ASILO NEL BOSCOGenova

Il ManifestoOrtoCollettivo

ŠCEC Liguria

Manifestodell’ASILO NEL BOSCO

a cura del Collettivo

Edizione in proprio

Le ragioni, i metodi, i tempi e i luoghi

per rivoluzionare uno dei più antichi e affascinanti

momenti vitali dell’essere umano.

Genova, 24 Luglio 2015

I° Edizione aggiornata al 10 Gennaio 2016

OrtoCollettivo di Genova_Ingresso_HOPeLAB PHOTO OrtoCollettivo di Genova_Bancali centrali_HOPeLAB PHOTO

Manifesto dell’ORTOCOLLETTIVOPremessa

Cosa può mai essere un ORTOCOLLETTIVO, se non quell’ “ arcaica proprietà comune della terra “ che Engels intese contestare nella prefazione all’edizione tedesca del

1883 del Manifesto del Comunismo, firmata da lui medesimo, essendo il “cadavere” di Marx ancora caldo ?

E quindi cosa può mai essere un ORTOCOLLETTIVO, se non una rivoluzione decisa e completa verso la Sovranità Popolare ?

E ancora, cosa può mai essere un ORTOCOLLETTIVO se non una centrale di produzione energetica e, allo stesso tempo, una “Banca di Emissione” che distribuisca attraverso i

suoi prodotti l’ “unità di misura del valore (moneta !?)” ?E poi, a finire, un ORTOCOLLETTIVO è quell’unico “raro” elemento del percorso

sociale nel quale non esiste inganno, debito né, tantomeno, “usura” poiché le “unità di misura del valore” sopra introdotte hanno valore INTRINSECO e non sono solo

convenzionalmente accettate come qualsiasi pezzo di carta di corso forzoso...........garantite dal “nulla giuridico” e dal “nulla sostanziale” ??

Testo

Da più parti e da parecchio tempo si evidenziano tentativi di denunciare la perdita della sovranità popolare, senza probabilmente sapere che cosa venga inteso per

sovranità. Sovrano è colui che sta sopra ogni altro ente e come tale decide o annulla le decisioni spettanti ad altri.

Perchè il popolo possa essere sovrano, così come appunto si invoca da piu’ parti, occorre che abbia la capacità di essere totalmente indipendente nel ciclo

energetico, nella produzione del cibo e nella dotazione di tutti gli elementi vitali che compongono l’equilibrio e la felicità; occorre che rifugga le costruzioni gerachizzanti,

le specializzazioni e il “trattenimento delle conoscenze” ad uso dei prestatori professionali.

Qualcuno, negli anni della grande letteratura, prima che nascessero i copia/incollari, ricordava che quanto sopra si chiama “amore”, intendendo con questo un sistema di rapportazione tra individui (il numero non conta), profilato sulla volontà piena di applicare l’interesse sociale eliminando, fino ai livelli più elementari, l’interesse privato o individuale. Realizzare il progetto dell’ORTOCOLLETTIVO significa quindi lavorare con passione nelle poche o tante ore disponibili da soli o in compagnia fino a soddisfare le esigenze del terreno; significa darsi il compito di cercare la

soddisfazione in ciò che si produce o si realizza; significa dimenticare l’esistenza di fitofarmaci, forzature e alterazioni; significa infine cercare la qualità a scapito della inutile quantità. Un orto, in quanto produttore di cibo è anche “banca di emissione”

se, convenzionalmente, siamo in grado di dare, per esempio, ad una foglia di insalata un valore di scambio che non ha nulla di diverso del valore che convenzionalmente

diamo ad una moneta da 5 euro; anzi il valore della foglia di insalata, per chi ha anche solo un minimo di conoscenza del pensiero di costruzione della moneta, è ben

superiore perché è intrinseco e non convenzionale. Un orto, in quanto fornitore di elementi vitali, attraverso la socialità collaborativa

dei partecipanti arriva persino a coinvolgere talmente alcune di queste figure che le stesse trovano difficoltà a individuare modelli sociali di simile intensità.

L’ORTOCOLLETTIVO di Genova si pone poi degli obiettivi che trovano, nelle particolari caratteristiche del terreno, in forte pendenza e in stato di abbandono ultradecennale,

l’ispirazione a un “magico sforzo” riconoscibilissimo nella soddisfazione risultante dall’aver affrontato un terreno boschivo in forte pendenza che in ogni momento sembra suggerire un altro ulteriore sforzo che esalta la “magia” delle esecuzioni.

Stante questa pendenza, il progetto analizza le condizioni negative normalmente rappresentate in un area boschiva in stato di abbandono (smottamenti/frane,

irregolare regimentazione delle acque, produzione eccessiva di cO2 da eccesso di necromasse, incendi, etc etc) ed anche le necessità che l’essere umano si pone in

relazione a tutto ciò che viene genericamente chiamato “natura”.In estrema sintesi si può così definire “tecnicamente” il progetto dell’ ORTOCOLLETTIVO

come una soluzione alla gran parte dei disagi che le popolazioni subiscono come proveniente da diverse cause.

Manifesto dell’ASILO NEL BOSCO

ChiAsilo nel Bosco – Bambini nell’Orto Genova

DoveGE Cornigliano, Area Campi. Precisamente dentro la cancellata dei caseggiati di Corso Perrone 38-46, di fronte alla fermata del 63 successiva a quella dell’Ikea

venendo da Sampierdarena.Contatti

WEB http://bambininellorto.blogspot.it/p/progetto.html?m=1 Indirizzo per l’iscrizione: http://bambininellorto.blogspot.it/p/iscrizione.

html?m=1FB Pagina: https://www.facebook.com/Asilo-nel-Bosco-Genova-Bambini-

nellOrto-509717415843995/?fref=ts Gruppo: https://www.facebook.com/groups/1562575480659582/?fref=ts

Luana Ciambellini cell. 3472968279Ada Moreschi cell. 3288717433

STORYTELLING

In una Genova in cui aprono ludoteche chiuse tra quattro mura, in cui il bambino interagisce in un sottobosco di gommapiuma e materie plastiche sopraffatto da

baby dance e suoni artificiali, c’è chi è alla ricerca di quella dimensione di silenzio e contemplazione che solo il ritorno alla natura può restituire, dove il bambino

può manipolare le forme e le consistenze che la Terra offre, esperire le stagioni e riconoscere i suoni e le melodie primordiali.

Abbiamo la possibilità di creare un posto a misura di bambino dove al centro di tutto ci sarà la piena libertà di esplorazione a diretto contatto con la natura.

Ciò avviene all’interno del più grande Orto Collettivo d’Europa http://ortocollettivogenova.blogspot.it/, progetto che permette la persistenza nel tempo di un impegno anche solo “passionale” (poche ore ogni tanto), così

come lo sviluppo pieno di un’affascinamento che può diventare “mestiere”. Nell’OrtoCollettivo si avvicinano soggetti interessati ad assumere i contenuti di una filosofia esistenziale estremamente naturale, i cosiddetti “rituali del passaggio” che

la Natura ci insegna, e poi tradurli in partecipazione COLLETTIVA alla dimensione operativa del singolo contadino. Si partecipa alla produzione di beni naturali dei quali si ha la piena consapevolezza della “alta qualità”, essendone direttamente

partecipi. Le ore di applicazione all’orto avranno il valore di 7,5 ŠCEC ( buoni solidali) affinché i partecipanti possano scambiarli con i prodotti dell’orto o delle

altre componenti del sistema (prestazioni, beni, servizi).Il progetto Asilo nel Bosco - Bambini nell’Orto utilizza come mezzo di scambio gli

ŠCEC!Ripartire da noi significa restituirci quel valore che l’uso del denaro ci ha tolto: non

il denaro in sé, che è solo un oggetto, uno strumento neutro, nato per veicolare al meglio quanto sappiamo fare e dare (merci, servizi, beni), bensì l’uso che ne è

sempre stato fatto, distorto e fuorviante. Qui l’approfondimento: www.arcipelagoscec.org

La parola chiave di tutto il progetto è COLLETTIVO, tutte le attività cresceranno attraverso la cooperazione e collaborazione di tutti i partecipanti. Il progetto è

aperto a chiunque desideri partecipare.

Nasceranno sinergie e nuove collaborazioni, lo spazio è immenso e può ospitare molti progetti che verranno proposti. In cantiere ci sono già queste proposte da sviluppare: teatro all’aperto costruito con tronchi di legno recuperato sul posto, case sugli alberi per i bambini che frequenteranno l’”asilo nel bosco”, laboratori

didattici per bambini , area gioco per i più piccoli utilizzando materiale recuperato in loco, percorsi tattili da fare a piedi nudi. Tutto è realizzabile, ogni proposta è ben

accetta, non servono tanti soldi ma tanta volontà!L’”asilo” sarà gestito da noi mamme/papà che partecipano ai lavori collettivi

dell’Orto. Se vi sarà una crescente adesione anche da parte di mamme e papà che abbiano bisogno di delegare la cura dei propri bambini potrà partire un progetto di ‘baby-sitting condiviso’ gestito dalla Cooperativa S.a.f.e, ovvero educatrici con

una formazione specifica a cura della cooperativa che daranno un carattere di continuità al progetto.

Diamo spazio alla fantasia, il nostro sogno può avverarsi!

L’asilo nel bosco siamo NOI e ad ognuno di noi viene chiesto di collaborare a questo magnifico progetto!

Ricordiamoci che abbiamo uno spazio di 7 ettari da poter trasformare, ANCHE, in un asilo nel bosco o comunque un luogo adatto ai più piccoli, coordiniamoci,

attiviamoci, proponiamo, creiamo, doniamo!

Grazie alle mamme e ai papà che partecipano!!

Chiediamo a tutti di utilizzare il gruppo su Facebook che abbiamo creato, per comunicarci e aggiornarci.

Scriviamo lì quando una mamma/papà desidera andare su il giorno dopo così, se per caso c’è un’altra mamma o papà soli che vorrebbero partecipare, possono

avere l’occasione di aggregarsi e magari di contare sui presenti per lavorare un po’ all’Ortocollettivo. Ricordiamoci anche che l’OrtoCollettivo è un’area privata messa a disposizione a due associazioni (Comitato 4 Valli e Arcipelago Scec Liguria) per la

coltivazione.

Come abbiamo detto c’è posto per tutti, ma non bisogna dimenticare lo scopo e l’”etichetta”.

Immaginate che un gruppo di persone prese da un grande sentimento di collettività stesse mettendo a posto una grande soffitta e l’asilo non fosse nel

bosco, ma nella soffitta, e recandovi trovaste molte ragnatele e qualche scopa di saggina per spolverare, probabilmente la prima cosa che vi verrebbe in mente è fare a turno tra chi guarda i bambini e chi leva le ragnatele, dico bene? Lo stato

dell’arte del nostro progetto, l’asilo nel bosco, è proprio in questa fase! Molte persone hanno fatto un lungo e duro lavoro per far diventare quell’intricato bosco

di rovi e acacie quello che adesso è un incantevole spazio che può accogliere seminari sulla manovra di disostruzione pediatrica, laboratori per bambini e

mamme e bimbi che vogliono passare del tempo nella natura. Si meritano un riconoscimento, che passa attraverso il nostro voler fare. Ovviamente non tutte\i siamo propense\i a impugnare una zappa e darsi da fare, però la nostra parte la possiamo fare in molti altri modi: comunicando sul gruppo la nostra presenza al

bosco, così che altre mamme possano aggregarsi - già sarebbe cosa molto gradita - rendendoci disponibili a controllare i bambini delle altre mamme che hanno piacere di collaborare all’Ortocollettivo, sviluppando il progetto proponendoci eventi, laboratori, incontri, mettendo a disposizione il nostro saper fare. C’è un

lavoro facile da fare anche con i vostri bambini molto molto utile al progetto, pulire la zona dei corridoi e scale togliendo le acacie.

DOMANDE FREQUENTI

1) Come si fa a partecipare ?

R: La prima cosa da fare è iscriversi qui http://bambininellorto.blogspot.it/p/iscrizione.html?m=1, controllare qui se ci sono mamme e papà presenti al Bosco https://www.facebook.com/groups/1562575480659582/?fref=ts o chiamando

Luana 3472968279 o Ada 3288717433, venendo col/i vostro/i bambino/a! Sarete i benvenuti!

2) Quanto costa iscriversi ?

R: L’iscrizione è gratuita.

3) Qual è l’orario?

R: Per ora dipende dalla nostra presenza nel Bosco!

4) Come si sviluppa l’attività ?

R: Le mamme ed i papà potranno decidere se seguire i bambini o lavorare all’OrtoCollettivo o ad attività di miglioramento dell’area (costruzione casetta

sull’albero, appiattimento area dedicata al gioco dei bambini o accoglienza seminari e incontri), chi avrà piacere potrà essere coinvolto nel pranzo collettivo preparato con i frutti dell’orto. Potranno essere organizzate attività e laboratori per i bambini grazie al contributo ed alle competenze che ogni genitore vorrà

condividere mettendosi in gioco!

www.bambininellorto.blogspot.it