«Il seme è la Parola di Dio» - Il Seminatore online · che siedono accanto a te in Sinagoga o...
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«Il seme è la Parola di Dio»(Luca 8:11)
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Su questo numero:
✒ Iodichisonoilprossimo? . . . . . . . pag . 3 diEmanueleCasalino
✒ Cos'èl'evangelizzazione . . . . . . . . . pag . 4 diNunzioLoiudice
✒ L'incontroconGesùchelibera . . . pag . 6
✒ Strumenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag . 8 acuradiPietroRomeo
✒Musicanellaliturgia . . . . . . . . . . . . pag . 11 acuradiCarloLella
✒ Dirittiumani . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag . 12 acuradiS.SpanueM.D'Auria
✒ Post-it . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag . 14
�dalla redazione
Trimestrale d’evangelizzazioneNumero1-Anno97-gennaio/marzo2008
Redazione e amministrazionePiazzaSanLorenzoinLucina,35-Roma
Direttrice responsabileMartaD’Auria
AutorizzazioneTribunalediRoman .5894del23/7/1957 .
Progetto GraficoPietroRomeo
TipografiaTipolitografiaLaGhisleriana-Mondovì(CN)
Dipartimento di Evangelizzazione
Sandro Spanucoordinatorespanusandro@tiscali .it
Carlo Lellacarlo .lella@ucebi .it
Nunzio Loiudicenuloiu@tin .it
Marta D’Auria e Pietro Romeo referentidelsettore«Stampa»
Percontattiscriverea:Dipartimento di Evangelizzazione dell’UcebiP.zza S. Lorenzo in Lucina, 35 - 00186 Romatel. 06.6876124
e-mail: [email protected]
Venite a me,voi tutti che
siete affaticati e oppressi,
e io vi daròriposo.
Matteo 11, 28
� pane quotidiano
«F ai questo e vivrai»: dice Gesù . Chi amaDio e il suo prossimo può stare certo dicamminare verso la strada che porta al
Regno . Ildottoredella leggedovrebbe essere contento .La sua verifica è positiva, ilmaestro galileo con il suoinsegnamento non aggiungenulla più di quanto la leggegià dica: «Amerai il SignoreDio tuo… e il tuo prossimocome te stesso» . Ma lo scri-ba pone a Gesù una secon-dadomanda:«Echiè ilmioprossimo?» . Egli sa chi è Dio, ma non sa chi è ilsuoprossimo .Gesùpotrebbe liquidare ladoman-darispondendoglinelmodoseguente:iltuopros-simosonoituoicolleghi,ituoiamici,ituoifratelli
chesiedonoaccantoateinSinagogaonelTempio,oppure,iostessochetistodavanti .
No!Gesùnonreplicainquestomodo .Egli si rifiuta di definire una categoria di pros-
simo perché significherebbe includervi alcuni edescludervi altri, cosa che Gesù non fa . E neppure
vi risponde indicando cheil prossimo sono tutte lepersone di questo mondo,l’umanitàintera,perchéque-sta sarebbe una definizionedi prossimo troppo genericae quindi limitante . Lo scri-ba si aspetta probabilmenteche Gesù gli dica che il suoprossimo sono i suoi con-nazionali . Infatti nell’Antico
Testamentoquandosiparlavadiprossimocisirife-rivasempreedesclusivamentealproprioconnazio-nale .NeanchequestodiceGesù!
Allora?Alloraènecessariomodificareilquesito
Io di chi sono il prossimo?
di Emanuele Casalino
L'amorediDiosenzal'amoreperilprossimo
èsemplicementeunfalsoamore
Venite a me,voi tutti che
siete affaticati e oppressi,
e io vi daròriposo.
Matteo 11, 28
Conquestoarticolopropongoailettorieallelettricisettetesiperavviareunadiscussionesu questo tema . Ritengo che sia necessa-
rio ripensare l’evangelizzazione in un contestomutatoincuiripensareallachiesainuncontestopost-moderno .
Per fare tuttoquestopresento, secondo lamialiberaesposizione,letesicheDavidBoschhaespo-sto in Trasforming Mission. Per il noto missiologoafricano l’evangelizzazione è l’attività con cui noiannunciamo il vangelo . Tuttavia ci sono circa 79definizioni del termine evangelizzazione . Questaricchezza di significati dipende innanzitutto dallaconfusione tra il termine evangelizzazione e iltermine missione, quindidallo scopo che esse sipropongono e infine dalla gamma di significaticheessedivoltainvoltaassumono .
Tradizionalmente la missione era intesa comel’attivitàdella chiesa rivoltaalTerzomondo repu-tatononancoracristiano.Oggisièimpostal’ideache la missione riguardi il ministero della chiesache, rivolgendosi al proprio territorio, annuncial’evangelo a coloro che non sono più cristiani.Infatti, in occidente, non solo ci sono molte per-sonecheunavoltaeranocristianeedoranon losonopiù,mamoltissimisonocolorochenonsonomaistaticristiani .
Solitamente l’evangelizzazione è stata definitainterminipiuttostorestrittivi .Almomentoviènellechieseprotestantiunalargaintesanell’intenderel’evangelizzazione non solo un’attività specificamaciòcheincludetutteleattivitàecclesiastiche .
1 . Anche se sinonimi, missione ed evange-lizzazione non hanno lo stesso significato . Lamissione è il compito totale che Dio ha affidatoalla chiesa: amare, servire, predicare, insegnare,guarire, liberare . L’evangelizzazione è la testi-monianza di quello che Dio ha fatto, fa e farà. L’evangelizzazioneèannunciarecheDioèinterve-
nutonellastoriaumanaattraversoGesùCristochehainauguratoilregnodiDio .
2 .L’evangelizzazione perciòè labuonanotiziadell’amore di Dio in Cristo che trasforma la vita. L’evangelizzazione ha come obiettivo una rispo-staadun fermoappello:«Pentitiecredinelvan-gelo» .Laconversioneimplicauncambiamento .
3 .Inquestaaccezionel’evangelizzazionenonèrivoltasoloall’individuo. QuellocheDiofa,nonlofa soltanto nella “mia” vita, lo fa anche nella vitadeglialtri,nellacomunitàenellasocietà .Lastessastoriabiblicaèuna storia comunitaria .Pertanto lachiesacheevangelizzadeve teneredebitamente incontoigruppisocialiaiqualisirivolge .
4 . L’evangelizzazione è sempre un invito nonuna minaccia . La buona notizia del risorto non èuna panacea per le persone frustrate e neppurel’elargizionedisensidicolpa .LagentedevevenireaDioperilSuoamoreenonperpauradell’inferno .
5 .L’evangelizzazioneèoffrirelasalvezzaoggicon lacertezzadellavitaeterna. L’evangelooffresegni di speranza e uno scopo alla nostra vita .Tuttavia il vangelo non è un prodotto da super-mercato . L’evangelo non è la soddisfazione di unbisognopersonale,ma lavocazioneadunavitadiservizioedimissione .
6 . L’evangelizzazione non è proselitismo. L’evangelizzazione non è la competizione conaltre chiese .Lagentevienesalvatapergraziaenonperchéaderisceadunaoall’altracomunità,in questo senso l’evangelizzazione non significaestendere lachiesa. Questa ideaesplicitata ancheultimamente con «non c’è salvezza fuori dellachiesa»nonciappartiene .Nondobbiamoessereunachiesadellaraccoltaquantopiuttostoquel-la della semina . Tuttavia non possiamo restareindifferentiainumeri .Dopotuttoènellamissio-ne dellachiesa quella di moltiplicare le comunità«poiché il Signore vuole che nessuno perisca mache tutti giungano a ravvedimento» (2 Pietro 3,9) .Lacrescitanumericaè il risultatodiunachiesaautentica .
Una proposta di discussione
Cos’è l’evangelizzazione? di Nunzio Loiudice
�evangelizzazione
7 . L’evangelizzazione non è solo proclama-zione verbale: L’apostolo Paolo scrive: «quandovi abbiamo annunziato il messaggio del vangelo,ciònonèavvenutosoloaparole,maancheconlaforzae l’aiutodelloSpiritoSanto»(1Tessalonicesi .1,5) .LaParoladiDiononèmaiseparatadall’azio-ne . Un invito evangelistico deve essere sempreorientatoversoundiscepolatoattivochechiamalagenteall’operacheilSignoreviventeporta .
Detto ciò, rimangono due domande: «a causadicosasonosalvato,salvata,eperchédevodiven-taremembrodiunachiesa?» .Larispostaaquestedomande rimanda ad un’evangelizzazione esplici-ta .Ognipersonacredenteèchiamataaraccontareil cambiamentodellapropriavita .Ogni credenteèconvocato, convocata, a spiegare cosa ha signi-ficato orientare in modo nuovo i propri valoria seguito della liberazione dalle schiavitù cheprovengonodaunmondofattodipoteriforti,unmondo globalizzato che diventa sempre più spa-ventato,privoevuotodisensoesignificato . Infinel’evangelizzazioneèpossibilequando la comunitàcheevangelizzamanifestaunostiledivitaattraen-te: «quello che siamo e facciamo non è menoimportante di quello che diciamo» . Se la chiesa
è portatrice di un messaggio di speranza, amore,pacegiustizia,alloraqualcosadituttociòdovrebbeesserevisibile,udibiletangibilenellachiesastessa .
Questo elenco di tesi, peraltro incompleto perragionidispazio,adalcunipuòsembrarescontato .Larealtàsembradireilcontrario .Viinvitoperciòacontinuare ladiscussionesianeipiccoligruppisiacontuttalacomunitàancheapartiredalleseguentidomande:
Quali sono le aspettative che gravano su unapersonachediventacredente?Inchecosaèdiver-sa una persona che diventa cristiana?Come vive?Come si fa a dire che una persona è un cristianoel’altranonloè?Qualèlacondizionedellachiesadallaqualepartel’evangelizzazione?Cosasiaspettalasocietà,lacultura,ilmondodallachiesa?
Cipiacerebbechevoipotestecondividereconnoilevostrediscussioni(dipartimento .evangelizza-zione@ucebi .it) .
Note
1 .Esiste in italianopubblicatodallaQuerinianaconiltitolo,Latrasformazionedellamissione
� evangelizzazione
Mi chiamo Natasha, vengo dall’Ucraina,da un paese vicino Kiev; vivo e lavoro aBarlettadacirca2anni .Hounafigliadi21
anni .Sononatainunafamigliachenoneracreden-te,anchese lamiamammae lamianonnaeranocristiane protestanti . Nel nostro paese c’è semprestataunamaggioranzadicristianiortodossi .
Durante il regime sovietico ricordo che mianonna, nonostante non potesse disporre di unaBibbia, mi raccontava del Vangelo . Quando eroragazzaandavoascuoladoveeravietatoprofessa-realcunafede .
Quando ho vissuto con mia nonna, capitavaspesso che alcuni dei suoi fratellicredentivenivanoafarlevisitapres-so lamiacasa .Mi ricordochenonappena arrivavano loro, io me neuscivo di casa . Una volta arrivaro-no dei missionari americani, e mianonnamichiesesemiafiglia insie-me ad una mia nipotina volesseroandare ad un campeggio cristia-no un po’ lontano dal mio paese .Accettaiediostessaleaccompagnaial campeggio . Purtroppo in quelperiodo mia nipote si ammalò edio e lamiamammadecidemmodiandareinchiesaperpregareperlanostrapiccolaVictoria .Fuallorachemiamadredecisedibattezzarsi .
Io proprio non comprendevoil significato di quel gesto, eppurevedevoche la fededimiamadreedimianonnastavanocambiandolanostrafamiglia .Ricordoinparticola-rechemianonnamiinvitavaspessoaicultibattesimalichesieffettuava-no ad un fiume, di mattina presto,
per evitare le interruzioni del regime sovietico . Inquelleoccasioniascoltavodiversetestimonianzecheperòmieranodavveroincomprensibili;adesempioc’erachiraccontavadiesserestatareclusainprigio-neperpiùdi15giornisoloperchécredente,un’altraraccontava di aver superato un difficile periododi tossicodipendenza . Una volta spontaneamentechiesiadunaragazza:«ManellachiesadiCristoc’èpostoperunapersonanormalecomeme?» .
Aduncertopuntocapiisullamiapellechequel-leesperienzedure,difficili ancheestremeavevanoresopossibile l’incontro con ilmessaggio liberantee consolatorio di Gesù Cristo . Dopo un incidentestradalemifratturaiunagambaerimasialettoperben7mesi .Spessomivenivaatrovareuncredentedellachiesadovesirecavamiamadreeloascoltavocongrandeammirazione .
La testimonianza di Natasha Bylyna che oggi vive a Barletta
L’incontro con Gesù che libera
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sa battista in Ucraina dove mi sono battezzata edove ho iniziato un cammino nuovo guidata dallamano amorevole di Dio . In seguito, per ragioni dilavoro, mi sono trasferita in Italia e la prima cosache ho fatto è stato cercare una chiesa battista .SonocontentaoggidiavertrovatounachiesaquiaBarlettadovecondividolafedeconfratelliesorellecheammiroperlaloroaccoglienzaebontà .Rendograzie al Signore ogni giorno per questo incontroe chiedodi continuoaLui labenedizioneper tutticolorocheloinvocano .
(Acuradin.l.)
Maiguaipermenoneranoancorafiniti .Nonappenaguariidaquellagrave lesione,purtropposubiiunaltroincidentechemiprovocòlafratturadellastessagamba .Inqueimomentistavodavve-romale,ancheperchénonavevosoldisufficientiper potere fare un ulteriore intervento; ma quelfratello di chiesa, che viveva solo di una miserapensione, venne a casa mia e senza dire alcunaparola, mi offrì una lauta somma di denaro . Iorifiutai,maluimirispose:«Questinonsonosoldiperme,maèun’offertaaDio» .
Dopo l’intervento, iniziai a frequentare la chie-
Chissà se chi ha pensato per la prima voltaalla rete, quella che conosciamo oggi comeInternet, poteva immaginare quanto que-
sto mezzo avrebbe modificato il nostro stile divita, il nostro modo di comunicare, in fondo ilnostro modo pensare e di percepire la realtà checi circonda . Tutto diventa, o almeno ne abbiamol'impressione, più vicino più accessibile . Aldidlà didiscettazionifilosofico-socialiodicostume,noichevogliamoimpegnarcinellenostrecomunitàconunapportosemprepiùriccodicontenutie,ognitanto,di forma,dobbiamochiedercisee,eventualmente,quanto,questopuòessereutilealnostrolavoro .
ConlascuolaAsaf*abbiamovistoche,volendoimpostare una liturgia che preveda anche apportidi tipo multimediale, possiamo contare sulla retecome un enorme contenitore di materiale, soprat-tuttofotografico(manonsolo)chepossiamoutiliz-zareconinostrimezzieconlanostracreatività .Peresempio, volendo partire dalla Parola, ci sono deisiti daiqualipossiamoestrarre ipassidellaBibbia(nelle diverse versioni in commercio) per poterliusareneinostridocumenti,siasevogliamoprepa-rareunvolatino,siasepredisponiamounapresentazione in powerpoint (una speciedi proiezione di diapositive con la possi-bilitàdiinserireanchetestoemusica)perlanostra liturgia .Vicitounpaiodiquestisiti: http://www.laparola.net/ oppure:http://www.evangelo.org/bibbia.asp
Quest'ultimo vanta 15 traduzionidella Bibbia, e, cosa incredibile, puòessere consultato anche tramite il tele-fonino! Come è comunicato sul sitostesso: «Ricordiamo a tutti i navigatoriche lo stesso motore di ricerca presen-te su web, è raggiungibile anche viawap,colpropriotelefonino,all'indirizzohttp://wap.evangelo.orgda cui èpossi-
bileaccedereatantialtriservizi» .Oltre al testo biblico, possiamo trovare in rete
numerosealtrerisorse,comefotografieperaccom-pagnareiltestoomusiche(soloquellescaricabiliinmodolecito,naturalmente) .Perlefotografie,potre-tenavigareincentinaiadisitidedicatiallafotografiaamatorialeepienidi immaginisuggestive; tantisitiche,forse,viconfonderannounpo'leidee .Tuttaviavogliosegnalarviqualche indirizzoalqualepotreterivolgervi con la sicurezza di trovare subito mate-rialeutile . Ilpiù importanteè ilpiùgrossomotorediricecadellarete,ovveroGoogle .Alsuointernoèprevistounmotorededicatoalleimmagini(images.google.com), dove, inserendo una parola chiave,otterrette centinaia di fotografie . Nell'immaginesottoc'èunesempiodiquellochesivedeinseren-do come parola chiave «spiritualità» . Un altro sitoriccodiimmaginisuggestiveèquestohttp://www.flickr.com/chefunzionasempreinserendolaparo-lachiavenelcampodiricerca .
Adesso tocca a voi sbizzarrirvi con la vostracreativitàeilnostroentusiasmo .
*LaScuolaAsafdianimazioneliturgicaemusicale,èacuradelDipartimentodiEvangelizzazione,settoremusi-caeliturgia,eaccoglieoltre20partecipanticheseguonounpercorsodivisoin6incontriperdueanni .
Alcuni accenni su come utilizzare Internet per recuperare materiale utile alla liturgia
La "rete" come risorsa per il cultodi Pietro Romeo
strumenti �
Chi dice la genteche io sia?
Chi dice la genteche io sia?
Gesù figlio di Giuseppe: nato a Betlemme, cresciutoa Nazareth, morto a Gerusalemme.
Chi era costui?
E soprattutto chi è Gesù per te?
Chi è Gesù? Di lui hanno detto che era un profeta, un messaggero di pace ma anche un guru New Age, un rivoluzionario hippy, un impostore. Addirittura un puro frutto della fantasia.
Gesù non è un’idea; è una persona che ti incontra e ti pone una domanda: “Chi sono per te?”. Gesù non ha paura della tua libertà. Anzi egli ama la libertà e ti dice: “Se persevera-te nella mia parola, conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”.1
Gesù è colui che ti fa vedere il regno di Dio dove ogni lacrima sarà asciugata. Gesù è colui che ti offre un senso e proposito per il quale vivere. Gesù è la luce che illumina le tenebre del mondo e della tua vita.
Gesù è l’amico che ti conosce bene: è il vivente che ti vuole condurre di fronte a Dio.Gesù è la persona che ti interpella. Egli ti vuole incontrare per farti la domanda che cambia la vita: Chi sono io per te?
1) Giovanni 8, 31s.
rispettal'ambiente:nonbuttarloaterra
11 musica nella liturgia
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Musica e testo: Domenico D'EliaCanto originale che Domenico D'Elia ha offerto alla Scuola Asaf
CarolynMcKinstryèstataunadegliospitid’ec-cezione intervenuti al convegno internazionalesull’attualità del messaggio di Martin Luther King,organizzato dall’Unione battista d’Italia (Roma,31ottobre–2novembre2007).Carolynhaavutomodo di incontrare personalmente il pastore bat-tistaM.L.King,leaderdelmovimentononviolento,quandoerasolounaragazzina.Aquestatestimoneabbiamorivoltoalcunedomande.
D:Carolyn,ciracconti iltuoprimoincontroconMartinLutherKing?Qualifuronoletueimpressioni?
R: «Avevo14anni .Allora i giovani avevanounrispetto reverenziale dei loro pastori . Quando lovidi per la prima volta mi colpì la sua calma . Eraunacalmaprofondaradicatanellafermaconvinzio-nedelproprioministerioedelpropriocompito .
Inoltre mi colpì il fatto che M . L . King sapessemetterti a tuo agio . Quando parlava con te sapevacomunicarti che tu valevi . Parlava delle marce cheavremmodovutoaffrontareconstraordinariasereni-tà .IlpastoreKingsapevafartisentiretuttol’orgogliodi fare la differenza con la tua partecipazione . Perme, una ragazza di 14 anni, era la prima volta chefacevoesperienzadellapotenzadiDiochecichiamaafareladifferenzanellarealtàincuiviviamo» .
D:Come la testimonianzadiM.L.Kinghasfi-datoecambiatolatuafede?
R:«Misonosentitasfidataaprendere ilcorag-gio di rivendicare i miei diritti . L’incontro con ilpastoreKingmihainsegnatoanonaverpaura» .
D: Se dovessi, in poche parole, testimoniareGesù Cristo come lo hai imparato da M. L. King,cosadiresti?
R:«GesùCristomanifestaatelagiustiziadiDio .OggiilmioSignoremimandaadessereambascia-tricedellasuagiustiziaproprioate .Soprattuttosetisentioseidimenticata,dimenticatodatutti» .
La testimonianza di una vita spesa per il rispetto dei diritti umani
Tu puoi fare la differenza!A cura di Sandro Spanu e Marta D'Auria
diritti umani 1�
Chi è Carolyn McKinstryCarolyn McKinstry è un’affascinante donna afroamericana
cheviaggia in tutto ilmondoperdare lasua testimonianzadiimpegno per i diritti umani . Era una ragazzina di appena 14quando riuscì a scampare al tremendo attentato, organizzatodagliuominidelKluKluxKlannel1963,presso laChiesabat-tista della Sedicesima Strada, a Birmingham (Alabama), dovemorirono4giovaniragazze,tutteamichediCarolyn .
«Credo – afferma Carolyn – che Dio abbia risparmiato lamiavitaperchévivessialserviziodeglialtri» .Daquelmomento,infatti,Carolynpreseparteattivaalmovimentononviolentochechiedevailriconoscimentodeidiritticivilialpopoloafroameri-cano:affrontòipoliziotti,gliidranti,imanganellinellestorichemarcecheportaronoallafinedellasegregazionerazzialeecheassicuraronounegualeaccessoatuttelelibertàpericittadinidicolore .AttualmenteCarolynMcKinstryèpresidentedella«FondazionedellaSedicesimaStrada»,aBirmingham(Alabama),cheraccogliefondinecessariperlaconservazionedellastoricaChiesabattistadellaSedicesimaStrada,dicuileièmembrodatantianni .
1� diritti umani
La chiesa battista della Sedicesima Strada fu oggetto nel settembre del 1963 di un attentatoorganizzato dai membri del Ku Klux Klan a Birmingham (Alabama) . Lo scoppio della dinamitepostaallefondamentadellachiesaafroamericanaprovocòlamortediquattrogiovaniragazzedellascuoladomenicaleeilferimentodi22persone .Quell’attentato,chenelleintenzionideiresponsa-bilidovevainstillarepauratracolorochestavanolottandoperlafinedellasegregazione,inrealtàsuscitò l’indignazione pubblica e accrebbe l’appoggio al movimento nonviolento dei diritti civili,guidatodalpastoreM .L .King .
L’esplosioneprovocòunbuconelmuroposterioredellachiesa,distrusse lescalee lasciò intattasololastrutturadiunafinestradaivetricolorati,incuiGesù–ilcuivoltoerastatodistrutto–eraritrat-toinsiemeadeigiovanifanciulli .
Daquelmomento laChiesaBattistadellaSedicesimaStradadivenneun luogosimbolodella lottanonviolentadegliafroamericanicontrolasegregazionerazziale:allabrutalitàdichiricorrevaallaviolen-zaperimpedirecheancheinerigodesserodeglistessidirittideibianchi,lagrandecomunitàafroameri-canarisposeconunatenaceepacificamobilitazionechericevevanutrimentodallapreghiera,delcantoedaunaprofondafedeinDiochenonavrebbeabbandonatoisuoifigliinquell’azioneperlalibertà .
La chiesa della Sedicesima strada, a Bimingham, Alabama
Perché ricordare la chiesa battistadella Sedicesima Strada a Birmingham
Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate. Apocalisse 21, 4
post-it 1�
Non te l’ho io comandato?
Sii forte e coraggioso; non
ti spaventare e non ti sgo-
mentare, perché il Signore,
il tuo Dio, sarà con te
dovunque andrai.Giosué 1, 9
Il Signore è colui che ti protegge; il Signore è la tua ombra; egli sta alla tua destra. Di giorno il sole non ti colpirà, né la luna di notte.Salmo 121, 5-6
Quelli che sperano nel
Signore acquistano nuove
forze, si alzano a volo
come aquile, corrono e non
si stancano, camminano e
non si affaticano.Isaia 40, 31
ecambiareladomanda .Nondire:Chièilmiopros-simo,bensìiodichisonoprossimo?AquestopuntoGesùraccontalaparaboladelbuonsamaritano .
Gesù racconta cheunuomoche scendevadaGerusalemme a Gerico si imbattè nei ladroni chelo spogliarono e lo ferirono lasciandolo mezzomorto a terra . Il suo corpo viene notato da unsacerdoteedaunlevitachepercasosonodipas-saggioperquellastessavia .Invecedisoccorrereilmalcapitato,passanodal latoopposto . Iduereli-giosifannofintadinonvederel’uomoferitoenonsi curano affatto di prestargli soccorso . Neppuresi accertano se l’uomo è soltanto ferito oppuremorto . Sta di fatto che Gesù non giustifica il lorocomportamento! Ma per quella stessa via giungeunsamaritano,undisprezzatoeodiatosamaritanoche invece esprime tutta la sua compassione perquellapersonachehabisognodiaiuto .Ilsamarita-nononguardaalcoloredellapelledell’uomo,nonsi interessa della sua nazionalità o del suo credoreligioso .Cosaimportasel’uomoègiudeo, galileio, samaritano o egi-ziano?L’unicacosachegli importaè che lo sconosciuto necessita diesseresoccorso .L’unicosentimentoche prova è la pietà, ed è questosentimento che lo fa essere vera-menteumano,veramenteprossimodi colui che giace a terra . AppenaGesù finisce di raccontare la para-bola chiede allo scriba: «Qualedi questi tre ti pare essere statoil prossimo di colui che s’imbatténei ladroni?» . Per la secondavoltaGesùhagirato ladomandaal suointerlocutore e di nuovo lo scribahalarispostagiusta:«Coluichegliusòmisericordia».EGesùglidice:«Va’efa’anchetulastessacosa» .
Gesù vuole insegnarci che ilprossimononlodevicercareoindi-viduarepoichéloincontriognigior-no e nelle più disparate situazioni:la questione è se vuoi o non vuoiamarlo; il prossimo nasce da una
relazioneeloincontripercasoquandomenoteloaspetti .Cosìèstatoperilsamaritano .Luiel’uomoferitononsieranomaivisti,edopononsisarebbe-ropiùincrociatinellalorovita;nonostanteciòsonostatil’unoilprossimodell’altro .
Gesùnelsuodiscorrereconloscriba,ribadisceun aspetto centrale della fede: la vita cristiana èfatta di amore per Dio e per il prossimo . L’amoreperDiovieneprimaegettalebasisucuisicostrui-scel’amoreperilprossimo;el’amoreperDiosenzal’amore per il prossimo è semplicemente un falsoamore . I due religiosi si erano illusi di conoscereDio, di avere comunione con Lui, lasciando peròperstradaunuomoferitoebisognosodiaiuto .Conilloromododifarehannodimostratocheinrealtà,nonconoscevanoaffattoDioperchéavevanosepa-rato le due facce di quest’amore: l’amore per Dioeper il prossimo . Il credentenonpuò separare leduefaccediquest’amore,cosìcomeGesùnonlehaseparate:EglihaamatoDioeilsuoprossimosinoadarelasuavita .
AdessoleggiemeditaLuca10,25-37 .
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