Il Giro Del Mondo in 80 Italiani

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Una collezione di 80 storie di Italiani pubblicate su Italiansinfuga.com

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Il giro del mondo in 80 Italiani

Questa una collezione di 80 interventi da parte di Italiani che sono andati a vivere allestero ed hanno condiviso la loro esperienza su Italiansinfuga.com. Vorrei ringraziare tutti loro per aver dedicato il loro prezioso tempo alla stesura delle risposte ed aiutare cos chi aspira a percorrere un sentiero di vita simile. Vorrei inoltre ringraziare i volontari che mi cercando, trovando ed intervistando i soggetti. hanno assistito

Invito tutti coloro che ricevono questo documento a CONDIVIDERLO con chi pensiate ne possa trarre beneficio.Aldo Mencaraglia Melbourne, Gennaio 2012

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Argentina Vado a vivere in Argentina Australia Come un architetto ha ottenuto un visto 457 in Australia I primi tempi in Australia con il visto vacanza lavoro Fare il gelataio in Australia Austria Andare in Austria a 45 anni Da Torino a Innsbruck passando per lAustralia

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Belgio Vita da ingegnere con MBA in Belgio Brasile LItalia perde cosa il Brasile guadagna Imprenditori italiani che emigrano in Brasile Non c paragone tra il mondo del lavoro del Brasile e quello dellItalia Il mondo del lavoro in Brasile viaggia alla velocit della luce Canada Le mille luci di Vancouver www.italiansinfuga.com @italiansinfuga

Cosa ho imparato dopo sette anni in Canada Primi tempi con il visto vacanza lavoro a Vancouver, Canada Cile Insegnare in una scuola italiana in Cile Cina Studiare in Cina: alti e bassi Si pu lavorare in Cina senza sapere una parola di mandarino Lavoro in Cina per unazienda cinese Conoscere i cinesi in Italia per andare in Cina www.italiansinfuga.com @italiansinfuga

Colombia Tutto quello che dovete sapere per trasferirsi in Colombia Aprire una pizzeria in Colombia Danimarca Andare a studiare in Danimarca come exchange student Vivere allestero con il progetto EVS Fiji Vita vera alle isole Fiji senza cocktails con lombrellino!

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Filippine Consigli per andare a vivere nelle Filippine Finlandia Scoprire la Finlandia e ritornarci Francia Come sopravvivere a Parigi Fabiola ha trovato lavoro come Country Manager Italia a Parigi Ecco come emigra un cervello Emigrare in Francia come ingegnere

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Galles Lavorare e vivere in Galles Studiate allestero, magari non vi piace ma almeno lo smitizzate Germania Come ho trovato lavoro nella SEO in Germania Lavorare in Germania come ingegnere e donna Ci ho messo 4 anni per trovare lavoro allestero ma ora sono a Monaco! MBA a Trieste, lavoro in Germania

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Giappone Consigli pratici per emigrare in Giappone Le difficolt del mondo del lavoro in Giappone per le donne Vivere in un villaggio giapponese di 19 case, et media 65 anni India Opportunit in India per aziende italiane (e per voi) LIndia non per i deboli di cuore Inghilterra Trovare lavoro in 3 giorni in Inghilterra

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Come ho trovato lavoro a Londra in 2 giorni Primi 3 mesi a Londra: consigli praticissimi Dallinternship (stage) in Italia al lavoro ed alla carriera in Inghilterra Come fondare una ditta di traduzioni in Inghilterra Irlanda La Dublino vera, raccontata da chi ci vive e lavora da quattro anni Aprire quattro attivit nella ristorazione in Irlanda Lituania Emigrare in Lituania, da chi lha fatto

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Messico Dieci motivi per emigrare e vivere in Messico Norvegia Infermiere in Norvegia con Erasmus Nuova Zelanda Perch e come emigrare in Nuova Zelanda Olanda Indipendenti a 23 anni con un dottorato in Olanda

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Dodici anni in Olanda, mi trovo bene, non torno in Italia Polonia Vivere in Polonia per sette anni, la mia esperienza Portogallo A Madeira con il WWOOF Repubblica Ceca La giusta esperienza in Italia apprezzata in Repubblica Ceca Come cambiata Praga in 12 anni

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Russia Studiare musica a San Pietroburgo Scozia Un anno di ricerca prima di partire per Edimburgo Fare il Game Tester a Glasgow Spagna Cosa insegna lesperienza Erasmus in Spagna La Galizia vista da Italiani in Galizia Giornalista in Spagna, niente Ordine dei Giornalisti

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Stati Uniti Vita a San Diego Vivere ventanni a Los Angeles Addio posto di lavoro fisso,vado a New York Andare negli Stati Uniti come studente e rimanerci Il lavoro negli Stati Uniti che non si trova in Italia Svezia Quindici minuti per emigrare in Svezia Come trovare un lavoro in Svezia

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Svizzera 600 CV in Italia, niente. Dopo due mesi trovo lavoro in Svizzera! Tutto ci che bisogna sapere per trasferirsi in Svizzera Lavoro in Svizzera, vivo in Italia Thailandia Lezioni dopo dodici anni di Thailandia Vivere a Bangkok Turchia Insegnare italiano in Turchia, quasi per caso

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Uruguay Sei motivi per NON vivere in Uruguay LUruguay visto da chi ci vive Vietnam Aprire una catena di ristoranti italiani in Vietnam

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ArgentinaVado a vivere in ArgentinaMario Linzi ha deciso di emigrare in Argentina e condivide la sua esperienza su Vado a Vivere in Argentina. di Stefano Frigerio Mario un italiano felice. Si capisce dalla voce squillante con cui risponde al telefono, nonostante la linea Cile-Argentina sia abbastanza disturbata. Lui non il solito backpacker, ha gi tanti chilometri nel motore, nelle ferrovie dello stato per le quali lavorava ai sistemi informatici e tra Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Barbados, India e Turchia, in cui ha viaggiato sempre per motivi di lavoro. Mario un esperto di informatica e lavoratore specializzato del primo gracchiante internet. Dopo essere andato in prepensionamento negli anni novanta ha lavorato in diversi paesi dellEuropa dellest nellambito della delocalizzazione e degli investimenti immobiliari. Tornato in Italia, ma insoddisfatto della situazione lavorativa e sociale, decide di trasferirsi in Brasile per alcuni mesi. Le difficolt burocratiche per ottenere un visto permanente lo convincono a migrare nella vicina argentina. Mario vive da 15 mesi in Argentina, a Mar del Plata, localit balneare di 700.000 persone a sud di Buenos Aires.

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Dopo aver vissuto per la maggior parte dei suoi anni a Trieste, ha deciso di trovare il suo paradiso sulle spiagge oceaniche e ricche di palme di Mar del Plata. Nella provincia argentina ha ritrovato abitudine tipiche italiane, aria pulita ed una vita rilassata. Il cibo buono, sia pescado che i famosi filetti argentini hanno fatto il resto. Mario estremamente soddisfatto della sua vita in Argentina, ci ha guadagnato in salute e torner in vacanza in Italia a salutare la figlia. Italiansinfuga non rappresenta solo i ragazzi con sogni nel cassetto ma anche un pensionato di 55 anni che decide di regalarsi una qualit di vita migliore. Segnatevi la sua mail ([email protected]), per lanno in cui forse otterrete una pensione o pi verosimilmente passerete per questo angolo di Argentina, che la localit balneare, oltre che il surf spot, numero 1 del paese. Mettetevi in contatto con Mario, avr sicuramente qualche buona storia da raccontarvi davanti ad una parillada ed un bicchiere di rosso.

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AustraliaCome un architetto ha ottenuto un visto 457 in AustraliaSalve a tutti, mi chiamo Alessandro e a settembre 2009 ho finalmente fatto lultimo passo per realizzare il sogno di trasferirmi in Australia. Non era la mia prima esperienza fuori casa e devo dire che limpatto iniziale stato decisamente meno difficile di come lo avevo immaginato. Prima di partire infatti ho deciso di affidarmi ad unagenzia, la quale mi ha trovato una scuola ed un alloggio per i primi tempi. Credo che uno si possa arrangiare benissimo anche da solo, ma devo dire che seguire questa strada mi ha aiutato a partire in maniera pi serena e rilassata. Solo a titolo di cronaca devo far notare che se mi fossi iscritto alla scuola da solo avrei pagato lo stesso identico prezzo, quindi a volte si possono anche trovare agenzie oneste, per alla fine si va sempre un po ad istinto. Sono entrato in Australia con il famoso visto vacanza lavoro (Working Holiday Visa) che mi stato utilissimo per trovare un lavoro full time e non essere obbligato a frequentare una scuola, come avviene invece con lo Student Visa. Purtroppo il visto vacanza lavoro pu essere fatto fino a 30 anni compiuti ed una sola volta*, per una durata totale di 12 mesi. comunque un ottimo modo per iniziare a guardarsi attorno e

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prendere contatti per riuscire a trovare uno Sponsor**, se siete intenzionati a fermarvi per un periodo pi o meno lungo. Altrimenti potete sempre utilizzarlo per farvi una bella vacanza, girare lAustralia magari lavorando saltuariamente per autofinanziarvi! Il WHV vi consente anche di studiare per un periodo massimo di 4 mesi e quindi mi sembra decisamente il visto pi completo e flessibile. Come detto, appena arrivato, mi sono dedicato allo studio della lingua (un mese e mezzo), per rinfrescare uno scarso Inglese che mi trascinavo dai tempi delle superiori e nel frattempo ho iniziato a spedire curriculum per trovare lavoro. Sono laureato in Architettura dal 2005 ed oltre ad essere stato in Spagna sia per lErasmus che l internship di un master che ho frequentato a Bologna, ho fatto qualche anno di esperienza lavorativa in Italia. Questo mi stato decisamente utile perch non avendo, come detto, un livello di Inglese eccezionale ho potuto trovare un impiego grazie alla pratica professionale fatta precedentemente. Penso che essere un architetto, in questo caso, abbia semplificato la situazione, visto che nel mio lavoro non ho la necessit di comunicare con le persone tutto il tempo. Infatti dopo poco ho trovato uno studio per il quale ho lavorato 6 mesi***, mal pagato, poco gratificato dai progetti di cui mi sono occupato e soprattutto scarsamente considerato da uno dei capi e da alcuni colleghi. Ancora per non sapevo che quel sacrificio sarebbe stato molto importante. Infatti se non avete studiato qui (Universit, Master o corsi di specializzazione) la cosa che pi vi aiuter a trovare un impiego il fatto di aver lavorato, anche non pagati, per qualche azienda locale. Per questo se ci tenete veramente a fermarvi, rinunciate a salari pi gratificanti per investire in una miglior prospettiva futura.

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Nel frattempo pero avevo iniziato anche a lavorare il sabato mattina come istruttore di nuoto per arrotondare un po ed una volta terminati i 6 mesi presso lo studio ho deciso di iniziare in piscina a tempo pieno. Infatti, vista la situazione economica non idilliaca, le porte, per uno straniero, con poca esperienza locale, Inglese nel frattempo divenuto mediocre, ma non ancora ottimale, e in cerca di uno Sponsor Visa (il visto, a mio avviso, pi vantaggioso e meno oneroso per rimanere qui terminato il WHV) hanno iniziato a chiudersi una dopo laltra. Lavorare in piscina non era il mio obbiettivo primario ma ha portato comunque diversi vantaggi. Per prima cosa mi ha aiutato a migliorare la lingua, ho iniziato a guadagnare decisamente meglio, ho allargato la mia cerchia di conoscenze e mi ha fatto lavorare per altri 6 mesi stabilmente per unazienda locale, tutte cose estremamente importanti per la richiesta di visti successivi. Questo mi ha permesso di avere pi tempo per ambientarmi potendo comunque mantenermi. Nel frattempo a luglio 2010 sono stato per qualche giorno in vacanza a Melbourne ospite di amici e qui la mia avventura decisamente cambiata La capitale del Victoria una citt fantastica, piena di eventi culturali e sportivi, dove puoi trovare ottimi ristoranti e cafe un po in tutti i quartieri, ma soprattutto la gente estremamente cordiale! Comunque durante quel periodo sono riuscito ad avere un contatto con uno studio che poi, una volta tornato a Sydney, mi ha chiamato per invitarmi a trasferirmi a Melbourne con la proposta di uno Sponsor VISA**** (successivo a un periodo di prova). Cos iniziata la mia avventura! Ho contattato un amico che ha unagenzia di immigrazione a Sydney per occuparsi di tutta la trafila burocratica e dopo circa 3 mesi (nel frattempo ho fatto un visto turistico per poter comunque rimanere in Australia dopo la scadenza del WHV) ho avuto il mio visto 457, che mi permetter di rimanere qui per i prossimi tre anni come residente temporaneo.

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Credo di essere tuttavia un aspirante emigrante, perch non mi sono ancora ambientato completamente e come ho detto prima, il mio visto solo temporaneo. Per sono a buon punto e per il resto solo questione di tempo e decisione! Per questo dico a chiunque abbia lintenzione di partite, di pianificare il proprio viaggio in maniera seria! Informatevi pi che potete, cercando di verificare le notizie che raccogliete, mettete da parte un po di soldi, perch soprattutto allinizio vi saranno molto utili, ma soprattutto se lo desiderate davvero provateci senza paura! I momenti difficili prima o poi ci sono per tutti e pi di una volta il pensiero che passa per la mente quello di mollare, ma se siete motivati avrete buone possibilit di farcela! In bocca al lupo! * (se non si fanno 3 mesi di lavoro in zone scarsamente popolate per rinnovarlo di un altro anno) ** (datore di lavoro che vi assuma dandovi la possibilit di richiedere un visto lavorativo) *** (massimo periodo di lavoro consentito dal WHV con lo stesso datore di lavoro, se non con particolare richiesta allufficio immigrazione del governo) **** (visto lavorativo che pu avere una durata variabile per un massimo di 4 anni) Alessandro Dalsasso architetto e vive a Melbourne.

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I primi tempi in Australia con il visto vacanza lavoroI primi tempi in una nazione straniera come lAustralia sono fondamentali. Dario Vanin ci racconta la sua storia. Intervista di Fulvio Minichini. Quanto tempo fa sei partito? Cosa ti ha spinto a lasciare lItalia e perch proprio lAustralia? Sono arrivato il primo novembre 2010, 4 mesi fa. Lavoravo come consulente da 10 anni ed avevo visto il mio potere dacquisto diminuire di giorno in giorno ed il futuro non prometteva nulla di buono. Mi ero stufato di vedermi passare davanti gli amici degli amici che, malgrado non avessero capacit, andavano avanti a spinte, poi la mia ragazza stava finendo di laurearsi ed il futuro per lei sarebbe stato ancora pi incerto. A quel punto abbiamo deciso che bisognava fare qualcosa: lItalia oggi sembra il Titanic e chi parte prima secondo me ha pi possibilit di accaparrarsi una delle poche scialuppe per non affogare. Abbiamo fatto unanalisi delle prospettive di vita in tutti i paesi anglosassoni e le migliori prospettive venivano dal Canada e dallAustralia. Per motivi esclusivamente legati alla temperatura abbiamo optato per il secondo. Quindi siete venuti insieme qui in Australia. Con che visto siete entrati?

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Working Holiday Visa Qual il primo ricordo che associ allAustralia? Lenorme quantit di verde e la manutenzione. Melbourne stata la citt di arrivo prima di ripartire per Perth. Non mi piaciuta per via del clima. Ci sono stati momenti di scoraggiamento soprattutto allinizio? Cosa riguardavano? Come li hai superati? Il Working Holiday Visa un visto terribile se vuoi emigrare. ottimo se vuoi fare lavoretti per passare un anno di relax. Mentre in Italia ti offrono contratti sempre pi corti, io non riuscivo a trovare lavoro perch nessuno voleva investire in una persona che dopo 6 mesi deve per forza cambiare lavoro. Lo scoraggiamento deriva dal fatto che ti ritrovi decine di applicazioni rifiutate esclusivamente per il visto. Io sono stato fortunato perch ho trovato un imprenditore di origini italiane che mi ha messo alla prova malgrado il visto. Consiglio comunque appena arrivati di fare qualsiasi lavoro si trovi per non demoralizzarsi: io appena arrivato ho lavorato allOVAL a montare il palco degli U2. Lattivit era poco legata al mio skill (Sistemista Unix) ma comunque mi ha permesso di parlare con le persone e guadagnare qualcosa. Poi non dimentichiamoci che uno spazzino australiano ha pi potere dacquisto di un ingegnere italiano.

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Che intendi per un imprenditore che ti ha messo alla prova? Ho trovato un italiano emigrato qua 35 anni fa ad una festa. Parlando uscito che lui cercava qualcuno, che aveva dei problemi con i software aziendali ed io mi sono offerto di andare a dargli unocchiata. Non pensavo che poi sarebbe diventato il mio lavoro full time. Quindi si potrebbe dire che la chiave della tua fortuna stata la tua disponibilit oltre che la tua competenza ovviamente. La disponibilit viene prima della competenza quando hai il WHV, direi come importanza disponibilit 70%, competenza 30%. Passando ad un altro argomento, come hai trovato il tuo primo alloggio in Australia? La mia ragazza, prima di partire [da Melbourne n.d.r.], aveva trovato uno stage qua a Perth. Questo ci ha permesso di avere una referenza e trovare quindi alloggio pi facilmente. La prima settimana labbiamo passata in albergo. Come reputi il costo della vita in Australia se comparato con lItalia? Alcune cose costano molto di pi ma altre molto meno, dipende da cosa cerchi dalla vita. Se fumi e ti piace bere spendi molto di pi che in Italia. Un esempio di qualcosa che costa meno?

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Benzina, carne, andare fuori la sera con amici, ci sono molti spazi verdi pubblici ben curati, barbecue gratuiti al parco dove passare delle belle serate con amici. C o c stato qualche impedimento culturale o sociale alla tua integrazione nella societ australiana? Qua a Perth credo che un buon 80% di persone siano immigrati o figli di immigrati. Direi che c MOLTA pi integrazione qua che in Italia. Mio padre mi diceva Vai a fare limmigrato! e ti dir che preferisco di gran lunga fare limmigrato australiano che lautoctono veneto. Pensi mai ad un possibile ritorno? In quali circostanze? Lho detto mille volte: lo spazzino australiano trattato con pi rispetto e pagato meglio di qualsiasi figura professionale italiana. Un ritorno per lavorare non proprio nelle mie intenzioni. Un ritorno come turista per una vacanza gastronomica invece probabile. Cosa ti ha dato lItalia che ti ha aiutato nella tua vita australiana? Le sfide. In Italia sei abituato a combattere ogni giorno per prendere un pezzo di pane e a valutare attentamente le scelte. Questo ti da una professionalit che in Australia secondo me non esiste. Allestero litaliano non visto male. Quindi dici che lattenzione ai particolari una marcia in pi?

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il modo di pensare che diverso. Loro non si pongono tutte le domande che ci poniamo noi quando fanno qualcosa. Ti posso portare un esempio: Ho chiesto qualche tempo fa ad una mia collega autoctona se il suo lavoro le piacesse. Lei ha uno stipendio basso (in euro 2600 al mese circa) Lei fa inserimento dati in un programma, un cosa che personalmente non farei mai. Lei mi ha detto che non le piace il suo lavoro, il motivo per cui non le piace che non ha istruzioni scritte su come fare il lavoro e le tocca chiedere ad altri Io in vita mia non ho mai avuto istruzioni e mi sono sempre dovuto arrangiare. Questo fa si che nel mio lavoro sappia risolvere problemi che non ho mai visto prima e per me stimolante. Per loro invece il problema non fare il lavoro ripetitivo ma non avere istruzioni su come farlo. Un titolare di azienda ovviamente apprezza pi uno che risolve i problemi rispetto ad uno che non li vuole affrontare. Hai affrontato colloqui in inglese? Ci sono state delle difficolt? Quali e come le hai superate? Ho fatto molti colloqui in agenzie e li non ho trovato grossi problemi perch il personale scelto tra persone che parlano bene inglese britannico. Spesso ho trovato proprio inglesi. Malgrado il mio inglese non fosse speciale (IELTS 6) loro parlavano semplice e non facevano caso ai miei errori.

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Altra cosa, ben diversa, il colloquio in azienda. Ne ho fatti 2. Il primo stato disastroso: mi sono trovato con 2 esaminatori. Uno inglese e laltro australiano. Laustraliano medio del Western Australia ha un inglese molto difficile da capire e molto lontano dal britannico Laustraliano mi faceva le domande su argomenti che conoscevo molto bene (avevo lavorato su 10 sistemi uguali ai loro) ma non capivo le parole. Non riuscivo a distinguere i suoni. Laltro esaminatore mi ripeteva le domande in inglese ma la cosa ha infastidito il primo e non mi hanno preso. Nel secondo colloquio era lazienda italiana ed il colloquio lho fatto con Berry, un Sudafricano. Io credo che linglese sudafricano sia il migliore in assoluto. Il pi semplice e chiaro da capire. In quel caso sono riuscito a dimostrare il mio skill. Nel primo caso (era un lavoro da 150K dollari dove ero perfetto per il ruolo), non mi hanno preso per problemi di comunicazione. Nel secondo caso, malgrado lo skill non coprisse tutte le loro aree di interesse, lapproccio italiano di mettersi in gioco stato fondamentale. Ora proviamo a fare un salto indietro, allinizio della tua esperienza Australiana hai detto di aver montato un palco come primo lavoro. Come lhai trovato? Una cosa fondamentale a cui non avevo pensato subito sono le feste. Hanno un potenziale enorme di conoscere persone con le quale stringere legami di amicizia. L ho conosciuto amici che mi hanno suggerito il primo lavoretto dandomi direttamente il numero di cellulare del titolare.

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La selezione del personale in Australia non frutto di meritocrazia: per quanto ho visto la selezione viaggia molto su amicizie/conoscenze. La meritocrazia entra in gioco dopo: qua se sei bravo fai strada e se non sai lavorare vai a casa. In Italia ti fanno credere che devi ringraziare il titolare perch ti offre un lavoro. Qua invece sei una risorsa e ti coccolano per non farti scappare. Mi hai detto che allinizio avete vagliato varie possibilit. Quali citt hai preso in considerazione prima di scegliere lAustralia? Quali citt ancora consideri papabili? Allinizio Melbourne infatti il volo intercontinentale ci ha portato a Melbourne, poi leuro cominci a scendere e gli affitti diventavano costosi quindi valutammo altre citt. Sydney: troppo cara. Hobart: Troppo freddo/squali. Adelaide: non se ne sente mai parlare e non ci ispirava. Brisbane: sembrava un buon posto. Perth: Sembrava un buon posto. A quel punto (per fortuna visti gli ultimi problemi di Brisbane) la mia ragazza ha ottenuto lo stage qua a Perth e il destino ci ha guidato qui. Quali insegnamenti trarresti da questa esperienza?

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Limmigrato una risorsa, non un problema se fai una buona selezione e gli dai la possibilit di integrarsi. Prima non avevo mai parlato con un cinese in vita mia. Qui invece ho amici cinesi con i quali si esce assieme e si scambiano pareri. Il problema non sono loro che si isolano ma la comunit italiana che non li accetta. Poi ho avuto conferma che il mio lavoro un valore e non un dono del padrone dellazienda. Vista cos la situazione molto diversa. Infine impari che una vita rilassata e con un po di natura non ha prezzo. Non tornerei in Italia neppure se mi offrissero il doppio dello stipendio di qua. Vedo che sei diretto verso una sponsorship. Che qualifiche avevi prima di partire? Quali qualifiche o certificati hai dovuto ottenere in Australia per poter aspirare a uno skilled? stato difficile? Io sono un informatico ed ho dovuto fare il riconoscimento competenze allACS. Ci ho messo 4 mesi per fare solo quello. Credimi, pi difficile di quanto si possa pensare allinizio. Gi lidea che ti chiedano le References dei vecchi titolari un problema: i miei avevano paura a firmare le carte perch non capivano a cosa servissero. Devi spendere molti soldi per far tradurre tutta la tua documentazione a traduttori autorizzati. Devi pagare gli agenti di migrazione.

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Chi ti assume deve pagarti uno stipendio alto perch il governo non vuole (giustamente) che larrivo dellimmigrato abbassi il costo del lavoro dellaustraliano Le liste dei lavori richiesti cambiano continuamente. Io allinizio ero compatibile per entrare sponsorizzato dal governo ma 1 mese prima di ottenere il riconoscimento competenze, la lista cambi precludendomi quella strada. Diciamo che devi essere molto motivato se vuoi partire. Posso chiederti se sei laureato? Sono laureato in Scienze Politiche dal 2009. Mi sono laureato lavorando. La laurea comunque non mi servita per il riconoscimento competenze in quanto non legata alla mia professione. Quali sono gli aspetti negativi dellAustralia? 1. Il traffico. Alle 5.00 pm finiscono tutti di lavorare e si creano grossi ingorghi. 2. La mancanza di concorrenza colpisce la professionalit: elettricisti, idraulici, meccanici eccetera fanno pena. Ho avuto pessime esperienze e la cosa davvero a livelli preoccupanti 3. I ristoranti. Se ti piace mangiare bene devi saper cucinare. I ristoranti fanno pena e sono molto costosi (almeno 20$ per una pizza).

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Fare il gelatiere in AustraliaAlessio Tavella ha lasciato lItalia per andare in Australia a fare il gelatiere. Trentunenne, Alessio ha deciso di chiudere la gelateria che gestiva da cinque anni a Firenze con suo fratello e di emigrare ad Adelaide, Australia. Lavorando per la catena di caff/gelaterie Cibo Espresso, Alessio ha rivoluzionato la produzione di gelato raccogliendo grande successo con il pubblico australiano. Come ha fatto? Alessio risponde alle domande di Italiansinfuga! Perch hai deciso di lasciare lItalia? Ho deciso di lasciare lItalia innanzi tutto per laspetto lavorativo. In Italia qualsiasi lavoro fai e qualsiasi idea hai non verr quasi mai apprezzata, lo sforzo che ci metti per arrivare ad un obiettivo non ti ripagher mai con nessuna soddisfazione. forse un punto di vista negativo, ma quello che penso. Che tristezza sentire i miei amici che stanno in Italia, laureati con il massimo dei voti, dire: grazie a Dio mi hanno rinnovato il contratto per altri 3 mesi! . La dignit ti viene strappata via gratuitamente. Come hai fatto a trovare lopportunit offerta da Cibo Espresso? Dopo cinque anni di attivit in proprio con mio fratello, stanco di irrangiungibile, quale vivere normalmente, decisi di mandare via email il catena di Bar/Gelateria Cibo Espresso ad Adelaide. Una mattina trovai parte di uno dei Titolari, Salvatore Pepe, in cui senza nessun tipo inseguire un obiettivo mio curriculum ad una unemail di risposta da di problema e molto

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semplicemente mi scrisse: Caro Alessio vieni quando vuoi che qui c lavoro per te. (ndr Alessio ha il passaporto australiano essendo nato in Australia prima di crescere in Italia). C comunque da dire che facile trovare lavoro in Australia, ma comunque devi avere un curriculum e un bagaglio personale lavorativo non indifferente, cio devi essere un professionista nel tuo campo! Ed quello che cercava anche Cibo Espresso da me! Sei arrivato con unofferta/contratto di lavoro o hai preso dei rischi? Dopo essermi messo in contatto con Salvatore Pepe telefonicamente, lo incontrai a Firenze e a Rimini insieme ad un altro titolare, Claudio Ferraro. Loro sono andati in Italia come ogni anno per tenersi aggiornati professionalmente di tutte le novit italiane e li abbiamo parlato della mia posizione lavorativa allinterno di Cibo Espresso. Sicuramente non sono venuto in Australia prendendo dei rischi, ma con delle idee precise su cosa fare. Sono finiti i tempi dove bastava partire per trovare lavoro! Consiglio sempre di pianificare quello che si andr a fare in una nazione che non la propria, il modo di agire degli anni sessanta non pu assolutamente riproporsi ai tempi di oggi! Come descriveresti il mondo del lavoro in Australia? Il mondo del lavoro australiano totalmente diverso da quello italiano. La propria professionalit viene riconosciuta sia dal datore di lavoro sia dalla societ. I diritti e i doveri vengono rispettati allinterno dellambito lavorativo.

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In 10 mesi di lavoro qui in Australia ho avuto tantissime soddisfazioni a livello lavorativo e lo testimonia il fatto che sono stato intervistato da SBS radio, stato scritto un articolo su di me in un mensile a tiratura nazionale e ora sono addirittura qui su Italiansinfuga a raccontare la mia storia. Che conoscenza dellInglese bisogna avere per essere efficaci in Australia? La conoscenza della lingua essenziale al giorno doggi, indispensabile in qualsiasi campo se si vuole crescere e interagire con la societ. pur vero che la si pu imparare piano piano, ma consigliabile almeno sapere un minimo di inglese. Che consigli daresti a chi sogna di aprire una gelateria in Australia? Aprire unattivit come una gelateria o qualsiasi altra cosa non facile come sembra! Bisogna sapere cosa vuole il cliente che non la stessa cosa che vuole un Italiano. Non sufficiente sapere fare il gelato o la pizza nel modo italiano per potersi permettere di aprire unattivit, perch il gusto e la percezione anche visiva di un prodotto diverso da quello che si pu trovare in Italia. Quindi prima di buttarsi in una cosa pi grande di noi bisogna un p rendersi conto di dove siamo e di che cosa vuole la clientela! Grazie Alessio e buon proseguimento!

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AustriaAndare in Austria a 45 anniAlessandro Sacilotto sta per partire per lAustria alla soglia dei 45 anni, dimostrando che sono le competenze che contano, non let. Ecco la sua storia. Perch metterti in gioco alla soglia dei 45 anni? Credo che lattuale crisi economica in corso metter in ginocchio il nostro paese per i prossimi anni abbassando ulteriormente le opportunit lavorative. Inoltre ho moglie e figli, non sono ricco di famiglia e non ho santoli (padrini in dialetto veneto) che mi possano sostenere in caso di problemi. Per questo, assieme a mia moglie, ho cominciato a guardare allestero con particolare riguardo allarea di lingua tedesca: in Europa la pi diffusa e la pi dinamica in ambito economico. Cosa hai fatto come lavoro in Italia? Sono sviluppatore software. In questo momento, in particolare, mi occupo di piccoli dispositivi elettronici per la regolazione della climatizzazione degli edifici.

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Qual la tua impressione del mondo del lavoro italiano dopo tutti questi anni? Sono nato in Svizzera, ma ho sempre vissuto e lavorato nel Nordest dItalia. Questa area composta da una miriade di aziende piccole e medie. Dalla crisi attuale stanno uscendo solo quelli che hanno investito in innovazione del prodotto, hanno sviluppato le opportune sinergie e si sono lanciati nei mercati internazionali. Ha chiuso bottega (o in grossa difficolt) chi sperava di continuare a fare il terzista a basso costo, lasciando le cose come stavano e, soprattutto, sperando che (come al solito) le economie del nord Europa ricominciassero a fare da traino come era accaduto nei 50 anni precedenti. Per rimanere competitivi la cosa pi ovvia stata quella di tagliare sul costo del lavoro sfruttando allosso la manovalanza a basso costo fornita dagli immigrati e quanto la legge Biagi ha messo a disposizione, co.co.pro, lavoro temporaneo (fino alle work experience). La dimensione delle aziende, poi, non aiuta di sicuro. Ma qui limprenditore che si fatto da solo di solito: 1) non molla la direzione dellazienda fino a che proprio non ce la fa pi; 2) non accetta di cedere lo scettro del potere allo scopo di fare quegli accorpamenti tra aziende necessari ad uneconomia di scala. Per contro eccessive garanzie ai dipendenti con contratto a tempo indeterminato, scarsa partecipazione agli utili dellazienda, rigidit dei contratti non incentivano gli stessi dipendenti ad essere propositivi. Come ti sei iniziato a muovere verso lestero? Il mio il tipico lavoro che sfrutta intensivamente la globalizzazione del pianeta: confrontarsi in lingua inglese su problemi comuni la regola. Internet aiuta molto, ma non risolve tutto.

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Il settore IT viaggia alla velocit della luce e diventa importante il lavoro di confronto e collaborazione face to face allinterno di team di una certa entit. In Italia questi non esistono quasi pi (e se esistono non vengono certo a cercare un ultra quarantenne perch economicamente non gli conviene). Allestero questo pare essere ancora possibile. Come hai trovato lopportunit che ti porter in Austria? Da circa tre anni ho un profilo pubblicato su Linkedin. Diversi recruiter esteri mi hanno scritto direttamente per valutare un mio eventuale interesse per i loro committenti. Lofferta austriaca (la societ, per, americana) arrivata tramite una societ di recruiting ungherese. Ha rappresentato un ostacolo la tua et? Francamente no: recruiter e aziende con cui ho parlato erano solo interessati alle mie competenze. Ci descrivi il percorso di selezione del personale per il posto di lavoro che hai trovato? Con il recruiter la roadmap stata piuttosto breve: dopo avermi illustrato locazione e richieste del committente, avermi spedito landamento dellazienda in borsa (!) gli ho inoltrato il mio curriculum con una lettera di presentazione in inglese. Dopo un colloquio telefonico avvenuto con due responsabili tecnici dellazienda sono stato invitato in Austria dove mi stato fatto un esame per verificare le mie reali competenze e dove mi stato illustrato nel dettaglio il processo produttivo e dove si sarebbe inserita lattivit della persona che intendevano assumere.

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Il tutto alla presenza del capo del personale e dei responsabili dei vari reparti software. Dopo qualche settimana mi stata fatta una proposta economica. Assieme a questa mi stato calcolato anche quanto avrei pagato di tasse, di quali benefit avrei goduto, di quali agevolazioni potevo usufruire lavorando in Austria e via discorrendo. Cosa ne pensano di questo cambiamento i tuoi familiari ed amici? Sapevo che una decisione del genere avrebbe provocato un mezzo cataclisma. Credo che sia abbastanza accettato il fatto che finch sei giovane giusto che tu espatri (perlomeno per fare esperienza), ma risulta abbastanza incomprensibile che se ne vada un vecchio con un posto sicuro, famiglia con figli piccoli, mutuo, Ma io e mia moglie ci abbiamo pensato bene prima di fare il salto. Adesso come adesso forse rischiamo di pi a rimanere qui. Come ti stai preparando al salto dal punto di vista pratico? Vorrei chiarire due cose: 1) mia moglie parla bene il tedesco e io ne ho solo una conoscenza molto elementare, 2) lo zona dove andr a trasferirmi vicina a dove vivo ora, la mia famiglia e io la conosciamo bene venendoci pi di una volta allanno. stato anche questo uno dei motivi ad convincerci nella scelta dellespatrio che, quindi, dovrebbe essere meno traumatico. Data la relativa vicinanza far il transfontaliero settimanale (rientrer in Italia nei weekend) almeno fino alla prossima estate. Questo dovrebbe darmi il tempo di rafforzare la conoscenza del tedesco. Grazie Alessandro ed in bocca al lupo per la vostra avventura!

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Da Torino a Innsbruck passando per lAustraliaEnzo ci racconta di come si sia trasferito ad Innsbruck, Austria. Ci racconti brevemente dei tuoi trascorsi allestero? Innanzitutto vorrei ringraziare Italiansinfuga, per avermi contattato. Io e la mia ragazza vi seguiamo sempre. Dal 2003 che sono in giro per questo mondo fantastico, ho lasciato Torino, la mia citt natale e ho vissuto in varie localit fra cui Dublino (il mio primo amore), Spagna (mentre lavoravo a Gibilterra), Australia, Londra e lanno scorso sono approdato a Innsbruck. Perch adesso Innsbruck? Come molti di noi che vivono allestero anche io mi sono spostato per amore. Quando lavoravo a Londra ho conosciuto una ragazza, tramite la mia fantastica amica Claudia. Denise che cercava lavoro e viveva in quel periodo a Milano, si spost dopo poco a Innsbruck e iniziammo una sorta di relazione a distanza. Dopo 7/8 mesi nella societ dove attualmente lavoriamo cercavano del personale con il mio profilo lavorativo e cos mi sono spostato anche io in Austria. Cosa fai di lavoro? Questa la domanda preferita di tutti i miei amici, non sempre facile da spiegare e a volte anche i miei colleghi non sono sicuri di quello che faccio. Lavoro per una societ di online gaming e il mio titolo che fa molto figo Poker Room Operations Manager, mi occupo di tenere aggiornati i contenuti sul sito, preparare promozioni, andare a tornei live di poker e moltissime altre cose.

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Come lo hai trovato? Come gi detto ho saputo da Denise che cercavano personale nel dipartimento del poker e cos si occupata lei di offrire il mio curriculum vitae al responsabile. Generalmente, lavorando del gaming mi appoggio ad agenzie di recruitment, ho scritto anche un piccolo articolo a riguardo che pu interessare a chi interessato con lelenco di tutte le agenzie alle quali faccio riferimento. Che possibilit di lavoro ci sono per uno straniero in una citt delle dimensioni di Innsbruck? A dirti la verit non ci sono grandissime opportunit per italiani che parlano tedesco. Dove lavoro io cercano personale attualmente dato che una compagnia in grossa espansione con delle opportunit lavorative e di carriera veramente interessanti. Bisogna assolutamente conoscere il tedesco? Il tedesco importante ma non fondamentale. Con linglese vai ovunque e lo parlano quasi tutti, addirittura anche il gommista lo parla Anche litaliano abbastanza parlato, certo che la modulistica burocratica rimane in tedesco. Quanto si spende a vivere ad Innsbruck? La vita a Innsbruck non proprio economica. Io vivo a 10 min a piedi dal centro e paghiamo per 45 mq 700 euro, con bollette e internet arriviamo a 800 euro. Nei locali notturni invece c una grossa differenza fra birra che si aggira intorno ai 3 euro e cocktails, dove si arriva a pagare un coca e rhum anche 8 euroinsomma non proprio regalato!

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La spesa invece non molto differente dallItalia, e si spendono cifre simili al nord dItalia e i classici prodotti italiani possono essere reperiti senza grossi problemi con un sovrapprezzo (500gr di pasta barilla Eur 1.50). Hai siti web da consigliare a chi vuole andare a vivere in Austria? Non guardo molti siti sullAustria a dire il vero, seguo in particolare il sito www.innsbruck.info dove ci sono tutti gli eventi e le attivit. Per chi si vuole trasferire a Vienna un bel blog per tenersi aggiornati www.quivienna.com, per cercare casa in Austria invece www.wohnnet.at e www.immobilien.net. Grazie Enzo e buon proseguimento!

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BelgioVita da ingegnere con MBA in BelgioAristotele ci racconta di come prima gli studi e poi il lavoro lo abbiano portato in giro per lItalia, lEuropa ed ora il mondo. Intervista di Edoardo Facchini Puoi presentarti agli amici di Italiansinfuga? Ho 31 anni, sono sposato e abbiamo una bambina di 9 mesi. Vengo da un paesino della provincia di Salerno, Centola, e ho studiato al Politecnico di Milano. Ho partecipato ad un programma di scambio della durata di 2 anni che mi permesso di conseguire una doppia Laurea, in Ingegneria Aerospaziale a Milano e in Ingegneria elettro-meccanica in Belgio. Un anno e mezzo fa ho terminato un MBA presso lInstituto de Empresa (IE Business School). Lavoro da 6 anni in Alstom Transport, nel settore del trasporto ferroviario, in particolare sui sistemi di segnalamento per le linee ad alta velocit e i corridoi ferroviari europei

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Ho ricoperto diverse posizioni, dalla validazione dei prodotti in laboratorio, ai tests su campo, passando per il design di sistemi ferroviari chiavi in mano. Lultimo ruolo ricoperto quello di responsabile del procurement dei prodotti Alstom, inclusa la gestione di tutte le problematiche connesse, quali la ricerca e sviluppo dei nuovi prodotti, la gestione di quelli esistenti, gli aspetti legati alla supply chain o alla logistica. Ho vissuto circa 8 anni in Belgio, con la possibilit di lavorare in vari paesi (Francia, Olanda, Grecia, Svizzera e Spagna). Mi stata offerta lopportunit di lavorare come rappresentante della mia societ presso un cliente (Railcorp, lequivalente di Trenitalia/RFI) e quindi da qualche settimana ci siamo trasferiti in Australia. Hai fatto un MBA, come mai questa scelta? Dopo un paio danni di esperienza lavorativa mi son reso conto che il mio background ingegneristico mi dava delle solide basi per la comprensione e gestione dei problemi. Questa preparazione rappresenta quindi un asset importante ma avvertivo comunque la necessit di completare la mia formazione approfondendo altre tematiche aventi un ruolo importante nel mondo industriale, quali ad esempio la finanza, lo sviluppo delle risorse umane o lanalisi della strategia in una societ.

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In altre parole desideravo allargare i miei orizzonti, aggiungendo una sorta di lente per analizzare meglio la realt che mi circondava, in modo da interpretare correttamente alcuni segnali e affrontare le problematiche con una visione pi larga e, se possibile, completa. Quale il valore attribuito a questo master dai datori di lavoro allestero? La business school ti ha sostenuto nella ricollocazione? Ho fatto lMBA continuando a lavorare in Belgio e il successivo trasferimento in Australia un trasferimento sempre con la stessa societ. La business school quindi non ha avuto un ruolo attivo da questo punto di vista. Per quanto riguarda il valore dato al master, dal mio punto di vista, la situazione abbastanza simile allItalia. Per quanto riguarda il valore dellMBA, penso che sia piuttosto legato al settore di attivit. In ambito industriale si attribuisce un valore crescente a questo titolo ma siamo ancora lontani da altri settori quali banking o consulenza direzionale. La differenza principale tra lItalia e il Belgio la possibilit di utilizzare questa carta anche nellambito delle istituzioni europee. Lidea di andare a lavorare allestero come maturata? Il trasferimento in Belgio stato il naturale proseguimento del mio percorso accademico. Quando ho cominciato a cercar lavoro subito dopo la laurea, ho ricevuto diverse proposte in Belgio e ho accettato quella dellAlstom che corrispondeva maggiormente alle mie aspirazioni.

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Il trasferimento in Australia stata unopportunit che si presentata in maniera imprevista e improvvisa in cui non ho dovuto giocare un ruolo attivo, poich stata unofferta della mia societ. Come ti trovi? In Belgio ci siamo trovati bene. C unottima qualit della vita e Bruxelles una citta molto internazionale che offre tante attivit sociali e culturali. In effetti dopo aver lavorato in Italia, come expat, per circa 12 mesi abbiamo deciso di tornare in Belgio proprio per approfittare della qualit di vita, in vista dellMBA e del progetto di allargamento della famiglia. Difficolt incontrate? Difficolt di ambientamento? Personalmente non ho incontrato particolari problemi allarrivo in Belgio e durante tutto il mio soggiorno. Bisogna naturalmente mettere in preventivo delle piccole difficolt o incomprensioni legate alla scoperta di una cultura e di un modo di vivere abbastanza diverso. Diverso il discorso, a mio avviso, nel caso di una permanenza per un periodo medio-lungo, con la relativa volont di superare la fase di italiano allestero . In quel caso lintegrazione nel tessuto sociale pu essere pi complicata visto che mediamente, per formazione culturale e caratteriale, la societ belga non molto aperta.

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Dal punto di vista lavorativo non ho incontrato difficolt. Penso che vada la pena sottolineare il grande rispetto per la vita privata. Infatti cosa rara essere contattati sul cellulare aziendale fuori dallorario di ufficio, anche se si ricopre un ruolo di grande responsabilit. Lorganizzazione del lavoro abbastanza diversa dallItalia. Prima di tutto, per gli ingegneri, visto che si viene assunti come quadro, gli straordinari non sono (quasi mai) remunerati. Non so se sia la causa o leffetto, ma di fatto la giornata lavorativa termina mediamente tra le 18 e le 19. Vorrei sottolineare anche la grande flessibilit in termini di orari di lavoro, tele-lavoro, etc Primo passo per chi vuole emigrare in Belgio? A mio avviso importante capire quali siano le motivazioni dietre questo tipo di scelta. Preliminarmente bisogna valutare limpatto sulla propria vita personale (lontananza dagli affetti, inserimento in un nuovo tessuto sociale, etc) Una volta convinti, penso convengo contattare qualcuno sul posto per avere qualche consiglio. Per tale ragione importante dare unocchiata al proprio network, sfruttando i career centers delluniversit/business schools oppure semplicemente Linkedin.

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Una volta arrivati in Belgio, consiglio caldamente di chiedere alla societ il supporto di un consulente fiscale per valutare la propria situazione e la possibilit di avere una riduzione del carico fiscale in virt del trasferimento per sole ragioni lavorative. Dove trovare le offerte di lavoro? Il mercato del lavoro abbastanza trasparente. Il turnover in particolare a Bruxelles molto elevato e quindi il numero di posizioni aperte sempre molto alto. Dando unocchiata su Monster si ha unidea della situazione. Un sito belga molto interessante, contenente informazioni anche sugli aspetti pratici e legislativi www.references.be. Dovendo fare un paragone con lItalia quali sono le differenze che ti senti di evidenziare? Naturalmente si parla di indicazioni generali e sia in Italia che in Belgio sar semplice trovare delle eccezioni. importante sottolineare che le mie valutazioni sono basate sulla realt di Bruxelles. Per il resto del Belgio il discorso un po pi complicato ( differenze linguistiche, diverso tessuto sociale, etc) Come sottolineato in precedenza, vale la pena sottolineare il grande rispetto della sfera privata.

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Unaltra grande differenza nelle prospettive di crescita per un giovane. La curva di crescita degli stipendi pi o meno standard per i primi 5 di attivit. importante sottolineare che una differenza importante la presenza della scala mobile che rappresenta spesso un aumento annuale sostanziale dello stipendio. Il mercato del lavoro in Belgio molto dinamico. C un turnover molto elevato ma il livello medio della concorrenza in genere alto (soprattutto in termini di conoscenze linguistiche) poich ci sono molti profili di alto livello che, in attesa di una collocazione in ambito europeo, si rivendono nel privato. La mia impressione che il mercato sia anche abbastanza trasparente, con un accesso diretto alle posizioni aperte. La tipologia di contratto unaltra differenze. Ai giovani laureati viene molto spesso offerto un contratto a durata indeterminata (CDI) dopo un periodo di prova di 6 mesi. Luso di contratti a durata determinata o a progetto abbastanza limitata. In ambito europeo la situazione diversa perch si pu avere un CDI solo dopo aver superato un concorso. Costo della vita e stipendi Il costo della vita pi o meno simile a quello delle grandi citt italiane. La frutta, la verdura e la spesa in genere sono care, cosi come i ristoranti.

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Gli affitti a Bruxelles sono abbastanza alti, proprio a cause del turnover elevato. Rimangono comunque in linea con lItalia. Per un appartamento con 2 stanze in una zona carina, si pu arrivare facilmente a 800-1000 Euro. Il prezzo delle case invece molto pi accessibile dellItalia o delle grandi capitali europee (3000/3500 Euro/m2) La ricerca di un alloggio pu essere fatta tranquillamente a distanza utilizzando un sito fatto molto bene: www.immoweb.be Questo sito raggruppa tutti gli annunci relativi alla vendita o locazione di appartamenti a Bruxelles ma anche nelle altre regioni. Una differenza importante da tenere presente che le agenzie immobiliari sono pagate da chi vende o affitta. Pu risultare quindi interessante rivolgersi anche ad unagenzia ma consiglierei di farlo quando si ha gi unidea precisa sul quartiere. Nella scelta della zona bisogna considerare alcuni aspetti: il traffico nelle ore di punta abbastanza intenso la rete della metropolitana non copre tutti i quartieri lo stesso quartiere pu cambiare radicalmente da una strada allaltra (i prezzi variano di conseguenza) nei quartieri residenziali si trovano pochissime attivit commerciali

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Lo stipendio iniziale per un giovane laureato sicuramente pi alto che in Italia e rimane comunque pi interessante per i primi 5-10 anni. Successivamente dipende molto dallevoluzione lavorativa. In Italia levoluzione dipende dalle categorie/quando/dirigente. In Belgio invece questevoluzione spesso fortemente vincolata agli anni di anzianit. Quindi dipende se nella societ per cui si lavoro oltre lanzianit si considera anche un job grading o meno. Bisogna considerare che, visto il carico fiscale elevato (intorno al 50%), una parte dello stipendio pagato in vantaggi in natura ossia leasing car, assicurazioni, ticket ristorante, etc Grazie Aristotele e buon proseguimento! Intervista a cura di Edoardo Facchini, un ingegnere con competenze in ambito compliance bancaria. Edoardo contattabile su Linkedin.

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BrasileLItalia perde cosa il Brasile guadagnaDario Zanin fornisce un esempio lampante di professionisti italiani che non riescono a trovare sbocchi adeguati sul mondo del lavoro italiano. La sua soluzione? Emigrare in Brasile. Ecco la sua storia. Nel 2006 mi trovavo in una fase di stallo. Lazienda nella quale lavoravo era bloccata da logiche familistiche e qualsiasi percorso di ascesa era precluso. Nel mercato del lavoro il panorama era per me triste. Dopo qualche mese dinterviste mi resi conto che, pur avendo maturato una ottima esperienza internazionale, il mio percorso non risultava abbastanza appealing. Quindi decisi assieme a mia moglie di spendere la carta Brasile. Pur non avendo mai risieduto avevo lavorato come Sales Manager per vari anni in Latin America e quindi potevo vantare una esperienza ed una rete di conoscenze. Utilizzando il data-base dellICE di San Paolo feci uno screening tra le varie aziende italiane che avevano una realt industriale in Brasile, privilegiando quei settori dove potevo dare maggiore valore aggiunto.

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Feci partire alcuni curriculum e venni prontamente contattato da varie aziende. Accettai la prima proposta seria ed eccomi qua. Qualche difficolt ci fu ma venne superata in fretta. Da un punto di vista professionale lesperienza stata e continua ad essere entusiasmante. Il Brasile sta crescendo da vari anni ma negli ultimi anni sta avendo un nuovo forte slancio. Questanno le aspettative danno una crescita del 7.5%. C grande fermento nellambiente e le opportunit sia di carriera che di nuovi business si stanno facendo pi numerose. La sensazione quella di stare al posto giusto nel momento giusto. Sono passati poco pi di tre anni da quando ho lasciato lItalia ma mi sembrano molto di pi. Ho riscoperto la gioia di pensare, organizzare, realizzare e portare a termine progetti. La felicit di terminare qualcosa e di vederne i frutti. Avvenimenti di cui avevo perso il ricordo in Italia. Vien da se che anche la vita familiare e personale ne ha giovato oltre al fatto che spazi e scenari sono enormemente pi vasti. Esempio di questo che sto terminando il conseguimento del brevetto di pilota daereo uno dei miei sogni nel cassetto. Aspetti negativi? Una burocrazia asfissiante e un alto costo dei beni di consumo. Ad ogni modo il piatto della bilancia pende decisamente dal lato positivo. Grazie Dario e buon proseguimento in Brasile!

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Imprenditori italiani che emigrano in BrasileAntonio Oliviero un imprenditore che, stanco dellItalia, ha deciso diemigrare in Brasile. Il suo blog Vivereinbrasile.com fornisce tantissime informazioni utili per coloro interessati ad emigrare in Brasile. Ci spieghi il tuo background in Italia? Sono laureato in ingegneria elettronica ed ho lavorato per circa trenta anni nel settore della Automazione industriale e delle Telecomunicazioni. Sono stato direttore tecnico, direttore commerciale e titolare di diverse Societ sia in Italia che allestero. Perch hai deciso di partire? Il lavoro gratificante venuto a mancare in seguito alla disintegrazione del nostro tessuto industriale. Gli imprenditori sono stati lentamente ma inesorabilmente sostituiti da cialtroni in giacca e cravatta. A questo punto, nonostante avessi 50 anni e quindi non fossi proprio un giovanotto, ho preferito emigrare. Cosa ti ha portato in Brasile? La conoscenza fatta nei miei viaggi allestero di vari luoghi possibili dove trasferirsi mi ha portato a scegliere il Brasile come destinazione numero uno. Fattori climatici ed affinit culturali in primis. Con che visto sei arrivato e sei ora residente?

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Come tutti sono arrivato con un visto turistico. Nel 2004 ho chiesto il visto permanente che ho ottenuto qualche anno dopo. Senza visto non possibile aprire un conto corrente e quindi molto difficile operare. Cosa fai di lavoro oltre a scrivere su Vivere in Brasile? Gestisco investimenti immobiliari e finanziari. Attraverso il Blog mi arrivano numerose richieste di italiani che intendono trasferirsi in Brasile o semplicemente acquistare un immobile. Quali opportunit ci sono per gli Italiani in Brasile? Poche per quanto riguarda il lavoro dipendente. La concorrenza agguerrita e la nostra laurea deve essere validata in Brasile. Certamente maggiori sono le opportunit per chi possiede un capitale da investire in una attivit autonoma. La maggior parte degli Italiani che lavorano in Brasile sono in realt dipendenti di Aziende italiane con loro filiali in Brasile. Gli altri sono proprietari di attivit generalmente legate al turismo: pousade, ristoranti, rent a car, hotel, agenzie immobiliari, ecc. Ci descrivi Natal? Natal la capitale dello Stato del Rio Grande do Norte e si trova nel Nordeste del Brasile prossima allequatore. Come la maggioranza delle capitali brasiliane si trova sul mare ed caratterizzata da lunghe spiagge di sabbia bianca e dune. Il sole splende 300 giorni allanno ma nonostante ci la costante ventilazione rende il caldo sopportabile. Gli abitanti sono circa 800 mila e non ci sono industrie inquinanti pertanto la qualit dellaria molto elevata. Il costo della vita, bench in costante aumento in tutto il Brasile, ancora una frazione delle grandi capitali quali San Paolo e Rio.

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Lo sviluppo immobiliare degli ultimi tempi ne fa un destino naturale per coloro che intendono investire in una citt che sar tra quelle che ospiteranno la Coppa del Mondo del 2014 e che quindi beneficer dei grandi investimenti in infrastrutture (nuovo aereoporto, strade, Stadio, ecc) che il governo brasiliano ha destinato allo scopo. Puoi consigliare siti internet per chi interessato a emigrare in Brasile? Esistono numerosi siti e blog che trattano della vita in Brasile e sono riportati sul mio sito alla voce I preferiti di Vivere in Brasile. Grazie Antonio e buon proseguimento!

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Non c paragone tra il mondo del lavoro del Brasile e quello dellItaliaAlessandro Bartolotta si trova da un anno in Brasile dove sta lavorando per una ditta fondata da un Italiano emigrato decenni fa. Ci spiega come la realt brasiliana e quella italiana siano diverse, sotto molti punti di vista. Ci descrivi la tua esperienza accademica in Italia? Mi sono laureato nel 2004 in ingegneria per lambiente e il territorio Hai poi lavorato in Italia per cinque anni per la Lidl. Come mai il salto verso lestero? Con la Lidl stata unesperienza professionale molto formativa per molti aspetti; poi un mio amico architetto lanno scorso andato a lavorare in Australia; stato lui che mi ha parlato per la prima volta di italiansinfuga (ancora complimenti); da quel momento ho iniziato a maturare sempre di pi lidea del cambiamento e quindi della necessaria emigrazione (perch per noi giovani rimanere e cambiare certe cose purtroppo molto, troppo difficile); il sistema Italia infine non mi soddisfava pi n mi rappresentava minimamente. Quali sono stati i passi pratici che hai fatto per muoverti verso il Brasile? Quando, dopo una serie di coincidenze, pi di un anno fa, mi si presentata questa occasione lavorativa, avevo molta voglia di cambiamento, quindi ho accettato quasi subito: vaccini vari, passaporto, niente di complicato, tra laltro sono stato sempre guidato e indirizzato dal mio attuale datore di lavoro (un italiano che lavora da circa 30 anni in Brasile) e da lontani parenti che ho a San Paolo.

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Che conoscenza del portoghese avevi prima di partire? In Italia ho comprato un corso online (Babbel) della durata di un mese per prepararmi un po, poi arrivato qua per 6 mesi ho frequentato un corso privato, adesso leggo giornali e libri, guardo la tv e capisco quasi tutto; lo parlo abbastanza decentemente, anche se per scrivere bene dovr studiare ancora; mi sono impegnato abbastanza in questa cosa e sto sempre con persone brasiliane. il portoghese comunque una lingua latina, quindi le basi sono abbastanza facili da apprendere per noi italiani. Con che visto sei entrato e quale visto hai adesso? Sono entrato con un visto turistico che ho prorogato per una durata totale di 6 mesi, adesso ho un visto di lavoro biennale, non stato facile ottenerlo, ho dovuto aspettare quasi 4 mesi perch il ministero del lavoro brasiliano mi ha chiesto tante integrazioni superflue. Che lavoro stai facendo adesso? Sono ingegnere di produzione industriale e sviluppo immobiliare per un gruppo che produce e commercializza estrusi in cls e materiali edili; attualmente sto coordinando dei lavori di tipo edile, impiantistico e industriale, necessari per lampliamento e laggiornamento di alcuni stabilimenti di propriet del gruppo. Puoi farci un confronto tra il mondo del lavoro del Brasile e quello dellItalia? Sar difficile sintetizzare, anche perch ho tante idee in proposito e nuovi spunti e considerazioni che maturo giorno dopo giorno.

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Innanzitutto le due realt Italia e Brasile sono sostanzialmente molto diverse, quindi difficilmente confrontabili; generalizzando per, potrei dire che in Brasile attualmente si respira un clima di boom economico (vd BRIC), e ci in molti contesti e a molti livelli influenza tutto in senso pi che positivo. Lopposto del mondo del lavoro in Italia, dove la situazione attualmente, soprattutto per noi giovani, a dir poco triste. Come ingegnere noto che ci sono tante offerte di lavoro, la disoccupazione non un problema, io sono abituato a dei ritmi lavorativi non italiani bens tedeschi, quindi qua lopposto, nel senso che svolgiamo la stessa cosa in tempi diversi, allinizio mi sembravano tutti pi superficiali e svogliati, invece poi ho capito che lapproccio al lavoro che diverso, la gente in genere pi tranquilla, nelle aziende private si lavora per vivere e non lopposto come purtroppo capita in Europa quando lavori per una multinazionale per la quale sei solo un numero. Per loro qua ci sono tante cose prima del lavoro, la famiglia, gli affetti, gli amici, lo sport, se il lavoro non mi fa stare bene o mi fa vivere male lo lascio, senza problemi ne trover un altro. Diciamo poi che, mentre in Italia purtroppo c un abisso tra il lavoro pubblico e quello privato, qua per vari motivi, che ancora devo analizzare meglio, il divario meno accentuato. I giovani hanno molte pi possibilit di realizzarsi e di fare quello che vogliono della loro vita, inoltre, essendoci molto pi spazio, sia in senso fisico che figurato, di conseguenza c molto pi spazio anche per i giovani. Per fare un esempio pratico, noi stiamo chiedendo a una grossa banca nazionale un finanziamento abbastanza oneroso, e per decidere sulla fattibilit o meno di questo investimento, la pratica sotto la responsabilit e il controllo di 5 giovani, ingegneri e non, con una et media di 27 anni.

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Per chi non lo sapesse il Brasile rispetto allItalia invertito da un punto di vista climatico sociale e economico rispetto allItalia; cio le zone pi calde e pi belle paesaggisticamente e il mezzogiorno si trovano a Nord est. Io vivo e lavoro nello stato del Paran, a sud dello stato di San Paolo, e in generale a sud in Brasile. uno stato grande quasi quanto lItalia, molto produttivo, e paragonabile in senso lato per qualche aspetto al nostro Veneto, quindi si lavora abbastanza bene e con entusiasmo in diversi settori. La capitale di questo stato, Curitiba, la pi europea del Brasile, sia per il clima, relativamente rigido, che per la prevalenza massiccia di brasiliani con discendenti europei e di popolazione bianca. Per concludere, attualmente non c paragone tra il mondo del lavoro del Brasile e quello dellItalia, qua si sta e si lavora nettamente meglio. E per quello che riguarda il costo della vita? In genere indubbiamente pi basso rispetto allItalia, ma dipende molto da dove si vive e da quello che si fa. Per alcune cose il potere dacquisto delleuro doppio, nel senso che lo stesso oggetto, che in Italia costerebbe 1 euro, qua si pu comprare a 1 real (che vale circa 44 centesimi di euro), quindi avendo uno stipendio da quadro, per esempio, si spende meno, per altri beni invece (come tutti i veicoli in genere), i costi sono molto alti. Il cibo buono e costa poco quasi ovunque. Che consigli daresti a chi vuole seguire le tue orme? Iniziare ad acquisire informazioni, sulla gente, sul clima, stabilire dove si vuole andare a vivere, il Brasile immenso, se non si ha nessuna opportunit in particolare si pu scegliere bene, magari vedere se c qualche amico che gi vive qui, qualche lontano parente, studiare il portoghese

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Il mondo del lavoro in Brasile viaggia alla velocit della luceLucio Boracchini lavora da pi di un decennio in Brasile, un Paese il cui mondo del lavoro in fortissima e velocissima espansione. Dopo un decennio di lavoro in Italia, hai deciso di partire verso lestero. Perch? Ero alla ricerca di una nuova esperienza di vita, non solo lavorativa. Libero, mi sono reso conto che la realt che vivevo nella mia bellissima citt, Bologna, mi andava stretta. Cos nel 1999 ho preso al balzo lopportunit di lavorare e vivere in Brasile, un paese che avevo conosciuto un paio di anni prima, quando visitavo per la prima volta per lavoro lAmerica Latina.

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Quali destinazioni hai preso in considerazione? Ho avuto allo stesso tempo due opportunit di lavoro allestero e ne ho scelta una, quella che sentivo pi adatta al mio modo di vivere. Tra USA e Brasile ho scelto di lavorare come professore in una scuola (istituto tecnico) per manager del gruppo FIAT, azienda che in Brasile era gi grande molti anni fa. Alla FIAT mi sono divertito, ho conosciuto molte persone ed ho imparato una cosa molto importante che in anni di Italia non avevo mai apprezzato a fondo, nonostante lavorassi gi come commerciale: limportanza del Networking nella nostra vita, non solo professionale. Tanti amici, tante conoscenze significano anche tante opportunit. Come ti sei mosso per fare il salto verso il Brasile? Tramite mia sorella sono venuto a sapere di una possibilit di lavoro in una scuola italiana in Brasile. Lopportunit si era presentata e lei non era interessata. Detto fatto, invio un curriculum in Brasile e in Italia alle persone responsabili, colloquio in Italia e al telefono col Brasile, un mese dopo mi chiamano e mi danno altre due settimane per decidere su una cosa che in un ora per me era gi decisa. Ed eccomi allaeroporto con le valigie, luglio del 1999 vado a vivere a Belo Horizonte.

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Che conoscenza del portoghese bisogna avere prima di partire? La mia conoscenza del portoghese prima di partire era nulla. La scuola italiana della FIAT mi ha messo a disposizione immediatamente una struttura di corsi e lezioni private di conversazione perch potessi imparare in fretta. Sul lavoro ero incentivato a parlare in italiano, visto che gli alunni pagavano perch le lezioni di economia e ragioneria fossero in italiano. Io ho sempre avuto facilit ad apprendere le lingue e in parallelo ai corsi, mi sono dato da fare per imparare con amici e amiche brasiliani e dando lezioni private di italiano ad amici e amiche. Oggi, a distanza di 12 anni, il portoghese la mia lingua principale prima ancora di italiano e inglese. Che differenze esistono tra il mondo lavorativo brasiliano e quello italiano? Il Brasile lavorativo viaggia alla velocit della luce almeno da 10 anni. Per me stata una sorpresa e lo ho imparato quando da Belo Horizonte mi sono trasferito a lavorare a San Paolo che la Milano del Brasile. Qui a San Paolo si lavora tantissimo, io tra laltro oggi lavoro in una impresa di servizi Internet business to business che funziona 7 giorni su 7, 24 ore al giorno, 365 giorni lanno. Il costo di vita e gli stipendi a San Paolo sono molto pi alti rispetto al resto del Brasile e forse anche di alcuni paesi europei e leconomia oggi prospera non solo a San Paolo, ma anche il tutto il resto del paese dal Nordest, con Recife, passando per Rio e Curitiba fino al Rio Grande do Sul.

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Un altro aspetto che ignoravo la grande concorrenza nel mercato lavorativo locale non solo tra aziende, ma anche tra professionisti. Infatti corsi di laurea, master MBA sono ormai pre requisito per lassunzione in molte aziende, visto che in Brasile ci sono tantissime imprese multinazionali. La manodopera locale di professionisti, manager, ingegneri, avvocati, tecnici etc. abbondante e quindi per farsi largo occorre essere preparati, dotati di persistenza, avere capacit di produrre risultati nel breve periodo e anche fortuna. La legge brasiliana da sempre non tutela i lavoratori, protegge le imprese, quindi se lazienda non produce i risultati sperati, tutti a casa. Mi sembra che sia la tendenza ormai anche dellEuropa. Ai turn around del Brasile mi sono abituato, il tempo cambia in fretta, non c sicurezza in molti aspetti della vita, nonostante questo sono contento della scelta di vita che ho fatto perch vivo bene il presente in un paese non facile e mi sento una persona fortunata e privilegiata. Come sta cambiando il Brasile e che prospettive offre per il futuro? Il Brasile il paese del presente: il lungo periodo in Brasile un anno, il prossimo. Come si dice qui per ringraziare che va tutto bene, almeno oggi, Graas a Deus! Grazie Lucio e buon proseguimento!

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CanadaLe mille luci di VancouverVancouver una delle citt pi vivibili del mondo, offre servizi eccellenti e molte opportunit per iniziare una nuova carriera. E il Canada un paese straordinario. Parola di Achille Gardellini, web developer che a sei anni dal trasferimento sta per ottenere, con grande soddisfazione, la cittadinanza canadese. Negli anni Novanta Achille ha trascorso alcuni anni negli Stati Uniti, dove ha frequentato lUniversit di San Francisco. Poi rientrato in Italia. Quando ha deciso di stabilirsi definitivamente Oltreoceano la sua scelta per caduta non sugli States, ma sul Canada. In questa intervista ce ne spiega il perch. Intervista di Andrea Muzzarelli (@amuzzarelli) Ciao Achille, potresti parlarci del tuo attuale lavoro? Di recente ho avviato unattivit da libero professionista come web developer. Il mio lavoro consiste nel creare e configurare siti web impiegando due sistemi di gestione dei contenuti, Drupal e WordPress. La flessibilit dellorario e la possibilit di scegliere i progetti a cui dedicarmi sono tra i benefici che mi hanno spinto a intraprendere questa strada.

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A quando risale il tuo trasferimento? Al febbraio del 2005. Dal momento che sono voluto entrare in Canada con la residenza permanente, ho dovuto affrontare un iter un po pi lungo del normale, che ha richiesto circa 18 mesi. Ma ci sono altri permessi che richiedono meno tempo, soprattutto se si ha gi in mano unofferta di lavoro. Come ti sei preparato al grande salto? A essere sincero non ero molto preparato Nel periodo precedente la partenza ero talmente preoccupato dal fatto di riuscire a ottenere la residenza che, fino allultimo momento, non ho pensato a cosa fare una volta arrivato qui. Hai avuto problemi a trovare un alloggio? No, devo dire che sono stato molto fortunato. Conoscevo una persona che mi ha affittato una stanza per il primo mese. Avere un appoggio allarrivo stata una benedizione, un grande aiuto. Il consiglio migliore che posso dare a chi interessato a trasferirsi allestero quello di trovare una persona di fiducia, un amico o un conoscente al quale appoggiarsi. Almeno per il primo mese circa. Un altro aiuto molto importante lho ottenuto da una guida che il governo canadese offre ai nuovi immigrati: ci sono molti consigli utili e una lista dei documenti da ottenere una volta arrivati. inoltre possibile fare riferimento a dei centri di assistenza che forniscono tutte quelle informazioni necessarie per gestirsi nella vita quotidiana, dallapertura di un conto corrente alla ricerca di un alloggio e di un lavoro.

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Quanto conta sapere bene la lingua? Direi che fondamentale. Aver studiato e vissuto negli Stati Uniti per sei anni stato per me un grande vantaggio. Per prepararsi al salto credo sia proprio questa la cosa pi utile. In una recente intervista a Italiansinfuga, un italiano che ha lavorato allUniversit di Toronto in qualit di Visiting Professor, Franco Bignone, ha definito il Canada come il paese meglio amministrato che io conosca. Condividi questo giudizio? In linea generale direi di s. Senza dubbio, il sistema amministrativo italiano non neanche lontanamente paragonabile a quello canadese. Sono su due continenti diversi, in senso reale e figurato. Soprattutto oggi, con luso di internet, bastano pochi click per trovare tutte le informazioni e i contatti che servono sul sito governativo Service Canada. Oppure si pu sempre fare una telefonata e parlare direttamente con qualcuno che, con competenza e professionalit, offre tutte le informazioni necessarie. Qual lattuale situazione del mercato del lavoro? Pensi ci siano delle opportunit per chi sta progettando di trasferirsi in questo periodo? Le cose stanno certamente migliorando. La disoccupazione nazionale al momento intorno al 7,7%. Non male, se si considera la recente crisi finanziaria e la situazione in cui si trovano altri paesi. Il sitoCitizenship and Immigration Canada offre informazioni dettagliate su come ottenere i vari permessi per trasferirsi sia temporaneamente sia come residente. In particolare, elenca le professioni pi richieste. Naturalmente, se si ha unofferta di lavoro o si conosce qualcuno che ha contatti ancora meglio. Ad ogni modo, per chi interessato a unesperienza temporanea ci sono ottime possibilit di

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svolgere lavori stagionali nel settore turistico e alberghiero. In tal caso necessario ottenere un permesso lavorativo di temporary worker o working holiday. Ci daresti qualche buona ragione per trasferirsi in Canada? Il Canada un paese bellissimo, che offre grandi opportunit in termini di lavoro e di stile di vita. Ed un paese cosmopolita dove la maggior parte degli abitanti (perlomeno nelle grandi citt) proviene un po da tutto il mondo. Bisogna poi considerare che, pur essendo il secondo stato pi esteso del pianeta, il Canada ha una popolazione di soli 34 milioni di abitanti. Per cui ha un continuo bisogno di nuovi immigrati per alimentare la forza lavoro. Avendo vissuto prima negli USA, posso anche dire che il Canada ha un sistema politico, amministrativo ed economico migliore sotto vari aspetti. Soprattutto per quanto riguarda limmigrazione, qui liter da seguire chiaro e ben definito, mentre negli Stati Uniti molto pi complicato, e molte volte imprevedibile. C poi laspetto naturale e ambientale: il Canada offre una ricchezza e variet, a mio parere, unica al mondo. Quali sono invece i motivi che potrebbero spingere a optare per unaltra destinazione? Uno degli aspetti pi difficili e complicati il riconoscimento del titolo di studio o della licenza professionale. Prima di considerare il Canada come una possibilit concreta, consiglio di fare unattenta ricerca sulleffettivo riconoscimento delle credentials. Un altro fattore, mi preme ribadirlo, la conoscenza dellinglese o del francese, veramente indispensabile: chi non mastica bene n luno n laltro dovrebbe prima colmare la lacuna.

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La distanza dallItalia, infine, pu essere unaltra ragione. Se si preferisce essere pi vicini ai propri familiari, o semplicemente avere la possibilit di viaggiare in Italia pi spesso, i costi dei voli (specie se si vive sulla costa occidentale) possono diventare finanziariamente impegnativi. Due parole su Vancouver. una citt che consiglieresti? Assolutamente. Vancouver una citt molto bella, e ogni anno viene elencata tra le pi vivibili del mondo. Lanno scorso ha ospitato le Olimpiadi invernali, un evento che lha lanciata sulla scena internazionale. Vancouver non una grande metropoli e pu essere alquanto cara, ma offre servizi eccellenti e ottime opportunit per iniziare una nuova carriera. Con due universit di alto livello come la University of British Columbia e la Simon Fraser University, Vancouver una citt che consiglierei in particolare a tutti i giovani in cerca di unesperienza unica e diversa per scoprire nuovi orizzonti a livello personale, culturale e professionale. Unultima curiosit: senti mai nostalgia dellItalia? Con tutta sincerit, no. LItalia non mi manca per nulla, anche se ci torno volentieri ogni tanto per visitare la mia famiglia. Certo, ne apprezzo sempre la gastronomia, larte e la cultura. Ma non ho mai avuto alcun ripensamento. Tanto vero che tra qualche mese diventer cittadino canadese. Grazie Achille, e in bocca al lupo per la tua nuova attivit!

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Cosa ho imparato dopo sette anni in CanadaFranco Bignone ci descrive la sue esperienza di sette anni in Canada per tutti coloro che sognano il maple syrup per colazione. Ci descrivi cosa ti port in Canada? Personalmente sono stato un emigrante privilegiato, ho vissuto in Canada per un totale di quasi sette anni in diverse occasioni come Visiting Professor allUniversit di Toronto, ho lavorato in tre Dipartimenti differenti. Le ragioni sono le solite, collaborazioni e lavoro con colleghi in diversi ambiti collegati alla ricerca scientifica. In particolare uno dei Dipartimenti dove ho lavorato, il Dipartimento di Chimica, ha svariati gruppi che sono al top a livello mondiale. Da notare per inciso che questi argomenti non erano nemmeno considerati allora come argomenti significativi o importanti da parte delle Universit italiane, e tuttora non ci sono da noi gruppi di eccellenza in merito. Quanto tempo rimasi e dove abitasti? Ho vissuto in due posti in Nord America, due anni ulteriori negli Stati Uniti, a Baltimora, citt che ha vissuto periodi di forte tensione razziale, ed a Toronto, in Ontario. Una definizione dellattore Peter Ustinov che diventata famosa quella di una New York amministrata dagli Svizzeri. Conosco bene le differenze tra gli USA ed il Canada. Ci fai un confronto della qualit della vita in Italia con quella del Canada? La definizione di Ustinov dovrebbe gi dare un po lidea generale di Toronto e del Canada. Come in tutte le cose dipende molto da che cosa voi volete o cercate, da quelle che sono le vostre

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preferenze. Non esiste niente di perfetto al mondo, ma nella mia opinione il paese meglio amministrato che io conosca. Il sistema sanitario funziona, fornisce inclusi, ad esempio, un paio di lenti e di occhiali allanno, lo psicanalista e per le cure dentali ci sono le assicurazioni. I farmaci si pagano, onde evitare gli abusi, ed anche qui ci sono le assicurazioni. Molte categorie hanno assicurazioni specifiche. Le regole in genere sono molto pi giuste che da noi e, malgrado ci sia un welfare state organizzato, le tasse sui redditi sono molto pi basse. Potete detrarre moltissime spese, incluso tutto quello che ha a che fare con il lavoro. Molto pi alte invece, come secondo me giusto che sia, le tasse sulla casa, quasi un affitto mensile se la casa ha un certo valore. Il risultato che se uno possiede pi di una casa costretto ad affittarla. Negli anni ho notato che le regole di tassazione portano i rendimenti degli investimenti soliti, per una persona media, tutti pi o meno allo stesso livello sul lungo periodo. Il totale delle tasse un po pi basso che da noi ma distribuito diversamente tra redditi da lavoro e redditi fondiari, siano case o siano titoli, caricando meno sui primi e pi sui secondi rispetto allItalia che carica terribilmente sul lavoro dipendente. Potete fare soldi alla grande ma allora dovete correre rischi finanziari o diventare imprenditori, la legislazione spinge a questo, non esistono o perlomeno sono minoritarie, le rendite di posizione che abbondano da noi. Esistono poi i fondi pensione, lo stato garantisce una minima a tutti, in pi potete fare quello che volete, sta a voi, sarete considerati persone mature e con senno. Esistono dei fondi di categoria ma i genere amministrate voi la vostra pensione tramite le Banche. In base alla dichiarazione dei

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redditi potete mettere da parte una percentuale del reddito, a scendere, tutto o in parte. Questi sono soldi tassati pochissimo, se avete dei guadagni, e che sono bloccati sino ai 65 anni. Potete fare quello che volete, operazioni rischiosissime in Borsa o investimenti tranquilli in titoli, tutto rimane l e si somma sino alla pensione. Una quota sono assicurati, in caso di fallimento bancario, ma se rischiate e perdete, fatti vostri. Arrivati alla pensione potete decidere se avere i soldi o la rendita. Le scuole funzionano, le Universit funzionano benissimo, Biblioteche organizzate benissimo, persino Biblioteche di CD di musica e di spartiti, se vi piace suonare. I libri li possono avere gli studenti ed i professori, per default, ma anche qualsiasi privato previo il pagamento di una quota. Le Universit non sono come media aggressive nelle loro politiche come quelle USA ma costano poco o niente a confronto e sono buone. Il sistema di trasporto funziona egregiamente, non ho mai posseduto unauto, ho sempre girato in bicicletta ed affittato lauto se mi serviva. Personalmente ho sempre trovato un poco noiosa la vita culturale. Ci sono cose interessanti ma il Canada secondo me molto provinciale. La mentalit di fondo quella Wasp in Ontario e non ci sono molti punti di eccellenza, una vita tranquilla e bene organizzata. C molta variet culturale, con moltissimi gruppi etnici, ma anche molto diluiti in fondo, pi sottocultura etnica che cultura vera e propria. Come vengono accolti gli stranieri in Canada? Gli stranieri sono bene accettati, non ho mai avuto problemi di sorta.

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Se volete fare gli avvocati meglio se siete Irlandesi o Britannici, se volete mettere su una ditta edile meglio essere Italiani mentre se volete guidare un tax meglio se venite dallIndia. Scherzi a parte esistono piccoli ghetti ma la tensione minima o inesistente. Consigli per chi vuole emigrare in Canada? Culturalmente rispetto allItalia ed allEuropa non c paragone, e questo vale spesso anche per gli Stati Uniti. La cultura media di un liceale italiano quella che in USA ed in Canada insegnata gi a livello universitario. Il Latino la lingua degli avvocati, anche nei paesi anglosassoni, sapere lItaliano vi fornisce unarma in pi. La nostra cultura media classica molto migliore, la nostra cultura tecnica Universitaria no. Culturalmente escluse le aree attorno a New York e Boston e larea Californiana il Nord America un po un mortorio secondo me. Daltra parte pu essere un trampolino di lancio se avete delle idee che non troverete certamente in Europa, meno il Canada, molto di pi gli USA. Una citt come Toronto un po una specie di ghetto in cui vivete chiusi, non come essere a Milano dove in tre ore di auto, code a parte, potete andare dai monti al mare ed attraversare tre o quattro confini. In Canada per sciare prendete laereo, per il mare prendete laereo, si finisce per essere sempre l. Quindi sta a voi, se vi piace il baseball e lhockey, pattinare, pagaiare nei laghi, pescare, scalare ed altre attivit allaria aperta il posto ideale. Se cercate un lavoro e volete tirare su una famiglia, se vi piace la vita tranquilla e con una certa sicurezza il posto ideale.

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Dovrete sopportare linverno con un viaggio in Florida o a Cancun. Se invece volete pi rischio, ambienti fortemente competitivi, la possibilit di diventare miliardari, insomma vi piace una situazione con pi adrenalina in circolo, gli USA sono molto migliori. Se volete un ambiente culturale vivo dove parlare di arte, letteratura, poesia e visitare monumenti storici il Nord America non il posto per voi, a parte pochissimi circoli. Come stato lo choc culturale da rientro in Italia? Mi in parte successo quello che succede a tutti quelli che emigrano. Come ho detto non c niente di perfetto al mondo. Emigrando si finiscono per apprezzare cose del paese di origine che si davano per scontate e cose del paese dove si emigra che mancheranno. uno degli scherzi che fa la vita, si finisce per essere sempre un po fuori posto. Vedendo lItalia come ridotta, rendendosi conto di quello che abbiamo in mano, molto frustrante, viste le cose che ho appena raccontato. Daltra parte si molto pi consci rispetto a chi viaggia soltanto di come fatto il mondo e si hanno dei vantaggi che altri non possono avere. Grazie Franco!

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Primi tempi con il visto vacanza lavoro a Vancouver, CanadaDiego Marchi ha appena iniziato, insieme alla sua ragazza ed al loro amico Jovan, una avventura a Vancouver utilizzando il visto vacanza lavoro. Potete seguirlo sul suo blog Diario da Vancouver mentre oggi condivide con noi limpatto dellarrivo in Canada. Perch Vancouver? Intanto perch avevamo il contatto di un nostro amico, Omar, che venuto a stare qua nel 2009. In secondo luogo perch un sacco di persone che avevano amici e parenti qua o che sono tornate in Italia dal Canada, ci hanno narrato delle meraviglie che ci sono qua, di come tutto funzioni e nessuna di queste ci ha mai detto qualcosa del tipo: -si, bello il canada ma- elencando qualche aspetto negativo. Negli ultimi anni poi, Vancouver stata premiata come citt pi vivibile. Insomma, tirando un po le somme abbiamo pensato che sarebbe valsa la pena di provare la nostra avventura qua. Lunica pecca forse che c il mare, ma lacqua non delle migliori per fare il bagno e per due come me e Jle, la mia ragazza, che adoriamo la seaside, un trauma! Devo dire per che le altre caratteristiche della citt sopperiscono egregiamente a questa mancanza. Come avete fatto per lalloggio per i primi tempi?

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Prima dellarrivo qua abbiamo prenotato un albergo nei pressi dellaeroporto per 5 giorni, tempo entro il quale volevamo trovare un appartamento. Per la prenotazione ci siamo mossi una decina di giorni prima del nostro arrivo per essere sicuri che in quel periodo le strutture avessero posto anche per noi. Abbiamo alloggiato presso lAccent Inns di Richmond, un hotel molto pulito con camere ampie ed un buon servizio. Richmond a sud del cuore di Vancouver ed popolato principalmente da orientali (cinesi, giapponesi,coreani), perci se si cerca un supermercato con cibo occidentale si rester delusi come noi! Abbiamo trovato un appartamento il 3 giorno, praticamente al primo colpo. Siamo in un basement e prima di noi cerano due ragazze olandesi che se ne sono andate il giorno prima che entrassimo noi. Per la ricerca ci siamo affidati a vari siti fra i quali Rentcompass e Craigslist e proprio su questultimo abbiamo trovato lappartamento. Consiglio spassionato: andare sempre a visionare lappartamento di persona, onde evitare di cadere in truffe. Specialmente su Craigslist stare attenti a chi dice di essere in giro per il mondo (tipicamente in Inghilterra) per lavoro e vuole dare lappartamento in affitto. Per farlo vi chiede di versare un mese in anticipo tramite un corriere attraverso il quale vi recapiter le chiavi. una truffa! Chiedere anche in giro se conoscono qualcuno che affitta appartamenti o in che zona conviene. A noi hanno indicato Marpole e Burnaby. Andate a visitare le zone per vedere se vi piacciono. Alcuni proprietari mettono il cartello di affitto allesterno della casa/condominio, cos possibile contattarli.

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Adesso paghiamo 1000$ al mese tutto incluso e la padrona di casa davvero gentilissima. indiana, ci concede di usare la sua lavanderia una volta la settimana ed sempre molto disponibile. Viviamo a circa 20 minuti di skytrain dal centro citt. Ci spieghi come si attiva il servizio di telefonia in Canada? Per il telefonino ho fatto un contratto con la Fido ma penso che tutte le compagnie abbiano un protocollo simile: sufficiente avere un documento di identit, nel mio caso il passaporto, ed eventualmente la carta di credito. Ci sono varie compagni in Canada, ma solo due supportano il GSM italiano/europeo: la Fido e Rogers. La Fido dovrebbe essere quella un po pi economica. Io pago 20 dollari + tasse (12%) per avere 50 minuti di chiamate gratuite al mese pi 50 sms e chiamate illimitate nei weekend e dalle 19 alle 7. Oltre questo limite pago 35 centesimi al minuto. Cosa importante: il traffico in Canada viene conteggiato (ossia costa!) sia in entrata che in uscita! perci se non avete caricato il cellulare non potete neppure ricevere chiamate! Visualizzare il numero di chi chiama e la casella vocale sono servizi a pagamento. A tutti i costi sopraelencati vanno aggiunti 35 dollari di attivazione, 20 dei quali vengono restituiti dopo il 4 mese di contratto con la compagnia. Ad un unico utente possono essere associate pi sim a seconda della storia dei pagamenti e del tipo di banca che ha. Ci sono vantaggi legati alle sim collegate in questo modo, ad esempio con il piano tariffario che abbiamo scelto, io e la mia ragazza possiamo chiamarci illimitatamente.

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Come avete fatto a fare il SIN? Una volta arrivati in Canada con un permesso lavorativo, una delle prime cose da fare ottenere il Social Insurance Number. Una sorta di codice fiscale italiano che serve al nostro datore di lavoro per pagarci. Lo si ottiene immediatamente andando in un Service Canada Centre e richiedendolo. sufficiente il passaporto con il visto. Rilasciano un foglio di carta dove ti danno subito il tuo SIN, entro una decina di giorni dovrebbe arrivarti a casa il tesserino plasticato. Al SCC ti possono aiutare a fare anche il curriculum se serve. Esempi di costi della vita di tutti i giorni? Costi Vancouver classificata come la seconda citt pi cara del nord america Tuttavia basta prendere un attimo confidenza con gli esercizi della citt per capire dove ci sono le cose che costano meno e le offerte migliori. Ad esempio la catena Buy Low foods abbastanza economica e lo sono anche alcuni centri commerciali come il