Il Viaggio DellÕEroe · È il momento della prima morte metaforica dell’eroe. Dopo questa prova,...
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Un modello Narrativo per AIUTARCI A Generare le nostre Storie
Il Viaggio Dell’Eroe
1mercoledì 30 aprile 14
Il modello di Vogler, detto “Il viaggio dell’eroe”, è una rielaborazione del modello di Joseph Campbell,
detto “L’eroe dai mille volti”. Vogler si appoggia sugli studi dei miti nelle popolazioni di tutto il
mondo fatti da Joseph Campbell, per sostenere che il suo modello è universale.
La prova è che le 6000 sceneggiature analizzate nella sua vita, rientrano tutte nel suo modello.
Il procedimento appare scientifico: Campbell induce una teoria, Vogler la verifica.
I Teorici Del Modello Campbell e Vogler
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L’eroe dai mille Volti
“Il viaggio dell’eroe è fondamentalmente interiore, unviaggio verso profondità in cui oscure resistenze
vengono vinte e resuscitano poteri a lungo dimenticatiper essere messi a disposizione della trasfigurazione del
mondo… il perigliosa viaggio non ha per scopo laconquista, ma la riconquista, non la scoperta ma la
riscoperta. L’eroe è il simbolo di quell’immagine divina eredentrice che è nascosta dentro ognuno di noi e che
aspetta solo di essere trovata e riportata in vita”
Joseph Campbell (1953)
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E poi VENNE VOGLER
Negli anni ’80 un consulente per le sceneggiature della Disney, Christopher Vogler, scopriva un libro dello storico delle religioni
Joseph Campbell, L’eroe dai mille volti (1949).
Vogler ne fece un modello, ricordando anche gli studi di Vladimir Propp sulle fiabe russe,
le suggestioni del Ramo d’oro di Frazer e la teoria degli archetipi junghiani.
Il suo modello, a fine anni Novanta, diventò un libro di grande successo, utile sia per l’analisi del film sia per ogni giovane scrittore.
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LO Schema del Viaggio Tutte le storie, sostiene Vogler, sono riconducibili
a uno schema narrativo elementare
L’Eroe riceve una Chiamata che lo strappa al suo Mondo Ordinario, istruito da un Mentore vince la sua paura,
supera la Prima Soglia ed entra nel Mondo Straordinario,poi accede alla Caverna più Profonda,
affronta la Prova Centrale, ottiene la Ricompensa e, dopo aver attraversato una Resurrezione,
torna a casa con l’Elisir.
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Primo atto Secondo atto Terzo atto
Le 12 Tappe del Viaggio
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Il Viaggio dell’eroe è universale perché le funzioni e i ruoli narrativi del suo modello sono archetipi.
Per spiegare che cos’è un archetipo, Campbell utilizzava, in “Mitologia primitiva”, l’esempio del passero appena uscito
dall’uovo che, vedendo la forma di un’aquila, creata artificialmente dall’uomo, si nasconde spontaneamente, mentre
se vede la forma di un altro passero, si mette a cinguettare.La forma del Viaggio dell’eroe sarebbe l’equivalente della forma del
passero per noi uomini: quando lo vediamo, non possiamo fare a meno di apprezzarlo.
Questo modello ha inoltre la stessa forma, secondo Vogler, della nostra esperienza di passaggio da bambini ad adulti.
Il problema delle forme universali
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Il mondo ordinario è il mondo ideale per l’eroe della storia. È il mondo in cui egli desidera vivere.
È necessario che il mondo ordinario sia in forte contrasto con quello straordinario. Di solito è ordinato, pacifico, sereno, ma
contiene già i germi di ciò che muoverà l’eroe all’azione.È il momento della storia in cui si pone la posta in gioco: se cambia
il mondo ordinario, ciò deve apparire molto grave. È il momento in cui si pongono i valori positivi della storia.
È anche il momento della presentazione dell’eroe, nel quale lo spettatore si immedesima, perché condivide con lui gli stessi
valori.Inoltre, è importante che l’eroe sia caratterizzato da una mancanza.Infine, è il momento della presentazione del tema della storia, che
corrisponde al sistema di valori che rischia di crollare.
1. Mondo ordinario
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È il momento in cui l’eroe si rende conto di doversi muovere all’azione.
Secondo Vogler, questo può accadere nei seguenti modi:
. Urgenza interiore. Messaggero
. Evento tragico. Goccia che fa traboccare il vaso
. Sogni e visioni
Il mondo ordinario dell’eroe deve subire un danneggiamento.
2. Richiamo all’avventura
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È il momento in cui nella storia si costruisce il valore della scelta che l’eroe deve compiere.
L’eroe non vuole entrare in azione e si ferma a riflettere sul perché dovrebbe rischiare la sua vita per il richiamo all’azione.
Questo è il momento in cui avviene anche un altro fatto che motiva l’eroe ancora di più.
Il fatto può essere di due tipi:. la morte di una persona cara o il rapimento di un amico
. subire un divieto o una infrazioneAbbiamo così una differenza tra i valori del sociale e i valori del
soggetto: mentre nel richiamo all’avventura si verifica un sovvertimento del mondo sociale, ciò che sblocca il rifiuto del richiamo è il fatto che l’eroe trovi una motivazione personale.
3. Rifiuto del richiamo
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Soggetto
Soggetto
Oggetto di valoreDestinante Destinatario
Oggetto di valore 1Destinante Destinatario
Oggetto di valore 2
Contratto
La doppia manipolazione
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Secondo Vogler, l’eroe non si deciderebbe a partire se non ricevesse l’aiuto di un Mentore.
Il Mentore è un ex – eroe, qualcuno che ha già compiuto il Viaggio dell’eroe, conosce il mondo Straordinario e sa donare un sapere e un potere a colui che sta per compiere il proprio
viaggio.La figura del Mentore è molto affascinante. Vogler la accosta a
quella del Papa nei tarocchi che diventa il Destinante della corretta lettura del mondo Straordinario. Dunque lo si può
definire un Destinante della Storia Oggettiva.È molto interessante che Vogler sostenga che il Mentore per antonomasia sia Chirone, un essere metà uomo e metà animale.
4. INCONTRO CON Il Mentore
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Ormai l’eroe ha deciso di partire e lascia il suo Mondo Ordinario.
Spesso per accedere al Mondo Straordinario, egli deve superare un Guardiano della Soglia, una specie di mostro o di ostacolo che
deve essere aggirato, vinto o ingannato.
È la prima prova di ciò che l’eroe dovrà imparare: la multiprospetticità, ovvero entrare nella logica dell’altro, ma
non un altro qualunque, bensì il diverso, il male, l’oscuro, l’apparentemente incomprensibile, insomma le sue paure.
Questo è il primo punto di svolta della storia, e deve avvenire attorno a pagina 60 della sceneggiatura di un film di due ore.
5. VARCO Prima soglia
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L’eroe si addentra nel mondo Straordinario, dove deve continuare ad apprendere le regole per sopravvivere.
Tutto il sapere e il potere di cui si appropria, gli si presentano sotto forma di prove da superare.
Queste prove sono dapprima di modesta entità, affinché l’eroe cominci ad abituarsi progressivamente alle regole del mondo
Straordinario.Uno dei luoghi archetipici di questa fase della storia è il bar o il
saloon, metafora dello stagno nella vita della savana.È fondamentale che in questa fase il mondo Straordinario si
manifesti come diametralmente opposto a quello Ordinario.
6. Prove, alleati, nemici
14mercoledì 30 aprile 14
Le prove cominciano ad essere sempre più dure, i Guardiani della soglia sempre più forti e il pericolo di morte sempre più alto.
Ancora una volta, Vogler sottolinea come l’eroe debba cercare di capire la logica dei suoi nemici, perché questa è la sua unica salvezza, più debole di loro li può battere solo con l’astuzia.
Siamo ancora all’interno della storia del cacciatore nella savana.La differenza, rispetto alla fase precedente, è che l’eroe varca una
soglia dalla quale non può più tornare indietro.Il ritmo dell’avvicinamento deve essere progressivo, con la situazione che cambia attraverso il susseguirsi di nuove prove.
7. Avvicinamento alla caverna più recondita
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È il momento della prima morte metaforica dell’eroe.Dopo questa prova, l’eroe cambierà per sempre, migliorando.
Vogler definisce questo momento una crisi, per distinguerlo dal climax. Non è questo il momento più drammatico della storia.
Primo atto Secondo atto Terzo atto
Prima sogliaProva centrale
Climax
8. Prova centrale
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È il momento dello scontro dell’eroe con le sue paure più grandi, rappresentate da quel tipo di personaggio che Vogler chiama
Ombra, è che non è altro che l’antagonista di Propp o l’Antisoggetto di Greimas.
Per vincere le sue paure più grandi, l’eroe deve morire metaforicamente e accorgersi di rimanere ancora vivo.
Qui non c’è sapere o potere che tengano. La metafora di ciò che succede qui è il salto nel vuoto, agganciati a una corda.
Una volta sperimentata la morte, l’eroe trova il suo equilibrio. Il suo vecchio Io muore, e ne nasce uno nuovo, più forte.
È anche la metafora della vittoria del figlio contro il padre.Questa fase della storia termina con quella che Propp definiva
“rimozione della mancanza”.
Sperimentare la morte
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Dal punto di vista ritmico, è un momento di pausa: la quiete dopo la tempesta.
L’eroe festeggia la sua vittoria e l’archetipo è quello della vita da accampamento. Spesso avvengono scene di sesso (il premio).
Il premio più grande della vittoria sul padre è però quella che Greimas chiama “veridizione”, che è l’acquisizione della
capacità di leggere il mondo oscuro nella maniera giusta, da vero destinante, attraverso:
Percepire l’inganno
9. Ricompensa
Nuove Percezioni
Conoscenza di séChiaroveggenza
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L’eroe è talmente felice e talmente perfetto, che potrebbe non voler più tornare nel suo vecchio mondo Ordinario, anche perché,
in questo momento, avendo sconfitto l’Ombra, è il re del mondo Straordinario.
Egli deve trovare le motivazioni per riportare la sua ricompensa nel mondo da cui è partito.
Le motivazioni possono essere:
A. interiori (la prova centrale non era che un mezzo per conseguire i propri valori nel mondo Ordinario ricordare il contratto col
destinante di partenza)B. esteriori (l’Ombra non è morta e le paure dell’eroe non vogliono
essere vinte a nessun costo scene di inseguimento).
10. La via del ritorno
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È il momento del climax, il momento della prova soggettiva.L’eroe deve dimostrare di saper mettere in pratica anche nel mondo
Ordinario ciò che ha appreso nel mondo Straordinario.Egli deve dimostrare, cioè, di essere cambiato e di aver appreso a
distinguere il bene dal male, nonché di saper comprendere le logiche altrui e farsi riconoscere dal suo destinante per come
questi lo vorrebbe vedere.Spesso la prova del climax è una scelta. Altre volte è una prova
fisica, e altre ancora è fisica e spirituale.Ancora una volta, l’eroe muore metaforicamente, per rinascere per
sempre.
11. Resurrezione
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È il momento dello scioglimento dell’intreccio.L’eroe riceve un premio, spesso materiale, e si concludono le trame
della storia. Ci sono due modelli:
A. Americano: storie chiuse, in cui ogni problema viene risolto. B. Europeo: storie aperte, in cui non tutti i nodi vengono sciolti.
Ma cosa significa sciogliere i nodi della storia? Vuol dire soprattutto magnificare i cambiamenti avvenuti nell’eroe, in contrapposizione con la punizione del Falso eroe.
Il cambiamento principale dell’eroe è l’acquisizione della saggezza.
12. Ritorno con l’elisir
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Secondo Vogler, non c’è narrazione se non c’è trasformazione dell’eroe. Ma, affinché la storia sia ben costruita, è necessario
che la trasformazione sia progressiva.
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L’arco di trasformazione del
personaggio
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Il concetto di progressione nella trasformazione del personaggio ha a che vedere con il problema del ritmo.
Vogler sottolinea più volte l’importanza di far susseguire momenti di tensione e di detensione nel corso della storia. La sua teoria è
che il viaggio dell’eroe sia come un elastico.
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Il ritmo narrativo
24mercoledì 30 aprile 14
Riferendosi a Propp, Vogler sottolinea come nel viaggio dell’eroe, diversi personaggi possano svolgere differenti funzioni
narrative. Sono anche i “modelli di temperamento” di Jung.
EROE
IO SUPERIORE
MUTAFORME
GUARDIANI DELLA SOGLIA
IMBROGLIONE
OMBRA
MESSAGGERO
ALLEATI
MENTORE
GLI ARCHETIPILe possibili maschere dell’EROE
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I 7 ArchetipiEroe ( Hero )
Mentore ( Mentor )
Guardiano della Soglia ( Threshold Guardian )
Messaggero ( Herald )
Mutaforme ( Shapeshifter )
Ombra ( Shadow )
Imbroglione ( Trickster )
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L’eroe
L'Eroe è colui che vive la storia, compie il viaggio, fisico o mentale.E’ caratterizzato da un punto debole ( fatal flaw) un tallone d’Achille
in cui può essere colpito e deve confrontarsi con la metamorfosi, il cambiamento e la morte, spesso simbolica.
Ha qualità con le quali possiamo identificarci ma anche impulsi contraddittori e caratteristiche che lo rendono più vero.
Intorno a lui si muovono gli altri personaggi che possono essere amici, nemici o specchio delle sue dinamiche profonde.
27mercoledì 30 aprile 14
Il Mentore
Il Mentore è la guida che aiuta e istruisce l’Eroe. Gli procura doni (Propp), lo sospinge nell’avventura; ha spesso un ruolo fondamentale.
Si tratta frequentemente di precedenti eroi negativi o positivi.
Il Mentore è in stretta relazione con il ruolo genitoriale in senso lato.Il suo operato termina necessariamente, anche con la morte,
alle porte della prova principale, che l’Eroe deve affrontare solo.
Il Mentore è anche la voce di Dio, della coscienza comune o dei valori condivisi di una società.
28mercoledì 30 aprile 14
Il Guardiano della Soglia
Il Guardiano della soglia è colui che mette alla prova l’Eroe creandogli difficoltà, ne sonda la volontà, l’energia e le nevrosi.
Apparentemente è suo nemico, ma si rifà alla coscienza dell’Eroe e ai suoi demoni interni.
A volte è qualcuno che l’eroe incontra lungo il cammino e che deve conquistare o semplicemente deve conquistare il suo lascia passare.
29mercoledì 30 aprile 14
Il Messaggero
Il Messaggero è deputato alla rappresentazione dell’inizio dell’avventura e il cambiamento che arriva.
Può essere un evento scatenante, ma anche un oggetto,come un avviso, una comunicazione inattesa o una rivelazione.
Risveglia la motivazione nel portare notizie all’eroe.
30mercoledì 30 aprile 14
Il Mutaforme
Il Mutaforme è colui che si traveste o cambia aspetto. Amici che diventano nemici o viceversa. Questa figura ha la funzione di seminare
dubbi e sospetti, di creare incertezza e ritardare l’azione.
Simbolicamente è in stretta relazione con l’anima e il pensiero, espressione dell’inconscio femminile nel maschile o del maschile nel
femminile.
Catalizza il cambiamento ed è funzionale nel cambiare la psicologia dell’eroe nel corso della sua trasformazione.
31mercoledì 30 aprile 14
L’Ombra
L’Ombra riflette le tendenze negative e inespresse, mette l’eroe in difficoltà o lo minaccia concretamente, sfruttando
spesso le sue psicosi e le sue paure.
Corrisponde in genere all’antagonista ed è l’incontro-scontro con l’eroe che fa muovere la storia.
Più l’ombra è umana, caratterizzata e complessa, più profondo e intenso sarà il viaggio che lo spettatore farà con il suo eroe.
32mercoledì 30 aprile 14
L’IMBROGLIONE
L’Imbroglione è il compagno di viaggio scanzonato, ironico, colui che crea il momento goliardico e i contrattempi, che stimola cambiamenti,
ed è in contatto con l’aspetto istintivo del protagonista.
Da non confondersi con il personaggio che inganna o letteralmente imbroglia l’eroe.
Il nostro archetipo rappresenta invece la spalla comica, le sue scene sono spesso parentesi distensive prima della battaglia.
33mercoledì 30 aprile 14
EroeMentore
Messaggero
Guardiano della sogliaMutaforme
OmbraImbroglione
EroeDonatore, Aiutante
Mandante
Antagonista
Falso Eroe
Sfere d’azione in Propp e Maschere in
Vogler
34mercoledì 30 aprile 14
Le narrazioni di Genere
Il genere è qualcosa di immediatamente riconoscibile edunico. Il racconto sottostante al genere acquista unatipizzazione ed una specializzazione, prende cioè una
propria fisionomia definita.Il riconoscimento di tale fisionomia è legato ad unfenomeno inconscio: lo schema della narrazione
aderisce ad una sorta di matrice sita nella memoriainconscia e collettiva di chi assiste alla narrazione.
Ciò determina da un lato il riconoscimento inconscio deltipo di narrazione che viene proposta e, dall’altro
l’attivazione della sospensione dell’incredulità.
35mercoledì 30 aprile 14
Eroi e Generi
L’eroe Re Fantasy / Horror
L’eroe Guerriero Avventura / Azione / Western
L’eroe Mago Detective Story / Thriller
L’eroe Amante Drama / Comedy
Nel costruire le nostre storie possiamo unire la figura archetipica di un eroe alle caratteristiche particolari di alcuni generi
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PRINCIPIO d’AZIONENel “Mondo Mitico” delle nostre storie ci sono quattro principi
funzionali con cui l’uomo si relaziona e agisce col mondo circostante
1. Principio di ordine: creazione ed organizzazione del caos primordiale
2. Principio di salvaguardia dell’ordine: canalizzazione degli istinti
3. Principio di controllo e governo sensoriale dell’ordine: discriminazione dell’apparenza dal vero, ispirazione e creazione
artistica, abilità tecnica, percezione relazionale
4. Principio creativo-riproduttivo: comunione, comunicazionesensoriale col mondo
37mercoledì 30 aprile 14
EROI E PRINCIPI d’AZIONE
L’eroe Re
L’eroe Guerriero
L’eroe Mago
L’eroe Amante
Ad ogni figura di eroe-archetipico corrisponderà quindi un principio di azione che ci aiuterà a costruire il suo personaggio con i suoi obiettivi
Creare e dare ordine
Salvaguardare l’ordine
Equilibrare l’ordine
Trasmettere l’ordine
38mercoledì 30 aprile 14
I 4 archetipi di
EroiRE GUERRIERO MAGO AMANTE
Domanda
Come costruire ordine per dare alla comunità
una vita serena?
Come difendere l’ordine della comunità da
nemici esterni?
Come seguire le tracce di una
possibile disgregazione dell’ordine?
Come portarela vita serena
della comunità anche nel futuro?
GenereFantasyHorror
AzioneWesternGangster
ThrillerNoir
Giallo
DramaComedy
I 4 Archetipi-eroi e i Generi Cinematografici
39mercoledì 30 aprile 14
METODOLOGIA per costruire le Storie
Spunto creativo dai quadri: personaggi.
Struttura drammaturgica con il viaggio dell’eroe.
Sistema dei personaggi attraverso gli Archetipi.
Setting e Iconografia con rapporto eroe-genere.
40mercoledì 30 aprile 14
BibliografiaPropp, Vladimir J.1928 Morfologija szazki, Academia, Leningrad [trad.it. Morfologia della fiaba, Einaudi,Torino, 1966].
Chris Vogler, Il viaggio dell'eroe, Dino Audino, Roma 1992
Joseph Campbell, Il potere del mito, intervista di Bill Moyers, a cura di Betty Sue Flowers, trad. Agnese Grieco e Vittorio Lingiardi, Guanda, Parma 1990.
Joseph Campbell, L'eroe dai mille volti, trad. Franca Piazza, Feltrinelli, Milano 1958 e 1994 .
Volli U., Manuale di semiotica, Laterza, Bari 2000.
Greimas, Algirdas J.1966 Sémantique structurale, Larousse, Paris [trad. it. Semantica strutturale, Meltemi, Roma, 2000].
41mercoledì 30 aprile 14