Il Risicoltore (maggio 2015)

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI www.enterisi.it - @EnteRisi Anno LVII - n. 5 Maggio 2015 siamo presenti a . Paolo Carrà Maggio tempo di semine. Le vendite hanno raggiunto livelli importanti grazie a di- verse variabili che hanno permesso un positivo col- locamento del riso italiano sul mercato. Da imprenditori non possiamo, però, per- dere di vista le difficoltà e le opportunità che il mercato ci presenta. La superficie a riso è in aumento con un forte scompenso tra i comparti varietali; crollo dell'indica, aumento dei lunghi A. Il mercato nei primi mesi della campagna di commercializzazione è stato carat- terizzato da un export vivace soprattutto verso la Turchia, sia per questioni legate al rapporto euro /dollaro sia a seguito del calo notevole della pro- duzione nella passata campagna in tale paese. Il pressing che tutta la filiera unanimemente sta facendo per risolvere il problema delle importazioni a dazio zero dai P.M.A. non ha ancora sortito effetti positivi. Sembra che i servizi della Commissione restino indifferenti di fronte ad una situazione in cui, allo stato, più del 40% del riso lavorato indica di importazione arriva da Cambogia e Myanmar senza pagare alcun dazio. Direi un panorama al quale non possiamo restare indifferenti. Sul fronte impor- tazioni non dobbiamo arrenderci e accettare su- pinamente il fatto che i servizi della Commissione non se la sentano di iniziare un percorso giuridico. Dobbiamo insistere, fare pressing, non arrenderci. La visita in Cambogia da parte della Commissione può sembrare aver dato pochi frutti, ma poli- ticamente, a mio avviso, è un fatto importante. Sta a noi tenere viva l'attenzione a livello politico, altrimenti a pagare il prezzo più alto sarà la filiera del riso italiano. La richiesta da parte dell'Ente Na- zionale Risi di incontrare il Ministro Martina e il viceministro Calenda va in questa direzione. Sba- glieremmo però se pensassimo che l'unica difesa è innalzare barriere. Dobbiamo ricominciare a con- notare il nostro riso, farlo conoscere. Adesso ab- biamo anche un regolamento europeo che ce lo consente. L'Ente farà la sua parte e lo sta già facendo portando il riso italiano e la sua filiera ad Expo. La valorizzazione del prodotto e la sua difesa sono obiettivi che vanno conquistati con percorsi precisi che la filiera deve raggiungere nella sua unità. Teniamo alta la tensione sui PMA La filiera del riso in vetrina all’Expo Nel padiglione “Cibus è Italia” è presente il riso italiano. In uno stand interattivo, attraverso video, immagini, musiche e schermi ”touch screen” è rappresentato il meglio della produzione risicola italiana Avviso per i risicoltori Questo numero contiene il modello per la denuncia di superficie Sul foglio contenente il vostro indirizzo troverete il modello da compilare e le relative istruzioni. L’invio dovrà avvenire entro il 10 luglio 2015 con le seguenti modalità: • compilazione via internet attraverso lo sportello virtuale • consegna o spedizione ad una delle Sezioni Provinciali dell’Ente Nazionale Risi • trasmissione via fax al Centro Operativo di Vercelli al numero 02 30131188 • invio, tramite posta elettronica, a richieste@en- terisi.it invio, tramite posta elettronica certificata, a [email protected] Non verranno inviate ulteriori comunicazioni postali Il riso si mette in mostra e propone il meglio di sè agli oltre 20 milioni di visitatori previsti all’Expo. Grazie al- l’Ente Nazionale Risi e alla collaborazione delle Camere di Commercio di Alessan- dria, Biella, Novara, Orista- no, Pavia, Vercelli, Verona e delle Province di Alessan- dria, Mantova, Pavia e Ver- celli, è stato allestito uno stand nel padiglione “Cibus è Italia” di Federalimentare. Il riso italiano rappresenta un’eccellenza del food made in Italy e non poteva che non essere rappresentato nel Pa- diglione delle eccellenze ali- mentari italiane. «L’Expo è una grande oc- casione per presentare al mondo il settore agroalimen- tare italiano - ha sottolineato il ministro delle politiche agri- cole, Maurizio Martina, in- tervenuto all’inaugurazione del padiglione - Alla fine di questo semestre saremo tutti più forti per affrontare le sfide che si presenteranno nei prossimi anni e per po- sizionare al meglio l’agroa- limentare italiano nel mon- do». E’ quello che sperano an- che le 51 aziende del settore risicolo che hanno deciso di essere presenti nello stand dell’ENR. Qui, in uno spazio interattivo, attraverso video, immagini e musiche che fan- no sentire i visitatori immersi in una risaia, è raccontato e rappresentato il meglio della produzione risicola italiana. Un racconto interattivo che si può vivere in prima persona esplorando il mondo del riso attraverso diversi schermi ”touch screen” che consen- tono di scoprire quali sono le principali aree risicole italia- ne o chi sono, la loro storia, cosa producono le 51 azien- de che hanno scelto di es- sere protagoniste all’Expo nello spazio dell’Ente Nazio- nale Risi. Le aziende, inoltre, potranno servirsi di un sito di e-commerce: all’interno del- lo stand il consumatore in- teressato potrà catturare tut- te le info aziendali tramite il QRCode con il proprio te- lefonino per poi approfondire a casa le conoscenze delle aziende visitate virtualmen- te. All’interno Macchia della cariosside, i primi risultati Ecco i primi risultati della ricerca pro- mossa dall’Ente Nazionale Risi: Il miride Trigonotylus caelestialium è ritenuto uno dei principali responsabili del problema a livello mondiale. A pag. 4 La valutazione degli indici di vigore per ottimizzare la concimazione azotata Una sperimentazione condotta dal Cen- tro Ricerche sul Riso consentirà di fornire indicazioni sulle reali esigenze azotate del- la coltura risicola A pag. 5 L’import dei Paesi Meno Avanzati è in continua ascesa Destano sempre maggiore preoccupa- zione i dati sulle importazioni di riso dai Pma. Da settembre 2014 a marzo 2015 sono cresciute o dell'11% (+16.500 t). In particolare quello del Myanmar (+150%). A pag. 7 Elevata resa alla lavorazione Migliora la fertilità naturale del terreno Ideale e costante l’erogazione dell’azoto Calcio prezioso per le piante ed il terreno Produzioni costantemente ad alto livello Piante più sane e più resistenti Produttore Produttore AlzChem AG Dr.-Albert-Frank-Straße 32 D - 83308 Trostberg www.alzchem.com Per informazioni Per informazioni AGREKO Via Peter Anich 8 I 39011 Lana BZ Tel: 0473 550 634 [email protected] www.calciocianamide.com Calciocianamide Il concime principe della risaia

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Anno LVIII n. 5 Mensile di informazioni agricole industriali e commerciali sul RISO dell'Ente Nazionale Risi

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI

www.enterisi.it - @EnteRisi

Anno LVII - n. 5 Maggio 2015

siamo presenti a

.

Paolo Carrà

Maggio tempo di semine.Le vendite hanno raggiuntolivelli importanti grazie a di-verse variabili che hannopermesso un positivo col-locamento del riso italianosul mercato. Da imprenditorinon possiamo, però, per-dere di vista le difficoltà e leopportunità che il mercato ci

presenta.La superficie a riso è in aumento con un forte

scompenso tra i comparti varietali; crollo dell'indica,aumento dei lunghi A. Il mercato nei primi mesi dellacampagna di commercializzazione è stato carat-terizzato da un export vivace soprattutto verso laTurchia, sia per questioni legate al rapporto euro/dollaro sia a seguito del calo notevole della pro-duzione nella passata campagna in tale paese. Ilpressing che tutta la filiera unanimemente stafacendo per risolvere il problema delle importazionia dazio zero dai P.M.A. non ha ancora sortito effettipositivi. Sembra che i servizi della Commissionerestino indifferenti di fronte ad una situazione in cui,allo stato, più del 40% del riso lavorato indica diimportazione arriva da Cambogia e Myanmar senzapagare alcun dazio. Direi un panorama al quale nonpossiamo restare indifferenti. Sul fronte impor-tazioni non dobbiamo arrenderci e accettare su-pinamente il fatto che i servizi della Commissionenon se la sentano di iniziare un percorso giuridico.Dobbiamo insistere, fare pressing, non arrenderci.La visita in Cambogia da parte della Commissionepuò sembrare aver dato pochi frutti, ma poli-ticamente, a mio avviso, è un fatto importante. Staa noi tenere viva l'attenzione a livello politico,altrimenti a pagare il prezzo più alto sarà la filiera delriso italiano. La richiesta da parte dell'Ente Na-zionale Risi di incontrare il Ministro Martina e ilviceministro Calenda va in questa direzione. Sba-glieremmo però se pensassimo che l'unica difesa èinnalzare barriere. Dobbiamo ricominciare a con-notare il nostro riso, farlo conoscere. Adesso ab-biamo anche un regolamento europeo che ce loconsente. L'Ente farà la sua parte e lo sta giàfacendo portando il riso italiano e la sua filiera adExpo. La valorizzazione del prodotto e la sua difesasono obiettivi che vanno conquistati con percorsiprecisi che la filiera deve raggiungere nella suaunità.

Teniamo altala tensione sui PMA

La filiera del riso in vetrina all’ExpoNel padiglione “Cibus è Italia” è presente il riso italiano. In uno stand interattivo, attraverso video,

immagini, musiche e schermi ”touch screen” è rappresentato il meglio della produzione risicola italiana

Avviso per i risicoltoriQuesto numero contiene il modello

per la denuncia di superficie

Sul foglio contenente il vostro indirizzo troverete ilmodello da compilare e le relative istruzioni.

L’invio dovrà avvenire entro il 10 luglio 2015 con leseguenti modalità:

• compilazione via internet attraverso lo sportellovirtuale

• consegna o spedizione ad una delle SezioniProvinciali dell’Ente Nazionale Risi

• trasmissione via fax al Centro Operativo di Vercellial numero 02 30131188

• invio, tramite posta elettronica, a [email protected]

• invio, tramite posta elettronica certificata, [email protected]

Non verranno inviateulteriori comunicazioni postali

Il riso si mette in mostra epropone il meglio di sè aglioltre 20 milioni di visitatoriprevisti all’Expo. Grazie al-l’Ente Nazionale Risi e allacollaborazione delle Cameredi Commercio di Alessan-dria, Biella, Novara, Orista-no, Pavia, Vercelli, Verona edelle Province di Alessan-dria, Mantova, Pavia e Ver-celli, è stato allestito unostand nel padiglione “Cibusè Italia” di Federalimentare.Il riso italiano rappresentaun’eccellenza del foodmadein Italy e non poteva che nonessere rappresentatonelPa-diglione delle eccellenze ali-mentari italiane.

«L’Expo è una grande oc-casione per presentare almondo il settore agroalimen-tare italiano - ha sottolineatoilministro delle politiche agri-cole, Maurizio Martina, in-tervenuto all’inaugurazionedel padiglione - Alla fine diquesto semestre saremotutti più forti per affrontare lesfide che si presenterannonei prossimi anni e per po-sizionare al meglio l’agroa-

limentare italiano nel mon-do».

E’ quello che sperano an-che le 51 aziende del settorerisicolo che hanno deciso diessere presenti nello standdell’ENR. Qui, in uno spaziointerattivo, attraverso video,immagini emusiche che fan-nosentire i visitatori immersiin una risaia, è raccontato erappresentato il meglio della

produzione risicola italiana.Un racconto interattivochesipuò vivere in prima personaesplorando il mondo del risoattraverso diversi schermi”touch screen” che consen-tono di scoprire quali sono leprincipali aree risicole italia-ne o chi sono, la loro storia,cosa producono le 51 azien-de che hanno scelto di es-sere protagoniste all’Expo

nello spazio dell’Ente Nazio-nale Risi. Le aziende, inoltre,potranno servirsi di un sito die-commerce: all’interno del-lo stand il consumatore in-teressato potrà catturare tut-te le info aziendali tramite ilQRCode con il proprio te-lefoninoperpoi approfondirea casa le conoscenze delleaziende visitate virtualmen-te.

All’

inte

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Macchia della cariosside, i primi risultatiEcco i primi risultati della ricerca pro-

mossa dall’Ente Nazionale Risi: Il mirideTrigonotylus caelestialium è ritenuto unodei principali responsabili del problema alivello mondiale.

A pag. 4

La valutazione degli indici di vigoreper ottimizzare la concimazione azotata

Una sperimentazione condotta dal Cen-tro Ricerche sul Riso consentirà di fornireindicazioni sulle reali esigenze azotate del-la coltura risicola

A pag. 5

L’import dei Paesi Meno Avanzatiè in continua ascesa

Destano sempre maggiore preoccupa-zione i dati sulle importazioni di riso daiPma. Da settembre 2014 a marzo 2015sono cresciute o dell'11% (+16.500 t). Inparticolare quello del Myanmar (+150%).

A pag. 7

Elevata resa alla lavorazione

Migliora la fertilità naturale del terreno

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2 MAGGIO 2015

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TECNICA MAGGIO 2015 3

SPECIALE ANALISI Può essere considerato come un indice della sua lavorazione o purezza e completa la valutazione dei suoi costituenti

Il contenuto di ceneri nel granello di risoPuò essere determinato su riso lavorato parboiled e non, semigreggio e sui suoi sottoprodotti o derivatiC. Simonelli* - M. Cormegna*

Nel presente numero de“Il Risicoltore”, si prende inconsiderazione il contenu-to delle ceneri nel riso,lavorato o semigreggio, enei sottoprodotti della la-vorazione. Si completa,con quest’analisi, la valu-tazione degli aspetti tipi-camente nutrizionali delprodotto, per esaminarenei prossimi mesi, altrecaratteristiche qualitativepiù prettamente chimi-co-merceologiche.

In cosa consistono?Con il termine “ceneri”

si intende il residuo secco,ottenuto dopo un oppor-tuno incenerimento ad ele-vata temperatura, del cam-pione di riso tal quale; que-sto residuo risulta, quindi,costituito essenzialmentedalla componente inorga-nica del gra-nello. L’ele-mento chimi-co maggior-mente pre-sente nel la-vorato e nelsemigreggioè il potassio,seguito dalcalcio, quindidal magnesio, fosforo, so-dio, alluminio, ferro, rame,manganese, zinco, boro edaltri metalli minori. Natu-ralmente il loro contenutosarà legato alla tipologia diprodotto analizzato. Se siparla di lolla, ad esempio, ilcomposto principale pre-sente nelle sue ceneri è lasilice (oltre il 90% diSiO2).

Il riso integrale è ab-bastanza ricco di elementiminerali, mentre il riso la-vorato ne risulta alquantoimpoverito a causa dell’a-sportazione del germe edel pericarpo che ne con-tengono la maggior parte.Si tratta comunque di

quantità non trascurabili inordine alla loro funzione dielementi catalizzatori, inquanto facenti parte di de-terminati enzimi, e suffi-cienti per svolgere un’a-deguata azione antiossi-

dante.Va sottoli-

neato il pecu-liare rapportoesistente trasodio e po-tassio: il bas-so contenutoin sodio (circa5 mg/100g) eviceversa l’e-

levato contenuto in potas-sio (circa 92 mg/100g), rap-presentano una caratteri-stica positiva grazie allaquale, in un passato nontanto lonta-no, si era ba-sata la dietaKempner, abase di risobollito senzasale, indicatacome terapianell’iperten-sione arterio-sa essenzia-le.

Nel riso integrale risul-tano essere ottimali ancheil quantitativo e il rapportotra potassio e magnesio,

minerali utili nel mante-nere una corretta massaossea, grazie alla loro ca-pacità di ridurre l’aciditàdel sangue.

Possono ritrovarsi nel ri-so anche elementi consi-derati “indesiderabili”, inquanto assorbiti dalla pian-ta, non per funzioni me-taboliche, ma solamenteperché cresciute in terrenicon elevate dotazioni diquesti elementi tali da sti-molare l’assorbimento ra-dicale; è il caso, ad esem-pio, del cadmio, del piom-bo e dell’arsenico.

Perché si determinano?Il contenuto di ceneri,

rappresentando il tenore insostanze minerali di un

prodotto, puòessere consi-derato comeun indice del-la sua lavora-zione o pu-rezza, ossiadella conta-minazione daparte degl istrati periferi-ci del chicco

in cui le sostanze mineralisono particolarmente ab-bondanti, mentre l’endo-sperma (amilaceo) ne con-tiene solo bassi livelli.

In Italia, ad esempio, iltasso in ceneri di semole efarine di frumento è fissatodalla legislazione.

In conclusione, quest’a-nalisi, accanto alle altre ti-picamente di tipo nutrizio-nale, di cui si è trattato neiprecedenti articoli (umidi-tà, lipidi, proteine, amido,ecc.) serve a completare,la valutazione dei costi-tuenti del granello.

Come si determinano?Il contenuto di ceneri

può essere determinato suriso lavorato parboiled enon, semigreggio e suisuoi sottoprodotti o deri-vati. Il principio consistenell’eliminare tutta la so-stanza organica presentenel campione mediante in-cenerimento in forno amuffola, al fine di ottenereil solo residuo inorganicoquantificato successiva-

mente mediante pesata.Per le modalità analiti-

che, è possibile seguireuna delle numerose me-todologie normate (AACC,AOAC, ISO, UNI), oppureaffidarsi a metodi interni. IlLaboratorio Chimico Mer-ceologico ha scelto di

adottare il metodo AOAC936.07:2005, che prevedele seguenti operazioni ana-litiche: dopo aver sottopo-sto il campione a maci-nazione molto fine (figura1), un’aliquota di questoviene pesata in crogioli diporcellana (figura 2) e vie-ne aggiunto acetato di ma-

gnesio in soluzione alco-lica; si procede a incen-diare i campioni e, suc-cessivamente, a porli instufa a muffola (figura 3)per la calcinazione allatemperatura di 700°C.

Per garantire elevatistandard qualitativi ai pro-pri clienti, il laboratorio hachiesto l’accreditamentodi tale metodica analiticasul riso (semigreggio, la-vorato parboiled e non esuoi sottoprodotti) e nemette periodicamente inatto tutti i processi di con-trollo qualità (utilizzo di ma-teriali di riferimento nellaroutine analitica, manteni-mento della qualifica delpersonale, partecipazionea test collaborativi e va-lidazione con cadenza pe-riodica).

A cosa possono servire?Un utilizzo innovativo e

sostenibile è stato recen-temente studiato presso

GRAFICO 1 – CONTENUTO DI CENERI NEL RISO E NEI SOTTOPRODOTTI

FIGURA 1 - La macinazione del campione

l’Università di Brescia do-ve i ricercatori hanno svi-luppato una nuova meto-dologia per l'inertizzazionedelle ceneri leggere con-tenenti metalli pesanti me-diante processo basatosull’utilizzo di silice colloi-dale commerciale. Questaviene ottenuta dalla cene-

re della lolla di riso (RHA)che è un rifiuto solido ge-nerato da impianti termiciche utilizzano come com-bustibile la lolla di riso. Lacomponente principaledella RHA è la silice (circa il90% di SiO2) quindi laRHA potrebbe essere riu-tilizzata come sorgente disilice. Il progetto propostoha lo scopo di produrrenuovi materiali di recuperopartendo dalle ceneri leg-gere industriali e dalla ce-nere ottenuta dalla termo-valorizzazione della lolla diriso. In particolare, nell'at-tività di ricerca, si estrarràsilice (bio-silice) dalle ce-neri della lolla di riso(RHA). La bio-silice saràutilizzata per inertizzare leceneri industriali e produr-re un nuovo materiale iner-te. Questa nuova meto-dologia di sintesi potrà ac-crescere notevolmente lasostenibilità del prodottofinale.

…alcuni risultatiSi riporta di seguito una

visualizzazione grafica(Grafico 1) del contenuto diceneri su diverse tipologiedi campioni. E’ possibilenotare come, con i diversipassaggi della lavorazione,passando da pula, semi-greggio, lavorato, il con-tenuto di ceneri si riducavia via sempre di più. Sinota inoltre, come conse-guenza del trattamentoparboiled, che il contenutodi ceneri è più elevato neicampioni parboilizzati ri-spetto ai quelli non trat-tati.

…per approfondirel’argomento

• AA.VV. (2008) “Il Riso”.Collana Coltura & Cultura,Bayer CropScience. Ed.Script, Bologna.

• G. Sicheri, M. Mar-tinotti (2009) “Il Riso èsalute per tutti”. Litocopy,Vercelli.

• A. Tinarelli (1978) “Ap-punti di Merceologia Ri-siera”.

* Ente Nazionale Risi- Laboratorio ChimicoMerceologico (Centro

Ricerche sul Riso)

tSi completa,

con quest’analisi,la valutazione degliaspetti tipicamente

nutrizionali del prodotto

tCon i diversi passaggi

della lavorazione,passando da pula,

semigreggio, lavorato,il contenuto di ceneri

si riduce sempre di più

FIGURA 3 - Il forno a muffola

FIGURA 2 - I crogioli di porcellana

Semigreggio Lavorato Semigreggioparboiled

Lavoratoparboiled

Pula

Cen

eri(g/100

g)

Page 4: Il Risicoltore (maggio 2015)

TECNICA4 MAGGIO 2015

PROBLEMATICHE ENTOMOLOGICHE La ricerca è in corso ed è stata promossa dall’Ente Nazionale Risi

Macchia della cariosside, i primi risultatiIl miride Trigonotylus caelestialium è ritenuto uno dei principali responsabili del problema a livello mondialeLuciana Tavella*e Alberto Alma*

Negli ultimi anni in Italia èstato segnalato un incre-mento del danno su riso no-to come "macchia della ca-riosside", cioè un comples-so di alterazioni, ben evi-denti sotto formadimacchiepiù omeno estese, di colorebruno (Moletti, 2005;Giudicie Villa, 2006; Giudici e Villa,2012). Si tratta di un dannoqualitativo con gravi riper-cussioni economiche notoda tempo (Douglas, 1950).Le cariossidi macchiate so-no spesso fragili e si rom-pono durante la lavorazioneindustriale, o vengono scar-tate poiché malformate e/ointeressate in gran parte ototalmente dagli imbruni-menti.

I legami con gli emitterieterotteri

La macchia della carios-side è un’alterazione inespansione non solo nellanostra areamaa livellomon-diale, dove èstata messain relazione al-l'attività trofi-ca di insetticon apparatoboccale pun-gen t e suc-chiante appar-tenenti agliemitteri ete-rotter i . Nu-trendosi a ca-rico della pannocchia, questiinsetti iniettano saliva riccadi enzimi che possono in-terferire, alterandole, con lecomponenti della cariossidee possono inoltre favorirel’ingresso di agenti patogeniquali funghi e batteri.

Nelle risaie piemontesi elombarde, numerosi sonogli eterotteri potenzialmen-te in grado di causare al-terazioni sulle cariossidi, tracui il miride Trigonotylus

caelestialium ritenuto unodei principali responsabilidella formazione della mac-chia a livello mondiale (Shin-tani, 2009; Shiba et al.,2011). In generale, dopo es-sersi sviluppato in primave-ra-inizio estate sulle grami-

nacee infe-stanti presen-ti sugli argini,i l mir ide sisposta su risoa fine luglio,nel periodo difioritura. Lefemmine diprima genera-zione ovode-pongono solosulle erbe in-

festanti, ma possono pas-sare sul riso per nutrirsi,mentre quelle di secondagenerazione ovodepongonosia su riso sia sulla vege-tazione degli argini. Le fem-mine di terza generazionedepongono poi a fine sta-gione le uova svernanti (Fujiiet al., 2010; Giudici e Villa,2006).

La ricerca effettuataPertanto, nel biennio

2013-2014, nell’ambito di unprogetto di ricerca finanziatodall’Ente Nazionale Risi, so-no state condotte indagini inrisaia volte a rilevare pre-senza e abbondanza degliinsetti potenzialmente re-sponsabili dellamacchia sul-le cariossidi e, al contempo,di eventuali nuovi fitofagi talida giustificare l’incrementodel danno in questi ultimianni. Da fine giugno a finesettembre, in 10 camereubicate nelle province diVercelli, Novara e Pavia, set-timanalmente è stato effet-tuato un monitoraggio conretino ento-mologico lun-go i lati (tre se-rie di 10 pas-saggi con re-tino per lato).Gli insetti rac-colti, in parti-c o l a r e g l iemitteri, sonostati trasferitiin laboratoriodove sono stati conteggiatie determinati a livello di spe-cie o di gruppo con l’ausiliodi chiavi dicotomiche. Allamaturazione, nelle 10 came-

re sono stati prelevati trecampioni di 20-30 pannoc-chie su ciascun lato. In la-boratorio, dopo trebbiaturae sbramatura, 100 cariossidiper campione sono stateesaminate per valutare ildanno. Inoltre, alla trebbia-tura, in ogni camera è statoprelevato, direttamente sulrimorchio, un campione dicariossidi rappresentativo,di cui sono stati controllati400 semi.

Risultati e ulteriori indaginiTutti i fitofagi presi in con-

siderazione sono stati os-s e r v a t i i nquantità mag-giore sulle er-be infestantidegli argini ri-spetto al riso.In entrambi glianni, duranteil monitorag-gio, T. caele-stialium è sta-to rinvenuto in

abbondanza in tutti i siti eperl’intera stagione. Nel 2014 lapopolazione è stata partico-larmente elevata a fine esta-te. Pentatomidi (fra cui spe-

cie dominante è stata Ne-zara viridula) e altri eterotterifitofagi (soprattutto apparte-nenti alle famiglie Lygaeidaee Miridae) sono stati rilevatiin quantità decisamente in-feriori. Molto elevata è statainvece la popolazione di ci-caline, con una buona pre-senza di Cicadella viridis.

Alla raccolta, la maggiorincidenza dic a r i o s s i d imacchiate èstata osserva-ta sulla cv Se-lenio, con va-lori prossimi al10% in alcunelocal i t à nel2014. Percen-tuali di mac-chiato inferio-ri, ma comun-que economi-camente im-portanti, comprese tra 3 e5%, sono state rilevate an-che sulle cv Centauro, San-t’Andrea, CL15 e CL26.

Dal monitoraggio è emer-so che T. caelestialium, N.viridula e C. viridis sono ifitofagi più abbondanti men-tre non sono state indivi-duate specie esotiche dinuova introduzione. In par-ticolare, T. caelestialium èrisultato ampiamente diffu-so nell’area risicola, soprat-tutto a partire dalla terza de-cade di agosto. Sulla basedei risultati ottenuti sono incorso ulteriori indagini peraccertare la reale pericolo-sità degli insetti rinvenuti eindividuare la fase fenolo-gica in cui il riso è più sen-sibile al loro attacco allo sco-po di definire efficaci e so-stenibili strategie di difesa.

Bibliografia• Douglas W.A., 1950. In-

sects and fungi as causes ofpecky rice. United StatesDepartment of Agriculture,Technical Bulletin no. 1015:1-20.

• Fujii T., Hori M., Mat-suda K., 2010. Influence ofhost plant odours on inva-sion of the rice leaf bug Tri-gonotylus caelestialium intopaddy fields. Agriculturaland Forest Entomology 12:99-105.

• Giudici M.L., Villa B.,2006. Trigonotylus caele-stialium Kirkaldy (Heterop-

tera, Miridae,Mirinae, Ste-nodemini) suriso in Italia.InformatoreFitopatologi-c o 5 6 ( 6 ) :18-23.

• G iud ic iM.L., Villa B.,2012. Monito-r a g g i o d e lm a r c i u m ebatterico delpiede, del mi-

ride del riso e della piralidedel riso nelle risaie piemon-tesi. Quaderni della RegionePiemonte-Agricoltura, 77(Supplemento: Difesa fito-sanitaria): 42-53.

• Moletti M., 2005. Lemacchie sulle cariossidi diriso. L’Informatore Agrario61 (15): 87-90.

• Shiba T., Sugawara K.,Arakawa A., 2011. Evalua-ting the fungal endophyteNeotyphodium occultansfor resistance to the rice leafbug, Trigonotylus caelestia-lium, in Italian ryegrass, Lo-lium multiflorum. Entomo-logia Experimentalis et Ap-plicata 141: 45-51.

• Shintani Y., 2009. Effectof seasonal variation in ho-st-plant quality on the riceleaf bug, Trigonotylus cae-lestialium. EntomologiaExperimentalis et Applicata,133: 128-135.

*Dipartimento diScienze Agrarie, Forestali

e Alimentari (DISAFA),ULF Entomologia Gene-rale e Applicata, Univer-sità degli Studi di Torino

tE’ stata messa

in relazione all'attivitàtrofica di insetti

con apparato boccalepungente succhiante

appartenentiagli emitteri eterotteri

tSono in corso ulterioriindagini per accertarela reale pericolositàdegli insetti rinvenutie individuare la fase

fenologica in cui il risoè più sensibileal loro attacco

tSono state condotte

indagini in risaiaper rilevare presenzae abbondanza degli

insetti potenzialmenteresponsabili

Un esempio diTrigonotyluscaelestialiumritenuto ilmaggiore re-sponsabile deldanno sul risochiamato“macchia dellacariosside”

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IMPIANTI ESSICAZIONE,MOVIMENTAZIONE,

PULITURA ESTOCCAGGIO CEREALI

Page 5: Il Risicoltore (maggio 2015)

TECNICA MAGGIO 2015 5

A CASTELLO D’AGOGNA Sensori ottici e droni, una sperimentazione di medio termine al Centro Ricerche sul Riso

Ottimizzare la concimazione azotata mediantela valutazione degli indici di vigore vegetativo

.

ABC DELLA FILIERA

Registro di magazzino per riserie e pilerieA cura dell’Area Mercati

Ci occupiamo questo mese del registro di magazzino -modello N e della relativa denuncia mensile dei mo-vimenti – modello D5, che devono essere compilati datutti i detentori di riso greggio che svolgono anche attivitàdi trasformazione: riserie e pilerie. Questi soggetti sonotenuti a registrare, oltre ai movimenti relativi al risogreggio, anche quelli relativi al riso sbramato e lavorato. Irisicoltori che possiedono una pileria devono registrareanche i movimenti relativi alla lavorazione in tenuta delrisone prodotto nella propria azienda agricola. Il registro

deve essere numerato e vidimato, come previsto dallenorme del Codice Civile.

La denuncia deve essere presentata una volta al meseall’Ente Nazionale Risi, con l’indicazione delle giacenzedetenute per ciascuna tipologia di prodotto (risone, risosemigreggio e lavorato, rotture). Dalla somma dei mo-vimenti di carico e scarico effettuati dall’inizio della cam-pagnae registrati nel registroN, l’operatorepuò ricavare larimanenza di prodotto presente presso i propri impianti.

Sul sito web dell’Ente (area operatori) sono disponibiliistruzioni dettagliate per la tenuta del registro e la pre-sentazione della denuncia mensile.

Romani M.¹, Miniotti E.¹,², TenniD.¹, Beltarre G.¹, Sacco D.², Ro-gnoni G.³, Finzi A.³, Sgrelli S.*,Bergonzi C.**

La concimazione azotataè il principale strumento at-traverso cui l’imprenditoreagricolo è in grado di mas-simizzare le performanceeconomico-produttive delleproprie colture, nonché pre-servare l’ambiente.

Le particolari caratteristi-che di coltivazione del siste-ma risicolo e il comporta-mento delle piante nei con-fronti dell’azoto apportatopossono incrementare i po-tenziali effetti negativi dovutiagli eventuali squilibri nellaconcimazione. Risulta, quin-di, importante svilupparetecniche in grado di quan-tificare il reale fabbisogno diazoto da parte della coltura,al fine di rendere il più pos-sibile ottimale la concima-zione e, in particolar modo,le applicazioni di copertura.

L’utilizzo di sensori otticipermette oggi di verificare ireali fabbisogni azotati dellacoltura, mediante la restitu-zione di indici di vigore, qualiNDVI (Normalized Differen-ce Vegetation Index) eNDRE (Normalized Differen-ce Red Edge index). Questiindici restituiscono una sti-ma dello stato nutrizionaledella coltura al momento delrilievo, ma non la dose diazoto da apportare con laconcimazione. Per otteneretale indicazione è necessa-rio, quindi, effettuare un at-tento lavoro di calibrazioneagronomica per ciascuna va-rietà di riso.

La sperimentazioneApartire dal 2009presso il

Centro ricerche sul Riso,l’Ente Nazionale Risi, in col-laborazione con Universitàdegli studi di Torino e conalcune azien-de e profes-sionisti (Stu-dio AssociatoBarbier i -Ro-g n o n i ;Salt&Lemonsrl; ACR Pro-getti srl), hacondotto unasperimenta-zione al fine didefinire la cor-rispondenzatra indici di vi-gore vegetativo della colturae il livello di azoto da ap-portare. La prova ha previstola realizzazione di parcellefertilizzate con ampio rangeazotato (0-240 kg ha-1), uti-lizzando le varietà Gladio(2009, 2010, 2011 e 2013) eCentauro (2014). La letturadegli indici di vigore ha avutoluogo nella fase di differen-ziazione della pannocchia, lapiù delicata per la concima-zioneazotata.Nei primiquat-tro anni di sperimentazionela lettura degli indici è av-venuta mediante l’utilizzo di

sensori “da terra”, posti aunadistanza media dalla colturadi 1-3 m, men-tre nel 2014 alrilievo da terrasi è aggiunto ilrilevoconAPR(Aeromobile aPilotaggio Re-moto, comu-nemente de-nominato dro-ne), dotato dicamera multi-spettrale.

Nei primi quattro anni disperimentazione, eseguitiutilizzando la varietà Gladio,gli indici di vigore NDVI eNDRE,misurati con i sensoria terra, hanno mostrato unabuona correlazione con ilcontenuto di azoto totaledella pianta, mentre minoreè risultato il grado di cor-relazione con i dati di con-centrazione di azoto e di bio-massa prodotta. I risultati ot-tenuti hanno quindi permes-so di definire, per la varietàGladio, la retta di regressio-ne da utilizzare per deter-minare il quantitativo di fer-tilizzante azotato da appor-tare in fase di differenzia-zione della pannocchia (Fig.1). Tale risultato èdi notevole

impor t anzaapplicativa, inquanto in gra-d o d i d a r eun’indicazioneall’agricoltoreche si appre-sta a effettua-re la fertilizza-zione, miran-do al raggiun-gimento delmiglior risulta-to produttivo.

Nel 2014,alla misurazione da terra èstato aggiunto il rilievo me-diante drone, al fine di ve-rificare l’affidabilità del siste-ma “drone-camera” nelladeterminazionedell’indicedivigore NDVI, nonché ricava-re indicazioni utili per miglio-rare e ottimizzare la tecnicadi volo e l’elaborazione delleimmagini restituite.

Per il rilevo è stato uti-lizzato un esacottero dotatodi sei motori e di cameradigitale multispettrale, ingrado di acquisire fotogram-mi nella banda del verde,

rosso e vicino infrarosso. Lamisurazione è stata effettua-

ta portando ildrone a 50 mda terra e ri-coprendo, du-rante il volo,una superficiedi 1 ha. I 50fotogrammicatturati sonostati poi elabo-rati al fine diottenere un'u-nica immagi-

ne georeferenziata del cam-po.

I risultatiA partire dai risultati ot-

tenuti con il volo, è statopossibile calcolare per ogniparcella concimata l’indiceNDVI medio (vedi foto), con-frontandolo successivamen-te con quello misurato con idue strumenti a terra (GreenSeeker e Rapid Scan), con iquali è emersa una buonacorrelazione.

I risultati ottenuti hanno,quindi, permesso di eviden-ziare la capacità degli indici divigore NDVI e NDRE di for-nire indicazioni sulle reali esi-genze azotate della colturarisicola e, in particolar modo,delle due varietà indagate.La sperimentazione condot-

ta nel 2014, inoltre, ha per-messo di fare passi avantisull’utilizzo dei droni in agri-coltura e aprire le porte al-l’industrializzazione del pro-cesso di rilevamento.

Rispetto ai risultati che sipossono ottenere medianterilievi satellitari, l’utilizzo deldrone restituisce immaginiad alta risoluzione e permet-te di effettuare il rilievo quan-do più opportuno, indipen-dentemente dalle condizionidi nuvolosità. Inoltre, riducel’ingresso in campo di mezziagricoli adottati nel caso dirilievi effettuati con sensoriottici montati su trattore.

Nel prossimo futuro saràquindi di primaria importanzache adeguate risorse ven-gano rese disponibili e in-vestiteper il completamentodella fase di taratura per leprincipali varietà risicole ita-liane, rendendo disponibiliper tutte le aziende agricoledel territorio risicolo tali tec-nologie.

¹ Centro Ricerche sul Ri-so – Ente Nazionale Risi² Università degli Studi

di Torino³ Studio Associato Bar-

bieri-Rognoni* Salt&Lemon srl

** ACR Progetti srl

tLa concimazione

azotata è il principalestrumento attraverso cuil’agricoltore è in grado

di massimizzarele performance

economico-produttivedelle proprie colture

Parcelle sperimentali rappresentate secondo il loro indice NDVI medio(in giallo i valori più bassi, in rosso quelli più alti)

Figura 1 - L’azoto da apportare

Quantitativo diazoto da ap-portare in baseal dato NDVIletto per otte-nere il migliordato produtti-vo (varietà Gla-dio)

tI risultati hanno

permesso di evidenziarela capacità degli indici divigore NDVI e NDRE difornire indicazioni sullereali esigenze azotatedella coltura risicola

0,6 0,7 0,8 0,9 10

50

100

150

200

RapidScan NDVI

kg

Nha

-1

R²=1

kgN

ha-

1

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TECNICA6 MAGGIO 2015

Il riso visto dall’altoUna nuova rubrica descriverà i possibili usi del telerilevamento in ambito risicolo

utilizzando immagini satellitari che permettono di monitorare l’andamento delle coltivazioni

A. L’Astorina, I. Tomasonie A. Crema – CNR IREA

A partire da questo me-se questa rubrica descri-verà i possibili usi del te-lerilevamento in ambitoagricolo e risicolo in par-ticolare, utilizzando imma-gini satellitari che permet-tono di monitorare l’anda-mento delle coltivazioni, illoro stato di salute, di cre-scita e l’eventuale presen-za di stress o danni col-turali relativi a un territoriopiù o meno ampio.

La capacità dei satelliti diraccogliere informazioni inmaniera continuativa e co-stante nel tempo è un pre-zioso strumento per rico-noscere la variabilità all’in-terno dei singoli campi, diun’intera azienda o all’in-terno di interi distretti pro-duttivi.

Mese dopo mese il ciclocolturale del riso verrà de-scritto con immagini ela-borate da ricercatori del-l’IREA del CNR di Milano,da anni impegnati in studisul telerilevamento a sup-porto dell’agricoltura.

Sul sito dell’Ente Risi(www.enterisi.it), grazie al-la collaborazione con CNRIREA, nell’ambito del pro-getto europeo ERMES (anEarth obseRvation Modelbased ricE information Ser-vice; www.ermes-fp7spa-ce.eu), saranno inoltre di-sponibili ulteriori immaginie informazioni più detta-gliate e approfondite sulloro significato e utilizzooperativo a supporto della

filiera.Per questo primo mese,

mentre le pianticelle delnuovo raccolto iniziano acrescere, sono presentatedue immagini che si ri-feriscono alla scorsa cam-pagna. Si tratta di immaginidella provincia di Vercellirelative all’indice NDVI, de-rivato dall’elaborazione diun’immagine satellitaredel sensore a bordo dellapiattaforma Landsat, la pri-ma missione satellitareche già a partire dagli anni‘70 ha fornito dati per stu-diare l'ambiente, le risorsenaturali e i suoi cambia-

menti. La risoluzione spa-ziale del sensore in en-trambe le immagini è di 30metri.

L’indice vegetazionaleNDVI (Normalized Differen-ce Vegetation Index) è unindice correlato alla bio-massa e al vigore vege-tazionale, in questo casodel riso, che ci può de-scrivere la variabilità nellacrescita e nelle condizionidella coltura o delle coltureche si stanno studiando.

Le due immagini ripor-tano le differenze tra lediverse zone in maniera siaqualitativa, legata ai diversi

gradi di colore con cui vie-ne rappresentato l’indice,sia quantitativa, in base alvalore dell’indice misuratoche si esprime in funzionedel grado di sviluppo dellacoltura.

Come interpretare leimmagini?

Ogni immagine può es-sere elaborata per produr-re diversi indici (NDVI, EVI,ecc.), che possono essererappresentati con diversescale di colore, facilitandocosì la loro lettura. Questeelaborazioni sono ottenutegrazie alla capacità dei sen-

sori satellitari di rilevare emisurare le caratteristichebiofisiche e biochimichedelle colture a diverse lun-ghezze d’onda.

In questo caso, la scaladi colori dell’indice NDVImisurato va dal rosso (a cuicorrispondono valori bassi,poco oltre allo 0) al verde(valori più alti, fino ad unvalore massimo di 1), pas-sando per il giallo (valoriintermedi, intorno allo0.5).

Al colore rosso corri-sponde un basso vigorevegetazionale (immagineA), mentre al verde intenso

un vigore alto (immagineB). Le due immagini per-mettono di identificarequali risaie abbiano unmaggiore vigore all’internodell’area complessivamen-te considerata e di seguire,grazie alla disponibilità diimmagini ripetute nel tem-po, la crescita stagionale eil progressivo aumento del-la biomassa colturale, chepuò variare a seconda didiversi fattori biotici o abio-tici. Dalla comparazionedelle due immagini è evi-dente la crescita della col-tura nel corso del mese diluglio.

Confronto at-traverso le im-magini satelli-tari tra la situa-zione delle ri-saie attorno aVercelli tra il 3luglio 2014 (asinistra) e il 4agosto (a fian-co)

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ECONOMIA MAGGIO 2015 7

IL CASO Da settembre 2014 a marzo 2015 si è registrato un incremento dell'11% sulla campagna precedente

L’import dai PMA non si ferma piùE la superficie investita a riso indica nell’Unione Europea è in netto calo

Enrico Losi

Da settembre 2014 amar-zo 2015 le importazioni diriso semilavorato e lavoratodai PMA si sono attestate a167.517 tonnellate, in au-mento dell'11% (+16.500 t)rispetto allo stesso periododella campagna 2013/2014.

Le importazioni dallaCam-bogia coprono il 76% delleimportazioni dai PMA ed evi-denziano una riduzione del4% rispetto a un anno fa(-5.500 t), essendo passateda 133.243 a 127.784 tonnel-late.

Le importazioni dal Myan-mar rappresentano il 22%delle importazioni dai PMA erisultano pari a 36.521 ton-nellate, in aumento del150% (+22.000 tonnellate)rispetto alla campagna pre-cedente.

Nel solo mese di marzol’import dalla Cambogia si èattestato a circa 25.600 ton-nellate che rappresenta il da-to mensile più alto degli ul-timi 10mesi e che risulta bensuperiore al dato rilevato afebbraio (15.900 t).

Analogamente, nel lostesso mese, l’import dalMyanmar si è attestato a cir-ca 11.200 tonnellate che rap-presenta il dato mensile piùalto di sempre e che risultaquasi doppio rispetto al datorilevato a febbraio (5.900 t).

Indica europeo, superficiein netto calo

Certamente, questo feno-meno diventerà esplosivonei prossimi mesi, anche inconsiderazione della previ-sione di una forte riduzionedella superficie investita ariso indica in Europa nel2015; problema strettamen-te dipendente dalla continuacrescita dell’import di riso la-vorato dai PMA.

In base ai dati forniti daiservizi della Commissione

europea, nel 2014 la super-ficie investita a riso indicanell’Unione europea si è ri-dotta di 25.000 ettari (-17%)rispetto al 2013. Per il 2015 èattesa una riduzione ancorapiù consistente (-35.000 et-tari; -28%). Se le previsioniverranno confermate, neconseguirà che nel corso disoli due anni la superficieinvestita a riso indica nell’UEsi sarà ridotta del 40%. Inpratica, nel 2015 l’industriaeuropea avrà a disposizionecirca 440.000 tonnellate inmeno di risone indica rispet-to al 2013 che corrispondonoa circa 260.000 tonnellate diriso lavorato, guarda casonon molto distante dal vo-lume di riso lavorato impor-

tato dai PMA nel corso dellascorsa campagna.

Il mercato dell’Unione Eu-ropea non deve essere la-sciato in balia del riso di im-portazione che già oggi co-pre il 40% del fabbisognoeuropeo e cheper i 2/3 entrane l l ’Unioneeuropea sen-za pagare i da-zi di importa-zione. A que-sto proposito,si specif icache prima del-la completa li-beralizzazionedell’import daiPMA, avvenuta il 1° settem-bre 2009, le importazioni diriso in esenzione del dazio

rappresentavano 1/3 del vo-lume importato totale.

E la Commissione Europeacosa fa?

Suscita molta perplessitàl’atteggiamento della Com-

missione eu-ropea che pertutta la scorsacampagna hasostenuto latesi, errata,che l’aumentodell’import diriso lavoratoera controbi-lanciato dalla

riduzione dell’import di risosemigreggio e che non hainformato la filiera circa l’e-sito dell’incontro tra i servizi

della Commissione e le au-torità cambogiane avvenutoa fine marzo. Per avere in-formazioni abbiamo dovutoconsultare un sito cambo-giano.

Queste considerazioni siaggiungono a quelle giàespresse nel dossier che l’I-talia ha predisposto a finenovembre dello scorso annoe per il quale non si cono-scono ancora le osservazionidella Commissione; il dos-sier chiedeva il ripristino deinormali dazi della tariffa do-ganale comune sul riso la-vorato importato dalla Cam-bogia che rappresenta l’u-nica soluzione possibile pergarantire un futuro alla risi-coltura dell’UE.

+11%

-4% +150%

IL CONFRONTOSe dalla Cambogia c’è un calo dell’import, dal Myanmar è un vero boom

tSi attendono ancora

le osservazionidella Commissione UE

sul dossier che l’Italia hapredisposto a novembre

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Erbicida di post-emergenza, controlla i giavonie le graminacee nella coltura del riso.

Una marcia in più!

Page 8: Il Risicoltore (maggio 2015)

SPECIALE EXPO8 MAGGIO 2015

EXPO 2015 Un’occasione unica per mostrare al mondo la qualità del n

Alpadiglionedi FederalimentareGià nei primi giorni numerosi visitatori provenienti da ogni parte del mondo

La filiera del riso è presente alpadiglione “Cibus è Italia”. In unostand interattivo, attraverso video,immagini, musiche e schermi ”touchscreen” è rappresentato il megliodella produzione risicola italiana

LA PRESENTAZIONE Conferenza stampa lo scorso 21 aprile alla Terrazza Martini con il viceministro alle Politiche agricole Andrea Olivero e i vertici di ENR

E’ il momento del rinascimento del riso italianoLA CONFERENZA STAMPADa sinistra, Paolo Carrà, commis-sario straordinario dell’Ente Na-zionale Risi, il viceministro dellePolitiche agricole, Andrea Olivero,l’amministratore delegato di Fieredi Parma, Antonio Cellie, e il di-rettore generale dell’Ente Nazio-nale Risi, Roberto Magnaghi, in-tervenuti alla Terrazza Martini diMilano lo scorso 21 aprile

La partecipazione della fi-liera del riso all’Expo 2015 èstata presentata in un’affol-lata conferenza stampa loscorso 21 aprile, alla Ter-razza Martini di Milano. Ivertici di Ente Nazionale Ri-si, il commissario straordi-nario Paolo Carrà e il diret-tore generale Roberto Ma-gnaghi, insieme al vicemi-nistro delle Politiche agrico-le, Andrea Olivero, e all’am-ministratore delegato diFiere di Parma, Antonio Cel-lie, hanno illustrato le mo-tivazioni che hanno spinto lafiliera a scegliere di parte-cipare all’Expo e, in parti-colare, di essere presentinel padiglione “Cibus è Ita-lia” di Federalimentare in-sieme alle Camere di Com-mercio di Alessandria, Biel-la, Novara, Oristano, Pavia,Vercelli, Verona e alle Pro-vince di Alessandria, Man-tova, Pavia e Vercelli. Il risoitaliano rappresenta un’ec-cellenza del food made inItaly e non poteva che nonessere rappresentato nel

Padiglione delle eccellenzealimentari italiane.

«Oggi la competizione in-ternazionale è molto forte -ha detto Carrà - e questorichiede alla filiera risicolaitaliana di confrontarsi mag-giormente puntando a cer-care di connotare il riso ita-liano, prodotto di eccellenzadell’agro alimentare italia-no, frutto di una continuaricerca scientifica nel segnodi un’agricoltura più soste-

nibile. Lo spirito con il qualel’Ente Nazionale Risi ha de-ciso di partecipare ad Expoè da un lato quello di farconoscere a un pubblico in-ternazionale i valori di sa-lubrità, versatilità del nostroriso e del piatto tipico, ilrisotto, e le bellezze dei ter-ritori risicoli italiani, dall’al-tro, spingere le aziende tra-sformatrici a internaziona-lizzarsi e a scoprire nuovimercati».

«Non è un caso che il risoitaliano possa vantare unprimato qualitativo nelmon-do – ha continuato Magna-ghi – ciò dipende anche dal-la ricerca scientifica svoltanegli anni dal nostro CentroRicerche sul Riso. La ricercaapplicata dell’Ente Naziona-le Risi mira al miglioramen-to dei mezzi di produzione(acqua, concimi, antiparas-sitari, etc.), alla mitigazionedell’impatto ambientale del-

le pratiche risicole, alla va-lorizzazione della fertilità deisuoli e almiglioramento del-la salubrità del prodotto. Farconoscere tutto questo du-rante l’Expo può esserel’occasione per un rinasci-mento del riso italiano».

Soddisfatto il vicemini-stro delle Politiche agricoleper la partecipazionedi EnteNazionaleRisi adExpo2015:«E’ necessaria la promozio-ne del riso italiano, che par-te dalla ricerca e dalle se-menti ma deve arrivare finoalla riconoscibilità e valoriz-zazione del prodotto sugliscaffali dei supermercati -ha commentato Olivero -

Vogliamoandare all’Expoadaffermare l’importanza stra-tegica di questa produzio-ne. Non nascondiamo che ilsettore attraversa un mo-mento non facile anche acausa di una competizioneinternazionale molto ag-gressiva. Occorre contra-stare la stagnazione delconsumo interno e valoriz-zare la specificità delle no-stre produzioni e la ricchez-za delle nostre varietà, fa-cendo inmodochesi crei unmercato privilegiato per ilriso italiano, che ne ricono-sca la qualità straordina-ria».

Come quella della filieradel riso italiana e, in par-ticolare, delle 51 aziende ri-siere che hanno deciso diessere presenti ad Expo al-l’interno del Padiglione diFederalimentare “Cibus èItalia”, dove, attraverso deglischermi touch screen, pos-sono illustrare la storia, ilsaper fare, la ricerca, le ri-cette gastronomiche ed ilfuturo del riso italiano.

Giuseppe Pozzi

Pochi giorni dopo l’inaugurazio-ne, sono andato all’Expo a visitarelo stand dell’Ente Nazionale Risi,nel padiglione “Cibus è Italia” diFederalimentare. Appena entronello spazio dedicato al riso mi ac-coglie una sorridente hostess, Ma-nuela. Prima di presentarmi le la-scio spiegare chi è l’Ente NazionaleRisi, cos’è il Centro Ricerche diCastello d’Agogna;mi illustra anchelo stand e risponde con discretacompetenza alle domande. Insom-ma,Manuela, laureata in Economiae per sei mesi “volto” insieme aunacollegadel riso italianoall’Expo,se la cava bene. Esame superato.

Mentre sono lì arrivano dei vi-sitatori (sono della Baraggia e an-siosi di trovare i loro risi...) e ven-gono accolti allo stessomodo. «So-no passati anche diversi visitatoristranieri - ci assicura la hostess - Ipiù interessati sono i francesi e itedeschi». I nostri imprenditoriprendano appunti...

Qui, in uno stand interattivo, at-

traverso video, immagini emusicheche ti fanno sentire immerso in unarisaia, è raccontato e rappresentatoil meglio della produzione risicolaitaliana. Un racconto interattivo chesi può vivere in prima personaesplorando il mondo del riso at-traverso diversi schermi ”touch

screen”checonsentonodi scoprirequali sono le principali aree risicoleitaliane o chi sono, la loro storia,cosa producono le 51 aziende chehanno scelto di essere protago-niste all’Expo nello spazio dell’EnteNazionale Risi (i ragazzi che visi-teranno lo stand avranno di che

divertirsi e imparare). Le aziende,inoltre, potranno servirsi di un sitodi e-commerce: all’interno dellostand il consumatore interessatopotrà catturare tutte le info aziendalitramite il QRCode con il propriotelefonino per poi approfondire acasa le conoscenze delle aziendevisitate virtualmente. La stessa co-sa il visitatore potrà farla con lericette dei vari risotti presentate.

Davanti allo schermo touchscreen principale fanno bella mo-stra di sè, alcuni tra i più noti risiitaliani, dal Carnaroli al Baldo, dalVialone nano all’Arborio fino al RosaMarchetti o al Sant’Andrea.

Il padiglione “Cibus è Italia” sitrova in ottima posizione, collocato

accanto all’entrata Est di Expo, difronte al padiglione delle Biodiver-sità e non lontano da PadiglioneItalia. Non resta che augurare a tuttiun grosso «In bocca al lupo».

LO STAND DI ENTE NAZIONALE RISIA sinistra i due schermi touch screen do-ve sono rappresentate le 51 aziende ri-sicole italiane che hanno scelto di par-tecipare all’Expo nello spazio del padi-glione “Cibus è Italia” di Federalimentare.A destra, una delle diverse ricette di ri-sotto che compaiono sugli schermi pre-senti nello stand

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SPECIALE EXPO MAGGIO 2015 9

nostro prodotto. Un’opportunità colta da oltre 50 aziende

il riso fabellamostradi sèo hanno visto lo stand organizzato dall’Ente Nazionale Risi

LO STAND DELL’ENTE NAZIONALE RISI AL PADIGLIONE “CIBUS È ITALIA”Alcune immagini che mostrano lo stand dell’ENR nel padiglione di Federalimentare realizzato incollaborazione con le Camere di Commercio di Alessandria, Biella, Novara, Oristano, Pavia, Vercelli,Verona e le Province di Alessandria, Mantova, Pavia e Vercelli. Da sinistra, l’esterno del padiglione“Cibus è Italia”; l’entrata dello stand dedicato alla filiera del riso; l’interno, con la hostess che spiegaai visitatori quanto presente nello stand perché possano conoscere al meglio la produzione risicolaitaliana; una vecchia macchina per la lavorazione del riso; e un paio di vecchie locandine pubblicitarie,tra il 1930 e il 1937, che reclamizzavano il riso come “alimento sano ed energetico”

.

Sei serate a tema sulla terrazza di “Cibus è Italia”

L’INAUGURAZIONE E’ intervenuto il ministro delle Politiche Agricole e Alimentari, Maurizio Martina

«Grandevetrinaper il settoreagroalimentare»

Expo

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s

Il ministro delle Politiche Agricole e Alimentari, Maurizio Martina, èintervenuto all’inaugurazione del padiglione “Cibus è Italia”

E’ stato il ministro delle PoliticheAgricole e Alimentari, Maurizio Mar-tina, a tagliare il nastro del padiglione“Cibus è Italia”. «L’Expo è una grandeoccasione per presentare al mondo ilsettore agroalimentare italiano - ha sot-tolineato Martina - Alla fine di questosemestre saremo tutti più forti peraffrontare le sfide che si presente-ranno nei prossimi anni e per posi-zionare al meglio l’agroalimentare ita-liano nel mondo».

«Questo padiglione ha una granderilevanza perché non si vincono le sfidedel futuro, in particolare quelle dellascarsitàedella sicurezzadel cibosenzal’industria alimentare – ha detto CarloCalenda, vice Ministro dello SviluppoEconomico – Il Governo ha già stan-ziato i fondi per un piano di inter-nazionalizzazione dell’agroalimentareitaliano, con un focus particolare sugliStati Uniti con i quali stiamo nego-ziando un accordo di libero scambio».

«Il cibo italiano non è solo buono ebello, ma anche sostenibile - ha detto,invece, Luigi Scordamaglia, presidentedi Federalimentare - Il mondo è allaricerca di un modello alimentare daseguire, noi siamo qui per dire chequello italiano si pone su scala globalecome modello di produzione e con-sumo sostenibili, che è riuscito a man-tenere, in ogni fase della sua filiera, unperfetto equilibrio tra rispetto dell’am-biente e l’eccellenza dei prodotti».

Sulla sulla terrazza lounge del pa-diglione “Cibus è Italia” verrannoorganizzati dall’Ente Nazionale Risisei eventi che vedranno il contributodelle Camere di Commercio di Ales-sandria, Biella, Novara, Oristano, Pa-via, Vercelli, Verona e delle Provincedi Alessandria, Mantova, Pavia e Ver-celli.

Il primo è in programma il pros-simo 22 maggio. Ritrovo alle 19 ecena alle 20 (chef della serata saràAngelo Silvestri, in arte “Balin”, pa-tron dell’omonimo ristorante di Ca-stell’Apertole) alle 20 con la presenzadi 150 invitati tra rappresentanti di

istituzioni, giornalisti e buyer inter-nazionali. Presentatore sarà il con-duttore televisivo Patrizio Roversi cheintervisterà i diversi personaggi in-vitati per l’occasione: Massimo Gar-gano, direttore generale dell’Asso-ciazione Nazionale Consorzi di TutelaGestione Territorio e Acqua Irrigue;Romano Gironi, ricercatore del Cen-tro Ricerche sul Riso dell’Ente Na-zionale Risi; Attilio Giacosa, gastroen-terologo; Mariangela Rondanelli, nu-trizionista e dietologa; Giorgio Simo-nelli, docente di giornalismo radio-televisivo all’Università Cattolica diMilano e opinionista della trasmis-

sione televisiva Tv Talk”: Alberto Sa-larelli, scrittore e docente di biblio-grafia e biblioteconomia nonché fon-damenti di scienza dell'informazionee documentazione all’Università diParma; Natalia Bobba, imprenditriceagricola e presidente dell’Associazio-ne “Donne & riso”.

L’obiettivo di questo primo eventoè quello di far comprendere la pe-culiarità del riso italiano, lo strettolegame che questa coltura ha con ilterritorio, le proprietà di salubrità eversatilità del riso. Si parlerà di colturae cultura del riso. E, ovviamente, ilrisotto sarà star della serata.

La partecipazione della fi-liera del riso all’Expo ha avutoun notevole rilievo mediatico.All’indomani della conferenzastampa di presentazione te-nutasi il 21 aprile alla TerrazzaMartini di Milano, sono statitantissimi i giornali e i siti webche hanno ripreso con ampio

spazio la notizia, sia a livellonazionale che locale.

L’avvio dell’Expo, poi, e l’i-naugurazione del padiglione“Cibus è Italia” di Federali-mentare dov’è collocato lostand dell’Ente Nazionale Risi,sono stati un’ulteriore impor-tante occasione mediatica. In-

fatti, il direttore generale del-l’ENR, Roberto Magnaghi, èstato intervistato dalla gior-nalista Vera Paggi nel Tg re-gionale del 1° Maggio dedi-cato, appunto, all’Expo, e haavuto l’occasione per dare ul-teriore visibilità al riso attra-verso l’elenco di una serie di“numeri” del settore, dal pri-mato della coltivazione italiananell’Unione Europea alle mi-gliaia di aziende coinvolte. Ilcommissario straordinariodell’Ente Risi, Paolo Carrà, èinvece intervenuto a uno spe-ciale della trasmissione “Ra-dio Anch’io” di Rai Radio 1dove ha ribadito quanto il risosia «un prodotto di qualità,salubre, versatile e di eccel-lenza al pari della pasta».

Patrizio Roversi sarà la vocedel riso

A presentare le serate or-ganizzate dall’Ente NazionaleRisi sulla terrazzadel padiglione diFederalimentaresarà Patrizio Rover-si (nella foto a de-stra), noto condut-tore di “Linea Ver-de”, il programmadella Rai dedicatoal mondo dell'agri-coltura. Roversiera presente all’i-naugurazione delpadiglione “Cibus è Italia” edè intervenuto in video anchealla conferenza stampa dellaTerrazza Martini lanciandoquesto messaggio: «ll riso va

comunicato. Il consumatoredeve conoscere le varietà diriso da utilizzare in cucina uti-lizzando il chicco giusto per ilpiatto che intende preparare.Bisogna educare al consumodi riso e presentare il riso ita-

liano al mondo».

E sui tettidi Milano cresceil riso

Nel cuore di viaTortona a Milanoc’è un modello inminiatura delle ri-saie: lo studio diarchitettura Nova-civitas ha ricreatol’ambiente delle ri-

saie vercellesi sui 750 metriquadri del tetto di SuperstudioPiù nel giardino disegnato daMichelangelo Pistoletto. Settele varietà di riso coltivate.

LA TERRAZZA DEL “CIBUS È ITALIAIn diverse occasioni qui saranno in programma workshop, convegni,degustazioni, incontri con i buyer italiani ed esteri

Importante rilievo alla partecipazione della filiera del riso

Il direttore ge-nerale dell’En-te NazionaleRisi, RobertoMagnaghi, in-tervistato peril Tg regionalein occasionedell’inaugura-zione dell’E-xpo

Page 10: Il Risicoltore (maggio 2015)

ECONOMIA10 MAGGIO 2015

MEDIA La risaia è diventatamateria di studio e aggiornamento per il mondo dell’informazione

Giornalisti a scuola di risoSeminari e incontri sui temi degli antiparassitari e degli OgmGianfranco Quaglia

La risaia è diventata ma-teria di studio e aggior-namento per il mondo del-l’informazione, i cui ope-ratori sono chiamati a con-seguire i crediti formativiprofessionali, come stabi-lito dalla legge. Oltre agliaspetti tecnici e deonto-logici legati alla professio-ne, l’Ordine Nazionale deiGiornalisti (e in particolarei Consigli regionali di Pie-monte e Lombardia) stan-no puntando, con semi-nari dedicati e specifici, aun aggiornamento profes-sionale che metta in gradoi giornalisti del territorio diapprofondire meglio te-matiche e cambiamentidell’agroalimentare, allaluce di evo-luzioni chenon sempresono colten e l l a l o r ocomple tez-za.

Accade an-che nel set-tore risicolo,dove qualchevolta l’approccio è dettatodalla voglia di “scoop” o dispettacolarizzare l’infor-mazione per fare notizia.

Così l’immagine oleogra-fica della mondina che ri-chiama il famoso “Risoamaro” viene sovente uti-

lizzata anco-ra per corre-dare servizisulla coltiva-zione del ri-so, ai tempidel laser edella preci-sion farming,con i droniche stanno

già diventando protagoni-sti. Oppure può avvenireche di risaia si parli sol-tanto in termini negativi,

sottolineando gli effettidell’uso di fitofarmaci (opesticidi).

Proprio quest’ultimo ar-gomento, quello relativoagli antiparassitari, è statooggetto di un seminario aVercelli, organizzato dal-l’Ordine dei Giornalisti delPiemonte in collaborazio-ne con l’Università del Pie-monte Orientale, con untitolo suggestivo: «In cam-pagna, dalle braccia allachimica». Moderati daEnrico Villa (giornalista chesi occupa di tematicheagroalimentari), si sono al-ternati medici e ricerca-

tori: Pier Giorgio Fossale,presidente dell’Ordine deiMedici di Vercelli; Ezio Ba-rasolo, presidente dellasezione di Vercelli dellaLega contro i tumori; Cri-stian Salerno (Università),che ha illustrato la ricercasu un’area di 100 mila et-tari sugli effetti dei pe-sticidi in agricoltura. Nes-suna intenzione, da partedegli organizzatori e deirelatori, di mettere sulbanco degli imputati agri-coltori e industrie. Scopodei seminari di formazioneè quello di migliorare laconoscenza e mettere in

condizione i giornalisti difruire di un quadro più ap-propriato, con un accosta-mento al tema che non siaviziato da pregiudizi.

Così è stato anche nelconvegno successivo, de-dicato al tema degli Ogm.Qui, oltre ai giornalisti,hanno rela-zionato duer i c e r c a t o r idell’Universi-tà: Vito Rubi-no, professo-re di dirittodell ’UnioneEuropea, cheha tracciato ilquadro nor-mativo con il riconosci-mento della scelta sovra-na degli Stati membri; eFabiola Sinigaglia, diretto-re del Dipartimento di Me-dicina Traslazionale (Ospe-dale Maggiore di Nova-ra-Università), la quale hatrattato il tema della ge-nesi degli organismi ge-neticamente modificati,

del loro sviluppo e del loroutilizzo nel mondo, sinoalle proprietà del «GoldenRice».

L’attenzione del mondodell’informazione a quellodell’agricoltura (e della ri-saia in particolare) comematerie di approfondi-

mento si è in-tens i f i ca t aanche in vi-sta e duranteExpo. A No-vara con unaltro conve-gno di studiodedicato allacomunicazio-n e d e l l ’ a-

groalimentare, dove è sta-ta presentata la ricercadell’Università sulla risi-coltura e il progetto “Foo-dlink” per mettere in con-tatto aziende, industrie,territorio e consumatori.Negli stessi padiglioni diExpo, con altri incontri mi-rati alla conoscenza delsettore agroalimentare.

SEMINARIOI relatori inter-venuti all’in-contro di ag-giornamentoper i professio-nisti dell’infor-mazione svol-tosi a Vercellisul tema “Incampagna,dalle bracciaalla chimica”

tSi tratta di incontri che

permettono ai giornalistidi approfondire meglio

alcune tematichedell’agroalimentare

tA Novara presentatoil progetto “Foodlink”

per mettere in contattoaziende, industrie,

territorio e consumatori

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Page 11: Il Risicoltore (maggio 2015)

ECONOMIA MAGGIO 2015 11

A CONFIENZA Nella maestosa cornice della Cascina Kyrie, finanziato dal “Gal Lomellina“

Unmuseo multimediale del risoIl visitatore avrà la possibilità di immergersi in un tour che ripercorre il passato agricolo della Lomellina

Simona Marchetti

La risaia si racconta an-che attraverso le tecno-logie di oggi, con percorsimultimediali, conferenze,incontri. Un approccio cheguarda alle esigenze deivisitatori attuali, abituati arapportarsi con la velocitàdei nuovi mezzi di comu-nicazione che sono ormaiparte integrante della vitaquotidiana.

Parte da queste pre-messe il nuovo Mam, ilMuseo agricolo multime-diale nato nei giorni scorsia Confienza, in provincia diPavia, grazie anche al fi-nanziamento del Gruppo diazione locale “Gal Lomel-lina”, all'interno della te-nuta Kyrie, di proprietà del-la famiglia vigevanese deiCostamagna.

Si tratta di un vero eproprio viaggio tecnologi-co alla scoperta della sto-ria, della cultura e dellacoltivazione del riso. L'a-rea espositiva è collocataall’interno della cascina si-tuata sulla strada per Ve-spolate, nonlontano daNovara, real-t à agr ico lagià esistentenel XVI seco-lo . Donatadal nobile pa-trizio FabrizioCappelli nel1639 ai padriGesuiti del Collegio di Bre-ra diMilano, poi rilevata dalduca Gian Galeazzo di Ser-belone, dalle marchese

Busca e Maura Ponti DalPozzo di Milano e dal com-mendator Modesto Cre-spi, ancora oggi è un'a-zienda agricola pienamen-te operativa. Da qualchesettimana, però, accanto

alle attrezza-ture tradizio-nali, all'inter-no sono statia l lest i t i g l is p a z i d e lnuovo mu-seo, compo-sto da novemaxischermivideo per il

percorso multimediale,una sala conferenze, unampio auditorium, due ca-se dei salariati completa-

mente ricostruite, oltre500 metri quadri di espo-sizione, una chiesa dedi-cata a Sant’Ignazio, nu-merosi macchinari e at-

trezzi allestiti per la frui-zione da parte dei visi-tatori. Il Museo si è dun-que inserito nella campa-gna risicola lomellina sen-

za disturbarla, anzi ponen-dosi come valore aggiun-to. Vuole spiegare, illustra-re, svelare i segreti delterritorio.

«Per il Gal – spiega ildirettore Luca Sormani –questo rappresenta unesempio di valorizzazionedel nostro patrimonio sto-rico e architettonico. E'stato realizzato un museotecnologicamente all’a-vanguardia, uno dei primiin Italia».

Nella maestosa cornicedella Cascina Kyrie il vi-sitatore non solo potrà os-

servare le coltivazioni e lanatura circostante, checontinuano secondo cicli eritmi naturali, ma avrà lapossibilità di immergersiin un tour comprensivoche ripercorre il passatoagricolo della Lomellina. Ilpercorso multimediale ri-costruisce la storia delcomplesso architettonico,ma ripercorre anche quelladella Chiesa di Sant’Igna-zio, fiore all’occhiello delcomplesso che si trovanon lontano dal percorsodella via Francigena e dalParco del Ticino, illustri vi-cini del territorio di Con-fienza. Il percorso è adattosia a scolaresche di mediee superiori sia a gruppi diadulti.

«Il Museo Agricolo Mul-timediale – conferma ilpresidente del Gal, GiorgioGuardamagna – è una del-le dimostrazioni positive dicome il nostro gruppo diazione ha operato in questianni sul territorio mandan-do a buon fine i fondi cheavevamo a disposizione,senza sperperi, con con-tributi per oltre 90 progettiin cinque anni. Ora siamoin attesa che la Comunitàeuropea decida la nuovaprogrammazione».

IL MUSEODue immagini dell’inaugurazionea Cascina Kyrie

tSi tratta di un viaggio

tecnologico alla scopertadella storia, della cultura

e della coltivazionedel riso

.

Alla scuola secondaria dell’Istituto Com-prensivo “Serra” di Crescentino, nel Ver-cellese, si sono svolte nei mesi scorsi dellespecifiche lezioni sul riso e sulla sua col-tivazione. Il tecnico dell’Ente nazionale Risi,Cesare Rocca, si è recato nelle classi perpartecipare al progetto, destinato agli stu-denti della Scuola Secondaria di I grado di“Conoscenza dell’ecosistema di risaia e dellacoltivazione del riso” come approccio al

macrobiettivo “Alimentazione e produzioneagricola sostenibile”, in preparazione allatematica di EXPO 2015 “Nutrire il mondo,energia per la vita”. Le lezioni hanno ri-scosso notevole successo sia tra gli alunniche tra i docenti dell’Istituto che hannoespresso il desiderio di poter continuare lacollaborazione con l’Ente Nazionale Risi e dipoter ripetere, in futuro, la positiva espe-rienza.

L’ENR alla Fiera di Gravellona LomellinaC’erano anche i tecnici del-

l’Ente Nazionale Risi al Parcodei Tre Laghi di GravellonaLomellina che lo scorso 2 e 3maggio ha ospitato la terzaedizione della mostra merca-to del fiore edel verde "Il Fioree il Lago”. Insieme a moltiflorovivaisti si sono affiancati irappresentanti dell'eccellen-za gastronomica locale comead esempio l'Ente NazionaleRisi che ha esaltato la pro-duzione risicola lomellina.

Riso in classe a CrescentinoL’Ente Nazionale Risi ha partecipato al progetto di preparazione all’Expo 2015

In data 5 Marzo 2015, dietro richiesta delle or-ganizzazioni dei produttori, dei trasformatori edell’Ente Risi, il Ministero della Salute ha con-cesso l’uso in deroga di propanile (STAM NO-VEL FLO 2015) sulla coltura del riso per un pe-riodo di 120 giorni (dal 1 Aprile al 29 Luglio) .

Storicamente il propanile è stato il primo erbici-da ad essere diffusamente impiegato nella lottacontro i giavoni delle risaie. Alle dosi d’impiegoattualmente consentite, notevolmente inferioririspetto al passato, il prodotto svolge, invece,una fondamentale funzione di prevenzione e ge-stione delle resistenze, grazie alla sua azione neiconfronti di importanti specie non graminacee.

Il suo particolare meccanismo d’azione (inibitoredel fotosistema II, gruppo C2 secondo la clas-sificazione HRAC) lo rende, infatti, un partnerideale per altri principi attivi, principalmentead azione ormonica (MCPA e triclopyr), peril contenimento delle popolazioni di infestanticiperacee ed alismatacee divenute resistenti aglierbicidi inibitori dell’enzima ALS (solfoniluree,triazolopirimidine, ecc.).

L’utilizzo ripetuto e spesso esclusivo di questiprodotti, estremamente efficaci ma caratterizzatida un sito d’azione molto specifico, determinainfatti una forte pressione di selezione sulla florainfestante con inevitabile comparsa di fenomenidi resistenza. Tra le specie non graminacee chehanno sviluppato resistenze, quelle che rivestonomaggiore rilevanza nel panorama italiano sonoAlisma plantago-aquatica (Mestolaccia comune),Cyperus difformis (Zigolo delle risaie) e Schoeno-plectus mucronatus (Quadrettone).

L’autorizzazione in deroga di STAM NOVELFLO 2015 (propanile 480 g/l) è volta quindi a

STAM NOVEL FLO 2015, STRUMENTOPER IL CONTROLLO DELLE RESISTENZENEL DISERBO DELLA RISAIA

Per ulteriori informazioni:UPL ITALIA SRL - Tel. 0547.661523Email: [email protected]

soddisfare la richiesta dei risicoltori italiani chesono alla ricerca di prodotti fitosanitari in gra-do di controllare adeguatamente le infestanti delriso e nel contempo di arginare questi fenomenidi resistenza. STAM NOVEL FLO 2015 potràessere impiegato, alla dose di 1 l/ha di formula-to commerciale, in due interventi distanziati dialmeno 15 giorni, in associazione con formulatia base di MCPA e triclopyr. Oltre alla gestionedelle resistenze, queste miscele sono utili per ilcontrollo di altre importanti infestanti delle ri-saie, quali Bolboschoenus maritimus (Lisca ma-rittima), Ammania spp. (Ammania), Bidens spp.(Forbicina), ecc.

UPL, società leader nei prodotti per la difesa delriso in tutto il mondo, ha continuato ad investirenel supporto del propanile anche dopo la man-cata inclusione dello stesso nell’Allegato I delladirettiva 91/414 CE.

Ad inizio 2015 un nuovo dossier di registrazioneeuropea (conforme a quanto previsto dal nuo-vo Reg. CE 1107/2009) è stato presentato alleAutorità competenti e l’Italia, in considerazionedella propria leadership nella produzione di risoall’interno della UE, è stata prescelta come RMS(Rapporteur Member State), cioè come statomembro incaricato della valutazione della mole-cola a livello europeo.

L’erbicida, in corso di registrazione europea, utilizzabile “in deroga” per 120 giorni nel 2015

Autorizzazione d’uso eccezionale su Riso

Page 12: Il Risicoltore (maggio 2015)

VARIE12 MAGGIO 2015

Paola Castagna*

I risultati ottenuti dalla costituzionedel Consorzio “Distretto Rurale Riso eRane” ad oggi sono stati illustrati in unaconferenza stampa presso la Sala Con-siliare del Palazzo Comunale di Rosate,lo scorso giovedì 16 aprile.

Hanno partecipato in veste di relatoriDanieledelBen, sindacodelComunediRosate, Daniela Pallazzoli, sindaco delComune di Cusago e componente delConsiglio direttivo del Parco AgricoloSudMilano, Daniela Colla, assessore alTurismo in qualità di rappresentante delsindaco del Comune di Abbiategrasso,Francesco Galimberti, presidente delConsorzio “Distretto Riso eRane”,Mar-coMagni, agronomoDirettore del Con-sorzio “Distretto Riso e Rane”, e DavideEderle, responsabile Relazioni esternedel Parco Tecnologico Padano di Lodi.

In sala erano presenti agricoltori eamministratori dei Comuni facenti par-te delDistretto ruraleRisoeRanechesicolloca in un’area della Provincia di Mi-lano all’interno della quale la coltiva-zione del riso è strettamente legata alterritorio ed assume un’importanzaeconomica, storico-culturale, paesag-gistica e ambientale di assoluta rile-vanza.

Attualmente il distretto comprende23 Comuni e vede al suo interno lapresenza di 63 aziende risicole per unasuperficie complessiva coltivatadi circa5.000 ettari, di cui 4.000 circa coltivati ariso. Il suo territorio è quasi totalmentecompreso nel Parco Agricolo Sud Mi-lano e in parte rientra nel Parco Lom-bardo della Valle del Ticino.

Il Distretto rurale “Riso e Rane” èriconosciuto da Regione Lombardiacon D.G.R. n. 1810 del 31 maggio 2011e in data 20 giugno 2011 è stato co-stituito il Consorzio Distretto rurale “Ri-so e Rane” che è nato dalla volontàdelle aziende risicole presenti nel suoterritorio di promuovere il proprio pro-dotto garantendone la qualità, la pro-

venienza e la tracciabi-lità. Tutto ciò ha avutoeffetti positivi anche sulterritorio valorizzando ilpatrimonio ambientaleconnesso con la coltiva-zione del riso: rete irri-gua, qualità dell’acqua,vegetazione, fauna.

Tramite azioni comunisi vuolemantenere e va-lorizzare il patrimonio ru-rale con la creazione dinuove strutture ricreati-

ve e ricettive che porteranno alla crea-zione di nuovi posti di lavoro e a unulteriore sviluppo del turismo rurale.

Dal punto di vista qualitativo in col-laborazione con il Parco TecnologicoPadano il distretto ha sviluppato e adot-tato un marchio, denominato “DNAcontrollato”, che permette di certificare,mediante analisi del DNA, che il risocontenuto nella confezione con questomarchio corrisponda esclusivamentealla varietà indicata in etichetta. Al mo-mento il marchio è apposto sulle con-fezioni di varietà Carnaroli; a partire dasettembre 2015 sarà disponibile anchela varietà Arborio.

*Ente Nazionale RisiServizio Assistenza Tecnica .

.

Dai canti delle “Mundaris”una storia da ricordare«Io son nata risaiola, ho

lasciato la mia famigliaper venire a lavorar”: cosìrecita una strofa de “LaSmortina”, uno dei più no-ti canti di risaia. Paroleche scandiscono un’epo-pea, quella della mondi-na, che ha saputo ce-mentare miti, catturandoil fascino e l’interesse del-l’immaginario collettivo. Equest’epopea è al centrodel libro “Mundaris. Don-ne e lavoro in risaia nelNovecento Vercellese, un libro patrocinato dal-l’Ente Nazionale Risi, scritto da Enrico Miletto evoluto dall’Istituto per la storia della Ressitenza edella società contemporanea nel Biellese, nelVercellese e in Valsesia.

Si tratta di una ricerca che ha l’ambizione diandare oltre i tradizionali percorsi del canto, con iquali è stata spesso raccontata la risaia, fondendoliin una narrazione dall’approccio storiografico cheutilizza un composito e variegato ventaglio di fonti,in parte inedite e di prima mano. tra le fonti sisegnala, oltre al cospicuo patrimonio bibliografico eletterario, l’utilizzo delle indagini sulle condizionidelle mondine, dei contratti di lavoro, di fontidocumentarie, iconografiche, audiovisive e archi-vistiche.

Ente Risi a “Fiori & Frutti al Castello visconteo”Lo scorso 18 e 19 aprile si è svolta a

Pavia la manifestazione “Fiori & frutti alCastello visconteo”, un’importante oc-casione di scambio per la città e per iproduttori che ha visto la partecipazione,per la prima volta, dell’Ente NazionaleRisi. Nel cortile del castello visconteo diPavia sono passate diverse migliaia dipersone, molte delle quali si sono in-teressate allo stand dell’ENR.

Erano anche presenti alcuni agricoltoricon i loro banchi di vendita dei prodottiagricoli che sono stati contenti di vederel’Ente al loro fianco.

“Riso e Rane”, il bilancio è positivoIl Consorzio del Distretto rurale milanese ha presentato i risultati ottenuti e le nuove iniziative in programma

LIBRO E CARTOON Il progetto dell’associazione “Liberi di scegliere Onlus” di Vercelli

La storia del risodiventa una fiabaLa finalità dell’iniziativa è di aiutare i bambini a scoprire questo alimento straordinario

Un progetto che aiuti ibambini a crescere, ma an-che a scoprire un prodotto eun alimento unico e straor-dinario come il riso. Ci sonoanche questi tra gli obiettiviche vuole raggiungere “Fia-be di Riso”, il volume illu-stratoper bambini completodi Dvd con cartone animatoannesso, risultato del pro-getto “Fiaba Verità” portatoavanti dall’associazione ver-

cellese “Liberi di ScegliereOnlus”. Nato da un’idea diGiuseppe Ferraris, scritto daMauroGinestrone, disegna-to da Claudia Ferraris e so-stenuto anche dall’Ente Na-zionale Risi, il volume “Fia-be di Riso” ha ottenuto ilmarchio ufficiale di “ExpoMilano 2015 Progetto Scuo-la” spendibile in tutto ilmon-do. Anche per questo libro ecartoon sono stati tradotti in

inglese, spagnolo e russo.Si tratta della storia vera di

un chicco di riso, pregiatarisorsa del territorio vercel-lese, che diventa un alimen-to indispensabile per un pro-tagonista della vicenda: è lastoria di Giulia, del chiccoLino e del risotto fino Zan-ni... Si racconta di come ilriso nasce, di come cresce,di come viene lavorato equanto importante possa di-

ventare per nutrire, alimen-tare ed anche curare un in-teropianetaper i suoi straor-dinari valori nutritivi.

Il desiderio è di far co-noscere e apprezzare que-sto lavoro anche negli ospe-dali infantili d’Italia e del re-sto del mondo dove il pro-getto verrà lanciato con loslogan “Trasformiamo unalacrima in un sorriso”: perriuscire in questo scopo sa-

rà preziosa la collaborazioneche ha garantito il Sermig diTorino.

Nel frattempo verrà pre-sentato in diversi comunidel territorio vercellese, adAsigliano Vercellese (13maggio), a Tronzano Vercel-lese (15 maggio), a Vercelli -Cripta di Sant’Andrea (16maggio) e al Castello di Vil-lata (17 maggio) nell’ambitodella manifestazione “Riso,

grappa e un po’ di blues”;mentre il debutto all’Expoavverrà ufficialmente duran-te la serata del 22 maggioorganizzata dall’Ente Nazio-nale Risi presso il padiglionedi Federalimentare.

Chi desiderasse avere illibro e il cartone animato,può consultare i l s i towww.liberidiscegliereo-nlus.it oppure chiamare il338.9696607.

“FIABE DI RISO”Alcune delle immagini che illustrano il volume: dasinistra, la mietitrebbia Trudy, il chicco Lino e Giulia

Uno dei problemi che affligge la coltura del riso èsicuramente la mancanza di un numero adeguato diprincipi attivi, con meccanismi di azione diversi, chepermettano il controllo delle infestanti della risaia.

Il problema delle infestanti resistenti è “il problema”per quanto riguarda la difesa fitosanitaria del riso, elo dimostra il continuo ricorso ad autorizzazioni ec-cezionali per prodotti da tempo revocati, ma ancoraoggi indispensabili per una difesa efficace della col-tura.Un nuovo prodotto e un nuovo principio attivoarrivano oggi su riso ampliando così la possibilità discelta delle armi di difesa contro le infestanti a foglialarga: EMBLEM prodotto a base di bromoxinil.

EMBLEM si presta a diventare un valido aiuto, inparticolare nelle semine in asciutto, per il controllodi infestanti quali Persicaria (Polygonum persicaria),

Cipero (Ciperus spp.), Cipollino (S. maritimus), Erbacucchiaio (Alisma spp.), Giunco fiorito (Butomusspp.) .

EMBLEM si impiega a dosaggio di 1 - 2 kg/ha inmiscela alle tradizionali solfoniluree utilizzate in ri-saia, proprio per rinforzarne e migliorarne lo spet-tro d’azione ed agire con un meccanismo di azionecompletamente diverso. EMBLEM si applica in risaiaasciutta con terreni saturi o in bagnasciuga, dalle fasidi due foglie fino alla levata. Più le infestanti sonopiccole migliore è il risultato con una velocità d’azio-ne unica.

EMBLEM è un prodotto Nufarm ed è distribuito daSumitomo Chemical Italia e Siapa.

Aprile 2015EMBLEM: nuova estensione di impiego su riso

Agrofarmaco autorizzato dal Ministero della Salute, a base di Bromoxinil, n. di registrazione 10483. Usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere semprel’etichetta e le informazioni sul prodotto. È obbligatorio l’uso di idonei dispositivi di protezione individuale e di attrezzature di lavoro conformi (D. Lgs. 81/2008 e ss.mm.).

Page 13: Il Risicoltore (maggio 2015)

IL RISO IN CUCINA MAGGIO 2015 13

L’INTERVISTA Lo chef del Grand Hotel di Lugano è il primo “italiano all’estero” protagonista della nostra rubrica in occasione di Expo

La cucina di Fumagalli, semplicemadi qualità«Se si vuole parlare italiano proponendo un buon primo piatto si deve cucinare un risotto»

Chi

èPaoletta Picco

Eccellenza e qualità deiprodotti, conoscenza di tuttele tecniche di cottura, ricercacontinua, estro, passione.Sono qualità tutte attribuibiliad Alessandro Fumagalli.Tuttavia se si dovessero qua-lificare le sue proposte conun solo sostantivo si dovreb-be parlare di “semplicità”.Chenonesclude la comples-sità e la ricerca della qualità.

Fumagalli, che abbiamoincontrato ai tavoli dell’Edendi Lugano, fronte lago, in unadelle zone più raffinate dellacittadina, è il “re” della cu-cina dell’Oasis (questo il no-me del ristorante situato al-l’interno del Grand HotelEden). Il giovane chef è or-goglioso del suo lavoro edel-la sua collaborazione con labrigata.

Noi dobbiamoparlare dirisi e risotti. Li ama?

«Non esattamente» – è lasua risposta spiazzante e di-retta – e a noi sembra dav-vero impossibile perché pro-prio al suo tavolo abbiamoass agg i a t odue ricette abase di risodavvero im-perdibi l i : laclassica panis-sa vercellesee i l r i so ttomantecato alRhum agrico-lo, mandorle,polpo croccante profumatoal lime (di cui diamo tracciaper l’esecuzione su questapagina). Ma poi spiega:«Non amo il riso né il risotto.Di quest’ultimo poi ho unricordo davvero non positi-vo. Quando lo cucinavano a

casa usavano per il soffrittouna cipolla tagliata grosso-lanamente e soprattutto a fi-ne cottura lo mantecavanopoco. Probabilmente a que-sti due elementi è legato ilricordo non piacevole che ho

de l r i s o tt omang ia to…Altra cosa è ilrisotto cucina-to».

E c c o , aproposito delrisotto cuci-nato lei ci haproposto la

panissa con il Carnaroli eun risotto al rhum con ilVialone Nano. Non è cer-tamente casuale.

«No, non è casuale. Hovoluto, infatti, cucinare unaricetta storica e datata comequella della panissa usandoun riso relativamente giova-ne, come ilCarnaroli,mentreho cucinato un risotto mo-derno, quello al rhum, usan-do una varietà decisamentepiù antica, il Vialone Nano».

Lei è famoso per alcuneproposte. Ad esempio peril crudo di gamberi di SanRemo, spinacini novelli,emulsione alle fragole oper il foie gras d’anatra do-rato, crumble alle mele egelatina di fragole. Tutta-via i suoi risotti sono dav-vero buoni. E’ la confermadi quanto lei sia alla ricercacontinua di nuovi abbina-menti e di nuovi gusti, di

nuovi sapori e di nuovesfide?

«Sì. La sperimentazione el’affinamento di tecniche dicottura, così come la verificadella tenuta o meno di al-cune varietà nella cottura delrisotto sono operazioni fon-damentali e necessarie. Be-ne, provando e riprovandovarietà e cotture, cucinandoil riso in pratica, oggi possodire di amarlo e di proporlospesso in carta. Il merito diquesto amore per il riso e ilrisotto è dovuto soprattutto

alla mia esperienza nella cu-cina di Dario Ranza, (la puntadi diamante della cucina delPrincipe Leopoldo di Luga-no), uno chef bravo e pre-parato chemi ha insegnato acucinarli con cura e passio-ne».

Anche solo per un av-ventore?

«Sicuramente. Perché sidovrebbe obbligare a man-giare il risotto anche qual-cuno che non lo vuole? An-che se di solito il risotto ac-comuna nella scelta chi sisiede a uno stesso tavolo. E’un piatto che lega, che invitaalla condivisione, un piattotantodifficile daeseguirebe-ne quanto facile da assapo-rare».

Di risi e risotti si parlasempre più anche all’este-ro e la carta dell’Eden loconferma. Lei crede si pos-sa fare di più per promuo-vere la cultura del risottoOltralpe?

«Credo che il riso e il ri-sottosianopiùamati di quan-to non si creda e non sisappia. Certamente è più fa-cile connotare la gastrono-mia italiana parlandodi pastao di pizza ma da qualcheanno le cucine importanti eraffinate e si sono attrezzate:se si vuole parlare italianocon un buon primo piatto si

deve cucinare o una pasta oun risotto».

Lei in cucina che ruoloha? Si occupa dei primi?

«In cucina io faccio datempo quello che ritengo siail lavoro più bello. Spazio da-gli antipasti alla preparazionedei secondi. Ma mi occupoanche della verifica comple-ta dell’uscita del piatto, quin-di della cosiddetta mise enplace. Certo, se posso sce-gliere, preferisco cucinare gliantipasti per la fantasia cherichiedono e i secondi per laperizia che comporta la cot-tura delle carni, la perora-zione delle salse, la presen-tazione finale».

Mase le fannopreparareun risotto difficile, con co-sa lo prepara?

«Con la carne: è più cor-poso, più ricco. Anche unbuon risotto con il pesce èimpegnativo da preparare. Sideve badare, infatti, non soloalla cottura anche alla man-tecatura».

Come lo manteca?«Con poco burro, poco

Parmigiano e un poco di olioextravergine d’oliva».

Vanta svariate esperien-ze tra Svizzera, Italia tracui alcuni anni nelle cucinedi Dario Ranza. Ora all’E-den è chef apprezzato econosciuto. Ha altri obiet-tivi a breve?

«Quello di aprire un localetuttomio sempre nel CantonTicino, non lontano da Lu-gano. Un locale essenziale,sobrio, moderno, come de-ve essere la cucina. Sem-plice ma di qualità. Una cu-cina che rievochi e rivisiti latradizione in chiave moder-na. Una cucina lontana daelucubrazioni e accosta-menti improbabili e azzarda-ti».

Come i risotti che assag-gerete se andrete a trovarloall’Eden..

La ricetta

tIl risotto accomuna nellascelta chi si siede a uno

stesso tavolo. E’un piatto che lega, cheinvita alla condivisione

Tra il febbraio 2013 e l’aprile 2015 suquesta pagina abbiamo dato spazio a chefitaliani, per lo più stellati, che ci hannoraccontato di risi e di risotti. Ultimo adessere intervistato Davide Oldani (uno de-gli ambasciatori di Expo) che per l’espo-sizione milanese ha rivisitato la ricetta delrisotto allo zafferano. Riprenderemo a darvoce ai cuochi tricolore dal prossimo no-vembre. Da questo numero e per tutta ladurata dell’Expo, invece, racconteremo irisi e i risotti che hanno nel cuore alcuni chefitaliani che lavorano all’estero. Con loro cisarà un tacito accordo. Chi, tra i lettori de IlRisicoltore, in viaggio per lavoro o piacere,si siederà ai loro tavoli, potrà avere, citandola nostra intervista, un trattamento davverospeciale.Sarà la rivincita del riso e del risotto

anche Oltralpe. La riscossa di un piatto che,da “eterno secondo” dopo la pasta ora pare

insidiarne il primato. Naturalmente tra gliestimatori della buona cucina e soprattuttodella cucina made in Italy. Di quest’ultima ilrisotto è infatti sempre più prezioso ves-sillo. Cucinato anche per una sola persona,rivisitato e rimodulato secondo nuove ri-cette che ne sanno esaltare abbinamentianche azzardati, il risotto oggi incuriosisce ipalati più esigenti. Non sono pochi, infatti,gli avventori che, con lo spirito con cui annifa ci si avvicinava al mondo del vino anchesenza essere addetti ai lavori, oggi di-scettano e discutono sulle diverse varietàdi riso, sulla loro versatilità, sulla tenuta incottura, sulla piacevolezza per il palato di unriso o risotto “all’onda”, poco o molto man-tecato…. Una regola, tuttavia, vige su tutto:la qualità della varietà di riso, qualunqueessa sia, deve essere di vera eccellenza.Ma questo, per il prodotto italiano, non èdavvero un problema.

Conseguita la maturità tecnicaalberghiera presso l’Istituto Pro-fessionale dei Servizi per l'Eno-gastronomia e Ospitalità Alber-ghiera “Crotto Caurga” a Chiaven-na (So), Alessandro Fumagalli haapprofondito gli studi in Svizzeraconseguendo nel 1999 l’AttestatoFederale di Capacità (AFC) per laprofessione di Cuoco e, nel 2001,l’Attestato Professionale Federale(APF) di Cuoco per la Gastrono-mia. La formazione scolastica ètuttavia sempre stata affiancatadalla pratica professionale pressoristoranti italiani ed esteri di altolivello. Tra questi il “Villa PrincipeLeopoldo” di Lugano, dove ha pre-stato servizio per oltre dieci anni,di cui quattro con il ruolo di souschef. Altre esperienze lo hannovisto in Francia, Russia, Giappone.Grazie adesseFumagalli ha potutoconoscere le più svariate culture

gastronomiche affinando tutte letecniche di cucina.

Acquisita quindi una solida ericonosciuta competenzaedespe-rienza, nel 2007 è diventato chef dicucina, ruolo con il quale ha con-fermato le abilità organizzative e disupervisione dell’operato di un’e-quipe e applicato esperienza e co-noscenza alimentare per una mi-gliore e completa gestione dei cibianche sotto il profilo dell’equilibriocalorico e dietologico. E’ degli ul-timi dieci anni anche la frequentepartecipazione a concorsi di set-tore e la collaborazione con or-ganizzazioni gastronomiche (adesempio “Sapori Ticino”) nonchèa manifestazioni culinarie di rilievonazionale e internazionale. Moltoapprezzata anche la collaborazionestabile con il canale televisivo “Lu-ganoinblog” per la trasmissione tv“I cucinatori”.

Riso vialone nano mantecato alrhumagricolo, limes,mandorle e polpocroccante

Ingredienti per 4 persone300 g di riso Vialone nano, 1,2 l di brodo

vegetale, 5 cl di rhum agricolo (J. Bally èquello utilizzato per la ricetta), 1 lime, 30 gcirca di mandorle a filetti tostate, 200 g dipolpo grosso cotto e pulito, q.b. di granapadano, q.b. di olio extravergine d’oliva,40 g di burro del caseificio2 C di pannamontata.

EsecuzioneTostare il riso a secco in una casseruola,

sfumare con il rhum e continuare la cot-tura bagnando di tanto in tanto con ilbrodo. Trascorsi circa 13 minuti, toglierlodal fornello e mantecare aggiungendo lazeste di lime, le mandorle tostate, il granapadano, il burro e la panna montata.Lasciar riposare 3/4 minuti. Nel frattemposaltare con poco olio extravergine il polpoprecedentemente tagliato in cilindri alti1-1,5 cm. servire il risotto all’onda in unafondina. Guarnire con le rondelle di polpoben dorate e croccanti.

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I preferitiAlessandro Fuma-

galli, quanto a varietàdi riso, ama la tradi-zione. Usa principal-mente Carnaroli («il ri-so per eccellenza per irisotti» – dice) ma nondisdegna il Vialone Na-no («che tuttavia –spiega – a volte lascia adesiderare quanto atenuta di cottura»).Usa poi per accompa-gnare qualche pietan-za il riso rosso, il sel-vaggio e il Venere «che– assicura - a livellonutrizionale sono sicu-ramente più validi delriso bianco raffinato».

Page 14: Il Risicoltore (maggio 2015)

LE RUBRICHE14 MAGGIO 2015

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A cura della Confagricoltura Vercelli Biella

di Paolo Guttardi

Bloc notes

Polizze colture permanenti e cerealiautunno primaverili al 31 maggio

E’ stata prorogata al 31 maggio lascadenza per la sottoscrizione delle po-lizze assicurative agevolate per le coltureautunno primaverili e le colture perma-nenti. Il precedente termine, come sta-bilito dal Piano Assicurativo 2015 erastato fissato al 20 aprile. Inizia così tramille difficoltà la campagna assicurativa2015 che da quest’anno, transita sulPiano di Sviluppo Rurale 2014-2020. A talfine gli agricoltori, in attesa che vengaapprovato il bando per la presentazionedelle domande, dovranno presentare tra-mite il SIAN o gli Organismi pagatoriabilitati, la “manifestazione di interesse”,entro la data del 2 maggio, ma cheanch’essa sarà prorogata al 15 giugno.

Piano Verde piemonteseAnche quest’anno, considerata la si-

tuazione di difficoltà economica e fi-nanziaria delle imprese agricole, la Re-gione Piemonte ha emanato il bando perla presentazione delle domande di ac-cesso al credito di conduzione, il co-siddetto “Piano Verde”. L’intervento siconfigura come un contributo a valerecome una riduzione del tasso di in-teresse sui prestiti annuali concessi dallebanche, con un minimo di euro 5.000 eunmassimo di euro 80.000. Il contributoè dell’1 % per le zone di pianura e collinae dell’1,5 % per le zone di montagna.Con una maggiorazione dello 0,3 % sec’è l’intervento dei Confidi.

La scadenza per la presentazione delledomande è fissata al 29 maggio 2015.

Origine in etichetta, il cammino èancora lungo

Prosegue (lentamente) il camminodell’Unione europea verso l’obbligato-rietà dell’indicazione dell’origine dellamateria prima in etichetta. I prodotti piùcandidati a entrare per primi in questoelenco (che comprende già il latte fresco,l’olio di oliva, le carni bovine, ovine esuine, la passata di pomodoro e pochialtri), sono quelli monoingredienti, pro-prio come il riso.

Si attendono a breve le relazioni dellaCommissione europea sull’impatto chequesto obbligo avrebbe sui costi di pro-duzione e sugli aspetti di mercato equindi sui prezzi al consumo.

Domanda Pac al 15 giugnoIl 23 aprile il Comitato di Gestione

competente ha espresso a Bruxellesparere favorevole in merito al regola-mento della Commissione europea chepospone al 15 giugno la data ultima entrola quale gli Stati membri possono farpresentare la domanda unica. E’ stataaccolta così la richiesta espressa al Mi-nistero delle PoliticheAgricole da parte diAgrinsieme, anche a nome di Confa-gricoltura. L’applicazione della proroga dipresentazione della domanda viene dun-que validata come previsto dalla bozza diRegolamento in discussione a Bruxellese come peraltro fortemente sollecitatadal Ministro Martina in sede europea.Una scelta ragionevole considerando ilforte ritardo con cui si è delineato ilquadro normativo a livello comunitario enazionale.

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Il clima del mese

L’andamento delle temperature per alcune stazioni di riferimento

Le condizioni perturbate tipiche della fase centrale dellaprimavera sono una delle caratteristiche del mese dimaggio. L’instabilità delmese simanifesta con un numerodi giorni di pioggia, negli areali di produzione del risoesaminati, compreso fra 6 e 11 accompagnati da pre-cipitazioni medie tra i 60 e i 140 mm. Man mano che ci siinoltra nel mese, le piogge risultano sempre più spesso acarattere temporalesco e ci indicano come il mese siatipicamente di passaggio da condizioni primaverili versoquelle estive.Maggio godemediamente di un totale di oredi sole superiore alle 200 che, con l’aumentata durata delgiorno, determina in pianura temperaturemiti e compresefra i 22° e 25°C nei valori massimi e tra gli 11° e i 13°C neivalori minimi. La mitezza del mese è anche attestata dallararità delle irruzioni fredde da settentrione che, solo in

rarissimi casi, e al più nella prima decade, sono in grado diriportare le temperature minime vicino agli 0°C. Negliultimi anni vanno annoverati, però, più facilmente episodidi caldo estivo piuttosto che periodi più freddi della norma.Recentemente ricordiamo ad esempio il caldo delmese dimaggio del 2007, del 2009 e del 2011 quando si rag-giunserodiffusamente temperatureestive, e indiversi casisi superarono i 30°C. Ricordiamo a tale proposito, per il2011, i 34°C di Asola-MN il 25, i 33.5°C di Cameri-NO il 25,i 32.9°C di Vercelli il 24, i 32.1°C a Rodano-MI il 24 e i 32°Cdi Pavia sempre il 24. L’eccezione a quanto detto si è, però,avuta proprio nel recente passato, e cioè nel 2013, quandol’ultima decade del mese fu particolarmente fresca tantoche si registrarono nevicate fino a 800-1000 metri, su tuttii rilievi del Nord, negli ultimi giorni del mese.

Il confrontotra le pioggedi marzo 2014e quellemedie (mm)

BILANCIO E’ risultato piuttosto mite, in particolare nella seconda metà del mese

Marzo, tutto nella norma

Tabella dati meteorologici dal 1 al 31 marzo 2015

Marzo 2015 non ha mostrato una cir-colazione con caratteri particolarmentedifferenti rispetto ai mesi che lo hannopreceduto. Come gennaio e febbraio 2015è risultato abbastanza mite, mentre sottoil profilo pluviometrico è risultato essereun mese nella norma.

Anche per marzo 2015 non si riesce aindividuare una struttura circolatoria do-minante e a periodi di maggiore stabilità,per la presenza di un promontorio an-ticiclonico, si sono alternati fasi più in-stabili per l’ingresso di aria più fresca danord-ovest o da nord-est. Laprima fase debolmente per-turbata del mese si è avutatra il 2 e il 4, quando qualchedebole precipitazione ha in-teressato sia i settori centraliche quelli orientali di pianura.Tra il 5 e il 15 marzo pre-cipitazioni assenti prima del-l’avvicinamento di una sac-catura nord-atlantica, tra il 15e il 17, con precipitazioni dif-fuse e localmente moderatelunedì 16. Aria fresca affluisce nuova-mente sulle regioni settentrionali tra il 21 eil 26 con precipitazioni sparse, più or-ganizzate solo nella giornata del 25. Nuo-vamente tempo più stabile tra il 27 e il 31marzo.

Complessivamente il mese di marzo haregistrato, negli areali di produzione ana-lizzati, precipitazioni nella media e al piùcomprese tra i 35/40 mm e i 75/80 mm, in6-8 giorni di pioggia. Le aree che hannoregistrato precipitazioni più abbondanti siritrovano in genere a oriente (77,4 mm aRosolina PO-RO), mentre i quantitativimeno significativi si sono registrati nelle

province occidentali (35 mm a Milano,43.6 mm a Cameri-NO).

Le temperature minime medie del me-se sono state comprese al più tra 2° e 5°C.Le minime più contenute, come nelleattese, sono state raggiunte in genere neiprimi 10 giorni del mese, mentre quellepiù miti nell’ultima decade di marzo. A taleproposito ricordiamo alcune minime rag-giunte tra il 6 e l’8 marzo: -4.1°C adArconate-MI il 6, -3°C a Vercelli il 6, -2.6°Ca Castello d’Agogna-PV il 6, -2.4°C aCavenago d’Adda-LO l’8. Rispetto alle

medie recenti le tempera-ture minimemedie sono sta-te nel complesso nella nor-ma.

Le temperature massimemedie, comprese tra 14° e17°C, sono risultate nel com-plesso in linea con le mediemensili recenti e quindi sonorisultate meno anomale ri-spetto agli stessi valori del2014. Il giorno più fresco(con le massime più con-

tenute) è in genere stato il 16 marzo inconcomitanza del transito di un’attiva per-turbazione con cielo quasi ovunque co-perto per l’intera giornata: 7.2°C a Vercellie Castello d’Agogna-PV, 7.8°C a Corsi-co-MI, 8.8°C a Sorgà-VR. Le giornate piùcalde (quindi con le massime più si-gnificative) sono state, in genere, le ul-time 2 giornate del mese, in conco-mitanza della rimonta anticiclonica di unastruttura di origine africana con aria mite atutte le quote e locali effetti di foehn il 31:26.1°C a Vercelli il 31, 25.1°C a Milano eCastello d’Agogna il 31, 24.6°C a Mantovail 31.

tIl mese di marzo,

quest’anno non hamostrato una

circolazione con caratteriparticolarmente differenti

rispetto ai mesiche lo hanno preceduto

Page 15: Il Risicoltore (maggio 2015)

LO STATO DEL RISO MAGGIO 2015 15

RICE OUTLOOK/1 Il volume del raccolto per il 2014/15 dovrebbe scendere a 474,6 milioni di tonnellate (-0,3 milioni di t)

Il trend della produzione torna negativoIl calo tocca molti Paesi, dagli asiatci Vietnam e Indonesia, ai sudamericani Colombia, Ecuador e Perù

.

Louisiana, riso a doppia partenza

Piccolo passo indietroper la produzione globale diriso. Il rapporto Rice Ou-tlook di aprile calcola, in-fatti, che il volume di risoper il 2014/15 dovrebbescendere a 474,6 milioni ditonnellate, 0,3 milioni ditonnellate in meno rispettoalle stime dello scorso me-se e 2,3 milioni di ton-nellate in meno rispetto alvolume record della pro-duzione 2013/14. Si è tor-nati, insomma, ai livelli del-le previsioni di febbraio.

Attestandosi a 159,6 mi-lioni di ettari, l’area globaledestinata alla coltivazionedel riso nel 2014/15 si stimasia in calo di 0,2 milioni diettari rispetto alle proiezio-ni dello scorso mese e 1,6milioni di et-tari in menorispetto al da-to record del-lo scorso an-no.

En t r andonel dettaglio,secondo i lrapporto deldipartimento dell’Agricoltu-ra statunitense la produ-

zione del Vietnam per il2014/15 si valuta sia in calo

di 0,2 milionidi tonnellateper un totaledi 20,05 mi-lioni di tonnel-late. E si ten-ga presenteche il Viet-nam è il terzop iù grande

esportatore di riso a livelloglobale. Allo steso modo si

calcola che la produzionede l l ’ I ndones i a pe r i l2014/15 sia in diminuzionedi 0,2 milioni di tonnellateper un totale di 36,3 milionidi tonnellate. A sua voltal’Indonesia è il terzo Paesepiù grande produttore diriso ed è il maggiore im-portatore. Non va meglio inalcuni Paesi del Sud Ame-rica, dove la produzionedel la Colombia per i l2014/15 si stima sia in calo

RICE OUTLOOK/1 Previsioni stabili per il raccolto a 221 milioni di cwt, +18% per l’area coltivata a riso

Negli Usa segno positivo per scorte e import

di 80mila tonnellate per untotale di 1,22 milioni di ton-nellate. Segno meno ancheper la produzione dell’E-cuador, dove per il 2014/15si valuta diminuisca di28mila tonnellate per untotale di 772mila tonnel-late, e del Perù, dove ladiminuzione è calcolata in50mila tonnellate per untotale di 2,15 milioni di ton-nellate. Trend negativo, in-fine, anche per la produ-

zione della Guinea: per il2014/15 si stima diminui-sca di 151mila tonnellateper un totale di 1,3 milionidi tonnellate, con una ri-duzione del 9 per centodell’area coltivata chescende così a 1 milione diettari.

L’utilizzo globalePer quanto riguarda l’u-

tilizzo globale domestico eresiduo, il rapporto RiceOutlook stima che per il2014/15 sia dinuovo in calotoccando i483 milioni dit onne l l a te ,0,6 milioni ditonnellate inmeno rispet-to alle proie-z i on i de l l oscorso mese,ma 2,9 milio-ni di tonnel-late in più rispetto allo scor-so anno. Segno positivoper le scorte finali: si valutatocchino 98,6milioni di ton-nellate, quasi un milione ditonnellate in più rispettoalle proiezioni dello scorso

mese, ma l’8 per cento inmeno rispetto all’anno pas-sato. Nel dettaglio, segnomeno per le scorte finalidell’India, Indonesia e Thai-landia, ma in rialzo nelleFilippine e negli Stati Uni-ti.

Import - exportPer quanto riguarda le

esportazioni, quelle dell’E-gitto per il 2015 si stimasiano diminuite di 250milatonnellate: si tratta del più

basso quanti-tativo di risoesportato dal1 9 9 7. L eesportazionidel Giapponeper il 2015 sicalcola sianoi n c a l o d i125mila ton-nellate per unt o t a l e d i75mila ton-

nellate.Andamento negativo per

le importazioni: quelle del-l’Indonesia si stima siano incalo di 50mila tonnellatescendendo così a quota1,25 milioni di tonnellate.

Resta costante la produzione di risostatunitense: per il 2014/15 si calcola tocchii 221 milioni di cwt, il 16 per cento in piùrispetto all’anno precedente. Come spiegail rapporto Rice Outlook di aprile, l’incre-mento della produzione è do-vuto ad un rialzo del 18 percento dell’area coltivata a risoper un totale di 2,92milioni diacri.

In particolare, la produzio-ne a grana lunga per il2014-15 si stima resti inva-riata a quota 162,4 milioni dicwt, comunque il 23 per cen-to in più rispetto all’anno pas-sato. Quella a grana medio piccola si cal-cola resti stabile a quota 57,7 milioni di cwt,l’1 per cento in più rispetto all’anno pre-cedente.

Segno positivo per le forniture totali di

riso: il dipartimento dell’Agricoltura statu-nitense valuta che nel 2014/15 dovrebberotoccare i 276,4 milioni di cwt, 0,5 milioni dicwt in più rispetto alle proiezioni delloscorso mese e l’11 per cento in più rispetto

all’anno scorso. Si tratta delpiù grande quantitativo discorte di riso statunitense dal2010/11.

L’utilizzo totale di riso sta-tunitense nel 2014/15 si sti-ma tocchi i 234milioni di cwt,1 milione in meno rispettoalle stime dello scorso mese,ma il 7,5 per cento in piùrispetto all’anno passato. In

particolare, l’utilizzo di riso a grana lunga nel2014/15 si conferma tocchi i 171 milioni dicwt, il 9 per cento in più rispetto all’annoscorso. Per quanto riguarda invece l’utilizzototale domestico e residuo di riso, il rap-

porto Rice Outlook lo pre-vede in calo di 2milioni di cwtin meno rispetto alle stimedello scorso mese: nel2014/15 dovrebbe toccare i129milioni di cwt, comunqueancora il 3 per cento in piùrispetto all’anno passato.

Trend positivo per le espor-tazioni totali di riso statuni-tense: nel 2014/15 si stimaraggiungano quota 105 mi-lioni di cwt, 1milione di cwt inpiù rispetto alle proiezioni del-lo scorso mese e il 13 percento in più rispetto all’annopassato. In particolare, le esportazioni diriso statunitense a grana lunga per il2014/15 si valuta tocchino i 73 milioni dicwt, 1 milione in più rispetto alle proiezionidello scorso mese e il 18 per cento in piùrispetto all’anno passato. Le esportazioni diriso statunitense a grana me-dio piccola nel 2014/15 si con-fermano a 32 milioni di cwt, il7 per cento in più rispettoall’anno passato. Dicasi lostesso per le esportazionistatunitensi di riso grezzo chesi calcola tocchino i 35 milionidi cwt come nel mese dimarzo, il 22 per cento in piùrispetto all’anno precedente.

Discreto incremento anche per le scortefinali statunitensi nel 2014/15 che si stimaraggiungano i 42,4 milioni di cwt, 1,5 mi-lioni di cwt in più rispetto alle precedenti

proiezioni e il 33 per cento in più rispettoall’anno scorso. Si tratta del più grandequantitativo immagazzinato dal 2010/11.

Andamento positivo pure per le impor-tazioni. Il rapporto del Dipartimento del-l’Agricoltura statunitense valuta un incre-

mento di 0,5 milioni di cwtper un totale di 23,5 milioni dicwt, 2 per cento in più ri-spetto alle proiezioni dell’an-no scorso e il secondo vo-lume più elevato in assoluto.Attestandosi a 20 milioni dicwt, le importazioni di risostatunitense a grana lungaper il 2014/15 si calcola sianoil 2 per cento in più rispetto

all’anno passato e il volume più alto inassoluto. Le importazioni di riso a granamedio-piccola si stima tocchino quota 3,5milioni di cwt.

tL’utilizzo totale di risosi stima tocchi i 234milioni di cwt, uno in

meno rispetto ai calcolidello scorso mese

tL’area destinata alla

coltivazione del riso nel2014/15 si stima in calo

di 0,2 milioni di ettari

tSegno positivo per lescorte finali: si valutatocchino 98,6 milioni

di tonnellate, quasi unmilione in più rispetto

alle proiezionidello scorso mese

Doppio andamento per la produzionedi riso della Louisiana: quella del sud-ove-st fa ben sperare, mentre quella delnord-est risente delle condizioni clima-tiche poco favorevoli.

Secondo quanto riferisce il sito kpl-ctv.com, nel sud-ovest i risicoltori a fineaprile hanno quasi terminato di seminarei campi. Gli agricoltori nel nord-est in-vece, dove si coltiva circa il 30 per cento

del raccolto dello Stato, hanno dovutocompletare la loro coltivazione di maisprima di potersi dedicare a quella delriso, resa difficile però dal continuo maltempo. A fine aprile, circa il 10-15 percento del riso è stato coltivato nel norddella Louisiana. L'anno scorso, riportaancora il sito kplctv.com, ha prodotto unvolume di riso del valore di circa 650milioni di dollari.

tNel 2014/15 l’export sivaluta raggiunga i 105milioni di cwt, il 13 percento in più rispetto

all’anno passato

Page 16: Il Risicoltore (maggio 2015)

LO STATO DEL RISO16 MAGGIO 2015

ASIA/1 Gli analisti sostengono che con più tecnologia potrebbe fare molto meglio

Pakistan, in calo l’exportMa un accordo porterà 50mila tonnellate di riso nelle Filippine

Area coltivata 2,760 2,760Scorte iniziali 500 1,200Produzione lavorato 6,700 6,500Produzione grezzo 10,051 9,751Importazioni 30 30Forniture totali 7,230 7,730Esportazioni 3,400 3,900Consumo e residuo 2,630 2,700Scorte finali 1,200 1,130Distribuzione totale 7,230 7,730

Unità di misura: 1000 HA, 1000 MT, MT/HA - Fonte: UFAS

2013/14 2014/15

SCORTE IN AUMENTO

La Rice Exporters As-sociation del Pakistan(Reap) e il National Foo-dAuthority (Nfa) delle Fi-lippine stanno portando atermine un accordo che èstato firmato nel 2013.

Secondo quanto riferi-sce il sito oryza.com, ilReap e la Nfa circa due annifa hanno, infatti, firmato unaccordo in base al qualeNfa ha accettato di impor-tare 50mila tonnellate diriso dal Pakistan. Quest’ul-timo, nei primi otto mesidella campagna 2014-15,ha esportato in totale 2,62milioni di tonnellate di riso,

in lieve calo rispetto ai circa2,63 milioni di tonnellate

esportate nello stesso pe-riodo dell’anno preceden-

te. Nel 2013-14, il Paesesud asiatico ha esportato

in totale 3,16 milioni ditonnellate di riso, in calodel 7 per cento circa ri-spetto ai 3,4 milioni di ton-nel late esportate nel2012-13.

Il riso occupa il secondoposto delle esportazionidel Pakistan dopo il settoretessile, ma negli ultimi annile esportazioni si sono fer-mate a quota 2 bilioni di

dollari. Secondo il sito pa-kobserver.net, il volumepuò essere aumentato finoa 4 bilioni di dollari se saràattuata una migliore pia-nificazione. Gli analisti so-stengono, infatti, che peraumentare la produzione ènecessario incrementarel’uso della tecnologia e in-vestire sulla ricerca e losviluppo di sementi ibride.

Difficoltà per ilPakistan nelvendere il risoall’estero: negliultimi anni l’e-xport ha subi-to, infatti, unsignificativocalo

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Cina, perdite a causa di meteo e malattieSi è deciso di studiare meglio la resa e l’efficacia delle varietà di riso ibride

La Cina ha deciso di studiaremeglio la resa e l’efficacia dellevarietà di riso ibride, conside-rate le notevoli perdite dei rac-colti in provincia di Anhui cau-sato da condizioni meteorolo-giche eccezionali e da malattieche hanno colpito il riso. Lo ri-porta il sito news.asiaone.com.

Secondo il vice ministro del-l’Agricoltura Zhang Tao Lin, levalutazioni si concentrerannosu rendimenti elevati e sulla ca-pacità di adattamento delle va-rietà nei diversi ambienti di col-tivazione, la resistenza alle ma-lattie e agli insetti. «Ci saranno

anche valutazioni dell’efficienzadei fertilizzanti e della qualità delriso ibrido», ha sottolineato.Yuan Longping dell’High-TechAgricoltura, fornitore di sementidi riso ibrido, ha fatto sapere chesospenderà la vendita della va-rietà 0293Liangyou a causa del-le basse rese che sono stateottenute e del calo del raccolto,che ha riguardato più di 650

ettari di risaie in sei città inAnhuinel mese di ottobre. La societàha giustificato i rendimenti ne-gativi con le condizioni meteo-rologiche eccezionali, le bassetemperature e le piogge per-sistenti del mese di giugno eluglio dello scorso anno. Unacausa del fallimento del raccol-to, ha spiegato, sarebbe dovutoanche a misure di prevenzione

inadeguate. Secondo l’agrono-mo e fondatore Yuan Longping,soprannominato il "padre del ri-so ibrido", il fallimento del rac-colto in Anhui non può servirecome prova del fatto che ci sia-no problemi in tutte le varietà diriso ibride. Lo scorso anno, ilriso ibrido è stato coltivato sul30% della superficie risicoladella Cina.

Page 17: Il Risicoltore (maggio 2015)

LO STATO DEL RISO MAGGIO 2015 17

ASIA/2 Si preparano a importare riso da un maggior numero di Paesi quali Pakistan, India, Myanmar e Malesia

Le Filippine diversificano gli acquistiCon una lista più lunga di possibili fornitori, potrebbe tenere maggiormente sotto controllo i costi

. .

INDONESIA Il governo vuole aumentare l’area coltivata a riso

Si punta all’autosufficienzaGiappone, calo per il riso ThaiSi intende, al contrario, incrementare gli acquisti dagli Stati Uniti

Il governo indonesiano punta ad au-mentare l’area coltivata a riso per poterraggiungere così l'autosufficienza e in-terrompere le importazioni. L’obiettivoprefissato, come riporta ilsito oryza.com, è innanzi-tuttoquello di incrementareper il 2015 la produzione dirisone di circa il 4 per centoper un totale di circa 73,4milioni di tonnellate rispettoa una stima di circa 70,61milioni di tonnellate prodot-te nel 2014. Tra le varie mi-sure adottate, la conversio-ne di circa 110mila ettari di terreno in areeagricole, il miglioramento di sistemi ir-rigazione sufficienti per 1 milione di ettaridi superficie coltivata, nonché il miglio-

ramento della distribuzione di sementi,fertilizzanti e attrezzature agricole.

Il ministero dell’Agricoltura ha fatto sa-pere che il governo sta progettando di

utilizzare terreni finora im-produttivi e incolti in areedestinate alla coltivazionedel riso. Secondo alcunianalisti, riporta il sitooryza.com il governo po-trebbe impedire che i ter-reni privati siano utilizzatiper altri scopi, proprio gra-zie alla leggen. 41del 2009,e raggiungere così l’auto-

sufficienza. L’Usda stima che l’Indonesianel 2014-15 produca circa 36,3 milioni ditonnellate di riso e importi circa 1,25milioni tonnellate di riso.

Il Giappone calcola di ridurre gli acquistidi riso dalla Thailandia e di importare di piùdagli Stati Uniti grazie a un patto com-merciale trans-Pacifico tra i due Paesi.Secondo i dati delministerodell'Agricoltura di Tokyo, co-me riferisce il sito bangko-kpost.com, il Giappone haacquistato 330mila tonnel-late di riso dalla Thailandianel corso dell'anno fiscaleche si è concluso il 31 mar-zo. Tetsuro Shimizu, del No-rinchukinResearch Institutedi Tokyo, a fine aprile hafattosaperechese l’accordocon i12Paesidell'Asia-Pacifico dovesse avere succes-so, il Giappone potrebbe acquistare piùvolume di riso dagli Stati Uniti e ridurre le

importazioni da parte di Thailandia e Cina.Secondo Masayoshi Honma, dell’Univer-sità di Tokyo, il Giappone potrebbe con-tare su un incremento di riso statunitense

di ben 100mila tonnellatel'anno, lasciando il sistematariffario in vigore.

Il ministero dell'Agricol-tura giapponese deve ac-quistare 770mila tonnellatedi riso straniero ogni annonell'ambito di un accordodel Wto (World Trade Or-ganization). Il Paese imponeuna tassa di 341 yen (93

baht) per chilogrammo sulle importazioniche superino il volume stabilito. La metàdelle 770mila tonnellate obbligatorie at-tualmente provengono dagli Stati Uniti.

Le Filippine si preparanoa importare riso da un mag-gior numero di Paesi perdiversificare le forniture. Inuovi rapporti commerciali,come riferisce il sito the-star.com.my, riguarderannoPakistan, India, Myanmar eMalesia.

Le Filippine di solito ac-quistano il risodai produttoriprincipali, ossia Vietnam eThailandia. Ma con una listapiù lunga di possibili forni-tori, il Paese potrebbe te-nere sotto controllo il costodel riso importato.

Renan Dalisay, del Nfa(National Food Authority),ha fatto sapere di aver coor-dinato i diversi accordi conle ambasciate del Pakistan,India, Malesia e Myanmar aManila, incoraggiando i Pae-si ad entrare a far parte di unaccordo, il Moa (Memoran-dum of Agreement), chepermetterebbe a questiPaesi di partecipare alle ga-re d'appalto di importazionedel riso pubblicate dal Nfa,

così come già succede conVietnam, Thailandia e Cam-bogia. Vietnam e Thailandiarecentemente hanno vintogare per la fornitura di500mila tonnellate con laNfa, e sperano ora di ot-tenere più contratti. Intanto

il Pakistan, quarto esporta-tore di riso del mondo, si èaccordato con le Filippineper una fornitura di 50milatonnellate (come spiegatoin un altro articolo) e po-trebbe continuare a vende-re attraverso il programma

di volume minimo di acces-so in base al quale gli ope-ratori locali sono autorizzatia importare un volume an-nuo di 755.200 tonnellate.Questo accordo, riporta an-cora il sito thestar.com.my,riguarda gli acquisti privati

??e non rientra negli acqui-sti stabiliti direttamente dal-lo Stato con gli appalti delNfa.

Altri Paesi che possonovendere il risonelle Filippineincludono Cina, India, Au-stralia e El Salvador. Le Fi-

lippine hanno importato nel2014 in totale circa 1,7 mi-lioni di tonnellate di riso. Se-condo le stime del dipar-timento dell'Agricoltura de-gli Stati Uniti, quest’annopotrebbe acquistare 1,6 mi-lioni di tonnellate di riso.

.

E le scorte sono in aumentoLe scorte di riso delle Filippine

potrebbero essere sufficienti asoddisfare la domanda fino a giu-gno. Lo riporta il sito phil-star.com. Secondo un recenterapporto del Psa (Philippine Sta-tistics Authority) il totale del vo-lume delle scorte di riso ha rag-giunto quota 2,26 milioni di ton-nellate metriche a marzo di que-st'anno, in rialzo del 26,9 percento rispetto a 1,78 milioni ditonnellate metriche immagazzi-nate nello stesso mese delloscorso anno. Le scorte delle fa-miglie si stima siano aumentatedel 2,3 per cento, per un totale di

970mila tonnellate metriche, ri-spetto a 950mila tonnellate me-triche dello stesso periodo di unanno fa. Quelle conservate inmagazzini commerciali sarebbe-ro incrementati del 97,9 per cen-to raggiungendo così quest’anno740mila tonnellate metriche ri-spetto a 380mila tonnellate me-triche dello scorso anno. Le scor-te del National Food Authority(Nfa) si stima siano in aumentodel 19,7 per cento e raggiunganoquest’anno quota 550mila ton-nellate metriche rispetto alle460mila tonnellate metriche del2014.

tTra le misure adottate,la conversione di circa110mila ettari in aree

agricole, il miglioramentodi sistemi irrigazione

tIl Paese nipponico deve

acquistare 770milatonnellate di riso ogni

anno nell'ambitodi un accordo del Wto

Officine RAVAROStrada per Vespolate, 6

28060 Granozzo (No) - ItalyTel. 0321/55146 r.a. Fax 0321/55181 -www.ravaro.it e-mail: [email protected]

ISO 9001:2008ISO 3834-4:2005

Page 18: Il Risicoltore (maggio 2015)

LO STATO DEL RISO18 MAGGIO 2015

IMPORT & EXPORT UE

Paesi Import

Francia 120.230

Regno Unito 116.029

Paesi Bassi 90.763

Germania 51.572

Polonia 51.510

Spagna 45.230

Italia 39.534

Belgio 36.428

Portogallo 29.753

Svezia 18.080

Rep. Ceca 17.028

Altri Ue 37.461

TOTALE 653.618

Rotture di riso 257.736

Paesi Export

Italia 88.205

Spagna 28.799

Grecia 20.603

Bulgaria 11.304

Portogallo 6.613

Romania 4.221

Francia 3.540

Regno Unito 3.371

Rep. Ceca 1.064

Polonia 874

Germania 753

Altri Ue 2.427

TOTALE 171.774

- -

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

CERTIFICATI RILASCIATI AL 21 APRILE 2015(Dati espressi in tonnellate base di riso lavorato)

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

TOTALE TONDO 358.901 299.883 83,56% 59.018Lido-Alpe 4.210 2.883 68,48% 1.327Padano-Argo 2.608 1.801 69,06% 807Vialone nano 21.830 16.910 77,46% 4.920Varie Medio 4.118 2.792 67,80% 1.326TOTALE MEDIO 32.766 24.386 74,42% 8.380Loto-Ariete 265.858 181.401 68,23% 84.457S. Andrea 42.090 33.770 80,23% 8.320Roma 29.284 25.671 87,66% 3.613Baldo 69.602 62.100 89,22% 7.502Arborio-Volano 84.097 72.415 86,11% 11.682Carnaroli 65.214 56.166 86,13% 9.048Varie Lungo A 65.912 46.776 70,97% 19.136TOTALE LUNGO A 622.057 478.299 76,89% 143.758TOTALE LUNGO B 398.605 323.807 81,24% 74.798TOTALE GENERALE 1.412.329 1.126.375 79,75% 285.954

VENDITE E RIMANENZE DEI PRODUTTORI AL 21 APRILE 2015

Gruppi varietali Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Rimanenze

Dati espressi in tonnellate di riso greggio

Tondo 395.220 265.557 67,19%

Medio 26.787 21.134 78,90%

Lungo A 555.678 432.297 77,80%

Lungo B 488.727 302.489 61,89%

TOTALE 1.466.412 1.021.477 69,66%

CAMPAGNE PRECEDENTI2013/2014 Disponibilità

vendibileVenduto % rispetto

al disponibile

Tondo 394.346 269.112 68,24%

Medio 42.644 28.312 66,39%

Lungo A 778.241 494.466 63,54%

Lungo B 437.874 313.120 71,51%

TOTALE 1.653.105 1.105.010 66,84%

Tondo 383.363 254.980 66,51%

Medio 53.359 33.018 61,88%

Lungo A 711.960 439.324 61,71%

Lungo B 447.006 318.366 71,22%

TOTALE 1.595.688 1.045.688 65,53%

2012/2011 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

2011/2010 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

VENDITE ATTUALI E CONFRONTO CON LA CAMPAGNA PRECEDENTE

Il ritmo delle venditenon accenna a diminuire.Nell’ultimo mese le ven-dite settimanali si sonomantenute su un valoremedio di 29.000 tonnel-late. Risulta collocatol’80% della disponibilitàvendibile con una puntadell’84% circa per il com-parto del riso tondo e unminimo del 74% per il risodi tipo medio.

Il confronto con l’annoscorso evidenzia un au-mento di quasi 105.000tonnellate (+9,4%) così di-stribuito: 46.002 sui lun-ghi A, 34.326 sui tondi,21.318 sui lunghi B e3.252 sui medi.

Il mercato sembra ar-rivato a un nuovo punto diequilibrio, con quotazioniper lo più stabili a ec-cezione di qualche aumen-to sui tondi e sui lunghi B edi qualche riduzione sullevarietà da mercato inter-no.

Per quanto riguarda gliscambi commerciali, si re-gistra un’ulteriore frenatadell’export che, pur risul-tando in aumento di circa4.500 tonnellate (+5%) ri-spetto all’anno scorso,nell’ultimo mese ha persoterreno (-3.800 t) se con-frontato con l’export re-gistrato nello stesso pe-riodo di un anno fa. Con-siderato il trend attuale, afine campagna è lecito at-tendersi un volume diesportazione in linea conquello della scorsa cam-pagna, se non addiritturainferiore.

Nel mese di aprile l’at-tività dei nostri operatori siè concentrata verso laSvizzera, il Libano e gliUsa.

Sul fronte dell’import,invece, risulta una leggeraaccelerazione dell’attività,considerato che il gap conl’anno scorso si è ridotto dicirca 2.000 tonnellate inun mese (da -4.700 a-2.700 tonnellate). L’im-port attuale della campa-gna si attesta a circa39.500 tonnellate a frontedelle 42.300 tonnellatedell’anno scorso, facendosegnare un calo del 6%.

Unione europeaConsiderato che siamo

in attesa di una verifica daparte della Commissioneeuropea sul dato di im-portazione del riso semi-greggio basmati da partedel Regno Unito, esiste ilrischio concreto di forniredelle informazioni che po-trebbero essere smentite

nel prossimo aggiorna-mento.

Nella speranza che il da-

to oggetto di controllo nonabbia rilevanza ai fini delladeterminazione del volu-

me complessivo importa-to dall’Unione europea,emerge un dato generaledi 653.618 tonnellate, ba-se lavorato, che risulta inaumento del 3% rispetto aun anno fa, con un in-cremento del 6% per ilriso lavorato e un calo del3% per il riso semigreg-gio.

Sul lato dell’export siregistra un volume com-plessivo di 171.774 ton-nellate, in aumento del28% rispetto a un anno fa(+37.062 t), soprattuttograzie alle maggiori espor-tazioni realizzate daglioperatori greci (+16.273 t)e spagnoli (+10.869 t).

BILANCIO Buono il collocamento. Rallenta l’export

E’ stato collocato l’80%della disponibilità vendibile

600

500

400

300

200

100

0

Tondo Medio Lungo A Lungo B

Vendite totali ('000 t)

Vendite totali annoprecedente

Rimanenza

Import UE

2014/15 2013/14 2012/13 2011/12

700.000

600.000

500.000

400.000

300.000

200.000

100.000

0

653.618

636.431

562.395

554.057

180.000

160.000

140.000

120.000

100.000

80.000

60.000

40.000

20.000

10.000

02014/15 2013/14 2012/13 2011/12

171.774

134.712

103.033

115.181

Page 19: Il Risicoltore (maggio 2015)

LO STATO DEL RISO MAGGIO 2015 19

Esportazioni Italia

Svizzera

Libano Usa

Serbia

3.618

Turchia

Giordania

Siria

Brasile

BosniaE.

Canada

Restodel

Mondo

3.012

36.00033.00030.00027.00024.00021.00018.00015.00012.0009.0006.0003.000

0

2.246

35.640

9.780

8.727

6.658

3.008

Albania

8.398

Kosovo

1.944

2.257

1.533

1.366

2.125

658

Restodel

Mondo

15.000

13.500

12.000

9.000

7.500

6.000

4.500

3.000

1.500

0

13.174

6.808

5.348

916

283

1.598

Importazioni Italia

Cambogia

India

Pakistan

Thailandia

Myanmar

Bangladesh

Argentina

9.870

Uruguay

352

BORSA DI MORTARA

30/3/2015Min Max

6/4/2015Min Max

13/4/2015Min Max

20/4/2015Min Max

BORSA DI NOVARA

BORSA DI PAVIARisoni 1/4/2015

Min Max

Balilla 410 430 410 430 410 430

Selenio 410 430 410 430 410 430

Flipper-Alpe-Lido 355 375 355 375 355 375

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 745 790 735 780 725 770

S. Andrea 595 625 590 620 590 620

Loto 400 430 400 430 400 430

Dardo-Luna CL e sim. 355 375 355 375 355 375

Augusto 405 430 405 430 405 430

Roma 590 625 585 620 585 620

Baldo 590 625 585 620 575 610

Arborio-Volano 685 725 685 725 685 725

Carnaroli 685 725 685 725 685 725

Thaibonnet 315 335 330 350 330 350

Altre indica 315 335 330 350 330 350

Balilla, Centauro e similari 420 430 420 430 420 430 420 430

Selenio e similari 420 430 420 430 420 430 430 440

Tipo Ribe 370 380 370 380 370 380 370 380

Loto e similari 416 433 416 433 416 433 416 433

Augusto 414 424 414 424 414 424 414 424

S. Andrea e similari 605 625 605 625 605 625 605 625

Roma e similari 595 625 595 625 595 625 595 625

Baldo e similari 615 625 615 625 615 625 605 615

Arborio-Volano 696 721 696 721 696 721 696 721

Carnaroli e similari 691 721 691 721 691 721 691 721

Thaibonnet e similari 326 336 326 336 326 336 336 346

BORSA DI VERCELLI

Balilla (originario) 420 435 420 435 420 435

Selenio 415 435 415 435 415 435

Lido-Flipper e sim. 355 370 355 370 355 370

Padano-Argo 500 570 500 570 490 560

Vialone Nano 710 760 710 760 690 740

S. Andrea 580 620 580 620 580 620

Loto e Nembo 400 420 400 420 400 420

Dardo-Luna CL e sim. 360 375 360 375 360 375

Augusto 400 420 400 420 400 420

Roma 600 620 600 620 600 620

Baldo 585 620 585 620 580 615

Arborio-Volano 685 720 685 720 685 720

Carnaroli 690 720 690 720 690 720

Thai.-Gladio e sim. 325 335 325 335 340 350

BORSA DI MILANO8/4/2015Min Max

15/4/2015Min Max

22/4/2015Min Max Risoni 3/4/2015

Min Max10/4/2015Min Max

17/4/2015Min Max

24/4/2015Min Max Lavorati 7/4/2015

Min Max14/4/2015Min Max

21/4/2015Min Max

31/3/2015Min Max

7/4/2015Min Max

14/4/2015Min Max

PER TUTTE LE BORSE, PREZZI ESPRESSI IN EURO PER TONNELLATA

31/3/2015Min Max

Risoni Risoni

Balilla-Centauro 405 425 410 430 410 430Selenio 410 430 410 430 410 430Lido-Flipper 350 370 350 370 350 370Loto 390 420 390 420 390 420Augusto 390 420 390 420 390 420Dardo, Luna CL e sim. 350 380 350 380 350 380S. Andrea 595 625 595 625 595 625Baldo 585 625 585 625 585 625Roma 585 625 585 625 585 625Arborio-Volano 685 725 685 725 685 725Carnaroli 685 725 685 725 685 725Thaibonnet-Gladio e sim. 315 335 325 345 325 345

Arborio 1595 1645 1595 1645 1595 1645 1595 1645

Roma 1395 1445 1395 1445 1395 1445 1385 1435

Baldo 1385 1434 1385 1434 1385 1434 1375 1424

Ribe 810 850 810 850 810 850 810 850

S. Andrea 1400 1440 1400 1440 1400 1440 1390 1430

Thaibonnet 650 700 650 700 650 700 650 700

Vialone Nano 1815 1865 1815 1865 1815 1865 1795 1845

Padano-Argo 1350 1500 1350 1500 1350 1500 1350 1500

Lido e similari 760 800 760 800 760 800 760 800

Originario comune 855 905 855 905 855 905 855 905

Carnaroli 1595 1645 1595 1645 1595 1645 1595 1645

Parboiled Ribe 910 950 910 950 910 950 910 950

Parboiled Thaib. 780 800 780 800 780 800 780 800

Parboiled Baldo 1515 1545 1515 1545 1515 1545 1505 1535

DATI ESPRESSI IN TONNELLATE RISO LAVORATO

21/4/2015Min Max

LaCom

mission

eno

nsièriu

nita

Importazioni Italia Esportazioni Italia

FEST

IVITA’

LaCom

mission

eno

nsièriu

nita

Direzione - Redazione - Amministrazionec/o Dmedia Group SpA

Merate (LC) - via Campi 29/Ltel 039.99.89.1 - fax 039.99.08.028

Direttore responsabile: Giuseppe PozziTel. 039.99.89.240 Email: [email protected]. Tribunale di Milano: n. 4365 del 25/6/1957

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Questo numero è stato chiuso in tipografia il 7 maggio 2015.Ogni eventuale ritardo nella distribuzione è indipendente

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momento è possibile avere accesso ai propri dati chiedendonel’aggiornamento o la cancellazione.

I L TROVAUFF IC IO

Servizio di Assistenza Tecnica

Telefono Tecnico Sede di lavoro

320 43 25 357 Simone Boattin Codigoro

320 43 25 358 Alessandra Bogliolo Novara

320 43 25 359 Paola Castagna Pavia

320 43 25 360 Massimo Zini Pavia

320 43 25 361 Bruna Marcato Mortara

320 43 25 362 Cesare Rocca Vercelli

320 43 25 363 Carlotta Caresana Vercelli

320 43 25 364 Lucio Zerminiani Isola della Scala

320 43 25 365 Sandro Stara Oristano

320 43 25 367 Massimo Giubertoni Novara

320 43 25 368 Franco Sciorati Pavia

Page 20: Il Risicoltore (maggio 2015)

20 MAGGIO 2015

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LA NUOVA GENERAZIONE DI FERTILIZZANTI, UN PASSO IN AVANTI VERSO LA QUALITÀ E L’EFFICIENZA

Lo zolfo è un elemento di fondamentale importanza per lafertilità dei terreni agrari, è indispensabile per molte colture,in particolare favorisce la qualità delle produzioni cerealicolee migliora le caratteristiche proteiche del frumento.Panfertil ha messo in produzione questo formulato ad alto titolodi zolfo per rispondere alle richieste di molti cerealicoltori cheavevano problemi di qualità della produzione di frumento.Il prodotto va impiegato al momento della concimazione azotata dicopertura su frumento e sia in presemina sia in copertura su mais,sorgo, girasole e altre colture primaverili.