Il rendiconto finanziario e la gestione dei flussi di cassaFILE/slide.pdf · Tutti gli strumenti di...
-
Upload
truongcong -
Category
Documents
-
view
218 -
download
0
Transcript of Il rendiconto finanziario e la gestione dei flussi di cassaFILE/slide.pdf · Tutti gli strumenti di...
Il rendiconto finanziario e lagestione dei flussi di cassa
Gallarate
27 giugno 2012
Jonathan Donadonibus
Docente di Finanza d’impresa,
Università Carlo Cattaneo - LIUC
2
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Summary
� Cosa vuol dire gestire la finanza aziendale
� Il rendiconto finanziario per i flussi di cassa e il prospetto fonti
impieghi
� Il capitale circolante
� Il budget di tesoreria
3
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Cosa vuol dire gestire la finanza aziendale
� Nell’ambito della gestione d’impresa, la finanza si pone l’obiettivo di affrontare le
tematiche e le problematiche aventi per oggetto la determinazione e la raccolta delle
risorse di capitale necessarie per condurre l’attività di impresa.
� Gestire la finanza d’impresa è oggi più che mai fondamentale.
� Il calo della domanda, la mancanza di liquidità a monte e a valle di interi comparti
industriali e il credit crunch bancario impongono alle imprese la necessità di gestire
con estrema attenzione la poca liquidità disponibile.
� Il che significa saper programmare e saper controllare costantemente i flussi di cassa
prodotti dalla propria impresa e monitorare la struttura finanziaria al fine di evitare
squilibri eccessivi.
4
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Finanza aziendale: quale ruolo
� La funzione finanziaria non è sempre vissuta all’interno del contesto aziendale come
una attività continua, strutturata e sistematica, ma piuttosto come una serie di
operazioni da porre in essere una tantum.
� Ma, poiché l’attività finanziaria rappresenta un aspetto cruciale nei momenti di crisi,
nei momenti di grande accelerazione e sviluppo, nonchè nei momenti di grande
cambiamento è necessario prima di tutto considerare la funzione finanziaria come un
fattore ordinario che può contribuire a migliorare l’efficienza aziendale.
� Attenzione: la finanza non può essere gestita con un’ottica statica al pari di un ricavo
o di un costo (logica di competenza) ma deve essere gestita con un approccio
dinamico (logica di cassa) day by day.
5
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
La premessa per una corretta finanza aziendale
� La premessa per un corretto processo di gestione delle risorse finanziarie è la
presenza, nell’ambito del contesto aziendale di riferimento, di una completa e
formalizzata attività di pianificazione, con l’obiettivo di mantenere sia nel breve che
nel medio-lungo periodo l’equilibrio a livello finanziario, ed anche al fine di
coordinare ed integrare le tre aree decisionali in cui si sviluppa la finanza aziendale.
� In quest’ottica assume particolare rilievo l’attività di programmazione finanziaria
che, attraverso analisi e valutazioni, ha il compito di effettuare scelte compatibili con
l’ambito aziendale, tali da garantire il suddetto equilibrio finanziario sia nel breve che
nel medio-lungo periodo.
� L’attività di analisi finanziaria realizzata a consuntivo non ha nessuna utilità gestionale
se quella di capire il perché di fenomeni che hanno portato a determinate condizioni.
6
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Conto economico e
stato patrimonialeFlussi di cassa
vs.
PRINCIPIO DI
COMPETENZA
PRINCIPIO DI
CASSA
Finanza aziendale: competenza vs. cassa
7
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Relazione tra fabbisogno finanziario e copertura
Attività
Correnti
Investimenti
Passività Correnti
Debiti a Medio-
Lungo Termine
Mezzi Propri
Corrispondenza delle scadenze
8
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
L’equilibrio finanziario
Investimenti a
breve
Investimenti fissi
FONTI A
BREVE
FONTI
STABILI
Debiti a breve
Debiti a
medio/lungo
Capitale di
rischio
9
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Gli strumenti di gestione della finanza aziendale
Copertura temporale
da 15gg a tre mesi
Programmazione
dell’attività di
tesoreria
Prospetto articolato
in base alla
contrapposizione
analitica di entrate e
uscite.
Budget di tesoreria
Copertura temporale
a 1 anno con
aggiornamenti
semestrali
Prospetto
fonti/impieghi e
piano dei flussi
Budget finanziario
Copertura temporale
a 3/5 anni con
aggiornamenti
annuali
Verifica della
compatibilità dei
piani strategici con
le possibilità di
impiego e copertura
Prospetto
fonti/impieghi e
piano dei flussi
Piano finanziario
TEMPISTICAFINALITA’STRUTURASTRUMENTO
10
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Tutti gli strumenti di gestione finanziaria si basano sul concetto di flussi finanziari.
I flussi finanziari possono avere origine
in tutte le aree di attività e competenza gestionali dell’azienda.
Infatti, ogni tipologia di accadimento riscontrabile nella vita di un’impresa ha un riflesso
in termini monetari e finanziari.
Esiste, perciò, una grande varietà di movimenti finanziari,
che vengono raggruppati
in aggregazioni di flussi aventi la medesima natura.
L’obiettivo è quello di verificare
il peso di ogni aggregazione sull’intero movimento finanziario.
L’origine dei flussi finanziari
11
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
E’ possibile, in riferimento alle considerazioni effettuate in precedenza, imputare i
movimenti finanziari a due macro-aree:
� flussi legati alla gestione corrente (relativi all’attività tipica dell’impresa, legati
perciò alla cosiddetta “gestione corrente”);
� flussi estranei alla gestione corrente (relativi a tutti quei movimenti che,
nonostante siano ricorrenti nell’attività aziendale, non fanno riferimento all’attività
tipica dell’impresa e non si ricollegano, dunque, al core business aziendale; ad
esempio, operazioni di investimento, di accensione mutui, di acquisizione di
un’impresa): flussi riconducibili alla gestione patrimoniale, finanziaria e
straordinaria.
L’origine dei flussi finanziari (continua)
12
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
� La distinzione per natura dei flussi finanziari riveste particolare importanza per
individuare quali siano le forze e le componenti alla base della dinamica finanziaria e in
quale area gestionale esse trovino origine.
� E’ evidente, infatti, come sia differente la situazione di un’impresa che in un
determinato periodo ha generato flussi finanziari attraverso la propria gestione corrente
e quella di una seconda realtà che, pur a parità di risultati, ha generato la maggior parte
dei flussi attraverso il ricorso a strumenti di debito a breve termine.
� La prima è un’azienda che valorizza il proprio ciclo di produzione e che riesce a
tenere sotto controllo il proprio capitale circolante, la seconda ha di fatto tamponato la
mancanza di liquidità attraverso il ricorso alle banche.
Perché distinguere i flussi finanziari?
13
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Summary
� Cosa vuol dire gestire la finanza aziendale
� Il rendiconto finanziario per i flussi di cassa e il prospetto fonti
impieghi
� Il capitale circolante
� Il budget di tesoreria
14
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Il Rendiconto Finanziario con evidenziazione del flusso di cassa assume come
ipotesi di considerare come concetto di “risorsa finanziaria” la liquidità,
con l’obiettivo di mettere in risalto come ed in quale area gestionale essa
sia stata generata o assorbita nel periodo di riferimento.
Per flusso di cassa si intende l’incremento o la diminuzione che le
disponibilità liquide (cassa, banche c/c attive, al netto delle banche passive)
hanno subito nel periodo di riferimento a causa della gestione aziendale.
Il Rendiconto Finanziario per flussi di cassa
15
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Risultato Operativo
+ Ammortamenti
+ Saldo accantonamenti/utilizzi fondi
- Imposte di competenza
= Primo Flusso Monetario della Gestione Corrente
± Variazione CCN
= Secondo Flusso Monetario della Gestione Corrente
- Investimenti
+ Disinvestimenti
= Flusso Monetario Gestione Operativa
± Saldo gestione finanziaria
± Saldo gestione patrimoniale
± Saldo gestione straordinaria
= Saldo Monetario di Esercizio (∆∆∆∆ Cassa)
Lo schema
16
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Saldo della Gestione Finanziaria
+ Interessi attivi
+ Altri proventi finanziari
- Interessi passivi
- Altri oneri finanziari
+ Emissione obbligazioni
- Rimborso obbligazioni
+ Accensione mutui/prestiti
- Rimborso mutui/prestiti
Le gestioni accessorie
17
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Saldo della Gestione Patrimoniale
+ Aumenti di capitale a pagamento
+ Versamento soci c/capitale
- Distribuzione dividendi e riserve
- Riduzioni di capitale con rimborso
Le gestioni accessorie (continua)
18
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Saldo della Gestione Straordinaria
+ Plusvalenze
+ Proventi straordinari
+ Sopravvenienze attive
- Sopravvenienze passive
- Oneri straordinari
- Minusvalenze
Le gestioni accessorie (continua)
19
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Attività a breve (correnti)
Liquidità immediate (cassa, banche, c/c, titoli di
stato)
Liquidità differite (crediti verso clienti [- fondo
svalutazione crediti], altri crediti a breve, ratei e
risconti attivi)
Rimanenze (materie prime, semilavorati, prodotti
finiti)
Passività a breve (correnti)
Passività immediate (banche passive, c/c)
Altre passività a breve (debiti verso fornitori,
debiti tributari, altri debiti a breve, ratei e
risconti passivi)
Attività a medio-lungo termine
Immobilizzazioni materiali [- fondo amm.to]
Immobilizzazioni immateriali [- fondo amm.to]
Immobilizzazioni finanziarie
Crediti finanziari esigibili oltre 12 mesi
Passività a medio-lungo termine
Fondi rischi e spese future, Altre passività non
finanziarie a medio-lungo termine
Obbligazioni, Mutui passivi, Altri debiti finanziari a
medio-lungo termine
Patrimonio Netto
Capitale sociale
Riserve
Risultato d’esercizio
La lettura finanziaria dello stato patrimoniale
20
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Fatturato Netto
- Costi operativi dell’esercizio
= Margine Operativo Lordo (MOL)
- Ammortamenti
= Reddito operativo (RO)
- Oneri finanziari
+ Proventi finanziari
= Risultato ante gest. straordinaria (o di competenza)
- Oneri gestione straordinaria
+ Proventi gestione straordinaria
= Risultato ante imposte
- Imposte
= Risultato Netto
La lettura finanziaria del conto economico
21
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Quale è l’utilità dei flussi di cassa?
La costruzione dei flussi di cassa attraverso il rendiconto finanziario può essere
fatta a consuntivo per verificare l’andamento della realtà esaminata e per
verificare l’origine dei flussi stessi.
Invece, i flussi di cassa calcolati su base previsionale costituiscono il punto di
riferimento per:
� determinare il fabbisogno finanziario;
� l’analisi e la valutazione degli investimenti;
� la valutazione d’azienda effettuata attraverso le metodologie finanziarie.
22
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Il prospetto Fonti/Impieghi evidenzia quali saranno/quali sono state le fonti
di finanziamento (fonti) utilizzate dall’azienda per effettuare determinati
investimenti (impieghi) e consente di esprimere un giudizio di validità
riguardo tali scelte.
E’ possibile esprimere alcune indicazioni di base sulle scelte a carattere
finanziario compiute dall’azienda, ed in particolare con riguardo a:
� la composizione delle fonti;
� la composizione degli impieghi;
� l’equilibrio tra fonti ed impieghi.
Il prospetto Fonti/Impieghi
23
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
In particolare:
� la composizione delle fonti (verifica delle scelte di copertura del fabbisogno
finanziario, distinzione tra fonti esterne ed interne, onerose e non onerose,
operative e straordinarie);
� la composizione degli impieghi (indicazioni sulla politica di investimento attuata
dall’azienda nel periodo in analisi, rilevazione della prevalenza di capitale
fisso o circolante);
� l’equilibrio tra fonti ed impieghi (considerazioni riguardo all’eventuale eccedenza
di investimenti rispetto al finanziamento interno, riguardo all’orizzonte
temporale delle fonti e degli impieghi).
Il prospetto Fonti/Impieghi: conclusioni (continua)
24
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Distinguiamo, dunque:
� FONTI:
� di BREVE termine e di MEDIO/LUNGO termine
� PROPRIE (interne) e DI TERZI (esterne)
� IMPIEGHI:
� di BREVE termine e di MEDIO/LUNGO termine
� relativi alla GESTIONE CARATTERISTICA e relativi ad ALTRE
GESTIONI
Il prospetto Fonti/Impieghi: conclusioni (continua)
25
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Summary
� Cosa vuol dire gestire la finanza aziendale
� Il rendiconto finanziario per i flussi di cassa e il prospetto fonti
impieghi
� Il capitale circolante
� Il budget di tesoreria
26
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Il Capitale Circolante Netto
si determina dalla differenza
tra le attività a breve termine e le passività a breve termine.
In particolare,
si definisce capitale circolante netto in senso stretto
la somma algebrica delle attività e delle passività
legate alla gestione corrente se vengono escluse
le disponibilità/passività finanziarie immediate
e capitale circolante in senso ampio se le stesse vengono incluse.
Il Capitale Circolante Netto (CCN)
27
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Crediti Commerciali
Rimanenze
Debiti Commerciali
Capitale circolante netto
(in senso stretto)
Il Capitale Circolante Netto in senso stretto
28
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
CCN in senso stretto
+ Crediti verso clienti
+ Crediti correnti diversi
+ Ratei e risconti attivi
+ Rimanenze di esercizio
- Debiti verso fornitori
- Debiti correnti diversi
- Ratei e risconti passivi
= CCN
Il CCN in senso stretto (continua)
29
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Crediti Commerciali
Rimanenze
Debiti Commerciali
Capitale circolante netto
(in senso ampio)
Cassa e banche attive Banche passive
Il Capitale Circolante Netto in senso ampio
30
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
CCN in senso ampio
+ Crediti verso clienti / crediti correnti diversi
+ Cassa e banche c/c attive
+ Ratei e risconti attivi
+ Rimanenze di esercizio
- Debiti verso fornitori / debiti correnti diversi
- Banche c/c passive
- Ratei e risconti passivi
= CCN
Il CCN in senso ampio (continua)
31
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
0 30 90 120 50 70 Giorni
Acquisto mat. I
CICLO OPERATIV O
Riscossione credito
CICLO DEL CIRCOLAN TE
Vendita prodotto
Magazzino T rasformazione Magazzino
60
Paga mento fornitore
Ciclo operativo e ciclo del circolante
32
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Le leve fondamentali del capitale circolante netto sono:
� i crediti (commerciali)
� i debiti
� il magazzino
Le leve del capitale circolante netto
33
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Gli effetti intrinseci delle dilazioni di pagamento sono:
� inflazione
� oneri finanziari
� esigibilità crediti
riduzione del valore reale del
credito
perdita di interessi attivi e
pagamento di interessi passivi
abbassamento del livello
qualitativo della clientela
servita e costi per il recupero
crediti – credit management
I crediti commerciali
34
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Summary
� Cosa vuol dire gestire la finanza aziendale
� Il rendiconto finanziario per i flussi di cassa e il prospetto fonti
impieghi
� Il capitale circolante
� Il budget di tesoreria
35
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
� Il budget di tesoreria è lo strumento di breve termine (massimo a 3 mesi) che misura
l’andamento della liquidità aziendale.
� E’ un documento analitico poiché costruito confrontando tutte le entrate e le uscite
nel periodo di riferimento, calcolando i saldi di cassa. Esprime quindi nell’orizzonte
temporale di riferimento la disponibilità o il fabbisogno di cassa.
� E’ uno strumento complesso poiché:
• la sua analiticità e il corto orizzonte temporale ne esaltano la dinamicità
• considera in via analitica tutti i movimenti finanziari giornalieri
• prevede un corretto ed efficiente coordinamento dei flussi informativi
all’interno dell’impresa.
Il budget di tesoreria
36
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
� In caso di mancata capienza dei fidi accordati è possibile definire eventuali manovre
atte a tamponare la temporanea mancanza di liquidità (anticipo di alcuni incassi,
smobilizzo crediti, spostamento di pagamenti, riduzione o posticipazione di
investimenti) oppure definire l’importo dei fidi necessari e avviare un’azione di
negoziazione con il sistema bancario per l’ottenimento di fidi incrementali.
� Una buona pianificazione finanziaria evita alle aziende di trovarsi inaspettatamente di
fronte a situazioni di tensione finanziaria.
� E’ risaputo che il motivo principale per il quale le imprese vanno in crisi non è tanto
per la loro incapacità a produrre reddito ma bensì cassa.
Il budget di tesoreria
37
Finanza e Tesoreria Jonathan Donadonibus
Il budget di tesoreria
Saldo mensile
Saldo iniziale
Saldo finale
Uscite
Entrate
MarzoFebbraioGennaio
� Il budget di tesoreria è uno strumento complesso. Si pensi a un’impresa con un
numero elevato di conti correnti e alle difficoltà nell’aggiornare i diversi movimenti
giornalieri di ciascun conto corrente e di allineare i singoli saldi in un saldo totale.