I Terremoti Cartosio Zanoli
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I terremoti sono vibrazioni della crosta terrestre provocate da un'improvvisa liberazione di energia che
avviene in un punto al di sotto della superficie terrestre; da questo punto si propagano in tutte le direzioni una
serie di onde elastiche, dette "onde sismiche".
Il punto preciso dal quale le onde sismiche sono partite si chiama "ipocentro“.
La proiezione verticale dell'ipocentro sulla superficie terrestre viene invece detta "epicentro".
Le onde sismiche possono essere di tre tipi:•Onde longitudinali o di compressione (P)•Onde di taglio o trasversali (S) •Onde superficiali (R e L)
Onde longitudinali o di compressione(P)
Le onde P (onde prime) fanno oscillare la roccia
avanti e indietro, nella stessa direzione di
propagazione dell'onda. Esse generano quindi
"compressioni" e "rarefazioni" successive nel
materiale in cui si propagano.
Onde di taglio o trasversali(S)
Le onde S, ovvero onde "seconde" muovono la
roccia perpendicolarmente alla loro direzione di
propagazione (onde di taglio).
Onde P e onde S
Onde superficiali (R e L)
Le onde superficiali, a differenza di quello che
qualcuno potrebbe pensare, non si manifestano
dall‘epicentro ma solo ad una certa distanza da
questo. Tali onde sono il frutto del combinarsi delle
onde P e delle onde S, sono perciò molto
complesse. Le onde superficiali sono quelle che
provocano i maggiori danni.
Strumenti per rilevare i fenomeni sismici
Il sismometro e il sismografo sono strumenti che
vengono utilizzati per registrare i fenomeni sismici:
• Si definisce sismometro un qualunque strumento che
misura la dipendenza temporale dello spostamento, della velocità
o dell'accelerazione del terreno.
• Il sismografo è costituito da una serie di elementi che
consentono la rappresentazione grafica dell'andamento del
segnale sismometrico nel tempo.
Entrambi producono un sismogramma,cioè un grafico
rappresentante la dipendenza della quantità in oggetto dal tempo.
Sismometro
Sismografo
Sismogramma
Le scale
Le Scale Richter e Mercalli sono sistemi usati
per la valutazione dell'intensità di un terremoto.
Scala Richter
A differenza della Scala Mercalli la Scala Richter misura l’ energia
sprigionata dal fenomeno sismico su base puramente strumentale.
Sebbene sia largamente in uso,il termine Scala Richter è
errato,infatti la magnitudo Richter non dipende dallo stile
edilizio della regione colpita e non ha divisioni in gradi.
Scala Mercalli
La scala Mercalli è una scala che misura gli effetti di
un terremoto sulle persone o sulle cose.
La scala Mercalli misura l'intensità di un terremoto, cioè i
suoi effetti sui manufatti. Due terremoti di magnitudo diversa
possono avere lo stessa intensità, se per esempio hanno
ipocentri posti a differenti profondità, oppure si verificano in
zone con una diversa antropizzazione,cioè il processo
mediante il quale l'uomo modifica l'ambiente naturale.
Sismicità in Italia
La Rete Sismica Nazionale Centralizzata registra più di 2000 terremoti l'anno.
• 1980 (23 novembre) - Terremoto dell'Irpinia, scala Richter di 6,9°: devastate
diverse zone tra la Campania e la Basilicata, con danni ingentissimi nell'area
del Vulture. Vengono distrutti numerosi paesi, i morti saranno migliaia. A Napoli
crolla un palazzo di diversi piani provocando numerosi morti (3.000 circa).
• 1997 (26 settembre) (oltre a scosse meno forti nei giorni seguenti) - Terremoto
di Umbria e Marche: furono coinvolte le zone di Assisi, Colfiorito, Verchiano,
Foligno, Sellano, Nocera Umbra, Serravalle di Chienti, Camerino. Scosse
disastrose: distrutte numerose frazioni del comune di Foligno ed altri centri,
gravi danni alle città; undici morti.
• 2002 dal (31 ottobre) al 2 novembre - Terremoto del Molise e Puglia: San
Giuliano di Puglia. Crollata una scuola dove morirono 27 bambini. 30 morti in
tutto.
• 2008 (23 dicembre) - Sisma di magnitudo 5,2 Richter con epicentro nelle zone
di Traversetolo (PR), Neviano degli Arduini (PR), Vetto (RE) e Canossa (RE).
I più importanti sono:
Terremoto del 23 Dicembre 2008
Una scossa di terremoto di magnitudo 5,2 è stata avvertita in
alcune regioni del Nord Italia intorno alle 16,25 di martedì 23
dicembre. Poi, in serata verso le 23.00,di magnitudo 4,8.
L'epicentro, secondo gli strumenti dell’ Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia, è stato localizzato nei comuni di Vetto,
Canossa e Neviano degli Arduini, sull'Appennino tra Parma e
Reggio Emilia. Il sisma, con intensità diversa, è stato avvertito in
Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia
Giulia, Toscana, Trentino Alto Adige e Liguria.
Come risulta dalla mappa, la sismicità si concentra soprattutto nelle Alpi,
lungo gli Appennini e riguarda la maggior parte dei vulcani attivi del
Quaternario (per esempio, L'Etna, il Vesuvio, i Campi Flegrei, i Colli Albani).
Grazie per l’ attenzione da
Riccardo e Samuele
•http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto
•http://www.ingv.it/temi-ricerca/terremoti
(centro nazionale terremoti)
•http://digilander.libero.it/bartluke/Immagini/epi.gif
•http://www.vialattea.net/spaw/image/geolo
gia/Sismografi/02ondevolume.jpg
•http://eduseis.na.infn.it/didattica/moduloV/modulo4.gif
Tratta da:
•http://experimenta.altervista.org/images/sismografo.jpg