IL CASO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI Parco degli Ulivi stadio ... Barletta Attilio Calvaresi...IL PRIMO...

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Giovedì 11 marzo 2010 IV I NORDBARESE BARLETTA IL CASO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI IL PRIMO APPUNTAMENTO Allo stadio «Manzi-Chiapulin» è prevista una gara di calcio, Real Barletta-Atletico Mola, del campionato di Promozione Parco degli Ulivi stadio (quasi) pronto E sul futuro del centro sportivo di via Rossini tutto tace MICHELE PIAZZOLLA l BARLETTA. Nuovo stadio comunale a Parco degli Ulivi e Centro sportivo di via Rossini a Borgovilla: due strutture al cen- tro della cronaca per vicissitudini un pò diverse, ma accomunate dall’esigenza di chiarezza e - soprattutto - risposte. STADIO “MANZI-CHIAPULIM” -Do- menica 21 marzo potrebbe essere il giorno dell’apertura. Tutto sembra pronto per aprire la struttura sportiva, intitolata «Manzi-Chiapulin», situata in fondo a via Madonna della Croce - appunto - nella zona residenziale di Parco degli Ulivi. Per quel giorno, nel nuovo impianto che ha il ter- reno di gioco in erba sintetica, si dovrebbe giocare l’importante partita di calcio fra il Real Barletta e l’Atletico Mola, valida per il campionato di Promozione, e quasi deci- siva per l’accesso ai playoff. Sull’apertura dello stadio «Manzi-Chiapulin» usiamo il condizionale in attesa delle comunicazioni ufficiali da parte degli organi preposti, su tutti l’Amministrazione comunale. Stando alle informazioni e, soprattutto, indiscre- zioni raccolte negli ambienti tecnici e spor- tivi, manca solo la formalità dell’annuncio, come già detto, in quanto sembra siano stati compiuti tutti gli adempimenti, oltre ad essere arrivati i relativi «nulla-osta» dagli organi competenti in relazione all’omologabilità della struttura a svolgere attività e disputa delle manifestazioni uf- ficiali. Ricordiamo che la struttura è omo- logata per mille posti a sedere, quindi con annessi servizi e infrastrutture. E, soprat- tutto, la superficie in erba sintetica, in- stallata di recente. L’apertura del «Man- zi-Chiapulin» è attesa da diverse società e associazioni sportive bisognose di strut- ture per soddisfare il volume della propria attività, specie in ambito giovanile. PARCO GIOCHI DI VIA ROSSINI -Con sentenza dello scorso 4 febbraio, il Tar Puglia di Bari ha accolto il ricorso dell’As- sociazione sportiva «Barletta Calcio a cin- que» ed ha così annullato la determina- zione del responsabile del settore manu- tenzione del Comune con la quale il 31 luglio 2008 fu aggiudicato alla Service Coop Bat di Barletta la concessione d’uso no- vennale dell’impianto. Praticamente la sentenza del Tar ha rimesso in discussione non solo la gestione ma l’apertura del sud- detto centro che dopo un lunghissimo pe- riodo di abbandono, solo da otto mesi fa era stato riaperta alla cittadinanza. Dal mo- mento dell’emissione della decisione del Tar, quindi alle notizie circa la questione dell’aggiudicazione dell’affidamento della struttura, non si conoscono gli sviluppi, quindi quale decisione ha inteso o intende assumere il Comune. La struttura è di vitale importanza per il quartiere e la città, quale luogo di aggregazione sociale e per il tempo libero. Ecco perchè in prossimità della stagione estiva bisognerebbe sapere se rimarrà aperta e comunque disponibile per l’utenza. Dubbi e risposte che scatu- riscono dalle già accennate vicissitudini in seno alla giustizia amministrativa circa - appunto - l’aspetto dell’affidamento della gestione e organizzazione dei momenti di svago e aggregazione. DOMENICA 21 MARZO È il giorno in cui dovrebbe avvenire l’apertura dell’impianto di via Madonna della Croce IL PERSONAGGIO CENTO ANNI FA LA NASCITA DI ATTILIO CALVARESI, A BARLETTA DAGLI ANNI TRENTA Un maestro della fotografia venuto dalle Marche APERTURA E CHIUSURA Sopra uno scorcio del parco giochi di via Rossini; qui accanto l’ingresso del nuovo stadio a Parco degli Ulivi. [foto Calvaresi] Attilio Calvaresi, cento anni fa la nascita L’INIZIATIVA NUMEROSE LE RICHIESTE DI AIUTO Sostegno a gestanti e mamme in difficoltà Sportello presso la chiesa di San Benedetto l Lo sportello di ascolto e di aiuto per gestanti e mamme in difficoltà attivato presso la par- rocchia di San Benedetto a Bar- letta sta registrando l'affluenza di un gran numero di utenti in con- dizioni economiche di disagio. L'i- niziativa sociale è stata avviata dall'associazione Comitato Pro- getto Uomo onlus e si rivolge alle donne che per qualsiasi problema di carattere economico, lavorati- vo, familiare, personale, hanno difficoltà ad accettare la gravidan- za ed a crescere i loro piccoli. Il servizio offre consigli, vicinanza umana ed aiuto concreto che va dall'abbigliamento per la mamma incinta, alla fornitura di corredini per la nascita del bambino, di ele- menti di arredo (carrozzini, let- tini, seggioloni, ecc.), di alimenti e prodotti sanitari e per l'igiene re- lativamente ai neonati, dalla na- scita fino al compimento del pri- mo anno d'età. Si tratta di una iniziativa a sostegno della mater- nità e per la diffusione di una cul- tura a favore della vita e della fa- miglia che l'Associazione perse- gue da oltre quindici anni. Ope- rante già a Bisceglie ora approda nella a Barletta. Ad offrire soste- gno all'iniziativa è stato il parroco don Enzo Misuriello, che ha messo a disposizione l'ambiente per i col- loqui e la distribuzione degli aiuti. La sede è provvisoria, in attesa del radicamento del servizio e quindi della possibilità di poter usufruire di una sede propria. Il Comitato Progetto Uomo è un'associazione di volontariato e svolge attività so- cio-assistenziale e culturale avva- lendosi soci volontari che presta- no il proprio servizio gratuita- mente, spinti solo dal desiderio di aiutare le mamme ad accogliere e crescere i loro piccoli in situazioni di disagio. Il servizio è attivo il mercoledì dalle ore 17 alle 18.30. Altre informazioni possono esser richieste telefonando al 348.0459717 o via e-mail all'indi- rizzo: com.progettouo- [email protected] [lu.dec.] le altre notizie BARLETTA IL LIBRO La tragedia del Francesco Padre n Domani, venerdì 12 marzo, alle 19, presso il Punto Einaudi di Barletta, in corso Garibaldi 129, si ter- rà la presentazione del libro di Gianni Lannes «Nato: colpito e affondato. La tragedia insabbiata del Francesco Padre». Alla presentazione inter- verrà l’autore. Il libro parla delle inchieste sulle cosiddette «navi dei veleni» che sarebbero state affondate lungo le coste italiane con la complicità delle ecomafie. ASSOCIAZIONE BAT CUORE Contro l’arresto cardiaco n Venerdì 12 marzo, alle ore 17.30, presso la Sala Ros- sa del Castello, l’associazione Bat Cuore ha orga- nizzato una manifestazione «Magistrati e avvo- cati uniti contro l’arresto cardiaco». Hanno ade- rito Antonio deLuce, presidente di sezione del Tribunale di Foggia; Francesco Ventola, presi- dente della sesta Provincia; Nicola Maffei, sinda- co di Barletta; Rocco Canosa, direttore generale Asl Bat; Carlo Dibello, magistrato Tar Puglia a Lecce, presidente Bat Cuore; Tommaso Dipincen- zo, presidente Udai, sezione di Barletta; Giuseppe Cioce, avvocato; Cosimo Cannito, responsabile 118; Francesco Barbangelo, direttore corsi Irc. Modera Antonio Carpagnano, responsabile scientifico Bat Cuore. Nel corso della manifesta- zione verrà consegnata al responsabile del Tri- bunale di Barletta la prima postazione fissa di de- fibrillatori semiautomatici esterni, da parte del sindaco Maffei. Verranno inoltre consegnati ai magistrati e agli avvocati, ai quali l’Associazione ha tenuto un corso di BLS-D, gli attestati che con- sentono l’uso, in sicurezza, del defibrillatore. LA STRUTTURA IN BILICO Parco giochi di via Rossini, rischio di una nuova chiusura a seguito della controversia presso la magistratura amministrativa l BARLETTA. Cento anni fa nasceva At- tilio Calvaresi, autentico pioniere e maestro della fotografia di Barletta. «Quando arrivò poco più che ventenne a Barletta da Porto d’Ascoli, dov’era nato l’11 marzo 1910 - ri- corda Nino Vinella - aprì il suo primo la- boratorio all’imbocco di via Municipio con corso Vittorio Emanuele. Erano gli anni Trenta: lui (che sfoggiava anche un bel paio di baffi d’attore) e gli altri giovanotti erano i gagà, capelli all’indietro con tanta brillantina… Per far colpo sulle si- gnorine, i primi scatti fo- tografici nella Barletta di allora quel bel ragazzo marchigiano volle subito condividerli con un arti- sta di un solo anno più giovane, e con le stesse belle speranze, Biagio Vinella, mio padre, barlettano verace, che allora lavorava nel negozio di famiglia dell’Unica dietro l’an- golo. Proprio questa differente “natalità” fi- niva per accomunarli sempre più stretti co- me compagni in un abbraccio fra attualità fotografica ed arte pittorica». «Li distingueva - continua Vinella - sol- tanto l’uso dello strumento col quale riu- scivano a ritrarre una realtà viva e palpi- tante come la Barletta degli anni della loro giovinezza, i ruggenti anni Trenta e Qua- ranta del Novecento. Biagio Vinella adope- rava tavolozza e colori col suo pennello, At- tilio Calvaresi invece un mezzo che, solo all’apparenza, poteva considerarsi più mo- derno, meccanico ed impersonale come la macchina fotografica. Lo sguardo “fotogra- fico” di Attilio Calvaresi è stato acuto e sempre ori- ginale» «Da bambino - aggiunge Vinella - accompagnavo mio padre a trovare l’ami- co Attilio seduto allo stes- so bancone tuttora esi- stente nello studio di cor- so Garibaldi, il suo piccolo grande regno, dove operano oggi i nostri colleghi, il figlio Ninì (Vincenzo) e l’omo- nimo nipote, entrambi apprezzati cinefoto- reporter: lui mi salutava con uno scappel- lotto (alias “scapilatozzo” alla barlettana) mentre lo vedevo ritoccare un negativo (c’erano allora solo le lastre di vetro) usando quella stessa certosina pazienza che Biagio Vinella metteva nel ritoccare col pennellino i suoi quadri. Oltre ad Attilio Calvaresi hanno operato dopo di lui tanti altri nel settore, da Capacchione di Foto Impero a Gianni Gen- tiluomo. Ma in lui c’era una visione della realtà tutta originale che trasferiva nel bian- conero di alcune fotografie alla Luxardo, i ritratti ad esempio, e che poi sarebbe sfociato nell’uso delle immagini come se fossero stati articoli di giornale, con le foto spedite via fuorisacco alla Gazzetta di Piazza Moro a Bari per essere trasformate in quelle lastrine di zinco dette clichè. Come mio padre a soli 54 anni nel 1965, anche Attilio Calvaresi ci ha lasciato prematuramente nell’agosto del 1968. Oggi nonno Attilio sarebbe contento di essere l’amato patriarca di un bella nidiata di nipoti tutti affermatisi in suo onore». LA STORIA Dai primi scatti ai reportage: un’avventura vissuta fino al 1968

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Giovedì 11 marzo 2010IV IN O R D BA R E S E

BARLET TAIL CASO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI

IL PRIMO APPUNTAMENTOAllo stadio «Manzi-Chiapulin» è previstauna gara di calcio, Real Barletta-AtleticoMola, del campionato di Promozione

Parco degli Ulivistadio (quasi) prontoE sul futuro del centro sportivo di via Rossini tutto tace

MICHELE PIAZZOLLA

l B A R L E T TA . Nuovo stadio comunale aParco degli Ulivi e Centro sportivo di viaRossini a Borgovilla: due strutture al cen-tro della cronaca per vicissitudini un pòdiverse, ma accomunate dall’esigenza dichiarezza e - soprattutto - risposte.

STADIO “MANZI- CHIAPULIM” -Do -menica 21 marzo potrebbe essere il giornodell’apertura. Tutto sembra pronto peraprire la struttura sportiva, intitolata«Manzi-Chiapulin», situata in fondo a viaMadonna della Croce - appunto - nella zonaresidenziale di Parco degli Ulivi. Per quelgiorno, nel nuovo impianto che ha il ter-reno di gioco in erba sintetica, si dovrebbegiocare l’importante partita di calcio fra ilReal Barletta e l’Atletico Mola, valida per ilcampionato di Promozione, e quasi deci-siva per l’accesso ai playoff. Sull’aper turadello stadio «Manzi-Chiapulin» usiamo ilcondizionale in attesa delle comunicazioniufficiali da parte degli organi preposti, sututti l’Amministrazione comunale. Standoalle informazioni e, soprattutto, indiscre-zioni raccolte negli ambienti tecnici e spor-tivi, manca solo la formalità dell’a n nu n c i o,come già detto, in quanto sembra sianostati compiuti tutti gli adempimenti, oltread essere arrivati i relativi «nulla-osta»dagli organi competenti in relazioneall’omologabilità della struttura a svolgereattività e disputa delle manifestazioni uf-ficiali. Ricordiamo che la struttura è omo-logata per mille posti a sedere, quindi conannessi servizi e infrastrutture. E, soprat-tutto, la superficie in erba sintetica, in-stallata di recente. L’apertura del «Man-zi-Chiapulin» è attesa da diverse società eassociazioni sportive bisognose di strut-ture per soddisfare il volume della propriaattività, specie in ambito giovanile.

PARCO GIOCHI DI VIA ROSSINI -Consentenza dello scorso 4 febbraio, il TarPuglia di Bari ha accolto il ricorso dell’As -sociazione sportiva «Barletta Calcio a cin-que» ed ha così annullato la determina-

zione del responsabile del settore manu-tenzione del Comune con la quale il 31luglio 2008 fu aggiudicato alla Service CoopBat di Barletta la concessione d’uso no-vennale dell’impianto. Praticamente lasentenza del Tar ha rimesso in discussione

non solo la gestione ma l’apertura del sud-detto centro che dopo un lunghissimo pe-riodo di abbandono, solo da otto mesi fa erastato riaperta alla cittadinanza. Dal mo-mento dell’emissione della decisione delTar, quindi alle notizie circa la questionedell’aggiudicazione dell’affidamento dellastruttura, non si conoscono gli sviluppi,quindi quale decisione ha inteso o intendeassumere il Comune. La struttura è divitale importanza per il quartiere e la città,quale luogo di aggregazione sociale e per iltempo libero. Ecco perchè in prossimitàdella stagione estiva bisognerebbe saperese rimarrà aperta e comunque disponibileper l’utenza. Dubbi e risposte che scatu-riscono dalle già accennate vicissitudini inseno alla giustizia amministrativa circa -appunto - l’aspetto dell’affidamento dellagestione e organizzazione dei momenti disvago e aggregazione.

DOMENICA 21 MARZOÈ il giorno in cui dovrebbe

avvenire l’apertura dell’impiantodi via Madonna della Croce

IL PERSONAGGIO CENTO ANNI FA LA NASCITA DI ATTILIO CALVARESI, A BARLETTA DAGLI ANNI TRENTA

Un maestro della fotografiavenuto dalle Marche

APERTURA ECHIUSURASopra unoscorcio delparco giochidi via Rossini;qui accantol’ingresso delnuovo stadioa Parco degliUlivi.[foto Calvaresi]

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AttilioCalvaresi,cento annifa la nascita

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L’I N I Z I AT I VA NUMEROSE LE RICHIESTE DI AIUTO

Sostegno a gestantie mamme in difficoltàSportello presso la chiesa di San Benedetto

l Lo sportello di ascolto e diaiuto per gestanti e mamme indifficoltà attivato presso la par-rocchia di San Benedetto a Bar-letta sta registrando l'affluenza diun gran numero di utenti in con-dizioni economiche di disagio. L'i-niziativa sociale è stata avviatadall'associazione Comitato Pro-getto Uomo onlus e si rivolge alledonne che per qualsiasi problemadi carattere economico, lavorati-vo, familiare, personale, hannodifficoltà ad accettare la gravidan-za ed a crescere i loro piccoli. Ilservizio offre consigli, vicinanzaumana ed aiuto concreto che vadall'abbigliamento per la mammaincinta, alla fornitura di corrediniper la nascita del bambino, di ele-menti di arredo (carrozzini, let-tini, seggioloni, ecc.), di alimenti eprodotti sanitari e per l'igiene re-lativamente ai neonati, dalla na-scita fino al compimento del pri-mo anno d'età. Si tratta di unainiziativa a sostegno della mater-nità e per la diffusione di una cul-

tura a favore della vita e della fa-miglia che l'Associazione perse-gue da oltre quindici anni. Ope-rante già a Bisceglie ora approdanella a Barletta. Ad offrire soste-gno all'iniziativa è stato il parrocodon Enzo Misuriello, che ha messoa disposizione l'ambiente per i col-loqui e la distribuzione degli aiuti.La sede è provvisoria, in attesa delradicamento del servizio e quindidella possibilità di poter usufruiredi una sede propria. Il ComitatoProgetto Uomo è un'associazionedi volontariato e svolge attività so-cio-assistenziale e culturale avva-lendosi soci volontari che presta-no il proprio servizio gratuita-mente, spinti solo dal desiderio diaiutare le mamme ad accogliere ecrescere i loro piccoli in situazionidi disagio. Il servizio è attivo ilmercoledì dalle ore 17 alle 18.30.Altre informazioni possono esserrichieste telefonando al348.0459717 o via e-mail all'indi-rizzo: [email protected] [lu.dec.]

le altre notizieB A R L E T TA

IL LIBRO

La tragedia del Francesco Padren Domani, venerdì 12 marzo, alle 19, presso il Punto

Einaudi di Barletta, in corso Garibaldi 129, si ter-rà la presentazione del libro di Gianni Lannes«Nato: colpito e affondato. La tragedia insabbiatadel Francesco Padre». Alla presentazione inter-verrà l’autore. Il libro parla delle inchieste sullecosiddette «navi dei veleni» che sarebbero stateaffondate lungo le coste italiane con la complicitàdelle ecomafie.

ASSOCIAZIONE BAT CUORE

Contro l’arresto cardiacon Venerdì 12 marzo, alle ore 17.30, presso la Sala Ros-

sa del Castello, l’associazione Bat Cuore ha orga-nizzato una manifestazione «Magistrati e avvo-cati uniti contro l’arresto cardiaco». Hanno ade-rito Antonio deLuce, presidente di sezione delTribunale di Foggia; Francesco Ventola, presi-dente della sesta Provincia; Nicola Maffei, sinda-co di Barletta; Rocco Canosa, direttore generaleAsl Bat; Carlo Dibello, magistrato Tar Puglia aLecce, presidente Bat Cuore; Tommaso Dipincen-zo, presidente Udai, sezione di Barletta; GiuseppeCioce, avvocato; Cosimo Cannito, responsabile118; Francesco Barbangelo, direttore corsi Irc.Modera Antonio Carpagnano, responsabilescientifico Bat Cuore. Nel corso della manifesta-zione verrà consegnata al responsabile del Tri-bunale di Barletta la prima postazione fissa di de-fibrillatori semiautomatici esterni, da parte delsindaco Maffei. Verranno inoltre consegnati aimagistrati e agli avvocati, ai quali l’Associazioneha tenuto un corso di BLS-D, gli attestati che con-sentono l’uso, in sicurezza, del defibrillatore.

LA STRUTTURA IN BILICOParco giochi di via Rossini, rischio di unanuova chiusura a seguito della controversiapresso la magistratura amministrativa

l B A R L E T TA . Cento anni fa nasceva At-tilio Calvaresi, autentico pioniere e maestrodella fotografia di Barletta. «Quando arrivòpoco più che ventenne a Barletta da Portod’Ascoli, dov’era nato l’11 marzo 1910 - ri-corda Nino Vinella - aprì il suo primo la-boratorio all’imbocco di via Municipio concorso Vittorio Emanuele. Erano gli anniTrenta: lui (che sfoggiava anche un bel paiodi baffi d’attore) e gli altri giovanotti erano igagà, capelli all’i n d i e t rocon tanta brillantina…

Per far colpo sulle si-gnorine, i primi scatti fo-tografici nella Barletta diallora quel bel ragazzomarchigiano volle subitocondividerli con un arti-sta di un solo anno piùgiovane, e con le stessebelle speranze, Biagio Vinella, mio padre,barlettano verace, che allora lavorava nelnegozio di famiglia dell’Unica dietro l’an -golo. Proprio questa differente “n at a l i t à ” fi -niva per accomunarli sempre più stretti co-me compagni in un abbraccio fra attualitàfotografica ed arte pittorica».

«Li distingueva - continua Vinella - sol-

tanto l’uso dello strumento col quale riu-scivano a ritrarre una realtà viva e palpi-tante come la Barletta degli anni della lorogiovinezza, i ruggenti anni Trenta e Qua-ranta del Novecento. Biagio Vinella adope-rava tavolozza e colori col suo pennello, At-tilio Calvaresi invece un mezzo che, soloall’apparenza, poteva considerarsi più mo-derno, meccanico ed impersonale come lamacchina fotografica. Lo sguardo “fotog ra-

fico” di Attilio Calvaresi èstato acuto e sempre ori-ginale»

«Da bambino - aggiungeVinella - accompagnavomio padre a trovare l’ami -co Attilio seduto allo stes-so bancone tuttora esi-stente nello studio di cor-so Garibaldi, il suo piccolo

grande regno, dove operano oggi i nostricolleghi, il figlio Ninì (Vincenzo) e l’omo -nimo nipote, entrambi apprezzati cinefoto-reporter: lui mi salutava con uno scappel-lotto (alias “scapilato zzo” alla barlettana)mentre lo vedevo ritoccare un negativo(c’erano allora solo le lastre di vetro) usandoquella stessa certosina pazienza che Biagio

Vinella metteva nel ritoccare col pennellino isuoi quadri. Oltre ad Attilio Calvaresi hannooperato dopo di lui tanti altri nel settore, daCapacchione di Foto Impero a Gianni Gen-tiluomo. Ma in lui c’era una visione dellarealtà tutta originale che trasferiva nel bian-conero di alcune fotografie alla Luxardo, iritratti ad esempio, e che poi sarebbe sfociatonell’uso delle immagini come se fossero statiarticoli di giornale, con le foto spedite viafuorisacco alla Gazzetta di Piazza Moro aBari per essere trasformate in quelle lastrinedi zinco dette clichè. Come mio padre a soli 54anni nel 1965, anche Attilio Calvaresi ci halasciato prematuramente nell’agosto del1968. Oggi nonno Attilio sarebbe contento diessere l’amato patriarca di un bella nidiata dinipoti tutti affermatisi in suo onore».

LA STORIADai primi scatti ai

reportage: un’avventuravissuta fino al 1968