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1 NEWSLETTER Unifi ORGANIZZAZIONE, PERSONE E VALORI NELL’ATENEO DI FIRENZE Numero 52 22 giugno 2006 Programmazione triennale delle università: incontro con il Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario Eventi al Polo Scientifico e Tecnologico - sede di Sesto Fiorentino Incontri, convegni, seminari RiverLinks - Il Fiume nella Città: una rete di esperienze europee a confronto: un convegno a Firenze Le nuove generazioni e la democrazia nell'Europa contemporanea Università e Ricerca - motore di Qualità per lo sviluppo del territorio: un convegno a Scandicci Conferenza Internazionale ad Artimino: nuove prospettive di studio sugli anni di svolta della guerra fredda “Università, Diversità, Svantaggio – esperienze a confronto”: un convegno a Villa Ruspoli Iniziative del Comitato Pari Opportunità “L’Arte in Cantiere”: a spasso tra gli affreschi della Cappella Maggiore di Santa Croce Notizie dal Servizio Prevenzione e Protezione Novità in Gazzetta Ufficiale e nella Rete Segnalazioni dal Bollettino Ufficiale - Programma di collaborazione italo britannica: pubblicato il bando BRITISH 2006 – 2007 - Programma di scambio di ricercatori tra le università italiane e tedesche: pubblicato il bando Vigoni 2006 – 2007 - Bandi Ministero Affari Esteri – Cooperazione Italia / Quebec - Delegazione dall’Università di Almería (Spagna) Notizie dal Museo di Storia Naturale “Facoltà in Piazza”: un’iniziativa della Facoltà di Architettura – Dipartimento di Progettazione dell’Architettura - Stipule e rinnovi di accordi di collaborazione culturale e scientifica con università estere - Il 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico dell’Unione Europea (7° PQ) Relazioni Internazionali: I Progetti Moduli Professionalizzanti nelle lauree universitarie: attivazione delle FAQ on line Qualità in Ateneo: il Progetto Good Practice Istituzione dell’Ufficio per i rapporti Università-Impresa – Industrial Liaison Office (ILO) Regolamento per il conferimento di incarichi retribuiti al personale tecnico e amministrativo Accesso alle delibere e ai verbali del Senato e del Consiglio di Amministrazione In questo numero: Orario di lavoro: nuove disposizioni legislative e contrattuali I votanti complessivi sono stati 2030, pari al 76,3% degli aventi diritto. I dati sono disponibili all’indirizzo: http://www.unifi.it/elezioni/risultati_2.html Elezioni del rettore Conclusa presso l'ateneo la seconda tornata elettorale per scegliere il rettore per il triennio accademico 2006-2009. Augusto Marinelli è stato confermato rettore dell’Università di Firenze, ottenendo 1016 voti, pari alla maggioranza assoluta richiesta. N E W S L E T T E R Unifi

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NEWSLETTER Unifi ORGANIZZAZIONE, PERSONE E VALORI NELL’ATENEO DI FIRENZE

Numero 52 22 giugno 2006

• Programmazione triennale delle università: incontro con il Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario

• Eventi al Polo Scientifico e Tecnologico - sede di Sesto Fiorentino

• Incontri, convegni, seminari

• RiverLinks - Il Fiume nella Città: una rete di esperienze europee a confronto: un convegno a Firenze

• Le nuove generazioni e la democrazia nell'Europa contemporanea

• Università e Ricerca - motore di Qualità per lo sviluppo del territorio: un convegno a Scandicci

• Conferenza Internazionale ad Artimino: nuove prospettive di studio sugli anni di svolta della guerra fredda

• “Università, Diversità, Svantaggio – esperienze a confronto”: un convegno a Villa Ruspoli

• Iniziative del Comitato Pari Opportunità

• “L’Arte in Cantiere”: a spasso tra gli affreschi della Cappella Maggiore di Santa Croce

• Notizie dal Servizio Prevenzione e Protezione

• Novità in Gazzetta Ufficiale e nella Rete

• Segnalazioni dal Bollettino Ufficiale

- Programma di collaborazione italo britannica: pubblicato il bando BRITISH 2006 – 2007

- Programma di scambio di ricercatori tra le università italiane e tedesche: pubblicato il bando Vigoni 2006 – 2007

- Bandi Ministero Affari Esteri – Cooperazione Italia / Quebec

- Delegazione dall’Università di Almería (Spagna)

• Notizie dal Museo di Storia Naturale

• “Facoltà in Piazza”: un’iniziativa della Facoltà di Architettura – Dipartimento di Progettazione dell’Architettura

- Stipule e rinnovi di accordi di collaborazione culturale e scientifica con università estere

- Il 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico dell’Unione Europea (7° PQ)

• Relazioni Internazionali:

• I Progetti Moduli Professionalizzanti nelle lauree universitarie: attivazione delle FAQ on line

• Qualità in Ateneo: il Progetto Good Practice

• Istituzione dell’Ufficio per i rapporti Università-Impresa – Industrial Liaison Office (ILO)

• Regolamento per il conferimento di incarichi retribuiti al personale tecnico e amministrativo

• Accesso alle delibere e ai verbali del Senato e del Consiglio di Amministrazione

In questo numero: • Orario di lavoro: nuove disposizioni legislative e contrattuali

I votanti complessivi sono stati 2030, pari al 76,3% degli aventi diritto.

I dati sono disponibili all’indirizzo: http://www.unifi.it/elezioni/risultati_2.html

Elezioni del rettore Conclusa presso l'ateneo la seconda tornata elettorale per scegliere il rettore per il triennio accademico 2006-2009.

Augusto Marinelli è stato confermato rettore dell’Università di Firenze, ottenendo 1016 voti, pari alla maggioranza assoluta richiesta.

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Orario di lavoro: nuove disposizioni legislative e contrattuali L’Area Risorse Umane sta preparando una serie di indicazioni riguardanti l’orario di lavoro che si rifanno alle nuove disposizioni legislative e contrattuali. La materia dell’orario di lavoro risulta caratterizzata da un insieme articolato e complesso di previsioni legislative. Si pensi alla normativa comunitaria e nazionale, alla disciplina contrattuale sia nazionale che decentrata, alla giurisprudenza e alla dottrina. In particolare, il legislatore nel 2003, con il Decreto Legislativo dell’8 aprile 2003, n. 66, nel recepire le direttive comunitarie n. 93/104/CE e 2000/34/CE, ha regolamentato in maniera organica e completa l’orario di lavoro prevedendone la durata massima settimanale, la durata media per ogni periodo di sette giorni ed il limite giornaliero invalicabile di 11 ore di riposo consecutive. Una piccola rivoluzione dunque, se si pensa che, ad eccezione della fonte contrattuale, è dal 1923 (Regio Decreto n. 692 del 1923) che non è stata emessa un’organica normativa in materia di tempi di lavoro. A seguito del corso di formazione sul nuovo programma di rilevazione e gestione delle presenze e tenuto conto delle richieste, abbiamo deciso di dedicare all’orario di lavoro un’apposita sezione sul sito web dell’ateneo. Tale esigenza è particolarmente sentita poiché il legislatore, nell’innovare profondamente tale materia ha altresì introdotto un rigido sistema sanzionatorio in caso di violazione delle disposizioni contenute nel Decreto Legislativo 66/2003 ed ha previsto pene pecuniarie specifiche per ogni istituto. Detto sistema sanzionatorio (le cui pene pecuniarie vanno da un importo di € 25,00 fino ad arrivare ad un massimo di € 4.131,00) diretto a scoraggiare comportamenti difformi alle prescrizioni dettate dal citato decreto costituisce senza dubbio per le Pubbliche Amministrazioni una rilevante novità. L’idea è di predisporre uno strumento che consenta di consultare agevolmente le disposizioni legislative e contrattuali in merito e costituisca, altresì, uno spazio di approfondimento diretto a rendere fruibili, da parte di tutti, le indicazioni specifiche e condivise ai numerosi dubbi interpretativi nonché di approfondire, ai fini dell’applicazione, i singoli istituti previsti in materia di orario di lavoro (durata massima dell’orario di lavoro, lavoro straordinario, riposo giornaliero e settimanale, pause, ferie, ecc). Questa iniziativa nasce, altresì, dalla consapevolezza che disposizioni normative e contrattuali poste alla diretta tutela della salute del lavoratore non possono non essere adeguatamente conosciute e comprese da tutti i dipendenti e soprattutto correttamente applicate. Si ringrazia fin d’ora chi vorrà collaborare a questa iniziativa, anche solo evidenziando le specifiche problematiche emerse cui ci impegniamo a dare risposta.

Il Dirigente Area Risorse Umane (Dott.ssa Maria Orfeo)

Il gruppo dei colleghi cui rivolgersi è composto da: - Maria Antonia Noce che ne cura il coordinamento, e-mail

[email protected] - Tel. 055 2757358; - Clara Lunghi, e-mail [email protected] - Tel. 055 2756345-Fax 055 2757619; - Maurizio Raffa, e-mail [email protected] - Tel. 055 2757319-Fax 055

2757619.

Per saperne di più: La normativa di riferimento sarà visibile a breve sul sito web dell’ateneo, alla pagina: http://www.unifi.it/organizzazione/

Il programma consentirà una gestione dell’orario di lavoro più adeguata alle esigenze dell’Ateneo e al mutare delle disposizioni comunitarie, nazionali e contrattuali sia nazionali che di sede.

Dal 19 giugno è attivo il nuovo applicativo per la rilevazione delle presenze, accessibile all’indirizzo http://presenze.unifi.it/unipre: pertanto il tabulato del mese di giugno sarà validato utilizzando il nuovo programma, in cui sono stati migrati i giustificativi inseriti nel vecchio applicativo.

Nuovo applicativo sulle presenze

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Regolamento per il conferimento di incarichi retribuiti al personale tecnico e amministrativo - ex articolo 53 del decreto legislativo n. 165/2001

Con Decreto Rettorale n. 284 del 11 aprile 2006 è stato emanato il Regolamento per il conferimento di incarichi retribuiti al personale tecnico-amministrativo - ex articolo 53 del decreto legislativo n. 165/2001, pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 5 - maggio 2006.

Sul sito web dell’Ateneo, all’indirizzo: http://www.unifi.it/personale/rapporti_lavoro/index.html è visibile la Circolare - Prot. n. 32569 pos. VII/4 del 15 giugno 2006, indirizzata ai Presidi delle Facoltà, ai Direttori dei Dipartimenti, ai Direttori dei Centri, ai Dirigenti, a tutto il personale tecnico e amministrativo - con la quale si intende fornire indicazioni in ordine agli aspetti più problematici, rinviando, per tutto quanto non espressamente trattato, al regolamento. Allo stesso indirizzo è scaricabile il fac-simile della richiesta di autorizzazione.

Link al Regolamento: http://www.unifi.it/bu/5_2006/dr_284_06.html Link alla Circolare: http://www.unifi.it/personale/rapporti_lavoro/index.html

Accesso alle delibere e ai verbali del Senato e del Consiglio di Amministrazione (Nota informativa del Dirigente dello CSIAF, Dott.ssa Cristina Mugnai, presentata al Senato Accademico del 14/6/2006)

Su richiesta di alcuni membri del Senato Accademico, l’accesso alle delibere e ai verbali del Senato e del Consiglio è stato modificato eliminando la necessità di fornire le credenziali di accesso per la loro consultazione.

L’accesso è stato comunque limitato alla Intranet di Ateneo, per evitare l’indicizzazione da parte di motori di ricerca, quali ad esempio Google, Altavista, etc., che avrebbero diffuso oltremodo il contenuto di tali documenti.

Per Intranet di ateneo si intende l’insieme delle postazioni di lavoro aventi indirizzo IP 150.217.xxx.xxx ovvero:

- tutte le postazioni fisse e mobili che sono collegate in rete, via cavo o wireless, in qualunque sede dell’ateneo. Per l’accesso wireless è necessario utilizzare le stesse credenziali (user e password) dei servizi on line dello CSIAF;

- tutte le postazioni che accedono alla rete tramite il servizio ADSL dello CSIAF;

- tutte le postazioni che accedono in via commutata tramite gli accessi forniti dallo CSIAF per coloro che risiedono a Firenze e provincia (distretto 055) o tramite Wind (servizio Dial-up) per coloro che si trovano in località diverse sul territorio nazionale. Per usufruire di tali accessi è necessario utilizzare le credenziali dei servizi on line dello CSIAF;

- tutte le postazioni che si connettono alla rete, via ADSL o in modalità commutata,tramite accessi diversi da quelli forniti dallo CSIAF (ovvero tramite servizi offerti da Internet Service Provider), configurando il proprio browser per l’accesso via proxy (proxy-auth.unifi.it:8888). Per usufruire di tale accesso è necessario utilizzare le credenziali dei servizi on-line dello CSIAF.

Per ulteriori informazioni sulle diverse tipologie di connessione alla rete di Ateneo e sulle credenziali dei servizi on-line dello CSIAF : http://www.csiaf.unifi.it, ”Accesso ad Internet” e “Autenticazione unica per tutti i servizi CSIAF”.

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Si segnala che il 14 luglio prossimo è prevista una giornata informativa che riguarderà in particolare l’applicazione del regolamento.

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Istituzione dell’Ufficio per i rapporti Università-Impresa – Industrial Liaison Office (ILO) L’Ufficio per la promozione del trasferimento tecnologico dell’Università degli Studi di Firenze è stato costituito in data 15 maggio 2006, quale naturale trasformazione dell’Ufficio Brevetti e Rapporti con il Territorio; la nuova unità organizzativa è collocata all’interno dell’Area Didattica e Ricerca e viene denominata “Ufficio per i Rapporti Università Impresa - Industrial Liaison Office”.

All’Ufficio sono attribuite le competenze relative a: 1. gestione e cura degli aspetti giuridico-amministrativo relativi

alla proprietà intellettuale, con particolare riferimento al pacchetto Brevetti dell’Ateneo

2. creazione e partecipazione dell’Ateneo in società di Spin off 3. rapporti con Incubatori di

impresa 4. atti sottoscritti dall’Ateneo con

imprese, enti territoriali, associazioni, fondazioni, che abbiamo ad oggetto la valorizzazione ed il trasferimento dei risultati della ricerca universitaria

5. rapporti con enti e imprese finalizzati alla promozione di stage e tirocini

6. rapporti con enti e imprese per la promozione di progetti speciali (Progetto NOVA, Orientamento, Scuola-lavoro, Laurea-Impresa, ecc.).

Lo staff è formato da Rina Nigro, Michela Ferretti, Rosa Giuffrè. Brevetto

Il brevetto è un titolo giuridico che permette all’autore di un’invenzione di realizzare e di sfruttare economicamente il trovato in via esclusiva, impedendo dunque ad altri di produrre, vendere o utilizzare l’invenzione.

Il brevetto si ottiene con la presentazione di una domanda presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (http://www.uibm.gov.it) o presso la Camera di Commercio, Industria, Agricoltura, Artigianato (http://www.fi.camcom.it/), o con il conferimento di un mandato ad uno Studio di consulenza brevettuale.

I diritti di brevetto consistono in due aspetti:

1. il diritto morale ovvero il diritto alla paternità dell’invenzione che è inalienabile, imprescrivibile e, in caso di decesso dell’inventore, può essere fatta valere dall’inventore o dai suoi discendenti

2. i diritti patrimoniali che sono invece alienabili e trasmissibili

Pertanto, mentre la paternità dell’invenzione fa sempre capo ad una o più persone autori dell’invenzione (titolari del diritto morale), il titolare del diritto patrimoniale può essere un’altra persona – fisica o giuridica – diversa dall’inventore: è il caso, ad esempio, delle invenzioni realizzate dai dipendenti ai quali è riconosciuta la paternità dell’invenzione, ma non la titolarità di essa che appartiene al datore di lavoro.

Tuttavia vengono contemplate alcune eccezioni a tale regola:

1. l’invenzione “occasionale” di un trovato che rientri nel campo di attività del datore di lavoro > l’autore dell’invenzione è pieno titolare del diritto al brevetto, mentre il datore di lavoro ha un diritto di opzione per l’uso dell’invenzione o per l’acquisto del brevetto

2. l’invenzione del ricercatore che sia dipendente di una Università o di un Ente Pubblico di Ricerca (EPR) > l’autore ha la titolarità esclusiva dell’invenzione, non solo dal punto di vista morale ma anche patrimoniale.

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L’Ateneo ha adottato un proprio Regolamento d’Ateneo sulla partecipazione a Società previste dal D. Lgs. 297/99.

La promozione degli Spin-off accademici è stata avviata con il D. Lsg. 297/99.

L’Università degli Studi di Firenze ha adottato un proprio Regolamento d’Ateneo per la brevettazione di invenzioni effettuate in occasione di ricerche.

La normativa relativa ai brevetti è stata completamente riscritta nel D. Lgs. 30/2005 “Codice dei diritti di proprietà industriale” che ha riordinato tutta la materia ed ha, fra l’altro, abolito il R.D. 1127/1939.

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In tal caso infatti il ricercatore, nei confronti del proprio datore di lavoro, ha il solo obbligo di comunicare di aver provveduto a brevettare la propria invenzione; a sua volta l’ente – Università o EPR – ha il dovere di stabilire in un proprio regolamento il canone che spetta all’inventore e al datore di lavoro nel caso in cui l’invenzione sia oggetto di sfruttamento commerciale con cessione del brevetto o con la concessione di licenza. Tuttavia la maggior parte degli Atenei hanno adottato Regolamenti che disciplinano il rapporto con l’inventore, offrendo a questi l’opportunità di cedere la titolarità del diritto al brevetto alla propria Università, che quindi ne assume la gestione economica, provvede al sostenimento delle spese di brevettazione e di mantenimento e all’eventuale tutela giudiziaria; gli stessi Regolamenti prevedono che gli eventuali proventi da sfruttamento economico (licenza o vendita del brevetto) dovranno essere divisi tra l’Inventore e l’Ateneo di appartenenza.

Il principio dell’esclusività dei diritti a favore dell’inventore – dipendente di Università o EPR - non trova però applicazione qualora l’invenzione sia stata realizzata nel corso dello svolgimento di ricerche finanziate da soggetti privati o da enti pubblici: in questo caso il ricercatore non ha più la titolarità esclusiva dei diritti e la normativa non stabilisce alcuna regola, lasciando evidentemente liberi i contraenti di stabilire contrattualmente la titolarità del diritto al brevetto.

Spin-off

La promozione degli Spin-off accademici è stata avviata con il D. Lsg. 297/99.

Lo Spin-off è un’impresa costituita per favorire il trasferimento tecnologico e l’utilizzo del risultato di una ricerca che si è sviluppata nell’Università e condotta da un ricercatore universitario: nella maggior parte dei casi lo Spin-off utilizza un brevetto di cui l’Università è titolare.

L’impresa è costituita tra ricercatori universitari, l’Università ed uno o più enti esterni, ed assume una soggettività giuridica propria ed esterna rispetto ai proponenti stessi. Le imprese Spin-off hanno ricevuto impulso dopo l’approvazione del D. Lsg. 297/99 e del D.M. 593/2000 che permette di accedere agli interventi di sostegno finanziario a favore di progetti o di programmi di ricerca industriale (Fondo Agevolazioni alla Ricerca – FAR) che siano presentati da società costituite o da costituire tra università e professori e ricercatori autorizzati sulla base di appositi regolamenti d’Ateneo.

Incubatore

L’Incubatore è una struttura dove potranno essere localizzate nuove iniziative imprenditoriali nella fase di start up anche partecipate dall’Ateneo o da personale docente-ricercatore che sia stato autorizzato a costituire un’impresa Spin-off.

Nei locali dell’Incubatore d’impresa le aziende Spin-off in cui partecipa l’Ateneo hanno un accesso privilegiato (art. 3 c. 2 Regolamento d’Ateneo sulla partecipazione a Società previste dal D. Lgs. 297/99); le imprese “incubate” potranno perciò usufruire di facilities (uso di locali, assistenza finanziaria, formazione, pubblicità, servizi tecnici, scambio di know how) e creare reti di sinergia con altri partners locali e nazionali.

Al fine di favorire lo sviluppo di nuove imprese ad alto contenuto innovativo l’Università di Firenze ha avviato la creazione di un Incubatore presso il Polo Scientifico di Sesto Fiorentino ed ha partecipato all’avvio dell’Incubatore Firenze ubicato presso la sede di Brozzi, promosso, oltre che dall’Università di Firenze, dal Comune, dalla Camera di Commercio, dalla Provincia, dalla Regione Toscana. Per saperne di più: Sulla pagina web dell’ateneo http://www.unifi.it/ricerca/ nella sezione “Attività Ricerca e Trasferimento” si possono trovare ulteriori approfondimenti.

In particolare: Trasferimento: http://www.unifi.it/ricerca/trasferimento.htmlBrevetti: http://www.unifi.it/ricerca/brevetti.html Spin off/Incubatore: http://www.unifi.it/ricerca/spinoff_incub.html

Altri siti di interesse: http://www.uibm.gov.it/ ; http://www.fi.camcom.it/ Network per la valorizzazione della ricerca universitaria: http://www.netval.it/index.asp

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Qualità in Ateneo: il Progetto Good Practice Nel corso del 2005 il nostro Ateneo ha partecipato, per il quarto anno consecutivo, al progetto Good Practice, promosso dal Politecnico di Milano già a partire dal 2000.

L’obiettivo è quello di costruire una metodologia per misurare le prestazioni delle attività amministrative degli atenei partecipanti. In altre parole, mediante la definizione di un sistema di indicatori si effettuano valutazioni comparative al fine di individuare le “buone pratiche”.

Nel febbraio 2006 sono stati presentati i primi risultati, successivamente analizzati e parzialmente rielaborati dal gruppo di lavoro interno all’Ateneo, coordinato dall’Ufficio Sistemi Qualità supportato scientificamente dal Prof. Ing. Mario Tucci e dall’Ing. Luca Cellesi.

Tali risultati, e altri documenti e informazioni relativi alla partecipazione del nostro ateneo al progetto Good Practice, sono scaricabili dalla pagina web sulla Qualità (http://www.unifi.it/quality/servizi_amm/good_practice.html).

Fra le conclusioni più significative e degne di ulteriore riflessione, vogliamo sottolineare come l’Università di Firenze risulti essere la più decentrata, rispetto alla media degli atenei partecipanti, relativamente al rapporto fra amministrazione centrale e altre strutture esistenti.

Per la presentazione dei risultati finali e complessivi da parte del MIP dobbiamo attendere la metà di luglio, anche relativamente al laboratorio sui “Sistemi decisionali”.

La partecipazione alle attività del progetto è stata quest’anno particolarmente impegnativa anche in virtù dell’introduzione di nuovi elementi di analisi (come, per esempio, la valutazione del livello di decentramento); cogliamo pertanto l’occasione per ringraziare tutti i referenti interni per il progetto e i Dirigenti di Polo, che con la loro disponibilità e competenza hanno consentito la realizzazione del progetto stesso.

I Progetti Moduli Professionalizzanti nelle lauree universitarie: attivazione on line delle FAQ (Frequently Asked Questions)

Si informa che è stata attivata, sulla pagina web dei Progetti Moduli Professionalizzanti nelle lauree universitarie, finanziati dalla Regione Toscana (P.O.R. 2000-2006 Ob. 3 Asse C Misura C 3), una sezione appositamente dedicata alle FAQ (Frequently Asked Questions) che potrà essere consultata dagli operatori coinvolti nella realizzazione dei Progetti.

La sezione verrà aggiornata con i quesiti più ricorrenti.

Per saperne di più: http://www.unifi.it/mod_professionalizzanti/index.htmlhttp://www.unifi.it/mod_professionalizzanti/faq.pdf

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Relazioni Internazionali

Il 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico dell’Unione Europea (7° PQ) Il processo di definizione del 7° Programma Quadro di Ricerca, Sviluppo Tecnologico e dimostrazione dell'UE (7° PQ) è ormai entrato nella fase conclusiva; il Parlamento europeo ha recentemente approvato un importo di circa 50 miliardi di euro per il periodo 2007-2013, che corrisponde a un raddoppio della spesa annuale rispetto al precedente Programma.

Il 7° Programma Quadro di RST rappresenterà il principale strumento dell’Unione europea per il finanziamento della ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico. Esso fornirà un contributo determinante alla realizzazione dello Spazio Europeo della Ricerca, processo già avviato con il 6° PQ, con l’obiettivo di rafforzare la competitività scientifica dell’Europa, in linea con quanto previsto dalla Strategia di Lisbona. Il nuovo programma sarà operativo dal 1° gennaio 2007 e coprirà il periodo 2007-2013.

La Commissione europea ha lanciato recentemente due consultazioni pubbliche: una sulla tematica delle scienze socio-economiche e studi umanistici e l’altra sulla cooperazione tra ricerca pubblica e industria.

Consultazione su Draft Research Agenda per la tematica 8 "Scienze socio-economiche e studi umanistici"

Le tematiche del 7° PQ sono state estese al settore delle Scienze Umane; in particolare la priorità di ricerca 8 è dedicata alle Scienze socio-economiche e studi umanistici.

A tale riguardo la Commissione europea ha lanciato una consultazione sul Draft Research Agenda per la tematica 8 , in particolare sulle seguenti 7 attività specifiche:

1. Growth, employment and competitiveness in a knowledge society

2. Combining economic, social and environmental objectives in a European perspective

3. Major trends in society and their implications

4. Europe in the world

5. The citizen in the European Union

6. Socio-economic and scientific indicators

7. Foresight activities

La comunità scientifica europea è invitata a segnalare alla Commissione Europea entro il 30 giugno 2006 i propri commenti, che i servizi della Commissione si impegnano a prendere in esame per la preparazione del Work programme finale, attraverso la compilazione di un questionario reso disponibile al seguente indirizzo web: Consultation on draft research agenda for Theme 8 in FP7: http://ec.europa.eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=SSHinFP7

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Consultazione sulla Cooperazione tra ricerca pubblica e industria La Commissione Europea ha lanciato una consultazione sulla Cooperazione tra ricerca pubblica e industria “Transnational research cooperation and knowledge transfer between public research organisations and industry” in particolare sulle seguenti attività specifiche: 1. Facilitating cooperation 2. Legislative issues 3. Tackling the problems

Obiettivo della consultazione è identificare le principali difficoltà (sia di tipo “culturale” che legale) che gli organismi di ricerca pubblica (come le università) e le industrie si trovano a sperimentare nel corso di attività congiunte. Il feedback richiesto dalla Commissione riguarda anche le possibili azioni o iniziative per affrontare tali criticità.

La comunità scientifica europea è invitata a segnalare alla Commissione Europea entro il 19 luglio 2006 i propri commenti, attraverso la compilazione di un questionario reso disponibile al seguente indirizzo web: Public consultation on transnational research cooperation and knowledge transfer between public research organisations and industry: http://ec.europa.eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=KTconsultation

Per saperne di più: http://ec.europa.eu/research/consultations/list_en.html http://cordis.europa.eu/fp7/home.html; http://www.unifi.it/estero/7pq.html

Verso le nuove regole di partecipazione alle azioni del 7° PQ Il 23 dicembre 2005 la Commissione Europea ha presentato la proposta definitiva per un Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alle regole di partecipazione alle azioni del 7° Programma Quadro di RST. Tali regole definiscono i diritti e gli obblighi delle entità legali che partecipano al Programma Quadro e stabiliscono i principi per l’uso e la diffusione del lavoro derivante dalla loro partecipazione. In merito a tale proposta l’11 maggio 2006 si è tenuto a Roma un incontro, organizzato da CRUI, CNR e APRE, ove sono stati raccolti contributi delle Università e delle Istituzioni di ricerca da inoltrare ai referenti istituzionali nazionali e agli organismi sopranazionali rappresentativi del settore universitario.

La proposta della Commissione Europea per le regole di partecipazione, tuttora soggetta alla procedura di co-decisione del Consiglio e del Parlamento Europeo, introduce novità rilevanti, rispetto ai precedenti Programmi Quadro.

Si segnala in particolare l’eliminazione da parte della Commissione Europea della metodologia dei Costi aggiuntivi (Additional cost) che finora è stata adottata dalla stragrande maggioranza degli Atenei italiani.

E’ previsto infatti l’abbandono dei tre modelli di costo previsti dal precedente 6° PQ (Full cost, Full cost flat rate, Additional cost), che quindi dovrebbero essere ridotti ad un'unica tipologia, il modello dei costi totali (Full cost) con differenti possibilità di intervento finanziario. I partecipanti potranno imputare al progetto tutti i costi diretti e indiretti. L’art. 32 della proposta di Regolamento precisa che i partecipanti possono esporre per i costi indiretti una quota forfetaria (flat rate) calcolata sui costi diretti al netto dei subcontratti. Tale quota non è stata ad oggi ancora definita. Questa clausola è molto importante in quanto consentirà agli enti non dotati di un sistema di contabilità analitica, e quindi non in grado di quantificare tutti i costi indiretti, di esporli nella quota flat rate.

Per quanto riguarda in particolare le attività di ricerca e di sviluppo tecnologico la percentuale massima di rimborso sarà del 50% dei costi ammissibili, con una eccezione per gli enti pubblici per i quali il rimborso CE potrà arrivare fino al 75%.

E’ prevista l’inclusione del personale strutturato tra i costi ammissibili. A tale proposito potranno essere esposti costi medi di personale, se tale metodologia rientra nelle normali procedure dell’ente e se i costi medi non differiscono in maniera significativa dai costi reali.

Per saperne di più: L’Ufficio Relazioni Internazionali ha predisposto un documento di sintesi contenente i punti salienti della proposta di Regolamento CE, disponibile unitamente alla proposta, all’indirizzo http://www.unifi.it/estero/7pq.html

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Stipule e rinnovi di accordi di collaborazione culturale e scientifica con università estere Nel mese di maggio sono stati stipulati due nuovi accordi che confermano l’interesse dell'Università di Firenze ad instaurare ed intensificare rapporti di collaborazione con Università europee ed extraeuropee, ritenendoli di grande importanza per un adeguato sviluppo delle proprie missioni istituzionali di insegnamento e di ricerca.

Le collaborazioni con le università partner hanno attuazione attraverso scambi di visite fra docenti e ricercatori per lo svolgimento di seminari, cicli di lezioni, convegni, conferenze e scambi di dottorandi di ricerca e di studenti per seguire corsi, tirocini, specializzazioni.

Sono attualmente in vigore circa 200 accordi con altrettante università dell’Europa Occidentale ed Orientale, ma anche dell’America Settentrionale e Latina, dell’Africa, dell’Asia e Medio Oriente, dell’Australia e della Nuova Zelanda. http://www.unifi.it/estero/ruestere_accordi.html

Nuovi accordi:

Humboldt Universitat zu Berlin (Germania)

Strutture proponenti: Facoltà di Medicina e Chirurgia. Dipartimento di Fisica, Dipartimento di Storia delle arti e dello spettacolo, Dipartimento di Filosofia, Dipartimento di Filologia Moderna.

Settore: fisica atomica e misure di precisione, fisica teorica e alte energie, nanostrutture e spettroscopia ultraveloce, storia del teatro, storia del cinema, storia della musica, storia dell'arte medievale, moderna e contemporanea, filosofia, germanistica, filologia romanza

Coordinatori: Prof. G. Tino, Prof. M. G. Messina, Prof. Stefano Poggi, Prof. Ingrid Hennemann Barale, Prof. Laura Della Corte

Universidad Catolica Nordestana (Rep. Dominicana)

Strutture proponenti: Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del Territorio

Settore: Sviluppo sostenibile e valorizzazione del patrimonio territoriale

Coordinatore: Prof. Raffaele Paloscia

Sono stati inoltre richiesti alle università partner i rinnovi dei seguenti accordi in scadenza: Peking University (Cina) – settore: giurisprudenza, scienze politiche, linguistica

matematica Universidad de Alicante (Spagna) – settore: sociologia, ecologia Università di Reims Champagne Ardenne (Francia) – settore: scienze politiche

Programma di collaborazione italo britannica: pubblicato il bando BRITISH 2006 – 2007

Sul sito del British Council, all’indirizzo http://www.britishcouncil.org/it/italy-science-partnership-programme.htm è stato pubblicato il nuovo bando del Programma British 2006-2007 (scadenza 28 luglio 2006).

Il programma, finanziato dal MIUR per l’Italia e gestito dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) in collaborazione con il British Council per l’Inghilterra, intende promuovere la collaborazione tra gruppi di ricerca, sia di istituzioni universitarie che di enti pubblici di ricerca, in Italia e nel Regno Unito.

Il programma prevede esclusivamente la copertura finanziaria delle spese di mobilità dei ricercatori tra i due paesi.

I coordinatori, nonché gli altri membri del gruppo di ricerca coinvolti, debbono essere all’inizio della loro carriera.

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Aree tematiche

Per il 2006-2007 i progetti presentati devono rientrare in una delle seguenti aree tematiche, ulteriormente dettagliate nel bando:

• Food, nutrition and health

• Ecology and evolutionary biology

• Medical imaging

• Nanotechnology

Scadenza

Le domande dovranno essere inviate per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] entro il 28 luglio 2006.

Si raccomanda un’attenta lettura del bando contenente le modalità di presentazione delle candidature e i criteri di valutazione delle stesse.

Per saperne di più: http://www.britishcouncil.org/it/italy-science-partnership-programme.htm; http://www.crui.it/link/?ID=347

Programma di scambio di ricercatori tra le università italiane e tedesche: pubblicato il bando Vigoni 2006 – 2007 La CRUI ha pubblicato il Bando 2006-2007 per la presentazione delle proposte nell’ambito del Programma Vigoni (scadenza: 29 settembre 2006).

Il programma è stato istituito nel 1992 al fine di intensificare la cooperazione scientifica tra gli Atenei dei due Paesi.

L'obiettivo principale del programma è promuovere lo scambio di ricercatori tra le università italiane e tedesche; presupposto per la presentazione della domanda è un progetto comune di ricerca al quale partecipino ricercatori di entrambi i Paesi.

Il Programma copre tutte le aree disciplinari.

Modalità di presentazione delle proposte

I progetti dovranno essere presentati per l’Italia unicamente da professori universitari ordinari, associati o ricercatori confermati, che faranno da garanti per i progetti stessi.

La compilazione delle domande e la loro trasmissione avverrà direttamente tramite accesso al sito web (non è ammesso l'invio delle domande in forma cartacea).

Si raccomanda un’attenta lettura delle istruzioni pubblicate nell’apposito sito Crui: http://www.crui.it/link/?ID=349

Scadenza Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 29 settembre 2006 Le domande incomplete o non correttamente compilate non saranno accettate. Le domande presentate unilateralmente non potranno essere esaminate.

Per saperne di più: http://www.crui.it/link/?ID=349

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fiBandi Ministero Affari Esteri – Cooperazione Italia / Quebec

Il Ministero Affari Esteri ha pubblicato il seguente bando per la raccolta di progetti di mobilità e per la segnalazione preliminare di iniziative rilevanti:

BANDO per la raccolta di progetti di mobilità e per la segnalazione preliminare di iniziative rilevanti nell’ambito del Programma Esecutivo di collaborazione scientifica e tecnologica tra Italia e Quebec (periodo 2007-2009).

Settori di ricerca:

• Advance Materials (including nanotechnology)

• Biotechnology (including life science)

• Environment & climate changes (including biodiversity)

• ICT

• Aerospace and aeronautical

http://www.esteri.it/doc/bando_quebec.rtf

Scadenza:

30 giugno 2006

Delegazione dall’Università di Almería (Spagna) Il 29 maggio 2006 il Pro Rettore per le Relazioni Internazionali dell’Università di Almería, Prof. Manuel Jaen, accompagnato dal Coordinatore della European Higher Education Area and Bologna Process – Faculty of Law, Dr. ssa Encarna Garcia, si sono recati in visita presso la nostra Università.

La delegazione è stata ricevuta dal Prof. Ennio Di Nolfo, Delegato per le Relazioni Internazionali, che ha sottolineato l’interesse dell’Ateneo fiorentino ad attivare un accordo culturale in settori di reciproco interesse con una così importante Università.

All’incontro ha partecipato il Prof. Alessandro Simoni, Delegato della Facoltà di Giurisprudenza per le Relazioni Internazionali e il Programma Socrates-Erasmus.

L’Università di Almería è una Università pubblica, del sud della Spagna, fondata nel 1993. Attualmente vi insegnano 700 professori e vi sono iscritti più di 15.000 studenti.

Monitoraggio sulle attività svolte nell’ambito degli accordi per il triennio 2002/2005 L’Ufficio Relazioni Internazionali sta conducendo un monitoraggio presso le Facoltà, i Dipartimenti e i Centri Interuniversitari dell’Ateneo sulle attività (scambi, attività didattiche, scientifiche e pubblicazioni) svolte nell’ambito degli accordi di collaborazione culturale e scientifica con le Università estere negli anni accademici 2002-2003, 2003-2004 e 2004-2005.

I dati definitivi e le schematizzazioni delle suddette attività saranno pubblicati sul prossimo numero della Newsletter.

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Notizie dal Museo di Storia Naturale

Mostra-concorso “Dalle collezioni al territorio, andata e ritorno” Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze con il contributo della Regione Toscana ha proposto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado il progetto: “Dalle collezioni al territorio, andata e ritorno” - Percorsi naturalistici tematici in museo e all’aperto - Borse di studio per stage estivi

Nei giorni 3-4-5 Giugno, presso la Sezione di Geologia e Paleontologia, è stata presentata una piccola esposizione di elaborati realizzati da alcuni ragazzi che hanno effettuato il percorso.

I ragazzi risultati vincitori parteciperanno a stage estivi della durata di 10 giorni presso il museo. Durante lo stage affiancheranno il personale del museo in alcune attività in sede o fuori sede, in località naturalistiche della Toscana.

Presentazione delle Schede per i Beni Naturalistici

Il giorno 23 giugno saranno presentate, presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze, piazza San Marco 4 – Firenze, le schede per la catalogazione dei Beni Naturalistici in attuazione dei “Protocolli d’intesa tra Conferenza dei rettori delle Università italiane (CRUI) – Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC) – Ente per le nuove Tecnologie l’Energia e l’Ambiente (ENEA) – Associazione Nazionale dei Musei Scientifici (ANMS) in tema di ricerca, studi e formazione nel settore della catalogazione dei beni culturali”. A seguito della stipula dei Protocolli si sono costituiti diversi gruppi di lavoro, integrati con i già collaudati tavoli tecnici Regioni - Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del MIBAC.

In occasione dell’incontro del 23 giugno verranno presentate le schede realizzate per la catalogazione dei Beni Naturalistici (Botanica, Mineralogia, Petrologia, Planetologia, Zoologia).

Nell’ambito dei Protocolli d’intesa, al fine di diffondere una catalogazione basata su standard condivisi a livello nazionale, è stata promossa la diffusione del Sistema Informativo Generale del Catalogo (SIGEC) all’interno delle Università italiane e dei Musei afferenti all’ANMS.

E’ prevista, inoltre, una collaborazione sul piano della formazione, finalizzata all’inserimento nell’ambito universitario di tecniche e modalità catalografiche allineate con gli standard nazionali, attraverso l’attivazione di corsi, alcuni dei quali già iniziati, erogati mediante strumenti e metodologie di e-learning.

Per saperne di più: http://www3.unifi.it/msn/CMpro-v-p-204.html

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Progetto estivo “Mattinate Fiorentine” Il Coordinamento provinciale di A.N.CE.S.C.A.O. Firenze (Associazione Nazionale Centri Sociali Comitati Anziani e Orti) - Coordinamento Provinciale – Via dell’Agnolo 1/d Firenze ha proposto l’organizzazione di iniziative per incentivare l'aggregazione a livello didattico e socio-culturale degli ospiti dei Centri Anziani, nell'ambito di una nuova cultura volta all’aggregazione, alla partecipazione e alla conoscenza del patrimonio culturale e scientifico della realtà cittadina.

Il Museo di Storia Naturale propone di svolgere un programma educativo e di conoscenza sul tema “Il Mondo del passato”, con un viaggio nella preistoria tra i fossili della Toscana, da svolgersi presso la sezione di Geologia e Paleontologia del Museo durante il periodo estivo, dal 10 giugno al 9 settembre 2006.

Ricercatori in maglietta Siglato un accordo fra Unicoop Firenze e Museo di storia naturale: una guida e una maglietta vendute nel circuito Coop finanzieranno ricercatori universitari

“Una maglietta, una guida e…dai un posto ad un ricercatore dell’Università di Firenze che si occuperà di studi e ricerche sulla flora e la fauna toscana”.

Sono questi i contenuti dell’accordo siglato da Unicoop Firenze e il Museo di storia naturale dell’Università di Firenze, con due obiettivi essenziali: far conoscere il Museo e i suoi straordinari reperti ad un pubblico sempre più largo, e reperire risorse per la ricerca scientifica e la salvaguardia della natura in Toscana. Per Unicoop Firenze questa è un’occasione ulteriore per promuovere il territorio e valorizzare le risorse naturalistiche, sensibilizzando i propri soci e clienti ad una cultura storica e scientifica.

La maglietta è in vendita in tutti gli iper e supermercati di Unicoop Firenze: in particolare si può trovare sugli scaffali dei supermercati dal 15 giugno al 28 giugno e negli Ipercoop dal 23 giugno al 7 luglio, al prezzo di 4,90 euro.

Sei soggetti e tanti colori per le 30 mila magliette per uomo, donna e bambino, disponibili in varie taglie: sei testimonial da conoscere e proteggere. Il Falco lanario (Falcus biarmicus), il gatto selvatico (Felis silvestris), il tarantolino (Euleptes europaeus), la ghiandaia marina (Coracias garrulus), la testuggine (Testudo hermanni), la farfalla (Callimorpha quadripunctaria) sono gli animali stampati sulle T-shirt, con il logo del progetto “Per natura a favore della natura”, messe in vendita nei negozi Coop (iper e super) di tutta la Toscana. Si tratta di animali che meritano particolare attenzione perché di grande pregio naturalistico e rappresentativi delle migliori ricchezze naturalistiche del nostro territorio. Sono però particolarmente vulnerabili per via dell’eccessiva interferenza antropica con gli ecosistemi naturali (sottrazione di habitat, disturbo ai rifugi, inquinamento, ecc.). Scelti tra le specie soggette a tutela, in base ad elenchi realizzati dallo stesso Museo, sono stati “riportati” su tessuto utilizzando disegni e foto, accompagnati da scritte o slogan come ad esempio “io sono speciale”.

La guida del Museo di Storia naturale, dal titolo Viaggio nei tre regni, esemplari e reperti dal regno vegetale, minerale, animale e da antiche civiltà (Masso delle Fate Edizioni) sarà venduta dal 1 luglio al 31 agosto in promozione a 3,90 euro, il 40% di sconto rispetto al prezzo di copertina (6,50 euro).

Si passa dal grande Patagone, l’enorme statua di legno che introduce i visitatori nella sezione di Antropologia, fino al corno del mitico Unicorno (un Narvalo in realtà) della Specola. Sono una cinquantina di reperti, fra i più importanti e suggestivi del Museo di storia naturale, che invitano ad un viaggio curioso e appassionante. La nuova guida “Viaggio nei tre regni +1” ha 72 pagine e nasce con lo scopo di promuovere la conoscenza del Museo, così come quella di istituzioni analoghe. E’ scritta da Fabrizio Silei con un linguaggio semplice e scorrevole, ed è un prodotto editoriale destinato in particolare alle famiglie. Per accompagnare i più piccoli attraverso il percorso della conoscenza l’autore ha inventato anche un personaggio: un bambino dal nome Pongo, accompagnato dal suo fido Bingo.

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X Edizione della manifestazione RURALIA

Il Museo di Storia Naturale ha partecipato alla X edizione della manifestazione RURALIA tenutasi a Villa Demidoff dal 26 al 28 maggio 2006 e organizzata dalla Provincia di Firenze.

Nell’edificio della “Paggeria” è stata allestita una mostra sullo "Studio del rapporto tra agricoltura e ambiente dal punto di vista paleontologico, zoologico, botanico e antropologico: il contributo del Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze"

L’argomento è stato scelto in funzione del tema specifico della manifestazione e con l’intento di mostrare al pubblico l’attività delle diverse Sezioni per la ricerca e lo studio del territorio, le applicazioni pratiche di tali ricerche e il loro significato culturale e didattico.

Sono stati realizzati 7 poster che illustravano il tema del rapporto fra agricoltura e ambiente da vari punti di vista:

• I molluschi terrestri introdotti e loro impatto sull’agricoltura. L’introduzione di animali esotici è un fenomeno sempre più sentito per gli effetti negativi, sia a livelloambientale che economico. Infatti, lo stabilirsi di una nuova specie in un ambiente in cui precedentemente non viveva, porta ad alterazioni dell’ecosistema. Tali alterazioni possono essere più o meno evidenti per l’uomo, ma quando la presenza di queste specie determina danni anche economici, diviene maggiormente avvertita dalle comunità locali. La tutela della biodiversità si basa, innanzitutto, su un attentocontrollo teso a prevenire l’introduzione di specie alloctone e, successivamente, sulla lotta contro la loro diffusione. Per quanto riguarda i Molluschi, la capacità invasiva dipende dalla loro biologia, dal veicolo di propagazione, dalla disponibilità di una nicchia ecologica, dalla compatibilità con il nuovo habitat e dalla sua integrità.

• Deflusso Minimo Vitale su base biologica. Il progetto “BioDeMiV” rivoluziona laconsueta procedura per il calcolo del “Deflusso Minimo Vitale”, ossia la valutazione di quanta acqua è possibile sottrarre ad un corso d’acqua (ad es. per scopi agricoli) mantenendo un minimo deflusso di acqua corrente. Tale calcolo era sinora esclusivamente basato su dati idrologici. Con la nuova procedura sviluppata dai nostri idrobiologi, si attribuisce maggiore importanza al fattore biologico, in questo caso particolare i Pesci in quanto rappresentano una delle migliori espressioni dello stato di salute di un fiume. Uno dei più importanti risultati evidenziati da questo studio è la necessità di modulare i valori di deflusso minimo vitale in funzione della stagionalità dei cicli biologici delle specie presenti e del regime di portata.

• Lo studio della fauna dei giardini fiorentini Bardini, Boboli e Peyron. La finalità di questo studio è quella di analizzare la composizione faunistica dei giardini sia per acquisire dati ecologici importanti al fine di una corretta gestione degli spazi verdi sia per far conoscere al visitatore la fauna e il suo rapporto con l’ambiente.

• Il contributo del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze per la documentazione della biodiversità e per la gestione dell’ambiente in Toscana. In un grande pannello (145x300cm) sono state sintetizzate le numerose attività di ricerca, soprattutto zoologica e botanica, svolte sul campo per la gestione ambientale in Parchi e Aree Protette, e per la pianificazione territoriale di numeroseProvince e della Regione Toscana.

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E’ stata inoltre allestita una vetrina sulla piccola fauna, più elusiva e meno conosciuta, caratteristica del parco Demidoff, mentre in una postazione con due computer potevano essere consultati i CD multimediali dedicati ai Cervi volanti” (grandi Coleotteri Lucanidi) e alle “Piante velenose”.

La partecipazione del Museo a questa edizione di Ruralia è stata possibile grazie a: Paolo Agnelli, Giuliano Aldobrandi, Maria Cristina Andreani, Mila Carboncini, Ilaria Castellani, Sandra Cencetti, Simone Cianfanelli, Marina Clauser, Andrea Grigioni, Gianna Innocenti, Elisabetta Lori, Stefano Magazzini, Annamaria Nistri, Annamaria Nocita, Marco Piccardi, Marta Poggesi, Maria Gloria Roselli, Alba Scarpellini, Vito Stanco, Stefano Vanni.

All’inaugurazione il Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi e altri funzionari si sono complimentati sia per l’allestimento, sia per il lavoro svolto e hanno auspicato la partecipazione del Museo anche per il prossimo anno. N

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• Attrezzi agricoli tradizionali di popoli nel mondo: dal bastone da scavo all’aratro; vari esempi di zappe. L’analisi degli arnesi agricoli prodotti da coltivatori di tutto il mondo, anche molto distanti dal punto di vista geografico e culturale quali sono i popoli documentati nelle sale del Museo di Storia Naturale sezione di Antropologia ed Etnologia, mostra una sostanziale convergenza di forme e tipologie, soprattutto per quanto riguarda gli strumenti più semplici. La prima necessità imposta all’agricoltore è la preparazione del terreno, con l’estrusione di vegetazione spontanea e quindi la rottura del suolo, con la formazione di buche per la semina. Nasce così il bastone da scavo, semplice nella forma appuntita ad una estremità o con appoggio laterale per il piede. Una evoluzione di questa pratica è la creazione di solchi continui nel terreno, che permette di risparmiare all’uomo tempo e fatica. In questo modo si pensa possa essere nato l’aratro semplice, costituito da un vomere e da una lunga leva per il trascinamento. Un altro strumento diffusissimo nei vari continenti, che consente un ulteriore vantaggio ergonomico, è la zappa caratterizzata dalla presenza di un manico e di una lama, montati in modo da formare un angolo retto o acuto. La lama, normalmente di ferro, in tempi passati poteva essere di pietra, di conchiglia, di osso o di legno.

• Antiche razze bovine “ Un allevamento bovino dell’Età del Bronzo a Sesto Fiorentino”. Con la domesticazione l’uomo ha assoggettato gli animali per nutrirsene, per utilizzarne le pelli e in seguito per servirsene come valido aiuto nel lavoro e come mezzo di trasporto. La domesticazione dei bovini è avvenuta in epoca preistorica, quando l’uomo, dalla vita di cacciatore è passato a quella di pastore. Per millenni nelle società umane i bovini domestici hanno fornito risorse estremamente varie: sia il toro che la vacca hanno così assunto anche la valenza di figure simboliche e intorno a queste si sono svolti riti. Particolarmente significativo e ricco di informazioni è il ritrovamento, in prossimità di Firenze in località Madonna del Piano (Sesto Fiorentino- Firenze), dello scheletro di un bovino risalente all’età del ferro. Il bovino giaceva sul fianco sinistro dentro una fossa ellittica. Si tratta di una sepoltura intenzionale atta a mantenere l’integrità fisica dell’animale in un posizionamento volutamente determinato. I dati rilevati indicano un maschio castrato, di oltre 15 anni e di piccole dimensioni. Il reperto è attribuibile a Bos taurus brachyceros, con corna corte o totalmente assenti, conosciuto già in siti pre-neolitici e per questa ragione considerato una forma domestica. Da questo probabilmente discendono bovini di piccole dimensioni che hanno attitudine alla produzione del latte come la razza bruno alpina o attitudine al lavoro e al latte come la razza grigia alpina.

• Arbusti della Toscana e loro importanza nel paesaggio agricolo. Le siepi, oltre ad avere un importante ruolo nella regolazione del clima e del regime idrico, diventano un elemento dicomplessità e di ricchezza biologica, particolarmente utile nel paesaggio agricolo, spesso uniforme: ospitano una ricca vegetazione erbacea, offrono possibilità di protezione e di alimentazione per numerose specie di piccoli mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, insetti e molluschi. Le siepi possono funzionare da elementi di collegamento formando i corridoi ecologici fra zone boscate anche molto lontane fra loro, separate da campi, favorendo lo scambio genetico fra le popolazioni di aree diverse. Gli elementi più caratteristici della siepe sono gli arbusti: Il Museo di Storia Naturale, sezione Orto Botanico ha censito e descritto le note ecologiche, botaniche, di distribuzione e di utilizzo dei 130 arbusti che vivono spontanei in Toscana redigendo un manuale di riconoscimento corredato da tavole botaniche.

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“Facoltà in Piazza”: un’iniziativa della Facoltà di Architettura – Dipartimento di Progettazione dell’Architettura Plesso didattico di Santa Verdiana – dal 26 al 30 giugno 2006 E’ ormai da molti decenni che la Facoltà di Architettura di Firenze ha le proprie sedi nel centro cittadino: come non ricordare quelle ormai storiche di Piazza Brunelleschi, dell’Accademia, di via Pier Antonio Micheli, o quelle più recenti di Piazza Ghiberti, di via della Mattonaia o di Palazzo Vegni in San Niccolò.

Alcune di queste sedi furono in origine monasteri di clausura e successivamente, nell’800, furono trasformate in carceri: è il caso ad esempio, dei conventi di Santa Verdiana e di Santa Teresa. Quei muri, che per secoli hanno isolato e diviso questi complessi dal resto della città, sebbene parzialmente abbattuti, idealmente, forse, ci sono ancora.

Raramente vi sono stati confronti, collaborazioni o coinvolgimenti tra la struttura Universitaria e il Quartiere in cui da anni opera ed è ospitata la Facoltà di Architettura.

Docenti e studenti poco conoscono del Quartiere in cui si trovano ed i suoi abitanti ben poco o nulla sanno di ciò che avviene in Facoltà, delle iniziative, delle attività di studio e ricerca.

Nell’ambito dei corsi di Tecniche della rappresentazione, Disegno automatico, Grafica e Percezione visiva, a cura di Marcello Scalzo, ricercatore del Dipartimento di Progettazione dell’Architettura, con la collaborazione dei docenti Gianni Pratesi, Giorgio Verdiani, Alessandro Capellaro e Massimiliano Masci, è stata organizzata una serie di iniziative che prevedono l’apertura (simbolica) dei cancelli della sede di Santa Verdiana in Piazza Ghiberti, con il coinvolgimento della cittadinanza, del Consiglio di Quartiere, delle Organizzazioni dei cittadini e di tutti coloro che fossero interessati all’iniziativa.

Sarà allestita una mostra di elaborati di esame nel SESV (Spazio espositivo di Santa Verdiana), conferenze, dibattiti, proiezioni di video e lavori multimediali, musica da vivo con professori e studenti della Facoltà.

L’evento si terrà nella sede di Santa Verdiana e nella nuova piazza di Largo Annigoni dal 26 al 30 giugno prossimi, dalle ore 16 alle ore 23.

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Il cortile di S. Teresa, immagine elaborata nell’ambito del Corso di Disegno Automatico A

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Tra le iniziative più interessanti, si segnalano:

Mostra Firenze: immagini della città tra reale e virtuale A cura di Alessandro Capellaro, Massimiliano Masci, Gianni Pratesi, Marcello Scalzo, Giorgio Verdiani – 26 giugno 2006 - 0re 18,00 - SESV Spazio Espositivo di Santa Verdiana.

Dibattito Da Copenaghen alle città di casa nostra: il ruolo del progettista per la qualità dello spazio urbano Aldo Colonnetti – Ottagono, Marco Brizzi, Carlo Terpolilli, Pietro Carlo Pellegrini, Vincenzo Di Nardo, Paola Grifoni – 27 giugno 2006 - 0re 18,30 – Largo Annigoni.

Conferenza Il disegno della citta - la città disegnata Adolfo Natalini - 28 giugno 2006 - 0re 18,30 - Cortiletto SESV in Santa Verdiana.

Dibattito Quartiere e Facoltà: passato, presente e futuro Stefano Marmugi, Raimondo Innocenti, Marco Bini - 29 giugno 2006 - 0re 18,30 – Largo Annigoni.

Proiezione Immagini e filmati dal corso di Disegno automatico A cura di Giorgio Verdiani – 30 giugno 2006 - 0re 15,00 - SESV Spazio Espositivo di Santa Verdiana.

Per saperne di più: Link al Calendario degli eventi

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S. Teresa, particolare del piano ammezzato (ex celle)

Il gruppo di studio si è posto il problema della rappresentazione e del quanto sia importante perseguire il fine della “comprensibilità” dell’oggetto architettonico per capire la sua costituzione, la sua identità formale e la sua intenzione spirituale, e comunicare quindi le proprie esperienze mediante una presentazione digitale: il “modello” digitale infatti, oltre ad offrire una maggiore comprensibilità dell’oggetto attraverso la sua “virtuale” tridimensionalità, consente in più una modificazione continua e consente la sua esplorazione in ogni momento ed in tutta interezza.

Il perché ci si è avventurati in uno studio così irto di difficoltà è spiegabile con il desiderio comune di molte persone di confrontarsi con una metodologia di studio dell’oggetto architettonico su cui si discute molto ma che è ancora molto empirica e casuale nella sua attuazione e rivolta in massima parte agli effetti speciali di tipo scenografico che è in grado di produrre.

Realizzato il “modello”, l’esperienza didattica si è completata con il montaggio di una animazione dell’insieme, organizzando il percorso virtuale dell’intero complesso come potrebbe percepirlo uno studente che visita per la prima volta il luogo in cui dovrà formarsi culturalmente e tecnicamente.

Infine si è pensato al contenitore, ai solai, ai muri nei quali dovevano essere inseriti tutti gli oggetti modellati nella giusta posizione e con un aspetto ed un effetto estremamente realistico, ottenuto eseguendo operazioni di rendering con tecniche di ray tracing e radiosity.

Per il corso di disegno automatico A la “scena” scelta, o oggetto da rappresentare, è il Plesso didattico di Santa Teresa, i programmi utilizzati sono ARC+ e Instantrender, l’hardware è costituito dalle postazioni dell’aula di informatica della Facoltà di Architettura e gli operatori sono un gruppo di studenti della Facoltà guidati dai tecnici della softwarehouse concessionaria dei softwares.

Il gruppo di studio – composto da A. Dolce, T. Cianti, F. Gori, F. Pierotti, A. Pilloni, J. Pratesi, I. Rappoli, A. Razzolini, C. Tredici, S. Barbera, M. Lucifora, R. Mennea, G. Rinaldis, L. Velatta, M. Venturini - ha analizzato prima l’oggetto su carta (rilievo fornito dall’arch. Carolina Capitanio) poi dal vero, percorrendo ogni ambiente che lo compone, facendosi un’idea complessiva della “scena” oggetto da rappresentare nella sua interezza e nei suoi elementi componenti. A seguire, una modellazione di questiultimi con una scelta di tipo gerarchico in stretta collaborazione con i tecnici della softwarehouse per poter sfruttare al meglio le potenzialità offerte dal programma.

Così sono nate le inferriate che costituivano la porta delle celle, le ringhiere delle scale, le finestre con le loro inferriate ed i loro infissi, le mensole che reggono i ballatoi dei mezzanini e i loro parapetti in ferro, le rostre che chiudono le ampie aperture degli ex-laboratori ora aule didattiche e tanti altri.

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Programmazione triennale delle università: incontro con il Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario Il 31 maggio scorso presso l’Aula Magna del Rettorato si è svolto un incontro con il Prof. Luigi Biggeri e il Dott. Guido Fiegna - rispettivamente Presidente e Membro del Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario – sul tema del monitoraggio e della valutazione (ex post) dei risultati dei programmi delle università.

Argomento dell’incontro l’illustrazione delle metodologie e degli indicatori relativi alla valutazione, in considerazione dell’importanza della materia per la vita dell’Ateneo, nonché della sua obiettiva complessità e specificità: a partire dall’anno 2006 infatti le università - così come previsto nell’art. 1 ter del D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, convertito in legge 31 marzo 2005, n. 43 - adottano programmi triennali coerenti con le linee generali di indirizzo definite con decreto del MIUR.

In essi, dunque, le università determinano la propria vision per il biennio a venire, individuando:

a) i corsi di studio da istituire e attivare nel rispetto dei requisiti minimi essenziali in termini di risorse strutturali ed umane, nonché quelli da sopprimere;

b) il programma di sviluppo della ricerca scientifica;

c) le azioni per il sostegno ed il potenziamento dei servizi e degli interventi a favore degli studenti;

d) i programmi di internazionalizzazione;

e) il fabbisogno di personale docente e non docente a tempo sia determinato che indeterminato, ivi compreso il ricorso alla mobilità.

Il nostro Ateneo ha già iniziato a lavorare sull’argomento attraverso la Commissione per il piano triennale di sviluppo dell’ateneo.

Per saperne di più:

http://www.cnvsu.it/

http://nuclei.cnvsu.it/

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Eventi al Polo Scientifico e Tecnologico - sede di Sesto Fiorentino

8 giugno 2006 - Aula Magna del centro didattico - Ore 14.30 - Workshop di presentazione I2T3

I2T3 - ONLUS (Innovazione Industriale Tramite Trasferimento Tecnologico) è Ente strumentale per il trasferimento tecnologico Università-Impresa dell'Università di Firenze. Tra le finalità dell’Associazione: - Migliorare la competitività industriale utilizzando in modo

efficiente le competenze e i risultati della ricerca scientifica.

- Creare una rete di competenze e di collegamenti con istituzioni del mondo della ricerca e con consorzi di settore.

- Fornire assistenza alla preparazione di progetti integrati, che coprano in un ciclo completo l’innovazione e il trasferimento delle tecnologie, dalla fase di ricerca a quella dell’inserimento nel processo industriale.

Per saperne di più: www.i2t3.unifi.it ; http://www.i2t3.unifi.it/MIND/progettoMIND.htm

15 giugno 2006 - Aula Magna Dipartimento di Fisica - Ore 14.30 - Conferenza del Prof. F. Naider dal titolo: "Structure and function of a G protein coupled receptor"

27 Giugno 2006 - ore 10 - Aula Magna del Polo Scientifico e Tecnologico di Sesto Fiorentino - Presentazione del progetto "Scouting nel Settore delle Biotecnologie in Toscana".

L'iniziativa, promossa dalla Fondazione COTEC "Fondazione Internazionale per l'Innovazione Tecnologica", finanziata dalla Fondazione del Monte dei Paschi di Siena, si propone di individuare i risultati scientifici nel campo delle Biotecnologie realizzati da ricercatori delle strutture pubbliche di ricerca delle province di Pisa e Firenze e di valutarne il loro potenziale

trasferimento tecnologico in applicazioni industriali. L'incontro è organizzato dal Polo Scientifico e Tecnologico di Sesto Fiorentino, da HeteroBioLab, Laboratorio Interdipartimentale di Ricerca sugli Eterocicli Biologicamente Attivi afferente ai Dipartimenti di Chimica Organica "Ugo Schiff" e di Scienze Farmaceutiche dell'Università di Firenze e da Firenze Tecnologia, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze.

Nell'incontro, il Prof Claudio Roveda del Politecnico di Milano, responsabile del progetto per la Fondazione COTEC, ed il suo team di esperti, illustreranno i dettagli dell'iniziativa e le sue modalità di attuazione e risponderanno alle domande dei ricercatori presenti. Per saperne di più: http://www.cotec.it/it_pubblicazioni_ricerche_mostrascheda.php?id=5)

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"Misure Industriali e Diagnostica"

Laboratori e Persone

Idee e Competenze Per l'Industria

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Incontri, convegni, seminari RiverLinks - Il Fiume nella Città: una rete di esperienze europee a confronto: un convegno a Firenze Venerdì 9 giugno 2006, presso il Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio si è svolto il convegno "Il Fiume nella Città: una rete di esperienze europee a confronto", convegno conclusivo del Progetto Interregionale IIIC "RiverLinks - interfaccia di eccellenza per un rapporto sostenibile città/fiume".

Il Comune di Firenze è capofila del progetto ed ha la responsabilità del coordinamento nella persona di Giovanni Malin, direttore della Direzione Ambiente.

L'obiettivo di RiverLinks è quello di favorire lo scambio di esperienze e di conoscenze sulla modalità di gestione delle trasformazioni degli ambiti urbani interessati dalla presenza del fiume.

Nel corso del convegno sono stati presentati alcuni esiti del Progetto RiverLinks, che ha visto coinvolte le città di Firenze, Bordeaux, Brema, Dresda, Siviglia e Tallinn.

Nell'occasione il prof. Biagio Guccione dell’Università di Firenze ha presentato il volume A networking experience for successful city-river interfaces (a cura di Biagio Guccione, Andrea Meli, Giorgio Risicaris), Edifir, Firenze 2006.

nel quale sono pubblicati i progetti presentati al Convegno. Il volume può essere richiesto gratuitamente alla Direzione Ambiente del Comune di Firenze tel. 055/2625385 e-mail: [email protected]

Inoltre, sono state illustrate altre esperienze europee particolarmente interessanti, legate alle città di Lione, Torino e Berlino.

Per saperne di più: http://www.riverlinks.org

Le nuove generazioni e la democrazia nell'Europa contemporanea Il rapporto tra i giovani e la politica è una relazione tra un attore collettivo allo stato nascente ed una dimensione istituzionale della società che rappresenta un aspetto cruciale per avanzare delle previsioni sul mutamento politico e sugli sviluppi più generali della società europea. L’occasione per rifletterne è stata la giornata di studio sul tema: Le nuove generazioni e la democrazia nell’Europa contemporanea tenutasi, giovedì 15 giugno, presso il Polo delle Scienze Sociali dell’Università Firenze.

La manifestazione – organizzata dal Centro Interuniversitario di Sociologia Politica di Firenze e dalla Fondazione IARD di Milano – ha visto la partecipazione di alcuni dei maggiori esponenti della comunità scientifica internazionale sul tema.

Il convegno ha registrato, nel corso della mattinata, gli interventi di Gianfranco Bettin Lattes (Università di Firenze), Klaus Eder (Humboldt Universität di Berlino), Marisa Ferrari Occhionero (Università “La Sapienza” di Roma), Jorge Benedicto (UNED di Madrid), Vincenzo Cicchelli (Université Paris V - Sorbonne), Siyka Kovatcheva (University of Plovdiv). È stato evidenziato come la possibilità di superare lo Stato-nazione, quale quadro ideologico-emotivo di riferimento, è un processo che può riguardare prevalentemente le giovani generazioni a partire dalle quali sviluppare nuovi legami di solidarietà e di identificazione transnazionale.

Nel pomeriggio ci sono stati gli interventi di Renato Pocaterra e Gloria Cornolti (Fondazione IARD), Enrico Caniglia (Università di Perugia), Carlo Colloca (Università di Firenze), Luca Alteri e Luca Raffini (Centro Interuniversitario di Sociologia Politica) che si sono confrontati sull’analisi di alcuni aspetti fondamentali della partecipazione politica giovanile, attraverso la discussione dei risultati di un’importante ricerca dal titolo: Euyoupart, la partecipazione politica dei giovani in Europa che ha visto il coinvolgimento di ottomila giovani di diversi Paesi (Austria, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Slovacchia).

Il programma della giornata di studio è visibile all’indirizzo: http://www.unifi.it/notizie/agenda/democrazia_150606.pdf

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Università e Ricerca - motore di Qualità per lo sviluppo del territorio: un convegno a Scandicci Si è tenuto nel mese di maggio a Scandicci il convegno “Università e Ricerca: motore di Qualità per lo sviluppo del territorio”, organizzato dai gruppi consiliari Verdi dei Comuni di Scandicci, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, e a cui sono intervenuti, coordinati dal Consigliere Comunale di Scandicci Paolo Savini: il Rettore Università degli Studi di Firenze Augusto Marinelli, il Sindaco di Scandicci Simone Gheri, il Sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani, il Sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi, il membro Senato Accademico Università degli Studi di Firenze Elio Montanari, il membro Consiglio di Amministrazione Università degli Studi di Firenze Alberto Di Cintio, il rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione Università degli Studi di Firenze Stefano Pichi Sermolli.

Il Convegno si proponeva innanzitutto di fare il punto circa il progetto di decentramento dell'Ateneo fiorentino nella piana e quindi sul rafforzamento delle iniziative di sviluppo qualitativo degli insediamenti già attivati.

Da parte degli organizzatori, approvando e sostenendo le scelte fatte dall'Università e dalle Istituzioni locali di localizzare nel cuore produttivo dell'economia toscana importanti centri di didattica e ricerca dell'alta formazione, si voleva verificare lo stato dell'arte e stimolare un processo che veda le prossime iniziative particolarmente orientate e sensibili alle tematiche dello sviluppo sostenibile e della massima attenzione verso una produzione di qualità e ancorata anche al forte impegno sociale e culturale che ha sempre contraddistinto questi territori. Per questo sono stati coinvolti rappresentanti di tutti gli attori in gioco, come i tre Sindaci e il Rettore con i membri del Cda, del Senato e degli studenti. A voler sottolineare l'altro importante aspetto del fare insieme, con tutte le componenti, in modo sinergico e democratico, e con un attenzione, particolarmente rivolta agli aspetti di impatto ambientale degli insediamenti, della loro fruibilità anche in termini di servizi e accessibilità, ai messaggi culturali che riflettono tali iniziative, all'apertura verso nuovi contatti e nuove generazioni, ad una ricerca che sia attenta anche ai bisogni e al sociale.

L’impegno dell’Ateneo per un decentramento coordinato con le istituzioni locali ha portato negli ultimi anni ad un piano di dislocazione di importanti strutture di alta formazione e ricerca a contatto e nel cuore della piana fiorentina, che è la quarta area industriale italiana. Scelta strategica che sottende la missione dell’Ateneo, ovvero la costituzione in rapporto con il territorio di nuovi e più alti obiettivi per la ricerca e l’innovazione.

I Sindaci Gheri, Gianassi e Carovani hanno espresso soddisfazione per la proficua collaborazione congiunta, sottolineando l’importanza di una sinergia virtuosa fra istituzioni, università e imprenditoria. Hanno quindi posto l’accento, pur nelle diverse esperienze territoriali, sul ruolo dell’Università come elemento centrale del sistema strategico che individua nella ricerca e nell’innovazione, ma anche nei valori umanistici e

sociali, quel motore di sviluppo economico, sostenibile e di qualità, capace di ridare competitività e sostanza alla nostra produzione. I membri del Senato e del Consiglio di Amministrazione Montanari, Di Cintio e Pichi Sermolli a loro volta hanno ribadito il valore aggiunto che può dare l’Università non solo per le ricadute delle applicazioni della ricerca al mondo produttivo, ma anche come approccio culturale allo sviluppo e quindi anche come funzione sociale di scambio, di dialogo, di approfondimento.

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Conferenza Internazionale ad Artimino: nuove prospettive di studio sugli anni di svolta della guerra fredda

La magnifica villa medicea di Artimino (Prato) ha ospitato dal 27 al 29 di aprile 2006 la conferenza internazionale “From Helsinki to Gorbachev 1975-85: The Globalization of the Bipolar Confrontation”, organizzata dal Centro Interuniversitario Machiavelli per lo studio della guerra fredda (CIMA).

Certamente uno dei maggiori incontri di studio mondiali dedicati alla storia delle relazioni internazionali recenti, la conferenza ha visto la partecipazione di studiosi provenienti da tre continenti e da prestigiose istituzioni di ricerca tra le quali il Cold War International History Project del Woodrow Wilson center di Washington (co-organizzatore dell'iniziativa), il National Security Archive di Washington e il Parallel History Project di Zurigo.

Organizzata sotto la direzione di un comitato scientifico formato dai proff. Di Nolfo, Bagnato e Guderzo del Dipartimento di Studi sullo Stato dell'Università di Firenze, e dal prof. Nuti del Dipartimento di Istituzioni Politiche dell'Università di Roma Tre, la conferenza è stata strutturata in dieci panel tematici o geografici di 4-5 relatori ciascuno (per un totale di circa 60 relazioni delle quali saranno a breve pubblicati gli atti) e ha visto svilupparsi un notevole dibattito che ha coinvolto anche i numerosi ospiti e uditori presenti.

Il declino della distensione negli anni della presidenza di Jimmy Carter negli Stati Uniti e le conseguenze della conferenza di Helsinki del 1975 (lo sviluppo – previsto e voluto solo fino a un certo punto – del tema dei diritti umani nell'Est europeo) hanno costituito l'introduzione ai lavori presentati nelle sessioni successive, dedicate alla crisi degli “Euromissili” del 1979, alla difesa strategica, all'integrazione europea, alla importante crisi polacca del 1980-81 e all'Eurocomunismo.

Se queste sessioni hanno trattato la “globalizzazione” della guerra fredda ponendo l'accento sulle numerose e complesse tematiche che si intrecciarono con il conflitto USA-URSS tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli Ottanta, tre intere sessioni hanno completato il quadro dal punto di vista geografico, mostrando come il conflitto bipolare raggiungesse in quegli anni dimensioni compiutamente globali: America Latina, Africa e Asia furono il soggetto e l'oggetto di strategie e politiche che solo adesso cominciano a essere studiate sistematicamente.

La conferenza di Artimino ha visto la presentazione di lavori scientifici basati su documenti d'archivio di notevole interesse, spesso desecretati solo di recente (talvolta anche in deroga alla regola dei trent'anni con la quale lavora la maggior parte degli archivi diplomatici del mondo): la provenienza dei documenti prodotti da una pluralità di archivi nazionali o di istituzioni internazionali è certamente uno dei motivi di orgoglio degli organizzatori, nel tentativo di giungere a una narrazione della guerra fredda che tenga conto del vasto numero di soggetti coinvolti e della complessità delle loro scelte strategiche.

È possibile visionare il programma completo della conferenza sul sito web del CIMA, all'indirizzo www.machiavellicenter.netPer ulteriori informazioni: [email protected].

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Queste ed altre notizie sull’Agenda Eventi, consultabile sul sito web dell’Ateneo, all’indirizzo: http://www.unifi.it/notizie/agenda/, a cura dell’Ufficio Stampa.

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“Università, Diversità, Svantaggio – esperienze a confronto”: un convegno a Villa Ruspoli Si è svolto il 9 giugno scorso un convegno a Villa Ruspoli sul tema “Università, Diversità, Svantaggio – esperienze a confronto”.

Hanno introdotto l’argomento il rettore dell’Università di Firenze Prof. Augusto Marinelli e la Prof. ssa Lucia Sarti a nome del rettore dell’Università degli Studi di Siena. L’iniziativa è stata coordinata da Moreno Verdi, segretario FLC-CGIL di Firenze.

Il convegno ha visto una serie di comunicazioni sia da parte dei rappresentanti delle istituzioni (Gianni Salvadori, Assessore regionale alle Politiche Sociali; Alessandro Martini, Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Firenze; Fabio Focardi, direttore della Società della Salute di Firenze) che hanno presentato le strategie e gli interventi intrapresi e quelli da intraprendere, fino ad una serie di testimonianze che hanno significativamente portato all’attenzione le problematiche, le richieste, la realtà di chi vive il mondo della diversità.

Sin da uno dei primi interventi, la frase ”l’impegno dell’Università deve essere anche l’intraprendere linee di ricerca per un’Accessibilità Universale, perché la disabilità non sia un mondo a parte, ma parte del mondo” (Dino Angelaccio, Università di Siena) ha portato in luce la giusta prospettiva per leggere le tematiche poi portate in evidenza dagli interventi successivi.

Così come l’ottica delle iniziative sulle Pari Opportunità (Maria Grazia Giaume, Università di Firenze) che non debba riguardare solo il genere (donne) ma ogni diversità, sia essa fisica, religiosa, culturale e sociale; a quest’ultima si ricollega l’intervento sull’esperienza dello studio universitario in carcere (Nedo Baracani, Università di Firenze) dove il diritto allo studio rappresenta il superamento di barriere culturali e una prospettiva per il futuro attraverso l’applicazione della legge che prevede che la pena debba “tendere alla rieducazione”. E’ intervenuta la Presidente del Centro di Studio e Ricerca per le Problematiche della Disabilità (Sandra Zecchi, Università di Firenze). Per l’Università di Siena ha partecipato Gabriella Giorgi, responsabile Ufficio Accoglienza Disabili dell’Università di Siena.

Gli interventi hanno sottolineato l’importanza dell’integrazione dei disabili nell’università, quindi anche nel tempo libero, nella socializzazione e nel lavoro, come valorizzazione e sviluppo delle proprie capacità e attitudini. A questo proposito l’assessore della Provincia, Martini, si è impegnato a riprendere lo studio di fattibilità per l’attivazione (con l’università e altre istituzioni) di un servizio di trasporto per gli utenti disabili.

Alcune testimonianze di studenti hanno messo in evidenza come ancora ci sia molto da fare per eliminare barriere architettoniche che, per chi ha difficoltà motorie, divengono insormontabili, vere barriere contro il diritto allo studio.

Un gruppo di studenti sordi ha con forza portato la richiesta di ampliamento del monte ore

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dei collaboratori a loro assegnati, che è stato ultimamente ridotto, con la conseguente difficoltà nella preparazione degli esami. Anche alcuni tutor e collaboratori hanno portato all’attenzione la loro situazione di riduzione di orario e precarietà di lavoro. Sono intervenuti: Lucia Gnani Gioli, tutor didattico dell’Università di Firenze; Brigida Piacentino, tutor didattico dell’Università di Siena; Viviana Guglielmucci, collaboratrice individuale per i diversamente abili dell’Università di Firenze; Francesco Paoli, studente diversamente abile dell’Università di Firenze; Cesidio Petruzzelli, studente diversamente abile dell’Università di Siena).

Questo evento ha dimostrato il valore aggiunto che può derivare dalle iniziative in favore degli studenti con disabilità.

E’ stato comunicato, infine, che verrà organizzato uno spettacolo con studentesse/studenti, colleghe/i disabili e non disabili: un altro momento del fare, dell’agire - in questo caso artistico - e per fare una cosa gioiosa insieme. Sarà invitato anche Candido Cannavò che ha scritto un libro dal titolo “E li chiamano disabili” in cui tratta di esperienze di vita di alcuni disabili, che hanno fatto del loro problema un punto di forza.

Il convegno si è concluso con la consapevolezza di quanto sia importante e costruttivo avere momenti di confronto tra gli attori di questo variegato scenario, nel quale ogni intervento deve essere mirato e concreto per rispondere a richieste più che legittime, dove i bisogni sono il diritto alla dignità e alla realizzazione di ogni individuo nella sua diversità.

Iniziative del Comitato Pari Opportunità

Anche per il 2006 il Comitato Pari Opportunità dell'Università degli Studi di Firenze ha deciso di bandire due borse di studio per seguire la scuola estiva della Società Italiana delle Storiche, per un importo di 100 euro a borsa.

La scuola si tiene presso il Centro Studi Fiesole, via della Piazzola 71 (Firenze), dal 27 agosto al 2 settembre 2006 ed ha per tema: "Le donne nelle religioni monoteiste. Fede politica libertà"

Per ulteriori informazioni sul bando, si può consultare il sito del comitato, all'indirizzo: http://www.dssg.unifi.it/cpo/cpo_iniziative.htm#scuole

Per informazioni sul programma dei lavori della Scuola invece si può consultare il sito della Società Italiana delle Storiche: http://www.societadellestoriche.it.

Si segnala inoltre il Premio Franca Pieroni Bortolotti, bandito dal Comune di Firenze e dalla Società Italiana delle Storiche per ricerche inedite, in lingua italiana, di storia delle donne, su un argomento relativo ad un periodo compreso fra l'Antichità e l'Età Contemporanea.

Il bando è visibile all'indirizzo: http://www.comune.fi.it/progettodonna/premiofpb.htm

Per saperne di più: http://www.dssg.unifi.it/cpo/index.htm

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“L’Arte in Cantiere”: a spasso tra gli affreschi della Cappella Maggiore di Santa Croce La Basilica di Santa Croce a Firenze offre una insolita opportunità: Visite audioguidate al cantiere di restauro degli affreschi di Agnolo Gaddi raffiguranti la “Leggenda della Vera Croce”.

Si chiama “L’Arte in Cantiere” l’inedita iniziativa, organizzata dall’Opera di Santa Croce, che permette di accedere al grande cantiere di restauro.

A tu per tu con l’arte trecentesca della Cappella Maggiore della Basilica di Santa Croce a Firenze: una inedita iniziativa e un modernissimo cantiere di restauro permettono di vedere da distanza ravvicinata il ciclo di affreschi della “Leggenda della Vera Croce” opera di Agnolo Gaddi, figlio di Taddeo Gaddi, uno dei principali allievi di Giotto.

Ai visitatori è data l’eccezionale opportunità di salire sui ponteggi allestiti per il restauro del ciclo di affreschi, che si estende su una superficie di circa 1000 metri quadrati e riveste le volte e le pareti della Cappella. Un affascinante percorso nel grande cantiere attualmente in corso. Nove piani che raggiungono un’altezza di trenta metri. Una struttura assolutamente innovativa, agevole e quindi accessibile a tutti, dotata anche di ascensore.

I ponteggi offrono una visione irripetibile dell’opera: la possibilità di osservare la bellezza di alcuni particolari pittorici, fino ad ora non percepibili perché troppo “lontani”. La Cappella Maggiore, situata dietro l’altare maggiore della Basilica, posta quindi nella zona di culto e di norma non accessibile ai visitatori, è rinomata per la sua altezza vertiginosa.

I proventi dell’iniziativa contribuiranno al finanziamento dei restauri che, è stato stimato, costeranno circa tre milioni di euro. Il progetto di restauro e di studio della “Leggenda della Vera Croce” è iniziato nel 2004, grazie all’intervento di un mecenate giapponese, Tetsuya Kuroda, che ha assicurato ai lavori un finanziamento di 150 milioni di yen, circa un milione e

centotrenta mila euro.

L’Opera di Santa Croce ha completato il finanziamento del progetto di studi e restauro cui sta lavorando l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

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Le visite si svolgono, su prenotazione, per tre giorni alla settimana: venerdì, sabato e domenica.

La visita è audioguidata. Ai visitatori viene fornita un’autoguida che spiega l’iconografia delle pitture, le vicende degli affreschi, le tecniche impiegate e le problematiche legate alla conservazione e al restauro.

I visitatori accedono al cantiere accompagnati da personale addetto e per gruppi di massimo 10 partecipanti per visita.

La visita ha un costo di 10 € e comprende esclusivamente la visita al cantiere di restauro. L’accesso non è consentito ai minori di 12 anni.

Le visite si possono prenotare telefonicamente, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, al n. tel. 055 2645184 oppure, via fax, al n. 055 2656761. N

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Notizie dal Servizio Prevenzione e Protezione Codice dell'ambiente - Decreto legislativo 03.04.2006 n. 152 -Norme in materia ambientale - G.U. n. 88 del 14.04.2006 – supplemento ordinario n. 96

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Codice dell'Ambiente che dà attuazione alla delega conferita al Governo dalla legge n. 308 del 2004 per il riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale.

Il provvedimento, un corpus normativo di 318 articoli, raccoglie la legislazione ambientale in 5 capitoli:

Protezione e Prevenzione Notizie dal Servizio

• procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d’impatto ambientale (VIA) e per l’autorizzazione ambientale integrata (IPPC);

• difesa del suolo, lotta alla desertificazione, tutela delle acque dall’inquinamento e gestione delle risorse idriche;

• gestione dei rifiuti e bonifiche;

• tutela dell’aria e riduzione delle emissioni in atmosfera;

• danno ambientale. Per saperne di più: http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/testi/06152dl.htmhttp://www.legislazionetecnica.it/dett_blt.asp?id_dett=1117 Codice degli appalti - Decreto legislativo 12.04.2006 n. 163 - Contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE - G.U. n. 100 del 02.05.2006 – supplemento ordinario n. 107

Emanate le nuove norme che disciplinano i contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE.

Con il decreto legislativo n. 163 del 12 aprile 2006 è stato approvato il c.d. codice degli appalti che apporta significative modifiche alla materia, tra cui:

• coordinamento delle disposizioni relative ai settori ordinari (direttiva 2004/18) e di quelle relative ai settori cosiddetti speciali (direttiva 2004/17);

• riunione delle regolamentazioni degli appalti sopra e sotto soglia comunitaria;

• coordinamento e relativa abrogazione di 29 tra leggi, regolamenti e decreti e di oltre 100 articoli sparsi in circa 30 diverse disposizioni di legge;

• innovazione dei settori in cui la disciplina nazionale si discostava maggiormente dagli indirizzi europei, prevedendo i nuovi istituti della possibilità di avvalersi degli accordi quadro, del dialogo competitivo e delle aste elettroniche, la scelta non più predeterminata per legge tra criterio di aggiudicazione del prezzo più basso e criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Il codice prevede, infine, che i requisiti per la qualificazione delle imprese siano acquisiti esclusivamente tramite l’Autorità di vigilanza sui lavori pubblici. L'attuale disciplina antimafia e di sicurezza dei cantieri è stata mantenuta.

Per saperne di più: http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/testi/06163dl.htm http://www.legislazionetecnica.it/anticipazioni.asp?id_dett=682

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Protezione dei lavoratori contro i rischi da esposizione al rumore - D. Lsg. 195 del 10 aprile 2006 - G.U. n. 124 del 30 maggio 2006

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.124 del 30 maggio 2006 il Decreto Legislativo 10 aprile 2006, n.195 che dà attuazione alla direttiva 2003/10/CE relativa all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici.

Il provvedimento, che è entrato in vigore il 14 giugno 2006, determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall'esposizione al rumore durante il lavoro e in particolare per l'udito.

Il decreto legislativo stabilisce, tra l'altro, i criteri con i quali il datore di lavoro deve effettuare la valutazione del rischio e quali misure di prevenzione e protezione adottare per eliminare o ridurre al minimo i rumori.

Valutazione del rischio Nell'ambito della valutazione dei rischi il datore di lavoro valuta il rumore durante il lavoro, prendendo in considerazione in modo particolare:

- il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a rumore impulsivo;

- i valori limite di esposizione e i valori di azione di cui all'articolo 49-quater;

- tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore;

- tutti gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori derivanti da interazioni fra rumore e sostanze ototossiche connesse con l'attività svolta e fra rumore e vibrazioni;

- tutti gli effetti indiretti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni fra rumore e segnali di avvertimento o altri suoni che vanno osservati al fine di ridurre il rischio di infortuni;

- le informazioni sull'emissione di rumore fornite dai costruttori dell'attrezzatura di lavoro in conformità alle vigenti disposizioni in materia;

- l'esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l'emissione di rumore;

- il prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre l'orario di lavoro normale, in locali di cui è responsabile;

- le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese quelle reperibili nella letteratura scientifica;

- la disponibilità di dispositivi di protezione dell'udito con adeguate caratteristiche di attenuazione.

Misure di prevenzione e protezione Il datore di lavoro è tenuto ad eliminare i rischi alla fonte o a ridurli al minimo e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione.

Uso dei dispositivi di protezione individuali Il datore di lavoro, qualora i rischi derivanti dal rumore non possono essere evitati con le previste misure di prevenzione e protezione, è tenuto a fornire dispositivi di protezione individuali per l'udito.

Misure per la limitazione dell'esposizione Fermo restando l'obbligo del non superamento dei valori limite di esposizione, se, nonostante l'adozione delle misure previste, si individuano esposizioni superiori a detti valori, il datore di lavoro adotta misure immediate per riportare l'esposizione al di sotto dei valori limite di esposizione; ne individua le cause; modifica le misure di protezione e prevenzione per evitare che la situazione si ripeta.

Informazione e formazione dei lavoratori Il datore di lavoro garantisce che i lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valori inferiori di azione vengano informati e formati in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore.

Sorveglianza sanitaria Il datore di lavoro sottopone alla sorveglianza sanitaria i lavoratori la cui esposizione al rumore eccede i valori superiori di azione.

Per saperne di più: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/rischi_lavoratori/index.html

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Novità in Gazzetta Ufficiale e nella Rete

Regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi - D.P.R. 12 aprile 2006, n. 184 - G.U. n. 114 del 18 maggio 2006

Emanato il regolamento in materia di accesso ai documenti amministrativi così come previsto dalla Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni.

Il provvedimento, che è entrato in vigore dal 2.6.2006, disciplina le modalità di esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi, in conformità a quanto stabilito dalla L. 241/1990, nei confronti di tutti i soggetti di diritto pubblico e dei soggetti di diritto privato limitatamente alla loro attività di pubblico, da parte di chiunque abbia un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è richiesto l'accesso. Le amministrazioni interessate dovranno poi emanare i provvedimenti generali organizzatori necessari per il materiale esercizio del diritto di accesso entro il 2.6.2007.

In particolare, il D.P.R. n. 184/2006 prevede che tale diritto sia esercitabile nei confronti di tutti i soggetti pubblici e di tutti quei soggetti privati coinvolti in attività di pubblico interesse.

Il provvedimento stabilisce che la richiesta di accesso può essere anche solo informale (anche verbale) nel caso in cui non risulti l'esistenza di controinteressati, sempre però specificando l'interesse connesso alla sua richiesta e dimostrando la propria identità. In caso contrario occorre richiesta formale.

Il regolamento identifica il responsabile del procedimento di accesso e delinea le modalità di accoglimento della richiesta e dell'accesso medesimo, definendo altresì la disciplina dei casi di esclusione.

Per saperne di più: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/regolamento_241/regolamento241.pdf http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/regolamento_241/index.html

Soggetti pubblici: differimento del termine di adozione del regolamento sui dati sensibili e giudiziari Il termine del 15 maggio 2006 entro il quale i soggetti pubblici devono adottare e rendere pubblici i regolamenti sul trattamento dei dati sensibili e giudiziari è stato differito al 31 luglio 2006 con decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 110 - di proroga dei termini per l'emanazione di atti di natura regolamentare. Per saperne di più: http://www.garanteprivacy.it

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Sul Bollettino Ufficiale n. 5 – maggio 2006 è stato pubblicato il “Regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari in attuazione del D. lgs. 196/2003” (Decreto Rettorale. n. 337/2006 prot. 25798 del 15 maggio 2006)

Il Regolamento è stato emanato allo scopo di identificare, in ottemperanza al Codice della Privacy, i tipi di dati sensibili e giudiziari trattati nell’ambito delle attività dell’Università degli Studi di Firenze, le finalità di rilevante interesse pubblico perseguite dal trattamento degli stessi dati e le fonti normative che legittimano il trattamento.

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RASSEGNA NORMATIVA CRUI: sintesi dell'attività legislativa e parlamentare nelle materie di diretto interesse del sistema universitario http://www.crui.it//link/?ID=3053 ; http://www.crui.it//link/?ID=3133 Per saperne di più: http://www.crui.it/?Arg=365

“letteracrui”: la voce ufficiale della Conferenza dei Rettori

http://www.crui.it/crui/newsletter/aprile/index.htm; http://www.crui.it/crui/newsletter/maggio/index.htm

Per saperne di più: http://www.crui.it/link/?ID=400

Dossier Privacy & Università Tutela dei dati personali, sensibili e giudiziari all'interno delle università http://www.crui.it/?Arg=351 ; http://www.crui.it/link/?ID=2727

RASSEGNA NORMATIVA CODAU – Convegno permanente dei Direttori Amministrativi e Dirigenti delle Università italiane

Per saperne di più: http://www.codau.it/rassegna/file_rassegna/28//rassegna_normativa__4.06.pdf

Sulla Legge Finanziaria 2006: http://www.codau.it/tematiche/file_tema/121//Finanziaria_2006_Commento_definitivo.pdf

Integrazioni al Codice dell'Amministrazione Digitale

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 aprile 2006 n. 99, il Decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 159 che integra il Codice dell'Amministrazione Digitale, in vigore dal 1° gennaio 2006.

Le integrazioni proposte rafforzano il diritto dei cittadini a scambiare comunicazioni mediante posta elettronica con le P.A. Inoltre, per facilitare le comunicazioni via e-mail, è stata fissata al 1° settembre 2006 la data entro cui le amministrazioni pubbliche dovranno dotarsi di un indirizzo di posta elettronica istituzionale ed uno di posta elettronica certificata, per conferire certezza legale alle comunicazioni.

Per saperne di più: www.padigitale.it

Testo del decreto legislativo del 7 marzo 2005, n. 82 (G.U. n. 112 del 16/05/05, suppl. ord. n. 93) integrato con le disposizioni integrative e correttive contenute nel decreto legislativo del 4 aprile 2006, n. 159 (G.U. n. 99 del 29/04/06, suppl. ord. n. 105): http://www.innovazione.gov.it/ita/normativa/allegati/dl_050307.pdf

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Segnalazioni dal

Decreto del Decano, 6 giugno 2006, n. 381 (prot. n. 30258) Nuovo calendario delle votazioni per l’elezione del Rettore dell’Università degli Studi di Firenze.

Decreto del Decano, 7 giugno 2006, n. 390 (prot. n. 30604) Modifica delle modalità di espressione del voto nelle elezioni del Rettore dell’Università degli Studi di Firenze.

Decreto del Decano, 7 giugno 2006, n. 391 (prot. n. 30607) Commissione Elettorale per l’elezione del Rettore dell’Università degli Studi di Firenze.

Decreto del Decano, 8 giugno 2006, n. 403 (prot. n. 30890) Seggi elettorali per l’elezione del Rettore dell’Università degli Studi di Firenze.

Decreto dirigenziale, 8 giugno 2006, n. 336 (prot. n. 30834) Composizione dell’Ufficio elettorale per le elezioni del Rettore.

Decreto dirigenziale, 15 maggio 2006, n. 274 (prot. n. 25912) Soppressione dell’Ufficio Brevetti e Rapporti con il Territorio ed istituzione, nell’ambito dell’Area dei Servizi alla Didattica e alla Ricerca, dell’Ufficio per i rapporti Università-Impresa – Industrial Liaison Office (ILO).

Decreto dirigenziale, 30 maggio 2006, n. 312 (prot. n. 29149) Affidamento delle funzioni di Responsabile dei Servizi alla Ricerca e Relazioni Internazionali del Polo Scientifico e Tecnologico.

Hanno partecipato alla redazione di questo numero:

Paolo Agnelli, Giuliano Aldobrandi, Maria Cristina Andreani, Adriana Ardy, Clara Barlondi, Duccio Basosi, Enrica Boldrini, Mila Carboncini, Ilaria Castellani, Luca Cellesi, Sandra Cencetti, Catherine Cheselka, Simone Cianfanelli, Elisabetta Cioppi, Riccardo Ciulla, Marina Clauser, Jessica Cruciani Fabozzi, Alessandra Currini, Donatella D’Alberto, Vincenzo De Marco, Alberto Di Cintio, Daniela Gensini, Susanna Gianfrancesco, Maria Grazia Giaume, Andrea Grigioni, Silvana Grippi, Biagio Guccione, Gianna Innocenti, Alessandra Li Ranzi, Elisabetta Lori, Clara Lunghi, Stefano Magazzini, Antonella Maraviglia, Cristina Mazzi, Antonella Messeri, Cristina Mugnai, Serena Mugnai, Rina Nigro, Loriana Ninci, Annamaria Nistri, Maria Antonia Noce, Annamaria Nocita, Serena Nocentini, Maria Orfeo, Lorella Palla, Marco Piccardi, Marta Poggesi, Gianni Pratesi, Maurizio Raffa, Gloria Roselli, Marilena Saletti, Marcello Scalzo, Vito Stanco, Alba Scarpellini, Anna Taglioli, Silvia Tonveronachi, Stefano Vanni, Laura Velatta, Silvia Villa, Ente Opera di Santa Croce.

Concept e coordinamento redazionale: Paola Zampi

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