Il rapporto tra proprietario e pet: introduzione alla moderna ......animali-piante, le questioni...
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Piacenza, 14 novembre 2011 Piacenza, 14 novembre 2011 Dott. Manuel Mengoli - Gruppo ETOVET "Il rapporto tra proprietario e pet: introduzione alla moderna antrozoologia"
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Piacenza, 14 novembre 2011Piacenza, 14 novembre 2011
Dott. Manuel Mengoli - Gruppo ETOVET
"Il rapporto tra proprietario e pet: introduzione alla moderna antrozoologia"
• insieme delle discipline che si occupano del comportamento animale in riferimento alla relazione con l’uomo (allevamento, educazione, gestione, cura delle etopatie…)
Scienze Comportamentali Applicate
• Si distinguono 3 branche:
1. Medicina comportamentale (animale)
2. Etologia applicata
3. Antrozoologia
Medicina comportamentale (animale):
Si occupa dei problemi (vizi o patologie) del comportamento animale con l’obiettivo di operare correttamente e tempestivamente da un punto di vista sia diagnostico che terapeutico, migliorando il terapeutico, migliorando il benessere animale e salvaguardando la corretta relazione con l’uomo (diagnostica, terapia e farmacoterapia comportamentale)
2. Etologia applicata:Si occupa della
definizione dei bisogni e dei pattern comportamentali degli animali domestici in riferimento alla relazione con l’uomo, al fine di promuovere il benessere animale e migliorare gli animale e migliorare gli obiettivi di partnership.(valutazione delle appetenze, dell’ontogenesi, dei segnali elicitatori, dell’etogramma etc.)
3. Antrozoologia :
Studia il significato dellarelazione uomo-animaleattraverso analisi descrittiveed esplicative (come eperché si realizza). Utilizzaquindi le relative teorie perquindi le relative teorie permigliorare la partnershipuomo-animale ed i beneficiche derivano da una buonarelazione
• Zoosemiotica: studio della comunicazione animale,analisi delle specificità comunicative e dei contesti dicomunicazione e in special modo degli equivocinella comunicazione uomo-animale
Legami con altre disciplineLegami con altre discipline
• Bioetica animale: studio prescrittivo del benessereanimale. È un particolare settore dell’etica applicatache si interessa degli aspetti morali delle relazionidell’uomo con gli animali e, in particolare, si occupadella questione dei diritti degli animali, dei problemietici connessi alla sperimentazione medica, albenessere in zootecnia ed all’ingegneria genetica
� Analisi dell’interazione uomo-animale (sincronica e diacronica)
Antrozoologia teorica
(sincronica e diacronica)
� Caratteristiche della referenza animale
� Profilo motivazionale e tipologico
Antrozoologia applicata
o Consulenziale1 sistemica (consulenza e training) 2 urbana
o Interventistica1 didattica 2 assistenziale (AAT/A)
•La A intende superare la visione strumentale dell’animale equella di animale come oggetto di conoscenza per inaugurarel’idea dell’animale non umano come partner di conoscenza(Marchesini, 2000).
•Se le società si istituiscono in una rete di rapporti uomo-animali-piante, le questioni legate alla A. possonorappresentare una cartina al tornasole per indagare le società.rappresentare una cartina al tornasole per indagare le società.
•E. Fiorani (1993) “l’ambiente sta dentro la società e le piante egli animali dicono il modo in cui l’uomo pensa il mondo”.
•Le specie sociali possono apprendere per imitazione o vicarianza (osservare un soggetto che cerca di risolvere un problema ed adottarne la soluzione)
•In condizioni di promiscuità, vi può •In condizioni di promiscuità, vi può essere un accreditamento verso un eterospecifico: uomo e/o animale non umano attribuiscono all’altro un ruolo magistrale, apprendendo da questo anche attraverso la semplice interazione
ibridazione culturaleibridazione culturaleibridazione culturaleibridazione culturale
•La domesticazione probabilmente si è sviluppata in modo semplice e graduale in vari luoghi dove erano presenti alcune condizioni predisponenti.
•Le caratteristiche degli animali che favorirono la domesticazione sono state:
• ridotta distanza di fuga
Domesticazione nel caneDomesticazione nel caneDomesticazione nel caneDomesticazione nel cane
•
• socialità
•capacità di riprodursi in cattività
•...difficoltà nell’esprimere rituali di accoppiamento, accoppiamento senza sceltadel partner, adempimento di gestazione, parto e cure parentali nell’ambientepredisposto dall ’ uomo, accettazione delle manipolazioni da parte dell ’ uomoanche sui cuccioli... (Marchesini, 2004)
•Già Garlton (1865) sottolineava anche l ’ importanza di poter comunicarereciprocamente
•Secondo Pallante (2003) e Ballarini (1999) è la via del ciboad essere maggiormente interessata nella domesticazione
•Young (1985) e Voith (1987) ipotizzano che il motore delladomesticazione sia un impulso affettivo-emozionale
Ipotesi sulla domesticazioneIpotesi sulla domesticazione
domesticazione sia un impulso affettivo-emozionalericonducibile all ’ adozione interspecifica ed al successivomaternaggio
•Serpell (1988) ipotizza che la cosmopolis umana rappresentiuna nicchia a disposizione di alcune linee particolarmentedotate nei caratteri neotenico-mimetici
•Le teorie esplicative del rapporto uomo-animale possono essereclassificate in 3 categorie in base alla rilevanza che si dà alla:
• 1. Dimensione epistemica: riferita all’interesse conoscitivo,teoria della biofilia di E.O. Wilson (1984) e teoria della
Ipotesi sul rapporto uomoIpotesi sul rapporto uomo--animaleanimale
teoria della biofilia di E.O. Wilson (1984) e teoria dellamotivazione predatoria ridiretta di P. Shepard (1996)
• 2. Dimensione sociale-relazionale: riferita all’animale comevolano di relazioni sociali (teoria del supporto sociale diCollis, 1995)
• 3. Dimensione epimeletico-affettiva: riferita all’interesse dicostruire relazioni di cura e di interscambioaffettivo ...teoria dell ’ attaccamento di J. Bowlby(1988), ...teoria del parassitismo parentale di J. Serpell(1988), ... teoria della zootropia di R. Marchesini
Ipotesi sul rapporto uomoIpotesi sul rapporto uomo--animaleanimale
(1988), ... teoria della zootropia di R. Marchesini
•Già R. Hinde (1970) parlava di una naturale tendenza adutilizzare l’animale come operatore sistemico secondaria ad unazoofilia innata e ad una vocazione a ordinare la realtà (zoofiliatassonomica)
•I. Eibl-Eibesfeldt (1984) aveva evidenziato come l ’ uomo•I. Eibl-Eibesfeldt (1984) aveva evidenziato come l ’ uomopresenti delle vocazioni percettive e delle scorciatoieinterpretative (ad es. forme simmetriche), fra cui l’elettività versole forme animali: si attribuisce una forma animale a ciò che èconfuso e si coglie meglio questa forma dallo sfondo(confermato dalle ricerche di P. Shepard, 1996: 90% vs 50% diriconoscimento della forma nascosta se era animale)
•Marchesini parla di ZOOTROPIA (=andare verso gli animali)come di una specifica appetenza verso l’alterità animale, che ciporta a cercarli e ad essere esposti a loro in fatto di elicitazionecomportamentale
•L’adozione interspecifica dipende dalla tendenza ad estenderele cure parentali al di là delle barriere di speciele cure parentali al di là delle barriere di specie
•Uccelli: è il piccolo che accredita l’adulto a ruolo di genitore
•VS
•Mammiferi: è l’adulto che riconosce il cucciolo e decide di adottarlo
•a. rispetto alle antropomorfe i neonati sono più immaturi enecessitano di cure parentali più complesse
• facilità di adozione interspecifica
Fasi giovanili nellFasi giovanili nell’’uomouomo
• facilità di adozione interspecifica
•b. lungo periodo di socializzazione
•c. mantenimento dei caratteri giovanili. “...anche i cuccioli sono trendy...”
•A differenza di quanto proposto da Serpell, gli autori Young, Voith eMarchesini non vedono l ’ uomo come bersaglio dei caratteri neotenicidell ’ animale, ma vedono l ’ animale come bersaglio delle cure parentalidell’uomo...
Ipotesi sul rapporto uomoIpotesi sul rapporto uomo--animaleanimale
•Una prova sarebbe costituita dal fatto che anche i cuccioli degli animaliselvatici esercitano un fascino sulle persone e dal fatto che i cambiamenti versola (pseudo)neotenia sono secondari alla selezione operata secondo i gustidell’uomo...
•A differenza di quanto proposto da Digard (1990), secondo Marchesini lareferenza animale non è frutto, ma il primo movens della cultura umana.
•La relazione uomo-cane è l’archetipo delle relazioni evidenziate e descrittedalla antrozoologia.
•Probabilmente convivono da 120.000 anni (C. Vilà e R. Wayne, 1997), su150.000 di storia da Homo sapiens
Ipotesi sul rapporto uomoIpotesi sul rapporto uomo--animaleanimale
• coevoluzionecoevoluzione
•Secondo J. Allman (1999) Homo sapiens si è affermato, mentre l’uomo diNeandertal si è estinto, grazie alla partnership con il cane.
•“La zoofilia assume quindi un significato evolutivo”
•(Young, 1985)
1) domesticazione : è un processo compiuto dall ’ uomo che prevede ilprendersi cura di una specie animale, nella quale si osservano cambiamentimorfologici, comportamentali e fisiologici.
Classificazione di domesticazioneClassificazione di domesticazione
•Avviene a livello di specie o di una larga popolazione. Gli individuiappartenenti a quella specie si definiscono domestici.
•Le specie che non sono state domesticate si chiamano selvatiche e al lorointerno gli individui possono essere selvatici (wild), in cattività (captive-wild) omansuefatti (tamed-wild).
•2) ammansimento : è il processo per cui si riduce la tendenzadi un animale a fuggire dall’uomo. Avviene a livello di individuo,in base alle sue esperienze. Sebbene non equivalga alladomesticazione, può rappresentarne lo stadio iniziale
•3) ferale : si riferisce ad un membro appartenente ad unaspecie animale domestica che è ritornato a vivere allo statoselvatico o in un ambiente non domestico. È una condizioneindividuale, ma se si perpetua per generazioni può condurre alrinselvatichimento.
•I caratteri morfologici neotenici o pseudoneotenici potrebberoanche essere il risultato di una selezione operata sui caratteridel temperamento che, per vicinanza fra geni, ha comportatomodifiche estetiche.
•Vedi ad es. l’esperimento di Belyaev e Trut (1975) sulle volpiargentate da pelliccia in cui, dopo 20 anni di selezione per ladocilità, sono comparsi lo scodinzolamento, il portamento altodella coda e le orecchie cadenti.
prima...
...dopo
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•Animale da compagnia : è generalmente un animaledomestico, che vive a stretto contatto con l’uomo, ricevele sue attenzione e condivide la sua quotidianità
Definizioni...Definizioni...
•Animale d’affezione : animali tenuto come preferito etrattato con affetto o tenerezza. È spesso riservato aglianimali allevati a mano
•Non sono termini interscambiabili!!!
•Pet: è generalmente una subcategoria degli animali domesticiche è tenuta più per piacere (“da accarezzare”) che non perutilità
•Il discorso relativo al cane è estremamente più complesso...i
Definizioni...Definizioni...
•Il discorso relativo al cane è estremamente più complesso...icani possono svolgere più ruoli....
““La percezione è il modo in cui noi otteniamo,La percezione è il modo in cui noi otteniamo,immagazziniamo e richiamiamo informazioni su altreimmagazziniamo e richiamiamo informazioni su altre
persone in modo da crearci un giudizio su di loropersone in modo da crearci un giudizio su di loro””
La percezione dellLa percezione dell’’altroaltro
persone in modo da crearci un giudizio su di loropersone in modo da crearci un giudizio su di loro””
Tre livelli per:• percepire il comportamento degli altri• percepire la personalità degli altri• percepire le cause degli eventi che coinvolgonoaltre persone (“attribuzione”)
• escludendo cibo, pelliccia, nell’agricoltura, laboratorio...
•• come ornamento...come ornamento...
• come status symbol...
• come giocattolo...
Motivi per cui possiede un animale
• come giocattolo...
•• come hobby...come hobby...
• come aiutante...
• come elemento di relax...
•• come compagno...come compagno...
Cosa rappresenta per il proprietario...
“Funzione di surrogazione”Positiva Negativa
...è implicata in alcuni tipi direlazioni emozionali(attaccamento) da parte dialcune persone nei confrontidei loro animali...
• Funzione ““““proiettiva ””””
• Funzione di ““““socievolezza ”””” (sociability)Positiva Negativa
Cosa rappresenta per il proprietario...
Positiva Negativa
• Funzione ““““distensiva ””””
Queste tre dimensioni non necessitano alcunarelazione emotiva (e quindi alcun attaccamento) daparte del proprietario...
Cosa rappresente per il proprietario“relazione di surrogazione”
Genitore -> Figlio (sostituto filiale)Figlio -> Genitore (“Nana” in Peter Pan)Figlio -> Genitore (“Nana” in Peter Pan)Fratello/Sorella (compagno di giochi)Coetaneo (compagno di giochi, condivisione di esperienze)Partner sessuale (zoofilia vs bestialità) Professionale (cane per assistenza, da pastore)Superiore -> Schiavo (obbedienza/dominanza)Capro espiatorio (target per emozioni negative)
Vivere con ed in mezzo ad altri animali, essere attratti da loro ed attaccarci a loro fa rientrare gli animali non umani nel nostro dominio morale (de Jonge e van der Bos, 2004)
BIOETICA ANIMALEBIOETICA ANIMALEBIOETICA ANIMALEBIOETICA ANIMALE
•Dall ’età classica fino ai giorni nostri il rapporto uomo-animale è stato letto attraverso due modelli fondamentali:fraternità e dominio
•La cultura in cui siamo stati educati è modellata su uno deifiloni del pensiero greco, quello antropocentrico, piùfiloni del pensiero greco, quello antropocentrico, piùcongeniale alla teologia cristiana e filtrato a noi attraverso lamediazione dei padri della chiesa (Battaglia, 1999)
•Il pensiero cristiano considerava fondamentale unadiscontinuità tra uomo e natura
La cultura occidentale ha radicalizzato la separazione frauomo ed animale.
L’animalità diventa una condizione a cui tanto certi uominiche gli animali appartengono per assegnazione culturale.
Percezione degli animali...
Gli individui non paradigmatici, come lo schiavo ed ilbarbaro nell’antica Grecia, il selvaggio per gli occidentali,ed anche la donna, in determinati periodi storici e contesti,sono stati associati alle bestie e, come queste, ancorati aduna posizione di inferiorità.
•La nostra tradizione culturale è profondamente intrisa di diffidenza verso lazoofilia. Un forte pregiudizio lega infatti zoofilia e razzismo, come sel’animalismo corrispondesse ad antiumanesimo
Percezione degli animali...
•In realtà la compassione e l’empatia verso il mondo animale non è di ostacoloal rispetto verso il prossimo, semmai il contrario
•Già Kant affermava che l ’ incrudelimento verso l ’ alterità animale è unapericolosa palestra per l’indifferenza nei confronti della sofferenza umana
•Gandhi: la civiltà di un popolo si misura anche in base al trattamento che riserva agli animali.
“...è un fatto degno di considerazione che si possa amare così profondamente un animale: affetto privo di qualsiasi ambivalenza, la semplicità della vita libera dai conflitti della civiltà così difficili da sopportarsi, la bellezza di un’esistenza perfetta in se stessa. E malgrado la distanza nello sviluppo organico, v’è un senso di stretto rapporto, di innegabile appartenenza reciproca...”
S. Freud(1856-1939)
•Esemplare nell’idea che abbiamo degli animali è la spiegazione data della “pet therapy”
•La ricerca scientifica sta facendo progressi nel dimostrarne l’efficacia, che spesso è riportata solo aneddoticamente. A un gran numero di evidenze di ordine descrittivo spesso però non corrisponde un adeguato riferimento esplicativo
Pet partnership
•Pet relationship
Pet ownership
Pet...?
Il rapporto tra l’uomo e l’animale è occasionale
Il rapporto tra l’uomo e l’animale è affiliativo
Il rapporto tra l’uomo e l’animale è
collaborativo
Tra le specie domestiche, i gatti rappresentano quella
meno addomesticata, ma che gode del maggior successo,
quella che ha subito meno alterazioni intrinseche pur
La domesticazione del gatto
quella che ha subito meno alterazioni intrinseche pur
avendo visto mutare nel modo più drastico le proprie
condizioni ambientali.
Ogni altra specie addomesticata è sociale allo stato
selvatico.
La maggior parte delle razze di gatti
esiste probabilmente da meno di mezzo
secolo.
Negli U.S.A. solo il 3% dei gatti che
La domesticazione del gatto
Negli U.S.A. solo il 3% dei gatti che
hanno un proprietario è iscritto nei registri
di razza pura
Sono 36 le razze riconosciute
ufficialmente
(contro le circa 400 razze di cani)
Il gatto selvatico è
solitario: la femmina
vive in un territorio
esclusivo di circa 2
Il gatto selvatico
distribuzione gatto selvatico (2007)
esclusivo di circa 2
Km2 che presidia
contro l ’ intrusione di
altre femmine
Il territorio del maschio si sovrappone a quello di parecchie femmine,
ma non di altri maschi
Il ramo dei grandi felini si è diviso da quello che ha dato origine al
gatto domestico circa 9 milioni di anni fa, molto prima che il filone
evolutivo umano divergesse da quello dello scimpanzé
In natura esistono diverse forme di gatto selvatico, abbastanza diversetra di loro: il Felis silvestris silvestris ed il Felis silvestris lybica
In passato venivano considerate due specie diverse ma oggi sipreferisce considerarle due sottospecie della stessa specie Felissilvestris. Dalla sottospecie lybica sarebbero originati i gatti domestici(Felis silvestris catus)
Il gatto europeo (Felissilvestris silvestris) ha unapelliccia folta, muso, orecchiee coda corte. Abita i boschi,ma ama il sole (caccia digiorno!), in estate si sposta al
Il gatto europeo
giorno!), in estate si sposta allimite tra i boschi e i campi.E’ il gatto che vive nei climipiù freddi, anche se ininverno la mortalità èaltissima
Corpo massiccio, adattamenti per disperdere meno calore possibile,mantello foltissimo.
Il gatto selvatico africano earabo (Felis silvestris lybica)ha muso allungato, orecchiea punta, coda lunga e pelocorto e lucido.Le dimensioni del corpo sono
Il gatto africano
Le dimensioni del corpo sonopiccole, struttura slanciata.Disegno del mantello assaivariabile: può esserescreziato, maculato ozebrato.
Ambiente: steppe, zone ricche di cespugli e savane, non si trova nelleforeste umide tropicali e nei deserti privi d’acqua.
La prima testimonianza di
addomesticamento del
gatto risale ad un reperto
archeologico del 6000
La domesticazione del gatto
archeologico del 6000
a.C. , rinvenuto a
Khirokitia (Cipro).
Si tratta di una mandibola di Felis silvestris e poiché sull’isola il gatto
non era presente nella forma selvatica, ciò lascia supporre che si tratti di
un animale domestico o per lo meno portato lì dall’uomo.
Ipotesi della domesticazione spontanea : Il gatto si sarebbe
progressivamente avvicinato agli insediamenti umani attirato
dai roditori. L’uomo, resosi conto della sua utilità, lo avrebbe
incoraggiato dandogli del cibo.
La domesticazione del gatto
incoraggiato dandogli del cibo.
Ipotesi della domesticazione forzata : Il gatto non aveva
alcun bisogno di avvicinarsi all’uomo, fu questi a catturarlo ed
allevarlo per sfruttarlo come formidabile cacciatore di piccoli
roditori.
Grazie alle sue straordinarie capacità predatorie, ciascun gatto èpotenzialmente in grado di salvare all’agricoltore 225 tonnellatedi grano all’anno...
La domesticazione del gatto
Gli egiziani furono certamente unpopolo che tributò grandi onori al gatto,soprattutto dopo che si diffuse il cultodella dea Bastet (935 a.C), divinitàfemminile con la testa di gattoassociata alla fertilità dei campi e della
Nell’antico egitto
associata alla fertilità dei campi e delladonna.
Erodoto nel 450 a.C. descrive il tempio
della dea a Bubasti dove era stata eretta
una statua colossale e migliaia di gatti
venivano accuditi dai sacerdoti.
I gatti venivano mummificati e sepolti ed il
proprietario si rasava le sopracciglia in
segno di lutto.
Nel 1888 fu rinvenuto un cimitero con
Nell’antico egitto
Nel 1888 fu rinvenuto un cimitero con
centomila mummie di gatto che vennero
vendute come concime.
Diodoro Siculo nel 60 a.C. circa scrive che
chiunque ammazzava un gatto in Egitto
veniva condannato a morte.
La diffusione dei gatti al di fuori
dell’Egitto prese il via molto lentamente.
Nessuna traccia in Grecia fino al 500
a.C. quando se ne trova traccia su un
Diffusione in Europa
a.C. quando se ne trova traccia su un
vaso; non sono stati rinvenuti gatti tra le
ceneri di Pompei distrutta dall’eruzione
del Vesuvio nel 79 d.C.
Orme di gatto sono state ritrovate su mattonelle di argilla del 4° secolod. C. a Silchester, cittadina dell ’ Inghilterra meridionale fondata daiRomani.
Nel tardo medioevo l ’ ostilità nei confronti dei gatti derivò,
secondo alcuni, dalla posizione della Chiesa ostile ai culti
pagani come quello della Dea Madre della cui fertilità il gatto era
un simbolo.
Persecuzioni e credenze
La sua promiscuità sessuale non
poteva essere ben vista dalla
Chiesa patriarcale e misogina.
Non a caso il termine inglese
(pussy) e francese (chatte) ha
anche un doppio senso volgare.
Il folclore popolare ha sicuramente
In realtà nel Medioevo la crudeltà verso gli animali era unapratica molto normale e anche altri animali erano associatispesso alle streghe
Persecuzioni e credenze
Il folclore popolare ha sicuramente
esagerato il racconto di questi fatti,
anche se atti di crudeltà nei confronti
dei gatti non sono mancati, come ad
esempio l’usanza francese di gettarli
vivi nei falò accesi la notte di San
Giovanni
In Germania si riteneva che un malato sarebbe morto se un gatto fosse balzato
sul letto; in altri luoghi era vero il contrario.
Un gatto scappato di casa portava male.
Un gatto che entrava in casa bloccava la lievitazione del pane o rovinava la
pesca ai pescatori.
Persecuzioni e credenze
pesca ai pescatori.
I gatti bianchi portano fortuna e quelli neri sfortuna (soprattutto se attraversano la
strada).
Un gatto tumulato nelle pareti di una casa la rendeva solida.
Se una ragazza pestava la coda ad un gatto restava zitella.
La motivazione alla base della scelta dell’animale è infatti nel 75% dei casi
l’amore per gli animali, nel 19% il bisogno di compagnia, mentre motivazioni
più utilitaristiche come la caccia ai topi raggiungono appena l’1% del totale.
La situazione attuale...
Nell’84% dei casi gli animali vivono
in appartamento.
Nel 56% hanno un giardino a
disposizione e nel 50% possono
entrare ed uscire liberamente.
Il rapporto che si è instaurato con il gatto è profondamente mutato nelcorso degli anni, giustificando il successo di questa specie che èdiventata una delle più apprezzate come animale da compagnia.
Se volessimo fare un bilancio dellarelazione che lega il gatto all’uomo,potremmo affermare che il gatto ha
La situazione attuale...
potremmo affermare che il gatto haprobabilmente guadagnato molto intermini di sicurezza e protezione daquesto legame, sacrificando unabuona parte del proprio repertoriocomportamentale, in primo luogoquello riproduttivo e di cura dellaprole, aspetti di grande valenzaetologica.
grazie per lgrazie per l’’attenzione!attenzione!
Associazione Veterinari Esperti in Comportamento
www.avec-italia.it
Gruppo di ricerca in Etologia e Fisiologia veterina ria
www.etovet.it
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domestications in silver foxes. In M.W. Fox (ed): The wild canids. Van Nostrand Reinhold
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