Il Mostro Di Cogne
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WGA Intellectual Property Registry Registration Number 1384758
Tutti i diritti sono riservati
Il Mostro di Cogne
di
Federico Remiti
Basata sul libro "La Verità" di Annamaria Franzoni e Gennaro De
Stefano, Ed.Piemme.
Autore: Federico Remiti
Email: [email protected]
PROLOGO
FADE IN:
"Essi hanno chiuso il loro cuore, le loro bocche parlano
con arroganza. Eccoli, avanzano, mi circondano, puntano
gli occhi per abbattermi simili a un leone che brama la
preda, a un leoncello che si apposta in agguato". [Salmo
16, 10-11]
FADE TO:
"In TV il processo, lo pseudo processo o la mimesi del
processo non si possono fare". [Corrado Calabrò,
Presidente AGCOM]
FADE TO:
Quello che state per visionare è un film drammatico
basato sul libro “La Verità” di Annamaria Franzoni e
Gennaro De Stefano, sulla ricostruzione dei fatti operata
dalla magistratura in sede processuale e sugli articoli
di giornale scritti all’epoca dei fatti. Per questioni
narrative molti elementi del film sono di pura fantasia,
sebbene è stata cura dell’autore rispettare il più
possibile le singole verità narrate dai protagonisti,
dalla magistratura e dai media.
INTRODUZIONE1 1
FILM D'ANIMAZIONE CONTENENTE I TITOLI DI TESTA1 1
Annamaria sogna di abbandonare suo figlio Samuele nello
chalet di Cogne. Davide, il suo primogenito, scende con
lei le scale esterne della casa. Mano nella mano
proseguono lungo la stradina che li porta alla fermata
dello scuolabus. Samuele esce di casa e scende tutto solo
le scale. Nel giardino c'è una altalena che cigola
(sospinta dal vento) e la bicicletta da poco abbandonata
dal fratellino (la ruota dietro gira ancora). Il piccolo
ha paura di essere abbandonato e chiama la mamma con
tutta le sue forze, fino a farsi scoppiare un capillare
dell'occhio dal pianto. La mamma lo ignora per tutto il
tragitto. Ai suoi strilli risponde però la vicina
infastidita. Daniela gli chiede cosa ci fa tutto solo con
gentilezza, poi cambia espressione del viso, da dolce a
violenta. Chiede al bimbo di venire da lei, ma lui si
spaventa e scappa rintanandosi di corsa dentro casa.
Samuele si nasconde sotto le coperte del lettone dei
genitori. Nel frattempo Annamaria e Davide prendono lo
scuolabus e scendono al parco giochi della scuola. Lì
incontrano Stefano, il marito di Annamaria, con un altro
bambino molto piccolo (Gioele, il futuro figlio della
coppia). Giocano felici tutti assieme, ma improvvisamente
ad Annamaria incomincia a sanguinare il naso. Il bambino
piccolo è sparito e lei è inspiegabilmente incinta. La
donna cerca di fermare il sangue con le mani, ma quando
le vede sporche di sangue si terrorizza. Una goccia di
sangue le cade sul pancione e macchia il suo vestito da
sposa bianco. Infine si sveglia.
In sottofondo si sente una intercettazione ambientale di
Annamaria Franzoni.
VOICE OVER ANNAMARIA
E io ti dico... la scena che mi sento...
Che lei è entrata... subito dopo che io
sono uscita... di corsa come una iena e
ha guardato sotto il tavolo... perché la
TV era accesa... è corsa di sotto con una
rabbia allucinante... nella camera non
l’ha trovato... Samuele stava nel
letto... lei ha incominciato a dirgli
qualcosa...
2.
(MORE)
lui intanto si è spaventato... e ha
incominciato a colpirlo... finché non gli
ha visto tutto il sangue.
FADE TO BLACK.
INT. CELLA DI ANNAMARIA - CARCERE DELLE VALLETTE TORINO2 2
All'interno di una cella, una donna, vestita con jeans e
felpa, si sveglia all'improvviso. Le altre carcerate nel
braccio femminile del penitenziario, urlano minacce
contro di lei e battono le stoviglie contro le sbarre. Le
loro urla, seppur lontane, giungono abbastanza distinte
nella cella della donna.
LA CAMERA INQUADRA DALL'ALTO LA DONNA NELLA CELLA,
PARTICOLARE MENTRE APRE GLI OCCHI. DEL MUCO SCENDE DAL
NASO DI ANNAMARIA (RACCORDO CON IL SANGUE DAL NASO
DELL’INCUBO)
La donna muove lentamente le mani per guardarsele, poi si
tocca il naso per pulirsi e guarda nuovamente le mani,
come a cercare del sangue. E’ molto stordita dai
tranquillanti. La guardia che la piantona giorno e notte,
la osserva con attenzione.
Annamaria è in preda a una crisi d'ansia, respira
affannosamente, la sua vista è offuscata. Piangnucola,
invoca il nome del suo bambino.
ANNAMARIA
(piangente)
Samuele, angelo mio.. io non posso più
vivere senza di te..
Due guardie scortano un medico lungo il lungo corridoio
del penitenziario, i tacchi fanno un rumore forte e sordo
quando sbattono. Le altre carcerate si avvicinano al
passaggio delle guardie, e inveiscono contro la nuova
arrivata.
CARRELLATA LUNGO IL CORRIDOIO A SEGUIRE LE GUARDIE.
DETENUTA 1
Portatemi qui quella puttana, che ci
penso io a rovinarle la vita per sempre!
3.
VOICE OVER ANNAMARIA (CONT'D)
DETENUTA 2
(allungandosi fra le sbarre)
Che se ne vada! Qui non vogliamo
assassini di bambini!
Le guardie passano i manganelli sulle sbarre per fare
arretrare le detenute.
GUARDIA 1
Silenzio, bestie!
Le due guardie si fermano davanti alla cella della nuova
arrivata. La guardia che piantona la cella controlla da
uno spiraglio, apre la porta e si mette a parlare con una
delle guardie appena sopraggiunte. L'altra guardia scorta
il medico all'interno.
MEDICO DEL CARCERE
(gentile)
Come sta signora?
ANNAMARIA
(stordita dai tranquillanti
e piangente)
Mi scoppia la testa dottore, ahhhh mi
sento svenire.. soffoco! E non riesco a
muovermi.. Perché non riesco a muovermi?
MEDICO DEL CARCERE
(puntandole la luce negli
occhi e rivolgendosi alla
guardia)
E' solo parzialmente cosciente..
(rivolgendosi ad Annamaria)
Mi hanno detto che ha avuto un incubo,
signora. Piangeva e rideva nel sonno.
Il medico del carcere tira fuori dalla borsa il
necessario per visitare la donna.
ANNAMARIA
Il mio bambino, dov'è il mio bambino? Era
qui con me un attimo fa.
(ricomincia a piangere e
coordina male le parole)
La mia non è vita.. è un inferno senza il
mio bambino. Io non.. la mia vita..
4.
(MORE)
senza di lui niente non ha più senso..
angelo mio torna dalla tua mamma.. io..
non sono stata io..
Il medico del carcere prende la misura della pressione
arteriosa e annota su un libricino:
“Torino, Carcere delle Vallette - 25 marzo 2002, ore
23:12. Crisi notturna d'ansia. PA 130/190 All'improvviso
la detenuta inizia a piangere, crisi isterica piangendo,
inizia a parlare del bambino. Come non può vivere senza
di lui.”
Il medico tira fuori dalla borsa una boccetta contenente
un forte tranquillante da somministrare via endovenosa.
ANNAMARIA (CONT’D)
(mugula)
Cosa mi fa ancora? Ho freddo.. le mie
braccia tremano.. senti come tremano..
MEDICO DEL CARCERE
Stia tranquilla, questo la farà dormire
un po.. si calmi.. si calmi.. qui è al
sicuro..
ANNAMARIA
Il mio bambino, mi manca il mio bambino..
La detenuta si addormenta, mentre udiamo ancora le voci
risuonare, ma molto più lontane, quasi ovattate. Un
telefono suona insistemente. Una delle due guardie va a
rispondere.
INQUADRATURA SFOCATA DELLA GUARDIA CHE VA A RISPONDERE
DAL PUNTO DI VISTA DELLA DONNA CHE SI STA ADDORMENTANDO.
Il telefono continua a suonare mentre gli occhi della
donna si chiudono.
TRANSITION TO:
INT. STUDIO TELEVISIVO - REGIA3 3
5.
ANNAMARIA (CONT'D)
INQUADRATURA DEL TELEFONO DELLA REGIA DI UNO STUDIO
TELEVISIVO.
L'assistente alla regia alza il telefono.
ASSISTENTE ALLA REGIA
(al telefono)
Qui è la regia. Sì. Sì. Stiamo preparando
lo studio per la diretta. Un ora e 45
minuti.
Poi si rivolge a uno dei suoi tecnici.
ASSISTENTE ALLA REGIA
(CONT’D)
Aldo, per favore, accendi tutto.
Il tecnico attiva le luci. Lo studio televisivo si
illumina lentamente, una sezione alla volta. Leggermente
spostato rispetto alle poltrone per gli ospiti troneggia
su un piedistallo il plastico dello chalet di montagna.
In seguito si accende il tabellone dietro alle poltrone.
Si vede il viso di Annamaria con una enorme scritta:
"Innocente o colpevole?"
TECNICO DELLO STUDIO
E quella roba là in mezzo allo studio
cosa sarebbe?
ASSISTENTE ALLA REGIA
Bah! Quella è la casa della nostra
ospite.. Senti io vado a chiamare i
cameraman. Tu fa un po quel che ti pare!
Fai un po di check dell’attrezzatura.
L'assistente alla regia si alza e se ne va. Il tecnico
cambia un po di inquadrature del set sul suo video, poi
muove la dolly su binario.
INQUADRATURA DELLA DOLLY CHE SI MUOVE NELLO STUDIO.
INQUADRATURA DEL TECNICO ALLA REGIA. INQUADRATURA DALLA
DOLLY DEL PLASTICO A VOLO D'UCCELLO, PERDITA DEL FUOCO.
Si incomincia a sentire un rumore di pale di elicottero
in lontananza che si fa sempre più forte.
6.
ATTO I: LA MORTE DI SAMUELE
TRANSITION TO BLACK.
TEXT IN WHITE: IVANO
I/E. ELICOTTERO DEL 118 - IN AVVICINAMENTO A COGNE - 4 4
MATTINO
Ivano, la guardia alpina a bordo dell’elisoccorso, sta
mettendo a fuoco il binocolo sulla casa di Annamaria
(raccordo con l’inquadratura precedente). Il plastico
dello chalet di montagna diventa la vera casa
dell'omicidio, immersa nelle meravigliose vallate di
Cogne. E’ un inverno atipico per la zona, fa molto freddo
e non c’è neve.
PILOTA
Dove posso scendere secondo te?
IVANO
(lascia andare il binocolo
legato al collo e indica con
la mano)
Cogne è quel paese laggiù, ai piedi della
vallata. La vedi la strada che porta sul
fianco nord?
PILOTA
Sì!
IVANO
La casa segnalata potrebbe essere
l'ultima in cima, oltre la fine di quella
strada, ma non ne sono sicuro. Proprio
laggiù, sotto quel costone roccioso. Non
ci sono luoghi in piano là, è impossibile
atterrare.
CO-PILOTA
(parlando alla radio)
Elisoccorso I-432 chiama Centrale.
IVANO
Inoltre c'è una linea dell'alta tensione
qualche centinaio di metri più in là..
7.
(MORE)
Se ben ricordo, quella porta corrente al
Parco del Gran Paradiso.
PILOTA
Mi sembra di vederla.. ehi hai buona
memoria tu! (ride)
IVANO
(sorridente)
E che guida alpina sarei sennò?
(risata)
Ivano torna a scrutare l'orizzonte con il
binocolo.
PILOTA
(rivolgendosi al co-pilota)
Franco, controlla se è segnalata una
linea elettrica sulla mappa per favore.
CENTRALE 118
(alla radio)
Qui centrale. I-432 dove siete? Passo.
CO-PILOTA
(parlando al pilota)
Ok.
Il co-pilota clicca il tasto della radio per parlare.
CO-PILOTA (CONT’D)
(parlando alla radio)
Centrale siamo quasi su Cogne. Stiamo
cercando la casa. C'è qualcuno laggiù con
cui siamo in contatto? Siamo sul paese
tra 5 minuti circa.
CENTRALE 118
(alla radio)
Ricevuto I-432. Abbiamo una guida alpina
in linea sul fisso di casa. Ho ricevuto
nuove informazioni sul paziente. Sembra
si tratti di forte aneurisma celebrale,
ripeto, forte aneurisma celebrale. Età
soggetto 3 anni. Il bambino è molto
grave, c'è il medico di famiglia là.
Procedo a comunicare il vostro arrivo in
pochi minuti.
8.
IVANO (CONT'D)
CO-PILOTA
(parlando alla radio)
Centrale, abbiamo bisogno delle
coordinate esatte o di una segnalazione
da terra. Sulle nostre carte quella
frazione non è segnalata.
TRANSITION TO BLACK.
TEXT IN WHITE: LEONARDO
INQUADRATURA DEL PERSONALE MEDICO DEL 118.
Il co-pilota apre una piccola saracinesca e urla al
personale medico.
CO-PILOTA (CONT’D)
Dottore, dalla centrale mi hanno chiesto
di informarla sulla gravità del paziente.
Si tratta di un bambino sui 3 anni, colto
da aneurisma celebrale. Laggiù c’è il
medico di famiglia.
LEONARDO
Quanto grave?
CO-PILOTA
E’ in pericolo di vita. Non possiamo
scendere completamente perché il terreno
è troppo scosceso. Vi lasciamo giù e vi
veniamo a prendere al vostro segnale.
LEONARDO
Noi siamo pronti. Quando vuoi.
CENTRALE 118
(alla radio)
Centrale a I-432.
Il co-pilota si rigira verso l'abitacolo.
CO-PILOTA
(alla radio)
Qui I-432. Dimmi.
9.
CENTRALE 118
(alla radio)
Non abbiamo le coordinate ma dovrebbe
esserci un gruppo di 3-5 persone fuori
dalla casa per segnalarvi la
posizione. Il bambino è già li', gli
ho detto di portarlo fuori.
Ivano passa il binocolo al co-pilota. Una donna si
sbraccia per segnalare la posizione. Sono in tre. Una
donna ha un bambino in braccio e l’altra le è a fianco.
La terza, quella che segnala la posizione, è poco
distante.
PILOTA
Avevi ragione tu, la casa è quella.
CO-PILOTA
(parlando alla radio)
Centrale. Contatto visivo affermativo.
PILOTA
Ok! Tentiamo un touch-and-go. Un
centinaio di metri più in su della casa
mi sembra una zona sicura. Facciamo un
tentativo.
CO-PILOTA
(parlando alla radio)
Centrale. Scendiamo. Chiedi se va bene un
po dietro la casa.
TRANSITION TO BLACK.
TEXT IN WHITE: DAVIDE
INT. SCUOLA ELEMENTARE - MATTINO5 5
Davide, il primogenito di Annamaria, ha la mano alzata
per chiamare la maestra.
MAESTRA
Allora bambini, adesso voglio che
qualcuno mi legga ad alta voce la frase
sulla lavagna. Con la giusta
punteggiatura e intonazione però. Chi
inizia per primo?
10.
(MORE)
(la maestra si accorge di
Davide)
Davide?
DAVIDE
Signora maestra posso andare al bagno?
MAESTRA
(annoiata)
Vai.. ma sbrigati!
Davide si alza ed esce dalla classe. Sulla lavagna si
legge:
Il cacciatore entrò nella stanza e, avvicinatosi al
letto, vide il lupo.
Eccoti qua, vecchio impenitente, disse, è un pezzo che ti
cerco.
MAESTRA (CONT’D)
Chi vuole leggere per primo?
(osserva la stanza)
Sophie!
Sophie starnutisce. Poi incomincia a leggere la frase.
Improvvisamente un forte rumore di elicottero copre
completamente la sua voce.
BAMBINO
Uaooooo!!!
Tutti i bambini, tranne Sophie, corrono alle finestre e
spiaccicano la faccia contro il vetro.
MAESTRA
Bambini!! State seduti!!
BAMBINO 2
Io ne uno uguale a casa! Grande così!
Il bimbo fa un gesto per dimostrare quanto grande.
BAMBINO
Uaooo che forza!
11.
MAESTRA (CONT'D)
Il bambino indica l’elicottero con la mano e cerca con un
dito di schiacciarlo sul vetro man mano che diventa
sempre più piccolo. Entra Davide ma rimane impietrito
sull’uscio della porta, stupito da quel che vede.
TRANSITION TO BLACK.
TEXT IN WHITE: STEFANO
INT. FABBRICA DI INTROD - OFFICINA6 6
Stefano, il padre di Davide e Samuele, sta lavorando
nella fabbrica di elettrotecnica per centrali
idroelettriche a Introd, che dista circa 40 minuti da
Cogne. Egli è vestito in maniera molto semplice, con uno
di quei maglioni dalla fantasia a rombi tipico di
montagna. Ha l'aria assonnata di chi ha dormito poco la
notte precedente.
Stefano e un collega stanno ispezionando una turbina
dismessa dalla centrale. Scambiano alcune battute di
spirito sullo stato di Stefano, particolarmente assonnato.
OPERAIO 1
Secondo me si è bruciata quella scheda..
STEFANO
Quale scheda?
OPERAIO 1
Quella! Non la vedi che è mezza nera?
L'operaio indica una scheda elettronica con la luce
portatile.
STEFANO
Se lo dici te..
OPERAIO 1
Fatto festa con la mogliettina stanotte
eh?
STEFANO
Ma che dici! Ho solo dormito un po male.
12.
OPERAIO 1
Dalla tua faccia si direbbe che non hai
dormito proprio! Lascia stare faccio io..
(si avvicina alla scheda)
Vai a prenderti un caffè! Prima di far
danni.. già non funziona da se sto coso.
STEFANO
E' il terzo che prendo oggi.
(pausa)
Vabbé vado a lavarmi un po la faccia in
bagno e torno da te.
OPERAIO 1
Mi sa che nemmeno un tuffo nella Dora ti
sveglierebbe a te stamattina! (ride)
Stefano si dirige verso i bagni.7 7
INT. FABBRICA DI INTROD - SEGRETERIA7 7
Arriva una chiamata sul fisso dell’azienda. La segretaria
risponde prontamente. La vediamo parlare senza udire quel
che dice, poi dall'interno dell'ufficio udiamo la
conversazione.
SEGRETARIA
(piuttosto fredda)
Si calmi signora non riesco a capire quel
che dice.
ANNAMARIA
(al telefono agitata)
Samuele e' morto, Samuele e' morto,
chiama Stefano. Chiama Stefano.
SEGRETARIA
(piuttosto fredda)
E' impegnato in officina signora.
ANNAMARIA
(al telefono agitata)
Chiamalo, digli di venire a casa subito
ma non dirglierlo!
13.
INT. FABBRICA DI INTROD - BAGNO8 8
Stefano è in bagno che si lava la faccia, quando la porta
si apre ed entra la segretaria.
INQUADRATURA DI STEFANO CHE SI ASCIUGA LA FACCIA NELLO
SPECCHIO.
Stefano strabuzza un po' gli occhi poi si gira verso la
segretaria guardandola un po' stupito.
STEFANO
(scocciato)
Beh? Che c’è?
SEGRETARIA
Guarda, mi ha chiamato tua moglie e ha
detto che devi chiamare a casa
urgentemente.
STEFANO
(arrabbiato)
E che diamine! Devo anche lavorare per
mangiare!
Stefano fa un gesto alla segretaria perché se ne vada,
lei esce dal bagno ed attende fuori. Poi Stefano compone
il numero di Annamaria dal suo cellulare.
STEFANO (CONT’D)
(parla al telefono, con
dolcezza)
Sono io bimba, ti sei sentita di nuovo
male?
ANNAMARIA
(al telefono, sconvolta)
Samuele è morto. E' successo un disastro,
vieni subito.
STEFANO
(parla al telefono,
incredulo)
Cosa è successo al piccolo?
14.
ANNAMARIA
(Al telefono, sconvolta)
Vieni subito.
Stefano mette giù la chiamata e esce dal bagno con l'aria
attonita. La segretaria lo scruta in attesa delle sue
parole.
STEFANO
Devo uscire subito, glielo dica al capo..
mia moglie, non si sente bene un altra
volta. Io spero che lui capisca. E’ una
emergenza.
La segretaria fa segno con la testa alzando un po le
spalle.
SEGRETARIA
Non so, ma riferirò.
TRANSITION TO BLACK.
TEXT IN WHITE: ADA
INT. CASA DI ADA SATRAGNI - CUCINA - MATTINO9 9
Ada Satragni vive molto vicino alla casa dei Franzoni. La
mattina dell'omicidio sta tranquillamente facendo
colazione. Il marito si sta preparando per andare al
lavoro. La signora di servizio sta versando il thè nella
tazza di Ada.
MARITO DI ADA
(in piedi mentre si aggiusta
la cravatta)
Sophie ha già preso il pulmino?
ADA
Sì! E' uscita dieci minuti fa! E tu sei
di nuovo in ritardo invece.
DONNA DI SERVIZIO
Vado a prenderle la giacca, signore.
La donna di servizio si allontana per prendere la giacca
al marito di Ada.
15.
MARITO DI ADA
Non riesco mai a salutarla, povera
piccola..
ADA
Tranquillo, era così contenta di tornare
a scuola che è uscita di corsa.
MARITO DI ADA
Ah.. va bene.. Ci vediamo stasera allora.
Scappo, di corsa anch’io, ma mica cosi
contento.
Il marito di Ada dà un bacio alla moglie e fa per uscire.
Nel frattempo entra la donna di servizio con la giacca in
mano e il telefono cordless per la signora. Il marito di
Ada prende la giacca e incomincia a vestirsi.
DONNA DI SERVIZIO
La cercano al telefono signora. Non
capisco che cosa vogliono.
Ada, ancora in pigiama, prende in mano il cordless.
ADA
(a bassa voce)
Chi è a quest'ora?
(parlando al telefono)
Pronto! Chi parla?
ANNAMARIA
(al telefono, agitata e
spaventata)
Sono Annamaria Franzoni, la sua vicina.
Samuele vomita sangue dalla bocca! Venga
subito!
ADA
Cosa è successo?
ANNAMARIA
Mio figlio vomita sangue! Venga qui
subito! La prego! Non so proprio cosa
fare..
ADA
Sono ancora in pigiama, mi dia cinque..
16.
ANNAMARIA
O Dio! Gli sta scoppiando il cervello! O
mio Dio!
ADA
..minuti.
TRANSITION TO BLACK.
TEXT IN WHITE: DANIELA
I./E. CASA DEI LORENZI - GIARDINO/STANZA MATRIMONIALE - 10 10
MATTINO
ANNAMARIA
(fuori campo, urlato)
Daniela!
Una agghiacciante richiesta di aiuto, si leva dalla casa
dei Franzoni verso la vuota vallata. Non succede nulla.
Dopo un po di tempo la vicina di casa apre le ante delle
finestre del suo balcone.. Annamaria con un telefono
cellulare all'orecchio apre la porta-finestra.
ANNAMARIA (CONT’D)
(agitata e spaventata)
Daniela! C'è Samuele che perde sangue
dalla testa!
DANIELA
(in dialetto)
Oh mio Dio!
Daniela corre verso casa dei Franzoni.
LA STEADY CAM SEGUE DANIELA FIN QUANDO NON ENTRA DENTRO
LA STANZA. TRANSIZIONE BUIO-LUCE NATURALE ALL’ENTRATA.
Annamaria, completamente vestita di nero, è ferma
immobile davanti al bambino con le braccia diritte lungo
il corpo. Quando Daniela entra uno spettacolo
raccapricciante le si apre davanti agli occhi. Tutto il
soffitto e la parete sono spruzzati di sangue. Daniela
porta le mani alla bocca. Cala il silenzio fra le due
donne, spezzato solo dal rantolo del piccolo (non
inquadrato).
17.
ANNAMARIA
Va a chiamare Ada.. fa presto!
Daniela esce di casa e scende lungo la strada che separa
la casa dei Franzoni da quella di Ada Satragni, il medico
di famiglia. A tratti la donna corre e cammina, sconvolta
da ciò che ha visto, fra un passo e l'altro aggiunge
qualche parola di preghiera in dialetto e si porta le
mani alla bocca, sconvolta.
Improvvisamente, da una curva spunta la macchina di Ada
che si sta già dirigendo verso casa dei Franzoni. Il
cognato Marco, guardia alpina, è alla guida della Panda
bianca.
INT. STUDIO TELEVISIVO - SET11 11
Tutto è pronto nello studio televisivo per lo speciale
sul caso di Cogne. Le telecamere sono puntate sugli
ospiti, seduti nel salottino preparato per l'occasione.
Tra gli ospiti abbiamo il giovane prete di famiglia don
Marco Baroncini, l'avvocato della difesa Carlo Taormina,
il giornalista Gennaro De Stefano, il comandante del RIS
di Parma tenente colonnello Luciano Garofano, lo
psicologo Paolo Crepet e la giornalista Barbara
Palombelli. Di lato rispetto alle due file di poltrone,
troneggia il plastico della casa dei Franzoni. Sul
tabellone luminoso il viso di Annamaria Franzoni, con la
scritta "Colpevole o innocente?".
BRUNO VESPA
Buonasera al pubblico di Porta a Porta e
buonasera ai nostri ospiti. Stasera
parleremo di nuovo dell'omicidio del
piccolo Samuele. Annamaria Franzoni è
colpevole o innocente? L’assassino ha
ucciso con un Sabot o con un pentolino? I
nostri ospiti ci aiuteranno a far luce
sul caso che sta dividendo le coscienze
dell’Italia intera, tra colpevolisti e
innocentisti.
Il pubblico applaude, il presentatore introduce gli
ospiti.
18.
BRUNO VESPA (CONT’D)
Bene! Dò subito il benvenuto a Porta a
Porta all'avvocato di Annamaria,
l’onorevole Carlo Taormina.
(applausi)
TAORMINA
(saluta con un breve cenno
della mano)
Grazie.. grazie.. buonasera a tutti.
BRUNO VESPA
Poi abbiamo lo scrittore Gennaro De
Stefano, la persona che ha aiutato
Annamaria nella raccolta delle sue
memorie, nel libro che presenteremo tra
poco.
Lo scrittore fa un gesto con la testa e il pubblico
applaude. Il libro è posato in bella vista sulle sue
ginocchia.
BRUNO VESPA (CONT’D)
Infine abbiamo una delle persone
spiritualmente più vicine alla famiglia
nonché fondatore del comitato Conosci
Annamaria.. Don Marco Baroncini!
Da questa parte invece abbiamo il
comandante dei RIS di Parma tenente
colonnello Luciano Garofano, e i nostri
cari opinionisti, il nostro psicologo,
Paolo Crepet e la giornalista, Barbara
Palombelli.
Il presentatore fa una breve pausa attendendo che il
pubblico smetta di applaudire.
BRUNO VESPA (CONT’D)
Come vedete anche stasera abbiamo ospiti
veramente eccellenti, ma posso dirvi che
non è tutto. In esclusiva per la nostra
trasmissione abbiamo una ospite
d'eccezione.. autrice del libro-verità
uscito in questi giorni, nonché unica
sospettata per l'omicidio del piccolo
Samuele, Annamaria Franzoni!
19.
Una musica di sottofondo introduce l'ingresso in studio
della nuova ospite. Si aprono due porte ed entra
Annamaria, vestita in maniera molto sobria ed elegante.
Per timidezza la donna non guarda le telecamere al suo
ingresso, semplicemente stringe la mano al conduttore e
va a sedersi sulla sedia al centro, sistemata di fronte
alle telecamere fra le due file parallele di ospiti. Poco
dietro si vede il suo viso ingigantito sul tabellone. Il
pubblico fa ampi applausi.
BRUNO VESPA (CONT’D)
Annamaria che piacere! Benvenuta a Porta
a Porta!
ANNAMARIA
Grazie..
(si siede)
BRUNO VESPA
Oggi siamo qui per darle l’opportunità di
raccontare la sua versione dei fatti,
direttamente al cuore degli italiani. Ho
letto in anteprima "La Verità”, il libro
scritto da lei a due mani con il
giornalista De Stefano. Le va di
parlarcene?
ANNAMARIA
Sono qui anche per questo.. si.
BRUNO VESPA
Mi permetta di dire che questa è una
"verità" molto diversa da quella
accertata dalla giustizia.
ANNAMARIA
Voglio precisare che è la verità non è
"una mia verità" è la verità di quello
che è successo quella mattina. Ho
raccontato come sempre, l'ho fatto
cercando di ricordare nei particolari
quello che è successo ed anche i miei
pensieri. E' la verità e ci tengo a dirlo.
BRUNO VESPA
Lei dice "non sono un assassina e non
sono pazza".
20.
ANNAMARIA
Io non sono stata io. Lo voglio gridare
finché avrò vita. Non sono stata io ad
uccidere mia figlio. Io sono innocente,
ho fatto... ho sentito il dovere di
scrivere questo libro con grande dolore,
rivivendo questi momenti atroci che mi
hanno devastata proprio per gridare a
tutte le persone che sono innocente, che
io non ho ucciso mio figlio e che, se si
vuole arrivare a capire chi è stato,
bisogna andare nella direzione giusta
cercando di indagare in tutto quello che
c'è agli atti, che bisogna cercare di
approfondire meglio. Mi sembra, nel mio
caso, mi hanno fatto la radiografia in
lungo e in largo ma non è stato fatto
cosi con altre persone che avevano anche
molte contraddizioni.
BRUNO VESPA
E' possibile che lei si creda come si
descrive... non che lo sia..
ANNAMARIA
Mi hanno dato della pazza, ma io è da
quel giorno che continuo a ripetere ai
giudici sempre la stessa versione. Voi
non potete proprio immaginare cosa
significa avere un figlio brutalmente
assassinato sotto gli occhi e rimanere
lucidi? Eppure l'accusa chiede per due
volte la perizia psichiatrica, dopo che
mi sono volontariamente sottoposta ben a
tre e tutte mi hanno dichiarato sana di
mente. Se non mi trovassero sana di
mente, il caso sarebbe chiuso, giusto?
Invece io sono qui a chiedere giustizia
per il mio piccolo Sammy. Sono sana di
mente e voglio che si trovi l'assassino
di mio figlio.
BRUNO VESPA
Vuole raccontarci la sua versione dei
fatti, la sua verità, cosicché la
conoscano anche i nostri telespettatori?
21.
ANNAMARIA
Spero di sentirmela, è molto doloroso per
me ricordare quei momenti. Ma ci provo.
(pausa)
Io avevo appena accompagnato mio figlio
Davide a prendere il pulmino come facevo
tutte le mattine. Apro la porta di casa e
la chiudo a chiave. Mi tolgo le scarpe e
infilo gli zoccoli, poi appendo il
soprabito. Di rumore sento solo la
televisione. Questo è strano, quando
Samuele non mi vede urla. Forse siamo
riusciti a non fare troppo baccano
uscendo e lui si è addormentato.
Il Bruno Vespa si avvicina al plastico e indica la porta.
BRUNO VESPA
Mi faccia capire, quindi lei è entrata
dall'ingresso principale ed ha chiuso la
porta alle sue spalle. Mentre suo figlio
stava dormendo al piano di sotto nella
stanza matrimoniale, giusto?
ANNAMARIA
Esatto, almeno quello era quello che
pensavo io. Siccome dormiva ho pensato di
farmi una doccia, quindi sono scesa nella
mia stanza per cambiarmi. C'era poca luce
che penetrava dalla finestra attraverso
il tendone blu. Guardo in direzione di
mio figlio e non lo vedo muoversi.. ho
pensato o dorme o vuole farmi il gioco
del "cucù". Però poi ho sentito un
respiro strano. Alzo il piumone per
controllare e vedo mio figlio in un lago
di sangue..
Annamaria inizia a piangere e a parlare con il magone.
BRUNO VESPA
Si sente bene signora Lorenzi?
ANNAMARIA
(singhiozzante)
E' stato.. E' stato uno shock enorme..
22.
(MORE)
come se il tempo si fosse fermato, uno
shock. Non riesco a capire quello che
vedo, faccio un passo indietro, provo a
chiamarlo ma lui non risponde, è come se
non ci fosse. Sento solo il suo respiro,
una specie di rantolo terrificante. Vedo
una grossa profonda ferita sulla testa a
forma di croce e del materiale celebrale
sul cuscino. Penso che mi abbia chiamato
così forte che gli è scoppiata la testa.
Un giorno un pediatra mi aveva detto che
aveva pianto così forte che la pressione
sanguigna gli aveva rotto un capillare
nell'occhio..
(piange)
Appena mi riprendo dallo shock, cerco il
telefono per fare il 118 ma non ricordo
se ci vuole il prefisso o no per cui
sento una voce della Telecom che mi dice
che ho sbagliato numero. Riprovo, apro
la finestra e chiedo aiuto alla vicina.
Penso sia colpa del telefono troppo
vecchio, allora lascio il telefono sul
comodino e corro al piano di sopra dove
il telefono è più moderno.
BRUNO VESPA
Quindi lei per prima cosa cerca di
chiamare il 118, non riuscendoci, poi
apre la finestra al piano di sotto per
chiedere aiuto e poi sale di nuovo le
scale. Tutto questo con gli zoccoli ai
piedi.
ANNAMARIA
Esatto. Non tocco Samuele perché non so
veramente cosa fare, è lì con le braccia
distese che respira male, ho paura a
spostarlo. Vado su e rifaccio il numero
del 118, finalmente rispondono. Urlo che
ho bisogno d'aiuto ma la persona al
centralino mi dice di attendere, che mi
passa l'addetto. Sono momenti terribili,
perché sono preoccupata che Sammy
soffochi nel suo vomito. Mi giro e vedo
il mio cellulare.
23.
ANNAMARIA (CONT'D)
(MORE)
Lo prendo e cerco il numero del nostro
medico di base che abita vicino a casa
nostra. Faccio fatica a concentrarmi e a
trovare il numero di Ada. Lo compongo
mentre finisco di dare i dati al pronto
intervento. Mi risponde la sua
governante, alla quale urlo: "Rosanna,
Rosanna, mandami Ada, mandami Ada.
Samuele sta male!". Ma Rosanna non
capisce, cosi mi passa Ada che mi chiede
chi sono e cosa voglio. Gli spiego che
sono Annamaria Lorenzi e che mio figlio
sta male e lei mi risponde che sarebbe
arrivata subito. Poso il telefono sul
comò della mia camera. Chiamo Samuele ma
lui non mi risponde! (si commuove)
Gli stringo la manina che aveva adagiata
lungo il corpo e gli faccio una carezza
in viso, continuando a chiamarlo:
"Samuele, Samuele, mi senti sono la
mamma, sono qui con te!". Del materiale
celebrale mi rimane attaccato alla mano e
io lo poso dolcemente pensando che fosse
suo e gli potesse servire.
BRUNO VESPA
Ma non vedeva tutto il sangue schizzato
sulle pareti?
ANNAMARIA
Ma all'inizio meno perché era in
penombra. C'era una finestra aperta ma
non c'era ancora il sole fuori: era una
luce non tanto forte. Poi il mio sguardo
era rivolto a lui, non a qualcosa
intorno, io guardavo lui.
BRUNO VESPA
Quando avverte suo marito? Mi sembra che
lei a suo marito ha riferito una
situazione più grave che al 118.
ANNAMARIA
Subito dopo avere chiamato Ada. Riprendo
il telefonino e faccio il numero, ma
nell'agitazione devo avere sbagliato e
chiamo la scuola.
24.
ANNAMARIA (CONT'D)
(MORE)
Rifaccio il numero e mi risponde Giacinta
la segretaria dell'azienda in cui lavora
Stefano. Gli dico di chiamarlo con
urgenza. Poi apro la porta-finestra che
dà sul giardino.
BRUNO VESPA
Questa qui esatto?
ANNAMARIA
Quella. Cosi' Ada può entrare senza
passare dall'ingresso al piano di sopra.
Il gelo entra dentro la stanza per cui
copro Samuele con il piumone, il lenzuolo
è accartocciato al fondo. Quando la luce
illumina la stanza per la prima volta mi
rendo conto della scena raccapricciante
che ho davanti. C'è sangue ovunque, sui
muri, sulle pareti, sul letto, a terra e
lui li che geme. Entro ed esco dalla
stanza, in attesa di Ada, quando vedo
Daniela, la mia vicina, sul suo balcone.
Le urlo: "Daniela corri, aiutami! Chiama
la Satragni. Samuele sta male, gli è
scoppiata la testa.
BRUNO VESPA
La Ferrod... la sua vicina, fu in seguito
da lei accusata come presunta assassina,
perché chiamò proprio la Ferrod se era
una persona a lei sospetta?
ANNAMARIA
Mio figlio era stato ucciso, ma fino
all'autopsia pensavo che gli fosse
scoppiata la testa.. Per cui io non ho
collegato le due cose, ho agito
d’istinto! Il pubblico ministero mi aveva
chiesto se potevo darle qualche spunto su
chi potesse essere stato. Non seppi
rispondere. Ma a mio marito venne in
mente qualcosa. Ero ancora sotto choc. Il
mio era un po' uno sfogo, un po' volontà
di capire. Daniela Ferrod mi spiava, me
lo riferivano anche altre persone. Quando
passavo in paese gridava dalla finestra.
Mi guardava in modo pesante.
25.
ANNAMARIA (CONT'D)
(MORE)
Secondo me era invidiosa della nostra
vita perfetta. Ma in quel momento era là
persona più vicina, non ho pensato a
nulla di tutto ciò.
BRUNO VESPA
Che reazione ha avuto la sua vicina alla
sua richiesta d'aiuto?
ANNAMARIA
Daniela mi viene incontro preoccupata di
vedermi cosi' agitata, poi una volta
sulla soglia esclama: "Oh Mio Dio!" e
indietreggia. Io le chiedo nuovamente di
andare a chiamare Ada, ma dopo pochi
metri vediamo spuntare la Panda bianca
della dottoressa..
TRANSITION TO BLACK.
TEXT IN WHITE: MARCO
I./E. AUTO DI MARCO - MATTINO12 12
Ada e suo suocero Marco discutono nel tragitto da casa
loro a quella dei Lorenzi.
MARCO
Come mai questa chiamata?
ADA
Dice che il figlio sta male, che vomita
sangue.
MARCO
Ma se l'ho vista io, sarà venti minuti
fa, accompagnarlo tutta tranquilla alla
fermata del pulmino.
ADA
Probabilmente quello era Davide, quello
più grande. E' il piccolo a non sentirsi
bene.
MARCO
Capisco. Ma la cosa è strana.
26.
ANNAMARIA (CONT'D)
I./E. CASA DEI LORENZI - GIARDINO/STANZA MATRIMONIALE - 13 13
MATTINO
Marco e Ada incrociano la signora Ferrod che urla
qualcosa di incomprensibile e gesticola ampiamente. Ada
la guarda stupita. Parcheggiano poco più in là l'auto e
Ada scende con la sua borsa da medico. Entrambi camminano
in direzione della porta finestra. Ada entra e saluta
come se fosse una visita di routine, non avendo ancora
realizzato la gravità della situazione. Il suocero si
blocca sull'ingresso, sconvolto dalla scena che si trova
di fronte. Annamaria intanto sta parlando al fisso con il
118 e fa un cenno ad Ada.
ANNAMARIA
(al telefono, sconvolta)
Come non riescono a trovare la via?
(Pausa)
Gliel'ho già detto più volte. Si..
Montroz non Monroz.
(Pausa)
4A! Seeeee! Vi prego non respira! Fate
presto!
Ada dopo avere sentito il polso al bambino e controllato
il respiro (il bambino non viene mai inquadrato) si
avvicina ad Annamaria. Si sente il rantolo forte.
ADA
(molto agitata)
E' il 118? Dammi il telefono.
Ada prende in mano la cornetta.
ADA (CONT’D)
Qui parla Ada Satragni, sono un medico.
(pausa per ascoltare)
Il bambino è molto grave. Ha perso molto
sangue.
(pausa per ascoltare)
Sui 4 anni.
(pausa per ascoltare)
Respira ancora. Sì. Le passo mio suocero.
Ada fa un gesto a Marco, ancora bloccato sul
pianerottolo. Egli si avvicina ad Ada e prende il
telefono.
27.
Annamaria sente suonare il telefono cellulare sul comò e
si avvicina per prenderlo, mentre Ada va verso il bambino
per soccorrerlo. Nel frattempo rientra anche Daniela, la
quale si avvicina con la dottoressa al bambino.
C'è una gran confusione nella stanza, Marco chiarisce la
posizione con il 118, mentre Annamaria parla a suo
marito.
Ripetizione scena a pagina 13
STEFANO
(al telefono, con dolcezza)
Sono io bimba, ti sei sentita di nuovo
male?
ANNAMARIA
(parla al telefono,
sconvolta)
Samuele è morto. E' successo un disastro,
vieni subito.
STEFANO
(al telefono, incredulo)
Cosa è successo al piccolo?
ANNAMARIA
(parla al telefono,
sconvolta)
Vieni subito.
Cade la linea. Annamaria posa il cellulare e si dirige
verso Ada e il bambino. C'è anche Daniela ad ascoltare.
ANNAMARIA (CONT’D)
Cos'ha Ada? Respira?
ADA
Dimmi cos'è successo.
ANNAMARIA
Non lo so, ero fuori ad accompagnare
Daniele al pulmino. Era nel letto che si
succhiava il dito quando l'ho lasciato e
l'ho ritrovato così.
28.
ADA
Ma Samuele è caduto!
ANNAMARIA
No, No, è sempre stato nel letto.
ADA
Allora qualcuno l'ha ferito.
ANNAMARIA
No, non ho visto nessuno, è sempre stato
nel letto.
ADA
Se non è caduto, non è stato ferito, che
cos'è? Un aneurisma che gli ha fatto
scoppiare la testa?
Ada apre la sua borsa e controlla nei medicinali. Intanto
Marco mette giù il telefono ed esce dalla stanza.
ADA (CONT’D)
Ho bisogno di una bacinella d'acqua.
Poi cerca di spostare il bambino vicino al bordo del
letto. Annamaria corre in bagno, va a prendere una
bacinella e la riempie d'acqua. Mentre è in bagno si
accorge di una macchia di sangue sul lavello. Si blocca,
la guarda e poi la fa sparire con la mano, sporcandosi il
polsino della maglia.
Ada prepara un una iniezione da fare al bambino. Poi
prende delle garze dalla borsa. Le mani le tremano
visibilmente. Arriva Annamaria con la bacinella d'acqua.
L'appoggia sul letto di fianco a Samuele.
ANNAMARIA
Oh Mio Dio! Cosa gli è successo?
Ada inizia a tamponare il sangue e a ripulirgli il viso
dalla materia celebrale.
ADA
Non lo so, non lo so nemmeno io. Ho
bisogno di cotone per tamponare le ferite.
29.
Annamaria torna in bagno e prende un'intera confezione di
cotone e del disinfettante.
ANNAMARIA
Ecco.
Nel frattempo Ada pratica l'iniezione sulla coscia del
bambino. Il bambino reagisce facendo la pipì.
ANNAMARIA (CONT’D)
E’ vivo? E' un buon segno? Ti prego dimmi
qualcosa Ada!
Ada continua a tamponare le ferite e non risponde. Prova
a chiamare il piccolo, muovendogli una luce di fronte
agli occhi per vedere se reagisce. Annamaria prende la
bacinella piena di sangue e va a versarla nel bagno. Ada
continua a chiamare Samuele. Annamaria posa la bacinella
con l'acqua pulita di fianco al letto.
ANNAMARIA (CONT’D)
Ada, ce la farà?
ADA
Daniela, portala fuori e non farla
entrare!
DANIELA
Su, vieni Annamaria!
Daniela la prende per un braccio e cerca di portarla
fuori, ma riesce solo a trascinarla sulla soglia
dell'ingresso.
ADA
Ma quando arriva questo elicottero?
Ditele di sollecitarlo per piacere.
Intanto si continua a udire il rantolo del piccolo.
ADA (CONT’D)
Marco, vieni dentro a darmi una mano!
Marco, entra dentro la casa facendosi spazio fra Ada e
Annamaria.
30.
ADA (CONT’D)
Chiama tu il 118. Digli di fare presto!
Marco va al telefono e compone il numero.
MARCO
Sono Marco Savin, la chiamo da Cogne.
(pausa)
Dov'è l'elicottero? La situazione qui è
gravissima.
Marco mette una mano sulla cornetta.
MARCO (CONT’D)
L'operatrice sta contattando
l'elicottero, Ada.
ADA
Annamaria, ho bisogno di una coperta, vai
a prendere una coperta!
Annamaria va a prendere il necessario.
MARCO
(al telefono)
Va bene.
L'elicottero è su Cogne, non riescono a trovare la casa e
ci chiedono di uscire per segnalarla. Ti chiedono di
portare fuori anche il bambino perché probabilmente
avranno difficoltà ad atterrare.
ADA
Adesso lo mettiamo su un cuscino, lo
copriamo e lo portiamo fuori.
Nel frattempo giunge Annamaria con le coperte pesanti.
Ada prende un cuscino e lo mette di fianco al bimbo.
MARCO
Forza incominciate a uscire! L'elicottero
dovrebbe essere già in zona.
La prima ad uscire è Daniela. Annamaria attende che Ada
posi il bambino sulla barella improvvisata. Lo coprono
bene, poi lo alzano e lo mettono sul cuscino.
31.
ANNAMARIA
Come posso aiutarti?
ADA
Tamponagli le ferite mentre io lo prendo
fra le braccia. Andiamo.
Ada prende in braccio il bambino nella barella
improvvisata e lo porta fuori, Annamaria la segue a breve
distanza. Daniela fa segno con le braccia verso il cielo.
DANIELA
Mi sembra di sentirlo arrivare!
CUT TO:
I/E. A BORDO DELL’ELICOTTERO DEL 118 - SOPRA A COGNE - 14 14
MATTINO
Ripetizione della scena a pagina 9.
Ivano passa il binocolo al co-pilota. Una donna si
sbraccia per segnalare la posizione. Sono in tre. Una
donna ha un bambino in braccio e l’altra le è a fianco.
La terza, quella che segnala la posizione, è poco
distante.
PILOTA
Avevi ragione tu, la casa è quella.
CO-PILOTA
(parlando alla radio)
Centrale. Contatto visivo affermativo.
PILOTA
Ok! Tentiamo un touch-and-go. Un
centinaio di metri più in su della casa
mi sembra una zona sicura. Facciamo un
tentativo.
CO-PILOTA
(parlando alla radio)
Centrale. Scendiamo. Chiedi se va bene un
po dietro la casa.
CUT TO:
32.
I./E. MACCHINA DI STEFANO - MATTINO15 15
Stefano è in auto, in mezzo al traffico, cerca di farsi
strada a tutti i costi per rientrare il più in fretta
possibile. Parla concitatamente al cellulare con suo
padre.
STEFANO
Si.. Si.. è stata di nuovo male stanotte.
(pausa)
Si.
(pausa)
Il solito attacco d’ansia. Niente di che.
(pausa)
Ora sto rientrando per vedere cos'è
successo al piccolo.
(pausa)
Già.
(pausa)
Annamaria ha detto che è morto, ma non
era in se!
(pausa)
No, non saprei. Avrà esagerato.
(pausa)
Vi chiamo appena so qualcosa di certo.
(pausa)
Va bene.
(pausa)
Ciao.
Poi Stefano compone il numero di cellulare di Annamaria.
Il telefono è scarico e risulta irraggiungibile.
STEFANO (CONT’D)
Dannazione!
Distratto dal cellulare rischia un frontale con un altra
macchina che scarta di lato e suona il clacson.
TRANSITION TO BLACK.
TEXT IN WHITE: ALBERTO
EXT. DISTRIBUTORE DI BENZINA DI COGNE - MATTINO16 16
La tranquilla vallata di Cogne viene improvvisamente
disturbata dal forte rumore di un elicottero in arrivo.
33.
Un anziano del paese sta facendo rifornimento nella
stazioncina Esso di Cogne. Alberto, mentre fa
rifornimento, si accorge del rumore, fa scattare il
meccanismo di riempimento automatico e si sposta un po
più in là, per cercare di capire da dove proviene. La
persona anziana esce dall’auto.
ANZIANO
(in dialetto, indicando i
numeri del distributore)
Alberto, furfante, mica ti avevo detto di
farmi il pieno io! 20 euro!
ALBERTO
Sta zitto un attimo, vecchiaccio tirchio!
Il meccanismo di riempimento automatico scatta e la pompa
non fa più rumore. A quel punto si distingue chiaramente
il rombo dell'elicottero.
ALBERTO (CONT’D)
Guarda là! Mi sembra un elicottero.
Chissà cosa è successo. Un incidente?
ANZIANO
Io non vedo niente, sarà un po la vista,
sarà un po che io guardo i numeri della
pompa al posto tuo, visto che mi tocca
pagare a me.
ALBERTO
Ma si', guarda là quel puntino rosso che
attraversa la vallata. Punta dritto su
Cogne. Mi sembra proprio che punti verso
di qua.
ANZIANO
Sarà il papa in vacanza! Adesso però
fammi tu la carità, quanto avevamo detto?
20 euro? Ecco qua. (Ride)
L’elicottero del 118 vira poco più in là e si porta verso
il fianco della vallata.
34.
ALBERTO
Me li dai dopo vecchio genovese, adesso
dammi un passaggio, voglio andare a
vedere che succede lassù.
ANZIANO
Se offre la casa, ben venga.. salta su..
con la mia alfetta arriviamo prima di
loro!
Alberto, il benzinaio chiude il distributore di benzina e
salta sulla macchina. I due partono insieme.
TRANSITION TO BLACK.
TEXT IN WHITE: CARLO
I./E. NEGOZIO DI ALIMENTARI DEI PERRATONE A GIMILLAN - 17 17
MATTINO
Carlo Perratone esce di corsa dal suo negozio di
alimentari con il naso all’insù.
CARLO
(in dialetto)
Oddio. Cos’è successo?
(pausa, entra nel negozio)
François, stai tu al negozio? Vado a
vedere!
Carlo prende il telefono cellulare e le chiavi, poi
chiama Graziana.
TRANSITION TO BLACK.
TEXT IN WHITE: CARLO E
ULISSE
EXT. NEGOZIO DI ORTAGGI E FRUTTA DEI GUICHARDAZ - MATTINO18 18
Carlo arriva in furgone, parcheggia davanti al negozio e
scende. Si appresta ad entrare ma trova Ulisse con i suoi
clienti che guardano in cielo appena fuori dal negozio di
ortofrutta.
35.
CARLO GUICHARDAZ
(in dialetto)
Ciao Ulisse. Grazie di avere aperto.
(Ulisse non risponde)
Beh che c’è?
ULISSE
E’ successo qualcosa vicino casa nostra.
Si gira e vede anche lui l’elicottero.
I./E. A BORDO DELL’ELICOTTERO DEL 118 - SOPRA LA CASA DEI 19 19
LORENZI - MATTINO
Il medico e il suo staff paramedico sono pronti a
intervenire. Si preparano allo sbarco.
LORENZO
Okay ragazzi, ci siamo. State pronti con
la barella. Il terreno è scosceso e
ripido, per cui passi lenti e piedi ben
piantati a terra. Non voglio soccorrere i
miei soccorritori. Ci siamo intesi?
PERSONALE MEDICO DEL 118
Si.
LORENZO
Il bambino è grave, portate giù anche la
rianimazione.
CO-PILOTA
(dallo sportellino)
Cinque secondi all'atterraggio.
L'elicottero alza moltissima polvere durante 20 20
l'avvicinamento al suolo. Si posa in una zona non abitata
a una certa distanza a Nord dalla villetta. Fuori sul
giardino ci sono quattro persone, più il bambino da
soccorrere.
Il co-pilota apre uno sportellino e urla nel vano di
carico.
CO-PILOTA (CONT’D)
Vai! Vai! Vai!
36.
EXT. CASA DEI LORENZI - GIARDINO - MATTINO20 20
Lorenzo spalanca il portellone laterale dell'elicottero e
il personale medico scende. Dalla porta laterale della
cabina scende invece Ivano, la guardia alpina. Il
personale medico corre con un buon passo e si dirige
verso il piccolo Samuele. Il pilota fa un gesto ad Ivano
per comunicargli che sale in quota e rimane in hovering.
Una volta allontanati tutti, l'elisoccorso dà potenza al
motore e sale in quota a un centinaio di metri.
LORENZO
(urlato verso Ada)
Sono Lorenzo Iannizzi del pronto
soccorso. Quali sono le condizioni del
paziente?
ADA
(in stato confusionale)
Dott.ssa Satragni. Ho cercato di
tamponare le ferite come potevo. Perde
copiosamente sangue dalle ferite sulla
testa. Respira con fatica, le pulsazioni
stanno diminuendo, ma il cuore ancora.
LORENZO
Ok. Ce ne occupiamo noi ora.
Ada apre i tamponi di cotone utilizzati per fermare il
sangue e mostra la lesione sulla fronte. Il medico rimane
in silenzio, ma è molto sorpreso delle ferite di chiara
origine traumatica sulla parte occipitale sinistra del
cranio. Ivano è li con loro che ascolta e osserva il
bambino.
LORENZO (CONT’D)
(turbato)
Mio Dio! Cos'è successo qui?
ADA
(agitata)
Non lo so.. non lo so.. potrebbe essere
stato colpito da un aneurisma..
LORENZO
(irritato)
Ma non dire questo!
37.
I soccorritori chiedono spazio, allontanano la madre, la
vicina e il suocero di Ada. Annamaria, mentre arrivano i
soccorsi, piange senza dire una parola, tiene le braccia
conserte.
INFERMIERE
Fate largo per piacere! Fate largo!
LORENZO
Chi è il genitore del bambino?
ADA
Lei è la madre, il padre sta arrivando.
LORENZO
Dobbiamo portarlo via d'urgenza signora.
Forza dategli ossigeno e mettetelo sulla
barella. Tamponate meglio quelle ferite.
Fermate il sangue.
ANNAMARIA
(piangendo)
Sopravvivrà?
Il medico fa finta di non sentire la domanda per non
dovere rispondere.
LORENZO
Per favore portatela dentro.
Daniela e Vito (il vicino di casa che è sopraggiunto in
soccorso) cercano di portare dentro Annamaria. Lei entra
in casa, ma poi si lamenta. Ivano segue la signora nella
casa ma poi ci rimane. Intanto fuori arrivano numerosi
estranei, fra cui la signora di servizio di Ada.
ANNAMARIA
(piangendo)
Non voglio stare qui! Lasciatemi uscire!
LORENZO
Come si chiama il bambino?
ADA
Samuele.
38.
LORENZO
Samuele mi senti?
Lorenzo punta la luce negli occhi del bambino per vedere la sua
risposta. Poi ascolta se respira. Annamaria ritorna in zona.
LORENZO (CONT’D)
Conosce il suo gruppo sanguigno?
(rivolgendosi ad Ada)
No.
LORENZO (CONT’D)
Quanto sangue ha perso?
ADA
Non so. Molto. Abbiamo cercato di
tamponare le ferite ma era sul letto in
un lago di sangue. Gli ho fatto una
iniezione di adrenalina.
LORENZO
Forza con quella barella! Ivano dov'è?
INFERMIERE
Non saprei!
Annamaria si gira nervosa per la seconda volta a guardare
Ivano che è rimasto in casa.
LORENZO
(rivolto a un infermiere)
Va bene. Chiama tu l'elicottero. Digli di
scendere che evacuiamo il paziente.
L'infermiere prende la sua radio.
INFERMIERE
(parla alla radio)
Franco sono Marco passo.
CO-PILOTA
(alla radio)
Dimmi.
39.
INFERMIERE
(parla alla radio)
Evacuiamo il bambino, scendete fra due
minuti, tempo di prepararci.
Intanto gli infermieri continuano a tamponare il sangue e
dare ossigeno al bambino. Poi lo spostano sulla barella e
lo legano.
INT. CASA DEI LORENZI - CAMERA MATRIMONIALE/BAGNO - 21 21
MATTINO
Ivano è rimasto dentro casa ad osservare il sangue sulle
pareti e sul soffitto, quando sente alla radio la
conversazione tra l’infermiere e il co-pilota. Ivano nota
anche il calzino insanguinato per terra e il pigiama
appoggiato sul letto.
INFERMIERE
(alla radio)
Evacuiamo il bambino. Scendete al più
presto.
CO-PILOTA
(alla radio)
Okay, scendiamo.
Ivano prende la radio in mano e cambia canale per
contattare i carabinieri. Un istante dopo Annamaria entra
dentro la stanza.
ANNAMARIA
(rivolgendosi a Ivano)
Ha bisogno di qualcosa?
IVANO
(rimettendo la radio nel
fodero)
No, grazie.
Annamaria poi vede Stefano arrivare e gli va incontro.
Ivano per non farsi sentire va nel bagno, chiude la porta
e si guarda intorno per cercare un oggetto che potrebbe
avere stato utilizzato l’assassino. Poi chiama.
40.
IVANO(CONT’D)
(parlando alla radio)
Qui guardia alpina Ivano Iannizzi in
servizio d’emergenza con l’elisoccorso a
Cogne. C’è qualcuno in ascolto? Passo.
STAZIONE CARABINIERI
(alla radio)
Qui stazione dei carabinieri di Cogne.
IVANO
(parlando alla radio)
Siamo intervenuti in una villetta, al 4A,
Frazione Montroz. Il bambino ha il cranio
sfondato. La stanza in cui si trovava è
imbrattata di sangue fino al soffitto.
STAZIONE CARABINIERI
(alla radio)
Come dice? Mandiamo subito una pattuglia.
Ivano esce dal bagno e poi dalla stanza.
EXT. STRADA COMUNALE DI COGNE - MATTINO22 22
Stefano è in auto ed è infuriato per l'alfetta che
procede a bassa velocità verso casa sua. Sull'auto che lo
precede c'è Alberto e il vecchietto che gli ha dato un
passaggio. Prima di imboccare la stradina di casa le due
auto incrociano il pulmino della scuola (che trasporta
l’asilo nido questa volta) in attesa di Samuele. Lo
scuolabus chiude le porte e se ne va dritto per la strada
principale lasciando le due auto svoltare nella stradina.
Lungo la strada comunale le due macchine devono farsi
largo fra una schiera di curiosi che stanno camminando ai
bordi della stradina, verso la sua abitazione. Stefano è
molto calmo, non si innervosisce.
Dopo qualche istante il vecchietto mette la freccia e
accosta per parcheggiare lungo il prato. Stefano ha
finalmente strada libera. Parcheggia l'auto dietro a
quella della Satragni. Annamaria riconosce l’auto e gli
va in contro.
41.
EXT. CASA DEI LORENZI - GIARDINO23 23
ANNAMARIA
Stefano!
Annamaria esce di casa.
STEFANO
O mio Dio!
ADA
Stia tranquillo Lorenzo è ancora vivo ed
è in buone mani, stanno per portarlo via..
STEFANO
Ma cos’è successo?
ADA
Non lo so, perde sangue dalla testa, non
lo sappiamo..
Annamaria emette dei versi, chiude gli occhi e poi
incomincia ad avere un malore. Nel frattempo rientra
Ivano. Ada dà sostegno ad Annamaria. Lorenzo alza la
copertina e guarda il bambino poi si rivolge alla moglie.
STEFANO
Stai tranquilla, non ti sentire in colpa.
LORENZO
Ah! Sei qui Ivano! Scusami un attimo.
Lorenzo e Ivano si spostano un attimo per parlare in
privato.
LORENZO (CONT’D)
(rivolto a Ivano)
Lo portiamo via. L’elicottero sta
scendendo.
IVANO
E cosa lo porti via a fare?
LORENZO
Respira ancora, è in stato comatoso ma è
vivo, non posso lasciarlo qui.
42.
IVANO
Ho chiamato io i carabinieri. Saranno qui
tra pochi minuti.
Tornano insieme agli altri Ivano e Lorenzo.
Nel frattempo c’è un gran via vai di persone che entrano
ed escono dalla stanza, compreso Alberto, l’anziano e
Carlo Perratone.
LORENZO
L’elicottero sta arrivando. State pronti.
(poi si rivolge alle persone
che sono lì)
Per favore chiamate il 112.
ADA
(si rivolge ad Annamaria)
Non vai anche tu?
ANNAMARIA
Non so, si può?
ADA
Non saprei.
ANNAMARIA
Può chiedere lei Ada? Intanto vado a
prepararmi.
Lorenzo e la vicina sono lì di fianco che ascoltano il
discorso. Intanto l’elicottero è sopra la casa e
lentamente si avvicina al suolo.
Lorenzo e i soccorritori alzano il bambino. Ada parla con
Ivano ma c’è troppo rumore e non si sente nulla.
Annamaria tira fuori dalla tasca le chiavi e le dà a
Daniela.
ANNAMARIA (CONT’D)
Per favore Daniela chiudi tu la porta-
finestra..
DANIELA
Non ti preoccupare, dai pure a me.
43.
Intanto l’elicottero inizia a rombare sulle loro teste e
atterra con un solo pattino dove si era posato prima.
Ada corre da Annamaria.
ADA
Dovete rimanere qui! Non si può salire a
bordo!
ANNAMARIA
Come non si può?
ADA
(più forte)
Mi spiace, mi dicono che dovete rimanere
qui! Non sanno se lo portano all’ospedale
di Aosta o direttamente a Torino.
Il personale medico termina l’imbarco del bambino e
l’elicottero vola via. Stefano rimane solo a terra.
INT. SCUOLA ELEMENTARE DI COGNE24 24
INQUADRATURA DI DAVIDE CHE DALLA FINESTRA DELLA SUA
SCUOLA GUARDA L’ELICOTTERO DEL 118 VOLARE VIA LONTANO.
INQUADRATURA DELLA CASA CHE SI ALLONTANA DAL PUNTO DI
VISTA DELL’ELICOTTERO.
INT. STUDIO TELEVISIVO - SET25 25
BRUNO VESPA
Quindi la prima a visitare il bambino è
stata proprio la dottoressa Satragni.
Possibile che non si sia accorta subito
che quelle lesioni fossero di origine
traumatica? Ha parlato di un forte
aneurisma per consolarla o perché ne era
convinta?
ANNAMARIA
Penso che lei me lo abbia detto perché
come me non poteva pensare ad un
omicidio.
44.
(MORE)
La nostra vita a Cogne è proprio la vita
di paese, lontana da tutto questo.
BRUNO VESPA
Come può non aver pensato lei ad un
delitto?
ANNAMARIA
Non lo so... non mi ha sfiorato neanche
lontanamente. Forse era il mio senso di
colpa di averlo lasciato lì che mi ha
fatto pensare questo... di averlo
lasciato abbandonato... pensando di
lasciarlo in un posto sicuro... perché
sapevo che se era nel mio letto lui ci
sarebbe rimasto, sarebbe rimasto lì pochi
minuti.
BRUNO VESPA
Dal tutto risulta che lei si è accorta
della morte di Samuele molto, molto dopo.
ANNAMARIA
Beh, no io vedevo la gravità man mano che
passavano i minuti, passando dalla camera
al piano di sopra a chiedere soccorsi,
vedevo che lui non mi rispondeva, vedevo
che tutte le mie urla nel chiamarlo, nel
toccarlo e mi accorgevo della gravità
delle sue ferite, cosa che nella penombra
iniziale e poi nella luce. Dopo questo me
ne rendevo conto perché aumentavano,
vedevo i tagli più profondi quanti ne
aveva.
BRUNO VESPA
Quindi lei al 118 ha parlato di sangue
dalla bocca perché non se ne è accorta
subito.
ANNAMARIA
Si, è andata così, alla prima chiamata al
118 ho parlato di sangue che esce dalla
bocca. Poi loro hanno richiamato proprio
mentre entrava la dottoressa, quindi ci
ha parlato lei.
45.
ANNAMARIA (CONT'D)
(MORE)
L’elicottero aveva problemi ad
individuare la zona, quindi gli ha
passato suo suocero, Marco, guida alpina
che conosce bene i dintorni. Io non ho
più parlato con loro. Però subito dopo ha
chiamato Stefano sul cellulare, a lui
dico di correre subito perché Samuele sta
malissimo, che gli è scoppiata la testa.
BRUNO VESPA
Poi cosa succede? Ci racconti.
ANNAMARIA
Ada mi chiede cosa è successo e io gli
dico che non lo so. Samuele era nel
lettone quando l’avevo lasciato che
dormiva e si ciucciava il dito e io l’ho
trovato così dopo avere accompagnato
Davide al pulmino. Ada gli presta le
prime cure, mi chiede di andargli a
prendere dell’acqua e del cotone. Io
cerco di rendermi più utile che posso,
vado in bagno e prendo una bacinella e la
riempio d’acqua. Poi le porto il cotone.
Le chiedo cosa può essere successo e lei
mi risponde di non saperlo, che potrebbe
essergli esplosa la testa perché quella
era l’impressione che dava vedendolo.
BRUNO VESPA
Suo figlio a questo punto è ancora vivo,
vero?
ANNAMARIA
Si, è immobile ma respira regolare...
(pausa)
Ada gli pulisce la faccia e tampona le
ferite poi gli fa una iniezione alla
coscia. Lui reagisce facendo la pipì
allora io gli chiedo se è un buon segno,
visto che reagisce, ma Ada non mi
risponde. E’ molto agitata, le tremano le
mani. Spero mi dica che sta meglio,
insisto e lei mi fa allontanare da
Daniela, ma non riesco a stare lontano al
mio bambino.
46.
ANNAMARIA (CONT'D)
(MORE)
Lo guardo, spero che sopravviva, anche
menomato o con una cicatrice molto
grande, non importa. La dottoressa mi
chiede si sollecitare l’elicottero ma io
sono in preda al panico, allora suo
suocero entra nella stanza e chiama dal
fisso dall’altra parte del letto. Ci
comunicano di portare fuori il bambino
per sollecitare il trasporto, la
dottoressa mi dice che devo andare con
l’elicottero allora io salgo a cambiarmi.
BRUNO VESPA
Quindi lei ha camminato sul sangue e per
questo gli zoccoli erano sporchi, come
rilevato dal RIS.
ANNAMARIA
Si. Io sono stata inizialmente
incriminata per quegli zoccoli. Poi in un
secondo momento i nostri periti hanno
provato che quelle all’interno non erano
tracce di sangue, ma intanto il processo
è stato fatto solo a me. Salgo le scale
di corsa, mi cambio gli zoccoli con gli
stivaletti, prendo la giacca, la borsa e
le chiavi dall’interno della porta perché
qualcuno chiuda la casa. Scendo in camera
da letto e lascio la borsa e la giacca e
li appoggio fra il letto e la porta
finestra. Chiedo ad Ada cosa posso fare
per aiutare e allora vado a prendergli un
cuscino e una copertina in camera di
Davide. Ada crea un lettino improvvisato
con il cuscino e la coperta. Quando muove
Samuele però dai tagli sopra la fronte,
dove ci sono i capelli esce tanto sangue,
io tra un po svengo. Sono paralizzata
dalla paura.
BRUNO VESPA
Suo marito a questo punto non era ancora
arrivato signora?
ANNAMARIA
No. Continuo a guardare verso il prato se
arriva ma non arriva.
47.
ANNAMARIA (CONT'D)
(MORE)
Vado sul marciapiede della casa dove Ada
ha appoggiato Samuele e gli tocco la
manina, lo sento freddo, ma Ada dice di
averlo coperto bene. Perde molto sangue e
non respira. Ada si avvicina e dice che
respira, ma servono delle altre bende per
tamponare le ferite. Daniela va dentro e
ne prende un po, però si dimentica di
disinfettarlo allora io mi arrabbio con
lei. Ada tampona le ferite e le copre con
del cotone, quando udiamo che
l’elicottero sta arrivando. E quasi tutto
coperto tranne un taglietto che arriva
fino all’occhio. Io lo chiamo, ha gli
occhi semiaperti e fissi.. Sammy Sammy,
lui apre un occhio e lo richiude, allora
riprovo e lui di nuovo, lo dico alla
dottoressa ma non mi risponde. A quel
punto mi allontanano e io non lo rivedrò
più.
Annamaria si mette a piangere.
ANNAMARIA (CONT’D)
Alzo lo sguardo.. C’è tanta gente e tanta
confusione. L’elicottero cerca di
atterrare fra casa nostra e i vicini.. ma
alza troppa polvere. Arriva anche
Stefano, io gli vado incontro ma lui va
dal bambino. L’elicottero non riesce ad
atterrare e si posa dietro la nostra
villetta. I soccorritori e il medico
dell’elicottero scendono e gli danno
subito ossigeno, poi lo caricano sulla
barella. Stefano li segue e gli aiuta. Io
li seguo lungo la scalinata che porta
all’ingresso principale, poi consegno le
chiavi alla vicina perché chiuda ma la
dottoressa e altre persone sopraggiunte
mi trattengono. Mi parlano ma io non le
ascolto. Mi mettono in mano un bicchiere
e mi dicono di bere. Mi infastidiscono.
Chiedo di salire sull’elicottero ma la
dottoressa mi ripete di bere, che non c’è
posto. Urlo a Stefano di salire lui ma
troppo tardi, l’elicottero è già in volo.
48.
ANNAMARIA (CONT'D)
BRUNO VESPA
Quindi al contrario di quello che è stato
detto non è stata Lei a non volere
accompagnare il bambino all’ospedale.
ANNAMARIA
Mi è stato impedito di salire
sull'elicottero. E' stato solo a livello
mediatico che è stato tirato fuori questo
e poi nella sentenza del giudice che mi
ha condannato, che non so dove abbia
preso questa affermazione perché non
esiste, anzi agli atti c'è proprio
scritto che mi hanno trattenuto perché io
volevo salire su quell'elicottero.
Abbiamo cercato di seguirlo in macchina
ma ci hanno fermato perché non sapevano
dove lo stavano portando. Ada aspettava
una chiamata per saperlo. Quando il
telefono squilla io sono lì pronta a
partire con Stefano ma lei mi abbraccia,
io non capisco perché, e poi.. e poi mi
stringe forte e sussurra nell’orecchio
“Samuele è morto..., non ce l’ha fatta”.
Annamaria si mette a piangere.
BRUNO VESPA
Come reagisce alla notizia suo marito?
ANNAMARIA
Sono attimi in cui non vedi più nulla,
non senti più nulla. Io ho sentito solo
Stefano piangere e urlare il suo nome
dalla gradinata delle scale. Abbiamo
vissuto un quarto d’ora di autentica
disperazione e non abbiamo avuto nemmeno
il diritto di potere piangere il nostro
bambino, oltre quel quarto d’ora. Le
esigenze investigative avevano la
precedenza. Un maresciallo nostro amico,
che era stato nostro ospite qualche
giorno prima, mi prende da parte e mi
chiede: “Ma perché stamattina hai
chiamato il 118?”
49.
ATTO II: LA SERA PRECEDENTE
EXT. STRADA COMUNALE DELLA FRAZIONE - NOTTE26 26
Stefano come tutte le sere rientra a casa dal lavoro con
la sua auto. Percorre le ultime curve che lo separano
dallo chalet di montagna in cui vive con la moglie. C'è
un grande buio attorno, il posto è molto isolato, solo la
vallata è illuminata. Stefano pigia un tasto sul
telecomando nel portaoggetti dell’auto e parcheggia
l’auto nel garage. Qualcosa o qualcuno sembra osservarlo
da un muretto poco distante.
VISTA ESTERNA DELLO CHALET DA UN PUNTO DI VISTA DI UNA
PERSONA APPOSTATA FUORI DALLA CASA.
INT. CASA DEI LORENZI - SCALE/SALA27 27
Stefano sale le scale interne della casa.
STEFANO
Bimbi? Bimba? Dove siete?
I bambini sono nascosti nella sala da pranzo della casa,
addobbata a festa. La mamma, nascosta dietro lo stipite
della porta, fa il segno di far silenzio ai bambini,
anch’essi nascosti che se la ridacchiano divertiti.
Stefano sente le risate dei bambini e capisce dove sono
nascosti.
STEFANO (CONT’D)
Un mostro vi ha uccisi tutti? Bambini
dove siete?
Stefano si avvicina alla sala da pranzo. Samuele scalpita
per uscire e Davide il più grande lo trattiene.
DAVIDE
(sottovoce)
Dove vai, stai qui nascosto!
Samuele non ce la fa ed esce fuori.
SAMUELE
Buh!
50.
STEFANO
Oh! Che spavento!
Samuele ride e scappa gridando dalla paura verso la
mamma. Si attacca alla gamba di lei e Annamaria lo prende
in braccio. Davide va verso il babbo e la mamma lo segue.
DAVIDE
Non vale è uscito prima.. ciao Papi!
Stefano dà un bacio a Davide.
ANNAMARIA
Ciao amore come è andata oggi?
DAVIDE
Insomma, le solite piccole scaramuccie
con il capo che mi innervosiscono un po,
per il resto tutto bene. Voi birbanti
cosa avete fatto oggi?
SAMUELE
Io ho preparato la pizza!
STEFANO
(ride)
E la mamma non ti ha aiutato nemmeno un
poco?
SAMUELE
Un pochino si..
Annamaria sorride.
STEFANO
E tu, ometto di casa?
DAVIDE
Io ero con la maestra.
ANNAMARIA
Dai venite tutti in cucina che è pronto!
Ho fame!
I bambini corrono verso la cucina.
51.
STEFANO
(verso la moglie, ride)
Sono terribili insieme non stanno mai
fermi 5 minuti!
ANNAMARIA
A chi lo dici! Ma quanto sono carini.
Annamaria e Stefano si guardano e poi si baciano.
EXT. CASA DEI PERRATONE - SERA28 28
Una auto con i fari accessi nella notte attende con il
motore acceso fuori da una casa di montagna. Una signora
impellicciata entra a bordo dell'auto facendo ampi sbuffi
dal freddo.
I./E. AUTO DEI PERRATONE - SERA29 29
All'interno Carlo Perratore e Graziana Blanc discutono.
GRAZIANA
(in dialetto valdostano)
Non so tu ma io non ho proprio voglia di
andare a trovare i Bologneis.
CARLO
(in dialetto valdostano)
Graziana, sono sei mesi che me lo chiede.
Dobbiamo parlare di cose importanti per
il futuro di Cogne. Fammi il piacere.
GRAZIANA
(in dialetto valdostano)
Come vuoi. Ma quando entra in negozio con
quell'aria da gran donna di città,
guarda..
CARLO
(in dialetto valdostano)
Fattela piacere per stasera. Forse scopri
che è una bella persona invece.
Carlo continua a guidare nella notte.
52.
INT. CASA DEI LORENZI - CUCINA - SERA30 30
Annamaria lava i piatti in cucina quando improvvisamente
avverte un malore. La donna emette un gemito poi porta
una mano allo stomaco. Stefano si alza dalla sedia e la
sorregge da dietro, lei si lascia un po andare. La TV è
accesa.
STEFANO
Annamaria!
ANNAMARIA
(geme)
STEFANO
Stai di nuovo male?
ANNAMARIA
Ahhh non riesco a respirare. Mi manca
l'aria.. mi sento svenire..
STEFANO
Non stare in piedi, siediti sul divano.
Lascia stare i piatti, ci penso io poi.
Annamaria si siede sul divano, sorretta da Stefano.
STEFANO (CONT’D)
Aspetta ti apro un poco la finestra.
Stefano apre la finestra, qualcosa si muove all’esterno
della casa.
INQUADRATURA DAL PUNTO DI VISTA DI UN ESTRANEO FUORI
DALLA CASA.
STEFANO (CONT’D)
Bimbi andate a giocare in salotto, la
mamma non sta bene.
I due bimbi se ne vanno con calma, poi incominciano a
correre e a urlare appena usciti dalla porta della cucina.
STEFANO (CONT’D)
Vuoi che chiami i Perratone per dirgli di
non venire?
53.
ANNAMARIA
Ma no.. vado in bagno un attimo.. vedrai
che quando torno starò meglio.
Annamaria si alza dal divano e va in bagno. Una volta
vicino alla tazza porta due dita in gola e vomita.
Stefano attende fuori dal bagno e la sente vomitare.
STEFANO
Meglio evitare Bimba, adesso li chiamo..
Stefano si avvicina al telefono e compone il numero di
casa, ma non risponde nessuno. I ragazzi continuano a
giocare. Poi suona il campanello. Annamaria è sempre nel
bagno che cerca di riprendersi, suda freddo. Quando sente
il campanello si alza da terra e si lava la faccia.
Stefano va ad aprire la porta, i bambini lo seguono.
EXT. CASA DEI LORENZI - GIARDINO - SERA31 31
Stefano esce in giardino e va incontro all'amico Carlo.
STEFANO
Ciao Carlo! Grazie di essere venuto.
Nel frattempo scende dall'auto anche la moglie.
CARLO
Stefano, che piacere. Ti presento mia
moglie, ma forse vi conoscete già..
Graziana questo è Stefano, consigliere
della giunta del nostro amato comune.
STEFANO
Onorato di conoscerla signora.
GRAZIANA
Piacere mio.
STEFANO
Mi scuso per mia moglie se non è venuta
fuori con me. E’ dentro che vi attende.
Purtroppo non si sente bene.
54.
GRAZIANA
(prende Carlo per un braccio)
Non vogliamo assolutamente disturbare.
Carlo è meglio che torniamo un altra
volta.
STEFANO
Ma non disturbate affatto! Tanto poi le
passa.. non vi preoccupate. Prego vi
faccio strada.
INT. CASA DEI LORENZI - CUCINA - SERA32 32
I Perratone entrano in casa.
INQUADRATURA DAL PUNTO DI VISTA DI UN ESTRANEO FUORI
DALLA CASA.
Entra Stefano in cucina e poi seguono i Perratone.
STEFANO
Annamaria, questi sono Graziana e Carlo
Perratone. Gli amici di cui ti ho tanto
parlato.
ANNAMARIA
Piacere! Benvenuti a casa nostra!
Scusatemi se non mi alzo, ma ho avuto un
leggero malore e ho paura di svenire.
CARLO
Per carità! Stia seduta signora!
(pausa)
E loro due chi sono? Ciao!
STEFANO
Le nostre due pesti! Davide e Samuele!
Fate “ciao” a Carlo!
DAVIDE
Buonasera!
Samuele ride e si nasconde tra le braccia della mamma.
STEFANO
Sammy! Fai ciao!
55.
SAMUELE
(lentamente)
Ciao..
STEFANO
E’ tanto attaccato alla mamma. Annamaria
ce la fai ad alzarti e venire di là in
salotto?
ANNAMARIA
Magari, piano piano, provo.
Annamaria si alza lentamente e tutti si muovono verso la
sala.
CUT TO:
INT. CASA DEI LORENZI - SALA - NOTTE33 33
I bambini giocano di fianco ai genitori mentre la
conversazione diventa più intima.
ANNAMARIA
Questi improvvisi cali di pressione li ho
avuti spesso durante la gravidanza. Più
di dieci ore travagliate per avere Davide
e altrettante per Samuele. Pensavo
veramente di morire.
STEFANO
Non dire così su!
ANNAMARIA
Pensate che quando ero ancora in cinta,
una volta andai in centro ad Aosta con
una amica. Eravamo sulla strada in
macchina, stavamo parlando dei problemi
di suo figlio per via del suo handicap,
poverina, quando io mi sento svenire e la
faccio fermare in mezzo alla strada.
CARLO
Si vede che la vita frenetica di città
non fa per lei signora. Si sta molto
meglio qui che c’è l’aria buona, vero?
56.
ANNAMARIA
Sì, sì.. Sono cresciuta in un paese
piccolo come questo io!
(nota Davide sbadigliare)
Stefano puoi portare tu a letto Davide
per favore? Mi sembra assonnato.
STEFANO
Ci penso io, non ti preoccupare. Vieni
Davide.
Stefano prende Davide in braccio, il bimbo è assonnato e
si stropiccia gli occhi.
ANNAMARIA
Domani va a scuola e si deve alzare
presto.
Stefano e Davide se ne vanno. Graziana guarda il piccolo
Samuele. Le due donne appaiono abbastanza in confidenza
ora.
GRAZIANA
Certo che i figli sono un dono del cielo
ma anche un grosso sacrificio!
ANNAMARIA
I bambini sono tutta la mia vita, non
potrei vivere senza di loro. Davide è
fantastico! Un bravissimo bambino!
Samuele mi preoccupa un po’.. è tanto
vispo! Sono veramente una mamma troppo
apprensiva. Sapessi come li vizio!
(pausa)
Ma perché voi due non avete figli? Se
posso chiedere... non li volete?
GRAZIANA
(visibilmente dispiaciuta,)
No, no, eccome se li vogliamo. L’anno
scorso ho perso una bambina nata
prematura.
Graziana ha un gesto d’affetto nei confronti del marito
posandogli la mano sulla gamba. Il marito l’abbraccia.
57.
ANNAMARIA
Che cosa terribile!
GRAZIANA
(commossa)
Terribile. L’hanno sottoposta a delle
cure sperimentali, ma alla fine non ce
l’ha fatta. Dovreste provare anche voi
cosa significa.
ANNAMARIA
Avete intenzione di riprovarci?
GRAZIANA
Non saprei, nelle mie condizioni di
salute dovrei farmi la gravidanza a letto
e con il negozio sarebbe un guaio. Vorrei
tanto un figlio, ma so che mi
richiederebbe davvero tanti sacrifici.
ANNAMARIA
E si! Avere un figlio richiede davvero
tanto, anche sacrificare la salute se
necessario, ma quante soddisfazioni dopo.
Samuele è attaccatissimo alla sua mamma.
Quando non mi vede urla e scoppia a
piangere, pensa!
CARLO
Ti posso chiedere perché la stanza è
addobbata a festa? Era un po che te lo
volevo chiedere!
ANNAMARIA
Domani facciamo una festa per Davide e
tutti i suoi amichetti! La facciamo
sempre perché ci fa stare bene, ci
teniamo molto a fare amicizia anche con
gli altri genitori. Sai, siamo di fuori.
Samuele incomincia a giocare pericolosamente con un
mobile e la mamma ha uno scatto d’ira.
ANNAMARIA (CONT’D)
Samuele! Piantala o le prendi! Scendi di
lì immediatamente!
58.
Samuele smette ma poi si mette a piangere. La mamma torna
in se e lo prende in braccio. Poi gli accarezza la testa
per farlo smettere. I Perratone si guardano un po
imbarazzati. Stefano torna dopo avere messo a letto
Davide.
STEFANO
Non stai di nuovo bene Bimba?
ANNAMARIA
Nulla di grave Samuele stava per farsi
male sul mobile. Io, mah, sto così così.
STEFANO
Ah! E’ solo un po vispo. Vi possiamo
offrire qualcosa?
CARLO
Io volevo farti i complimenti per la
magnifica vista del paese da qua. Davvero!
Carlo si avvicina con Stefano e Graziana a un ampia
finestra che da su Cogne illuminata di notte.
STEFANO
Grazie! Abbiamo fanno tanti sacrifici per
questo nido d’amore, ma ora ne siamo
felici e orgogliosi! Ancora grazie. Posso
farti vedere il resto della casa?
CARLO
Volentieri.. Tu Graziana rimani con
Annamaria nel caso non si sentisse bene?
GRAZIANA
Si si, nessun problema.
INQUADRATURA DAL PUNTO DI VISTA DI UN ESTRANEO FUORI
DALLA CASA, SI NOTANO CARLO E STEFANO CHE SCRUTANO DALLA
FINESTRA.
ANNAMARIA
Ti spiace se incominciamo a spostarci in
cucina? Abbiamo preparato da mangiare...
Una cosa semplice, della pizza e qualche
dolcetto.
59.
GRAZIANA
Fai piano piano.
Annamaria si alza, sembra stare meglio.
ANNAMARIA
Mi sembra che un po è passato. Vieni
Sammy!
Il bimbo prende i suoi giocattoli e segue la mamma in
cucina.
INT. CASA DEI LORENZI - CUCINA - NOTTE34 34
Annamaria entra lentamente in cucina.
ANNAMARIA
Scusami per il disordine. Mi ha colto il
malore e ho lasciato i piatti da fare.
La TV è accesa e stanno trasmettendo uno speciale sul
delitto di Erika e Omar.
Rientrano Carlo e Stefano parlando di politica.
STEFANO
E così l’assessore l’ha cacciato
dall’ufficio..
CARLO
(ride)
Ma pensa te! Che matto di un sindaco.
(pausa e poi si rivolge ad
Annamaria)
Signora, la vostra casa è splendida.
Complimenti.
ANNAMARIA
Grazie! Posso offrirvi qual cosa? Abbiamo
pizza e dolcetti.
(pensa)
E da bere acqua, vino oppure bibite.
60.
CARLO
L’acqua no perché mi fa male, per non
parlare delle bibite! Un bicchiere di
vino grazie. Graziana?
GRAZIANA
Acqua per me, grazie.
STEFANO
Scendiamo noi a prendere una bottiglia,
voi continuate qui. Abbiamo un paio di
aneddoti divertenti sul sindaco e la
nuova giunta.
Stefano e Carlo escono di nuovo.
CARLO
Prego.
Carlo indica la porta.
GRAZIANA
E come ti trovi con i vicini? Vi siete
trovati bene? Per voi che siete arrivati
da Bologna non deve essere stato facile..
ANNAMARIA
Facciamo di tutto per farci voler bene,
sono nata in un paesino piccolo piccolo
io sai?
GRAZIANA
Dove?
ANNAMARIA
Monteacuto Vallese a San Benedetto di Val
di Sambro, vicino a Bologna, li ci
conosciamo tutti! E per questo che io e
Stefano organizziamo sempre delle
festicciole per i bambini, ci piace tanto
socializzare.
GRAZIANA
Si, si ho sentito una signora in negozio
che ne parlava. Era stata a una tua festa
il giorno prima. Era tutta contenta.
61.
ANNAMARIA
Qui a Cogne sono tutti piuttosto freddi,
ma gentili in fondo. Tranne i vicini
della casa qui a fianco. Pensa che
durante una di queste feste, Ada, il
nostro medico, che abita in fondo alla
strada, è salita con la bambina per la
vecchia strada per errore perché quella
comunale era nuova nuova e a lei non era
venuto in mente.
Daniela li ha attesi alla finestra e gli
ha urlato dietro perché passavano sul suo
terreno. La bambina è arrivata alla festa
terrorizzata e non ha mangiato niente!
GRAZIANA
Si, la conosco Daniela, viene spesso in
negozio. Sai siamo gente di montagna qui,
socializzare non è il nostro forte.
ANNAMARIA
Sammy, vai un po a vedere che fine ha
fatto papà!
SAMMY
Va bene mamma!
Samuele lascia i giochi e va al piano di sotto a cercare
il papà.
ANNAMARIA
A volte questo mi pesa parecchio, mi
sembra una battaglia impossibile da
vincere e me ne vorrei tanto tornare a
casa mia. Ma la casa qui ci è costata
parecchio sacrificio, era il nostro
sogno... sai ci siamo conosciuti qui... e
poi l’abbiamo fatto per i bambini.
Annamaria dà una occhiata alla televisione.
GRAZIANA
Capisco, in effetti questo è un posto
fantastico dove crescerli sani e robusti.
Annamaria guarda la TV.
62.
ANNAMARIA
Io mi chiedo ma non c’è altro di cui
parlare?
GRAZIANA
Di che parli?
ANNAMARIA
Parlo di quei due ragazzi che hanno
assassinato brutalmente i loro genitori.
La trovo una storia tremenda da
raccontare in TV.
GRAZIANA
Ah noi non ce l’abbiamo la televisione a
casa. Ho letto qualcosa in un giornale in
negozio. Io non so come si faccia ad
educare dei figli così!
Mi spaventa a morte l’idea di allevarmi
un mostro in casa.
ANNAMARIA
Il vero mostro è la televisione.
Annamaria spegne infastidita la TV. Sammy entra correndo
e interrompe la conversazione. Poi vai in braccio alla
mamma.
STEFANO
Eccoci!
Stefano posa il vino sul tavolo.
STEFANO(CONT’D)
Ora possiamo mangiare! Non fate
complimenti. Il cavatappi?
ANNAMARIA
Birbante eccoti qua! E’ sul tavolo.
Samuele strabuzza gli occhi dal sonno.
SAMUELE
Mamma, andiamo a nanna?
63.
ANNAMARIA
Stefano ci pensi tu qua? Io tanto non
mangio, non me la sento. Porto Samuele a
nanna! Strano, di solito è sempre
l’ultimo ad andare a dormire!
STEFANO
Si si. Carlo, il tuo bicchiere.
INT. CASA DEI LORENZI - STANZA DEI BAMBINI/BAGNO - NOTTE35 35
Annamaria scende al piano di sotto, dove ci sono le
stanze da letto. Entra nella stanza mette il pigiamino al
bimbo, lo porta in bagno a lavarsi i denti, gli da un
bacio e lo mette a nanna. Attende qualche attimo che si
addormenti poi spegne la luce e sale. I Perratone sono
già in piedi con le giacche in mano, pronti a uscire.
INT. CASA DEI LORENZI - INGRESSO - NOTTE36 36
CARLO
Grazie tante dell’ospitalità Annamaria,
si è fatto tardi. Domani dobbiamo aprire
il negozio molto presto.
GRAZIANA
Grazie molte.
Graziana stringe la mano ad Annamaria.
CARLO
Caro Stefano, mi raccomando resisti in
comune. Dobbiamo riuscire a far partire
quell’appalto per la messa in sicurezza
della statale. A presto.
Carlo stringe vigorosamente la mano a Stefano
aggiungendovi anche la sinistra.
STEFANO
Certo, gliela faremo vedere noi al
sindaco.
EXT. CASA DEI LORENZI - GIARDINO - NOTTE37 37
64.
INQUADRATURA DAL PUNTO DI VISTA DI UN ESTRANEO FUORI
DALLA CASA.
I Perratone escono, mentre le serrande di casa Lorenzi si
chiudono.
LA TELECAMERA SEGUE I PERRATONE CHE ESCONO DALLA
PROPRIETÀ DEI FRANZONI COME SE UN UOMO SI FOSSE NASCOSTO,
POI L’INQUADRATURA SI AVVICINA LENTAMENTE ALLA PORTA
FINESTRA DI ANNAMARIA E STEFANO.
Si intravede Annamaria che si spoglia e poi va a letto.
Si spegne la luce.
LA TELECAMERA SI AVVICINA MOLTO LENTAMENTE ALLA FINESTRA.
Per qualche secondo non succede nulla poi il gatto fa
cadere una pietra sul marciapiede. Al rumore si accende
la luce della camera da letto.
LA TELECAMERA SI NASCONDE DIETRO A UN MURETTO.
Stefano esce fuori dal balcone al piano superiore a
controllare, accende la luce poi apre la finestra.
Controlla che non ci sia nessuno e poi richiude le
persiane.
ATTO III: LA MATTINA
INT. CENTRALINO 118 DI AOSTA38 38
ESTERNO DELLA STRUTTURA, SI NOTA IL CIELO STELLATO DELLE
GIORNATE NOTTURNE IN MONTAGNA.
Il telefono squilla, una signora che stava
tranquillamente bevendo il caffè, dall’aria un po
assonnata, prende la chiamata entrante.
CENTRALINO 118
(al telefono)
Qui è il centralino del pronto
intervento. Come possiamo aiutarla?
65.
STEFANO
(al telefono)
Mia moglie non sta bene.
CENTRALINO 118
(al telefono)
Cos’ha?
STEFANO
(al telefono)
Dice che si sente mancare il respiro,
dice che non si sente le gambe e le
braccia, se le sente addormentate, ha il
fiato corto, si sente un po svenire
diciamo...
CENTRALINO 118
(al telefono)
E la febbre non se la sente?
STEFANO
(al telefono)
No febbre no, mi pare che febbre non ne
abbia.
CENTRALINO 118
(al telefono)
La faccia vedere dalla guardia medica.
INT. CASA DEI LORENZI - STANZA MATRIMONIALE - NOTTE39 39
INQUADRATURA DELL’ESTERNO DELLA CASA DEI LORENZI.
I coniugi Franzoni sono seduti nel letto in pigiama da
notte, la luce della abat-jour illumina la stanza.
Stefano è dal lato del telefono, lo posa e si rivolge
alla moglie.
STEFANO
(al telefono)
Va bene, grazie.
(rivolgendosi ad Annamaria)
Mi hanno detto che se peggiori di
chiamare la guardia medica.
66.
ANNAMARIA
Ti prego Stefano, non sto bene.. Chiama
qualcuno!
STEFANO
Sei proprio sicura che sia il caso? A
quest’ora della notte.. Magari vado a
prepararti qualcosa di caldo e ti passa
un po. Poi alle otto chiamiamo la
Satragni.
ANNAMARIA
Mi gira la testa.. Chiama qualcuno..
INT. STUDIO TELEVISIVO - SET40 40
BRUNO VESPA
Lei un paio di ore prima del delitto è
svenuta.
ANNAMARIA
No non sono svenuta, mi sentivo poco
bene. Questo è il racconto di qualche
anno prima. Io avevo magari pensato che
può succedere la stessa cosa per un
blocco allo stomaco che avevo avuto, ma
quella mattina assolutamente no... non
penso che un blocco di stomaco... certo
si vuole insinuare che sia altro... non
lo è... sinceramente un blocco di stomaco
come mi ha diagnosticato la
dottoressa.... Sarà qualche sintomo
influenzale che si manifesterà ma nulla
di più' si vuol far credere a qualcosa
che sinceramente non c'è e non c'è mai
stato.
INT. CASA DEI LORENZI - STANZA MATRIMONIALE - NOTTE41 41
La dottoressa Neri visita Annamaria, anche se, nel
frattempo, sembra stare decisamente meglio. La donna fa
togliere il pigiama alla paziente e ausculta cuore e i
polmoni.
67.
DOTTORESSA NERI
Per favore mi porga il braccio.
La dottoressa Neri misura la pressione ad Annamaria.
DOTTORESSA NERI (CONT’D)
PA 120/80, battito regolare..
(pausa)
Signora io la trovo fisicamente in buono
stato di salute. Che sintomi aveva
esattamente?
ANNAMARIA
Non lo so dottoressa, io non mi sentivo
più mani e piedi fino a dieci minuti fa.
(pausa)
Avevo.. Ho avuto gli stessi formicolii
ieri sera dopo pranzo.
DOTTORESSA NERI
Per caso erano associati a un senso di
nausea e a capogiro?
ANNAMARIA
No.
DOTTORESSA NERI
E’ per caso sotto stress per qualche
motivo? Per il lavoro?
ANNAMARIA
Si figuri! Il mio lavoro sono i miei
bambini... la nostra vita è perfetta. Non
abbiamo alcun problema.
DOTTORESSA NERI
A mai avuto in precedenza problemi di
questo genere?
Annamaria la guarda dritta negli occhi.
ANNAMARIA
No.
Stefano fa una smorfia. La dottoressa Neri prende carta e
penna.
68.
DOTTORESSA NERI
Io le prescriverei del Dobetin 5000 da
prendersi in 2/3 fiale al giorno per 3
giorni. Mi raccomando a stomaco vuoto.
ANNAMARIA
A cosa serve?
DOTTORESSA NERI
E’ un farmaco neurotrofico, allevia i
disturbi legati all’apparato nervoso.
ANNAMARIA
Le ho già detto che sono sanissima di
mente, dottoressa. Non ne vale la pena,
sto già meglio.
DOTTORESSA NERI
Scusi ma allora perché non ha chiamato il
medico ieri sera quando stava
effettivamente male?
STEFANO
Non l’abbiamo fatto perché poi è stata
bene.
DOTTORESSA NERI
Allora, beh... potrebbero essere i
postumi di una influenza. Stia al caldo e
si riposi. A questo punto non le
prescrivo niente.. Solo riposo.
ANNAMARIA
Magari! Ho una festa di bambini fra
qualche ora qui a casa mia e i bambini da
preparare per la scuola!
DOTTORESSA NERI
(visibilmente scocciata)
Va bene signora. Io ora la saluto.
INT. CASA DEI LORENZI - PORTA D’INGRESSO - ALBA42 42
Stefano accompagna la dottoressa sulle scale fino al
pianerottolo.
69.
DOTTORESSA NERI
(rivolgendosi al consorte in
privato)
La prego di chiamare un medico appena
compaiono i sintomi di malessere la
prossima volta, lei capisce che
altrimenti possiamo fare poco per
determinare con chiarezza la patologia di
cui soffre sua moglie.
STEFANO
Va bene. La ringrazio molto di essere
venuta. Ci spiace per il suo disturbo.
(Stefano allunga 50 euro)
DOTTORESSA NERI
(la signora non li accetta)
Dovere, si figuri. Buona giornata.
Un uomo attende su una macchina accesa. Del gran fumo
bianco esce dal tubo di scarico. Il sole incomincia a
illuminare le montagne, gli uccellini cinguettano e i
galli cantano. Una splendida quanto fredda giornata
d’inverno li attende.
INT. STUDIO TELEVISIVO - SET43 43
ANNAMARIA
Verso le 6 arriva la dottoressa Neri.
Stefano le va incontro e la accompagna da
me. Lei parla veramente ad alta voce e io
le chiedo di abbassarla per non svegliare
i bambini. Mi visita e mi dice che è
l’inizio di una influenza. Allora io le
chiedo se il malessere è dovuto alle
gocce omeopatiche per dimagrire che
prendo da qualche giorno. Risponde che
non sono le gocce di sicuro. Non mi
prescrive nulla. Ci salutiamo e Stefano
l’accompagna alla porta. Fuori, sulla
strada c’è una persona che l’attende
sulla macchina.
70.
INT. CASA DEI LORENZI - STANZA MATRIMONIALE - ALBA44 44
Stefano rientra nella stanza e prende in mano la sveglia.
Segna le sei e venti.
STEFANO
(mugugna)
E‘ un po troppo presto per andare al
lavoro.
ANNAMARIA
Dormiamo ancora un po. Dai! Vieni un po
qui accanto a me.
Stefano si toglie la vestaglia e si infila nelle coperte
con la moglie.
Poco più tardi suona la sveglia (molto bassa per non
svegliare i bambini), sono le sette. Stefano la spegne,
si alza e guarda la moglie con aria assonnata.
STEFANO
Ce la fai a farmi colazione?
ANNAMARIA
Credo di sì...
(sbadiglia)
Devo reagire sennò non riesco proprio a
farla questa festicciola. Te la preparo
io.
Stefano va in bagno mentre Annamaria sale su in cucina a
preparare la colazione. I bambini dormono serenamente.
INT. CASA DEI LORENZI - CUCINA - ALBA45 45
Annamaria prepara la colazione a Stefano, il quale,
ancora in pigiama, si siede su una sedia e si versa del
caffè caldo nella tazza.
ANNAMARIA
Latte?
STEFANO
Sì, grazie.
71.
Annamaria versa del latte nel caffè, poi si gira verso il
fornello e parla al marito di spalle.
ANNAMARIA
Guarda se... Non mi sento proprio bene,
ci tengo a fare la festicciola... ma...
magari rimani te a casa.
Stefano la guarda come per dire qualcosa ma non dice
nulla.
ANNAMARIA (CONT’D)
(si gira e parla al marito
guardandolo in viso,
forzando un po il tono della
frase)
Ma sì! Vestiti che sto meglio, non ti
preoccupare.
STEFANO
(guarda la tazza evitando lo
sguardo della donna)
Ho degli impegni, un po di appuntamenti...
ANNAMARIA
Ma no, ma dai, vedrai che mi riprendo.
STEFANO
Vado a cambiarmi. E’ tardi.
Stefano sia alza da tavola e scende giù in camera a 46 46
cambiarsi. Annamaria sparecchia il tavolo in silenzio e
lascia i piatti da lavare nel lavello, dove la attendono
quelli della sera precedente. Riempie il lavello d’acqua
calda, apre le finestre della cucina e poi scende le
scale. Stefano finisce di vestirsi.
INT. CASA DEI LORENZI - CORRIDOIO - ALBA46 46
Stefano si lega le scarpe, indossa il cappotto e i
guanti. Annamaria lo raggiunge al piano di sotto. Lei è
ancora in pigiama. La parte di sopra è indossata al
contrario.
ANNAMARIA
Prima che vai ti posso chiedere una cosa?
72.
STEFANO
Dimmi pure.
ANNAMARIA
Puoi mettere a posto le altalene prima di
uscire?
STEFANO
Va bene.
ANNAMARIA
Sei un angelo, fatti dare un bacio.
Annamaria bacia Stefano, che taciturno si dirige verso il
garage per prendere le altalene da montare in giardino.
INT. CASA DEI LORENZI - GARAGE - ALBA47 47
Stefano prende due assi di legno da uno scaffale e un
cacciavite, accende l’auto ed esce. Annamaria apre il
portone, lo saluta, poi rimette il para-spifferi sul
lembo del portone.
INT. CASA DEI LORENZI - SCALE/CAMERE DA LETTO - ALBA48 48
Annamaria mentre sale le scale sente Davide si sta
rigirando nel letto. La donna lo prende in braccio senza
svegliare Samuele e lo porta nel letto matrimoniale.
Appare visibilmente stanca e si addormenta un po con il
bambino.
EXT. CASA DEI LORENZI - GIARDINO - ALBA49 49
Stefano finisce di montare le altalene in giardino, sale
in auto e si allontana.
EXT. DEPOSITO DELLO SCUOLABUS - ALBA50 50
All’incirca nello stesso istante il pulmino della scuola
sta uscendo dal deposito. Il mezzo si sta scaldando nel
freddo della mattina fuori dal piazzale, ampi fumi
bianchi escono dallo scarico.
73.
Il conducente si frega le mani nel freddo, poi sale,
chiude le porte e parte per il suo giro.
INT. CASA DEI LORENZI - STANZA MATRIMONIALE - ALBA51 51
Annamaria è ancora un po’ addormentata, mentre Davide ora
gioca sotto le coperte del letto dei genitori. Annamaria
guarda la sveglia. Segna le 7:45.
ANNAMARIA
Davide, è ora di andare a fare colazione
su!
DAVIDE
Mamma, non voglio andare a scuola..
voglio restare qui..
ANNAMARIA
Davide, non fare arrabbiare la mamma.
DAVIDE
Mamma..
ANNAMARIA
Niente storie! Andiamo che è tardi o
stasera niente festicciola.
Davide scende dal letto e guarda la mamma.
ANNAMARIA (CONT’D)
Bravo il mio campione.
Anche Annamaria si alza e lo segue lungo le scale.
INT. CASA DEI LORENZI - CUCINA - ALBA52 52
Una volta in cucina Annamaria accende la televisione e la
sintonizza sui cartoni animati del mattino.
ANNAMARIA
Hai visto? Ci sono i tuoi cartoni animati
preferiti.
74.
DAVIDE
Non sono i miei preferiti mamma, i miei
preferiti sono oggi pomeriggio.
Annamaria versa una tazza di latte e cereali a Davide,
poi scende nella camera dei bambini per prendere i
vestiti.
INT. CASA DEI LORENZI - CAMERA DEI BAMBINI - ALBA53 53
Annamaria apre la porta senza far rumore. Facendo
particolare attenzione a non svegliare Samuele, apre
l’armadio ad ante scorrevoli e prende il necessario per
vestire il bambino. Poi va in bagno e prende lo
spazzolino da denti.
INT. CASA DEI LORENZI - CUCINA - ALBA54 54
Annamaria torna in cucina quando Davide ha appena finito
di mangiare.
ANNAMARIA
Vieni che andiamo a lavare i denti. E non
fare i capricci che la mamma non si sente
bene oggi.
DAVIDE
Va bene. Faccio il bravo.
INT. CASA DEI LORENZI - SALOTTO/BAGNO DI SOPRA - ALBA55 55
Davide segue la mamma in bagno. Annamaria gli spazzola i
denti, poi lo porta in salotto e lo veste.
ANNAMARIA
Dai fai presto Davide! E’ tardi! La mamma
deve ancora andare a vestirsi! Vai a
prendere la cartella in cucina!
Annamaria porta Davide in cucina.
75.
INT. CASA DEI LORENZI - CUCINA - MATTINA56 56
ANNAMARIA
Mi aspetti qui buono buonino?
DAVIDE
Posso giocare un po’ con la bici?
ANNAMARIA
(irritata)
Esci fuori a giocare allora, la mamma
arriva. Non dimenticare la cartella,
tieni! E’ aperta la porta? Aspetta che ti
apro.
Proprio mentre Annamaria apre la porta per fare uscire
Davide, Samuele sale a metà le scale verso il piano
superiore e si mette a piangere.
SAMUELE
(piangente)
Mamma!!
Annamaria chiude la porta spingendola.
INQUADRATURA DELLA PORTA DALL’ESTERNO CHE SI CHIUDE.
EXT. STRADA PROVINCIALE DI COGNE - MATTINA57 57
Il pulmino della scuola giunge alla prima fermata e
carica alcuni bambini. L’autista saluta gentilmente le
mamme che hanno portato i bambini, chiude le porte e
ingrana la marcia per partire.
LE SUCCESSIVE SCENE SONO INFRAMEZZATE IN MONTAGGIO CON UN
“VOLO D’ANGELO” DELLA TELECAMERA CHE DA DIETRO IL MURETTO
DELLA CASA DEI LORENZI ENTRA NELLA SERRATURA DELLA PORTA,
PASSA ATTRAVERSO LA CUCINA, SCENDE LE SCALE E SI FERMA
SUL PARTICOLARE DELL’OCCHIO DEL BAMBINO SPAVENTATO A
MORTE, CON UNA MANINA RIVOLTA VERSO L’ALTO. NEL RIFLESSO
SI NOTA UN MAZZO DI CHIAVI E UNA SAGOMA DI PERSONA
INGINOCCHIATA.
76.
INT. NEGOZIO DI ALIMENTARI DEI PERRATONE A COGNE - MATTINA58 58
Graziana è al suo negozio di alimentari. Passa i prodotti
alla cassa di un altra cliente, si ode il classico bip-
bip delle casse del supermercato.
GRAZIANA
Fanno 23 euro e 35 centesimi in tutto
signora.
Graziana alza lo sguardo e allunga la mano per prendere i
soldi nel piattello.
EXT. NEGOZIO DI ALIMENTARI DEI PERRATONE A GIMILLAN - 59 59
MATTINA
Carlo sta scaricando il pane e i giornali davanti al suo
negozio di alimentari di Gimillian.
EXT. CASA DI CARLO GUICHARDAZ - CAMERA DA LETTO60 60
Daniela Ferrod apre la finestra della sua stanza per
rifare il letto e vede Davide che gioca con la bicicletta
nel giardino davanti alla casa dei Lorenzi.
Improvvisamente suona il cellulare.
DANIELA
Che c’è?
CARLO GUICHARDAZ
Sono io. Volevo solo sapere se eravate
già svegli.
DANIELA
Io sì, i bimbi sono ancora nel letto.
CARLO GUICHARDAZ
Sveglia Patrick che deve andare a scuola!
DANIELA
Ce la fai tu ad aprire il negozio?
CARLO GUICHARDAZ
Non penso. Adesso sveglio Ulisse. Anche
se non sarà contento.
77.
DANIELA
Ci vediamo a mezzogiorno allora. Dimmi
poi che cosa ti devo preparare.
INT. MERCATO ALL’INGROSSO61 61
CARLO GUICHARDAZ
Va bene. A più tardi. Ciao.
Carlo chiude la chiamata con la moglie e chiama il
fratello Ulisse. Si vede chiaramente che Carlo si trova
in un mercato all’ingrosso.
INT. CASA DI ULISSE - STANZA DA LETTO - MATTINA62 62
Un telefono fisso suona insistemente quando la mano di
Ulisse alza la cornetta.
ULISSE
(in dialetto con voce
assonata)
Pronto.
FRATELLO DI ULISSE
(al telefono, in dialetto)
Sono Carlo.
ULISSE
(in dialetto con voce
assonnata)
Dimmi.
FRATELLO DI ULISSE
(al telefono, in dialetto)
Fammi un piacere, sono in giro con il
furgone e non arrivo in tempo, vai tu ad
aprire il negozio per me.
ULISSE
(in dialetto con voce
assonnata)
Sempre a chiedere eh tu?
(pausa)
E va bene. Ci vediamo là.
78.
EXT. DAL GIARDINO DI CASA LORENZI ALLA FERMATA - MATTINA63 63
Annamaria esce di casa dalla porta sul davanti, senza
chiuderla a chiave. E’ vestita completamente di nero,
pantaloni neri, giacca nera, maglioncino nero e scarpe
nere. Con un gesto si sistema i capelli.
DAVIDE
Mamma!
Davide anticipa la mamma sulla strada con passo regolare.
Scendendo incontrano il cognato di Ada, Marco, che
controlla dalla terrazza la sua nipotina Sophie in attesa
l’autobus.
MARCO
Buongiorno!
ANNAMARIA
Buongiorno!
Annamaria vede che alla fermata c’è già Sophie. Davide
arriva alla fermata e la saluta.
DAVIDE
Ciao Sophie!
SOPHIE
Ciao..
ANNAMARIA
Ciao Sophie!
SOPHIE
Buongiorno signora.
ANNAMARIA
Vieni alla festicciola di Davide oggi
pomeriggio?
SOPHIE
Non so ancora.. Sono stata malata ieri..
Chiedo alla mamma se mi lascia.
ANNAMARIA
Noi ti aspettiamo!
79.
Nel frattempo arriva il pulmino. Apre le porte. Sophie e
Davide salgono.
CONDUCENTE PULMINO
Buongiorno signora!
ANNAMARIA
Fate i bravi bambini mi raccomando.
Buongiorno a lei!
Le porte del pulmino si chiudono ed Annamaria si
incammina verso casa.
SERVIZIO DEL TG164 64
Si vedono le immagini del padre e della mamma di Samuele
che disperati piangono la morte del figlio. Qualche
immagine del villino di montagna.
INT. STUDIO TELEVISIVO - SET65 65
BRUNO VESPA
Le pare credibile che un altra persona in
quei pochi minuti abbia fatto questo.
Otto, nove minuti...
ANNAMARIA
Se io non sono stata, ho ricostruito, ho
raccontato... io non sono stata, qualcun
altro deve esser... Anche a me sembra
assurdo... otto minuti possono essere
pochi ma possono esser tanti. Io non
penso si possa giudicare a priori, è
stata fatta una ricostruzione dove otto
minuti sono abbondanti, anche perché lei
deve calcolare le dimensioni della casa
per poter fuggire. Io non avevo chiuso la
porta a chiave, io l’avevo chiusa
tirandola.
BRUNO VESPA
Com’è andata quella mattina allora? Ci
racconti..
80.
ANNAMARIA
Io e i bambini siamo rimasti soli verso
le 7 e mezza, quando Stefano è uscito per
andare al lavoro. Si, più o meno le sette
e mezza mi sembra. Quando salgo le scale,
sento Davide che si rigira nel letto,
allora vado a prenderlo. Lui non vuole
alzarsi allora lo prendo un po con me. A
lui piacciono le coccole per cui sta nel
lettone con me.. parliamo un po della
festicciola nel pomeriggio.. giochiamo a
coccolino sotto le coperte, fino alle
otto meno dieci circa. Si stava facendo
davvero tardi. Il pulmino delle
elementari passa sempre attorno alle
8:20. Ma Davide fa i capricci e insiste
per rimanere nel letto. Dice che salterà
la colazione.. Io all’inizio cedo, ma
quando vedo che sono le otto gli dico che
è proprio ora di alzarsi. Davide alla
fine obbedisce ma mi dice che vuole fare
colazione. Corriamo su in cucina e gli
preparo una tazza di latte freddo con i
corn-flakes e biscotti...
BRUNO VESPA
La televisione, era accessa o spenta?
ANNAMARIA
No, era spenta. Sono sicura, perché era
tardi, lui si incanta davanti ai cartoni.
Anzi.. lo incito a fare in fretta, gli
controllo la cartella e guardo fuori se
fa bel tempo. Scendo giù a vestirmi
mentre, faccio piano piano perché Samuele
se si accorge che non c’è il fratello si
mette a piangere... Prendo i vestiti di
Davide in camera e lo spazzolino con su
il dentifricio in bagno. Torno in cucina
da Davide, lo vesto in salotto e gli lavo
la faccia e i denti in bagno... Per lui
fare in fretta è un gioco... gli metto la
giacca e lo zaino sulle spalle. Guardo
l’orologio e segna le 8:15, siamo in
ritardo perché il pulmino passa tra le
8:15 e le 8:20 e ci occorrono tre-quattro
minuti per arrivare alla fermata.
81.
(MORE)
Dico continuamente a Davide di fare in
fretta, gira la chiave della porta per
aprirla, sto per prendere la mia giacca e
le scarpe quando sento Samuele piangere e
chiamarmi.. Dico a Davide di aspettare ma
lui mi risponde che va da solo. Allora
gli dico si aspettarmi fuori. Trovo
Samuele mezzo addormentato a metà delle
scale, lo prendo in braccio e lui si
calma subito.. Allora lo metto nel mio
lettone. Al lui piaceva tanto stare dalla
mia parte, sentire il mio odore.. Sammy
si rannicchia su un fianco e io gli
rimbocco le lenzuola e il piumone fino
alle spalle. Lo accarezzo e gli dò un
fazzoletto che prendo dal comò. Samuele
era abituato a succhiarsi il dito
annusando un fazzoletto da naso che lui
chiamava “nanna”. Mi avvicino gli dò un
bacio e gli dico: “Amore stai tranquillo
che la mamma è qui con te, Davide è già
andato a scuola”. Sto per uscire dalla
camera da letto quando incontro Davide,
fermo a metà delle scale con lo zaino
alle spalle. Invece di avviarsi mi ha
seguito e come lo vedo mi indispone. Se
l’avesse visto Samuele avrebbe pianto di
nuovo e sarebbe voluto venire con noi.
BRUNO VESPA
Quindi Davide l’ha vista con Samuele
ancora vivo...
ANNAMARIA
Ho un alibi di ferro proprio nei minuti
in cui è avvenuto l’omicidio. Mio figlio
Davide ha salutato il fratellino due
volte e quando siamo usciti di casa,
prima lui e poi io, Sammy era ancora
vivo.
BRUNO VESPA
C’è un interrogatorio a suo figlio Davide
che afferma di essere andato fuori a
giocare con la bicicletta...
82.
ANNAMARIA (CONT'D)
TAORMINA
Mi consenta di contraddirla su questo
punto, abbiamo interrogato io e il marito
della signora Davide, il quale ha
dichiarato di avere visto la mamma da
Samuele quella mattina.
ANNAMARIA
Infatti, Davide mi ha proprio illuminato
perché io non ricordavo che mi fosse
venuto dietro quella mattina. Siamo poi
saliti insieme, lui è uscito e io ho
acceso la televisione perché pensasse che
io fossi in casa. Non chiudo la porta a
chiave per evitare di fare rumore,
essendo la casa di cemento armato si
sente sotto quando si chiude a chiave. Le
chiavi sono rimaste nella toppa.
BRUNO VESPA
E se lei l’avesse chiusa?
ANNAMARIA
Io avevo lasciato delle chiavi anche ad
altre persone e chi mi dice che avessero
fatto duplicati o perso un mazzo di
chiavi e poi ritrovato e che questo è
entrato altre volte in casa mia... io non
lo so. Queste sono solo supposizioni...
sarà la persona che ha commesso questo a
dirci come è stato... non so se questo mi
spiava, era lì da giorni o altri momenti
che mi spiava... io come faccio a
saperlo... Siccome c'è la possibilità che
una persona sia entrata, che si sia
nascosta, che sia andata fuori, che mi
abbia spiato, non vedo perché si debba
escludere. Una traccia fuori dalla porta
c'è nella direzione in cui io non sono
andata ed i soccorsi non sono andati...
chi l'ha lasciata? Io no.
BRUNO VESPA
Perché non ha portato con lei Samuele?
83.
ANNAMARIA
C’erano 8-10 gradi sotto lo zero quella
mattina, non mi sembrava il caso di
portarlo con me quella mattina e non ho
chiuso la porta perché sarei stata via
solo 5-10 minuti! Cogne si fa la vita di
paese, non era mai successo niente di
simile prima d’ora. Pensi che una volta
vidi un ombra che attraversava il
salotto, era il figlio del vicino che
entrava in casa a prendersi le caramelle.
BRUNO VESPA
Vorrei farvi leggere la lettera per
l’assassino, all’ultima pagina del libro,
se Annamaria me lo consente.
Il presentatore va verso la scrivania e prende il libro
della Franzoni. Sul tabellone alle sue spalle si legge la
pagina 218 del libro “La Verità”.
BRUNO VESPA (CONT’D)
Vorrei guardarti fisso negli occhi...
come puoi fare finta di niente ancora
dopo quasi cinque anni. Vorrei che il mio
dolore trafiggesse il tuo cuore.
Il Bruno Vespa alza lo sguardo dal libro.
BRUNO VESPA (CONT’D)
Come se lo immagina lei l’intruso,
l’assassino di suo figlio?
ANNAMARIA
Una persona fredda una persona... penso
che abbia un gran rimorso ma che non
abbia il coraggio di tirarlo fuori ed
ammettere ciò che ha commesso.
BRUNO VESPA
Quale movente può avere avuto questa
persona?
84.
ANNAMARIA
Ma guardi qua, torno a quello che le ho
detto prima, potrei farmi mille
supposizioni su cosa pensare, e lei
altrettanto, ma come faccio io a
sapere... posso presupporre che magari
lui cercasse me... devo pensare che lui è
entrato direttamente perché non ci sono
altre spiegazioni in camera da letto...
forse se lasciavo Samuele nel suo letto a
quest'ora era ancora vivo... come faccio
io... probabilmente lui si è sentito
riconosciuto. Ha pianto, mi ha chiamato e
questa persona, forse per azzittirlo, lo
ha picchiato. Vorrei... non lo so...
vorrei anche io tante risposte, il perché
però me le deve dare lui, la persona che
ha commesso il gesto...
I/E. CASA DEI LORENZI - GIARDINO/SALA - POMERIGGIO66 66
Un carabiniere cammina nel giardino attorno a casa
Lorenzi alla ricerca dell’arma del delitto. Stefano
piange disperato e invoca il nome di Samuele, seduto a
terra vicino alla porta d’ingresso. Annamaria ha un
bicchiere in mano. Intanto altri carabinieri con un
gessetto bianco fanno dei segni circolari per terra,
segnando le macchie di sangue. La gente che era
sopraggiunta per curiosare incomincia a dileguarsi,
tranne gli amici più stretti della famiglia che forzano
Annamaria e Stefano ad entrare in casa. Daniela Ferrod
consegna le chiavi a Vito e poi si dirige verso casa sua.
Ada Satragni se ne è già andata a casa. Il carabiniere,
terminata l’ispezione del giardino senza avere trovato
nulla, entra in casa. Stefano ed Annamaria si sono seduti
a distanza, entrambi sconvolti ma distaccati l’uno
dall’altro.
ANNAMARIA
Torniamo giù. Io non voglio più starci
qua. E’ vero che torniamo?
Stefano guarda fisso al muro e non risponde alla moglie.
Annamaria insiste.
85.
ANNAMARIA (CONT’D)
Ne facciamo un altro figlio? Mi aiuti a
farne un altro?
Stefano continua a non rispondere. Un carabiniere annota
la conversazione.
Entrano in casa un gruppo di persone, tra cui il
comandante dei carabinieri della Valle d’Aosta,
colonnello Torre, il Pubblico Ministero Stefania Cugge e
il maresciallo Catalfamo. La casa alla 9 e mezza del
mattino è posta sotto sequestro. Il nastro per il
sequestro della zona viene srotolato su paletti di
fortuna nel giardino.
INT. STUDIO TELEVISIVO - SET67 67
BRUNO VESPA
E quella frase... rivolta a suo marito...
mi aiuti a fare un altro figlio?
ANNAMARIA
Questa vorrei capirla anche io. Non sono
solo io che non ricordo ma c'è anche mio
marito che non se la ricorda. Lo dice un
carabiniere ma c'era anche un altro
carabiniere che non ha detto che aveva
sentito questa frase. In merito alla
frase non voglio giudicare se è bella o
se è cattiva, io voglio solamente dire
quello che è stato, quello che ho
vissuto, non è solo il mio ricordo ma
quello di un'altra persona e anche di un
altro carabiniere che non ricorda di
averla sentita perché su due lo ricorda
solo uno.
INT. CASA DEI LORENZI - SALA68 68
Un carabiniere si avvicina alla coppia.
CATALFAMO
Ciao Annamaria. Ciao Stefano.
Stefano non risponde ancora scioccato.
86.
ANNAMARIA
Pietro..
CATALFAMO
Scusa Annamaria, ti devo parlare un
attimo.
ANNAMARIA
Non puoi farlo qua?
CATALFAMO
Ti devo parlare in privato.
Annamaria si alza e segue Catalfamo fuori, sulle scale. I
colleghi lo osservano.
CATALFAMO (CONT’D)
Vengo subito al dunque. Scusami la
schiettezza ma ti devo chiedere una cosa.
ANNAMARIA
Dimmi.
CATALFAMO
Ma perché stamattina ai chiamato il 118?
ATTO IV: PUBBLICA OPINIONE
I/E. AUTO DI STEFANO - POMERIGGIO69 69
Annamaria chiama Ada al cellulare.
ANNAMARIA
(al telefono)
Non so se ce la faccio, aiutami tu, non
riesco a sopportare questo dolore da
sola..
ADA
(al telefono)
Sei una donna forte, sono sicura che ce
la puoi fare a superare questo terribile
momento..
87.
ANNAMARIA
Oltre alla perdita di Samuele, non so..
come dire.. Io credo che i carabinieri
sospettino di me.. Ho bisogno di te, Ada.
ADA
Mi spiace ma ho degli impegni di lavoro
questo pomeriggio, non posso proprio.. Ma
possiamo sentirci domani.
ANNAMARIA
Grazie lo stesso Ada, grazie di tutto. Ci
sentiamo.
La macchina si ferma davanti alla stazione dei 66 66
Carabinieri di Saint-Pierre.
INTERCETTAZIONE AMBIENTALE ALLA STAZIONE DEI CARABINIERI70 70
SCHERMO CON IMMAGINI INDISTINGUIBILI, SFOCATE O FISH EYE.
ANNAMARIA
...sì, ero già nervosa... Dentro di me
avevo capito.
CADDEO
So che è dura da accettare signora...
pero purtroppo è... quando succedono
disgrazie... perché sono disgrazie... del
genere, non si può lasciare.
ANNAMARIA
Lo so, ma purtroppo ci sono anche delle
madri che ammazzano i figli, ce n’è...
(pausa)
GIANNINI
Temo non sia un incidente signora. Temo
suo figlio sia stato ucciso. So che è una
cosa che può fare male.
ANNAMARIA
Lo spero che sia stato ucciso, stia
tranquillo...
88.
GIANNINI
Non ho capito...
ANNAMARIA
Lo spero che sia stato ucciso.
GIANNINI
Perché?
ANNAMARIA
Perché no... cioè... cercando anch’io un
perché.
EXT. CASERMA DEI CARABINIERI DI SAINT-PIERRE - POMERIGGIO71 71
Una folla di curiosi e di giornalisti assediano la
caserma. Quando esce Annamaria una schiera di giornalisti
la fotografano senza sosta, chiamandola per nome. Lei è
piuttosto stupita e non reagisce. Il maresciallo
Catalfamo si mette a gesticolare e a urlare.
CATALFAMO
Finitela qui! Andate via! Non c’è nulla
da fotografare. Sono disposto ad andare
io in galera al posto suo, non è stata
Annamaria. Rispettate il dolore di una
madre, se avete una madre pure voi.
Annamaria uscendo tiene in mano un fazzoletto con il
pollice e il dito medio è alzato in direzione dei
giornalisti, che rumoreggiano quando lo vedono. Annamaria
viene caricata in auto.
INT. RESIDENCE DI LILLAZ - MATTINA PRESTO72 72
Ada si reca presso l’albergo dove la famiglia Lorenzi si
è trasferita. Sono le 6:30 del mattino. Apre la porta
della sorella di Annamaria.
ADA
Buongiorno! Dov’è Annamaria?
SORELLA DI ANNAMARIA
Da questa parte prego.
89.
Ada e la sorella attraversano il salotto dove ci sono
Davide, Stefano e la mamma di Annamaria.
ADA
Buongiorno..
STEFANO
Ciao Ada.
Ada entra nella stanza da letto dove Annamaria è coricata.
ADA
Ciao Annamaria.
ANNAMARIA
Ada, grazie di essere venuta! Non saprei
cosa fare senza di te.. sei una vera
amica..
ADA
Va un pochino meglio oggi?
ANNAMARIA
Eh! No.. sono distrutta.. Stanotte non ho
dormito. Non chiuso occhio. Sapessi
quanto ho pianto per Samuele.. Quanto mi
manca.. Un dolore lancinante..
Indescrivibile.
ADA
Ti posso aiutare con un antidepressivo,
qualcosa?
ANNAMARIA
No grazie.. Davvero no.
ADA
Come posso aiutarti allora?
Annamaria prende la mano di Ada.
ANNAMARIA
Ada ti prego ascoltami.. Sospettano di
me! Sospettano che io possa avere ucciso
il mio bambino! Ti rendi conto? Non mi
fanno..
90.
(MORE)
Non mi danno nemmeno il tempo di
piangerlo e sospettano che io abbia
ucciso una parte di me!
ADA
Lo so, è una cosa terribile, non ci
badare. Sono sicura che troveranno chi è
stato.
ANNAMARIA
Ti ho chiesto di venire per chiederti un
parere.. questa cosa ci.. Mi assilla. Io
e Stefano, l’altra sera, vedi.. parlando
è uscito questo.. È uscito il nome di
quella iena.. la nostra vicina.
ADA
Di chi parli?
ANNAMARIA
Di Daniela..
ADA
Ah!
ANNAMARIA
Ci continuava a controllare, spiare dalla
sua finestra.. Sentivamo la sua invidia
crescere di giorno in giorno da quando
abbiamo finito la casa prima di loro.
ADA
Beh.. È gente di montagna.. sai come
sono..
ANNAMARIA
Gliene ho parlato anche a Stefano ieri
notte.. Lui mi ha tranquillizzata.. Ma io
ho il sospetto che sia sta lei.. è
malata.. La si vede in faccia che è
malata!
ADA
A fare che cosa?
ANNAMARIA
Ad ammazzare il mio bambino...
91.
ANNAMARIA (CONT'D)
ADA
O Mio Dio! Non mi sembra il tipo di
persona che potrebbe mai..
ANNAMARIA
Ti dico di sì invece... chi altro, se non
è stata lei?
INT. STAZIONE DEI CARABINIERI DI AOSTA - POMERIGGIO73 73
Annamaria è dentro un ufficio in attesa. E’ da sola. A un
certo punto sul televideo passa una notizia.
1:00 Cogne, ucciso un bambino di tre anni.
Successivamente entra il maresciallo Catalfamo.
ANNAMARIA
Piero, ma perché scrivono quelle cose?
Perché parlano di omicidio?
CATALFAMO
Ma dai, lascia perdere, non badare a
quelle cose.
Poi Catalfamo esce dalla stanza e incontra Stefano.
CATALFAMO (CONT’D)
Ciao Stefano, ti prego accomodati nel mio
ufficio, arrivo subito.
Il maresciallo indica a Stefano un ufficio. Stefano si 70 70
accomoda in silenzio.
INTERCETTAZIONE AMBIENTALE ALLA STAZIONE DEI CARABINIERI74 74
SCHERMO CON IMMAGINI INDISTINGUIBILI, SFOCATE O FISH EYE.
STEFANO
Ciao Bimba, i Carabinieri sono venuti?
ANNAMARIA
(mugugna qualcosa)
92.
STEFANO
Ascolta Bimba, gli inquirenti sono certi.
ANNAMARIA
Chi è stato? Lo sanno?
STEFANO
No, ma...
ANNAMARIA
Pressapoco.
STEFANO
E’ stato qualcheduno.
ANNAMARIA
(piange)
STEFANO
Samuele è stato... ehm... colpito con
venti colpi...
ANNAMARIA
No... No...
(piange)
STEFANO
Di... di... di una roncola o di un
qualche oggetto...
ANNAMARIA
Stefano, vai piano...
STEFANO
Bimba, tieniti forte...
ANNAMARIA
Stefano.. Stefano, ti prego, chiamami
qualcuno. Chiamami qualcuno, chiama
qualcuno disponibile.
(sospira)
STEFANO
Ti apro un po la finestra.
ANNAMARIA
Poverino, poverino.
93.
STEFANO
Apra ben.. un po’ la finestra!
(rumore di passi)
Magari avete un po di acqua e zucchero,
non so se.
CARABINIERE
Sì.
ANNAMARIA
No.. Non sto così...
(piangendo)
Oh, mio Dio, mio Dio, Stefano...
STEFANO
Te lo devo dire perché tanto lo dice il
Pubblico Ministero, il Magistrato.
ANNAMARIA
(piange e mugugna qualcosa)
STEFANO
Te le dovevo dire capisci? E preferisco
dirtelo io.
ANNAMARIA
Stefano, mi lasci aperto. Ho bisogno di
vedere qualcuno, chiamate qualcuno.
STEFANO
Ascolta Bimba. Adesso.., adesso,
tranquillizzati un attimo.
ANNAMARIA
(piangendo)
Non potrò più vivere...
INT. STAZIONE DEI CARABINIERI DI AOSTA - POMERIGGIO75 75
Entra per l’ennesima volta il maresciallo. Dopo una breve
pausa fissa negli occhi Annamaria come per trovare il
coraggio delle sue parole.
ANNAMARIA
Allora? Che c’è Piero? Perché mi tenete
qui chiusa da ore senza che veda nessuno?
94.
Il maresciallo finalmente trova il coraggio di parlare.
CATALFAMO
Sai, a Cogne dicono che potresti essere
stata tu a uccidere Samuele.
Inquadratura di Annamaria con la faccia stupita.
ANNAMARIA
Io? Non sono stata io.
INT. BAR DI COGNE - POMERIGGIO76 76
SIGNORA 1
Ti dico... Non può che essere stata lei.
Attento a quel che sogni perché potresti
realizzarlo! Ed è andata proprio così! La
vita perfetta e poi impazzisci proprio
perché troppo perfetta.
SIGNORA 2
Io sono andata a una sua festa, era
ossessionata! Stava sempre li a misurare
la temperatura della testa del piccolo.
BARISTA
Balle! Io la conosco bene, è veramente
una brava madre!
Una signora sconosciuta si infila nella discussione.
SIGNORA SCONOSCIUTA
Ma che madre è Annamaria?
BARISTA
Scusi? Che intende dire?
SIGNORA SCONOSCIUTA
Ho sentito dagli inquirenti che lei in
realtà copre qualcuno.
SIGNORA 1
E chi sarebbe per grazia?
95.
SIGNORA SCONOSCIUTA
Copre suo figlio. Davide ha ucciso
Samuele!
BARISTA
Non ho mai sentito una cosa più stupida
di questa! Chi gliel’ha raccontata?
SIGNORA SCONOSCIUTA
Gli inquirenti..
BARISTA
Stiamo apposto allora. Mi chiamano...
(la signora nota un cliente
che la chiama)
Arrivo!
Le due signore fanno per voltarsi dall’altra parte e la
barista se ne va a servire il cliente. La signora capisce
che non è aria e si allontana dal bar. Fuori l’attende un
auto.
I/E. AUTO DELLA GIORNALISTA - POMERIGGIO77 77
La signora sconosciuta sale sull’auto, ad attenderla un
suo collega giornalista.
GIORNALISTA
Allora?
SIGNORA SCONOSCIUTA
Niente. Non sono riuscita a capire
niente. Mi sa che sono scivolata su una
merda.
GIORNALISTA
Niente scoop.
SIGNORA SCONOSCIUTA
Già. Per adesso. Dobbiamo trovare
qualcosa a tutti i costi.
96.
I/E. CASA DEI LORENZI - MATTINO78 78
La casa dei Lorenzi è stata messa sotto sequestro. Fra le
classiche strisce bianche e rosse che delimitano le zone
sequestrate, vediamo un gruppo di carabinieri che esce
con dieci grossi sacchi neri e li caricano su un furgone.
I media non si perdono lo spettacolo e filmano da
distante.
Alcuni carabinieri zappano tutto intorno al terreno,
mentre un altro carabiniere cerca qualcosa con il metal-
detector. Improvvisamente si mette a suonare.
CARABINIERE 1
Qui ho un segnale..
CARABINIERE 2
Segna che ci penso io dopo!
All’interno Stefano sta parlando con il colonnello e il
maggiore dell’arma dei Carabinieri in Aosta. Tutto è
stato completamente rivoltato, gli armadi aperti, i
vestiti buttati in una camera.
COLONNELLO TORRE
Quello che le sto dicendo glielo sto
dicendo come uomo e non come ufficiale.
L’assenza del PM mi permette di parlarle
liberamente.
STEFANO
Mi dica Colonnello.
COLONNELLO TORRE
Vede, l’uccisione di Samuele, date le
circostanze, l’assenza di moventi
plausibili di altre persone.. Insomma
secondo noi, è stato frutto di un
“raptus”.
STEFANO
Che intende con raptus? Raptus di chi?
COLONNELLO TORRE
E’ un fenomeno occasionale che può
avvenire in ogni di noi, anche la persona
più normale può avere avuto un momento di
follia e compiere il gesto.
97.
(MORE)
Per poi rimuoverlo e cancellarlo dallo
propria mente e tornare normali come si è
sempre stati.
Stefano non dice nulla, si limita ad ascoltare. Intanto i
RIS nella stanza stanno raccogliendo le impronte e
mappano gli schizzi di sangue con un particolare
reticolato e una macchina fotografica.
COLONNELLO TORRE (CONT’D)
Un ultima cosa Lorenzi. Dovrebbe portarci
i vestiti che indossava sua moglie. Il
giorno dell’omicidio.
STEFANO
Va bene.
COLONNELLO TORRE
E’ sicuro che andasse tutto bene fra di
voi? L’avete fatto l’amore quella notte?
Stefano non risponde.. Assorto nei suoi terribili
pensieri.
INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI79 79
Un uomo sulla quarantina, capelli neri, occhi scuri,
leggermente senza capelli, guarda la televisione in sala
da pranzo. Attorno gira la moglie e il figlio di 10 anni.
L’uomo non si muove, è sempre seduto sul divano. Il
bambino ogni tanto si siede e guarda la televisione, ogni
tanto se ne va. La donna saltuariamente porta qualcosa da
mangiare, ma per la maggior parte del tempo lavora in
cucina. Rappresentano la famiglia media italiana.
CAMERA FISSA SULLA SALA DA PRANZO AL CENTRO IL TELEVISORE.
COLONNELLO LUCIANO GAROFANO
(in televisione)
Cercheremo le tracce che l'aggressore non
può non aver lasciato. Il fatto è
talmente emotivo da impedire
all'aggressore di non lasciare tracce.
98.
COLONNELLO TORRE (CONT'D)
(MORE)
Prima di entrare nella casa visioneremo
nei dettagli le fotografie relative
all'autopsia, che non abbiamo ancora
visto e che per noi sono fondamentali.
Sapere se l'oggetto usato per uccidere ha
una punta di un certo tipo, o se presenta
una angolatura di 30 o 50 gradi, può
orientarci per ritrovarlo. In due giorni
ricostruiremo la dinamica del delitto.
INT. RESIDENCE DI LILLAZ - SERA80 80
Annamaria ha una crisi mentre guarda lo stesso programma
in televisione.
ANNAMARIA
Mmmm..
STEFANO
Cos’hai?
ANNAMARIA
Non mi sento di nuovo bene..
STEFANO
Ti apro un po la finestra?
ANNAMARIA
Spegnimi la TV e portami qualcosa di
caldo per favore.
STEFANO
Va bene amore.
Bussano alla porta. E’ il papà di Annamaria.
GIORGIO
Bimba, preparati che dobbiamo andare in
un posto.
ANNAMARIA
Non sto tanto bene..
99.
COLONNELLO LUCIANO GAROFANO (CONT'D)
GIORGIO
Non voglio sentire storie, preparati. Ha
chiamato la dottoressa Satragni dobbiamo
incontrare una persona che ci può aiutare.
ANNAMARIA
Chi?
GIORGIO
Un avvocato.
ANNAMARIA
Non mi serve un avvocato.
GIORGIO
E invece si. Un altra cosa. State attenti
a quel che dite al telefono.
ANNAMARIA
Perché?
GIORGIO
I telefoni sono controllati. Me l’ha
detto un uccellino.
Annamaria non dice nulla, guarda solo il padre con la
faccia stupefatta. Stefano si allontana con Giorgio.
STEFANO
Dove dobbiamo andare?
GIORGIO
Aspetta.. Carlo siamo pronti.
CARLO
Andiamo ci aspetta!
STEFANO
Chi?
GIORGIO
Una persona importante, un amico della
dottoressa.
CARLO
Il problema sono quelli.
100.
GIORGIO
Eh, lo so.. che fare?
CARLO
Dalla porta non si può passare, sono
tutti li che l’aspettano.
GIORGIO
Quindi? La copriamo e usciamo.
CARLO
Secondo me è meglio uscire da lì, se ci
vedono noi ce la filiamo.
Carlo indica la finestra.
GIORGIO
Buona idea, usciremo dalla finestra.
Intanto arriva Annamaria.
ANNAMARIA
Come dalla finestra?
GIORGIO
Mettiti la giacca. Andiamo! Andiamo!
Giorgio Franzoni apre la finestra.
EXT. RESIDENCE DI LILLAZ - SERA81 81
Alcuni giornalisti si fumano una sigaretta al freddo, un
uomo cerca di scaldarsi le mani sul termos del thè caldo.
GIORNALISTA 1
Ehi.. Hai visto?
GIORNALISTA 2
Che?
GIORNALISTA 1
Qualcosa muoversi.
GIORNALISTA 2
No. perché?
101.
GIORNALISTA 1
Mi è sembrato di vedere delle ombre
muoversi. Si dirigevano verso il
parcheggio.
(Pausa)
Boh, è stata solo una impressione. Che ti
stavo dicendo?
GIORNALISTA 2
Del tizio che chiama il capo redattore..
GIORNALISTA 1
A sì! Beh, dovevi vederlo come era
incazzato! In pratica la segretaria si è
sbagliata, questo ha fatto finta di
conoscerlo e lei gliel’ha passato..
A un certo punto una macchina sfreccia davanti a loro. I
due giornalisti si girano di scatto.
GIORNALISTA 2
Sono loro! Da dove cazzo sono usciti?
GIORNALISTA 1
Andiamo! Seguiamoli!
Il giornalista sale sul furgone senza chiudere le porte
del portellone. Quando parte la loro attrezzatura vola a
terra e si fermano per raccoglierla.
INT. AUTO DEI FRANZONI82 82
Claudio è alla guida, nella macchina ci sono Annamaria,
Stefano, Giorgio e Mario Lorenzi.
GIORGIO
(ride)
Imbecilli! Li abbiamo fregati!
STEFANO
Dove ci stai portando?
GIORGIO
Claudio sa la strada. Andiamo a casa
della Satragni!
102.
STEFANO
A casa nostra praticamente.
GIORGIO
No! Non quella!
STEFANO
E dove sarebbe?
CLAUDIO
E’ qui a Lillaz!
STEFANO
(incredulo)
E l’avvocato è venuto qui a Lillaz.
CLAUDIO
Si, è venuto qui apposta. Deve avere
sentito la notizia sui telegiornali, o
perlomeno il nome della Satragni.
GIORGIO
E’ un pezzo grosso.. (Ride) in tutti i
sensi. E’ di sinistra.
STEFANO
Uh! Sono tutti uguali, destra, sinistra.
Lo sai anche tu no?
CLAUDIO
Ci siamo, ancora un paio di curve.
La macchina entra nel vialetto di una casa. Scendono
tutti, per ultima Annamaria.
GIORGIO
Li abbiamo seminati! Parassiti schifosi..
io li metterei in un mio cantiere a
lavorare una settimana e poi vediamo se
hanno ancora la forza di stare li la
notte a piantonare il residence..
Il padre di Stefano va avanti e bussa alla porta. Un
signore alto, anziano, molto distinto gli apre.
103.
PADRE DI STEFANO
Scusi, ma lei chi è? Dov’è la dottoressa
Satragni?
AVVOCATO GROSSO
Piacere sono il professor Carlo Federico
Grosso. Sono stato vice presidente del
Consiglio Superiore della Magistratura.
Prego accomodatevi.
Ada è rimasta dentro attorno al tavolo del salotto. A
mano a mano entrano tutti e si siedono attorno al tavolo.
Prende la parola Giorgio Franzoni.
GIORGIO
Grazie dell’invito Ada. Davvero,
apprezziamo davvero molto il tuo aiuto e
la tua vicinanza, ma premetto che la
famiglia, in questo momento non ha
necessità di un avvocato.
AVVOCATO GROSSO
Se posso permettermi, l’assistenza legale
è una vostra necessità per la fase pre-
processuale.
GIORGIO
Cosa intende? Come fa a esserci un
processo se non sappiamo ancora chi è
stato?
AVVOCATO GROSSO
Questo non centra. Chiunque sia stato,
qualcuno deve tutelare dal punto di vista
giuridico la vostra famiglia, a partire
da quando inizieranno le indagini del RIS.
GIORGIO
Cioè lei cosa farebbe? Mi scusi se sono
diretto.
AVVOCATO GROSSO
Io vi troverò dei periti della difesa, i
quali accerteranno e confuteranno tutto
quello che i RIS troveranno nella casa.
E’ fondamentale avere un occhio esperto
su queste analisi scientifiche.
104.
GIORGIO
Beh in effetti l’avvocato, non ha tutti i
torti.
AVVOCATO GROSSO
Vi posso trovare i consulenti in un paio
di giorni.
GIORGIO
Affare fatto.. e per la sua parcella?
AVVOCATO GROSSO
La mia segretaria vi farà avere un
preventivo, ma sappiate che non sono qui
per denaro, ma per amicizia.
GIORGIO
Ci lasci un po di tempo per riflettere.
Comunque la cosa ci interessa.
AVVOCATO GROSSO
Da parte mia io accetterò il mio incarico
a una sola condizione.
GIORGIO
Quale?
AVVOCATO GROSSO
Astenetevi da ogni azione legale contro
la dottoressa Satragni. Vi prego di
lasciarla fuori perché rischia la
radiazione dall’albo dei medici.
GIORGIO
Noi non abbia nulla contro Ada. Anche se
ha sbagliato la prognosi, riteniamo sia
stata assolutamente in buona fede. Vero
Bimba?
ANNAMARIA
Vero.
L’avvocato Grosso guarda Annamaria negli occhi.
AVVOCATO GROSSO
Si ricordi sempre Signora che io le
credo. Sono sicuro che lei sia innocente.
105.
EXT. TRIBUNALE DI AOSTA - POMERIGGIO83 83
Una folla di giornalisti assedia il tribunale di Aosta.
Le maggiori testate italiane e i corrispondenti delle
televisioni nazionali attendono l’uscita di Annamaria.
Escono lei e l’avvocato Grosso, poi li seguono Stefano e
Giorgio. I giornalisti si accalcano per avere i primi
commenti a caldo dell’interrogatorio. I giornalisti
chiamano l’avvocato.
AVVOCATO GROSSO
La signora Franzoni è estranea
all'omicidio. Non conoscevo Stefano e
Annamaria prima, ma dopo aver parlato con
loro ho capito che sono estranei a questo
delitto.
GIORNALISTA 3
Signor Franzoni! Signor Franzoni!
Conosceva già l’avvocato Grosso?
GIORGIO FRANZONI
E’ un amico di famiglia. E’ stato
nominato come avvocato di parte lesa.
GIORNALISTA 3
E delle accuse a sua figlia cosa ci dice?
Interviene Stefano.
STEFANO
Ne usciremo a testa alta. Mia moglie è
innocente, lo so. Farò qualunque cosa per
dimostrare l´innocenza della mia famiglia.
Giorgio Franzoni e Stefano proseguono nella loro
camminata seguendo l’avvocato e Annamaria in una grossa
auto scura. L’auto se ne parte aggressiva fra la massa di
giornalisti che continuano a fotografarli. La scena si
sposta su alcuni giornalisti che, in un angolo, stanno
trascrivendo i testi da un ufficiale giudiziario.
UFFICIALE GIUDIZIARIO
Sentite un po che ha detto quella in
aula! Ho preso un appunto.
(legge da un foglio)
106.
(MORE)
“E' incredibile che si sospetti di me,
sono stanca di dovermi difendere, non ce
la faccio più. Insomma, io non c'entro
niente: pensate davvero che possa aver
ammazzato mio figlio? Può darsi che mi
sia sbagliata nel ricordare certi
particolari, ma l'ho fatto in buona fede:
in quel momento pensavo solo a Samuele".
GIORNALISTA 5
(ride, poi parla in romano)
Incredibile, si stupisce pure che
sospettino di lei..
GIORNALISTA 4
Sta matta! Ma come fanno a non
dichiararla insana di mente?
GIORNALISTA 5
(in dialetto romano si
rivolge a un collega)
Sai com’è quando vogliono loro sono tutti
sani. Ne ha fatte tre di perizie! Oh! Sta
arrivando la PM! Corri un po a sentì che
dice!
Alcuni giornalisti chiedono di lasciare una dichiarazione
al PM Stefania Cugge e spianano i microfoni in sua
direzione.
PM STEFANIA CUGGE
L’unica cosa che posso dirvi è che siamo
sempre più vicini alla verità. I primi
esami stanno confermando la prima idea
che mi sono fatta del delitto.
GIORNALISTA 6
Che cosa farete adesso? Ci saranno nuove
indagini?
PM STEFANIA CUGGE
Ci attende un momento di pausa, di lavoro
sia da parte mia che da parte degli
inquirenti e prima di una ventina di
giorni non potremo avere altri elementi
utili di valutazione.
107.
UFFICIALE GIUDIZIARIO (CONT'D)
GIORNALISTA 7
I RIS hanno trovato qualcosa di
interessante nella casa?
PM STEFANIA CUGGE
I RIS hanno raccolto numerosi reperti che
saranno analizzati, e per far questo ci
vorranno una quindicina di giorni.
Chiaramente, non posso entrare nei
particolari dei reperti e non posso dire
che materiale è stato sequestrato. Non ho
altro da dichiarare.
La PM si allontana e i giornalisti continuano a chiamarla
e a porle domande.
INT. CASA DI ANNA - SERA84 84
Attorno a un tavolo, Stefano, Annamaria, Carlo, Anna e la
moglie di Giorgio recitano il rosario. Giorgio, il padre
di Annamaria fa solo finta di recitarlo. Davide durante
la preghiera prende un foglietto e scrive: “Com’è morto
Samuele”. Annamaria guarda il foglio e ne rimane
profondamente turbata. Poi accarezza la testa del piccolo
guardandolo dritto negli occhi. Suona un telefono,
Stefano risponde.
STEFANO
Si. Si. Va bene grazie.
(pausa, mette giù il
telefono)
Erano i carabinieri, il corpo di Samuele
è stato dissequestrato. Sembra che
possiamo fare il funerale. Grazie a Dio.
Sospiri di sollievo si levano dalla casa.
INT. OBITORIO DEL CIMITERO DI AOSTA85 85
Un folto gruppo di valdostani sono in attesa fuori dalla
camera mortuaria dell’obitorio di Aosta per andare a dare
l’ultimo saluto a Samuele. A Cogne, dove il bimbo viene
sepolto il giorno successivo, sono già comparse le
affissioni che annunciano i funerali. Alcuni anziani
fanno il segno della croce davanti all’annuncio.
108.
Sulla panca di legno della camera mortuaria continuano ad
ammassarsi i regali dei valdostani: i fiori, un
orsacchiotto, un cagnolino di pezza, due trenini. Una
ragazza di Aosta arriva con le lacrime agli occhi, in
mano ha un altro pelouche vestito da angioletto, che posa
vicino agli altri giocattoli. Un bambino ha portato una
piccola scavatrice nuova, ancora nella confezione, con un
bigliettino con su scritto: "Samuele, non aver paura: sei
in braccio al Signore". Seduta in un angolo, Annamaria
piange e singhiozza fra gli altri familiari. Il suo
singhiozzo e i suoi lamenti riempiono la camera mortuaria
rompendo il rispettoso silenzio delle altre persone.
ANNAMARIA
(singhiozzante)
Samuele non andare via, resta qui con me.
Poi Annamaria sviene. La gente non la soccorre, per
fortuna ci pensa Giorgio a sostenerla.
GIORGIO FRANZONI
Chiamate un ambulanza presto! presto!
Annamaria!
Davide intanto lascia un disegnino sulla tomba del
fratellino. Sono disegnate le montagne e tutti i membri
della famiglia con i loro nomi. E sotto: "Caro Samuele,
non fare il birichino. Con Gesù ti salutano e non ti
dimenticheranno mai Dadi, la mami e papi, con gli zii e i
nonni. Per Samuele" firmato Davide Lorenzi. Accanto al
piccolo, un giocattolo che un inserviente delle pompe
funebri ha posato accanto al corpicino.
PRIMO PIANO SUL GIOCATTOLO, L’INQUADRATURA APRE SUL
GIOCATTOLO INQUADRATO DALLA TELEVISIONE.
INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI86 86
La televisione inquadra distintamente il giocattolo nella
tomba di Samuele, poi la gente che attende in coda fuori
dalla camera mortuaria. Si ha una strana sensazione, come
se tutto si trattasse non della realtà ma di una fiction.
VOICE OVER TELEVISIONE
(Mentre vanno le immagini
dell’obitorio)
109.
(MORE)
Mentre tutta l’Italia si chiude nel
dolore della prematura morte del piccolo
angioletto di 3 anni, Samuele Lorenzi, le
indagini nel Tribunale di Aosta
proseguono senza sosta. Le indagini si
stanno indirizzando nell’ambito
famigliare, sebbene l’arma del delitto,
ampiamente cercata, non è ancora stata
trovata.
MEDICO LEGALE
(in televisione)
Il bambino è stato ucciso da 17
coltellate, l'arma del delitto è con
molta probabilità un oggetto di casa dai
bordi acuminati.
CARABINIERE 3
(in televisione)
E' stato un suppellettile trovato in casa
ad uccidere il bimbo. L'assassino ha poi
lavato l'arma. Abbiamo trovato tracce di
sangue nel lavandino, segno che qualcuno
ha lavato l'arma prima di fuggire.
SINDACO DI COGNE
(in televisione)
Invito i giornalisti ad avere buon senso.
Non vogliamo essere ricordati solo come
il paese dell'omicidio di Samuele
Lorenzi. La gente di Cogne è pacifica, ha
superato momenti difficili negli ultimi
cinquant'anni ma episodi del genere non
si sono mai verificati. I familiari
sostengono la loro innocenza, ma noi
possiamo solo dire che a Cogne non c'è un
mostro. I cittadini di Cogne sono al di
sopra di qualunque sospetto per la morte
del piccolo Samuele. Per quanto riguarda
il funerale, l’accesso ai giornalisti
alla funzione sarà vietato, come scattare
foto o riprendere. Abbiate rispetto per
il piccolo Samuele, almeno il giorno del
suo funerale.
110.
VOICE OVER TELEVISIONE (CONT'D)
Il servizio si chiude e tornano le immagini da studio. Un
Emilio Fede davvero poco professionale posa dei fogli
sulla scrivania e fa delle smorfie alla telecamera.
EMILIO FEDE
Avrete sentito della polemica a mio dire
proprio assurda se trasmettere o no le
immagini del funerale. Non è morbosa
curiosità, ma diritto di cronaca. Il
sindaco se lo metta bene in testa.
EXT. CHIESA DI SANT’ORSO DI COGNE - PRIMO POMERIGGIO87 87
Il feretro entra nella chiesetta di Sant’Orso, sorretto a
spalle dai fratelli di Annamaria. Alcuni carabinieri
filmano la gente accorsa al funerale all’interno della
Chiesa. Alcuni giornalisti imperterriti scattano
fotografie, le televisioni rimangono fuori sul piazzale.
Ci sono proprio tutti i Cogneis al funerale, sebbene
infastiditi dalla presenza dei media, vediamo inquadrati
i Perratone, Ada, il marito, la figlia e il cognato,
Daniela Ferrod e il marito, Ulisse. I negozi in paese
sono chiusi a lutto. Ci sono le giacche rosse del
soccorso Alpino, i sindaci dei paesi vicini. Annamaria e
Stefano, seguono la bara bianca, sorreggendosi a vicenda.
Poi c’è il padre Giorgio e la moglie, il padre di Stefano
e consorte. Davide è con le sorelle di Annamaria e sembra
non capire molto bene quello che sta succedendo.
INT. SCUOLA ELEMENTARE DI COGNE - PALESTRA88 88
Una maestra parla ai genitori, al suo fianco una persona
con la barba lunga.
MAESTRA
Bambini. Care mamme e papà. Quello che è
successo a Cogne ha creato delle tensioni
nella nostra piccola comunità montana.
Non sappiamo ancora se c’è un Mostro a
Cogne e siamo assediati dai giornalisti.
Non abbiamo ancora spiegato ai nostri
bambini perché Cogne è il primo servizio
di apertura di tutti i telegiornali
nazionali.
111.
(MORE)
Questo nostro caro amico, psicologo per
l’infanzia, è qui per aiutarci. Fategli
pure tutte le domande che volete.
Si fa avanti un signore sulla trentina e fa un inchino
con il capo.
INT. BAR89 89
La televisione trasmette un servizio su Cogne. Girano le
immagini del funerale.
VOICE OVER TELEVISIONE
La famiglia Franzoni dopo i funerali si è
trasferita in una località segreta della
Valle D’Aosta. Intanto l’attenzione si è
spostata sul medico di famiglia Ada
Satragni, un personaggio chiave della
vicenda perché il primo a soccorrere il
piccolo Samuele quella terribile mattina
del 30 gennaio. Sembra dagli ultimi
rilievi che i carabinieri abbiamo trovato
un paio di zoccoli e che questi siano
stati indossati dall’assassino.
Tutti nel bar seguono il notiziario e commentano.
PERSONA AL BAR
Di sicuro è stata lei! Chi vuoi che
indossasse il suo pigiama e le sue
pantofole?
PERSONA AL BAR 2
(in dialetto)
Par mi cula li l’e mata.
PERSONA AL BAR 3
Per me è stato uno squilibrato. Un
maniaco. O uno di quelli.. figli di
satana? Una setta satanica insomma.. O un
omicidio politico! Secondo me c’è
qualcosa dietro.. Il Franzoni ha troppi
contatti.. si parlava addirittura del
SISMI o del SISDE..
112.
MAESTRA (CONT'D)
EXT. CIMITERO DI COGNE90 90
Il solito gruppo di giornalisti pedina la macchina di
Annamaria in tutti i suoi spostamenti. I genitori di
Annamaria, alcuni amici e la sua famiglia scendono al
cimitero di Cogne per fare visita alla tomba del piccolo.
I giornalisti parcheggiano poco dietro, ma gli amici di
Annamaria gli vanno incontro con prepotenza. Prima che si
azzardino a scattare coprono gli obiettivi con le mani.
CLAUDIO
Ma non avete un minimo di rispetto?
Nemmeno al cimitero lasciate in pace la
gente?
I giornalisti protestano con Claudio e Anna, però
rimangono al di fuori dal cimitero. Mentre Annamaria e
famiglia cercano la tomba del piccolo, i fotoreporter si
arrampicano sugli alberi fuori dal cimitero per
immortalarli nel momento di preghiera.
Quando Annamaria arriva sulla bara del piccolo ha un
sussulto. Il padre la abbraccia al volo. A fianco della
tomba del piccolo campeggiano delle scritte fatte con lo
spray: “Stefano e Annamaria tornatevene al vostro paese
la vostra mamma è una assassina”.
EXT. COGNE
Nonostante tutto, le ricerche dell'arma del delitto
proseguono. I carabinieri con un apparecchio speciale
(una telecamera filoguidata) ispezionano la rete fognaria
nei dintorni della casa. Altri sono nella discarica di un
paese vicino a rovistare l’immondizia. Alcuni nella
ispezionano il garage della villetta, altri praticano dei
buchi nel caminetto e rovesciano i cassetti.
INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI91 91
VOICE OVER TELEVISIONE
"Caro Stefano, non so cosa ci stia
succedendo; non è più come una volta, ci
parliamo sempre meno". Questa la lettera,
trovata dai carabinieri, che è stata
consegnata ai magistrati di Aosta.
113.
(MORE)
Che il rapporto della coppia fosse in
crisi gli investigatori l'avevano capito
da tempo, sin da quelle voci, mai
confermate, su un litigio tra Anna Maria
Franzoni e Stefano Lorenzi proprio la
mattina del delitto. La donna, insomma,
stando alla lettera ritrovata dai
militari stava vivendo un periodo di
crisi: il marito era sempre più impegnato
tra il lavoro, l'attività politica e
quella come esponente del soccorso
alpino. E lei si sentiva sempre più sola.
Un misterioso fax al parroco. Nella
canonica di Cogne ogni giorno arrivano
decine e decine di messaggi: lettere, fax
e telefonate di mitomani o semplicemente
di gente che vuole proporre la sua
teoria, più o meno assurda, sul massacro.
Ma un misterioso fax potrebbe aiutare gli
investigatori: il parroco, non appena
l'ha ricevuto, l'ha girato ai
carabinieri. Sul contenuto, però, tutte
le bocche sono cucite. Il procuratore
capo di Aosta, Maria Del Savio Bonaudo,
dice di aver letto solo "cose fantasiose"
sui giornali e ribadisce che: “A Cogne
non ci sono mostri”.
INT. RESIDENCE DI LILLAZ92 92
Annamaria parla al telefono con una amica.
ANNAMARIA
Non so cosa mi è succes... cosa gli è
successo... perché non è qui con me, l’ho
lasciato lassù da solo.
ANNA
E cosa dicono gli inquirenti?
ANNAMARIA
Gli inquirenti? Stanno lì, a farsi
corrompere dai giornalisti, a dare
informazioni invece di lavorare sodo e
arrivare fino in fondo.
114.
VOICE OVER TELEVISIONE (CONT'D)
ANNA
Ecco come arrivano le notizie sui
giornali...
ANNAMARIA
Io non voglio parlare, non potrei
parlare, giustamente ci sono delle
indagini in corso, non voglio mettere i
bastoni tra le ruote... Io dopo parlerò,
questo sicuramente. Sempre nel mio pieno
rispetto perché io non sono una persona
che mi metto in piazza...
ANNA
È proprio questo il punto. Tu sei sempre
stata una persona riservata... Sei venuta
a vivere quassù, qua per qualche motivo.
Altrimenti te ne stavi a vivere a Milano
o da qualche altra parte, se volevi la
mondanità.
ANNAMARIA
Tu puoi immaginare tutto quello che
stanno dicendo, giudicando, di qua e di
là, come mi può dare fastidio... Però
siccome sono andate le cose oltre, perché
qui stanno proprio dando i numeri. Cioè
proprio inventare le cose di sana pianta
o capovolgere...
ANNA
Sono uscite dai carabinieri queste
informazioni.
ANNAMARIA
Sicuramente che è vero Anna, perché erano
indirizzati così. Il problema è che
facendo così hanno perso le prove... Sono
io che non potrei vivere senza sapere chi
è stato. Perché loro, pur di incolpare,
sai, fai più scalpore che sia stata la
madre, che ci sia scandalo... Sono ancora
lì che non sanno da che parte sbattere la
testa... Il problema è questo. Io lo
spero con tutto il cuore che arrivino.
115.
ANNA
Però adesso ’ste impronte son vere o no?
ANNAMARIA
Quali impronte?
ANNA
Le impronte che hanno trovato, delle
scarpe?
ANNAMARIA
Ma va’, non so niente, ma non dare retta
ai giornali, son tutte balle. Come quella
mia lettera che il rapporto di me con
Stefano era in crisi. Cioè, era l’esatto
contrario, capisci?
ANNA
Certo che ce l’ha fatta proprio alla
grande.
ANNAMARIA
Peggio di così penso che una persona non
possa volere il male di un’altra... Più
di così, no.
EXT. AUTOSTRADA TORINO-AOSTA93 93
La dottoressa Satragni è in macchina con il marito e il
figlio, stanno scappando da Cogne. Il marito sta guidando.
ADA
(visibilmente stressata)
Accelera! Ci sono ancora dietro!
MARITO DI ADA
Più di così? Finiamo per causare un
incidente!
ADA
Basta io non ce la faccio più! Quando
arriva la polizia?
FIGLIA DI ADA
Uoaaaa! Vai Papà! Accelera!! Più forte!
116.
ADA
Eccoli! Sono li nella corsia di
emergenza! Accosta!
La macchina di Ada accosta dietro a quella della polizia
stradale. Un agente in divisa e stivaletti neri si
avvicina.
AGENTE DELLA STRADALE
Buongiorno signora. Come possiamo
aiutarla?
ADA
Sono Ada Satragni! Siamo inseguiti dai
giornalisti. Non ne possiamo più! Stiamo
lasciando Cogne perché non riusciamo più
a vivere, ci seguono ovunque, come vede.
AGENTE DELLA STRADALE
Non si preoccupi di loro, abbiamo ordini
di scortarla fino a destinazione. Faccia
strada, noi la seguiamo.
I/E. IN MACCHINA VERSO MONTEACUTO - SERA94 94
Stefano ed Annamaria in auto viaggiano verso Bologna.
Stefano è alla guida, al suo fianco c’è Giorgio Franzoni.
Dietro la sorella Michela, Annamaria e il padre di
Stefano, Mario Lorenzi.
GIORGIO
No ma avete sentito che cosa si sono
inventati sta volta?
STEFANO
Dovremmo recuperare tutti i settimanali
dal 30 gennaio in poi..
GIORGIO
Il fax al parroco?
STEFANO
Si tratta di un giornalista.. Quelli
quando non hanno nulla inventano.
117.
GIORGIO
Sarebbero da denunciare tutti! Infangare
così della brava e onesta gente che
lavora!
ANNAMARIA
Parole dell’avvocato Grosso: “Non si
preoccupi, lasci stare la stampa, non
controbatta, non intervenga.”
GIORGIO
Sto professore sarà pure rinomato, ma a
me sembra che non abbia le palle. Si vede
che è di sinistra.
MICHELA
Ma non era meglio se uscivamo a Modena
Sud?
STEFANO
Colpa mia.. L’abbiamo mancata! Oddio
guarda che coda!
ANNAMARIA
Dove siamo? Dovevamo prendere
l’autostrada.
STEFANO
Va che roba! A quest’ora è un disastro.
GIORGIO
La coda qui non si può evitare a
quest’ora.
STEFANO
Ci vorrebbe un elicottero!
MICHELA
Per far prima, si potrebbere percorre la
corsia d’emergenza.
GIORGIO
(armeggiando con la radio)
Come si armeggia sta cosa? Volevo cercare
le news del traffico.
118.
STEFANO
(schiacciando un tasto)
Guarda basta che schiacci sto tastino, fa
tutto lei.
GIORGIO
Beata la vostra generazione che è
tecnologica.
STEFANO
Vedi? Si sintonizza da se sul primo
canale delle notizie.
VOICE OVER RADIO
Sulla tangenziale di Milano, si segnalano
5 km di coda in uscita sul raccordo per
la tangenziale est, a causa di un
incidente.
Annamaria ha dei risentimenti alle parole, elicottero,
incidente, corsia d’emergenza.
STEFANO
Milano è pazzesca. Basta che si rovesci
un camion in tangenziale e si blocca
tutto il traffico in entrambe le
direzioni.
GIORGIO
Ah sì, perché poi i curiosi dall’altra
parte fanno il resto.
VOICE OVER RADIO
Verso Bologna invece si segnalano 5 km di
coda all’altezza di Modena Sud.
STEFANO
5 km! Ci vorrebbe veramente l’elicottero!
(pausa)
ANNAMARIA
Non mi sento bene, mi viene da vomitare.
GIORGIO
Che possiamo fare..
119.
STEFANO
Provo a spostarmi a sinistra? Sembra un
pochino più veloce.
GIORGIO
Direi che non ti cambia la vita.
STEFANO
La corsia del vicino è sempre la più
veloce!
GIORGIO
E’ vero! Meglio dell’erba, del vicino.
(ride)
Comunque dobbiamo chiamare Grosso. Non è
possibile stare in silenzio davanti a
queste cose. Ne va del buon nome della
nostra famiglia! Voglio qualcuno che
bastoni un po i Carabinieri.
Annamaria si lamenta.
MICHELA
Dice la Bimba che sta poco bene. Che le
viene da svenire!
STEFANO
Sono d’accordo.
Passa una grossa Volvo sulla corsia d’emergenza.
GIORGIO
Guarda quel bastardo! Guarda come fila!
Michela si agita sul sedile dietro.
STEFANO
Stai scomoda Michela?
GIORGIO
Stando ore ferma...
MICHELA
No, è che ho un po di mal di schiena
perché ieri ho spalato merda tutta la
mattina.
120.
GIORGIO
E’ niente! Così la schiena si rafforza!
ANNAMARIA
Mhhh.
GIORGIO
Amore!
STEFANO
Ti viene da vomitare? Abbassa il
finestrino! Ti basta o ci fermiamo?
GIORGIO
Passa il semaforo e poi ci fermiamo!
(ride)
Intanto la radio continua a segnalare ingorghi
sull’autostrada. Stefano abbassa un po il finestrino.
GIORGIO (CONT’D)
Quando ci sono queste situazioni non sai
mai bene cosa fare, perché qualsiasi
soluzione prendi è sempre male.
ANNAMARIA
Mhhh.
MICHELA
Non ce la fa.
GIORGIO
Cos’hai bimba?
STEFANO
Aspetta che mi fermo...
GIORGIO
Vuoi un po d’acqua?
STEFANO
Stai tranquilla che mi fermo un attimo...
ANNAMARIA
(in tono più alto)
Mhhh
121.
MICHELA
(alza le gambe ad Annamaria)
Prova ad alzare un pochino le gambe..
Ecco così.
GIORGIO
Non serve a nulla, fermiamoci un attimo.
Stefano accosta a bordo strada e Annamaria prova a
vomitare ma non riesce, Michela la assiste.
ANNAMARIA
Ho freddo! Mi sento freddo! Voglio andare
a casa!
GIORGIO
Su dai metti in moto. Andiamo.
MARIO LORENZI
Ma cosa può essere stato?
STEFANO
Mah non saprei..
(pausa)
Anche ieri sera è stata così. Forse ha
mangiato qualcosa che le ha fatto male.
ANNAMARIA
Mhhhh..
MICHELA
Non è possibile. Non mangia da ieri.
MARIO FRANZONI
Respira forte, aspetta ti metto la mia
giacca, tieni su la testa.
STEFANO
Metti giù le gambe. Vuoi dell’acqua?
ANNAMARIA
Mhhh.. No..
STEFANO
Non è niente di grave dai..
122.
Passa un po di tempo Annamaria sembra addormentarsi. La
macchina esce dall’autostrada.
GIORGIO
Di nuovo?
STEFANO
Eh lo sai. Qui in statale, c’è sempre
coda a quest’ora.
GIORGIO
Che stress! Non è possibile, non
arriviamo più!
MICHELA
Sai cosa devi comprare babbo? Quel
lumicino che si attacca alla macchina,
così sorpassi tutti...
GIORGIO
Come quello che c’è sulla tomba del
piccolino? Sulla tomba!
ANNAMARIA
Mmmm mi viene da svenire!
STEFANO
Vuoi fermarti? Non ti senti di dormire?
ANNAMARIA
Ho male alla pancia. Bisognare chiamare
qualcuno.. Portami in ospedale.
STEFANO
C’è poco da portarti in ospedale...
aspetta che mi fermo... Ce la fai a
mettere su le gambe?
ANNAMARIA
Non ce la faccio... Mio Dio...
STEFANO
Cos’è?
MICHELA
Le gambe mi danno fastidio.
123.
STEFANO
Chiamare l’ambulanza... Hai un piccolo
blocco di stomaco... non serve
l’ambulanza!
ANNAMARIA
Mmmmmh
GIORGIO
Tira su le gambe.
ANNAMARIA
Sto male.
STEFANO
Ti passa.
ANNAMARIA
Mi manca il respiro.
STEFANO
Respira forte.
ANNAMARIA
Mhhhh
STEFANO
E’ la tensione nervosa, respira con il
naso e butta fuori l’aria.
MICHELA
Cerca di stare tranquilla.
ANNAMARIA
Io sono tranquilla.
GIORGIO
Bimba parla un po... se non parli non
reagisci... parla di Davide. Dai Michela
parlale un po di Davide. Mentre Michela
parla ad Annamaria di Davide i due al
posto davanti parlano piano fra di loro.
Di tanto in tanto Annamaria lancia
qualche occhiata in avanti.
124.
STEFANO
(a bassa voce per non farsi
sentire)
L’hai sentito ieri sera l’avvocato Grosso?
GIORGIO
(a bassa voce)
Si! Sai cosa spera? Che non si trovi
l’arma del delitto, perché a questo
punto, la madre è scagionata. Se si
trova, bisogna poter individuare le
tracce di chi sono... Metti il caso che
non trovi le impronte... trovi l’arma del
delitto in casa, non sono rilevabili le
impronte, rimane il dubbio... se tu non
trovi l’arma o che è stato ucciso con
un’arma che in casa non c’è, la Bimba è
scagionata.
ANNAMARIA
Cosa state confabulando voi due?
GIORGIO
(ad alta voce)
Cose da uomini Bimba. Tu stai tranquilla
che ci pensa Babbo a Voi da oggi in poi!
Parlavo con Stefano che dovevi ricordare
alla madre di Chiara di telefonare a una
certa persona per chiedere di contattare
un certo politico, a cui dire di mettere
un po d’ordine nel RIS, attraverso il
generale Siracusa.
ANNAMARIA
Okay..
Annamaria torna a parlare un po con Michela.
STEFANO
(a bassa voce)
Hanno rovistato dappertutto, secondo me
non la trovano.
GIORGIO
(a bassa voce)
Sai che ti dico?
125.
(MORE)
Bisogna prendere un martello,
distruggerlo di tutte le impronte,
tirarlo all’inizio della tua strada,
nella cunetta vicino al muro, sotto gli
occhi... comprare un martellino, bisogna
prendere un... metti dentro l’acido
muriatico che distrugge tutto... tutto
fatto un pochettino alla meglio... senza
impronte, senza niente, metterlo dentro
la cunetta... a tre metri dalla strada...
e poi stare a guardare che succede..
STEFANO
(a bassa voce)
Pericolosino! Se poi ti beccano?
MARIO LORENZI
Oh eccoci finalmente!
SI INQUADRA LA SCRITTA MONTEACUTO VALLESE COMUNE DI SAN
BENEDETTO VAL SAMBRO.
E’ notte ma la piccola frazione è stranamente piena di
furgoni delle televisioni, mentre la loro casa illuminata
a giorno come un set.
GIORGIO
Ma che succede? Questi chi li ha
avvertiti del nostro trasloco?
INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI95 95
Passano le immagini di Giorgio Franzoni e Stefano che
scendono dalla macchina e aiutano Annamaria a scendere.
Mario e Michela prendono delle cose dall’auto e poi
cercano di fermare la calca dei giornalisti.
VOICE OVER TELEVISIONE
I genitori di Samuele Lorenzi restano in
attesa della conclusione dell'inchiesta
dall'appennino bolognese dove vive la
famiglia di Annamaria Franzoni. Qui a
Monte Acuto Vallese nel bolognese, la
vita scorre tranquilla. La donna è sempre
chiusa in casa, si concede solo una
passeggiata tra i prati al pomeriggio.
126.
GIORGIO (CONT'D)
Passano delle immagini di Lei che cammina in giardino.
VOICE OVER TELEVISIONE
(CONT’D)
Una amica della donna riferisce che
Annamaria ha paura e segue attentamente
lo sviluppo delle indagini. Ogni tanto
sembra lasciarsi andare nelle confidenze
e dice: "Lo so prima o poi mi verranno a
prendere". Secondo indiscrezioni la madre
di Samuele avrebbe anche detto all'altro
figlio Davide: "La vita di prima non
tornerà più... La mamma potrebbe fare un
lungo viaggio, ma tu sei grande e mi
aspetterai....". Ma quel viaggio potrebbe
avere qualsiasi significato. Infatti
anche per spiegare a Davide la morte del
fratellino gli era stato detto: "Samuele
è in viaggio in cielo...". Intanto il
giornale dichiara che potrebbero essere
utilizzati i satelliti spia americani per
stabilire se qualcuno è uscito dalla casa
nelle ore successive all’omicidio. Si
prospetta una collaborazione tra CIA,
Casa Bianca e la procura di Aosta come
già fatto dalla Procura di Bologna che
indaga sull'omicidio compiuto dalle
Brigate Rosse.
EXT. CASA DEI FRANZONI A MONTEACUTO - ALBA96 96
E’ mattina molto presto, i galli cantano, i fratelli di
Annamaria, muratori, escono di casa per andare al lavoro
in cantiere. Un furgone bianco è parcheggiato poco
distante dalla casa, il vano di carico contiene delle
casse.
FRATELLO DI ANNAMARIA 1
Ciao Bimba, stai su, ci vediamo stasera.
FRATELLO DI ANNAMARIA 2
Ciao!
Annamaria in pigiama si guarda con sospetto tutto
intorno, poi esce con la spazzatura per andare a buttarla
e sgranchirsi un poco. Davide la segue correndo.
127.
Da dietro gli scatoloni un fotoreporter fa una serie di
scatti della donna.
FERMI IMMAGINE DEGLI SCATTI DELLA MACCHINA FOTOGRAFICA.
EXT. CANTIERE EDILE97 97
I due fratelli di Annamaria stanno lavorando nel cantiere
di lavoro del padre, quando improvvisamente arriva un
auto, dalla quale scendono alcuni giornalisti.
GIORNALISTA 8
Salve!
FRATELLO DI ANNAMARIA 1
Andatevene. Qui stiamo lavorando.
GIORNALISTA 8
Se solo sua sorella non si nascondesse
alla stampa!
FRATELLO DI ANNAMARIA 1
Annamaria non si nasconde! Siete voi che
non avete alcun diritto di stare nella
nostra proprietà! Tornatevene da dove
siete venuti! Questo è un piccolo paese!
Di lavoratori! Lasciateci in pace una
buona volta!
GIORNALISTA 8
Ma lei lo sa che Annamaria è iscritta al
registro degli indagati? E’ nostro
sacrosanto diritto intervistarla.
FRATELLO DI ANNAMARIA 1
Se ne vada o le scasso il muso. Ho il
sacrosanto diritto di menarla se non si
leva dai piedi immediatamente.
FRATELLO DI ANNAMARIA 2
(rivolgendosi a un altro
muratore)
Aldo! Chiama i carabinieri. Digli di
venire qui al cantiere.
128.
EXT. CASA DEI FRANZONI A MONTEACUTO - SERA98 98
Fuori di casa c’è la solita schiera di troupe mobili e
luci attorno alla casa dei Franzoni. Il padre di
Annamaria rientra in casa con Leonardo, uno dei suoi
figli, ma i giornalisti che l’attendo non lo lasciano
rientrare senza che faccia una dichiarazione.
GIORGIO
Ma non vi siete ancora accorti voi
giornalisti che vi hanno depistati? Vi
hanno lasciato credere che tutto porta
qui. Sappiamo tutto, ma non ne possiamo
parlare: ci sono dei problemi.
INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI99 99
Annamaria rilascia la prima intervista alla televisione
(Studio Aperto).
ANNAMARIA
(piangente)
Io dico solo che devono trovare
l'assassino. Noi abbiamo paura, anche per
tutti quelli di Cogne. Chi ha ucciso
Samuele è ancora lì. Io ho paura a
tornarci, ho paura per Davide, e per
tutti i bambini di Cogne.
VOICE OVER TELEVISIONE
Quelle che avete visto sono le prime
dichiarazioni alla stampa di Annamaria
Franzoni, giunte proprio in un momento
delicato dell’inchiesta e non a caso.
Pare che il PM Cugge le abbia acquisite
per aprire un fascicolo. In particolare
nelle interviste si fanno delle accuse
più o meno velate a vicini di casa e
conoscenti. La procura che già aveva
indagato sulle persone citate dai Lorenzi
intenderebbe verificare le parole della
famiglia Lorenzi per vedere se ci siano
eventualmente gli estremi della
diffamazione.
129.
(MORE)
“A Cogne non ci sono mostri": lo
ribadisce, smentendo indirettamente i
Lorenzi, il procuratore di Aosta Maria
Del Savio Bonaudo, che però smentisce
anche l'imminenza di un arresto. Ci pare
interessante mandarvi anche questo fuori
onda, seguito subito dopo l’intervista,
senza commentarlo.
FUORIONDA DOVE LA FRANZONI PARLA CON IL GIORNALISTA E GLI
CHIEDE “HO PIANTO TROPPO?”
EXT. STRADA PER MONTEACUTO100 100
Una camionetta dei carabinieri si appresta a creare un
posto di blocco sulle strada principale che porta a
Monteacuto. Fermano alcuni passanti e ispezionano il
contenuto dei loro bagagli, verificando anche la loro
identità.
INT. CASA DEI FRANZONI A MONTEACUTO101 101
Annamaria dorme nella stanza con Stefano, mentre Davide è
nella stanza di fianco con Leonardo, uno dei fratelli di
Annamaria. Nella grande casa dei Franzoni c’è un gran
movimento anche la notte, qualcuno è ancora sveglio e
parla, qualcuno guarda la televisione. E’ mezzanotte
passata e c’è un gran frastuono in corridoio. Annamaria
sente parlare suo padre ad alta voce al telefono.
Giorgio entra nella stanza.
GIORGIO
Stefano c’è al telefono il maggiore
Fruttini del comando dei carabinieri di
Aosta che vuole parlare con te.
Immediatamente.
Stefano si alza di soprassalto e va nella camera da letto
di Giorgio e consorte. Annamaria tende l’orecchio per
cercare di capire cosa si dicono al telefono. Stefano
torna in camera da letto.
130.
VOICE OVER TELEVISIONE (CONT'D)
STEFANO
Bimba vestiti! Dobbiamo recarci alla
caserma dei carabinieri. Ci devono
notificare un atto urgente.
ANNAMARIA
Tutto qua? Speravo l’avessero preso. Vai
tu io non vengo.
STEFANO
Il maggiore dice che dobbiamo andare
tutti e due.
ANNAMARIA
Va bene. Ma non capisco che motivo c’è di
farci andare là nel cuore della notte.
Per una notifica poi.
In casa c’è un gran fermento, sono tutti alzati e
agitati, ma nessuno osa proferir parola.
EXT. MACCHINA DI GIORGIO FRANZONI102 102
C’è un gran silenzio nella macchina. Giorgio guida
tranquillo ma continua a sbirciare lo specchietto
retrovisore. Gli altri dormicchiano o guardano fuori.
GIORGIO
Tenetevi forte.
STEFANO
Perché?
GIORGIO
Prendo una scorciatoia, siamo inseguiti.
Giorgio sterza di colpo in una piccola strada facendo
fischiare le ruote.
GIORGIO (CONT’D)
Fregati.
ANNAMARIA
Cosa succeda papà? Non capisco cosa
succede.
131.
GIORGIO
Stai tranquilla Bimba. Prega per noi e
per Samuele.
La macchina dei Franzoni si ferma davanti al cancello di
una caserma dalle lunghe sbarre di ferro. Giorgio suona e
chiede di entrare. I cancelli si aprono e i Lorenzi
vengono accolti da un gruppo di persone in abito civile.
CARABINIERE 2
Signori, si accomodino da questa parte
per piacere.
Lorenzo e Giorgio salgono le scale e vanno al primo
piano. Annamaria fa per seguirli. Il carabiniere la
prende per il braccio.
CARABINIERE 2 (CONT’D)
Mi segua per favore. Da questa parte.
Dobbiamo prendere l’ascensore.
ANNAMARIA
Ehi piano! Che fretta c’era? Cosa ci
dovete notificare?
Entrano nell’ascensore.
CARABINIERE 2
Un atto. Adesso le facciamo vedere.
Entrano in una stanza dove ci sono molte persone. Una
sedia posata al centro.
ANNAMARIA
Co-cosa mi dovete notificare?
MAGGIORE FRUTTINI
Signora, noi l’arrestiamo.
Annamaria lo guarda negli occhi, sbalordita.
ANNAMARIA
Scusi come ha detto?
132.
MAGGIORE FRUTTINI
(in tono secco)
L’arrestiamo come rensponsabile
dell’omicidio di suo figlio.
ANNAMARIA
E in base a che cosa lei sostiene questa
cosa assurda?
Il Maggiore Fruttini allunga un plico di fogli ad
Annamaria.
MAGGIORE FRUTTINI
Prenda. Li legga.
ANNAMARIA
Adesso devo leggerli? Non potete dirmi
voi perché mi arrestate?
MAGGIORE FRUTTINI
Legga, legga signora. Legga l’ordinanza
di custodia cautelare, li troverà tutti i
motivi per i quali la dichiarano
colpevole e pericolosa.
Annamaria sfoglia l’ordinanza.
ANNAMARIA
Chi ha scritto tutte queste cose false?
MAGGIORE FRUTTINI
Il giudice per le indagini preliminari,
che ha chiesto il suo arresto.
ANNAMARIA
“Davide alle 8 gioca in giardino..” ho
già spiegato mille volte che era in casa
con me mio figlio..
MAGGIORE FRUTTINI
Legga.. Legga.
Annamaria crolla nello sconforto e nell’impotenza. Il
plico quasi cade a terra talmente forte le cadono le
braccia.
133.
ANNAMARIA
Posso fare una telefonata al mio avvocato?
MAGGIORE FRUTTINI
Prego.
Annamaria prende il cellulare e chiama.
ANNAMARIA
Pronto professore?
AVVOCATO GROSSO
(al telefono)
Si? Chi è?
ANNAMARIA
Annamaria Franzoni. Mi hanno appena
arrestata professore.
AVVOCATO GROSSO
Lo so. Me l’hanno comunicato. Mi
aspettavo una sua chiamata. Stia
tranquilla ci vediamo domani mattina a
Torino.
ANNAMARIA
Va bene. A domani.
INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI103 103
VOICE OVER TELEVISIONE
Sarebbe stata arrestata per esclusione
Anna Maria Franzoni, dopo che la procura
aveva battuto tutte le altre piste
sull'omicidio del piccolo Samuele. Lo
dice il procuratore capo di Aosta, Maria
Del Savio Bonaudo, che ha commentato:
"Non nell'immediato ma qualche tempo dopo
tutte le direzioni possibili sono state
oggetto di indagine e di accertamento
approfondito. Via via, per esclusione, si
è arrivati a questa signora che è stata
arrestata”.
134.
(MORE)
Il GIP di Aosta Fabrizio Gandini che ha
firmato l'ordine di custodia cautelare
per Anna Maria Franzoni, la mamma del
piccolo Samuele, ucciso il 30 gennaio
scorso ha detto: "Devo ancora procedere
all'interrogatorio e sono sicuro che le
parole della signora saranno importanti
per verificare alcuni dettagli". Fabrizio
Gandini ha poi detto di non aver voluto
né leggere né vedere le interviste
rilasciate nei giorni scorsi da Anna
Maria Franzoni "perché questo rischia di
essere un processo mediatico". Intanto
l'ex sottosegretario Carlo Taormina
promuove un'interrogazione parlamentare
per chiedere che il caso di Cogne sia
affidato alla procura di Milano, perché
ad Aosta c'è troppo "accanimento
investigativo" contro la mamma di Samuele.
INT. CARCERE DELLE VALLETTE104 104
Suona insistemente il telefono. Una guardia va a
rispondere (raccordo con la scena di apertura del film).
GUARDIA
Si, Direttore.
(pausa)
Si è appena addormentata dopo essere
stata sedata.
(pausa)
Non si preoccupi. Ci pensiamo noi.
Buonasera Direttore.
Udiamo le voci delle altre detenute che urlano:
“Assassina!” e “Vattene!”. Il medico del carcere esce con
l’altra guardia. Chiudono la chiave della cella.
GUARDIA 2
Che ne pensa lei dottore? E’ stata Lei o
no?
MEDICO DEL CARCERE
Credo sia stata lei, ma era in uno stato
crepuscolare, disturbo borderline di
personalità.
135.
VOICE OVER TELEVISIONE (CONT'D)
GUARDIA 2
Che vuol dire?
MEDICO DEL CARCERE
Una perdita momentanea della coscienza di
se stessi, che avviene in soggetti
predisposti. In quei momenti si può
compiere qualunque gesto, senza
ricordarlo. Anche i più sconsiderati.
Oppure era sonnambula come dicevano in
TV! (ride)
Passa la nottata, la detenuta dorme. Il guardia batte
sulle sbarre per svegliarla.
GUARDIA
Signora sveglia abbiamo visite!
ANNAMARIA
(intontita dai tranquillanti)
Eh?
GUARDIA
Onorevole, prego.
La guardia apre la porta della cella d’isolamento.
ONOREVOLE
Entro da solo non vi preoccupate.
(rivolto ad Annamaria)
Come sta signora? Sono passato a
verificare le sue condizioni.
ANNAMARIA
E’ tutto così allucinante. Voglio solo
tornare a casa.
ONOREVOLE
C’è qualcosa che posso fare io per lei?
ANNAMARIA
(inizia a piangere)
Mi riporti dal mio bambino! Che senso ha
vivere senza.
136.
ONOREVOLE
Questo non posso farlo signora. Si affidi
al buon Dio. Mi ha fatto comunque piacere
vederla in salute. Riferirò su di lei in
parlamento.
L’onorevole se ne va dalla cella. Annamaria si
riaddormenta. Dopo un po di ore rientra il medico e le dà
un altro sedativo.
Riaprono la cella, questa volta per portarla via. Due
guardie la trascinano a forza davanti al PM e al
procuratore Capo.
ANNAMARIA
(pesantemente intontita)
B-buongiorno..
PM STEFANIA CUGGE
Allora Signora come si trova in carcere?
Forse le è venuta voglia di raccontarci
qualcosa. Ci spieghi per favore come ha
ammazzato suo figlio. E dove ha nascosto
l’arma.
TELEVISIONE DELLA CELLA D’ISOLAMENTO105 105
VOICE OVER TELEVISIONE
Riguardo al pericolo di fuga, il giudice
attribuisce all'attenzione dei mass media
il controllo che ha finora inibito le
azioni dell'indagata: "Per la prima volta
nella storia giudiziaria del nostro Paese
le indagini preliminari sono state
integralmente seguite in diretta dai
mezzi di comunicazione di massa", che
hanno esercitato "una sorta di controllo
sociale improprio".
137.
(MORE)
Ma a far sussistere il pericolo di fuga
vi è anche la prospettiva dell'ergastolo
e la possibilità che i familiari,
scoperte le responsabilità della donna,
possano recidere ogni legame: "E' dunque
concretamente probabile che la Franzoni,
qualora rimanesse in libertà, cercherebbe
con qualsiasi mezzo di sottrarsi al
processo anche perché a questo punto
avrebbe perso qualsiasi radicamento
sociale, parentale e sul territorio".
"L'errore giudiziario è sempre
possibile", afferma, nella richiesta di
custodia cautelare, Fabrizio Gandini,
sottolineando che "il complesso
indiziario è grave: bisogna però evitare
l'irreparabile". "In particolare -
sottolinea il giudice - non deve essere
consentito esporre ulteriormente
l'indagata alla curiosità dell'opinione
pubblica, non essendo la gogna una pena
vigente nel nostro ordinamento". Carmen
Perret, amica di Anna Maria Franzoni,
dice di parlare anche a nome degli altri
abitanti di Cogne, e spiega di non avere
dubbi sull'innocenza della donna. "Gli
indizi che ho sentito in televisione e
letto sui giornali - spiega - non mi
hanno fatto cambiare opinione su Anna
Maria: non è lei ad aver ucciso Samuele.
La verità è un'altra. Non voglio entrare
nel merito degli indizi, ma spero
veramente che gli inquirenti, che la
giustizia, non possano agire in modo così
leggero, così superficiale nell'arrestare
una persona, perché tali indizi sono
superficiali, sono indizi che possono
essere stati traviati da altri". La donna
sospetta che la verità sia un'altra, più
terribile: "Chi ha compiuto questo gesto
ignobile l'ha fatto mirato a quella
famiglia, e non per caso. E' per questo
che anche noi di Cogne non abbiamo paura;
sappiamo che non c'è un mostro a Cogne
che ogni giorno entra in una casa e
ammazza un figlio.
138.
VOICE OVER TELEVISIONE (CONT'D)
(MORE)
Quello che è entrato in quella casa,
purtroppo, è uno che ce l'aveva con loro".
INT. CARCERE DELLE VALLETTE - CELLA D’ISOLAMENTO106 106
Annamaria è in preda a una crisi dopo queste parole, si
lamenta.
ANNAMARIA
Ahhh!! Ahhh! Samuele!
La guardia prende in mano il telefono e chiama il medico.
GUARDIA
(al telefono)
Chiama il medico per favore, la Franzoni
sta di nuovo male!
(poi si rivolge ad Annamaria)
Che cos’ha? Si calmi.
ANNAMARIA
Samuele! Levatemi quel televisore! Voglio
stare sola!
Entra il direttore del penitenziario.
GUARDIA
Signore.
DIRETTORE
Apra.
(rivolgendosi ad Annamaria)
Qual’è il problema signora?
ANNAMARIA
La prego, mi porti via quel televisore.
DIRETTORE
Non si preoccupi, sarà fatto. Dagliele.
Una guardia porta un contenitore con migliaia di lettere.
DIRETTORE (CONT’D)
Sono per lei. Da tutta Italia.
139.
VOICE OVER TELEVISIONE (CONT'D)
Annamaria è sulla branda che legge le lettere. Il tempo
passa. Il silenzio aleggia nell’aria. Poi si odono dei
passi. E’ una persona delle pulizie.
UOMO DELLE PULIZIE
Ho proprio voglia di andare via. Ho
proprio voglia di preparare le mie cose..
Annamaria intuisce. Continua a leggere ma con più
emozione, fa quasi fatica. Arriva una guardia ed entra
dentro la cella. Entra anche il Direttore.
DIRETTORE
Signora è appena stato firmata l’istanza
di scarcerazione. Lei è libera. Si
sbrighi perché la notizia si sta
diffondendo e le televisioni stanno
arrivando per filmare la sua uscita dal
carcere.
(rivolgendosi alle guardie)
Raccogliete le sue cose in dei sacchi e
caricatela su un cellulare.
(rivolgendosi ad Annamaria)
Spero di non rivederla più qui dentro
Signora. Parli bene del mio carcere per
favore.
ATTO V: MANIPOLAZIONE
INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI107 107
TAORMINA
(alla televisione)
Ancora non sono stato formalmente
interpellato per assumere la difesa di
Anna Maria Franzoni, ma non avrei
problemi ad accettare l'incarico con
grande determinazione perché sono
convinto che il provvedimento sia finito
dalla parte sbagliata.
140.
VOICE OVER TELEVISIONE
Carlo Taormina, avvocato e parlamentare
di Forza Italia, dice di essere pronto a
difendere la mamma di Samuele e attacca
l'operato della procura: "Non si arresta
una persona per esclusione".
Intanto Annamaria è tornata a Monteacuto
Vallese a riabbracciare suo figlio
Davide. Sulla tomba del piccolo Sammy è
rimasto solo qualche giocattolo
impolverato e un foglietto adesivo con
scritto “Samuele”. Sembra che tutti si
siano dimenticati del piccolo.
INT. INCONTRO CON TAORMINA108 108
Annamaria e Giorgio Franzoni decidono di andare nello
studio di Roma, dal parlamentare Carlo Taormina.
TAORMINA
Signora, lei va in carcere se ne rende
conto?
Io per il momento le posso dare due
consigli. Il primo è quello di parlare
con l’avvocato Grosso per sollecitare
delle indagini difensive. Il secondo è
quello di mettere pressione ai
carabinieri che hanno privilegiato una
unica ipotesi investigativa.
ANNAMARIA
E’ chiaro che hanno sempre e solo puntato
verso di me. Finché avrò vita tenterò
tutte le strade possibili. Solo allora
potrò dire a mio figlio Samuele: “Sammy,
le abbiamo provate tutte, con tutte le
nostre forze”.
GIORGIO
Parliamo con l’avvocato Grosso e le 104 104
facciamo sapere. Grosso sostiene con
forza che le indagini le fa la procura.
Potremmo iniziare con il nominare due
avvocati per il reato di omicidio. Poi
vediamo.
141.
INT. CASA DEI FRANZONI A MONTEACUTO109 109
Annamaria telefona all’avvocato Grosso.
ANNAMARIA
Io intendo nominare Taormina per condurre
indagini difensive come mi consente il
codice.
AVVOCATO GROSSO
A questo punto io sono fuori dalla
difesa, rimetto immediatamente l’incarico
e ne do comunicazione al Tribunale del
Riesame di Torino.
ANNAMARIA
Mi dispiace molto dover arrivare a questo
punto.
AVVOCATO GROSSO
Non si preoccupi. E si ricordi che io 106 106
crederò sempre nella sua innocenza.
Giorgio, il padre di Annamaria stava assistendo alla
chiamata.
GIORGIO
Brava Bimba hai fatto bene. Ci voleva un
avvocato bestia per fare un processo alla
magistratura, uno con due palle così. Il
Tao è l’uomo giusto. Voglio sentirgli
dire che aprirà un'inchiesta sui
carabinieri.
INT. CASA DEI FRANZONI A MONTEACUTO110 110
Annamaria Giorgio e Lorenzi ed alcuni altri famigliari si
intrattengono con un ex-avvocato.
EX-AVVOCATO
Senta Signora, io ho dei buoni contatti
con i mass-media. Capisco bene il suo
problema di volersi difendere dalle
menzogne. E’ legittimo da parte sua.
142.
ANNAMARIA
Ma che fare? Quando stavo in silenzio mi
accusavano che me ne stavo zitta perché
ero colpevole. Quando ho parlato mi hanno
accusato di usare i media per difendermi.
EX-AVVOCATO
Le piacerebbe spazzare via una volta le
menzogne al Maurizio Costanzo Show?
INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI111 111
VOICE OVER TELEVISIONE
Anche il giornalista Bruno Vespa è salito
sul carro dei colpevolisti, dichiarando
“Onestamente credo che sia stata lei. Ma
il problema è in quali condizioni lo ha
fatto. Questo resta un grande mistero ed
è il motivo per cui la gente si è tanto
appassionata alla vicenda“. Ma ora
sentiamo gli innocentisti, abbiamo
intervistato Carmelo Lavorino del
Comitato pro Anna Maria, raggiungibile
per informazioni al sito www.detcrime.com.
GIORNALISTA 9
Qual è la sua teoria sul delitto di
Cogne? Crede ancora che si sia trattato
di una vendetta?
CARMELO LAVORINO
Questo delitto è inquadrabile come
omicidio premeditato e organizzato
compiuto da una mente criminale con un
movente complesso. Il movente di questo
omicidio è diretto e indiretto, logico e
illogico. Il killer ha agito per un folle
progetto di distruzione di questa
famiglia. La famiglia ha un valore
simbolico per l'assassino. Sicuramente ha
pedinato e sorvegliato i Lorenzi e non
escludo che il killer si sia introdotto
in casa sin dalle 6. Da mesi studiava e
progettava l'omicidio, potrebbe anche
aver doppiato le chiavi...
143.
GIORNALISTA 9
Ma le impronte digitali: il RIS ha
rilevato solo quelle dei familiari e dei
soccorritori...
CARMELO LAVORINO
Sono state trovate le impronte di 14
persone, ma c'è subito da dire che i
familiari e i soccorritori che sono
entrati nella villetta di Montroz
camminando avrebbero potuto cancellare le
tracce dell'assassino e poi bisogna
considerare il tipo di pavimento e il
grado di assorbimento delle impronte e
del sangue. Essendo l'omicidio
premeditato, il killer avrebbe potuto
usare il "kit dell'assassino". Ovvero si
è portato l'arma e l'ha riportata via
dopo il delitto, solo così si
spiegherebbe il fatto che non si trova
nonostante sia stata passata al setaccio
tutta la zona; un asciugamano per
detergere le suole e non lasciare tracce;
i guanti per non lasciare impronte
digitali.
GIORNALISTA 9
Il killer di Samuele sarebbe fuggito
senza farsi notare?
CARMELO LAVORINO
L'assassino è rimasto in casa per godere
del dolore della madre e autogratificarsi
ed è scappato confondendosi con i
soccorritori e la gente accorsa.
GIORNALISTA 9
Ma qualcuno lo avrebbe visto...
CARMELO LAVORINO
No, se si è camuffato con cappello,
occhiali, sciarpa. E' facile mischiarsi
tra la gente e travisarsi soprattutto
d'inverno quando si hanno a disposizione
cappelli e giubbotti. Del resto un
delitto o lo si organizza bene o non lo
si organizza.
144.
GIORNALISTA 9
Perché un assassino avrebbe dovuto
uccidere Samuele?
CARMELO LAVORINO
Elemento indicatore di un omicidio è
l'arma. Se l'arma utilizzata dal killer
viene presa nell'ambiente in cui si
svolge il delitto, l'omicidio è
occasionale; se come in questo caso,
viene portata dall'assassino (e infatti
non si trova più) siamo di fronte a un
delitto organizzato, premeditato.
L'omicida di Cogne voleva colpire una
famiglia con le caratteristiche di quella
dei Lorenzi: persone arrivate da fuori;
due bambini di quell'età; gente che vive
lontano dal paese. Il killer ricostruisce
una scena che in passato lo ha visto
sconfitto. E' un soggetto psicopatico,
sadico, lucido, calcolatore e acculturato.
GIORNALISTA 9
Se un folle voleva colpire la famiglia
Lorenzi, l'assassino di Samuele lo
dobbiamo cercare a Cogne?
CARMELO LAVORINO
In Piemonte, Valle d'Aosta...
VOICE OVER TELEVISIONE
Ora diamo spazio all’ufficio stampa di
Annamaria, gestito dal comitato Conosci
Annamaria e da Don Mario Baroncini. Il
sito è raggiungibile all’indirizzo
www.giustiziapersamuele.it
DON MARIO BARONCINI
Si, posso dirle che io conosco meglio le
carte processuali che la bibbia.
Mentre in sottofondo si sente l’intervista a Don Mario
Baroncini, il bambino, dopo avere sentito l’ultima
dichiarazione dell’avvocato si butta sul divano dove è
seduto il papà.
145.
BAMBINO FAMIGLIA ROSSI
Fermo o sei morto! Ti ho appena puntato
il terribile kit dell’assassino... non
hai scampo!
SIGNOR ROSSI
(ride)
Oddio il Mostro di Cogne! Sono spacciato!
Mamma aiuto!
SIGNORA ROSSI
Lo sai che non le dovrebbe guardare
queste cose!
SAMUELE
Papà mi porti a Cogne nel week-end?
Daiiiiii!
SIGNOR ROSSI
Mamma che facciamo? Scampagnata?
SIGNORA ROSSI
Ma, perché no. Prepariamo un po di panini
e ci facciamo un picnic!
INT. STUDIO TELEVISIVO - CAMERINO112 112
Annamaria, Stefano e l’ex-avvocato sono negli studi di
canale 5 a Roma. Arriva un assistente di studio.
ASSISTENTE DI STUDIO
Signora! Venga! Il signor Costanzo
l’attende nel suo camerino.
Annamaria lo segue.
ANNAMARIA
Signor Costanzo ma che piacere.
COSTANZO
Signora Annamaria! Grazie di essere
venuta. La trasmissione inizierà fra
pochi minuti.
Costanzo si aggiusta il trucco.
146.
COSTANZO (CONT’D)
C’è qualcosa che vuole dire?
ANNAMARIA
Beh di cose ce ne sarebbero tante..
COSTANZO
Qualcosa in particolare che non ha ancora
detto?
ANNAMARIA
Voglio smentire la sequela infinita di
leggende metropolitane sul mio conto e su
quello della mia famiglia. Non ho sposato
un ragazzo fuggito da Bologna per
problemi di droga, che io e Stefano non
abbiamo amanti a Cogne, la lettera che ci
siamo scritti era d’amore.. e che non
sono parente con Prodi.
COSTANZO
Si, ma io intendo qualcosa di veramente
eclatante.
ANNAMARIA
No. Le cose che voglio dire sono solo
queste...
COSTANZO
Mi hanno detto che lei è in cinta. E’
vero?
ANNAMARIA
Ma no, cosa glielo fa pensare?
COSTANZO
Signora, è il mio lavoro, sono un
giornalista.
ANNAMARIA
E va bene. E’ vero, ma la cosa è privata
e non deve venire fuori.
147.
INT. STUDIO CANALE 5 - SET113 113
Annamaria guarda direttamente in telecamera, ospite al
Maurizio Costanzo Show. Costanzo è in studio con gli
ospiti, tra cui Annamaria e Carlo Taormina.
ANNAMARIA
Spero che tu mi stia guardando e che ti
renda conto di quello che hai fatto a un
bambino di tre anni. Mi chiedo come tu
possa tenerti dentro una cosa del genere,
spero che confessi e ti consegni alla
giustizia. Samuele era nel letto di mamma
e papà perché si sentiva protetto e tu me
lo ha tolto. Tu lo devi dire non puoi
fare finta di niente.
COSTANZO
Ringraziamo Annamaria per il suo appello,
riprendiamo dopo un attimo di pausa.
Consigli per gli acquisti!
Parte la musica del Maurizio Costanzo Show. Costanzo si
avvicina ad Annamaria e le mostra la sua scaletta.
COSTANZO (CONT’D)(indicando la parola incinta)
Adesso le chiedo questo.
ANNAMARIA
No no. Ho detto di no... non ne voglio
parlare.
Costanzo se ne va e scherza con altri ospiti. Poi
riprende la trasmissione. Un tecnico fa il conto alla
rovescia.
COSTANZO
E’ vero che aspetta un bambino?
ANNAMARIA
Queste sono cose che riguardano la mia
vita privata.
148.
COSTANZO
Lo capisco ma dalla sua risposta mi
sembra di capire che è vero e le faccio i
miei auguri.
ANNAMARIA
La ringrazio.
EXT. TRIBUNALE DI TORINO114 114
Una marea di persone accorrono al tribunale di Torino.
All’esterno televisioni e giornali che filmano l’evento
dell’anno.
GIORNALISTA 8
Si siamo in diretta dal tribunale di
Torino. Come potete vedere c’è una folla
di curiosi che fa la fila per entrare
nell’aula dove si tiene il processo
d’appello per Annamaria Franzoni, già
condannata a 30 anni con rito abbreviato
ad Aosta. Per richiesta di entrambe le
parti, il dibattimento sarà pubblico e
questa volta sarà presente anche
l’imputata. Il processo è in corso,
sembra che Annamaria si sia chiusa nel
bagno, per non vedere le immagini del
piccolo Samuele massacrato. Richiamata
dal giudice è rientrata in aula. Dopo le
parole dell’accusa la donna non è
riuscita a trattenere le lacrime e in un
pianto sommesso ma irrefrenabile ha
dichiarato: "Volevo dirvi che io non ho
ucciso mio figlio" alzandosi in piedi.
Intanto il pellegrinaggio dei curiosi non
si placa, ormai la gente è costretta ad
attendere fuori. Vi restituisco la linea
per ulteriori aggiornamenti in diretta da
Torino.
EXT. CASA DEI LORENZI115 115
Il signor Rossi con la moglie e il figlio arrivano in
macchina davanti casa dei Lorenzi.
149.
Scendono dall’auto con un po di timore. Poi si
incamminano lungo lo stradino che porta allo chalet.
SIGNOR ROSSI
Su su! Cosa sono ste facce da funerale?
Dai mettetevi un po’ lì che vi faccio una
bella foto.
SIGNORA ROSSI
Dove, qui su? A me pare un posto un po
macabro. Brrrr. Comunque in TV sembrava
più grande.
SIGNOR ROSSI
Si, lì va bene! No, aspetta. Un passo a
destra.. Così.. Samuele sorridi! Cheese!
Il signor Rossi scatta.
SIGNOR ROSSI (CONT’D)
Bellissima! Samuele vai vicino alla casa
che te ne scatto un altra.. Prendi un
ricordino, dai che lo facciamo vedere ai
nostri amici! Samuele, VIVO, a Cogne!
(ride)
SAMUELE
Papà ho paura!!!
SIGNOR ROSSI
Ma stai tranquillo! Era tutta solo una
fiction! Non c’è nessun mostro a Cogne.
INQUADRATURA DELLE TELECAMERE DI SICUREZZA INSTALLATE
FUORI DALLA CASA DEI LORENZI, DA LARGO AL PARTICOLARE
DELL’OBIETTIVO.
150.