Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

38
IL CONTRIBUTO DEL SOFTWARE LIBERO ALLO SVILUPPO DEI SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI 1 di Marco Lombardo www . marcolombardo . com 1 ver. 0.2 rev. 29/08/14 1

description

Un

Transcript of Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

Page 1: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

IL CONTRIBUTO DEL SOFTWARE LIBERO

ALLO SVILUPPO DEI SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI1

di

Marco Lombardo

www . marcolombardo . com

1 ver. 0.2 rev. 29/08/14

1

Page 2: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

INDICE

Introduzione

I sistemi informativi aziendali

● L’Enterprise Resource Planning.● Il Customer Relatiosnhip Management.

Le licenze software

La qualità del software

Professional open source

● Linux.● LibreOffice.● Odoo.● SimplERP.

Conclusioni

2

Page 3: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

INTRODUZIONE

I cambiamenti avvenuti nell’ultimo decennio nell’ambiente competitivo in cuioperano le piccole e medie imprese italiane, vera spina dorsale del tessuto produttivo del nostro paese, hanno reso necessaria l’elaborazione di maggiori informazioni con elevato grado di dettaglio, in poco tempo e con costi relativamente contenuti.Per poter sopravvivere nel nuovo contesto globale, caratterizzato da un dinamismo elevato, è importante creare vantaggi competitivi grazie all’impiego strategico delle informazioni.Il passaggio da una situazione nella quale era il pesce più grande a mangiare quello più piccolo ad una nella quale è il pesce più veloce ad inghiottire quello più lento, ha richiesto alle aziende italiane una nuova fasedi adattamento.Le piccole imprese italiane sono sopravvissute ad un periodo nel quale sembravano essere in affanno per la presenza di competitor esteri “più grandi” da un punto di vista dimensionale, competitor che potevano sfruttare le economie di scala. Oggi, nel nuovo mercato globale, le piccole imprese italiane si trovano ad avere un potenziale vantaggio competitivo nelle loro dimensioni, strutturalmente più adeguate ai repentini cambiamenti.Per potere sfruttare questa potenziale velocità e facilità di adattamento le aziende necessitano di un sistema informativo in grado di raccogliere, archiviare, elaborare e distribuire i dati in maniera efficace ed efficiente, alloscopo di aiutare i vertici aziendali a scegliere le direzioni giuste nella quale effettuare i cambiamenti.Partendo dal ruolo che hanno i sistemi informativi aziendali oggi nelle piccole imprese e medie imprese, questo lavoro vuole spiegare il perché l’utilizzo di licenze “libere”, risolvendo problemi di efficienza nel mercato deisoftware, può rappresentare un acceleratore allo sviluppo di detti sistemi.Verranno inoltre esposte le tecnologie più utili alle aziende, insieme ad una panoramica delle imprese che le forniscono.

3

Page 4: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

I SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI

I sistemi informativi aziendali sono formati da insiemi d’informazioni impiegate, generate e trasformate dalle aziende nell’arco delle esecuzioni dei processi aziendali, dalle risorse umane e tecnologiche che le maneggiano e dalle modalità con cui sono gestite.Le finalità dei sistemi informativi aziendali possono essere spiegate descrivendo come si formano in azienda le informazioni che i sistemi informativi gestiscono.Tutto parte dai fatti di gestione, i quali generano documenti originari, compilati al momento in cui si effettuano le operazioni.I dati presenti nei documenti vengono poi ripresi e trasferiti in schede e registri, dando così vita alle rilevazioni aziendali.La differenza tra dati ed informazioni è che i primi sono grandezze note chenon hanno subito alcuna elaborazione, le seconde sono invece rielaborazioni di dati; la compilazione dei documenti originari con i dati e le rielaborazioni dei dati in informazioni possono avvenire in maniera manualeo automatizzata.

Il sistema informativo aziendale permette l’organizzazione e la rielaborazione dei dati in informazioni per due scopi fondamentali:

○ Consentire agli organi aziendali di prendere decisioni consapevoli, avendo il supporto di un’idonea analisi dei dati.

○ Comunicare all’esterno notizie inerenti le condizioni di vita dell’azienda, oltre ai probabili scenari e sviluppi futuri, per il tramite dei documenti contabili obbligatori per legge ed ogni ulteriore documento ritenuto dai vertici aziendali idoneo a raggiungere tale finalità.

La pubblicazione di notizie relative all’impresa è una attività influenzata dalla legislazione, in quanto le informazioni minime da rilasciare per tutelare gli stakeholders sono regolate da apposite leggi.Gli strumenti per l’elaborazione dei dati ai fini del controllo interno per la corretta assunzione di decisioni manageriali sono implementati in base alle best practictices consigliate dalle migliori scuole di business.Spesso in Italia a causa di un’organizzazione aziendale inadeguata e di un’informatizzazione carente, la pubblicazione di informazioni per il fisco impiega tutte le risorse dell’azienda, facendo perdere il controllo interno dell’azienda e portandola quindi al fallimento.

4

Page 5: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

NeIle aziende al passo col mercato, i moderni sistemi informativi aziendali fanno ampio uso dell’informatica per trattare in maniera automatizzata le informazioni.Da ciò ne deriva che la progettazione strategica di un sistema informativo non può astrarsi dal considerare il sistema informatico che verrà implementato nel sistema informativo.I sistemi informatici sono formati da insiemi di calcolatori in grado di elaborare grandi quantità di dati e generare informazioni utili.I calcolatori a loro volta si compongono di una parte hardware ed una software.La parte hardware è quella “fisica” dei computer, mentre la parte software ècomposta dai programmi in grado di far funzionare il computer.La parte hardware dei calcolatori oggi ha importanza marginale, visto il basso costo dell’hardware rispetto alla potenza di calcolo necessaria alla gestione aziendale, oltre alla possibilità di esternalizzare la gestione dell’hardware tramite cloud computing. I software invece rappresentano la vera chiave strategica in grado di fare ladifferenza nella creazione del vantaggio competitivo per l’impresa, e vengono rilasciati con delle licenze di utilizzo, cioè con dei documenti che specificano i diritti ed i doveri di chi usa e diffonde il software.La scelta del software ed in particolare della licenza con la quale vengono rilasciati è “critica” per il sistema informativo aziendale, in quanto questa scelta potrebbe pregiudicare l’utilizzo del sistema, l’accessibilità e l’usabilitàdelle informazioni elaborate da parte degli utenti nonché, cosa molto più importante, la possibilità di adattare i sistemi informatici e quindi quelli informativi alle specifiche esigenze dell’azienda, senza contare i possibili effetti sulle velocità di creazione, manutenzione, evoluzione e sviluppo dei sistemi.Tutte queste considerazioni sulle licenze del software risultano di fondamentale importanza adesso che il requisito della “tempestività” delle informazioni è diventato imprescindibile.Un’informazione è tempestiva quando è rilasciata nel momento opportuno.Non basta più, infatti, che le informazioni vengano distribuite con frequenza(ripetitività di un avvenimento nel tempo) ma occorre che siano rilasciate al momento giusto.Perché un sistema informativo sia in grado di essere tempestivo, è necessario che il sistema informatico sia tempestivo, e non solo nel momento di rivelare le informazioni, ma anche nel momento di “modificarsi”, di “adattare” la propria struttura, la propria forma, le proprie modalità di funzionamento alle esigenze molteplici e mutevoli dell’azienda.La scelta dell’utilizzo di software libero riguarda tale aspetto.

5

Page 6: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

GLI ENTERPRISE RESOURCE PLANNING

Il software di gestione aziendale che consente al sistema informatico di adattarsi al sistema informativo dell’azienda è l’Enterprice Resource Planning.L’E.R.P. è il programma che le aziende adottano per pianificare e organizzare i processi aziendali e le risorse coinvolte.L’E.R.P. è un software integrato, perchè risolve il problema di gestire tante applicazioni gestionali separate sostituendosi integralmente a loro e creando un archivio unico dei dati, accessibile da qualsiasi addetto autorizzato.L’E.R.P. non è un software pronto all’uso, ma un framework ovvero una piattaforma per scrivere il software di gestione aziendale organizzata in moduli che le imprese possono selezionare ed adattare in base alle funzioni aziendali che vogliono coordinare, per esempio: vendite, contabilità, marketing, gestione del magazzino, produzione etc.

Approfondimento: quando è conveniente adottare un E.R.P.?

Per comprendere quando per un’azienda è conveniente adottare un E.R.P. si può usare la seguente analisi.

Gli strumenti:

Gli strumenti che verranno adottati nell’analisi sono la separazione tra applicazioni commodity (applicazioni le cui specifiche essendo dettate da un soggetto terzo, come l’Agenzia delle Entrate, sono uguali per tutte le imprese) ed applicazioni core business (applicazioni con cui l’impresa può costruire un vantaggio competitivo differenziandosi dalle altre).Verranno inoltre introdotti nell’argomentazione gli effetti che tecnologie di recente apparizione, come la virtualizzazione server ed il cloud computing,insieme a modelli di sviluppo del software aperti e condivisi (FOSS) e standard sulla condivisioni dei file, possono avere sull’evoluzione dei sistemi informativi.

6

Page 7: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

La situazione attuale:

L’economia italiana è basata su una moltitudine di piccole aziende, guidate da persone che hanno competenze specifiche nel core business in cui operano, ma dalla scarsa formazione manageriale. Queste aziende hanno nel tempo adottato strumenti informatici di tipo commodity perchè di fatto obbligatori, tipicamente per far fronte alle esigenze di contabilità generale e fiscalità, trascurando l’adozione di applicazioni core business che, seppure potenzialmente in grado di far crescere il fatturato, richiedevano un rilevante impiego di tempo per essere gestite internamente, oppure erano troppo costose da appaltare a fornitori terzi specializzati in ICT.E da rilevare che una delle caratteristiche principali della piccola impresa italiana è proprio quella di focalizzarsi su un particolarissimo core business, il che per lavorare richiede la costruzione di una fitta rete di relazioni, in primo luogo con i fornitori di servizi commodity ausiliari al core business (studi commercialisti, studi legali, PA), in secondo luogo con fornitori che aiutano a costruire il valore specifico e distintivo dell’impresa, in terzo luogo con i clienti.A causa di limitazioni tecnologiche ed assenza di standard condivisi, le applicazioni commodity adottate come supporto operativo, hanno spesso comportato lo svolgimento di costose attività di duplicazioni di dati nel processo di relazione con i fornitori.Tipico esempio è il caso dei software di fatturazione che non permettono di esportare i dati in un formato leggibile dai software fiscali, il che comporta che le fatture vengono ancora stampate ed inviate in formato cartaceo allo studio del commercialista per la compilazione dei dichiarativi.Il compito di formulare standard per le applicazioni commodity spetterebbe alla pubblica amministrazione per il tramite dell’Agenzia per l’Italia Digitale, ente colpevolmente reso operativo solo nel Febbraio 2014dopo una travagliata attività di formulazione dello statuto durata circa un anno.Il lavoro dell’Agenzia per l ’ Italia Digitale dovrebbe portare strumenti

7

Page 8: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

fondamentali come normative su fatturazione / pagamenti elettronici e l’XBRL (standard per la digitalizzazione dei documenti delle imprese – bilanci di esercizio consolidati e altri atti al registro delle imprese).Sarebbe auspicabile inoltre un affiancamento all’Agenzia delle Entrate per il rilascio di specifiche chiare ed aperte sui dichiarativi fiscali (Unico, Redditometro, etc.).

Evoluzioni future:

L’introduzione della virtualizzazione server, tecnologia abilitante del cloud computing, ha fatto si che con le economie di scala derivanti dalla condivisione dell’infrastruttura hardware e la vendita «a consumo» secondo la modalità IaaS, imprese di consulenza «software e servizi» fossero in grado di entrare sul mercato con offerte che, trasformando l’IaaS in SaaS, sono compatibili con i budget e le aspettative sui ritorni degli investimenti delle piccole imprese.Per essere più chiari con un esempio, oggi è tecnicamente possibile ed economicamente conveniente, che una piccola impresa del settore manifatturiero che non supera i dieci dipendenti, piuttosto che tenere in sede il server ospitante le applicazioni, chieda ad una società di consulenza informatica d’installare e gestire su server cloud programmi e database, beneficiando delle economie di scala e della qualità del servizio cloud.Come nel caso delle grandi aziende che devono scegliere quando passare dal Mainframe all’E.R.P., anche in questo caso ci si deve chiedere quando è conveniente sostituire le applicazioni client / server con delle applicazioni E.R.P. web based.

Applicazioni commodity:

Per le applicazioni commodity che non permettono lo scambio dei dati con i fornitori, la sostituzione con piattaforme di lavoro web a cui hanno accesso contemporaneamente azienda e fornitori, ciascuno per la propriaarea funzionale di competenza, è auspicabile.Trattandosi di nuove applicazioni che non possono fare la differenza nella

8

Page 9: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

competizione tra aziende, perchè uguali per tutti, sarebbe economicamente efficiente che lo sviluppo fosse finanziato da associazioni di imprese (Confapi, Ordine dei commercialisti, Aree di sviluppo industriali, etc.) che potrebbero ripartire il costo tra i soci, cedendo poi i benefici a tutti rilasciando il softwarecon licenze libere.Per la singola impresa, non risulta infatti conveniente finanziare in autonomia un programma che non porta valore aggiunto rispetto alla vecchia applicazione client/server.

Applicazioni core business:

Per le applicazioni core business la valutazione sull’adozione / finanziamento è più complicata e coinvolge sia un ragionamento strategico sul software attualmente utilizzato, sia un’analisi sui competitor rispetto ai quali si vuole creare un vantaggio competitivo.Se l’azienda ha già in funzione un software core business che contribuisce in maniera rilevante al vantaggio competitivo, una riscrittura dello stesso per piattaforma web è da valutare nel caso in cui si possono incorporare nuove best practice che modificano l’organizzazione aziendale.Per le aziende che non hanno mai usato software core business in passato perchè troppo costoso, decidere di adottarlo alla luce delle economie di scala garantite dal cloud, beneficiando così dei «vantaggi dell’arretratezza», è una scelta piuttosto facile.Il nuovo software, incorporando al suo interno nuovi principi di business ingrado di migliorare la redditività, può essere adottato per attività aziendali mai svolte in precedenza come il Customer Relatiosnhip Management o ilCost Accounting ricorrendo a delle semplici parametrizzazioni.La scelta tra l’adozione di software proprietario o libero, in questo caso deriva dall’analisi delle aziende che si considerano concorrenti.Aziende che condividono gli stessi problemi gestionali ma che hanno come mercati finali di sbocco clienti differenti, possono condividere i costi dello sviluppo del software senza problemi.Viceversa condividere lo sviluppo ed il codice di applicazioni core

9

Page 10: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

business che dovrebbero creare un vantaggio competitivo sui concorrenti,con i concorrenti stessi, non sarà possibile.

Conclusione:

Il mercato dei software aziendali è in evoluzione per via del continuo aggiornamento delle tecnologie e della concorrenza che si gioca in mercati sempre più globali.Chi ha l’opportunità di adottare per la prima volta una nuova tecnologia, perchè questa ha raggiunto un costo accessibile, beneficia della «spinta dell’innovazione» rispetto a chi si trova a gestire «il peso del passato».Lo stato dovrebbe utilizzare solo standard e formati aperti, oltre a rilasciare specifiche chiare alle imprese che devono adempiere i loro obblighi fiscali.Le imprese che non competono nello stesso mercato hanno l’opportunità di condividere molti dei costi dello sviluppo del software, mentre il finanziamento da parte della singola impresa della porzione di codice cheserve a creare vantaggio competitivo sui concorrenti, è inevitabile.

10

Page 11: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

IL CUSTOMER RELATIONSHIP MANAGEMENT

Negli ultimi anni si è andato affermando un software per la gestione della relazione coi clienti complementare all’E.R.P..Il Customer Relationship Management è un programma per gestire le relazioni tra aziende e clienti, può essere il modulo di un E.R.P. o costituire un’applicazione a se stante.

Il C.R.M. è utilizzato per:

● Acquisire nuovi clienti (“clienti potenziali”).● Aumentare le relazioni con i clienti importanti (“clienti coltivabili”).● Fidelizzare i clienti che hanno maggiori rapporti con le imprese

(“clienti primo piano”).● Trasformare gli attuali clienti in procuratori, ovvero consumatori che

lodano le aziende e incoraggiano altri consumatori a dirigersi verso leimprese stesse

Introduciamo adesso tre definizioni che si usano comunemente nel C.R.M.:

● Lead: è l’interesse dimostrato da un (potenziale) cliente in seguito ad

un’iniziativa promozionale; si può poi concretizzare nell’avvio di una

trattativa commerciale.

● Partner: è il cliente (oppure fornitore) associato al lead.

● Opportunità: è un lead che ha avuto un seguito.

11

Page 12: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

Andiamo infine ad inquadrare come si inserisce nella vita aziendale il

C.R.M., con particolare riferimento al ciclo dell’attivo (vendita):

● Raccolta dei leads.

● Opportunità (Qualificazione, Proposta, Negoziazione, Vincita).

● Ordine (modulo magazzino).

● Fatturazione (modulo e-invoicing).

● Assistenza post vendita.

● Nuova offerta agli attuali clienti.

In verde sono evidenziate le operazioni del ciclo dell’attivo che fanno parte

del C.R.M., in arancione è evidenziata la fase dell’ordine che fa parte del

modulo magazzino dell’E.R.P., in lilla è evidenziata la fase della

fatturazione che fa parte del modulo e-invoicing dell’E.R.P..

12

Page 13: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

LE LICENZE SOFTWARE

Il software viene rilasciato con delle licenze che ne regolamentano le possibilità di utilizzo, confrontiamo le implicazioni pratiche che l’adozione diuna licenza libera comporta rispetto ad una licenza proprietaria.

Il software proprietario si caratterizza per le restrizioni poste all’acquirente riguardo:

● Al suo utilizzo (esempio: impossibilità di usare un programma in ambito commerciale).

● Alla sua modifica (impossibilità di alterare il programma, perfino nei casi in cui sia evidente un suo malfunzionamento).

● Alla sua riproduzione e ridistribuzione.

Per la Free Software Foundation Europe (l’organizzazione non-profit che si occupa di sostenere lo sviluppo del software libero in Europa) un programma può definirsi “libero” se la licenza con la quale viene rilasciato lascia all’utente:

● La libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo.● La libertà di studiare come funziona il programma e la libertà di

adattare il programma alle proprie necessità.● La libertà di ridistribuire copie del programma.● La libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i

miglioramenti.

Le quattro libertà influenzano la possibilità di fornire al management uno strumento valido per gestire la conoscenza.

● La prima libertà è quella di eseguire il programma per qualsiasi scopo.Alcuni software chiusi sono rilasciati con licenze che ne restringono l’uso in termini di tempo (es. la licenza scade il 31/12/18, oppure periodo di prova di 30 giorni) o di scopo (es. le cosiddette licenze “home and student” non consentono di usare un programma per scopi commerciali).Ed ancora vi sono licenze che limitano la possibilità d’uso ad alcune aree geografiche (es. il programma può essere usato solo nel paese x).

13

Page 14: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

Con il software libero questi tre blocchi vengono rimossi.Le aziende sono istituti economici atti a perdurare, ed in quanto tali hanno bisogno di usare strumenti che durino nel tempo.Adottare software proprietari potrebbe costringere le aziende a pagare periodicamente costi per le licenze (es. annualmente) alla software house, o addirittura, a dover cambiare programma perché non è possibile ottenere una nuova licenza (per es. perche l’azienda che lo produceva non la rende più disponibile, o perché l’azienda chelo produceva è fallita o ha cambiato settore d’attività).L’esigenza di avere strumenti che siano disponibili indefinitamente è più evidente nella pubblica amministrazione, alla quale gioverebbe sicuramente poter disporre di un sistema informativo aziendale che non va in “scadenza” perché una sua parte è inutilizzabile.Per quanto concerne le limitazioni geografiche, esse hanno effetti sulle aziende che operano in più di un territorio nazionale (cosa che accade più frequentemente da quando sono state abbattute le barriere tra le nazioni europee).Immaginiamo un gruppo bancario che voglia utilizzare lo stesso software in tutte le sue filiali europee: adottando software proprietario dovrebbe probabilmente acquistare diverse licenze per far funzionareal meglio il suo sistema informativo, utilizzando software libero questabarriera viene a cadere.Con riferimento ai limiti di utilizzo, alcuni software proprietari vengonorilasciati con licenze che ne restringono la possibilità d’uso ad alcuni ambiti.Un programma, quindi, anche se potenzialmente valido per essere eseguito per diversi compiti, viene ristretto nella sua utilità dalle licenze che lo accompagnano.Si pensi ai fogli di calcolo, o ad i programmi per costruire database, essi troverebbero un limite alle loro molteplici possibilità d’uso solo nella fantasia e nella bravura del personale che opera in azienda, ma a volte sono rilasciati con la formula “home and student”, che non ne permette lo sfruttamento per fini commerciali.In definitiva limitare la libertà d’uso di un programma facente parte delsistema informativo aziendale limita la possibilità che quest’ultimo possa realizzare gli scopi per il quale è stato progettato: fornire informazioni agli stakeholder interni o esterni all’azienda.E bene sottolineare che questa limitazione non risultano da un limite intrinseco alle caratteristiche tecniche del sistema, ma da un limite giuridico.

14

Page 15: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

● La seconda libertà fa riferimento alla possibilità di studiare come funziona il programma ed adattarlo alle proprie necessità.Questa è la caratteristica più importante dei software rilasciati con licenza libera, perché permette all’utente che ne abbia le competenzedi vedere il modo in cui è stato fatto il programma, di correggere eventuali malfunzionamenti, di aggiungere nuove funzionalità senza dover per questo “inventarle” da zero, ma potendosi appoggiare al lavoro già fatto.In ambito aziendale questo si traduce in una maggiore flessibilità dei sistemi informatici cui si appoggia il sistema informativo, perché è possibile adattare il programma alle proprie esigenze.Perché ad una azienda dovrebbe interessare aver la possibilità di sapere come funziona un programma, soprattutto se all’interno della stessa non esistono competenze per avvalersi di questa facoltà?Non è sufficiente aver la possibilità di usare il programma all’interno del sistema informativo?Contrariamente a quanto si possa pensare in prima istanza, avere a disposizione il codice sorgente risulta utile anche alle aziende che non hanno il know how per studiarlo / modificarlo.Un’azienda che acquista un programma da usare all’interno del sistema informativo, in caso di malfunzionamento del programma o incaso abbisogni di consulenza sullo stesso, sarà costretta a rivolgersi solo ed esclusivamente al fornitore che gliel’ha venduto, questo perché è l’unico che conosce come funziona il programma.Questa situazione potrebbe portare ad un assoggettamento da parte dell’azienda alle condizioni imposte dal fornitore, come spiegato da Michael Porter nel “Five forces analysis”, un modello che si propone di studiare le forze dei soggetti che operano nell’ambiente economicodell’impresa, e che con il loro agire potrebbero indebolire la posizionecompetitiva dell’azienda.Viceversa adottare software libero comporterebbe, nel caso venissero riscontrati problemi, che questi potrebbero essere resi pubblici, ed in alcuni casi risolti senza neanche pagare, grazie al supporto delle varie comunità che su internet si occupano di studiare volontariamente i programmi liberi in modo da acquisire conoscenze poi spendibili nel mercato del lavoro.Altro vantaggio del software libero è che il formato con cui vengono archiviati i documenti scritti con i vari programmi è liberamente studiabile da chiunque.

15

Page 16: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

La digitalizzazione della pubblica amministrazione ha comportato, in molti uffici, la digitalizzazione dei documenti cartacei e la produzione di nuovi documenti in formato esclusivamente digitale.Ma così come la gestione dei documenti cartacei pone un problema di conservazione ed archiviazione degli stessi (trovare i locali adatti dove metterli, trovare un criterio per archiviarli), la gestione dei documenti informatici (che ha permesso la catalogazione dei dati secondo diversi criteri) richiede una attenzione particolare alle modalità con le quali viene salvato l’archivio.Il ritrovamento della “Stele di Rosetta”, una lastra di granito riportante un’incisione in tre diverse lingue (demotico, geroglifico e greco), ha permesso agli studiosi di procedere alla decifrazione dei geroglifici.Archiviare un documento usando un formato di archiviazione proprietario significa non fornire la possibilità, a chi fra qualche anno tenterà di accedere all’archivio, di avere a disposizione una “Stele di Rosetta” che gli consenta di leggere agevolmente l’archivio.In pratica è come se si scrivesse un testo su un foglio di carta usandouna lingua propria, senza poi fornire ad altri la possibilità di tradurre nella propria lingua il testo.Sebbene il greco ed il geroglifico siano lingue sconosciute alla maggior parte dei professori italiani di storia, la scoperta della Stele diRosetta ha permesso loro di avere a disposizione una quantità maggiore di informazioni sull’antico Egitto, migliorando la loro conoscenza di questo paese.Allo stesso modo, anche se non in tutte le aziende è presente il knowhow per comprendere le caratteristiche del formato con il quale si salva un archivio, è bene che esso sia aperto, in modo che in caso di bisogno, l’azienda non si debba rivolgere necessariamente allo stesso fornitore che ha fornito il sistema informatico cui si appoggia il sistema informativo.Può accadere, ad esempio, di accedere ad un sito istituzionale (es. Comune di Palermo) e provare ad usare la modulistica fornita all’interno del sito (es. delega al ritiro degli atti), e non riuscirvi perchénon si usa lo stesso identico programma che usa l’ente.Questo è solo la punta dell’iceberg, si pensi ai danni che si potrebbero creare ai cittadini digitalizzando in maniera errata dati quali quelli contenuti in archivi fondamentali come l’anagrafe o il catasto, specialmente se alla digitalizzazione segue la distruzione fisica dei documenti cartacei ritenuti ormai “inutili”.Qualche anno fa alcuni attivisti della Free Software Foundation hannolanciato una campagna contro lo scambio di file in formato

16

Page 17: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

proprietario via mail perché in questo modo i documenti non risultano accessibili a tutti.L’ultimo vantaggio della seconda libertà è che i profitti derivanti dalla vendita dei servizi vengono trasferiti dalla rete dei distributori a quella dei programmatori, incentivando così lo sviluppo della ricerca e la diffusione delle conoscenze informatiche.Già Adam Smith affermò che la ricchezza delle nazioni risiede nella creatività dei cittadini e nella loro capacità di realizzare progetti che consentono di produrre benefici economici per gli individui.Il rivenditore è un esperto di vendite, mentre lo sviluppatore è un professionista in grado di inventare qualcosa di nuovo che diventerà patrimonio dell’intera comunità.E se lo sviluppatore oltre ad essere un esperto di informatica fosse un esperto in business (o fosse affiancato nel suo lavoro da un esperto in business) cosa potrebbe creare?Come già scritto nell’introduzione, in Italia, la spina dorsale del tessuto produttivo, è costituito da piccole aziende che, non potendo permettersi di svolgere internamente tutti i processi aziendali, si rivolgono all’esterno.Ad esempio tutte le aziende devono avere rapporti con la pubblica amministrazione e con le banche, ma alcune, non potendosi permettere di assumere qualcuno che lo faccia dall’interno dell’azienda, si rivolgono al commercialista.Tante piccole aziende “condividono” lo stesso commercialista, perchénon possono pagare un contabile full-time.Similmente, molte piccole aziende in Italia non hanno le possibilità economico finanziarie per permettersi di pagare un sistema informatico personalizzato sul loro sistema informativo, così acquistano software proprietario non personalizzato.Se adottassero software libero, potrebbero spendere le somme di denaro che attualmente pagano per le licenze in consulenze informatiche (gli individui devono affrontare scelte alternative) ottenendo software almeno in parte personalizzato.Ecco cosa potrebbero creare uno sviluppatore ed un laureato in business: sistemi informativi disegnati in base alle esigenze dell’impresa.Un tempo gli abiti venivano realizzati in sartoria: erano fatti su misura ma costavano cari.Il progresso tecnologico ha portato alla scoperta di nuovi processi perla trasformazione fisica dei materiali, gli abiti erano realizzati in serie ed avevano costi inferiori rispetto a quelli realizzati in sartoria.

17

Page 18: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

Infine l’unione tra le tecnologie dell’informazione e le macchine operatrici dei processi di produzione C.A.D.-C.A.M. ha permesso di realizzare vestiti su misura al prezzo di quelli realizzati in serie.Il software libero consente di avere sistemi informativi personalizzati al costo di sistemi standard.Esempio: quale negozio di fiori sarebbe in grado di chiamare la Microsoft ed acquistare una copia personalizzata del famoso foglio di calcolo Excel?Viceversa, se scegliesse di usare un software libero come Libre Office potrebbe usare i soldi risparmiati in licenze per pagare un programmatore che compili un foglio per l’azienda, ottenendo così unprogramma di fatturazione personalizzato o qualcos’altro di utile e relativamente semplice da realizzare.

● La terza libertà è quella di ridistribuire copie del programma.Questa caratteristica del software libero è molto importante nelle aziende di grandi dimensioni.Si pensi ad esempio ad un Comune che sperimenti un nuovo programma all’interno del suo ufficio anagrafe.Se la sperimentazione ha successo, l’ente potrà distribuire liberamente copie del programma ad altri comuni, in modo che ancheloro possano farne uso.Ciò permette la condivisione dei punti di forza di un sistema informativo: se esistono delle aziende che hanno sistemi di eccellenza, che funzionano meglio di altri, è possibile distribuire copiedel software alle aziende che hanno sistemi che funzionano meno bene.La condivisione del software può avvenire anche tra aziende affini, riunite tramite un’associazione d’impresa o una rete d’impresa, che potrebbero decidere di condividere i costi di sviluppo del software.

● La quarta libertà è quella di migliorare il programma e ridistribuirne i miglioramenti.Questa possibilità è il risultato della seconda libertà: se si può studiare un programma lo si può anche migliorare (se ne si hanno le capacità).Anche qui, come scritto precedentemente, è possibile pensare ad una situazione dove esistano delle aziende che hanno sistemi di eccellenza e delle aziende che hanno sistemi meno efficaci/efficienti e che, parafrasando Alexander Gerschenkron, si possono avvalere dei “vantaggi dell’arretratezza”, implementando all’interno del loro

18

Page 19: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

sistema informativo un sistema informatico già collaudato, del quale sono già stati scoperti e risolti molti limiti e difetti, in modo da beneficiare dei miglioramenti senza dover sopportare il “costo” dell’introduzione delle innovazioni, costo che spesso bisogna pagare non solo in termini di spesa per la ricerca e sviluppo, ma anche in termini di tempo necessario per le complicazioni ed i problemi derivanti dall’introduzione degli aggiornamenti.

19

Page 20: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

LA QUALITà DEL SOFTWARE

Quando si parla di Software Libero c’è un misunderstanding generale sul fatto che sia sinonimo di “gratuito”.In realtà, la motivazione che sta alla base dell’apertura del codice è mostrare la qualità del proprio prodotto al potenziale acquirente.Il nobel per l’economia George Akerlof , già nel 1970, con un articolo dal titolo “Market for Lemons“, aveva dimostrato che la motivazione scientifica per la quale “Software Libero” è sinonimo di “Qualità” è l’assenza di asimmetria informativa tra venditore ed acquirente.Definiamo “Asimmetrici” tutti quei mercati nei quali il venditore è in possesso di un numero maggiore di informazioni rispetto all’acquirente sul prodotto che viene trattato sul mercato.Akerlof fà l’esempio del mercato delle automobili usate, in cui i venditori avendo guidato le automobili per svariati anni, sono perfettamente in grado di valutare la qualità del bene, pregi e difetti.Nello stesso mercato, gli acquirenti non hanno a disposizione la stessa quantità di informazioni in mano ai venditori.Per questo motivo, quando gli acquirenti devono decidere quale prezzo sono disposti a pagare per acquistare la macchina, non si basano sulla dichiarazione di qualità della macchina fatta dal venditore, perchè non possono verificare l’attendibilità delle dichiarazioni se non dopo l’acquisto el’utilizzo per qualche tempo dell’automobile.Gli acquirenti stabiliscono quindi il prezzo che sono disposti a spendere perl’automobile chiedendo informazioni a chi ha già acquistato, facendo in seguito una media della qualità delle automobili scambiate in precedenza sul mercato.Essendo il prezzo d’acquisto una media tra il prezzo più alto del mercato e quello più basso, i venditori che erano nel mercato per vender auto di alta qualità non concluderanno la vendita.Chiariamo con un esempio, supponiamo che ci siano tre venditori e per loro il valore delle auto sia rispettivamente di € 20.000, € 18.000 ed € 16.500.I potenziali acquirenti non potendo valutare quale delle tre auto vale €20.000, quale €18.000 e quale €16.500, faranno una media dei tre valori che porterà al seguente risultato:

20

Page 21: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

(20.000 + 18.000 + 16.5000) / (3) = € 18.166,67 = prezzo massimo che i potenziali acquirenti sono disposti a pagare per le auto.Alla valutazione della qualità media del mercato di € 18.166,67, solo due automobili verranno vendute, più precisamente quelle che hanno il prezzo di € 18.000 e € 16.500.Il venditore che valuta il prezzo della sua auto € 20.000 non riterrà conveniente vendere al prezzo di € 18.166,67, si ritirerà quindi dal mercato.Allo scambio successivo, quando i nuovi potenziali acquirenti andranno a valutare la qualità media del mercato, questa sarà data dalla media della qualità delle auto scambiate in precedenza e quindi:(18.000 + 16.500) / (2) = € 17.250.La valutazione della qualità media del mercato è scesa per effetto della mancata vendita nello scambio precedente dell’auto di qualità più alta.In questa sessione di scambi, alla valutazione della qualità massima di € 17.250, verrà scambiata una sola auto, quella col prezzo di € 16.500.Ad ogni sessione di scambi s’innesca quindi una spirale involutiva che fa uscire dal mercato le auto di più alta qualità, facendo contemporaneamentediminuire la qualità media del mercato.Adesso sostituiamo la parola “Automobile” usata nell’esempio di Akerlof con “Software“.Il mercato del Software Proprietario è caratterizzaro da Asimmetria informativa dal momento che il venditore, avendo accesso al sorgente, ha più informazioni sulla qualità di ciò che vende rispetto al potenziale acquirente.Ciò innesca la stessa spirale involutiva sulla qualità già vista nel mercato delle automobili.Nel mercato del “Software Libero” l’asimmetria informativa non esiste.Il potenziale acquirente ha accesso non solo al codice sorgente, ma anche all’intera lista dei bug e questi due strumenti combinati gli permettono di valutare perfettamente la qualità del software.A questo punto non vi stupirà sapere che il sistema operativo con la qualità più alta in assoluto, Debian, è quello che ha promesso ai suoi utenti di NON NASCONDERE MAI I PROBLEMI .Questa scelta è valsa al progetto Debian il riconoscimento da parte della United Space Alliance di sistema operativo di Qualità, tanto da essere scelto per missioni sulla stazione spaziale internazionale ISS.

21

Page 22: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

Come tutte le cose belle della vita, anche nel mercato del software la Qualità si paga.Non sorprendetevi quindi se contratti d’assistenza sul Software Libero in alcuni casi hanno prezzi superiori alle licenze dei Software Proprietari.

22

Page 23: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

PROFESSIONAL OPEN SOURCE

Linux ed i software liberi di classe enterprise sono scritti prevalentemente da informatici retribuiti, che lavorano in aziende che vendono contratti di assistenza tecnica.

La Linux Foundation ogni anno pubblica un rapporto contenente il dettaglio delle aziende che contribuiscono allo sviluppo di Linux.

Come si vede dal grafico, i volontari contribuiscono per meno di un quarto del totale al codice.

Tra le aziende che hanno alle loro dipendenze informatici che lavorano su Linux, si distinguono:

● Red Hat, la più famosa azienda open source, vende contratti annuali di assistenza tecnica Linux.

23

Page 24: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

● Intel, la multinazionale produttrice di micropocessori.● Texas Instruments, azienda produttrice di dispositivi elettronici a

semiconduttori.● Linaro, azienda di ingegneria no profit che lavora per ottimizzare il

software open source per le architetture ARM.● Suse, rivale di Red Hat nella vendita di assistenza tecnica Linux di

livello professionale.● IBM, la più grande azienda di consulenza informatica aziendale al

mondo.● Samsung, produttore di elettronica di consumo, dai cellulari ai

televisori.● Google, azienda di servizi internet.

Insomma Linux, e più in generale i Software Liberi di Qualità, sono prodotti principalmente da persone stipendiate per sviluppare, mentre il contributo dei volontari, pur esistendo ed essendo prezioso, non rappresenta la componente determinante.

24

Page 25: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

L’ASSISTENZA PROFESSIONALE SU LINUX

Con l’avvento del cloud computing, sempre più aziende scelgono Linux come sistema operativo per i propri server.

Quali sono le opzioni a disposizione delle aziende italiane per ricevere assistenza tecnica a pagamento di livello professionale?

Le strade da seguire sono principalmente due:

● Rivolgersi ad un’azienda italiana di consulenza informatica. Tipicamente l’azienda italiana di consulenza informatica presterà assistenza al cliente, ma nella maggior parte dei casi alle spalle avràuna grande azienda internazionale specializzata su Linux, dalla qualericeverà a sua volta assistenza di secondo livello per la soluzione dei problemi più complessi. Questa soluzione è l’ideale quando non si dispone di un reparto IT all’interno della propria azienda e si vuole esternalizzare per intero l’assistenza tecnica su Linux.

● Rivolgersi direttamente ad un’azienda internazionale specializzata su Linux. Questa soluzione è praticabile solo quando si dispone di un reparto IT interno alla propria azienda in grado di interfacciarsi con l’azienda specializzata su Linux.

La tabella seguente riassume le aziende che offrono un’assistenza tecnica di secondo livello e le distribuzioni Linux che curano. Se non si ha un reparto IT interno, non sarà possibile quindi rivolgersi direttamente a loro per l’assistenza, ma si potrà cercare un loro partner in Italia.

Azienda Distibuzioni

Red Hat Red Hat , CentOS

IBM Red Hat , SUSE

25

Page 26: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

Oracle Oracle Linux

Come si può vedere si tratta di aziende molto importanti, infatti:

● Red Hat è la più importante azienda del mondo specializza in formazione, consulenza ed assistenza su Linux. La sua distribuzione Red Hat Linux è utilizzate dalle aziende di tutto il mondo, anche per applicazioni mission critiacalcome la gestione dei mercati azionari.

● IBM è la più grande azienda di consulenza informatica del mondo, offre assistenza sulle distribuzioni di cui è partner, ovvero Red Hat e SUSE.

● Oracle è la più importante azienda di database al mondo, offre assistenza sulla propria distribuzione Oracle Linux, derivata da Red Hat.

La tabella successiva riassume invece le aziende che offrono assistenza tecnica sia di primo livello, utilizzabile se avete un reparto IT interno, sia di secondo livello, utilizzabile quindi tramite partner in Italia.

Azienda Distribuzioni

Canonical Ubuntu

SUSE SUSE

Mandriva Mandriva Business Server

Le aziende che offrono assistenza di primo e secondo livello sono:

● Canonical, azienda basata in UK sviluppatrice del sistema operativo Ubuntu, una derivazione di Debian famosa per la sua facilità di utilizzo. Sullo shop online è possibile acquistare contratti di assistenza tecnica annuale a partire da £ 200.

● SUSE, azienda tedesca partner di alcune delle più importanti aziended’informatica del mondo, tra cui: IBM, Microsoft, Oracle, SAP.

26

Page 27: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

Sviluppa la distribuzione SUSE ed offre contratti di assistenza tecnicaannuale a partire da € 42.

● Mandriva, azienda francese sviluppatrice della distribuzione Linux Mandriva Business Server, semplice da usare grazie all’interfaccia grafica che permette la configurazione degli strumenti aziendali. Offreun contratto di assistenza tecnica annuale a partire da € 500.

In aggiunta alle precedenti sei aziende citate, è doveroso dire che il Linux Professional Institute e la Linux Foundation, pur non offrendo assistenza tecnica, tramite i propri corsi di formazione preparano le risorse umane delle aziende italiane all’erogazione di assistenza tecnica su Linux ed alla risoluzione dei problemi più comuni. Quando si valuta la scelta di un’azienda italiana per l’assistenza tecnica su Linux, sarà possibile valutare tali aziende sia in base alle certificazioni dei grandi vendor Linux (es. Red Hat, SUSE, etc.), sia in base alle certificazionidel Linux Professional Institute e della Linux Foundation.

Recentemente inoltre, il Linux Professional Institute ha lanciato la certificazione per le aziende che forniscono assistenza su Linux.Si tratta di un passo avanti importante per l’industria italiana del software libero, perchè la certificazione delle aziende si va ad affiancare alla certificazione dei professionisti.La certificazione è vendor indipendent, non è legata quindi a Red Hat, Canonical, SUSE, ne a nessuna altra azienda che sviluppa Linux in particolare.Questo è un dettaglio non di poco conto, perchè permette alle aziende italiane che fanno assistenza di non dipendere da nessun fornitore estero specifico.Unico neo negativo, la certificazione ha la pretesa di qualificare tutte le aziende che lavorano con il software libero, quando in realtà è evidente chela qualifica acquisita è buona solo per dimostrare le proprie capacità di amministrazione del sistema operativo Linux e non anche di altri software liberi (es. LibreOffice, Odoo), ne tantomeno l’abilità di sviluppare tramite uno specifico linguaggio di programmazione (es. PHP, Python).

Come è possibile comprendere da questo paragrafo, le aziende che offrono assistenza tecnica di livello professionale su Linux sono diverse, chi

27

Page 28: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

volesse utilizzare questo sistema operativo per scopi lavorativi può facilmente mettersi in buone mani avendo a disposizione un’ampia scelta. Linux è un sistema operativo libero ma allo stesso tempo professionale, infatti la maggior parte delle persone che lo sviluppano e che prestano assistenza tecnica sono professionisti formati e retribuiti per svolgere questo lavoro.

28

Page 29: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

LIBREOFFICE

LibreOffice è la più famosa suite libera di programmi da ufficio.

LibreOffice include:

● Writer: il software di videoscrittura.● Calc: il foglio di calcolo.● Impress: l’elaboratore di presentazioni.

Lo sviluppo di LibreOffice è guidato da The Document foundation, un’organizzazione no profit con sede in Germania.

Per l’Italia la comunità è rappresentata dall’associazione LibreItalia , oltre che dal progetto di adozione del programma presso la pubblica amministrazione LibreUMBRIA .

Così come abbiamo visto per Linux, anche nel caso di LibreOffice il lavoro della comunità è finanziato da aziende.

29

Page 30: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

Poco sorprendentemente, alcune delle aziende che finanziano LibreOffice corrispondono alle aziende che finanziano Linux, perchè queste aziende includono LibreOffice nella loro distribuzione Linux.

Alla pagina professional support del sito della comunità troveremo infatti trai contributori:

● Canonical, l’azienda che sviluppa la distribuziobe Ubuntu.● Red Hat, la più grande e importante azienda di consulenza Linux al

mondo, sponsor di Fedora e CentOS.● SUSE, azienda tedesca sponsor di OpenSUSE e distributrice di

SUSE Linux.Oltre alle aziende Linux, tra i maggiori contributori di LibreOffice risulta Collabora, azienda britannica che offre una distribuzione professionale chiamata LibreOffice from Collabora.

La versione commerciale del software viene venduta al prezzo di soli € 8 per ogni utente, si presta quindi perfettamente ad essere utilizzata nelle piccole imprese.

Per le grandi aziende esiste anche il supporto opzionale enterprise per la risoluzione dei bug, con tariffe che variano da € 11.000 a € 30.000.

LibreOffice si conferma essere quindi una valida alternativa professionale aMicrosoft Office, sia per le piccole imprese che per le grandi imprese.

30

Page 31: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

ODOO

Odoo è forse il più chiacchierato progetto open source del momento, la suapopolarita come software di gestione aziendale è in rapida crescita anche rispetto a concorrenti più blasonati, grazie alla libertà con cui è possibile scaricarlo.Elenchiamo quindi sette caratteristiche che dovreste conoscere di questo software:

1) Odoo è più vicino all’idea di framework che di prodotto: come un sarto usa i pezzi di stoffa per cucire addosso al corpo del cliente un abito su misura, Odoo è lo strumento che professionisti dell’informatica aziendale possono usare per costruire un software per la gestione aziendale integratasu misura dell’impresa utilizzatrice, in modo da gestire aree funzionali quali la relazione coi clienti, il ciclo di vendita, il magazzino, la comunicazione, etc. con un unico software che genera un solo grande archivio di dati da mantenere.Se da un lato questa flessibilità, garantita dalla licenza libera e dal linguaggio di programmazione Python, garantiscono il 100 % della personalizzaazione della soluzione finale, il fatto di non lavorare con un prodotto “pronto all’uso” ma “da costruire sulle esigenze del cliente”, comporta che di volta in volta andrà scritto un documento di analisi con unalista dettagliata dei bisogni dell’impresa, da paragonare successivamente alle funzionalità di Odoo, in modo da capire quali esigenze sono già coperte dai moduli della comunità e quali invece andranno scritte, ma soprattutto a che prezzo.Il risultato dell’analisi, quando i processi da gestire sono complessi e personalizzati spesso si conclude con un’assoluta convenienza nel fare l’investimento in Odoo, perchè la comodità di lavorare con addosso un “abito personalizzato” si traduce in una velocità gestionale che permette di sorpassare i concorrenti.Il risultato dell’analisi non dovrà comunque darsi per scontato dall’inizio, in alcuni casi è possibile che risulti economicamente più conveniente adottaresoftware “già pronti all’uso”, o addirittura continuare ad usare ciò che si usa!

2) Odoo è il figlio di 30 anni di cultura open source: questo ha permesso alla casa madre, la Odoo SA, di costruire rapidamente ed economicamenteun E.R.P. “salendo sulle spalle dei giganti”.

31

Page 32: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

Non è stato necessario inventarsi un sistema operativo, Linux è liberamente disponibile, mentre per il database relazionale ci si è potuti appoggiare ad un altro software aperto come PostgreSQL. (*)A parte i due progetti maggiori già citati, ogni installazione di Odoo porta dentro di se un ecosistema libero che contribuisce a creare un’intera “filiera” dell’open source, si va dall’Hypervisor Xen o KVM al web server Apache, passando per progetti piccoli ma fondamentali come wkhtmltopdf per finire al client Firefox.Questa miriade di strumenti di alta qualità disponibili, hanno permesso alla casa madre di fare un investimento economico focalizzato caratterizzato daun rapido sviluppo del software , utilizzando un linguaggio di programmazione aperto come Python per creare solo i moduli che gestiscono la logica aziendale.Esiste tuttavia un risvolto della medaglia, mentre per l’utente aziendale è veramente banale utilizzare il software perchè vi accede da un normale browser come Firefox, il professionista che vuole prestare assistenza tecnica dovrà conoscere a menadito Linux, PostgreSQL, Python e gli altri strumenti citati su cui Odoo si appoggia per funzionare.

3) Odoo ha una struttura modulare ma alcune funzionalità è probabile che non saranno mai sviluppate: l’immagine collettiva dell’E.R.P. è quella del software che dovrebbe sostituirsi a tutti i programmi di gestione aziendale precedentemente usati dall’azienda, in modo da guidare in maniera unitariae coordinata funzioni aziendali che prima erano separate, anche per via delfatto che ogni applicazione usata precedentemente (ad esempio per la fatturazione o per la gestione del magazzino) creava un archivio di dati distinto da quello degli altri programmi.Odoo grazie a suoi 4.0 00 moduli che si possono assemblare, permette di creare un software integrato che utilizza un solo database abbastanza completo, arrivando a toccare la maggior parte dei processi aziendali.E però prevedibile che alcune funzionalità non verranno mai sviluppate perchè è più conveniente continuare ad usare le applicazioni legacy .Mi riferisco ad esempio alla fiscalità, dove le specifiche delle funzionalità del software sono dettate dall’Agenzia delle Entrate e sono quindi uguali per tutti.In queste situazioni un modulo di Odoo diventerebbe una commodity, vale a dire che dal momento che i vincoli di legge impongono che le funzionalità siano uguali per tutti, non vale la pena investire dei soldi per creare un prodotto che andrebbe a competere con applicazioni ben fatte e già presenti sul mercato come Commercialisti 24 del Sole 24 Ore, peraltro

32

Page 33: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

senza potersi differenziare da questo in modo significativo per via appunto dei vincoli di legge.Attenzione quindi a non confondere la contabilità, che Odoo riesce a gestire, con la fiscalità che difficilmente anche in futuro Odoo ammministrerà in maniera completa, perchè è più conveniente continuare fare uso delle applicazioni attuali.In linea generale, ad un E.R.P. si dovrebbe chiedere di dare il meglio nelle funzioni aziendali dove sono meno stringenti i vincoli normativi, perchè questa libertà permette di creare delle personalizzazioni che per via della differenziazione della gestione della propria azienda da quella dei concorrenti, crea valore aggiunto.Spazio quindi ad investimenti in applicazioni volte a migliorare la gestione delle relazioni coi clienti, la produzione, la contabilità analitica.

4) Odoo nasce per il cloud computing: inutile girarci attorno, l’architettura prevede l’installazione del software su un server che andrà gestito da uno staff di professionisti, mentre gli utenti comuni potranno utilizzare il programma accedendo da qualsiasi computer connesso ad internet, utilizzando un qualunque strumento per la navigazione come Firefox, Chrome, Safari, etc.Questa struttura è stata studiata per ottenere una serie di vantaggi dal software: le piccole aziende con meno di 15 dipendenti che al loro interno non hanno un informatico possono concentrarsi sul loro business, utilizzando Odoo come utenti per la gestione dei processi aziendali, scaricando su un fornitore di servizi IT tutta la parte di gestione tecnica del software.Installare Odoo su un server cloud consente ai fornitori di servizi IT di gestire il cuore del sistema da remoto, senza doversi recare necessariamente presso la sede del cliente ogni volta che si verifica un problema, perchè la parte che crea valore e che contiene i dati è saldamente nel loro controllo, mente i pc che utilizza il cliente sono dei normalissimi computer che si possono comprare in qualsiasi centro commerciale, che si usano in qualsiasi abitazione anche privata per navighare su internet e che al loro interno non hanno installato nulla di Odoo.Il cloud computing permette anche all’azienda utilizzatrice di non dover acquistare e gestire l’hardwaree del server, le risorse vengono “noleggiate” mensilmente ed il pagamento avviene sulla base del consumo effettivo di potenza di calcolo.Una gestione più snella dell’informatica dunque, con l’azienda che non si troverà tra i piedi in ufficio un server che porta solo polvere, per la cui

33

Page 34: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

manutenzione non è necessario rivolgersi a tecnici che si fanno pagare le spese dell’uscita per recarsi nell’ufficio del cliente.Al contrario, il server aziendale verrà custodito in server farm che garantiscono ogni tipo di sicurezza al server aziendale:

● Assistenza tecnica continua 24 ore su 24.● Impianto elettrico dotato di gruppi di continuità.● Impianto antincendio ed antiallagamento, collocazione in strutture

antisismiche.● Impianto di condizionamento.● Connessione ad internet ridondante.● Impianto di videosorveglianza della sala server, porte d’accesso

sorvegliate.

In conclusione, è tecnicamente possibile installare Odoo anche su server locali installati presso l’ufficio dell’azienda utilizzatrice, ma così facendo si perderebbero la maggior parte dei vantaggi economici e tecnici di una dellepoche applicazioni che possonmo sfruttare a pieno la tecnologia del cloud computing.L’installazione su server locali va valutata solo ove si riscontrassero seri motivi tecnici che precludono l’utilizzo del cloud computing, come l’utilizzo di casse nei punti vendita o l’assenza di connessione ad internet ADSL nella città in cui ha sede l’azienda.

5) Il modello di business della casa madre: Odoo SA è un’azienda belga nata nel 2005 da un’idea di Fabien Pinckaers.Odoo SA conta 200 dipendenti divisi tra la sede principale di Bruxelles (EU)e le sedi di Redwood (USA), Gujarat (India), Hong Cong (HK).Odoo SA si occupa di sviluppare il software OpenERP, i suoi ricavi principali vengono dall’assistenza tecnica di secondo livello che fornisce aduna rete di 400 partner divisi in 70 paesi, questi ultimi si occupano dell’installazione di Odoo e dell’assistenza tecnica al cliente finale.In pratica, un’azienda che vuole usare Odoo, se al proprio interno non ha lecompetenze tecniche per installarlo e mantenerlo, si rivolge ad un partner locale di Odoo.Il partner locale fornirà l’assistenza all’azienda utilizzatrice in cambio di un compenso economico.Lo stesso partner locale qualora con le proprie competenze non fosse in gradi di risolvere i problemi del cliente, si può rivolgere alla casa madre Odoo SA per l’assistenza di secondo livello.

34

Page 35: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

Odoo SA usa dunque parte dei ricavi derivanti dall’assistenza di secondo livello per finanziare lo sviluppo di Odoo.Dal momento che Odoo è un software libero, è possibile rivolgersi anchead aziende informatiche locali che NON sono partner di Odoo, ma checomunque hanno acquisito le competenze perchè sono parte attiva della comunità di volontari.

6) La comunità: come in ogni progetto open source, data la complessità delsoftware che si usa, non è pensabile di fare tutto da soli, specialmente se quello che si vuole fare è creare un’alternativa al SAP, azienda che conta 65.000 dipendenti.Sia che voi siate l’azienda utilizzatrice, sia che voi siate un’azienda che offre assistenza informatica a livello locale, se lavorate in Italia è probabile che la vostra organizzazione sia composta solo da una decina di persone.Per fare un lavoro di qualità, sarà necessario dunque collaborare con una comunità di volontari che a livello internazionale conta circa 1.500 persone,la maggior parte delle quali riunite nella Odoo Community Association, abbreviata in OCA.In Italia esiste una comunità di volontari che sviluppa e mantiene la traduzione e la localizzazione per l’Italia, grazie al coordinamento dell’Associazione Odoo Italia.

7) Software Libero non vuol dire assenza di regole: ultima raccomandazione se è la prima volta che vi avvicinate ad un progetto aperto.Software Libero non vuol dire assenza di regole, tutti i software citati vengono rilasciati con una licenza che accetate di rispettare nel momento stesso in cui usate il software.Odoo ad esempio viene rilasciato con licenza APL v 3.0, PostgreSQL con PostgreSQL Licence.Nulla di preoccupante, il software libero se ne avete le competenze è realmente utilizzabile gratuitamente anche per fini commerciali, ma ricordatevi di controllare ad esempio se la licenza d’uso vi chiede di rilasciare gratuitamente il codice che modificate.Esistono poi una serie di regole non scritte che vi permetteranno di essere accettati e benvoluti dalla comunità.In linea generale, non fate domande la cui risposta si trova con una semplice ricerca su Google, ricordate che le persone che fanno parte della comunità sono li per aiutare volontariamente ma che non si tratta di un supporto commerciale da cui potete pretendere risposte, provate a dare un contributo oltre che riceverlo (ad esempio segnalando bugs o completando

35

Page 36: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

una discussione su un problema che avevate iniziato, scrivendo la soluzione che avete trovato).Ricordate che il rispetto e l’ammirazione di una comunità open source nel lungo periodo porta più vantaggi che una politica di egoismo di breve

periodo. —(*) Sebbene i moduli di Odoo scritti in Python permettono l’installazione anche sotto Windows e Unix, perchè sono indipendenti dal sistema operativo, di fatto in produzione Odoo viene utilizzato solo con Linux. Stessa cosa vale per il database PostgreSQL da cui OpenERP è teoricamente indipendente ma che di fatto viene usato nel 100% delle installazioni.

36

Page 37: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

DA ODOO A SIMPLERP, DAL FRAMEWORK AL PRODOTTO

Odoo non è un prodotto, non è un software già pronto all’uso, ma uno strumento con il quale si può scrivere un software di gestione aziendale personalizzato sulle esigenze dell’azienda.

Come ripeto spesso, Odoo è un pò come i pezzi di stoffa che un sarto può utilizzare per cucire addosso al corpo del cliente un vestito su misura.

Partendo dalla base di Odoo 6.1, l’azienda padovana Didotech ha scritto un software per rispondere alle esigenze informative e gestionali più comuni delle PMI italiane.

Il nome dato a questo software è SimplERP, ovvero E.R.P. semplice.

La differenza principale tra Odoo e SimplERP è che quest’ultimo è un software già pronto all’uso.

Incorporando al suo interno due anni di lavoro d’implementazioni in aziende italiane, Didotech è riuscita a creare un prodotto che avesse le caratteristiche qualitative e funzionali tipiche che servono alle aziende italiane.

Le personalizzazioni operate sul framework di Odoo 6.1 ed i moduli aggiuntivi, consentono infatti alle imprese di utilizzare in poche settimane il software per i propri processi aziendali.

Per effetto dei due anni studi di business administration e del learning by doing acquisito durante le implementazioni, SimplERP migliora e semplificala gestione aziendale rispetto alle situazioni in cui precedentemente si lavorava con software gestionali o con fogli excel.

37

Page 38: Il contributo del Software Libero allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali

Le aree funzionali su cui Didotech ha lavorato di più sono:

● La gestione della relazione coi clienti ( CRM ).● Il ciclo del passivo ( gli acquisti ) e la gestione dei prodotti.● Il ciclo dell ’ attivo ( vendite ) e la gestione dei progetti.

SimplERP è software libero, i moduli aggiuntivi vengono rilasciati con licenza AGPLv 3 dalla comunità tramite il progetto LibrERP, è possibile quindi valutare la qualità del codice sorgente e scaricarlo per utilizzarlo come meglio si crede collegandosi al sito www.librerp.com

Ho già scritto in precedenza che l’apertura del codice garantisce la qualità del software, oltre alla possibilità di richiedere delle personalizzazioni qualora le funzionalità di base non fossero sufficienti a coprire le esigenze aziendali.

Come in tutti i progetti “aperti”, il software è scaricabile gratuitamente e nonsi pagano costi di licenza, ciò che fa la differenza è il livello di assistenza tecnica che si vuole ricevere.

Nel mondo del software libero, infatti, l’assistenza gratuita è intesa in primo luogo come “self help” (aiutati che dio ti aiuta :D), a questo proposito è stata messa online la wiki del progetto.

Chi volesse ricevere assistenza tecnica di livello enterprise, può sottoscrivere un contratto di assistenza tecnica professionale di durata annuale, che come nel più famoso progetto Linux serve a finanziare lo sviluppo di nuove funzionalità e la risoluzione puntuale dei bug, in una corsa verso la qualità del software e l’eccellenza aziendale.

38