IL DESERTO e i mezzi poveri •A Povertà - fraticappuccini.it · questo come tentazione, perché...

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la Povertà 4 Notiziario della Curia Provinciale dei Frati Minori Cappuccini delle Marche Febbraio 2012 n.182 IL DESERTO e i mezzi poveri A nche la tenta- zione nel deserto e la risposta che ottiene da Gesù è essenziale per capire la povertà evangelica, anzi, qui andiamo alle radici. Nel deserto Gesù manifesta la via fon- damentale che avreb- be guidato tutta la sua vita e la sua opera. Il diavolo gli propone la logica del potere: «Di’ che queste pie- tre diventino pane», sarà tutto risolto, ti verranno dietro tutti. Una «proposta» che si ripeterà più volte durante la sua vita pub- blica, non solo ad opera delle folle (cfr. Gv 6) ma anche dei discepoli (cfr. Mt 16,22-23): se è Figlio di Dio perché non potrebbe usare della sua condizione e della sua potenza per salvare se stesso e costruire il Regno? Gesù respinge questo come tentazione, perché sa che Dio, il Padre, non è così: è amore e non potrebbe mai seguire la logica del potere. Se Gesù avesse acconsentito, avrebbe rinnegato se stesso e il Padre. Dice dunque di no, ma così facendo non gli rima- ne altra alternativa che l'amore: la debo- lezza dell'amore e del dono di sé come unica risorsa per la sua mis- sione. È un'altra grande lezione, «impos- sibile» per noi, ma sostanza ultima del vangelo: l'amore e il dono di sé come uni- ca via di salvezza. Cioè questa cosa semplice e terribile: che il regno di Dio è una questione di mezzi poveri. LUIGI GUCCINI, Vita consacrata: le radici ritrovate, EDB, 2006, p. 255

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laPovertà

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Notiziario della Curia Provinciale dei Frati Minori Cappuccini delle Marche

Febbraio 2012n.182

IL DESERTOe i mezzi poveri

•Anche la t e n t a -

zione nel deserto e la risposta che ottiene da Gesù è essenziale per capire la povertà evangelica, anzi, qui andiamo alle radici.

Nel deserto Gesù manifesta la via fon-damentale che avreb-be guidato tutta la sua vita e la sua opera. Il diavolo gli propone la logica del potere: «Di’ che queste pie-tre diventino pane», sarà tutto risolto, ti verranno dietro tutti. Una «proposta» che si ripeterà più volte durante la sua vita pub-blica, non solo ad opera delle folle (cfr. Gv 6) ma anche dei discepoli (cfr. Mt 16,22-23): se è Figlio di Dio perché non potrebbe usare della sua condizione e della sua potenza per salvare se stesso e costruire il Regno? Gesù respinge questo come tentazione, perché sa che Dio,

il Padre, non è così: è amore e non potrebbe mai seguire la logica del potere. Se Gesù avesse acconsentito, avrebbe rinnegato se stesso e il Padre. Dice dunque di no, ma così facendo non gli rima-ne altra alternativa che l'amore: la debo-lezza dell'amore e del dono di sé come unica risorsa per la sua mis-sione.

È un'altra grande lezione, «impos-sibile» per noi, ma sostanza ultima del vangelo: l'amore e il dono di sé come uni-ca via di salvezza. Cioè questa cosa semplice e terribile: che il regno di Dio è una questione di mezzi poveri.

LUIGI GUCCINI, Vita consacrata: le radici ritrovate, EDB, 2006, p. 255

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2 - Comunione Fraterna - nr. 181, Gennaio 2012

•La «parola della croce», scandalo per i giudei e

stoltezza per i pagani, ma non per coloro che sono chiamati potenza di Dio e sapienza di Dio (cfr. ICor l, 22ss). Qui veramente tutto arriva a compimento anche per il messag-gio cristiano sulla povertà. Gesù ha salvato il mondo dando la sua vita. Non aveva altro che la propria vita da dare e l'ha data. È il massimo della povertà anche per lui, e qui c'è tutto, assolutamente tutto, il resto è corollario: non bisogna andare al-trove a cercare che cos'è la povertà secondo il vangelo. È qui, nella cro-ce di Gesù, potenza di Dio e vittoria di Dio, perché Dio è amore. Vittoria e risurrezio-ne, ma attraverso la croce.

È il paradosso ultimo, per noi la sfida più difficile: accettare che non sia il succes-so il criterio da seguire, ma il sacrifìcio e il dono di sé. Quando Gesù proclama «beati i po-veri» addita la croce e dice che la realizzazione del vero significato della vita - per sé e per gli altri, dunque anche l'apostolato - passa di lì.

È un punto su cui ritornerà continuamente anche san Paolo. Unico senso della vita per lui è il vangelo, la testimonianza da rendere a Gesù per-ché tutti credano e siano salvati. Paolo si dedica a questo senza risparmio, lavorando più di tutti. Ma molto in fretta capisce che il suo vero contributo alla missione non è il suo darsi da fare, quanto piuttosto la misura di amore e di sacrificio/dono di sé che c'è dentro il suo spendersi per il vangelo. Il punto importante è nel poter «completare ciò che, nella sua carne, ancora manca alla passione di Cristo per il suo corpo che è la sua Chiesa» (Col 1,24). Ciò che sempre di più prende il cuore di Pa-olo è la scoperta e la presa di coscienza che Cristo stesso vive in lui e gli concede di partecipare non solo alla sua vita, ma alla sua sorte di agnello im-molato per la salvezza del mondo.

È ancora e sempre la pasqua, in Gesù e in Pa-olo. E quando, messo alla prova da tutti gli osta-coli che sembrano impedire il suo apostolato - la

misteriosa «spina nella carne» di 2Cor 12,7-10 - chiede di esserne liberato, si sente rispondere: «Ti basta la mia grazia, perché la mia potenza si manifesta pienamente nella debolezza». Sono ancora «i mezzi poveri». Paolo l'ha capito e conclude: «Mi vanterò ben volen-tieri delle mie debolezze, perché abiti in me la potenza di Cristo. Quando sono debole è allora che sono forte».

Sono parole che ci sono fa-miliari, è la legge fondamentale dell'apostolato secondo san Paolo. Innumerevoli discepoli di Gesù e consacrati l'hanno vissuta e la vivo-no. Quello che ci è più difficile da capire e poi da mettere in pratica è che si tratta di parole non solo per le persone singole, ma anche per i

soggetti collettivi: le comunità e la Chiesa. A que-sto livello facilmente ce ne dispensiamo, trovan-do sempre nuove ragioni per farlo. Eppure la vita consacrata - con il voto di povertà che la caratte-rizza - proprio di questo dovrebbe rendere testi-monianza. Lo ripete P. Evdokimov, richiamando il significato del monachesimo nella storia.

«Si deve confessare che l'impero proclamato cristiano si edifica sulle tre tentazioni di satana nel deserto... Costantino ha fondato un impero la cui grandezza nella sicurezza e nella prosperità era più pericolosa delle sevizie di Nerone. È in questo mo-mento che il monachesimo fa la sua comparsa sul-la scena della storia. Esso è il “no” categorico a ogni compromesso, a ogni conformismo, a ogni complicità con il tentatore, sia esso mascherato con la corona imperiale o con la mitria episcopale... Se l'impero si basa sulla tentazione segreta dei tre inviti di sata-na, il monachesimo si edifica apertamente sulle tre risposte immortali di Cristo. Sorprende che l'esegesi non abbia mai riconosciuto la triplice parola di Gesù come pietra angolare del monachesimo nel suo stesso essere. I tre voti monastici riproducono esattamen-te le tre risposte di Gesù... Le tre risposte di Cristo hanno risuonato nel silenzio del deserto; è quindi là che i monaci sono andati per riudirle e riceverle come regola della vita monastica, nella forma dei tre voti». (P. Evdokimov).

LUIGI GUCCINI, Vita consacrata: le radici ritrovate, EDB, 2006, pp. 255-257

La Croce di Cristo e la nostra

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nr. 181, Gennaio 2012 - Comunione Fraterna - 3

• 3-5 Gennaio: visita del Ministro provin-ciale alla Fraternità di Fermo.

• 4 Gennaio: a Loreto, ore 9.30, presso l’ex-Ostello della Gioventù, incontro dei Ministri pro-vinciali e Definitori delle Famiglie Francescane delle Marche.

• 6-8 Gennaio: a Foligno, ritiro di Natale per giovani, animato da Mons. Gerardo Rocconi. Circa 45 i partecipanti (35 giovani, alcuni frati, suore e membri dell’OFS).

• 10-13 Gennaio: visita del Ministro pro-vinciale alla Fraternità di Amandola-Ambro.

• 14 Gennaio: a Civitanova, Stefano Marini (22 anni, di Fano) inizia il periodo di accoglienza nella nostra Fraternità.

• 15 Gennaio: a Civitanova, presso la Parroc-chia “S. Paolo”, alle ore 15.00, liturgia esequiale di Umberto Pantanetti (fratello di fr. Massimiliano). Hanno concelebrato il Ministro provinciale, alcu-ni confratelli cappuccini e 3 sacerdoti diocesani.

• 16 Gennaio: a Camerino, incontro dei Mi-nistri provinciali del Centro Italia.

• 17-20 Gennaio: visita del Ministro pro-vinciale alla Fraternità di Offida.

• 18 Gennaio: in Offida, il Ministro provin-ciale si è incontrato con il Vescovo di Ascoli P.

• 19 Gennaio: a Berta di San Severino M., il Ministro provinciale ha partecipato al triplice consiglio d’amministrazione delle Opere di Berta.

• 21 Gennaio: a Roma, il Ministro provin-ciale, fr. Giuliano Viabile e fr. Francesco Pettinel-li si sono incontrati con il Ministro Generale per parlare della situazione di Loreto.

• 24 Gennaio: a Loreto, ore 9.30, incontro CISM regionale. Vi ha partecipato il Ministro provinciale, il quale è stato eletto consigliere.

• 24 Gennaio: a Loreto, alle ore 13.30, Con-gregazione definitoriale. Alle ore 16.00 il Mini-stro provinciale si è incontrato con il Vescovo di Loreto per parlare della Convenzione tra la De-legazione pontificia e la nostra Provincia Picena.

• 24-28 Gennaio: visita del Ministro pro-vinciale alla Fraternità di Ascoli Piceno.

• 27 Gennaio: a Recanati, veglia missionaria.

• 27-29 Gennaio: a Foligno, incontro del Servizio interprovinciale della formazione ini-ziale per redigere le linee attuative del Progetto formativo dei Cappuccini italiani.

• 28 Gennaio: a Frascati, ore 15.00, incon-tro per discutere sul postnoviziato del Benin, Ca-merun e Costa d’Avorio. Hanno partecipato fr. Giulio Criminesi e fr. Francesco Pettinelli.

• 31 Gennaio: a Macerata, ore 10.00, il Mi-nistro provinciale presiede la liturgia esequiale di fr. Luigi Celli, deceduto il 30 gennaio.

• A Gennaio é tornato dal Benin fr. Luigi Cop-pari che rimarrà nelle Marche fino al 27 febbraio.

Giacomo (fr. Diego) Caselli ridotto allo stato laicale

Con Rescritto del 21 dicembre 2011 la Congrega-zione per il clero concede a Giacomo (fr. Diego)

Caselli la dispensa dagli obblighi derivanti dalla sacra ordinazione e dal celibato. Tale indulto (notificato al destinatario nel mese di Gennaio 2012) comprende anche la dispensa dai voti religiosi. Pertanto, Giaco-mo Caselli non è più frate cappuccino e rimane esclu-so dall’esercizio del sacro ministero (fatta eccezione di quanto è previsto nei cann. 976, 986 § 2).

Fr. Leandro Gasparrini, ricoverato ad Ascoli a causa di calcoli ai reni.

Fr. Marco Branchini, ricoverato ad Ancona per problemi di cuore.

Fr. Fedele Salvadori, ricoverato ad Ancona in seguito ad una caduta.

Fr. Giovanni Battista Paniccià, ricoverato a Fer-mo, è in convalescenza all’Infermeria di Macerata.

Fr. Anastasio Artegiani, ricoverato a Cameri-no per cardioversione elettrica.

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4 - Comunione Fraterna - nr. 181, Gennaio 2012

CURIA PROVICIALE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINIdella Provincia Picena (Marche) “Beata Vergine Maria di Loreto”Via dei Cappuccini, 43 - 63900 FERMOtel. 0734 62 38 25 - fax 0734 60 07 96 - e-mail: [email protected]

• 6-10 Febbraio: a Grottammare, Eserci-zi spirituali interfrancescani animati da fr. Pietro Maranesi. Arrivi: lunedì 6 febbraio prima di pranzo - Partenze: venerdì 10 febbraio dopo pranzo

• 22 Febbraio: Mercoledì delle Ceneri.

• 24 Febbraio: a Recanati, ore 21.00, Ve-glia missionaria.

• 26 Febbraio: a Fermo, Festa di fra Mar-cellino da Capradosso nell’anniversario del-la morte. Ore 17.00: Concerto della Corale “Fra Marcellino da Capradosso”. Ore 18.00: S. Rosario. Ore 18.30: Celebrazione eucaristica presieduta da fr. Mario Pigini. Al termine: rinfresco per tutti.

Votazione Delegato Capitolo Generale + Referendum sul “Suffragio universale”

Il giorno 8 marzo 2012 a Loreto saranno conse-gnate: a) la scheda per l’elezione del Delegato

che parteciperà al Capitolo Generale 2012; b) la scheda per il referendum sul “Suffragio univesa-le” in vista del Capitolo provinciale 2013.

Entrambe le schede dovranno essere restituite alla Curia provinciale entro le ore 20.00 del 23

marzo 2012. Le schede che giungeranno in Curia dopo tale scadenza saranno considerate nulle.

• 8 Marzo (1° gruppo) e 15 Marzo (2° gruppo): a Loreto, ore 9.30, ASSEMBLEA PRO-VINCIALE animata da don Felice Accrocca. Tema: “La povertà francescana”.Comunicare la propria presenza alla Curia provinciale ([email protected]): entro il 5 marzo (1° gruppo), entro il 12 marzo (2° gruppo).

SuffragiOgni confratello sacerdote celebri una messa di suffragio per fr. Luigi Celli, deceduto il 30 gennaio 2012.

Frati incardinati nella Provincia Picena al 31 Gennaio 2012Domicilio Prof. perp.

VescoviProf. perp.Presbiteri

Prof. perp.Diaconi

Prof. perp.Laici

Prof. temp. Tot.

Provincia Picena 1 113 1 14 129

Provincia Umbra 4 2 4 10

Provincia Romana 2 2

Roma – Coll. Internaz. 3 3Roma – Curia Gen. 2 2

Francia 1 1

Provincia Bahia-Sergipe 1 1

VProv. Gen. Etiopica 1 1

Dawro Konta 1 1

Custodia Benin 9 2 4 22 37

Camerun 4 4

Extra domum 2 2

Tot. 1 139 3 20 29 193