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I SABATO 28 MARZO 2020 I IL CITTADINO DI LODI I I CHIESA QUARESIMA Il patrono della parrocchia costruì l’ospedale della Misericordia a Lodi Santa Messa celebrata dal vescovo domani nella chiesa di San Gualtero Fiazza, dove aveva affermato: «La malattia è un appuntamento inderogabile con noi stessi, con gli altri e con Dio, è come una gra- zia che ci dà il profilo reale della condizione umana, e che è stata riscattata dalla morte in croce di Cristo, la cui certezza pasquale è più forte di ogni pena». Rivolgendosi a tutti i fedeli, ma soprattutto ai giovani, il ve- scovo aveva detto: «La vita è fatta anche di momenti difficili, ma la preghiera entra nelle sue ombre per vincerle. La vita è preziosa anche quando è com- promessa dalla malattia». Allora come oggi, aveva chiesto l’inter- cessione di San Gualtero chia- mando tutti a “pregare perché riusciamo a scorgere una via nuova di salvezza, e non di fuga, proprio nell’ora della malattia e della prova». n di Federico Gaudenzi In questi giorni di emergenza, gli ospedali e le residenze per gli anziani sono sicuramente i luo- ghi in cui, ancor più che altrove, ci si confronta con la fragilità della natura umana, e si cerca il conforto della fede. Il vescovo Maurizio, che ha visitato tutti questi luoghi nel corso della Vi- sita pastorale, ha più volte espresso la propria vicinanza ai pazienti, agli ospiti, ma anche a medici, infermieri, operatori e volontari. Nell’impossibilità, tuttavia, di recarsi personal- mente in queste realtà, ha scelto di testimoniare la propria vici- nanza affidandosi all’interces- sione di San Gualtero, il santo laico che in tempi antichi fondò un ospedale proprio nel Lodigia- no. Per questo domani mattina alle 10.30, il vescovo celebrerà la Santa Messa alla chiesa parroc- chiale di San Gualtero in Lodi, dove sono custodite le spoglie del santo. San Gualtero, nato nel 1184, abbandonò i privilegi e le ricchezze delle sue nobili origini per dedicarsi alla cura degli am- malati, prima in un nosocomio piacentino, poi nell’ospedale del- la Misericordia, da lui fondato nell’attuale via Fe. La sua festa si celebra in lu- glio, e proprio in occasione di questa ricorrenza, due anni fa, il vescovo si era recato a celebrare nella parrocchia di don Renato Monsignor Malvestiti ha scelto di testimoniare la vicinanza agli ammalati affidandosi all’intercessione del santo lodigiano L'agenda del vescovo Sabato 28 marzo Colloquio telefonico, alle ore 11.15, con il Referente diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo Interreli- gioso. Domenica 29 marzo, V di Quaresima A Lodi, nella Chiesa parrocchiale di San Gualtero, alle ore 10.30, pre- siede la Santa Messa per tutte le parrocchie lodigiane. Si potrà seguire in diretta la Celebrazione dai siti: www.diocesi.lodi.it; www.ilcittadino.it e Lodi-Crema Tv canale 111. Colloquio telefonico, alle ore 16.00, con l’Incaricato provvisorio dell’assistenza spirituale dell’ospe- dale Maggiore di Lodi. Lunedì 30 marzo Colloquio telefonico, alle ore 11.00, col Cancelliere vescovile e alle 16.00 con l’Incaricato Diocesano per la Promozione del sostegno economico alla Chiesa. Martedì 31 marzo Colloquio telefonico, alle ore 11.00, col Rettore del Seminario e alle 16.00 col Direttore del Museo diocesano. Mercoledì 1 aprile Colloquio telefonico, alle ore 16.00, col Presidente dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero e alle 17.00 col Delegato Vescovile per gli Archivi Storici della diocesi. Giovedì 2 aprile Colloquio telefonico, alle ore 16.00, col Segretario della Com- missione Sinodale. Venerdì 3 aprile A Lodi, visita privatamente il Santuario di Fontana per una preghiera alla Madonna Addolorata e per benedire le salme composte in attesa di sepoltura. A Lodi, nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena, alle ore 20.30, presiede la Via Crucis (sen- za fedeli ma per tutti i fedeli) e venera il Santissimo Crocifisso a nome di tutti i Lodigiani. è l’immagine di coloro che egli ama, tanto che nella letteratura giovannea i cristiani sono detti appunto «gli amici» (3Gv 1,15). Come Gesù risuscita dalla morte l’amico Lazzaro, così darà la vita per sempre anche a noi che nel battesi- mo siamo diventati suoi amici. Il pianto e la sofferenza di Gesù non sono però l’unica risposta alla morte di Lazzaro, tanto che all’annuncio della sua malattia aveva dichiarato: «Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio venga glorificato». Secondo Sant’Ago- stino Gesù «ritardò a guarirlo, per poter- lo risuscitare». La risposta al dolore e alla morte dell’uomo è pertanto la glori- ficazione del Figlio, vale a dire la Pasqua di risurrezione. Nell’VIII capitolo dei “Promessi sposi” il Manzoni fa dire al- l’umile contadina, Lucia, nel celeberri- mo addio ai monti: «Chi dava a noi tanta giocondità è per tutto; e non turba mai la gioia de’ suoi figli, se non per prepa- rarne loro una più certa e più grande». Alla fine di innumerevoli traversie, quando Renzo e Lucia finalmente si sposano, di concerto concludono che «i guai quando vengono, o per colpa o sen- za colpa, la fiducia in Dio li raddolcisce, e li rende utili per una vita migliore». Adesso, che di guai ne abbiamo, non dovremmo dimenticare le parole di Ge- sù a Marta: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore vivrà». Davanti al pianto di Maria per la morte del fratello Lazzaro «Gesù si commosse profondamente e si turbò». È questa la traduzione di due espressioni greche di cui si serve l’evangelista Giovanni: da una parte Gesù, a tal vista, è indigna- to nello spirito (embrimasthai), vale a dire geme, sospira e prova collera e al contempo è scosso interiormente (ta- rassein). Al pensiero dell’amico morto e già nella tomba, continua l’evangeli- sta, «scoppiò in pianto». Il Vangelo per- tanto ci mostra che davanti alla malat- tia e dalla morte dell’uomo Gesù, prima di tutto, soffre e piange. Lazzaro, «il no- stro amico/diletto» così lo chiama Gesù, IL VANGELO DELLA DOMENICA Il pianto di Gesù per l’amico Lazzaro e il dono della vita di don Flaminio Fonte Sopra la funzione celebrata da monsignor Maurizio Malvestiti all’Ausiliatrice, sotto la chiesa di San Gualtero In queste settimane, il decreto ministeriale emanato per contrasta- re la diffusione del Coronavirus vieta i contatti fra le persone e dunque non è possibile partecipare alle fun- zioni religiose Anche domani, per- tanto, la funzione del vescovo sarà celebrata a porte chiuse. I fedeli, tut- tavia, potranno partecipare comun- que seguendo la celebrazione in di- retta dalle 10.30 sul sito del Cittadi- no o su quello della diocesi. Inoltre, la Messa sarà ripresa e trsmessa in diretta anche sul canale 111 del digi- tale terrestre, sulle frequenze di Lo- diCremaTv, che in queste settimane si è impegnata a trasmettere le fun- zioni a beneficio di tutti i lodigia- ni. n LA DIRETTA La trasmissione online e in tv « La vita è fatta anche di momenti difficili, ma la preghiera entra nelle sue ombre per vincerle

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I SABATO 28 MARZO 2020 I IL CITTADINO DI LODI I I

CHIESAQUARESIMA Il patrono della parrocchia costruì l’ospedale della Misericordia a Lodi

Santa Messa celebrata dal vescovodomani nella chiesa di San Gualtero

Fiazza, dove aveva affermato:«La malattia è un appuntamentoinderogabile con noi stessi, congli altri e con Dio, è come una gra-zia che ci dà il profilo reale dellacondizione umana, e che è statariscattata dalla morte in croce diCristo, la cui certezza pasquale èpiù forte di ogni pena».

Rivolgendosi a tutti i fedeli,ma soprattutto ai giovani, il ve-scovo aveva detto: «La vita èfatta anche di momenti difficili,ma la preghiera entra nelle sue

ombre per vincerle. La vita èpreziosa anche quando è com-promessa dalla malattia». Alloracome oggi, aveva chiesto l’inter-cessione di San Gualtero chia-mando tutti a “pregare perchériusciamo a scorgere una vianuova di salvezza, e non di fuga,proprio nell’ora della malattia edella prova». n

di Federico Gaudenzi

In questi giorni di emergenza,gli ospedali e le residenze per glianziani sono sicuramente i luo-ghi in cui, ancor più che altrove,ci si confronta con la fragilitàdella natura umana, e si cerca ilconforto della fede. Il vescovoMaurizio, che ha visitato tuttiquesti luoghi nel corso della Vi-sita pastorale, ha più volteespresso la propria vicinanza aipazienti, agli ospiti, ma anche amedici, infermieri, operatori evolontari. Nell’impossibilità,tuttavia, di recarsi personal-mente in queste realtà, ha sceltodi testimoniare la propria vici-nanza affidandosi all’interces-sione di San Gualtero, il santolaico che in tempi antichi fondòun ospedale proprio nel Lodigia-no. Per questo domani mattinaalle 10.30, il vescovo celebrerà laSanta Messa alla chiesa parroc-chiale di San Gualtero in Lodi,dove sono custodite le spoglie delsanto. San Gualtero, nato nel1184, abbandonò i privilegi e lericchezze delle sue nobili originiper dedicarsi alla cura degli am-malati, prima in un nosocomiopiacentino, poi nell’ospedale del-la Misericordia, da lui fondatonell’attuale via Fe.

La sua festa si celebra in lu-glio, e proprio in occasione diquesta ricorrenza, due anni fa, ilvescovo si era recato a celebrarenella parrocchia di don Renato

Monsignor Malvestiti ha scelto di testimoniare la vicinanza agli ammalati affidandosi all’intercessione del santo lodigiano

L'agendadel vescovoSabato 28 marzoColloquio telefonico, alle ore 11.15, con il Referente diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo Interreli-gioso.

Domenica 29 marzo, V di QuaresimaA Lodi, nella Chiesa parrocchiale di San Gualtero, alle ore 10.30, pre-siede la Santa Messa per tutte le parrocchie lodigiane. Si potrà seguire in diretta la Celebrazione dai siti: www.diocesi.lodi.it; www.ilcittadino.it e Lodi-Crema Tv canale 111.Colloquio telefonico, alle ore 16.00, con l’Incaricato provvisorio dell’assistenza spirituale dell’ospe-dale Maggiore di Lodi.

Lunedì 30 marzoColloquio telefonico, alle ore 11.00, col Cancelliere vescovile e alle 16.00 con l’Incaricato Diocesano per la Promozione del sostegno economico alla Chiesa.

Martedì 31 marzoColloquio telefonico, alle ore 11.00, col Rettore del Seminario e alle 16.00 col Direttore del Museo diocesano.

Mercoledì 1 aprileColloquio telefonico, alle ore 16.00, col Presidente dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero e alle 17.00 col Delegato Vescovile per gli Archivi Storici della diocesi.

Giovedì 2 aprileColloquio telefonico, alle ore 16.00, col Segretario della Com-missione Sinodale.

Venerdì 3 aprileA Lodi, visita privatamente il Santuario di Fontana per una preghiera alla Madonna Addolorata e per benedire le salme composte in attesa di sepoltura.A Lodi, nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena, alle ore 20.30, presiede la Via Crucis (sen-za fedeli ma per tutti i fedeli) e venera il Santissimo Crocifisso a nome di tutti i Lodigiani.

è l’immagine di coloro che egli ama,tanto che nella letteratura giovanneai cristiani sono detti appunto «gli amici»(3Gv 1,15). Come Gesù risuscita dalla

morte l’amico Lazzaro, così darà la vitaper sempre anche a noi che nel battesi-mo siamo diventati suoi amici.

Il pianto e la sofferenza di Gesù nonsono però l’unica risposta alla morte diLazzaro, tanto che all’annuncio dellasua malattia aveva dichiarato: «Questamalattia non è per la morte, ma per lagloria di Dio, perché per essa il Figliovenga glorificato». Secondo Sant’Ago-stino Gesù «ritardò a guarirlo, per poter-lo risuscitare». La risposta al dolore ealla morte dell’uomo è pertanto la glori-ficazione del Figlio, vale a dire la Pasquadi risurrezione. Nell’VIII capitolo dei“Promessi sposi” il Manzoni fa dire al-

l’umile contadina, Lucia, nel celeberri-mo addio ai monti: «Chi dava a noi tantagiocondità è per tutto; e non turba maila gioia de’ suoi figli, se non per prepa-rarne loro una più certa e più grande».Alla fine di innumerevoli traversie,quando Renzo e Lucia finalmente sisposano, di concerto concludono che «iguai quando vengono, o per colpa o sen-za colpa, la fiducia in Dio li raddolcisce,e li rende utili per una vita migliore».Adesso, che di guai ne abbiamo, nondovremmo dimenticare le parole di Ge-sù a Marta: «Io sono la risurrezione e lavita; chi crede in me, anche se muorevivrà».

Davanti al pianto di Maria per la mortedel fratello Lazzaro «Gesù si commosseprofondamente e si turbò». È questa latraduzione di due espressioni grechedi cui si serve l’evangelista Giovanni:da una parte Gesù, a tal vista, è indigna-to nello spirito (embrimasthai), vale adire geme, sospira e prova collera e alcontempo è scosso interiormente (ta-rassein). Al pensiero dell’amico mortoe già nella tomba, continua l’evangeli-sta, «scoppiò in pianto». Il Vangelo per-tanto ci mostra che davanti alla malat-tia e dalla morte dell’uomo Gesù, primadi tutto, soffre e piange. Lazzaro, «il no-stro amico/diletto» così lo chiama Gesù,

IL VANGELO DELLA DOMENICA

Il pianto di Gesù per l’amico Lazzaro e il dono della vita

di don Flaminio Fonte

Sopra la funzione celebrata da monsignor Maurizio Malvestiti all’Ausiliatrice, sotto la chiesa di San Gualtero

In queste settimane, il decretoministeriale emanato per contrasta-re la diffusione del Coronavirus vietai contatti fra le persone e dunquenon è possibile partecipare alle fun-zioni religiose Anche domani, per-tanto, la funzione del vescovo saràcelebrata a porte chiuse. I fedeli, tut-tavia, potranno partecipare comun-que seguendo la celebrazione in di-retta dalle 10.30 sul sito del Cittadi-no o su quello della diocesi. Inoltre,la Messa sarà ripresa e trsmessa indiretta anche sul canale 111 del digi-tale terrestre, sulle frequenze di Lo-diCremaTv, che in queste settimanesi è impegnata a trasmettere le fun-zioni a beneficio di tutti i lodigia-ni. n

LA DIRETTALa trasmissioneonline e in tv

«La vita è fatta anche di momenti difficili, ma la preghiera entra nelle sue ombre per vincerle

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II I CHIESA I SABATO 28 MARZO 2020 I IL CITTADINO DI LODI

Il vescovo al cimitero Maggioreper la preghiera e la benedizione

dia di cui abbiamo bisogno ancorpiù noi che siamo in vita. Una pre-ghiera riconoscente anche per imedici, gli infermieri, i volontarie tutti gli operatori di misericordiache per il prossimo hanno perso la

loro unica vita». Davanti al ciecodolore della morte, in questo ve-nerdì di Quaresima, il pensiero èstato rivolto alla certa speranzadella resurrezione pasquale. E perquesto il vescovo ha ribadito l’im-

portanza di chiamare sempre unsacerdote per benedire la salmadel proprio caro defunto: «Anchese non c’è modo per ora di celebra-re il funerale, è sempre possibilechiamare un sacerdote per benedi-

re il feretro o l’urna al cimitero,rispettando i desideri del defuntoche, se battezzato, ha diritto a rice-vere questa consegna alla vitaeterna a conforto degli stessi fami-liari». n

il parroco e il catechista che vistanno seguendo nell’itinerarioverso il battesimo, avete tante op-portunità per prepararvi bene: pen-so, anzitutto, alla Messa domenica-le, che potete seguire in Tv o attra-verso i mezzi social; alla preghierapersonale e familiare, non mancan-do di recitare ogni giorno il Padrenostro, che il Signore Gesù ci hainsegnato; e, infine, alla opportuni-tà di leggere quotidianamentequalche pagina del Vangelo per ri-cevere luce dalla parola di Dio. Inparticolare, vi consiglio i vangeli diqueste tre domeniche: la samarita-na, il cieco nato e la risurrezione diLazzaro. Sono tre “evangeliche” ca-techesi battesimali.

Superata questa fase tanto dif-ficile, avremo modo di incontrarciper il rito dell’elezione – previstoper lo scorso 29 febbraio –, col qua-

le la Chiesa nella persona del Ve-scovo riconosce la vostra idoneitàa diventare cristiani, ad entrarecioè nella grande famiglia di Dio,che è la santa Chiesa.

Saluto con animo paterno, assi-curando la mia preghiera per voi eper i vostri cari. n

+ Maurizio, Vescovo

Il Battesimo di un catecumeno

LODI Monsignor Malvestiti: «Qui a nome di chi ha perso i suoi cari e non ha potuto essere presente alla sepoltura» di Federico Gaudenzi

È uno scenario di fredda deso-lazione, al cimitero, con alcune ba-re disposte una accanto all’altranella cappella, e fuori una fila ditumuli senza nemmeno una lapi-de: soltanto un foglio plastificatocon il nome, tenuto fermo da duesassi. Ma a fare da contraltare al-l’angoscia ci sono le parole carichedi speranza del vescovo Maurizio,che ieri mattina si è recato al cimi-tero Maggiore di Lodi per benedirele salme di tutti i defunti della dio-cesi, rappresentando idealmentetutti i familiari che, in questi giornidi emergenza, non hanno potutonemmeno dare l’ultimo saluto aipropri cari.

«In spirito ritorno in tutti i ci-miteri della diocesi, dove ho sosta-to in preghiera durante la Visitapastorale – ha detto il vescovo, ac-compagnato dal vicario generalemonsignor Bassiano Uggé -. E pri-ma entri nelle case che i nostri carihanno lasciato senza essere ac-compagnati dai familiari nell’ulti-mo giorno e nemmeno nel congedoe nella consegna dei loro corpi allaterra in attesa della resurrezione.Mi reco idealmente negli ospedali,nelle residenze per gli anziani enelle case a raccogliere in preghie-ra amorosa l’ultimo respiro di cia-scuno dei nostri defunti. Sono pas-sati da questo mondo a Te, o Padre,non in totale solitudine, come ap-pare ai nostri occhi, ma in compa-gnia del Signore Gesù, della santis-sima Madre Addolorata, di SanGiuseppe e dei nostri santi».

Il vescovo ha ricordato tutti isacerdoti defunti in questo mese,ma anche don Gigi Sabbioni, a unanno esatto dalla sua scomparsabenedicendone la tomba, e poi tut-ti i fedeli che sono stati strappatidai propri familiari e amici in mo-do spesso troppo repentino: «Sonoqui a nome di tutti quanti hannoperduto persone tanto care e nonhanno potuto essere presenti allasepoltura, un’opera di misericor-

La visita del vescovo Maurizio al cimitero Maggiore con il vicario generale

La diocesi di Lodi attiva da lu-nedì 30 marzo il servizio “ChiAMA-cisarò”, per coloro che in questotempo di emergenza cercano

Pubblichiamo la lettera che ilvescovo Maurizio ha inviato ai cin-que catecumeni a cui doveva con-ferire i sacramenti dell’iniziazionecristiana nella Veglia Pasquale.

***Cari catecumeni, la Quaresima che stiamo viven-

do avrebbe dovuto costituire iltempo favorevole per intensificarela preparazione alla celebrazionedei sacramenti dell’iniziazione cri-stiana nella Veglia pasquale. Nonsarà possibile ma spero di poterliconferire in Cattedrale passatal’emergenza in una bella festa dio-cesana.

La mia cordiale raccomanda-zione è di non allentare la tensionespirituale e l’impegno di purifica-zione del cuore e della mente. An-che se non potete incontrarvi con

LA LETTERA L’esortazione di monsignor Malvestiti ai catecumeni

«Non allentate l’impegnoe la tensione spirituale»

L’INIZIATIVA A partire da lunedì prossimo

La diocesi proponeun servizio di ascolto

ascolto e consolazione.Sarà possibile telefonare, da lu-

nedì a sabato, ore 9-12, ai numeriindicati nella foto sopra. n

Diocesi di Lodi

#Chiama-cisaro’ Numeri utili per urgenze di ascolto in questo tempo di emergenza

Dal lunedi’ al sabato dalle ore 09.00 alle 12.00

Per l’ascolto da parte di un sacerdote chiama il numero 0371.948163

Per l’ascolto da parte di uno psicologo chiama :

lunedì, martedì, giovedì e venerdì: 0371.421875 (Consultorio Centro per la Famiglia)

mercoledì e sabato: 0371.948165

Puoi sempre scrivere a [email protected]

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CHIESA I SABATO 28 MARZO 2020 I IL CITTADINO DI LODI I III

Monsignor Vescovo ha con-cesso alcune facoltà per l’“assolu-zione generale” in talune circo-stanze determinate dall’emergen-za coronavirus.

A tutti i fedeli egli ricorda che«nella dolorosa impossibilità diricevere l’assoluzione sacramen-tale, la contrizione perfetta, pro-veniente dall’amore di Dio amatosopra ogni cosa, espressa da unasincera richiesta di perdono (quel-la che al momento il penitente èin grado di esprimere) e accompa-gnata dal votum confessionis, va-le a dire dalla ferma risoluzione diricorrere, appena possibile, allaconfessione sacramentale, ottieneil perdono dei peccati, anche mor-tali (cf. CCC, n. 1452)» (Nota dellaPenitenzieria Apostolica del 19marzo 2020). Come ha detto PapaFrancesco, «io so che tanti di voi,per Pasqua andate a fare la con-fessione per ritrovarvi con Dio.Ma, tanti mi diranno oggi: “Ma, pa-dre, dove posso trovare un sacer-dote, un confessore, perché nonsi può uscire da casa? E io vogliofare la pace con il Signore, io vo-glio che Lui mi abbracci, che il miopapà mi abbracci… Come posso

fare se non trovo sacerdoti?” Tufai quello che dice il Catechismo.È molto chiaro: se tu non trovi unsacerdote per confessarti parlacon Dio, è tuo Padre, e digli la veri-tà: “Signore ho combinato questo,questo, questo… Scusami”, e chie-digli perdono con tutto il cuore,con l’Atto di dolore e promettigli:Dopo mi confesserò, ma perdona-mi adesso. E subito, tornerai allagrazia di Dio. Tu stesso puoi avvi-cinarti, come ci insegna il Catechi-smo, al perdono di Dio senza averealla mano un sacerdote. Pensatevoi: è il momento! E questo è ilmomento giusto, il momento op-

zio che è carico di infinite doman-de che ci richiamano al senso del-la nostra esistenza. Il silenzio ce-de il passo al Mistero di Cristo. Traqualche giorno celebreremo la Pa-squa nelle nostre comunità in unmodo inconsueto: senza la pre-senza di ciascuno di voi. Celebre-remo la Pasqua del cristiano: festadei macigni rotolati via!

Ognuno di noi ha i suoi maci-gni, le sue pietre che sono messiall’imboccatura della sua animache la opprimono, la bloccano e leimpediscono la comunicazionecon Dio e con l’altro. Sono i maci-gni della solitudine, della malat-tia, dell’odio, del peccato, del giu-dizio, dell’indifferenza, dell’ipocri-sia, dell’individualismo, dell’egoi-smo… Pasqua sia per tutti noi ilrotolare via questi macigni, perdare inizio alla primavera dei rap-porti nuovi e della luce di Cristoche viene ad abitare la nostra esi-stenza nella forma della comunio-ne».

La presidente del Mac di Lodi,Felicita Pavesi (333 3482464), ri-corda l’importanza delle relazioni,anche soltanto attraverso una te-lefonata. n Raffaella Bianchi

portuno. Un Atto di Dolore ben fat-to, e così la nostra anima divente-rà bianca come la neve». In questotempo di epidemia, anche il donodell’indulgenza plenaria vieneconcesso ai fedeli secondo ulterio-ri possibilità, indicate dalla Peni-tenzieria Apostolica. La domenicadi Pasqua, 12 aprile, al termine del-la Santa Messa delle ore 10.30 incattedrale, monsignor Vescovoimpartirà la benedizione papale,alla quale è annessa l’indulgenzaplenaria per tutti i fedeli, ben di-sposti, che seguiranno la celebra-zione tramite i mezzi di comunica-zione sociale. n

Al termine della Messa il vescovo impartirà la benedizione papale

PASQUA Il vescovo impartirà la benedizione papale al termine della Messa

Il dono dell’indulgenza plenarianella situazione di emergenza

«La tentazione di lasciarciprendere dallo sconforto è fortee il dolore di tante famiglie chehanno perso i loro cari ci invita afare silenzio, ci invita a riflettere,a pregare, ad affidare a Maria Ma-dre di Dio tutte le situazioni cheincontriamo». Così l’assistente ec-clesiastico del Movimento aposto-lico ciechi, don Cristiano Alrossi.

«Sì, il silenzio: una dimensionequasi dimenticata, ma che in que-ste settimane si impone nelle viedei nostri paesi, delle nostre cittàe che ci invita a riscoprire l’inte-riorità della nostra vita – scrivedon Cristiano -. In un’antica ome-lia del Sabato Santo si legge: “Oggisulla terra c’è grande silenzio,grande silenzio e solitudine. Gran-de silenzio perché il Re dorme: laterra è rimasta sbigottita e taceperché il Dio fatto uomo si è ad-dormentato”. Mi sembra di scorge-re nel silenzio di Cristo – proseguedon Alrossi - anche il nostro silen-

La situazione che si impone nelle vie dei nostri paesi e delle nostre città è uno stimolo «a riscoprire l'interiorità della vita»

MAC L’assistente don Alrossi scrive agli associati

Il dolore delle famiglie ci invita a fare silenzio

CELEBRAZIONI Le disposizioni da seguire per le funzioni nella diocesi e gli orari delle liturgie in cattedrale

Le indicazioni per la Settimana SantaA seguito del Decreto in tempo

di Covid-19 della Congregazione peril Culto Divino e la Disciplina dei sa-cramenti e degli Orientamenti perla Settimana Santa Presidenza dellaCEI, entrambi in data 25.03.2020, monsignor Vescovo ha disposto quanto segue per le parrocchie e gliistituti religiosi.

Indicazioni generali- I riti della Settimana Santa saran-no tutti celebrati “senza popolo” ea “porte chiuse”.

- Per garantire dignità alle cele-brazioni, pur nell’osservanza dellemisure sanitarie, accanto al cele-brante sia assicurata la partecipa-zione di un ministrante, un lettore,un cantore e, ove possibile, un orga-nista.

- I fedeli siano avvisati dell’orad’inizio delle liturgie in modo che possano unirsi in preghiera nelle proprie abitazioni. Potranno esseredi aiuto i mezzi di comunicazione telematica.

- Ogni parroco è tenuto a presie-dere nella propria chiesa parroc-chiale; gli altri sacerdoti concelebre-ranno, nel rispetto delle misure sa-nitarie. I parroci con più parrocchiecelebrino una sola volta, senza du-plicazione dei riti.

- Per le comunità religiose checelebrassero i riti della SettimanaSanta nelle proprie case, si ricordache non è consentita la Veglia pa-squale.

stia. Il Santissimo Sacramento ven-ga custodito nel tabernacolo.

- Venerdì santo. L’ Azione liturgica della Passio-

ne del Signore sia celebrata secondole rubriche del Messale, limitando

al solo celebrante l’atto di adorazio-ne alla Croce mediante il bacio. Nellapreghiera universale verrà inseritala seguente intenzione:

X. Per i tribolati Preghiamo, fratelli carissimi, Dio

Padre onnipotente, perché liberi il mondo dalle sofferenze del tempo presente: allontani la pandemia, scacci la fame, doni la pace, estingual’odio e la violenza, conceda saluteagli ammalati, forza e sostegno aglioperatori sanitari, speranza e con-forto alle famiglie, salvezza eternaa coloro che sono morti.

Preghiera in silenzio; poi il sa-cerdote dice:

Dio onnipotente ed eterno, con-forto di chi è nel dolore, sostegno deitribolati, ascolta il grido dell’umani-tà sofferente: salvaci dalle angustiepresenti e donaci di sentirci uniti aCristo, medico dei corpi e delle ani-me, per sperimentare la consolazio-ne promessa agli afflitti.

Per Cristo nostro Signore- Veglia pasquale. La celebrazione abbia luogo

esclusivamente nelle cattedrali e nelle chiese parrocchiali.

Per l’inizio della Veglia si omettal’accensione e benedizione del fuo-co; acceso il cero (possibilmente at-tingendo la fiamma dalla lampadadel Santissimo Sacramento) e omes-sa la processione, si canti il Preconiopasquale.

Per la liturgia battesimale simantenga solo il rinnovo delle pro-messe.

- Giorno di Pasqua. Si celebri unasola Messa.

***Il Vescovo presiederà le celebra-

zioni della Settimana Santa nella chiesa cattedrale. Gli orari delle li-turgie sono i seguenti:

- 5 aprile - Domenica delle Palmeore 10.30 S. Messa- 9 aprile Giovedì Santoore 17 Santa Messa della Cena del Signore - 10 aprileVenerdì Santoore 17 Celebrazione della Passione del Signore- 11 aprile Sabato (Pasqua di Risurrezione)ore 20.30 Veglia Pasquale- 12 aprile Domenica di Pasqua ore 10.30 S.anta Messa, con la be-

nedizione papale cui è annessa l’in-dulgenza plenaria.. n

Tutte le celebrazioni saranno trasmesse in diretta streaming sulsito della Diocesi www.diocesi.lodi.it e de “Il Cittadino”, www.ilcittadi-no.it, come pure sul canale 111 della TV digitale terrestre sulle frequen-ze dell’emittente LodiCremaTV. n

- Le chiese, al di fuori delle cele-brazioni, rimangano aperte solo perla preghiera personale, garantendole misure necessarie previste ondeevitare assembramenti. Non si orga-nizzino pertanto celebrazioni del sacramento della penitenza con in-dicazione di orari, adorazioni euca-ristiche, adorazioni della Croce o ViaCrucis

Indicazioni particolari- Domenica delle Palme.

La liturgia si svolga all’internodella chiesa. In cattedrale si osser-verà la seconda forma prevista dalMessale Romano. Nelle parrocchiee negli Istituti religiosi, l’ingresso del Signore in Gerusalemme vengacommemorato secondo la terza for-ma indicata dal Messale, senza la processione.

- Giovedì santo, Messa crismale.Il Consiglio Episcopale Permanentedella Cei offrirà un orientamento unitario, in sintonia con la decisioneche il Santo Padre, Primate d’Italia,adotterà per la Diocesi di Roma.

Si ricorda che, in caso di necessi-tà, ogni presbitero può benedire l’olio per amministrare l’Unzione degli infermi (cf Sacramento del-l’unzione e cura pastorale degli in-fermi, Introduzione, nn. 21 e 77bis).

- Giovedì santo, Messa nella Cena del Signore.

I presbiteri celebrino la Messa,senza il rito della lavanda dei piedie senza la reposizione dell’Eucari-

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La cattedrale di Lodi

Page 4: I SABATO 28 MARZO 2020 I CHIESA...no. Per questo domani mattina alle 10.30, il vescovo celebrerà la Santa Messa alla chiesa parroc-chiale di San Gualtero in Lodi, dove sono custodite

IV I CHIESA I SABATO 28 MARZO 2020 I IL CITTADINO DI LODI

Pubblichiamo il saluto ese-quiale del vescovo Maurizio Mal-vestiti a don Gianni Bergamaschi,morto venerdì 20 marzo a 85 annie sepolto lunedì al cimitero di Fom-bio.

+++Il nostro don Gianni Bergama-

schi ha concluso l’esistenza terre-na all’indomani della morte di donGianni Cerri, suo coetaneo e condi-scepolo di ordinazione sacerdotale(avvenuta l’11 giugno 1960): aveva-no pure condiviso questi ultimi an-ni nella Residenza per Anziani“Madre Cabrini” di Sant’Angelo Lo-digiano. Don Gianni è mancato ve-nerdì scorso, giorno della morte delSignore Gesù, al quale era unito econfigurato dal battesimo e poi colsacerdozio, fiorito in quasi sessan-t’anni di ministero generoso, dina-mico ed entusiasta. Era cresciutonella parrocchia di Fombio, allaquale rimase sempre molto legatoe qui trovano riposo le sue spogliemortali. Ma è stato vicario parroc-chiale a Villanova del Sillaro, a Ca-salpusterlengo, ai Ss. Bassiano eFereolo in Lodi, a Sant’Angelo. Poiamministratore parrocchiale aCalvenzano, parroco a Ossago,quindi a San Rocco al Porto e Mez-zana Casati, dove rimase come col-laboratore pastorale fino a quandosi è ritirato a Sant’Angelo per moti-vi di salute. Ultimamente l’indebo-limento delle forze progredì, fino aspegnerne il suo tipico sorriso. Ilvangelo di oggi, lunedì della quartasettimana di quaresima, ci conse-gna la promessa di Gesù al funzio-nario del re, per il bimbo morente:“Tuo figlio vive” (Gv 4, 50). E poichésiamo figli di Dio crediamo ferma-mente che “la vita non è tolta, matrasformata”. È la preghiera dellamadre Chiesa, che affida i defuntial Signore, il Quale crea nuovi cielie nuova terra, dove si godrà e sigioirà per sempre (ci rincuora così

Don Gianni Bergamaschi,a destra,con il vescovo di LodiMaurizio Malvestitiduranteuna celebrazione

Grande cordoglio nel Lodigianoper la scomparsa di Luisa Campa-gnoli. Nata il 13 febbraio 1941 a Mas-salengo, nel 1962 aveva iniziato il cammino per la consacrazione se-colare nell’istituto delle Missionariedel Sacerdozio Regale di Cristo. Emessi i voti di prima professionenel 1965 e quelli perpetui nel 1971,ha prestato servizio alla nunziaturapontificia a Ginevra, poi ha insegna-to religione in scuole elementari diMilano e si è dedicata al servizio inparrocchia a Mignete e al Centro perla Vita di Lodi. Proprio il Movimentoper la vita ha fatto pervenire attra-verso un messaggio il suo cordoglioe quello di tutti i volontari dei Cavdi Lodi, Casale e Codogno al nipote

don Emanuele Campagnoli. Nel 2008 ha pubblicato in testo sul sa-cerdozio battesimale dei fedeli, sot-to la guida anche del cardinal Vanhoye. A seguito di ciò si è impe-gnata come animatrice dell’Aposto-lato della preghiera. Nel 2018 le con-dizioni di salute erano divenute pre-carie, tanto da essere poi ricoverataa Sant’Angelo nella Rsa Santa Cabri-ni, dove è morta il 23 marzo scorso.Ha scritto nel testamento: “Ringra-zio tutti, chiedo perdono a tutti e miaffido alla vostra preghiera. Conser-vate la fede in Gesù, morto e risortoper noi e arrivederci in Paradiso. Con tanto affetto, vi abbraccio tutti”.Luisa Campagnoli è stata per tantianni presidente dell’associazione

“Rete mondiale di Preghiera del Pa-pa - Apostolato della preghiera” del-la diocesi. Così la ricorda don Peppi-no Codecasa, direttore dell’associa-zione: «Luisa era stimata per la suapreparazione teologica. L’ editrice“Apostolato della preghiera” avevapubblicato un suo testo sul sacerdo-zio dei fedeli, frutto dei suoi studi.La passione apostolica era diventa-ta una priorità rimanendo nella suaparrocchia di origine a Mignete diZelo Buon Persico. Qui si era circon-data di tante persone che condivi-devano il suo spirito. “Apostolato della preghiera” era per lei stile di vita. Era puntuale nell’animare gliincontri periodici con il gruppo di-rettivo diocesano, accanto al sacer-

dote direttore. Attenta ai rapporti personali ha animato l’associazionediocesana a buoni livelli di diffusio-ne nelle parrocchie. Non mancavaagli incontri nazionali e nella regio-ne lombarda, con incarichi di fidu-cia. Mirava alla formazione delle persone associate proponendo la

rivista “il Messaggio del S. Cuore” edil Messalino quotidiano, oltre ai fo-glietti di preghiera con le intenzionidel Papa, dei Vescovi e per il clero.Luisa Campagnoli è stata una au-tentica missionaria della preghiera.Lascia un ricordo perenne nel cam-mino formativo diocesano». n

Luisa Campagnoliè stata per tanti anni anche presidente della associazione Apostolato della preghiera

SANT’ANGELO Lo scorso 23 marzo è spirata alla casa di riposo Cabrini: laica consacrata, è stata socia e volontaria del Movimento per la vita

Grande cordoglio per Luisa Campagnoli:«Un’autentica missionaria della preghiera»

ratore pastorale a Sant’Angelo Lo-digiano, dove ha esercitato il mini-stero fino al ricovero in ospedale.In tanti anni di sacerdozio, egli,quale dispensatore della parola diDio e della grazia dei sacramenti,è stato il tramite di quell’acquaviva che esce dal santuario a por-tare salvezza a coloro, come atte-sta oggi il profeta Ezechiele nellaliturgia della Parola. Lo affidiamoa Gesù, Buon Pastore, il quale ripe-te per don Bassiano le parole rivol-te al malato del vangelo odierno:“Alzati e cammina”. L’ultima paro-la dell’esistenza non è proferitadalla morte, ma dal Crocifisso Ri-sorto, che ci guarisce dalla morteeterna. “Cammina”, caro confratel-lo, verso la vita senza fine, come iltuo e nostro Patrono San Bassiano,primo vescovo di Lodi, “cammina-tore instancabile e pellegrino”, cheinsieme alla Beata Vergine Mariati accompagna in Paradiso. Con teanche noi, Vescovo e sacerdoti, ri-maniamo “insieme sulla via”, cheè Gesù. La Via è venuta a noi perrincuorarci e convincerci che lamorte non infrange la nostra unitàin Cristo”. n

+ Maurizio, Vescovo

Don Bassiano Travaini,a sinistra,con il vescovodi LodiMaurizio Malvestitiduranteuna celebrazione

proprio oggi il profeta: cfr. Is. 65,17-18). Caro don Gianni, sacerdotedella Chiesa di Lodi, in comunionecon tutti i confratelli ho offerto sta-mane il suffragio eucaristico perla tua anima buona, sapendo diinterpretare nel cordoglio la rico-noscente preghiera di familiari,amici e fedeli delle comunità cri-stiane che hai servito.

Ti affido al Buon Pastore. Ti ac-compagna Maria SS.ma, la MaterAmabilis, da te filialmente venera-ta, nella certezza che, al di là dellamorte, permane in eterno la nostracomunione in Cristo Risorto. n

+ Maurizio, Vescovo

RIPOSANO NEL SIGNORE I messaggi del vescovo Maurizio per i sacerdoti defunti venerdì 20 e lunedì 23 marzo

«Don Gianni ti affidoal Buon Pastore»

Quel “sì” di Mariaicona di don Travaini

Pubblichiamo il saluto ese-quiale del vescovo Maurizio Mal-vestiti a don Bassiano Travaini,morto lunedì 23 marzo a 88 annie sepolto martedì al cimitero diSant’Angelo.

+++Accompagniamo don Bassiano

Travaini nel passaggio alla vitaeterna. Ha concluso l’esistenzaterrena il 23 marzo e il pietoso ritodella sepoltura avviene nella vigi-lia della solennità dell’Annuncia-zione del Signore. Ho offerto per luiil suffragio eucaristico nella Mes-sa di stamane in comunione coisacerdoti lodigiani, celebrandosenza i fedeli ma sempre per tuttii fedeli. Nel “sì” di Maria Santissi-ma alla volontà di Dio, possiamoripercorrere il ministero di donBassiano, il quale, come presbitero,ha donato la vita al Signore e aifratelli in varie comunità dellachiesa laudense. Ordinato il 9 giu-gno 1955 (insieme a numerosicompagni di Messa, tra cui il ve-scovo Bassano Staffieri, ora tuttipassati all’altra vita), fu vicarioparrocchiale a Santa Cabrini inLodi, Spino d’Adda, Zelo Buon Per-sico, Quartiano, Brembio, Casti-glione d’Adda e poi parroco a PieveFissiraga e Valera Fratta, oltre cheamministratore parrocchiale aVillanova Sillaro e infine collabo-

25 Marzo 2020Eccellenza, Appresa la triste notizia del decesso di alcuni

Sacerdoti della Sua Diocesi, a causa dell’epidemiadi coronavirus, desidero esprimere a Lei e a tuttoil Presbiterio, a nome mio personale e dei collabora-tori di questa Rappresentanza Pontificia, le più sen-tite condoglianze e la partecipazione al lutto.

In questo momento di umana mestizia, facciamonostre le parole della Santa Liturgia che prega: “Si-

gnore che ai tuoi servi sacerdoti hai affidato la tuaparola e i tuoi sacramenti, donagli di esultare persempre nella liturgia del cield’, così crediamo pertutti Loro, per i quali assicuriamo la preghiera disuffragio.

Affidando, nella Solennità dell’Annunciazione,alla Beata Vergine Maria l’anima di tutti i sacerdotivittime del coronavirus, mi confermo con sensi difraterna unione nel Signore,

+ Emil P. Tscherrig, Nunzio Apostolico

LA LETTERA DI S. E. EMIL P. TSCHERRIG NUNZIO APOSTOLICO AL VESCOVO DI LODI