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L'anno duemilaquindici il giorno ventitrè del mese di ottobre presso la propria sede si è
riunita la Giunta della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Perugia,
convocata con nota n. 18558/U del 30.10.2015.
Sono intervenuti:
Giorgio Mencaroni Presidente
Giorgio Moretti Rappresentante Settore Artigianato
Roberto Giannangeli Rappresentante Settore Servizi alle Imprese
--------------------------------- Rappresentante Settore Agricoltura
Luca Panichi Rappresentante settore Agricoltura
--------------------------------- Rappresentante settore Industria
Aldo Amoni Rappresentante settore Commercio
Domenico Brugnoni Rappresentante settore Agricoltura
--------------------------------- Rappresentante settore Servizi alla Persona
Amedeo Fiorucci Rappresentante settore Servizi alle Imprese
Dino Ricci Rappresentante settore Cooperazione
--------------------------------- Presidente Collegio Revisori
--------------------------------- Componente Collegio Revisori
Alessio Cecchetti Componente Collegio Revisori
Presiede il Presidente dell'Ente Camerale Ing. Giorgio Mencaroni. Svolge le funzioni di
Segretario il Segretario Generale dell‟Ente Dr. Mario Pera. Risultano assenti i consiglieri Caprai,
Colaiacovo, Fora e i revisori Guida e Greco. Assiste alla seduta, su invito del Presidente, il
consigliere camerale Francesco Ciofetti in qualità di uditore. Il Presidente accertata la presenza
del numero legale, dichiara valida l'adunanza ed apre la seduta.
All‟ordine del giorno figurano i seguenti argomenti:
Relazione previsionale e programmatica per l'anno 2016 – Approvazione.
Riferisce il Presidente.
Il programma pluriennale 2015-2017, approvato dal Consiglio camerale con delibera
n.21 del 09.12.2014, è aggiornato annualmente dalla Relazione Previsionale e Programmatica,
che illustra i programmi che si intendono attuare nell‟anno di riferimento, in rapporto alle
caratteristiche e ai possibili sviluppi dell‟economia locale e al sistema delle relazioni con gli
organismi pubblici e privati operanti sul territorio, con la specificazione delle finalità che si
intendono perseguire.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 2
Mentre il Programma pluriennale ha una visione di medio-lungo termine, la Relazione
previsionale e programmatica è contestualizzata rispetto alle specificità del momento e perciò
la sua redazione è anche un momento di verifica delle ipotesi e delle condizioni di scenario,
sulla base delle quali è costruito il documento di Programmazione pluriennale e di valutazione
dell‟andamento degli obiettivi strategici.
La presente Relazione individua pertanto, per l‟anno 2016, gli obiettivi strategici che
l‟Ente intende conseguire, nonché elementi rilevanti ai fini della stesura del Bilancio Preventivo.
Il perseguimento di tali obiettivi strategici si tradurrà, all‟interno del Piano della Performance,
nella predisposizione di programmi operativi, da attuare nell‟anno di riferimento, tenuto conto
del contesto socio-economico.
Le attività che l‟Ente attuerà nel 2016 saranno inevitabilmente condizionate dalla
Riforma in atto del Sistema camerale, che da un lato ha ridotto per il 2016 del 40% il diritto
annuale pagato dalle imprese rispetto alla misura fissata per il 2014 e dall‟altro prevede un
processo di accorpamento, in corso di definizione, delle circoscrizioni territoriali e di
ridefinizione del ruolo e delle competenze del sistema camerale, previsto dalla Legge 124 del 7
agosto 2015, recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni
pubbliche”.
Come è noto con l‟art. 10 “Riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di
commercio, industria, artigianato e agricoltura” il governo è stato delegato ad adottare, entro
12 mesi dall‟entrata in vigore della legge, un decreto legislativo per la riforma
dell'organizzazione, delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio.
Temi come lo sviluppo nella tenuta del registro imprese, l‟internazionalizzazione, la
digitalizzazione, la semplificazione, l‟alternanza scuola lavoro, la giustizia alternativa ed altri
ancora rappresentano attività sulle quali sembra stia maturando un consenso anche a livello
centrale sulla volontà di mantenere un ruolo delle Camere di Commercio.
Alla luce di tali elementi, nel 2016 dovrebbe venire a compimento il processo di
accorpamento con la Camera di Commercio di Terni, che si innesterà nel quadro giuridico
definito dalla Legge 124 del 7 agosto 2015 e dal decreto delegato.
Il 2016 sarà pertanto un anno di transizione che pone degli interrogativi e delle
criticità da risolvere.
Prima dell‟avvio del dibattito, il Presidente riferisce che in data 21 ottobre u.s. ha
partecipato al Consiglio di Amministrazione del Centro Estero Umbria, nel corso del quale il
Presidente dr. Gianluigi Angelantoni ha comunicato che la Regione Umbria non intende
rinnovare la convenzione sottoscritta con le Camera di Commercio di Perugia e Terni per la
promozione e il sostegno della internazionalizzazione delle imprese. La decisione della Regione
Umbria, peraltro non ancora formalmente notificata, propone un importante interrogativo circa
il ruolo che le Camere di Commercio di Perugia e Terni vorranno riservare al Centro Estero
Umbria già a decorrere dal prossimo anno 2016.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 3
Il Presidente comunica che, da notizie apprese all‟interno del Comitato esecutivo e del
Consiglio di Presidenza dell‟Unioncamere, il taglio del diritto annuale per l‟anno 2016, pari al
40%, non sarà modificato. Ritiene di confermare anche per l‟anno 2016 la maggiorazione del
10% del diritto annuale per interventi di promozione e sostegno dell‟economia locale per le
quali occorrerà richiedere delle associazioni delle imprese, come previsto dall‟articolo 18 della
Legge n. 580/1993 e dal D.Lgs n. 23/2010.
Il Presidente esterna inoltre la volontà di destinare alle politiche di consolidamento e
sviluppo dell‟aeroporto di Perugia – Sant‟Egidio San Francesco di Assisi una parte delle risorse
accantonate quale maggiorazione del diritto annuale per un importo pari, nel massimo, a €
1.200.000,00 per ciascuno degli anni 2016 e 2017.
Al termine del suddetto biennio 2016-2017 la società di gestione dell‟infrastruttura
aeroportuale avrà raggiunto il necessario e richiesto equilibrio economico-finanziario.
Anche per l‟anno 2016 si confermano come principali linee strategiche:
- Semplificazione/digitalizzazione, con l‟obiettivo di proporre la gestione diretta del
SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) in accordo con i Comuni della provincia o
della regione, che andrebbe ad integrare il ruolo già primario per la semplificazione
amministrativa e la digitalizzazione delle imprese che la Camera già riveste
attraverso ComUnica;
- Credito, studiando percorsi fortemente innovativi per il sostegno al credito e la
capitalizzazione dei Confidi, assicurando la vicinanza alle imprese e verificando che
le risorse non siano destinate a copertura di perdite;
- Internazionalizzazione: indipendentemente dalla decisione della Regione Umbria di
“disimpegnarsi” o meno rispetto al Centro Estero Umbria, la Camera di Commercio
di Perugia metterà a disposizione il proprio know-how per attuare iniziative
congiunte a favore dell‟internazionalizzazione delle imprese;
- Sviluppo del territorio e dell‟attrattività turistica, concentrando le risorse verso
iniziative e progetti che contribuiscano a valorizzare la risorsa Umbria e a
supportare lo sviluppo economico dei territori e delle PMI;
- Infrastrutture: il 20% di incremento del diritto annuale pagato dalle imprese sarà
destinato per il 50% a Quadrilatero S.p.A., mentre per il restante 50% dovranno
essere sentite le associazioni d categoria, nel rispetto dell‟art. 18 della L.
580/1993. Per l‟Aeroporto è stata stimata una perdita per il 2015 di 800.000,00
euro. Per esso, nel biennio 2016-2017 potrebbero essere destinati 1.200.000,00
euro all‟anno, utilizzando le risorse accantonate nell‟apposito fondo per le
infrastrutture.
Al termine del dibattito
LA GIUNTA CAMERALE
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 4
udita la relazione del Presidente e del Segretario Generale;
visto l‟art.5 del D.P.R. 254/2005 “Regolamento per la disciplina della gestione patrimoniale
e finanziaria delle Camere di commercio;
considerato quanto emerso nel corso del dibattito;
d e l i b e r a
di predisporre, per la successiva approvazione da parte del Consiglio camerale, la Relazione
Previsionale e Programmatica per l‟anno 2016 che costituisce l‟allegato “A” alla presente
delibera e ne forma parte integrante.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 5
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 6
INDICE
PREMESSA
1. LA RIFORMA DEL SISTEMA CAMERALE ________________________________ pag. 3
2. IL QUADRO ECONOMICO DI RIFERIMENTO
2.1 Lo scenario internazionale e nazionale________________________________ pag. 4
2.2 Lo scenario socio-economico della provincia di Perugia ___________________ pag. 8
2.3 Le principali caratteristiche del sistema produttivo locale _________________ pag. 14
2.4 La congiuntura della provincia di Perugia ______________________________ pag.17
3. IL QUADRO ISTITUZIONALE E ORGANIZZATIVO
3.1 Il quadro normativo di riferimento ____________________________________ pag.28
3.2 L‟organizzazione interna ____________________________________________ pag.31
4. IL SISTEMA PARTECIPATIVO E ASSOCIATIVO
4.1 Le partecipazioni __________________________________________________ pag.34
4.2 Le quote associative ______________________________________________ pag.37
5. L’ATTIVITA’ DI PROMOZIONE E SOSTEGNO ___________________________ pag.38
DELL’ECONOMIA LOCALE
6. I SERVIZI ANAGRAFICO CERTIFICATIVI
6.1 Registro Imprese e Artigianato__________________________________:__ pag. 44
6.2 Commercio estero ___________________________________________:__ pag.46
6.3 Ambiente _____________________________________________________ pag.47
7. I SERVIZI DI REGOLAZIONE DEL MERCATO
7.1 Conciliazione e Arbitrato ________________________________________ pag.50
7.2 Tutela della proprietà intellettuale _________________________________ pag.51
7.3 Contratti tipi, controllo clausole inique, raccolta usi e consuetudini _______ pag.52
7.4 Protesti ______________________________________________________ pag.52
7.5 Sportello legalità _______________________________________________ pag.53
7.6 Metrologia legale e sorveglianza prodotti ____________________________ pag.54
7.7 Borse e Prezzi _________________________________________________ pag.56
8. I SERVIZI DI SUPPORTO
8.1 Programmazione e Controllo ______________________________________ pag.59
8.2 Comunicazione e Informazione ____________________________________ pag.59
8.3 Finanza, Patrimonio, Personale, Supporto Presidenza, ___________________ pag.62
Segreteria generale e Organi collegiali, Avvocatura
ALLEGATO: IL QUADRO ECONOMICO DELLE RISORSE _____________________ pag. 64
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 7
RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA
PREMESSA
Il programma pluriennale è aggiornato annualmente da una Relazione Previsionale e
Programmatica, che illustra i programmi che si intendono attuare nell‟anno di riferimento, in
rapporto alle caratteristiche e ai possibili sviluppi dell‟economia locale e al sistema delle
relazioni con gli organismi pubblici e privati operanti sul territorio, con la specificazione delle
finalità che si intendono perseguire.
Mentre il Programma pluriennale ha una visione di medio-lungo termine, la Relazione
previsionale e programmatica è contestualizzata rispetto alle specificità del momento e perciò
la sua redazione è anche un momento di verifica delle ipotesi e delle condizioni di scenario,
sulla base delle quali è costruito il documento di Programmazione pluriennale e di valutazione
dell‟andamento degli obiettivi strategici.
La presente Relazione individua gli obiettivi strategici che l‟Ente intende conseguire, nonché
elementi rilevanti ai fini della stesura del Bilancio Preventivo. Il perseguimento di tali obiettivi
strategici si tradurrà, all‟interno del Piano della Performance, nella predisposizione di
programmi operativi, da attuare nell‟anno di riferimento, tenuto conto del contesto socio-
economico.
Obiettivo di questo documento è dunque di descrivere le singole policy di intervento.
1. LA RIFORMA DEL SISTEMA CAMERALE
Le attività che l‟Ente attuerà nel 2016 saranno inevitabilmente condizionate dalla Riforma in
atto del Sistema camerale, che da un lato ha ridotto per il 2016 del 40% il diritto annuale
pagato dalle imprese rispetto alla misura fissata per il 2014 e dall‟altro prevede un processo di
accorpamento, in corso di definizione, delle circoscrizioni territoriali e di ridefinizione del ruolo
e delle competenze del sistema camerale, previsto dalla Legge 124 del 7 agosto 2015, recante
“Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”.
Come è noto con l‟art. 10 “Riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di
commercio, industria, artigianato e agricoltura” il governo è stato delegato ad adottare, entro
12 mesi dall‟entrata in vigore della legge, un decreto legislativo per la riforma
dell'organizzazione, delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio.
Temi come lo sviluppo nella tenuta del registro imprese, l‟internazionalizzazione, la
digitalizzazione, la semplificazione, l‟alternanza scuola lavoro, la giustizia alternativa ed altri
ancora rappresentano attività sulle quali sembra stia maturando un consenso anche a livello
centrale sulla volontà di mantenere un ruolo delle Camere di Commercio.
Alla luce di tali elementi, nel 2016 dovrebbe venire a compimento il processo di accorpamento
con la Camera di Commercio di Terni, che si innesterà nel quadro giuridico definito dalla Legge
124 del 7 agosto 2015 e dal decreto delegato.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 8
La forte riduzione delle risorse a disposizione, ha indotto la Camera di Commercio di Perugia ad
operare non già tagli lineari ma interventi selettivi e correttivi nei documenti di
programmazione, individuando in primo luogo le misure per perseguire economie di scala,
in modo particolare con riferimento alle spese di struttura e più segnatamente di quelle di
funzionamento, tentando di salvaguardare quanto più possibile le misure promozionali.
Già nel 2015 sono state messe in atto misure di razionalizzazione della spesa attraverso:
a) Riduzione oneri di funzionamento
- riduzione oneri automazione servizi: internalizzazione del servizio di call center per il
Registro Imprese, l‟Artigianato e il Diritto Annuale;
- chiusura sede di Ponte S. Giovanni e accentramento di tutti gli uffici e dei locali di
Borsa Merci presso la sede di Perugia, via Cacciatori delle Alpi;
- chiusura dell‟ufficio distaccato di Spoleto e riduzione degli oneri per l‟utilizzo dei locali
presso gli uffici di Città di Castello e di Foligno;
- cessazione del contratto di servizio per la gestione con personale esterno del servizio
di biblioteca;
- riduzione degli oneri per abbonamenti a pubblicazioni, riviste, periodici ecc.;
- eliminazione del costo di stampa di tutti i listini prezzi;
b) Revisione del sistema delle società partecipate, degli organismi collegati e
delle quote associative
- riduzione quote associative;
- riduzione contributo annuale all'Azienda Speciale Promocamera;
- riduzione quota di contribuzione al Centro Estero dell‟Umbria;
- riduzione contributo associativo all‟Unione Regionale delle Camere di Commercio
dell‟Umbria;
- razionalizzazione ed efficientamento del Sistema delle Società partecipate;
2 IL QUADRO ECONOMICO DI RIFERIMENTO
2.1 Lo scenario internazionale e nazionale
Una crescita mondiale «moderata» che fa aumentare i rischi per la ripresa. Una debolezza che
riguarda anche l‟Eurozona nonostante nel secondo trimestre ci sia stata una crescita sopra le
attese per Italia, Irlanda e Spagna, con prospettive di miglioramento «per Germania, Francia,
Italia e soprattutto Spagna.
La banca centrale Europea, analizzando l'inflazione e il Pil a Settembre 2015 ha dichiarato che
il tasso di crescita assunto negli ultimi mesi è leggermente inferiore alle previsioni e tornerà
ad aumentare più sensibilmente nei prossimi mesi.
Nel grafico che segue sono riassunte le nuove stime della Banca Centrale Europea su inflazione
e crescita in Eurolandia nei prossimi due anni rispetto alle stime di Marzo.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 9
Previsioni sull’ andamento del Pil nell’ Eurozona
L‟FMI ha confermato la stima sulla crescita del Pil in Italia nel 2015, nell‟ambito della revisione
delle previsioni pubblicate a luglio. Per l‟esercizio in corso gli esperti stimano un incremento del
prodotto interno lordo dello 0,7%. Il Fondo Monetario Internazionale prevede un ulteriore
miglioramento del Pil nel 2016: secondo gli esperti, il prossimo anno l‟economia italiana
dovrebbe crescere dell‟ 1,1%.
Al contrario, il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso la stima sul debito pubblico
in Italia, che a fine 2015 dovrebbe attestarsi al 133,3% del Pil, per ridursi al 132,1%
nell‟esercizio successivo. e precedenti stime indicavano un debito pubblico rispettivamente pari
al 133,8% e al 132,9% del pil. L‟FMI ha rivisto anche la stima del rapporto deficit/Pil, che
dovrebbe attestarsi al 2,7% nell‟esercizio in corso e al 2,1% nel 2016.
Andamento del PIL a prezzi costanti Area Euro e Italia su base 2000=100,0
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 10
Fonte Ansa
Inflazione
Rispetto ad agosto 2014, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari allo 0,2% (era -
0,1% a luglio), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi scende allo 0,7% (da +0,8% di
luglio). Di conseguenza, rispetto a luglio 2015, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni
non varia. La ripresa stenta e così i consumi. La prova di quanto fatichi l'economia a ripartire
arriva dai dati sull'inflazione ad agosto rilevati dall'Istat: i prezzi sono aumentati dello 0,1% sia
su base mensile che su base annua. Alle fine dei primi otto mesi dell'anno, l'inflazione acquisita
per il 2015 è quindi allo 0,1%, ancora lontana dall'obiettivo di lungo termine della Bce "poco
sotto il 2%".
Fonte Istat
Il mercato del lavoro
Nel II trimestre del 2015 il Sistema Informativo delle Comunicazioni Obbligatorie ha registrato
2.775.139 avviamenti di nuovi rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato, 101.515 in più
rispetto al II trimestre del 2014 (+3,8%). In termini di genere l‟incremento delle nuove
contrattualizzazioni va imputato alla sola componente maschile (+6,9% contro +0,6%
femminile). Il 74% delle nuove assunzioni si è concentrato nel settore dei Servizi (oltre 2
milioni di unità) comparto che, rispetto allo stesso trimestre del 2014, aumenta del 3% il
numero di contratti avviati (+60 mila in più). Nei settori Agricoltura e Industria il volume di
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 11
attivazioni è risultato pari, rispettivamente, a 346.821 (il 12,5% del totale avviamenti) e
373.794 unità (il 13,5%).
Nell‟Industria in senso stretto continua la crescita degli avviamenti che, rispetto al II trimestre
del 2014, si incrementano di oltre il 10%. L‟analisi per tipologia di contratti attivati rileva,
rispetto al II trimestre del 2014, la sostenuta riduzione del numero delle collaborazioni (-25%
ovvero quasi 40mila avviamenti in meno) e dell‟apprendistato (-22% oltre 18 mila contratti
attivati in meno). Il tempo determinato fa registrare incrementi pari all‟1,2% ovvero circa
22.600 contratti in più avviati. Continua il notevole aumento delle attivazioni di rapporti di
lavoro a tempo indeterminato: +34,6%, 141.323 contratti di lavoro in più rispetto allo stesso
periodo di un anno fa. I maggiori incrementi si rilevano in particolare nelle fasce giovanili di
lavoratori (+60% per i 15-24enni pari a 56.531 contratti a tempo indeterminato in più rispetto
al II trimestre 2014).
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 12
2.2 Lo scenario socio-economico della provincia di Perugia
I numeri della Provincia di Perugia (al 31/12/2014)
Comuni :
59
Superficie:
6.334 Kmq MAPPA DELLA PROVINCIA DI PERUGIA
Popolazione:
664.155 abitanti al 31/12/2014
Valore aggiunto pro-capite: 2.1462,2 euro
Imprese Registrate: 73.021
Servizi 47,9% Agricoltura 19,4% Industria 32,7%
Imprese per Kmq
11,5
Propensione all'export: 17%
Commercio estero export : 2.489 milioni di Euro import : 1.343
Occupati :
264.000 -anno 2014
Tasso di disoccupazione : 11% - anno 2014
Turismo :
457 esercizi alberghieri
24.825 posti letto
1.961.236 arrivi
5.091.137 presenze
La popolazione
Al 31 dicembre 2014 i cittadini residenti nel territorio provinciale erano pari a circa 664.155
1/4 dei quali iscritti nelle liste anagrafiche del capoluogo Perugia.
I residenti diminuiscono dello 0,2% rispetto al 2013 (-1.062 unità) anche grazie alla
diminuzione del numero degli stranieri che passa a 75.432 unità, 6.447 in meno ovvero il 7%
in meno rispetto al 2013.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 13
AnnoPopolazi
one (N.)
Variarione % su
anno prec.
2001 606.413 -
2002 613.004 1,09
2003 622.699 1,58
2004 632.420 1,56
2005 640.323 1,25
2006 645.000 0,73
2007 653.802 1,36
2008 661.682 1,21
2009 667.071 0,81
2010 671.821 0,71
2011 655.006 -2,5
2012 657.873 0,44
2013 665.217 1,12
2014 664.155 -0,2%
Variazione % Media Annua
(2010/2014): -0,04
Variazione % Media Annua
(2007/2014): +0,39
TREND POPOLAZIONE
Nel 2014 si può notare che l‟indice di natalità ha subito una sensibile diminuzione proseguendo
il trend negativo degli ultimi anni. Anche il tasso di mortalità è sceso all‟11,1 contro l‟11,4 del
2013.
Popolazione residente al 1 gennaio 2015 per classe di ampiezza demografica dei
Comuni della provincia di Perugia
Fonte Istat
Trend popolazione Provincia di Perugia al 1 gennaio 2015
V.A % sul Tot stranieri % sul Tot TOT
33 65.776 90,4% 7007 9,6% 72.783
24 327.735 88,9% 40724 11,1% 368.459
1 50.003 87,3% 7242 12,7% 57.245
1 145.209 87,7% 20459 12,3% 165.668
59 588.723 75432 664155
stranieri
classe residenti
Fino a 5000
5.000 a 50.000
Perugia Capoluogo
Totale Provincia
N°comuni
Italiani
50.000 a 100.000
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 14
Indicatori demografici della popolazione residente in Provincia di Perugia
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 15
-2,0
-1,5
-1,0
-0,5
0,0
0,5
Perugia Terni UMBRIA ITALIA
0,1
-1,9
-0,4
0,2
Il valore aggiunto
L‟andamento registrato dal valore aggiunto della provincia di Perugia, calcolato a prezzi
correnti, mostra alcuni segnali non negativi. Infatti, il valore aggiunto perugino sperimenta, nel
2014, un modesto incremento del +0,1%, nonostante quello complessivo della regione registri
un andamento negativo pari al -0,4%, a causa di una significativa perdita registrata dal
sistema economico provinciale di Terni. La dinamica del valore aggiunto nazionale è pari al
+0,2% (Pil -0,4%, in ragione della dinamica inflattiva molto moderata e relativa alla prima
parte dell‟anno).
Andamento del valore aggiunto nelle province umbre nel 2014 (In %)
Elaborazione Istituto G. Tagliacarne - ISTAT
Commercio estero
Nel 2014, la provincia di Perugia ha esportato per un valore complessivo pari a 2 miliardi e 489
milioni di euro, contribuendo al 72% dell‟export umbro. Rispetto al 2013, le esportazioni
perugine hanno registrato una dinamica positiva che si attesta su un valore pari al +0,4%, in
controtendenza rispetto alla dinamica complessivamente sperimentata dalla regione. La
bilancia commerciale della provincia di Perugia è in attivo, grazie ad un valore delle
importazioni inferiore rispetto a quello delle vendite all‟estero. Nel 2014, nello specifico, la
provincia di Perugia, ha importato beni e servizi per un valore di 1.342 milioni di euro,
registrando un incremento del +10% rispetto al 2013.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 16
Commercio estero per settore della provincia di Perugia (2014; valori assoluti e variazione 2014/2013 in %)
2014 Composizione Variazione 2014/2013
Import Export Import Export Import Export
AGRICOLTURA, SILV. E PESCA 95.643.801 127.827.344 7,1 5,1 22,4 -6,4
ESTRAZIONE DI MINERALI 1.186.341 904.289 0,1 0,0 5,2 -48,4
Prodotti alimentari, bevande 421.962.912 387.918.577 31,4 15,6 21,7 2,0
Prodotti tessili, abbigliamento, pelli 165.377.643 500.234.075 12,3 20,1 -4,5 3,1
Legno; carta e stampa 73.211.814 98.476.787 5,5 4,0 -2,3 2,5
Coke e prodotti petroliferi raffinati 20.021.333 3.723.498 1,5 0,1 53,7 93,0
Sostanze e prodotti chimici 68.362.171 82.652.493 5,1 3,3 8,4 5,0
Farmaceutici, chimico-medicinali 11.687.668 108.288.154 0,9 4,3 8,5 -9,5
Gomma, plastica, min. non metallif. 85.833.006 96.179.284 6,4 3,9 5,3 -4,3
Metalli e prodotti in metallo 98.864.418 114.645.178 7,4 4,6 -7,0 -11,7
Computer, app. elettronici e ottici 42.309.630 59.798.842 3,2 2,4 4,6 16,1
Apparecchi elettrici 26.872.001 69.306.898 2,0 2,8 30,5 -8,2
Macchinari ed apparecchi 139.936.020 575.741.671 10,4 23,1 10,3 2,2
Mezzi di trasporto 51.335.546 176.688.386 3,8 7,1 15,7 5,3
Altre attività manifatturiere 26.516.838 76.863.628 2,0 3,1 16,5 -4,4
ATTIVITA' MANIFATTURIERE 1.232.291.000 2.350.517.471 91,8 94,4 9,6 0,8
ENERGIA, GAS 12.175.815 1.474.861 0,9 0,1 -17,1 19,4
RIFIUTI E RISANAMENTO 1.049.114 7.499.544 0,1 0,3 -12,7 -13,6
ATTIVITA' PROFESSIONALI 344.754 629.448 0,0 0,0 -11,0 -37,0
PROVVISTE DI BORDO 308.442 1.028.075 0,0 0,0 -35,7 27,1
TOTALE 1.342.999.267 2.489.881.032 100,0 100,0 10,0 0,4
Fonte: elaborazioni su dati Istat
A contribuire maggiormente al commercio estero perugino è l‟industria manifatturiera. Per
quanto riguarda le esportazioni, queste ammontano nel 2014, in riferimento alla sola
manifattura a 2.350 milioni di euro, ovvero il 94,4% del totale delle esportazioni provinciali.
Tra i comparti, il maggior contributo proviene dall‟industria dei macchinari e apparecchi, che
con 575.741.671 rappresenta il 23,1% dell‟export e cresce del 2,2% nell‟ultimo anno. Segue il
tessile che con 500.234.075 euro contribuisce al 20,1% dell‟export, registrando peraltro un
incremento rispetto al 2013 del +3,1%. Al terzo posto, l‟industria alimentare che con
387.918.577 euro rappresenta il 15,6% delle esportazioni, registrando un incremento del
+2,0% rispetto al 2013.
Per quel che riguarda gli altri settori di attività economica, l‟apporto prevalente proviene, nel
2014, dal settore agricolo che con 127 milioni di euro contribuisce al 5,1% del totale
dell‟export provinciale, sebbene, in flessione del -6,4% rispetto al 2013.
Esportazioni di merci per aree e principali mercati di destinazione Dopo un 2014 positivo per l‟export Umbria, il trend appare confermarsi nel corso del primo
trimestre 2015. Per la regione si tratta in questa fase di contribuire a consolidare i segnali
positivi sul piano dell'internazionalizzazione del sistema produttivo e al tempo stesso rafforzare
i segnali di ripresa che si evidenziano in termini di dati relativi alla crescita del Pil.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 17
Periodo riferimento: II trimestre 2015 - Valori in Euro
Fra nc iaPa e si
Ba ssiGe rma nia
Re gno
UnitoBe lgio Roma nia Sta ti Uniti
Me dio
Orie nteMondo
e xport e xport e xport e xport e xport e xport e xport e xport e xport
A- PRODOTTI DELL'AGRICOLTURA, DELLA
S ILVICOLTURA E DELLA PESCA 615.170 2.087.068 7.207.083 3.657.043 32.900.713 21.071 510.055 2.807.579 55.499.682
B- PRODOTTI DELL'ESTRAZIONE DI MINERALI
DA CAVE E MINIERE 7.307 91 197 238 35 18 0 0 9.642
C- PRODOTTI DELLE ATTIV ITA'
MANIFATTURIERE 71.640.951 22.065.136 67.755.570 46.792.551 25.064.125 19.000.223 92.238.121 21.022.642 633.089.570
D- ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E
ARIA CONDIZIONATA 0 0 0 0 0 0 0 0 0
E- PRODOTTI DELLE ATTIV ITA' DI
TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E RISANAMENTO 13.632 5 84.018 0 9.748 2.420 0 3.401 412.852
J- PRODOTTI DELLE ATTIV ITA' DEI SERVIZI DI
INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 1.072.202 3.407 25.683 248.932 13.835 1.589 29.198 3.798 1.575.051
R- PRODOTTI DELLE ATTIV ITA' ARTISTICHE,
SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E
DIVERTIMENTO 0 0 0 0 47.500 0 96.230 0 166.780
V- MERCI DICHIARATE COME PROVVISTE DI
BORDO, MERCI NAZIONALI DI RITORNO E
RESPINTE, MERCI VARIE 0 0 0 0 0 0 0 0 213.962
Tot. 73.349.262 24.155.707 75.072.551 50.698.764 58.035.956 19.025.321 92.873.604 23.837.420 690.967.539
MERCE
La crescita dell‟export provinciale registrata negli ultimi anni fa ben sperare per il futuro, ma
ulteriori margini di crescita sono possibili solo nei mercati pi lontani. Su base provinciale, la
Provincia di Perugia registra una crescita del 2,7% con un valore assoluto delle esportazioni
pari a 625,4 milioni di euro, di cui circa la metà destinati all‟Eurozona, in particolare verso la
Francia. In ambito mondiale il mercato di riferimento principale rimangono gli Stati Uniti con
un valore delle esportazioni pari a 92.873.604 euro principalmente frutto del mercato
manifatturiero.
Il numero d‟imprese esportatrici in Umbria ha raggiunto un massimo di 3.190 operatori nel
2002, scendendo fino a 2.424 nel 2007, per poi tornare a crescere in modo piuttosto sostenuto
a partire dal 2009 .
Il mercato del lavoro
In termini percentuali, l‟incidenza della popolazione attiva tra i 15 e i 64 anni sul totale della
popolazione in età lavorativa, nel perugino è cresciuta nel 2014 dell‟1,1% rispetto all‟anno
precedente; nello stesso periodo è cresciuta di un punto percentuale a livello regionale e di
mezzo punto percentuale a livello nazionale.
Il tasso di occupazione che, nella provincia di Perugia è cresciuto dello 0,4% nell‟ultimo anno,
cresce dello 0,1% nella regione Umbria e dello 0,2% in Italia.
Contestualmente, nella provincia di Perugia, anche il tasso di disoccupazione, risulta in
aumento dello 0,7% rispetto al 2013, attestandosi su un valore pari all‟11%, inferiore dello
0,3%rispetto al dato medio regionale e di 1,7 punti percentuali rispetto al dato medio
nazionale. La disoccupazione nel territorio perugino riguarda soprattutto, ma non in maniera
considerevolmente superiore, la componente femminile. Il tasso di disoccupazione femminile è
pari all‟11,6% (leggermente pi basso rispetto all‟anno precedente), mentre quello maschile si
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 18
Imprese per classe di addetti II trim 2014
Classe di Addetti Attive Registrate
0-9 addetti 59.883 96,1%
10-49 addetti 2.374 3,8%
50 e più addetti 282 0,5%
Totale addetti 62.539 100,4%
attesta sul 10,5% (in aumento dell‟1,4% rispetto al 2013). Il gap fra disoccupazione femminile
e maschile non è particolarmente ampio neppure a livello nazionale (è pari al 13,8% nel primo
caso e all‟11,9% nel secondo caso), mentre appare ben pi netta a livello regionale.
Tasso di disoccupazione (15 - 24 anni) nelle province umbre (2013 - 2014)
2013 2014
Perugia 36,8 40,1
Terni 38,5 50,9
UMBRIA 37,2 42,5
ITALIA 40,0 42,7
Tasso di disoccupazione maschile (15 anni e più) nelle province umbre (2013 - 2014)
2013 2014
Perugia 9,1 10,5
Terni 10,3 9,6
UMBRIA 9,4 10,3
ITALIA 11,5 11,9
Tasso di disoccupazione femminile (15 anni e più) nelle province umbre (2013 - 2014)
2013 2014
Perugia 11,8 11,6
Terni 10,5 15,5
UMBRIA 11,5 12,6
ITALIA 13,1 13,8 Elaborazione CCIAA su dati Istat
2.3 Le principali caratteristiche del sistema produttivo locale
Il tessuto produttivo perugino è costituito prevalentemente da piccole e piccolissime
imprese, ma presenta anche una lunga tradizione imprenditoriale e importanti eccellenze
produttive.
Imprese attive della provincia di Perugia per classe di addetti al II trimestre 2015
Tasso di disoccupazione (15 anni e più) nelle province umbre (2013 - 2014)
2013 2014
Perugia 10,3 11,0
Terni 10,4 12,2
UMBRIA 10,3 11,3
ITALIA 12,1 12,7
Imprese per classe di addetti II trim 2015
Classe di Addetti Attive Registrate
0-9 addetti 59.718 95,9%
10-49 addetti 2.307 3,7%
50 e più addetti 276 0,4%
Totale addetti 62.301 100,0%
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 19
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
II trim
2015
Variaz.
2014-2015
PG Registrate 72.988 73.262 73.303 74.026 74.160 74.085 73.451 73.021 73.078 0,1%
PG Atttive 63.706 64.024 63.860 64.206 64.260 63.898 62.997 62.466 62.301 -0,3%
Umbria registrate 94.840 95.162 95.371 96.322 96.266 96.138 95.493 95.191 95.344 0,2%
Umbria attive 82.764 83.315 83.269 83.673 83.631 83.115 82.050 81.482 81.270 -0,3%
Italia registrate 6.123.272 6.104.067 6.085.105 6.109.217 6.110.074 6.093.158 6.061.960 6.041.187 6.045.771 0,1%
Italia attive 5.174.921 5.316.104 5.283.531 5.281.934 5.275.515 5.239.924 5.186.124 5.148.413 5.144.572 -0,1%
Imprese attive della Provincia di Perugia per classe giuridica
Trend Imprese Attive e Registrate nella Provincia di Perugia
II Trim 2014
Classe di Natura
Giuridica
AttivePercentuale
Società di capitali 9.968 15,9%
Società di persone 13.356 21,4%
Imprese individuali 37.954 60,7%
Altre forme 1.261 2,0%
Totale 62.539 100,0%
II Trim 2015
Classe di Natura
Giuridica
AttivePercentuale
Società di capitali 10.334 16,6%
Società di persone 13.123 21,1%
Imprese individuali 37.544 60,3%
Altre forme 1.300 2,1%
Totale 62.301 100,0%
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 20
Imprese artigiane PG 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
II Trim
2015
Variaz.
2014-
2015
Imprese registrate 19.452 19.263 18.944 18.786 18.559 18.149 17.635 17.316 17.084 -1,3%
Imprese attive 19.405 19.246 18.891 18.733 18.501 18.095 17.586 17.257 17.044 -1,2%
UMBRIA 24.555 24.186 24.555 24.186 23.969 23.582 22.748 22.342 22.057 -1,3%
ITALIA 1.481.980 1.472.418 1.481.980 1.472.418 1.465.569 1.447.070 1.407.768 1.372.773 1.368.904 -0,3%
Anche il comparto artigiano sta subendo pesantemente gli effetti della crisi, riducendo il
proprio peso percentuale rispetto al totale delle imprese, infatti è passato dal 29,2% del totale
delle imprese attive nel 2010, al 27,4% del totale nel II trimestre 2015.
Nel II trimestre 2015 la variazione assoluta rispetto allo stesso trimestre dell‟anno precedente
è stata di - 322 unità, corrispondente ad una variazione percentuale del -1,3%.
Tornando ad analizzare il totale delle imprese, il principale settore di attività è il
commercio che, nel II trimestre 2015, conta oltre 15 mila aziende, pari al 24% del
tessuto produttivo, e circa 40 mila addetti pari al 22% del totale degli addetti delle
imprese attive della provincia. Accanto al commercio il sistema economico perugino è
composto da oltre 13 mila imprese agricole, pari al 19,4% del totale delle imprese, dato
nettamente superiore alla media nazionale (15%). Numerose sono anche le imprese di
costruzioni (oltre 9 mila imprese con quasi 25 mila addetti) e quelle del manifatturiero
in senso stretto che, pur risultando meno numerose, rispetto a quelle dell‟edilizia,
impiegano più del doppio dei lavoratori (oltre 6 mila imprese con oltre 58 mila addetti),
per la più alta concentrazione di aziende di medie e grandi dimensioni.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 21
Imprese attive per settore economico in Provincia di Perugia
2.4 LA CONGIUNTURA DELLA PROVINCIA DI PERUGIA
MANIFATTURIERO
Il primo trimestre dell‟anno sono finalmente arrivati i segni positivi, attesi durante lo scorso
2014. Presentano incrementi tendenziali la produzione, il fatturato e gli ordinativi dell‟industria
provinciale. L‟export migliora in termini di fatturato, ma peggiora in quanto a ordinativi,
confermando tuttavia il segno positivo.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 22
La produzione manifatturiera provinciale nel trimestre del 2015 presenta un segnale positivo.
La variazione rispetto al I trimestre del 2014, infatti, è pari a +0,6% in termini tendenziali ed
evidenzia un miglioramento rispetto al -1,1% del precedente periodo. Il dato perugino è
migliore rispetto al dato del Centro Italia (-1,3%) e al dato nazionale (-0,3%) che rimangono
entrambi con il segno negativo.
Anche la variazione del fatturato perugino passa in campo positivo: la variazione tendenziale,
infatti, si attesta a +1,1%, risultato migliore rispetto al -0,3% dello scorso trimestre. Il
risultato provinciale è lievemente peggiore rispetto al dato relativo al Centro (+1,7%), tuttavia
la provincia fa meglio della media nazionale (+0,7%). Nuovamente in accelerazione la crescita
del fatturato estero. La variazione tendenziale del fatturato estero cresce dello 1,6%
tendenziale, a fronte del 0,3% del trimestre precedente. Fanno leggermente meglio Centro
(+1,9%) ed Italia (+1,7%).
Gli ordinativi delle imprese manifatturiere della provincia registrano una variazione
tendenziale del +0,1%, migliorando sensibilmente il -1,6% del precedente periodo. Tale
risultato è in linea con la media nazionale (+0,3%), e nettamente migliore rispetto al dato del
Centro (-1,4%). La componente estera degli ordinativi presenta ancora variazioni di segno
positivo ma di intensità più contenuta. Le imprese perugine del manifatturiero, infatti,
evidenziano un +0,2% su base tendenziale, in attenuazione rispetto al +0,4% dello scorso
trimestre. Questa volta i dati relativi del Centro e dell‟Italia risultano migliori, rispettivamente
con un +1,2% ed un +2,1%.
Le imprese artigiane evidenziano, come al solito, risultati peggiori rispetto a quelli del
manifatturiero considerato complessivamente, tuttavia il dato relativo al fatturato passa in
campo positivo e fa registrare un timido +0,1%. Risultano significativamente negative le
variazioni relative alla componente estera del fatturato e degli ordinativi. Le previsioni
formulate dagli artigiani della provincia per il II trimestre 2015 tornano col segno positivo.
Dopo l‟andamento negativo delle aspettative registrato nel I trimestre 2015, le previsioni
formulate dagli imprenditori perugini per il secondo trimestre dell‟anno tornano positive. Il
bilancio complessivo tra segnalazioni di crescita e di riduzione risulta, infatti, con il segno più.
Il saldo per la produzione si attesa a +36, per il fatturato a +37 e per gli ordinativi si arriva a
+47. Gli ordinativi esteri confermano il dato positivo dello scorso trimestre con un +36.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 23
La produzione nel I trimestre 2015
In lieve rialzo rispetto allo scorso anno la produzione manifatturiera provinciale nel I
trimestre dell‟anno, nel quale si registra una variazione tendenziale del +0,6%. Il dato
perugino è migliore sia del dato del Centro, che si attesta al -1,3%, sia di quello nazionale, che
si ferma al -0,3%, che rimangono in campo negativo.
Fonte: U.O.C. Studi Statistica e Ricerche Economiche - CCIAA di Perugia
-3,0
-1,0 -0,9 -1,8
-1,3
0,7 1,4
0,7
3,5
1,5
0,3
2,0
-0,6
-1,8
-3,8 -3,2
-9,2 -9,0 -8,6
-7,5
-1,2 -0,3
0,4
1,6
-1,0 -0,3
-1,9
-3,4 -5,2 -5,0 -4,7
-6,0
0,1
-1,8 -2,5
-1,1
0,6
-10,0
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
I 05
II 0
5
III 05
IV 0
5
I 06
II 0
6
III 06
IV 0
6
I 07
II 0
7
III 07
IV 0
7
I 08
II 0
8
III 08
IV 0
8
I 09
II 0
9
III 09
IV 0
9
I 10
II 1
0
III 10
IV 1
0
I 11
II 1
1
III 11
IV 1
1
I 12
II 1
2
III 12
IV 1
2
I 13
II 1
3
III 13
IV13
I 14
II 1
4
III 14
IV 1
4
I 15
variazioni tendenziali della produzione
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 24
L‟incremento della produzione è determinato dall‟andamento produttivo delle imprese di medie
e grandi dimensioni. Le imprese manifatturiere perugine con oltre 49 addetti mostrano una
variazione tendenziale dello 0,6%, migliorando di un punto percentuale rispetto al -0,4% del
precedente trimestre. Le imprese tra 10 e 49 addetti registrano, su base annua, una variazione
positiva del 1,1%, in netto miglioramento rispetto al precedente -1%. Le imprese più piccole,
con meno di 10 addetti, attestandosi a -0,4% registrano i risultati peggiori, ma meno negativi
rispetto al precedente -2,5%.
A livello settoriale emergono variazioni positive soprattutto per le industrie meccaniche e dei
mezzi di trasporto (+6,2), in progressione rispetto al precedente +3,6%, e per le industrie del
legno e del mobile (+5,1%), in controtendenza rispetto al precedente -7,4%. Positive anche le
industrie elettriche ed elettroniche (+1,4%), le industrie alimentari (+1,2%), e le industrie dei
metalli (+0,6%). Presentano un dato fortemente negativo le industrie operanti nel settore del
trattamento minerali non metalliferi (-3,8%), le industrie tessili, dell'abbigliamento e delle
calzature (-3,2%), e le altre industrie (-2,1%). In lieve calo anche le industrie chimiche,
petrolifere e delle materie plastiche (-0,6%) e le industrie della carta, stampa, editoria (-
0,3%).
Fonte: U.O.C. Studi Statistica e Ricerche Economiche - CCIAA di Perugia
L‟artigianato perugino mostra una variazione tendenziale della produzione ancora negativa,
ma in miglioramento rispetto al precedente trimestre. La produzione artigiana nel I trimestre
2015 si attesta, infatti, a -0,7% su base annua, meno critica del precedente -3%.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 25
Il fatturato nel I trimestre 2015
La variazione del fatturato perugino nel I trimestre del 2015 ritorna positiva: la variazione
tendenziale, infatti, si attesta a +1,1%, risultato in netto miglioramento rispetto al -0,3% dello
scorso trimestre e alle variazioni negative registrate in tutto il 2014. Il risultato provinciale è
inferiore rispetto alla variazione fatta registrare dal Centro (+1,7%), ma resta incoraggiante se
confrontato con la media nazionale (+0,7%).
Fonte: U.O.C. Studi Statistica e Ricerche Economiche - CCIAA di Perugia
Il dato positivo è generato soprattutto dall‟andamento delle imprese da 10 a 49 dipendenti,
che, infatti, fanno registrare un +2,5% tendenziale, mostrando un miglioramento
considerevole rispetto al +0,3% del precedente trimestre. Positiva anche la variazione del
fatturato per le imprese fino a 9 dipendenti: +0,4% nel I trimestre 2015, a fronte del
precedente -1,4%. Le stesse considerazioni valgono per le imprese di dimensioni maggiori,
quelle con oltre 49 addetti, che evidenziano un +0,4% su base annua, in miglioramento
rispetto al precedente -0,1%.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 26
Fonte: U.O.C. Studi Statistica e Ricerche Economiche - CCIAA di Perugia
All‟interno del settore manifatturiero si registrano variazioni positive soprattutto per le
industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto, che su base tendenziale crescono del 7,3%, in
progressione rispetto al precedente +5,1%. L‟industria del legno e del mobile presenta una
variazione del +7,2%, in netto miglioramento rispetto al dato relativo al trimestre precedente
(-10,1). In aumento anche le industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche (+3,5%),
le industrie elettriche ed elettroniche (+2,7%) e il settore carta, stampa ed editoria (+1,8%).
Quasi stazionarie le industrie alimentari, che segnano un +0,1%. All‟opposto registrano
flessioni le altre industrie (-4,9%), le industrie tessili, dell‟abbigliamento e delle calzature (-
2,1%), le industrie che si occupano del trattamento di minerali non metalliferi (-1,2%) e le
industrie dei metalli (-1,1%).
Il comparto dell‟artigianato nella provincia di Perugia presenta una variazione tendenziale del
+0,1%, in netto miglioramento rispetto al valore precedente (-1,8%). Il dato provinciale
risulta migliore rispetto alla media nazionale (-1,3%), che rimane ancora di segno negativo.
Fatturato estero
Accelera la crescita del fatturato estero nel I trimestre 2015. La variazione tendenziale del
fatturato estero cresce dello 1,6% tendenziale, a fronte del 0,3% del trimestre precedente. Il
dato provinciale è lievemente al di sotto del valore del Centro (+1,9%), e in linea con il valore
nazionale (+1,7%).
1,1
0,1
-2,1
7,2
3,5
-1,1
2,7
7,3
-1,2
1,8
-4,9
-6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0
TOTALE MANIFATTURIERO
Industrie alimentari
Industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature
Industrie del legno e del mobile
Industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche
Industrie dei metalli
Industrie elettriche ed elettroniche
Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto
Industrie trattamento minerali non metalliferi
Industrie della carta, stampa, editoria
Altre industrie
variazione del fatturato nel trimestre di riferimento rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 27
Fonte: U.O.C. Studi Statistica e Ricerche Economiche - CCIAA di Perugia
L‟andamento del fatturato estero risulta positivo per medie e grandi aziende. Le imprese da 10
a 49 addetti presentano una variazione positiva pari a +3,4%, in netto miglioramento rispetto
alla variazione tendenziale dello scorso trimestre che si era attestata in campo negativo (-
0,5%). Anche le imprese con oltre 49 addetti registrano una variazione tendenziale positiva del
fatturato estero nel I trimestre 2015 (+1,2%), che tuttavia appare in lieve rallentamento
rispetto al precedente +1,5%. Al contrario le imprese con meno di 10 addetti segnalano una
variazione tendenziale che rimane in zona negativa e si attesta a -0,3%, comunque meglio del
precedente -1,6%.
A livello settoriale il miglior risultato si registra per industrie chimiche, petrolifere e delle
materie plastiche con una crescita tendenziale del 10,3%. Buona la progressione delle
Industrie della carta, stampa, editoria, che segnano un +6,8%, e delle industrie dei metalli
con un +4,8%. Risultati positivi anche per le industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto
(+2,6%), per le industrie elettriche ed elettroniche (+1,8%) ed infine per le industrie
alimentari (+0,2%). Negativa la variazione tendenziale del fatturato estero soprattutto per le
industrie del trattamento dei minerali non metalliferi (-7,7%, in linea con il dato del trimestre
precedente), e per le industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature, con -6%.
Nel fatturato estero del comparto artigiano provinciale persiste il segno negativo. La
variazione tendenziale è pari -1,7% a fronte del precedente -3,1%. L‟artigianato nazionale fa
decisamente meglio con un +0,3%.
1,6
1,9
1,7
1,5
1,5
1,6
1,6
1,7
1,7
1,8
1,8
1,9
1,9
Perugia Centro Italia
Variazioni percentuali del fatturato estero nel trimestre di riferimento rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 28
Gli ordinativi nel I trimestre 2015
Nel I trimestre 2015 gli ordinativi delle imprese manifatturiere della provincia registrano una
variazione tendenziale del +0,1%, dato positivo soprattutto rispetto al -1,6% del precedente
trimestre. La provincia fa meglio del Centro (-1,4%), presentando tuttavia una variazione
lievemente inferiore rispetto alla media nazionale (+0,3%).
Fonte: U.O.C. Studi Statistica e Ricerche Economiche - CCIAA di Perugia
In questo trimestre le imprese vedono migliorare il dato relativo agli ordinativi con il crescere
della classe dimensionale di appartenenza. Le imprese più piccole, fino a 9 addetti mostrano la
flessione peggiore, anche se in valore abbastanza contenuta, con una variazione tendenziale
del -0,5%, che comunque risulta in miglioramento rispetto al precedente trimestre (-3,4%). Le
imprese tra 10 e 49 dipendenti riducono i propri ordinativi del 0,1% su base annua, facendo
meglio rispetto al precedente periodo (-2%). Quelle più grandi, con oltre 49 dipendenti,
registrano l‟unica variazione positiva, pari a +0,6% tendenziale, che risulta in miglioramento
rispetto al -0,3% dello scorso trimestre.
A livello settoriale, risultano fortemente positive le variazioni relative alle industrie elettriche ed
elettroniche (+4,5%), e le industrie del legno e del mobile (+3,3%), dato in forte
accelerazione rispetto al trimestre passato (-10,1%). Positive anche le variazioni relative
all‟industrie della carta, stampa, editoria (+1,7%), a quelle chimiche, petrolifere e delle
materie plastiche (1,4%). Positive ma sotto l‟unità anche le variazioni relative alle industrie dei
metalli (+0,8%), a quelle alimentari (+0.1%), meccaniche e dei mezzi di trasporto (+0,1%).
Significativamente negativi i dati relativi alle industrie tessili, dell‟abbigliamento e delle
-2,0 -1,2
-0,6
-2,2
1,2 0,7
1,4 0,5
2,4
0,9 0,7
2,0
-0,8
-2,1
-4,8
-3,2
-10,8 -10,6
-9,1
-6,8
-0,8 -0,1
0,6
2,0
-0,5 -0,7
-2,4
-3,7 -5,0 -5,3 -4,7
-6,6
-0,8
-2,3 -3,1
-1,6
0,1
-12,0
-10,0
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
I 05
II 0
5
III 05
IV 0
5
I 06
II 0
6
III 06
IV 0
6
I 07
II 0
7
III 07
IV 0
7
I 08
II 0
8
III 08
IV 0
8
I 09
II 0
9
III 09
IV 0
9
I 10
II 1
0
III 10
IV 1
0
I 11
II 1
1
III 11
IV 1
1
I 12
II 1
2
III 12
IV 1
2
I 13
II 1
3
III 13
IV13
I 14
II 1
4
III 14
IV 1
4
I 15
variazioni tendenziale degli ordinativi
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 29
calzature (-4,2%), e delle altre industrie (-3%). In lieve calo anche gli ordinativi relativi alle
industrie del trattamento dei minerali non metalliferi (-0,2%).
Fonte: U.O.C. Studi Statistica e Ricerche Economiche - CCIAA di Perugia
L‟artigianato provinciale nel I trimestre 2015 evidenzia una variazione tendenziale degli
ordinativi pari a -0,7%, in attenuazione rispetto al -4,3% del precedente trimestre. Nonostante
il segno negativo, il dato provinciale risulta migliore rispetto a quello nazionale (-1,5%).
Ordinativi esteri
La componente estera degli ordinativi presenta ancora variazioni di segno positivo, ma di
intensità contenuta. Le imprese perugine del manifatturiero, infatti, evidenziano un +0,2% su
base tendenziale, in lieve attenuazione rispetto al 0,4% dello scorso trimestre. La provincia
presenta un dato peggiore rispetto al Centro (+1,2%), e all‟Italia (+2,1%).
Il segno positivo è determinato dall‟andamento delle imprese pi grandi. Le imprese con oltre
49 addetti, infatti, fanno registrare una variazione tendenziale pari a +1,1%, che tuttavia
risulta di poco inferiore all‟incremento evidenziato nel precedente trimestre (+1,5%). Gli
ordinativi esteri delle imprese da 10 a 49 addetti restano invariati rispetto al I trimestre dello
scorso anno (0%), a fronte del precedente -0,3%. Le imprese più piccole, quelle con meno di
10 dipendenti, evidenziano andamenti più critici, con contrazioni pari a -2,6% rispetto allo
stesso trimestre dell‟anno precedente, peggiore rispetto al -1,4% fatto registrare nel
precedente periodo.
0,1
0,1
-4,2
3,3
1,4
0,8
4,5
0,1
-0,2
1,7
-3,0
-6,8 -4,8 -2,8 -0,8 1,2 3,2 5,2 7,2
TOTALE MANIFATTURIERO
Industrie alimentari
Industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature
Industrie del legno e del mobile
Industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche
Industrie dei metalli
Industrie elettriche ed elettroniche
Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto
Industrie trattamento minerali non metalliferi
Industrie della carta, stampa, editoria
Altre industrie
variazione degli ordinativi nel trimestre di riferimento rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 30
Il settore della moda registra il calo maggiore degli ordinativi esteri, con -6,9% su base annua,
all‟ opposto rispetto al precedente +6,9%. Seguono le industrie di trattamento minerali non
metalliferi con un -4,0%, le industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto (-2,0%) e le
industrie alimentari con un -0,5%. Risultati positivi per le industrie della carta, stampa,
editoria (+0,7)% e dei metalli (+1,5%). Eccellenti i dati relativi alle industrie elettriche ed
elettroniche (+7,4%), e delle industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche, con un
+10,6%.
Fonte: U.O.C. Studi Statistica e Ricerche Economiche - CCIAA di Perugia
L’artigianato nel I trimestre 2015 In linea con il trend evidenziato a fine 2014, le imprese artigiane evidenziano flessioni
tendenziali meno accentuate rispetto al precedente periodo, ma comunque più critiche di
quelle del manifatturiero considerato complessivamente. Le attese relative al prossimo
trimestre, tuttavia, prevedono un possibile miglioramento di produzione e fatturato.
Nell‟artigianato perugino la variazione tendenziale della produzione, rispetto allo stesso
trimestre dell‟anno precedente si attesta a -0,7%, in miglioramento rispetto al -3%, dello
scorso trimestre. Il dato risulta migliore rispetto alla media nazionale (-1,5%).
La variazione tendenziale del fatturato segna un progresso: si passa dal -1,8% tendenziale
del IV trimestre 2014 al +0,1% del I trimestre 2015. Il dato provinciale risulta migliore rispetto
alla media nazionale (-1,3%). Anche la componente estera del fatturato presenta un dato in
miglioramento rispetto allo scorso trimestre (-3,1%), ma in questo caso si resta in campo
negativo, con un -1,7% su base annua. Dal confronto con il dato nazionale (+0,3%), quello
provinciale risulta peggiore.
0,2
1,2
2,1
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
Perugia Centro Italia
variazioni percentuali degli ordinativi esteri nel trimestre di riferimento rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 31
Il I trimestre 2015 segna per l‟artigianato provinciale una variazione tendenziale degli
ordinativi pari a -0,7%, in alleggerimento rispetto al -4,3%, registrato nel precedente
trimestre. L‟artigianato perugino presenta una variazione negativa di minore entità rispetto al
dato nazionale (-1,5%). Peggiorano invece gli ordinativi esteri provinciali che raggiungono
quota -4,7%, a fronte del precedente -2,8%. Risulta nettamente migliore il dato nazionale
(+0,7%).
Le previsioni formulate dagli artigiani della provincia per il II trimestre 2015 tornano in campo
positivo, ma risultano peggiori di quelle registrate dal manifatturiero nel suo complesso. Per la
produzione il saldo si attesta a +14, per il fatturato a +18, mentre gli ordinativi restano
negativi presentando un saldo pari a -10. In compenso, la componente estera degli ordinativi
riesce a strappare il segno positivo, con un saldo che si attesta a +9.
Fonte: Ufficio Studi e Ricerche Economiche - CCIAA di Perugia
-1,8 -1,4
0,3
-1,2
1,7
-2,3 -3,4
-0,4 -0,3
-3,1 -3,7
-4,6
-11,9
-9,3 -9,7
-7,8
-4,1
-1,1
-3,0
-0,4
-1,9 -1,8
-4,3
-7,6
-9,0 -8,5
-5,6
-9,94
-0,9
-3,1
-4,8
-1,8
0,1
-2,0 -1,6
0,2
-1,7
1,2
-2,0 -2,8
-1,3 -1,6
-3,0 -3,8 -3,6
-12,7 -12,0
-10,2
-8,8
-4,3
-1,3
-2,7
0,8
-1,7 -1,0
-4,5
-6,4
-10,0 -8,7
-6,9
-8,79
-1,6
-3,4
-5,5 -4,3
-0,7
-14,0
-12,0
-10,0
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
14,0
I 06
II 0
6
III 06
IV 0
6
I 07
II 0
7
III 07
IV 0
7
I 08
II 0
8
III 08
IV 0
8
I 09
II 0
9
III 09
IV 0
9
I 10
II 1
0
III 10
IV 1
0
I 11
II 1
1
III 11
IV 1
1
I 12
II 1
2
III 12
IV 1
2
I 13
II 1
3
III 13
IV13
I 14
II 1
4
III 14
IV 1
4
I 15
artigianato: variazioni percentuali rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente
produzione
fatturato
ordinativi
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 32
3. IL QUADRO ISTITUZIONALE E ORGANIZZATIVO
31 Il quadro normativo di riferimento
L‟attuale processo di riforma della Pubblica Amministrazione nel suo complesso, che intende
modernizzare gli apparati burocratici nazionali e locali secondo logiche ispirate all‟incremento
dei livelli di competitività dell‟intero sistema Paese e ad una pi marcata prospettiva
aziendalistica nell‟agire pubblico, coinvolge direttamente il sistema delle Camere di Commercio
italiane, già profondamente modificato dal D. Lgs. n. 23 del 2010, nella loro tradizionale
funzione di valorizzazione della rappresentatività del sistema economico territoriale e di
partenariato attivo rispetto alle Istituzioni locali, nonché di raccordo con le strategie delle
politiche di sviluppo del Governo e delle Regioni nel quadro del principio di sussidiarietà.
A incidere e segnare profondamente il Sistema delle Camere di Commercio è stato innanzitutto
il Decreto Legge 90/2014 convertito nella Legge n. 114 dell‟11 agosto 2014, che all‟art. 28
ha sancito che l‟importo del diritto annuale a carico delle imprese, come determinato per l'anno
2014, è ridotto, per l'anno 2015 del 35%, per l'anno 2016 del 40% e, a decorrere dall'anno
2017, del 50%, e ha inoltre previsto la ridefinizione, in capo al Dicastero dello sviluppo
economico, di tariffe e diritti sulla base dei costi standard, con relativa attuazione senza nuovi
e maggiori oneri a carico della finanza pubblica. In tal modo, a partire dal 2015 è stata tagliata
una cospicua parte delle entrate finanziarie che le Camere di Commercio avevano a
disposizione fino al 2014.
Inoltre, la Legge 124 del 7 agosto 2015, recante “Deleghe al Governo in materia di
riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, come è noto all‟art. 10 ha previsto il
riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, delegando il
governo ad adottare, entro 12 mesi dall‟entrata in vigore della legge, un decreto legislativo per
la riforma dell'organizzazione, delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio.
Il tema della Spending review nella Pubblica Amministrazione continua a costituire il fulcro
della pluralità di norme che impattano quotidianamente sulle scelte organizzative e gestionali
delle PP.AA. e dunque anche delle Camere di Commercio, con misure che si aggiungono e si
stratificano a quelle ormai consolidatesi nel tempo.
Continueranno ad incidere sull‟operatività della struttura camerale, con un appesantimento
della documentazione da predisporre e da approvare da parte degli organi camerali, le norme
relative alla predisposizione dei documenti di programmazione contabile ai fini della
raccordabilità con gli analoghi documenti previsionali delle Amministrazioni
pubbliche che adottano la contabilità finanziaria (decreto del MEF 27 marzo 2013 e successiva
nota del Ministero dello Sviluppo Economico, d‟intesa con il Ministero dell‟Economia e delle
Finanze n. 148123 del 12 settembre 2013).
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 33
Di notevole impatto sul sistema dei pagamenti sono: le norme relative ai controlli sulla
regolarità contributiva dei beneficiari (DURC), quelle sulla tracciabilità dei flussi finanziari,
(Legge 136/2010 e successive integrazioni), con l‟obiettivo della prevenzione di infiltrazioni
criminali nei contratti pubblici, che hanno comportato ulteriori adempimenti collegati alle
gestioni contrattuali e alle procedure di pagamento da esse derivanti (codice identificativo di
gara, codice unico di progetto), le norme relative all‟obbligo della Fatturazione elettronica a
partire dal 31 marzo 2015.
Inoltre, l‟inserimento delle Camere di Commercio all‟interno del sistema SIOPE (Sistema
informativo sulle operazioni degli enti pubblici), che comporta l‟indicazione sui titoli di
entrata e di spesa dei codici gestionali finalizzati a garantire la tracciabilità dei flussi finanziari,
ha sostituito integralmente le precedenti procedure di rilevazione di tali flussi. Inoltre, come
previsto dalla normativa, a ciascun bilancio consuntivo deve essere allegata la reportistica
SIOPE, accompagnata da una relazione avente lo scopo di riconciliare eventuali disallineamenti
tra i dati di bilancio, definiti secondo il principio della competenza economica, ed i dati rilevati
dal SIOPE, redatti secondo il principio di cassa.
I numerosi adempimenti imposti dal Legislatore in materia di programmazione, controllo e
rendicontazione e di prevenzione e repressione del fenomeno della corruzione e
dell’illegalità nella pubblica amministrazione (Legge 190/2012 c.d. legge Anticorruzione,
D.Lgs. 33/2013 c.d. decreto Trasparenza, D.Lgs. 39/2013 c.d. decreto incompatibilità), ritenuti
elementi strategici per la prevenzione della illegalità e dello spreco di risorse pubbliche, si sono
concretizzati in misure strategico/organizzative che hanno portato alla creazione di strutture di
staff allo scopo di coordinare le attività di programmazione e monitoraggio delle performance,
oltre che adempiere ai numerosi obblighi di pubblicazione, sui quali sono chiamati a collaborare
Il 7 settembre 2014 è entrato in vigore il D.M. 120/2014 (Regolamento dell‟Albo Gestori
Ambientali) in attuazione della direttiva comunitaria 2008/98 CE sui rifiuti, ridisegnando le
funzioni e l‟architettura dell‟Albo Nazionale Gestori Ambientali, che diventa telematico,
prevedendo il passaggio, entro il termine di tre anni, dal sistema di gestione delle istanze
cartacee a quelle telematiche proseguendo nell‟attività di formazione e sensibilizzazione
dell‟utenza ad usare il canale telematico in luogo di quello cartaceo, in applicazione degli
obblighi normativi relativi alla digitalizzazione dei rapporti tra utenza e P.A.
Nell‟ambito delle attività relative alla Metrologia legale e sicurezza prodotti, in particolare
delle Verifiche metriche su richiesta a tariffa e vigilanza degli strumenti, si evidenzia
che il Decreto 155/2013 ha riconosciuto e definito un nuovo ruolo delle Camere.
Infatti, il Decreto del 30 ottobre 2013, n. 155, vigente al 23 gennaio 2014 e recante
disposizioni e criteri per l‟esecuzione dei controlli metrologici successivi sui contatori dell‟acqua
e sui contatori di calore (strumenti MID), delinea in modo puntuale le sfere di competenza
degli Organismi di ispezione (Laboratori) e delle Camere di Commercio per le verifiche di tali
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 34
strumenti. Se ai primi viene affidata l‟intera attività di verificazione periodica, alle Camere
viene ulteriormente riconosciuto un ruolo di Organo di vigilanza e controllo attraverso
l‟attribuzione dei seguenti compiti:
- controlli metrologici casuali, senza determinata periodicità e senza preavviso;
- controlli in contraddittorio, nel caso in cui il titolare del contatore o altro soggetto
interessato ne facciano richiesta alla Camera competente per territorio;
- vigilanza sull‟attività degli organismi attraverso il controllo degli strumenti da questi
verificati;
- raccolta di dati e informazioni inviati dagli Organismi e formazione dell‟elenco dei titolari
dei contatori dell‟acqua e dei contatori di calore.
Dunque, l‟emanazione del citato Decreto completa il quadro normativo in materia di strumenti
MID, composto dai decreti 31 e 32 del 2011 che disciplinano rispettivamente gli strumenti per
pesare a funzionamento automatico e i sistemi di misurazione continua e dinamica diversi
dall‟acqua, e dal decreto 75 del 2012 sui contatori di gas, che assegna alle Camere di
Commercio un ruolo di controllo successivo sugli strumenti e di vigilanza. Per quanto riguarda
il Registro degli Assegnatari Metalli Preziosi, il D.P.R. 26 settembre 2012, n. 208 ha
apportato modifiche al D.P.R. 150/2002 introducendo la possibilità di apporre il marchio di
identificazione con la tecnologia laser; tuttavia, si è ancora in attesa dell‟emanazione del
relativo regolamento tecnico, per il quale è stato costituito un gruppo di lavoro.
E‟ previsto, inoltre, nel D.D.L. n. 237, che si trova attualmente all‟esame della 10^
Commissione (Industria, Commercio, Turismo) del Senato, la creazione di un Registro
telematico dei Compro oro tenuto dalle Camere di Commercio, che dovrebbe affiancare il
Registro dei titolari assegnatari di marchio e che dovrebbe regolare i “Requisiti per l‟esercizio
dell‟attività di compravendita di oro, di altri metalli preziosi e di materiale gemmologico usati…”
per assicurare la tracciabilità degli oggetti.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 35
3.2 L’organizzazione interna
Alcuni brevi cenni per quanto concerne l‟articolazione organizzativa e funzionale della Camera
di Commercio di Perugia.
La struttura prevede quattro aree dirigenziali nelle quali sono individuate e una Unità
Operativa di Staff al Segretario Generale “Programmazione e controllo, organizzazione e Unità
Operative Complesse suddivise in Unità Operative Semplici”.
Di seguito l‟organigramma:
Categoria giuridica
Profili professionali Dotazione organica al 30.09.2015
Posti occupati al 30.09.2015
Dirigenti 3 2
D3 Gestore integrato servizi amministrativi, di
supporto, di rete e specialistici 2 1
D Gestore servizi amministrativi, di supporto, di rete e specialistici
37 32
C Assistente servizi amministrativi e di supporto 51 33
B Agente servizi tecnico -amministrativi 2 2
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 36
Tra le Camere di Commercio di Perugia e Terni è stata creata la società consortile InterCam
S.c.r.l. con lo scopo di fornire ai soci alcuni servizi a minore valore aggiunto che avevano
formato oggetto di esternalizzazione ed affidamenti a enti terzi in regime di convenzione.
Per l‟espletamento dei suddetti compiti, la Camera di Perugia si è avvalsa nel 2015 di n.22
unità fornite dal Consorzio, distribuite nei diversi servizi camerali, in particolare nei servizi
erogati all‟esterno.
Per motivi di razionalizzazione dei costi, nel 2015 non è stata rinnovata la convenzione per la
gestione della Biblioteca e si è concluso il contratto di collaborazione a progetto in materia di
mediazione.
TOTALE 95 70
Addetti per tipo di contratto
Anno 2014
Anno 2015
Personale camerale
70
70
Consorzio Intercam
23
22
Con.Ser.
2
-
Co.Co.Pro.
1
-
Totale addetti
95
92
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 37
Dotazione organica 95
Dipendenti in servizio 70
di cui 24donne
26 uomini
di cui
2 Dirigente
33 Categ. D
33 Categ. C
2 Categ. B
Risorse umane da altri rapporti di lavoro 22
Personale Azienda Speciale Promocamera 7
N° dipendenti titolari di posizione organizzativa/alta
professionalità 7
N° dipendenti in part-time 2
N° dipendenti appartenenti alle categorie protette
(L.68/99) 5
Età media dipendenti 49 anni
% dipendenti in possesso di laurea 57%
Costi del personale / Oneri correnti (anno 2014) 14,8%
Criteri per la valutazione del personale non dirigente
1.Raggiungimento obiettivi
2.Comportamenti/capacità
3.Presenza in servizio
Criteri per la valutazione del personale dirigente
1.Risultati generali Ente
2.Raggiungimento obiettivi
3.Comportamenti/capacità
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 38
La sfida con cui nel prossimo anno si dovrà confrontare l‟Ente è rappresentata dalla fusione
delle due Camere umbre, che avrà un notevole impatto dal punto di vista della dotazione
organica e dell‟organizzazione interna della nuova struttura.
Le risorse umane, e in particolare lo sviluppo delle stesse, rappresentano un tema centrale in
vista di una efficace programmazione delle attività e funzioni della Camera di Commercio.
Non è soltanto necessario trovare le risorse in numero adeguato (che resta comune una
condizione primaria), ma è anche importante mettere a punto il profilo delle risorse da
impiegare e definire le caratteristiche richieste in relazione ai programmi e agli obiettivi da
raggiungere.
A partire dalla Legge di riforma, e in particolare a decorrere dall‟anno 2000, le Camere di
Commercio hanno assunto nuovi importanti compiti e si trovano oggi a svolgere attività
multifunzionali e diversificate.
A fronte di ciò, al personale camerale è richiesta una sempre maggiore flessibilità al fine di
rendere i servizi sempre più innovativi, anche in relazione ai rigidi vincoli quantitativi di
assunzione che hanno interessato tutti gli Enti pubblici.
Appare di tutta evidenza che l‟aspetto sul quale le Camere di Commercio possono lavorare
maggiormente è quello organizzativo: mutare i processi di lavorazione e permettere una
maggiore flessibilità interna al fine di consentire cambiamenti più rapidi di quanto non lo siano
stati fino ad oggi, rappresentano gli unici obiettivi possibili per il prossimo futuro. La
semplificazione delle procedure, lo snellimento e il miglioramento dei processi interni
all‟organizzazione sono la base per garantire l‟evoluzione della Camera al passo e con la
velocità dei tempi per fornire alla propria utenza servizi qualitativamente sempre migliori e
all‟avanguardia.
4. IL SISTEMA PARTECIPATIVO E ASSOCIATIVO
4.1 Le partecipazioni
La Camera di Commercio detiene quote e azioni in società a partecipazione pubblica e miste,
cioè a partecipazione pubblico-privata.
La partecipazione dell‟Ente al capitale di società, operanti a livello locale o nazionale, si
giustifica con la possibilità di fornire, per il loro tramite, sostegno ad attività concretamente o
potenzialmente significative o addirittura considerate strategiche per il territorio provinciale o
nazionale. Tra le partecipazioni strategiche detenute dalla Camera di Commercio di Perugia
rientrano di certo quelle relative al potenziamento delle infrastrutture aereoportuali e viarie,
rappresentante dalla partecipazione, quale maggiore azionista della società con oltre il 34% del
capitale sociale, nella società S.A.S.E S.p.a, , che si occupa del potenziamento e della gestione
dell’Aeroporto regionale umbro S. Francesco d’Assisi, e nella società Quadrilatero
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 39
Marche-Umbria S.p.A. - pur se con una percentuale minima di partecipazione al capitale
sociale (pari allo 0,50%) - impegnata nel progetto denominato “Asse viario Marche Umbria e
quadrilatero di penetrazione interna”.
Altre partecipazioni rientrano nell‟ambito delle società che costituiscono la rete camerale
(Infocamere, Uniontrasporti, Borsa Merci Telematica, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche
ecc.), e che svolgono attività di supporto alle attività istituzionali delle Camere di Commercio.
La partecipazione in queste società, operanti in regime di in house providing, ha consentito di
usufruire direttamente dei loro servizi, senza particolari obblighi in materia di acquisizione di
beni e servizi.
Altre partecipazioni sono di minoranza e con funzione esclusivamente rappresentativa,
soprattutto per il territorio di riferimento.
Nel corso dell‟anno 2015 si sono formalizzati alcuni recessi in un‟ottica di razionalizzazione del
sistema delle società partecipate, previsto anche dalla Legge 23/12/2014 art.1 comma 611 -
che prevede testualmente “le camere di commercio… a decorrere dal 1° gennaio 2015 avviano
un processo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie in modo da conseguire la
riduzione delle stesse entro il 31/12/2015” e comma 612 che impone agli organi di vertice di
approvare il relativo piano operativo entro il 31/3/2015.
Il Piano è stato redatto entro la fine di marzo, in cui è stata prevista la dismissione di n.4
partecipazioni ritenute non strettamente necessarie e la liquidazione della quota detenuta in
Assonet. A seguito dell'approvazione del piano è stato dato inizio alla procedura di dismissione
delle stesse.
Nelle tabelle che seguono sono riepilogati i principali dati relativi alle partecipazioni societarie
aggiornati al 31/12/2014, già pubblicati sul sito camerale nell‟apposita sezione
Amministrazione Trasparente.
Relazione Previsionale e Programmatica anno 2016 Pag. 40
LE PARTECIPAZIONI DETENUTE
partecipazioni per le
quali è stata deliberata
la dismissione/
liquidazione della quota
UNIVERSITA' DEI SAPORI
SCARL
( 8,437% C.S.)
INFRASTRUTTURE
(73,279%)
SISTEMA CAMERALE
(20,432%)
ALTRO: FORMAZ., ASSIST. E SERVIZI
ALLE IMPRESE, PROMOZIONE
PRODOTTI E TERRITORIO
(6,289%)
SASE SPA
(35,709% C.S.)
ASSONET SCARL (in
liquidazione)
( 10,00% C.S.)
INTERCAM SCARL
( 88,00% C.S.)
QUADRILATERO SPA
(0,50% C.S.)
RETECAMERE SCARL (in
liquidazione)
(2,583% C.S.)
TECNOBORSA SCPA
(1,295% C.S.)
3A PARCO
TECNOLOGICO SCARL
(6,995% C.S.)
INFOCAMERE SCPA
( 0,199% C.S.)
SIL SCARL
(2,299% C.S.)
JOB CAMERE SRL (in
liquidazione)
( 0,12% C.S.)
SVILUPPUMBRIA SPA
( 0,358% C.S.)
IC OUTSOURCING SCARL
(0,12% C.S.)
UNIONTRASPORTI
SCARL
( 0,129% C.S.)
DINTEC SCARL
( 0,109% C.S.)
TECNOSERVICECAMERE
SCARL
( 0,09% C.S.)
SISTEMA CAMERALE
SERVIZI Srl
(0,052% C.S.)
TECNO HOLDING SCPA
( 0,203% C.S.)
ECOCERVED SCARL
( 0,204% C.S.)
ISNART SCPA
( 0,195% C.S.)
PATTO 2000 SCARL
(3,175% C.S.)
BMTI SCPA
( 0,05% C.S.)
41
4.2 Le quote associative
In considerazione dei tagli apportati alle entrate da diritto annuale, già nel 2015 sono state
apportate riduzioni nelle quote associative complessivamente detenute, in particolare su quelle
relative a Centro Estero dell’Umbria, Unioncamere Umbria, Unioncamere.
Quote associative
Partecipazione al Fondo Perequativo
Contributo ordinario Unioncamere
Quota associativa Centro Estero
Quote associative organismi sistema camerale
Altre quote associative
Quota associativa Unione Regionale
PARTECIPAZIONI CAMERA DI COMMERCIO DI PERUGIA - SETTORI(%) E VALORE NOMINALE CAPITALE POSSEDUTO (Euro)
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
B.M.T.I. SCPA
TECNOSERVICECAMERE SCPA
SISTEMA CAMERALE SERVIZI Srl
DINTEC
IC OUTSOURCING SRL
JOB CAMERE SCARL
UNIONTRASPORTI
ISNART
INFOCAMERE SCPA
TECNO HOLDING SPA
ECOCERVED SRL
SVILUPPUMBRIA SPA
QUADRILATERO SPA
TECNOBORSA SPA
SIL SCARL
RETECAMERE SCARL
PATTO 2000 SCARL
3A PARCO TECNOLOGICO SCARL
UNIVERSITA' DEI SAPORI SCARL
ASSONET SCARL
SASE SPA
INTER.CAM SCARL
% del capitale soc.
totale capitale
42
5. L’ATTIVITA’ DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELL’ECONOMIA LOCALE
Anche per l‟anno 2016 la complessità degli scenari in cui il sistema camerale si trova ad operare,
in particolare con riferimento al taglio del 40% del diritto annuale per l‟anno 2016 rispetto a
quello dovuto dalle imprese nel 2014, rende necessarie agli Organi camerali valutazioni di ampia
portata su quali potranno essere le attività da svolgere nel corso dell‟esercizio 2016.
Il 2016 sarà per di più un anno di transizione in quanto è in corso di svolgimento il processo di
accorpamento degli Enti camerali che vede il Governo delegato ad emanare in tal senso uno o
più decreti. A fronte di ciò gli Enti del sistema sono in molti casi impegnati in una approfondita e
avanzata riflessione sulle modalità più idonee per realizzare una transizione che comunque pone
degli interrogativi e delle criticità da risolvere.
Al di là degli accorpamenti il Governo è inoltre intenzionato a ridefinire gli ambiti di operatività
degli Enti camerali e ripensare anche le modalità di finanziamento, collegandole in maggior
misura ai costi standard.
Stante la situazione di permanente incertezza, la Camera di commercio dovrà cercare di
presidiare la propria peculiare posizione di conoscenza e vicinanza al mondo delle imprese,
cercando di rafforzare un ruolo di interlocutore privilegiato delle altre istituzioni pubbliche e/o
private (a livello locale come anche nazionale) per tutte quelle attività e quelle progettualità che
riguardino il mondo delle imprese, sia in fase consultiva o concertativa, che di progettazione,
esecuzione e valutazione.
Nel fissare le linee strategiche per il mandato, lo scorso anno si era raccomandato che si potesse
potenziare non soltanto l‟interlocuzione politica - già presente e proficua - necessaria anche per
fissare gli obiettivi strategici che intendere raggiungere, ma anche un rafforzamento qualitativo
e quantitativo del presidio gestionale e amministrativo, attraverso la partecipazione del
management camerale nelle sedi e nei momenti più opportuni, per garantire all‟Ente quella
credibilità e quella capacità di conoscere ed agire, che una insufficiente presenza in determinati
consessi, rischia di compromettere anziché irrobustire.
Pare inoltre di potersi confermare quelle che sono le raccomandazioni di buon senso che furono
formulate lo scorso anno in merito agli aspetti da implementare per addivenire alla costruzione
di un Ente che, a fronte di funzioni e risorse forse inferiori, deve cercare di migliorare la propria
attività e di ripensare al meglio il proprio impegno per il territorio e per le imprese.
In particolare si può raccomandare un centro di coordinamento unico delle attività promozionali,
che possa garantire la coerenza con gli indirizzi strategici, la tempestività e la qualità delle azioni
intraprese. Un coordinamento che possa realizzare in questo modo i seguenti aspetti:
- Concentrazione della competenza della gestione di risorse e progettualità, in capo alla
promozione economica, laddove vi siano invece dispersioni e/o sovrapposizioni; in
particolare appare urgente la ridefinizione le modalità di coordinamento delle attività
dell‟Azienda speciale attraverso una necessaria integrazione nell‟ambito della promozione
economica;
43
- Integrazione dei processi decisionali riguardanti le attività al fine di evitare
sovrapposizioni, favorire la conoscenza/conoscibilità di tutte le informazioni che hanno
ripercussioni promozionali e quindi garantire che gli obiettivi strategici fissati dalla Giunta
siano conseguiti con il minor dispendio di risorse e la maggior efficacia possibile;
- Concentrazione dell‟azione amministrativa sulle azioni pianificate in concordanza con gli
obiettivi strategici, evitando – nella misura massima possibile - interventi spot e/o
scarsamente integrati nelle linee di indirizzo strategiche, salvo una loro revisione;
- Più intenso coordinamento operativo con le altre istituzioni, pubbliche e private del
territorio;
- Adozione di sistemi di reporting per valutare la qualità delle iniziative finanziate e
stimolare una riflessione politica sull‟efficacia dell‟intervento e dei contributi erogati.
Nel fissare le linee strategiche, è necessario sottolineare che il contesto profondamente cambiato
impedisce che si possano perseguire, mantenendole inalterate, tutte le priorità strategiche finora
adottate. Sarà infatti indispensabile prevedere, in sede di programmazione annuale, la possibilità
di attivarne o meno alcune e/o semplicemente procedere ad una ridefinizione interna delle
stesse dosandone ulteriormente l‟entità.
In tale prospettiva si confermano le linee di indirizzo già individuate nel programma pluriennale
di mandato 2015-2017:
MACROLINEA 1) Sostegno al credito e incentivi diretti alle imprese, studiando percorsi
fortemente innovativi per il sostegno al credito, anche a favore dei Confidi;
MACROLINEA 2) Internazionalizzazione: indipendentemente dalla decisione della Regione
Umbria di “disimpegnarsi” o meno rispetto al Centro Estero Umbria, la Camera di Commercio di
Perugia mette a disposizione il proprio know-how per attuare iniziative congiunte a favore
dell‟internazionalizzazione delle imprese;
MACROLINEA 3) Valorizzazione dei prodotti, del territorio e dell’attrattività turistica in
Italia e all’estero, concentrando le risorse verso iniziative e progetti che contribuiscano a
valorizzare la risorsa Umbria e a supportare lo sviluppo economico dei territori e delle PMI;
MACROLINEA 4) Servizi alle imprese: semplificazione/digitalizzazione delle imprese,
quale ulteriore linea di intervento, rispetto a quelle individuate nel programma pluriennale, con
l‟obiettivo di proporre la gestione diretta del SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) in
accordo con i Comuni della provincia o della regione, che andrebbe ad integrare il ruolo già
primario per la semplificazione amministrativa e la digitalizzazione delle imprese che la Camera
già riveste attraverso ComUnica.
MACROLINEA 5) Infrastrutture: proseguirà il finanziamento della società Quadrilatero S.p.A.
attraverso il 10% di incremento del diritto annuale dovuto dalle imprese a tal fine deliberato nel
2008, mentre il sostegno all‟Aeroporto dell‟Umbria sarà realizzato attingendo alle disponibilità
del Fondo Infrastrutture.
Si riportano di seguito le macrolinee di intervento del programma di interventi economici 2015
onde procedere ad una valutazione complessiva.
44
PROGRAMMA DI INTERVENTI 2015 Stanziamenti iniziali Variazioni al
30/09/2015 Aggiornamento
Stanziamento
assestato
ancora da
deliberare
Sostegno al credito e Incentivi diretti alle
imprese
Misure per favorire l'accesso al credito delle pmi
anche attraverso i Consorzi Fidi500.000,00 200.000,00 700.000,00 700.000,00
Totale macrolinea 500.000,00 0,00 200.000,00 700.000,00 700.000,00
Internazionalizzazione
Bando a sostegno delle imprese nell'attività di
internazionalizzazione100.000,00 200.000,00 300.000,00 -
Azioni di internazionalizzazione realizzate attraverso
il Centro Estero dell'Umbria e il sistema camerale36.875,00 36.875,00 36.875,00
Contributo Centro Estero 463.125,00 463.125,00 -
Progetto America Latina (del. 47/2012) 103.966,00 103.966,00 -
Totale macrolinea 600.000,00 0,00 303.966,00 903.966,00 36.875,00
Turismo e valorizzazione del territorio
Contributi a terzi organizzatori di eventi e
manifestazioni di rilievo per il territorio e le attività
produttive
300.000,00 -55.900,00 250.000,00 494.100,00 48.910,00
Perugia KUBE - 24.400,00 24.400,00 -
Fondo iniziative a carattere localistico 75.000,00 11.500,00 25.000,00 111.500,00 -
Progetto camerale per Expò - Unica Umbria edizione
speciale e attività di animazione al Centro Servizi
Galeazzo Alessi
110.000,00 -85.000,00 25.000,00 -
Ercole Olivario 20.000,00 -19.808,09 191,91 -
Progetti di valorizzazione del territorio realizzati
direttamente dall'ente camerale sulla base
dell'esperienza maturata con il progetto camerale
sul turismo
90.000,00 -293.200,00 250.000,00 46.800,00 46.800,00
Progetto valorizzazione turistica del territorio
(Delibera 137 del 7/7/2015)190.000,00 190.000,00 -
Welcome Italia - Londra 2015 (Delibera 141 del
20/7/2015)40.000,00 40.000,00 -
Progetto Todi Appy Days (Delibera 153 del
8/9/2015)12.200,00 12.200,00 -
Progetto Ciock'è bello Ciock'è buono 2015 (Delibera
152 del 8/9/2015)48.000,00 48.000,00
Progetto Marchio Ospitalità Italiana (Del. 167/2014 -
Del. 78/2015)5.700,00 5.700,00 -
Realizzazione giuda all‟olio extravergine umbro (Del .
106/2014 - Del. 78/2015)8.060,00 8.060,00 -
Progetto "La mutualità cooperativa" (Del.
114/2014)50.000,00 50.000,00 -
Progetto Confindustria - Sensational Umbria Italia
ed estero (Del 77/2015)65.000,00 65.000,00 -
Filiere di produzione Agroalimentare: azioni di
promozione (con particolare riferimento alla
presentazione delle eccellenze produttive ad Expo)
50.000,00 50.000,00 100.000,00 -
Osservatori congiunturali 10.000,00 10.000,00 20.000,00 -
Obiettivo impresa on-line 15.000,00 15.000,00 0,00
Raccontami l'Umbria 22.000,00 20.000,00 42.000,00 10.000,00
Giornata dell'economia - 6.100,00 6.100,00 -
Premiazione del Lavoro e dell'impresa 26.125,00 8.900,00 35.025,00
Mirabilia 20.000,00 -7.000,00 13.000,00 -
Improve Your Talent 25.000,00 35.000,00 60.000,00 60.000,00
Progetto Innovazione (processi e metodologie) - - 250.000,00 250.000,00 250.000,00
Totale macrolinea 763.125,00 -114.808,09 1.013.760,00 1.662.076,91 415.710,00
45
Con riferimento al tema del Sostegno al credito e incentivi alle imprese si può evidenziare come
sia stata posta sul tema una grande enfasi nel corso degli ultimi anni, in particolare con
riferimento alla questione del sostegno all‟operatività dei confidi, affinché fossero supportate le
loro attività di prestazione di garanzia e di miglioramento delle possibilità di accesso al credito
delle imprese, in particolare di quelle di micro o piccola dimensione.
Nel corso del 2015 sono stati pagati euro 550.000 relativamente all‟annualità 2013 e si è
completata l‟istruttoria relativamente ad € 2.330.000 relativamente all‟annualità 2014.
Sul tema dei confidi è necessario tenere in considerazione le disposizioni dell‟art. 1 comma 55
della l. 147/2013 (finanziaria 2014) che dispone che una somma pari a 70 milioni di euro dovrà
essere destinata dall‟intero sistema camerale al tema dell‟accesso al credito delle piccole e medie
imprese tramite i confidi per gli anni 2014, 2015 e 2016.
Una simile disposizione è stata dettata dal precedente Governo Letta in un periodo in cui ancora
non si immaginavano gli interventi di riduzione del diritto annuale ad opera del presente
esecutivo, e ne è auspicabile una revisione per tenere conto delle riduzione del diritto annuale
che incide in modo significativo sulle capacità operative del sistema camerale.
Ad ogni modo, in attesa che il Governo possa prendere atto della mutata situazione, l‟Ente,
anche alla luce del Decreto Interministeriale 8 gennaio 2015 che fissa i criteri per il recupero
delle minori somme che dovessero pervenire ai confidi da parte del sistema camerale, dovrà nel
tempo decidere come modulare tale intervento per contemperare le disposizioni normative e le
disponibilità economiche di volta in volta riscontrabili nel proprio bilancio e nel contempo riuscire
a mantenere un equilibrio finanziario e patrimoniale.
Relativamente ai bandi pubblicati nel corso del 2015 (bando fiere Italia e Estero) si rammenta
che sono stati stanziati complessivamente 300.000 che si presume vengano completamente
esauriti dalle domande pervenute.
Servizi alle imprese
Seminario sulla fatturazione elettronica 976,00 976,00
Seminario formativo MUD 1.180,00 1.180,00
Progetto Pro- Glocal 36.402,54 36.402,54 -
Progetto Pro-Glocal - Tirocini 79.559,46 79.559,46 -
Totale macrolinea - 2.156,00 115.962,00 118.118,00 -
Politiche per le infrastrutture
Convenzione per lo sviluppo dell'Aeroporto - 850.000,00 850.000,00 -
Totale macrolinea - 850.000,00 - 850.000,00 -
Altri interventi
QUADRILATERO (330019) 624.000,00 - 624.000,00 624.000,00
PROGETTI FONDO PEREQUATIVO (330029) 40.000,00 - 115.000,00 155.000,00 149.157,00
AZIENDA SPECIALE PROMOCAMERA (330030) 455.000,00 114.808,09 569.808,09 -
Totale altri interventi 1.119.000,00 114.808,09 115.000,00 1.348.808,09 773.157,00
TOTALE INTERVENTI ECONOMICI 2.982.125,00 852.156,00 1.748.688,00 5.582.969,00 1.925.742,00
PROGRAMMA DI INTERVENTI 2015 Stanziamenti iniziali Variazioni al
30/09/2015 Aggiornamento
Stanziamento
assestato
ancora da
deliberare
46
Con riferimento alle linee strategiche su cui ragionare occorre fare alcune considerazioni fra cui:
1. Reperimento di nuove risorse: appare necessario che la Camera di commercio acquisisca
la capacità di inserirsi ovvero consolidi la propria posizione in tutti quei contesti in cui
sarà possibile intercettare risorse aggiuntive per la realizzazione delle iniziative di cui le
imprese del territorio hanno bisogno. In tal senso lo sfruttamento di risorse dirette
dell‟Unione Europea, nonché nazionali, regionali o locali, appare come obiettivo prioritario
per dare all‟azione camerale, condizionata dalla consistente riduzione di risorse a cui
assisterà nei prossimi anni, la possibilità di reperire nuovi finanziamenti per svolgere le
proprie iniziative. Questo si dovrà cercare di fare sia come capofila per progetti ideati in
proprio sia come partner, in iniziative o progetti più ampi, dei quali però si condividano
gli obiettivi e gli strumenti a favore del sistema imprenditoriale e dello sviluppo del
territorio. La realizzazione di un simile obiettivo, nel medio termine, fa intravedere un
beneficio, non soltanto finanziario, che è quello di inserirsi in una rete di relazioni locale,
regionale, nazionale o transnazionale che rafforzi il ruolo dell‟Istituzione e la rende
sempre più capace di partecipare o capitanare progettazioni evolute, di intercettare i
cambiamenti profondi dei contesti istituzionali e di contribuire ad indirizzare le
progettualità e le iniziative verso ambiti più consoni ad uno sviluppo economico
territoriale in linea con le esigenze fondamentali della comunità locale.
2. Rapporti con il Centro estero – è di recente pervenuta all‟attenzione della Camera di
commercio la proposta per l‟operatività 2016 del CEU condivisa con le associazioni di
categoria. A tale proposito appare ragionevole che la Camera di Commercio, in quanto
soggetto partecipante al Centro Estero, possa individuare gli ambiti di operatività del
medesimo che più sono allineati alle proprie linee strategiche al fine di avviare concrete
collaborazioni nella realizzazione di iniziative in settori quali, ad esempio, l‟agroalimentare
e l‟artigianato artistico, nonché su paesi target già individuati anche dalla Camera e sui
cui la medesima ha già realizzato in proprio attività promozionali quali la Germania, il
Nord Europa, Stati Uniti, la Cina e alcuni paesi dell‟America Latina.
LE FUNZIONI IN MATERIA DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Come è noto l‟ente camerale è protagonista di progetti e attività finalizzati a favorire e
sviluppare sul territorio le attività di orientamento (scolastico, universitario e/o lavorativo), con
particolare attenzione ai temi della cultura d‟impresa e della cultura tecnico-scientifica, in
coerenza con le nuove specifiche funzioni attribuite alle Camere di Commercio dall‟art. 2 del
D.Lgs. di riforma n. 23 del 15/2/2010 in materia di “orientamento al lavoro e alle professioni”.
Nel 2012, 2013 e 2014 la Camera di Commercio ha aderito alle Iniziative di Sistema in materia
di alternanza, competenze e orientamento, finalizzate a sostenere le politiche per l‟occupazione,
promuovere l‟imprenditorialità e il dialogo scuola-impresa, realizzando progetti con gli istituti
secondari superiori (Job Day e Bando per tirocini in contesti internazionali), con le istituzioni
universitarie (Bando Improve Your Talent per tirocini nelle Camere di Commercio italiane
47
all‟estero), oltre ad iniziative di divulgazione, comunicazione e sensibilizzazione sui temi del
lavoro e dell‟impresa (Giornate del lavoro e del fare impresa).
Il 13 luglio 2015 il Parlamento ha approvato la Legge n. 107/2015 (cosiddetta legge "Buona
Scuola") che all'art. 1 comma 41 e seguenti prevede l'istituzione presso le Camere di
Commercio, a partire da questo anno scolastico (2015-2016), di un registro nazionale per
l'alternanza scuola-lavoro.
Il registro è istituito d'intesa con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentiti
il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero dello sviluppo economico, e consta
delle seguenti componenti:
a) un'area aperta e consultabile gratuitamente in cui sono visibili le imprese e gli enti pubblici e i
privati disponibili a svolgere i percorsi di alternanza. Per ciascuna impresa o ente il registro
riporta il numero massimo degli studenti ammissibili nonché i periodi dell'anno in cui è possibile
svolgere l'attività di alternanza;
b) una sezione speciale del registro delle imprese, a cui devono essere iscritte le imprese per
l'alternanza scuola-lavoro; tale sezione consente la condivisione, nel rispetto della normativa
sulla tutela dei dati personali, delle informazioni relative all'anagrafica, all'attività svolta, ai soci
e agli altri collaboratori, al fatturato, al patrimonio netto, al sito internet e ai rapporti con gli altri
operatori della filiera delle imprese che attivano percorsi di alternanza.
Da questa norma discenderanno importanti novità per l‟attività della Camera di Commercio,
tanto più che nelle intenzioni del legislatore sembra esserci un rafforzamento del ruolo del
sistema camerale riguardo alle funzioni di alternanza scuola-lavoro.
Pertanto l‟anno 2016 dovrebbe segnare per tali funzioni un diverso passo, e la Camera dovrà
assicurare un costante impegno per fare da raccordo e collante fra sistema scolastico e mondo
dell‟impresa, sia assicurando il buon funzionamento del registro dell‟alternanza, anche attraverso
specifiche iniziative di comunicazione e sensibilizzazione presso le imprese, sia promuovendo
iniziative volte a diffondere nel mondo della scuola la cultura d‟impresa e della legalità.
48
6. I SERVIZI ANAGRAFICO-CERTIFICATIVI
6.1 Registro Imprese e Artigianato
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una vera e propria svolta che ha investito i servizi
amministrativi erogati dalla Camera, in particolare ci si riferisce alla telematizzazione del
Registro Imprese e dell‟Albo Imprese Artigiane. I servizi telematici hanno profondamente
innovato le logiche e le modalità di comunicazione tra imprese e uffici anagrafici della Camera di
Commercio, dimostrando la capacità del sistema camerale di reinterpretare in chiave moderna la
sua funzione. Attraverso questa innovazione tecnologica, sono state coniugate l‟esigenza di
garanzia e sicurezza dell‟informazione con i fondamentali principi di semplificazione,
economicità, efficienza ed efficacia dell‟azione amministrativa, innescando forti spinte al
cambiamento dell‟intera organizzazione.
L‟obiettivo è quello di consolidare i processi di semplificazione amministrativa dei servizi alle
imprese, a partire dalla gestione del Registro Imprese come punto di riferimento e porta
d‟accesso delle imprese e degli utenti ai procedimenti amministrativi, con ricorso prioritario alla
tecnologia informatica. Il Registro delle Imprese ha avviato l‟iter della sua telematizzazione dal
2003 e ha concluso tale processo di ammodernamento il 1 aprile 2010 con l‟entrata in vigore
definitiva e per tutti della Comunicazione Unica, procedura esclusivamente telematica che,
attraverso l‟utilizzo dei software ComUnica o StarWeb che guidano l‟utente nella compilazione
della pratica, della firma digitale e della posta elettronica certificata (PEC) consente di
adempiere, mediante la trasmissione di una sola pratica, agli obblighi relativi al Registro
Imprese, Albo Imprese Artigiane, Agenzia delle Entrate, INPS e INAIL.
Anche alcune iscrizioni d‟ufficio, quali quelle relative alle procedure concorsuali, sono state
recentemente telematizzate.
Si cercherà pertanto di proseguire con determinazione sulla strada della semplificazione,
diminuendo il più possibile il peso della burocrazia sulle imprese, proponendo il sistema camerale
– in stretto raccordo con il mondo associativo – come protagonista dei processi di innovazione
per rendere efficienti i rapporti con le imprese.
La qualità del contenuto della banca dati del Registro Imprese è di primaria importanza per la
sua funzione informativa, non solo a garanzia di correttezza e trasparenza, ma anche come base
di conoscenza del sistema imprenditoriale in un'ottica di vantaggio del sistema produttivo. Sia i
registri tenuti in precedenza dal Tribunale, che i registri delle ditte e gli attuali Registri delle
imprese tenuti dalle Camere di commercio risultano “inquinati” da un numero imprecisato di
imprese non più in attività, la cui permanenza nel Registro non può che essere, sotto tutti i punti
di vista, dannosa. Si tratta di imprese individuali i cui titolari risultano irreperibili o addirittura
deceduti; di società, anche in liquidazione, che non depositano da anni i bilanci d‟esercizio o che
non compiono atti di gestione; di imprese che risultano “inattive” da anni. La loro consistente
presenza negli archivi delle Camere di Commercio comporta inutili oneri amministrativi e
49
finanziari per la gestione dei registri, provoca elementi di incertezza nel regime di pubblicità
delle imprese, distorce i dati sulla realtà economica del Paese.
Per questo si intende continuare ad intervenire, con la collaborazione necessaria del locale
Tribunale, al fine di rendere il Registro delle Imprese sempre più uno specchio il più possibile
“veritiero” della realtà economica. L‟attività relativa alle cancellazioni d‟ufficio dal Registro
Imprese di imprese individuali e società di persone che, in base a segnalazioni ricevute,
sembrano presentare elementi sintomatici di inattività, e di società di capitali in liquidazione che
non abbiano presentato per almeno 3 anni consecutivi il bilancio di esercizio, proseguirà anche
nel 2016 attraverso incontri e sollecitazioni al Giudice del registro, competente ad emettere i
relativi provvedimenti di cancellazione.
In generale, obiettivo prioritario dell‟Ufficio Registro Imprese sarà, anche nell‟anno 2016,
garantire quanto più possibile la lavorazione delle pratiche entro i termini di legge, mantenendo
altresì la qualità dei servizi erogati e rafforzando la capacità di ascolto del sistema delle imprese
al fine di rendere meno onerosi gli adempimenti connessi alla tenuta del Registro Imprese.
Inoltre, a seguito delle necessarie politiche di razionalizzazione delle spese rese indispensabili dal
taglio dei ricavi da diritto annuale operato dal Governo Renzi, il servizio di contact center,
esternalizzato fino al 2014 a Infocamere, a partire dal 2015 è stato internalizzato, comportando
una riorganizzazione interna degli uffici Registro Imprese, Artigianato e Diritto Annuale.
Sono state avviate nuove modalità di gestione dell‟attività di sportello, che contemplano anche
un servizio su appuntamento, maggiormente personalizzato, per ottimizzare i tempi sia
dell‟utenza, sia del personale addetto; inoltre, per gli uffici periferici che offrono una pluralità di
servizi al pubblico, si è aggiunto il rilascio dei dispositivi di firma digitale in precedenza diffusi sul
territorio dal Consorzio Assonet, la cui operatività è cessata dal 2015 sempre per la necessità di
razionalizzare la spesa.
RILASCIO DEI DISPOSITIVI DI FIRMA DIGITALE
Il servizio di rilascio della CNS ha subito una profonda riorganizzazione volta a consentire alla
Camera di Commercio di ottimizzare le risorse interne al fine di far si che la internalizzazione
dell‟attività non si traducesse in un disservizio per l‟utenza.
La suddetta riorganizzazione ha dato luogo a un significativo ampliamento del numero delle
postazioni operative e degli orari di apertura. Attualmente, dunque, il rilascio della CNS viene
effettuato, oltre che presso la sede centrale di Perugia, anche presso la sede di Foligno e presso
la sede di Città di Castello.
In tutte le postazioni sopra indicate il rilascio dei dispositivi di firma digitale viene assicurato tutti
i giorni e senza necessità di appuntamento.
Tale riorganizzazione del servizio ha determinato un sensibile incremento dei rilasci dei
dispositivi digitali da parte dell‟ente camerale con piena soddisfazione delle richieste dell‟utenza.
Per l‟anno 2016 si ritiene di poter proseguire nella gestione del servizio in totale autonomia
considerati i risultati positivi, anche in termini di introiti legati al pagamento dei diritti di
segreteria, che l‟internalizzazione del servizio ha dato per l‟anno 2015.
50
6.2 Commercio estero
Un importante contributo volto ad accompagnare e sostenere le imprese che cercano sbocchi in
mercati sovranazionali al fine di contrastare la crisi del mercato domestico è da ricercarsi nel
potenziamento e nell‟accrescimento dell‟efficienza dei servizi del Commercio Estero che, se
erogati con alti livelli di efficienza e qualità, costituiscono, di per se, uno strumento di supporto
al sistema economico locale.
L‟attività di rilascio dei certificati a valere per l‟estero ha avuto nel corso dell‟anno 2015 un
incremento legato alla crisi del mercato interno e alla circostanza che le imprese vedono sempre
più nel potenziamento dell‟export una chiave per contrastare la contrazione dei consumi a livello
nazionale.
Nel corso del 2016 l‟attività di rilascio dei certificati a valere per l‟estero sarà svolta, sia nella
sede principale di Perugia, che nelle sedi secondarie di Città di Castello e Foligno e si proseguirà
con la gestione con modalità telematiche delle richieste di rilascio dei certificati di origine.
I Certificati d‟Origine costituiscono il documento che accompagna la merce commercializzata in
un Paese extracomunitario, volto a dimostrare il Paese di origine della merce stessa al fine di
determinare il regime doganale applicabile. Il certificato attesta il luogo di produzione, estrazione
ANNO
2012
ANNO
2013
ANNO
2014
REGISTRO IMPRESE E SEDI
PERIFERICHE (addetti dedicati)22 22 22
- tempo medio evasione pratiche telematiche 2,5 gg. 32,8 gg. 9,6 gg.
- % pratiche evase nei termini di legge (5 gg.) 94% 47% 62%
- n° iscrizioni, modifiche, cancellazioni 27.429 58.205 47.797
- n° accertamenti requisiti 759 702 994
- certificati e visure 74.817 70.755 63.389
di cui telematiche 53.938 54.393 49.999
di cui allo sportello 20.879 16.362 13.390
- n° bilanci depositati 10.290 9.910 10.029
- n° dispositivi di firma digitale
rilasciati/rinnovati nell‟anno1.267 1.922 2.029
- n° imprese iscritte al Registro Imprese al
31/1274.340 73.451 73.021
ALBO IMPRESE ARTIGIANE
(addetti dedicati)6 4 4
- tempo medio evasione pratiche 2,7 gg. 6,4 gg. 5,8 gg.
- % pratiche evase nei termini di legge (5 gg.) 98% 90% 38%
- n° iscrizioni, modifiche, cancellazioni 4.521 4.443 3.946
- n° imprese iscritte all‟Albo al 31/12 18.149 17.635 17.316
- n° accertamenti requisiti 256 220 253
51
o fabbricazione delle merci ovvero il paese dove è stata effettuata l'ultima trasformazione
sostanziale (tale da far mutare al prodotto finito la forma o la destinazione d'uso).
Proseguirà l‟attività relativa al rilascio dei carnet ATA per l‟ammissione temporanea delle merci
esenti dal pagamento dei dazi doganali e al rilascio degli attestati di conformità di firma e di
libera vendita finalizzati, rispettivamente ad autenticare la firma dei legali rappresentanti di
imprese nei rapporti con l‟estero e a certificare la libera circolazione delle merci nel paese
d‟origine.
Nel corso dell‟anno 2015 l‟Ufficio ha partecipato alle iniziative volte ad illustrare il percorso
finalizzato, con il contributo di Unioncamere, ad accreditare il sistema camerale italiano presso la
ICC /World Chambers Foundation che, tramite la costituzione di un marchio di qualità
internazionale, ha lo scopo di implementare la completa telematizzazione dei certificati di origine
con conseguente pieno riconoscimento degli stessi presso le Amministrazioni Doganali dei Paesi
esteri di importazione. L‟attività proseguirà nell‟anno 2016 con approfondimenti sui requisiti
richiesti per l‟accreditamento e successiva conformazione dell‟attività agli standard
internazionali.
6.3 Ambiente
Per quanto riguarda la materia ambientale la CCIAA di Perugia, in quanto capoluogo di Regione,
è sede della Sezione Regionale dell’Albo Gestori Ambientali – ufficio periferico del Ministero
dell‟Ambiente. L'iscrizione all‟Albo costituisce autorizzazione all'esercizio delle attività inerenti
la gestione dei rifiuti. In particolare hanno l‟obbligo di iscriversi all‟Albo Gestori Ambientali le
imprese che effettuano l'attività di raccolta e trasporto di rifiuti urbani e speciali non pericolosi e
pericolosi prodotti da terzi, le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi
e le imprese che trasportano i propri rifiuti pericolosi in quantità che non eccedano 30 Kg / L al
giorno, i distributori, gli installatori e i trasportatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Inoltre sono tenute all‟iscrizione le imprese che effettuano l'attività di bonifica dei siti, di
bonifica dei beni contenenti amianto, di commercio ed intermediazione dei rifiuti, il trasporto
transfrontaliero dei rifiuti.
In data 7 settembre 2014 è entrato in vigore il nuovo Regolamento dell‟Albo, D.M. 120/2014, il
quale pone in essere significative misure di semplificazione delle procedure di iscrizione all‟Albo e
di qualificazione delle imprese iscritte e che amplia le competenze delle Sezioni Regionali (oltre
ANNO
2012
ANNO
2013
ANNO
2014
DOCUMENTI PER L’ESTERO
(addetti dedicati)1 1 1
-n° certificati di origine 4.901 4.965 4.506
-n° legalizzazioni firma 401 573 399
-n° visti su fatture 1.197 1.254 1.884
-n° conformità firma 615 716 826
-n° carnets ATA/CPD 60 88 67
52
alla ricezione, istruttoria, iscrizione, trasmissione dati al Ministero dell‟Ambiente…) l‟art. 6
comma 1 lett.d) prevede che le Sezioni: “ effettuano attività INFORMATIVA E FORMATIVA per i
soggetti iscritti all‟Albo secondo i criteri stabiliti dal Comitato Nazionale e sotto la sua
supervisione” e alla lett. l) che le Sezioni “ curano lo svolgimento delle verifiche di cui all‟art. 13
(Formazione del responsabile tecnico) in base alle direttive emesse dal Comitato Nazionale”.
Nel corso del 2016 la Sezione, in ottemperanza a quanto disposto dall‟art. 26 c. 5 del D.M.
120/2014 che così recita” le Sezioni si adeguano alle disposizioni di cui all‟art. 14
(trasmissione delle domande con modalità telematica) entro 3 anni dalla data di entrata in
vigore del presente decreto”, continuerà la divulgazione della trasmissione delle pratiche con
modalità telematica per raggiungere l‟obiettivo della trasmissione telematica del 100% delle
domande abbandonando, così, definitivamente il cartaceo. Per tale motivo la Sezione Regionale
Umbria dell‟Albo Gestori Ambientali organizzerà seminari di formazione rivolti alle imprese, ai
consulenti ambientali e alle associazioni di categoria per sensibilizzare l‟uso del software Agest
Telematico.
Uno dei principali risultati conseguiti dall‟Albo è stata la pubblicazione on-line dell‟elenco
nazionale delle imprese iscritte.
L‟albo è disponibile sul sito web www.albonazionalegestoriambientali.it. Contiene, per
ciascuna impresa, i dati anagrafici, le categorie e classi d‟iscrizione, le tipologie dei rifiuti gestiti
e i relativi codici dell‟elenco europeo dei rifiuti. L‟albo è aggiornato in tempo reale nel momento
in cui le Sezioni rilasciano le autorizzazioni.
Con la pubblicazione dell‟albo è stato raggiunto l‟obiettivo posto dall‟art. 26 della Direttiva CEE
2008/98/CE in quanto per ridurre gli oneri amministrativi era necessario creare un punto di
riferimento per le imprese che producono rifiuti, per le amministrazioni pubbliche, per gli organi
di controllo e un anello per il sistema di contabilità dei rifiuti e pertanto si configura come
fondamentale elemento di trasparenza per gli operatori del settore.
Le Camere di Commercio capoluogo di Regione oltre ad essere sede delle Sezioni Regionali
dell‟Albo svolgono altre importanti funzioni ambientali a livello Regionale come:
1. dal 2009 gestione del SISTRI (sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti)
produttori/trasportatori di rifiuti (D.M. 17.12.2009 che ha istituito il SISTRI), attraverso la
consegna delle USB ai produttori e le Sezioni Regionale dell‟Albo Gestori Ambientali ai
trasportatori e la prenotazione, per questi ultimi, delle officine per l‟installazione delle
Black Box, con emissione dei relativi voucher, sui mezzi iscritti all‟Albo che trasportano
rifiuti. Nel corso degli anni alle Sezioni è stato altresì attribuito il compito di gestire anche
le variazioni mezzi SISTRI ed è stata delegata dalla Camera di Commercio la competenza
in merito alla consegna delle USB ai produttori; nel corso del 2016, visto che le sanzioni
per chi non utilizza il Sistri saranno operative dal 1.1.2016, la Sezione Albo Gestori
Ambientali continuerà ad occuparsi della consueta attività di distribuzione dei dispositivi
USB e assicurerà anche un‟attività di orientamento e assistenza alle imprese in relazione
agli adempimenti connessi alla produzione e al trasporto dei rifiuti speciali pericolosi, alla
53
trasmissione dei dati al Ministero dell‟Ambiente, al conseguente venir meno degli
adempimenti cartacei legati alla tenuta dei formulari e dei registri di carico e scarico rifiuti
(la modalità cartacea di registrazione dei rifiuti prodotti dalle aziende sarà, appunto,
sostituita dal Sistema di controllo Telematico di Tracciabilità dei Rifiuti). Sarà fornita
adeguata informazione e formazione circa l‟obbligo e le modalità di compilazione del
MUD.
2. la tenuta del Registro dei Gas Fluorurati al quale si devono iscrivere i produttori, gli
importatori ed gli esportatori di gas fluorurati; chi installa o svolge attività di
manutenzione di apparecchiature contenenti gas fluorurati ( es impianti di refrigerazione,
di climatizzazione, estintori….). Competente alla tenuta del registro è la Camera di
Commercio . Tale attività è stata delegata dalla Camera di Commercio alla Sezione Reg.le
Albo Gestori Ambientali.
3. la tenuta del Registro delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche ( Registro
AEE) al quale si devono iscrivere i produttori, gli importatori di apparecchiature
elettriche ed elettroniche. Il produttore AEE può immettere sul mercato dette
apparecchiature solo a seguito di iscrizione presso la CCIAA di competenza. L‟iscrizione al
Registro, con l‟indicazione delle pertinenti informazioni è effettuata esclusivamente per
via telematica. Ai fini della predisposizione e dell‟aggiornamento del registro, le Camere
di Commercio comunicano al Comitato di vigilanza e controllo l‟elenco delle imprese
iscritte al registro come produttori AEE. Competente alla tenuta del registro è la Camera
di Commercio . Tale attività è stata delegata dalla Camera di Commercio alla Sezione
Reg.le Albo Gestori Ambientali.
4. la tenuta del Registro di produttori di pile ed accumulatori. L‟iscrizione al Registro,
con l‟indicazione delle pertinenti informazioni è effettuata esclusivamente per via
telematica. Competente alla tenuta del registro è la Camera di Commercio . Tale attività
è stata delegata dalla Camera di Commercio alla Sezione Reg.le Albo Gestori Ambientali.
ANNO
2012
ANNO
2013
ANNO
2014
GESTIONE AMBIENTE (addetti
dedicati)3,5 4 4
- tempo medio evasione pratiche 17 gg. 16 gg. 18 gg.
- n° iscrizioni, modifiche, cancellazioni 2.823 1.455 1.234
- n° iscritti Albo Gestori Ambientali al 31.12 2.996 3.098 3.192
- n° riunioni Commissione Albo Gestori
Ambientali11 14 10
54
7. I SERVIZI DI REGOLAZIONE DEL MERCATO
Obiettivo finale dei servizi erogati dall‟ente camerale in tema di regolazione del mercato è quello
di tutelare la correttezza, la trasparenza e la regolarità delle attività del mercato e, in definitiva,
la legalità delle dinamiche economiche, che inducono gli operatori economici a comportamenti
virtuosi in un quadro di “regole del gioco” condivise, entro il quale le imprese possono agire nel
rispetto degli interessi generali. A tal fine si rende necessario sviluppare e potenziare le attività
di sorveglianza e di controllo e realizzare iniziative finalizzate alla trasparenza, alla legalità, alla
tutela dei consumatori e alla risoluzione alternativa di controversie.
7.1 Conciliazione e Arbitrato
L‟attività svolta dalla Camera di Commercio di Perugia in materia di mediazione e arbitrato, cioè a
dire le cosiddette funzioni di Giustizia Alternativa, ha subito negli ultimi anni un incremento
notevolissimo, tanto da divenire una delle competenze centrali nell‟assetto istituzionale del
sistema camerale.
A seguito dell‟introduzione del D. Lgs. 28/2010, che ha posto il tentativo di conciliazione quale
condizione di procedibilità di una numerosa serie di controversie civili, l‟esperimento del
procedimento per la risoluzione stragiudiziale delle controversie si sta imponendo quale metodo
generale di gestione del contenzioso.
In questa prospettiva il sistema camerale, da sempre impegnato a offrire servizi di cd. giustizia
privata per la risoluzione delle controversie civili e commerciali e quindi dotato dell‟esperienza e
della competenza necessarie, sta affiancando alle tradizionali branche di funzioni anagrafico
certificative e promozionali, questa nuova e strategica competenza.
L‟incremento di attività registrato nell‟ultimo triennio è testimoniato dai numeri - 190 mediazioni
gestite all‟1.10.2015 rispetto alle 186 del totale anno 2014 e a 96 del 2013.
Tale notevole risultato è stato raggiunto anche grazie alla gestione decentrata degli incontri di
mediazione presso la Confcommercio di Spoleto, che ha permesso di raccogliere la gran parte
delle domande di mediazione concernenti cause di competenza del Tribunale di Spoleto. E‟ allo
studio l‟allestimento di una sala per la mediazione anche presso l‟ufficio decentrato di Foligno.
Anche per quanto riguarda la Camera Arbitrale, nel corso del 2015 si è registrato un aumento
dell‟attività dovuto alla complessità di alcuni arbitrati, che hanno presentato una molteplicità di
questioni la cui definizione è rimessa alla competenza del Consiglio Arbitrale, che nel 2015 si è
già riunito 7 volte, mentre negli anni precedenti si riuniva non pi di 3 o 4 volte l‟anno. Gli
arbitrati pendenti, al momento, sono 5.
55
7.2 Tutela della proprietà intellettuale
Nel corso dell‟anno 2016, nell‟ambito delle attività che la legge attribuisce alle Camere di
Commercio in materia di tutela della proprietà industriale, proseguirà con la nuova modalità
telematica l‟attività amministrativa di registrazione nella banca dati nazionale UIBM dei marchi e
dei brevetti (ivi compresi i modelli di utilità, i disegni ornamentali e industriali) e delle
annotazioni relative ai passaggi di proprietà e delle privative d‟uso, nonché la connessa attività
di informazione, ricerca in banche dati e rilascio visure e certificati.
ANNO
2012
ANNO
2013
ANNO
2014
MARCHI, BREVETTI, MODELLI
(addetti dedicati)1,5 1 1,5
- n° domande di deposito 735 759 733
di cui telematiche 53 111 104
di cui: marchi 619 597 610
brevetti 51 60 64
modelli 34 31 24
disegni ornamentali 31 71 28
- tempo medio evasione domande di deposito
marchi e brevetti5 gg. 4 gg. 4,8 gg.
ANNO
2012
ANNO
2013
ANNO
2014
CONCILIAZIONI (addetti dedicati) 1,5 2 2
- n° conciliazione depositate nell'anno 112 93 213
- n° conciliazione concluse nell'anno 106 69 198
- n° procedimenti di conciliazione per i quali
c'è stata adesione (dopo il 1° incontro
informativo)
26 38 24
- n° procedimenti di mediazione conclusi con
accordo12 8 14
- Tempo medio conclusione procedimenti di
conciliazione42,8 gg. 48,7 gg. 45 gg.
- Tasso di conclusione procedimenti di
conciliazione con accordo11% 9% 7%
- valore medio controversie concluse con
accordo8.875,00 13.500,00 52.321,00
56
7.3 Contratti tipo, controllo clausole inique, raccolta usi e consuetudini
La Legge 580/93, all'art. 2, comma 2 lettere h) e i), così come recentemente aggiornata dal
Dlgs. 23/2010 prevede che le Camere di Commercio, nell‟ambito delle attribuzioni svolte al fine
di garantire il corretto sviluppo dei rapporti economici e la corretta concorrenza tra imprese
predispongano e promuovano "contratti tipo" tra imprese, loro Associazioni e Associazioni di
tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti ed effettuino un controllo sulla presenza di
clausole inique nei contratti.
Tale attività, che si caratterizza in un sostegno, ancorché indiretto, allo sviluppo dell‟economia,
si sviluppa per assicurare il giusto contemperamento degli interessi contrapposti delle imprese e
della rispettiva clientela: la predisposizione di condizioni contrattuali “condivise” evita che una
delle parti imponga alle proprie controparti contratti sbilanciati a proprio favore fornendo quindi
maggiori garanzie di trasparenza, correttezza e buona fede nei rapporti tra operatori economici.
Nel corso dell‟anno 2015 si è provveduto alla revisione del regolamento di disciplina dell‟azione
camerale in materia; nel corso del 2016 si darà nuovo impulso a tale attività con l‟insediamento
della Commissione per la Regolazione del Mercato, organismo deputato alla redazione dei
contratti tipo e al controllo circa l‟iniquità delle clausole contrattuali.
La Camera di Perugia dovrà inoltre procedere alla raccolta e alla pubblicazione degli usi e delle
consuetudini in coerenza con le funzioni attribuite dalla L. 580/1993 art. 2 comma 2 lett. m).
Tale attività si svolge grazie al contributo della apposita Commissione Provinciale e dei Comitati
Tecnici costituiti da soggetti dotati di specifiche competenze nei vari settori economici: l‟obiettivo
è quello di avviare l‟aggiornamento dell‟attuale raccolta di usi al fine di mettere a disposizione di
cittadini e imprese un valido strumento per la regolazione dei rapporti economici locali e la tutela
degli interessi generali del mercato.
7.4 Protesti
La Camera di Commercio in quanto ente preposto alla diffusione di informazioni economiche
finalizzate ad accrescere la trasparenza del mercato e la fiducia degli operatori economici è
competente alla gestione del Registro Informatico dei Protesti. Tale attività comprende i
sotto indicati procedimenti che saranno gestiti per l‟anno 2015 con tecniche totalmente
informatizzate:
- pubblicazione dei dati dei protesti mediante aggiornamento del registro Informatico;
- la gestione di istanze di cancellazione o rettifica per avvenuto pagamento, per protesto
illegittimo ed erroneo e per intervenuta riabilitazione presentate alla Camera di Commercio ai
sensi della legge n.235/2000;
- la modifica dei dati a seguito di istanze di rettifica o di segnalazioni di errori ed omissioni nelle
informazioni sui protesti contenute negli elenchi inoltrati da parte dei pubblici ufficiali levatori o
delle aziende di credito;
- l‟elaborazione delle statistiche mensili sui protesti;
57
- la gestione ed esecuzione dei provvedimenti di sospensione della pubblicazione ex art. 700
c.p.c. emessi dall‟Autorità Giudiziaria (i provvedimenti vengono trasmessi alle Camere di
Commercio dai Tribunali competenti);
- la gestione ed esecuzione dei decreti di riabilitazione emessi dai Tribunali ai sensi della legge n.
108/96 (legge antiusura);
- la gestione e la pubblicazione semestrale dell‟elenco dei pubblici ufficiali abilitati alla levata dei
protesti;
- l‟accesso al Registro Informatico, mediante rilascio visure e certificati protesti e le connesse
attività di sportello dirette a fornire informazioni e consulenza all‟utenza in tema di protesti.
7.5 Sportello legalità
Nel corso del 2016 proseguirà l‟attività a supporto della legalità quale strumento di sostengo
civile, sociale ed economico, attraverso lo Sportello per la Legalità istituito nel corso del 2014,
quale punto di “ascolto”, di orientamento e di “supporto” ai soggetti coinvolti in situazioni di
indebitamento e di rischio usura.
Nel corso del 2015 l‟ufficio ha dato concreto avvio alle attività legate allo Sportello per la
Legalità, punto di “ascolto” e di “supporto” ai soggetti coinvolti in situazioni di indebitamento e a
rischio usura. L‟ufficio ha ricevuto e assistito soggetti in difficoltà e, tramite un dialogo ed un
confronto sulle problematiche prospettate, ha fornito orientamento sulle modalità di attivazioni
degli strumenti previsti dalla legge per la gestione delle situazioni di crisi economica e di
sovraindebitamento.
Nel corso dell‟anno 2015 è stata inoltre svolta una campagna di informazione sull‟usura: in
particolare l‟ufficio, grazie alla collaborazione di esperti esterni ha realizzato un volume, di chiara
e facile consultazione, volto a fornire informazioni sulle forme più ricorrenti di usura e sulle
modalità di contrasto. Il volume è stato messo a disposizione degli utenti camerali e distribuito
anche grazie al supporto delle associazioni di categoria, delle associazioni di tutela dei
consumatori e della Fondazione Umbra contro l‟Usura.
E‟ proseguita l‟attività di valorizzazione delle banche dati camerali che, anche nell‟anno 2015, a
spese della Camera, sono state messe a disposizione delle forze dell‟ordine, della Procura della
Repubblica e di alcune amministrazioni comunali per garantire la trasparenza delle informazioni
e facilitare azioni finalizzate a contrastare la criminalità.
Nel corso dell‟anno 2016 proseguirà, anche grazie alle specifiche risorse del Fondo di
Perequazione Unioncamere, l‟azione camerale a supporto della Legalità che si concreterà nella
stesura di nuovi protocolli di intesa con le Forze dell‟ordine e le Amministrazioni dello Stato nel
comune obiettivo di realizzare di forme di collaborazione nella lotta alla criminalità. Nell‟ambito
di tali protocolli la Camera di Commercio confermerà la propria disponibilità nel rinnovare la
possibilità di accesso alle banche dati camerali.
Inoltre l‟azione camerale a supporto della legalità si concentrerà nella educazione alla legalità ed
avrà come destinatari i giovani quali futuri imprenditori e gestori di nuove imprese: saranno
realizzate azioni volte ad incidere sui valori culturali dell‟etica nell‟agire imprenditoriale
58
attraverso interventi di formazione e sensibilizzazione rivolti ai giovani e realizzati anche in
collaborazione con associazioni facenti parte della società civile ed in particolare con il supporto
di “Libera – Associazioni nomi e numeri contro le mafie”.
7.6 Metrologia legale e sorveglianza prodotti
L‟attività degli Uffici Metrici delle camere di Commercio nel corso dell‟anno 2016 si concentrerà
sullo svolgimento delle seguenti attività:
1) La consegna di Carte tachigrafiche.
Tale attività comprende il rilascio di carta conducente, carta azienda, carta officina, vale
a dire dispositivi digitali finalizzati a verificare il rispetto dei tempi di percorrenza e di
riposo da parte dei conducenti di automezzi per il trasporto di merci il cui peso sia
superiore a t 3,5 e per il trasporto di persone in misura superiore a 9 compreso il
conducente. Nel corso dell‟anno 2015 lo svolgimento di tale attività è stato riorganizzato
con ampliamento degli orari di apertura degli sportelli al fine di fornire all‟utenza un
servizio sempre più coerente con gli obiettivi di miglioramento posti annualmente al
sistema camerale.
2) La sorveglianza finalizzata rilascio / rinnovo delle autorizzazioni annuali all‟installazione dei
cronotachigrafi da parte dei centri tecnici.
Ai sensi del Decreto ministeriale 10 agosto 2007 lo svolgimento dell‟attività di
installazione, riparazione, taratura dei cronotachigrafi è subordinato a specifica
autorizzazione ministeriale annuale rilasciata a seguito di accertamento del rispetto dei
requisiti di legge e del possesso della organizzazione prescritta.
L‟ufficio metrico si occuperà, anche per l‟anno 2016 dello svolgimento dei sopralluoghi e
delle verifiche finalizzate ad accertare il rispetto delle condizioni di legge per lo
ANNO
2012
ANNO
2013
ANNO
2014
PROTESTI E SPORTELLO
LEGALITA' (addetti dedicati)1,5 2 3
- n° protesti levati nell‟anno dagli ufficiali
levatori17.731 16.822 13.899
- n° elenchi protesti e tratte pubblicati
nell‟anno308 251 244
- tempo medio pubblicazione elenco protesti 6,3 gg. 5,6 gg. 6 gg.
- n° istanze di
rettifiche/cancellazioni/annotazione protesti383 330 331
- tempo medio evasione istanze di
cancellazione/rettifiche/annotaz./sospenns.
protesti
6,8 gg. 5,9 gg. 5,9 gg.
- n° protesti riabilitati 158 148 140
- n° contatti allo Sportello Legalità (dal 2014) 6
59
svolgimento dell‟attività da parte “centri tecnici” e a ricevere e ad istruire le domande da
parte delle officine che intendono ottenere una nuova autorizzazione.
3) Verifica circa il corretto funzionamento degli strumenti di misurazione (tra cui bilance –
convertitori di volumi a gas – erogatori di carburanti).
Tale attività comprende le verifiche prime, le verifiche periodiche, le rilegalizzazione e le
verifiche ispettive. Inoltre sarà potenziata l‟attività di sorveglianza sugli strumenti di
misurazione sottoposti a verifica periodica da parte dei laboratori accreditati.
In particolare gli strumenti MID saranno sottoposti a verifica da parte dei laboratori privati
accreditati e, come previsto dalle specifiche disposizioni normative di disciplina del
funzionamento degli strumenti di misurazione, l‟ufficio metrico dovrà assicurare una
sorveglianza sulle verifiche effettuate dai laboratori privati nella misura del 5%.
4) La sorveglianza sulla sicurezza dei prodotti (prodotti tessili – calzature - giocattoli –
dispositivi elettrici ed elettronici – dispositivi di protezione individuale – prodotti rientranti
nel codice del consumo). In data 23.09.2015 è stata sottoscritta la nuova convenzione tra
la Camera di Commercio di Perugia e Unioncamere avente ad oggetto lo svolgimento di
nuove attività di sorveglianza sulla sicurezza dei prodotti finanziate con risorse messe a
disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Il personale dell‟ufficio quindi procederà, al termine della frequenza ad uno specifico
percorso di formazione organizzato dal sistema camerale, ad effettuare una specifica
attività di vigilanza nel settore dei giocattoli e dei prodotti elettrici a bassa tensione. Tutte
le spese relative all‟attività di vigilanza (ivi comprese le spese inerenti ilo personale
camerale dedicato) saranno rendicontate ad Unioncamere stante la prevista copertura con
i fondi stanziati dal MISE.
5) il rilascio di provvedimenti di “Conformità Metrologica” ai produttori che utilizzano un
sistema certificato della qualità;
6) Il rilascio di autorizzazione alla verifica periodica a favore di laboratori (accreditati) privati
e la relativa sorveglianza compresa quella ai Laboratori accreditati da Unioncamere: nel
corso dell‟anno 2015 è stato rinnovato il regolamento di disciplina delle modalità di
rilascio dell‟autorizzazione alla verifica periodica ed è stato previsto che le comunicazioni
inviate dai laboratori accreditati in merito agli esiti delle verifiche periodiche da loro
gestite debbano essere inoltrate con modalità telematiche. Nel corso dell‟anno 2016, in
un ottica di snellimento, semplificazione dell‟azione amministrativa e di telematizzazione
dei rapporti tra imprese e pubblica amministrazione si continuerà a lavorare al fianco dei
laboratori accreditati e – tramite appositi incontri volti a valutare le eventuali criticità – si
procederà a completare il processo di trasmissione telematica dei dati.
7) La tutela della Fede Pubblica (sorveglianza) nel settore dei metalli preziosi (oro – argento
– palladio – platino) che si sostanzia nella Concessione del Marchio di identificazione ai
soggetti che si occupano della produzione e vendita di oggetti in metallo prezioso – con la
tenuta del relativo “Elenco degli Assegnatari di marchi di Identificazione Metalli Preziosi” e
nella relativa attività di sorveglianza finalizzata a verificare la corretta utilizzazione del
60
marchio e del titolo espresso in millesimi, della quantità di metallo prezioso contenuta in
un determinato oggetto anche tramite prelevamenti e analisi di oggetti preziosi;
7.7 Borse e Prezzi
Operatori economici sempre più competitivi e consumatori finali sempre più informati siano essi
imprese, istituzioni o privati è l‟obiettivo perseguito attraverso l‟attività di gestione della Borsa
Merci, della Borsa immobiliare e dei listini prezzi proprio nell‟ottica delle importanti funzioni che
in materia di regolazione del mercato e di tutela del consumatore sono state attribuite al sistema
camerale dalla Legge di riordino delle Camere di Commercio.
Proprio quindi al fine di promuovere, favorire e accrescere la conoscenza e la trasparenza
informativa dei mercati e delle dinamiche dei prezzi la Camera di Commercio di Perugia
proseguirà nello svolgimento dell‟attività di gestione della Borsa Merci quale luogo istituzionale di
incontro per lo svolgimento delle contrattazioni di merci, di prodotti e servizi che possono
formare oggetto di scambio.
Il servizio in particolare a Perugia si rivolge a imprenditori operanti nella produzione,
trasformazione e intermediazione di cereali e prodotti derivati, sementi foraggeri e semi oleosi
legumi, olio, vini e uve, bestiame suino, bovino, ovino e avicunicolo, paglia e fieno.
La Camera di Commercio continuerà altresì nel giorno di mercato (ogni martedì del mese), allo
scopo di agevolare gli operatori, a mettere a disposizione i seguenti servizi accessori: una
segreteria, tavoli, listini settimanali anche attraverso la proiezione degli stessi su uno schermo,
elaborazione delle medie mensili ed annuali, consulenze per ogni questione riguardante la Borsa
Merci
Proseguirà inoltre la pubblicazione del Listino settimanale della Borsa Merci che rappresenta un
utilissimo strumento d‟informazione economica in quanto riporta i prezzi dei prodotti agricoli e di
prima trasformazione oltre che del bestiame bovino, suino ed equino e degli animali da cortile
suddivisi in ben 292 voci merceologiche.
L‟ufficio Borse sempre al fine di realizzare un miglioramento ed un rafforzamento
dell‟informazione economica oltre a continuare a redigere e a pubblicare sul sito camerale il
report semestrale volto ad indicare, con l‟ausilio di grafici e tabelle, l‟andamento delle quotazioni
delle principali voci merceologiche rilevate alla Borsa Merci di Perugia, di Bologna e BMTI
ANNO
2012
ANNO
2013
ANNO
2014
METROLOGIA LEGALE (addetti dedicati) 4 4 4
- n° visite per verifiche prime e periodiche eseguite da
ispettori metrici1.781 1.736 1.072
- n° verifiche periodiche eseguite dai laboratori
accreditati763 1902 1390
- n° visite ispettive di sorveglianza eseguite da
ispettori metrici64 74 56
- n° soggetti passibili di ispezioni e controlli n.d. n.d. 8.291
- n° concessioni/rinnovi carte tachigrafiche 2.355 1.871 1.433
61
proseguirà anche nel 2016 nell‟attività iniziata nel 2015 volta a pubblicare il suddetto report in
collaborazione con l‟ufficio Relazioni con il Pubblico anche in “Obiettivo Impresa”.
La Camera di Commercio di Perugia nella convinzione che la sinergia tra le due istituzioni possa
garantire una maggiore trasparenza alle contrattazioni, si impegnerà anche nel 2016 nel
rafforzamento della collaborazione tra la Borsa merci locale e la Borsa merci telematica Italiana
attraverso un‟attività di promozione volta a favorire la comprensione da parte degli operatori
economici dei vantaggi che quest‟ultima può offrire sul piano operativo. A tale scopo, verrà
messo a disposizione delle aziende locali materiale informativo e formativo sulla BMTI e sui
mercati telematici attivi anche attraverso l‟organizzazione di incontri promozionali volti non solo
agli operatori del settore agricolo ed agroalimentare ma anche alle loro associazioni ed
organizzazioni di rappresentanza.
Nel 2016 l‟Ente Camerale proseguirà nella sua attività di diffusione tempestiva di informazioni
sul livello dei prezzi praticati per le merci di maggior rilevanza nell‟ambito dell‟economia
provinciale che rappresenta una delle funzioni storiche delle Camere di Commercio prevista
dall‟ordinamento giuridico.
Tale attività si esprime attraverso la pubblicazione del Listino Mensile dei Prezzi all‟Ingrosso le
cui quotazioni sono accertate tramite l‟apposito Comitato Esperti prezzi all‟Ingrosso che approva
ed integra il lavoro svolto dall‟ufficio prezzi, basato su rilevazioni dirette presso le principali
imprese del settore.
Nel corso del 2016 per rendere la suddetta pubblicazione sempre più attendibile ed oggettiva si
continuerà nell‟attività già intrapresa nel corso del 2015 volta ad aumentare il numero dei
fornitori che inviano i prezzi e si procederà all‟aggiornamento delle voci merceologiche che
costituiscono oggetto di rilevazione tenendo conto in particolare dell‟evoluzione del tessuto
produttivo locale e delle esigenze degli operatori economici.
Si proseguirà con cadenza quindicinale, presso le maggiori aziende che commercializzano nella
provincia di Perugia, l‟attività di raccolta dei prezzi praticati al consumo dei principali prodotti
petroliferi (gasolio da riscaldamento, olio combustibile fluido ad uso industriale, gasolio per
l‟agricoltura, kerosene, GPL) e di pubblicazione delle relative medie aritmetiche sul sito
camerale il quale, in tal modo, rafforzerà il suo ruolo di strumento di informazione e di garanzia
della trasparenza dei mercati a tutela del consumatore.
A tal fine l‟ufficio prezzi continuerà a fornire al pubblico gli indici dei prezzi calcolati dall‟ISTAT e
le relative variazioni percentuali e si proseguirà nel servizio di deposito dei listini dei prezzi
all‟ingrosso praticati dalle aziende che operano nella provincia e nel servizio di rilascio del visto
di conformità riferito a prezzi esposti su fatture, preventivi e/o offerte rispetto a quelli contenuti
il listini in precedenza depositati.
La Borsa Immobiliare continuerà a rappresentare l‟istituto super partes che tutela l‟utenza
territoriale, fornisce un valido supporto per gli operatori iscritti e per le imprese del settore,
offrendo un rilevante contributo per l‟armonica regolazione del mercato immobiliare locale.
Al fine di garantire una migliore conoscenza del mercato, la Borsa Immobiliare dell‟Umbria
continuerà ad occuparsi della pubblicazione del Listino Trimestrale dei prezzi degli Immobili,
62
quale strumento di trasparenza, visibilità e garanzia nei confronti delle transazioni immobiliari in
grado di garantire che le valutazioni effettuate rispecchino i reali valori di mercato.
Nella convinzione che gli operatori e i consumatori così come gli enti locali, i tribunali e gli istituti
di credito ed in genere tutti gli organismi in qualche modo coinvolti nel mercato immobiliare
abbiano bisogno di conoscere il mercato stesso, non in maniera inesatta e virtuale ma tramite
notizie veritiere ed attendibili si proseguirà nel corso del 2016 nell‟azione volta ad aumentare il
contributo informativo della Borsa Immobiliare.
Per tale ragione si continuerà anche nel 2016, in sinergia con l‟ufficio Relazioni con il Pubblico, a
pubblicare in “Obiettivo Impresa” un estratto del Listino Trimestrale ed un commento
sull‟andamento del mercato immobiliare elaborato dai vari componenti il Comitato per il Listino
in occasione della pubblicazione del Listino Trimestrale del Prezzo degli immobili.
Inoltre si proseguirà a collaborare con le più importanti testate giornalistiche locali allo scopo di
far pubblicare dalle stesse alla fine di ogni trimestre oltre ad un estratto del Listino anche un
articolo di commento sull‟andamento del mercato immobiliare curato da un Agente Immobiliare
facente parte del Comitato.
La Borsa Immobiliare inoltre continuerà ad offrire un servizio stime dei beni immobili
caratterizzato da grande professionalità, cura e trasparenza in quanto svolto da esperti
professionisti accreditati presso la Borsa immobiliare stessa e selezionati dalla Camera di
Commercio di Perugia
Si proseguirà a fornire per ogni tipo di immobile la più adeguata consulenza tecnica per la
raccolta di informazioni necessarie, assicurando competenza nelle valutazioni e ricchezza
informativa nei rapporti tecnico-commerciali finali in modo tale da rispondere alle esigenze di
qualsiasi interlocutore: enti pubblici, enti privati e singoli cittadini.
Infine si continuerà nel 2016 a svolgere un‟attività che mira ad allargare la rete degli agenti
accreditati e dei professionisti del settore che forniscono le informazioni proprio allo scopo di
fornire tramite il Listino una rilevazione, elaborazione e presentazione dei dati relativi al mercato
sempre più attendibile ed oggettiva.
ANNO
2012
ANNO
2013
ANNO
2014
BORSE E PREZZI (NUMERO ADDETTI) 2 2 2
- n° merci quotate nel listino settimanale di Borsa Merci 291 292 288
- n° riunioni Comitato Borsa Merci e Prezzi Bestiame 48 48 50
- n° agenti accreditati alla Borsa Immobiliare 47 43 43
- n° riunioni Comitato per il Listino di Borsa Immobiliare 9 6 6
- tempo medio pubblicazione listino mensile prezzi
ingrosso27,5 gg.
non
pubblicato26,4 gg.
- tempo medio pubblicazione listino immobiliare 21 gg. 21 gg. 40 gg.
- tempo medio pubblicazione listino prezzi prodotti
petroliferi12,2 gg. 11,3 gg. 18,5 gg.
63
8. I SERVIZI DI SUPPORTO
8.1 Programmazione e Controllo
Come ormai noto, il D.Lgs.150/2009 “Attuazione della legge 4 marzo 2009 n.15 in materia di
ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche
amministrazioni”, disciplina al Titolo II il “Ciclo di Gestione della Performance”.
Già il DPR 254/2005 aveva introdotto nel modello di gestione delle Camere di Commercio alcuni
aspetti tipici del ciclo della performance: la pianificazione strategica (il programma pluriennale),
la programmazione annuale (la relazione previsionale e programmatica), la pianificazione
operativa (il preventivo economico e il budget direzionale), il controllo strategico e il controllo di
gestione.
Finalità della normativa è il miglioramento delle prestazioni (cioè della performance)
dell‟organizzazione, creando un processo nel quale siano fissati chiaramente i risultati che
l‟amministrazione vuole ottenere e vengano individuati degli indicatori che permettano di
misurare se e in quale misura l‟Ente ha realizzato ciò che si era prefissato all‟inizio dell‟anno in
fase di programmazione delle attività.
I programmi, gli obiettivi e gli indicatori individuati in fase di programmazione dal Consiglio e
dalla Giunta camerale confluiranno nel Piano della performance, che va approvato dalla Giunta
dopo l‟approvazione del bilancio preventivo entro il 31 gennaio di ogni anno e nel quale saranno
contenuti anche alcuni obiettivi e indicatori di carattere più operativo relativi alle attività
ordinariamente svolte dai vari uffici camerali, per le quali si richiedono miglioramenti o
semplicemente monitoraggi periodici.
La normativa prevede poi un monitoraggio periodico del livello di realizzazione dei programmi e
degli obiettivi sulla base di un‟apposita reportistica realizzata dall‟Organismo Indipendente di
Valutazione con il supporto dell‟ufficio Programmazione e Controllo e del Segretario Generale.
A fine anno, il livello di realizzazione degli obiettivi strategici e operativi previsti nel Piano della
Performance verrà rendicontato nella Relazione sulla performance, che dovrà essere validata
dall‟Organismo Indipendente di Valutazione ed approvata dalla Giunta entro il mese di giugno
dell‟anno successivo a quello di realizzazione degli obiettivi. La relazione ha l‟obiettivo di
comunicare gli esiti della valutazione circa la capacità della Camera di produrre risultati e
raggiungere gli obiettivi programmati.
La Camera di Perugia si è dotata degli strumenti necessari alla gestione del Ciclo della
Performance e proseguirà nelle attività di informatizzazione e di contabilizzazione dei costi dei
processi e di misurazione e valutazione delle performance e nell‟adeguamento del sistema di
misurazione agli indicatori Pareto per il benchmarking approvati e revisionati da Unincamere nel
marzo del 2015.
8.2 Comunicazione e Informazione
I destinatari dei servizi camerali - le imprese, i consumatori-utenti, i cittadini - sono sempre più
parte attiva e consapevole dell‟attività della pubblica amministrazione, non solo fruitori di servizi,
64
ma “partner” dell‟azione pubblica. La comunicazione efficace deve costruire pertanto sistemi di
relazione a sostegno degli obiettivi dell‟organizzazione. Questo implica che la comunicazione è
non solo strumento indispensabile per far conoscere gli obiettivi raggiunti ma prima di tutto per
far percepire le azioni perseguite come positive dai diretti destinatari. La qualità esiste solo se è
percepita, quindi va comunicata.
Lo scenario di azione della Camera di Commercio di Perugia per il 2016 presenta al momento
molti punti di incertezza e di indefinitezza, a causa del mutato quadro giuridico definito dalla
Legge 124 del 7 agosto 2015, recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle
amministrazioni pubbliche”.
Come è noto con l‟art. 10 “Riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di
commercio, industria, artigianato e agricoltura” il governo è stato delegato ad adottare, entro 12
mesi dall‟entrata in vigore della legge, un decreto legislativo per la riforma dell'organizzazione,
delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio.
Di particolare rilevanza quindi, nell‟ottica della comunicazione, saranno gli atti conseguenti alla
ridefinizione dei compiti e delle funzioni degli enti camerali.
Sotto questo profilo pertanto, solo dopo la concreta assunzione di tali provvedimenti e la
definizione puntuale delle funzioni degli enti camerali riformati sarà possibile perfezionare gli
obiettivi e le azioni di comunicazione che dovranno essere finalizzati al supporto dei servizi
camerali.
L‟anno 2016 dovrebbe vedere il compimento del processo di accorpamento con la Camera di
Commercio di Terni: infatti nel corso del 2015 i Consigli di entrambi gli enti camerali hanno
espresso formalmente la volontà di portare a termine questo processo, che si innesterà nel
quadro giuridico definito dalla Legge 124 del 7 agosto 2015 e dal decreto delegato.
La procedura di accorpamento darà luogo alla costituzione della “Camera di Commercio
dell‟Umbria”.
Il nuovo ente camerale avrà competenze su un territorio di 8.456 Kmq di estensione e una
popolazione di 112.989 imprese. La popolazione imprenditoriale delle due province di
riferimento, sia sotto il profilo delle forme giuridiche d‟impresa, sia per le dimensioni in termini di
addetti, nonché per il contributo di ciascun settore di attività economica alla formazione del
valore aggiunto, mostra una sostanziale uniformità. Sensibili differenze emergono invece
dall‟analisi di altri indicatori, quali la sensibilità al ciclo economico nazionale (Giornata
dell‟Economia 2015), tali da indurre a profilare un‟utenza sensibilmente diversa anche nella
domanda di servizi della futura Camera umbra, tutti aspetti dei quali si dovrà tenere conto nella
progettazione della comunicazione.
Il processo di accorpamento con la Camera di Terni costituisce incontrovertibilmente un obiettivo
strategico dell‟amministrazione camerale, dal quale sin d‟ora possono essere fatte discendere le
prime considerazioni sulla pianificazione della comunicazione.
Dall‟analisi di questo contesto noto si possono quindi individuare alcuni obiettivi di identità e
immagine, legati alla necessità di:
65
- comunicare la nuova identità dell‟istituzione camerale, il diverso assetto sul territorio, la
nuova governance,
- stabilire nuove forme di dialogo e interazione con i propri i pubblici.
Sarà pertanto necessario assumere iniziative ed atti conseguenti a:
- ridefinire la missione, i valori e la visione della Camera di Commercio dell‟Umbria;
- ridefinire tutta l‟identità visiva della nuova Camera, a partire dalla ideazione del nuovo
simbolo e logo della Camera di Commercio dell‟Umbria, dei caratteri istituzionali, dei
colori sociali: sono questi infatti gli elementi base sui quali si costruisce l'identità visiva di
una organizzazione, che assicurano la riconoscibilità dell‟ente e ne custodiscono
l‟immagine;
- adottare un nuovo manuale d‟identità visiva, contenente le linee guida per un corretto
utilizzo del nuovo brand in tutte le applicazioni possibili (dalla carta intestata, alle
insegne, agli stampati cartacei o su supporto digitale, ai materiali prodotti per eventi,
campagne di comunicazione, prodotti editoriali, pubblicità …);
- realizzare il nuovo sito istituzionale della Camera di Commercio dell‟Umbria. Fra gli
obiettivi per l‟anno 2015 della Camera di Commercio di Perugia era stata inserita una
specifica azione relativa alla progettazione del nuovo sito dell‟ente. Si tratta di un lavoro
preparatorio finalizzato prioritariamente alla ridefinizione dell‟alberatura dei contenuti del
sito – sulla base delle funzioni e dei servizi tipici della Camera di Commercio – ed alla
individuazione di tutte le potenzialità di sviluppo di servizi online, coerentemente a
quanto prescritto dal Codice dell‟amministrazione digitale. I risultati di questa azione
pertanto potranno essere utilizzati nel processo di realizzazione del nuovo sito
istituzionale;
- realizzare una mappatura di tutti i canali di comunicazione delle due realtà camerali
umbre e definire un assetto unitario della comunicazione;
- attuare il coordinamento della comunicazione, in tutte le sue diverse articolazioni
organizzative, e integrare, anche visivamente, tutti i canali di comunicazione della
Camera umbra, con particolare riguardo alla social policy;
- definire la nuova mappatura degli stakeholder. Essa si rende necessaria quale
presupposto indispensabile per progettare e gestire adeguatamente la comunicazione,
tenendo conto dei differenti pubblici di riferimento.
- attivare iniziative di comunicazione interna per ottenere la più ampia condivisione
possibile della missione e dei valori della nuova Camera, costruire un comune senso di
appartenenza e stimolare lo scambio fra gli uffici di tutte le informazioni disponibili sui
destinatari dei servizi.
Accanto alle linee di attività connesse al processo di accorpamento, il cui concreto orizzonte
temporale potrebbe subire modifiche e scostamenti nel corso del 2016, la comunicazione
dell‟ente camerale perugino segnerà una totale continuità con le funzioni e le attività svolte
finora, quali la gestione del sito istituzionale www.pg.camcom.gov.it, la gestione delle relazioni
con gli utenti e degli strumenti di Customer Relationship Management (Ciao Impresa), la
66
gestione degli adempimenti in materia di trasparenza, le attività di Ufficio Stampa e relazioni con
i media, la gestione dei social network (pagine Facebook Camera di Commercio Perugia,
Obiettivo Impresa e Raccontami l’Umbria, canale istituzionale YouTube Ufficio Stampa e
Comunicaizone, account twitter Raccontami l’Umbria), la redazione e gestione della testata
online Obiettivo Impresa, l‟organizzazione di eventi, seminari e incontri rivolti ai differenti
pubblici dell‟ente, la gestione degli strumenti di rendicontazione sociale, lo sviluppo di progetti di
comunicazione (ad es. Premio giornalistico internazionale Raccontami l’Umbria) volti a
supportare tutti i servizi e le progettualità della Camera di commercio per la crescita del
territorio e del “sistema Umbria” nel suo complesso.
Sotto il profilo organizzativo, sarà indispensabile attuare il coordinamento di tutte le attività di
comunicazione, in tutte le sue diverse articolazioni organizzative, nella unità organizzativa
responsabile della Comunicazione, per garantire la massima coerenza della comunicazione con
gli indirizzi strategici dell‟ente, nonché per assicurarne l‟efficacia e l‟organicità verso tutti i
portatori di interesse. Questo anche al fine di evitare la dispersione di risorse economiche, che
saranno presumibilmente molto contenute. Poiché “la buona comunicazione sostiene la buona
amministrazione, e viceversa”, la comunicazione deve pertanto essere parte della decisione
amministrativa, quindi non un segmento residuale e aggiuntivo dell‟agire amministrativo, ma
parte del prodotto stesso e come tale deve essere inserita nel processo decisionale. Si ritiene
pertanto di dover sottolineare la necessità improrogabile di assicurare l‟efficacia della
comunicazione definendo, eventualmente anche attraverso un codice di comportamento interno,
regole e procedure che assicurino l‟integrazione della funzione di comunicazione con tutti i
processi decisionali, sin dalle fasi programmatiche.
8.3 I processi di supporto: Finanza, Patrimonio, Personale, Supporto
Presidenza, Segreteria generale e Organi collegiali, Avvocatura
I processi di supporto sono quelli strettamente connessi alla loro funzione di supporto
all‟organizzazione che è responsabile delle attività principali (collegate alla missione):
Ragioneria, Personale, Gestione del patrimonio e degli acquisti, servizi informatici e protocollo,
servizi di supporto al Segretario Generale, alla Presidenza e agli organi collegiali, Avvocatura.
Una priorità per un‟amministrazione che voglia essere percepita sempre pi come affidabile e
vicina, è quello di rivedere e semplificare le procedure interne.
E‟ necessario dunque che l‟Ente riesca a snellire e semplificare il più possibile le procedure
interne, digitalizzando e automatizzando le attività pi ripetitive, per focalizzarsi sull‟attività di
contatto diretto e di servizio alle imprese e al territorio a più alto valore aggiunto.
E‟ essenziale che i processi siano continuamente rivisti poiché la progettazione, l‟innovazione e le
nuove tecnologie evolvono rapidamente.
Tra gli obiettivi da perseguire vi sono:
- il miglioramento dei processi di automazione, che potrà consentire di liberare risorse da
impiegare verso attività a maggior valore aggiunto e di contrastare l‟allungamento dei
67
processi di lavorazione dovuti a normative tese a contrastare i fenomeni di illegalità e a
rendere sempre pi trasparente l‟operato delle pubbliche amministrazioni;
- l‟ottimizzazione delle risorse umane sia attraverso percorsi di potenziamento e/o di
formazione specifica, ma anche mediante la valorizzazione delle attitudini, dell‟esperienza
e del potenziale professionale e curriculare del personale dipendente e attraverso il pieno
utilizzo di sistemi meritocratici di valutazione ed incentivazione del personale, il
miglioramento del livello di soddisfazione e di motivazione del personale;
- la revisione del patrimonio immobiliare dell‟Ente finalizzata ad un pi efficiente utilizzo
degli spazi alla riduzione dei costi di gestione, anche attraverso la vendita/affitto
dell‟immobile di Ponte S. Giovanni;
- il miglioramento delle procedure di riscossione del diritto annuale, attraverso una
gestione più puntuale delle posizioni irregolari.
68
ALLEGATO: IL QUADRO ECONOMICO DELLE RISORSE
La Camera di Commercio di Perugia dispone di risorse di natura immobiliare e finanziaria.
L‟Ente camerale è proprietario degli immobili siti a Perugia. La riorganizzazione delle sedi ha
previsto nel corso del 2015 il graduale trasferimento degli uffici nelle sedi staccate presso le sedi
dei rispettivi comuni (Foligno, Città di Castello).
Oltre alla sede di Via Cacciatori delle Alpi, dove sono stati unificati tutti gli uffici camerali e
dell‟Azienda Speciale Promocamera, nel centro storico della città sorge il Centro Servizi Camerali
“Galeazzo Alessi”, un‟eccezionale testimonianza architettonica della Perugia del cinquecento.
L‟immobile, già sede della Borsa merci, è di proprietà dell‟Ente che ha saputo valorizzarlo nel
tempo accrescendone il valore anche grazie a numerosi interventi di manutenzione.
La Camera dispone, inoltre, di un edificio sito in via Catanelli – Ponte San Giovanni per il quale
sono state avviate le procedure per la concessione in locazione.
Nel patrimonio immobiliare figura, infine, un magazzino destinato ad archivio nella zona
industriale di S. Andrea delle Fratte.
Dal punto di visto finanziario l‟Ente dispone di un sistema di partecipazioni, di cui si riporta un
dettaglio, che potrebbe subire modifiche rilevanti nel corso dei prossimi esercizi.
Così come imposto dalle ultime modifiche legislative in materia la Camera di commercio cerca,
comunque, di razionalizzare il suo pacchetto di partecipazioni.
L„ente intende, a tal fine, cedere le quote detenute nella Job Camere srl , nella IC Outsourcing
Scarl, nella Patto 2000 Scarl e nella SIL Appennino Centrale Scarl. Le società Retecamere Scarl e
Assonet Scc sono in fase di liquidazione.
Partecipazioni
Società Quota Valutazione
nel bilancio 2014
Intercam Scarl 88,00% 44.000,00
S.a.s.e. S.p.a. 35,71% 341.807,68
Assonet Scc 10,00% 1.223,99
Università dei Sapori Scarl 8,44% 6.117,51
3A - Parco Agroalimentare Umbria Scarl 6,99% 23.096,15
Patto 2000 Scarl 3,17% 1.762,04
Retecamere Scarl 2,58% -
SIL Appennino Centrale Scarl 2,30% 1.388,16
Tecnoborsa Scpa 1,29% 17.248,62
Quadrilatero Spa 0,50% 250.000,00
69
Società Quota Valutazione
nel bilancio 2014
Sviluppumbria Spa 0,36% 18.853,76
Tecnholding Spa 0,20% 475.901,08
Infocamere Scpa 0,20% 54.784,05
Ecocerved Srl 0,20% 5.617,90
Isnart Scpa 0,19% 2.000,00
Uniontrasporti Scarl 0,13% 1.000,00
Job Camere Srl 0,12% 717,00
I.C. Outsourcing Scrl 0,12% 444,54
Dintec Scarl 0,11% 600,00
TecnoServiceCamere Scpa 0,09% 1.183,52
B.M.T.I. Scpa 0,05% 1.197,12
Sistema Camerale Servizi s.r.l. 0,05% 779,00
Totale 1.249.722,12
Le più rilevanti voci di provento dei bilanci camerali sono il diritto camerale, ancorché
drasticamente ridotto a seguito dell„emanazione del d.l. n. 90/2014, e i diritti segreteria.
S i riporta una sintetica illustrazione dei ricavi e dei costi relativi al quinquennio 2014 – 2018 in
analogia a quanto previsto nel programma pluriennale. I dati relativi al 2014 sono quelli
risultanti dal bilancio deliberato dal Consiglio camerale il 28 maggio 2015, mentre quelli riferiti al
2015 sono desunti dal pre-consuntivo aggiornato al mese corrente.
I ricavi 2016 si discostano in maniera sostanziale da quanto rilevato sinora, in quanto
dall‟esercizio 2015 opera la riduzione del diritto annuale prevista dal decreto legge 24 giugno
2014,n. 90: per il 2015, del 35%, per il 2016 del 40% e a partire dal 2017 del 50% rispetto al
2014.
Proventi (dati in milioni di €) 2014 2015 2016 2017 2018
Diritto annuale 16,35 10,48 9,68 8,10 8,09
Diritti di segreteria 2,77 2,68 2,79 2,79 2,79
Contributi ed altre entrate 1,47 1,37 0,43 0,43 0,43
Proventi da servizi e Δ rimanenze 0,18 0,17 0,17 0,17 0,17
Proventi finanziari 0,36 0,05 0,03 0,03 0,03
Proventi straordinari 1,46 0,81 - - -
22,58 15,56 13,10 11,51 11,50
70
Utilizzo avanzi patrimonializzati (disavanzi) 0,83 1,50 - - -
Totale 23,42 17,06 13,10 11,51 11,50
Gli oneri si articolano come di seguito riportato:
Oneri (dati in milioni di €) 2014 2015 2016 2017 2018
Personale 3,39 3,36 3,41 3,36 3,31
Prestazioni di servizi 1,95 1,70 1,80 1,79 1,79
Godimento beni di terzi 0,08 0,06 0,02 0,02 0,02
Oneri diversi di gestione 1,04 0,94 0,95 0,95 0,95
Quote associative 2,41 1,08 0,94 0,82 0,82
Organi istituzionali 0,25 0,27 0,28 0,27 0,27
Interventi economici 7,18 5,57 2,50 1,61 1,65
Ammortamenti e accantonamenti 6,58 4,03 3,19 2,69 2,69
Oneri straordinari 0,07 0,05 - - -
Svalutazione attivo patrimoniale 0,47 - - - -
Totale 23,42 17,06 13,10 11,51 11,50
Gli investimenti negli anni 2014 e 2015 hanno riguardato in particolare la ricapitalizzazione
della SASE ed interventi di manutenzione straordinaria della sede di Via Cacciatore delle Alpi
anche a seguito dell‟accorpamento degli uffici. L‟importo previsto per il 2016 è riferito alla
gestione del patrimonio immobiliare ed in parte alla sostituzione di attrezzature desuete.
Investimenti (dati in milioni di €) 2014 2015 2016
Immobilizzazioni immateriali - - 0,01
Immobilizzazioni materiali 0,17 0,16 0,17
Immobilizzazioni finanziarie 0,52 0,54 -
71
O M I S S I S
La seduta ha inizio alle ore 9.30.
Alle ore 10.30 durante la discussione della delibera n. 178 entra ii consigliere Giannangeli; alle
ore 10.40 entra il consigliere Amoni durante la discussione della delibera n. 179.
La seduta ha termine alle ore 12.30.
Di quanto sopra è stato redatto il presente verbale che, letto ed approvato, viene sottoscritto.
IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE
F.to M. Pera F.to G. Mencaroni