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IL SIGNIFICATO DEL CIBO TRA
SCIENZA E SPIRITUALITÀ
Dietista
Anna Rita SABBATINI
Coordinatore Unità Tecnica Dietisti Tesoriere Nazionale ADI
ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE
DI COSA CI NUTRIAMO Composizione alimenti
• Proteine o protidi
• Grassi o lipidi
• Carboidrati o glucidi
• Vitamine
• Sali minerali
• Acqua
Composizione corpo umano
• Proteine o protidi 16%
• Grassi o lipidi 13%
• Carboidrati o glucidi 1%
• Vitamine tracce
• Sali minerali 5%
• Acqua 65%
DI COSA CI NUTRIAMO
TRASFORMAZIONE DEL CIBO
Energia meccanica lavoro muscolare
Energia termica mantenimento
costante della T° corp
Energia elettrica trasmissione degli
impulsi nervosi, eventi elettrici cardiaci
METABOLISMO
ANABOLISMO: i nutrienti o principi nutritivi (la
materia) vengono accumulati (sintesi) per essere
utilizzati al momento del bisogno
CATABOLISMO: trasformazioni (degradazione)
dei nutrienti o principi nutritivi che portano alla
produzione di energia
FONTI ENERGETICHE PER L’ORGANISMO
• Proteine o protidi
• Grassi o lipidi
• Carboidrati o glucidi
• Vitamine
• Sali minerali
• Acqua
4 kcal/g
9 kcal/g
4 kcal/g
ENERGIA
Il bilancio energetico dell’organismo deve essere in
equilibrio
ENERGIA INTRODOTTA = ENERGIA CONSUMATA
Introduco tanto e
consumo poco
Introduco poco e
consumo tanto
• Funzione plastica strutturale
• Sintesi di enzimi, ormoni ed immunoglobuline
• 20 aminoacidi di cui 8 essenziali
PROTEINE
• Funzione energetica di riserva • Trasportano le vitamine liposolubili (Vit. A,D,E,K) • Mantengono integre le membrane cellulari • Precursori di sostanze ormono-simili
GRASSI
• Funzione energetica
• Formazione di strutture quali il cervello
• Controllo demolizione delle proteine
CARBOIDRATI
NUTRIENTI: acqua, zuccheri semplici, vitamine (A, C…), minerali, fibra.. Rilevante
presenza di componenti minori (antiossidanti e altri) che svolgono azione
protettiva. Importante che siano sempre presenti sulla tavola
VI APPARTENGONO:
frutta e ortaggi colorati in giallo-arancione o in verde scuro (carota, albicocca, caco, melone, zucca gialla,
peperoni gialli e verdi, spinaci, lattuga)
ortaggi a gemma (broccoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, broccoletti di rapa, cavolo cappuccio e da taglio, peperoni,
radicchio verde)
frutta acidula (arance, limoni, mandarini, pompelmi, fragole, kiwi, lamponi, more, ananas)
VITAMINE SALI MINIREALI E ACQUA
Le malattie non-trasmissibili sono stimate essere il
93% di tutte le morti in Italia http://www.who.int/gho/countries/ita/country_profiles/en/
Proportional mortality (% of total deaths, all ages) in Italy
World Health Organization - NCD Country Profiles , 2011
MODIFICHE NELLA RAZIONE ALIMENTARE
1961 2010
kcal 2956 3627 + 150kcal/10y;
+ 22,7%
Proteine 33,3g 70,4g + 110,7%
Lipidi 29g 61g + 111,4%
Glucidi complessi 515g 469g - 9%
Zuccheri aggiunti + 20%
Aumentato consumo di alimenti di origine animale
Associato ad uno stile di vita secondario, notevole
sviluppo di malattie cronico degenerative con
incremento di:
OBESITA’ DIABETE MELLITO TIPO 2 (DM2)
IPERTENSIONE ARTERIOSA TUMORI
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
SOVRAPPESO E OBESITA’ in Italia e nel
Mondo
Nel Mondo:
Obesi stima 2015 700 milioni
Obesi gravi con indicazione al
trattamento bariatrico > 1.000.000
COSTI ALLA COLLETTIVITA’:
3° posto dopo fumo di sigaretta, guerre e terrorismo
>300€/die per ognuno sono spesi per costi diretti e indiretti
In Italia:
250 mila bambini (8-9y)
sovrappeso
115 mila bambini (8-9y) obesi
34,3% (adulti) sovrappeso
11,2% (adulti) obeso
Quanto incidono le abitudini alimentari sul
rischio di sviluppare un tumore?
Un numero crescente di studi sta dimostrando l'importanza di
una sana alimentazione nella prevenzione del cancro
L'American Institute for Cancer Research ha calcolato che le
cattive abitudini alimentari sono responsabili di circa 3
tumori su 10
www.airc.it
ABITUDINI ALIMENTARI E TUMORI
STRUMENTI
• Linee guida di sana alimentazione
• Consigli dietetici
• Piramidi alimentari
• Consensus tra associazioni
WCRF World Cancer Research Fund
Food, nutrition, physical activity and the prevention of cancer: a
global perspective. American Institute for cancer research. 2007
PREVEZIONE ONCOLOGICA
MANGIARE SANO
PER VIVERE MEGLIO
LINEE GUIDA PER UNA SANA
ALIMENTAZIONE ITALIANA – INRAN 2003 Versione completa
Versione Ridotta
Perché (principi
fondamentali scientifici
di ogni LG)
Come comportarsi
WCRF World Cancer Research Fund Mantenere un adeguato peso corporeo
Mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni
Limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evitare il consumo di
bevande zuccherate.
Basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale,
con cereali integrali non industrialmente raffinati e legumi in ogni pasto e un’ampia
varietà di verdure non amidacee e frutta.
Limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate. Le carni
rosse comprendono le carni ovine, suine e bovine (vitello compreso). Non sono raccomandate, ma per chi è abituato a
mangiarne si raccomanda di non superare i 500 grammi di carne cotta pari a 700-750 grammi di carne cruda alla settimana.
Si noti la differenza far il termine “limitare” (per le carni rosse) e “evitare” (per le carni conservate, in scatola, salumi,
prosciutti e wurstel) per le quali non si può dire che vi sia un limite al di sotto del quale probabilmente non vi sia rischio.
Limitare il consumo di bevande alcoliche.
Limitare il consumo di sale (non più di 5 g al giorno) e di cibi conservate sotto sale.
Evitare i cibi contenenti muffe
Assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso il cibo..
Allattare i bambini al seno per almeno 6 mesi.
Nei limiti dei pochi studi disponibili sulla prevenzione delle recidive, le
raccomandazioni per la prevenzione alimentare del cancro valgono anche per chi
si è già ammalato
MALNUTRIZIONE
Condizione di alterazione
funzionale, strutturale e di sviluppo
dell’organismo conseguente allo
squilibrio tra fabbisogni, introiti ed
utilizzazione dei nutrienti tale da
comportare un eccesso di morbilità
e mortalità o un’alterazione della
QdV
Linee Guida ESPEN 2009
“Malattia nella malattia”
CONSEGUENZE DELLA MALNUTRIZIONE
Guarigione ferite
Funzionalità intestinale
Funzionalità muscolare
Funzionalità
ventilatoria
Funzionalità
immunitaria
Rischio di infezioni
Morbilità, ritardata
cicatrizzazione
Impiego di farmaci
Durata degenza
Durata riabilitazione
Qualità della vita
Mortalità
Costi gestione
Linee Guida ESPEN 2009
Prevalenza MPC ospedaliera
40-50% pz ospedalizzati con MPC, in peggioramento durante la degenza
studio PIMAI (Project:Iatrogenic MAlnutrition in Italy) 2006
1 Edington J et al. Clin Nutr 1996; 15:60-3.
2. Mc Wirter JP et al. Br Med J 1994; 308: 945-8.
3. Lumbers M et al. Clin Nutr 1996; 15: 101-7.
PERDITA DI PESO CORPOREO
Perdita di peso involontario >10% negli ultimi 6 mesi
Concausa MPC:
mancata registrazione del peso corporeo in cartella
40% pz con npl tratto GI sup veniva sottoposto al
controllo del p.c.
65% riportava perdita di peso
Solo 35% riceveva una tp nutrizionale
Linee Guida ESPEN 2009
Chate A. J. Hum. Nutr. Diet. 2008
CLASSIFICAZIONE DELLA MPC
GRADO DI
MALNUTRIZIONE
LIEVE MODERATA GRAVE
Calo
ponderale (su
peso abituale)
5-10% 11-20% > 20%
Variazioni del peso corporeo in condizioni diverse di
digiuno
Considerando soggetti adulti normali, la morte per MPC e
altri deficit nutrizionali si verifica in circa un terzo dei casi
entro 60-70 gg di digiuno alimentare totale
100% DEL FABBISOGNO
CALORICO E DI NUTRIENTI
VALUTAZIONE APPORTO DI NUTRIENTI
CON LA DIETA
> 50% DEL FABBISOGNO MODIFICAZIONE DI UNA
DIETA NATURALE + NUTRIZIONE ARTIFICIALE
(SUPPLEMENTI CALORICO-PROTEICI)
< 50% DEL FABBISOGNO NUTRIZIONE ARTIFICIALE
(NPT, NE)
DIETA NATURALE
Modifica consistenza
Scelta di gruppi di alimenti
Limitazione o eliminazione di
alcuni nutrienti
Sacrificio
Rinunce
Divieti
Raggiungere l’obiettivo in tempi
ridotti
LA VIA PIU’ BREVE…
…E LA SALUTE?
SINDROME YO-YO
CICLICITA’ DEL PESO, la perdita e riacquisto ciclico di peso corporeo in seguito a
diete eccessivamente ipocaloriche. Il processo definito con tale termine ha inizio
con una dieta che, nel breve periodo, consente di conseguire una perdita di peso,
ma che non è efficace nel consentire il mantenimento di tale perdita di peso nel
lungo periodo: la persona a dieta cerca quindi di perdere nuovamente il peso
riguadagnato ed il ciclo ricomincia.
Sul web • Dieta 3-A
• Dieta a Zona
• Dieta alcalina
• Dieta antigonfiore
• Dieta ayurvedica
• Dieta Blackburn
• Dieta carb’s lovers
• Dieta contro il cancro
• Dieta crudista
• Dieta degli spinaci
• Dieta dei 3 giorni
• Dieta dei 5 colori
• Dieta dei fagioli
• Dieta dei frutti di bosco
• Dieta dei gruppi
sanguigni
• Dieta dei segni zodiacali
• Dieta del buonumore
• Dieta del caffè
• Dieta del digiuno
• Dieta del DNA
• Dieta del Feng Shui
• Dieta del limone
• Dieta del lungo respiro
• Dieta del melograno
• Dieta del miele
• Dieta del minestrone
• Dieta del Paradiso
• Dieta del peperoncino
• Dieta del pomodoro
• Dieta del salmone
• Dieta del
supermetabolismo
• Dieta dell’ananas
• Dieta dell’astronauta
• Dieta dell’ombelico
• Dieta dell’uva
• Dieta della carota
• Dieta della cipolla
• Dieta della luna
• Dieta della mela 3 giorni
• Dieta della mente
• Dieta della pasta
• Dieta della prugna
• Dieta della zucca
• Dieta delle banane
• Dieta delle fibre
• Dieta delle spezie
• Dieta delle uova
• Dieta delle vitamine
• Dieta detox
• Dieta Dukan
• Dieta eubiotica
• Dieta giapponese
• Dieta volumetrica
• Dieta zero
• Dieta Lipetz
• Dieta messicana
• Dieta Montignac
• Dieta nutritariana
• Dieta ormonale
• Dieta paleolitica
• Dieta per gambe leggere
• Dieta per non perdere
capelli
• Dieta proteica
• Dieta push up
• Dieta senza grassi
• Dieta senza lattosio
• Dieta South Beach
• Dieta Thai
• Dieta vegana
• Dieta vegetariana
DIETA MEDITERRANEA - 17/11/2010
Il termine “Dieta” si riferisce all’etimo greco “stile di
vita”, cioè all’insieme delle pratiche, delle
rappresentazioni, delle espressioni, delle
conoscenze, delle abilità, dei saperi e degli spazi
culturali con i quali le popolazioni del Mediterraneo
hanno creato e ricreato nel corso dei secoli una
sintesi tra l’ambiente culturale, l’organizzazione
sociale, l’universo mitico e religioso intorno al
mangiare.
La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze,
conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla
tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione,
la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di
cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello
nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito
principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e
verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti
condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre
in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Tuttavia, la Dieta
Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita) è molto più che un
semplice alimento. Essa promuove l'interazione sociale, poiché il
pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività
condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole
corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La
Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e
garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e
dei mestieri collegati alla pesca e all'agricoltura nelle comunità del
Mediterraneo come nelle zone della Soria in Spagna, Koroni in
Grecia, Cilento in Italia e Chefchaouen in Marocco. Le donne
svolgono un ruolo indispensabile nella trasmissione delle
competenze, così come della conoscenza di riti, gesti tradizionali e
celebrazioni, e nella salvaguardia delle tecniche.
I fondatori
• Margaret and Ancel Keys are an internationally known team of experts on nutrition and cookery and the authors of Eat Well and Stay Well. Dr. Keys is Professor of Physiological Hygiene at the University of Minnesota and Director of a world-wide co-operative research program on Diet and Heart Disease sponsored by the United States Public Health Service and the American Heart Association. Margaret Keys, a graduate of Wells College, has the skilled assistance of her husband in testing recipes. Now grandparents, they live on Lake Owasso in a Twin Cities suburb with the youngest of their three children
Razione K
Arts & Foods Milano-Expo 2015
Seven countries: a multivariate
analysis of death and coronary heart
disease
1. Consumo prevalente di olio di oliva
2. Consumo elevato di legumi
3. Consumo elevato di cereali
4. Consumo elevato di frutta
5. Consumo elevato di vegetali
6. Consumo da moderato a elevato di pesce
7. Consumo moderato di vino (se consentito)
8. Consumo moderato di latticini, per lo più formaggio e
yogurt
9. Consumo basso di di carne e prodotti carnei
DIETA MEDITERRANEA e 9 caratteristiche