Il Reporter Q1 - Ottobre 2015

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Ottobre 2015 www.ilreporter.it µ il giornale del tuo quartiere meteo “pazzo”, i rischi per l’arte Editoriale quelle soluzioni buone in ogni stagione Matteo Francini D a qualche settimana l’e- state ha lasciato posto all’autunno, con ottobre che segna tradizionalmente l’ini- zio di quel periodo di piogge e freddo che terminerà soltanto con il ritorno della primavera. E allora si cambia l’armadio e si ricomincia a portare con sé l’ombrello, ben consapevoli che in questa stagione più che in altre è bene stare con un occhio sempre rivolto al cielo. Vero ma non troppo. PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 11 F enomeni atmosferici e smog sono grandi nemici delle opere d’arte. A Firenze, “museo a cielo aperto”, non mancano sogget- ti e realtà che studiano come limitarne i danni e che si occupano di conservazione e manutenzione dei “tesori” cittadini. I pericoli per i monumenti, però, non arrivano solo dal cielo, ma anche dall’uo- mo, e nell’estate 2015 non sono mancati i casi che hanno riportato l’argomento sotto i riflettori. Ecco allora quali sono le soluzioni individuate per cercare di proteggere il patrimonio della città. Sara Camaiora - Serena Wiedenstritt PAGINA 12 PAGINA 10 ricordando folon, dieci anni dopo Nell’ottobre 2005 se ne andava l’artista gentile che ha lasciato un segno indelebile in città. Un mese in una pagina: “pillole” dalla città Il Reporter dei piccoli: una nuova favola per i lettori in erba SEGUE A PAGINA 14 PAGINA 13 kalinic-babacar, un attacco per due D iversamente 9. Non i “9 e mezzo” o gli innumerevoli “falsi nueve”, quest’anno i veri 9 sono tornati prepotentemente alla riscossa in serie A. E la Fio- rentina ne ha addirittura due. Fiorentina Firenze Quartiere 1 piazze e parchi si preparano all’inverno Cascine, Carmine e non solo: iniziative e progetti anche dopo la fine dell’estate Primo piano PAGINE 2-3 l’isola pedonale cambia volto “Rivoluzione” in vista per Santa Maria in Soprarno, che diventerà una vera e propria piazza. PAGINA 4 là dove i “nonni” scoprono le app PAGINA 7 Anno IX Ed. 41 Centro Storico • Porta Romana • San Jacopino Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 41 del 1 ottobre 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. La famiglia italiana della frutta

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"Il Reporter" il mensile del tuo quartiere.

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  • Ottobre2015

    www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

    meteo pazzo,i rischi per larte

    Editoriale

    quelle soluzionibuone in ognistagione

    Matteo Francini

    Da qualche settimana le-state ha lasciato posto allautunno, con ottobre che segna tradizionalmente lini-zio di quel periodo di piogge e freddo che terminer soltanto con il ritorno della primavera. E allora si cambia larmadio e si ricomincia a portare con s lombrello, ben consapevoli che in questa stagione pi che in altre bene stare con un occhio sempre rivolto al cielo. Vero ma non troppo.

    pagine 8-9

    SegUe a pagina 11

    Fenomeni atmosferici e smog sono grandi nemici delle opere darte. A Firenze, museo a cielo aperto, non mancano sogget-ti e realt che studiano come limitarne i danni e che si occupano di conservazione e manutenzione dei tesori cittadini. I pericoli per i monumenti, per, non arrivano solo dal cielo, ma anche dalluo-mo, e nellestate 2015 non sono mancati i casi che hanno riportato largomento sotto i rifl ettori. Ecco allora quali sono le soluzioni individuate per cercare di proteggere il patrimonio della citt.

    Sara Camaiora - Serena Wiedenstritt

    pagina 12

    pagina 10

    ricordando folon,dieci anni dopoNellottobre 2005 se ne andava lartista gentile che ha lasciato un segno indelebile in citt.

    Un mese in una pagina:pillole dalla citt

    Il Reporterdei piccoli:una nuova

    favolaper i lettori

    in erba SegUe a pagina 14 pagina 13

    kalinic-babacar,un attacco per due Diversamente 9. Non i 9 e mezzo o gli innumerevoli falsi nueve, questanno i veri 9 sono tornati prepotentemente alla riscossa in serie A. E la Fio-rentina ne ha addirittura due.

    Fiorentina

    FirenzeQuartiere 1

    piazze e parchisi preparanoallinvernoCascine, Carmine e non solo: iniziative e progetti anche dopo la fine dellestate

    Primo piano

    pagine 2-3

    lisola pedonalecambia voltoRivoluzione in vista per Santa Maria in Soprarno, che diventer una vera e propria piazza.

    pagina 4

    l dove i nonniscoprono le app

    pagina 7

    Anno IXEd. 41 Centro Storico Porta Romana San Jacopino

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    La famiglia italiana della frutta

  • Uno degli eventi che si sono tenuti in piazza del Carmine (foto di Cultura In Piazza)

    La novit

    la domenica i cittadini diventano bottegai

    A partire da questo mese arriva nel quartiere Piazza la cantina, iniziativa che coinvolger ogni dome-nica le principali piazze del quartiere, a rotazione. Si parte dalle Cascine per proseguire, tra gli altri spazi, con piazza del Carmine, San Jacopino, largo Annigoni e piazza In-dipendenza. I bottegai sa-ranno i residenti annuncia il presidente del Q1 Maurizio Sguanci senza la necessit di partita Iva, ma iscrivendosi al registro dei venditori e ver-sando una piccola somma, i cittadini potranno richiedere una porzione di suolo pub-blico dove allestire un gazebo per vendere oggetti e mobili di cui vogliono disfarsi.

    C.N.

    piazza del carminenon si ferma qua:iniziative e progettianche in inverno

    Dopo lestate/1

    Cantieri e trasportiPer piazza del Carmine quella del 2015 stata unestate da ricordare. Anzi, non stata sem-plicemente unestate, ma lestate, la prima vissuta appieno come luogo di aggregazione, incontro e cultura. Oltre settanta eventi si sono succeduti ogni giorno fino alla fine di settembre grazie a Di Cultura In Piazza, la nuova realt cittadina a cui stato af-fidato il compito di valorizzare larea e ripensare la sua funzio-ne in chiave artistico-culturale. La programmazione continuer ancora fino alla fine di ottobre: ai consueti appuntamenti dedicati a musica, teatro e ballo, insieme alle attivit sportive e per bam-bini, si aggiungeranno sfilate di moda, tornei di burraco e uno speciale spettacolo di danza che il corpo di ballo svilupper at-torno a una monoposto utiliz-zata nel campionato di Gp2 (per il programma completo: www.diculturainpiazza.eu). Lestate in piazza del Carmine partita un po in ritardo, ma stata un grande successo commenta il presidente del Quartiere 1 Mau-rizio Sguanci da parte dei resi-denti c stata unottima risposta alle iniziative. Dopo liniziale timore nato a seguito della pedo-nalizzazione, la piazza si sco-perta essere ancora pi attrattiva grazie alle tante attivit svolte.

    Non pi un luogo di passaggio, ma un posto da scoprire. E le iniziative non si fermano con la fine della bella stagione: tra quel-le che si svolgeranno in inverno ci sono ad esempio il mercato che si tiene tradizionalmente in piazza Santo Spirito e che, in date prefissate, traslocher in piazza del Carmine, mentre da fine novembre a fine dicembre la piazza ospiter il celebre merca-tino natalizio di Heidelberg, fino allanno scorso in piazza Santa Croce. Si tratta di unoperazio-ne volta a portare le persone a vivere ancora di pi il quartie-re continua Sguanci e va a unirsi a quellopera di recupero e riqualificazione che interessa tutto lOltrarno. Tra i progetti in cantiere c anche quello ineren-te il recupero di San Carlo dei Barnabiti in via SantAgostino: stiamo lavorando per rendere questo luogo un grande conteni-tore utilizzabile a rotazione dagli artigiani, dando loro la possibili-t di avere uno spazio espositivo non permanente. Proseguono poi fino a fine dicembre le inizia-tive legate ai 150 anni di Firenze Capitale organizzate dal Quar-tiere, con mostre fotografiche, passeggiate, visite guidate, con-certi e laboratori per bambini, per scoprire i luoghi simbolo della citt legati a quel partico-lare periodo storico. E se il 2015

    Carolina Natoli

    mobilit, loltrarno cambia

    Periodo di cambiamenti e novit per la mobilit in Oltrarno. I cantieri non mancano, la Ztl O ha appena superato la fase di battesimo, alcune linee di autobus sono state modificate e al-tre sono tornate. Sicuramente questa una fase interlocutoria, le difficolt sono comprensibili e si possono tollerare a patto di con-dividere gli obiettivi finali, e in questo caso devo dire che come coordinamento siamo daccordo con quanto stato progettato per lOltrarno, spiega Olivia Turchi, responsabile del coordinamento Attivit di Oltrarno, realt che comprende operatori economi-ci, sociali e culturali della zona oltre ad associazioni di categoria. La modifica principale per quanto riguarda il trasporto pubbli-co il ritorno dell11 anche nei giorni festivi, non transitando in viale del Poggio Imperiale e via del Gelsomino (serviti dalla linea 37) ma percorrendo via Senese e avendo come capolinea Le Gore. In questo modo la linea 11 intercetta fino alle Gore gli utenti che prima utilizzavano il 36 e il 37 fa presen-te Turchi questi autobus sono di tipo Euro 6, quindi nuo-vi e meno inquinanti, meno impattanti e con pi capienza. Abbiamo chiesto che venga monitorato il rispetto degli orari e delle corse e ci stato assicurato che verr fatto. Abbiamo inol-tre suggerito lallungamento del bussino C3 fino a Porta Romana, in modo da integrare le fermate che ora il 36 e il 37 non fanno pi, unipotesi che dovrebbe essere al vaglio di Palazzo Vecchio. Il nostro auspicio conclude che ci sia un impegno costante per una mobilit sostenibile, unintegrazione di tutte le possibilit in campo, da trasporto pubblico a car sharing e bike sharing.

    S.C.

    #Primo piano

    In arrivomercatinima non solo.Non pi un luogo di passaggio, ma un posto da scoprire

    stato appunto lanno di Firenze Capitale, la commissione cultura del Q1 gi al lavoro per celebra-re il cinquantesimo anniversario dellalluvione il prossimo anno, attraverso un progetto che coin-volger i cinque quartieri citta-dini, realizzando un percorso di eventi collegati che interesser tutta la citt, da Rovezzano alle Piagge, per raccontare con im-magini e testimonianze quanto avvenne nel 1966.

    2 | Ottobre 2015 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

  • cascine, una stagione daprotagoniste.e si replicherIntanto via a pianidi restyling: nasceun bosco ecologico

    Dopo lestate/2

    Da undici anni

    Sono state le protagoniste dellestate 2015. Hanno ospitato eventi, concerti e perfino locali, nel tentati-vo di arginare il sovraffollamen-to notturno del centro storico che tanto malumore causa a chi ci abita. Le Cascine, il grande polmone verde della citt, sono state costantemente sotto i ri-flettori negli ultimi mesi. Litfiba, David Gilmour, Einsturzende Neubauten sono stati alcuni dei grandi nomi della musica sbar-cati allippodromo del Visarno, che per queste occasioni ha ospi-tato unarena ad hoc pensata per eventi di questa portata. Ma le-state 2015 ha visto anche il tra-sloco nel parco della movida di via dei Benci, una delle vie pi frequentate e affollate del cen-tro, con il progetto Benci Bar, per quello che stato un primo esperimento di delocalizzazio-ne. Esperimento che, secondo lamministrazione, ha dato buo-ni frutti ed quindi destinato a ripetersi in futuro. Parola di Maurizio Sguanci, presidente del Quartiere 1, che si detto soddi-

    Sara Camaiora

    Una delle serate estive al Tamburello Benci Bar delle Cascine, progetto nato con lobiettivo di delocalizzare la movida

    Una delle lezioni di yoga andate in scena alle Cascine (foto Simone Falsini)

    lezioni di yoga con vista sul laghetto

    Tappetini colorati distesi sul verde e una lezione di yoga con vista sul laghetto del parco. Con lestate 2015, lo yoga alle Cascine ha compiuto undici anni: nato come ritrovo tra amici per fare pratica durante le ferie dei corsi canonici, con il passare del tempo diventato sempre pi simile a un raduno. Basti pensare che si sono presentate anche ottanta persone per una sola lezione. Il passaparola una forza imprevedibile, ammette Leonardo, 45 anni, uno degli insegnanti da cui partita questa tradizione esti-va. Ogni anno, da giugno a settembre, appassionati, principianti e semplici curiosi si ritrovano sul prato davanti alla fontana del piazzale delle Cascine per fare yoga assieme, gratuitamente, grazie a un team di insegnanti che non chiede nulla in cambio. Questan-no le lezioni erano fissate alla sera, tre giorni alla settimana. E dallo yoga sono nate anche amicizie, iniziative (cene indiane, ad esempio) e un gruppo Facebook: Facciamo yoga alle Cascine. C unatmosfera piacevole racconta Leonardo bello vedere cos tanti sorrisi. Appuntamento alla prossima estate.

    sfatto di questa sorta di edizione zero dellestate alle Cascine. Il parco diventer il luogo destina-to a ospitare movida cittadina ed eventi di vario genere sostiene Sguanci stata sicuramente unesperienza positiva sia per quanto riguarda la vita notturna in generale, sia per la qualit de-gli eventi ospitati, penso ai gran-di concerti allippodromo. Forse come primo anno non c stato un grande successo economico per i gestori, ma col tempo sono convinto che le cose migliore-ranno anche sotto questo punto di vista. Sicuramente la deloca-lizzazione ha rappresentato un deterrente al problema movida nel centro storico: sono diminu-ite drasticamente le segnalazioni al Quartiere riguardo a disturbi e disagi, come gli interventi per ubriachezza molesta, anche gra-zie a un controllo pi diffuso sul territorio. Di serate allaper-to, eventi e movida si torner a parlare quando la stagione lo permetter nuovamente, ma nel frattempo le Cascine sono ogget-to di progetti di restyling dal

    punto di vista del verde urbano. Da Palazzo Vecchio viene fatto sapere che in questi mesi parti-ranno interventi sugli alberi che prevedono leliminazione delle ceppe e la loro sostituzione, la ripiantumazione di quelli man-canti lungo le strade allinterno del parco e un progetto pi spe-cifico per un bosco ecologico, che prevede non una sostitu-zione delle piante esistenti, ma la creazione appunto di un vero e proprio bosco con alberature e cespugli pi bassi. In partenza anche lavori alla fermata del-la tramvia, successivamente ai quali, nella stessa area, saranno realizzati interventi sul verde cir-costante.

    i tagli del nastroal parco e dintorni

    L dove cera il Central Park sorto il Fosso Bandito, vasto complesso che compren-de ristorante, parco giochi e spazi per relax e concerti. Era il maggio 2014 e, qualche giorno dopo, veniva inaugurato poco lontano il nuovo Teatro dellO-pera. Tre mesi prima cera stato il taglio del nastro per la piazza antistante, la pi grande della citt. Bisogna tornare allestate 2013 per lapertura del centro visite delle Cascine (nella foto), punto di accoglienza e orien-tamento sul parco e sullofferta turistica cittadina complessiva. Poco meno di un anno dopo, ad aprile 2014, qui al primo piano ha visto la luce la Casa dellArno, uno spazio tutto de-dicato al fiume fiorentino.

    Cronistoria

    #Primo pianoQuartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino Ottobre 2015 | 3

  • #Zoom

    lisola pedonale diventauna (vera) piazzaSanta Maria in Soprarno cambia look.E arrivano anche i cassonetti interrati

    troppo trafficoin via dei bardi

    A due passi da Ponte Vec-chio, nel cuore del centro storico, una semplice isola pedonale sta per diventa-re una vera e propria piazza. Stiamo parlando di Santa Maria in Soprarno, a cavallo di via dei Bardi, nei pressi dellampio e prestigioso Palazzo Tem-pi e della statua di San Giovanni Bat-tista dello scultore Giuliano Vangi. Un angolo, a detta di molti, da destinare quanto prima a un intervento di riqualificazione.

    Al momento qui c solo un semplice spartitraffico e il passaggio di mez-zi, sia a due che a quattro ruote, non manca: il bronzo del Vangi, realizzato dallartista nel 1996 e donato dallEn-te Cassa di Risparmio di Firenze al Comune, che qui ha trovato casa dal 2000, viene considerato unopera darte di rilievo, meritevole quindi di esse-re valorizzata maggiormente (e non essere destinata a diventare semplice-mente lappoggio per i selfie di qualche turista, come la ragazza olandese che,

    qualche settimana fa, vi si era arram-picata proprio per scattarsene uno). Lidea di trasformare in piazza quella che ora unisola pedonale. Un progetto che potr partire quando saranno terminati tutti i lavori per i sottoservizi previsti qui nei mesi a ve-nire annuncia Stefano Giorgetti, as-sessore a lavori pubblici e viabilit del Comune di Firenze una volta realiz-zata laderenza alledificio sar possibi-le ricollocare al meglio nella piazzetta lopera darte. Successivamente preve-diamo poi linstallazione di cassonet-ti interrati al posto di quelli normali di raccolta rifiuti che vi sono adesso. Lo spartitraffico ora situato in questo angolo di centro storico sarebbe quindi direttamente collegato a Palazzo Tempi: ci comporterebbe leliminazione del passaggio di auto e motorini che attual-mente li divide e, nello stesso tempo, imporrebbe il doppio senso di marcia su un breve tratto di lungarno Torrigiani. Linstallazione dei cassonetti interrati sarebbe unaltra piccola rivoluzione, dal momento che potrebbe abolire dalla zona la raccolta classica dei rifiuti, elimi-nando gli attuali cassonetti che hanno un impatto considerevole su tutta larea. Tenuto conto che prima dovran-no terminare i lavori sulle tubatu-re da parte di Publiacqua, i cantie-ri per la sistemazione della piazza potranno partire solo nel 2016, secon-do quanto fatto presente da Giorgetti. Il progetto ha suscitato linteresse an-che di un privato, che ha manifestato la volont di concorrere con un finanzia-mento alle opere di riqualificazione, ha aggiunto tra laltro lassessore.

    Un traffico intenso, anche di mezzi pesanti, che danneggia unarea centrale e storica e che ha ripercussioni su salute e qualit della vita di chi vi abita. ci che denuncia il Comitato di via dei Bardi, nato proprio con lintento di salva-guardare lantica strada che collega via Guicciardini con piazza de Mozzi. Con la pedonalizzazione di piazza Pitti la via diventata il ricettacolo dei flussi di traffico illustrano i componenti del comitato non solo auto e due ruote, da qui passano anche bus e mezzi di grandi dimensioni, assolutamente inadatti a una carreggiata antica come questa. Il traffico ha un impatto notevole su questo angolo cos pre-giato di centro storico, nonch sulla salute dei residenti, sottoposti a un continuo inquinamento. Il modo per scrivere la parola fine a questa situazione, secondo il comitato, potrebbe essere gi sotto gli occhi di tutti. I lavori temporanei sulle tubature hanno imposto modifiche della viabilit, ovvero il doppio senso di mar-cia su lungarno Torrigiani e il senso invertito in via dei Bardi: modifiche provvi-sorie che, se fossero adottate in maniera definitiva, alleggerirebbero non poco il traffico viene spiegato in questo modo ci siamo riappropriati della nostra via. Lungarno Torrigiani, inoltre, secondo noi lunica strada che pu sostenere que-sta mole di traffico, asfaltata e aperta, quindi con un minor impatto in termini di inquinamento. Il comitato si gi attivato con Palazzo Vecchio e in particolare con lassessorato alla mobilit, che ha preso in carico la situazione, ha in mano le problematiche che sono state segnalate e anche le ipotesi di soluzioni prospettate. Ho ricevuto le segnalazioni e le proposte del comitato, le ho passate agli uffici che ora le stanno studiando conferma lassessore Stefano Giorgetti il doppio senso su lungarno Torrigiani da una parte tutelerebbe la viabilit, ma dallaltra farebbe perdere posti auto. E proprio la mancanza di posti auto unaltra problematica che mi viene segnalata spessissimo dai residenti di questa zona. Faremo comun-que tutte le valutazioni del caso conclude anche nellambito del progetto che riguarda la vicina piazza di Santa Maria in Soprarno.

    S.C.

    Sara Camaiora

    Il progetto La segnalazione del comitato

    Santa Maria in Soprarno si prepara a cambiare volto: da semplice isola pedonale diventer una vera e propria piazza

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    4 | Ottobre 2015 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

  • Centri Anziani

    LINDIMENTICABILE ESTATE DEL QUERCIONERicorderemo lestate fiorentina del 2015 per il grande caldo, il nubifragio del 1Agosto e i tanti appuntamenti internazionali succedutisi in citt ma tantissime perso-ne sopra i cinquantanni rivivranno nella loro mente an-che i piacevoli momenti trascorsi sotto al loggiato che si affaccia sul grande prato del Quercione alle Cascine.Ledizione 2015 dellEstate Anziani allIntercentro del Quercione ha visto la collaborazione di ben quattro centri del Q. 1 (Il Grillo Parlante di via Palazzuolo, Il Fu-ligno di via Faenza, il centro anziani di via delle Carra e lo Zona Centro di via dei Malcontenti), che hanno dato vita a quattro mesi di attivit molto diversificate, cos da venire incontro alle richieste di quanta pi gente pos-sibile. Allombra del grande loggiato si sono alternati i balli pi appassionanti accompagnati da musica dal vivo, tornei di burraco, concerti di musica tradizionale, spettacoli teatrali, pranzi mentre le donne pi estrose si sono esibite persino in sfilate di moda.

    E-mail: [email protected]

    Centocinquantesimo anniversario (1865-2015)

    Notizie dal territorio

    OPIFICIO, 40 ANNI BEN PORTATILopificio delle Pietre dure, vanto e orgoglio italiano in tutto il mondo, compie 40 anni. La ricorrenza stata celebrata il 3 settembre scorso con la deposizione di una corona sulla tomba di Ferdinando I de Medici che dellattuale Opificio fu di fatto lispiratore. Le sue antiche origini risalgono al 1588 quando il Gran-duca di Toscana che, per la realizzazione della cappella dei Principi in San Lorenzo, aveva bisogno di maestran-ze esperte nella preziosa arte del commesso fiorentino, fond una manifattura specializzata nella lavorazione delle pietre dure. Lattivit dellIstituto proseguita nei secoli grazie alla grande qualit delle realizzazioni e all estensione delle funzioni anche a quelle di restau-ro, attivit a cui deve oggi la sua grande e giustificata fama. La drammatica alluvione del 1966 fu decisiva per la crescita del lavoro di ricerca, di analisi scientifica e di restauro, soprattutto del Laboratorio restauri della So-printendenza delle Belle Arti che fu il vero protagonista del salvataggio del patrimonio artistico fiorentino. Nel 1975 la fusione dellOpificio con il Laboratorio costitu l attuale assetto dell Istituto. LOpificio ha realizzato nel corso della sua storia alcuni fra i restauri pi importanti del patrimonio mondiale, dalla Croce di Giotto e la Tri-nit di Masaccio in Santa Maria Novella al Cristo di Do-natello in Santa Croce, dalla Decollazione del Battista di Caravaggio a Malta alla Muta di Raffaello a Urbino. Oggi

    ALLA SCOPERTA DEI LUOGHI DI FIRENZE CAPITALE

    Un vanto di Firenze

    Non c' tanta solidariet incisiva ed efficace intorno a noi, stenta fortementead adeguarsi ai tempi che stiamo vivendo, cos impegnativi, elastessa parola "solidariet" viene spesso usata in modo improprio o abusata.Anche la parola Rete usata in situazioni diverse e spesso contrastanti: rete informatica, rete commerciale, rete ferroviaria, rete televisiva, rete vir-tuale, essere in rete etc.Ecco, per noi volontari della Rete di Solidariet del Q.1, solidariet significa soprattutto coscienza e responsabilit. Uniti da un sentimento sincero che spinge e motiva all'aiuto dell'altro "facciamo rete", nel senso che, grazie al collegamento con le istitu-zioni e le associazioni di volontario presenti sul terri-

    torio fiorentino,ci impegnano a cercare di risolvere le problematiche, talvolta anche molto particolari, dei cittadini che si rivolgono a noi, senza nessuna distinzione, selezione o discriminazione.Al Centro di Ascolto della Rete l'accoglienza uguale per tutti e i volontari non si fanno scoraggiare davanti a casi spesso complessi e a volte drammatici, restando sempre animati da passione e puro sentimento di solidariet.

    Rete di Solidariet Q.1via dellAnguillara 2r, tel. 055.2767611 [email protected]

    ACCOGLIERE SENZA RISERVE E DISTINZIONI

    I SINDACATI PENSIONATI RILASCIANO CERTIFICATI Per favorire laccesso ai servizi dei cittadini, con particolare riguardo alla popolazione pi anziana, prosegue lestensione della rete di sedi sul territorio in grado di fornire certificazioni anagrafiche. I Sindacati dei Pensionati di Firenze SPI CGIL, viale Belfiore 28, e FNP CISL, via Palazzuolo 114, comunicano che, a partire dai primi di novembre, tutte le mattine dalle 9 alle 12, offriranno agli anziani residenti il servizio di rilascio dei certificati anagrafici di base.

    INFO: Spi Cgil - 055/3249045 Fnp Cisl - 055/282965

    Rete di Solidariet

    Ogni anno aumenta il numero dei nuovi aficionados che scelgono questo appuntamento per trascorrere i caldi pomeriggi nel verde delle Cascine, per incontrare gli amici, per divertirsi e sconfiggere la solitudine, accolti dai volontari dei vari centri. Anche la numerosa presen-za di persone straniere significativa per comprende-re come il centro del Quercione sia ormai divenuto un posto ideale per ritrovarsi in un ambiente tranquillo e familiare.La macchina organizzativa del Quercione, in funzione da maggio fino a settembre, presenta numeri di tutto rispetto: 32 ore di apertura settimanale, 20 volontari provenienti dai 4 centri anziani del Q.1, una media di frequentatori che si avvicina alle 1.000 presenze settima-nali, oltre 60 pomeriggi di ballo, con circa 10 gruppi ad alternarsi sul palco.

    Firenze stata capitale del Regno dItalia per sei anni, dal 1865 al 1871. La sede del governo era posta in Palazzo Vecchio mentre i ministeri erano dislocati nei vari palazzi storici del centro - come Palazzo Medici Riccardi, sede del Ministero de-gli Interni- e la citt tutta era soggetta a profondi cambiamenti urbanistici progettati dallarchitetto Giuseppe Poggi.Fin dallinizio del 2015 la Commissione Cultura Q.1 ha dato vita ad una serie di eventi che hanno raccontato questo momento storico e ha voluto, a conclusione dei festeggiamenti, creare un con-

    tenitore unico ma ricco di appuntamenti: Firenze Capitale-Q.1.Attraverso visite guidate, passeggiate, mostre foto-grafiche, piccoli concerti e laboratori per bambini, i cittadini potranno scoprire i luoghi simbolo di que-sto periodo storico che tanto ha cambiato lassetto e la vita della nostra bellissima Firenze.

    Per il programma completo delle iniziative, consultare il sito http://q1.comune.fi.it/

    MANIFESTAZIONEQ1 -CENTRIAMO LO SPORTIl 10 ottobre nel rione di San Niccol torna la manifestazione Q1 - Centriamo lo Sport, un'ideale prosecuzione dell'evento tenutosi lo scorso maggio al Parco delle Cascine.

    Dalle 10 alle 18, presso la palestra San Niccol, sar possibile assistere a esibizioni e provare le diverse discipline sportive proposte dalle associazioni del territorio.

    Riprender ad ottobre il progetto Computer over 60. C' qualcosa di speciale in questo corso di informa-tica per anziani, dove i ragazzi delle scuole superiori aiutano i "nonni" a capire il mondo dei computer e a navigare su internet.

    48 ragazzi volontari (se ne cercano altri disposti ad impegnarsi) che stanno sperimentando le difficol-t della didattica ma anche il piacere della condivi-sione e del confronto-dialogo tra generazioni.

    I corsi si svolgono presso le biblioteche aderenti (nel Q.1 Biblioteca delle Oblate) nei giorni di marte-d, mercoled e gioved, ore 15-17 o 17-19.

    Biblioteca delle Oblate ? via dellOriuolo 26 055.2616512 [email protected]

    NONNI A SCUOLA DI COMPUTERDAI NIPOTI

    Informatica intergenerazionale

    lIstituto ha al suo interno la Scuola di Alta Formazione e di Studio che uno dei pi importanti poli formativi sul restauro e che accoglie studenti da ogni parte del mondo. Annesso allOpificio c anche un Museo che attraverso una raccolta di esemplari di grande pregio ci racconta un percorso storico e didattico che rispecchia la sua secolare attivit. Attualmente lIstituto suddiviso nelle tre sedi di via degli Alfani (sede storica, Museo e Scuola), della Fortezza da Basso (restauro dipinti, mate-riali tessili e cartacei, sculture lignee) e di Palazzo Vecchio (restauro arazzi)

    INFO: www.opificiodellepietredure.it

    Mirco Rufilli Pres. Comm. Servizi Culturali Q.1

    Il 10 novembre sar a Firenze Papa Francesco per partecipare ai lavori del Convegno ecclesiale nazio-nale. Non c bisogno di rimarcare quanto questo pontefice stia esercitando un impatto rilevantis-simo non solo sulla Chiesa ma anche sulla vita di milioni di persone lontane dalla fede e dalle confes-sioni religiose ma ugualmente stimolate e sollecita-te dalle sfide dirompenti che il papa sta lanciando a livello planetario. Per Firenze si tratta di unocca-sione straordinaria per confermare la propria voca-zione di citt improntata ai valori dellumanesimo

    e della pace. Per avvicinarsi a questo evento in forma analitica e riflessiva lamministrazione comunale ha promosso una serie di incontri di approfondimento. Dopo gli incontri svoltisi l11 e 25 settembre e il 2 ottobre lul-timo appuntamento in programma il prossimo 29 ottobre, ore 17,30, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio: `Tra fede, politica e cultura' con Joseph Weiler, rettore dell'Istituto europeo, e mon-signor Julian Carron, presidente della Fraternit di Comunione e Liberazione.

    ASPETTANDO IL PAPAIncontri di riflessione

    iScarica il video allindirizzo web:

    https://goo.gl/1BVAvn

  • #Il quartiere in pillole

    I tecnici-alpinisti allopera a Palazzo Vecchio

    tecnici-alpinisti perlo scudo parafulminiOperatori specializzatial lavoro per realizzarlo

    Palazzo Vecchio Il restauro

    battistero, addio ponteggiConto alla rovescia per il Battistero. Entro il 25 ottobre si concluderanno i lavori di smontaggio dei ponteggi su tutte le facciate esterne delledificio e della lanterna: da quel giorno, il monumento sar nuovamente visibile in tutta la sua bellezza. Si tratta delle ultimissime fasi del restauro del Battistero, iniziato nel febbraio 2014 a settantanni di distanza dallultimo intervento, interessando tutto il rive-stimento marmoreo delle otto facciate esterne, delle falde di copertura e della lanterna. Lobiettivo dei lavori era quello di eliminare gli strati di incrostazioni e i depositi di sostanze inquinanti, oltre a conso-lidare e ridefinire gli elementi marmorei che, nel tempo, si erano degradati. Diretto dallOpera di Santa Maria del Fiore in accordo con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Firenze, Pistoia e Prato, per il restauro sono stati necessari circa due milioni di euro, finanziati dallOpera e, in parte, dalle risorse raccolte grazie alla campagna di crowdfunding Abbraccia il Battistero, cui hanno risposto migliaia di cittadini. Il restauro viene spiegato stato particolarmente complesso perch le otto facciate presentavano stati di conservazione diversa, sia per le caratteristiche dei materiali che per le differenti esposizioni agli agenti atmosferici, e anche lintervento sulla lanterna stato molto impe-gnativo. Il restauro del Battistero una delle tappe del programma di interventi messi in campo dallO-pera di Santa Maria del Fiore in vista del V Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa Italiana che si terr a Firenze a novembre e che vedr la visita di Papa Francesco. Fra questi interventi, da segnalare in particolare lapertura del nuovo Museo dellOpera del Duomo, in programma il prossimo 29 ottobre.

    Sport

    gonfaloni per libertas e cs firenzeUn ringraziamento per chi, quasi novantanni fa, ha portato alla nascita della Fiorentina. Due an-tichissimi sodalizi sportivi che nel 1926 hanno permesso la nascita del club calcistico pi im-portante della citt, la Fiorentina, ovvero il Club sportivo Firenze e la palestra ginnastica fiorentina Libertas, hanno ricevuto lo scorso mese i gonfaloni con gli stemmi storici, donati dal Museo Fioren-tina in segno di ringraziamento. Unoccasione nella quale la citt valorizza le proprie radici sportive per costruire i tifosi e i fiorentini di domani ha commentato nelloccasione lassessore allo Sport del Comune di Firenze Andrea Vannucci il Club sportivo Firenze e la palestra ginnastica fiorentina Li-bertas sono due sodalizi sportivi ben presenti nellidentit e nella tifoseria fiorentina. Oggi si rinnova il legame forte di Firenze con questi club, con la loro storia e con il ruolo fondamentale che hanno avuto nella nascita della Fiorentina. Un regalo alle societ ha concluso Vannucci un regalo a tutta la Firenze dello sport.

    Angeli del Bello

    loggia del porcellino, via i graffiti

    Tecnici-alpinisti allope-ra a Palazzo Vecchio per realizzare il gran-de scudo parafulmini che dovr proteggere la sede del Comune in caso di maltempo. scattata a met settembre la ter-za e ultima fase dellintervento, della durata prevista di circa un mese, con quattro tecnici spe-cializzati che si sono calati dalla Torre di Arnolfo per agganciare i cavi di rame alla antiche mura. Una volta realizzato, il grande scudo parafulmini sar com-posto da maglie di rame che, ossidandosi, con il tempo non saranno pi visibili a occhio nudo. Un intervento necessa-rio perch, in caso di caduta di fulmini, Palazzo Vecchio, sede dellamministrazione cittadina oltre che bene culturale di ine-stimabile valore, potrebbe ripor-tare danni consistenti anche con

    linterruzione di servizi pubblici essenziali, spiegano dal Comu-ne. La scelta di realizzare parte dei lavori con operatori in fune fanno sapere ancora da Palazzo Vecchio nata dalla difficolt di utilizzare mezzi pesanti in alcune parti delledificio e dalle-sigenza di non ostacolare il mo-vimento turistico in piazza della

    Ivo Gagliardi

    Signoria e nelle strade adiacenti, senza contare la necessit di evi-tare il pericolo di danni alla pa-vimentazione. Ma non solo: due dei quattro tecnici impegnati nei lavori portano sullelmetto una webcam per registrare immagini inedite, come scorci delle pareti e di piazza della Signoria con an-golature mai viste.

    Cancellati i graffiti alla Loggia del Porcellino. A intervenire, lo scorso mese, stata una squadra di volontari degli Angeli del Bello insieme allassessore al decoro Alessia Bettini. Abbiamo voluto dimostrare che nella lotta al degrado non lasciamo niente di impunito ha sottolineato lassessore Bettini i vandali devono capirlo, non possono continuare a deturpare la nostra citt.

    Piazza della Libert

    quattromila barchette in acquaQuattromila barchette in piazza della Libert. Domenica 20 settembre si tenuta ledizione fioren-tina di Puliamo il Mondo, con i volontari di Legambiente, il gruppo Qualcosa da dire, i cittadini e lo Sportello EcoEquo. E in piazza della Libert andata in scena linstallazione delle due artiste Meri Iacchi e Gioia Bernalotti, per un evento che ha visto protagoniste circa quattromila barchette in paper clay, frutto di tre mesi di laboratori aperti alla collettivit. Ma protagonisti sono stati soprattutto gli stessi cittadini. Lobiettivo stato spiegato era quello di riconquistare il ruolo sociale di luoghi fisici storici marginalizzati nel tessuto contemporaneo della citt, come piazza della Libert. Le piazze sono storicamente il luogo dincontro privilegiato perch contengono attivit che aggregano il senso di socialit. Piazza della Libert ha una lunga e importante storia, ma sembra oramai dimenticata, confusa tra il rumore e il traffico che la invade, stato spiegato ancora. Da qui lidea di tornare a raccontarla dando vita ai ricordi: i cittadini sono stati invitati a scrivere le loro memorie vissute nella piazza appendendole su fogli di carta animati dal vento. Le barchette sono il gesto che tutti imparia-mo da bambini. Tutti le poniamo in bacini dacqua per vederle magicamente navigare libere in mondi immaginari. Proprio come hanno fatto le barchette di paper clay sistemate nellacqua della fontana di piazza della Libert.

    6 | Ottobre 2015 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

  • #Tecnologia

    e i nonni imparano a usare le appTornano i corsi della Palestra Informatica, per permettere a tutti di stare al passo con i tempi

    La signora Andreina, novantatr anni, aveva raccontato alla stampa, questa estate, di essere diventata una nonna social. Aveva paura di perdere i mo-menti migliori dei suoi nipoti, e questo lha spinta a imparare a utilizzare uno smartphone. Cos, armata di tanta pazienza, ha capito come mandare mes-saggi, inviare e ricevere foto-grafie. Questa, per Andreina, rappresenta una grande vittoria, ma quanti altri nonni e nonne (e non solo) riescono a raggiunge-re lo stesso traguardo? Perch, quando si parla di tecnologia, molto facile gettare la spu-gna di fronte al primo ostacolo. Chi Google?, che cosa una App? e perch dovrei utilizza-re il sistema touch se i tasti del mio telefono funzionano ancora benissimo?: queste potrebbe-ro essere alcune delle doman-de che parenti e amici non pi giovanissimi potrebbero farci di fronte alla nostra proposta di

    insegnamento. Facile, dunque, capire limportanza di un luogo in cui poter imparare, attraver-so il divertimento e lo spirito di gruppo, i principi base delloscu-ro mondo digitale. In via Palaz-zuolo, al numero 10, quel luogo c. La Palestra Informatica (pa-lestrainformatica.blogspot.it),

    Valentina Veneziano

    Via Palazzuolo

    La Palestra Informatica, al centro Il Grillo Parlante di via Palazzuolo, insegna a usare il computer e a districarsi fra le nuove tecnologie

    a passeggioo per mano,i modellidi tiana kai

    Se parliamo di Instagram e di nonni, quasi impossibi-le non menzionare gli allegri e spensierati modelli della gal-leria fotografica Notmynon-ni di Tiana Kai (nella foto uno degli scatti). Nonni che camminano, si rilassano, leg-gono, discutono animatamen-te e si tengono per mano su sfondi made in Italy, indos-sando ampi pantaloni, vestiti floreali e bastoni importanti. E nonni che forse, dopo una lezione dedicata a Instagram alla Palestra Informatica, po-trebbero anche auto-taggarsi.

    V.V.

    Instagram

    presso il centro socio-culturale Il Grillo Parlante, insegna, di mattina e qualche volta di pome-riggio, a usare il computer e a di-stricarsi fra le nuove tecnologie. I corsi low cost (per informazioni possibile telefonare al numero 055.2616443 o scrivere allindi-rizzo e-mail palestrainformati-

    [email protected]) continuano per tutto il mese di ottobre e posso-no essere di livello base, interme-dio o avanzato, con smartphone e tablet alla mano. Le novit di questanno sono poi le giorna-te del mercoled dedicate alle App, per installare e imparare a usare quelle pi popolari. Il 7

    ottobre ci si concentra sulle App per vendere e comprare oggetti, mentre la lezione del 21 servi-r per imparare a condividere le immagini con Instagram e a seguire le applicazioni dedicate alla salute e allo sport. Ma alla Palestra Informatica si pu im-parare anche molto altro: come trovare orari di musei e mostre, come prenotare mezzi di tra-sporto e viaggi, come vendere o acquistare oggetti in rete, come utilizzare una chiavetta Usb e la tessera sanitaria digitale e come consultare le analisi mediche. Si possono scoprire, insomma, nuove passioni e occasioni, ac-crescendo lautostima e il buonu-more. Rimanendo al passo con i tempi, proprio come la signora Andreina.

    Agli occhi dei pi la Misericordia unambulanza che sfreccia a sirena verso lemergenza ma la sua reale essenza costituita dai quei tanti, tantissimi, servizi meno rumorosi. Questi servizi vengono svolti ogni giorno grazie al prezioso lavoro dei volontari e allaiuto di tutti coloro che ci sostengono attraverso lassociazionismo, le offerte, il 5x1000 o dedicandosi allassistenza in prima persona.

    La persona come fulcro dellopera di carit, laltro che tende la mano gratuitamente verso i bisognosi per alleviare le diffi colt e avvicinare orizzonti diversi

    MISERICORDIA DI RIFREDI

    Trasporti sanitari e sociali Centro assistenza diurno Servizi di emergenza-urgenza Assistenza in Casa Domotica Servizi di ambulanza ordinaria Mutature o assistenza domiciliare Centro ascolto Servizi socio sanitari con autovettura Servizi religiosi Accoglienza pazienti Poliambulatorio Centralino prenotazione visite mediche Centro antiusura Centralino informazioni e ricezione chiamate di emergenza Visite ai Confratelli malati Guardaroba

    CHIEDI DI PI SUI SERVIZI CHE SVOLGIAMO

    Il volontariato accrescere e crescere insieme, per questo il tuo aiuto importante

    e continuer sempre a fare la differenza

    Autunno tempo di volontariato

    7 secoli di assistenzaLa nostra opera quotidiana al servizio della popolazione.Per fare sempre di pi abbiamo bisogno anche di te!

    Venerabile Confraternita della Misericordia di Rifredi

    Ritira in sede il modulo discrizione o scaricalo dal sito www.misericordiarifredi.it

    Via delle Panche, 41 50141 Firenze Tel. 055 42691 | [email protected] | www.misericordiarifredi.it

    Vieni a fare servizio, diventa Confratello o Consorella!

    FESTA DEL VOLONTARIATO

    Domenica 18 ottobre 2015

    Vi aspettiamo!

    Ottobre 2015 | 7 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

  • #Linchiesta

    meteo e smog,lotta ai nemicidei monumenti

    Serena Wiedenstritt

    I rischi per larte/1

    Un intervento sulla facciata del Duomo (courtesy Opera di Santa Maria del Fiore, foto Leonardo Rossi)

    I casi

    quandogli attacchivengonodalluomo

    Lestate 2015 verr ricordata (anche) per le pazze idee di alcuni turisti. Idee che non sono certo passate inosser-vate, come quella di scalare nottetempo un tabernacolo esterno della chiesa di Orsanmichele o quella di tentare di con-cedersi un tuff o nella fontana del Net-tuno in piazza della Signoria, convinti magari che il Biancone non avrebbe avuto niente da ridire. Tra le vicende che hanno fatto pi scalpore c quella che ha riguardato la Loggia dei Lanzi, dove stato staccato un dito al gruppo di sta-tue raffi guranti il Ratto di Polistena. Da qui lidea di limitare laccesso alla Loggia e tentare, con lo strumento del numero chiuso, di salvaguardare le opere darte. Ma passata lemergenza, ora che i turi-sti sono meno numerosi e che ci si avvia verso una stagione pi tranquilla per Firenze, che cosa accadr? Il turismo una delle principali fonti di ricchezza per la citt e non va demonizzato con-stata il sindaco Dario Nardella, che ha anche la delega alla cultura allo stes-so tempo, per, innegabile che esista un certo tipo di turismo mordi e fuggi che consuma questa citt piuttosto che arricchirla. Una minoranza di visitatori, certo, che per non rispetta Firenze e non si rende conto di camminare in un museo a cielo aperto. Lo stesso vale per quei residenti che non hanno a cuore la loro citt e compiono gesti di disat-tenzione o incuria, quando non di vera e propria illegalit. La soluzione qua-le pu essere, allora? Il Comune da sempre impegnato nei propri doveri di pulizia e contrasto al degrado aff erma Nardella ad esempio stiamo predispo-nendo nuovi impianti di illuminazione e linstallazione di telecamere di sicu-rezza in centro ma anche in periferia. Accanto a queste azioni conclude il sindaco valori fondamentali da dif-fondere sono leducazione, il rispetto, il senso civico. Firenze deve essere consi-derata casa propria, e amata come tale.

    S.W.

    Fenomeni atmosferici e smog sono grandi nemici delle opere darte. Li studia da vicino, e so-prattutto si occupa di limitarne i danni, il professor Piero Baglioni, tito-lare della cattedra di Chimica Fisica dei Sistemi Dispersi e delle Interfasi allU-niversit di Firenze, oltre che esperto di conservazione dei beni culturali, in particolare aff reschi, dipinti e materiali lapidei. A Firenze abbiamo la fortuna di poter contare su attori di eccellenza per quanto riguarda la conservazione delle opere darte, basti citare lOpifi cio del-le Pietre Dure spiega il professor Ba-glioni anche se sicuramente sempre pi importante fi nalizzare e applicare nuove metodologie per la conserva-zione dei capolavori che la citt ospita. Le metodologie conservative possono essere attive o passive: le prime si ap-plicano ad esempio per restaurare una statua danneggiata o ripulire dei graffi ti, le seconde servono a difendere le opere darte, servendosi anche di metodologie collegate alla information technology, sviluppando sistemi di protezione e al-larme innovativi. Un esempio di con-servazione passiva aggiunge pu essere la sostituzione delloriginale con una copia identica: si fatto per il David, potrebbe essere la soluzione anche per la Loggia dei Lanzi. Quanto ai rischi lega-ti ai cambiamenti climatici, attraverso le nanotecnologie stiamo sviluppando sistemi inorganici capaci di protegge-re le opere darte in modo intelligente e di rallentare il processo di degrado delle superfi ci dovuto allaumento della temperatura e dellumidit annuncia il professore questi sistemi innovativi

    garantiscono sia una protezione passiva che attiva dagli agenti atmosferici. Alle prese con la conservazione di alcuni dei pi importanti tesori cittadini anche lOpera del Duomo. Il primo compito dellOpera di Santa Maria del Fiore proprio la conservazione e la manuten-zione conferma il presidente Franco Lucchesi e da sempre gli agenti clima-tici hanno costituito un grave proble-ma. Il lavoro dellOpera prima di tutto quello di intervenire costantemente per mantenere tutto il suo patrimonio, ar-chitettonico e artistico, in condizioni tali da limitare al massimo i danni. Il museo la testimonianza di questa at-tivit, perch quando lusura del tempo e degli agenti atmosferici ha messo a re-pentaglio unopera, le nostre maestranze sono intervenute prima con un restauro accurato, poi sottraendo lopera ai rischi dellambiente esterno e conservandola in museo e infi ne realizzando fedeli copie di quanto rimosso. La struttura architet-tonica invece costantemente control-lata da strumentazioni adeguate che ci dicono se, quando e quanto intervenire per stabilizzare eventuali alterazioni. Ri-spetto agli attacchi delluomo, invece, come agire? La ricetta quella che ci stiamo ripetendo da tempo: controlli ed educazione. I primi sono possibili da su-bito, ma richiedono mezzi e volont fer-ma. Leducazione certo la risposta pi completa e risolutiva, ma anche quella pi diffi cile. I suoi eff etti si vedranno nei decenni a venire conclude Lucchesi e quindi non costituisce una risposta per loggi, oltre a richiedere ununiversale condivisione di valori e unazione educa-tiva di famiglie e scuola.

    Tra i maggiori pericoli i cambiamenticlimatici e i fenomeni atmosferici.Lobiettivo limitarne i danni

    8 | Ottobre 2015

  • #Linchiesta

    una nuovaprimavera perlorto botanico

    I rischi per larte/2

    stato tra le principali vittime della terribile grandinata del 19 settembre 2014. Ma i contribu-ti delle istituzioni e la solidarie-t di Firenze hanno permesso in breve tempo di arginare i danni e di trasfor-mare le diffi colt in occasione di rilan-cio per un luogo aff ascinante e di pre-gio. Stiamo parlando dellOrto Botanico Giardino dei Semplici, tra gli orti pi antichi al mondo (si appresta a spegnere 470 candeline e per loccasione festeg-ger con tre giorni di iniziative, dal 30 novembre al 2 dicembre). Ammonta a 998mila euro solo il danno stimato per le alberature, senza contare opere murarie, vetri e vasi. La nuova primavera dellOr-to Botanico porta la fi rma dellUniversi-t di Firenze, che ha stanziato 450mila euro, della Regione Toscana, che ha contribuito con 130mila euro, e di tan-tissimi cittadini quasi un migliaio, per circa 30mila euro che hanno aderito sia con donazioni versate direttamente al museo che attraverso la raccolta fon-di online Colora il Giardino dei Sem-plici lanciata lo scorso febbraio con la collaborazione di PlanBee, portale web per il crowdfunding di opere green. In particolare, sono stati ripiantati ex novo ventidue alberi, 490 piante da fi o-re, dieci grandi azalee e una collezione pregiata di trenta ortensie giapponesi, sono stati rimessi in sicurezza gli arredi

    Sara Camaiora

    La Biblioteca Nazionale, la cui sede attuale compie ottantanni questo mese, stato uno degli edifici colpiti dalla grandinata

    e installati alcuni beacon, ovvero pic-coli emettitori di bluetooth che seguono il pubblico durante la visita, fornendo notizie e curiosit su piante e giardino. Siamo riusciti a dare una veste ancora pi accogliente allOrto, possiamo dire che tornato al 120% delle sue condi-zioni perch, oltre a ripiantare le albera-ture, abbiamo aumentato le collezioni e realizzato interventi importanti spiega Paolo Luzzi, responsabile dellOrto bo-tanico da un punto di vista aff ettivo ci sono state perdite dolorose, alberi di oltre duecento anni spariti allimprovvi-so. La solidariet stata tanta, credo che questo sia un luogo caro e storico per i fi orentini, che per questo si sono imme-diatamente mobilitati. Ma la sfi da per lOrto botanico continua, questa volta contro la mancanza di risorse che im-pedisce troppo spesso progetti e riqua-lifi cazioni. Il nuovo obiettivo, dopo aver messo a punto percorsi per non vedenti, realizzare una olfattoteca dove si po-tranno odorare particolari oli essenziali di piante aromatiche, spezie e altre es-senze ricavate dalle piante presenti. Il laboratorio speciale dei profumi natura-li nascer nelle due grandi serre e sar ospitato in quattro box, due dei quali accessibili anche ai disabili. Il crowdfun-ding attivo allindirizzo www.planbee.bz/it/project/8, ed accessibile anche dal sito del museo, www.msn.unifi .it.

    Ondate di maltempo

    chiese, nazionale & Co, la (lunga) lista delle vittime

    Il meteo sempre pi imprevedibile signifi ca (anche) rischi maggiori non solo per i cittadini, ma pure per arte e istituzioni culturali. A Firenze ormai questo si sa bene, e la lista degli edifi ci monumentali danneggiati dalle ultime ondate di maltempo, in maniera pi o meno accentuata, lunga. A essere colpita in modo particolare dalleccezionale grandinata del 19 settembre dellanno scorso, oltre allOrto Botanico, stata ad esempio la Biblioteca Nazionale, la cui sede attuale compie ottantanni proprio questo mese (il patrimonio librario fu trasferito sui lungarni nel 1935 dagli Uffi zi che lo avevano ospitato fi no a quel momento). Vit-tima dei danni stata soprattutto la facciata che d su via Magliabechi, motivo che ha determinato un repentino trasloco del materiale qui ospitato in unaltra ala del palazzo. Niente di paragonabile, ovviamente, a quanto successo in segui-to allalluvione del 66, quando si registr la perdita di quasi un milione di unit bibliografi che, sommerse dal fango, un evento epocale cui segu unaltrettanto epocale ondata di solidariet ad opera dei ben noti Angeli del Fango. E non un caso che la biblioteca si sia da tempo dotata di un piano demergenza, destinato a essere prontamente messo in atto in caso di episodi improvvisi di maltempo. Ha riportato conseguenze non da poco a causa della grandinata dello scorso anno anche labbazia di San Miniato al Monte, in particolare per quanto riguarda gli aff reschi del chiostro ma, soprattutto, le vetrate delle fi nestre monumentali, let-teralmente andate in frantumi, danni che hanno spinto i monaci a rivolgere un appello alla cittadinanza per sostenerne il restauro. Quello del 1 agosto scorso, ancora negli occhi di tutti, stato invece un vero e proprio uragano estivo, im-provviso e spaventoso, che ha devastato edifi ci e parchi cittadini senza rispar-miare, ancora una volta, parte del patrimonio culturale fi orentino. Tra gli edifi ci colpiti anche la chiesa di San Salvatore al Monte, dove stato necessario ripristi-nare il manto di copertura del convento oltre a intervenire su chiostro e primo piano si sono verifi cati danni anche alle vetrate artistiche mentre diverse infi ltrazioni dacqua si sono registrate a Palazzo Vecchio.

    LOrto Botanico rinatodopo i danni subiti in seguito alla

    grandinata del 19 settembre 2014:oltre a ripiantare le alberature,

    sono state aumentate le collezioni e realizzati importanti interventi

    Dopo la grandinata spariti alberi storici,ma ora tornato al 120 per cento

    Ottobre 2015 | 9

  • #Un mese in una pagina

    I compro-oro dopo il boomil mercato cambiato

    Fine della febbre gialla. Dopo il boom del 2010, con i compro-oro che spuntavano ovunque, ora si assiste a una brusca frenata. In Italia, secondo Oroitaly, lassociazione nazionale che racchiude la fi liera orafa di alta qualit, quindicimila di queste attivit hanno tirato gi il bandone nel giro di tre anni. E oggi sono ventimila. Unattivit ormai entrata nel quotidiano, come tante altre. I dati fi orentini appaiono in linea. Solo nel 2014, riporta Cna, il settore orafo gigliato ha avuto un calo dei ricavi del 3,5 per cento. Per capire le cause bisogna varcare la soglia di chi ha retto. Il prezzo delloro calato in un biennio del 30% e il mercato dei compro-oro arrivato alla saturazione, spiega Massimo Pavone, 37 anni, da dieci nel settore, che tra Firenze e Signa gestisce due negozi con linsegna Oro in euro. Noi per siamo in controtendenza, per noi il 2015 lanno con i maggiori ritiri, aggiunge. Allora perch molti hanno chiuso? Durante il boom analizza alcuni hanno aperto improvvisandosi del mestiere, altri pur di guadagnare non avrebbero rispettato le regole, ma le persone sono sempre pi informate e la clientela premia chi onesto e trasparente. Davanti alla vetrina che si aff accia in viale Gramsci, vicino a piazza Beccaria, si fermano casalinghe e professionisti per guardare i monili esposti. Il segreto per superare la crisi rivela anche questo: diff erenziare, ritirare orologi e argento, proporre collezioni nuove e stock a prezzi outlet. A cambiare una parte o tutti i propri preziosi sono soprattutto persone tra i 40 e i 70 anni. Probabilmente i fi orentini che avevano poco oro ormai hanno venduto tutto spiega il giovane impren-ditore ma ci sono molte famiglie che ne custodiscono grandi quantit. Ora, secondo la mia esperienza, in pochi vendono per necessit, molti lo fanno per paura dei furti in casa o per esigenze mutate: oggi si preferisce investire in direzioni diverse, ad esempio in tecnologia, studi allestero per i fi gli, vacanze... cos queste persone molto spesso comprano qualcosa di pi attuale. Per chi vuol vendere i gioielli di famiglia sempre bene seguire alcune regole doro. I clienti rischiano guai se chi acquista non segue le norme, av-verte lesperto. Primo: controllare a casa il peso del prezioso metallo, perch basta un grammo per perdere soldi. suffi ciente una normale bilancia digitale da cucina, suggerisce limprenditore. Secondo: non accontentarsi del prezzo al grammo, ma controllare i carati per i quali corrisposta la somma. La cifra cambia a seconda di quanto puro loro. Terzo, non accettare pagamenti cash sopra i mille euro. Infi ne il compratore deve registrare il documento di identit di chi vende oro, che deve fi rmare. La ricevuta con-clude non obbligatoria per legge, ma buona norma rilasciarla. Noi la forniamo.

    Gianni Carpini

    Commercio Tecnologia/1

    la multa? si paga con lo smartphoneDalla fi ne di settembre pagare le contravvenzioni diventato pi facile. Luned 21 entrato in funzione Multe mobile, il servizio che consente il pagamento delle multe anche da smartphone e tablet. Il sistema una new entry nel parco dei servizi online del Comune di Firenze: in concreto, Multe Mobile rinnova la versione del servizio online di pagamento delle sanzioni presente preceden-temente sul sito della polizia municipale, permettendo ai cittadini di utilizzare il servizio da qualsiasi dispositivo mobile, mantenendo anche la doppia lingua (italiano e inglese). Per utilizzare il servizio viene spiegato non richiesta nemmeno linstallazione di una app apposita. Continua lazione di semplifi cazione dei rapporti con i cittadini avviata dallamministrazione comunale e che vede nel-lo sviluppo dei servizi online uno degli elementi fondamentali sottolinea lassessore alla sicurezza Federico Gianassi dopo il nuovo sito, la polizia municipale si dota di uno strumento moderno e innovativo che rende pi facile e immediato il pagamento delle multe utilizzando apparecchi ormai diff usissimi tra la popolazione, ovvero gli smartphone e i tablet.

    Tecnologia/2

    raddoppiati i certificati on lineCertifi cazione on line, boom. In un anno fa sapere il Comune i documenti richiesti e stampati in proprio dai cittadini sono passati dal 10 al 26%. Si tratta del risultato dellimpegno dellammi-nistrazione comunale in materia di digitalizzazione dei certifi cati: sono state rilasciate credenziali per laccesso ai Pad e contattati associazioni e operatori economici, riuscendo a raddoppiare la percentuale di certifi cati stampati dal proprio computer, spiegano da Palazzo Vecchio. E dal 15 ottobre lelenco dei certifi cati stampabili direttamente dal proprio pc si allunga: oltre ai tre certifi cati anagrafi ci principali, di residenza, stato di famiglia e contestuale, sar possibile stampare anche i certifi cati di stato civile (morte, matrimonio, nascite) e alcuni estratti. Il servizio di certifi cazione on line viene ricordato dal Comune accessibile a tutti i cittadini dal proprio computer con apposite credenziali (da richie-dere a uno sportello dei servizi demografi ci) o inserendo la tessera sanitaria in Rete civica cliccando su Certifi cati facili. Anche a seguito del boom della certifi cazione on line, Palazzo Vecchio sta riorganizzando gli sportelli aperti al pubblico, con il potenziamento delle aperture pomeridiane e la conferma della modalit di accesso allanagrafe con prenotazione (chiamando lo 055.055), per evitare le code usufruendo dei servizi allorario scelto dai cittadini. Altra novit, dal 1 novembre sar ampliata la consegna, su prenotazione, dei certifi cati e degli estratti di stato civile non rilasciabili dai Pad ma solo dagli uffi ci di Palazzo Vecchio. E intanto si allarga anche il progetto Reti diff use, grazie al quale i cittadini possono richiedere la stampa dei principali certifi cati ad associazioni di volontariato, circoli o tabaccherie, facilitando cos laccesso ai servizi anagrafi ci anche a coloro che abitano nelle zone pi lontane dal centro e non possiedono un computer a casa. Rispetto allavvio del servizio si sono gi aggiunti ulteriori punti, e a breve anche altri viene annunciato aderiranno alliniziativa.

    Per la Festa del medico di famiglia

    Villaggio della Salute alle cascineTorna la festa del medico di famiglia. E, per loccasione, domenica 8 novembre, dalle 10 alle 17, il parco delle Cascine ospiter il Villaggio della Salute, che sar allestito con tensostrutture, tende e unit mobili. In collaborazione con pi di venti associazioni di categorie sanitarie, sar possibile eff et-tuare gratuitamente screening (come misurazione della pressione, del colesterolo, della glicemia, ecc.) e visite mediche, con la presenza di dentisti, oculisti, cardiologi e molti altri. In uno spazio dedicato allinformazione, i cittadini potranno ricevere consigli sulla prevenzione e sulla salute. E verr ripro-dotta anche una Casa della Salute, in cui saranno presenti medici di famiglia, specialisti, infermieri, fi sioterapisti e assistenti sociali. E ancora, sar possibile essere aggiornati sulla nuova Carta Nazionale dei Servizi e attivare la Tessera Sanitaria Nazionale. Durante la giornata saranno poi distribuiti ma-teriali informativi e gadget e si svolgeranno lezioni dimostrative di disostruzione pediatrica, corsi di primo soccorso e di rianimazione. Previste anche lezioni di Nordic Walking e tango argentino, oltre a corse podistiche non competitive anche in compagnia degli amici a quattro zampe. Per informazioni possibile consultare il sito www.festadelmedicodifamiglia.it.

    Per la tua pubblicit su il Reporterchiama il numero 055 6585939oppure invia una mail a [email protected]

    10 | Ottobre 2015

  • Da Via Lungo le Mura di Santa Rosa, deriva il toponimo dello-ratorio della Compagnia di Santa Rosa, annesso al soppresso monastero di Santa Maria in Verzaia, passato poi ai Gugliel-miti di SantAntonio. Loratorio fu posto in angolo alla cinta trecentesca di mura a ridosso del torrino di guardia (eretto nel 1324), perci detto anche Cantone di Santa Rosa. Nel punto dove alla fi ne del Novecento stato aperto il fornice, nel 1856 era stato costruito un grande tabernacolo di forme neo-gotiche, che tuttora si ammira. La nicchia a sesto acuto protegge un grande affresco dei primi del Cinque-cento, dipinto da Domenico Ghirlandaio o, quantomeno, da Ridolfo del Ghirlandaio rappresentante la Piet con la Madonna e i Santi Giovanni evangelista e Maria Maddalena. Alla base della lunetta una targa mar-morea incorniciata, che risale allanno delledifi cazione del tabernacolo, sintetizza un po la storia dellaffresco con questa descrizione:

    QUESTA IMMAGINESULLE PARETI DELLANTICO CONVENTO DI S. GUGLIELMO

    DA DOMENICO GHIRLANDAIO DIPINTANELLA FAMIGLIA ANTINORI DA QUELLA DEI CONCINI

    PERVENNEIMPERANTE LEOPOLDO II

    A SPESE DEL REGIO ERARIOE DEL COMUNE DI FIRENZE

    IN NUOVA E PIU DECOROSA EDICOLALUFFICIO DELLE PUBBLICHE COSTRUZIONI LA RIPONEVA

    LANNO DI NOSTRA SALUTE MDCCCLVIIL PATRONO COMM. VINCENZO ANTINORI ANNUENTE

    Al termine di questo breve tratto di mura, posto in angolo si trova, come gi accennato, il Torrino di Santa Rosa, anticamente chiamato della Guardia perch guardava e difendeva la riva sinistra dellArno, impe-dendo lingresso alle imbarcazioni nemiche. Il Torrino ora sede della Societ Sportiva Rondinella e della Parte Bianca del Calcio Storico. Qui, proprio alla piccola torre, le mura giravano ad angolo retto e risaliva-no lArno terminando alla spalletta del Ponte alla Carraia, dove cera il cosiddetto chiesino, cio lOratorio di Santa Maria in Carraia, dove per le festivit si diceva messa. Si trattava di una piccola, ma grazio-sa costruzione con cupoletta ottagonale e breve campanile a vela con una sola campana. A met dellOttocento, per diversi anni e per tutti i giorni, la bella fi oraia Beppa da Monticelli, moglie di un giardiniere di Boboli, entrava con i suoi fi ori da Porta San Frediano e, prima di iniziare la vendita, si recava puntualmente al chiesino a deporre devotamente alcuni dei suoi fi ori allimmagine miracolosa del Cristo, opera del fi o-rentino Bernardino Poccetti. Giuseppe Richa nelle sue Notizie Istoriche delle chiese orentine, su tale immagine ci informa: () che ha con-tinuamente divati, un Cristo morto con Dio Padre in atto di mostrarlo al Popolo, esposto nella Cappella delle monache al Ponte alla Carraia, simulacro che par vivo ed opera a fresco delle migliori che facesse il Poccetti. Oltre al Poccetti anche il giovane architetto Leon Battista Alberti vi dipinse una predella con tre scene, oggi perduta, ma poco apprezzata da Giorgio Vasari che cos annota: Fu opera di Leombattista quella che in Fiorenza sulla coscia del Ponte alla Carraia in una piccola cappella di Nostra Donna, cio uno sgabello (predella) daltare, den-trovi tre storiette con alcune prospettive, che da lui furono assai meglio descritte con la penna che dipinte col pennello. Il chiesino venne poi distrutto nel 1867 con la demolizione di tutto quel tratto di mura lungo la sponda sinistra dellArno, per costruire lattuale lungarno Soderini. Il nome dato a questo tratto di strada sullArno deriv dalla presenza del palazzo, con a fi anco un ameno giardino, dello sfortunato Gonfaloniere della Repubblica Pier Soderini eletto a vita dal 1502, perch giudicato uomo probo e imparziale, carica che mantenne per solo per dieci anni. Labbattimento delle trecentesche mura, che misuravano quasi diecimi-la metri di perimetro, si disse che era necessario per poter consentire a Firenze di assolvere al suo prestigioso ruolo di capitale dItalia. Fu proprio verit?

    LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

    Web artusi.net

    Si respira nellaria un piccolo profumo di ottimismo. Cos molti politici si affannano a farci sapere. Il lavoro ha avuto una ripresina, niente di rilevante. Una crescita appena accennata, sempre meglio di niente. In poche parole se prima uno era disoccupato, depres-so e senza soldi, ora solo depres-so e senza soldi. In pi gli tocca fare un lavoro che non gli piace e questo peggiora pure la depressione! Bi-sogna accontentarsi, dopo anni di solo nero ora c qualche spiraglio di crescita. Fino a poco tempo fa le banche non concedevano prestiti a nessuno, senza nemmeno spiegare il motivo. Il loro era un no secco, a prescindere. Ora invece le banche ti ascoltano, cercano di capire le tue esigenze, i tuoi problemi e poi ti dicono no ugualmente. Ma cosa centra questo? Siamo di fronte ad un segnale, piccolo, ma di migliora-mento. Oramai nella vita ognuno di noi ha imparato ad aggrapparsi alle minuscole speranze. Prima della re-cente riforma, la scuola aveva nelle proprie fi la alcuni professori scarsi e per di pi precari. Ora le cose sono cambiate: alcuni professori sono rimasti scarsi ma a tempo indeterminato. Tutto sta avendo un piccolissimo miglioramento. Prima mia moglie quando andava a letto mi diceva sempre che aveva mal di testa, ora invece mi dice: Sto bene!. Facciamo allamore?. Ti ho detto che sto bene, perch vuoi farmi soffrire di nuovo?. Lenta-mente si progredisce. Le rivoluzioni sono drastiche, noi invece viviamo nellepoca dei piccoli cambiamenti. Niente di traumatico, solo imper-cettibili mutamenti. Come direbbe qualcuno, Eppur si muove!.

    ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

    Webandreamuzzi.it

    A zonzo per FirenzePungiglioneBRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

    IL TORRINO DI SANTA ROSA

    EPPUR (QUALCOSA)SI MUOVE!

    #Lettere&Rubriche

    SEGNALACI LA TUA PIAZZA LA SITUAZIONE DI PIAZZA DELLA COSTITUZIONE

    Salve,aderisco alla vostra richiesta di se-gnalare le piazze fi orentine degrada-te. Abito in piazza della Costituzione (Q5) e, pur capendo che la piazza interessata in parte dai cantieri della tranvia, vorrei fare presente che il luogo completamente abbandona-to: alberi abbattuti, panchine rotte, erbacce, scalini dei marciapiedi e delle aiuole divelti ecc. ecc. Ultima-mente la piazza diventata anche dormitorio di senzatetto e purtroppo anche Wc.Ringraziandovi per liniziativa vi salu-to e allego alcune foto

    Roberto F.

    IL REPORTER RISPONDE Caro signor Roberto,grazie per aver risposto alla nostra richiesta di segnalare le piazze cit-tadine che, secondo gli abitanti, avrebbero bisogno di interventi. Come sottolineato su Il Reporter dello scorso mese, quando abbia-mo dedicato ampio spazio allargo-mento, le piazze sono da sempre, a Firenze come altrove, uno dei luoghi di ritrovo preferiti dai cittadini, e de-vono continuare a esserlo. Per fare ci, devono per riuscire a stare al passo con i tempi e, soprattutto, con i cambiamenti che, negli ultimi anni, hanno interessato molte zone di Firenze. Lavori in corso e idee fu-turibili per ridisegnare alcune piaz-ze cittadine non mancano, e certi progetti (come quello per la nuova piazza dellIsolotto, che ha visto pro-tagonisti gli stessi residenti) hanno riscosso un diffuso apprezzamento. Vero anche, per, che se da una parte i grandi progetti non sono pi rimandabili per alcune aree (un esempio su tutti, piazza delle Cure), dallaltra non deve mai mancare lat-tenzione nemmeno verso i piccoli interventi in grado di rendere pi vivi-bile e piacevole questo o quel luogo, come possono esserlo, per tornare alla sua lettera, la sistemazione delle panchine rotte o una maggiore cura del verde. Importante, dunque, da parte dei cittadini segnalare anche

    situazioni simili, dando cos il proprio contributo per una migliore cura di Firenze.

    Matteo [email protected]

    CADITOIE E TOMBINI OSTRUITICara Redazione,vorrei segnalare come i tombini e le caditoie della nostra citt e in particolare le periferie siano nella maggior parte ostruite o ripiene. An-che perch nei giorni di pulizia delle strade, le spazzatrici con le spazzo-le rotanti contribuiscono a ostruire le caditoie. So che spetterebbe a Publiacqua il compito di aspirare lo sporco anche allinterno dei tombini almeno ogni anno, ma osservo che nel mio quartiere (il numero 5) que-sto non avviene. In caso di forti piog-ge, come gi avvenuto di recente, si aspetta che si allaghino le strade oppure con una pulizia pi frequente si potrebbe evitare parzialmente gli allagamenti? Grazie per far presente a chi di dovere questa mia, e non solo mia, preoccupazione.

    Renzo S.

    CITT PI PULITA ANCHE IN PERIFERIADa parte di un cittadino che deside-rerebbe una citt pi pulita anche in periferia:- Fino a poco tempo fa la pulizia delle strade veniva effettuata un giorno la settimana (e forse era eccessivo) ed al seguito degli addetti erano sempre presenti Vigili Urbani a garanzia che le strade risultassero sgombre dalle auto. Risultato: le strade venivano pulite bene. Adesso siamo passati alla pulizia una volta al mese, ma poi-ch i Vigili Urbani non sono presenti le auto non vengono rimosse. Risul-tato: le strade sono sporche.- In Via Malpighi, diversi anni fa, fu realizzata una leggera recinzione in legno a circoscrivere le aiuole al centro della strada, questo anche per evitare che alcuni signori vi par-cheggiassero le auto. La palizzata ormai del tutto rovinata, con il rischio che qualche bambino si faccia del male. Dovrebbe essere ripristinata, come sistemate dovrebbero essere le piantine dopo anni di mancata ma-nutenzione.- Sempre in Via Malpighi, come se-gnalato anni fa, particolarmente in estate, leccessivo cattivo odore pro-veniente dai pozzetti di raccolta delle acque piovane fa pensare che alcu-ni di questi pozzetti siano sfondati. Sarebbe opportuno un controllo.Fiduciosi ringraziamo e restiamo in attesa degli interventi necessari. Grazie

    M.B.

    Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni,problemi o propostea [email protected]

    Editorialedalla prima

    Lettere

    Perch gli ultimi anni, come for-se mai prima, hanno insegnato che il meteo non pi preve-dibile come poteva esserlo una volta, e lo scorso agosto Firenze ne ha avuto una pesante confer-ma. ancora negli occhi di tutti la tempesta scoppiata nel tardo pomeriggio del primo giorno del mese, con la citt che nei suoi punti pi colpiti continua a portarne segni e ferite. E in pre-cedenza non erano (purtroppo) mancati altri esempi: riportando il calendario indietro di un anno, il 19 settembre 2014 una violenta grandinata era caduta sulla citt lasciando, anche in questo caso, profonde tracce del suo pas-saggio. Con queste premesse, viene insomma da chiedersi (e sono in tanti a farlo) che cosa ci si debba aspettare nelle stagioni pi diffi cili dal punto di vista climatico, ma anche (e soprat-tutto), cosa rischino i tesori fi orentini, ovvero le opere darte e i monumenti perennemente esposti ai capricci del tempo, giorno e notte, estate e inverno. Cos, questo mese sul nostro giornale abbiamo cercato di ca-pire come in citt si provi a limi-tare i danni causati dai fenomeni atmosferici (ma non solo, basti pensare allo smog) e proteggere il pi possibile i tanti capolavori di casa nostra. Ma i pericoli per larte non arrivano solo dal cielo: non mancano n sono manca-ti e lultima estate ne stata, anche in questo caso, un esem-pio gli attacchi via terra, per mano di chi, turisti e non, mette a repentaglio lintegrit di statue e altre opere con comportamenti a dir poco azzardati quando non con veri e propri atti di vandali-smo. Se insomma in quel museo a cielo aperto che Firenze le minacce per i monumenti sono sempre dietro langolo, anche le soluzioni, per, per fortuna non mancano. Quelle studiate dagli esperti che le opere darte le pro-teggono (e le conservano) per lavoro, con il capoluogo toscano che pu contare su alcune real-t deccellenza, ma anche quelle che tutti possiamo e dobbiamo mettere in atto, basate in primo luogo su educazione e rispetto. Che non devono mai mancare, in nessuna stagione.

    MATTEO FRANCINI

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    Periodico dinformazione locale. Anno IX n. 41 del 1 ottobre 2015. N reg 5579

    del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

    Dati non raccolti presso linteressatoSi informa che, ai sensi dellart. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non richiesto in quanto i dati sono pro-venienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dellinvio presso la Sua resi-denza del periodico gratuito il Reporter. Il responsa-bile del trattamento Bunker s.r.l.Potr in ogni caso richiedere leliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dellinvio della sua copia esercitando lart. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

    Il Reporter del Q1 raggiunge le famiglie del quartiere 1 di Firenze

    Ottobre 2015 | 11

  • #Cultura

    sulle tracce di Folon, Dieci anni dopoNellottobre 2005 la scomparsa dellartista: oraIl Reporter lo ricorda passeggiando nei suoi luoghi

    I suoi gatti e i suoi tramonti hanno incantato i cinque continenti, acquerelli deli-cati che strizzano locchio al pensiero positivo. Jean-Michel Folon ha salutato il mondo con la mostra, la pi grande e com-pleta mai dedicata allartista, al Forte Belvedere nel 2005, pochi mesi prima di spirare. Dieci anni dopo, e poco tempo prima che il suo Uomo della pioggia ritrovi posto davanti allObihall (lopera era stata danneggiata in seguito a un incididente stradale, ma en-tro la fi ne del 2015 torner al suo posto, dopo il restauro), Il Repor-ter vuol ricordare lartista gentile che ha amato moltissimo Firenze e che ha voluto lasciare alla citt un numero consistente delle sue sculture, che i fi orentini posso-no quotidianamente ammirare in diversi luoghi della citt. Era un amore che veniva da lontano quello di Jean-Michel per la cit-t del giglio, iniziato negli anni Cinquanta quando, per la prima volta, colui che poi diventer un

    artista di fama mondiale varca i confi ni di Florentia appena pi che ventenne. E la citt del giglio ricambier questo colpo di fulmi-ne, dedicandogli prima una mo-stra (incentrata principalmente sui suoi acquerelli) al Museo Marino nel 1990, poi la grande

    Enrica Cinaschi

    Il personaggio

    esposizione del 2005 al Forte. Il 20 ottobre di quello stesso anno cala il sipario sulla vita dellarti-sta, dopo una malattia impietosa. Ma Firenze non si dimenticata di lui, tuttaltro: passeggiando per la citt, ci si pu facilmente im-battere in numerosi suoi lavori.

    un mese sul palco:lautunno da mozarta marilyn manson,fino a biancaneve

    Ottobre signifi ca teatro. A trecentosessanta gradi. Si alzano i sipari e si comincia a recitare, danzare e mettere in scena qualsiasi arte performa-tiva. Dalla pi divertente alla pi drammatica. Ad esempio, il Teatro Puccini d fuoco alle polveri in una doppia veste: da una parte con una Biancane-ve tutta da ridere (dal 20 al 25) che vede la regia fi rmata dalli-strione Maurizio Lombardi (che si cala anche nei panni della strega cattiva), dallaltra con linizio di Puccini dau-tore, rassegna di incontri, mostre e letture che comincia in autunno per fi nire in prima-vera, insieme alla stagione del teatro. Da segnare in agenda, il 30, la lettura scenica di Porci con le ali. Spostandosi alla vi-cina Opera di Firenze si scopre che sul palcoscenico, dal 18 al 27, in programma Cos fan tutte di Mozart. Passando da un estremo allaltro della citt ci si imbatte invece nel Tea-tro Lumire nel quartiere 3, ai confi ni con Bagno a Ri-poli dove una delle prime proposte della stagione Eva contro Eva, dal 23 al 25. Basta spostarsi in centro per cam-biare genere ancora una volta, perch al Teatro Verdi si alza il sipario su Romeo e Giulietta in versione musical (dal 21 al 25), nelladattamento di Grard Presgurvic, liberamente tratto dal testo shakespeariano. Al Teatro della Pergola la stagione principia invece con la pre-senza scenica di Gabriele La-via e la Vita di Galileo di Ber-tolt Brecht, dal 28 ottobre al 12 novembre. Ma non di solo teatro si pu vivere, e allora ecco alcune date da tener pre-senti per chi preferisce qualche bel concerto. Prima di tutto Malika Ayane, che si esibisce al Teatro Verdi il 28 ottobre, proponendo al pubblico un concerto molto intimo, mentre Nek sar di scena allObihall il 30. Al Mandela Forum, il 5 novembre, da non perdere la performance dei Deep Pur-ple, mentre gli appassionati di metal dovranno aspettare il 9 novembre, quando allObihall salir sul palcoscenico niente-meno che Marilyn Manson.

    E.C.

    Agenda

    La mostra

    la firenze 3.0 di jeff koons

    Jeff Koons sbarca sullarengario di Palazzo Vecchio. Come una specie di alieno bonario che viene a far dialogare larte contem-poranea con quella del Rinascimento. Per la prima volta dopo circa cinquecento anni dalla messa in posa dellErcole e Caco di Baccio Bandinelli (1493-1560), una scultura originale di grandi dimensioni stata collocata sullarengario del palazzo comunale. Si tratta di Plu-to and Proserpina, unopera monumentale alta pi di tre metri. Un evento eccezionale chefa parte della mostra Jeff Koons In Floren-ce (fi no al 28 dicembre), che vedeil protagonista dellarte del nostro tempo misurarsi con gli spazi e le opere del Rinascimento. Jeff Koons In Florence un confronto tra la provocante bellezza di due opere del geniale artista americano e i capolavori senza tempo di casa nostra. I luoghi eletti per il dialogo sono la Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio e piazza della Signoria. E se in piazza fa bella mostra di s Pluto and Proserpina, a Palazzo Vecchio viene esposta Gazing Ball (Barberini Faun), opera realizzata nel 2013 e appartenente alla serie denominata dallartista Gazing Ball, calchi in gesso di celebri sculture del periodo greco-romano cui Koons ha aggiunto, in posizione di precario equili-brio, una sfera di colore azzurro brillante e dalla superfi cie specchian-te. Un raffi nato e attraente gesto concettuale per ribaltare e deviare lo sguardo dello spettatore dallammirazione dellopera classica.

    Cavriglia e i suoi cadutiun secolo dopola grande guerra

    I libri sono un po delle foto-grafi e, immortalano il tempo cristallizzandolo nei racconti. il caso di Di che reggimento siete, fratelli? Cavriglia e i suoi Caduti nella Grande Guerra, che a cento anni dal primo confl itto mondiale propone (grazie al Comune, che ne ha promosso la pubblicazione) un resoconto dettagliato dellacca-duto, focalizzando lattenzio-ne sui caduti, ricostruendo la storia della citt e onorando allo stesso tempo la memoria di chi, per quella comunit, ha dato la vita. Documenti inediti (a cui si aggiunge un bel cor-pus di immagini) e ricerche curate da un team di studiosi restituiscono un aff resco che mischia lemozione agli eventi storici.

    Piazza santo spirito,lanima artigiana della citt degli artusi

    Sesta delle otto guide della collana Le piazze di Fi-renze scritte da Luciano e Ricciardo Artusi per leditore Giorgi Libri, affi ancandosi alle altre cinque inizia a costituire un sostanzioso notiziario di storia poco nota e curiosa di Firenze che stavolta tratta il quartiere di Santo Spirito. Quartiere artigiano per eccel-lenza, rimasto cos attraverso i secoli, poich anche tuttora vi sono numerose botteghe, prevalentemente a carattere familiare, di doratori, argentie-ri, orafi , pellettieri, decoratori, intagliatori, restauratori, eba-nisti, tornitori, bronzisti, scul-tori e altri che costituiscono la classe intelligente e laborio-sa, diffi cilmente eguagliabile, dellartigianato fi orentino.

    Il libro/2 Il libro/3

    due amiche e unoperaa quattro mani. per scoprire la toscana

    Appetiti Estremi il li-bro scritto a quattro mani da due amiche per caso, Stefania Pianigiani e Sabrina Somigli, edito da Ara Edizio-ni. Una serie di racconti alla scoperta della Toscana meno esplorata dove non mancano cibo, territorio, arte, natura e tanto, tantissimo humor che d luogo a situazioni ridanciane. Il libro la dimostrazione di come un sogno si possa avve-rare grazie alle testimonianze di Stefania Pianigiani, giorna-lista e blogger, ma soprattutto giardiniera, e di Sabrina So-migli, microbiologa, prestata con successo alla ristorazione in veste di cuoca. Consigliato a chi ama il granducato ma non si accontenta del suo lato car-tolinesco.

    Il libro/1

    Lo si incontrer nuovamente sul viale Fabrizio De Andr e lo si pu incontrare anche nel parco antistante lospedale pediatrico Meyer, dove si trova unaltra fon-tana, Luomo della pace (acqui-stata dal Rotary club e donata alla citt), che ritrae uno dei suoi omi-

    ni con un uccellino posato sulla mano. Fu in Toscana che Folon cominci a pensare alla scultura, ed proprio nel granducato che realizz i suoi bronzi affi dandosi allesperienza degli abili artigiani del posto. Le dodici grandi ope-re che hanno preso stabilmente dimora nel giardino delle Rose, spazio verde che ammira Firenze dallalto senza essere troppo in-vadente, sono state donate dalla Fondazione Folon (che ha sede in Belgio, paese natale di Jean-Michel) su richiesta dello stesso artista. Folon era cos, innamora-to della citt come sembra essere quelluomo (di bronzo) seduto su una panchina del giardino a guardare incantato il panorama, il cappello in testa e un libro tra le mani. Romantico come quella valigia che incornicia Firenze e la racchiude in uno spazio cir-coscritto, come a volerne portare con s i tesori. Le statue, diventate parte integrante dello spazio ver-de, sono aperte alle visite a secon-da degli orari del giardino (che nel mese di ottobre vanno dalle 9 alle 18, mentre a novembre dalle 9 alle 17).

    12 | Ottobre 2015

  • Da un po di tempo, nel parco del-le Cascine c un essere mostruoso. Enorme e ricoperto di peli: chi lha visto giura che un lupo mannaro. Ca-lato il sole, si aggira tra gli alberi per poi avventarsi sui passanti con grida spaventose. Tutti scappano a gambe levate. Lunica che non sembra aver paura la piccola Evelina. Trecce bion-de, occhi vispi, Evelina una bimba vivace e curiosa. Vive con la zia che fa lestetista in una casa affacciata sul parco. Da l, da quando sono iniziati gli strani avvistamenti, guarda le chiome delle Cascine, sempre pi attratta dai racconti sulla creatura misteriosa che si aggirerebbe l in mezzo. Una notte, mentre la zia dorme, Evelina esce di soppiatto intenzionata a stanare il lu-pone. Non fa molta strada nel parco quando sente un ululato. Un brividino le attraversa la schiena, ma la curiosit le

    d coraggio. Finch da un viottolo spunta come un fulmine un co-losso peloso, le fauci spalancate in un urlo tremendo! Evelina resta di sasso ma la paura dura un secondo: Smettila di spaventare tutti, vade retro, lupaccio!, dice la bimba. Luuupaccio?! Io!?, dice la strana creatura. Ma quindi parla! Chi sei, chi sei se non un lupo?!, lo incalza Evelina. Sono il profes-sor Licaone - spie-ga lui - sono uno scienzia-to, stavo preparando uno shampoo rinforzante per capelli ma devo aver sbaglia-to qualcosina e sono diven-tato irsuto come un orso!

    Ho prova-

    to a chiede-re aiuto ma tutti

    fuggono urlando! Per la vergogna mi sono nascosto nel parco.

    Evelina sorride gi. Ha in mente un piano per ri-

    portare il lupone, il prof Licaone pardon, al suo aspetto normale. Seguimi, ho io il rimedio!, dice. Si precipitano a casa di Evelina. La bimba sveglia la zia, si scusa per essere uscita di casa da sola, le racconta della disav-ventura del prof Licaone e prepara i sali per non far-

    la svenire alla vista dellessere peloso. Quando si riavuta, la zia prende i ferri del mestiere: sfodera un barat-tolone pieno di sbobba appiccicosa e tante lunghissime strisce adesive. No, la ceretta no, giammai!, capisce subito il quasi-lupo. Che vuoi che sia un pic-colo strappetto!, lo rassicurano Evelina e la zia, che lesta lesta ha gi applicato la prima striscia di cera sulle zampe-gambe di Licaone. Ahiuuuuuuu!, grida lui. Per, sembra davvero un ululato!, ridono zia e nipote. Strappa strappa, la ceretta dura tutta la notte: allalba sotto la massa di peli spunta un bel gio-vanotto. Che di l a breve si innamorer della zia estetista, e insieme a Evelina vivranno tutti e tre felici e contenti.

    #Il Reporter dei piccoli

    Evelina e il (quasi) lupo mannaroLuuupaccio?!

    Io!?

    BIBLIOTECA FABRIZIO DE ANDR 1 ottobre ore 17.00La vita istruzioni per luso. Un libro al giorno per diventare grandiLeggimi una storia. Incontro per saper scegliere e saper leggere libri per bambini da 0 a 3 anniPer adulti, ingresso libero

    BIBLIOTECA FILIPPO BUONARROTI Dal 2 al 9 ottobre (orario di

    apertura della Biblioteca)Mostra Gli indesiderabiliMostra fotografica dedicata alla conoscenza delle specie animali meno amate. Una riflessione sulla nostra intolleranza nei loro confronti. In collaborazione con LAVPer adulti, ingresso libero

    BIBLIOTECA DELLORTICOLTURA 2 ottobre ore 17.00Ciclo di incontri I miei Diritti. Diritto al TempoLettura animata interattiva con Sandra Dema, autrice Ormai nessuno ha pi tempo per nulla. Neppure di meravigliarsi, inorridirsi, commuoversi, innamorarsi, stare con se stessi. Le scuse per

    non fermarci a chiedere se questo correre ci rende felici sono migliaia, e se non ci sono, siamo bravissimi a inventarle. Tiziano TerzaniPer bambini 6-8 anni

    BIBLIOTECA DELLE OBLATE 3 ottobre ore 21.15E come potevamo noi cantare? Percorso itinerante nello splendore delle Oblate tra parole e musiche della Resistenza Italiana

    BIBLIOTECANOVA ISOLOTTO 8 ottobre ore 17.00Isolottovolante Philosophy for childrenUn ciclo di cinque laboratori per avvicinare i bambini alla filosofia intesa come pratica filosofica, capace di educare allascolto reciproco e al dialogo fra genitori e figli per trovare cos quelle risposte alle innumerevoli domande che spesso i bambini ci pongono. Ci che giusto e ci che sbagliato: Cosa si intende quando si afferma che qualcosa giusto? E quando invece si afferma che sbagliato?Per bambini 8-10 anni

    BIBLIOTECA DELLE OBLATE 10 ottobre ore 11.00Prendi parte allarte

    Come riesce unopera darte a raccontare le emozioni e le sensazioni senza usare le parole? I colori, le forme, lo stile dellartista, ogni elemento contribuisce a trasformare unopera darte in una raccolta di tanti stati danimo diversi. Un laboratorio per scoprire insieme il linguaggio dellarte attraverso un percorso tra le opere di artisti come Renato Guttuso, Lucio Fontana, Pablo Picasso, Max Ernst, Jean-Franois Millet, Henri Matisse. Per bambini 5-10 anni

    BIBLIOTECA DEI RAGAZZI Dal 12 al 24 ottobre I fumetti alla Biblioteca dei RagazziMostra ingresso libero in orario apertura biblioteca

    BIBLIOTECA MARIO LUZI 14 ottobre ore 18.00Festeggiamenti per Firenze Capitale. Presentazione del libro di Maria Luisa Orlandini, Al tempo di Firenze Capitale (Il pozzo di Micene, 2013). Interverranno il Presidente dei Festeggiamenti per Firenze Capitale e Consigliere della Regione Toscana Eugenio Giani, lEditore Lucia Pugliese e lAutrice. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

    BIBLIOTECA VILLA BANDINI 19 ottobre ore 17.00Ciclo di incontri Delitti e castighi

    La citt dei morti: pietas e pratiche dinumazioneIn ogni societ lo spettro della morte assilla luomo e lo mette di fronte alla dura realt della sua precariet esistenziale: si cercato di rispondere in vari modi, magici, religiosi o scientifici.

    BIBLIOTECA DEL GALLUZZO 26 ottobre ore 17.00Ciclo di incontri Leggimi un libro Luovo meraviglioso di Dahlov IpcaPer bambini 0-7 anni

    BIBLIOTECA DEL PALAGIO DI PARTE GUELFA 31 ottobre ore 16.30Gruppo di Lettura Il T alle cinque al Palagio si riunisce per rileggere e commentare il libro condiviso che apre la stagione 2015-2016.

    www.biblioteche.comune.fi .itSeguici anche sui profi li social:C Biblioteca Oblate

    Biblioteche Comunali Fiorentine

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    OTTOBRE nella Biblioteche Comunali fi orentine

    Ottobre 2015 | 13

  • #Sport

    Il calendario

    Kalinic e Babacar, diversamente noveBallottaggio o convivenza?I due attaccanti a confronto

    Fiorentina

    Diversamente 9. Non i 9 e mezzo o gli innumerevoli falsi nueve che hanno scorrazzato nelle aree di rigore sullonda lunga del tiki-taka di Pep Guardiola. Questanno i veri 9 sono tornati prepotentemente alla riscossa in serie A, e la Fio-rentina ne ha addirittura due, Kalinic e Babacar, cos diversi e complementari da utilizzare in base al gioco che si vuol espri-mere,