Il Mostro Di Cogne

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WGA Intellectual Property Registry Registration Number 1384758 Tutti i diritti sono riservati Il Mostro di Cogne di Federico Remiti Basata sul libro "La Verità" di Annamaria Franzoni e Gennaro De Stefano, Ed.Piemme. Autore: Federico Remiti Email: [email protected]

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Sceneggiatura basata sul libro di Annamaria Franzoni e Gennaro De Stefano "La verità" Ed. Piemme.

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Page 1: Il Mostro Di Cogne

WGA Intellectual Property Registry Registration Number 1384758

Tutti i diritti sono riservati

Il Mostro di Cogne

di

Federico Remiti

Basata sul libro "La Verità" di Annamaria Franzoni e Gennaro De

Stefano, Ed.Piemme.

Autore: Federico Remiti

Email: [email protected]

Page 2: Il Mostro Di Cogne

PROLOGO

FADE IN:

"Essi hanno chiuso il loro cuore, le loro bocche parlano

con arroganza. Eccoli, avanzano, mi circondano, puntano

gli occhi per abbattermi simili a un leone che brama la

preda, a un leoncello che si apposta in agguato". [Salmo

16, 10-11]

FADE TO:

"In TV il processo, lo pseudo processo o la mimesi del

processo non si possono fare". [Corrado Calabrò,

Presidente AGCOM]

FADE TO:

Quello che state per visionare è un film drammatico

basato sul libro “La Verità” di Annamaria Franzoni e

Gennaro De Stefano, sulla ricostruzione dei fatti operata

dalla magistratura in sede processuale e sugli articoli

di giornale scritti all’epoca dei fatti. Per questioni

narrative molti elementi del film sono di pura fantasia,

sebbene è stata cura dell’autore rispettare il più

possibile le singole verità narrate dai protagonisti,

dalla magistratura e dai media.

Page 3: Il Mostro Di Cogne

INTRODUZIONE1 1

FILM D'ANIMAZIONE CONTENENTE I TITOLI DI TESTA1 1

Annamaria sogna di abbandonare suo figlio Samuele nello

chalet di Cogne. Davide, il suo primogenito, scende con

lei le scale esterne della casa. Mano nella mano

proseguono lungo la stradina che li porta alla fermata

dello scuolabus. Samuele esce di casa e scende tutto solo

le scale. Nel giardino c'è una altalena che cigola

(sospinta dal vento) e la bicicletta da poco abbandonata

dal fratellino (la ruota dietro gira ancora). Il piccolo

ha paura di essere abbandonato e chiama la mamma con

tutta le sue forze, fino a farsi scoppiare un capillare

dell'occhio dal pianto. La mamma lo ignora per tutto il

tragitto. Ai suoi strilli risponde però la vicina

infastidita. Daniela gli chiede cosa ci fa tutto solo con

gentilezza, poi cambia espressione del viso, da dolce a

violenta. Chiede al bimbo di venire da lei, ma lui si

spaventa e scappa rintanandosi di corsa dentro casa.

Samuele si nasconde sotto le coperte del lettone dei

genitori. Nel frattempo Annamaria e Davide prendono lo

scuolabus e scendono al parco giochi della scuola. Lì

incontrano Stefano, il marito di Annamaria, con un altro

bambino molto piccolo (Gioele, il futuro figlio della

coppia). Giocano felici tutti assieme, ma improvvisamente

ad Annamaria incomincia a sanguinare il naso. Il bambino

piccolo è sparito e lei è inspiegabilmente incinta. La

donna cerca di fermare il sangue con le mani, ma quando

le vede sporche di sangue si terrorizza. Una goccia di

sangue le cade sul pancione e macchia il suo vestito da

sposa bianco. Infine si sveglia.

In sottofondo si sente una intercettazione ambientale di

Annamaria Franzoni.

VOICE OVER ANNAMARIA

E io ti dico... la scena che mi sento...

Che lei è entrata... subito dopo che io

sono uscita... di corsa come una iena e

ha guardato sotto il tavolo... perché la

TV era accesa... è corsa di sotto con una

rabbia allucinante... nella camera non

l’ha trovato... Samuele stava nel

letto... lei ha incominciato a dirgli

qualcosa...

2.

(MORE)

Page 4: Il Mostro Di Cogne

lui intanto si è spaventato... e ha

incominciato a colpirlo... finché non gli

ha visto tutto il sangue.

FADE TO BLACK.

INT. CELLA DI ANNAMARIA - CARCERE DELLE VALLETTE TORINO2 2

All'interno di una cella, una donna, vestita con jeans e

felpa, si sveglia all'improvviso. Le altre carcerate nel

braccio femminile del penitenziario, urlano minacce

contro di lei e battono le stoviglie contro le sbarre. Le

loro urla, seppur lontane, giungono abbastanza distinte

nella cella della donna.

LA CAMERA INQUADRA DALL'ALTO LA DONNA NELLA CELLA,

PARTICOLARE MENTRE APRE GLI OCCHI. DEL MUCO SCENDE DAL

NASO DI ANNAMARIA (RACCORDO CON IL SANGUE DAL NASO

DELL’INCUBO)

La donna muove lentamente le mani per guardarsele, poi si

tocca il naso per pulirsi e guarda nuovamente le mani,

come a cercare del sangue. E’ molto stordita dai

tranquillanti. La guardia che la piantona giorno e notte,

la osserva con attenzione.

Annamaria è in preda a una crisi d'ansia, respira

affannosamente, la sua vista è offuscata. Piangnucola,

invoca il nome del suo bambino.

ANNAMARIA

(piangente)

Samuele, angelo mio.. io non posso più

vivere senza di te..

Due guardie scortano un medico lungo il lungo corridoio

del penitenziario, i tacchi fanno un rumore forte e sordo

quando sbattono. Le altre carcerate si avvicinano al

passaggio delle guardie, e inveiscono contro la nuova

arrivata.

CARRELLATA LUNGO IL CORRIDOIO A SEGUIRE LE GUARDIE.

DETENUTA 1

Portatemi qui quella puttana, che ci

penso io a rovinarle la vita per sempre!

3.

VOICE OVER ANNAMARIA (CONT'D)

Page 5: Il Mostro Di Cogne

DETENUTA 2

(allungandosi fra le sbarre)

Che se ne vada! Qui non vogliamo

assassini di bambini!

Le guardie passano i manganelli sulle sbarre per fare

arretrare le detenute.

GUARDIA 1

Silenzio, bestie!

Le due guardie si fermano davanti alla cella della nuova

arrivata. La guardia che piantona la cella controlla da

uno spiraglio, apre la porta e si mette a parlare con una

delle guardie appena sopraggiunte. L'altra guardia scorta

il medico all'interno.

MEDICO DEL CARCERE

(gentile)

Come sta signora?

ANNAMARIA

(stordita dai tranquillanti

e piangente)

Mi scoppia la testa dottore, ahhhh mi

sento svenire.. soffoco! E non riesco a

muovermi.. Perché non riesco a muovermi?

MEDICO DEL CARCERE

(puntandole la luce negli

occhi e rivolgendosi alla

guardia)

E' solo parzialmente cosciente..

(rivolgendosi ad Annamaria)

Mi hanno detto che ha avuto un incubo,

signora. Piangeva e rideva nel sonno.

Il medico del carcere tira fuori dalla borsa il

necessario per visitare la donna.

ANNAMARIA

Il mio bambino, dov'è il mio bambino? Era

qui con me un attimo fa.

(ricomincia a piangere e

coordina male le parole)

La mia non è vita.. è un inferno senza il

mio bambino. Io non.. la mia vita..

4.

(MORE)

Page 6: Il Mostro Di Cogne

senza di lui niente non ha più senso..

angelo mio torna dalla tua mamma.. io..

non sono stata io..

Il medico del carcere prende la misura della pressione

arteriosa e annota su un libricino:

“Torino, Carcere delle Vallette - 25 marzo 2002, ore

23:12. Crisi notturna d'ansia. PA 130/190 All'improvviso

la detenuta inizia a piangere, crisi isterica piangendo,

inizia a parlare del bambino. Come non può vivere senza

di lui.”

Il medico tira fuori dalla borsa una boccetta contenente

un forte tranquillante da somministrare via endovenosa.

ANNAMARIA (CONT’D)

(mugula)

Cosa mi fa ancora? Ho freddo.. le mie

braccia tremano.. senti come tremano..

MEDICO DEL CARCERE

Stia tranquilla, questo la farà dormire

un po.. si calmi.. si calmi.. qui è al

sicuro..

ANNAMARIA

Il mio bambino, mi manca il mio bambino..

La detenuta si addormenta, mentre udiamo ancora le voci

risuonare, ma molto più lontane, quasi ovattate. Un

telefono suona insistemente. Una delle due guardie va a

rispondere.

INQUADRATURA SFOCATA DELLA GUARDIA CHE VA A RISPONDERE

DAL PUNTO DI VISTA DELLA DONNA CHE SI STA ADDORMENTANDO.

Il telefono continua a suonare mentre gli occhi della

donna si chiudono.

TRANSITION TO:

INT. STUDIO TELEVISIVO - REGIA3 3

5.

ANNAMARIA (CONT'D)

Page 7: Il Mostro Di Cogne

INQUADRATURA DEL TELEFONO DELLA REGIA DI UNO STUDIO

TELEVISIVO.

L'assistente alla regia alza il telefono.

ASSISTENTE ALLA REGIA

(al telefono)

Qui è la regia. Sì. Sì. Stiamo preparando

lo studio per la diretta. Un ora e 45

minuti.

Poi si rivolge a uno dei suoi tecnici.

ASSISTENTE ALLA REGIA

(CONT’D)

Aldo, per favore, accendi tutto.

Il tecnico attiva le luci. Lo studio televisivo si

illumina lentamente, una sezione alla volta. Leggermente

spostato rispetto alle poltrone per gli ospiti troneggia

su un piedistallo il plastico dello chalet di montagna.

In seguito si accende il tabellone dietro alle poltrone.

Si vede il viso di Annamaria con una enorme scritta:

"Innocente o colpevole?"

TECNICO DELLO STUDIO

E quella roba là in mezzo allo studio

cosa sarebbe?

ASSISTENTE ALLA REGIA

Bah! Quella è la casa della nostra

ospite.. Senti io vado a chiamare i

cameraman. Tu fa un po quel che ti pare!

Fai un po di check dell’attrezzatura.

L'assistente alla regia si alza e se ne va. Il tecnico

cambia un po di inquadrature del set sul suo video, poi

muove la dolly su binario.

INQUADRATURA DELLA DOLLY CHE SI MUOVE NELLO STUDIO.

INQUADRATURA DEL TECNICO ALLA REGIA. INQUADRATURA DALLA

DOLLY DEL PLASTICO A VOLO D'UCCELLO, PERDITA DEL FUOCO.

Si incomincia a sentire un rumore di pale di elicottero

in lontananza che si fa sempre più forte.

6.

Page 8: Il Mostro Di Cogne

ATTO I: LA MORTE DI SAMUELE

TRANSITION TO BLACK.

TEXT IN WHITE: IVANO

I/E. ELICOTTERO DEL 118 - IN AVVICINAMENTO A COGNE - 4 4

MATTINO

Ivano, la guardia alpina a bordo dell’elisoccorso, sta

mettendo a fuoco il binocolo sulla casa di Annamaria

(raccordo con l’inquadratura precedente). Il plastico

dello chalet di montagna diventa la vera casa

dell'omicidio, immersa nelle meravigliose vallate di

Cogne. E’ un inverno atipico per la zona, fa molto freddo

e non c’è neve.

PILOTA

Dove posso scendere secondo te?

IVANO

(lascia andare il binocolo

legato al collo e indica con

la mano)

Cogne è quel paese laggiù, ai piedi della

vallata. La vedi la strada che porta sul

fianco nord?

PILOTA

Sì!

IVANO

La casa segnalata potrebbe essere

l'ultima in cima, oltre la fine di quella

strada, ma non ne sono sicuro. Proprio

laggiù, sotto quel costone roccioso. Non

ci sono luoghi in piano là, è impossibile

atterrare.

CO-PILOTA

(parlando alla radio)

Elisoccorso I-432 chiama Centrale.

IVANO

Inoltre c'è una linea dell'alta tensione

qualche centinaio di metri più in là..

7.

(MORE)

Page 9: Il Mostro Di Cogne

Se ben ricordo, quella porta corrente al

Parco del Gran Paradiso.

PILOTA

Mi sembra di vederla.. ehi hai buona

memoria tu! (ride)

IVANO

(sorridente)

E che guida alpina sarei sennò?

(risata)

Ivano torna a scrutare l'orizzonte con il

binocolo.

PILOTA

(rivolgendosi al co-pilota)

Franco, controlla se è segnalata una

linea elettrica sulla mappa per favore.

CENTRALE 118

(alla radio)

Qui centrale. I-432 dove siete? Passo.

CO-PILOTA

(parlando al pilota)

Ok.

Il co-pilota clicca il tasto della radio per parlare.

CO-PILOTA (CONT’D)

(parlando alla radio)

Centrale siamo quasi su Cogne. Stiamo

cercando la casa. C'è qualcuno laggiù con

cui siamo in contatto? Siamo sul paese

tra 5 minuti circa.

CENTRALE 118

(alla radio)

Ricevuto I-432. Abbiamo una guida alpina

in linea sul fisso di casa. Ho ricevuto

nuove informazioni sul paziente. Sembra

si tratti di forte aneurisma celebrale,

ripeto, forte aneurisma celebrale. Età

soggetto 3 anni. Il bambino è molto

grave, c'è il medico di famiglia là.

Procedo a comunicare il vostro arrivo in

pochi minuti.

8.

IVANO (CONT'D)

Page 10: Il Mostro Di Cogne

CO-PILOTA

(parlando alla radio)

Centrale, abbiamo bisogno delle

coordinate esatte o di una segnalazione

da terra. Sulle nostre carte quella

frazione non è segnalata.

TRANSITION TO BLACK.

TEXT IN WHITE: LEONARDO

INQUADRATURA DEL PERSONALE MEDICO DEL 118.

Il co-pilota apre una piccola saracinesca e urla al

personale medico.

CO-PILOTA (CONT’D)

Dottore, dalla centrale mi hanno chiesto

di informarla sulla gravità del paziente.

Si tratta di un bambino sui 3 anni, colto

da aneurisma celebrale. Laggiù c’è il

medico di famiglia.

LEONARDO

Quanto grave?

CO-PILOTA

E’ in pericolo di vita. Non possiamo

scendere completamente perché il terreno

è troppo scosceso. Vi lasciamo giù e vi

veniamo a prendere al vostro segnale.

LEONARDO

Noi siamo pronti. Quando vuoi.

CENTRALE 118

(alla radio)

Centrale a I-432.

Il co-pilota si rigira verso l'abitacolo.

CO-PILOTA

(alla radio)

Qui I-432. Dimmi.

9.

Page 11: Il Mostro Di Cogne

CENTRALE 118

(alla radio)

Non abbiamo le coordinate ma dovrebbe

esserci un gruppo di 3-5 persone fuori

dalla casa per segnalarvi la

posizione. Il bambino è già li', gli

ho detto di portarlo fuori.

Ivano passa il binocolo al co-pilota. Una donna si

sbraccia per segnalare la posizione. Sono in tre. Una

donna ha un bambino in braccio e l’altra le è a fianco.

La terza, quella che segnala la posizione, è poco

distante.

PILOTA

Avevi ragione tu, la casa è quella.

CO-PILOTA

(parlando alla radio)

Centrale. Contatto visivo affermativo.

PILOTA

Ok! Tentiamo un touch-and-go. Un

centinaio di metri più in su della casa

mi sembra una zona sicura. Facciamo un

tentativo.

CO-PILOTA

(parlando alla radio)

Centrale. Scendiamo. Chiedi se va bene un

po dietro la casa.

TRANSITION TO BLACK.

TEXT IN WHITE: DAVIDE

INT. SCUOLA ELEMENTARE - MATTINO5 5

Davide, il primogenito di Annamaria, ha la mano alzata

per chiamare la maestra.

MAESTRA

Allora bambini, adesso voglio che

qualcuno mi legga ad alta voce la frase

sulla lavagna. Con la giusta

punteggiatura e intonazione però. Chi

inizia per primo?

10.

(MORE)

Page 12: Il Mostro Di Cogne

(la maestra si accorge di

Davide)

Davide?

DAVIDE

Signora maestra posso andare al bagno?

MAESTRA

(annoiata)

Vai.. ma sbrigati!

Davide si alza ed esce dalla classe. Sulla lavagna si

legge:

Il cacciatore entrò nella stanza e, avvicinatosi al

letto, vide il lupo.

Eccoti qua, vecchio impenitente, disse, è un pezzo che ti

cerco.

MAESTRA (CONT’D)

Chi vuole leggere per primo?

(osserva la stanza)

Sophie!

Sophie starnutisce. Poi incomincia a leggere la frase.

Improvvisamente un forte rumore di elicottero copre

completamente la sua voce.

BAMBINO

Uaooooo!!!

Tutti i bambini, tranne Sophie, corrono alle finestre e

spiaccicano la faccia contro il vetro.

MAESTRA

Bambini!! State seduti!!

BAMBINO 2

Io ne uno uguale a casa! Grande così!

Il bimbo fa un gesto per dimostrare quanto grande.

BAMBINO

Uaooo che forza!

11.

MAESTRA (CONT'D)

Page 13: Il Mostro Di Cogne

Il bambino indica l’elicottero con la mano e cerca con un

dito di schiacciarlo sul vetro man mano che diventa

sempre più piccolo. Entra Davide ma rimane impietrito

sull’uscio della porta, stupito da quel che vede.

TRANSITION TO BLACK.

TEXT IN WHITE: STEFANO

INT. FABBRICA DI INTROD - OFFICINA6 6

Stefano, il padre di Davide e Samuele, sta lavorando

nella fabbrica di elettrotecnica per centrali

idroelettriche a Introd, che dista circa 40 minuti da

Cogne. Egli è vestito in maniera molto semplice, con uno

di quei maglioni dalla fantasia a rombi tipico di

montagna. Ha l'aria assonnata di chi ha dormito poco la

notte precedente.

Stefano e un collega stanno ispezionando una turbina

dismessa dalla centrale. Scambiano alcune battute di

spirito sullo stato di Stefano, particolarmente assonnato.

OPERAIO 1

Secondo me si è bruciata quella scheda..

STEFANO

Quale scheda?

OPERAIO 1

Quella! Non la vedi che è mezza nera?

L'operaio indica una scheda elettronica con la luce

portatile.

STEFANO

Se lo dici te..

OPERAIO 1

Fatto festa con la mogliettina stanotte

eh?

STEFANO

Ma che dici! Ho solo dormito un po male.

12.

Page 14: Il Mostro Di Cogne

OPERAIO 1

Dalla tua faccia si direbbe che non hai

dormito proprio! Lascia stare faccio io..

(si avvicina alla scheda)

Vai a prenderti un caffè! Prima di far

danni.. già non funziona da se sto coso.

STEFANO

E' il terzo che prendo oggi.

(pausa)

Vabbé vado a lavarmi un po la faccia in

bagno e torno da te.

OPERAIO 1

Mi sa che nemmeno un tuffo nella Dora ti

sveglierebbe a te stamattina! (ride)

Stefano si dirige verso i bagni.7 7

INT. FABBRICA DI INTROD - SEGRETERIA7 7

Arriva una chiamata sul fisso dell’azienda. La segretaria

risponde prontamente. La vediamo parlare senza udire quel

che dice, poi dall'interno dell'ufficio udiamo la

conversazione.

SEGRETARIA

(piuttosto fredda)

Si calmi signora non riesco a capire quel

che dice.

ANNAMARIA

(al telefono agitata)

Samuele e' morto, Samuele e' morto,

chiama Stefano. Chiama Stefano.

SEGRETARIA

(piuttosto fredda)

E' impegnato in officina signora.

ANNAMARIA

(al telefono agitata)

Chiamalo, digli di venire a casa subito

ma non dirglierlo!

13.

Page 15: Il Mostro Di Cogne

INT. FABBRICA DI INTROD - BAGNO8 8

Stefano è in bagno che si lava la faccia, quando la porta

si apre ed entra la segretaria.

INQUADRATURA DI STEFANO CHE SI ASCIUGA LA FACCIA NELLO

SPECCHIO.

Stefano strabuzza un po' gli occhi poi si gira verso la

segretaria guardandola un po' stupito.

STEFANO

(scocciato)

Beh? Che c’è?

SEGRETARIA

Guarda, mi ha chiamato tua moglie e ha

detto che devi chiamare a casa

urgentemente.

STEFANO

(arrabbiato)

E che diamine! Devo anche lavorare per

mangiare!

Stefano fa un gesto alla segretaria perché se ne vada,

lei esce dal bagno ed attende fuori. Poi Stefano compone

il numero di Annamaria dal suo cellulare.

STEFANO (CONT’D)

(parla al telefono, con

dolcezza)

Sono io bimba, ti sei sentita di nuovo

male?

ANNAMARIA

(al telefono, sconvolta)

Samuele è morto. E' successo un disastro,

vieni subito.

STEFANO

(parla al telefono,

incredulo)

Cosa è successo al piccolo?

14.

Page 16: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

(Al telefono, sconvolta)

Vieni subito.

Stefano mette giù la chiamata e esce dal bagno con l'aria

attonita. La segretaria lo scruta in attesa delle sue

parole.

STEFANO

Devo uscire subito, glielo dica al capo..

mia moglie, non si sente bene un altra

volta. Io spero che lui capisca. E’ una

emergenza.

La segretaria fa segno con la testa alzando un po le

spalle.

SEGRETARIA

Non so, ma riferirò.

TRANSITION TO BLACK.

TEXT IN WHITE: ADA

INT. CASA DI ADA SATRAGNI - CUCINA - MATTINO9 9

Ada Satragni vive molto vicino alla casa dei Franzoni. La

mattina dell'omicidio sta tranquillamente facendo

colazione. Il marito si sta preparando per andare al

lavoro. La signora di servizio sta versando il thè nella

tazza di Ada.

MARITO DI ADA

(in piedi mentre si aggiusta

la cravatta)

Sophie ha già preso il pulmino?

ADA

Sì! E' uscita dieci minuti fa! E tu sei

di nuovo in ritardo invece.

DONNA DI SERVIZIO

Vado a prenderle la giacca, signore.

La donna di servizio si allontana per prendere la giacca

al marito di Ada.

15.

Page 17: Il Mostro Di Cogne

MARITO DI ADA

Non riesco mai a salutarla, povera

piccola..

ADA

Tranquillo, era così contenta di tornare

a scuola che è uscita di corsa.

MARITO DI ADA

Ah.. va bene.. Ci vediamo stasera allora.

Scappo, di corsa anch’io, ma mica cosi

contento.

Il marito di Ada dà un bacio alla moglie e fa per uscire.

Nel frattempo entra la donna di servizio con la giacca in

mano e il telefono cordless per la signora. Il marito di

Ada prende la giacca e incomincia a vestirsi.

DONNA DI SERVIZIO

La cercano al telefono signora. Non

capisco che cosa vogliono.

Ada, ancora in pigiama, prende in mano il cordless.

ADA

(a bassa voce)

Chi è a quest'ora?

(parlando al telefono)

Pronto! Chi parla?

ANNAMARIA

(al telefono, agitata e

spaventata)

Sono Annamaria Franzoni, la sua vicina.

Samuele vomita sangue dalla bocca! Venga

subito!

ADA

Cosa è successo?

ANNAMARIA

Mio figlio vomita sangue! Venga qui

subito! La prego! Non so proprio cosa

fare..

ADA

Sono ancora in pigiama, mi dia cinque..

16.

Page 18: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

O Dio! Gli sta scoppiando il cervello! O

mio Dio!

ADA

..minuti.

TRANSITION TO BLACK.

TEXT IN WHITE: DANIELA

I./E. CASA DEI LORENZI - GIARDINO/STANZA MATRIMONIALE - 10 10

MATTINO

ANNAMARIA

(fuori campo, urlato)

Daniela!

Una agghiacciante richiesta di aiuto, si leva dalla casa

dei Franzoni verso la vuota vallata. Non succede nulla.

Dopo un po di tempo la vicina di casa apre le ante delle

finestre del suo balcone.. Annamaria con un telefono

cellulare all'orecchio apre la porta-finestra.

ANNAMARIA (CONT’D)

(agitata e spaventata)

Daniela! C'è Samuele che perde sangue

dalla testa!

DANIELA

(in dialetto)

Oh mio Dio!

Daniela corre verso casa dei Franzoni.

LA STEADY CAM SEGUE DANIELA FIN QUANDO NON ENTRA DENTRO

LA STANZA. TRANSIZIONE BUIO-LUCE NATURALE ALL’ENTRATA.

Annamaria, completamente vestita di nero, è ferma

immobile davanti al bambino con le braccia diritte lungo

il corpo. Quando Daniela entra uno spettacolo

raccapricciante le si apre davanti agli occhi. Tutto il

soffitto e la parete sono spruzzati di sangue. Daniela

porta le mani alla bocca. Cala il silenzio fra le due

donne, spezzato solo dal rantolo del piccolo (non

inquadrato).

17.

Page 19: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Va a chiamare Ada.. fa presto!

Daniela esce di casa e scende lungo la strada che separa

la casa dei Franzoni da quella di Ada Satragni, il medico

di famiglia. A tratti la donna corre e cammina, sconvolta

da ciò che ha visto, fra un passo e l'altro aggiunge

qualche parola di preghiera in dialetto e si porta le

mani alla bocca, sconvolta.

Improvvisamente, da una curva spunta la macchina di Ada

che si sta già dirigendo verso casa dei Franzoni. Il

cognato Marco, guardia alpina, è alla guida della Panda

bianca.

INT. STUDIO TELEVISIVO - SET11 11

Tutto è pronto nello studio televisivo per lo speciale

sul caso di Cogne. Le telecamere sono puntate sugli

ospiti, seduti nel salottino preparato per l'occasione.

Tra gli ospiti abbiamo il giovane prete di famiglia don

Marco Baroncini, l'avvocato della difesa Carlo Taormina,

il giornalista Gennaro De Stefano, il comandante del RIS

di Parma tenente colonnello Luciano Garofano, lo

psicologo Paolo Crepet e la giornalista Barbara

Palombelli. Di lato rispetto alle due file di poltrone,

troneggia il plastico della casa dei Franzoni. Sul

tabellone luminoso il viso di Annamaria Franzoni, con la

scritta "Colpevole o innocente?".

BRUNO VESPA

Buonasera al pubblico di Porta a Porta e

buonasera ai nostri ospiti. Stasera

parleremo di nuovo dell'omicidio del

piccolo Samuele. Annamaria Franzoni è

colpevole o innocente? L’assassino ha

ucciso con un Sabot o con un pentolino? I

nostri ospiti ci aiuteranno a far luce

sul caso che sta dividendo le coscienze

dell’Italia intera, tra colpevolisti e

innocentisti.

Il pubblico applaude, il presentatore introduce gli

ospiti.

18.

Page 20: Il Mostro Di Cogne

BRUNO VESPA (CONT’D)

Bene! Dò subito il benvenuto a Porta a

Porta all'avvocato di Annamaria,

l’onorevole Carlo Taormina.

(applausi)

TAORMINA

(saluta con un breve cenno

della mano)

Grazie.. grazie.. buonasera a tutti.

BRUNO VESPA

Poi abbiamo lo scrittore Gennaro De

Stefano, la persona che ha aiutato

Annamaria nella raccolta delle sue

memorie, nel libro che presenteremo tra

poco.

Lo scrittore fa un gesto con la testa e il pubblico

applaude. Il libro è posato in bella vista sulle sue

ginocchia.

BRUNO VESPA (CONT’D)

Infine abbiamo una delle persone

spiritualmente più vicine alla famiglia

nonché fondatore del comitato Conosci

Annamaria.. Don Marco Baroncini!

Da questa parte invece abbiamo il

comandante dei RIS di Parma tenente

colonnello Luciano Garofano, e i nostri

cari opinionisti, il nostro psicologo,

Paolo Crepet e la giornalista, Barbara

Palombelli.

Il presentatore fa una breve pausa attendendo che il

pubblico smetta di applaudire.

BRUNO VESPA (CONT’D)

Come vedete anche stasera abbiamo ospiti

veramente eccellenti, ma posso dirvi che

non è tutto. In esclusiva per la nostra

trasmissione abbiamo una ospite

d'eccezione.. autrice del libro-verità

uscito in questi giorni, nonché unica

sospettata per l'omicidio del piccolo

Samuele, Annamaria Franzoni!

19.

Page 21: Il Mostro Di Cogne

Una musica di sottofondo introduce l'ingresso in studio

della nuova ospite. Si aprono due porte ed entra

Annamaria, vestita in maniera molto sobria ed elegante.

Per timidezza la donna non guarda le telecamere al suo

ingresso, semplicemente stringe la mano al conduttore e

va a sedersi sulla sedia al centro, sistemata di fronte

alle telecamere fra le due file parallele di ospiti. Poco

dietro si vede il suo viso ingigantito sul tabellone. Il

pubblico fa ampi applausi.

BRUNO VESPA (CONT’D)

Annamaria che piacere! Benvenuta a Porta

a Porta!

ANNAMARIA

Grazie..

(si siede)

BRUNO VESPA

Oggi siamo qui per darle l’opportunità di

raccontare la sua versione dei fatti,

direttamente al cuore degli italiani. Ho

letto in anteprima "La Verità”, il libro

scritto da lei a due mani con il

giornalista De Stefano. Le va di

parlarcene?

ANNAMARIA

Sono qui anche per questo.. si.

BRUNO VESPA

Mi permetta di dire che questa è una

"verità" molto diversa da quella

accertata dalla giustizia.

ANNAMARIA

Voglio precisare che è la verità non è

"una mia verità" è la verità di quello

che è successo quella mattina. Ho

raccontato come sempre, l'ho fatto

cercando di ricordare nei particolari

quello che è successo ed anche i miei

pensieri. E' la verità e ci tengo a dirlo.

BRUNO VESPA

Lei dice "non sono un assassina e non

sono pazza".

20.

Page 22: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Io non sono stata io. Lo voglio gridare

finché avrò vita. Non sono stata io ad

uccidere mia figlio. Io sono innocente,

ho fatto... ho sentito il dovere di

scrivere questo libro con grande dolore,

rivivendo questi momenti atroci che mi

hanno devastata proprio per gridare a

tutte le persone che sono innocente, che

io non ho ucciso mio figlio e che, se si

vuole arrivare a capire chi è stato,

bisogna andare nella direzione giusta

cercando di indagare in tutto quello che

c'è agli atti, che bisogna cercare di

approfondire meglio. Mi sembra, nel mio

caso, mi hanno fatto la radiografia in

lungo e in largo ma non è stato fatto

cosi con altre persone che avevano anche

molte contraddizioni.

BRUNO VESPA

E' possibile che lei si creda come si

descrive... non che lo sia..

ANNAMARIA

Mi hanno dato della pazza, ma io è da

quel giorno che continuo a ripetere ai

giudici sempre la stessa versione. Voi

non potete proprio immaginare cosa

significa avere un figlio brutalmente

assassinato sotto gli occhi e rimanere

lucidi? Eppure l'accusa chiede per due

volte la perizia psichiatrica, dopo che

mi sono volontariamente sottoposta ben a

tre e tutte mi hanno dichiarato sana di

mente. Se non mi trovassero sana di

mente, il caso sarebbe chiuso, giusto?

Invece io sono qui a chiedere giustizia

per il mio piccolo Sammy. Sono sana di

mente e voglio che si trovi l'assassino

di mio figlio.

BRUNO VESPA

Vuole raccontarci la sua versione dei

fatti, la sua verità, cosicché la

conoscano anche i nostri telespettatori?

21.

Page 23: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Spero di sentirmela, è molto doloroso per

me ricordare quei momenti. Ma ci provo.

(pausa)

Io avevo appena accompagnato mio figlio

Davide a prendere il pulmino come facevo

tutte le mattine. Apro la porta di casa e

la chiudo a chiave. Mi tolgo le scarpe e

infilo gli zoccoli, poi appendo il

soprabito. Di rumore sento solo la

televisione. Questo è strano, quando

Samuele non mi vede urla. Forse siamo

riusciti a non fare troppo baccano

uscendo e lui si è addormentato.

Il Bruno Vespa si avvicina al plastico e indica la porta.

BRUNO VESPA

Mi faccia capire, quindi lei è entrata

dall'ingresso principale ed ha chiuso la

porta alle sue spalle. Mentre suo figlio

stava dormendo al piano di sotto nella

stanza matrimoniale, giusto?

ANNAMARIA

Esatto, almeno quello era quello che

pensavo io. Siccome dormiva ho pensato di

farmi una doccia, quindi sono scesa nella

mia stanza per cambiarmi. C'era poca luce

che penetrava dalla finestra attraverso

il tendone blu. Guardo in direzione di

mio figlio e non lo vedo muoversi.. ho

pensato o dorme o vuole farmi il gioco

del "cucù". Però poi ho sentito un

respiro strano. Alzo il piumone per

controllare e vedo mio figlio in un lago

di sangue..

Annamaria inizia a piangere e a parlare con il magone.

BRUNO VESPA

Si sente bene signora Lorenzi?

ANNAMARIA

(singhiozzante)

E' stato.. E' stato uno shock enorme..

22.

(MORE)

Page 24: Il Mostro Di Cogne

come se il tempo si fosse fermato, uno

shock. Non riesco a capire quello che

vedo, faccio un passo indietro, provo a

chiamarlo ma lui non risponde, è come se

non ci fosse. Sento solo il suo respiro,

una specie di rantolo terrificante. Vedo

una grossa profonda ferita sulla testa a

forma di croce e del materiale celebrale

sul cuscino. Penso che mi abbia chiamato

così forte che gli è scoppiata la testa.

Un giorno un pediatra mi aveva detto che

aveva pianto così forte che la pressione

sanguigna gli aveva rotto un capillare

nell'occhio..

(piange)

Appena mi riprendo dallo shock, cerco il

telefono per fare il 118 ma non ricordo

se ci vuole il prefisso o no per cui

sento una voce della Telecom che mi dice

che ho sbagliato numero. Riprovo, apro

la finestra e chiedo aiuto alla vicina.

Penso sia colpa del telefono troppo

vecchio, allora lascio il telefono sul

comodino e corro al piano di sopra dove

il telefono è più moderno.

BRUNO VESPA

Quindi lei per prima cosa cerca di

chiamare il 118, non riuscendoci, poi

apre la finestra al piano di sotto per

chiedere aiuto e poi sale di nuovo le

scale. Tutto questo con gli zoccoli ai

piedi.

ANNAMARIA

Esatto. Non tocco Samuele perché non so

veramente cosa fare, è lì con le braccia

distese che respira male, ho paura a

spostarlo. Vado su e rifaccio il numero

del 118, finalmente rispondono. Urlo che

ho bisogno d'aiuto ma la persona al

centralino mi dice di attendere, che mi

passa l'addetto. Sono momenti terribili,

perché sono preoccupata che Sammy

soffochi nel suo vomito. Mi giro e vedo

il mio cellulare.

23.

ANNAMARIA (CONT'D)

(MORE)

Page 25: Il Mostro Di Cogne

Lo prendo e cerco il numero del nostro

medico di base che abita vicino a casa

nostra. Faccio fatica a concentrarmi e a

trovare il numero di Ada. Lo compongo

mentre finisco di dare i dati al pronto

intervento. Mi risponde la sua

governante, alla quale urlo: "Rosanna,

Rosanna, mandami Ada, mandami Ada.

Samuele sta male!". Ma Rosanna non

capisce, cosi mi passa Ada che mi chiede

chi sono e cosa voglio. Gli spiego che

sono Annamaria Lorenzi e che mio figlio

sta male e lei mi risponde che sarebbe

arrivata subito. Poso il telefono sul

comò della mia camera. Chiamo Samuele ma

lui non mi risponde! (si commuove)

Gli stringo la manina che aveva adagiata

lungo il corpo e gli faccio una carezza

in viso, continuando a chiamarlo:

"Samuele, Samuele, mi senti sono la

mamma, sono qui con te!". Del materiale

celebrale mi rimane attaccato alla mano e

io lo poso dolcemente pensando che fosse

suo e gli potesse servire.

BRUNO VESPA

Ma non vedeva tutto il sangue schizzato

sulle pareti?

ANNAMARIA

Ma all'inizio meno perché era in

penombra. C'era una finestra aperta ma

non c'era ancora il sole fuori: era una

luce non tanto forte. Poi il mio sguardo

era rivolto a lui, non a qualcosa

intorno, io guardavo lui.

BRUNO VESPA

Quando avverte suo marito? Mi sembra che

lei a suo marito ha riferito una

situazione più grave che al 118.

ANNAMARIA

Subito dopo avere chiamato Ada. Riprendo

il telefonino e faccio il numero, ma

nell'agitazione devo avere sbagliato e

chiamo la scuola.

24.

ANNAMARIA (CONT'D)

(MORE)

Page 26: Il Mostro Di Cogne

Rifaccio il numero e mi risponde Giacinta

la segretaria dell'azienda in cui lavora

Stefano. Gli dico di chiamarlo con

urgenza. Poi apro la porta-finestra che

dà sul giardino.

BRUNO VESPA

Questa qui esatto?

ANNAMARIA

Quella. Cosi' Ada può entrare senza

passare dall'ingresso al piano di sopra.

Il gelo entra dentro la stanza per cui

copro Samuele con il piumone, il lenzuolo

è accartocciato al fondo. Quando la luce

illumina la stanza per la prima volta mi

rendo conto della scena raccapricciante

che ho davanti. C'è sangue ovunque, sui

muri, sulle pareti, sul letto, a terra e

lui li che geme. Entro ed esco dalla

stanza, in attesa di Ada, quando vedo

Daniela, la mia vicina, sul suo balcone.

Le urlo: "Daniela corri, aiutami! Chiama

la Satragni. Samuele sta male, gli è

scoppiata la testa.

BRUNO VESPA

La Ferrod... la sua vicina, fu in seguito

da lei accusata come presunta assassina,

perché chiamò proprio la Ferrod se era

una persona a lei sospetta?

ANNAMARIA

Mio figlio era stato ucciso, ma fino

all'autopsia pensavo che gli fosse

scoppiata la testa.. Per cui io non ho

collegato le due cose, ho agito

d’istinto! Il pubblico ministero mi aveva

chiesto se potevo darle qualche spunto su

chi potesse essere stato. Non seppi

rispondere. Ma a mio marito venne in

mente qualcosa. Ero ancora sotto choc. Il

mio era un po' uno sfogo, un po' volontà

di capire. Daniela Ferrod mi spiava, me

lo riferivano anche altre persone. Quando

passavo in paese gridava dalla finestra.

Mi guardava in modo pesante.

25.

ANNAMARIA (CONT'D)

(MORE)

Page 27: Il Mostro Di Cogne

Secondo me era invidiosa della nostra

vita perfetta. Ma in quel momento era là

persona più vicina, non ho pensato a

nulla di tutto ciò.

BRUNO VESPA

Che reazione ha avuto la sua vicina alla

sua richiesta d'aiuto?

ANNAMARIA

Daniela mi viene incontro preoccupata di

vedermi cosi' agitata, poi una volta

sulla soglia esclama: "Oh Mio Dio!" e

indietreggia. Io le chiedo nuovamente di

andare a chiamare Ada, ma dopo pochi

metri vediamo spuntare la Panda bianca

della dottoressa..

TRANSITION TO BLACK.

TEXT IN WHITE: MARCO

I./E. AUTO DI MARCO - MATTINO12 12

Ada e suo suocero Marco discutono nel tragitto da casa

loro a quella dei Lorenzi.

MARCO

Come mai questa chiamata?

ADA

Dice che il figlio sta male, che vomita

sangue.

MARCO

Ma se l'ho vista io, sarà venti minuti

fa, accompagnarlo tutta tranquilla alla

fermata del pulmino.

ADA

Probabilmente quello era Davide, quello

più grande. E' il piccolo a non sentirsi

bene.

MARCO

Capisco. Ma la cosa è strana.

26.

ANNAMARIA (CONT'D)

Page 28: Il Mostro Di Cogne

I./E. CASA DEI LORENZI - GIARDINO/STANZA MATRIMONIALE - 13 13

MATTINO

Marco e Ada incrociano la signora Ferrod che urla

qualcosa di incomprensibile e gesticola ampiamente. Ada

la guarda stupita. Parcheggiano poco più in là l'auto e

Ada scende con la sua borsa da medico. Entrambi camminano

in direzione della porta finestra. Ada entra e saluta

come se fosse una visita di routine, non avendo ancora

realizzato la gravità della situazione. Il suocero si

blocca sull'ingresso, sconvolto dalla scena che si trova

di fronte. Annamaria intanto sta parlando al fisso con il

118 e fa un cenno ad Ada.

ANNAMARIA

(al telefono, sconvolta)

Come non riescono a trovare la via?

(Pausa)

Gliel'ho già detto più volte. Si..

Montroz non Monroz.

(Pausa)

4A! Seeeee! Vi prego non respira! Fate

presto!

Ada dopo avere sentito il polso al bambino e controllato

il respiro (il bambino non viene mai inquadrato) si

avvicina ad Annamaria. Si sente il rantolo forte.

ADA

(molto agitata)

E' il 118? Dammi il telefono.

Ada prende in mano la cornetta.

ADA (CONT’D)

Qui parla Ada Satragni, sono un medico.

(pausa per ascoltare)

Il bambino è molto grave. Ha perso molto

sangue.

(pausa per ascoltare)

Sui 4 anni.

(pausa per ascoltare)

Respira ancora. Sì. Le passo mio suocero.

Ada fa un gesto a Marco, ancora bloccato sul

pianerottolo. Egli si avvicina ad Ada e prende il

telefono.

27.

Page 29: Il Mostro Di Cogne

Annamaria sente suonare il telefono cellulare sul comò e

si avvicina per prenderlo, mentre Ada va verso il bambino

per soccorrerlo. Nel frattempo rientra anche Daniela, la

quale si avvicina con la dottoressa al bambino.

C'è una gran confusione nella stanza, Marco chiarisce la

posizione con il 118, mentre Annamaria parla a suo

marito.

Ripetizione scena a pagina 13

STEFANO

(al telefono, con dolcezza)

Sono io bimba, ti sei sentita di nuovo

male?

ANNAMARIA

(parla al telefono,

sconvolta)

Samuele è morto. E' successo un disastro,

vieni subito.

STEFANO

(al telefono, incredulo)

Cosa è successo al piccolo?

ANNAMARIA

(parla al telefono,

sconvolta)

Vieni subito.

Cade la linea. Annamaria posa il cellulare e si dirige

verso Ada e il bambino. C'è anche Daniela ad ascoltare.

ANNAMARIA (CONT’D)

Cos'ha Ada? Respira?

ADA

Dimmi cos'è successo.

ANNAMARIA

Non lo so, ero fuori ad accompagnare

Daniele al pulmino. Era nel letto che si

succhiava il dito quando l'ho lasciato e

l'ho ritrovato così.

28.

Page 30: Il Mostro Di Cogne

ADA

Ma Samuele è caduto!

ANNAMARIA

No, No, è sempre stato nel letto.

ADA

Allora qualcuno l'ha ferito.

ANNAMARIA

No, non ho visto nessuno, è sempre stato

nel letto.

ADA

Se non è caduto, non è stato ferito, che

cos'è? Un aneurisma che gli ha fatto

scoppiare la testa?

Ada apre la sua borsa e controlla nei medicinali. Intanto

Marco mette giù il telefono ed esce dalla stanza.

ADA (CONT’D)

Ho bisogno di una bacinella d'acqua.

Poi cerca di spostare il bambino vicino al bordo del

letto. Annamaria corre in bagno, va a prendere una

bacinella e la riempie d'acqua. Mentre è in bagno si

accorge di una macchia di sangue sul lavello. Si blocca,

la guarda e poi la fa sparire con la mano, sporcandosi il

polsino della maglia.

Ada prepara un una iniezione da fare al bambino. Poi

prende delle garze dalla borsa. Le mani le tremano

visibilmente. Arriva Annamaria con la bacinella d'acqua.

L'appoggia sul letto di fianco a Samuele.

ANNAMARIA

Oh Mio Dio! Cosa gli è successo?

Ada inizia a tamponare il sangue e a ripulirgli il viso

dalla materia celebrale.

ADA

Non lo so, non lo so nemmeno io. Ho

bisogno di cotone per tamponare le ferite.

29.

Page 31: Il Mostro Di Cogne

Annamaria torna in bagno e prende un'intera confezione di

cotone e del disinfettante.

ANNAMARIA

Ecco.

Nel frattempo Ada pratica l'iniezione sulla coscia del

bambino. Il bambino reagisce facendo la pipì.

ANNAMARIA (CONT’D)

E’ vivo? E' un buon segno? Ti prego dimmi

qualcosa Ada!

Ada continua a tamponare le ferite e non risponde. Prova

a chiamare il piccolo, muovendogli una luce di fronte

agli occhi per vedere se reagisce. Annamaria prende la

bacinella piena di sangue e va a versarla nel bagno. Ada

continua a chiamare Samuele. Annamaria posa la bacinella

con l'acqua pulita di fianco al letto.

ANNAMARIA (CONT’D)

Ada, ce la farà?

ADA

Daniela, portala fuori e non farla

entrare!

DANIELA

Su, vieni Annamaria!

Daniela la prende per un braccio e cerca di portarla

fuori, ma riesce solo a trascinarla sulla soglia

dell'ingresso.

ADA

Ma quando arriva questo elicottero?

Ditele di sollecitarlo per piacere.

Intanto si continua a udire il rantolo del piccolo.

ADA (CONT’D)

Marco, vieni dentro a darmi una mano!

Marco, entra dentro la casa facendosi spazio fra Ada e

Annamaria.

30.

Page 32: Il Mostro Di Cogne

ADA (CONT’D)

Chiama tu il 118. Digli di fare presto!

Marco va al telefono e compone il numero.

MARCO

Sono Marco Savin, la chiamo da Cogne.

(pausa)

Dov'è l'elicottero? La situazione qui è

gravissima.

Marco mette una mano sulla cornetta.

MARCO (CONT’D)

L'operatrice sta contattando

l'elicottero, Ada.

ADA

Annamaria, ho bisogno di una coperta, vai

a prendere una coperta!

Annamaria va a prendere il necessario.

MARCO

(al telefono)

Va bene.

L'elicottero è su Cogne, non riescono a trovare la casa e

ci chiedono di uscire per segnalarla. Ti chiedono di

portare fuori anche il bambino perché probabilmente

avranno difficoltà ad atterrare.

ADA

Adesso lo mettiamo su un cuscino, lo

copriamo e lo portiamo fuori.

Nel frattempo giunge Annamaria con le coperte pesanti.

Ada prende un cuscino e lo mette di fianco al bimbo.

MARCO

Forza incominciate a uscire! L'elicottero

dovrebbe essere già in zona.

La prima ad uscire è Daniela. Annamaria attende che Ada

posi il bambino sulla barella improvvisata. Lo coprono

bene, poi lo alzano e lo mettono sul cuscino.

31.

Page 33: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Come posso aiutarti?

ADA

Tamponagli le ferite mentre io lo prendo

fra le braccia. Andiamo.

Ada prende in braccio il bambino nella barella

improvvisata e lo porta fuori, Annamaria la segue a breve

distanza. Daniela fa segno con le braccia verso il cielo.

DANIELA

Mi sembra di sentirlo arrivare!

CUT TO:

I/E. A BORDO DELL’ELICOTTERO DEL 118 - SOPRA A COGNE - 14 14

MATTINO

Ripetizione della scena a pagina 9.

Ivano passa il binocolo al co-pilota. Una donna si

sbraccia per segnalare la posizione. Sono in tre. Una

donna ha un bambino in braccio e l’altra le è a fianco.

La terza, quella che segnala la posizione, è poco

distante.

PILOTA

Avevi ragione tu, la casa è quella.

CO-PILOTA

(parlando alla radio)

Centrale. Contatto visivo affermativo.

PILOTA

Ok! Tentiamo un touch-and-go. Un

centinaio di metri più in su della casa

mi sembra una zona sicura. Facciamo un

tentativo.

CO-PILOTA

(parlando alla radio)

Centrale. Scendiamo. Chiedi se va bene un

po dietro la casa.

CUT TO:

32.

Page 34: Il Mostro Di Cogne

I./E. MACCHINA DI STEFANO - MATTINO15 15

Stefano è in auto, in mezzo al traffico, cerca di farsi

strada a tutti i costi per rientrare il più in fretta

possibile. Parla concitatamente al cellulare con suo

padre.

STEFANO

Si.. Si.. è stata di nuovo male stanotte.

(pausa)

Si.

(pausa)

Il solito attacco d’ansia. Niente di che.

(pausa)

Ora sto rientrando per vedere cos'è

successo al piccolo.

(pausa)

Già.

(pausa)

Annamaria ha detto che è morto, ma non

era in se!

(pausa)

No, non saprei. Avrà esagerato.

(pausa)

Vi chiamo appena so qualcosa di certo.

(pausa)

Va bene.

(pausa)

Ciao.

Poi Stefano compone il numero di cellulare di Annamaria.

Il telefono è scarico e risulta irraggiungibile.

STEFANO (CONT’D)

Dannazione!

Distratto dal cellulare rischia un frontale con un altra

macchina che scarta di lato e suona il clacson.

TRANSITION TO BLACK.

TEXT IN WHITE: ALBERTO

EXT. DISTRIBUTORE DI BENZINA DI COGNE - MATTINO16 16

La tranquilla vallata di Cogne viene improvvisamente

disturbata dal forte rumore di un elicottero in arrivo.

33.

Page 35: Il Mostro Di Cogne

Un anziano del paese sta facendo rifornimento nella

stazioncina Esso di Cogne. Alberto, mentre fa

rifornimento, si accorge del rumore, fa scattare il

meccanismo di riempimento automatico e si sposta un po

più in là, per cercare di capire da dove proviene. La

persona anziana esce dall’auto.

ANZIANO

(in dialetto, indicando i

numeri del distributore)

Alberto, furfante, mica ti avevo detto di

farmi il pieno io! 20 euro!

ALBERTO

Sta zitto un attimo, vecchiaccio tirchio!

Il meccanismo di riempimento automatico scatta e la pompa

non fa più rumore. A quel punto si distingue chiaramente

il rombo dell'elicottero.

ALBERTO (CONT’D)

Guarda là! Mi sembra un elicottero.

Chissà cosa è successo. Un incidente?

ANZIANO

Io non vedo niente, sarà un po la vista,

sarà un po che io guardo i numeri della

pompa al posto tuo, visto che mi tocca

pagare a me.

ALBERTO

Ma si', guarda là quel puntino rosso che

attraversa la vallata. Punta dritto su

Cogne. Mi sembra proprio che punti verso

di qua.

ANZIANO

Sarà il papa in vacanza! Adesso però

fammi tu la carità, quanto avevamo detto?

20 euro? Ecco qua. (Ride)

L’elicottero del 118 vira poco più in là e si porta verso

il fianco della vallata.

34.

Page 36: Il Mostro Di Cogne

ALBERTO

Me li dai dopo vecchio genovese, adesso

dammi un passaggio, voglio andare a

vedere che succede lassù.

ANZIANO

Se offre la casa, ben venga.. salta su..

con la mia alfetta arriviamo prima di

loro!

Alberto, il benzinaio chiude il distributore di benzina e

salta sulla macchina. I due partono insieme.

TRANSITION TO BLACK.

TEXT IN WHITE: CARLO

I./E. NEGOZIO DI ALIMENTARI DEI PERRATONE A GIMILLAN - 17 17

MATTINO

Carlo Perratone esce di corsa dal suo negozio di

alimentari con il naso all’insù.

CARLO

(in dialetto)

Oddio. Cos’è successo?

(pausa, entra nel negozio)

François, stai tu al negozio? Vado a

vedere!

Carlo prende il telefono cellulare e le chiavi, poi

chiama Graziana.

TRANSITION TO BLACK.

TEXT IN WHITE: CARLO E

ULISSE

EXT. NEGOZIO DI ORTAGGI E FRUTTA DEI GUICHARDAZ - MATTINO18 18

Carlo arriva in furgone, parcheggia davanti al negozio e

scende. Si appresta ad entrare ma trova Ulisse con i suoi

clienti che guardano in cielo appena fuori dal negozio di

ortofrutta.

35.

Page 37: Il Mostro Di Cogne

CARLO GUICHARDAZ

(in dialetto)

Ciao Ulisse. Grazie di avere aperto.

(Ulisse non risponde)

Beh che c’è?

ULISSE

E’ successo qualcosa vicino casa nostra.

Si gira e vede anche lui l’elicottero.

I./E. A BORDO DELL’ELICOTTERO DEL 118 - SOPRA LA CASA DEI 19 19

LORENZI - MATTINO

Il medico e il suo staff paramedico sono pronti a

intervenire. Si preparano allo sbarco.

LORENZO

Okay ragazzi, ci siamo. State pronti con

la barella. Il terreno è scosceso e

ripido, per cui passi lenti e piedi ben

piantati a terra. Non voglio soccorrere i

miei soccorritori. Ci siamo intesi?

PERSONALE MEDICO DEL 118

Si.

LORENZO

Il bambino è grave, portate giù anche la

rianimazione.

CO-PILOTA

(dallo sportellino)

Cinque secondi all'atterraggio.

L'elicottero alza moltissima polvere durante 20 20

l'avvicinamento al suolo. Si posa in una zona non abitata

a una certa distanza a Nord dalla villetta. Fuori sul

giardino ci sono quattro persone, più il bambino da

soccorrere.

Il co-pilota apre uno sportellino e urla nel vano di

carico.

CO-PILOTA (CONT’D)

Vai! Vai! Vai!

36.

Page 38: Il Mostro Di Cogne

EXT. CASA DEI LORENZI - GIARDINO - MATTINO20 20

Lorenzo spalanca il portellone laterale dell'elicottero e

il personale medico scende. Dalla porta laterale della

cabina scende invece Ivano, la guardia alpina. Il

personale medico corre con un buon passo e si dirige

verso il piccolo Samuele. Il pilota fa un gesto ad Ivano

per comunicargli che sale in quota e rimane in hovering.

Una volta allontanati tutti, l'elisoccorso dà potenza al

motore e sale in quota a un centinaio di metri.

LORENZO

(urlato verso Ada)

Sono Lorenzo Iannizzi del pronto

soccorso. Quali sono le condizioni del

paziente?

ADA

(in stato confusionale)

Dott.ssa Satragni. Ho cercato di

tamponare le ferite come potevo. Perde

copiosamente sangue dalle ferite sulla

testa. Respira con fatica, le pulsazioni

stanno diminuendo, ma il cuore ancora.

LORENZO

Ok. Ce ne occupiamo noi ora.

Ada apre i tamponi di cotone utilizzati per fermare il

sangue e mostra la lesione sulla fronte. Il medico rimane

in silenzio, ma è molto sorpreso delle ferite di chiara

origine traumatica sulla parte occipitale sinistra del

cranio. Ivano è li con loro che ascolta e osserva il

bambino.

LORENZO (CONT’D)

(turbato)

Mio Dio! Cos'è successo qui?

ADA

(agitata)

Non lo so.. non lo so.. potrebbe essere

stato colpito da un aneurisma..

LORENZO

(irritato)

Ma non dire questo!

37.

Page 39: Il Mostro Di Cogne

I soccorritori chiedono spazio, allontanano la madre, la

vicina e il suocero di Ada. Annamaria, mentre arrivano i

soccorsi, piange senza dire una parola, tiene le braccia

conserte.

INFERMIERE

Fate largo per piacere! Fate largo!

LORENZO

Chi è il genitore del bambino?

ADA

Lei è la madre, il padre sta arrivando.

LORENZO

Dobbiamo portarlo via d'urgenza signora.

Forza dategli ossigeno e mettetelo sulla

barella. Tamponate meglio quelle ferite.

Fermate il sangue.

ANNAMARIA

(piangendo)

Sopravvivrà?

Il medico fa finta di non sentire la domanda per non

dovere rispondere.

LORENZO

Per favore portatela dentro.

Daniela e Vito (il vicino di casa che è sopraggiunto in

soccorso) cercano di portare dentro Annamaria. Lei entra

in casa, ma poi si lamenta. Ivano segue la signora nella

casa ma poi ci rimane. Intanto fuori arrivano numerosi

estranei, fra cui la signora di servizio di Ada.

ANNAMARIA

(piangendo)

Non voglio stare qui! Lasciatemi uscire!

LORENZO

Come si chiama il bambino?

ADA

Samuele.

38.

Page 40: Il Mostro Di Cogne

LORENZO

Samuele mi senti?

Lorenzo punta la luce negli occhi del bambino per vedere la sua

risposta. Poi ascolta se respira. Annamaria ritorna in zona.

LORENZO (CONT’D)

Conosce il suo gruppo sanguigno?

(rivolgendosi ad Ada)

No.

LORENZO (CONT’D)

Quanto sangue ha perso?

ADA

Non so. Molto. Abbiamo cercato di

tamponare le ferite ma era sul letto in

un lago di sangue. Gli ho fatto una

iniezione di adrenalina.

LORENZO

Forza con quella barella! Ivano dov'è?

INFERMIERE

Non saprei!

Annamaria si gira nervosa per la seconda volta a guardare

Ivano che è rimasto in casa.

LORENZO

(rivolto a un infermiere)

Va bene. Chiama tu l'elicottero. Digli di

scendere che evacuiamo il paziente.

L'infermiere prende la sua radio.

INFERMIERE

(parla alla radio)

Franco sono Marco passo.

CO-PILOTA

(alla radio)

Dimmi.

39.

Page 41: Il Mostro Di Cogne

INFERMIERE

(parla alla radio)

Evacuiamo il bambino, scendete fra due

minuti, tempo di prepararci.

Intanto gli infermieri continuano a tamponare il sangue e

dare ossigeno al bambino. Poi lo spostano sulla barella e

lo legano.

INT. CASA DEI LORENZI - CAMERA MATRIMONIALE/BAGNO - 21 21

MATTINO

Ivano è rimasto dentro casa ad osservare il sangue sulle

pareti e sul soffitto, quando sente alla radio la

conversazione tra l’infermiere e il co-pilota. Ivano nota

anche il calzino insanguinato per terra e il pigiama

appoggiato sul letto.

INFERMIERE

(alla radio)

Evacuiamo il bambino. Scendete al più

presto.

CO-PILOTA

(alla radio)

Okay, scendiamo.

Ivano prende la radio in mano e cambia canale per

contattare i carabinieri. Un istante dopo Annamaria entra

dentro la stanza.

ANNAMARIA

(rivolgendosi a Ivano)

Ha bisogno di qualcosa?

IVANO

(rimettendo la radio nel

fodero)

No, grazie.

Annamaria poi vede Stefano arrivare e gli va incontro.

Ivano per non farsi sentire va nel bagno, chiude la porta

e si guarda intorno per cercare un oggetto che potrebbe

avere stato utilizzato l’assassino. Poi chiama.

40.

Page 42: Il Mostro Di Cogne

IVANO(CONT’D)

(parlando alla radio)

Qui guardia alpina Ivano Iannizzi in

servizio d’emergenza con l’elisoccorso a

Cogne. C’è qualcuno in ascolto? Passo.

STAZIONE CARABINIERI

(alla radio)

Qui stazione dei carabinieri di Cogne.

IVANO

(parlando alla radio)

Siamo intervenuti in una villetta, al 4A,

Frazione Montroz. Il bambino ha il cranio

sfondato. La stanza in cui si trovava è

imbrattata di sangue fino al soffitto.

STAZIONE CARABINIERI

(alla radio)

Come dice? Mandiamo subito una pattuglia.

Ivano esce dal bagno e poi dalla stanza.

EXT. STRADA COMUNALE DI COGNE - MATTINO22 22

Stefano è in auto ed è infuriato per l'alfetta che

procede a bassa velocità verso casa sua. Sull'auto che lo

precede c'è Alberto e il vecchietto che gli ha dato un

passaggio. Prima di imboccare la stradina di casa le due

auto incrociano il pulmino della scuola (che trasporta

l’asilo nido questa volta) in attesa di Samuele. Lo

scuolabus chiude le porte e se ne va dritto per la strada

principale lasciando le due auto svoltare nella stradina.

Lungo la strada comunale le due macchine devono farsi

largo fra una schiera di curiosi che stanno camminando ai

bordi della stradina, verso la sua abitazione. Stefano è

molto calmo, non si innervosisce.

Dopo qualche istante il vecchietto mette la freccia e

accosta per parcheggiare lungo il prato. Stefano ha

finalmente strada libera. Parcheggia l'auto dietro a

quella della Satragni. Annamaria riconosce l’auto e gli

va in contro.

41.

Page 43: Il Mostro Di Cogne

EXT. CASA DEI LORENZI - GIARDINO23 23

ANNAMARIA

Stefano!

Annamaria esce di casa.

STEFANO

O mio Dio!

ADA

Stia tranquillo Lorenzo è ancora vivo ed

è in buone mani, stanno per portarlo via..

STEFANO

Ma cos’è successo?

ADA

Non lo so, perde sangue dalla testa, non

lo sappiamo..

Annamaria emette dei versi, chiude gli occhi e poi

incomincia ad avere un malore. Nel frattempo rientra

Ivano. Ada dà sostegno ad Annamaria. Lorenzo alza la

copertina e guarda il bambino poi si rivolge alla moglie.

STEFANO

Stai tranquilla, non ti sentire in colpa.

LORENZO

Ah! Sei qui Ivano! Scusami un attimo.

Lorenzo e Ivano si spostano un attimo per parlare in

privato.

LORENZO (CONT’D)

(rivolto a Ivano)

Lo portiamo via. L’elicottero sta

scendendo.

IVANO

E cosa lo porti via a fare?

LORENZO

Respira ancora, è in stato comatoso ma è

vivo, non posso lasciarlo qui.

42.

Page 44: Il Mostro Di Cogne

IVANO

Ho chiamato io i carabinieri. Saranno qui

tra pochi minuti.

Tornano insieme agli altri Ivano e Lorenzo.

Nel frattempo c’è un gran via vai di persone che entrano

ed escono dalla stanza, compreso Alberto, l’anziano e

Carlo Perratone.

LORENZO

L’elicottero sta arrivando. State pronti.

(poi si rivolge alle persone

che sono lì)

Per favore chiamate il 112.

ADA

(si rivolge ad Annamaria)

Non vai anche tu?

ANNAMARIA

Non so, si può?

ADA

Non saprei.

ANNAMARIA

Può chiedere lei Ada? Intanto vado a

prepararmi.

Lorenzo e la vicina sono lì di fianco che ascoltano il

discorso. Intanto l’elicottero è sopra la casa e

lentamente si avvicina al suolo.

Lorenzo e i soccorritori alzano il bambino. Ada parla con

Ivano ma c’è troppo rumore e non si sente nulla.

Annamaria tira fuori dalla tasca le chiavi e le dà a

Daniela.

ANNAMARIA (CONT’D)

Per favore Daniela chiudi tu la porta-

finestra..

DANIELA

Non ti preoccupare, dai pure a me.

43.

Page 45: Il Mostro Di Cogne

Intanto l’elicottero inizia a rombare sulle loro teste e

atterra con un solo pattino dove si era posato prima.

Ada corre da Annamaria.

ADA

Dovete rimanere qui! Non si può salire a

bordo!

ANNAMARIA

Come non si può?

ADA

(più forte)

Mi spiace, mi dicono che dovete rimanere

qui! Non sanno se lo portano all’ospedale

di Aosta o direttamente a Torino.

Il personale medico termina l’imbarco del bambino e

l’elicottero vola via. Stefano rimane solo a terra.

INT. SCUOLA ELEMENTARE DI COGNE24 24

INQUADRATURA DI DAVIDE CHE DALLA FINESTRA DELLA SUA

SCUOLA GUARDA L’ELICOTTERO DEL 118 VOLARE VIA LONTANO.

INQUADRATURA DELLA CASA CHE SI ALLONTANA DAL PUNTO DI

VISTA DELL’ELICOTTERO.

INT. STUDIO TELEVISIVO - SET25 25

BRUNO VESPA

Quindi la prima a visitare il bambino è

stata proprio la dottoressa Satragni.

Possibile che non si sia accorta subito

che quelle lesioni fossero di origine

traumatica? Ha parlato di un forte

aneurisma per consolarla o perché ne era

convinta?

ANNAMARIA

Penso che lei me lo abbia detto perché

come me non poteva pensare ad un

omicidio.

44.

(MORE)

Page 46: Il Mostro Di Cogne

La nostra vita a Cogne è proprio la vita

di paese, lontana da tutto questo.

BRUNO VESPA

Come può non aver pensato lei ad un

delitto?

ANNAMARIA

Non lo so... non mi ha sfiorato neanche

lontanamente. Forse era il mio senso di

colpa di averlo lasciato lì che mi ha

fatto pensare questo... di averlo

lasciato abbandonato... pensando di

lasciarlo in un posto sicuro... perché

sapevo che se era nel mio letto lui ci

sarebbe rimasto, sarebbe rimasto lì pochi

minuti.

BRUNO VESPA

Dal tutto risulta che lei si è accorta

della morte di Samuele molto, molto dopo.

ANNAMARIA

Beh, no io vedevo la gravità man mano che

passavano i minuti, passando dalla camera

al piano di sopra a chiedere soccorsi,

vedevo che lui non mi rispondeva, vedevo

che tutte le mie urla nel chiamarlo, nel

toccarlo e mi accorgevo della gravità

delle sue ferite, cosa che nella penombra

iniziale e poi nella luce. Dopo questo me

ne rendevo conto perché aumentavano,

vedevo i tagli più profondi quanti ne

aveva.

BRUNO VESPA

Quindi lei al 118 ha parlato di sangue

dalla bocca perché non se ne è accorta

subito.

ANNAMARIA

Si, è andata così, alla prima chiamata al

118 ho parlato di sangue che esce dalla

bocca. Poi loro hanno richiamato proprio

mentre entrava la dottoressa, quindi ci

ha parlato lei.

45.

ANNAMARIA (CONT'D)

(MORE)

Page 47: Il Mostro Di Cogne

L’elicottero aveva problemi ad

individuare la zona, quindi gli ha

passato suo suocero, Marco, guida alpina

che conosce bene i dintorni. Io non ho

più parlato con loro. Però subito dopo ha

chiamato Stefano sul cellulare, a lui

dico di correre subito perché Samuele sta

malissimo, che gli è scoppiata la testa.

BRUNO VESPA

Poi cosa succede? Ci racconti.

ANNAMARIA

Ada mi chiede cosa è successo e io gli

dico che non lo so. Samuele era nel

lettone quando l’avevo lasciato che

dormiva e si ciucciava il dito e io l’ho

trovato così dopo avere accompagnato

Davide al pulmino. Ada gli presta le

prime cure, mi chiede di andargli a

prendere dell’acqua e del cotone. Io

cerco di rendermi più utile che posso,

vado in bagno e prendo una bacinella e la

riempio d’acqua. Poi le porto il cotone.

Le chiedo cosa può essere successo e lei

mi risponde di non saperlo, che potrebbe

essergli esplosa la testa perché quella

era l’impressione che dava vedendolo.

BRUNO VESPA

Suo figlio a questo punto è ancora vivo,

vero?

ANNAMARIA

Si, è immobile ma respira regolare...

(pausa)

Ada gli pulisce la faccia e tampona le

ferite poi gli fa una iniezione alla

coscia. Lui reagisce facendo la pipì

allora io gli chiedo se è un buon segno,

visto che reagisce, ma Ada non mi

risponde. E’ molto agitata, le tremano le

mani. Spero mi dica che sta meglio,

insisto e lei mi fa allontanare da

Daniela, ma non riesco a stare lontano al

mio bambino.

46.

ANNAMARIA (CONT'D)

(MORE)

Page 48: Il Mostro Di Cogne

Lo guardo, spero che sopravviva, anche

menomato o con una cicatrice molto

grande, non importa. La dottoressa mi

chiede si sollecitare l’elicottero ma io

sono in preda al panico, allora suo

suocero entra nella stanza e chiama dal

fisso dall’altra parte del letto. Ci

comunicano di portare fuori il bambino

per sollecitare il trasporto, la

dottoressa mi dice che devo andare con

l’elicottero allora io salgo a cambiarmi.

BRUNO VESPA

Quindi lei ha camminato sul sangue e per

questo gli zoccoli erano sporchi, come

rilevato dal RIS.

ANNAMARIA

Si. Io sono stata inizialmente

incriminata per quegli zoccoli. Poi in un

secondo momento i nostri periti hanno

provato che quelle all’interno non erano

tracce di sangue, ma intanto il processo

è stato fatto solo a me. Salgo le scale

di corsa, mi cambio gli zoccoli con gli

stivaletti, prendo la giacca, la borsa e

le chiavi dall’interno della porta perché

qualcuno chiuda la casa. Scendo in camera

da letto e lascio la borsa e la giacca e

li appoggio fra il letto e la porta

finestra. Chiedo ad Ada cosa posso fare

per aiutare e allora vado a prendergli un

cuscino e una copertina in camera di

Davide. Ada crea un lettino improvvisato

con il cuscino e la coperta. Quando muove

Samuele però dai tagli sopra la fronte,

dove ci sono i capelli esce tanto sangue,

io tra un po svengo. Sono paralizzata

dalla paura.

BRUNO VESPA

Suo marito a questo punto non era ancora

arrivato signora?

ANNAMARIA

No. Continuo a guardare verso il prato se

arriva ma non arriva.

47.

ANNAMARIA (CONT'D)

(MORE)

Page 49: Il Mostro Di Cogne

Vado sul marciapiede della casa dove Ada

ha appoggiato Samuele e gli tocco la

manina, lo sento freddo, ma Ada dice di

averlo coperto bene. Perde molto sangue e

non respira. Ada si avvicina e dice che

respira, ma servono delle altre bende per

tamponare le ferite. Daniela va dentro e

ne prende un po, però si dimentica di

disinfettarlo allora io mi arrabbio con

lei. Ada tampona le ferite e le copre con

del cotone, quando udiamo che

l’elicottero sta arrivando. E quasi tutto

coperto tranne un taglietto che arriva

fino all’occhio. Io lo chiamo, ha gli

occhi semiaperti e fissi.. Sammy Sammy,

lui apre un occhio e lo richiude, allora

riprovo e lui di nuovo, lo dico alla

dottoressa ma non mi risponde. A quel

punto mi allontanano e io non lo rivedrò

più.

Annamaria si mette a piangere.

ANNAMARIA (CONT’D)

Alzo lo sguardo.. C’è tanta gente e tanta

confusione. L’elicottero cerca di

atterrare fra casa nostra e i vicini.. ma

alza troppa polvere. Arriva anche

Stefano, io gli vado incontro ma lui va

dal bambino. L’elicottero non riesce ad

atterrare e si posa dietro la nostra

villetta. I soccorritori e il medico

dell’elicottero scendono e gli danno

subito ossigeno, poi lo caricano sulla

barella. Stefano li segue e gli aiuta. Io

li seguo lungo la scalinata che porta

all’ingresso principale, poi consegno le

chiavi alla vicina perché chiuda ma la

dottoressa e altre persone sopraggiunte

mi trattengono. Mi parlano ma io non le

ascolto. Mi mettono in mano un bicchiere

e mi dicono di bere. Mi infastidiscono.

Chiedo di salire sull’elicottero ma la

dottoressa mi ripete di bere, che non c’è

posto. Urlo a Stefano di salire lui ma

troppo tardi, l’elicottero è già in volo.

48.

ANNAMARIA (CONT'D)

Page 50: Il Mostro Di Cogne

BRUNO VESPA

Quindi al contrario di quello che è stato

detto non è stata Lei a non volere

accompagnare il bambino all’ospedale.

ANNAMARIA

Mi è stato impedito di salire

sull'elicottero. E' stato solo a livello

mediatico che è stato tirato fuori questo

e poi nella sentenza del giudice che mi

ha condannato, che non so dove abbia

preso questa affermazione perché non

esiste, anzi agli atti c'è proprio

scritto che mi hanno trattenuto perché io

volevo salire su quell'elicottero.

Abbiamo cercato di seguirlo in macchina

ma ci hanno fermato perché non sapevano

dove lo stavano portando. Ada aspettava

una chiamata per saperlo. Quando il

telefono squilla io sono lì pronta a

partire con Stefano ma lei mi abbraccia,

io non capisco perché, e poi.. e poi mi

stringe forte e sussurra nell’orecchio

“Samuele è morto..., non ce l’ha fatta”.

Annamaria si mette a piangere.

BRUNO VESPA

Come reagisce alla notizia suo marito?

ANNAMARIA

Sono attimi in cui non vedi più nulla,

non senti più nulla. Io ho sentito solo

Stefano piangere e urlare il suo nome

dalla gradinata delle scale. Abbiamo

vissuto un quarto d’ora di autentica

disperazione e non abbiamo avuto nemmeno

il diritto di potere piangere il nostro

bambino, oltre quel quarto d’ora. Le

esigenze investigative avevano la

precedenza. Un maresciallo nostro amico,

che era stato nostro ospite qualche

giorno prima, mi prende da parte e mi

chiede: “Ma perché stamattina hai

chiamato il 118?”

49.

Page 51: Il Mostro Di Cogne

ATTO II: LA SERA PRECEDENTE

EXT. STRADA COMUNALE DELLA FRAZIONE - NOTTE26 26

Stefano come tutte le sere rientra a casa dal lavoro con

la sua auto. Percorre le ultime curve che lo separano

dallo chalet di montagna in cui vive con la moglie. C'è

un grande buio attorno, il posto è molto isolato, solo la

vallata è illuminata. Stefano pigia un tasto sul

telecomando nel portaoggetti dell’auto e parcheggia

l’auto nel garage. Qualcosa o qualcuno sembra osservarlo

da un muretto poco distante.

VISTA ESTERNA DELLO CHALET DA UN PUNTO DI VISTA DI UNA

PERSONA APPOSTATA FUORI DALLA CASA.

INT. CASA DEI LORENZI - SCALE/SALA27 27

Stefano sale le scale interne della casa.

STEFANO

Bimbi? Bimba? Dove siete?

I bambini sono nascosti nella sala da pranzo della casa,

addobbata a festa. La mamma, nascosta dietro lo stipite

della porta, fa il segno di far silenzio ai bambini,

anch’essi nascosti che se la ridacchiano divertiti.

Stefano sente le risate dei bambini e capisce dove sono

nascosti.

STEFANO (CONT’D)

Un mostro vi ha uccisi tutti? Bambini

dove siete?

Stefano si avvicina alla sala da pranzo. Samuele scalpita

per uscire e Davide il più grande lo trattiene.

DAVIDE

(sottovoce)

Dove vai, stai qui nascosto!

Samuele non ce la fa ed esce fuori.

SAMUELE

Buh!

50.

Page 52: Il Mostro Di Cogne

STEFANO

Oh! Che spavento!

Samuele ride e scappa gridando dalla paura verso la

mamma. Si attacca alla gamba di lei e Annamaria lo prende

in braccio. Davide va verso il babbo e la mamma lo segue.

DAVIDE

Non vale è uscito prima.. ciao Papi!

Stefano dà un bacio a Davide.

ANNAMARIA

Ciao amore come è andata oggi?

DAVIDE

Insomma, le solite piccole scaramuccie

con il capo che mi innervosiscono un po,

per il resto tutto bene. Voi birbanti

cosa avete fatto oggi?

SAMUELE

Io ho preparato la pizza!

STEFANO

(ride)

E la mamma non ti ha aiutato nemmeno un

poco?

SAMUELE

Un pochino si..

Annamaria sorride.

STEFANO

E tu, ometto di casa?

DAVIDE

Io ero con la maestra.

ANNAMARIA

Dai venite tutti in cucina che è pronto!

Ho fame!

I bambini corrono verso la cucina.

51.

Page 53: Il Mostro Di Cogne

STEFANO

(verso la moglie, ride)

Sono terribili insieme non stanno mai

fermi 5 minuti!

ANNAMARIA

A chi lo dici! Ma quanto sono carini.

Annamaria e Stefano si guardano e poi si baciano.

EXT. CASA DEI PERRATONE - SERA28 28

Una auto con i fari accessi nella notte attende con il

motore acceso fuori da una casa di montagna. Una signora

impellicciata entra a bordo dell'auto facendo ampi sbuffi

dal freddo.

I./E. AUTO DEI PERRATONE - SERA29 29

All'interno Carlo Perratore e Graziana Blanc discutono.

GRAZIANA

(in dialetto valdostano)

Non so tu ma io non ho proprio voglia di

andare a trovare i Bologneis.

CARLO

(in dialetto valdostano)

Graziana, sono sei mesi che me lo chiede.

Dobbiamo parlare di cose importanti per

il futuro di Cogne. Fammi il piacere.

GRAZIANA

(in dialetto valdostano)

Come vuoi. Ma quando entra in negozio con

quell'aria da gran donna di città,

guarda..

CARLO

(in dialetto valdostano)

Fattela piacere per stasera. Forse scopri

che è una bella persona invece.

Carlo continua a guidare nella notte.

52.

Page 54: Il Mostro Di Cogne

INT. CASA DEI LORENZI - CUCINA - SERA30 30

Annamaria lava i piatti in cucina quando improvvisamente

avverte un malore. La donna emette un gemito poi porta

una mano allo stomaco. Stefano si alza dalla sedia e la

sorregge da dietro, lei si lascia un po andare. La TV è

accesa.

STEFANO

Annamaria!

ANNAMARIA

(geme)

STEFANO

Stai di nuovo male?

ANNAMARIA

Ahhh non riesco a respirare. Mi manca

l'aria.. mi sento svenire..

STEFANO

Non stare in piedi, siediti sul divano.

Lascia stare i piatti, ci penso io poi.

Annamaria si siede sul divano, sorretta da Stefano.

STEFANO (CONT’D)

Aspetta ti apro un poco la finestra.

Stefano apre la finestra, qualcosa si muove all’esterno

della casa.

INQUADRATURA DAL PUNTO DI VISTA DI UN ESTRANEO FUORI

DALLA CASA.

STEFANO (CONT’D)

Bimbi andate a giocare in salotto, la

mamma non sta bene.

I due bimbi se ne vanno con calma, poi incominciano a

correre e a urlare appena usciti dalla porta della cucina.

STEFANO (CONT’D)

Vuoi che chiami i Perratone per dirgli di

non venire?

53.

Page 55: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Ma no.. vado in bagno un attimo.. vedrai

che quando torno starò meglio.

Annamaria si alza dal divano e va in bagno. Una volta

vicino alla tazza porta due dita in gola e vomita.

Stefano attende fuori dal bagno e la sente vomitare.

STEFANO

Meglio evitare Bimba, adesso li chiamo..

Stefano si avvicina al telefono e compone il numero di

casa, ma non risponde nessuno. I ragazzi continuano a

giocare. Poi suona il campanello. Annamaria è sempre nel

bagno che cerca di riprendersi, suda freddo. Quando sente

il campanello si alza da terra e si lava la faccia.

Stefano va ad aprire la porta, i bambini lo seguono.

EXT. CASA DEI LORENZI - GIARDINO - SERA31 31

Stefano esce in giardino e va incontro all'amico Carlo.

STEFANO

Ciao Carlo! Grazie di essere venuto.

Nel frattempo scende dall'auto anche la moglie.

CARLO

Stefano, che piacere. Ti presento mia

moglie, ma forse vi conoscete già..

Graziana questo è Stefano, consigliere

della giunta del nostro amato comune.

STEFANO

Onorato di conoscerla signora.

GRAZIANA

Piacere mio.

STEFANO

Mi scuso per mia moglie se non è venuta

fuori con me. E’ dentro che vi attende.

Purtroppo non si sente bene.

54.

Page 56: Il Mostro Di Cogne

GRAZIANA

(prende Carlo per un braccio)

Non vogliamo assolutamente disturbare.

Carlo è meglio che torniamo un altra

volta.

STEFANO

Ma non disturbate affatto! Tanto poi le

passa.. non vi preoccupate. Prego vi

faccio strada.

INT. CASA DEI LORENZI - CUCINA - SERA32 32

I Perratone entrano in casa.

INQUADRATURA DAL PUNTO DI VISTA DI UN ESTRANEO FUORI

DALLA CASA.

Entra Stefano in cucina e poi seguono i Perratone.

STEFANO

Annamaria, questi sono Graziana e Carlo

Perratone. Gli amici di cui ti ho tanto

parlato.

ANNAMARIA

Piacere! Benvenuti a casa nostra!

Scusatemi se non mi alzo, ma ho avuto un

leggero malore e ho paura di svenire.

CARLO

Per carità! Stia seduta signora!

(pausa)

E loro due chi sono? Ciao!

STEFANO

Le nostre due pesti! Davide e Samuele!

Fate “ciao” a Carlo!

DAVIDE

Buonasera!

Samuele ride e si nasconde tra le braccia della mamma.

STEFANO

Sammy! Fai ciao!

55.

Page 57: Il Mostro Di Cogne

SAMUELE

(lentamente)

Ciao..

STEFANO

E’ tanto attaccato alla mamma. Annamaria

ce la fai ad alzarti e venire di là in

salotto?

ANNAMARIA

Magari, piano piano, provo.

Annamaria si alza lentamente e tutti si muovono verso la

sala.

CUT TO:

INT. CASA DEI LORENZI - SALA - NOTTE33 33

I bambini giocano di fianco ai genitori mentre la

conversazione diventa più intima.

ANNAMARIA

Questi improvvisi cali di pressione li ho

avuti spesso durante la gravidanza. Più

di dieci ore travagliate per avere Davide

e altrettante per Samuele. Pensavo

veramente di morire.

STEFANO

Non dire così su!

ANNAMARIA

Pensate che quando ero ancora in cinta,

una volta andai in centro ad Aosta con

una amica. Eravamo sulla strada in

macchina, stavamo parlando dei problemi

di suo figlio per via del suo handicap,

poverina, quando io mi sento svenire e la

faccio fermare in mezzo alla strada.

CARLO

Si vede che la vita frenetica di città

non fa per lei signora. Si sta molto

meglio qui che c’è l’aria buona, vero?

56.

Page 58: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Sì, sì.. Sono cresciuta in un paese

piccolo come questo io!

(nota Davide sbadigliare)

Stefano puoi portare tu a letto Davide

per favore? Mi sembra assonnato.

STEFANO

Ci penso io, non ti preoccupare. Vieni

Davide.

Stefano prende Davide in braccio, il bimbo è assonnato e

si stropiccia gli occhi.

ANNAMARIA

Domani va a scuola e si deve alzare

presto.

Stefano e Davide se ne vanno. Graziana guarda il piccolo

Samuele. Le due donne appaiono abbastanza in confidenza

ora.

GRAZIANA

Certo che i figli sono un dono del cielo

ma anche un grosso sacrificio!

ANNAMARIA

I bambini sono tutta la mia vita, non

potrei vivere senza di loro. Davide è

fantastico! Un bravissimo bambino!

Samuele mi preoccupa un po’.. è tanto

vispo! Sono veramente una mamma troppo

apprensiva. Sapessi come li vizio!

(pausa)

Ma perché voi due non avete figli? Se

posso chiedere... non li volete?

GRAZIANA

(visibilmente dispiaciuta,)

No, no, eccome se li vogliamo. L’anno

scorso ho perso una bambina nata

prematura.

Graziana ha un gesto d’affetto nei confronti del marito

posandogli la mano sulla gamba. Il marito l’abbraccia.

57.

Page 59: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Che cosa terribile!

GRAZIANA

(commossa)

Terribile. L’hanno sottoposta a delle

cure sperimentali, ma alla fine non ce

l’ha fatta. Dovreste provare anche voi

cosa significa.

ANNAMARIA

Avete intenzione di riprovarci?

GRAZIANA

Non saprei, nelle mie condizioni di

salute dovrei farmi la gravidanza a letto

e con il negozio sarebbe un guaio. Vorrei

tanto un figlio, ma so che mi

richiederebbe davvero tanti sacrifici.

ANNAMARIA

E si! Avere un figlio richiede davvero

tanto, anche sacrificare la salute se

necessario, ma quante soddisfazioni dopo.

Samuele è attaccatissimo alla sua mamma.

Quando non mi vede urla e scoppia a

piangere, pensa!

CARLO

Ti posso chiedere perché la stanza è

addobbata a festa? Era un po che te lo

volevo chiedere!

ANNAMARIA

Domani facciamo una festa per Davide e

tutti i suoi amichetti! La facciamo

sempre perché ci fa stare bene, ci

teniamo molto a fare amicizia anche con

gli altri genitori. Sai, siamo di fuori.

Samuele incomincia a giocare pericolosamente con un

mobile e la mamma ha uno scatto d’ira.

ANNAMARIA (CONT’D)

Samuele! Piantala o le prendi! Scendi di

lì immediatamente!

58.

Page 60: Il Mostro Di Cogne

Samuele smette ma poi si mette a piangere. La mamma torna

in se e lo prende in braccio. Poi gli accarezza la testa

per farlo smettere. I Perratone si guardano un po

imbarazzati. Stefano torna dopo avere messo a letto

Davide.

STEFANO

Non stai di nuovo bene Bimba?

ANNAMARIA

Nulla di grave Samuele stava per farsi

male sul mobile. Io, mah, sto così così.

STEFANO

Ah! E’ solo un po vispo. Vi possiamo

offrire qualcosa?

CARLO

Io volevo farti i complimenti per la

magnifica vista del paese da qua. Davvero!

Carlo si avvicina con Stefano e Graziana a un ampia

finestra che da su Cogne illuminata di notte.

STEFANO

Grazie! Abbiamo fanno tanti sacrifici per

questo nido d’amore, ma ora ne siamo

felici e orgogliosi! Ancora grazie. Posso

farti vedere il resto della casa?

CARLO

Volentieri.. Tu Graziana rimani con

Annamaria nel caso non si sentisse bene?

GRAZIANA

Si si, nessun problema.

INQUADRATURA DAL PUNTO DI VISTA DI UN ESTRANEO FUORI

DALLA CASA, SI NOTANO CARLO E STEFANO CHE SCRUTANO DALLA

FINESTRA.

ANNAMARIA

Ti spiace se incominciamo a spostarci in

cucina? Abbiamo preparato da mangiare...

Una cosa semplice, della pizza e qualche

dolcetto.

59.

Page 61: Il Mostro Di Cogne

GRAZIANA

Fai piano piano.

Annamaria si alza, sembra stare meglio.

ANNAMARIA

Mi sembra che un po è passato. Vieni

Sammy!

Il bimbo prende i suoi giocattoli e segue la mamma in

cucina.

INT. CASA DEI LORENZI - CUCINA - NOTTE34 34

Annamaria entra lentamente in cucina.

ANNAMARIA

Scusami per il disordine. Mi ha colto il

malore e ho lasciato i piatti da fare.

La TV è accesa e stanno trasmettendo uno speciale sul

delitto di Erika e Omar.

Rientrano Carlo e Stefano parlando di politica.

STEFANO

E così l’assessore l’ha cacciato

dall’ufficio..

CARLO

(ride)

Ma pensa te! Che matto di un sindaco.

(pausa e poi si rivolge ad

Annamaria)

Signora, la vostra casa è splendida.

Complimenti.

ANNAMARIA

Grazie! Posso offrirvi qual cosa? Abbiamo

pizza e dolcetti.

(pensa)

E da bere acqua, vino oppure bibite.

60.

Page 62: Il Mostro Di Cogne

CARLO

L’acqua no perché mi fa male, per non

parlare delle bibite! Un bicchiere di

vino grazie. Graziana?

GRAZIANA

Acqua per me, grazie.

STEFANO

Scendiamo noi a prendere una bottiglia,

voi continuate qui. Abbiamo un paio di

aneddoti divertenti sul sindaco e la

nuova giunta.

Stefano e Carlo escono di nuovo.

CARLO

Prego.

Carlo indica la porta.

GRAZIANA

E come ti trovi con i vicini? Vi siete

trovati bene? Per voi che siete arrivati

da Bologna non deve essere stato facile..

ANNAMARIA

Facciamo di tutto per farci voler bene,

sono nata in un paesino piccolo piccolo

io sai?

GRAZIANA

Dove?

ANNAMARIA

Monteacuto Vallese a San Benedetto di Val

di Sambro, vicino a Bologna, li ci

conosciamo tutti! E per questo che io e

Stefano organizziamo sempre delle

festicciole per i bambini, ci piace tanto

socializzare.

GRAZIANA

Si, si ho sentito una signora in negozio

che ne parlava. Era stata a una tua festa

il giorno prima. Era tutta contenta.

61.

Page 63: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Qui a Cogne sono tutti piuttosto freddi,

ma gentili in fondo. Tranne i vicini

della casa qui a fianco. Pensa che

durante una di queste feste, Ada, il

nostro medico, che abita in fondo alla

strada, è salita con la bambina per la

vecchia strada per errore perché quella

comunale era nuova nuova e a lei non era

venuto in mente.

Daniela li ha attesi alla finestra e gli

ha urlato dietro perché passavano sul suo

terreno. La bambina è arrivata alla festa

terrorizzata e non ha mangiato niente!

GRAZIANA

Si, la conosco Daniela, viene spesso in

negozio. Sai siamo gente di montagna qui,

socializzare non è il nostro forte.

ANNAMARIA

Sammy, vai un po a vedere che fine ha

fatto papà!

SAMMY

Va bene mamma!

Samuele lascia i giochi e va al piano di sotto a cercare

il papà.

ANNAMARIA

A volte questo mi pesa parecchio, mi

sembra una battaglia impossibile da

vincere e me ne vorrei tanto tornare a

casa mia. Ma la casa qui ci è costata

parecchio sacrificio, era il nostro

sogno... sai ci siamo conosciuti qui... e

poi l’abbiamo fatto per i bambini.

Annamaria dà una occhiata alla televisione.

GRAZIANA

Capisco, in effetti questo è un posto

fantastico dove crescerli sani e robusti.

Annamaria guarda la TV.

62.

Page 64: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Io mi chiedo ma non c’è altro di cui

parlare?

GRAZIANA

Di che parli?

ANNAMARIA

Parlo di quei due ragazzi che hanno

assassinato brutalmente i loro genitori.

La trovo una storia tremenda da

raccontare in TV.

GRAZIANA

Ah noi non ce l’abbiamo la televisione a

casa. Ho letto qualcosa in un giornale in

negozio. Io non so come si faccia ad

educare dei figli così!

Mi spaventa a morte l’idea di allevarmi

un mostro in casa.

ANNAMARIA

Il vero mostro è la televisione.

Annamaria spegne infastidita la TV. Sammy entra correndo

e interrompe la conversazione. Poi vai in braccio alla

mamma.

STEFANO

Eccoci!

Stefano posa il vino sul tavolo.

STEFANO(CONT’D)

Ora possiamo mangiare! Non fate

complimenti. Il cavatappi?

ANNAMARIA

Birbante eccoti qua! E’ sul tavolo.

Samuele strabuzza gli occhi dal sonno.

SAMUELE

Mamma, andiamo a nanna?

63.

Page 65: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Stefano ci pensi tu qua? Io tanto non

mangio, non me la sento. Porto Samuele a

nanna! Strano, di solito è sempre

l’ultimo ad andare a dormire!

STEFANO

Si si. Carlo, il tuo bicchiere.

INT. CASA DEI LORENZI - STANZA DEI BAMBINI/BAGNO - NOTTE35 35

Annamaria scende al piano di sotto, dove ci sono le

stanze da letto. Entra nella stanza mette il pigiamino al

bimbo, lo porta in bagno a lavarsi i denti, gli da un

bacio e lo mette a nanna. Attende qualche attimo che si

addormenti poi spegne la luce e sale. I Perratone sono

già in piedi con le giacche in mano, pronti a uscire.

INT. CASA DEI LORENZI - INGRESSO - NOTTE36 36

CARLO

Grazie tante dell’ospitalità Annamaria,

si è fatto tardi. Domani dobbiamo aprire

il negozio molto presto.

GRAZIANA

Grazie molte.

Graziana stringe la mano ad Annamaria.

CARLO

Caro Stefano, mi raccomando resisti in

comune. Dobbiamo riuscire a far partire

quell’appalto per la messa in sicurezza

della statale. A presto.

Carlo stringe vigorosamente la mano a Stefano

aggiungendovi anche la sinistra.

STEFANO

Certo, gliela faremo vedere noi al

sindaco.

EXT. CASA DEI LORENZI - GIARDINO - NOTTE37 37

64.

Page 66: Il Mostro Di Cogne

INQUADRATURA DAL PUNTO DI VISTA DI UN ESTRANEO FUORI

DALLA CASA.

I Perratone escono, mentre le serrande di casa Lorenzi si

chiudono.

LA TELECAMERA SEGUE I PERRATONE CHE ESCONO DALLA

PROPRIETÀ DEI FRANZONI COME SE UN UOMO SI FOSSE NASCOSTO,

POI L’INQUADRATURA SI AVVICINA LENTAMENTE ALLA PORTA

FINESTRA DI ANNAMARIA E STEFANO.

Si intravede Annamaria che si spoglia e poi va a letto.

Si spegne la luce.

LA TELECAMERA SI AVVICINA MOLTO LENTAMENTE ALLA FINESTRA.

Per qualche secondo non succede nulla poi il gatto fa

cadere una pietra sul marciapiede. Al rumore si accende

la luce della camera da letto.

LA TELECAMERA SI NASCONDE DIETRO A UN MURETTO.

Stefano esce fuori dal balcone al piano superiore a

controllare, accende la luce poi apre la finestra.

Controlla che non ci sia nessuno e poi richiude le

persiane.

ATTO III: LA MATTINA

INT. CENTRALINO 118 DI AOSTA38 38

ESTERNO DELLA STRUTTURA, SI NOTA IL CIELO STELLATO DELLE

GIORNATE NOTTURNE IN MONTAGNA.

Il telefono squilla, una signora che stava

tranquillamente bevendo il caffè, dall’aria un po

assonnata, prende la chiamata entrante.

CENTRALINO 118

(al telefono)

Qui è il centralino del pronto

intervento. Come possiamo aiutarla?

65.

Page 67: Il Mostro Di Cogne

STEFANO

(al telefono)

Mia moglie non sta bene.

CENTRALINO 118

(al telefono)

Cos’ha?

STEFANO

(al telefono)

Dice che si sente mancare il respiro,

dice che non si sente le gambe e le

braccia, se le sente addormentate, ha il

fiato corto, si sente un po svenire

diciamo...

CENTRALINO 118

(al telefono)

E la febbre non se la sente?

STEFANO

(al telefono)

No febbre no, mi pare che febbre non ne

abbia.

CENTRALINO 118

(al telefono)

La faccia vedere dalla guardia medica.

INT. CASA DEI LORENZI - STANZA MATRIMONIALE - NOTTE39 39

INQUADRATURA DELL’ESTERNO DELLA CASA DEI LORENZI.

I coniugi Franzoni sono seduti nel letto in pigiama da

notte, la luce della abat-jour illumina la stanza.

Stefano è dal lato del telefono, lo posa e si rivolge

alla moglie.

STEFANO

(al telefono)

Va bene, grazie.

(rivolgendosi ad Annamaria)

Mi hanno detto che se peggiori di

chiamare la guardia medica.

66.

Page 68: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Ti prego Stefano, non sto bene.. Chiama

qualcuno!

STEFANO

Sei proprio sicura che sia il caso? A

quest’ora della notte.. Magari vado a

prepararti qualcosa di caldo e ti passa

un po. Poi alle otto chiamiamo la

Satragni.

ANNAMARIA

Mi gira la testa.. Chiama qualcuno..

INT. STUDIO TELEVISIVO - SET40 40

BRUNO VESPA

Lei un paio di ore prima del delitto è

svenuta.

ANNAMARIA

No non sono svenuta, mi sentivo poco

bene. Questo è il racconto di qualche

anno prima. Io avevo magari pensato che

può succedere la stessa cosa per un

blocco allo stomaco che avevo avuto, ma

quella mattina assolutamente no... non

penso che un blocco di stomaco... certo

si vuole insinuare che sia altro... non

lo è... sinceramente un blocco di stomaco

come mi ha diagnosticato la

dottoressa.... Sarà qualche sintomo

influenzale che si manifesterà ma nulla

di più' si vuol far credere a qualcosa

che sinceramente non c'è e non c'è mai

stato.

INT. CASA DEI LORENZI - STANZA MATRIMONIALE - NOTTE41 41

La dottoressa Neri visita Annamaria, anche se, nel

frattempo, sembra stare decisamente meglio. La donna fa

togliere il pigiama alla paziente e ausculta cuore e i

polmoni.

67.

Page 69: Il Mostro Di Cogne

DOTTORESSA NERI

Per favore mi porga il braccio.

La dottoressa Neri misura la pressione ad Annamaria.

DOTTORESSA NERI (CONT’D)

PA 120/80, battito regolare..

(pausa)

Signora io la trovo fisicamente in buono

stato di salute. Che sintomi aveva

esattamente?

ANNAMARIA

Non lo so dottoressa, io non mi sentivo

più mani e piedi fino a dieci minuti fa.

(pausa)

Avevo.. Ho avuto gli stessi formicolii

ieri sera dopo pranzo.

DOTTORESSA NERI

Per caso erano associati a un senso di

nausea e a capogiro?

ANNAMARIA

No.

DOTTORESSA NERI

E’ per caso sotto stress per qualche

motivo? Per il lavoro?

ANNAMARIA

Si figuri! Il mio lavoro sono i miei

bambini... la nostra vita è perfetta. Non

abbiamo alcun problema.

DOTTORESSA NERI

A mai avuto in precedenza problemi di

questo genere?

Annamaria la guarda dritta negli occhi.

ANNAMARIA

No.

Stefano fa una smorfia. La dottoressa Neri prende carta e

penna.

68.

Page 70: Il Mostro Di Cogne

DOTTORESSA NERI

Io le prescriverei del Dobetin 5000 da

prendersi in 2/3 fiale al giorno per 3

giorni. Mi raccomando a stomaco vuoto.

ANNAMARIA

A cosa serve?

DOTTORESSA NERI

E’ un farmaco neurotrofico, allevia i

disturbi legati all’apparato nervoso.

ANNAMARIA

Le ho già detto che sono sanissima di

mente, dottoressa. Non ne vale la pena,

sto già meglio.

DOTTORESSA NERI

Scusi ma allora perché non ha chiamato il

medico ieri sera quando stava

effettivamente male?

STEFANO

Non l’abbiamo fatto perché poi è stata

bene.

DOTTORESSA NERI

Allora, beh... potrebbero essere i

postumi di una influenza. Stia al caldo e

si riposi. A questo punto non le

prescrivo niente.. Solo riposo.

ANNAMARIA

Magari! Ho una festa di bambini fra

qualche ora qui a casa mia e i bambini da

preparare per la scuola!

DOTTORESSA NERI

(visibilmente scocciata)

Va bene signora. Io ora la saluto.

INT. CASA DEI LORENZI - PORTA D’INGRESSO - ALBA42 42

Stefano accompagna la dottoressa sulle scale fino al

pianerottolo.

69.

Page 71: Il Mostro Di Cogne

DOTTORESSA NERI

(rivolgendosi al consorte in

privato)

La prego di chiamare un medico appena

compaiono i sintomi di malessere la

prossima volta, lei capisce che

altrimenti possiamo fare poco per

determinare con chiarezza la patologia di

cui soffre sua moglie.

STEFANO

Va bene. La ringrazio molto di essere

venuta. Ci spiace per il suo disturbo.

(Stefano allunga 50 euro)

DOTTORESSA NERI

(la signora non li accetta)

Dovere, si figuri. Buona giornata.

Un uomo attende su una macchina accesa. Del gran fumo

bianco esce dal tubo di scarico. Il sole incomincia a

illuminare le montagne, gli uccellini cinguettano e i

galli cantano. Una splendida quanto fredda giornata

d’inverno li attende.

INT. STUDIO TELEVISIVO - SET43 43

ANNAMARIA

Verso le 6 arriva la dottoressa Neri.

Stefano le va incontro e la accompagna da

me. Lei parla veramente ad alta voce e io

le chiedo di abbassarla per non svegliare

i bambini. Mi visita e mi dice che è

l’inizio di una influenza. Allora io le

chiedo se il malessere è dovuto alle

gocce omeopatiche per dimagrire che

prendo da qualche giorno. Risponde che

non sono le gocce di sicuro. Non mi

prescrive nulla. Ci salutiamo e Stefano

l’accompagna alla porta. Fuori, sulla

strada c’è una persona che l’attende

sulla macchina.

70.

Page 72: Il Mostro Di Cogne

INT. CASA DEI LORENZI - STANZA MATRIMONIALE - ALBA44 44

Stefano rientra nella stanza e prende in mano la sveglia.

Segna le sei e venti.

STEFANO

(mugugna)

E‘ un po troppo presto per andare al

lavoro.

ANNAMARIA

Dormiamo ancora un po. Dai! Vieni un po

qui accanto a me.

Stefano si toglie la vestaglia e si infila nelle coperte

con la moglie.

Poco più tardi suona la sveglia (molto bassa per non

svegliare i bambini), sono le sette. Stefano la spegne,

si alza e guarda la moglie con aria assonnata.

STEFANO

Ce la fai a farmi colazione?

ANNAMARIA

Credo di sì...

(sbadiglia)

Devo reagire sennò non riesco proprio a

farla questa festicciola. Te la preparo

io.

Stefano va in bagno mentre Annamaria sale su in cucina a

preparare la colazione. I bambini dormono serenamente.

INT. CASA DEI LORENZI - CUCINA - ALBA45 45

Annamaria prepara la colazione a Stefano, il quale,

ancora in pigiama, si siede su una sedia e si versa del

caffè caldo nella tazza.

ANNAMARIA

Latte?

STEFANO

Sì, grazie.

71.

Page 73: Il Mostro Di Cogne

Annamaria versa del latte nel caffè, poi si gira verso il

fornello e parla al marito di spalle.

ANNAMARIA

Guarda se... Non mi sento proprio bene,

ci tengo a fare la festicciola... ma...

magari rimani te a casa.

Stefano la guarda come per dire qualcosa ma non dice

nulla.

ANNAMARIA (CONT’D)

(si gira e parla al marito

guardandolo in viso,

forzando un po il tono della

frase)

Ma sì! Vestiti che sto meglio, non ti

preoccupare.

STEFANO

(guarda la tazza evitando lo

sguardo della donna)

Ho degli impegni, un po di appuntamenti...

ANNAMARIA

Ma no, ma dai, vedrai che mi riprendo.

STEFANO

Vado a cambiarmi. E’ tardi.

Stefano sia alza da tavola e scende giù in camera a 46 46

cambiarsi. Annamaria sparecchia il tavolo in silenzio e

lascia i piatti da lavare nel lavello, dove la attendono

quelli della sera precedente. Riempie il lavello d’acqua

calda, apre le finestre della cucina e poi scende le

scale. Stefano finisce di vestirsi.

INT. CASA DEI LORENZI - CORRIDOIO - ALBA46 46

Stefano si lega le scarpe, indossa il cappotto e i

guanti. Annamaria lo raggiunge al piano di sotto. Lei è

ancora in pigiama. La parte di sopra è indossata al

contrario.

ANNAMARIA

Prima che vai ti posso chiedere una cosa?

72.

Page 74: Il Mostro Di Cogne

STEFANO

Dimmi pure.

ANNAMARIA

Puoi mettere a posto le altalene prima di

uscire?

STEFANO

Va bene.

ANNAMARIA

Sei un angelo, fatti dare un bacio.

Annamaria bacia Stefano, che taciturno si dirige verso il

garage per prendere le altalene da montare in giardino.

INT. CASA DEI LORENZI - GARAGE - ALBA47 47

Stefano prende due assi di legno da uno scaffale e un

cacciavite, accende l’auto ed esce. Annamaria apre il

portone, lo saluta, poi rimette il para-spifferi sul

lembo del portone.

INT. CASA DEI LORENZI - SCALE/CAMERE DA LETTO - ALBA48 48

Annamaria mentre sale le scale sente Davide si sta

rigirando nel letto. La donna lo prende in braccio senza

svegliare Samuele e lo porta nel letto matrimoniale.

Appare visibilmente stanca e si addormenta un po con il

bambino.

EXT. CASA DEI LORENZI - GIARDINO - ALBA49 49

Stefano finisce di montare le altalene in giardino, sale

in auto e si allontana.

EXT. DEPOSITO DELLO SCUOLABUS - ALBA50 50

All’incirca nello stesso istante il pulmino della scuola

sta uscendo dal deposito. Il mezzo si sta scaldando nel

freddo della mattina fuori dal piazzale, ampi fumi

bianchi escono dallo scarico.

73.

Page 75: Il Mostro Di Cogne

Il conducente si frega le mani nel freddo, poi sale,

chiude le porte e parte per il suo giro.

INT. CASA DEI LORENZI - STANZA MATRIMONIALE - ALBA51 51

Annamaria è ancora un po’ addormentata, mentre Davide ora

gioca sotto le coperte del letto dei genitori. Annamaria

guarda la sveglia. Segna le 7:45.

ANNAMARIA

Davide, è ora di andare a fare colazione

su!

DAVIDE

Mamma, non voglio andare a scuola..

voglio restare qui..

ANNAMARIA

Davide, non fare arrabbiare la mamma.

DAVIDE

Mamma..

ANNAMARIA

Niente storie! Andiamo che è tardi o

stasera niente festicciola.

Davide scende dal letto e guarda la mamma.

ANNAMARIA (CONT’D)

Bravo il mio campione.

Anche Annamaria si alza e lo segue lungo le scale.

INT. CASA DEI LORENZI - CUCINA - ALBA52 52

Una volta in cucina Annamaria accende la televisione e la

sintonizza sui cartoni animati del mattino.

ANNAMARIA

Hai visto? Ci sono i tuoi cartoni animati

preferiti.

74.

Page 76: Il Mostro Di Cogne

DAVIDE

Non sono i miei preferiti mamma, i miei

preferiti sono oggi pomeriggio.

Annamaria versa una tazza di latte e cereali a Davide,

poi scende nella camera dei bambini per prendere i

vestiti.

INT. CASA DEI LORENZI - CAMERA DEI BAMBINI - ALBA53 53

Annamaria apre la porta senza far rumore. Facendo

particolare attenzione a non svegliare Samuele, apre

l’armadio ad ante scorrevoli e prende il necessario per

vestire il bambino. Poi va in bagno e prende lo

spazzolino da denti.

INT. CASA DEI LORENZI - CUCINA - ALBA54 54

Annamaria torna in cucina quando Davide ha appena finito

di mangiare.

ANNAMARIA

Vieni che andiamo a lavare i denti. E non

fare i capricci che la mamma non si sente

bene oggi.

DAVIDE

Va bene. Faccio il bravo.

INT. CASA DEI LORENZI - SALOTTO/BAGNO DI SOPRA - ALBA55 55

Davide segue la mamma in bagno. Annamaria gli spazzola i

denti, poi lo porta in salotto e lo veste.

ANNAMARIA

Dai fai presto Davide! E’ tardi! La mamma

deve ancora andare a vestirsi! Vai a

prendere la cartella in cucina!

Annamaria porta Davide in cucina.

75.

Page 77: Il Mostro Di Cogne

INT. CASA DEI LORENZI - CUCINA - MATTINA56 56

ANNAMARIA

Mi aspetti qui buono buonino?

DAVIDE

Posso giocare un po’ con la bici?

ANNAMARIA

(irritata)

Esci fuori a giocare allora, la mamma

arriva. Non dimenticare la cartella,

tieni! E’ aperta la porta? Aspetta che ti

apro.

Proprio mentre Annamaria apre la porta per fare uscire

Davide, Samuele sale a metà le scale verso il piano

superiore e si mette a piangere.

SAMUELE

(piangente)

Mamma!!

Annamaria chiude la porta spingendola.

INQUADRATURA DELLA PORTA DALL’ESTERNO CHE SI CHIUDE.

EXT. STRADA PROVINCIALE DI COGNE - MATTINA57 57

Il pulmino della scuola giunge alla prima fermata e

carica alcuni bambini. L’autista saluta gentilmente le

mamme che hanno portato i bambini, chiude le porte e

ingrana la marcia per partire.

LE SUCCESSIVE SCENE SONO INFRAMEZZATE IN MONTAGGIO CON UN

“VOLO D’ANGELO” DELLA TELECAMERA CHE DA DIETRO IL MURETTO

DELLA CASA DEI LORENZI ENTRA NELLA SERRATURA DELLA PORTA,

PASSA ATTRAVERSO LA CUCINA, SCENDE LE SCALE E SI FERMA

SUL PARTICOLARE DELL’OCCHIO DEL BAMBINO SPAVENTATO A

MORTE, CON UNA MANINA RIVOLTA VERSO L’ALTO. NEL RIFLESSO

SI NOTA UN MAZZO DI CHIAVI E UNA SAGOMA DI PERSONA

INGINOCCHIATA.

76.

Page 78: Il Mostro Di Cogne

INT. NEGOZIO DI ALIMENTARI DEI PERRATONE A COGNE - MATTINA58 58

Graziana è al suo negozio di alimentari. Passa i prodotti

alla cassa di un altra cliente, si ode il classico bip-

bip delle casse del supermercato.

GRAZIANA

Fanno 23 euro e 35 centesimi in tutto

signora.

Graziana alza lo sguardo e allunga la mano per prendere i

soldi nel piattello.

EXT. NEGOZIO DI ALIMENTARI DEI PERRATONE A GIMILLAN - 59 59

MATTINA

Carlo sta scaricando il pane e i giornali davanti al suo

negozio di alimentari di Gimillian.

EXT. CASA DI CARLO GUICHARDAZ - CAMERA DA LETTO60 60

Daniela Ferrod apre la finestra della sua stanza per

rifare il letto e vede Davide che gioca con la bicicletta

nel giardino davanti alla casa dei Lorenzi.

Improvvisamente suona il cellulare.

DANIELA

Che c’è?

CARLO GUICHARDAZ

Sono io. Volevo solo sapere se eravate

già svegli.

DANIELA

Io sì, i bimbi sono ancora nel letto.

CARLO GUICHARDAZ

Sveglia Patrick che deve andare a scuola!

DANIELA

Ce la fai tu ad aprire il negozio?

CARLO GUICHARDAZ

Non penso. Adesso sveglio Ulisse. Anche

se non sarà contento.

77.

Page 79: Il Mostro Di Cogne

DANIELA

Ci vediamo a mezzogiorno allora. Dimmi

poi che cosa ti devo preparare.

INT. MERCATO ALL’INGROSSO61 61

CARLO GUICHARDAZ

Va bene. A più tardi. Ciao.

Carlo chiude la chiamata con la moglie e chiama il

fratello Ulisse. Si vede chiaramente che Carlo si trova

in un mercato all’ingrosso.

INT. CASA DI ULISSE - STANZA DA LETTO - MATTINA62 62

Un telefono fisso suona insistemente quando la mano di

Ulisse alza la cornetta.

ULISSE

(in dialetto con voce

assonata)

Pronto.

FRATELLO DI ULISSE

(al telefono, in dialetto)

Sono Carlo.

ULISSE

(in dialetto con voce

assonnata)

Dimmi.

FRATELLO DI ULISSE

(al telefono, in dialetto)

Fammi un piacere, sono in giro con il

furgone e non arrivo in tempo, vai tu ad

aprire il negozio per me.

ULISSE

(in dialetto con voce

assonnata)

Sempre a chiedere eh tu?

(pausa)

E va bene. Ci vediamo là.

78.

Page 80: Il Mostro Di Cogne

EXT. DAL GIARDINO DI CASA LORENZI ALLA FERMATA - MATTINA63 63

Annamaria esce di casa dalla porta sul davanti, senza

chiuderla a chiave. E’ vestita completamente di nero,

pantaloni neri, giacca nera, maglioncino nero e scarpe

nere. Con un gesto si sistema i capelli.

DAVIDE

Mamma!

Davide anticipa la mamma sulla strada con passo regolare.

Scendendo incontrano il cognato di Ada, Marco, che

controlla dalla terrazza la sua nipotina Sophie in attesa

l’autobus.

MARCO

Buongiorno!

ANNAMARIA

Buongiorno!

Annamaria vede che alla fermata c’è già Sophie. Davide

arriva alla fermata e la saluta.

DAVIDE

Ciao Sophie!

SOPHIE

Ciao..

ANNAMARIA

Ciao Sophie!

SOPHIE

Buongiorno signora.

ANNAMARIA

Vieni alla festicciola di Davide oggi

pomeriggio?

SOPHIE

Non so ancora.. Sono stata malata ieri..

Chiedo alla mamma se mi lascia.

ANNAMARIA

Noi ti aspettiamo!

79.

Page 81: Il Mostro Di Cogne

Nel frattempo arriva il pulmino. Apre le porte. Sophie e

Davide salgono.

CONDUCENTE PULMINO

Buongiorno signora!

ANNAMARIA

Fate i bravi bambini mi raccomando.

Buongiorno a lei!

Le porte del pulmino si chiudono ed Annamaria si

incammina verso casa.

SERVIZIO DEL TG164 64

Si vedono le immagini del padre e della mamma di Samuele

che disperati piangono la morte del figlio. Qualche

immagine del villino di montagna.

INT. STUDIO TELEVISIVO - SET65 65

BRUNO VESPA

Le pare credibile che un altra persona in

quei pochi minuti abbia fatto questo.

Otto, nove minuti...

ANNAMARIA

Se io non sono stata, ho ricostruito, ho

raccontato... io non sono stata, qualcun

altro deve esser... Anche a me sembra

assurdo... otto minuti possono essere

pochi ma possono esser tanti. Io non

penso si possa giudicare a priori, è

stata fatta una ricostruzione dove otto

minuti sono abbondanti, anche perché lei

deve calcolare le dimensioni della casa

per poter fuggire. Io non avevo chiuso la

porta a chiave, io l’avevo chiusa

tirandola.

BRUNO VESPA

Com’è andata quella mattina allora? Ci

racconti..

80.

Page 82: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Io e i bambini siamo rimasti soli verso

le 7 e mezza, quando Stefano è uscito per

andare al lavoro. Si, più o meno le sette

e mezza mi sembra. Quando salgo le scale,

sento Davide che si rigira nel letto,

allora vado a prenderlo. Lui non vuole

alzarsi allora lo prendo un po con me. A

lui piacciono le coccole per cui sta nel

lettone con me.. parliamo un po della

festicciola nel pomeriggio.. giochiamo a

coccolino sotto le coperte, fino alle

otto meno dieci circa. Si stava facendo

davvero tardi. Il pulmino delle

elementari passa sempre attorno alle

8:20. Ma Davide fa i capricci e insiste

per rimanere nel letto. Dice che salterà

la colazione.. Io all’inizio cedo, ma

quando vedo che sono le otto gli dico che

è proprio ora di alzarsi. Davide alla

fine obbedisce ma mi dice che vuole fare

colazione. Corriamo su in cucina e gli

preparo una tazza di latte freddo con i

corn-flakes e biscotti...

BRUNO VESPA

La televisione, era accessa o spenta?

ANNAMARIA

No, era spenta. Sono sicura, perché era

tardi, lui si incanta davanti ai cartoni.

Anzi.. lo incito a fare in fretta, gli

controllo la cartella e guardo fuori se

fa bel tempo. Scendo giù a vestirmi

mentre, faccio piano piano perché Samuele

se si accorge che non c’è il fratello si

mette a piangere... Prendo i vestiti di

Davide in camera e lo spazzolino con su

il dentifricio in bagno. Torno in cucina

da Davide, lo vesto in salotto e gli lavo

la faccia e i denti in bagno... Per lui

fare in fretta è un gioco... gli metto la

giacca e lo zaino sulle spalle. Guardo

l’orologio e segna le 8:15, siamo in

ritardo perché il pulmino passa tra le

8:15 e le 8:20 e ci occorrono tre-quattro

minuti per arrivare alla fermata.

81.

(MORE)

Page 83: Il Mostro Di Cogne

Dico continuamente a Davide di fare in

fretta, gira la chiave della porta per

aprirla, sto per prendere la mia giacca e

le scarpe quando sento Samuele piangere e

chiamarmi.. Dico a Davide di aspettare ma

lui mi risponde che va da solo. Allora

gli dico si aspettarmi fuori. Trovo

Samuele mezzo addormentato a metà delle

scale, lo prendo in braccio e lui si

calma subito.. Allora lo metto nel mio

lettone. Al lui piaceva tanto stare dalla

mia parte, sentire il mio odore.. Sammy

si rannicchia su un fianco e io gli

rimbocco le lenzuola e il piumone fino

alle spalle. Lo accarezzo e gli dò un

fazzoletto che prendo dal comò. Samuele

era abituato a succhiarsi il dito

annusando un fazzoletto da naso che lui

chiamava “nanna”. Mi avvicino gli dò un

bacio e gli dico: “Amore stai tranquillo

che la mamma è qui con te, Davide è già

andato a scuola”. Sto per uscire dalla

camera da letto quando incontro Davide,

fermo a metà delle scale con lo zaino

alle spalle. Invece di avviarsi mi ha

seguito e come lo vedo mi indispone. Se

l’avesse visto Samuele avrebbe pianto di

nuovo e sarebbe voluto venire con noi.

BRUNO VESPA

Quindi Davide l’ha vista con Samuele

ancora vivo...

ANNAMARIA

Ho un alibi di ferro proprio nei minuti

in cui è avvenuto l’omicidio. Mio figlio

Davide ha salutato il fratellino due

volte e quando siamo usciti di casa,

prima lui e poi io, Sammy era ancora

vivo.

BRUNO VESPA

C’è un interrogatorio a suo figlio Davide

che afferma di essere andato fuori a

giocare con la bicicletta...

82.

ANNAMARIA (CONT'D)

Page 84: Il Mostro Di Cogne

TAORMINA

Mi consenta di contraddirla su questo

punto, abbiamo interrogato io e il marito

della signora Davide, il quale ha

dichiarato di avere visto la mamma da

Samuele quella mattina.

ANNAMARIA

Infatti, Davide mi ha proprio illuminato

perché io non ricordavo che mi fosse

venuto dietro quella mattina. Siamo poi

saliti insieme, lui è uscito e io ho

acceso la televisione perché pensasse che

io fossi in casa. Non chiudo la porta a

chiave per evitare di fare rumore,

essendo la casa di cemento armato si

sente sotto quando si chiude a chiave. Le

chiavi sono rimaste nella toppa.

BRUNO VESPA

E se lei l’avesse chiusa?

ANNAMARIA

Io avevo lasciato delle chiavi anche ad

altre persone e chi mi dice che avessero

fatto duplicati o perso un mazzo di

chiavi e poi ritrovato e che questo è

entrato altre volte in casa mia... io non

lo so. Queste sono solo supposizioni...

sarà la persona che ha commesso questo a

dirci come è stato... non so se questo mi

spiava, era lì da giorni o altri momenti

che mi spiava... io come faccio a

saperlo... Siccome c'è la possibilità che

una persona sia entrata, che si sia

nascosta, che sia andata fuori, che mi

abbia spiato, non vedo perché si debba

escludere. Una traccia fuori dalla porta

c'è nella direzione in cui io non sono

andata ed i soccorsi non sono andati...

chi l'ha lasciata? Io no.

BRUNO VESPA

Perché non ha portato con lei Samuele?

83.

Page 85: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

C’erano 8-10 gradi sotto lo zero quella

mattina, non mi sembrava il caso di

portarlo con me quella mattina e non ho

chiuso la porta perché sarei stata via

solo 5-10 minuti! Cogne si fa la vita di

paese, non era mai successo niente di

simile prima d’ora. Pensi che una volta

vidi un ombra che attraversava il

salotto, era il figlio del vicino che

entrava in casa a prendersi le caramelle.

BRUNO VESPA

Vorrei farvi leggere la lettera per

l’assassino, all’ultima pagina del libro,

se Annamaria me lo consente.

Il presentatore va verso la scrivania e prende il libro

della Franzoni. Sul tabellone alle sue spalle si legge la

pagina 218 del libro “La Verità”.

BRUNO VESPA (CONT’D)

Vorrei guardarti fisso negli occhi...

come puoi fare finta di niente ancora

dopo quasi cinque anni. Vorrei che il mio

dolore trafiggesse il tuo cuore.

Il Bruno Vespa alza lo sguardo dal libro.

BRUNO VESPA (CONT’D)

Come se lo immagina lei l’intruso,

l’assassino di suo figlio?

ANNAMARIA

Una persona fredda una persona... penso

che abbia un gran rimorso ma che non

abbia il coraggio di tirarlo fuori ed

ammettere ciò che ha commesso.

BRUNO VESPA

Quale movente può avere avuto questa

persona?

84.

Page 86: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Ma guardi qua, torno a quello che le ho

detto prima, potrei farmi mille

supposizioni su cosa pensare, e lei

altrettanto, ma come faccio io a

sapere... posso presupporre che magari

lui cercasse me... devo pensare che lui è

entrato direttamente perché non ci sono

altre spiegazioni in camera da letto...

forse se lasciavo Samuele nel suo letto a

quest'ora era ancora vivo... come faccio

io... probabilmente lui si è sentito

riconosciuto. Ha pianto, mi ha chiamato e

questa persona, forse per azzittirlo, lo

ha picchiato. Vorrei... non lo so...

vorrei anche io tante risposte, il perché

però me le deve dare lui, la persona che

ha commesso il gesto...

I/E. CASA DEI LORENZI - GIARDINO/SALA - POMERIGGIO66 66

Un carabiniere cammina nel giardino attorno a casa

Lorenzi alla ricerca dell’arma del delitto. Stefano

piange disperato e invoca il nome di Samuele, seduto a

terra vicino alla porta d’ingresso. Annamaria ha un

bicchiere in mano. Intanto altri carabinieri con un

gessetto bianco fanno dei segni circolari per terra,

segnando le macchie di sangue. La gente che era

sopraggiunta per curiosare incomincia a dileguarsi,

tranne gli amici più stretti della famiglia che forzano

Annamaria e Stefano ad entrare in casa. Daniela Ferrod

consegna le chiavi a Vito e poi si dirige verso casa sua.

Ada Satragni se ne è già andata a casa. Il carabiniere,

terminata l’ispezione del giardino senza avere trovato

nulla, entra in casa. Stefano ed Annamaria si sono seduti

a distanza, entrambi sconvolti ma distaccati l’uno

dall’altro.

ANNAMARIA

Torniamo giù. Io non voglio più starci

qua. E’ vero che torniamo?

Stefano guarda fisso al muro e non risponde alla moglie.

Annamaria insiste.

85.

Page 87: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA (CONT’D)

Ne facciamo un altro figlio? Mi aiuti a

farne un altro?

Stefano continua a non rispondere. Un carabiniere annota

la conversazione.

Entrano in casa un gruppo di persone, tra cui il

comandante dei carabinieri della Valle d’Aosta,

colonnello Torre, il Pubblico Ministero Stefania Cugge e

il maresciallo Catalfamo. La casa alla 9 e mezza del

mattino è posta sotto sequestro. Il nastro per il

sequestro della zona viene srotolato su paletti di

fortuna nel giardino.

INT. STUDIO TELEVISIVO - SET67 67

BRUNO VESPA

E quella frase... rivolta a suo marito...

mi aiuti a fare un altro figlio?

ANNAMARIA

Questa vorrei capirla anche io. Non sono

solo io che non ricordo ma c'è anche mio

marito che non se la ricorda. Lo dice un

carabiniere ma c'era anche un altro

carabiniere che non ha detto che aveva

sentito questa frase. In merito alla

frase non voglio giudicare se è bella o

se è cattiva, io voglio solamente dire

quello che è stato, quello che ho

vissuto, non è solo il mio ricordo ma

quello di un'altra persona e anche di un

altro carabiniere che non ricorda di

averla sentita perché su due lo ricorda

solo uno.

INT. CASA DEI LORENZI - SALA68 68

Un carabiniere si avvicina alla coppia.

CATALFAMO

Ciao Annamaria. Ciao Stefano.

Stefano non risponde ancora scioccato.

86.

Page 88: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Pietro..

CATALFAMO

Scusa Annamaria, ti devo parlare un

attimo.

ANNAMARIA

Non puoi farlo qua?

CATALFAMO

Ti devo parlare in privato.

Annamaria si alza e segue Catalfamo fuori, sulle scale. I

colleghi lo osservano.

CATALFAMO (CONT’D)

Vengo subito al dunque. Scusami la

schiettezza ma ti devo chiedere una cosa.

ANNAMARIA

Dimmi.

CATALFAMO

Ma perché stamattina ai chiamato il 118?

ATTO IV: PUBBLICA OPINIONE

I/E. AUTO DI STEFANO - POMERIGGIO69 69

Annamaria chiama Ada al cellulare.

ANNAMARIA

(al telefono)

Non so se ce la faccio, aiutami tu, non

riesco a sopportare questo dolore da

sola..

ADA

(al telefono)

Sei una donna forte, sono sicura che ce

la puoi fare a superare questo terribile

momento..

87.

Page 89: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Oltre alla perdita di Samuele, non so..

come dire.. Io credo che i carabinieri

sospettino di me.. Ho bisogno di te, Ada.

ADA

Mi spiace ma ho degli impegni di lavoro

questo pomeriggio, non posso proprio.. Ma

possiamo sentirci domani.

ANNAMARIA

Grazie lo stesso Ada, grazie di tutto. Ci

sentiamo.

La macchina si ferma davanti alla stazione dei 66 66

Carabinieri di Saint-Pierre.

INTERCETTAZIONE AMBIENTALE ALLA STAZIONE DEI CARABINIERI70 70

SCHERMO CON IMMAGINI INDISTINGUIBILI, SFOCATE O FISH EYE.

ANNAMARIA

...sì, ero già nervosa... Dentro di me

avevo capito.

CADDEO

So che è dura da accettare signora...

pero purtroppo è... quando succedono

disgrazie... perché sono disgrazie... del

genere, non si può lasciare.

ANNAMARIA

Lo so, ma purtroppo ci sono anche delle

madri che ammazzano i figli, ce n’è...

(pausa)

GIANNINI

Temo non sia un incidente signora. Temo

suo figlio sia stato ucciso. So che è una

cosa che può fare male.

ANNAMARIA

Lo spero che sia stato ucciso, stia

tranquillo...

88.

Page 90: Il Mostro Di Cogne

GIANNINI

Non ho capito...

ANNAMARIA

Lo spero che sia stato ucciso.

GIANNINI

Perché?

ANNAMARIA

Perché no... cioè... cercando anch’io un

perché.

EXT. CASERMA DEI CARABINIERI DI SAINT-PIERRE - POMERIGGIO71 71

Una folla di curiosi e di giornalisti assediano la

caserma. Quando esce Annamaria una schiera di giornalisti

la fotografano senza sosta, chiamandola per nome. Lei è

piuttosto stupita e non reagisce. Il maresciallo

Catalfamo si mette a gesticolare e a urlare.

CATALFAMO

Finitela qui! Andate via! Non c’è nulla

da fotografare. Sono disposto ad andare

io in galera al posto suo, non è stata

Annamaria. Rispettate il dolore di una

madre, se avete una madre pure voi.

Annamaria uscendo tiene in mano un fazzoletto con il

pollice e il dito medio è alzato in direzione dei

giornalisti, che rumoreggiano quando lo vedono. Annamaria

viene caricata in auto.

INT. RESIDENCE DI LILLAZ - MATTINA PRESTO72 72

Ada si reca presso l’albergo dove la famiglia Lorenzi si

è trasferita. Sono le 6:30 del mattino. Apre la porta

della sorella di Annamaria.

ADA

Buongiorno! Dov’è Annamaria?

SORELLA DI ANNAMARIA

Da questa parte prego.

89.

Page 91: Il Mostro Di Cogne

Ada e la sorella attraversano il salotto dove ci sono

Davide, Stefano e la mamma di Annamaria.

ADA

Buongiorno..

STEFANO

Ciao Ada.

Ada entra nella stanza da letto dove Annamaria è coricata.

ADA

Ciao Annamaria.

ANNAMARIA

Ada, grazie di essere venuta! Non saprei

cosa fare senza di te.. sei una vera

amica..

ADA

Va un pochino meglio oggi?

ANNAMARIA

Eh! No.. sono distrutta.. Stanotte non ho

dormito. Non chiuso occhio. Sapessi

quanto ho pianto per Samuele.. Quanto mi

manca.. Un dolore lancinante..

Indescrivibile.

ADA

Ti posso aiutare con un antidepressivo,

qualcosa?

ANNAMARIA

No grazie.. Davvero no.

ADA

Come posso aiutarti allora?

Annamaria prende la mano di Ada.

ANNAMARIA

Ada ti prego ascoltami.. Sospettano di

me! Sospettano che io possa avere ucciso

il mio bambino! Ti rendi conto? Non mi

fanno..

90.

(MORE)

Page 92: Il Mostro Di Cogne

Non mi danno nemmeno il tempo di

piangerlo e sospettano che io abbia

ucciso una parte di me!

ADA

Lo so, è una cosa terribile, non ci

badare. Sono sicura che troveranno chi è

stato.

ANNAMARIA

Ti ho chiesto di venire per chiederti un

parere.. questa cosa ci.. Mi assilla. Io

e Stefano, l’altra sera, vedi.. parlando

è uscito questo.. È uscito il nome di

quella iena.. la nostra vicina.

ADA

Di chi parli?

ANNAMARIA

Di Daniela..

ADA

Ah!

ANNAMARIA

Ci continuava a controllare, spiare dalla

sua finestra.. Sentivamo la sua invidia

crescere di giorno in giorno da quando

abbiamo finito la casa prima di loro.

ADA

Beh.. È gente di montagna.. sai come

sono..

ANNAMARIA

Gliene ho parlato anche a Stefano ieri

notte.. Lui mi ha tranquillizzata.. Ma io

ho il sospetto che sia sta lei.. è

malata.. La si vede in faccia che è

malata!

ADA

A fare che cosa?

ANNAMARIA

Ad ammazzare il mio bambino...

91.

ANNAMARIA (CONT'D)

Page 93: Il Mostro Di Cogne

ADA

O Mio Dio! Non mi sembra il tipo di

persona che potrebbe mai..

ANNAMARIA

Ti dico di sì invece... chi altro, se non

è stata lei?

INT. STAZIONE DEI CARABINIERI DI AOSTA - POMERIGGIO73 73

Annamaria è dentro un ufficio in attesa. E’ da sola. A un

certo punto sul televideo passa una notizia.

1:00 Cogne, ucciso un bambino di tre anni.

Successivamente entra il maresciallo Catalfamo.

ANNAMARIA

Piero, ma perché scrivono quelle cose?

Perché parlano di omicidio?

CATALFAMO

Ma dai, lascia perdere, non badare a

quelle cose.

Poi Catalfamo esce dalla stanza e incontra Stefano.

CATALFAMO (CONT’D)

Ciao Stefano, ti prego accomodati nel mio

ufficio, arrivo subito.

Il maresciallo indica a Stefano un ufficio. Stefano si 70 70

accomoda in silenzio.

INTERCETTAZIONE AMBIENTALE ALLA STAZIONE DEI CARABINIERI74 74

SCHERMO CON IMMAGINI INDISTINGUIBILI, SFOCATE O FISH EYE.

STEFANO

Ciao Bimba, i Carabinieri sono venuti?

ANNAMARIA

(mugugna qualcosa)

92.

Page 94: Il Mostro Di Cogne

STEFANO

Ascolta Bimba, gli inquirenti sono certi.

ANNAMARIA

Chi è stato? Lo sanno?

STEFANO

No, ma...

ANNAMARIA

Pressapoco.

STEFANO

E’ stato qualcheduno.

ANNAMARIA

(piange)

STEFANO

Samuele è stato... ehm... colpito con

venti colpi...

ANNAMARIA

No... No...

(piange)

STEFANO

Di... di... di una roncola o di un

qualche oggetto...

ANNAMARIA

Stefano, vai piano...

STEFANO

Bimba, tieniti forte...

ANNAMARIA

Stefano.. Stefano, ti prego, chiamami

qualcuno. Chiamami qualcuno, chiama

qualcuno disponibile.

(sospira)

STEFANO

Ti apro un po la finestra.

ANNAMARIA

Poverino, poverino.

93.

Page 95: Il Mostro Di Cogne

STEFANO

Apra ben.. un po’ la finestra!

(rumore di passi)

Magari avete un po di acqua e zucchero,

non so se.

CARABINIERE

Sì.

ANNAMARIA

No.. Non sto così...

(piangendo)

Oh, mio Dio, mio Dio, Stefano...

STEFANO

Te lo devo dire perché tanto lo dice il

Pubblico Ministero, il Magistrato.

ANNAMARIA

(piange e mugugna qualcosa)

STEFANO

Te le dovevo dire capisci? E preferisco

dirtelo io.

ANNAMARIA

Stefano, mi lasci aperto. Ho bisogno di

vedere qualcuno, chiamate qualcuno.

STEFANO

Ascolta Bimba. Adesso.., adesso,

tranquillizzati un attimo.

ANNAMARIA

(piangendo)

Non potrò più vivere...

INT. STAZIONE DEI CARABINIERI DI AOSTA - POMERIGGIO75 75

Entra per l’ennesima volta il maresciallo. Dopo una breve

pausa fissa negli occhi Annamaria come per trovare il

coraggio delle sue parole.

ANNAMARIA

Allora? Che c’è Piero? Perché mi tenete

qui chiusa da ore senza che veda nessuno?

94.

Page 96: Il Mostro Di Cogne

Il maresciallo finalmente trova il coraggio di parlare.

CATALFAMO

Sai, a Cogne dicono che potresti essere

stata tu a uccidere Samuele.

Inquadratura di Annamaria con la faccia stupita.

ANNAMARIA

Io? Non sono stata io.

INT. BAR DI COGNE - POMERIGGIO76 76

SIGNORA 1

Ti dico... Non può che essere stata lei.

Attento a quel che sogni perché potresti

realizzarlo! Ed è andata proprio così! La

vita perfetta e poi impazzisci proprio

perché troppo perfetta.

SIGNORA 2

Io sono andata a una sua festa, era

ossessionata! Stava sempre li a misurare

la temperatura della testa del piccolo.

BARISTA

Balle! Io la conosco bene, è veramente

una brava madre!

Una signora sconosciuta si infila nella discussione.

SIGNORA SCONOSCIUTA

Ma che madre è Annamaria?

BARISTA

Scusi? Che intende dire?

SIGNORA SCONOSCIUTA

Ho sentito dagli inquirenti che lei in

realtà copre qualcuno.

SIGNORA 1

E chi sarebbe per grazia?

95.

Page 97: Il Mostro Di Cogne

SIGNORA SCONOSCIUTA

Copre suo figlio. Davide ha ucciso

Samuele!

BARISTA

Non ho mai sentito una cosa più stupida

di questa! Chi gliel’ha raccontata?

SIGNORA SCONOSCIUTA

Gli inquirenti..

BARISTA

Stiamo apposto allora. Mi chiamano...

(la signora nota un cliente

che la chiama)

Arrivo!

Le due signore fanno per voltarsi dall’altra parte e la

barista se ne va a servire il cliente. La signora capisce

che non è aria e si allontana dal bar. Fuori l’attende un

auto.

I/E. AUTO DELLA GIORNALISTA - POMERIGGIO77 77

La signora sconosciuta sale sull’auto, ad attenderla un

suo collega giornalista.

GIORNALISTA

Allora?

SIGNORA SCONOSCIUTA

Niente. Non sono riuscita a capire

niente. Mi sa che sono scivolata su una

merda.

GIORNALISTA

Niente scoop.

SIGNORA SCONOSCIUTA

Già. Per adesso. Dobbiamo trovare

qualcosa a tutti i costi.

96.

Page 98: Il Mostro Di Cogne

I/E. CASA DEI LORENZI - MATTINO78 78

La casa dei Lorenzi è stata messa sotto sequestro. Fra le

classiche strisce bianche e rosse che delimitano le zone

sequestrate, vediamo un gruppo di carabinieri che esce

con dieci grossi sacchi neri e li caricano su un furgone.

I media non si perdono lo spettacolo e filmano da

distante.

Alcuni carabinieri zappano tutto intorno al terreno,

mentre un altro carabiniere cerca qualcosa con il metal-

detector. Improvvisamente si mette a suonare.

CARABINIERE 1

Qui ho un segnale..

CARABINIERE 2

Segna che ci penso io dopo!

All’interno Stefano sta parlando con il colonnello e il

maggiore dell’arma dei Carabinieri in Aosta. Tutto è

stato completamente rivoltato, gli armadi aperti, i

vestiti buttati in una camera.

COLONNELLO TORRE

Quello che le sto dicendo glielo sto

dicendo come uomo e non come ufficiale.

L’assenza del PM mi permette di parlarle

liberamente.

STEFANO

Mi dica Colonnello.

COLONNELLO TORRE

Vede, l’uccisione di Samuele, date le

circostanze, l’assenza di moventi

plausibili di altre persone.. Insomma

secondo noi, è stato frutto di un

“raptus”.

STEFANO

Che intende con raptus? Raptus di chi?

COLONNELLO TORRE

E’ un fenomeno occasionale che può

avvenire in ogni di noi, anche la persona

più normale può avere avuto un momento di

follia e compiere il gesto.

97.

(MORE)

Page 99: Il Mostro Di Cogne

Per poi rimuoverlo e cancellarlo dallo

propria mente e tornare normali come si è

sempre stati.

Stefano non dice nulla, si limita ad ascoltare. Intanto i

RIS nella stanza stanno raccogliendo le impronte e

mappano gli schizzi di sangue con un particolare

reticolato e una macchina fotografica.

COLONNELLO TORRE (CONT’D)

Un ultima cosa Lorenzi. Dovrebbe portarci

i vestiti che indossava sua moglie. Il

giorno dell’omicidio.

STEFANO

Va bene.

COLONNELLO TORRE

E’ sicuro che andasse tutto bene fra di

voi? L’avete fatto l’amore quella notte?

Stefano non risponde.. Assorto nei suoi terribili

pensieri.

INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI79 79

Un uomo sulla quarantina, capelli neri, occhi scuri,

leggermente senza capelli, guarda la televisione in sala

da pranzo. Attorno gira la moglie e il figlio di 10 anni.

L’uomo non si muove, è sempre seduto sul divano. Il

bambino ogni tanto si siede e guarda la televisione, ogni

tanto se ne va. La donna saltuariamente porta qualcosa da

mangiare, ma per la maggior parte del tempo lavora in

cucina. Rappresentano la famiglia media italiana.

CAMERA FISSA SULLA SALA DA PRANZO AL CENTRO IL TELEVISORE.

COLONNELLO LUCIANO GAROFANO

(in televisione)

Cercheremo le tracce che l'aggressore non

può non aver lasciato. Il fatto è

talmente emotivo da impedire

all'aggressore di non lasciare tracce.

98.

COLONNELLO TORRE (CONT'D)

(MORE)

Page 100: Il Mostro Di Cogne

Prima di entrare nella casa visioneremo

nei dettagli le fotografie relative

all'autopsia, che non abbiamo ancora

visto e che per noi sono fondamentali.

Sapere se l'oggetto usato per uccidere ha

una punta di un certo tipo, o se presenta

una angolatura di 30 o 50 gradi, può

orientarci per ritrovarlo. In due giorni

ricostruiremo la dinamica del delitto.

INT. RESIDENCE DI LILLAZ - SERA80 80

Annamaria ha una crisi mentre guarda lo stesso programma

in televisione.

ANNAMARIA

Mmmm..

STEFANO

Cos’hai?

ANNAMARIA

Non mi sento di nuovo bene..

STEFANO

Ti apro un po la finestra?

ANNAMARIA

Spegnimi la TV e portami qualcosa di

caldo per favore.

STEFANO

Va bene amore.

Bussano alla porta. E’ il papà di Annamaria.

GIORGIO

Bimba, preparati che dobbiamo andare in

un posto.

ANNAMARIA

Non sto tanto bene..

99.

COLONNELLO LUCIANO GAROFANO (CONT'D)

Page 101: Il Mostro Di Cogne

GIORGIO

Non voglio sentire storie, preparati. Ha

chiamato la dottoressa Satragni dobbiamo

incontrare una persona che ci può aiutare.

ANNAMARIA

Chi?

GIORGIO

Un avvocato.

ANNAMARIA

Non mi serve un avvocato.

GIORGIO

E invece si. Un altra cosa. State attenti

a quel che dite al telefono.

ANNAMARIA

Perché?

GIORGIO

I telefoni sono controllati. Me l’ha

detto un uccellino.

Annamaria non dice nulla, guarda solo il padre con la

faccia stupefatta. Stefano si allontana con Giorgio.

STEFANO

Dove dobbiamo andare?

GIORGIO

Aspetta.. Carlo siamo pronti.

CARLO

Andiamo ci aspetta!

STEFANO

Chi?

GIORGIO

Una persona importante, un amico della

dottoressa.

CARLO

Il problema sono quelli.

100.

Page 102: Il Mostro Di Cogne

GIORGIO

Eh, lo so.. che fare?

CARLO

Dalla porta non si può passare, sono

tutti li che l’aspettano.

GIORGIO

Quindi? La copriamo e usciamo.

CARLO

Secondo me è meglio uscire da lì, se ci

vedono noi ce la filiamo.

Carlo indica la finestra.

GIORGIO

Buona idea, usciremo dalla finestra.

Intanto arriva Annamaria.

ANNAMARIA

Come dalla finestra?

GIORGIO

Mettiti la giacca. Andiamo! Andiamo!

Giorgio Franzoni apre la finestra.

EXT. RESIDENCE DI LILLAZ - SERA81 81

Alcuni giornalisti si fumano una sigaretta al freddo, un

uomo cerca di scaldarsi le mani sul termos del thè caldo.

GIORNALISTA 1

Ehi.. Hai visto?

GIORNALISTA 2

Che?

GIORNALISTA 1

Qualcosa muoversi.

GIORNALISTA 2

No. perché?

101.

Page 103: Il Mostro Di Cogne

GIORNALISTA 1

Mi è sembrato di vedere delle ombre

muoversi. Si dirigevano verso il

parcheggio.

(Pausa)

Boh, è stata solo una impressione. Che ti

stavo dicendo?

GIORNALISTA 2

Del tizio che chiama il capo redattore..

GIORNALISTA 1

A sì! Beh, dovevi vederlo come era

incazzato! In pratica la segretaria si è

sbagliata, questo ha fatto finta di

conoscerlo e lei gliel’ha passato..

A un certo punto una macchina sfreccia davanti a loro. I

due giornalisti si girano di scatto.

GIORNALISTA 2

Sono loro! Da dove cazzo sono usciti?

GIORNALISTA 1

Andiamo! Seguiamoli!

Il giornalista sale sul furgone senza chiudere le porte

del portellone. Quando parte la loro attrezzatura vola a

terra e si fermano per raccoglierla.

INT. AUTO DEI FRANZONI82 82

Claudio è alla guida, nella macchina ci sono Annamaria,

Stefano, Giorgio e Mario Lorenzi.

GIORGIO

(ride)

Imbecilli! Li abbiamo fregati!

STEFANO

Dove ci stai portando?

GIORGIO

Claudio sa la strada. Andiamo a casa

della Satragni!

102.

Page 104: Il Mostro Di Cogne

STEFANO

A casa nostra praticamente.

GIORGIO

No! Non quella!

STEFANO

E dove sarebbe?

CLAUDIO

E’ qui a Lillaz!

STEFANO

(incredulo)

E l’avvocato è venuto qui a Lillaz.

CLAUDIO

Si, è venuto qui apposta. Deve avere

sentito la notizia sui telegiornali, o

perlomeno il nome della Satragni.

GIORGIO

E’ un pezzo grosso.. (Ride) in tutti i

sensi. E’ di sinistra.

STEFANO

Uh! Sono tutti uguali, destra, sinistra.

Lo sai anche tu no?

CLAUDIO

Ci siamo, ancora un paio di curve.

La macchina entra nel vialetto di una casa. Scendono

tutti, per ultima Annamaria.

GIORGIO

Li abbiamo seminati! Parassiti schifosi..

io li metterei in un mio cantiere a

lavorare una settimana e poi vediamo se

hanno ancora la forza di stare li la

notte a piantonare il residence..

Il padre di Stefano va avanti e bussa alla porta. Un

signore alto, anziano, molto distinto gli apre.

103.

Page 105: Il Mostro Di Cogne

PADRE DI STEFANO

Scusi, ma lei chi è? Dov’è la dottoressa

Satragni?

AVVOCATO GROSSO

Piacere sono il professor Carlo Federico

Grosso. Sono stato vice presidente del

Consiglio Superiore della Magistratura.

Prego accomodatevi.

Ada è rimasta dentro attorno al tavolo del salotto. A

mano a mano entrano tutti e si siedono attorno al tavolo.

Prende la parola Giorgio Franzoni.

GIORGIO

Grazie dell’invito Ada. Davvero,

apprezziamo davvero molto il tuo aiuto e

la tua vicinanza, ma premetto che la

famiglia, in questo momento non ha

necessità di un avvocato.

AVVOCATO GROSSO

Se posso permettermi, l’assistenza legale

è una vostra necessità per la fase pre-

processuale.

GIORGIO

Cosa intende? Come fa a esserci un

processo se non sappiamo ancora chi è

stato?

AVVOCATO GROSSO

Questo non centra. Chiunque sia stato,

qualcuno deve tutelare dal punto di vista

giuridico la vostra famiglia, a partire

da quando inizieranno le indagini del RIS.

GIORGIO

Cioè lei cosa farebbe? Mi scusi se sono

diretto.

AVVOCATO GROSSO

Io vi troverò dei periti della difesa, i

quali accerteranno e confuteranno tutto

quello che i RIS troveranno nella casa.

E’ fondamentale avere un occhio esperto

su queste analisi scientifiche.

104.

Page 106: Il Mostro Di Cogne

GIORGIO

Beh in effetti l’avvocato, non ha tutti i

torti.

AVVOCATO GROSSO

Vi posso trovare i consulenti in un paio

di giorni.

GIORGIO

Affare fatto.. e per la sua parcella?

AVVOCATO GROSSO

La mia segretaria vi farà avere un

preventivo, ma sappiate che non sono qui

per denaro, ma per amicizia.

GIORGIO

Ci lasci un po di tempo per riflettere.

Comunque la cosa ci interessa.

AVVOCATO GROSSO

Da parte mia io accetterò il mio incarico

a una sola condizione.

GIORGIO

Quale?

AVVOCATO GROSSO

Astenetevi da ogni azione legale contro

la dottoressa Satragni. Vi prego di

lasciarla fuori perché rischia la

radiazione dall’albo dei medici.

GIORGIO

Noi non abbia nulla contro Ada. Anche se

ha sbagliato la prognosi, riteniamo sia

stata assolutamente in buona fede. Vero

Bimba?

ANNAMARIA

Vero.

L’avvocato Grosso guarda Annamaria negli occhi.

AVVOCATO GROSSO

Si ricordi sempre Signora che io le

credo. Sono sicuro che lei sia innocente.

105.

Page 107: Il Mostro Di Cogne

EXT. TRIBUNALE DI AOSTA - POMERIGGIO83 83

Una folla di giornalisti assedia il tribunale di Aosta.

Le maggiori testate italiane e i corrispondenti delle

televisioni nazionali attendono l’uscita di Annamaria.

Escono lei e l’avvocato Grosso, poi li seguono Stefano e

Giorgio. I giornalisti si accalcano per avere i primi

commenti a caldo dell’interrogatorio. I giornalisti

chiamano l’avvocato.

AVVOCATO GROSSO

La signora Franzoni è estranea

all'omicidio. Non conoscevo Stefano e

Annamaria prima, ma dopo aver parlato con

loro ho capito che sono estranei a questo

delitto.

GIORNALISTA 3

Signor Franzoni! Signor Franzoni!

Conosceva già l’avvocato Grosso?

GIORGIO FRANZONI

E’ un amico di famiglia. E’ stato

nominato come avvocato di parte lesa.

GIORNALISTA 3

E delle accuse a sua figlia cosa ci dice?

Interviene Stefano.

STEFANO

Ne usciremo a testa alta. Mia moglie è

innocente, lo so. Farò qualunque cosa per

dimostrare l´innocenza della mia famiglia.

Giorgio Franzoni e Stefano proseguono nella loro

camminata seguendo l’avvocato e Annamaria in una grossa

auto scura. L’auto se ne parte aggressiva fra la massa di

giornalisti che continuano a fotografarli. La scena si

sposta su alcuni giornalisti che, in un angolo, stanno

trascrivendo i testi da un ufficiale giudiziario.

UFFICIALE GIUDIZIARIO

Sentite un po che ha detto quella in

aula! Ho preso un appunto.

(legge da un foglio)

106.

(MORE)

Page 108: Il Mostro Di Cogne

“E' incredibile che si sospetti di me,

sono stanca di dovermi difendere, non ce

la faccio più. Insomma, io non c'entro

niente: pensate davvero che possa aver

ammazzato mio figlio? Può darsi che mi

sia sbagliata nel ricordare certi

particolari, ma l'ho fatto in buona fede:

in quel momento pensavo solo a Samuele".

GIORNALISTA 5

(ride, poi parla in romano)

Incredibile, si stupisce pure che

sospettino di lei..

GIORNALISTA 4

Sta matta! Ma come fanno a non

dichiararla insana di mente?

GIORNALISTA 5

(in dialetto romano si

rivolge a un collega)

Sai com’è quando vogliono loro sono tutti

sani. Ne ha fatte tre di perizie! Oh! Sta

arrivando la PM! Corri un po a sentì che

dice!

Alcuni giornalisti chiedono di lasciare una dichiarazione

al PM Stefania Cugge e spianano i microfoni in sua

direzione.

PM STEFANIA CUGGE

L’unica cosa che posso dirvi è che siamo

sempre più vicini alla verità. I primi

esami stanno confermando la prima idea

che mi sono fatta del delitto.

GIORNALISTA 6

Che cosa farete adesso? Ci saranno nuove

indagini?

PM STEFANIA CUGGE

Ci attende un momento di pausa, di lavoro

sia da parte mia che da parte degli

inquirenti e prima di una ventina di

giorni non potremo avere altri elementi

utili di valutazione.

107.

UFFICIALE GIUDIZIARIO (CONT'D)

Page 109: Il Mostro Di Cogne

GIORNALISTA 7

I RIS hanno trovato qualcosa di

interessante nella casa?

PM STEFANIA CUGGE

I RIS hanno raccolto numerosi reperti che

saranno analizzati, e per far questo ci

vorranno una quindicina di giorni.

Chiaramente, non posso entrare nei

particolari dei reperti e non posso dire

che materiale è stato sequestrato. Non ho

altro da dichiarare.

La PM si allontana e i giornalisti continuano a chiamarla

e a porle domande.

INT. CASA DI ANNA - SERA84 84

Attorno a un tavolo, Stefano, Annamaria, Carlo, Anna e la

moglie di Giorgio recitano il rosario. Giorgio, il padre

di Annamaria fa solo finta di recitarlo. Davide durante

la preghiera prende un foglietto e scrive: “Com’è morto

Samuele”. Annamaria guarda il foglio e ne rimane

profondamente turbata. Poi accarezza la testa del piccolo

guardandolo dritto negli occhi. Suona un telefono,

Stefano risponde.

STEFANO

Si. Si. Va bene grazie.

(pausa, mette giù il

telefono)

Erano i carabinieri, il corpo di Samuele

è stato dissequestrato. Sembra che

possiamo fare il funerale. Grazie a Dio.

Sospiri di sollievo si levano dalla casa.

INT. OBITORIO DEL CIMITERO DI AOSTA85 85

Un folto gruppo di valdostani sono in attesa fuori dalla

camera mortuaria dell’obitorio di Aosta per andare a dare

l’ultimo saluto a Samuele. A Cogne, dove il bimbo viene

sepolto il giorno successivo, sono già comparse le

affissioni che annunciano i funerali. Alcuni anziani

fanno il segno della croce davanti all’annuncio.

108.

Page 110: Il Mostro Di Cogne

Sulla panca di legno della camera mortuaria continuano ad

ammassarsi i regali dei valdostani: i fiori, un

orsacchiotto, un cagnolino di pezza, due trenini. Una

ragazza di Aosta arriva con le lacrime agli occhi, in

mano ha un altro pelouche vestito da angioletto, che posa

vicino agli altri giocattoli. Un bambino ha portato una

piccola scavatrice nuova, ancora nella confezione, con un

bigliettino con su scritto: "Samuele, non aver paura: sei

in braccio al Signore". Seduta in un angolo, Annamaria

piange e singhiozza fra gli altri familiari. Il suo

singhiozzo e i suoi lamenti riempiono la camera mortuaria

rompendo il rispettoso silenzio delle altre persone.

ANNAMARIA

(singhiozzante)

Samuele non andare via, resta qui con me.

Poi Annamaria sviene. La gente non la soccorre, per

fortuna ci pensa Giorgio a sostenerla.

GIORGIO FRANZONI

Chiamate un ambulanza presto! presto!

Annamaria!

Davide intanto lascia un disegnino sulla tomba del

fratellino. Sono disegnate le montagne e tutti i membri

della famiglia con i loro nomi. E sotto: "Caro Samuele,

non fare il birichino. Con Gesù ti salutano e non ti

dimenticheranno mai Dadi, la mami e papi, con gli zii e i

nonni. Per Samuele" firmato Davide Lorenzi. Accanto al

piccolo, un giocattolo che un inserviente delle pompe

funebri ha posato accanto al corpicino.

PRIMO PIANO SUL GIOCATTOLO, L’INQUADRATURA APRE SUL

GIOCATTOLO INQUADRATO DALLA TELEVISIONE.

INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI86 86

La televisione inquadra distintamente il giocattolo nella

tomba di Samuele, poi la gente che attende in coda fuori

dalla camera mortuaria. Si ha una strana sensazione, come

se tutto si trattasse non della realtà ma di una fiction.

VOICE OVER TELEVISIONE

(Mentre vanno le immagini

dell’obitorio)

109.

(MORE)

Page 111: Il Mostro Di Cogne

Mentre tutta l’Italia si chiude nel

dolore della prematura morte del piccolo

angioletto di 3 anni, Samuele Lorenzi, le

indagini nel Tribunale di Aosta

proseguono senza sosta. Le indagini si

stanno indirizzando nell’ambito

famigliare, sebbene l’arma del delitto,

ampiamente cercata, non è ancora stata

trovata.

MEDICO LEGALE

(in televisione)

Il bambino è stato ucciso da 17

coltellate, l'arma del delitto è con

molta probabilità un oggetto di casa dai

bordi acuminati.

CARABINIERE 3

(in televisione)

E' stato un suppellettile trovato in casa

ad uccidere il bimbo. L'assassino ha poi

lavato l'arma. Abbiamo trovato tracce di

sangue nel lavandino, segno che qualcuno

ha lavato l'arma prima di fuggire.

SINDACO DI COGNE

(in televisione)

Invito i giornalisti ad avere buon senso.

Non vogliamo essere ricordati solo come

il paese dell'omicidio di Samuele

Lorenzi. La gente di Cogne è pacifica, ha

superato momenti difficili negli ultimi

cinquant'anni ma episodi del genere non

si sono mai verificati. I familiari

sostengono la loro innocenza, ma noi

possiamo solo dire che a Cogne non c'è un

mostro. I cittadini di Cogne sono al di

sopra di qualunque sospetto per la morte

del piccolo Samuele. Per quanto riguarda

il funerale, l’accesso ai giornalisti

alla funzione sarà vietato, come scattare

foto o riprendere. Abbiate rispetto per

il piccolo Samuele, almeno il giorno del

suo funerale.

110.

VOICE OVER TELEVISIONE (CONT'D)

Page 112: Il Mostro Di Cogne

Il servizio si chiude e tornano le immagini da studio. Un

Emilio Fede davvero poco professionale posa dei fogli

sulla scrivania e fa delle smorfie alla telecamera.

EMILIO FEDE

Avrete sentito della polemica a mio dire

proprio assurda se trasmettere o no le

immagini del funerale. Non è morbosa

curiosità, ma diritto di cronaca. Il

sindaco se lo metta bene in testa.

EXT. CHIESA DI SANT’ORSO DI COGNE - PRIMO POMERIGGIO87 87

Il feretro entra nella chiesetta di Sant’Orso, sorretto a

spalle dai fratelli di Annamaria. Alcuni carabinieri

filmano la gente accorsa al funerale all’interno della

Chiesa. Alcuni giornalisti imperterriti scattano

fotografie, le televisioni rimangono fuori sul piazzale.

Ci sono proprio tutti i Cogneis al funerale, sebbene

infastiditi dalla presenza dei media, vediamo inquadrati

i Perratone, Ada, il marito, la figlia e il cognato,

Daniela Ferrod e il marito, Ulisse. I negozi in paese

sono chiusi a lutto. Ci sono le giacche rosse del

soccorso Alpino, i sindaci dei paesi vicini. Annamaria e

Stefano, seguono la bara bianca, sorreggendosi a vicenda.

Poi c’è il padre Giorgio e la moglie, il padre di Stefano

e consorte. Davide è con le sorelle di Annamaria e sembra

non capire molto bene quello che sta succedendo.

INT. SCUOLA ELEMENTARE DI COGNE - PALESTRA88 88

Una maestra parla ai genitori, al suo fianco una persona

con la barba lunga.

MAESTRA

Bambini. Care mamme e papà. Quello che è

successo a Cogne ha creato delle tensioni

nella nostra piccola comunità montana.

Non sappiamo ancora se c’è un Mostro a

Cogne e siamo assediati dai giornalisti.

Non abbiamo ancora spiegato ai nostri

bambini perché Cogne è il primo servizio

di apertura di tutti i telegiornali

nazionali.

111.

(MORE)

Page 113: Il Mostro Di Cogne

Questo nostro caro amico, psicologo per

l’infanzia, è qui per aiutarci. Fategli

pure tutte le domande che volete.

Si fa avanti un signore sulla trentina e fa un inchino

con il capo.

INT. BAR89 89

La televisione trasmette un servizio su Cogne. Girano le

immagini del funerale.

VOICE OVER TELEVISIONE

La famiglia Franzoni dopo i funerali si è

trasferita in una località segreta della

Valle D’Aosta. Intanto l’attenzione si è

spostata sul medico di famiglia Ada

Satragni, un personaggio chiave della

vicenda perché il primo a soccorrere il

piccolo Samuele quella terribile mattina

del 30 gennaio. Sembra dagli ultimi

rilievi che i carabinieri abbiamo trovato

un paio di zoccoli e che questi siano

stati indossati dall’assassino.

Tutti nel bar seguono il notiziario e commentano.

PERSONA AL BAR

Di sicuro è stata lei! Chi vuoi che

indossasse il suo pigiama e le sue

pantofole?

PERSONA AL BAR 2

(in dialetto)

Par mi cula li l’e mata.

PERSONA AL BAR 3

Per me è stato uno squilibrato. Un

maniaco. O uno di quelli.. figli di

satana? Una setta satanica insomma.. O un

omicidio politico! Secondo me c’è

qualcosa dietro.. Il Franzoni ha troppi

contatti.. si parlava addirittura del

SISMI o del SISDE..

112.

MAESTRA (CONT'D)

Page 114: Il Mostro Di Cogne

EXT. CIMITERO DI COGNE90 90

Il solito gruppo di giornalisti pedina la macchina di

Annamaria in tutti i suoi spostamenti. I genitori di

Annamaria, alcuni amici e la sua famiglia scendono al

cimitero di Cogne per fare visita alla tomba del piccolo.

I giornalisti parcheggiano poco dietro, ma gli amici di

Annamaria gli vanno incontro con prepotenza. Prima che si

azzardino a scattare coprono gli obiettivi con le mani.

CLAUDIO

Ma non avete un minimo di rispetto?

Nemmeno al cimitero lasciate in pace la

gente?

I giornalisti protestano con Claudio e Anna, però

rimangono al di fuori dal cimitero. Mentre Annamaria e

famiglia cercano la tomba del piccolo, i fotoreporter si

arrampicano sugli alberi fuori dal cimitero per

immortalarli nel momento di preghiera.

Quando Annamaria arriva sulla bara del piccolo ha un

sussulto. Il padre la abbraccia al volo. A fianco della

tomba del piccolo campeggiano delle scritte fatte con lo

spray: “Stefano e Annamaria tornatevene al vostro paese

la vostra mamma è una assassina”.

EXT. COGNE

Nonostante tutto, le ricerche dell'arma del delitto

proseguono. I carabinieri con un apparecchio speciale

(una telecamera filoguidata) ispezionano la rete fognaria

nei dintorni della casa. Altri sono nella discarica di un

paese vicino a rovistare l’immondizia. Alcuni nella

ispezionano il garage della villetta, altri praticano dei

buchi nel caminetto e rovesciano i cassetti.

INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI91 91

VOICE OVER TELEVISIONE

"Caro Stefano, non so cosa ci stia

succedendo; non è più come una volta, ci

parliamo sempre meno". Questa la lettera,

trovata dai carabinieri, che è stata

consegnata ai magistrati di Aosta.

113.

(MORE)

Page 115: Il Mostro Di Cogne

Che il rapporto della coppia fosse in

crisi gli investigatori l'avevano capito

da tempo, sin da quelle voci, mai

confermate, su un litigio tra Anna Maria

Franzoni e Stefano Lorenzi proprio la

mattina del delitto. La donna, insomma,

stando alla lettera ritrovata dai

militari stava vivendo un periodo di

crisi: il marito era sempre più impegnato

tra il lavoro, l'attività politica e

quella come esponente del soccorso

alpino. E lei si sentiva sempre più sola.

Un misterioso fax al parroco. Nella

canonica di Cogne ogni giorno arrivano

decine e decine di messaggi: lettere, fax

e telefonate di mitomani o semplicemente

di gente che vuole proporre la sua

teoria, più o meno assurda, sul massacro.

Ma un misterioso fax potrebbe aiutare gli

investigatori: il parroco, non appena

l'ha ricevuto, l'ha girato ai

carabinieri. Sul contenuto, però, tutte

le bocche sono cucite. Il procuratore

capo di Aosta, Maria Del Savio Bonaudo,

dice di aver letto solo "cose fantasiose"

sui giornali e ribadisce che: “A Cogne

non ci sono mostri”.

INT. RESIDENCE DI LILLAZ92 92

Annamaria parla al telefono con una amica.

ANNAMARIA

Non so cosa mi è succes... cosa gli è

successo... perché non è qui con me, l’ho

lasciato lassù da solo.

ANNA

E cosa dicono gli inquirenti?

ANNAMARIA

Gli inquirenti? Stanno lì, a farsi

corrompere dai giornalisti, a dare

informazioni invece di lavorare sodo e

arrivare fino in fondo.

114.

VOICE OVER TELEVISIONE (CONT'D)

Page 116: Il Mostro Di Cogne

ANNA

Ecco come arrivano le notizie sui

giornali...

ANNAMARIA

Io non voglio parlare, non potrei

parlare, giustamente ci sono delle

indagini in corso, non voglio mettere i

bastoni tra le ruote... Io dopo parlerò,

questo sicuramente. Sempre nel mio pieno

rispetto perché io non sono una persona

che mi metto in piazza...

ANNA

È proprio questo il punto. Tu sei sempre

stata una persona riservata... Sei venuta

a vivere quassù, qua per qualche motivo.

Altrimenti te ne stavi a vivere a Milano

o da qualche altra parte, se volevi la

mondanità.

ANNAMARIA

Tu puoi immaginare tutto quello che

stanno dicendo, giudicando, di qua e di

là, come mi può dare fastidio... Però

siccome sono andate le cose oltre, perché

qui stanno proprio dando i numeri. Cioè

proprio inventare le cose di sana pianta

o capovolgere...

ANNA

Sono uscite dai carabinieri queste

informazioni.

ANNAMARIA

Sicuramente che è vero Anna, perché erano

indirizzati così. Il problema è che

facendo così hanno perso le prove... Sono

io che non potrei vivere senza sapere chi

è stato. Perché loro, pur di incolpare,

sai, fai più scalpore che sia stata la

madre, che ci sia scandalo... Sono ancora

lì che non sanno da che parte sbattere la

testa... Il problema è questo. Io lo

spero con tutto il cuore che arrivino.

115.

Page 117: Il Mostro Di Cogne

ANNA

Però adesso ’ste impronte son vere o no?

ANNAMARIA

Quali impronte?

ANNA

Le impronte che hanno trovato, delle

scarpe?

ANNAMARIA

Ma va’, non so niente, ma non dare retta

ai giornali, son tutte balle. Come quella

mia lettera che il rapporto di me con

Stefano era in crisi. Cioè, era l’esatto

contrario, capisci?

ANNA

Certo che ce l’ha fatta proprio alla

grande.

ANNAMARIA

Peggio di così penso che una persona non

possa volere il male di un’altra... Più

di così, no.

EXT. AUTOSTRADA TORINO-AOSTA93 93

La dottoressa Satragni è in macchina con il marito e il

figlio, stanno scappando da Cogne. Il marito sta guidando.

ADA

(visibilmente stressata)

Accelera! Ci sono ancora dietro!

MARITO DI ADA

Più di così? Finiamo per causare un

incidente!

ADA

Basta io non ce la faccio più! Quando

arriva la polizia?

FIGLIA DI ADA

Uoaaaa! Vai Papà! Accelera!! Più forte!

116.

Page 118: Il Mostro Di Cogne

ADA

Eccoli! Sono li nella corsia di

emergenza! Accosta!

La macchina di Ada accosta dietro a quella della polizia

stradale. Un agente in divisa e stivaletti neri si

avvicina.

AGENTE DELLA STRADALE

Buongiorno signora. Come possiamo

aiutarla?

ADA

Sono Ada Satragni! Siamo inseguiti dai

giornalisti. Non ne possiamo più! Stiamo

lasciando Cogne perché non riusciamo più

a vivere, ci seguono ovunque, come vede.

AGENTE DELLA STRADALE

Non si preoccupi di loro, abbiamo ordini

di scortarla fino a destinazione. Faccia

strada, noi la seguiamo.

I/E. IN MACCHINA VERSO MONTEACUTO - SERA94 94

Stefano ed Annamaria in auto viaggiano verso Bologna.

Stefano è alla guida, al suo fianco c’è Giorgio Franzoni.

Dietro la sorella Michela, Annamaria e il padre di

Stefano, Mario Lorenzi.

GIORGIO

No ma avete sentito che cosa si sono

inventati sta volta?

STEFANO

Dovremmo recuperare tutti i settimanali

dal 30 gennaio in poi..

GIORGIO

Il fax al parroco?

STEFANO

Si tratta di un giornalista.. Quelli

quando non hanno nulla inventano.

117.

Page 119: Il Mostro Di Cogne

GIORGIO

Sarebbero da denunciare tutti! Infangare

così della brava e onesta gente che

lavora!

ANNAMARIA

Parole dell’avvocato Grosso: “Non si

preoccupi, lasci stare la stampa, non

controbatta, non intervenga.”

GIORGIO

Sto professore sarà pure rinomato, ma a

me sembra che non abbia le palle. Si vede

che è di sinistra.

MICHELA

Ma non era meglio se uscivamo a Modena

Sud?

STEFANO

Colpa mia.. L’abbiamo mancata! Oddio

guarda che coda!

ANNAMARIA

Dove siamo? Dovevamo prendere

l’autostrada.

STEFANO

Va che roba! A quest’ora è un disastro.

GIORGIO

La coda qui non si può evitare a

quest’ora.

STEFANO

Ci vorrebbe un elicottero!

MICHELA

Per far prima, si potrebbere percorre la

corsia d’emergenza.

GIORGIO

(armeggiando con la radio)

Come si armeggia sta cosa? Volevo cercare

le news del traffico.

118.

Page 120: Il Mostro Di Cogne

STEFANO

(schiacciando un tasto)

Guarda basta che schiacci sto tastino, fa

tutto lei.

GIORGIO

Beata la vostra generazione che è

tecnologica.

STEFANO

Vedi? Si sintonizza da se sul primo

canale delle notizie.

VOICE OVER RADIO

Sulla tangenziale di Milano, si segnalano

5 km di coda in uscita sul raccordo per

la tangenziale est, a causa di un

incidente.

Annamaria ha dei risentimenti alle parole, elicottero,

incidente, corsia d’emergenza.

STEFANO

Milano è pazzesca. Basta che si rovesci

un camion in tangenziale e si blocca

tutto il traffico in entrambe le

direzioni.

GIORGIO

Ah sì, perché poi i curiosi dall’altra

parte fanno il resto.

VOICE OVER RADIO

Verso Bologna invece si segnalano 5 km di

coda all’altezza di Modena Sud.

STEFANO

5 km! Ci vorrebbe veramente l’elicottero!

(pausa)

ANNAMARIA

Non mi sento bene, mi viene da vomitare.

GIORGIO

Che possiamo fare..

119.

Page 121: Il Mostro Di Cogne

STEFANO

Provo a spostarmi a sinistra? Sembra un

pochino più veloce.

GIORGIO

Direi che non ti cambia la vita.

STEFANO

La corsia del vicino è sempre la più

veloce!

GIORGIO

E’ vero! Meglio dell’erba, del vicino.

(ride)

Comunque dobbiamo chiamare Grosso. Non è

possibile stare in silenzio davanti a

queste cose. Ne va del buon nome della

nostra famiglia! Voglio qualcuno che

bastoni un po i Carabinieri.

Annamaria si lamenta.

MICHELA

Dice la Bimba che sta poco bene. Che le

viene da svenire!

STEFANO

Sono d’accordo.

Passa una grossa Volvo sulla corsia d’emergenza.

GIORGIO

Guarda quel bastardo! Guarda come fila!

Michela si agita sul sedile dietro.

STEFANO

Stai scomoda Michela?

GIORGIO

Stando ore ferma...

MICHELA

No, è che ho un po di mal di schiena

perché ieri ho spalato merda tutta la

mattina.

120.

Page 122: Il Mostro Di Cogne

GIORGIO

E’ niente! Così la schiena si rafforza!

ANNAMARIA

Mhhh.

GIORGIO

Amore!

STEFANO

Ti viene da vomitare? Abbassa il

finestrino! Ti basta o ci fermiamo?

GIORGIO

Passa il semaforo e poi ci fermiamo!

(ride)

Intanto la radio continua a segnalare ingorghi

sull’autostrada. Stefano abbassa un po il finestrino.

GIORGIO (CONT’D)

Quando ci sono queste situazioni non sai

mai bene cosa fare, perché qualsiasi

soluzione prendi è sempre male.

ANNAMARIA

Mhhh.

MICHELA

Non ce la fa.

GIORGIO

Cos’hai bimba?

STEFANO

Aspetta che mi fermo...

GIORGIO

Vuoi un po d’acqua?

STEFANO

Stai tranquilla che mi fermo un attimo...

ANNAMARIA

(in tono più alto)

Mhhh

121.

Page 123: Il Mostro Di Cogne

MICHELA

(alza le gambe ad Annamaria)

Prova ad alzare un pochino le gambe..

Ecco così.

GIORGIO

Non serve a nulla, fermiamoci un attimo.

Stefano accosta a bordo strada e Annamaria prova a

vomitare ma non riesce, Michela la assiste.

ANNAMARIA

Ho freddo! Mi sento freddo! Voglio andare

a casa!

GIORGIO

Su dai metti in moto. Andiamo.

MARIO LORENZI

Ma cosa può essere stato?

STEFANO

Mah non saprei..

(pausa)

Anche ieri sera è stata così. Forse ha

mangiato qualcosa che le ha fatto male.

ANNAMARIA

Mhhhh..

MICHELA

Non è possibile. Non mangia da ieri.

MARIO FRANZONI

Respira forte, aspetta ti metto la mia

giacca, tieni su la testa.

STEFANO

Metti giù le gambe. Vuoi dell’acqua?

ANNAMARIA

Mhhh.. No..

STEFANO

Non è niente di grave dai..

122.

Page 124: Il Mostro Di Cogne

Passa un po di tempo Annamaria sembra addormentarsi. La

macchina esce dall’autostrada.

GIORGIO

Di nuovo?

STEFANO

Eh lo sai. Qui in statale, c’è sempre

coda a quest’ora.

GIORGIO

Che stress! Non è possibile, non

arriviamo più!

MICHELA

Sai cosa devi comprare babbo? Quel

lumicino che si attacca alla macchina,

così sorpassi tutti...

GIORGIO

Come quello che c’è sulla tomba del

piccolino? Sulla tomba!

ANNAMARIA

Mmmm mi viene da svenire!

STEFANO

Vuoi fermarti? Non ti senti di dormire?

ANNAMARIA

Ho male alla pancia. Bisognare chiamare

qualcuno.. Portami in ospedale.

STEFANO

C’è poco da portarti in ospedale...

aspetta che mi fermo... Ce la fai a

mettere su le gambe?

ANNAMARIA

Non ce la faccio... Mio Dio...

STEFANO

Cos’è?

MICHELA

Le gambe mi danno fastidio.

123.

Page 125: Il Mostro Di Cogne

STEFANO

Chiamare l’ambulanza... Hai un piccolo

blocco di stomaco... non serve

l’ambulanza!

ANNAMARIA

Mmmmmh

GIORGIO

Tira su le gambe.

ANNAMARIA

Sto male.

STEFANO

Ti passa.

ANNAMARIA

Mi manca il respiro.

STEFANO

Respira forte.

ANNAMARIA

Mhhhh

STEFANO

E’ la tensione nervosa, respira con il

naso e butta fuori l’aria.

MICHELA

Cerca di stare tranquilla.

ANNAMARIA

Io sono tranquilla.

GIORGIO

Bimba parla un po... se non parli non

reagisci... parla di Davide. Dai Michela

parlale un po di Davide. Mentre Michela

parla ad Annamaria di Davide i due al

posto davanti parlano piano fra di loro.

Di tanto in tanto Annamaria lancia

qualche occhiata in avanti.

124.

Page 126: Il Mostro Di Cogne

STEFANO

(a bassa voce per non farsi

sentire)

L’hai sentito ieri sera l’avvocato Grosso?

GIORGIO

(a bassa voce)

Si! Sai cosa spera? Che non si trovi

l’arma del delitto, perché a questo

punto, la madre è scagionata. Se si

trova, bisogna poter individuare le

tracce di chi sono... Metti il caso che

non trovi le impronte... trovi l’arma del

delitto in casa, non sono rilevabili le

impronte, rimane il dubbio... se tu non

trovi l’arma o che è stato ucciso con

un’arma che in casa non c’è, la Bimba è

scagionata.

ANNAMARIA

Cosa state confabulando voi due?

GIORGIO

(ad alta voce)

Cose da uomini Bimba. Tu stai tranquilla

che ci pensa Babbo a Voi da oggi in poi!

Parlavo con Stefano che dovevi ricordare

alla madre di Chiara di telefonare a una

certa persona per chiedere di contattare

un certo politico, a cui dire di mettere

un po d’ordine nel RIS, attraverso il

generale Siracusa.

ANNAMARIA

Okay..

Annamaria torna a parlare un po con Michela.

STEFANO

(a bassa voce)

Hanno rovistato dappertutto, secondo me

non la trovano.

GIORGIO

(a bassa voce)

Sai che ti dico?

125.

(MORE)

Page 127: Il Mostro Di Cogne

Bisogna prendere un martello,

distruggerlo di tutte le impronte,

tirarlo all’inizio della tua strada,

nella cunetta vicino al muro, sotto gli

occhi... comprare un martellino, bisogna

prendere un... metti dentro l’acido

muriatico che distrugge tutto... tutto

fatto un pochettino alla meglio... senza

impronte, senza niente, metterlo dentro

la cunetta... a tre metri dalla strada...

e poi stare a guardare che succede..

STEFANO

(a bassa voce)

Pericolosino! Se poi ti beccano?

MARIO LORENZI

Oh eccoci finalmente!

SI INQUADRA LA SCRITTA MONTEACUTO VALLESE COMUNE DI SAN

BENEDETTO VAL SAMBRO.

E’ notte ma la piccola frazione è stranamente piena di

furgoni delle televisioni, mentre la loro casa illuminata

a giorno come un set.

GIORGIO

Ma che succede? Questi chi li ha

avvertiti del nostro trasloco?

INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI95 95

Passano le immagini di Giorgio Franzoni e Stefano che

scendono dalla macchina e aiutano Annamaria a scendere.

Mario e Michela prendono delle cose dall’auto e poi

cercano di fermare la calca dei giornalisti.

VOICE OVER TELEVISIONE

I genitori di Samuele Lorenzi restano in

attesa della conclusione dell'inchiesta

dall'appennino bolognese dove vive la

famiglia di Annamaria Franzoni. Qui a

Monte Acuto Vallese nel bolognese, la

vita scorre tranquilla. La donna è sempre

chiusa in casa, si concede solo una

passeggiata tra i prati al pomeriggio.

126.

GIORGIO (CONT'D)

Page 128: Il Mostro Di Cogne

Passano delle immagini di Lei che cammina in giardino.

VOICE OVER TELEVISIONE

(CONT’D)

Una amica della donna riferisce che

Annamaria ha paura e segue attentamente

lo sviluppo delle indagini. Ogni tanto

sembra lasciarsi andare nelle confidenze

e dice: "Lo so prima o poi mi verranno a

prendere". Secondo indiscrezioni la madre

di Samuele avrebbe anche detto all'altro

figlio Davide: "La vita di prima non

tornerà più... La mamma potrebbe fare un

lungo viaggio, ma tu sei grande e mi

aspetterai....". Ma quel viaggio potrebbe

avere qualsiasi significato. Infatti

anche per spiegare a Davide la morte del

fratellino gli era stato detto: "Samuele

è in viaggio in cielo...". Intanto il

giornale dichiara che potrebbero essere

utilizzati i satelliti spia americani per

stabilire se qualcuno è uscito dalla casa

nelle ore successive all’omicidio. Si

prospetta una collaborazione tra CIA,

Casa Bianca e la procura di Aosta come

già fatto dalla Procura di Bologna che

indaga sull'omicidio compiuto dalle

Brigate Rosse.

EXT. CASA DEI FRANZONI A MONTEACUTO - ALBA96 96

E’ mattina molto presto, i galli cantano, i fratelli di

Annamaria, muratori, escono di casa per andare al lavoro

in cantiere. Un furgone bianco è parcheggiato poco

distante dalla casa, il vano di carico contiene delle

casse.

FRATELLO DI ANNAMARIA 1

Ciao Bimba, stai su, ci vediamo stasera.

FRATELLO DI ANNAMARIA 2

Ciao!

Annamaria in pigiama si guarda con sospetto tutto

intorno, poi esce con la spazzatura per andare a buttarla

e sgranchirsi un poco. Davide la segue correndo.

127.

Page 129: Il Mostro Di Cogne

Da dietro gli scatoloni un fotoreporter fa una serie di

scatti della donna.

FERMI IMMAGINE DEGLI SCATTI DELLA MACCHINA FOTOGRAFICA.

EXT. CANTIERE EDILE97 97

I due fratelli di Annamaria stanno lavorando nel cantiere

di lavoro del padre, quando improvvisamente arriva un

auto, dalla quale scendono alcuni giornalisti.

GIORNALISTA 8

Salve!

FRATELLO DI ANNAMARIA 1

Andatevene. Qui stiamo lavorando.

GIORNALISTA 8

Se solo sua sorella non si nascondesse

alla stampa!

FRATELLO DI ANNAMARIA 1

Annamaria non si nasconde! Siete voi che

non avete alcun diritto di stare nella

nostra proprietà! Tornatevene da dove

siete venuti! Questo è un piccolo paese!

Di lavoratori! Lasciateci in pace una

buona volta!

GIORNALISTA 8

Ma lei lo sa che Annamaria è iscritta al

registro degli indagati? E’ nostro

sacrosanto diritto intervistarla.

FRATELLO DI ANNAMARIA 1

Se ne vada o le scasso il muso. Ho il

sacrosanto diritto di menarla se non si

leva dai piedi immediatamente.

FRATELLO DI ANNAMARIA 2

(rivolgendosi a un altro

muratore)

Aldo! Chiama i carabinieri. Digli di

venire qui al cantiere.

128.

Page 130: Il Mostro Di Cogne

EXT. CASA DEI FRANZONI A MONTEACUTO - SERA98 98

Fuori di casa c’è la solita schiera di troupe mobili e

luci attorno alla casa dei Franzoni. Il padre di

Annamaria rientra in casa con Leonardo, uno dei suoi

figli, ma i giornalisti che l’attendo non lo lasciano

rientrare senza che faccia una dichiarazione.

GIORGIO

Ma non vi siete ancora accorti voi

giornalisti che vi hanno depistati? Vi

hanno lasciato credere che tutto porta

qui. Sappiamo tutto, ma non ne possiamo

parlare: ci sono dei problemi.

INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI99 99

Annamaria rilascia la prima intervista alla televisione

(Studio Aperto).

ANNAMARIA

(piangente)

Io dico solo che devono trovare

l'assassino. Noi abbiamo paura, anche per

tutti quelli di Cogne. Chi ha ucciso

Samuele è ancora lì. Io ho paura a

tornarci, ho paura per Davide, e per

tutti i bambini di Cogne.

VOICE OVER TELEVISIONE

Quelle che avete visto sono le prime

dichiarazioni alla stampa di Annamaria

Franzoni, giunte proprio in un momento

delicato dell’inchiesta e non a caso.

Pare che il PM Cugge le abbia acquisite

per aprire un fascicolo. In particolare

nelle interviste si fanno delle accuse

più o meno velate a vicini di casa e

conoscenti. La procura che già aveva

indagato sulle persone citate dai Lorenzi

intenderebbe verificare le parole della

famiglia Lorenzi per vedere se ci siano

eventualmente gli estremi della

diffamazione.

129.

(MORE)

Page 131: Il Mostro Di Cogne

“A Cogne non ci sono mostri": lo

ribadisce, smentendo indirettamente i

Lorenzi, il procuratore di Aosta Maria

Del Savio Bonaudo, che però smentisce

anche l'imminenza di un arresto. Ci pare

interessante mandarvi anche questo fuori

onda, seguito subito dopo l’intervista,

senza commentarlo.

FUORIONDA DOVE LA FRANZONI PARLA CON IL GIORNALISTA E GLI

CHIEDE “HO PIANTO TROPPO?”

EXT. STRADA PER MONTEACUTO100 100

Una camionetta dei carabinieri si appresta a creare un

posto di blocco sulle strada principale che porta a

Monteacuto. Fermano alcuni passanti e ispezionano il

contenuto dei loro bagagli, verificando anche la loro

identità.

INT. CASA DEI FRANZONI A MONTEACUTO101 101

Annamaria dorme nella stanza con Stefano, mentre Davide è

nella stanza di fianco con Leonardo, uno dei fratelli di

Annamaria. Nella grande casa dei Franzoni c’è un gran

movimento anche la notte, qualcuno è ancora sveglio e

parla, qualcuno guarda la televisione. E’ mezzanotte

passata e c’è un gran frastuono in corridoio. Annamaria

sente parlare suo padre ad alta voce al telefono.

Giorgio entra nella stanza.

GIORGIO

Stefano c’è al telefono il maggiore

Fruttini del comando dei carabinieri di

Aosta che vuole parlare con te.

Immediatamente.

Stefano si alza di soprassalto e va nella camera da letto

di Giorgio e consorte. Annamaria tende l’orecchio per

cercare di capire cosa si dicono al telefono. Stefano

torna in camera da letto.

130.

VOICE OVER TELEVISIONE (CONT'D)

Page 132: Il Mostro Di Cogne

STEFANO

Bimba vestiti! Dobbiamo recarci alla

caserma dei carabinieri. Ci devono

notificare un atto urgente.

ANNAMARIA

Tutto qua? Speravo l’avessero preso. Vai

tu io non vengo.

STEFANO

Il maggiore dice che dobbiamo andare

tutti e due.

ANNAMARIA

Va bene. Ma non capisco che motivo c’è di

farci andare là nel cuore della notte.

Per una notifica poi.

In casa c’è un gran fermento, sono tutti alzati e

agitati, ma nessuno osa proferir parola.

EXT. MACCHINA DI GIORGIO FRANZONI102 102

C’è un gran silenzio nella macchina. Giorgio guida

tranquillo ma continua a sbirciare lo specchietto

retrovisore. Gli altri dormicchiano o guardano fuori.

GIORGIO

Tenetevi forte.

STEFANO

Perché?

GIORGIO

Prendo una scorciatoia, siamo inseguiti.

Giorgio sterza di colpo in una piccola strada facendo

fischiare le ruote.

GIORGIO (CONT’D)

Fregati.

ANNAMARIA

Cosa succeda papà? Non capisco cosa

succede.

131.

Page 133: Il Mostro Di Cogne

GIORGIO

Stai tranquilla Bimba. Prega per noi e

per Samuele.

La macchina dei Franzoni si ferma davanti al cancello di

una caserma dalle lunghe sbarre di ferro. Giorgio suona e

chiede di entrare. I cancelli si aprono e i Lorenzi

vengono accolti da un gruppo di persone in abito civile.

CARABINIERE 2

Signori, si accomodino da questa parte

per piacere.

Lorenzo e Giorgio salgono le scale e vanno al primo

piano. Annamaria fa per seguirli. Il carabiniere la

prende per il braccio.

CARABINIERE 2 (CONT’D)

Mi segua per favore. Da questa parte.

Dobbiamo prendere l’ascensore.

ANNAMARIA

Ehi piano! Che fretta c’era? Cosa ci

dovete notificare?

Entrano nell’ascensore.

CARABINIERE 2

Un atto. Adesso le facciamo vedere.

Entrano in una stanza dove ci sono molte persone. Una

sedia posata al centro.

ANNAMARIA

Co-cosa mi dovete notificare?

MAGGIORE FRUTTINI

Signora, noi l’arrestiamo.

Annamaria lo guarda negli occhi, sbalordita.

ANNAMARIA

Scusi come ha detto?

132.

Page 134: Il Mostro Di Cogne

MAGGIORE FRUTTINI

(in tono secco)

L’arrestiamo come rensponsabile

dell’omicidio di suo figlio.

ANNAMARIA

E in base a che cosa lei sostiene questa

cosa assurda?

Il Maggiore Fruttini allunga un plico di fogli ad

Annamaria.

MAGGIORE FRUTTINI

Prenda. Li legga.

ANNAMARIA

Adesso devo leggerli? Non potete dirmi

voi perché mi arrestate?

MAGGIORE FRUTTINI

Legga, legga signora. Legga l’ordinanza

di custodia cautelare, li troverà tutti i

motivi per i quali la dichiarano

colpevole e pericolosa.

Annamaria sfoglia l’ordinanza.

ANNAMARIA

Chi ha scritto tutte queste cose false?

MAGGIORE FRUTTINI

Il giudice per le indagini preliminari,

che ha chiesto il suo arresto.

ANNAMARIA

“Davide alle 8 gioca in giardino..” ho

già spiegato mille volte che era in casa

con me mio figlio..

MAGGIORE FRUTTINI

Legga.. Legga.

Annamaria crolla nello sconforto e nell’impotenza. Il

plico quasi cade a terra talmente forte le cadono le

braccia.

133.

Page 135: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Posso fare una telefonata al mio avvocato?

MAGGIORE FRUTTINI

Prego.

Annamaria prende il cellulare e chiama.

ANNAMARIA

Pronto professore?

AVVOCATO GROSSO

(al telefono)

Si? Chi è?

ANNAMARIA

Annamaria Franzoni. Mi hanno appena

arrestata professore.

AVVOCATO GROSSO

Lo so. Me l’hanno comunicato. Mi

aspettavo una sua chiamata. Stia

tranquilla ci vediamo domani mattina a

Torino.

ANNAMARIA

Va bene. A domani.

INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI103 103

VOICE OVER TELEVISIONE

Sarebbe stata arrestata per esclusione

Anna Maria Franzoni, dopo che la procura

aveva battuto tutte le altre piste

sull'omicidio del piccolo Samuele. Lo

dice il procuratore capo di Aosta, Maria

Del Savio Bonaudo, che ha commentato:

"Non nell'immediato ma qualche tempo dopo

tutte le direzioni possibili sono state

oggetto di indagine e di accertamento

approfondito. Via via, per esclusione, si

è arrivati a questa signora che è stata

arrestata”.

134.

(MORE)

Page 136: Il Mostro Di Cogne

Il GIP di Aosta Fabrizio Gandini che ha

firmato l'ordine di custodia cautelare

per Anna Maria Franzoni, la mamma del

piccolo Samuele, ucciso il 30 gennaio

scorso ha detto: "Devo ancora procedere

all'interrogatorio e sono sicuro che le

parole della signora saranno importanti

per verificare alcuni dettagli". Fabrizio

Gandini ha poi detto di non aver voluto

né leggere né vedere le interviste

rilasciate nei giorni scorsi da Anna

Maria Franzoni "perché questo rischia di

essere un processo mediatico". Intanto

l'ex sottosegretario Carlo Taormina

promuove un'interrogazione parlamentare

per chiedere che il caso di Cogne sia

affidato alla procura di Milano, perché

ad Aosta c'è troppo "accanimento

investigativo" contro la mamma di Samuele.

INT. CARCERE DELLE VALLETTE104 104

Suona insistemente il telefono. Una guardia va a

rispondere (raccordo con la scena di apertura del film).

GUARDIA

Si, Direttore.

(pausa)

Si è appena addormentata dopo essere

stata sedata.

(pausa)

Non si preoccupi. Ci pensiamo noi.

Buonasera Direttore.

Udiamo le voci delle altre detenute che urlano:

“Assassina!” e “Vattene!”. Il medico del carcere esce con

l’altra guardia. Chiudono la chiave della cella.

GUARDIA 2

Che ne pensa lei dottore? E’ stata Lei o

no?

MEDICO DEL CARCERE

Credo sia stata lei, ma era in uno stato

crepuscolare, disturbo borderline di

personalità.

135.

VOICE OVER TELEVISIONE (CONT'D)

Page 137: Il Mostro Di Cogne

GUARDIA 2

Che vuol dire?

MEDICO DEL CARCERE

Una perdita momentanea della coscienza di

se stessi, che avviene in soggetti

predisposti. In quei momenti si può

compiere qualunque gesto, senza

ricordarlo. Anche i più sconsiderati.

Oppure era sonnambula come dicevano in

TV! (ride)

Passa la nottata, la detenuta dorme. Il guardia batte

sulle sbarre per svegliarla.

GUARDIA

Signora sveglia abbiamo visite!

ANNAMARIA

(intontita dai tranquillanti)

Eh?

GUARDIA

Onorevole, prego.

La guardia apre la porta della cella d’isolamento.

ONOREVOLE

Entro da solo non vi preoccupate.

(rivolto ad Annamaria)

Come sta signora? Sono passato a

verificare le sue condizioni.

ANNAMARIA

E’ tutto così allucinante. Voglio solo

tornare a casa.

ONOREVOLE

C’è qualcosa che posso fare io per lei?

ANNAMARIA

(inizia a piangere)

Mi riporti dal mio bambino! Che senso ha

vivere senza.

136.

Page 138: Il Mostro Di Cogne

ONOREVOLE

Questo non posso farlo signora. Si affidi

al buon Dio. Mi ha fatto comunque piacere

vederla in salute. Riferirò su di lei in

parlamento.

L’onorevole se ne va dalla cella. Annamaria si

riaddormenta. Dopo un po di ore rientra il medico e le dà

un altro sedativo.

Riaprono la cella, questa volta per portarla via. Due

guardie la trascinano a forza davanti al PM e al

procuratore Capo.

ANNAMARIA

(pesantemente intontita)

B-buongiorno..

PM STEFANIA CUGGE

Allora Signora come si trova in carcere?

Forse le è venuta voglia di raccontarci

qualcosa. Ci spieghi per favore come ha

ammazzato suo figlio. E dove ha nascosto

l’arma.

TELEVISIONE DELLA CELLA D’ISOLAMENTO105 105

VOICE OVER TELEVISIONE

Riguardo al pericolo di fuga, il giudice

attribuisce all'attenzione dei mass media

il controllo che ha finora inibito le

azioni dell'indagata: "Per la prima volta

nella storia giudiziaria del nostro Paese

le indagini preliminari sono state

integralmente seguite in diretta dai

mezzi di comunicazione di massa", che

hanno esercitato "una sorta di controllo

sociale improprio".

137.

(MORE)

Page 139: Il Mostro Di Cogne

Ma a far sussistere il pericolo di fuga

vi è anche la prospettiva dell'ergastolo

e la possibilità che i familiari,

scoperte le responsabilità della donna,

possano recidere ogni legame: "E' dunque

concretamente probabile che la Franzoni,

qualora rimanesse in libertà, cercherebbe

con qualsiasi mezzo di sottrarsi al

processo anche perché a questo punto

avrebbe perso qualsiasi radicamento

sociale, parentale e sul territorio".

"L'errore giudiziario è sempre

possibile", afferma, nella richiesta di

custodia cautelare, Fabrizio Gandini,

sottolineando che "il complesso

indiziario è grave: bisogna però evitare

l'irreparabile". "In particolare -

sottolinea il giudice - non deve essere

consentito esporre ulteriormente

l'indagata alla curiosità dell'opinione

pubblica, non essendo la gogna una pena

vigente nel nostro ordinamento". Carmen

Perret, amica di Anna Maria Franzoni,

dice di parlare anche a nome degli altri

abitanti di Cogne, e spiega di non avere

dubbi sull'innocenza della donna. "Gli

indizi che ho sentito in televisione e

letto sui giornali - spiega - non mi

hanno fatto cambiare opinione su Anna

Maria: non è lei ad aver ucciso Samuele.

La verità è un'altra. Non voglio entrare

nel merito degli indizi, ma spero

veramente che gli inquirenti, che la

giustizia, non possano agire in modo così

leggero, così superficiale nell'arrestare

una persona, perché tali indizi sono

superficiali, sono indizi che possono

essere stati traviati da altri". La donna

sospetta che la verità sia un'altra, più

terribile: "Chi ha compiuto questo gesto

ignobile l'ha fatto mirato a quella

famiglia, e non per caso. E' per questo

che anche noi di Cogne non abbiamo paura;

sappiamo che non c'è un mostro a Cogne

che ogni giorno entra in una casa e

ammazza un figlio.

138.

VOICE OVER TELEVISIONE (CONT'D)

(MORE)

Page 140: Il Mostro Di Cogne

Quello che è entrato in quella casa,

purtroppo, è uno che ce l'aveva con loro".

INT. CARCERE DELLE VALLETTE - CELLA D’ISOLAMENTO106 106

Annamaria è in preda a una crisi dopo queste parole, si

lamenta.

ANNAMARIA

Ahhh!! Ahhh! Samuele!

La guardia prende in mano il telefono e chiama il medico.

GUARDIA

(al telefono)

Chiama il medico per favore, la Franzoni

sta di nuovo male!

(poi si rivolge ad Annamaria)

Che cos’ha? Si calmi.

ANNAMARIA

Samuele! Levatemi quel televisore! Voglio

stare sola!

Entra il direttore del penitenziario.

GUARDIA

Signore.

DIRETTORE

Apra.

(rivolgendosi ad Annamaria)

Qual’è il problema signora?

ANNAMARIA

La prego, mi porti via quel televisore.

DIRETTORE

Non si preoccupi, sarà fatto. Dagliele.

Una guardia porta un contenitore con migliaia di lettere.

DIRETTORE (CONT’D)

Sono per lei. Da tutta Italia.

139.

VOICE OVER TELEVISIONE (CONT'D)

Page 141: Il Mostro Di Cogne

Annamaria è sulla branda che legge le lettere. Il tempo

passa. Il silenzio aleggia nell’aria. Poi si odono dei

passi. E’ una persona delle pulizie.

UOMO DELLE PULIZIE

Ho proprio voglia di andare via. Ho

proprio voglia di preparare le mie cose..

Annamaria intuisce. Continua a leggere ma con più

emozione, fa quasi fatica. Arriva una guardia ed entra

dentro la cella. Entra anche il Direttore.

DIRETTORE

Signora è appena stato firmata l’istanza

di scarcerazione. Lei è libera. Si

sbrighi perché la notizia si sta

diffondendo e le televisioni stanno

arrivando per filmare la sua uscita dal

carcere.

(rivolgendosi alle guardie)

Raccogliete le sue cose in dei sacchi e

caricatela su un cellulare.

(rivolgendosi ad Annamaria)

Spero di non rivederla più qui dentro

Signora. Parli bene del mio carcere per

favore.

ATTO V: MANIPOLAZIONE

INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI107 107

TAORMINA

(alla televisione)

Ancora non sono stato formalmente

interpellato per assumere la difesa di

Anna Maria Franzoni, ma non avrei

problemi ad accettare l'incarico con

grande determinazione perché sono

convinto che il provvedimento sia finito

dalla parte sbagliata.

140.

Page 142: Il Mostro Di Cogne

VOICE OVER TELEVISIONE

Carlo Taormina, avvocato e parlamentare

di Forza Italia, dice di essere pronto a

difendere la mamma di Samuele e attacca

l'operato della procura: "Non si arresta

una persona per esclusione".

Intanto Annamaria è tornata a Monteacuto

Vallese a riabbracciare suo figlio

Davide. Sulla tomba del piccolo Sammy è

rimasto solo qualche giocattolo

impolverato e un foglietto adesivo con

scritto “Samuele”. Sembra che tutti si

siano dimenticati del piccolo.

INT. INCONTRO CON TAORMINA108 108

Annamaria e Giorgio Franzoni decidono di andare nello

studio di Roma, dal parlamentare Carlo Taormina.

TAORMINA

Signora, lei va in carcere se ne rende

conto?

Io per il momento le posso dare due

consigli. Il primo è quello di parlare

con l’avvocato Grosso per sollecitare

delle indagini difensive. Il secondo è

quello di mettere pressione ai

carabinieri che hanno privilegiato una

unica ipotesi investigativa.

ANNAMARIA

E’ chiaro che hanno sempre e solo puntato

verso di me. Finché avrò vita tenterò

tutte le strade possibili. Solo allora

potrò dire a mio figlio Samuele: “Sammy,

le abbiamo provate tutte, con tutte le

nostre forze”.

GIORGIO

Parliamo con l’avvocato Grosso e le 104 104

facciamo sapere. Grosso sostiene con

forza che le indagini le fa la procura.

Potremmo iniziare con il nominare due

avvocati per il reato di omicidio. Poi

vediamo.

141.

Page 143: Il Mostro Di Cogne

INT. CASA DEI FRANZONI A MONTEACUTO109 109

Annamaria telefona all’avvocato Grosso.

ANNAMARIA

Io intendo nominare Taormina per condurre

indagini difensive come mi consente il

codice.

AVVOCATO GROSSO

A questo punto io sono fuori dalla

difesa, rimetto immediatamente l’incarico

e ne do comunicazione al Tribunale del

Riesame di Torino.

ANNAMARIA

Mi dispiace molto dover arrivare a questo

punto.

AVVOCATO GROSSO

Non si preoccupi. E si ricordi che io 106 106

crederò sempre nella sua innocenza.

Giorgio, il padre di Annamaria stava assistendo alla

chiamata.

GIORGIO

Brava Bimba hai fatto bene. Ci voleva un

avvocato bestia per fare un processo alla

magistratura, uno con due palle così. Il

Tao è l’uomo giusto. Voglio sentirgli

dire che aprirà un'inchiesta sui

carabinieri.

INT. CASA DEI FRANZONI A MONTEACUTO110 110

Annamaria Giorgio e Lorenzi ed alcuni altri famigliari si

intrattengono con un ex-avvocato.

EX-AVVOCATO

Senta Signora, io ho dei buoni contatti

con i mass-media. Capisco bene il suo

problema di volersi difendere dalle

menzogne. E’ legittimo da parte sua.

142.

Page 144: Il Mostro Di Cogne

ANNAMARIA

Ma che fare? Quando stavo in silenzio mi

accusavano che me ne stavo zitta perché

ero colpevole. Quando ho parlato mi hanno

accusato di usare i media per difendermi.

EX-AVVOCATO

Le piacerebbe spazzare via una volta le

menzogne al Maurizio Costanzo Show?

INT. SALA DA PRANZO DELLA FAMIGLIA ROSSI111 111

VOICE OVER TELEVISIONE

Anche il giornalista Bruno Vespa è salito

sul carro dei colpevolisti, dichiarando

“Onestamente credo che sia stata lei. Ma

il problema è in quali condizioni lo ha

fatto. Questo resta un grande mistero ed

è il motivo per cui la gente si è tanto

appassionata alla vicenda“. Ma ora

sentiamo gli innocentisti, abbiamo

intervistato Carmelo Lavorino del

Comitato pro Anna Maria, raggiungibile

per informazioni al sito www.detcrime.com.

GIORNALISTA 9

Qual è la sua teoria sul delitto di

Cogne? Crede ancora che si sia trattato

di una vendetta?

CARMELO LAVORINO

Questo delitto è inquadrabile come

omicidio premeditato e organizzato

compiuto da una mente criminale con un

movente complesso. Il movente di questo

omicidio è diretto e indiretto, logico e

illogico. Il killer ha agito per un folle

progetto di distruzione di questa

famiglia. La famiglia ha un valore

simbolico per l'assassino. Sicuramente ha

pedinato e sorvegliato i Lorenzi e non

escludo che il killer si sia introdotto

in casa sin dalle 6. Da mesi studiava e

progettava l'omicidio, potrebbe anche

aver doppiato le chiavi...

143.

Page 145: Il Mostro Di Cogne

GIORNALISTA 9

Ma le impronte digitali: il RIS ha

rilevato solo quelle dei familiari e dei

soccorritori...

CARMELO LAVORINO

Sono state trovate le impronte di 14

persone, ma c'è subito da dire che i

familiari e i soccorritori che sono

entrati nella villetta di Montroz

camminando avrebbero potuto cancellare le

tracce dell'assassino e poi bisogna

considerare il tipo di pavimento e il

grado di assorbimento delle impronte e

del sangue. Essendo l'omicidio

premeditato, il killer avrebbe potuto

usare il "kit dell'assassino". Ovvero si

è portato l'arma e l'ha riportata via

dopo il delitto, solo così si

spiegherebbe il fatto che non si trova

nonostante sia stata passata al setaccio

tutta la zona; un asciugamano per

detergere le suole e non lasciare tracce;

i guanti per non lasciare impronte

digitali.

GIORNALISTA 9

Il killer di Samuele sarebbe fuggito

senza farsi notare?

CARMELO LAVORINO

L'assassino è rimasto in casa per godere

del dolore della madre e autogratificarsi

ed è scappato confondendosi con i

soccorritori e la gente accorsa.

GIORNALISTA 9

Ma qualcuno lo avrebbe visto...

CARMELO LAVORINO

No, se si è camuffato con cappello,

occhiali, sciarpa. E' facile mischiarsi

tra la gente e travisarsi soprattutto

d'inverno quando si hanno a disposizione

cappelli e giubbotti. Del resto un

delitto o lo si organizza bene o non lo

si organizza.

144.

Page 146: Il Mostro Di Cogne

GIORNALISTA 9

Perché un assassino avrebbe dovuto

uccidere Samuele?

CARMELO LAVORINO

Elemento indicatore di un omicidio è

l'arma. Se l'arma utilizzata dal killer

viene presa nell'ambiente in cui si

svolge il delitto, l'omicidio è

occasionale; se come in questo caso,

viene portata dall'assassino (e infatti

non si trova più) siamo di fronte a un

delitto organizzato, premeditato.

L'omicida di Cogne voleva colpire una

famiglia con le caratteristiche di quella

dei Lorenzi: persone arrivate da fuori;

due bambini di quell'età; gente che vive

lontano dal paese. Il killer ricostruisce

una scena che in passato lo ha visto

sconfitto. E' un soggetto psicopatico,

sadico, lucido, calcolatore e acculturato.

GIORNALISTA 9

Se un folle voleva colpire la famiglia

Lorenzi, l'assassino di Samuele lo

dobbiamo cercare a Cogne?

CARMELO LAVORINO

In Piemonte, Valle d'Aosta...

VOICE OVER TELEVISIONE

Ora diamo spazio all’ufficio stampa di

Annamaria, gestito dal comitato Conosci

Annamaria e da Don Mario Baroncini. Il

sito è raggiungibile all’indirizzo

www.giustiziapersamuele.it

DON MARIO BARONCINI

Si, posso dirle che io conosco meglio le

carte processuali che la bibbia.

Mentre in sottofondo si sente l’intervista a Don Mario

Baroncini, il bambino, dopo avere sentito l’ultima

dichiarazione dell’avvocato si butta sul divano dove è

seduto il papà.

145.

Page 147: Il Mostro Di Cogne

BAMBINO FAMIGLIA ROSSI

Fermo o sei morto! Ti ho appena puntato

il terribile kit dell’assassino... non

hai scampo!

SIGNOR ROSSI

(ride)

Oddio il Mostro di Cogne! Sono spacciato!

Mamma aiuto!

SIGNORA ROSSI

Lo sai che non le dovrebbe guardare

queste cose!

SAMUELE

Papà mi porti a Cogne nel week-end?

Daiiiiii!

SIGNOR ROSSI

Mamma che facciamo? Scampagnata?

SIGNORA ROSSI

Ma, perché no. Prepariamo un po di panini

e ci facciamo un picnic!

INT. STUDIO TELEVISIVO - CAMERINO112 112

Annamaria, Stefano e l’ex-avvocato sono negli studi di

canale 5 a Roma. Arriva un assistente di studio.

ASSISTENTE DI STUDIO

Signora! Venga! Il signor Costanzo

l’attende nel suo camerino.

Annamaria lo segue.

ANNAMARIA

Signor Costanzo ma che piacere.

COSTANZO

Signora Annamaria! Grazie di essere

venuta. La trasmissione inizierà fra

pochi minuti.

Costanzo si aggiusta il trucco.

146.

Page 148: Il Mostro Di Cogne

COSTANZO (CONT’D)

C’è qualcosa che vuole dire?

ANNAMARIA

Beh di cose ce ne sarebbero tante..

COSTANZO

Qualcosa in particolare che non ha ancora

detto?

ANNAMARIA

Voglio smentire la sequela infinita di

leggende metropolitane sul mio conto e su

quello della mia famiglia. Non ho sposato

un ragazzo fuggito da Bologna per

problemi di droga, che io e Stefano non

abbiamo amanti a Cogne, la lettera che ci

siamo scritti era d’amore.. e che non

sono parente con Prodi.

COSTANZO

Si, ma io intendo qualcosa di veramente

eclatante.

ANNAMARIA

No. Le cose che voglio dire sono solo

queste...

COSTANZO

Mi hanno detto che lei è in cinta. E’

vero?

ANNAMARIA

Ma no, cosa glielo fa pensare?

COSTANZO

Signora, è il mio lavoro, sono un

giornalista.

ANNAMARIA

E va bene. E’ vero, ma la cosa è privata

e non deve venire fuori.

147.

Page 149: Il Mostro Di Cogne

INT. STUDIO CANALE 5 - SET113 113

Annamaria guarda direttamente in telecamera, ospite al

Maurizio Costanzo Show. Costanzo è in studio con gli

ospiti, tra cui Annamaria e Carlo Taormina.

ANNAMARIA

Spero che tu mi stia guardando e che ti

renda conto di quello che hai fatto a un

bambino di tre anni. Mi chiedo come tu

possa tenerti dentro una cosa del genere,

spero che confessi e ti consegni alla

giustizia. Samuele era nel letto di mamma

e papà perché si sentiva protetto e tu me

lo ha tolto. Tu lo devi dire non puoi

fare finta di niente.

COSTANZO

Ringraziamo Annamaria per il suo appello,

riprendiamo dopo un attimo di pausa.

Consigli per gli acquisti!

Parte la musica del Maurizio Costanzo Show. Costanzo si

avvicina ad Annamaria e le mostra la sua scaletta.

COSTANZO (CONT’D)(indicando la parola incinta)

Adesso le chiedo questo.

ANNAMARIA

No no. Ho detto di no... non ne voglio

parlare.

Costanzo se ne va e scherza con altri ospiti. Poi

riprende la trasmissione. Un tecnico fa il conto alla

rovescia.

COSTANZO

E’ vero che aspetta un bambino?

ANNAMARIA

Queste sono cose che riguardano la mia

vita privata.

148.

Page 150: Il Mostro Di Cogne

COSTANZO

Lo capisco ma dalla sua risposta mi

sembra di capire che è vero e le faccio i

miei auguri.

ANNAMARIA

La ringrazio.

EXT. TRIBUNALE DI TORINO114 114

Una marea di persone accorrono al tribunale di Torino.

All’esterno televisioni e giornali che filmano l’evento

dell’anno.

GIORNALISTA 8

Si siamo in diretta dal tribunale di

Torino. Come potete vedere c’è una folla

di curiosi che fa la fila per entrare

nell’aula dove si tiene il processo

d’appello per Annamaria Franzoni, già

condannata a 30 anni con rito abbreviato

ad Aosta. Per richiesta di entrambe le

parti, il dibattimento sarà pubblico e

questa volta sarà presente anche

l’imputata. Il processo è in corso,

sembra che Annamaria si sia chiusa nel

bagno, per non vedere le immagini del

piccolo Samuele massacrato. Richiamata

dal giudice è rientrata in aula. Dopo le

parole dell’accusa la donna non è

riuscita a trattenere le lacrime e in un

pianto sommesso ma irrefrenabile ha

dichiarato: "Volevo dirvi che io non ho

ucciso mio figlio" alzandosi in piedi.

Intanto il pellegrinaggio dei curiosi non

si placa, ormai la gente è costretta ad

attendere fuori. Vi restituisco la linea

per ulteriori aggiornamenti in diretta da

Torino.

EXT. CASA DEI LORENZI115 115

Il signor Rossi con la moglie e il figlio arrivano in

macchina davanti casa dei Lorenzi.

149.

Page 151: Il Mostro Di Cogne

Scendono dall’auto con un po di timore. Poi si

incamminano lungo lo stradino che porta allo chalet.

SIGNOR ROSSI

Su su! Cosa sono ste facce da funerale?

Dai mettetevi un po’ lì che vi faccio una

bella foto.

SIGNORA ROSSI

Dove, qui su? A me pare un posto un po

macabro. Brrrr. Comunque in TV sembrava

più grande.

SIGNOR ROSSI

Si, lì va bene! No, aspetta. Un passo a

destra.. Così.. Samuele sorridi! Cheese!

Il signor Rossi scatta.

SIGNOR ROSSI (CONT’D)

Bellissima! Samuele vai vicino alla casa

che te ne scatto un altra.. Prendi un

ricordino, dai che lo facciamo vedere ai

nostri amici! Samuele, VIVO, a Cogne!

(ride)

SAMUELE

Papà ho paura!!!

SIGNOR ROSSI

Ma stai tranquillo! Era tutta solo una

fiction! Non c’è nessun mostro a Cogne.

INQUADRATURA DELLE TELECAMERE DI SICUREZZA INSTALLATE

FUORI DALLA CASA DEI LORENZI, DA LARGO AL PARTICOLARE

DELL’OBIETTIVO.

150.