Il futuro non si taglia

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Bergamo Numero 4 Agosto 2012 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti www.signoreesignori.it www.lomb.cgil.it/spibg L’Europa, da problema a soluzione Non si supera la crisi senza un percorso comune di Augusta Passera Tavoli aperti I sindacati incontrano le amministrazioni A pagina 2 Negoziazione buono il primo bilancio A pagina 3 Assegni al nucleo familiare A pagina 5 Calano i servizi Incontro con il Comune di Dalmine A pagina 7 Un percorso della memoria Episodi partigiani dell’Isola bergamasca A pagina 7 Prossime feste Spi A Dalmine e nella Bassa A pagina 7 Creare solidarietà Il difficile compito del volontariato A pagina 8 Cerchi una badante? Occhio all’imbroglio A pagina 8 Calusco L’arte nascosta degli anziani A pagina 8 L’Europa è in crisi, tutti ne ab- biamo coscienza, ma si può ancora sperare? Con questa domanda abbiamo incontrato lo scorso 31 maggio, presso il Mutuo Soccorso di Bergamo, Walter Cerfeda, Pia Locatelli e Giudo Venturini. Dalle loro parole abbiamo cercato di ca- pire se l’Europa deve essere considerata un sogno infran- to e se una via d’uscita euro- pea dalla crisi è percorribile. Gli interventi degli “esperti” hanno certamente messo in luce che una via di salvezza per l’Europa c’è, ma essa di- pende in gran parte dalla vo- lontà degli Stati membri e dal loro concreto impegno a met- tere da parte interessi nazio- nalistici, promuovendo invece l’unione politica del vecchio continente. Un passaggio po- litico, questo, che forse pote- va e doveva arrivare prima, ma che ora non può essere ac- cantonato. Il vero e unico discrimine politico passa tra chi è con- vinto che si possa e si debba uscire dalla crisi costruendo un governo europeo e chi no. La scelta più importante compiuta dai Greci non è stata tra destra e sinistra, bensì tra cercare la soluzio- ne della crisi dentro l’Europa o il cercarla fuori. L’Europa dell’austerità, della negazione dello stato sociale, è un’Europa che cerca di ri- sorgere dalla crisi negando se stessa e la sua identità. Al contrario, la via d’uscita va cer- cata proprio affermando quei valori europei di solidarietà, uguaglianza e benessere so- ciale che, ora più che mai, de- vono essere rivitalizzati. Un’Europa unita e solidale, non disposta a sacrificare il suo welfare alle esigenze del- la finanza e del “rigore”, è l’Europa che può uscire dalla crisi ritrovando e consolidan- do la sua identità. Come già detto, questo dise- gno prevede il rafforzamento dell’unione politica europea: 27 Paesi, 27 Stati sovrani a cui i cittadini fanno riferimento e chiedono conto delle scelte, 27 Stati che non condividono un ordinamento politico. Si trat- terà allora di vedere se e come gli Stati membri saranno di- sposti a condividere un per- corso di trasferimento delle so- vranità nazionali all’Unione Europea, consentendo in que- sto modo di allargare la par- tecipazione democratica dei cittadini alle scelte prese a Bruxelles. È a partire da queste ultime considerazioni che nasce l’idea, come Cgil e come Spi, di dedicare il nuovo ciclo di incontri 2012-2013 al tema della democrazia. L’avvocato Roberto Bruni (ex sindaco di Bergamo) e Danilo Barbi (segretario nazionale della Cgil) inaugureranno il nuovo ciclo di incontri il 14 set- tembre, durante il tradiziona- le incontro della Malga Lunga. Sarà questa l’occasione per ini- ziare ad affrontare il tema del- la democrazia e delle minacce che ne mettono in discussio- ne la sostanza, ponendo in particolare l’accento sul mon- do del lavoro e sui diritti di cit- tadinanza. Quando il lavoro viene negato e umiliato, che ri- schi corre la democrazia? In che misura la precarizzazione del lavoro ostacola l’esercizio di una cittadinanza attiva? Quale idea di democrazia pos- sono formarsi i molti giovani che vedono oggi negato il loro diritto al lavoro? Cercando di rispondere a que- ste domande inizieremo così un percorso di riflessione sul- la democrazia e sulla necessità di considerarla non tanto un obiettivo raggiunto e ormai consolidato, quanto una pra- tica attiva che va costante- mente esercitata e ripensata in funzione dei cambiamenti so- ciali ed economici. Spi, Fnp e Uilp hanno manifestato unitariamente per dire a Governo, Regioni, Comuni che equità fiscale, non autosufficienza, rivalutazione delle pensioni sono priorità che devono avere risposta. Dare un futuro ai giovani, dignità alla vecchiaia devono essere gli obiettivi di chi governa. Dall’11 giugno lo Spi è stato nelle piazze e nei mercati per incontrare i pensionati A pagina 3 Il futuro non si taglia Il futuro non si taglia Foto di Danilo Fasoli

Transcript of Il futuro non si taglia

Bergamo

Numero 4Agosto 2012

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

www.signoreesignori.it

www.lomb.cgil.it/spibg

L’Europa, da problema a soluzioneNon si supera la crisi senza un percorso comune

di Augusta Passera

Tavoli apertiI sindacati incontranole amministrazioni

A pagina 2

Negoziazionebuono il primobilancio

A pagina 3

Assegnial nucleo familiare

A pagina 5

Calano i serviziIncontro con il Comunedi Dalmine

A pagina 7

Un percorso dellamemoriaEpisodi partigianidell’Isola bergamasca

A pagina 7

Prossime feste SpiA Dalminee nella Bassa

A pagina 7

Creare solidarietàIl difficile compitodel volontariato

A pagina 8

Cerchi unabadante?Occhio all’imbroglio

A pagina 8

CaluscoL’arte nascostadegli anziani

A pagina 8

L’Europa è in crisi, tutti ne ab-biamo coscienza, ma si puòancora sperare? Con questadomanda abbiamo incontratolo scorso 31 maggio, presso ilMutuo Soccorso di Bergamo,Walter Cerfeda, Pia Locatelli eGiudo Venturini. Dalle loroparole abbiamo cercato di ca-pire se l’Europa deve essereconsiderata un sogno infran-to e se una via d’uscita euro-pea dalla crisi è percorribile. Gli interventi degli “esperti”hanno certamente messo inluce che una via di salvezzaper l’Europa c’è, ma essa di-pende in gran parte dalla vo-lontà degli Stati membri e dalloro concreto impegno a met-tere da parte interessi nazio-nalistici, promuovendo invecel’unione politica del vecchiocontinente. Un passaggio po-litico, questo, che forse pote-va e doveva arrivare prima, mache ora non può essere ac-cantonato. Il vero e unico discrimine

politico passa tra chi è con-vinto che si possa e si debbauscire dalla crisi costruendoun governo europeo e chino. La scelta più importantecompiuta dai Greci non èstata tra destra e sinistra,bensì tra cercare la soluzio-ne della crisi dentro l’Europao il cercarla fuori.L’Europa dell’austerità, dellanegazione dello stato sociale,è un’Europa che cerca di ri-sorgere dalla crisi negandose stessa e la sua identità. Alcontrario, la via d’uscita va cer-cata proprio affermando queivalori europei di solidarietà,uguaglianza e benessere so-ciale che, ora più che mai, de-vono essere rivitalizzati.Un’Europa unita e solidale,non disposta a sacrificare ilsuo welfare alle esigenze del-la finanza e del “rigore”, èl’Europa che può uscire dallacrisi ritrovando e consolidan-do la sua identità.Come già detto, questo dise-

gno prevede il rafforzamentodell’unione politica europea:27 Paesi, 27 Stati sovrani a cuii cittadini fanno riferimento echiedono conto delle scelte, 27Stati che non condividono unordinamento politico. Si trat-terà allora di vedere se e comegli Stati membri saranno di-sposti a condividere un per-corso di trasferimento delle so-vranità nazionali all’UnioneEuropea, consentendo in que-sto modo di allargare la par-tecipazione democratica deicittadini alle scelte prese aBruxelles.È a partire da queste ultimeconsiderazioni che nascel’idea, come Cgil e come Spi,di dedicare il nuovo ciclo diincontri 2012-2013 al temadella democrazia.L’avvocato Roberto Bruni (exsindaco di Bergamo) e DaniloBarbi (segretario nazionaledella Cgil) inaugureranno ilnuovo ciclo di incontri il 14 set-tembre, durante il tradiziona-

le incontro della Malga Lunga.Sarà questa l’occasione per ini-ziare ad affrontare il tema del-la democrazia e delle minacceche ne mettono in discussio-ne la sostanza, ponendo inparticolare l’accento sul mon-do del lavoro e sui diritti di cit-tadinanza. Quando il lavoroviene negato e umiliato, che ri-schi corre la democrazia? Inche misura la precarizzazionedel lavoro ostacola l’eserciziodi una cittadinanza attiva?Quale idea di democrazia pos-sono formarsi i molti giovaniche vedono oggi negato il lorodiritto al lavoro?Cercando di rispondere a que-ste domande inizieremo cosìun percorso di riflessione sul-la democrazia e sulla necessitàdi considerarla non tanto unobiettivo raggiunto e ormaiconsolidato, quanto una pra-tica attiva che va costante-mente esercitata e ripensata infunzione dei cambiamenti so-ciali ed economici. ■

Spi, Fnp e Uilphanno manifestatounitariamenteper dire a Governo,Regioni, Comuniche equità fiscale,non autosufficienza,rivalutazionedelle pensionisono prioritàche devonoavere risposta.Dare un futuroai giovani,dignità alla vecchiaiadevono esseregli obiettividi chi governa.Dall’11 giugnolo Spi è statonelle piazzee nei mercatiper incontrarei pensionati

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Dall’inizio di marzo alla

fine di maggio Spi-Cgil,

Fnp-Cisl e Uilp-Uil hanno

incontrato i rappresen-

tanti di una ventina di am-

ministrazioni comunali.

Gli incontri sono stati più

numerosi rispetto allo

scorso anno, forse perché

si fa sempre più pesante la

crisi economica che stiamo

attraversando: sul tavolo

temi come la non autosuffi-cienza, i servizi Sad e Adi, l’of-ferta dei pasti a domicilio, maanche la socializzazione per lepersone anziane, l’integra-zione delle rette di ricovero instrutture residenziali, la fi-scalità locale (Imu e addi-zionali Irpef), la questioneabitativa, la sicurezza degliambienti urbani e il governodel territorio, gli inserimentilavorativi delle persone disa-bili. Sono stati siglati verbalie protocolli di intesa, unodei quali con l’Assembleaprovinciale dei sindaci, se-guendo le linee guida previstedalla Piattaforma sindacaleelaborata dai sindacati deipensionati alla fine del 2011

ed aggiornata dopo l’entratain vigore di numerose novitàlegislative e fiscali dei de-creti Monti. Per dar conto diquesta prima fase di nego-ziazione del 2012 è stato dif-fusa una lettera aperta a tut-te le pensionate e i pensionati.Le nostre proposte, condivi-se con le Confederazioni,puntavano sulla necessità dimantenere l’attuale livellodei servizi sociali alla perso-na, di contenere l’imposizio-ne fiscale o, almeno, preve-dere forme di esenzione perle fasce meno abbienti e se-gnalare fenomeni di evasionefiscale. La quasi totalità deiComuni le ha condivise; altreamministrazioni non hannoritenuto di incontrarci.La tendenza, nonostante ilcalo delle risorse e dei tra-sferimenti a loro disposizione,è stata comunque quella dimantenere i servizi sociali ailivelli degli anni passati e dicontenere le imposizioni fi-scali. Non abbiamo, invece,raccolto adesioni entusiasti-che rispetto alla segnalazionedi sacche d’evasione fiscale

per recuperare risorse che ri-manessero nel territorio.Ovunque è stata risolta posi-tivamente la questione del-l’Imu sulle abitazioni di chi ri-siede in una casa di riposo.Non ci siamo fermati, però, allivello comunale. È stata av-viata, infatti, una difficile di-scussione con la RegioneLombardia, che, se da unaparte protesta per i tagli na-zionali alle politiche sociali,dall’altra ridimensiona dra-sticamente le sue risorse perle persone non autosuffi-cienti e pratica una politicadissennata di ticket sulle pre-stazioni.La Regione intenderebbe,nonostante i guai giudiziariche riguardano molti suoi au-torevoli esponenti, procede-

re alla cosiddetta ‘vou-

cherizzazione’ di tutto il si-

stema lombardo di stato

sociale, Rsa comprese. Si-gnifica dare due soldi, anzi an-cora di meno, ad alcuni uten-ti (non si sa con quali criteri)e lasciare l’anziano da solonella scelta delle cure e del-l’assistenza di cui ha biso-gno. Significa non assumersila responsabilità di governa-re un sistema complesso incui l‘utente ha bisogno di es-sere accompagnato. Le con-seguenze potranno esserel’abbassamento della qualitàdei servizi e costi comunquealti (come per i ticket). Certoè che qualcuno, grazie a que-ste politiche, ora ancora piùspregiudicate, qualcosa haguadagnato e non propriomeritatamente, come stannoa dimostrare i fiumi di soldi fi-niti nelle casse di strutture sa-nitarie private che alla finesono fallite. Anche per questoi pensionati e le Confedera-zioni intendono manteneremolto alto il livello del con-fronto e della mobilitazione. ■

Stanno per ter-minare le se-lezioni provin-ciali dei Gio-chi di Liberetà,giunti ormaialla 18a edizio-ne. Come diconsueto, i vin-citori potran-no misurarsicoi colleghi ditutta la regione durante le finali regionali che si terrannodall’11 al 14 settembre in Valtellina, nella cittadina di Aprica.Questi i nomi di coloro che (spesso in coppia) si sono distintinelle varie specialità.Ballo (Leffe, 15 aprile): Giovan Maria Moretti con Maria RosaBosio; Giovanni Cortinovis con Giulia Marchesi; Giuseppe Lan-franchi con Delia Piccinini. Ballo (Albino, 4 maggio): MarioRiva con Giusi Sansini; Giuseppe Freti con Lucia Meni; Vitto-rio Pegurri con Natalina Marinoni.Briscola (Casnigo, 7 maggio): Liberata Guerini con RomeoPerani; A. Magnani con G. Misurini. Briscola (Pontirolo, 6 giu-

gno): Giovanni Corbetta con Teresina Bianchi; Vittorio Espo-sito con Italo Villa; Pietro Nossa con Angelo Turinelli; NataleLeoni con Cesare Pecis.Fotografia (Bergamo): Edy Spreafico, Leonarda Bonomo, An-tonio Pecis, Adelina Zeni, Anna Gagliardi.Pittura (Bergamo): Anna Bertocchi, Giovanna Capellini, Mar-gherita Savoldelli. Pittura (Calusco): Livio Fenili, Maria Airoldi,Telesforo Gaspani. Le mostre di Albino e Casnigo erano riser-vate e non davano accesso alle finali. Poesia (Bergamo): Ottorino Belotti, Enza Capocchiani, Ama-dio Bertocchi, Giuseppe Galizzi, Alessandro Zappa.Scrivi una Lettera (racconta un viaggio): Caterina Magoni, Van-na Terenghi.Bocce (Capriate, 24 maggio): cartellinati, Carlo Comotti conPierino Comotti; non cartellinati, Giovanni Rota con LucianoComi.Mancano all’appello i vincitori delle altre competizioni di boc-ce che al momento in cui scriviamo non si sono ancora svol-te: quelle di Casnigo dal 16 al 19 luglio e il torneo Lui/Lei di Ca-priate, che si concluderà il 21 luglio; il 6 settembre invece si svol-gerà la gara di pesca al laghetto di Valgua di Albino. Ricordiamo che anche chi non gareggia può unirsi al gruppodella propria provincia che si ritroverà a settembre in Valtelli-na per sostenere gli “atleti”, fare escursioni e passare piacevoligiornate in compagnia. Per informazioni, telefonare al mat-

tino allo 035 3594160, signor Ghilardi. ■

2Bergamo

LiberetàVerso le finali

Tavoli apertiI sindacati incontrano i Comuni

di Gianni Peracchi

Fuga in Val d’AostaDove vanno i pensionati infuga? Al casinò a tentare la for-tuna. Con i tempi che corro-no… Per amor di battuta, i pen-sionati della lega Spi Cgil diMartinengo – quest’anno allaloro seconda gita, incentratasulla Valle d’Aosta (e in parti-colare sulla città capoluogo esullo straordinario castello diFénis) – lo scorso 7 giugno han-no voluto scattare questa fotoricordo davanti alla famosasala da gioco di Saint Vincent.Azzardi a parte, è stata una pia-cevolissima giornata. ■

SaluteCome anticipato nel pre-cedente numero di SpiInsieme, alleghiamo aquesto giornale un vo-lantino che riporta le sin-tetiche ma importanti in-dicazioni di una campa-gna informativa relativa altempestivo soccorso dieventuali pazienti con sin-tomi di infarto o di ictus. Si tratta di un’iniziativapromossa dall’Ordine deiMedici a cui hanno ade-rito varie associazioni,tra cui il Sindacato pen-sionati Cgil di Bergamo,nella consapevolezza del-l’importanza di un cor-retto comportamento inuna situazione di emer-genza. ■

ContattiUn avviso a tutte le per-sone interessate agli in-contri pubblici che loSpi Cgil organizza (adesempio quelli a cui siaccenna in prima pagi-na). Poiché non sempreè possibile avvisare at-traverso i numeri di “SpiInsieme”, dato che sitratta di un bimestrale,suggeriamo di inviarcil’indirizzo e-mail a cuimandare comunicazionisulle nostre iniziative. Èun modo per essere mag-giormente in contattocon lo Spi e “sfruttarne”meglio le attività.L’indirizzo a cui inviarele e-mail è: spiberga-

[email protected]

Nuove Rsa?Da pochi mesi un fenomeno nuovo sta facendo la sua com-parsa anche a Bergamo. Sono in fase di avanzata pro-gettazione strutture residenziali private per anziani, percirca 500 posti letto, autorizzati ma non coperti dal fi-nanziamento regionale. Evidentemente, la previsioneche non si versino più i contributi alle strutture ma si diaun voucher (un buono spesa) all’anziano per pagarsi – mol-to parzialmente – il ricovero direttamente, deve aver sca-tenato la voglia di investire in questo delicato settore.Con qualche problema, però, che è utile evidenziare da su-bito: i costi saranno molto alti e probabilmente sarà mi-nore la qualità delle prestazioni. Inoltre – dato che oggi leliste d’attesa nelle case di riposo vanno sgonfiandosi e mol-ti posti cominciano a rimanere vuoti – sembra trattarsi diun’operazione di scarsa utilità. ■

Albino: l’ingresso della mostra

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3Lombardia

stenta a produrre i frutti at-tesi. Infatti, più dell’80% del-le entrate fiscali sono ga-rantite dalle pensioni e dairedditi del lavoro dipenden-te, i pensionati in Italia sonoi più tassati dell’intera Eu-

ropa con un reddito netto di-sponibile inferiore del 15% ri-spetto a quelli dei pensiona-ti francesi, tedeschi, spa-gnoli e inglesi.Ecco perché chiediamo agran voce che i costi della cri-

Ridurre la pressione fi-

scale sulle pensioni e sui

salari, ripristinare la ri-

valutazione delle pensioni

al reale costo della vita,

eliminare l’Imu sulla pri-

ma casa per i pensionati

escludendo i redditi più

alti, esonerare dagli au-

menti delle tasse comunali

e delle tariffe gli anziani

con redditi bassi, mante-

nere i servizi essenziali a

favore della popolazione

fragile e il piano per la non

autosufficienza, sono leprecise richieste che abbiamoavanzato al governo Monti,alle Regioni, ai Comuni, alParlamento e alle forze poli-tiche, il 20 giugno scorso aMilano, Roma e Bari, in oc-casione della grande mobili-tazione nazionale promossadai sindacati dei pensionati diCgil, Cisl e Uil.Attraverso questa iniziativaabbiamo voluto dire a tuttoil paese che il futuro non sitaglia. Non si taglia ai giova-ni, alle donne, ai lavoratorima, anche, agli anziani. Sì,perché noi, al pari delle altregenerazioni, non siamo unpeso per la nostra società.Mese dopo mese compiamoil nostro dovere pagando re-golarmente le tasse, mentrenon sono stati intaccati igrandi patrimoni, e la lottacontro l’evasione fiscale

si ricadano su chi in questianni ha accumulato ingentiricchezze, evadendo milionidi tributi, e su coloro che han-no esportato i propri capita-li nelle banche svizzere. Dal-la piazza milanese abbiamoricordato ai nostri gover-nanti, che anche i pensiona-ti lombardi vivono grandisofferenze, quasi il 60% per-cepisce una pensione infe-riore a 700 euro al mese, il15% vive con una pensioneche non tocca i mille euro. InLombardia come nel restod’Italia si sta creando unesercito di poveri, schiac-ciati dal continuo aumentodei prezzi, delle tariffe, deiticket sanitari, dalle rettenelle case di riposo, gli an-ziani non accettano più di es-sere considerati degli egoisti.

Il futuro non si tagliadi Anna Bonanomi*

Negoziazione: buono il primo bilancioMolte le difficoltà legate ai tagli subiti dai Comuni

di Claudio Dossi *

Troppi, in modo strumentale,fomentano questa idea con loscopo di mettere gli anzianicontro i giovani.Noi continuiamo a soste-

nere che ai giovani va ga-

rantito un futuro, che si

deve realizzare attraverso

il lavoro che deve tornare

a essere un modo per rag-

giungere aspettative e am-

bizioni e aspirare a una

vita dignitosa per se e per

la propria famiglia. Per le

nostre generazioni, ri-

vendichiamo un reddito

dignitoso, perché frutto

del nostro lavoro, in gra-

do di garantirci una vec-

chiaia dignitosa senza es-

sere costretti alla povertà

e a dover dipendere dai fi-

gli. Certo siamo consapevo-li di essere ancora nel pienodi una drammatica crisi eco-nomica, ma anche politica esociale, per questo conti-nuiamo a batterci fiduciosiche se si tassano i grandipatrimoni, s’intensifica la lot-ta all’evasione fiscale, si pro-segue sulla strada della lottaall’illegalità, alla corruzione,si riducono gli sprechi dellaspesa pubblica e dei costi im-propri della politica in favo-re dello sviluppo e della ri-presa economica possiamosperare di intravedere la lucealla fine del tunnel. ■

*Segretario generale Spi Lombardia

La situazione economica dif-ficile, la riduzione dei trasfe-rimenti dei fondi sociali versoi Comuni, sono gli elementi inquesto 2012 che pesano sullanegoziazione sociale realiz-zata coi Comuni. Le ultime elezioni ammini-strative ci hanno riconsegna-to un quadro politico di fortecambiamento, segnale di unaminore ideologizzazione del-la gente. Oggi si guarda alle ri-sposte concrete che la politi-ca amministrativa è in gradodi dare rispetto ai bisogni dicarattere sociale e ambienta-le. Oggi i cittadini hanno bi-sogno di sentire la presenzadello Stato, hanno bisogno ditrasparenza, legalità, equitàe di una rappresentanza cherenda evidente il proprio im-pegno per la collettività.I cittadini lombardi con il lorovoto, nella maggior parte dei

casi hanno premiato le forzepolitiche e le liste che, nei pro-grammi elettorali, hanno de-dicato attenzione ai problemisociali, ambientali e di pru-denza nell’uso della leva deitributi locali e fiscali – comele addizionali Irpef comunalie l’Imu. Molti Comuni importanti sonopassati al centrosinistra: è daloro che aspettiamo attenzio-ne verso i più fragili. Dai primi dati che emergonodalla negoziazione sociale,che lo Spi con le proprie legheha portato avanti assieme allaconfederazione e agli altrisindacati in questi primi seimesi, si può già fare un primobilancio.Sono stati fatti centinaia di in-contri con i Comuni per di-scutere di servizi sociali, di ad-dizionali Irpef, di Imu e di ri-sorse per la non autosuffi-

cienza come di servizi Sad eAdi, di offerta dei pasti a do-micilio, di trasporto degli an-ziani e della socializzazione, ol-tre che delle rette nelle strut-ture residenziali, delle politi-che di contenimento della po-vertà, di questioni abitative edi sicurezza dell’ambiente.

Il quadro che ne esce è com-plesso e articolato, come com-plesso e articolato è il quadrodei Comuni con cui il sinda-cato negozia. Abbiamo piccolie grandi Comuni, con diffe-renti entrate derivanti dalla di-versa economia territoriale.Possiamo dire che buona par-te dei Comuni, salvo ecce-zioni che non mancano, ha di-mostrato attenzione nel ga-rantire come priorità i servizisociali seppur con fatica, equesto è un dato che consi-deriamo positivo.L’imposizione fiscale, temaineludibile, è stato un banco diprova difficile nel confronto e,non sempre, siamo riusciti aconvincere le amministrazio-ni a contenere l’imposizione fi-scale e a provvedere a formeefficaci di esenzione, che si at-testano a livelli piuttosto bas-si, così come la progressività

delle aliquote, prevista dallanormativa vigente, non sem-pre viene applicata. Il quadroche ne esce è, comunque, disostanziale tutela della fasciameno abbiente che rappre-sentiamo.Come accade a livello na-zionale, anche nei Comuni fa-tichiamo a riscontrare di-sponibilità nell’intraprenderee intensificare azioni di con-trasto all’evasione fiscale.Questo nonostante la possi-bilità da parte dei Comune diattivare i patti antievasione,strumento utile per recupe-rare risorse da destinare alrafforzamento del sistema diprotezione sociale tanto pro-vato dai tagli.La strada è segnata e come Spiintendiamo continuare a riaf-fermare la nostra azione ne-goziale. ■*Segreteria Spi Lombardia

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4Lombardia

“Ciò che ci sta più a cuore è la tutela dell’anziano”

Intervista a Gianfranco Dragoni, segretario di Lodi Vecchiodi Claudia Morandi

Nel viaggio intrapreso perraccontare esperienze di in-vecchiamento attivo nelle le-ghe, raccogliamo oggi la te-stimonianza di GianfrancoDragoni segretario di lega aLodi Vecchio. Questa legacomprende nove comuni:Tavazzano; Sordio; Mulaz-zano; Galgagnano; Cervi-gnano; Zelo Buon Persico;Merlino; Comazzo e Casal-maiocco. Attualmente sonoiscritti circa 2500 fra pensio-nati e pensionate; con unapercentuale di iscritti ri-spetto ai pensionati resi-denti che si aggira attorno al30% in tutti i comuni, con unsignificativo 40% per lo Spidi Mulazzano.Ci racconti la tua espe-rienza da segretario di lega?Rappresento la lega di LodiVecchio da oltre otto anni,precedentemente mi occu-pavo, sempre in questa lega,delle permanenze, in parti-colare dei Red. Prima delpensionamento lavoravocome vigile urbano: sono en-trato nello Spi nel 1998 conla pensione, anche se sono

iscritto alla Cgil dagli annisessanta, da quando ho ini-ziato a lavorare. Entrarenello Spi è stato per mel’espressione di un volonta-riato attivo; uno sbocco na-turale passando dalla cate-goria in Cgil, inoltredesideravo fare un’espe-rienza a favore degli altri.Oggi la lega è la mia attivitàprincipale, che mi occupatutta la giornata, con varispostamenti in ogni sedenella settimana.Chi collabora con te?Nella nostra struttura colla-borano una decina di volon-tari tutti pensionati e pen-sionate, che partecipanotutto il giorno alle attivitàdello Spi, cui si aggiungeun’altra decina di personeche collabora in manierasporadica per attivitàesterne, come montare i ga-zebo, fare i volantinaggi ecc;ci danno un aiuto impor-tante e si realizzano facendoparte di una realtà che licoinvolge attivamente.Come vi siete organizzati?La nostra lega è composta

dagli uffici presenti in ognisede permanente, solo Ca-salmaiocco non ha una sede,che si occupano di tutte le ri-chieste e i servizi offertidallo Spi, in quanto sono do-tati tutti delle postazioni te-lematiche necessarie; aprirecinque nuove sedi Spi è statoun traguardo raggiunto nelmio lavoro da segretario.Che servizi vi richiedono icittadini?Allo Spi i pensionati chie-dono in primo luogo consi-

glio e rassicurazioni:una sorta di ufficio as-sistenza sociale sul ter-ritorio, un punto di ri-ferimento per diversisoggetti che si rivol-gono allo Spi anche perla burocrazia, quando ilComune non dà rispo-ste adeguate, come adesempio per il Pin del-l’Inps. La nostra attivitàè perciò di appoggio al-l’anziano, in primoluogo con la comunica-zione e il rasserenarechi ci espone i suoi pro-blemi.

Con quali altre associazioni,enti collaborate?La nostra lega collabora conl’Auser per le attività di pre-senza sul territorio, come igazebo; inoltre organizziamoinsieme le gite e le attivitàproposte come area benes-sere.Che progetti avete svilup-pato per coinvolgere gli an-ziani nello Spi?Insieme all’Auser di Tavaz-zano abbiamo organizzatocorso di alfabetizzazione al

computer per gli anziani,con un alto numero di ade-sioni, tanto che abbiamo do-vuto rinnovarlo. Il corso sisvolge con due lezioni a set-timana e dà le basi per l’usodei computer per tutti. Fac-ciamo inoltre il tessera-mento porta a porta, recapi-tando personalmente latessera con i nostri volontariin ogni comune, così fra i vo-lontari e i pensionati si col-tiva un rapporto umano di-retto che coinvolgeentrambi. Ciò che ci sta piùa cuore è la tutela dell’an-ziano, che si attua innanzi-tutto con l’ascolto e la com-petenza, perciò i volontari acontatto con l’anziano nellepermanenze devono esseresempre istruiti, fornirel’ascolto e la rassicurazione.Ciò che serve di più ai pen-sionati e pensionate, a mioparere, sono i luoghi di so-cializzazione, come i centrianziani, ed una maggior as-sistenza individuale, anchesotto forma di risposte com-prensibili e pazienti, che noicerchiamo di fornire. ■

Anno europeo dell’invecchiamento attivo - Viaggio nelle leghe

stribuiti nei quattordici territorie nelle oltre duecento leghe.Nel terzo capitolo sono indi-cate le persone, le associa-zioni, gli enti e gli istituti coni quali interagiamo con la no-stra iniziativa, i cosiddetti sta-

keholder. Nel quarto si analiz-za il lavoro svolto in prepara-zione del congresso della Cgile dello Spi nel 2010. Il capito-lo quinto e il sesto raccontanodel sistema di governo delloSpi Lombardia spiegando ilruolo del direttivo e della se-gretaria e le aree di lavoro, lasegreteria generale, le politi-che organizzative, l’ammini-strazione, la formazione, il si-stema informatico, il tessera-mento, le politiche socio sa-nitarie e previdenziali, l’infor-mazione e la cultura, il be-nessere e la coesione sociale.Il settimo capitolo spiega ilrapporto esistente tra Spi Lom-bardia e Mimosa, la società di

servizi che pubblica il nostrogiornale e che organizza lanostra attività di coesione so-ciale e i Giochi di Liberetà; siparla poi dei rapporti con la so-cietà di servizi informatici Sin-tel e del Caaf Lombardia, chesi occupa di servizi fiscali.Nell’ultimo capitolo, sono de-scritti i risultati concreti del no-stro agire, il supporto datoalla negoziazione sociale, l’in-formazione data agli iscritti ela formazione agli attivisti, ilprogetto del Villaggio Spi, l’im-pegno a trasmettere alle nuo-ve generazioni il patrimoniodella nostra memoria storicae al festival della letteratura diMantova per far conoscereagli studenti il mondo del la-voro. Infine la nostra attività in-ternazionale di solidarietà e dirapporto con gli altri sindaca-ti dei pensionati europei, ArgeAlp e Ferpa. Riflettendo su tut-te le azioni esposte nel bilan-

cio e sulle persone coinvolte,si capisce bene che è grazie alloro sindacato che milioni dipensionati in Italia possonoavere una sponda sicura dirappresentanza e di tutela purnelle problematicità di questadifficile fase e che tutto questoè possibile per merito dei tan-tissimi attivisti che con gran-de generosità mettono a di-sposizione il loro tempo libe-ro, le loro conoscenze e la lorosapienza per rendere la vita de-gli anziani più serena. Con-cludendo, un Bilancio socialenon fatto per certificare lanostra rappresentanza, testi-moniata dalle migliaia di atti-visti che ogni giorno presi-diano le nostre sedi e ben do-cumentata dai numerosi an-ziani e pensionati che si rivol-gono a noi, ma per rendere atutti noto anche a noi stessi ilvalore di questo sindacato, loSpi. ■ *Segreteria Spi Lombardia

Potrebbe sembrare una do-manda superflua in particola-re se rivolta alle migliaia dipensionati che ogni giorno in-contriamo nelle nostre sedi,giunti a noi sicuri di ricevererisposte utili per la soluzionedei loro problemi, pensionatiche magari ignorano l’impegnopolitico e organizzativo che stadietro a ogni azione svoltadallo Spi. Per rendere a tuttinoto la qualità e la quantità dellavoro realizzato, lo Spi Lom-bardia ha raccolto in un volu-me la descrizione del propriolavoro. Volume denominatoBilancio Sociale dello SPI

CGIL Lombardia che è statopresentato lo scorso 21 mag-gio durante il Direttivo regio-nale e che documenta la pre-senza sul territorio e la mis-sione di tutela dei soggettipiù bisognosi, gli anziani.L’opera è stata realizzata conAnteprima Lab e è stata di-

Che cosa fa il sindacato pensionati della Cgil? Ce lo dice il Bilancio sociale

di Valerio Zanolla*

stribuita in tutta la regioneconsultabile sul sito webwww.villaggiospilombar-

dia.it

Il testo è suddiviso in otto ca-pitoli che spiegano la storiadello Spi e le sue azioni. Neiprimi due si racconta la na-scita del sindacato pensiona-ti nel 1948 con l’acronimo Fip,sostituito nel 1977 con Spi(Sindacato pensionati italiani),si narra dei valori e della mis-sione, che è promuovere ilbenessere, il reddito e la salutedegli anziani e pensionati, lalotta contro l’emarginazione,l’informazione corretta, la for-mazione permanente. Il tuttoin favore di tutti, senza di-stinzioni di sesso, di naziona-lità, di credo politico o reli-gioso; sono poi evidenziati inumeri, in particolare i 476.700iscritti allo Spi che rappre-sentano una significativa quo-ta degli anziani lombardi, di-

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Nuclei familiari(*) senza figli(in cui non siano presenti componenti inabili)

Importo complessivo mensile dell’assegno per livello di reddito

e numero componenti il nucleo

Reddito familiare annuo di riferimento valido dal 1° luglio 2012

Reddito familiare annuo Importo dell’assegno per numero dei componenti

(euro) il nucleo familiare

1 2 3 4 5 6 7 e oltre

fino a 12.685,40 46,48 82,63 118,79 154,94 191,09 227,24 12.685,41 - 15.856,07 36,15 72,30 103,29 144,61 185,92 216,91 15.856,08 - 19.026,72 25,82 56,81 87,80 129,11 180,76 206,58 19.026,73 - 22.196,14 10,33 41,32 72,30 113,62 170,43 196,25 22.196,15 - 25.366,17 - 25,82 56,81 103,29 165,27 185,92 25.366,18 - 28.537,44 - 10,33 41,32 87,80 154,94 175,60 28.537,45 - 31.707,48 - - 25,82 61,97 139,44 160,10 31.707,49 - 34.876,89 - - 10,33 36,15 123,95 144,61 34.876,90 - 38.046,30 - - - 10,33 108,46 134,28 38.046,31 - 41.216,96 - - - - 51,65 118,79 41.216,97 - 44.387,63 - - - - - 51,65 (*) Solo coniugi o entrambi i coniugi e almeno un fratello, sorella o nipote.

5Lombardia

Assegno al nucleo familiare 1° Luglio 2012 - Giugno 2013

Il reddito di riferimento per il diritto è quello relativo al 2011Le fasce reddituali per la verifica del diritto all’Assegno al nucleo familiare (ANF) sono state rivalutate in base alla variazione prez-zi, dato Istat, intervenuta tra il 2010 e il 2011 e risultata pari al 2,7%. I pensionati a carico del fondo lavoratori dipendenti già ti-tolari di Anf, al mese di luglio 2012 e fino alla verifica dei nuovi Red, continueranno a percepire l’importo indicato sul ModelloOBisM ricevuto dall’Inps oppure indicato sull’estratto analitico Inpdap o su modelli analoghi di altri enti previdenziali.L’eventuale variazione dell’importo a partire da luglio 2012 sarà comunicata entro fine anno a seguito della verifica sui Red 2012,relativi ai redditi 2011. Gli istituti dopo la verifica sui solleciti Red opereranno anche i conguagli per il periodo gennaio - giugno2012 con riferimento al reddito 2010. I pensionati, che nel corso dell’anno avranno variazioni dei componenti il nucleo familia-re e/o a seguito di riconoscimento di inabilità, che possono incidere sul diritto e sull’importo, devono darne comunicazione al-l’istituto previdenziale. Hanno diritto agli Anf i pensionati che rientrano nei limiti di reddito 2011 o anni precedenti (per varia-zione reddito) e i soggetti titolari di pensione di reversibilità e inabili con reddito non superiore a euro 29.994,48 (escluso l’as-segno d’accompagnamento). Per beneficiare del diritto devono inoltrare la domanda all’istituto previdenziale (Inps, Inpdap o al-tri istituti erogatori di pensione), anche attraverso il patronato Inca. Riportiamo la tabella esemplificativa per nuclei familiari incui siano presenti entrambi i coniugi senza figli. Nei casi di diversa composizione del nucleo familiare la verifica dell’importo spet-tante potrà essere eseguita accedendo al nostro sito www.signoreesignori.it o presso le sedi Spi o del patronato ■ GB. R.

Esenzione ticket per reddito - diagnostica e farmaceuticaVi ricordiamo le caratteristiche e i requisiti dei diversi tipi di esenzione ticket attualmente esistenti.

Il codice che individua il tipo di esenzione a cui il paziente ha diritto viene riportato sulla ricetta dal medico di base.

codice condizione limite di esenzione scadenza esenzione esenzione esenzione

esenzione reddito (*) familiari a diagnostica diagnostica farmaceutica

carico Lombardia nazionale Lombardia

E 01 età inferiore a 6 anni 36.152 € no no sì sì sìE 11 età inferiore a 14 anni nessun limite no no sì no sìE 01 con almeno 65 anni di età 36.152 € no no sì sì noE 05 con almeno 65 anni di età tra 36.152 € no no sì no no

e 38.500 €E 04 pensionati al minimo 8.263 € singolo sì no sì sì sì

con almeno 60 anni 11.362 € con coniugeE 03 titolari assegno/pensione sociale nessun limite sì no sì sì sìE 09 disoccupati iscritti negli elenchi nessun limite sì 31-12-12 sì no sì

(esclusi inoccupati)E 02 disoccupati iscritti negli elenchi 8.263 € singolo sì no sì sì sì

(esclusi inoccupati) 11.362 € con coniugeE 08 lavoratori in mobilità nessun limite sì 31-12-12 sì no sìE 08 cassa integrazione straordinaria nessun limite sì 31-12-12 sì no sì

e in derogaE 08 contratti di solidarietà “difensiva” nessun limite sì 31-12-12 sì no sìvecchio titolari di pensione 8.263 € singolo sì no no no sìmodulo 11.362 € con coniugea 6 cifre

(*) Dove richiesto, il limite di reddito si riferisce al nucleo familiare fiscale

Contro il vuoto

dei dirittiL’ultima riforma previden-

ziale ha cancellato il dirit-

to ad andare in pensione

con 15 anni di contributi,

ne sono richiesti almeno 20

anni.

Inoltre, per le persone chehanno 20 anni di anzianitàcontributiva, è stata innalzatal’età per andare in pensione, a66 anni per le lavoratrici deisettori pubblici e a 62 anni perquelle dei settori privati, chediventeranno 66 nel 2018.Chi si è ritirato dal lavorocon 15 anni di contributi ac-creditati entro la fine del ‘92,o li ha raggiunti versando con-tributi volontari, non potràpiù andare in pensione e queicontributi saranno persi (con-tributi silenti). L’unica possi-bilità è versare altri cinqueanni di contributi volontari eattendere il compimento del-l’età richiesta. Le persone che avevano giàraggiunto i 20 anni di contri-buti mantengono il diritto con-tributivo ma non quello del-l’età; anche loro dovranno at-tendere per anni il compi-mento dell’età. Su questi temilo Spi e il Coordinamento

donne hanno lanciato una

mobilitazione e una rac-

colta di firme, al fine di sen-sibilizzare i Parlamentari diCamera e Senato e ottenereuna modifica. ■

Pensioni soprai mille euro

Dal 1° luglio Inps, Inpdape gli altri enti pensionisti-ci non pagano più in con-tanti le pensioni superioriai mille euro. I pensionatiinteressati devono farselaaccreditare o su un contocorrente o su un libretto dirisparmio, che può esserecointestato con un paren-te. Su sollecitazione Spi,Fnp e Uilp il ministerodell’Economia e finanze hastipulato una convenzionecon Banca Italia, Abi ePoste italiane affinché siapossibile attivare un con-to base gratuito. Per ulte-riori informazioni rivol-gersi alle sedi Spi. ■

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6Lombardia

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Lilia Domenighini, Lorenzo Gaini,Osvaldo Galli, Grazia Longhi Meazzi,Pierluigi Zenoni.Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominalePresidente Carlo PoggiVia dei Transiti 21 - 20127 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Sped. in abb. post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano

Euro 2,00Abbonamento annuale euro 10,32Abbonamenti tel. 022885831

Progetto grafico e impaginazione:

A&B - Besana in Brianza (Mb)

Prestampa digitale, stampa, confezione:

GreenPrinting® A.G. Bellavite srl - Missaglia (Lc)Questo periodico è stato stampatosecondo la filosofia GreenPrinting®

volta alla salvaguardia dell’ambiente.

Letti per voi di Erica Ardenti

Ma il mondo è poi cambiato?Il fiume dell’oppio diAmitav Ghosh,Neri Pozza, 18,50euro, è un romanzoambientato soprat-tutto nell’enclavestraniera di Cantonnei primi decennidel 1800, dove risie-devano i mercanti europei enon che, tra le altre cose,commerciavano oppio con icinesi. Nonostante questaambientazione ‘lontana’ lo sipuò leggere come un ro-manzo di grande attualità eche ci riguarda da vicino peri paralleli che ci sono: all’ini-zio del Diciannovesimo se-colo l’occidente aveva unagrosso deficit commercialenei rapporti con la Cina equando gli inglesi scatenaro-no la guerra dell’oppio dis-sero che era in nome del li-bero scambio, ma l’oppio eraprodotto sotto il monopoliodi stato.“I mercanti stranieri non ac-

cetteranno alcunainterferenza né deicinesi, né del so-vrintendente britan-nico, convinti comesono che la dottrinadel libero mercatodia loro licenza difare esattamente ciò

vogliono”, Ghosh mette benein evidenza l’arroganza deimercanti che assomiglia intutto e per tutto all’arrogan-za che ben stiamo cono-scendo ai giorni nostri daparte del mondo della finan-za e di una classe politica –ma non solo – che credono dipoter trascendere qualsiasietica, mascherando sotto labandiera del liberalismo sem-plicemente la loro avidità eviolenza. Il romanzo è co-struito sulla base di una ri-gorosa documentazione sto-rica (che è una caratteristicadi tutti i libri di questo gran-de autore indiano) e molti deipersonaggi riportati sono re-

almente vissuti: John Sladeera direttore del Canton Re-

gister e molti suoi discorsisono l’adattamento di suoieditoriali e articoli, così comele dichiarazioni del mercan-te Charles King sono ricava-te dalle cronache apparse inquel periodo oltre che daisuoi scritti, mentre gli editti eproclami dei funzionari cinesisono adattamenti di tradu-zioni apparse su varie testa-te. Con le guerre dell’oppio(la prima dal 1839 al 1842 e laseconda dal 1856 al 1860) i ci-nesi, sconfitti, furono co-stretti a tollerare il commer-cio dell’oppio, a firmare itrattati di Nanchino eTientsin, che preve-devano l’apertura dinuovi porti al com-mercio e la cessionedi Hong Kong al Re-gno Unito. Noi, oggi, come fini-remo? Amitav Ghoshripone grandi spe-

ranze nel movimenti giovanilinati nell’ultimo anno: “Trovograndi speranze in OccupyWall Street come nel movi-mento degli Indignados eu-ropei perché i giovani che vifanno parte hanno capito chel’avidità rischia di distrugge-re il mondo”. Se, dunque, vo-gliamo saperne di più rispet-to questi giovani potremoleggere Occupy Wall Street.Chi siamo. Cosa vogliamo.Come faremo, Feltrinelli, euro14. Alla stesura del libro han-no collaborato una sessanti-na di persona circa (studen-ti, insegnanti, scrittori, artisti,uomini, donne, persone di

tutto il mondo, an-ziane e giovani)che si sono unite almovimento e lo so-stengono e che sisono date il nomecollettivo di Scrit-tori per il 99%.E in casa nostracosa accade? Vi

consiglio, in questo caso, lalettura di La lotta di classedopo la lotta di classe un’in-tervista della sociologa Pao-

la Brogna a Luciano Gallino,Laterza, euro 12, e sempre diLuciano Gallino Finanzca-pitalismo, Einaudi, euro 19.Gallino ci spiega come siacambiata la lotta di classe nelXXI secolo: oggi è condottadall’alto – dai ricchi, dai po-tenti – per recuperare i pri-vilegi e i profitti erosi in qual-che modo durante gli anni Ot-tanta. L’armatura ideologicache sta dietro le attuali poli-tiche è quella del neolibera-lismo, che ha dato grandecontributo alla finanziarizza-zione del mondo e che fa ri-cadere tutti costi sui lavora-tori. Le conseguenze le ab-biamo sotto gli occhi: au-mento delle diseguaglianze,marcata retribuzione del red-dito dal basso verso l’alto, po-litiche di austerità che mina-no il modello sociale. ■

Dall’11 al 14 settembre al-l’Aprica si terrà la XVIII edizionedei Giochi di Liberetà. “Fe-steggeremo l’anniversario contante novità, prima tra tutte iltorneo di burraco!”, sottolineaCarlo Poggi, responsabile del-l’Area Benessere, a cui abbiamochiesto di parlarci del pro-gramma di quest’anno. “Il 2012– continua Poggi – è stato di-chiarato dall’Unione Europea‘Anno europeo dell’invecchia-mento attivo e della solidarie-tà tra le generazioni’, perciò ilprogramma dei Giochi si arti-colerà con iniziative dedicatealla coesione sociale e al rap-porto intergenerazionale”.Quali sono le novità?La prima è senz’altro la loca-lità scelta per lo svolgimentodei Giochi, saremo ospiti delcomune dell’Aprica, una splen-dida meta turistica rinomataper lo sci invernale, che du-rante il periodo estivo è ilpaesaggio ideale per delle pas-seggiate nella natura, con ol-tre cinquanta itinerari escur-sionistici da scoprire insie-me. Per il dialogo intergene-

razionale ci saranno due ap-puntamenti: sarà allestita lamostra dell’Arteterapia: Alfa-

beto degli anziani, in cui ver-ranno esposte per la prima vol-te le opere realizzate dagliospiti delle case per anziani edei centri diurni, di cui vi ave-vamo parlato negli scorsi nu-meri. Il progetto parte dal-l’Aprica e coinvolge giovani eanziani e si diffonderà in tut-ta la regione. Un’altra novità èprevista per il pomeriggio digiovedì 13 con la proiezione diun documentario sul Caro-sello con filmati originali for-niti dal Museo dell’Industria edel lavoro di Rodengo Saiano,Brescia. Inoltre, mercoledì 12al pomeriggio, sempre per lacoesione sociale, ci sarà ilconcerto di musica classica,con l’orchestra sinfonica Lanota in più, una formazionemusicale in cui suonano deigiovani con autismo e disabi-lità cognitiva. I ragazzi con di-sabilità del progetto di coe-sione sociale parteciperannoanche alla gara di pesca che siterrà mercoledì e alla Gara di

bocce “1+1=3” in programmagiovedì.Quali altri eventi sono in pro-gramma?La serata danzante di merco-ledì con la gara di ballo e l’or-chestra Gli Standard, mentregiovedì sera ci sarà una sera-ta di gala a invito, con l’esibi-zione della Grande OrchestraSpettacolo, che farà ballarecon la sua musica dal vivo. Cisarà inoltre il tradizionale con-vegno Spi – presieduto daAnna Bonanoni, segretariogenerale Spi, con le conclu-sioni del segretario nazionale,Carla Cantone – che verterà suInvecchiamento attivo e rap-

porto fra le generazioni, du-rante il quale verranno pre-sentate le attività svolte. Perconcludere avremo anche unospettacolo con la compagniateatrale guidata da FedericoRubino, che reciterà le poesiee i racconti degli anziani pre-miati nella fase regionale. In-somma un calendario ric-chissimo, con cultura, diver-timento e tanta allegria! Viaspettiamo numerosi! ■

I 18 anni dei Giochi Liberetàuna festa con tante novità

Al via il progetto Villaggio Spi

di Beppe Cremonesi

Dopo una fase preparatoria, che ha vi-sto la sottoscrizione di un protocollod’intesa con tutte le categorie degli at-tivi e la Cgil regionale, in questi giorniprende l’avvio in cinque comprensori(Valle Camonica, Cremona, Mantova,Pavia e Varese) il progetto Villaggio Spi,che ha l’obiettivo di assicurare la con-tinuità di iscrizione alla nostra organizzazione al termine del-la fase lavorativa.Gli iscritti della Cgil, che stanno avvicinando al raggiungimentodei requisiti per l’età pensionistica, saranno i protagonisti di que-sto progetto, a loro saranno riservati dei servizi per facilitarequesta fase della loro esistenza: dalla consulenza previdenziale,svolta dall’Inca ai servizi fiscali erogati dai Caaf, alle conven-zioni riservate agli iscritti al Villaggio, alle proposte dell’AreaBenessere. In ogni comprensorio, dopo la fase di presentazionealle strutture confederali e di categoria, i responsabili Spi delprogetto contatteranno, unitamente ai funzionari delle categorie,i lavoratori interessati per spiegare le finalità del progetto, perconsegnargli una card e un pin con i quali potranno accedereall’area loro riservata sul sito www.villaggiospilombardia.it.Una nuova esperienza per la nostra categoria e per l’intera Cgil,un’occasione per far conoscere meglio l’attività dello Spi, unostrumento per facilitare gli iscritti della Cgil in questa fase del-la loro vita, che prevede il disbrigo di numerose pratiche bu-rocratiche. Dopo la pausa estiva il progetto prenderà l’avvio nelresto dei territori della nostra regione, nel contempo il nostroperiodico Spi Insieme sarà inviato gratuitamente a tutti gli iscrit-ti al Villaggio. ■

SpiInsieme04.2012LombPag6BG 07-06-12:Layout 1 7-07-2012 14:09 Pagina 1

7Bergamo

Da qualche anno, la Cgil e loSpi di Bergamo sono impe-gnati a far conoscere, valo-rizzare e socializzare gli av-venimenti e i protagonisti ber-gamaschi della Resistenza edella lotta partigiana contro ladittatura nazifascista. Abbia-mo cominciato con la MalgaLunga, per proseguire con iColli di San Fermo e le ValliBrembana e Taleggio.Quest’anno, anche in colla-borazione con la sezione del-l’Anpi costituita presso laCgil di Bergamo, abbiamoscelto l’area dell’Isola, siaperché ci sono eventi da ri-cordare e conoscere, sia per-ché questa zona ha dato unimportante contributo uma-no anche alla Resistenza sul-le nostre Prealpi.Dunque, il 27 giugno, ci siamoritrovati in assemblea a Ternod’Isola. L’assemblea è peròstata preceduta da due im-portanti appuntamenti. Alle9,30 al monumento ai Cadutidi Chignolo, dopo la deposi-zione di un omaggio floreale,il presidente Isrec di Bergamo,Angelo Bendotti, ha ricordatoil partigiano e patriota GuidoGalimberti. Giovane militante antifascista,all’inizio degli anni ’20 vennecondannato dal regime al con-fino a Lampedusa, Ustica,Ventotene e Ponza fino al1933. Rientrato a Bergamo,venne di nuovo arrestato e in-carcerato a San Vittore per 6mesi. Dopo l’8 settembre ‘43 ela nascita della Repubblicasociale divenne un combat-tente della Resistenza con-tro il fascismo e l’occupazio-ne tedesca. Irruppe, con altripartigiani, in prefettura per im-

possessarsi di armi, combat-té prima nella Brigata Pisa-cane e poi nella 53a BrigataGaribaldi; nella battaglia del-la Malga Lunga venne cattu-rato con Giorgio Paglia e gli al-tri della 53a. Il 21 novembre,dopo un processo-farsa, fu-rono fucilati al cimitero diCosta Volpino.Galimberti nacque e trascor-se la sua infanzia a Chignolod’Isola. Ha dato tutto se stes-so, compresa la vita, per la li-bertà di tutti noi e dell’Italia.Dopo la condanna alla fucila-zione scrisse tre lettere, allamoglie, alla madre e alle fi-gliolette. Leggerle significacapire chi era realmente.È bello che a Chignolo co-mincino ad esserne orgoglio-si. La presenza del sindacoPierluigi Marra e le paroleche ha detto vanno chiara-mente in questa direzione.Più tardi, a Terno d’Isola, ab-biamo reso omaggio ai 7 mar-tiri che furono fucilati il 25aprile ‘45. All’Auditorium diTerno si è quindi tenuta un’ap-profondita relazione di GiorgioScudeletti, collaboratore Isrec.È stato contestualizzato il pe-riodo storico e ricordato come

il regime fascista avesse bru-talmente pervaso tutta la so-cietà, stroncando sul nascereogni forma di opposizione ocritica. Con l’occupazione te-desca e la formazione dellaRsi, si diffuse anche qui l’op-posizione armata, sia con al-cune azioni armate sul terri-torio, ma soprattutto con ope-razioni di propaganda e di di-sarmo dei nemici fascisti e te-deschi, per recuperare armialla lotta partigiana. Centralee decisivo fu il ruolo di un’im-portante fabbrica di allora: laCaproni, quella che poi fu an-che la Philco. Produceva aerei,ma anche molta coscienzasindacale e patriottica.Dopo un breve dibattito, conqualificati interventi, ha por-tato un apprezzato saluto, peril Comune di Terno, il vice-sindaco Antonio Butti. Sono seguite le conclusionidel segretario generale dellaCgil di Bergamo, Luigi Bre-sciani, che ha messo in rilievola necessità-utilità di imple-mentare un rapporto con i gio-vani e con le scuole su questetematiche, magari anche at-traverso la lettura delle lette-re dei condannati a morte. ■

Un percorso della memoriaEpisodi partigiani dell’Isola

di Marcello Gibellini

La Valseriana a Nembro

Feste Spi

Meno serviziNel comune di Dalmine

di Sonia Agostinelli

Sono ormai diversi anni che nel mese di maggio si svolge a Nembro, nell’accogliente strut-tura dell’oratorio, la Festa dei pensionati Spi e Auser della Valle Seriana. Un appuntamentoa cui gli iscritti delle leghe Spi di Albino, Clusone e Gazzaniga tengono molto e a cui sem-pre partecipano fino a raggiungere il massimo affollamento consentito dal salone. Secondouna formula sperimentata, la festa inizia verso le 15 e prosegue fino a tarda sera, tra balli,cori, giochi e, ovviamente, abbondanti “spuntini”. I rappresentanti dello Spi e della Cgil diBergamo, insieme al sindaco uscente di Nembro, sono intervenuti per salutare i partecipanti.Anche il paese partecipa alla festa, insieme a quelli limitrofi, nel senso che numerosi sono

gli sponsor che si offrono di contribui-re alle spese. Quest’anno, dati i tempiche corrono, gli organizzatori avevanoseri timori in proposito, timori cheperò sono stati fugati da un’adesione su-periore alle aspettative. Dunque unsentito ringraziamento a tutti. Prossimo appuntamento, il 6 settem-

bre al laghetto di Valgua di Albino, perla gara di pesca (aperta ai ragazzi di-versamente abili) organizzata nell’am-bito dei Giochi di Liberetà della Valle Se-riana. ■

Il 28 maggio scorso il sindacato unitario dei pensionati, in-sieme alle confederazioni di Cgil Cisl e Uil, si sono incon-trati con i rappresentanti dell’Amministrazione comunaledi Dalmine per esaminare le tematiche del settore sociale.Purtroppo, come anticipato nell’articolo del numero scor-so di questo giornale, l’Amministrazione comunale haconfermato sia che l’asilo nido verrà dato in gestione aiprivati, con prevedibili ricadute negative sui costi per lefamiglie, sia che per le telecamere verranno utilizzati i90.000 euro previsti. La proposta di utilizzare parte di talesomma per problematiche sociali è stata respinta, perchéi fondi non possono essere spostati da un capitolo all’altrodel bilancio.L’assessore ai servizi sociali (naturalmente) lamenta i taglinei trasferimenti, confermando quindi minori risorse per ilsettore. Lo spazio giochi per i piccoli, lo spazio giovani, ilcentro informazioni giovani (che rappresentava un validoaiuto per l’orientamento), la ginnastica dolce per anziani,sono stati chiusi. In teoria è possibile che vengano ripristi-nati, ma solo se le risorse recuperate con il cinque per mil-le lo consentiranno. L’impegno dell’assessorato – per que-st’anno – è di mantenere i servizi essenziali, come il Sad(servizio assistenza domiciliare), i pasti a domicilio, il tra-sporto sociale, il centro diurno per disabili.Il Comune ha dichiarato il proprio impegno nella lotta al-l’evasione fiscale. L’aliquota dell’addizionale comunale sa-rà portata allo 0,4% (era allo 0,3%); l’Imu sarà pari al 4,75%sulla prima casa e al 7,6% per le seconde case. Gran partedelle risorse serviranno all’Amministrazione per una scel-ta (per noi di dubbia opportunità) che ha deciso di effet-tuare: l’estinzione dei mutui accesi dalla giunta preceden-te per opere di pubblica utilità.Come sindacato, pur sapendo bene che i tempi sono diffi-cili e le risorse sempre meno, riteniamo che alcune voltevadano fatte scelte più legate alle situazioni contingenti. Ifondi potevano essere usati più opportunamente, ad esem-pio non installando le telecamere, ma recuperando liquidi-tà per i servizi alla popolazione. ■

Dalmine. Settembre è un buon mese per ritrovarsi. Passati glieccessi climatici tipici della piena estate, è piacevole stare al-l’aperto e passare del tempo in compagnia. La lega Spi Cgil diDalmine dà infatti appuntamento a tutti i suoi iscritti di Dal-mine, Lallio, Levate, Osio Sopra e Treviolo per una nuova pun-tata della “Festa in piazza” per il prossimo 5 settembre. Nel-la cornice della centrale piazza dei Caduti 6 Luglio, e precisa-mente presso il ristorante Anonimo, a partire dalle 14.30, si svol-gerà un pomeriggio musicale (per ballerini e non) con aperi-tivo. Gli inviti gratuiti si ritireranno, dopo la riapertura estiva,nelle sedi e nei recapiti della lega. Per ulteriori informazio-

ni, telefonare allo Spi di Dalmine al numero 035 566390. ■

Bassa bergamasca. Appuntamento invece a Ghisalba il po-meriggio del 19 settembre per gli iscritti delle leghe Spi dei ter-ritori di Caravaggio, Fara d’Adda, Martinengo, Osio Sotto, Ro-mano di Lombardia, Treviglio e Urgnano. Dalle 14 alle 18,30 in-fatti, presso l’Area feste di via degli Albarelli, tutti in pista perla Festa delle leghe Spi della Bassa bergamasca. I partecipantisono pregati di passare nelle sedi delle leghe organizzatrici perritirare gli inviti gratuiti, che sono già disponibili.

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Spiegare oggi cos’è l’Ausernon è facile, sono tante cosemesse insieme: è solidarietàe promozione, è trasporto eaiuto, ascolto e compagnia,serietà e allegria.Auser Bergamo conta cir-

ca novemila iscritti e un

migliaio di volontari che

tutti i giorni operano gra-

tuitamente. A prima vi-

sta risulta essere una

grande organizzazione, ma

rispetto alle richieste che

riceviamo tutti i giorni

anche mille volontari ri-

sultano essere pochi.

Con la crisi economica, poli-tica e sociale che vive il nostroPaese, la gente si sente semprepiù sola, abbandonata a sestessa e senza prospettive; daqui discendono comporta-menti non sempre compren-sibili che portano nei casi piùgravi anche ad atti inconsulticome il togliersi la vita.La gente ha la necessità, oltreche di tante chiacchiere, an-che di qualche fatto, di trova-re un poco di comprensione equalche servizio che ormaiStato, Regione e Comune nonsono più in grado di dare.È questo il compito asse-gnato dalla Cgil ad Auser:creare quella solidarietà,quella capacità critica e an-che la capacità progettualeperché la società esca daquesta situazione difficilecon nuove prospettive.Perciò il nostro volontario

non è lo “stupido servo”

che fa quello che non vo-

gliono fare altri, ma è colui

che fa quello che oggi ser-

ve ai più deboli. È colui che

nello svolgere un servizio

evidenzia un diritto.

Auser è un’associazione benradicata nel presente, macon la testa che guarda ancheal futuro.Per questo pensiamo di farparte di quegli Italiani chehanno un senso civico delloStato, che esigono servizi epretendono diritti, però nel-lo stesso tempo pagano letasse e seguono le leggi echiedono con forza che lequestioni di equità e di egua-litarismo trovino cittadinan-za nella nostra società.Per far questo e per salvare ilPaese chiediamo a tutti unaunità d’intenti, ai cittadini, aisindacati e anche alla politica.È necessario un cambiamen-to radicale, chiedendo allapolitica di abbassare i propricosti e di rendersi efficiente,lavorando per il bene comunee lasciando perdere i troppi in-teressi di parte. Occorre guar-dare alla propria organizza-zione, allo Stato, alle Regionie alle Province e ai Comuniper rendere la politica più ef-ficiente e meno dispersiva.Vogliamo ricercare l’unità nonper soffocare le varie istanze,ma per trovare quelle soluzioniai problemi che, dividendocitra noi, affideremmo ad altri.

Chiediamo inoltre al sindaca-to e alla politica di non chiu-dersi nei propri confini na-zionali che risultano essereogni giorno troppo stretti, madi assumere un ruolo più pre-ciso a livello europeo, pernon far sì che l’Europa sia inmano solo alle banche e i la-voratori debbano subire tuttociò che esse decidono.Lo chiediamo anche alle stes-se organizzazioni di volonta-riato. Sono tante e tutte ge-nerose, ma rischiano di per-dere la loro efficienza e i lorovalori quando si dividono suquestioni che non hanno piùdiritto di esistere; una perso-na si aiuta al di là del propriopensiero, del proprio credo edella propria razza. Rimanen-do divisi si corre il rischio dilavorare di più, male, con co-sti molto più alti e dandomeno risposte alla cittadi-nanza. Mi domando: se l’uni-tà non la si trova nel mondodel volontariato, dove la pos-siamo trovare?Credo che la lezione che la sto-ria ci ha dato ci obblighi a ri-cercare le convergenze vere enon le convergenze parallele.Abbiamo ancora tantissimo dafare per raggiungere un gran-de obiettivo, quello di creareuna società più giusta ed equa,dove nessuno si possa sentireospite, ma dove ognuno sia pa-drone, insieme agli altri, delproprio futuro.Certo non si possono de-mandare ad Auser compitiche per sua funzione non ha,ma si possono chiedere con-tributi specifici e siamo pron-ti a darli. ■* Presidente provinciale

Auser Bergamo

8Bergamo

Creare solidarietàIl difficile compito del volontariato

di Angelo Locatelli *

All’interno della grande “fa-miglia” dei Giochi di LiberEtà,un’iniziativa sempre molto in-teressante è rappresentatadall’esposizione che si alle-stisce nella particolare corni-ce della ex chiesa di viale deiTigli di Calusco d’Adda, orasala civica. Contrariamentealle altre che si svolgono inLombardia, non comprendesolo opere di pittura, ma anchedi hobbistica. L’idea è natagià dalla seconda edizione,ormai molti anni fa, quandol’allora responsabile localedello Spi, Giuseppe Biffi, pen-sò di portare allo scoperto lacreatività degli anziani, apren-do alle passioni e agli abili pas-

satempo e non solo all’arte insenso stretto. È stata una bel-la intuizione, sostenuta con en-tusiasmo dall’allora primo cit-tadino di Calusco, DomenicoColleoni. Si pensò anche di isti-tuire un nuovo premio, proprioper quella particolare sezione:la targa del Premio specialedella giuria, ora intitolato allamemoria di Domenico Col-leoni. A questa edizione, svol-tasi a maggio, hanno parteci-pato trenta espositori, di cuisei nuovi, e due gruppi (unoper le pigotte, uno per i pat-chwork). Come sempre mol-to seguita, la mostra ha avutoanche dei visitatori particola-ri, i bambini della scuola ma-

terna, sempre attentissimi,pieni di domande e propensi acollegare le nuove scopertecon i racconti dei loro nonni.I vincitori di quest’anno sonostati: Livio Fenili, Maria Ai-roldi, Telesforo Gaspani, men-tre il Premio speciale della giu-ria è andato a Giuseppe Noci-ta, segnalato anche per “l’artedel recupero e dell’utilizzocreativo” che ha dato vita allasua opera.Una curiosità “storica”. Nel ’94fu possibile inserire, ovvia-mente fuori concorso, unascultura del grande Manzù.Da allora la struttura che ospi-ta la mostra è dotata di un ef-ficace sistema di allarme. ■

Anche l’offerta di mediazione per chi ricerca la badantepuò comportare tentativi di truffa.Come spesso capita, non manca chi specula, al limite dellafrode, sulle necessità delle persone deboli che hanno biso-gno di essere assistite. Parliamo di un tentativo di estorce-re 1.000 euro ad un invalido che, per assumere una badan-te, attratto da un annuncio su internet, ha contattatoun’agenzia che si propone così:“Siamo un gruppo di persone che lavorano insieme e of-

frono servizi di assistenza sia per bambini, anziani del-

la terza e quarta età e di persone diversamente abili, con

professionalità, serietà e competenza.

Cosa facciamo: N…R… crea un punto di contatto tra la

famiglia e i professionisti del settore. I principali servizi

da noi offerti sono: baby sitter, tate, psicologhe, clown per

feste, assistenti anziani e diversamente abili, ostetriche e

Pet Therapy. I nostri professionisti sono disponibili a

svolgere la loro attività part-time, full-time occasionale,

weekend e vacanze a seconda delle vostre esigenze.

Dove operiamo: siamo presenti in tutta la provincia di

Bergamo”.

Stabilito il contatto, la prima informazione avuta è stata cheil “servizio” di ricerca badante costava 1.000 euro. Quelloche non veniva detto è che i 1.000 euro si sarebbero dovutipagare anche se la badante proposta non corrispondeva al-le caratteristiche richieste. La pretesa è stata avanzata do-po la prima verifica che non è andata a buon fine. Il signore che cercava la badante, insospettito dal compor-tamento “strano” di chi s’era recato a casa sua, ha chiestoil rilascio di una copia del contratto tipo e, interrogata laCamera di Commercio per saperne di più, ha avuto la sor-presa di scoprire che l’agenzia con cui stava trattando ave-va cessato ufficialmente l’attività dal 30 novembre 2011.Per evitare di cadere nelle mani di persone senza

scrupoli, che non sono in grado di garantire servizi

adeguati alle esigenze di chi è vecchio e/o ammalato,

Federconsumatori consiglia, in caso di necessità, di

rivolgersi a enti pubblici che svolgono questo servizio

sociale.

Nel caso specifico, segnaliamo che la Provincia di Bergamomette a disposizione lo Sportello assistenti e collaboratorifamiliari, occupazione e servizi alla persona, c/o Centro perl’impiego, Bergamo via Pizzo della Presolana, telefono 035387741, fax 035 387893, [email protected] questo proposito, lo Spi ricorda che anche la Cgil si oc-

cupa di queste tematiche. In particolare, il Caaf Cgil ha

da tempo attrezzato uno sportello specifico, che aiuta nel-

la gestione burocratica dell’assunzione di collaboratrici

familiari. ■

Occhio all’imbroglioRicerca badantiA cura di Federconsumatori Bergamo

Calusco, l’arte nascosta degli anziani

La suggestiva sala civica di viale dei Tigli accoglie ogni anno l’esposi-zione di pittura e hobbistica di Calusco d’Adda

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