Il caso Nietzsche - dalla nascita della tragedia alla follia e le diverse interpretazioni
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Dalla nascita della tragedia alla follia
e le diverse interpretazioni
Luca ANTONINI
5^ classe – Liceo delle Scienze umane - Empoli
Io non sono un uomo,
sono dinamite.
Senza la musica
la vita sarebbe
un errore.
Ascoltatemi! Perché sono
questo e questo. E
soprattutto non
scambiatemi per altro!
(Ecce Homo)
Poiché prevedo che fra
breve dovrò presentarmi
all’umanità per metterla di
fronte alla più grave
esigenza che mai le sia
stata posta, mi sembra
indispensabile dire chi io
sono. (Ecce Homo)
“[…]il male agli occhi, che a tratti mi porta pericolosamente alla cecità, è una conseguenza, non una causa: infatti, ogni incremento della forza vitale mi fa migliorare la vista. – Per me, guarire vuol dire una serie di molti, troppi, anni, - vuol dire purtroppo anche le ricadute, il deperimento e la periodicità di una sorta di décadence.” (Ecce Homo)
Pensiero nietzscheano
Metafisica
-Romanticismo;
-Wagner; -Schopenhauer;
-Trascendentalismo; -Emerson.
Scienza; Filologia;
Cristianesimo
Wilhelm Richard Wagner 1813-1883
Ralph Waldo Emerson 1803-1882
Pensiero nietzscheano
Nichilismo XX secolo
-Nazionalismo e razzismo tedeschi;
-Nazismo.
Morte della metafisica. Psicoanalisi
Prima apparizione: 15 Ottobre 1844 (Röcken)
1849 morte del padre
1850 trasferimento a Naumburg (Bonn poi Lipsia)
Consegue gli studi superiori a Pforta
1864 inizio studi universitari
1865-66 legge il Mondo
1868 conosce Wagner
1869 vince la cattedra a Basilea (Svizzera), grazie al filologo
Ritschl
1870-71 guerra franco-prussiana
1872-79 I periodo filosofico
1879 lascia la cattedra di Basilea e inizia a viaggiare
1878-1883 II periodo filosofico
1882 conosce Lou von Salomé a Roma
1889 anno della Follia torna in Germania
1894 nasce il Nietzsche-Archiv
1896 Richard Strauss compone l’opera “Also sprach
Zarathustra.”
1897 trasferimento a Weimar insieme all’archivio
Ultima apparizione: 25 Agosto 1900
Saggio e trattato (fase giovanile);
Aforisma (seconda e terza fase);
Poema in prosa (terza fase);
Poesia (la vita intera).
“Attenzione al periodo! Hanno il diritto al periodo solo gli uomini che hanno anche nel parlare un fiato lungo. Nei più, il periodo è un’affettazione.” (Da una lettera a Lou von Salomé)
“Il tatto del buon prosatore nella scelta dei suoi mezzi consiste nell’avvicinarsi moltissimo alla poesia, ma nel passare mai ad essa” (Dalla stessa lettera a Lou von Salomé)
La Nascita della
Tragedia dallo Spirito della Musica
Filologia
classica
Schopenhauer
Wagner
Spirito Dionisiaco Spirito Apollineo
Grecità e pessimismo
Civiltà greca antica.
“Solo come fenomeni estetici l'esistenza e il mondo sono eternamente giustificati” (La Nascita della tragedia, Grecità e pessimismo.)
Spirito Apollineo:
Coro Dionisiaco
Spirito Dionisiaco:
Trama Eroica
Tragedia Attica (forma di arte
più alta):
-Eschilo;
-Sofocle.
Razionalità e primato
dell’intelletto (Spirito
Apollineo) sull’amore per la vita e sull’istinto.
Tragedia di Euripide
Decadenza della civiltà greca e della
tragedia.
La decadenza della Tragedia Attica e della civiltà greca preludono alla decadenza della società moderna
Come risolvere il problema della scomparsa dello spirito tragico nell’uomo?
Richard Wagner è la soluzione: lo spirito tragico della vita, l’Apollineo e il
Dionisiaco vivono entrambi nelle sue opere musicali (Tristano e Isotta, Cavalcata delle
Valchirie, L’Anello del Nibelungo).
Effetti della filologia nietzscheana
Critica dei filologi
contemporanei
Diminuzione degli studenti ai suoi corsi universitari.
Filosofia greca
Prima fase del pensiero greco:
-Eraclito, divenire dell’essere
movimento del tempo, unità degli
opposti (Dionisiaco e Apollineo)
Seconda fase del pensiero greco:
-Socrate, primato dell’intelletto e della ragione;
-Platone, conferma idee socratiche con successiva ripresa
da parte della Chiesa.
I Inattuale: “David Strauss, il confessore e lo scrittore”
II Inattuale: “Sull'utilità e il danno della storia per la nostra vita”
III Inattuale: “Schopenhauer come educatore”
IV Inattuale: “Richard Wagner a Bayreuth”
Lo Storicismo promosso dagli intellettuali fino al XIX secolo è negativo per l’uomo: l’attaccamento al passato nega l’attaccamento alla vita.
I tre diversi atteggiamenti dell’uomo di fronte alla storia: -storia MONUMENTALE: il passato viene preso a modello per il presente; -storia ANTIQUARIA: si mantiene le esperienze passate come fondamento costitutivo della civiltà attuale che, però, rischia di essere mummificata; -storia CRITICA: è propria di chi vuole abbattere il passato, soffrendone, per la necessità di creare una nuova vita.
“Non esistono fatti, ma solo interpretazioni.” (Frammenti postumi)
Il problema logico del linguaggio
In Verità e Menzogna Nietzsche opera una critica alle certezze scientifiche e logiche che accompagnano la civiltà e in particolare il positivismo. Il linguaggio è solo un insieme di metafore e simboli arbitrari che non garantiscono la verità dei concetti comunicati.
Le parole, sempre uguali a se stesse non possono
cogliere il divenire.
La complessità del mondo è misconosciuta
dal linguaggio.
Il linguaggio è unicamente utile alla comunicazione e non alla ricerca della verità.
Se il linguaggio non può esprimere nessuna forma di verità oggettiva e, tantomeno, assoluta, allora anche l’Io è una creazione del linguaggio, un’interpretazione e un errore grammaticale. Contro la filosofia cartesiana (il cogito), Nietzsche afferma che non è il pensiero a derivare dall’Io, ma l’Io a derivare dal pensiero. L’Io risulta allora una costruzione dell’individuo esattamente come le idee di Dio e Mondo sono costruzioni della metafisica.
Fase “illuministica”.
Distacco da Schopenhauer e Wagner.
Rifiuta l’idea di poter ripristinare lo spirito
tragico della civiltà greca.
Acquisizione di un criterio razionale nelle
opere.
Lettura di opere scientifiche e fiducia
fermamente nella teoria evoluzionistica
darwiniana.
-Critica all’arte e alla Metafisica; -primato della “scienza” e
anticipazione dell’epistemologia novecentesca;
-critica alla morale della civiltà occidentale;
-all’uomo tragico si sostituisce il filosofo;
-definizione del nichilismo; -“definizione” dell’eterno
ritorno; -prime apparizioni di
Zarathustra.
Il “vero mondo”, cioè il mondo trascendente della metafisica è stato abbattuto dalla scienza.
La scienza descritta da Nietzsche è, tuttavia, una scienza critica basata più sull’esercizio del dubbio che della matematica.
Il nichilismo definisce la tendenza decadentista della società moderna, i cui miti metafisici vengono sfatati dalla scienza.
L’eterno ritorno dell’identico si contrappone alla concezione lineare del tempo (sia in senso cristiano che in senso scientifico). Questo nega l’esistenza del progresso.
Opere maggiori: Umano, troppo umano 1878, Aurora 1879-81, La Gaia Scienza 1882.
Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso! (La Gaia Scienza)
La scienza ha portato alla “morte
di Dio”, cioè alla fine di tutti i valori nei quali l’umanità ha creduto fino ad
ora. Inoltre l’umanità ha
bisogno di superare la decadenza della
società e della civiltà.
Al nichilismo conseguono tre diverse reazioni nell’animo umano:
I- Nichilismo PASSIVO: reazione
passiva al nichilismo, convinzione che la volontà sia inutile e che la
decadenza non possa essere superata. Può sfociare nella volontà del nulla e
nel nichilismo distruttivo;
II- Nichilismo ATTIVO: convinzione che la decadenza debba e possa essere
superata;
III- Nichilismo ESTREMO: diretta conseguenza del nichilismo attivo, atto
concreto del superamento del nichilismo con il rifiuto della morale e la creazione di nuovi valori (preludio
all’Oltreuomo).
Di origine pagana e ripresa dai filosofi stoici, l’idea dell’eterno ritorno dell’identico non è una novità dal punto di vista storico-filosofico.
«Che cosa accadrebbe se un giorno o una notte nella più solitaria delle tue solitudini si insinuasse un demone e ti dicesse: “Questa vita che vivi adesso e che hai vissuto, dovrai viverla ancora innumerevoli volte […].” […] quanto dovresti essere ben disposto nei confronti di te stesso e della vita, per non desiderare nient’altro che quest’ultima, eterna conferma, questo sigillo?» (La Gaia Scienza)
I accezione (etica): dobbiamo
considerare la vita come se dovessimo viverla infinite volte e, di conseguenza viverla secondo la
nostra volontà, abbattendo le mura
del nichilismo e della morale (religiosa e metafisica).
II accezione (metafisica, ontologica
e meno probabile): ripresa del concetto pagano del tempo
circolare.
III accezione (soddisfazione
personale): l’idea dell’eterno ritorno è
semplicemente ripresa non come verità, ma solo in
funzione di contrasto con l’idea
di tempo lineare accettata dalla
religione cristiana e dalla scienza.
Con l’eterno ritorno finisce ogni forma di finalismo. Il tempo non ha una fine o un fine, l’esistenza non ha uno scopo, di conseguenza la volontà è atta al vivere la vita momento per momento come se dovesse ripetersi all’infinito.
Innocenza del divenire: il divenire del tempo non è più colpevolizzato dalla
metafisica e dalla religione.
Amor fati: amore per il fato, cioè
vivere la vita accettando ciò che accade senza dare colpa al destino.
"La cosa più utile di quest'estate sono state le mie conversazioni con Lou. Le nostre intelligenze e i nostri gusti sono profondamente affini - e d'altra parte vi sono tanti contrasti che noi siamo l'un per l’altro i più istruttivi oggetti e soggetti di osservazione. Finora non ho conosciuto nessun altro che sapesse trarre dalle sue esperienze una tale quantità di cognizioni oggettive.... Vorrei sapere se si è mai data un'apertura filosofica come quella che esiste tra noi". (Nietzsche, 1882)
Lou von Salomé
Lou von Salomé
Paul Rèe
Zarathustra, già presentato ne “La Gaia Scienza”, prende definitivamente vita (“Così parlò Zarathustra” 1883-85);
Definizione della morale, della sua origine e delle conseguenze (“Al di là del Bene e del Male” 1886, “Genealogia della Morale” 1887, “Anticristo” 1888);
Conclusione della “Trasvalutazione di tutti i Valori”;
Redazione di un’autobiografia intellettuale (“Ecce Homo” 1888).
Fase matura.
Aristocrazia: guerrieri e sacerdoti.
Schiavi: plebe e uomini deboli.
Morale dei signori. Morale del gregge.
Ressentiment.
La società è da sempre composta da caste sociali che differenziano i singoli.
“In me l'ateismo non é nè una conseguenza, nè tanto meno un fatto nuovo: esso esiste in me per istinto.” (Ecce Homo)
Morale del gregge.
Ciò che è Bene per gli aristocratici, a causa del
risentimento, diventa Male per gli schiavi.
Tramite la casta sacerdotale, gli schiavi riescono a sopraffare i guerrieri.
La COSCIENZA: La morale degli schiavi è del tutto opposta a quella aristocratica. La forza,
la salute e l’energia fisica e mentale, l’esercizio della volontà che caratterizzano gli aristocratici vengono ALIENATE e considerate negative, sostituite dall’umiltà e dall’ascesi, dal rifiuto dell’istinto e della creatività.
“Viziosa è ogni specie di contronatura. La varietà di uomo più viziosa è il prete: lui insegna la contronatura. Contro il prete non si hanno ragioni, si ha il carcere.” (Anticristo)
Il prete, fautore della morale del gregge, è colui che guida gli
schiavi.
Impuro: ciò che è Bene
per l’aristocrazia è impuro per i
deboli.
Puro: l’alienatore delle caratteristiche aristocratiche è
considerato puro.
“I deboli e i malriusciti devono perire: questo è il principio del nostro amore per gli uomini. E a tale scopo dobbiamo esser loro di aiuto.” (Anticristo)
L’ideale ascetico
Negativo perché porta alla negazione
dell’attaccamento alla vita.
Positivo perché da senso alla sofferenza.
Volontà del nulla preferibile alla non-volontà.
Salva dal nichilismo passivo e distruttivo.
Nasce là dove non si comprende il significato della sofferenza.
Particolare “Scuola di Atene”, Zarathustra, Raffaello Sanzio
«Io vi insegno il superuomo. L’uomo è qualcosa che deve essere superato. Che cosa avete fatto voi per superarlo? […]»
«L’uomo è una corda, annodata tra l’animale e il superuomo – una corda tesa sopra un abisso. […]»
Delle tre metamorfosi. “Tre metamorfosi io vi nomino dello spirito: come lo spirito diventi cammello, e leone il cammello, e fanciullo alla fine il leone.” (Così parlò Zarathustra)
Il Cammello: prima fase del
nichilismo attivo. È l’accettazione
del fardello della società decadente.
Il Leone (“Io Voglio”):
seconda fase del nichilismo attivo. Rifiuto totale di
qualunque forma di morale (il
Drago “Tu Devi”) o costrizione della
volontà.
Il Fanciullo: terza e ultima fase
del nichilismo attivo (nichilismo
estremo). Creazione di
nuovi orizzonti, l’uomo diventa un
destino.
Il Fanciullo e la Volontà di Potenza.
Il Fanciullo è colui che attua la volontà di potenza. Lo spirito creatore di cose nuove tipico dei bambini diventa simbolo dell’Oltreuomo che crea
nuovi valori (trasvalutazione di tutti i valori).
VOLONTÀ DI POTENZA: volontà di vita, ripresa dello spirito dionisiaco.
Volontà di potenza è vivere la vita così com’è,
accentandola. La volontà di potenza è tendenza a e volere il
proprio autosuperamento. La volontà di potenza è
volere sempre più potere.
VOLONTÀ DI VERITÀ: creazione di verità nuove, interpretando il mondo secondo ciò che ci è utile
per autosuperarsi. La volontà di verità
positivistica è qui trasvalutata e utilizzata in funzione dell’Oltreuomo.
Fase matura del pensiero nietzscheano
Tentativo di dare un ordine e una sistematicità al proprio pensiero filosofico, affinché possa essere concretamente
realizzabile.
Parte essoterica: falsa verità per tutti
Parte esoterica: unica verità
riservata a pochi
«Essoterico - esoterico. 1. Tutto è volontà contro volontà. Non c’è affatto una volontà.» (Frammento del 1886-87)
Dopo aver saputo da un altro amico di
Nietzsche delle lettere che inviava, il professor Overback andò a Torino
a prenderlo, ormai certo della sua pazzia,
per portarlo in manicomio.
la sorella Elisabeth (antisemitismo, nazismo e Heidegger)
Freud
D’Annunzio/Fascismo
gli psicologi contemporanei
i filosofi contemporanei (Ferraris; Colli e Montinari; Moravia)
“Nietzsche non è stato un rivoluzionario nel senso triviale e massmediologico della parola. Nietzsche è stato, sì un vero rivoluzionario, ma solo per quei pochi che sappiano trovare la rivoluzione là dove si nasconde. Nietzsche è stato un grande rivoluzionario.” (Sergio Moravia)
“Chi legge Nietzsche con occhi limpidi e attenti capisce che non c’è rigo che non sommuova l’anima del lettore.” (Sergio Moravia)
Potendo accedere ai documenti
conservati nel Nietzsche-Archiv,
rielaborarono e pubblicarono le
opere nietzscheane in funzione degli ideali antisemiti e nazionalisti che
sempre più prendevano piede nella Germania di fine ‘800 e inizio
‘900.
“Conosco la mia sorte. Un giorno sarà legato al mio nome il ricordo di qualcosa di enorme - una crisi, quale mai si era vista sulla terra, la più profonda collisione della coscienza, una decisione evocata contro tutto ciò che finora è stato creduto, preteso, consacrato.” (Ecce Homo)
Adolf Hitler, fautore di una politica antisemita e basata sul dominio di una razza superiore, usufruì dell’errata interpretazione della
filosofia nietzscheana, promossa dalla sorella Elisabeth, per giustificare gli ideali del partito dal punto di vista filosofico. Il Führer
fu invitato da Elisabeth a visitare il Nietzsche-Archiv negli anni trenta. Durante il periodo di dominazione nazista, l’archivio
ricevette dal governo finanziamenti e pubblicità.
Democrazia
Antisemitismo
Socialismo
Assolutismi Uguaglianza
NO
SÌ Aristocrazia
Spirito Dionisiaco Es
Spirito Apollineo Super-Io
Sintesi dei due spiriti Io
“Voluttà, brama di dominio, egoismo […]” (Così parlò Zarathustra)
“L'uomo a cui è dato soffrire più degli altri, è degno di soffrire più degli altri.” (L’Innocente)
Oltreuomo (Nietzsche): Spirito Dionisiaco
+ Spirito Apollineo
Nichilismo Eterno Ritorno
Superomismo (D’Annunzio):
Interpretazione unicamente estetica
dell’Oltreuomo nietzscheano
PSICOLOGI CONTEMPORANEI: Alcuni psicologi studiosi della figura di Nietzsche, sono giunti
a due conclusioni diverse: -la filosofia di Nietzsche è stata la conseguenza della sua
pazzia; -la sua pazzia è stata la conseguenza della sua filosofia e della
sua ‘volontà di potenza’ inattuabili.
COLLI E MONTINARI: Dopo l’uscita del “Nietzsche” di Heidegger nel 1961, Giorgio Colli e Mazzino Montinari vissero per alcuni anni a Weimar
per studiare i manoscritti originali di Nietzsche, così da poter dare la giusta interpretazione alle opere per decenni fraintese. Dai loro studi nasce la versione critica, tuttora edita dalla casa
editrice Adelphi.
Nonostante quasi cinquant’anni di studi sulle opere nietzscheane in lingua originale conservate nel Nietzsche-Archiv e le edizioni critiche, alcuni filosofi, come Maurizio
Ferraris (Università di Torino), sostengono che gli scritti antisemiti e razzisti attribuiti a Nietzsche non siano mai stati
modificati dalla sorella Elisabeth e dagli intellettuali che “ingaggiò” per tale scopo. Tuttavia, questa interpretazione non è supportata dall’edizione Colli-Montinari ed è in contrasto con i
più grandi studiosi di Nietzsche nel mondo e in Italia, quali Sergio Moravia (Università di Firenze), Giuliano Campioni
(Università di Pisa) e Gianni Vattimo (Politecnico Federale di Zurigo).
Opere di Nietzsche (giovanili, intermedie, mature e tarde)
Introduzione a Nietzsche (Vattimo G., Laterza)
Nietzsche, la morale dell’eroe (Giuliano Campioni)
Introduzione a Il Nichilismo (Vercellone F., Laterza)