I PROGETTI PER LA QUALIFICAZIONE DELL’OFFERTA … · Le attività / progetti trasversali in corso...

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I PROGETTI PER LA QUALIFICAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

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Indice: Parte Terza: L'Offerta Formativa ………………………………………………………….………….…...... 1

AREA DELL’INCLUSIONE .............................. ..................................................................................... 6

PROGETTO DOCUMENT…AZIONE.............................................................................................. 8

PROGETTO L’UNIVERSITA’ ENTRA IN CLASSE ....................................................................... 11

CONTINUITA’ ....................................... ........................................................................................... 13

PROGETTO SCUOLA APERTA .................................................................................................. 13

PROGETTO UNA SCUOLA DA SCOPRIRE ............................................................................... 16

PROGETTO INCONTRIAMOCI PER CONOSCERCI ................................................................. 19

PROGETTO SCUOLA APERTA ................................................................................................... 24

INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI ..................... ....................................................................... 27

PROGETTO TUTOR LINGUISTICO PER ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI ................ 27

PROGETTO ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI CON DOCENTI INTERNI .................... 46

PROGETTO LABORATORI INTERCULTURALI ........................................................................... 49

INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI ............ ............................................................. 52

PROGETTO PET THERAPY ....................................................................................................... 52

IO E GLI ALTRI .................................... ............................................................................................ 56

PROGETTO IO + TU = NOI… PIACEVOLMENTE INSIEME ........................................................ 56

PROGETTO SOCIOGRAMMA-SOCIODRAMMA ......................................................................... 60

PROGETTO MI MUOVO, MI SENTO …QUINDI SONO … INSIEME AGLI ALTRI ...................... 62

AREA DELLA CITTADINANZA E COSTITUZIONE EDUAZIONE AL LA LEGALITA’ ........................ 65

INIZIATIVE EDUCATIVE CITTADINANZA E LEGALITÀ ............................................................. 66

PROGETTO CITTADINANZA SIAMO TUTTI CITTADINI DEL MONDO ...................................... 68

PROGETTO SOLIDARIETA’ ....................................................................................................... 71

AREA DEGLI APPROFONDIMENTI DISCIPLINARI ........... ................................................................ 74

PROGETTO PAESAGGIO ............................................................................................................ 75

PROGETTO RECUPERO ABILITÀ MATEMATICHE .................................................................... 83

PROGETTO RIPASSO E RECUPERO LETTERE CLASSE III D ................................................. 85

PROGETTO GEMELLAGGIO. SCAMBIO CULTURALE CON ICHENHAUSEN ........................... 87

PROGETTO ORIENTEERING ...................................................................................................... 90

AREA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA .................... ......................................................................... 97

PROGETTO SPERINVENTANDO S’IMPARA .............................................................................. 98

PROGETTO MACROINVERTEBRATI ........................................................................................ 102

PROGETTO RISORSA RIFIUTI ................................................................................................. 105

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AREA DELL’ESPRESSIVITA’ ........................... ................................................................................ 108

PROGETTO LA NOSTRA FESTA ............................................................................................. 109

PROGETTO FESTA DI FINE ANNO .......................................................................................... 112

PROGETTO MUSICOTERAPIA ................................................................................................. 114

PROGETTO RITMICICLONI ....................................................................................................... 117

PROGETTO TEATRO SPETTACOLO PER BAMBINI ............................................................... 120

PROGETTO TEATRO ................................................................................................................ 122

AREA MOTORIA ...................................... ......................................................................................... 125

PROGETTI “EDUCAZIONE STRADALE PER GLI ALUNNI DEL 1° CICLO D’ISTRUZIONE ....... 127

PROGETTO TUTTI IN MOTO.................................................................................................... 128

GIOCASTRADANDO .................................................................................................................. 130

PROGETTI MOTORIA ................................................................................................................... 133

ATTIVITA’ ORGANIZZATE DIRETTAMENTE DALL’ISTITUTO .................................................. 133

ATTIVITA’ A CUI L’ISTITUTO PARTECIPA ................................................................................ 136

GIOCO-SPORT-SALUTE ........................................................................................................... 139

PROGETTO TERRARIACQUA ................................................................................................... 149

PROGETTO PSICOMOTRICITA’ ............................................................................................... 152

PROGETTO MINIBASKET ......................................................................................................... 154

PROGETTO MINIVOLLEY ........................................................................................................ 157

PROGETTO PINOCCHIO IN BICICLETTA ................................................................................ 159

PROGETTO PIU’ SPORT@SCUOLA ......................................................................................... 161

PROGETTO CORPO E MENTE IN MOVIMENTO ...................................................................... 163

PROGETTO SCACCHI A SCUOLA ............................................................................................ 166

PROGETTO DI PROMOZIONE DEL RUGBY EDUCATIVO NELLA SCUOLA: GIOCORUGBY 169

PROGETTO A SCUOLA DI TENNISTAVOLO ........................................................................... 172

PROGETTO VELASCUOLA ...................................................................................................... 175

PROGETTO ATLETICA .............................................................................................................. 180

PROGETTO AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA ........................................................... 181

PROGETTO BASKET SCUOLA SECONDARIA

PROGETTO ATLETICA SCUOLA SECONDARIA

PROGETTO TAEKWONDO

PROGETTO TI SCATTERO’ UNA FOTO

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All’interno della Programmazione Educativa e Didattica, il Collegio Docenti ha deliberato particolari progetti o attività tendenti ad una maggiore qualificazione dell’offerta formativa, tenendo conto anche delle indicazioni e delle aspettative emerse nel Consiglio d’Istituto. I progetti sono elaborati dai Consigli di Classe/Sezione e dalle Commissioni e prendono in esame particolari aspetti della formazione dell’alunno. La caratteristica fondamentale è la loro attuazione interdisciplinare. Le attività / progetti trasversali in corso di attuazione, sia come continuazione delle iniziative già intraprese nei precedenti anni scolastici sia come iniziative che hanno la loro realizzazione nel presente anno scolastico risultano essere così articolati:

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AREA DELL’INCLUSIONE

PROGETTO SCUOLA INSEGNANTE REFERENTE

Document…azione Infanzia Capoluogo Annalisa Urbani

L’Università entra in classe Primaria Sabina Comini

CONTINUITA’

Scuola aperta Infanzia Capoluogo Alba Franchini

Una scuola da scoprire Infanzia Ca’ Prato Bruna Gastaldelli

Incontriamoci per conoscerci Primaria Elena Germiniani

Scuola aperta Secondaria Alessandro Morandini

INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

Progetto Tutor linguistico per alfabetizzazione alunni stranieri

Primaria, Secondaria Mariarosa Marchesini

Progetto alfabetizzazione alunni stranieri con docenti interni

Primaria, Secondaria Mariarosa Marchesini

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Laboratori interculturali Infanzia, Primaria, Secondaria Valeria Scanu

INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Pet Therapy Secondaria Francesca Orazio

IO E GLI ALTRI

Io + Tu = Noi Primaria Santina Corradini

Sociogramma Primaria

Mi muovo, mi sento dunque.... sono Primaria

Ti scatterò una foto Secondaria

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PROGETTO DOCUMENT…AZIONE Scuola dell’Infanzia Capoluogo

Area dell’Inclusione

BISOGNI FORMATIVI/COMPETENZE

Documentare significa non perdere memoria di quello che si è fatto. Spesso le insegnanti non hanno la percezione dei cambiamenti, delle novità, degli aggiustamenti che apportano mentre conducono un’esperienza con i bambini e così si perde un patrimonio di suggerimenti che potrebbero essere utili ad altri docenti che vogliono proporre nella propria sezione quella stessa esperienza. Attraverso la sequenza di foto si monitorerà il percorso, osservando se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. I destinatari del progetto sono le insegnanti, perché attraverso la documentazione possono riflettere su “quello che si è fatto” e su “ quello che si pensa di fare”.

STRATEGIE/ATTIVITA’ EDUCATIVE

Gli obiettivi che perseguiremo saranno: • Permettere alle insegnanti di riflettere sulle proposte dell’anno scolastico • costruire un quadro complessivo delle attività scolastiche • creare un archivio delle esperienze della scuola • far conoscere alle famiglie l’itinerario didattico per garantire continuità

orizzontale al fine di migliorare la collaborazione

Verranno documentati momenti insieme, attività di sezione, uscite didattiche, feste, progetti e attività inerenti alla programmazione. I momenti da documentare sono: accoglienza, Natale, carnevale, progetto grafo-motorio, progetto biblioteca, festa di fine anno, gite, tutte le attività inerenti la programmazione. Le insegnanti hanno pensato di assegnare ad ogni sezione la documentazione di un periodo dell’anno scolastico, per permettere una visione a tutto campo e per valorizzare le esperienze di tutta la scuola.

SEZIONI PERIODO

ARANCIONE ACCOGLIENZA

ROSSA DICEMBRE- USCITE DIDATTICHE

VERDE CARNEVALE – FESTA FINE ANNO

BLU SETTIMANA DIRITTI-SLOW FOOD

AZZURRA PROGETTO INTERSEZIONE GRANDI

VIOLA PROGETTO INTERSEZIONE MEDI

ROSA PROGETTO INTERSEZIONE PICCOLI

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Le insegnanti documenteranno momenti in sezione e i laboratori pomeridiani Il progetto si svolgerà da settembre 2014 a giugno 2015. tutti gli spazi interni ed esterni della scuola e il territorio circostante L’insegnante referente sarà Urbani Annalisa, inoltre il progetto coinvolgerà tutte le insegnanti della scuola, i bambini e le collaboratrici scolastiche

RISORSE EDUCATIVE:

Si prevede la necessità di: 1 memoria espansiva per macchina fotografica, chiavetta USB, CD, DVD

VALUTAZIONE

Sono previsti due momenti di valutazione in itinere e in fase finale dove le insegnanti: - condivideranno esperienze fra di loro - conosceranno le diverse esperienze e attività della scuola L’attività sarà valutata in base alla risposta che il progetto può dare alle insegnanti con la seguente griglia

VALUTAZIONE POSITIVA

VALUTAZIONE NEGATIVA

MODIFICHE

BERGAMINI AURELIANA

BRAZIOLI ALESSANDRA

CALDANA CESARINA

CASTIONI SILVIA

CATTAFESTA STEFANIA

CIRASOLE GIUSEPPINA

DONATI DANIELA

FRANCHINI ALBA

GILIOLI SILVIA

GORGATI NICOLETTA

MELCHIORI MARIA ROSA

MIGLIORANZA SARA

REMELLI NOVELLA

REMELLI SUSANNA

TORRESANI IVANA

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URBANI ANNALISA

VALBUSA SABRINA

Eventuali modifiche rilevate nella valutazione, verranno prese in considerazione nel prossimo anno scolastico

PROCESSI DI COMUNICAZIONE/ DOCUMENTAZIONE

• Sequenza di foto che documenteranno progetti, attività, eventi contemporaneamente alla loro realizzazione e che verranno inserite nel sito dell’ “I.C. G. MURARI”.

• DVD a fine anno scolastico

L’insegnante responsabile

Annalisa Urbani

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PROGETTO L’UNIVERSITA’ ENTRA IN CLASSE

Scuola Primaria

Area dell’Inclusione

1. BISOGNI FORMATIVI / COMPETENZE

Descrizione • necessità di confrontarci con il mondo universitario attuale, che sta formando i

futuri insegnanti • sperimentare la traduzione pratica nelle classi coinvolte, del percorso teorico

svolto dalle tirocinanti in università Analisi dei bisogni

Il nostro istituto è disponibile, da diversi anni, ad accogliere studenti universitari per il loro tirocinio diretto. E’ un momento di grande arricchimento formativo per le insegnanti accoglienti e l’insegnante mentore. Diventa poi l’occasione di una forte crescita culturale, poter conoscere e riutilizzare griglie osservative, sistemi di monitoraggio, modelli di progetto, proposti dalle studentesse. Inoltre il confronto valutativo con il super visore, offre un’opportunità di grande riflessione sulla valutazione “della scuola e nella scuola”

Contenuti

• Interagire con altre insegnanti in presenza durante le lezioni; • Sostenere la programmazione delle attività dirette delle tirocinanti in classe; • Scoprire e condividere i sistemi di osservazione utilizzati dalle tirocinanti; • Confrontarsi con la modulistica da loro utilizzata; • Imparare ad osservare con occhi diversi le dinamiche relazionali in classe.

Misurabilità e/o monitoraggio

• Incontri periodici con il super visore dell’Università Destinatari

Le classi 1 A, 2 A, 3 A, 5 B, ….

2. STRATEGIE / ATTIVITA` EDUCATIVE

Sequenza e tempi dell’attività 60 ore di presenza : 40 di osservazione / partecipazione e 20 di attività diretta

Ruoli

L’insegnante mentore coordinerà l’organizzazione delle attività generali di tirocinio tenendo i contatti con il super visore e la Dirigente.

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L’insegnante accogliente, curerà l’effettiva realizzazione della attività della tirocinante. Le tirocinanti seguiranno le indicazioni ricevute dall’Università, parteciperanno attivamente alle attività nelle classi assegnate e agli incontri collegiali a fianco delle insegnanti accoglienti.

3. RISORSE EDUCATIVE

Risorse culturali • Le cinque tirocinanti

4. VALUTAZIONE

(Modello valutativo Scelta degli strumenti valutativi) Si utilizzeranno i modelli che proporrà l’Università

5. PROCESSI DI COMUNICAZIONE / DOCUMENTAZIONE

Modalità di comunicazione interna Le insegnanti accoglienti condivideranno a livello di classi parallele alcuni aspetti innovativi, incontrati nel confronto con le tirocinanti. L’insegnante mentore rendiconterà alla Direzione dell’Istituto la realizzazione del progetto.

Modalità di comunicazione esterna

Le famiglie delle classi interessate, verranno informate dell’attività svolta dalle tirocinanti.

L’insegnante responsabile

Sabina Comini

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CONTINUITA’

PROGETTO SCUOLA APERTA

Scuola dell’Infanzia Capoluogo

Area dell’Inclusione-Continuità

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

L'ingresso del proprio figlio nel mondo della scuola è un passaggio importante che viene vissuto dai genitori con sempre maggiori consapevolezza e attenzione. C'è quindi il desiderio di informarsi, di conoscere le diverse scuole presenti sul territorio, la loro organizzazione, gli spazi e l'offerta formativa che offrono, per poter scegliere, in modo sempre più consapevole, quella in cui iscrivere il proprio figlio.

VALUTAZIONE DEL CONTESTO

Il territorio di Valeggio offre più scuole dell’Infanzia: una paritaria e tre statali, due delle quali dislocate nelle frazioni di Ca' Prato e Salionze. E’ quindi importante far conoscere la nostra scuola al fine di favorire una scelta consapevole al momento dell’iscrizione del bambino.

OBIETTIVI

Presentare la nostra scuola ai genitori dei bambini che devono, a breve, effettuare l'iscrizione presso una delle scuole dell'Infanzia presenti nel Comune di Valeggio è un modo per permettere loro di esercitare in modo consapevole il ruolo genitoriale che li investe. In questa occasione il mondo della scuola si apre e accoglie sia gli adulti che i bambini, facendo conoscere loro l'offerta formativa, gli spazi disponibili, l'organizzazione delle attività e si rende disponibile per rispondere ad eventuali dubbi e richieste. Presentare ai genitori:

• Organizzazione della scuola • Offerta formativa • Spazi • Insegnanti

Far conoscere ai bambini: • Alcune insegnanti che si prenderanno cura di loro • Le sezioni, con gli angoli organizzati per il gioco e le attività • Gli spazi comuni interni ed esterni

METODOLOGIA

I visitatori vengono accolti all’ingresso dalle insegnanti che li accompagnano nei diversi spazi scolastici illustrandone le funzioni e si rendono disponibili a rispondere a dubbi e curiosità dei genitori riguardanti la scuola e il suo funzionamento. I bambini hanno l’opportunità di scoprire le sezioni e gli angoli di gioco predisposti nelle stesse nonché gli spazi comuni e la loro funzione.

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STRUMENTI

• Proiezione di un video che illustra momenti di vita scolastica • documentazione fotografica delle attività degli anni scolastici precedenti • cartelloni con foto e didascalie di progetti significativi realizzati con i bambini • sequenze fotografiche dei diversi momenti della giornata scolastica • sequenze fotografiche con didascalie che pongono all’attenzione del genitore la

situazione emotiva che coinvolge bambino/genitore nel momento del distacco e dell’inserimento

• pieghevole che illustra i punti chiave dell’offerta formativa della scuola, le consuetudini che la caratterizzano

• un dono da consegnare al bambino come ricordo della visita TEMPI

Da gennaio 2015 a giugno 2015. La scuola viene aperta un sabato mattina verso la fine di gennaio o l'inizio di febbraio, in base al periodo utile per le iscrizioni, che fisserà il Ministero, al mattino dalle ore 10,00 alle ore 12,30. Inoltre alcune saranno presenti per accogliere e spiegare l’organizzazione scolastica e per rispondere alle loro domande e curiosità, riguardo alla scuola e al suo funzionamento, alla riunione per i nuovi iscritti, che si tiene solitamente nel mese di giugno.

SPAZI

Tutti gli spazi interni ed esterni della scuola.

RUOLI

Insegnante referente: Franchini Alba Angela • 6 insegnanti saranno presenti nella mattinata di sabato: Bergamini A., Cirasole G.,

Franchini A.A., Gilioli S., Urbani A., Torresani I. • 2 insegnanti (la collaboratrice della dirigente Castioni S., l'ins. Melchiori M.R. della

Commissione Continuità) • 2 insegnanti, si occuperanno dell'allestimento spazi. • 1 collaboratrice scolastica per aprire, chiudere la scuola e sorvegliare l’ingresso

MATERIALE DA ACQUISTARE

• una risma di carta A4 colorata, colori forti, cod. 424, • una cartuccia per la stampante HP Officejet 4500 di colore nero, • una cartuccia per la stampante HP Officejet 4500 a colori, • 100 buste trasparenti con fori laterali, • 10 confezioni da 7 panetti l'una da 100gr. di Pasta per modellare soffice Primo • cod. 1718, (gadget da regalare ad ogni bambino partecipante) • Lettore DVD

VALUTAZIONE

Al fine di valutare l’utilità dell’iniziativa, si effettuerà una rilevazione delle presenze. Le insegnanti prevedono di effettuare una valutazione dell'adesione alla proposta e dell'efficacia della stessa nel corso di un’intersezione tecnica.

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DOCUMENTAZIONE

Il quaderno delle firme dei partecipanti che ci permetterà di avere un riscontro riguardo al numero dei nuclei familiari che hanno aderito.

L’insegnante responsabile

Franchini Alba Angela

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PROGETTO UNA SCUOLA DA SCOPRIRE Scuola dell’Infanzia Ca’ Prato

Area dell’Inclusione-Continuità

Docenti interessati : Le insegnanti di sezione (e le collaboratrici scolastiche) DESTINATARI

Le famiglie che si preparano a iscrivere il loro bambino a una scuola dell’Infanzia del Comune di Valeggio.

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

Al momento dell’ingresso a scuola, il benessere di ogni bambino è strettamente legato al buon rapporto che gli educatori riescono a stabilire con le famiglie. Il primo passo che si compie in questa direzione, è quello di offrire l’opportunità di conoscere gli ambienti scolastici e l’organizzazione delle scuole del territorio, per favorire una scelta consapevole dei genitori nel momento dell’iscrizione dei propri figli alla scuola dell’infanzia. Questa possibilità va incontro al bisogno delle famiglie di essere rassicurate e inoltre permette ai bambini un primo momento di gioco e di esplorazione nella scuola dell’infanzia. A seguito dell’apertura della nuova scuola dell’Infanzia di Salionze, per la scuola di Cà Prato è diventato ancora più importante avere un’occasione per presentare la propria offerta formativa ai possibili utenti del proprio bacino ma anche a tutto il paese di Valeggio.

VALUTAZIONE DEL CONTESTO

Nell’ottica dell’accoglienza la scuola prevede diverse occasioni, inserite e pensate all’interno della progettazione annuale, per favorire un sereno ambientamento dei bambini e delle famiglie, nel corso dell’anno scolastico:

• incontri assembleari per illustrare in dettaglio l’organizzazione della scuola verso fine maggio,

• riunioni con i genitori dei bambini che frequentano i nidi del territorio con visite e scambi di informazioni

• un incontro durante la festa di fine anno, • contatti giornalieri e personali nei primi giorni di scuola per un corretto svolgimento

del primo periodo di ambientamento, • colloqui individuali dopo l’inizio della frequenza a ottobre,

Ma questo primo incontro con le famiglie è pensato per la semplice conoscenza della struttura e del personale. La possibilità di visitare le scuole e di parlare con il personale insegnante risulta un buon sistema per avviare una prima conoscenza degli spazi e delle possibilità fornite dall’Istituto Comprensivo.

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OBIETTIVI

• Creare un momento di raccordo con i genitori e il territorio • Favorire la conoscenza della struttura scolastica • Conoscere l’organizzazione della scuola • Incontrare il personale insegnante per parlare delle scelte educative della scuola.

STRUTTURA DEL PROGETTO

Un venerdì pomeriggio, entro il mese di gennaio o inizio febbraio, secondo la data fissata per l’apertura delle iscrizioni del nuovo anno scolastico, le famiglie vengono invitate alla “SCUOLA APERTA” dalle ore 17.00 alle ore 19.00 nella sede di Ca’ Prato con la presenza delle insegnanti del plesso.

CONTENUTI

Nel pomeriggio previsto, le insegnanti si rendono disponibili presso la scuola per incontrare genitori e bambini. Tutte le famiglie che lo desiderano possono entrare nella scuola che viene preparata con i materiali che solitamente sono a disposizione dei bambini durante le normali attività. Durante questa apertura per i genitori è possibile:

• visitare la scuola, • ricevere informazioni su scelte educative della scuola, • parlare con le insegnanti di orari, organizzazioni e struttura della scuola, • avere informazioni sulle altre strutture presenti sul territorio, • conoscere l’organizzazione dell’Istituto Comprensivo.

Naturalmente viene anche ricordata ai genitori la delibera del Consiglio d’Istituto che determina i requisiti necessari per l’iscrizione dei bambini alla scuola dell’Infanzia; in particolare, l’aspetto della precedenza per i residenti nella zona del bacino d’utenza della scuola.

METODOLOGIA

Negli anni sono state sperimentate diverse forme di organizzazione per la giornata di visita. Purtroppo non è possibile preventivare, con una buona approssimazione, il numero delle persone che verranno alla scuola, pertanto adotteremo una certa flessibilità, anche se vorremmo riuscire a essere accoglienti e utili a tutti coloro che interverranno. Anche quest’anno vorremmo avere un riscontro numerico e nominativo delle famiglie aderenti all’iniziativa, pertanto chiederemo di lasciarci nome e indirizzo su una caramella di cartone che poi appenderemo in corridoio. In cambio della caramella di cartone daremo al bambino una caramella vera. In questo modo sapremo anche le zone di provenienza dei bambini che verranno a visitare la scuola.

STRUMENTI

Uno specifico volantino d’invito alla SCUOLA APERTA sarà inviato alle famiglie dalla segreteria dell’Istituto Comprensivo. Tale volantino conterrà l’invito per le tre scuole statali dell’Istituto e, una volta definite le date, dovrà essere inviato a tutti gli aventi diritto, a cura della segreteria dell’Istituto Comprensivo in base all’elenco dei bambini fornito dall’ufficio anagrafe del Comune. La scuola di Ca’ Prato predisporrà inoltre una brochure con foto e disegni che presentano la scuola.

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RISULTATI

Questo progetto è pensato per incrementare la conoscenza da parte delle famiglie di ciò che offrono le scuole dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo. Come risultato ci si attende un miglioramento delle relazioni tra le famiglie e la scuola al momento delle iscrizioni, anticipando, con risposte esaurienti, eventuali situazioni problematiche.

TEMPI

Venerdì ………..2015 dalle ore 17.00 alle 19.00. SPAZI

Tutta la scuola, sia l’interno sia la zona esterna, è visitabile in questa occasione.

RUOLI

Tutte le quattro insegnanti titolari delle due sezioni della scuola, si mettono a disposizione per accompagnare i genitori nella visita alla scuola stessa e cercano di fornire tutti i chiarimenti e rispondere alle domande dei genitori. Se è necessario, le insegnanti si dividono i compiti sorvegliando e intrattenendo i bambini intervenuti con i genitori.

MATERIALI

Il progetto richiede il seguente materiale di cancelleria: • 1 risma di carta per fotocopiatrice A4 (colori misti tenui) per la brochure. • 2 cartucce per stampante Epson Stylus Dx 4400 (1 nero/1 colore).

VALUTAZIONE

Al termine dell’esperienza, faremo una valutazione finale del nostro pomeriggio d’intervento con i genitori. Quando poi ci sarà occasione, nei colloqui d’inizio anno con i genitori dei bambini effettivamente iscritti, si potrà anche sentire il loro parere in merito al gradimento di questa iniziativa e valutarne l’effettiva validità.

DOCUMENTAZIONE

Ai genitori che partecipano al pomeriggio di SCUOLA APERTA viene consegnato un pieghevole che presenta brevemente la scuola e riassume le caratteristiche principali che contraddistinguono l’offerta formativa. Raccoglieremo in un simpatico “Libro delle Firme” i nominativi di tutti i partecipanti.

PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI

Punto forte è la possibilità di far conoscere a molte persone l’offerta formativa dell’Istituto per quanto riguarda la fascia della scuola dell’Infanzia. Eventuali punti deboli saranno osservati durante lo svolgimento del progetto stesso.

COLLABORAZIONI ESTERNE

No L’Insegnante responsabile

Bruna Gastaldelli

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PROGETTO INCONTRIAMOCI PER CONOSCERCI Scuola Primaria

Area dell’Inclusione-Continuità

DOCENTI INTERESSATI

le insegnanti della scuola primaria Bertolini Maria, Comini Sabina, Cordioli Cristiana, Corradini Maria, Cumbo Giuseppina, Dioguardi Monica, Germiniani Elena, Marchesini Maria Rosa, Mazzi Rosa, Oliosi Maria Luisa, Rovina Rossana.

DESTINATARI

le famiglie che si preparano a iscrivere il loro bambino a una scuola dell’Infanzia del Comune di Valeggio.

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

• Necessità di far conoscere la scuola ai futuri utenti. • Offrire l’opportunità di conoscere gli ambienti scolastici e l’organizzazione della

scuola. • Essere rassicurati nei confronti delle famiglie e permettere ai bambini una prima

occasione di attività e di esplorazione della scuola primaria. • Valorizzare di alcune attività messe in campo dalla scuola primaria nella didattica

quotidiana. VALUTAZIONE DEL CONTESTO

Spesso i genitori dei bambini che frequenteranno la scuola primaria sono in ansia perché non conoscono le dinamiche e l’organizzazione della nuova scuola.

Si rende pertanto necessario invitare i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia, con i loro genitori, ad una visita degli spazi e degli ambienti della scuola primaria ed ad un piccolo primo approccio con la didattica di alcune discipline.

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OBIETTIVI

• Dare occasione ai genitori di incontrare le insegnanti per la presentazione della scuola primaria e di raccogliere informazioni sull'organizzazione della scuola primaria.

• Consentire ai bambini un “assaggio” delle attività della scuola primaria. • Permettere a famiglie non frequentanti le scuole dell’infanzia di Valeggio di poter

visitare gli spazi e incontrare le persone che vivono nella scuola.

STRUTTURA DEL PROGETTO

La scuola primaria aprirà sabato 31 gennaio 2015 dalle 10 alle 12 e saranno organizzati due turni di visita-attività, il primo dalle 10 alle 11 ed il secondo dalle 11 alle 12.

Le scuola dell'infanzia raccoglieranno i nominativi dei bambini che intendono partecipare suddivisi nelle due tornate.

I bambini, con i loro genitori, verranno accolti nell'atrio della scuola e suddivisi in 3 gruppi. Ciascun gruppo sarà guidato da un'insegnante che accompagnerà i bambini nei tre laboratori didattici previsti e resterà a disposizione dei genitori per eventuali richieste.

Nei laboratori ci saranno altre insegnanti che condurranno le attività didattiche e intratterranno i bambini.

CONTENUTI

Dopo una breve presentazione della scuola ai genitori, ai bambini verranno proposte 3 attività: • LETTURA ANIMATA: in un'aula verrà letta e animata da un'insegnante la storia

“Nero-Coniglio” di Philippa Leathers; al termine verrà fornita una scheda da colorare.

• INGLESE: nell'interciclo del primo piano , dopo saluti e presentazione in inglese, verrà animata, anche attraverso la proiezione di un breve filmato, la canzoncina “Head, shoulders, knees and toes”; al termine verrà fornita una scheda con sintesi di quanto eseguito;

• EDUCAZIONE FISICA: in palestra verranno preparati due percorsi con attrezzi da eseguire con sottofondo musicale.

METODOLOGIA

Dopo un primo momento di accoglienza e di presentazione, i bambini e i genitori verranno suddivisi in 3 gruppi e saranno accompagnati da alcune insegnanti, negli spazi organizzati per i laboratori. Mentre i bambini lavoreranno con l’insegnante che organizza il laboratorio, i genitori avranno la possibilità di porre domande all’insegnante che li accompagna.

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STRUMENTI

Uno specifico volantino d’invito alla SCUOLA APERTA sarà inviato alle famiglie dalle scuole dell'infanzia del proprio figlio. Le insegnanti delle scuole dell'infanzia raccoglieranno su appositi moduli i nominativi dei bambini che parteciperanno alla giornata e li consegneranno all'insegnante responsabile del progetto che li ordinerà e suddividerà in gruppi.

Per la realizzazione delle attività di laboratorio saranno necessari: copie ciclostile dell'attività di lettura e inglese; videoproiettore e computer; attrezzi palestra e riproduttore cd.

RISULTATI

Questo progetto è pensato per incrementare la conoscenza, da parte delle famiglie e dei bambini, della scuola primaria (organizzazione, spazi, attività...). Come risultati, nei bambini, ci si attende di suscitare interesse e magari entusiasmo verso la nuova scuola e, nei genitori, di porre le basi per una buona relazione scuola famiglia.

TEMPI

La giornata di scuola aperta sarà sabato 31 gennaio 2015 dalle 10 alle 11 (primo turno) e dalle 11 alle 12 (secondo turno).

L'organizzazione della giornata e la progettazione delle attività richiederà un incontro di un'ora delle insegnanti coinvolte.

Le stesse insegnanti saranno in servizio dalle 9.30 alle 12.30 di sabato 31 gennaio 2015 (30 minuti per la preparazione degli ambienti e del materiale, 2 ore di scuola aperta, 30 minuti per la sistemazione di materiale e riordino).

SPAZI

Gli spazi utilizzati saranno: l'atrio della scuola per l'accoglienza, l'aula della classe 1 B per l'attività di lettura, l'interciclo del piano terra per l'attività di inglese, la palestra per l'attività di educazione fisica.

RUOLI

Responsabile progetto: Germiniani Elena

Accoglienza iniziale: Comini Sabina

Insegnanti accompagnatori: Bertolini Maria, Corradini Maria, Cumbo Giuseppina, Marchesini Maria Rosa, Rovina Rossana.

Animazione lettura: Cordioli Cristiana, Mazzi Rosa

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Laboratorio di Inglese: Germiniani Elena

Attività in palestra: Dioguardi Monica, Oliosi Maria Luisa

VALUTAZIONE

Al termine dell’esperienza, verrà chiesto ai genitori di compilare un questionario di gradimento anonimo (vedi allegato) per avere informazioni di ritorno circa la qualità della proposta.

Inoltre verranno sentite anche le colleghe della scuola dell’Infanzia per venire a conoscenza di eventuali pareri in merito al gradimento di questa iniziativa.

DOCUMENTAZIONE

Fotografie delle attività.

MODIFICHE

Ci potranno essere delle varianti durante le attività, in base ai bisogni dei gruppi di bambini che ruotano.

PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI

Punto forte è l'opportunità di far conoscere ai genitori la scuola primaria.

Punto debole potrebbe essere l'elevato numero di genitori e bambini, di difficile gestione a livello organizzativo.

COLLABORAZIONI ESTERNE

No

L’Insegnante responsabile

Elena Germiniani

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Allegato 1 - questionario gradimento

Open Day Scuola Primaria “Collodi” Gentili genitori,

grazie per essere venuti. Compilando questo sondaggio, che richiederà solo qualche minuto, ci aiuterete a migliorare.

Alla visita della scuola è stato dedicato o poco tempo

o un tempo adeguato

o molto tempo

Le attività proposte sono state o poco piacevoli

o piacevoli

o molto piacevoli

L'accoglienza riservatavi è stata o insufficiente

o sufficiente

o buona

o ottima

Gli ambienti visitati vi hanno dato l'impressione d i una scuola o poco accogliente

o sufficientemente accogliente

o accogliente

o molto accogliente

La capacità organizzativa dimostrata è stata o insufficiente

o sufficiente

o buona

o ottima

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PROGETTO SCUOLA APERTA Scuola Secondaria

Area dell’Inclusione-Continuità

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI:

Necessità di far conoscere la scuola ai futuri utenti. Necessità di valorizzare strutture e progetti messi in campo dalla scuola secondaria nella didattica quotidiana

VALUTAZIONE DEL CONTESTO

• Gli alunni di classe V frequentano già gli ambienti della scuola secondaria ma non vengono a contatto con tutti i “luoghi” educativo-didattici caratteristici della scuola

• Molti alunni nati e residenti a Valeggio non frequentano la scuola primaria dell’IC “Murari” pertanto si rende necessario invitarli per la presentazione del POF della scuola

OBIETTIVI

• Consentire agli alunni di classe V un assaggio della didattica della scuola secondaria

• Dare occasione ai genitori di incontrare il DS per la presentazione del POF e della scuola secondaria

• Permettere a famiglie non frequentanti la scuola di Valeggio di poter visitare gli spazi e incontrare le persone che vivono nella scuola

STRUTTURA DEL PROGETTO

Incontro con i genitori in assemblea con il DS per la presentazione del POF e delle modalità tecniche di iscrizione alla scuola

Attività strutturata con alunni di classe V nello stesso pomeriggio alla scoperta della scuola

CONTENUTI

Ogni insegnante propone delle attività i cui contenuti sono relativi alla disciplina di insegnamento

METODOLOGIA

• Gli alunni verranno suddivisi in gruppi di max 10 persone e saranno accompagnati da 2 alunni di classe I scuola secondaria

• Supportati da una mini gara di orienteering gli alunni svolgeranno delle attività nei laboratori della scuola, in presenza dei docenti e di altri alunni della scuola

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• Documentazione delle attività varie con fotografie digitali da pubblicare nel sito della scuola

STRUMENTI

• Esperienze in laboratori vari

• Utilizzo di fotocopie

• Utilizzo di strumenti informatici

RISULTATI

• Condivisione di aspettative tra gli alunni

• Creare entusiasmo nei confronti della nuova scuola

• Conoscere gli spazi della scuola

• Sperimentare strumenti e metodi che veramente caratterizzino la didattica dei docenti

TEMPI

Il progetto si realizzerà in

• 1 incontro di 2 ore nel periodo di gennaio

Per i docenti sono previsti incontri di progettazione dell’attività, di verifica, di documentazione dell’attività

SPAZI

• Laboratorio scientifico scuola secondaria

• 2 aule arte

• Aula di musica

• Palestra

• Aula 3C, 3E, 3F aule con lim

• Biblioteca

• Aula di informatica scuola secondaria

RUOLI

Responsabile di progetto: Morandini

VALUTAZIONE

• L’attività sarà valutata sulla base di una risposta di gradimento delle famiglie, verbale.

• Sarà valutato inoltre il riscontro anche “emotivo” durante l’attività stessa.

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DOCUMENTAZIONE

• Fotografie delle attività

MODIFICHE

• Ci potranno essere delle varianti durante le attività, in base ai bisogni dei gruppi di alunni che ruotano

PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI

FORTI: Aspettativa delle famiglie e degli alunni

L’Insegnante responsabile

Alessandro Morandini

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INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

PROGETTO TUTOR LINGUISTICO PER ALFABETIZZAZIONE ALU NNI STRANIERI Scuola Infanzia, Primaria, Secondaria

Area dell’Inclusione-Intercultura

1.BISOGNI FORMATIVI/COMPETENZE

Descrizione e analisi dei bisogni Il Comune di Valeggio S/M è caratterizzato dalla presenza di molti immigrati e il nostro Istituto Comprensivo ne è rappresentativo. A ottobre 2014, gli alunni stranieri rappresentano circa il 18% della popolazione scolastica (si deve tener conto che molti figli di immigrati hanno già ottenuto insieme ai loro genitori la Cittadinanza italiana). Mentre diminuiscono i nuovi arrivi, aumentano infatti le presenze di ragazzi nati nel nostro Paese che spesso, pur avendo superato le difficoltà legate alla lingua della prima comunicazione necessitano di competenze linguistiche avanzate per proseguire regolarmente il percorso scolastico. Pertanto la scuola si impegna a progettare interventi atti a migliorare la competenza linguistica degli alunni stranieri ai vari livelli previsti dal Framework europeo, con conseguente aumento di sicurezza e autostima, importanti per il successo scolastico e per una positiva integrazione sociale.

Contenuti e obiettivi

Promuovere l'acquisizione di una buona competenza nell'italiano orale e scritto nelle forme ricettive e produttive, per assicurare uno dei principali fattori di successo scolastico e di inclusione sociale. Le attività laboratorio riguardano sia la lingua della prima comunicazione (Liv A1/A2 del Framework Europeo) sia la lingua dello Studio (Liv B1/B2). Si prevedono tre principali livelli di intervento: prima alfabetizzazione, nuovi arrivi livello intermedio A1/A2 lingua dello studio, livello B1 /B2 (con particolare attenzione agli alunni della classe terza secondaria che dovranno affrontare il delicato passaggio alla scuola superiore).

Ascoltare e parlare

Prima alfabetizzazione e livello intermedio Comprendere e formulare atti comunicativi, passando da una frase più semplice a un discorso più complesso nell'ambito della sfera personale e scolastica.

Lingua dello studio Comprendere e utilizzare il linguaggio specifico delle diverse discipline.

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Leggere

Prima alfabetizzazione e livello intermedio Leggere e comprendere semplici testi in modo sufficientemente scorrevole e corretto.

Lingua dello studio Leggere e comprendere testi specifici delle diverse discipline.

Scrivere

Prima alfabetizzazione e livello intermedio Scrivere semplici e brevi testi.

Lingua dello studio Scrivere semplici testi. Rispondere a domande relative a testi dei diversi ambiti disciplinari.

Complessità

I contenuti utilizzati per raggiungere gli obiettivi previsti hanno carattere interdisciplinare.

Prima alfabetizzazione e livello intermedio Principalmente: la presentazione di sé, la scuola, la famiglia, gli ambienti, il cibo, la descrizione fisica, i lavori, i servizi.

Lingua dello studio Principalmente: argomenti attinenti le programmazioni delle discipline di studio trattati in modo semplificato .

Misurabilità e/o monitoraggio

Gli indicatori rielaborati da parte dei TLC del Cestim dal Framework europeo consentono di monitorare i traguardi raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati. (Vedi allegati)

Destinatari e docenti interessati

I destinatari sono gli alunni stranieri che necessitano di due diverse strumentalità linguistiche: la lingua italiana del contesto concreto per comunicare nel quotidiano la lingua italiana specifica necessaria per comprendere ed esprimere i concetti propri delle diverse discipline e per una riflessione sulla lingua stessa. Gli alunni stranieri segnalati all'inizio dell'anno scolastico dagli insegnanti e attualmente inseriti nel Progetto sono 19 per la scuola primaria e 15 per la scuola secondaria. Tutti gli insegnanti della scuola primaria e della scuola secondaria sono interessati.

2.STRATEGIE/ATTIVITA' EDUCATIVE

Metodologie didattiche e identificazione delle stra tegie

Prima alfabetizzazione e livello intermedio Si parte dal vissuto degli alunni e da esigenze comunicative immediate presentando il lessico di base, le strutture linguistiche più importanti, la grammatica più semplice e si propongono le occasioni di lettura e scrittura legati ai bisogni di ogni giorno .

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Lingua dello studio Gli argomenti svolti nelle materie curricolari vengono semplificati nei contenuti e nelle strutture linguistiche.

Sequenza e tempi delle attività / dell'apprendiment o Il laboratorio linguistico prevede la presenza del TLC che si rende disponibile per 18 ore la settimana, in orario scolastico ed extrascolastico, dal 01/10/14 al 31/07/15, per un impegno non inferiore a 40 settimane per l'insegnamento (15 ore/settimana ) e per consulenza/coordinamento (3 ore/settimana). I tempi dedicati agli alunni possono variare in base ai progressi rilevati nel raggiungimento degli obiettivi e ai bisogni di eventuali nuovi arrivi.

Ruoli

Il TLC è il diretto responsabile del Laboratorio linguistico e tiene il rapporto con gli insegnanti di classe e l'insegnante Funzione strumentale intercultura. L'insegnante Funzione strumentale concorda con il TLC e la direzione scolastica l'organizzazione e le priorità di intervento; si rende disponibile agli incontri periodici di monitoraggio con lo staff del Cestim. Gli insegnanti di classe degli alunni coinvolti mantengono i contatti con il TLC e, avvalendosi della sua consulenza, proseguono l'insegnamento dell'Italiano L2 nel proprio ambito disciplinare.

Attività organizzative di supporto

Gli insegnanti coordinatori di plesso collaborano al passaggio di informazioni relative all'organizzazione dei laboratori.

Coinvolgimento del territorio

Il tutor linguistico provvede ad individuare eventuali risorse di volontariato sul territorio.

3.RISORSE EDUCATIVE

Previsione fabbisogni risorse economiche La spesa sostenuta per questo progetto è a carico del Cestim che richiede alla scuola gli spazi (un'aula nella sede della scuola primaria “C. Collodi” e un'aula nella sede della scuola secondaria “J. Foroni”; uno scaffale dove raccogliere i testi per gli insegnanti, i test dei ragazzi e altro materiale), i servizi e l'uso della fotocopiatrice. Alle famiglie dei ragazzi che frequentano in orario extrascolastico, inseriti nel doposcuola Cestim, viene richiesto un contributo di iscrizione di 20 euro (per nucleo familiare) gestiti in accordo con la Direzione Scolastica.

Previsione risorse materiali

Si utilizzano libri operativi, libri di testo, libri bilingue, vocabolari, cassette audio/CD, giochi linguistici, materiali iconici, già presenti nella scuola e fotocopie.

Risorse culturali

Per il triennio 2014-2017 il Cestim, supportato dalla Fondazione San Zeno, ha offerto al nostro I.C. l'opportunità di condividere il Progetto “TLC Tutor Linguistico Cestim” la cui finalità è quella di dare maggior continuità e peso agli interventi normalmente attivati dallo stesso per i minori stranieri, offrendo ulteriori opportunità alle scuole di utilizzo di personale qualificato impegnato nello studio e implementazione di strategie per colmare il divario di competenze linguistiche esistente tra gli alunni italiani e gli alunni di madrelingua non italiana. Il TLC è una figura specializzata in grado di dare

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una risposta complessiva e adeguata ai bisogni linguistici degli alunni stranieri e di prestare una consulenza competente ai docenti. Viene attivato un laboratorio linguistico permanente con le seguenti modalità: il Tutor linguistico analizza i bisogni linguistici di italiano L2 degli alunni segnalati, prospetta agli insegnanti di classe i percorsi didattici da seguire, concorda con la Direzione scolastica e con l'ins. Funzione strumentale intercultura l'organizzazione e le priorità di intervento (può trattarsi di pacchetti di poche ore o di percorsi di lunga durata, individuali o di gruppo, in orario scolastico o extrascolastico), monitora in itinere i progressi linguistici degli alunni confrontandosi con i docenti e con la Commissione intercultura per programmare gli interventi, certifica il livello di padronanza della lingua italiana . In base alle competenze acquisite, sarà possibile spostare gli alunni da un laboratorio all'altro. Pertanto l'organizzazione dei gruppi ed i tempi saranno flessibili anche per rispondere ai bisogni dei nuovi arrivi.

4.VALUTAZIONE

Modello valutativo e scelta degli strumenti di valu tazione Valutazione degli alunni: ogni lezione sarà occasione di verifica perché le attività di laboratorio consentiranno di valutare con griglie di osservazione l'impegno, il grado di interesse e attenzione, e con conversazioni i progressi a livello linguistico degli alunni. Verranno monitorate in itinere le competenze comunicative conseguite con prove predisposte. Il confronto dei risultati ottenuti nei test somministrati all'inizio e alla fine di ogni anno scolastico sarà un utile elemento per valutare il livello di padronanza della lingua italiana che, al termine del corso, verrà certificato con test in uso riconosciuti dal Miur.

Autovalutazione

L’Insegnante Funzione strumentale per l’Intercultura si rende disponibile ad un incontro mensile con il TLC per verificare l’andamento delle attività concordate; il Cestim effettuerà un monitoraggio in itinere con il Dirigente Scolastico (e/o l’insegnante Funzione strumentale ) attraverso incontri semestrali di verifica sull'utilizzo sperimentale del Tutor linguistico. Si farà anche ricorso a questionari di gradimento da somministrare agli alunni seguiti e ai docenti della scuola coinvolti.

5.PROCESSI DI COMUNICAZIONE/DOCUMENTAZIONE

Modalità di comunicazione interna Saranno accessibili le Programmazioni relative ai diversi laboratori, sottoscritte da tutti i docenti di italiano degli alunni coinvolti, il Registro delle presenze, gli Elaborati degli alunni, il “Quaderno dell'integrazione” che accompagnerà ogni singolo alunno per la durata triennale del Progetto affiancando ai dati relativi alle competenze linguistiche, informazioni sulla vita sociale, le Certificazioni rilasciate agli alunni a fine corso.

Modalità di comunicazione esterna

Gli Enti esterni con i quali sono previsti incontri periodici di confronto sono il Cestim , la Rete TanteTinte, la Fondazione San Zeno, gli altri Istituti coinvolti in progetti analoghi.

L’insegnante responsabile Maria Rosa Marchesini

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DESCRITTORI LIVELLO A1

COMPRENSIONE ORALE Generale È in grado di comprendere un discorso pronunciato molto lentamente e articolato con grande precisione, che contenga lunghe pause per permettergli di assimilarne il senso. Ascoltare e comprendere brevi messaggi orali ricorr enti nel linguaggio della classe

- Riconoscere le forme di saluto. - Comprendere ed eseguire semplici comandi e semplici indicazioni di lavoro

scolastico. - Comprendere semplici osservazioni e valutazioni sul lavoro.

Comprendere semplici vocaboli del qui ed ora / dell a quotidianità immediata - Comprendere frasi e messaggi orali relativi all’esperienza quotidiana propria ed

altrui. - Comprendere le frasi affermative e il modello domanda /risposta.

Ascoltare e memorizzare brevi e semplici canzoni, f ilastrocche, giochi di parole, poesie

- Percepire suoni diversi.

Ascoltare e comprendere brevi e semplici storie e/o semplici racconti relativi ad esperienze concrete vissute da altri con supporto d i immagini e drammatizzazioni

- Ascoltare e comprendere il contenuto globale. - Individuare persone/personaggi, luoghi, azioni. - Ascoltare e riordinare le sequenze.

COMPRENSIONE SCRITTA Generale È in grado di comprendere testi molto brevi e semplici, leggendo un’espressione per volta, cogliendo nomi conosciuti, parole ed espressioni elementari ed eventualmente rileggendo. Decodificare, leggere e comprendere

- Decodificare e leggere semplici parole e frasi legate al vissuto. - Riconoscere la corrispondenza grafema/fonema, limitatamente a pochi elementi. - Leggere digrammi, trigrammi, suoni complessi. - Associare parole e immagini, ad esempio vignette e semplici didascalie. - Leggere e comprendere brevi frasi legate al vissuto. - Leggere e comprendere il significato globale di un breve testo e coglierne le

informazioni principali. - Ricavare il significato di parole dal contesto. - Leggere ed eseguire una serie di indicazioni scritte riferibili all’attività che si sta

svolgendo. - Rispondere ad alcune semplici domande di comprensione.

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- Ordinare in sequenze. - Riordinare brevi frasi con l’ausilio delle immagini. - Riordinare le azioni legate alla routine quotidiana.

INTERAZIONE E PRODUZIONE ORALE Generale È in grado di interagire in modo semplice, ma la comunicazione dipende completamente da ripetizioni a velocità ridotta e da riformulazioni. Risponde a domande semplici e ne pone di analoghe, prende l’iniziativa e risponde a semplici enunciati relativi a bisogni immediati o ad argomenti molto familiari. Interagire e produrre in modo semplice

- Utilizzare le formule di saluto e congedo. - Dare e chiedere semplici informazioni su di sé ripetendo parole e/o associando gesti. - Utilizzare vocaboli di uso frequente per denominare ed indicare. - Porre semplici domande e rispondere a domande personali. - Raccontare fatti di esperienza diretta accaduti nel presente e nell’immediato passato. - Esprimere richieste semplici finalizzate a soddisfare bisogni primari. - Descrivere in modo semplice azioni e attività quotidiane. - Chiedere e dare semplici informazioni numeriche - Chiedere e dare informazioni in modo semplice su gusti e preferenze personali e

sulle condizioni atmosferiche. - Dare semplici ordini in situazioni di vita familiare e scolastica. - Riferire con singole parole o frasi minime isolate il contenuto essenziale di un testo

breve e semplice preparato precedentemente.

Usare frasi elementari con espressioni inerenti a u n repertorio memorizzato - Ripetere semplici canzoni , filastrocche, poesie.

INTERAZIONE E PRODUZIONE SCRITTA Generale È in grado di chiedere e fornire dati personali per iscritto. Trascrivere, scrivere sotto dettatura. Scrivere e r ielaborare testi

- Copiare e riprodurre suoni semplici e complessi. - Scrivere e trascrivere parole e brevi frasi conosciute sotto dettatura. - Collegare o sostituire parola/frase – immagine. - Trovare la parola mancante o nascosta nella frase o in un breve e semplice testo. - Scrivere brevi didascalie di immagini conosciute. - Scrivere brevi e semplici frasi relative alla vita quotidiana e familiare, producendo

eventualmente semplici espansioni. - Produrre un breve e semplice testo descrittivo su di sé e sulla propria famiglia. - Descrivere oggetti, animali e persone. - Riordinare una frase semplice e/o le parti di un testo semplice. - Riordinare in sequenze logiche e cronologiche frasi minime. - Ricostruire le fasi di un lavoro o di un’attività svolta.

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- Compilare un semplice questionario con i dati personali. - Scrivere brevi liste di parole relative a campi lessicali indicati e familiari. - Annotare sul diario scolastico i compiti e il materiale didattico da portare a scuola. - Trasformare le frasi da affermative a negative.

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DESCRITTORI LIVELLO A2

COMPRENSIONE ORALE Generale È in grado di comprendere quanto basta per soddisfare bisogni di tipo concreto, purché si parli lentamente e chiaramente. Ascoltare e comprendere brevi messaggi orali ricorr enti nel linguaggio scolastico ed extra-scolastico .

- Comprendere ed eseguire comandi su richiesta. - Comprendere osservazioni di valutazione sul lavoro svolto.

Ascoltare e comprendere il racconto di un’esperienz a. - Comprendere il significato globale, individuando persone, luogo, tempo e azioni.

Ascoltare e comprendere brevi e semplici testi di vario genere (narrativo, descrittivo, regolativo, argomentativo, informativo )

- Cogliere il significato globale del racconto/testo. - Individuare persone, luoghi, azioni e strumenti coinvolti. - Riordinare in sequenza cronologica le immagini con una didascalia significativa per

ciascuna sequenza. - Cogliere semplici nessi causali. - Formulare domande per l’individuazione degli oggetti, luoghi e persone descritti. - Completare griglie predisposte dall’insegnante.

Ascoltare e comprendere informazioni essenziali da materiale audiovisivo per ragazzi

- Identificare nomi e caratteristiche principali dei personaggi. - Individuare le azioni compiute.

Ascoltare e comprendere informazioni essenziali non completamente sconosciute relative alle diverse discipline.

- Cogliere l’argomento. - Comprendere il significato globale.

COMPRENSIONE SCRITTA Generale È in grado di comprendere testi brevi e semplici di contenuto familiare e di tipo concreto, formulati nel linguaggio che ricorre frequentemente nella vita di tutti i giorni o in ambito scolastico. Decodificare e leggere

- Leggere correttamente frasi e brevi testi di contenuto familiare in modo abbastanza scorrevole.

- Rispettare legami e pause e usare i toni adatti alla punteggiatura.

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Leggere e comprendere brevi e semplici testi di var io genere (narrativo, informativo, regolativo)

- Rispondere a domande di tipo chiuso (multiple, V/F) utilizzando immagini e disegni. - Individuare parole sconosciute e riportare in modo semplice il contenuto essenziale

del testo.

Leggere e comprendere testi semplificati e/o facili tati relativi alle varie discipline - Cogliere l’argomento e il tema. - Identificare parole e/o frasi non comprese. - Rispondere a domande chiuse di verifica di comprensione del testo. - Individuare alcune parti costitutive di un libro (titolo, indice, illustrazioni). - Rappresentare con altri linguaggi (disegno, drammatizzazione, …) elementi

significativi del testo.

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DESCRITTORI LIVELLO B1

COMPRENSIONE ORALE Generale È in grado di comprendere informazioni chiare su argomenti relativi alla vita di tutti i giorni, riconoscendo sia il significato generale sia le informazioni specifiche, purché il discorso sia pronunciato con chiarezza in un accento piuttosto familiare. Ascoltare e comprendere il racconto di un’esperienz a

- comprendere il significato globale, individuando i personaggi, il luogo, il tempo

Ascoltare e comprendere descrizioni di oggetti, luo ghi e persone - saper individuare una griglia descrittiva

Ascoltare e comprendere testi narrativi letti dall ’insegnante - cogliere il significato globale del racconto - cogliere alcuni elementi analitici

Ascoltare e comprendere brevi lezioni relative alle diverse discipline - cogliere l’argomento e il tema - comprendere il significato globale - comprendere alcuni termini settoriali fondamentali e di uso frequente - individuare le parole-chiave

Capire nella loro globalità materiali audiovisivi - capire messaggi, anche lunghi, purché riferiti ad ambiti noti (sport, attualità, musica,

documentari)

COMPRENSIONE SCRITTA Generale È in grado di leggere testi semplici e lineari su argomenti che si riferiscono al suo campo d’interesse raggiungendo un sufficiente livello di comprensione. Consolidare la capacità di lettura

- leggere correttamente e scorrere testi di una certa lunghezza - leggere ad alta voce individuando le informazioni significative e lo scopo del testo

che tratta argomenti di uso corrente

Leggere e comprendere testi di vario genere (narrat ivi, informativi, regolativi) - desumere dal testo il significato di parole sconosciute - ricorrere all’uso del dizionario - rispondere a domande di tipo chiuso (multiple e V/F) o a domande di tipo aperto - riferire il contenuto del testo

Leggere e comprendere testi relativi alle varie dis cipline (leggere per studiare) - cogliere l’argomento e il tema - identificare parole e/o frasi non comprese - identificare parole-chiave

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- trattare il testo (sottolineature, parentesi, segni convenzionali, altro) per evidenziare le informazioni principali sotto la guida dell’insegnante

- collegare le varie informazioni individuando i nessi causali e temporali - rispondere a domande di verifica di comprensione globale del testo (chiuse o aperte) - riordinare le frasi secondo l’ordine più funzionale alla propria esposizione - completare una mappa concettuale con parole-chiave già fornite

Leggere un libro con caratteristiche di non rigida sequenzialità, con una struttura narrativa semplice per lessico, sintassi e intrecci o narrativo

- individuare le parti costitutive di un libro (titolo, presentazione, indice, capitoli, illustrazioni)

- rileggere autonomamente alcune parti del libro lette insieme per individuare informazioni specifiche e significative

- individuare nell’unitarietà della narrazione alcuni elementi analitici (l’intreccio, le descrizioni, i sentimenti dei personaggi, altro)

- rappresentare con altri linguaggi (disegno, drammatizzazione, altro) elementi significativi del libro

INTERAZIONE E PRODUZIONE ORALE Generale È in grado di produrre una descrizione semplice di uno o più argomenti che rientrano nel suo campo d’interesse, strutturandola in una sequenza lineare di punti. Sa comunicare con discreta sicurezza su argomenti familiari. Scambia informazioni, le controlla e le conferma, fa fronte a situazioni meno frequenti e spiega perché qualcosa costituisce un problema. Esprime il proprio pensiero su argomenti più astratti, culturali, quali film, libri, musica ecc. Saper utilizzare la lingua nelle forme colloquiali e standard richieste dalle situazioni di vita quotidiana

- parlare con un tono di voce adeguato ad alcune esigenze espressive - utilizzare registri diversi (formale – informale) in situazioni e contesti abituali - scambiare informazioni ed esprimere opinioni personali su argomenti abituali - saper chiedere spiegazioni e chiarimenti rispetto a espressioni ed elementi

comunicativi non compresi

Raccontare i fatti vissuti in prima persona o ai qu ali si è assistito e riferire fatti accaduti ad altri

- raccontare in modo chiaro e coerente momenti di vita familiare, scolastica - riassumere oralmente nei suoi punti centrali un testo letto o ascoltato - utilizzare consapevolmente nessi causali e temporali - relazionare brevemente, ma in modo sequenziale, su argomenti culturali esprimendo

la propria opinione in merito - riferire in modo preciso avvenimenti vissuti in prima persona ed esprimere il proprio

punto di vista in merito - sviluppare con chiarezza argomentazioni ed ipotesi personali su temi di interesse

immediato

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Elaborare brevi relazioni su elementi della propria identità e della propria storia utili per farsi conoscere dagli altri

- riconoscere ed esprimere sentimenti di sorpresa, felicità e tristezza - motivare le proprie preferenze - raccontare episodi della propria storia

Intervenire in una conversazione (in piccolo gruppo ) esprimendo il proprio punto di vista e tenendo conto della comunicazione degli alt ri

- intervenire in una conversazione su questioni familiari - esprimere opinioni personali - scambiare informazioni su argomenti di interesse personale o riferiti alla vita di tutti i

giorni

Saper esporre contenuti relativi alle diverse disci pline - esplicitare l’argomento e il tema - sintetizzare il significato globale - esporre l’argomento utilizzando alcuni termini e strutture del linguaggio specifico

delle varie discipline

INTERAZIONE E PRODUZIONE SCRITTA Generale Su una gamma di argomenti familiari è in grado di scrivere testi coesi, unendo in una sequenza lineare una serie di brevi espressioni distinte. È in grado di trasmettere informazioni e idee su argomenti sia astratti sia concreti, verificare le informazioni ricevute, porre domande su un problema o spiegarlo con discreta precisione. Sa scrivere lettere e appunti personali per chiedere o dare semplici informazioni di interesse immediato.

> Produrre testi scritti di vario genere

Saper scrivere in italiano con una discreta compete nza ortografica - identificare con l’aiuto dell’insegnante gli errori ortografici ricorrenti e sapersi, in

parte, autocorreggere

Produrre brevi testi di tipo funzionale, di caratte re personale e legati al mondo della fantasia

- descrivere in testi scritti fatti ed esperienze accaduti a sé nel presente e nel passato - descrivere persone, luoghi e avvenimenti accaduti nel presente e nel passato - descrivere progetti e sogni per il futuro - scrivere una lettera ad un destinatario reale - scrivere un diario personale - scrivere un messaggio o un appunto - compilare questionari e moduli - scrivere un semplice testo informativo/descrittivo/regolativo (ricetta, regolamento di

un gioco ecc.) - descrivere un avvenimento, un percorso reale o immaginario - scrivere resoconti di esperienze, descrivendo sentimenti ed impressioni, in un

semplice testo coeso e coerente

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- scrivere brevi storie a fumetti (6, 7 sequenze) - scrivere la sintesi di un libro- racconto letto seguendo uno schema guida proposto

> Rielaborare testi

- completare un testo con la struttura “a completamento” - completare un testo privo di parte iniziale o parte centrale o parte finale - riassumere chiaramente per iscritto un testo facilitato o semplificato di diversa natura

(letterario, storico, ecc.), mettendone in evidenza la sequenza logica e temporale con l’aiuto di domande.

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DESCRITTORI LIVELLO B2 COMPRENSIONE ORALE Generale È in grado di comprendere ciò che viene detto in lingua standard, dal vivo o registrato, su argomenti sia familiari sia non familiari che si affrontano normalmente nella vita, nei rapporti sociali, nello studio e sul lavoro. Solo fortissimi rumori di fondo, una struttura discorsiva inadeguata e/o l’uso di espressioni idiomatiche possono pregiudicare la comprensione. Ascoltare e comprendere il racconto di una esperien za

- Comprendere il significato globale di testi e discorsi su argomenti anche complessi, individuando i personaggi, il luogo, il tempo

Ascoltare e comprendere testi letti dall’insegnante - Cogliere il significato globale dell’ascolto - Cogliere gli elementi analitici - Capire gli elementi essenziali di una presentazione di un argomento proposto. - Seguire anche nei particolari un discorso relativo a un settore di interesse

accompagnato da immagini. - Individuare gli elementi chiave per elaborare griglie descrittive

Ascoltare e comprendere lezioni relative alle diver se discipline - Cogliere l’argomento e il tema - Comprendere il significato globale - Comprendere i termini settoriali relativi all’argomento proposto - Prendere appunti individuando le parole chiave

COMPRENSIONE SCRITTA Generale È in grado di leggere in modo ampiamente autonomo, adattando stile e velocità di lettura ai differenti testi e scopi e usando in modo selettivo le opportune fonti per riferimento e consultazione. Ha un patrimonio lessicale ampio che attiva nella lettura, ma può incontrare difficoltà con espressioni idiomatiche poco frequenti. Consolidare la capacità di lettura

- Leggere in modo autonomo correttamente e scorrevolmente - Leggere a voce alta comunicando il significato e lo scopo del testo. - Utilizzare varie strategie di lettura in relazione allo scopo e alla natura del testo.

Leggere e comprendere testi di vario genere - Desumere dal testo il significato di parole sconosciute - Utilizzare il dizionario - Rispondere a domande chiuse - Rispondere a domande aperte - Riferire il contenuto del testo

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Leggere e comprendere testi relativi alle disciplin e - Cogliere il tema e l’argomento - Identificare parole e frasi non comprese - Individuare parole-chiave - Trattare il testo(sottolineature, parentesi, segni convenzionali, altro) per evidenziare

le informazioni principali - Collegare le informazioni individuando i nessi causali, temporali, logici, procedurali - Rispondere a domande di verifica di comprensione del testo - Formulare domande secondo l’ordine espositivo del testo - Riordinare le domande per organizzare la propria esposizione - Individuare uno schema funzionale alla memorizzazione

INTERAZIONE E PRODUZIONE ORALE Generale È in grado di produrre descrizioni ed esposizioni chiare e ben strutturate, mettendo opportunamente in evidenza gli aspetti significativi e sostenendoli con particolari pertinenti. È in grado di produrre descrizioni ed esposizioni chiare e precise di svariati argomenti che rientrano nel suo campo d’interesse, sviluppando e sostenendo le idee con elementi supplementari ed esempi pertinenti. È in grado di produrre descrizioni chiare e precise su svariati argomenti che rientrano nel suo campo d’interesse. Produzione orale generale: Produrre descrizioni ed esposizioni chiare e strutturate

- Raccontare nel dettaglio, in modo preciso, chiaro e coerente, avvenimenti vissuti in ambito familiare, scolastico, sociale

- Esporre argomenti relativi alle discipline studiate con lessico specifico - Relazionare su argomenti culturali in modo sequenziale esprimendo il proprio punto

di vista con elementi ed esempi pertinenti - Riassumere oralmente, cogliendo i punti essenziali, il contenuto di filmati,

documentari, trasmissioni radiofoniche, dibattiti su temi di attualità - Riassumere oralmente seguendo una griglia, una lezione scolastica - Presentare in pubblico una relazione preparata in precedenza esprimendosi in modo

abbastanza sciolto, chiaro e comprensibile - Rispondere a domande di precisazione con sufficiente chiarezza

Interazione orale: Comunicare spontaneamente con pa dronanza grammaticale e lessicale adottando un registro adatto alle circost anze

- Sostenere una conversazione su argomenti quotidiani e generali che si svolge in lingua standard

- Partecipare a discussioni su argomenti noti tra parlanti nativi senza chiedere di ripetere e/o parlare più lentamente

- Sostenere conversazioni telefoniche - Partecipare a discussioni informali in contesto familiare e scolastico, esponendo e

sostenendo le proprie opinioni - Partecipare a discussioni formali su argomenti noti comprendendo il punto di vista

altrui, argomentare con chiarezza, fornire contributi personali - Interagire in un gruppo utilizzando una terminologia specifica.

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- Intervenire esprimendo il proprio punto di vista e tenendo conto dell’apporto degli altri.

- Manipolare creativamente materiali di riciclo.

INTERAZIONE E PRODUZIONE SCRITTA Generale È in grado di dare notizie ed esprimere punti di vista per iscritto in modo efficace e riferendosi a quanto scritto dagli altri. È in grado di contribuire allo sviluppo della discussione formulando enunciati che mostrino che ha capito e portando avanti il ragionamento con asserzioni e inferenze. È in grado di contribuire a sostenere una conversazione su un terreno familiare, mostrando comprensione, sollecitando gli altri ad intervenire ecc. È in grado di porre domande di approfondimento per controllare di aver capito ciò che l’interlocutore intendeva dire e farsi chiarire i punti ambigui. È in grado di esprimersi chiaramente e senza dare molto l’impressione di essersi dovuto limitare in ciò che intende dire. Produzione scritta generale

- Redigere testi descrittivi chiari, articolati, coesi e coerenti al tema trattato - Utilizzare nelle produzioni scritte livelli e registri linguistici adeguati - Controllare la correttezza e la coerenza dei testi scritti seguendo una griglia

predefinita

Rielaborare testi - Organizzare dati, informazioni, idee o concetti secondo criteri e categorie che ne

determinano lo scopo o l’uso - Tabulare dati, informazioni, idee e concetti secondo criteri e categorie

Elaborazione testi - Scrivere un racconto prendendo spunto dall’esperienza vissuta, rispettando le

tecniche narrative - Scrivere una relazione per sviluppare un argomento in modo sistematico

evidenziando gli elementi significativi e gli elementi a loro sostegno - Recensire un testo letterario, un film, uno spettacolo teatrale aiutandosi con una

griglia - Narrativo (resoconti dettagliati e chiari su avvenimenti ed esperienze, racconti di

storie complesse, celebrazioni e commemorazioni) - Descrittivo (descrizione precisa di eventi e sentimenti) - Argomentativo (saggi che prevedono la chiara espressione e motivazione

dell’opinione personale: es. lettere di protesta su argomenti familiari) - Informativo (trasmettere informazioni e conoscenze a un argomento, un fenomeno,

un concetto) - Regolativo (istruzioni per la realizzazione di oggetti, ricette di cucina…)

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INTERAZIONE E PRODUZIONE ORALE Generale È in grado di interagire con ragionevole disinvoltura in situazioni strutturate e conversazioni brevi. Fa fronte senza troppo sforzo a semplici scambi di routine; risponde a domande semplici e ne pone di analoghe, scambia idee e informazioni su argomenti familiari in situazioni quotidiane prevedibili. Saper utilizzare la lingua nel corso di semplici sc ambi comunicativi di routine su argomenti familiari

- Parlare con pronuncia accettabile, al fine di essere compresi. - Usare le intonazioni e le pause. - Comunicare e interagire in modo semplice e diretto utilizzando frasi brevi e parole

conosciute. - Denominare oggetti di uso comune e familiare, persone, animali. - Usare il lessico appreso in nuovi contesti e ampliare la conoscenza lessicale con

nomi, verbi, aggettivi conosciuti per associazione e contrario. - Saper chiedere spiegazioni e chiarimenti rispetto a elementi comunicativi non

compresi.

Presentarsi e presentare qualcuno - Servirsi di un registro linguistico (formale o informale) adeguato alla situazione e

all’interlocutore.

Chiedere e dare informazioni - Sulla posizione e la collocazione nello spazio. - Sulla successione e la dimensione del tempo. - Usare semplici espressioni per chiedere e dare oggetti, informazioni o stabilire cosa

fare.

Esprimere aspetti della soggettività e usare la lin gua in funzione interculturale - Esprimere i propri bisogni, stati d’animo e condizioni fisiche (accordo e disaccordo,

gusti e preferenze, intenzioni, commenti e opinioni personali su argomenti di ambito familiare e/o scolastico)

- Dare brevi informazioni su elementi della propria storia e raccontare episodi del proprio vissuto.

Raccontare brevemente un avvenimento e/o un’esperie nza personale - Organizzare la comunicazione sulla base degli schemi conosciuti (struttura della

frase). - Indirizzare la comunicazione “libera” sulla base di domande dagli interlocutori. - Raccontare fatti accaduti nel presente o nel passato. - Rispettare la successione cronologica e utilizzare qualche nesso temporale.

Sostenere una breve e semplice conversazione in un piccolo gruppo. - Rispondere a domande semplici e ad affermazioni chiare e comprensibili rispettando

i tempi di interazione.

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Saper esporre contenuti relativi alle diverse disci pline su testi facilitati e/o semplificati.

- Saper identificare l’argomento trattato dal testo. - Riferire il significato globale del testo.

INTERAZIONE E PRODUZIONE SCRITTA Generale È in grado di scrivere brevi e semplici appunti, relativi a bisogni immediati, usando formule convenzionali. Scrivere parole e brevi frasi in italiano con suffi ciente competenza ortografica, al fine di una comunicazione chiara ed efficace.

- Trascrivere grafemi complessi, parole e frasi. - Riprodurre, sotto dettatura, fonemi complessi, parole e frasi. - Identificare e correggere alcuni errori ortografici ricorrenti. - Scrivere autonomamente parole e brevi frasi comprensibili.

Saper utilizzare la lingua posseduta in semplici pr oduzioni di testi di vario genere. - Scrivere liste di parole identificandole rispetto a campi lessicali indicati. - Scrivere didascalie relative ad immagini. - Scrivere brevi testi di carattere personale e/o un diario, collegando le frasi con

semplici connettivi quali “e”, “ma”, “perché”. - Descrivere al tempo presente e passato oggetti, persone ed ambienti noti. - Descrivere con frasi brevi e semplici esperienze personali e familiari , attività o

avvenimenti presenti e passati (vacanze, feste, fatti di vita quotidiana) - Scrivere brevi annotazioni e/o messaggi. - Esprimere, in maniera semplice, opinioni personali o stati d’animo su esperienze

vissute.

Saper utilizzare la lingua posseduta per scopi funz ionali. - Compilare moduli e rispondere a semplici questionari. - Scrivere una breve annotazione o un messaggio a persone conosciute per informare,

impartire istruzioni, fare proposte (compiti scolastici da svolgere, percorso casa- scuola, inviti informali…).

- Scrivere una e-mail o una breve lettera di carattere personale utilizzando in modo appropriato formule di apertura, chiusura e di saluti.

- Scrivere le istruzioni di una semplice attività già svolta. - Scrivere un breve messaggio ad un destinatario reale per una determinata occasione

( biglietto di - saluti, auguri, scuse …)

Riordinare le parti di un testo semplice. - Riordinare la frase. - Rimettere in ordine logico e/o cronologico le parti di un testo. - Riordinare il testo in sequenze temporali.

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Rielaborare brevi testi. - Trasformare i dialoghi dei personaggi in fumetti. - Produrre semplici espansioni da un testo dato. - Modificare protagonisti, luogo e tempo dell’azione. - Completare un testo breve e semplice privo di finale o modificare il finale di un testo.

Sintetizzare - Attribuire un titolo a un breve testo o a una breve sequenza di semplici frasi di

argomento conosciuto. - Identificare le informazioni principali (Chi, Dove, Quando, Che cosa, Perché). - Riassumere un testo breve e semplice attraverso didascalie e/o immagini.

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PROGETTO ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI CON DOCE NTI INTERNI Scuola Infanzia, Primaria, Secondaria

Area dell’Inclusione-Intercultura

1.BISOGNI FORMATIVI/COMPETENZE

Descrizione e analisi dei bisogni VEDI PROGETTO TLC TUTOR LINGUISTICO PER ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI

Contenuti e obiettivi

Promuovere l'acquisizione di una buona competenza nell'italiano orale e scritto nelle forme ricettive e produttive, per assicurare uno dei principali fattori di successo scolastico e di inclusione sociale. Le attività laboratorio riguardano sia la lingua della prima comunicazione (Liv A1/A2 del Framework Europeo) sia la lingua dello Studio (Liv B1/B2). Si prevedono tre principali livelli di intervento: prima alfabetizzazione, nuovi arrivi livello intermedio A1/A2 lingua dello studio, livello B1 /B2

Ascoltare e parlare

Prima alfabetizzazione e livello intermedio Comprendere e formulare atti comunicativi, passando da una frase più semplice a un discorso più complesso nell'ambito della sfera personale e scolastica.

Lingua dello studio Comprendere e utilizzare il linguaggio specifico delle diverse discipline.

Leggere

Prima alfabetizzazione e livello intermedio Leggere e comprendere semplici testi in modo sufficientemente scorrevole e corretto.

Lingua dello studio Leggere e comprendere testi specifici delle diverse discipline.

Scrivere

Prima alfabetizzazione e livello intermedio Scrivere semplici e brevi testi.

Lingua dello studio Scrivere semplici testi. Rispondere a domande relative a testi dei diversi ambiti disciplinari.

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Complessità VEDI PROGETTO TLC Misurabilità e/o monitoraggio

Gli indicatori del Framework europeo consentono di monitorare i traguardi raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati.

Destinatari e docenti interessati

VEDI PROGETTO TLC Attualmente, gli alunni stranieri segnalati dagli insegnanti e inseriti nel Progetto sono 14 per la scuola primaria e 10 per la scuola secondaria.

2.STRATEGIE/ATTIVITA' EDUCATIVE

Metodologie didattiche e identificazione delle stra tegie VEDI PROGETTO TLC

Sequenza e tempi delle attività / dell'apprendiment o

I laboratori linguistici sono tenuti da docenti dei diversi ordini di scuola che si rendono disponibili. I tempi dedicati agli alunni possono variare in base ai progressi rilevati nel raggiungimento degli obiettivi e ai bisogni di eventuali nuovi arrivi.

Ruoli

I docenti responsabili dei Laboratori linguistici tengono il rapporto con gli insegnanti di classe, con il TLC e l'insegnante Funzione strumentale intercultura. L'insegnante Funzione strumentale concorda con i docenti responsabili dei laboratori e la direzione scolastica l'organizzazione e le priorità di intervento avvalendosi della consulenza del TLC. Gli insegnanti di classe degli alunni coinvolti mantengono i contatti con i docenti responsabili dei laboratori e, avvalendosi della loro consulenza, proseguono l'insegnamento dell'Italiano L2 nel proprio ambito disciplinare. Il TLC fornisce la sua consulenza competente confrontandosi con i docenti responsabili dei laboratori.

Attività organizzative di supporto

VEDI PROGETTO TLC Coinvolgimento del territorio

VEDI PROGETTO TLC 3.RISORSE EDUCATIVE

Previsione fabbisogni risorse economiche La spesa sostenuta per questo progetto è finanziata con i fondi dell'art. 9 CCNL 2006-2009

Previsione risorse materiali

VEDI PROGETTO TLC Risorse culturali

Il Progetto di alfabetizzazione con docenti della scuola va ad integrare il Laboratorio permanente gestito dal TLC. Gli alunni coinvolti possono essere gli stessi che

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seguono il laboratorio del TLC e hanno bisogni particolari o altri che non era stato possibile inserire.

4.VALUTAZIONE

Modello valutativo e scelta degli strumenti di valu tazione Valutazione degli alunni: ogni lezione sarà occasione di verifica perché le attività di laboratorio consentiranno di valutare con griglie di osservazione l'impegno, il grado di interesse e attenzione, e con conversazioni i progressi a livello linguistico degli alunni. Verranno monitorate in itinere le competenze comunicative conseguite con prove predisposte. Il confronto dei risultati ottenuti nei test somministrati all'inizio e alla fine di ogni laboratorio sarà un utile elemento per valutare il livello di padronanza della lingua italiana.

Autovalutazione

L’Insegnante Funzione strumentale per l’Intercultura si rende disponibile al confronto con i docenti dei laboratori ed eventualmente con il TLC per verificare l’andamento delle attività. Si prevede di somministrare questionari di gradimento agli alunni seguiti e ai docenti della scuola coinvolti.

5.PROCESSI DI COMUNICAZIONE/DOCUMENTAZIONE

Modalità di comunicazione interna Saranno accessibili le Programmazioni relative ai diversi laboratori, la Registrazione delle presenze, gli Elaborati degli alunni.

Modalità di comunicazione esterna

Eventuale confronto di esperienze nelle riunioni di Sportello Tantetinte.

L’insegnante responsabile Maria Rosa Marchesini

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PROGETTO LABORATORI INTERCULTURALI Scuola Infanzia, Primaria, Secondaria

Area dell’Inclusione-Intercultura

1.BISOGNI FORMATIVI/COMPETENZE

Descrizione e analisi dei bisogni La presenza di numerosi alunni stranieri richiede alla scuola di rispondere ai bisogni di accoglienza e integrazione che si concretizzano non solo attraverso interventi atti a facilitare l'apprendimento della lingua italiana , ma anche attraverso il coinvolgimento di tutti in un processo dinamico di scambio di culture.

Contenuti / obiettivi /complessità

Il Progetto trova il suo fondamento nella finalità dell'Educazione alla Convivenza che persegue l'obiettivo di “formare cittadini e cittadine solidali e responsabili, aperti alle altre culture...che sappiano confrontarsi con le opinioni altrui, aprirsi al dialogo e alla relazione in una logica interculturale”. Gli obiettivi hanno carattere trasversale :

• Favorire la conoscenza dei valori di riferimento delle diverse culture • Favorire la conoscenza reciproca e l'integrazione di alunni stranieri all'interno

dei gruppi classe • Promuovere le capacità di ascolto e accoglienza verso le identità degli altri • Riconoscere nel gruppo il significato del trovare un'intesa, del proporre e

rispettare le regole • Rielaborare esperienze e processi di gruppo • Gli interventi consistono in laboratori di animazione, conversazioni,

approfondimenti, mostre, e sono rivolti alle singole classi. • In relazione agli argomenti dei diversi laboratori, il mediatore culturale che

propone il laboratorio svolge attività di confronto di mondi e culture con modalità ludiche di scambio, narrazioni di fiabe, leggende tradizionali, mostra di oggetti d'artigianato, approfondimento di storia e geografia (scuola secondaria) , coinvolgimento degli alunni in giochi di socializzazione, riti e balli popolari.

Misurabilità e/o monitoraggio

Il monitoraggio dei traguardi raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati si farà nelle osservazioni bimestrali previste (dinamiche relazionali, regole di convivenza).

Destinatari e docenti interessati

I destinatari saranno gli alunni delle classi per le quali sarà fatta richiesta dei laboratori. Saranno interessati tutti i docenti dei tre ordini di scuola che ne faranno richiesta.

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2.STRATEGIE/ATTIVITA' EDUCATIVE

Metodologie didattiche e identificazione delle stra tegie Gli interventi hanno carattere laboratoriale, prevedono un approccio cooperativo ed una modalità interattiva.

Sequenza e tempi delle attività / dell'apprendiment o

Ogni intervento prevede da uno a quattro incontri di due ore. Alcuni interventi prevedono da una a due ore di coordinamento. L'insegnante Funzione strumentale Intercultura raccoglie, invia le richieste di Laboratori e comunica agli insegnanti referenti quali sono state accolte dall'ente promotore. Il mediatore culturale programma le modalità di intervento con gli insegnanti di classe interessati e propone l'attività richiesta. Gli insegnanti richiedenti collaborano al laboratorio. L'insegnante funzione strumentale raccoglie i questionari di gradimento degli insegnanti e l'eventuale documentazione fotografica.

Attività organizzative di supporto

Alcuni laboratori prevedono la presenza di Esperti accanto al Mediatore culturale (es. esperti di qualche strumento musicale)

Coinvolgimento del territorio

Non previsto 3.RISORSE EDUCATIVE

Previsione fabbisogni risorse economiche I Laboratori proposti dall' ULSS, sono finanziati dalla Regione Veneto nell'ambito delle Iniziative di Integrazione.

Previsione risorse materiali

Si utilizzano libri, cassette audio/CD/video, oggetti tradizionali delle diverse culture, materiali poveri per la costruzione di manufatti.

Risorse culturali

L'ULSS 22 dà la possibilità di far richiesta a Cooperative del Territorio di alcuni Laboratori di animazione interculturale e di Educazione alla cittadinanza con mediatori culturali, nell'ambito del progetto ”Il Mondo di Irene” (Cooperativa Hermete). La possibilità di concordare con i mediatori culturali sia il data del laboratorio che gli aggiustamenti in relazione ai bisogni della classe costituiscono elementi di flessibilità.

4.VALUTAZIONE

Modello valutativo e scelta degli strumenti di valu tazione/autovalutazione Al termine di ciascun laboratorio risulta utile compilare un questionario di gradimento da parte dei docenti interessati e fare una semplice rilevazione di soddisfazione degli alunni coinvolti. A conclusione dell'anno scolastico, l'ULSS 22 richiede all'insegnante Funzione strumentale Intercultura la compilazione di un questionario utile alla riprogettazione.

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5.PROCESSI DI COMUNICAZIONE/DOCUMENTAZIONE

Modalità di comunicazione interna/esterna Fotografie di momenti significativi dei laboratori, elaborati iconici, manufatti, questionari docenti, rilevazione di gradimento degli alunni, questionario di valutazione finale.

L’insegnante responsabile Valeria Scanu

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INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROGETTO PET THERAPY Scuola Secondaria

Area: dell’Inclusione-Integrazione alunni diversamente abili

Docenti interessati : tutti i docenti della Classe I E DESTINATARI

Tutti gli alunni della classe I^E ed in via ipotetica, la classe II^C della Scuola Secondaria

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

Il progetto si prefigge il miglioramento delle capacità di interazione e relazioni dei ragazzi all’interno del gruppo classe e l’acquisizione di regole di convivenza civile. Favorire l’incontro ragazzo-animale attraverso la scoperta di nuove e corrette strategie comunicative aiuterà ad approcciarsi all’altro in modo più consapevole e responsabile. Saranno messe in atto dinamiche empatiche che focalizzeranno l'attenzione all'esterno spostandola da sé stessi per indirizzarla verso altri, ciò favorirà la socializzazione, il corretto contatto fisico, l'uso di registri sensoriali ed il senso di responsabilità che il contatto con un animale di cui prendersi cura implica. Si vorrà poi incrementare le conoscenze relative al mondo animale superando le paure talvolta impreviste nella relazione con gli animali offrendo momenti gratificanti e significativi di relazione con i compagni. Con tale lavoro si aspirerà all’accettazione dell’altro pur se diverso comunque ricco di potenzialità.

OBIETTIVI

• Favorire l’apprendimento delle abilità sociali • Osservare e rispettare le regole sociali • Soddisfare i bisogni sociali primari (affetto, stima e autorealizzazione) • Favorire il senso di responsabilità e di cura • Migliorare l’autonomia • Migliorare le capacità di esprimere sentimenti • Affrontare e superare le paure • Migliorare la capacità di relazionarsi con i pari • Educare alla diversità • Migliorare le capacità di lavorare in gruppo • Migliorare le capacità mnemoniche e di attenzione • Sviluppare le capacità comunicativo-verbali • Favorire lo sviluppo della comunicazione non verbale • Migliorare la fiducia negli altri • Aumentare le capacità di ascolto e risposta

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• Seguire le norme di comportamento concordate • Rispettare il proprio turno • Sviluppare il senso di solidarietà e collaborazione • Interagire in modo adeguato con il gruppo • Controllare l’aggressività • Controllare comportamenti oppositivi • Sviluppare senso di appartenenza

STRUTTURA DEL PROGETTO

Si prevedono le seguenti fasi: • primo incontro conoscitivo con gli studenti con spiegazione delle attività che si

andranno a svolgere e attività di gioco per conoscere l’animale che si andrà ad incontrare;

• i successivi quattro incontri verteranno su momenti di incontro, interazione, osservazione e relazione con l’animale. Tutte le attività richiederanno collaborazione reciproca.

CONTENUTI

Osservare l’asino arricchisce l’immaginario del bambino-ragazzo perché offre un maggior numero di modelli e questo si riflette su numerosi ambiti quali fantasia e creatività, capacità progettuale e soprattutto sulla diminuzione del grado di diffidenza. L’animale diviene strumento pedagogico, che favorisce l’apprendimento e (nel suddetto caso) migliora i rapporti interpersonali, favorisce il confronto e permette la costruzione dell’empatia, la tendenza a relazionarsi con l’esterno, migliora la collaborazione e la comprensione della diversità. Non va poi dimenticato che le caratteristiche principali dell’asino quali la docilità, l’intelligenza, la pazienza e l’empatia, consentono di entrare facilmente in comunicazione ed aiutano l’acquisizione di capacità comunicative utili per sviluppare una maggiore attenzione verso l’altro e una maggior consapevolezza nella comunicazione.

METODOLOGIA

Ai ragazzi verranno proposte: • attività di gioco per sviluppare la comunicazione verbale e non verbale; • attività che richiederanno collaborazione; • giochi di gruppo adatti all’età; • attività guidate che prevedono l’ausilio dell’asino. Seguiranno momenti di riflessione in gruppo e verrà prodotta una documentazione fotografica delle attività svolte.

STRUMENTI

• Incontro con gli specialisti che spiegheranno le attività programmate e, se possibile, faranno conoscere l’animale agli alunni

• Attività guidata con e senza ausilio dell’asino • Produzione di elaborati e cartelloni • Utilizzo di macchina fotografica

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RISULTATI

• Maggior conoscenza degli animali che vivono attorno a noi • Superare le paure • Imparare a relazionarsi • Rispettare le norme di comportamento • Collaborare ed aiutare gli altri • Maturare senso di appartenenza

TEMPI

Il progetto si realizzerà in: • 1 incontri conoscitivo di due ore in orario scolastico nel periodo novembre

dicembre; • 4 incontri di due ore ciascuno in orario scolastico con cadenza mensile nel periodo

febbraio – maggio.

SPAZI

Spazi esterni nel cortile della scuola. Uscita a maggio negli spazi della sede dell’associazione che cura il progetto

RUOLI

Responsabile di progetto: prof. Francesca Orazio docente di sostegno presso scuola secondaria di I grado

Docenti coinvolti Tutti i docenti del corso E (ed eventualmente la classe II C)

Arieti Meritano Brentegani Menegotti Brugnoli Orazio Coltro Orlandi Fazzini Pirozzi Fiorentino

VALUTAZIONE

Tutti gli alunni saranno sottoposti a questionari, interviste ed interpretazioni di ciò che si è imparato attraverso temi e/o cartelloni. Per valutare il coinvolgimento emotivo degli alunni saranno necessari momenti di confronto tra tutti i soggetti coinvolti.

DOCUMENTAZIONE

Fotografie e/o riprese delle attività. MODIFICHE

Eventualmente in itinere

PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI

FORTI: proposta nuova che solleticherà la curiosità di gran parte degli alunni. L’animale sarà portato a scuola senza bisogno di spostare l’intera classe.

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DEBOLI: pochi animali per elevato numero alunni. Rischio che alcuni alunni allergici non potranno partecipare all’attività. Costo elevato del progetto.

COLLABORAZIONI ESTERNE

Associazione “Amici di Tobia”

L’insegnante responsabile

Francesca Orazio

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IO E GLI ALTRI

PROGETTO IO + TU = NOI… PIACEVOLMENTE INSIEME Scuola Primaria

Area dell’Inclusione-Io e gli altri

1. BISOGNI FORMATIVI / COMPETENZE

DESCRIZIONE

Il nostro progetto nasce sia dall'esigenza di dare una maggior coesione alle classi, rompendo gruppi ormai da tempo consolidati e che spesso si sono rivelati negativi per se stessi e per la classe, sia da quella di promuovere un maggior controllo delle emozioni e rispetto delle regole, sviluppando comportamenti più maturi e responsabili. L'intenzione è quella di dare a tutti la possibilità di esprimersi e interagire all'interno di un ambiente sereno e stimolante per la crescita personale e l'apprendimento, in un clima di reciproco rispetto. Si è pensato pertanto di stendere il seguente progetto nell’ottica dell’interdisciplinarietà e della continuità con la scuola secondaria, con la collaborazione di esperti interni all’istituto ed esterni.

LA FINALITÀ è quella che ogni alunno venga accolto, ascoltato, rispettato e valorizzato per il benessere personale e comunitario.

ANALISI DEI BISOGNI

• Esprimere liberamente il proprio pensiero ed essere ascoltati • Affrontare problemi e superare conflitti • Essere rispettati ed interagire con gli altri senza prevaricazioni • Credere in se stessi e nelle proprie intuizioni senza per forza doversi uniformare a

comportamenti passivamente acquisiti • Vivere il gruppo come elemento di forza e di sostegno nelle difficoltà • Essere apprezzato per il contributo che ciascuno può dare • Vivere serenamente la scuola e star bene con gli altri

CONTENUTI

• Io e il mio corpo: acquisire consapevolezza di sè attraverso la percezione del proprio corpo e il riconoscimento delle proprie emozioni, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali. Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, attraverso le esperienze ritmico – musicali e la drammatizzazione.

• Io e l'altro: utilizzare gli aspetti comunicativo – relazionali in ogni singola disciplina, dando spazio ai vari linguaggi per entrare in relazione con l'altro.

• Io con gli altri: condividere interessi e interagire costruttivamente con gli altri nel rispetto delle regole, per provare piacere in quello che si scopre, si pensa, si fa.

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• Io insieme agli altri: essere capaci di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità, di cooperare e impegnarsi per il bene comune.

COMPLESSITA‘

Ogni insegnante propone ed attua la propria programmazione curricolare, con un particolare riferimento alla realizzazione del progetto. Pertanto ognuna estrapola, dalla programmazione annuale, negli incontri periodici, quegli obiettivi specifici per la realizzazione del progetto. L'interdisciplinarietà porterà così all'unitarietà dell'insegnamento facendo individuare e valorizzare tutte quelle esperienze ed attività più significative che "mettono in gioco le relazioni interpersonali"

MISURABILITA‘ E/O MONITORAGGIO

La consapevolezza di sè, il rispetto delle regole, la gestione delle emozioni, l'interesse e la partecipazione, l'ascolto, la comunicazione, le dinamiche relazionali, verranno monitorate nell'arco del bimestre, attraverso la somministrazione di test sociometrici, questionari, osservazioni sistematiche, elaborati personali per misurare come l'alunno:

• gestisce il proprio corpo utilizzando diversi schemi motori;

• trasmette contenuti emozionali attraverso la drammatizzazione;

• articola combinazioni ritmiche e melodiche, applicando semplici schemi da eseguire con la danza;

• ascolta e risponde alle richieste;

• manifesta senso di responsabilità nelle varie attività;

• partecipa alle varie iniziative collaborando con gli altri, accettando le diversità;

• modifica il proprio comportamento assumendo atteggiamenti più maturi e responsabili.

DESTINATARI

• 23 alunni di 5^ A

• 25 alunni di 5^ B 2. STRATEGIE / ATTIVITA‘ EDUCATIVE

ATTIVITA‘ E METODOLOGIA

• ED. MOTORIA E MUSICALE: attività ludica , coreografica e tonico emotiva; ascolto, analisi di brani musicali per ricavarne sensazioni.

• IMMAGINE : rappresentazioni grafiche con particolare attenzione all'uso dei colori (i colori delle emozioni) e con varie tecniche, manufatti con materiale di recupero, attività di drammatizzazione.

• MAT - TECNOLOGIA: questionari e griglie per rilevazione e analisi dei dati; schematizzazioni, “didattica“ per problemi, attività al computer.

• INGLESE : testo di canzone da imparare insieme.

• ITALIANO : lettura ed analisi di testi specifici sull'argomento; produzione scritta ed orale, visione di filmati.

• RELIGIONE : conversazioni su esperienze vissute e visione di filmati.

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Per un maggiore coinvolgimento degli alunni verranno utilizzate le seguenti strategie: • suscitare la loro curiosità, sollecitando la capacità immaginativa; • valorizzare gli interessi e supportare le emozioni positive; • stimolare ad apprendere attraverso il fare; • fare ipotesi, costruire aspettative e formulare domande; • confrontare risposte, riflettere sugli errori, individuare soluzioni corrette; • creare situazioni di apprendimento collaborativo attraverso varie modalità di lavoro

di gruppo: in classe, a classi aperte, per competenza, per interessi; • il gioco del ROLE PLAY.

SEQUENZE E TEMPI DI APPRENDIMENTO

Da Novembre a Maggio con la presenza dei collaboratori esterni a cadenza quindicinale e per le insegnanti di classe durante le ore curricolari

RUOLI

• Referente del progetto: Corradini Maria • Contatti con collaboratori esterni sul territorio: Baldovin • Contatti con collaboratori interni all'istituto: Toffoli • Tutte le insegnanti interagiscono tra loro, anche sganciandosi dalle singole

discipline

ATTIVITA' ORGANIZZATIVE DI SUPPORTO

• Dott.ssa Chiara Ghiraldini e Dott.ssa Valentina Pavoni: per un percorso psicologico (vedi progetto allegato)

• Ins. Giuseppina Meritano, con la collaborazione dell'operatrice socio sanitaria Paola Ciman per un percorso di attività motoria con musicoterapia e danzoterapia.

COINVOLGIMENTO DEL TERRITORIO

• Biblioteca comunale • Possibile incontro con l'autore • Incontro con le famiglie sui bisogni emersi

3. RISORSE EDUCATIVE

RISORSE CULTURALI

• Dott.ssa Ghiraldini e Dott.ssa Pavoni: 5 incontri di1h.30 per ciascuna classe, più due incontri per le insegnanti

• Ins.te Meritano: ore 12 per classe + 10 funzionali • Insegnanti di classe: circa ore 8 ciascuna (il n° di ore potrà variare sulla base di

specifiche esigenze)

RISORSE MATERIALI

Non vi sono particolari materiali ed attrezzature richieste. Atrio, palestra, classi saranno gli spazi necessari. Si attinge al materiale di facile consumo presente in classe.

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4. VALUTAZIONE

MODELLO VALUTATIVO

Verranno di volta in volta concordate fra insegnanti, a seconda delle attività, griglie di valutazione con i relativi criteri; uno possibile è il seguente:

- obiettivo pienamente raggiunto - raggiunto - parzialmente raggiunto - non raggiunto

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Monitoraggio attraverso uso di griglie osservative, questionari, esperienze dirette, elaborati personali.

AUTOVALUTAZIONE

• Questionari con risposte a scelta multipla sui vari aspetti del progetto (uno sul gradimento del progetto e uno sugli stati d'animo) da somministrare prima a metà percorso e poi alla fine.

• Presentazione della tabulazione dei risultati.

5. PROCESSI DI COMUNICAZIONE / DOCUMENTAZIONE

DOCUMENTAZIONE INTERNA

• Foto e filmati • Disegni e cartelloni • Testi di vario genere • Realizzazione di qualche manufatto.

DOCUMENTAZIONE ESTERNA

• Spettacolo finale alla presenza delle famiglie • CD con i momenti salienti del percorso

ALLEGATI

• Progetto di intervento psicologico "SOCIOGRAMMA e SOCIODRAMMA" • Progetto psicomotorio “MI MUOVO, MI SENTO… QUINDI SONO… • … INSIEME AGLI ALTRI !

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PROGETTO SOCIOGRAMMA-SOCIODRAMMA Scuola Primaria

Area dell’Inclusione-Io e gli altri

Proposta di attività di gruppo condotta da psicologhe, da svolgersi all'interno di classi prescelte dagli insegnanti, avente la finalità del miglioramento del clima della classe attraverso la implementazione della consapevolezza di sé di ciascun alunno e l'integrazione di ciascun membro all'interno del gruppo classe. Il progetto “Sociogramma e sociodramma” è stato sperimentato nell'anno scolastico 2013/14 dalla scuola primaria “C.Collodi” di Sona e dalla scuola secondaria di primo grado “G. Murari” di Valeggio sul Mincio; le esigenze degli alunni hanno dimostrato di aderire al lavoro strutturato proposto per le caratteristiche ludico-creative delle attività svolte e l'elaborazione dei risultati ha permesso di raccogliere consistenti informazioni sulle dinamiche di ciascun alunno e sul suo ruolo all'interno del gruppoclasse, tale materiale restituito agli insegnanti si è dimostrato esauriente al fine di integrare gli aspetti della classe già conosciuti con quelli rilevati dal progetto. Il sociogramma è una rappresentazione grafica dell'organizzazione delle relazioni esistenti all'interno della classe e verrà stilato con gli alunni durante le ore previste dal progetto e potrà essere quindi utilizzato dagli insegnanti come modello di riferimento per eventuali interventi successivi. Il sociodramma, come tecnica di lavoro di gruppo, avrà lo scopo di agevolare gli alunni nell'espressione di sé all'interno della classe al fine di raggiungere un miglior livello di benessere a favore del clima del gruppo; il vantaggio di tale metodo si traduce nel far sperimentare una maggiore autonomia personale e di aumentare le risorse individuali nella risoluzione dei conflitti.

Le attività che verranno proposte agli alunni si possono raggruppare in: • disegno creativo e scrittura volti alla raccolta del sociogramma; • disegno individuale e scrittura volti alla raccolta di informazioni sull'immagine

di sé del singolo alunno. • attività verbali e motorie funzionali ad una migliore integrazione di ogni singolo

alunno all'interno del gruppo-classe, utilizzando la tecnica del sociodramma.

La durata degli incontri sarà di circa un'ora e mezza ciascuno per un totale di 5 incontri per classe.

Gli incontri con gli alunni verranno preceduti da una riunione preliminare di conoscenza e di programmazione fra le due psicologhe e gli insegnanti di riferimento della classe prescelta per il progetto; sarà organizzata una riunione per ogni classe che parteciperà al progetto.

Al termine degli incontri, a titolo di valutazione ex post dell'intervento, verrà convocata una riunione con gli insegnanti referenti con l'obiettivo di offrire la restituzione del lavoro svolto dalle psicologhe e di illustrare il sociogramma emerso in formato grafico per ogni classe.

Il progetto verrà adattato, da parte delle psicologhe responsabili del progetto, all'età degli alunni e alle loro esigenze rilevate dal corpo insegnanti, utilizzando le criticità

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già emerse per strutturare in maniera coerente e utile il lavoro di gruppo in ogni classe.

“Il grado di spontaneità che il soggetto giunge a liberare sia nell'esperienza vissuta sia nell'esprimere se stesso o altri, misura l'autonomia del suo Io... Lo psicodramma e il sociodramma sono appunto strumenti di questo tipo, che consentono di raggiungere elevati livelli di autonomia.” J. Moreno.

Il progetto qui presentato potrà essere inoltre riproposto nel caso, a termine progetto, si ritenga di proseguire con il lavoro di gruppo già iniziato con gli alunni.

RIEPILOGO DELLE ATTIVITA' PROPOSTE (per l'anno scolastico 2014/2015)

Incontri previsti per ogni classe prescelta: 5 • Numero e tipologia di classi coinvolte: 2 classi – V^ A e V^ B • Ore per ogni incontro: 1h 30' • Incontri preliminari tra psicologhe e docenti: 1 per classe di 1 h. • Incontri finali di valutazione e di restituzione del sociogramma: 1 incontro per

classe di 1 h.

Professioniste responsabili e curatrici del progetto e degli interventi: Dott.ssa Chiara Ghiraldini e Dott.ssa Valentina Pavoni Psicologhe specializzande in Psicoterapia con il metodo dello Psicodramma Analitico, Junior Directors in Metodi di Espressività Creativa e Sociodramma.

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PROGETTO MI MUOVO, MI SENTO …QUINDI SONO … INSIEME AGLI ALTRI Scuola Primaria

Area dell’Inclusione-Io e gli altri

Questo progetto psicomotorio è nato dall’esigenza espressa dalle insegnanti di due classi quinte di poter migliorare i rapporti relazionali tra alunni. Le indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo dicono: l’educazione fisica contribuisce inoltre alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea… L’attività motoria è lo strumento per arrivare dapprima alla conoscenza del proprio corpo, delle proprie potenzialità, la base per ottenere un sano equilibrio psicomotorio e successivamente alla consapevolezza del proprio agire al fine di ottenere la migliore “immagine di sé”, per se stessi e con gli altri. L’immagine di sé intende andare oltre al mero concetto di schema corporeo e considera la persona nella sua totalità: il corpo, le emozioni, i vissuti, le percezioni, le sensazioni… Dalle indicazioni… L’educazione fisica promuove la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l’ambiente, gli altri, gli oggetti. Il progetto si sviluppa in tre fasi:

FASE 1

Tutto il progetto ha il suo inizio con la valutazione del sociogramma somministrato agli alunni per avere una quadro oggettivo delle dinamiche interne al gruppo . Sulla base dei dati pervenuti si organizzeranno gli interventi per quanto concerne le attività strutturate in gruppo e a coppie.

FASE 2

Attività pratica di impostazione generale

1. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo (Indicazioni)

• Ordinativi in forma ludica • Consolidamento dei concetti topologici …

Esercitazioni in forma individuale su tutta la squadra di ginnastica “educativa” finalizzata al conseguimento di una corretta impostazione corporea

• Consolidamento schema corporeo • sviluppo della coordinazione motoria generale e segmentaria • riconoscimento degli stati tonici e di rilassamento dei vari segmenti corporei e

distretti muscolari • miglioramento della mobilità articolare

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Esercitazioni in piccoli gruppi e a coppie

Se inizialmente la formazione dei gruppi sarà lasciata alla libera scelta degli alunni, in seguito, nel corso delle attività le scelte saranno operate dalle insegnati in base ai dati forniti dal sociogramma, dai test e dalle osservazioni sistematiche pervenute.

Esercitazioni con l’uso di piccoli attrezzi ( step educativi- funicelle, teli…)

Tutte le attività sono studiate su precise sequenze musicali

Attività relazionale tonico- affettiva

2. Contribuisce inoltre alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea …

Esercitazioni di rilassamento corporeo guidato : individuale a coppie

Con un’attività di rilassamento individuale i bambini acquisiscono la capacità si essere più presenti a se stessi e trovare gratificazione nel percepirsi tramite le sensazioni corporee come la respirazione, il controllo posturale, i punti di contatto con il pavimento, gli allungamenti, il battito del cuore …

In un secondo tempo l’attività si potrà esercitare a coppie in modo da completare l’esperienza in relazione con l’altro diverso da sé.

Saranno utilizzati a questo scopo dei teli come strumento di condivisione ed unione per modulare il contatto.

Attività coreografica

3. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo – espressiva ( indicazioni) ….Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico- musicali e coreutiche….. Proposta di esecuzione di semplici danze coadiuvate da un’esperta in danza terapia. Realizzazione di una semplice drammatizzazione usando la “modalità teatrale delle ombre cinesi “.

CIRCLE TIME

Ogni incontro si concluderà con un momento di riflessione “ circle time”, dove ogni alunno potrà esprimere le sue considerazioni sull’attività svolta. E’ un momento molto importante perché le insegnanti possono immediatamente verificare l’effetto prodotto e i ragazzi ripercorrere le fasi dell’attività svolta e confrontarsi con le impressioni degli altri.

DURATA

Totale di 20 incontri di un’ora cadauno di attività motoria e 2 incontri in ogni classe per l’attività coreutica. Per realizzare l’intero progetto sono necessari 10 incontri per classe e almeno 10 ore di coordinazione con le insegnanti delle classi per l’organizzazione delle attività e delle verifiche e valutazioni in itinere e finali. Per le danze l’esperta impiegherà 4 ore totali.

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RILEVAZIONE DATI

Per monitorare l’andamento delle attività verranno realizzate delle griglie per le osservazioni sistematiche e un “ diario di bordo ” dove verranno annotate le situazioni che ad ognuna delle insegnanti appaiono più significative, permettendo così un confronto e una visione più ampia del quadro globale.

DOCUMENTAZIONE

Durante le attività verranno effettuate delle foto e delle videoregistrazioni. VALUTAZIONE

La valutazione finale del progetto verrà fatta in base ai dati raccolti dalle insegnanti e anche dall’indice di gradimento degli alunni.

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AREA DELLA CITTADINANZA E COSTITUZIONE EDUAZIONE ALLA LEGALITA’

PROGETTO SCUOLA INSEGNANTE REFERENTE

Iniziative educative Primaria, Secondaria

Siamo tutti cittadini del mondo Primaria, Secondaria Brentegani Giuseppe

Solidarietà Secondaria Orlandi Emilia

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INIZIATIVE EDUCATIVE CITTADINANZA E LEGALITÀ

Le iniziative educative proposte dalla commissione “Cittadinanza e legalità” per l’anno scolastico 2014-15 coinvolgono più insegnanti, particolarmente di lettere, di arte, di educazione fisica, di musica, e mirano, fra l’altro, a rendere più partecipata e coinvolgente, anche dal punto di vista didattico, la programmazione della disciplina di Cittadinanza e Costituzione. Questi progetti, alcuni realizzati con il particolare contributo di esperti esterni, hanno come finalità i seguenti obiettivi:

- conoscenza dei diritti e dei doveri del cittadino; - conoscenza e relativo approfondimento degli articoli della Costituzione

Italiana; - il rispetto e la valorizzazione della persona; - responsabilità individuale e collettiva; - il rispetto delle regole di convivenza; - la vita umana come valore da difendere e da educare.

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA CLASSI PRIME CLASSI

SECONDE CLASSI TERZE

Incontro con la Guardia di Finanza

(18 marzo)

Riflessione sulla “Grande guerra” (4 febbraio)

Anniversario dell’Unità d’Italia breve riflessione con inno e alzabandiera

(17 marzo) PROGETTO

SOLIDARIETÀ “TANZANIA” (2 febbraio)

PROGETTO SOLIDARIETÀ “TANZANIA” (3 febbraio)

PROGETTO SOLIDARIETÀ “TANZANIA” (5 febbraio)

progetto d’Istituto “SIAMO TUTTI CITTADINI DEL MONDO”: diritti e doveri della persona

(da gennaio a maggio)

COMMERCIO EQUO-SOLIDALE

(15 gennaio)

Incontro con la

Protezione Civile

Incontro con i volontari dell’ Associazione

“FIDAS” “AIDO”

PROGETTO

EQUO-SOLIDALE (21 febbraio)

Incontro con i volontari dell’Associazione

“FIDAS”

Testimonianza di “Simone Cristofoli”

(aprile) Incontro con la

guardia di Finanza (5 marzo)

Incontro con Rita Borsellino

(marzo-aprile) IL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA

Incontro serale con la corale “La parete” e la partecipazione degli alunni della Scuola Secondaria.

(maggio)

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La commissione

Cittadinanza e Legalità

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PROGETTO SIAMO TUTTI CITTADINI DEL MONDO

Scuola Primaria e Secondaria

Area della Legalità

OBIETTIVO

conoscere e adoperarsi per il valore della cittadinanza attraverso la simbologia del fiore. Essa rimanda al contributo che ciascuno di noi deve dare in modo personale e creativo, superando qualsiasi ideologia o credo religioso, per essere un vero cittadino del mondo.

DESTINATARI tutte le classi dell’Istituto.

TEMPI

da gennaio ad aprile.

GIORNATA DELLA CITTADINANZA mese di maggio.

***

FASI OPERATIVE DEL PROGETTO • presentazione del progetto in ciascuna classe d’Istituto da parte dell’insegnante

titolare del progetto e delle insegnanti della Primaria. Alla Primaria si prevede un incontro per ciascuna fascia di età

• elezione di due alunni rappresentanti ciascuna classe della Scuola Secondaria e due per ciascuna delle Quinte della Primaria (le altre classi della Primaria sono esentate)

• incontro tra la Dirigente, il Sindaco di Valeggio e i 48 alunni rappresentanti per la consegna della scheda operativa relativa al “Progetto Cittadinanza” da approfondire in classe

• 2 riflessioni (un’ora per settimana) tenute dai rispettivi insegnanti di italiano in ciascuna classe delle Quinte e della Secondaria sull’essere cittadini del mondo (diritti e doveri della persona)

Al termine della suddetta presentazione e delle varie riflessioni è chiesto a ciascun alunno di produrre quanto segue:

• agli alunni della Scuola Primaria si propongono immagini di campi di fiori (anche dipinti di Monet, Van Gogh…) accompagnati dalla musica “Per fare un albero”, per stimolarli a produrre altrettanti campi di fiori che simboleggiano tutti i bambini del mondo

• alla Scuola Primaria si chiede anche di colorare alcuni fiori (già predisposti su fotocopie) che serviranno per abbellire le sagome di 13 lettere scelte in modo scomposto dalla frase “SIAMO TUTTI CITTADINI DEL MONDO”

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• alla Scuola Secondaria si chiede di disegnare fiori (per le classi Terze anche tridimensionali) che simboleggiano i diritti e doveri della persona

• l’insegnante di arte (prof.ssa Orlandi E.), costruirà le sagome delle lettere che compongono la frase: “SIAMO TUTTI CITTADINI DEL MONDO”

• le lettere saranno consegnate in modo scomposto metà alla Scuola Primaria e metà alla Scuola Secondaria, in modo da non consentire agli alunni la composizione della frase che sarà svelata solo al termine del progetto

• durante le ore di arte ciascun alunno della Primaria e Secondaria applicherà i propri fiori nelle rispettive sagome

• agli alunni è spiegato che si realizzeranno delle coreografie da effettuarsi nel campo da calcio presso la Scuola Secondaria. Sarà consegnato a ciascuno il materiale (scotch e carta crespa colorata con colore distinto per classe) per la costruzione di un fiore

Giornata esterna : tutti gli alunni si recheranno nel campo da calcio vicino la Scuola Secondaria dove verrà eseguita una coreografia di movimenti a suon di musica (alcune canzoni, come “per fare un albero ci vuole un fiore”, “We are the world”, detteranno il ritmo ai vari movimenti…)

• Poi, l’insegnante incaricato chiamerà con ordine ogni singola lettera che sarà sostenuta da almeno due alunni (possibilmente i rappresentanti delle classi) per svelare la composizione della frase del progetto. Un drone sarà attivato per la videoregistrazione di ogni singolo movimento.

• Al termine della giornata ciascun ordine di Scuola terrà le proprie lettere che hanno composto la frase e successivamente saranno completate dalle mancanti con altrettante sagome bianche.

Giornata conclusiva : al Teatro “Smeraldo” o in Aula Magna, con la presenza di autorità per la visione del filmato che sintetizza tutte le tappe operative del progetto.

Tutte le fasi operative sono filmate, selezionate e poi sintetizzate in un video con il contributo di:

• computer e programma editing-video “Final cut” dell’ insegnante, prof. G. Brentegani per la realizzazione del filmato;

• una telecamera che riprende tutte le fasi del progetto a partire dall’elezione degli alunni rappresentanti ciascuna classe;

• un drone che riprenda la coreografia finale nel campo da calcio;

• insegnanti di italiano per quanto riguarda la riflessione sul tema “Cittadinanza”; • insegnanti di arte, per quanto riguarda la realizzazione delle sagome

(130cmx100cm) della scritta “SIAMO TUTTI CITTADINI DEL MONDO”; • insegnante di ed. Fisica , prof.ssa G. Meritano, per quanto riguarda la produzione

coreografica nel campo da calcio.

NB.: Ogni classe della Scuola Secondaria e le classi Quinte della Primaria, guidata dal proprio insegnante di lettere, rifletterà su cosa bisogna fare per essere veri cittadini del mondo. Al tempo stesso ciascun alunno comporrà su di un foglio a due colonne alcune parole che riguardano i diritti e i doveri della persona. La loro composizione sarà fatta utilizzando ogni volta almeno 2 tra le 27 lettere che compongono la frase “SIAMO TUTTI CITTADINI DEL MONDO”. Ad esempio: se un alunno intende scrivere nella colonna dei diritti la parola “GIOCO”, tale parola è

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valida perché al suo interno ha 3 lettere (ne bastano 2) che sono presenti tra le 27 della frase misteriosa, precisamente la “I”-“O”-“C”. Va chiarito che tutte le 27 lettere sono dettate in modo scomposto e senza ripetere le doppie per evitare che si possa scoprirne il senso. Al termine di questo lavoro, si registreranno nel filmato le percentuali dei diritti e dei doveri che gli alunni hanno saputo proporre e di cui si suppone abbiano avuto maggiore consapevolezza. Verso la fine di gennaio saranno consegnate le sagome delle lettere ai rispettivi ordini di scuola affinché ciascun alunno le possa riempire con più fiori colorati, ritagliati e incollati. Alla Scuola Primaria sono consegnate alcune tipologie di fiori fotocopiati (si suggerisce la colorazione di almeno due fiori per alunno). Soltanto nella giornata conclusiva sarà svelato il titolo del progetto, quando tutte le lettere (13 della Primaria, 14 della Secondaria), saranno chiamate dall’insegnante a comporre nel loro ordine la frase.

L’insegnante responsabile

Giuseppe Brentegani

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PROGETTO SOLIDARIETA’ Scuola Secondaria

Area della Legalità

Docenti: Emilia Orlandi, Ruffini Rita, Licciardi Vincenzo , Emilia Orlandi, Chiara Coltro, Laura Ghedini

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

• Conoscere realtà diverse, vicine lontane. • stimolare la mente al confronto e alla riflessione. • sentirsi utili nei confronti di chi ha bisogno.

VALUTAZIONE DEL CONTESTO

Grazie agli interventi del Prof. Cesare Ghedini Tutti i ragazzi della Scuola J.Foroni vengono annualmente a conoscenza attraverso un incontro specifico per classi parallele della realtà (ambientale, scuole, economica) presente in Tanzania e dei bisogni della comunità MGOLOLE. A Mgolole si trovano alcune scuole, molti sono gli alunni, alcuni dei quali, grazie all'aiuto della nostra scuola, hanno la possibilità di proseguire. Si è quindi creato nel tempo un legame di collaborazione reciproca e per noi questo è da intendersi come un momento di scambio culturale e di riflessione viste le enormi disparità tra i due paesi. I ragazzi inoltre, per le festività natalizie, prestano un'attenzione particolare agli anziani ospiti, presso la casa di Riposo “Toffoli” di Valeggio, incontrandoli e animando per loro lo scambio degli auguri.

OBIETTIVI

• promuovere la solidarietà e il concetto di gratuità • educare all'attenzione verso realtà diverse dalla nostra, vicine e lontane • realizzare lavori per allestire la bancarella e donare agli anziani • conoscere le tecniche di modellazione (pizzico e colombino per le classi seconde) • consolidare le diverse modalità tecniche relative al modellato (sfoglia, colombino

ecc.) per le classi terze e sviluppare una personale sensibilità estetica • conoscere l'artista africano TingaTinga e la sua scuola • imparare a lavorare insieme • condividere e rispettare le idee altrui

STRUTTURA DEL PROGETTO

• incontri a tema con il Prof. Ghedini • realizzazione di manufatti in argilla (contenitori bassorilievi, animaletti ecc.) • allestimento di una mostra di manufatti ed elaborati (disegni rappresentanti

paesaggi, animali, oggetti della cultura africana) all'ingresso principale della scuola • esposizione e vendita • animazione dell'incontro e consegna dei lavori agli Anziani di Casa Toffoli

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CONTENUTI

Il “ mercatino di solidarietà Tingatinga”. METODOLOGIA

• incontri per classi parallele con visione di foto e seguente dialogo relativo all'ambiente (classi prime) alla realtà sociale (classi seconde), alla situazione economica (classi terze) della Tanzania.

• Preparazione delle classi dai punti di vista musicale artistico e letterario. RISULTATI

Allestimento di una esposizione e vendita a dicembre e a fine anno scolastico nel giorno di consegna delle schede. Incontro e animazione presso la Casa di Riposo “Toffoli”.

TEMPI

I contenuti del progetto e la realizzazione di manufatti artistici verranno proposti durante il primo e secondo quadrimestre. L'incontro con gli anziani è previsto nel mese di dicembre.

SPAZI

Laboratorio artistico, aula di modellato, in classe, sala video per la proiezione di filmati relativi all'Africa, aula musicale.

RUOLI

I docenti approfondiscono le tematiche relativamente alle proprie competenze artistiche, musicali, letterarie.

VALUTAZIONE

Un questionario di domande aperte e chiuse. DOCUMENTAZIONE

Fotografie, lavori eseguiti esposti, in parte in mostra e in vendita e in parte portati a casa.

MODIFICHE

Eventuale cambiamento del luogo di allestimento del mercatino PUNTI FORTI

• contenuti interessanti e piacevoli • condivisione • collaborazione

PUNTI DEBOLI

• difficoltà organizzative • vivacità delle classi

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MATERIALI L'acquisto di 3 pacchi di argilla rossa da 25 kg e colori per ceramica.

• Cartucce per colla caldo (pattex) 1 kg. • Filo color oro 30 m.

L’insegnante responsabile

Emilia Orlandi

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AREA DEGLI APPROFONDIMENTI DISCIPLINARI

PROGETTO SCUOLA INSEGNANTE REFERENTE

Paesaggio Secondaria Anna Abiuso Luisa Fazzini

Recupero delle abilità matematiche di base

Secondaria

Ripasso e recupero di Lettere classe III D

Secondaria Luisa Fazzini

Gemellaggio Secondaria Laura Grandi

Orienteering Primaria, Secondaria Alessandro Morandini

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PROGETTO PAESAGGIO Scuola Secondaria

Area degli approfondimenti disciplinari

Il presente progetto costituisce lo sviluppo adattato alla realtà del nostro Istituto e del nostro territorio del progetto Paesaggio promosso da Slow Food Veneto e patrocinato dall’ARPAV. La struttura utilizzata è quella prevista dall’adesione all’iniziativa regionale, cioè il manuale per i progetti ambientali in qualità ARPAV MIUR.

1. Bisogni formativi/competenze educativo ambiental i

« “Landscape” means an area, as perceived by people, whose character is the result of the action and interaction of natural and/or human factors » Convenzione europea del paesaggio, versione ufficiale in inglese del Consiglio d'Europa, art. 1

Il paesaggio è il territorio come viene percepito dagli abitanti del luogo o dai visitatori, il cui aspetto deriva dalle azioni di fattori naturali e/o antropici. Nella Convenzione europea del paesaggio il termine non è più l’equivalente di “bellezze naturali”. E’ l’immagine dinamica dell’identità di un insediamento umano. E’ la componente etico – culturale di un ambiente. Questa definizione di paesaggio presuppone un approccio olistico e diacronico che supera l'artificiosa compartimentazione fra le diverse discipline. La concezione scientifico-oggettiva e quella percettivo/estetica-soggettiva sono strettamente complementari. «Il paesaggio è il riflesso degli stati d'animo dell'osservatore che lo modifica nell'immaginario psicologico» (Giuliana Andreotti, Paesaggi culturali, 1996, p. 51) Il paesaggio esterno è sempre interpretato attraverso il personale paesaggio interiore che ne condiziona la percezione. Il paesaggio è una componente del benessere dell’individuo e della società. La sua salvaguardia, la sua gestione e la sua progettazione comportano diritti e responsabilità per ciascun individuo. E’ rilevante per una cittadinanza attiva che gli studenti sviluppino un senso di appartenenza al proprio contesto finalizzato al mantenimento propositivo e al miglioramento dello stesso.

1.1 Bisogno educativo ambientale 1.1.1 Rappresentazione

La prima fase di lavoro ha l’obiettivo di far emergere la rappresentazione del “bisogno”. Gli alunni compilano un questionario a risposta multipla sulla loro

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relazione con l’ambiente su Google Drive per permettere la successiva costruzione di aerogrammi e la “quantificazione” delle risposte.

1.1.2 Analisi

L’ambiente è lo spazio oggettivo con elementi naturali ed antropici che ci circonda, il paesaggio è la sua percezione soggettiva. Definiti attraverso il questionario i bisogni degli alunni nella relazione con l’ambiente, si individuano gli interventi che si ritengono più significativi per migliorare la situazione di partenza. Il creare una relazione diretta tra alunno e ambiente comporta il passaggio da una visione oggettiva dello spazio come elemento di studio ( = ambiente) a una percezione soggettiva dello stesso come luogo del nostro vissuto (= paesaggio). Se io osservo la forma dell’ambiente, sono consapevole del mio essere in esso e della mia capacità di trasformarlo, divento protagonista del mio paesaggio.

1.1.3 Coinvolgimento emotivo

E’ fondamentale che il paesaggio sia proposto come spazio del quotidiano, indipendentemente dalla complessità del percorso di studio seguito. La consapevolezza di lavorare sul “proprio terreno” genera coinvolgimento emotivo.

1.2 Obiettivi educativo ambientali

Si perseguono con tale progetto i seguenti obiettivi educativi ambientali:

1.2.1 Contenuti

• analisi del paesaggio locale nei suoi elementi peculiari fisici ed antropici in quadri sincronici

1.2.2 Complessità

• analisi del paesaggio locale nei suoi elementi peculiari fisici ed antropici in quadri diacronici

1.2.3 Responsabilità

• la piena consapevolezza della necessità di lasciare un’eredità accettabile alle future generazioni

• una chiara coscienza dei comportamenti che mettono a rischio la sopravvivenza degli ecosistemi naturali e la salute dell’uomo

1.2.4 Monitoraggio

Gli alunni sono organizzati in gruppi di studio che al termine di ogni fase devono produrre un elaborato/oggetto didattico. Il compito del docente è quello di organizzare e seguire il lavoro dei gruppi, monitorando progressi e difficoltà e collaborando alla pari.

1.2.5 Destinatari: tutte le classi I della scuola secondaria di I grado

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2. Strategie/attività educative e di supporto 2.1.1 Identificazione possibili strategie educative

L’articolazione teorica del progetto si traduce in situazioni compito in uno spazio reale, in cui sviluppare competenze personali per l’attivazione di pratiche virtuose mirate a influenzare positivamente il proprio paesaggio. La metodologia

• Problematizzazione

a) Gli alunni rispondono singolarmente a un questionario on line su Google Drive per acquisire consapevolezza del loro rapporto con lo spazio che li circonda (= ambiente). Il questionario è costruito sulla base della selezione di quesiti proposti dall’ARPAV.

b) Il docente analizza gli aerogrammi che quantificano la percentuale per ogni singola risposta proiettandoli alla classe. Si produce così una concretizzazione visiva delle positività o delle negatività rilevate nella relazione tra gli alunni e l’ambiente.

c) Brainstorming attraverso la metodologia del cooperative per passare dal rilievo del rapporto con lo spazio al concetto della sua percezione:

- gli alunni sono divisi in gruppi di 4, ciascuno con un suo portavoce - ogni alunno scrive su un foglietto una sintesi di che cosa significa per lui la parola

paesaggio - gli alunni si confrontano a coppie e trovano una definizione comune che scrivono - il gruppo confronta le definizioni delle due coppie e ne ricava una sola che viene

scritta - il gruppo sceglie un proprio nome legato alla definizione che ha dato e con questo

firma la definizione comunitaria - il portavoce spiega la definizione finale raggiunta dal suo gruppo e la consegna al

docente che la incolla su un cartellone che resterà come testimonianza del punto di partenza del lavoro

d) Il docente offre una definizione di paesaggio e si confronta con il pensiero degli alunni

• Definizione della strategia formativa

La consapevolezza della definizione di paesaggio, fatta propria anche attraverso la scelta del nome del gruppo di appartenenza, è il prerequisito per iniziare il lavoro di osservazione. Sono necessari:

- una stampa del paesaggio da analizzare tratta da Google Earth oppure foto aeree - una cartina fisica

Il docente seleziona le caratteristiche da individuare sulla base dei bisogni emersi dal questionario e delle peculiarità fisiche e antropiche del paesaggio locale, cioè dell’ambiente secondo il suo personale punto di vista. Stabilisce una scala di elementi da rilevare, non necessariamente partendo dall’aspetto fisico, ma dalle priorità che desidera porre all’attenzione degli alunni per comprendere il valore del paesaggio in analisi. Nell’analisi del paesaggio si individuano le seguenti linee di lavoro:

- lo sviluppo dell’urbanizzazione

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- gli edifici e le aree di valore storico ed artistico - il settore primario: agricoltura per il mercato, coltivazioni che tutelano la biodiversità

I rilievi da attuare hanno l’obiettivo di rendere consapevoli gli alunni sull’uso del territorio. A ogni gruppo viene assegnato un compito operativo in relazione a elementi del paesaggio da rilevare nelle foto e sulla cartina e da monitorare nella realtà. Ai gruppi viene consegnata una scheda guida con obiettivo, compito individuale e di gruppo e modalità operative. Il rilievo grafico viene compiuto in classe e il monitoraggio sul territorio avverrà attraverso uscite didattiche o affidato come compito per casa, coinvolgendo anche le famiglie. La finalità è quella di indurre gli alunni a osservare l’ambiente dal loro punto di vista e quindi di percepirlo come paesaggio. Qualora si evidenziassero delle negatività, i gruppi saranno invitati a formulare delle proposte. Al termine del progetto si chiederà nuovamente agli alunni di ogni gruppo prima singolarmente, poi a coppie e infine tutti insieme di riformulare la loro idea di paesaggio. La definizione scritta o disegnata su un foglietto verrà spiegata dal portavoce e consegnata al docente che la incollerà sul cartellone a fianco a quella iniziale. Il docente rileggerà per ogni gruppo le definizioni di paesaggio formulate a inizio e fine progetto e guiderà un confronto conclusivo per riflettere sul percorso compito e sulle conoscenze acquisite.

• Individuazione e selezione delle “risorse” L’analisi di un paesaggio necessita di più competenze. Quindi ci si attiverà per individuare collaborazioni esterne che integrino il sapere dei docenti e che forniscano indicazioni operative ai gruppi di lavoro.

2.1.2 Metodo “comunicativo”

2.1.3 Coinvolgimento: gli alunni sono protagonisti nell’organizzazione delle informazioni, nella realizzazione dei prodotti e nella comunicazione finale al pubblico dei risultati ottenuti 2.1.4 Linguaggio: gli alunni si confrontano con il lessico specifico dei documenti proposti, adattandolo alla loro fascia d’età e ad una comunicazione “divulgativa” con il supporto dei docenti 2.1.5 Autonomia e responsabilità: gli alunni lavorano singolarmente, in coppia e in gruppo. Ogni fase prevede la condivisione dei risultati e li rende responsabili del corretto svolgimento del compito assegnato in ogni tappa per permettere l’avanzamento successivo. 2.1.6 Esigenze organizzative: il progetto è sviluppato col desiderio di coinvolgere docenti di varie discipline per favorire una distribuzione interdisciplinare della costruzione degli apprendimenti e della loro trasmissione grafica. Sono coinvolti soggetti esterni per offrire agli alunni un contesto operativo reale 2.1.7 Lavoro sul “campo”: sono fotografate con la collaborazione degli alunni le varie fasi del progetto 2.1.8 Realtà del territorio: si veda il punto Individuazione e selezione delle “risorse” 2.1.9 Riflessioni e confronti su indirizzi e orientamenti : si veda la premessa al progetto 2.1.10 Metodologie didattiche: si utilizzerà prevalentemente un metodo cooperativo 2.1.11 Sequenza e tempi delle attività educative: si veda Strategie Organizzative

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2.2 Strategie organizzative

Il progetto nei punti sopra elencati ha ripreso le indicazioni suggerite da Slow Food Veneto con alcune modifiche che hanno adeguato la struttura all’età degli alunni e alle caratteristiche del territorio oggetto di studio. Il punto 2.2 e i punti successivi – secondo le indicazioni di Slow Food Veneto - sono stati declinati direttamente dalle due docenti – Anna Abiuso e Luisa Fazzini – che coordinano il progetto. Le docenti hanno stabilito di inserire nella didattica quotidiana lo sviluppo del progetto che integra ed approfondisce i normali contenuti previsti dal libro di testo di geografia contestualizzandoli nel locale. I quadrimestre:

- settembre - ottobre: sviluppo della problematizzazione (progetto Paesaggio) - ottobre – dicembre: studio della pianura, della collina e della montagna (libro di

testo di geografia) - dicembre – gennaio: sviluppo della prima parte della strategia formativa prevista dal

progetto: analisi delle fotografie aeree, delle cartine, divisione tra i gruppi dei rilievi da attuare

- gennaio – maggio: alle normali lezioni che completano lo svolgimento dei contenuti previsti nel libro di testo si alternano ore di progetto per uscite, analisi dei rilievi operati, laboratori con le Cikale Operose (David Conati ed altri due esperti).

Il progetto si concluderà con una pubblicazione a cura dell’Editore Emanuele del Miglio (per il dettaglio si veda Modalità di comunicazione esterna). La pubblicazione prevede una percentuale da destinare al progetto Slow Food “10.000 orti in Africa”. Gli alunni/autori diverranno così protagonisti di un’attività di tutela anche di paesaggi lontani.

3. Risorse educative

3.1 Risorse professionali

Il coordinamento del progetto è affidato alle docenti di Geografia Anna Abiuso (I A, B, C) e Luisa Fazzini (I D, E, F). Si prevede una collaborazione con i/le docenti di Arte, di Educazione Fisica, di Lettere e di Scienze dei singoli consigli di classe. In particolare si ritiene interessante creare un collegamento con i progetti ambientali proposti dalle docenti di Scienze.

3.1.1 Previsione fabbisogni e modalità

Lo sviluppo dell’attività su classi parallele e la divisione prevista dei rilievi tra le classi che avranno parti comuni e parti distinte rendono necessari incontri periodici tra le docenti coordinatrici.

3.1.2 Formazione

La scuola secondaria di I grado nel 2013 e nel 2014 si è aggiudicata il primo posto nel concorso regionale ARPAV “Quale Idea progetti - ambientali in qualità” e tali professionalità acquisite verranno utilizzate in questo progetto.

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3.2. Risorse materiali

3.2.1 Previsione fabbisogni risorse materiali

E’ previsto l’uso di fotografie aeree, cartine, LIM, aula di informatica con collegamento internet.

3.2.2 Materiali di supporto

Eventuali materiali di supporto individuati in itinere saranno acquistati immediatamente grazie alla presenza di un contributo economico riconosciuto dall’ARPAV come premio per il conseguimento del primo posto al concorso “Quale Idea 2014”.

3.3 Risorse economico – finanziarie

3.3.1 Previsione fabbisogni di risorse economico – finanziarie

Il prospetto è stato depositato 3.4 Risorse culturali 3.4.1 Identificazione disponibilità risorse cultura li, interdisciplinari, multidisciplinari

I singoli consigli di classe delle classi I A, B, C, D, E, F saranno coinvolti nelle attività proposte favorendo l’interdisciplinarietà.

A inizio anno scolastico gli alunni visitano il Parco Giardino Sigurtà con un percorso specifico sulla biodiversità vegetale e animale (la gallina padovana, presidio Slow Food). L’attività permette di formulare osservazioni sul Parco come ambiente e paesaggio e di introdurre con esempi concreti il concetto di biodiversità. Le docenti coordinatrici si sono attivate nell’individuare nel territorio risorse culturali gratuite che contribuiscano all’approfondimento delle linee di lavoro individuate con interventi in classe o nel territorio con gli alunni. In particolare: La Quarta Luna (percorsi artistici minori) Fondazione Histoire (agricoltura sostenibile) Sono in fase di definizione altre collaborazioni Gli alunni stessi sono considerati risorsa del progetto. In momenti differenti verrà valorizzata la loro capacità di documentare con foto e video il paesaggio che li circonda. Attraverso i rilievi degli alunni il progetto desidera promuovere una collaborazione internazionale tra il nostro Istituto, la Realschule di Ichenhausen e il Liceo Teoretico Dante Alighieri di Bucarest per uno scambio on line di fotografie recenti e passate dei paesaggi locali e di immagini di quadri delle regioni di appartenenza.

4.Valutazione

Il progetto Paesaggio di Slow Food Veneto è una novità che verrà riproposta per quattro anni scolastici. La scuola secondaria “Jacopo Foroni” si è proposta come capofila per il suo ordine di scuola e ha il compito valutare i punti di forza e di

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debolezza dell’attività e di documentarli per favorire la riproducibilità migliorata dell’esperienza. La fase della valutazione appare quindi fondamentale. In un’ottica di cittadinanza attiva si ritiene basilare la ricaduta misurabile sugli alunni delle attività proposte.

4.1 Valutazione e autovalutazione

4.1.1 Modello valutativo - 4.1.2 Scelta di strument i di valutazione - 4.1.3 Scelta modalità, tempi e documentazione dei processi valut ativi

All’inizio e al termine del progetto verranno predisposti con Google Drive dei questionari di riflessione e di gradimento con cui raccogliere singolarmente e in aerogrammi per classe le risposte. Le classi sono tutte dotate – grazie al libro di testo di Geografia in adozione - di una classe virtuale che permette di svolgere questa attività. Le docenti chiederanno anche produzioni singole o di gruppo di testi narrativi o powerpoint al termine di ogni tappa che verranno valutate secondo gli obiettivi previsti nella programmazione di geografia. I materiali più significativi per la riproducibilità verranno fotografati o raccolti in file.

5. Processi di comunicazione/diffusione

5.1 Processi di comunicazione/diffusione

Si ritiene fondamentale che il progetto, avendo come oggetto lo studio del paesaggio locale, debba essere divulgato affinchè gli alunni si sentano autenticamente protagonisti all’interno della comunità come cittadini attivi.

5.1.1 Modalità di comunicazione interna

Le famiglie verranno informate degli sviluppi attraverso i consigli di classe. Alle famiglie che ne faranno richiesta sarà fornito a fine anno il CD “ Viaggio tra paesaggi europei” con i risultati del lavoro internazionale tra il nostro Istituto, la Realschule di Ichenhuasen e il Liceo Teoretico Dante Alighieri di Bucarest.

5.1.2 Modalità di comunicazione esterna

I laboratori con le Cikale Operose hanno la finalità di divulgare l’attività di osservazione svolta esprimendo i risultati attraverso tre differenti tecniche di comunicazione: racconto, video, vignette.

Raccontare il paesaggio Partendo dalla visione dello spettacolo “A spasso nel Veneto” tratto dal libro “Noi veneti” di David Conati ci si cimenterà in un modo diverso di osservare e raccontare il paesaggio. Le classi saranno riunite a coppie: A, B o C abbinata a D, E o F. Gli alunni opportunamente guidati da esperti seguiranno tre diversi percorsi (scrittura, video ripresa, vignette) finalizzati alla pubblicazione di un libro con l’editore Emanuele Del Miglio dedicato al paesaggio valeggiano. Il progetto Paesaggio di Slow Food Veneto ha ricevuto il patrocinio dell’ARPAV ed è in fase di richiesta il logo dell’Ufficio Scolastico di Verona e della Fondazione CIS. I risultati saranno comunicati e divulgati sul sito di Slow Food Veneto.

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Alcuni dei lavori realizzati saranno portati sul Ponte Visconteo durante la festa del Nodo d’Amore 2015 per testimoniare il supporto sempre dato dall’Associazione Ristoratori di Valeggio ai progetti di valorizzazione del territorio.

Le insegnanti responsabili

Anna Abiuso e Luisa Fazzini

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PROGETTO RECUPERO ABILITÀ MATEMATICHE Scuola Secondaria

Area degli approfondimenti disciplinari

Docenti interessati : PIEROTTI ANNA, LEONI SARA, PESENTI PAOLA, LORO PAOLA, BRUGNOLI TERESA, CILLIS DOMENICA, RUMPEL SILVIA DESTINATARI

SCUOLA SECONDARIA Alunni con difficoltà in area matematica delle classi I-II-III A I-II-III B I-II-III C I-II-III D I-II-III E I-I-III F II G

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

• Rielaborazione individuale dei contenuti proposti alle classi • Semplificazione dei problemi proposti e/o riproposti in forma diversa

VALUTAZIONE DEL CONTESTO

• Alunni demotivati allo studio • Alunni con difficoltà di apprendimento

OBIETTIVI

Questo progetto permette un’azione di rinforzo e sostegno dell’apprendimento per gli alunni citati.

STRUTTURA DEL PROGETTO

Lezioni pomeridiane

CONTENUTI

Contenuti proposti in orario curricolare Esercizi mirati al recupero di alcune lacune di matematiche e/o geometria

METODOLOGIA

Lezioni frontali con particolare attenzione a ripetizione dei contenuti proposti in orario curricolare all’esercizio guidato

STRUMENTI

• utilizzo di fotocopie • utilizzo libro di testo • utilizzo di strumenti informatici

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RISULTATI

• Migliorare la motivazione, l’autostima e i risultati scolastici dei ragazzi • Favorire l’autonomia nel metodo di lavoro e nell’affrontare situazioni problematiche

TEMPI

Il progetto si realizzerà durante l’intero anno 2014-2015 e verrà organizzato sulla base delle necessità che si evidenzieranno in corso d’anno nelle varie sezioni.

SPAZI

Aule della scuola secondaria

RUOLI

docenti coinvolti n° 7 Pierotti corso A Leoni corso B Pesenti corso C Loro corso D Brugnoli corso E Cillis corso F Rumpel corso G

VALUTAZIONE

Si valuterà il raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso test orali e verifiche scritte

DOCUMENTAZIONE

Lavori sui quaderni dei ragazzi

MODIFICHE

In itinere

PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI

Punti forti: Attivazione di un processo di autostima Miglioramento dei risultati scolastici Punti deboli: Numero elevato di alunni Numero esiguo di ore

COLLABORAZIONI ESTERNE

Nessuna

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PROGETTO RIPASSO E RECUPERO LETTERE CLASSE III D Scuola Secondaria

Area degli approfondimenti disciplinari

DESTINATARI: CLASSE III D

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

Recupero: • carenze nelle conoscenze del programma di grammatica di II. Le carenze sono

state individuate con un test d’ingresso. Ripasso:

• si ripeteranno i punti fondamentali del programma di II in vista dell’INVALSI. A tal fine è utile la presenza di tutta la classe essendo essa numericamente contenuta

OBIETTIVI

Tutta la classe sarà coinvolta in un corso pomeridiano di ripasso e di recupero sul programma di II

STRUTTURA DEL PROGETTO

Il progetto sarà strutturato in lezioni pomeridiane

CONTENUTI

Esercizi mirati al recupero di contenuti del programma di II

METODOLOGIA

La metodologia varierà in rapporto alla struttura delle lezioni e ai contenuti affrontati. Si intrecceranno lezioni frontali e lavoro a piccoli gruppi.

STRUMENTI

In relazione ai contenuti si utilizzeranno libri di testo e fotocopie

RISULTATI

La docente si propone il corso di ripasso e recupero per migliorare i risultati scolastici degli alunni in vista della prova Invalsi

TEMPI

Le lezioni pomeridiane si svolgeranno nel secondo quadrimestre

SPAZI

Si utilizzerà un’aula possibilmente con LIM

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RUOLI

Docente: Luisa Fazzini

VALUTAZIONE

Alla fine del percorso si valuterà il raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso dei test orali. In più alla mattina si somministrerà, durante il regolare orario di lezione, un test ad integrazione di quelli già svolti per migliorare la media scolastica.

DOCUMENTAZIONE

Lavori sui quaderni dei ragazzi

MODIFICHE

L’adeguamento verrà fornito al termine del progetto

PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI

Punti forti: - attivazione di un processo di autostima; ripasso per l’Invalsi

Punti deboli: - l’orario pomeridiano

L’insegnante responsabile

Prof.ssa Luisa Fazzini

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PROGETTO GEMELLAGGIO. SCAMBIO CULTURALE CON ICHENHAUSEN Scuola Secondaria

Area degli approfondimenti disciplinari

Docenti interessati : Donisi Donata, Menegotti Cristina, Grandi Laura, Falconetti Agostino, Fazzini Luisa, Meritano Giuseppina, Sanso’ Angelica, Coltro, Chiara, Licciardi Vincenzo, Orlandi Emilia.

DESTINATARI

Alunni delle classi III della Scuola Secondaria di I Grado.

1) BISOGNI FORMATIVI/COMPETENZE

DESCRIZIONE, ANALISI DEI BISOGNI E COMPLESSITA’(INT ERDISCIPLINARIETÀ)

• Motivare allo studio della lingua tedesca. • Sviluppare la propria competenza in lingua straniera. • Sviluppare la consapevolezza della propria identità, delle proprie origini e degli

aspetti di vita comuni. • Favorire rapporti interpersonali che mirano al concetto di cittadinanza nel senso

più ampio. • Educare gli alunni al rispetto dell’altro.

CONTENUTI

Trasformare le conoscenze della lingua tedesca in competenze mediante uno scambio tra pari. Nello specifico, con riferimento al P.O.F. di istituto si intende lavorare con finalità trasversali:

• riconoscere e valorizzare le diversità dei singoli, acquisendo una maggiore apertura alle culture altre;

• promuovere le potenzialità di ciascuno. Pensando all’alunno come individuo singolo:

• favorire la maturazione della coscienza del sé; • sviluppare l’autostima e la consapevolezza dei propri bisogni e delle proprie

possibilità; • sviluppare la consapevolezza delle proprie emozioni; • valorizzare le potenzialità di ciascuno; • favorire lo sviluppo dell’autonomia.

Considerando l’alunno come individuo in relazione: • favorire la relazione con gli altri; • sviluppare forme e modalità di interazione valorizzando le differenze culturali.

Riflettendo sull’alunno come individuo che apprende: • sviluppare la motivazione allo studio.

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Quest’anno il progetto si arricchisce di una fase di sensibilizzazione alla biodiversità/rispetto e valorizzazione del territorio – anche con laboratori di cucina – grazie a una collaborazione con “Slow Food”, di cui la prof.ssa Fazzini sarà responsabile.

2) STRATEGIE/ATTIVITA’ EDUCATIVE

METODOLOGIA

Lezioni frontali, lavori/ricerche di gruppo, lavori individuali, conversazioni, momenti di interazione e convivialità.

STRUMENTI

Video, internet, lavagna interattiva, CD audio, fotocopie.

COINVOLGIMENTO DEL TERRITORIO

a) Il progetto va a consolidare l’ormai pluridecennale gemellaggio tra il Comune di Valeggio sul Mincio e la cittadina tedesca di Ichenhausen. L’esperienza assume una particolare rilevanza in vista dell’esame conclusivo del I ciclo di istruzione che gli alunni sono tenuti ad affrontare. Questo progetto viene sostenuto e patrocinato dall’Amministrazione Comunale di Valeggio sul Mincio.

b) Collaborazione con “Slow Food”.

STRUTTURA DEL PROGETTO (attività che si scelgono: lezioni, esercitazioni, ricerca d’aula ecc.)

Il progetto prevede diverse attività:

- approfondimenti di cultura e civiltà; - gemellaggio alunni dicembre 2013 –aprile/maggio 2014; - possibile incontro con le famiglie ospitanti per una alfabetizzazione di base.

6. TEMPI (dell’intervento, di progettazione, ritmi, orario…)

In dicembre un gruppo di alunni della Secondaria di Primo Grado di Valeggio sul Mincio (scelti tra le classi III A-B-C-D-E-F) farà visita alla Realschule di Ichenhausen; l’accoglienza e l’ospitalità sarà in famiglia. Nel progetto gemellaggio è prevista la partecipazione degli alunni italiani alle attività scolastiche o ai laboratori della Realschule. Nel mese di aprile/maggio 2015 saranno gli alunni tedeschi a fare visita al nostro Istituto e a partecipare alle attività della nostra scuola e a uscite sul territorio. Si prevedono diversi incontri di Commissione per progettare le fasi del gemellaggio.

SPAZI

Spazi scolastici ed extrascolastici per le uscite sul territorio.

3) RISORSE EDUCATIVE

RUOLI: RISORSE E COSTI

Insegnanti di lingua tedesca della scuola e ins. Grandi per le attività del gemellaggio. La Dirigente dell’Istituto Comprensivo e il Vicario della Scuola Secondaria di I grado, supportati da eventuali insegnanti accompagnatori. Insegnanti della Scuola Secondaria di I grado durante la fase dell’ospitalità degli studenti

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Tedeschi, in particolare: i professori Giuseppina Meritano, Licciardi Vincenzo, Orlandi Emilia, Coltro Chiara, Sansò Angelica per la realizzazione di alcune attività nella fase di ospitalità in Italia.

4) VALUTAZIONE

MISURABILITA’ RISULTATI

di formazione : miglioramento della competenza linguistica, con conseguente aumento di sicurezza e autostima – METARIFLESSIONE.

di prodotto : possibile “diario di bordo” sull’esperienza vissuta. Sarà possibile stilare un questionario che rilevi i punti di forza e i punti di debolezza del progetto, da somministrarsi e agli alunni, e agli studenti e agli insegnanti delle classi coinvolte.

5) PROCESSI DI COMUNICAZIONE

DOCUMENTAZIONE – MODALITA’ DI COMUNICAZIONE

Possibile “Diario di bordo” e questionario (vd. sopra). Eventuale presentazione in formato digitale dell’esperienza da condividere sul sito della scuola.

VALUTAZIONE (definizione degli aspetti di qualità del progetto; sistema complessivo di valutazione e strumenti; elementi di riprogettazione; restituzione della valutazione)

Il progetto si concluderà con una valutazione che terrà conto del raggiungimento degli obiettivi prefissati. Si prevede la somministrazione agli alunni di un questionario di valutazione dell’attività formativa svolta.

PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI:

Punti forti : maggiore apertura alla cultura straniera; accrescimento dell’autostima e della consapevolezza dei propri bisogni e delle proprie possibilità; sviluppo dell’autonomia personale e della capacità di problem solving.

Punti deboli : possibile difficoltà di coinvolgere tutti i docenti della scuola nella fase dell’accoglienza degli alunni stranieri; limiti nella partecipazione di tutti gli alunni delle classi III al gemellaggio per impossibilità di ospitare i ragazzi tedeschi.

L’insegnante responsabile

Laura Grandi

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PROGETTO ORIENTEERING Scuola Primaria, Secondaria

Area degli approfondimenti disciplinari

Docenti interessati: prof. Alessandro Morandini

DESTINATARI

• tutte le classi quarte della scuola primaria: 4^A, 4^B, 4^C, 4^D, 4^E, 4^F • le classi 1^F e 2^E della scuola secondaria.

BREVE SINTESI DELL’AZIONE PROGETTUALE

Il progetto di Orienteering ha l’obiettivo generale di insegnare agli studenti di scuola primaria e secondaria a muoversi nello spazio consapevolmente, in autonomia, perseguendo svariati tipi di target, utilizzando, e anche costruendo, strumenti di rappresentazione del territorio. La realizzazione di questo obiettivo richiede lo sviluppo guidato di diverse competenze e abilità, a cominciare dalla capacità di saper osservare ed immaginare un oggetto o un’area da diversi punti di vista, per poterne in seguito fruire in misura del compito da realizzare, ad esempio imparando a georeferenziare oggetti su una mappa e a riconoscere le tappe di un percorso, scegliendo le tratte migliori per portarlo a termine. Queste attività permettono di impostare un metodo di lavoro interdisciplinare, che tocca in particolar modo le aree del linguaggio (comunicazione, descrizione/esposizione, testo regolativo, codificazione-decodificazione dei diversi segni) della logica (problem solving) della matematica e della geometria (costruzione, lettura e uso di cartine, misurazione dello spazio con strumenti e con il proprio corpo) dell’autonomia e dell’affettività (realizzazione di diversi giochi tematici di orientamento da soli o in gruppo, interagendo entro un impianto ludico delle attività).

BISOGNI FORMATIVI / COMPETENZE

1.1 Descrizione e analisi dei bisogni

Il progetto è costruito per rispondere a molteplici esigenze educative e formative, a carattere trasversale, ricollegabili da un lato alla programmazione scolastica curricolare, dall’altro al raggiungimento di obiettivi finalizzati allo sviluppo armonioso della personalità e dell’autonomia degli studenti coinvolti. A queste esigenze si affianca quella di dare senso compiuto e pratico alle diverse abilità proposte dalla scuola, impostando un’attività sportiva “dolce” strutturata e individuale, mirata allo svolgimento di compiti di realtà che richiamino, per poter essere svolti, quelle conoscenze disciplinari e motorie, sedimentate o in via di interiorizzazione, in modo tale che lo studente sia messo in condizione di applicarle spontaneamente ed efficacemente in vista di un obiettivo. In particolar modo questa pratica può risultare una forma sia di recupero che di potenziamento nei campi della spazialità, del linguaggio e del problem solving,

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nonchè una forma di sostegno ad attività che la scuola offre, come nel caso dell’Educazione stradale, in quanto ne costruisce importanti prerequisiti stimolando l’autonomia decisionale e la capacità di pianificare scelte di percorso e di direzione congrue rispetto ad un obiettivo, nel rispetto delle regole. Questo progetto nasce dal dialogo e dal confronto con docenti sia di scuola primaria che secondaria entro l’Istituto Comprensivo, e cerca di incontrare e fondere:

• le esigenze e gli obiettivi generali propri del Piano dell’Offerta Formativa in materia;

• le esigenze delle maestre nel cercare attività trasversali che possano fungere da recupero, potenziamento e impostazione di conoscenze e abilità in modo da integrare la programmazione scolastica;

• le esigenze di colleghi, in particolar modo nell’area delle Scienze Motorie, che necessitano di attività che integrino e facciano da prerequisito ad alcuni settori della progettualità generale.

Il dialogo con le maestre in fase di avvio dell’anno scolastico permette di avere il polso della situazione con i soggetti più importanti che giustificano questo progetto: gli studenti. Dal momento che i gruppi classe sono diversi di anno in anno, l’attività progettuale viene disegnata in modo flessibile proprio a partire dalle richieste delle maestre, che presentando le generalità delle loro classi indicano le necessità dei diversi gruppi. Oltre al recupero e al potenziamento generali, al richiamo delle competenze linguistiche e logiche già ricordati, i bisogni che ricorrono più spesso sono quelli che riguardano le capacità legate al saper fruire autonomamente del proprio territorio e descriverlo, collegate alla Geografia e ai suoi metodi diretti e indiretti di percezione e comprensione di spazio e paesaggio.

1.2 CONTENUTI/OBIETTIVI

Il compito del progetto Orienteering per l’anno scolastico 2014-2015 è il seguente:

a. formare per la prima volta studenti di classe quarta della scuola primaria

b. rinforzare la preparazione degli studenti di scuola secondaria (classi seconda E e prima F, in quanto rappresentativa d’Istituto)

Le attività proposte nel progetto toccano diversi aspetti, con ricadute di vario genere su tutta la persone e gruppo-classe; tra i principali aspetti che le azioni progettuali andranno a stimolare possono essere elencati i seguenti:

a. Personalità (autonomia e autostima), socializzazione (confronto e rispetto delle regole), cooperazione (solidarietà);

b. acquisizione di competenze specifiche e trasversali, sistematiche e spendibili immediatamente in molti aspetti nella vita quotidiana;

c. educazione all’ambiente, sviluppo del senso di relazione col territorio, con le cose e con gli altri esseri viventi;

d. avviamento alla pratica sportiva orientistica.

Nello specifico, gli obiettivi insiti nelle diverse azioni e prove intermedie e finali possono essere definiti entro più aree formativo-educative:

AREA COGNITIVA – sviluppo di capacità funzionali a:

• trasferire il significato della forma o codice con cui si è ricevuta la comunicazione in un’altra forma o codice;

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• esprimere il significato e/o il valore e/o la funzione del contenuto appreso; • estrapolare dal contenuto cause, effetti, conseguenze, premesse, implicazioni,

sottintesi, etc.; • utilizzare la “comunicazione iconografica” per risolvere un problema o per

apprendere un nuovo contenuto in una situazione diversa; • elaborare procedure, individuare strategie più idonee per soluzioni in contesti

problematici, scegliere strumenti appropriati; • favorire la creatività intesa come: produrre nuove idee, non rimanere legato a

precedenti soluzioni o punti di vista, originare più ipotesi di soluzione.

AREA SOCIO-AFFETTIVA – sviluppo di capacità funzionali ad acquisire: • autonomia e autostima; • cooperazione sociale e consapevolezza dei ruoli e dei compiti del gruppo; • senso di collaborazione anche nel rispetto delle “diversità”; • capacità di controllare l’emotività in un contesto non abituale/conosciuto;

AREA PSICOMOTORIA – sviluppo di capacità funzionali ad acquisire:

• un armonico sviluppo delle competenze motorie; • la propensione ad operare scientificamente e manualmente per un risultato

atteso come sintesi di un processo; • la consapevolezza dell’utilità di una costante e perenne attività

motoria/ludica/sportiva per perseguire il proprio benessere psico-fisico.

COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI

Cuore delle attività presentate è, accordando i diversi programmi scolastici, lo sviluppo della capacità di leggere e misurare il paesaggio che ci circonda attraverso l'uso e l'affinamento combinato del corpo e dei cinque sensi, ricollegandosi agli obiettivi dell’Educazione all’Ambiente:

Leggere il paesaggio come un testo scritto, spaziando dai dettagli alla struttura portante, cogliendone gli aspetti visivi, acustici, olfattivi, tattili, che insieme a tutti quegli aspetti puramente corporei (come la fatica o sensazioni di diverso tipo) concorrono alla crescita della mente ed alla formazione di diversi livelli di consapevolezza.

Misurare il paesaggio che ci circonda, trovando delle unità di misura partendo da ciò che i nostri sensi ci offrono, a cominciare dalla misura dello spazio con le tecniche apprese dall'orienteering (doppi passi), in quanto da una misura personale (i nostri passi) si riesce a cogliere una misura standard, comunicabile e valida per tutti (il metro) mediante procedimenti matematici.

Comprendere il paesaggio, infine, in alcuni aspetti portanti, cogliendo il senso di alcuni aspetti organizzativi che si basano sulla conoscenza razionale del territorio comunale studiato e percorso in lungo e in largo (urbanistica, strade, aspetti principali) e degli edifici pubblici (la scuola).

E’ di pochi giorni precedente la stesura del presente progetto una notizia, giunta in forma riservata, riguardante l’organizzazione di un evento promozionale di orienteering a Valeggio sul Mincio, prevista per la tarda primavera 2015.

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Nell’eventualità che questo evento vada a buon fine, potrebbe essere visto come una possibilità di partecipazione allargata, in particolar modo per gli studenti già avviati, coinvolgendo, anche i genitori in qualità di spettatori o di “testimoni di gara” accompagnati dai propri figli durante la prova.

STRATEGIE /ATTIVITA’ EDUCATIVE

Il progetto prevede diverse tipologie di attività da svolgere in classe, previo coordinamento con le maestre (scuola primaria), comprendenti lezioni frontali interattive in varia modalità (è previsto l’utilizzo di programmi informatici con videoproiettore, o l’utilizzo della lavagna interattiva multimediale –LIM- quando possibile), costruzione e rappresentazione di oggetti specifici funzionali alle attività proposte, elaborazione della pianta della classe, della palestra o del cortile, attività da svolgere all’aperto, tra cui uscite guidate e/o varie tipologie di gioco/gara.

La progressione didattica del progetto si adatterà nel linguaggio e nella prassi alle caratteristiche evolutive delle classi coinvolte, in accordo con il Piano dell’Offerta Formativa, e avendo come punto di riferimento centrale le caratteristiche evolutive degli studenti, i destinatari del progetto. Tutta la progressione è studiata su tempi e modalità di apprendimento commisurate alla scolarizzazione dei destinatari. La stessa modalità di apprendimento si baserà sulla presentazione di brevi momenti di “teoria” seguiti da discussione e prove pratico-applicative della stessa sia a livello individuale che di gruppo, seguendo alcuni spunti tratti dalla pratica del cooperative learning. I partecipanti saranno portati ad interiorizzare i concetti e le pratiche acquisiti e in fase di interiorizzazione, invitandoli ad estendere gli approcci sperimentati nel corso ad altri aspetti della vita quotidiana, anche al di fuori dell’ambiente scolastico. Si utilizzerà una didattica laboratoriale e metacognitiva, implementando le attività di ricerca-azione con strategie quali brainstorming, role-play, problem-solving, cooperative-learning. Ogni attività sarà preceduta da momenti di discussione e preparazione alla stessa (briefing), e verrà seguita da un'analisi di quanto accaduto, visto e fatto (debriefing).

Le lezioni frontali avranno la durata di un’ora ciascuna. A condurre le lezioni sarà il sottoscritto prof. Morandini, che di volta in volta può chiamare a collaborare anche le maestre, invitandole a “giocare” con i propri studenti. Durante la prova finale, invece, le maestre avranno l’importante ruolo di segnare i tempi, con cronometro alla mano, in postazione d’arrivo. Tutte le attività verranno svolte in sicurezza, e in nessun caso verrà meno la sorveglianza, anche in cortile, studiando dei percorsi e delle posizioni da cui gli adulti coinvolti (esperto e maestre) possano espletare i propri compiti mantenendo anche la sorveglianza.

PROGRAMMAZIONE

SCUOLA PRIMARIA, CLASSI QUARTE – 5 lezioni di un’ora per classe

• Introduzione al concetto di orientamento. Esercizi di orientamento prospettico-statico;

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• Orientamento prospettico. Esercitazione in classe; • Dall’orientamento prospettico all’orientamento dinamico. Esercizi in classe; • Sintesi: Giochi di posizionamento e orientamento in palestra; • Compito di realtà: ricerca e georeferenziazione di oggetti dallo spazio del cortile

alla mappa (gara a punti).

SCUOLA SECONDARIA, CLASSI SECONDA E E PRIMA F (in orario curricolare)

• Continuità: ripresa e costruzione dei prerequisiti; • Simbologia: ripasso/studio dei simboli cartografici ed esercitazioni di scrittura e

lettura alla LIM; • Altimetria: caratteristiche del rilievo ed esercitazioni alla LIM; • Giochi di posizionamento e orientamento in palestra; • Cenni di tattica: linee conduttrici, punti d’arresto, punti d’attacco, deviazione

controllata (orientamento grossolano e fine); • Filo d’Arianna: gara di posizionamento; • Gara finale di selezione della rappresentativa d’Istituto.

Le attività cominceranno con l’inizio del secondo quadrimestre (febbraio 2015) al mattino, in orario scolastico. Gli orari verranno concordati insieme alle maestre. Tutte le attività saranno svolte in aula, in palestra, nei cortili e campi sportivi dei plessi scolastici presso la scuola primaria per le terze e le quarte, presso la scuola secondaria e i campi sportivi per le classi del prof. Morandini (prima E e terza F).

RISORSE EDUCATIVE

Il progetto necessita di cinque ore di lezione frontale per classe (quattro ore di attività e prove propedeutiche alla quinta lezione, una prova strutturata) su sei classi quarte di scuola primaria, per un totale di trenta ore di lezione frontale. Per quanto riguarda le classi di scuola secondaria 1^F e 2^E, l’attività rientrerà nell’orario curricolare del sottoscritto prof. Morandini. Il coordinamento con le maestre preliminare all’inizio del progetto richiederà un’ora di partecipazione per definire e concordare tutti i criteri, il calendario e le fasi di realizzazione delle attività. Sarà necessario un computer portatile (già in dotazione del prof. Morandini, con caricati i programmi necessari al corso e alle esercitazioni) ed un videoproiettore (già in dotazione alla scuola) o di una LIM (preferibile, in quanto possono esservisi scaricati i diversi programmi). Alcune attività richiedono l’utilizzo di fotocopie, già in possesso del prof. Morandini dai corsi realizzati negli anni precedenti; solo in pochi casi serviranno fotocopie da utilizzare e “consumare. Dal canto loro gli studenti sono già in possesso di matite, pennarelli, righelli, forbici, colla, carta a quadretti 0,5 cm. L’esperto che svolgerà il corso è interno, nella figura del prof. Alessandro Morandini, che ha conseguito nel 2010, a seguito di un corso di formazione nazionale con esame il titolo di Tecnico Scuola presso la Federazione Italiana Sport Orientamento (FISO), che certifica la competenza acquisita per avviare gli studenti all’orienteering. L’Istituto “G.Murari”, all’interno del quale il prof. Morandini progetta questa attività da diversi anni per la scuola secondaria, con gratificanti risultati sia scolastici che alle

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fasi dei GSS, ha a propria disposizione materiali di qualità essenziali alla preparazione all’attività orientistica (bussole, lanterne, punzoni, cartine, etc).

VALUTAZIONE

Le attività di progetto saranno valutate insieme alle maestre in base all’osservazione e ai risultati pratici degli studenti di scuola primaria, dal sottoscritto per quanto riguarda la valutazione degli studenti delle proprie classi (secondaria). Verranno valutati gli aspetti delle seguenti abilità educative e cognitive, mirati allo sviluppo della responsabilità individuale (anche con collegamento alla condotta) sulla base delle seguenti coppie:

• partecipazione / interesse; • percepire / misurare; • scegliere / decidere.

Mentre la prima coppia di criteri riguarda il comportamento e l’interesse generale durante le attività, riscontrabile di volta in volta da esperto e maestre, la seconda è collegata al raggiungimento pratico di determinati obiettivi legati alle esercitazioni durante l’attività didattica propedeutiche alle prove; la terza coppia servirà a valutare gli esiti del compito di realtà a conclusione del percorso. Per la scuola primaria, la valutazione della prima coppia sarà effettuata congiuntamente con le maestre, mentre la seconda e la terza saranno effettuate dal sottoscritto sulla base dei risultati oggettivi ottenuti durante le esercitazioni e nella prova finale. Tutte le valutazioni saranno espresse in decimi, e saranno immesse su griglia in formato excel. Sulla base dei risultati oggettivi delle prove intermedie ottenuti sarà anche possibile realizzare una valutazione dell’efficacia del progetto stesso (autovalutazione). Le esercitazioni intermedie avranno quindi anche valore di monitoraggio, in grado di permettere di correggere l’azione in corso d’opera adattandola alle esigenze reali dei gruppi classe e alle loro specificità. E’ evidente che risultati oggettivi scarsi richiederanno delle contromisure. Tuttavia, data la natura strettamente pratica e “testata” della progressione didattica di riferimento, utilizzata nel corso degli anni dal sottoscritto anche sulla base di altre esperienze maturate da esperti del settore, finora non sono mai stati registrati insuccessi. I risultati della prova finale e del comportamento confluiranno nei registri dei docenti, e insieme alle valutazioni intermedie documenteranno un’essenziale progressione nell’apprendimento da parte degli studenti.

PROCESSI DI COMUNICAZIONE/DOCUMENTAZIONE

Il progetto prevede la documentazione del percorso formativo mediante una relazione finale e l’archiviazione di dati e materiali utili per il proseguimento e la ripresa degli stessi con eventuale cadenza annuale. Verranno prodotti alcuni materiali, sia dal sottoscritto, in forma di cartine funzionali ai compiti di realtà e alle fasi di formazione, che dagli studenti, in forma di mini-lanterne e altri piccoli oggetti utili alla pratica, utili alla riprogettazione per i prossimi anni. L’attività verrà documentata mediante fotografie e con la raccolta dei risultati delle prove legati alla valutazione in griglie osservative. E’ prevista una comunicazione interna alla scuola per quanto riguarda le liste e le classifiche delle attività finali (compiti di realtà) da consegnare alle maestre al termine delle attività per segnalare i “vincitori” delle prove, siano essi singoli alunni o squadre.

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Inoltre, per quanto concerne la comunicazione esterna, è previsto di informare e rendere partecipi le famiglie degli alunni coinvolti dall’azione di progetto, in particolar modo quelli della scuola secondaria (già preparati a sostenere delle gare semplici), in quanto in questo momento sarebbe in fase di organizzazione una manifestazione orientistica promozionale in programma a Valeggio sul Mincio nella tarda primavera 2015: un’occasione per coinvolgere scuola, famiglie e autorità.

L’insegnante responsabile

Alessandro Morandini

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AREA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA

PROGETTO SCUOLA INSEGNANTE REFERENTE

SperInventando s’impara Secondaria Anna Pierotti

Macroinvertebrati Secondaria Paola Loro

Risorsa rifiuti Secondaria Paola Pesenti

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PROGETTO SPERINVENTANDO S’IMPARA Scuola Secondaria

Area scientifica e tecnologica

DOCENTI INTERESSATI:

PIEROTTI ANNA, LEONI SARA, PESENTI PAOLA, LORO PAOLA, BRUGNOLI TERESA, CILLIS DOMENICA, RUMPEL SILVIA

DESTINATARI

SCUOLA SECONDARIA n° 36 alunni classe II n° 36 alunni classe I (saranno individuati 6 alunni per sezione che rispondano alle caratteristiche di valorizzazione delle eccellenze e quindi con disponibilità a mettersi in gioco e ad impegnarsi in un progetto di potenziamento)

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

I bisogni vengono riassunti nei seguenti punti • necessità, da parte degli studenti motivati allo studio delle scienze, di spazi e

tempi per esprimere le proprie potenzialità di apprendimento • necessità di motivare all’approfondimento • necessità di sperimentare attività sul campo

VALUTAZIONE DEL CONTESTO

• Laboratorio scientifico ben attrezzato e fornito di materiali e strumentazioni , con postazioni adatte al lavoro in gruppo su apposite postazioni

• Grande interesse degli studenti alle scienze e forte richiesta di esperienze concrete in ambito scientifico

• Team di docenti disposti a collaborare e condividere idee, esperienze e alunni

OBIETTIVI

• Questo progetto permette un’azione a sostegno delle eccellenze di rinforzo e approfondimento di pratiche di osservazione, raccolta dati, formulazione e verifica di ipotesi. L’azione si rivolge ad alunni con i quali eventualmente continuare l’attività nei successivi anni del triennio di scuola secondaria.

• Far fare esperienza agli studenti di un modello di ricerca scientifica. • Stimolare negli studenti forme di collaborazione nella realizzazione di attività

pratiche. Gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, sono protagonisti della sperimentazione: è un’attività che allena gli studenti ad interagire fra loro nell’osservazione e nella ricerca delle relazioni tra fenomeni e che li stimola a discutere e a sostenere le proprie idee con argomentazioni personali.

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• Il progetto è un’occasione importante per la condivisione di obiettivi, metodologie e contenuti disciplinari tra colleghi che si concretizza in un’attività di ricerca-azione da parte dei docenti di scienze.

Il progetto concorre al raggiungimento dei traguardi per le competenze come da programmazione di area: “L’alunno ha conoscenza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio” “Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpreta lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentali controllati.”

STRUTTURA DEL PROGETTO

Si prevedono le seguenti fasi: • incontri con gli studenti per la realizzazione del progetto in orario

extracurriculare • ricaduta sull’intera classe mediante attività di tutoraggio da parte degli studenti

partecipanti al laboratorio pomeridiano • verifica/ valutazione / documentazione finale

CONTENUTI

• Per la classe I vengono proposte attività laboratoriali di diverso argomento, relative ad aspetti fondamentali dello studio della scienza, allo scopo di introdurre l’abitudine all’uso di strumenti scientifici: MISURARE GRANDEZZE, MICROSCOPIA, MISCUGLI E LORO SEPARAZIONE, BIOINDICA TORI.

• Per la classe II sono previsti due temi generali: LA LUCE e le TRASFORMAZIONI CHIMICHE. Gli studenti potranno giocare/sperimentare alcuni fenomeni nel tentativo di osservare e interpretare ciò che vedono quotidianamente

METODOLOGIA

• attività di sperimentazione diretta in laboratorio in piccoli di gruppi di lavoro dove gli studenti possano direttamente “pasticciare” con i materiali di laboratorio.

• utilizzo del computer per eventuale elaborazione dei dati sperimentali e per videopresentazione

• momenti di riflessione comune e/o singola • documentazione delle attività varie con fotografie digitali e elaborazione di un

diario di bordo da parte degli studenti e raccolta dei materiali prodotti da pubblicare nel sito della scuola

STRUMENTI

• materiale e strumenti di laboratorio • fotocopie • strumenti informatici

RISULTATI

• Più consapevolezza del metodo scientifico • Migliorare la capacità di condivisione e di lavoro di gruppo

100

• Imparare a parlare di scienza e a descrivere i fenomeni osservati. TEMPI

Il progetto si realizzerà in • 3 incontri di due ore ciascuno in orario pomeridiano, per gli studenti di classe II

scuola secondaria

• 3 incontri di due ore ciascuno in orario pomeridiano per gli studenti di classe I scuola secondaria

CLASSI PRIME: Per le sezioni a settimana corta (D, E, F) gli incontri si svolgeranno dalle 14.45 alle 16.45, mentre per le sezioni a settimana lunga (A, B, C) dalle 13.45 alle 15.45; i laboratori saranno svolti in giornate diverse.

CLASSI SECONDE: Gli incontri si svolgeranno per tutte le sezioni dalle 13.45 alle 15.45 (poiché solamente una classe è a settimana breve).

Gli alunni saranno sorvegliati dalle docenti nel tempo compreso tra il termine delle lezioni e l’inizio del laboratorio (pausa pranzo). Per i docenti sono previsti incontri di progettazione dell’attività, di verifica, di documentazione, di allestimento e riordino del laboratorio.

SPAZI

Laboratorio scientifico scuola secondaria Aula informatica scuola secondaria

RUOLI

Responsabile di progetto: prof. Anna Pierotti docente di scienze matematiche, chimiche fisiche e naturali presso scuola secondaria di I grado

docenti coinvolti n° 6 Pierotti corso A Leoni corso B Pesenti corso C Loro corso D Brugnoli corso E Cillis corso F Rumpel corso G

VALUTAZIONE E MONITORAGGIO

• gli alunni che partecipano al percorso laboratoriale saranno chiamati a lavorare come tutor dei compagni in attività simili proposte alle classi: sarà allora verificato il raggiungimento di competenze specifiche

• sarà valutato inoltre il riscontro anche “emotivo” durante l’attività stessa (riteniamo fondamentale anche l’aspetto ludico dell’attività, che suscita l’interesse dell’alunno) tramite opportuno questionario

DOCUMENTAZIONE

• Fotografie delle attività • Diario/scheda di lavoro per gli alunni

MODIFICHE

Il progetto potrebbe risultare troppo impegnativo per i ragazzi delle sezioni D, E,ed F (settimana breve), che risulterebbero essere a scuola dalle ore 8.00 alle ore 17.00

101

circa; pertanto le insegnanti, sentiti i rispettivi consigli di classe, si riservano di valutare l’andamento del progetto per decidere se riproporlo o modificarlo negli anni successivi.

PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI

FORTI: qualità della proposta offerta DEBOLI: numero di alunni ridotto che può partecipare

COLLABORAZIONI ESTERNE

nessuna

L’insegnante responsabile

Prof.ssa Anna Pierotti

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PROGETTO MACROINVERTEBRATI Scuola Secondaria

Area scientifica e tecnologica

Docenti interessati :

PIEROTTI ANNA, LEONI SARA, PESENTI PAOLA, LORO PAOLA, BRUGNOLI TERESA, CILLIS DOMENICA

DESTINATARI

SCUOLA SECONDARIA: classi 1A 1B 1C 1D 1E 1F

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

• Conoscenza del proprio territorio • Approfondimento di tematiche legate al proprio territorio e acquisizione di

comportamenti tesi alla tutela dell’ambiente

VALUTAZIONE DEL CONTESTO

La nostra scuola si inserisce in un contesto in cui la presenza del fiume Mincio riveste un importante valore dal punto di vista paesaggistico e ambientale.

OBIETTIVI

• Approfondire tematiche legate all’educazione ambientale e alla qualità e salute del territorio

• Aiutare gli studenti a prendere coscienza del proprio territorio • Far fare esperienza agli studenti di un modello di ricerca scientifica • Stimolare negli studenti forme di collaborazione nella realizzazione di attività

pratiche

Il progetto concorre al raggiungimento del traguardo per le competenze come da programmazione di area: “L’alunno ha conoscenza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio”

STRUTTURA DEL PROGETTO

Si prevedono le seguenti fasi • attività di classe : svolta dai docenti nelle rispettive e con il supporto di personale

esperto di Labter-crea riguardanti i bioindicatori come strumento di analisi dello stato di salute del fiume Mincio

• attività sul campo : un giorno nel periodo marzo–maggio concordato con esperto per progetto macroinvertebrati.

• documentazione del lavoro svolto da parte degli studenti e dei docenti

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CONTENUTI

• metodo scientifico • aspetti legati alla “Materia” dal punto di vista fisico e chimico • caratteristiche dei viventi e loro struttura microscopica • biodiversità e sua importanza • ecosistema

METODOLOGIA

• attività di ricerca sul campo • uso delle chiavi per la classificazione dei

macroinvertebrati • utilizzo del computer per eventuale elaborazione

dei dati sperimentali e per videopresentazione • discussione docenti/studenti • analisi dei dati e discussione sui dati ottenuti

STRUMENTI

• attività di ricerca sul campo • esperienze in laboratorio • utilizzo di chiavi di classificazione • utilizzo di fotocopie • utilizzo di strumenti informatici

RISULTATI

• maggiore consapevolezza della complessità degli ambienti naturali • maggiore consapevolezza delle conseguenze sull’ambiente dei propri

atteggiamenti di vita • tabulazione dati e organizzazione dei risultati delle indagini discussione dei

risultati con gli studenti TEMPI

Il progetto si realizzerà in • Attività di classe di preparazione nei mesi compresi da febbraio a aprile • Attività di analisi dei macroinvertebrati dell’acqua del fiume Mincio con un uscita

nei mesi da marzo a maggio

RUOLI

Responsabile di progetto: prof. Paola Loro docente di scienze matematiche, chimiche fisiche e naturali presso scuola secondaria di I grado

docenti coinvolti n° 6 Pierotti corso A Leoni corso B Pesenti corso C Loro corso D Brugnoli corso E Cillis corso F

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SPAZI

• Ambiente naturale • Laboratorio scuola secondaria • Aula magna scuola secondaria • Aula informatica scuola secondaria

VALUTAZIONE

• Sarà verificato il raggiungimento degli obiettivi cognitivi proposti con la somministrazione di un test conclusivo predisposto dall’ente promotore e/o dai docenti di disciplina.

• Sarà verificata la qualità dell’attività sul campo con riferimento agli aspetti logistici e organizzativi in genere e alla collaborazione tra gli alunni al fine di migliorare le successive uscite ed indagini ambientali.

DOCUMENTAZIONE

• Fotografie, tabelle, grafici da parte degli alunni in riferimento ai dati ottenuti • Eventuale prodotto multimediale da inserire nel sito della scuola

MODIFICHE

in itinere

PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI

FORTI: qualità della proposta offerta

COLLABORAZIONI ESTERNE

Labter-crea Laboratorio territoriale- centro regionale per l’educazione ambientale di Mantova

L’insegnante responsabile

Prof.ssa Paola Loro

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PROGETTO RISORSA RIFIUTI Scuola Secondaria

Area scientifica e tecnologica

DESTINATARI

SCUOLA SECONDARIA classi prime

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

• Il progetto nasce dal bisogno della collettività di procedere verso una riduzione della produzione di rifiuti, una loro migliore raccolta e una tensione verso la possibilità di riciclo di molti dei costituenti dei rifiuti stessi.

• Gli alunni possono essere il tramite per una maggiore responsabilizzazione delle famiglie e rappresentano comunque il futuro del nostro paese e quindi i responsabili della tutela del territorio.

• Limitare gli sprechi di materiale scolastico ed extrascolastico.

VALUTAZIONE DEL CONTESTO

La scuola non dispone di una adeguata organizzazione per la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti nell’edificio scolastico. Gli alunni buttano con molta facilità carta non del tutto utilizzata e non prestano sufficiente attenzione alla suddivisione dei rifiuti.

OBIETTIVI

• Conoscenza delle regolamentazione della raccolta dei rifiuti nel Comune di Valeggio

• Conoscenza dei luoghi deputati alla raccolta dei rifiuti nel territorio del Comune di Valeggio

• Presa coscienza da parte degli alunni della quantità di rifiuti prodotti nel territorio • Instaurare pochi e concreti atteggiamenti che possano migliorare la raccolta dei

rifiuti dove gli alunni vivono • Definire modalità di raccolta dei rifiuti a scuola, responsabilizzando gli alunni al

controllo della “filiera” di raccolta (dal consumatore al “cassonetto”) • Coinvolgere e sensibilizzare il personale della scuola nella raccolta differenziata

dei rifiuti

STRUTTURA DEL PROGETTO

• Visita all’isola ecologica • Visita alla Biogarda che si occupa dello smaltimento

della frazione del verde raccolto da abitazioni • Attività in classe tese alla conoscenza delle modalità

di raccolta dei rifiuti prodotti nelle abitazioni e all’individuazione di pochi e concreti atteggiamenti da mettere in campo nei propri ambienti di vita

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CONTENUTI

• tipologie di rifiuti, loro grado di pericolosità, tempi per lo smaltimento e la degradazione delle varie tipologie

• modalità di raccolta e differenziamento dei rifiuti • riciclo dei rifiuti

METODOLOGIA

• Attività di classe secondo varie modalità (lavori individuali, lavori di gruppo, assegnazione incarichi relativi alla raccolta e allo smistamento dei rifiuti, osservazioni periodiche,…)

• Visita a luoghi significativi • Incontri con personale specializzato nel

settore

STRUMENTI

• Utilizzo di schede

RISULTATI

• Instaurare atteggiamenti di attenzione alla raccolta differenziata dei rifiuti e al minor spreco di risorse

TEMPI

• Una visita guidata all’isola ecologica e Biogarda per le classi aderenti, nel mese di ottobre

• Lezioni in classe nelle settimane successive

RUOLI

Responsabile di progetto: prof. Pesenti Paola

docenti coinvolti n° 6 Pierotti corso A Leoni corso B Pesenti corso C Loro corso D Brugnoli corso E Cillis corso F

VALUTAZIONE

Si valuterà la maturazione di comportamenti etici e sensibilità ambientale già nelle pratiche scolastiche.

DOCUMENTAZIONE

• Fotografie delle attività • Compilazione schede (vedi allegato)

MODIFICHE

In itinere

PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI

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Forti: attualità e urgenza del problema rifiuti, possibilità di applicare comportamenti ambientali corretti anche nel contesto scolastico Deboli: rischio che non tutto il personale della scuola segua gli stessi comportamenti, dando “il cattivo esempio” e che nel tempo si perdano le buone pratiche acquisite

COLLABORAZIONI ESTERNE

Amministrazione comunale assessorato all’ecologia

L’insegnante responsabile

Prof.ssa Paola Pesenti

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AREA DELL’ESPRESSIVITA’

PROGETTO SCUOLA INSEGNANTE REFERENTE

La nostra festa Infanzia Ca’ Prato Sara Tanelli

Festa di fine anno Infanzia Capoluogo Cirasole Giuseppina

RitmiCICLONI Primaria Sabina Comini

Teatro: Spettacolo per bambini Infanzia Capoluogo Maria Rosa Melchiori

Teatro Primaria e Secondaria Anna Abiuso

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PROGETTO LA NOSTRA FESTA Scuola dell’Infanzia Ca’ Prato

Area dell’espressività

PERSONALE INTERESSATO:

• le insegnanti di sezione (Buio, Gastaldelli, Miranda, Tanelli) per la fase di allestimento e per la festa

• l’insegnante di sostegno (Miglioranza) per la fase di allestimento e per la festa • l'insegnante di religione (Remelli) per la durata della festa • l'insegnante completamento part-time (Cattafesta) per la durata della festa • le due collaboratrici scolastiche per allestimento, presenza durante la festa,

successivo riordino e pulizie. DESTINATARI

Tutti i bambini e i genitori della scuola dell’Infanzia di Ca’ Prato.

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

“Le feste della scuola sono appuntamenti tradizionali che propongono un momento collettivo e liberatorio in una dimensione sociale fortemente ludica. In esse l’aspetto principale da realizzare è la possibilità di stare insieme e di allargare la rete di conoscenze, solennizzando eventualmente, anche un certo periodo dell’anno. C’è un filo conduttore che lega le feste alle esperienze ludiche proprie dei bambini: entrambe attività utili alla soddisfazione di un bisogno psicologico e culturale che richiede ampio spazio alla creatività. Le feste offrono inoltre occasione per presentare quanto è stato fatto nell’attività didattica……..e rappresentano un’opportunità di conoscenza durante la quale il personale della Scuola o del Nido e genitori imparano a vedersi in modo diverso…” (M.C. Stradi Dialogo insegnanti-genitori).

La necessità di ritrovarsi per festeggiare insieme la fine dell’anno scolastico è prassi riconosciuta all’interno di tutte le scuole dell’infanzia del territorio. Ci piacerebbe che la scuola diventasse un luogo per iniziative diverse, in cui i bambini si possano rilassare e divertire oltre che imparare e i genitori si possano incontrare in una situazione informale, ma carica di significato.

La scuola dell’infanzia di Ca’ Prato è frequentata da bambini provenienti da piccole località e borghi e da qualche via della zona nord del paese. Come insegnanti abbiamo riscontrato la necessità di creare una rete di rapporti e di collaborazione tra famiglie che, in questa nuova situazione, hanno poche possibilità di trovare momenti di confronto e di aggregazione. Oltre a questo la festa di fine anno scolastico è un momento che si propone di mostrare materiali e attività che sono il vademecum delle attività e delle esperienze vissute dai bambini.

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VALUTAZIONE DEL CONTESTO

La scuola di Ca’ Prato, per la struttura dell’edificio, non può ospitare incontri e feste durante il corso dell’anno scolastico e per questo le insegnanti curano in modo particolare la festa di fine anno scolastico che si può realizzare nello spazio del giardino retrostante alla scuola, opportunamente predisposto ed allestito.

OBIETTIVI

• Memorizzare semplici canzoni e giochi • Collaborare per un progetto comune • Creare un momento di raccordo con i genitori

STRUTTURA DEL PROGETTO

Il progetto è finalizzato alla realizzazione di una mattinata in cui i bambini e le insegnanti incontrano i genitori per stare insieme e scoprire il senso del lavoro svolto durante l’anno scolastico. Il progetto della festa sarà collegato strettamente con l’argomento della progettazione annuale e prevede forme di attuazione diversificate, a seconda dell’età dei bambini e delle attività proposte in corso d’anno.

CONTENUTI

Il coniglietto Milo conosciuto durante il periodo dell'accoglienza farà da filo conduttore ed accompagnerà i bambini alla scoperta di altri animali della fattoria e di alcuni ortaggi. Attraverso semplici canti e filastrocche i bambini rappresenteranno quanto appreso durante l'anno in un percorso didattico che si è articolato in varie forme ed aspetti.

METODOLOGIA

La festa si terrà in giardino, sarà coordinata dalle insegnanti e prevede il coinvolgimento dei bambini per valorizzare il loro lavoro e per renderli maggiormente partecipi, e dei genitori per creare un momento di condivisione e d’incontro. Le insegnanti hanno un ruolo da “registi” che prevede il loro intervento dal punto di vista del coordinamento e dell’allestimento e la presenza nella mattina. Si prevede di coinvolgere i genitori, attraverso forme di collaborazione per l’allestimento.

STRUMENTI

Scenari, cartelloni, semplici oggetti realizzati con materiale di recupero o di facile consumo quali tempere, acquarelli, pennarelli, strisce di carta e/o cartone, ecc.

RISULTATI

Ci aspettiamo di riuscire a far comprendere ai genitori il senso pedagogico del lavoro svolto durante l’anno e della necessità di creare con i propri figli e con le insegnanti un rapporto basato su fiducia e compartecipazione.

TEMPI

Il progetto sarà realizzato, presumibilmente, nella mattina di sabato 30 maggio 2015 dalle ore 10.00 alle ore 12.00 . Queste ore saranno prestate in eccedenza da tutte le insegnanti e successivamente recuperate. Anche le collaboratrici scolastiche presteranno le loro ore in eccedenza e poi le recupereranno.

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SPAZI

Il giardino e tutto lo stabile della scuola di Ca’ Prato.

VALUTAZIONE

La verifica e valutazione del progetto avverrà nei giorni immediatamente successivi alla festa in un incontro con i rappresentanti dei genitori che avranno il compito di raccogliere opinioni e proposte. Per le insegnanti la valutazione avverrà negli incontri previsti nel mese di giugno o nell’ultimo intersezione tecnico. Si intende valutare:

• L’organizzazione della giornata • Il coinvolgimento dei bambini • Eventuali miglioramenti da proporre • Il gradimento dei genitori

DOCUMENTAZIONE

La documentazione comprenderà le fotografie della giornata della festa fatte da un genitore incaricato o da un'insegnante ed eventuale videoripresa.

MODIFICHE

Eventuali modifiche verranno valutate in base alle proposte o alle difficoltà che si verificheranno in corso d’anno all’interno della progettazione che supporta la festa e degli eventuali altri progetti che verranno attivati.

PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI

Non riscontriamo in questo momento punti di criticità del progetto soprattutto dopo l’allargamento del giardino.

COLLABORAZIONI ESTERNE

Il progetto non prevede collaborazioni esterne.

L’insegnante responsabile

Sara Tanelli

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PROGETTO FESTA DI FINE ANNO Scuola dell’Infanzia Capoluogo

Area dell’espressività

BISOGNI FORMATIVI / COMPETENZE

Il bambino alla fine dell’anno avverte il senso della propria crescita e ha acquisito la consapevolezza del proprio saper fare e la dimostra nella realizzazione di un progetto comune. In una scuola di 7 sezioni che, durante l’anno scolastico, attua una programmazione comune ed elabora dei percorsi didattici simili, si avverte la necessità da parte delle insegnanti di trovare un momento di condivisione, con le famiglie, del lavoro svolto. I destinatari di questo progetto non solo i bambini ma anche le loro famiglie. Il progetto si pone questi obiettivi:

• Mettersi in relazione con sé, gli altri e l’ambiente usando il corpo • Potenziare l’autostima e la consapevolezza di sé • Condividere materiali, regole e strategie • Padroneggiare gli schemi dinamici di base e la coordinazione motoria • Ascoltare testi e brani musicali • Interpretare e rappresentare il legame tra gesti, parole, musica • Muoversi in sintonia con la musica in modo concordato con il gruppo

Durante la festa verranno rievocati i contenuti della programmazione svolta durante l'anno, nello specifico la scoperta di due elementi importanti: l’acqua e la terra.

STRATEGIE/ ATTIVITA’ EDUCATIVE

Le insegnanti faranno in modo che i bambini comprendano ciò che fanno loro stessi e i compagni ed abbiano un’idea complessiva di tutta la rappresentazione. Inoltre le insegnanti faranno esercitare nell’esibizione di una canzone-danza, in un primo tempo i singoli gruppi d’età e solo successivamente tutti i bambini insieme.

Le insegnanti si impegneranno nella:

• Preparazione della scenografia • Esercitazione dell’uscita dei bimbi in scena, per gruppi di età su tema musicale • Memorizzazione di brani musicali • Esercitazione di una canzone-danza per gruppi d’età Per realizzare questo progetto le insegnanti avranno bisogno di supporti audio per accompagnare i bambini nel canto e nel ballo. Cartoncini, carta, teli, e materiale di recupero per allestire la scenografia.

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La festa si svolgerà verso metà maggio. Ogni gruppo d’età sarà preparato nello specifico della festa dall’insegnante che durante l’anno lo ha seguito nell’attività didattica. Gli spazi utilizzati saranno il giardino per la festa e il giardino di sezione per il momento conviviale successivo.

RISORSE EDUCATIVE

Si richiede 2 ora di coordinamento per ogni insegnante per l'allestimento della festa, per un totale di 17 insegnanti.

VALUTAZIONE

Durante l’intersezione tecnico le insegnanti fanno una valutazione sulla festa sottolineando quelli che sono stati i punti forti e i punti deboli. Punti forti : condividere con i genitori il percorso fatto dai bambini durante l’intero anno scolastico. Punti deboli : il numero elevato di bambini non sempre permette di ottenere i risultati previsti. Eventuali modifiche verranno prese in considerazione per il prossimo anno scolastico in base alle valutazioni rilevate dalle insegnanti.

PROCESSI DI COMUNICAZIONE/DOCUMENTAZIONE

Questo progetto sarà documentato tramite fotografie e verrà realizzato un dvd. Queste foto verranno pubblicato sul sito della scuola.

L’insegnante responsabile

Cirasole Giuseppina

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PROGETTO MUSICOTERAPIA Scuola Primaria

Area dell’espressività

VALUTAZIONE DEL CONTESTO E INDIVIDUAZONE DEI BISOGN I

E’ risaputo che la musica è un mezzo educativo unanimemente apprezzato e riconosciuto. E’ un linguaggio alternativo, ma universale. La musica coinvolge tutti i sensi: produce una serie di stimolazioni visive, tattili e cinestetiche e offre anche l’opportunità di rispondere attraverso questi canali sensoriali. La musica, quindi, è uno ‘stimolo’, può fornire input multisensoriali e riesce ad utilizzare gli stessi canali per ottenere una risposta. Attraverso l’utilizzo di elementi base come il suono e il ritmo, si stimola e si favorisce lo sviluppo dei concetti legati all’unione di questi due elementi: organizzazione, ordine ed equilibrio e creatività. Con tali premesse ci si propone di coinvolgere gli alunni in un percorso di crescita e di evoluzione personale e di gruppo, superando difficoltà e disagi a diversi livelli. I bambini di oggi hanno un grande bisogno di mettersi in relazione con gli altri e l'attività musicale di gruppo favorisce la libertà di espressione e lo sviluppo di una migliore capacità di ascolto e di comunicazione.

OBIETTIVI

1. Stimolare le diverse capacità di percezione (vista, tatto, movimento). 2. Stimolare l'immaginazione, la capacità di comunicare e di esprimere liberamente

se stessi, la propria creatività e il proprio potenziale. 3. Facilitare il coordinamento motorio e la correlazione suono e movimento. 4. Favorire l’attenzione, la concentrazione, l’ascolto. 5. Favorire l’aspetto relazionale e l’integrazione nel gruppo. 6. Sviluppare il concetto di disciplina.

STRUTTURA

Il progetto verrà condotto dall’ins. Moro Fiorella, docente del CEA. E’ indirizzato ai bambini delle classi prime A,B,C,D,E,F,G della Scuola Primaria C. Collodi. Si articola in una serie di incontri (numero da concordare con l'esperta, probabilmente 5 o 6 per sezione) della durata di 60 minuti ciascuno. Al termine del progetto è previsto un incontro illustrativo (lezione aperta) rivolto ai genitori per presentare il lavoro svolto e i risultati raggiunti.

CONTENUTI E STRUMENTI

Si utilizzeranno : 1. Il canto per lo sviluppo e la cura del linguaggio e della comunicazione verbale. 2. Il corpo per lo sviluppo del linguaggio non verbale e di un’armoniosa

coordinazione motoria.

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3. Gli strumenti musicali per sviluppare e affinare il senso del ritmo, espressione diretta del personale ritmo interiore.

Le attività sono variabili e modulabili a seconda del livello e delle capacità degli alunni.

Ci si avvarrà dell’ausilio di: • strumentario Orff • supporti audio sonori di vario genere • PC dell’esperto

METOLOGIA

Le attività saranno incentrate sul ‘fare’, ritenuto campo privilegiato di esperienza e di scoperta. Si tratta di coinvolgere i bambini a 360 gradi per permettere a tutti di trovare il proprio canale privilegiato di espressione, aiutando l’alunno a prendere confidenza con la propria creatività e capacità.

TEMPI

Il progetto verrà realizzato probabilmente nel primo quadrimestre (stiamo aspettando la disponibilità dell'esperta), con cadenza settimanale (1 ora per ciascuna sezione).

SPAZI

Verrà utilizzato l’interciclo al piano terra.

RUOLI

L’insegnante Moro Fiorella conduce la lezione mentre la docente di classe collabora e interagisce con gli alunni e con l’esperta. L’insegnante di classe, inoltre, effettua e si annota una serie di osservazioni sistematiche relative all’impegno, all’attenzione e alla produzione degli alunni. Alla fine dell’attività le 2 docenti si confronteranno e valuteranno insieme l’operato della classe, in generale, e dei singoli alunni; in seguito si procederà alla compilazione della griglia di valutazione.

VALUTAZIONE

- Osservazioni sistematiche riportate sull’agenda del docente - Griglia di valutazione dell’alunno (Vedi allegato)

DOCUMENTAZIONE

Lezione aperta finale ed eventuale dossier fotografico.

PUNTI DI FORZA E NON

In base all’esperienza degli anni precedenti si presuppone che l’aspetto giocoso delle attività, la presenza di una figura diversa da quelle incontrate quotidianamente e l’ambiente ampio e libero da arredi rendano l’esperienza efficace e costruttiva. In alcuni momenti tuttavia lo spazio aperto dell’interciclo può rivelarsi dispersivo.

COSTI Il progetto viene offerto alla scuola dal CEA di Valeggio.

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Qui di seguito è allegata la griglia di valutazione. Nome_____________ Cognome__________________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

RISPETTO DELLE REGOLE

AUTO- CONTROLLO

CAPACITA’ DI ATTENZIONE E

DI ASCOLTO

COORDINAZIONE SUONO/MOVIMENTO

CAPACITA’ DI INTERAGIRE NEL

GRUPPO

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PROGETTO RITMICICLONI Scuola Primaria

Area dell’espressività

1. BISOGNI FORMATIVI / COMPETENZE

DESCRIZIONE

• necessità di variare la proposta didattica per l’educazione musicale • incontrare persone diverse dalle insegnanti di classe • sperimentare il mondo delle percussioni in modo diverso da come è stato

presentato nel progetto dello scorso anno

ANALISI DEI BISOGNI

Le classi seconde e la classe 3° a tempo pieno, sono eterogenee e ricche di situazioni molto particolari; il mondo delle percussioni potrà offrire l’occasione di valorizzare le diversità presenti attraverso l’esperienza con il linguaggio universale della musica.

CONTENUTI

• scoprire che la classe che è già comunità, necessita di regole non imposte ma nate in loco e condivise;

• scoprire le regole del discorso musicale; • sperimentare il discorso musicale attraverso il gioco; • scoprire il proprio corpo come strumento musicale ; • costruire semplici strumenti a percussione con materiale di riciclo;

COMPLESSITÀ

Gli obiettivi previsti si integrano con gli obiettivi delle seguenti discipline: Italiano, Storia, Cittadinanza e Costituzione, Educazione Fisica.

MISURABILITÀ E/O MONITORAGGIO

Indicatori di monitoraggio dei traguardi raggiunti: • conoscenza delle regole scelte dal gruppo • rispetto delle regole • produzione di un semplice discorso musicale • riproduzione di gesti-suono corporei.

DESTINATARI

Le classi seconde e la classe 3° a tempo pieno

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STRATEGIE / ATTIVITA` EDUCATIVE

(Identificazione delle strategie Metodologie Coinvolgimento del territorio)

METODOLOGIE DIDATTICHE

L’accompagnatore aiuterà i bambini a: • percepire l’idea di comunità; • stimolare la creatività propria; • sperimentare il rispetto reciproco delle diversità individuali come forza del

gruppo; • produrre gesti-suono; • utilizzare strumenti a percussione; • costruire strumenti con il riciclo di materiali.

SEQUENZA E TEMPI DELL’ATTIVITÀ

10 lezioni per classe a partire da Marzo 2015.

RUOLI

L’esperto esterno condurrà l’attività con i bambini presso l’interciclo del primo piano e l’insegnante di classe sarà presente, partecipando attivamente e osservando.

ATTIVITÀ ORGANIZZATIVE DI SUPPORTO

Se si riuscirà ad organizzare la lezione finale con i genitori si chiederà la collaborazione dei collaboratori scolastici.

RISORSE EDUCATIVE-CULTURALI

• Esperto esterno: il percussionista Giulio Perizzolo VALUTAZIONE

MODELLO VALUTATIVO

Le insegnanti di classe, partecipando attivamente, possono osservare e rilevare in una griglia, gli aspetti (da1 a 5) di qualità del progetto:

• indice di gradimento, • modalità di approccio dell’esperto, • grado di partecipazione degli alunni.

E` auspicabile che si chieda anche agli alunni la compilazione di un semplice questionario di gradimento dell’attività, utilizzando stelline (da una a cinque)

Scelta degli strumenti valutativi • griglia osservativa dei traguardi raggiunti dagli alunni (indicatori di

monitoraggio) • griglia di rilevazione degli aspetti di qualità del progetto • questionario di gradimento per gli alunni

AUTOVALUTAZIONE

Non è prevista

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PROCESSI DI COMUNICAZIONE / DOCUMENTAZIONE

MODALITÀ DI COMUNICAZIONE INTERNA

Foto e/o video, disegni dei bambini

MODALITÀ DI COMUNICAZIONE ESTERNA

Si proporrà una lezione finale in palestra o in interciclo alla presenza delle famiglie

L’insegnante responsabile

Ins. Sabina Comini

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PROGETTO TEATRO SPETTACOLO PER BAMBINI Scuola Infanzia

Area dell’espressività

BISOGNI FORMATIVI/COMPETENZE:

Per i bambini è molto emozionante e divertente assistere a spettacoli teatrali soprattutto se questi riescono a coinvolgerli personalmente e in maniera attiva. A causa della tenera età dei nostri alunni, il recarsi in luoghi esterni (teatri) alla nostra scuola può essere, soprattutto per i più piccoli, un po’ destabilizzante e creare distrazioni e talvolta malumore. Per questo motivo, ormai da alcuni anni, noi insegnanti della scuola infanzia Capoluogo organizziamo, in occasione della chiusura del progetto accoglienza e contemporaneo lancio del progetto annuale, uno spettacolo teatrale da effettuare nella palestra della nostra scuola. L’argomento trattato nello spettacolo sarà inerente ai due temi “TERRA E ACQUA” che i bambini hanno trattato con il progetto accoglienza, con la storia “La chiocciolina e la balena” e rinforzeranno nel progetto annuale. I bambini , inoltre, sono molto entusiasti di veder recitare le proprie insegnanti in un ambiente a loro familiare dove è più facile mantenere la calma, l’attenzione e la disciplina. La scuola dell'infanzia è un ambiente di vita e di relazioni intenzionalmente e professionalmente strutturato dalle insegnanti che, attraverso giochi e attività accompagnano i bambini e le bambine nel loro percorso di crescita puntando alla maturazione dell'identità, alla conquista dell'autonomia e allo sviluppo delle competenze di ciascuno in un ambiente che sia possibilmente sereno, accogliente e rassicurante.

“…“Fare scuola” oggi significa mettere in relazione la complessità di modo radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multi-dimensionale. Al contempo significa curare e consolidare le competenze e i saperi di base…” (tratto da: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, Annali della Pubblica Istruzione, 2012) Le insegnanti concordano sull’efficacia di metodo delle rappresentazioni teatrali proposte poiché rappresentano un momento educativo- didattico e di riflessione importante per il raggiungimento di alcuni obiettivi:

• condividere semplici regole per assistere ad una “rappresentazione teatrale” • interiorizzare regole di vita quotidiana • prendere coscienza delle conseguenze rispetto a comportamenti assunti

STRATEGIE/ATTIVITA’ EDUCATIVE

Lo spazio della palestra adeguatamente allestito, può diventare funzionale ed essere trasformato in un grande teatro. Per i bambini vedere le maestre assumere un ruolo diverso è sempre un’esperienza entusiasmante e coinvolgente. I bambini più timidi e

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coloro che si trovano in difficoltà trovano in questi contesti occasioni per partecipare ad un’esperienza scolastica divertente. Il progetto teatro prevede due momenti uno e’ previsto a dicembre, con l'obiettivo di concludere il progetto accoglienza e lanciare la storia che farà da filo conduttore alle attività che verranno svolte nei gruppi di intersezione. L’altro si concretizzerà con l’organizzazione di una scenetta comica il giorno della festa di carnevale, venerdì 13 febbraio. Le insegnanti si incontrano per preparare gli spettacoli il giorno prima della rappresentazione e trasformano la palestra in un grande teatro. I bambini assumono il ruolo di spettatori, in due gruppi (uno di quattro e l’altro di cinque sezioni). Il giorno dello spettacolo le insegnanti rappresenteranno la storia predisponendo l’ambiente, preparando le scenografie, i costumi e dividendosi poi i ruoli fra chi interpreterà i personaggi e chi invece sarà di supporto dietro alle quinte. Le insegnanti che non partecipano attivamente al progetto accompagneranno i bambini allo spettacolo. Venerdì 13 febbraio, invece, le classi saranno contemporaneamente raccolte in palestra per assistere alla scenetta di Carnevale. Le due insegnanti coinvolte si incontreranno un’ora prima dello spettacolo per prepararsi, allestire lo spazio e mettere in scena uno spettacolo di pagliacci.

RISORSE EDUCATIVE

Le insegnanti realizzeranno i costumi e le scenografie con materiali diversi e di recupero (grandi stoffe, scatoloni dipinti, etc.)

VALUTAZIONE:

Al termine di ogni spettacolo, attraverso interviste e attività proposte le insegnanti raccolgono le verbalizzazioni dei bambini riguardo ai contenuti trattati e all’impatto provocato

PROCESSI DI COMUNICAZIONE/DOCUMENTAZIONE:

Le insegnanti documenteranno il progetto con: • fotografie • filmato con videocamera • elaborati dei bambini

Alcune fotografie potranno essere esposte, in itinere, nel nostro sito di Istituto.

L’insegnante responsabile

Maria Rosa Melchiori

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PROGETTO TEATRO Scuola Primaria e Secondaria

Area dell’espressività

DESTINATARI

ALUNNI CLASSI MISTE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ALUNNI CLASSI MISTE SCUOLA PRIMARIA (terze, quarte e quinte)

BISOGNI FORMATIVII

• Complessità Con l'attività tetrale gli alunni di classi e di età diverse sono portati ad acquisire alcuni degli stessi obiettivi trasversali a varie discipline scolastiche, in modo ludico e divertente, abolendo la dicotomia cattedra-banco e superando il concetto di gruppo-classe.

• Analisi “Tutti possono imparare a recitare, ballare e cantare” Considerando che ogni ragazzo debba avere nella scuola, come nella vita, la possibilità di esprimere la sua unicità e le sue potenzialità (a volte nascoste dietro forme di timidezza e di insicurezza), il progetto teatro si propone di utilizzare le potenziali capacità intrinseche degli alunni, offrendo loro la possibilità di svilupparle in modo ludico, attraverso attività di drammatizzazione e di dizione. In tal modo il teatro diventa un'agenzia educativa che si affianca a quella della famiglia e della scuola.

• Coinvolgimento emotivo Il teatro è il luogo dove ogni ragazzo ha la possibilità di identificarsi con uno o più personaggi e di calarsi nelle varie situazioni rappresentative. Si genera così un grande coinvolgimento emotivo in cui tutti possono esprimere fantasia e creatività.

OBIETTIVI

Tenendo presente che l’attività teatrale è un momento didattico importante dal punto di vista culturale (primi approcci a testi teatrali o poetici), pratico (i ragazzi sono chiamati alla realizzazione del saggio finale) e della socializzazione (i ragazzi si trovano a collaborare e a cooperare per lo scopo comune della messinscena, partecipando in maniera attiva alla costruzione dei vari momenti scenici), si intendono perseguire i seguenti obiettivi:

- Usare la voce attraverso la respirazione, l’intensità , la pronuncia, l’intonazione e il ritmo

- Imparare ad esprimersi con il corpo e con il volto e a occupare lo spazio - Leggere e drammatizzare un testo - Acquisire sicurezza in se stessi, imparando a conoscere la propria fisicità e a

capire quello che ognuno può ottenere - Integrarsi nel gruppo superando timidezza e insicurezza o controllando la

propria esuberanza - Mettersi in gioco

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CONTENUTI

Espressione corporea, gestualità mimica, improvvisazioni guidate, primi elementi di dizione e recitazione, portamento e gesto, primi approcci alla conoscenza di testi teatrali o poetici. L’argomento sarà definito in base ai bisogni e alle sollecitazioni dei gruppi di alunni coinvolti

MONITORAGGIO

Il progetto prevede attività ludiche e di drammatizzazione in un’aula predisposta all’interno della scuola secondaria di primo grado, in cui verrà reinventato lo spazio teatrale. Il corso sarà coordinato da un’insegnante della scuola secondaria, che si interesserà della parte organizzativa. Le lezioni saranno impartite da un esperto esterno della scuola d'arte “Contro scena” che lavorerà con gli alunni per tutta la durata del corso. Il progetto si concluderà con la realizzazione di in un saggio finale presso il Teatro Smeraldo” di Valeggio sul Mincio, inserito all'interno della rassegna-concorso “3 Festival del Teatro a Scuola 2015”, manifestazione promossa dal Comune di Valeggio sul Mincio, realizzata dal nostro Istituto.

STRATEGIE EDUCATIVE E ORGANIZZATIVE

Le strategie in relazione agli obiettivi da perseguire saranno identificate dall'insegnante/esperto esterno del corso in base alla tipologia dei gruppi e dei bisogni emersi. Il risultato dovrebbe essere quello di creare un allestimento corale e collettivo tenendo conto che fare teatro significa lavorare in gruppo, aprire tutti i canali per ascoltare se stessi e gli altri, concentrarsi insieme verso un obiettivo comune. I ragazzi dovrebbero capire che tutti i ruoli sono importanti e che bisogna sapersi impegnare con serietà, dovrebbero rendersi conto di far parte di un ingranaggio tale che, anche se viene a mancare un solo elemento, non può funzionare.

• Tempi Il corso ha la durata di n. 20 incontri di un’ora e 30 minuti l’uno, una volta alla settimana tutti i lunedì dalle ore 14,30 alle ore 16 (scuola primaria) e di n. 20 incontri di un’ora e 30 minuti l’uno, una volta alla settimana tutti i mercoledì dalle ore 14,30 alle ore 16 (scuola secondaria di primo grado) a partire da novembre 2014 fino ad aprile 2015

• Spazi L' aula magna della Scola Secondaria di primo grado del nostro Istituto per le lezioni e il Teatro Smeraldo di Valeggio sul Mincio per la rappresentazione finale

• Ruoli 1) Insegnante del corso, esperto esterno della scuola d'arte “Contro scena” 2) Alunni di classi miste della scuola primaria e alunni di classi miste della scuola

secondaria di primo grado

• Risorse e attività organizzative di supporto

1) Docente coordinatrice del corso che avrà il compito di:

a) stendere il progetto concordato con l’insegnante esperto; b) collaborare con l’insegnante esperto;

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c) organizzare e guidare gli alunni e avere contatti con le loro famiglie; d) svolgere il compito di mediazione tra alunni, famiglie, esperto esterno e uffici

di segreteria; e) stabilire contatti con enti e autorità territoriali di riferimento; f) partecipare alle riunioni con il gruppo che cura l'organizzazione del “3°

Festival a Scuola 2015”. g) gestire i gruppi e l'organizzazione teatrale durante le giornate del festival

2) Ufficio di segreteria per le pratiche burocratiche RISORSE CULTURALI

Insegnante esperto esterno della scuola d'arte “Controscena” di Lazise (VR) VALUTAZIONE

Durante il laboratorio verranno verificati la predisposizione dei ragazzi, l’attenzione, l’interesse, l’impegno e la serietà. Di ciò si terrà conto nella distribuzione delle parti per il saggio finale, tenendo sempre presente, comunque, che l’intenzione è di coinvolgere tutti gli alunni in un lavoro corale

PROCESSI DI COMUNICAZIONE/DIFFUSIONE

• Modalità di comunicazione interna Le famiglie verranno informate degli sviluppi attraverso comunicazioni interne all'Istituto gestite dall'insegnante coordinatrice del corso

• Modalità di comunicazione esterna Rappresentazione di un saggio finale all'interno della rassegna-concorso “3 Festival Teatro a Scuola 2015” presso il “Teatro Smeraldo” di Valeggio sul Mincio. E' inoltre previsto un video (CD) per le famiglie che ne faranno richiesta

L’insegnante responsabile

Anna Abiuso

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AREA MOTORIA

PROGETTO SCUOLA INSEGNANTE REFERENTE

Gioco, sport, salute Infanzia, Primaria, Secondaria

Maria Luisa Oliosi Giorgio Carletti

Attività motoria Infanzia

Psicomotricità Infanzia

Educazione stradale Infanzia, Primaria Maria Luisa Oliosi

Minibasket Primaria Maria Luisa Oliosi

Minivolley Primaria

Pinocchio in bicicletta Primaria Maria Luisa Oliosi

Più sport@scuola Primaria

Corpo e mente in movimento Primaria

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Scacchi a scuola Primaria, Secondaria

Rugby Primaria, Secondaria

Tennis tavolo Primaria, Secondaria

Vela a scuola Primaria, Secondaria

Atletica Secondaria

Avviamento alla pratica sportiva Secondaria Giorgio Carletti

Taekwondo Primaria

A scuola di Atletica Primaria

Basket Secondaria

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PROGETTI EDUCAZIONE STRADALE PER GLI ALUNNI DEL 1° CICLO D’ISTRUZIONE

Scuola Infanzia, Primaria

Area dello sport e del benessere

PREMESSA

Il primo e più concreto impatto che i bambini hanno con la Legge è costituito proprio dalle norme del Codice della Strada. L’educazione stradale, quindi, assume una notevole importanza non solo per la necessità di far conoscere e seguire ai bambini norme importanti per la loro sicurezza, ma anche per far comprendere il valore delle leggi, la necessità che vengano rispettate e le sanzioni a cui va incontro chi non lo fa. Proprio perché questo approccio è quotidiano, è particolarmente importante ascoltare spesso le preconoscenze dei bambini sull’argomento e da quelle partire per incidere efficacemente nella modificazione dei comportamenti. Altrettanto importante è perciò proporre delle “prove pratiche” di educazione stradale per verificare quanto appreso.

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PROGETTO TUTTI IN MOTO

Scuola Infanzia

Area dello sport e del benessere

FINALITA’ • Interiorizzare il concetto di regola di comportamento. • Sviluppare la comprensione e la condivisione di regole comuni. • Riconoscere e rispettare le principali norme comportamentali. • Sviluppare autoconsapevolezza rispetto ai pericoli dell’ambiente circostante.

OBIETTIVI

• Conoscere la strada e gli elementi che la costituiscono. • Riconoscere le strisce pedonali come segnale di attraversamento per i pedoni. • Imparare ad orientarsi nello spazio stradale. • Sviluppare capacità di osservazione e di orientamento.

ATTIVITA’

Verranno proposte molteplici attività ludiche, divertenti e socializzanti , per favorire il processo di apprendimento del bambino in età pre-scolare.

• Camminare sul marciapiede.

• Attraversare la strada.

MEZZI E STRUMENTI • Materiale didattico – manipolativo. • Fiabe per l’educazione stradale. • Album con puzzle. • Giochi didattici • Posters a colori per l’educazione stradale. • Segnali stradali ad uso didattico. • Testi di educazione stradale aggiornati al Nuovo Codice Stradale. • CD, software e videocassette. • Carta per fotocopie, cartelloni, cartoncini, colori vari, pannelli di compensato.

VERIFICA E VALUTAZIONE

In itinere e a conclusione del Progetto relativamente a quanto proposto in ogni singola sezione.

RISORSE PROFESSIONALI

Docenti (interni all’Istituto). Agenti Polizia Locale.

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ALUNNI COINVOLTI Scuola dell’Infanzia “Ca Prato”: n° 55 Scuola dell’Infanzia “Capoluogo”: n° 255

TEMPI

Periodo: febbraio - maggio 2014.

SPAZI Aula, laboratori, spazi all’aperto.

STRATEGIE E METODOLOGIE

In ogni sezione l’intervento si suddividerà in due momenti: teorico e pratico. Il primo verrà articolato in unità statiche che hanno come sfondo un racconto fantastico Il secondo verrà strutturato con laboratori e percorsi sotto forma di gioco. I bambini in oltre parteciperanno ad eventuali iniziative organizzate dall’UFF. XII di Verona.

VERIFICA E VALUTAZIONE

In itinere e a conclusione del Progetto relativamente a quanto proposto in ogni sezione: osservazioni sistematiche, schede strutturate, percorsi e prove pratiche.

COLLABORAZIONI ESTERNE

Amministrazione Comunale di Valeggio, Polizia Locale.

DOCUMENTAZIONE Progettazione, osservazione sistematiche, cd e foto realizzati costituiranno elementi di documentazione.

ASPETTATIVE DEL PROGETTO

Raggiungere un adeguato rispetto delle principali norme comportamentali.

L’insegnante responsabile

Maria Luisa Oliosi

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GIOCASTRADANDO

Scuola Primaria

FINALITA’

• Responsabilizzare gli alunni nel loro comportamento durante la vita quotidiana. • Rispettare regole e codici. • Acquisire le basilari norme di educazione stradale. • Adottare comportamenti adeguati per salvaguardare la propria ed altrui

sicurezza.

OBIETTIVI

CLASSI 1^ 2^

CLASSI 3^ 4^ 5^

• Interiorizzare il concetto di regola di comportamento.

• Riconoscere e rispettare le principali norme comportamentali.

• Sviluppare autoconsapevolezza rispetto ai pericoli dell’ambiente circostante.

• Conoscere la strada e gli elementi che la costituiscono.

• Effettuare giochi motori di lateralizzazione.

• Riconoscere alcuni segnali stradali.

• Costruire segnali stradali.

• Assumere comportamenti corretti sulla strada: a piedi e in bicicletta.

• Comprendere le principali indicazioni segnaletiche della polizia locale.

• Eseguire semplici percorsi: a piedi e in bicicletta

• Conoscere e rispettare le regole della convivenza civile.

• Sviluppare autoconsapevolezza e capacità di valutazione rispetto ai pericoli dell’ambiente circostante.

• Adottare misure protettive verso sé e gli altri.

• Riconoscere i principali segnali stradali.

• Costruire segnali stradali.

• Assumere comportamenti corretti sulla strada: a piedi e in bicicletta.

• Rispettare le indicazioni date dalla polizia locale.

• Utilizzare in modo corretto strisce pedonali e piste ciclabili.

• Riconoscere e rispettare le regole del pedone e del ciclista: diritti e doveri.

• Conoscere le parti della bicicletta.

• Eseguire percorsi con segnaletiche varie: a piedi ed in bicicletta.

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ATTIVITA’

• Utilizzo di opuscoli forniti dall’Amministrazione Provinciale. • Visione di diapositive e film. • Realizzazione di disegni, cartelloni. • Costruzione di segnali stradali. • Simulazione in classe o in palestra di semplici percorsi. • Utilizzo di impianti pubblici. • Incontro con Polizia locale ed operatori SOS. • Uso della bicicletta • Esecuzione di percorsi strutturati. • Manifestazione conclusiva (campo mobile).

MEZZI E STRUMENTI

• Materiale didattico – manipolativo. • Fiabe per l’educazione stradale. • Album con puzzle. • Giochi didattici • Poster a colori per l’educazione stradale. • Segnali stradali ad uso didattico. • Testi di educazione stradale aggiornati al Nuovo Codice Stradale. • CD, software e videocassette. • Carta per fotocopie, cartelloni, cartoncini, colori vari, pannelli di compensato.

VERIFICA E VALUTAZIONE

In itinere e a conclusione del Progetto relativamente a quanto proposto in ogni singola classe: osservazioni sistematiche, schede strutturate per verificare la conoscenza e la comprensione delle regole, percorsi e prove pratiche.

RISORSE PROFESSIONALI

Docenti (interni all’Istituto). Agenti Polizia Locale, operatori SOS Valeggio s/M (esterni all’Istituto).

ALUNNI COINVOLTI

N° 682

TEMPI

Periodo: febbraio – maggio 2015.

SPAZI

Aula, laboratori, spazi all’aperto.

STRATEGIE E METODOLOGIE

In ogni classe l’intervento si suddividerà in due momenti: teorico e pratico. Il primo verrà articolato in lezioni tenute dalle insegnanti e da esperti esterni quali i vigili per il codice stradale e gli operatori SOS per il pronto soccorso. Il secondo vedrà la somministrazione di prove – test e l’effettuazione di un campo mobile per verificare le competenze acquisite.

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VERIFICA E VALUTAZIONE

In itinere e a conclusione del Progetto relativamente a quanto proposto in ogni classe: osservazioni sistematiche, schede strutturate per verificare la conoscenza e la comprensione delle regole, percorsi e prove pratiche.

COLLABORAZIONI ESTERNE

Amministrazione Comunale di Valeggio, Polizia locale, SOS.

DOCUMENTAZIONE

Progettazione, osservazione sistematiche, cd e foto realizzati, il conseguimento della Patente di Pedone e di Ciclista costituiranno elementi di documentazione.

ASPETTATIVE DEL PROGETTO

Raggiungere un corretto e consapevole comportamento sulla strada (da pedone e da ciclista).

L’insegnante responsabile

Oliosi Maria Luisa

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Progetti Motoria

ATTIVITA’ ORGANIZZATE DIRETTAMENTE DALL’ISTITUTO (CONTRIBUTO AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI VALEGGIO S/ M)

“TERRARIACQUA”

Finalità: migliorare la conoscenza di sé e del proprio corpo, sviluppando le potenzialità espressive di ognuno e favorendo l’organizzazione delle principali funzioni psicomotorie Partecipanti: tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia Capoluogo Periodo: Gennaio-Maggio 2015

“EMOZIONI DI PELLE”

Finalità: promuovere un’attività di comunicazione prodotta da gesti e stimoli attraverso momenti di contatto Partecipanti: tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia Capoluogo Periodo: Febbraio-Maggio 2015

“GIORNATA SPORT”

Finalità: conoscenza dei diversi sports praticabili sul territorio Partecipanti: classi quarte e quinte della Scuola Primaria Periodo: 16 Ottobre 2014

“MINIBASKET” Scuola Primaria

Finalità: sviluppare attività legate alla pallacanestro sia dal punto di vista motorio che fisico Partecipanti: classi terze, quarte e quinte della Scuola Primaria Periodo: Ottobre-Novembre 2014

“MINIVOLLEY” Scuola Primaria (classi terze, quarte e quinte)

Finalità: migliorare la motricità, rispettando i ritmi di apprendimento di ogni alunno Partecipanti: terze, quarte e quinte della Scuola Primaria Periodo: Novembre 2014-Febbraio 2015

“CORPO E MENTE IN MOVIMENTO” (Attività psicomotoria classi prime e seconde)

Finalità: favorire l’espressione e la socializzazione, privilegiando il corpo, l’atto psicomotorio e il gioco Partecipanti: classi prime e seconde della Scuola Primaria Periodo: Novembre 2014-Aprile 2015

“TAEKWONDO”

Finalità: conoscenza del taekwondo attraverso l’utilizzo di percorsi motori ed esercizi propedeutici Specifici Partecipanti:classi terze della Scuola Primaria Periodo: Dicembre 2014-Febbraio 2015

“ORIENTEERING”

Finalità: acquisizione delle capacità di orientamento spaziale e di autonomia decisionale. Partecipanti: quarte e quinte della Scuola Primaria Periodo: Dicembre 2014 – Febbraio 2015

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“A SCUOLA DI ATLETICA” Scuola Primaria (classi terze, quarte e quinte) Finalità: creare un migliore equilibrio tra attività intellettuali e motorie, incoraggiando il gioco come strumento di educazione alla tolleranza e al fair play. Partecipanti: terze, quarte e quinte Scuola Primaria Periodo: Marzo-Maggio 2015

“TENNIS A SCUOLA”

Finalità: acquisizione delle capacità coordinative generali con uso di attrezzo. Partecipanti: classi Scuola Primaria Periodo: Marzo-Maggio 2015

“PINOCCHIO IN BICICLETTA”

Finalità: conoscenza e padronanza del mezzo bicicletta; acquisizione delle basilari norme di educazione stradale Partecipanti: classi quarte e quinte della Scuola Primaria Periodo: Aprile-Maggio 2015

“PROGETTO ATLETICA 2014/2015” Scuola Secondaria

Finalità: stimolare il “bisogno di movimento” e “di aggregazione” favorendo il miglioramento delle proprie abilità motorie Partecipanti: alunni della Scuola Secondaria Periodo: Ottobre 2014 - Maggio 2015

“AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA”

Finalità: acquisizione dei movimenti tecnici di base dei vari sport; ricerca di una collaborazione tra compagni di classe, in cui ognuno possa dare il suo contributo. Partecipanti: tutte le classi della Scuola Secondaria Periodo: Ottobre 2014-Maggio 2015

“RAGAZZO PIU’ VELOCE”

Finalità: continuità ed integrazione tra i ragazzi delle due Scuole (Primaria e Secondaria). Si è scelta la “corsa” poichè è l’espressione motoria più naturale e permette a tutti i ragazzi di esprimersi . Partecipanti: classi quinte della Scuola Primaria e prime della Scuola Secondaria Periodo: 27 Ottobre 2014

“SCACCHI A SCUOLA”

Finalità: sviluppo delle capacità intuitive e riflessive. Partecipanti: classi della Scuola Primaria e Secondaria Periodo: Novembre 2014 - Marzo 2015

“CORSA CAMPESTRE D’ISTITUTO”

Finalità: presa di coscienza e verifica delle proprie capacità di resistenza a cui i ragazzi vengono portati dopo un periodo di adeguata preparazione. Partecipanti: tutte le classi della Scuola Secondaria e le classi quinte della Scuola Primaria Periodo: 12 Novembre 2014

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“GIOCO RUGBY” Finalità: conoscere un’attività sportiva che sviluppa la socializzazione, la rapidità di movimento e l’abilità nel gestire situazioni. Partecipanti: classi terze , quarte e quinte della scuola Primaria; classi prime, seconde e terze della Scuola Secondaria. Periodo: Gennaio-Marzo 2015

“EDUCAZIONE STRADALE”

Finalità: diffusione e consolidamento dell’educazione stradale, nell’ambito della promozione della convivenza civile. Partecipanti: classi della Scuola Primaria Periodo: Gennaio-Maggio 2015

“GIOCHI INVERNALI E PRIMAVERILI PER LA SCUOLA PRIM ARIA” FASE PROVINCIALE

Partecipanti: tutte le classi della Scuola Primaria dell’Istituto e di Istituti del Dis. Scol. n.40 Periodo: 25 Febbraio/4 Marzo/ 21 Maggio 2015

“TRIATHLON”

(Fase d’Istituto e Provinciale) Finalità: presa di coscienza delle capacità di salto, corsa e lancio (coordinazione, equilibrio dinamico e spinta). Partecipanti: tutte le classi della Scuola Secondaria e Scuole Secondarie della Provincia Periodo: Febbraio 2015

“TENNIS TAVOLO” FASE D’ISTITUTO E PROVINCIALE

Finalità: acquisizione delle capacità coordinative di base con uso di attrezzo. Partecipanti: selezione dei migliori alunni della Scuola Secondaria Periodo: Marzo 2015

“GIOCATLETICA”

Finalità: avvicinare i ragazzi in maniera giocosa all’atletica leggera, non fine a se stessa, ma nelle sue espressioni del correre, saltare, lanciare, base di tutte le attività motorie esistenti. Partecipanti: tutte le classi della Scuola Secondaria Periodo: Marzo-Aprile 2015

“SCACCHI” FASE PROVINCIALE E REGIONALE.

Finalità: sviluppo delle capacità intuitive e riflessive. Partecipanti: selezione dei migliori alunni della Scuola Primaria e Secondaria. Periodo: 12 Marzo 2015

“CORSA DI ORIENTAMENTO”

Finalità: acquisizione delle capacità di orientamento spaziale e di autonomia decisionale. Partecipanti: classi prime Scuola Secondaria Periodo: Aprile 2015

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“38° TROFEO CITTA’ DI VALEGGIO” (ex Trofeo Provveditore agli Studi) Finalità: impulso all’atletica leggera, base di qualsiasi attività sportiva. Partecipanti: rappresentative scolastiche di Verona e Mantova. Periodo: 5 Maggio 2015

ATTIVITA’ A CUI L’ISTITUTO PARTECIPA “XVII^ CORRIBRA’”

Finalità: presa di coscienza e verifica delle proprie capacità di resistenza e di collaborazione nel gruppo classe Partecipanti: 2 classi prime della Scuola Secondaria Periodo: 18 Novembre 2014

“MONTEFORTIANA 2015: Da otto lustri corriamo sui se ntieri della solidarietà e della speranza”

Finalità: promuovere il valore di condivisione con ragazzi che vivono situazioni di disagio. Partecipanti: classi Scuola Primaria e Secondaria Periodo: Ottobre 2014 - Gennaio 2015

“CORSA CAMPESTRE” FASE PROVINCIALE

Finalità: confronto delle proprie capacità di resistenza con ragazzi di altri Istituti della Provincia di Verona. Partecipanti: i migliori 10 alunni di ogni categoria della Scuola Secondaria Periodo: Dicembre 2015

“PALLAVOLO MASCHILE E FEMMINILE” FASE PROVINCIALE

Finalità: confronto con altre realtà scolastiche. Partecipanti: selezione dei migliori della Scuola Secondaria. Periodo: Gennaio/Marzo 2015

“TRIATHLON” FASE PROVINCIALE

Finalità: migliorare la capacità di corsa, salto e lancio attraverso attività polivalenti. Partecipanti: i migliori classificati di ogni categoria Periodo: Febbraio 2015

“GIOVANI CRONISTI AL CHIEVO VERONA”

Finalità: diffondere ed implementare i valori educativi dell’attività ludico-sportiva per coniugarsi con l’educazione alla socialità, alla legalità, al rispetto, alla tolleranza, all’integrazione. Partecipanti: classi quinte della Scuola Primaria Periodo: Febbraio-Aprile 2015

“GIOCA CON LA TUA CLASSE HELLAS VERONA”

Finalità: diffondere ed implementare i valori educativi dell’attività ludico-sportiva per coniugarsi con l’educazione alla socialità, alla legalità, al rispetto, alla tolleranza, all’integrazione. Partecipanti: classi quarte della Scuola Primaria Periodo: Febbraio-Aprile 2015

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“SPORT – NATURA – AMBIENTE” Finalità:conoscenza del territorio veronese e valeggiano in particolare per la sua valorizzazione, sviluppandone il rispetto e l’educazione. Partecipanti: classi della Scuola Primaria e della Secondaria Periodo: Febbraio/Maggio 2015

“GIOCHI INVERNALI E PRIMAVERILI” (in collaborazione con U.S.XII di Verona)

Finalità: verifica delle abilità motorie acquisite. Partecipanti: tutte le classi della Scuola Primaria Periodo: 25 Febbraio/4 Marzo/21 Maggio 2015

“TENNIS TAVOLO” FASE PROVINCIALE

Finalità: acquisizione delle capacità coordinative generali con uso di attrezzo. Partecipanti: selezione dei migliori alunni della Scuola Secondaria Periodo: Marzo 2015

“SCATTA LO SPORT A SCUOLA”

Finalità: promuovere e “documentare” il valore educativo dello sport praticato a scuola Partecipanti: alunni dell’Istituto Periodo: Marzo 2015

“SCACCHI” FASE PROVINCIALE

Finalità: confronto delle proprie capacità con ragazzi di altri Istituti. Partecipanti: selezione dei migliori alunni della Scuola Primaria e Secondaria Periodo: 12 Marzo 2015

“SPORT EXPO 2015”

Finalità: conoscere le diverse discipline sportive Partecipanti: alunni della Scuola Primaria Periodo: Marzo 2015

“ATLETICA LEGGERA” FASE PROVINCIALE

Finalità: mettere in pratica le doti motorie di base in ambito più ampio. Partecipanti: selezione dei migliori alunni della Scuola Secondaria Periodo: Aprile/Maggio 2015

“TROFEO BALDO – GARDA 2015”

Finalità: confronto di schemi motori di base (correre, saltare, lanciare) con alunni di altri Istituti. Partecipanti: selezione di 30 migliori alunni della Scuola Secondaria Periodo: Maggio 2015

“SPORTABILE”

Finalità: partecipazione ad attività ludico-motorie in cui anche gli alunni diversamente abili possano esprimere le loro capacità. Partecipanti: alunni diversamente abili inseriti nelle varie classi. Periodo: Maggio 2015

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“I VALORI SCENDONO IN CAMPO” Finalità: imparare divertendosi e utilizzando diverse modalità espressive i “Valori del Calcio” Partecipanti: alunni delle classi terze, quarte e quinte della Scuola Primaria Periodo: Maggio 2015

“GIORNATA PER L’EDUCAZIONE STRADALE”

Finalità: partecipazione ad una giornata organizzata dall’US XII di Verona sull’educazione stradale. Partecipanti: alunni della Scuola dell’Infanzia Periodo: Maggio 2014

L’obiettivo primario di tutte le attività proposte è, e rimane, il coinvolgimento di tutti i ragazzi dell’Istituto per i quali la pratica motoria è uno degli strumenti più efficaci per la formazione della personalità e del carattere, per lo sviluppo ed il mantenimento di un corretto equilibrio psico-fisico della persona, per l’incremento significativo di un valido stile di vita e per favorire l’inserimento sociale. In tal modo si attua il valore socializzante, dove ognuno, anche con un piccolo contributo, si senta parte di un insieme quale la classe, il gruppo, la squadra. A tali progetti si valuterà anche l’opportunità di aggiungerne degli altri che si riterranno particolarmente significativi e che verranno proposti dall’U.S.XII di Verona-Ufficio Educazione Fisica e Sportiva con cui si è sempre fattivamente collaborato. Per la realizzazione del Progetto ci si avvarrà anche della collaborazione di esperti esterni in possesso di specifiche esperienze professionali relative alla progettazione, programmazione e realizzazione delle attività ludico-motorie.

Gli insegnanti responsabili

Prof. Giorgio Carletti

Ins. Maria Luisa Oliosi

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GIOCO-SPORT-SALUTE

Area dello sport e del benessere

PREMESSA

Il Progetto nasce dalla consapevolezza che un’adeguata educazione al movimento contribuisca alla formazione integrale della persona, l’attività sportiva fa bene al corpo come pure alla mente. Nella Scuola Primaria è indispensabile favorire attività di movimento e di gioco-sport perché queste concorrono con gli altri insegnamenti a sviluppare in modo equilibrato tutte le aree della personalità: quella morfologico-funzionale, quella intellettivo-cognitiva, quella affettivo-morale, quella sociale. Il bambino trascorre qui buona parte del tempo della sua giornata e perciò deve trovare diverse opportunità e stimoli per ampliare le sue esperienze. La pedagogia insegna che quando il bambino gioca “impara” e che gli apprendimenti curricolari sono legati alle attività motorie. Il ciclo della Scuola Primaria coincide con il periodo più favorevole agli apprendimenti, allo sviluppo della coordinazione ed alla formazione delle capacità condizionali in particolare alla rapidità dei movimenti. Il binomio gioco-sport assume quindi un significato molto importante e diventa per il bambino un mezzo essenziale per favorire la sua crescita ed il suo sviluppo. Lo sport, per mezzo delle tecniche sportive, che sono costruite sugli schemi motori di base, come il correre, saltare, lanciare, arrampicarsi, ha le stesse finalità del gioco, ma attraverso le numerosissime proposte, provenienti dalla semplificazione dei gesti complessi dei vari sport porta ad un sano agonismo che motiva il bambino a migliorarsi ed a confrontarsi con i coetanei coinvolgendo all’interno del gioco altre aree disciplinari. In quest’ottica il progetto intende realizzare esperienze che permettano agli alunni di conoscere una molteplicità di discipline sportive, apprendendone le regole ed i fondamenti di base. L’attività di qualsiasi disciplina dovrà attenersi ad un protocollo propedeutico fondato sul gioco, sul divertimento e sulla mobilità di base per promuovere la formazione del carattere, la percezione del proprio stato di benessere e l’acquisizione di sane abitudini da mantenere per tutta la vita. Saranno favoriti momenti di confronto e di condivisione per vivere i valori dell’accettazione dell’altro, anche di cultura diversa o diversamente abile, del rispetto reciproco, della collaborazione, volti a costruire relazioni positive con tutti.

OBIETTIVI

• Arricchire e consolidare le esperienze di attività motoria e sportiva • Promuovere l’attività sportiva come occasione per favorire lo star bene a

scuola • Costruire un’offerta ampia e articolata di attività motorie coinvolgendo tutti gli

alunni dell’Istituto

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• Migliorare la percezione del proprio stato di benessere attraverso un corretto stile di vita basato su sane abitudini (regolare attività fisica, giusto riposo, alimentazione corretta) da mantenere nel corso di tutta la vita

• Sviluppare una sana coscienza ambientale • Valorizzare il ruolo della scuola in collaborazione con le realtà sportive

presenti sul territorio • Creare occasioni di corresponsabilità tra scuola-famiglia-ente locale-realtà

associative attraverso l’esperienza ludica quale strumento di continuità e socialità

• Qualificare l’intervento di attività motoria/sportiva supportando i docenti di classe con un esperto esterno

• Costruire un raccordo tra le attività motorie svolte in orario curricolare e quelle extrascolastiche pomeridiane, in un’ottica di continuità dei metodi e dei principi educativi

SOGGETTI COINVOLTI

Alunni Numero alunni coinvolti: 675 (Scuola Primaria), 435 (Scuola Secondaria), 308 (Scuola dell’Infanzia) Numero classi coinvolte: 49 (30 Primaria, 19 Secondaria) Numero sezioni: 13

• Intervento sugli alunni in ambito curricolare con i docenti di Educazione Fisica • Intervento di supporto-progettazione-coordinamento nelle attività ludico-

sportive interscolastiche

Docenti Numero docenti di classe coinvolti: 20 (Scuola Primaria), 13 (Scuola dell’Infanzia), 3 (Scuola Secondaria)

• Strutturazione di unità di apprendimento specifiche o interdisciplinari con l’esperto esterno

• Co-progettazione con l’insegnante responsabile dell’attività motoria della Scuola Primaria

Genitori

• Coinvolgimento dei genitori degli alunni in iniziative collaterali (incontri promozionali, collaborazione e partecipazione alle manifestazioni, ect.)

• Attività di formazione rivolte a tutti i genitori

DOCENTI

Gli insegnanti nella programmazione dell’intervento didattico sono attenti alla centralità dell’alunno all’interno del proprio processo di apprendimento e, rendendolo costantemente protagonista, progressivamente consapevole delle esperienze vissute, favoriscono la sua disponibilità ad apprendere ed a svolgere nuove esperienze motorie. Talvolta la molteplicità e la specificità degli obiettivi contenuti nelle indicazioni per il curricolo necessitano del contributo di un docente con specifica formazione in Scienze Motorie, con funzioni di consulenza e di organizzazione delle attività proposte.

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ENTI LOCALI/ASSOCIAZIONI SPORTIVE

Il rapporto tra Scuola e territorio è uno degli aspetti qualificanti del Progetto che coinvolge non solo gli Organi Istituzionali della Scuola, ma anche realtà culturali associative e sportive operanti sul territorio. Il dialogo tra le diverse parti, mediante accordi e convenzioni, fa entrare nella Scuola attività ed esperienze, vicine ai bisogni dei bambini, anche nel mondo extrascolastico e consente di reperire risorse e predisporre condizioni per una scuola aperta alle istanze della famiglia e del territorio in un rapporto di scambio di conoscenze, contenuti e relazioni.

COORDINATORE E COLLABORATORI ESTERNI

Per un positivo svolgimento delle attività motorie del Progetto è necessaria la presenza di un esperto laureato in Scienze Motorie/Diplomato ISEF/Psicomotricista per:

• interventi di attività pratica con le classi (sempre con la presenza e la collaborazione dell’insegnante)

• incontri teorico/organizzativi con i docenti responsabili di Educazione Fisica Lo scopo principale di questi incontri è quello di:

• migliorare le competenze dei docenti durante l’ora in palestra (soprattutto quando la classe viene gestita senza l’aiuto esterno)

• attivare scambi reciproci di osservazione sul comportamento di ogni singolo alunno

• proporre e adottare strategie comuni per risolvere difficoltà • valutare l’evoluzione scolastico-sportiva degli alunni (in itinere e finale)

La presenza dell’esperto esterno durante l’attività motoria consente inoltre all’insegnante di rilevare e/o ricevere attente considerazioni riferite alla postura ed alla coordinazione del corpo degli alunni.

SOGGETTI PROMOTORI

Il Progetto prevede, accanto alle proprie proposte di attività motoria-sportiva, la collaborazione ed il coordinamento delle competenze e delle funzioni di Agenzie Istituzionali ed Educative operanti sul territorio:

• Amministrazione Comunale di Valeggio sul Mincio • Ufficio Scolastico XII di Verona (Ufficio Educazione Fisica e Sportiva) • Enti ed Associazioni Sportive del Territorio

RESPONSABILI DEL PROGETTO

• Dott.ssa Silvana Zamboni: Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo “G. Murari” di Valeggio s/M

• Insegnanti titolari di Funzione Strumentale per l’Educazione Sportiva e Stradale dell’Istituto: (prof. Giorgio Carletti, insegnante M.Luisa Oliosi)

EQUIPE DI PROGETTAZIONE

• Insegnanti Funzione Strumentale Area Sportiva e Stradale • Insegnanti di Educazione Fisica • Collaboratori/coordinatori interni ed esterni • Sig. Simone Mazzafelli: Delegato allo Sport del Comune di Valeggio s/M

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ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

Il Progetto si sviluppa attraverso i seguenti percorsi: • approvazione da parte del Collegio Docenti e del Consiglio d’Istituto • interventi di consulenza e co-progettazione con gli insegnanti referenti

dell’Area motorio-sportiva attraverso la strutturazione di unità formative • intervento sugli alunni in ambito curricolare attraverso lo sviluppo di

esperienze motorie • supporto-progettazione-coordinamento nelle attività ludico-sportive d’Istituto,

interscolastiche e provinciali • eventuale coinvolgimento dei genitori degli alunni in iniziative collaterali

(incontri formativi, collaborazione e partecipazione alle manifestazioni, ect.) • progettazione e attuazione di attività di formazione e aggiornamento rivolte ai

docenti

MODALITA’ ORGANIZZATIVE

Periodo di attuazione del Progetto: • anno scolastico 2014/2015 • tempi: ore curricolari ed extracurricolari

Calendario attività e manifestazioni ludico-sportive (in allegato)

ATTIVITA’ PREVISTE

• Attività che promuovano occasioni di arricchimento delle competenze motorie da un punto di vista interdisciplinare

• Esperienze facilitanti l’apprendimento motorio con particolare attenzione allo sviluppo delle capacità senso-percettive, degli schemi motori di base, delle capacità coordinative, delle abilità motorie

• Attività che permettano e favoriscano la conoscenza e l’apprendimento di molteplici forme di movimento sportivo (avviamento al gioco-sport)

• Interventi didattico-educativi che possano migliorare un adeguato sviluppo delle funzioni biofisiologiche

• Esperienze di gioco e avviamento sportivo che promuovano il “linguaggio del corpo” e che concorrAno allo sviluppo di comportamenti coerenti, promuovendo relazioni positive e cooperative all’nterno della classe e dell’Istituto

• Organizzazione di attività ludico-sportive trasversali con altre realtà scolastiche che permettano e favoriscano occasioni d’incontro a forte contenuto aggregativo

• Esperienze formative che favoriscano il dialogo Scuola-Famiglia sensibilizzando una condizione positiva per le relazioni e gli apprendimenti

• Attività che concorrano al successo formativo di ogni alunno con particolare attenzione alle situazioni di disabilità, svantaggio, disagio

RISORSE UMANE

Risorse professionali (interne all’Istituto): • Referenti di Educazione Fisica • Personale docente Scuola Primaria • Personale A.T.A. (amministrativo e collaboratori scolastici)

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Risorse professionali (esterne all’Istituto): • Docenti di Educazione Fisica • Collaboratori esterni, referenti di Federazioni Sportive e/o di Enti di

Promozione Sportiva • Psicomotricisti

RISORSE LOGISTICHE e STRUMENTALI

• Utilizzo degli ambienti scolastici: palestra • Utilizzo degli ambienti extrascolastici: Palazzetto dello Sport, Campi Sportivi

adiacenti la Scuola • Utilizzo di materiale ed attrezzature sportive specifiche per l’attività didattica

programmata • Utilizzo degli scuolabus necessari al trasporto degli alunni nell’ambito delle

manifestazioni ludico-sportive inserite nel programma annuale

Vengono anche valorizzate le risorse ambientali in cui l’Istituto è inserito: • piste ciclabili • aree verdi • campi attrezzati

MONITORAGGIO E VERIFICA

• Rilevazione delle competenze motorie acquisite • Griglie di osservazione • Schede di rilevazione delle abilità motorie e sportive • Elaborati prodotti dagli alunni • Relazione finale

DOCUMENTAZIONE

• Materiale multimediale • Materiale fotografico • Sussidio didattico di supporto all’esperienza

MODALITA’ DI PUBBLICIZZAZIONE DEL PROGETTO

Al fine di promuovere e diffondere “l’idea” di questo Progetto, è opportuno darne “visibilità” attraverso:

• l’inserimento nel sito Internet dell’Istituto • gli incontri con il coordinatore dell’ Ufficio Scolastico XII di Verona, con il

Delegato allo Sport del Comune di Valeggio s/M, e con i Presidenti delle Associazioni Sportive, al fine di promuovere un rapporto di cooperazione tra Scuola, Ente Locale e Associazionismo

• la collaborazione con le famiglie

ASPETTI ECONOMICI

Per l’attuazione dell’intero Progetto si richiede all’Amministrazione Comunale di Valeggio s/M l’impegno a provvedere ai seguenti servizi:

• trasporti manifestazioni a livello comunale e provinciale • utilizzo impianti sportivi del territorio

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Gli insegnanti responsabili

Giorgio Carletti Maria Luisa Oliosi

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GIOCO-SPORT-SALUTE

Area dello sport e del benessere

Docenti interessati: n. 35 (11 Infanzia, 20 Primaria, 4 Secondaria).

DESTINATARI

Alunni dei 3 ordini di Scuola (totale 1402 circa).

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

Vedi “Premessa” del Progetto allegato.

VALUTAZIONE DEL CONTESTO

Vedi “Premessa” del Progetto allegato.

OBIETTIVI

Vedi “Progetto” allegato.

STRUTTURA DEL PROGETTO

Lezione frontale del docente titolare; intervento di esperti esterni in ambito curricolare ed extra-curricolare; supporto-progettazione-coordinamento da parte della Funzione Strumentale.

CONTENUTI

Strutturazione di unità di apprendimento specifiche o interdisciplinari con esperti esterni; co-progettazione con i docenti responsabili della Funzione Strumentale; collaborazione e partecipazione a manifestazioni, incontri promozionali.

METODOLOGIA

Libera esplorazione/scoperta guidata; soluzione di problemi/assegnazione della consegna; attività di gruppo, individuale con giochi liberi e strutturati.

STRUMENTI

Materiale ed attrezzature sportive di vario genere (palloni, cerchi, clavette, foulard, funicelle, ostacoli, spalliera, quadro svedese, ect.).

RISULTATI

Conoscere le discipline sportive del territorio, apprendendone le regole ed i fondamentali; rispettare criteri base di sicurezza per sé e per gli altri; promuovere la formazione del carattere, la percezione del proprio stato di benessere e l’acquisizione di sane abitudini di vita.

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TEMPI

Ottobre 2014/maggio 2015; orario curricolare ed extracurricolare, interventi di un’ora settimanale calendarizzati.

SPAZI

Palestre, Palazzetto dello Sport, campo sportivo, campo da rugby, piste ciclabili, aree verdi, ambiente lacustre; aule per incontri di progettazione e coordinamento.

RUOLI

Intervento esperto esterno (psicomotricista, tecnico federale delle diverse Associazioni Sportive coinvolte) a supporto dell’attività del docente di classe.

VALUTAZIONE

Stesura dei criteri valutativi da parte dei docenti di educazione fisica; somministrazione di giochi e test di verifica delle abilità motorie; rilevazione delle competenze acquisite attraverso griglie di osservazione, schede ed elaborati; monitoraggio a conclusione di ogni attività, relazione finale dell’esperto; incontro di verifica con la commissione “Educazione Fisica”.

DOCUMENTAZIONE

Relazione conclusiva, elaborati multimediali (foto,video, ect.), sito Internet.

MODIFICHE

In corso d’anno, dopo verifica, si potranno apportare modifiche strutturali per adeguare il Progetto ad eventuali esigenze insorte.

PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI

Coinvolgimento di tutti gli alunni dell’Istituto attraverso un’ampia ed articolata offerta di attività motoria (punto forte); si riscontrano difficoltà nel disporre , in fase di progettazione, del piano di iniziative dell’Ufficio Scolastico XII di Verona (punto debole).

COLLABORAZIONI ESTERNE

Ufficio Scolastico XII di Verona (Ufficio Educazione Fisica e Sportiva), Amministrazione Comunale di Valeggio sul Mincio, Associazioni Sportive del territorio, Polizia Locale, S.O.S. Valeggio.

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Si allegano i seguenti sottoprogetti: SCUOLA DELL’INFANZIA • Attività psicomotoria per bambini di 4 anni • Attività motoria capoluogo • Tutti in moto (educazione stradale)

SCUOLA PRIMARIA

• Corpo e Mente in Movimento (attività psicomotoria) • Minibasket • Minivolley • Giocorugby • Pinocchio in bicicletta • A scuola di atletica • Tennis Tavolo • Taekwondo • Vela • Orienteering • Scacchi a scuola • Educazione stradale

Iniziative: • Ragazzo più veloce • Corsa Campestre d’Istituto • Giochi Invernali • Giochi Primaverili • Giovani cronisti al Chievo Verona • Gioca con la tua classe Hellas Verona • I valori scendono in campo • BiciScuola • Sport Expo 2015 Concorsi: • “Montefortiana 2015” • “ Scatta lo sport a Scuola”

SCUOLA SECONDARIA

• Atletica Leggera 2014-2015 • Avviamento alla pratica sportiva • Giocorugby 2014-2015 • Scacchi a scuola • Taekwondo • Vela • Scacchi a scuola • Tennis tavolo

Iniziative:

• Ragazzo più veloce • Corsa Campestre Fase d’Istituto

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• Corsa Campestre Fase Provinciale • Montefortiana 2014 • Pallavolo Femminile Fase Provinciale • Triathlon • Tennis Tavolo Fase Provinciale • Corsa di Orientamento Fase Provinciale • Atletica Leggera • Tennis • 38° Trofeo Città di Valeggio

Concorsi:

• Concorso “Miglior Studente Atleta 2014” • Concorso “Scatta lo sport a scuola”

Docenti responsabili: Giorgio Carletti Maria Luisa Oliosi

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PROGETTO TERRARIACQUA

Scuola Infanzia

Area dello sport e del benessere

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

Il progetto, legato come di consueto alla programmazione annuale, nasce dalla consapevolezza che la scuola dell’infanzia sia l’ambiente adatto per privilegiare l’esperienza vissuta con il corpo anche attraverso semplici contrasti come spingersi/tirarsi, cadere/rialzarsi, tirare /essere tirati e così via.. L’intento metodologico del percorso è di far giungere i bambini a forme più evolute di movimento, partendo dalla spontanea ed esplosiva motricità infantile. Nella parte del progetto svolta in palestra “ toccheremo “ i punti terra e aria che ci offriranno la duplice occasione di eseguire salti (da terra in aria o dall’alto a terra sempre attraverso l’aria), spinte, slanci e cadute che possono essere vissuti in modo sereno da un punto di vista emotivo-affettivo, ma anche migliorare, con l’esercizio in forma ludica, le abilità motorie individuali. Il progetto prevede, inoltre, una parte denominata “acqua”; l’acqua attira tutti i bambini compresi quelli che, per vari motivi, si trovano in difficoltà psico-motoria, comportamentale e/o cognitiva; ma l’esperienza di immergere il proprio corpo, o parti di esso, nell’acqua, con compagni e insegnanti, può rappresentare una notevole opportunità formativa e di crescita.

VALUTAZIONE DEL CONTESTO

Si è scelto di lavorare con tutti i bambini perché la personalità di ognuno è unica ma costituisce l’insieme di un tutto (classe) che ci rappresenta. Il progetto articolandosi, comunque, intorno a tutti i campi di esperienza coinvolgerà i bambini delle varie fasce di età con attività specifiche per ognuna di esse.

OBIETTIVI

Riguardo le Finalità Generali, si possono così riassumere:

• sviluppare abilità senso-percettive legate al processo di acquisizione dello schema corporeo

• migliorare l’autonomia nella gestione della propria persona

• consolidare autostima, sicurezza e fiducia

• conseguire capacità specifiche riferite all’acquaticità

• integrare la diversità offrendo una diversa opportunità di movimento a quei bambini che, a causa di una disabilità, si trovino in condizioni di difficile equilibrio.

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STRUTTURA DEL PROGETTO

Lezioni nelle due palestre della scuola e negli spazi esterni anteriore e posteriore con utilizzo di vasche, più o meno grandi e contenenti acqua e di una piscina montata nel giardino posteriore della nostra scuola.

CONTENUTI E METODO

Il progetto si svolgerà in palestra, nelle ore destinate all’attività motoria (1 ora circa a settimana), ma potrà comunque essere sviluppata anche all’aperto, in condizioni climatiche favorevoli, prevedendo quindi un maggior numero di possibilità di attuazione. I bambini potranno essere divisi per gruppi di età omogenea, oppure in determinate sedute, coinvolgendo i bambini di tutte e tre le fasce di età contemporaneamente. Saranno proposti giochi di imitazione, giochi di esplorazione e contatto, giochi di libero movimento nello spazio e attività senso-motorie con vari attrezzi.

STRUMENTI

Tutti gli strumenti presenti in palestra e attrezzature specifiche per giochi con e in acqua.

RISULTATI

Migliorare la conoscenza di sé e del proprio corpo in ogni bambino, favorire il processo di strutturazione dello schema corporeo. Facilitare l’organizzazione delle principali funzioni psicomotorie alla base dei processi di apprendimento (tono, equilibrio, coordinazione, ecc.). Valorizzare il rispetto e la condivisione delle regole del gioco e l’assunzione di comportamenti sociali positivi.

TEMPI

Gennaio2015 – maggio 2015

SPAZI

Le due palestre della scuola e lo spazio esterno anteriore e posteriore

RUOLI

Le insegnanti condurranno le lezioni in palestra in compresenza oppure separate con gruppi di bambini di età omogenea

VALUTAZIONE

Dopo una prima valutazione della situazione iniziale, ne seguirà una in itinere per determinare la partecipazione e la risposta della classe , con conseguenti, se necessarie, modifiche e variazioni delle attività proposte.

DOCUMENTAZIONE

Eventuale documentazione fotografica e raccolta degli elaborati dei bambini relativi alle attività vissute in palestra.

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PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI

Una proposta di attività motoria comune a tutte le sezioni arricchisce le colleghe che possono avere scambi di opinioni e di idee, per superare eventuali ostacoli o difficoltà che possono presentarsi durante la attuazione del progetto. Di contro il numero elevato di sezioni che ruotano in palestra obbliga necessariamente la classe ad usufruire una sola volta alla settimana degli spazi attrezzati

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PROGETTO PSICOMOTRICITA’

Scuola Infanzia

Area dello sport e del benessere

BISOGNI FORMATIVI/COMPETENZE

Da un po’ di anni noi insegnanti notiamo che, nella nostra scuola dell’Infanzia, sono in numero sempre più crescente le situazioni di bambini che manifestano un qualche disagio; sono, infatti, in aumento i casi di famiglie con conflitti tra genitori che faticano a gestire i figli e le problematiche ad essi collegate. Spesso il problema è anche legato a disagi economici e socio-culturali della famiglia. Ne deriva che i bambini mostrano sempre più problematiche quali; scarsissimo autocontrollo, difficoltà di attenzione, incapacità a gestire le proprie emozioni. Di questo ne risente la relazione sia con i pari che con gli adulti. Uno dei nostri obiettivi, come insegnanti, è quello di trovare, attraverso l’organizzazione di questo corso di psicomotricità, un valido aiuto da parte di un esperto allenato a osservare e valutare i bambini ed i loro eventuali disagi.

Nello specifico:

• Aiutare il bambino ad acquisire fiducia in sé stesso

• Maturare una buona autonomia fisica e psicologica

• Migliorare l’autocontrollo

• Prendere coscienza del proprio corpo sia in movimento che statico

• Sviluppare la lateralità, la direzionalità e l’orientamento spaziale

• Migliorare la capacità di organizzare giochi e portarli a termine, organizzandosi e collaborando con gli altri

• Favorire il passaggio dal movimento globale alla motricità fine

Proprio per questo abbiamo valutato corretta la scelta di proporre il progetto ai bambini di cinque anni che dovranno, l’anno prossimo, inserirsi nel contesto della scuola primaria.

STRATEGIE/ATTIVITA’ EDUCATIVE

Sono previsti 10 incontri per ogni sezione, con gruppi di circa 10-15 bambini (grandi), uno a settimana in base anche all’organizzazione dello spazio “palestra”. Le attività si svolgeranno in palestra concordandole con l’esperta esterna e con la presenza di una insegnante di classe. I bambini lavoreranno in gruppo-sezione con attività organizzate dalla esperta stessa Durante le attività verranno utilizzati diversi materiali:

• Materiale e attrezzi sportivi disponibili nella nostra palestra

• Cuscini morbidi

• Fogli e pennarelli

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Il progetto verrà realizzato dalla seconda metà di novembre 2014 ad aprile 2015 (per un totale di 10 incontri per gruppo)

RISORSE EDUCATIVE

Sono previste 10 ore di lezione con i bambini per 7 sezioni per un totale di 70 ore, più 1 ora di incontro iniziale di presentazione del progetto ai genitori, più 3 ore per le informazioni di ritorno alle insegnanti della scuola. ESPERTA ESTERNA : Psicomotricista Marina Pavesi

VALUTAZIONE

Una prima valutazione verrà fatta, di volta in volta, dall’insegnante di classe presente durante l’attività psicomotoria. Verrà svolta una valutazione in itinere e poi in finale dal collegio di plesso. Alla fine di ogni seduta le insegnanti in classe potranno “intervistare” gli alunni sull’andamento e il gradimento dell’attività svolta, inoltre, al termine delle dieci lezioni, poi, verrà proposta una intervista ai bambini per valutare il proprio gradimento. Un’ulteriore valutazione sarà fatta in sede di ritorno di informazioni a fine progetto tra le insegnanti e l’esperta.

PROCESSI DI COMUNICAZIONE/DOCUMENTAZIONE

L’attività sarà documentata attraverso delle foto, che verranno inserite, sia nella documentazione generale della programmazione annuale, che sul nostro sito.

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PROGETTO MINIBASKET Scuola Primaria

Area dello sport e del benessere

INTRODUZIONE:

Il progetto avrà il principale obiettivo di coinvolgere, incuriosire ed appassionare il maggior numero di bambini, dando seguito al progetto didattico iniziato negli scorsi anni. Il progetto sarà indirizzato ai bambini delle classi terze, quarte e quinte. Verrà organizzato in calendari composti da due/tre interventi per ciascuna classe, all’interno dei quali verranno sviluppate delle lezioni (descritte in seguito) per far conoscere la pallacanestro in maniera divertente a tutti i bambini. I ragazzi saranno coinvolti in attività legate al basket sia dal punto di vista motorio (velocità con la palla, destrezza, attitudine al gioco, coordinazione) che da quello fisico (esercizi di mobilità, esercizi propriocettivi abbinati all’uso del pallone). Gli interventi saranno eseguiti dagli istruttori Minibasket della Polisportiva San Paolo: Davide Felis e Roberto Preosti. Di seguito allego una descrizione degli argomenti che, in caso di vostra accettazione, saranno trattati nelle lezioni. In attesa di una Vostra cortese risposta, porgo cordiali saluti.

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PROGRAMMA INTERVENTI PROMOZIONALI MINIBASKET

3° - 4° - 5° ELEMENTARE

1° INCONTRO 2° INCONTRO 3° INCONTRO

- Conoscenza della palla in relazione al corpo

- Il Palleggio per spostarsi

- (teoria e giochi) - Giochi popolari

specifici all’obiettivo - Verifica: gare di

abilità in palleggio di squadra

- Conoscenza del corpo in relazione allo spazio

- Il tiro come e quando (teoria e giochi)

- Giochi popolari specifici all’obiettivo

- Verifica: gare di tiro a squadre e 1c1

- Conoscenza del corpo con l’attrezzo in relazione ad altri giocatori

- Il passaggio (teoria e giochi)

- Giochi popolari specifici all’obiettivo

- Verifica : Giochi dall’ 1contro1 al 3contro3 a squadre

PROGRAMMA INTERVENTI:

Elenco di possibili esercizi da proporre ai bambini per coinvolgerne la maggior parte, rendendo la lezione simpatica ed accattivante attraverso giochi e scherzi.

1°gg: PROGRAMMA Consegna di volantini, per far conoscere gli orari e gli appuntamenti settimanali al palazzetto dello sport.

• Palleggio caos + Tiro: tutti contro tutti in palleggio, chi riesce a toccare un piede di un qualunque altri atleta ha diritto ad un tiro , vince chi segna per primo 3 canestri (si può cambiare obiettivo: gomito, ginocchio ,palla)

• Palleggio ostacoli + Tiro: Percorso slalom , ostacoli, etc + tiro a canestro obiettivo TOT canestri realizzati (ricordo di fare anche 4/5 squadre per far giocare più atleti contemp. Date pure 2/3 palloni per squadra) , X2 volte con variante cerchi per diverso valore 1punto, 2p., 3p….

2°gg: PROGRAMMA

• 1,2,3 Stella con pallone e in palleggio : a chi cade , rotola o si muove la palla arretra (palla e piedi fermi )

• Uomo nero • Palleggio : guardia e ladri: tutti con palla (possibilmente la guardia con pallone

molto diverso dagli altri) , chi viene preso dalla guardi si scambia il pallone e diventa lui la guardia

• A coppie vari tipi di passaggio: 2m dal pett, da sopra testa, schiacciato , rotolato.

Poi gara : vince la coppia che fa per prima X passaggi. Durata max 5min

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3°gg: PROGRAMMA • Guerra dei palloni (passaggio/tiro): usare tutti i palloni a disposizione , le due

squadre ,ciascuna in una metà campo, lancerà i palloni nell’altra territorio; i palloni dovranno essere raccolti e tirati nel proprio canestro per poi essere rilanciati . Si ah a disposizione solo 1 tiro ogni palla presa e vince la squadra che segna per prima X canestri. Ripetere X2 (se non ci sono 2 canestri usate qualche latro bersaglio es. cerchi a terra o X con nastro su pareti)

• Palla Birillo: solo passaggi, no palleggi obbligatori. Vince chi solpisce X volte il

Birillo. Cortsuite o segnalate l’area in cui non può entrare la difesa. Il birillo non deve essere messo contro la parete ma si deve consentire il lancio a 356° attorno all’obiettivo

EVENTUALI VARIAZIONI

• 1c1 da m/c partenza frontale: Entrano entrambi nel cerchio di m/c (o al centro

palestra da voi segnalato) e con palla scelgo il canestro in cui andare. Regolate i flussi . Cambio sempre att/dif e vince chi segna 2 canestri

• Coppia di Sbirri: A coppie e solo uno con palla. Mentre uno difenderà il pallone dagli attacchi degli avversari, l’altro cercherà di toccare 5 palloni per far vincere la coppia. Cambio ruolo per 2 Volte

• Bandiera /Fazzoletto: Ogni squadra sarà formata da coppie che verranno numerate. Quindi ad ogni chiamata dell’istruttore si giocherà 2c2 prendendo il pallone lanciato dall’istruttore

• Partitella 3C3 – 4C4: Selezioniamo accuratamente le squadre, teniamo maschi contro maschi e femmine con le femmine per evitare accessi di aggressività o delusioni. Fate bianchi e colorati in modo da avere la partecipazione di chi non gioca come “tifoso” del suo gruppo. I canestri realizzati da ogni terzetto andranno a sommarsi al “bottino” della Squadra.

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PROGETTO MINIVOLLEY

Scuola Primaria

Area dello sport e del benessere

L’obiettivo di questo progetto è quello di educare motoriamente e sportivamente i bambini, accrescere il loro bagaglio motorio, farli divertire, soddisfare le loro esigenze, ed avviarli alla socializzazione. Non dobbiamo pretendere l’esecuzione perfetta del movimento e dei gesti, ma rispettare i ritmi di apprendimento di ogni bambino.

Il metodo di insegnamento è quindi di tipo induttivo, dove il bambino è al centro dell’azione educativa e l’istruttore lo aiuta a raggiungere le nuove scoperte:

• il bambino è al centro dell’attività proposta • la palla è un giocattolo • il gioco viene prima della tecnica • la tecnica si apprende giocando.

IL PROGETTO

Il corso è prevalentemente pratico e usa il gioco come strumento principale di lavoro. Partendo da giochi semplici, con la progressiva acquisizione di abilità, si passa a giochi più complessi. Con il sistema dell’uno contro uno si può giocare a Minivolley sin dalla prima lezione.

Il contenuto è caratterizzato da una serie di unità didattiche tipo che vogliono essere una traccia per l’attività del Minivolley.

Il progetto prevede una serie di lezioni per classe. La lezione sarà così divisa:

1. Fase di Attivazione 2. Fase Centrale 3. Fase Finale

FASE DI ATTIVAZIONE

La Fase di attivazione prevede lavori a carico naturale, con la palla, con piccoli attrezzi, sfruttando la valenza ludica dell’attrezzo con cui si gioca. Così facendo il bambino gioca e si diverte e l’istruttore può iniziare e continuare la progressione didattica del lavoro. Il lavoro viene concentrato sulla strutturazione degli schemi motori e posturali. In questo modo viene migliorato il controllo del gesto, la coordinazione, l’equilibrio e la mobilità articolare.

FASE CENTRALE

Nella Fase Centrale della lezione il lavoro sarà mirato all’educazione ed allo sviluppo delle capacità motorie ed alla conoscenza ed apprendimento delle abilità del gioco

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del Minivolley: regole e comportamenti di gioco, descrizione del campo, spostamenti e ruoli.

FASE FINALE

La Fase Finale della lezione sarà dedicata al gioco: minipartite, gare, grandi giochi che rappresentano la verifica continua del lavoro svolto. I bambini giocando combineranno assieme diverse abilità di gioco apprese, divertendosi ed imparando allo stesso tempo.

La lezione deve svilupparsi in un clima sereno e piacevole.

PROGRAMMA INTERVENTI

1°-2°-3°-4°-5° ELEMENTARE

1° INCONTRO

- CONOSCENZA DELLA PALLA IN RELAZIONE AL CORPO - PROGRESSIONE ESERCIZI DI RECUPERO DELLA PALLA - PASSAGGI CON LA PALLA DOPO UN RIMBALZO - GIOCO FINALE LIBERI PER IL CAMPO

2° INCONTRO

- CONOSCENZA DELLA PALLA IN RELAZIONE AL CORPO - LANCI A COPPIE - ESERCIZI DI COORDINAZIONE - GIOCO FINALE NEL MINI CAMPO

3° INCONTRO

- CONOSCENZA DEL PALLEGGIO ATTRAVERSO ESERCIZI SPECIFICI - GARA AD OBIETTIVI - GIOCO PALLA RILANCIATA NEI MINI CAMPI

4° INCONTRO

- CONOSCENZA DEL PALLEGGIO COME PASSAGGIO AL COMPAGNO - SPIEGAZIONE GESTO DELLA BATTUTA DA SOTTO - ESERCIZI PER CONSOLIDARE IL GESTO - GIOCO PALLA RILANCIATA CON INIZIO DEL GIOCO IN PALLEGGIO

5° INCONTRO

- TORNEO TRA GLI ALLIEVI A PALLA RILANCIATA CON PARTENZA IN BATTUTA E PASSAGGI IN PALLEGGIO

LA A.S.D.SAN PAOLO VALEGGIO, RAPPRESENTATA DAL PRESIDENTE CIRESA ORESTE, PROPONE COME ISTRUTTORE DI MINIVOLLEY LA SIG.RA PIOLA ELENA. I COSTI SONO INTERAMENTE A CARICO DELLA SOCIETA’ STESSA.

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PROGETTO PINOCCHIO IN BICICLETTA Classi quinte Scuola Primaria

Area dello sport e del benessere

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

Promuovere le conoscenze fondamentali sul corretto uso della bicicletta e dei suoi molteplici utilizzi

VALUTAZIONE DEL CONTESTO

Dall’analisi della situazione emerge una scarsa conoscenza del mezzo bicicletta e dell’uso della corretto della stessa

OBIETTIVI

Rispettare le principali norme del codice della strada; conoscere la meccanica della bicicletta; eseguire percorsi di abilità sia con ostacoli artificiali che naturali; effettuare prove di orientamento; promuovere una corretta dieta alimentare connessa all’attività motoria e sportiva

STRUTTURA DEL PROGETTO

Lezioni teoriche e pratiche con il supporto della Polizia Locale di Valeggio s/M e della Società Ciclistica Barbieri capitanata dall’olimpionica Paola Pezzo; conversazioni, utilizzo del testo “Pinocchio in bicicletta”

CONTENUTI

Conoscere e comprendere le norme stradali; presentare i principali segnali stradali; sviluppare la consapevolezza del proprio movimento

METODOLOGIA

Lezione frontale teorica, attività con giochi liberi e strutturati, effettuazione di “prove pratiche”

STRUMENTI

Bicicletta, materiali tecnici ( casco, segnali stradali, birilli), materiali didattici (opuscolo sulla bicicletta e sull’alimentazione, DVD)

RISULTATI

Acquisire le principali norme di educazione stradale relative al “ciclista”, utilizzare in modo corretto il mezzo “bicicletta”

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TEMPI

Marzo – maggio 2015 in orario curricolare, interventi con esperti da programmare con le insegnanti (3 per ogni classe)

SPAZI

Aula, palestra, pista di mountain-bike

RUOLI

Insegnanti di classe ed in particolare di educazione fisica programmano le attività interdisciplinari;agenti della Polizia Locale di Valeggio s/M ed esperti della Società Ciclistica Barbieri intervengono per effettuare per effettuare lezioni teoriche e prove pratiche

VALUTAZIONE

A conclusione del Progetto relativamente a quanto proposto; prova pratica con la bicicletta

DOCUMENTAZIONE

Relazione conclusiva, foto, video, disegni

MODIFICHE

In itinere si potranno apportare modifiche strutturali e organizzative

PUNTI FORTI

Coinvolgimento di tutti gli alunni della classe, collaborazione della Polizia Locale e della Società Ciclistica Barbieri, presenza dell’atleta Paola Pezzo

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PROGETTO PIU’ SPORT@SCUOLA Scuola Primaria

Area dello sport e del benessere

DESTINATARI

Tutti gli alunni della Scuola Primaria

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

Necessità di avere presso la Scuola Primaria un consulente sportivo e riferimento organizzativo per il coordinamento didattico e fornire assistenza alla programmazione delle attività ludiche e sportive, sollecitare iniziative per la promozione della cultura dello sport, promuovere e coordinare le iniziative di collaborazione con Associazioni Sportive del territorio ed Enti Locali.

VALUTAZIONE DEL CONTESTO

Sviluppare, assieme alle insegnanti, dei progetti che allarghino il panorama di attività sportive da proporre ai ragazzi.

OBIETTIVI

Incentivare la pratica sportiva dei ragazzi nelle ore extracurricolari, conoscere attività motorie e sportive diverse dalle tradizionali, creare un trait d’union tra la Scuola e le Associazioni Sportive del territorio, coinvolgere gli alunni che ancora non praticano sport, vuoi per motivi culturali, vuoi per motivi di disabilità fisica.

STRUTTURA DEL PROGETTO

Consulenza data sia agli insegnanti che ad eventuali esperti esterni.

CONTENUTI

Strutturazione di unità di apprendimento specifiche in sinergia con gli esperti esterni, co-progettazione con i docenti responsabili.

METODOLOGIA

Attività di gruppo con giochi strutturati

STRUMENTI

Materiale ed attrezzature di vario genere sia in dotazione dell’Istituto sia, all’occorrenza, portati da esperti esterni.

RISULTATI

Conoscere diverse discipline sportive, apprendendo le regole ed i fondamenti di base, promuovere l’acquisizione di sane abitudini di vita.

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TEMPI

Novembre 2014/Maggio 2015

SPAZI

L’impiantistica sportiva dell’Istituto e quella adiacente.

RUOLI

Prof. Carletti Giorgio in qualità di coordinatore ed organizzatore del progetto, le insegnanti di attività motoria direttamente interessate, gli esperti esterni come tecnici federali delle diverse Associazioni Sportive.

VALUTAZIONE

Monitoraggio delle varie attività, eventuale relazione finale.

DOCUMENTAZIONE

Si provvederà alla realizzazione di un supporto multimediale.

MODIFICHE

Si tiene sempre in considerazione la possibilità di apportare delle modifiche concordando i tempi ed i modi con le insegnanti e gli esperti esterni.

PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI

Coinvolgimento di tutti gli alunni della Primaria dell’Istituto attraverso un’offerta ampia di attività (punto forte); sull’esperienza degli anni precedenti non si riscontrano punto deboli.

COLLABORAZIONI ESTERNE

Gli esperti in qualità di tecnici federali e professionalmente competenti per coinvolgere i ragazzi della fascia d’età 6-10 anni.

Docente responsabile:

Carletti Giorgio

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PROGETTO CORPO E MENTE IN MOVIMENTO Scuola Primaria

Area dello sport e del benessere

PREMESSA

Il corpo, la motricità

Corpo e motricità sono i canali di espressione privilegiati del bambino, attraverso i quali passano esperienze, emozioni, apprendimento, relazione. La Psicomotricità valorizza entrambe queste dimensioni dell’essere, quali espressione dell’unità somato-psichica della persona nella sua relazione emotivamente partecipata con l’ambiente. Essa propone una particolare modalità di intendere le relazioni tra processi emotivi, cognitivi e corporei che si focalizza nel concetto di azione e che trova spazio nell’attenzione al comportamento spontaneo del bambino nel gioco e nella relazione. E’ ormai assodato che ogni apprendimento nel bambino, è facilitato dall’attivazione e dalla mediazione dell’esperienza corporea. La Psicomotricità facilita l’integrazione dei processi di apprendimento coniugando la sfera motoria, cognitiva, affettiva e relazionale; il tutto in un’ottica preventiva sia primaria che secondaria, in quanto essa si propone di creare situazioni di ben-essere atte a contrastare l’insorgere di possibili disagi psico-socio-culturali nel bambino e/o rilevandoli precocemente qualora essi si presentino.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Per le classi prime, inizialmente, si focalizza l’attenzione sugli schemi motori di base; successivamente vengono proposte attività: sull’equilibrio, sulla respirazione, sulla sperimentazione (con materiale informale), di espressione corporea, di percorsi e percezioni sensoriali (con richiamo di alcuni concetti topologici), indirizzate all’acquisizione di destra-sinistra, con la musica, di approccio al concetto di simmetria ed infine di richiamo al concetto di veloce, lento e simultaneo. Per le classi seconde, si propongono le attività sopraelencate modificando l’approccio nella loro strutturazione, dovuto alla diversa età, e soprattutto tenendo conto del percorso iniziato nel precedente anno scolastico.

FINALITA’

Permettere al bambino di percepire e sperimentare il proprio e altrui corpo per una maggiore e divertente consapevolezza di sè. Permettere al bambino di prestare attenzione all’aspetto non verbale ed emozionale del proprio ed altrui corpo.

DESTINATARI

Il Progetto si rivolge agli alunni delle classi prime e seconde.

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MODALITA’ D’INTERVENTO GENERALI

• La metodologia adottata è quella a mediazione corporea, propria della Psicomotricità.

• L’intervento prevede attività di gruppo, con la possibilità di adattamento delle stesse e degli obiettivi ai bisogni rilevati in itinere.

• Le attività vengono proposte prevalentemente in forma ludica, per permettere ai bambini di esprimersi secondo canali consoni alla loro tappa evolutiva, privilegiando il corpo e l’atto psicomotorio ed il gioco.

• Il gioco contribuisce ad alimentare un atteggiamento di disponibilità nei confronti del mondo circostante.

• Il bambino sperimenta positivamente sè, il suo corpo, il tempo, lo spazio e gli oggetti, migliorando il proprio atteggiamento nei confronti nel mondo.

• Possiamo quindi considerare il gioco come un potente mediatore per attivare l’apprendimento e la socializzazione.

OBIETTIVI

• Favorire l’evoluzione dell’espressione corporea, spontanea e con adattamento.

• Educare all’ascolto di sé e degli altri.

• Promuovere la capacità di comunicare ed esprimere i propri vissuti.

• Migliorare la comunicazione interpersonale.

• Sperimentare diverse forme di comunicazione con il corpo.

• Favorire la curiosità all’aspetto vocale.

• Valorizzare il rispetto e la condivisione delle regole di gioco assumendo comportamenti positivi.

• Favorire l’acquisizione dei concetti topologici.

CRITERI

• Prestare attenzione al singolo nella sua globalità ed originalità.

• Coinvolgere ogni bambino secondo i suoi ritmi e le sue potenzialità

METODOLOGIA

L’intervento psicomotorio ha come propria peculiarità l’utilizzo della mediazione corporea, la quale si esplicita attraverso il gioco.

• Movimento espressivo, individuale, in coppia e di gruppo (gioco libero, di tipo corporeo, musicale, a squadre, mimico-gestuale).

• Introduzione all’uso di oggetti di diversa forma e consistenza (palloni, cerchi, foulards, bastoni, funicelle…).

• Giochi sull’ascolto (la voce che parla, diversi tipi di timbri vocali, voce parlata- voce cantata…)

• Giochi sul ritmo

• Giochi fonologici (di ricerca ed esplorazione-produzione, segmentazione, fusione fonemico- sillabica…)

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• Attività manipolatorie e grafico-pittoriche.

• Sperimentazione sulla postura, sulla mimica e sulla gestualità.

SPAZIO

Aula e/o palestra.

TEMPI

12 interventi per ogni classe (7 prime, 6 seconde), a cadenza settimanale, per un totale di 156 ore ( novembre 2014- aprile 2015 ). 3 incontri (programmazione, verifica intermedia e finale) con le docenti.

MATERIALI

• Corpo, voce: parti fondamentali dell’attività.

• Oggetti formali, grandi e/o piccoli, già presenti nella palestra ( materassi, bastoni, funicelle, cerchi, palloni di varia grandezza…).

• Oggetti informali, ossia di recupero, quali: carta da giornale quotidiano, stoffe, palloncini aerei, sacchi iuta, bottiglie di plastica….

• Carta, cartelloni, carta colorata e carta velina.

• Pastelli a cera, matite, pennarelli, colori a tempera.

• Forbici, colla, scotch, pongo.

• Lettore CD e CD.

(Oggetti formali ed informali: parti integranti dell’attività).

VALUTAZIONE

A metà percorso, tenendo conto delle osservazioni emerse durante l'attività, si procede alla compilazione di una griglia relativa all'acquisizione degli obiettivi proposti, graduata su tre livelli,(obiettivo raggiunto, raggiunto parzialmente, non raggiunto). A conclusione degli incontri vengono verificate le competenze acquisite dagli alunni focalizzando l'attenzione sullo sviluppo psicomotorio di ognuno, (schema corporeo, lateralizzazione, orientamento spazio-temporale, coordinazione generale). Infine, dopo un incontro con le docenti, si procede al monitoraggio ed alla stesura di una relazione conclusiva sul Progetto.

CONDUTTORE

Maddalena Brentaro, laureata in Scienza Motorie e diplomata alla Scuola Superiore Professionale di Psicomotricità di Verona. Il Progetto viene interamente finanziato dalla Fondazione “Vivi Sport” di Valeggio sul Mincio.

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PROGETTO SCACCHI A SCUOLA

Area dello sport e del benessere

IL VALORE FORMATIVO ED EDUCATIVO DEL GIOCO DEGLI SC ACCHI

La proposta si rivolge agli alunni iscritti alla scuola primaria (classi seconde, terze, quarte e quinte) e alla scuola secondaria di primo grado, indipendentemente dal loro livello di conoscenza del gioco (anche principianti e neofiti), con la possibilità di una serata settimanale per i genitori e gli insegnanti che ne faranno richiesta se interessati. Oltre alle lezioni formative, sono previste esercitazioni e gare conclusive a livello di Istituto. In considerazione dell’ottima esperienza acquisita negli ultimi nove anni, anche quest’anno sia la Federazione nazionale scacchi sia l’Ufficio Educazione fisica dell’UST di Verona hanno chiesto la collaborazione dell’Istituto Comprensivo e del Comune di Valeggio per l’organizzazione della fase provinciale dei Campionati Studenteschi di Scacchi, presso il Palazzetto dello sport di Valeggio martedì 10 marzo 2015. A tal proposito sarà concordato in un apposito incontro con la vostra Direzione e gli altri Enti coinvolti l’impegno economico e l’utilizzo del personale docente e ATA dell’Istituto per la realizzazione della suddetta manifestazione. I corsi saranno tenuti da autorevoli esperti forniti dall’Associazione, si articoleranno in dieci incontri per un totale di 15 ore complessive (un’ora e mezza per incontro) per ciascun corso e si terranno presso la vostra scuola “Jacopo Foroni” di Valeggio, secondo un calendario e orari che saranno concordati con la vostra Direzione. E’ utile che ogni corsista sia fornito dell’occorrente per prendere appunti; tutto il materiale tecnico (scacchi, scacchiere, orologi, lavagna scacchistica, libri e sussidi didattici) sarà dell’Istituto. Seguono due esempi di programma dei corsi e una proposta di calendarizzazione degli incontri per l’anno scolastico 2014/2015.

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PROGRAMMA DEL CORSO PRINCIPIANTI

� 1° incontro � Il campo di battaglia: scacchiera,

pezzi e notazione; giocatori e mosse; tempo

� 2° incontro � Le mosse dei pezzi: il Re, l’Alfiere, la Torre, la Donna, il Cavallo, il pedone

� 3° incontro � Mosse e situazioni particolari: l’arrocco

� 4° incontro � Mosse e situazioni particolari: la presa al varco (en passant)

� 5° incontro � Mosse e situazioni particolari: la promozione

� 6° incontro � La fine della partita: scacco matto, stallo, abbandono

� 7° incontro � Come gestire il tempo: l’uso dell’orologio scacchistico

� 8° incontro � La tattica: come conquistare vantaggi

� 9° incontro � La strategia: come vincere

� 10° incontro � Proviamo a giocare davvero: i tornei

PROGRAMMA DEL CORSO AVANZATO

� 1° incontro � Un po’ di ripasso: la scacchiera, le

mosse, le regole del gioco � 2° incontro � La strategia: come studiare un piano

per vincere � 3° incontro � La tattica: come conquistare vantaggi � 4° incontro � Le fasi della partita: apertura,

mediogioco, finale � 5° incontro � La notazione scacchistica: scrivere e

ricostruire le partite � 6° incontro � Analizzare una partita � 7° incontro � La partita di Re: gioco aperto � 8° incontro � La partita di Re: gioco semiaperto � 9° incontro � La partita di Donna: gioco chiuso � 10° incontro � Proviamo a giocare davvero:

i tornei con l’orologio

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PROPOSTA CALENDARIO INCONTRI - ANNO 2014/2015

ALUNNI

SCUOLA PRIMARIA ALUNNI

SCUOLA SECONDARIA Orario dalle 14.30 alle 16.00 (1° corso) e dalle 16.15 alle 17.45 (2° corso)

Orario dalle 14.30 alle 16.00 (1° corso) e dalle 16.15 alle 17.45 (2° corso)

05 novembre 2014 1 31 ottobre 2014 12 novembre 2014 2 07 novembre 2014 19 novembre 2014 3 21 novembre 2014 26 novembre 2014 4 28 novembre 2014 03 dicembre 2014 5 12 dicembre 2014 10 dicembre 2014 6 19 dicembre 2014 17 dicembre 2014 7 16 gennaio 2015 14 gennaio 2015 8 23 gennaio 2015 21 gennaio 2015 9 30 gennaio 2015 28 gennaio 2015 10 06 febbraio 2015

Il Campionato d’Istituto, tra gli alunni di scuola primaria sarà disputato, salvo imprevisti, il giorno 11 febbraio 2015, mentre in data 13 febbraio 2015 salvo imprevisti, sarà svolto quello tra gli alunni di scuola secondaria.

A questi impegni si aggiungeranno la partecipazione delle rappresentative dell’Istituto, per la scuola primaria e secondaria, alla fase provinciale dei Campionati Studenteschi di Scacchi ed eventualmente, in caso di risultato favorevole, anche alla fase regionale e nazionale.

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PROGETTO DI PROMOZIONE DEL RUGBY EDUCATIVO NELLA SCUOLA: GIOCORUGBY

IL RUGBY VALEGGIO A SOSTEGNO DELLE SCUOLE

Area dello sport e del benessere

RESPONSABILE DEL PROGETTO: Preosti Roberto

DESTINATARI DEL PROGETTO

Alunni e alunne della scuola Primaria e Secondaria di Valeggio sul Mincio

AREA D’INTERVENTO

Educativa – Sportiva relazionale

COLLABORATORI

Istruttori e tecnici preparati educatori F.I.R. (FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY)

SERVIZI COINVOLTI RUOLO

concessione spazi per la pratica del gioco; istituzione della squadra

Federazione Italiana Rugby supporto e consulenza organizzativa predisposizione del program- ma formativo/educativo Comitato Interregionale delle supporto e consulenza Venezie organizzativa Facoltà Scienze Motorie supporto di tecnici

PREMESSA GENERALE

Il rugby è disponibilità sociale, è comunicazione, è conoscenza, è avere uno scopo comune, è divertirsi insieme, è autogoverno ed autocontrollo, è reciprocità, è interdipendenza, è esperienza comune, è soddisfazione dei bisogni individuali, è conoscenza del proprio corpo, è espressione del sé corporeo; contiene, in sintesi, una vasta gamma di obiettivi che sono propri dell’Istituzione Scuola e contribuisce in maniera rilevante al processo di formazione dell’alunno.

Il gioco del Mini-rugby è un’attività motoria particolarmente adatta ai bambini e alle bambine della scuola primaria e secondaria di primo grado e a tutti gli educatori che possono, tramite questa attività ludica, sviluppare un’ampia base di esperienze

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motorie favorenti lo sviluppo delle capacità coordinative dei bambini dai sei agli undici anni.

Questo sport favorisce l’attività di gruppo, il rispetto del compagno e delle regole e può essere giocato da bambini e bambine con squadre miste. A tal fine il RUGBY VALEGGIO propone un progetto che preveda l’attivazione di un laboratorio di “Rugby Educativo” al fine di creare un gruppo-scuola che possa affiliarsi alla F.I.R. Federazione Italiana Rugby e che possa, nel tempo, camminare con le proprie forze per rappresentare la Scuola nelle varie manifestazioni sportive organizzate dalla Federazione o da altri enti preposti. Per questo la filosofia guida vorrebbe essere quella di tipo “anglosassone”, promuovere cioè “la squadra della scuola”; una squadra che rientri in un progetto comune tra Scuola e Società Tutor (Rugby Valeggio) permettendo così ai bambini e ragazzi coinvolti di svolgere l’attività sia in orario scolastico che extra-scolastico. In questo modo gli alunni, attra-verso lo sport, potranno divertirsi, coltivare nuove amicizie, imparare a rispettare le regole e sentirsi maggiormente parte della Scuola. Si creerà inoltre la possibilità di giocare con altre Scuole della Provincia o Squadre Scolastiche Regionali; partecipare a Raduni Regionali; maturare esperienze culturali e di gioco con College Europei.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

• Valorizzare il ruolo educativo dello sport all’interno del processo di • crescita dei giovani. • Sviluppare e potenziare le capacità motorie di ogni ragazzo/a. • Consentire un’esperienza di gioco che preveda l’elaborazione di progetti

comuni che tengano conto dei compagni e degli avversari. • Potenziare l’accettazione equilibrata delle avversità, delle sconfitte e • delle regole. • Favorire la solidarietà e la collaborazione reciproca del gruppo-squadra • Aiutare la presa di coscienza del valore del proprio corpo quale espressione

della personalità e come mezzo di relazione, comunicazione e • operatività. • Incrementare la graduale valutazione delle capacità individuali, la

consapevolezza di sé e quindi la crescita globale della persona.

TARGET

Bambini/e, ragazzi/e in età evolutiva e loro familiari: - Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado.

TEMPI E MODALITA’ DI REALIZZAZIONE

Il progetto si svolge in due fasi distinte:

da ottobre 2013 a dicembre 2013 - promozione in orario scolastico con 2 ore per classe, presso la palestra della stessa scuola o sul campo esterno.

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METODOLOGIA DEL PROGETTO

• segnare la meta – evitare l’avversario – primo principio del rugby: avanzare • facciamo la meta con il compagno – secondo principio del rugby: sostegno • movimento generale – concetto di utilità – terzo principio del rugby: continuità • si gioca a rugby – rugby educativo – quarto principio del rugby: pressione.

RICHIESTE ALLA SCUOLA

Si richiede alla Scuola la collaborazione del corpo insegnanti, in particolare di quelli di Educazione Motoria, e la partecipazione con un supporto attivo alla motivazione degli alunni all’adesione del progetto.

SVILUPPO SUCCESSIVO

A seguito di questa prima parte del progetto, il Rugby Valeggio si impegna, con la scuola e con i ragazzi partecipanti alla seconda fase del progetto, a fare da “tutor” per la costituzione di un Ente scolastico affiliato alla F.I.R. Federazione Italiana Rugby, che permetterà quindi di offrire ai bambini – ragazzi una continuità nel percorso intrapreso. La Squadra della Scuola segue un percorso di formazione dei giocatori articolato in tre livelli differenti e sequenziali:

PARTE OPERATIVA DEL PROGETTO

Risorse umane impiegate • 1 referente/responsabile progetto ( Rugby Valeggio) • 1 responsabile settore Minirugby ( Rugby Valeggio) • tecnici federali ( C.I.V) • insegnanti educazione motoria (delle rispettive scuole) • 2 educatori/allenatori ( Rugby Valeggio )

Avvio del progetto e tempi di svolgimento degli in terventi - Prima fase da ottobre a dicembre 2014 con 2 ore di attività per ogni classe

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PROGETTO A SCUOLA DI TENNISTAVOLO Scuola Primaria, Secondaria

Area dello sport e del benessere

DESTINATARI

Gli alunni delle classi terze, quarte e quinte della Scuola Primaria e gli alunni delle classi della Scuola Secondaria di I grado.

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

Far conoscere al bambino e all’adolescente la disciplina olimpica del Tennistavolo, settore sportivo presente sul territorio valeggiano, come alternativa di scelta tra le varie attività e come sport completo per l’insegnamento motorio coordinativo e cognitivo dell’individuo.

VALUTAZIONE DEL CONTESTO

Presso il Palazzetto dello Sport di Valeggio s/M è presente da quasi 40 anni il gruppo sportivo di Tennistavolo(Sezione dell’ A.S.D. San Paolo di Valeggio s/M), che offre corsi pomeridiani per bambini/ragazzi dai 7 ai 18 anni e per adulti, differenziati non solo per età ma anche per livello di preparazione tecnico-agonistica.

FINALITA’ DELL’ATTIVITA’

La finalità fondamentale è quella di offrire un valido ed efficace sostegno alle famiglie nell’educazione e formazione del proprio figlio. Con la continua attività pongistica nel corso degli anni si tende a sviluppare una capacità di autovalutazione della propria prestazione fisico/sportiva, sviluppando comportamenti sociali positivi e favorendo il senso di appartenenza al gruppo, il rispetto dell’avversario, l’autocontrollo, il senso di responsabilità. Infatti partecipando all’età adeguata ad attività competitive si interagisce in modo collaborativo con i propri istruttori/allenatori/dirigenti, con i compagni e, seguendo il regolamento tecnico del gioco e rispettando chi lo gestisce (arbitro), i mezzi e gli strumenti che si utilizzano (palestre, strutture, materiale in genere) e chi permette di giocarlo (avversario), si contribuisce all’educazione civile dell’allievo.

OBIETTIVI DELL’ATTIVITA’

1. Avviare alla disciplina del Tennistavolo con l’insegnamento progressivo delle regole e dei fondamentali di gioco.

2. Arricchire e consolidare le esperienze di attività motoria e sportiva all’interno della scuola.

3. Creare occasioni di corresponsabilità tra scuola – famiglia - ente locale – realtà associative attraverso l’esperienza sportiva quale strumento di continuità e socialità.

4. Recuperare e valorizzare la dimensione dello sport come mediatore di istanze educative nel rapporto adulto/bambino.

5. Sostenere e facilitare la progettazione didattico-educativa nell’area dei linguaggi

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non verbali.

STRUTTURA DEL PROGETTO

Durante le ore di lezione alla presenza del docente di educazione motoria dell’Istituto,si propone l’intervento di due tecnici di primo livello federale FITET (Federazione Italiana Tennistavolo) e di alcuni atleti per illustrare e mettere in pratica alcuni dei più importanti gesti specifici della disciplina.

CONTENUTI

L’iniziativa vuole divulgare la cultura della disciplina olimpica del Tennistavolo, quale attività motoria individuale e di gruppo,che consente di sviluppare notevoli capacità cognitivo-coordinative e complesse strategie di gioco, attraverso il rispetto di precise regole, la pratica di schemi corporei, l’acquisizione di difficili gesti atletici (colpi vincenti) e con l’utilizzo di un attrezzo (la racchetta).

METODOLOGIA

Si terranno lezioni frontali teorico-pratiche agli alunni presenti.

STRUMENTI

Si utilizzeranno i tavoli da gioco con palline e racchette.

RISULTATI

Si desidera rendere consapevoli i bambini della scuola Primaria che la partecipazione a uno sport dove è richiesto un maggiore impegno cognitivo-fisico è più stimolante ed entusiasmante e può essere una sana alternativa a giochi passivi (video-giochi, tv) in quanto consente di migliorare le proprie capacità cognitivo-dinamico-coordinative. Soprattutto nei ragazzi della Scuola Secondaria il conseguimento di buoni risultati sportivi accresce la fiducia in se stessi e l’autostima, facilita le relazioni sociali nel gruppo di pari e può combattere il bullismo adolescenziale.

TEMPI

Il periodo di attuazione è previsto nelle mattinate di sabato 22 e sabato 29 novembre, dalle ore 8.00 alle ore 13.00, con lo svolgimento di 10 lezioni della durata di 1 ora ciascuna, a cui assisterà una coppia di classi.

SPAZI

Le lezioni-esibizioni si terranno nella palestra presente all’interno della Scuola Secondaria.

RUOLI

Durante le attività saranno presenti i docenti responsabili delle diverse classi e alcuni rappresentati del Settore Tennistavolo dell’ A.S.D. San Paolo Valeggio:

• Responsabile tecnico: Venturelli Mariano • Responsabile di settore: Ferri Dino • Membro del Direttivo Tennistavolo: Fiorini Eliana • Atleti: Ferri Clarita, Ghinea Felix Ionut, Ziccardi Sandro, Makinjan Yegor,

Remelli Michele

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VALUTAZIONE

La valutazione sarà a cura dei docenti di Educazione Motoria delle diverse classi, che potranno continuare nel corso dell’anno scolastico a mettere in pratica le indicazioni offerte durante le lezioni-esibizioni. Si auspica, inoltre, che sia possibile partecipare ai Giochi Sportivi Provinciali con una rappresentanza di atleti dell’Istituto Comprensivo.

DOCUMENTAZIONE

Prima delle lezioni-esibizioni verrà inviato ai docenti di Educazione Motoria un manuale di Tennistavolo per la consultazione didattico-educativa (“La tecnica del Tennistavolo” di Roberto Migliarini) e ai bambini-ragazzi che parteciperanno a tale iniziativa saranno scattate fotografie che potranno essere utilizzate dagli insegnanti per realizzare cartelloni o per descrivere l’esperienza svolta.

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FRAGLIA DELLA VELA PESCHIERA DEL GARDA ASD

Progetto “VelaScuola”

Federazione Italiana Vela e Ministero della Pubblica Istruzione nel 2008 hanno definito il progetto didattico denominato “VelaScuola” che vede coinvolte direttamente le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e le associazioni sportive affiliate dedite alla vela. Alle scuole interessate a progetti educativi su temi naturalistico-ambientali e naturalistico-sportivi, la nostra associazione, affiliata alla Federazione Italiana Vela, propone questo specifico progetto, che ruota attorno alla pratica della vela non come attività sportiva, ma come opportunità di conoscenza e rispetto dell’ambiente, delle norme di sicurezza e che ha come principale obiettivo la creazione e lo sviluppo di una Cultura Nautica. Con il progetto VelaScuola la Fraglia Vela Peschiera propone alle scuole dei paesi circostanti un’offerta formativa, un contributo all’elaborazione ed all’attuazione del P.O.F. nei campi della conoscenza e della pratica delle attività legate al lago ed al suo ambiente. Con il progetto, studenti e docenti, nell’avvicinare lo sport della vela, avranno occasione di acquisire nuove conoscenze e capacità, utilizzando nuovi strumenti per vedere il lago come ambiente naturale, culturale, sociale e sportivo. Un momento educativo, uno spunto divertente per stimolare i ragazzi all’approfondimento di alcune discipline scolastiche: ambiente, meteorologia, attività motoria con riferimento alla vela. In allegato troverete il programma di attività che intenderemmo con Voi condividere e che sarà destinato alle classi che vorrete far partecipare al Progetto, ed una nostra presentazione.

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PROGETTO VELA-SCUOLA Si può affermare che il principale obiettivo del progetto rappresenta la creazione e lo sviluppo di una CULTURA NAUTICA (in attuazione dell’art. 52 DL n°171 del 18/07/2005). Per il raggiungimento di tale ambizioso obiettivo si passa attraverso le seguenti fasi: • Sviluppo di una sana coscienza ambientale. • Instaurazione di corretti modelli di vita sportiva. • Scoperta e ricerca, attraverso l'arte e la letteratura, della cultura marinara. • Acquisizione di conoscenze e di abilità che costituiranno la base di future

professionalità. • Conoscenza delle molteplici attività lavorative e professionali legate alla nautica.

Il progetto “VelaScuola” rappresenta un formato unitario basato sulle conoscenze tecniche proprie della Federazione Italiana Vela, attraverso l’utilizzo dei quadri formativi della FIV.

Tale offerta formativa riguarderà: • lezioni che vedranno l’intervento degli istruttori federali a supporto delle normali

attività scolastiche attinenti le attività nautiche.

Su indicazione del Ministero dello Sport e delle politiche giovanili sono state varate misure per favorire la promozione della pratica sportiva tra i bambini ed i giovani; in particolare il Ministero dell’Istruzione prevede iniziative di sostegno agli Istituti Scolastici per la piena fruizione delle strutture scolastiche. Il progetto vela scuola rappresenta un validissimo strumento formativo ed educativo. L’attività velica infatti, riunisce e combina come pochi altri sport una serie di valori sportivi, educativi, formativi, ambientali e culturali, e spunti di interdisciplinarietà con materie scolastiche. Grazie al progetto VelaScuola della FIV, la vela nella scuola italiana sta diventando una realtà, ed i numeri lo dimostrano: i quasi 12.000 studenti che hanno partecipato nel 2010 divenuti 17.000 nel 2011, sono frutto di eventi ispirati da numerosi Circoli Velici affiliati alla Federazione in tutta Italia ed alla partecipazione di parecchi Istituti Scolastici (scuole primarie e secondarie) distribuiti geograficamente su tutto il territorio Nazionale.

PERCHÉ IL PROGETTO VELASCUOLA

Il progetto ci offre l’opportunità di avvicinare, attraverso le Istituzioni Scolastiche, il maggior numero di giovani alla conoscenza dello sport della vela, creando un legame intenso con il mondo giovanile scolastico che si avvicina al nostro sport, sia come praticanti sia come futuri sostenitori capaci di capire, seguire ed apprezzare lo sport della vela, infine come futuri cittadini di una realtà lacustre nelle quali l’attività velica è così presente da consentire parecchie attività lavorative. Quindi una realtà prossima al lago di Garda come la Vostra potrebbe prendere atto della esistenza della nautica in generale, e della vela nel particolare, come realtà facenti parte della propria cultura e natura, cosa che attualmente non accade.

A CHI PROPORLO

Il protocollo d’intesa permette ai Circoli di potersi presentare con tutte le carte in regola a tutti gli Istituti Scolastici di primo e secondo grado e di proporre un progetto interdisciplinare di grandissima portata, ampio e profondo, con la finalità di instaurare

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ed accrescere una cultura marinara, con particolare riferimento a comprensione e rispetto dell’ambiente. La scuola primaria rappresenta un ottimo punto di partenza. La naturale predisposizione dei bambini alla scoperta, lo spontaneo entusiasmo verso le novità, l’incredibile capacità di apprendere e non ultimo la non appartenenza, per la loro giovane età, ad una disciplina sportiva, ci permette di proporci più facilmente come alternativa nuova nel campo della conoscenza e della pratica di sport legati al lago ed all’ambiente rispetto agli sport tradizionali che praticano e conoscono, creando un legame forte ed affettivo con il Circolo

QUANTO TEMPO IMPEGNA IL PROGETTO VELASCUOLA

Il progetto prevede indicativamente un totale di 7/10 ore da svolgere durante le attività curriculari ovvero attività svolte durante le ore normali di scuola, inserite nella programmazione, sia dei singoli insegnanti sia in quella più in generale della scuola (POF Piano Offerta Formativa). E’ possibile comunque concordare il numero di ore in base ad esigenze specifiche degli insegnanti. Le eventuali visite guidate a Cantieri Nautici, Velerie e Circoli Velici non rientrano, ma si possono svolgere anche in ambito curriculare.

Il progetto si articola su diverse aree d’interesse, in cui, utilizzando la parola chiave “vela”, si può svolgere un proficuo lavoro interdisciplinare:

AREA AMBIENTALE/DISCIPLINARE

L’ambiente lacustre, il mare, l’oceano, la meteorologia, le onde e le correnti, ed infine, ma assolutamente non per ultimo, come il nostro singolo comportamento influisca su questi per capire il comportamento da tenere per salvaguardare l’ambiente.

AREA TECNOLOGICA

I materiali e le tecniche per la costruzione delle barche, le vele, l’attrezzatura,etc

AREA SPORTIVA

L’attività motoria con riferimenti alla vela, la nomenclatura, la conoscenza di vari tipi di imbarcazioni, andature, norme di sicurezza, etc.

Queste principali aree produrranno materiale didattico che potrà essere illustrato all’interno delle materie scolastiche come storia, geografia, scienze, matematica, scienze motorie.

Con il progetto VelaScuola non si tratta di promuovere lo sport della vela a livello agonistico o attraverso un corso di vela ma di promuovere la conoscenza e la pratica della nostra disciplina sportiva attraverso iniziative di alta valenza educativa.

DESTINATARI DEL PROGETTO

Alunni della Scuola Primaria

ORE

10-15 annuali (complessive tra teoria e pratica)

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MATERIALE DIDATTICO

Testo Didattico FIV

PERSONALE

Istruttori FIV presenti alle lezioni e durante l’attività pratica

ARGOMENTI TRATTATI E ATTIVITÀ CURRICULARE

Ambiente: ciclo dell’acqua, correnti, salinità, sedimentazione, inquinamento. La meteorologia (come nasce il vento, le brezze e le nuvole) Il galleggiamento e la propulsione del vento, la scoperta del mondo. La nomenclatura (principali parti di uno scafo e le vele) La navigazione (andature e manovre) I nodi (savoia, piano, gassa d’amante, parlato) La sicurezza (a terra e in acqua)

ATTIVITÀ EXTRA-CURRICULARE

Visita al Circolo Uscita con barca collettiva con Istruttori FIV Visita Cantieri Nautici, Velerie Visita Museo della Marineria di Cesenatico

Durante le ore di lezione l’istruttore di vela è di supporto all’insegnante che è e rimane l’unico soggetto responsabile dell’attività curriculare.

Si sottolinea comunque la flessibilità del Progetto, che cercherà di rispondere al meglio alle esigenze delle specifiche realtà scolastiche e andrà pertanto concordato con i docenti per quanto riguarda tempi, contenuti ed aspetti organizzativi

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BREVE PRESENTAZIONE DELLA FRAGLIA VELA PESCHIERA

La Fraglia della Vela di Peschiera del Garda asd è una società sportiva dilettantistica senza fini di lucro fondata nel 1966 e dal 1967 affiliata alla Federazione Italiana Vela, riconosciuta come Centro di Avviamento allo Sport dal Comitato Olimpico Italiano (CONI). Il suo blasone sportivo è arricchito da campionati mondiali, europei ed italiani vinti da numerosi suoi equipaggi, in particolare nella vela giovanile ed olimpica. Nel 1988, alle Olimpiadi di Seul in Corea un suo equipaggio, due volte campione del mondo ed europeo ha rappresentato l’Italia nella classe 470 femminile, era composto da Anna Bacchiega e Nives Monico. Dal 1967 organizza i corsi di vela per bambini e mette a disposizione la sua organizzazione per chi intende praticare l’attività velica. La sua attuale squadra agonistica giovanile è composta da 16 bambini nella classe Optimist (nati negli anni dal 2004 al 1999), 2 ragazzi nella classe 420 (nati negli anni dal 1998 al 1995) ,6 ragazzi nella classe RS Feva (2000-2001), 8 ragazzi nella classe Laser (nati negli anni dal 1997 al 1999). Ogni anno vengono inseriti nuovi ragazzi che, alla fine della loro militanza nella vela giovanile, continuano la loro esperienza in altre classi superiori. Durante la loro permanenza nel mondo della vela, tramite le organizzazioni locali della Federazione Italiana Vela, i ragazzi possono intraprendere i corsi per diventare Istruttori, Ufficiali di Regata, oppure per conseguire patenti nautiche. Il circolo è dotato oltre che di base nautica a Peschiera del Garda, Lungolago Punta Marina 1, anche di barche a vela accessoriate per i corsi, per le prime regate e per il diporto, dei dispositivi di sicurezza, dei mezzi marini di supporto e sicurezza. Il personale è composto da Istruttori della Federazione Italiana Vela, Aiuto Didattico Istruttori, componenti delle squadre agonistiche ed ex campioni di vela. Il circolo è visitabile ed utilizzabile anche da soggetti di limitata capacità motoria e tramite un organizzazione con istruttore adeguato è in grado di proporre esperienze veliche anche a persone con l’uso degli arti inferiori precluso. Lo scorso anno la nostra associazione ha svolto un’intensa attività di promozione dei corsi vela con alcune scuole della zona (Peschiera, Ponti-Monzambano, Valeggio), suscitando la curiosità e l’interesse di molti ragazzi (circa 350) che hanno successivamente frequentato i corsi estivi . Alcuni di essi hanno rivelato subito una certa attitudine a questa pratica sportiva e si accingono ad intraprendere l’attività preagonistica e agonistica. In passato i ragazzi interessati dai progetti hanno sempre conseguito ottimi risultati, non solo agonistici.

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PROGETTO ATLETICA

L'A.S.D. S.PAOLO Valeggio e la Scuola Secondaria “J Foroni” propongono un progetto di avviamento all' atletica leggera, che coinvolgerà tutte le classi della Scuola Secondaria stessa.

OBIETTIVI

• dare la possibilità a tutti gli alunni di partecipare all’attività sportiva senza nessun costo.

• dare a tutti la possibilità di partecipare alle gare scolastiche con una preparazione più mirata (la Scuola di Valeggio a livello provinciale, regionale e nazionale ha sempre ottenuto ottimi risultati).

• dare la possibilità a chi fa già un altro sport di allenarsi ed integrarsi con il gruppo scolastico che rappresenterà la Scuola nelle gare.

• dare a tutti, anche a chi non parteciperà a nessuna gara né a livello scolastico né a livello sportivo, la possibilità di provare il piacere del movimento e di migliorare le proprie abilità motorie.

“Il progetto atletica” si affianca all’attività sportiva Scolastica seguita dal prof. Carletti Giorgio mirata ai giochi sportivi studenteschi.

La Scuola Secondaria di Valeggio, con la collaborazione dell’A.S.D. S. Paolo Valeggio e del Comune, quindi propone ai giovani una vasta gamma di attività motorie finalizzate anche ad allontanare i ragazzi da ambienti pericolosi.

L' A.S.D. S.P. Valeggio mette a disposizione dei tecnici che collaboreranno con la scuola: • durante le manifestazioni • preparando gli alunni, durante tutto l'arco dell'anno, con allenamenti pomeridiani

Gli istruttori interessati sono:

• RUZZA KATIA: allenatore nazionale di Atletica leggera – diploma I.S.E.F • MAGNANI ALBINO: istruttore giovanile di Atletica leggera • MARCONI VALERIA: istruttore giovanile di Atletica leggera – laurea in Scienze

Motorie - dottorando all’Università di Sc. mot. di Verona • VANTAGGIATO FABIO: allenatore di Atletica leggera

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PROGETTO AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA

Scuola Secondaria

Area dello sport e del benessere

DESTINATARI

Gli alunni della Scuola Secondaria

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

Si è notato che diversi ragazzi dell’Istituto non sono, nelle ore pomeridiane, coinvolti in attività sportive. I motivi possono essere i più vari: lontananza abitativa dai centri sportivi dove poter praticare l’attività e quindi difficoltà a raggiungerli sia da parte della famiglia sia in maniera autonoma da parte del singolo ragazzo, difficoltà a trovare un’attività in cui si possano sfruttare le caratteristiche psico-fisiche del ragazzo. Sappiamo, purtroppo, come nelle Società Sportive spesso un occhio di riguardo venga dato solamente ai più bravi, quelli che invece avrebbero più bisogno di attività sportiva sono emarginati e, quindi, costretti ad abbandonare.

VALUTAZIONE DEL CONTESTO

Questo progetto mira a coinvolgere i ragazzi che hanno più bisogno di movimento, per far capire loro l’importanza di trovare una attività sportiva, ormai riconosciuta estremamente valida nella sfera del benessere, da praticare per tutta la vita sia in forma di gruppo, sia in forma individuale.

OBIETTIVI

Acquisizione e miglioramento dei movimenti tecnici di base di vari sport di squadra: pallavolo, pallacanestro, calcio, rugby, atletica leggera, per partecipare ai Campionati Sportivi Studenteschi.

STRUTTURA DEL PROGETTO

L’attività verrà svolta, convocando, secondo un calendario prestabilito, i vari gruppi classe nei giorni di Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì dalle ore 14.30 alle ore 17.30.

CONTENUTI

Unità di apprendimento specifiche per i vari sport.

METODOLOGIA

Lavoro di gruppo e di classe per ricercare una collaborazione tra compagni in cui ognuno possa dare il proprio contributo per un miglioramento individuale e d’assieme.

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STRUMENTI

Saranno usati gli attrezzi e materiali tipici dei vari sport.

RISULTATI

Conoscere una varietà di discipline sportive apprendendone le regole ed i gesti fondamentali perché questo rientri in uno stato di benessere personale.

TEMPI

Novembre 2014/Maggio 2015.

SPAZI

Palestra Scuola Secondaria, pista di atletica leggera, spazi esterni per il gioco della pallacanestro e della pallavolo, campo di calcio gentilmente concesso dall’Associazione Gabetti Calcio Valeggio, campo di rugby.

RUOLI

Tutta l’attività sarà gestita in prima persona dal prof. Carletti Giorgio.

VALUTAZIONE

La miglior valutazione sarà data dai risultati sia provinciali che regionali nell’ambito dei Campionati Sportivi Studenteschi, che hanno portato spesso l’Istituto di Valeggio a primeggiare in ambito provinciale, regionale e in alcune occasioni anche nazionale.

DOCUMENTAZIONE

L’attività sarà documentata con supporti multimediali.

MODIFICHE

Eventuali modifiche saranno sempre possibili in itinere.

PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI

L’esperienza dei numerosi anni precedenti ha sempre dato sia un’ottima partecipazione che degli ottimi risultati sportivi.

COLLABORAZIONI ESTERNE

Le varie Associazioni Sportive del territorio nel permettere l’uso dei vari terreni di gioco.

L’insegnante responsabile Prof. Giorgio Carletti

SAN PAOLO VALEGGIO

Polisportiva San Paolo Valeggio – Via dello Sport 9, 37067 Valeggio sul Mincio (Vr) www.sanpaolovaleggio.it - [email protected] - mob. 349.4434478 tel.045.7952043

PROGETTO BASKET-SCUOLE 2014/15

INTRODUZIONE:

Il progetto avrà il principale obiettivo di coinvolgere, incuriosire ed appassionare il

maggior numero di ragazzi, dando seguito al progetto didattico iniziato negli scorsi

anni.

Il progetto sarà indirizzato ai bambini delle classi prime, seconde e terze. Verrà

organizzato in calendari composti da uno/due interventi per ciascuna classe,

all’interno dei quali verranno sviluppate delle lezioni (descritte in seguito) per far

conoscere la pallacanestro in maniera divertente a tutti.

I ragazzi saranno coinvolti in attività legate al basket sia dal punto di vista motorio

(velocità con la palla, destrezza, attitudine al gioco, coordinazione) che da quello

fisico (esercizi di mobilità, esercizi propriocettivi abbinati all’uso del pallone).

Gli interventi saranno eseguiti dagli istruttori Minibasket della Polisportiva San

Paolo: Davide Felis, Luca Gasparini e Roberto Preosti.

Di seguito allego una descrizione degli argomenti che, in caso di vostra

accettazione, saranno trattati nelle lezioni.

In attesa di una Vostra cortese risposta, porgo cordiali saluti.

Resp. Settore Basket

Fabio Martari

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PROGRAMMA INTERVENTI PROMOZIONALI MINIBASKET

1° - 2° - 3° SCUOLA SECONDARIA 1° INCONTRO 2° INCONTRO 3° INCONTRO

-­‐ Conoscenza della palla in relazione al corpo

-­‐ Il Palleggio per spostarsi -­‐ (teoria e giochi) -­‐ Giochi popolari specifici

all’obiettivo -­‐ Verifica: gare di abilità in

palleggio di squadra

-­‐ Conoscenza del corpo in relazione allo spazio

-­‐ Il tiro come e quando (teoria e giochi)

-­‐ Giochi popolari specifici all’obiettivo

-­‐ Verifica: gare di tiro a squadre e 1c1

-­‐ Conoscenza del corpo con l’attrezzo in relazione ad altri giocatori

-­‐ Il passaggio (teoria e giochi)

-­‐ Giochi popolari specifici all’obiettivo

-­‐ Verifica : Giochi dall’ 1contro1 al 3contro3 a squadre

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PROGRAMMA INTERVENTI: Elenco di possibili esercizi da proporre ai ragazzi per coinvolgerne la maggior parte, rendendo la lezione simpatica ed accattivante attraverso giochi e scherzi. 1°gg: PROGRAMMA

Consegna di volantini, per far conoscere gli orari e gli

appuntamenti settimanali al palazzetto dello sport.

-­‐ Palleggio caos + Tiro: tutti contro tutti in palleggio, chi riesce a toccare un piede di un qualunque altri atleta ha diritto ad un tiro , vince chi segna per primo 3 canestri (si può cambiare obiettivo: gomito, ginocchio ,palla)

-­‐ Palleggio ostacoli + Tiro: Percorso slalom , ostacoli, etc + tiro a canestro obiettivo TOT canestri realizzati (ricordo di fare anche 4/5 squadre per far giocare più atleti contemp. Date pure 2/3 palloni per squadra) , X2 volte con variante cerchi per diverso valore 1punto, 2p., 3p….

2°gg: PROGRAMMA

-­‐ 1,2,3 Stella con pallone e in palleggio : a chi cade , rotola o si muove la palla arretra (palla e piedi fermi )

-­‐ Uomo nero

-­‐ Palleggio : guardia e ladri: , tutti con palla (possibilmente la guardia con pallone molto diverso dagli altri) , chi viene preso dalla guardi si scambia il pallone e diventa lui la guardia

-­‐ A coppie vari tipi di passaggio: 2m dal pett, da sopra testa,

schiacciato , rotolato. Poi gara : vince la coppia che fa per prima X passaggi. Durata max 5min

3°gg: PROGRAMMA

-­‐ Guerra dei palloni (passaggio/tiro): usare tutti i palloni a

disposizione , le due squadre ,ciascuna in una metà campo, lancerà i palloni nell’altra territorio; i palloni dovranno essere raccolti e tirati nel proprio canestro per poi essere rilanciati . Si ah a disposizione solo 1 tiro ogni palla presa e vince la squadra che segna per prima X canestri. Ripetere X2 (se non ci sono 2 canestri usate qualche latro bersaglio es. cerchi a terra o X con nastro su pareti)

-­‐ Palla Birillo: solo passaggi, no palleggi obbligatori. Vince chi solpisce

X volte il Birillo. Cortsuite o segnalate l’area in cui non può entrare la

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difesa. Il birillo non deve essere messo contro la parete ma si deve consentire il lancio a 356° attorno all’obiettivo

EVENTUALI VARIAZIONI

-­‐ 1c1 da m/c partenza frontale: Entrano entrambi nel cerchio di m/c (o

al centro palestra da voi segnalato) e con palla scelgo il canestro in cui andare. Regolate i flussi . Cambio sempre att/dif e vince chi segna 2 canestri

-­‐ Coppia di Sbirri: A coppie e solo uno con palla. Mentre uno difenderà il pallone dagli attacchi degli avversari, l’altro cercherà di toccare 5 palloni per far vincere la coppia. Cambio ruolo per 2 Volte

-­‐ Bandiera /Fazzoletto: Ogni squadra sarà formata da coppie che verranno numerate. Quindi ad ogni chiamata dell’istruttore si giocherà 2c2 prendendo il pallone lanciato dall’istruttore

-­‐ Partitella 3C3 – 4C4: Selezioniamo accuratamente le squadre, teniamo maschi contro maschi e femmine con le femmine per evitare accessi di aggressività o delusioni. Fate bianchi e colorati in modo da avere la partecipazione di chi non gioca come “tifoso” del suo gruppo. I canestri realizzati da ogni terzetto andranno a sommarsi al “bottino” della Squadra.  

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO

DIREZIONE GENERALE Ufficio XII - Ufficio scolastico di Verona Viale Caduti del Lavoro, 3 - 37124 Verona

____________________________________________________________________________________________________________________

Ufficio Educazione Fisica e Sportiva e-mail: [email protected] http://www.istruzioneverona.it/educazionefisica

045 8086583 - 045 8086582

1

Verona Data Timbro

Ai Dirigenti Scolastici Istituti Comprensivi

Scuole Primarie Statali e Paritarie di Verona e Provincia

OGGETTO: Progetto FIDAL Verona “A Scuola di Atletica" - AS 2014/15

Nel merito di quanto previsto dalla C.M. 466 (Prot. n.2653/A1 del 31/07/1997) si rende nota alle SSLL la proposta formativa pervenuta allo scrivente Ufficio Educazione Fisica dell’US XII di Verona per l’a.s. 2014/15, a cura della FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) provinciale e in collaborazione con la Facoltà di Scienze Motorie di Verona. La proposta è finalizzata a:

incoraggiare lo scambio di buone pratiche attraverso il gioco come strumento di educazione alla tolleranza, alla solidarietà e al fair play

favorire l'integrazione tra attività intellettuali e motorie nella vita scolastica, incoraggiando il gioco come momento di crescita personale

promuovere l’autostima, la capacità di collaborare con i compagni, il rispetto del ruolo di ciascuno, l’accettazione delle diversità

promuovere interventi di sensibilizzazione alla corretta alimentazione, uno dei fattori fondamentali da tenere in considerazione per chi desidera condurre uno stile di vita sano ed attivo soprattutto praticando sport in età evolutiva

Destinatari: alunni/e delle classi II, IV e V delle scuole primarie di Verona e provincia

Durata: n. 5 ore di lezione per classe, fino ad massimo di n. 30 ore per plesso LE AZIONI DEL PROGETTO

Settembre 2014: corso di aggiornamento di n. 10 ore con i docenti delle scuole primarie e referenti delle Società Sportive per pianificazione del progetto e stesura del calendario, presso Facoltà Scienze Motorie di Verona nei pomeriggi del 16/17/18 settembre 2014 (l'orario verrà comunicato successivamente)

Novembre 2014-Maggio 2015: interventi presso le scuole Maggio 2015, data da definire: manifestazione conclusiva con le classi aderenti al progetto.

Modalità d'intervento degli esperti: gli interventi con gli alunni saranno condotti da laureati o laureandi in Scienze Motorie in collaborazione con i docenti di classe e con il rappresentante delle Società Sportive del territorio, già operanti con i ragazzi della stessa età in orario extra scolastico.

MIUR.AOOUSPVR.REGISTRO UFFICIALE(U).0006259.11-08-2014

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO

DIREZIONE GENERALE Ufficio XII - Ufficio scolastico di Verona Viale Caduti del Lavoro, 3 - 37124 Verona

____________________________________________________________________________________________________________________

Ufficio Educazione Fisica e Sportiva e-mail: [email protected] http://www.istruzioneverona.it/educazionefisica

045 8086583 - 045 8086582

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ISCRIZIONI: Il progetto non comporta costi per le istituzioni scolastiche partecipanti; Le iscrizioni, mediante i modelli allegati, dovranno pervenire allo scrivente Ufficio entro e non oltre il 10 SETTEMBRE 2014:

e-mail: [email protected]

A chiusura iscrizione la F.I.D.A.L si riserva di comunicare l’elenco delle scuole ammesse. INFORMAZIONI: Si precisa che le indicazioni descrittive sopra riportate hanno necessariamente carattere essenziale e sintetico, pertanto si invitano i docenti interessati a chiarimenti, dettagli e/o approfondimenti a prendere contatto personalmente con il referente del Progetto: Prof. Tiziano Cordioli - Vice presidente FIDAL Verona 338.8800597 [email protected] - [email protected] In allegato:

• MOD. A iscrizione corso di aggiornamento docenti • MOD. B iscrizione classi

Il Coordinatore Educazione Fisica e Sportiva Prof.ssa Angela Capuzzo

AL DIRIGENTE SCOLASTICO

Silvana Zamboni

Olimpic Taekwondo Verona

Sede di Valeggio sul Mincio

Progetto di attività motoria e promozione sportiva

… praticare attività motoria e far conoscere il Taekwondo, uno sport che aiuta a stemperare l'aggressività. Una cultura sportiva portatrice di rispetto di lealtà, di senso di appartenenza di responsabilità, di controllo dell’aggressività e di negazione di qualunque forma di violenza.

- 1 -

Il Taekwondo, Sport Olimpico

come attività sportiva per la formazione della personalità

PROGETTO TAEKWONDO

Istituto Comprensivo Statale di Valeggio s/Mincio

scuola primaria: classi 3°

Anno scolastico 2014/2015

Insegnante Tecnico Federale (FITA) Maestro Salvatore Selvaggio 6° Dan

Collaboratori Tecnici dell’Associazione Sportiva: Roberto Filippini, Miriam Selvaggio, Mary

Mattinzioli.

PROGETTO MOTRICITA'

Tra le molteplici esperienze che la scuola offre, l'attività motoria rappresenta un elemento

importantissimo per la progettazione degli interventi educativi e didattici; Riveste un ruolo di

fondamentale importanza per la formazione dell’identità, lo sviluppo della personalità e la

maturazione psicologica di un corretto stile di Vita.

Il progetto intende fornire una base di esperienze motorie ai ragazzi, 3° primaria, favorendo

l’evoluzione e l’integrazione delle diverse dimensioni di sviluppo (percettivo-motoria, emotivo-

effettiva, cognitiva e sociale) della persona, a partire dalle loro potenzialità.

L’intervento offre l’opportunità di praticare attività motoria e far conoscere il Taekwondo, sport

che aiuta a stemperare l'aggressività e l'irrequietezza tipiche della fanciullezza che accresce la

sicurezza e l'autocontrollo della persona ed induce ad un positivo atteggiamento di rispetto.

- 2 -

FINALITA’

Le finalità del corso sono in linea con i programmi gioco-sport e avviamento alle arti marziali

mediante l'utilizzo di esercizi propedeutici specifici del Taekwondo e di percorsi motori di

avviamento allo sport.

Lo scopo principale è il miglioramento delle capacità motorie di base, delle capacità

condizionali (spazio-tempo, coordinazione, equilibrio, ritmo, rapidità, mobilità articolare,

resistenza) e delle capacità psichiche (autostima-autocontrollo).

OBIETTIVI

Saranno:

- Favorire lo sviluppo dell’attività motoria e dell'autostima attraverso la consapevolezza delle

proprie capacità e dei propri limiti;

- Educare al rispetto delle regole, correggere atteggiamenti di egocentrismo che danno luogo a

episodi di antagonismo esagerato e protagonismo;

- Creare "gruppo” favorendo l'integrazione di alunni che tendono a isolarsi e di soggetti disabili o

con problemi comportamentali.

METODOLOGIA

La forma privilegiata di attività sarà il gioco a contenuto motorio, in quanto è attraverso il

“giocare” che il ragazzo può conoscere e sperimentare, sviluppando le proprie abilità.

Si proporrà attività in forma ludica, per favorire la partecipazione, l’entusiasmo, la ricerca

personale.

Partecipare alle attività motorie e sportive significa condividere con altre persone esperienze di

gruppo, promuovere il valore del rispetto delle regole concordate e condivise.

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Spazi:

Palestre / spazi della scuola;

Modalità e Tempi

Periodo: OTTOBRE/DICEMBRE

Durata: quattro lezioni da una ora ciascuna per ogni classe 3°

Disponibilità:

o dalle ore 8:00 alle ore 16:00 nei giorni di lunedì, mercoledì e giovedì

o dalle ore 8:00 alle ore 13:00 nei giorni di martedì e venerdì

Materiali

I materiali necessari allo svolgimento delle attività saranno procurati dalla scuola e dalla

società promotrice (cerchi, panche, birilli, ostacoli, battitori,…)

Vestiario:

tuta da ginnastica, scarpe da ginnastica di qualsiasi tipo.

Costi:

a carico della società

Valeggio sul Mincio 26 giugno 2013

Il Presidente

F.to Pastorelli Rosa