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CARE MAGAZINE - TRIMESTRALE N°7 SETTEMBRE 2017 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. 70% - CN PIACENZA - Euro 4,00 S N O E Z E L E N IL BUON LEADER M A R K E T I N G LIBRI IN ARRIVO

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CARE MAGAZINE - TRIMESTRALE N°4 DICEMBRE 2016 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. 70% - CN PIACENZA - Euro 4,00

I L M E E T I N G 2 0 1 7

V I T A E D E M E N Z A

L A S O L I T U D I N E

F I L M : A R R U G A S

CARE MAGAZINE - TRIMESTRALE N°7 SETTEMBRE 2017 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. 70% - CN PIACENZA - Euro 4,00

S N O E Z E L E N

I L B U O N L E A D E R

M A R K E T I N G

L I B R I I N A R R I V O

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«L’ascolto empatico per la gestione delle emozioni»

Workshop esperienziale realizzato da:

Ti aspettiamoIl 6 Ottobre 2017, Ore 14-18

presso

CRA Dr. G. Perini di Cortemaggiore (PC)

Via S. Lorenzo 41, 29016

Costo: €60,00

Per info e iscrizioni:[email protected]

Cell: 338-4062300 (Giulia)

Per scaricare la locandina:www.editricedapero.it

Il workshop esperienziale, condotto dalla Dott.ssa Karin Puliti, offre l’opportunità di sperimentare, in un contesto «protetto», nuove modalità per comunicare e per gestire le emozioni sul lavoro attraverso l’ascolto empatico.

Si rivolge primariamente a coordinatori, responsabili di nucleo e operatori di servizi sociosanitari, che saranno accompagnati a comprendere le proprie modalità di ascolto e ad esplorare nuovi modi di ascoltare sé stessi e gli altri, al fine di poter riportare le «buone pratiche dell’ascolto» successivamente nel contesto lavo-rativo quotidiano.

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ANOSS c/o Casa Associazioni Via C. Musso, 5 29122 PIACENZA E-mail:

[email protected]: www.anoss.it

EDITOREEDITRICE DAPERO

di Dapero Giulia & C. S.a.s. Via Angelo Calvi 35

29015 Castelsangiovanni (PC) Tel. 338.4275131Fax. 0523.579439

[email protected]

REDAZIONEVia Tirotti 9, 29122 Piacenza

[email protected]

DIRETTORE RESPONSABILE Renato Dapero

[email protected] [email protected]

DIRETTORE EDITORIALE Giulia Dapero

[email protected]

STAMPALitoquick (PC)

Via Merli, 26 - 29122 Piacenza

REGISTRAZIONE DELTRIBUNALE DI PIACENZA

N° 708 del 30/11/2012

FOTO di COPERTINA Stefano Granelli

HANNO COLLABORATOA QUESTO NUMERO:

Benedetta BruciaferriDoll Therapy ItaliaAgata De MatteisLoredana GalianoMonica Manzoni

Antonio MorbidelliGiulia MottinoSilvia PellegriniRiccardo Rossi

Ferdinando SchiavoGiovanni Simonetti

Cinzia SivieroAlessia TabogaAdriana TidonaFlavio Tidona

PER LA SEZIONI GIOCHI SI RINGRAZIA Ol’Boys (Treviso) e Studio Giochi (Venezia)

3. Editoriale

NOTIZIE4. Da ora CARE Magazine è online

STUDI6. La crisi arriva in Finlandia10. Terapia occupazionale e demenza14. Monza: «Il paese ritrovato»16. Il welfare della solitudine

GIOCHI21. La storia della mia vita24. Giochi in RSA28. Le soluzioni

ESPERIENZE29. Co-abitare per vivere meglio34. Una zampa verso l’autonomia

RUBRICHE38. Psicologia e felicità40. Umanità e cura nel cinema42. Regali di Natale (fumetto)44. Moda: consigli per l’inverno46. L’oroscopo dell’inverno

CAREANOSS c/o Casa Associazioni

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REDAZIONEVia Tirotti 9, 29122 Piacenza

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DIRETTORE RESPONSABILERenato Dapero

[email protected]@postacertificata.gov.it

DIRETTORE EDITORIALEGiulia Dapero

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STAMPAOfficina Fotografica Fotocomposizio-

nevia C. Mascaretti,12 29100 PC

REGISTRAZIONE DELTRIBUNALE DI PIACENZA

N° 708 del 30/11/2012

FOTO di COPERTINA E GRAFICAStefano Schiaffonati

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

Laura AbateMary Ardia

Yann BerholomGiovanna Caiata-Olgiati

Giulia DallagiovannaMassimiliano Di Toro Mammarella

Maria Silvia FalconiLoredana Galiano

Laura LionettiMonica Manzoni

Antonio MorbidelliRiccardo Rossi

Deborah Sandrin

PER LA SEZIONI GIOCHI SI RINGRAZIAOl’Boys (Treviso) e Studio Giochi (Venezia)

edEDITRICE DAPERO

CareMagazine n 4 Dicembre 2016 interno.indd 3 14/11/16 18:03

3. Editoriale

NOTIZIE4. Giornata Mondiale Alzheimer

STUDI6. Demenze e luoghi comuni10. La stimolazione multisensoriale 12. L’evoluzione dell’ambiente14. La leadership nei servizi18. Validation®: a chi è utile?

GIOCHI21. Al centro… si gioca!23. Giochi da fare in RSA 28. Soluzioni

ESPERIENZE30. Viaggiatori controcorrente32. Prodotti di animazione34. Benessere olistico36. Yoga della risata e benessere

RUBRICHE40. Dalla #Wowrevolution alla wow therapy42. Gli effetti della terapia occupazionale44. Alimentazione e falsi miti46. Il cielo dal VI piano di Casa Tre (III puntata) 48. L’oroscopo dell’autunno

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Renato DaperoDirettore Responsabile

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Parlare di marketing per le aziende che opera-no nel settore sociosanitario può creare qualche imbarazzo per la difficoltà a inserire il termine nel vocabolario corrente del settore. Molti retaggi culturali e pregiudizi fanno sì che, quando si par-la di assistenza, non sia facilmente accettata una visione commerciale (e la parola marketing con-tiene nella sua radice proprio il riferimento espli-cito al mercato). A nessuno sfugge tuttavia che il progressivo cambiamento nella produzione dei servizi, con sempre meno Pubblico e sempre più Privato, ha trasportato il settore in termini sia so-stanziali sia formali nell’area del mercato, sia pur fortemente regolato da norme pubbliche. Alcuni presupposti della contrarietà sono caduti e non è più così difficile pensare all’introduzione dei con-cetti del marketing in questo settore.

Il marketing, come disciplina autonoma, è nato da più di un secolo e i suoi primi passi li ha compiuti nel settore della produzione e vendita dei beni di largo consumo. Nel corso degli anni ha esteso la sua applicazione anche al mondo del commercio tra aziende (marketing industriale) e al mondo dei servizi. Ha sempre svolto la funzio-ne di rendere compatibili i due interessi in gioco: quello del cliente, di avere un prodotto o servizio conforme alle sue esigenze, e quello dell’azienda, di avere un adeguato valore in cambio. I grandi cambiamenti sociali e culturali che si sono veri-ficati nel tempo hanno modificato e affinato le strategie di marketing che si è saputo adattare alla mutata realtà sociale e culturale servendosi inoltre di tutti gli elementi offerti dal progresso tecnologico. Si possono leggere innumerevoli de-finizioni ma per comprendere bene come oggi si possa applicare questa disciplina al settore dell’as-sistenza, è bene condividere questa definizione proposta da Philip Kotler, secondo cui il mar-keting «è il processo mediante il quale le imprese creano valore per i clienti e instaurano con loro solide relazioni al fine di ottenere in cambio un ulteriore valore»(1).

Alla luce di questo, è possibile pensare all’in-troduzione dei criteri gestionali di marketing nelle strutture sociosanitarie come le RSA o altri

centri di servizio ad anziani e disabili? Sì, certa-mente! Non rientra nella mission di ogni strut-tura il creare valore per il cliente instaurando con lui una solida relazione? Se lo scopo è creare servizi di qualità in base alle esigenze dei clienti, introdurre i processi del marketing aiuterà a per-seguire correttamente la missione tenendo conto dei desideri, delle emozioni e della concorrenza d’interessi di più clienti e stakeholder.

Non bisogna, però, ridurre il marketing a qualcosa che ne è soltanto una parte e attribuirgli semplicemente la funzione di pubblicità, come se il profotto fosse un fattore dato. In realtà il mar-keting è attivo fin dalla progettazione del servizio, con lo studio dei bisogni presenti nel territorio e con la definizione degli obiettivi. Non si può pen-sare che possa essere applicato in modo efficace semplicemente includendo nell’organigramma dell’ente un Responsabile Marketing che, agendo singolarmente, riuscirà solo a produrre un evento promozionale e qualche volantino, o a gestire una pagina facebook. Fare questo significa forse esse-re usciti dal pregiudizio negativo ma non dall’e-quivoco che ne riduce la funzione. In questi casi l’azienda continua a mantenere un orientamen-to alla vendita, ossia lavora per vendere ciò che si produce. Ciò che si deve invece conquistare è l’orientamento al marketing che implica lo studio dei bisogni del cliente, non per vendere ciò che si è prodotto, ma per produrre ciò che si può vendere, rispettando i bisogni e i desideri dei clienti.

Il marketing sarà un gran bell’aiuto per l’azien-da di servizi, pubblica o privata, se l’intero staff dirigenziale e i responsabili intermedi saranno preparati ad applicarne correttamente gli schemi di gestione. È una modifica di atteggiamento non facile da attuare che può portare a una crescita culturale importante. CARE Magazine intende contribuire e per questo inizierà una campagna per promuovere questa evoluzione culturale che riteniamo utile al futuro di un sociosanitario di qualità. Note:(1) G. Armstrong, P. Kotler, Princìpi di marketing, Pearson, 2009.

Marketing e servizi sociosanitari«I clienti non comprano i nostri servizi ma soluzioni ai loro problemi»

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Giornata Mondiale Alzheimer:due appuntamenti

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Il delirium nella persona anziana e nella malattia di AlzheimerConoscere, prevenire, assistere

In prossimità della Giornata Mondiale Alzheimer, il 15 settembre la RSA e centro polifunzionale Vil-laggio Amico, che è dotato al suo interno di un Centro Alzheimer di eccellenza, organizza il conve-gno sul delirium, un fenomeno difficilmente diagnosticabile.

il convegno, che si terrà a Saronno (presso Star Hotel Gran Milan - via Varese, 23) venerdì 15 set-tembre dalle ore 14, è rivolto a medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi, educatori, terapisti oc-cupazionali, assistenti sociali e a tutti gli operatori sanitari che lavorano in strutture della sanità e assistenziali, nonché a familiari dei pazienti con demenza.

Il convegno organizzato da Villaggio Amico, la Residenza sanitaria assistenziale alle porte di Milano, è ormai un appuntamento abituale per gli addetti ai lavori; giunto alla sua sesta edizione, vuole fare il punto sugli studi e sulla letteratura scientifica, tenendo ben presente le esperienze sul tema, al fine di trattare e riconoscere il delirium nella persona anziana e nel malato di Alzheimer. Sarà presentato il quadro attuale della ricerca e gli sviluppi futuri che ambiscono a una prevenzione e gestione di questa condizione, spesso non riconosciuta.Il delirium è una condizione clinica caratterizzata da una alterazione dello stato di vigilanza, con per-dita dell’attenzione e alterazione dello stato di coscienza. È diffuso in ambito ospedaliero ma anche in ambito riabilitativo geriatrico, in RSA nonché al domicilio.

In programma, gli interventi del professore associato di Medicina interna e Geriatria dell’Università Milano Bicocca e dell’A.O. San Gerardo di Monza, Giuseppe Bellelli, della presidente della Federazione Alzheimer Italia, Gabriella Salvini Porro, e di Ermellina Zanetti del Gruppo di ricerca geriatrica di Bre-scia. Interverranno inoltre la Psicologa esperta in Neuropsicologia Clinica e responsabile del Centro Alzheimer di Villaggio Amico, Loredana Locusta, e la responsabile area medica del Centro Alzheimer di Villaggio Amico, medico geriatra, Rosaria Rigo.

È stato richiesto l’accreditamento ECM per le figure sanitarie e per gli assistenti sociali.

Per iscriverti al convegno compila il modulo di iscrizione scaricabile sul sito di Villaggio Amico (http://www.villaggioamico.it) e invialo a [email protected]

oppure per fax allo 02 87152129.

La partecipazione al convegno è gratuita per chi non richiede i crediti ECM e per gli assistenti sociali, mentre per chi richiede i crediti ECM il costo è di 40 Euro.

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Il futuro possibile per le persone con demenza

21 Settembre 2017ore 8.30 - 13

Oggi, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 42 milioni di persone nel mondo soffrono di demenza. Di queste, il 60-70% è affetto da Alzheimer. Anche in Italia la patologia ha dimensioni rilevanti: secondo l’Istat circa 1 mi-lione di italiani sono colpiti da questa malattia.Per sensibilizzare su questo tema, che nei prossimi anni di-venterà sempre più emergente e di attualità, la Giornata Mondiale Alzheimer, giunta alla sua XXIV edizione, invita a promuovere iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione; in quest’ottica la Cooperativa La Meridiana, im-pegnata nel progetto che vedrà all’inizio del 2018 l’apertura del villaggio Alzheimer in Italia, Il Paese Ritrovato, propone un convegno dove il tema della demenza verrà affrontato ac-costando tematiche di innovazione culturale e progettuale, verso la speranza di una qualità migliore di vita. Curare una persona affetta da demenza è sempre un compito gravoso e difficile che ancora ad oggi viene affidato principalmente alle famiglie delle persone con malattia di Alzheimer, con i con-seguenti costi sociali ed emotivi del percorso di malattia. Un aspetto cruciale della revisione delle cure dedicate alla de-menza è rappresentato da una riduzione dello stigma che ha ostacolato lo sviluppo di una adeguata cultura della cura del-la demenza portando a un eccesso di medicalizzazione delle

cure e amplificando le disabilità connesse alla patologia. Ai fini di combattere lo stigma assistiamo a cambiamenti culturali ove le comunità vitali accolgano e sostengano le persone con demenza in un piano di normalità nel quale si valorizzi il diritto delle persone con demenza a una vita insieme alle persone sane. Le nuove sfide assistenziali per la demenza non puntano a ottenere una regressione della malattia, ma a garantire una migliore qualità di vita all’insegna della comune appartenenza a una società civile. Pertanto nel convegno verranno illustrate le prime esperienze italiane di nuovi modelli assistenziali come Il Paese Ritrovato a Monza, a testimoniare un impegno di inclusione e di coinvolgimento delle persone con demenza in una realtà che dia loro possibilità di scelta e di control-lo giorno dopo giorno sulla propria vita.

IL FUTURO POSSIBILE PER LE PERSONE CON DEMENZA

Giovedì 21 Settembre 2017

8,30 - 13,20

Centro Geriatrico San Pietro Viale Cesare Battisti, 86 – Monza (MB)

RESPONSABILE SCIENTIFICO:

D.ssa Mariella Zanetti

4 Crediti ECM

PARTECIPAZIONE GRATUITA

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

Tel 031 713348 Email [email protected]

Sito www.labormedical.it

Evento realizzato in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer e della presentazione del Villaggio Alzheimer

“Il paese ritrovato”

MODALITA’ D’ISCRIZIONE ON LINE

SEGUIRE LE SEGUENTI ISTRUZIONI: CLICCA QUI PER ISCRIVERTI o vai alla pagina del

corso sul sito www.labormedical.it nella sezione RES “Dettagli”

Utilizza l’apposito bottone cliccabile Compila il form con i dati richiesti Riceverai una mail di conferma iscrizione da parte

della segreteria

N.B.: Verrà data PRIORITA’ agli operatori delle RSA aderenti ad ARSA Monza e Brianza. ISCRIZIONE OBBLIGATORIA

PARTECIPAZIONE GRATUITA

NOTE ORGANIZZATIVE:

L'evento è accreditato secondo i nuovi criteri per l'assegnazione dei crediti ECM stabiliti dalla Commissione Nazionale per la formazione continua del 13 Dicembre 2016. Pertanto è previsto: Frequenza obbligatoria al 90% (rilevazione con sistema

elettronico in entrata ed in uscita per ogni mezza giornata). Superamento test di apprendimento finale (valido con

almeno il 75% delle risposte esatte) che sarà consegnato solo al termine dell'evento, come da disposizioni ministeriali.

I destinatari dell’evento sono i Medici (tutte le discipline), i Farmacisti e gli Infermieri ospedalieri.

Obiettivo ECM : Fragilità (minori, anziani, tossico-dipendenti, salute mentale) tutela degli aspetti assistenziali e socio-assistenziali.

L’attestato ECM sarà scaricabile on line sul sito www.labormedical.it nella sezione “Accedi ai tuoi corsi” a seguito della rendicontazione del Provider che sarà effettuata entro 90 giorni dal termine dell’evento.

Al termine dell’evento sarà consegnato a tutti i partecipanti un attestato di partecipazione.

Evento realizzato con il contributo non condizionante di:

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Demenze e luoghi comuni«Un angelo alla mia tavola... anzi due!»: un racconto e una riflessione

Di Ferdinando Schiavo(1)

«Eccoli che arrivano, i miei due angeli! Dai, sedetevi e mangiate! È il vostro piatto preferito. Poi mi direte come è andata a scuola…».Marta e Arturo guardavano il vuoto davanti a loro. Il vuoto dei piatti vuoti, delle assenze reali dei due angeli. Non li sollevava dalla preoccupazione il fatto di avere capito dalle parole del papà di qualche giorno prima che non si trattava di angeli veri ma di due bambini immaginari. Bambini immaginati, che venivano a trovare la mamma da mesi, all’inizio ogni tanto e per pochi minuti, poi sempre più frequentemente, quasi ogni giorno e sempre più a lungo.Papà Eduardo interrogava i figli con uno sguardo perso, si aspettava una qualche spiegazione dal loro bagaglio culturale sicuramente superiore al suo, ma Marta e Arturo erano stupiti e addolorati almeno quanto lui e del tutto impreparati a questa novità che aveva sconvolto la routine dei loro genitori. Mamma Gina era stata una maestra elementare per quaran ’anni; una di quelle che lasciano il segno, impegnata a dare insegnamenti utili a tutti, con un occhio democraticamente più attento ai figli dei meno abbienti, ai più poveri, ai meno colti per destino, un destino che si poteva cambiare arricchendo il bagaglio del sapere. Era fisicamente sana nei suoi settantaquattro anni ben portati e ricchi di interessi, almeno fino a pochi mesi prima. Un breve ma consistente fatto febbrile influenzale all’inizio dell’autunno sembrava aver cambiato qualcosa nel suo variegato panorama di interessi. In-tanto, una notte aveva cominciato a «vedere i due angeli» e poi a rivederli per brevi istanti. Eduardo pensò che fosse per la febbre, anche se la febbre era sparita in due giorni e questo quindi non giusti-ficava gli altri episodi che erano arrivati poco dopo, prima di sparire del tutto. Non ritenne opportuno avvertire i figli che, forti dei loro quarant’anni, erano impegnati a mantenere il lavoro e a badare alle rispettive famiglie a qualche centinaio di chilometri di distanza. Per il resto Gina non era cambiata, a parte qualche perplessità di tanto in tanto su come preparare un piatto in cucina o sistemare gli indumenti stirati in armadio. Forse anche qualche errore nello stirare e prima ancora nel gestire i programmi di lavaggio in lavatrice… Eduardo, nonostante la generazione cui apparteneva, era uomo «di casa»: sapeva usare gli elettrodo-mestici ed era in grado di stirare con cura le sue camicie. Per questo annotava con stupore e preoc-cupazione quanto gli stava accadendo attorno saltuariamente. Tuttavia, dopo qualche settimana, gli angeli rifecero capolino. Una domenica Gina aveva persino ap-parecchiato la tavola per quattro e si era spesa a parlare coi due angeli per almeno un’ora. Il medico, per telefono, non gli aveva dato peso e aveva suggerito un po’ di valeriana.A un certo punto, dopo un nuovo pranzo a quattro la domenica successiva, Eduardo uscì di casa con una scusa e chiamò al telefono i due figli. Stavolta bisognava avvertirli, condividere domande, preoccupazioni e soluzioni! Marta e Arturo – insegnante di scienze biologiche alle superiori la prima e avvocato esperto nei temi del lavoro il secondo – entrambi frastornati, risposero che si sarebbero accordati tra di loro per raggiungere appena possibile i genitori. Richiamarono poco dopo per con-fermare che sarebbero venuti la domenica successiva in tempo per il pranzo, solo loro due, senza i rispettivi coniugi. E si sarebbero fermati una settimana… E videro con malinconia la tavola già apparecchiata per sei, mentre la mamma chiacchierava amorevolmente coi due angeli e la squisita zuppa di ceci rimaneva intatta nei loro due piatti e veniva portata via senza altri commenti.

Papà e figli capirono che era meglio non fare domande sulle due strane presenze: anzi, senza che si fossero messi d’accordo in anticipo, scelsero di spostare l’attenzione su altri argomenti: il loro lavoro e altre esperienze da raccontare, utili in quei momenti drammatici per condurre altrove l’attenzione della mamma.La strategia funzionò splendidamente. Gina si indignò per alcune porcherie avvenute a scuola rac-contate dalla figlia, rise di gusto per altre storie, si interessò ai possibili risvolti positivi della vita di Arturo. Insomma, dimenticò gli angeli a tavola.

Ferdinando Schiavo

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