IL CURRICULUM VERTICALE Dalle Indicazioni ministeriali alle pratiche didattiche Maila Pentucci
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IL CURRICULUM VERTICALEDalle Indicazioni ministeriali alle pratiche didatticheMaila Pentucci
Istituto Comprensivo “Della Robbia” - APPIGNANO
Progetto di Potenziamento della didattica nelle competenze linguistico – comunicative2012 - 2013
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IL PROGETTO Definire un percorso di miglioramento in
verticale DIAGNOSI: prove SNV 2011-2012 e analisi
dei docenti
PROBLEMATICA EMERSA: Necessità di potenziare la comprensione e l’uso del lessico
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QUESTIONI INIZIALI Il concetto di COMPETENZA Le nuove indicazioni ministeriali per la
scuola di base del settembre 2012
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DEFINIZIONI DI COMPETENZA La competenza mette insieme tre piani: la
conoscenza, l’abilità o capacità e la padronanza.
Diverse scuole di pensiero = diverse definizioni
MOBILITARE TUTTE LE RISORSE A DISPOSIZIONI PER RISOLVERE UN PROBLEMA CHE SI PONE IN UNA DETERMINATA SITUAZIONE
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COSA SA FARE L’INDIVIDUO COMPETENTE
Comprensione e rappresentazione del problema.
Attivazione di procedure Attuazione di una metodologia. Un metodo
consiste nello stabilire un rapporto tra il materiale o i dati di cui si dispone, le pratiche da compiere e lo scopo da perseguire.
L’autovalutazione: osservare il percorso/processo messo in atto e di definire in base alla valutazione il possibile miglioramento.
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PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Lo studente, al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
APPRENDIMENTO FORMALE
APPRENDIMENTO INFORMALEAPPRENDIMENTO
NON FORMALE
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COMPARAZIONE
Attivando procedureattraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute
in famiglia e nella comunità
Attuando un metodoConsiderando il rapporto tra il materiale o
i dati, le pratiche e lo scopoIn autonomia e con responsabilità, esprimendo la propria personalità
Comprende e rappresenta il problema da risolvere
Inizia ad affrontare le situazioni di vita tipiche della propria età
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LA SCUOLA DELLE COMPETENZE “Il vero conflitto viene alla luce se ragioniamo
sulla qualità dei saperi, perché sviluppare delle competenze prende del tempo: quello di assimilare i saperi e quello di allenarsi a servirsene. La mobilitazione delle risorse si apprende, come le risorse stesse. E rivendica la sua parte di tempo scolastico.
Apprendere diventando competenti, non apprendere per competenze (Ajello, 2010)
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PROCESSO
• BISOGNI• COMPETE
NZE CHIAVE
ANALISI
• DI SISTEMA
• PER ASSI O DISCIPLINE
DIAGNOSI
• POF• CURRICUL
ADECISIONE
Problema: competenza lessicale
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QUALI SONO GLI STRUMENTI PER INQUADRARE LA COMPETENZA?
I QUADRI DI RIFERIMENTO INVALSI (Visto che la diagnosi parte dalle prove SNV)
Le COMPETENZE CHIAVE CE (Visto che il MIUR le richiama all’inizio delle indicazioni)
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IL QUADRO DI RIFERIMENTO
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IL QUADRO DI RIFERIMENTO
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COMPETENZA LESSICALE Dal Quadro di Riferimento INVALSI per l’Italiano:Per competenza lessicale relativa alla lettura si intende specificamente la conoscenza o la capacità di ricostruire il significato di un vocabolo in un determinato contesto e le relazioni di significato tra vocaboli in vari punti del testo. È evidente che più ampio e articolato è il lessico attivo e più esteso quello passivo, più completa sarà la competenza lessicale di lettura e più agevole sarà, ad esempio, interpretare contestualmente le parole nuove.
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QUADRO DI RIFERIMENTO DI MATEMATICAI PROCESSI COGNITIVI: conoscere e padroneggiare diverse forme di
rappresentazione e sapere passare da una all'altra (verbale, scritta, simbolica, grafica ...)
acquisire progressivamente forme tipiche del pensiero matematico (congetturare, verificare, giustificare, definire, generalizzare ...)
utilizzare la matematica appresa per il trattamento quantitativo dell'informazione in ambito scientifico, tecnologico, economico e sociale (descrivere un fenomeno in termini quantitativi interpretare una descrizione di un fenomeno in termini quantitativi con strumenti statistici o funzioni…)
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COMPETENZE CHIAVE (RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 18/12/2006)
1. comunicazione nella madrelingua;2. comunicazione nelle lingue straniere;3. competenza matematica e competenze di b
ase in scienza e tecnologia;
4. competenza digitale;5. imparare a imparare;6. competenze sociali e civiche;7. spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. consapevolezza ed espressione culturale.
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TORNIAMO ALLE INDICAZIONI:
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PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Dimostra una competenza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni
COSA
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AREE DISCIPLINARI E DISCIPLINE Un ruolo strategico essenziale svolge
l’acquisizione di efficaci competenze comunicative nella lingua italiana che non è responsabilità del solo insegnante di italiano, ma è compito condiviso di tutti gli insegnanti, ciascuno per la propria area o disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa espressione scritta ed orale. CHI
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CONTINUITA’ ED UNITARIETA’ DEL CURRICULUM
L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni è progressivo e continuo.
Progettazione di un unico curriculum verticale.
COME
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VALUTAZIONE Il SNV ha il compito di rilevare la
qualità del sistema scolastico … Promuove una cultura della valutazione
che SCORAGGI QUALUNQUE FORMA DI ADDESTRAMENTO FINALIZZATA ALL’ESCLUSIVO SUPERAMENTO DELLE PROVE
COME
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COSE DA EVITARE FARE TEST INVALSI IN BATTERIA
(TEACHING TO TEST) AUTOPRODURRE TEST TIPO INVALSI
PER ESERCITAZIONE
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Costituiscono riferimenti ineludibili Indicano piste culturali e didattiche Finalizzano l’azione formativa I TRAGUARDI COSTITUISCONO CRITERI PER
LA VALUTAZIONE E NELLA LORO SCANSIONE TEMPORALE SONO PRESCRITTIVI
Le scuole hanno la libertà e responsabilità di scegliere l’itinerario più opportuno…
PERCHE’
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NEI FATTI, DOPO LA DIAGOSI:IN SEDE DI PROGETTAZIONE DEL
CURRICULUM MI CHIEDO:1) Quali aspetti di competenze voglio/devo
sviluppare in questa classe? COSA2) Quali saperi posso usare per mobilitarli?
CHI3) Quale metodologia utilizzo? COME4) Quali compiti in situazione posso usare?
PERCHE’
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COMPETENZE COMUNICATIVE PRESCRITTE Comparazione dei traguardi di sviluppo
delle competenze Comparazione degli obiettivi
COSA
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MODULI PER IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
ITALIANO MATEMATICAPRIMARIA ATTIVITA’ DI ASCOLTO
(COMPARAZIONE DI PAROLE E IMMAGINI) O DI LESSICO SPECIFICO (LE PAROLE DEL SUPERMERCATO)
LETTURA, COMPRENSIONE E SOLUZIONE – INVENZIONE DI QUESITI DA UN TESTO PUBBLICITARIO
CLASSI – PONTE ATTIVITA’ SULL’USO DEL VOCABOLARIOATTIVITA’ SULLA FORMAZIONE DI PAROLE NUOVE
IL LESSICO SPECIFICO DEI PROBLEMI (COMPRENSIONE E RIUSO IN SITUAZIONE)
SECONDARIA IL LESSICO DEI TESTI ISTRUZIONALI O DEI TESTI PER LO STUDIO
I TESTI DEI PROBLEMI: COMPRENDERLI E INVENTARLI
CHI
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MODALITA’ OPERATIVE MODULI DIDATTICI AUTOCONCLUSIVI
DALLE 6 ALLE 10 ORE. CONCENTRATI IN UN PERIODO DEFINITO
(ES. 2 ORE A SETTIMANA PER UN MESE) STACCATI DALLA QUOTIDIANITA’
DIDATTICA CON DIDATTICA COLLABORATIVA O
LABORATORIALE CON VERIFICA COME
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UTILIZZARE IL SNV DI MAGGIO 2013 Estendere la prova a tutte le classi coinvolte
nel piano di miglioramento Tabulare gli errori in fase di correzione Scegliere 4 – 5 quesiti ad alta frequenza di
errore e coerenti con l’attività di miglioramento intrapresa
FARE UNA CORREZIONE – COMMENTO COLLETTIVA IN CLASSE
Organizzare una piccola attività di rinforzo specifica (2 – 4 ore)
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TEMPI Progettare i moduli (NOVEMBRE –
DICEMBRE) Realizzazione dei moduli (in classe:
GENNAIO – MARZO) Condivisione dei risultati (INIZIO APRILE) Attività INVALSI (in classe INIZIO MAGGIO) Progettazione rinforzo(META’ MAGGIO) Eventuale report finale (FINE MAGGIO –
GIUGNO)