I servizi del territorio per i disturbi dello spettro autistico delle … · 2019-01-07 · Nel...
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I servizi del territorio per i disturbi dello spettro autistico delle N.P.I. della Città Metropolitana di
Torino e il compito delle scuole nelle linee guida e nella DGR n.2/2016
S.C. NEUROPSICHIATRIA INFANTILE Dott.ssa L. Cristaudi
Il Percorso Diagnostco Terapeutco Assistenziale per i Disturbi dello Spetro dell'Autsmo dell'ASLTO4
S.S. PSICOLOGIA della SALUTE in ETÀ EVOLUTIVA S.S. PSICOLOGIA della SALUTE in ETÀ EVOLUTIVA RESPONSABILE DOTT. UGO SALVARANI
PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO NELL'ASLTO4
Raccomandazioni regionali “Programma di Governo Clinico sull'Autismo e i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo della Regione Piemonte” del 20/4/2009.
Elaborazione del PDTA Aziendale nel 2009
Accordo Stato-Regioni del 22/11/2012 “Linee di indirizzo per la promozione de il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (DPS)”
DGR n. 22/7178 del 3/3/2014 “Disturbi pervasivi dello sviluppo: recepimento dell'Accordo Stato-Regioni”
Delibera Aziendale dell'ASLTO4 n. 1288 del 22/12/2016 che istituisce i Nuclei DPS
DGR n.2-4286 del 29/11/2016 Raccomandazioni Regionali “Progetto Integrato: Disturbi dello Spettro Autistico Allegato A”
DGR n.26-1653 del 29/6/2015, DGR n.2-4286 del 29/11/2016 e Determinazione n. 492 del 2477/2017 per l'assegnazione di un contributo fnanziario fnalizzato all'intervento regionale a sostegno della cura di pazienti cronici con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico
Delibera Aziendale di settembre 2018 che prende atto dell'utilizzo de fnanziamento a favore dell'implementazione dei Servizi a favore dei pazienti con disturbi dello spettro autistico
Distretto di Chivasso-S. Mauro T.seDistretto di Settimo T.se
Distretto di Ciriè
Distretto di Courgnè
Distretto di Ivrea
Il territorio dell’ASLTO4
Sedi operative
CHIVASSOCHIVASSO via Nino Costa 43 via Nino Costa 43
S. MAURO T.seS. MAURO T.se via Speranza 31 via Speranza 31
SETTIMO T.seSETTIMO T.se via S. Cristina 3 via S. Cristina 3
CHIVASSOCHIVASSO via Nino Costa 43 via Nino Costa 43
S. MAURO T.seS. MAURO T.se via Speranza 31 via Speranza 31
SETTIMO T.seSETTIMO T.se via S. Cristina 3 via S. Cristina 3
BORGARO BORGARO via S.S. Cosma e via S.S. Cosma e Damiano 1Damiano 1
LANZO LANZO via Marchesi della via Marchesi della Rocca 30Rocca 30
BORGARO BORGARO via S.S. Cosma e via S.S. Cosma e Damiano 1Damiano 1
LANZO LANZO via Marchesi della via Marchesi della Rocca 30Rocca 30
Ciriè – Valli di LanzoCiriè – Valli di LanzoCiriè – Valli di LanzoCiriè – Valli di Lanzo
Chivasso S. Mauro T.se Settimo Chivasso S. Mauro T.se Settimo
T.seT.se
Chivasso S. Mauro T.se Settimo Chivasso S. Mauro T.se Settimo
T.seT.se
IVREAIVREA via del Saudino 3 via del Saudino 3
CALUSOCALUSO via Roma 22 via Roma 22
CASTELLAMONTECASTELLAMONTE p.zza Nenni 1 p.zza Nenni 1
IVREAIVREA via del Saudino 3 via del Saudino 3
CALUSOCALUSO via Roma 22 via Roma 22
CASTELLAMONTECASTELLAMONTE p.zza Nenni 1 p.zza Nenni 1
IvreaIvreaIvreaIvrea
Dati Regione Piemonte su base ISTAT - 2016
Il bacino d’utenza
NUCLEI DPS
Nuclei di operatori formati composto da tutti gli operatori di riferimento per la presa in carico di minori con autismo (NPI, psicologo, logopedista, terapista neuropsicomotricità, educatore) secondo il principio dell'integrazione multiprofessionale deputato/i alla gestione del percorso diagnostico e alla defnizione del progetto personalizzato di trattamento.
Costituito da personale multidisciplinare della SC di NPI e della SS di Psicologia dell'Età Evolutiva
Suddivisione nei gruppi di pertinenza territoriale:
• Chivasso – Settimo coordinatrice d.ssa A. Olivieri (ex ASL7)
• Borgaro – Lanzo coordinatrice d.ssa E. Macocco (ex ASL6)
• Ivrea – Caluso – Castellamonte coordinatrice d.ssa M. Caldognetto (ex ASL9)
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PDTA per i Disturbi dello Spettro dell'Autismo
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Le Linee Guida internazionali e nazionali European Pact for Mental Health and Weel-
being EC 2008 WHO Global Plan of Action for children’s
environmental health 2010-2015 Linee Guida SINPIA 2005 Linee Guida dell’ISS 2011
Diagnosi precoce (strumenti di screening e di diagnosi standardizzati)
INDIVIDUAZIONE PRECOCE RETE CON I PEDIATRI
Il sospetto diagnostico è formulato dal PLS o dal MMG che si confgurano quali primi operatori del percorso di presa in carico
E' quindi importante, al fne di migliorare la tempestività della diagnosi, raforzare il coinvolgimento dei pediatri di libera scelta e aumentarne la sensibilità del tema
E' stato avviato nell'ASLTO4 un programma di sensibilizzazione e formazione rivolto ai PLG e ai MMG
Nel 2009 è stato realizzato un corso di formazione all'utilizzo della scala CHAT sul territorio dell'exASL9
Nel 2018 è stato nuovamente proposto un corso di formazione per l'individuazione precoce dei bambini a rischio e per l'utilizzo della scala MCHAT rivolto ai PLG e ai MMG di tutta l'ASLTO4
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INDIVIDUAZIONE PRECOCE
Facendo riferimento alle Bandierine Rosse di Filipeck vanno considerati a rischio i bambini che:
Nessuna lallazione entro i 12 mesi
Nessuna gestualità (indicare, muovere la mano, salutare) entro i 12 mesi
Nessuna parola entro i 16 mesi
Nessuna frase spontanea (non ecolalia) di due parole entro i 24 mesi
Qualunque perdita di qualsiasi abilità linguistica o sociale a qualunque età
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INDIVIDUAZIONE PRECOCE
Vanno considerati a rischio i bambini che risultano positivi alle Scale CHAT, M-CHAT o Q-CHAT
Si raccomanda una particolare attenzione nei confronti dei fratelli di bambini afetti e ai nati prematuri
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INVIO AL SERVIZIO SPECIALISTICO E FASE DI ACCOGLIENZA
Il PLS o MMG inviano il bambino e la sua famiglia al centro territoriale specialistico per l'inizio dell'iter diagnostico-terapeutico previsto.
La prima visita viene fssata secondo le modalità operative organizzative del Servizio a cui viene fatto l'invio e viene garantita presso l'ASL di residenza entro 30 giorni defnendo questi invii con un criterio di priorità
L'accoglienza consiste in una prima visita NPI o colloquio da parte dello psicologo. E' formulato un sospetto di disturbo e il bambino è quindi inviato alle valutazioni cliniche neuropsichiatriche e psicodiagnostiche
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LA VALUTAZIONE CLINICA MULTIPROFESSIONALE
Valutazione neuropsichiatrica:
Esame obiettivo e neurologico
Osservazione del bambino
Esami strumentali medico-biologici (secondo i criteri in Appendice con esami di I e II livello): esclusione di eventuale sordità
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LA VALUTAZIONE CLINICA MULTIPROFESSIONALE
La diagnosi si basa sull'analisi del comportamento volti ad individuare i criteri presenti nel DSM5 (Criterio A. Comunicazione e interazione sociale Criterio B. Presenza di comportamenti stereotipati) in base all’individuazione di cut-of
Valutazione psicodiagnostica:
Anamnesi (Intervista ADI-r, CARS2 Questionario per genitori, KADI per alto funzionamento)
Osservazione di gioco libero e strutturato se possibile videoregistrate con compilazione di scale standardizzate (CARS2, GARS, ECA, ADOS/2)
Interviste autosomministrate per alto funzionamento (RAADS-AspieQuiz)
Valutazione del livello cognitivo e/o di sviluppo e del livello di comportamento adattivo (scala Vineland) e rilevazione della diagnosi di disabilità intellettiva
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Percorso diagnosticoAutism Diagnostic Schedule ADOS-2
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• Modulo Toddler: per bambini 12-30 mesi che non utilizzano regolarmente un linguaggio frasale;
• Modulo 1: per bambini a partire dai 31 mesi di età che non utilizzano regolarmente un linguaggio dotato di una struttura frasale;
• Modulo 2: per bambini di ogni età con linguaggio frasale ma non ancora verbalmente fuenti;
• Modulo 3: per bambini verbalmente fuenti e giovani adolescenti;
• Modulo 4: per adolescenti e adulti verbalmente fuenti
Secondo la DGR (Progetto Integrato) il percorso che porta alla formulazione della diagnosi deve essere garantito con criteri di priorità entro 120 giorni dalla prima diagnosi
La diagnosi è fatta sulla base dei criteri diagnostici del DSM5 e codifcata secondo i criteri ICD e viene restituita in forma scritta
Alla restituzione o in opportuno momento successivo va garantita l’informazione sui diritti previsti dalla Legge per la disabilità (Legge 104 e Legge per l'Invalidità Civile)
RESTITUZIONE DELLA DIAGNOSI
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La valutazione e ri-valutazione funzionale è un atto indispensabile per una formulazione del progetto di trattamento e avviene in modo multiprofessionale
LA VALUTAZIONE FUNZIONALE
Utilizzo del PEP3, PEPr, VBMAPP o in bambini più piccoli Check List dell’Early Start Denver Model; Scale Vineland
Per gli adolescenti si utilizza il TTAP
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Verifca degli obiettivi possibilmente semestrale in età prescolare e successivamente annualeLe valutazioni funzionali vengono aggiornate ai passaggi di scuola o in presenza di particolare necessità e in ogni caso al momento del passaggio all’età adulta
Il trattamento precoce rivolto a bambini che non frequentano ancora la scuola dell’infanzia si connota come Trattamento sanitario: attuato dai servizi sanitari
Il trattamento nelle fasce d’età successive all’inserimento nella scuola dell’infanzia Trattamento integrato: comprende tutte le attività di carattere educativo efettuate da operatori socioassistenziali, insegnanti e genitori all’interno di uno specifco progetto individualizzato condiviso condotto secondo le metodologie educative raccomandate dalle Linee Guida
IL TRATTAMENTO
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Lavoro di rete
L’obiettivo del lavoro in rete è fornire al soggetto un ambiente adeguato ad afrontare le problematiche poste dalla patologia e dalla crescita, grazie alla condivisione del progetto individualizzato
Se è pur vero che di autismo non si guarisce, è anche vero che un buon trattamento può migliorare di molto la qualità di vita del bambino/persona.
L’OBIETTIVO del trattamento non è quindi la guarigione, ma il raggiungimento della PIU’ AMPIA AUTONOMIA POSSIBILE per QUEL BAMBINO
Sistema sanitario (Servizio NPI, medico pediatra)
Famiglia
Scuola
Servizi Sociali
Privato Sociale, Volontariato, Associazione genitori
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Disturbi dello Spettro dell’Autismo: progetto ri-abilitativo
Per essere efcace il progetto deve essere:
1. Precoce (caratteristiche dell’invio)
2. Mirato (diversifcato in funzione delle criticità, dell’età e delle potenzialità emerse)
3. Continuativo
4. Verifcabile nel tempo: la verifca degli interventi deve avvenire periodicamente mediante la rivalutazione del bambino ed essere fnalizzata alla riprogettazione in funzione delle nuove criticità/potenzialità.
Il trattamento farmacologico, qualora intrapreso, rientra nel progetto e soggiace alle stesse valutazioni di efcacia
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Progetto ri-abilitativo
Il trattamento è centrato sullo sviluppo delle abilità sociali e del rapporto interpersonale tra il bambino autistico e le persone che vivono nei suoi ambienti di vita.
Deve comprendere:● interventi specifci per lo sviluppo della comunicazione,● interventi ri-abilitativi precoci basati sugli approcci cognitivo-
comportamentali (TEACCH, ABA, Modello Denver, ecc.) ● lavoro mirato volto alla riduzione dei comportamenti
problema (tecniche derivate dall’ABA = Analisi Applicata del Comportamento)
Non esiste un trattamento standard per tutti i bambini ma si tratta di utilizzare in modo integrato tutte le tecniche utili alla costruzione di un progetto individualizzato 20 / 43
Progetto ri-abilitativo
Età 0-3 anni:
Intervento logopedico e neuropsicomotorio (continuativo o organizzato a cicli) eventualmente integrato con intervento educativo domiciliare
Colloqui clinici di supporto ai genitori (Parent Trainining)
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Progetto ri-abilitativo
Età 3- 6 anni:
Intervento logopedico e neuropsicomotorio (continuativo o organizzato a cicli)
Colloqui clinici di supporto ai genitori (Parent Trainining)
Avvio di interventi educativi con Cooperative dei Consorzi Sociali
Coordinamento con insegnante di sostegno e assistente alle autonomie (dove presente) e con altri eventuali interventi del privato sociale (TMA, Musicoterapia, Pet Therapy, ecc.)
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Progetto ri-abilitativo
Età 6-11 anni:
Monitoraggio logopedico e/o neuropsicomotorio con eventuali cicli di trattamento mirati al supporto degli apprendimenti e eventuali cicli di
Colloqui clinici di supporto ai genitori (Parent Trainining)
Coordinamento con insegnante di sostegno e assistente alle autonomie (dove presente) e con altri eventuali interventi privati (TMA, Musicoterapia, Pet Therapy, ecc.)
Avvio di interventi psicoeducativi individuali o di gruppo in convenzione con ASL o con Servizio Sociale (“Valdocco” a Settimo T.se, “Una casa per gli amici di Francesco” a Cuorgné, “SillAba” a Ivrea, «Una casa per l’Autismo» di Candelo, «Ospedale San Camillo»)
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Progetto ri-abilitativo
Età 11-18 anni:
Colloqui clinici di supporto ai genitori (Parent Trainining)
Coordinamento con insegnante di sostegno e assistente alle autonomie (dove presente): alternanza scuola-lavoro
Interventi psicoeducativi individuali o di gruppo in convenzione con ASL o Servizio Sociale (Valdocco a Settimo T.se, “Una casa per gli amici di Francesco” a Cuorgné, “SillAba” a Ivrea, Ospedale “San Camillo”, “Laborarte” a Rivarolo )
Inserimento in Centri Diurni o CAD con il Servizio SocialeCoordinamento con altri eventuali interventi privati (TMA, Musicoterapia, Pet Therapy, ecc.)
Passaggio al Centro Autismo Adulti dell'ASLTO4 24 / 43
INCLUSIONE SCOLASTICA
I bambini con disturbo dello spettro autistico ricevono nella maggioranza dei casi una certifcazione scolastica volta a promuovere l'inclusione scolastica
DGR n. 15-6181 del 29/7/2013 “Tutela del diritto allo studio degli alunni e studenti con disabilità”
Proflo Descrittivo di Funzionamento e Progetto Multidisciplinare secondo la classifcazione ICF: predisposizione di un progetto mirato sul bambino che tiene conto dell’ambiente e dei facilitatori/barriere
INCLUSIONE SCOLASTICA
Programmi di educazione strutturata:
Organizzazione dei tempi e degli spazi
Valutazioni periodiche e predisposizione di attività volte al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo prefssati
Utilizzo degli strumenti visivi per la comunicazione in entrata e in uscita
Strategie di rinforzo (token economy, ecc.)
Attività in individuale/in piccolo-grande gruppo
DIAMO I NUMERI !PREVALENZA DELL'AUTISMO SULLA POPOLAZIONE
La letteratura internazionale indica una stima mediana di prevalenza pari a 6,2 su 1000 con punte recenti di 1 bambino su 59 (Centre of Disease Control 2018)In Italia non sono stati pubblicati studi di prevalenza a livello Nazionale ma esistono dati parziali Regionali che descrivono una situazione diversa: Emilia Romagna stimata prevalenza all'età di 7 anni di 3.6/1000 (Nardocci 2012); in Piemonte dato di Npi.net 3,9/1000 (Arduino 31/12/2014)
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DIAMO I NUMERI! PREVALENZA DELL'AUTISMO NELL'ASLTO4
Nel 2017 in tutta l'ASLTO4 erano in carico 357 bambini con diagnosi di disturbo dello spettro autistico (64 femmine e 293 maschi)
Nel 2018 questo numero è stato confermato (dati fno al 31/10), per un totale di 361 bambini (70 femmine e 291 maschi) circa 4 su 1000
Dato in crescita
Grazie per l'attenzione !