I tanti modi di essere albero

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10 Scuola dell’infanzia - n. 6 - 2013 L’esperienza di Palermo Sono tanti gli alberi che possono interessare i bambini e che sono originari di altri Paesi: l’al- bero del cacao, quello del caffè, quello del banano, presente tra l’altro anche in alcune re- gioni del Sud d’Italia. Scoprire la varietà della natura può stimolare nei bambini la curiosità per ciò che è oltre la siepe del “nostro giardino”. Agli insegnanti, invece, l’invito a esplorare il sito dell’Officina creativa Interculturale di Paler- mo – www.casaofficina.it – per conoscere ciò che l’extrascuola ci propone. Adriana Di Rienzo Docente a contratto di Pedagogia interculturale, Università di Modena e Reggio Emilia culture Le insegnanti della scuola dell’infanzia Arcobaleno hanno progettato un percorso di cura e conoscenza dell’ambiente. Vogliono lavorare in giardino e osservare in ogni albero particolarità e trasformazioni. Da tempo la scuola cerca di affrontare in ottica interculturale sia la quotidianità sia i percorsi didattici, ma con un tema come quello degli alberi le insegnanti, un po’ disorientate, chiedono: “Che cosa e come si può fare?”. La richiesta mi sollecita a cercare e a condividere un percorso “siciliano”... ad alberi conosciuti, come l’arancio e l’ulivo, e sconosciuti come il baobab e il mango. Tutti, da qualsiasi parte del mondo venissero o in qualsiasi Paese fossero nati, hanno regalato agli albe- ri parole in differenti lingue per ringra- ziarli dei loro doni e renderli partecipi di emozioni e affetti. Gabriele ha scel- to di donare agli alberi la parola “amunì” che in dialetto siciliano vuol dire “andiamo”, perché gli alberi che sono legati alla terra dalle loro radici in realtà si muovono senza sosta. e diverse sezioni della scuola d’in- fanzia hanno lavorato poi alla co- struzione di un unico grande al- bero tridimensionale, fatto con materiali di riciclo. Grandi e piccoli hanno contribuito a realizzare un al- bero comune, in cui ciascuno ha po- tuto riconoscere la foglia o il fiore fat- to dalle proprie mani, ma anche quello fatto dal compagno o dall’in- segnante della sezione accanto. Alla fine del percorso il grande albe- ro è stato portato nell’atrio della scuola da tutti i bambini in festa, ac- compagnati dal suono di una fisar- monica. L’albero della Scuola d’infan- zia “Amari” ha incontrato gli alberi dei “grandi” che frequentano la scuola primaria e secondaria di primo grado. Gli alberi hanno formato un unico grande bosco e a ogni alunno è stato consegnato un messaggio di invito alla convivenza. le sezioni delle Scuole dell’infanzia “Michele Amari” e “Maestri del lavo- ro”. Insegnanti, educatrici e bambini hanno scoperto insieme i “tanti modi di essere albero” non solo attraverso l’osservazione, nel giardino della scuola, delle diverse piante, ma anche attraverso la narrazione di miti legati infanzia e mondo esperienza fa parte di un proget- to che l’associazione “Officina Creativa Interculturale” ha coordi- nato (in collaborazione con l’Univer- sità e l’Istituto Comprensivo “Amari- Roncalli”). Il percorso, sull’educazione alla differenza, ha avuto come prota- gonisti gli alberi e ha coinvolto tutte L L I tanti modi di essere albero...

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Articolo sui laboratori di educazione interculturale coordinati dall'Officina Creativa Interculturale presso le scuola dell'infanzia "Michele Amari" e "Maestri del lavoro" a Palermo, pubblicato sulla rivista "Scuola dell'infanzia", n.6, Anno 2013, ed. Giunti

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10 Scuola dell’infanzia - n. 6 - 2013

L’esperienza di Palermo

Sono tanti gli alberi che possono interessare i bambini e che sono originari di altri Paesi: l’al-bero del cacao, quello del caffè, quello del banano, presente tra l’altro anche in alcune re-gioni del Sud d’Italia. Scoprire la varietà della natura può stimolare nei bambini la curiosità per ciò che è oltre la siepe del “nostro giardino”. Agli insegnanti, invece, l’invito a esplorare il sito dell’Officina creativa Interculturale di Paler-mo – www.casaofficina.it – per conoscere ciò che l’extrascuola ci propone.

Adriana Di RienzoDocente a contratto di Pedagogia interculturale,Università di Modena e Reggio Emiliaculture

Le insegnanti della scuola dell’infanzia Arcobaleno hanno progettato un percorso di cura e conoscenza dell’ambiente. Vogliono lavorare in giardino e osservare in ogni albero particolarità e trasformazioni.

Da tempo la scuola cerca di affrontare in ottica interculturale sia la quotidianità sia i percorsi didattici, ma con un tema come quello degli alberi le insegnanti, un po’ disorientate, chiedono: “Che cosa e come si può fare?”. La richiesta mi sollecita a cercare e a condividere un percorso “siciliano”...

ad alberi conosciuti, come l’arancio e l’ulivo, e sconosciuti come il baobab e il mango. Tutti, da qualsiasi parte del mondo venissero o in qualsiasi Paese fossero nati, hanno regalato agli albe-ri parole in differenti lingue per ringra-ziarli dei loro doni e renderli partecipi di emozioni e affetti. Gabriele ha scel-to di donare agli alberi la parola “amunì” che in dialetto siciliano vuol dire “andiamo”, perché gli alberi che sono legati alla terra dalle loro radici in realtà si muovono senza sosta.

e diverse sezioni della scuola d’in-fanzia hanno lavorato poi alla co-

struzione di un unico grande al-bero tridimensionale, fatto con materiali di riciclo. Grandi e piccoli hanno contribuito a realizzare un al-bero comune, in cui ciascuno ha po-tuto riconoscere la foglia o il fiore fat-to dalle proprie mani, ma anche quello fatto dal compagno o dall’in-segnante della sezione accanto. Alla fine del percorso il grande albe-ro è stato portato nell’atrio della scuola da tutti i bambini in festa, ac-compagnati dal suono di una fisar-monica. L’albero della Scuola d’infan-zia “Amari” ha incontrato gli alberi dei “grandi” che frequentano la scuola primaria e secondaria di primo grado. Gli alberi hanno formato un unico grande bosco e a ogni alunno è stato consegnato un messaggio di invito alla convivenza.

le sezioni delle Scuole dell’infanzia “Michele Amari” e “Maestri del lavo-ro”. Insegnanti, educatrici e bambini hanno scoperto insieme i “tanti modi di essere albero” non solo attraverso l’osservazione, nel giardino della scuola, delle diverse piante, ma anche attraverso la narrazione di miti legati

infanzia e mondo

esperienza fa parte di un proget-to che l’associazione “Officina Creativa Interculturale” ha coordi-

nato (in collaborazione con l’Univer-sità e l’Istituto Comprensivo “Amari-Roncalli”). Il percorso, sull’educazione alla differenza, ha avuto come prota-gonisti gli alberi e ha coinvolto tutte

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