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IL MIO MONDO E' A COLORI di Laura Soriani Catalogo della mostra Presso la Biblioteca Livi Novembre 2016- marzo 2017

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IL MIO MONDO E' A COLORI di Laura Soriani

Catalogo della mostra Presso la Biblioteca Livi

Novembre 2016- marzo 2017

Presentazione di Mimmo Martorana I disegni di Laura esposti alla Biblioteca Livi, presso il padiglione Morel, risalgono agli anni ‘90. Laura ha frequentato la scuola di disegno per modellismo vestiti, ha acquisito così una mano sicura. I disegni rappresentano uno stato d'animo chiaro e passionale. Un sentimento importante, quello dell'Amore, nei confronti dell'altro, dell'essere e del sé superiore. Un avvicinarsi a Dio, alla spiritualità e l’immergersi nell’acqua del mare che purifica e libera. Laura attraverso il disegno guarisce la sua malinconia, è una terapia, acquisisce certezza nell'affrontare la vita. Le opere possono inserirsi nel simbolismo astratto, nella percezione della realtà attraverso i sensi e il colore. Ciò che ha scritto per ogni opera mostra come il simbolo evochi con un velo di analogia e mito, un mondo misterioso. Riflette le sensazioni di un mondo inconscio. Le opere sono accompagnate da “pensieri da questa e da altre vite” scritti da Laura.

E' un disegno del 1996 ed è senza titolo. Ho voluto solo fare un “gioco cromatico”, ma alla fine sembra una croce sospesa nel nulla.

Questo disegno è datato 21/11/1993 e s'intitola “Lo specchio”. Infatti come si può notare al centro del foglio, compare una figura azzurra a cui ho inteso dare il significato di un uomo e una donna uniti in un unico corpo. Dall'occhio che li sovrasta (potrebbe essere l'occhio di Dio), partono delle linee (raggi) che vanno a toccare la figura azzurra. Io ho dato il significato che l'amore di questa coppia fosse benedetto da Dio. Tutt'intorno vi sono silouettes, occhi e altri “esseri viventi” che circondano la coppia e sono in relazione con essa.

E' una verifica scolastica risalente al 28/10/1987 e la tecnica usata è acquarello e matita. Il tema della verifica era creare un gioiello. Mi è “uscito” questa specie di uccello che persone che l'hanno visto successivamente hanno interpretato come “L'araba fenice”.

Opera cromatica a pennarello, senza data. Potrebbe essere un modulo per creare la fantasia di un tessuto. Il colore rosso lo interpreto come energia vitale e amore passionale.

Questo disegno mi è stato ispirato dal rimorso di non essere andata al matrimonio della mia migliore amica d'infanzia. E' intitolato “donna al balcone” ed è datato 07/11/1997, l'anno in cui lei si è sposata. Ho provato ad immaginarla affacciata al balcone di casa sua, immersa nei suoi pensieri.

E' un quadro dei primi anni ‘90 e raffigura principalmente il mio analista di allora e la moglie (i 2 visi a sinistra con i copricapi bianco e neri). Il volto di donna con i capelli rossi, che guarda verso il cielo e in particolare il sole, raffigura mia nipote (che all'epoca non era ancora nata). Vi sono altri 2 visi rovesciati: quello con la ciocca di capelli color marrone, raffigura un'amica che frequentavo in quegli anni e l'altro viso con l'occhio azzurro, l'ho interpretato come il volto di un'infermiera.

L'ho disegnato nei primi anni ‘90, quando credevo alla reincarnazione. Il mezzobusto con il viso bianco che compare a sinistra, raffigura mio fratello Sergio, ma in un'altra epoca storica (ho immaginato egizia). A destra compare il vaso di Pandora e 2 volti nell'atto di baciarsi. In basso a sinistra, rovesciate, vi sono raffigurate delle teste che rappresentano un popolo guidato da un re (testa più grossa).