Il liceale di Cirò n. 8
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di Michela Greco con la colla-
borazione di Filomena Pellegrino e
Giuseppe Bonessi
N el periodo compreso tra
Settembre e Novembre
2012, gli studenti del Liceo
Scientifico Ilio Adorisio di Cirò,
hanno avuto la possibilità, grazie
ai progetti POR C1 e C5 finan-
ziati con fondi strutturali euro-
pei, di trascorrere un periodo
di quattro settimane in tre delle
città più belle d’Europa: Santa
L E A L T R E N O T I Z I E
VIAGGI
Santa Susanna 2-3
Walking Abroad 4-5-6
Hide Park 7
Londra 8-9
Praga 10-11
LIBRI Franco Laratta 12
MUSICA Beatles 13
INTERVISTE Intervista doppia 14-15
SPORT Premier League 18-19
Londra: mille sapori 20 CUCINA
I S T I T U T O I S T I T U T O I S T I T U T O I S T I T U T O O M N I C O M P R E N S I V OO M N I C O M P R E N S I V OO M N I C O M P R E N S I V OO M N I C O M P R E N S I V O “ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R )“ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R )“ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R )“ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R ) S C U O L A E L L ’ I N F A N Z I A P R I M A R I A S E C O N D A R I A D I P R I M O G R A D O L I C E O S C I E N T I F I C O V I A S A N F R A N C E S C O 8 8 8 1 3 C I R Ò ( K R )
Il Liceale di Cirò Il Liceale di Cirò
D A T A 2 0 D I C E M B R E 2 0 1 2 A N N O I I I - N U M E R O 8
Giornalino scolastico del Liceo Scientifico “Ilio Adorisio” di Cirò (KR)
"Vedendo Londra, ho visto tutta la vita che il mondo può presentare"
L ’ E D I T O R I A L E
“Camminando all’Estero…”:
i liceali per l’apprendimento
della lingua straniera e per
sviluppare spirito di iniziati-
va e di imprenditorialità .
di Antonio Luigi Ruggiero
In risposta ai fabbisogni del
territorio che ancora dram-
maticamente permangono, il
Dirigente Scolastico Prof.
Gabriele Vincenzo, coadiuva-
to dell’Ufficio di Direzione e
di coordinamento in sede,
attuando il Piano di Azione
Coesione comunitario, con il
finanziamento dei progetti
“Walking Abroad 1-2-3”
compresi nel codice C1-
FSE04_POR_CALABRIA
2012-60 e dei progetti
“Dalla Scuola all’azienda 1-
2-3” compresi nel codice
C5-FSE04_POR_CALABRIA
2012-50 ha offerto ai liceali
di Cirò l’opportunità di raf-
forzare le azioni finalizzate
al miglioramento delle com-
petenze dei giovani e al con-
trasto alla dispersione scola-
stica, garantendo maggiore
(Continua a pagina 20)
www.illicealediciro.altervista.org ioliliociro.it
di Alessandra Mancuso, Sara
Grillo, Sara Dell’Aquila, Raf-
faella Grisafi.
Londra, Londra, Londra! Una
città che non stancherà mai di appassionare ed incuriosire. In
Susanna (frazione di Barcellona,
capitale della Catalogna), Lon-
dra e Praga. Con questo nume-
ro abbiamo cercato di racco-
gliere e registrare le impressioni
dei protagonisti e i momenti
indimenticabili passati in queste
stupende città. Un ringrazia-
mento va a tutti quelli che han-
no lavorato per noi, affinché
questa meravigliosa esperienza
possa ora restare impressa in
modo indelebile nei nostri cuo-
ri.
Il Liceo di Cirò in Europa Progetti POR C1 e C5: una possibilità per varcare i confini dell’Italia
Numero speciale “Viaggi in Europa”
questa grande città, sempre in
fermento e dal cielo spesso
plumbeo, ci ritrovammo noi ragazzi a trascorrere una delle
v a c a n z e s t u d i o p i ù
entusiasmanti che ci potessero
mai offrire.
(Continua a pagina n. 18)
P A G I N A 2
In alto alcuni
ragazzi con il Prof.
Michele De Luca
Progetto C5: viaggio in Spagna
Dalla scuola all’azienda: Santa Susanna Obiettivi e protagonisti del viaggio in Costa Brava
di Michela Greco con la colla-borazione di Filomena Pellegrino e Giuseppe Bonessi.
I l primo di questi soggiorni, iniziato l’11 Settembre
2012 e conclusosi il 9 Otto-bre 2012, ha come sfondo la
Spagna, terra cosmopolita che affianca moderne infrastruttu-
re a un grande patrimonio culturale e artistico, retaggio
di secoli di storia in città che hanno ereditato il ricco patri-
monio arabo o che racchiu-dono all'interno del tracciato
urbano resti romani, quartieri medievali, gioielli architettoni-
ci del Rinascimento e le più belle espressioni del Moderni-
smo e delle avanguardie del XX secolo. Non è la prima
volta che il nostro Istituto si reca a Santa Susanna per uno
stage: già nell’Aprile / Maggio 2011 alcuni studenti delle
classi III dell’epoca hanno avuto la possibilità di recarsi
in Spagna. La proposta di partecipare a questo progetto
del C5 viene estesa non solo alla classi V come inizialmente
previsto, ma bensì a tutto il triennio dell’Istituto.
Gli obiettivi posti nel pro-
getto sono:
- Sviluppare le competenze
dei ragazzi, non solo in ambi-to culturale, facendo scoprire
nuovi territori e nuovi oriz-zonti, ma anche e soprattutto
in ambito lavorativo creare delle basi solide per un ipote-
tico futuro in questo campo, con un conseguente arricchi-
mento delle formazione degli studenti. Tutto ciò consente
di inserire l’apprendimento scolastico in una nuova ottica,
diversa, sicuramente più di-vertente e gradevole per i
giovani.
- Acquisire forme di compor-tamento che consentano di
partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e
lavorativa, favorendo lo svi-luppo di nuove capacità tecni-
che, professionali e di orga-nizzazione, unendo quelli che
sono i due ambienti formativi più importanti, la scuola e il
lavoro.
- Favorire l'orientamento dei giovani per valorizzare le
proprie vocazioni personali e prepararli alle importanti
scelte future, sviluppando gli interessi e gli stili di apprendi-
mento di ogni ragazzo, met-tendolo a contatto con le
dinamiche che sono alla base del lavoro in azienda (fare
squadra, relazioni interperso-nali, rapporti gerarchici, fatto-
ri che determinano il succes-so).
In seguito al bando il progetto ha avuto subito inizio e 30
ragazzi della nostra scuola iniziavano la loro esperienza,
preceduta però da una forma-zione a scuola (10 ore) coor-
dinata da esperti nel settore che hanno presentato agli
studenti i cosiddetti “trucchi del mestiere”, attraverso
lezioni, simulazioni e risolu-zione dei problemi. I ragazzi,
nel loro periodo a scuola e all’estero, sono stati sempre
accompagnati dai docenti tutor della scuola: i professori
Michele De Luca, Michele Rizzo, e le professoresse
Assunta Madera e Rosa Rita Vizza. Assieme a loro, gli
studenti sono partiti l’11 Set-
(Continua a pagina 3)
V I A G G I
I L L I C E A L E D I C I R Ò
P A G I N A 3
tembre, alle ore 2.00, in pullman
fino a Napoli, dove un volo diret-to li ha condotti direttamente
nella metropoli di Barcellona. Arrivati li in mattinata, hanno
avuto il primo pomeriggio libero, per conoscere meglio il luogo che
li avrebbe ospitati per un mese. Hanno avuto quindi inizio le attivi-
tà lavorative, negli hotel di Santa Susanna AquaMarina, Onabrava e
Montagout, all’interno del quale gli studenti erano divisi in gruppi
lavorativi. Tutti i ragazzi e i docen-ti hanno alloggiato all’hotel Aqua-
marina , struttura tre stelle molto grande, di 600 stanze con due
piscine esterne. Le mansioni dei ragazzi erano le più disparate. Sul
“posto di lavoro” i ragazzi hanno anche conosciuto nuove persone,
come per esempio la signora Ma-rina, un’addetta del ristorante, poi
il direttore della reception dell’Aquamarina, il signor Juan
Antonio, e infine una ragazza della stessa età dei nostri studenti, la
giovane Moana, apprendista nell’hotel. Non sono mancate le
occasioni di divertimento, con i week end trascorsi nella stupenda
Barcellona: la bellissima “Sagrada Familia”, le opere dell’artista Sal-
vador Dalì, la possibilità di parteci-pare ad una cena medioevale a
tema, la Font màgica de Montjuïc , la cosiddetta “fontana magi-
ca”(giochi di luce e acqua spetta-colari), e il famoso stadio catalano
Camp Nou, lo stadio più capiente d’Europa, in cui disputa le partite
casalinghe il Barcellona. Trascor-se queste quattro settimane in un
mondo diverso da quello a cui erano abituati, per i ragazzi è arri-
vato il giorno della partenza, avve-nuta il 9 di Ottobre, volo diretto
Barcellona – Roma, e Roma – Cirò in pullman. Inutile menziona-
re, oltre la felicità di rivedere i propri affetti dopo un mese, anche
la tristezza degli studenti, dopo aver passato un periodo così lun-
go fuori casa, che, volendo o no-lenti, ti segna profondamente.
(Continua da pagina 2)
V I A G G I
In alto: l’Hotel Aqua Al centro e sotto : i ragazzi a lavoro
fondito di una lingua, l’inglese, che ormai è la chiave per un
futuro lavorativo di successo
in tutti gli ambiti della vita. Al progetto hanno partecipato
principalmente ragazzi delle III
e IV classi dell’anno scolastico appena finito, dati gli impegni
universitari degli studenti ap-
pena diplomati. Anche questo progetto di è prefissato degli
obiettivi ben precisi, come
per esempio aumentare i livelli di competenze in lingua ingle-
se, che, come già detto, è la futura “lingua del mondo”: la
sua padronanza linguistica è
ritenuta di fondamentale im-portanza per lo sviluppo indi-
viduale e l'inserimento nel
mercato del lavoro, oltre che per garantire e favorire
l’inclusione sociale di noi, gio-
vani cittadini d’Europa,
all’interno del contesto euro-peo sotto tutti gli ambiti.
Specificatamente, gli obiettivi
della conoscenza della lingua
sono stati:
-comprendere frasi ed espres-sioni usate frequentemente
relative ad aspetti comuni
della vita;
-comunicare in attività sempli-ci e di routine che richiedono
un semplice scambio di infor-
mazioni su argomenti familiari e comuni;
-descrivere in termini semplici
a s p e t t i d e l p r o p r i o background, dell'ambiente
circostante,ed esprimere biso-
gni immediati;
- muoversi con disinvoltura in situazioni che possono verifi-
carsi mentre si viaggia,
-produrre un testo semplice
relativo ad argomenti familiari o di interesse personale.
Gli altri obiettivi preposti
sono:
- promuovere la conoscenza,
creare un contatto con l’ambiente estero, rafforzare i
legami transnazionali, intensifi-cando l'educazione intercultu-
rale e la sensibilità alla cittadi-
nanza europea;
- integrarsi in una città cosmo-polita come Londra, potenzia-
re altre competenze, non solo
scolastiche: la competenza digitale, “imparare ad impara-
re”, competenze sociali e
civiche, anche in campo cultu-
rale. L'esperienza di apprendi-(Continua a pagina 5)
di Michela Greco con la colla-borazione di Filomena Pellegrino
e Giuseppe Bonessi.
D opo un progetto finaliz-
z a to sop r a t tu t to all’ambito lavorativo, come
quello spagnolo, ne arriva uno
attinente invece a un ambito più prettamente “scolastico”:
il progetto C1 “Walking A-
b road” , l e t t e r a lmen te “camminare all’estero”. I 42
studenti dell’Istituto, che hanno partecipato al proget-
to, hanno passando quattro
settimane nella capitale ingle-se e città tra le più importanti
del mondo: Londra. Lo defi-
n i a m o u n p r o g e t t o “scolastico” perché stavolta
l ’ o b i e t t i v o n o n è
un’esperienza lavorativa, ma bensì l’apprendimento appro-
I L L I C E A L E D I C I R Ò
P A G I N A 4
In alto l’intero
gruppo davanti
all’Hotel Premier
Inn a Londra
Progetto C1: viaggio in Inghilterra
Walking Abroad: Londra
Obiettivi e protagonisti
V I A G G I
P A G I N A 5
mento della lingua all'estero, non
solo ha consolidato le conoscenze
linguistiche, ma ha rinforzato l'abi-lità comunicativa-relazionale degli
adolescenti in una cosiddetta full
immersion in contesti culturali e situazionali nuovi, stimolanti ed
autentici in cui esprimersi. E' stato
necessario e gratificante e ha signi-ficato anche misurarsi con modi di
pensare, di fare e di essere, diffe-
renti da quelli d'origine.
Prima della partenza, si è cercato,
con l’aiuto di docenti esterni, di
rendere equo il livello d’inglese dei partecipanti al progetto, attra-
verso un periodo di 16 ore a
scuola. Dopo un test d’ingresso infatti i ragazzi sono stati suddivisi
in 3 gruppi studio, gruppi che
sarebbero rimasti tali, come ve-dremo, nell’organizzazione del
viaggio. Questi gruppi sono stati
affidati ai docenti tutor che hanno accompagnato i ragazzi in Inghil-
terra: le professoresse Anna Maria
Lavia, Maria Rotundo, Mariella Apa, e il professore Sergio Mari-
no, accompagnati dalla professo-ressa d’inglese Carmela Padula, ex
docente del Liceo Scientifico e
figura importantissima all’interno del viaggio grazie alla sua cono-
scenza della lingua che ha favorito
l ’ in tegraz ione de l gruppo insegnanti/alunni nel contesto
inglese. La partenza ha avuto
luogo il 26 Settembre 2012, alle ore 15,00, da Cirò Marina verso
Crotone in bus, e poi Crotone -
Londra con scalo all’Aeroporto di Roma/ Fiumicino. Dopo due ore
di volo, finalmente l’atterraggio
all’Aeroporto Heathrow di Lon-dra, uno dei più grandi del mondo,
con un successivo giro turistico notturno della città, incantevole e
suggestiva anche sotto le vesti del
buio della notte. In seguito, gli studenti hanno alloggiato per circa
una settimana all’Hotel “Premier
Inn” del quartiere di Docklands, nel sud est di Londra, per essere
poi trasferiti al Premier Inn di
Greenwich e, l’ultima notte, al Premier Inn vicino l'aeroporto da
(Continua da pagina 4)
cui sarebbe stata effettuata la partenza per il ritorno, che porta
appunto il nome Heathrow.
Fin dal primo giorno, assieme alle
accompagnatrici dell’agenzia Milon Tours, Paola e Stefania, due ragaz-
ze simpaticissime e di grande di-
sponibilità (che sono riuscite, per quanto sia stato possibile, a gesti-
re un gruppo di quasi 50 persone
in una megalopoli) gli studenti hanno iniziato la loro vita londine-
se, che, per il resto del soggiorno, è stata così composta : mattinata
dedicata alle escursioni in città,
pranzo al ristorante “Garfunkel’s” e pomeriggio a scuola, presso il
“London Learning Centre”. La
sera, volontariamente, con l’accompagnamento dei docenti, si
poteva fare un giro per le vie illu-
minate di Piccadilly, una delle piaz-ze principali, e da lì estendersi alle
vie dello shopping, Oxford e Re-
gent Street, passando per la China Town e per Leicester Square, il
quartiere delle première del cine-
ma internazionale. Parliamo ora della scuola che è stato teatro di
molti momenti dei ragazzi, e cioè i l London Learning Cen-
tre,abbreviato LLC. Ubicata accan-
to al British Museum, nella zona Bloomsbury, all’incrocio di O-
xford Street e Regent Street, il LLC è quindi in una zona centralis-
sima londinese: il che è stato una
grande possibilità per gli studenti, avendo la scuola a quattro passi da
uno dei musei più belli del mondo
e soprattutto nel cuore pulsante di Londra. Il primo giorno,oltre
alla conoscenza della struttura, del
simpaticissimo direttore e degli “addetti ai lavori” , è stato il gior-
no del test d’ingresso, che avreb-
be diviso gli studenti per livello di s tud io : e l emen tary , p r e -
intermediate e intermediate. Sono stati così assegnati i docenti di
madrelingua per ogni singola clas-
se, rispettivamente Alice, Jason e Sabrina, preparatissimi, simpaticis-
simi, molto disponibili e gentili con
i ragazzi. Se all’inizio la compren-sione era un po’ difficile, alla fine
del corso gli studenti capivano
perfettamente i loro insegnanti, instaurando anche rapporti di
amicizia con loro. Alla fine del
corso studi, nei giorni 22 e 23 si sono tenuti gli esami, che hanno
conferito alle vari classi i vari livelli di certificazione, A2 livello 3, A2
livello 4, B1 livello 5, B1 livello 6, e
B2 livello 7, ottenuto da una sola studentessa, Valeria De Luca. Una
grande soddisfazione per il Diri-
gente Scolastico, arrivato a Londra
V I A G G I
In alto i Docenti Tutor: Sergio Marino, Carmelina Padula, Mariella Apa, Maria Rotundo, Anna Maria Lavia.
per l’ultimo week end di sog-
giorno.
In questi ultimi giorni, è stata
concessa ai ragazzi l'opportu-nità di girare da soli per la
città, dimostrando una grande
autogestione e grande senso di responsabilità, assodando
che ormai "Londra era nelle
loro mani". Non dimentichia-mo però di parlare delle usci-
te fuori città effettuate nei week end: Oxford, città che
ospita l'importantissima e
prest ig iosa Un ivers i tà ; Winchester, che conserva la
leggendaria Tavola Rotonda di
Re Artù e che possiede una maestosa cattedrale, all'inter-
no del quale è sepolta la scrit-
trice Jane Austen, autrice del romanzo "Orgoglio e Pregiu-
dizio" (Pride and Prejudice);
Stonehenge, sito archeologico di fama internazionale con i
suoi megaliti preistorici; Bri-
ghton, considerata la capitale dei gay d'Inghilterra, città
alternativa con molte possibi-lità di divertimento (giostre, la
ruota panoramica e il Bri-
ghton Pier, un lungo molo sul mare panorama della movida
notturna) ; Portsmouth e il
suo Outlet, uno dei più grandi del Regno Unito; e infine
Windsor col suo magnifico
Castello, residenza dei sovra-ni d'Inghilterra nei fine setti-
mana con oltre 1000 anni di
storia. Dopo quattro settima-ne, il 24 Ottobre è arrivato
anche per loro il momento
della partenza, che è avvenuta con le stesse modalità dell'an-
data, e cioè Londra – Croto-ne con scalo a Roma, e ritor-
no a Cirò Marina nella serata.
(Continua da pagina 5)
I L L I C E A L E D I C I R Ò
P A G I N A 6
Progetto C1: viaggio in Inghilterra
Walking Abroad: Londra
V I A G G I
Castello di Windsor
P A G I N A 7 V I A G G I
Di Michela Greco
C ’è un posto, a Londra, che ogni turista non può non
visitare. E non stiamo parlando del Big Ben, del London Eye o di Piccadilly Circus. Stiamo parlando di una delle più grandi aree verdi urbane d’Europa, Hyde Park. Un parco che è più di un semplice insieme di alberi, foglie, un grande lago (artificiale, il Serpentine, chia-mato così per la forma caratte-ristica) e animali. Hyde Park è lo spazio in cui i Londinesi pas-sano quell’attimo libero durante una giornata caotica, come sono le giornate di quasi tutti gli abitanti della Grande Mela d’Europa. Arriviamo ad Hyde Park dopo un sacco di cambi alla celeberrima London Under-ground, affollatissima come sempre. Dopo un po’ di confu-sione (Hyde Park è vicinissimo a Green Park, parco in cui si trova l’umile dimora di The Queen , Buckingham Palace) entriamo in quella che sembra una foresta nella città. Fortuna-tamente è disseminato di map-pe: se non ci fossero, dubito che un qualsiasi turista ne sa-rebbe uscito facilmente. E’ or-mai autunno, i colori lo dimo-strano perfettamente, in un tripudio di rosso, arancio, gial-lo, verde. Dopo aver cammina-to un pochino, giusto il tempo di dare un’occhiata, ci troviamo davanti il Serpentine, grande distesa d’acqua artificiale, che la Vigilia di Natale ospita una sin-golare gara di nuoto tra ultra-sessantenni. Camminando sulle sue rive, troviamo una grandis-sima varietà di pennuti ad a-spettarci: oche, anatre, cigni, e altri non so quante specie di volatili, attirati dai versetti di felicità dei bambini che porgono
Il punto di vista di Michela I segreti di Hyde Park Cronaca di una passeggiata nel polmone di Londra
loro briciole, sorvegliati dai loro genitori. Ma soprattutto, non dimenticate di salutare il padrone di casa non solo di Hyde Park, ma di tutta Londra: lo scoiattolo. Ne troverete ovunque, su ogni albero, a man-giare una ghianda o a scorrazza-re li intorno. E fidatevi che sono anche molto socievoli, basta avere del cibo e ve li fare-te subito amici. Li accanto, bar, ristoranti, c’è persino la Stazio-ne di Polizia. Decidiamo di continuare il percorso ( il Parco è enorme, per percorrerlo tutto si ci impiegano circa 4 ore) e ci addentriamo nel cuore degli alberi. È una giornata ug-giosa, il cielo è scuro: Hyde Park è silenzioso, un mondo a parte, sembra quasi di essere nelle campagne country inglesi. Basta camminare a passo veloce per non annoiarsi, tanto vedre-te alberi, alberi, e ancora alberi che vi guardano, vi scrutano in silenzio. In una giornata ventosa sentirete questi alti arbusti parlarvi dolcemente. Dopo aver attraversato il perimetro del Serpentine, attraversiamo un
ponte, e arriviamo a quello che è il confine con i Kensington Gardens, che alcuni considera-no parte di Hyde Park e che invece ne sono ufficialmente separati da ben 300 anni, grazie alla Regina Carolina, trisavola della Regina Vittoria. E’ li che arriviamo al “Princess of Diana Memorial Fountain”, la fontana anulare in memoria di Diana Principessa del Galles, una co-struzione semi ellittica in pietra e marmo. Quando arriverete in quel luogo, ricordate queste parole: li sentirete davvero lo spirito della principessa, il suo sorriso e la sua tristezza con-temporaneamente, come se l’acqua pura e limpida che scor-re circolarmente simboleggiasse la rassegnazione ma nel con-tempo la bontà e il cuore della principessa triste. Continuiamo la nostra passeggiata – intanto il tempo non promette nulla di buono – fino ad arrivare alla prima tappa del “Princess Diana Memorial Walk” , e cioè in alcune piastrelle sul terreno di
forma circolare, che unite (ne troverete tantissimi in giro per i parchi londinesi) formano un percorso di circa 11km dedica-to a Lady Diana. Decidiamo di seguirlo, e questo ci porta a Kensington Palace, residenza di molti membri della famiglia reale, e famoso per aver ospita-to la Regina Vittoria dall’infanzia fino alla notte in cui divenne Regina. Li il parco è quasi finito, intravediamo già gli alti palazzi delle zone residenziali di Not-ting Hill e Kensington, quartieri di ricconi e gente d’alto rango. Decidiamo di uscire, anche perché ci aspetta un’altra ora nell’Underground prima di rien-trare in hotel. E’ un piccolo sentierino che ci porta fuori da Hyde Park, molto diverso dal mastodontico ingresso a mo’ di arco romano. All’uscita ci vol-tiamo per l’ultima volta, salutia-mo gli alberi, le foglie, il silen-zio, i respiri di Hyde Park, dove anche le radici ti parlano, ti raccontano delle storie .
I L L I C E A L E D I C I R Ò
P A G I N A 8
Il punto di vista di Elvira Benvenuti nella sfavillante Londra! Un'esperienza unica
Di Elvira Liotti Il 26 settembre 2012 è comincia-to, per un gruppo di studenti del Liceo Scientifico "Ilio Adorisio" di Cirò (KR), un entusiasmante viaggio-studio in una splendida città: Londra. E' stata un'esperienza unica. Londra è una metropoli della Gran Bretagna, la patria di un'in-finità di attrazioni storiche e moderne, caratterizzata dalla sua tipica architettura di stile Vitto-riano, da splendidi monumenti come il Big Ban, il Tower Bridge, Westminster Abbey. la London Eye, la National Gallery, Buckin-gham palace, la favolosa Piccadilly Circus, la Torre di Londra,etc. L'ingresso a molte delle attrazio-ni più note è gratuito, quindi non c'è luogo migliore di londra per immergersi in un po' di cultura. la National Gallery e il British Museum ospitano una delle più grandi collezioni di dipinti euro-pei del mondo: Botticelli, Leo-nardo Da Vinci, Cezanne, Van Gogh, etc e resti del Parteno-ne...sembra di stare a spasso nel tempo; continuando con il Scien-ce Museum che è il più grande museo del mondo di questo
genere. Offre la possibilità di vedere, toccare, provare le più grandi scoperte scientifiche degli ultimi 300 anni. Per molti, Picca-dilly Circus rimane il simbolo di Londra, vi posso assicurare che vista di sera ha un fascino inde-scrivibile. Essa non è altro che una piccola piazzetta, incrocio di famose strade resa ancora più famosa dalle insegne pubblicitarie a led...insomma è il cuore di Lon-dra, il suo centro pulsante. Per non parlare dei magazzini Harrods e lo shopping sfrenato nei negozi più alla moda. Abbiamo visitato molte altre città tra cui Oxford, Stonehenge, Bri-
ghton e Bath alternando situazioni positive ad altre un po' meno, forse attribuibile all'organizzazio-ne; il cibo è stato scarso, a volte era nullo, il sapore non era dei migliori, le gite stressanti, andare a scuola fino alle 19 era pesante ma con il passare delle giornate abbia-mo imparato a condividere gli spazi, il tempo e tutto quello che ci circondava, ad apprezzare e sorridere anche sulle negatività. Stavamo fino a tarda sera nelle stanze a scherzare e a divertirci organizzando delle piccole festic-ciole; di tanto in tanto uscivamo anche di nascosto dall'albergo in tarda serata ma si rientrava in fretta. Abbiamo imparato a dialogare in lingua inglese ed a confrontarci con un'altra cultura. Grazie al supporto dei nostri favolosi ac-compagnatori come il prof. Mari-no, le prof.sse Apa, Padula, Lavia e Rotundo, che hanno sempre ac-colto ogni nostra richiesta, lamen-tela e birichinata, ci siamo divertiti fino al giorno della nostra partenza per l'Italia dopo 24 giorni di vacan-za. Concludo dicendo: "When a man is tired of London, he is tired of life, for there is in London all that life can afford!" (Samuel Johnson).
I L L I C E A L E D I C I R Ò
V I A G G I
A destra: Piccadilly
Circus
Sotto: Tower Bridge“
P A G I N A 9 V I A G G I
di Luciano Tassone
Giorno 26 Settembre 2012 una
delegazione di alunni delle classi 4a, 4b, 5a , 5b e 5c è partita
dall’aeroporto Sant’Anna di Cro-
tone, facendo scalo a Roma con direzione Londra, per concludere
il progetto POR Calabria intra-preso all’incirca un mese prima.
Le lezioni d’inglese che abbiamo
frequentato prima di partire per Londra, tenute dagli esperti
prof.ssa Rosita Cataldi e prof.ssa Giuseppina Malena, sono state
molto interessanti e ci hanno abituato a ciò che avremmo do-
vuto affrontare nella scuola londi-
nese.
Pur essendo state lezioni sicura-
mente stimolanti dentro di noi
non vedevamo l’ora di partire.
Per alcuni è stato il primo viaggio
all’estero, la voglia sfrenata di
partire ci ha proiettato diretta-mente al di là della Manica, in
terra londinese.
La nostra prima impressione, sembrerà strano, non è stata
delle migliori poiché abbiamo dovuto affrontare diverse
“peripezie”, dal triplice cambio d’albergo ad inconsueti problemi
“diplomatici”, ecc.
Ad accompagnarci sono stati la Prof Lavia, il Prof Marino, la
Prof.ssa Apa, la Prof.ssa Rotundo e la fantastica Prof.ssa Carmelina
Padula.
La mattina era dedicata alla visita della città mentre il pomeriggio ci
toccava andare a scuola.
Inizialmente l’impatto con la nuova scuola e soprattutto con
le nuove lezioni non è stato dei migliori, tutto ci pareva cosi no-
di fare, il riuscire a fare incontrare e coesistere due realtà prima mol-
to lontane ed adesso, almeno per noi, un pizzico più vicine. Auguro a
qualunque altro alunno di qualsiasi
scuola di poter fare una simile esperienza perché aiuta ad essere
più autonomi, a cavarsela da soli e ad essere un po’ più responsabile.
Un sentito e particolare ringrazia-
mento va al Preside ed a tutti i professori che hanno lavorato a
questo progetto…ALLA PROSSI-MA!
I L L I C E A L E D I C I R Ò
ioso, cosi monotono ma poi gra-zie all’aiuto ed alla simpatia di
Sabrina, Alice e Jason (i nostri prof inglesi) ci siamo sentiti a casa,
accolti da una nuova cultura, da
una società molto diversa dalla nostra. Le lezioni diventarono un
gioco e i Professori non solo rigi-de figure educative ma i nostri
migliori amici. Era proprio questo lo scopo del viaggio, non solo il
voler portare a casa un “foglio di carta”, ma riuscire ad instaurare
rapporti con persone diverse da noi per cultura, abitudini e modi
Il punto di vista di Luciano Impazienti di partire per Londra Il corso a Londra “...non solo un pezzo di carta”
In alto: foto di gruppo con il
Direttore della scuola
di Londra
Sotto: Emanuel, Franco, Simone e
Luciano
P A G I N A 1 0
Progetto C5: stage nella Repubblica Ceca Praga: una grande esperienza di vita Obiettivi e protagonisti del viaggio nella capitale ceca.
di Michela Greco con la colla-borazione di Filomena Pellegrino
e Giuseppe Bonessi.
L a capitale ceca, Praga, come
Santa Susanna, era stata già visitata da alcuni studenti per uno stage nel Marzo 2012. Città dai mille volti, così quieta di gior-
no e affascinante di notte, Praga è la tipica città nordica che si inserisce in un contesto tipica-
mente occidentale. La stupenda Piazza della Città Vecchia, (Staré Město in lingua ceca), con il fa-
moso Orologio Astronomico, il Ponte Carlo (Karlův Most) sul
fiume Moldava, il bellissimo ca-stello con la Cattedrale di San Vito. Molto simile all’esperienza
spagnola di Santa Susanna, lo stage di Praga ha avuto i suoi stessi obiettivi formativi, con la differenza che ora non ci si trova
sulle calde spiagge mediterranee, e quindi un luogo ai ragazzi fami-liare, bensì in una città continen-
tale e così diversa dalla nostra, dalle tante sfumature. Accompa-gnati dalle docenti Angela Costa e
Costanza Berardi, i 9 fortunati ragazzi che si sono aggiudicati il bando sono partiti nella notte del 6 Ottobre da Cirò Marina, arri-
vando a Bari in mattinata e imbar-candosi su volo diretto per Praga. Gli hotel in cui hanno alloggiato e
lavorato i ragazzi sono tra i più chic e importanti della capitale ceca : situati nel distretto di Praga 1 (la zona storica e più centrale) l’
Hotel Caruso e il Deminka Pala-ce, di cui il primo gestito da italia-ni, hanno dato la possibilità agli
studenti di passare 4 settimane nel migliore dei modi. Divisi tra i due hotel, con orari a volte uguali e a volte diversi, i ragazzi sono
stati messi davanti al mondo del lavoro, con i suoi pro e i suoi contro, aiutandoli e definire la
loro personalità e le loro scelte future. Varie le escursioni anche in Repubblica Ceca. Oltre all’ambito lavorativo, vi sono stati
anche momenti di grande valore affettivo, e cioè l’incontro con un gruppo di ragazzi di Lecce, coi
quali i ragazzi hanno passato mo-menti indimenticabili. C’è chi si fatto nuove importanti amicizie, e chi ha trovato l’amore. E’ anche a
questo che servono questi viaggi. E di questo dobbiamo ringraziare molte persone, che hanno fatto di
tutto per darci questa possibilità: dagli istitutori dei fondi – da cui parte tutto il progetto POR – a chi, a scuola, ha coordinato tutto,
bandi, domandine, miliardi di car-te, fogli, documenti, passando per i docenti, che hanno saputo gestire,
capire e aiutare i ragazzi, arrivando anche agli alunni, che hanno sapu-to compiere perfettamente la missione che era stata loro asse-
gnata. Perché la scuola non è solo un istituto, un banco, una sedia e una lavagna. La scuola è il ponte
di lancio verso la vita, il corridoio in cui si aprono le porte del doma-ni, porte che ci è stato permesso di conoscere anticipatamente,
grazie a questi viaggi scolastici.. anzi scusatemi, viaggi di vita.
I L L I C E A L E D I C I R Ò
V I A G G I
In alto: La chiesa di
Santa Maria di Tyn a
Praga
A destra: le ragazze
in divisa
P A G I N A 1 1 V I A G G I
I L L I C E A L E D I C I R Ò
Praga: una città mille emozioni “…in questa città abbiamo lasciato un pezzo di cuore”
Di Arianna Esposito, Giovan-na Frustillo, Giusy Principe, Francesca Leo, Veronica Fa-cente.
P raga: una città mille emozioni, questa potrebbe definirsi una
celebre frase custodita nella men-te e nel cuore di chi in ventotto giorni e stato il protagonista di questa meravigliosa città. Tutto è iniziato a settembre quan-to ci è stato comunicato che se avessimo voluto avremmo potuto partecipare al progetto C5 e par-tire per Praga. Diverse sono state le reazioni, c’è chi senza pensarci due volte ha accolto la proposta con entusiasmo, chi invece ha tentennato ma poi si è deciso. Con un gruppo di nove alunni: Arianna Esposito, Giovanna Fru-stillo, Giusy Principe, Alfonso Mazza, Francesca Leo, Veronica Facente, Gaetano Rajani, Giuseppe Bonessi e Francesco Ferraro, due magnifiche prof.sse come tutor: Angela Costa e Costanza Berardi, e il nostro Preside Vincenzo Ga-briele, il 6 ottobre 2012 alle ore 2:00 siamo saliti sul pullman per l’aeroporto di Bari. Da Bari abbiamo preso l’aereo con volo diretto verso Praga, assieme ad un gruppo di ragazzi di un liceo di Lecce, scopo del pro-getto era quello di partecipare a uno stage, ossia farci conoscere il mondo del lavoro. L’arrivo nella città è stato entusia-smante, ci siamo diretti all’hotel Caruso, gestito da italiani, e ci siamo sistemati nelle camere. I primi due giorni la guida, messa a disposizione dall’agenzia, ci ha portato in giro per una lunga visita in città. Abbiamo percorso le strade di Praga tra cui Via Parigi, la più bella e ricca della città, dove abbiamo potuto ammirare palazzi storici straordinariamente belli e decorati. Il centro della città è così bello da togliere il fiato. Ab-biamo visitato anche la piazza della Città Vecchia, dove un enorme orologio, posto su una torre, suona ogni ora. Dopo un sabato e una domenica rilassanti inizia il lunedì, il nostro primo giorno di lavoro. Dopo esserci preparati accuratamente e aver indossato le divise siamo scesi nella reception dove ad a-
spettarci c’erano le Prof.sse e il nostro Preside, impazienti e pron-ti ad accoglierci con un smagliante sorriso. Ad aspettarci fuori c’era una macchina con l’autista per accompagnarci a lavoro. I nostri luoghi lavorativi erano: l’Hotel Caruso dove alloggiavamo e l’Hotel Deminka Palace. L’accoglienza negli hotel è stata delle migliori, il personale era professionale e gentile, ma allo stesso tempo amichevole, l’hotel Deminka era favoloso. Presso l’hotel Caruso lavoravano a turni di tre o quattro persone: Alfonso Mazza, Gaetano Rajani, Francesco Ferrari e una parte del gruppo di Lecce, all’hotel Deminka Palace lavoravano: Arianna Esposi-to, Giovanna Frustillo. Giusy Prin-cipe, Giuseppe Bonessi, Francesca Leo e Veronica Facente. Le mansioni, per chi svolgeva il turno mattutino, erano: servire la colazione e accogliere i clienti; il pomeriggio invece trascorrevamo la maggior parte del tempo alla reception ad accogliere i clienti, a fare le prenotazioni al computer, ad assegnare le chiavi delle stanze ai clienti e a fare il check-in o il check-out. Spesso facevamo le ore piccole, la notte ci piaceva stare svegli a chiacchierare, il giorno poi ne subivamo le conseguenze, soprat-tutto per chi a lavoro aveva il turno di mattina, la sveglia suona-va, suonava e risuonava ma per fortuna avevamo la nostra sveglia umana, la prof.ssa Costa. A Praga sono nate bellissime ami-cizie, soprattutto con alcuni mem-bri del gruppo di Lecce con cui siamo usciti insieme e abbiamo trascorso momenti indimenticabili e divertenti. Non sono mancate piacevoli serate passate con le Prof.sse a fare lunghi discorsi. Varie sere le abbiamo trascorse all’Hard Rock a ballare e a diver-tirci tutti insieme. Durante tutto il mese abbiamo fatto varie escursioni. Nella fabbri-ca della birra, la Pilser Urquell, seconda in tutto il mondo, abbia-mo potuto vedere i vari processi che portano alla formazione della birra, l’abbiamo anche degustata e abbiamo concluso la visita con un pranzo tipico.
Un altro giorno abbiamo visitato il castello, ma tra le escursioni più belle c’è quella sul fiume Moldava che abbiamo attraversato con il traghetto, da lì siamo riusciti a vedere i vari monumenti, tra cui il ponte Carlo che attraversava il fiume, il più antico di Praga. In una città come Praga era im-possibile non darci allo shopping, l’albergo in cui alloggiavamo era vicinissimo al centro città e ad un grandissimo centro-commerciale, il Palladium, verso la quale ci diri-gevamo tutti i giorni. Le strade erano ricche di negozietti in cui poter comprare diversi souvenir. Nella città non mancava il lusso e lo sfarzo, in via Parigi era possibile ammirare auto bellissime e magni-fiche vetrine. L’ultima sera, poi, abbiamo cenato in un ristorante tipico tra i miglio-ri, U Fleku, dove abbiamo potuto degustare la zuppa, non gradita dalla maggioranza e il kulash. Ben presto però è arrivato il mo-mento della partenza, sabato 3 novembre alle 3:00 di notte abbia-mo lasciato l’hotel, un po’ felici e un po’ rammaricati, e ci siamo diretti con le nostre valigie e un panino del McDonald’s, verso l’aeroporto dove alle 6:30 abbia-mo preso il volo che ci ha riporta-to in Italia. L’arrivo in Italia è stato traumati-co, ancora non ci siamo ripresi del tutto, la maggior parte di noi ha lasciato in quella meravigliosa città un pezzo del proprio cuore e della propria vita, lì sono nati profondi legami d’amicizia e d’amore e la promessa di ognuno è quella di ritornarci presto e riprendersi quel pezzo di cuore.
In alto: Arianna Esposito, Giovanna
Frustillo, Giusy Principe, Francesca
Leo, Veronica Facente
P A G I N A 1 2
Una politica in decadenza Recensione del libro “Cronache di Fine Impero” di Franco Laratta
Di Michela Greco
Ecco un’opera che narra di una
situazione di cui purtroppo sen-
tiamo parlare quotidianamente.
Una situazione che sta facendo
cadere il nostro Paese nel preci-
pizio più profondo, un mostro,
che ha sede nei palazzi di Roma e
dintorni, chiamato politica. Una
politica che ha avuto come pro-
tagonisti in questi ultimi anni
Silvio Berlusconi, e, da un anno a
questa parte, Mario Monti. E’ da
qui che il giornalista, scrittore e
politico italiano Francesco
“Franco” Laratta parte per de-
scrivere, in “Cronache di Fine
Impero”, la politica peggiore di
sempre come viene da lui defini-
ta. Un sistema sempre più in
crisi, tra scandali e corruzioni.
“Ogni giorno una tegola … La
seconda Repubblica, nata dalle
ceneri della prima, muore come
quest’ultima. Da uno scandalo
all’altro … Corrotta la politica,
corrotti i partiti, corrotti i magi-
strati, le Istituzioni. E niente e
nessuno sembra salvarsi … E
nemmeno la Chiesa… L’Italia è
una Repubblica fondata sulla cor-
ruzione. O meglio: affonda nella
corruzione! … In Italia chi si sal-
va? Il barista che non rilascia lo
scontrino. L’impresa che fa i lavo-
ri a nero con personale impiegato
a nero. Il primario che … passi
dal mio studio privato. Il gioiellie-
re che dichiara quanto il bidello.
L’impiegato che fa il secondo
lavoro … a nero”. I commenti
dell’autore sono i commenti di
una persona a stretto contatto
con questo ambiente, che usa un
linguaggio pungente e ironico.
Viene descritta la situazione italia-
na dagli anni del Berlusconismo
alla crisi del sistema, passando
dalla drammatica recessione e il
conseguente fallimento della poli-
tica, il tutto in 106 pagine che ci
mostrano di come l’Italia sia in
bilico tra il cadere nella breccia
della politica e il liberarsi definiti-
vamente del lato oscuro di essa.
Si parte con una domanda di fon-
do che accomuna, secondo Larat-
ta, il popolo italiano: la politica è
finita? Prosegue asserendo che
molte responsabilità sono state
riversate sul governo Monti, ed
arriva a prendere come esempio
l’ascesa alla politica di Beppe Gril-
lo, per dimostrare che serve una
riforma all’interno del sistema
italiano, che dia più spazio alle
minoranze interne. Procedendo
nella lettura troviamo le pagine
dedicate a quelli che sono gli scan-
dali che hanno coinvolto il Cavalie-
re, tra i quali i festini di Arcore e
tutto ciò che gli è connesso (vedi il
caso delle escort). Perché non
avviene un rinnovamento? Perché
siamo ancora fermi nel buco nero
dell’ostinazione che sta portando il
paese ad un passo dal baratro?
Queste e altre domande, in un
libro consigliato non solo a chi di
politica se ne intende, bensì a chi è
ai primi contatti con questo mon-
do, ai giovani che hanno bisogno di
una politica più responsabile, che
si allontani da quella parte di poli-
tica demagogica che ha generato
una classe politica spesso guardata
con diffidenza e disprezzo.
Il libro può essere scaricato gratui-
tamente dal sito:
http://www.francolaratta.it
I L L I C E A L E D I C I R Ò
L I B R I
THE BEATLES: “Love me do” compie 50 anni Nell’aria di Londra, in questo periodo, vibra una musica su tutte: i Beatles
P A G I N A 1 3
Di Pietro Sculco
Q uando guardo il mio plettro per chitarra, con inciso “Let
it be”, la mia mente scivola nei ricordi del mio ultimo viaggio-studio a Londra. Londra la rivedo pullulare di luci, colori e suoni. Le strade sono colme di auto, bus e gente mul-tietnica che sfrecciano in tutte le direzioni. Io che vivo in una realtà in cui il tempo sembra scorrere lento, mi trovo ora proiettato in un mondo frenetico che mi affascina da subi-to ma che mi infonde una sensa-zione di disagio, di distacco, l’unica cosa che mi da sicurezza resta la mia grande passione: la musica. La musica dei grandi non tramonta mai, la trovi in ogni angolo della city, nei megastore, nella metro-politana (underground o tube come viene chiamata a Londra) dove giovani e meno giovani ascol-tano musica con gli auricolari e leggono e-book su i-pad, nei tanti teatri del centro che celebrano le star del rock internazionale come i Queen e Michael Jackson. Ma nell’aria di Londra, in questo periodo, vibra una musica su tutte: è quella dei mitici Beatles che per più di cinquant’anni hanno lasciato il segno su un lungo pentagramma che arriva ai giorni nostri e conti-nuerà per sempre! E’ il 5 ottobre 1962 quando in Inghilterra la Parlophone pubblicò "Love me do", il primo 45 giri dei Beatles. E’ l’inizio di un incredibile successo. Fu proprio questa giovane band, nata a Liverpool, composta da: John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr che in meno di otto anni riuscì a segnare un’epoca nella musica, nel costume e nella moda provocando un’enorme scossa d’innovazione che portò la gente al puro fer-mento! Il brano venne inciso per la prima volta il 6 giugno del 1962 negli Abbey Road Studios di Londra. Alla batteria c'era Pete Best, che a partire da settembre venne rim-
piazzato da Ringo Starr. La versio-ne di Love me do sul 45 giri è, infatti, quella registrata con Ringo l'11 settembre del 1962. “Love me do” segnò la grande svolta sul fronte pop/rock, ma il singolo non ottenne subito il suc-cesso sperato anzi finì al 17° po-sto nella classifica londinese. Fu con “Please Please Me”, il loro secondo 45 giri, che i Beatles raggiunsero il primo posto del-la Hit parade inglese. Da allora i loro brani scalarono le classifiche di tutto il mondo. Insomma, una bella rivincita sul direttore artisti-co della Decca Records che li rifiutò dicendo: “Non potranno mai avere successo, usano la chi-tarra elettrica e tutte le band che la usano non hanno successo”. Al contrario si presentarono come gli artisti con il maggior numero di vendite nella storia della musica con oltre un miliardo di dischi venduti. Non mancarono per loro diversi record, premi e riconoscimenti tra cui il conferimento della meda-glia da parte della regina entrando nell’Ordine dell’Impero Britannico nel 1965. La loro discografia comprende circa 200 canzoni scritte fra il 1962 e il 1970 e la loro filmografia comprende ben 5 film “A Hard
Day’s Night”, “Help!”, lo stesso “Magical Mystery Tour”, il film d’animazione “Yellow Submarine” e “Let It Be”. Tante le celebrazioni tra Roma, Milano e Londra per ricordare le prime cinquanta candeline della band. L’esperienza a Londra mi ha per-messo di ripercorrere i passi dei grandi Beatles, e per un’amante della musica è stato fantastico! Nella stessa Londra ho avuto la fortuna di partecipare alla celebra-zione di questo rito musicale assi-stendo al concerto, nel bellissimo teatro “ Princes of Wales”, di una valida cover-band. Io ed il Prof. Marino eravamo in prima fila ad assaporare un vortice musicale che ha ripercorso i mo-menti più intensi e significativi dei favolosi baronetti della musica. La fine del concerto si concluse con il lancio dei plettri da parte dei mu-sicisti. Riuscii ad afferrarne uno. Quel plettro che ora ho tra le dita sembra aprire una porta verso quel momento magico vissuto così intensamente. Apro il fodero della mia Martin, poso il plettro dentro come in uno scrigno prezioso e richiudo delicatamente. Grazie Beatles. Grazie Musica.
M U S I C A
I L L I C E A L E D I C I R Ò
Londra la
rivedo
pullulare di
luci, colori e
suoni. Le
strade sono
colme di auto,
bus e gente
multietnica
che sfrecciano
in tutte le
direzioni.
In alto: La Cover-Band dei BEATLES al
Prince of Walles Theatre di Londra
P A G I N A 1 4
Intervista doppia: due liceali a confronto di Michela Greco, Alessandra Mancuso, Sara Grillo, Sara Dell’Aquila, Raffaella Grisafi.
I N T E R V I S T E
Antonio Nome? Rossella
Sessa Cognome? Calabretta
nessuno Soprannome? nessuno
19 Età? 18
Cirò Dove vivI? Cirò Marina
Cirò Dove vorresti vivere? Non saprei
Impegnato Situazione sentimentale? Impegnata
8 Voto più alto ricevuto? 8
2 Voto più basso ricevuto? 3
Calcio Sport preferito? nessuno
Rosso Colore preferito? Blu
14 anni Prima sbornia? 15 anni
Cirò Città preferita? Parigi
Juventus Squadra del cuore? Juventus
Bionda E occhi chiari Uomo/donna ideale? Il mio ragazzo
La mia famiglia Persona più importante? La mia famiglia
13 anni Primo bacio? 15 anni
Bello Cosa pensI dell’amore? Sorprendente
Amicizia Amore o amicizia? Amicizia
No CredI all’oroscopo? No
nessuno Incubo più ricorrente? Nessuno
nessuno Sogno più ricorrente? Nessuno
sinistra Destra o sinistra? Destra
cattolico Orientamento religioso? Cattolico
rimpianto Rimorsi o rimpianti? Rimorsi
si Fumi? Si
Tanti Pregi? Tanti
Pochi Difetti? mmm.. diciamo pochi
1 Gennaio Il giorno più bello? 1 gennaio
21 dicembre 2012 Il giorno più brutto? Nessuno
Campa cavallo che l’erba cresce ☺ Il tuo motto? Vivi e lascia vivere
Michelle Hunziker Attore/attrice preferito/a? Raoul Bova
Ballarò Programma TV preferito? Affari tuoi
Il codice da vinci Libro preferito? Rossa come il sangue bianca come il
latte..N.S
Claudia mori Cantante preferito/a? Baglioni
Si E’ iscritto/a a facebook? Si
Saw Film preferito? Ghost
Bahamas Viaggio ideale? Grecia
Tantissimo Sei soddisfatto/a della propria vita? Diciamo…
Continuare gli studi e lavorare Progetti per il fututo? Continuare a studiare poi si vedrà…
Sogno Sogno o ambizione? Ambizione
Cataldo Palmieri Il/la compagno/a più simpatico/a? Francesco Pucci
Mari-
no,Iannetti,Vizza,Berardi,Morrone,Apa,
Costa, Cerchiara e Lavia
Prof. Preferito/a? Filomena Caruso
Geografia astronomica Materia preferita? Filosofia
Religione Materia odiata? Matematica
Ciao pupi campa cavallo che
l’erba cresce…
Un saluto… Baci baci…
Mariella Nome? Antonio Dionigi
Apa Cognome? Gugliotta
Separata Stato civile? Sposato
magistrale Formazione? Laurea in Ingegneria Civile
Diploma magistrale Quale diploma ha conseguito? Geometra
Catanzaro In quale città ha studiato dopo il diploma? Arcavacata di Rende, Cosenza
Due anni Da quanto tempo insegna in questa scuo-la?
4 mesi
Scienze motorie Cosa insegna? Matematica e Fisica
6 Voto più basso dato? 3
9 Voto più alto dato? 10
Pallavolo Sport preferito? Tennis e Ping Pong
Linguine allo scoglio Piatto preferito? Linguine allo scoglio
New york Viaggio preferito? Londra
Non esiste!! Uomo/donna ideale? Mia moglie
17 anni Primo bacio? 9 anni, Roma, ricordo anche chi era!
Alla laurea Prima sbornia? Mai
Si, quasi un braccio rotto. Pazzia fatta per amore? No
Cadere nel vuoto Incubo più ricorrente? Non poter accontentare la mia famiglia
La mia famiglia Sogno più ricorrente? Riuscire a mettere 3 a Zucco
Sinistra Destra o Sinistra? Centro Sinistra
Cattolica Orientamento religioso? Cattolico
Schopenhauer Schopenhauer o Nietzsche? Mah. Nessuno.
La lealtà Pregi? Essere sincero
Impulsività Difetti? Dare fiducia alla gente
Ciò che avviene, conviene Il suo motto? Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto
a te
Tale e Quale show Programma preferito? Non saprei
Vasco Rossi Cantante preferito/a? Francesco De Gregori
Richard Gere Attore/attrice preferito/a? Monica Vitti e Dustin Hoffman
I libri di Sveva Casati Modignani Libro preferito? Guerra e pace
Pretty Woman Film preferito? Kramer contro Kramer
No ma lo leggo Crede nell’oroscopo? No
Spensierata Come si ricorda da giovane? Tranquillo
Si molto E’ soddisfatto/a della propria vita? La vissuta si, la presente no
Un viaggio o una crociera Progetti per il futuro? No
no Cambierebbe qualcosa della sua vita? No
La nascita dei miei figli Il giorno più bello? La nascita dei miei figli
E’ un’incognita Cosa pensa dell’amore? Meno Male che cè!
Nessuna, assolutamente Situazione sentimentale? Innamorato
Amicizia Amore o amicizia? Amore
Matematica Materia odiata a scuola? Nessuna
Qualche rimpianto Rimorsi o rimpianti? Nessuno
Un altro nipotino Sogno nel cassetto? Non saprei
Un augurio di buon Natale alle Iene che mi
hanno intervistata!!
Un saluto… Ciao a tutti, con la speranza che l’Italia
possa uscire da questa situazione!!
P A G I N A 1 5 I N T E R V I S T E
Intervista doppia: due professori a confronto di Michela Greco, Alessandra Mancuso, Sara Grillo, Sara Dell’Aquila, Raffaella Grisafi.
Londra: cinque squadre in Premier League 13 squadre professionali in tutto
Chelsea Stadio: Stamford Bridge, (Capacita’: 42,500) Fulham Road Metropolitana: Fulham Broa-dway Box Office: 0870 300 2322 Colori: blu Sito web:www.chelseafc.com Il Chelsea ha sede nell’omonimo quartiere, tra i piu’ eleganti di Londra, e anche per questo detiene il titolo del club piu’ glamour della citta’. Fondato nel 1905, ha vinto 3 volte la Premier League, 4 volte la FA Cup, 4 la League Cup e 2 la coppa UEFA. Gian-franco Zola e’ stato tra i suoi giocatori piu’ amati di sempre. Ruud Gullit e’ stato sia gioca-tore del Chelsea che allenato-re tra il 1996 e il 1998. La squadra e’ stata allenata anche da Gianluca Vialli e ha avuto i
maggiori succesi con José Mou-rinho. Fulham Stadio: Craven Cottage (Capacita’: 26,000) Stevenage Road Metropolitana: Putney Bridge Box office: 0870 442 1234 Colori: bianco e nero Sito web:www.fulhamfc.com Il Fulham, fondato nel 1879, e’ il piu’ antico club professionale di Londra, ma non ha una tradizio-ne particolarmente vittoriosa. Comprato dal patron di Har-rods, Mohamed Al Fayed nel 1997, e’ stato promosso in Premier League nel 2001, dove negli ultimo anni e’ andato via via consolidando la propria posi-zione. Il soprannome della squa-dra e’ Cottagers e deriva dallo stadio Craven Cottage, lungo il Tamigi.
I L L I C E A L E D I C I R Ò
P A G I N A 1 6 S P O R T
A destra:
Lo stadio dell’Arsenal
Sotto:
Lo stadio Stanford
Bridge
di Emanuel Amodeo
Il calcio è lo sport più popola-re di Londra, il più seguito e il più praticato. Il rito di una partita al pub, tra i tifosi con maglia della loro squadra ad-dosso e pinte di birra in mano è irrinunciabile. Londra conta 13 squadre professionali, se-conda al mondo solo ad Istan-bul. Nonostante questo però solo una squadra londinese è riusci-ta a vincere la Champions League. Proprio un anno fa il Chelsea battendo il Bayern di Monaco raggiunse il "tetto" d'Europa trascinato da una fantastico giocatore come Didier Drogba. Cinque squa-dre di Londra sono attualmen-te in Premier League, la serie A inglese.
Arsenal Stadio: Emirates Stadium, (Capacita’: 60.355) Drayton Park Metropolitana: Holloway Road Box Office: 020 7704 4040 Colori: rosso e bianco Sito web:www.arsenal.com A Londra l’Arsenal e’ il club con il maggior numero di tifo-si, anche per la sua storia che lo colloca tra le squadre di maggior successo del calcio inglese. Fondato nel 1886, ha vinto 13 First Division e
Premier League e 10 FA Cups. Per questo e’ anche uno dei club piu’ odiati in assoluto. Do-po alcuni anni grigi l’attuale allentatore Arsene Wenger ha riportato la squadra ai livelli di un tempo. Thierry Henry che ha giocato nell’Arsenal dal 1999–2007 detiene il record di goal segnati: 226. Il soprannome della squadra e’ Gunners o Gooners. Famosa e’ la rivalita’ con l’altra squadra londinese Tottenham Hotspur.
P A G I N A 1 7 S P O R T
Tottenham Hotspur Stadio: White Hart Lane (Capacita’: 36,310) 748 High Road, Haringey Box Office: 0870 420 5000 Colori: bianco e blu Sito web:www.tottenhamhotspur.com Il Tottenham Hotspur vanta un passato glorioso e il record di una vittoria in uno dei maggiori trofei inglesi o europei per ognuno degli ultimi sei decenni, un successo pari solo al Manchester United. Nel 1963 fu il primo club inglese a vincere un trofeo europeo, l’ Eu-ropean Cup Winners' Cup e fu il primo a vincere la coppa UEFA nel 1972 e conquistata anche nel 1983 3 nel 1984. Negli anni No-vanta ha vintola FA Cup e la Foo-tball League Cup e nel 2008 anco-ra la Football League Cup, sconfig-gendo il Chelsea. Questo club del Nord di Londra e’ accanito nemi-co dell’Arsenal. West Ham United Stadio: Boleyn Ground, Upton Park Green Street Box Office: 0870 112 2700 Colori: bianco, rosso, blu Sito web:www.whufc.com Il club e’ conosciuto come “The Academy” per l’abilita’ nel coltiva-re nuovi talenti. Hanno comincia-to la loro carriera nel West Ham United Paulo Di Canio, Joe Cole, Rio Ferdinand e Frank Lampard. Attualmente la squadra e’ allenata da Gianfranco Zola. La sua e’ una storia di vittorie discontinue, ha vinto la FA Cup tre volte, nel 1964, nel 1975 e nel 1980. In 1965, ha vinto la European Cup Winners Cup, e nel 1999 l’Intertoto Cup. La miglior posi-zione mai raggiunta nel campiona-to inglese e’ stato il terzo posto nella stagione 1986-86.
I L L I C E A L E D I C I R Ò
Breakfast
al Premier Inn di
Londra
"Vedendo Londra, ho visto tutta la vita che il mondo può presentare" [cit.S.J.]
Londra dai mille colori e dai mille sapori
di Alessandra Mancuso,
S a r a G r i l l o , S a r a
Dell’Aquila, Raffaella Gri-
safi.
L o n d r a , L o n d r a ,
Londra! Una città che non
stancherà mai di appassionare
ed incuriosire. In questa
grande città, sempre in
fermento e dal cielo spesso
plumbeo, ci ritrovammo noi ragazzi a trascorrere una delle
v a c a n z e s t u d i o p i ù
en tu s i a sman t i ch e c i potessero mai offrire. Londra
dai mille colori e dai mille
sapori: in questi ventotto
giorni abbiamo avuto la
possibilità di assaporare una
varietà di cibi multietnici, ma
in modo particolare la cucina
inglese. La gastronomia
britannica è sempre stata
motivo di discussione, ma
negli ultimi anni ha fatto passi da gigante poiché si sa che
sapori e profumi sono in
continua evoluzione. Londra è
ormai da tanto tempo un
c e n t r o c u l i n a r i o
internazionale , dove è
possibile mangiare ogni genere di cucina ad ogni ora
della giornata: italiana, indiana,
cinese, giapponese, nigeriana,
messicana e molto altro
ancora; ogni paese del mondo
sembra essere rappresentato.
Inoltre, c'è la possibilità di imbattersi in molteplici ristoranti inglesi o meglio
ancora in pub, più economici e g e n u i n i .
La base dei prodotti tipici sono sempre stati manzo,
agnello, maiale, pollo e pesce
accompagnati da patate,
verdure, salse alla menta, ai frutti di bosco o marmellate. Il momento della colazione, o
meglio Breakfast, era quello
più entusiasmante dove,
anche solo per curiosità,
abbiamo assaggiato queste
salse dolci sentendoci anche
noi un po ‘inglesi. C‘è chi la
ama e c‘è chi invece non la
sopporta, ma in ogni caso
bisogna provarla. In genere è
costituita da pancetta, uova,
salsicce , toast , funghi, pomodori fritti, fagioli, frittelle, ma questo è uno dei tanti modi di fare colazione:
c'erano anche una grande
varietà di The, cappuccino,
latte freddo o caldo, caffè,
succhi di frutta, cereali di tutti tipi, burro, miele, frutta
fresca, cornetti e muffin a
volontà. Più che una semplice
colazione sembra un vero e
p r o p r i o p r a n z o .
Quest‘ultimo, invece, è
consumato sempre fuori casa
poiché è la tradizione dei grandi lavoratori. A causa dei nostri vari impegni ci siamo
comportati come dei veri e
propri inglesi mangiando cibi Fast (veloce). Chicken wrap,
cheeseburger, hamburger,
pizza, fish and chips, omelette
with bacon and cheese
accompagnati sempre da
patatine fritte questo era il nostro pranzetto fast food. Il pomeriggio si trascorreva tra
lezioni in madre lingua e pause
in cui si era soliti consumare
the e cioccolate caldi con
biscotti prettamente inglesi, come la tipica merenda
inglese, o semplicemente una
familiare tazza di caffè. Ci rimaneva che saltare da un
t r e n o a l l‘a l t r o
dell‘opprimente e divertente
undergroud amata da tutti noi turisti ma odiata dai pendolari londinesi e farci poi un giro
nel treno senza autista della
DLR e ritornare in albergo
dove ne abbiamo combinati di.. .mangiate. Portavano
molto spesso filetto di pesce,
pollo alla salsa di pomodori e
cipolle, riso, chili, "ravioli" di p e t t o d ' a n a t r a e
marmellata , l ' immancabi le
insalata che ti salvava la
giornata, purea di patate che
impreziosivamo con una
valanga di salse... con
l'onnipresenza di patatine
fritte e ketchup. Ebbene si, Londra dai mille colori pastello e dai mille sapori, dai grandi giardini ai luoghi reali, metropoli uggiosa incantata da
leggende secolari. Viaggiate
con la fantasia e trasportatevi nell‘atmosfera inglese fatta di ricette ed intrugli magici r iporta t i ne l l a pag ina
seguente . Ci rimane da dirvi solo una cosa: Enjoy your
meal, anzi scusate buon
appetito.
I L L I C E A L E D I C I R Ò
P A G I N A 1 8 C U C I N A
P A G I N A 1 9 C U C I N A
Preparazione
Preparate la pastella sbattendo in una ciotola i tuorli con la birra, lo zucchero e il sale. Aggiungete l'acqua, il latte e incorporate la farina poca alla volta continuando a mescolare fino a ottenere un impasto morbido, liscio e omoge-neo che lascerete riposare per 30 minuti. Montate le chiare delle uova a neve e incorporatele alla pastella.
di Alessandra Mancuso, Sara
Grillo, Sara Dell’Aquila, Raffa-
ella Grisafi. Il Fish and Chips (pesce e patati-ne) è il piatto nazionale Inglese e la ricetta anglosassone più cono-sciuta nel mondo: il pesce, in ge-nere merluzzo, viene immerso in una pastella molto densa e succes-sivamente fritto...Il Fish and Chips viene generalmente consumato come pasto take away avvolto nella tipica carta assorbi-grasso e mangiato dalle popolazioni anglo-
sassoni passeggiando per le strade.
INGREDIENTI: -Merluzzo fresco in filetti deliscati -1 kg di patate -olio per friggere -sale Per la pastella: -200 g di farina 00 -2 uova -1 cucchiaio raso di zucchero -1/2 cucchiaino di sale -6 cucchiai di acqua minerale gas-sata -6 cucchiai di birra -6 cucchiai di latte
Fish and Chips
I Chicken Wrap sono una rivisita-zione delle fajitas di pollo: sono una preparazione molto saporita e veloce da fare, in quanto i tempi di cottura non sono lunghissimi e gli ingredienti sono davvero pochi. Se avete in mente una cena tex mex ma avete degli amici non troppo avvezzi al piccante, questa è la soluzione che fa per voi!! Abbinati a delle tortillas in modo da servirli in wrap diventano co-modi da mangiare anche sul diva-no per una serata di stuzzichini davanti a un bel film. Preparatene tanti, avvolgeteli belli stretti con l’alluminio e siete pronti per un pic nic super, tempo permetten-do… (anche da voi sembra no-vembre?) Oltre a questa farcitura potete portare in tavola qualche ciotolina contenente insalata, pomodori a fette, formaggio a dadini, salsa piccante o salsa allo yogurt, per personalizzare la farci-tura e rendere più leggero l’involtino. Ecco allora la prepara-zione base…
Chicken Wrap Ingredienti: 2 cucchiai di olio extravergine di oliva 1 grossa cipolla 1 peperone giallo 1 peperone rosso (volendo potete mettere anche un peperone verde ma tende a lascia-re un retrogusto un po’ amaro e piccante, che non a tutti piace) 2 cucchiai di salsa di soia 1 petto di pollo disossato 2 cucchiai di farina 1 cucchiaio di paprika dolce Preparazione: In una padella antiaderente scalda-te l’olio e tuffateci le cipolle taglia-te a rondelle e i peperoni lavati, privati dei semi interni e tagliati a striscioline. Lasciate stufare un po’ a fuoco basso, aggiungete una bicchiere di acqua e lasciate cuo-cere una decina di minuti, fino al completo assorbimento dell’acqua. Nel frattempo pulite il pollo, tagliate anche questo a striscioline e passatelo nella farina a cui avrete mescolato la paprika.
Lavate il pesce, asciugatelo bene con carta da cucina e immergete-lo in questa salsa per qualche mi-nuto. Scolate i filetti di pesce dalla salsa, passateli nella farina, poi nella pastella e friggeteli all’onda in abbondante olio fino a quando saranno dorati. Salate dopo la frittura. Il pesce va servito con patate fritte tagliate a bastoncino Gli inglesi adoperano olio di semi.
Buttate il tutto nella padella (anche la farina in eccesso che non si è appiccicata al pollo) e fate cuocere a fuoco vivace per pochi minuti (il pollo ha una cottura veloce). Sfumate con la salsa di soia, lasciate insaporire ancora qualche minuto et voilà, pronti per essere arrotolati con tutto quello che vi viene in mente (quelli della foto sono con insala-ta, pomodori, salsa piccante, salsa allo yogurt e scamorza affumica-ta…gustosissimi!!!)
ossia:
- Competenza in lingue stranie-
re in cui la comunicazione nelle
lingue straniere condivide es-
senzialmente le principali abili-
tà richieste per la comunicazio-
ne nella madrelingua, basandosi
sulla capacità di comprendere,
esprimere e interpretare con-
cetti, pensieri, sentimenti, fatti
e opinioni in forma sia orale sia
scritta
- Spirito di iniziativa e impren-
ditorialità, che concernono la
capacità dei giovani di tradurre
le idee in azione: una compe-
tenza che aiuta gli individui,
non solo nella loro vita quoti-
diana, nella sfera domestica e
nella società, ma anche nel
posto di lavoro, ad avere consa-
pevolezza del contesto in cui
operano e a poter cogliere le
opportunità che si offrono ed è
un punto di partenza per le
abilità e le conoscenze più spe-
cifiche di cui hanno bisogno
coloro che avviano o contribui-
incisività all’azione della politi-
ca aggiuntiva sostenuta con i
Fondi Strutturali. Grazie alla
focalizzazione delle strategie
decisa con il Piano d’Azione
Coesione è stato possibile desti-
nare parte delle risorse dei P.O.
regionali alla realizzazione di
interventi rispondenti ai fabbi-
sogni dei territori dell’Area
Convergenza e perfettamente
coerenti con la Programmazio-
ne 2007-2013.
In particolare, coerentemente
con le proposte nell’ambito
dell'iniziativa faro "Youth on
the move" con i progetti PON
finanziati per complessivi 497
mila euro ha offerto
l’opportunità di studiare e di
fare una esperienza lavorativa
in uno dei Paesi europei agli
allievi del Liceo, per la defini-
zione delle competenze presen-
tate nella Raccomandazione
Europea del dicembre 2006,
(Continua da pagina 1)
scono ad un’attività sociale o
commerciale.
Le classi terze quarte e quinte
dell’anno scolastico 2011/12
partecipanti al Progetto Wal-
king Abroad 1-2-3 ovvero a
“Camminando all’Estero”, dal
26 settembre al 24 ottobre
2012, usufruendo dei servizi
appaltati alla Milotours di Cro-
tone, sono stati ospitati dalla
catena alberghiera Premier Inn
di Londra e hanno ampliato per
80 ore, le loro conoscenze in
lingua inglese, conseguendo la
certificazione linguistica Trinity,
livello da A1 a B2.
Un altro gruppo di liceali, par-
tecipanti al progetto “Dalla
scuola all’Azienda 2 e 3” è stato
invece ospitato dal 11 settem-
bre al 9 ottobre 2012 in Spa-
gna dalla struttura alberghiera
Aqua Hotel di S.Susanna ed
usufruendo dei servizi forniti
dalla Thuriana Viaggi di Spez-
zano Albanese, ha conseguito
“certificado de frequencia al
Programma de practicas de 160
oras”. 15 liceali di classe quinta
aderenti al Progetto “Dalla
scuola all’Azienda1” accompa-
gnati dai tutors Angela Costa e
Costanza Berardi, hanno invece
effettuato lo stage a Praga,
presso l’Hotel de Minka Pala-
ce, dal 8 ottobre al 2 novembre
2012.
L’esperienza ha arricchito e
preparato gli studenti nel mon-
do del lavoro, favorendo la co-
noscenza e l’approccio di cultu-
re diverse dalla propria.
Il liceale di Cirò Giornalino scolastico
Coordinatore :
Prof. Sergio Marino
Ufficio di redazione:
Direttore Responsabile:
Michela Greco
I S T I T U T O O M N I C O M P R E N S I V O “ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R ) I S T I T U T O O M N I C O M P R E N S I V O “ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R ) I S T I T U T O O M N I C O M P R E N S I V O “ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R ) I S T I T U T O O M N I C O M P R E N S I V O “ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R ) ---- V I A S A N V I A S A N V I A S A N V I A S A N F R A N C E S C O F R A N C E S C O F R A N C E S C O F R A N C E S C O ---- 8 8 8 1 3 C I R Ò ( K R ) 8 8 8 1 3 C I R Ò ( K R ) 8 8 8 1 3 C I R Ò ( K R ) 8 8 8 1 3 C I R Ò ( K R )
S C U O L A S C U O L A S C U O L A S C U O L A D E L L ’ I N F A N Z I AD E L L ’ I N F A N Z I AD E L L ’ I N F A N Z I AD E L L ’ I N F A N Z I A ---- P R I M A R I A P R I M A R I A P R I M A R I A P R I M A R I A ---- S E C O N D A R I A S E C O N D A R I A S E C O N D A R I A S E C O N D A R I A D ID ID ID I P R I M O P R I M O P R I M O P R I M O G R A D O G R A D O G R A D O G R A D O ---- L I C E O S C I E N T I F I C O L I C E O S C I E N T I F I C O L I C E O S C I E N T I F I C O L I C E O S C I E N T I F I C O
L’editoriale di Antonio Luigi Ruggiero
Redattori:
Michela Greco, Alessandra Mancuso, Sara Grillo, Sara Dell’Aquila, Raffaella Grisafi
,Luciano Tassone, Emanuel Amodeo,
Elvira Liotti, Filomena Pellegrino e Giuseppe Bonessi, Arianna Esposito, Giovanna Frustillo, Giusy Principe, Francesca Leo, Veronica Facente,
Pietro Sculco
Si ringraziano per la collaborazione:
Il Dirigente Prof. Gabriele Vincenzo, Il D.S.G.A. Luigi Ruggiero, l’A.T. Michele Sirianni, il C.S. Pino Durante, i Docenti tutor dei Progetti POR, gli Stagisti di
Praga e Santa Susanna.