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Raccolta delle email di Alber to Tavanti  ad altrogiornale.org (l'ord ine non'è quell o cronologico delle pubblicazioni di Alberto, ma è quello dei postato da altrogiornale.org) Pier Luigi Ighina - LA LEGGE DEL RITMO Penso di poter affermare senza ombre di dubbio, che tutto ciò che è io e itale si esprime con funzioni ritmiche. !e non i è Ritmo, non i può essere ita. "a cos#è il Ritmo in se stesso$ %i sono tanti tipi di ritmi in natura& il Ritmo diurno e notturno che alterna il passaggio della notte al giorno e iceersa il Ritmo mensile della una il Ritmo delle stagioni. ell#uomo poi, i è il Ritmo cardiaco, il Ritmo respiratorio, quello digestio , ecc. ecc. !i può dire che la presenza del Ritmo caratterizza non solo l#esistenza degli esseri ienti, ma altres* di tutto ciò che appare nell#+nierso creato. !e si olesse dare una definizione il pi possibile sintetica del Ritmo, doremmo dire che esso consiste in un moto alterno esteriore, che può aere la forma di un moto ciclico, sia parabolico che spiraliforme, che esprime una Pulsazione interna che si espande e si contrae di continuo. -ra se la Pulsazione è l#aspetto interno e quindi nascosto del Ritmo, lo spostamento ritmico spaziale esteriore di aspetto ariabile che lo manifesta in successione pi o meno rapida, è tutto ciò che può essere conosciuto in maniera apparente dai sensi di un essere umano. e deria che i nostri sensi captano solo ciò che è esteriore e quindi superficiale del Ritmo e questo pone un limite noteolissimo fra l#uomo e la era conoscenza di quanto lo circonda. ghina ha portato sulla /erra la rielazione di ciò che è il Ritmo nella sua interiorit0, ma come sempre accade in questi casi, nessuno o quasi ha creduto alle sue parole, che implicaano una realt0 sconosciuta alle percezioni sensoriali. 1ome amico intimo e fedele collaboratore di ghina, io cerco di portare aanti la sua opera di diffusione di queste importantissime erit0, che se enissero comprese ed accettate, contribuirebbero a trasformare in modo eolutio l#esistenza dell#umanit0, indirizzandola erso un aenire spirituale di salezza. l sistema pi semplice per comprendere le sue rielazioni, consisterebbe nel 1redere alle sue parole per 2ede, cos* come ho fatto io e pochi altri a suo tempo, perch3 4senti amo5 interiormente che era la %erit0 quella che ci enia proposta e solo in seguito ci siamo accorti che la ricompensa alla nostra fiducia, era una comprensione anche logica e razionale di tutti i fenomeni misteriosi che aengono di continuo in noi e attorno a noi.

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Raccolta delle email di Alberto Tavanti  ad altrogiornale.org  (l'ordine non'è quello cronologico delle pubblicazioni di Alberto, ma è quello dei postato da altrogiornale.org)

Pier Luigi Ighina - LA LEGGE DEL RITMO

Penso di poter affermare senza ombre di dubbio, che tutto ciò che è io e itale siesprime con funzioni ritmiche. !e non i è Ritmo, non i può essere ita. "a cos#è il Ritmoin se stesso$ %i sono tanti tipi di ritmi in natura& il Ritmo diurno e notturno che alterna ilpassaggio della notte al giorno e iceersa il Ritmo mensile della una il Ritmo dellestagioni. ell#uomo poi, i è il Ritmo cardiaco, il Ritmo respiratorio, quello digestio, ecc.

ecc. !i può dire che la presenza del Ritmo caratterizza non solo l#esistenza degli esseriienti, ma altres* di tutto ciò che appare nell#+nierso creato.

!e si olesse dare una definizione il pi possibile sintetica del Ritmo, doremmo dire cheesso consiste in un moto alterno esteriore, che può aere la forma di un moto ciclico, siaparabolico che spiraliforme, che esprime una Pulsazione interna che si espande e sicontrae di continuo. -ra se la Pulsazione è l#aspetto interno e quindi nascosto del Ritmo, lospostamento ritmico spaziale esteriore di aspetto ariabile che lo manifesta in successionepi o meno rapida, è tutto ciò che può essere conosciuto in maniera apparente dai sensi diun essere umano.

e deria che i nostri sensi captano solo ciò che è esteriore e quindi superficiale del Ritmoe questo pone un limite noteolissimo fra l#uomo e la era conoscenza di quanto locirconda. ghina ha portato sulla /erra la rielazione di ciò che è il Ritmo nella suainteriorit0, ma come sempre accade in questi casi, nessuno o quasi ha creduto alle sueparole, che implicaano una realt0 sconosciuta alle percezioni sensoriali. 1ome amicointimo e fedele collaboratore di ghina, io cerco di portare aanti la sua opera di diffusionedi queste importantissime erit0, che se enissero comprese ed accettate,contribuirebbero a trasformare in modo eolutio l#esistenza dell#umanit0, indirizzandolaerso un aenire spirituale di salezza.

l sistema pi semplice per comprendere le sue rielazioni, consisterebbe nel 1redere allesue parole per 2ede, cos* come ho fatto io e pochi altri a suo tempo, perch3 4sentiamo5

interiormente che era la %erit0 quella che ci enia proposta e solo in seguito ci siamoaccorti che la ricompensa alla nostra fiducia, era una comprensione anche logica erazionale di tutti i fenomeni misteriosi che aengono di continuo in noi e attorno a noi.

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"a nel nostro tempo dominato da una mentalit0 materialistica che crede solo a ciò cheede e tocca con le mani, pur interpretandolo nei modi pi diersi, chi creder0 alle nostreparole, ad una isione energetica e quindi spirituale della ita, l#unica che può fonderenell#armoniosa +nit0 della Realt0 tutti i contrasti e le contraddizioni$

a isione dell#+nierso di ghina è meraigliosa, perch3 spiega tutti i fenomeni in manierasemplice ed unitaria, perch3 fonde in s3 in una isione di insieme, non solo ciò che siscopre nella natura coi mezzi di indagine scientifici, ma ne riela le corrispondenze incampo religioso. ghina affermaa che non era possibile tener separata la !cienza dallaReligione, dal momento che entrambe rispondono a fondamentali esigenze dell#essereumano, che ha nella mente il desiderio di conoscere l#intima natura di ciò che lo circonda epercepisce tramite i sensi, e nel cuore il bisogno di credere che tutto ciò che esiste ha un1reatore ed uno scopo da realizzare anche per suo tramite.

Purtroppo ormai da millenni, si è realizzata nell#uomo questa dicotomia, che tiene separatala mente dal cuore dell#uomo, impedendogli di gustare appieno la meraigliosa +nit0 del1reato che tutto collega, tutto spiega e a tutto d0 un significato. +ltimamente mi sonoreso conto che forse è eccessio pretendere di cambiare una erronea mentalit0 umana,

consolidatasi nei secoli, con semplici argomentazioni ben fondate su proe, che in passatomi hanno spinto addirittura a desiderare di mettere in atto per conincere il mio prossimo,segni straordinari ma poi ho eliminato da me questo ingenuo desiderio pensando a 6esche di miracoli strepitosi ne ha compiuti tanti, senza tuttaia riuscire a cambiare lamentalit0 dominante del suo tempo, che si è liberata di ui inchiodandolo alla 1roce.

Pertanto ho deciso di ridimensionare le mie aspettatie, rinunciando a oler conincerechicchessia della %erit0 contenuta nel profetico messaggio di ghina, ma accontentandomisolo di far nascere nella mente di chi legge quanto ormai da anni ado scriendo, unragioneole dubbio. 7ualche tempo fa è enuto a farmi isita un caro amico, che siinteressa molto di ghina e dei suoi studi, ma che si chiude come un riccio quando toccol#argomento Religione, che per lui non è altro che un infame retaggio di superstizioni

instillate nei cuori semplici da parte di chi olea dominare tramite l#ignoranza, la ita deipopoli.

8# con lui che mi è enuto spontaneo iniziare un discorso, che inece di proporre cosenuoe difficilmente accettabili, cerca di far edere i limiti delle cos* dette 4certezzescientifiche5 che ormai sono entrate nel 9..A mentale dell#odierna umanit0.1os* ho iniziato a parlare di cinematografia, dicendo& 4 /u sai senz#altro che quandoassistiamo alla proiezione di un film, riusciamo a ederlo solo in irt della persistenzadelle immagini sulla retina. +n improiso lampo di luce può accecarci, ma anche laproiezione di un film ci 4acceca5, dal momento che ci fa edere come moimento continuoe coerente sullo schermo, ciò che in realt0 è continuamente interrotto da 4ombre5 che siinseriscono fra i singoli fotogrammi.

a cinematografia esiste, perch3 sfrutta l#incapacit0 dei nostri occhi di cogliere la presenzadi elementi estranei alla luce, nella proiezione del film. nfatti, nel momento in cuil#otturatore taglia il fascio luminoso del proiettore, nasconde allo sguardo l#interallo chesepara ogni singolo fotogramma da quello che lo segue, offrendoci cos* una continuit0 diisione del tutto falsa in se stessa. 7uegli attimi di ombre non aertite, ma che purrappresentano una parte sostanziale del film a cui assistiamo, dal momento che hannouna durata quasi pari a quella in cui percepiamo le immagini luminose, dorebbero farciriflettere seriamente e porci dei dubbi sulla alidit0 della attendibilit0 dei nostri mezzipercettii, sui quali tuttaia abbiamo fondato tutta la nostra ita, tutta la nostra mentalit0.

ghina affermaa che noi ediamo solo una parte della realt0, dal momento che anche laluce del !ole è ritmica, pulsante, poich3 riassorbe in s3 come 4ombre5 inaertite dai sensiumani, le riflessioni della sua luce che ricee non solo dai Pianeti, ma anche dal2irmamento, che è lo schermo su cui il !ole proietta il film della 1reazione, che poi si

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eidenzia in modo apparente ed illusorio in irt della persistenza retinica, come materiapi o meno in moto nello !pazio. 9opo aer isto un film, doremmo chiederci& 4 1he cosasar0 successo in quella proiezione tenebrosa che pur si è erificata sotto i miei occhi,senza che io ne abbia auto coscienza$

-ra, se anche la luce del !ole si comporta nella stessa maniera, sono costretto a dedurneche met0 della mia ita mi iene sottratta, dal momento che non riesco ad aernecoscienza e tanto meno ricordo: 4 ghina sostenea che sono quelle inaertite pausetenebrose, che ci nascondono il "istero della Riflessione e del Riassorbimento della uce,la parte ignota del Ritmo ma chi creder0$ #amico al quale ho riolto per primo questodiscorso, mi ha confidato di non riuscire a liberarsi dal dubbio che possa essere eroquanto gli ho detto. a cosa mi ha fatto molto piacere e mi fa ben sperare che possaserirgli a distaccarsi da una concezione arida ed incompleta della ita, per aprirsi allafecondit0 del "istero che appare tenebroso, ma che contiene in s3 i germi di %erit0 di unaisione spirituale della ita.

Parte seconda

ella prima parte di questa esposizione, parlando di cinematografia, ho cercato di metterein eidenza alcune erit0 pienamente riconosciute come tali dalla !cienza +fficiale, sia incampo fisico che tecnologico, ma le cui conseguenze a liello filosofico ed esistenziale sonocompletamente ignorate dalla quasi totalit0 degli esseri umani. /utti assistono ogni giornoe per pi ore, a trasmissioni teleisie e a spettacoli cinematografici, ma nessuno si rendeconto che ciò che si ede sul piccolo o grande schermo, non è reale (oiamente non parlodella trama degli spettacoli, ma del mezzo che ne permette la percezione), ma unaillusione scambiata per realt0 dai nostri sensi, soprattutto dalla ista che iene ingannatadi continuo dalla persistenza degli impulsi luminosi sulla retina, che trasforma una ritmicaproiezione luminosa, frammentata da interruzioni tenebrose proocate dall#otturatore, inuna continua e coerente successione di immagini in moimento collegate fra loro.

#inenzione della cinematografia arebbe douto proocare una crisi esistenziale diproporzioni mondiali nell#umanit0, abituata a considerare le percezioni sensoriali comefedeli testimoni della realt0 oggettia e quindi come fondamento della comune mentalit0basata sulla logica, che aea ed ha tuttora nella supposta eridicit0 delle percezioni, ilpresupposto delle sue deduzioni. 8# stupefacente pensare come i fratelli umière (parolache in francese significa uce), con la inenzione del cinematografo hanno rielato almondo il fondamento ritmico della creazione, ma praticamente nessuno ha compreso ilero significato di questa straordinaria realizzazione, che se da un lato insegna a creareillusioni talmente erosimili, da essere capaci di eccitare, commuoere, spaentare chi leguarda al pari dei pi comuni aenimenti della ita, dall#altro stimola a ricercare al di l0delle apparenze sensoriali, la era natura della realt0.

#opera dei fratelli umière è stata un forte richiamo del tutto incompreso, alla reisionedei principi fondamentali della metodologia conoscitia sensoriale, richiamocompletamente ignorato e frainteso, ma solo considerato nel suo aspetto superficiale disemplice spettacolo. 9opo i umière, è stato il grande scienziato ;eisemberg, a mettere inguardia la comunit0 scientifica internazionale sugli effetti proocati dalla luce nel campodelle indagini atomiche e sub atomiche.9icea ;eisemberg& 4 Per edere è indispensabile la luce, ma la luce interferisce con gliatomi e ne altera posizione e moto5.

8 1-!86+8 1;8 - !ARA# "A P-!!<8 +A 9A68 !8!-RA8 %8RA"8/8

-<<8//%A 98A !/R+//+RA A/-"1A.

Riassumendo, i fratelli umière hanno eidenziato la facilit0 con cui il senso della ista puòessere ingannato, dal momento che reagisce ad uno stimolo luminoso per un tempo

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superiore alla durata dell#impulso stesso (persistenza), gettando le basi per una reisionedella attendibilit0 delle percezioni soggettie. A sua olta ;eisemberg ha messo in risaltole interferenze oggettie che la luce prooca nell#ambiente atomico = particellare, manessuno ha oluto rinunciare alle proprie ricerche per motii di stupido orgoglio e si ècercato di sostituire alla luce le accelerazioni operate tramite enormi campi magnetici,come se questi non operassero sugli atomi influenze determinanti.

Poich3 l#intero unierso materiale è composto di atomi, doea essere facile dedurne che irapporti fra l#uomo e l#ambiente circostante, sono iziati dagli effetti proocati dalla lucesulla materia e che è impossibile scoprire con mezzi esteriori, ciò che aiene nel suointerno. Personalmente fin da quando ero un ragazzo, ho sempre osserato con stupore glieffetti proocati dalla luce sul radiometro, cioè su quella ampolla di etro contenente dellepalette di colore bianco e nero fra loro alternate, che ruotaano elocemente su un pernose eniano esposte alla luce.

8ra pi che eidente che il radiometro rielaa A PR8!!-8 98A +18 !+A"A/8RA, ma in nessun libro di fisica o di astronomia ho mai riscontrato alcuna teoria checontemplasse gli ineitabili siluppi di tale comproata constatazione.

7uando ho conosciuto Pier uigi ghina e ne ho ascoltato e seguito gli insegnamenti,finalmente ho compreso la era natura dei rapporti fra uce e "ateria e le conseguentiillusioni di cui sono ittime inconsapeoli tutti gli uomini. 9a ghina ho appreso la eggedel Ritmo, di cui uce e "ateria sono le contrapposte polarit0 di manifestazione e le causedell#8ffetto !troboscopico, che è il 4elo5 che nasconde agli uomini la era natura dellaRealt0.

on conoscendo la fondamentale egge del Ritmo, gli uomini credono che ciò che sereper conoscere ciò che è esteriore, sera anche per scoprire i segreti dell#interiorit0 ecostruiscono teorie del tutto erronee. 1osa fa la luce quando entra all#interno di unacamera oscura$ !i inerte, cambia polarit0 e questo gli uomini lo sanno e nei processi disiluppo fotografico agiscono di conseguenza ma se andate a raccontare loro che per

conoscere la realt0 interiore deono inertire la propria mentalit0, sono subito pronti alapidari: ghina affermaa che esiste una sola 8nergia 2ondamentale 1reatrice da cui ognicosa creata deria tale 8nergia di per s3 omogenea e quindi indifferenziata, ghina lachiamaa !pirito.

o !pirito distaccando da !3 una parte di !3, daa inizio con tale parte ad un ritmicorapporto d#Amore, sotto forma di inisibile 8manazione e susseguente Riflessione, cheaumentaa sempre pi il reciproco Amore e quindi l#interiore 8nergia./ali ritmiche effusioni sempre pi rapide ed intense, portaano ad uno stato di immobile/ensione, che poi esplodea generando la uce 1reatrice. !i può dire quindi, che è la uceil primo aspetto concreto e quindi isibile assunto dallo !pirito, la quale irradiandosi sottoforma di Aloni che si dilataano allontanandosi e poi si contraeano erso il puntoesplosio di origine, daano inizio al Ritmo 1reatio. nfatti la uce dilatata ormai in ia dicontrazione, scontrandosi con quella ancora in fase di dilatazione, daa origine a tutti i tipidi materia, a seconda del punto dello !pazio in cui aenia lo scontro.

8cco dunque spiegata in rapida sintesi, l#-rigine della uce e della "ateria, che in realt0sono forme dierse di una sola 8nergia 1reatrice e che tramite il Ritmo si trasformano dicontinuo una nell#altra. -ra la uce quando appare ai sensi, è sempre in fase dilatante, inquanto quando è in fase contraente in seguito alla Riflessione sul imite che la contiene,assume un aspetto tenebroso e cioè non isibile. uce e /enebra si manifestanosuperficialmente con un moto spiraliforme di senso contrario uno all#altro e con unadiersa elocit0 che è maggiore nella fase dilatante luminosa.

8# questa diersa elocit0 che origina sulla superficie dei Pianeti la Pressione altrimentidetta 2orza di 6rait0, che si manifesta anche come 8ffetto !troboscopico, che fa ederein certi casi in moimento ciò che è fermo e fermo ciò che si muoe nello !pazio. 8 qui

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anch#io mi fermo, perch3 ho deciso che è pi importante eidenziare ciò che è sbagliato inciò che si è creduto e si crede tuttora, al fine di suscitare ragioneoli dubbi, piuttosto cheproporre rioluzionarie teorie innoatie, che per essere accettate richiedono il non facileabbandono di una mentalit0 superata, ma mantenuta in ita anche se cristallizzata, perch3consolidata dalla tradizione e dalla abitudine.

/erza parte

Per non scandalizzari troppo, sottopongo con gradualit0 alla ostra attenzione, le logicheconseguenze che si possono trarre da un dato di fatto incontroertibile, citato nella primaparte di questa esposizione e cioè che A 9+RA/A 9 +- !/"-- +"-!- !+AR8/A 986 -11; +"A, %R/+# 98 28-"8- 98A P8R!!/8>A, 8# P+#+6A 9 7+8A 98- !/"-- !/8!!-. %isto che si tratta di logiche conseguenzedesunte da una realt0 riconosciuta tale dalla !cienza +fficiale, sembrerebbe assurdo iltimore di scandalizzare coloro che credono nel alore e nella importanza della logica come"etodo conoscitio ma purtroppo il fenomeno fisico della Persistenza luminosa, haequialenti analogici in quello della 1aparbiet0 psicologica, che di per s3 è completamente

irrazionale.

%olete costringere una persona a reagire in maniera iolenta del tutto immotiata$"ettetela con le spalle al muro, tentando di cambiare le sue coninzioni con proedocumentate e argomentazioni logiche& dienter0 una bela. Per molti anni sia ghina cheio, abbiamo cercato di far cambiare mentalit0 ad un grande numero di persone senzariuscirci cos* ci siamo resi conto che non esiste una sola ogica alida per tutti, ma cheesistono tante ogiche quanti sono i presupposti su cui esse sono fondate. -ra, dalmomento che non esistono presupposti per cos* dire 4asettici5, ma tutti sono pi o menocoscientemente inquinati da elementi estranei tenebrosi, che deriano dal subconscio dipersone solo in apparenza equilibrate e degne di stima morale e professionale, i sono benpoche speranze di cambiare o aprire archi con argomentazioni razionali, in mentalit0

chiuse nelle prigioni di logiche egoistiche basate su motiazioni e presupposti per lo piinconsci.

n teoria, dorebbe essere possibile ad una mente che ama la %erit0 e quindi la conosce,riuscire a modificare un#altra mente che 4mente5 inconsciamente a se stessa, per farcomunque sopraiere l#orgoglio che ne ha determinato la formazione. "a in realt0riusciri è quasi impossibile, dal momento che nessuno è disposto a cedere alle miglioriragioni di un#altro, per cui reagisce con odio e inidia, cioè in modo del tutto irrazionale edistintio. A conclusione di tali premesse, stiliamo la sentenza di morte della alidit0 dellaogica come metodo conoscitio, con queste parole&

 4 9al momento che ogni conclusione di un percorso logico di causa = effetto, dipende dalpresupposto su cui è fondato e che tutti i presupposti anche se in apparenza simili, sonoinquinati da 4ombre5 soggettie ignote alla coscienza, che al pari del senso della istaignora la ritmicit0 implicita nelle sue percezioni sensoriali, si decreta la condanna a mortedella ogica, che per tanti secoli ha ingannato l#umanit0, separando e contrapponendo gliuomini fra loro, proocando di continuo lunghe e sanguinose guerre fratricide, illudendo glischieramenti aersi di essere entrambi nel ero e di aere ragione.

!i raccomanda a tutti gli uomini che ogliono iere nell#armonia e nella pace, di adottarecome sistema conoscitio e di giudizio A 8668 98 R/"- che ha un alore uniersale,dal momento che sottintende non solo tutte le funzioni itali, ma anche tutto ciò che esistenell#intero unierso.5 a egge del Ritmo è semplice nel suo ricorrente dinamismo non si

comporta stupidamente come la ogica, che una olta stabilito un presupposto, siprecipita come una alanga lungo la china degli ineitabili effetti con risultati disastrosi,sempre in disaccordo con quanto implicito nel presupposto stesso.

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A differenza della ogica che ha come punto di partenza pi o meno isibile, unpresupposto di origine esteriore e materiale, scelto per motii non sempre chiari o in basea percezioni sensoriali quasi sempre errate o incomplete, il "etodo di conoscenza Ritmicoparte sempre da un 1entro !pirituale inisibile, scelto per 2ede o per Amore, da cui siirradia un concetto di cui si 4sente5 interiormente con certezza la alidit0. /ale concettoche all#origine è sempre abbastanza ago e indistinto, parte dal 1entro da cui nasce e conun moto conettio o parabolico, ritorna di continuo al suo punto di partenza, cheaggiorna con l#esperienza del suo iaggio e doe si ritempra assorbendo nuoe forze perun ulteriore iaggio pi esteso e proficuo.

aturalmente tutto ciò aiene con ritmo rapidissimo che a liello psicologico si concludein bree tempo in modo chiaro, con una illuminazione di tipo intuitio. 1#è da dire che nelprocesso Ritmico = ntuitio, a differenza di ciò che aiene nel processo ogico =9eduttio, il /empo non esiste, se non in modo proisorio, in quanto pur nascendo dal1entro e identificandosi nel "oto 1onettio ascendente che crea il /empo che passa ersoil 2uturo, una olta toccato il ertice della Parabola questo /empo cessa di esistere, dalmomento che comincia a regredire nel moto discendente che rappresenta il iaggio ersoil Passato fino al 1entro in cui iene riassorbito, prima di enir riemanato per un nuoo

iaggio erso un futuro del tutto relatio, data la sua breissima durata ma di tutto ciò gliesseri umani non hanno assolutamente coscienza.

nfatti non riuscendo a percepire gli interalli che caratterizzano lo solgersi del /empo,cos* come non percepiscono i ritmici interalli esistenti nella luce del !ole o in unaproiezione cinematografica, essi attribuiscono al /empo una continuit0 ed una direzioneunilaterale che esso non possiede assolutamente. 7uindi nel Processo Ritmico diconoscenza, il /empo nasce e muore di continuo dall#8terno e nell#8terno Presente 9iinodi un 1entro !pirituale.

l "etodo di conoscenza Ritmico, offre a chi lo pratica e crede con 2ede certa nella suaalidit0, dei antaggi straordinari, primo fra tutti il contatto con 9io che è %erit0 e +nica

Realt0 poi la possibilit0 di iaggiare, in teoria, nello spazio e nel tempo sia in aanti che aritroso, dal momento che nell#8terno Presente di 9io , tutto è gi0 accaduto e nel contempotutto dee ancora accadere, offrendo cos* all#uomo che si identifica pienamente nell#AttimoPresente, l#incredibile possibilit0 di modificare sia il Passato che il 2uturo. "a per riuscire inquesto, non è sufficiente credere nella realt0 di un simile potere. Per questo ho scritto 4inteoria5, dal momento che nonostante io creda senza ombra dubbio, nella %erit0 assoluta diquanto ho enunciato, al momento attuale non sono ancora riuscito a concretizzarla.

nfatti non basta conoscere la %erit0 per aere il potere di modificare a proprio piacimentola ritmica Realt0 dell#esistenza, ma è necessario

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Pier Luigi Ighina – L'ATOMO MAGNETICO

A/-"- "A68/1- 8 "--P- 8 R/"- !-8 ? /8RRA

Anzitutto mi presento ufficialmente& il mio nome è Alberto /aanti, ho @ anni, sonodiplomato in ragioneria e quindi non ho alcun trascorso tecnico?scientifico riconosciuto chemi autorizzi a parlare con autoreolezza degli argomenti che sto per sottoporre alla ostraattenzione. /uttaia ritengo di essere insieme all#amico !ergio, uno dei pochi in grado diraccontari per esperienza diretta, quanto ho imparato in BC anni di affettuosacollaborazione da Pier uigi ghina, che non esito a definire non solo il pi genialescienziato, ma anche il pi illuminato profeta che sia mai apparso sulla terra in questiultimi secoli. ghina, che d#ora in aanti chiamerò confidenzialmente 6igi, aea il donoparticolare di iere contemporaneamente in due dierse dimensioni& quella materiale,

che in apparenza lo facea sembrare umanamente 4normale5 e quella spirituale, da cuiegli sapea trarre quelle nozioni, quella !apienza di origine diina, che poi cercaa ditrasmettere con grandi difficolt0 nel mondo esteriore. ell#opuscolo 4+n uomo enuto dalfuturo5 che ho pubblicato lo scorso anno per commemorare il 1entenario della sua nascitae che inierò gratuitamente a tutti coloro che me ne faranno richiesta, ho raccontato inmodo dettagliato come l#ho conosciuto e inoltre i pi importanti esperimenti a cui hoassistito, nel corso del primo decennio di assidua ed intima collaborazione con lui.

-ra in questo bree e sintetico scritto, in cui riporto la conferenza odierna, riferirò i piimportanti siluppi degli studi magnetici, solo in minima parte frutto di mieiapprofondimenti e personali deduzioni, applicate a delle confidenze riceute da lui anchenegli ultimi tempi della sua ita, in cui il declino corporeo, non aea però minimamenteintaccato la sua straordinaria italit0 intellettia, sempre pronta a rispondere alle mieinesauribili domande. 1ercherò pertanto di spiegari in modo conciso, alcuni dei piprofondi "isteri della natura, consapeole che nel far ciò, rischio di proocare non solonella ostra mente, ma anche nell#ambiente esteriore, un ero e proprio terremoto, dalmomento che come dicea sempre 6igi, in natura tutto corrisponde e si influenzareciprocamente. (nfatti se 4piegare5 ha pure il senso di chiudere, nascondere,rimpicciolire, concentrare, al contrario 4spiegare5, significa anche aprire, selare, dilatare ese tale dilatazione aiene in tempi rapidi, può anche esser causa di una esplosione, di unmoto improiso dall#interno erso l#esterno, di cui il terremoto è l#esempio geologico picomune e frequente. !pero pertanto che non i spaentiate troppo se nel corso di questagiornata succederanno eenti impreedibili, che daranno una esplicita conferma alla

eridicit0 delle mie affermazioni).

1ominciamo con una necessaria precisazione, ponendoci la seguente domanda& gli Atomi"agnetici e i "onopoli, sono la medesima cosa$ 6igi scopr* e addirittura fotografò nel

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DEBC l#Atomo "agnetico da lui scoperto, di cui poi descrisse le caratteristiche nel librettoomonimo che fece stampare nel DEFC. /ale opuscolo fino a qualche tempo fa introabile,ora è scaricabile gratuitamente nel presente linG. , grazie alla preziosa opera eall#interessamento di alcuni amici sconosciuti, di cui ho scoperto l#esistenza solo pochigiorni fa.

7uando 6igi sottopose la sua straordinaria inenzione agli scienziati dell#epoca, fu deriso,trattato da ciarlatano, insultato da coloro che sosteneano a spada tratta che non erapossibile isolare un singolo atomo da una materia o da un campo magnetico, n3 tantomeno preleare in maniera separata l#energia del polo positio da quella del polo negatiodi una calamita. "olti anni dopo, la scienza ufficiale scopr* l#esistenza dei "onopoli e daquel momento anche 6igi cominciò a chiamare con tale nome gli Atomi da lui scoperti, alfine di faorire il douto riconoscimento prioritario dei risultati delle sue ricerche, poich3entrambi i tipi di particelle possedeano caratteristiche comuni, sia come origine che comecomportamento esteriore. aturalmente tale riconoscimento non ci fu per oi motii eanche le ricerche ufficiali sulla misteriosa natura di queste particelle unipolari di cui erastata scoperta l#esistenza, i "onopoli, sembrarono essere abbandonate senza ungiustificato motio.

/uttaia c#è da dire che mentre l#Atomo "agnetico è stato fotografato da 6igi nello stato diimmobilit0 pulsante, che è quello tipico della sua pi erosimile natura, (infatti esso èstato preleato dal perdurare del flusso attrattio della "agnetite erso un pezzo di ferroschermato da un cristallo), i "onopoli corrispondono agli Atomi preleati da un solo Polo diuna elettrocalamita rotante, sottoposta agli impulsi di eHtra corrente proocati dalleinterruzioni del circuito elettrico della stessa. Possiamo allora concludere quanto segue&

che Atomi "agnetici e "onopoli sono la stessa cosa, però osserata in situazioni econdizioni dierse, per cui ne consegue che le eentuali differenze che si possonoriscontrare negli effetti che proocano su tutto ciò con cui entrano in contatto, sono daimputare non tanto alla loro intrinseca natura, ma alle influenze che con estrema facilit0,

essi subiscono nel corso della loro produzione ed utilizzazione. !ar0 eramente 4duro5 perla scienza ufficiale e forse anche per alcuni di oi, accettare il fatto che gli Atomi non solosubiscono influenze determinanti da parte della uce, cos* come ha affermato ;eisemberga suo tempo, ma anche dagli stati d#animo, dai pensieri, dalle coninzioni, dai preconcettio addirittura dalla immaginazione di coloro che solgono indagini sulla loro intimastruttura.

2A// /+//- 1-# 1;8 8!!/8 8 1;8 P+# - "8- ! "A28!/A, 8#2-9A"8/A"8/8 +18.Per cui colgo ancora una olta l#occasione, per initare tutti coloro che hanno gi0 costruitoo si accingono a costruire un 6eneratore di "onopoli, di rendersi conto che l#energiamagnetica che essi producono, interferisce con l#energia itale ritmica che è presente intutta la natura e quindi anche in loro, per cui non potendo tener separati se stessi da ciòche si fa, è eramente indispensabile aere il maggior controllo possibile sulla proprianatura emotia ed impulsia, poich3 anche un semplice scatto d#ira in icinanza di unasorgente di "onopoli, può procurare danni e disastri anche irreparabili nell#ambiente. Peròè altrettanto ero che albergare e nutrire in se stessi buoni pensieri, eleati sentimenti dinatura spirituale, Amore e rispetto per il prossimo e per quanto ci circonda, 2ede certanell#esistenza di un Principio e di uno !copo 9iino nella %ita +niersale, è un mezzopotentissimo per collaborare alla Redenzione, al Ritorno e alla conseguente 1oscienteAscensione di tutto il 1reato, erso la 2onte !pirituale da cui ha auto origine e questo èun Percorso che la presenza e l#uso dei "onopoli può accelerare.

1on la scoperta dell#Atomo e della 8nergia "agnetica, ghina ha dato l#aio ad unapossibile uoa 8ra Alchemica, che per essere issuta con profitto indiiduale e generale,implica la riscoperta su nuoe basi che definirei scientifiche, di alori religiosi antichi comeil mondo, che responsabilizzano ogni uomo nei confronti di 9io , del Prossimo e della

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atura. "a torniamo al tema fondamentale di questo incontro. n questi ultimi tempi, si èdestato un noteole interesse per ghina e per le sue realizzazioni pratiche, anche permerito di alcune trasmissioni teleisie su di lui, in particolare quella pi recente, 4#uomodelle nuole5, andata in onda su %oIager di RA J, !ul linG è possibile isionare in ersioneridotta, i ideo che lo riguardano. Per questi motii, dopo anni di anonimato che hocercato di mantenere per amor di pace e di riseratezza, durante i quali ho scritto unpoderoso libro&

 4Pier uigi ghina Profeta !conosciuto5 , oltre a numerosi opuscoli di approfondimento, hodeciso di uscire allo scoperto, allo scopo di rielare a tutti coloro che mi orrannoascoltare, i pi grandi segreti sulla era natura della uce, della "ateria, del "oto, del/empo e dello !pazio, che il mio caro maestro ed amico, ha oluto confidarmi negli ultimitempi della sua ita, come testimonianza del grande affetto che ha sempre dimostratoerso di me. +no dei pi grossi difetti del mio carattere, è quello di essere impulsio e dinon tener conto delle difficolt0 che incontrano persone anche molto intelligenti, malimitate dal fatto di utilizzare una comune mentalit0 basata sulla logica, ad entrare in unadiersa dimensione intellettia, cioè ad acquisire una nuoa mentalit0 ritmica e perciòparadossale, basata su una fede intuitia che a al di l0 delle contraddizioni eidenziate

dalla logica, e che è la sola che permette di superare le illusioni sensoriali e gli inganniproocati dall#effetto stroboscopico graitazionale che impera su tutto ciò che è materialeo comunque condizionato dalla materia.

on sar0 facile per oi seguirmi in ciò che sto per diri, anche perch3 farò delleaffermazioni di carattere generale che non spiegherò nei dettagli, dal momento che so peresperienza, che altrimenti mi precluderei a priori, la possibilit0 di poter aere in seguitocon oi dei colloqui esplicatii pi esaurienti. nizierò il mio discorso, initandoi per primacosa ad osserare con attenzione nella copertina di questo fascicoletto, la foto dell#Atomo"agnetico scoperto da ghina e di l* i introdurrò un po# alla olta nell#affascinante mondodelle 1orrispondenze, delle Analogie, delle 8quialenze, delle dentificazioni, delle!orapposizioni, delle /rasmutazioni, delle 2usioni, degli ncroci, delle Riflessioni, che

rappresentano le caratteristiche fondamentali che regolano i rapporti di tutto ciò che esistee che iene coinolto di continuo nella fondamentale egge del Ritmo +niersale, di cui ilRitmo !ole = /erra, è la parte che maggiormente ci riguarda. Per comprendere meglio ciòche sto per comunicari, i dirò anzitutto che 6igi affermaa con assoluta coninzione, chetutto ciò che esiste nell#+nierso, ha una comune ed identica origine spirituale.

1on la parola 4!pirito5, egli intendea un#+nica fondamentale 8nergia incorporea epertanto inisibile, che suddiidendosi e poi iniziando con se stessa un ritmico rapporto diirradiazione e conseguente riflessione energetica moltiplicatia che nel suo complesso luichiamaa Amore, ad un certo punto raggiungea uno stato immobile di /ensione interiorein continuo aumento, che raggiunto il punto critico e poi esplodendo, si manifestaa comeuce Primigenia 1reatrice, che dilatandosi e contraendosi con moto ritmico rapidissimo,arebbe dato origine al /empo, allo !pazio e alla "ateria.

9unque, se osseriamo insieme la foto dell#Atomo "agnetico, colpisce subito lo sguardo ilfatto che esso è composto da un ucleo Pulsante, che irradia attorno a s3 dei tenui1ircoletti luminosi, che dilatandosi sempre pi, anno a depositarsi sul 1erchio maggiore,che delimita in forma di "embrana contenitia, l#8nergia itale dell#Atomo stesso. !inotano pure i K 1analetti di atomi assorbenti, che in forma di Raggi, trasportano fuori dalla"embrana dell#Atomo, l#eccesso di energia prodotta dal ucleo. 6i0 da queste primeosserazioni, ci si può rendere conto che l#Atomo "agnetico ha la stessa medesimastruttura fondamentale della 1ellula di un organismo iente. nfatti ghina affermaa conla meraigliosa sicurezza di chi conosce la %erit0 per Rielazione 9iina, che non solo la

1ellula, ma anche tutti gli -rganismi ienti, minerali, egetali, animali non importa semicroscopici come una molecola, un batterio, una ameba o di grandi dimensioni come unasequoia o una balena, oppure enormi come un Pianeta, un !ole, o anche un intero+nierso, 8RA- !/R+//+RA"8/8 8 2+>-A"8/8 98/1 A9 + A/-"-

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"A68/1-, 1;8 8# PR-/-/P- P+# !8"P18 89 88"8/AR8 9 -6 8!!8R88!!/8/8.

8# naturale che coloro che sentono per la prima olta questi paragoni, li giudichino assurdi,perch3 non hanno e non possono aere riscontri con quanto creduto in precedenza einoltre perch3 essi sono al momento inerificabili. "a io i chiedo& come fate oi a credereere le affermazioni della !cienza ufficiale sulla origine della ita 4dal caso5, sullefantomatiche dimensioni dell#unierso, sulla insuperabile elocit0 della luce, ( il Pensieronon è forse pi eloce$), sulla ipotetica natura della 2orza di 6rait0, (6raitoni$$), sullarotazione della /erra sul proprio asse alla elocit0 di circa D.@CC Gm. all#ora, il cheimplicherebbe lo siluppo all#8quatore di una enorme forza centrifuga che dorebbealterare la normale forza di 6rait0, che inece è del tutto identica a quella esistente aiPoli$ 6li scienziati i parlano di miliardi di anni?tempo, di distanze alutabili in milioni dianni?luce, di un fantomatico <ig?<ang, di uno spazio uoto infinito, che è unacontraddizione in termini, dal momento che si può considerare 4uoto5 solo uno spaziocontenuto entro limiti conosciuti, cioè i spacciano come ere delle ipotesi del tuttoinfondate, che non solo sono inerificabili, ma nemmeno immaginabili, e oi lecredete P8R1;8# A%8/8 2898 -R-, anche se poi i fatti e le esperienze quotidiane, le

smentiscono di continuo:

Riconoscete dunque, che è la ostra 2ede, la ostra 4buona fede5, carpita per suggestionecollettia, che d0 autoreolezza a delle ipotesi, a delle affermazioni menzognere che nonhanno nemmeno un minimo rapporto di erosimiglianza con la Realt0. Riconoscete inoltre,che credendo ere simili fantasie, imprigionate oi stessi in un +nierso prio di -rigine,prio di uno !copo sensato, sperduti ed isolati in un 4uoto5 prio di alori, senza alcunasperanza di un destino migliore. 7uando arò terminato di esporre le rielazioni di ghina,sarete stupiti nel constatare la meraigliosa semplicit0 del loro contenuto, che fonde tuttele innumereoli manifestazioni del 1reato, in un#unica %isione di insieme, che se ienecreduta, i porter0 gradualmente a sentiri parte integrante di un /utto 9iino 1oscientedi esistere, che i trasformer0 da esseri creati, in potenziali 1reatori. "a torniamo alla foto

dell#Atomo, per ricaarne sorprendenti analogie.

A "8"<RAA 98#A/-"- "A68/1-, 1-RR!P-98 A 2R"A"8/-.

6igi mi dicea che il !ole che brilla in cielo, altro non è che il ucleo, il 1uore della 1ellula+nierso, (il nostro !istema !olare), di cui il 2irmamento è la "embrana 8sterna, i ariPianeti e !atelliti i ucleoli, lo !pazio il 1itoplasma, il /empo gli nteralli delle Pulsazioniuminose che scandiscono il <attito del 1uore, cioè il Ritmo fra le rradiazioni e i continuiRiassorbimenti di uce = -mbra che aengono nel ucleo. nfatti la uce che si irradiacome 1ircoletti, (ma anche come Raggi come edremo in seguito), una olta che la"embrana = 2irmamento si è consolidata in seguito alla loro continua !orapposizione sudi esso, comincia ad essere riflessa in forma attenuata (-mbra) erso il Punto di partenza,(il ucleo), doe iene riassorbita e trasformata nuoamente in uce. 7uesto Ritmouminoso che si manifesta all#interno dell#Atomo, è il Prototipo 8nergetico della1ircolazione del !angue?uce che aiene in modo particolare, non solo nelle singole1ellule, ma anche complessiamente in tutti gli -rganismi %ienti, fra il 41uore5 1entraleche riassume e fonde in s3 per 1orrispondenza, i 4Riflessi5 di tutte le 1ellule checompongono un -rganismo e l#8pidermide, che inece al pari del 2irmamento, nemanifesta le 4rradiazioni5.

Arete ormai capito che per 41uore5, 6igi intendea non solo il ucleo dell#Atomo e della1ellula, ma anche il !ole splendente che brilla sopra di noi nel 1ielo ed inoltreil!ole nascosto che pulsa all#interno della /erra e di tutti gli altri Pianeti e !atelliti, e ancora

gli innumereoli 1uori? !ole che pulsano all#interno di ogni !tella, che altro non sono chele 1ellule 8piteliali che costituiscono il 2irmamento stesso. 1e la fate a seguirmi ancora$!pero di s*, perch3 sono ancora tante le noit0 sorprendenti che i orrei comunicare,anche se dubito alquanto che possiate assimilarle tutte in una sola olta. +n bree

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riassunto, integrato con nuoe analogie che silupperò in seguito, prima di continuare.

l 1ircolo pi grosso che circonda l#Atomo "agnetico, rappresenta la !olidificazione dellauce irradiata dal ucleo, (cioè la "embrana, l#8pidermide, il 2irmamento), e quindi la/rasformazione in 4Proto?"ateria5 della 2ase rradiante della uce. noltre essorappresenta il primo imite esterno del 1ampo "agnetico interno dell#Atomo, cioè il imiteoltre il quale l#8nergia interna si trasforma in "ateria ed entro il quale una "ateriaproeniente dall#esterno comincia a trasformarsi in 8nergia. o !pazio interno dell#Atomo,è ad un tempo il suo 1ampo "agnetico, l#8tere, il 1itoplasma peraso di !angue?uce, chesono tutti modi diersi, ma corrispondenti e fra loro equialenti, per indicare la medesimacosa. K 1analetti 4assorbenti5 messi in eidenza dalla foto, in realt0 sono assai pinumerosi, dal momento che rappresentano i molteplici Raggi nucleari o /ensii, che al paridelle Razze di una Ruota, uniscono il "ozzo o ucleo al 41erchione5, cioè la "embrana, il2irmamento, ecc.

7uesti 1analetti assorbono dall#interno la uce che progressiamente iene rallentata perpoi essere trasformata in "ateria e nel contempo assorbono dall#esterno "ateria o permeglio dire 8nergia gi0 materializzata, che poi iene trasformata di nuoo in uce nel

ucleo. 6igi è riuscito a rendere isibili questi K 1analetti, grazie al fatto di aer costruitoattorno all#Atomo, delle 41atene5, delle 4!calette5 di "aterie dierse fra loro, aenti unaprogressia capacit0 assorbente nei confronti della uce emanata dal ucleo. "a poich3 innatura non esiste nulla che non abbia un comportamento ritmico, 6igi affermaa concognizione di causa, che non esiste 4assorbimento5, che non abbia una successia 4rradiazione5 e iceersa.

8# potenziando in tal modo l#assorbimento ritmico di K 1analetti, fra le migliaia che sipossono ipotizzare presenti all#interno dell#Atomo, che 6igi è riuscito a metterli inparticolare eidenza e poi a fotografarli. "a questi 1analetti, hanno altre sorprendenticorrispondenze, rintracciando le quali è come se 4olassimo5 insieme ad ghina ad altaquota, per scoprire dall#Alto, la meraigliosa +nit0 che sottintende quelle che ad uno

sguardo superficiale, potrebbero sembrare cose molto dierse fra loro. 17+8 !8! 98#+-"-, !-- 41AA8//5 1;8 "8//-- RAPP-R/- A1-!18>A +"AA 1;8 8# -!/R- 4+18-5 !PR/+A8 /8R-, 1- "-9-8!/8R-, - !-- P8R R18%8R8 8 P+# !%ARA/8 2-R"A>-, "A A1;8 P8R/RA!"8//8R8 A9 8!!- -!/R- P8!8R- ""A6A/%-, 1;8 P-!!898 +R8A8 P-/8R8 1R8A/%- 8 !+- 1-2R-/.

6igi dicea che se noi non proiettassimo e riassorbissimo di continuo dalla nostra persona,un Alone o !fera di inisibile luminosit0 sensibile di origine interiore, non potremmoedere, n3 udire, n3 toccare, odorare o gustare alcuna cosa.

Aete presente l#immagine dell#+omo di %itruio rielaborata da eonardo da %inci$ %irinfresco la memoria& è quel disegno che mostra un uomo nudo al centro di un quadrato edi un cerchio, che con le braccia e le gambe sia diaricate che ritte, mostra i rapportiarmonici esistenti fra il corpo umano e lo spazio geometrico. Per far meglio e lo riportoqui di seguito.

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2ui io tanto tempo fa, a far notare a 6igi le somiglianze esistenti fra questo disegno e lafoto dell#Atomo "agnetico, dopo che lui mi aea rielato le straordinarie funzioni dei1analetti nell#ambito della 1ellula e del corpo umano, anche se era necessario un certoadattamento mentale per metterle in eidenza. nfatti aeo dei forti dubbi, poich3 aprima ista in tale disegno, i 1analetti rappresentati dagli arti sembrano solo quattro e noncinque, e cioè le due braccia e le due gambe. "a lui sorridendo mi diede questailluminante risposta&

 4 8# la /esta il quinto 1analetto, il quinto arto che si è eoluto sempre pi nei lunghissimitempi trascorsi, per predisporsi a dientare un nuoo ucleo, quando la 1ellula +manaPrimordiale giunta alla !aturazione energetica, a cui corrisponde la piena consapeolezza

della propria 9iina natura, si sdoppier0, per partorire dal ecchio l#+omo uoo, cioèl#+omo nteriore che si è maturato e diinizzato attraerso le sofferenze cumulatie diinnumereoli ite umane.5 !olo in seguito a queste sue parole, ho pienamente compresoche nel mondo dello !pirito, che è il Regno della !intesi, l#intera umanit0 composta damiliardi di indiidui, issuti, ienti e che iranno, appare come un unico +omo, anzicome un#unica 1ellula, un unico Atomo. !e ne deduce pertanto, che il nostro 1apo, in cuisi concentrano tutti i sensi umani, dienter0 in futuro il 1uore di un uoo 8ssere1osciente, un uoo 8ssere +mano che dar0 inizio al 6rande Ritorno dell#+manit0/errestre a cui esso corrisponde, alle -rigini 9iine, alla ineitabile Ascensione erso lo!pirito anche dell#intero +nierso a cui esso è collegato, poich3 la 9iscesa, la Paraboladiscendente della ita creata, ormai è terminata.

"a non finiscono qui le corrispondenze e le analogie fra l#Atomo "agnetico e le conoscenzeumane che ne confermano la Realt0 e il alore uniersale. %e ne citerò ancora due& unaantichissima ed una recente .el libro 4Pier uigi ghina = Profeta !conosciuto5, di cui èappena uscita la terza edizione e che approfitto della presente occasione per presentari,al termine della 4!econda lettera al 2orum5 in esso contenuta, appare l#immagine a colori

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della 4<arca di Ra5, che rappresenta un meraiglioso pettorale in oro e smalti, cheprobabilmente era indossato solo dal 2araone e dai grandi !acerdoti dell#antico 8gitto.

-ra è inutile che io ripeta qui ciò che ho gi0 scritto nel libro mi limiterò pertanto a farinotare nella foto in bianco e nero riportata al termine di questo opuscolo, le dodici 4!telle5complete dei K raggi, che appaiono nella cornice superiore dell#immagine stessa. !i trattadi sei stelle a sinistra e di sei stelle a destra, poste ai lati di una stella con soli tre raggi edi un#altra di cui si ede il solo nucleo, un punto nero senza raggi. %i posso garantire chetutti i particolari che appaiono nella <arca di R0, hanno un profondo ed uniersalesignificato, che spazia dall#inizio della 1reazione, (ho scritto altroe che si potrebbeconsiderare la 4foto5 di 9io , colto nell#attimo in cui emana la uce 1reatrice), e il termine,la fine del 1reato stesso. -ra io non oglio toglieri il piacere di scoprire da soli i !acri"isteri che questa immagine contiene, che hanno riferimenti anche con l#Apocalisse di !an6ioanni& (leggete la descrizione della 9onna estita di !ole, con la una sotto i !uoi piedie sul capo una 1orona di dodici !telle), ma se non ci riuscite, e li spiegherò in un#altraoccasione.

!empre nell#ultima pagina del presente scritto, troerete un foto molto interessante, che

mi è stata iniata dal caro amico 8miro "edda di Roma, in cui appare la foto di un Polo delPianeta !aturno. 8# stato lui a farmi notare la straordinaria somiglianza di questa foto, conquella dell#Atomo "agnetico di 6igi. 8d anche qui ci sarebbero tante, troppe cose da dire,ma i tempi non sono ancora maturi. A questo punto io comincio ad essere stanco discriere, il che mi fa pensare che anche oi siate stanchi di leggere o di ascoltare. on iho raccontato nemmeno la decima parte di quello che pensao di diri, ma se ora miinterrompo, lo faccio solo per aere la possibilit0 di incontrari altre olte per terminare ildiscorso, sempre che oi mi dimostriate di aere un qualche interesse in merito.1omunque spero di fari cosa gradita, anticipandoi i titoli di alcuni paragrafi che ho gi0scritto e che forse stamperò fra qualche tempo, che però non credo possono esserecompresi, se non da coloro che abbiano gi0 percorso un certo cammino nella conoscenzadelle rielazioni di Pier uigi ghina, uno dei pi grandi 9oni che 9io ha fatto all#umanit0.

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Lettera Aperta ai a!er"oti "i Cri#to

1arissimi,oi iete nel mondo, ma non siete del mondo. l mondo i guarda, ode la ostra oce, maè come se non i edesse perch3 non i capisce. %oi iete nel mondo, ma sapete che inesso tutto è precariet0, esteriorit0, superficialit0 che cerca di attirare anche oi coi suoifalsi alori.%oi siete il sale della terra, la luce del mondo, ma non aete sapore per la maggioranzadegli uomini che non i ascoltano, n3 i edono, perch3 sono immersi nelle fitte tenebredelle illusioni sensoriali. %oi amate il mondo e lo orreste salare donandogli la uce della%erit0, ma il mondo i odia perch3 oi non amate i falsi alori che esso ama.

l mondo ama la !cienza, la /ecnologia, perch3 sono espressione di ragionamenti mentalianche molto complessi, ma tuttaia comprensibili, se non altro perchè traducibili in cose

materiali concrete isibili disprezza la 1hiesa e la Religione perch3 esse parlano di cosespirituali inisibili che sfuggono alla percezione dei sensi. Pur proenendo da un +nico!pirito 9iino che le ha create, !cienza e Religione ormai da secoli sono in perenneconflitto fra loro, perch3 nella sfera religiosa lo !pirito si esprime dall#interiorit0 dell#uomocos* com#è, in maniera diretta, intuitia, mentre nella sfera scientifica lo stesso !pirito siriflette sui limiti dell#esteriorit0 cerebrale in maniera mentale indiretta, e quindi riflessia.

Pertanto nell#interiorit0 degli esseri umani coesistono due dimensioni& una !pirituale cheanima la Religiosit0, l#altra "ateriale perch3 sensoriale, che ne anima la tendenzascientifica conoscitia. 1os*, pur aendo un#origine diina comune, lo !pirito !cientifico sioppone allo !pirito Religioso appunto perch3 uno è il riflesso dell#altro. 7uesto contrasto diper s3 è un#ottima cosa, perch3 tendendo ad un ritmico equilibrio, siluppaprogressiamente nell#uomo a lielli sempre pi alti, la coscienza di esistere. 9ienta unapessima cosa come lo è di fatto, quando uno dei due !piriti si impone all#altro, dientando-scurantismo religioso o "aterialismo scientifico.

9io è ben inserito nella 1reazione che è il !uo 1orpo ne sente i bisogni e ne aerte idisagi, cos* come un uomo percepisce gli squilibri e le necessit0 del suo corpo fisico. 1omeun uomo assume uno stimolante psichico quando è depresso o un ricostituente quando sisente fisicamente debilitato, cos* 9io che è Presente spiritualmente ed animicamente nella!ua 1reazione, inia sulla terra sotto forma di apparizioni diine, di profeti, di fondatori dimoimenti carismatici, l#8nergia necessaria per riitalizzare lo !pirito Religioso, o dipersone mentalmente molto siluppate e quindi predisposte alle indagini sulla natura

esteriore, qualora lo !pirito !cientifico non reagisca in maniera sufficiente al 9ogmatismoReligioso.

!oprattutto in questi ultimi cento anni, noi abbiamo assistito ad un ero e proprio trionfodella !cienza (la <estia trionfante di cui parla l'Apocalisse), che forte dei suoi successitecnologici, ha costretto alle corde la Religione ridicolizzandone le credenze. Attualmenteimpera un ero e proprio 9ogmatismo scientifico, a cui la Religione cerca di sottrarsirifugiandosi nelle 1atacombe delle 1hiese. a !cienza materialista tende ad eliminare nellaita umana la 2ede nell#esistenza di 9io , soprattutto influenzando culturalmente anche inmaniera subdola, la pubblica opinione, agendo tramite i mezzi di informazione,sull#insegnamento, sull'economia, sulla politica, ecc. e deria l#approazione di leggi cheanno contro ogni senso morale e che rendono lecito tutto ciò che è conforme al

materialismo e all#edonismo pi sfrenato.

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6li scienziati che insieme a coloro che detengono il potere politico ed economico,caalcano la <estia trionfante prostituendosi al 9io 9enaro, non si rendono conto che in talmodo conducono il mondo intero alla roina, che aerr0 ineitabilmente, se non engonoaccettati dalla 1hiesa gli aiuti che 9io le manda. ( <asti pensare all#ostilit0 della gerarchiaecclesiale erso fenomeni spirituali di rileanza mondiale, quali le Apparizioni di"edLugorLe ed altro.) 2ra i tanti aiuti che 9io ha mandato alla 1hiesa e con la 1hiesa almondo, ale la pena di ricordare Pier uigi ghina, ero Profeta !conosciuto, ridicolizzatodalla !cienza e completamente ignorato dalla 1hiesa.

9urante il corso della sua lunga ita, (è morto all#inizio dl JCCB all#et0 di EF anni), hacombattuto strenuamente per far conoscere agli uomini l#essenza del "essaggio 1ristianoin una forma daero inconsueta, e cioè annunciando la coincidenza sostanziale dellaRielazione Religiosa, con la conoscenza scientifica delle ere eggi della atura.1hi scrie questa lettera, è uno dei pochi che ha compreso il alore e la profondit0 del suomessaggio che in sintesi si può riassumere cos*. 8siste nell#+nierso una !ola 8nergia2ondamentale che da sempre iene chiamata dagli uomini col nome di 9io e che 6es1risto ha presentato col !uo ero ome& Amore. 7uesto 9io , questo Amore in !3omogeneo ed indifferenziato, si suddiide in !e !tesso e in !e !tesso si riflette per

manifestarsi creando l#+nierso.

a !uddiisione e la conseguente Riflessione, origina un Ritmo continuo, cioè una9ilatazione irradiante di Amore ed un susseguente riassorbimento dello !tesso, nel Puntodi -rigine. /ale Ritmo, a sua olta, genera in !3 uno !contro ntermedio che trasforma inparte questa manifestazione esteriore di !cambio, in una Pulsazione interna allo !tesso,che irradiandosi e riflettendosi a sua olta, crea un Ritmo !econdario che si 1R-1A conil Ritmo Primario che l#ha originato. ( 6i0 da queste prime battute, non è difficilericonoscer l#eco, la corrispondenza con quanto iene affermato nel 1redo& 4M 9io da 9io ,uce da uce, 9io ero da 9io ero, generato e non creato della stessa sostanza del Padre,ecc.).

el corso di questa bree e sintetica presentazione delle Rielazioni scientifiche e religiosedi ghina, non ritengo opportuno scendere nei particolari, che comunque sono gia statiscritti e stampati e che tengo a disposizione gratuita di tutti i !acerdoti che fosserointeressati ad approfondire l#argomento. 2ra i pochissimi che hanno letto il libro 4 Pier uigighina, Profeta !conosciuto 4 e gli opuscoli 4 !intesi 4, 4 Pensieri 4, 4 ettere 4 e 4!imbolo 4 che contengono i particolari a cui hoaccennato sopra, sembra che domini soprattutto lo sconcerto suscitato dalla noit0 disentire parlare di 9io in termini scientifici, applicabili sia a ui che alla !ua 1reazione.

nfatti quasi tutti i Religiosi, pur non aendo alcuna idea di 9io tranne la 2ede nella !ua8sistenza, sono oltremodo restii a sentirne parlare in termini comprensibili, quasi che ilcomprendere la atura di 9io in !e !tesso e nella !ua 1reazione, fosse qualcosa diirrierente, di oltraggioso nei !uoi confronti. 1os* facendo, non si accorgono di comportarsicome quei 2arisei che si erano scandalizzati e oleano lapidare 6es che aea rielatoloro la Presenza di 9io in !e !tesso, nell#+omo. %edete, grazie agli insegnamenti di ghina,io potrei tradurre gli stessi %angeli in un trattato scientifico di incomparabile bellezza e%erit0, forse perch3 ho imparato a riconoscere la Presenza di 9io non solo nell#uomo, manell#intero 1reato e in tutte le creature.

"i confidaa ghina& 4 !acerdoti sono ricchissimi, ma non lo sanno e iono come deimiserabili, senza alcuna difesa contro gli attacchi del "aterialismo e dell#Agnosticismo. 9ioha affidato loro ogni potere spirituale e materiale, ma essi, che pur dicono di credere in9io , in realt0 non credono eramente alle !ue Parole e ai !uoi insegnamenti, per cui

iono nel mondo come degli esseri impotenti. 1onoscono a memoria le Parole di 9io , manon le comprendono, perch3 cercano di capirle con la ogica mentale unipolare che è deltutto inadeguata per comprendere la atura Ritmica di 9io e della 1reazione, che simanifesta come Paradosso e nella 1ontraddizione.

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/utto %ie, tutto Pulsa, tutto asce e "uore per rinascere e morire di continuo, perch3 taleè la atura di 9io che si manifesta e si riassorbe di continuo da !e !tesso in !e !tesso. !enon si conosce l#esistenza del Ritmo che riela la atura intrinseca di 9io, che si manifestafunzionalmente in modo sempre uguale nell#intero 1reato, negli atomi, nelle cellule, negliorganismi ienti, nei pianeti, nelle stelle, nelle galassie, non si può comprendere 9io , n3il !uo comportamento paradossale. /i faccio un esempio.ella Religione si parla spesso della 46loria5 di 9io , ma nessun teologo sa cosa siaeramente questa 6loria. Altrettanto dicasi della !apienza di 9io , che iene consideratacome una facolt0 della !ua "ente diina e non una "anifestazione esteriore della !uaintrinseca atura.

+na olta, parlando con un !acerdote, gli ho detto che sia la !apienza che la 6loria di 9io,sono la "adonna e fin qui non ha fatto obiezioni. Poi gli ho detto che la 6loria?!apienza?"adonna è la 2iglia e la "adre di 9io e qui ha cominciato a muoersi un po# sulla sedia,ma ha taciuto. Proseguendo ho affermato che la "adonna non solo è l#Anima di 9io , maanche l#Anima dell#o umano e l#Anima dell#intera atura. A questo punto non ha resistitopi ed è balzato in piedi gridando& 4 8h, no: 7uesto è Panteismo: 4. 4 Panteismo$ on

conosco il significato di questa parola.5 4 6lielo spiego subito& uol dire identificare 9io conla atura, il 1reatore col 1reato, e questa è una eresia: 4 4 7uindi lei uol dire che laatura non ha niente a che fare con 9io , che è qualcosa di completamente separato edistinto da 9io .5 4 a atura è un opera di 9io , ma non è 9io .5  4 "i scusi, ma 9io non si è fatto +omo in 6es 1risto$ 8 !an Paolo non dice forse che nonè pi lui che ie, ma 1risto e quindi 9io a iere in lui$ 4

 4 !i, questo è ero in casi eccezionali 9io può prendere possesso di un uomo, ma di quinon si può passare a dire che l#intera atura composta nella stragrande maggioranza disostanze inanimate, sia il 1orpo di 9io .5 4 "i scusi, ma nella !anta "essa, oi nontrasformate il pane e il ino che sono cose inanimate, nel 1orpo e nel !angue di 1risto$ 4 4 !i, è ero, questo aiene in irt di un atto liturgico, di un potere di consacrazione

concesso da 9io ai !acerdoti, ma non è una realt0 attuale attribuibile a tutte le cose.5  4 7uindi, secondo lei, la "adonna non ha niente a che edere con la atura. 8 pensare che9io ha tanto amato il mondo al punto da dare, da sacrificare il 2iglio, perch3 chiunquecrede in ui non muoia, ma abbia la %ita 8terna. !e 9io ama tanto il mondo, questo nonuol forse dire che nel mondo è presente l#Amore di 9io $ 8 se 9io è Amore, non significache 9io è all#interno della !ua 1reazione$ 4

 4Posso concederle che 9io è Presente all#interno della !ua 1reazione, ma non è la !ua1reazione:5 4 "i permetta io non ho detto che la "adonna è la atura, ma che è anchel#Anima della atura. #Anima d0 la ita al corpo, ma di solito non si identifica col corpo,tanto è ero che con la morte che è la separazione dell#anima dal corpo, il corpo sidisgrega ma l#Anima continua a iere. Però anche qui c#è una eccezione, perch3 6es èresuscitato anche col 1orpo.5  4 !*, ma 6es era anche 9io e potea modificare a !uo piacere le leggi della atura.5  4 "a non è affermato nel 1redo, che noi cristiani crediamo nella Resurrezione della carne$ 4 4 9io può tutto nei confronti della !ua 1reazione, che però per se stessa, non ha alcunpotere di salezza, di Redenzione.5 

 4 o credo nell#ncarnazione di 9io nell#+omo e che tale ncarnazione ha il significato didentificazione. 9io non solo si è identificato nell#+omo, ma anche nel Pane e nel %ino. 8!an Paolo dice che l#intera 1reazione geme nei dolori del parto, nell#attesa della nascita,della manifestazione dei 2igli di 9io . 7uindi è eidente che anche se attualmente laatura non è completamente il 1orpo di 9io , tuttaia è destinata a dientarlo e questo

aerr0 quando gli uomini scopriranno prima di tutto la Presenza di 9io in se stessi e poianche nella atura. !coprendo la presenza di 9io nella atura, l#ameranno e potranno direcon !an 2rancesco& 2ratello !ole, !orella una, "adre /erra, !orella Acqua, 2ratello 2uoco.

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-perando questa identificazione con la atura, gli uomini porteranno a compimento la6estazione e il "ondo dienter0 il %ero 1orpo di 9io .5 4 9eo ammettere che in quello cheha detto c#è un fondamento di erit0 però, attualmente, la atura non 8# il 1orpo di 9io : 4 4 el tempo, s* ma in 9io non è forse tutto Presente$ 4on mi ha risposto e ci siamosalutati. %edi quanto è difficile liberare 9io dagli schemi dei termini religiosi, perestenderne la Presenza a tutta la atura$ Pensa a come arebbe reagito quel !acerdote segli aessi detto che il termine religioso di 4anima5, corrisponde a quello scientifico di 4campo magnetico5& l#anima come campo magnetico della scintilla dell#o, come 1ampo"agnetico della Perenne !cintilla della 1oscienza 6lobale di 9io , frazionata nelle infinitescintille che animano ogni atomo, ogni cellula, ogni organismo, ogni pianeta, ogni stella,ogni galassia, ogni unierso creato.

9io è l#o complessio della !ua 6loria?Anima?"adonna che compenetra e italizza l#intero1orpo del 1reato, cos* come l#o dell#uomo è la sintesi delle innumereoli scintille degliatomi e delle cellule che compongono sia la sua anima che il suo corpo. nfatti, in sestessa, l#anima è quella sfera inisibile ma concreta di luminosit0 che compenetra ecirconda il corpo fisico dell#uomo, entro la quale si manifesta il Ritmo itale che dal 1uore

si estende a tutte le cellule e dalle cellule alle molecole e agli atomi che le compongono.a sfera di luminosit0 animica, a sua olta è composta dalle innumereoli e piccolissimesferette di luminosit0 che circondano e peradono ogni atomo, ognuno dei quali possiedeal suo interno una minuscola scintilla che è il suo cuore, il suo piccolo !ole che possiedeun microscopico ritmo inisibile sintonizzato con quello del grande cuore, ero !oledell#unierso organico umano. -ra, non solo l#uomo, ma l#intero unierso nella sua totalit0e nei suoi singoli componenti, è stato creato ad immagine di 9io , perch3 9io replicasempre !e !tesso in tutto ciò che crea.

a "adonna, quindi, come !apienza e 6loria è il 1ampo "agnetico di 9io , la !ua Anima,come pure è anche l#anima dell#uomo anche se in maniera estremamente pi ridotta, cos*come è anche l#anima di un atomo in proporzioni ancor pi infinitamente ridotte. 9a un

punto di ista dimensionale, si può dunque dire che l#+omo è lo stato intermedio fral#+nierso infinitamente grande e l#Atomo infinitamente piccolo. #+omo riassume in s3 il"acrocosmo e il "icrocosmo per questo dalla Redenzione dell#+omo dipende laRedenzione dell#intero +nierso. "olti, sentendomi fare questi discorsi, mi chiedono& 4 "acome fai a dire che la "adonna, che è l#ncarnazione stessa della Purezza, ha rapporto conle anime degli uomini che nella maggior parte dei casi sono piene di turpitudini$ 4

Allora io cerco di spiegare che l#anima dell#uomo è 2+>-A"8/8 uguale all#Anima di9io e che un tempo era pura come 8a prima del Peccato -riginale e che in futuro deedientare splendente come l#Anima della %ergine "aria, la "adre di 6es e che tuttoquesto in 9io , che ie e si identifica nell#8terno Presente ncreato, si è gi0 realizzato,

mentre nel tempo e nello spazio creato, saranno ancora necessari secoli e millenni disofferenze purificatrici prima che tale risultato enga raggiunto ma fanno una estremafatica a capirmi e a credermi.5 Per farla bree, ghina mi dicea che nell#+nierso tutto siripete dall#infinitamente grande, all#infinitamente piccolo, sullo schema?base della!antissima /rinit0, cioè di una iniziale 8nergia Paterna che coscientemente genera, cioèdistacca da !3 una parte della !ua !ostanza, cioè il 2iglio, col quale instaura un Ritmo dirradiazione e Riflessione di reciproco Amore che è lo !pirito !anto.

A !ua olta lo !pirito !anto, giunto ad un punto critico di concentrazione della tensioneritmica amorosa, esplode e comincia a Pulsare, cioè a dilatarsi e a contrarsi ritmicamente,irradiandosi e riflettendosi in maniera analoga ma in senso perpendicolare, al RitmoPaterno?2iliale o Paterno? "aterno che l#ha generato. 8# dall#ncrocio di questi due Ritmi

9iini Primordiali che rielano il alore 1osmico 1reatio e Redentio della 1roce, che simanifesta e si moltiplica sempre pi in forme dierse, ma identiche da un punto di istafunzionale, l#8nergia che è alla base della 1reazione dell#+nierso. l "istero pi difficile da

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selare per gli uomini che non sono stati benedetti come ghina, da una Rielazione9iina, è appunto quello di saper scoprire l#denticit0 2unzionale all#interno di un numeroincalcolabile di differenziazioni formali e dimensionali. Ricordo che mi dicea& 4 6uarda il1ielo stellato in una notte serena come sembra dierso dal 6iorno dominato dalla luce del!ole che l#ha preceduto e che lo seguir0:

6li uomini pur sapendo che il 1ielo è sempre quello, non sanno riconoscere nelle stelle, gliinnumereoli Raggi o frammenti del !ole, irradiati, dispersi e poi riflessi dal 2irmamento,che poi durante il 6iorno, ritroeranno nel !ole la loro +nit0. l 1ielo di una otte stellata èad un tempo il Passato e il 2uturo di un 6iorno soleggiato, perch3 la luce delle !telle siriassorbe nel !ole, cos* come la uce del !ole si irradia e si dilata nelle !telle. on èpossibile edere contemporaneamente il !ole e le !telle che rappresentano le 8stremit0Ritmiche di una sola Realt0, anche se io sono riuscito nel corso di un esperimento conl#8nergia Ritmico?"agnetica, a far apparire per un attimo il !ole a mezzanotte.(%edi il libro 4Pier uigi ghina Profeta !conosciuto5).

6li astronomi guardano il cielo con potenti telescopi e i scoprono ebulose, 6alassie,Ammassi 6lobulari, ma non riescono assolutamente a capire che ciò che edono nel cielo

di notte è la storia passata del nostro !ole ed anche il suo futuro. 7uando mi sonopermesso di dire queste cose agli scienziati, si sono messi a ridere e mi hanno mandato apiantar carote, dicendomi che la !cienza è una cosa seria, materia di studi difficili eprofondi e che non c#era spazio in essa per le fantasiose frottole dei ciarlatani del miostampo. 1iò nonostante, essi ancor oggi cercano disperatamente di scoprire una sola8nergia Primordiale a cui far risalire tutte le altre, ma quando qualcuno gliela mostra,gliela indica come il Ritmo 1reatio uniersale e particolare che si manifesta e si riassorbein se stesso di continuo con moto ibratorio rapidissimo, si mettono a ridere come seaessero ascoltato una barzelletta.

8 pensare che non solo il 1ielo, ma anche la /erra racconta la medesima storia dell#+nit0che si fraziona e si differenzia in innumereoli forme che si moltiplicano e si diersificano

riflettendosi nello spazio e nel tempo, tramite il processo riproduttio della %ita, che siidentifica nella 2unzione Ritmica /rinitaria che è alla base di tutto: Proa a camminareattraerso dei campi incolti e guarda quante erbe, fiori, arbusti e alberi diersi fra lorogermogliano e crescono su un medesimo terreno. botanici che studiano la egetazione,notano e classificano tutte le differenze, ma siccome ignorano l#origine ritmica comune ditutto ciò che esiste, non sanno farlo risalire all#+nit0.

"a io guardo la margherita, la iola, il glicine, l#iris, la rosa e edo e riconosco il rapportospazio temporale che esiste fra loro. -gni fiore è come una singola foto di una determinatafase del processo ritmico itale che scaturisce dal !ole e si riflette sulla /erra, raccontandoe rappresentando nel tempo e nello spazio un singolo istante dell#eterna storia del Ritmostesso. 1iò che rende estremamente difficile da capire dall#esterno, ciò che èsemplicissimo riconoscere quando si è illuminati da 9io dall#interno, è la 1oesistenza e la1ontemporaneit0 delle singole manifestazioni delle immagini ienti di diersi momenti diun medesimo Ritmo 8nergetico, cosa che sconcerta la mentalit0 logica degli uomini cheritengono paradossale che una causa coesista col suo effetto. 8ppure è come in unapellicola cinematografica, in cui i singoli fotogrammi coesistono sulla stessa pellicola, purenendo proiettati uno dopo l#altro dalla luce sullo schermo.

a superficie della /erra è lo schermo doe si proietta il film della luce diretta solare, enello stesso tempo è la pellicola attraerso la quale passa la luce riflessa dalla /erra che siriassorbe nel !ole. -gni fiore è come un microfilm che racconta sulla terra, la storiapassata e futura di un momento presente, cioè di un singolo fotogramma del 6rande 2ilm

cosmico del Ritmo 1reatio, e altrettanto si può dire di ogni arbusto, di ogni albero, di ognianimale, di ogni essere iente, dall#atomo alla cellula, dalla cellula a un pianeta, da un!ole ad un intero unierso. 1iò che è importante, non sono le dimensioni n3 le forme, mabens* le funzioni che sono sempre identiche, sempre uguali al Ritmo 9iino /rinitario che

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le ha generate. 7uando io parlo delle trasmutazioni che il Ritmo operacontemporaneamente in diersi momenti e nei diersi lielli spaziali delle suemanifestazioni, molti mi chiedono se sono un alchimista.

o rispondo che in un certo senso è cos*, anche se la cosa che mi sta pi a cuore non ètanto cambiare una materia in un#altra, quanto manifestare al mondo il !egreto di 9io cheopera di continuo trasmutazioni nella materia, perch3 dienti non solo funzionalmente, maanche formalmente sempre pi simile alla 1ausa che l#ha creata. !*, io sono un Alchimistaal pari del mio "aestro 6es, che trasformaa l#acqua in ino, il ino in !angue, il pane in1arne, che attingendo 8nergia dal "ondo !pirituale moltiplicaa pani e pesci, perch3olea insegnare agli uomini che ogni diersit0 è solo apparente, aendo tutto unaidentica origine energetica e ritmica comune.

!copo principale dell#Alchimia 9iina è di trasformare l#+omo in 9io , perch3 poi l#+omodiinizzato possa trasformare in !e stesso tutto il 1reato, tutta la atura, riportando cos*tutto all#+nit0. "a chi mi creder0$ 6li scienziati mi deridono, i preti mi guardano consospetto pensando in cuor loro& 4 2orse è un "assone o un membro di qualche settasegreta. 8# meglio essere prudenti e tenerlo lontano da noi.5 o credo di essere un buon

cristiano anche da un punto di ista formale, perch3 ado a "essa quasi ogni giorno, miconfesso, faccio la 1omunione, dico spesso il Rosario e credo a tutto ciò che mi insegna la1hiesa 1attolica, perch3 so che 8ssa è eramente la 9epositaria della 9iina %erit0Rielata. "a edo che i !acerdoti non si rendono conto dei 9oni che ha loro fatto il!ignore, non si rendono conto che 6es 1risto ha portato agli uomini non solo un 9ono di!alezza e di Amore, ma anche di !apienza.

elle Parole e negli insegnamenti di 6es è espressa una !apienza 9iina che non solopuò essere compresa, ma 98%8 essere compresa dagli uomini e soprattutto dai !acerdoti,che con tale !apienza deono armonizzare la loro 2ede per ritroare in se stessi l#+nit0,l#Armonia e l#8quilibrio fra la mente e il cuore, fra Ragione e 2ede. 7uanto soffro di nonessere ascoltato, n3 capito: 8 cos* intanto il mondo corre erso la distruzione perch3

ignora la sua -rigine diina e il suo altrettanto diino 9estino: 4 A questo punto, i confidoche io sto cercando di portare aanti la "issione che 9io aea affidato ad ghina. 7uandoposso, parlo con gente comune, con scienziati, con religiosi, cercando di conincere coloroche hanno la pazienza e la bont0 di ascoltarmi.

Pur non possedendo i suoi innati carismi, cerco di spiegare meglio che posso quanto hocapito del suo insegnamento, riscontrando nella maggioranza dei casi, le stesseresistenze, diffidenze e incomprensioni che aeano amareggiato anche lui. 7uesta letterache indirizzo idealmente a tutti i !acerdoti, rappresenta forse l#ultimo tentatio che faccioper trasmettere alla 1hiesa un aiuto sapienziale di origine diina, che può riitalizzarne la2ede e lo slancio missionario. !e non err0 accolto, allora rinuncerò per i motii chespiegherò meglio in un#altra occasione. +n fraterno abbraccio nel !ignore a tutti oi.

Alberto

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Dalla e!on"a Con$eren%a

1he cosa significa 4/riplice natura della uce, manifestazione nel creato della 9iina /rinit01reatrice$5 !i tratta di un profondo "istero non solo scientifico, ma anche teologico, chetenterò di spiegare con l#indispensabile aiuto di 9io . 1ominciamo con questa decisaaffermazione di 6es durante il colloquio con la !amaritana& 4 9io è !pirito e quelli che o adorano deono adorarlo in !pirito e %erit0.5 Passiamo poi alPrologo del %angelo di 6ioanni, in cui è scritto che 4All#inizio era il %erbo e il %erbo erapresso 9io e il %erbo era 9io .5 

!e ne deduce pertanto che 9io il 7uale è !pirito in !e !tesso, nella !ua 8ssenza +nitariainisibile e impercettibile, si manifesta come %erbo, come Parola 1reatrice, %eicolo della

!ua %olont0, per mezzo della 7uale sono state fatte tutte le cose. l Prologo proseguedicendo che nel %erbo era la %ita e che la %ita era la uce degli uomini. Possiamo alloraaffermare senza tema di smentite, che 9io ?!pirito è anche il %erbo che si manifesta come%ita e che la %ita è la uce degli uomini.

7uesto significa che gli uomini possono conoscere 9io solo nel !uo aspetto di uce checorrisponde alla %ita, la quale ultima non può essere sperimentata direttamente per sestessa, ma solo conosciuta indirettamente tramite gli effetti presenti in coloro che ne sonoperasi& coscienza di esistere, capacit0 di muoersi, di riprodursi, di sperimentare se stessie l#ambiente circostante, ecc.Riassumendo, possiamo dire allora che 9io che è +no in !e !tesso, tuttaia come insegnail 1atechismo, è composto da tre 8ssenze, da tre 8ntit0 o Persone che sono +guali e9istinte, il che significa che pur identificandosi una nell#altra, dal momento cheproengono e ritornano di continuo nell#+no dal 7uale sono deriate, 8sse si esprimono inmodi diersi a seconda dei Piani o ielli differenti in cui si manifestano.

-ra questa /riplice 9iersit0 si sussegue e si ripercuote in modo Ritmico su tutto ciò chene deria nello !pazio e nel /empo. Per semplificare questa analogia, partiamo dalla uceche della /rinit0 9iina è l#unico Aspetto direttamente percepibile dai sensi umani. lPrologo del %angelo di 6ioanni, prosegue dicendo che in seguito il %erbo che eradientato uce, si fece 1arne, cioè "ateria %iente e che enne ad abitare fra di noi, come+omo in mezzo agli uomini, che in tal modo ebbero la possibilit0 di contemplare la !ua6loria, dal momento che essendo 8gli il 2iglio +nigenito o meglio Primogenito del Padre,

cioè del 9io +no, era necessariamente pieno di 6razia e di %erit0.

8cco dunque, che il %angelo ci insegna che la /rinit0 1reatrice, !pirito = %erbo = uce, simanifesta nella 1arne, nel 1orpo +mano di 6es, come 6loria = 6razia = %erit0. asciamoper un momento il piano teologico, al quale comunque ritorneremo di continuo edaffrontiamo il "istero sotto il profilo scientifico, che ci obbliga necessariamente a partiredalla uce, ponendoci queste domande fondamentali& 41os#è la uce$ n quanti e qualimodi si manifesta$ 1ome nasce e in quanti modi si trasforma$4

Alla prima domanda abbiamo gi0 risposto dicendo che la uce è la /erza Persona della!antissima /rinit0, che in campo teologico iene comunemente indicata come !pirito!anto. Ricordiamoci di continuo di questa basilare dentificazione, che ci permetter0 di

colmare le ineitabili lacune di una indagine puramente scientifica, facendo ricorso allerielazioni di tipo religioso. 9unque è la uce il primo aspetto concreto assunto dalla9iina 8nergia 1reatrice e ciò è pienamente confermato dalla 6enesi, che ci racconta il

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primo manifestarsi di 9io sulla scena della 1reazione con queste parole& 48 9io disse& !iala uce e la uce fu.5 (8# eramente bello pensare che la uce rappresenta la Prima"anifestazione della %olont0 di 9io nel 1reato:)

"a poich3 in precedenza abbiamo gi0 identificato con la uce anche il %erbo, dicendo chesi fece 1arne, non è difficile credere che la "ateria in genere e non solo quella iente,non è altro che un particolare stato assunto dalla uce nel suo ritmico percorso creatio.nfatti è cos*& man mano che la uce si allontana dalla !orgente da cui è nata, si condensasempre pi, si materializza, dientando in tal modo totalmente percepibile ai sensi umani,che subiscono i condizionamenti impliciti nel fatto di essersi siluppati nell#ambito della"ateria iente.

8 fin qui, a parte il fatto che io 4mescolo5 di continuo, penso a ragion eduta, la /eologiacon la !cienza, non credo di aer affermato niente di impossibile a credersi, almeno daparte di coloro che possiedono una mentalit0 abbastanza aperta e quindi pria di rigidipreconcetti. "a quando comincio a parlare del fondamentale e rioluzionarioinsegnamento di Pier uigi ghina, di cui sono stato collaboratore e amico fraterno per benBC anni e cioè della egge del Ritmo +niersale, è qui che si scatenano reazioni iolente

da parte di tutti coloro che non si rendono conto di essere soggetti all#8ffetto!troboscopico 6raitazionale, che illude di continuo i sensi umani e in modo particolare laista, impedendo loro di cogliere le 4pause5, gli interalli tenebrosi frequentissimi che sonoimpliciti nella radiazione luminosa solare creatia stessa.

;o scritto e cercato di diffondere un po# dounque questa fondamentale eggefrazionandola in tre parti per renderla pi accessibile e ne ho distribuito gratuitamentecentinaia di copie sia in campo scientifico che religioso, ma solo tre persone hannodimostrato di comprenderne il alore& un aspirante !acerdote, un "onsignore e ladirettrice di un mensile d#aanguardia. /uttaia quando ho cercato di fornire a costoro glisiluppi ineitabili di quanto aeano dimostrato di accettare almeno in linea di massima,anche loro si sono dileguati, o per meglio dire, sono rientrati nei ranghi della comune

mentalit0, dal momento che non se la sono sentita di compiere un balzo qualitatio ersol#intera comprensione della %erit0.

7uindi non mi faccio illusioni circa la sorte che anche oi risererete a queste 4perle5 di!apienza che ho ereditato da ghina e che cerco di distribuire, ma ciò nonostante iocontinuo a diffonderle, anche se sono cosciente che agendo in tal modo, corro grossipericoli, dal momento che so con certezza che coloro che si impegnano a rendere/estimonianza alla %erit0, prima o poi sono destinati al "artirio. (on per nulla, infatti, latraduzione letterale della parola "artire, è /estimone.) 9unque, cos#è per se stessa lauce$ 1ome si muoe nello !pazio$ 8 quali relazioni ha col /empo, con lo !pazio e con la"ateria$

A tale proposito, potrei tentare di dari delle spiegazioni dettagliate, ma come ho gi0 dettopi olte anche nel corso di alcune conferenze, non è possibile capire con la mente lerielazioni di ghina dal momento che esse sono ritmiche e pertanto paradossali, per cuitutte le persone che in genere sono quasi sempre condizionate dalla ogica,ineitabilmente le respingono, perch3 si rendono conto che il solo fatto di prenderle inconsiderazione, mina le basi su cui poggia la struttura mentale a cui sono abituati e con laquale si identificano. o dice con chiarezza 6es nel %angelo& 1hi uole seguire ui che è%ia, %erit0 e %ita, dee rinunciare a se stesso, alla propria mentalit0, prendendo su di s3 la1roce che è il !imbolo della sofferenza inerente ad ogni rinuncia, piccola o grande che sia.

1redetemi se i dico, che è forse pi facile rinunciare alle proprie ricchezze materiali che

alle proprie coninzioni, anche se queste si sono formate sotto l#effetto di illusioniereditate dal proprio ambiente culturale e dalle esperienze issute nell#ambito dell#8ffetto!troboscopico che impedisce di cogliere la era Realt0 degli eenti. Per questi buonimotii, io inito sempre tutte le persone che mi ascoltano o che mi leggono, di non

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cercare di 4capire5 ciò che dico, cosa alquanto difficile, ma di credere semplicemente per2ede alle mie parole, ascoltando la tenue oce del loro "aestro interiore che è anche laloro 1oscienza, che 4sente5, riconosce e conferma come %ero ciò che il mio "aestrointeriore, che è lo !tesso che è Presente in loro, dice per mio tramite.

8# di uso comune una frase meraigliosa che riela una splendida %erit0 di origine diina& 4 Parlare col 1uore parlare da 1uore a 1uore.5 ormalmente la si considera una fraseallegorica, un modo poeticamente figurato di esprimere con pi forza delle coninzionieramente sentite, ma in realt0 essa riela un grande "istero che riguarda i rapporti piprofondi della %ita !pirituale. nfatti 4parlare da 1uore a 1uore5, significa cercare dimettere in contatto immediato lo stesso !pirito 9iino apparentemente confinato nella piintima interiorit0 di due esseri ienti, diersi fra loro dal punto di ista spaziale etemporale, affinch3 si riconoscano identici come origine e come natura e in tal modo,comunicando, possano modificarsi ed arricchirsi l#un l#altro in modo immediato senzaalcuna difficolt0.

7uanta !apienza è rinchiusa nel comune linguaggio, che riela in modo tanto semplice lasua origine 9iina: nfatti è in questo modo diretto che può anche essere prio del suono

delle parole, che gli Angeli e gli 8sseri spirituali in genere comunicano fra loro.!emplificata cos* la questione della comprensione e della alidit0 delle mieargomentazioni, procedo pi speditamente dicendoi che la uce partendo dal !ole, cherappresenta materialmente la inisibile 2onte /rinitaria !pirituale da cui tutto deria, simuoe in due modi particolari, che si solgono ed in parte anche si attorcigliano come leserpi del 1aduceo, attorno ad un asse perpendicolare al loro interno, che rappresenta ilRaggio, la immobile /ensione energetica che si instaura fra il !ole e tutte le formemateriali che si troano nello !pazio attorno a esso, come condensazioni materiali dellasua uce rallentata che era stata irradiata in precedenza.

n dettaglio possiamo allora dire che la uce si esprime non solo contemporaneamente,ma anche ritmicamente in tre modi diersi&

D)1ome immobile /ensione perpendicolare che si instaura come Raggi in linea retta, fra il!ole e gli agglomerati materiali che si troano nello !pazio attorno a esso. J)1ome "oto1onettio o Parabolico dei 2otoni, cioè delle Particelle di uce di massa crescente in modoproporzionale al rallentamento che le stesse subiscono durante il loro iaggio diallontanamento dal !ole, che ha come Asse e Punto di riferimento, il Raggio tensioperpendicolare di cui sopra.

)1ome "oto !piraliforme dell#-nda di 8nergia progressiamente dilatante, che è l#aspettocorrispondente non ancora materializzato in Particella, del "oto Parabolico o 1onettio adesso relatio, che si siluppa sempre attorno all#Asse di cui sopra. Pertanto si può gi0anticipare che mentre il "oto !piraliforme è non solo la causa della formazione dello!pazio, ma anche il suo aspetto in dienire, cos* il "oto 1onettio, col suo progressiorallentamento ascensionale, è la causa diretta della formazione della "ateria. !e nededuce, quindi, che fra !pazio e "ateria i è uno stretto rapporto di 1orrispondenza checoinolge anche il /empo, in quanto è la Pulsazione del ucleo !olare la causa e nellostesso tempo la conseguenza di ciò che aiene ad esempio nel Ritmo fra !ole e /erra, incui alla 9iastole del 1uore solare, corrisponde l#emanazione dei due "oti che presiedonoalla formazione dello !pazio e della "ateria, a cui poi consegue la !istole che riassorbe ins3 quanto era stato in precedenza emanato.

Per questo il /empo è coinolto nel Ritmo, anzi si può dire che contemporaneamente creaed è creato dal Ritmo, dal momento che scandisce come Pausa, come nterallo, comenterruzione, l#alterno moimento energetico che in diersa forma è in esso coinolto.

( 8 qui inserisco una dichiarazione di incalcolabile alore spirituale, che consegue a quantoho appena scritto e che sar0 eramente compresa ed utilizzata nelle sue conseguenzepratiche solo fra moltissimo tempo& 4 %i rendete conto che lo !pazio è anche uce animata da un ritmico moimento

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spiraliforme di andata e ritorno dal !ole, che ha troato in apparenza uno stabile 8quilibrioin se stesso, che iene scambiato dai nostri sensi per inisibile !taticit0, e nello stessotempo è anche Potenziale "ateria in dienire, per cui si può dire che la "ateria non è altroche una 1ondensazione di uce in uno !pazio ristretto, che potenzialmente potrebbeessere trasformata in una 9ilatazione di uce in uno !pazio pi asto$ 1he altro sono lecosiddette esplosioni Atomico?ucleari, se non la dimostrazione pi era della Realt0 diquesto fondamentale Principio$

Riuscite a renderi conto che lo !pazio non è altro che la ineitabile conseguenza di unRitmico e pertanto 9uplice "oto !piraliforme di senso contrario uno all#altro, di 4-nde5 o!egmenti susseguenti di 8nergia di ariabile uminosit0 in dinamico 8quilibrio con sestesso, che corrisponde esattamente ad un contemporaneo "oto Parabolico o 1onettiodi Particelle o 2otoni di uce ad esso 8quialente e che ciascuno di essi può trasformarsinell#altro, cioè può apparire in un modo o nell#altro a seconda del modo in cui ieneosserato$ 7uesto ritmico processo di /rasmutazioni che si erifica di continuo in noi eattorno a noi, intrecciandosi in una forma intermedia potenzialmente eidente nell#aspettomomentaneo di ogni suo componente, che potremmo chiamare nel suo complesso 4Reticolo !pazio /emporale5, tuttaia non può essere percepito, n3 messo in rilieo

simultaneamente al suo erificarsi.

7uando i spiegherò nei particolari e i dimostrerò con disegni questa fondamentale8quialenza, rimarrete sbalorditi di fronte alla sua Armoniosa e !intetica <ellezza, anchese ritengo che il premio obel per la 2isica che soprattutto ghina e secondariamente anch#io aremmo ampiamente meritato, ci err0 attribuito solo alla 4memoria5 dalle futuregenerazioni. -ltretutto questo è un modo eramente nuoo, rielato a suo tempo daghina e che poi io ho siluppato non molto tempo fa nell#opuscolo 4!imbolo5, di dare unailluminante e decisia risposta all#antico dilemma 4-nda o Particella5 circa la natura dellauce, che ha angustiato intere generazioni di scienziati, senza mai enire eramente ecompletamente risolto.

%i rendete conto, inoltre, che identificando in tal modo nei "oti della uce fra lorocorrispondenti ed equialenti, la comune origine della "ateria, dello !pazio e anche del/empo come spiegherò fra poco, si riesce a stabilire un concreto contatto e cioè ad entrarenella 9imensione !pirituale che coincide con quella Realt0 9iina, ad un tempo +nitaria e/rinitaria, in cui tutti eniamo riassorbiti e da cui eniamo riemanati di continuo con Ritmorapidissimo e che appunto per questo motio 8ssa normalmente sfugge completamenteall#umana percezione$)

A questo punto tirando le somme, si giunge a questa straordinaria conclusione, cioè chedal punto di ista !intetico o 9iino, che si possono considerare termini fra loroequialenti, non si può separare n3 distinguere il /empo, dallo !pazio, dal "oto e dalla"ateria, in quanto essi sono elementi conseguenti, integranti, alterni, corrispondenti,interscambiabili ed anche potenzialmente trasmutabili fra loro, di quell#unicamanifestazione percepibile della /rinit0 9iina che noi chiamiamo uce. 8# importantechiarire, che il /empo scaturisce dalle Pause che intersecano ritmicamente ogni emissionedi uce dal ucleo o 1uore !olare.

/rattandosi di una nterruzione di una Proiezione di uce, il /empo può essere consideratocome il 4negatio5 della uce stessa e quindi la causa efficiente della nascita dell#-mbra o/enebra. Per cui quando parliamo di uce che è sempre Pulsante e quindi ritmicamententerrotta, doremmo sempre considerarla nel suo reale aspetto coesistente di uce?-mbra, che corrisponde esattamente al 9uplice "oto Ascendente?9iscendente tipico dellaParabola e nel contempo ai due "oti !piraliformi di senso contrario uno all#altro, che a tale

aspetto luminoso corrisponde.

/rattando l#argomento da un dierso punto di ista, possiamo dire che ogni 8missione diuce dal !ole, che corrisponde ad una Pulsazione del suo ucleo, si riflette sul 1ampo

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"agnetico che circonda ogni materia creata e ritorna come -mbra, cioè come uceaffieolita di moto e di senso contrario, al punto di partenza, doe iene nuoamentetrasformata in uce. nfatti il Riflesso sul !ole di un Riflesso luminoso dientato -mbra peresempio su un Pianeta, si inerte di nuoo trasformandosi nuoamente in uce.

l Riassorbimento dell#-mbra, cioè della uce riflessa, interrompe la continuit0 della8missione luminosa solare diretta, al pari dell#otturatore di un proiettore cinematografico,che tagliando il fascio di luce che da esso promana, riesce ad illudere i sensi umani, dalmomento che contribuisce a trasformare in un moimento coerente sullo schermo, ciò chein realt0 non è altro che un susseguirsi di immagini distaccate e dierse fra loro impressesulla pellicola. 7uindi la Pulsazione della uce emanata dal ucleo !olare, oltre ad essereattribuita al /empo, cioè alla Pausa che interrompe il flusso luminoso diretto, può essereanche riferita ad un "oto di uce Riflessa e quindi di senso contrario, che si interseca nellaProiezione di uce stessa.

Riassumendo, i enuncio pertanto ancora una olta, che il /empo è anche il "oto di uceRiflessa (-mbra), che in un certo senso si oppone alla uce 9iretta, dal momento che lainterseca. 7uindi se anche il /empo è uce sia pur Riflessa, prende maggior igore quella

dichiarazione di fondo che ho enunciato nella precedente 1onferenza, che afferma conassoluta sicurezza &

T&TTO E L&CE(

8 qui inserisco ancora una importante rielazione, che pur essendo assolutamente era,sar0 molto difficile fari completamente accettare. a comune mentalit0 umana, che èsempre pi dominata dal raziocinio scientifico e dalla logica ad esso conseguente, ècondizionata, oserei dire quasi obbligata suo malgrado, ad utilizzare il metododell#indagine logica e razionale, spinta dal bisogno, dalla esigenza di analizzare, difrantumare in frammenti sempre pi piccoli ciò che ossera, per cercare di scoprire e didistinguere le differenze esistenti sia all#interno che all#esterno delle forme create.

Al contrario del Razionalismo logico basato sul ragionamento mentale, che cerca dicollegare fra loro impiegando tempo e fatica, gli aspetti esteriori e superficiali di percezionisensoriali quasi sempre illusorie, l#ntuizione interiore che è di origine diina e che esprimegli aspetti sconosciuti pi profondi e sconosciuti della sensibilit0 umana, coglie e fonde fraloro in un#unica esperienza spirituale immediata, tutto ciò che sembra separato e diersonell#aspetto formale esteriore assunto nello !pazio e nel /empo.

e consegue che tutto ciò che tende all#+nit0 e all#+nificazione è in armonia con la 9iinaRealt0, che è l#Aspetto pi %ero della %olont0 1reatrice di 9io , mentre tutto ciò che tendeall#Analisi, alla 9iisione, alla 2rantumazione al fine di una comprensione del tuttosuperficiale ed esteriore di ciò che esiste, riela un atteggiamento diabolico, satanico,intendendo con questo termine tutto ciò che si oppone alla atura +nitaria e allaconseguente %olont0 +nificante di 9io . Alla luce di quanto su detto, non è difficilecomprendere allora, perch3 la mentalit0 umana ormai schiaa della ogica e delRazionalismo dominante, si oppone decisamente a 9io , anche se mentendo pi o menoconsciamente a se stessa, afferma di credere alla !ua 8sistenza.

l cosiddetto "aterialismo !cientifico è l#espressione pi esatta e conforme a erit0 del!atanismo, che si è impadronito delle umane mentalit0 tramite le illusioni sensorialiproocate dall#8ffetto !troboscopico 6raitazionale, a cui la ogica che di per s3 sarebbeuno strumento affidabile se fosse utilizzata per dimostrare le conseguenze di presuppostioggettiamente erificabili, è ormai completamente asserita. A questo punto tutte le

persone dotate di buon senso, potrebbero farmi questa intelligente obiezione& 4!eammettiamo che la uce sia contemporaneamente !pazio, /empo, %ita, "ateria ed8nergia, sia ferma che in moimento, come possiamo relazionarci con 8ssa, dal momentoche saremmo costretti per riusciri, a considerare anche noi stessi come 8sseri di uce,

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ienti in un "ondo di uce, il che tuttaia è in aperto contrasto con ciò che appare ainostri sensi in un modo tanto dierso, e cioè tenebroso, ostile e del tuttoincomprensibile$5 

8# indubbio che si tratta di una domanda logica a cui cercherò di rispondere in modoesauriente nella prossima conferenza, anche se essa è soprattutto dettata dalla ineterataabitudine di considerare reale solo ciò che appare ai sensi, dal momento che finoranessuno ha proposto delle alide alternatie. n attesa di forniri pi ampie delucidazioniin occasione del prossimo incontro, i propongo un semplice esempio che ritengo del tuttocomprensibile ed accettabile da parte di tutti. -sseriamo l#acqua& normalmente essa ciappare allo stato liquido che è quello pi comune e diffuso ciò non toglie che come tuttisanno, essa può apparire a seconda delle circostanze, anche come una materia solida,(ghiaccio) o anche come un gas, (apore). 7uesta triplice manifestazione da tuttisperimentabile, ci impedisce forse di credere che si tratti di un#unica sostanza osserata incondizioni ambientali dierse, ma fondamentalmente identificabile in ciascuna di loro$

1ertamente no ma allora i chiedo& 4 Per quale motio doreste rifiutare comeinerosimile, questa primordiale 8quialenza di tutto ciò che esiste con la uce, che credo

di aeri senza dubbio dimostrato essere all#origine di tutto$5 A questo punto è bene cheio mi fermi, per dari tempo e modo di cercare di assimilare quanto i ho comunicato. !eci sar0 una terza conferenza, sarò lieto di donari altre ricchezze spirituali che ho riceutoin dono da ghina, ma che olentieri sono disponibile a condiidere anche con oi.

%i saluto con affetto fraterno.

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Co#') e "ove ri#ie"e l'Io "ell'uo*o+

All'inizio del secolo scorso, 1.6. Nung, il famoso psicologo, incontrò un ecchio capopellerossa che gli disse& O%oi bianchi siete tutti matti.O OPerchè$O chiese Nung. O Perchèpensate con la testa.O O7uesta è bella: ? replicò Nung ? e oi con cosa pensate$O 1on ungesto maestoso il capo posò la mano destra sul petto e rispose& O1ol cuore:O !e ci pensatebene, è eidente che è il cuore la sede naturale del nostro OoO& infatti è erso il petto chepuntiamo il dito per difenderci da un'accusa& O1hi$ o$O o per accusare& O!*, tu:O, mentreriolgiamo lo stesso dito erso la testa facendolo roteare, per significare che qualcuno èpazzo, non ragiona, è fuori dalla realt0.

1osa c'entra tutto questo con ghina e con l'immobilit0 della terra$ Proerò a spiegarlo

sommariamente , anche se non sar0 facile. 8' indubbio che nel nostro capo risiedono inmaniera direi concentrata, i principali organi sensoriali& ista, udito, gusto, olfatto e anchetatto (basti pensare alla sensibilit0 del nostro iso agli schiaffi e alle carezze). Potremmodire che la testa è la sede della sensibilit0, che il cuore è il centro della italit0 e che ilsesso è il centro della reattiit0 (infatti nel sesso la ita reagisce all'impellente necessit0 diriprodursi, di perpetuarsi). on troate strano che l'attiit0 itale pur essendo la piimportante, sia cos* nascosta, cos* poco aertita dal nostro o, nei confronti dei suoiattributi estremi, cioè sensibilit0 e reattiit0$ 1iò dipende dal fatto che sul centro dellasensibilit0 si siluppa come un campo magnetico attorno ad una carica elettrica, la sferadella mentalit0 dal centro della italit0 si siluppa la sfera emotia?sentimentale sulcentro della reattiit0 si siluppa la sfera della sessualit0.

aturalmente queste tre sfere comunicano e interagiscono fra di loro. l nostro o oscilla dicontinuo fra di esse, ma in genere si può dire che ha eletto come sua temporanearesidenza la mentalit0, perchè in essa ritorna e rimane con pi frequenza. (Abbiatepazienza cerco di spiegare con poche parole ciò che richiederebbe un intero olume). Puressendo il cuore, cioè il centro della ita, la sede naturale del nostro o, noi ciimmedesimiamo a seconda delle situazioni, delle occasioni e degli stimoli interni edesterni, con uno dei tanti punti intermedi fra le sfere. !upponendo che il cerello e il sessosiano il polo positio e negatio della carica energetica itale umana, la scintilla ritmicache alimenta il battito cardiaco della italit0 biologica, non coincide quasi mai con lascintilla ritmica della nostra coscienza. n bree, poichè il nostro o che è il punto in cui siconcentra la nostra coscienza, è sempre fuori sede, fuori dalla sua era casa, noi abbiamo

una isione distorta della realt0 come se la percepissimo attraerso una lentedeformante.

l primo effetto illusorio che consegue a questa alterazione percettia, è quello diidentificarci attimo dopo attimo con una sola parte di noi a discapito di tutte le altre,facendoci sentire diersi, separati dagli altri e dalla natura circostante, appunto perchèdiisi e separati in noi stessi da noi stessi. 1os* ciascuno di noi si crea nell'ambito delproprio campo magnetico mentale, un suo mondo, un suo particolare modo di intendere edi interpretare le percezioni della realt0 interna ed esterna e di alutarne i contenuti. o alpari di tutti oi e di quasi tutti gli uomini, sono quasi sempre issuto Ofuori di meO, fuoricasa, beendo fino in fondo l'amaro calice delle delusioni, del disgusto, dell'aridit0, deluoto che si sperimentano sempre quando si ie distaccati dalla propria intima e

profonda realt0, che quando si riesce finalmente a conoscere dopo una radicaleconersione, un totale rientro in se stessi, si riela 8!!8R8 98/1A P8R /+//.

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8' chiaro che non è possibile trasmettere nell'ambito di una semplice e?mail la sintesi diuna intera ita. %i dico solo questo& ghina con le sue rielazioni, col suo insegnamentoparadossale, mi ha condotto un poco per olta, prima a dubitare, poi a rinunciare a tuttociò che possedeo di coninzioni e ricchezze conoscitie, per portarmi poi a scoprire la miaera Realt0 interiore che mi permette ora di guardare me stesso e tutto ciò che micirconda, in una luce diersa che penso sia quella della %erit0. a prima straordinariaconseguenza di questo nuoo modo di essere, è che non mi sento pi solo, dierso,separato, ma mi riconosco in tutto e in tutti, e, riconoscendomi, non posso fare a meno diamare tutto e tutti.

8ntrando nel 2orum, dopo una iniziale esitazione douta ad una delle tante irruzionidell'uomo ecchio nella ita di uomo nuoo che mi sforzo di condurre, non mi sono pisentito un estraneo, perchè ho riconosciuto in ciascuno di oi una parte di me. Per questonon solo accetto le critiche, ma le ritengo indispensabili, perchè se non c'è contrasto, senon c'è contraddizione, non ne può risultare nè risaltare quella %erit0 che caratterizzatutto ciò che è io e reale. 7ui mi fermo. Rimando il resto alla prossima puntata in cuicercherò di rispondere anche alle domande sulla reincarnazione. +n caro saluto a tutti.

(seconda parte)

ella mia precedente, i diceo come la ritmica scintilla del nostro o, scaturendo inposizioni ariabili della nostra anima e cioè del campo magnetico complessio cheracchiude in s3 come lielli interni le tre sfere della !ensibilit0 e conseguente "entalit0,della Reattiit0 o !ensualit0 e della %italit0 o !entimentalit0, determina una percezionedistorta e quindi illusoria della realt0. %i faccio un esempio. #oceano contiene in s3innumereoli forme di ita, che trascurando quelle microbiche, anno dal plancton allebalene. !ulla superficie del mare poi, si agitano onde piccole e grandi, mentre al suointerno si muoono contrastanti correnti. n ogni forma di ita marina batte un cuore chesi potrebbe definire, con una contraddizione in termini, la sede di un o inconscio che

pulsando in maniera sintonizzata, anche se non sincrona, con tutti gli altri, contribuisce aformare il grande o del mare.

-ra supponiamo che i delfini, frequentando la superficie del mare, abbiano troato il mododi preleare l#ossigeno dall#aria inece che dall#acqua in cui comunque hanno continuato aiere. e deria cos* che appartenendo contemporaneamente a due dierse dimensionientrambe indispensabili alla ita, una per la respirazione e l#altra per l#alimentazione, illoro o che era inconscio finchè partecipaa ad un solo elemento, abbia acquistato lacoscienza di essere dierso dalle altre creature marine, perch3 la coscienza si manifestanell#o come conseguenza alla sua posizione intermedia fra due stati o poli fra lorocontrapposti, che potrebbero essere definiti come la ecchia sede (l#acqua) e la nuoasede (l#aria) del loro o. 2acendo riferimento alla psicologia, potremmo definire il mare lasede dell# inconscio collettio dei delfini, l#aria nel momento in cui iene respirata comesede del loro o indiiduale, l#aria trattenuta nei polmoni dei delfini durante le loroimmersioni, come sede della loro coscienza. ( !to cercando di spiegarmi utilizzando parolee definizioni in maniera generica e grossolana, perch3 desidero soltanto farmi capire e nonpresentare una relazione scientifica.)

Abbandoniamo ora i delfini e torniamo all#uomo che alzando gli occhi al cielo scopre ladimensione della luce rappresentata dal !ole che brilla nel cielo e quella delle tenebrerappresentata dalla luna e dalle stelle. %iendo durante il giorno in stato di eglia nellaluce solare, l#uomo siluppa l#o personale, mentre la notte, dormendo, rientranell'inconscio collettio delle tenebre in cui era issuto lungamente in precedenza. Per

comprendere cos#erano queste tenebre, bisogna andare col pensiero ad un tempo moltolontano in cui l#uomo iea all#interno della terra e cioè sulla superficie concaa dellacrosta terrestre, che come una spessa membrana cellulare, contiene come nucleo centraleun piccolo sole. n quei tempi remoti l#uomo 4sentia5 che il piccolo sole che pulsaa nel

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suo cuore, era un componente integrante ed inseparabile dal grande cuore? !ole chebrillaa nel cielo sopra di lui. n questo modo egli partecipaa in maniera inconscia allaita complessia che si solgea nella sfera della luce solare terrestre interna, cos* comeuna medusa nel mare esterno, ie partecipando alla ita inconscia di esso.

All#interno della terra non esistea l#alternarsi del giorno e della notte e le forme di itanon erano materiali ma eteriche. 9ai poli interni della terra entraa ed uscia in manieraritmica e perpendicolarmente opposta, l#8nergia cosmica primordiale che proenia dal!ole esterno e dal 2irmamento che come una grande membrana racchiude il nostro!istema solare. /ale 8nergia alimentaa ed alimenta tuttora il battito del cuore? !oleterrestre che la trasformaa in luce, che riflettendosi in buona parte sulla crosta terrestreconcaa, ritornaa sul !ole stesso come luce tenebrosa indiretta perch3 attenuata edopposta a quella diretta. a luce riflessa intersecandosi con quella diretta, determinaauna specie di penombra continua che si addensaa soprattutto sulla superficie terrestrestessa, costituendo cos* le 4tenebre5 di cui si parlaa in precedenza. Ritornando sul sole, laluce riflessa enia di nuoo trasformata in luce diretta, in un ritmo continuo di scambiofra il !ole e la terra interni.

/utto ciò che sto cercando di spiegare, è riportato nella 6enesi biblica in modo semplice esintetico, facile da credere per chi ha la 2ede, ma impossibile da assimilare per chi cerca dicomprenderne il significato in maniera logica. -ra io cercherò di tradurre in terminirazionali le parole dei !acri /esti, per dimostrare che nella 2ede è implicita una !apienzauniersale sintetica e diina che non ha bisogno di capire in modo dettagliato per credere,perch3 4sa5 che tutto si riunifica in un unico schema di comportamento energetico chesempre si ripete e che è alla base di ogni creazione generale e particolare. Al contrario laogica che tutto separa, che tutto analizza e differenzia, non può assolutamentecomprendere n3 9io n3 la !ua 1reazione, perch3 basandosi su fallaci percezioni sensorialicontraddittorie, non sa ritroare l#+nit0 della %erit0 sotto le differenze delle apparenzeformali esteriori.

9unque è scritto nella <ibbia che 9io pose l#+omo e la 9onna che aea creati, in un6iardino pieno di alberi, "8>>- al quale si troaa l#Albero della 1onoscenza del <ene edel "ale, ordinando loro di non mangiarne il 2rutto perch3 altrimenti arebbero conosciutola morte. -ra io non sarei in grado di dare le spiegazioni che sto per comunicari, seghina a suo tempo non mi aesse rielato la egge fondamentale del Ritmo, che haappunto nella figura dell#albero, il !imbolo che meglio di ogni altro ne riela l#interiore esegreta natura. /utto cominciò cos*. el terreno adiacente alla sua casa, i era un piccoloedificio che in passato era adibito a scuderia, nel cui retro era stato sistemato il pollaio.%icino al recinto di quest#ultimo, erano nate spontaneamente delle piante di sambuco unadelle quali, grazie anche all#energia magnetica che fuoriuscia dal icino laboratorio, inpoco tempo si era trasformata in un albero di noteoli proporzioni creando un certoimpedimento d#accesso al pollaio, per cui fu deciso di abbatterlo.

Prima di tagliarlo, 6igi lo utilizzò per realizzare un memorabile esperimento di cui solomolto tempo dopo compresi l#enorme importanza. 4%edi questo albero$? mi disse = 1oirami e con le foglie prelea l#energia solare e con le radici assorbe l#energia terrestre. edue energie scontrandosi fra loro, determinano come tante inisibili scintille che sono laitalit0 dell#albero e che poi le cellule utilizzano per riprodursi e quindi trasformarle inmateria.5 a parola 4scintille5 stimolò la mia curiosit0 e mi spinse a chiedergli& 4 <eh, si sache negli esseri ienti esiste una elettricit0 biologica come a suo tempo dimostrò 6alani."a tu pensi che si potrebbe ricaare da un albero energia sufficiente per accendere unapiccola lampada$4 41ertamente e te lo dimostrerò. Però sappi che le scintille di cui ti hoparlato non sono elettriche ma magnetiche, e l#uomo non sapr0 mai come utilizzarle in

modo pratico finch3 il suo sguardo sar0 attirato da ciò che si ede e si tocca senzacomprendere ciò che c#è dietro che è inisibile e segreto.5 49elle scintille magnetiche$ onriesco a capire.5 

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 4/i spiego. 6li uomini hanno scoperto i rapporti che intercorrono fra magnetismo edelettricit0 perch3 quest#ultima si manifesta in maniera sensibile ed esteriore, ma nonhanno ancora scoperto i rapporti fra il magnetismo e il ritmo interiore che è l#essenza dellaita, di tutte le espressioni della ita. !i potrebbe anche dire che l#elettricit0 è l#aspettomateriale dell#energia ritmica, mentre la italit0 ne è per cos* dire l#aspetto spirituale.9ounque esiste un campo magnetico, l0 i sono sia elettricit0 che ita.5 4Attorno ad unacalamita i è senz#altro un campo magnetico, ma non riesco assolutamente a capire doesi troi l#elettricit0 n3 tanto meno la ita.5 4!e al centro della calamita che è il suo cuore,non ci fosse la scintilla della ita sintonizzata con quella del nucleo centrale della terra chea sua olta è alimentata dal grande cuore solare che brilla nel cielo, non esisterebbe quelladuplice circolazione di energie contrapposte che si dirama dal centro della calamita erso ipoli per poi rifluire nuoamente erso il centro e cos* rialimentarne la italit0.5 

 42ermati un attimo perch3 non ti seguo pi. !i è sempre considerato statico il campomagnetico di una calamita ed è per questo motio che lo si fa muoere artificialmente o siattia un moimento al suo interno per ricaarne energia elettrica. !e le cose stesserocome dici tu, sarebbe una rioluzione scientifica di immensa portata, perch3 in teoriabasterebbe troare il modo di intercettare in qualche modo questo moimento circolatorio

per aere una sorgente inesauribile di energia. "a in pratica questo non è possibile perch3si può trasformare una energia in un#altra consumando una per far nascere l#altra, ma nonsi può far nascere qualcosa dal nulla.5 

 4/u ragioni come un uomo del tuo tempo, per questo fai tanta fatica ad entrare nelmistero della ita. 1he il tuo pensiero sia sbagliato lo dimostra quest#albero che ho decisodi tagliare. Pensi che sia cresciuto cos* in fretta perch3 ha consumato la terra, l#aria, laluce e l#acqua$ "a non ti rendi conto che la %ita produce e riproduce se stessa perch3moltiplica nel tempo e nello spazio riflettendosi sul campo magnetico che circonda la suapiccola scintilla iniziale, l#energia della sua italit0$

/+//A A 1R8A>-8 8# + PR-18!!- A//- 9 "-/P1A>-8 98#88R6A 8A 28 9 + +%8R!-, 9 /+// 6 +%8R!, - A%%88 P8R 8!A+R"8/-"A P8R 8!+<8RA>A 98A 88R6A %/A8 1;8 ! 1R8A 98 1-2 "A/8RAP8R !A/+RAR 8 1R8AR8 1-!# +- !/A/- 9 /8!-8 1;8 A9 + 18R/- P+/-8!P-98RA# P8R 9AR8 1-!# >- AA 2-R"A>-8 9 +-% +%8R!.

1omunque per dimostrarti con i fatti la erit0 di quanto ti dico, prima di tagliarequest#albero ti farò edere che può produrre elettricit0 allo stesso modo con cui producel#accrescimento del suo siluppo cellulare.5 o andao a troare 6igi tutte le sere erimaneo con lui fino a tarda notte. 9i solito l#aiutao in tutti i suoi esperimenti, ma perquanto riguardò quello dell#albero, olle fare tutto da solo ed io notando il suo riserbo in

proposito, non olli essere indiscreto. 1irca una settimana dopo, mi accolse con un grandesorriso e mi disse& 4%ieni a edere.5 +scimmo fuori dal laboratorio e idi subito circa amet0 del tronco del sambuco, la tenue luce di una piccola lampadina da cui si dipartianodei groigli di fili parte dei quali saliano ai rami e mentre altri scendeano alle radici. Allemie domande di spiegazioni, non scese in particolari mi disse soltanto&

 47uesto che edi si potrebbe chiamare 8lettrolisi "agnetica di un 2luido itale chetrasforma parte del Ritmo naturale in corrente elettrica. 1-# 1;8 %89 7+ 8# A9"-!/RA>-8 1;8 A %/A ! /RA!2-R"A "A/8RA 8 +18 8 1;8 A "A/8RA 8A +18 P-!!-- 9AR8 -R68 AA %/A. R1-R9A/ 9 7+8!/- !8 %+-1-"PR898R8 "!/8R- 98 !ole 8 98 1+-R8.5 o rimasi estremamente meraigliatoda queste parole, anche se deo confessare di aer pensato per un attimo che questostraordinario esperimento si sarebbe anche potuto spiegare con l#inserimento di unapiccola pila nascosta. 7uasi leggesse nei miei pensieri, 6igi mi disse& 42ai fatica a credereperch3 non hai partecipato al laoro e a tutte le difficolt0 che ho douto superare per

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riuscirci.

1omunque sappi che in un tempo lontano gli uomini conosceano la tecnica per ottenerela luce dalle piante e dai semi egetali e quindi dalla ita, e non solo la luce ma anchel#energia per neutralizzare la forza di grait0. a scissione dell#energia magnetica che io horealizzato in modo moderno nell#elettrocalamita rotante e pulsante, un tempo si faceasugli alberi e sulle sementi ma il mondo non è ancora pronto per controllare ed utilizzarele infinite risorse energetiche contenute nella ita.5 Per farla bree, la lampadina rimaseaccesa per alcuni giorni ed io per ricordare questo aenimento (come possonotestimoniare tutti coloro che hanno isitato il laboratorio di ghina), scrissi su di unaparete& 49ata "emorabile (purtroppo non ricordo pi il giorno e l#anno che mi pare fosse ilDEF).

Accesa lampada egetale. Per il 6igi hip, hip, hurr0:5 #albero fu tagliato, ma sembròcomunque oler lasciare una traccia imperitura di quanto era successo. oi di tanto intanto usciamo nella notte per fotografare con una pellicola molto sensibile le scarichemagnetiche che si manifestaano nell#aria attorno al laboratorio. 8rano gi0 passate alcunesettimane dal taglio dell#albero e siluppando le foto ci accorgemmo con nostra grande

sorpresa, che in una di esse apparia con chiarezza il 4fantasma5 dell#albero chematerialmente non esistea pi, ma che tuttaia aea lasciato la sua impronta nell#etere.7uesta fu un ulteriore dimostrazione di quante forme energetiche di ita inisibile esistonoattorno all#uomo, ma engono ignorate perch3 non se ne aerte sensibilmente lapresenza.

9opo questa lunga ma non inutile digressione, ritorniamo al Paradiso /errestre all#internodel nostro pianeta e cerchiamo di capire cos#era l#Albero della 1onoscenza del <ene e del"ale, inoltre cos#era l#Albero della %ita di cui ci parla la <ibbia. A questo propositoleggendo la 6enesi, salta all#occhio una eidente contraddizione. nfatti prima i è scrittoche è l#Albero della %ita ad essere situato in mezzo al 6iardino, ma poi, poco pi aanti,8a dice al !erpente che è l#Albero della 1onoscenza a troarsi in tale luogo. essuno ha

mai spiegato fino ad ora questo mistero che ora io i rielo&

R8A/A# #A<8R- 98A %/A 8 7+8- 98A 1--!18>A 98 <88 8 98 "A8!-- + +1- A<8R- -!!8R%A/- 9A 9+8 9%8R!8 PR-!P8//%8. 7+8!/- +1-A<8R- 9A 9+P18 A!P8//- 8!!/8 A#/8R- 9 -6 8!!8R8 %%8/8, !A8!!- + A/-"-, +A 18+A, +A PA/A, + +-"-, + PA8/A, + !!/8"A!-AR8 - + /8R- +%8R!-. #A<8R- 9%8/A 98A 1--!18>A 98 <88 898 "A8 !8 - ! PR898 1-!98RA>-8 8A 1-/RAPP-!>-8 988!+8 9+8 P-AR/A#, 1-8# RA" 8 RA91, P-!/%- 8 86A/%-, <88 8 "A8,"8/R8 9%8/A #A<8R- 98A %/A !8 %!/- 8A !+A /86RA/A#RAPPR8!8/A/A 9A !+- 18/R-, - !-8, - 1+-R8, 9-%8 8 P-AR/A# !

!1-/RA- PR-9+189- +18 8 %/A.

2inch3 era issuto come 4albero che cammina5 in mezzo agli altri alberi, l#uomo si nutriainconsciamente soprattutto della uce?%ita che scaturia dal !ole e che riflettendosi sullaterra, alimentaa il suo piccolo cuore? !ole interiore e questo senza porsi alcunadomanda ma come egli stese la mano erso una polarit0 del ritmo (e questo aenne siaesteriormente che interiormente, perch3 in quello stato primordiale tempo e spazio,dentro e fuori coincideano), si aprirono i suoi occhi, cioè prese coscienza di s3 e siaccorse di esser nudo, cioè di non aere un corpo di carne, un corpo materiale che loseparasse nettamente dagli altri esseri ienti e allora 4si nascose5, cioè cercò di costruirsiun riparo che lo distinguesse anche materialmente dall#ambiente esterno.

/utto ciò che ora i scrio in modo sommario, rappresenta una bree anticipazione di unlibro che sto scriendo e che spero di poter pubblicare fra non molto tempo. 1omunque

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sappiate che come un frutto che appare fra i rami di un albero di un normale terrenoagricolo, rappresenta il prealere dell#energia di origine solare su quella di origine terrestre(in definitia è il frutto della forza di grait0 nel campo itale riproduttio), cos* nell#ambitodella ita umana il 4frutto5 che si manifesta come forza prealente, è la "entalit0 che simanifesta nel polo superiore del suo campo magnetico o anima, rappresentato fisicamentedal cerello che si contrappone al sesso nel polo inferiore della stessa.

"a se la mentalit0 è il frutto prodotto nel campo magnetico umano dal prealere dellapolarit0 solare esterna e la sensualit0 è il frutto della polarit0 terrestre riflettente, qual èdunque nell#anima il 2rutto dell#Albero della %ita, quello che se iene 4mangiato5 e quindiassimilato, dona l#mmortalit0$ 8# il !entimento dell#Amore che sgorga dal 1uore e chesfrutta pienamente e cioè nel 1entro, il Ritmo perenne !ole?/erra per manifestarsi comeuce %itale 1reatrice che si alimenta non solo della contrapposizione ritmica di origineesteriore, ma anche dei Riflessi dell#rradiazione della sua attiit0 interiore che l#ambientecircostante gli restituisce.

"a mi sono dilungato anche troppo e termino il mio interento raccontandoi le ragioniche 6igi opponea alla teoria della Reincarnazione, che lui definia 4l#ultima illusione5 che

separaa gli uomini dalla piena conoscenza della %erit0. "i dicea& 4#uomo non conoscese stesso, non sa chi è eramente perch3 ie fuori di s3. l suo o si identifica in modo deltutto proisorio con i pensieri, gli istinti e i sentimenti che prealgono maggiormente inlui nei ari momenti della sua ita che sono biologicamente scanditi dai battiti del suocuore.

!e l#o dell#uomo risiedesse in maniera permanente nella casa in cui è nato e cioè il suo1uore, il 1entro del suo essere, irebbe nella uce dell#Amore che il suo 1uore emana dicontinuo come un piccolo !ole, e sperimenterebbe la sua sostanziale identit0 non solo contutte le creature ienti nella natura, ma anche con 9io che di tutto l#+nierso è il1reatore. /utto ciò che riconduce l#uomo a riconoscersi e a fondersi nel 1rogiuolo diun#+nica 8nergia Primordiale che ha creato tutte le forme esistenti scindendosi e

riflettendosi in !e stessa, è la %erit0. Al contrario tutto ciò che si oppone a questa %isioneunitaria e mantiene le singole espressioni della %ita +niersale in uno stato di separazionee quindi di indiidualit0, è solo apparenza e illusione.5 ( A dire il ero, 6igi esprimeaquesti concetti in maniera molto pi semplice ed efficace. Per esempio quello che io hochiamato il 4crogiuolo5, lui lo definia il calderone da cui tutto era uscito e in cui tuttodoea rientrare.)

Per molto tempo sono stato in completo disaccordo con lui su questo argomento, perch3aeo auto dierse esperienze interiori in cui mi ero riconosciuto in personaggi pi omeno noti del passato issuti in un arco di tempo che andaa dai primordi dell#umanit0fino al DCC, ma poi successe qualcosa che prima mi fece dubitare e poi mi coninse acambiare idea. nfatti come l#articolo sulla erniciatura elettrostatica apparso tanti anni fasulla riista 4!cienza e %ita5 mi coninse ad accettare come realt0 l#immobilit0 della /erra,del !ole e dei ari pianeti, (parlo di questo nel libro 4P. . ghina Profeta !conosciuto5),cos* uno strano fenomeno che notai casualmente, mi spinse dopo un lungo traagliointeriore, a rinunciare alla coninzione pi solida che aessi mai maturato nel corso dellamia ita. !i trattò di questo& nel laboratorio di 6igi c#era una apparecchiatura costituita dadue grandi spirali di filo di rame fra loro contrapposte, che seria per fare esperimentisulla conserazione della frutta. +na sera passando icino alle spirali, idi con la codadell#occhio, delle strisce luminose bianche che partendo dal ertice della spirale superiore,si diramaano erso il basso attraersando perpendicolarmente le arie spire come tantiraggi.

o dissi con 6igi, ma n3 lui n3 io demmo molto alore al fatto probabilmente causato daun semplice effetto ottico. "a la sera dopo quando ritornai da lui, mi disse che in cielo(cioè nella dimensione spirituale a cui potea accedere), aeano attribuito una enormeimportanza al bree fenomeno che aeo osserato, definendolo 4la Rielazione del

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per una bree acanza. #;otel in cui eraamo alloggiati, aea come ogo, come simbolo,la stilizzazione di quella che credo si chiami la <arca di R0 che era stata tratta da unpettorale che era comunemente portato dai 2araoni e dai sacerdoti. #illustrazione a coloridell#originale, era riportata su di un depliant che aeamo troato in camera.

n essa R0 o il !ole, i era rappresentato come un cerchietto incaato su di uno sfondoazzurro, da cui scaturiscono sette raggi che terminano con altrettante mani. -sserandoloebbi una straordinaria illuminazione, perch3 ricordai i raggi luminosi che aeo notatotanti anni prima sulle spirali nel laboratorio di 6igi e all#improiso capii le sue misterioseparole. Per farla bree, compresi in un attimo tutti i pi grandi misteri dell#unierso e ilmotio per cui essi sono nascosti all#umana intelligenza. 7ui mi fermo perch3 i ho gi0detto tutto e cioè troppo. "a poich3 conosco bene la natura umana e so che non saretesoddisfatti di un simile finale, i darò il modo di passare un po# di tempo nel tentatio dicapire con noteole sforzo mentale, ciò che a me è stato donato gratuitamente e cioè inmodo intuitio. 9opo aer letto pi olte quanto sopra, disegnate una spirale frazionata intanti puntini adiacenti uno all#altro, che potrete chiamare !pirale del /empo o anche1ampo "agnetico del Ritmo. Poi, partendo dal ertice della spirale, tracciate dei raggitendenzialmente perpendicolari alle spire, passanti fra gli spazi uoti esistenti fra i punti

che costituiscono le spire stesse.

Potrete chiamare tali raggi potenuse !paziali. Perch3 ipotenuse$ Perch3 sono tali se oicostruirete la spirale attorno ad un triangolo equilatero o meglio ancora, attorno ad uncono aente il diametro della base uguale alla lunghezza del lato. %i accorgerete cos* che iraggi che in precedenza aete disegnato sulle spire, in realt0 sono l#ipotenusa di tutti itriangoli rettangoli met0 di triangoli equilateri, che potete costruire unendo in un puntoqualsiasi tali raggi in maniera perpendicolare con l#asse centrale della spirale che è anchel#altezza del triangolo equilatero o del cono su cui l#aete disegnata. 1hiamerete i catetiminori che uniscono l#ipotenusa con l#altezza, 6eneratori del /empo, mentre chiameretel#altezza o cateto maggiore, 6eneratore dello !pazio o anche /ensore del Ritmo.

n questo modo i ho praticamente selato gli elementi principali che costituiscono il!egreto fondamentale della 1reazione dell#+nierso, che risiede appunto nei rapporti cheintercorrono fra la spirale e il triangolo rettangolo, e che un tempo si insegnaano solo,dopo lunghe e difficilissime proe, a coloro che eniano iniziati nelle !cuole "isteriche ein particolare in quelle Pitagoriche.

%i dico ancor questo e poi mi fermo perch3 ho parlato eramente troppo. -sserate laspirale coi suoi raggi che partono dal ertice, dall#Alfa& sono i Raggi di R0, il !ole, il 1uore,il 1entro da cui scaturisce la uce, la %ita, ma anche l#-mega in cui tutto iene riassorbito.( Raggi di R0 terminano con una mano non tesa, ma concaa per riceere, per riportarealla 2onte ciò che la !orgente aea donato. 7uei Raggi sono i eicoli della Partecipazioneo anche le Arterie della 1omunione della uce, mentre le arie !pire sono le %ene della9istribuzione delle /enebre o anche della 9ifferenziazione. nfatti doe le /enebre si1R-1A- con la uce, nascono le !cintille che si trasformano in particelle materiali incui uce e /enebre si equilibrano dientando non solo il limite, ma i 4mattoni5 con cui sonocostruite tutte le forme che contengono la ita in modo precario ed apparente.)

"a come si fa a spiegare con parole ciò che si può solo sentire, esperimentareinteriormente$Ricordo che a tale proposito 6igi dicea& 41ome si può far conoscere la libert0 a chi èsempre issuto in prigione$ 1ome si può far conoscere la luce a chi è sempre issuto nelbuio$ !e all#improiso apri dall#esterno la porta di una prigione oscura, la luce del soleentrando abbaglier0 il prigioniero che ti urler0& Chiu"i ,uella porta "i#gra%iato( Pri*a

nelle *ie tenebre !i ve"evo *entre a"e##o !on la tua lu!e *i hai a!!e!ato(5  

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LETTERA APERTA &LL'ENERGIA LI.ERA

1he cosa significa 48nergia ibera4$ Preleare gratuitamente e soprattutto semplicementeenergia dall#aria, dall#acqua, dalla terra, in una parola dall#ambiente. Perch3semplicemente$ Perch3 se per riuscire fossero necessari apparecchiature e strumenticomplicati e costosi, si dorebbe comunque dipendere da coloro che sanno produrre ecostruire tali strumentazioni. 2acciamo alcune semplici considerazioni.

a %ita prelea gi0 energia libera dall#ambiente fin dal suo primo manifestarsi. nfatti essal#utilizza di continuo ricaandola dall#aria tramite la respirazione, dall#acqua e dai prodottidella terra tramite l#alimentazione, ottenendo anche calore esteriore bruciando ciò che lamateria terrestre offre di combustibile. n tal modo la %ita si moltiplica riproducendo sestessa, senza esaurire ma anzi moltiplicando le risorse dell#ambiente con uno sfruttamentopi intensio ed oculato. "a oggigiorno l#uomo ha bisogno di risorse energetiche bensuperiori alle sue necessit0 di ita aendo creato attorno a s3 un mondo artificialeunilaterale prio di autosufficienza perch3 prio di italit0, è costretto ad alimentarlo

1-!+"A9- materia per produrre energia, perch3 ignora completamente in che modol#8nergia, che propriamente è !pirito, produce la "ateria.

nfatti si tende a considerare 4reale5 solo ciò che si percepisce tramite i sensi corporei, equindi si ha una isione completamente illusoria e distorta della Realt0 che èfondamentalmente composta sia di "ateria che di !pirito, che sono i due aspetticontrapposti di un#unica 8sistenza +niersale. 8# stato Pier uigi ghina il primo a rielareal mondo moderno, ciò che gi0 si conoscea nel pi lontano passato e cioè che la Realt0ha un fondamento trinitario che si esprime tramite il R/"- fra stati energeticicontrapposti, che troano nell#8quilibrio /ensio dei loro rapporti, la causa esplosia che,irradiandosi e riassorbendosi di continuo nel 1entro da cui scaturisce, moltiplica la

"anifestazione esistenziale uniersale. 8gli dicea che un mondo che si ostina adignorare la egge del Ritmo che è presente sia negli atomi che nelle cellule, oltre che neipianeti, nel !ole, nelle stelle e in tutto l#+nierso, è destinato all#autodistruzionedisgregatia, che è qualcosa di ben dierso dalla Pulsazione creatia determinata dallafusione delle polarit0 contrapposte nella /ensione Ritmica. nfatti quest#ultima non solo èla 2onte della %ita, come ien messa chiaramente in rilieo da un 1uore o !ole che pulsa,ma anche della 1oscienza di esistere, che è la conseguenza logica dell#insieme degliinteralli che intercorrono nel Ritmo fra una espansione dilatante e una contrazionerestringente.

1hi scrie è stato per BC anni e cioè dal DEFB fino alla sua morte, amico intimo e discepolo

di ghina, ed è stato da lui incaricato di rielare, solo dopo la sua morte, gli aspetti piprofondi e segreti del suo insegnamento. nfatti dicea& 48# tutta la ita che lotto per farcapire gli aspetti pi esteriori e materiali dell#8nergia "agnetica senza essere compresocome uoi che mi ascoltino se parlo loro dei fondamenti spirituali dell#8nergia$ /u ormaisai che ciò che dico e faccio non iene dal mio cerello, ma dal mondo dello !pirito, e l0 miè stato detto che solo dopo la mia morte, molti capiranno ciò che per tanti anni mi sonosforzato di diffondere e questo aerr0 per mezzo tuo. /u sei l#unico a conoscere le erit0pi profonde dei rapporti fra !pirito e "ateria le ho confidate a te perch3 ubbidendo alla%olont0 di 9io , ti ho costituito mio erede. All#inizio della nostra amicizia, tu spesso tiscandalizzai perch3 metteo in rilieo gli aspetti secondari dei nostri studi, ma non erapossibile fare altrimenti. 9opo la mia morte, molti cercheranno di ricostruire le mieapparecchiature, credendo di ottenere con esse il potere sulle forze della atura. !ar0 tuocompito far capire che non si può dal piccolo mondo umano delimitato dall#egoismo edall#orgoglio, e quindi separato dalla /otalit0, poter agire usufruendo dell#immensa 8nergiacontenuta nella dimensione spirituale, di cui quella materiale è solo un#immagine

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intermittente ed illusoria. 9io dona il suo nfinito Potere solo a chi, rinunciando a tutto e atutti, si identifica con ui. 9io ama il "ondo che è il !uo 1orpo, perch3 esso è la !uaimmagine riflessa, poich3 in realt0 9io ama solo !e stesso e tutto ciò che 6li somiglia.

9io ha rinunciato con estremo dolore ad una Parte di !3 per poter imbastire con 8ssa unRitmo 1reatio il cui risultato è l#+nierso, che è isibile esteriormente ma inisibileinteriormente, perch3 tutto ciò che appare materialmente iene continuamente riassorbitonello !pirito, per poi essere riemanato e riapparire di nuoo nella "ateria. -rmai tu saiche la sorgente di ogni potere materiale, può essere attinta dallo !pirito solo tramite ilcanale della 2ede che mette in comunicazione, anzi in comunione, i due mondicontrapposti tramite il 1entro eutro del Ritmo, che li riunifica in !3 come 1oscienza e%ita. "a per poter mantenere aperto il 1anale della 2ede, quante rinunce, quanti continuisacrifici sono necessari: on per nulla 6es che era mmagine perfetta di 9io , è statocrocifisso sulla 1roce, perch3 dal !uo 1uore trafitto che era il 1entro della 1roce, il 1entrodel Ritmo 1reatio, potesse scaturire come %erit0 l#8nergia !pirituale che potea salare ilmondo dall#abisso dell#llusione sensoriale. "a, a quanto pare, non è bastato, perch3 lastragrande maggioranza degli uomini continua ad ignorare il Potere della 2ede che crea la

Realt0, e che implica prima di tutto, la rinuncia a tutte le illusioni.5 

Ricordo che quando 6igi mi rielò queste cose, ci rimasi abbastanza male, perch3 alloraanch#io mi illudeo che bastasse la conoscenza della %erit0 per poter influire efficacementesulla Realt0. on era forse riuscito 6igi, a preleare separatamente dall#elettrocalamitarotante e pulsante, i due tipi di energia contrapposti che, uniti, poteano generare ognitipo di atomi materiali conosciuti e sconosciuti$ on si potea forse, come lui stesso aeadimostrato pi olte, agire sugli elementi materiali per disgregarli (come facea spessodissipando e sciogliendo le nubi), o per ricompattarli concentrandoli, solo utilizzando untipo o l#altro di energia$ -ra so con certezza che non bastaa. 2acciamo un esempiopratico. +no costruisce un 6eneratore di "onopoli, lo collega ad uno !troboscopio checomincia ad irradiare energia magnetica negatia in un cielo estio assolato, che dopo

molti giorni ha portato alla siccit0 i terreni della zona circostante. 7uesto tale nonprendendo in considerazione la complessit0 della situazione, non si rende conto che talecondizione di aridit0 è proocata dal confluire di un numero enorme di cause fisico?spirituali, in gran parte proocate dal comportamento degli esseri umani e in parte dallenecessit0 di equilibrio dell#intera atmosfera che circonda la terra. ui uol soltanto riuscirea far cadere la pioggia e cos* orgogliosamente gioire del suo potere sulla natura. on gliinteressa minimamente sapere se con la sua irradiazione, genera un grae disordine nellaglobalit0 climatica. !upponiamo che riesca, cos* che possa esperimentare il suo momentodi gloria. nsuperbito dal successo, conocher0 amici e parenti e magari qualchegiornalista a corto di notizie e in un altro giorno assolato tenter0 di ripetere l#esperimento.!e ha funzionato una olta, dor0 pur funzionare anche una seconda non è forse logico$

"a, guarda caso, la seconda olta non funziona il cielo rimane sereno con grandedelusione dell#apprendista stregone. Perch3 questa olta non ha funzionato$ 1#è statoqualche errore tecnico$ - forse il sistema non funziona e la olta precedente la pioggiasarebbe caduta comunque indipendentemente dalle sue apparecchiature$ iente di tuttoquesto. l motio dell#insuccesso è che la totalit0 della situazione climatica, che èchiaramente il simbolo che rappresenta nel modo migliore la /otalit0 !pirituale, si rifiutadi obbedire agli stimoli di chi non si sente e di fatto non è parte integrante della /otalit0!pirituale stessa. +n centro di alta pressione atmosferica che magari riguarda un interocontinente, non si può trasformare a piacere in uno a bassa pressione solo percompiacere i desideri egoistici di un solo indiiduo. Per laorare efficacemente conl#energia magnetica, bisogna acquisire una mentalit0 planetaria di tipo altruistico elaorare in sintonia e pieno accordo con tutti gli altri 1entri "agnetici sparsi su tutta lasuperfice del globo terrestre ed è questo che 6igi facea continuamente a liellospirituale.

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Prima di terminare questo scritto, oglio completare l#argomento dell#8nergia ibera colquale ho iniziato. !*, è possibile aere accesso al serbatoio dell#8nergia !piritualeuniersale per trasformarla ad esempio in corrente elettrica, in modo semplice e direttoutilizzando apparecchiature elementari di costo irrisorio, solo se queste engono utilizzatecon piena fiducia e cioè credendo con fermezza a chi ne propone e ne insegna l#uso. a2ede in questo caso, è l#elemento indispensabile, cos* come la continuit0 e l#integrit0 di unfilo elettrico, è garanzia che in esso possa manifestarsi il passaggio della corrente. <isognainertire l#assioma materialistico che finora ha dominato sull#intera umanit0 e cioè 4credoperch3 funziona, indipendentemente dal mio stato d#animo, da come mi sento in questomomento4, in quest#altro& 42unziona perch3 credo, e continuo a credere perch3 il dubbiointerromperebbe il flusso di 8nergia !pirituale che, cambiando di liello, produce lacorrente elettrica materiale che io utilizzo.5 "i auguro che queste parole di %erit0 entrino a far parte della ostra consapeolezza piprofonda.

P. !.

#energia che si ricaa dalla materia, è energia condizionata dalla 2orza di 6rait0 diorigine solare, che preale dall#esteriorit0 sulla 2orza di eit0 che scaturisce dall#interno,dal 1uore della /erra come anelito di ibert0. Per questo l#energia che si prelea dallamateria non potr0 mai essere libera. !olo la %ita che scaturisce dall#interiorit0 di ciò che ècreato, può efficacemente opporsi alla 2orza di 6rait0, come dimostrano per esempio leerbe e le piante che nascono e crescono dalla superficie della terra erso il cielo, offrendosispontaneamente come fonte di alimentazione gratuita a tutti gli esseri ienti. 7uindi èsolo dal 1entro eutro della italit0 interiore delle forme create che è di origine spirituale esi contrappone alla 6rait0 esteriore materializzante, che si può preleare la cosiddetta8nergia ibera ed inesauribile.

6igi lo dicea chiaramente quando parlaa dei 4dischi olanti5, che definia 1ellule"agnetiche %ienti capaci di materializzarsi e di spiritualizzarsi apparendo escomparendo, ed initaa accoratamente gli scienziati a prendere in considerazione la1ellula organica come modello di un funzionamento di produzione e di moltiplicazionedell#energia eramente armonioso, cioè in sintonia con le ere eggi della atura. (%edil#Allegato nQ J nel olume 4Pier uigi ghina Profeta !conosciuto 4, pubblicizzato su8dicola eb ? ).Pertanto inito tutti coloro che fossero interessati a prendere in considerazione leindicazioni di ghina, di studiare le funzioni cellulari e di trasferirle nel campodell#elettromagnetismo, tenendo presente ciò che è stato comunicato in questa lettera.nfatti esiste una corrispondenza precisa fra la biologia e la fisica si tratta solo diriconoscerla mettendo a confronto il metabolismo cellulare con quanto esiste di analogo

in campo elettromagnetico. A quel punto sar0 possibile attingere alla 2onte che producee riproduce l#8nergia ibera.

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d#acqua. !e ne può quindi concludere che i "onopoli corrispondono non solo con la uce,che è la prima parte della emanazione?manifestazione dello !pirito, (il !offio, l#8spirazione1reatia di 9io ), ma anche con gli Atomi di "ateria che ne costituiscono l#ultima partedopodich3 comincia la fase contraria riflessia e successia di riassorbimento(l#nspirazione di 9io , la 9istruzione apparente di tutte le forme create) e poi il 1icloricomincia.

#8lettrolisi "agnetica dell#Azoto, che io sostengo essere composto di molecole ;-,dorebbe dare enormi quantit0 di ; e - con pochissima spesa.#8lettrolisi "agnetica, cioè il passaggio ritmico di "onopoli (S) e (=) nel gas Azoto o in unliquido fortemente azotato, non dorebbe essere un esperimento difficile da realizzare.nfatti i "onopoli (S) corrispondono all#-ssigeno, anzi sono addirittura uce ? -ssigeno, omeglio 2otoni ? -ssigeno, mentre i "onopoli (=) sono drogeno, -mbra ;, 2otoni ;. Allostesso modo in cui facendo scorrere acqua su un magnete, se ne caricano le molecolemagneticamente e quindi anche gli atomi relatii, cos* si può caricare positiamente enegatiamente anche la luce, che ha sempre in s3 la tenebra che le corrisponde. (-gniuce esteriore ha una /enebra interiore e iceersa.)

Perch3 non proare a far passare la uce dentro l#ampolla sotto uoto di un Radiometro, lecui palette montate su un perno dorebbero essere costituite da piccoli condensatorielettrostatici$ 1on le facce contrapposte di colore bianco e nero$ Penso sarebbe meglio,anche se non credo sia di fondamentale importanza il colore, se non per distinguere ancheisibilmente le cariche positie da quelle negatie. 1on questo esperimento si dorebberoottenere due formidabili effetti& l#elettrizzazione della uce (col conseguente abbandonodei fili per trasmettere 1orrente) e la generazione di un moto meccanico di rotazione chepotrebbe essere utilizzato per molti altri scopi e che errebbe ottenuto senza consumo dicarburanti, n3 di qualunque altro tipo di energia.

(Aertimento per coloro che penetrano abusiamente nel mio P.1. per prelearne notizietecniche riserate. !iete sicuri che ciò che scrio, sia sufficiente per costruire e far

funzionare le apparecchiature di cui parlo$ %isto che sono al corrente di questo spionaggio,non pensate che sarei molto stupido se non aessi preso opportune precauzioni$1ontinuate pure se olete, ma i aerto che è tempo perso. essuno può riuscire arealizzare quanto descrio, senza una mia specifica autorizzazione. o dimostra il fatto cheho l#intenzione di pubblicare nei minimi particolari quanto sto scriendo, per cui il fatto dispiarmi è del tutto prio di una sensata motiazione.

8A 9"8!-8 8/8R1- = !PR/+A8 9A 1+ 7+8!/8 R%8A>-PR-%86--, %68 2-9A"8/A8 PR1P- 9 A+/-R/A# 8 9 R!P8//-68RAR1;1-, 1;8 1-86A A 1A+!A A6 8228// "-9- P8R"A8/8.8!!+- P+-# 8/RAR8, 2AR PAR/8 89 +/>>AR8 P-/8R 1-8!! A 7+8!/-

R/"- 1R8A/%- PR"AR- !8 - %88 A+/-R>>A/- 9A#A/-. )

All#improiso mi è enuto in mente un discorso che mi fece 6igi nel corso di una delleultime isite che gli feci prima che enisse ricoerato.1ito alla lettera quelle sue parole che appuntai su di un toagliolo di carta durante il nostrocolloquio& 4 Prendi un mantello bianco e neroM($) llumina il nero che assorbe e dal bianco esceenergia puraM/ra i due una reticella metallica che capta il passaggio ritmico (e anche uno 4specchio segreto5 per fare un accumulatore ? questo penso di aerlo aggiunto io).9i notte il %ero !ole (ero) penetra nella /erra di giorno il 1alore del !ole 2also isibile,crea il bloccaggio dell#8nergia.Riflettere l#-scurit0 della uceM-gni !pira ha una Riflessione.-gni aumento di elocit0 è conseguenza di una 9iisione di 8nergia.-gni rallentamento è una conseguenza di una somma o fusione.

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a uce rallenta, brucia e impedisce la penetrazione.l ero è il 2ilo conduttore dell#8nergia.5 6i0 da questi brei appunti, i potete rendere conto di quanto fosse difficile comprenderea fondo il ero significato delle rielazioni di ghina.

 4 -gni aumento di %elocit0 è conseguenza di una 9iisione di 8nergiaM5 Per siluppare in modo adeguato le conseguenze logiche di questa straordinariaaffermazione, sarebbe necessario scriere un poderoso trattato.1ercherò di farlo pi tardi nella maniera pi sintetica possibile, iniziando ora con questapremessa. A iello di "onopoli, regnano non solo le analogie, ma anche le equialenze frai ari elementi della manifestazione creatia stessa. 8lemento costitutio dello !pazio è ilPunto del /empo è l#Attimo della uce è l#-nda o !pira o 2otone del "oto è la Pausa oanche l#nterruzione. 1iascuno di questi elementi corrisponde a ciascuno degli altri e anchese la cosa sembra incredibile, può essere trasformato in ciascuno degli altri.n che modo$

8 qui i rielo uno dei pi grandi segreti che ghina mi ha confidato. 8sistono moltissimiielli di "anifestazione creatia, ciascuno dei quali ha un carattere di "aterializzazione

diersa, che parte dalla inisibile 9imensione !pirituale per giungere a quello della"aterialit0 pi densa./+// 7+8!/ %8 1-8!!/--, ! !-%RAPP-6--, 1-RR!P-9-- 2RA -R-.oi uomini iiamo prealentemente in un liello materiale in cui identifichiamo la nostraesistenza, che ci preclude di norma di riuscire a cogliere e quindi di aere coscienza dellapresenza di altri lielli. Rendendoci conto di ciò e credendo alla possibilit0 di interagire conle altre 9imensioni, noi possiamo non solo agire sul tempo, sullo spazio e sulla materia,ma trasformarli con la nostra olont0, in irt del potere insito nella nostra 2ede, messa alserizio della nostra mmaginazione 1reatia.A 2898 1;8 8# !PR/-, /RA"/8 A "8/8 1;8 8# +18, PAR/81PA A P-/8R81R8A/%- 9 9io.

+na delle pochissime persone a cui ho confidato in anteprima gli argomenti che ora hodeciso di diffondere, mi dicea che non riuscia a capire, n3 tanto meno a credere, chetutto ciò che esiste soggiace ad un continuo e rapidissimo Ritmo di Riassorbimento eRiemanazione, senza che noi ne abbiamo coscienza. ;o cercato allora di spiegarglinuoamente che tutto ciò aiene !piritualmente, in modo mmediato, per1orrispondenza, perciò al di fuori dello !pazio e del /empo rallentato che noi siamoabituati a percepire il che significa che la "ateria che è tutta %iente e in dierso gradoanche 1osciente, pur subendolo, non può aertire il rapidissimo cambiamento di stato incui è coinolta, perch3 al suo riassorbimento nella 9imensione !pirituale, consegue subitola riapparizione nel iello "ateriale.

P8R P-/8R 8!P8R"8/AR8 9%8R! !/A/ 98A "A28!/A>-8 1R8A/%A,<!-6A 98/21AR! P8A"8/8 1- #A//"- PR8!8/8 8 /RA"/8 A%--/A#, 42!!AR-5 8A 9"8!-8 PR8!18/A, 1;8 - 8# 18R/A"8/82A18, 8# AA P-R/A/A 9 /+//. 8 1-!86+8 1;8 %%89- 8 1-"+8 8PR8!8/8 %8- 8%-+/%-, /+//- 1-# 1;8 A%%88 A 9 A# 98- !PA>- 898 /8"P-, - P-/RA# "A 8!!8R8 4 PR-%A/- 4, 4 9"-!/RA/- !8!<"8/8 4,"A !-- 4 1R89+/- 4 P8R 2898.

1he cosa dee 4Ascendere5 in noi e poi 4!tabilizzarsi5 a iello !pirituale, per poter aerpiena coscienza della %era Realt0$ 1ome possiamo sintonizzarci con 8ssa$ noltre lapossibilit0 di 4Ascendere5, non implica forse anche una precedente 49iscesa5$ Rispondoper prima a questa ultima obiezione, che mi ha riportato alla mente un carissimo amicodel passato, il 1olonnello 1ostantino 1attoi, che all#inizio degli anni #@C frequentaa ilnostro laboratorio di mola, e col quale 6igi, !ergio ed io, trascorremmo una memorabile

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della "ateria.) /ornando all#Ascensione di cui parlaamo all#inizio di questo ultimo discorso,è probabile che molti si aspetteranno da me una spiegazione 4tecnica5, che li aiuti acredere possibile questo 4sogno5 che ie in maniera quasi sempre inconscia, nell#intimopi profondo di tutti gli esseri creati. %i prometto che farò tutto il possibile per trasformarein oi questa esile !peranza, in assoluta 1ertezza. 1hiediamoci& che cosa dee 4ascendere5 in noi, che poi possa in seguito attirare, trasportare con s3 tutti i 4corpi5 checostituiscono la nostra complessa indiidualit0$

n precedenza abbiamo affermato che tutto il nostro essere si riassorbe e poi si riemana dicontinuo con ritmo rapidissimo nel nostro 1uore o meglio nella nostra 1oscienza che del1uore è la parte pi intima, o meglio ancora che è la "embrana, il iello pi intimo del1ampo "agnetico che aolge il nostro ero 1entro !pirituale che noi identifichiamo peranalogia col 1uore fisico, ma che in realt0 è il 1entro inisibile, il !ole da cui promana lauce 9iina che è la %ita 1reatrice di tutto ciò che esiste. Adesso che i ho chiarito il erosignificato della parola 1uore che utilizzo nell#ambito di queste rielazioni, dichiaro che perprima cosa è la nostra 1oscienza che si dee sintonizzare con questo 41uore5, con questo1entro !pirituale che partecipa per dentificazione alla Realt0 !tessa del 1uore di 9io .7uesto è possibile, perch3 tutte le "embrane che si susseguono nello !pazio e nel /empo,

sono emanazioni del ucleo e rimangono tali finch3 si sentono 4separate5 da esso manell#attimo in cui prendono coscienza della loro origine e si dentificano con 8ssa, passanodal iello "anifestato al 1entro che "anifesta, che esteriorizza, dientando cos* una cosasola con ui. (7uesto 4trasferimento di identit05, normalmente aiene un po# per olta, inmodo graduale finch3 si ie sulla /erra in un corpo fisico, anche se possono erificarsinumerose eccezioni in merito.)

+n#altra idea a proposito degli abbinamenti, delle trasformazioni e delle trasmissioni delleenergie, potrebbe essere quella di riempire un recipiente di plastica rigida con Azoto sottopressione, gonfiato tramite una alola per pneumatico, aente all#interno due punte dialluminio fra loro contrapposte, collegate a due contatti esterni, cioè che escono ancheall#esterno tramite un foro nella plastica. !i sa che il 4potere delle punte5, è appunto quello

di dissipare nell#aria (che è composta soprattutto di azoto), l#8lettricit0 !tatica, sia dipolarit0 (S) che (?). -ra, una delle conoscenze pi importanti che ho cercato di far capiresenza riuscirci ad alcuni dei miei amici pi fidati, consiste nel sapere che l#8lettricit0!tatica che si può accumulare o diffondere, non è altro che una 1oncentrazione, una1ondensazione di "onopoli, cos* come la 1orrente 8lettrica, non è altro che il passaggiounidirezionale o ritmico di una 1ondensazione di "onopoli fra due punti con1oncentrazione "agnetica differente nel loro ucleo.

a pi grande scoperta scientifica di ghina, è stata quella di capire che la !orgente da cuisi manifestano i "onopoli (S) è il !ole, mentre quelli (?), engono per riflesso emessi dalla/erra. !i potrebbe addirittura costruire una 4scaletta5, (i 4canaletti5 di 6igi), che illustrano idiersi ielli e Passaggi dallo !pirito?uce?"ateria al 1alore?!pirito? 9io . a secondagrande scoperta è stata quella di riconoscere sia in una calamita che in un elettromagnete,lo stesso tipo di Ritmo "agnetico perenne che intercorre fra il !ole e i Pianeti, fra il !ole eil 2irmamento.

a terza sua memorabile scoperta, è stata quella di comprendere che l#unica differenza fra"onopoli di Polarit0 diersa, è solo l#origine da cui proengono e la direzione e la elocit0di spostamento che assumono nel loro moto, per cui ne deria che se si riesce ad influiresu questi elementi secondari, se ne può pure cambiare la natura primaria. "a la pigrande illuminazione in assoluto, è stata quella di aer compreso che tutte le diersit0apparenti che differenziano fra loro l#8nergia e la "ateria, gli Atomi fra loro e le ondeelettromagnetiche dagli Atomi, risiede nella egge Ritmica delle /rasmutazioni che regna

nell#ambito dei diersi ielli della "anifestazione creatia , che cela in maniera eccellentesia ai nostri sensi che alla nostra coscienza, la sostanziale +nit0 di /utto.

+n#altra diagazione (apparente), tanto per essere coerente con la mia natura

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contraddittoria. 7uali "oti sono possibili nello !pazio$ 6li unici "oti possibili sono quellidella uce, qualunque sia il grado di materialit0 da essa posseduta, nell#istante in cui ieneosserata. o !tato, il iello di 4-ggettiit05 di tutto ciò che iene osserato tramite laPercezione !oggettia, è una 2ase %ariabile ntermedia del 9uplice Percorso Ritmico ditutto ciò che esiste di manifesto e quindi di uminoso nell#+nierso, dal momentoche /+//- 8# +18.

7uesto duplice e ritmico percorso aendo carattere di !imultaneit0, può anche essereconsiderato +nitario, dal momento che come tale iene 41olto5 e cioè 4ncrociato5, dalRaggio di uce "entale della Percezione sensibile umana, che lo 4riela5 al pari di un radar,nello schermo della nostra coscienza.8 qui per farmi capire meglio, dorei eseguire alcuni semplici disegni, ma preferisco usarele parole, il cui uso mi è pi congeniale. l classico tragitto della uce, è quello medesimodi un singolo Raggio che partendo dal !ole, iene riflesso come da una Parabola dal2irmamento o da un Pianeta con cui è congiunto, sia in senso 4coniugale5 chepaternamente 1reatio. (nfatti nella 2amiglia del !istema !olare, il !ole è sia lo !posoche il Padre dei Pianeti di cui il 2irmamento è la 4"adre5. l erbo 4congiungere5, ancorauna olta riela quanta !apienza 9iina è rinchiusa nel comune linguaggio:)

!e identifichiamo il !ole come un Punto, come 4l Punto !orgente di uce Perenne che sidilata nel 1osmo5, tutto ciò che la riflette dee essere necessariamente una Parabola chela rinia alla 2onte concentrandola, al pari di uno specchio concao. -ra è facilericonoscere la presenza della Parabola nella 1upola del 2irmamento, nella %olta del 1ielo,che può essere effettiamente considerata la "adre dei Pianeti, ma nelle !pose planetarie,qual è la Parabola che riflette la uce solare paterna diretta e quella riflessa materna$ 8qui la risposta dienta alquanto impegnatia, almeno in apparenza. nfatti per poterseguire le spiegazioni che sto per fornire, per prima cosa bisogna sforzarsi di riconoscerenel 1ampo "agnetico che circonda i Pianeti, la stessa struttura del 2irmamento cherappresenta il limite estremo del 1ampo "agnetico !olare. +na olta accettata questaidentificazione funzionale, allora si può comprendere senza ulteriori eccessie difficolt0, in

che modo iene riflessa da un Pianeta, la uce di origine solare.

/emo però che una simile risposta semplicistica non i basti, per cui mi edo costretto aforniri altri particolari, che complicheranno noteolmente il quadro d#insieme. a uce simuoe nello !pazio in tre modi, che però costituiscono un unico mezzo, dal momento chefra loro sono non solo 1orrispondenti e 1ontemporanei, ma anche 8quialenti, cioè/rasmutabili uno nell#altro, a seconda delle situazioni, delle necessit0 e del punto di istadi chi li ossera.9iamo un titolo al paragrafo che sto per sottopori& 6RA98 "!/8R- /R/AR- 98A +18, 1;8 R%8R<8RA 8A 1R8A>-8 "!/8R- /R/AR- 98A A/+RA 9 9io.

9unque la uce si esprime come rradiazione 8nergetica fra un punto con maggior/ensione nterna ed uno con minor /ensione dello stesso tipo.Pertanto si manifesta in tre modi&1on un "oto 1onettio o Parabolico che dopo aer raggiunto lo >enit, ritorna al punto dipartenza. ( 7uesto 4ritorno5 in realt0 è un po# pi complesso di quanto qui i descrio, manon oglio spaentari fornendoi troppi particolari in una olta.)1on un duplice moto !piraliforme ascendente e 9iscendente che fa altrettanto.1on una /ensione Perpendicolare fra i due punti in rapporto fra loro, che appunto perch3tale, è immobile, ma ibrante in se stessa."entre i primi due "oti sono potenzialmente percepibili ai sensi umani, la /ensione è deltutto inisibile.

9ounque c#è una di tali espressioni luminose, sono sempre presenti anche le altre due.-gni modificazione che subisce una di loro, causa corrispondenti modificazioni anche nellealtre. 8ito per il momento di forniri maggiori precisazioni, altrimenti dubito che areste

8/13/2019 Ighina Documenti

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la forza, la pazienza e la olont0 di seguirmi ulteriormente. n tre opuscoli, 4Pensieri5, 4!imbolo5, 4+ltime ettere5, ho siluppato ulteriormente questi argomenti e rimando allaloro lettura quei pochissimi che olessero maggiori informazioni. 9unque, i rapporti fra il!ole e la /erra, presa come rappresentante anche di tutti gli altri Pianeti del nostro!istema !olare, aengono in questo modo. 2ra il !ole e una determinata zona del2irmamento, che si può grosso modo identificare con quella doe brilla la !tella Polare, siinstaura un rapporto tensio perpendicolare di tipo particolare, un qualcosa che assomigliaad un 4amore coniugale5, dal momento che tale zona del 2irmamento assume il ruolo di 4"adre della /erra5, di cui il !ole è il Padre.

n un certo punto di tale inea ritmicamente attia in se stessa e cioè %ibrante, la /ensionescontrandosi col suo Riflesso immediato, si 4auto feconda5 e dienta 4Pulsazione5, che inseguito dienter0 il 1entro, il ucleo, il 1uore, il piccolo !ole che brilla all#interno delnostro Pianeta, come 42iglio5 del 6rande !ole Paterno esterno. l "oto Parabolico dellauce che nasce dal !ole, ma che si muoe in modo conettio e cioè curilineo ad unacerta distanza dalla perpendicolare ed inisibile inea di /ensione che intercorre fra il !olestesso e il 2irmamento, con cui tuttaia condiide il Punto di origine, suscita pernduzione, per 1orrispondenza un analogo "oto che si origina contemporaneamente nel

2irmamento al capo opposto della inea di /ensione stessa. -ra questi due "oti che sipossono considerare uno il riflesso dell#altro, pertanto uno uminoso e l#altro /enebroso, siincrociano nel 1uore della /erra, nel Punto Pulsante della /ensione, che alimentanodall#esterno con l#apporto delle 8nergie di Polarit0 e cioè di !enso contrario una all#altra,che hanno accumulato nel loro tragitto nello !pazio e nel /empo.

(9irò pi aanti, anche se l#ho gi0 descritto in precedenti opuscoli, in che modo il "otouminoso crea il /empo e lo !pazio, in che modo la dilatazione dello !pazio 4diluisce5 lauce e prolunga il /empo, mentre la 1ontrazione dello !pazio aumenta in modoproporzionale la %elocit0 della uce che a sua olta abbreia il /empo ed aumenta la1oncentrazione della uce stessa, ecc. ecc., col preedibile risultato di mandare in tilt laostra mentalit0, che essendo abituata al ragionamento logico e razionale, si troer0 in

serie difficolt0 di fronte ad una isione ritmica della Realt0 che è l#unica %era, ma che puòessere riscontrata tale solo da chi riesce ad uscire dalla 4gabbia5, dalla prigione dell#8ffetto!troboscopico 6raitazionale, dalle illusioni percettie a cui soggiacciono i nostri sensi.)

Anche se non potr0 esseri ancora del tutto chiaro, penso che gi0 possiatesommariamente intuire in che modo il duplice "oto Parabolico?1onettio, proeniente inmodo contrapposto dall#esterno, possa alimentare la Reazione a 1atena interna cheaiene nel 1uore della /erra, in cui ogni diminuzione di /ensione conseguente ad una9iastole della Pulsazione, che in tal modo aumenta dall#interno la corrispondente %elocit0?8nergia esterna dei "oti 1onettii contrapposti, scontrandosi fra loro determinano la!istole del 1uore e il conseguente aumento per assorbimento della 8nergia?/ensioneall#interno della inea Perpendicolare. Proo a riassumere breemente. o 4scoppio5tensio interno del tutto inisibile, aumenta la Potenza in forma di %elocit0 dei "oti1onettii 8sterni pi o meno luminosi. nfatti la /ensione alimenta dall#interno i "oticonettii, che a loro olta restituiscono in misura maggiore dall#esterno ciò che hannoriceuto interiormente. 7uesti ultimi scontrandosi fra loro, generano una 4esplosione5isibile, che raggiunge due scopi&

da una parte, essi restituiscono dall#esterno maggiorata alla inea Perpendicolare,l#8nergia?/ensione che aeano riceuto dall#interno dall#altra il 4contraccolpo5 delloscontro, che supponiamo sia aenuto fra la parte destra in alto del 1uore e quella sinistrain basso dello stesso, genera due "oti 1onettii di senso contrario ai precedenti, chedopo aer compiuto all#indietro il medesimo tragitto dell#andata, tornano a scontrarsi dalla

parte opposta, cioè fra la parte sinistra in alto e quella a destra in basso del 1uoreterrestre. !alta all#occhio con eidenza, l#analogia fra quanto i sto descriendo e ilfunzionamento del cuore umano e della relatia 1ircolazione sanguinea, a dimostrazionedella meraigliosa 1orrispondenza 2unzionale, che esiste nelle innumereoli manifestazioni

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del 1reato. 8cco, ora sapete che /empo, !pazio, uce e "oto, sono manifestazioni di unaunica 8nergia 2ondamentale che ghina chiamaa !pirito, che si trasformano di continuouna nell#altra al fine di moltiplicare la loro Potenza 1reatia, che tende a questo !copo!upremo&

A 9+P1A>-8 1-!18/8 P8R 98/21A>-8, 98A 8!!/8>A 9 9io 81R8A/-.%i fornisco un aiuto ulteriore& se oi sorapponete ad una lineetta perpendicolare ilnumero , o meglio se intersecate il numero con una lineetta perpendicolare, arete unaimmagine realistica di ciò che ho cercato di spiegare qui sopra con una certa difficolt0.!opra ed attorno a questo , al centro del quale pulsa il 1uore della /erra, si siluppa ilduplice moimento spiraliforme di senso contrario uno all#altro, la cui origine coincide siacon quella della /ensione Perpendicolare che con quella dei "oti 1onettii di cui i hoappena parlato. n questi "oti a !pirale, le !pire pi ampie corrispondono alla formazionedei limiti estremi del 1ampo "agnetico terrestre, mentre le spire pi strette e concentrate,si riassumono da una parte nel ucleo !olare da cui nasce l#rradiazione Primaria, dall#altrasi riassumono nel punto del 2irmamento in cui si riassorbe e poi si riflette l#rradiazione!econdaria.

Per trasformare in un concetto comprensibile ed accettabile le mie descrizioni, isuggerisco di creare nella ostra mente l#immagine di un 2uso gigantesco, incastrato conuna punta nel ucleo !olare e con l#altra nella 1upola del 2irmamento. 8sattamente amet0 di questo 2uso, (ma questa non è una regola fissa), immaginate una !fera aente ildiametro massimo del 2uso stesso, che rappresenta il 1ampo "agnetico /errestre alcentro di questa grande !fera 8nergetica, immaginate una !fera molto pi piccola, cioè il1orpo fisico del nostro Pianeta, all#interno della quale una sfera ancor pi piccolarappresenta il ucleo, il 1uore, il piccolo !ole che pulsa al centro della nostra /erra.

!ulla direttia della superficie del grande 2uso su descritto, salgono e scendonocontemporaneamente e continuamente in modo ritmico ed alterno, due 2lussi, due 2asci

8nergetici !piraliformi, che solgono una azione Plasmatrice e 2ormatia esteriore sulle2orze che si irradiano dal ucleo Pulsante.%oi sapete senz#altro cos#è l#8clittica ma in caso contrario, i cito sommariamente ciò chedice in proposito l#8nciclopedia. 4#8clittica è il cammino circolare apparentementedescritto dal !ole sulla !fera 1eleste, nel suo moto relatio attorno alla /erra. l Pianodell#8clittica interseca l#8quatore 1eleste, cioè la proiezione dell#8quatore /errestre sulla!fera 1eleste, formando con il Piano 8quatoriale un angolo pari circa a JQ J@# ##.5 

(!e olete maggiori informazioni sugli 8quinozi, sui !olstizi, sulla Precessione degli8quinozi, ecc., i consiglio di cercare sull#8nciclopedia che anch#io ho consultato.) Adessoche sapete cosa pensano gli astronomi dell#8clittica, i dirò ciò che ne pensaa ghina. Perlui ed anche per me, l#8clittica altro non è che il limite esterno del 1ampo "agnetico/errestre, creato dai due moimenti spiraliformi contrapposti e l#immagine del !ole che noiediamo ruotare ogni giorno attorno a noi, è senz#altro una 4apparenza5, (e di ciòdobbiamo essere grati a 1opernico), ma da questo giungere ad affermare che è la /errache ruotando sul proprio asse alla elocit0 di circa D.@CC Gm. all#ora, ci propina questaillusione, è semplicemente ridicolo. !e la /erra ruotasse su se stessa ad una simileelocit0, e la immaginate quale enorme 2orza 1entrifuga silupperebbe all#8quatore$

1ome farebbero le nuole a muoersi anche in senso contrario a questa suppostarotazione$ 1ome farebbe la 2orza di 6rait0, di cui fra l#altro la scienza ufficiale ignoratuttora la era natura, ad essere praticamente identica sia ai Poli che all#8quatore, istoche ai Poli la forza 1entrifuga sarebbe praticamente nulla$ Perch3 gli aerei che olano

erso 8st, non solo non risparmiano, ma consumano pi carburante di quelli che iaggianoerso -est$%i rendete conto di quale 4bufala5, di quale spudorata menzogna siamo ittime da secoli,senza che nessuno abbia auto il coraggio di contestarla$

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TEMPO MOTO PA/IO

ella nostra cultura occidentale, non si attribuisce alcun alore concreto allammaginazione, se non quello di riuscire a concepire idee fantastiche del tutto irreali,fantasie che esistono solo nella mente di coloro che le hanno create. !i è coninti perciò,che la Realt0 è tale solo se possiede un aspetto materiale tangibile, e se una ipotesi, unaidea non ha corrispettii di tale tipo, iene subito messa in dubbio e quasi sempre bollatacome pria di fondamento e quindi scartata senza appello. -ra dal momento che nessunaidea, ipotesi o coninzione, possiede in s3 queste caratteristiche all#atto del suoconcepimento, bisogna sempre attendere che enga realizzata, cioè materializzata, primache enga presa in qualche considerazione.7uando nel DEFB ho conosciuto ghina, l#ho subito giudicato al pari dei suoi concittadini eda quanti altri l#aeano incontrato, come un uomo dotato di una pi che ferida fantasia,

capace di proporre incredibili teorie che se fossero state accettate, arebbero capoolto,rioluzionato fin dalle fondamenta, tutti i presupposti scientifici su cui era basata lacomune mentalit0. "a a differenza di tanti altri 4isionari5, ghina era riuscito a farfunzionare degli apparati estremamente semplici da un punto di ista costruttio, che conuna frequenza che escludea la casualit0, dimostraano concretamente l#attendibilit0 dellesue affermazioni.

1os* al mio iniziale scetticismo, subentrò per bree tempo il dubbio, che ben presto simutò in certezza, quando ebbi la fortuna di assistere ad alcuni straordinari esperimenti."a di tutto questo ho gi0 parlato a sufficienza nel libro 4Pier uigi ghina = Profeta!conosciuto5 e non è il caso che qui mi ripeta. 7uanto scrio ora a corollario dellafondamentale egge del Ritmo, che inierò olentieri e gratuitamente a chiunque me ne

faccia richiesta, si propone di far prendere in considerazione le strabilianti dichiarazioni erielazioni di ghina, non tramite 4proe5 pi o meno ripetibili, come sono usi a fare gliscienziati , che sorolano sul fatto tante olte accertato, che la perfetta ripetibilit0 nonesiste, dal momento che sulla riuscita di un determinato esperimento, influisce l#ora, lastagione, lo stato d#animo dell#operatore, ecc. e dimostrazioni che io fornisco sonodeduttie e se da un lato mettono in luce le tante falsit0 su cui poggia la comunementalit0, dall#altro mettono in eidenza che una %isione dell#+nierso quale quella dighina, che spiega tutto ciò che aiene sia nel "icrocosmo che nel "acrocosmo conpoche semplici eggi, ha tutti i diritti di essere presa nella douta considerazione.

1iò premesso, se lei accetta anche solo come semplice ipotesi, la rielazione del miocompianto maestro, che la duplice cupola del cielo, la cosiddetta %olta celeste, non sia

altro che una specie di spessa "embrana epiteliale che aolge la grande 1ellula =+nierso, (il nostro !istema !olare), di cui il !ole che ediamo brillare in cielo è il ucleo ei ari Pianeti e !atelliti i ucleoli, dorebbe esserle pi facile prendere in considerazionequanto sto per dirle in maniera sintetica. All#inizio della 1reazione, il !ole era solo una 4fessura5 che si apria sul imite che separaa la 9imensione !pirituale dell#8ssere, (ilRegno dei 1ieli, il Regno di 9io ), dal ulla. 7uesto %arco che si apria e si chiudearitmicamente, permettea allo !pirito 1reatore, sotto forma di Aloni di uce Primigenia, diirradiarsi, di diffondersi nel nulla.-gni apertura irradiaa un Alone, che giunto al punto massimo di dilatazione si bloccaa epoi cominciaa a contrarsi erso il punto da cui era uscito, nel momento in cui il %arco sirichiudea.

+na nuoa apertura susseguente alla prima, il secondo 4giorno5, irradiaa un secondoAlone che dilatandosi, ineitabilmente si scontraa o meglio, si opponea al primo. (el 4Profeta !conosciuto5 i è una foto dell#Atomo "agnetico di ghina, che illustra ciò che sto

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cui ero arriato dopo quel colloquio, e riporto il discorso a lielli pi normali. !eammettiamo che 9io è la %ita che d0 %ita, ne possiamo dedurre che 8gli è Presente sia inun Atomo, in un microbo, in un animale, in un Pianeta, che in un intero +nierso. (;anotato che il termine 8terno Presente relatio al /empo, corrisponde, anzi si identifica conquello di -nnipresenza che si riferisce allo !pazio$)

9icea ancora ghina, che solo ciò che è immaginabile è potenzialmente reale, perch3 laimmaginazione umana partecipa e collabora alla creatiit0 di 9io . -ra mi dica& lei riescead immaginare anche solo un milione di anni?luce o un miliardo di anni solari$ essuno ciriesce, nemmeno gli scienziati, che per questo motio fanno un uso spropositato dellaparola 4nfinito5, (!pazio infinito, addirittura %uoto infinito, che è una contraddizione intermini, "oto perenne originato dal <ig <ang ($) ed altre simili stupidaggini, che poiengono propinate all#ingenua credulit0 di coloro che li ascoltano).

9ietro tali sciocchezze, dietro formule astruse ed incomprensibili, gli scienziati nascondonola loro pi completa ignoranza della Realt0. Per non rischiare di trasformare questa letterain un noioso trattato, cerco di concludere. 7ualsiasi stella del cielo, è grande come ilpiccolo punto di luce che ediamo ad occhio nudo, oppure si può considerare grande come

il nostro !ole, ma non si può pensarla come maggiore di esso, dal momento che le stellenon sono altro che immagini riflesse del !ole o anche solo di uno o pi dei suoiinnumereoli Raggi. !i è mai chiesto perch3 la lontananza rimpicciolisce le dimensioni operch3 un microscopio le ingrandisce$n realt0 un Raggio di luce che si allontana dalla sorgente, rimpicciolisce la sostanza, ilnucleo di cui è composto, (il 1orpuscolo della !cienza), ma in compenso dilata la suaforma esteriore, la cosiddetta -nda iceersa per un Raggio che, riflesso, ritorna alla suaorigine.

8# eidente pertanto che -nda e 1orpuscolo sono i due aspetti equialenti edinterscambiabili di un Raggio di uce, che si muoe nello !pazio formalmente con unduplice "oto a !pirale ascendente e discendente e sostanzialmente si manifesta in

maniera perpendicolare inisibile in s3 statica e sostanziale, all#interno del duplice "oto a!pirale apparente che lo circonda e lo manifesta(8 qui le rielo un grande segreto, che tutti possono credere e riconoscere ero per 2edeinteriore, ma che nessuno può essere in grado di comprendere se lo affrontaesteriormente&

/+//- 1-# 1;8 8# P8RP891-AR8, RAPPR8!8/A +A 2-R>A /8!%A ""-<889 %!<8 8/R- 1+ - 8!!/8 8# - !PA>- 8# /8"P- "A 8A 7+A8,/RA"/8 A 1-RR!P-98>A, ! R8A>>A A 98/21A>-8, 1-8# R1--!1"8/- 98A !-!/A>A8 +/A# 9 /+//-

egli opuscoli troer0 maggiori dettagli su questo elemento perpendicolare, che ieneindicato indifferentemente come /ensione, %ibrazione o !taticit0 Pulsante.) 7uindi seignorando la natura e il ero comportamento della uce, lei immagina che una qualsiasistella sia D.CCC o pi olte maggiore del nostro !ole, nella sua mente che è lo !pecchiopersonale da cui emana la sua luce intellettia, la quale i si riflette al ritorno del suoiaggio esploratio e conoscitio, le cose per lei saranno proprio cos* se poi lei riesce aconincere anche altri che la sua opinione è era, anche per loro sar0 cos*. "a però questanon sar0 la %era Realt0, ma solo una delle tante interpretazioni pi o meno fasulle che sipossono dare di 8ssa. ghina dicea che l#unica e sola %era Realt0 è questa& la egge delRitmo.

Proo a ricapitolare.

7uei piccoli Punti luminosi che ediamo nel 2irmamento, rappresentano sia il Riflesso delPunto di arrio di un Raggio di !ole, che l#immagine di partenza di un Raggio !tellare. l

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Raggio di uce che si irradia nello spazio, si dilata sempre pi con moto a !pirale semprepi lento ed ampio man mano che si allontana dal !ole fino a raggiungere la %olta celeste.7uindi i è un preciso rapporto fra la elocit0 di un moto, l#ampiezza delle sue spire e ladistanza che lo separa dal punto di partenza a quello di arrio. +na olta giunto adestinazione, il Raggio iene assorbito e poi subito riemanato, (e quindi in fin dei conti,riflesso) e con un moto a spirale di senso contrario che si contrae sempre pi acquistandoin compenso maggior elocit0, man mano che si allontana dal 2irmamento, ritorna sul!ole.

l <uco ero è il Punto di arrio dell#8manazione solare, il <uco <ianco o !tella è quello dipartenza della Riflessione stellare.8# questo duplice moto ritmico spiraliforme discendente e ascendente, che si erifica nonsolo direttamente fra !ole e 2irmamento, ma anche attraerso i Pianeti e i !atelliti che sitroano tra loro, che permette di spiegare non solo le influenze astrologiche sulla ita, maanche le influenze che il pensiero umano sia emotio che immaginatio, possono portaresia nel !ole che nel 2irmamento stesso e in quant#altro i si troa. /utto ciò che esiste, ècollegato e quindi influenzabile in modo reciproco. e consegue che conoscendo la eggedel Ritmo +niersale, l#uomo può scegliere di dientare 1reatore uniformandosi ad esso,

oppure 9istruttore, comportandosi in maniera contraria all#Armonia del Ritmo 9iino.Ancora alcune spiegazioni prima di chiudere definitiamente il discorso. 2ra le estremit0contrapposte di un Ritmo in atto, i sono molti ielli intermedi, a ciascuno dei qualicorrisponde una maggiore o minore 4materializzazione5 della uce.

n teoria è possibile scegliere uno di questi lielli, appuntare su di esso la propriaattenzione in modo da fissarlo, di renderlo stabile e poi agire su di esso tramitel#immaginazione sostenuta da una forte 2ede, per influenzare sia il Passato, (la !pirale chesale al 2irmamento), che il 2uturo, (la !pirale che ritorna sul !ole.) 8 qui rendendomiconto di aerle detto anche troppo, mi fermo. e confermo che una 2ede certa èonnipotente, senza bisogno di utilizzare apparecchiature di alcun genere. Però quellecostruite da ghina che erano in armonia con la legge del Ritmo, erano molto utili, perch3

erano in grado di intensificare la %olont0 umana, collegandola con quella 9iina.

+n fraterno salutoAlberto 

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DIO E AMORE

on è facile cambiare idea, cioè una mentalit0 comune che in maniera indipendente dalla

nostra et0 biologica, si è formata attraerso secoli e secoli di illusioni sensoriali e che noiabbiamo assorbito 4respirandole5 dall#ambiente in cui siamo cresciuti, fin dal momentodella nostra nascita. /ale mentalit0 non è stata da noi liberamente scelta, ma in un certosenso, ci è stata imposta dall#esterno, certo in buona fede, da tutti coloro che direttamenteo indirettamente si sono occupati della nostra educazione. 9ai nostri genitori noi abbiamoereditato non soltanto particolari caratteristiche genetiche, ma anche un 9..A. di 4certezze5 di origine sensoriale, che è estremamente difficile cambiare. 1on molto tempo emolta fatica, ghina è riuscito a cambiare la mia mentalit0, ma ciò si è erificato soloquando ho rinunciato a olerlo 4capire5 in maniera razionale e ho cominciato ad amarlo e acredere in lui.

-ra, anche se edo e considero le cose in maniera completamente diersa, per riuscire a

continuare a iere nel mondo, sono costretto quasi sempre a comportarmi come tutti glialtri e a nascondere anche ai miei famigliari, i cambiamenti che sono aenuti dentro dime. n che modo è possibile applicare la egge del Ritmo nella ita quotidiana$ a rispostaè molto facile& comportandosi da buon 1ristiano, cioè da fedele seguace degliinsegnamenti di 1risto. l contrario della ogica, è la 1ontraddizione e 6es fin dallanascita, è stato profeticamente indicato nel /empio dal ecchio !imeone, 4!egno di1ontraddizione per la caduta e la rinascita di molti in sraele4. eggendo i %angeli, ci sirende subito conto che 6es col !uo comportamento in apparenza cos* contraddittorio, maperfettamente in armonia con la egge del Ritmo, facea di tutto per scandalizzare irappresentanti della ogica dominante del !uo tempo, !cribi e 2arisei.

nfatti frequentaa pubblicani e prostitute, denunciaa l#ipocrisia di chi ritenea di esseregiusto, perch3 tale si dimostraa solo in apparenza, guaria i malati che allora eranoconsiderati peccatori colpiti dalla giustizia diina perdonaa tutti perch3 amaa tutti,riconoscendo nel prossimo una parte integrante di !3. /uttaia, per riuscire a sostituire alcomportamento logico ed utilitaristico (in definitia materialista), quello ispirato agliinsegnamenti e all#esempio di 6es 1risto, è assolutamente indispensabile possedere la2ede in ui. -ra rielerò una grande %erit0, destinata col tempo a cambiare radicalmente ilmondo.

68!+# - 8# !-/A/- #1ARA>-8 9 9- 8#+-"-, "A 8# A1;8 A"A28!/A>-8 %!<8 98 R/"- !PR/+A8 9%- 1;8 ;A 1R8A/- - !--#+-"-, "A #+%8R!- /8R- A !+A ""A68 8 !-"6A>A.

!e noi siamo stati creati a !ua mmagine e !omiglianza, è eidente che dobbiamocomportarci come ui, dienendo come ui 1reatori e Redentori. a nostra prima1reazione o meglio Redenzione, a cui seguir0 automaticamente per influenza, percorrispondenza, quella dell#ambiente circostante, riguarda noi stessi, se riusciremo adottemperare all#ordine di 9io nei nostri confronti& 4!A/8 !A/, P8R1;8# - !--!A/-.5 9ientare !anti, non significa iere come eremiti, macerarsi in lunghe penitenzee preghiere, non commettere mai pi peccati. Ricordando che 6es amaa tanto ipeccatori, soprattutto quelli che non nascondeano di essere tali, ritengo che essere !antisignifichi solo %%8R8 A %/A 1;8 8# A"-R8 1- A"-R8.

nfatti !an 6ioanni nelle sue lettere, ci insegna che 9io 8# A"-R8 8 1;+7+8 %%88#A"-R8 A</A +, cioè fa parte di ui, si identifica in ui. Prima di concluderequesta lunga lettera, rispondo a chi mi chiede cosa ci insegna la Riflessione e ilRiassorbimento della uce e perch3 la uce dee essere riassorbita. /utto ciò che esiste

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iene da 9io e a 9io dee ritornare. a uce è lo 4strumento5 con cui 9io crea di continuol#+nierso, ma è anche il 4Radar5 spirituale con cui segue l#andamento eolutio di esso.1ome il Radar costruito dall#uomo emana onde elettromagnetiche che deono essereriflesse, per poi essere captate dallo schermo riceitore che le 4assorbe5, trasformandole inimmagini corrispondenti, cos* la uce emanata che poi iene riflessa, è l#espressione del9esiderio, della %olont0 di 9io non solo di creare, ma di seguire di continuo gli siluppidella !ua 1reazione, del suo stato e del suo moto apparente nello !pazio. (l che fra l#altrospiega e aalora alcune affermazioni del ecchio 1atechismo, che definia 9io-nnisciente e -nnipresente, 1he tutto ede e conosce.)

"i ricordo che da bambino e poi da adolescente, mi chiedeo& 4"a come fa 9io ad essereal corrente del mio comportamento$4 e non riuscendo a troare una alida e quindilogica risposta, cominciai a prendere le distanze dalla 1hiesa.#+nierso non potrebbe sussistere, se 9io non lo riassorbisse in !3 per poi subitoriemanarlo con Ritmo rapidissimo, poich3 l#+nierso non è altro che il 1orpo di 9io e alpari del corpo di ogni creatura, di tutti gli esseri ienti, ineitabilmente morirebbe senon enisse di continuo alimentato dallo !pirito d#Amore che è %ita, che è la Presenza di9io in esso e sarebbe condannato alla disintegrazione.

Aggiungo alcuni pensieri che mi sono enuti dopo aer riletto quanto sopra. a stessaapparente e coerente continuit0 che si attribuisce ad uno spettacolo cinematografico,senza tener conto del fatto reale, ma inaertito dagli spettatori, che esso termina ericomincia tante olte, quanti sono i singoli fotogrammi, dorebbe far capire agli uominiche altrettanto aiene per il /empo, che termina e ricomincia tante olte quante sono lerapidissime ritmiche pulsazioni della uce solare. 1#è da dire che pur non esistendo un 4continuum5 temporale, tuttaia esiste l#inecchiamento che è proocato non dal passaredel tempo, ma dal rinnoamento della uce, che dopo esser stata riassorbita dal !ole chel#aea generata, riappare modificata interiormente dalla precedente esperienza irradiante

appena conclusa.

a uce essendo Ritmica, è qualcosa di %iente che si eole e si modifica di continuo,perch3 nasce e muore di continuo.ell#+nierso tutto è uce, tutto è %ita. l "oto Parabolico della sua breissima ritmicamanifestazione, è il Prototipo 2unzionale di ogni forma di ita che appare nell#+nierso. %iè uno stretto legame analogico fra la uce e il 1risto.9ice infatti 6es ai !uoi discepoli nel %angelo di 6ioanni& 4!ono proceduto dal Padre esono enuto nel mondo ora lascio il mondo e ritorno al Padre.5 1ome non edere nelcomportamento della uce, il medesimo scopo e la medesima natura riassunti nella ita di6es$ -ra ciascun uomo cosciente di essere una creatura di 9io, può fare un similediscorso, perch3 ogni uomo iene da 9io e a ui dee ineitabilmente ritornare. 7ualcuno

può chiedersi& 4A quale scopo$4

a risposta è semplice& ogni ita umana rappresenta una particolare esperienza del mondosia nel bene che nel male, che 9io fa per suo mezzo.

oi siamo non soltanto una 1ellula del 1orpo di 9io , ma anche una Particella del !uo!pirito, che si manifesta sulla /erra come ita di tale 1ellula e quindi come parte della9iina !ensibilit0, della !ua capacit0 di esperimentare, di conoscere l#+nierso creato, alfine di aumentare e perfezionare sempre pi la 1oscienza di esistere come 1reatore.Purtroppo gli uomini non si rendono conto di essere, al di l0 della loro ita indiiduale,delle 1ellule !ensoriali di 9io , per cui trascinano la loro esistenza, chiusi in un inolucro

egoistico basato sulla ogica, che ignora la Realt0 della egge del Ritmo, che implica ilcontinuo rapporto e contatto con 9io .

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1908 – 2008

CENTENARIO DELLA NASCITA

DI

PIER LUIGI IGHINA

UN UOMO

VENUTO DAL FUTURO

Il presente opuscolo, registrato presso la S.I.A.E., è stato stampato da Color Copy Service per conto di Boncompagni Madeleine – via A.Lapi n° 40 – 48018 Faenza P.I. 00749570396 e-mail: [email protected]

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1908 - 2008 CENTENARIO DELLA NASCITA DI PIER LUIGI IGHINA

8 gennaio 2008.

Esattamente quattro anni fa, moriva presso l’Ospedale di Imola, Pier Luigi Ighina.

Era nato a Milano il 23 giugno 1908, terzogenito di una famiglia benestante.

La madre morì nel darlo alla luce e fu pertanto la nonna materna ad allevarlo.

Fin da piccino dimostrò di essere diverso dagli altri bambini; era come spaesato in questo mondo

così diverso dalla dimensione spirituale da cui proveniva la sua anima.

La mancanza della madre e la quasi inesistenza del padre che conduceva la vita di uomo di mondo,

accentuavano in lui quel grande desiderio di affetto che solo in parte era colmato dalle cure della

nonna. Quando anche quest’ultima morì, suo padre decise di metterlo in collegio, anche perché nelle

scuole normali dimostrava di avere non poche difficoltà di apprendimento, diventando così lo

zimbello degli altri alunni e anche di alcuni insegnanti, che non si erano resi conto che l’apparente

ritardo intellettivo del piccolo Pier Luigi, era ampiamente compensato da una acutissima sensibilità,

non solo dell’anima, ma anche del corpo.

Infatti fin dalla più tenera età, Gigi, (d’ora in avanti lo chiamerò sempre così), captava nel suo

organismo le presenze energetiche più diverse esistenti nell’ambiente circostante, che provenivano

non solo da calamite, pile e apparecchiature elettriche, ma anche da esseri di natura eterica che

qualche volta si facevano vedere da lui.

Comunque, dopo aver portato avanti con molta fatica alcuni anni di studio alle Scuole Tecniche

(riusciva bene solo nelle ore di laboratorio di Fisica), lasciò il collegio e s’impegnò privatamente per

ottenere per corrispondenza, il diploma di Radio Telegrafista.

Nel frattempo suo padre aveva conosciuto il Conte Giulio Gamberini di Imola e i due erano diventati

molto amici. Il Conte era ufficiale di Marina e consigliò il padre di Gigi ormai diciassettenne, di far

arruolare il figlio come volontario su una nave da guerra.

La severissima disciplina che vigeva sulla nave, contrastava troppo con la natura immaginativa di

Gigi, che cercava di portare miglioramenti nelle apparecchiature radio telegrafiche di bordo, solo

utilizzando la sensibilità delle sue mani.

Scoperto mentre stava effettuando uno dei suoi esperimenti di miglioramento tecnico, fra l’altro

perfettamente riuscito, venne congedato anzitempo per insubordinazione.

Tornato alla vita civile, trovò subito impiego come collaudatore, presso le migliori fabbriche di

apparecchi radio del tempo, dove incominciò a guadagnare parecchio, perché riusciva a scoprire i

difetti degli apparecchi che passavano di fronte a lui con una rapidità straordinaria, senza i normali

controlli elettrici, ma solo tramite la particolare sensibilità delle sue mani.

L’indipendenza economica così raggiunta, permise a Gigi di dedicarsi alla realizzazione di particolari

apparecchiature, per la produzione di quella energia che lui riusciva a captare tanto bene nel suo

organismo.

Nel frattempo il Conte Gamberini si era invaghito della sorella maggiore di Gigi, i due si sposarono e

si trasferirono ad Imola, dove vi era il maggior numero di tenute agricole di loro proprietà.

Il Conte stimava Gigi, perché ne aveva intuito le grandi capacità tecnico-scientifiche e fu per suo

tramite che riuscì a combinare un incontro con Guglielmo Marconi del giovane inventore.

Vedendo poi con quanto entusiasmo il cognato si dedicava allo studio della Natura, pensò di invitarlo

a trasferirsi a Imola, con l’incarico di sorvegliante delle sue tenute, lavoro senz’altro meno

impegnativo di quello di collaudatore di apparecchi radio, e gli offrì di utilizzare come laboratorio, la

torre che si trova tuttora nella Piazza principale di Imola, accanto al suo palazzo.

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L’offerta era molto allettante, così nell’anno 1936 Ighina si trasferì ad Imola, dove è rimasto per quasi

58 anni. Fu su quella torre che Gigi scoprì le meravigliose proprietà degli Atomi Magnetici ed è pure

lì che effettuò i primi esperimenti di scioglimento di metalli a distanza.

Ben presto si rese conto che data la posizione centrale del suo laboratorio, i suoi esperimenti

potevano creare disturbi a coloro che abitavano nelle vicinanze, così decise di trasferirlo in viale

Romeo Galli, dentro la vecchia scuderia ormai priva di cavalli, che si trovava di fianco ai due grandi

fabbricati, adibiti a cantina e a deposito dei prodotti dei campi.

Dopo alcuni anni, avendo deciso di sposarsi, convinse la sorella a far costruire un appartamento al

secondo piano dell’edificio posto a fianco della scuderia, dove visse fino alla morte con la moglie e i

due figli.

Quando il Conte Giulio morì, lasciò in eredità a Gigi il grande edificio in cui abitava, oltre agli orti che

circondavano la casa, su cui diversi anni dopo sarebbero sorte le tribune che oggi costeggiano il

circuito.

 A questo punto i grandi ambienti dove un tempo si raccoglieva il vino e il grano prodotti nei diversi

poderi che ormai erano stati tutti venduti, diventarono il Laboratorio più fantastico che mai sia

apparso su questa Terra. Sergio, il defunto Ferrando ed io, siamo stati testimoni oculari di memorabili

esperimenti avvenuti in questi locali, che in parte saranno raccontati qui di seguito.

Inutile dire che Gigi era ben presto diventato una delle figure più note e caratteristiche della città.

Molti lo ricordano ancora oggi come il “Mago della Pioggia”, per la sua capacità di far piovere o di far

splendere il sole, specialmente in occasione delle gare automobilistiche.

 Altri come guaritore, per aver ricevuto benefici del tutto gratuiti per la propria salute, grazie a

particolari apparecchi di sua invenzione, ma quasi tutti lo ricordano per aver costruito nel terreno

retrostante la sua casa, posta in viale Romeo Galli, proprio al centro del Circuito automobilistico,

delle apparecchiature fantascientifiche, straordinarie per dimensioni, forma e colori. Le molte migliaia

di persone che da tutta Italia e da altre parti del mondo, venivano ad Imola ogni anno per assistere

alle gare, non potevano fare a meno di chiedersi a quale scopo erano state costruite e altrettanto

facevano i giornalisti, che volentieri intervistavano Ighina, per poter scrivere qualche articolo un po’

diverso dal solito. Comunque quasi tutti gli imolesi lo ricordano come un tipo originale, un eccentrico,

che non era possibile definire con precisione, dato che non si riusciva a capire se si trattava di un

genio incompreso o di un pazzoide, come quei tanti che erano ricoverati nel Manicomio locale.

Chi scrive è stato collaboratore di Ighina per ben 40 anni, dal 1964 alla sua morte e ritiene di essere

insieme a Sergio, un imolese che al pari di lui è stato intimo amico e frequentatore assiduo del suo

laboratorio per tanti anni, una delle poche persone ancora viventi, in grado di far conoscere a tutti la

grande statura morale e spirituale di questo geniale scienziato, le cui intuizioni e scoperte quando

verranno prese in considerazione, potranno cambiare in modo radicale l’evolversi dell’umanità futura.

Poiché in questo anno 2008, ricorre il Centenario della sua nascita, si è ritenuto opportuno

celebrarne il ricordo con questa breve pubblicazione, che riporta quasi integralmente una conferenza

organizzata dal Circolo Culturale “Pier Luigi Ighina” di Montegrotto Terme, tenuta nel locale Palazzo

dei Congressi nel 2004.

 A dire il vero, è stato anche pubblicato un libro che ha per titolo “Pier Luigi Ighina – Profeta

Sconosciuto”, che svela nei più profondi particolari l’opera di questo essere straordinario, ma finora

sono pochi coloro che l’hanno letto fino in fondo, perché è facile venire soverchiati e scombussolati

dal suo rivoluzionario contenuto, così diverso da quanto si è creduto finora. Tuttavia coloro che

fossero interessati, potranno farne richiesta presso le principali librerie della città.

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PRIMA CONFERENZA

Prima di tutto desidero ringraziarvi per essere intervenuti a questo incontro. Vi avverto che è la prima

volta che parlo in pubblico. Quando tento di parlare in casa, di solito i miei figli mi interrompono

dicendo:

- “ Che barba, papà!! L’hai già detto. Sì, va bene, ho capito!” e scappano via.

Spero che voi siate più pazienti di loro. Sono qui per parlarvi di un grande uomo che per me è statoun padre, un maestro ed un amico amatissimo e al quale debbo fra l’altro la mia felicità coniugale. Di

solito quando si diceva ad Ighina che era un grande uomo, lui rispondeva:

- “Sì, un metro e cinquantotto!” e si faceva una bella risata.

Ighina era veramente una contraddizione in tutto, dalla statura fisica che contrastava con quella

spirituale, alla difficoltà di riuscire a comunicare e a farsi comprendere, nonostante avesse in sé una

Sapienza che non è esagerato definire di origine divina. Di solito quando si parla di una persona

defunta si tende a metterne in rilievo le qualità, gli aspetti positivi, stendendo un velo pietoso sui suoi

difetti. Potrei fare anch’io così, ma sono sicuro che lui non mi approverebbe. Ricordo, mi pare che

fosse nel 1970, che un inviato del settimanale “Oggi” aveva fissato un appuntamento perintervistarlo. Da parte mia avevo preparato tutta la documentazione “seria” in nostro possesso che

comprendeva tra l’altro dei telegrammi inviati alla N.A.S.A in cui si preavvertiva la natura dei guasti

che si sarebbero poi effettivamente verificati due giorni dopo sulla capsula “Apollo”, una interessante

lettera di Von Braun, diverse lettere di ministri italiani ed esteri, di dirigenti della Fiat e di altre grosse

industrie che si erano interessati ai nostri studi; in oltre moltissime foto che mostravano in forma

concreta l’esistenza dell'energia magnetica. Avevamo addirittura un filmino girato da un nostro

collaboratore, che era veramente impressionante, perché mostrava come facendo pulsare una

lampada elettrica collegata con l’energia magnetica in una stanza buia, si scatenava nell’aria un vero

e proprio finimondo di fulmini e di scariche magnetiche, che pur invisibili agli occhi, avevano lasciatola loro immagine sulla pellicola. Quando arrivò il giornalista, Ighina trascurò completamente tutto ciò

che io avevo preparato e se ne usci con una serie di battute sui suoi rapporti con l’amministrazione

comunale con cui era in lite per dei soprusi che aveva subito, che mi fecero arrossire per la

vergogna. Infatti, anche se più tardi mostrammo la parte seria dei nostri studi, il titolo cubitale

dell’articolo che apparve su “Oggi” fu:

- “Paralizzerò il sindaco e tutta la giunta comunale”, con una grande foto che lo mostrava con

un caché pieno di polvere d’alluminio tra le dita, che era poi “l’arma” con cui intendeva farsi

giustizia.

Quando il giornalista se ne andò, io lo rimproverai aspramente, perché non riuscivo a capire perquale motivo sembrava facesse di tutto per mettersi in ridicolo, ma lui con un candido sorriso mi

rispose:

- “ Tu vuoi fare vedere solo il positivo e non capisci che in questo modo stimoli in chi ti sta

davanti una reazione negativa, perché è naturale che succeda questo quando si presentano

delle cose nuove. Mettendo insieme con la parte seria quella che tu definisci ridicola, io ho

dato l’informazione con due polarità, con il ritmo completo, l’ho trasformata in un seme che

per la sua neutralità non verrà bloccato dalla mente di chi leggerà l’articolo, ma entrerà nella

sua interiorità e di lì germoglierà al momento opportuno”.

Questo era Ighina. A proposito, circa due settimane dopo questo fatto, effettivamente sia il sindaco diImola che un assessore ebbero un ictus che li paralizzò per qualche tempo, ma probabilmente fu una

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semplice coincidenza. Ma forse è bene che io mi faccia dal principio e vi racconti come l’ho

conosciuto.

Già da qualche anno lottavo per uscire da una profonda crisi esistenziale. Deluso da tutto e da tutti

stavo cercando nella scienza e nella filosofia una risposta alle domande sul vero senso della vita, dal

momento che avevo sperimentato fino in fondo la vacuità dei falsi valori verso cui erano attratti gli

uomini della mia generazione. Passavo la maggior parte del mio tempo libero sui libri che divoravo

con un’insaziabile fame di conoscere e di capire. Quasi ogni giorno facevo una sosta nelle librerie

cercando novità o cose antiche ancora sconosciute. Un giorno, eravamo nel 1964, mentre stavo

uscendo da una libreria, fui come attratto inspiegabilmente verso uno scaffale pieno di libri per

ragazzi e che quindi trattavano argomenti che a me non interessavano. Comunque ne trassi fuori

uno e mentre stavo per rimetterlo a posto, vidi che dietro al vuoto che avevo creato era nascosto un

libretto che evidentemente vi era scivolato casualmente. Dovetti levare parecchi altri libri prima di

riuscire a vedere di cosa si trattava: era intitolato “La scoperta dell’atomo magnetico”. Il libraio mi

disse che parecchio tempo prima era passato un signore, un tipo un po’ strano, che gli aveva chiesto

di poterglielo lasciare in visione e dal momento che non aveva parlato né di prezzo di vendita, né di

costo e non si era fatto più vedere, mi permise di prenderlo senza farmelo pagare. Tornato a casa lo

lessi subito con interesse. Conteneva delle affermazioni davvero fuori del comune, alcune addirittura

paradossali, ma non mi sembrò l’opera di un esaltato, perché una volta accettato il presupposto della

scoperta di questa energia universale sconosciuta, le conseguenze pur strabilianti che ne

derivavano, avevano in sé un’indiscutibile logica. Fra le altre cose, io ero angosciato dal clima di

Guerra Fredda che si respirava in quegli anni e che impegnava i blocchi contrapposti in una corsa

verso armamenti sempre più distruttivi. Così scrissi all’autore Pierluigi Ighina non solo per

testimoniargli il mio apprezzamento, ma anche per chiedergli se non temeva di offrire ai governi con

la sua scoperta, un mezzo di distruzione ancora più potente. Questa fu la sua risposta datata 23

 Aprile 1964:

“Gentilissimo signor Alberto, ringrazio della sua gentile lettera e di aver letto il mio opuscoletto.

Debbo però costatare che lei mi ha messo sopra ad un grande piedistallo di onori e di elogi e

considerato tra gli uomini superiori, sarebbe come elevarmi al settimo cielo. Tutto questo non è

esatto, sono un semplice uomo comune e non ho fatto nulla di straordinario. Ho solo potuto

conoscere una microscopica parte di quello che fa Madre Natura, quindi ho fatto altro che osservare

e trascrivere ciò che ho visto. L’unica cosa che nelle mie osservazioni mi ha veramente colpito, è nel

constatare l’esatta e meravigliosa costituzione di Madre Natura, che mi dà conferma che esiste un

Essere superiore a noi a cui fu messo il nome di Dio. Se siamo i Suoi strumenti adatti a fare

progredire il mondo, solo Lui potrà sapere ciò che avverrà nell’avvenire e quindi non si deve avere

paura di nulla. C’è una legge della natura, la legge di compensazione. Se esiste il male ad un certo

punto sopravviene il bene ad equilibrare le due parti. Nulla esiste al mondo per uno scopo non

prefisso e disegnato da Dio, e può benissimo usufruire del male per produrre del bene. Se sono da

lei considerato atto ad avere un colloquio con la sua gentile persona, ne sarò compiaciuto e grato.

Con i più distinti ossequi Pierluigi Ighina.”

Questa lettera che adesso trovo così vera, sensata e piena di fede, allora mi fece tutt’altro effetto,

perché il Dio in cui mi avevano insegnato a credere da bambino, già da molti anni Lo avevo

abbandonato e questa nuova concezione di un Dio che gioca col bene e col male per degli scopi

sconosciuti all’uomo, era un po’ troppo ardita per trovarmi d’accordo. Tuttavia ciò non mi impedì di

andarlo a trovare per conoscerlo di persona. Ighina mi accolse con grande affabilità, mi mostrò il suo

laboratorio ed in particolare il nuovo Generatore di energia magnetica che aveva costruito nel 1960,

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che poteva produrre separatamente atomi magnetici positivi e negativi. Mi disse che inviando

l’energia così prodotta su di una grande parabola situata sul tetto del fienile, riusciva a far piovere o

far venire il sereno. Mi mostrò delle spighe di grano il cui stelo era grosso come il dito indice di una

mano e che aveva ottenuto innaffiando il terreno con dell’acqua magnetizzata.

In breve, mi parlò di tante cose e delle infinite possibilità conseguenti all’applicazione di tale energia

nei più svariati campi che ne fui trasecolato. Alla fine, prima che me ne andassi, volle mostrarmi

come con l’energia si potevano fare aumentare le dimensioni degli insetti fino a farli esplodere. Prese

un contenitore in cui aveva accumulato l’energia del Generatore e mi condusse fino ad un formicaio lì

vicino. Cominciò ad irradiare le formiche, dicendo dopo un po’:

- “ Guardi, guardi come aumentano, come ingrossano!”.

Io sinceramente non notavo alcun cambiamento, ma non volli contraddirlo. Ci lasciammo con la

promessa da parte mia di ritornare dopo qualche tempo. In realtà lasciai passare alcuni mesi prima di

tornare a fargli visita, un po’ per digerire l’enorme quantità di informazioni che avevo accumulato, un

po’ perché quello che giudicavo il fallito esperimento con le formiche, oltre ad alcune sue

dichiarazioni sull’immobilità della Terra, mi avevano insinuato il dubbio che potesse trattarsi di una

persona un po’ squilibrata.

Se ascoltavo il mio cuore, sentivo di avere conosciuto un uomo di grande valore le cui scoperte

potevano cambiare il mondo, ma la mia mente era piuttosto critica perché condizionata dai pregiudizi

culturali e cercava di metterlo sotto una luce negativa. Non so quanto sarebbe durata questa

situazione di stallo tra la mente e il cuore, se non mi fosse capitato tra le mani il volume “La teoria

dell’orgasmo”, che conteneva un’antologia degli scritti dello psichiatra Wilhelm Reich. Grande fu la

mia sorpresa quando lessi che con l’accumulo di energia orgonica che era presente non solo negli

esseri viventi, ma in tutta la natura, si potevano guarire le più diverse malattie, far piovere e scacciare

le nuvole, ecc… Non c’era dubbio che l’energia orgonica di Reich corrispondeva a quella magnetica

di Ighina, con la sostanziale differenza che quest’ultimo non solo poteva produrla artificialmente, ma

anche moltiplicarla, modificarla, indirizzarla e regolarne la potenza. Rotti gli indugi, ritornai da Ighina

e da allora per quasi dieci anni lo andai a trovare con frequenza giornaliera, diventando il suo

collaboratore più assiduo. Mi accorsi ben presto che si trattava di una persona non facile da

accettare, perché in lui coesistevano delle doti che non è esagerato definire di natura divina, con

difetti umani anche grossi che lo rendevano una contraddizione vivente. Gentilissimo, estremamente

generoso ed altruista oltre che geniale, in certe occasioni si mostrava permaloso, capriccioso e

testardo. Conscio delle sue innate capacità che lo rendevano superiore a tutti nella conoscenza delle

leggi della natura, aveva terribilmente sofferto specie in gioventù, di non essere creduto, di venire

deriso. Purtroppo non aveva la capacità di esprimersi con chiarezza ed era estremamente difficile

comprenderlo, perché non solo si contraddiceva con ingenua naturalezza, ma contraddiceva le

opinioni altrui quasi per principio, anche se si trattava di verità evidenti all’esperienza. Direi che

impersonava perfettamente la figura del bambino evangelico a cui Dio aveva rivelato i tesori della

scienza, ma che rimaneva pur sempre un bambino.

Vivere vicino a Gigi – d’ora in avanti lo chiamerò sempre così – era un’autentica scuola di vita. Aveva

delle doti innate che gli permettevano di vedere nella dimensione spirituale.

Il suo laboratorio non era solo un ambiente per ricerche scientifiche, ma anche un luogo in cui gli

apparivano angeli, demoni, Gesù e la sua Santissima Madre. Gigi aveva per la Madonna una

venerazione speciale. Non avendo conosciuto sua madre che era morta subito dopo averlo dato alla

luce, aveva riversato su di Lei tutto il suo affetto filiale.

Un po’ dovunque aveva affisso delle immagini sacre che la raffiguravano, e per la chiusura del Mese

di Maggio, la processione parrocchiale si concludeva nello spiazzo antistante la sua casa, che egli

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provvedeva ad adornare con luci e fiori. Era molto devoto pur senza essere bigotto e ben presto si

accorse che riguardo alla religione io ero molto diverso da lui.

Un bel giorno mi disse che era venuta da lui la Madonna, che aveva espresso il desiderio di vedermi

rientrare nella Chiesa e di riconciliarmi con Dio tramite i Sacramenti. Non mi fu facile ubbidire, ma

ormai erano così grandi la stima e l’affetto che nutrivo per lui, che riuscii a vincere la mia ripugnanza.

Così durante una gita a Genova, andammo insieme al Santuario della Madonna della Guardia dove

mi confessai e feci la Comunione.

Da quel momento ritornai ad essere un buon cristiano anche da un punto di vista formale, mentre

Gigi cominciò ad assumere un atteggiamento che mi sconcertò. Ricordo che aveva smarrito la sua

corona del Rosario ed io glie ne regalai una convinto di fargli cosa gradita; invece lui la rifiutò

accampando scuse inconsistenti. Per farla breve, da quel momento portai sempre in tasca quel

Rosario che avevo acquistato per lui e presi l’abitudine di recitarlo spesso, mentre Gigi cominciò a

disertare le funzioni religiose e ad essere assai meno devoto di prima. Addirittura cominciò a

considerare la Madonna come l’incarnazione di Madre Natura, diventando quasi panteista. Egli era

come guidato ad opporsi a tutti gli eccessi, alle posizioni unilaterali, al punto di cambiare anche il suo

comportamento, pur di realizzare negli altri quell’equilibrio che spesso non riusciva a mantenere in se

stesso.

Vi racconto un altro episodio sperando di non annoiarvi troppo. Già da alcuni anni ero diventato

rigorosamente vegetariano. Per me non mangiare carne era diventato un dogma religioso più che

una sana abitudine alimentare. Così quando una sera Gigi mi disse che era necessario che

ricominciassi a mangiare carne, gli risposi che mi dispiaceva, ma che non l’avrei fatto per nessun

motivo al mondo. Al che lui mi disse:

- “Eppure è necessario, perché è un peccato più grave la paura di peccare del peccato stesso”.

Il discorso finì lì, ma le sue parole continuarono a risuonare dentro di me. Impiegai dei mesi prima di

convincermi che essendo Dio la Personificazione stessa dell’equilibrio, tutti gli eccessi, non solo in

senso cattivo ma anche in senso buono, ci allontanavano da Lui. Infatti la vera Libertà può realizzarsi

solo al Centro, dove le forze contrapposte si equilibrano. Così ricominciai a mangiare carne, poca e

di rado, ma senza disgusto né timore. Quando confidai a Gigi di avere superato la prova, sorrise con

gli occhi e mi disse: - “Non è forse bello sentirsi liberi?”

Ma non fu solo quella volta che mi mise alla prova. La mia mentalità che era fortemente orientata in

senso scientifico, era saldamente convinta che la realtà per essere vera doveva essere anche logica,

ma Gigi che era la contraddizione vivente, faceva di tutto per convincermi del contrario. Ricordo che

una sera d’estate eravamo usciti dal laboratorio con un altro collaboratore per fare una passeggiata e

mangiare un gelato. Ad un certo punto vedemmo una Ferrari parcheggiata nel viale e subito l’altro

amico e io cominciammo a girarle attorno ammirandone la linea e i pregi. Gigi che si era allontanato

un attimo per salutare un conoscente, ci raggiunse e subito sentenziò:

-  “Io non capisco perché gli uomini siano così stupidi”.

Credendo che si riferisse a noi, ci sentimmo un po’ offesi e replicammo:

-  “Beh, è questione di gusti. A noi non sembra stupido ammirare una bella macchina”.

-  “Ma io non mi riferisco a voi, ma a quelli che l’hanno costruita. Non vedete com’è bassa e col

muso a punta?”

-  “Per forza! – rispondemmo - L’hanno fatta così perché sia aerodinamica e così penetri e faccia

meno attrito possibile con l’aria”

-  “Ma questo è stupido! Bisogna fare tutto il contrario!”

-  “In che senso?” chiedemmo.

-  “Ma sì, qui davanti invece della punta, bisogna mettere una parabola.”

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-  “Ma la luce si muove in linea retta. Se adesso io vado fuori con una torcia elettrica e illumino la

facciata esterna di una casa, dalla parte opposta il buio rimane. Come fa la luce ad aggirare

l’ostacolo?”

-  “La luce nello spazio si muove a spirale! Per questo gira attorno a tutti i pianeti”.

-  “Se la luce girasse intorno alla terra non dovrebbe esistere la notte!”

-  “Ma la notte è la fuoriuscita dell’energia solare assorbita dalla Terra e perciò privata della sua

luminosità”.

-  “Se fosse così, dove c’è la notte non ci dovrebbe essere la Forza di Gravità, visto che tu dici che

la Gravità non è altro che il prevalere dell’Energia solare diretta su quella riflessa dalla Terra”.

 A questo punto Gigi di solito si arrabbiava, non tanto perché non sapesse rispondere, ma perché non

sopportava di essere messo alle strette dalla logica, che lui considerava la “gabbia” in cui gli uomini

hanno rinchiuso la loro intelligenza. Spesso diceva:

- “Se non uscite dalla gabbia, dal campo magnetico chiuso che vi circonda, non potete né vedere,

né capire la verità”.

Poiché Gigi non riusciva a fornirmi delle spiegazioni esaurienti e nello stesso tempo neppure la

scienza ufficiale mi soddisfaceva, perché se la Terra avesse ruotato veramente sul suo asse,

avrebbe sviluppato una tale forza centrifuga all’equatore da neutralizzare o perlomeno alterare la

normale Forza di Gravità, escogitai una mia personale teoria. Stimolato dalle discussioni con Gigi,

ero giunto alla conclusione che la Terra fosse ferma, cioè non ruotasse sul suo asse, ma che tuttavia

si muovesse annualmente intorno al Sole e contemporaneamente compisse anche un’orbita

giornaliera attorno al fuoco della stessa. Ne risultava così un moto spiraliforme che spiegava il giorno

e la notte e le stagioni e si accordava anche con la teoria di Gigi, perché la progressiva uscita

d’energia magnetica dalla Terra che originava la Notte, coincideva non con una diminuzione della

Forza di Gravità, ma con un avvicinamento al Sole, che poi veniva progressivamente sostituito dalla

pressione dell’Energia solare, cioè dal Giorno, che ne provocava l’allontanamento. Quindi la Terra

non ruotava sul suo asse, ma veniva giornalmente attirata e respinta dal Sole compiendo una

rotazione spiraliforme, oltre che ad una rivoluzione attorno ad esso. Avevo proposto questa teoria a

Gigi che l’aveva ascoltata senza fare nessun commento. Quando però veniva qualche visitatore, lui

proponeva sempre la teoria della Terra ferma. Le cose erano a questo punto, quando nella rivista

"Scienza e Vita” usci un articolo sulla verniciatura elettrostatica, che sconvolse le mie convinzioni. I

tecnici che avevano ideato questo tipo di verniciatura molto efficiente, non riuscivano tuttavia a

rendersi conto di come avvenisse in pratica, perché dall’imbuto polarizzato e rotante ad alta velocità,

la vernice veniva polverizzata per forza centrifuga e ne usciva come una fitta nebbia formata da

minutissime goccioline elettrizzate, che impediva di vedere il modo in cui si depositavano sull’oggetto

elettrizzato con una polarità contraria. Per riuscire a vedere al di là della nebbia, avevano escogitato

un sistema molto ingegnoso. Calcolando il rapporto tra velocità di rotazione dell’imbuto e le

dimensioni delle goccioline di vernice, avevano trovato la frequenza con cui far pulsare delle

lampade stroboscopiche, in modo da far passare la luce oltre la nebbia e cinematografare il processo

in corso.

Il risultato era sbalorditivo: l’oggetto da verniciare, che guarda caso era una grossa palla metallizzata,

veniva ricoperto dalla vernice non cominciando dalla parte anteriore come sarebbe stato logico

aspettarsi, ma da quella posteriore. Anzi, entro la nube di vernice antistante la facciata della palla, si

formava come un vuoto, come un cono d’ombra privo di vernice, che si spostava intorno alla palla

rimpicciolendosi man mano che la rotante nube di goccioline si avvolgeva intorno ad essa,

depositandosi con moto spiraliforme.

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Subito paragonai il comportamento della vernice elettrizzata, con quello della luce e compresi che

quella era la dimostrazione lampante che Gigi aveva ragione e che si poteva spiegare il Giorno e la

Notte tenendo fermi sia il Sole che la Terra, facendo muovere a spirale solo la luce.

Per quanto riguarda la Reincarnazione, solo in seguito mi sono reso conto che Gigi poteva avere

ragione anche su questo, ma ve ne parlerò in un’altra occasione.

Con l’energia ritmico magnetica si possono guarire moltissime malattie anche gravi.

Per questo nel laboratorio di Imola, avevamo costruito una poltrona magnetica che dava dei risultati

veramente notevoli. Una sera – parlo di 34-35 anni fa – venne a trovarci un medico di Bologna che

era molto aperto nei confronti delle cure alternative. Aveva sentito parlare dell’Energia Magnetica e

voleva avere delle spiegazioni in merito. Gigi sapeva ormai a memoria tutta la presentazione, che

non si stancava mai di ripetere anche più volte al giorno. Il medico ci disse che la teoria era

affascinante, ma che lui voleva vederne in pratica la validità. Gigi rispose che avevamo curato e

guarito diversi malati, ma che ultimamente era venuto l’ufficiale sanitario accompagnato dai vigili e

che aveva minacciato di denunciarlo per esercizio abusivo della professione medica se avessimo

continuato. Al che il dottore disse che lui era medico e che nessuno poteva impedirgli di

sperimentare i nostri strumenti. Al momento aveva appunto una paziente che era già stata operata

per tumore al seno. L’avevano sottoposta alla cobalto terapia, ma ormai non c’era più alcuna

speranza, perché le metastasi si erano diffuse in tutto l’organismo.

-  “Avrà si e no due o tre settimane di vita – disse – Domani ve la porto e vediamo un po’ cosa

succede”.

Il giorno dopo tornò con la donna che a stento si reggeva in piedi. Dovemmo trasportarla su una

sedia fino alla poltrona magnetica dove si sedette. Evidentemente il medico era rimasto

favorevolmente impressionato, perché aveva portato con sé una cinepresa con la quale riprese la

paziente seduta in poltrona a torso nudo. Povera donna! Dove era stato asportato il seno c’era un

enorme ferita purulenta e maleodorante. Cominciammo ad irradiarla di energia per circa 20 minuti,

dopo di che la congedammo, non senza averle consegnato due bottiglie di acqua minerale

magnetizzata. Quel giorno era un martedì e le fissammo un appuntamento per il sabato successivo.

Ma il venerdì sera vedemmo arrivare il medico senza alcun preavviso, in uno stato a dir poco

euforico.

-  “Ma cosa c’è in quell’acqua che le avete dato? – esordì – Lo sapete che dopo averla bevuta ha

ripreso appetito?! Il colorito del viso sta ritornando roseo, ha riacquistato le forze e riesce a

camminare! Ma la cosa più stupefacente è che sulla ferità si sta formando un velo epiteliale!!”.

Naturalmente il suo entusiasmo si comunicò pure a noi. Il medico aveva portato con sé una coltura di

amebe, perché voleva osservare quale effetto produceva l’acqua magnetizzata sugli organismi

viventi. In laboratorio avevamo alcuni microscopi che arrivavano a circa 200 ingrandimenti, più che

sufficienti per osservazioni di quel tipo. Sia il medico che io mettemmo una goccia di coltura sul

vetrino ed osservammo quanta vita era rinchiusa in quel piccolo spazio. Le amebe si muovevano e si

riproducevano. Era veramente uno spettacolo affascinante. A questo punto aggiungemmo una

goccia di acqua irradiata che provocò un piccolo maremoto, al termine del quale le amebe erano

scomparse. Facemmo diverse prove sempre col medesimo risultato. Allora il dottore disse che

aumentando il volume della goccia, forse le amebe si rifugiavano nel fondo e non si riusciva a

metterle a fuoco.

-  “Faremo così – disse – Lei Alberto cerchi di inquadrarne una e quando ci riesce, io toccherò la

goccia di coltura con la punta di uno stecchino intinto nell’acqua irradiata e vediamo cosa

succede”.

Dopo un po’ centrai con l’oculare un’ameba che ruotava su se stessa.

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-  “Ce l’ho, dottore. Tocchi la goccia!”.

Come la punta dello stecchino venne a contatto, vidi l’ameba esplodere, disintegrarsi come un

bomba.

-  “E’ esplosa, dottore! L’ameba è esplosa!”

-  “Impossibile! – disse lui – Anche se si fosse trattato del più potente dei veleni, si sarebbe bloccata

o deformata, ma mai esplosa!!”

-  “Senta, provi lei. Io ho visto bene e sono sicuro che è esplosa”.

Dopo un po’ anche il dottore inquadrò un’ameba e appena io toccai la goccia, urlò:

- “E’ esplosa! E’ esplosa per davvero! Adesso ho visto anch’io.”

Ripetemmo l’esperimento più volte sempre col medesimo risultato: le amebe esplodevano. Il dottore

disse che bisognava ripetere gli esperimenti e preparare una relazione che egli avrebbe presentato

al prossimo congresso medico e che comunque, visti gli effetti dell’acqua irradiata, non disperava di

veder guarita anche l’ammalata che stava curando. Il dottore ed io eravamo entusiasti, mentre Gigi

sembrava non voler partecipare alla nostra euforia. Infatti disse al medico che le cure magnetiche

applicate alle malattie croniche, determinavano come un regresso nel tempo dell’organismo malato,

che cioè ricapitolava all’incontrario le fasi che avevano portato al suo aggravamento.

Tale ricapitolazione avveniva in un tempo breve, ma era inevitabile un temporaneo aggravarsi dei

sintomi dolorosi nel passaggio alla fase acuta.. Il giorno dopo il dottore tornò con l’ammalata che

riuscì a camminare e a sedersi sulla poltrona da sola.

Era veramente migliorata in modo eccezionale. Dopo averla irradiata per altri 20 minuti ed averle

consegnato altre due bottiglie d’acqua, Gigi ritenne doveroso avvertire la signora che il giorno dopo

avrebbe avvertito dei dolori e di non preoccuparsi, perché essi annunciavano un miglioramento e

cioè il ripristino della vitalità organica.

-  “Dolori? – disse lei – Ma io ho già sofferto tanto e non voglio più soffrire!”.

Succedeva questo: mentre il corpo della malata era disponibile a reagire positivamente agli stimoli

energetici, l’animo della donna ormai era come morto, perché non riusciva più ad affrontare le

sofferenze della vita. Così come Gigi aveva predetto, il giorno dopo la donna fu assalita da forti dolori

che cercò di attenuare assumendo una dose massiccia di calmanti e dal quel momento si rifiutò di

proseguire le cure. Visse ancora sei mesi e poi morì. Due giorni dopo il medico tornò. Ci disse che

era dispiaciuto di non poter portare a termine ciò che era iniziato in maniera così promettente, ma

che noi tuttavia avevamo la prova dell’efficacia delle cure magnetiche e ci propose di ripetere

l’esperimento con le amebe. Ci mettemmo subito all’opera e costatammo con grande sorpresa che le

amebe non esplodevano più, anzi sembrava che il contatto con l’acqua magnetizzata accelerasse il

loro metabolismo ed accrescesse la loro vitalità. Infatti si muovevano con brio e si riproducevano più

velocemente. Provammo allora a caricare al massimo di energia l’acqua, ma non ci fu niente da fare:

le amebe non esplodevano più. Il dottore ed io restammo delusi e scoraggiati; dopo di che lui se ne

andò e da quel giorno non lo vedemmo più. Gigi come al solito era rimasto imperturbabile,

insegnandoci col suo comportamento l’importanza di saper accettare la negatività. Passò del tempo,

ma io non riuscivo a liberarmi dagli interrogativi. Perché le amebe prima erano esplose e poi

vitalizzate? Come ci si poteva fidare di un’energia che dava dei risultati così contraddittori? Queste

domande mi ossessionavano. Poi improvvisamente un lampo di luce illuminò la mia mente:

-  “Ho capito!” - gridai dentro di me - La sera delle esplosioni il nostro stato d’animo era euforico,

quindi nell’acqua magnetizzata non c’era solo l’energia prodotta dall’elettrocalamita, ma anche

quella irradiata dal nostro entusiasmo!”

Non mi aveva forse insegnato Gigi che esisteva nell’Universo un’unica Energia che si differenziava

per riflessione e comunque era la causa efficiente di tutti i fenomeni?

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Nel primo esperimento la semplice energia vitale contenuta nelle amebe, messa in comunione con la

vibrazione altissima del nostro entusiasmo, non aveva resistito ed era esplosa, mentre la seconda

volta il nostro stato d’animo era normale, forse anche un po’ depresso e quindi non aveva aggiunto

alcun apporto energetico umano all’acqua magnetizzata. Ma allora se le cose stavano così,

lavorando con l’energia magnetica non si poteva più scindere “quel che si è da quel che si fa” . Quindi

nel campo delle esperienze con l’energia ritmico-magnetica, il concetto del distacco, dell’obiettività

scientifica, non aveva più alcun valore, perché chi è quell’uomo che può dire di non aver desideri,

speranze, paure, sia nella mente che nel cuore? Quindi era necessario predisporsi con valori positivi

interiori, per ottenere dei risultati corrispondenti all’esterno. Così l’amore, la passione e la fede con

cui si effettuavano gli esperimenti, diventavano un elemento indispensabile per la loro riuscita. Ora

capivo perché i veri alchimisti dicevano che si poteva fabbricare l’oro solo distillando, sublimando e

trasformando le sostanze più vili, che corrispondevano alle umane passioni, con un lungo e paziente

lavoro di purificazione.

La pietra filosofale non era altro che il corrispondente materiale della Fede certa e priva di dubbi!

Corsi subito da Gigi per dargli la grande notizia:

-  “Gigi, ho scoperto che con la Fede si può far tutto, anche i miracoli!”.

Lui sorridendo mi disse:

-  ”Quel che dici è vero. Con la Fede possiamo provocare delle modifiche anche sostanziali

all’energia presente in ogni materia vivente e non, purché vi sia in noi una Fonte di energia

superiore più potente di quella presente in ciò che vogliamo modificare; e sai chi è quella Fonte?”

-  “Dio”.

-  “Proprio così” - rispose Gigi, mentre il suo viso si illuminava di una luce che pareva venisse da un

altro mondo.

-  “Vedi, gli scienziati sono talmente imprigionati nella gabbia della loro mentalità che è il loro

campo magnetico chiuso in se stesso, che vedono solo ciò che vogliono vedere. Prendono a

calci gli atomi, cioè li accelerano con enormi apparecchiature, li sbattono contro un muro e poi

vanno a raccogliere i cocci. Non si rendono conto che quei frammenti non sono i componenti

degli atomi, ma la materializzazione della velocità che gli hanno impresso. Tutte quelle particelle

sempre più piccole che trovano, sono loro stessi a crearle nella loro mente, prima ancora di

trovarle alla fine dei loro esperimenti. In questo modo si creano una loro verità che non

corrisponde alla realtà”.

Gli risposi che era terribile ciò che mi diceva, perché confermava i miei sospetti.

Infatti Heisenberg aveva affermato già da tanti anni, che per vedere ci vuole la luce, che però non si

può utilizzare nel campo delle osservazioni atomiche, perché essa altera ciò che si osserva.

-  “Questo Heisenberg non lo conosco – mi rispose – So soltanto che se vuoi vedere in faccia uno

che corre, prima lo devi fermare ed è quello che sono riuscito a fare. A dire la verità gli atomi non

corrono, ma pulsano ed è la loro pulsazione che fa ruotare il loro campo magnetico, che in tal

modo li avvolge in una specie di alone luminoso nascondendoli agli sguardi. E’ la stessa cosa

che succede nello spazio: la sostanza dei corpi celesti è pulsante ma ferma; sono solo i loro

campi magnetici che ruotandogli attorno ce li fanno vedere in movimento. Tutti gli uomini presenti

sulla superficie della Terra sono prigionieri del loro campo magnetico che è condizionato dal

grande campo magnetico del nostro pianeta. Per distruggere le illusioni create dai campi

magnetici, bisogna fermarli assorbendone all’interno o dall’esterno l’energia, in modo da vedere

la realtà che c’è al di là di essi”.

Che grande uomo era Gigi! Vivendo a stretto contatto con lui, il panorama della mia mente si

ampliava ogni giorno di più. Ricordo che proprio in quel periodo mi rivelò con la consueta semplicità,

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uno dei più grandi segreti dell’universo: il Principio dei Filtri Magnetici che si può riassumere così.

Quando l’energia magnetica attraversa una sostanza, ne assume l’impronta ritmica. Se poi

nell’attraversare quella sostanza non riesce ad uscirne perché costretta a riflettersi in se stessa dal

campo magnetico che l’avvolge, si trasforma in una particella di quella stessa sostanza. Se invece

riesce ad attraversarla, entrando nel campo magnetico di un’altra sostanza, se quest’ultima riesce a

trattenerla, vi si materializza o nella forma della sostanza precedente o in una nuova forma

intermedia tra le due. Inoltre ogni sostanza ha una polarità dominante, a seconda che in essa

predomini l’energia proveniente dalla Terra o dal Sole. Quando un’energia entra in un campo

magnetico, se vi viene riflessa inverte la propria polarità, cioè si materializza, perché la

materializzazione altro non è che l’inversione di polarità dell’energia. Se poi all’interno di una

sostanza avviene lo scontro fra una particella di energia solare discendente ed una di energia

terrestre ascendente, si determina un’esplosione ritmica che diventa il principio di vita di quella

sostanza, che potrà quindi accrescersi e moltiplicarsi. Praticamente con poche semplici parole, Gigi

mi aveva rivelato il segreto del Principio della vita e delle sue differenti manifestazioni, oltre a quello

della formazione e della trasformazione della materia.

Tornando ai Filtri Magnetici, facemmo alcuni esperimenti molto interessanti. Per esempio io mi presi

una solenne sbronza senza bere né vino né liquori, ma soltanto restando dieci minuti davanti ad un

filtro d’alcool attraversato da energia magnetica.

 A quel tempo non si parlava molto della Omeopatia che era derisa da quasi tutti i medici e

praticamente sconosciuta ai malati. Io, da insaziabile curioso, me ne ero interessato ed ero convinto

della sua efficacia. Non condividevo però il sistema di preparazione dei farmaci, in quanto le

dinamizzazioni che un tempo erano eseguite con le proprie mani dai medici, ora erano fatte con

macchine, in modo che veniva eliminato quel rapporto diretto fra medico, medicina e malato che

secondo me era di fondamentale importanza. Ora che conoscevo il Principio dei Filtri Magnetici,

potevo rendermi conto in maniera scientifica della sua efficacia e prevedere la possibilità di

estenderne e migliorarne le virtù curative. Inoltre l’Omeopatia con tutte le sue progressive diluizioni

che portavano la materia velenosa allo stadio di energia curativa con polarità invertita, mi sembrava

poter essere un mezzo appropriato per rendere coscienti sia i medici che i malati,

dell’interdipendenza tra il mondo fisico-corporeo e quello energetico-spirituale. Ma non voglio

divagare con le mie teorie personali e torniamo a Gigi che era un vulcano di sempre nuove idee e

rivelazioni.

Una sera lo andai a trovare come al solito e mi disse subito che aveva una cosa molto importante da

riferirmi. Con un po’ di tristezza mi confidò che aveva ricevuto l’ordine di distruggere la poltrona

magnetica.

-  “Ma cosa dici, Gigi? - replicai esterrefatto – Ma se tra tutti gli apparecchi che abbiamo costruito è

quello che funziona meglio?!”

-  “Non si può disubbidire: bisogna farlo”.

Io ero molto affezionato a quella poltrona. Ci sedevo sopra ogni sera ricevendone un vivo senso di

benessere. Inoltre il lampeggiare delle molte lampade pulsanti, faceva vedere all’interno degli occhi

chiusi l’alternarsi di meravigliosi colori. Una sera, poi, mi era successa una cosa straordinaria. Mentre

vi ero seduto già da qualche minuto, all’improvviso le mie palpebre diventarono trasparenti e mi

accorsi che riuscivo a vedere ad occhi chiusi. Chiamai subito Gigi che era nella stanza accanto

assieme ad un altro collaboratore e raccontai ciò che mi stava succedendo. Cominciarono a ridere

credendo che scherzassi e mostrandomi le dita mi chiedevano:

-  “Quante sono queste?” ed io rispondevo sempre con esattezza.

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 Allora andarono a prendere un giornale ed io comincia a leggerlo correttamente ad occhi chiusi. Gigi

mi chiese:

-  “Sei sicuro che non stai vedendo attraverso la fessura delle ciglia?”

- “Assolutamente sì. Guarda!” e mi appoggiai gli indici delle mani sul bordo inferiore delle ciglia in

modo da eliminare qualsiasi sospetto. Allora si convinsero e vollero provare anche loro, ma pur

restando a lungo sulla poltrona non ci riuscirono. Alla fine vi tornai pure io, ma il fenomeno della

trasparenza non si manifestò più, né allora, né in seguito. Per farla breve, distruggemmo la poltrona

e ne mettemmo i vari pezzi che erano pieni di polvere di alluminio, all’interno di un cilindro di circa

due metri d’altezza, che poi seppellimmo in un buca profonda scavata nel terreno retrostante.

 Avevamo così trasformato la poltrona in un apparecchio che captava l’energia terrestre. Questo

avvenne nel maggio del 1972, lo so con certezza, perché possiedo una foto del cilindro di alluminio

con la data sopra. Allora non mi rendevo conto dell’importanza di quel sacrificio.

Diversi anni dopo, quando le cure magnetiche diventarono di moda perché riconosciute efficaci al

punto da essere presenti in tutti gli ospedali e rimborsate dalla mutua, mi vennero in mente le parole

di Gesù:

- ”Se il seme caduto in terra non muore, non porta frutto, ma se muore porta molto frutto”.

Quale profondo insegnamento era racchiuso in quella rinuncia così illogica, in apparenza priva di

senso! Di lì a poco Gigi ricevette l’ordine di distruggere anche il “cannone”, un grande tubo a forma

leggermente conica col quale avevamo effettuato degli esperimenti a dir poco strabilianti.

Bombardando con impulsi di luce magnetizzata la luna, eravamo riusciti ad aumentare o a diminuire

il livello delle maree sulla costa adriatica, a far piovere o a rasserenare il cielo. Una notte d’agosto in

cui la luna era piena e nel cielo era presente solo una leggera foschia, si realizzò un fenomeno che ci

lasciò stupefatti. Ci accorgemmo infatti che la foschia si era addensata in maniera perfettamente

circolare attorno ad un enorme buco di sereno, al centro del quale si trovava la luna. Non si trattava

di un’aureola lunare, ma di un’enorme corona nuvolosa nella nostra atmosfera che incorniciava la

luna. Non essendo certi di essere noi gli artefici di quel fenomeno, spostammo il tubo col quale

seguivamo il movimento della luna e subito la corona nuvolosa si ruppe frastagliandosi. Ricentrammo

il cannone sulla luna e subito la corona si ricompattò. Erano circa le due di notte, ma vi erano ancora

in giro diversi nottambuli e tutti si fermarono col naso in su per ammirare l’inconsueto fenomeno.

Mantenemmo ancora per un’ora la corona nel cielo e poi decidemmo di andare a dormire. Spento il

lampeggiamento, poco dopo la foschia si frastagliò disperdendosi. Dopo qualche tempo il cannone fu

distrutto e coi vari pezzi costruimmo lo Stroboscopio Magnetico. Circa sei mesi dopo il fenomeno

della corona nuvolosa, mentre di notte lasciavo il laboratorio, mi accorsi che nel cielo si era

nuovamente formata la corona benché il tubo non esistesse più. Avvertii Gigi che trovò subito la

spiegazione, dicendo che avevamo perforato in un punto sia il campo magnetico terrestre che quello

lunare, per cui quando i due fori coincidevano, si ristabiliva il ritmo di scambio che noi avevamo

creato. In breve vi dirò che il fenomeno si è ripetuto per moti anni e forse si produce ancora oggi,

ogni volta che la Luna si trova in quella particolare posizione che sembra si verifichi con periodicità

semestrale e che è osservabile sempre che le condizioni atmosferiche siano adeguate. Sto scrivendo

questi ricordi ognuno dei quali ne suscita altri. A proposito della Luna, mi viene in mente un

esperimento che facemmo e che non è improprio definire di portata cosmica e cioè la fecondazione

del nostro satellite. Cerco di spiegarmi: Gigi sosteneva che la Terra era l’unico pianeta in cui la vita si

era sviluppata anche in superficie. Diceva che i corpi celesti avevano un vuoto all’interno, al centro

del quale pulsava come un piccolo Sole. Essi avevano una conformazione simile ad un’enorme

cellula e la crosta più o meno solida che li delimitava, era una specie di grossa membrana sulla cui

superficie interna si sviluppava la vita. Pertanto i mondi extraterrestri erano concavi e non convessi.

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Gigi diceva che prima o poi i terrestri che avevano una mentalità rivolta necessariamente

all’esteriorità, avrebbero cercato di colonizzare la superficie della luna e che era importante favorire

questo tentativo, inviando su di essa i vari campi magnetici delle più comuni sementi, quali grano,

orzo, riso ecc. Tali irradiazioni energetiche entrando nel campo magnetico lunare, si sarebbero

materializzate, creando i presupposti per un loro futuro sviluppo. Quando Gigi mi parlò di questo

eccezionale programma, gli presentai la più ovvia delle obiezioni, dicendogli che sulla superficie

lunare non vi era né aria, né acqua e che non riuscivo a capire in che modo i semi terrestri, anche

ammesso che riuscissero a materializzarsi su di essa, avrebbero potuto svilupparsi. Mi rispose con

queste testuali parole:

-  “Voi uomini vedete tutte le cose a rovescio, perché credete che sia l’ambiente a creare la vita,

mentre è vero il contrario. L’energia ritmica lunare e solare attraversando i semi creerà sia l’aria

che l’acqua. Ogni esplosione ritmica all’interno di un seme ne alimenta la vita e poiché esso ha

due polarità predisposte una a diventare radici per assorbire l’acqua, l’altra a diventare foglie per

assorbire l’aria, l’energia che dall’interno esce dai semi si materializza filtrandosi attraverso le due

impronte polari, da una parte come acqua e dall’altra come aria. Dopo molto tempo, quando

attorno ai semi vi sarà una saturazione di acqua e di aria, allora si verificherà in essi l’inversione

del ritmo, che comincerà a far assorbire dall’esterno l’acqua e l’aria, materializzandole nel suo

stesso accrescimento”.

Ricordo che quando ascoltai queste spiegazioni, la mia mente entrò in uno stato di estrema

confusione, perché mentre sentivo dentro di me che quello che lui diceva era vero, tutte le mie

strutture mentali che si erano consolidate attraverso l’esperienza di percezioni sensoriali contrarie, si

ribellavano a questo sconvolgimento. Così, dopo un prolungato silenzio durante il quale cercai di

mettere un po’ d’ordine dentro di me, gli dissi:

-  “Provo a riassumere quello che mi hai detto per rendermi conto se ho ben compreso le tue

parole. Dunque, noi prendiamo delle varie sementi e le mettiamo a bagno dentro l’acqua per un

po’ di tempo, in modo che vi imprimiamo l’impronta del loro campo magnetico. Poi facciamo

passare attraverso l’acqua delle pulsazioni luminose cariche di energia magnetica e tramite il

tubo là fuori, le proiettiamo sulla Luna. Entrando nel campo magnetico lunare, queste irradiazioni

si materializzano,…. ma in che senso si materializzano? Piovono sulla luna come chicchi di

grano, orzo, ecc., identici a quelli che vediamo sulla Terra?”

- “No, non così. Sulla Luna si materializza la forma eterica dei semi, che sarebbe una prima

condensazione del loro campo magnetico. Solo in seguito si formerà il corpo solido vero e proprio

e cioè quando la forma eterica dei semi, dopo aver trasformato l’ambiente materializzando

l’energia ritmica, inizierà il processo contrario, assorbendo in sé in forma energetica, ciò che

prima aveva materializzato esteriormente. L’assorbimento energetico verrà poi materializzato in

un accrescimento solido corporeo tramite la riproduzione cellulare.”

Se devo essere sincero, non credo di aver capito a fondo le sue parole, né allora né adesso e credo

non saranno molte le persone che si convinceranno del loro valore. Tuttavia sono fermamente

convinto che tutte le rivelazioni di Gigi, sono Semi di Verità che germoglieranno al momento

opportuno, trasformandosi in Realtà. Ricordo anche un’altra sua rivelazione sui filtri magnetici, che

riferisco perché mi sembra molto importante.

Mi disse infatti, che noi uomini non avevamo ancor ben capito una cosa di fondamentale importanza

e cioè che l’alimentazione degli esseri viventi è determinata dall’assorbimento dell’energia e non

della materia. Mi fece questo esempio:

-  “Un seme ha bisogno di acqua intorno sé per emettere radici e poi crescere. Tuttavia il seme non

assorbe l’acqua come tale, ma come energia di tale elemento. Tutte le cellule viventi sono

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avvolte da una membrana che rappresenta il livello di materializzazione più interna del loro

campo magnetico e nello stesso tempo, il livello di energia più esterno della loro natura materiale.

 Attraverso la membrana che avvolge il seme, sembra che passi l’acqua, ma in realtà è la sua

energia o meglio l’energia del ritmo Sole -Terra che è presente in essa, che viene assorbita,

filtrata e poi materializzata all’interno, in una forma nettamente diversa da quella che aveva

quando era fuori. Le membrane cellulari scindono l’acqua non solo in idrogeno e ossigeno, ma

anche in energia solare e terrestre. Nel processo di nutrizione che è il processo di assorbimento

principale, tutto deve essere smaterializzato e cioè trasformato in energia, prima di venire

rimaterializzato nelle forme necessarie all’organismo vivente. Io ti posso garantire che si potrebbe

vivere senza mangiare né bere, se ci si mettesse in sintonia con il ritmo Sole-Terra. Ma prova a

dirlo agli scienziati e vedrai come ti ridono in faccia”.

Vi riferisco ancora un ultimo ricordo, perché credo non solo di avervi stancato, ma forse anche un po’

annoiato. Un giorno mi chiese:

- ”Come fanno i pesci a vivere nell’acqua?”

- “A dir la verità non lo so di preciso. Gli scienziati dicono che prelevano tramite le branchie

l’ossigeno dall’acqua.”

- “E l’idrogeno dove va a finire?”

- “Boh, lo combineranno, lo assorbiranno, in poche parole non lo so.” E lui:

- “Vedi, i pesci si comportano in un certo senso come le piante che respirano l’aria con le foglie

filtrandola e purificandola, mentre assorbono l’acqua dalle radici scindendola nei suoi

componenti. Le foglie e i rami sono i polmoni delle piante, le radici il loro stomaco. I pesci

prelevano dall’acqua l’ossigeno non come materia, ma come energia solare filtrandola nelle

branchie e inghiottono nello stomaco ciò che trovano di materiale nell’acqua per trasformarlo in

energia terrestre e così nutrirsene. L’acqua che esce dalle branchie, però, non è uguale a quella

che era entrata dalla bocca.”

- “E cioè?”

- “Una parte dell’acqua viene trasformata in azoto. L’azoto che è presente nell’aria, nella atmosfera,

è una specie di acqua gassosa che si può trasformare in vera acqua liquida quando assorbe in

modo opportuno l’energia solare e terrestre.”

Non so proprio cosa volesse dire Gigi con queste parole e non so neppure perché ve le ho riferite.

Forse l’ho fatto per dare a me stesso l’occasione di porre termine a questo incontro e a voi un buon

motivo per non rimpiangere che sia finito. Grazie per la vostra cortese attenzione.

 A dire la verità avrei ancora qualcosa da dire, qualcosa di più leggero, più facilmente digeribile dei

mattoni che vi ho appena propinato. Ho portato con me alcune copie della documentazione in mio

possesso, che riguarda solo una parte dei vari avvisi, comunicati, avvertimenti, spiegazioni che Gigi

ogni tanto faceva stampare e poi inviava ai giornali, ai consolati, a tutte le autorità in genere. Fare

pubblicità ai suoi studi e alle sue scoperte era per lui una vera ossessione, direi che era lo scopo

stesso della sua vita, perché sapeva che solo se fossero stati presi in considerazione, si sarebbe

potuto evitare il disastro planetario che ci attende.

Comunque li ritroverete nel libro “Pier Luigi Ighina profeta sconosciuto”, che è in corso di stampa e

che raccoglie in sé tutto ciò che è possibile dire dell’opera di Pier Luigi Ighina, piccolo grande uomo e

profeta inascoltato del nostro tempo.

Il libro di cui sopra di grande formato e circa 322 pagine può essere richiesto a

[email protected] 

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PREFAZIONE

Gradirei porgere un cordiale ringraziamento alla ScienzaUfficiale la quale ha dato la poi!ilit" di #iluppare inImola$citt" tanto cara a Guglielmo %arconi$ i egreti da luilaciati&Una particolare gratitudine a tutti i colla!oratori eimpatizzanti che hanno partecipato alla cotruzione degliapparecchi cientif'ci e che ancora fedelmente pere#erano atale ideale & 

(e inno#azioni cientif'che che tro#erete in queta primaedizione non ono controproducenti alla Scienza Ufficiale$ ma propongono una pi) ampia conocenza ui egreti nonancora #el"ti di %adre Natura per portare all*umanit" unaimpronta di maggiore icurezza fortificando l*armonia con lanatura tea&

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scomporre l#intero sole riuscendo cos$ a conoscerne la potenza. Ma la parteprincipale era il comprendere come poter prelevare l#energia solare ed usufruirla.%e attente osservazioni di Marconi verso la natura lo portarono ad intuire che ipendii delle colline erano scivoli importanti per fare scorrere l#energia solare.-i! viene tuttora dimostrato dalla finestra del suo laboratorio a +illa Grifone, la

quale è situata proprio alla fine di un pendio. a questo vediamo come loscienziato tenesse conto delle risorse naturali che Madre "atura metteva a suadisposizione.'l sole, o meglio l#energia solare nello scendere verso il globo terrestre ha unarotazione destrorsa identica a quella osservata nella spirale della lumaca.1ale movimento ha lo scopo di fare penetrare l#energia solare all#interno della terrarendendola satura, ed in un secondo tempo di rilanciare l#energia superfluanuovamente verso il sole tra mite il magma interno che è nel centro della terra./ssendo questa energia una riflessione, il suo moto rotatorio verso il sole sarcos$ in senso contrario a quello antecedente.

Queste due energie rotative contrarie una dall#altra producono un ritmo costante.entro questo ritmo si possono prelevare tutti i ritmi corrispondenti alle celluledelle materie esistenti sul nostro pianeta.relevando un ritmo completo e bloccando le due velocit rotative, le loro energiesi solidificano diventando una cellula di materia con caratteristiche diverse aseconda della distanza del ritmo dal sole.%e cellule di materia di diversa costituzione, possono alimentarsi dal ritmogenerale sole è terra e diventare cos$ cellule viventi. Questo è il segreto di Madre"atura, la quale trasforma l#energia in materia, cos$ come avviene in noi e su tuttela materie esistenti nella terra perchè siamo dentro ad un ritmo di energia rotativa./cco perchè abbiamo dunque scoperto che la terra è bloccata da questo ritmo eruota soltanto l#energia solare e terrestre in essa contenuta.

2ra vediamo come avviene la rotazione solare.2gni pianeta esistente nel cosmo forma un ritmo identico a quello della terra.1utte le energie uscenti dai pianeti che ci circondano sono destinate a tornare alsole. er penetrare nel sole tali energie producono un cuneo, il quale spostandol#energia solare imprime ad essa una rotazione obbligatoria, nel medesimo tempocon il loro spostamento creano varie intensit di luce più o meno forte generandocos$ pulsazioni luminose. Queste pulsazioni servono al sole per direzionarel#energia in un punto stabilito.

%a rotazione dell#energia solare ha una grande propriet, quella di poter penetrarenelle materie in qualsiasi posizione esse si trovino, alimentando continuamente lecellule di cui sono composte. Questa rotazione nel cosmo, produce unacondensazione di ritmi che forma una cupola magnetica protettrice della materiaesistente.

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er conoscere il funzionamento dello stroboscopio costruito ad 'mola,è necessario osservare ancora una volta ci! che Madre "atura compone per

formare le nuvole e l#enorme potenza di energia in esse contenuta ..2sservando l#evaporazione prodotta sulla superfice del nostro pianeta,constatiamo che sono piccole particelle di energia solidificata (cellule di materia),che salgono verso il cielo. Seguiamole nel loro tragitto ed avremo la certezza cheassorbono l#energia prelevata dal ritmo generale sole 5 terra.Queste energie assorbite,producono nelle cellule un peso che aumenter fino allaloro saturazione, arrivate alla quale si fermeranno e galleggeranno nell#aria come illegno nell#acqua.%e differenti materie che compongono queste cellule sono a loro volta anchediverse cariche di energia le quali in attrazione tra di loro si sommano generandoquantit enormi di valori energetici.Suddividendo una massa di energia in due parti disuguali si ottengono per legge dinatura due differenti polarit una positiva e l#altra negativa.Quindi come avviene nelle nuvole, quando due masse di differente potenza siurtano, creano una scarica di energia con tuoni e fulmini di forte intensit.a questa conoscenza abbiamo cercato di imitare Madre "atura adoperando ilmateriale a nostra disposizione. Siamo venuti nella determinazione di usarel#alluminio perchè secondo. il nostro giudizio crediamo sia il metallo più positivoesistente sulla terra.

 0bbiano ritenuto opportuno usufruire di contenitori dello stesso metallo sostituendoalle particelle esistenti nelle nuvole polvere di alluminio.

-aricando questa polvere con l#energia sole 5 terra, siamo arrivati ad ottenere sullasuperfice del contenitore una fuoriuscita di energia di molto superiore alla caricainiziale. Questo si deve al fatto che le particelle di polvere essendo disuguali tra diloro si attraggono producendo lo stesso fenomeno di moltiplicazione delle energiecome si identifica nelle nuvole./ravamo gi a conoscenza che questa energia uscente passando attraverso unasostanza cambiava il suo ritmo iniziale assumendo il ritmo della materiaattraversata. 0bbiamo pensato cos$ di colorare i contenitori con i sette coloridell#iride considerando che ogni colore attraversato emetteva un ritmo suo proprio.'n seguito costruimmo un apparecchio circolare per poter sfruttare al massimo il

movimento rotatorio delle due energie solare e terrestre.Su di una superfice avente sette metri di raggio, situata nel terreno adiacente allaboratorio abbiamo impiantato otto elementi rettangolari composti di tubi inalluminio con una lunghezza pari a sette metri sostenuti da tre pali di legno alti daterra due metri.Sopra ad ogni palo si procedette a saldare una lastra di alluminio sporgente diecicentimetri per lato, sulla cui superficie.vennero pitturati i sette colori dell#iride nellostesso ordine come Madre "atura li ha composti. er aumentare# la potenza delritmo di ogni colore applicammo due spirali di alluminio una discendente e l#altraascendente. Questi tubi furono riempiti di polvere, ed all#interno di essi venneapplicato un conduttore di rame portatore di energia proveniente dal laboratorio.

 0l centro di ogni palo che fungeva da sostegno avevamo posto un contenitoresempre in alluminio alto 67 cm alle cui parti superiore ed inferiore fissammo una

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spirale per aumentare la potenza del ritmo.i fronte ai contenitori una lampada elettrica di 879: pulsante, permetteva dipotenziare l#energia uscente durante la notte.'n questo modo l#energia ritmica era mantenuta entro la circonferenza del terreno.er riuscire a perforare la cupola magnetica sovrastante l#apparecchio e per poter

scandagliare al di l di essa occorreva lanciare tutta questa energia accumulataverso l#alto.-ostruimmo quindi un perno rotante e su di esso applicammo un#elica avente unraggio di m. 6, composta a sua volta da tubi in alluminio identici a quelli installatisui sostegni di legno, ad una altezza di m. ; dal suolo.'l movimento rotativo verso sinistra< (similare al moto di uscita dell#energiaterrestre) produceva la mescolanza dei = colori dell#iride, sino a comporre unpiccolo sole che con il movimento provocato dall#elica generava un vortice ugualea quello creato dalla natura. erforammo dunque la cupola magnetica edottenemmo una luminescenza uguale a quella di una stella.

opo vari esperimenti potemmo constatare il fenomeno stroboscopico che Madre"atura generava in continuazione. -omprendemmo cos$ che nel cosmo ognicorpo celeste non possedeva un movimento suo proprio, ma si trattavaesclusivamente di rotazione di energie.er quanto ci riguarda il movimento rotativo dell#energia solare e terrestre imprimesu di noi un effetto ottico di spostamento.'l giorno e la notte sono prodotti da una condensazione di ritmi che a loro volta simuovono per effetto ottico o stroboscopico.%e continue prove di laboratorio ci fecero conoscere che i = colori emessi dal soleerano dovuti ad infiltrazioni di energie di altri sistemi solari. Quindi ogni colorepoteva essere un canale magnetico per avere contatti con altri mondi. ' continuiscandagli eseguiti con lo stroboscopio hanno dato la possibilit di conoscere laconformazione del nostro sistema solare.-on la perforazione della cupola magnetica ci siamo trovati di fronte ad un enormemassa incandescente di origine sconosciuta la quale generava continuamenteenergia in quantit a sua volta trattenuta dalla cappa magnetica formata dal soleche con il suo movimento creava tra la cupola e la massa incandescente uncuscinetto di energia protettiva, o energia sttica che perforata dal'e stelle (buchiluminosi) facevano passare nella nostra atmosfera energia vitale. 0l contrario i(buchi neri) invece introducevano nel cuscinetto l#energia ritmica uscente dalnostro pianeta.

'l sole dunque è una stella, che riuscita a perforare il cuscinetto di energia staticaprotettiva, immette nel nostro sistema una piccola parte dell#energia con la quale ècomposta la massa incandescente sconosciuta. /cco perchè noi rendiamo notedue conoscenze&

−una, che le stelle sono dei fori,

−l#altra, noi pensiamo che nella nostra atmosfera tutto sia fermo, e si muovano

soltanto le due energie solare e terrestre. l sette colori che compongono il solesono energie provenienti da altri sistemi, le quali mediante i fori prodotti tra unsistema solare e l#altro penetrano nel raggio del nostro sole attratte dalla

medesima rotazione di energia che il nostro sistema solare produce incontinuazione.

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"on soddisfatti di queste conoscenze allo stato teorico abbiamo voluto verificarne ilcontenuto realizzando esperimenti in laboratorio.

− 0bbiamo preso un cilindro di alluminio e dopo averlo riempito di polvere dello

stesso metallo, lo abbiamo caricato con l#energia del ritmo sole 5 terra.>acendo in seguito roteare sopra il contenitore una lampada accesa da 879 ?att

abbiamo notato che avvicinando e allontanando per varie volle la lampada alcilindro, i filamenti di essa assumevano ogni volta uno dei sette colori dell#iride.Questo ci ha convalidato ancora nella nostra ipotesi precedente.'n seguito per arrivare a rendere opèrante lo stroboscopio è stato necessariocostruire vari apparecchi i quali con il susseguirsi della loro funzione ci hannopermesso di raggiungere il nostro scopo.iamo quindi qualche cenno su uno dei più importanti, cioè l#apparecchioproduttore di atomi magnetici positivi e negativi.1ale conoscenza era gi in mio possesso sino dall#anno 8@A6, ed è stato grazie aquesta che io ho avuto il mio incontro con lo scienziato Guglielmo Marconi.

'l fatto lo interess! moltissimo tanto che venne subito a trovarmi alla Spezia in ungiorno in cui avevo la franchigia< (essendo arruolato a +arignano5Spezia, comeradiotelegrafista specializzato).a questo incontro diventammo amici, dopo di che io diventai un suo collaboratoreincognito quindi continuammo in seguito a scambiarci informazioni scientifiche e aprogrammare i nostri incontri alla insaputa di tutti.-hiusa questa parentesi, torniamo alla costruzione dell#apparecchio produttore diatomi magnetici il quale è stato composto con una elettro calamita di forte intensitavente la propriet di emettere oltre al flusso magnetico particelle di energiapositiva e negativa che ad una certa distanza si solidificano emettendo unaenergia propria. (ar! complete informazioni di questo apparecchio quandoarriver! al termine del secondo volume).' primi effetti degli atomi magnetici positivi e negativi destavano irritazioni cutaneeed arrossamenti, inoltre irrorando queste particelle in prossimit di piante edanimali abbiamo notato che questi assumevano più vitalit.-onstatammo quindi che alcuni insetti come mosche e formiche si ingrossavanosino al punto di esplodere.a queste osservazioni abbiamo compreso che le particelle penetrando nellematerie ne aumentavano il peso ed il volume. -omprendemmo che questi  atomi magnetici  penetrando in tal  une sostanze& oleose,  liquide e grasse,  venivanoimmagazzinate nella stessa materia emettendo poi  energia nella superficie della

medesima.a principio si credette soprattutto a suggestione, (facile a crearsi in questi casi)sino a che un giorno venne nel laboratorio una commissione da 4ologna compostada alcune guardie di pubblica sicurezza assieme ad un medico provinciale.-hiesero di assistere ad un esperimento sugli atomi magnetici.urante il funzionamento dell#apparecchio il medico cominci! ad accusareirritazioni cutanee e considerati gli arrossamenti che ne derivavano, ci incolp! didiffondere sostanze irritatorie.Questo fatto determin! che tali reazioni non erano affatto dovute a suggestione.-ominciammo dunque a trattenere questi atomi in sostanze grasse< riempimmo

alcuni contenitori con vaselina e parafina mescolate a polvere di alluminio ecaricammo codeste materie di energia.Saturi che furono , questi contenitori possedevano una emanazione energetica

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fortissima , ed i risultati più soddisfacenti li avemmo quando avvicinandoli ad altrematerie creavano maggiore vitalit, sopratutto sulle cellule umane, le quali eccitateproducevano risultati positivi sull#artrosi e le malattie infiammatorie.i l$ a poco tempo costruimmo una poltrona magnetica atta ad equilibrare le celluleumane. -i! che ne deriv! fu veramente eccezionale i nostri corpi per primi ne

ebbero un enorme beneficio.opo questi risultati ci estendemmo ad osservare come si comportavano gli atomipositivi nell#etere. -ostruimmo quindi sul tetto del nostro laboratorio un grosso tubodi plastica alto quattro metri denominato B-anale MagneticoB, composto da unperno di alluminio nella cui parte superiore vi era stato applicato un coperchio,pure questo in plastica, dal quale fuoriuscivano dei perni terminanti con una sferametallica.%e sfere venivano collegate con gli atomi magnetici prodotti nel laboratorio, mentretutto il complesso era azionato da un motore rotante sia verso destra che sinistra.l risultati ottenuti con gli atomi magnetici positivi furono assai lusinghieri, poco

dopo alla loro emanazione nell#aria potemmo notare con sorpresa che gli alberi dipino nel viale adiacente al laboratorio, si piegavano verso la fonte del canalemagnetico assorbendone l#energia, ed aumentando cos$ la crescita delle gemme.

 0l contrario, irrorando i dintorni di atomi magnetici negativi, la vegetazionearrestava il proprio processo e si essicava. 'nfatti il -omune di 'mola dovetteripiantare parecchi pini e noi ne fummo assai rammaricati, pur servendoci diquesto fatto ,quale conferma ai nostri esperimenti. Un altro evento più unico cheraro prodotto con il -anale Magnetico si verific! nell#orto vicino al laboratorio,precisamente in un filare di prugne, in cui alcuni alberi, in un qualsiasi periododell#anno a seconda della potenza degli atomi positivi fiorivano e mettevano lefoglie. Questo evento lo raccontai ad un giornalista di Genova, il quale incredulovolle venire ad 'mola per constatare di persona l# accaduto. /gli ebbe quindil#occasione di distaccare da un albero ricoperto di ghiaccio un ramoscello con fiorie foglie (era il mese di gennaio). 'n seguito questo signore scrisse un articolo su ungiornale di Genova, naturalmente non fu creduto e rischi! di essere licenziato daldirettore per falsit.opo questo susseguirsi di fatti ed esperienze ,sia positive che negative,decidemmo di costruire la parabola magnetica. 1ale apparecchio consisteva incirca quattro quintali e mezzo di materiale, da dover innalzare sopra il tetto delfienile situato dietro al laboratorio. rendemmo un rettangolo di quattro metri peruno e cinquanta di legno, lo abbiamo messo sopra una base formata di tubi di

ferro con un perno rotante su se stesso, comandato dall#interno. 0l centro delrettangolo collocammo otto tubi di alluminio alti metri uno e cinquanta , ripieni diparticelle dello stesso metallo.

 0ll#interno di essi un conduttore di rame caricava in continuazione con atomimagnetici prodotti dalle apparecchiature che si trovavano all#interno dellaboratorio. ietro questi tubi fu installata una grande parabola di rete sempre inalluminio, la quale aveva lo scopo di direzionare l#energia uscente .. 0ll#internodella parabola funzionavano ventuno lampadine da centocinquanta ?att conluminescenza pulsante. "el laboratorio approntammo in seguito gli apparecchiproduttori di atomi magnetici positivi e negativi per caricare il tutto. Quindi

cominciammo la rigenerazione della parabola con atomi magnetici positivi per ladurata di una settimana. -i! che vedemmo durante la notte fu uno spettacolomeraviglioso, dai tubi di alluminio fuori uscivano getti ti di energia luminosa, e tutte

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le piante adiacenti emettevano la loro aura come se esistesse una seconda piantadi origine eterica, inoltre nell#atmosfera si potevano notare tante piccole scintilleche si alternavano componendosi e scomponendosi a vicenda. opo quindicigiorni, fummo impressionati da due fenomeni, la scomparsa delle nuvole e laricarica automatica dell#apparecchio senza gli atomi da noi appositamente prodotti.

'l fatto cominci! a preoccuparci, sopratutto quando per due mesi non vedemmo piùcadere una goccia di pioggia, per cui giunti in prossimit del terzo mese di secca,avvertimmo l#ateneo di 4ologna con una lettera, raccontando minuziosamentel#accaduto. "on vi sto a raccontare quanto ci presero in giro, accusandoci disoffrire di traveggole.ecidemmo perci! di riunire tutti i nostri collaboratori e finalmente riuscimmo ascoprire l#enigma. Gli  atomi  magnetici  positivi  che noi  producevamo erano,  guardacaso identici  a quelli  del  sole , avveniva cos$ un#armonia tra le due sorgenti dienergia e l#apparecchio ne restava automaticamente caricato. Si pens! allora dicaricare l#apparecchio con atomi magnetici negativi, procedendo in senso contrario

a quanto avevamo fatto sino a quel momento. opo quattro giorni notammo chedall#apparecchio fuoriuscivano energie di colore bluastro e persino sulla superficiedel terreno circostante potevamo vedere striscie luminose dello stesso colore lequali si alternavano ad una velocit istantanea. a l$ a pochi giorni ancora, nelcielo cominciarono ad arrivare piccoli gruppi di nuvole, le quali si intensificaronosino a produrre una precipitazione abbondante di pioggia.-on questo esperimento,  comprendemmo che gli  atomi  magnetici  positivi  che noi producevamo erano identici  agli  stessi  atomi  delle nuvole per cui  ecco larepulsione,  mentre gli  atomi  negativi  generati  in un secondo tempo,  essendocontrari  attiravano le nuvole .

 0ltri fenomeni li potemmo verificare sul campo magnetico di un albero reciso unanno prima, bombardando la zona ove risiedeva con gettiti di atomi magnetici.otemmo poi rilevare con una fotografia (a nostra grande meraviglia) chel#impronta luminescente del campo magnetico dell#albero era stata perfettamenteritratta.-i convincemmo che tutte le materie esistenti sulla terra per un periodo più omeno lungo lasciano in quel luogo il loro campo magnetico anche quando lamateria non esiste più.

 0rrivammo alla conclusione che in alcune vecchie abitazioni, o meglio i secolaricastelli, impregnati dal susseguirsi di molteplici campi di persone, davano adito afantastici racconti di spiritismo, ebbene noi spieghiamo questo fatto appunto

dicendo che l#energia vive anche quando la materia muore .

1U42 M0G"/1'-2

-on l#entusiasmo dovuto ai risultati raggiunti, costruimmo in seguito un tubomagnetico avente una portata di sette quintali, composto di otto tubi di alluminio diforma rettangolare, lunghi sette metri ed uniti tra di loro con una lamiera sempredello stesso metallo.%#apertura iniziale del tubo era di un metro, quella finale di un metro e cinquanta.%a base del tubo avente lo spessore di un centimetro era a doppio fondo, poichèdoveva essere riempita di polvere di alluminio.

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Ma la parte più importante doveva ancora venire< l#apparecchio che sarebbe statoil fulcro di tutti i nostri studi, stava per essere costruito sviluppando uno ad uno isegreti che Guglielmo Marconi non ebbe il tempo di poter annunciare a tuttal#umanit.Si trattava della B-entrale 3itmica Magnetica Solare e 1errestreB che noi abbiamo

appunto chiamata B-entrale MarconiB, per gratitudine nei confronti del grandescienziato.>u a +$lla Grifone, residenza dei conti Marconi, a ontecchio provincia di 4olognache potemmo prelevare tra le macerie di un vecchio pozzo la cassettina di piombocontenente il più importante dei suoi segreti, e nei muri del suo laboratorio gli studisulla chiocciola o spirale, nonchè l#enigma delle isole 4ermude./# con il testamento di Guglielmo Marconi che termina la prima edizione di questolibro. "ella seconda edizione che seguir saranno citate le sottoindicatespiegazioni&

+otruzione particolareggiata dello tro!ocopio&−(a centrale %arconi nella ua uddi#iione ,energia olare-terra $ ci#oli

magnetici di energia$ para!ole$ pirale magnetica.&− Appareccio per neutralizzare i terremoti&

− Apparecchio che e#idenzia l*effetto tro!ocopico&

− Apparecchio per la neutralizzazione dell*energia atomica$elettrica ed i uoi

deri#ati&−+ompoitore del ritmo olare e terretre&

− Apparecchio per traformare l*energia olare e terretre in materia&

−+ome rica#are l*energia elettrica dal ritmo magnetico olare e terretre&

Fiore di %arconi−%etodo per prele#are l*energia dal centro della terra&

−%etodo per prele#are il ritmo dalla materia&

−Formazione del colore della upet/'cie terretre&

−Perch0 l*energia ucente dalla terra preenta il colore azzurro &

−Il egreto delle iole 1ermude decritto da Guglielmo %arconi&

−(a cotruzione dell*apparecchio produttore di atomi magnetici poiti#i e negati#i&

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ATOMO MAGNETICO

Pier Luigi Ighina 

La Fondamentale Legge del Ritmo Universale 

di Alberto Tavanti

a cura diMovimento d'Amore San Juan DiegoMONOS - Divisione Ricerche Scientifiche e Umanistiche 

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ATOMO MAGNETICO

LA FONDAMENTALE LEGGE DEL RITMO UNIVERSALE

ATOMO MAGNETICO E MONOPOLI NEL RITMO SOLE – TERRA

Il presente opuscolo, registrato presso la S.I.A.E., è stato stampato da Carta Bianca - Faenza

Anzitutto mi presento ufficialmente: il mio nome è Alberto Tavanti, ho 73 anni, sono diplomato inragioneria e quindi non ho alcun trascorso tecnico-scientifico riconosciuto che mi autorizzi a parlare conautorevolezza degli argomenti che sto per sottoporre alla vostra attenzione.Tuttavia ritengo di essere insieme all’amico Sergio, uno dei pochi in grado di raccontarvi per esperienzadiretta, quanto ho imparato in 40 anni di affettuosa collaborazione da Pier Luigi Ighina,che non esito a definire non solo il più geniale scienziato, ma anche il più illuminato profeta che sia maiapparso sulla terra in questi ultimi secoli. Ighina, che d’ora in avanti chiamerò confidenzialmente Gigi,aveva il dono particolare di vivere contemporaneamente in due diverse dimensioni: quella materiale, chein apparenza lo faceva sembrare umanamente “normale” e quella spirituale, da cui egli sapeva trarrequelle nozioni, quella Sapienza di origine divina, che poi cercava di trasmettere con grandi difficoltà nelmondo esteriore.

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 Nell’opuscolo “Un uomo venuto dal futuro” che ho pubblicato lo scorso anno per commemorare ilCentenario della sua nascita e che invierò gratuitamente a tutti coloro che me ne faranno richiesta,ho raccontato in modo dettagliato come l’ho conosciuto e inoltre i più importanti esperimenti a cui hoassistito, nel corso del primo decennio di assidua ed intima collaborazione con lui.

Ora in questo breve e sintetico scritto, in cui riporto la conferenza odierna, riferirò i più importantisviluppi degli studi magnetici, solo in minima parte frutto di miei approfondimenti e personalideduzioni, applicate a delle confidenze ricevute da lui anche negli ultimi tempi della sua vita, in cui ildeclino corporeo, non aveva però minimamente intaccato la sua straordinaria vitalità intellettiva,sempre pronta a rispondere alle mie inesauribili domande.

Cercherò pertanto di spiegarvi in modo conciso, alcuni dei più profondi Misteri della natura,consapevole che nel far ciò, rischio di provocare non solo nella vostra mente, ma anche nell’ambienteesteriore, un vero e proprio terremoto, dal momento che come diceva sempre Gigi, in natura tuttocorrisponde e si influenza reciprocamente.

(Infatti se “piegare” ha pure il senso di chiudere, nascondere, rimpicciolire, concentrare, al contrario“spiegare”, significa anche aprire, svelare, dilatare e se tale dilatazione avviene in tempi rapidi,

 può anche esser causa di una esplosione, di un moto improvviso dall’interno verso l’esterno, di cui ilterremoto è l’esempio geologico più comune e frequente. Spero pertanto che non vi spaventiatetroppo se nel corso di questa giornata succederanno eventi imprevedibili, che daranno una esplicitaconferma alla veridicità delle mie affermazioni).

Cominciamo con una necessaria precisazione, ponendoci la seguente domanda: gli Atomi Magnetici e iMonopoli, sono la medesima cosa? Gigi scoprì e addirittura fotografò nel 1940 l’Atomo Magnetico dalui scoperto, di cui poi descrisse le caratteristiche nel libretto omonimo che fece stampare nel 1960.Tale opuscolo fino a qualche tempo fa introvabile, ora è scaricabilegratuitamente nel link http://www.twilightscience.org/similftp/atomomagnetico.pdf , grazie alla preziosaopera e all’interessamento di alcuni amici sconosciuti, di cui ho scoperto l’esistenza solo pochi giorni fa.Quando Gigi sottopose la sua straordinaria invenzione agli scienziati dell’epoca, fu deriso, trattato daciarlatano, insultato da coloro che sostenevano a spada tratta che non era possibile isolare un singoloatomo da una materia o da un campo magnetico, né tanto meno prelevare in maniera separata l’energia

del polo positivo da quella del polo negativo di una calamita.Molti anni dopo, la scienza ufficiale scoprì l’esistenza dei Monopoli e da quel momento anche Gigicominciò a chiamare con tale nome gli Atomi da lui scoperti, al fine di favorire il dovuto riconoscimento

 prioritario dei risultati delle sue ricerche, poiché entrambi i tipi di particelle possedevano caratteristichecomuni, sia come origine che come comportamento esteriore.

 Naturalmente tale riconoscimento non ci fu per ovvi motivi e anche le ricerche ufficiali sulla misteriosanatura di queste particelle unipolari di cui era stata scoperta l’esistenza, i Monopoli, sembrarono essereabbandonate senza un giustificato motivo.

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Tuttavia c’è da dire che mentre l’Atomo Magnetico è stato fotografato da Gigi nello stato di immobilità

 pulsante, che è quello tipico della sua più verosimile natura, (infatti esso è stato prelevato dal perduraredel flusso attrattivo della Magnetite verso un pezzo di ferro schermato da un cristallo), i Monopolicorrispondono agli Atomi prelevati da un solo Polo di una elettrocalamita rotante, sottoposta agliimpulsi di extra corrente provocati dalle interruzioni del circuito elettrico della stessa.

Possiamo allora concludere quanto segue: che Atomi Magnetici e Monopoli sono la stessa cosa, peròosservata in situazioni e condizioni diverse, per cui ne consegue che le eventuali differenzeche si possono riscontrare negli effetti che provocano su tutto ciò con cui entrano in contatto, sono daimputare non tanto alla loro intrinseca natura, ma alle influenze che con estrema facilità, essisubiscono nel corso della loro produzione ed utilizzazione.Sarà veramente “duro” per la scienza ufficiale e forse anche per alcuni di voi, accettare il fatto che gli

Atomi non solo subiscono influenze determinanti da parte della Luce, così come ha affermatoHeisemberg a suo tempo, ma anche dagli stati d’animo, dai pensieri, dalle convinzioni, dai preconcetti oaddirittura dalla immaginazione di coloro che svolgono indagini sulla loro intima struttura.

INFATTI TUTTO CIO’ CHE ESISTE E CHE PIU’ O MENO SI MANIFESTA, E’FONDALMENTALMENTE LUCE.

Per cui colgo ancora una volta l’occasione, per invitare tutti coloro che hanno già costruito o siaccingono a costruire un Generatore di Monopoli, di rendersi conto che l’energia magnetica cheessi producono, interferisce con l’energia vitale ritmica che è presente in tutta la natura e quindi anche inloro, per cui non potendo tener separati se stessi da ciò che si fa, è veramente indispensabile avere ilmaggior controllo possibile sulla propria natura emotiva ed impulsiva, poiché anche un semplice scattod’ira in vicinanza di una sorgente di Monopoli, può procurare danni e disastri anche irreparabilinell’ambiente. Però è altrettanto vero che albergare e nutrire in se stessi buoni pensieri, elevatisentimenti di natura spirituale, Amore e rispetto per il prossimo e per quanto ci circonda, Fede certanell’esistenza di un Principio e di uno Scopo Divino nella Vita Universale, è un mezzo potentissimo percollaborare alla Redenzione, al Ritorno e alla conseguente Cosciente Ascensione di tutto il Creato, versola Fonte Spirituale da cui ha avuto origine e questo è un Percorso che la presenza e l’uso dei Monopoli

 può accelerare. Con la scoperta dell’Atomo e della Energia Magnetica, Ighina ha dato l’avvio ad una possibile Nuova Era Alchemica, che per essere vissuta con profitto individuale e generale, implica lariscoperta su nuove basi che definirei scientifiche, di valori religiosi antichi come il mondo, che

responsabilizzano ogni uomo nei confronti di Dio, del Prossimo e della Natura. Ma torniamo al temafondamentale di questo incontro. In questi ultimi tempi, si è destato un notevole interesse per Ighina e per le sue realizzazioni pratiche, anche per merito di alcune trasmissioni televisive su di lui, in particolare quella più recente, “L’uomo delle nuvole”, andata in onda su Voyager di RAI 2, il15 maggio u.s. Sul link http://vimeo.com/4799963 è possibile visionare in versione ridotta, i video chelo riguardano.Per questi motivi, dopo anni di anonimato che ho cercato di mantenere per amor di pace e diriservatezza, durante i quali ho scritto un poderoso libro: “P. L. Ighina Profeta Sconosciuto” , oltre anumerosi opuscoli di approfondimento, ho deciso di uscire allo scoperto, allo scopo di rivelare a tutticoloro che mi vorranno ascoltare, i più grandi segreti sulla vera natura della Luce, della Materia, delMoto, del Tempo e dello Spazio, che il mio caro maestro ed amico, ha voluto confidarmi negli ultimi

tempi della sua vita, come testimonianza del grande affetto che ha sempre dimostrato verso di me.

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Uno dei più grossi difetti del mio carattere, è quello di essere impulsivo e di non tener conto delle

difficoltà che incontrano persone anche molto intelligenti, ma limitate dal fatto di utilizzare una comunementalità basata sulla logica, ad entrare in una diversa dimensione intellettiva, cioè ad acquisire unanuova mentalità ritmica e perciò paradossale, basata su una fede intuitiva che va al di là dellecontraddizioni evidenziate dalla logica, e che è la sola che permette di superare le illusioni sensoriali egli inganni provocati dall’effetto stroboscopico gravitazionale che impera su tutto ciò che è materiale ocomunque condizionato dalla materia.

 Non sarà facile per voi seguirmi in ciò che sto per dirvi, anche perché farò delle affermazioni dicarattere generale che non spiegherò nei dettagli, dal momento che so per esperienza, che altrimenti mi

 precluderei a priori, la possibilità di poter avere in seguito con voi dei colloqui esplicativi più esaurienti.

Inizierò il mio discorso, invitandovi per prima cosa ad osservare con attenzione nella copertina di questofascicoletto, la foto dell’Atomo Magnetico scoperto da Ighina e di lì vi introdurrò un po’ alla voltanell’affascinante mondo delle Corrispondenze, delle Analogie, delle Equivalenze, delle Identificazioni,delle Sovrapposizioni, delle Trasmutazioni, delle Fusioni, degli Incroci, delle Riflessioni, cherappresentano le caratteristiche fondamentali che regolano i rapporti di tutto ciò che esiste e che vienecoinvolto di continuo nella fondamentale Legge del Ritmo Universale, di cui il Ritmo Sole – Terra, è la

 parte che maggiormente ci riguarda.

Per comprendere meglio ciò che sto per comunicarvi, vi dirò anzitutto che Gigi affermava con assolutaconvinzione, che tutto ciò che esiste nell’Universo, ha una comune ed identica origine spirituale.

Con la parola “Spirito”, egli intendeva un’Unica fondamentale Energia incorporea e pertanto invisibile,che suddividendosi e poi iniziando con se stessa un ritmico rapporto di irradiazione e conseguenteriflessione energetica moltiplicativa che nel suo complesso lui chiamava Amore, ad un certo puntoraggiungeva uno stato immobile di Tensione interiore in continuo aumento, che raggiunto il puntocritico e poi esplodendo, si manifestava come Luce Primigenia Creatrice, che dilatandosi e contraendosicon moto ritmico rapidissimo, avrebbe dato origine al Tempo, allo Spazio e alla Materia.

Dunque, se osserviamo insieme la foto dell’Atomo Magnetico, colpisce subito lo sguardo il fatto cheesso è composto da un Nucleo Pulsante, che irradia attorno a sé dei tenui Circoletti luminosi, chedilatandosi sempre più, vanno a depositarsi sul Cerchio maggiore, che delimita in forma di Membrana

contenitiva, l’Energia vitale dell’Atomo stesso.Si notano pure i 5 Canaletti di atomi assorbenti, che in forma di Raggi, trasportano fuori dallaMembrana dell’Atomo, l’eccesso di energia prodotta dal Nucleo. Già da queste prime osservazioni, ci si

 può rendere conto che l’Atomo Magnetico ha la stessa medesima struttura fondamentale della Cellula diun organismo vivente. Infatti Ighina affermava con la meravigliosa sicurezza di chi conosce la Verità

 per Rivelazione Divina, che non solo la Cellula, ma anche tutti gli Organismi viventi, minerali, vegetali,animali non importa se microscopici come una molecola, un batterio, una ameba o di grandi dimensionicome una sequoia o una balena, oppure enormi come un Pianeta, un Sole, o anche un intero Universo,ERANO STRUTTURALMENTE E FUNZIONALMENTE IDENTICI AD UN ATOMOMAGNETICO, CHE E’ IL PROTOTIPO PIU’ SEMPLICE ED ELEMENTARE DI OGNI ESSERE

ESISTENTE.

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Avrete ormai capito che per “Cuore”, Gigi intendeva non solo il Nucleo dell’Atomo e della Cellula, ma

anche il Sole splendente che brilla sopra di noi nel Cielo ed inoltre il Sole nascosto che pulsa all’internodella Terra e di tutti gli altri Pianeti e Satelliti, e ancora gli innumerevoli Cuori-Sole che pulsanoall’interno di ogni Stella, che altro non sono che le Cellule Epiteliali che costituiscono il Firmamentostesso.

Ce la fate a seguirmi ancora?Spero di sì, perché sono ancora tante le novità sorprendenti che vi vorrei comunicare, anche se dubitoalquanto che possiate assimilarle tutte in una sola volta. Un breve riassunto, integrato con nuoveanalogie che svilupperò in seguito, prima di continuare.Il Circolo più grosso che circonda l’Atomo Magnetico, rappresenta la Solidificazione della Luceirradiata dal Nucleo, (cioè la Membrana, l’Epidermide, il Firmamento), e quindi la Trasformazione

in “Proto-Materia” della Fase Irradiante della Luce.Inoltre esso rappresenta il primo Limite esterno del Campo Magnetico interno dell’Atomo, cioè ilLimite oltre il quale l’Energia interna si trasforma in Materia ed entro il quale una Materia provenientedall’esterno comincia a trasformarsi in Energia.Lo Spazio interno dell’Atomo, è ad un tempo il suo Campo Magnetico, l’Etere, il Citoplasma pervaso diSangue-Luce, che sono tutti modi diversi, ma corrispondenti e fra loro equivalenti, per indicare lamedesima cosa.

I 5 Canaletti “assorbenti” messi in evidenza dalla foto, in realtà sono assai più numerosi, dal momentoche rappresentano i molteplici Raggi nucleari o Tensivi, che al pari delle Razze di una Ruota, unisconoil Mozzo o Nucleo al “Cerchione”, cioè la Membrana, il Firmamento, ecc.Questi Canaletti assorbono dall’interno la Luce che progressivamente viene rallentata per poi esseretrasformata in Materia e nel contempo assorbono dall’esterno Materia o per meglio dire Energia giàmaterializzata, che poi viene trasformata di nuovo in Luce nel Nucleo.Gigi è riuscito a rendere visibili questi 5 Canaletti, grazie al fatto di aver costruito attorno all’Atomo,delle “Catene”, delle “Scalette” di Materie diverse fra loro, aventi una progressiva capacità assorbentenei confronti della Luce emanata dal Nucleo.Ma poiché in natura non esiste nulla che non abbia un comportamento ritmico, Gigi affermava concognizione di causa, che non esiste “assorbimento”, che non abbia una successiva “Irradiazione”e viceversa. E’ potenziando in tal modo l’assorbimento ritmico di 5 Canaletti, fra le migliaia che si

 possono ipotizzare presenti all’interno dell’Atomo, che Gigi è riuscito a metterli in particolare evidenza

e poi a fotografarli. Ma questi Canaletti, hanno altre sorprendenti corrispondenze, rintracciando le qualiè come se “volassimo” insieme ad Ighina ad alta quota, per scoprire dall’Alto, la meravigliosa Unità chesottintende quelle che ad uno sguardo superficiale, potrebbero sembrare cose molto diverse fra loro.

I CINQUE SENSI DELL’UOMO, SONO I “CANALETTI” CHE METTONO IN RAPPORTO LACOSCIENZA UMANA CHE E’ IL NOSTRO “NUCLEO” SPIRITUALE INTERNO, COL MONDOESTERNO, NON SOLO PER RICEVERE LE PIU’ SVARIATE INFORMAZIONI, MA ANCHE PERTRASMETTERE AD ESSO IL NOSTRO PENSIERO IMMAGINATIVO, CHE POSSIEDE UNREALE POTERE CREATIVO NEI SUOI CONFRONTI.

Gigi diceva che se noi non proiettassimo e riassorbissimo di continuo dalla nostra persona, un Alone o

Sfera di invisibile luminosità sensibile di origine interiore, non potremmo vedere, né udire, né toccare,odorare o gustare alcuna cosa.

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Avete presente l’immagine dell’Uomo di Vitruvio rielaborata da Leonardo da Vinci?Vi rinfresco la memoria: è quel disegno che mostra un uomo nudo al centro di un quadrato e di uncerchio, che con le braccia e le gambe sia divaricate che ritte, mostra i rapporti armonici esistentifra il corpo umano e lo spazio geometrico. Per far meglio ve lo riporto qui di seguito.

Fui io tanto tempo fa, a far notare a Gigi le somiglianze esistenti fra questo disegno e la foto dell’AtomoMagnetico, dopo che lui mi aveva rivelato le straordinarie funzioni dei Canaletti nell’ambito dellaCellula e del corpo umano, anche se era necessario un certo adattamento mentale per metterle inevidenza.

Infatti avevo dei forti dubbi, poiché a prima vista in tale disegno, i Canaletti rappresentati dagli arti

sembrano solo quattro e non cinque, e cioè le due braccia e le due gambe. Ma lui sorridendo mi diedequesta illuminante risposta: “ E’ la Testa il quinto Canaletto, il quinto arto che si è evoluto sempre piùnei lunghissimi tempi trascorsi, per predisporsi a diventare un nuovo Nucleo, quando la Cellula UmanaPrimordiale giunta alla Saturazione energetica, a cui corrisponde la piena consapevolezza della propriaDivina natura, si sdoppierà, per partorire dal vecchio l’Uomo Nuovo, cioè l’Uomo Interiore che si èmaturato e divinizzato attraverso le sofferenze cumulative di innumerevoli vite umane.” Solo in seguitoa queste sue parole, ho pienamente compreso che nel mondo dello Spirito, che è il Regno della Sintesi,l’intera umanità composta da miliardi di individui, vissuti, viventi e che vivranno, appare come un unicoUomo, anzi come un’unica Cellula, un unico Atomo.

Se ne deduce pertanto, che il nostro Capo, in cui si concentrano tutti i sensi umani, diventerà in futuro ilCuore di un Nuovo Essere Cosciente, un Nuovo Essere Umano che darà inizio al GrandeRitorno dell’Umanità Terrestre a cui esso corrisponde, alle Origini Divine, alla inevitabile Ascensioneverso lo Spirito anche dell’intero Universo a cui esso è collegato, poiché la Discesa, la Paraboladiscendente della vita creata, ormai è terminata.

Ma non finiscono qui le corrispondenze e le analogie fra l’Atomo Magnetico e le conoscenze umane chene confermano la Realtà e il valore universale.Ve ne citerò ancora due: una antichissima ed una recente.

 Nel libro “Pier Luigi Ighina – Profeta Sconosciuto”, di cui è appena uscita la terza edizione e cheapprofitto della presente occasione per presentarvi, al termine della “Seconda lettera al Forum” in esso

contenuta, appare l’immagine a colori della “Barca di Ra”, che rappresenta un meraviglioso pettorale inoro e smalti, che probabilmente era indossato solo dal Faraone e dai grandi Sacerdoti dell’antico Egitto.

Ora è inutile che io ripeta qui ciò che ho già scritto nel libro; mi limiterò pertanto a farvi notare nellafoto in bianco e nero riportata al termine di questo opuscolo, le dodici “Stelle” complete dei 5 raggi, cheappaiono nella cornice superiore dell’immagine stessa.

Si tratta di sei stelle a sinistra e di sei stelle a destra, poste ai lati di una stella con soli tre raggi e diun’altra di cui si vede il solo nucleo, un punto nero senza raggi.Vi posso garantire che tutti i particolari che appaiono nella Barca di Rà, hanno un profondo eduniversale significato, che spazia dall’inizio della Creazione, (ho scritto altrove che si potrebbe

considerare la “foto” di Dio, colto nell’attimo in cui emana la Luce Creatrice), e il termine, la fine delCreato stesso.

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Ora io non voglio togliervi il piacere di scoprire da soli i Sacri Misteri che questa immagine contiene,

che hanno riferimenti anche con l’Apocalisse di San Giovanni: (leggete la descrizione della Donnavestita di Sole, con la Luna sotto i Suoi piedi e sul capo una Corona di dodici Stelle), ma se non ciriuscite, ve li spiegherò in un’altra occasione.

Sempre nell’ultima pagina del presente scritto, troverete un foto molto interessante, che mi è statainviata dal caro amico Emiro Medda di Roma, in cui appare la foto di un Polo del Pianeta Saturno.E’ stato lui a farmi notare la straordinaria somiglianza di questa foto, con quella dell’Atomo Magneticodi Gigi. Ed anche qui ci sarebbero tante, troppe cose da dire, ma i tempi non sono ancora maturi.A questo punto io comincio ad essere stanco di scrivere, il che mi fa pensare che anche voi siate stanchidi leggere o di ascoltare. Non vi ho raccontato nemmeno la decima parte di quello che pensavo di dirvi,ma se ora mi interrompo, lo faccio solo per avere la possibilità di incontrarvi altre volte per terminare il

discorso, sempre che voi mi dimostriate di avere un qualche interesse in merito. Comunque spero difarvi cosa gradita, anticipandovi i titoli di alcuni paragrafi che ho già scritto e che forse stamperò fraqualche tempo, che però non credo possono essere compresi, se non da coloro che abbiano già percorsoun certo cammino nella conoscenza delle rivelazioni di Pier Luigi Ighina, uno dei più grandi Doni cheDio ha fatto all’umanità.

LA STRUTTURA E I MOTI COLLOIDALI DELLA MATERIA E DEI CAMPI MAGNETICI.

LA TRIPLICE NATURA DELLA LUCE, MANIFESTAZIONE NEL CREATO DELLA DIVINATRINITA’ CREATRICE.

TENSIONE PERPENDICOLARE, MOTO PARABOLICO E MOTI SPIRALIFORMI :

EQUIVALENZE E CORRISPONDENZE SCONOSCIUTE, CHE SVELANO I PIU’ PROFONDIMISTERI DELLA NATURA.

I MODI IN CUI LA LUCE DIVENTA SPAZIO, TEMPO, MATERIA E VITA.

TUTTO E’ LUCE.

Per eventuali informazioni, chiarimenti e per ricevere materiale divulgativo, potete scrivere a:Alberto Tavanti - email: [email protected]

Conchiglia - MOVIMENTO D'AMORE SAN JUAN DIEGOMONOS - Divisione Ricerche Scientifiche e UmanisticheVia Manzoni, 12 - Casella Postale 99 - 33085 Maniago PN ItaliaCC Postale n. 85539583 fax (0039) 0444.80.99.54E-mail: [email protected] 

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IL MODO IN CUI SI PUÒSALVARE IL PIANETA

di Pier Luigi Ighina 

CENTRO INTERNAZIONALESTUDI MAGNETICI DI IMOLA

a cura diMovimento d'Amore San Juan DiegoMONOS - Divisione Ricerche Scientifiche e Umanistiche 

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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI MAGNETICI DI IMOLA 

.... Se l' Uomo seguisse gli insegnamenti e si sforzasse di capire Madre Natura, non ci

sarebbero più catastrofi e il pericolo della scomparsa della vita sulla Terra...

qui c'è la soluzione a tutto questo e il modo in cui si può salvare il pianeta..........

P.L. Ighina

Pier Luigi Ighina è nato a Milano il 23 Giugno 1908.A 16 anni scopre l'atomo magnetico.Con un microscopio lenticolare stabilisce che è la colla della materia.Riesce a scomporlo nei monopoli positivo e negativo.Scopre che l'energia solare è il monopolo positivo dell'atomo magnetico e chearriva alla terra a spirale. A contatto con la materia la riscalda per frizione.Dalla terra, riparte verso il sole con segno negativo, il ciclo si chiude. Ilriflesso di questa energia, abbinato al ritmo o pulsazione che la caratterizza,crea la vita, ed ogni cosa animata o inanimata è segnata da un proprio ritmo.

L'Atomo Magnetico 

Pier Luigi Ighina, allievo e collaboratore di Guglielmo Marconi, è stato uno scienziato pressochésconosciuto al pubblico, perché le sue scoperte ed invenzioni non hanno ottenuto alcun riconoscimentodalla scienza ufficiale ma che, qualora fossero prese in considerazione, potrebbero cambiareradicalmente la vita dell'uomo. Le sue ricerche si sviluppano nel campo della fisica dell'atomo, in

 particolare riguardo alla scoperta dell'atomo magnetico. Gli atomi magnetici sono costituiti da tripletteneutre di quark (+1,-1,0). Secondo questo modello di atomo magnetico quindi non ci sono protoni eneutroni nel nucleo atomico che contengono quark, ma i quark stessi costituiscono l'atomo.

Ighina affronta lo studio dell'atomo da una prospettiva alquanto diversarispetto agli altri ricercatori; infatti invece di sottoporre l'atomo all'azionedi potenti campi magnetici o di particelle ad alta energia, decide dicontenere il suo movimento utilizzando altri atomi, definiti assorbenti,che impediscono agli atomi luce e a quelli esterni di interferirenell'osservazione.

L'atomo magnetico (vedi foto) è il più piccolo rispetto agli altri atomi, possiede una pulsazione più veloce ed inoltre ha la caratteristica di"imprimere il movimento a tutti gli altri atomi, diventando così il

 promotore di essi".

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In questo modo, a partire dal centro della terra, si sviluppa un movimento ascendente di energia

magnetica non luminosa, che in parte bilancia la pressione dell'energia solare sulla superficie terrestre.Vediamo ora cosa succede quando l'energia magnetica priva di luce, salendo dalla terra con movimentoa spirale di senso contrario a quello dell'energia luminosa, viene assorbita nella fornace solare.Penetrando nel sole essa provoca, nella parte intaccata, un impedimento all'uscita dell'energia magneticaluminosa, creando una macchia scura chiamata dagli esseri umani "macchia solare". Le macchie solari,come è noto, producono variazioni sul campo magnetico terrestre e sono provocate non solo dalla terrama anche dall'energia non luminosa di ritorno dagli altri pianeti del sistema solare.Il duplice movimento a spirale di energia magnetica ascendente e discendente, che collega il sole e laterra, è stato chiamato "Ritmo Magnetico". Esso è il promotore di ogni vitalità e manifestazioneenergetica esistente sul globo terrestre.

Andiamo ora sopra la terra. Osserviamo il nostro globo: di che cosa è fatto? Esso è composto di una solamateria e più precisamente di particelle che un tempo erano di natura identica a quelle che compongonoil sole, le quali allontanandosi dal punto di origine, si sono rallentate componendosi in strutture e formediverse, talmente numerose e complesse che nessuna macchina terrestre sarebbe mai in grado dicalcolarle tutte. Eppure nonostante l'enorme numero e complessità, tutte le materie terrestri hanno incomune un unico principio formativo, che si manifesta in maniera evidente nella "Cellula Vivente".Ripetiamo che qualunque sia la diversità di forma, struttura e comportamento, in ogni materia oelemento terrestre è presente allo stato latente o manifesto la struttura, il meccanismo e le funzioni cheappaiono nel modo più evidente nel comportamento della Cellula Vivente. La terra stessa non è altroche una enorme cellula! Questo è il grande errore degli esseri umani sulla terra: essi pur conoscendo lecellule viventi, non hanno mai dato ad esse l'importanza che meritano, sempre hanno cercato di ignorarel'insegnamento che di continuo esse gli offrono.

Gli uomini hanno costruito macchine e strumenti che hanno forme e funzioni diversissime, ma mai conla forma e le funzioni della cellula vivente. Eppure dovrebbe essere chiaro che è in quella forma ogni

 possibilità e potenza e sviluppo armonico, dal momento che anche l'intero organismo dell'uomo èfondato su tali principi. Prendiamo la cellula, guardiamola dentro. Essa è composta di tante piccolissime

 particelle, ciascuna delle quali ha un rapporto di equilibrio dinamico con le altre, in modo che la naturalee singola proprietà di attrazione e repulsione è sostituita da un comportamento d'insieme delle particelledi energia luminosa provenienti dal sole e quelle di energia non luminosa provenienti dalla terra. Lacella vivente al pari della terra assorbe nel suo interno le particelle luminose e riflette verso l'esterno

quelle rallentate. Ogni cellula ha in sé un ritmo di assorbimento o alimentazione e di espulsione oescrezione, che per essere armonioso e permettere l'accrescimento e la riproduzione, deve esseresintonizzato col grande ritmo magnetico sole-terra in cui essa è inserita.

Conoscere la natura ritmica della cellula significa conoscere e penetrare tutti i più profondi misteridell'universo. Perché l'uomo non ha cercato di costruire delle macchine-cellule magnetiche, capaci dialimentarsi e produrre energia utilizzando il ritmo magnetico naturale che a tutto dà vita e movimento?Invece l'uomo ha costruito delle macchine morte, prive di autosufficienza energetica; ha rivolto tutta lasua attenzione solo all'esterno del campo magnetico terrestre; ha inviato nel cielo satelliti artificiali che,essendo costruiti in forme prive di vitalità, sono opachi al ritmo magnetico naturale che pertanto non

 può fluire liberamente attraverso di essi.

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Se si pensa che le macchie solari, pur distando milioni di chilometri dalla superficie terrestre, producono

si di essa numerosi fenomeni di varia natura, è facile dedurre che i satelliti, macchie artificiali del ritmonaturale che essi variano ed interrompono con sempre maggior frequenza, essendo poste a soli pochecentinaia di chilometri dalla terra, producono disastri.Gli uomini sono veramente ciechi, non vogliono vedere nemmeno ciò che appare di fronte ai loro occhi!Eppure continui avvertimenti sono stati dati anche da parte di esseri, appartenenti ad altri sistemi solari,che cercano di evitare agli esseri umani le terribili conseguenze dei loro errori. Essi hanno inviato edinviano continuamente sulla terra autentiche cellule magnetiche di grandi dimensioni comandate adistanza, che pur essendo state avvistate ed anche fotografate, non sono state prese in considerazionedalla maggior parte degli uomini che si limitano a definirle "Dischi Volanti".

I dischi volanti sono cellule composte di due cellule magnetiche sovrapposte e in ritmo fra loro.

Essendo "macchine viventi" sono trasparenti, nel senso che non offrono ostacoli al ritmo magneticosole-terra e che esse anzi assorbono alimentandosene e ricavandone un'enorme potenza superiore aquella di qualsiasi altra materia composta.Infatti essendo sempre in armonia col ritmo magnetico naturale, sono in grado di intaccare,disgregandola, qualsiasi materia con struttura non vitale, con cui vengono in contatto e di utilizzarlacome alimento del proprio ritmo interno. Se l'uomo non si corregge del proprio errore così come sonoriusciti a fare gli abitanti di altri sistemi solari nel corso della loro evoluzione, la terra si sfascerà. Lemontagne scenderanno a valle, perché venendo il ritmo naturale, le pressioni provenienti dall'internodella terra subiranno improvvisi collassi. Avverranno movimenti tellurici ed eruzioni vulcaniche sempre

 più frequenti, fino a che la terra si aprirà, uscirà il fuoco magnetico dal suo centro, il ritmo naturaleimpazzirà, il fuoco magnetico si unirà con l'acqua, la superficie terrestre si incendierà. La terracomincerà a girare follemente su se stessa e sarà la fine di ogni forma di vita conosciuta. Quando lareazione fra acqua e fuoco magnetico si sarà neutralizzata, la terra cesserà di ruotare su se stessa eriprenderà l'antico movimento. Il ritmo magnetico ricomincerà a penetrare nella materia ridando vitagradualmente alle cellule bloccate che la compongono. Tali cellule, essendo il prodotto della fusione diforme di vita minerale, vegetale, animale e umana, produrranno la comparsa sulla terra di esserimostruosi di enormi dimensioni, che riuniranno in sé le caratteristiche di ogni forma vivente oraconosciuta.

Tutto ricomincerà da capo e la vita si evolverà modificandosi e migliorando man mano che il ritmomagnetico tenderà a riprendere il suo normale funzionamento.

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...La Grande Scoperta: « L'Atomo Magnetico »

Questo è l’atomo magnetico che è stato fotografato nel laboratoriodi Pier Luigi Ighina nell’anno 1940, per mezzo di un microscopio atomico,

con ingrandimento dell’atomo di un miliardo di volte.

 Atomo Magnetico  Il Monopolo Magnetico Nella foto dell'atomo magnetico si vedono i cinquecanaletti d’atomi assorbenti che servono a frenarel’atomo magnetico; nel centro si nota la dilatazioneprodotta dalla pulsazione dell’atomo stesso.Ognuna di queste pulsazioni produce e lanciaattorno all’atomo magnetico un’energia, che nellafoto è raffigurata dal sottile circoletto luminosoattorno all’atomo centrale. Il circoletto luminoso si

espande a sua volta tanto da formare un circolopiù grande così fino all’esaurimento della suapulsazione. Il susseguirsi dei circoletti generatidalle pulsazioni produce l’adagiamento dei circolettistessi uno sempre più vicino dell’altro, come acoprire e nascondere completamente, come unoscudo protettivo, l’atomo centrale. Quest’atomo è ilpiù piccolo di tutti gli altri atomi e per leggeatomica più piccolo è l’atomo più veloce è la suapulsazione. Esso è quello che imprime a tutti glialtri atomi il loro movimento diventando cosìpromotore di essi. ("La scoperta dell’atomo

magnetico" di P.L.Ighina).

Secondo la sua definizione, il monopolomagnetico non è altro che la divisionedell’atomo magnetico. A tal riguardo Ighina ha detto:

"Avevo così costatato che l’atomo magnetico è ilpromotore di tutti gli altri atomi. In altre parole avevonotato che l’atomo magnetico si trova in mezzo aglialtri atomi per dar loro il movimento continuo. Pensaiche se si fosse riusciti ad isolare gli atomi dellamateria dagli atomi magnetici, i primi non avrebberopiù la possibilità di muoversi. E questo ottenni: gliatomi della materia isolati da quelli magneticirimanevano fermi e la materia non si trasformava.Pensai allora che se l’atomo magnetico potevainfluenzare tutti gli atomi esistenti, avrebbe anchepotuto produrre tutte le variazioni degli atomi della

materia. E anche ciò costatai dopo essere riuscito aregolare il movimento dell’atomo magnetico."  

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Sintesi di alcuni studi sul Magnetismo 

Da una calamita naturale o artificiale è stato possibile ottenere l'asportazione del flusso magnetico di unasola polarità.Il flusso magnetico positivo o negativo prelevato da una calamita viene chiamato energia magnetica

 positiva o negativa. E' stato riscontrato che l'energia magnetica positiva dona a qualsiasi materia vitalitàe benessere, mentre l'energia magnetica negativa regola quella positiva e trasforma la materia.L'energia magnetica positiva è identica alla luce solare, mentre la negativa è identica al campomagnetico terrestre. 

Pierluigi Ighina mostra l’ERIM apparecchio di sua ideazione 

Moltiplicazione dell'energia 

Gli studiosi hanno carpito a madre natura il segreto che permette di riuscire con piccole energie adottenere potenze colossali di energie magnetiche positive o negative atte a poter imitare tutte lemanifestazioni che avvengono nell'interno e d all'esterno del nostro pianeta come pure nell'immensitàdel cosmo. La loro moltiplicazione si ottiene con speciali apparecchi, ma la regola generale è moltosemplice.Con una piccola energia magnetica si caricano piccolissime particelle di materia metallica. Ognuna diqueste particelle metalliche si carica di energia magnetica statica determinata dalla loro ossidazione.Quando queste singole energie statiche hanno raggiunto e superato le ossidazioni in cui sono contenute,si scaricano tra di loro emettendo un'enorme quantità di energia magnetica.

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Il Ritmo Magnetico Solare 

Il movimento ritmico magnetico fra il sole e la terra è composto dall'energia magnetica solarediscendente di origine positiva e dall'energia magnetica terrestre uscente di origine negativa. Le dueenergie ascendente e discendente hanno un movimento rotatorio a spirale di senso contrario uno all'altro.

La vera conoscenza del ritmo magnetico solare 

Il ritmo magnetico solare è la base della nostra esistenza e della composizione di tutte le varie materie.Tutte le cellule si formano, si governano, si trasformano e ritornano energie magnetiche solari solo ed

esclusivamente per mezzo del ritmo magnetico solare

La Legge del Ritmo 

Tutti i rapporti della natura sono determinati dalla legge del ritmo magnetico solare. Infatti il sole dona atutte le materie la sua energia ritmica ma la vuole nuovamente indietro dopo che esse l'hanno utilizzata.Tutte le cellule subiscono questa legge. Ogni cellula ha un proprio ritmo magnetico a seconda della suacomposizione e forma. Tale ritmo è prelevato ed alimentato dal ritmo magnetico solare.Variando il ritmo magnetico della cellula (o quello solare), si può moltiplicare, distruggere,invecchiare, ringiovanire qualsiasi cellula, oppure trasformarla nuovamente in energia ritmica luminosa.

Il Campo Magnetico della Materia 

Il campo magnetico della cellula produce un'energia statica all'interno di essa. L'unione di molte celluledetermina la formazione di una materia composta satura di energia statica. L'alimentazione ritmica ditale materia provoca la fuoriuscita dell'energia superflua in essa contenuta. L'uscita di tale energia è ilcampo magnetico della materia stessa. L'energia del campo magnetico può essere sfruttata da altrematerie oppure viene assorbita dal ritmo magnetico solare che la trasforma ancora in energia luminosa.Tutte le forme di vita vegetale sfruttano il campo magnetico della materie terrestri senza consumare le

materie stesse.

Il Campo Magnetico Terrestre 

Le due spirali di energia magnetica solare e terrestre con il loro movimento contrario uno all'altro in cuisi introducono le ombre prodotte dalle macchie terrestri e degli altri pianeti, producono effettistroboscopici che danno l'illusione che tutto attorno al nostro pianeta si muove, mentre in realtà tutto èfermo. Da tale conoscenza si è arrivati alla constatazione che il tempo e lo spazio sono una conseguenzadell'effetto stroboscopico.

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ERIMAprile 2000, Ighina fa costruire un piccolo apparecchio, denominato ERIM (Vedi foto).

Dopo la relativa messa a punto, lo mette a disposizione dell'umanità donando la possibilità a tutti dicaricare il proprio organismo dell'energia ritmica personale, ottenendo salute e benessere.

Come usare ERIM 

ERIM: le sue proprietà sono dovute alla sua caratteristica forma.Le tre spirali gialle rivolte verso l'alto,concentrano l'energia solare.Le tre spirali e la base concentrano l'energia terrestre (attenzione parliamo di energia o meglio di

 bioenergia o prana) convogliando queste due energie,più esattamente una sola energia solare positivariflessa dalla terra in negativo,sulle spirali verdi si forma un'onda ritmo magnetica sole-terra.Entro questo ritmo si sviluppano tutti i ritmi di tutto l'esistente sulla terra animato o inanimato.Perciò la funzione di ERIM è quella di normalizzare o meglio bilanciare tutte le cellule nel suo raggiod'azione.

La posizione ideale di ERIM è la stanza da letto dove si trascorre buona parte della giornata.Va posizionato in un posto qualunque, non proprio vicino al muro, una distanza di 10-20 cm. è sufficiente.

ERIM bonifica o bilancia la stanza e quando ci siamo noi farà altrettanto.

Per accelerare il nostro bilanciamento cellulare inizialmente,basta mettere le mani aperte col palmorivolto e all'altezza delle spirali verdi. Il tempo quello necessario dipende dalla nostra sensibilità.Inoltre abbiamo potuto constatare che ERIM elimina la geopatia. Sperimentazioni fatte da esperti inradionica e radioestesia.Posando una bottiglia piena d'acqua anzi due una per parte, distanti 10-15 cm. Dalle spirali verdi l'acquasi energizzerà tornando allo stato originale.Questo avviene anche per i cibi di cui dubitiamo della genuinità; frutta, verdura, carne ecc. mettendolidavanti alle spirali verdi sempre 10-15 cm. circa, possibilmente alla loro altezza, supportandoli conscatole o altro non metallico.ERIM vicino ai fiori li terrà freschi più a lungo oli farà fiorire più in fretta.

Se usate il biotensor potrete verificare gli effetti di quanto vi abbiamo suggerito.

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Fonti e riferimenti bibliografici:

- La scoperta dell'Atomo Magnetico - Ed. Galeati (Gennaio 1954) 1a edizione- Idem 2a Edizione ampliata e corretta Ed. Galeati (Marzo 1960)- Sensazionale scoperta... - Il Nuovo Corriere della Sera (Mercoledì 28 Agosto 1946) 1a Pagina Taglio Alto Centrale.- La bomba atomica resa innocua...; Il Messaggero di Roma (Lunedì 26 Agosto 1946) 1a Pagina Spalla Destra.- Oggi a Imola esperimenti atomici; Il Resto del Carlino (Giovedì 23 Dicembre 1954) 5a Pagina Apertura

- Il disco atomo magnetico - Il Progresso D'Italia (Sabato 15 Luglio 1950) 2a Pagina Taglio Basso

 N.B. La 1a e la 2a edizione de "La Scoperta dell' Atomo Magnetico" sono reperibili alle Biblioteche Nazionali di Roma,Firenze, oppure alla biblioteca comunale di Imola.

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Conchiglia - MOVIMENTO D'AMORE SAN JUAN DIEGOMONOS - Divisione Ricerche Scientifiche e UmanisticheVia Manzoni, 12 - Casella Postale 99 - 33085 Maniago PN ItaliaCC Postale n. 85539583 fax (0039) 0444.80.99.54E-mail: [email protected] www.conchiglia.net  www.movimentodamoresanjuandiego.it  R.00 - 2010.13.ott

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TRIPLICE NATURA DELLA LUCEMANIFESTAZIONE NEL CREATO

DELLA DIVINA TRINITÀ CREATRICE ?

di Alberto Tavanti 

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Che cosa significa:TRIPLICE NATURA DELLA LUCE,MANIFESTAZIONE NEL CREATO

DELLA DIVINA TRINITÀ CREATRICE?

Seconda conferenza dopo quella di Abano Terme.

Che cosa significa “Triplice natura della Luce, manifestazione nel creato della Divina TrinitàCreatrice?”Si tratta di un profondo Mistero non solo scientifico, ma anche teologico, che tenterò di spiegare conl’indispensabile aiuto di Dio.Cominciamo con questa decisa affermazione di Gesù durante il colloquio con la Samaritana:“ Dio è Spirito e quelli che Lo adorano devono adorarlo in Spirito e Verità.”Passiamo poi al Prologo del Vangelo di Giovanni, in cui è scritto che “All’inizio era il Verbo e il Verboera presso Dio e il Verbo era Dio.”Se ne deduce pertanto che Dio il Quale è Spirito in Se Stesso, nella Sua Essenza Unitaria invisibile eimpercettibile, si manifesta come Verbo, come Parola Creatrice, Veicolo della Sua Volontà, per mezzodella Quale sono state fatte tutte le cose.

Il Prologo prosegue dicendo che nel Verbo era la Vita e che la Vita era la Luce degli uomini.

Possiamo allora affermare senza tema di smentite, che Dio-Spirito è anche il Verbo che si manifestacome Vita e che la Vita è la Luce degli uomini.Questo significa che gli uomini possono conoscere Dio solo nel Suo aspetto di Luce che corrisponde allaVita, la quale ultima non può essere sperimentata direttamente per se stessa, ma solo conosciutaindirettamente tramite gli effetti presenti in coloro che ne sono pervasi: coscienza di esistere, capacità dimuoversi, di riprodursi, di sperimentare se stessi e l’ambiente circostante, ecc.Riassumendo, possiamo dire allora che Dio che è Uno in Se Stesso, tuttavia come insegna ilCatechismo, è composto da tre Essenze, da tre Entità o Persone che sono Uguali e Distinte, il chesignifica che pur identificandosi una nell’altra, dal momento che provengono e ritornano di continuo

nell’Uno dal Quale sono derivate, Esse si esprimono in modi diversi a seconda dei Piani o Livellidifferenti in cui si manifestano.

Ora questa Triplice Diversità si sussegue e si ripercuote in modo Ritmico su tutto ciò che ne deriva nelloSpazio e nel Tempo.Per semplificare questa analogia, partiamo dalla Luce che della Trinità Divina è l’unico Aspettodirettamente percepibile dai sensi umani.Il Prologo del Vangelo di Giovanni, prosegue dicendo che in seguito il Verbo che era diventato Luce, sifece Carne, cioè Materia Vivente e che venne ad abitare fra di noi, come Uomo in mezzo agli uomini,che in tal modo ebbero la possibilità di contemplare la Sua Gloria, dal momento che essendo Egli ilFiglio Unigenito o meglio Primogenito del Padre, cioè del Dio Uno, era necessariamente pieno di Grazia

e di Verità.

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Ecco dunque, che il Vangelo ci insegna che la Trinità Creatrice, Spirito – Verbo – Luce, si manifesta

nella Carne, nel Corpo Umano di Gesù, come Gloria – Grazia – Verità.Lasciamo per un momento il piano teologico, al quale comunque ritorneremo di continuo ed affrontiamoil Mistero sotto il profilo scientifico, che ci obbliga necessariamente a partire dalla Luce, ponendociqueste domande fondamentali: “ Cos’è la Luce? In quanti e quali modi si manifesta? Come nasce e inquanti modi si trasforma? “

Alla prima domanda abbiamo già risposto dicendo che la Luce è la Terza Persona della SantissimaTrinità, che in campo teologico viene comunemente indicata come Spirito Santo.Ricordiamoci di continuo di questa basilare Identificazione, che ci permetterà di colmare le inevitabililacune di una indagine puramente scientifica, facendo ricorso alle rivelazioni di tipo religioso.Dunque è la Luce il primo aspetto concreto assunto dalla Divina Energia Creatrice e ciò è pienamente

confermato dalla Genesi, che ci racconta il primo manifestarsi di Dio sulla scena della Creazione conqueste parole: “ E Dio disse: Sia la Luce e la Luce fu.”( E’ veramente bello pensare che la Luce rappresenta la Prima Manifestazione della Volontà di Dio nelCreato!)Ma poiché in precedenza abbiamo già identificato con la Luce anche il Verbo, dicendo che si feceCarne, non è difficile credere che la Materia in genere e non solo quella vivente, non è altro che un

 particolare stato assunto dalla Luce nel suo ritmico percorso creativo.Infatti è così: man mano che la Luce si allontana dalla Sorgente da cui è nata, si condensa sempre più, simaterializza, diventando in tal modo totalmente percepibile ai sensi umani, che subiscono icondizionamenti impliciti nel fatto di essersi sviluppati nell’ambito della Materia vivente.

E fin qui, a parte il fatto che io “mescolo” di continuo, penso a ragion veduta, la Teologia con laScienza, non credo di aver affermato niente di impossibile a credersi, almeno da parte di coloro che

 possiedono una mentalità abbastanza aperta e quindi priva di rigidi preconcetti.Ma quando comincio a parlare del fondamentale e rivoluzionario insegnamento di Pier Luigi Ighina, dicui sono stato collaboratore e amico fraterno per ben 40 anni e cioè della Legge del Ritmo Universale, èqui che si scatenano reazioni violente da parte di tutti coloro che non si rendono conto di essere soggettiall’Effetto Stroboscopico Gravitazionale, che illude di continuo i sensi umani e in modo particolare lavista, impedendo loro di cogliere le “pause”, gli intervalli tenebrosi frequentissimi che sono implicitinella radiazione luminosa solare creativa stessa.

Ho scritto e cercato di diffondere un po’ dovunque questa fondamentale Legge frazionandola in tre parti per renderla più accessibile e ne ho distribuito gratuitamente centinaia di copie sia in campo scientificoche religioso, ma solo tre persone hanno dimostrato di comprenderne il valore: un aspirante Sacerdote,un Monsignore e la direttrice di un mensile d’avanguardia.Tuttavia quando ho cercato di fornire a costoro gli sviluppi inevitabili di quanto avevano dimostrato diaccettare almeno in linea di massima, anche loro si sono dileguati, o per meglio dire, sono rientrati neiranghi della comune mentalità, dal momento che non se la sono sentita di compiere un balzo qualitativoverso l’intera comprensione della Verità.Quindi non mi faccio illusioni circa la sorte che anche voi riserverete a queste “perle” di Sapienza cheho ereditato da Ighina e che cerco di distribuire, ma ciò nonostante io continuo a diffonderle, anche sesono cosciente che agendo in tal modo, corro grossi pericoli, dal momento che so con certezza che

coloro che si impegnano a rendere Testimonianza alla Verità, prima o poi sono destinati al Martirio.(Non per nulla, infatti, la traduzione letterale della parola Martire, è Testimone.)

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Dunque, cos’è per se stessa la Luce? Come si muove nello Spazio? E quali relazioni ha col Tempo, con

lo Spazio e con la Materia?A tale proposito, potrei tentare di darvi delle spiegazioni dettagliate, ma come ho già detto più volteanche nel corso di alcune conferenze, non è possibile capire con la mente le rivelazioni di Ighina dalmomento che esse sono ritmiche e pertanto paradossali, per cui tutte le persone che in genere sono quasisempre condizionate dalla Logica, inevitabilmente le respingono, perché si rendono conto che il solofatto di prenderle in considerazione, mina le basi su cui poggia la struttura mentale a cui sono abituati econ la quale si identificano.

Lo dice con chiarezza Gesù nel Vangelo: Chi vuole seguire Lui che è Via, Verità e Vita, deve rinunciarea se stesso, alla propria mentalità, prendendo su di sé la Croce che è il Simbolo della sofferenza inerentead ogni rinuncia, piccola o grande che sia.

Credetemi se vi dico, che è forse più facile rinunciare alle proprie ricchezze materiali che alle proprieconvinzioni, anche se queste si sono formate sotto l’effetto di illusioni ereditate dal proprio ambienteculturale e dalle esperienze vissute nell’ambito dell’Effetto Stroboscopico che impedisce di cogliere lavera Realtà degli eventi.

Per questi buoni motivi, io invito sempre tutte le persone che mi ascoltano o che mi leggono,di non cercare di “capire” ciò che dico, cosa alquanto difficile, ma di credere semplicemente per Fedealle mie parole, ascoltando la tenue voce del loro Maestro interiore che è anche la loro Coscienza, che“sente”, riconosce e conferma come Vero ciò che il mio Maestro interiore, che è lo Stesso che è Presentein loro, dice per mio tramite.

E’ di uso comune una frase meravigliosa che rivela una splendida Verità di origine divina:“ Parlare col Cuore; parlare da Cuore a Cuore.”

 Normalmente la si considera una frase allegorica, un modo poeticamente figurato di esprimere con piùforza delle convinzioni veramente sentite, ma in realtà essa rivela un grande Mistero che riguarda irapporti più profondi della Vita Spirituale.Infatti “parlare da Cuore a Cuore”, significa cercare di mettere in contatto immediato lo stesso SpiritoDivino apparentemente confinato nella più intima interiorità di due esseri viventi, diversi fra loro dal

 punto di vista spaziale e temporale, affinché si riconoscano identici come origine e come natura e in talmodo, comunicando, possano modificarsi ed arricchirsi l’un l’altro in modo immediato senza alcunadifficoltà.

Quanta Sapienza è rinchiusa nel comune linguaggio, che rivela in modo tanto semplice la sua origineDivina!Infatti è in questo modo diretto che può anche essere privo del suono delle parole, che gli Angeli e gliEsseri spirituali in genere comunicano fra loro.Semplificata così la questione della comprensione e della validità delle mie argomentazioni, procedo piùspeditamente dicendovi che la Luce partendo dal Sole, che rappresenta materialmente la invisibile FonteTrinitaria Spirituale da cui tutto deriva, si muove in due modi particolari, che si svolgono ed in parteanche si attorcigliano come le serpi del Caduceo, attorno ad un asse perpendicolare al loro interno, cherappresenta il Raggio, la immobile Tensione energetica che si instaura fra il Sole e tutte le formemateriali che si trovano nello Spazio attorno a esso, come condensazioni materiali della sua Luce

rallentata che era stata irradiata in precedenza.

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In dettaglio possiamo allora dire che la Luce si esprime non solo contemporaneamente, ma anche

ritmicamente in tre modi diversi:

1)  Come immobile Tensione perpendicolare che si instaura come Raggi in linea retta, fra il Sole egli agglomerati materiali che si trovano nello Spazio attorno a esso.

2)  Come Moto Convettivo o Parabolico dei Fotoni, cioè delle Particelle di Luce di massa crescentein modo proporzionale al rallentamento che le stesse subiscono durante il loro viaggio diallontanamento dal Sole, che ha come Asse e Punto di riferimento, il Raggio tensivo

 perpendicolare di cui sopra.3)  Come Moto Spiraliforme dell’Onda di Energia progressivamente dilatante, che è l’aspetto

corrispondente non ancora materializzato in Particella, del Moto Parabolico o Convettivo ad essorelativo, che si sviluppa sempre attorno all’Asse di cui sopra.

Pertanto si può già anticipare che mentre il Moto Spiraliforme è non solo la causa dellaformazione dello Spazio, ma anche il suo aspetto in divenire, così il Moto Convettivo, col suo

 progressivo rallentamento ascensionale, è la causa diretta della formazione della Materia.Se ne deduce, quindi, che fra Spazio e Materia vi è uno stretto rapporto di Corrispondenza checoinvolge anche il Tempo, in quanto è la Pulsazione del Nucleo Solare la causa e nello stessotempo la conseguenza di ciò che avviene ad esempio nel Ritmo fra Sole e Terra, in cui allaDiastole del Cuore solare, corrisponde l’emanazione dei due Moti che presiedono allaformazione dello Spazio e della Materia, a cui poi consegue la Sistole che riassorbe in sé quantoera stato in precedenza emanato.Per questo il Tempo è coinvolto nel Ritmo, anzi si può dire che contemporaneamente crea ed ècreato dal Ritmo, dal momento che scandisce come Pausa, come Intervallo, come Interruzione,l’alterno movimento energetico che in diversa forma è in esso coinvolto.

( E qui inserisco una dichiarazione di incalcolabile valore spirituale, che consegue a quanto ho appenascritto e che sarà veramente compresa ed utilizzata nelle sue conseguenze pratiche solo fra moltissimotempo:

“ Vi rendete conto che lo Spazio è anche Luce animata da un ritmico movimento spiraliforme di andatae ritorno dal Sole, che ha trovato in apparenza uno stabile Equilibrio in se stesso, che viene scambiatodai nostri sensi per invisibile Staticità, e nello stesso tempo è anche Potenziale Materia in divenire, percui si può dire che la Materia non è altro che una Condensazione di Luce in uno Spazio ristretto, che

 potenzialmente potrebbe essere trasformata in una Dilatazione di Luce in uno Spazio più vasto?Che altro sono le cosiddette esplosioni Atomico-Nucleari, se non la dimostrazione più vera della Realtàdi questo fondamentale Principio?Riuscite a rendervi conto che lo Spazio non è altro che la inevitabile conseguenza di un Ritmico e

 pertanto Duplice Moto Spiraliforme di senso contrario uno all’altro, di “Onde” o Segmenti susseguentidi Energia di variabile Luminosità in dinamico Equilibrio con se stesso, che corrisponde esattamente adun contemporaneo Moto Parabolico o Convettivo di Particelle o Fotoni di Luce ad esso Equivalente eche ciascuno di essi può trasformarsi nell’altro, cioè può apparire in un modo o nell’altro a seconda delmodo in cui viene osservato?

Questo ritmico processo di Trasmutazioni che si verifica di continuo in noi e attorno a noi,intrecciandosi in una forma intermedia potenzialmente evidente nell’aspetto momentaneo di ogni suo

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componente, che potremmo chiamare nel suo complesso “ Reticolo Spazio Temporale”, tuttavia non

 può essere percepito, né messo in rilievo simultaneamente al suo verificarsi.Quando vi spiegherò nei particolari e vi dimostrerò con disegni questa fondamentale Equivalenza,rimarrete sbalorditi di fronte alla sua Armoniosa e Sintetica Bellezza, anche se ritengo che il premio

 Nobel per la Fisica che soprattutto Ighina e secondariamente anch’ io avremmo ampiamente meritato, civerrà attribuito solo alla “memoria” dalle future generazioni.Oltretutto questo è un modo veramente nuovo, rivelato a suo tempo da Ighina e che poi io ho sviluppatonon molto tempo fa nell’opuscolo “Simbolo”, di dare una illuminante e decisiva risposta all’anticodilemma “Onda o Particella” circa la natura della Luce, che ha angustiato intere generazioni discienziati, senza mai venire veramente e completamente risolto.

Vi rendete conto, inoltre, che identificando in tal modo nei Moti della Luce fra loro corrispondenti ed

equivalenti, la comune origine della Materia, dello Spazio e anche del Tempo come spiegherò fra poco,si riesce a stabilire un concreto contatto e cioè ad entrare nella Dimensione Spirituale che coincide conquella Realtà Divina, ad un tempo Unitaria e Trinitaria, in cui tutti veniamo riassorbiti e da cui veniamoriemanati di continuo con Ritmo rapidissimo e che appunto per questo motivo Essa normalmente sfuggecompletamente all’umana percezione?)

A questo punto tirando le somme, si giunge a questa straordinaria conclusione, cioè che dal punto divista Sintetico o Divino, che si possono considerare termini fra loro equivalenti, non si può separare nédistinguere il Tempo, dallo Spazio, dal Moto e dalla Materia, in quanto essi sono elementi conseguenti,integranti, alterni, corrispondenti, interscambiabili ed anche potenzialmente trasmutabili fra loro, diquell’unica manifestazione percepibile della Trinità Divina che noi chiamiamo Luce.E’ importante chiarire, che il Tempo scaturisce dalle Pause che intersecano ritmicamente ogni emissionedi Luce dal Nucleo o Cuore Solare.

Trattandosi di una Interruzione di una Proiezione di Luce, il Tempo può essere considerato come il“negativo” della Luce stessa e quindi la causa efficiente della nascita dell’Ombra o Tenebra.Per cui quando parliamo di Luce che è sempre Pulsante e quindi ritmicamente Interrotta, dovremmosempre considerarla nel suo reale aspetto coesistente di Luce-Ombra, che corrisponde esattamente alDuplice Moto Ascendente-Discendente tipico della Parabola e nel contempo ai due Moti Spiraliformi disenso contrario uno all’altro, che a tale aspetto luminoso corrisponde.Trattando l’argomento da un diverso punto di vista, possiamo dire che ogni Emissione di Luce dal Sole,

che corrisponde ad una Pulsazione del suo Nucleo, si riflette sul Campo Magnetico che circonda ognimateria creata e ritorna come Ombra, cioè come Luce affievolita di moto e di senso contrario, al puntodi partenza, dove viene nuovamente trasformata in Luce.Infatti il Riflesso sul Sole di un Riflesso luminoso diventato Ombra per esempio su un Pianeta, si invertedi nuovo trasformandosi nuovamente in Luce.Il Riassorbimento dell’Ombra, cioè della Luce riflessa, interrompe la continuità della Emissioneluminosa solare diretta, al pari dell’otturatore di un proiettore cinematografico, che tagliando il fascio diluce che da esso promana, riesce ad illudere i sensi umani, dal momento che contribuisce a trasformarein un movimento coerente sullo schermo, ciò che in realtà non è altro che un susseguirsi di immaginidistaccate e diverse fra loro impresse sulla pellicola.

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Quindi la Pulsazione della Luce emanata dal Nucleo Solare, oltre ad essere attribuita al Tempo, cioè alla

Pausa che interrompe il flusso luminoso diretto, può essere anche riferita ad un Moto di Luce Riflessa equindi di senso contrario, che si interseca nella Proiezione di Luce stessa.Riassumendo, vi enuncio pertanto ancora una volta, che il Tempo è anche il Moto di Luce Riflessa(Ombra), che in un certo senso si oppone alla Luce Diretta, dal momento che la interseca.Quindi se anche il Tempo è Luce sia pur Riflessa, prende maggior vigore quella dichiarazione di fondoche ho enunciato nella precedente Conferenza, che afferma con assoluta sicurezza :TUTTO E’ LUCE !

E qui inserisco ancora una importante rivelazione, che pur essendo assolutamente vera, sarà moltodifficile farvi completamente accettare.La comune mentalità umana, che è sempre più dominata dal raziocinio scientifico e dalla logica ad esso

conseguente, è condizionata, oserei dire quasi obbligata suo malgrado, ad utilizzare il metododell’indagine logica e razionale, spinta dal bisogno, dalla esigenza di analizzare, di frantumare inframmenti sempre più piccoli ciò che osserva, per cercare di scoprire e di distinguere le differenzeesistenti sia all’interno che all’esterno delle forme create.

Al contrario del Razionalismo logico basato sul ragionamento mentale, che cerca di collegare fra loroimpiegando tempo e fatica, gli aspetti esteriori e superficiali di percezioni sensoriali quasi sempreillusorie, l’Intuizione interiore che è di origine divina e che esprime gli aspetti sconosciuti più profondi esconosciuti della sensibilità umana, coglie e fonde fra loro in un’unica esperienza spirituale immediata,tutto ciò che sembra separato e diverso nell’aspetto formale esteriore assunto nello Spazio e nel Tempo.

 Ne consegue che tutto ciò che tende all’Unità e all’Unificazione è in armonia con la Divina Realtà, che èl’Aspetto più Vero della Volontà Creatrice di Dio, mentre tutto ciò che tende all’Analisi, alla Divisione,alla Frantumazione al fine di una comprensione del tutto superficiale ed esteriore di ciò che esiste, rivelaun atteggiamento diabolico, satanico, intendendo con questo termine tutto ciò che si oppone alla NaturaUnitaria e alla conseguente Volontà Unificante di Dio.

Alla luce di quanto su detto, non è difficile comprendere allora, perché la mentalità umana ormaischiava della Logica e del Razionalismo dominante, si oppone decisamente a Dio, anche se mentendo

 più o meno consciamente a se stessa, afferma di credere alla Sua Esistenza.Il cosiddetto Materialismo Scientifico è l’espressione più esatta e conforme a verità del Satanismo, chesi è impadronito delle umane mentalità tramite le illusioni sensoriali provocate dall’Effetto

Stroboscopico Gravitazionale, a cui la Logica che di per sé sarebbe uno strumento affidabile se fosseutilizzata per dimostrare le conseguenze di presupposti oggettivamente verificabili, è ormaicompletamente asservita.

A questo punto tutte le persone dotate di buon senso, potrebbero farmi questa intelligente obiezione: “Se ammettiamo che la Luce sia contemporaneamente Spazio, Tempo, Vita, Materia ed Energia, siaferma che in movimento, come possiamo relazionarci con Essa, dal momento che saremmo costretti perriuscirvi, a considerare anche noi stessi come Esseri di Luce, viventi in un Mondo di Luce, il chetuttavia è in aperto contrasto con ciò che appare ai nostri sensi in un modo tanto diverso, e cioètenebroso, ostile e del tutto incomprensibile?”E’ indubbio che si tratta di una domanda logica a cui cercherò di rispondere in modo esauriente nella

 prossima conferenza, anche se essa è soprattutto dettata dalla inveterata abitudine di considerare realesolo ciò che appare ai sensi, dal momento che finora nessuno ha proposto delle valide alternative.

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In attesa di fornirvi più ampie delucidazioni in occasione del prossimo incontro, vi propongo un

semplice esempio che ritengo del tutto comprensibile ed accettabile da parte di tutti.

Osserviamo l’acqua: normalmente essa ci appare allo stato liquido che è quello più comune e diffuso;ciò non toglie che come tutti sanno, essa può apparire a seconda delle circostanze, anche come unamateria solida, (ghiaccio) o anche come un gas, (vapore).Questa triplice manifestazione da tutti sperimentabile, ci impedisce forse di credere che si tratti diun’unica sostanza osservata in condizioni ambientali diverse, ma fondamentalmente identificabile inciascuna di loro ?Certamente no; ma allora vi chiedo: “ Per quale motivo dovreste rifiutare come inverosimile, questa

 primordiale Equivalenza di tutto ciò che esiste con la Luce, che credo di avervi senza dubbio dimostratoessere all’origine di tutto?”

A questo punto è bene che io mi fermi, per darvi tempo e modo di cercare di assimilare quanto vi hocomunicato.Se ci sarà una terza conferenza, sarò lieto di donarvi altre ricchezze spirituali che ho ricevuto in dono daIghina, ma che volentieri sono disponibile a condividere anche con voi.Vi saluto con affetto fraterno.

Alberto Tavanti

Per eventuali informazioni, chiarimenti e per ricevere materiale divulgativo, potete scrivere a:Alberto Tavanti - email: [email protected]

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Pier Luigi Ighina - LA LEGGE DEL RITMO

DI

Alberto Tavanti

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Parte Prima

Penso di poter affermare senza ombre di dubbio, che tutto ciò che è vivo e vitale si esprime con funzioni ritmiche. Se non vi è Ritmo,non vi può essere vita. Ma cos’è il Ritmo in se stesso? Vi sono tanti tipi di ritmi in natura il Ritmo diurno e notturno che alterna ilpassa!!io della notte al !iorno e viceversa" il Ritmo mensile della #una" il Ritmo delle sta!ioni. $ell’uomo poi, vi è il Ritmo cardiaco, ilRitmo respiratorio, %uello di!estivo, ecc. ecc. Si può dire che la presenza del Ritmo caratterizza non solo l’esistenza de!li esseri viventi,ma altres& di tutto ciò che appare nell’'niverso creato.

Se si volesse dare una definizione il pi( possibile sintetica del Ritmo, dovremmo dire che esso consiste in un moto alterno esteriore, chepuò avere la forma di un moto ciclico, sia parabolico che spiraliforme, che esprime una Pulsazione interna che si espande e si contrae dicontinuo. )ra se la Pulsazione è l’aspetto interno e %uindi nascosto del Ritmo, lo spostamento ritmico spaziale esteriore di aspettovariabile che lo manifesta in successione pi( o meno rapida, è tutto ciò che può essere conosciuto in maniera apparente dai sensi di unessere umano.

$e deriva che i nostri sensi captano solo ciò che è esteriore e %uindi superficiale del Ritmo e %uesto pone un limite notevolissimo fral’uomo e la vera conoscenza di %uanto lo circonda. *!hina ha portato sulla +erra la rivelazione di ciò che è il Ritmo nella sua interiorit,ma come sempre accade in %uesti casi, nessuno o %uasi ha creduto alle sue parole, che implicavano una realt sconosciuta alle

percezioni sensoriali. -ome amico intimo e fedele collaboratore di *!hina, io cerco di portare avanti la sua opera di diffusione di %uesteimportantissime verit, che se venissero comprese ed accettate, contribuirebbero a trasformare in modo evolutivo l’esistenzadell’umanit, indirizzandola verso un avvenire spirituale di salvezza.

*l sistema pi( semplice per comprendere le sue rivelazioni, consisterebbe nel -redere alle sue parole per ede, cos& come ho fatto io epochi altri a suo tempo, perch/ 0sentivamo1 interiormente che era la Verit %uella che ci veniva proposta e solo in se!uito ci siamoaccorti che la ricompensa alla nostra fiducia, era una comprensione anche lo!ica e razionale di tutti i fenomeni misteriosi cheavven!ono di continuo in noi e attorno a noi. Ma nel nostro tempo dominato da una mentalit materialistica che crede solo a ciò chevede e tocca con le mani, pur interpretandolo nei modi pi( diversi, chi creder alle nostre parole, ad una visione ener!etica e %uindispirituale della vita, l’unica che può fondere nell’armoniosa 'nit della Realt tutti i contrasti e le contraddizioni?

#a visione dell’'niverso di *!hina è meravi!liosa, perch/ spie!a tutti i fenomeni in maniera semplice ed unitaria, perch/ fonde in s/ inuna visione di insieme, non solo ciò che si scopre nella natura coi mezzi di inda!ine scientifici, ma ne rivela le corrispondenze in camporeli!ioso. *!hina affermava che non era possibile tener separata la Scienza dalla Reli!ione, dal momento che entrambe rispondono afondamentali esi!enze dell’essere umano, che ha nella mente il desiderio di conoscere l’intima natura di ciò che lo circonda e percepiscetramite i sensi, e nel cuore il biso!no di credere che tutto ciò che esiste ha un -reatore ed uno scopo da realizzare anche per suotramite.

Purtroppo ormai da millenni, si è realizzata nell’uomo %uesta dicotomia, che tiene separata la mente dal cuore dell’uomo, impedendo!lidi !ustare appieno la meravi!liosa 'nit del -reato che tutto colle!a, tutto spie!a e a tutto d un si!nificato. 'ltimamente mi sono resoconto che forse è eccessivo pretendere di cambiare una erronea mentalit umana, consolidatasi nei secoli, con semplici ar!omentazioniben fondate su prove, che in passato mi hanno spinto addirittura a desiderare di mettere in atto per convincere il mio prossimo, se!nistraordinari" ma poi ho eliminato da me %uesto in!enuo desiderio pensando a 2es( che di miracoli strepitosi ne ha compiuti tanti, senzatuttavia riuscire a cambiare la mentalit dominante del suo tempo, che si è liberata di #ui inchiodando#o alla -roce.

Pertanto ho deciso di ridimensionare le mie aspettative, rinunciando a voler convincere chicchessia della Verit contenuta nel profeticomessa!!io di *!hina, ma accontentandomi solo di far nascere nella mente di chi le!!e %uanto ormai da anni vado scrivendo, unra!ionevole dubbio. 3ualche tempo fa è venuto a farmi visita un caro amico, che si interessa molto di *!hina e dei suoi studi, ma che sichiude come un riccio %uando tocco l’ar!omento Reli!ione, che per lui non è altro che un infame reta!!io di superstizioni instillate neicuori semplici da parte di chi voleva dominare tramite l’i!noranza, la vita dei popoli.

4’ con lui che mi è venuto spontaneo iniziare un discorso, che invece di proporre cose nuove difficilmente accettabili, cerca di far vederei limiti delle cos& dette 0certezze scientifiche1 che ormai sono entrate nel 5.$.6 mentale dell’odierna umanit.-os& ho iniziato a parlare di cinemato!rafia, dicendo 0 +u sai senz’altro che %uando assistiamo alla proiezione di un film, riusciamo avederlo solo in virt( della persistenza delle imma!ini sulla retina. 'n improvviso lampo di luce può accecarci, ma anche la proiezione di

un film ci 0acceca1, dal momento che ci fa vedere come movimento continuo e coerente sullo schermo, ciò che in realt ècontinuamente interrotto da 0ombre1 che si inseriscono fra i sin!oli foto!rammi.

#a cinemato!rafia esiste, perch/ sfrutta l’incapacit dei nostri occhi di co!liere la presenza di elementi estranei alla luce, nellaproiezione del film. *nfatti, nel momento in cui l’otturatore ta!lia il fascio luminoso del proiettore, nasconde allo s!uardo l’intervallo che

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separa o!ni sin!olo foto!ramma da %uello che lo se!ue, offrendoci cos& una continuit di visione del tutto falsa in se stessa. 3ue!liattimi di ombre non avvertite, ma che pur rappresentano una parte sostanziale del film a cui assistiamo, dal momento che hanno unadurata %uasi pari a %uella in cui percepiamo le imma!ini luminose, dovrebbero farci riflettere seriamente e porci dei dubbi sulla validitdella attendibilit dei nostri mezzi percettivi, sui %uali tuttavia abbiamo fondato tutta la nostra vita, tutta la nostra mentalit.

*!hina affermava che noi vediamo solo una parte della realt, dal momento che anche la luce del Sole è ritmica, pulsante, poichèriassorbe in s/ come 0ombre1 inavvertite dai sensi umani, le riflessioni della sua luce che riceve non solo dai Pianeti, ma anche dalirmamento, che è lo schermo su cui il Sole proietta il film della -reazione, che poi si evidenzia in modo apparente ed illusorio in virt(della persistenza retinica, come materia pi( o meno in moto nello Spazio. 5opo aver visto un film, dovremmo chiederci 0 -he cosa sarsuccesso in %uella proiezione tenebrosa che pur si è verificata sotto i miei occhi, senza che io ne abbia avuto coscienza?

)ra, se anche la luce del Sole si comporta nella stessa maniera, sono costretto a dedurne che met della mia vita mi viene sottratta, dalmomento che non riesco ad averne coscienza e tanto meno ricordo7 0 *!hina sosteneva che sono %uelle inavvertite pause tenebrose,che ci nascondono il Mistero della Riflessione e del Riassorbimento della #uce, la parte i!nota del Ritmo" ma chi creder? #’amico al%uale ho rivolto per primo %uesto discorso, mi ha confidato di non riuscire a liberarsi dal dubbio che possa essere vero %uanto !li hodetto. #a cosa mi ha fatto molto piacere e mi fa ben sperare che possa servir!li a distaccarsi da una concezione arida ed incompletadella vita, per aprirsi alla fecondit del Mistero che appare tenebroso, ma che contiene in s/ i !ermi di Verit di una visione spiritualedella vita.

Parte seconda

$ella prima parte di %uesta esposizione, parlando di cinemato!rafia, ho cercato di mettere in evidenza alcune verit pienamentericonosciute come tali dalla Scienza 'fficiale, sia in campo fisico che tecnolo!ico, ma le cui conse!uenze a livello filosofico edesistenziale sono completamente i!norate dalla %uasi totalit de!li esseri umani. +utti assistono o!ni !iorno e per pi( ore, atrasmissioni televisive e a spettacoli cinemato!rafici, ma nessuno si rende conto che ciò che si vede sul piccolo o !rande schermo, non èreale 8ovviamente non parlo della trama de!li spettacoli, ma del mezzo che ne permette la percezione9, ma una illusione scambiata perrealt dai nostri sensi, soprattutto dalla vista che viene in!annata di continuo dalla persistenza de!li impulsi luminosi sulla retina, chetrasforma una ritmica proiezione luminosa, frammentata da interruzioni tenebrose provocate dall’otturatore, in una continua e coerentesuccessione di imma!ini in movimento colle!ate fra loro.

#’invenzione della cinemato!rafia avrebbe dovuto provocare una crisi esistenziale di proporzioni mondiali nell’umanit, abituata aconsiderare le percezioni sensoriali come fedeli testimoni della realt o!!ettiva e %uindi come fondamento della comune mentalitbasata sulla lo!ica, che aveva ed ha tuttora nella supposta veridicit delle percezioni, il presupposto delle sue deduzioni. 4’stupefacente pensare come i fratelli #umière 8parola che in francese si!nifica #uce9, con la invenzione del cinemato!rafo hanno rivelatoal mondo il fondamento ritmico della creazione, ma praticamente nessuno ha compreso il vero si!nificato di %uesta straordinariarealizzazione, che se da un lato inse!na a creare illusioni talmente verosimili, da essere capaci di eccitare, commuovere, spaventare chi

le !uarda al pari dei pi( comuni avvenimenti della vita, dall’altro stimola a ricercare al di l delle apparenze sensoriali, la vera naturadella realt.

#’opera dei fratelli #umière è stata un forte richiamo del tutto incompreso, alla revisione dei principi fondamentali della metodolo!iaconoscitiva sensoriale, richiamo completamente i!norato e frainteso, ma solo considerato nel suo aspetto superficiale di semplicespettacolo. 5opo i #umière, è stato il !rande scienziato :eisember!, a mettere in !uardia la comunit scientifica internazionale su!lieffetti provocati dalla luce nel campo delle inda!ini atomiche e sub atomiche.5iceva :eisember! 0 Per vedere è indispensabile la luce, ma la luce interferisce con !li atomi e ne altera posizione e moto.

$4 -)$S42'4 -:4 $)$ S6R6’ M6* P)SS*;*#4 '$6 *$562*$4 S4$S)R*6#4 V4R6M4$+4 );;*4++*V6 54##6 S+R'++'R6 6+)M*-6.

Riassumendo, i fratelli #umière hanno evidenziato la facilit con cui il senso della vista può essere in!annato, dal momento che rea!iscead uno stimolo luminoso per un tempo superiore alla durata dell’impulso stesso 8persistenza9, !ettando le basi per una revisione dellaattendibilit delle percezioni so!!ettive. 6 sua volta :eisember! ha messo in risalto le interferenze o!!ettive che la luce provocanell’ambiente atomico < particellare, ma nessuno ha voluto rinunciare alle proprie ricerche per motivi di stupido or!o!lio e si è cercatodi sostituire alla luce le accelerazioni operate tramite enormi campi ma!netici, come se %uesti non operassero su!li atomi influenzedeterminanti.

Poich/ l’intero universo materiale è composto di atomi, doveva essere facile dedurne che i rapporti fra l’uomo e l’ambiente circostante,sono viziati da!li effetti provocati dalla luce sulla materia e che è impossibile scoprire con mezzi esteriori, ciò che avviene nel suointerno. Personalmente fin da %uando ero un ra!azzo, ho sempre osservato con stupore !li effetti provocati dalla luce sul radiometro,cioè su %uella ampolla di vetro contenente delle palette di colore bianco e nero fra loro alternate, che ruotavano velocemente su unperno se venivano esposte alla luce.

4ra pi( che evidente che il radiometro rivelava #6 PR4SS*)$4 54##6 #'-4 S'##6 M6+4R*6, ma in nessun libro di fisica o di astronomiaho mai riscontrato alcuna teoria che contemplasse !li inevitabili sviluppi di tale comprovata constatazione.3uando ho conosciuto Pier #ui!i *!hina e ne ho ascoltato e se!uito !li inse!namenti, finalmente ho compreso la vera natura dei rapportifra #uce e Materia e le conse!uenti illusioni di cui sono vittime inconsapevoli tutti !li uomini. 5a *!hina ho appreso la #e!!e del Ritmo,di cui #uce e Materia sono le contrapposte polarit di manifestazione e le cause dell’4ffetto Stroboscopico, che è il 0velo1 che nascondea!li uomini la vera natura della Realt.

$on conoscendo la fondamentale #e!!e del Ritmo, !li uomini credono che ciò che serve per conoscere ciò che è esteriore, serva ancheper scoprire i se!reti dell’interiorit e costruiscono teorie del tutto erronee. -osa fa la luce %uando entra all’interno di una cameraoscura? Si inverte, cambia polarit e %uesto !li uomini lo sanno e nei processi di sviluppo foto!rafico a!iscono di conse!uenza" ma seandate a raccontare loro che per conoscere la realt interiore devono invertire la propria mentalit, sono subito pronti a lapidarvi7

*!hina affermava che esiste una sola 4ner!ia ondamentale -reatrice da cui o!ni cosa creata deriva" tale 4ner!ia di per s/ omo!enea e%uindi indifferenziata, *!hina la chiamava Spirito.

#o Spirito distaccando da S/ una parte di S/, dava inizio con tale parte ad un ritmico rapporto d’6more, sotto forma di invisibile4manazione e susse!uente Riflessione, che aumentava sempre pi( il reciproco 6more e %uindi l’interiore 4ner!ia.

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+ali ritmiche effusioni sempre pi( rapide ed intense, portavano ad uno stato di immobile +ensione, che poi esplodeva !enerando la #uce-reatrice. Si può dire %uindi, che è la #uce il primo aspetto concreto e %uindi visibile assunto dallo Spirito, la %uale irradiandosi sottoforma di 6loni che si dilatavano allontanandosi e poi si contraevano verso il punto esplosivo di ori!ine, davano inizio al Ritmo -reativo.*nfatti la #uce dilatata ormai in via di contrazione, scontrandosi con %uella ancora in fase di dilatazione, dava ori!ine a tutti i tipi dimateria, a seconda del punto dello Spazio in cui avveniva lo scontro.

4cco dun%ue spie!ata in rapida sintesi, l’)ri!ine della #uce e della Materia, che in realt sono forme diverse di una sola 4ner!ia-reatrice e che tramite il Ritmo si trasformano di continuo una nell’altra. )ra la #uce %uando appare ai sensi, è sempre in fasedilatante, in %uanto %uando è in fase contraente in se!uito alla Riflessione sul #imite che la contiene, assume un aspetto tenebroso ecioè non visibile. #uce e +enebra si manifestano superficialmente con un moto spiraliforme di senso contrario uno all’altro e con unadiversa velocit che è ma!!iore nella fase dilatante luminosa.

4’ %uesta diversa velocit che ori!ina sulla superficie dei Pianeti la Pressione altrimenti detta orza di 2ravit, che si manifesta anchecome 4ffetto Stroboscopico, che fa vedere in certi casi in movimento ciò che è fermo e fermo ciò che si muove nello Spazio. 4 %uianch’io mi fermo, perch/ ho deciso che è pi( importante evidenziare ciò che è sba!liato in ciò che si è creduto e si crede tuttora, al finedi suscitare ra!ionevoli dubbi, piuttosto che proporre rivoluzionarie teorie innovative, che per essere accettate richiedono il non facileabbandono di una mentalit superata, ma mantenuta in vita anche se cristallizzata, perch/ consolidata dalla tradizione e dallaabitudine.

Terza arte

Per non scandalizzarvi troppo, sottopon!o con !radualit alla vostra attenzione, le lo!iche conse!uenze che si possono trarre da undato di fatto incontrovertibile, citato nella prima parte di %uesta esposizione e cioè che #6 5'R6+6 5* '$) S+*M)#) #'M*$)S) S'##6R4+*$6 542#* )--:* 'M6$*, *$ V*R+'’ 54# 4$)M4$) 54##6 P4RS*S+4$=6, 4’ P*'’ #'$26 5* 3'4##6 54##) S+*M)#) S+4SS).Visto che si tratta di lo!iche conse!uenze desunte da una realt riconosciuta tale dalla Scienza 'fficiale, sembrerebbe assurdo il timoredi scandalizzare coloro che credono nel valore e nella importanza della lo!ica come Metodo conoscitivo" ma purtroppo il fenomeno fisicodella Persistenza luminosa, ha e%uivalenti analo!ici in %uello della -aparbiet psicolo!ica, che di per s/ è completamente irrazionale.

Volete costrin!ere una persona a rea!ire in maniera violenta del tutto immotivata? Mettetela con le spalle al muro, tentando dicambiare le sue convinzioni con prove documentate e ar!omentazioni lo!iche diventer una belva. Per molti anni sia *!hina che io,abbiamo cercato di far cambiare mentalit ad un !rande numero di persone senza riuscirci" cos& ci siamo resi conto che non esiste unasola #o!ica valida per tutti, ma che esistono tante #o!iche %uanti sono i presupposti su cui esse sono fondate. )ra, dal momento che

non esistono presupposti per cos& dire 0asettici1, ma tutti sono pi( o meno coscientemente in%uinati da elementi estranei tenebrosi, chederivano dal subconscio di persone solo in apparenza e%uilibrate e de!ne di stima morale e professionale, vi sono ben poche speranzedi cambiare o aprire varchi con ar!omentazioni razionali, in mentalit chiuse nelle pri!ioni di lo!iche e!oistiche basate su motivazioni epresupposti per lo pi( inconsci.

*n teoria, dovrebbe essere possibile ad una mente che ama la Verit e %uindi la conosce, riuscire a modificare un’altra mente che 0mente1 inconsciamente a se stessa, per far comun%ue sopravvivere l’or!o!lio che ne ha determinato la formazione. Ma in realtriuscirvi è %uasi impossibile, dal momento che nessuno è disposto a cedere alle mi!liori ra!ioni di un’altro, per cui rea!isce con odio einvidia, cioè in modo del tutto irrazionale ed istintivo. 6 conclusione di tali premesse, stiliamo la sentenza di morte della validit della#o!ica come metodo conoscitivo, con %ueste parole

 0 5al momento che o!ni conclusione di un percorso lo!ico di causa < effetto, dipende dal presupposto su cui è fondato e che tutti ipresupposti anche se in apparenza simili, sono in%uinati da 0ombre1 so!!ettive i!note alla coscienza, che al pari del senso della vistai!nora la ritmicit implicita nelle sue percezioni sensoriali, si decreta la condanna a morte della #o!ica, che per tanti secoli ha in!annatol’umanit, separando e contrapponendo !li uomini fra loro, provocando di continuo lun!he e san!uinose !uerre fratricide, illudendo !lischieramenti avversi di essere entrambi nel vero e di avere ra!ione.

Si raccomanda a tutti !li uomini che vo!liono vivere nell’armonia e nella pace, di adottare come sistema conoscitivo e di !iudizio #6

#4224 54# R*+M) che ha un valore universale, dal momento che sottintende non solo tutte le funzioni vitali, ma anche tutto ciò cheesiste nell’intero universo.1 #a #e!!e del Ritmo è semplice nel suo ricorrente dinamismo" non si comporta stupidamente come la #o!ica,che una volta stabilito un presupposto, si precipita come una valan!a lun!o la china de!li inevitabili effetti con risultati disastrosi,sempre in disaccordo con %uanto implicito nel presupposto stesso.

6 differenza della #o!ica che ha come punto di partenza pi( o meno visibile, un presupposto di ori!ine esteriore e materiale, scelto permotivi non sempre chiari o in base a percezioni sensoriali %uasi sempre errate o incomplete, il Metodo di conoscenza Ritmico partesempre da un -entro Spirituale invisibile, scelto per ede o per 6more, da cui si irradia un concetto di cui si 0sente1 interiormente concertezza la validit. +ale concetto che all’ori!ine è sempre abbastanza va!o e indistinto, parte dal -entro da cui nasce e con un motoconvettivo o parabolico, ritorna di continuo al suo punto di partenza, che a!!iorna con l’esperienza del suo via!!io e dove si ritempraassorbendo nuove forze per un ulteriore via!!io pi( esteso e proficuo.

$aturalmente tutto ciò avviene con ritmo rapidissimo che a livello psicolo!ico si conclude in breve tempo in modo chiaro, con unailluminazione di tipo intuitivo. -’è da dire che nel processo Ritmico < *ntuitivo, a differenza di ciò che avviene nel processo #o!ico <5eduttivo, il +empo non esiste, se non in modo provvisorio, in %uanto pur nascendo dal -entro e identificandosi nel Moto -onvettivoascendente che crea il +empo che passa verso il uturo, una volta toccato il vertice della Parabola %uesto +empo cessa di esistere, dalmomento che comincia a re!redire nel moto discendente che rappresenta il via!!io verso il Passato fino al -entro in cui viene

riassorbito, prima di venir riemanato per un nuovo via!!io verso un futuro del tutto relativo, data la sua brevissima durata" ma di tuttociò !li esseri umani non hanno assolutamente coscienza.

*nfatti non riuscendo a percepire !li intervalli che caratterizzano lo svol!ersi del +empo, cos& come non percepiscono i ritmici intervalliesistenti nella luce del Sole o in una proiezione cinemato!rafica, essi attribuiscono al +empo una continuit ed una direzione unilaterale

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che esso non possiede assolutamente. 3uindi nel Processo Ritmico di conoscenza, il +empo nasce e muore di continuo dall’4terno enell’4terno Presente 5ivino di un -entro Spirituale.

*l Metodo di conoscenza Ritmico, offre a chi lo pratica e crede con ede certa nella sua validit, dei vanta!!i straordinari, primo fra tuttiil contatto con 5io che è Verit e 'nica Realt" poi la possibilit di via!!iare, in teoria, nello spazio e nel tempo sia in avanti che aritroso, dal momento che nell’4terno Presente di 5io, tutto è !i accaduto e nel contempo tutto deve ancora accadere, offrendo cos&all’uomo che si identifica pienamente nell’6ttimo Presente, l’incredibile possibilit di modificare sia il Passato che il uturo. Ma perriuscire in %uesto, non è sufficiente credere nella realt di un simile potere. Per %uesto ho scritto 0in teoria1, dal momento chenonostante io creda senza ombra dubbio, nella Verit assoluta di %uanto ho enunciato, al momento attuale non sono ancora riuscito aconcretizzarla.

*nfatti non basta conoscere la Verit per avere il potere di modificare a proprio piacimento la ritmica Realt dell’esistenza, ma ènecessarioDI!E"TARE LA !ERITA#$ RI"%"&IA"DO A T%TTE LE ILL%'IO"I &(E &I MA"TE"GO"O 'EPARATI DALLA REALTA#)LA !ERITA# E# %" E''ERE !I!E"TE &(E 'I IDE"TI*I&A "ELLA REALTA# DI!I"A$ &O'I# &OME &I (A I"'EG"ATO IL

&RI'TO$ +%A"DO (A DETTO,

IL PADRE ED IO 'IAMO %"A &O'A 'OLA).E# "E&E''ARIO &(E L#%OMO RI"%"&I ALL#ILL%'IO"E DELLA 'EPARA/IO"E E GI%"GA ALL#IDE"TI*I&A/IO"E &O" DIO$ 

DAL MOME"TO &(E E# 'TATO DA L%I &REATO A '%A IMMAGI"E E 'OMIGLIA"/A)E# +%E'TO IL !ERO '&OPO DELLA !ITA$ ED IO 'PERO DI E''ER RI%'&ITO A '%'&ITARE I" &(I (A LETTO +%E'TEPAROLE$ %" RAGIO"E!OLE D%00IO)

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