Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

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LUGLIO 2011 Q uando leggo un giornale spes- so sono attratto da quelle notizie pic- cole, che per leggerle bisogna farci attenzione altrimenti nemmeno le vedi. Secondo me sono le news che più di altre ti danno il vero termome- tro della situazione. Oggi ho trovato questa: “A Roma cattedre, lavagne e attaccapanni li comprano gli spon- sor”. Che la situazione nelle scuole non fosse così felice me ne ero ac- corto anche da solo! Ma gli sponsor nella scuola? Già m’immagino come saranno le lezioni. La maestra entra in classe e dice “L’interrogazione di storia è offerta dalla pasticceria Gen- naroni, dolci e diabete dal 1860!”. Per colpa dello sponsor alcune ma- terie subiranno una drastica trasfor- mazione. Immaginatevi come cam- bierebbe la religione se lo sponsor fosse la Vodafone: “Cosa disse Gesù a Lazzaro? Lazzaro alzati… Life is Now!”. Tutti i ministri dell’Istru- zione, la prima cosa che fanno è la riforma della scuola. Si divertono a fare a gara a chi fa più riforme: “Io ho fatto 7 riforme”, “Io 8”, “Sì però io ne ho fatte 7 ma tutte nel solito giorno”, “Allora vinci tu!”. Prima di riformare ci potete dire cosa c’è che non va nella scuola? Non si ca- pisce. Io a scuola ci andavo malvo- lentieri, avevo una maestra che mi tirava sempre gli schiaffi. Oggi una scuola così la rimpiango. Infatti, alla mia maestra ho detto: “Per cortesia, nel tempo libero può venire a tirare qualche schiaffo a mio figlio?”. *Comico Andrea Muzzi* Lo sponsor? Ti interroga Mentre Corvino è al lavoro per preparare la nuova Fiorentina, Il Reporter fa un salto indietro negli anni SPORT È TEMPO DI MERCATO PAG.31 L’ora del “tutti a piedi” C hi di cartine e mappe ci capisce poco, la rivoluzione pedonale scattata per San Giovanni deve ancora digerirla. Questione di tempo, niente paura, anche se specialmente per gli scooteristi la viabilità in piazza Pitti e dintorni (e non solo) è davvero cam- biata radicalmente. Ma, del resto, Fi- renze alle aree pedonali ci è abbastan- za abituata, e sono molte, anche fuori dal centro, le zone dove le auto sono bandite: vedi il lungarno Vespucci, vedi certi tratti delle Cascine. Eppu- re, appena al di là dei nostri confini, di tutto questo non c’è quasi traccia: Sesto, ad esempio, di limitazioni al traffico ne conosce assai poche. Ma basta allargare lo sguardo per vedere che la politica del “tutti a piedi” è in- vece diffusissima: a Fez, in Marocco, c’è l’area più estesa al mondo, men- tre a Friburgo c’è un intero quartiere assolutamente bandito alle auto. E la lista continua... PAGG.8-9 di Wiedenstritt - Zarrilli Daniele Silvestri racconta “Scotch” l’ intervista PAG.29 La natura come terapia: la storia del Giardino “SottoVico”, il regno delle piante grasse BARBERINO ORTO BOTANICO PAG.4 Il Bisonte rinuncia a De Fonzo, Zago, Babbi e Vannini. In arrivo la palleggiatrice Peluso VOLLEY, VENTO DI NOVITà PAG.33 Il mercato si fa riciclone: nuove regole per gli ambulanti. Come si modifica la raccolta TAVARNELLE PAG.5 Il Chianti che cambia, tra progetti e lavori PRIMO PIANO PAGG.2-3 Internet, arriva la banda larga San Casciano PAG.7 All’interno l’inserto dell’amministrazione comunale PAGG.19-22 TEL 055 820007 Service ufficiale LOMBARDINI 1182047 Periodico d’informazione locale. Anno V n.63 del 1 luglio 2011. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10 Il Giornale nel tuo Comune EDIZIONE DEL CHIANTI F. NO • 13.050 COPIE DISTRIBUITE DA

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Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

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LUGLIO 2011

Quando leggo un giornale spes-

so sono attratto da quelle notizie pic-cole, che per leggerle bisogna farci attenzione altrimenti nemmeno le vedi. Secondo me sono le news che più di altre ti danno il vero termome-tro della situazione. Oggi ho trovato questa: “A Roma cattedre, lavagne e attaccapanni li comprano gli spon-sor”. Che la situazione nelle scuole non fosse così felice me ne ero ac-corto anche da solo! Ma gli sponsor nella scuola? Già m’immagino come saranno le lezioni. La maestra entra in classe e dice “L’interrogazione di storia è offerta dalla pasticceria Gen-naroni, dolci e diabete dal 1860!”. Per colpa dello sponsor alcune ma-terie subiranno una drastica trasfor-mazione. Immaginatevi come cam-bierebbe la religione se lo sponsor fosse la Vodafone: “Cosa disse Gesù a Lazzaro? Lazzaro alzati… Life is Now!”. Tutti i ministri dell’Istru-zione, la prima cosa che fanno è la riforma della scuola. Si divertono a fare a gara a chi fa più riforme: “Io ho fatto 7 riforme”, “Io 8”, “Sì però io ne ho fatte 7 ma tutte nel solito giorno”, “Allora vinci tu!”. Prima di riformare ci potete dire cosa c’è che non va nella scuola? Non si ca-pisce. Io a scuola ci andavo malvo-lentieri, avevo una maestra che mi tirava sempre gli schiaffi. Oggi una scuola così la rimpiango. Infatti, alla mia maestra ho detto: “Per cortesia, nel tempo libero può venire a tirare qualche schiaffo a mio figlio?”.

*Comico

Andrea Muzzi*

Lo sponsor? Ti interroga

Anche quest’anno in molti potrebbero

rimanere fuori dalle liste per i nidi.

Novità anche a scuola

iStrUZione

asili, caccia al Posto

PAGG.10-11

Mentre Corvino è al lavoro per preparare

la nuova Fiorentina, Il Reporter

fa un salto indietro negli anni

SPort

È teMPo Di Mercato

PAG.31

Non solo mare, lamovida è anche qui

estate

PAGG.24-25

L’ora del “tutti a piedi”

Chi di cartine e mappe ci capisce poco, la rivoluzione pedonale

scattata per San Giovanni deve ancora digerirla. Questione di tempo, niente paura, anche se specialmente per gli scooteristi la viabilità in piazza Pitti e dintorni (e non solo) è davvero cam-biata radicalmente. Ma, del resto, Fi-renze alle aree pedonali ci è abbastan-za abituata, e sono molte, anche fuori dal centro, le zone dove le auto sono bandite: vedi il lungarno Vespucci,

vedi certi tratti delle Cascine. Eppu-re, appena al di là dei nostri confini, di tutto questo non c’è quasi traccia: Sesto, ad esempio, di limitazioni al traffico ne conosce assai poche. Ma basta allargare lo sguardo per vedere che la politica del “tutti a piedi” è in-vece diffusissima: a Fez, in Marocco, c’è l’area più estesa al mondo, men-tre a Friburgo c’è un intero quartiere assolutamente bandito alle auto. E la lista continua... PAGG.8-9

di Wiedenstritt - Zarrilli

Daniele Silvestriracconta “Scotch”

l’intervista

PAG.29

La natura come terapia:

la storia del Giardino “SottoVico”,

il regno delle piante grasse

barberino

orto botanico

PAG.4

Il Bisonte rinuncia a De Fonzo,

Zago, Babbi e Vannini. In arrivo

la palleggiatrice Peluso

Volley, Vento di noVità

PAG.33

Il mercato si fa riciclone:

nuove regole per gli ambulanti.

Come si modifica la raccolta

taVarnelle

PAG.5

Il Chianti che cambia,tra progetti e lavori

PriMo Piano

PAGG.2-3

Internet, arrivala banda larga

San Casciano

PAG.7

All’interno l’insertodell’amministrazionecomunale PAGG.19-22

TEL 055 820007

Service ufficiale LOMBARDINI

1182

047

Periodico d’informazione locale. Anno V n.63 del 1 luglio 2011.N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10

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Estate, tempo di vacanze, ma anche di lavori. Da San Casciano a Tavarnelle e Barberino sono molti gli interventi in vista: alcuni – attesissimi – metteranno a disposizione dei

cittadini nuove strutture, altri valorizzeranno o amplie-ranno quelle già esistenti sul territorio. In tutti e tre i comuni la priorità è rappresentata dai servizi per i più piccoli. Così se San Casciano presto avrà un nuovo asilo nido, anche Barberino e Tavarnelle inaugureran-no presto il cantiere della nuova scuola primaria. E poi sono in ponte mini appartamenti, parcheggi, un’area sportiva e un osservatorio astronomico. Accanto ai cantieri comunali, tiene ancora banco la questione

dell’Autopalio, la principale arteria di comunicazione per il Chianti, poco sicura - denunciano gli enti locali - e costellata da buche. Lo spettro di un pedaggio si allontana, per il momento, mentre da Roma arrivano cifre a otto zeri per la messa a norma della superstrada. Ma non c’è solo la Firenze - Siena: Provincia e Regio-ne Toscana hanno stanziato una serie di investimenti per il territorio chiantigiano. E così, dopo la messa a norma della Sr 429 nei pressi della Zambra, sono in arrivo novità. Una volta conclusi lavori nel tratto se-nese – secondo le stime della Provincia – si ridurrà drasticamente il passaggio dei veicoli attraverso la fra-zione di Barberino.

l’inchiesta. Operai in azione: come cresce il Chianti

Al via la stagione dei lavori pubblici

Gianni Carpini

La più grande infrastruttura del Chianti, l’Auto-palio, si trova ormai da oltre un anno alla ribalta

di tutte le cronache locali. Risale infatti al maggio 2010 il famigerato decreto numero 78, che, per la prima volta, introdusse lo spauracchio del pedag-gio sulla strada di collegamento tra Firenze e Siena. Quella data segnò anche l’inizio di una vera e pro-pria battaglia portata avanti a suon di ricorsi al Tar e iniziative eclatanti, istituzionali e non, per coin-volgere il maggior numero di persone nella protesta del “No al pedaggio”. Anas da parte sua, dopo aver tentato di far cassa attraverso la maggiorazione (1 euro in più) del pagamento al casello autostradale

più vicino (quello di Firenze Certosa) – cosa che le era costata una pioggia di ricorsi al Tar, dai quali era uscita perdente – aveva poi deciso di aggirare l’osta-colo lanciando nel settembre 2010 un bando, del va-lore di 150 milioni di euro, per la costruzione di una sistema di esazione senza barriere, su tutti i tratti di

sua pertinenza. Il successivo intervento dei due pre-sidenti delle Province di Siena e Firenze, Simone Bezzini e Andrea Barducci, che per opporsi al pa-gamento del balzello, nel febbraio scorso, avevano addirittura percorso in camper l’intero tragitto della Firenze-Siena, aveva portato all’apertura di un tavo-lo tecnico di discussione fra il ministro alle Infra-strutture Altero Matteoli e Regione Toscana, Provin-ce di Firenze e Siena e istituzioni locali, per valutare insieme un progetto di ammodernamento e messa in sicurezza dell’arteria. In questo modo l’avvio dell’applicazione del pedaggio, prevista per il primo maggio scorso, ha subito una battuta di arresto. Un ulteriore rinvio è stato in seguito chiesto e ottenuto, da Regione e Province, per consentire l’esecuzione dei più urgenti lavori di adeguamento stradale. No-vità sono arrivate dall’ultima intesa generale qua-dro Stato – Regione, che ha previsto 700 milioni di euro per la messa in sicurezza della strada. Intanto, per ripercorrere le tappe fondamentali dell’intrica-ta vicenda arriva un dossier, preparato dai sindaci dei Comuni di Barberino, Impruneta, San Casciano e Tavarnelle e inviato al Parlamento italiano. Nel fascicolo sono evidenziati i dati sull’inadeguatezza, sulla pericolosità della viabilità, sull’assenza di re-quisiti strutturali e di sicurezza, sul pesante bilancio che segnala diversi incidenti a settimana, alcuni dei quali mortali.

l’inFrastrUttUra. Un anno vissuto fra annunci e proteste

L’odissea dell’Autopalio, tra pedaggi, polemiche e buche

/I.B.

Lunga la lista dei cantieri aperti (o che inizieranno presto):

scuole, aree sportive e strade. Il punto della situazione

La superstrada dello scontro: in arrivo dalle amministrazioni un dossier sui suoi “mali”

Anche la Provincia di Firenze ha in ponte alcune importanti opere

sulle principali strade del Chianti. A darne conto è Laura Cantini, vicepre-sidente della Provincia con delega alle infrastrutture.Quali gli interventi principali?Le opere più rilevanti riguardano la Sr222: sono in corso i lavori del terzo lotto della variante di Strada, per un costo di un milione e 680mila euro, quasi interamente finanziati dalla Regione. Il cantiere procede regolar-mente e quindi dovrebbe essere ulti-mato nel maggio 2012. Questa opera consentirà di deviare il traffico dal centro abitato della frazione di Strada in Chianti.Ma c’è anche un’altra variante Sempre restando sulla Sr222, la va-riante di Grassina si prefigura come l’opera più grande per il Chianti a partire dal 2012. Il suo costo è di 27 milioni di euro, finanziati da Regione, Provincia e dai Comuni di Bagno a Ripoli e Greve in Chianti; attualmente stiamo espletando le procedure per il bando di gara. Quali le altre novità?Per Impruneta verrà presto completa-ta la circonvallazione dell’abitato, la Sp69 Imprunetana. Mentre sono in

corso varie opere per la messa in sicu-rezza della Sr2, la Cassia, riguardanti barriere e segnaletica, per la variante di Pietracupa alla Sp101, il Comune di Tavarnelle sta effettuando la pro-gettazione preliminare, che dovrebbe consentire alla Provincia di conoscere l’entità dell’impegno finanziario.E la Zambra?Ci sono buone notizie per la Sr429, nel tratto che interessa la Zambra, nel Comune di Barberino: oltre a porta-re a termine la messa in sicurezza, i lavori nel tratto senese, già eseguiti al 50%, consentiranno di eliminare tutto il traffico che adesso pesa sulla frazione.

Laura Cantini

Laura Cantini, vicepresidente della Provincia

Non solo la Firenze-Siena

/I.B.

L’IntervIsta

iL progetto deLL’area sportiva di tavarneLLe

Anno V n.63 del 1 luglio 2011

Il Reporter del Chianti F.no raggiunge 13.050 famiglie nei Comuni di Barberino, Tavarnelle, San Casciano

2 Luglio 2011 il giornale nel tuo comune

Page 3: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

San Casciano… lavori in corso. E’ proprio il caso di dirlo: dando un’occhiata alla fit-

ta agenda di opere pubbliche previste nel 2011 per capoluogo e frazioni, i cantieri attivi e da poco conclusi, sono davvero tanti. Fra gli in-terventi che avranno anche importanti risvolti sociali, si colloca a pieno titolo il nido di Cer-baia, i cui lavori sono già stati avviati. La nuova struttura scolastica sorgerà tra via Napoli e via

Firenze, nei locali dell’ex scuola elementare. Oltre alle particolari caratteristiche di edilizia ambientale, che consentiranno all’immobile di risparmiare energia attraverso l’uso di pan-nelli solari e riscaldamento a pannelli radianti, l’identità della struttura sarà strettamente legata alla sua posizione. L’opera fa parte dello stes-so lotto urbanistico che prevede la creazione di sei mini alloggi per giovani coppie e anziani,

all’interno dell’ex scuola elementare della fra-zione, con annessi spazi comuni che serviran-no da luoghi di ritrovo. La vicinanza di que-sti due edifici sarà uno dei tratti distintivi del nido, al cui interno saranno presenti: un’area per l’integrazione tra i piccoli utenti e i vici-ni di casa, un ambiente per il coinvolgimento dei genitori nelle attività dei loro piccoli, una cucina e un refettorio, in modo da garantire alla scuola autonomia anche sotto il profilo dei pasti. A tal proposito, procede a grandi passi un analogo cantiere che, sempre all’interno di un fabbricato preesistente, quello dell’ex Coop di Mercatale, permetterà di ottenere sei mini alloggi di edilizia residenziale pubblica per giovani coppie e anziani. Quelle di Cerbaia e Mercatale si prefigurano come le opere pubbli-che più significative del 2011, anche in termi-

ni di investimento: rispettivamente 700mila e 500mila euro, interamente finanziati dalla Re-gione Toscana. L’amministrazione comunale ha poi rivolto grande attenzione al problema dei parcheggi. Dopo l’area di sosta di Decimo per 50 auto, nota per essere stata edificata con materiali di scavo provenienti dal cantiere della scuola di Mercatale e l’atteso parcheggio della frazione di San Pancrazio, che oltre a risolvere il problema della sosta, ha restituito decoro al centro abitato, sono iniziati i lavori per la crea-zione di nuovi posti auto in località Molino di Sugana: una dozzina di piazzole al servizio dei residenti del borgo. E’ infine tutto pronto per il taglio del nastro della Torre dell’Acqua, l’anti-co piezometro completamente restaurato, dalla cui terrazza si potrà ammirare una vista unica sulle colline del Chianti.

zooM/1. Ecco il piano degli interventi in fase di realizzazione. In arrivo servizi per bambini, case e parcheggi

Asili e mini alloggi: la nuova San CascianoIn partenza la costruzione del nido (a risparmio

energetico) di Cerbaia. nell’ex Coop di Mercatale

nasceranno sei appartamenti erp, mentre

a Molino di sugana sono previsti altri posti auto

Si apre una stagione di lavori per Tavar-nelle e Barberino. Nascono nuove scuo-

le, quelle già esistenti crescono, i palazzi storici tornano alla vita, mentre sia gli spor-tivi sia gli appassionati di astronomia presto avranno i loro spazi dedicati. Dall’osserva-torio del Chianti al palazzo Malaspina, dalla nuova scuola della Bustecca all’ampliamen-to della materna di Vico d’Elsa, fino alla costruzione dell’area sportiva di Tavarnelle, sono molte le novità in cantiere. Proprio in questi mesi sono partiti gli interventi per l’ampliamento della scuola materna di Vico, con la costruzione di un locale di circa 50 metri quadrati destinato alle attività ricrea-tive. Ma l’attesa è soprattutto per l’ultimo tassello che andrà a completare il comples-so didattico della Bustecca: la nuova scuola

primaria, una struttura a misura di bambino con dieci aule (cinque in più rispetto a quel-le dell’istituto di via Semifonte), biblioteca, refettorio, aula magna e palestra. Un pro-getto realizzato in forma associata dai due Comuni. In questo caso i lavori, per un costo complessivo di oltre 4 milioni di euro, par-tiranno a settembre. Sul fronte tavarnellino un altro istituto si rifà il look. Si tratta della primaria di San Donato che, durante questi mesi estivi, sarà tirata a nuovo con interventi di imbiancatura, sugli infissi e sugli into-naci. Un altro progetto strategico è quello dell’area sportiva, che doterà Tavarnelle di un campo di calcio a sette con relativi spo-gliatoi. La partenza dei cantieri è prevista proprio in questo mese di luglio. Dal pallo-ne alle stelle: si aprirà a settembre l’ultimo

capitolo dell’osservatorio astronomico del Chianti, complesso che sorge nel territorio di Barberino. Dopo la prima parte degli in-terventi che si sono chiusi la scorsa estate, è adesso il momento della fase due con la

realizzazione della cupola, che avrà un dia-metro di circa sei metri e offrirà un punto di osservazione privilegiato. E presto torne-ranno a riaprirsi i battenti del rinascimentale palazzo Malaspina, cuore dell’antico borgo di San Donato. L’edificio è protagonista di un mastodontico intervento di recupero, costato quasi due milioni di euro, finanziati in parte dalla Regione Toscana, che lo farà diventare il centro di attività culturali e com-pletamente accessibile ai disabili. La gran parte delle opere, ossia quelle strutturali e sulla facciata, si sono concluse, mentre in queste settimane inizieranno gli interventi sugli impianti interni e per quanto riguarda gli arredamenti. Il palazzo, che il Comune di Tavarnelle ha acquistato nel 2004 da un privato, tornerà alla vita in autunno.

zooM/2. Sport, scienza, istruzione, storia e cultura. A Tavarnelle e Barberino bollono in pentola grandi progetti

Dal pallone alle stelle, passando per la scuolaI due comuni avranno una nuova primaria, palazzo Malaspina aprirà le sue porte ai cittadini, novità in arrivo anche per l’osservatorio del Chianti

/I.B.

/G.C.

iL progetto deLL’area sportiva di tavarneLLe

3BARBERINO • SAN CASCIANO • TAVARNELLE

Page 4: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

Dai giganti (alcuni super-cactus che arrivano fino ai 4 metri di altezza), agli esemplari rari ed esotici

provenienti da tutto il mondo. Il regno delle piante grasse si trova in Valdel-sa, racchiuso in un ettaro di terreno e custodito da una trentina di volontari. Il “Giardino SottoVico”, nato a Vico d’Elsa grazie a un’idea lanciata da alcuni cittadini, oggi vanta una col-lezione di ben tremila esemplari, una serra di duecento metri quadrati e tan-ti progetti per il futuro. Ma non si trat-ta di un semplice orto botanico, qui la terapia si fa anche attraverso le pian-te. Da tempo nella struttura vengono ospitati, accanto ai laboratori per le scuole e alle visite guidate, attività per i diversamente abili. “Fin dall’ini-zio il nostro obiettivo era quello di creare uno spazio di socializzazione, per abbattere le barriere che troppo spesso dividono i diversamente abili dai cosiddetti ‘normodotati’ – spiega Andrea Giolitti, coordinatore del pro-getto - stare a contatto con i disabili vuol dire imparare a usare nuovi lin-guaggi, come i gesti e la mimica del viso”. In cantiere c’è la creazione di un “giardino dei sensi”, completa-mente accessibile agli ipovedenti e ai non vedenti, un’area composta da cinque zone per stimolare, tramite le piante, diverse sfere sensoriali: vista, udito, olfatto, gusto e tatto. “Le attivi-tà a contatto con la natura portano ef-fetti positivi, provati scientificamente – prosegue Andrea Giolitti – viene a crearsi un singolare stato di rilassa-mento, si sviluppano particolari atti-tudini e sensibilità”. In questo ambito l’associazione “Giardino SottoVico” ha promosso vari eventi. L’ultimo si è svolto lo scorso 21 maggio: un

convegno intitolato “Sopravvivere al quotidiano”, in cui esperti e spe-cialisti hanno trattato il tema della disabilità. L’orto botanico è una vera e propria serra collettiva, aperta alla comunità, ma anche gestita dalla co-munità: il progetto ha preso corpo nel 2008, grazie all’idea di una decina di cittadini e da lì si è evoluta: un’area abbandonata alla periferia del paese è stata bonificata, è stata costruita la serra, una reception e un’area per i la-

boratori. Ad oggi sono sono una tren-tina i volontari impegnati nella manu-tenzione, nello svolgimento di visite guidate e laboratori. Solo nell’ultimo anno scolastico sono stati oltre quat-trocento gli studenti che hanno visi-tato la struttura. Proprio per gli alunni sono state pensate attività ad hoc, che utilizzano il mondo naturale come stimolo. Il giardino è aperto anche a turisti e semplici curiosi (per gli orari e informazioni è attivo il sito internet www.giardinosottovico.org). I mesi di luglio e agosto riservano infatti uno spettacolo unico, da non perdere: la fioritura delle piante grasse.

Il comandante diventa anche cavaliere. Arriva un importan-

te riconoscimento nei confronti di uno degli “uomini chiave” per quanto riguarda la sicurezza e l’ordine pubblico di Tavarnelle e Barberino. Da ben sedici anni alla guida della locale stazione dei carabinieri, il luogotenente Giuseppe Cantarero può adesso vantare una prestigiosa onorifi-cenza, concessa direttamente dal Capo dello Stato Giorgio Napoli-tano. 42 anni, sposato, due figli, il luogotenente Cantarero è stato infatti insignito dell’onorificenza di cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, titolo che viene attribuito per “beneme-renze acquisite nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nel disimpegno di pubbliche cari-che e di attività svolte a fini socia-li, filantropici ed umanitari, non-ché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”. La cerimonia ufficiale si è tenuta lo scorso 2 giugno, in occasione della festa della Repubblica, a Fi-renze nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. In tutto sono stati trentacinque i cittadini del-la provincia di Firenze che han-

no ricevuto la decorazione, alla presenza delle massime cariche civili e militari della Toscana. Il prefetto di Firenze Paolo Padoin ha consegnato l’attestato a Canta-rero, inseme al comandante della legione dei carabinieri della To-scana, il generale Giovanni Nistri e al vicesindaco di Tavarnelle, David Baroncelli. “Sono onorato e infinitamente grato per la presti-giosa onorificenza che mi è stata concessa”, commenta Giuseppe Cantarero. “Un importante rico-noscimento per l’ottimo lavoro svolto – spiega il vicesindaco Da-vid Baroncelli – l’impegno quo-tidiano del comandante e dei suoi

uomini garantisce a Tavarnelle un ottimo livello di vita, anche dal punto di vista della sicurezza. Sia-mo orgogliosi di questo titolo che fa onore al comandante, ma anche all’intera comunità”.

aMbiente/1. La terapia? Si fa con le piante (grasse). La storia dell’orto botanico di Vico d’Elsa

I “fiori” del deserto sono qui, in serra

Gianni Carpini

Tavarnelle, il cavaliere è in divisazooM. Riconoscimento per il comandante Cantarero

Il “Giardino sottovico”: oltre tremila esemplari per tante attività.

Intanto si lavora alla nuova zona, tutta dedicata ai cinque sensi

/G.C.

Un’esplosione di colori: luglio e agosto i mesi della fioritura

Da sedici anni al comando, per lui ora arriva il prestigioso titolo

L’interno deLLa serra di viCo d’eLsa (foto: aLessio senesi)

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4 Luglio 2011 il giornale nel tuo comune

Page 5: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

Al mercato settimanale cambia tutto: basta con i rifiuti non differenzia-ti e con la sporcizia abbandonata al suolo in attesa degli operatori,

adesso anche i banchi sono “eco”. A Tavarnel-le sono entrate in vigore le nuove regole per quanto riguarda i venditori che ogni giovedì affollano piazza Matteotti. L’obiettivo? Au-mentare la raccolta differenziata, che nei mesi scorsi ha raggiunto punte del 57 per cento. Le norme a cui i venditori devono attenersi sono semplici. Niente più rifiuti organici sparsi nelle aree assegnate, al termine del mercato settimanale: da adesso gli ambulanti sono te-nuti a suddividere accuratamente gli scarti e a riporli in sacchi chiusi, da lasciare a fianco o

sul retro della piazzola. Stesso discorso vale per gli altri rifiuti che possono essere avviati a recupero: carta e cartone vanno pressati per diminuirne il volume; plastica, imballaggi in cellophan e nylon devono essere messi in sac-chi chiusi, per poi essere lasciati nei pressi del banco. Per quanto riguarda invece l’indiffe-renziato, come ad esempio le grucce per gli articoli di abbigliamento, sarà lo stesso ven-ditore a gettarli, chiusi in sacchetto, nel più vicino cassonetto dell’immondizia. Le nuove norme dell’ecomercato sono state definite dal Comune di Tavarnelle in collaborazione con Safi-Quadrifoglio. Sono stati gli ispettori ambientali a illustrare le nuove norme diret-tamente agli operatori, prima della partenza

ufficiale del progetto. Un novità ben accol-ta dagli ambulanti, spiegano gli “ecoscerif-fi”. “I commercianti possono dare un valido contributo al potenziamento della raccolta differenziata di cui nei primi mesi dell’anno registriamo un significativo trend in crescita - spiega l’assessore comunale all’Ambiente Da-vid Baroncelli - ognuno di loro può offrire un esempio alla cittadinanza e rappresentare un atteggiamento culturale per la sensibilizzazio-ne della comunità sulle tematiche ambientali”.

Il fine ultimo è di aumentare la raccolta dif-ferenziata, diminuendo contemporaneamente la quantità di rifiuti prodotti da ogni cittadino. Mercato quindi non solo luogo dell’acquisto, ma anche di informazione sulle buone prati-che ambientali. Proprio in piazza Matteotti, ogni quarto giovedì del mese dalle ore 8 alle 11, fa tappa il furgone di Safi-Quadrifoglio, per la raccolta degli olii esausti (anche quelli usati per cucinare, che sono altamente inqui-nanti), e dei rifiuti domestici pericolosi.

Il Comune di tavarnelle lancia un’iniziativa

per il corretto conferimento dei rifiuti.

L’obiettivo? Diventare sempre più “eco”

uno sCorCio di piazza matteotti

Il mercato diventa verde e riciclone

Gianni Carpini

aMbiente/2. La raccolta differenziata passa anche dai banchi. Nuove regole per gli ambulanti

Da paese dimenticato a nuovo gioiello della Val-desa. Dopo essere stato abbandonato per decen-

ni, sul borgo medievale di Linari si riaccendono i ri-flettori: il complesso di edifici, le cui origini vengono fatte risalire intorno all’anno mille, avrà adesso un futuro. La nuova pagina di storia per l’antica fortifi-cazione immersa tra le colline del Chianti sta in due progetti al vaglio del Comune di Barberino. In can-tiere c’è un ambizioso piano per riqualificare l’area, con la realizzazione di appartamenti e un punto di ritrovo per la nuova vita paesana, rappresentato da un bar latteria. Al centro del recupero due sezioni del paesino: da una parte il parco e il castello, che domi-na l’intero conglomerato, dall’altro le case del borgo. “Un significativo e atteso punto di arrivo - spiega il vicesindaco di Barberino Mario Becattelli - ma so-prattutto un punto di partenza per una nuova stagione di vita del borgo che si appresta a diventare realtà e questo anche grazie alla sensibilità e all’impegno dei

suoi abitanti, vecchi e nuovi, che hanno contribuito a destare e richiamare attenzione intorno all’antico abitato di Linari”. Proprio per innescare questo pro-cesso di rinascita sociale e culturale, gli abitanti che ancora oggi risiedono nel borgo o nelle sue vicinanze si sono organizzati, grazie all’associazione “Amici per Linari” e hanno promosso una manifestazione, in collaborazione con l’Unione comunale del Chianti fiorentino. La frazione di Barberino è tornata a po-polarsi di persone, grazie a un cartellone di eventi, intitolato “Linari Vive” che tra performance musicali, appuntamenti enogastronomici, spettacoli ed escur-sioni ha animato il territorio nella seconda metà del mese di giugno. L’origine del borgo risale, stando ai documenti di Badia a Passignano, al 1071. La collo-cazione geografica non riservò vita tranquilla ai suoi abitanti, spesso al centro delle attenzioni delle litigio-se Firenze e Siena, fino all’unificazione della Toscana messa in atto dai Medici.

Il “borgo fantasma” torna alla vita. Grazie a un progetto barberino. Al vaglio un piano per riqualificare Linari, mentre si riaccendono i riflettori sulla frazione

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Page 6: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

Nel Chianti, come in tutta la Toscana, i saldi per l’estate 2011 sono parti-ti il 2 luglio. Le svendite

di merce, un tempo di fine stagio-ne, sono da sempre considerate dai consumatori un’opportunità per fare acquisti con sconti che possono spingersi fino a percentuali interes-santi. Ma dalla parte del commer-ciante, il saldo come viene visto? Cosa si aspettano da quelli in cor-so? Sentendo alcuni negozianti, si

I saldi arrivano prima, ma sono magrishoPPinG. Partite le svendite di fine stagione. Aspettative deludenti per i commercianti

Ilaria Biancalaniscatta la caccia all’occasione. Gli sconti in tempi di crisi fanno

gola ai consumatori, ma il budget a disposizione diminuisce.

Così, anche le previsioni sono improntate al pessimismo.

La soluzione? Una norma “libera saldo”, dicono i negozianti

evince che il trend delle vendite è quello (negativo) degli ultimi anni, nei quali è iniziata la crisi. Il 2008 ha segnato il cambiamento nelle abitudini di chi compra: il cliente aspetta i saldi oppure si reca dove si trovano “tutto l’anno”. Alcuni esercizi infatti, da un lato per cer-care di andare incontro alle minori disponibilità dei clienti, dall’altro per garantirsi vendite più costanti e coprire i cosiddetti “periodi morti”, effettuano sconti e promozioni an-che in tempi non sospetti. Una cosa è chiara a tutti: oggi, più che mai, il consumatore è attratto dalla parola “saldo” e, in generale, dai prezzi contenuti. A questo si accompa-gna la scomparsa, sempre secondo i commercianti, del “cliente abi-tuale” e la maggior propensione in linea generale a spendere i propri (pochi) soldi in vacanze (sempre più brevi) o ristoranti, ai quali diffi-cilmente si rinuncia anche in tempi di magra. A fare le spese del calo nelle vendite sono quindi soprattut-to i negozi di abbigliamento, calza-ture e pelletteria, dove nonostante il morale e l’umore non sempre alle stelle di chi sta dall’altra parte del bancone, la cortesia e la disponi-bilità devono essere costantemente al top, per cercare di accaparrarsi qualche vendita giornaliera in più. Il presidente del centro commercia-le naturale “La dolce gita”, Saverio Corti, lancia addirittura un monito ai colleghi. “Mi auguro che nessuno riponga grandi aspettative in questi saldi estivi che, sicuramente, non brilleranno – dice – purtroppo la svendita, così come viene proposta oggi, non è più credibile. La giusta regola sarebbe quella di rispolvera-re il ‘fine stagione’, che però partiva a settembre, oppure l’alternativa è quella di liberalizzare la possibili-tà di fare promozioni. Quest’anno, con la crisi tuttora tagliente, si è as-sistito al massimo crollo nelle ven-dite, peraltro prevedibile. Per que-sto nessuno ha riassortito la merce e quindi anche gli articoli da mettere a sconto sono piuttosto limitati”. E i consumatori che ne pensano di tutto questo? Da alcune interviste a cam-pione emerge che la maggior parte dei sancascianesi aspetta i saldi per comprare i capi di stagione, visto che – dicono - partono così presto. Gli acquisti, in ogni caso, vengo-no ridotti ai minimi termini e sono sempre ben ponderati. Insomma se un tempo i saldi potevano essere un modo per “regalarsi” qualcosa in più, adesso l’unico lusso che resta possibile concedersi è comprare lo stretto necessario, meglio se super scontato.

È tornata nella sua “casa”, la millenaria Pieve di Santo

Stefano a Campoli, la Ma-donna col Bambino di Jacopo Confortini. Un’opera datata 1620 che, dopo un capillare restauro che le ha restituito co-lori, forme e lucentezza, è stata restituita alla comunità nel suo antico ed originario splendore. Autrici dell’intervento sulla preziosa tela, Beatrice Borgo-grani, Lucia Cioppi e Angela Matteuzzi, che hanno usato particolari tecniche di lavo-razione, che hanno permesso un restauro mirato. Sono stati invece un cittadino e Chianti-Banca coloro che si sono ado-perati affinché l’opera riacqui-stasse il pregio di un tempo. Una presenza pittorica auto-revole, quella del Confortini, che ha lasciato tracce impor-tanti sul territorio fiorentino, come ha sottolineato Maria Pia Zaccheddu, funzionario di zona della Soprintenden-za per i Beni Architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Firenze, Pistoia e Prato. La Madonna col Bam-bino è un quadro dal profondo significato iconografico, che è stato evidenziato da Monsi-gnor Timothy Verdon, diretto-re dell’ufficio dell’Arte sacra e dei Beni culturali ecclesiastici dell’arcidiocesi di Firenze. L’interesse della comunità verso il luogo e la sua storia è testimoniata anche dalla ri-stampa di un libretto dal titolo “Campoli, il paese e la pieve millenaria di Santo Stefano”, che racchiude tutti i “segreti” dell’antica pieve fin dalla sua prima apparizione: un atto di vendita datato 27 marzo 903. Un legame con il territorio che Campoli vive anche attraverso il vino chiantigiano, descritto ne “La storia dell’etichetta del Clemente VII”.

Madonna di Confortini

Il ritorno, dopo il restauro

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6 Luglio 2011 il giornale nel tuo comune

Page 7: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

Chiesanuova, la biblioteca è fai da teil caso. 1.500 libri e tanta buona volontà: dall’idea di quattro cittadini nasce un punto di lettura

Ilaria BiancalaniIl nuovo spazio culturale

a disposizione della comunità

vive grazie ai volumi donati

e all’impegno dei volontari.

Dalla geografia alla filosofia,

dai dizionari alla psicologia:

all’interno del circolo

ricreativo è possibile

prendere in prestito

e consultare vario materiale

La bibLioteCa di Chiesanuova

Internet veloce è sbarcato anche a San Casciano. La banda larga

è finalmente diventata realtà, con l’installazione, da parte dei tecni-ci di Infracom-Italia, dei ripetitori principali che garantiranno la co-pertura di quasi tutto il territorio comunale. Le antenne sono state posizionate in alcuni dei punti più elevati del Comune come la Torre dell’Acqua, i campanili di Campoli e Mercatale, Ponterotto, oltre alla località Roveta che servirà la parte nord di San Casciano (La Romola, Chiesanuova, Molino di Sugana). I cittadini interessati ad acquistare il prodotto sono stati informati diret-tamente dai tecnici, attraverso un ciclo di incontri che si sono svolti nel mese di giugno a La Romola, a Mercatale e al Bargino. Un traguar-do decisamente importante per il territorio, che nell’era internettiana, rende un servizio divenuto prati-camente indispensabile: l’Adsl, a portata di cittadino, imprenditore, turista. “Data la conformazione col-linare del nostro territorio – spiega l’assessore all’innovazione tecnolo-gica, Donatella Viviani - è possibi-le che per le località più isolate la connessione sia meno agevole, per-tanto se questa prima copertura che

virtualmente interessa l’intero terri-torio non sarà sufficiente valutere-mo di procedere con una successiva ancora più ampia e capillare”. E la banda larga non è l’unica delle po-sitive novità che, nel campo della tecnologia, riguardano il Comune di San Casciano. Presto infatti sarà attiva una connessione wi-fi, che sarà disponibile nelle piazze del capoluogo, dove in piccola parte c’è già una copertura del servizio (nell’area esterna della biblioteca e di piazza Samonà) e, per quanto ri-guarda le frazioni, in piazza Vittorio Veneto a Mercatale.

Internet: ecco la banda larga

Il Chianti sfreccia sul web

FOCUs

Una biblioteca realizzata da volontari e a costo zero. E’ questo il nuovo punto lettura attivo all’interno del Circolo ricreativo di Chiesa-nuova: un nuovo spazio culturale nella cam-

pagna chiantigiana, vicino ai cittadini. Sono proprio que-sti ultimi che hanno avuto l’idea di creare una “cittadella della cultura” dal niente e senza spendere un centesimo. I libri sono stati per lo più donati dai cittadini, da una casa editrice e dai bibliotecari di San Casciano, Scandicci e Firenze, mentre le scaffalature ce le ha messe il Comune di San Casciano. Ma l’idea geniale, quella dalla quale è nato il progetto ed è stato poi tradotto in realtà, è tutta farina del sacco di Ivana Gherardelli, Adriana Pettini, Anna Capanni e Moreno Cheli: i quattro volontari che, per amore dei libri e della lettura, hanno messo in piedi una biblioteca nel cuore della campagna sancascianese, a Chiesanuova, nel luogo di maggior aggregazione della frazione che è il Circolo ricreativo culturale. “Sarà uno spazio a disposizione della comunità e soprattutto dei più giovani - commenta soddisfatta Ivana Gherardelli – che abbiamo potuto realizzare grazie alla generosità degli stessi cittadini, della casa editrice Giunti che ci ha donato numerosissimi libri per bambini e ragazzi, peraltro nuovi, e della grande disponibilità mostrata dai bibliotecari Ce-cilia Bordone di San Casciano, Sandro Bonechi di Scan-dicci e Sandra Tramonti di Firenze”. La biblioteca ha aperto i battenti con un patrimonio iniziale di 1500 libri, catalogati e suddivisi per enciclopedia, opere generali, geografia, filosofia, psicologia, scienze sociali, diziona-ri, scienze. Nella piccola sala lettura, ispirata negli arredi alle atmosfere della cultura francese, è possibile prendere in prestito e consultare i libri scegliendoli da un catalogo cartaceo e compilando l’apposita scheda resa disponibile dal bibliotecario. Una curiosità. I primi fruitori del nuovo “regno dei libri” di Chiesanuova sono stati il sindaco e la giunta, subito dopo il taglio del nastro. La biblioteca è aperta tutti i sabati dalle 16 alle 20 (Info: 055 8242370).

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7BARBERINO • SAN CASCIANO • TAVARNELLE

Page 8: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

Pedonale è bello, è salutare ed è ecologico. Cammina-re fa bene e senza traffico è sicuramente più piacevole.

E proprio “pedonalizzare” è il neo-logismo più in voga nell’ultimo pe-riodo. Sul dizionario è spiegato come “riservare una zona cittadina al solo transito pedonale”, anche se spesso deroghe e deroghine invalidano anche

A piedi è bello, ma solo a FirenzeDossier/1. Con le novità da poco introdotte la superficie off-limits arriva a toccare i sei ettari

Serena Wiedenstritt

attualità

nel capoluogo sono tante le zone vietate alle auto: prima del

Duomo era toccato a piazza Ognissanti, arco di san Pierino, san

niccolò, una parte delle Cascine. Ma fuori dal perimetro cittadino

le cose cambiano: a sesto, ad esempio, i divieti sono pochissimi

una veduta di piazza ognissanti (foto di giuseppe deLLa maria)

le migliori intenzioni. Ma va detto che a Firenze e dintorni molte zone vie-tate al traffico esistevano già prima dei recentissimi interventi in piazza Pitti e via Tornabuoni: se la data che tutti ricordano è quella del 25 ottobre 2009, quando piazza del Duomo ven-ne “liberata” dal passaggio dei taxi e degli oltre duemila autobus al giorno per tornare a essere calpestata solo da passi di fiorentini e turisti, ci sono, da ancora prima, diversi angoli della città dove il traffico è bandito. Fra questi la parte centrale di piazza Ognissanti, lungarno Vespucci nei pressi del con-solato americano, il tanto discusso (soprattutto per la sua dubbia frequen-tazione) arco di San Pierino, parte di piazza Stazione, ovviamente il Ponte Vecchio e parte di piazza San Lorenzo, fino a salire al piazzale Michelangelo passando per la zona di San Niccolò. Sono inoltre pedonali le Cascine, nel vialone che costeggia l’Arno e che è frequentato per lo più da skater, roller, ciclisti, runner e altri sportivi. Inoltre, già prima della seconda data storica (il 24 giugno scorso), quando Firenze si è conquistata i suoi 6 ettari di pedo-nalizzazione, era già possibile arrivare da piazza Beccaria al cuore del cen-tro – piazza del Duomo, piazza della Repubblica e piazza Signoria – senza passare da zone con libero accesso alle macchine, né respirare smog, a parte quello di rari residenti, e accompagna-ti solo dal bip bip dei bussini elettrici. Ci sono poi le zone pedonali a tempo, tutte quelle che in mattinata si chiudo-no alle macchine per aprirsi ai mercati rionali e all’incontro delle persone del quartiere. Ma sulla pedonalizza-zione i pareri sono vari e diversificati anche soltanto uscendo (di poco) dal confine del comune di Firenze. Pochi chilometri più in là, alle porte della città, ad esempio c’è Sesto Fiorenti-no, dove non esistono in pratica aree pedonali. L’unica strada pedonalizzata di recente, dopo una riqualificazione complessiva, è via Cavallotti, la princi-pale strada “commerciale” del centro. C’è poi anche una piccola parte di via Verdi, all’incrocio con via Gramsci, sempre nel cuore del centro, che per qualche centinaio di metri è vietata ai veicoli a motore, ma in generale si può dire che a Sesto una vera politica di pedonalizzazione non sia mai stata intrapresa, “anche perché la conforma-zione urbanistica non lo richiede né lo renderebbe granché utile”, fanno sape-re dal Comune. Diversa la politica di Campi Bisenzio, che limita il traffico nella sua arteria principale, e quella di Scandicci, che ha il suo centro com-merciale dove si entra esclusivamente a piedi e dove si sta lavorando per la nuova piazza del Comune, disegnata da Rogers e assolutamente smog-free.

Ci sono anche spazi interdetti ai motori, ma solo a tempo

Sei è il numero magico di que-sta nuova, recentissima tappa

della pedonalizzazione di Firen-ze, che porta, appunto, a sei ettari la superficie di strade e piazze off-limits per il traffico. Via Tor-nabuoni, piazza Pitti e via Por Santa Maria sono i nodi al centro della rivoluzione che il sindaco Renzi ha attuato per “recuperare la bellezza e la vivibilità della città”. Rivoluzione che riguarda sia le abitudini dei cittadini che lavorano o vivono nel centro sto-rico, sia tutta la viabilità cittadina, fino alla rete di taxi e bus. Dopo le polemiche in consiglio comu-nale, i sondaggi dei quotidiani e il battage per informare sulle novi-tà (solo i sensi di marcia invertiti ammontano quasi a una cinquan-tina) il tutti a piedi-fase due è par-tito. E la vita cambia anche, o for-se soprattutto, per il popolo degli scooteristi, che sono stati invitati a utilizzare maggiormente i viali e meno le scorciatoie in ztl, oltre ad aver visto sparire alcuni dei parcheggi più “comodi” e centra-li. Erano infatti le due ruote a far registrare il maggior numero di passaggi nelle aree che sono state soggette al provvedimento entra-to in vigore il 24 giugno scorso: seimila transitavano ogni giorno sul lungarno Acciaiuoli, 5.400 utilizzavano la direttrice via Guicciardini-piazza Pitti. Quanto a chi già utilizzava i mezzi pub-blici per avvicinarsi alle zone in-teressate dalla pedonalizzazione di San Giovanni, i provvedimenti di circolazione hanno comporta-to una riorganizzazione di cinque linee Ataf: 6, 11, 22 e 36/37, che transitavano in via Tornabuoni, e i bussini elettrici C3 e D, che passavano da via Guicciardini e piazza Pitti. La logica, chiara-mente dichiarata dall’ammini-strazione, è quella di attuare un cambio di passo della città e di ricondurla a una dimensione più umana, anche sull’esempio di al-tre grandi città europee.

Ecco tutte le modifiche

Per gli scooter è una rivoluzione

DaL 24 GIUGnO

/S.W.

guarda il video su

1149005

8 Luglio 2011

Page 9: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

Il giro del mondo... a passo d’uomoDossier/2. Alla scoperta delle aree pedonali più curiose del globo: dalla più antica alla più grande

Ludovica V. Zarrilli

Aree pedonali nascono (e crescono). E se a Firen-ze si fa un gran parlare di quanto e se la nuova rivoluzione delle strade del centro servirà, ecco qualche curioso (e funzionante) esempio di aree

pedonali sparse al di fuori dei confini di casa nostra. Prima di prendere il largo è meglio parlare del Bel Paese, dove le aree pedonali più famose hanno cominciato a spuntare nel 1980, quando l’allora sindaco della capitale Giulio Carlo Argan decise di restituire ai pedoni l’area intorno al Co-losseo, monumento usato fino ad allora come un’enorme rotatoria. Dopo Roma, seguirono a ruota piazza del Plebi-scito a Napoli e, udite udite, piazza della Signoria a Firen-ze, che - ai più giovani sembrerà assurdo - veniva utilizzata dai fiorentini a mo’ di parcheggio. E se le pedonalizzazioni dello Stivale sembrano ormai cosa nota e non fanno più no-tizia, basta allontanarsi di poco dai confini italiani per tro-vare subito qualche città più virtuosa delle nostre. Partiamo dal podio: la metropoli europea che vanta il primato della prima area senza auto è Rotterdam, in Olanda, che già nel 1953 decise di restituire ai cittadini la centrale e modernis-sima Lijinbaan. Subito dopo toccò a Stevenage, nel Regno Unito, che diede vita al primo shopping center a prova di bipede nel lontano 1959. Terza in classifica è Copenaghen: nella capitale danese, dalla strada di Strogen comincia un dedalo di vie che compongono una delle aree pedonali più vaste d’Europa. Per andare a recuperare lo scettro dell’area pedonale più vasta al mondo bisogna però attraversare il mar Mediterraneo e arrivare fino a Fez, in Marocco. La me-dina, al centro della città, con i suoi 5.900 vicoli strettissimi rappresenta in assoluto l’area “car free” più grande al mon-

do. Ma anche Tangeri, Il Cairo e Casablanca si difendono bene. Un discorso a parte lo merita Vauban, quartiere di Fri-burgo, in Germania, costruito rispettando criteri di ecologia e sostenibilità: case di legno, biciclette dappertutto, verde pubblico a non finire e, ovviamente, nessuna automobile all’orizzonte. Il trucco per realizzare un’isola felice del ge-nere è molto semplice: innanzitutto i mezzi pubblici sono super efficienti, in secondo luogo non sono stati realizzati parcheggi all’interno del quartiere, quindi è letteralmente impossibile posteggiare la propria macchina. Gli unici po-sti auto sono dei grossi e funzionali parcheggi alle porte del quartiere, che hanno però lo svantaggio di avere costi di affitto esorbitanti, in modo da disincentivare gli abitan-ti (circa cinquemila residenti) all’uso delle quattro ruote.

Negli Stati Uniti le aree pedonali sono meno diffuse, ma qualche esempio curioso non manca neanche oltreoceano: è il caso di Supai, in Arizona, una comunità interamente car-free all’interno di una riserva indiana. Dista otto miglia dalla strada più vicina e l’unico moda per raggiungerla è a piedi, oppure a cavallo o in elicottero. E’ l’unica località degli States in cui la posta viene ancora consegnata da un postino che viaggia a dorso di mulo. una strada deLLa medina di fez, maroCCo

La più estesa è a Fez, in Marocco. a Friburgo c’è un intero

quartiere dove i mezzi non possono entrare, mentre a supai,

in arizona, si arriva solo a piedi, a cavallo o in elicottero

La prima della storia è quella realizzata a Rotterdam,in Olanda, nel lontano 1953

attualità

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Page 10: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

Giocare, conoscersi, iniziare a interagire. Sono sempre più numerose le mamme che scelgono il nido d’infanzia come soluzione per i piccoli, mentre loro

sono al lavoro, o semplicemente come esperienza perché i propri figli inizino a familiarizzare con i giovanissimi coetanei prima della materna. E l’Eu-ropa parla chiaro in merito, visto che entro il 2010 l’obiettivo fissato dalla “strategia di Lisbona” in-dicava come minimo il 33% di copertura del ser-vizio di asili nido, indicandolo come un servizio essenziale. Ma a Firenze come va? Si sono chiuse il 3 giugno le iscrizioni per i nidi d’infanzia comu-nali, che sono 52 spalmati sui cinque quartieri. Le domande arrivate sono state 2.670 e il Comune sti-ma che, se per circa 1.500 bambini non ci saranno problemi, ne resteranno almeno 1.000-1.100 in li-sta d’attesa, anche se i dati potrebbero essere falsa-ti dalla questione dei voucher regionali, che richie-dono l’iscrizione ai nidi comunali anche per avere diritto alla partecipazione alla retta dei nidi privati. Per chi non rientra nei posti a disposizione nelle graduatorie regionali, infatti, la Regione Toscana, che comunque vanta un posto ogni tre richieste

per l’offerta di asili nido, ha stanziato fondi che verranno ridistribuiti alle famiglie che sono dovute ricorrere a strutture private accreditate. In questo caso, però, si tratta di rimborsi, che vengono ero-gati dopo aver pagato e usufruito del servizio. Ma l’offerta dei nidi fiorentini è destinata ad aumenta-re, anche grazie all’apertura di asili aziendali in cui alcuni posti sono riservati alle graduatorie generi-che. Proprio in questo ambito arriverà a breve il nido aziendale del Comune nell’ex Meyer. L’ok ai lavori, per un totale di un milione e 165mila euro, è arrivato a inizio giugno e, già fra un anno, a lu-glio 2012, la struttura dovrebbe essere pronta e in grado di ospitare i piccoli dei dipendenti comunali dal settembre successivo. Non mancheranno aree gioco, pranzo, riposo, cambio e servizi igienici, ol-

tre a locali connessi al funzionamento del servizio educativo e per i servizi tecnici, insieme a un am-pio spazio all’aperto per giardino e giochi. Quanto alle tariffe delle strutture del Comune, i costi men-sili dipendono dall’orario scelto per il bambino e dalla fascia di reddito di appartenenza. Si va quin-di da un minimo di 59 euro al mese per una fami-glia con valore Isee di 5.500 euro e per un tempo corto con uscita alle 13.30 o 14.30 fino a 532 euro mensili per chi ha valore Isee uguale o maggiore a 32.500 euro e desidera – o piuttosto deve – lasciare il piccolo al nido fino alle 18. Il Comune, invece, spende annualmente circa 23 milioni di euro per garantire questo servizio, anno dopo anno sempre più indispensabile. Ma, a fronte di queste spese, la soddisfazione dei genitori è alta, come testimo-niano i dati della ricerca promossa dall’assessorato alla pubblica istruzione del Comune a fine 2010, che ha promosso, e con voti alti, i nidi comunali. Qualità delle strutture, efficacia dei percorsi edu-cativi ed efficienza nell’organizzazione sono i fiori all’occhiello di un sistema che mette al primo po-sto i piccoli e le loro famiglie, le cui esigenze ri-sultano alla base dell’organizzazione del servizio.

ForMazione/1. In città sono state presentate più di 2.600 domande: circa mille bambini in “bilico”

Asili nido, tutti in cerca di un posto

Serena Wiedenstritt

a Firenze le strutture comunali sono cinquantadue, spalmate sui cinque quartieri.

Per chi non rientra in graduatoria la regione mette a disposizione alcuni voucher,

per rimborsare i genitori che sono dovuti ricorrere ai privati accreditati

CUrIOsItÀ

La scelta del nido è un momento importante, e per molte mam-me – tranne le poche fortunate i cui piccoli si innamorano fin

dal primo momento del nuovo ambiente e della nuova compa-gnia – i giorni dell’inserimento sono i più difficili da affrontare, con ansia da distacco e pianti al seguito. Salvo che, dopo qualche settimana, il bambino inizia ad ambientarsi così bene che il sa-bato mattina, quando si sveglia, quasi reclama l’appuntamento con educatrici e giovanissimi compagni di giochi. Per affrontare tutto questo può essere utile un’occhiata alle novità fiorentine e alle ultime tendenze. Per prenderla con filosofia e tanta consa-

pevolezza. C’è ad esempio “Canadian Island”, che si propone di avvicinare i bambini dai 12 ai 36 mesi ai suoni della lingua inglese attraverso “attività che hanno lo scopo di favorire espe-rienze significative per la crescita cognitiva ed emozionale dei bambini”, e che vanta uno staff di operatori madrelingua inglesi. C’è poi il “Klabkids” in via del Ferrone: è accanto al centro Klab con i suoi molteplici servizi, comodo per la mamma che, andan-do a portare o a prendere il piccolo, ne approfitta per un’oretta in palestra o dall’estetista. Propone fra le diverse attività anche musica, piscina e massaggio pediatrico. E ancora, c’è l’universo

dei nidi domiciliari: a Firenze sono dodici e si definiscono come un servizio educativo che si svolge presso il domicilio di un edu-catore, che mette a disposizione uno spazio idoneo, rivolto a un gruppo di cinque bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi. Infine c’è, ma solo in teoria, l’agriasilo. L’idea, che renderebbe felici tante mamme e tanti babbi, è quella di un luogo immerso nel verde, a stretto contatto con la natura, all’aria aperta, lontano dai ritmi del traffico e della città, dove far crescere i propri figli. L’esperienza, che è già partita in altre zone del Paese, non ha ancora trovato attuazione in provincia di Firenze.

Tante le proposte alternative riservate alla primissima infanzia. Ma manca ancora “l’agriasilo”

Le lingue straniere si imparano da piccoli. E l’educatore ospita a casa sua

istruzione

L’offerta è destinataad aumentaregrazie all’apertura dei locali “aziendali”

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10 Luglio 2011

Page 11: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

Tra i banchi di scuola, il prossimo anno, i giovani fiorentini si preparano a trovare qualche novità. Buone, a dire la verità. Una riguarda le famiglie numerose: recentemente, infatti, il consiglio co-

munale ha dato il via libera a una delibera che prevede, per questo tipo di nuclei, un abbattimento delle tariffe per tutti quei servizi come la refezione, il trasporto scolastico, il pre e post scuola. “A partire dal prossimo anno scolastico – ha spiegato l’assessore comunale all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – anche alle famiglie numerose con atte-stazione Isee pari a 32.500 euro si applica un abbattimento percentuale sulle tariffe, calcolando lo ‘sconto’ sul nume-ro totale dei figli anziché solo su quelli che frequentano i servizi”. Più nel dettaglio: gli sconti saranno proporzionali al numero di bambini e ragazzi in famiglia. “Ad esempio – ha proseguito l’assessore all’educazione – per una fa-miglia con tre figli l’abbattimento è del 30 per cento, con quattro del 40 per cento, con 5 o più figli del 50 per cento. I figli considerati nel computo, e che non usufruiscono dei servizi, dovranno avere un’età inferiore a 26 anni e non dovranno avere propri redditi alla data dell’attestazione Isee”. Fino ad oggi le cose funzionavano invece in manie-ra diversa e gli sconti erano riservati a redditi Isee fino a 22.500 euro. Altra novità è l’inasprimento delle sanzioni

per chi paga i servizi scolastici meno di quanto dovrebbe: “Chi truffa l’amministrazione – ha spiegato ancora l’as-sessore – pagando meno del dovuto sia il servizio nido che quelli di supporto alla scuola o usufruendo di borse di studio e contributi sui libri senza averne diritto, dovrà sborsare il triplo del beneficio economico conseguito con la dichiarazione falsa, oltre a versare la somma che non ha pagato o che ha percepito indebitamente”. Nel frattempo, chiusi i battenti dell’anno scolastico 2010/11, negli asili e nelle scuole fiorentine hanno preso il via i consueti la-vori estivi. Si tratta di interventi di vario tipo, per i quali sono stati stanziati dal Comune 3 milioni e mezzo di euro complessivi: consolidamenti di solai e coperture, adegua-mento alle normative sulla sicurezza di centri cottura, re-fettori e zone lavaggio, manutenzione delle cucine degli asili nido, lavori alle facciate nel caso delle scuole Collo-di e Poliziano, sostituzione degli infissi negli istituti del quartiere 4 e, infine, il completamento dell’adeguamento alle norme sulla prevenzione degli incendi. Per quanto riguarda le superiori, invece, la Provincia investirà quasi 600mila euro in interventi funzionali: quelli maggiori, a Firenze, riguarderanno il consolidamento di due solai al liceo Pascoli (60mila euro) e la sistemazione delle aule al liceo Rodolico di via del Podestà (53mila euro).

agevolazioni sulle tariffe del trasporto, della refezione e non solo.

Inasprite, invece, le pene per chi dichiara il falso e paga meno.

Intanto via al restyling di molti edifi ci: interventi per quattro milioni

ForMazione/2. Da settembre sconti sui servizi scolastici proporzionali al totale dei figli

Famiglie numerose, risparmi in arrivo

Benedetta Strappi

ateneO

Due parleranno solo in inglese, altri da ora in poi richiederanno un test di ingresso. Sono queste le novità principali per l’ateneo

fiorentino dall’anno accademico 2011-2012. I corsi interamente in inglese saranno quello di laurea magistrale in Economia dello svilup-po avanzata (Development Economics) e il curriculum Architectural design del corso di laurea magistrale in Architettura. I corsi per cui verrà introdotto il test d’ingresso, invece, saranno quelli in Disegno industriale, Scienze farmaceutiche applicate, Scienze biologiche, Biotecnologie, Scienze motorie, sport e salute, Scienze e tecniche psicologiche; il corso di laurea magistrale in Psicologia, i corsi di lau-

rea a ciclo unico in Farmacia e Chimica e tecnologia farmaceutiche. “Il numero degli accessi previsti (1.112) per tre dei corsi di laurea della facoltà di Farmacia (i cicli unici di Farmacia e Chimica e tecno-logia farmaceutiche e la triennale in Scienze farmaceutiche applicate) e per le due triennali in Scienze biologiche e Biotecnologie - spiega il prorettore Nozzoli - non si discosta di molto dal numero degli iscritti ai cinque percorsi formativi nell’ultimo anno accademico. Abbiamo anche deciso che la prova di selezione per questi cinque corsi sia uni-ca: gli studenti, prenotandosi, potranno indicare la priorità di prefe-renza nella scelta del corso. Inoltre la facoltà di Medicina, per il pros-

simo anno accademico, ha richiesto al Ministero 80 accessi in più”. Ai corsi a numero chiuso decisi su base locale si aggiungono quelli stabiliti su base nazionale: la laurea triennale in Scienze dell’archi-tettura, le lauree triennali e magistrali nelle professioni sanitarie e le lauree magistrali a ciclo unico in Architettura, Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Scienze della formazione primaria. Le scadenze: dal 24 agosto al 13 settembre sono in programma i test di autovalutazione, mentre le immatricolazioni online ai corsi non a numero chiuso saranno aperte dal 13 settembre al 17 ottobre. Per le scadenze di quelli col test è bene consultare i singoli bandi.

Dal prossimo anno accademico saranno introdotte prove di ammissione per alcuni percorsi

Corsi di laurea in inglese e più test d’ingresso: novità all’università

istruzione

/B.S.

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Page 12: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

Dalle condizioni meteo in arrivo alla presenza di te-lecamere accese che im-pediscono l’ingresso nella

ztl, dalla dislocazione delle postazioni autovelox alla presenza di rallentamen-ti causati da lavori o incidenti. Tutte le informazioni utili per gli automobilisti sono ora a portata di mano. Anzi, a por-tata di palmare. Si chiama ToGo!, ed è il nuovo servizio sulla mobilità fioren-tina raggiungibile via pc e smartpho-ne. Implementato da Linea Comune s.p.a. raccoglie, sulla base di Google Maps, molte informazioni riguardanti il traffico e la viabilità cittadina. L’uso di questo strumento è semplicissimo: basta scaricare l’applicazione o col-legarsi all’indirizzo internet http://togo.055055.it ed è subito visibile una mappa di Firenze con tutte le informa-zioni relative alla viabilità. Con un solo click è davvero possibile avere un’idea immediata sulle zone della città che in quel preciso momento risultano più cri-tiche per il traffico. Queste notizie utili, addirittura indispensabili per evitare le code in caso di congestione della viabi-lità, sono usufruibili da qualsiasi zona dell’area cittadina normalmente coper-ta dalla tradizionale rete della telefonia mobile. Ma come si utilizza questa nuova applicazione? In realtà la “na-vigazione” è molto diretta e permette di ottenere molteplici informazioni con pochissimi passaggi. Un menù sulla sinistra permette di attivare o disatti-vare sulla mappa ulteriori indicazioni, anche molto specifiche come le aree interdette al traffico, il divieto di acces-so o di svolta in una strada, la presenza di incidenti, le zone con parcheggi, gli autovelox, le stazioni car sharing, le paline per la ricarica dei mezzi elettri-ci, le condizioni del manto stradale. E ancora: i distributori di carburante, il noleggio bici, il restringimento di car-reggiata, le stazioni taxi o la presenza di rallentamenti sulle strade. Esistono anche alcuni menù preimpostati che aiutano a capire in quali zone è prefe-ribile spostarsi in auto o in moto, piut-tosto che a piedi o in bicicletta. Infine, un campo permette di inserire l’indi-rizzo preciso di una zona della città per monitorare in tempo reale cosa sta succedendo in quella strada, evitando così di rimanere imbottigliati nel traffi-co. Il servizio sembra particolarmente vincente se usato in mobilità su smar-tphone, ma l’applicazione scaricata su iPhone 4 risulta ancora macchinosa e

Con questo strumento si può monitorare la congestione di strade e viali in tempo

reale, ma anche avere la mappa esatta dei temuti autovelox, quella dei parcheggi,

dei restringimenti di carreggiata e persino dei distributori di benzina

clicK. Si tratta di ToGo!, neonato servizio sulla mobilità fiorentina consultabile da computer e palmari

c’è traffi co? te lo dice il telefonino

Ginevra Donnici

lenta. ToGo! è una costola di 055055, multicanale integrato di Provincia, Comune di Firenze e 24 enti locali del territorio. Ma l’auspicio è quello di in-tegrarlo con tutta l’area metropolitana che da Firenze arriva fino a Pistoia, magari aggiungendo i dettagli delle linee autoferrotranviarie. Insomma, un sistema integrato di informazioni grazie al quale gli utenti potranno non trovarsi più impreparati o imbottigliati nel traffico cittadino.

Non poteva che chiamarsi “Nottetempo”. È il nuovo

servizio di trasporto pubblico a chiamata attivo durante le ore notturne. Fino al prossimo 31 agosto, infatti, è in azione una linea serale che collega la peri-feria fiorentina con il centro. Il servizio è ancora in fase speri-mentale ed è attivo nei settori della zona a sud-ovest di Firen-ze, Scandicci e via Senese, dove sono rimaste comunque attive le linee 6, 36 e 37, oltre alla linea T1 della tramvia. In un momen-to di difficoltà economica per il trasporto pubblico locale, a fron-te dei tagli decisi dal Governo, “Nottetempo permette di coprire le richieste dell’utenza, anche in fascia notturna. Modulando il servizio sulle prenotazioni è possibile anche registrare un piccolo risparmio sull’attuale spesa del servizio”, spiega l’as-sessore provinciale ai trasporti Stefano Giorgetti. “La nuova li-nea agevola gli spostamenti da e per il centro di Firenze in modo assolutamente compatibile con la nuova zona a traffico limita-to estiva – continua Giogetti – aggiungendo la flessibilità del servizio e la sicurezza di avere fermate vicine a casa dei richie-denti”. Dalle 22 alle 2 è infatti possibile avere a disposizione i bus sulla tratta desiderata, con la creazione di eventuali ferma-te adibite solo al passaggio di “Nottetempo”. Il biglietto ha un costo di quattro euro, deve essere acquistato a bordo, con validità dalle 20 alle 3 di notte, sulle li-nee Ataf. Non è previsto nessun costo per chi già possiede titoli plurigiornalieri o abbonamenti mensili. Il servizio di prenota-zione è attivo quotidianamen-te dalle 17 alle 24 (è possibile prenotare Nottetempo anche per più giorni). Per tutte le informa-zioni si può contattare il numero 055.5650555, attivo dalle 13 alle 19.30. Unica raccomandazione: le prenotazioni dovranno essere effettuate almeno 30 minuti pri-ma della corsa.

Nell’area sud ovest

E di notte via al “bus a chiamata”

La nOvItÀ

C’è una funzione per scegliere il mezzo migliore per una data zona

tecnologie

/G.D.

12 Luglio 2011

Page 13: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

sPeciale. Parte da questo mese il nuovo progetto della Web&Press Edizioni

Il Reporter e l’associazione Guarnieriinsieme contro la “violenza stradale”La tragedia è avvenuta ormai più di un anno fa, nel-

la maledetta notte tra il 1° e il 2 giugno 2010, alle Cascine. Ed è una tragedia che Firenze ormai co-nosce bene. Lorenzo Guarnieri, 17 anni e mezzo,

avviato alla conclusione del quarto anno di liceo scientifico, viene travolto mentre si trova in sella al suo scooter, da un altro scooter guidato da uomo poi risultato positivo all’alcol e alla cannabis. Per Lorenzo non c’è niente da fare: muore sul colpo. Firenze viene a conoscenza della tragedia, Firenze piange, Firenze s’indigna. Come sempre, davanti a una morte ingiusta, tanto più se la vittima è un giovane, neppure mag-giorenne, come in questo caso. Firenze non vuol dimenticare. La famiglia di Lorenzo semplicemente non può, dimenticare. E allora decide di dar vita a un’associazione, l’associazione Lorenzo Guarnieri, per ricordarlo e per salvare altre vite uma-ne. Un’associazione che si batte fin da subito perché “la mor-te di Lorenzo non può e non deve essere vana”. Ci sono dei numeri, sul sito dell’associazione, che fanno paura. In Italia muoiono ogni anno cinquemila persone sulle strade, e la pri-ma causa di morte per i ragazzi tra 13 e 29 anni è la violenza stradale. Sì, proprio così: violenza. Perché “non è il destino che uccide i nostri ragazzi sulla strada. Sono delle scelte e dei comportamenti sbagliati che possono essere modificati con un intervento integrato, continuo e persistente da parte di chi governa”. Insomma, si deve cambiare. Anche per Loren-zo. Nasce così, lo scorso febbraio, il “progetto David”, che si pone un obiettivo tanto semplice quanto importante: salvare vite umane. Ma non solo. Perché proprio da Firenze, e proprio dall’associazione Guarnieri, insieme a Comune, Asaps (asso-

ciazione sostenitori e amici della polizia stradale) e associa-zione Gabriele Borgogni, parte la campagna per la proposta di legge sull’omicidio stradale, per inasprire le pene per chi provoca incidenti guidando sotto l’effetto di alcol e droga. E parte anche una raccolta di firme per sostenerla: fino ad ora sono state circa 20mila le adesioni dei cittadini, l’obiettivo è arrivare a 50mila. Per firmare basta andare sul sito www.omicidiostradale.it. Nasce anche un altro sito, www.occhioal-lastrada.it, che un’altra volta presenta dei numeri. Che ancora una volta fanno riflettere. Nel comune di Firenze, negli ultimi dieci anni, il 30% degli incidenti gravi è riconducibile all’al-col, e oltre l’80% di morti e feriti sono pedoni e motociclisti. Tra questi c’è anche Lorenzo. Firenze non vuole dimenticare, dicevamo, ma capita spesso che, con il passare del tempo, i ricordi si affievoliscano e tutto si faccia più lontano, più confu-so. Anche le tragedie. Per fare in modo che questo, questa vol-ta, non accada, Il Reporter e la Web&Press Edizioni voglio-no dare il loro supporto all’associazione Lorenzo Guarnieri. Iniziando da questo mese, con questa pagina, un percorso insieme. Un percorso che porterà, ogni mese, a dedicare uno spazio sul nostro giornale all’associazione, alle sue attività, ai risultati raggiunti. Con un obiettivo: non scordare una tragedia avvenuta un anno fa, di notte, alle Cascine, non spegnere i riflettori sulle tante, troppe tragedie simili che si ripetono a Fi-renze e non solo, non abbassare la guardia su un tema, quello della sicurezza stradale, su cui semplicemente la guardia non deve essere abbassata. Perché Firenze non vuole, e non deve, dimenticare. E anche Il Reporter, insieme all’associazione Guarnieri, proverà a fare in modo che questo non avvenga. patrizio donnini, amministratore uniCo di Web&press, e stefano guarnieri

Ogni mese, sulle pagine del nostro giornale, sarà dato spazio alle iniziative e alle attività portate avanti

dall’associazione. Per non dimenticare le vittime degli incidenti e per salvare vite umane

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Page 14: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

lavoro/1. Giovanni D’Andria, fiorentino d’adozione, è nel settore da quattordici anni

Crisi, un “consigliere” per gli investimentianche in Italia stanno

nascendo i consulenti

fi nanziari indipendenti:

lui è uno di questi.

“Così si evitano

condizionamenti

esterni”. e annuncia

un nuovo servizio

C’è chi lavora spalla a spalla con la crisi economica e ogni giorno fa i conti con mercati finanziari turbo-lenti e quotazioni schizofreniche.

In una situazione imprevedibile, la necessità è quella di un consigliere fidato in fatto di investi-menti. Anche in Italia stanno facendo capolino i primi consulenti finanziari indipendenti non lega-ti a banche o istituti di credito. In inglese vengono definiti “financial advisor”. Giovanni D’Andria, 35 anni, da 14 anni nel mondo degli investimenti, originario di Taranto ma fiorentino d’adozione, si appresta a diventare un consulente indipendente.Da promotore finanziario a consulente. Perché questa scelta e quali sono le differenze?Il consulente finanziario è una nuova figura profes-sionale che si affaccia in questi mesi sul mercato italiano. Finora i consigli in fatto di investimenti erano strettamente legati ai promotori delle ban-che, i quali si occupano di collocamento di pro-dotti. Questo comportava anche un conflitto di interesse: si era più propensi a consigliare prodotti di un determinato istituto di credito. Un consulente assicura invece indipendenza da condizionamenti “esterni” e un’attività totalmente incentrata sui bi-sogni del cliente.Come è cambiato il suo lavoro con la crisi?La situazione è molto difficile. Siamo dentro una crisi molto simile alla “grande depressione” del 1929. C’è malumore tra gli investitori, ma non c’è sfiducia nel mercato. I clienti si sono abituati a momenti di ristrettezze economiche. È necessaria però una pianificazione di medio-lungo periodo.

Qui entra in gioco il consulente finanziario.Come muoversi in un momento così particola-re? I soldi vanno lasciati “sotto il materasso”?La crisi economica ha dimostrato che anche gli stati e gli istituti di credito possono “fallire”, allo stesso tempo immobilizzando il capitale nella pro-pria banca si perdono delle opportunità di profitto. Quindi, qual è il suo consiglio?La parola d’ordine è prudenza: l’investimento va fatto con oculatezza, capendo bene i rischi che si corrono. La maggior parte di chi vuol mettere a frutto il proprio denaro non è consapevole di quel-lo che sta facendo. Bisogna conoscere non solo il prodotto che si acquista, ma anche il grado di rischio che comporta. Proprio per questo sto pen-

sando di attivare sul mio sito internet un podcast audiovideo per tutti i clienti, in cui vengono dati tutti gli strumenti per capire in modo semplice le scelte finanziarie.Spesso, a complicare le cose, ci sono le banche, non sempre chiare. Come comportarsi?Di frequente i clienti si interrogano se i prodotti finanziari acquistati in banca stiano portando ef-fettivamente ai guadagni desiderati. Per questo sto mettendo a punto un nuovo sevizio: un consulto ad hoc, in totale privacy, per verificare se le scelte effettuate con il proprio istituto di credito corri-spondono all’effettiva scelta del cliente. Una sorta di servizio “controlla-investimenti”. Il tutto con la garanzia di una figura indipendente.

giovanni d’andria

Luca Squarcialupi

società

Come è bello fare spese da Trieste in giù. Lo scorso maggio la giunta regio-

nale toscana ha approvato la delibera che stipula la data di inizio dei saldi, per la pri-ma volta unificata in tutta Italia. Il provve-dimento di quest’anno è stato assunto con lo scopo di evitare lo smarrimento dei con-sumatori e soprattutto le competizioni “sle-ali” dei punti vendita tra i settori coinvolti. Dal primo sabato di questo mese, ovvero dal 2 luglio, i commercianti di tutta la pe-nisola hanno quindi attuato gli attesissimi sconti sul prezzo di cartellino di abbiglia-mento e calzature che si protrarranno per 60 giorni. Come di consueto, durante le prime settimane i punti vendita attueranno i saldi a partire dal 20-30 per cento, percen-tuali che andranno aumentando progressi-vamente raggiungendo, negli ultimissimi giorni, anche il 70 per cento. Il presidente della commissione per lo sviluppo econo-mico del Quartiere 1, Roberto Nativi, dice a proposito: “Lo spettro della crisi econo-mica non è ancora esorcizzato e per mol-ti commercianti il periodo dei saldi, una ‘moda’ ormai consolidata, rappresenta una possibilità per rientrare con le spese soste-nute durante l’anno, oltre che un’attrattiva per i turisti”. Se la svendita incontra le ne-cessità dei proprietari di negozi, senz’altro il discorso vale anche per gli acquirenti, tra cui si possono distinguere diverse “specie”: ci sono quelli più attenti che hanno comin-ciato a risparmiare qualche settimana pri-ma per avere più liquidità e poter fare gli acquisti migliori, mentre altri hanno tenuto a mente i capi d’abbigliamento e le calza-ture più costose prima dei saldi e si sono poi precipitati nel punto vendita per com-prarli a prezzo ribassato. Altri ancora, più semplicemente, si lasciano attrarre dalle percentuali di sconto esposte nelle vetrine e fanno qualche acquisto vantaggioso più per divertimento che per reale necessità, prima di partire per le vacanze.

Sono cominciati il 2 luglio

Saldi, via a due mesi di attesissimi sconti

/G.G.

aL rIsParMIO

14 Luglio 2011

Page 15: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

CUrIOsItÀ

Scordatevi Alfred, il fedele custode della casa di Batman, dimenticate il Lurch del-la Famiglia Addams, oggi il maggiordo-mo lascia la livrea in valigia, gira con lo

smartphone e parla tre o quattro lingue diverse. E il maggiordomo moderno è sempre più richiesto. Sono sempre di più coloro che si reinventano il mestiere, eppure non bastano a coprire una do-manda in costante ascesa. Anche se, c’è da dirlo, il precariato si è fatto largo anche all’interno di una professione che un tempo si poteva ben dire per la vita. Adesso, infatti, gli “Ambrogio” di tutta Italia lavorano sempre più spesso come freelance. C’è chi li assume esclusivamente per una serata, chi per un viaggio di lavoro, chi per organizzare e assistere i preparativi di un matrimonio. E chi “noleggia” il prezioso assistente per offrirlo in dono a madre, sorella, fidanzata. Insomma, dopo il “marito in affitto” arriva anche il maggiordomo a ore: un pomeriggio per fare il cambio degli ar-madi, qualche ora per rivoluzionare la gestione della casa, una serata per preparare una cena o una settimana per coordinare l’organizzazione di una cerimonia. “La professione si è evoluta – spie-

ga Elisa Dal Bosco, presidente dell’Associazione Italiana Maggiordomi – per rispondere ad esigen-ze diverse. Il maggiordomo di oggi è più simile a un personal assistant che al capo della servitù”. E anche la clientela si è diversificata. “Anche perché – continua Dal Bosco – le tariffe giornaliere sono accessibili a tutti: si parte da 150 euro in su”. E la domanda è talmente alta che stanno proliferando anche in Toscana i corsi di formazione. Il primo è stato organizzato dalla Provincia di Grosseto: dieci posti egualmente divisi tra uomini e donne. Le ore di lezione sono 450 in tutto, di cui 280 in aula, tra insegnamenti di geografia turistica, storia dell’arte, materie enogastronomiche e galateo, e le altre in strutture alberghiere e agriturismi. “La se-lezione è stata molto dura – spiega Fabrizio San-dri, direttore di Multimedia Group, la società che ha messo in piedi il corso in collaborazione con l’Aim – si richiedeva la conoscenza di almeno due lingue, gradita la laurea e l’esperienza pregressa”. Ma chi esce da questi corsi “nel 90% dei casi trova un lavoro – precisa – che sia su una nave da cro-ciera, in albergo o da un privato”. Le più richieste sono le donne, probabilmente per l’attitudine a

occuparsi della gestione di una casa a 360 gra-di. Ma coloro che partecipano ai corsi (non solo quello grossetano) sono persone di ogni genere ed età: dai ragazzi appena usciti dall’alberghiero ai quaranta-cinquantenni in cerca di una seconda

chance. L’iniziativa della Provincia di Grosseto (finanziata con fondi europei) ha avuto così tanto successo che Sandri pensa di replicarla a Firenze, tra il prossimo autunno e l’inizio del nuovo anno. Questa volta, però, sarà a pagamento.

C’è chi li assume solo per una serata o per preparare

un matrimonio: “Le tariffe sono accessibili a tutti”.

e anche in toscana proliferano i corsi di formazione

Credevate che il mestiere di precettore appartenesse al passato? Vi sbagliavate di grosso, perché qualcuno se lo

è reinventato e ha anche un discreto successo. Quel qualcuno è Marco Rinaldi, classe 1976, originario di Ferrara. Una lau-rea alla Normale di Pisa in tasca e diversi anni di esperienza alle spalle, Rinaldi reperisce i suoi clienti tramite internet o, più spesso, grazie al passaparola. Per lo più si tratta di famiglie nobili, residenti nel Nord e Centro Italia. Come un precettore d’altri tempi, Rinaldi va ad abitare con loro, o li segue negli spostamenti e impartisce lezioni praticamente

di tutto, dalla fisica alle buone maniere. Non ci sono limiti di età per diventare suoi alunni, pardon, allievi. Sull’identità dei clienti, però, il precettore mantiene il più assoluto riser-bo, requisito fondamentale per svolgere un incarico come questo. Sul suo sito web si può al massimo leggere la sto-ria di alcuni casi che ha “preso in cura” e conoscere metodi e progressi fatti. Niente nomi, però, e niente informazioni rilasciate per telefono, sempre meglio incontrarsi di perso-na. Rinaldi tiene anche dei seminari per futuri precettori e collabora anche ai corsi per maggiordomi. La sua materia?

“Galateo della conversazione”. Già, perché un maggiordo-mo che si rispetti deve sapere quando è opportuno intrapren-dere una conversazione e, in tal caso, di che cosa parlare, quali argomenti toccare e quali invece è meglio evitare, per non dare adito a polemiche o non scadere nella banalità. Una capacità che in realtà si rivela utile in molti altri ambiti e professioni differenti, a partire da quelle che portano a stare a contatto con un pubblico diverso o magari “da trattare con cura”. Perché la buona educazione non passa mai di moda. Parola di uno che parla ancora latino.

Marco Rinaldi, laureato alla Normale di Pisa, dà lezioni a domicilio. Oltre a tenere seminari per futuri “educatori”

Il precettore esiste ancora. E insegna di tutto, dalla fi sica alle buone maniere

Ambrogio? Va di moda, ma è “precario”

Francesca Puliti

lavoro/2. Niente posto fisso, pure i maggiordomi sono freelance. Anche se sempre più richiesti

/F.P.

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L’amica che ti accompagna

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Page 16: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

Il trionfo dei quattro sì alla consultazione di giugno

avrà conseguenze anche in città: il sindaco ha già

annunciato di voler verifi care se ci sono le condizioni

per riassorbire il 40 per cento di Publiacqua a suo

tempo privatizzata, forse entro la fi ne dell’anno

politica

Matteo Renzi rilancia. Dopo il risultato referendario che ha bloccato il tentativo di li-beralizzare l’acqua e ha cancellato la norma che garantiva ai privati il 7 per cento di interesse sul capitale investito, il sindaco punta in alto e, per nulla scoraggiato dalla vittoria del “sì” sul secondo quesito (nonostante fosse un sostenitore del

“no”), “accetta il responso” e, con un coup de theatre, propone di ripubblicizzare Pu-bliacqua (composta da aziende pubbliche e private) riacquistando le quote vendute ai privati. “Il referendum – ha dichiarato – ha dato dei risul-tati concreti e credo che sia giusto verificare se ci sono le condizioni tecniche ed economiche per rientrare il possesso del 40 per cento di Publiacqua: per questo ho dato mandato ai nostri tecnici di fare una ve-rifica, perché ci credo e perché ho l’obbligo morale di dare una risposta agli elettori fiorentini che con il referendum si sono espressi’’. Il primo cittadino di Firenze ha dettato anche la tabella di marcia, spiegando che il progetto potrebbe realizzarsi ‘’da qui alla fine dell’anno’’. Nel 2006, al momento dell’ingresso dei privati, la valutazione del 40 per cento fu di 60 milioni, e tenuto conto degli investimenti fatti, l’operazione di riacquisto non dovrebbe superare 100 milioni. Il 40 per cento di

Antonio Passanese

il PUnto. Per lo stop al nucleare può tirare un sospiro di sollievo Scarlino, nel grossetano

Referendum, cosa cambia a FirenzePubliacqua (aperta ai privati con gara pubblica nel 2006) è in mano alla

società Acque Blu Fiorentine, detenuta, tra gli altri, per il 68,99 per cento da Acea, per il 22,83 per cento da Suez Environne-

ment e per l’8 per cento da Mps Investments. Il Comu-ne di Firenze è il secondo azionista con il 21,67 per

cento, dopo Consiag (24,94 per cento). Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana,

forte della vittoria dei “sì” propone l’azionariato popolare o la creazione di cooperative. Ma cosa cambia adesso? Nell’immediato bisognerà capire come si farà fronte agli ingenti investimenti già stanziati che le imprese si erano det-te disponibili a coprire contando, per il recupero, sulle tariffe. Un bel problema, dunque, soprattutto per quelle socie-tà con forte carattere pubblico, proprio

come Publiacqua. L’altro argomento refe-rendario che ha riscosso grande successo tra gli italiani ottenendo un profluvio di “sì” era quello sul nucleare. Cosa dobbia-

mo aspettarci ora? Il governo dovrà definire il programma per l’energia verde e bloccare

il progetto per la costruzione di nuove centrali nucleari. Molti, a questo punto, auspicano che ci

sia una maggiore considerazione, e dunque più in-vestimenti, per le cosiddette rinnovabili: vento, sole

e acqua. Gli abitanti di Scarlino, nel grossetano, sede individuata da un’apposita commissione per

ospitare entro il 2020 una centrale, possono tirare un sospiro di sollievo.

L’IntervIsta

Erasmo D’Angelis è il presidente di Publiacqua, l’azienda che ge-stisce il servizio idrico e di depurazione in 49 comuni toscani. Gli

abbiamo rivolto alcune domande per capire cosa accade ora. “Intanto c’è un aspetto sorprendente in questo post-referendum. Sono le tele-fonate che arrivano a Publiacqua da parte di chi ha votato due sì. C’è chi chiede: ‘L’acqua non si paga più?’. Molti invece ci spiegano che il loro voto era necessario ‘per non far vendere l’azienda alle multina-zionali’. Publiacqua, ovviamente, non era all’asta e resta saldamente nelle mani di 49 Comuni, ma questa piccola onda affettiva dimostra, oltre a qualche equivoco, che la campagna referendaria ha fatto leva su un principio sano, giusto e indiscutibile: l’acqua è un diritto uni-versale e un bene comune. E il sentimento dell’opinione pubblica si è aggrappato al potente brand dell’acqua pubblica (e gratuita) come a un

salvagente etico di fronte a un mondo che cambia velocemente, alla crisi, a una politica nazionale mai caduta così in basso e a una società debilitata dalla frammentazione di mondi, blocchi sociali, sistemi di valori un tempo solidi”. Lei ha affermato che c’era il rischio di sospendere l’emissione del-le bollette. In che modo si è evoluta la vicenda? Diciamo che siamo ancora in piena evoluzione. Abrogata la remunera-zione del capitale del 7 per cento lordo si è infatti aperto un pericoloso vuoto legislativo che crea incertezza. Purtroppo, come spesso accade in Italia, eliminata una norma non c’è l’alternativa e si apre il caos. Noi vogliamo rispettare il voto e anche evitare di essere sepolti da class action e contenziosi. Siamo in attesa di un decreto del Ministero e di indicazioni della nostra autorità di ambito a cui spetta l’esclusiva

decisione sulla tariffa, sono loro gli unici autorizzati a decidere quali costi inserire nella bolletta. Ma a Roma si discute persino di una tassa di scopo comunale sull’acqua almeno equivalente alla bolletta. Lei crede che ci saranno aumenti? Penso e spero di no. I nostri sindaci hanno pianificato una bolletta sostenibile a 240 euro l’anno iva inclusa, prevedendo sostegni per fa-sce in difficoltà, nuovi poveri, famiglie in emergenza. Sanno, prima di chiunque altro, che non è possibile superare questa cifra, legata ai grandi investimenti per la depurazione e alla qualità della nostra acqua. Il sindaco Renzi propone di ripubbliccizzare Publiacqua acqui-stando la quota privata del 40 per cento. Cosa ne pensa? Che Renzi non solo è coerente, ma ha l’indubbia capacità di saper ascoltare i suoi cittadini. Se ci saranno le condizioni lo farà.

Parla Erasmo D’Angelis, presidente della società che gestisce il servizio idrico in 49 comuni toscani

“Nessun aumento in bolletta, ora aspettiamo le decisioni ministeriali”

/A.P.

ORARI LUGLIO: dal lunedi al venerdi oraio continuato • sabato 09:00 13:00 16:00 19:30Via Gioberti, 52/r - Firenze tel. 055 6550810

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16 Luglio 2011

Page 17: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

Dopo la discussione e la votazio-ne di trentacinque emendamenti,

Palazzo Vecchio approva il bilancio di previsione per il 2011. Un conto economico da 930 milioni di euro, dei quali 440 milioni per gli investimenti. La maggioranza, con i ventisette voti favorevoli del Partito democratico, Idv, Sel e gruppo misto, supera l’ulti-mo scoglio amministrativo prima delle vacanze estive. Due gli astenuti, Lega e Fli, e otto i contrari: Pdl, Per un’altra città, Udc e Tommaso Grassi del grup-po Spini. “Gli obiettivi che l’ammini-strazione comunale si era prefissa per il bilancio preventivo 2011 sono stati tutti raggiunti: l’equilibrio di bilancio, il rispetto del patto di stabilità, il con-tenimento della spesa per il personale. E questo a fronte di un taglio di 19 milioni di euro dei trasferimenti dal-lo stato e di 2,5 milioni di euro per il trasporto pubblico locale da parte della

Regione”. Lo ha detto il vicesindaco Dario Nardella illustrando i dati della manovra: “Questo bilancio nasce in un contesto economico nazionale di vera e propria emergenza - ha sottolineato il vicesindaco - ed è un atto politico di co-raggio e responsabilità, che non grava sui contribuenti fiorentini e punta a più risparmi ed efficienza nella macchina amministrativa’’. Critica, invece, l’op-posizione, che non risparmia stilettate al governo Renzi. “In questo bilancio vi sono luci e ombre sia nell’ambito delle uscite che delle entrate – ha ac-cusato il capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli - la caratte-ristica più importante di un bilancio di una città, che non differisce poi molto da quello di un’azienda, è rappresen-

tata dalla certezza delle entrate. Sen-za questo dato i conti non tornano. E oggi, in un momento in cui il mercato immobiliare è in profonda crisi, mette-re la mano sul fuoco che verranno re-alizzati i proventi delle alienazioni dei beni immobili francamente mi lascia molto perplesso”. Gli fa eco il consi-gliere pidiellino Marco Stella: “Renzi, dopo gli slogan da campagna elettorale e un paio di spot durante questi primi due anni, con questo bilancio di previ-sione si conferma, come molti di noi sostenevano, un sindaco qualunque.Non brilla certo per innovazione il bi-lancio di previsione 2011, Renzi usa gli stessi mezzi di qualunque sindaco per varare il suo bilancio”. La replica di Matteo Renzi non si è fatta attendere: “Non solo non si mettono le mani in ta-sca ai cittadini - ha sottolineato il sinda-co - ma manteniamo lo stesso standard di servizi nel sociale e nella pubblica istruzione e investiamo in cultura”.Anche l’assessore Angelo Falchetti fa quadrato attorno alla maggioranza e sottolinea come “lo scorso anno siamo riusciti a risparmiare 4 milioni e mez-zo di euro. Proseguendo su questa stra-da, per il 2011 ne risparmieremo 11,5. Abbiamo fatto ‘di necessità virtù’ e, a fronte delle minori entrate statali, sono state ridotte le spese della macchina comunale”.

politica

“Tornerei ad Arcore anche domani mat-tina”, aveva detto scherzando Matteo Renzi durante la discussione in con-siglio comunale sull’imposta di sog-

giorno. E, proprio parlando della tassa, il sindaco ha ricordato l’incontro di Arcore con il premier Silvio Berlusconi, incontro “contestato” a sinistra, ma dal quale il sindaco ottenne, appunto, il contributo di scopo per il turismo. Nel 2010 Firenze ha registrato presen-ze record di turisti: sette milioni e mezzo. Se Palazzo Vecchio, è il pensiero di molti, avesse deciso di appli-care la “tassa di soggiorno” quando Matteo Renzi la lanciò, probabilmente le casse del Comune ne avreb-bero tratto giovamento. Ma con i se e con i ma non si fa la storia, recita un vecchio adagio. Oggi fa notizia, finalmente, l’adozione di questa imposta, votata dalla maggioranza compatta con il sì anche di Mario Raz-zanelli della Lega Nord Toscana. La tassa di scopo è applicata dal primo luglio e, come recita la nota dira-mata da Palazzo Vecchio, “servirà ad aiutare il Comune a garantire i livelli di qualità dei servizi, in particolare quelli relativi all’ambito turistico, culturale, ambientale e del trasporto pubblico. È un modo per far trovare ai nostri turisti una città accogliente, pulita ed efficiente”. Insomma, di questo piccolo balzello ne beneficeranno la città e il salotto buono di Firenze, ovvero ciò che ci contraddistingue in tutto il mondo per la sua bellezza e la sua unicità: il centro storico. La tassa varia da 1 a 5 euro, in base alle stelle dell’hotel, del b&b, degli ostelli o degli affittacamere. Tra gli interventi previsti

anche la realizzazione di fontanelli di acqua potabile nelle piazze (come quello inaugurato a fine giugno in piazza della Signoria) e un servizio di bike sharing usufruibile sia dai residenti che dai turisti ospiti nelle strutture ricettive. L’amministrazione comunale conta di ricavare dalla tassa di soggiorno circa dieci milioni di euro per il 2011 e 20 milioni a regime, a partire dal 2012. “Abbiamo approvato una regola che già c’è in altre città - ha detto il sindaco - i turisti che vengono a dormire a Firenze danno un contributo per tenerla più

pulita e più viva culturalmente. I denari andranno per tante iniziative legate ai beni culturali, ma anche alla lotta al degrado”. “Con la tassa di soggiorno - ha ag-giunto il sindaco - potremo inoltre evitare di mettere tasse ai fiorentini: non aumenteranno imposte o tarif-fe’’. Fuoco di fila del Pdl sull’amministrazione, rea di aver reintrodotto una vecchia tassa. “Abbiamo lavorato perché il testo finale limitasse la discrezionalità dei sin-daci nell’utilizzo delle risorse – hanno detto il parla-mentare Gabriele Toccafondi e il capogruppo Giovanni Galli – e ora vigileremo e ci impegneremo perché i soldi non finiscano nel calderone del bilancio comuna-le, ma portino benefici concreti per tutti i cittadini. Dai nostri calcoli potrebbe arrivare in città un ‘tesoretto’ di oltre 30 milioni di euro: Renzi non avrà più alibi, do-vrà smettere di lamentarsi per le risorse che mancano e sarà messo davvero alla prova. Noi abbiamo le nostre idee, vedremo cosa sarà capace di fare lui”. La maggio-ranza bolla la querelle come “strumentale” e, a levare gli scudi, ci pensa il consigliere Pd Andrea Pugliese. “L’imposta di soggiorno approvata dal consiglio comu-nale – dice – permetterà di spalmare i costi di gestione dei flussi turistici non soltanto sui fiorentini ma anche sugli stessi turisti, che usufruiscono dei servizi messi a disposizione dalla città, e sugli albergatori, che ricava-no risorse dalla presenza dei turisti a Firenze”.

una turista

Antonio Passanese

Via alla tassa di soggiorno, in arrivo un “tesoretto” da 20 milioni l’anno

la novitÀ. Dal primo luglio è scattata l’imposta per i turisti

Il Comune fa i conti,approvato il bilancio

/A.P.

il voto. Con 27 favorevoli. Otto i contrari

Varierà da uno a cinque euro in base al numero di stelle della struttura ricettiva

In totale 930 milioni, di cui440 per gliinvestimenti

17

Page 18: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

Sole, mare e una formazione da fare sot-to l’ombrellone. Se non ne potete più di arrostire in spiaggia (quelli che tra voi si stanno già godendo le ferie) o se, anco-

ra in città, volete prendervi una pausa dal lavoro, ecco un “gioco” che Il Reporter ha pensato per voi. Che poi un gioco non è, perché stiamo parlan-do una cosa seria, serissima: il calcio. O, meglio, la Fiorentina. Come alcuni di voi hanno già inizia-to a fare, dopo “l’appello” che avevamo lanciato qualche tempo fa sul nostro sito www.ilreporter.it, quello che vi chiediamo è di mandare alla re-dazione del nostro giornale, all’indirizzo e-mail [email protected], la Fiorentina che vorreste veder scendere in campo la prossima stagione. Di trasformarvi, insomma, in direttori sportivi per un giorno, di mettervi nei panni di Corvino e di dar prova di tutta la vostra abilità e fantasia in materia di pallone, perché – si sa – gli italiani, tra le altre cose, sono anche un popolo di tecnici. Nelle for-

mazioni che ci avete già inviato, in cima alla lista dei desideri “possibili” c’è lui, Fantantonio da Bari, al secolo Antonio Cassano. E poi ci sono gli altri sogni, quelli “impossibili”, ma – parlando di sogni e di calcio – di impossibile non c’è niente: c’è chi vedrebbe bene il Principe (in crisi?) Milito al cen-tro dell’attacco viola, chi vorrebbe veder arrivare Aguero sulle rive dell’Arno e chi preferirebbe una coppia tutta azzurra Cassano-Borriello. Qualun-que sia la vostra formazione dei sogni inviatecela: noi la pubblicheremo sul nostro sito. E chissà che anche Corvino non decida di dare un’occhiata e, perché no, prenda spunto dalle vostre idee.

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CALCIOMERCATO, AGGIORNAMENTIE TRATTATIVE SU

UN’ESTATE TUTTADA VIVERE: EVENTI

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on line. Mandateci la formazione che vorreste in campo il prossimo anno, sarà pubblicata sul sito

un giorno da Corvino: la vostra Fiorentina

internet18 Luglio 2011

Page 19: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

l’home page che richiede una registrazione (per chi la esegue la prima volta) attraverso la compilazio-ne dei campi relativi all’identità dell’utente e al suo numero di cellulare. Istantaneamente arriverà sul telefonino la password di accesso che consentirà in tempo reale la navigazione.Tavarnelle sembra aver sviluppato una vera e pro-pria vocazione per l’utilizzo delle tecnologie legate al web come strumenti di informazione e promo-zione del territorio. Sono circa 2000 i contatti che

periodico dell’AmministrAzione comunAle di tAvArnelle vAl di pesAA curA dell’AmministrAzione comunAle di tAvArnelle - coordinAmento editoriAle: ufficio stAmpA AssociAto

i n c o m u n e

07luglio 2011

Internet gratuito: il nostro biglietto da visita sul mondoIn questi ultimi giorni ho avuto il pia-cere di commentare l’attivazione del servizio wi-fi con alcuni tavarnellini che, anche fermandomi per strada e rendendosi disponibili a diffondere la buona notizia, hanno mostrato entusiasmo rispetto all’operazione che da alcune settimane ha aperto le frontiere virtuali della nostra piazza al resto del mondo. Il contatto diretto con la comunità, la condivisione di questo importante obiettivo raggiunto dall’amministrazione, che lo aveva programmato sin dal suo insedia-mento, mi ha fornito ulteriori stimoli ad orientare ogni mia azione politica nella direzione dei bisogni contempo-ranei del territorio. Un territorio che avverte sempre più forte il bisogno di guardare oltre, fare largo al progresso tecnologico attraverso l’interazione culturale, che vuole comunicare, pro-muovere, valorizzare, conscio della possibilità di riuscirci solo restando unito, facendo prevalere uno dei suoi maggiori punti di forza: l’interesse collettivo. Ed è a quest’ultimo ele-mento che ho puntato per l’attivazione di un servizio che offrirà importanti vantaggi economici, culturali e sociali a costo zero per i cittadini. Il wi-fi, attivato in piazza Matteotti e al Centro Giovani dei Rovai, è gratuito e lo si può usare in maniera illimitata. Que-sto innesca a catena un altro punto a nostro favore: la gratuità è considerata positivamente dalla rete che premia il servizio e chi lo eroga facendoli salire sull’indicizzazione dei motori di ricerca. Inoltre la piazza aumenterà il proprio valore di punto di incontro e luogo di aggregazione virtuale e reale permettendo agli iscritti sia di visualizzare il calendario degli eventi locali sia di dialogare attraverso una sorta di community interna. A un mese dall’attivazione abbiamo registrato circa 100 iscritti. Un numero destinato a salire per la gioia della nostra bella piazza mediatica che alla passione per l’ospitalità unisce quella per l’hi-tech.

Iuri PiattelliniAssessore ai Lavori Pubblici

Editoriale Installato, presso l’ufficio turistico, il touch info point attivo 24 ore su 24

WI-FI gratuito in piazza Matteotti e al Centro GiovaniL’assessore Piattellini: “un servizio che permetterà al nostro territorio di rispondere ai bisogni della contemporaneità”Il Comune conquista il wi-fi e lo mette a disposi-zione dei cittadini. Si potrà navigare gratis 24 ore su 24, comodamente seduti su una panchina di piazza Matteotti. Sarà sufficiente avere a portata di mano un cellulare, un portatile, un palmare. E poi, in tempo reale, ci si potrà tuffare nella rete senza limiti di tempi e di durata. E’ questa la novità ‘tec-nologica’ che dallo scorso 10 giugno si è tradotta in un servizio a favore di cittadini, turisti, commer-cianti, imprenditori, studenti, frequentatori di piazza Matteotti. L’opportunità è legata ad un contratto che il Comune ha stipulato con una delle aziende più accreditate nel settore su scala nazionale, la Futur 3. “In fatto di servizi legati ad internet e alle tec-nologie digitali - commenta l’assessore ai Lavori pubblici - Iuri Piattellini - il nostro territorio non poteva più attendere. Il Chianti, allineandosi al resto del mondo, dove i vantaggi della rete sono fruibili nelle aree esterne ormai da anni, è concepito final-mente come una sede aeroportuale dove viaggiare via web, attraversare il mondo dell’informazione in mobilità, è facilissimo e soprattutto non costa nien-te. Ne potranno usufruire cittadini, studenti, turisti e chiunque abbia bisogno di stabilire un contatto con il mondo da un portatile o un palmare, purché dotato di connessione wi-fi. Per l’amministrazione comunale si tratta di una priorità che mira a rendere il nostro territorio all’avanguardia, competitivo, al passo con i tempi; un servizio utile, se non neces-sario, tanto alla comunità quanto ai visitatori, che richiede al Comune una spesa irrisoria di poche centinaia di euro all’anno”. Il servizio wi-fi è fruibi-

PER SCRIVERE A “TAVARNELLE IN COMUNE” potete inviare fax o lettere all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (tel. 055/8050824 fax 055/8076657) ed e-mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected].

Piazza Matteotti

le anche dall’interno del Centro Giovani dei Rovai. Ma i punti di connessione alla rete non si esaurisco-no con quelli della piazza centrale del capoluogo e della struttura dedicata alle attività dei ragazzi. “E’ nostra intenzione - prosegue Piattellini - estendere il servizio nelle frazioni di Sambuca e San Donato e ci auguriamo che gli altri Comuni del Chianti, che stanno lavorando alacremente per l’attivazione del servizio, possano raggiungere presto tale obiettivo in modo da offrire l’opportunità di accesso alla rete in tutte le piazze del nostro territorio”. Accedere al wi-fi di Tavarnelle è semplicissimo. Dal desktop oc-corre visualizzare connessioni di rete wifi, selezio-nare SSID: @Free_Luna_Tavarnelle e premere sul tasto connetti. Aperto il browser apparirà di seguito

il Comune, grazie all’attiva-zione del profilo Facebook, all’invio della news letter e alla connessione skype, ha a portata di click. Altro inter-faccia innovativo, il primo a livello regionale, è il touch screen 24H, attivato all’in-gresso dell’ufficio turistico e funzionante 24 ore su 24. Si

Dopo la partecipazione all’iniziativa fiorentina “Terra Futura” il volume “Africa-Europa, percorsi di coope-razione decentrata”, curato da Stefano Fusi, pubblicato dal Comune con la Casa editrice Emi, sarà presentato a Tavarnelle il 13 luglio alle ore 21,30 in piazza Matteotti. Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto in favore dell’intervento di completamento del reparto pediatrico dell’ospedale di Bébedjià in Ciad. All’incontro inter-verranno il curatore del libro Stefano Fusi, sindaco di Tavarnelle dal 1999 al 2009, l’attuale sindaco Sestilio Dirindelli, il Superiore della Comunità Comboniana di Firenze Daniele Frigerio, alcuni autori e rappresentanti delle associazioni di volontariato e della parrocchia di Ta-varnelle. Modera la serata il giornalista Andrea Semplici.

tratta di un terminale ad alta definizione, dotato di un monitor 46 pollici, foto HD, audio, mappe satel-litari interattive, eventi georeferenziati. Attraverso un semplice tocco si possono visualizzare informa-zioni di ogni tipo, utili sia al turista sia al cittadino, relative a mobilità, trasporti, parcheggi, orari dei negozi, numeri utili, strutture ricettive, musei, patri-monio artistico e storico, itinerari, meteo). “Il touch info point - dichiara l’assessore al Turismo Lia Cor-si - rappresenta un importante tassello innovativo, una vetrina che permetterà alle nostre attività, agli operatori turistici, alle aziende agricole, ai ristora-tori, agli artigiani e ai commercianti di mettere a punto ulteriori strategie di promozione e di entrare in contatto con i più proficui siti esteri”.

Page 20: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

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Giovani volontari al servizio della comunità Nove sono già operativi e altri sette saranno impiegati nel settore sociale per interventi a sostegno di bambini e adulti diversamente abili

Badia a Passignano, intervento di risistemazione per la viabilità principaleApprovato all’unanimità dal consiglio comunale un disciplinare che regola le attività di alterazione del suolo pubblico

Segugio 2011, centinaiadi persone coinvoltein un’esercitazionedi protezione civileOperatori, volontari, attori hanno simulato l’attività di ricerca di persone scomparse

Giovani che si spendono per gli altri. Da vo-lontari e cittadini partecipi. Ragazzi responsa-bili, aperti alle esperienze, desiderosi di dare una mano a chi ha più bisogno. Per crescere, imparare, diventare grandi grazie anche al contatto con le problematiche e le realtà che interessano in maniera diretta la comunità di cui fanno parte. Sono nove i giovani del Servizio civile nazionale che i Comuni di Ta-varnelle e Barberino hanno impiegato nel set-tore sociale, dopo averli selezionati e inseriti nell’ambito di due specifici progetti di suppor-to ai servizi erogati a favore di anziani e mi-nori: “Fuori classe” e “Qualcosa è cambiato”, elaborati dagli uffici servizi sociali dell’Unio-ne comunale del Chianti fiorentino. Nel primo sono impegnati Simona Agnesi, Laura Bicchi, Alessandro Corti, Monica Guazzini, Guenda-lina Masoni, Alexander Palumbo. Il secondo vede il coinvolgimento di Denise Andreucci, Claudia Orsini e Veronica Trovato. Prezioso il lavoro dei volontari che supporta-no le attività dei Comuni su diversi fronti. I ragazzi del progetto “Fuori classe” collabora-no nei servizi scolastici (refezione e traspor-to scolastico), nella realizzazione di attività laboratoriali rivolte a genitori e ragazzi che si trovano in condizioni di disabilità, nella lotta contro il fenomeno del bullismo, offro-no supporto anche nell’accompagnamento dei minori e nello svolgimento di attività extrascolastiche e laboratoriali, cooperano all’organizzazione di percorsi informativi e formativi rivolti a persone in difficoltà sul piano economico e sociale, si occupano del-la creazione di eventi e laboratori che pro-muovano l’integrazione e la socializzazione; supportano gli insegnanti d’appoggio duran-te l’orario scolastico. I giovani impiegati nel progetto “Qualcosa è cambiato” tendono una mano al mondo della terza per aiutarlo a mi-gliorare la qualità della vita. Accompagnano gli anziani, residenti nelle zone più isolate, ai negozi, al mercato settimanale, alle varie oc-casioni ricreative, alle abituali attività quoti-diane sul territorio, supportano il servizio di domiciliarità attraverso la consegna di pasti caldi, farmaci e spese alimentari. Gli interven-ti sono mirati a consolidare i servizi volti al mantenimento dell’anziano a casa propria e a ridurre la solitudine. A questa squadra di vo-

Strade più sicure con gli interventi di ma-nutenzione straordinaria messi in campo dall’amministrazione comunale. Il poten-ziamento della sicurezza dei pedoni e il mi-glioramento della circolazione stradale sono alcuni dei principali obiettivi su cui si con-centra l’attenzione della giunta Dirindelli. “Un settore - commenta l’assessore ai Lavo-ri Pubblici Iuri Piattellini - che consideriamo prioritario e che necessita di interventi mira-ti e rispondenti alle problematiche più senti-te dalla comunità”. E’ prevista nell’agenda

Prova generale nel Chianti per la ricerca di persone scom-parse. Nelle scorse settimane, in località Cortine, si è tenuta con successo un’esercitazione di protezione civile chiamata “Segugio 2011”. Organizzata dalla Provincia di Firenze, dal Centro Intercomunale Colli Fiorentini, dai Comuni di Barbe-rino e Tavarnelle con il contributo di Regione Toscana, SAST (Soccorso Alpino), 118 Firenze Soccorso e Coordinamento provinciale del Volontariato di Protezione Civile, l’iniziati-va si è posta l’obiettivo di testare le capacità organizzative del sistema provinciale di protezione civile. A sottolineare l’importanza dell’evento l’assessore alla Protezione civile Iuri Piattellini. “L’esercitazione ha svolto un’elevata funzio-ne informativa – ha commentato l’assessore - coinvolgendo centinaia di persone è riuscita nell’intento di sensibilizzare la popolazione sulle nuove tecniche di ricerca e strumentazioni, attualmente a disposizione della protezione, necessarie al ri-trovamento dei soggetti scomparsi”. A “Segugio 2011” sono stati impegnati circa 200 operatori, 6 unità cinofile, messe a disposizione da Soccorso Alpino, Akela e Misericordia di Firenze, 15 figuranti (attori di compagnie teatrali e simulato-ri della CRI) che nell’area delle ricerche hanno simulato la presenza di familiari delle persone scomparse e di giornalisti che hanno avuto il compito di mettere sotto stress l’attività degli operatori. Le ricerche sono state svolte anche con un mezzo ultraleggero, acquistato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze.

Badia a Passignano

lontari, che da alcuni mesi opera nei territori di Barberino e Tavarnelle, sta per aggiungersene una nuova composta da sette volontari nell’ambito del Servizio civile regionale per il quale i Comuni, partecipando al relativo bando, hanno ot-tenuto i finanziamenti per la realizzazione dei progetti “Anch’io” (Barberino) e “Tempi liberi” (Tavarnelle), finalizzati a sostenere bambini e adulti in situazioni di disabilità. Ai giovani volontari spetta un rimborso pari a 433,80 euro netti al mese. Info: Urp Tavarnelle 055 8050824 www.comune.tavarnelle-val-di-pesa.fi.it; Urp Barberino 055 8052227 www.barberinovaldelsa.net.

Servizio civile nazionaleIl Servizio Civile Nazionale è un’opportunità messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 28 anni di dedicare un anno della propria vita a favore di un impe-gno solidaristico inteso come impegno per il bene di tutti e di ciascuno e quin-di come valore di coesione sociale. Il servizio civile volontario garantisce ai giovani una forte valenza educativa e formativa, un’importante occasione di crescita personale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, contri-buendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro paese.

Servizio civile regionaleLa Regione Toscana, con Legge Regionale 25 luglio 2006 n. 35, ha istituito il Servizio Civile Regionale, al quale possono partecipare tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, residenti o domiciliati in Toscana per motivi di studio o di lavoro. La Regione emana annualmente un bando per l’ammissione al Servizio Civile Regionale, al quale è allegato l’elenco integrale dei progetti approvati tra i quali è possibile effettuare la scelta, con indicazione del numero dei soggetti che possono essere ammessi, del termine per la presentazione della domanda, degli indirizzi degli enti coinvolti.

dei prossimi mesi l’opera di rifacimento di via Badia a Passignano il cui manto stradale sarà risistemato con un investimento stimato in circa 100mila euro. Al momento è in cor-so l’indagine idrogeologica che stabilirà nel dettaglio la necessaria tipologia di interven-to. Quello di tutelare la sicurezza dei cittadi-ni, attraverso la corretta esecuzione dei lavo-ri stradali, è un impegno che il Comune ha chiesto anche a chi, come gestori di servizi pubblici, imprese private e singoli cittadini, esegue interventi che interessano viabilità

pubbliche. Lo ha fatto dotandosi di un disci-plinare che regola le attività di alterazione del suolo pubblico e i relativi ripristini. Uno strumento che, approvato all’unanimità in sede consiliare poche settimane fa, contiene un complesso di norme che indica le moda-lità di esecuzione degli scavi, dei ripristini stradali e della conduzione dei lavori, gli im-porti delle cauzioni e delle garanzie fideius-sorie che, in caso di inosservanza, saranno trattenute dal Comune. L’importo minimo è di circa 500 euro.

Page 21: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

3

La grande estate dell’UnioneGli eventiche valorizzanoil territorio

“tignano Music Festival”, in arrivo sua maestà il Jazz

Il jazz e le sue più alte espressioni artisti-che contemporanee varcano la soglia del “Tignano Music Festival”. E’ con un lin-guaggio caro alla rassegna, che da oltre venti anni valorizza il borgo incastonan-dovi gemme musicali di ampio respiro, che il cartellone di Tignano entra nel vivo. Nomi di primo piano nello scena-rio culturale internazionale riaffermano la poliedrica personalità della kermes-se che prosegue e si conclude a luglio con quattro appuntamenti di spessore. Il 14 in piazza Matteotti (Tavarnelle, ore 21,30) l’astrofisica Margherita Hack, il docente universitario Ugo Bardi, il fisi-co Vincenzo Millucci e il responsabile per Legambiente del Circolo “Il Passi-gnano” Marco Rustioni condurranno un’interessante conferenza sul tema “Dai dinosauri ai serbatoi delle SUV – c’era una volta il petrolio” (ingresso libero). Il 21 (ore 21,30) in piazza Bar-berini un tributo al grande compositore statunitense Duke Ellington sarà offerto dalla “Sunrise Jazz Orchestra”, al fianco della “Filarmonica Michelangiolo Pao-li” e dei cori “Animae Voces” e “Sesto in Canto”. Ingresso € 10; ridotto € 7. La settimana successiva, il 28 (ore 21,30) nel Castello di Tignano, sarà la volta della performance di Enrico Rava e Gianluca Petrella, tra jazzisti italiani più accreditati su scala mondiale. Ingresso € 15; ridotto € 12. Chiusura ‘a tavola’, in programma il 30 luglio (ore 21) al Ca-stello di Tignano, suggellata dai sapori della tradizione culinaria tignanese. E’ la cena-spettacolo “Ante Quem”, accom-pagnata dal duo musicale Liana Marino e Filippo Omari. Ingresso € 25; ridotto € 15. Corre parallelo al jazz il filone del rock giovane. Gli ultimi due gruppi che si esibiranno al Castello di Tignano ri-spettivamente il 16 e il 23 luglio sono i “Vickers” e i “Syrah”. Ingresso libero. Info: www.tignano.it.

“la piazza vive, viva la piazza!”, la voce calda di teresa De Sio

Ci sono mille modi per far vivere una piazza: le risate dei bambini che giocano a nascondino, le chiacchiere tra amici di fronte a un gelato, gli sguardi degli an-

ziani che dalle panchine osservano, at-tenti, ciò che li circonda. Ma una piazza può prendere vita anche sotto le stelle e, illuminata dai riflettori di un palcosce-nico, trasmettere emozioni in musica e parole. Si è alzato il sipario sulla set-tima edizione de “La piazza vive, viva la piazza!”: il cartellone di eventi che si snoderà in piazza Matteotti fino all’8 settembre. Punta di diamante la cantau-trice partenopea Teresa De Sio, attesa a Tavarnelle per il 5 agosto (ore 21,30). Ampio spazio sarà dedicato anche a gio-vani formazioni tra cui “Crescent Super Band” (15 luglio ore 21,30), “Sound Lovers” (22 luglio ore 21,30), “The Rose-Janis Joplin Tribute” (29 luglio ore 21,30), “Gagni Academy” (26 ago-sto, ore 21,30), “Big band 50Zero28” (2 settembre ore 21,30) e Matteo Malquori il cui concerto è previsto il 19 agosto (ore 21,30). Oltre alla musica, è il teatro ad assumere un ruolo da protagonista nell’estate tavarnellina. Uno spettacolo di teatro per ragazzi “La grande sfida tra il riccio e la lepre” è previsto il 4 agosto (ore 21,30). Ultimo appuntamento è il concerto che eseguiranno i maestri della Scuola di Musica di Tavarnelle e Barbe-rino previsto l’8 settembre (ore 21,30). Alla vitalità estiva di Tavarnelle contri-buirà anche il Circolo ricreativo di piaz-za Matteotti con “La Rampa d’estate”: vernacolo, musica anni 70-90 e cover band U2 e Zucchero fino al 13 agosto. Ingresso libero. Info: www.comune.tavarnelle-val-di-pesa.fi.it. “linari classic”, giovani professionisti interpretano i best-seller della classica

I capolavori dei grandi compositori del passato interpretati da giovani profes-sionisti di tutto il mondo. Riecheggia nelle chiese, nei castelli, nelle pievi e tra le piazze del Chianti fiorentino e senese. “Linari Classic Musical Festival” torna ad intrattenere il pubblico italiano e stra-niero con un ampio ventaglio di eventi di alta qualità. Tre gli appuntamenti pre-visti a Barberino, nella splendida cor-nice della pieve di Sant’Appiano. Il 15 luglio l’esibizione di Rudolf Koelman e gli Archi della Zürcher Hochschule der Künste propone brani di Bach, Vivaldi, Mozart, Mendelssohn Bartholdy. Il 29 il mezzo soprano Helen Sherman incante-rà con musiche di Beethoven, Brahms, Debussy, Britten, Respighi. Il terzo appuntamento è previsto il 14 agosto: protagonista il Quartetto Ruysdael. In programma pagine di Haydn, Janacek, Dvorak.Il festival nasce nel 2003 da un’idea di Airdrie Armstrong Terenghi che oggi ne cura l’organizzazione e la direzione artistica. Tra le location più apprezzate dal festival la pieve di Sant’Appiano, prestigiosa testimonianza del patrimo-nio storico-architettonico del territorio valdelsano. La chiesa costituisce l’unico edificio fiorentino che conserva resti di un battistero autonomo rispetto alla chie-sa, edificio quest’ultimo che fu abbattu-to nel 1805 in seguito ad un terremoto. Inizio concerti: ore 19,30. Info: 055 8068022; [email protected].

Spettacoli e libriche narranoe rievocano la storiaIl 24 luglio 1944, a Pratale, morirono per mano nazifascista dodici uomini origi-nari di Tavarnelle. A rievocare la strage nella quale i contadini persero barbara-mente la vita sarà un progetto teatrale dell’attore e regista Massimo Salvianti: “Il sangue e l’erba” il cui debutto coin-cide con l’anniversario dell’eccidio. Lo spettacolo sarà rappresentato dal 21 al 23 e dal 28 al 30 luglio alle ore 19 nei luo-ghi della strage. Sabato 23 l’evento sarà preceduto dalla celebrazione della Santa Messa in occasione della quale la Par-rocchia di Santa Cristina dedicherà una commemorazione religiosa alle vittime dell’eccidio. L’11 luglio il libro “Il pre-fetto questo sconosciuto” di Paolo Pa-doin sarà al centro di un incontro aperto alla cittadinanza e di un approfondimen-to sul vissuto professionale dell’autore. Dagli anni Settanta ai giorni nostri: un interessante excursus sugli incarichi e i compiti svolti al servizio delle Istituzioni in diverse città italiane che l’intervista al Prefetto a cura dei sindaci Maurizio Semplici e Sestilio Dirindelli aiuterà a dispiegare. La presentazione si terrà in piazza Barberini (Barberino) alle ore 21. Di registro diverso sono altri sei eventi da mettere in agenda. Due cene sono previste il 12 luglio. La prima, dal titolo “Rendi speciale il sorriso di un bambi-no”, si terrà a Badia a Passignano e sarà arricchita da un concerto. L’obiettivo è quello di raccogliere fondi in favore dei bambini di Haiti (dalle ore 18,30); la seconda a Tavarnelle, in piazza Matte-otti, per festeggiare il campionato della squadra di Pallamano Tavarnelle (ore 20). Segnaliamo ancora “Mezza notte bianca”, allestita il 29 luglio per le vie del centro dagli operatori commerciali di Tavarnelle, e la “Fiera della Battitura” a Tavarnelle il 17, oltre al tradizionale appuntamento dei martedì sera in cui le attività commerciali del centro di Ta-varnelle si aprono alla comunità con una coinvolgente girandola di eventi cultura-li e gastronomici. Sul fronte artistico, la nuova mostra curata da Sandra Stanghel-lini dedicherà una personale all’artista ferrarese Denis Riva. “Maghi in Azione” è il titolo dell’evento esposto negli spazi della sala Ugo Capocchini (Barberino) e rimarrà aperto fino al 18 agosto. Riva espone i suoi lavori dal 1997. Oltre che pittore e illustratore, è sassofonista dei “Trabant Mobil”. Info: 055 8050838, 055 8052205. Scuola e Sport:il SucceSSo Dello Stare inSieMe tutti a scuola,la domenica, in paese

La scuola si è messa in piazza, con gli studenti, le insegnanti, i progetti, i per-corsi educativi, i programmi, le mostre, i laboratori e le tante attività svolte du-rante l’anno. E il paese, la comunità,

le famiglie, i cittadini sono entrati nel cuore della scuola per finire in bellezza e condividere un anno di lezioni di vita e opportunità di crescita. Per “Un paese a scuola”, la prima edizione di una festa corale con la quale le scuole dell’Istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Barberino e Tavarnelle si sono aperte al territorio uscendo dal guscio delle aule, il successo è stato indiscutibile. Ideata dall’Istituto comprensivo, in collabora-zione con il Comune, Laura Fatighenti e Alessandro Scavone di L3 Group, la manifestazione ha richiamato centinaia di famiglie in diversi luoghi della cultura tavarnellina (biblioteca, piazza Matteot-ti, piazza Cresti, spazi del palazzo comu-nale, scuole). Il mondo della didattica è stato rappresentato da un ampio calei-doscopio di attività: percorsi didattici, musicali, artistici, artigianali, giochi, ani-mazione, maratone, laboratori, fiabe ani-mate, concerti, teatro rivolto a genitori e figli. L’iniziativa ha potuto contare sulla collaborazione dell’associazione “Ri-flesso” che ha tenuto laboratori di teatro nelle scuole e sul sostegno di L3 Group. “Un paese a scuola” ha visto anche la partecipazione dell’associazione “C’in-contriamo”, costituita da alcuni genitori di alunni disabili per l’organizzazione di laboratori e giochi tesi a favorire l’inte-grazione. piccoli atleti crescono. amicizia e divertimentosul campo da basket

Un applauso ad ogni canestro. E’ così che genitori e allenatori hanno sostenuto i loro piccoli atleti nel corso delle partite che hanno dato vita al terzo torneo di mi-nibasket, organizzato dalla Polisportiva di Tavarnelle e Barberino nell’area del parco del Mocale. Ispirati dal contatto con l’aria aperta, decine di bambini di età compresa tra i 10 e gli 11 anni hanno vissuto un fine settimana all’insegna del gioco e dello sport, dell’amicizia e della competizione sana e educativa. Il Tor-neo “Colline del Chianti” è stato partico-larmente apprezzato quest’anno da tutti coloro che vi hanno preso parte, in primo luogo dalle sei squadre giocatrici, prove-nienti dalla Toscana e dal Veneto. Oltre ai ragazzi di Pontassieve, Siena, Poggibon-si, Tavarnelle e Barberino di Mugello, il torneo è stato arricchito dalla presenza di due formazioni di Quarto d’Altino (Ve), alla sua seconda partecipazione all’ini-ziativa tavarnellina. A rappresentare la delegazione veneta anche il sindaco di Quarto d’Altino, Silvia Conte, che ha premiato i ragazzi insieme all’assessore alla Pubblica Istruzione dell’Unione co-munale Marina Baretta. “Il minibasket può rappresentare un momento signifi-cativo - hanno dichiarato gli organizza-tori - nella delicata fase di crescita dei bambini; amicizia, correttezza, unione, rispetto delle regole e degli avversari: tutto questo insegna il gioco dello sport. Un’opportunità per diventare grandi con responsabilità e consapevolezza”. La partita di aggiudicazione del torneo è stata vinta dagli atleti della Poggibonsi-Tavarnelle.

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AncorA AutopAlioQuesto è l’epilogo di una storia iniziata nel maggio 2010 quando il gover-no decide l’applicazione del pedaggio sulla Siena- Firenze, da allora si sono susseguite manifestazioni, proteste, documenti contro questa scelta scellerata del governo che pensava di aver trovato ancora una volta il siste-ma di togliere soldi dalle tasche dei cittadini senza dare niente in cambio, neppure alcun reinvestimento in una maggiore manutenzione o in un mi-glioramento delle tragiche condizioni del raccordo.oggi, dopo tante battaglie, il raccordo autostradale Firenze-Siena è uno dei protagonisti della nuova intesa Stato-regione toscana sulle infrastrutture, l’accordo è stato firmato lo scorso 16 giugno a Palazzo Chigi. Di seguito un estratto da pag. 20 dell’Intesa, il paragrafo relativo all’adeguamento e messa in sicurezza dell’Autopalio: Adeguamento e messa in sicurezza del raccordo autostradale Siena – Firenze: Si riscontra-no particolari criticità per la definizione degli interventi definitivi nel qua-dro della progettazione ANAS per l’adeguamento della sezione stradale e la riorganizzazione degli svincoli per garantire idonei livelli di sicurezza, a tal fine si riportano nuovi impegni tra le Parti nella successiva Compo-nente propositiva del presente Atto. Costo da definire nel quadro di 350 milioni di euro indicati dall’ANAS nel Piano Decennale della viabilità 2003-2012 (inserito nel Contratto di Programma 2009 come segue: primo stralcio di 20 milioni di euro Allegato A – Tabella 1; secondo stralcio di 83,5 milioni di euro Allegato B – Tabella 2 “Ulteriori Interventi Appaltabi-li 2009”). Le Parti confermano la disponibilità a valutare congiuntamente eventuali ipotesi di finanza di progetto per un intervento che individui so-luzioni particolarmente attente all’inserimento nell’ambiente e nel paesag-gio. Sono in corso i lavori dell’adeguamento dello svincolo di Colle Val d’Elsa Nord, con livello di progettazione esecutivo, del costo di 6 milioni di euro (Piano ANAS 2007-2011). Negli incontri del 20 gennaio 2011 e del 10 marzo 2011 è stato concordato da Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Presidente della Regione Toscana e ANAS di procedere ad un approfondimento tecnico tra Ministero, ANAS e Regione Toscana (appro-fondimento tecnico allargato alle Province di Firenze e Siena nell’incon-tro dell’11 aprile 2011, a cui hanno partecipato i Presidenti delle Province interessate), per valutare congiuntamente eventuali ipotesi di finanza di progetto per un intervento che individui, per il raccordo Siena-Firenze, so-luzioni particolarmente attente all’inserimento nell’ambiente e nel paesag-gio, che garantiscano adeguati livelli di efficienza e sicurezza dell’arteria, anche esaminando l’ipotesi di procedere a specifici accordi per coordinare gli interventi relativi al raccordo Siena-Fiernze e alla Strada Regionale Firenze-Pisa-Livorno. La Regione ha evidenziato la necessità di applicare forme di pedaggio, anche derivanti da disposizioni finanziarie nazionali, esclusivamente a seguito degli interventi di adeguamento e messa in sicu-rezza dell’arteria, e comunque con forme di esenzione e agevolazione per pendolari e residenti. Siamo molto orgogliosi di questo risultato raggiunto grazie anche alla pressione congiunta fatta dalle istituzioni, dai sindaci del Chianti che sono sempre stati in prima linea, dai partiti di centro sinistra, dalle associazioni economiche e dai cittadini, che ci permetterà di avere un raccordo degno di questo nome, fermo restando che se il governo è intenzionato ad andare avanti sui pedaggi per le strade a gestione Anas, noi continueremo a batterci per il contrario.

il cEntro GioVAni crEScE BEnE!!!Nel giro di pochi mesi saranno completati i lavori all’interno del Centro Giovani di Rovai , co-finanziati da Regione Toscana, comune di Barberi-no e Comune di Tavarnelle. Il Centro sarà dotato di 3 sale prove, che ser-viranno ai numerosi gruppi musicali presenti sul territorio per prepararsi a concerti o sviluppare nuovo materiale. Le 3 sale saranno tutte collegate con uno studio di registrazione, anch’esso presente all’interno del centro e frutto dei lavori in fase di conclusione, che permetterà ai musicisti di registrare il materiale da loro sviluppato e registrare i loro cd , continuando quindi a crescere anche da un punto di vista artistico. Adiacente a queste, sta prendendo vita anche un’altra sala, pavimentata in parquet, che servirà come aula polivalente per corsi di danza, teatro e recitazione. Tutto questo mentre il servizio Wi- fi è disponibile anche al centro giovani, per una struttura veramente al servizio dei giovani e connessa con il mondo. L’inaugurazione di queste opere importanti per tutti i nostri ragazzi è pre-vista per l’inizio di settembre.“Il baraccone cresce bene”, direbbe Toccafondi...

Gruppo consiliare Centro Sinistra per Tavarnelle

I gruppi consiliari

il dEStino urBAniSticodEllA SAmBucA: oVVEro l’incApAcità dEl comunE di tAVArnEllEL’insediamento industriale e artigianale della Sambuca – pur nella sua disorientata complessità e nell’evidente incompatibilità am-bientale, può costituire, comunque, una risorsa, nell’ottica di una pianificazione urbanistica intelligente e flessibile. La crisi in atto e le rapide trasformazioni economiche e di mercato richiedono un’am-ministrazione comunale aperta e sensibile al nuovo. L’alternativa è (il futuro era già ieri) perdita di tantissimi posti di lavoro, abbandono di capannoni e di edifici, una specie di deserto industriale. Il comune è del tutto assente, ora, sul campo di proposte, di iniziative e si è ac-casciato sul fallimento di uno stupido vaneggiamento mangia-soldi (“progetto Sambuca”) già abortito nell’inconcludenza gloriosa del fu sindaco Fusi.Gli imprenditori, evidentemente in tutt’altre faccende affaccendati, brillano come il comune per la loro assenza. Ma il tempo sarà feroce perché non obbligherà a fare scelte, le avrà già fatte quando qualcuno penserà di farle.Proposte di immediata attuazione:

• studio di variante della normativa urbanistica comunale per ammettere il cambio di destinazione di uso di capannoni già sedi di attività economiche;

• le nuove destinazioni di uso devono emergere da uno studio ur-banistico complessivo dell’intera area industriale e artigianale e prevedere rapido procedimento dialettico di tutti i soggetti, organizzazioni e singoli cittadini ;

• la possibilità di riconversione e di mutamento di destinazione di uso degli edifici industriali può emergere esclusivamente da un piano urbanistico da affidare a professionisti altamente qualificati (Università anche straniera p.es.) e non ai soliti lecca mestoli appigionati dai partiti, ut plerumque accidit.

Coraggio sindaco e C. provate a pensare, non si sa mai …. vi po-trebbe piacere!

ci hAnno mESSo in mEzzoLa collocazione tipografica giornalistica di questo gruppo è proprio così, tra il fritto misto della maggioranza e la “vox clamantis in de-serto” della sinistra che ha vinto di recente. Che cosa ha vinto? Non si sa, ha vinto e basta. Se il lettore ha la pazienza di confrontare le note del gruppo sottoscritto con quelle degli altri, vedrà che a noi in-teressano solo i problemi concreti della comunità locale e non gli in-tingoli acquosi a sinistra del lettore e le nuvole perdute a destra di chi legge. È chiaro che diamo noia al potere degli ex (ex catto-comunisti, ex ulivo, ex pidiessini, ex molte cose...) che invecchia senza idee e senza dare un volto a questo povero paese. Alla fine il problema è verificare se hanno messo in mezzo noi (e questo importa poco) o anche tutto il popolo locale.Auguri a tutti.

lA nAVE dEGli Stolti......hA SEmprE tutti i poSti occupAtiLa SAFI ha, all’improvviso, eliminato la raccolta differenziata dei rifiuti per cui non sappiamo più dove mettere plastica, vetro e lattine. L’ufficio ambiente del comune ha detto che hanno levato i vecchi cassonetti senza avere ancora quelli nuovi. E siamo in stagione turi-stica. L’efficenza di SAFI è pari a quella del comune di Tavarnelle. È proprio vero che da Montelupo si vede Capraia. Chi paga per questo disservizio? Il sindaco, l’assessore al degrado o i cittadini? Se indo-vinate vincete un posto di vice assessore supplente addetto ai rifiuti. Un idea: perché il comune di Tavarnelle non va a risolvere il proble-ma di Napoli? Lista Civica

Fabio Toccafondi

hA Vinto il BEnE comunE,ViEtAto mollArEI cittadini italiani hanno deciso che le sirene della ban-ca mondiale e del capitalismo non incantano più. Privato non è ne bello ne efficiente, certi beni sono patrimonio collettivo della comunità ed inalienabili. Quando si parla di monopoli naturali, il libero mercato non ha ragion di esistere. Questo è un grande passo di cambiamento, una coscienza collettiva che manda a farsi benedire il “Ghe pensi mi ”, gli ossessionati di finanza creativa, i titubanti ad alzare la voce e torna prepotentemente protagonista, disponibile a prendersi in carico in prima persona la gestione dei pro-blemi, a scegliere strade concrete se pur difficili per un futuro medio lungo. Basta con lo scaricare i problemi sulle future generazioni, basta agli artifici contabili, basta alle rendite di cricca.Non ci facciamo illusioni, non ci libereremo dei priva-ti dal nostro gestore idrico fino al 2022 perché le penali contrattuali sono troppo alte per cacciarlo e nessuno ha soldi per ricomprarne le quote, ma le loro pretese dovran-no ridimensionarsi e il socio di minoranza privato dovrà rinunciare a fare il bello e il cattivo tempo come ha fatto finora, perché in questo i cittadini sono stati molto chiari.Ora che il primo passo è stato fatto sarebbe il caso di guardarsi intorno e cominciare a vedere i servizi pubblici non più come qualcosa di cui l’amministrazione si deve scaricare, ma come una risorsa e un opportunità nella ge-stione del territorio. Sarebbe l’ora di avviare meccanismi virtuosi che vadano al di là del semplice conto econo-mico di bilancio su servizi importanti e di forte impatto socio-ambientale come ad esempio quello dei rifiuti. Un inceneritore, ad esempio, non diventa la panacea di tutti i mali perché incassa i contributi per produrre energia elet-trica contribuendo ai bilanci della società che lo gestisce; rimane solo un metodo per non affrontare il problema e spostarlo nel tempo. In questo settore sarebbe da mettere in discussione il modo di operare di quello che i nostri colleghi di centro-destra chiamano “il carrozzone SAFI-Quadrifoglio“, fare un analisi di quanto si è fatto e quanto si potrebbe fare, di quali forme di intervento esistano e quali tra queste risul-tino vantaggiose nel lungo tempo, chiedersi come è stata gestita nel tempo e quanto i dirigenti meritino o meno la riconferma del loro posto. Sarebbe il tempo di guardarsi intorno e prendere ispirazione dai modelli virtuosi che esistono nel nostro paese, e ne abbiamo esempi di eccel-lenza anche in Toscana.Il nostro gruppo consiliare da tempo ha proposto un tavo-lo di confronto aperto con i cittadini su questi temi, quel-lo che aspettiamo è un maggior impegno da parte della maggioranza.Ma più in generale i referendum - e l’ultima tornata elet-torale - hanno ribadito che la politica deve smettere di confondere l’informazione con la partecipazione ed esse-re disposta a confrontarsi per valorizzare l’impegno civile dei singoli, perché questo è più forte, più dirompente della propaganda dei media e delle promesse a vanvera.Cittadini: non fermatevi qui. Continuate a pretendere ascolto con lo stesso entusiasmo con cui in poche ore un giovedì mattina di un anno fa, in duecento avete firma-to la richiesta del referendum sull’acqua insieme a noi; continuate in tutte le sedi e in tutti i modi a pretendere che la politica torni un bene di tutti su cui confrontarsi, anche aspramente se necessario, ma lealmente. Noi, per quel poco che vorrebbero farci contare, siamo sempre sta-ti al vostro fianco e saremo sempre disposti ad ascoltarvi.

Gruppo Consiliare PRC-PDCI Tavarnellehttp://comunisti.giovani.it

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tidolorofici, antibiotici ad ampio spettro, una crema antistaminica o cortisonica, collirio e gocce per i disturbi alle orecchie, disinfettan-ti per uso esterno e sostanze per potabilizzare l’acqua. Una volta giunti a destinazione, in-vece, arriva il momento di mettere in pratica le misure di prevenzione consigliate per i viaggi nei paesi a rischio: è importantissimo bere solo da bottiglie sigillate (o dopo bolli-tura), evitare il ghiaccio e gli ortaggi crudi, preferire il consumo di cibi cotti e mangiati caldi. Tutto questo vale anche se si mangia in hotel o villaggi turistici “quotati”: la pru-denza non è mai troppa. Una volta rientrati, invece, non bisogna attenersi a misure parti-colari, a meno che non compaiano disturbi come febbre, diarrea, disturbi respiratori, le-sioni alla cute o altro. E bisogna ricordarsi di portare a termine la profilassi antimalarica. Per chi volesse documentarsi meglio, ci sono una serie di siti internet istituzionali: quello della Società italiana di medicina dei viaggi e delle migrazioni (www.simvim.it), quello del Ministero della Salute (www.salute.gov.it) e quello del Ministero degli Affari Esteri (www.viaggiaresicuri.it). E se si viaggia in paesi a rischio, buona norma è registrarsi sul portale www.dovesiamonelmondo.it, in modo da poter essere rintracciati in caso di emergenze.

Pronti, partenza, via. Evviva, anche. L’estate è tornata e con lei il baule di piacevo-lezze di stagione: come ad

esempio l’idea di starsene sdraiati al sole, davanti il mare, sopra un bel cielo azzurro. Ma con il tempo del-la tintarella torna, giocoforza, anche quello delle raccomandazioni, per-ché è ormai un’evidenza scientifica che un’esposizione sregolata ai raggi solari possa aumentare il rischio di tumori alla pelle (ogni anno in Ita-lia vengono diagnosticati settemila melanomi), oltre a favorire l’invec-chiamento cutaneo e la comparsa di macchie. E allora è bene ripassare le regole fondamentali. Intanto: occor-re esporsi gradualmente al sole, per evitare le scottature, che oltre a esse-re fastidiose sono molto pericolose. La fascia oraria tra mezzogiorno e le quattro va sempre evitata: i primi giorni più che mai, tanto vale farsi una bella pennichella altrove. Un passaggio molto importante è rap-presentato, poi, dalla scelta della cre-ma protettiva. L’indice di protezione, specialmente nei primi giorni, deve essere alto e adatto al cosiddetto “fo-totipo”. Inizialmente (e questo vale più che mai per chi ha pelle e capelli chiari) occorre usare una protezione alta (tra 30 e 50) e aspettare qualche giorno prima di scendere a un indice di protezione più basso (tra 15 e 25, quello medio). La crema deve esse-re applicata almeno mezz’ora prima

di esporsi al sole, e la dose minima raccomandata è di circa 36 grammi che, per farsi un’idea, equivalgono a circa 6 cucchiaini da tè. Sempre per farsi un’idea, si stima che normal-mente gli europei ne usino solo la metà: dunque raddoppiamo la dose, su questo è meglio non risparmiare. Così come è meglio sostituire i so-lari di anno in anno: anche se tec-nicamente la loro durata di conser-vazione è di dodici mesi, sappiamo tutti che è molto difficile conservarli in condizioni ottimali, senza che si sciupino sotto il solleone. Ed è im-portante ricordarsi che il “giochino” di spalmarsela addosso deve essere ripetuto spesso, per evitare che i ba-

gni in mare o la semplice sudorazio-ne la lavino via. Attenzione: bisogna proteggersi anche quando si diventa “neri”, perché la pelle va difesa co-munque. Altre accortezze: è bene te-ner presente che parei e caftani non proteggono dai raggi e che le giorna-te ventilate e nuvolose sono quelle in cui è più facile scottarsi. Ancora: gli occhiali da sole sono un ingrediente fondamentale per proteggere anche gli occhi, ed è utilissimo indossare un cappello a tesa larga. Non biso-gna, infine, dimenticarsi che i bam-bini sono più che mai vulnerabili, e che quando si va in spiaggia con loro le raccomandazioni per la tintarella intelligente valgono il doppio.

estate/1. I consigli per abbronzarsi senza mettere in pericolo la pelle

Tintarella sì, ma con tanti maGiulia Righi

Anziani e afa, le regole d’oro per evitare rischi

E se a tutti quanti fa molto piacere che il calendario abbia superato la metà della corsa e sia attualmente piazzato sui mesi del sole e del caldo, è vero anche che

questo è proprio il periodo in cui è bene alzare la guardia. Perché l’estate sa essere anche molto difficoltosa, specie per i soggetti cosiddetti “fragili”. Come gli anziani, bersaglio facile dei colpi di calore e di tutte le beghe che la calura estiva porta con sé. E allora, per quanto banali possano sembrare, ripetere le regole d’oro può essere d’aiuto. La più d’oro di tutte: è fondamentale bere tanta acqua. Senza aspettare di avere sete, però: anche se non si avverte lo stimolo (che nelle persone anziane è tra l’altro rarefatto) è bene rivolgersi alla bottiglia d’acqua come a una vecchia amica, e bere almeno due litri d’acqua al giorno. Banditi, invece, alcool, caffeina e gli eccessi di bevande zuccherate: sono sì liquidi, ma inducono la perdita di fluidi corporei e dunque non vanno bene. In presenza di particolari patologie, poi, è bene rivolgersi al proprio medico di famiglia, per capire, ad esempio, se sia il caso di integrare i sali minerali. Altra raccomandazione, una delle più famose: nelle ore di solleone forte (11-15) è bene che gli anziani stiano in casa, in ambienti ombreggiati e freschi. Gli ambienti condizionati e ventilati possono essere una soluzione: parola di Ministe-ro della Salute, che invita anche a utilizzare luoghi pubblici (centri commerciali, biblioteche) in caso di ondate di calore anomale per ristorarsi al fresco dell’aria condizionata per qualche ora e riportare l’organismo a una temperatura normale. Tutto con criterio: la situazione climatica degli ambienti condizionati deve essere più bassa di quella esterna al massimo di sei o sette gradi, per evitare escursioni termiche dannose. Esercizi fisici e sforzi inutili vanno poi evitati, e se proprio biso-gna farli è bene relegarli alle prime ore mattutine, più fresche, e ricordarsi di bere dai due ai quattro bicchieri d’acqua per compensare. Ancora: i vestiti devono essere leggeri, chiari, non aderenti, e i pasti molto leggeri, dunque frutta e verdura sono le benvenute, in questi mesi più che mai. E poi valgono le regole del buonsenso: evi-tare di sostare in auto al sole, proteggersi la testa con un cappello, e in caso di forte malessere contattare il proprio medico o, se la situazione lo richiede, il 118. /G.R.

estate/2. Occhi e naso sono i più colpiti

speciale salute

/G.R.

Estate, si è detto. E per qualcuno è arrivato il tempo del viaggio serio, quello per cui si è risparmiato tutto l’anno, quello per cui da tempo era

iniziato il conto alla rovescia sul calendario. Ma quando si tratta di fare le valigie per un paese extraeuropeo è bene prestare un’atten-zione particolare alla salute. Già prima di par-tire: informandosi innanzitutto (sarebbe bene farlo almeno un mese prima) sulle eventuali vaccinazioni/terapie farmacologiche da fare preventivamente. Per queste faccende può essere molto utile rivolgersi al Centro per la medicina dei viaggi e delle migrazioni della nostra Asl 10 (055/6263756, accesso tele-fonico per informazioni generali mercoledì e venerdì ore 8:30/10:30), in modo tale da partire ben documentati. Al momento di pre-parare i bagagli, poi, è bene mettere nel be-auty-case una piccola farmacia del minimo e dell’indispensabile: a parte eventuali farmaci antimalarici in caso di mete tropicali, è bene attrezzarsi con antidiarroici, antipiretici, an-

In valigia? Non va dimenticata la saluteestate/3. Chi si sposta verso mete lontane può rivolgersi al Centro per la medicina dei viaggi della Asl 10

Prima di partire verso paesi esotici è buona regola raccogliere informazioni

e preparare un piccolo kit di pronta medicazione. Una volta giunti a destinazione

vanno invece evitati i cibi crudi, il ghiaccio e le bevande in bottiglie non sigillate

La nOvItÀ

Un “servizio di qualità” alla portata di tutti i cittadini: è quanto offre il primo studio dentistico “low cost” nato in Toscana, inaugurato alla Misericordia di Se-sto Fiorentino (p.za S. Francesco 38, 055/7950111), un “ambulatorio a portata di tutte le tasche, in grado di rispondere a ogni tipo di problema odontoiatrico”. Il progetto è promosso da Co&So Salute attraverso il marchio di Welfare Italia.

È arrivato il dentista “low cost”

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bella stagione

Dai renai a Bilancino, ecco la mappa delle discoteche sotto le stelle fuori

dalle mura: quasi sempre gratis e quasi tutte le sere. In alternativa spettacoli

teatrali, karaoke e burattini per chi si muove in comitiva con bimbi al seguito

niGhtliFe/1. Istruzioni per l’uso per chi non ha tempo (o voglia) di raggiungere la costa

Non solo mare, la movidaquest’anno sceglie il lago

Anche la movida va in vacanza. Dove? Per lo più in Versilia, tra i locali vip del For-te, le discoteche più matte di Torre del Lago e la Darsena di Viareggio. Ma per

chi non avesse tempo o voglia di andarla a cercare fin laggiù c’è una “costa” più a portata di mano: quella dei laghi. A partire dal più vicino, quello dei Renai, a cinque minuti dalla città. Il parco è anima-to praticamente ogni sera: a seconda dell’umore del momento si può scegliere se indossare pantaloni a zampa e parruccona e infilarsi alla festa anni ’80 in piscina oppure optare per le esibizioni live di band locali. Quel che è certo è che ogni sera qui si balla gratis, ma ci sono anche periodiche mostre (appe-na conclusa quella di Clet, l’artista francese che ha trasformato i cartelli stradali in divertenti omini) e spettacoli teatrali. E quasi tutti gli eventi sono a in-gresso libero, al massimo si paga la consumazione.

Apericena in piscina, con bagno incluso, anche al ristorante Terzo Tempo di Tavarnuzze, all’interno del centro sportivo Zodiac. L’appuntamento si re-plica ogni martedì e giovedì fino a settembre, alter-nato a serate a tema (come il prossimo Pareo Par-ty). Altro lago, altra riva. A Bilancino ha riaperto il Rivasud: quest’anno, però, niente più discoteca, il locale rimane solo ristorante. Ampio giardino per cene all’aperto vista lago, parco giochi per bambi-ni, karaoke il mercoledì sera e pianobar la domeni-ca: insomma, l’ideale per chi si muove in famiglia e in generale per tutti gli amanti delle specialità mu-gellane, dai famosi tortelli ai salumi. Poco lontano c’è il Bahia Cafè, per chi desidera una serata un po’ più movimentata. Da quest’anno anche l’Omi Music Club, storico locale dell’Osmannoro, apre una succursale in riva al lago, al posto di quello che fu il Settestelle. Ma resta in funzione per tut-ta l’estate anche il “chioscone” tra Firenze e Sesto Fiorentino. Qui si continuerà a ballare fino al 10 settembre praticamente ogni sera (latinoamericano

il lunedì e il venerdì, tango il martedì, dj set dome-nica e giovedì) e rigorosamente gratis. In riva al fiume, invece, a Pontassieve c’è un nuovo spazio all’aperto dove andare a mangiare un boccone e ad ascoltare buona musica. Preso in gestione quest’an-no da un gruppo di poco più che trentenni, il Parco De André offre ogni sera una programmazione di-versa, fino ai primi di settembre. “Finora – spiega Leonardo Canestrelli, uno dei responsabili della struttura – questo era uno spazio poco vissuto dalla città. Stiamo cercando di farlo diventare un centro di aggregazione per ogni fascia di età”. La ricetta consiste nell’offrire ogni volta un’attrattiva diversa a prezzi contenutissimi. E così, se il martedì sera è dedicato al cinema sotto le stelle e il mercoledì agli spettacoli di marionette per gli spettatori più piccoli, il venerdì arriva My Generation, music contest tra giovani gruppi di Firenze e dintorni. In palio strumentazione musicale e ore di registrazio-ne in studio. Abbastanza da attirare decine di band emergenti o in attesa di emergere.

Paola Ferri

una Cena aL piazzaLe deL gusto, nato aL posto deLL’eX boLogna

GianlUCa

“Bisognerebbe intensificare il servizio di bus notturni nelle zone della ‘movida’, per evitare che i ragazzi si mettano alla guida dopo avere bevuto qualche bicchiere in più, e sappia-mo che questo succede. Ogni tanto i residenti si lamentano per il rumore, ho visto anche qualche secchiata d’acqua dal-le finestre! Ma li capisco...”

“Ogni tanto secchiate d’acqua”

eliSa

“Ho notato che i locali di Firenze, specie quelli del centro, si stanno orientando sempre più verso un target di turisti stranieri. Questo influisce anche sullo ‘stile’ delle serate e sui prezzi, che tendono ad aumentare. Potenziare il sistema di trasporto pubblico notturno aiuterebbe i giovani a vivere meglio la città”

“Trasporto notturno da potenziare”

GiUlio

“C’è un’ampia scelta di luoghi per il divertimento, ma mi dispiace che stiano diminuendo i locali dove si suona dal vivo. I prezzi sono abbastanza alti e allora c’è chi preferisce servirsi nei minimarket che, ad ogni ora, vendono alcolici nelle bottiglie di vetro, creando spesso qualche problema per la sicurezza”

“Pochi i posti con musica dal vivo”

24 Luglio 2011

Page 25: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

bella stagione

Metti un tavolo all’aperto, una birra insieme agli amici e una calda serata fiorentina di mezza estate. Alzi la mano chi, nei giorni in cui la canicola estiva si fa sentire forte e sprezzan-

te, togliendo l’energia per fare qualsiasi cosa, non aspetta trepidante le ore più fresche della sera per mettere il naso fuori di casa o dall’ufficio e dedicarsi a un po’ di sano e me-ritato svago. I posti ideali per farlo sono senza dubbio quel-li all’aperto. Come ad esempio il Piazzale del Gusto, sorto sulle ceneri dell’ex Bologna, impianto sportivo con annessa pista di pattinaggio e ristorante dove generazioni di fiorenti-ni si sono dati appuntamento. Il locale offre, nella splendida cornice del piazzale Michelangelo, la stessa atmosfera di una sagra di paese, con tanto di musica dal vivo, lezioni di ballo liscio e un menù che cambia ogni due settimane offren-do di tutto, dai tortelli al pesce passando per il cinghiale e i funghi. Alternativa interessante può essere Easy Living, in piazza Poggi, di giorno spiaggia sull’Arno e di sera location provilegiata per assistere a eventi speciali, performance e vi-deo installazioni. Un consiglio è quello di tenere d’occhio il chiosco anche durante il giorno perché, se durante una pas-seggiata o nella pausa pranzo volete concedervi uno strappo alla regola, Easy Living offre pranzetti espressi a base di prodotti freschi e rimane aperto initerrottamente dalla tar-da mattinata, per chi fa colazione con calma, fino all’una

di notte. Altra tappa imperdibile per chi vive Firenze nelle sere d’estate è Las Palmas, in piazza Annigoni, dove tra un concerto dal vivo e qualche video d’atmosfera si gusta un aperitivo molto ricco (e adatto a tutte le tasche) e dove, vo-lendo, ci si può anche fermare a cena, per assaggiare la spe-cialità della casa, una saporita frittura di pesce, o per sfidare gli amici al gettonatissimo “calcino”. Più o meno la stessa formula quella che viene proposta da Off Bar, localino che dallo scorso anno ha cominciato a rendere vivo il giardino della Fortezza, angolo di verde con tanto di fontana abitata da anatre e tartarughe a due passi dal caos dei viali. Un po’ più nascosto, ma molto frequentato, è il B-side, che ha il merito di aver ridato vita a un tratto di lungarno molto poco conosciuto, quello a due passi dal torrino di Santa Rosa. Da non dimenticare, poi, oltre ai locali che aprono a giugno e, per forza di cose, chiudono i battenti appena l’aria comincia a rinfrescarsi, quelli muniti di dehor che solitamente, quando comincia la bella stagione, diventano sovraffollati, ma pur sempre open air. Sul podio dei più frequentati c’è sicura-mente il Volume di piazza Santo Spirito, l’evergreen Zoe in via dei Renai e il delizioso Caffè degli Artigiani, che raduna in piazza della Passera gente proveniente dai quattro angoli del centro, creando un melting pot che ha un vago sapore bohemien.

Ludovica V. Zarrilli

una Cena aL piazzaLe deL gusto, nato aL posto deLL’eX boLogna

GiaMPaolo

“Andrebbero installati più servizi igienici pubblici, attivi anche la sera. Anche questo rappresenta un segno di civiltà. Altrimenti succede che i viottoli, i muri e i portoni si tra-sformino in wc d’emergenza, e questo purtroppo succede spesso. Per i residenti è un gran disagio, oltre al rumore che a volte dura fino alle quattro del mattino”

“Servono più bagni pubblici”

lorenZa

“Ci vuole equilibrio: per noi residenti gli schiamazzi not-turni sono un fastidio, ma non si può ‘blindare’ una città! Basterebbe il buon senso da parte dei ragazzi. Una presen-za discreta delle forze dell’ordine potrebbe aiutare a tenere basso il volume. Sulla sicurezza a me sembra che non ci sia nessun problema”

“Basterebbe un po’ di buon senso”

GiUSePPe

“Quando ho deciso di trasferirmi in centro ero consapevole dei pro e dei contro: qui si ha tutto a portata di mano, ma è una zona particolarmente movimentata di notte. La ‘mo-vida’ non è un problema, ma è la normalità del quartiere. A pensarci bene creano più disagi le strade rotte, le troppe auto e i pochi parcheggi”

“Creano più disagi le strade rotte”

niGhtliFe/2. I luoghi dove i fiorentini possono andare a frescheggiare al calar del sole

un’estate open airnei locali della città

guarda le foto su

1186608

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Page 26: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

sce la provenienza – spiega Lorenzo Marchionni, presidente di Mukki – il nostro marchio non solo garantisce la qualità del latte e la sua tracciabilità, ma assicura il benessere degli anima-li e una corretta gestione ambientale. C’è poi il valore aggiunto: comprare Mukki vuol dire sostenere un territo-rio, dare lavoro agli allevatori toscani e mantenere i livelli occupazionali”. Intorno a Mukki gravitano circa 170 lavoratori, a cui si aggiungono 180 agenti. Se si prende in considerazione l’intero indotto, comprendendo anche le stalle e i vari lavoratori coinvolti nella filiera toscana, si supera il mi-gliaio di persone occupate. E Mukki continua a puntare sulla produzione locale, lanciando un patto di filiera, un accordo con le stalle toscane per mi-gliorare la qualità del latte e dare un nuovo impulso a questo settore. “In un momento di stagnazione dei consumi, anche di quelli alimentari – continua Marchionni – diamo un segnale con-creto agli allevatori. Andiamo a punta-re sulla filiera regionale del latte, dia-mo delle prospettive di sviluppo per chi alleva, con una maggiore richiesta di materia prima, ma anche con un maggiore investimento sulla qualità del latte. Una filiera che è e vuole es-sere virtuosa”. L’accordo è stato prima siglato con le tre cooperative che riuni-scono i vari allevatori, e ora si passerà alla seconda fase, con il coinvolgimen-to delle camere di commercio e della grande distribuzione, per una valoriz-zazione delle produzioni locali, oltre che della Regione Toscana.

da 70 stalle toscane, distribuite tra Fi-renze, Pisa, Grosseto e Siena, e che si va ad affiancare a un’altra eccellenza, la selezione Mugello (proveniente in-vece da una cerchia ancora più ristret-ta, trenta stalle). Un prodotto che ora vuole diventare sempre migliore, gra-zie a un patto di ferro tra il gigante to-scano del latte, un’azienda storica che controlla il 45 per cento del mercato regionale con ottomila punti vendita riforniti ogni giorno, e gli allevatori: da una parte si “alza l’asticella”, fis-sando obiettivi qualitativi sempre più ambiziosi (come il miglioramento dei valori nutrizionali), dall’altra si dà la possibilità alle stalle di aumentare la produzione. Provenienza garantita e qualità assicurata: queste le due armi che Mukki mette in campo contro un’agguerrita concorrenza. In tempi di crisi sugli scaffali dei supermerca-ti è comparso il latte “low cost”, un prodotto dal prezzo più basso ma di provenienza estera e con valori nutri-zionali ben diversi da quelli del latte “autoctono”. “Siamo convinti che il consumatore sia sempre più orientato verso i prodotti locali, di cui cono-

Un “patto di ferro” per tute-lare il lavoro “made in To-scana” e aumentare la sicu-rezza a tavola, in tempi in

cui - tra crisi economica e allarmi più o meno fondati - non sempre è possibile dormire sonni tranquilli. Mukki lan-cia un nuovo prodotto cento per cento toscano e di alta qualità: una sorta di “latte doc” che arriva esclusivamente

In tempi di crisi, merce low cost e allarmi alimentari, c’è chi va controcorrente: arriva

il latte toscano “doc”. “I consumatori sono sempre più orientati verso i prodotti locali”.

accordo con le stalle “indigene” per migliorare la qualità e dare nuovo impulso al settore

il PUnto. La ricetta di Lorenzo Marchionni, presidente di Mukki: “Una filiera regionale del latte”

allevatori, “patto di ferro” per il lavoroGianni Carpini

muCChe aL pasCoLo

Da Firenze fino in Mon-golia a bordo di un’am-

bulanza: partirà il 23 luglio il viaggio di solidarietà di quat-tro fiorentini che percorreran-no quindicimila chilometri attraversando undici stati e due deserti per portare sostegno alle associazioni che operano nel paese asiatico. L’impresa fa parte della manifestazione benefica internazionale “Mon-gol Rally”, ideata dall’orga-nizzazione inglese “The Ad-venturists”. Ogni anno circa cinquecento team da tutto il mondo si sfidano in una gara di solidarietà: l’obiettivo del rally non è quello di arrivare per primi, ma raccogliere fon-di, medicinali e altre risorse per dare sostegno alle popola-zioni povere della Mongolia. La spedizione fiorentina, il cui “equipaggio” è composto da tre ragazzi e una ragazza, partirà dal capoluogo tosca-no e farà tappa in Repubblica Ceca, Romania, Grecia, Tur-chia, Armenia, Iran, Turkme-nistan, Uzbekistan, Kazakistan e Russia, per raggiungere dopo circa trenta giorni la capitale della Mongolia, UlaanBaatar. Il viaggio sarà raccontato via internet, con diari e fotogra-fie. L’ideatore e coordinatore dell’impresa è Riccardo Mi-niati, quarantenne fiorentino con la passione dei viaggi. “Abbiamo deciso di partire in ambulanza – spiega Riccardo – per poi donarla alle autorità sa-nitarie locali”. Il mezzo, dona-to dalla Croce Verde di Baggio (Milano), sarà una risorsa pre-ziosa per un territorio dove “il livello delle prestazioni sanita-rie è molto basso – continua il coordinatore dell’impresa - e poter usufruire di un’ambulan-za per le emergenze è una vera fortuna”. Miniati conclude ricordando che “chi vuole so-stenere l’impresa può donare un contributo, ce n’è davvero bisogno”. Il sito è www.mon-golrally2011.it.

Da Firenze alla Mongolia

un rally solidale. In ambulanza

L’IMPresa

zoom

/A.R.

26 Luglio 2011

Page 27: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

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Page 28: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

Rai 3, 5 aprile scorso. Ospite di Serena Dandini, sul divano rosso di Parla con me si siede il sindaco di Firenze Mat-teo Renzi. Ma non “l’originale”, bensì

la “copia” firmata da Ubaldo Pantani, comico to-scano con un lungo curriculum alle spalle, in cui spiccano le imitazioni di personaggi del calibro di Gigi Buffon, Lapo Elkann, Massimo Giletti e molti partecipanti del Grande Fratello, fatte in trasmissioni come Mai dire... con la Gialappa’s e Quelli che il calcio con Simona Ventura.Ubaldo, sei nato a Cecina e cresciuto a Pontegi-nori (piccolo centro in provincia di Pisa, ndr): come si arriva a Mediaset e Rai partendo da così “lontano”?Mah... Giosuè Carducci è nato a Valdicastello, Giorgio Albertazzi a San Martino a Mensola, Le-onardo a Vinci... cos’ha in meno Ponteginori di questi paesi? Non conta da dove vieni ma, come si dice, dove hai parcheggiato.Sei stato il primo comico a imitare Renzi: per-ché l’hai scelto come “vittima”?Come tutti gli ex arbitri è coraggioso e vanitoso. Mi piace quello che sta facendo per Firenze e mi piacerebbe vederlo all’opera alla “sede” di Roma. Dopo la tua imitazione hai avuto modo di co-noscerlo?Non si è fatto sentire. Forse perché l’ho fatto solo una volta e non ha capito chi sono e come mi chia-mo. Da uno così attento alla comunicazione come lui non mi aspettavo che si dimenticasse di citarmi per nome (il riferimento è al post pubblicato su Facebook all’indomani del doppio attacco satirico di Crozza a Ballarò e, appunto, di Pantani a Par-la con me, ndr). Non è stato carino. È come se io dicessi: voto Pd, mi piace Bersani e anche al Comune di Firenze fanno delle cose interessanti.Per fare la sua imitazione hai dovuto “studiar-lo” attentamente: c’è qualcosa che ti sentiresti di consigliargli, magari per migliorare la sua immagine?Rimettersi i nei che ha fatto togliere dalla coperti-na del libro. Dovrebbe decidersi se li toglie defi-nitivamente o impara a conviverci. Del resto, un difetto può caratterizzare un personaggio, penso

al Naso di Pippo Franco. Tuttavia, ricorrere alla chirurgia estetica è sempre pericoloso: la Zanic-chi dopo essersi rifatta il naso ha perso la testa per Berlusconi.Hai imitato molti personaggi, da Buffon a Lapo Elkann e ai concorrenti del Grande Fra-tello: come li scegli? I personaggi devono sorprenderti per una caratte-ristica. Spesso la molla scatta quando immagino che un personaggio abbia un profilo pubblico con-trastante con quella che io presumo sia la sua vera natura. Con Lapo mi sento semestralmente e devo dire che mi è molto simpatico. Raccontaci un aneddoto della tua carriera che ti è rimasto impresso.Sono tifoso della Spal e ho fatto un collegamen-to con un mio personaggio, il “fanta” calciatore Mark Pettinato, dallo stadio di Ferrara. Abbiamo

perso ed emotivamente-sportivamente non mi sono ancora ripreso. Quali consigli ti senti di dare a chi volesse in-traprendere la strada di comico/imitatore?Di cercare una strada sua e di non imitare gli altri imitatori.Raccontaci i tuoi progetti per il futuro.Nei dizionari, alla voce “progetti per il futuro”, dovrebbe corrispondere “quell’idea che svanisce nel momento stesso in cui ne parli”. Dunque tac-cio per scaramanzia.Per concludere: fai ai nostri lettori un saluto “alla Renzi”…In questo 150° anniversario dell’Unità d’Italia, alla Lega che vorrebbe sostituire l’Inno di Mameli con Va, pensiero, noi vorremmo rispondere con un Cha cha cha che, a mio avviso, anche foneti-camente si sposa bene con un linguaggio giovane.

ubaLdo pantani È stato iL primo a imitare renzi in tv

Matteo Francini

l’intervista/1. Ubaldo Pantani, comico toscano, è stato il primo a imitare Renzi: ora parla di sé a Il Reporter

“un cha cha cha come inno d’Italia”Da Giorgio albertazzi alla Gialappa’s e Quelli che il calcio, fi no al cinema

con Manuale d’amore 3: l’imitatore ripercorre la sua carriera, dalla provincia

di Pisa ai palcoscenici di Mediaset e rai. “non conta da dove vieni, ma dove

hai parcheggiato”. Il sindaco? “Come tutti gli ex arbitri è coraggioso e vanitoso” L’estate dei grandi eventi non va in sce-na solo a Firenze. Basta spostarsi un

po’ per trovare un menù decisamente sfizio-so. E se Pistoia e Lucca fanno della musi-ca il loro ingrediente principale, la Versilia offre anche chicche di teatro e spettacoli di danza. Sono tre, infatti, i festival da segnare sul calendario: si parte il 1 luglio quando, nella pineta cara a D’Annunzio tra Forte dei Marmi e Marina di Pietrasanta, va in scena la 32esima edizione della Versiliana, l’or-mai storico festival che accende l’estate del-la costa coniugando musica, teatro, prosa e danza. Dando un’occhiata al programma, la rassegna non delude neanche quest’anno: per gli amanti del teatro imperdibile l’Ar-lecchino (col volto del fiorentino Ferruccio Soleri) firmato da Giorgio Strehler (8-9/7) che fa rivivere una delle commedie dell’arte più famose di Carlo Goldoni; da non dimen-ticare poi la Carmen vista con gli occhi di Antonio Gades (13/7), un classico tra danza e teatro che ha riscritto la storia del flamen-co. Per gli spettacoli in prosa, invece, i due ospiti d’onore sono Marco Travaglio con “Anastesia totale” (21/7) e Maurizio Crozza che con “Fenomeni” (31/7) porta sul palco la sua impareggiabile verve comica (e i suoi riuscitissimi travestimenti). Alla Versiliana, infine, la musica italiana non può mancare: Daniele Silvestri (vedi intervista pag. 29) presenta il suo ultimo album S.c.o.t.c.h. con una performance a metà tra un concerto e una rappresentazione teatrale. Ma se di mu-sica si tratta non c’è posto migliore di piaz-za Duomo a Pistoia: tre giorni di musica no-stop con “Pistoia Blues 2011” che apre a tutto rock con il concerto degli Skunk Anan-sie (8/7), prosegue la sera successiva con i due superstiti dei Doors Ray Manzarek e Robbie Krieger (9/7) nel mese dei 40 anni dalla scomparsa del leader Jim Morrison. E poi gran finale con il ritorno in Italia dopo 11 anni di Lou Reed (10/7). Ma dire luglio è come dire Lucca Summer Festival: nomi come Elton John (14/7), Ben Harper (18/7) o Jamiroquai (24/7) hanno forse bisogno di presentazioni? Oltre a Guccini, che ha lo spessore artistico per sostenere il concerto d’apertura (1/7), da cerchiare sul calenda-rio il 16/7 perché sarà l’unica data italiana di Amy Whinehouse e il 15/7 che vedrà sul palco di piazza Napoleone un duetto di rara bellezza con Joe Cocker e B.B. King. Una scorpacciata, insomma. Non resta che sce-gliere. A ciascuno la sua estate, il suo even-to, la sua musica.

le estati toscane

La Versiliana e non solo,un mese di grandi eventi

maurizio Crozza aLLa versiLiana

Anche il grande Hans Christian Andersen passando da Firenze nel 1834 indugiò incantato davanti alla scultura del Tacca. E

decise di scrivere una fiaba, Il Porcellino, in cui immaginava che per magia l’animale riuscisse a volare con in groppa un piccolo men-dicante fiorentino. E’ solo una delle tante curiosità che troverete nel libro curato da Antonella Nesi “Il Porcellino di Pietro Tacca, le sue basi, la sua storia” (Polistampa, Firenze, pp. 80, euro 12). Nesi, cu-ratrice del museo Bardini dal 2004 - ha curato il riallestimento e l’apertura del museo nel 2009, dopo dieci anni di restauri – svela tutti i segreti del cinghiale portafortuna e racconta i particolari del recente restauro. Il Porcellino – chi può dire di non avergli accarezzato il naso, lasciandoci qualche centesimo? - è un simbolo fiorentino da quando l’originale marmoreo, venuto da Roma, fu incorporato nel-la rassegna di prestigiose antichità del duca Cosimo e diede spunto a varie rielaborazioni artistiche e memoriali. La statua rappresenta, insieme al leone Marzocco, un autentico “totem” della città di Fi-

renze. Lo testimonia anche il restauro, nel 2010, del gemello esposto nella testata del terzo corridoio degli Uffizi: ben modellato in marmo greco e finemente scolpito nelle setole del pelame ispido, il “por-co cignale” (così usava definirlo il Vasari) ispiratore di tutti gli altri viene considerato dagli esperti un scultura greca autentica, risalente al II-I secolo a.C. I saggi contenuti nel libro, esaurienti e brillanti, e le presentazioni di Franco Scaramuzzi, Cristina Acidini e Elena Pianea valorizzano anche il lavoro recentemente svolto dall’Opificio delle Pietre Dure sui due basamenti, seicentesco e ottocentesco, che sono ognuno un’opera d’arte: quello di Pietro Tacca, che aveva nella corte medicea uno scenario privilegiato, e quello di Giovanni Benelli che, vedendo male l’originale incrostato e consunto, si sentì libero di completarlo e arricchirlo con una miriade di erbe di campo prima-verili intorno ad una pozza d’acqua, aggiungendo altre piante e altri animali alle rane, ai rospi, alle lucertole e alle bisce già presenti, tra cui una tartaruga e un’ape.

In un saggio, la storia del Porcellinoil libro. Antonella Nesi è l’autrice di un volume sulla scultura del Tacca

/C.B.

/P.M.

Page 29: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

Nel frattempo, dalle pareti dell’ex Gambrinus, che è aperto al pubblico già dalla metà di giugno, occhieg-giano sbrilluccicanti una serie di cimeli messi a di-sposizione dai re del rock mondiale. A Firenze han-no trovato “casa” la giacca di John Lennon indossata nel film “How I Won the War”; la maglietta che Jimi Hendrix aveva addosso durante la performance all’Imperial College a Londra nel 1967 e ancora, fa-cendo spazio alle stardi casa nostra, i pantaloni sca-mosciati di Piero Pelù dei Litfiba indossati durante il tour di “El Diablo”. Da settembre poi è previsto un ricco calendario dedicato alla musica dal vivo con concerti di band locali pescate soprattutto tra i giova-ni talenti emergenti. Che dire, non saranno più i fasti del vecchio Gambrinus, ma almeno lo spazio storico continuerà a vivere. Sì, di rock and roll.

Vabbè, chi lo ama lo ama. Punto. E poi è sempre lui, anche sette al-bum, un po’ di pancetta (così so-stiene, ridendo) e diciassette anni

dopo. Daniele Silvestri a fine marzo è tornato con un nuovo album, S.C.O.T.C.H, e non lo ha fatto per niente in punta di piedi: il disco si è piazzato in cima alle classifiche, con i suoi quindici brani freschi freschi di gestazione. In questo album, più di sempre, gli intimi-smi “alla danielino” e lo sguardo politico che punge se ne vanno a braccetto, con l’acume scanzonato di cui il cantautore romano è mae-stro. E il 23 di luglio arriva dalle nostre parti, con la prima data toscana del suo nuovo tour: l’appuntamento è a Marina di Pietrasanta, al festival “La Versiliana”. Con un evento tutto particolare. Che fra qualche riga ci racconta lui. Noi, intanto, partiamo dal titolo.Daniele, il disco si chiama S.C.O.T.C.H, tutto puntato, come un acronimo. Sul tuo blog i fan si sono scatenati a scioglierlo: tu fai un po’ il reticente invece sul suo signifi-cato...(Risata) Diciamo che faccio il deficiente, piut-tosto. Per me è un po’ un gioco non averne scelto uno in particolare, mi sono divertito a lasciare il rebus aperto per le mie devianze sul fronte enigmistico. Questa parola si pre-stava ad essere utilizzata come titolo per tanti motivi: è di uso comune, è una di quelle che pronunci un sacco di volte ma magari non sai come si scrive. E con tutti quei puntini ho vo-luto darle una vita un po’ più lunga, stuzzican-do l’immaginazione di chi ha provato a dare la sua lettura. Stai portando in tour uno spettacolo, più che un semplice concerto. Ce lo racconti?Lo spettacolo è venuto in modo molto natu-rale, perché il disco nuovo si prestava a dare forma a una cosa del genere, anche perché è stato registrato in presa diretta. È idealmente diviso in tre parti. La prima gli dà il ritmo, e S.C.O.T.C.H fa da collante. A un certo punto, poi, con la band usciamo, ci cambiamo e ci trasformiamo, un po’ come fossimo il gruppo spalla di noi stessi. Per mezz’ora sul palco re-gna un’atmosfera dance, con musica tamarra, coatta, chiamiamola come vogliamo. La terza parte è quella più elastica, quella che cambia

da data a data: gioco con le mie canzoni più conosciute, come se riprendessi un racconto finito per riparlarne tutti insieme. Com’è stata la genesi di quest’album?Uh, lunga. È durata tre anni, e fino all’ultimo, quando già eravamo a mixarli in studio, avevo una quarantina di brani e non sapevo quali alla fine ci sarebbero entrati. Questo fa parte della mia cronica e preoccupante tendenza a non chiudere mai niente. Un momento determi-nante, in questo senso, è stata la partecipazio-ne a “Che tempo che fa” con Fazio e Saviano (in quell’occasione c’è stata la presentazione dell’inedito ‘Precario è il mondo’, talmente

inedito che ancora non aveva neppure un ti-tolo, ndr): lì le cose si sono come ‘stappate’ e hanno preso una direzione.In uno dei tuoi pezzi, Monito®, fotografi il presidente della Repubblica che, chiuso nella sua stanza, medita “sul ruolo che oggi ha/in mano un’arma scarica/la penna che ratifica”...Tra le tante anomalie che ha inanellato la no-stra democrazia, diciamo che negli ultimi due anni il ruolo del presidente della Repubblica è stato come minimo messo a dura prova. Di-pendiamo dall’inchiostro della sua penna, e mai come adesso il suo ruolo è diventato quel-

lo di baluardo della democrazia: è come se fossimo entrati tutti nelle stanze quirinalizie, e negli ultimi tempi quello del Presidente finisce sempre per diventare un “monito”, mai come ora questa parola è stata ripetuta tante volte.Ma questo successo te lo aspettavi?(Voce molto sincera) No, onestamente no. Ero già felice di essere riuscito a finire il disco, e mai come in questo avevo deciso di non met-tere pezzi studiati per acchiappare il pubbli-co furbescamente. Invece dalle risposte e dai commnenti che ho ricevuto, anche sul blog, sembra davvero che questo album abbia in-contrato i gusti più vari.

Daniele, lo Scotch e quel monito urlatoGiulia Righi

l’intervista/2. Silvestri ci racconta il suo nuovo, fortunatissimo album e lo spettacolo che sta portando in tour

danieLe siLvestri

C’è chi proprio non ce lo voleva e chi invece aveva gli occhi che brillavano di gioca anco-

ra prima che cominciassero i lavori, fatto sta che lo storico cinema Gambrinus, baluardo della Firenze di inizio Nocevento, ha ceduto il posto al neonato Hard Rock Cafè, catena di locali e shop made in England dediti a pasti, musica e memorabilia rock. Vincolato dalla soprintendenza, il locale non è stato stravolto nelle sue forme liberty dai nuovi inquilini che, d’al-trocanto, lo hanno attrezzato e arredato come un vero e proprio punto vendita della catena, con tanto di bar super attrezzato, t-shirt e accessori vari con impresso il logo famoso nei quattro angoli del globo. Per festeggiare come si deve l’apertura ufficiale, il 4 luglio - giorno in cui negli Stati Uniti si celebra l’In-dipendence day - in piazza dell Repubblica è stato organizzato un enorme concerto gratuito durante il quale si sono esibiti dal vivo i Simple Mind, band scozzese famosa in tutto il mondo che nel corso della fulgida carriera ha venduto oltre 32 milioni di dischi.

Cinema addio, benvenuti hamburger e rock and rollla novitÀ. Ha appena aperto i battenti la vetrina fiorentina del locale famoso per i suoi cimeli musicali

/B.B.

L’esterno deLL’hard roCK CafÈ

cultura

Il cantautore romano è tornato con un disco dal titolo enigmatico, in cui intimismi

e sguardo politico si fondono più di sempre. In una canzone si rivolge addirittura

al presidente della repubblica: “Mai come ora fa da baluardo della democrazia”.

Il 23 luglio sarà a Marina di Pietrasanta con un evento tutto particolare

guarda le foto su

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Page 30: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

La lunga estate calda della Fiorentinail PUnto. Corvino e i Della Valle non saranno alle prese soltanto con i problemi di rosa

andrea deLLa vaLLe

Nessuna pace, o se preferite la spiacevole com-pagnia di cui spesso si circondano le cattive notizie. In altri termini, per la Fiorentina che prova a stilare i primi progetti di rinascita,

sembra proprio che la strada possa essere in salita. In effetti, a giudicare dalla chiusura di una stagione che definire deludente è dir poco, c’era anche da aspettarsi un’estate per niente semplice, soprattutto sotto il profilo del mercato e del rinnovamento di una rosa al termine del suo ciclo tecnico (non è un caso che, allora, fino ad oggi siano stati più i nomi dati in partenza che non i presunti obiettivi da inseguire per rinforzare la nuova Fiorentina), ma attendersi ulteriori fastidi non richiesti era del tutto improbabile. Eppure, fra le millanterie piovute da Cre-

mona, dove è partita l’inchiesta su “Scommessopoli”, e le deposizioni che si susseguono al tribunale di Napoli, dove va avanti il processo relativo a “Calciopoli”, anche le stanze dirigenziali hanno di che ascoltare e leggere. Prima un pareggio (il 2-2 con la Roma del marzo scorso) tirato in ballo come presunta combine, seppure venisse imputato ai giocatori giallorossi il riferimento all’over in questione, poi le deposizioni in aula dell’ex vicepresiden-te della Figc Innocenzo Mazzini, e la memoria difensiva dell’avvocato Picca che ha ricostruito l’intera vicenda (senza dimenticare le pesantissime richieste di risarci-mento avviate da Bologna e Brescia rispettivamente per 48 e 35 milioni di euro) hanno inevitabilmente smosso le sensibilità gigliate. A cominciare da quella proprietà che, pur non essendo più esposta come un tempo, resta comunque il primo marchio del momento gigliato. Ed essere tirati in ballo nella vicenda scommesse non può

essere definito per niente piacevole, così come quanto emerso dalle richieste dei pm di Calciopoli che, per Diego Della Valle, hanno chiesto due anni, mentre per il fratello Andrea un anno e 8 mesi. Vicenda, quest’ultima, anco-ra ben lungi dal vedere un esito finale, e soprattutto una ricostruzione chiara delle responsabilità generali, nella quale la Fiorentina tutt’oggi rischia di pagare un secondo, paradossale, dazio dopo le già pesanti penalizzazioni che influenzarono la stagione 2006/2007 dell’allora tecnico viola Cesare Prandelli. In attesa che, dunque, queste vi-cende tornino a regalare aggiornamenti (o che al contrario si sgonfino) ai tifosi non resta che attendere contromosse a dir poco dovute. Da parte del direttore sportivo Pantaleo Corvino, certo, sul mercato e sul ricambio della squadra, ma - evidentemente - anche da parte dei Della Valle, o di chi per loro, in ambito di vicende lontane dal rettangolo verde.

Tommaso Loreto

nel suo progetto di rinascita, la proprietà viola deve fare i conti con “partite” spiacevoli. Da “Calciopoli”

alla più recente “scommessopoli”, tutto sembra rallentare il processo di rinnovamento della squadra

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Page 31: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

sport

I giocatori passano ma la maglia rimane. L’as-sunto a proposito di bandiere e protagonisti del mondo del calcio è tanto diffuso quanto veritiero, ma se nel flusso continuo i nomi

lasciano un segno importante negli occhi e nella memoria dei tifosi è decisamente meglio. In 85 anni di storia della Fiorentina, oltre 850 calciatori hanno vestito la maglia viola con alterne fortu-ne: per tutti il momento dell’acquisto si associa a diverse sensazioni dall’aurea di campione sicuro, passando per “il ragazzo che ci farà comodo” fino al brocco annunciato. Gamma di sentimenti che i tifosi viola hanno ripassato rapidamente negli ultimi venti anni di calciomercato. In principio fu Vittorio Cecchi Gori e un pallone che stava sa-lendo sull’ottovolante dei diritti televisivi, da cui scaturirono fiumi di soldi tradotti in acquisti quali Branca, Maiellaro, Mannini, Mazinho e Batistuta. In una decina di anni la Fiorentina comincia, con qualche caduta, a scalare la classifica e a trasfor-marsi spesso nella mina vagante del campionato. Il mix piace ai tifosi, che vedono arrivare all’om-bra del Duomo la classe operaia del nostro calcio (leggi Carnasciali, Luppi, Cois, Sottil, Padalino, Amoruso, Adani) ma anche vere eccellenze ita-liane, da Baggio a Toldo, da Baiano a Robbiati, da Chiesa a Di Livio. Salvo casi particolari, però, l’immaginazione si accende (talvolta solo quella, come per Marcio Santos, Kanchelskis e Brian Laudrup) con i grandi calibri stranieri: sono i vari Effenberg , Schwarz, Rui Costa, Repka, Heinrich, Mijatovic, Edmundo e Nuno Gomes. Peccato che poi tocchi svegliarsi all’improvviso con i conti in rosso e la serie C come punizione. Così, da Cec-chi Gori ai Della Valle anche il mercato cambia volto, l’esaltazione fa rima con Riganò, Ivan, Longo e Maspero (oltre alle “meteore” Quaglia-rella e Diamanti) insieme a tanti oscuri protago-nisti delle serie minori a cui si chiede il compito dell’immediata risalita. Più o meno azzeccate, le spese non mancano: in serie B la Fiorentina, tra estate e inverno, acquista venti giocatori e ne rivende la metà. Pochi sogni: è il mercato baby,

Una stagione da incorniciare, anche se terminata con una sconfitta, quella in

semifinale con il Varese, che non ha per-messo alla Fiorentina Primavera di giocarsi la terza finale della stagione, quella dello scudetto, vinto poi dalla Roma (avversaria della Fiorentina in Coppa Italia). Sono 49 le partite ufficiali disputate in questa anna-ta, coronata con la vittoria della Tim Cup e, come già detto, con un’altra finale nel Torneo di Viareggio, giocata e persa contro l’Inter. Sono loro, i ragazzi della Primave-ra, insieme a tutto il settore giovanile vio-la, a tenere alto il nome della Fiorentina. Nonostante le strutture che, per parola del responsabile del settore giovanile Pantaleo Corvino, continuano a latitare. “Sono ram-maricato - aveva detto Corvino - perché con-tinuiamo a fare i salti mortali, ci mancano le strutture. Tra i grandi club siamo gli unici che dobbiamo girare città e provincia, da un campo all’altro, per far lavorare 11 squadre.

Spendiamo una cifra alta (400mila euro, ndr) all’anno solo di trasporti, abbiamo una convenzione con un noto vettore. L’an-no prossimo? Non credo che cambieranno molto le cose, ma ripeto, non è possibile stare in queste condizioni”. Intanto, molti dei giovani talenti della Primavera potreb-bero entrare a far parte della prima squadra. O essere girati in prestito. Le richieste, in-fatti, non mancano. Molte squadre di Lega Pro, ma anche di serie B, starebbero moni-torando chi si è reso protagonista di questa spendida annata. E sono proprio i risultati raccolti dalle varie categorie del settore giovanile a far pensare a un futuro sempre più roseo per la Fiorentina. La ciliegina per il settore giovanile, nella stagione da poco conclusa, è arrivata grazie ai Giovanissimi, che hanno conquistato il tricolore battendo 3 a 0 il Napoli: complimenti ragazzi, il fu-turo è vostro. Lo avete dimostrato sul cam-po.

Verso una nuova Primavera gigliatavivaio. Dopo la Coppa Italia sfiorato lo scudetto. La “ciliegina” dai Giovanissimi

La presentazione di giLardino

Andrea Capretti

Così a Firenze è cambiato il mercatoieri e oGGi. Uno sguardo indietro per ripercorrere gli ultimi vent’anni di colpi e trattative

/C.G.

ma basta un guizzante Fantini a far innamorare il Franchi. Ritrovata la serie A, le ambizioni sem-brano crescere a dismisura, e di conseguenza i trasferimenti, con Bojinov, Toni, Mutu, Pazzini, Miccoli, Ujfalusi, Jorgensen e Frey solo per citar-ne alcuni in ordine sparso, fino alla celebre estate da 50 milioni. Nel 2008 arriva la Champions, i tifosi perdono la voce durante la presentazione di Gilardino, Vargas e Felipe Melo, senza sapere che presto le cose cambieranno. Da quel momento inizia “l’autofinanziamento”. Sembra finita l’era dei sogni: come nella vita reale.

nel corso della storia del club oltre 850 calciatori

hanno indossato la casacca gigliata, con alterne

fortune. Ora è arrivato “l’autofi nanziamento”

L’unica donna che non ti fa aspettare

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Page 32: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

Il sipario sulla stagione 2010/11 dell’ovale fioren-tino si era alzato scoprendo sogni, speranze e la voglia di aprire un ciclo. Uno sponsor importan-te, una dirigenza in parte rinnovata e in panchina,

come sempre, l’eterno coach “ciafo” Ghelardi. Avere nei quindici Mossa, Wynne, Rios e il fiorentino Tino Paoletti, un gruppo di veterani di altissimo livello co-adiuvati dall’energia di giovani con il rugby nel Dna, poteva permettere di sbilanciarsi. E così è stato fatto. In programma , inoltre, c’era anche il progetto di am-pliare il Padovani, per farlo diventare un impianto da quasi 8.000 posti, per poi andare a giocare in Europa. Al momento le cose sembrano in fase di stallo, ma in estate tutto può ancora accadere. Tornando al campo, è stato qui che sono arrivate le maggiori soddisfazio-ni. A inizio stagione Tino Paoletti, sanfredianino doc, aveva fatto capire che, nonostante una partenza diesel, tutto sarebbe potuto accadere, e che una trasformazio-

ne “mentale” era in atto nella squadra. “Giocavamo in serie B, eravamo una ‘banda’ di amici, ora si sta cercando di arrivare al professionismo. Direi che il rugby – dichiarava il pilone - è cambiato radicalmente. Come me. Sono molto più vecchio e sportivamente ho più esperienza: giocare con dei Campioni del Mondo ti arricchisce e ti dà ancora più sicurezza nei tuoi mez-zi. All’inizio - continuava - facevo arrabbiare i miei compagni perché, quando sono in campo, mi si ‘tap-pa la vena’, poi ho imparato a stare più calmo e loro hanno capito che abbaio ma non mordo”. Ma Tino Paoletti è stato anche un profeta: “Sono ottimista per il futuro - dichiarava in tempi ancora non sospetti - al Padovani abbiamo trovato sempre una spinta in più, e quella spinta ci porterà in alto”. Niente di più vero: all’ultima giornata di campionato è arrivata la straor-dinaria vittoria contro Calvisano (promossa successi-vamente nella Top Ten). Firenze ha acciuffato i play-off promozione con un solo punto di vantaggio sulle Fiamme Oro Roma, squadra attrezzata per il salto di categoria. E, da quel momento, Firenze ha iniziato a

Lo sport in città parla sempre più ovale

Lorenzo Mossani

rUGbY. Il Reporter ripercorre l’incredibile cavalcata del quindici di Ghelardi, arrivato fino alla finale

Si prospetta un’estate particolar-mente movimentata per la pal-

lanuoto fiorentina. La Rari Nantes Florentia cambia l’allenatore. Dopo la parentesi Riccardo Tempestini, che aveva sostituito in corsa Dusan Popo-vic e che andrà ad allenare il Rapal-lo/Pro Recco femminile, arriva sulla panchina dei biancorossi Leonardo Sottani che, prima di attaccare de-finitivamente la calottina al chiodo, scenderà ancora una volta (o forse qualcuna in più) in vasca per centrare un grande traguardo: segnare un gol per arrivare a quota 1.000 in serie A. “Ho accettato le proposte della socie-tà e per me arriva a compimento un percorso iniziato molti anni fa, quan-do ho cominciato a nuotare proprio nella piscina di lungarno Ferrucci. So bene che mi attende un compi-to difficile – spiega Sottani – ma ho grandi motivazioni e voglia di fare. Proseguendo nella politica intrapresa dalla società, lavoreremo sui nostri giovani per farli crescere e arrivare, in uno spazio di tempo ragionevole, ad allestire una formazione competitiva, come nelle tradizioni e nelle aspettati-ve della Rari Nantes Florentia e della città”. Sottani ha sposato un progetto lungo tre anni, che punta a riportare la Rari a lottare per lo scudetto. “Si cambia nella continuità – aggiunge il presidente Pieri – anche perché quan-do ritornai al timone della società, fra i tanti obiettivi, avevo quello di riporta-re i nostri gioielli in biancorosso. Oggi posso dire di aver quasi completato l’opera con Sottani, che prima è torna-

to con noi come giocatore, e ora come allenatore. Lo stesso abbiamo fatto con Riccardo Tempestini, con Gianni Bruschini, che dopo aver chiuso con la carriera agonistica è diventato il no-stro direttore sportivo, e con Riccardo Vannini, valente tecnico delle forma-zioni giovanili. Sottani ha accettato il nostro programma e sovrintenderà anche l’attività giovanile, che resta il serbatoio più importante per la prima squadra”. Da decidere, ora, il mercato. Rientra Coppoli, ma quasi certamente se ne andranno i due stranieri Radu e Boris Popovic, oltre al difensore Nin-fa.Anche sul fronte Menarini Fiorentina Waterpolo non mancheranno le no-vità. Lasciano la squadra allenata da Gianni De Magistris le due centroboa: Elisa Casanova e Medea Verde e, mol-to probabilmente, anche la figlia del “DeMa”, Mila. Un altro addio eccel-lente è quello del team manager An-tonio Radogna, che lascia il sodalizio biancazzurro dopo sette anni. In arri-vo dal Bologna Settonce e Tortora e, dal Nervi, Irene Parma. Molto proba-bile anche l’approdo in riva all’Arno di Sonia Criscuolo e Caterina D’Amico dal Rapallo. Con Karina Harache, che dovrebbe ottenere la nazionalità italia-na nel giro di pochi mesi, si libererà anche un posto per una straniera. Ri-dotta, infine, la squalifica di Lucia Re-cupero (condannata per l’aggressione in allenamento a Giulia Bartolini del-la Ngm Firenze pallanuoto), che però potrà tornare a disposizione solo dal 1° gennaio 2012.

PallanUoto. Novità per Rari Nantes e Waterpolo

un’estate con le acque “mosse”

/Sim.Spa.

sport

crederci. La semifinale promozione e scudetto Serie A è contro Catania. Al Padovani i ragazzi di Ghelardi sono sempre stati in vantaggio, fino a cinque minuti dalla fine, poi (forse) la paura di vincere ha dato la spinta ai siciliani: 19-20. Tutto perduto? Per molti sì, ma non per questo gruppo, che è andato a strappare la finale nel campo fino ad allora inviolato de-gli etnei. Un’impresa storica. L’appuntamento si sposta così alla finale di Reggio Emilia, proprio contro San Gregorio, battuto nell’ultimo match di campionato. Da Firenze partono centinaia di tifosi, l’emozione cresce e un’intera autostrada si tinge di biancorosso. Reggio Emilia si trasforma in una succursale del Padovani. Nei primi minuti Firenze domina l’incontro, ma per due volte Wynne non trova i pali. È ancora la paura di vincere a tirare un brutto scherzo ai gladiatori fiorentini. San Gregorio, squadra più esperta, è Campione d’Italia Serie A. Ma i ragazzi biancorossi sono stati esemplari. Il sorriso, dopo la finale, di Leone Ippolito chiarisce ogni dub-bio. Al 99% Firenze sarà chiamata in Top Ten, ma per motivi di budget e per un processo graduale di crescita è possibile che la società non accetti. Comunque vada, sarà un successo.

32 Luglio 2011

Page 33: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

PALLAMANO TAVARNELLEALTRO SuCCESSO AL 5° TORNEO BRACCIO DI FERRONon finiscono le soddisfazioni per la pallamano Tavarnelle che dopo aver riconquistato la serie A/2 conclude la stagione agonistica con il successo nel “5° torneo Braccio di Ferro”. I ragazzi e le ragazze della squadra tavarnellina hanno regalato ai propri tifosi l’ennesima giornata di festa. Non è finita qua, dopo molte soddisfazioni di squadra ne arriva una anche da un singolo: Michele Bufoli, classe 1994, è stato convocato nella Nazionale Italiana Allievi con la quale ha partecipato dal 19 al 26 giugno all’ 8° “Mediterranean Handball Cham-pionship” in Turchia: una bella soddisfazione per la società, un risultato che premia l’attività e l’impegno di tutta la diri-genza e degli allenatori delle giovanili.

BISONTE AzzuRRA SAN CASCIANORIVOLuzIONE ALL’INTERNO DELLA SquADRATira aria di rinnovo nell’ermo colle di San Casciano. L’Az-zurra Volley dopo aver sfiorato la promozione sul campo a Casalmaggiore, sembra aver finito un ciclo. Una bellissima partita rovinata solamente da un po’ di tensione. Nonostante le rinunce di San Mariano e Trentino la società non sembra intenzionata a salire di categoria. Molto probabilmente le uniche confermate saranno Annalisa Guerrini, Noemi Porzio, e Lisa Cheli con Francesca Vannini che potrebbe sedere sulla panchina. Le non riconferme faranno discutere: da Zago alla ‘reginetta’ Silvia De Fonzo, quest’ultima considerata colonna portante della squadra. La schiacciatrice Babbi è già pronta a fare le valigie: destinazione Sardegna, località Cagliari. Sul fronte acquisti potrebbe arrivare Peluso da Soverato, ‘mani di fata’ sarebbe un acquisto d’oro. Ancora insicuro il futu-ro del gioiellino Rubini, per lei sarebbero disposte a trattare squadre di A2. Sicuramente Elio Sità, Gino Mazzi insieme al signor ‘Bisonte’ sapranno, come sempre, far divertire il pub-blico di San Casciano per cercare di conquistare la Serie A sul campo. In bocca al lupo. Intanto anche la Pallavolo Tavar-nelle cambia. Pietro Giacomo Buoncristiani lascia la squadra per approdare al Montespertoli. Montespertoli già ricco di ex dell’Azzurra: dalla centrale Conticelli, alla banda Secchi. In arrivo anche l’opposto Mangini da Scandicci. Sulla panchina di Tavarnelle si parla invece di Tiziana De Petro ex libero di Incisa. La rosa, invece, dovrebbe essere riconfermata.

pillole

“Sampei, Sampei pescatore, gran-di orecchie a sventola sorri-

so di sole Sampei. Ma che sarà pescecane, spada, che sarà: è questione di momenti, abboc-cherà”. Indubbiamente la pesca entra da sempre in nella vita di quasi tutte le famiglie italiane, per merito della fantasia dei fu-mettisti giapponesi, grazie alla buona cucina e soprattutto come sport praticato d’estate e non solo. A volte criticata e bistratta-ta, ma mai messa in discussione da chi la ama. “Si va a pesca” è come dire entro in contatto con la natura. Fu così che nella pri-mavera del 1976 un gruppo di amici pescatori, di Tavarnelle Val di Pesa, decise di formare una società di pesca dandosi il nome di G.S. Cannisti la Ram-pa perché il circolo ricreativo e culturale della Rampa aiutò a iniziare l’attività sportiva e so-ciale, dando dei contributi finan-ziari e mettendo a disposizione uno dei suoi locali come sede. Nel 1978 la prima affiliazione come società all’Arci Pesca, sotto lo stimolo dell’allora se-gretario Elio Chirici, purtroppo oggi scomparso. Nello stesso anno l’approccio alle prime gare provinciali; nonostante il co-stante impegno, i risultati prefis-

sati non ebbero l’esito sperato. Alcuni pescatori fondatori del-la società si ritirarono, ma oggi sono stati sostituiti da altri, provenienti da Tavarnelle e an-che dai comuni limitrofi. Nel ’92 la società entra a far parte dell’Unione polisportiva Tavar-nelle, e ne fa parte tutt’oggi. Col passare degli anni i risultati sono andati a migliorare e i pe-scatori, sempre più competitivi, hanno ottenuto la qualificazione nel 1995 per partecipare al cam-pionato italiano Arci Pesca di Società. I primi risultati arrivano nel ’97: secondo posto assoluto.

Stessa classifica anche nel ’98, per poi raggiungere il top nel 1999 vincendo il campionato italiano. Negli anni successivi sempre piazzati ai primi posti sia a livello provinciale che regio-nale ma soprattutto a livello ita-liano. In questi anni La società sportiva la Rampa ha svolto an-che attività sociale organizzando gare per bambini, e gare di be-neficenza. I ringraziamenti finali la società li dedica al C.R.C. la Rampa, L’Arci Pesca, L’Unione Polisportiva Tavarnelle. Senza dimenticare che il Chianti è ric-co di fauna ittica: buona pesca.

Pesca sPortiva. Nel Chianti “crescono” nuovi Sampei

La Rampa ai vertici d’ItaliaLorenzo Mossani

sampei

sport nel Chianti

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Page 34: Il reporter - Tavarnelle - Luglio 2011

potrebbe anche richiedere di prendere in considerazione all’interno del progetto generale della riorganizzazione della Piaz-za di Tavarnuzze, uno spazio a vocazione culturale. Spero di esserle stata utile per chiarire alcuni aspetti del problema che Lei aveva evidenziato. Non mancherò di tenerla informata sugli eventuali sviluppi della situazione e la ringrazio per le sue osservazioni, che denotano interesse, pas-sione e attenzione alle criticità del nostro Comune. Ritengo che il dibattito con i cit-tadini sulle cose da fare sia indispensabile alla democrazia di questo Paese.Cordialmente

l’Assessore alle Politiche dellaFormazione - Comune di Impruneta

Francesca Buccioni

PEDONI E CICLISTI,IL DIBATTITO CONTINUA/1Mi riferisco al botta e risposta in merito a “pedoni ciclisti e convivenza” per rimarca-re un aspetto assai diffuso in molte zone della città e che è stato trascurato nell’ar-ticolo: l’arroganza crescente dei ciclisti, anche indotta dalla assoluta mancanza di controlli (oltreché, naturalmente, del senso civico e della più elementare educazione). E’ mai possibile dover stare continuamen-te allertati nell’uscire dal portone di casa e nel camminare sui marciapiedi per non essere travolti dalle sempre più numero-se bici che sfrecciano nelle zone riservate ai pedoni, anche le più affollate?! E come reagiscono minacciosi se ti permetti di protestare! Il massimo si verifica quotidia-namente in via di Novoli dove le bici (ma anche le moto) circolano liberamente sui marciapiedi, malgrado che - dall’altro lato della strada - vi sia una bella pista ciclabile (che credo sia costata qualcosa), pratica-mente deserta. Possibile che non si faccia niente per ristabilire un po’ di decenza e di sicurezza?

Massimo Cecchi

PEDONI E CICLISTI,IL DIBATTITO CONTINUA/2In riferimento alla lettera di protesta per il comportamento di moltissimi ciclisti, voglio aggiungere anche il mio disappun-to per la “libertà” male espressa che per-mette ai ciclisti di parcheggiare sui mar-ciapiedi, andare controsenso, senza luci, telefonando, senza regole. Diventa così difficile convivere con chi cammina, è ma-gari anziano, in carrozzina o guida un altro tipo di mezzo e rischia continuamente di investirli (ribadisco la totale mancanza di luci). Perché non riusciamo a fare transita-re le bici solo sulle piste ciclabili? Qualche passo a piedi non farà male, o no?!

PEDONI E CICLISTI,IL DIBATTITO CONTINUA/3Gentile Sig. Direttore,Ho osservato che molti cittadini in questi ultimi tempi si lamentano - con ragione – perché ciclisti indisciplinati transitano in modo pericoloso sul marciapiede, vor-rei dire anch’io la mia, una buona dose di responsabilità ce l’ha l’amministrazione cittadina, o chi per essa, che ha avuto la cervellotica idea di far piste ciclabili sui marciapiedi cittadini, in contrasto a ciò che recita il codice della strada, che lo chiama marciapiede come indica la paro-la medesima, perché è riservato il transito unicamente ai pedoni che “ marciano” su di esso e non altrimenti. Specialmente nel centro cittadino e lungarno Vespucci, non era necessaria la ciclabile sul marciapiede

essendo in tale zona, il traffico veicolare interdetto, quindi condizione favorevole ai ciclisti. Mi chiedo, in caso di controversia che coinvolge pedone e ciclista, chi paga i danni tra questi soggetti? A mio parere, chi ha voluto la ciclabile sul marciapiedi! Rimanendo in tema, si faccia un sopral-luogo in via Massa e limitrofe, strada un tempo bella e lineare, oggi antiestetica, rovinata da quei “ferracci orribili” che de-limitano la pista ciclabile dalla strada che è così di conseguenza più stretta, spesso su detti “ferracci” ci sbatte qualche veico-lo, perché dotati di scarsa segnaletica e ne consegue che sono quasi tutti piegati. Le piste poi, sono spesso impraticabili da auto che sostano a ridosso. Mai una sor-veglianza.Con l’occasione di ringrazia per una even-tuale pubblicazione e invio cordiali saluti.

Severiano Bergamo

LE BICICLETTEE IL PARCHEGGIO IN VIA DE SANCTISSpett. “Il Reporter”,grazie per la considerazione che dimo-strate per le mie lettere, che pubblicate regolarmente; spero che anche questa volta risulti interessante ciò che voglio co-municare. All’inizio di maggio ho assistito ad un intervento dei vigili urbani in via De Sanctis. Questi, con l’aiuto di due operai del Comune, hanno provveduto a seque-strare un gran numero di biciclette legate ai pali della strada, facendole trasferire su un camion che, come la macchina dei vi-gili, aspettava in seconda fila.Vorrei fare alcune considerazioni a questo proposito:1) la maggior parte di tali bici servono alla gente per andare al lavoro,2) le rastrelliere sono praticamente inesi-stenti,3) le poche sono piene di rottami e impra-ticabili per la sosta selvaggia di motorini e auto.Era proprio necessario cominciare dalle bici per migliorare la qualità della vita di chi abita nella zona e deve fare i conti tut-ti i giorni con macchine parcheggiate in seconda fila e con gente che si attacca ai clacson per poter praticare passi carrabili o parcheggi? Sono una rompiscatole e ho domandato ai vigili quale soluzione con-sigliavano per poter parcheggiare le bici. Risposta: “non compratele!”. Aspetto infor-mazioni da chi di dovere.Grazie per l’attenzione.

E. Ciardetti

“BENE I FONTANELLI,MA A CAMPO DI MARTE?”Leggo su “il Reporter” relativo al quartiere 2, pervenutomi oggi, che è in program-ma l’installazione di 14 nuovi fontanelli nei comuni limitrofi. Si tratta senza dub-bio di notevoli iniziative; nel contempo mi viene da chiedere che fine ha fatto la promessa di alcuni mesi fa di installare un fontanello in zona Campo di Marte, e più precisamente nei giardini di viale M. Fanti. Infatti non ritengo giusto che gli abitan-ti di un quartiere così grande debbano, chiaramente in auto, andare al fontanello dell’Anconella per avere un po’ di buona acqua.In attesa di Vostre notizie cordiali saluti,

Andrea Becattini

LA ZTL E LE CONSEGNE A DOMICILIOSpett.le Redazione,devo dire che le iniziative adottate dall’Amministrazione cittadina non man-

cano di stupirmi, sia in senso negativo che in senso positivo. Appena ripresomi dalla rivoluzione della circolazione del traffico e dei mezzi pubblici, mi sono imbattuto in un’incongruenza a cui questi cambiamen-ti possono dar luogo. Poiché sono anzia-no, invalido, e abito al quarto piano di uno stabile in piena ZTL, quando vado a fare la spesa usufruisco del servizio “spesa a do-micilio” messo a disposizione dalla catena di vendita di alimentari a cui mi rivolgo. Questo servizio, che è a pagamento per chi è sano e vegeto, e se lo può permette-re, diventa via via un “servizio sociale”, fino a non costare niente, a seconda dell’età e del grado d’ invalidità dell’utente. Ultima-mente, dovuto agli orari di transito entrati in vigore nella ZTL, questo servizio a do-micilio, per gli abitanti della ZTL, può es-sere effettuato unicamente dalle ore 19.00 alle 22.30, con il rischio di vedersi recapita-re a casa le provviste proprio alle 22.30 e di dover andare a dormire poco prima del-la mezzanotte, dopo averle riposte. Oltre ad essere discriminatorio e penalizzante, questo provvedimento non tiene conto del fatto che il centro di Firenze, soggetto a ZTL, è in gran parte abitato da anziani, e rendere loro la vita difficile per inadegua-tezza dei servizi equivarrebbe ad indurli a lasciare la città, rendendo il centro di Fi-renze ancora meno abitato di quello che è. Non mi sembra che, per migliorare la viabilità a Firenze, sia prioritario limitare la consegna degli alimentari a domicilio.Cordiali saluti

Mario Capizzani

ISOLOTTO, I PROBLEMIDEL GIARDINO DI VIA MASSASalve, vivo all’Isolotto e vorrei far presente che in via Massa, all’altezza dei numeri civici 47-49 dove io vivo, esiste un piccolo giar-dino comunale. In questo giardino non vengono mai potate le siepi di confine col condominio. Oltre al problema delle siepi nel giardino si trova anche una fontana inutilizzata che oltre ad essere sporca è di-ventata un covo di zanzare. Vorrei chiede-re al Quartiere 4 di interessarsi sia alla ma-nutenzione della fontana sia alla potatura delle siepi. Quest’ultime se non verranno potate fra poco mi impediranno l’apertura automatica del cancello condominiale ed essendo io invalida ho bisogno di aprire e chiudere il cancello agevolmente. Già due volte nel settembre dell’anno scorso mi sono rivolta al Quartiere ma tutt’oggi non ho ricevuto risposte. Distinti saluti,

Margherita Di Gregorio

LA TRAMVIA E IL TRAFFICO A FIRENZEGentile Matteo Francini, purtroppo per vari motivi solo ora pos-so scrivere alla sua risposta del mese di maggio riguardo alla tramvia. Chi al re-ferendum ha votato no alla tramvia, cioè la maggioranza (il sindaco ha governato con meno voti), è perché volevano un mezzo più ecologico e meno devastan-te per la città. La micrometropolitana o metropolitana, come hanno fatto a Bari città piccola come Firenze, oltre ad avere tutti i vantaggi della tramvia (i viaggiatori sarebbero stati gli stessi, che al di là delle chiacchiere chiunque la può vedere sem-pre vuota escluso vari momenti), aveva anche quello di collegare tutta la città, sia l’Oltrarno, Campo di Marte, ecc. ecc., perché passando sottoterra come l’alta velocità (e come sembra vuol fare il sin-

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“BIBLIOTECA MANCANTEA TAVARNUZZE”,LA RISPOSTA DELL’ASSESSOREBuongiorno, sig.ra Daniela,ho letto con molta attenzione la sua “let-tera alla redazione” apparsa sul giornale Reporter di giugno circa la mancanza di una biblioteca comunale a Tavarnuzze. Intanto la ringrazio per gli apprezzamenti sulla programmazione e sulle attività della Biblioteca nonché sulla tanto battagliata e conquistata riapertura del sabato matti-na, ma mi permetta delle considerazioni, che non mettono in discussione la sua richiesta, ma che credo possano chiarire alcuni aspetti fondamentali del proble-ma. La Biblioteca Comunale di Impruneta dista da Tavarnuzze circa 5-6 chilome-tri, percorso molto inferiore rispetto alle lunghe distanze che devono percorrere i nostri giovani per raggiungere le lon-tane e caotiche biblioteche universitarie fiorentine, e ben inferiori alle distanze che si hanno in altri territori limitrofi tra la frazione e la biblioteca pubblica, penso a Greve in Chianti con Panzano e Strada in Chianti, a Bagno a Ripoli con Grassina, a San Casciano con Cerbaia... Pensare di duplicare il servizio e una sede comunale con relative spese di personale, utenze e pulizie, in questo momento di difficoltà che tutti i Comuni attraversano, la ritengo una operazione non fattibile e tecnica-mente non virtuosa. Per quanto riguarda un punto-lettura dislocato nella frazione, la Giunta Comunale aveva già affrontato il problema alcuni anni indietro, coinvol-gendo in una fase sperimentale la scuola secondaria di primo grado di Via Primo Maggio e poi il circolo MCL...; esperienze che non è possibile ripetere per i ben noti problemi di riduzione della spesa pubbli-ca e per la mancanza di personale negli Enti Pubblici, non integrabile dall’attuale normativa nazionale vigente. Tra l’altro, la linea urbana ed extraurbana CAP che collega Tavarnuzze al capoluogo è sì non molto frequente, ma disponibile 7 giorni su 7. Siamo inoltre in attesa di una legge statale che dia in concessione agli Enti Locali i beni demaniali, quindi la sede at-tuale della Pubblica Assistenza, potrebbe essere rivista in futuro prevedendovi de-gli spazi di pertinenza comunale, e ideare, magari, uno spazio lettura. Così come si

34 Luglio 2011

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daco Renzi, interrare la tramvia per attra-versare il centro) e non dovendo seguire il percorso delle strade quindi seguire del-le direttrici, la facevi passare dove volevi

anche in piazza Duomo, magari lì (penso io) ad una velocità un po’ ridotta. Aveva il vantaggio di inquinare meno, perché i fili dell’alimentazione passavano sottoterra,

invia la tua segnalazionealla nostra redazione

[email protected]

Caro Sergio,proprio nei giorni scorsi, sul nostro sito www.ilreporter.it abbiamo affrontato più volte la questione della vivibilità e della sicurezza nella zona di via Palazzuolo. E lo abbiamo fatto dopo che, in seguito a una rissa scoppiata fuori da un bar una domenica di giugno, un abitante della zona aveva preso carta e penna e descritto al sindaco Renzi – oltre che alla stampa locale – quanto fosse diventato difficile e spiacevole vivere in una strada in cui certi episodi si ripetono troppo spesso. “Siamo sconvolti e meditiamo seriamente di lasciare questo posto dove non si può più vive-re, nemmeno in un tranquillo pomeriggio di domenica”, recitava uno dei passaggi più amari della missiva indirizzata al primo cittadino. Nel numero de Il Reporter di maggio scorso avevamo invece pubblicato la lettera di una residente “storica” di via Palazzuolo (nel senso che ci abita da sessant’anni, come da lei stessa spiegato), la quale sosteneva che “la strada ha proprio bisogno di questo: di fiorentini e italia-ni coraggiosi che, magari appoggiati da seri e concreti provvedimenti delle pubbli-che istituzioni, decidono di tornare a vivere qui”. Ora la sua lettera. In cui esprime tutto il suo (comprensibilissimo) disagio per la situazione che lei e gli altri abitanti di quel condominio siete costretti ad affrontare ogni giorno. Situazione – quella degli scalini che lei definisce “maledetti”, e che anche in questo caso si trovano proprio a due passi da via Palazzuolo - ben conosciuta da chi frequenta la zona. E in effetti non capita di rado – anzi – di vedere persone lì sedute a “banchettare” in molte ore del giorno e della notte. E il problema, come la sua lettera riesce a spiegare molto bene, riguarda vari aspetti, che vanno dalla sicurezza al degrado e alla sporcizia, fino al fastidio che (seppur pochi, ma questo non ha alcuna importanza) abitanti sanno già di dover affrontare ogni volta che escono o tornano a casa. E questo non è un disagio di poco conto, soprattutto se va ad aggiungersi ai tanti altri problemi che quella zona già presenta. La risposta ai quali, ovviamente, non dovrebbe certo essere quella di andare a vivere da altre parti, reazione però (purtroppo) compren-sibile in assenza della sensazione di un interesse reale a migliorare le cose. Riguardo alla sua proposta di installare alcune panchine nella vicina rotonda, questo potreb-be forse riuscire a far spostare di qualche metro alcune delle persone che solitamen-te occupano gli scalini del suo condominio, ma non penso che - da sola - questa sia un’operazione in grado di risolvere il problema. Che è più ampio, così come più am-pie, articolate e incisive devono essere le risposte. Ritengo invece molto importante il suo invito al sindaco, e in generale a tutta l’amministrazione, di non dimenticarsi di alcuna parte della città, a partire da quelle alle prese con i maggiori problemi. Ed è (anche) per questo che pubblichiamo con piacere la sua lettera.

Matteo Francini

QUEI “MALEDETTI SCALINI” DI VIA IL PRATO Gentile Direttore,Quei maledetti scalini!!! Sì!!! Tre scalini che per noi che abitiamo in via il Prato 18 ser-vono ad arrivare al portone del palazzo, purtroppo per molti sono un ottimo posto per sedersi a bere e mangiare. Troppo spesso quando torno a casa o esco devo chiedere il permesso e farli alzare e qualche volta mi devo anche arrabbiare, perché o fanno finta di non capire o sono talmente ubriachi che non capiscono. La matti-na quando esco devo togliere bottiglie, cartacce, bucce di semi di zucca, cicche e spesso devo lavarli perché pieni di macchie untuose. Purtroppo, avendo a che fare con persone completamente ubriache, non posso prevedere quale possa essere la loro reazione ma essendo una situazione che si ripete continuamente non sempre riesco a controllarmi, per fortuna fino ad oggi è andata bene. Ora domando cosa devo fare per risolvere il problema? Chiamare la Polizia Municipale? E’ stato fatto ma arrivano mandano via gli intrusi e dopo un’ora siamo daccapo, anzi una volta una gentile vigilessa è andata, perfino, a prendere dell’acqua e ha pulito gli scalini, ma non posso certamente chiamarli tre, quattro, cinque volte al giorno. Oppure devo sperare nella pioggia che bagna gli scalini? Noi lo facciamo spesso ma purtroppo il caldo li asciuga rapidamente. Vorrei fare una proposta, mettere delle panchine nel-le aiuole della Rotonda Barbetti per far accomodare tutti quei “signori” e poi vorrei chiedere a chi amministra la nostra città – come è possibile che in questo angolo della città (via Palazzuolo – via il Prato) ci sia un tale concentramento di rivendite di alcolici mimetizzati da negozi etnici o bar? – nel raggio di venti metri ce ne sono di tutti i tipi. Sig. Sindaco so che è molto occupato a creare il “salotto buono” della città ma non Si dimentichi dell’altra parte altrimenti si rischia di fare come la ZTL, dove ci sono le porte elettroniche viene rispettata ma dove non ci sono nessuno la rispetta e nessuno la fa rispettare. Da via Maso Finiguerra a Porta al Prato tutti quei cartelli della ZTL servono solo a deturpare le facciate dei palazzi, non certo a fermare il traffico. Finiremo per aver un centro storico di serie “A” e uno di serie “B”? La ringrazio per la cortese attenzione e Le invio i miei più Cordiali Saluti.

Sergio

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così come il rumore acustico, basta an-dare nel piazzale V. Veneto per sentire lo sferragliamento, gli utenti aspetterebbero riparati dalle intemperie, perché quelle piccole tettoie non riparano a sufficienza Non rimarrebbe bloccata dalla neve come è successo ad un punto della giornata nel dicembre scorso. Il presidente della Regione ha multato le ferrovie perché gli scambi non erano riscaldati, la tramvia che era in servizio da meno di un anno quindi di ultima generazione, c’erano persone al capolinea della stazione che a mano ma-novravano gli scambi perché erano gelati: “Vede - gli dissi - se avevano fatto la me-tropolitana, non dovevate far così”. “Sì così ci volevano vent’anni”, mi risponde. “Ha ra-gione se per fare la prima linea ce ne avete messi dieci”. Tutti sappiamo che le strade di Firenze non sono le strade delle capitali europee o di Roma, Milano, basta che suc-ceda un incidente o venga interrotta una strada per vari motivi (vuoi per incidenti, rottura di tubi, ecc) che si blocca tutta la città. Poi il vantaggio che se i pendolari seguitassero ad adoperare l’auto, le stra-de e le piazze sarebbero rimaste le stes-se, non peggiorando la situazione come è successo, basta andare anche in via Alamanni per vedere che la situazione è peggiorata, anzi a volte ho visto la tramvia bloccata per via del traffico che prima non c’era. Purtroppo a Firenze vengono scelte le cose peggiori, vedi il Palazzo di giustizia, le persone a cui piace le posso contare su due mani sapendo che di sicuro non sono di più, che ha distrutto uno dei panorami fra i più belli del mondo, non si poteva fare più piccolo? O in un altro posto dove non si vedeva? Io non posso più andare al piazzale Michelangelo perché mi viene la depressione nel vedere le guglie di que-sto palazzo su Orsanmichele, dunque ne ho avuto anche un danno biologico oltre che economico che serve per mantenere questo gigante. La pensilina (fortunata-mente ora abbattuta), le pietre di piazza Signoria, ecc. Purtroppo si vive in una dit-tatura mascherata da democrazia, infatti la nostra democrazia finisce con il voto, perché fra le varie leggi fatte apposta, la burocrazia, ecc. si fa il volere del potere e non del cittadino. Cordialmente

INCISA, “VIA COSTERELLA?È UN’AUTOSTRADA”Via Costerella ad Incisa val d’Arno dovrà essere riclassificata, mi spiego meglio, non è come dovrebbe essere una strada comunale in zona residenziale, bensì una autostrada con una salita del 14%, dove transitano oltre che le auto grossi au-tocarri a pieno carico. Lascio pensare le emissioni di carburante che questi mezzi rilasciano sulle nostre abitazioni e giardi-ni. Quando poi la percorrono in senso di-scendente i muri delle abitazioni tremano. Le auto invece sfrecciano a folle velocità, i conducenti sono convinti che con l’Abs l’eventuale ostacolo si possa evitare. Ri-sultati, fino ad oggi, investimento con decesso di numerosi gatti e cani. L’asfalto è un percorso di guerra, tombini divelti, buche profonde oltre venti centimetri, grate di acqua pluviale divelte e rumorose con il passaggio dei veicoli. Oggi abbiamo raggiunto il top: un autotreno, quindi con rimorchio, è rimasto incastrato nella parte più stretta, traffico bloccato e deviato per circa due ore. Come cittadini residenti ab-biamo avvertito tutti a voce e per scritto. Nulla è cambiato. Ah, dimenticavo: sulla

strada vige segnaletica di divieto di tran-sito ai veicoli superiori a 25 q. Se potete darci una mano ve ne saremo molto grati. Scrive per i residenti della nuova bretella autostradale

Paolo Passerini

“LA PRIMA VOLTA DI UN’ORCHIDEA NEL MIO GIARDINO”

Gentile Redazione,innanzitutto vorrei farVi tanti complimenti per il Vs. giornale... è un piacere leggere in-formazioni utili e piacevoli (e non)... senza le beghe della politica. Mi ha fatto parti-colarmente piacere leggere l’articolo sulle orchidee, perché quest’anno per la prima volta nel mio giardino é spuntata la orchis purpurea... una vera sorpresa. E non abito alle Caldine ma a Compiobbi.Cordiali saluti

Uli Winkler

VIA VOLTERRANAE L’INTERRUZIONE PER FRANASpett.le redazionesono un cittadino residente al Galluzzo che per motivi di lavoro percorre alme-no quattro volte al giorno via Volterrana, rischiando incidenti stradali innumerevoli volte. Da oltre due anni e mezzo è pre-sente una interruzione per frana del ciglio stradale con relativo posizionamento di transenne a protezione del tratto cedevo-le che comporta un restringimento della carreggiata. Si sottolinea che la strada di cui parliamo è una delle vie di comunica-zione sia con la zona di San Casciano che Scandicci ad elevata densità di traffico non soltanto automobilistico, ma anche pesante. Il tratto interessato dai dissesti, chilometro 2, rientra nel territorio comu-nale di Firenze. Nonostante numerose se-gnalazioni del pericolo inoltrate all’Ufficio Tecnico del Comune di Firenze, il quale ha sempre risposto che non poteva essere effettuato un intervento per mancanza di fondi, ed altre comunicazioni scritte pres-so il distaccamento dei vigili urbani al Gal-luzzo, i quali hanno confermato che il trat-to di strada è di competenza comunale, ad oggi non è stato preso alcun provve-dimento. Mi chiedo quando mi verrà data una risposta ai quesiti inoltrati e soprattut-to quando verrà effettuato un intervento di ripristino vista l’elevata pericolosità del tratto stradale in questione.Vi prego di voler sostenere questa mia se-gnalazione con un vostro intervento.Con i migliori saluti

Lettera firmata

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Concerti

Giovanni allevi12 luglioteatro romano - Fiesole

Si intitola “Alien World Tour” la tournee del cantante marchi-giano che il 12 luglio fa tappa a Fiesole. Il compositore e pianista eseguirà, oltre ai suoi più grandi successi, i brani di “Alien”, ultimo disco di inediti di pianoforte solo (Bizart/Sony Music) uscito lo scorso 28 set-tembre e attualmente i vertici delle classifi che di vendita. La carriera artistica di Giovanni Allevi è costellata da successi di pubblico e discografi ci (con oltre 500.000 copie vendute dal 2005 a oggi). Dopo i due dischi di pianoforte solo “No concept” (2005 - disco d’oro e disco di platino), con cui Giovanni Allevi si è fatto co-noscere al grande pubblico ,e “Joy” (2006), tre volte disco di platino, il pianista e composi-tore marchigiano ha pubbli-cato l’album registrato con orchestra sinfonica “Evolution” (2008 - disco d’oro e disco di platino).

Franco battiato18 luglioPrato - Piazza Duomo

Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo Battiato sta girando l’Italia con il nuovo tour intitolato, come la storica canzone del 1980, “Up Patriots to arms”.

Goran bregovic20 luglioMarina di Pietrasanta

Con le radici nei Balcani, di cui è originario, e la mente nel XXI secolo, le composizioni di Goran Bregovic mescolano le sonorità di una fanfara tzigana, le polifonie tradizionali bulgare, una chitarra elettrica e per-cussioni tradizionali con delle accentuazioni rock, dando vita ad una musica che ci sembra istintivamente di riconoscere e alla quale il nostro corpo diffi -cilmente sa resistere.

Danilo rea26 luglioanfi teatro del museo Pecci - Prato

Danilo Rea, uno dei più apprez-zati pianisti in ambito jazz (e non solo) propone il suo tributo alla carriera di un grande della musica italiana, Fabrizio De An-dré. Il suo personale omaggio al Faber è iniziato discografi ca-mente con un album intera-mente dedicato al cantautore genovese scomparso nel 1999. Dal vivo presenta un concerto per pianoforte solo, durante il quale vengono proposti tutti i brani scelti per questa nuova avventura discografi ca (coinci-de con il passaggio di Rea alla prestigiosa etichetta tedesca Act): da “Bocca di Rosa” a “Caro Amore”, dal trattamento free jazz di “Girotondo” fi no alla malinconia de “La Canzone di Marinella”.

Mostre

il tesoro del cremlinoFino all’11 settembre Museo degli argenti - Palazzo Pitti

Una ricca selezione del tesoro russo viene presentata al Museo degli Argenti in occasione delle celebrazioni

dell’Anno Italia – Russia. Altri oggetti del XII – XIII secolo in mostra provengono dalla Cattedrale dell’Annunciazione del Cremlino, cui appartiene il prezioso corredo dell’icona nota come la ‘Madonna Bogoljubskaja’ e una straordinaria collezione di gemme bizantine, giunte a Mosca grazie ai rapporti, stretti e costanti, con Costantinopoli, considerandosi la corte di Mosca legittima erede dell’Impero bizantino.

lorenzo bartolini: scultore del bello naturaleFino al 6 novembre Galleria dell’accademia

L‘esposizione, prendendo spunto dallo straordinario nu-cleo di modelli in gesso custo-diti nella suggestiva Gipsoteca della Galleria dell’Accademia, farà fi nalmente emergere l’altissimo livello qualitativo della sua produzione e ne met-terà in luce la ricchezza degli interessi artistici, che spaziano sui grandi temi portanti della sensibilità ottocentesca, quali il sentimento, la memoria, i valori etici e civili.

l’acqua, la pietra, il fuoco. bartolomeo ammannati scultoreFino al 18 settembreMuseo del bargello

In mostra la ricostruzione, nel cortile del Bargello, della fontana marmorea progettata per il Salone dei Cinquecento

in Palazzo Vecchio (e perciò detta “di Sala Grande”), com-posta di sei grandi statue. Tra le opere esposte (quaranta), anche l’Ercole e Anteo dalla fontana del giardino di Ca-stello, oltre a bronzi, marmi, disegni, progetti provenienti da musei italiani e stranieri. In mostra anche il ritratto di Laura Battiferri, moglie di Ammannati, capolavoro del Bronzino.

vasari, gli Uffi zi e il Duca Fino al 30 ottobreGalleria degli Uffi zi

Una mostra che celebra, nel quinto centenario della nascita di Giorgio Vasari (1511-1574), la fondazione degli Uffi zi (1559-1560): più che un edifi cio, un sistema architettonico a scala urbana, risultato di una stretta colla-borazione tra il Duca, Cosimo I de’ Medici, e Vasari, il suo artista prediletto. Il comples-so edilizio sorge nel cuore della città dove, rispecchian-do la politica assolutistica e accentratrice di Cosimo I, accorpa le istituzioni am-ministrative di governo, le cosiddette Magistrature o Arti, sottomettendole, logisti-camente e simbolicamente, al dominio diretto del giovane Duca. A memoria di questa destinazione originaria resta la denominazione di Uffi zi, cioè Uffi ci.

Spettacoli

Giorgio Panariello19 luglioPrato - Piazza Duomo

Giorgio torna a casa, portando a Prato nella piazza del Duomo il suo fortunato spettacolo “Pa-nariello non esiste” (nove sold out a Firenze lo scorso inverno). Uno show che ha rappresentato un momento importante per la carriera di un artista che non ha mai smesso di essere amato, passando dalla TV al cinema, dal palcoscenico alla radio, con la sicurezza e la leggerezza che solo il talento può concedere.Lo spettacolo “Panariello non esiste” è un divertito sguar-do sull’attualità, con ampio spazio all’improvvisazione, ma non mancheranno i cavalli di battaglia, i celebri personaggi che diventano una voce satirica che scuote dalle risate la società italiana.

elio in Gian burrasca1 agostoMarina di Pietrasanta

“Elio è il Gian Burrasca del nuovo millennio!” così Lina Wermuller, che fi rma di questa nuova produ-zione di Parmaconcerti il testo e la regia (e fu anche la sceneggia-trice e la regista del celeberrimo sceneggiato televisivo della metà degli anni ’60) defi nisce l’eclettico ed istrionico Stefano Belisari (in arte Elio). Sarà proprio lui, infatti, che vestirà i panni dello scatenato Giannino Stop-pani (alias Gian Burrasca), per raccontare i momenti salienti del romanzo di Vamba (1907), oltre ad interpretare le indimenticabili canzoni di Nino Rota, di cui pro-prio nel 2011 ricorre il centenario della nascita, accompagnato da uno straordinario quintetto di musicisti “in scena” (clarinetto, fi sarmonica, chitarra, contrab-basso e percussioni).

segnalazioni a [email protected]

La limonaia di Villa Strozzi apre le sue porte al sol levante per un’edizione

speciale del festival Giapponese, in pro-gramma il 31 luglio e il primo agosto in uno degli spazi verdi più belli della cit-tà, un’edizione che avrà come fine ulti-mo quello di raccogliere fondi per il Pa-ese colpito dal terremoto e dallo tsunami nel marzo di quest’anno. Torneranno per questa speciale edizione “Pro Giappone” il gruppo di suonatori di tamburi giappo-nesi che nel 2005 partecipò ai festeggia-menti del 40° Anniversario del gemellag-gio tra Firenze e Kyoto con uno spettacolo commovente e toccante: i Wadaiko Shien, gruppo di taiko dell’Università Zoukei Geijutsu di Kyoto. Due serate in cui sen-tiremo vibrare nel Parco del Boschetto i

toccanti suoni dei taiko che sono consi-derati gli strumenti che esprimono attra-verso il proprio suono il cuore dei nostri più profondi sentimenti, una vera e since-ra voce che parla alle divinità del cielo. A fare da corollario agli spettacoli, una serie di stend che proporranno ai visita-tori prodotti tipici e oggettistica made in Japan, riservata a tutti gli appassionati di cultura orientale. Per i più piccini, verrà realizzata anche una piccola area dedicata al gioco, mentre gli adulti potranno unirsi al divertente progetto “In kimono per il Giappone” facendosi fotografare con ad-dosso l’abito tradizionale. Danza, canzo-ni, musica e tante curiosità, per una due giorni all’insegna della solidarietà e degli scambi culturali.

L’InIZIatIva

Due giorni di eventiper aiutare il Giappone

/C.G.

Scritto da quattro donne, Ilaria Buccioni, Donatella

Catenacci, Anna Maria Palma e Isabella Venturi, “La buona Me-diazione. Strumenti e tecniche per una conciliazione efficace” (Edizioni Milano Conference, 25 euro), è un breve manuale rivolto in primo luogo ai futuri mediatori. Le quattro autrici af-frontano, attraverso l’analisi del conciliatore, tematiche socio-antropologiche che si allonta-nano da un discorso puramente indirizzato agli addetti ai lavori. Nel libro vengono analizzati i requisiti necessari a entrare a far parte di nuova realtà profes-sionale, descritta tra le pagine come “costruttore di ponti” e “scavalcatore di muri”. Se pen-siamo all’immagine di un ponte, visualizziamo una struttura che unisce due parti divise tra loro: analogamente, il conciliatore si configura proprio come il terzo elemento non equidistante ma “equivicino” tra le parti, che ha il compito di gestire un conflit-to in atto. Nella nostra società contemporanea, come indica il testo, il conflitto viene ancora percepito come un tabù: il solo pensare alla parola conflitto ri-porta il nostro immaginario a situazioni violente, visioni con cui siamo abituati a confrontar-ci con troppa frequenza attra-verso, ad esempio, la cronaca e le immagini televisive, e che tendiamo a rimuovere in modo spontaneo. Il lavoro di un buon mediatore si valuta invece sulla capacità di saper accettare e ge-stire un conflitto, in primo luogo personale (poiché ognuno si mi-sura con la propria emotività), sospendere ogni eventuale giu-dizio sull’altro da sé e preparar-si all’ascolto, predisponendosi a una forma di partecipazione ed empatia.

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VALDISIEVE

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BIVIGLIANO/ BORGO , meravigliosa porzione dicolonica, libera s 3 lati, in posizione panoramicavista mozzafiato con 2000mq di giardino, com-posta da : grande cucina, salone doppio concamino, 3 camere, 2 bagni, lavanderia, legnaia.Curatissima ristrutturazione, oggetto di gran fa-scino € 750.000,00

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VALDISIEVE

4 KM DA ROSANO , collinare e panoramica,antica colonica in pietra, libera su 4 lati, ottimecondizioni; composta da : cucina, sala pranzocon camino, salone con camino, 3 camere, 3bagni, taverna con angolo cottura,( possibilità 4acamera), giardino, terreno con ulivi e pi-scina.possibilità di acquisto di depandance giàcivile abitazione ☎335 7678437 - 331 8532086FIRENZE SUD direzione Rosano, porzione di co-lonica su tre livelli e libera su tre lati, compostada sala con camino, cucina abitabile, 3 camere,3 servizi oltre taverna, garage, giardino e terreno.€ 590.000,00 trattabili

☎335 7678437 - 331 8532086MONTEBONELLO RUFINA Pontassieve (a 800metri) strada bianca libera 3 lati colonica 150 mqtre ettari di terreno € 310.000 trattabili Ag. MarcoRistori U.T.I. dal 1946 Cell. 338 6136167

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