Il Nuovo Galletto n.48

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Anno 3 - Numero 48 17 dicembre 2011 La voce del tifoso Periodico Diffusione gratuita P er festeggiare la sua XXIII edizione, il premio UISP, si regalerà l’onore di inaugurare l’im- pianto sporvo polivalente “Capocasale / San Girolamo”. La manifestazione, alla quale colla- borano UNVS e CONI si terrà questa domenica. Tra i momen salien dell’evento, da segnalare l’iniziava “Me in giallo contro il razzismo” (organizzata per celebrare la Dichiarazione Uni- versale dei Diri Umani) alla quale parteciperan- no i giocatori ed i dirigen della squadra di calcio dell’UN.IT.I. (Unione Italiana Immigra della UIL), iscria al campionato provinciale UISP Bari. Grande attesa per la XXIII edizione del prestigioso premio UISP ( domenica ore 9.30) di Davide LATTANZI Lo sport dei cittadini BARI - VICENZA Stadio San Nicola ore 15.00 C aro Babbo Natale, sono un foso del Bari e mai come quest’anno mi sento triste. Per una vita avevo sognato che la mia squadra del cuore mi portasse in Europa. L’anno dopo il decimo posto con Ventura, ero così convinto che avremmo fao meglio che neppure ho chiesto di intervenire. Il Bari giocava il più bel calcio d’I- talia e io mi senvo orgoglioso di portare al collo la sciarpa biancorossa. C’eravamo diver anche l’anno precedente, avevamo stravinto il campio- nato di serie B e in panchina c’era un allenatore che si vedeva lontano un miglio che avrebbe fao una grande carriera. Ce lo siamo godu pochissi- mo, Antonio Conte, ma in compenso era arrivato Ventura e la libidine era anche più forte. Sembrava che quell’incantesimo non dovesse finire mai, ma lo scorso anno siamo precipita per terra. Altro che squadra ascensore, stavolta siamo fini giù senza freni. Non abbiamo neppure fao in tempo ad assorbire il colpo che abbiamo scoperto che il Bari ha tan debi e rischia di fallire. Mi chiedo: cosa abbiamo fao di male per meritarci tuo questo? Eppure due anni fa eravamo in 12mila all’Olimpico, lo scorso anno abbiamo fato come se il Bari fosse primo in classifica e non sempre ulmo. Avremmo meritato una rivincita ed inve- ce adesso dobbiamo sperare che arrivi qualcuno che ci evi il peggio. Ogni giorno ne senamo una nuova, ma a noi fosi non resta che sperare in un tuo regalo. Del resto, caro Babbo Natale, anche tu sei biancorosso. E a noi piace pensare che nulla sia per caso. © Riproduzione riservata di Enzo TAMBORRA Caro Babbo Natale

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Galletto n.48

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Anno 3 - Numero 4817 dicembre 2011

La voce del tifoso

Anno 3 - Numero 4817 dicembre 2011

PeriodicoDiffusione gratuita

Per festeggiare la sua XXIII edizione, il premio UISP, si regalerà l’onore di inaugurare l’im-

pianto sporti vo polivalente “Capocasale / San Girolamo”. La manifestazione, alla quale colla-borano UNVS e CONI si terrà questa domenica. Tra i momenti salienti dell’evento, da segnalare

l’iniziati va “Metti ti in giallo contro il razzismo” (organizzata per celebrare la Dichiarazione Uni-versale dei Diritti Umani) alla quale parteciperan-no i giocatori ed i dirigenti della squadra di calcio dell’UN.IT.I. (Unione Italiana Immigrati della UIL), iscritt a al campionato provinciale UISP Bari.

Grande attesa per la XXIII edizione del prestigioso premio UISP (domenica ore 9.30)

di Davide LATTANZI

Lo sport dei cittadini

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Caro Babbo Natale, sono un ti foso del Bari e mai come quest’anno mi sento triste. Per una vita avevo sognato che la mia squadra

del cuore mi portasse in Europa. L’anno dopo il decimo posto con Ventura, ero così convinto che avremmo fatt o meglio che neppure ti ho chiesto di intervenire. Il Bari giocava il più bel calcio d’I-talia e io mi senti vo orgoglioso di portare al collo la sciarpa biancorossa. C’eravamo diverti ti anche l’anno precedente, avevamo stravinto il campio-nato di serie B e in panchina c’era un allenatore che si vedeva lontano un miglio che avrebbe fatt o una grande carriera. Ce lo siamo goduti pochissi-mo, Antonio Conte, ma in compenso era arrivato Ventura e la libidine era anche più forte. Sembrava che quell’incantesimo non dovesse fi nire mai, ma

lo scorso anno siamo precipitati per terra. Altro che squadra ascensore, stavolta siamo fi niti giù senza freni. Non abbiamo neppure fatt o in tempo ad assorbire il colpo che abbiamo scoperto che il Bari ha tanti debiti e rischia di fallire. Mi chiedo: cosa abbiamo fatt o di male per meritarci tutt o questo? Eppure due anni fa eravamo in 12mila all’Olimpico, lo scorso anno abbiamo ti fato come se il Bari fosse primo in classifi ca e non sempre ulti mo. Avremmo meritato una rivincita ed inve-ce adesso dobbiamo sperare che arrivi qualcuno che ci eviti il peggio. Ogni giorno ne senti amo una nuova, ma a noi ti fosi non resta che sperare in un tuo regalo. Del resto, caro Babbo Natale, anche tu sei biancorosso. E a noi piace pensare che nulla sia per caso.

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di Enzo TAMBORRA

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Ci guardano da lassù, mentre noi ci interroghiamo sul nostro futuro. Conte e Ventura si guadagnano la co-perti na rispetti vamente del campionato di serie A e

B. Trionfa, insomma, il recenti ssimo passato del Bari. Ed è impossibile non provare una sensazione mista tra rimpianto e rabbia, considerando che da queste parti , invece, si sfoglia la margherita nella speranza di sopravvivere ad un eventuale crack fi nanziario. Sembra passata una vita (meno di tre anni) dalla trionfale cavalcata con cui il tecnico salenti no riportò il Bari in serie A dopo ott o lunghi anni di oblio in B. Quella squadra viaggiava a mille all’ora, imponendo il suo gioco su ogni campo. Brillavano tutti in quel Bari: dalle stelle di prima grandezza come Barreto, Guberti e Gillet fi no agli ulti mi gre-gari come De Pascalis che si ritrovò catapultato dalle catego-rie dilett anti sti che alla serie B senza nemmeno accorgersene. Storie simili racconta la nuova Juventus che pare aver ritrova-to l’anti ca nobiltà sposando i valori di Conte: lavoro, discipli-na e, sopratt utt o, fame. Doti che hanno reso la Signora una delle pochissime squadre in Europa ad essere imbatt ute in campionato. Nella citt à del pallone, il mito del trainer bian-conero è intatt o (incredibile date le origini salenti ne): se n’è andato da vincente rifi utando di sposare i progetti ridutti vi di una proprietà ora alla canna del gas. Ventura, invece, si era legato forse troppo alla società. Probabilmente l’errore più grave di un tecnico che, comunque, ha lasciato emozioni indelebili. Il suo Bari da incognita si trasformò nella squadra più bella del torneo 2009-10: un’orchestra perfett a, un grup-po capace di far rimediare magre fi gure persino alle big di A (come dimenti care il doppio pareggio con l’Inter del “triple-te”, le vitt orie con Juventus, Lazio e Udinese, lo spett acolare

pari imposto al Milan a San Siro?). Certo, Ventura ha diviso il popolo del San Nicola tra chi lo ha assolto e chi, invece, lo ha considerato tra i maggiori responsabili della retro-cessione. Eppure il tecnico genovese è riuscito a rialzar-si dalla batosta. Magari non ha trasportato a Torino la magia del suo “Baricellona”, ma veleggia sicuro verso la promozione. In una parola, ha ripreso a vincere. Ai

ti fosi del Bari, invece, non resta che guardare le im-prese dei due ex di lusso. Un beff ardo passatempo att endendo qualcuno in grado di risolvere la crisi societarie. E, magari, di riportare i biancorossi laddove è riuscito a Conte e Ventura.

© Riproduzione riservata

di Davide LATTANZI

I due ex tecnici biancorossi guidano i campionati di A e B. Che be� a per il Bari che, invece, lotta per sopravvivere…

Conte & Ventura EX da primatoCi guardano da lassù, mentre noi ci interroghiamo sul

nostro futuro. Conte e Ventura si guadagnano la co-perti na rispetti vamente del campionato di serie A e

B. Trionfa, insomma, il recenti ssimo passato del Bari. Ed è impossibile non provare una sensazione mista tra rimpianto e rabbia, considerando che da queste parti , invece, si sfoglia la margherita nella speranza di sopravvivere ad un eventuale crack fi nanziario. Sembra passata una vita (meno di tre anni) dalla trionfale cavalcata con cui il tecnico salenti no riportò il Bari in serie A dopo ott o lunghi anni di oblio in B. Quella squadra viaggiava a mille all’ora, imponendo il suo gioco su ogni campo. Brillavano tutti in quel Bari: dalle stelle di prima grandezza come Barreto, Guberti e Gillet fi no agli ulti mi gre-gari come De Pascalis che si ritrovò catapultato dalle catego-rie dilett anti sti che alla serie B senza nemmeno accorgersene. Storie simili racconta la nuova Juventus che pare aver ritrova-to l’anti ca nobiltà sposando i valori di Conte: lavoro, discipli-na e, sopratt utt o, fame. Doti che hanno reso la Signora una delle pochissime squadre in Europa ad essere imbatt ute in campionato. Nella citt à del pallone, il mito del trainer bian-conero è intatt o (incredibile date le origini salenti ne): se n’è andato da vincente rifi utando di sposare i progetti ridutti vi di una proprietà ora alla canna del gas. Ventura, invece, si era legato forse troppo alla società. Probabilmente l’errore più grave di un tecnico che, comunque, ha lasciato emozioni indelebili. Il suo Bari da incognita si trasformò nella squadra più bella del torneo 2009-10: un’orchestra perfett a, un grup-po capace di far rimediare magre fi gure persino alle big di A (come dimenti care il doppio pareggio con l’Inter del “triple-te”, le vitt orie con Juventus, Lazio e Udinese, lo spett acolare

pari imposto al Milan a San Siro?). Certo, Ventura ha diviso il popolo del San Nicola tra chi lo ha assolto e chi, invece, lo ha considerato tra i maggiori responsabili della retro-cessione. Eppure il tecnico genovese è riuscito a rialzar-si dalla batosta. Magari non ha trasportato a Torino la magia del suo “Baricellona”, ma veleggia sicuro verso la promozione. In una parola, ha ripreso a vincere. Ai

ti fosi del Bari, invece, non resta che guardare le im-prese dei due ex di lusso. Un beff ardo passatempo att endendo qualcuno in grado di risolvere la crisi societarie. E, magari, di riportare i biancorossi laddove è riuscito a Conte e Ventura.

I due ex tecnici biancorossi guidano i campionati di A e B. Che be� a per il Bari che, invece, lotta per sopravvivere…

Conte & Ventura & Ventura & EX da primatoEX da primatoEX

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Torino

Verona

Sassuolo

Padova

Pescara

Reggina

Varese

Grosseto

Sampdoria

Juve Stabia

Cittadella

Vicenza

Crotone

BARI

Empoli

Livorno

Albinoleffe

Brescia

Modena

Gubbio

Nocerina

Ascoli

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17

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12

1 Lamanna, 2 Crescenzi, 23 Ceppitelli, 3 Dos Santos, 29 Garofalo, 18 Bellomo, 5 Donati (c), 6 De Falco,19 Galano, 87 Caputo, 7 Rivas

88 Frison, 44 Augustyn, 13 Giani, 22 Bariti 19 Martinelli (c), 23 Tonucci, 79 Gavazzi,

24 Rigoni, 39 Soligo, 6 Misuraca, 27 Paolucci

CLASSIFICA

Le altre... di B

REGGINA-SASSUOLO: Negli ulti mi due mesi la Reggina ha rallentato la propria marcia, perdendo per strada numerosi punti . Bonazzoli e compagni ora devono pensare a concludere l’anno nel modo migliore, ovvero con un successo contro il Sassuolo: att enzione però a non sott ova-lutare i neroverdi…PADOVA-NOCERINA: Il Padova di mister Dal Canto dopo il recupero vinto col To-rino e all’ulti ma sfi da dell’anno, la gara interna contro la neopromossa Nocerina. Per i veneti sarebbe importante conqui-stare i tre punti per restare nelle zone alte della classifi ca ma att enzione all’att acco dei rossoneri che fuori casa sa pungere come pochi.

di Davide LATTANZI

Bari e Vicenza si aff rontano nella 20ª giornata di B a pari punti in classifi ca. In casa, il Bari ha ott enuto 2V, 4P e 3S, mentre il Vicenza in trasferta ha vinto due volte, pareggia-to e perso quatt ro. I bomber dei galletti sono Marott a e De Paula con tre gol, quello dei lanerossi Abbruscato a

quota undici. 29 i precedenti tra Bari e Vicenza al San Ni-cola: i galletti hanno raccolto 15 successi, 13 pareggi e ap-pena una sconfi tt a. L’ulti ma aff ermazione barese risale al 9 sett embre 2007: 2-0 (reti di Rajcic e Galasso), l’ulti mo pareggio è del 13 febbraio 2009 (1-1, gol di Bjelanovic per il Vicenza e di Caputo per il Bari), mentre l’unico blitz

veneto è datato 25.02.96 (2-0, Otero e Lopez i marcatori). Tre gli ex di turno: sulla spon-da del Bari, Foresti eri mentre su quella del Vicenza ci sono il difensore Zanchi (6 presenze in Puglia nel 96-97), nonché Paro (mai uti lizzato nella pri-ma parte del campionato 09-10). Inedito, infi ne, il confron-to tra i due tecnici Vincenzo Torrente e Luigi Cagni.

Curiosità sul match

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3www.ilnuovogalletto.it17 dicembre 2011Stadio San Nicola

ore 15.00 CLASSIFICA

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