Il magnetismo nella I fisica moderna - Giorgio Temporelli fascino... · Il magnetismo nella ~...

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Giorgio Temporelli, Si/vano Fuso sul suo operato (della commissione fa- cevano parte, tra gli altri, anche Ben- jamin Franklin e Antoine Lavoisier). Il verdetto unanimefu che il magnetis- mo animale non può essere percepito dai nostri sensi e che la sua azione era dovuta all'immaginazione dei pazienti (effetto placebo). Nonostante tali risul- tati Mesmer continuò ad avere una grande fama e ad operare nel suo stu- dio. Nei secolipassati quello magnetico non era il solo fluido in cui si credeva, "il calorico", "l'etere", "il flogisto" e, più recentemente, "l'orgone" erano al- tre sostanze ipotizzate e attraverso le quali si cercava di dare una spiegazione a vari fenomeninaturali. Parlare in generale di magnetismo è un impresanon da poco vista la vastitàe la complessità dell'argomento. Questo ar- ticolo tuttavia ha mire più modestece- rcando,senza nessuna pretesa di com- pletezza, di evidenziare i vari aspetti (mitologicie scientifici) chehanno sem- pre destatoun grande interesse nell'uo- mo. Partendo dal fatto che, con il suo alone di mistero, il magnetismo ha sem- pre affascinato e incuriosito i pensatori del passato e considerando il lungo cammino percorso dagli studiosi per ar- rivare all'odierna conoscenza delle teo- rie elettromagnetiche, si approda all'ir- razionale e semprepiù diffusa corrente di pensiero che attribuisce al campo magneticoun insiemedi caratteristiche e proprietà del tutto contrastanti con l'acquisitosapere scientifico. Il magnetismo nella fisica moderna ~ Arrivati al XVII secolo gli scienziati cominciarono a percorrere i primi passi verso la comprensione della reale natu- ra del magnetismo mentre gli occultisti, sulla scia della "logica vitalistica", conti- nuarono a considerare il fluido magne- tico come la concretizzazione di un'uni- versale energia invisibile in grado di a- gire e influenzare sia la materia vivente che quella inanimata. In questo periodo la meccanica aveva già assunto, con il lavoro di Newton, la sua conformazione moderna. Viceversa l'elettromagnetismo, l'altra colonna portante della fisica classica, risultava ancora pressoché inesplorato. Già dall'antichità erano note le pro- prietà di alcuni corpi elettrizzati per strofinio e le caratteristiche magnetiche di alcuni materiali, tuttavia la fenome- nologia dell'elettrostatica e della ma- gnetostatica cominciò a svilupparsi solo nel 1600 mentre le teorie di supporto vennero formulate nei secoli successivi. In tale data William Gilbert (1544- :~3}_~~~~~-~- ~e_~a~~_e!=~ ~~~~!~~~o j j '. ! ì I I I ! I I Il . : ì I .I. : ,\ ;: 11 , : ! I j, 'i Il Alcuni fenomeni magnetici percepibili in forma macroscopica erano noti fin dall'antichità!,però solo nel medioevo si comprese la loro importanza anche ai fini pratici (bussola). I greciconosce- vano le proprietà della magnetite, men- zionata da testi greci fin dal 800 a.C., che estraevanoa Magnesia in Tessa- glia: sembra che il primo a effettuare degli studi sulla magnetite sia stato Talete di Mileto (VII-VI sec a.C.). Il termine calamita è stato inizialmente impiegato per questominerale (formu- la FeO.F~O3 o Fe3O4): il minerale si presenta con lucentezza metallicapoco vivace e colore nero (nell'isola d'Elba esiste un Capo Calamita in cui si trova in forma naturalmente magnetizzata). Archimede (287-212 a.C.) cercò di sfruttare il fenomeno dell'induzione ~n~of;~n ~o. ~n~~.;~n.o 'o spade 'c ~ IO ~ Z ~ e3 ~ « ;:-J tore Magnes, i cui chiodi delle scarpe e punta del bastone (evidentemente di ferro) vennero attratte da una pietra mentre pascolava il suo gregge. Il primo studio serio sulmagnetismo fu fatto dal francesePetrus Peregrinus de Maricourt (XIII sec. d.C.), lodato da Ruggero Bacone per le sue capacità di tecnicoe sperimentale. Nella suaopera "Epistola ad Sygerum de Maricourt de Foucaucourt militem, de magnete", scritta nel 1269, Petrus Peregrinussta- bilì l'esistenzadei poli magnetici (fu il primo a usare l'espressione "polo") e la loro attrazione e repulsione, e propose l'adozione di un nuovo tipo di bussola. Sembra che fin dal 2600 a.C. i cinesi conoscessero la bussola (su questo punto non c'è accordo fra gli storici) ma una data più sicuraè quella del XII sec. d.C.,in cui sembra sia stata scoper- ta indipendentemente da cinesied eu- ropei. Comunque,il primo in Europa che cita la bussola è l'ingleseAlexander Neckam (1157-1217). Galileo Galilei (1564-1642), in possesso delle magnetiti dell'Elba, sioccupòdi questionipiù tec- niche cercando di determinare la loro potenza attrattiva sollevando masse ferrose.lnteressanti sonoanche le innu- merevoli pratiche magnetiche che, fin dall'antichità, vennerousatecon la spe- ranza di guarire un 'infinità di malattie. L'India, il Tibet e la Cina sono quei luo- ghi in cui maggiormentesi svilupparo- no queste pratiche terapeutiche le quali, ancora oggi, sono circondate da un profondo senso religioso.Il termine magnetismo e le pratiche associatesi diffusero rapidamente tra la popolazio- ne scambiandole, per ignoranza, per arti magiche o demoniache. Il XVIII e il XIX secolo furono i perio- di di maggior fioritura per il magne- tismo e in tutta Europa sorsero molti cultori "dell'arte magnetica" di cui il medico austriaco Franz Anton Mes- mer (1734-1815) fu uno dei personaggi di spicco.Sostenitore della teoria del "magnetismo animale" Mesmer diede ...~ ~ ,.,. . circa),nel De Rerum Natura,il termine magnete deriva appunto da Magnesia, mentre Plinio il Vecchio(23-79 d.C.)attribuisce miticamentel'origine del nome al pas- furono mosse dai colleghi,cosìil re nò una commissione, costituita da membri della Societé de Médicinee del- l'Académie des Sciences, per indagare Maxwell - conclusivadei fenomenielettromagne- tici classici. L'opera pioneristica di Gilbert ha avuto il grandepregio di af-

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Giorgio Temporelli, Si/vano Fuso

sul suo operato (della commissione fa-cevano parte, tra gli altri, anche Ben-jamin Franklin e Antoine Lavoisier).Il verdetto unanime fu che il magnetis-mo animale non può essere percepitodai nostri sensi e che la sua azione eradovuta all'immaginazione dei pazienti(effetto placebo). Nonostante tali risul-tati Mesmer continuò ad avere unagrande fama e ad operare nel suo stu-dio. Nei secoli passati quello magneticonon era il solo fluido in cui si credeva,"il calorico", "l'etere", "il flogisto" e,più recentemente, "l'orgone" erano al-tre sostanze ipotizzate e attraverso lequali si cercava di dare una spiegazionea vari fenomeni naturali.

Parlare in generale di magnetismo è unimpresa non da poco vista la vastità e lacomplessità dell'argomento. Questo ar-ticolo tuttavia ha mire più modeste ce-rcando, senza nessuna pretesa di com-pletezza, di evidenziare i vari aspetti(mitologici e scientifici) che hanno sem-pre destato un grande interesse nell'uo-mo. Partendo dal fatto che, con il suoalone di mistero, il magnetismo ha sem-pre affascinato e incuriosito i pensatoridel passato e considerando il lungocammino percorso dagli studiosi per ar-rivare all'odierna conoscenza delle teo-rie elettromagnetiche, si approda all'ir-razionale e sempre più diffusa correntedi pensiero che attribuisce al campomagnetico un insieme di caratteristichee proprietà del tutto contrastanti conl'acquisito sapere scientifico.

Il magnetismo nellafisica moderna~

Arrivati al XVII secolo gli scienziaticominciarono a percorrere i primi passiverso la comprensione della reale natu-ra del magnetismo mentre gli occultisti,sulla scia della "logica vitalistica", conti-nuarono a considerare il fluido magne-tico come la concretizzazione di un'uni-versale energia invisibile in grado di a-gire e influenzare sia la materia viventeche quella inanimata.In questo periodo la meccanica avevagià assunto, con il lavoro di Newton, lasua conformazione moderna. Viceversal'elettromagnetismo, l'altra colonnaportante della fisica classica, risultavaancora pressoché inesplorato.Già dall'antichità erano note le pro-prietà di alcuni corpi elettrizzati perstrofinio e le caratteristiche magnetichedi alcuni materiali, tuttavia la fenome-nologia dell'elettrostatica e della ma-gnetostatica cominciò a svilupparsi solonel 1600 mentre le teorie di supportovennero formulate nei secoli successivi.In tale data William Gilbert (1544-

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circa), nelDe Rerum Natura, il termine magnetederiva appunto da Magnesia, mentrePlinio il Vecchio (23-79 d.C.) attribuiscemiticamente l'origine del nome al pas-

furono mossedai colleghi, così il renò una commissione, costituita damembri della Societé de Médicine e del-l'Académie des Sciences, per indagare

Maxwell -conclusiva dei fenomeni elettromagne-tici classici. L'opera pioneristica diGilbert ha avuto il grande pregio di af-

frontare i fenomeni elettrici e magneti-ci in modo scientifico, allontanandosiper la prima volta dall'alone di magiache aleggiava su tali argomenti. Gilbertintuì che i due fenomeni erano di natu-ra differente e cominciò pertanto a or-dinarli e classificarli distintamente gliuni dagli altri; con la costruzione di unapiccola sfera di magnetite ("terrella")vide lo spostamento dell'ago magne-tico, dimostrando così la sua ipotesi chela terra fosse un grande magnete, men-tre introdusse l'aggettivo "elettrico" perindicare tutti quei fenomeni che indu-cevano attrazione o repulsione dopoessere stati strofinati. Di curioso c'è daricordare la convinzione di Gilbert se-condo la quale l'attrazione gravitazio-nale potesse essere dovuta a forze ma-gnetiche (De Mundo Nostro SublunariPhilosophia Nova), tesi successivamen-te ripresa da Keplero. Gli anni a venire,seppur ricchi di studi sull'argomentoche permisero un notevole progressogenerale, non videro nessun lavoro ri-voluzionario. Dovettero passare circa150 anni per arrivare ai lavori diBenjamin Franklin (1706-1790) che perprimo intuì la legge della conservazionedella carica: ponendo due persone supiattaforme separate e isolate in gradodi ricevere elettricità da un panno e daun tubo di vetro precedentemente stro-finati, Franklin osservò che, toccandosi,una scintilla passava dall'uno all'altroscaricandoli. Con tali esperimenti ven-ne dimostrato che l'elettrizzazione altronon è che la separazione delle carichepositive da quelle negative e che la lorosomma rimane costante e uguale a zero.La fama di Franklin raggiunse poi ilgrande pubblico quando, convinto cheil fulmine fosse un grossa scarica elettri-ca, intuì la proprietà delle punte e ideòil parafulmine per poter catturare l'e-nergia dalle nuvole e proteggere gli edi-fici. Attorno al 1770 vi erano le basi performulare leggi quantitative sui feno-meni elettrici in quanto tutta la feno-menologia statica era nota. CharlesAugustin Coulomb (1736-1806), inge-gnere francese, costruì una bilancia ditorsione attraverso la quale arrivò a di-mostrare la legge dell'inverso del qua-drato della distanza, lavoro che pub-blicò nel 1788 (in precedenza erano giàstate fatte osservazioni sulle forze elet-triche da parte di Joseph Priestly)._.~ .~--~ "---'---,.~ .'~_,.'~n ~

terazione tra cariche puntiformi comecaso particolare.

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Formula 1. Legge di Coulomb

Importanti scoperte e successive appli-cazioni pratiche si ebbero con i lavori diGalvani e Volta. Nel 1791 il medicobolognese Luigi Galvani (1737-1798)pubblicò il Ve viribus electricitatis inmotu musculari commentarius, nellaquale opera descrisse tutte le modalitàdegli esperimenti effettuati con le ranee i risultati ottenuti. Da questi lavoriGalvani sperava di trarre conoscenzesul "magnetismo animale" mentre inve-ce diede inconsapevolmente inizio adue grandi filoni di ricerca: l'elettrofi-siologia e le correnti elettriche. Il fisicoAlessandro Volta (1746-1827) studiò ilavori di Galvani e, tralasciando gli as-petti fisiologici della questione, si con-centrò maggiormente su quelli chimico-fisici scoprendo le proprietà dei condut-tori metallici e liquidi che gli permiserodi costruire una "pila" (da cui il nome)di dischetti di zinco e rame alternati coninterposto un panno imbevuto di acido.Tale pila era in grado di generare cor-renti molto maggiori rispetto a quellecreate sino a quel tempo con le mac-chine elettrostatiche (anche quattro or-dini di grandezza superiori) e ciò permi-se allo studio dei fenomeni elettrici dicompiere un ulteriore balzo in avanti.Nel 1820 il fisico danese Hans ChristianOersted (1777-1851) pubblicò l'opusco-lo Experimenta circa effectum conflictuselectrici in acum magneticum, nel qualedescriveva gli esperimenti che lo porta-rono a scoprire l'influenza di una cor-rente su un ago magnetico. Il suo lavo-ro fu più qualitativo che quantitativoma fu ugualmente di estrema importan-za poiché aprì la strada allo studio del-l'elettromagnetismo, ovvero ai fenome-ni elettrici, magnetici e alla loro mutuainterazione. Negli anni successivi,AndréMarie Ampere (1775-1836) diede unabase teorica alle osservazioni fatte daOersted e formulò una teoria quantita-tiva che pubblicò nel 1827 nel saggio"Mèmorie sur la théorie mathématiquedes phénomènes electrodinamiques, uni-quement déduite de l'expérience". Am-pere fece anche esperimenti con il sole-

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Fu Simon -Denis Poisson, nel 1824, apresentare un modello matematicocompleto del magnetismo. Ulterioriprogressi vennero fatti grazie agli studie agli esperimenti di Michael Faraday(1791-1867) che, scoprendo il feno-meno dell'induzione elettromagnetica,dimostrò che durante la variazione diflusso di un campo magnetico si generauna forza elettromotrice (E) in grado difar circolare una corrente (vedi formu-la 3). Tale scoperta diede l'idea adAntonio Pacinotti (1841-1912) con laquale arrivò a progettare e costruire la"dinamo". Faraday aprì le porte al con-cetto di campo, di cui descrisse anchel'andamento attraverso le linee di for-za. Interessanti furono anche le sueesperienze fatte in campo elettrostati-co attraverso le quali arrivò a scoprireche all'interno di un conduttore il cam-po elettrico ha valore nullo (gabbia diFaraday). Attorno al 1860 Faraday rac-colse tutto il materiale inerente i suistudi in sei volumi dal titolo "Experi-mental researches in electricity", i qualicontenevano anche molti lavori incampo elettrochimico.

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Formula 3. Legge dell'induzione di Faraday

Con James Clerk Maxwell (1831-1879)la teoria classica del campo elettroma-gnetico venne completata e, attraversola scrittura di 20 equazioni, racchiuse ilbagaglio teorico sufficiente a spiegaretutti i fenomeni elettromagnetici noti.Nel 1873 pubblicò "Treatise on electri-city and magnetism" il quale contenevale "Equazioni Generali del CampoElettromagnetico" oltre che la descri-zione del modello a vortici (per spiega-re la natura molecolare dei fenomenimagnetici macroscopici) e il concetto dietere come mezzo di propagazione del-le onde elettromagnetiche. accorreran-no altri 40 anni per ottenere la formastandard delle equazioni di campo (Lo-rentz, 1904) passando attraverso Hertz,Helmholtz e Heaviside. GuglielmoMarconi (1874-1937) diede un impor-tante supporto sperimentale alla teoriadell' elettromagnetismo, mostrandoneal mondo intero le possibili applicazioninel campo delle radiocomunicazioni. Aquesto punto le applicazioni tecnologi-che delle nuove scoperte si susseguiro-no con ritmo incalzante: nell'arco di 50anni vennero inventati il relè a induzio-ne elettrica (Henry),la lampadina (Edi-son) e nacquero le prime centrali idro-elettriche (Tesla e separatamente Gali-leo Ferraris). In questo lungo susseguir-si di personaggi ed esperienze si sonodescritti i passi fondamentali che hannoportato, attraverso tre secoli di storia enumerosi sforzi, da una visione magicadei fenomeni elettrici e magnetici a una

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generato da unasiasi di carica, è possibile ricavare l'in-

truccate e questo favoriva ulteriormen-te l'adesione. Il fenomeno venne studia-to in Italia anche dal CICAP 4 (Comita-

to Italiano per il Controllo delle Affer-mazioni sul Paranormale) che confer-mò i risultati di Randi. Un esame accu-rato delle fotografie pubblicate daigiornali mostrava inoltre che gli oggettirestavano aderenti ai soggetti grazie al-la modesta inclinazione delle parti delcorpo su cui venivano adagiati. La forzadi attrito esercitata dalla pelle impedivaagli oggetti di cadere. Una volta, duran-te una trasmissione televisiva, un mem-bro del CICAP invitò un sedicente"uomo magnetico" a inclinarsi in avan-ti e, immancabilmente, gli oggetti ada-giati sul suo torace caddero per terra.V"uomo magnetico" si giustificò affer-mando che l'inclinazione faceva dimi-nuire la sua "forza psichica"5!

seno? Un settore in cui le idee pseudo-scientifiche intorno al magnetismo pro-sperano è quello medico. Notiamo subi-to che esistono effettivamente applica-zioni mediche del magnetismo moltoimportanti: pensiamo ad esempio alletecniche di risonanza magnetica nu-cleare (NMR). Tuttavia anche in questosettore il fascino del magnetismo hagenerato molte false credenze, prive diogni fondamento. La disciplina chegode sicuramente di maggior credito epopolarità è la magnetoterapia8. Secon-do i suoi sostenitori, l'applicazione dicampi magnetici statici o pulsanti av-rebbe evidenti poteri terapeutici. L'uni-ca efficacia dei campi magnetici, chesembra oramai essere dimostrata concertezza, è quella di accelerare i proces-si di calcificazione delle fratture. In que-sti casi si utilizzano campi magneticipulsanti che creano di conseguenza an-che apprezzabili campi elettrici. Nonsono mai state dimostrate invece tuttequelle affermazioni che attribuisconoalla magnetoterapia efficacia nel tratta-mento del dolore. Uno studio del 1997 9

che sembrava evidenziare tale efficacianon è mai stato confermato ed è statooggetto di forti critiche dal punto di vis-ta metodologico. Il livello più basso dalpunto di vista scientifico si raggiungenegli innumerevoli dispositivi magneti-ci che vengono commercializzati decan-tando le loro miracolose virtù terapeu-tiche. L'elenco potrebbe essere moltolungo: solette da inserire nelle scarpe,bracciali, cinture, materassi, coperte,ecc. Secondo chi commercializza questiprodotti il loro spettro di efficacia sa-rebbe vastissimo: migliorerebbero lacircolazione sanguigna, curerebbero va-rie patologie quali la sciatica, l'artrite e idolori muscolari, favorirebbero la dimi-nuzione di peso, ecc. Qualcuno più spu-dorato degli altri è arrivato a includeretra le varie patologie anche i tumori. Sitratta di affermazioni gravissime chepossono risultare estremamente perico-lose e che dovrebbero suscitare l'inte-resse delle autorità giudiziarie. Da qual-che anno vengono pure commercializ-zate speciali brocche o bottiglie che,possedendo un magnete all'interno del-la loro base, avrebbero la straordinariacapacità di magnetizzare i liquidi che vivengono introdotti. Questa magne-tizzazione conferirebbe alle bevandestraordinarie proprietà curative. Addi-rittura viene affermato che l'acqua___L L- ~- ---'--'- -""-

conoscenza degli stessi più approfondi-ta, basata su teorie e dati di fatto.Ciò nonostante, nel tentativo di spie-gare fenomeni insoliti, i risultati delleteorie maxwelliane vengono ancoraoggi a volte ignorati (o forse dimen-ticati) per lasciar spazio a teorie alter-native, prive di evidenze sperimentalie in contrasto teorico con le leggi fisi-che note.

Magnetismo:un termine abusato

Il fascino del magnetismo, oltre a con-sentire ai ricercatori di compiere im-portanti scoperte scientifiche, ha ali-mentato anche molte false credenze econcetti pseudoscientifici. Abbiamo giàaccennato nel paragrafo dedicato allastoria del magnetismo alle fantasioseteorie di Franz Anton Mesmer sul"magnetismo animale". Contrariamen-te a quello che si può pensare, tali teo-rie non sono state completamente spaz-zate via dai grandi progressi compiutidalle scienze fisiche. Periodicamente siassiste, infatti, a rigurgiti di irrazionalitàpseudoscientifica che le ripropongonoin forme diverse. Intorno al 1992 diver-si quotidiani e riviste europee diederogrande risalto a un fenomeno, presenta-to come paranormale, che venne subitochiamato "il fenomeno delle calamiteumane"3. Chi invece voleva assumereun tono almeno apparentemente piùscientifico parlò di "adesione magneti-ca". Secondo questo insolito fenomenoalcuni individui sarebbero stati in gradodi attrarre col proprio corpo oggettimetallici quali monete, posate, padelle eaddirittura ferri da stiro. Numerosi gior-nali, anche italiani, riprodussero foto-grafie che ritraevano questi soggetti conaddosso ogni sorta di ferraglia. Molti se-dicenti esperti dichiararono che il feno-meno era dovuto a una non meglio pre-cisata "bioattrazione" che sarebbe dipe-sa a sua volta dallo stato psicoemotivodel soggetto. Uno dei primi a interes-sarsi del singolare fenomeno in modoscientifico fu l'illusionista e investigato-re del paranormale americano JamesRandi, (celebre per aver smascherato ilsedicente sensitivo Uri Geller). Randi,esaminando -, ~ donne "magneti-che'" -

che il

Un caso piuttosto singolare di "donnamagnetica" è quello di una pranotera-peuta pesarese di nome Rita Cutolo,Intorno al 1995 la signora ebbe il suomomento di gloria, visto che giornali etelevisione si occuparono ampiamentedel suo caso, A differenza degli altrisoggetti "magnetici", la signora Cutoloera in grado di far aderire alle propriemani diversi oggetti, non necessaria-mente metallici, quali lattine, bottigliepiene, giornali, ecc, Le sue capacitàerano, almeno apparentemente, netta-mente superiori agli altri soggetti. Iricercatori del CICAP riuscirono, dopodiversi tentativi, ad assistere alle sueperformance. Fu subito chiaro cheanche in questo caso il magnetismo nonc'entrava per niente. Si trattava di unsemplice fenomeno di adesione su-perficiale, dovuto alle particolari callo-sità delle mani del soggetto e ad unaparticolare adesività della sua epider-mide, Prova ne è che cospargendo lapelle di borotalco, le sue proprietà "ma-gnetiche" scomparivano completamen-te. Purtroppo però, nonostante i ripetu-ti inviti del CICAP, la signora Cutolorifiutò di farsi esaminare più a fondoper comprendere meglio l'origine diquesta sua curiosa capacità', Se nei casiesaminati finora il magnetismo nonc'entrava nulla, esistono tuttavia casi difenomeni insoliti e spesso spacciati perparanorrnali in cui sono direttamentecoinvolti veri e propri magneti. Adesempio, il già citato Uri Geller, che eb-.' ~~,. n~~; ~~..n~.- '1 ~";~'- ,'. ---

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si conto della totale similiaffermazioni (oltre tutto l'idea di magne-tizzare un liquido è un non senso scien-tifico). La credenza che il campo ma-

sensitiva russa Nina Kulagina(1925-1990), che nascondeva astuta-mente un magnete nel suo prosperosopesantementesignore,

gnetico possa avere influenze sull'orga-nismo si ritrova anche in certe prescri-zioni di stampo New Age che consiglia-no di dormire allineati lungo la direzio-ne del meridiano, con la testa rivoltaverso Nord. Non esiste nessuna dimo-strazione attendibile che attesti l'in-fluenza del campo magnetico terrestresulla fisiologia umana e, tanto meno, sul-l'eventuale benessere psicofisico deri-vante da una particolare posizione as-sunta durante il sonno. Per contro esi-stono prove significative che dimostra-no come certi uccelli rnigratori siano ingrado di rilevare la presenza di tale cam-po e di orientarsi di conseguenza (anchese il meccanismo di rilevazione non èdel tutto chiaro, pare che i responsabilisiano dei granuli di magnetite presentinel becco di alcuni volatili). L'idea che ilcampo magnetico terrestre possa avereun'influenza sulle condizioni psicofisi-che dell'uomo è venuta di recente allaribalta nell'ambito della Bioarchitettu-ra@ (tale parola è un marchio registrato).Alcuni espoI1enti di questa branca del-l'architettura sostengono la necessità diun'oculata scelta della disposizione del-l'arredamento e, in particolare, del letto,che tenga conto della presenza della co-siddetta "rete di Hartmann"10, presuntaresponsabile di varie forme di "geo-patologie". La rete di Hartmann consi-sterebbe in una griglia di linee di forza,da molti ritenute magnetiche, che cir-conderebbe la Terra (osserviamo chegià l'idea di linee di forza magneticheche si incrociano è del tutto priva di sen-so da un punto di vista scientifico).Queste linee di forza avrebbero un ef-fetto patogeno e le zone a maggior ris-chio sarebbero i nodi di questa griglia(nodi di Hartmann). La cosa curiosa (eche la dice lunga sulla serietà di questateoria) è che le linee di forza e i nodinon possono essere individuati da nes-suno strumento, ma solamente da rab-domanti e sensitivi, che avviserebberoparticolari vibrazioni in loro prossimità.Esistono addirittura ditte specializzate(spesso gestite dagli stessi rabdomanti)che commercializzano costosi dispo-sitivi che sarebbero in grado di scher-mare i nodi di Hartmann, fornendo pro-tezione nei confronti dei loro nefastieffetti. Sarebbe interessante condurre" ..~ --~.,~ n' '~-~_..' ~ .~ , .

'Per un approfondimento sulla figura di Mesmersi veda: J. ThuilIier, Mesmer o l'estasi magnetica,Rizzoli, Milano 1996.

3 All'argomento è dedicato un paragrafo del

libro: M. Polidoro, L'illusione del paranormale,Muzzio, Padova 1999.

'Il CICAP (Comitato Italiano per il Controllodelle Affermazioni sul Paranormale) è un' orga-nizzazione scientifica ed educativa fondata nel1989 su iniziativa del giornalista e divulgatorescientifico Piero Angela, per arginare la diffusatendenza dei media a diffondere notizie sensa-zionalistiche su presunti fenomeni paranormalie pseudoscienze, non dimostrate. AI CICAPaderiscono, tra gli altri, i premi Nobel Carlo

Rubbia e Rita Levi Montalcini, i fisici ThlIioRegge e Giuliano Toraldo di Francia,l'astrono-ma Margherita Hack, il farmacologo Silvio Ga-rattini, lo scrittore Umberto Eco e il pedagogi-sta Aldo Visalberghi. L'indirizzo del CICAP è ilseguente: Casella Postale 1117,35100 Padova,Tel.-fax: 0426-22013, e-mai!: [email protected], sitoInternet: www.cicap.org.

, M. Polidoro, op.cit., Si veda: M. Polidoro, e L. Garlaschelli, "Inda-

gine su Rita Cutolo: la 'donna magnetica"',

Scienza & Paranormale, V, 15, CICAP, Pado-

va 1997.7 M. Polidoro, op.cit.

.Si veda: S. Barrett, "Magnet Therapy", sulsito QuackWatch: http://www.quackwa-tch. com/04Cons um e r Educati o nl Q AI ma -

gnet.htruI.'C. Vallbona, C.F. Hazelwood, G. Jurida,

"Response o[ pain to static magnetic fields in

postpolio patients: A double-blind pilot

study", Archives of Physical and Reha-bilitative Medicine 78:1200-1203, 1997.

IO Per un approfondimento sulle reti di Har-

tmann, si veda: G. Temporelli, "Bioarchit-

tettura e reti di Hartmann", L'AMBIENTE,

n.l, gennaio-febbraio 2001.

1 Per approfondire la parte riguardante il

magnetismo nella storia e nella fisica modernasi vedano: Emilio Segrè, Personaggi e scoperte

della fisica classica, Arnoldo Mondadori Edito-re, Milano 1996 e Enrico Bellone, Caos e armo-nia, UTET libreria, Torino 1990.

to, che senso h~ studiare accuratamentela disposizione del letto o collocaredispositivi di protezione.

La conoscenza del mondo che ci circon-da è per larga parte dovuta ai metodicon i quali la scienza è solita operare,ovvero: principio di falsificabilità, ripeti-bilità e intersoggettività degli esperimen-ti nonché compatibilità degli stessi conle teorie. Ovviamente non tutto è spie-gabile con la scienza; infatti i suddettimetodi non hanno validità quando siopera in altri campi dell'attività umana:l'arte ne è un esempio. Thttavia il ma-gnetismo è un fenomeno di natura pret-tamente scientifica ed è quindi giustoche gli aspetti a esso legati venganoanalizzati con metodi e tecniche ra-zionali. I numerosi influssi presuntimancano di supporto teorico e di evi-denze sperimentali convincenti il che licolloca nella ormai numerosa famigliadei fenomeni pseudoscientifici. La que-stione più interessante (e preoccupan-te) in proposito rimane comunque lanatura dell'impulso che spinge molti es-perti (ingegneri, medici, architetti e an-che fisici), che non sono (o per lo menonon dovrebbero essere) di certo digiunidi conoscenze scientifiche, alla credenzadi tali argomentazioni. .