti casi, que-sta "morte apparente" della natura permette anchea noi bacani di tirare il fiato dopo mesi di lavo-ro intenso. Le pesche sono ormai un lontano ricor-do, i kiwi sono già a dimora nei magazzini, il vinonelle botti aspetta solo che il tempo emetta l'arduasentenza: "Sarà vin bon o asedo par consar?"I contadini anziani sperano in un inverno freddo enevoso perché "sotto la neve pane, sotto la pioggiafame".Personalmente ritengo bello ed utile questo pe-riodo dell'anno, perché da la possibilità di scrollarsidi dosso tutte le tensioni accumulate nella fase pro-duttiva, concedendo più spazio e tempo al rapporto e al confrontocon gli altri.Anche l'atmosfera natalizia carica di serenità, ha ilpotere di renderci più buoni ed affabili, e questoclima surreale contagia pure le nostre fattorie,dove i vari animali fanno filò raggruppandosi festo-samente insieme per sconfiggere i rigori dell'inver-no. Persino il maiale, dopo aver trascorso un'e-state da porchi, da solo nel porsil, aggredito dalcaldo soffocante e dagli insetti, si sente molto piùfelice. A rallegrarlo l'insolita vicinanza e cortesiadel contadino che lo riempie di attenzioni e, ingoz-zandolo di cibo lo accarezza, lo pesa, lo gratta, lomisura, lo coccola….! Mai e poi mai immaginerebbe che da lì a qualchegiorno diverrà elemento insostituibile della dietamediterranea del bacan, composta essenzialmen-te da salame, mortadela, panseta, codeghin,cicioli, lardo, brigaldoli, gnargnoni, picaia(lengua, coradina, cor e fegato), sarvei,gambeti, coin e recie. E' opportuno precisareche qualche anno fa per poter degustare la parteauricolare del suino, diveniva fondamentale l'ap-porto dei piccoli bacani, che erano sguinzagliatida padri e nonni per tutto il paese alla ricerca delmisterioso cura recie! Di solito i bambini ritorna-vano a casa curvi su se stessi, portando sulle spal-le pesanti sacchi al cui interno, si sarebbero dovutitrovare questi fantomatici cura recie che in veritànessun piccolo bacan ha mai visto. Solo col tem-po scopriranno realmente il contenuto di quei sac-chi (pietre o sassi ), comunque quel tempo neces-sario per perdere anche un po' di stima e di

Inverno contadino:tempo di restauri

L’A

NG

OL

O D

EL

BA

CA

N

Il Bacan deLugagnan, sigode ai Caraibii frutti delladura estateagricola.La nonna èrimasta a casa!

Page 34: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.34DICEMBRE2 0 0 1

EL CUCIARIN... Lugagnano, novembre 2001

Spett.le Redazione de "Il Baco da Seta",nel Vs. ultimo numero uscito lo scorso ottobre,leggendo come al solito con curiosità la rubricadedicata al "Vocabolario minore", ho notato la sin-golare traduzione del modo di dire dialettale "ca-tarlo su col cuciarin".Letteralmente per me, significa: "raccoglierlo con ilcucchiaino". Cuciarin e infatti il diminutivo di "cu-ciar", il cucchiaio. Catarlo su col cuciarin, si dicequando avviene un incidente, e la persona feritaversa in talmente gravi condizioni che si puo direche di lui non e rimasto piu niente da "raccogliere".La vostra versione, sinceramente, mi giunge nuo-va e sono curiosa di sapere se, a parte me, qual-cun altro Vi abbia contattato per lo stesso motivo.Ad ogni modo, Vi chiedo di verificare la mia ver-sione con gli autorevoli esperti in materia, ossiacon i "veci".Colgo l'occasione per inviarVi in allegato alcunimodi di dire e termini dialettali che ho raccoltodurante gli ultimi mesi, un po' ascoltando miamamma in casa, fonte inesauribile e primaria del"mio" vocabolario minore, e un po' parlando conamici, colleghi e conoscenti "locali".Puo darsi che alcuni detti o termini siano gia statipubblicati da Voi, nel qual caso, ignorateli. Buonalettura! Cordiali saluti,

Elena Recchia

COSTRUIAMO INSIEME LA SPERANZALugagnano, novembre 2001

L'Angola è una terra martoriata e lacerata da unacrudele guerra intestina che divora il suo popolocon un'infinita serie di sofferenze e che mina l'av-venire delle future generazioni,E' una terra sfortunata colma di grandi contrasti,di immense potenzialità e di indicibili povertà: diprofughi scappati dalla loro terra e strappati alleloro tradizioni. Costretti a sopravvivere in quartieridi povere baracche, privi di tutto. Spesso costrettidalla situazione di vita a calpestare la loro dignitàriuscendo comunque fra mille e mille difficoltà, econ l'aiuto di associazioni umanitarie, a trovare l'a-nimo per reagire. Cosa rimane nel mio cuore dopoquesta seconda esperienza di volontariato? Lepersone, il loro sguardo, il loro sorriso ed il loro

infinito bisogno di ogni cosa. Masoprattutto la loro necessità di riemergere. Riman-gono nel cuore i volontari, i laici, i consacrati e tut-ti quelli che sono a vario titolo legati all'Opera,queste persone che lì si incontrano ed affrontano,fra mille difficoltà, i quotidiani impegni di lavoro. Mirimangono nel cuore coloro che si sono inseriti inpunta di piedi in questa traviata società angolanacoloro operano al servizio dei bisognosi e si rivol-gono a chi, e sono tanti, è povero fra i poveri, co-loro che sono diventati il punto di riferimento pertutte queste persone. Il modesto contributo perso-nale dato per l'ampliamento dell'Ospedale DivinaProvvidenza nella Capitale Luanda, opera di gran-de e vitale importanza per la Popolazione, passacertamente presto in secondo piano. Emerge inve-ce più forte in me l'aver vissuto e condiviso questaesperienza con tutti Loro, aver condiviso quelqualche cosa che non è solo pietà o compassioneper le misere condizioni di vita. L'essermi (se purcon tutti i distinguo del caso) calato nella loro real-tà. Aver visto, ascoltato, magari, perché no, anchesofferto assieme a loro, è stato di gran lunga piùimportante che aver scavato delle fondamenta ocostruito i muri.Dopo questa esperienza, non si può non amarequesto sfortunato popolo di quell'amore che legal'anima dell'amico come ad un fratello e fa in modoche la loro difficoltà, la loro sofferenza, la loro po-vertà anche spirituale, diventi per noi lo stimoloper un efficace intervento e vincolo di fraterno aiu-to. Costruiamo assieme questo lungo ponte di soli-darietà, ma... " in punta di piedi "

Fabio Mazzi

UN AUGURIO...Lugagnano, Natale 2001

Ci complimentiamo per la simpatia e la sinceritàche ci trasmettono i ragazzi del Baco da Seta...Buon Natale!

Luigi e Angelina Coati

Lettere al giornale,

o se preferite

[email protected]

LA

C

OR

RI

SP

ON

DE

NZ

AIl Comitato di Redazione garantisce la pubblicazione deglielaborati che vengano inviati al periodico e che appaiano ri-vestire un qualche interesse per i lettori, fatta sempre salvala possibilità di escludere i testi in contrasto con il nostroStatuto. Il Comitato di Redazione non è da considerarsi re-sponsabile a nessun titolo del contenuto ideologico degli ela-borati pubblicati nella rubrica della posta.

Page 35: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.35DICEMBRE2 0 0 1

Hai 15 anni e devi scegliere il tuo percorsodi obbligo formativo?Se hai assolto l'obbligo scolastico e desideri impa-rare un lavoro qualificato scegli la formazione pro-fessionale.EnAIP Veneto è il luogo ideale per dare un'improntapersonale alla tua decisione e tuffarti presto nelmondo del lavoro.L'esperienza di ENAIP, la sua presenza storica sulterritorio e la conoscenza dei bisogni reali del mon-do produttivo sono la garanzia di un percorso diformazione professionale che potrà essere per tetrampolino di lancio nei settori della meccanica,elettronica, elettricità, ristorazione e alberghiero, in-formatica, amministrazione, beni culturali e ambien-tali.L'obbligo formativo permette l'acquisizione di cre-diti:- per iscriversi alla scuola su-periori e ottenere un diplo-ma;- per accedere alla formazio-ne superiore integrata e suc-cessivamente iscriversi all'u-niversità.Il Centro Servizi FormativiEnAIP VENETO di Verona, lacui sede precedente era si-tuata in Via delle Coste n° 6,si è trasferito dallo scorsoMaggio nella nuova sede divia Bencivenga 1 (ex Lun-gadige Galtarossa) che ospita la Direzione di Agen-zia Provinciale EnAIP VENETO Servizi Formativi.All'inaugurazione, avvenuta lo scorso 29 Settem-bre, accanto al direttore dell'Agenzia Alfredo For-lin, e all'amministratore delegato di EnAIP VenetoAntonino Ziglio, sono intervenuti tra gli altri l'asses-sore regionale alle Politiche formative e al lavoroRaffaele Grazia, il presidente della Provincia di Ve-rona Aleardo Merlin, l'assessore alla Promozione allavoro del Comune di Verona Alberto Benetti, il ve-scovo di Verona monsignor Flavio Carraro e il pre-sidente provinciale delle Acli Luigi Ugoli.E', questa, una tappa significativa del processo diriorganizzazione dell'attività di EnAIP Veneto e dellaqualificazione dei suoi laboratori, che permetterà

all'Agenzia di Verona di potenziare la sua offerta diservizi.Per l'anno 2001-2002 nella nuova struttura sisvolgeranno circa 80 corsi (formazione di base,qualifiche, FSE, specializzazione post diploma epost laurea, riqualificazione professionale, corsi perl'apprendistato, di formazione continua con i relativiservizi) per un totale di quasi 30.000 ore e il coin-volgimento di 1500 allievi, tra giovani e adulti. Pro-seguiranno nella nuova sede anche le attività diorientamento e accompagnamento al lavoro.L'attuale struttura di circa 1.700 metri qua-dri è stata predisposta per accogliere corsi che va-riano dalla formazione di base nei settori seconda-rio e terziario, a corsi nel settore agricoltura, corsifinanziati dal Fondo Sociale Europeo, di specializ-zazione post-diploma, corsi per l'apprendi-stato, di formazione continua con i relativi servizi.L'organizzazione interna prevede un'Unità Operati-va che coordina oltre all'attività didattica, servizi diorientamento, marketing, controllo qualità ed altriche nascono dalla collaborazione con numerosi En-ti, Istituzioni ed Aziende della provincia.La sede pertanto è stata dotata delle strutture eattrezzature adatte al raggiungimento degli obietti-vi preposti: la formazione, riqualificazione ed ag-giornamento, orientamento ed accompagnamentoal lavoro di giovani ed adulti.

Oltre agli uffici per i servizi già precedentemente ci-tati ed agli uffici amministrative e controllo di ge-stione, il centro è dotato di 2 sale conferenze, 8aule di teoria e 8 laboratori: laboratori infor-matici multimediali con software per contabilità,trattamento del personale, office automation e ge-stionale. Il settore secondario è attrezzato con la-boratorio elettrico, automazione industriale PLC, la-boratorio elettronico e laboratorio per telecomuni-cazioni.Tutte le aule ed i laboratori sono dotati di col-legamenti in rete sia Intranet che Internet.L'intero centro è cablato secondo le più modernetecnologie. Il laboratorio di tele comunicazioni e lasala riunioni comprendono il relativo collegamento

Nelle foto momentidell’inaugurazionedella nuova sededell’Enaip in viaBencivenga 1 aVerona.

L’EnAIP di Verona:una risorsa daconoscere

Page 36: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.36DICEMBRE2 0 0 1

AI

FOR

NE

LLI.

..C

ON

DA

NY

ripieno. Salare il cappone all'interno e una voltaimbottito con il ripieno, legarlo inserendo qualcherametto di rosmarino.Mettere poi nel tegame olio, burro, rosmarino, al-loro, salvia e una cipolla.Rosolare il cappone, poi spruzzare con vino biancoe succo di limone. Durante la cottura aggiungerequalche goccio di latte.Cuocere per circa un'ora e mezza all'inizio a fuocovivace, poi lento.Lasciare raffreddare e poi tagliare a fette il cappo-ne e filtrare il sugo con un colino.Con questa ricetta ne approfitto anche per augurare un BUON NATALE E BUON ANNO A TUTTI!!!!!!!!!

Danila Mazzi

[email protected]

A Natale, si sa, è tradizione passare parte deltempo con i propri familiari. Sapete già cosa pre-parerete per il pranzo di Natale? Se ancora nonavete deciso, o se volete semplicemente cambiareil classico menù con qualche piatto poco consueto,provate questa mia ricetta. E' senz'altro un piattodi grande successo. Provatelo!!!!

INGREDIENTIUn cappone disossato, 3 panini vecchi messi a ba-gno con il latte, 1 etto e 1/2 di prosciutto cotto ta-gliato fine e poi sminuzzato, 70 grammi di formag-gio grana grattuggiato, prezzemolo ed aglio tritati,2 uova, sale, pepe, dado, una confezione di pannada cucina

PREPARAZIONECon questi ingredienti formare un impasto per il

Cappone ripieno: per un Natale da buongustai

satellitare. La struttura inoltrecomprende un ampio cortile conannesso parcheggio coperto escoperto.Tutta la sede ha un adeguato im-pianto di climatizzazione per po-ter usurfruire dei vari servizi intutto l'arco dell'anno.

Breve scheda informativasull'EnAIPPartendo dal numero attuale e nei prossimi numeriprovvediamo a presentare l'ampia eterogeneicitàeducativa, formativa, di orientamento e socialesvolta dall'EnAIP.In questo numero ci soffermeremo su cos'è l'EnAIP e cosa fa, con i sorprendenti risultati oc-cupazionali che dimostra.L'En.A.I.P Veneto è un impresa sociale senza scopodi lucro, promossa dalle ACLI, attiva dagli annicinquanta nella formazione professionale dei lavo-ratori e dei giovani, nei diversi settori produttivi pri-mario, secondario e terziario. Ha personalità giuri-dica ed è stata riconosciuta con decreto n. 1788del 10.11.1982 dalla Regione Veneto quale Ente diformazione operante in base alla legge nazionale n.845 del 21.12.1978.La missione dell'EnAIP consiste nel progettare ederogare servizi di orientamento professio-nale, formazione e accompagnamento al lavoro fi-nalizzati a favorire l'integrazione sociale, la crescitadelle economie territoriali e delle organizzazioni la-vorative, lo sviluppo professionale e civile delle per-

sone attraverso il lavoro. Nel corso dell'anno 2000EnAIP Veneto ha realizzato complessivamente 728corsi di formazione per un totale di 285.000. Ipartecipanti alle attività formative sono stati12.900.Più in specifico l'attività a qualifica e specializzazio-ne del piano di formazione iniziale area giovanisvolta da EnAIP Veneto nell'ultimo anno formativo èstata la seguente:

anno settore num. num. num.formativo corsi ore allievi

1999/2000 Alberghiero 9 9.000 166Commercio e servizi 45 40.800 916Disabili 6 6.200 67Industri e artigianato 102 104.400 1.966Totale 162 160.400 3.115

I risultati occupazionali, rilevati secondo le modalitàe le scadenze previste dalla Regione Veneto e de-positati presso la Direzione Regionale Formazione,indicano che una percentuale media del 74% de-gli allievi qualificati sono occupati, tale datoaumenta fino al 90% per alcune figure professionalidel settore secondario. Buona è anche la percen-tuale degli occupati coerenti che si attesta attornoad una media del 70%.

I nuovi riferimenti dell'Agenzia Servizi Formativi diVerona sono:Tel. 045 8015053 - Fax 045 596678e-mail: [email protected]

Page 37: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.37DICEMBRE2 0 0 1

ambiente abitativo;2. misurazione sul territorio dei diversi livelli di ru-more esistenti;3. redazione di un piano di "risanamento acustico"con l'individuazione delle priorità d'intervento.Strumento base a livello locale risulta il Piano Re-golatore Generale, in quanto costituisce uno de-gli strumenti principale d'attuazione del piano di ri-sanamento acustico. Le scelte prospettate da unPiano Regolatore Generale non potranno essere incontrasto con le indicazioni della classificazioneacustica, i contenuti di uno determinano infatti ef-fetti sull'altro.I Comuni inoltre, in fase di rilascio della concessio-ne edilizia, devono chiedere idonea documen-tazione d'impatto acustico per la costruzione o

parziale modifica di opere quali: strade, ferrovie,discoteche, centri polifunzionali, attività in-dustriali o artigianali. Nel caso in cui si prevedadiffusione di valori superiori a quelli definiti dallalegge, devono essere attuate idonee misure per ilcontenimento delle emissioni sonore.Il problema è affrontato quindi con un'analisi pre-ventiva, strumento obbligato e irrinunciabile per ilraggiungimento dell'obiettivo del miglioramentodella qualità acustica del territorio.E' fin troppo evidente che il legislatore ha ripostomassima fiducia nelle Amministrazioni Comunali, lequali dovranno usare molte delle loro energie sia infase di pianificazione del territorio sia in fase

Un'indagine condotta dal Ministero della Sanità nel1995 dimostra che 40 milioni di persone, circa il70% della popolazione, sono esposte a livelli dirumore che di giorno raggiungono 70 decibel e dinotte 64 decibel. I dati dimostrano che l'inquina-mento acustico in Italia oggi è definibile come unasituazione a rischio ambientale, dal momento che ilfenomeno grava su aree urbanizzate raggiungendoe superando abbondantemente i limiti di distur-bo. Tenendo conto dell'incremento demograficoprevisto per i prossimi anni, della realizzazione dinuove infrastrutture (strade, linee ferroviarie, areeindustriali ecc.), la percentuale di popolazioneesposta a zone colpite da rumore non potràche subire un notevole aumento.L'aumentata sensibilità della popolazione a poten-ziali situazioni di rischio per la salute e l'ambiente,ha spinto il legislatore ad intervenire emanandonegli ultimi sei anni circa dieci provvedimenti legis-lativi statali e regionali riguardanti il rumore. LaLegge 26 ottobre 1995 n. 447 "Legge quadrosull'inquinamento acustico" disciplina ex novo lamateria del inquinamento da rumore, fornendo unadefinizione di inquinamento acustico del tutto inno-vativa: il rumore immesso in un ambiente abitativodiventa "inquinamento acustico" nel momento in cuiesso è "tale da provocare fastidio o disturbo al ri-poso delle attività umane, pericolo per la saluteumana, deterioramento degli ecosistemi, dei benimateriali, dei monumenti dell'ambiente abita-tivo o dell'ambiente esterno o tale da interferirecon le legittime fruizioni degli ambienti stessi".L'insieme delle norme divide le competenze a varilivelli: statale, regionale e comunale, ma di fatto ilprincipio fondamentale introdotto è che un proble-ma di così ampia portata va trattato a livello localeaffidando quindi ai Comuni le maggiori incombenze.La predisposizione della zonizzazione acustica èuna delle precise competenze assegnate al Comu-ne, e consiste nella classificazione acustica delproprio territorio, (tabella 2) in funzione del tipod'utilizzo (industriale, abitativo ecc.).La realizzazione di questa sorta di "piano rego-latore del rumore" (le scelte in esso contenutecondizioneranno lo sviluppo futuro del territorio)prevede:1. suddivisione del territorio in zone con diversi li-miti di tutela acustica. Nella tabella 2 sono indicatii valori massimi, distinti secondo della tipologia d'u-so del territorio, che possono essere immessi in un

L’aggressioneassordante

L’

IN

CH

IE

ST

A

Nella foto l’ufficiocomunaledecentrato in viaXXVI Aprile.

Page 38: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

creato dal traffico, non c'è bisogno di particolarestrumentazione per confermare che i veicoli chetransitano per il centro del paese, oltre a costituiresituazione di grave disagio e pericolo per cittadini,provocano il superamento dei limiti di legge del ru-more.La migliore soluzione è, come ovvio, deviare iflussi di traffico mediante la costruzione di viealternative come per esempio la tanto discussatangenziale nord, più volte proposta come validoespediente per diminuire il traffico in centro delpaese. Un intervento risanamento acustico, e nonsolo, molto oneroso e sempre più urgente visto chei problemi e i disagi per il paese non sembranodiminuire. Soluzioni alternative almeno per risol-vere il rumore non paiono proponibili, asfaltaturerealizzate con pavimentazioni fonoassorben-ti, risulterebbero inefficaci perché non comportanoalcun sensibile beneficio, questi tipi di materiale perle loro caratteristiche sono utili solamente su stradepercorse ad alta velocità.Altro rumore che va ad aggiungersi al traffico èprovocato dai treni in transito sulla linea ferro-viaria che attraversa la parte sud del paese, parti-colarmente delicata sarà la situazione quandoverrà realizzata la linea ad alta velocità, il cuitracciato sembra sia abbastanza simile al binarioesistente. Questo tipo di infrastruttura gode di untrattamento di "favore", la legge prevede l'indivi-duazione di una fascia di 250 ml dal binario, all'in-terno della quale viene permesso un limite di im-missione di rumore nell'ambiente abitativo molto al-to, nel caso di linee ferroviarie ad alta velocità puòarrivare fino a 65 decibel. Condizione particolar-mente sfavorevole è per chi intenda costruire all'in-terno di questa fascia, la legge prescrive che tuttele spese per la realizzazione delle opere di conteni-mento del rumore siano a carico del privato cittadi-no. Ed è pertanto importante attuare, anche inquesto caso, un'attenta pianificazione, la legge indi-viduando questo tipo di vincoli suggerisce di noninsediare all'interno dei 250 ml costruzioniparticolarmente sensibili al rumore, come: abitazio-ni, alberghi, discorso a parte per scuole e case dicura e riposo in cui viene prescritta una fascia di500 ml.Ed infine il rumore prodotto dagli aerei chesorvolano l'abitato di Lugagnano, di certo in questomomento abbastanza trascurabile, ma il futuro svi-luppo del trasporto aereo potrebbe far incrementa-re drasticamente il numero dei voli. A questo pro-posito la legge impone che l'Ente gestore dell'aero-porto individui nel P.R.G. di concerto con il Comunele zone in cui via siano previsioni di superamento diemissioni sonore, con la conseguenza che in que-ste aree l'attività edilizia sarà di molto limi-tata.

di risanamento, evitando nel frattempo di dare ori-gine a situazioni di rischio a danno dei cittadini.Ma questa fiducia è sufficientemente corrisposta?Interessante iniziativa è stata di recente realizzatadall'Amministrazione Comunale di Villafrancache ha commissionato rilievi acustici nel proprioterritorio, i quali hanno accertato vaste zone de-gradate dal rumore. Ed è per questo che l'Ammini-strazione, preoccupata da questi allarmati dati, haapprovato alla fine del mese di ottobre il piano dizonizzazione acustica dando il via a un programmadi interventi per il risanamento.Certamente una strada importante che in questoperiodo di rinnovamento delle politiche ambientali,dovrà essere obbligatoriamente percorsa da tuttele Amministrazioni.Il Comune di Sona, nonostante abbia sul proprioterritorio problematiche legate al rumore somiglian-ti a quelle presenti nel Comune di Villafranca (aerei,traffico veicolare, ferrovia, aree industriali, siti par-ticolarmente sensibili come: scuole, asili, case di ri-poso), a quanto sembra, non ha adottato unpiano della zonizzazione acustica (la scaden-za era stata fissata dalla legge per il 29 novembre1999). Non c'è bisogno di ricordare che in assenzadi tale pianificazione vi è il potenziale rischio dicreare situazioni di molestia da rumore a dannoper i cittadini.La conferma di questa minor tutela deriva da quan-to stabilito dalla legge: i Comuni che non hanno ot-temperato ancora a tale obbligo sono soggetti al ri-spettato dei limiti d'esposizione al rumore indicatinella tabella 1. Limiti di certo meno restrittivi per-ché paradossalmente molto più elevati nei"centri storici" (in centro paese per intenderci)dove il traffico provoca maggiore sofferenza da ru-more. La tabella inoltre non prevede l'individuazio-ne e la tutela d'aree in cui sono insediate: scuole,case riposo e di cura, parchi pubblici, definite dallegislatore siti particolarmente sensibili. Oltretuttoper questi edifici la normativa obbliga ad allegareal progetto di costruzione la valutazione del "climaacustico", poiché, recita la legge, la quiete rappre-senta un elemento essenziale per il loro utilizzo.Di certo il problema maggiore a Lugagnano è

pag.38DICEMBRE2 0 0 1

TABELLA 1 - LIMITI PER I COMUNI CHE NON HANNO ADOTTATO LA ZONIZZAZIONE ACUSTICA

Zonizzazione Limite diurno Limite notturno Leq (A) Leq (A)

Tutto il territorio nazionale 70 60Zona A (aree storiche) 65 55Zona B (aree residenziali) 60 50Zona esclusivamente industriale 70 70

Page 39: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

prima vista potrebbe quasi far pena, e invece se sisapesse! Solo soletto non è, e non ha neanchefreddo, né si sente abbandonato. Nella sera di Na-tale Dio dilaga nel tempio, per l'arcivescovo, lenavate ne rigurgitano letteralmente, al punto chele porte stentano a chiudersi; e, pur mancando lestufe. fa così caldo che le vecchie bisce bianche sirisvegliano nei sepolcri degli storici abati e salgonodagli sfiatatoi dei sotterranei sporgendo gentil-mente la testa dalle balaustre dei confessionali.Cosi, quella sera il Duomo; traboccante di Dio. Ebenché sapesse che non gli competeva, don Va-lentino si tratteneva perfino troppo volentieri a dis-porre l'inginocchiatoio del presule. Altro che al-beri, tacchini e vino spumante. Questa, una seratadi Natale. Senonché in mezzo a questi pensieri, udìbattere a una porta. "Chi bussa alle porte delDuomo" si chiese don Valentino "la sera di Natale?Non hanno ancora pregato abbastanza? Che

pag.39DICEMBRE2 0 0 1

Tetro e ogivale è l'antico palazzo dei vescovi, stil-lante salnitro dai muri, rimanerci è un supplizionelle notti d'inverno. E l'adiacente cattedrale è im-mensa, a girarla tutta non basta una vita, e c'è untale intrico di cappelle e sacrestie che, dopo se-coli di abbandono, ne sono rimaste alcune presso-ché inesplorate. Che farà la sera di Natale - ci sidomanda - lo scarno arcivescovo tutto solo, men-tre la città è in festa? Come potrà vincere la ma-linconia? Tutti hanno una consolazione: il bimboha il treno e pinocchio, la sorellina ha la bambola,la mamma ha i figli intorno a sé, il malato unanuova speranza, il vecchio scapolo il compagno didissipazioni, il carcerato la voce di un altro dallacella vicina. Come farà l'arcivescovo? Sorridevalo zelante don Valentino, segretario di sua eccel-lenza, udendo la gente parlare così. L'arcivescovoha Dio, la sera di Natale. Inginocchiato solo solet-to nel mezzo della cattedrale gelida e deserta a

Racconto di Natale di Dino Buzzati

AU

GU

RI D

AL

BA

CO

Pochi sanno che aquesto riguardo lalegge finanziariadel 2000 ha introdot-to una nuova imposta,l'imposta regionale sul-le emissioni sonore de-gli aeromobili. L'impo-sta viene versata dallecompagnie aeree allaRegione, e successiva-mente ripartita tra i va-ri Comuni situati neidintorni dell'aeroporto.Queste somme po-tranno finanziare lespese per lo studiodella zonizzazione acu-stica del territorio eper attuare interventidi disinquinamentoacustico, uguale discor-so per gli introiti derivanti da sanzioni a violazionedelle leggi sul rumore, ricordiamo che pure impor-tante compito di controllo del territorio vieneaffidato al Comune.I problemi legati alla gestione territorio come ab-biamo visto sono tanti, alcuni già trattati nei prece-denti numeri del giornale (viabilità, elettrosmog),importante quindi è l'attività di programmazionedel territorio che consenta uno sviluppo controllato

e ragionato che eviti quelle situazioni di con-flitto "insanabili" di cui, in questi ultimi decenni, l'Italia è stata purtroppo un cattivo esem-pio. Investire per una migliore programmazione eutilizzo delle risorse piuttosto che rincorrere iproblemi.

Matteo Buttini

[email protected]

TABELLA 2 - VALORI LIMITE DI IMMISSIONE

Zonizzazione Valore limite di immissioneDiurno(06:00 - 22:00) Notturno(22:00 - 6:00)

CLASSE I - Aree particolarmente protette (ospedali, scuole, parchi, case di riposo) 50 40

CLASSE II - Aree prevalentemente residenziali (traffico veicolare locale, limitata presenza di popolazione,industrie attività commerciali) 55 45

CLASSE III - Aree di tipo misto (traffico veicolare locale,media densità di popolazione, industrie ed attività commerciali) 60 50

CLASSE IV - Aree di intensa attività umana (intenso traffico,elevata densità di popolazione, attività commerciali e in prossimità di grandi vie di comunicazione) 65 55

CLASSE V - Aree prevalentemente industriali 70 60

CLASSE VI - Aree esclusivamente industriali 70 70

Page 40: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

tro e intorno ad essi c'era un poco di Dio. "BuonNatale, reverendo" disse il capofamiglia. "Vuol fa-vorire?""Ho fretta, amici" rispose lui." Per una miasbadataggine Iddio ha abbandonato il Duomo esua eccellenza tra poco va a pregare. Non mi po-tete dare il vostro? Tanto, voi siete in compagnia,non ne avete un assoluto bisogno." "Caro il miodon Valentino" fece il capofamiglia. "Lei dimentica,direi, che oggi è Natale. Proprio oggi i miei figlidovrebbero far a meno di Dio? Mi meraviglio,don Valentino." E nell'attimo stesso che l'uomo di-ceva così Iddio sgusciò fuori dalla stanza, i sorrisigiocondi si spensero e il cappone arrosto sembròsabbia tra i denti. Via di nuovo allora, nella notte,lungo le strade deserte.(...) Dio pareva farsi sempre più raro e chi nepossedeva un poco non voleva cederlo ma nell'at-to stesso che lui rispondeva di no, Dio scomparivaallontanandosi progressivamente. Ecco quindi donValentino ai limiti di una vastissima landa e infondo, proprio all'orizzonte, risplendeva dolcemen-te Dio come una nube oblunga. Il pretino si gettòin ginocchio nella neve. " Aspettami, o Signore "supplicava " per colpa mia l'arcivescovo è rimastosolo, e stasera è Natale! " Aveva i piedi gelati, siincamminò nella nebbia, affondava fino al ginoc-chio, ogni tanto stramazzava lungo disteso. Quan-to avrebbe resistito? Finché udì un coro distesoe patetico, voci d'angelo, un raggio di luce filtra-va nella nebbia. Apri una porticina di legno: erauna grandissima chiesa e nel mezzo, tra pochilumini, un prete stava pregando E la chiesa erapiena di paradiso." Fratello " gemette don Va-lentino, al limite irto di ghiaccioli " abbi pietà di me.Il mio arcivescovo per colpa mia è rimasto solo eha bisogno di Dio. Dammene un poco, ti prego. "Lentamente si volto colui che stava pregando. Edon Valentino, riconoscendolo, si fece, se erapossibile. Ancora più pallido " Buon Natale a te,don Valentino " esclamò l'arcivescovo facendosiincontro, tutto recinto di Dio. " Benedetto ragazzo,ma dove ti eri cacciato? Si può sapere cosa seiandato a cercare fuori in questa notte da lupi?”.

("La boutique del Mistero", Ediz. Mondadori, 1968)

Un caldo, affettuoso e sentito auguriodi Buon Natale

e di felice Anno Nuovo ai Nostri Lettori e all’intera

Comunità di Lugagnano dalla Redazione e da tutta la banda

de Il Baco da Seta.

Natale 2001

smania li ha presi?" Pur dicendosi così andò adaprire e con una folata di vento entrò un poverelloin cenci. "Che quantità di Dio! " esclamò sorridendocostui guardandosi intorno. " Che bellezza! Lo sisente perfino di fuori. Monsignore, non me ne po-trebbe lasciare un pochino? Pensi, è la sera diNatale." " È di sua eccellenza l'arcivescovo " rispo-se il prete. " Serve a lui, fra un paio d'ore. Sua ec-cellenza fa già la vita di un santo, non pretenderaimica che adesso rinunci anche a Dio! E poi io nonsono mai stato monsignore". " Neanche un pochi-no, reverendo? Ce n'è tanto! Sua eccellenza nonse ne accorgerebbe nemmeno! " " Ti ho detto dino... Puoi andare... Il Duomo è chiuso al pubblico "e congedò il poverello con un biglietto da cinquelire. Ma come il disgraziato usci dalla chiesa, nellostesso istante Dio disparve. Sgomento, don Va-lentino si guardava intorno, scrutando le volte te-nebrose: Dio non c'era neppure lassù. Lo spetta-coloso apparato di colonne, statue, baldacchini, al-tari, catafalchi, candelabri, panneggi, di solito cosìmisterioso e potente, era diventato all'improvvisoinospitale e sinistro. E tra un paio d'ore l'arcive-scovo sarebbe disceso. Con orgasmo don Valenti-no socchiuse una delle porte esterne, guardò nellapiazza. Niente. Anche fuori, benché fosse Natale,non c'era traccia di Dio. Dalle mille finestre accesegiungevano echi di risate, bicchieri infranti, musi-che e perfino bestemmie. Non campane, non canti.Don Valentino usci nella notte, se n'andò per lestrade profane, tra fragore di scatenati banchetti.Lui però sapeva l'indirizzo giusto. Quando entrònella casa, la famiglia amica stava sedendosi a ta-vola. Tutti si guardavano benevolmente l'un l'al-

Buon Natale...Buon Natale... da tutti i nostri amici

TGV Italia snc di Luigi Residori, Azienda Agricola AdamoliGiorgio, Edicola Castioni Sergio, La Cornice di Salvetti

Elena, Verona Argenti di Angelo Piroletta, Incas di FaustoFerrari, Banca Popolare di Verona, Comune di Sona - Ass.

alla Cultura, Intimo e Merceria di Silvia Mazzi,NAL - Negozi Associati Lugagnano, AVIS - SezioneMassimo Boscaini, Cartoleria Soleluna di Cristian

Benedetti, Croma - Stampa e consulenza grafica, Adeldorsnc di Zanetti Adelina e Arduini Dora, Enaip di Verona,Baby World di Lugagnano, Gruppo Alpini di Lugagnano,

Pastificio Mazzi, Carrozzeria Zanin Tiziano e figlie da tutti coloro che ci hanno aiutato

e avranno voglia di aiutarci!

Buon Natale

Page 41: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.41DICEMBRE2 0 0 1

soluzione adeguata… e quando una mamma èserena rende felice non solo il bambino ma tutta lafamiglia”.

Altre attività?Elisabetta: “Le idee non ci mancano: dalle festedi compleanno, ai corsi per i genitori, ai laboratoricreativi… e anche le baby sitter a domicilio! Agennaio partirà inoltre il programma "Enjoy En-glish": anche i più piccoli imparano l'Inglese gio-cando…”.

G.M.

Si chiama BabyService l'ultimo nato fra i centri aservizio dell'infanzia targati "BabyWorld", a Luga-gnano in via Kennedy 6/a, gestito da Elisabetta,Marilisa e Anna con l'ausilio di uno staff di educa-trici e pedagogiste.

Come è nato BabyService?Elisabetta: “L'idea ci è venuta circa un anno fa,sentendo mamme e amiche lamentarsi della caren-za di strutture flessibili per i loro bambini. La na-scita di un bambino è un evento meraviglioso, maa volte può diventare fonte di grande tensione epreoccupazione.Infatti la maggior parte delle mamme ormai lavora,ed è sempre la famiglia che deve venire in soccor-so: la nonna e il nonno diventano i baby sitter piùrichiesti e la loro casa viene trasformata in un asi-lo nido”.

Com'è allora strutturato il vostro centro?Elisabetta: “Il nostro centro è più di un asilo, piùdi un nido e più di una ludoteca… diciamo che èun servizio unico che contiene tutti insieme questiservizi. Abbiamo creato un duplice spazio educati-vo strutturato sia per i bambini da 1 a 3 anni non-ché, da 3 a 6.Al mattino alle ore 8 apre il centro per i bambinipiù piccoli, mentre dalle ore 15,00 accogliamo an-che bambini più grandi offrendo loro l'opportunitàdi divertirsi seguendo anche i vari corsi che noiproponiamo (inglese, pittura, musica, acquaticità)”.

Che cosa significa "orari flessibili"?Elisabetta: “Il nostro obiettivo è di offrire allemamme un servizio idoneo alle loro reali esigenze:le combinazioni orarie di diverso tipo danno lapossibilità al bambino di frequentare il centro dallagiornata intera alle poche ore settimanali. Il tuttoseguendo programmi educativi all'avanguardia,con attività giornaliere diversificate secondo unprogramma elaborato dall'equipe pedagogica”.

Ma allora significa che anche la mamma cheha impegni di lavoro o personali saltuaripuò portare il suo bambino da voi?Elisabetta: “Certamente, infatti fino ad ora ab-biamo sempre ascoltato le esigenze e necessitàdelle varie mamme e concordato insieme a loro la

Baby World:è nato un nuovoservizio per i bambini

15 DICEMBREFESTA CON BABBO NATALE

21 DICEMBRETANTI AUGURI DI BUON NATALE ALLE FAMIGLIE

12 GENNAIOSPETTACOLO BURATTINI

GENNAIO"ENJOY ENGLISH!": impariamo l'Inglese giocando

GENNAIOCORSO DI MASSAGGIO NEONATALE

GENNAIOCORSO DI ACQUATICITA'

Calendario attività

Nella foto lo staffal completo diBaby World.

Page 42: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

Questo spazio avrebbe dovuto contenere una ta-vola rotonda tra i partiti e i vari movimentipolitici del nostro Comune.Avrebbe, perché, con l’unica eccezione del Bian-cofiore (CCD e CDU) e de L’Orizzonte, nessu-no dei movimenti e dei partiti interpellati ha rite-nuto di partecipare. E, a dir la verità, nemmeno diinviarci una seppur breve nota per declinare l’invi-to. Avevamo lanciato l’idea, tramite lettera di invitospedita a tutti i capigruppo consigliari, ancora il31 agosto scorso, e avevamo poi ribadito lemodalità di partecipazione un paio di mesi fa sen-

za ottenere, se siescludono i Gruppicitati che ringrazia-mo, alcuna risposta.Nel regolamento cheavevamo predispo-sto avevamo stabili-to che tale tavola ro-tonda si sarebbe te-nuta solo se avesse-ro partecipato al-meno tre dei mo-vimenti e partitiinvitati. Non aven-

do raggiunto questo numero ci vediamo quindi co-stretti a far cadere l’iniziativa.Probabilmente chi non ci ha risposto non ci ri-tiene sufficentemente titolati o autorevoli perpromuovere un dibattito di questo genere, oppu-re non la ritiene semplicemente un’iniziativa validae efficace. Posizioni assolutamente legittime.Dispiace però.Dispiace perché sarebbe potuta essere un’occa-sione per discutere in maniera seria e pacata sutemi locali di interesse pubblico, coinvolgen-do anche la cittadinanza che spesso stenta a par-tecipare alle vicende di questo nostro Comune.Dispiace perché riteniamo utile qualsiasi momen-to di incontro e di confronto tra chi, come maggio-ranza o come opposizione, il Comune lo ammini-stra e i cittadini che questo Comune lo vivono.E proprio perché riteniamo importante che questodibattito si tenga comunque, proviamo quindi amodificare il senso della nostra tavola rotonda.Giriamo a voi nostri lettori o alle varie as-sociazioni che operano a Lugagnano le do-mande alle quali la politica non ha voluto, o nonha saputo, rispondere.

Tavola Rotonda virtuale:la parola ai cittadini!

pag.42DICEMBRE2 0 0 1

1. A breve e medio termine quale ritenete esserela priorità principale sulla quale è giusto investireper migliorare la vivibilità di Lugagnano? Come an-drebbe affrontata tale priorità?2. Quale area del paese necessità urgentemente,secondo voi, di essere recuperata o valorizzata?Con che tipo di interventi?3. Quali sono i motivi della carenza di partecipa-zione dei nostri concittadini alla vita pubblica di Lu-gagnano? Quali i motivi della lenta deriva di Luga-gnano verso una realtà di paese-dormitorio? Chesoluzioni proponete per arginare questo fenome-no? Su quali attività sarebbe necessario investire?

Inviate le vostre risposte (massimo cinque/sei ri-ghe l’una per motivi di spazio) all’indirizzo di postaelettronica [email protected] oppu-re mandando una lettera in via Beccarie 48.Aspettiamo le vostre opinioni come privaticittadini oppure come gruppi organizzati. Diteci co-sa pensate dei temi proposti, quali problemi avver-tite come più urgenti, che soluzioni proporreste,indicateci altri argomenti di dibattito.Pubblicheremo le vostre lettere e speriamo che at-torno a ciò che ci scriverete possa nascere unconfronto e un dibattito aperto e costruttivo.Anche per chi non ha voluto parteciparvi.

per La RedazioneMario Salvetti

[email protected]

L’

IN

IZ

IA

TI

VA

Notevole interesse hadestato la propostadel numero scorsodel Baco in meritoalla modifica deltracciato di viaBinelunghe verso viaSacharov.

Page 43: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

SONO CONTRARIO, LA TRADIZIONE E' LANOSTRA STORIA

Assolutamente no. No perché sono profonda-mente convinto che se è vero come è vero, chela nostra società ha bisogno dell'immigrazione(regolare e regolarizzata) come risorsa, è veroanche che l'immigrato che decide di vivere e la-vorare nel nostro paese deve accettare tutte leregole e le tradizioni presenti.Le tradizioni sono frutto della nostra cultura edelle nostra società insomma della nostra sto-ria.Accettare, intendiamoci non vuole dire condivi-dere, ogni persona ha il diritto di fare ciò chepiù gli aggrada, ciascuno è libero di dire e fareciò che gli pare.L'importante però, è che ciò non limiti i dirittidegli altri, e credo, anzi sono certo, che sia unmio diritto mantenere, conservare e manifesta-re le tradizioni che mi hanno lasciato in ereditài miei nonni e i miei genitori e che io, un giorno,lascerò ai miei figli.

Michele Cimichella

[email protected]

Chiunque volesse mandare commenti, pareri ed opinioni sul tema proposto o sulle due riflessioni può scri-verci in via Beccarie 48 oppure mandarci una e-mail all'indirizzo [email protected]

Il Sindaco di Telgate, un paese del Bergamasco di 4500 abitanti dove convivono 23 etnie diverse, ha decisodi abolire i festeggiamenti del Natale nelle scuole del luogo per non urtare la sensibilità di chi professa reli-gioni diverse e per favorirne l'integrazione. Al posto dei festeggiamenti natalizi si terrà la "Festa della GioiaInterculturale".A Lugagnano, come descritto nello scorso numero del Baco, convivono ben 22 etnie diverse. Sarebbe pen-sabile e corretto applicare anche da noi un provvedimento come quello sopra riportato?

FORSE NON E' IL MODO PIU' CORRETTO,MA L'INTEGRAZIONE VA FAVORITA

Quello che credo sia interessante notare in que-sta notizia, è come, anche nelle piccole realtà lo-cali, ci si debba porre il problema di trovare un"punto d'incontro" tra cittadini autoctoni ed im-migrati, tra quella che è la nostra cultura e tuttigli apporti che le possono venire dall'esterno.Non è secondo me possibile, per ovvi motivi, cheognuno si faccia la sua festa, ne' sarebbe cor-retto e sensato crearne una ex novo per non ur-tare nessuno: non è sicuramente questo il mo-do di favorire un'integrazione su cui si fanno giàanche troppe polemiche. Integrazione, perquanto retorico possa sembrare, è soprattuttorispetto delle peculiarità di ciascuno, culturali oreligiose che siano; mi spiego meglio: invece diabolire festività e crearne altre, sarebbe inte-ressante, in una realtà come la nostra, che leistituzioni dessero impulso e forza ad iniziativemiranti alla reciproca conoscenza, tanto per i ra-gazzi nelle scuole, quanto per gli adulti, magaricon degli incontri dedicati alla storia delle reli-gioni (visto che a volte a malapena conosciamoquella della nostra).

Andrea Tommasini

[email protected]

Diritto Rovescio

C a r r o z z e r i a

Zanin Tiziano e figliVerniciatura a forno - Banco di riscontro scocche

Aderente Accordo ANIA

Via Betlemme, 15 - 37060 Lugagnano (VR) - Tel. 045 984093

&

Page 44: Impaginato 10 - ilbacodaseta...Argenteria, bomboniere e liste di nozze Ingrosso e dettaglio-----Via Pelacane, 41/2 - Lugagnano (Verona) - Telefono 045 514567 Stime, consigli, creazioni

pag.44DICEMBRE2 0 0 1

Mister Lugagnano 2002Ecco la classifica parziale

Come era prevedibile il concorso lanciato dal nostro giornale per trovareil Mister paesano ha suscitato subito grande entusiasmo. Parecchi sono ivoti arrivati e la classifica ha assunto già una fisionomia molto articolata.Vi ricordiamo che per votare è sufficiente che mandiate un SMS al numero 338 5936472, una e-mail al-l'indirizzo [email protected] o una lettera in via Beccarie 48, indicando solo nome, cognome e etàdel vostro prescelto. Unico requisito richiesto ai mister in gara è quello di essere residenti a Lugagnano.Il concorso proseguirà fino alla primavera del 2002.

LA CLASSIFICA PROVVISORIA

Corrado Busatta ....................................anni 36 voti 8Silvio Campara........................................anni 22 voti 8Antonino Iamundo...............................anni 20 voti 7Mario Gabos ...........................................anni 29 voti 5Giuliano Turrini ......................................anni 38 voti 4Jonathan Tacconi .................................anni 21 voti 4Aleardo Gabos .......................................anni 26 voti 3Andrea Zilio ............................................anni 25 voti 3Gianfranco Dalla Valentina ...............anni 32 voti 3Paolo Fasoli .............................................anni 25 voti 3Corrado Danieli .....................................anni 28 voti 2Cristiano Silvestri....................................anni 32 voti 2Filippo Zendrini......................................anni 26 voti 2Flavio Brunelli .........................................anni 30 voti 2Gabriele Bertucco .................................anni 27 voti 2Gianluca Alberti.....................................anni 32 voti 2Roberto Cerpelloni................................anni 23 voti 2Alessandro Conti ...................................anni 28 voti 1Fabio Gasparato....................................anni 32 voti 1Gianmichele Bianco .............................anni 37 voti 1Manuel Posenato ..................................anni 33 voti 1Massimo Gasparato..............................anni 39 voti 1Maurizio Coati .......................................anni 23 voti 1Sergio Spada...........................................anni 38 voti 1Simone Girelli .........................................anni 22 voti 1

Nota: purtroppo per motivi tecnici indipendenti dalla nostra volontà due nominativi sono andati persi. Scusandoci dell'accadutopreghiamo pertanto chi non trovasse il proprio Mister nella classifica sopra riportata a reinviarci il voto. Grazie.

IL

C

ON

CO

RS

O

Alla preparazione di questo numero hanno partecipato:Alessia Mazzi, Andrea Tommasini, Angela Cottini, Chiara Buttini, Danila Mazzi, Don Mario Castagna, El Bacan,

Elena Recchia, Ester Beatrice Manganotti, Francesca Rudari, Filippo Zendrini, Gianfranco Dalla ValentinaGianluigi Mazzi, Gianmichele Bianco, I ragazzi delle Scuole Medie, Ivo Cambioli, La Sietta, Letizia Palatini, Manuel

Posenato, Mario Pachera, Mario Salvetti, Massimo Adamoli, Massimo Gasparato, Matteo Buttini, Michele Cimichella,Natascia Arduini, Renato Serugeri, Simonetta Tinazzi, Stefania Paon, Vera Tomelleri e Veronica Fenzi.

Il nono numero de Il Baco da Seta è stato stampato in 900 copie.Data di stampa: 20 dicembre 2001