Il Reporter Q1 - Giugno 2015

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Giugno 2015 www.ilreporter.it µ il giornale del tuo quartiere sicurezza in città, novità in arrivo Editoriale Le battaglie da vincere per Firenze Matteo Francini L o scorso maggio viale Redi è stato teatro di un tragico incidente mortale. Non il pri- mo, purtroppo, avvenuto nel corso di quest’anno, che ha già visto in città troppe vitti- me della strada. E nemmeno il primo episodio verificatosi in viale Redi, tra le posizioni di testa nella poco prestigiosa classifica delle strade fiorenti- ne con il maggior numero di sinistri, per la cronaca guidata nel 2014 da via Baracca. SEGUE ALLE PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 15 P iù controlli e un nuovo piano di videosorveglianza. È la rispo- sta messa in campo per fronteggiare la questione sicurezza in città dopo la rapina a una gioielleria avvenuta in via Gioberti, in pieno giorno, lo scorso aprile. Spostando lo sguardo dai negozi alle strade, sono già più di un migliaio gli incidenti registrati a Firenze in questi primi mesi del 2015, di cui quattordici mortali. E allora nasce a Palazzo Vecchio l’ufficio per la sicurezza stradale, una struttura che supporterà sindaco e giunta su questo tema. Sara Camaiora PAGINA 10 PAGINA 14 il calcio storico torna in campo Si riparte con le nuove regole dopo la sospensione del torneo dello scorso anno. fiorentina, “caccia” ai futuri campioni “Le strade di mister Mkovitch”, sesta puntata del racconto PAGINA 12 PAGINA 13 spazi all’aperto, è tempo di eventi E ntrano nel vivo i cartelloni dell’Estate Fiorentina e di quella Fiesolana. Dalla musica al cinema, dalla danza al teatro, ecco che cosa ci aspetta nei mesi più caldi, in città e sul colle. Cultura Firenze Quartiere 1 piazze e mercati, si cambia La nuova “mappa” delle fiere trasforma il volto del centro. A partire dall’Oltrarno Primo piano PAGINA 3 viaggio alla stazione, sopra e sotto terra A spasso per Santa Maria Novel- la, dove ultimamente non sono mancati i cambiamenti. PAGINA 2 s. lorenzo, prosegue la riorganizzazione PAGINA 4 Anno IX Ed. 26 Centro Storico • Porta Romana • San Jacopino Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 26 del 1 giugno 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. La famiglia italiana della frutta

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“Il Reporter” il mensile del tuo quartiere.

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Page 1: Il Reporter Q1 - Giugno 2015

Giugno2015

www.ilreporter.it µ il giornale del tuo quartiere

sicurezza in città,novità in arrivo

� Editoriale

Le battaglie da vincereper Firenze

Matteo Francini

Lo scorso maggio viale Redi è stato teatro di un tragico

incidente mortale. Non il pri-mo, purtroppo, avvenuto nel corso di quest’anno, che ha già visto in città troppe vitti-me della strada. E nemmeno il primo episodio verifi catosi in viale Redi, tra le posizioni di testa nella poco prestigiosa classifi ca delle strade fi orenti-ne con il maggior numero di sinistri, per la cronaca guidata nel 2014 da via Baracca.

☛ SEgUE aLLE paginE 8-9

☛ SEgUE a pagina 15

Più controlli e un nuovo piano di videosorveglianza. È la rispo-sta messa in campo per fronteggiare la questione sicurezza in

città dopo la rapina a una gioielleria avvenuta in via Gioberti, in pieno giorno, lo scorso aprile. Spostando lo sguardo dai negozi alle strade, sono già più di un migliaio gli incidenti registrati a Firenze in questi primi mesi del 2015, di cui quattordici mortali. E allora nasce a Palazzo Vecchio l’uffi cio per la sicurezza stradale, una struttura che supporterà sindaco e giunta su questo tema.

Sara Camaiora

☛ pagina 10

☛ pagina 14

il calcio storicotorna in campoSi riparte con le nuove regole dopo la sospensione del torneo dello scorso anno.

fiorentina, “caccia” ai futuri campioni

“Le stradedi mister

M� kovitch”,sesta

puntatadel racconto

☛ pagina 12 ☛ pagina 13

spazi all’aperto,è tempo di eventiEntrano nel vivo i cartelloni

dell’Estate Fiorentina e di quella Fiesolana. Dalla musica al cinema, dalla danza al teatro, ecco che cosa ci aspetta nei mesi più caldi, in città e sul colle.

Cultura

FirenzeQuartiere 1

piazzee mercati,si cambiaLa nuova “mappa”delle fiere trasformail volto del centro. A partire dall’Oltrarno

Primo piano

☛ pagina 3

viaggio alla stazione,sopra e sotto terraA spasso per Santa Maria Novel-la, dove ultimamente non sono mancati i cambiamenti.

☛ pagina 2

s. lorenzo, proseguela riorganizzazione

☛ pagina 4

Anno IXEd. 26 Centro Storico • Porta Romana • San Jacopino

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La famiglia italiana della frutta

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Tanti cambiamenti negli ultimi tempi per la stazione di Santa Maria Novella

Focus

cinque anni fa l’addio alla pensilina

C’è anche un altro “an-niversario” per la sta-

zione di Santa Maria Novella. Quello della demolizione della pensilina Toraldo di Francia, avvenuta proprio nell’estate di cinque anni fa. Struttura post-moderna dal nome altisonan-te, legato al suo ideatore, l’ar-chitetto Cristiano Toraldo di Francia, fu realizzata nel 1990 come terminal per gli autobus, ma era poi diventata negli anni sede di degrado e spesso dor-mitorio a cielo aperto. Una pri-ma, parziale demolizione era partita nel 2004, poi nel 2010 Firenze disse definitivamen-te addio alla pensilina: poche settimane di lavoro e l’abbatti-mento fu completato.

S.C.

santa maria novella,a spasso sotto la stazione dopola “rivoluzione”

Il punto

La Palazzina

Novemila metri qua-drati di negozi, un grande bar ristoro là dov’era il depo-

sito bagagli e un’ampia libreria. La stazione di Santa Maria No-vella di mutamenti negli anni ne ha vissuti parecchi, ma quel-li avvenuti tra la fine del 2014 e il 2015 sono stati certamente notevoli per questo fondamen-tale snodo ferroviario, cuore di Firenze e punto focale del si-stema di trasporto cittadino. La grande opera di Michelucci si appresta a compiere ottant’anni dalla sua inaugurazione, avve-nuta nell’ottobre del 1935, men-tre proprio questo mese, il 24 giugno, compie cinquant’anni la rete di sottopassi pedonali della piazza. Numerosi i negozi ospi-tati “sotto” la stazione: qualcuno ormai storico, altri più recenti. A questi si sono poi aggiunti quelli della grande galleria commercia-le inaugurata a fine 2014, trenta esercizi commerciali aperti tutto il giorno e tutto l’anno, tra i qua-li si trova anche un pianoforte a disposizione di chiunque lo vo-glia suonare. Appena in tempo per gli acquisti natalizi ha aperto i battenti anche il nuovo punto vendita Feltrinelli, con migliaia di titoli rivolti ai viaggiatori ma non solo, dotato anche di un angolo caffetteria. A detta di chi lavora qui, però, la nuova galleria

non è ancora frequentata come meriterebbe, e se il passaggio nel “vecchio” sottopasso non manca mai, nella parte più “giovane” l’afflusso sarebbe ancora inferio-re. “Va un po’ meglio rispetto ai primi mesi ma per ora fatica a decollare”, spiegano alcuni nego-zianti. “È una galleria molto bella ma ancora poco conosciuta, for-se poco pubblicizzata e non ben segnalata, qualcuno non nota le scale che portano qui”, aggiungo-no altri. “La clientela è contenta quando viene, questo spazio è una grande opportunità, per ora ha poca visibilità ma col tempo funzionerà sempre di più, anche perché alcune attività devono ancora aprire”, aggiunge qualcu-no, più ottimista. E intanto, fino alla metà di questo mese, un fitto calendario di eventi animerà lo spazio, puntando così ad atti-rare sempre più frequentatori. Il progetto di Grandi Stazioni e degli operatori commerciali pre-vede musica, danza, teatro, arte ed esibizioni live, con l’obiettivo di stupire viaggiatori e passanti. Chiunque spenderà una cifra di almeno dieci euro nella galleria commerciale, inoltre, potrà vin-cere un buono acquisto da cin-quanta euro, partecipando anche all’estrazione di due biglietti Vip per il Rebel Heart Tour di Ma-donna.

Sara Camaiora

architetti, una casa “reale”

Una “casa” per gli architetti, un’opportunità per tutti i fiorentini. Uno spazio nuovo, anzi recuperato, che arricchisce Firenze

e riqualifica una zona “complicata” come quella della stazione di Santa Maria Novella. È la Palazzina Reale progettata da Giovanni Michelucci, che lo scorso 25 aprile è stata riaperta al pubblico nella nuova veste di Casa dell’Architettura. I locali ospitano la nuova sede dell’Ordine degli Architetti e della Fondazione Architetti Firenze, ma soprattutto verranno messi a disposizione per eventi, incontri, workshop e corsi di formazione professionale su temi legati alla progettazione, all’urbanistica e al design. La Casa dell’Architettura si candida così a diventare un vero e proprio nuovo centro culturale della città e un centro di promozione della cultura architettonica e del ruolo pubblico dell’architetto nello sviluppo della città, an-che attraverso la costruzione di sinergie e collaborazioni con altri ordini e realtà culturali italiane ed europee. La Palazzina Reale fu costruita tra il 1934 e il 1935 come luogo dedicato all’accoglienza dei sovrani d’Italia in transito a Firenze. Fu l’ultima realizzazione del grande progetto della nuova stazione ferroviaria di Firenze ela-borato dal Gruppo Toscano guidato da Michelucci. Negli scorsi de-cenni era stata adibita a magazzino per le esigenze legate alla vicina stazione ferroviaria, finché nel 2012 un bando di evidenza pubblica lanciato dall’Ordine l’aveva individuata come il luogo ideale per ri-spondere all’idea di una Casa dell’Architettura fiorentina. Tre anni dopo l’inaugurazione e il via alle attività.

S.W.

#Primo piano

A fine 2014inauguratala nuova galleria commerciale.E ora sonoin programmadiversi eventie un concorso

2 | Giugno 2015 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

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il “valzer”dei mercati:così cambianole piazzeRiorganizzatele fiere: Oltrarnoprotagonista

La mappa

Indipendenza

Piazza che vai, fiera che trovi. È proprio il caso di dirlo dal momento che, con il nuovo piano

del commercio, è stata riorga-nizzata la disposizione di fiere e mercati e cambia così il volto di buona parte del centro storico. Conferme ma anche tante no-vità e un Oltrarno sempre più protagonista, soprattutto con piazza del Carmine, sul cui futu-ro, dopo la recente pedonalizza-zione, si interrogavano in molti tra residenti ed esercenti. La fie-ra di Santo Spirito “raddoppia”, diventando fiera dell’Oltrarno: più postazioni, che passano da 114 a 140, e due piazze coinvol-te. Non più solo piazza Santo Spirito e Borgo Tegolaio, dove restano ottanta operatori, ma – appunto – anche piazza del Carmine, che invece ne ospite-rà fino a sessanta. Una novità nata dell’esigenza da un lato di razionalizzare la disposizione degli operatori in piazza Santo Spirito, anche per garantire il ri-spetto delle norme di sicurezza – viene spiegato – e un più sem-

Sara Camaiora

Il mercatino di Natale tedesco per un anno, in forma sperimentale, si trasferisce in Oltrarno salutando piazza Santa Croce. Ma questa è soltanto una delle novità che riguardano le fiere nel cuore di Firenze

L’area giochi per bambini di piazza Indipendenza

l’area giochi nel mirino (giorno e notte)

Torna la bella stagione e tornano a riempirsi le piazze. Non sempre una bella notizia, però, per chi abita in piazza Indipen-

denza, dove non mancano le segnalazioni di bivacchi, confusione e degrado. Alcuni residenti evidenziano anche un’altra problema-tica, in un angolo ben preciso, quello in cui si trova l’area giochi per bambini dove, secondo quanto riferisce chi abita proprio sopra lo spazio, si è creata una situazione “ormai invivibile”: di notte si trasformerebbe in un ricettacolo di degrado. “Da marzo a ottobre dormire è praticamente impossibile, tra schiamazzi e rumore, e di giorno troviamo i resti di queste nottate sui giochi utilizzati dai bambini”, viene lamentato. E anche di giorno qualche problema non manca. “Il breve tratto di strada che la divide dai palazzi di-venta di fatto un’estensione dell’area giochi, con la conseguenza che si creano pericoli per noi che rientriamo a casa e per i bambini stessi – sottolineano alcuni abitanti – ci attaccano perché sembra che non vogliamo far giocare i bambini, senza comprendere però che questo spazio è totalmente a ridosso delle case”.

plice accesso dei mezzi di soc-corso, dall’altro per valorizzare una piazza che, dopo la chiu-sura al traffico, rischiava di re-stare vuota e priva di una reale identità, come temuto da qual-cuno. Ma non è questa l’unica novità che riguarda piazza del Carmine, destinata a ospitare anche altri appuntamenti ormai noti ai fiorentini: innanzitutto il Mercatale di Firenze, rassegna dedicata al benessere e al con-sumo critico con prodotti agri-coli di filiera corta, a chilometro zero e alimenti biologici che, per alcune domeniche, lascerà la sede tradizionale di piazza della Repubblica per spostarsi in Oltrarno. E poi il mercatino di Natale tedesco, che per un anno, in forma sperimentale, si trasferisce nella “rive gauche” salutando piazza Santa Croce. Sempre in piazza del Carmine arrivano “Carmine in fiera” e la Rassegna enogastronomica di novembre con venticinque operatori, mentre si consolida – dopo la sperimentazione del 2014 – “Artour - il Bello in piaz-

za”. Ma non c’è solo l’Oltrarno nel piano del commercio: an-che altre zone del centro storico puntano a un rilancio grazie a eventi e iniziative. Come piazza Santissima Annunziata, dove si consolidano la fiera Marzo-lina (venti operatori), la fiera Manodopera (24 operatori), la Fierucola (ottanta operatori) e, inoltre, arriva il mercato inter-nazionale di Firenze (70 opera-tori). Entra nel piano del com-mercio anche lo Slow Market in piazza Santa Maria Novella con venti operatori, mentre si consolida “Campagna amica” in piazza Dallapiccola, con ven-ti operatori ogni martedì. New entry e spostamenti, insomma, come quello che riguarda la tra-dizionale Fortezza Antiquaria, che ha lasciato il giardino della Fortezza da Basso per trasfe-rirsi in piazza Vittorio Veneto. Un modo per decongestionare l’area interessata dai lavori per la tramvia, ma anche un’occa-sione per valorizzare le Cascine e portare sempre più famiglie a vivere il parco.

“percorso partecipatoe progetto definitivo”

Tante fiere e mercati nella “nuova” piazza del Carmi-

ne. Dal Quartiere 1, favorevole all’idea, arriva però anche una raccomandazione: “Non solo eventi spot ma un progetto definitivo che tenga di conto del contesto e del suo valore”, spiega il presidente Sguanci, che poi ribadisce l’idea di ar-rivare a questo obiettivo con un “percorso partecipato come quello messo a punto all’Iso-lotto”. D’accordo sul piano ma anche sostenitore, per la piaz-za, di una “programmazione coerente che le riconosca una vocazione precisa in linea con l’identità del quartiere” è il Co-ordinamento attività d’Oltrar-no, tavolo tra operatori econo-mici e culturali della zona.

Carmine

#Primo piano Giugno 2015 | 3 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

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#Zoom

tra i banchi “spacchettati”,aspettando altre novitàGli ambulanti divisi in diverse zone,mentre prosegue la riorganizzazione

e il primo pianoguarda avanti

San Lorenzo cambia ancora. Già da qualche mese i banchi del mercato sono stati divisi tra do-dici diverse location nel centro

storico – ovvero nove in via Sant’Anto-nino, cinque in via dell’Ariento, due in piazza Salvemini, otto alla Loggia del Grano, due in piazzale Michelangelo, uno in via Panicale, via Tosinghi e via del Proconsolo, sette nella zona di piaz-za della Repubblica (Orsanmichele, Speziali, Lamberti, Porta Rossa, Tosin-ghi), uno all’ex Borsa Merci, tre in piaz-

za del Grano e in piazza Madonna degli Aldobrandini, sul lato opposto alle Cap-pelle Medicee, mentre gli altri posteggi restano in piazza del Mercato Centrale. Solo ora, però, sulla base di parametri che tengono di conto della storia e del-le caratteristiche di ogni banco, è stata stilata e pubblicata da Palazzo Vecchio la graduatoria definitiva che assegna ai banchi le nuove postazioni, le stesse stabilite dalla delibera di giunta di di-cembre. Uno step importante nel lungo percorso di riorganizzazione del merca-

to, ma non l’ultimo, dal momento che a maggio 2017 scadranno definitivamen-te le attuali concessioni. Intanto, però, si è approdati a un punto importante di questa vicenda, come sottolinea Gio-vanni Bettarini, assessore comunale alle attività produttive: “Il prossimo passag-gio sarà l’assegnazione delle postazioni in base a questa nuova graduatoria, poi bisognerà cominciare subito a lavorare a una nuova disciplina in vista del 2017 – spiega – la questione sarà quella di pen-sare a una risistemazione complessiva del mercato, basata su due aspetti prin-cipali, la qualità dei prodotti e la rivisita-zione delle strutture, perché possa esse-re davvero un testimonial della bellezza di Firenze”. È ormai da agosto 2013 che i banchi antistanti la basilica sono stati trasferiti, dopo un lungo confronto tra amministrazione e ambulanti, che non avevano nascosto il loro malcontento. E anche ora, con lo “spacchettamento” del mercato tradizionale, i pareri contrari non mancano. “Questa riorganizzazio-ne in molti casi ci penalizza”, commenta qualcuno. “Sono stato spostato dalla ba-silica a via Panicale e poi qui, che è me-glio, ma non come all’inizio”, racconta un ambulante nella zona di piazza della Repubblica. E difficoltà sono lamentate dai banchi della Loggia del Grano.

Grandi numeri, ma soprattutto grandi soddisfazioni. Il nuovo primo piano del Mercato Centrale Firenze ha compiuto un anno a fine aprile, presentando

un bilancio di impatto: quasi due milioni di ingressi – 1.987.000 per la precisione – e un fatturato medio annuo di 16.500.000 euro. La struttura dà lavoro a circa trecento persone – 250 impiegate direttamente nel mercato e altre cinquanta che collaborano strettamente – conta tremila metri quadri di superficie, cinquecento posti a sedere per dodici botteghe, oltre a ristorante, pizzeria, birreria, caffetteria, scuola di cucina, enoscuola, libreria e tanti progetti in cantiere per il secondo anno di attività. “Il nostro più grande successo è decretato dall’importanza che i fioren-tini danno al recupero di questa struttura. Quando la mattina arrivo al mercato e vedo decine di passeggini di mamme che portano i bimbi a fare un giro fra le botteghe o a fare colazione, capisco che il progetto ha funzionato”, commenta Um-berto Montano, ideatore di Mercato Centrale Firenze e imprenditore della ristora-zione. La sfida, per il momento, è vinta, ma – come sottolinea lo stesso Montano – “l’entusiasmo del primo anno deve essere accompagnato da una continua atten-zione: non dobbiamo mai abbassare la guardia, dopo aver restituito questo spazio ai fiorentini è importante continuare a riempirlo di contenuti, di attività culturali come ad esempio conferenze con Caffè Scienza, piuttosto che presentazioni di libri o mostre, in modo che diventi sempre più un centro di aggregazione. Del resto il Mercato Centrale è stato pensato proprio così, come un intreccio di idee e di funzioni”. Dai fiorentini che lo usano per la spesa a tarda ora – le botteghe sono aperte tutti i giorni fino a mezzanotte – ai turisti che lo scelgono per un pasto che li faccia sentire davvero a casa nella culla del Rinascimento, il Mercato Centrale è riuscito nella missione di dare, attraverso il restauro e la reinterpretazione della struttura eretta nel 1874 dall’architetto Giuseppe Mengoni, un nuovo sapore eu-ropeo e contemporaneo alla città. “La soddisfazione deve essere soprattutto della città – sottolinea Montano – che non ha niente da invidiare alle capitali europee”.

Sara Camaiora

Serena Wiedenstritt

San Lorenzo Mercato Centrale

Continua la riorganizzazione del mercato di San Lorenzo, dove dall’agosto 2013 sono stati trasferiti i banchi antistanti la basilica

SOPRALLUOGHIDA PARTE DI PERSONALE QUALIFICATO

MONTAGGIOE SMONTAGGIO ARREDI

FORNITURA MATERIALEDA IMBALLO

SCALE AEREEPER OGNI ESIGENZA

MOVIMENTAZIONE CARICHI PESANTI(ES. PIANOFORTI E CASSEFORTI)

RICHIESTA PERMESSI DI SOSTAE DI CARICO E SCARICO

POLIZZE ASSICURATIVEA COPERTURA DI OGNI RISCHIO

TRASLOCHI NAZIONALI TRASLOCHI INTERNAZIONALISPEDIZIONI TERRESTRI, AEREE E MARITTIME

Curiamo ogni aspetto del trasloco:dalla gestione di tutte le procedure burocratiche e doganali previste alla copertura assicurativa “All Risk”, dall’esecuzione materiale del trasloco all’assistenza all’estero tramite un network di aziende qualifi cate

TEMPORARYSTORAGEDeposito e custodia di mobili, arredi e generi variI nostri magazzini sono muniti di impianto d’allarme, sistema antincendio e, grazie ad appositi containerdi legno di varie metrature, sono attrezzati per conservare i beni al riparo dalla luce, dalla polvere e dall’infl uenza di agenti atmosferici

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4 | Giugno 2015 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

Page 5: Il Reporter Q1 - Giugno 2015

Bianchi gli alberi,fredda la terra

sotto una morbida coperta bianca.Ricami di neve,

intrecciati sui rami,prati innevati

luccicanosotto il debole sole.

Fiocchi morbidi e bianchi,cadono

leggeri come cotone,si muovono

seguendo il ventocercano un riparo.

Il paesaggio è avvolto dal silenzio più assoluto,

non si sente rumorese non le risate

dei bambini felici.

“Le Parole dell’Anima”

I RAGAZZI ALLE PRESE CON LA POESIAE LA PROSA DELLA VITA

Si è svolta lo scorso 21 maggio, nel Salone dei Cinque-cento, la premiazione della settima edizione del con-corso di poesia e prosa per le scuole "Le Parole dell'A-nima", promosso e organizzato dalla Commissione Servizi Educativi del Q.1. Anche quest'anno la partecipazione al concorso e alla successiva premiazione è stata altissima, testimonian-do la riuscita dell'iniziativa e la costante crescita di at-tenzione dei ragazzi e delle loro scuole nei confronti di questo appuntamento. Hanno partecipato 400 ragazzi in rappresentanza di 32 scuole fiorentine, per un totale di oltre 550 elaborati, dati che parlano di una grande voglia di raccontare e raccontarsi.Qui trovate alcuni testi vincitori di questa edizione, ma vi ricordiamo che tutti i componimenti sono stati rac-colti in un volume a disposizione dei partecipanti, delle scuole e di chi ne faccia richiesta, presso gli uffici del Q.1. Il concorso è stato reso possibile dal contributo de-terminante di AJ Leather Factory, Fondazione Palazzo Strozzi, 3 Store via Martelli, La Feltrinelli Firenze, Teatro della Toscana e RCS-Corriere Fiorentino.

E-mail: [email protected]

Rete di Solidarietà

Non è un caso se da quando, per necessità perso-nale, ho conosciuto la Rete di Solidarietà... non pos-so più farne a meno! Mi chiamo Antonella, compio 58 anni fra poco, sono in mobilità. Non credo che sarò più reinte-grata nel mio posto di lavoro: la ditta dove lavoravo è in difficoltà e sta per chiudere. Mi sono data da fare per trovare un lavoro, ma chi me lo dà alla mia età? Ho provato tutti i giorni: sono andata al Centro per l'impiego, alle agenzie interinali. Sono troppo vecchia per ritrovare un lavoro ma, nonostante i tanti anni di anzianità lavorativa, sono troppo gio-vane per la pensione. Come farò con la casa? E le bollette? Anche la spesa quotidiana è diventata un problema. Scoraggiata e priva ormai di speranze, la mattina, per alzarmi, devo davvero fare un grosso sforzo. Un'amica che ha già vissuto un'esperienza come la mia, mi ha dato un volantino delle Reti di Solidarietà. Io sto nel Quartiere 1 per cui decido di andare in via dell'Anguillara, dove c'è la Rete del mio Quartiere. Qui mi ha accolto una volontaria e mi sono sentita subito a mio agio. Le ho spiegato tutte le mie difficoltà e le mie perplessità. Insieme abbiamo inquadrato la mia situazione e stabilito

quali sono le priorità da affrontare: l’assistente so-ciale, il patronato, le associazioni che mi possono dare un piccolo aiuto. È stato molto difficile per me, che ho sempre lavorato e mi sono sempre arran-giata con le mie forze, dover chiedere aiuto, ma alla Rete mi sono sentita appoggiata e sostenuta nei passi che dovevo compiere per tentare di uscire dalla mia difficile situazione. Forse non riuscirò a trovare soluzioni definitive, ma non mi sento più così sola. Piano piano ho ricomin-ciato a prendere in mano la mia vita e ho sentito il desiderio, anzi la necessità di dedicare anch’io un po’ del mio tempo a dare una mano a persone in difficoltà e così sono diventata a mia volta volon-taria della Rete.

Scopri anche tu quanto ti può aiutare… aiutare gli altri!

INFORete di Solidarietà Q.1 via dell’Anguillara 2r, dal lunedì al venerdì ore 9-13, martedì e giovedì anche 14,30-16,30, tel. 055 2767611 [email protected]

IL MIGLIOR MODO PER AIUTARE SE STESSI?AIUTARE GLI ALTRI

I vincitoriScuola primaria-poesia

1) Gaia Borzillo (Andrea Del Sarto V A); 2) Eliza Ciubotariu Gilberta (Vittorio Veneto V B); 3) Mattia Bulian (San Gaspare Del Bufalo, classe terza); menzione speciale Christian Bindi (Cairoli IV B)

Scuola secondaria primo grado-poesia

1) Beatrice Nicastro (Pieraccini, I B); 2) Martina Passione (Pieraccini, II F); 3) Chiara Crivellaro (Puccini, III C) e Giulio Tagliaferri (Puccini, II D)

Scuola secondaria primo grado-prosa

1) Alessio Miniati; 2) Anna Burschtein; 3) Salvatore Dimasi

Scuola secondaria secondo grado-poesia

1) Gianmarco Quarta (liceo classico scuole pie fiorentine); 2) Claudia Brahimi (liceo Castelnuovo); 3) Andrea Malinconico (Scuola Militare Aeronautica G. Douhet)

Scuola secondaria secondo grado-prosa

1) Rebecca Sarti (Liceo Scientifico Santa Marta); 2) Federica Ceccanti (Liceo Scientifico Castelnuovo); 3 Eleonora Metti (Liceo Classico Galileo); menzione speciale Margherita Cavicchioni (Liceo Classico Galileo)

Di nuovo agibile nel giardino di Boboli il prato delle Colonne, il grande spazio erboso e monu-mentale a ridosso delle mura di Porta Romana. Nei mesi di chiusura è stata condotta una cam-pagna di valutazione delle condizioni di stabilità degli alberi secolari che fanno corona al prato, duramente provati dalle bufere del settembre dell’anno scorso e del marzo di quest’anno. L’ indagine ha portato all’abbattimento di un al-bero e alla riduzione di chioma di tutti gli esem-

plari presenti. Nello stesso periodo sono state restaurate le due colonne in granito rosso, erette nel settecento, che danno il nome a questo luogo suggestivo. Ulteriori brevi chiusure si renderanno necessarie nei prossimi mesi per restaurare le numerose sculture disposte sul perimetro e l’asse mediana del prato che dal 9 maggio ospita anche cinque opere dell’artista inglese Lynn Chadwick.

Verde pubblico

BOBOLI, RIAPERTO IL PRATO DELLE COLONNE

Oltre 400 partecipanti alla settima edizione del concorso indetto dal Q1

Alzarsi, per poi ricadere.

Nascere,per poi morire.

Ridere,per poi piangere.

Poi basta,nulla più.

Come uomini senza anima vaganti

per un ponte di sospiri,cadiamo.

Come cavalli impazziti che corrono sulle steppe,

voliamo.Come gridi di rondine

dopo una carestia,moriamo.

E cadi,e voli,

e muori.Poi basta, nulla più.

Fiocchi di cotone Fine dei giochi

INFOPer saperne di più sull'edizione 2015, visitate la pagina Facebook "Le Parole dell'Anima" o il sito del quartiere q1.comune.fi.it "Verdepassi" è una proposta di itinerari e pas-

seggiate attraverso l’immenso patrimonio del verde pubblico cittadino, a cura delle direzioni Ambiente e Cultura-Sport. Un viaggio che coniuga natura e cultura, offren-do l’opportunità di abbinare la voglia di muoversi con uno sguardo riflessivo ad un paesaggio in grado di trasmetterci emozioni e suggestioni. La partecipazione è gratuita, occorre prenotazione.

Prossimo appuntamento 7 giugno, Il Giardino di Boboli e le mura di Firenze. Ritrovo ore 9, piazza della Calza.

Itinerario: Giardino di Boboli, Forte di Belvedere, Porta San Giorgio, Giardino Bardini, Lungarno Torrigiani, via Guicciardini, piazza Pitti, via Roma-na, Porta Romana.

INFO 055.700420

PASSEGGIATE NELLA NATURA E NELLA CULTURA

Massiccio intervento sui viali dei Colli per la siste-mazione del grande patrimonio vegetale che fa da corona alla suggestiva strada a sud dell’Arno che da un secolo e mezzo rappresenta la più amata tra le passeggiate dei fiorentini (e non

solo). Sono partite le operazioni di sistemazione del verde pubblico nel viale Machiavelli, in dire-zione del Bobolino. L’intervento dei giardinieri del Comune riguarda in particolare la potatura delle siepi.

POTATURE SUL VIALE DEI COLLI

Dopo le apprezzate mostre di Zhang Huan e Giuseppe Penone il Forte di Belvedere torna ad ospitare un grande evento di arte contempora-nea, con più di cento opere del grande scultore britannico Sir Antony Gormley. Vengono presentate oltre cento figure umane che animano le stanze interne della palazzina, i bastioni, le scalinate e le terrazze occupando tutti i lati del Belvedere. Dopo molti anni di chiusura per le note tragiche vicende sarà dunque possi-

bile circolare per tutto il Forte seguendo un per-corso scultoreo che dialoga con l’architettura e il paesaggio. Tra le opere da segnalare in partico-lare la grande installazione Critical Mass (‘massa critica’) che evoca tutte le vittime del XX° secolo.

INFOPer informazioni e prenotazioni tel. 055-2768224 | 055-2768558 | [email protected]

Arte contemporanea

LE OPERE DI GORMLEY AL FORTE DI BELVEDERE

Gaia Borzillo (vincitrice poesia scuola primaria)

Beatrice Nicastro (vincitrice poesia scuola secondaria primo grado)

Page 6: Il Reporter Q1 - Giugno 2015

#Il quartiere in pillole

Di corsa sulle sponde: lungo l’Arno sono tante le occasioni per fare sport

un fiume, tanti sport(lungo o dentro l’arno)Canoa, corsa e... racchettoni: la zona diventa una “palestra”

Bella stagione L’impianto

la “rive gauche” si illumina di ledNuove luci a led in via d’Ardiglione e Borgo Stella: l’accensione del nuovo impianto di illumina-

zione, realizzato da Silfi, è avvenuta lo scorso mese. Ma questa è solo la prima parte del poten-ziamento degli impianti di illuminazione pubblica con sessantadue nuovi punti luce a tecnologia led nella zona dell’Oltrarno, che sarà interessata dal nuovo piano di illuminazione a led che, nel complesso, prevede l’installazione di altri 225 punti luce e il rifacimento delle linee elettriche per un valore totale di 400mila euro. L’obiettivo – è stato spiegato da Palazzo Vecchio – è quello di avere un Oltrarno più bello e sicuro. Il nuovo impianto in via d’Ardiglione e Borgo Stella, del valore di circa sessantamila euro, resta acceso tutta la notte. La nuova tecnologia led ha consentito di migliorare i livelli di illuminazione con l’utilizzo di potenze molto ridotte, pari a circa 53W per punto luce, e ot-tiche che rivolgono la luce solo verso il piano stradale, in conformità alla legislazione vigente contro l’inquinamento luminoso.

La novità

“Gesto”, il ristoranteetico dove ordini da teA volte basta poco, basta un “gesto”, per cominciare a essere più consapevoli. Si chiama proprio

così – Gesto – il ristorante che ha aperto di recente i battenti in borgo San Frediano (il civico è il 27r) da un team al femminile tutto under 30, con a capo Martina Lucattelli, giovane perugina con uno sguardo attento alla sostenibilità. Cosa ha di diverso questo ristorante (aperto, per il momento, solo a cena) rispetto ai tanti altri che popolano il quartiere, è presto detto: non ci sono camerieri a prendere ordinazioni, non ci sono piatti da sporcare, né apparecchiatura. Tutto è pensato per ridurre al minimo gli sprechi e il consumo energetico. Quando ci si siede al tavolo, il menù è già lì, insieme alle istruzioni per fare da soli l’ordinazione, utilizzando una lavagnetta che, una volta consegnata alla cassa, si trasforma in piatto grazie all’applicazione di un foglio di acetato. In questo modo viene abbattuto il consumo di carta utilizzata per le comande, oltre a quello di acqua, detersivi e apparec-chiatura di sala. La scelta a disposizione degli avventori è tra cinque differenti piatti di carne, pesce, verdure e dolci, preparati con ingredienti selezionati direttamente dalla proprietaria del locale, per una spesa che va dai 2,50 ai 5 euro a piatto. E gli ingredienti? Anche quelli – rigorosamente di stagio-ne – sono scelti per ridurre le distanze il più possibile. È per questo che sul retro del ristorante è stato allestito un orto verticale in grado di garantire alcuni degli ortaggi e delle erbette indispensabili a chi lavora in cucina. “A volte non pensiamo – spiega Martina – a quanto poco spazio sia sufficiente per coltivare le proprie verdure. Basta avere una cassetta con un po’ di terra, luce, acqua e il gioco è fatto. Si ottimizzano gli spazi e si crea un orto urbano”. Anche lo spazio, inutile dirlo, è stato progettato seguendo parametri specifici che consentono di contenere gli sprechi e, nel contempo, valorizzare l’autenticità del luogo. Un “Gesto”, insomma, un inizio, un indizio, per un consumo più consapevole. Senza rinunciare a una cena fuori in compagnia.

L’intervento

piazza santo spirito,ripulita la fontanaÈ stata ripulita e rimessa in funzione a metà maggio la fontana di piazza Santo Spirito. L’intervento,

a cura delle Belle Arti del Comune, è stato effettuato dopo la segnalazione di alcuni residenti, che si erano lamentati per lo stato dell’acqua e della vasca. La fontana era stata riempita di sporco, bottiglie e lattine, e la circolazione dell’acqua era stata così ostruita. Lo scorso mese sono quindi intervenuti alcuni operai che hanno svuotato la vasca per poi ripulirla, rimettendo in funzione gli zampilli. “Salvi” anche i pesci rossi che abitano nella vasca. Ma non solo: per la fontana – fanno sapere da Palazzo Vecchio – è già stato predisposto un piano generale di restauro tramite sponsor, in attesa di approvazione.

Palazzo Vecchio

I_dome, un giro in città... da fermiResterà aperto fino al prossimo 31 ottobre I_Dome nel cortile dell’Anagrafe di Palazzo Vecchio:

un’opportunità per conoscere una Firenze capace di coniugare tradizione artigianale e avanguar-dia digitale. Si tratta di una cupola hi-tech al cui interno scorre il racconto del saper fare della città e dei suoi luoghi emblematici, visti da una nuova prospettiva. Alla base del progetto c’è l’idea di ricreare una narrazione del terzo millennio, in cui Firenze si possa presentare al mondo con un linguaggio contemporaneo, affidando il racconto non agli affreschi delle chiese e delle cupole come accadeva originariamente, ma alla tecnologia visuale e all’interattività con lo spettatore. Così, all’interno della cupola, i visitatori hanno la sensazione di essere in un altro luogo, senza però essersi spostati da lì. Per ottenere questo effetto sei videocamere hanno filmato contemporaneamente, ma separatamente e da angoli diversi, le scene dalle quali è stato poi costruito un video “equirettangolare”, nel quale le scene sono armonizzate e, grazie a otto proiettori, generano un video a 360 gradi. E allo spettatore non resta così che scegliere il lato da cui guardare per curiosare tra gli scorci della città, come se fosse un’esplorazione reale. Alzando gli occhi al cielo, girando su se stessi, ci si trova trasportati da piazza della Signoria al Mercato Centrale, da una bottega artigiana a un laboratorio d’eccellenza nella ricerca scientifica.

In Arno o lungo il fiume, a filo d’acqua, di corsa o in bi-cicletta. Con la bella stagio-ne sono tanti i fiorentini che

si dedicano agli sport all’aperto, e l’Arno e i suoi dintorni diventano protagonisti. L’attività che più va-lorizza il fiume è il canottaggio, e chi vive nel centro storico può approfittare dei canottieri sotto il Ponte Vecchio. Vista mozza-fiato, la possibilità di una pausa sull’erba sotto gli Uffizi e muscoli assicurati. Chi preferisce tenersi in forma fuori dall’acqua, può scegliere di correre sui lungarni. Tanti i percorsi possibili, che col-legano i ponti più belli della città, da Ponte Vecchio a San Niccolò, fino a raggiungere le Cascine per un po’ di stretching nel verde. E per chi non ama correre c’è sem-pre l’alternativa dei rollerblade: anche in questo caso si può far tappa alle Cascine, per la preci-

sione davanti alle ex Pavoniere, da sempre luogo prediletto de-gli appassionati dei pattini in linea. Passando alle due ruote, i lungarni sono sempre più “ci-clabili”, grazie anche agli ultimi interventi dell’amministrazione. Infine, c’è la spiaggia sull’Arno: di sera buona per un aperitivo e in piena estate location perfetta per una tintarella cittadina, nelle mezze stagioni non troppo afose

Serena Wiedenstritt

e nelle ore meno calde può essere il luogo ideale per improvvisare un po’ di sport “da spiaggia”. Si va dai racchettoni al frisbee e alla pallavolo, per divertirsi con gli amici e fare un po’ di movi-mento.

Verifi che di fattibilità e sostenibilità degli interventi ediliProgettazione integrata per ristrutturazioni, consolidamenti, ampliamenti e nuova edifi cazioneDeposito permessi e/o autorizzazioni comunalie regionali Costruzione chiavi in mano di edifi ci civili, commerciali e industrialiGestione dei cantieri con garanzia di precisione e tempi di consegna certi grazie al sistema costruttivo X-Lam

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6 | Giugno 2015 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

Page 7: Il Reporter Q1 - Giugno 2015

#Mestieri

là dove i libri vivono una seconda vitaNel cuore di Firenze non mancano le rivendite di volumi usati, dove andare a caccia di occasioni

Potrebbero formare una strana figura geometri-ca, disposte così vicine ma lontane per pecu-

liarità. Sono le rivendite di libri usati che, con discrezione, riem-piono il centro fiorentino. E se state cercando un romanzo che vi accompagni per l’estate, maga-ri da portare con voi sotto l’om-brellone, questi posti potrebbero fare al caso vostro. La Bancarella del libro (via Martelli, angolo via Gori) è ormai un punto di rife-rimento per turisti e fiorentini a passeggio nel cuore di Firenze, e protagonista indiscussa di molte fotografie. Qui tanti clienti si fer-mano anche solo per commenta-re i libri esposti mentre frugano nelle scatole delle occasioni (il costo varia da 1 a 3 euro o vige l’offerta “prendi 3 per 5 euro”). Aperta dagli anni Quaranta, la libreria 27 Aprile (via Ventisette Aprile 4/r) è una tappa obbligata per studenti universitari e avidi lettori in cerca di libri anche in lingua inglese. La proprietaria

sarà immersa nella lettura, nel suo piccolo angolo sulla sini-stra, mentre voi potrete scegliere tra le sezioni di testi scientifici e classici (tanti capolavori della letteratura inglese), cinema, fi-losofia e storia locale o visionare la cesta da 1 euro. La libreria San Gallo (via San Gallo 149r) stupi-sce con i suoi scaffali verdi ricchi di gialli, libri di teatro, narrativa moderna, cinema e fumetti. Spe-cializzata in libri di testo scola-stici e universitari, qua vengono vendute anche guide turistiche che potrebbero tornare utili a chi sta organizzando un viaggio. La libreria Via Laura (via Lau-ra 68/a), molto conosciuta per il grande assortimento di libri scolastici, offre scaffali dove po-ter curiosare e acquistare clas-sici (D’Annunzio, Pirandello) e letture più contemporanee. Dal negozio raccontano che, con l’ar-rivo dei tablet, le vendite sono un po’ calate, senza però intaccare quella dei libri usati. Luigi Cim-mino, proprietario della libreria

Valentina Veneziano

Romanzi e dintorni

Nel cuore di Firenze non mancano le rivendite di libri usati, dove andare a caccia di occasioni anche in vista delle vacanze estive

bandone abbassatoin via ginori: addio al paradisodei bibliofili

Non c’è più la libreria Ba-roni (via Ginori 53r), ex

Conforti, che ha chiuso a mag-gio. Gestita da Roberto Baroni, era un paradiso per i bibliofili e una calamita in grado di at-tirare l’attenzione anche dei passanti meno attenti. Un la-birinto composto da pile di libri usati, alcuni da collezione, che superavano la statura me-dia di un uomo. Circondato da quell’odore inconfondibi-le, Roberto aiutava i clienti a trovare il “tesoro” che stavano cercando, o conservava per loro la copia che sembrava in-trovabile. Un luogo incantato che – sospirano oggi in molti – mancherà.

V.V.

Focus

in via S. Egidio 28r, spiega che molte persone comprano libri usati perché non tutti possono permettersi, di questi tempi, il “lusso” di acquistarne uno nuo-vo. Il negozio, aperto da sedici anni, vende, scontati del 50%, libri per tutti i gusti. Tra figurine di calciatori famosi e vhs di film iconici come “Tootsie”, si pos-sono notare, vicino all’ingresso, tante fotografie che ritraggono diversi momenti di vita. “Sono le fotografie che trovo nei libri che la gente mi porta – racconta Luigi – le metto qui in modo che i proprietari, riconoscendo le proprie, possano riprendersele”. Ma qualcuno si è mai ritrovato in quegli scatti? “Una volta sola”, risponde.

Giugno 2015 | 7 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

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#L’inchiesta

in arrivo più controllie nuove telecamere

Più controlli e un nuovo piano di videosorveglianza. È la risposta messa in campo per fronteg-giare la questione sicurezza

in città. A riaccendere le luci sul tema l’episodio avvenuto in pieno giorno che ha sconvolto un intero quartiere e non solo: la rapina a un gioielliere di via Gio-berti nell’aprile scorso, in una delle vie più rinomate dello shopping fi orentino. Così, dopo questo preoccupante episo-dio, in tanti si sono domandati se fosse il caso di parlare di una “emergenza sicu-rezza” in città. In realtà i numeri rivela-

no un trend in calo, precisamente del 40 per cento per le rapine e del 7 per cento per i furti, nel primo trimestre 2015 ri-spetto al 2014: secondo quanto emerso dall’analisi del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, sono sta-te complessivamente 56 le rapine (393 nel 2014) e 2.167 i furti (9.317 nel 2014). Nonostante questo, la percezione di in-sicurezza si fa sentire in molti cittadini, dal momento che i reati predatori toc-cano la sfera più intima delle persone, restano impressi nella memoria e lascia-no conseguenze (fi siche o psicologiche)

in chi li subisce. Così, è stato costituito un gruppo di lavoro composto da una rappresentanza delle forze dell’ordine (carabinieri, polizia di Stato e guardia di fi nanza) e del Comune di Firenze (polizia municipale e servizi tecnici). È stato innanzitutto deciso di irrobustire il controllo delle aree a maggior valenza commerciale. E poi si parla di installare più “occhi elettronici” sulla città: la pri-ma fase del lavoro prevede una verifi ca dello stato di manutenzione delle teleca-mere già in funzione, oltre duecento, in parte destinate esclusivamente ai con-trolli mirati alla sicurezza (prevalente-mente in centro) e in parte a quelli per la viabilità (soprattutto sui viali). Entro l’anno, in collaborazione con Prefettu-ra e Questura, il Comune predisporrà un progetto per implementare la rete esistente e arrivare così a coprire tutti i quartieri della città, quantifi cato in circa 250mila euro di investimenti, secondo quanto annunciato dal sindaco Dario Nardella. Circa trenta le aree individua-te da Palazzo Vecchio, in corrisponden-za dei centri commerciali naturali della città, quello di via Gioberti incluso, nel centro storico ma anche in periferia. Le aree, in sostanza, maggiormente fre-quentate della città, sia in orario diurno che notturno. Il gruppo di lavoro elabo-rerà una scala delle priorità, che poi il comitato provinciale valuterà e validerà. Il documento sarà quindi inviato al Mi-nistero degli interni e ad altre istituzioni per accedere a eventuali fi nanziamenti specifi ci.

Sara Camaiora

Sicurezza in città/1

La gioielleria di via Gioberti rapinata in pieno giorno lo scorso aprile: l’episodio ha fatto riaccendere le lucisulla questione della sicurezza in città

Il sindaco Dario Nardella

Parla il sindaco

“un maggior presidio sul territorio”

“Una città di medie dimensioni con un ritmo da capitale”. Ha

defi nito così la sua Firenze il primo cittadino Dario Nardella, parlando del tema della sicurezza a una televisione locale. Ed è proprio per questa sua ca-ratteristica che, a suo avviso, c’è bisogno di controlli capillari e di un impegno costante. Per questa ragione il sindaco si è fatto promotore di un appello al mi-nistro degli interni Alfano, in modo da “avere più agenti sul territorio e quindi un maggiore presidio”. “Per gli eventi che ospita e per le sue caratteristiche – ha fatto presente Nardella – Firenze non può essere considerata una qualunque città da 350mila abitanti”.

S.C.

Focus

“problema diffuso in tutta firenze”

Suo fi glio, dopo quel giorno, ha deciso di interrompere l’attività E così la gioiel-leria di via Gioberti a fi ne mese chiuderà defi nitivamente i battenti. La causa: la

rapina in pieno giorno dell’aprile scorso. Un episodio che ha destato sgomento nel quartiere e nella città intera. “Avevamo già segnalato situazioni sospette – spiega il titolare – da tempo c’è bisogno di più controlli, bene se si parla di interventi ma purtroppo si agisce quando è già tardi”. Quanto al tema della sicurezza, non parla di una “emergenza via Gioberti” ma piuttosto di “un problema generale e diff uso in tutta la città” il presidente del centro commerciale naturale Danilo Bencistà, che aggiunge: “Apprezziamo il lavoro fatto dall’amministrazione, soprattutto l’aver raccolto ciò che da tempo richiedevamo, ovvero l’installazione di telecamere”.

S.C.

Dopo la rapina avvenutain pieno giorno in via Gioberti

fari puntati soprattuttosulle aree commerciali

8 | Giugno 2015

Page 9: Il Reporter Q1 - Giugno 2015

#L’inchiesta

scatta la guerraagli incidential volanteGià più di mille sinistriquest’anno, 14 mortali.Nasce un uffi cio ad hoc

Sicurezza in città/2

Superano il migliaio gli incidenti stradali avvenuti a Firenze in questi primi mesi del 2015, già quattor-dici quelli mortali. Da gennaio ad aprile di quest’anno sono state rilevate circa 1.400 infrazioni, di cui 824 da 137 pattuglie in borghese, una tipologia di controllo che è stato deciso di implementare. Tra le sanzioni più frequenti l’uso del cellulare alla guida (482 multe), ma anche il mancato utilizzo delle

cinture di sicurezza (57 casi) e il passaggio col semaforo rosso (65). La maglia nera per la maggior incidentalità va a via Baracca, che si è aggiudicata il triste primato nel 2014 con 76 incidenti, seguita a ruota da via Pistoiese con 72. Poi viale Strozzi, via di Novoli, via Senese e viale Redi, quest’ultimo teatro anche lo mese scorso di un tragico incidente. Sempre per quanto riguarda lo scorso anno, il totale degli incidenti è stato di 3.646 (3.318 i feriti e 18 le vittime), con 185 sinistri causati da guida sotto l’eff etto dell’alcol e ventuno di droga, oltre a 118 omissioni di soccorso. Tantissime le multe per eccesso di velocità rilevato da autovelox e telelaser (150mila), e molte anche le auto pizzicate senza assicurazione, 1.800. “Non possiamo rimanere inermi di fronte a numeri da bollettino di guerra: le violazioni al codice della strada sono atti potenzialmente omicidi”, è il duro com-mento del sindaco Nardella, che ribadisce la ferma volontà dell’amministrazione di fare il massimo per ridurre gli incidenti. Ed è con questo obiettivo che nasce a Palazzo Vecchio l’uffi cio per la sicurezza stradale, una struttura intersettoriale che supporterà sindaco e giunta su questo tema per quanto riguarda controlli, preven-zione, miglioramento delle infrastrutture, monitoraggio e statistiche e che sarà composta da cinque persone: un dipendente della direzione uffi cio del sindaco, due vigili urbani, un dipendente della direzione generale e un collaboratore del sindaco con competenze in tema di sicurezza stradale e infrastrutture. Un altro tassello del progetto David, messo a punto da Comune e associazione Lorenzo Guarnieri dal 2011 con l’obiettivo di ridurre, entro il 2020, del 50 per cento il numero di decessi e feriti gravi sulle strade. L’altro fronte dell’impegno è quello della viabilità: saranno rifatti entro l’anno 5.200 attraversamenti pedonali e sono in ponte verifi che per la messa in sicurezza di molte strade, tra cui via Toselli e via Maragliano. Altri interventi sono previsti in tutti i quartieri: i bandi sono pronti ma, per andare in gara, necessitano dello sblocco delle risorse del patto di stabi-lità. E dopo l’estate partirà anche una massiccia campagna di comunicazione sul tema della sicurezza stradale.

Sara Camaiora

Entro l’anno l’omicidio stradale potrebbe diventa-re legge. Ne è convinto Stefano Guarnieri, che su

questo tema si batte ormai da tempo. Sono cinque anni esatti che suo fi glio Lorenzo, allora diciasset-tenne, ha perso la vita al parco delle Cascine, cinque anni da quella maledetta notte tra il 1° e il 2 giugno 2010. Portare la violenza stradale in cima alle pri-orità delle amministrazioni, ridurre drasticamente il numero delle vittime di incidenti, sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi e sui comporta-menti da tenere alla guida, fornire assistenza alle famiglie coinvolte in drammi di questo tipo: sono gli obiettivi che si è posta l’associazione intitolata a Lorenzo (www.lorenzoguarnieri.com), per ricordar-lo e perché “la sua morte non può e non deve essere vana”, come si legge sul sito. “La violenza stradale è il fenomeno che provoca il numero più alto di mor-ti e invalidità permanenti soprattutto nei giovani, combatterlo deve essere un impegno costante delle amministrazioni”, sottolinea Guarnieri. E proprio la campagna per l’introduzione del reato di omici-dio stradale, ovvero l’inasprimento delle pene per chi causa incidenti guidando sotto l’eff etto di alcol o droga, è stato uno dei suoi principali impegni, af-fi ancato anche dal Comune che, in più occasioni, ha promosso e realizzato iniziative. Superano le ottan-tamila le fi rme raccolte dall’associazione Guarnieri con questo obiettivo e, a livello nazionale, l’iter della normativa in materia prosegue, con un primo sì in Commissione Giustizia al Senato. “Il reato di omi-cidio stradale permette di dare giustizia alle vittime ma è anche un deterrente: lo dimostra il caso dell’In-ghilterra, dove una legge simile esiste e le vittime di incidenti stradali sono la metà di quelle italiane”, conclude Guarnieri.

Verso la legge

omicidio stradale,l’iter continua

Giugno 2015 | 9

Page 10: Il Reporter Q1 - Giugno 2015

#Un mese in una pagina

un calcio storicoda fiorentini “veri”

Allo sparo della colubrina “il pallaio vestito d’amendue i colori giustamente batta la palla”: si rinnoverà allora una delle più belle e antiche tradizioni di Firenze. Torna il calcio storico, un anno fa interrotto sul più bello dopo che nervi tesi e scorrettezze avevano portato alla sospen-sione del torneo. Acqua passata, ora è tempo di pensare di nuovo al calcio giocato. Sabato 13

e domenica 14 giugno le semifi nali, mercoledì 24 giugno la fi nale. Un’edizione diversa dalle precedenti, la prima giocata secondo il nuovo regolamento. “Per compilarlo abbiamo tenuto conto di due criteri: fl uidi-tà del gioco e fi orentinità”, spiega Michele Pierguidi, uno dei quattro saggi incaricati dal sindaco Nardella di mettere a punto le nuove regole. In breve, il testa a testa fra due giocatori continuerà a essere consentito, ma solo per un periodo limitato di tempo e a patto che l’avversario abbia accettato l’ingaggio. Gli arbitri avranno più potere sanzionatorio e se un giocatore si rifi uterà di lasciare il terreno di gioco dopo l’ordine del maestro di campo – da un episodio del genere ebbero inizio i disordini del 2014 – la partita verrà sospesa e la squadra del giocatore disobbediente sanzionata con la sconfi tta a tavolino e cinquemila euro di multa, pene aggravate in caso di recidiva. In campo, poi, ci andranno i fi orentini veri: da quest’anno tutti i calcianti dovranno essere nati a Firenze o residenti in uno dei comuni della Città metropolitana da almeno dieci anni ininterrotti. “Ci impegniamo ad attuare il regolamento alla lettera per non incorrere più in situazioni spiacevoli”, spiega ancora Pierguidi, di recente confermato alla guida del calcio storico. “Prima di tutto deve però cambiare l’atteggiamento delle squadre: se si gioca solo per i cazzotti non è più calcio storico. La lezione è servita, il clima è buono e sono certo che andrà tutto per il meglio”. È d’accordo Luciano Artusi, memoria storica e uomo simbolo del calcio fi orentino: “Sarà una bella edizione”, prevede, e del suo pronostico ci si può fi dare. “Per esperienza ho imparato a riconoscere che le edizioni del calcio storico seguono una sinusoide: alle annate memorabili succedono incontri sottotono, dopodiché la qua-lità torna a risalire. Anno scorso si è toccato il fondo: aspettiamoci quindi almeno due grandi edizioni”, spiega. “D’altra parte – aggiunge – bastano le due ricorrenze che si festeggiano quest’anno in città a rende-re speciale il torneo: i 750 anni dalla nascita di Dante e i 150 di Firenze Capitale”. Con l’entrata in vigore del limite d’età previsto dalle nuove regole, Artusi ha dovuto lasciare l’incarico di direttore del corteo storico, ricoperto per cinquantacinque anni. Sarà ancora in piazza Santa Croce in veste di consigliere delegato a feste e tradizioni popolari, ma questa volta non si udirà il suo grido, famoso nel mondo. Che Artusi accet-ta allora di lanciare dalle colonne de Il Reporter: “Gridate con me: viva Fiorenza!”.

Andrea Tani

Il torneo A 750 anni dalla nascita

e il sommo poeta “invase” FirenzeUn “Dante tram”, le immortali terzine del Sommo Poeta sparse in lungo e in largo per la città

e gli auguri da parte di personaggi celebri dei nostri tempi. Così Firenze ha festeggiato Dante Alighieri nel 750esimo anniversario della sua nascita. L’immagine del Sommo Poeta e le sue terzine hanno “invaso” il capoluogo toscano attraverso i principali mezzi di trasporto, cartelloni, manifesti, un sito internet dedicato (www.comune.fi .it/dante750) e una campagna social. Per l’occasione, come detto, non è mancato nemmeno un “Dante tram” tutto rivestito in onore del poeta, mentre altri Dante hanno fatto la loro comparsa su bussini elettrici, auto del car sharing e pensiline delle fermate. Ma le novità non si sono fermate “fuori”, salendo anche a bordo dei mezzi pubblici grazie all’operazione di animazione culturale ideata dal Museo Casa di Dante in collaborazione con l’uffi cio comunicazione del Comune di Firenze: una coppia di attori è salita a bordo di bus e tram per rivolgere ai passeggeri domande su Dante, la sua opera e il suo tempo. In calendario anche itinerari danteschi, letture e spet-tacoli, mentre sul sito internet del nostro giornale (www.ilreporter.it) è stato organizzato il concorso “Fotografa il tuo Dante”, che invitava a postare su Instagram, fi no al 4 giugno, una foto scattata in città che avesse un legame con la fi gura del Sommo Poeta: in palio c’erano due biglietti per il concerto di Jovanotti del 5 luglio allo stadio Artemio Franchi, messi a disposizione da Prg – Public relations group. Il tutto per festeggiare, da par suo, il Sommo Poeta, 750 anni dopo la sua nascita.

Il progetto

“targhe” alle bici contro i furtiUn progetto contro i furti delle biciclette. Si chiama “Lamìbici”, è stato elaborato dall’Uffi cio Città

Sicura insieme alla polizia municipale e prevede una serie di iniziative e campagne: tra i suoi obiettivi ci sono quelli di arginare il fenomeno della rivendita di mezzi di provenienza non certa e di informare i cittadini sui sistemi antifurto esistenti. Come l’Easy Tag, ovvero l’adesivo indelebile da attaccare alla bicicletta che, collegato al Registro italiano bici, associa al proprietario il numero progressivo della “targa”, il numero di telaio e i dati identifi cativi del mezzo. In questo modo, in caso di furto, con una segnalazione al registro il legittimo proprietario viene avvisato quando la bicicletta viene ritrovata. Lo scorso mese duecento di questi adesivi sono stati distribuiti ad altrettanti fi orentini che si sono recati in piazza Bartali per “Targa la bici”, l’iniziativa di lancio del progetto “Lamìbici”, e nelle prossime settimane l’iniziativa si sposterà anche negli altri quartieri cittadini per “targare” altre biciclette. Ma la targa e la contestuale registrazione sono soltanto alcuni degli strumenti del progetto “Lamìbici”: sono previste anche campagne di comunicazione rivolte sia ai cittadini che ai rivenditori di biciclette, con la sottoscrizione di un accordo tra Comune e commercianti con una serie di impegni reciproci. L’amministrazione diff onderà la lista dei negozi aderenti, pubblicizzandoli come rivenditori di usato sicuro “Lamìbici”, e da parte loro gli esercenti si impegneranno, nel caso di acquisto di bici-clette usate per poi rivenderle, ad archiviare il nominativo e il documento del venditore, a verifi care che il numero di telaio non risulti tra quelli rubati e a rilasciare all’acquirente il certifi cato di vendita della bicicletta.

Animali “insoliti”

in città spuntano cinghiali e caprioliCinghiali (e non solo) in città. Anche a Firenze si vedono sempre più spesso le conseguenze dell’au-

mento della presenza di alcune specie selvatiche registrato a livello provinciale e regionale. Uno degli ultimi casi avvenuti in città in ordine di tempo ha riguardato, a metà maggio, la cattura di un grosso maschio di cinghiale di circa un quintale in via del Palmerino. Nella zona – viene spiegato – solo negli ultimi mesi sono stati catturati oltre trenta esemplari, che oltre a provocare paura negli abitanti rischiavano di fi nire in strada e causare danni a mezzi e persone. Ma non solo cinghiali: altri episodi recenti hanno riguardato caprioli fi niti addirittura in piazza Beccaria e piazza Gavinana. E altri casi, sempre più frequenti, riguardano le operazioni di controllo sui cinghiali in prossimità delle grandi arterie stradali, come nelle zone limitrofe a via Faentina e via Bolognese. Così, sempre più spesso la polizia provinciale è chiamata a intervenire con urgenza per risolvere situazioni di rischio. Anche in piena città.

7501 2 6 5 - 2 0 1 5

ANNI DALLA NASCITA DI DANTE

Tosco che per la città del foco

vivo ten vai così parlando onesto,

piacciati di restare in questo loco.

Inf. 10, 22-24

#Dante750

10 | Giugno 2015

Page 11: Il Reporter Q1 - Giugno 2015

Via dell’Oriuolo prese tale nome perché in una bottega di questa strada, nel 1353, venne fabbricato il primo orolo-

gio destinato a ornare la torre di Palazzo Vec-chio. Prima di allora, e anche qualche tempo dopo, la strada prendeva il nome dall’antica fa-miglia degli Albertinelli. Chi costruì l’oriuolo fu il chiavaiolo Niccolao di Bernardo del Popolo di San Frediano, per la somma non indiff erente di 300 fi orini d’oro. L’innovativo misuratore del tempo iniziò a scandire le ore con il rintocco di una campana della torre il 25 marzo 1353, esattamente per il Capodanno fi orentino. Si fermò cinque anni dopo e, grazie al milanese Giovanni Pacino, riprese a battere regolarmen-te le scansioni temporali della giornata ai cui utilissimi rintocchi si erano già abituati i cittadi-ni. Nel Quattrocento fu necessario un ulteriore restauro fi no a che, nel 1667, un nuovo orologio lo andò a sostituire. Questa volta non si trattò di un dispositivo solo uditivo, bensì anche visi-vo ottenuto per mezzo di una mostra circolare bianca segnata da dodici ore ed un’unica lan-cetta ruotante segnatempo, che comparve sulla bruna facciata del pietrigno fi laretto, alla base della svettante torre. L’orologio venne realizza-to grazie ad un complesso ingranaggio messo a punto dal matematico fi orentino Vincenzio Viviani, e fu un incredibile successo; una “con-quista” del popolo non indiff erente e, per corri-spondere “al desiderio universale dei cittadini” che lamentavano l’inconveniente di non poter vedere le ore durante la notte, si provvide, due anni dopo, alla sua illuminazione dall’imbruni-re fi no all’alba. Allora non esistevano altri oro-logi pubblici illuminati, per cui quello di Palaz-zo Vecchio fu il primo ad esserlo e l’unico per molti anni. Si proiettava un bagliore luminoso sulla grande mostra bianca, a mezzo di alcuni lumi ad olio muniti di lenti rifl ettenti, spinte alla sera dal lumaio che provvedeva all’accensione e poi allo spegnimento al mattino. L’operazione veniva eseguita dall’interno della Torre d’Ar-nolfo, su due guide di ferro che fuoriuscivano da una speciale apertura situata sotto la mostra stessa fra due fessure verticali simili a feritoie. Questo sistema, utilizzato per molti anni, fu abolito in quanto, con il trascorrere del tempo, si ritenne “poco pratico ed e� cace”. Ormai ai primi dell’Ottocento, su proposta del professor Innocenzo Golfarelli, direttore delle Offi cine Galileo, si pensò, senza poi realizzare, d’illumi-nare la mostra dell’orologio “con un ri� ettore

elettrico da collocarsi nella terrazza soprastante la Loggia de’Lanzi, ma tale progetto non venne altrimenti attuato, sia per la complicazione del sistema e sia per la spesa elevata che a quell’epo-ca esigeva la produzione dell’energia elettrica”. I tempi non erano ancora maturi, per consen-tire alle lampade ad incandescenza, collegate alla rete d’illuminazione pubblica, l’attuale vi-sione notturna dell’orologio. Nel 1903 però, la modernizzazione si fece avanti in modo pro-rompente. Dagli atti del Consiglio Comunale del gennaio di quell’anno, l’Amministrazione approvava il progetto per l’installazione di sei orologi elettrici, deliberandone l’acquisto dalla Casa Wagner di Wiesbaden da collocarsi: “uno nella sala dell’Assessore ai Lavori Pubblici, un al-tro a doppio quadrante, trasparente, di cm. 65 di diametro, in Piazza Cavour, poggiato su mensole a braccio di ferro battuto e illuminato in tempo di notte a mezzo di � ammelle a gas. Due simili al precedente, uno sull’angolo di Via degli Spe-ziali e l’altro sull’angolo di Via dei Banchi e Via Rondinelli. Uno a un solo quadrante in Piazza della Calza in prossimità di uno dei fanali a gas ivi esistenti, in modo che possa essere veduto anche di notte. Uno, simile al precedente, venga montato presso la Porta a S. Frediano”. Il tutto per una spesa complessiva di £. 2.868,34 com-preso imballaggio, trasporto ferroviario e spe-se doganali. Per l’ordinaria manutenzione i sei orologi venivano affi dati alle Offi cine Galileo. Il consenso generale riscontrato dalla cittadi-nanza fu talmente positivo e unanime, che in-dusse addirittura l’Amministrazione Comunale a comunicare da parte dell’Uffi cio Tecnico, al Magistrato di Vienna il successo ottenuto dagli orologi elettrici forniti dalla Maison ch. Th oed Wagner. Visto il felice esito dell’installazione dei sei innovativi orologi, l’Amministrazione, il 4 aprile 1906, ne approva la dislocazione di al-tri dieci, questa volta però “pubblicitari”, forniti gratuitamente dalla Ditta di Aldo Veneziani, del fu ingegner Federigo e Soci di Bologna che collocherà a sua cura, nel centro cittadino in punti da stabilirsi. Tali “orologi reclame” a titolo di esperimento avevano un decorso di 5 anni “tacitamente rinnovato per egual tempo, qualora 6 mesi prima della sua scadenza nessuna delle parti dia all’altra formale disdetta”. La fornitura degli orologi era completamente gratuita per-ché la Ditta Veneziani usufruiva degli apposi-ti spazi sugli orologi stessi su cui riscuotere la pubblicità. Un bel disegno a china dell’orologio

mostrava le superfi ci segnate con le lettere C, D, E sulle quali apporre le pubblicità. Il Comune si riservava inoltre la facoltà di vietare quelle forme di reclame “che ritenesse o� ensive alla morale” imponendo alla ditta di ottemperare subito alla rimozione, “sotto pena di immediata decadenza della concessione”. L’Amministrazio-ne si riservava anche il diritto di verifi care in ogni momento “il buon funzionamento degli orologi e per ogni irregolarità constatata, la ditta assuntrice dovrà sottostare ad una multa varia-bile da £ 10 a 50. Accertate tre contravvenzioni al riguardo, il Comune avrà facoltà di rescindere il contratto o di procedere alla riparazione occor-rente, a spese della ditta che non provvedesse nel termine assegnato”. Ormai la modernità aveva fatto breccia e la città si stava aprendo a nuove idee.

LUCIANOE RICCIARDO ARTUSI

µ Webartusi.net

In questo periodo dell’anno c’è una categoria di persone che soff re più degli altri, che lotta in modo straziante per la propria dignità e alla quale mi sento di dover esprimere tutto il mio sostegno: mi riferisco

a quelli che hanno deciso di mettersi a dieta! Prima c’era il dietologo che ti consigliava come ridurre i pasti, ora per fortuna c’è la crisi economica e sal-tare i pasti è diventato più naturale! Per chi non l’avesse mai provata la dieta è la cosa più vicina al martirio: mesi e mesi a lottare contro ogni tentazione, a resistere contro i brontolii di pancia, ad amare chi ti sta vicino che invece di sostenerti ti guarda e ti dice “ma lo sai che mi sembri ingrassato!”. La pa-rabola del santo arriva al massimo compimento con un sacrifi cio estremo (viene arso, ucciso), quella della persona a dieta giunge al capolinea con la prova costume. Mesi e mesi di angustie e di passione per potersi infi lare quel pezzettino di stoff a senza essere presi per il c... dagli altri. Il giorno fatidico il nostro fratello (o sorella) a dieta s’infi lano il costume, si guardano allo specchio con un sorriso compiaciuto, poi mettono piede in spiaggia e vengono presi per il c... un’altra volta! Per confortare queste persone vorrei citare loro una massima di un vecchio saggio cinese: “Non sei tu ad essere grasso, sono gli altri che ti vedono in quel modo!”. In poche parole il tuo sovrappeso non è colpa di quello che mangi ma delle poche diottrie di chi ti sta intorno. Non perdere tempo a dimagrire, metti piuttosto un paio di occhiali a chi ti guarda. Magari quelli da fabbro, tutti neri... così non ti ve-dono proprio!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

µ Web andreamuzzi.it

A zonzo per Firenze

Il Pungiglione

BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

L’OROLOGIO ILLUMINATO della Torre d’Arnolfo

la prova costume?una questione di vistA

#Rubriche Giugno 2015 | 11

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#Cultura

se lo scrittore (non) va in vacanzaPiccola selezione delle ultime fatiche di autori toscani: dai saggi alla letteratura per ragazzi

Toscani popolo di santi, navigatori e... scrittori, verrebbe da dire, per-ché sono molti gli abi-

tanti del granducato a dedicare il proprio tempo alla letteratura. Ed è per questo che Il Reporter ha scelto per voi una selezione di libri “freschi di stampa” che, secondo la nostra redazione, meriterebbero di fi nire nelle li-brerie dei fi orentini. Il primo è il curioso “Le strade dei Santi a Firenze”, di Anna Luisa Roma e Roberto Lasciarrea (Edizioni Sarnus), una sorta di itinerario fi orentino sulle orme dei santi che – chi per un motivo, chi per un altro – hanno dato il nome a moltissime vie della nostra città. Senza scostarsi troppo da questo tema ci si imbatte in “Firenze e la sua Chiesa. Due millenni di fede e di storia”, del giornalista Mauro Bonciani (edito da Le Lettere).Storia, non cronaca, per la pri-ma volta riunita in un testo non specialistico, che aiuta a coglie-re l’essenziale della vicenda che

unisce la città alla sua Chiesa, simboleggiata dalla cupola del Brunelleschi. E ancora, si passa al lavoro di un’altra giornalista, Francesca Tofanari, che nel suo “Missa Est” (Edizioni Nicomp L.E.) ha raccolto le storie, le cu-riosità e i racconti di trentotto chiese fi orentine da lei stessa frequentate. Abbandonato il sa-cro e l’interessante letteratura che gli ruota attorno, ci si sposta verso il magico mondo dei libri per ragazzi, dove si incontra “Un nuovo amico per il signor Stravi-deo” (Edizioni Sarnus), racconto scritto dall’attore Bruno Santini – ha recitato nel Ciclone di Pie-raccioni e in una lunga serie di fi ction televisive, oltre a essere autore e conduttore radiofonico – e già arrivato al terzo episo-dio. Il protagonista è un buff o personaggio, ossessionato dalla tencnologia, che invita a rifl et-tere sull’importanza dei rapporti umani. A metà strada tra saggio e romanzo è l’ultima fatica di uno dei giovani scrittori toscani più

Enrica Cinaschi

Tra le pagine

apprezzati, Vanni Santoni, che nel suo “Muro di casse” (Laterza editore) racconta il fenomeno musicale free tekno tra la fi ne degli anni Ottanta e il Duemila. Uno spaccato molto familiare all’autore, che analizza e raccon-ta nel testo, facendosi aiutare da un corposo apparato documen-tale, cos’era e cosa ha signifi cato quel tipo di cultura in in un dato momento storico. Perché ha se-gnato un’epoca. Chi è alla ricerca di qualcosa di leggero ma non banale, può invece “assaggiare” “Mangia con rigore”, della nutri-zionista Valentina Guttadauro, che ha fatto quattro chiacchiere con i giocatori della Fiorentina per farsi raccontare vizi e virtù a tavola (Salvini editore). E chi vuole qualche consiglio in più? Può consultare “Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri”, gruppo Facebook made in Florence che conta oltre 20mila iscritti e funziona da piazza per chi vuol scambiare opinioni su libri già letti o da leggere.

Danze coreane, Concerti in villa e aperitivi in carcere:Giugno è anche questo

Altro mese, altri eventi, con l’estate alle porte e

la voglia di mare che chiama sempre più. Ma Firenze non si fa certo spaventare dall’arrivo del solleone, anzi propone una lunga lista di appuntamenti che sarebbe meglio segnare in agenda per non rischiare di dimenticare. Tanto per dirne uno, il 21 giugno, all’interno del carcere di Sollicciano, vie-ne organizzato un “Aperitivo Galeotto”, serata durante la quale dieci detenuti (cinque uomini e cinque donne) ven-gono chiamati a realizzare un aperitivo “fi nger food” – aper-to al pubblico su prenotazione – sotto le direttive dello chef Enrico Panero del ristorante Da Vinci di Eataly Firenze. L’intero ricavato della serata (20 euro a persona) contribu-irà al restauro del Battistero di Firenze. Dopo aver ospitato i bassi rock di Vasco Rossi il 12, l’Artemio Franchi impazzirà di gioia il 23 per l’arrivo del can-tante pop Tiziano Ferro, alla sua prima prova con il pubbli-co immenso degli stadi. Una capatina allo Spazio Alfi eri è vivamente consigliata se tra i propri autori preferiti c’è anche Marco Vichi, che il 16 alle 19 aspetta tutti per bere un bic-chiere di vino e discutere del suo ultimo romanzo, Il Con-sole, uscito per Guanda. Gli amanti della musica classica rimasti orfani delle belle sta-gioni al chiuso dei teatri non devono disperare: il 25 giugno, nella bellissima Villa La Petra-ia a Castello, Daniele Giorgi, primo violino dell’Orchestra regionale della Toscana, salirà sul podio e guiderà i professori d’orchestra nella Sinfonia n.36 di Mozart, composta dall’auto-re alla fi ne del 1783. E mentre si aspettano il 4 e 5 luglio per la doppia performance di Lo-renzo Jovanotti allo stadio, ci si può amabilmente intratte-nere con le serate organizzate da Opera di Firenze il 26 e 27, in coproduzione con Fabbrica Europa, quando sul palcosce-nico salirà la danza coreana dello spettacolo Bul-ssang (al Teatro Goldoni), che porta a Firenze ritmi e contaminazio-ni della Korea National Con-temporary Dance Company.

C.G.

Agenda

Patti Smith sarà a Firenze il 18 giugno, quando tornerà a esibirsi in una città a lei particolarmente cara

Estate/1

Sei mesi a tutta cultura

Un’estate (quasi) infi nita. Sei mesi di eventi fi no a ottobre inol-trato, con un caleidoscopio di oltre 700 appuntamenti che

toccano cinema, letteratura, teatro, danza, musica e design. L’Estate Fiorentina 2015 dura quanto Expo e promette grandi cose. In prima posizione tra gli eventi più attesi ci sono senza dubbio i grandi con-certi, che tornano a occupare gli spazi all’aperto: David Gilmour, Patti Smith, i Limp Bizkit e gli attesissimi Mtv Music Awards si contenderanno il parco delle Cascine, l’anfi teatro, l’ippodromo del Visarno, lo stadio Artemio Franchi e la Cavea del Teatro dell’Opera. Dal 4 al 7 settembre si torna a parlare di musica dal vivo con il Cam-pus della musica in programma al teatro dell’Opera, mentre dal 30 giugno al 3 luglio l’appuntamento è con la musica di Controradio: gli artisti del Rock Contest e le band giovanili selezionate dall’emit-tente fi orentina si esibiranno alle Murate. Sempre alle Murate torna il Festival au Desert (30 giugno-3 luglio), con i maggiori autori e interpreti di musica dal continente africano, mentre per la musi-ca elettronica del Festival Next Tech occorrerà aspettare settembre. Tra gli altri festival, Contrasti al museo Novecento fi no a ottobre e Tempo Reale (vari luoghi, 26 settembre-10 ottobre). Grande spazio anche al cinema con il consueto Apriti cinema! in piazza Santissi-ma Annunziata (26 giugno-26 luglio), oltre alle iniziative Cannes a Firenze (18-26 giugno alla Cavea) e Cinema Reale (da giugno a settembre). Si rinnova poi l’appuntamento con la spiaggia sull’Ar-no, aperta con vari eventi fi no a settembre inoltrato: quest’anno, ad esempio, è in programma la kermesse Arcoscenico con un giardino pensile biodinamico sospeso sul fi ume, a pochi metri dalla riva. A ottobre il festival Sonic Somatic porterà in diversi luoghi della città (dalla corte di Palazzo Strozzi al cimitero degli Inglesi) installazioni artistiche audio-visive e le sonorità del noto Festival Helicotrema, dedicato all’audio registrato. Alle Cascine, a luglio, andrà in scena anche un evento dedicato a David Bowie con Andrea Chimenti e Orchestra. E non mancheranno nemmeno la danza di qualità di Virgilio Sieni (luglio), con performance ambientate nei cenacoli fi orentini, e la classica Cena Bianca – ormai diventata un appunta-mento fi sso – che si svolgerà il 3 luglio in piazza del Carmine.

Bollani e Rava,argento e Hiromi:A Fiesole caldo farima con spettacolo

Che “bella stagione” sa-rebbe senza l’Estate Fie-

solana? Sicuramente meno divertente, ed è per questo che, dal colle lunato, arriva un programma di tutto rispetto: da Stefano Bollani a Hiromi ed Enrico Rava fi no al cinema con il maestro dell’horror Da-rio Argento. E poi il teatro di Maurizio Lombardi e Arian-na Scommegna (premio Ubu 2014) e la musica classica con il compositore olandese Louis Andriessen. E ancora il ritorno della danza, con il Balletto di Toscana, l’Opus Ballet e il Bal-letto di Firenze e alcune delle giovani stelle italiane. Sono questi alcuni degli eventi del-la 68esima edizione dell’Estate Fiesolana, in programma dal 21 giugno al 26 luglio. Previsti trenta appuntamenti di mu-sica, cinema, teatro, danza al Teatro Romano e, per la prima volta, alle terme romane, all’in-terno dell’area archeologica, con un nuovo allestimento.

C.G.

sfida all’ultima risata:al teatro “alias”va in scena il contestper il miglior comico

Dopo il successo dello scorso anno, torna il con-

corso per comici emergenti “La Fabbrica della comicità”. È il teatro Alias di Firenze a ospitare le quattro serate di selezione fi no alla fi nale del 19 settembre. La prima si è svolta il 6 giugno, la data successiva è fi ssata per il 20. I candidati che supereranno le due prove arriveranno alla semifi nale del 4 luglio e, poi, alla fi nalissima di settembre. Sono state oltre cento le richieste di parteci-pazione, provenienti da tutta Italia. Al concorso sarà pre-sente una giuria alla quale sarà affi ancato, per la fi nale, il voto del pubblico. In giuria, addetti ai lavori come gli attori Sergio Forconi e Bruno Santini, il re-gista Alessandro Gelli, le gior-naliste Valentina Roselli ed Elisabetta Failla, il presidente del circolo Lippi, proprietario degli spazi del teatro Alias, Maurizio Jaksetich e Marco Colangelo, consigliere del Q5.

C.G.

Estate/2 Il concorso

12 | Giugno 2015

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#Cultura

Le strade di Mr. Moskovitch | Sesta puntata

Flipper

Nelle giornate precedenti Helen sovente si rintanava in un bar a Porta San Niccolò. Trovava magico quel luogo, dove si intreccia la vita a seconda delle ore. Alla mattina scolari e mamme, poi artigiani, operai del comune, vigili e qualche pensionato. Pochi turisti. Gli umani sono in perenne migrazione a seconda delle ore; come palline d’acciaio in un vecchio flipper rimbalzano seguendo traiettorie proprie. Ricordava bene i flipper e i suoni di quel gioco, dove inevitabilmente prima o poi la forza di gravità e un rimbalzo imprevisto o un colpo d’anca fuori tempo, fanno inghiottire la biglia dalla bocca mecca-nica della macchina, interrompendo il gioco. Ricordava anche che i giocatori più bravi, per stupire, giocavano con due palline insieme. Trovava magico questo brusco interrompersi della città poco fuori dalla porta, questo cam-biare radicalmente suoni e profumi al di là della linea delle mura. Poi si iner-picava fino al Forte Belvedere e da lì si metteva ad osservare la città di sotto.

* * *

Helen aprì svogliatamente la busta al tavolo del bar.Lesse le prime righe: “Istanza di divorzio”, era l’oggetto. - Come previsto

dall’accordo prematrimoniale da lei firmato col sig...Saltò alle ultime pagine. - Con la presente siamo... qualora... la suddetta... il sottoscritto... imperoc-

ché... le vie legali... abbia in animo di accettare le condizioni poste è sufficiente che consegni copia del presente documento firmato e datato al corrisponden-te italiano del ns. studio, notaio Lo Pinto sito in via San Zanobi ventuno...

Sospirò.In quel momento, preceduti dal cloppete cloppete di otto zampe ferrate,

due poliziotti a cavallo – anzi una poliziotta ed un poliziotto – fecero un in-gresso maestoso attraverso la porta.

I cavalli erano animali imponenti e bellissimi. Del tutto inaspettati in quel luogo.

Come inaspettati sono il più delle volte i fatti della vita. Ed i sentimenti, che solo bisogna ascoltarli.

Helen si sentì emozionata come quando, da bambina, suo padre l’aveva por-tata a teatro. L’attore sulla scena aveva iniziato il suo pezzo raccontando con voce profonda di una balena bianca e di un tale capitano Achab. Non aveva capito un accidente della storia e tanto meno, forse delle parole. Eppure aveva balbettato per sei mesi. E la cura era stata l’inizio della sua carriera d’attrice.

Sollevò la testa dal documento. Prese un profondo respiro e fece un cenno al vecchio cameriere sfoderando il suo migliore sorriso sciogli-cuore.

- Mi scusi... avrebbe per caso una biro? - Certo! Non c’è problema. Eccola.Helen prese la biro e senza nemmeno esaminare il documento firmò in fondo

e appose la data.Immaginò di sentire la voce al megafono del regista che diceva: - stop. È buo-

na, stampiamo questa. Signori ci rivediamo al montaggio. E poi gli elettricisti che spengono i proiettori, l’aiuto operatore che estrae il

caricatore della pellicola dalla macchina da presa e la costumista che viene a pren-derla per accompagnarla al suo improvvisato camerino.

Ma non era un film, era la vita vera.Si sentì rinfrancata, prese un profondo respiro.Mise il documento nella borsa, si alzò per restituire la penna al cameriere e

pagare il suo cappuccino.- Grazie per la biro... saprebbe anche dirmi dov’è via San Zanobi?- Eh, mia bella signora, non le conviene prendere un tassì? Che mi sa che qui

va a piovere.Ogni ultima scena di film che aveva girato aveva per lei un odore, ricordava

quello, di un lavoro appena terminato, assieme ad un senso vago di vuoto e lan-guore.

Oggi, questo finale, aveva per lei il profumo delle ciliegie che il fruttivendolo stava esponendo fuori dalla sua bottega.

Ne comprò mezzo chilo ed iniziò a mangiarle camminando.

Continua ☞

Era rimasto a bighellonare per il centro di Firenze Boogey Moskovich, con la testa ca-rica di pensieri e in mano una lettera minacciosa del suo editore. Stavolta a stringere tra le mani una missiva è Helen, e anche in questo caso il retrogusto è molto amaro. Cosa succederà adesso? Si incontreranno ancora i nostri eroi? Scopritelo nella nuova puntata del racconto di Domenico Luigi Cena.

Una guerra continua: 1914-1944-ciclo di incontri

Iniziative nell’ambito del 70° anniversario della Resistenza e della Liberazione, a cura dell’Associazione Venti Lucenti

¿ Giovedì 11 giugno, ore 18.00 “ La Seconda Guerra e gli stermini”

¿ Giovedì 25 giugno, ore 18.00-19.30 “Poscritto e i due libri amati da Primo Levi”

BAMBINI

¿ Sabato 6 giugno

ore 11.30 Le letture di Sara Tutti pronti per diventare dei grandi draghi spaventosi? Andiamo a scuola con Zog per imparare tutte le lezioni: sputiamo fiamme, rapiamo principesse e combattiamo contro

i cavalieri! Lettura di Zog di Julia Donaldson con illustrazioni di Axel Scheffler, Emme

Per bambini 4-7 anni

ore 16.30“LA FIABA ..che Emozione!” Un viaggio nel racconto dove si incontrano personaggi, parole,immagini e suoni.Lettura e laboratorio “La fontana della bellezza” da “C’era una Volta..: Fiabe” di Luigi Capuana.

A cura Associazione Arte e Movi-mento “Il Tango delle Civiltà”

Per bambini 5-10 anni

¿ Sabato 13 giugno ore 11.00Palazzo Strozzi alle Oblate

laboratorio Prendi parte all’arte Contemporanea sulla mostra in programma “ Anche le sculture muoiono”

A cura Biblioteca delle Oblate e Dipartimento Educativo della Fondazione Palazzo Strozzi

Per bambini 7-10 anni

¿ Sabato 20 giugnoore 16.30

Laboratorio di legatoria

Realizzazione di un quaderno in ma-

teriale riciclato rivestivo con carta personalizzataA cura di CepissPer bambini dai 5 anni

¿ Sabato 27 ore 16.30

Sorprese a cavallo Lettura animata e laboratorio per costruire un cavallo da tasca!

Letture del libro di Laura Orvieto, Storie della storia del mondo, Giunti

A cura della Cooperativa Le Nuvoleper bambini 5-7 anni

Le iniziative per bambini sono a di ingresso libero su prenotazione al numero 055 2616512

www.biblioteche.comune.fi .itSeguici anche sui profi li social:C Biblioteca Oblate

Biblioteche Comunali Fiorentine

M @iblioblate @Biblio_ComuneFi

BIBLIOTECA DELLE OBLATEVia Dell’Oriuolo, 26, 50122 FirenzeTel. 055 261 6512

¿ Sabato 6 giugno ore 16.30Passeggiata in biblioteca, alla scoperta del complesso delle Oblate in un percorso tra libri e storia, a cura dell’Ass.Akropolis

GIUGNO alla Biblioteca delle Oblate

Giugno 2015 | 13

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#Sport

Tatarusanu

angeloni, l’uomo delle (future) stelleIl nuovo dt è un esperto nelloscovare i campioni di domani

Il ritratto

Sul suo biglietto da visita è evidenziato il nome di Alexis Sanchez. Lui è Va-lentino Angeloni, il nuo-

vo direttore tecnico e responsa-bile scouting della Fiorentina. Oggi “el Niño Maravilla” non ha certo bisogno di presentazioni, ma dieci anni fa era solo un ra-gazzino che giocava nel Cobre-loa, prima di essere notato da Angeloni e acquistato dall’Udi-nese per poco meno di tre mi-lioni. Poi l’esplosione nel club dei Pozzo e la cessione al Barcel-

Irene Delfino

lona per 26 milioni più 11,5 di bonus. Una promessa mantenu-ta, non la sola nei quattro anni di lavoro in Friuli di Valentino Angeloni, che all’Udinese ha raggiunto (per il momento) il punto più alto della sua carriera. Lavorando in team con Roberto Policano ed Ernesto Vernier ha portato, oltre al cileno, giocatori del calibro di Isla, Armero, Pe-reyra, Basta e un’altra conoscen-za viola, Cuadrado. Tutti con la stessa formula: arrivati come ragazzini sconosciuti per poche

migliaia di euro principalmente dai campionati sudamericani “low cost” (colombiano o cile-no) o dall’est europeo. E ripartiti a suon di milioni con un glorio-so futuro davanti, riempiendo le casse del club friulano. Ed è pro-prio questo il lavoro che i Del-la Valle chiedono ad Angeloni. Ovvero che torni a occuparsi di ciò che sa fare meglio, scovare i futuri campioni in Sudameri-ca e nell’Europa dell’Est senza disdegnare la serie B italiana, arrivando un paio di anni pri-

ma che entrino nel mirino delle big europee. Prima, cioè, che il loro prezzo cominci a lievitare, diventando inaccessibile per le casse viola. Il metodo di lavo-ro del quarantottenne romano si può analizzare partendo dal suo motto: “Non fi darsi solo dei dvd”. Importantissimi, cer-to, per seguire contemporane-amente tutti i campionati del mondo e individuare il possibi-le profi lo da acquistare. Basti ad esempio pensare che in una sala dello stadio Friuli, il club italia-no che investe maggiormente nel settore scouting, c’erano ben settantacinque televisori per vi-sionare i dvd dei giocatori. Ma questo è solo il primo step del processo. Poi il calciatore deve essere seguito dal vivo dagli osservatori sul posto. Se le re-lazioni tecniche raccolte sono tutte positive, ecco che il capo scouting parte e va a osservarlo direttamente dalle tribune, per-ché per Angeloni è importante vedere dal vivo, con i propri oc-chi, il giocatore da acquistare. Il lavoro, per il nuovo “uomo om-bra” viola, è già iniziato.

Il portiere rumeno Ciprian Tatarusanu ha vissuto in questa stagione una sorta di “staffetta” con il brasiliano Neto

La retrocessione

il rugby scivola in bAnche il rugby è scivolato in serie B. Una retrocessione che porta

con sé molti rammarichi. L’Aeroporto di Firenze Rugby ave-va approfittato, al termine della scorsa stagione, della revisione dei campionati decisa della federugby che aveva unito i tornei di serie A1 e A2, e venne ripescata. In un torneo diviso in due fasi: una prima parte a gironi e poi due poule per decidere salvezza e promozione. I biancorossi hanno fallito la qualificazione al girone promozione, per poi inanellare una serie di sconfitte che hanno de-cretato l’addio alla serie A. Era dalla stagione 1998/99 che il Firenze Rugby 1931 non giocava nel torneo cadetto. In quell’anno arrivò la promozione in A2 e, dal 2002/03, la serie A1. L’allenatore Marco De Rossi non si tira indietro per la prossima stagione. “Dobbiamo fare il campionato di serie B con questi giocatori. Non dimenticando – aggiunge – chi siamo e da dove veniamo. Il torneo è più facile, qual-che giocatore delle giovanili può essere inserito, qualche ‘vecchietto’ può essere utile per dare istruzioni in campo e fuori”.

Sim.Spa

se la “soap” va in scena in porta

Walter Zenga era stato uno dei primi, a novembre, a sostenere a una nota radio dell’hinterland fi orentino che la Fiorentina

avesse un vice-Neto degno della serie A. Parole, le sue, che avevano suscitato reazioni opposte da parte dei tifosi. Neto convince sem-pre di più e le sue prestazioni stabiliscono una gerarchia tra i due portieri. Dopo il mancato rinnovo, a inizio 2015 tocca invece a Ta-tarusanu. In poche giornate “Tata” conquista tutti con prestazioni ben oltre la suffi cienza. Bravo nelle uscite, sicuro tra i pali, qualche sbavatura con i piedi ma sempre più una certezza. Più di un mese da protagonista, ma la storia non fi nisce qui: un mal di schiena blocca il rumeno, in porta torna Neto che inizia a fare il fenomeno. Tata è nuovamente dietro. Poi, in questa sorta di “soap”, dopo Verona e Siviglia qualcuno punta il dito anche contro il brasiliano. Ma ormai è già tempo di pensare alla prossima stagione. Inizia il tormentone: sarà Tatarusanu il numero uno? Arrivano puntuali le voci di mer-cato, e la “soap” Tata sembra destinata a continuare anche in estate.

Lorenzo Mossani

La disciplina

sup protagonista in arnoIl 4 e 5 luglio al Circolo Canottieri Firenze vanno in scena gli “Uf-

fi zi Sup Race”. Si tratta di uno sport emergente che si pratica con un surf e una pagaia. Un mix tra chi, nell’immaginario collettivo, cavalca le onde e chi pratica canottaggio. Si sta in piedi su una tavo-la e si deve fare un percorso. Ci sono diverse classi e varie distanze con tavole tipiche, come quelle che i surfi sti portano sempre sotto-braccio, e quelle gonfi abili. Una disciplina adatta anche ai bambini. Lo scenario è tra i più suggestivi e la gara fi orentina attira molti at-leti italiani e stranieri. Organizzata dalla Toscana Sup e water sport, la due giorni prevede la Race Under the bridge, la gara amatoriale sotto il Ponte Vecchio, la Uffi zi Sprint Race, tappa del circuito ita-liano Sup Fisurf categoria 12.6, la Uffi zi Long distance race, gara di dieci chilometri categoria Pro classi 12.6 e 14 e la gara da quattro chilometri per amatori, oltre alla tappa della Coppa Italia. Un fi ne settimana da vivere tutto sull’Arno, insomma, per scoprire una di-sciplina curiosa e innovativa.

Sim.Spa

Il 3 maggio scorso, nel parco delle Cascine, si è svolta la terza edi-zione di un evento dal nome curioso: “Scatta alle Cascine”. Un

nome, quello dell’evento di solidarietà organizzato dai Club Leo e Lions dell’area fiorentina ma non solo, che evidenzia e ricorda la duplice origine dal quale l’iniziativa nasce: l’associazione di idee più immediata porta a pensare allo scatto podistico di una gara non competitiva lunga dodici chilometri, che si fonde allo scatto della macchina fotografica. Il concorso fotografico, che si è svolto sulla pagina Facebook dell’associazione Parco delle Cascine Firenze, ave-va come tema di fondo proprio il polmone verde fiorentino. “L’edi-zione di quest’anno è stata un vero e proprio successo – sono state le prime parole di Daniele Greco, presidente del comitato Scatta alle Cascine – durante l’inverno abbiamo lavorato molto per far sì che i numeri, già ottimi, ottenuti negli scorsi anni fossero demoliti e ci siamo riusciti!”. L’intera manifestazione, che ha avuto il patrocinio del Comune di Firenze, del Quartiere 4 e del Coni sezione regionale Toscana, ha lo scopo di valorizzare il parco, ma soprattutto di fare del bene. “Lo scopo dei Leo e dei Lions – continua Greco – è quello di portare all’evidenza della società problematiche economico-so-ciali, proponendo soluzioni e valorizzando in questo caso specifico il polmone verde di Firenze, raccogliendo fondi per aiutare chi ha più bisogno e offrendo visite mediche gratuite”. Dopo l’intervento di Eugenio Giani, la corsa e la camminata (di sei chilometri, per i meno “atletici”) hanno avuto inizio dietro la nutrita rappresentanza dell’associazione MaratonAbili Onlus, a cui saranno devoluti parte degli incassi della giornata. Alla manifestazione sono state contate più di cinquecento persone, che hanno permesso di raggiungere un ricavato netto di oltre 8.500 euro, che saranno devoluti in prevalen-za all’associazione Banco Alimentare della Toscana Onlus per l’ac-quisto di un muletto. A vincere la gara è stato il numero 26 Husein, primo anche nella precedente edizione, con il tempo di 39’ 55”, ma a vincere sono stati soprattutto Firenze e i fiorentini, dimostrando di essere molto attivi quando si tratta di solidarietà e beneficenza. “Scatta alle Cascine cresce e matura ogni anno di più, merito anche delle istituzioni che supportano il progetto con grande interesse. L’appuntamento – annuncia Greco – si rinnova quindi al prossimo maggio: tutti i cittadini sono invitati fin da ora per ripetere e miglio-rare ciò che di buono è stato fatto!”.

Niccolò Dainelli

La premiazione della terza edizione di “Scatta alle Cascine”. E ora si pensa già al prossimo anno

L’evento

lo “scatto” delle cascine

14 | Giugno 2015

Page 15: Il Reporter Q1 - Giugno 2015

Lettere

“I PROBLEMI DEI GIARDINI DEL LIPPI”

Gentile giornale, scrivo per l’ennesima volta al vostro giornale per fare sentire (non la mia voce) ma quella dei bambini che frequentano i giardini del Lippi. Ho scritto ennesima volta perché da quando ho cominciato ad interessar-mi (come nonno frequentatore) sono ormai passati 4 anni. Ho bussato ad assessori, all’ex presidente del Quartiere 5, i quali hanno fatto sopralluoghi (assieme ai vari responsabili) riconoscendo lo stato di degrado del giardino, la mancanza dei giochi per bambini, la mancanza e degrado delle panchine, il terreno dove sono le panchine che ogni volta che piove, secondo l’intensità, dobbiamo assentarsi dai giardini per alcuni giorni perché si formano delle pozze che i bambini fan-no andare delle barchette e non esagero. Tutte le volte “sì facciamo”, promesse mai mantenute fi no ad oggi. Il vs cronista Antonio Rettura negli anni precedenti è venuto a fare dei sopralluoghi, ha parlato con i non-ni e le mamme per sentire le loro lamentele, ha fatto anche degli articoli ma tutto rimasto inascoltato. Ora con la stagione buona e la frequentazione dei bambini

ricomincia il calvario delle panchine che mancano o quelle esistenti rotte, giochi per bambini mancanti ecc. ecc. tutto questo grazie al Quartiere che non s’interes-sa a fondo e alla Amministrazione Comunale ancora meno. Grazie per avermi letto, invio cordiali saluti.

Pier Luigi

DIRITTI E DOVERI DEI CICLISTI

Facendo seguito alle segnalazioni “Due ruote 1 e 2” ap-parse nell’edizione dello scorso mese, potreste mettere un punto fermo sulla dibattuta (probabilmente per in-suffi ciente cognizione di causa) questione dei diritti/doveri dei ciclisti e cioè: è lecito (ed in questo caso in base a quale legge, ordinanza del Sindaco o altro prov-vedimento cogente) pedalare sui marciapiedi, oppure è solo oggetto di “moral suasion” nei confronti dei pe-doni affi nché siano tolleranti verso i ciclisti che condi-vidono i marciapiedi? Lo stesso interrogativo è valido per i ciclisti su strada in senso vietato e per gli automo-bilisti che condividono dette strade. Io appartengo a tutte le tre categorie (pedone, ciclista ed automobilista) e non mi schiero, proprio perché cosciente della citata

insuffi ciente cognizione di causa, a favore di nessuna ma sono anche un fautore della “certezza del diritto”: certezza che quindi io, come molti altri suppongo, ri-cerco col presente quesito. La ringrazio molto per l’at-tenzione e La saluto cordialmente.

“ILLUMINAZIONE DI VIALE DE AMICIS, IL NOSTRO GRAZIE”

Desidero segnalare che dopo la pubblicazione da parte del vostro giornale della nostra lettera che evidenzia-va la critica situazione dell’illuminazione pubblica, in Viale de Amicis numeri civici 161 191, in data 4 mag-gio scorso sono iniziati lavori sia per la sistemazione dell’illuminazione pubblica, che per la realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclabile, prevedendo quindi a breve la soluzione del problema segnalato. Desideria-mo con queste righe ringraziare il Comune e il Quar-tiere 2, ai quali avevamo sollecitato gli interventi, ma soprattutto il vostro giornale che ci ha aiutato effi cace-mente nell’accelerare la soluzione del problema. Grazie a nome di tutti gli abitanti della zona.

Antonio Di Raimondo

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni, problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla primaIl mese precedente, ad aprile, via Gioberti era invece stata scossa da una rapina eff ettuata in pieno giorno ai danni di una gioielleria. Due episodi diversi, ma che hanno contribuito a riaccendere i rifl etto-ri sulla questione della sicurezza in città. Sia sul fronte legato ai re-ati che su quello della viabilità. Per quanto riguarda il primo aspetto è stato deciso di aumentare i con-trolli, anche grazie all’utilizzo di nuovi “occhi elettronici”, in alcu-ne aree cittadine, partendo pro-prio da quelle a maggior valenza commerciale. Mentre, per cercare di contrastare gli incidenti, è stata annunciata la creazione di un uf-fi cio per la sicurezza stradale. Una battaglia da vincere su più fronti, insomma, quella per la sicurezza in città. E intanto continua anche un’altra “battaglia”, quella dell’asso-ciazione Lorenzo Guarnieri (e non solo) per l’introduzione del reato di omicidio stradale. Battaglia che, oltre ad aver già raccolto più di ot-tantamila adesioni, ha segnato lo scorso mese un importante punto a suo favore. L’obiettivo, anche in questo caso, è quello di ridurre il numero degli incidenti stradali e delle vittime che questi provoca-no. Sicurezza osservata speciale, dunque, nel mese che segna il ritorno uffi ciale dell’estate, perio-do particolarmente delicato sotto questo punto di vista. Un mese che – voltando pagina – vede Firenze celebrare il suo patrono e vestirsi a festa per le tante iniziative in pro-gramma per l’occasione. Tra cui un posto di rilievo è tradizionalmente occupato dalla fi nale del torneo del calcio storico, che quest’anno ci “riprova” – con nuove regole – dopo l’interruzione dell’edizione del 2014. Un altro banco di prova per la città del giglio, che il 24 giu-gno vedrà, questa volta più che in passato, tutti gli occhi puntati su piazza Santa Croce. In quella che in questo caso, più che una batta-glia, dovrà essere solo e soltanto una giornata di festa.

MATTEO FRANCINI

SCRITTE E “SCARABOCCHI” SUI MURI

Buongiorno gentile Redazione,Vi scrivo in merito alle scritte o disegni, io chiamo scarabocchi sui muri del quartiere, ultimamente mi sono accorto dell’invasione di questi esseri che magari si defi niscono artisti, ma sono esclusiva-mente imbrattatori di muri di case meglio se appe-na ristrutturate, naturalmente con la disperazione del proprietario che magari ha fatto anche dei de-biti per fare questi lavori. Vi invito a pubblicare il mio appello così che tutti possono leggere e dire la sua e magari aiutare a far cessare questo degrado. Mi permetto di allegare anche una foto di una fac-ciata appena ristrutturata, come queste ce ne sono altre decine. Ultimamente questi signori si diletta-no anche a scrivere sulle auto parcheggiate in stra-da, di solito furgoni. La scritta fa ben capire di che tipo di persone stiamo parlando, ogni commento è veramente superfl uo.Cordiali saluti,

Alessio P.

IL REPORTER RISPONDECaro signor Alessio,ecco qua pubblicato il suo appello. Non è raro che ven-gano confusi – a Firenze come altrove – la “street art” con quelli che invece altro non sono che “scarabocchi”, come li chiama lei, o peggio ancora vandalismi. Ma le due cose – ben distinte – non devono essere in alcun modo messe sullo stesso piano. Varie volte, in passato, ci siamo occupati sulle pagine del nostro giornale di esempi positivi di arte di strada, laddove questa è an-data a valorizzare zone della città magari più “grigie” di altre. Ma non tutto – anzi – può e deve essere fatto ricadere sotto la defi nizione di “street art”. Perché se a volte i confi ni possono essere labili, ci sono azioni che di artistico non hanno proprio niente. E in questi casi la distanza dal vandalismo è molto breve. Come ben sa chi si ritrova dalla sera alla mattina scritte o quant’altro sul muro di casa o sulla carrozzeria dell’auto. L’arte – è facile capirlo – è ben altra cosa.

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Il Reporter del Q1 raggiunge le famiglie del quartiere 1 di Firenze

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Giugno 2015 | 15

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