I TEST BASATI SULLA LOGICA LINGUISTICA CONTENGONO … · oltre la struttura del testo, ed esplorare...

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I TEST BASATI SULLA LOGICA LINGUISTICA CONTENGONO UNA SERIE DI DOMANDE FINALIZZATE ALLA VERIFICA DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO E DELLA CAPACITA’ DI ELABORARE LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTI.

UN TESTO Può ESSERE COSTITUTO DA UNA SERIE DI FRASI MA ANCHE DA UNA SOLA PURCHè ABBIA SENSO COMPIUTO E RAPPRESENTI UN MESSAGGIO COMPLETO.

OLTRE CHE PER LA LUNGHEZZA, I TESTI POSSONO ESSERE DIFFERENZIATI A LIVELLO STRUTTURALE O PER LE PROBLEMATICHE AFFRONTATE.

Il concetto di testoPer testo si intende un qualsiasi fatto comunicativo prodotto all’interno dell’interazione discorsiva.

Lo studio del testo va affrontato secondo un approccio procedurale, che descriva i testi in relazione a come vengono usati.

Si dovrebbe andare oltre la struttura del testo, ed esplorare le strategie, le operazioni ed i processi che riflettono le attività di chi utilizza i testi.

PREMESSA

COMPRENSIONE

fase finale di un lungo processo altermine del quale il contenuto deltesto si integra con le conoscenzepossedute dal lettore.

Cos’è un testo?

Un testo o un brano è qualcosa di più che un insieme di frasi. E’ un’unità di significato complessa, diversa dalla combinazione dei singoli significati delle frasi che lo compongono.

In altri termini.. è il risultato dei collegamenti stabiliti dal lettore tra le sue varie frasi, e delle aggiunte da esso operate per colmare i vuoti di informazione del testo (inferenze).

Due concetti importanti nella definizione di testo

Coesione: relazione linguistica…

Coerenza: unità concettuale…

COESIONE……

Per coesione si intende l’uso di legami linguistici che segnalano la continuità o discontinuità di sensotra le diverse frasi del testo (subordinazione, anafora, congiunzioni, etc.);

COERENZA……..

Per coerenza si intende l’esistenza di legami semantici e concettuali tra le parti del testo. Dipende dal grado in cui sono rese esplicite o sono inferibili le connessioni concettuali tra le unità di significato del testo (le frasi, i paragrafi, i concetti).Dover rileggere per creare legami o dover produrre un eccessivo numero di inferenze per stabilire le connessioni tra le parti del testo, porta ad uno spreco di energie cognitive e rende difficile l’elaborazione del testo.

COSA SI INTENDE PER COMPRENSIONE DEL TESTO?

La ri-costruzione mentale del suosignificato.

Per significato si intende una rappresentazionementale che deriva dall’integrazionedell’informazione (linguistica e concettuale)data dal testo con le conoscenze e/o strutturedi conoscenza pre-esistenti del lettore.

In altre parole…

... per comprensione si intendegenericamente un PROCESSO diassimilazione di conoscenze ad altreconoscenze, dato dalla costruzione di unaRAPPRESENTAZIONE MENTALE,che è frutto dell’integrazione di nuoveinformazioni, desunte dal testo, all’internodi una struttura conoscitiva pre-esistentenel lettore.

LE COMPONENTI DEL PROCESSO DI COMPRENSIONE

Molto sommariamente si possono distinguere tre categorie di processi:

DECIFRATIVIriguardano la conversione dei grafemiin fonemi e simboli linguistici;

LINGUISTICIriguardano l’analisi lessicale, sintattica esemantica;

COGNITIVIriguardano l’attivazione delle conoscenzepre-esistenti, le inferenze e la costruzione di una rappresentazione mentale.

Fonologici; Ortografici; Sintattici; Di memoria; Semantici..

Siegel (2003).

Percettivi (analisi visiva); Fonologici; Ortografici; Sintattici + lessicali elaborazione parole

/frasi

Di memoria; Semantici..

Siegel (2003).

decodifica

Rappresentazione del significato

La percezione è il processo psichico che opera la sintesi dei dati sensoriali in forme dotate di significato.

È il percorso contrario svolto dal ricevente che trasforma il messaggio da codice in idee, concetti, immagini mentali

LA PSICOLOGIA COGNITIVISTA

cerca di spiegare come questi dueprocessi (decodifica e comprensione)collaborino e interagiscano al fine di unalettura fluente e significativa e qualisiano i processi psicologici sottostantialla comprensione della lettura.

BOTTOM-UP = analisi guidata dai dati (risponde ai segnali in arrivo agli occhi del lettore e costituisce la comprensione dal basso: dal riconoscimento dei grafemi, parole, frasi, brano)

TOP-DOWN = analisi guidata dai concetti (conoscenze possedute dal lettore che insieme a quelle appena acquisite, ma già sistematizzate, forniscono le aspettative a proposito dell’argomento)

RUOLO DELLE CONOSCENZE PRECEDENTI

Esse influenzano la comprensione attraverso l’applicazione di schemi.

SCHEMA: componente cognitiva essenziale del sistema di rappresentazione delle conoscenze e fondamento del sistema di elaborazione dell’informazione.

Lo schema è una struttura cognitiva per l’interpreta-zione della realtà e la sua rappresentazione mentale. Riproduce in modo economico (schematico) e funzionale (protitipicamente) gli elementi principali dell’evento che in esso è rappresentato.

Uno schema si forma attraverso la presentazione ripetu-ta di esperienze simili dalle quali è possibile astrarre caratteristiche comuni. La sua “attivazione” o utilizza-zione resta in gran parte inconsapevole. Es. “andare al ristorante”.

Il ruolo svolto dagli schemi nell’attività di comprensio-ne è vario:

a) forniscono strutture ordinate e collegate tra loro entro cui inserire nuova informazione;

b) permettono al lettore di distinguere tra informazione marginale e informazione centrale all’interno del brano;

c) sulla base degli schemi vengono compiute inferenze per integrare l’informazione data dal testo, con elementimancanti;

d) sono fondamentali nella memoria del testo: informa-zioni isolate risultano difficili da ricordare recuperare.

Per spiegare questi risultati Bartlett ricorre al concetto di “memoria schematica”. Ossia: le persone dispongono di strutture mentali per riconoscere ed anticipare gli eventi (schemi). Queste strutture (prototipiche e gene-ralizzabili) governano la comprensione e costituiscono le impalcature su cui il ricordo si costruisce.

Essendo esse schematiche, il ricordo non è mai completo,ma è sempre una sintesi di ciò che viene letto;

Essendo esse prototipiche, il ricordo non è mai fedele, ma può riflettere aggiunte, dovute agli schemi attivati e alle inferenze che mediante essi vengono fatte .

Sono diverse le caratteristiche del testo che hanno un’influ-enza sul processo di comprensione:

- lo scopo del testo (intrattenere, informare, convincere) oil tipo a cui il testo appartiene (espositivo, letterario, argomen-tativo);

-la struttura del testo. All’interno di ciascun tipo di testo, la struttura, ossia il modo in cui l’informazione è organizzata, guida il processo di comprensione. La coerenza e la coesione del testosono un’espressione della sua struttura;

- l’argomento del testo. Il grado in cui esso è familiare influiscesulla difficoltà/facilità di comprensione.

Un testo può guidare o facilitare la comprensione attraverso vari mezzi:- l’anticipazione dei contenuti (organizzatori anticipati):la loro funzione è fornire al lettore una breve sintesi delcontenuto di un brano, per attivare le strutture cognitive adeguate;-la segnalazione dell’informazione rilevante (sintesifinali, mettere in evidenza il punto di vista dell’autore, laanticipazione delle informazioni più rilevanti, etc.)-le domande (inserite nel testo), stimolano il lettore adattivare conoscenze, stabilire connessioni, organizzare ciò che sa).

Il concetto di organizzatore anticipato è stato introdotto da Ausubel all’inizio degli anni ‘60. Il principio è il se-guente: poiché la comprensione di un brano ha luogo mediante l’attivazione di strutture di conoscenza adeguate e l’integrazione della nuova informazione con la vecchia,allora la funzione degli organizzatori anticipati è quella di attivare queste strutture, che forniscono una impalca-tura a cui si ancorano le idee espresse successivamentenel brano. Gli organizzatori anticipati dovrebbero fornire al lettoreuna sintesi del materiale, ma soprattutto delle idee piùgenerali utili ad inquadrare il materiale stesso.

Questo concetto è invece introdotto da B.F Meyernegli anni ‘70. Alcune parti di un testo possono essere messe in evidenza ed assumere una funzione di segna-lazione. Queste segnalazioni hanno un effetto sulla rievo-cazione del testo. Meyer individua diversi tipi di segna-lazione possibile:

-la sintesi finale (riprende alcuni contenuti);-l’uso di espressioni che mettono in evidenza il punto divista dell’autore (“purtroppo”, “fortunatamente”, etc.),- l’anticipazione dell’informazione rilevante di un brano (“un problema fondamentale..”, “due punti su cui ci sof-fermeremo sono..”).

Le caratteristiche del testo hanno “forza” in relazione alle caratteristiche del lettore:

a) le conoscenze pre-esistenti (da quelle lessicali a quelleinerenti lo specifico argomento trattato);b) l’atteggiamento più o meno passivo del lettore: dovrebbe essere in grado di variare il ritmo della lettura a seconda degli scopi per cui legge, focalizzare l’attenzione in base all’importanza attribuita alle diverse parti del brano, produrre inferenze;c) il corretto funzionamento del sistema di elaborazione(dalla trasduzione sensoriale, alla memoria a breve ter-mine, alla memoria a lungo termine);d) le abilità metacognitive: la consapevolezza che il lettore pos-siede delle proprie conoscenze sulla lettura e delle proprie strategie.

Trattando dell’influenza delle conoscenze lessicali e con-cettuali, e delle strategie e dei meccanismi di lettura sul processo di comprensione si è indirettamente parla-to del ruolo delle: -conoscenze dichiarative. “Sapere che”Ossia le conoscenze pregresse del lettore sull’argomento, sul compito, e sul testo (tipo di testo, struttura, etc.);-conoscenze procedurali. “Sapere come”La conoscenza delle strategie di lettura (lettura rapida, selezione dell’informazione nel testo, etc.) o delle moda-lità di inferenza.

Nel trattare di conoscenza condizionale abbiamo assun-to implicitamente che il lettore sia consapevole delleproprie strategie, e ne sappia controllare l’uso.

Il concetto di metaconoscenza comprende proprio que-sti due aspetti:

“[..] la conoscenza da parte del soggetto delle proprie attività cognitive ed il controllo che è in grado di eserci-tare su di esse.”

De Beni & Pazzaglia (1995)

Una buona abilità metacognitiva in compiti di comprensione richiede:a) sensibilità al testo: intesa come abilità di valutare la difficoltàdel testo, individuare l’informazione rilevante, distinguere tra informazione centrale e marginale;b) conoscenze specifiche sul compito: la lettura è un’attività che varia in funzione delle consegne e degli scopi. In compiti diversi è possibile fare riferimento a diversi criteri di comprensione;c) scelta della strategia: consapevolezza delle proprie strategie e della loro diversa funzione (scorsa rapida, lettura analitica, lettura selettiva, rilettura, etc.)d) consapevolezza delle proprie caratteristiche individuali: consapevolezza del funzionamento della propria memoria, o della necessità di attivare conoscenze precedenti per migliorare la comprensione.

L’intervento che si focalizza sulle conoscenze dichiarati-ve ha per oggetto principale:

a) la verifica e l’attivazione delle conoscenze pregressedel lettore: il lettore possiede schemi ben formati in cui integrare le nuove conoscenze? Questi schemi sono statiattivati? Possiede le conoscenze linguistiche necessariealla comprensione? b) la verifica delle conoscenze riferite al testo: il lettoresa dove individuare l’informazione centrale? Sa quali indici sottolineano l’informazione rilevante? Sa qualestruttura ha l’informazione in quel tipo di testo? Savalutare il testo?

L’intervento relativo alle conoscenze procedurali puòcomprendere:a) analisi del proprio processo di comprensione: ciò che si ricorda non è mai una rappresentazione fedele del testo, e questo ha una sua importante funzione;b) analisi delle diverse strategie di lettura (rapida, seletti-va e analitica): la lettura deve essere flessibile. c) analisi delle strategie di riparazione: la memoria pone limiti fisiologici alla comprensione. In caso di caduta della comprensione alcune strategie possono ovviare ai problemi di memoria: tener presente il punto cruciale, rileggere, consultare altre fonti, sospendere la rappresentazione, etc..

Può comportare:a) de-automatizzazione: uno dei maggiori problemi delcattivo lettore è il suo automatismo nella lettura. La lettura può essere resa meno automatica, ad esempio, mediante l’uso di domande nel corso della comprensione;b) riflessione metacognitiva sul processo di lettura e sui propri limiti di elaborazione (percettivi, mnemonici, di conoscenza) ed esercizio delle strategie di lettura in funzione dello scopo;c) sensibilizzazione alla struttura del testo: sapere utiliz-zare la struttura del testo ed i suoi indici.

METACOGNIZIONE = riflessione sui propri processi mentali, conoscenza delle proprie attività cognitive e controllo esercitato su di esse.