Il rivestimento a cappotto

15
7/21/2019 Il rivestimento a cappotto http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 1/15 RELAZIONE SUL SISTEMA “CAPPOTTO 1. ELEMENTI  Sezione tipo del “sistema cappotto” 

Transcript of Il rivestimento a cappotto

Page 1: Il rivestimento a cappotto

7/21/2019 Il rivestimento a cappotto

http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 1/15

RELAZIONE SUL SISTEMA “CAPPOTTO” 

1. 

ELEMENTI 

Sezione tipo del “sistema cappotto” 

Page 2: Il rivestimento a cappotto

7/21/2019 Il rivestimento a cappotto

http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 2/15

 (1) INTONACO DI FINITURA LOTUS EFFECT  

L’intonaco utilizzato è prodotto dalla STO con il nome

“StoLotusan K”.

Dati caratteristici:

 

E’ un intonaco utilizzabile solo in ambienti esterni e gode delle seguenti caratteristiche: 

-permeabilità molto elevata per il vapore acqueo ed il biossido di carbonio;

-sensibile riduzione della bagnabilità con acqua;

-aderenza fortemente ridotta delle impurità con conseguente effetto autopulente in caso di pioggia;-elevata resistenza dell’intonaco contro alghe e funghi. 

Va applicato su supporti che devono essere planari, portanti, puliti e asciutti nonché privi di

efflorescenze ed agenti distaccanti.

La temperatura minima di lavorazione e del supporto è di 5°C.

Il materiale si asciuga tramite l’evaporazione dell’acqua. In condizioni ottimali (20°C, 65% umidità) si

può procedere alla successiva fase di lavorazione dopo 24 h. Il processo di asciugatura profonda sarà

terminato dopo circa 14 giorni. L’effetto lotus raggiungerà la sua piena efficacia dopo circa 28gg (per

gli intonaci colorati potrebbe essere necessario più tempo).

L’intonaco viene preparato con l’aggiunta di acqua in base alle esigenze (le specifiche condizioni del

supporto, della costruzione e dell’ambiente circostante possono richiedere una diversa aggiunta di

acqua), e viene steso usando una cazzuola in acciaio inox. StoLotusan K può essere applicato anche a

spruzzo con una pistola a tramoggia.

(2) MALTA DI ARMATURA

La malta di armatura utilizzata è prodotta dalla STO con il nome “StoArmat Classic”.

Dati caratteristici:

 

Page 3: Il rivestimento a cappotto

7/21/2019 Il rivestimento a cappotto

http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 3/15

Questa è utilizzabile per esterni ed interni, su superfici di muri e soffitti, come malta di armatura per

allettare la rete in fibra di vetro e come malta di compensazione.

Le principali caratteristiche sono:

-elevata dilatabilità, pertanto ridotta esposizione alla fessurazione;

-elevata resistenza a sollecitazioni da urti o colpi;

-elevata resistenza agli agenti atmosferici;

-In genere non richiede rivestimenti intermedi, mano di fondo;

-Non richiede armature in diagonale in corrispondenza delle aperture nei muri;

-Possibilità di colorazione nelle tonalità di colore.

Il supporto deve essere planare (nel caso dell’impiego come malta di armatura), portante, pulito ed

asciutto nonché privo di efflorescenze e di agenti distaccanti. Supporti critici vanno prima sottoposti ad

una apposita verifica dell’idoneità. Nel caso di impiego come malta di armatura è necessario verificare

che le lastre isolanti siano disposte ben accostate, gli eventuali giunti rimasti aperti fra le lastre vanno

chiusi con materiale isolante o schiuma riempitiva Sto.

La temperatura di lavorazione e del supporto non deve essere inferiore a 5°C (fino a quando ilprocesso di presa del materiale non sarà terminato).

Il materiale è pronto per l’uso subito dopo la miscelazione . Se necessario l’impasto può essere

regolato con acqua fino al raggiungimento della giusta consistenza di lavorazione.

La lavorazione (come malta di armatura) consiste nell’applicare StoArmat Classic sulle lastre

termoisolanti usando una spatola in acciaio inossidabile. Allettare e far affondare la rete in fibra di

vetro nella malta ancora bagnata e stuccare creando una superficie planare. Ai bordi i lembi di rete

dovranno sovrapporsi di 10 cm circa. La rete in fibra di vetro dovrà essere completamente allettata. Lo

spessore dello strato è di circa 1,8 – 3,0 mm.

Il materiale si asciuga tramite l’evaporazione dell’acqua. La durata della fase di essiccazione varia infunzione della temperatura e dell’umidità relativa dell’aria. Con una temperatura dell’aria di +20 °C ed

il 65 % di umidità relativa dell’aria la fase successiva della lavorazione è possibile dopo circa 24 – 48

ore. Elevati tassi di umidità relativa dell’aria e/o basse temperature rallentano l’essiccazione. 

(3) RETE IN FIBRA DI VETRO

La rete in fibra di vetro utilizzata è prodotta dalla STO con il nome “Sto -Glasfasergewebe”.

Dati caratteristici:

 

Le caratteristiche principali sono:

-assorbimento ottimizzato delle forze indotte;

-elevata resistenza a trazione;

Page 4: Il rivestimento a cappotto

7/21/2019 Il rivestimento a cappotto

http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 4/15

-rete antistramante;

-resistente agli alcali;

-materiale privo di plastificanti.

La rete in fibra di vetro va applicata nella malta di armatura fresca, per poi essere premuta nella malta

di armatura affinché risulti affogata e completamente coperta dalla stessa. La superficie così ottenuta

deve essere spianata prima di procedere ad altre operazioni. I lembi di strisce di rete limitrofe vanno

sovrapposti di 10 cm. Alle aperture dell’edificio occorre prevedere un’armatura diagonale con delle

strisce di rete di dimensione minima di 20x40 cm. Quando la rete è intagliata , ad esempio per

consentire il passaggio di staffe dell’intelaiatura, è necessario allettare una striscia aggiuntiva di rete

sopra al taglio praticato.

(4) POLISTIRENE ESPANSO

L’isolante utilizzato è in polistirene espanso ed è prodotto dalla STO con il nome “Sto GK8 400 Turbo”. 

Dati caratteristici:

 

Viene applicato per la protezione termica integrale e gode delle seguenti caratteristiche:

-squadratura perfetta dei lati;-dimensioni costanti;

-spessore uniforme;

Page 5: Il rivestimento a cappotto

7/21/2019 Il rivestimento a cappotto

http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 5/15

-perfettamente planari;

-incastro maschio femmina;

-classe E di reazione al fuoco.

Il supporto deve essere planare, portante, pulito e asciutto.

(5) SCHIUMA COLLANTE

La schiuma collante utilizzata è prodotta dalla STO con il nome “Sto-Turbofix”. 

Dati caratteristici:

 

Viene utilizzata per l’incollaggio di lastre isolanti di polistirene. 

Le principali caratteristiche sono:

-non ha bisogno di essere preparato (nessuna miscelazione o distribuzione del materiale);

-buona aderenza su quasi tutti i supporti;-pronto per la lavorazione successiva dopo sole due ore;

-economia di spazio sulle impalcature, durante lo stoccaggio ed il trasporto;

-non occorre pulire impianti o attrezzi vari.

Il supporto deve essere planare, portante, pulito ed asciutto nonché privo di efflorescenze e di agenti

distaccanti. La temperatura di lavorazione e del supporto deve essere compresa tra 5°C e 50°C. Una

volta applicata la schiuma, la lastra isolante va immediatamente installata.

La lavorazione consiste nell’applicare la schiuma collante sulla lastra isolante a mezzo dell’apposita

pistola. Durante l’uso di Sto-Turbofix l’operatore deve indossare guanti ed occhiali di protezione.

Difetti di planarità del supporti fino a 2 cm max. possono essere compensati (fino ad 1 cm max. nel

caso di sistemi incollati, fino a 2 cm max. nel caso di sistemi incollati e tassellati). I supporti critici

necessitano di un controllo della loro idoneità. Dopo aver avvitato alla bombola il tubo flessibile con la

pistola di applicazione l’attrezzatura Sto-Turbofix è pronta all’uso. All’inizio dell’intervento ed in

seguito ogni 1-2 ore occorre agitare energicamente (20-30 volte) il contenuto della bombola. Nota: Il

materiale deve essere protetto dall’irraggiamento diretto del sole e da temperature superiori a 50 °C.

Prima di applicare la schiuma collante direttamente sulle lastre isolanti bisogna aprire la bombola e la

valvola presente sulla pistola di applicazione. Stendere poi un cordolo perimetrale di schiuma collantevicino ai bordi della lastra, al centro della quale va inoltre applicata una striscia di collante formante

una M o una W. Tra il cordolo perimetrale e la W centrale la schiuma collante deve ricoprire almeno il

40 % della lastra (superficie di contatto tra muro e lastra). La lastra isolante sulla quale è stato

applicato il collante va installata immediatamente sul muro esercitando una leggera pressione. Per la

posa delle lastre isolanti procedere dal basso verso l’alto a giunti sfalsati, e agli angoli dell’edificio con

ammorsamento delle lastre. Le lastre isolanti non vanno tuttavia fissate sul muro picchiettando o

martellandoci sopra. Una eventuale pressione successiva (espansione secondaria) della schiuma

collante viene ridotta al minimo per effetto del sistema di posa a maschio e femmina. Durante il tempo

di apertura della schiuma le lastre devono essere controllate, ad esempio con un regolo, staggia, di

allineamento. Al più tardi dopo 2 ore il grado di aderenza al sottofondo è sufficiente per consentire la

successiva fase della lavorazione. Prima di applicare l’armatura la superficie deve essere rettificata inmodo da diventare planare.

Page 6: Il rivestimento a cappotto

7/21/2019 Il rivestimento a cappotto

http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 6/15

(5) LATERIZIO FORATO 300x250x219mm

Il laterizio forato utilizzato è prodotto dalla Wienerberg col

nome “Porotherm Bio-Plan 30-25/21.9”.

Page 7: Il rivestimento a cappotto

7/21/2019 Il rivestimento a cappotto

http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 7/15

 

Page 8: Il rivestimento a cappotto

7/21/2019 Il rivestimento a cappotto

http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 8/15

2.  FUNZIONAMENTO

L’utilizzatore di un bene edilizio ha delle esigenze primarie che sono quelle di sicurezza, salute e

fruibilità.

La sicurezza riguarda soprattutto l’assicurazione che l’edificio abbia resistenza meccanica e stabilità.Inoltre comprende la resistenza in caso di incendio e nell’uso. 

La fruibilità riguarda l’accessibilità e la presenza degli spazi minimi per svolgere le funzioni richieste. 

La salute è legata all’assenza di sostanze nocive che possono essere presenti nei materiali e alla qualità

dell’aria nell’ambiente. Inoltre è strettamente legata alla giusta regolazione termica e dell’umidità

interna. Comprende anche la protezione dal rumore ed il grado di illuminazione dell’ambiente. Il

concetto di salute è legato strettamente al concetto di comfort o benessere. Il concetto di benessere si

può dividere in benessere igrotermico, benessere visivo e benessere acustico. Il benessere igrotermico

è assicurato nell’organismo edilizio dall’involucro esterno e dalla distribuzione degli spazi associati alla

parte impiantistica.

Le pareti di tamponamento svolgono in parte le funzioni di resistenza meccanica ed assicurano con il

giusto assemblamento di strati, il benessere igrotermico.

2.1 Funzionamento meccanico

Nelle strutture intelaiate la funzione di resistenza meccanica è assolta da travi e pilastri.

Le pareti di tamponamento devono proteggere e separare l’ambiente interno dall’ambiente esterno e

per farlo necessitano di resistenza meccanica.

I muri di tamponamento devono essere in grado di sopportare il peso proprio ed eventuali urti

accidentali. Questa funzione è assolta dalla muratura, che è un sistema che lavora a compressione,

poiché impiega parte della resistenza per contrastare carichi verticali (tra cui il peso proprio). I blocchi

sviluppano una resistenza a compressione di 12 N/mm² ortogonalmente al piano di posa e di 2 N/mm²

parallelamente al piano di posa.

E’ necessario che la muratura abbia anche una resistenza a taglio (che sarà inferiore rispetto a quella a

compressione e dipendente da essa) perché sopporterà nella sua vita utile anche urti accidentali (che

possono essere orizzontali alla muratura).

Inoltre la muratura dovrà anche sopportare delle azioni orizzontali dovute all’azione sismica. Le azioni

sismiche sono generate dal moto non uniforme del terreno per effetto della propagazione delle onde

sismiche e possono sollecitare la struttura sia orizzontalmente che verticalmente. Il moto può

decomporsi in tre componenti traslazionali, due orizzontali (X e Y in un piano cartesiano) ed unaverticale (contrassegnata da Z nel piano cartesiano), da considerare tra di loro indipendenti.

Page 9: Il rivestimento a cappotto

7/21/2019 Il rivestimento a cappotto

http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 9/15

 I blocchi porotherm utilizzati possono essere classificati come laterizi forati avendo una percentuale di

foratura del 45% , le forature sono sviluppate ortogonalmente al piano di posa.

Il comportamento statico delle murature è influenzato da quello delle malte. Ogni blocco di muratura

viene posto in opera con dei giunti che devono essere di dimensione compresa tra i 5 e gli 8 mm.

Le malte si classificano sia secondo classi di malte a prestazione garantita che per classi a composizione

prescritta.

Le classi di malta a prestazione garantita sono sei così definite in base alla resistenza a compressione,

ed ossia :

classe M 2,5 M 5 M 10 M 15 M 20 M d

N/mmq f m  2,5 5 10 15 20 d

Non sono utilizzabili e quindi ammissibili malte aventi resistenza a compressione inferiore a 2,5

N/mmq.

Le classi di malta a composizione prescritta in volume sono sempre sei e le diverse composizioni

determinano la resistenza a compressione della malta, ed ossia :

classe tipo Cemento Calce Aerea Calce Idraulica Sabbia Pozzolana

M 2,5 Idraulica - - 1 3 -

M 2,5 Pozzolanica - 1 - - 3

M 2,5 Bastarda 1 - 2 9 -

M 5 Bastarda 1 - 1 5 -

M 8 Cementizia 2 - 1 8 -

M 12 Cementizia 1 - - 3 -

Il coefficiente parziale di sicurezza M da utilizzare per ottenere la resistenza caratteristica a

compressione e taglio della muratura si determina dalla tabella seguente:

Tabella  Valori del coefficiente M  in funzione della classe di esecuzione e della categoria degli elementi resistenti  

Materiale 

Classe di esecuzione

Muratura con elementi resistenti di categoria I, malta a 2,0 2,5

prestazione garantita

Muratura con elementi resistenti di categoria I, malta a

composizione prescritta2,2 2,7

Muratura con elementi resistenti di categoria II,ogni tipo

di malta

2,5 3,0

Page 10: Il rivestimento a cappotto

7/21/2019 Il rivestimento a cappotto

http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 10/15

L’attribuzione delle Classi di esecuzione 1 e 2 viene effettuata adottando quanto di seguito indicato. 

In ogni caso per rientrare nella Classe 2 occorre :

- disponibilità di specifico personale qualificato e con esperienza, dipendente dell’impresa esecutrice,

per la supervisione del lavoro (capocantiere);

- disponibilità di specifico personale qualificato e con esperienza, indipendente dall’impresa

esecutrice, per il controllo ispettivo del lavoro (direttore dei lavori).

La Classe 1 è attribuita qualora siano previsti, oltre ai controlli di cui sopra, le seguenti operazioni

di controllo:

- controllo e valutazione in loco delle proprietà della malta e del calcestruzzo;

- dosaggio dei componenti della malta “a volume” con l’uso di opportuni contenitori di misura e

controllo delle operazioni di miscelazione o uso di malta premiscelata certificata dal produttore.

2.2 Funzionamento termico

Per assicurare il benessere igrometrico, la parete deve essere in grado di ridurre al minimo gli scambi

termici tra l’ambiente interno e l’esterno. Si elimina, in questo modo, la dispersione di calore nel

periodo invernale e si contiene l’innalzamento della temperatura negli ambienti interni durante i

periodi estivi, limitando, così, anche il ricorso all’utilizzo di impianti di riscaldamento e raffrescamento

e, di conseguenza, al consumo eccessivo di energia.

Nel sistema cappotto il benessere igrometrico è garantito dall’unione del mattone e dello strato

isolante.

Il D. Lgs. 192/2005 impone, “al fine di limitare I fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e di

contenere la temperature interna degli ambienti”, che la massa superficiale delle pareti sia superiore a

230kg/m².

Inoltre, in funzione di ogni zona climatica è richiesto un valore minimo di isolamento termico espresso

tramite il coefficiente limite di trasmittanza U (W/m²K). L’insieme della muratura e dell’isolante

consente di soddisfare i requisiti minimi per ogni zona climatica.

La muratura serve, con la sua massa, a garantire lo smorzamento e lo sfasamento dell’onda termica e

quindi l’inerzia termica che misura “l’attitudine del contorno opaco di uno spazio ad accumulare calore

e a riemetterlo lentamente e con ritardo verso lo spazio stesso”.

Lo strato isolante, invece, serve a garantire livelli prestazionali elevati per quanto concerne latrasmittanza della parete.

Page 11: Il rivestimento a cappotto

7/21/2019 Il rivestimento a cappotto

http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 11/15

Entrambi gli strati sono indispensabili per un corretto funzionamento di un tamponamento esterno:

una parete composta solo di mattoni, per avere gli stessi valori di trasmittanza, dovrebbe avere uno

spessore molto elevato, andando così a ridurre notevolmente lo spazio abitativo; al contrario una

parete composta solamente dallo strato isolante, raggiungerebbe valori elevati di trasmittanza con

spessori minimi, ma non sarebbe in grado di garantire l’inerzia termica e tutti i benefici dal punto di

vista del comfort abitativo che ne derivano.

Sono riportati, nell’immagine successiva, i valori di resistenza termica, conduttanza, conducibilità

equivalente e trasmittanza per i blocchi porotherm, e di conduttività e resistenza termica per l’isolante

in polistirene espanso da 60 mm:

Page 12: Il rivestimento a cappotto

7/21/2019 Il rivestimento a cappotto

http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 12/15

Inoltre il sistema cappotto garantisce una coibentazione continua e omogenea dell’involucro edilizio,

eliminando i ponti termici.

Page 13: Il rivestimento a cappotto

7/21/2019 Il rivestimento a cappotto

http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 13/15

 

Page 14: Il rivestimento a cappotto

7/21/2019 Il rivestimento a cappotto

http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 14/15

2.3 Alcuni aspetti architettonici

A protezione del sistema cappotto, c’è come ultimo strato, lo strato di finitura composto dalla rete in

fibra di vetro, la malta di armatura e l’intonaco di finitura. 

Questo strato oltre ad assicurare la protezione dell’isolante da urti accidentali e dagli agenti

atmosferici, determina l’estetica finale dell’edificio.

Nell’estetica di un edificio entrano in gioco molteplici elementi della progettazione, la composizione di

vuoti e pieni ed il loro movimento, la composizione degli elementi luminosi, della materia e del colore,

la cura del particolare (less is more)..

Il gioco di luci e colori può influenzare direttamente il benessere dell’uomo.

L’essere umano ha bisogno di una certa quantità di luce (che varia in base all’attività che stasvolgendo) affinché gli sia assicurato il benessere visivo.

Il benessere visivo, infatti, è definito come lo stato in cui l’individuo può svolgere nel modo migliore i

diversi compiti (visual task) che è chiamato ad assolvere.

L’occhio è uno strumento prodigioso che riferisce al cervello tutto quanto è necessario per

comprendere la realtà che circonda l’individuo e la vista è semplicemente una risposta alla luce, è

l’azione riflessa dell’occhio che gira verso la luce, misurabile oggettivamente. La visione invece è il

processo di interpretazione di ciò che viene visto, è un processo attraverso il quale si trae il significato

da ciò che si vede. La visione sta alla base della vita poiché circa l’80% delle informazioni utili alla

sopravvivenza e allo sviluppo dell’individuo passa per la vista mentre gli altri sensi si contendono il

restante 20 %.

Il sistema cappotto, fa parte dell’estetica e del comfort visivo tramite il colore. A chiusura del sistema,

infatti, ci può essere intonaco colorato o la pittura per facciata.

I colori possono tramite le loro tonalità influenzare lo stato d’animo dell’essere umano. 

Il giallo, ad esempio, è un colore che trasmette serenità ed ottimismo, un giallo tendente al verde

conferisce un’aria di freschezza e di giovinezza, un giallo con una maggiore percentuale di rosso ci

appare più caldo, più maturo.

Il rosso suscita attenzione illimitata. Il rosso è dotato di un fascino tutto particolare, reso evidente

anche dalla contraddittorietà delle associazioni d’idee causate da questo colore: il rosso simboleggia la

forza, la tentazione, la passione, ma anche la minaccia, il pericolo e l’aggressione. 

L’arancione unisce lo splendore del giallo al calore del rosso sfumandosi in numerose tonalità

cromatiche tra questi due colori. Ecco perché l’arancione ci sembra allo stesso tempo caldo e

luminoso. L’arancione-rosso infatti viene spesso indicato come il colore più caldo del cerchio

cromatico. Schiarendolo, tuttavia, l’arancione s’indebolisce rapidamente per trasformarsi, nella

miscela con il nero, in un marrone terroso. In Cina l’arancione è simbolo del cambiamento, per ibuddisti rappresenta il colore dell’illuminazione. Mentre l’arancione carico viene usato

Page 15: Il rivestimento a cappotto

7/21/2019 Il rivestimento a cappotto

http://slidepdf.com/reader/full/il-rivestimento-a-cappotto 15/15

frequentemente come colore di segnalazione e di sicurezza, il suo uso nell’architettura è piuttosto raro

e si limita solitamente all’impiego come colore di accentuazione.

Il viola puro è il colore più scuro del cerchio cromatico e rappresenta quindi l’opposto del colore più

chiaro, il giallo puro. Non è caldo, ma nemmeno freddo, piuttosto stravagante, mistico, magico, oscuro

e pesante. Schiarendolo con il bianco diventa invece un tenue colore pastello in grado di trasmettere

una sensazione di gelido o elegante distacco.

Il blu è il colore del cielo, dell’ acqua e dello spazio infinito … Ma il blu simboleggia anche la razionalità

e la stabilità; è un colore passivo che nella miscela con il bianco si presenta freddo, discreto e labile.

2.4 Fotografie di opere realizzate col “sistema cappotto”