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I parametri analitici che caratterizzano l’acqua sono di 5 tipi:• Parametri Fisici
• Parametri Chimici1. Parametri Organolettici
2. Parametri Microbiologici
3. Parametri Biologici
PARAMETRI ANALITICI PER LA CARATTERIZZAZIONE DELLE ACQUE
I parametri organolettici rivestono una certa importanza principalmente per le acquepotabili, in quanto esprimono proprietà che sono collegate in modo più diretto
all’impiego stesso dell’acqua. Essi sono il colore, la torbidità, il sapore e l’odore.
Il colore misurato con la scala di Hazen al Pt/Co, costruita con soluzioni di
coloroplatino potassico e cloruro di cobalto a concentrazioni diverse. Il confronto tral’acqua in esame e gli elementi di questa scala può essere effettuato mediante
comparatori ottici o mediante colorimetri fotoelettrici.
La torbidità è dovuta a sostanze in sospensione. A certi livelli può essere difficile
distinguerla dal colore, per cui si rende necessaria la centrifugazione dell’acqua primadi procedere alla misura di questo parametro. La misura della torbidità deve essere
effettuata all’atto del campionamento nel caso sia dovuta a solidi ad alta velocità disedimentazione. Essa può essere eseguita per via turbidimetrica, nefelometrica ed
altre ancora. In ogni caso ci si riferisce a scale convenzionali appositamente costruite.
PARAMETRI ORGANOLETTICI
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PARAMETRI ORGANOLETTICI
caratteristiche sapore
oligominerale amaro
ricca di sali di Ca terroso
ricca di CO2 acidulo
ricca di allume astringente
ricca di solfati di sodio amaro
ricca di cloruri salato
L’odore ed il sapore sono parametri di difficile quantificazione principalmente inrelazione alla loro soggettività. Anche in questo caso si fa riferimento a scale
convenzionali basate sulla percettibilità limite di odori e di sapori, ottenuta per diluizionisuccessive dell’acqua.
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PARAMETRI MICROBIOLOGICI
Il controllo microbiologico ha lo scopo di accertare che l’acqua non sia, o possa, diventare unveicolo di trasmissione di microrganismi patogeni al fine di evitare l’insorgere di gravi epidemieper trasmissione idrica.
Agenti eziologici e patologie da ingestione di acqua contaminataClassificazione Patologia Specie
Elminti (vermi) Elminitiasi
Schistosoma (larva)Fasciola Epatica (larva)Taenia solium (uova)Echinococcus (uova)
Protozoi
Dissenteria amebica Entameba histolitica
Giardiasi Giardia intestinalis
Criptospridiosi Cryptosporidium parvum
Batteri
Tifo e paratifoSalmonella typhi e paratyphi A e B + altre salmonelle
Gastroenterite
Shigella (varie specie)Yersinia enterocoliticaEscherichia coli (enteropatogeno)Campylobacter jejuni
Colera Vibrio cholerae
VirusGastroenterite
AdenoirusEchovirusNorwalk virus
Epatite Epatite A, Epatite E
� batteri a localizzazione intestinale (tifo, paratifo, dissenteria, colera),� virus (enterovirus, virus dell’epatite A, virus della poliomielite)
� protozoi e uova di vermi intestinali (tenie, ascaridi).
Quindi la condotta più logica sarebbe quella di ricercare direttamente i singoli microrganismi
patogeni che possono essere veicolati dall’acqua. Tuttavia tale ricerca è lunga e laboriosa; inoltrel’inquinamento da patogeni è spesso saltuario per cui, pur con inquinamento in atto (madiscontinuo), l’esame praticato su un singolo prelievo può dare esito negativo.
Per questo motivo ci si serve di indici microbiologici
� determinazione della carica batterica totale (a 22 e a 36 °C)
� gli indici di contaminazione fecale
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
I più comuni sono:
salmonella
epatite bgiardiaintestinalis
elminti
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INDICI MICROBIOLOGICI
CARICA BATTERICA TOTALE (CBT)Serve a dare un’idea sulla qualità complessiva
dell’acqua.CBT a 22 °C ci informa sulla consistenza numerica
della flora microbica dell’acqua;CBT a 36 °C può costituire una spia della presenza di
batteri adatti a vivere, in condizioni di simbiosi o
parassitismo, sull’animale a sangue caldo.
COLIFORMI FECALIL’esponente più tipico dei quali è l’Escherichia Coli, sono
di esclusiva origine fecale.I coliformi totali hanno in prevalenza la stessa origine ma in
adatte condizioni, possono moltiplicarsi su substrati non
animali come ad esempio vegetali e terreno, oppure entro lecondutture idriche.
Il limite proposto (assenza in 100 ml di acqua) consentelarghi margini di sicurezza.
Un indice più specifico è costituito dai microrganismi indicatori di inquinamentofecale: coliformi fecali e coliformi totali.
Escherichia Coli
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Altri indici di contaminazione fecale sono gli enterococchi (o streptococchi fecali) e iclostridi solfito-riduttori (spore)
INDICI MICROBIOLOGICI
Gli enterococchi hanno nell’acqua una resistenza minore deicoliformi; la loro presenza è espressione di un inquinamento
recente.
Le spore dei clostridi solfito-riduttori resistono molti mesi; il
reperirle, in assenza di altri indici di inquinamento fecale, ha ilsignificato di un inquinamento remoto.
Pseudomonas aeruginosa rileva in acque superficiali, reflue e
marine, suoli, vegetazione e in generale, in tutti gli ambienti
umidi. Inoltre, è in grado di crescere in acqua distillata e disopravvivere nei disinfettanti. Si moltiplica facilmente,
raggiungendo concentrazioni elevate; è facilmente rilevabile incondizioni di stagnamento di acqua ed è in grado di installarsi
nei serbatoi, nei rompigetto dei rubinetti e nelle apparecchiature
ad uso domestico per il trattamento di acque potabili,raggiungendo cariche batteriche elevate. La sua presenza è di
norma considerata indice di cattiva procedura diconfezionamento delle acque messe in vendita in bottiglia o in
altri contenitori.
Clostridi solfito-riduttori
Pseudomonas aeruginosa
Enterococchi
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INDICI MICROBIOLOGICI
Parametri microbiologici unità VLC
45 Escherichia coli (E. coli)a n/100 ml 0
46 Enterococchia n/100 ml 0
47 Clostridium perfringens (spore) c n/100 ml 0
48 Escherichia coli (E. coli)b n/250 ml 0
49 Enterococchi b n/250 ml 0
50 Pseudomonas aeruginosa1 b n/250 ml 0
51 Conteggio delle colonie a 22° C b n/1 ml 100
52 Conteggio delle colonie a 37° C b n/1 ml 20
53 Batteri coliformi totali a 37° C n/100 ml 0
in ottemperanza al DL. 02/02/2001 n.31 con modifiche della DL. 02/02/2002 n.27.1Solo per acque imbottigliate.
Acque destinate al consumo umano
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INDICI E INDICATORI BIOLOGICI
Lo stato ambientale di un corso d’acquacontinentale (acque interne) può essere
definito in relazione al grado di scostamentorispetto alle condizioni di un corpo idrico di
riferimento, che ha caratteristiche
biologiche, idro-morfologiche, e chimico-fisiche tipiche di un corpo idrico
relativamente immune da impatti antropici.
Per la mappatura biologica dei fiumi
come indicatore di stato per le acque
interne viene comunemente utilizzato il
IBE (Indice Biotico Esteso).
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INDICI BIOLOGICI - IBE
Per la mappatura IBE vengono utilizzaticome indicatori biologici i Macroinvertebrati
bentonici:• molluschi,
• crostacei,
• vermi,• insetti, ecc
che vivono sul fondo ed hanno dimensionisuperiori ad 1 mm.
Occupano praticamente tutti i livelli trofici
(predatori, erbivori, detritivori, ecc), quindi laloro presenza o assenza può darci subito
indicazioni sulla qualità delle acque (spiedella situazione ambientale).
tricottero
efemenotterobaetis cladoceri
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INDICI BIOLOGICI
Studio della qualità dell’ambiente con l’usodi Indicatori biologici valuta gli effetti
prodotti dall’inquinamento sugli organismi.
Vantaggi:
• informazioni facilmente comprensibili• metodo economico• rileva gli effetti negativi prodotti sugli
organismi da sostanze chimiche.• rileva gli effetti negativi prodotti sugli
organismi di miscele di sostanzetossiche che sfuggono alle analisichimiche
• considera la qualità dell’ambiente• rileva situazioni di inquinamento anche
a distanza di tempo
non è in grado di identificare la natura e
la concentrazione degli inquinanti;valuta quindi gli effetti dell’inquinamento
senza individuarne le cause.
BIOMONITORAGGIO
CLASSI DIQUALITA'
VALORE DI I.B.E.
GIUDIZIO DI QUALITA'
COLORE
Classe I10 - 11 - 12 -
.....
Ambiente non inquinato o
comunque non
alterato in modo
sensibile
azzurro
Classe II 8 - 9
Ambiente con moderati sintomi
di inquinamento o
di alterazione
verde
Classe III 6 - 7
Ambiente inquinato o
comunque
alterato
giallo
Classe IV 4 - 5
Ambiente molto inquinato o
comunque molto
alterato
arancione
Classe V 0 - 1 - 2 - 3
Ambiente fortemente
inquinato o
fortemente
alterato
rosso
I valori dell’I.B.E. sono stati raggruppati in 5 Classi di Qualità (C.Q.)
Nel 2002 è stato possibile calcolare il Livello di Inquinamento espresso dai Macrodescrittori (LIM) ai sensi del DecretoLegislativo n. 152/1999, integrato e modificato dal Decreto n. 258/2000. L’analisi dei risultati, rappresentati nella cartina mostra chel’indice LIM si posiziona prevalentemente sul livello 3 in una scala da 1 (migliore) a 5 (peggiore), con alcune situazioni più positive
ed altre più compromesse.
L'Indice LIM, o più propriamente il livello di inquinamento da macrodescrittori, è unindice che viene utilizzato nel campo della idrologia fluviale per valutare lo Stato Ambientale deiCorsi d'Acqua (SACA) e lo Stato Ecologico dei Corsi d'Acqua (SECA). L'indice si ottiene
campionando l'acqua di un corso d'acqua, almeno 9 campioni l'anno, e si rileva la presenza al suointerno, mediante analisi chimico-fisiche, dei seguenti descrittori[
• OD;• COD;• BOD5;• azoto ammoniacale;• azoto nitrico;
• fosforo totale;• Escherichia coli.
Si attribuisce poi ad ognuno di essi unpunteggio numerico secondo una metodologiastandardizzata. Tali sette punteggi vengonoinfine sommati e forniscono il LIM, il cui valorepuò andare da 1 (inquinamento minore,
rappresentato con il colore azzurro) a 5(inquinamento peggiore, rappresentato con ilcolore rosso); in base a detta valutazione siriconosce lo stato generale del corso d'acquaconsiderato.
ARPA Veneto Qualità dei corpi idrici
Le acque reflue sono le acque contenenti i:� rifiuti delle varie attività umane, tra cui anche quelle fisiologiche (derivate cioè dal
metabolismo),� rifiuti dalle attività lavorative quali agricoltura e allevamento di bestiame (primarie)
� rifiuti dalle attività industriali (secondarie).Tali rifiuti contengono sostanze organiche e inorganiche che, se immesse senza preventivotrattamento di depurazione (o con un tale trattamento non completamente efficace), nell'ambientenaturale lo contaminano in modo più o meno grave nelle sue tre componenti suolo, acqua e ariacon gravi rischi per la flora, per la fauna e per l'uomo stesso.
Classificazione in base all'origine
� Acque reflue di origine civile� Acque reflue di origine agro-industriale
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Sostanze presenti nelle acque reflue
1. Sostanze galleggianti sono oli, grassi, schiume e, in generale, i composti insolubili più leggeri dell'acqua.
2. Sostanza sospese sono quelle insolubili di densità uguale o superiore a quella
dell'acqua, mantenute in sospensione dalla turbolenza. 3. Sostanze disciolte come soluti.
4. Materiali biologici sono rappresentati dagli organismi animali e vegetali presenti nell'acqua.
ACQUE REFLUE
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Parametri usati per caratterizzare un'acqua reflua
Parametri fisici
Temperatura Conducibilità elettrica Solidi Colore Odore
Parametri chimici
pH Alcalinità 1
Richiesta di O2, COD, BOD, TOD TOC Azoto: Ammoniacale, Organico, Nitriti, Nitrati
Fosforo: Ortofosfati, Polifosfati, Organico Oli e grassi Oli minerali Tensioattivi Sostanze tossiche
Ossigeno disciolto
Parametri microbiologici
Coliformi totali Coliformi fecali Streptococchi fecali
CARATTERIZZAZIONE ACQUE REFLUE
1L’alcalinità è il potere tampone e definisce la quantità di sali con proprietà di alcali disciolti nell'acqua. Impedisce che ilivelli di pH dell'acqua diventino troppo basici o acidi. L'alcalinità stabilizza l'acqua a livelli di pH intorno a 7. Nella chimica
dell'acqua l'alcalinità è espressa in ppm o mg/l di carbonato di calcio equivalente. L'alcalinità totale dell'acqua è lasomma di tre tipi di alcalinità: alcalinità del carbonato, del bicarbonato e dell'idrossido e viene determinata per titolazione
utilizzando i due differenti indicatori: fenolftaleina ed il metilarancio.
TRATTAMENTO ACQUE REFLUE CIVILI
1. Immissione in fogna pubblica
2. Dispersione a terra3. Trattamento
secondario e scarico
in corso d’ acqua superficiale
digestione
Sedimentazioneprimaria
sedimenti
Acqua chiarificata
TRATTAMENTO PRIMARIOLa capacità della fossa Imhoff è calcolata in base agli AE serviti
Decreto legislativo n° 152 del 22/04/06Delibera del 4/02/77
Pozzetto fiscale
Vasca Imhoff
TRATTAMENTO ACQUE REFLUE CIVILI
Dispersione a terraIl calcolo della lunghezza della condotta disperdente e profondità di posa in opera dipendono dallapermeabilità del terreno. Su argille è sconsigliato l’uso di tale tipo impianto.
TRATTAMENTO ACQUE REFLUE CIVILI
Trattamento secondario e scarico al suolo o in corso d’ acqua superficiale
Riferimenti Normativi:• Direttiva CEE n. 91/ 271 del 21/05/91• D.L.gs n° 152/06• Delibera del 04/02/77
Trattamento secondariocon ossidazione totale
Trattamento secondario anaerobico (filtro percolatore)
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ACQUA POTABILE: ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO
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L’acqua in natura contiene ioni disciolti che sono importanti per gliorganismi viventi le cui cellule svolgono le varie funzioni perché
sono immerse in soluzioni saline a concentrazione costante; i saliassunti con l'acqua contribuiscono a mantenerle nel giusto
equilibrio.
L'acqua potabile è una soluzione di ioni (ione calcio, ione sodio,ione bicarbonato ecc..) in concentrazione ottimale.
L'acqua distillata ad esempio è da considerare non potabile
perché priva di sali disciolti, lo stesso vale per l'acqua piovana o
di fusione della neve.
Dal punto di vista legislativo[1] è stato definito, per molte dellesostanze che possono essere presenti nell'acqua, un valore limite
o una "soglia di concentrazione" che non deve essere superata;
se in un'acqua sono presenti uno o più composti in quantitàsuperiore al valore limite, essa non presenta più i requisiti di
potabilità.
[1]Riferimenti normativi:� Direttiva 98/83/CE;
� D.Lgs. 2 febbraio 2001, n. 31.� D.Lgs. 2 febbraio 2002, n. 27.
� D.M 29 dicembre 2003
ACQUA POTABILE: ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO
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Litri annui pro-capite di acqua minerale
Nazione 2004 2001
Italia 194,0 154,8
Messico 168,5 117,0
Emirati Arabi 163,3 109,8
Belgio 148,0 121,9
Francia 141,6 117,3
Spagna 136,7 101,8
Germania 124,9 100,7
Libano 101 67,8
Svizzera 99,6 90,1
Cipro 92,0 67,4
Stati Uniti 90,5 63,6
Arabia Saudita 87,8 75,3
Repubblica ceca 87,1 62,1
Austria 82,1 74,6
CONSUMO DELLE ACQUE MINERALI
Acqua in bottiglia:154 miliardi di litri/annui sul pianeta;
100 miliardi di dollari spesi all'anno.
Consumo pro capite acqua minerali in Italia in litri
Per la legge italiana le acque minerali commerciabili possono essere divise in varie categorie secondo quanto indicato dal
Decreto Legislativo 25 gennaio 1992 n.105.
La classificazione si basa sulla concentrazione del residuo fisso a 180° :
•acque MINIMAMENTE MINERALIZZATE: RF< 50 mg/l.
•acque OLIGOMINERALI (o leggermente mineralizzate):50 <RF< 500 mg/l.
•acque MEDIOMINERALI: 500 <RF< 1500 mg/l. •acque RICCHE DI SALI MINERALI: RF>1500 mg/l.
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CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE MINERALI
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Esistono poi altre categorie, sempre previste daldecreto, legate alla concentrazione o meno di specifici
sali minerali:
� bicarbonata, se lo ione bicarbonato è superiore a
600 mg/l; � solfata, se i solfati sono superiori a 200 mg/l;
� clorurata, se il cloruro è superiore a 200 mg/l; � calcica, se il calcio è superiore a 150 mg/l;
� magnesiaca, se il magnesio è superiore a 50
mg/l; � fluorata, se il fluoro è superiore a 1 mg/l;
� ferruginosa, se il ferro bivalente è superiore a 1 mg/l;
� acidula, se l'anidride carbonica libera è superiore
a 250 mg/l; � sodica, se il sodio è superiore a 200 mg/l;
� indicata per le diete povere di sodio, se il sodio è inferiore a 20 mg/l;
CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE MINERALI
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ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO
D.Lgs. 2-2-2001 n. 31 ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANOAggiornato con le modifiche del D.Lgs. 2 febbraio 2002, n. 27.
Art. 2. Definizioni.1. Ai fini del presente decreto, si intende per:
a) «acque destinate al consumo umano»:1) le acque trattate o non trattate, destinate ad uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande,
o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di
distribuzione, mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori;2) le acque utilizzate in un'impresa alimentare per la fabbricazione, il trattamento, la conservazione
o l'immissione sul mercato di prodotti o di sostanze destinate al consumo umano, escluse quelle,individuate ai sensi dell'articolo 11, comma 1, lettera e), la cui qualità non può avere conseguenze
sulla salubrità del prodotto alimentare finale;
Art. 4. Obblighi generali.1. Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite.
2. Al fine di cui al comma 1, le acque destinate al consumo umano:a) non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni
tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana;
b) fatto salvo quanto previsto dagli articoli 13 e 16, devono soddisfare i requisiti minimi di cui alle parti A e B dell'allegato I;
c) devono essere conformi a quanto previsto nei provvedimenti adottati ai sensi dell'articolo 14, comma 1.
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Art. 6. Controlli.1. I controlli interni ed esterni di cui agli articoli 7 e 8 intesi a garantire che le acque destinate al
consumo umano soddisfino, nei punti indicati nell'articolo 5, comma 1, i requisiti del presente decreto,devono essere effettuati:
a) ai punti di prelievo delle acque superficiali e sotterranee da destinare al consumo umano;
b) agli impianti di adduzione, di accumulo e di potabilizzazione;c) alle reti di distribuzione;
d) agli impianti di confezionamento di acqua in bottiglia o in contenitori;e) sulle acque confezionate;
f) sulle acque utilizzate nelle imprese alimentari;
g) sulle acque fornite mediante cisterna, fissa e mobile.
Art. 14. Conformità ai parametri indicatori.1. In caso di non conformità ai valori di parametro o alle specifiche di cui alla parte C dell'allegato 1,
l'autorità d'àmbito, sentito il parere dell'azienda unità sanitaria locale in merito al possibile rischio per la
salute umana derivante dalla non conformità ai valori di parametro o alle specifiche predetti, mette in atto i necessari adempimenti di competenza e dispone che vengano presi provvedimenti intesi a ripristinare la
qualità delle acque ove ciò sia necessario per tutelare la salute umana.
ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO
D.Lgs. 2-2-2001 n. 31 ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANOAggiornato con le modifiche del D.Lgs. 2 febbraio 2002, n. 27.
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Valore di parametro
Parametro (numero/100 ml)
Escherichia coli (E. coli) 0
Enterococchi 0
Per le acque messe in vendita in bottiglie
o contenitori sono applicati i seguenti valori
Valore di parametro
Parametro (numero/100 ml)
Escherichia coli (E. coli) 0/250 ml
Enterococchi 0/250 ml
Pseudomonas aeruginosa 0/250 ml
Conteggio delle colonie a 22° C 100/1ml
Conteggio delle colonie a 37° C 20/1ml
ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO
Parametri microbiologici
Allegato 1 - Parte A …”Art.4…devono soddisfare i requisiti minimi di cui alle parti A e B dell'allegato I”
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ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO
Parametro Valore di unità di
Parametro misura
Acrilammide 0.1 µg/l
Antimonio 5 µg/l
Arsenico 10 µg/l
Benzene 1 µg/l
Benzo(a)pirene 0.01 µg/l
Boro 1 mg/l
Bromato 10 µg/l
Cadmio 5 µg/l
Cromo 50 µg/l
Rame 1 mg/l
Cianuro 50 µg/l
Parametro Valore di unità di
Parametro misura
1.2 dicloroetano 3 µg/l
Epicloridrina 0.1 µg/l
Fluoruro 1.5 mg/l
Piombo 10 µg/l
Mercurio 1 µg/l
Nichel 20 µg/l
Nitrato (come NO3) 50 mg/l
Nitrito (come NO2) 0.5 mg/l
Antiparassitari 0.1 µg/l
Antiparassitari-Totale 0.5 µg/l
Idrocarburi policiclici
aromatici 0.1 µg/l
Selenio 10 µg/l
Tetracloroetilene 10 µg/l
Tricloroetilene
Trialometani-Totale 30 µg/l
Cloruro di Vinile 0.5 µg/l
Clorito 200 µg/l
Vanadio 50 µg/l
Parametri chimici
Allegato 1 - Parte B …”Art.4…devono soddisfare i requisiti minimi di cui alle parti A e B dell'allegato I”
Parametri chimici
1µg/l = 0.001 mg/l
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ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO
Parametro Valore Unità misura
Alluminio 200 µg/l
Ammonio 0.5 mg/l
Cloruro 250 mg/l
Clostridium perfringens (spore comprese) 0 n/100ml
Colore ACSVA
Conduttività 2500 µS/cm 20°C
Concentrazione ioni idrogeno >6.5 <9.5 Unità pH
Ferro 200 µg/l
Manganese 50 µg/l
Odore ACSVA
Ossidabilità 5 mg/l O2
Solfato 250 mg/l
Sodio 200 mg/l
Sapore ACSVA
Conteggio delle colonie a 22°C SVA
Batteri coliformi a 37°C 0 n/100 ml
Carbonio organico totale (TOC) SVA
Torbidità ACSVA NTU
Durezza* 15-50° F
Residuo secco a 180°C <1500 mg/l
Disinfettante residuo 0.2* mg/l ACSVA = Accettabile per i consumatori e senza v ariazioni anomale
SVA = Senza v ariazioni anomale; * se impiegato
Parametri indicatori
Allegato 1 - Parte C … “Art.14...non conformità ai valori di parametro o alle specifiche”
ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO
Concentrazione del residuo fisso a 180° :� MINIMAMENTE MINERALIZZATE: RF< 50 mg/l.
� OLIGOMINERALI (o leggermente mineralizzate): 50 <RF< 500 mg/l.
� MEDIOMINERALI: 500 <RF< 1500 mg/l.
� RICCHE DI SALI MINERALI: RF>1500 mg/l.
ESERCITAZIONE CLASSIFICAZIONE ACQUE IN BOTTIGLIA
Concentrazione sali minerali:� bicarbonata, se lo ione bicarbonato è superiore a 600 mg/l;
� solfata, se i solfati sono superiori a 200 mg/l; � clorurata, se il cloruro è superiore a 200 mg/l;
� calcica, se il calcio è superiore a 150 mg/l;
� magnesiaca, se il magnesio è superiore a 50 mg/l; � fluorata, se il fluoro è superiore a 1 mg/l;
� ferruginosa, se il ferro bivalente è superiore a 1 mg/l; � acidula, se l'anidride carbonica libera è superiore a 250 mg/l;
� sodica, se il sodio è superiore a 200 mg/l;
� indicata per le diete povere di sodio, se il sodio è inferiore a 20 mg/l;