IL PASSAGGIO DA NEUTRO ISOLATO A NEUTRO COMPENSATO...
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IL PASSAGGIO DA NEUTRO ISOLATO A NEUTRO COMPENSATO NELLE RETI DI
MEDIA TENSIONE
Alberto Cerretti
ENEL DISTRIBUZIONE SPA
Maggio 2006
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Con riferimento al 2004:•Numero totale di linee MT: 22.450;•Estensione rete MT: 334.470 km;•Sbarre MT di Cabine Primarie: 3.760;•Clienti MT: 92.500;•Cabine secondarie MT/BT: 351.000;•Cabine secondarie telecontrollate: 72.200;•IMS da palo telecontrollati: 13.400.
ALCUNI DATI SULLA RETE MT ENEL DI DISTRIBUZIONE
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L’ inventore fu Waldemar Petersen e la prima applicazione del sistema venne realizzata nel 1917 a Ludwigsburg(Germania) in una rete a 10 kV.Vi sono varie modalità di realizzare la messa a terra del neutro tramite impedenza, in funzione delle protezioni contro i guasti a terra delle linee MT e del tempo di eliminazione del guasto a terra. La tipica soluzione ENEL per il sistema di neutro a terra risonante è: Bobina Mobile e Resistori, Controllore di Bobina e Dispositivo di Monitoraggio Isolamento. Ciò consente di adottare protezioni di terra direzionali Wattmetriche, coniugando la rapidità di selezione e di eliminazione del guasto con bassi valori di correnti di guasto negli impianti di terra.
COS’E’ LA BOBINA DI PETERSEN
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Il neutro a connesso a terra tramite impedenza realizzato da ENEL permette di conseguire i seguenti benefici:
• aumentare la probabilità di autoestinzione dei guasti monofase evitando l’ apertura dell’ interruttore di linea;
• inibire il riadescamento dei guasti e quindi ridurre le interruzioni lunghe;
• ridurre il numero, l’ ampiezza, la durata delle sovratensioni sostenute;
• ridurre i rischi dell’ arco intermittente;• limitare la corrente di guasto monofase a terra facilitando la realizzazione degli impianti di terra delle cabine MT/BT;
• Incrementare la sensibilità per i guasti a terra ad alta resistenza
COS’E’ LA BOBINA DI PETERSEN
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Negli anni 50 alcune società elettriche usavano le bobine di Petersen, fino alla tensione 50 kV. Durante gli anni 60, ENEL valutò l’esercizio della rete a neutro isolato, neutro compensato con bobina di Petersen e neutro a terra con una resistenza di basso valore. La migliore soluzione si dimostrò l’esercizio con bobina di Petersen, ma fu scelto il neutro isolato.Nel 1992, a causa del crescente utilizzo di cavi MT (tasso di crescita delle conrrenti di guasto a terra superiore al 3% annuo) e del valore medio di corrente di guasto a terra per le reti 20 kV e 15 kV (superiore a 135 A) fu nuovamente deciso di provare le bobine di Petersen in 2 impianti (Donada e Corvara).
CENNI STORICI
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La prima fase della sperimentazione terminò nel 1995.Nel 1999 venne realizzato un altro impianto prototipale, molto simile alle soluzioni successivamente unificate (Reana). Circa 30 bobine di Petersen furono messe in esercizio fra il 1999 ed il 2000 con ottimi risultati, sia per quanto riguarda la riduzione delle correnti di guasto a terra, sia per quanto riguarda la riduzione delle interruzioni transitorie, brevi e lunghe.Successivamente, fra il 2001 ed il 2003, la soluzione fu completamente standardizzata, in modo tale da consentire numerose configurazioni possibili con un limitato numero di componenti.
CENNI STORICI
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CENNI STORICIFurono introdotti numerosi miglioramenti relativamente all’automazione di Cabina Primaria ed il sistema di protezione, ai TA omopolari, alle specifiche tecniche dei TR AT/MT e fu realizzata una integrazione spinta della messa a terra del neutro con l’automazione di rete MT.Dopo la regolazione imposta dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas a partire dal 2000 relativa alla durata cumulata delle interruzioni lunghe per i clienti BT, ENEL cambiò la propria strategia ed i criteri di esercizio della rete, decidendo di adottare la messa a terra del neutro tramite bobine di Petersen in maniera generalizzata. L’ultima versione del piano prevede l’installazione di bobine su tutte le sbarre MT di CP esercite a 9 lV, 10 kV, 15 kV e 20 kV.
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PIANO DI INSTALLAZIONEIl ritorno dell’investimento valutato nel 2001 considerava i seguenti termini:•Minore costo per la realizzazione e la manutenzione dei dispersori delle CS;•Minore costo del personale per la selezione e la riparazione dei guasti;•Premi da parte dell’AEEG per la riduzione di durata cumulata delle interruzioni lunghe per clienti BT.Sulla base dei premi penali vigenti all’epoca, dei dati sulla qualità del servizio relativi all’anno 2000 e dei risultati di esercizio conseguiti dalla messa a terra del neutro tramite bobina di Petersen, il ritorno dell’investimento venne calcolato inferiore a 4 anni.
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La valutazione dell’investimento non è stata più effettuata da allora, anche se sono cambiati numerosi elementi:•il valore dei premi/penali AEEG si è ridimensionato nel periodo regolatorio 2004-2007;•Il costo delle protezioni di linea MT ha avuto una riduzione del 30% nel periodo (2002-2005);•Il costo delle bobine mobili con i relativi apparati di controllo, delle bobine fisse e degli altri apparati elettronici necessari in CP ha avuto una riduzione compresa fra il 21% ed il 24% nel periodo (2001-2005); •infine, nel periodo regolatorio 2004-2007 è stata introdotta la regolazione delle interruzioni lunghe per cliente MT.
PIANO DI INSTALLAZIONE
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I costi adimensionali delle principali soluzioni unificate ENEL (anno 2005) sono riportati nella Tabella successiva
PIANO DI INSTALLAZIONE
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PIANO DI INSTALLAZIONE
Bobine di Petersen in esercizio
326
117
263
443 432
41
468 1793
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
2000 < 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006anno
n° b
obin
e
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
2000
Messe in esercizionell'annoMesse in eserciziocomplessive
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Turin 6-9 June 2005
Changes in international standard
(insulation coordination)
An increased sensitivity of the customer to their supply
EDF modifies its MV neutral policy :by replacing theby replacing the impedantimpedant grounding grounding
of the rural MV network by a Petersen coils of the rural MV network by a Petersen coils
Important expansion of the underground network
Chilard FR Session 3 – Block 3a – Paper ID 39
SITUAZIONE EUROPEA
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Bobina fissa a prese (80 A ÷ 200 A) DT 1097 + resistenza da 385 Ω/770 Ω DT 1110 – CP RIVOLI
SOLUZIONI TIPICHE
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Controllersand insulation
monitoringsystems
Controllore (DV 1027) + Monitoraggio Continuo Isolamento (DV 1029) – CP MOGLIANO
SOLUZIONI TIPICHE
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Controllore (DV 1027) + Monitoraggio Continuo Isolamento (DV 1029) – CP GARDA
SOLUZIONI TIPICHE
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Controllore (DV 1027) + Monitoraggio Continuo Isolamento (DV 1029) – CP PESCHIERA
SOLUZIONI TIPICHE
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Controllore (DV 1027) + Monitoraggio Continuo Isolamento (DV 1029) – CP PALU’
SOLUZIONI TIPICHE
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BOBINE FISSE O MOBILILa soluzione ENEL per la messa a terra del neutro tramite bobine di Petersen prevede l’utilizzo sia di bobine fisse, regolabili manualmente a prese discrete fra 80 A e 200 A (a 20 kV), sia bobine mobili, a nucleo tuffante, regolabili automaticamente e con continuità nel campo 60 A-300 A (a 20 kV).In presenza di un accordo perfetto i risultati di esercizio sono gli stessi. Tuttavia, la necessità di regolazione manuale fa sì che, spesso, l’accordo non sia perfetto per le bobine fisse. Anche temporanei cambi di assetto e/o scatti definitivi di linee MT causano lo stesso effetto.
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BOBINE FISSE O MOBILI
Per tale ragione i risultati di esercizio sono peggiori rispetto alle bobine mobili.Sono presenti, inoltre, maggiori limiti di esercizio rispetto alle bobine mobili ed è richiesto, periodicamente, l’intervento di personale in campo per la regolazione.
TOTAL TRANSIENT
INTERRUPTIONS (1)
TOTAL SHORT INTERRUPTIONS
(2)
TOTAL LONG INTERRUPTIONS
(3)
Higher interruption reduction gained with tunable coils with respect to fixed coils (2003 monitoring, 128
coils) [%]
-26% -22% -10%
(1) duration < 1" (2) 1" <= duration < 3' (3) duration >= 3'
Peggiori prestazioni delle bobine fisse rispetto alle mobili
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E
IsS
IsT
IgT
IgS
Iguasto
V0I0g
I0s
T S R
E R
E S
ET
Guasto monofase a terra in una rete a neutro isolato
g
Rg CRj
CEjI31
3ω
ω+
=
( )NN
NRg
ZCjRgZ
ZCjEI
⋅+⋅+
⋅+⋅=
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛
ω
ω
31
31
La corrente nel punto di guasto è:
per ZN ∼ ∞, la formula può essere semplificata:
PROTEZIONI DI LINEA MT
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Guasto monofase a terra in una rete con neutro a terra tramite impedenza
IsS
IsT
IgT
IgS
Iguasto
IRIL
RL
I0g
I0s
( )NN
NRg
ZCjRgZ
ZCjEI
⋅+⋅+
⋅+⋅=
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛
ω
ω
31
31
La corrente nel punto di guasto è :
PROTEZIONI DI LINEA MT
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Tensione e corrente omopolare in reti esercite a neutro isolato e compensato
V0
I0s
Iog
V0
I0sSETTORE DIINTERVENTO
δ
SETTORE DIINTERVENTO
I0g
NEUTROISOLATO
NEUTROCOMPENSATO
PROTEZIONI DI LINEA MT
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V0
I0
s
I0g
V0
I0
s
SETTORE DIINTERVENTO
δ
SETTORE DIINTERVENTO
I0g
Protezioni direzionali
Varmetriche
• La corrente omopolare nelle linee sane è sempre in anticipo di 90° rispetto alla tensione omopolare
• La fase della corrente omopolare nella linea guasta ha un angolo variabile (270-δ) di ritardo rispetto alla tensione omopolare
• L’angolo δ:• dipende dalle condizioni della rete e dalla % di
compensazione • è indipendente dalla resistenza di guasto
Protezioni direzionali
Wattmetriche
La corrente omopolare nelle linee sane è sempre in anticipo di 90° rispetto alla tensione omopolareLa corrente omopolare nella linea guasta è sempre in ritardo di 90° rispetto alla tensione omopolare
PROTEZIONI DI LINEA MT
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δ dipende dalle condizioni di rete (percentuale di Ic della linea sede di guasto rispetto alla totale Ic della rete della metallicamente connessa) e dalla % di
compensazione.Il minimo valore di δ che assicura il corretto comportamento delle protezioni
wattmetriche è 13°÷14°
V0
I0s
I0g
δ
SETTORE DIINTERVENTODIREZIONALIVARMETRICHE
PROTEZIONI DI LINEA MT
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Il valore dell’angolo δ, fra
la tensione omopolare e la
corrente omopolare èindipendente
dalla resistenza di guasto RF
E d
3Ch-3Cf
IR
RpL
ZN
IL
Ro/3 Xo/3
Rs
ZoTR
3Cf
Toroidal CTsof healthy
feeders
TV
Zd
Zi
RF
Ch: capacitanceof healthyfeeders
Cf: capacitance
of faultyfeeders
ToroidalCT of faultyfeeder
Omopolarvoltage
PROTEZIONI DI LINEA MT
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V0
I0s IN & CN
δ
SETTORE DIINTERVENTO
WATTMETRICO
I0gCN
I0gIN
SET
TO
RE
DI
INT
ER
VE
NT
O
VA
RM
ET
RIC
O
E’ possibile adottare due distinti settori di intervento
completamente indipendenti e contemporaneamente attivi.
In questo modo non è necessario alcun segnale
esterno per cambiare il settore di intervento.
Le tarature (soglia di tensione omopolare, di corrente omopolare e settore di
intervento) dei due settori sono completamente distinte
ed indipendenti.
Impatto sulle protezioni direzionali di linea MT
PROTEZIONI DI LINEA MT
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I DAN + MCI sono attualmente in grado di fornire una protezione contro i guasti a terra di tipo centralizzato. Inserendo anche la protezione di massima corrente a bordo di tali apparecchiature, nonché le funzioni di richiusura automatica, si è ottenuta una sorta di protezione centralizzata che consente un risparmio non trascurabile rispetto alla soluzione attuale unito ad una notevole riduzione degli ingombri della sala protezioni.I primi 3 esemplari di DAN+MCI con funzioni di protezione centralizzata integrata a bordo saranno in esercizio entro ottobre 2006.Entro il 2007, in caso di esito positivo della sperimentazione, tale soluzione verrà unificata.
SVILUPPI FUTURI
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Cinque distinte analisi di esercizio inerenti l’efficacia delle bobine di Petersen sono state effettuate.
La prima, realizzata nel 2001 in ambito nazionale, aveva considerato 77 sbarre MT di CP con un periodo medio di esercizio di 5,6 mesi/sbarra MT. I dati di qualità del servizio furono confrontati con quelli analoghi dell’anno precedente.
La seconda, del 2002 sempre in ambito nazionale,considerò 163 sbarre MT di CP con un periodo medio di esercizio di 9,9 mesi/sbarra MT. I dati di qualità del servizio furono confrontati con quelli analoghi dell’anno precedente.
RISULTATI DI ESERCIZIO
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La seconda, del 2003 sempre in ambito nazionale,considerò 128 sbarre MT di CP con un periodo medio di esercizio di 24 mesi/sbarra MT (3.010 MESI*SBARRA). I dati di qualità del servizio furono confrontati con quelli di un periodo di pari durata anteriore alla messa in servizio della bobina di Petersen.
Per il significativo numero di bobine e la durata del periodo di analisi, che ha consentito di ottenere risultati “stabili”, i dati di questo
monitoraggio sono stati considerati quelli di riferimento nazionale.
RISULTATI DI ESERCIZIO
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La quarta, del 2003 sempre in ambito nazionale,considerò 332 sbarre MT di CP con un periodo medio di esercizio di 7,7 mesi/sbarra MT (3.010 MESI*SBARRA). I dati di qualità del servizio furono confrontati con quelli analoghi dell’anno precedente.A causa della durata estremamente ridotta di tale periodo di monitoraggio, non si sono considerati tali risultati sufficientemente stabili.
RISULTATI DI ESERCIZIO
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In tutte queste analisi furono scorporati gli effetti degli altri interventi in rete MT (telecontrollo ed automazione, componentistica, struttura, manutenzione) e dell’andamento metereologico in modo tale da calcolare l’effetto “netto” delle bobine di Petersen.A tale scopo, dalla variazione percentuale delle interruzioni transitorie, brevi e lunghe degli impianti equipaggiati con bobine di Petersen furono sottratte le analoghe variazioni medie delle reti MT degli impianti primari adiacenti nel medesimo periodo di osservazione.
RISULTATI DI ESERCIZIO
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RISULTATI DI ESERCIZIO
INTERRUZIONI TRANSITORIE
MONOFASI (1)
INTERRUZIONI TRANSITORIE TOTALI (1)
INTERRUZIONI BREVI TOTALI
(2)
INTERRUZIONI LUNGHE
TOTALI (3)
2001, 77 bobine per 5,6 mesi ciascuna (431 mesi * bobina totali) -59% -48% -46% -36%
2002, 163 bobine per 9,9 mesi ciascuna (1.614 mesi * bobina totali) -65% -55% -37% -22%
2003, 128 bobine per 24 mesi ciascuna (3.010 mesi * bobina
totali) (4)-63% -51% -38% -26%
2003, 332 bobine per 7,7 mesi ciascuna (2.889 mesi * bobina totali) (5) -84% -55% -29% -15%
2004, 92 bobine per 22 mesi ciascuna (2.022 mesi * bobina
totali). Monitoraggio relativo a Lazio, Abruzzo e Molise (6)
-81% -65% -40% -24%
(1) interruzioni di durata inferiore ad 1 s
VARIAZIONE PERCENTUALE DEL NUMERO DI INTERRUZIONI A SEGUITO DELLA MESSA IN SERVIZIO DELLA BOBINA DI PETERSEN
(2) interruzioni di durata maggiore od uguale ad 1 s e minore di 3'
(3) interruzioni di durata maggiore od uguale di 3'
(4) monitoraggio "di riferimento" in quanto maggiormente significativo causa lungo periodo preso in esame
(5) monitoraggio "instabile" per il periodo considerato eccessivamente corto(6) monitoraggio di conferma del monitoraggio "di riferimento".
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Variation of quality of supply as a function of cable percentage-140,0%
-90,0%
-40,0%
10,0%
60,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
80,0%
90,0%
100,0
%
CABLE %
VA
RIA
TIO
N %
OF
QU
ALI
TY O
F SU
PPLY
% VAR. OF TOTAL TRANSIENT INT.
AVERAGE % VAR. OF TOTAL TRANSIENT INT.%
RISULTATI DI ESERCIZIO
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Variation of quality of supply as a function of cable percentage
-120,0%
-70,0%
-20,0%
30,0%
80,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
80,0%
90,0%
100,0
%
CABLE %
VAR
IATI
ON
% O
F Q
UA
LITY
OF
SUPP
LY
% VAR. OF TOTAL SHORT INT.AVERAGE % VAR. OF TOTAL SHORT INT.
RISULTATI DI ESERCIZIO
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Variation of quality of supply as a function of cable percentage-100,0%
-50,0%
0,0%
50,0%
100,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
80,0%
90,0%
100,0
%
CABLE %
VAR
IATI
ON
% O
F Q
UA
LITY
OF
SUPP
LY
% VAR. OF TOTAL LONG INT.AVERAGE % VAR. OF TOTAL LONG INT.
RISULTATI DI ESERCIZIO
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Nel 2005, un’ulteriore analisi fu effettuata nel Lazio, su un numero ridotto di impianti, ma in modo ancora più dettagliato. La metodologia di base rimase la stessa, ma dai benefici percentuali degli impianti eserciti con bobine di Petersen furono sottratte, non le variazioni medie percentuali degli impianti adiacenti, ma solo quelle degli impianti adiacenti eserciti a neutro isolato.Come mostrato nella Tabella precedente, i risultati sono stati anche superiori a quelli del monitoraggio di “riferimento del 2003.
RISULTATI DI ESERCIZIO
57 /113
8
34
2
10
818
8
8
17
4 11
TE
PE CH
CBIS
LT
RM
AQVT
FR
RI
21%
23%
14%
23%
35%
21%
37%
30%
47%
17%
30%
% = % di estensione della rete aerea con Petersen sulla totalità della rete aereadell’ area
= numero di bobine di Petersen nell’areaN
ROMA
Area geografica esaminataRISULTATI DI ESERCIZIO
CP RIPALIMOSANI (CB)
0
10
20
30
40
50
60
gen-
97ap
r-97
lug-
97ot
t-97
gen-
98ap
r-98
lug-
98ot
t-98
gen-
99ap
r-99
lug-
99ot
t-99
gen-
00ap
r-00
lug-
00ot
t-00
gen-
01ap
r-01
lug-
01ot
t-01
gen-
02ap
r-02
lug-
02ot
t-02
gen-
03ap
r-03
lug-
03ot
t-03
gen-
04ap
r-04
lug-
04ot
t-04
gen-
05
0
50
100
150
200
250
300Totale monofasi dell’area
Totale monofasi della CP
PostAnte
M TT TS TL TPE SPE LPE
gen-97 dic-00 48 Ante 792 148 44 629 95 26gen-01 dic-04 48 Post 199 161 65 56 58 27
Var% -75% 9% 48% -91% -39% 4%Ante 2420 744 222 1726 420 125Post 3752 1459 534 2613 646 314Var% 55% 96% 141% 51% 54% 151%
Var% -130% -87% -93% -142% -93% -147%
CP DELL’AREA SENZA PETERSEN
Net results
PERIODO
DATI DELLA CP
TT: totale transitorieTS: totale breviTL: totale lungheTPE: transitorie monofasiSPE: brevi monofasiLPE: lunghe monofasi
RISULTATI DI ESERCIZIO