I.I.S. FEDERICO CAFFÉ - Istituto di Istruzione Federico ... · FINALITA’ DELL’INDIRIZZO DI...
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I.I.S. FEDERICO CAFFÉ
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE DI ROMA
ESAME DI STATO DOCUMENTO FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Anno Scolastico 2014/2015
Classe 5° sezione B Tecnologico Articolazione: INFORMATICA
Composizione del Consiglio di Classe
Comm.Interni DOCENTE MATERIA/E FIRMA
DE LUCA GIANNI RELIGIONE
SI
COFINI GAETANO ITALIANO E STORIA
SIMONE SIMONE LINGUA INGLESE
SI PILLA ROSSANA MATEMATICA
SI DE FELICE PROIA
GIUSEPPINA
TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI
INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI
DE FELICE PROIA
GIUSEPPINA
GESTIONE PROGETTO, ORGANIZZAZIONE DI
IMPRESA
MENGOLINI MARIO INFORMATICA
FERRARESI VALENTINA SISTEMI E RETI
MARINO RENATO EDUCAZIONE FISICA
LOCATELLI EMANUELA
LAB. DI SISTEMI
LOCATELLI EMANUELA LAB. TECNOLOGIE E
PROGETTAZIONE
BERLICCHI CINZIA LAB. DI INFORMATICA
BERLICCHI CINZIA LAB. GESTIONE PROGETTO
Roma lì........................................ IL Dirigente Scolastico
FINALITA’ DELL’INDIRIZZO DI STUDIO
L’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni” ha lo scopo di far acquisire allo studente, al
termine del percorso quinquennale, specifiche competenze nell’ambito del ciclo di vita del
prodotto software e dell’infrastruttura di telecomunicazione, declinate in termini di capacità
di ideare, progettare, produrre e inserire nel mercato componenti e servizi di settore.
La preparazione dello studente è integrata da competenze trasversali che gli consentono
di leggere le problematiche dell’intera filiera. Dall’analisi delle richieste delle aziende di
settore sono emerse specifiche esigenze di formazione di tipo umanistico, matematico e
statistico; scientifico-tecnologico; progettuale e gestionale per rispondere in modo
innovativo alle richieste del mercato e per contribuire allo sviluppo di un livello culturale
alto a sostegno di capacità ideativo–creative.
Nell’articolazione “Informatica” si acquisiscono competenze che caratterizzano il profilo
professionale in relazione ai processi, ai prodotti, ai servizi con particolare riferimento agli
aspetti innovativi e alla ricerca applicata, per la realizzazione di soluzioni informatiche a
sostegno delle aziende che operano in un mercato interno e internazionale sempre più
competitivo. Il profilo professionale dell’indirizzo consente l’inserimento nei processi
aziendali, in precisi ruoli funzionali coerenti con gli obiettivi dell’impresa.
Il profilo professionale dell’indirizzo permette un efficace inserimento in una pluralità di
contesti aziendali, con possibilità di approfondire maggiormente le competenze correlate
alle caratteristiche delle diverse realtà territoriali.
Ampio spazio è riservato allo sviluppo di competenze organizzative, gestionali e di
mercato che consentono, grazie anche all’utilizzo dell’alternanza scuola-lavoro, di
realizzare progetti correlati ai reali processi di sviluppo dei prodotti e dei servizi che
caratterizzano le aziende del settore.
Il quinto anno, dedicato all’approfondimento di specifiche tematiche settoriali, è finalizzato
a favorire le scelte dei giovani rispetto a un rapido inserimento nel mondo del lavoro o alle
successive opportunità di formazione: conseguimento di una specializzazione tecnica
superiore, prosecuzione degli studi a livello universitario.
La finalità dell’indirizzo di studio INFORMATICA E TELECOMINICAZIONI è l’integrazione
delle competenze scientifiche e delle tecnologiche nel campo dei sistemi informatici,
dell’elaborazione delle informazioni, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli
apparati di comunicazione. In relazione alle finalità suddette il Consiglio di Classe ha
deliberato, in fase di programmazione, le seguenti CONOSCENZE, COMPETENZE E
CAPACITA’ che lo studente dovrebbe possedere al termine del corso di studi:
CONOSCENZE: Linguaggi di programmazione ad alto e basso livello.
Strutture dati di piccole e grandi dimensioni.
Prodotti software relativi all’implementazione dei vari livelli di un protocollo di rete.
Principali tipologie di applicazione dell’elaborazione in sistemi automatici di controllo, di
acquisizione ed elaborazione dei segnali, delle trasmissioni.
Dispositivi a piccola e media scala in relazione all’architettura dei computer e loro
interfacciamento.
Grammatica, sintassi e lessico adeguati a standard moderni di comunicazione.
Conoscenze linguistiche sufficienti ad interpretare manuali e documenti tecnici in lingua
inglese.
COMPETENZE: Leggere, decodificare e comprendere un testo scritto su tematiche di carattere generale e
più nello specifico di carattere tecnico e letterario.
Saper comunicare oralmente e per scritto in forma corretta e appropriata informazioni,
conoscenze, concetti appresi.
Descrivere le proprie scelte progettuali ed il lavoro svolto relazionando in forma corretta ed
efficace, evidenziando il possesso di un adeguato linguaggio di settore.
Progettare e sviluppare software di piccole dimensioni e collaborare a progetti più
importanti.
Progettare piccoli sistemi di elaborazione dati, anche in rete locale, inclusa la scelta e il
dimensionamento di interfaccia verso apparati esterni.
Trattare consistenti quantità di dati con dispositivi informatici.
Utilizzare modelli, diagrammi e simboli per rappresentare e/o interpretare concetti e
situazioni che nascono dall’analisi di problemi tecnici o dall’esperienza quotidiana.
Selezionare la configurazione HW più idonea dal punto di vista tecnico economico.
CAPACITA’:
Organizzare il proprio lavoro con coerenza e pertinenza.
Adattare la propria operatività a situazioni nuove che prevedano anche l’eventuale
inserimento in un gruppo di lavoro.
Pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche in piccole realtà produttive.
Assistere gli utenti dei sistemi di elaborazione dati fornendo loro consulenza e formazione
di base sul software e sull’hardware.
Analizzare opportunamente i manuali tecnici sintetizzando le essenziali specifiche sia
tecniche che economiche
Produrre documentazione tecnica facilmente leggibile ed esaustiva utilizzando
terminologia appropriata anche in lingua inglese.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Riepilogo anni precedenti
Anno Scol.
Classe
N° alunni
Respinti anno
preced.
Provenienti Da altro istituto
Totale Promossi
Promossi senza debiti
Non promossi o ritirati
2012– 2013
3° inf. B
23 0 3 15 13 8
2013- 2014 4° inf. B 15 0 0 14 13 1
Per comodità di lettura si riporta la situazione relativa ai debiti riportati nelle singole materie nei due anni precedenti.
Materie
N° Alunni
3° anno 4° anno
RELIGIONE 0 0 LINGUA E LETTERE ITALIANE 0 0
STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA
0 0
LINGUA STRANIERA: INGLESE 1 0 MATEMATICA 1 1 INFORMATICA 0 1
SISTEMI E RETI 2 0 TECONOLOGIA E PROGETTAZIONE
0 0
Comportamento della classe, assiduità alle lezioni, partecipazione al dialogo educativo del gruppo classe: La classe V BI è composta da 15 alunni, 14 maschi e 1 ragazza. Analizzando la composizione della classe si può dire che in terza Il gruppo classe era composto da alunni interni al nostro Istituto a cui si sono aggiunti tre studenti provenienti da altre scuole. Inoltre in quinta si è aggiunto un ragazzo proveniente dalla sezione A. Quasi sempre è stato possibile garantire la continuità didattica degli insegnanti, un elemento che presumibilmente ha influenzato positivamente il percorso di apprendimento degli studenti. Nel triennio gli allievi hanno dimostrato nel complesso una progressiva maturazione relativamente alla qualità dell'interazione reciproca, con il corpo docente e con il personale scolastico. Sul piano dell’interesse, dell’impegno e della partecipazione nello studio, nel complesso gli alunni, pur con ritmi e preparazione di base differenti, hanno migliorato il livello di apprendimento e hanno raggiunto gli obiettivi educativi e didattici previsti. Il profilo complessivo della classe può dirsi positivo in quanto, pur nella inevitabile differenziazione di qualità individuali e di impegno scolastico, quasi tutti hanno cercato di contribuire alla riuscita del dialogo educativo, dando una risposta adeguata alle sollecitazioni didattiche offerte dai docenti. Dal punto di vista disciplinare, gli studenti hanno evidenziato un comportamento corretto e rispettoso nei confronti dei docenti e fra loro. Dal punto di vista didattico nella classe possono essere individuati tre gruppi di livello. Un primo discreto gruppo composto da studenti che, grazie a doti personali e a notevole impegno nello studio, hanno raggiunto risultati ottimi in tutte le discipline specialmente in quelle a carattere tecnico scientifico mostrando anche notevoli doti nel condurre e realizzare progetti tecnico informatici. Un secondo gruppo che, impegnandosi con costanza, ha raggiunto un profitto più che sufficiente. Un ultimo gruppo di studenti che con fatica ha raggiunto la sufficienza, mostrando un impegno discontinuo nello studio. Nel corso dell’anno scolastico gli studenti hanno potuto approfondire numerose tematiche relative alle più moderne innovazioni nell’ambito dell’informatica e delle telecomunicazioni partecipando agli stage presso l’azienda Softlab SpA previsto dal progetto di alternanza scuola-lavoro " L'Industria meccanica a sostegno dell’occupabilità" indetto da Federmeccanica – Federmanager – Fondirigenti. La frequenza è stata buona per alcuni elementi e saltuaria per altri.
Composizione consiglio di classe nel triennio
Materia Terzo anno Quarto anno Quinto anno
RELIGIONE DE LUCA DE LUCA DE LUCA
ITALIANO RAINALDI
TARICIOTTI COFINI
STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA
TARICIOTTI TARICIOTTI COFINI
LINGUA INGLESE CATALANO CATALANO SIMONE
MATEMATICA PILLA CIAFARDONI PILLA
COMPLEMENTI DI MATEMATICA
PILLA CIAFARDONI
ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI
VINCENZO VINCENZO
INFORMATICA FORMICA MENGOLINI MENGOLINI
SISTEMI E RETI MENGOLINI VIOLANTE FERRARESI
TECNOLOGIA E PROGETTAZIONE
FERRARESI FERRARESI DE FELICE PROIA
GESTIONE PROGETTO ED ORGANIZZAZIONE
D’IMPRESA DE FELICE PROIA
EDUCAZIONE FISICA MARINO MARINO MARINO
LAB.DI INFORMATICA SISTEMI
TECNOLOGIA E PROGETTAZIONE
GESTIONE PROGETTO
LOCATELLI BERLICCHI
BERLICCHI
LOCATELLI BERLICCHI
LAB. DI ELETTRONICA FINTINI FINTINI
Situazione in ingresso al 5° anno
In riferimento allo scrutinio dell’A.S. precedente viene riportata la seguente tabella riepilogativa. Il numero totale di alunni è 14, di cui uno ripete la stessa classe..
M= Media dei voti Numero Alunni
M=6 0 6<M<=7 3 7<M<=8 7
8<M<=10 4
Come si evince dalla tabella precedente la classe si presenta all’inizio dell’anno scolastico con una preparazione mediamente scolastica in molte materie, cinque studenti con situazione discreta ed uno con una preparazione buona.
SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO
TEMPI SCOLASTICI:
MATERIA N° ORE PREVISTE N° ORE SVOLTE* RELIGIONE 33 27
LINGUA E LETTERE ITALIANE 132 98 STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA 66 52
LINGUA STRANIERA: INGLESE 99 80 MATEMATICA 99 68 INFORMATICA 198 164
SISTEMI E RETI 132 96 TECONOLOGIA E PROGETTAZIONE 132 86
GESTIONE PROGETTO, ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA
99 82
EDUCAZIONE FISICA 66 52 TOTALI 1056 805
* alla data del presente documento
VALUTAZIONE DELLA CLASSE
Valutazioni effettuate o previste nelle singole materie
MATERIA Numero prove
S O P
RELIGIONE 3 LINGUA E LETTERE ITALIANE 5 4
STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA 8 LINGUA STRANIERA: INGLESE 3 5
MATEMATICA 3 2 INFORMATICA 5 5 2
SISTEMI E RETI 7 2 TECONOLOGIA E PROGETTAZIONE 8 2
GESTIONE PROGETTO, ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA
6 2
EDUCAZIONE FISICA 4
Attività extracurriculari
Incontro al Campidoglio e relazione sull’e-learning IQ-Edit
tutti Corso CISCO Discovery 1
tutti Orientamento in entrata Progetto Accoglienza
quattro Game Invaders cinque
Orientamento Roma3 tutti Orientamento Sapienza cinque
Conferenza 5 Gradi di Separazione Prof. Panconesi
(Direttore Facoltà di Informatica alla Sapienza)
tutti
Incontro Acqua Acetosa tutti Viaggio di Istruzione a Vienna sei
Incontro la Softlab Grasselli con IIS Fermi
tutti Stage alla Softlab tredici
Sicurezza tutti Visita alla Galleria di Arte Moderna e
Contemporanea tutti
Visita pomeridiana alla Mostra al Vittoriano – Istituto Enciclopedico Italiano
tutti
RELAZIONE FINALE
OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI
Il Consiglio di classe, esaminati accuratamente gli obiettivi in media raggiunti nelle singole discipline, contenuti nelle schede allegate al presente documento, è concorde nel ritenere che la classe abbia raggiunto, i seguenti obiettivi trasversali in termini di conoscenze, competenze e capacità: Conoscenze: Nel complesso, con le dovute differenze da un elemento all'altro,
discrete conoscenze delle metodologie e delle procedure atte ad affrontare e risolvere
problemi inerenti a sistemi informatici, del software e dell’hardware relativi
all’informatizzazione e all’automazione dei sistemi, all’acquisizione ed alla
trasmissione dei segnali. Globalmente sufficienti conoscenze linguistiche e letterarie,
in un contesto eterogeneo.
Competenze: Gli allievi hanno ottenuto in modo differenziato competenze tecniche
nell’ambito del software e dell’hardware per l’automazione dei sistemi di piccole e
medie dimensioni. Complessivamente sufficienti competenze linguistico-espositive
Capacità: Nella classe si evidenzia un gruppo che possiede capacità di lavoro e di
rielaborazione, un altro con sufficienti capacità di rielaborazione. Diversificate
capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione nelle discipline umanistiche.
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI: Buoni progressi sono stati raggiunti nelle
capacità di valutazione ed autovalutazione e circa la sensibilità rispetto al valore della
legalità e della civile convivenza.
Simulazioni effettuate
Simulazione della terza prova in data Giovedì 19 marzo 2015
Tipologia mista(B+C): con due domande a risposta singola e cinque a risposta multipla.
Quattro materie coinvolte: Inglese, Sistemi, Matematica e Tecnologie e Progettazione di
Sistemi Informatici e di Telecomunicazioni;
Simulazione della terza prova in data Martedì 12 maggio 2015
Tipologia mista(B+C): con due domande a risposta singola e cinque a risposta multipla. Quattro materie coinvolte: Inglese, Storia, Matematica e Tecnologie e Progettazione di
Sistemi Informatici e di Telecomunicazioni.
Simulazione della prima prova
In data Martedì 3 marzo 2015;
Simulazione della seconda prova in data
In data Mercoledì 29 Aprile 2015;
Per la Commissione d’esame al presente documento si allegano: 1) Schede a cura dei docenti relative alle singole discipline . 2) Schede personali per la valutazione dei candidati interni in sede di scrutinio finale 3) Testi delle simulazioni di esame 4) Programmi svolti nelle singole discipline 5) Griglie di valutazione simulazioni Roma lì……………….. Il Dirigente Scolastico
SCHEDA DEL DOCENTE
Classe 5° sez. B indirizzo Informatica e Telecomunicazione Articolazione: Informatica
Materia: Italiano
A.S. 2014/2015
DOCENTE: Gaetano Cofini
TABELLA
RIASSUNTIVA
DELLA CLASSE
ORE
PREVISTE
ORE SVOLTE
VERIFICHE
EFFETTUATE
1° TRIMESTRE
48
43
Orali: 2
Scritte:1
2° SEMESTRE
88
55
Orali:3
Scritte:3
SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO
OBIETTIVI DISCIPLINARI PREVISTI IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE: Educazione linguistica:
- e' in grado di inserire un fatto linguistico all'interno di una corretta configurazione comunicativa (mittente, ricevente,
messaggio, codice, ecc.)
- e' in grado di analizzare un fatto linguistico alla luce degli aspetti riferiti al contesto e all'insieme della situazione
comunicativa
- conosce forme di scrittura organizzate da esplicitarsi in diverse tipologie testuali (tema, parafrasi-riformulazione, saggio
breve)
Abilita' di studio:
- e' in grado di cogliere il senso di un brano separando le informazioni di rilievo da quelle accessorie
- sa utilizzare strategie adeguate di memorizzazione e organizzazione del materiale
- sa prendere appunti, sottolineare un testo, fare una scaletta o una mappa concettuale
- nell'esposizione orale sa esprimersi con chiarezza, proprieta' ed efficacia rispetto all'argomento considerato
- e' in grado di formulare domande non generiche e di fare ipotesi ponendosi rispetto al docente e al gruppo in un ruolo
esplorativo e cooperativo.
Educazione letteraria:
- sa leggere e parafrasare un testo in italiano letterario
- nello studio di un autore distingue gli elementi biografici da quelli inerenti il pensiero e la poetica
- riconosce l'intreccio fra elementi individuali e elementi di ordine storico sociale
- e' in grado di istituire confronti tra opere, autori, tematiche letterarie riscontrandovi elementi di persistenza o differenza,
continuita' o innovazione
- e' in grado nell'analisi di un testo di proporre inferenze sullo sviluppo della trama, di individuare la rete dei personaggi, la
distinzione tra autore/narratore e tra narratore/attori e di esaminare il punto o i punti di vista ricorrenti nel discorso narrativo
- e' in grado di approfondire autonomamente caratteri e tematiche inerenti al testo.
OBIETTIVI PROGRAMMATI E NON CONSEGUITI CON RELATIVE MOTIVAZIONI:
Buona parte degli obiettivi sono stati sommariamente raggiunti dagli allievi. Solo in rari casi singoli alunni sono stati in
grado di formulare domande non generiche e di fare ipotesi ponendosi rispetto al docente e al gruppo in un ruolo esplorativo
e cooperativo, oppure di istituire confronti tra opere, autori, tematiche letterarie. Risultano solo parzialmente raggiunti gli
obbiettivi relativi all'analisi testuale e all'approfondimento autonomo di caratteri e tematiche inerenti ai testi svolti.
METODOLOGIA:
Le metodologie che si intendono utilizzare tengono conto delle caratteristiche specifiche della classe, puntando al continuo
coinvolgimento degli allievi. Alle lezioni frontali si intendono alternare momenti di discussione/dibattito sui temi proposti,
usi didattici di audiovisivi, di CD-rom e uscite didattiche. Ritengo inoltre opportuno esplicitare costantemente gli obiettivi e i
contenuti degli interventi didattici al fine di chiarirne la specifica funzione.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO:
Come strumenti di supporto il libro in adozione potrà essere integrato da altri testi scelti dagli studenti o da fotocopie di
sintesi fornite dal professore sugli argomenti proposti, nonché dall'uso didattico di audiovisivi.
STRUMENTI DI VERIFICA:
Saranno valutati i seguenti tipi di prestazioni:
1) gli interventi durante la trattazione degli argomenti
2) le interrogazioni orali (colloqui)
3) verifiche scritte di diversa tipologia (saggi brevi, temi, relazioni, simulazioni di prima, questionari a risposta aperta)
Le verifiche collettive verranno programmate per tempo, almeno una settimana prima, e ne sarà data notizia sul registro
elettronico, al fine di evitare sovrapposizioni con altre prove. E' prevista una prova di simulazione per la prima prova di
esame (Allegato A). La valutazione delle prove sarà immediata e trasparente e coinvolgerà direttamente l’allievo. La scala di
votazioni numeriche andrà da 1 a 10, evitando le frazioni di voto inferiori a 0,50. Data la scansione annua in 1 trimestre e 1
pentamestre si prevede di attribuire a ciascuno studente complessivamente due valutazioni per il trimestre e quattro per
il pentamestre.
CRITERI DI VALUTAZIONE:
L'attribuzione dei punteggi terrà conto del raggiungimento degli obiettivi sopra proposti. Terrà conto altresì delle
capacità e precisione espositive del singolo alunno. Per la valutazione delle prove scritte è stata proposta una griglia
specifica di correzione (Allegato B).
PROGRAMMA SVOLTO
REALISMO, NATURALISMO E VERISMO (Trimestre - Pentamestre)
Emile Zola e i canoni del naturalismo
Giovanni Verga - Vita e opere; i canoni del Verismo (Pentamestre)
Dalle Novelle Rusticane: Libertà.
Da Vita dei Campi: Fantasticheria, Rosso Malpelo
Dal Ciclo dei Vinti: I Malavoglia, Mastro Don Gesualdo.
L’ETA’ DEL DECADENTISMO (Pentamestre)
Il Simbolismo: la poesia in Francia ed in Italia
G. Pascoli, la poetica: Il Fanciullino
Da Myricae: Arano, X Agosto, Lavandare, Temporale, Tuono.
Dai Canti di Castevecchio: Il gelsomino notturno.
Il romanzo europeo (Pentamestre)
J.K. Huysmans: Controcorrente
O. Wilde: Il ritratto di Dorian Gray
G. D’Annunzio: Il piacere (brani tratti dal libro di testo)
Italo Svevo (Pentamestre)
Italo Svevo: le tematiche, le idee e l’ambiente
I romanzi, i personaggi, la struttura e le tecniche innovative
Una Vita
Senilità
La Coscienza di Zeno Luigi Pirandello (Pentamestre)
Il contesto storico sociale, la vicenda biografica, la sua visione del mondo, la concezione dell’arte
Da L’umorismo: La vita e la forma
Dalle Novelle per un anno: Il treno ha fischiato
Il Fu Mattia Pascal
Uno, nessuno e centomila
Pirandello e il teatro: Sei personaggi in cerca d'autore , Enrico IV
L’ETA’ DELLE AVANGUARDIE (Pentamestre)
Aspetti culturali e manifestazioni letterarie
Crepuscolarismo e Futurismo
G. Ungaretti (Pentamestre)
L’itinerario poetico
Da L’Allegria: I fiumi, Veglia, San Martino del Carso, Soldati
Da Sentimento del tempo: La madre
Da Il Dolore: Non gridate più
E. Montale (Pentamestre) Il pensiero e la poetica. Da Ossi di seppia: Non chiederci la parola, I limoni, Meriggiare pallido e assorto,
Spesso il male di vivere ho incontrato.Da Le Occasioni: Non recidere, forbice.
FIRMA
SCHEDA DEL DOCENTE
Classe 5° sez. B indirizzo Informatica e Telecomunicazione Articolazione: Informatica
Materia: Storia
A.S. 2014/2015 DOCENTE: Gaetano Cofini
TABELLA
RIASSUNTIVA
DELLA CLASSE
ORE
PREVISTE
ORE SVOLTE
VERIFICHE
EFFETTUATE
1° TRIMESTRE
24
22
2/3
2° SEMESTRE
44
30
4/5
SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO
OBIETTIVI DISCIPLINARI PREVISTI IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE: - Saper organizzare i fatti storici secondo il loro ordinato sviluppo diacronico
- Saper cogliere di riflesso la dimensione diacronica e sincronica degli eventi storici
- Riconoscere il ruolo all'interno degli eventi considerati dei vari soggetti storici
- Saper cogliere i nessi logici tra i vari eventi storici
- Saper riconoscere gli aspetti sociali, economici, politici degli argomenti storici
- Capacità di stabilire connessioni spazio-temporali tra eventi storici, passati e presenti
- Saper cogliere la dimensione reale e attuale dello studio della storia
- Saper leggere e interpretare documenti storiografici di vario tipo
OBIETTIVI PROGRAMMATI E NON CONSEGUITI CON RELATIVE MOTIVAZIONI: Se gran parte degli obiettivi sopra indicati sono stati raggiunti da numerosi alunni, non vi è stata tuttavia la possibilità per ragioni di tempo di approfondire adeguatamente l'interpretazione di documenti storiografici, sebbene ne siano stati letti e commentati esempi significativi.
METODOLOGIA: Le metodologie che si intendono utilizzare tengono conto delle caratteristiche specifiche della classe, puntando al continuo
coinvolgimento degli allievi. Alle lezioni frontali si intendono alternare momenti di discussione/dibattito sui temi proposti,
usi didattici di audiovisivi, di CD-rom e uscite didattiche. Ritengo inoltre opportuno esplicitare costantemente gli obiettivi e i
contenuti degli interventi didattici al fine di chiarirne la specifica funzione.
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO: Come strumenti di supporto il libro in adozione potrà essere integrato da altri testi scelti dagli studenti o da fotocopie di
sintesi fornite dal professore sugli argomenti proposti, nonché dall'uso didattico audiovisivi. STRUMENTI DI VERIFICA: Saranno valutati i seguenti tipi di prestazioni:
1) gli interventi durante la trattazione degli argomenti
2) le interrogazioni orali (colloqui)
3) verifiche scritte di diversa tipologia (saggi brevi, temi, relazioni, simulazioni di prima e terza prova, prove
strutturate, semistrutturate, questionari a risposta aperta)
Le verifiche collettive verranno programmate per tempo, almeno una settimana prima, e ne sarà data notizia sul registro
elettronico, al fine di evitare sovrapposizioni con altre prove. Sono previste inoltre prove di simulazione per la terza prova di
esame. La valutazione delle prove sarà immediata e trasparente e coinvolgerà direttamente l’allievo. La scala di votazioni
numeriche andrà da 1 a 10, evitando le frazioni di voto inferiori a 0,50. Data la scansione annua in 1 trimestre e 1
pentamestre si prevede di attribuire a ciascuno studente almeno due valutazioni per il trimestre e quattro per il
pentamestre. CRITERI DI VALUTAZIONE: L'attribuzione dei punteggi terrà conto del raggiungimento degli obiettivi sopra proposti. Terrà conto altresì delle capacità e precisione espositive del singolo alunno.
PROGRAMMA SVOLTO I MODULO (Trimestre)
L’ITALIA DALL’UNITA’ POLITICA AL DECOLLO INDUSTRIALE Il nuovo stato unitario
Dalla destra alla sinistra storica I governi De Pretis e Crispi e le riforme
L’avventura coloniale
La politica repressiva
II MODULO (Trimestre) IL CROLLO DEGLI IMPERIALISMI
Lo scacchiere europeo L’età giolittiana
La politica estera e la guerra di Libia
L’Italia tra neutralismo e interventismo
La I guerra mondiale: una guerra diversa, le fasi del conflitto
Fine del conflitto e i trattati di pace. Il nuovo assetto dell’Europa.
III MODULO (Trimestre - Pentamestre)
LA NASCITA DEI REGIMI TOTALITARI L’Italia dal biennio rosso all’avvento del fascismo
Il regime fascista: ideologia caratteri e politica
La rivoluzione bolscevica, Lenin, l’avvento di Stalin e l’economia pianificata Il crollo di Wall Street e sue ripercussioni nell’economia mondiale
Dalla Repubblica di Weimar alla nascita del Terzo Reich
Il regime nazista: ideologia, caratteri e politica
La guerra civile in Spagna e il regime franchista
IV MODULO (Pentamestre)
Il II CONFLITTO MONDIALE E LE SUE RIPERCUSSIONI SULL’ORDINE MONDIALE Cause politiche ed ideologiche del II conflitto mondiale
Le fasi del conflitto
Fine della guerra e formazione di un nuovo assetto mondiale
La ricostruzione in Italia
V MODULO (Pentamestre)
LA SECONDA META’ DEL XX SECOLO
I due blocchi: la guerra fredda
La guerra di Corea, Cuba e Vietnam La decolonizzazione
L'Europa unita
Il crollo del muro di Berlino
FIRMA
SCHEDA DEL DOCENTE
Classe 5° sez. B indirizzo Informatica e Telecomunicazione Articolazione: Informatica
Materia: Inglese
A.S. 2014/2015
DOCENTE: Simone Simone
TABELLA
RIASSUNTIVA
DELLA CLASSE
ORE
PREVISTE
ORE SVOLTE
VERIFICHE
EFFETTUATE
1° TRIMESTRE
29
37
2/3
2° SEMESTRE
60
53
4/5
SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO
OBIETTIVI DISCIPLINARI PREVISTI IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE: - utilizzare la lingua inglese per scopi comunicativi;
- utilizzare i linguaggi settoriali relativi al percorso di studio;
- individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;
- saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo
METODOLOGIA:
Metodo funzionale-comunicativo; lezione frontale; organizzazione dell'intervento didattico attenta alle diversità individuali nei ritmi e nei tempi di apprendimento degli allievi. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO:
o Libro di testo o Dispense fornite dal docente o Appunti e mappe concettuali o Vocabolario o Internet
STRUMENTI DI VERIFICA:
Verifica orale: Interrogazioni, conversazioni
Verifica scritta (una nel primo trimestre, tre nel pentamestre): relazioni, test oggettivi, quesiti a risposta multipla e quesiti a risposta singola.
CRITERI DI VALUTAZIONE:
Indicatori ai fini della valutazione Conoscenza dell'argomento: pertinenza della risposta, proprietà e ampiezza delle informazioni, rielaborazione critica. Capacità logico-argomentative: chiarezza, linearità, organicità del pensiero. Padronanza della lingua: esposizione chiara e sicura, rispetto dell'ortografia e della punteggiatura, corretto uso delle strutture morfo - sintattiche, adeguata proprietà lessicale. PROGRAMMA SVOLTO
PROGRAMMA DI LINGUA INGLESE
Classe Quinta B I Anno Scolastico 2014/2015 Prof. Simone Simone Libro di Testo: LOG IN Technical English for Computer Science & Telecommunications – Francesca Avezzano Comes, Virginio Rivano, Augusta Sinapi, Giuseppe De Benedettis – Ed. Hoepli Milano � Integrated Circuits (Ics) and microprocessors
- What is an integrated circuit?
- Making a chip
- Microprocessors
� Operating Systems
- Operating Systems
- Windows and Macintosh operating systems
- Graphical user interfaces � Optical fibres
- The nature of optical fibres
- Communications using optical fibres
- Telephone communications � Cellular telecommunications
- Cellular telecommunications
- Smart phones
- The future of mobile phones
� The Internet: online communication
- What is the internet?
- The world wide web
- VoIP technology � ISO – OSI protocols
- ISO – OSI protocols
- High- level OSI protocols
- Rounding off
Contenuti Grammaticali:
Futuro: will/going to/ presente progressivo con significato di futuro; would you like + infinito; comparativi, superlativi; passato prossimo semplice e continuo; trapassato prossimo; time clauses: first conditional, second conditional, third conditional; passivo; used to; question tags;
FIRMA
SCHEDA DEL DOCENTE
Classe 5° sez A indirizzo Liceo
MATERIA: MATEMATICA
DOCENTE. ROSSANA PILLA
Anno scolastico 2012/2013
SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO
OBIETTIVI DISCIPLINARI PREVISTI IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE:
1. Proseguire e ampliare il processo di preparazione scientifica e culturale già avviato; 2. Concorrere insieme alle altre discipline allo sviluppo dello spirito critico e alla promozione umana e intellettuale; 3. Acquisizioni di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e formalizzazione; 4. Capacità di cogliere i caratteri distintivi dei linguaggi formali, artificiali; 5. Sviluppare l’attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite; 6. Collegarsi con altri contesti disciplinari; 7. Saper sviluppare semplici dimostrazioni; 8. Saper operare con il simbolismo matematico;
Tabella riassuntiva ORE ORE VERIFICHE
della classe: PREVISTE SVOLTE EFFETTUATE
I Periodo trimestre 42 32 2
II Periodo pentamestre 57 36 3
9. Saper risolvere situazioni problematiche di varia natura avvalendosi di modelli matematici opportuni; 10. Costruire procedure di risoluzione di un problema; 11. Conoscere le regole fondamentali della logica matematica; 12. Riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle altre scienze; CONTENUTI DISCIPLINARI: Integrale definito e applicazioni: Introduzione intuitiva dl concetto di integrale
definito; integrale definito di una funzione continua; proprietà degli integrali definiti;
Teorema della media (dimostrazione); definizione di funzione integrale; Teorema di
Torricelli (dimostrazione); calcolo dell’integrale definito di una funzione elementare;
Esercizi sul calcolo di aree; volume di un solido di rotazione.
Funzioni di più variabili: Definizione. Linee di livello. Limiti e continuità. Derivate
parziali. Differenziale totale. Massimi e minimi relativi. Massimi e minimi vincolati.
Algoritmi : algoritmi. Strutture di controllo. Algoritmi ricorsivi
METODOLOGIE DIDATTICHE I momenti di lezione frontale, necessari per la sistemazione delle conoscenze e le nuove spiegazioni, sono stati ridotti a vantaggio di esercitazioni individuali e di gruppo sia per l'applicazione sia per la scoperta di nuovi concetti. I nuovi teoremi e loro dimostrazioni sono state ampiamente esposti e discussi.
SUPPORTI DIDATTICI UTILIZZATI Lezioni frontali Libro di testo Fotocopie Software didattici VALUTAZIONI EFFETTUATE Per le verifiche formative si è fatto ricorso a frequenti esercitazioni scritte, e ad interventi alla lavagna, per far prendere confidenza i ragazzi con gli argomenti di volta in volta affrontati, allontanare l’abituale paura delle verifiche formali ed offrire occasioni per esercitarsi ad esprimersi in modo formalmente corretto. Le verifiche sommative sono state prove strutturate e non, per consentire di sondare tanto l'acquisizione delle conoscenze, in genere
domande a risposta chiusa o aperta, quanto delle competenze, esercizi di applicazione e problemi da risolvere. Sono state somministrate al termine delle unità didattiche (non necessariamente alla conclusione di ognuna di esse) con cadenza mensile. OBIETTIVI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI:
L’insegnamento della matematica concorre insieme alle altre discipline allo sviluppo critico e alla promozione intellettuale dell’allievo; pertanto si pone come obiettivi: l’acquisizione di conoscenze a livello più elevato di astrazione e formalizzazione; 1. la capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse; 2. l’attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze acquisite; 3. uso di una terminologia specifica essenziale; 4. conoscenze dei concetti essenziali della disciplina; 5. uso consapevole delle tecniche e delle procedure di calcolo; Sotto l’aspetto concettuale l’allievo deve: 1. possedere la nozione di integrale definito, indefinito; 2. saper utilizzare i principali metodi di integrazione indefinita; 3. saper applicare l’integrale definito per il calcolo di aree. 4. Saper applicare i metodi dell’analisi infinitesimale alle funzioni di due variabili 5. determinare il dominio di una funzione di due variabili 6. Saper applicare i concetti di limite, continuità, derivabilità e differenziabilità alle funzioni di due variabili 7. Determinare i punti di massimo e minimo di una funzione di due variabili 8. Implementare algritmi di tipo matematico
Tali obiettivi, formativi e di contenuto, sono stati raggiunti dalla maggior parte della classe anche se in maniera differenziata a causa dei diversi livelli di partenza, delle differenti capacità e dell’impegno profuso. Per la maggior parte degli studenti l’impegno e la responsabilità sono stati costanti e sufficientemente produttivi; in un paio di casi, anche a seguito di inviti quotidiani e di interventi specifici, si sono potute recuperare condizioni di preparazione solo sufficientemente accettabili.
OBIETTIVI PROGRAMMATI E NON CONSEGUITI CON RELATIVE MOTIVAZIONI: Il mancato raggiungimento di alcuni obiettivi programmati è da attribuire alla l’eterogeneità della classe ed alla verifica della mancanza dei prerequisiti necessari. La situazione non ha consentito la trattazione completa di taluni argomenti quali: probabilita’ e campionamento.
Roma, 10 maggio 2015
Prof.ssa Rossana Pilla
SCHEDA DEL DOCENTE
Classe 5° sez. B indirizzo Informatica e Telecomunicazione Articolazione: Informatica
Materia: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI
A.S. 2014/2015 DOCENTE: PROF.SSA GIUSEPPINA DE FELICE PROIA (supplente PROF.SSA ARIANNA MARIANI) DOCENTE TECNICO PRATICO: PROF.SSA EMANUELA LOCATELLI
TABELLA RIASSUNTIVA
DELLA CLASSE
ORE
PREVISTE
ORE SVOLTE
VERIFICHE
EFFETTUATE
1° TRIMESTRE
44
33
3
2° SEMESTRE
88
73
7
SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO
OBIETTIVI DISCIPLINARI PREVISTI IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE:
• sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza;
• scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali;
• gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della
qualità e della sicurezza;
• gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali;
• configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti;
• redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali.
OBIETTIVI PROGRAMMATI E NON CONSEGUITI CON RELATIVE MOTIVAZIONI:
• gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della
qualità e della sicurezza;
• gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali; I suddetti obiettivi, non conseguiti nell’ambito specifico della disciplina Tecnologie e Progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni, a causa del ritardo nella stabilizzazione del docente definitivo presso codesto Istituto, dovuto all’alternarsi dei docenti supplenti fino alla metà di novembre 2015.
METODOLOGIA: Nel portare avanti l’azione didattica si è tenuto sempre al centro di
qualsiasi azione formativa l’alunno e il graduale ed armonico sviluppo della sua personalità in relazione anche ai problemi, alle aspettative e alle potenzialità. Per accrescere l’interesse e la partecipazione costruttiva e l’acquisizione dei contenuti è stato privilegiato il metodo operativo, facendo dell’alunno il soggetto attivo del processo d’insegnamento-apprendimento. Si è partiti da situazioni concrete per giungere attraverso analisi, lezioni interattive, discussioni guidate, ad individuare e analizzare nel suo complesso il percorso scelto. Nello specifico, si è ritenuto opportuno ricavare �momenti diversi di attività di svolgimento:
- �Momenti di interazione verbale insegnanti/alunni - �Momenti di lavoro collettivo alunni/insegnanti, alunni/ alunni - Momenti di lavoro autonomo di applicazione/consolidamento
delle conoscenze o delle tecniche da parte degli alunni MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO: Uso dei libri di testi, dispense cartacee e online, computer, LIM,
audiovisivi, riviste, materiale didattico in dotazione alla scuola, software gratuiti, laboratorio di informatica.
STRUMENTI DI VERIFICA: Verifiche in itinere e finale mediante prove non strutturate, prove semistrutturate, prove strutturate, verifiche orali.
CRITERI DI VALUTAZIONE: Sono state utilizzate le griglie di valutazione contenute nel P. O. F.
Nel valutare si sono sempre tenuti presenti le capacità e la personalità di ciascun alunno, le condizioni in cui la prova è stata effettuata, le difficoltà della prova stessa. Ciascun alunno è stato guidato a riflettere sui risultati conseguiti e ad autovalutarsi, al fine di acquisire consapevolezza delle proprie attitudini o delle eventuali carenze e partecipare in modo sempre più proficuo alle attività scolastiche. Per la valutazione finale, si è tenuto conto, oltre che degli aspetti strettamente cognitivi (conoscenze, abilità e competenze acquisite), dei progressi registrati rispetto ai livelli di partenza, del comportamento, dell’interesse, della partecipazione e dell’impegno dimostrati nelle varie attività proposte, della frequenza scolastica degli alunni.
PROGRAMMA SVOLTO
− Crittografia e sicurezza delle reti.
− Metodi e tecnologie per la programmazione di rete.
− Protocolli e linguaggi di comunicazione a livello applicativo.
− Tecnologie per la realizzazione di web-service.
− Android. FIRMA
SCHEDA DEL DOCENTE
Classe 5° sez. B indirizzo Informatica e Telecomunicazione Articolazione: Informatica
Materia: GESTIONE DI PROGETTO E ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA
A.S. 2014/2015 DOCENTE: PROF.SSA GIUSEPPINA DE FELICE PROIA (supplente PROF.SSA ARIANNA MARIANI) DOCENTE TECNICO PRATICO: PROF.SSA CINZIA BERLICCHI
TABELLA RIASSUNTIVA
DELLA CLASSE
ORE
PREVISTE
ORE SVOLTE
VERIFICHE
EFFETTUATE
1° TRIMESTRE
36
30
3
2° SEMESTRE
63
51
5
SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO
OBIETTIVI DISCIPLINARI PREVISTI IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE: • identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti;
• gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della
qualità e della sicurezza;
• utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei
servizi;
• analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con
particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona,
dell’ambiente e del territorio;
• utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle
strategie espressive ed agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
• redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali.
OBIETTIVI PROGRAMMATI E NON CONSEGUITI CON RELATIVE MOTIVAZIONI: Nessuno
METODOLOGIA: Nel portare avanti l’azione didattica si è tenuto sempre al centro di
qualsiasi azione formativa l’alunno e il graduale ed armonico sviluppo della sua personalità in relazione anche ai problemi, alle
aspettative e alle potenzialità. Per accrescere l’interesse e la partecipazione costruttiva e l’acquisizione dei contenuti è stato privilegiato il metodo operativo, facendo dell’alunno il soggetto attivo del processo d’insegnamento-apprendimento. Si è partiti da situazioni concrete per giungere attraverso analisi, lezioni interattive, discussioni guidate, ad individuare e analizzare nel suo complesso il percorso scelto. Nello specifico, si è ritenuto opportuno ricavare momenti diversi di attività di svolgimento: �
- �Momenti di interazione verbale insegnanti/alunni - �Momenti di lavoro collettivo alunni/insegnanti, alunni/ alunni - Momenti di lavoro autonomo di applicazione/consolidamento
delle conoscenze o delle tecniche da parte degli alunni MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO: Uso dei libri di testi, dispense cartacee e online, computer, LIM,
audiovisivi, riviste, materiale didattico in dotazione alla scuola, software gratuiti, laboratorio di informatica.
STRUMENTI DI VERIFICA: Verifiche in itinere e finale mediante prove non strutturate, prove semistrutturate, prove strutturate, verifiche orali.
CRITERI DI VALUTAZIONE: Sono state utilizzate le griglie di valutazione contenute nel P. O. F.
Nel valutare si sono sempre tenuti presenti le capacità e la personalità di ciascun alunno, le condizioni in cui la prova è stata effettuata, le difficoltà della prova stessa. Ciascun alunno è stato guidato a riflettere sui risultati conseguiti e ad autovalutarsi, al fine di acquisire consapevolezza delle proprie attitudini o delle eventuali carenze e partecipare in modo sempre più proficuo alle attività scolastiche. Per la valutazione finale, si è tenuto conto, oltre che degli aspetti strettamente cognitivi (conoscenze, abilità e competenze acquisite), dei progressi registrati rispetto ai livelli di partenza, del comportamento, dell’interesse, della partecipazione e dell’impegno dimostrati nelle varie attività proposte, della frequenza scolastica degli alunni.
PROGRAMMA SVOLTO
- Tecniche e per la pianificazione, previsione e controllo di costi, risorse e software per lo sviluppo
di un progetto.
- Manualistica e strumenti per la generazione della documentazione di un progetto.
- Tecniche e metodologie di testing a livello di singolo componente e di sistema.
- Norme e standard settoriali per la verifica e la validazione del risultato di un progetto.
- Normativa internazionale, comunitaria e nazionale di settore relativa alla sicurezza e alla
prevenzione degli infortuni.
- Elementi di economia e di organizzazione di impresa con particolare riferimento al settore ICT.
- Processi aziendali generali e specifici del settore ICT, modelli di rappresentazione dei processi e
delle loro interazioni e figure professionali.
- Ciclo di vita di un prodotto/servizio.
- Metodologie certificate per l’assicurazione della qualità di progettazione, realizzazione ed
erogazione di prodotti/servizi.
FIRMA
SCHEDA A CURA DEL DOCENTE
Classe 5° sez B Indirizzo : Informatica
Materia: Informatica
Docenti: M. Mengolini, C. D. Berlicchi
TABELLA RIASSUNTIVA DELLA CLASSE
ORE PREVISTE
ORE SVOLTE
VERIFICHE EFFETTUATE
S O P
I periodo 66 71 2 2 1
II periodo 132
93
(al 11/5)
3 3 1
SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO
OBIETTIVI DISCIPLINARI PREVISTI IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE
CONTENUTI DISCIPLINARI:
• Gli archivi informatici
• Organizzazione di base
• Organizzazione per archivi complessi
• Scelta dell'archivio
• Sistemi informativi e database
• Il modello E/R
• Il DBMS Microsoft Access
• Il modello relazionale
• Il linguaggio SQL
• Il linguaggio PHP
• Applicazioni in rete
METODOLOGIE DIDATTICHE:
− Lezioni frontali
− Esercitazioni applicative guidate
− Esperienze di laboratorio
SUPPORTI DIDATTICI UTILIZZATI:
− Utilizzo del libro di testo
− Appunti delle lezioni
− Laboratorio di informatica
VALUTAZIONI EFFETTUATE:
− Prove orali
− Verifiche scritte
− Relazioni di laboratorio
OBIETTIVI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI:
La classe si è presentata all’inizio dell’anno con una preparazione non completamente omogenea ma, nella maggioranza dei casi, adeguata ad affrontare l’ultimo anno del corso. La partecipazione attiva e l’impegno sono stati non costanti nel corso dell’anno scolastico e differenziati da individuo ad individuo. Diverse ore di insegnamento, rispetto alle 198 previste, non sono state svolte, a causa della coincidenza di attività previste in sede di Collegio dei Docenti o di festività. Il risultato è una preparazione accettabilmente completa ed approfondita per diversi studenti, in alcuni casi addirittura ad ottimi livelli, mentre in altri risulta superficiale.
Conoscenze:
• Organizzazione di base degli archivi informatici.
• Organizzazioni più complesse degli archivi informatici
• Concetti fondamentali dei Database
• Evoluzione storica delle organizzazioni dei Database
• Database relazionali
• Normalizzazione dei DB relazionali
• Linguaggio PHP
• Linguaggio SQL
• Il DBMS Access
• Il DBMS MySQL
Competenze:
• Saper valutare il tipo di archivio informatico più idoneo alla soluzione di un problema
• Saper descrivere con opportuno formalismo lo schema di un database
• Saper passare dallo schema alle relazioni
• Saper normalizzare un DB relazionale
• Saper scrivere moduli in PHP e SQL Capacità:
• Progettazione di piccoli pacchetti software che utilizzino archivi informatici, con valu-tazione dell'archivio più idoneo.
• Progettazione di piccoli pacchetti software che utilizzino i linguaggi PHP e/o SQL per gestire dei Database.
Roma, 11 maggio 2015 I Docenti Prof. Mario Mengolini Prof.ssa Cinzia Debora Berlicchi
SCHEDA DEL DOCENTE
Classe 5° sez. B indirizzo Informatica e Telecomunicazione Articolazione: Informatica
Materia: Sistemi e Reti
A.S. 2014/2015
DOCENTE: Prof.ssa Ferraresi Valentina DOCENTE TECNICO PRATICO: Prof.ssa Emanuela Locatelli
TABELLA
RIASSUNTIVA
DELLA CLASSE
ORE
PREVISTE
ORE SVOLTE
VERIFICHE
EFFETTUATE
O
P
1° TRIMESTRE
44
37
3
1
2° SEMESTRE
88
71
4
1
SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO
La mia conoscenza della classe è relativa a tre anni scolastici e per questo ho potuto formulare il seguente giudizio: gli studenti si sono sufficientemente interessati alla disciplina. Data questa situazione, si è pensato di potenziare le capacità degli alunni con approfondimenti e con la certificazione Discovery 1 CISCO. Si è privilegiato uno studio non solo nozionistico, ma mirato ad ampliare le loro conoscenze e competenze. Il risultato finale è in alcuni casi discreto, mentre in altri risulta nei limiti della sufficienza. La programmazione iniziale ha subito un certo taglio, dato dalle numerose pause (autogestione, festività, assemblee), che hanno determinato interruzioni dell’attività scolastica.
OBIETTIVI DISCIPLINARI PREVISTI IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE: Conoscere le caratteristiche del modello Client/Server. Configurare e installare sistemi di elaborazione dati e reti Conoscere i protocolli per la configurazione dei sistemi in rete Conoscere le caratteristiche delle reti geografiche Conoscere le tecniche di instradamento dei pacchetti Saper progettare reti private in ambito geografico Conoscere i protocolli delle reti VPN Scegliere gli strumenti più adatti per mantenere sotto controllo la rete Sapere cosa sono una topologia fisica e una topologia logica Conoscere l'architettura di rete TCP/IP
Conoscere il protocollo UDP Progettare sistemi in base ai requisiti di sicurezza di un'azienda Conoscere le normative relative alla sicurezza dei dati Conoscere le tecniche di filtraggio del traffico dei dati Saper progettare una rete in termini di cablaggio e collocazione dei servizi Conoscere le norme del cablaggio strutturato Conoscere la topologia a stella estesa e i cavi, i connettori e gli apparati Individuare modi e strumenti per mantenere la rete sotto controllo
OBIETTIVI PROGRAMMATI E NON CONSEGUITI CON RELATIVE MOTIVAZIONI: Per mancanza di tempo non ho potuto conseguire i seguenti obiettivi: Saper progettare un'infrastruttura di rete basata su server Conoscere l'indirizzo logico IP Conoscere il funzionamento del DNS e il concetto di dominio
METODOLOGIA: Lezioni frontali, alternate ad esperienze pratiche di laboratorio
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO: Libro di testo: E. Baldino R. Rondano A. Spano C. Iacobelli INTERNETWORKING Sistemi e Reti (Quinto anno) - Editore Juvenilia Scuola Dispense autoprodotte. Dispense di capitolo CISCO. Laboratorio di Sistemi.
STRUMENTI DI VERIFICA: • Prove orali.
• Prove scritte di tipo progettuale
• Prove a test
• Attività pratica di laboratorio CRITERI DI VALUTAZIONE:
Riguardo ai criteri per la valutazione sommativa si veda quanto deliberato nella prima riunione del Consiglio di Classe. In particolare i requisiti minimi necessari per la sufficienza sono rappresentati da conoscenze o abilità ritenute fondamentali e imprescindibili. La scala di valutazione dalla sufficienza in su misura essenzialmente la qualità dell’apprendimento più che la quantità di nozioni possedute. Si tiene conto anche della partecipazione dello studente al dialogo educativo in classe, della regolarità dell’impegno, della capacità di relazionarsi in modo corretto e costruttivo con il resto della classe e con l’insegnante. Si cercherà inoltre di favorire la crescita dell’autostima e il senso di gratificazione premiando gli studenti anche quando, a fronte di evidenti e oggettive difficoltà personali, riescano a raggiungere piccoli traguardi parziali in un percorso di crescita. Durante l’intero anno scolastico verranno raccolte informazioni utili alla formulazione del giudizio finale basate anche su brevi interventi degli studenti durante le lezioni o le esercitazioni in classe.
Gli studenti verranno impegnati alla lavagna, a rotazione, nelle lezioni anche durante le spiegazioni e in laboratorio si eserciteranno su postazioni individuali quando possibile: dati e informazioni utili così raccolti verranno utilizzati come elementi di verifica formativa.
PROGRAMMA SVOLTO alla data del Documento La Tecnologia Delle Reti-(revisione degli argomenti del quarto anno):
Topologia di rete Metodi di accesso al mezzo di trasmissione Gli indirizzi MAC delle schede di rete Tecniche di accesso al canale fisico Caratteristiche della rete Ethernet La rete Tocken Ring Gli indirizzi IP Tecniche di indirizzamento IP La segmentazione della rete I nomi di internet I protocolli IP- TCP-UDP- ARP Caratteristiche del routing Modello TCP/IP I protocolli del livello Trasport I protocolli del livello Application I protocolli IPv6 La Configurazione dei sistemi in rete Configurazione di un Host Il protocollo Bootp dei sistemi Il BOOTP: la comunicazione Client/Server e l’indirizzamento Protocollo standard per l’assegnazione dinamica degli indirizzi Configurazione dinamica dell’host Il formato dei messaggi DHCP Configurazione dei sistemi con DHCP Stati del DHCP Client DHCP relay agent Configurazione dei sistemi che usano IPV6 Caratteristiche di una VPN Tipi di VPN: Remote-access, Site-to-site Sicurezza nelle VPN
Crittografia
Tunneling
IPSEC Framework:AH-ESP-DES-3DES-AES-Blowfish-MD5-SHA1-PSK-RSA-DH1-DH2-DH5-DH7
IPsecurity: AH-ESP-IKE
SSL/TLS
BGP/MPLS VPN di fiducia e sicure: Trusted VPN, Secure VPN, Hybrid VPN Gestione delle reti Il network management La documentazione di rete La Sicurezza dei Sistemi Informatici Sicurezza Gestione dei rischi Sicurezza fisica Sicurezza dei dati e dei programmi Controllo degli accessi Password Sicurezza in rete Criptografare messaggi e documenti Criptografia: algoritmo e chiave Criptatura a chiave simmetrica Criptatura a chiave pubblica Il Controllo della rete e dei Sistemi Problem solving e Troubleshooting
Gateway e Servizi integrati Proxy Server Firewall NAT DMZ PROGRAMMA DA SVOLGERE dopo la data del Documento:
Struttura della rete Tipologia fisica Mezzi trasmissivi Apparati di rete Il cablaggio strutturato della LAN Lo standard ISO/IEC 11801 I centro stella e le dorsali
FIRMA
SCHEDA DEL DOCENTE Classe 5° sez B informatica
MATERIA: EDUCAZIONE FISICA
DOCENTE: MARINO RENATO Anno scolastico 2014/2015
Tabella
riassuntiva
della classe
Ore
previste
Ore
svolte
Verifiche
effettuate
Studenti con
debito
formativo
66 39 4 /
SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO
OBIETTIVI DISCIPLINARI PREVISTI IN SEDE DI
PROGRAMMAZIONE :
Potenziamento delle capacità fisiche generali e specifiche. Miglioramento delle competenze relative all’acquaticità, ai quattro stili ed al gioco della pallanuoto.
Approfondimento delle tematiche teoriche
CONTENUTI DISCIPLINARI:
Nuoto pallanuoto e pronto soccorso in acqua Lavoro in palestra con esercitazioni a circuito con piccoli attrezzi e macchine Argomenti relativi alla metodologia di allenamento, doping e neuroscienze.
METODOLOGIE, SUPPORTI DIDATTICI UTILIZZATI:
Metodo analitico e globale, utilizzo di attrezzi e strumenti m a
disposizione nella piscina.
OBIETTIVI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI:
CONOSCENZE: ottime
COMPETENZE: ottime
CAPACITA': buone
Roma, lì 4 maggio 2015 Prof. Renato Marino
Pag. 1/7 Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Salvatore Quasimodo, Ride la gazza, nera sugli aranci, in Ed è subito sera.
Edizione: S. Quasimodo, Poesie e discorsi sulla poesia, a cura di G. Finzi, Mondadori, Milano1996
1 Forse è un segno vero della vita: 11 non più mia, arsi, remoti simulacri.
2 intorno a me fanciulli con leggeri 12 E tu vento del sud forte di zàgare,
3 moti del capo danzano in un gioco 13 spingi la luna dove nudi dormono
4 di cadenze e di voci lungo il prato 14 fanciulli, forza il puledro sui campi
5 della chiesa. Pietà della sera, ombre 15 umidi d‟orme di cavalle, apri
6 riaccese sopra l‟erba così verde, 16 il mare, alza le nuvole dagli alberi:
7 bellissime nel fuoco della luna! 17 già l‟airone s‟avanza verso l‟acqua
8 Memoria vi concede breve sonno; 18 e fiuta lento il fango tra le spine,
9 ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo 19 ride la gazza, nera sugli aranci.
10 per la prima marea. Questa è l‟ora:
Salvatore Quasimodo. Nato a Modica (Ragusa) nel 1901, morto nel 1968, consegue il premio Nobel per la letteratura
nel 1959. L‟evoluzione della sua poesia riflette la storia della poesia contemporanea italiana, dall‟Ermetismo ad un
discorso poetico più ampio. Le raccolte poetiche degli anni Trenta confluiscono in Ed è subito sera (1942). Le sue
traduzioni dei poeti greci dell‟antichità sono spesso poesia originale (Lirici greci, 1940). Nelle raccolte Giorno dopo
giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Il falso e vero verde (1954 e 1956), La terra impareggiabile (1958), Dare e
avere (1966) si avverte l‟esigenza del poeta di volgersi ad un colloquio aperto con gli uomini.
Nella lirica Ride la gazza, nera sugli aranci, la rievocazione della Sicilia si fonde con quella dell‟infanzia e della
comunione con la natura, in contrasto con il dolore presente della vita.
1. Comprensione del testo
Dopo un‟attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Chiarisci il primo verso della poesia.
2.2 Spiega l‟espressione Pietà della sera (v. 5).
2.3 Qual è il significato dell‟espressione ombre / riaccese (vv. 5-6)?
2.4 Soffermati sul motivo della memoria (v. 8).
2.5 Spiega l‟espressione arsi, remoti simulacri (v. 11).
2.6 In quali scene si fa evidente l‟atmosfera mitica e con quali espressioni?
2.7 Soffermati sul motivo della natura, presente nella seconda parte della poesia.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Le tematiche della fanciullezza, della memoria e della comunione con la natura si fondono nella poesia,
accentuate da sapienti scelte stilistiche. Riflettendo su questa lirica commenta nell‟insieme il testo dal punto
di vista del contenuto e della forma. Approfondisci poi l‟interpretazione complessiva della poesia con
opportuni collegamenti ad altri testi di Quasimodo e/o a testi di altri autori del Novecento.
Pag. 2/7 Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il dono.
DOCUMENTI
ORATORIO DI SAN SILVESTRO - Roma
Donazione di Costantino, 1248
Jacques-Louis DAVID
Antioco e Stratonice, 1774
PARMIGIANINO
Adorazione dei Magi, 1529 circa
«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l‟uso
antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano
fette di buccia d‟arancio, perché l‟anima del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a
vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un‟asse della tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi
guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva
essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla
mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d‟avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto
si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l‟arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e
di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi
vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire
ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano
ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto
donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov‟era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse
l‟uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia
assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava
un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo
fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l‟ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”.
Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il
dono che Gesù ci ha fatto questa notte.» Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell‟identità de L‟Unione Sarda, Cagliari 2012
«Gli uomini disapprendono l‟arte del dono. C‟è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di
scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere
loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona
programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l‟impulso umano non ha più il minimo
posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all‟umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei
bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione
sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica
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valutazione dell‟altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta nell‟immaginazione della felicità del
destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l‟altro come un soggetto: il
contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che
desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione
degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna
voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.» Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it., Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951)
«La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo
percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di
aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui
giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono
interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che
riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi
venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po‟
più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano
di relazioni tra gli individui.» Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010
«Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando un
dono s‟inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un
fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte
di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese
di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all‟interno di una catena di
reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb,
darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in
una catena continua che aiuterà altre sette persone. All‟inizio di questa catena c‟è un giovane uomo, Matt Jones,
che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la
gioia di aiutare sconosciuti.» Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV., Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011
«Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c‟è più posto per il dono ma solo per il mercato,
lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove
regna invece la legge del tornaconto. In un‟epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l‟atto del dono
per comprare l‟altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti
umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c‟è pure una forte banalizzazione del
dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli
che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle
possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o
nell‟indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare,
infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno strumento
di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà dell‟altro
invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere
presentato come una cattura dell‟uomo, un‟azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa.
Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un‟arte che è sempre stata difficile: l‟essere umano ne è
capace perché è capace di rapporto con l‟altro, ma resta vero che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non
solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti
dell‟altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché.
Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c‟è la vendita, lo scambio, il prestito.
Nel donare c‟è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all‟altro,
indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto
reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare appare
dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.» Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 – http://www.vita.it/non-profit/volontariato
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2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Le nuove responsabilità.
DOCUMENTI
«Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall‟atterraggio sulla Luna del 1969. Fu
allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della natura e dell‟ambiente
ha acquistato un‟importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera e propria industria. Le
associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di sensibilizzazione che, quanto a
professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In particolare, a partire dagli anni novanta il timore
del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti, come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco
nell’ozono. Ora, per la prima volta, alla sbarra non è più solo l‟industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni
abitante della Terra è colpevole: il boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare
terreno coltivabile, e il fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere
cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.» Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed. originale 2007)
«Crescita demografica e scelta coercitiva.
Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o almeno premature, ci
sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della popolazione mondiale. Non si può
dubitare che, nell‟ultimo secolo, questo tasso abbia notevolmente accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato
milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in 123 è arrivata al secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al
quinto in 13, e secondo le proiezioni delle Nazioni Unite il sesto promette di arrivare in altri 11. Il numero degli
abitanti del pianeta è cresciuto di 923 milioni solo nel decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla
popolazione complessiva di tutto il mondo all‟epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non
abbiano registrato un‟espansione molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe
sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo
chiaro, tuttavia, che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per cui dobbiamo
chiederci: si rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno importante è
un‟altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il rallentamento?» Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Mondadori, Milano 2012 (ed. originale 1999)
«L‟apprendistato della coesistenza con l‟altro, l‟escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci inizia a una
coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio all‟altro, a un mondo
differente dal nostro, all‟interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile, gesto
multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa anche le nostre
aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e appropriarci fra noi ciò che abbiamo così scoperto. Essere costretti a
restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di essere «a casa», è molto più difficile, soprattutto senza
che ciò provochi un‟infedeltà a noi stessi. […] Finché l‟altro non sarà riconosciuto e rispettato come ponte fra
natura e cultura, com‟è, prima, il caso per l‟altro genere, ogni tentativo di mondializzazione democratica resterà un
imperativo morale senza realizzazione concreta. Finché l‟universale non sarà considerato essere due, e l‟umanità
un luogo di coesistenza culturalmente feconda fra due generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà
imporre il suo colore ed i suoi valori all‟altro, anche mediante la sua morale e la sua religione.» Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008)
«Ogni essere umano deve disporre di una “cittadinanza mondiale”. Nessuno deve essere più “apolide”. Ciascuno deve
sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare il proprio paese d‟origine e di essere
accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […] Reciprocamente, ogni essere umano ha dei doveri nei
confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle altre specie viventi e del pianeta. L‟umanità ha
in particolare il dovere di mostrare empatia verso le generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua
sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere creare le condizioni perché le prossime generazioni e le
altre specie possano esercitare i loro diritti. Deve disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla
ricchezza accumulata.» Jacques ATTALI, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011)
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3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
DOCUMENTI
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell‟Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una
nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli
anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un‟accentuata indifferenza per
la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell‟istituzione militare in paesi come
la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla
guerra, e dall‟accettazione della guerra stessa. L‟effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra
le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all‟azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la
sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918,
nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell‟Europa, gli anni
dell‟immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell‟attivismo politico. Da un capo all‟altro
dell‟Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il
primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente
il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra
mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta
da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l‟attuale
ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai
lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla
violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l‟omissione di azioni, un non-agire, come
in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha
certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare.
Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.» Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell‟aggressività nel regno animale, la
violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato
dall‟élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro
la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo
che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente
rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto
grande, forse troppo grande per il bene dell‟umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano.
Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di
Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività
sia presente nell‟inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c‟è dubbio che l‟accento posto sulla pura
fattualità del vivere, e quindi sul fare l‟amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla
possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in
cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società
nell‟immagine della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è
cosa vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo
per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come
la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della
forza fisica. La dignità dell‟uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua
condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla
volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l‟anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del
nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio
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onore, la religione, l‟anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non
propugno che l‟India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo
consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni
inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o
religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non
potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella
storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all‟America l‟urgenza appassionata
dell‟adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il
tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento
di levarsi dall‟oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di
elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell‟ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il
tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a
quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le
fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che
debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro
procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete
di libertà bevendo alla coppa dell‟odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto
della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica.
Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell‟anima.» Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva.
DOCUMENTI
«Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti
ai lavori della culla dell‟innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto
Manzocco in “Esseri Umani 2.0” (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche»,
su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle
religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e
psichiche; l‟eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell‟invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai
geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell‟umano nel “post-umano” si devono, e possono,
realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind uploading”, ossia il
trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot grandi come virus in grado di riparare
le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.» Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, “l‟Espresso” – 6 febbraio 2014
«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all‟Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un po‟
diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l‟uomo – piattaforme petrolifere in fiamme,
miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per svolgere mestieri
ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere
mestieri intellettuali complessi». L‟astronomo della Corte d‟Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle
speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta
anacronistica ed estrema che si spiega con l‟angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà
dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta
entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario
trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c‟è più, sostituito da sensori,
lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane
guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i convogli che si
muovono all‟interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.» Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera. la Lettura” – 26 gennaio 2014
Pag. 7/7 Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
«Per molto tempo al centro dell‟attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i
tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano, come
si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri
elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a
ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una
grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere
appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.» Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, “Il Sole 24 ORE. nòva” – 12 gennaio 2014
«Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della necessità
al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall‟intenzione dell‟uomo, la storia subisce un sussulto. Non
più decadenza da una mitica età dell‟oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti,
dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra “recente passato” e “immediato futuro”, in cui si
raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi, ma solo progressi nell‟ordine del proprio potenziamento.
Null‟altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria crescita, un semplice “sì” a se stessa. L‟orizzonte si spoglia dei suoi
confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo.
Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.» Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
L‟Europa del 1914 e l‟Europa del 2014: quali le differenze?
Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali;
stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti
fra l‟Europa e il resto del mondo.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le
città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le
periferie la città del futuro, quella dove si concentra l‟energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli.
C‟è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le periferie sono la città del futuro,
non fotogeniche d‟accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città
sono le periferie. […] Spesso alla parola “periferia” si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare
in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?»
Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, “Il Sole 24 ORE” del 26 gennaio 2014
Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue considerazioni e
convinzioni al riguardo.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l‟uso del dizionario italiano.
È consentito l‟uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l‟Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Pag. 1/2 Sessione ordinaria 2013
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
M070 – ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIA LE
CORSO DI ORDINAMENTO
Indirizzo: INFORMATICA
Tema di: INFORMATICA GENERALE, APPLICAZIONI TECNICO SCIENTIFICHE INFORMATICA
(Testo valevole per i corsi di ordinamento e per i corsi sperimentali del Progetto “Sirio”)
Una Società Aeroportuale commissiona lo sviluppo di un software per la gestione dei controlli passeggeri e merci nei vari punti di dogana presenti in un Aeroporto Internazionale.
Si richiede la memorizzazione, per ogni controllo effettuato, dei dati relativi a:
1. passeggero
cognome, nome, nazionalità, N. passaporto o carta d’identità, aeroporto di provenienza/destinazione, motivo del viaggio;
2. merce trasportata
categoria di appartenenza (generi alimentari, strumentazione elettronica, farmaci, abbigliamento, …), descrizione, quantità dichiarata;
3. controllo effettuato
punto di controllo, identificativo dell’addetto al controllo, data e ora inizio controllo, … , esito (nessuna segnalazione, merce respinta, fermo del passeggero, …), dazio doganale (non dovuto / importo del dazio, se dovuto), note.
La procedura prevede che il funzionario incaricato provveda ad autenticarsi sul sistema e inserisca in tempo reale i dati relativi ad ogni nuovo controllo.
Il sistema dovrà registrare i dati provenienti dai vari punti di controllo e fornire le necessarie funzioni per la segnalazione ai funzionari incaricati, delle situazioni da gestire:
• ritiro della merce sequestrata da parte del personale addetto al controllo;
• apertura della pratica di fermo del passeggero con segnalazione all’organo preposto (Polizia Aeroportuale);
• analisi delle note di controllo e gestione delle eventuali contestazioni;
• chiusura di tutti i rapporti di controllo aperti dagli addetti secondo le loro competenze.
Il candidato realizzi:
� un’analisi della realtà di riferimento, completa delle ipotesi aggiuntive necessarie, a suo motivato giudizio, per la realizzazione di uno schema adeguato dell’architettura proposta;
� uno schema concettuale ed uno schema logico del data base;
Pag. 2/2 Sessione ordinaria 2013
Seconda prova scritta
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M070 – ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIA LE
CORSO DI ORDINAMENTO
Indirizzo: INFORMATICA
Tema di: INFORMATICA GENERALE, APPLICAZIONI TECNICO SCIENTIFICHE INFORMATICA
(Testo valevole per i corsi di ordinamento e per i corsi sperimentali del Progetto “Sirio”)
� la definizione delle relazioni e le seguenti interrogazioni espresse in linguaggio SQL:
1. visualizzare i dati di tutti i passeggeri che sono stati controllati in ciascuno dei punti di dogana nell’arco della giornata;
2. visualizzare per ciascun punto di controllo l’ammontare dei dazi doganali registrati;
3. calcolare e visualizzare quante merci per ogni categoria sono state respinte dall’inizio dell’anno;
4. calcolare e visualizzare quante contestazioni sono state registrate da ciascun addetto;
5. calcolare la durata media dei controlli per ogni punto di controllo nell’arco della giornata;
6. visualizzare l’elenco, in ordine alfabetico, raggruppato per nazionalità, dei passeggeri in stato di fermo, registrati dall’inizio dell’anno in tutti i punti di controllo;
7. visualizzare gli addetti in servizio nella giornata, suddivisi per nome del funzionario incaricato.
� la codifica in un linguaggio di programmazione a scelta di un segmento significativo del progetto realizzato.
____________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “FEDERICO CAFFE’ “
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
Roma, 19/03/2015
Classe 5B Tecnologico Articolazione: INFORMATICA
Discipline Coinvolte: Sistemi, Inglese, Matematica, Tecnologie e Progettazione di Sistemi Informativi e di Telecomunicazioni Tipologia della Prova: TIPOLOGIA MISTA
8 quesiti a risposta singola (2 per ogni disciplina) 20 quesiti a risposta multipla (5 per ogni disciplina) DURATA MASSIMA DELLA PROVA: 100 MINUTI
• Le risposte dovranno essere riportate sul foglio negli appositi spazi. • La risposta alle domande a risposta multipla deve essere data
contrassegnando con una X a penna la risposta ritenuta esatta. • Non sono ammesse cancellature, in tal caso la risposta è ritenuta
errata. • E’ consentito l’uso della calcolatrice non programmabile • Non è consentito l’uso di correttori , matite colorate o lapis. • Non è consentito l’uso di dizionari
Valutazione: Il voto complessivo è espresso in quindicesimi alla prova sufficiente sono assegnati 10/15. Candidato_________________________________________
Prova di Sistemi e Reti
Alunno…………………………….....................……Classe……………........Data………………………..
1. Descrivere i due tipi di VPN e cosa le distingue.
2. Che cosa è la crittografia e descrivere la differenza tra crittografia a chiave simmetrica e a chiave asimmetrica.
3) Quale tra i seguenti problemi difficilmente si verifica con le VPN?
a) la variabilità del tempo di trasferimento
b) il controllo degli accessi
c) blocco della rete
d) la sicurezza delle trasmissioni
4) Le Sicure VPN garantiscono: a) la cifratura dei dati e i percorsi
b) la cifratura dei dati ma non i percorsi
c) i percorsi ma non la cifratura dei dati
d) né i percorsi né la cifratura dei dati
5) La criptografia è alla base dei meccanismi per: a) la posta elettronica
b) i motori di ricerca
c) la firma digitale
d) le chat
6) Il socket rappresenta l’insieme di:
a) MAC e porta
b) MAC e Subnet mask
c) IP e porta
d) IP e Subnet mask
7) Quale è la sequenza dei 4 messaggi di DHCPv6: a) Request, Replay, Advertise, Solicit
b) Advertise, Request, Solicit, Replay
c) Solicit, Advertise, Request, Replay
d) Solicit, Advertise, Replay, Request
Surname …………………………….. First Name…………………………………….
Class 5BI Date
TERZA PROVA
• Tick the correct definition for the following items.
1) An optical fibre is
o a solid strand of glass
o a solid strand of copper wire
o a thin pipe
o a thin beam of light
2) The most common utilization of the fibres is for
o impurities
o communications
o repeaters
o internet
3) Basic telephone signals contain
o up to twenty eight signals
o about 1.300 voice channels
o twenty four voice channels
o twenty two voice signals
4) The modulator is used for
o impressing a logo on an optical fibre
o converting optical/infrared energy into electrical current
o impressing digital data on a beam of visible or infrared light
o long distance calls
5) A tool center is
o a clearing house for all long distance calls
o a clearing house for all short-distance calls
o a common point that serves a geographical area
o the connection between a central office and the local service area interface
Surname …………………………….. First Name…………………………………….
Class 5BI Date
• Answer the following questions using a maximum of ten lines:
1) Write a short paragraph about communications using optical fibres.
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1) Write a short paragraph about integrated circuits.
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MATEMATICA
QUESITO 1. Dopo aver dimostrato la regola di integrazione per parti calcola il seguente
integrale ∫ xdxx cos .
QUESITO 2. Dai la definizione di funzione continua per funzioni di due variabili. Stabilisci se la funzione
�(�, �) = �� �� ��(�, �) ≠ (0,0)0��(�, �) = (0,0)� è continua nel punto O(0,0).
1. ∫ ++ dxxx )23( 2 si integra:
a. per sostituzione
b. per parti
c. per scomposizione in somma di integrali
d. è un integrale elementare.
2. La primitiva di f(x)=1/x, è:
a. lnx+c
b. ln׀x׀+c
c. (1/x2)+c
d. 1+c.
3. Quanto vale � 2�1+�2 ��10
a. Ln1
b. Ln2
c. 1
d. 2
4. Il limite lim�→0�→02�−3��−� con P(x,y) appartenente alla retta x-2y=0 è:
a. 1
b. 0
c. 2
d. Non esiste
5. La funzione � = !"(#$�$��)ha come dominio i punti:
a. esterni alla circonferenza di raggio 3 e centro O(0,0)
b. interni alla circonferenza di raggio 3 e centro O(0,0)
c. del cerchio di raggio 3 e centro O(0,0)
d. interni alla circonferenza di raggio 3 e centro O(0,0) esclusi i punti della
circonferenza di raggio √8
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
CLASSE V Bi
Materia: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATIVI E DI TELECOMUNICAZIONI
Docente: PROF.SSA GIUSEPPINA DE FELICE PROIA
1) Le servlet sono oggetti java che:
� vengono caricati ed eseguiti dal web server all’interno del processo di richiesta/risposta di
servizi
� non vengono caricati ed eseguiti dal web server all’interno del processo di richiesta/risposta
di servizi
� non consentono l’estensione delle potenzialità dei servizi di rete
� non ricevono mai i dati inseriti da un client attraverso una form e, pertanto, non operano su
di essi
2) Le servlet:
� consentono una condivisione assai complessa dei dati
� necessitano che le inizializzazione vengano eseguite più volte
� non dispongono di classi per la gestione delle sessioni
� risiedono in memoria tra una richiesta e l’altra, quindi vengono caricate una sola volta, alla
prima richiesta
3) Le servlet usate nel web:
� sono estensioni della classe javax.servlet.http.HttpServlet che implementa l’interfaccia
javax.servlet.Servlet
� sono estensioni della classe javax.io che implementa l’interfaccia javax.io.Servlet
� non sono estensioni della classe javax.servlet.http.HttpServlet che implementa l’interfaccia
javax.servlet.Servlet
� non implementano alcuna interfaccia
4) Tutti i metodi dell’interfaccia Servlet vengono invocati dal servlet container secondo il seguente
ciclo di vita:
� invocazione del metodo init(), invocazione del metodo service(), invocazione del metodo
destroy()
� invocazione del metodo service(), invocazione del metodo init(), invocazione del metodo
destroy()
� invocazione del metodo destroy(), invocazione del metodo init(), invocazione del metodo
service()
� invocazione del metodo doGet(), invocazione del metodo doPost()
5) Il deployment descriptor:
� è un file xml che specifica diversi parametri come, ad esempio, il nome della classe che
definisce la servlet e i percorsi che causano l’invocazione della servlet da parte del
container
� è un file html che specifica diversi parametri come, ad esempio, il nome della classe che
definisce la servlet e i percorsi che causano l’invocazione della servlet da parte del
container
� è una classe java che specifica diversi parametri come, ad esempio, il nome della classe che
definisce la servlet e i percorsi che causano l’invocazione della servlet da parte del
container
� è il manuale che contiene la descrizione del package javax.servlet
6) Descrivi la differenza tra i server virtuali e i server dedicati.
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7) Elenca almeno 5 Server e definisci il servizio che svolgono.
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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “FEDERICO CAFFE’ “
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
Roma, 12/05/2015
Classe 5B Tecnologico Articolazione: INFORMATICA
Discipline Coinvolte: Storia, Inglese, Matematica, Tecnologie e Progettazione di Sistemi Informativi e di Telecomunicazioni Tipologia della Prova: TIPOLOGIA MISTA
8 quesiti a risposta singola (2 per ogni disciplina) 20 quesiti a risposta multipla (5 per ogni disciplina) DURATA MASSIMA DELLA PROVA: 100 MINUTI
• Le risposte dovranno essere riportate sul foglio negli appositi spazi. • La risposta alle domande a risposta multipla deve essere data
contrassegnando con una X a penna la risposta ritenuta esatta. • Non sono ammesse cancellature, in tal caso la risposta è ritenuta
errata. • E’ consentito l’uso della calcolatrice non programmabile • Non è consentito l’uso di correttori , matite colorate o lapis. • Non è consentito l’uso di dizionari
Valutazione: Il voto complessivo è espresso in quindicesimi alla prova sufficiente sono assegnati 10/15. Candidato_________________________________________
SIMULAZIONE TERZA PROVA – STORIA - AS 2014-15 – V B Informatica
1) Ripercorri sinteticamente gli eventi che segnarono il 1943 in Italia (max 10 righe)
2) Illustra le motivazioni più profonde che portarono al colpo di stato di Mussolini e
all'affermazione della dittatura del Fascismo (max 10 righe)
3) La destituzione di Mussolini e la caduta del Fascismo scaturirono
a) dalla volontà del Gran Consiglio del Fascismo e dei reali d'Italia di ristabilire le
istituzione democratiche del nostro paese, partiti, sindacati, dando un carattere di
maggiore affidabilità all'alleanza con Hitler e alla guerra contro gli Alleati.
b) dalla sollevazione degli Italiani, stanchi di un regime che li aveva privati delle libertà
elementari democratiche e li aveva trascinati in un conflitto drammatico, guidati dai
vertici del Comitato di Liberazione Nazionale e dall'accordo con casa Savoia.
c) dalla decisione della monarchia e di esponenti del Gran Consiglio del Fascismo di
liberarsi di Mussolini e della scomoda alleanza con la Germania nazista, pur non
considerando l'abbandono del conflitto e il ritorno a forme istituzionali
democratiche.
d) dalle scelte politiche di Hitler che, non vedendo più in Mussolini l'alleato attendibile
di un tempo e d'accordo con Vittorio Emanuele III, decise di sostituirlo con una
figura che potesse offrire maggiori garanzie dinanzi all'inarrestabile avanzata degli
alleati in Italia e in Europa.
4) Quali fattori determinarono il graduale avvicinamento di Mussolini alla Germania hitleriana
e alle sue politiche.
a) la condivisione di una politica imperialista che inevitabilmente ledeva gli
interessi di paesi un tempo vicini all'Italia e della Società delle Nazioni e la necessità
di stabilire un legame con un forte alleato in un clima di crescente autarchia.
b) identità culturali ed ideologiche che condussero i due regimi ad abolire ogni forma di
istituzione democratica e a promuovere la creazione di una nuova razza superiore
eliminando e deportando ebrei, comunisti, omosessuali, ecc.
c) la necessità di far fronte alla minaccia comune rappresentata dalle mire
imperialistiche inglesi desiderose di controllare i territori colonizzati o posti sotto il
protettorato di Germania e Italia sia in Europa che in Africa.
d) la diffusione delle ideologie comuniste e i tentativi ripetuti di esportarle in Italia e in
Germania mettendo in pericolo le tradizioni religiose comuni e i principi della
cultura borghese occidentale (capitalismo, proprietà privata, parlamentarismo).
5) Nella conferenza di Jalta Roosevelt, Stalin e Churchil nel febbraio del 1945
a) decisero di coordinare gli sforzi e le ricerche per la produzione di ordigni atomici che
ponessero fine al secondo conflitto mondiale, poi utilizzati unicamente dagli Stati
Uniti nella guerra con il Giappone.
b) siglarono la Carta Atlantica in cui furono fissati alcuni principi basilari per la
convivenza pacifica tra i popoli al termine del secondo conflitto mondiale, tra cui la
libertà dei mari e la risoluzione dei conflitti in sedi diplomatiche.
c) posero le basi per la spartizione dei territori liberati dagli eserciti nazi-fascisti con il
proposito di garantire un equilibrio geopolitico e il diritto all'autodeterminazione dei
popoli e alle loro libertà democratiche.
d) avviarono trattative diplomatiche con Hitler per porre fine alla guerra, in cambio
avrebbero garantito al fuhrer la sopravvivenza del suo regime e il mantenimento dei
confini territoriali della Germania antecendenti allo scoppio del conflitto.
6) La liberazione del nostro paese dall'occupazione nazista e dal regime della Repubblica di
Salò fu favorito
a) dal progressivo indebolimento dei rispettivi eserciti impegnati sui fronti orientali e
africani e dalla contemporanea avanzata delle forze alleate di Gran Bretagna e Stati
Uniti.
b) dalla ferma opposizione della monarchia italiana di continuare un conflitto privo di
benefici per il nostro paese e dalla scelta di Vittorio Emanuele III di abdicare in
favore di un suo successore in grado di affermare tale posizione.
c) dalla sollevazione delle popolazioni del Nord Italia che, pur pagando un prezzo di
vite molto alto, respinsero gli eserciti occupanti al di là delle Alpi garantendo la
formazione di un governo libero e democratico.
d) dall'azione congiunta delle truppe alleate di Gran Bretagna e Stati Uniti e delle
formazioni partigiane operanti nei territori occupati del Centro e del Nord Italia.
7) Con l'espressione “guerra fredda” si intende
a) un confronto mondiale tra Stati Uniti e Unione Sovietica nel secondo dopoguerra,
caratterizzato da un'ostilità che tuttavia non sembrava più risolvibile attraverso una
guerra frontale tra le due superpotenze dati i rischi per la sopravvivenza per
l'umanità rappresentati dall'eventuale ricorso alle armi nucleari.
b) una guerra combattuta nel secondo dopoguerra tra Stati Uniti e Unione Sovietica
nelle regioni artiche dell'Alaska e della Siberia al fine di evitare pesanti conseguenze
nelle aree più densamente popolate.
c) un conflitto combattuto tra Stati Uniti e Unione Sovietica al termine del secondo
conflitto mondiale per la spartizione di territori contesi, soprattutto in regioni
extraeuropee, che si concluse con la vittoria degli Stati Uniti e la scomparsa del
blocco sovietico.
d) un confronto mondiale tra Stati Uniti e Unione Sovietica nel secondo dopoguerra
combattuto maggiormente nelle sedi diplomatiche che nei campi di battaglia fondato
sul rischio di un ricorso agli armamenti nucleari e finalizzato al controllo della
Germania postnazista e delle sue importanti risorse.
Surname …………………………….. First Name…………………………………….
Class 5BI Date
TERZA PROVA
• Tick the correct definition for the following items.
1) Unix Operating System is an
o Multi user Operating System
o Time sharing Operating System
o Multi tasking Operating System
o All of the above
2) Operating System manages
o Memory
o Processors
o I/O devices
o All of the above
3) Which one of the following is not an operating system
o Mac OS.
o Linux.
o Norton.
o Windows 7.
4) The Mac Operating System
o Is considered more secure than Windows
o Is considered less secure than Windows
o Is considered as secure as Windows
o Is the most popular Operating System
5) The purpose of a scroll bar is
o Allows you to move the cursor up and down or left and right.
o Allows you to move the whole screen up and down or left and right.
o Allows you to move the contents of a window up and down or left and right.
o Allows you to expand the contents of a window to fill the screen.
Surname …………………………….. First Name…………………………………….
Class 5BI Date
• Answer the following questions using a maximum of ten lines:
1) Write a short paragraph about the main differences between Windows and Macintosh
Operating System.
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1) Write a short paragraph about Graphical User Interface (GUI) .
..........................................................................................................................................................
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MATEMATICA
QUESITO 1. Spiega quando una funzione è di più variabili facendo qualche esempio. Se una
funzione è di due variabili a che cosa corrisponde il suo dominio?
QUESITO 2. Dopo aver dato la definizione di integrale definito calcola l’area della regione di piano limitata
dall’asse delle x e dalla funzione y=-x2+x+2.
1. L’integrale indefinito ������� di una funzione f(x) è
a. L’insieme delle funzioni ottenute da f(x) aggiungendo una costante
b. L’insieme di tutte le derivate di f(x)
c. L’insieme di tutte le primitive di f(x)
d. Una ben precisa funzione la cui derivata è uguale ad f(x)
2. Se applichiamo il metodo di integrazione per parti all’integrale � �����:
a. Dobbiamo porre f(x)=x2 e g’(x)=e
x.
b. Dobbiamo porre f(x)= ex e g’(x)= x
2
c. Dobbiamo porre f’(x)=x2 e g(x)=e
x.
d. Dobbiamo porre f(x)=x2 e g(x)=e
x.
3. Quanto vale � 2�1+�2 ��
20
a. Ln1
b. Ln5
c. 1
d. 2
4. Il dominio della funzione z=ln(xy) è la regione di piano costituita dai punti:
a. Del primo quadrante esclusi i semiassi cartesiani
b. Del primo quadrante compresi gli assi cartesiani ma esclusa l’origine
c. Del primo e terzo quadrante inclusi gli assi cartesiani ma esclusa l’origine
d. Del primo e terzo quadrante esclusi assi cartesiani ed origine
5. Considerata una qualsiasi funzione f(x;y), i punti stazionari si ottengono.
a. Risolvendo il sistema � �′ = 0�′′ = 0�
b. Risolvendo il sistema ��′ = 0�′� = 0�
c. Risolvendo separatamente le equazioni f’x=0 e f’y=0 e combinando i risultati in tutto
i modi possibili
d. Calcolando le derivate prime.
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
CLASSE V Bi
Materia: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATIVI E DI TELECOMUNICAZIONI
Docente: PROF.SSA GIUSEPPINA DE FELICE PROIA
1) Quale tra i seguenti non è un sistema operativo per sistemi mobili?
a. Android
b. iOS
c. Bada
d. Windows 8
2) L’architettura di un sistema operativo Android è costituita da uno stack software su:
a. 2 livelli
b. 4 livelli
c. 5 livelli
d. 7 livelli
3) La virtual machine di Android (Dalvik Virtual Machine) interpreta file con estensione:
a. jar
b. apk
c. class
d. java
4) L’Android SDK Manager:
a. offre gli strumenti per sviluppare e testare le applicazioni java
b. permette di utilizzare l’emulatore Android
c. permette di scegliere la piattaforma Android
d. consente di utilizzare gli strumenti di Android SDK per sviluppare App dentro Eclipse
5) Con il termine App s’intende:
a. un’applicazione che gira su un dispositivo mobile
b. un software di appoggio
c. il settimo livello della pila ISO/OSI
d. un’applicazione realizzata esclusivamente per sistemi operativi Android.
6) Descrivi i quattro livelli dello stack del sistema operativo Android.
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7) Descrivi la Dalvik Virtual Machine ed evidenziane le differenze rispetto alla Java Virtual Machine.
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE - PRIMA PROVA SCRITTA ITALIANO
Allievo ___________________________________ Tipologia/Argomento _____________________
obiettivi indicatori PESI E DESCRITTORI ATTRIBUITI
PADRONANZA DELLA LINGUA
ITALIANA
Correttezza e precisione
linguistica.
0 Gravemente insufficiente
1 Insufficiente
2 Sufficiente
3 Più che sufficiente Discreto
4 Buono
Capacità espressive (stile vario, personale, vivace)
0 Insufficiente
1 Sufficiente
2 Più che sufficiente
CAPACITÀ LOGICO-DISCORSIVE
Pertinenza rispetto alla tipologia affrontata.
0 Insufficiente
1 Sufficiente
2 Più che sufficiente
Coerenza del discorso.
0 Insufficiente
1 Sufficiente
2 Più che sufficiente
UTILIZZAZIONE DELLE CONOSCENZE - CAPACITÀ
CRITICHE
Conoscenze (analisi e sintesi) – Contestualizzazione –Approfondimenti.
0 Gravemente insufficiente
1 Insufficiente
2 Sufficiente
3 Più che sufficiente Discreto
4 Buono
5 Ottimo
TOTALE:__________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE - PRIMA PROVA SCRITTA ITALIANO
Allievo ___________________________________ Tipologia/Argomento _____________________
obiettivi indicatori PESI E DESCRITTORI ATTRIBUITI
PADRONANZA DELLA LINGUA
ITALIANA
Correttezza e precisione
linguistica.
0 Gravemente insufficiente
1 Insufficiente
2 Sufficiente
3 Più che sufficiente Discreto
4 Buono
Capacità espressive (stile vario, personale, vivace)
0 Insufficiente
1 Sufficiente
2 Più che sufficiente
CAPACITÀ LOGICO-DISCORSIVE
Pertinenza rispetto alla tipologia affrontata.
0 Insufficiente
1 Sufficiente
2 Più che sufficiente
Coerenza del discorso.
0 Insufficiente
1 Sufficiente
2 Più che sufficiente
UTILIZZAZIONE DELLE CONOSCENZE - CAPACITÀ
CRITICHE
Conoscenze (analisi e sintesi) – Contestualizzazione –Approfondimenti.
0 Gravemente insufficiente
1 Insufficiente
2 Sufficiente
3 Più che sufficiente Discreto
4 Buono
5 Ottimo
TOTALE:__________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
CLASSE 5 iB
CANDIDATO:
INDICATORI DA A VALUTAZIONE
Comprensione della traccia
0
4
Conoscenza delle procedure
0
5
Competenze nell’applicare procedure analitiche al caso specifico
e
correttezza formale e proprietà di linguaggio
0
4
Grado di completezza e descrizione
0
2
TOTALE VALUTAZIONE DELL’ELABORATO
Griglia di valutazione della terza prova
Alunno...................................................................................
DISCILINA 1° quesito a risposta singola
2° quesito a risposta singola
3° quesito a risposta multipla
4° quesito a risposta multipla
5° quesito a risposta multipla
6° quesito a risposta multipla
7° quesito a risposta multipla
PUNTI TOTALI
Sistemi
Inglese
Matematica
Tecnologie e Progettazione
TOTALE
VOTO (Media)
/15
INDICATORI PUNTEGGIO
Punteggio assegnato per ogni quesito a risposta multipla:
Risposta esatta 1
Risposta errata 0
Nessuna risposta 0
Punteggio assegnato per ogni quesito a risposta singola:
Capacità di analizzare la traccia e di risolvere il quesito proposto. Max 5
• Nulla 0
• Confusa e frammentaria 1 - 2
• Parziale e imprecisa 3
• Corretta ma non adeguatamente approfondita 4
• Sa cogliere gli aspetti fondamentali, dimostra capacità di analisi e sintesi ed
espone i concetti in modo chiaro e preciso. Realizza in modo corretto,
completo e approfondito le soluzioni ai quesiti richiesti.
5
Griglia di valutazione della terza prova
Alunno...................................................................................
DISCILINA 1° quesito a risposta singola
2° quesito a risposta singola
3° quesito a risposta multipla
4° quesito a risposta multipla
5° quesito a risposta multipla
6° quesito a risposta multipla
7° quesito a risposta multipla
PUNTI TOTALI
Storia
Inglese
Matematica
Tecnologie e Progettazione
TOTALE
VOTO (Media)
/15
INDICATORI PUNTEGGIO
Punteggio assegnato per ogni quesito a risposta multipla:
Risposta esatta 1
Risposta errata 0
Nessuna risposta 0
Punteggio assegnato per ogni quesito a risposta singola:
Capacità di analizzare la traccia e di risolvere il quesito proposto. Max 5
• Nulla 0
• Confusa e frammentaria 1 - 2
• Parziale e imprecisa 3
• Corretta ma non adeguatamente approfondita 4
• Sa cogliere gli aspetti fondamentali, dimostra capacità di analisi e sintesi ed
espone i concetti in modo chiaro e preciso. Realizza in modo corretto,
completo e approfondito le soluzioni ai quesiti richiesti.
5
Federmeccanica – Federmanager – Fondirigenti
Progetto " L'Industria meccanica a sostegno dell’occupabilità"
2014 – 2015
SCHEDA DI PROGETTAZIONE ESECUTIVA
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Denominazione del gruppo “LABOR” sottogruppo : LABOR 2 – SOFTLAB
IIS FEDERICO CAFFÈ ITIS ENRICO FERMI
Descrizione sintetica 1. Analisi dettagliata degli obiettivi specifici da raggiungere con l’esperienza “ALTERNANZA
SCUOLA-LAVORO” e da inserire all’interno degli argomenti trattati dal programma scolastico relativo anche a discipline complementari e/o trasversali.
2. Fornire le conoscenze degli ambienti aziendali dove sarà svolta l’alternanza. In particolare verranno dettagliatamente trattati temi quali:
• La specifica organizzazione aziendale nella quale si svolge l’attività lavorativa.
• Il corrispondente layout aziendale con particolare riferimento alla mission e ai processi.
• Le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza sicurezza
• Gli aspetti metodologici e tecnici mirati alla conduzione di uno specifico progetto esecutivo.
3. Attività lavorativa operata in campo da parte degli studenti coinvolti e, laddove possibile realizzata affiancando i lavoratori nella loro quotidiana attività al fine di vedere dal vivo un reale “ambiente industriale/produttivo” con le sue specifiche quotidiane e variegate “situazioni problematiche”.
4. Attività di rielaborazione effettuata da ogni alunno a mezzo di un’analisi ed una sintesi dell’esperienza vissuta), svolta in classe e mirata a descrivere l’esperienza vissuta. Detta attività sarà effettuata utilizzando appositi modelli predisposti, questionari di feedback ed eventuali prove esperte per la valutazione congiunta del percorso da parte dei docenti e dei manager aziendali coinvolti.
Docenti partecipanti
ITIS E. FERMI – Articolazione INFORMATICA, Articolazione TELECOMUNICAZIONE: Daniela Acciaioli I.I.S. FEDERICO CAFFè – Articolazione INFORMATICA: Valentina Ferraresi, Francesca Bussotti, Clara Rea
Aziende partecipanti SOFTLAB S.p.A. Manager partecipanti Marco Grasselli, Alessandra Cocozza N° studenti partecipanti (per anno di corso)
5° anno INFORMATICA: 40
1. Definizione degli obiettivi
1.1. Scelta delle competenze obiettivo dell’alternanza Sono state di seguito selezionate le principali competenze obiettivo, scelte tra le competenze in
uscita dall’indirizzo di studi [cfr. Linee-guida del Riordino relative al 2° biennio e al 5° anno reperite in Requs,
nel cantiere Gruppo Progetto (generale)].
1 identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti (discipline: GESTIONE PROGETTO, ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA)
2 Sviluppare applicazioni informatiche (discipline: INFORMATICA, TECNOLOGIE e PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI)
3 gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della
qualità e della sicurezza (discipline: INFORMATICA, GESTIONE PROGETTO, ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA) 4 redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali (discipline: INFORMATICA, TECNOLOGIE e PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI), GESTIONE PROGETTO, ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA)
1.2. Definizione degli obiettivi specifici dei percorsi in alternanza
Per ogni competenza selezionata sono di seguito definiti gli obiettivi di apprendimento per gli
studenti, in termini di performance; sono altresì indicati per ogni performance anche i criteri1 per
la sua valutazione, con particolare riferimento alle condizioni per le quali la performance è da
considerare “pienamente soddisfacente”. Competenza 1: identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti PERFORMANCE CRITERI
1 Identificazione delle metodologie e delle tecniche della gestione per progetti.
Utilizza le conoscenze dei processi aziendali generali e specifici nell’analizzare e rappresentare con modelli idonei l’organizzazione dei processi gestionali del settore e nel comprendere e rappresentare le eventuali interdipendenze. La performance si considera “pienamente soddisfacente” quando è raggiunta in autonomia e/o quando, sempre in autonomia, si riescono a trovare correzioni agli eventuali errori. Per situazioni complesse ed articolate, le correzioni possono essere trovate anche con l’ausilio di aiuto esterno ( “tutor” aziendale e/o scolastico).
2
Utilizza i principali concetti relativi ai processi aziendali generali e specifici del settore ICT e i modelli di rappresentazione dei processi e delle loro interazioni e figure professionali.
Analizzare e rappresentare, anche graficamente, l’organizzazione dei processi produttivi e gestionali delle aziende di settore. Comprendere e rappresentare le interdipendenze tra i processi aziendali. La performance si considera “pienamente soddisfacente” anche con l’ausilio di aiuto esterno ( “tutor” aziendale) che rappresenta il capoprogetto di riferimento.
3
Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, adatti alla rappresentazione del processo aziendale specifico.
Comprendere e rappresentare le interdipendenze tra i processi aziendali. La performance si considera “pienamente soddisfacente” anche con l’ausilio di aiuto esterno ( “tutor” aziendale) che rappresenta il capo progetto di riferimento.
Competenza 2: Sviluppare applicazioni informatiche PERFORMANCE CRITERI
1
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici ed algoritmici per affrontare situazioni problematiche elaborando opportune soluzioni.
Applicare le conoscenze multidisciplinari utili alla conduzione di uno specifico progetto esecutivo del settore ICT, utilizzando i metodi di problem-solving propri dell’ingegneria del software. La performance si considera “pienamente soddisfacente” quando si è in grado di operare una analisi del problema e del contesto indivuaduando la soluzione.
2 Scegliere il tipo di organizzazione dei dati più adatto a gestire le informazioni in una situazione data
Utilizza le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici ed algoritmici per affrontare situazioni problematiche elaborando opportune soluzioni; applica le conoscenze relative ai paradigmi della programmazione per progettare e implementare applicazioni. La performance si considera “pienamente soddisfacente” anche con l’ausilio di aiuto esterno ( “tutor” aziendale) che rappresenta il capoprogetto di riferimento.
3 Progettare e implementare applicazioni secondo il paradigma ad oggetti.
Implementare le soluzioni utilizzando la programmazione ad oggetti. La performance si considera “pienamente soddisfacente” quando il segmento di programma o progetto risponde logicamente ai casi test.
Competenza 3: Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza
PERFORMANCE CRITERI
1 Saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo
Saper interpretare il proprio ruolo all’interno di un team; realizzare il segmento di lavoro assegnato in termini di sviluppo e/o implementazione rispettando le consegne adeguate al contesto di gruppo; La performance si considera “pienamente soddisfacente” quando autonomamente si consegna il lavoro adeguato in termini di tempi e funzionalità.
2
Cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale
Verificare e validare la rispondenza del risultato di un progetto alle specifiche, anche attraverso metodologie di testing conformi ai normative o standard di settore Di fronte ad una “situazione problematica”, con l’aiuto dei modelli e degli algoritmi realizzati precedentemente, riesce a valutare la prestazioni e ad effettuare eventuali correzioni per il raggiungimento del segmento di progetto di cui ha responsabilità
3 Ciclo di vita di un prodotto/progetto
Applicare le norme e le metodologie relative alle certificazioni di qualità di prodotto e/o di progetto . La performance si considera “pienamente soddisfacente” quando si è in grado di individuare almeno le principali metodologie di certificazione di qualità.
Competenza 4: Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali
PERFORMANCE CRITERI
1 Documentare efficacemente il lavoro svolto Saper utilizzare lessico e terminologia tecnica di
settore; La performance si considera “pienamente soddisfacente” quando autonomamente si consegna il lavoro adeguato in termini di tempi e funzionalità.
2 Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo
Realizzare la documentazione tecnica, utente ed organizzativa di un progetto, anche in riferimento alle
norme ed agli standard di settore. La performance si considera “pienamente soddisfacente” quando il documento risponde alle principali metodologie di certificazione di qualità.
2. Progettazione dei percorsi in alternanza
Con riferimento alle performance, sono di seguito individuate quali attività gli studenti svolgeranno durante il percorso, sia a scuola che in azienda ed è altresì stato definito il progetto personalizzato
di alternanza per ciascuno studente.
In sede di progetto esecutivo, con specifico alle performance richieste, non è stato ritenuto necessario considerare alcuna differenziazione tra gli studenti, in quanto sono stati ritenuti presumibilmente tutti equivalenti ed aventi pari opportunità.
In ogni caso, laddove in “itinere” le caratteristiche personali dell’alunno e/o la diversa e particolare opportunità offerta dall’azienda lo rendessero necessario, si provvederà ad eseguire una specifica differenziazione caso per caso, operando una revisione del presente “progetto esecutivo”.
Il progetto è articolato in tre fasi:
a) Preparazione (in genere la stessa per tutti gli studenti coinvolti, eccettuato per la conoscenza preliminare e la presa di contatto con l’azienda ospitante)
ELENCO DELLE ATTIVITÀ PREPARATORIE 1 Illustrazione delle finalità del “progetto” a cura dei docenti che insegnano le materie
coinvolte (docenti: Daniela Acciaioli , disciplina: GESTIONE PROGETTO, ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA – ITIS E. FERMI / docente: Valentina Ferraresi disciplina: GESTIONE PROGETTO, ORGANIZZAZIONE DI IMPRESA – IIS FEDERICO CAFFÈ). Saranno descritte in particolare le ricadute didattiche in termini di Tempo previsto: 2 ore
2 Presentazione presso IIS FEDERICO CAFFÈ delle professionalità e delle possibilità lavorative presso aziende di settore, a cura del Dott. Grasselli di SOFTLAB Tempo previsto: 3 ore
3 Simulazione colloqui di lavoro presso SOFTLAB Tempo previsto: circa 20 ore (30 minuti a studente)
*****************************************************
a) Realizzazione (riporta in sequenza tutte le attività che lo studente dovrà svolgere, sia a scuola
che in azienda) b) Verifica (riporta i tempi, le modalità e gli strumenti con cui sarà osservata e misurata la
performance dello studente, chi effettuerà la verifica; di norma le verifiche vengono fatte
durante l’esecuzione dell’attività)
REALIZZAZIONE E VERIFICA
Attività Dove? Quando? Per quanto
tempo2? Performance
attesa Chi e come
verifica?
1
Analisi tecnica e descrizione preventiva
della/e linea/e di processo
utilizzate in stabilimento dagli studenti
Scuola (5° sez I ENERGIA)
Dicembre 2014 Gennaio 2015 15 h
a) Progettare e verificare elementi e semplici gruppi meccanici.
b) Valutare le caratteristiche tecniche di organi apparati e impianti meccanici in relazione ai problemi di funzionamento.
c) Valutare le prestazioni, i consumi e i rendimenti di macchine, apparati e impianti.
Docenti: verifica scritta
a mezzo di test a risposta multipla
2
Analisi, rilievi e misure in campo
di macchine, apparati e
impianti nel contesto e
durante la loro “quotidiana” utilizzazione industriale
Stabilimento UNICEM (Guidonia)
Marzo Aprile 2015 40 h
a) Saper individuare e definire il ciclo di lavorazione all’interno del processo produttivo.
b) Comprendere e analizzare le funzioni principali di macchine, apparecchiature e sistemi impiantistici
c) Utilizzare strumenti e metodi di diagnostica
Manager: verifica scritta
a mezzo di relazione tecnica e tabulati redatti in campo
3
Documentare, illustrare e
presentare le attività svolte
con particolare riferimento a:
-Layout impianto -Schema funzion. -Bilancio energ. -Fattori di rischio
Scuola (5° sez. I
ENERGIA) Maggio 2015 25 h
a) Descrivere flussi di materia e fonti di energia utilizzate.
b) Valutazione bilancio energetico e impatto ambientale
c) Individuare i fattori di rischio e le necessarie misure di prevenzione e protezione.
Docenti/Manager: verifica scritta
a mezzo di: - Relazione tecnica - Elaborati grafici - Presentazione