Il compito del traduttore - lezione introduttiva
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VISIBILITÀ E INVISIBILITÀLEZIONE INTRODUTTIVA
CAMILLA MIGLIO
Il compito del traduttore
Una scienza antica e nuova
Scienza o artigianato? La traduzione ha una lato pratico, fondamentale, che
chiamiamo ‘prassi’ della traduzione: Il sui concreto farsi linguistico, il labor limae del
traduttore chiuso nel suo studio e nella selva di dizionari e repertori, libri di storia, e oggi, siti web.
Sapere/saperi
1. La traduzione segue regole e si adatta alle lingue cui dà forma e da cui trae materia
Ma le regole non sono astratte2. I criteri nascono da una visione del mondo, oltre
che dell’opera tradottaQuesta visione del mondo non sempre è manifesta –
è invece spesso immanente3. La teoria della traduzione lavora a rendere
manifeste regole e visione del mondo4. La storia della traduzione diacronicamente
illustra le fasi e i ricorsi di un pensiero intorno alla tarduzione e di un modo di tradurre.
Da sempre si traduce
L’archeologia ci insegna anzi che proprio la traduzione rende oggi possibile comprendere lingue le cui regole e significati sono andati perduti
Esempio: La stele di Rosetta, La tabula cortonensis
Stele di Rosetta
Tabula Cortonensis
Le traduzioni veicolano le civiltà e le visioni del mondo
Evidenza estrema: La Bibbia, Antico testamento scritto sono il parte in Ebraico, per il resto in Greco.
Nuovo testamento: scritto nella ‘koiné’ – greco di età ellenistica parlato dalla grande comunità euromediterranea
Estensione della koiné greca
Grandi traduzioni hanno segnato la Storia
La grande stagione dell’Umanesimo:Traduzioni di testi antichiTraduzioni della Bibbia (da Lutero in poi)
La traccia che cerchiamo
Funzione mediatrice del tradurre: Abbiamo visto, nello sviluppo delle delle civiltà, nella
comprensione e/o autocomprensione delle culture Mediazione più profonda: mettere in comunicazione
situazioni altrimenti non comunicanti / non comprensibili / non dicibili
Non dicibile/ non traducibile?
La trascendenza Trans- scendere : ciò che è/va oltreC’è una trascendenza escatologica e una
trascendenza secolarizzataIn questo nodo si intrecciano traduzione e
poesia
Aporia del tradurre
Compito del traduttore: un compito impossibile e necessario
Perfettibilità e progressività delle traduzioniLoro storicità(non c’è mai ‘la’ traduzione definitiva)
Aporia del linguaggio poetico
Non si risolve mai in una comprensione assoluta
Resta sempre una ‘declinazione dell’ago magnetico’ della bussola che non segna mai definitivamente il nord, ma presenta un continuo scarto o una oscillazione – scrive nel 1959 il filosofo tedesco Theodor Wiesengrund Adorno, uno dei padri dell’estetica novecentesca, del poeta francese Paul Valéry –
La svolta Novecentesca
1923Walter Benjamin Il compito del traduttore (Die
Aufgabe des Übersetzers/The task of the translator), in Id., Angelus Novus, Einaudi Il traduttore partecipa di un grande movimento che
tende alla progressiva ricomposizione di una ‘lingua pura’ – analoga a quella di Adamo – una lingua senza ‘residui’
Il traduttore allarga progressivamente le prossibilità della propria lingua, le riattiva le ‘latenze’
George Steiner, Dopo Babele, Aspetti del linguaggio e della traduzione
Garzanti/ Bompiani 1975
George Steiner, Vere Presenze, Garzanti
Ontologia della traduzione
“ogni atto comunicativo è una atto di traduzione”
Si cerca nella traduzione una attività concreta e una metafora dell’agire umano
In vere presenze l’interprete di letteratura, l’artista, il poeta, sono alla ricerca di una possibilità di traduzione di uan presenza invisibile e indicibile
Lawrence Venuti, The Invisibility of the translator (1989)
L' invisibilità del traduttore. Una storia della traduzione Armando Editore, 1999
Translation Studies:Non ci sono regole e norme da prescrivere
alla traduzione, ma si studia la fenomenologia delle traduzioni (al plurale)
Compito del traduttore: poetica, decostruzione, riscrittura
Henri Meschonnic, Poetique du traduire 2001Antoine Berman, L’albergo della lontananza
(1999)Jacques Derrida, des Tours de Babel, 1975André Lefevere, Traduzione e Riscrittura
(Utet) 2000