I segreti di Finale - Giorgio Bussolin – Home Page · 2016-04-27 · La prima modalità...
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I segreti di Finale Una serie di brevi e semplici lezioni per padroneggiare
il più famoso e completo programma di videoscrittura musicale
a cura di Giorgio Bussolin
Lezione 003 – Le tre modalità di visualizzazione
In questa lezione continueremo a esplorare le possibilità che Finale ci offre per presentare a video un
documento, al fine di ottimizzare il nostro lavoro e renderlo il più semplice possibile.
Dopo esserci occupati dello Zoom (cfr. lezione 002), analizziamo quindi le tre modalità di visualizzazione
previste dal programma:
1. Visualizzazione lineare (in inglese Scroll View)
2. Visualizzazione pagina (in inglese Page View)
3. Visualizzazione Studio (in inglese Studio View)
Tutte queste opzioni si attivano accedendo al menu Visualizzazione (in inglese View) e scegliendo una
delle prime tre voci in alto. La scorciatoia da tastiera è duplice:
1. con la combinazione CTRL ‐ E oppure CMD ‐ E si passa alternativamente dalla Visualiz‐
zazione lineare alla Visualizzazione pagina e viceversa;
2. con la combinazione CTRL ‐ SHIFT ‐ E oppure CMD ‐ SHIFT ‐ E si passa direttamente alla
Visualizzazione Studio.
La prima modalità rappresenta la partitura come una sorta di nastro orizzontale, che si sviluppa in modo
lineare (da cui il nome) e senza soluzione di continuità, evitando quindi per impostazione predefinita le
“andate a capo” tipiche di una pagina a stampa tradizionale, quale che sia la lunghezza del brano in
lavorazione.
Docente di Informatica Musicale presso il Conservatorio di Adria. Autore del tutorial “Corso di Videoscrittura Musicale con Makemusic Finale”, G&C Multimedia, 2014.
È bene precisare, come detto per i vari livelli di zoom, che tale rappresentazione della partitura non è in
alcun modo stampabile, ma si limita a proporre una modalità di visualizzazione alternativa a quella
tradizionale: il nostro lavoro, perciò, sarà sempre stampato in base alle impostazioni da noi applicate in
modalità Visualizzazione pagina (cfr. la spiegazione successiva).
Per scorrere la partitura avanti e indietro, si dovrà cliccare sulle frecce posizionate nella barra di
scorrimento inferiore.
Per capire in quale punto del brano ci si trova, è necessario osservare la casella “Misura” (in inglese
Measure) situata in basso a sinistra; il valore indicato si riferisce alla battuta che compare per prima sulla
sinistra dello schermo. Si noterà quindi che tale valore aumenta o diminuisce di un’unità ogni qualvolta si
clicca sulle frecce di scorrimento. È inoltre possibile inserire manualmente un numero di battuta
all’interno della casella e premere Invio per portarsi velocemente ad una specifica misura del brano.
La visualizzazione lineare è molto utile in fase di scrittura delle note, soprattutto quando si copia da una
fonte esterna (manoscritto, volume a stampa, ecc.) e si utilizza una modalità di scrittura veloce come
l’inserimento rapido. Essa, infatti, consente di immettere il materiale senza distrazioni dovute al controllo
dei margini, degli a capo, delle voltate e di altri elementi che potranno essere comodamente sistemati in
un secondo momento.
La seconda modalità, detta Visualizzazione pagina, rappresenta la partitura in modo tradizionale, con
margini, a capo, blocchi di testo, ecc., e coincide effettivamente con ciò che si otterrà stampando il
documento.
Aprendo il menu Visualizzazione (in inglese View), si nota che subito dopo la voce in questione compare
una dicitura, leggermente rientrante e denominata Stile visualizzazione pagina (in inglese Page View
Style), che permette – tramite un apposito sottomenu – di scegliere fra otto diverse modalità di
presentazione della pagina:
Stile libro: affiancate (ingl. Book Style: Row). Il programma mostra due pagine alla volta, come in
un libro (ad eccezione della prima pagina che viene sempre mostrata da sola), e lo scorrimento
avviene in orizzontale.
Stile libro: in colonna (ingl. Book Style: Column). Il programma mostra anche in questo caso due
pagine alla volta (tranne la prima pagina), ma lo scorrimento avviene in verticale.
Stile libro: accoppiate (ingl. Book Style: Tiled). Si vedono sempre due pagine alla volta (tranne la
prima pagina), ma qualora lo spazio disponibile nella finestra sia esaurito, il programma andrà a
capo creando nuove file di pagine accoppiate.
Stile libro: Struttura delle sole pagine correnti (ingl. Book Style: Current Page Spread Only). Il
programma mostra solo una singola coppia di pagine, riferendosi al punto della partitura
attualmente selezionato (cfr. la casella “Pagina” – in inglese “Page” – in basso a sinistra).
Foglio singolo: Affiancati (ingl. Looseleaf Style: Row). Il programma mostra una pagina alla volta,
affiancando tutti i singoli fogli, e lo scorrimento avviene in orizzontale.
Foglio singolo: In colonna (ingl. Looseleaf Style: Column). Il programma mostra anche in questo
caso una pagina alla volta, ma lo scorrimento avviene in verticale.
Foglio singolo: Accoppiati (ingl. Looseleaf Style: Tiled). Si vede sempre una pagina alla volta, ma
qualora lo spazio disponibile nella finestra sia esaurito, il programma andrà a capo creando nuove
file di pagine singole.
Foglio singolo: Solo la pagina corrente (ingl. Looseleaf Style: Current Page Only). Il programma
mostra solo una singola pagina, riferendosi al punto della partitura attualmente selezionato (cfr.
la casella “Pagina” – in inglese “Page” – in basso a sinistra).
La modalità Visualizzazione pagina è in genere quella preferita dalla maggior parte degli utenti di Finale
(specialmente nella variante Foglio singolo: In colonna, che ricorda l’impostazione predefinita dei
programmi di videoscrittura testuale come ad es. MS Word), ed è in effetti utile per farsi un’idea precisa
dell’aspetto che avrà la partitura quando verrà stampata.
Va detto inoltre che questa è l’unica modalità in cui funzionano tutti gli strumenti del programma: alcuni
di essi, infatti, come ad esempio lo Strumento Configura Pagina (in inglese Page Layout), non possono
essere utilizzati in Visualizzazione lineare o Studio. Per contro, la Visualizzazione pagina è sensibilmente
più lenta rispetto alle altre due, specialmente quando si effettua il ridisegno dello schermo o
l’aggiornamento del layout generale della partitura.
Per finire, la Visualizzazione Studio è la più recente – e forse la più singolare – fra le tre modalità offerte
da Finale. Essa ricorda la Visualizzazione lineare, per via della disposizione orizzontale e continua delle
battute, ma con due caratteristiche aggiuntive:
la presenza, a sinistra di ogni rigo dell’accollatura, di un piccolo set di controlli che corrisponde ad
un canale del mixer e costituisce un’alternativa più semplice e diretta all’utilizzo del mixer vero e
proprio;
la presenza, in cima alla pagina, del rigo per il Tap del Tempo, ossia la rappresentazione dell’unità
di misura definita dall’utente in base all’indicazione di tempo. Questi valori sono modificabili con
i principali metodi di inserimento, al fine di effettuare manualmente eventuali cambiamenti del
tempo metronomico di registrazione/riproduzione.
Questa terza modalità di visualizzazione, evidentemente, è utilissima nel caso si desideri ascoltare una
partitura tramite i controlli per il playback, modificando velocemente i parametri principali di ogni
strumento (timbro, volume, panorama stereo, ecc.). Il rigo per il Tap del Tempo permette inoltre di variare
a piacimento la velocità del brano, funzione molto comoda per facilitare la registrazione di passaggi
complessi o per evitare di ricorrere ad alcuni fra i più sofisticati strumenti di editing del programma.
SPOT
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