I processi bancari Sistemi di Gestione dei Dati e dei Processi Aziendali.
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I processi bancari
Sistemi di Gestione dei Dati e dei Processi Aziendali
Slide 2
Aura/F/SD/2
• Introduzione
• Il Sistema Finanziario
• Funzioni della banca
• I processi core
• Crediti• Titoli
• Struttura organizzativa
• Servizi bancari
• Sistemi IT
Indice
Slide 3
Caratteristiche
• Soggetti e strumenti
• I fabbisogni
• I circuiti finanziari
• Funzioni
• Istituzioni
• Vigilanza
Sistema Finanziario
Il Sistema Finanziario - struttura
Sistema Finanziario
Istituzioni Finanziarie Norme
Mediatori Finanziari
Intermediari Finanziari
MOT
MTA
IDEM
SEDEX
MTF
EXPANDI
Banca d’Italia
Consob
IVASS
CONVIP
MercatiAttività Finanziarie
Banche
Assicurazioni
Investitori Istituzionali
SIMBanche
Intermediari mobiliari
Contratti debito
Partecipazioni
Contratti Derivati
Contratti Assicurativi
Il soddisfacimento dei fabbisogni
Classificazione delle istituzioni finanziarie
Attività Segmenti di attività Intermediari
Esercizio del credito Credito a breve e a medio-lungo periodo
•Banche
Leasing finanziario •Società di leasing finanziario•Banche
Factoring •Società di factoring•Banche
Credito al consumo •Società di credito al consumo•Banche
Finanziamento mobiliare Assunzione di partecipazioni nel capitale delle imprese
•Finanziarie di partecipazione•Società di merchant banking e di venture capital•Banche
Sottoscrizione e collocamento titoli
•SIM•Società di merchant banking•Banche
Classificazione delle Istituzioni Finanziarie (segue)
Attività Segmenti di attività Intermediari
Negoziazione Negoziazione titoli in conto proprio e per conto terzi
•SIM•Banche
Gestione del risparmio Gestione individuale del risparmio •SIM•SGR•Banche
Gestione collettiva del risparmio •SGR (fondi comuni di investimento)•SICAV
Assicurazione Assicurazione vita e previdenza •Società di assicurazione•Istituti di previdenza•Fondi pensione
Assicurazione danni •Società di assicurazione
Servizi di pagamento Offerta di strumenti di pagamento •Banche •Società emittenti carte di credito
Incasso e pagamento •Società di incasso e pagamento
Sistema finanziario - circuiti
SF > 0 SF < 0
Strumenti finanziari
Mercati
DIRETTO
IntermediarioFinanziario
INDIRETTO
Sistema finanziario: Funzioni
FUNZIONE CREDITIZIA (o di allocazione delle risorse):
o trasferimento di saldi finanziari da settori in surplus (SF > 0) a settori
in deficit (SF < 0);
o trasformazione di rischi e scadenze (Intermediazione creditizia);
o attivazione circuito diretto su base mobiliare (es. servizi di
negoziazione in conto terzi);
o attivazione circuito indiretto su base mobiliare (es. negoziazione in
conto proprio con controparte diretta)
Sistema finanziario: Funzioni
FUNZIONE MONETARIA (regolamento degli scambi):
o trasferimento del potere d’acquisto;
o moneta a corso forzoso
o moneta bancaria (scritturale): trasformazione rischio di controparte
o strumento di controllo della politica monetaria (moltiplicatore dei
depositi).
Sistema finanziario: Funzioni
FUNZIONE DI GESTIONE DEI RISCHI PURI (di natura assicurativa):
o Obiettivo: fronteggiare eventi avversi di natura aleatoria;
o Assicurazioni;
o Derivati.
Sistema finanziario: Istituzioni
A seguito delle sempre più marcata osmosi fra comparti finanziari (es.
bancassurance, attività di intermediazione mobiliare svolta da banche) è
opportuno ragionare per funzioni/attività più che per soggetti.
Intermediari finanziari: trasformazione delle attività finanziarie in termini di:
o importo: aggregazione (pooling) di risorse singolarmente limitate per
finanziamenti di ampia portata;
o scadenza: conversione di forme di provvista a breve con impieghi a
medio/lungo;
o forma tecnica: es: raccolta tramite emissione obbligazionaria
caratterizzata impieghi verso corporate con forme tecniche e
contrattuali complesse;
o rischio: raccolta con strumenti a basso rischio e finanziamento di
attività a rischio elevato (es. venture capital).
Categorie di Intermediari Finanziari: funzioni
BANCHE:
o Funzione Monetaria;
o Funzione Creditizia (di allocazione delle risorse);
o funzione di gestione dei rischi di natura finanziaria (tasso, controparte,
credito, cambio, mercato, liquidità)
ASSICURAZIONI:
o funzione assicurativa: copertura di rischi puri, demografici e finanziari;
o funzione di allocazione delle risorse: investimenti, offerta di strumenti
di gestione del risparmio
Sistema finanziario: Istituzioni
Mediatori finanziari: non svolgono attività di trasformazione “con il proprio
bilancio” di rischi e scadenze, ma offrono servizi volti a facilitare il
funzionamento del circuito diretto.
Intermediari mobiliari: forniscono supporto alle attività di negoziazione sui
mercati mobiliari garantendone la liquidità
o negoziazione in strumenti finanziari in conto proprio (dealer) o in conto
terzi (broker);
o collocamento di strumenti finanziari;
o ricezione e trasmissione ordini;
o consulenza finanziaria;
o …
Vd. Regolamento Consob 11522 e successivi aggiornamenti.
Sistema finanziario: Istituzioni
Mediatori finanziari: non svolgono attività di trasformazione “con il proprio
bilancio” di rischi e scadenze, ma offrono servizi volti a facilitare il
funzionamento del circuito diretto.
Investitori istituzionali: svolgono servizi di asset management
o gestione individuale del risparmio (GPM, GPF) (SIM, SGR, Banche);
o gestione collettiva del risparmio (OICR e Fondi Pensione);
o OICR: Fondi comuni di investimento, SICAV
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Caratteristiche
• Modelli
• Forme • Strumenti
Normativa e Vigilanza
Modelli di vigilanza
Vigilanza accentrata: un’unica autorità di vigilanza monitora il
comportamento di tutti gli intermediari indipendentemente dalla tipologia
di attività svolte o dalla tipologia di intermediario;
Vigilanza decentrata: contemporanea presenza di più autorità di vigilanza
o vigilanza istituzionale (per soggetti): esercitata per tipo di
intermediario (es. ISVAP, COVIP);
o vigilanza per finalità: ciascuna autorità monitora il raggiungimento di
un obiettivo specifico (es. stabilità, concorrenza, ecc.) (Consob, BI);
o vigilanza per attività: classi omogenee di attività vengono regolate allo
stesso modo, indipendentemente dal soggetto che le svolge.
o vigilanza supplementare: conglomerati finanziari (es. Gruppo Generali)
Forme di vigilanza
Vigilanza strutturale
Vigilanza prudenziale
SStrumenti di vigilanzamenti di vigilanza
Vigilanza regolamentare: verifica del rispetto di determinati principi di
natura regolamentare volti ad assicurare obiettivi di micro e macro stabilità.
(es. patrimonio di vigilanza – Basilea II – Solvency II). (ISVAP, Consob);
Vigilanza informativa:
o invio di segnalazioni di vigilanza alle autorità;
o Definizione responsabilità vertici aziendali (es. Dirigente preposto ex
legge 262/05 – art. 154-bis TUF);
Vigilanza ispettiva
Vigilanza supplementare sui conglomerati finanziari
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Caratteristiche
• Moneta a corso legale
• Moneta scritturale
• Moltiplicatore dei depositi
Funzione Monetaria
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Moneta legale
Cliente 1 Depositi di moneta
Cliente 2Riceve in prestito
monetaBANCA
1.000 1.000
Depositante 1
Debito verso depositanti=
1.000
SStrumenti di vigilanzamenti di vigilanza
• Il Depositante 1 può utilizzare il proprio deposito presso la banca per regolare transazioni commerciali;
• in queste condizioni le possibilità di sviluppo del business bancario dipendono dalla massa di depositi effettuati dai singoli depositanti;
• la banca opera rivestendo un ruolo da depositante
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Moneta legale
Cliente 1 Depositi di moneta
Cliente 2Riceve in prestito
monetaBANCA
1.000 500
500
Mutuatario 1
ML ML
ML
SStrumenti di vigilanzamenti di vigilanza
• Per incrementare il volume di commissioni la banca comincia a svolgere attività creditizia;
• utilizza una quota dei depositi creati dal Depositante 1;
• la quota è determinata in funzione della probabilità che il Depositante 1 reclami i propri fondi interamente prima che questi siano rientrati in possesso della banca
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Moneta legale
Cliente 1 Depositi di moneta
Cliente 2Riceve in prestito
monetaBANCA
1.000500
500
Mutuatario 1=
Depositante 2
ML
ML
500
MS
Debito verso depositanti=
1.500
Credito verso mutuatari=
500
SStrumenti di vigilanzamenti di vigilanza
• Il Mutuatario 1 deposita quanto ricevuto dalla banca presso lo stesso istituto;
• in questa condizione i prestiti hanno generato i depositi;
• La quota di fondi depositata dipende dalla propensione a trattenere moneta del depositante 2
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Moneta legale
Cliente 1 Depositi di moneta
Cliente 2Riceve in prestito
monetaBANCA
1.000 500
500
Mutuatario 2
ML
ML
500
MS
Debito verso depositanti=
1.500
Credito verso mutuatari=
1.000
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Moneta legale
Cliente 1 Depositi di moneta
Cliente 2Riceve in prestito
monetaBANCA
1.000500
500
Mutuatario 1=
Depositante 2
ML
ML
500
MS
Debito verso depositanti=
2.000
Credito verso mutuatari=
1.000
500
Mutuatario 2=
Depositante 3
500
SStrumenti di vigilanzamenti di vigilanza
• Si assiste ad un processo di moltiplicazione dei depositi che tenderà a esaurirsi in funzione della propensione del pubblico a detenere moneta ed in funzione della banca a concedere prestiti;
• Il pubblico comincia ad utilizzare (es. Mutuatario 2 = Depositante 2) moneta scritturale per regolare le proprie transazioni commerciali;
• i debiti bancari si sostituiscono alla moneta a corso legale (moneta bancaria);
• situazioni di fallimento e corsa agli sportelli
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Considerazioni
• Immettendo nel circuito moneta scritturale i prestiti creano i depositi (loans make deposits);
• la quota di moneta scritturale che rientra presso il sistema bancario dipende dalla propensione al risparmio dei depositanti (…);
• nell’assolvimento della funzione monetaria, la banca sostituisce propri debiti a passività del debitore (trasformazione di rischi);
• Il numero di “passaggi” sarà tanto più elevato quanto minore sarà la propensione del pubblico e delle banche a trattenere moneta senza immetterla nel circuito dei pagamenti
• La massa di moneta scritturale a disposizione della banca sarà maggiore del corrispondente saldo in moneta legale
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Il moltiplicatore dei depositi
Sia:
∆ML: immissione dei moneta legale nel sistema
D: ammontare dei depositi
MLB: quantità di moneta presso le banche
MLP: quantità di moneta presso il pubblico
b = MLB/D
p = MLP/D
Ne deriva:
∆MLB = b∆D ∆D = (1/b+p) * ∆ML
∆MLP = p∆D
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Banca Retail
Profitto Netto
Cliente 2 paga interessi passivi sui
prestiti
Cliente 1 riceve interessi attivi dai
depositi
BANCACliente 1
Depositi di monetaCliente 2
Riceve in prestito moneta
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Catena del valore di una Banca Retail
7 Sviluppo e gestione delle risorse umane
8 Gestione dell’information technology
9 Gestione finanziaria
10 Garanzia della conformità normativa
11 Gestione delle relazioni con gli stakeholder
12 Gestione dei servizi legali
13 Gestione dei cambiamenti e miglioramenti
Gestione dei processi
1Progettazioneprodotti& servizi
2
Prestiti versoclienti
5
Mercato& vendite
3
Depositi deiclienti
4
Gestionepatrimonio & investimenti
6
Processi operativi
Realizzazione& gestione dellapianificazione
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Finanziamento
• Istruttoria
• Delibera
• Stipula
• Erogazione
• Gestione condizioni
• Gestione c/c
• Liquidazione
• Gestione pratiche di fido
• Rimborso
Funzione Creditizia
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Forme tecniche
• Apertura di credito in conto corrente
• Anticipazione
• Riporto
• Sconto
• Credito documentale
• Mutuo
• …
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Istruttoria
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Raccolta informazioni
Analisi rischi e garanzie
Valutazione merito di credito
Sistemi di scoring
Gestione anagrafiche
Istruttoria
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Istruttoria
• La fase di istruttoria predispone le informazioni che consentono di valutare il merito di credito del potenziale mutuatario, con contestuale valutazione delle garanzie;
• La valutazione viene effettuata attraverso una prima fase di raccolta di informazioni interne o esterne alla banca, utilizzando anche strumenti di natura automatica. Valutazione delle fonti primarie e secondarie (CR, PTR, garanti, garanzie, valore ipotecato, …);
• La valutazione del merito di credito può essere di natura qualitativa o quantitativa (scoring)
• Il processo valutativo, in funzione dell’ammontare del credito, può concentrarsi a livello di filiale o interessare uffici di Direzione Centrale, coerentemente con i poteri delegati.
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Raccolta informazioni
• verifica l'eventuale presenza di affidamenti in essere;
• effettua l'eventuale censimento del Cliente;
• verifica/inserimento cliente in portafoglio con assegnazione ad un gestore coerentemente alla natura del cliente;
• verifica la completezza e la correttezza della documentazione ai fini dell’istruttoria di fido e valutazione del merito creditizio;
• compila la domanda e raccoglie la firma di tutti i soggetti interessati;
• richiede (se non richiesto nello svolgimento delle attività preliminari) la visura camerale per tutti i soggetti legati all’operazione;
• verifica della coerenza dei dati inseriti per il calcolo del preventivo e se non fattibile interrompe l’istruttoria;
• verifica l'esistenza di fatti negativi/pregiudizievoli;
• consulta i rischi presenti a livello Banca;
• consulta i rischi presenti a livello di sistema.
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Anagrafiche, manutenzione
Tipologie di anagrafiche:
Anagrafica Clienti ed Anagrafica Prodotti
Tipo di contoTermini & Condizioni
Dettagli cliente
Transazioni
Conto cliente
AnagraficaClienti
AnagraficaClienti
AnagraficaProdotti
AnagraficaProdotti
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Anagrafiche, controlli
Esempi di controllo:• Accesso ristretto alle anagrafiche a solo il personale che
necessita di utilizzarle nella propria attività giornaliera, e non dovrebbero essere accessibili al personale che ha accesso ai dati transazionali.
• Comunicare le modifiche alle anagrafiche e realizzare una verifica indipendente per assicurarsi che tutte le modifiche sono valide ed accurate
• Formare il personale sulle normative e regolamenti che governano il trattamento dei dati personali
• Verificare le modifiche sull’anagrafica prodotti in un ambiente di test prima di applicarle nell’ambiente di produzione.
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Determinazione scoring
• Input nel sistema applicativo di scoring e valutazione dell’output ottenuto;
• Richiesta valutazione/autorizzazione di un organo superiore quanto vi siano
• elementi di natura qualitativa che possono condurre ad una conclusione di fattibilità anche in presenza di scoring negativo
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Determinazione scoring (esempio)
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Determinazione scoring (esempio)
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Istruttoria
Obiettivo: Valutazione del merito di credito.
Rischi:
• Carente gestione delle anagrafiche
• Errate o insufficienti informazioni per identificare il mutuatario;
• Errata valutazione del profilo di rischio;
• Errata valutazione della solvibilità del mutuatario;
• Errata valutazione delle fonti secondarie;
• Errata interpretazione delle informazioni da parte della filiale.
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Delibera
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Conformità poteri di firma
Inoltro richiesta di delibera
Procedura di fido elettronico
Approvazione
Gestione anagrafiche
Delibera
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Delibera
• Sulla base delle informazioni raccolte ed elaborate in fase di istruttoria si delibera la successiva erogazione del credito;
• Le attività di delibera sono definite in funzione dei poteri di firma (deleghe) attribuiti ai diversi livelli gerarchici in funzione dell’ammontare del fido;
• Utilizzo di controlli/routine applicativi di natura automatica (procedura di fido elettronico);
• Aspetti connessi a profili ed accessi coerenti con quanto stabilito dal Consiglio.
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Delibera
Obiettivo: Concessione credito.
Rischi:
• Errate o insufficienti informazioni per concessione credito;
• Errata interpretazione delle informazioni da parte della filiale;
• Segregazione dei compiti;
• Poteri di firma;
• Concessioni credito non autorizzate;
• Errato setting dei parametri (tabelle guida) della procedura di fido elettronico;
• …
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Delibera
Flowchart
Direttore filiale
Verifica esito score
2.4
Direttore filiale
Verifica informazioni aggiuntive
2.7
Sono pregiudizievoli?
SI
Direttore filiale
Valutazione di merito
E’ meritevole?
SI
END
NO
NO
Servizio Fidi
Verifica documentazione/
correttezza alimentazione
1
Ousourcer CRIF
Lancio del sistema per calcolo score Sprint Navigator
APPLICATIVO
Sprint NavigatorAPPLICATIVO
Atto notarile
Sprint NavigatorAPPLICATIVO
Organo deliberante centrale
Verifica controlli filiale
2.8
APT 1Protesti
CE.RI
Applicativo Scoring
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Delibera
Matrice controlli
Slide 52
Stipula
Slide 53
Verifica requisiti contrattuali
Verifica approvazioni interne
Verifica conformità normativa
Sottoscizione contratto
Aggiornamento sistemi
Stipula
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Stipula
• L’addetto di filiale (o di Direzione) verifica l’esistenza dei requisiti contrattuali relativi al mutuatario oltre all’esistenza delle necessarie autorizzazioni interne;
• Una volta accertata l’esistenza di richiesta formale da parte del mutuatario, si verifica il rispetto di criteri di conformità alla normativa (es. in materia di usura);
• A fronte delle verifiche di cui sopra viene effettuata la stipula che comporta, in funzione della tipologia di credito concesso, il completamento di attività di natura formale e conseguente registrazione della transazione all’interno dei sistemi gestionali della banca.
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Stipula
Obiettivo: Definizione delle condizioni contrattuali.
Rischi:
• Errata definizione delle soglie per adempimenti normativi (tassi oltre quelli di usura);
• Errate condizioni contrattuali;
• Inaccuratezza/ Incompletezza dei dati inseriti a sistema;
• Segregazione dei compiti
• …
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Erogazione
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Predisposizione strumenti tecnici
Determinazione ammontare da erogare
Definizione tempistiche
Accredito in conto corrente
Aggiornamento sistemi
Erogazione
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Erogazione
• Sulla base delle informazioni raccolte ed elaborate in fase di istruttoria si delibera la successiva erogazione del credito;
• Vengono predisposti gli strumenti tecnici idonei e coerenti con quanto definito in fase di stipula (es. Credito per cassa, sconto, anticipazione, …);
• Viene determinato l’ammontare del credito da erogare e le tempistiche di erogazione;
• Viene accreditato il conto corrente del mutuatario per un valore
corrispondente a quello da erogare, attivando le procedure gestionali di
competenza (es. Mutui e conti correnti)
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Erogazione
Obiettivo: Erogazione del credito secondo forme tecniche e condizioni contrattuali stabilite
Rischi:
• Assenza di tempestività nell’erogazione del credito;
• Coordinate bancarie non corrette;
• Forma tecnica non coerente con condizioni contrattuali;
• Condizioni derogate non autorizzate;
• Inaccuratezza/ Incompletezza dei dati inseriti a sistema;
• Attivazione delle procedure gestionali interessate non sincrona;
• …
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Gestione delle Condizioni
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Determinazione condizioni iniziali
Variazione condizioni (condizioni in deroga)
Conformità normativa
Livelli autorizzativi a sistema
Aggiornamento sistemi
Gestione Condizioni
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Gestione Condizioni
• A sistema è impostata una stringente segregazione di ruoli;
• Molti codici Competenze non possono essere derogati, quanto derogabile in autonomia dalla filiale, giornalmente viene riportato su un report che viene inviato al direttore di filiale che ne monitora i cambiamenti;
• Per la trasparenza bancaria il cliente deve essere contestualmente informato della modifica apportata alle sue condizioni;
• Caso di modifica dell’intero contratto e non di una singola condizione (chiusura e riapertura del rapporto con conseguente segnalazione al Cliente);
• Escalation nel caso in cui l’addetto non sia abilitato ad autorizzare variazioni di condizioni (diverso da condizioni derogate) (es. Direttore Commerciale - Vice Direttore Generale - Direttore Generale)
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Movimentazione c/c
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Acquisizione dati da modulo condizioni
Movimenti di filiale e di direzione
Movimenti diretti e altri partitari
Gestione forzature
Aggiornamento sistemi
Movimentazione c/c
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Apertura conto: rischi
• Riciclaggio di denaro, proventi da reati e frodi sono un rischio per qualsiasi banca
• Nella fase di apertura conto è fondamentale una verifica dell’identità
• Numerose leggi e regolamenti, quindi vi sono probabilmente numerosi elementi in termini di conformità normativa nel processo di apertura conto
• È necessario pensare ai differenti canali di vendita: - filiali/posta/internet
Slide 66
Movimentazione c/c
• Per ciascuna operazione la procedura c/c si interfaccia con l'applicazione (modulo) "Condizioni" per ottenere informazioni quali giorni banca e valuta da applicare ed aggiorna la posizione del cliente;
• Le operazioni che danno luogo a movimentazioni dei conti correnti possono essere comprese in due grandi macro gruppi:
• Operazioni di filiale: operazioni che vengono svolte tramite intervento dell'operatore di sportello (on-line);
• Operazioni via batch: tutte le altre tipologie di operazioni.
• Per alcuni tipi di operazioni di filiale (quali ad esempio bonifici, ecc) il sistema applicativo permette di effettuare delle forzature, che possono essere utilizzate, ad esempio, quando si supera il fido concesso;
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Movimentazione c/c (segue)
Tali forzature possono avvenire in due maniere:
• Forzatura dell'operatore --> In tal caso l'operatore forza il sistema; l'operazione "forzata" viene inserita nell'elenco forzature. Il Direttore di Filiale può in ogni momento prendere visione delle forzature effettuate e dare l'ok (fleggare la forzatura);
• Forzatura con richiesta --> l'operatore chiede contestualmente l'autorizzazione al direttore di filiale il quale:• se da l'ok (e quindi “flagga” per autorizzazione la forzatura)
consente di effettuare l'operazione dall'operatore di sportello;• se nega l'ok non consente l'operazione nè da la possibilità di
ripercorrere il filone forzatura dell'operatore.
• Le forzature, entro fine giornata devono essere tutte flaggate dal Direttore di filiale
Slide 68
Movimentazione c/c (segue)
Esistono due tipologie di movimenti:
• bonifici in uscita;
• altri partitari (portafoglio, mutui, ...).
Gli addebiti massivi (bonifici in uscita) vengono lavorati:
• direttamente dalla filiale;
• tramite home-banking;
• dal Service (a carico della banca l’onere di verificare l’operato del Service).
Per gli altri partitari, quotidianamente è eseguita una procedura batch che
contabilizza tutte le operazioni validate dagli uffici responsabili.
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Movimentazione c/c (segue)
Le operazioni che avvengono via batch possono essere di due tipi:
• o direttamente sul conto;
• o sul conto partite anomale (poichè non si trova il conto corretto, vi sono problemi di attribuzione, il conto nel frattempo è stato chiuso,...).
A seguito dell'esecuzione di tale procedura viene generato un report di sintesi,
che sarà controllato da un operatore con frequenza adeguata.
Viene inoltre prodotto un ulteriore report "Tabulato sconfinati". In tale tabulato
vengono riportate tutte quelle operazioni che confluiscono sul conto via batch che
fan si che il conto, a seguito delle stesse vada in "rosso".
Tale tabulato viene monitorato tutti i giorni dal Direttore di Filiale con i singoli
gestori coinvolti.
Slide 70
Liquidazione
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Acquisizione dati
Calcolo competenze
Addebito/accredito competenze
Gestione forzature
Aggiornamento sistemi
Liquidazione
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Liquidazione
• Il calcolo delle competenze, sia per la parte debitoria che per quella creditoria,
viene effettuata attraverso elaborazioni batch;
• La routine automatica effettua usualmente le seguenti operazioni:• raccoglie tutti i dati relativi alle operazioni avvenute nel corso del periodo di
riferimento;• definisce in dettaglio la liquidazione, associando ad ogni singola operazione
le condizioni economiche previste.
Effettuazione di verifiche su base campionaria volte alla individuazione di errori
relativi a:
• Movimenti
• Calcolo numeri
• Date valuta
• Algoritmo
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Liquidazione
Durante la fase di liquidazione, si genera una scrittura contabile che imputa le
competenze sul conto economico e, per contropartita, su un conto transitorio.
Quando le competenze sono state contabilizzate sui conti, le stesse sono stornate
dal conto transitorio.
Per assicurare la quadratura tra conto economico e conto transitorio, e conto
transitorio e contabilità, sono generati in automatico dei report di quadratura, che
evidenziano eventuali squadrature esistenti dovute alla permanenza di
contropartite transitorie.
Slide 74
Gestione delle pratiche di fido
Slide 75
Crediti in bonis
Incagli
Sofferenze
Valutazioni di bilancio
Aggiornamento sistemi
Gestione pratiche di fido
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Gestione delle pratiche di fido
La valutazione delle pratiche di fido può condurre ad identificare:
• Crediti “in bonis”;
• Incagli: rapporti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, che sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo;
• Sofferenze: l’intera esposizione nei confronti di soggetti in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle previsioni di perdita e dall’esistenza di eventuali garanzie.
Gestione legale delle pratiche di fido
• segnalazione in Centrale Rischi delle posizioni in contenzioso/sofferenza;
• monitoraggio posizioni affidate a legali esterni;
• rispetto della procedura contenzioso (reporting periodico alla Direzione Generale).
Slide 77
Rimborso
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Incasso rate
Verifica saldo
Calcolo competenze finali
Estinzione c/c di appoggio
Aggiornamento sistemi
Rimborso
Slide 79
Estinzione Conti Correnti
• verifica che non esistano dei servizi collaterali (es. carte di credito, carte di debito, ordini di addebito continuativi, utenze) legate al conto corrente in oggetto (controllo in genere automatico);
Durante l'inserimento delle richieste di estinzione, l'addetto di Filiale definisce il
tipo di saldo, che generalmente è uno dei dei seguenti:
• Saldo per competenze: Normale procedura di saldo con calcolo delle competenze;
• Saldo per sofferenze: Viene eseguito per chiudere una posizione passandola al contenzioso per il recupero crediti
Tutte le notti sono eseguite delle procedure batch di calcolo dei conteggi
sulla liquidazione per tutte le richieste di estinzione create il giorno
precedente.
Slide 80
Estinzione Conti Correnti
Obiettivo: Corretta gestione dei contratti in chiusura.
Rischi:
• Errato adempimento dei vincoli di chiusura;
• Errato calcolo del saldo in liquidazione.
Slide 81
Depositi - Contabilità
Apertura Conto
Deposito
Prelievi
Calcolo interessi & pagamenti
Anagrafiche
Impatto in contabilità?
CreditiDebiti
7
4 Deposito cliente(Liability – B/S)
Cassa a banca(Asset – B/S)
4 Deposito cliente(Liability – B/S)
Cassa a banca(Asset – B/S)
4 Interessi passivi(Expense - P&L)
Debiti vs clienti(Liability – B/S)
7Debiti vs Clienti
(Liability B/S)Cassa a banca(Asset – B/S)
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Prestito - Contabilità
Richiesta
Erogazione
Rimborsi
Mancati pagamenti
Anagrafiche
Interessi
Impatto incontabilità
7
4Presiti a clienti(Asset – B/S)
Cassa e banca(Asset – B/S)
4 Prestiti a clienti(Asset – B/S)
Cassa e banca(Asset – B/S)
4
Cassa e banca(Asset – B/S)
7
Commissioni & spese(Income – P&L)
Cassa e banca(Asset – B/S)
Perdite su crediti(Income – P&L)
4 Ricavi da interessi(Income – P&L)
Fondo svalutazionecrediti
(Liability – B/S)
Slide 83
Bilancio
Stato Patrimoniale
AttivitàCassa e bancaPrestiti verso clienti
PassivitàDepositi
RiserveFondo svalutazione crediti
Stato Patrimoniale
AttivitàCassa e bancaPrestiti verso clienti
PassivitàDepositi
RiserveFondo svalutazione crediti
Conto economico
RicaviRicavi da interessiCommissioni
CostiInteressi passivi e altri oneri
Conto economico
RicaviRicavi da interessiCommissioni
CostiInteressi passivi e altri oneri
Il soddisfacimento dei fabbisogni
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Gestione Titoli
• Apertura dossier titoli
• Ricezione ordini
• Trasmissione ordini
• Esecuzione e conferma ordini
• Amministrazione cedole e liquidazione
• Estinzione dossier titoli
Funzione Creditizia
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Negoziazione per conto proprio
• Attività di dealing: la banca riceve l’ordine del cliente e si propone come controparte diretta dell’operazione. Il cliente ha la facoltà di accettare pagando il full price (senza ulteriori commissioni);
• Funzioni:• Facilita la rapida conclusione del deal;• Garantisce liquidità per quei titoli non quotati;• Eventuale trasferimento dell’ordine al mercato se il cliente
non accetta la proposta
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Negoziazione per conto proprio
• Ricavi: profitti/perdite su negoziazione, interessi e dividendi ;• Costi: interessi passivi su finanziamenti per portafogli titoli e
liquidità in essere
• Rischi tipici:• Rischi di mercato (posizione, interesse, cambio);• Rischio operativo
• Un dealer particolare è il Market Maker che propone in via continuativa per determinati titoli prezzi impegantivi sia in acquisto che in vendita
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Negoziazione per conto terzi
• Attività di brokeraggio: la banca interviene sul mercato alla ricerca di una controparte sulla base dell’ordine conferito dal cliente
• Servizi accessori: consulenza e informazioni finanziaria; deposito e amministrazione titoli
• Funzioni:Ricerca controparte;Accesso ai mercati regolamentati;Collegamento alle piattaforme tecnologiche;Garanzia anonimato
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Negoziazione per conto terzi
• Ricavi: commissioni di negoziazione sulle transazioni eseguite;
• Costi: prevalentemente fissi (connessioni, personale);
• Tipologia di clientela: privati vs istituzionali;
• Servizi accessori: consulenza ed informazione finanziaria, accesso on-lin, dealing e market maker, deposito ed amministrazione titoli.
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Analisi delle fasi di processo
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Apertura dossier titoli
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Verifica anagrafica
Verifica c/c di appoggio
Apertura dossier
Assolvimento oneri formali
Apertura dossier titoli
Autorizzazione condizioni economiche
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Apertura dossier titoli
• A fronte di una richiesta da parte del potenziale investitore l’addetto di filiale verifica l’esistenza di informazioni già presenti in anagrafica clienti che possano essere complete per la gestione del portafoglio titoli;
• Poiché le somme legate all’attività in titoli transiteranno su un conto corrente, se ne verifica l’esistenza. L’assenza di un conto corrente di appoggio non consente l’apertura di un dossier titoli;
• In caso non sia già censito un c/c le attività passano temporaneamente alla procedura c/c per le operazioni di censimento;
• La raccolta di tutti gli elementi formali conclude il censimento di un nuovo conto titoli, legato al proprio conto corrente di appoggio.
• L’addetto di filiale consegna la documentazione al cliente.
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Apertura dossier titoli (segue)
• La pratica viene passata dalla filiale alla Direzione Centrale per le approvazioni del caso;
• La Direzione Centrale svolge attività di verifica in merito alle condizioni economiche applicabili tenendo conto del tipo di servizio che sarà offerto e delle deleghe;
• Concluso il processo autorizzativo è possibile far partire l’operatività sui conti di competenza (titoli e c/c di appoggio).
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Apertura di un dossier titoli (rischi)
Obiettivo:
Corretta apertura di un dossier titoli
Rischi:
• Errate o insufficienti informazioni per identificazione investitore;
• Condizioni non autorizzate dal cliente;
• Condizioni derogate non autorizzate dalla preposta funzione aziendale;
• Inaccuratezza/ Incompletezza dei dati inseriti a sistema;
• Assenza censimento conto corrente di appoggio;
• Errato abbinamento fra conto titoli e conto corrente di appoggio;
• …
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Ricezione ordine
Controllo intestazione e conflitto di interessi
Registrazione ordine
Controllo vendite allo scoperto
Ricezione ordini
Verifica prezzi e accettazione da parte del cliente
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Ricezione ordini
• A fronte della ricezione dell’ordine (di acquisto o vendita) l’operatore verifica la coerenza dell’ordine con l’operativa ammessa rispetto all’investitore titolare.
• In caso di difformità (operazione non adeguata) è necessario ottenere esplicita autorizzazione da parte dell’investitore al fine di gestire il potenziale conflitto di interessi fra la banca e lo stesso investitore;
• L’ordine viene registrato nei sistemi gestionali della banca conformemente a quanto previsto dalla normativa in materia (regolamento CONSOB);
• A fronte del divieto di effettuare vendite allo scoperto per conto della clientela, l’operatore verifica la capienza del portafoglio titoli;
• L’operatore verifica, inoltre, le condizioni di prezzo applicabili.
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Ricezione ordini
Obiettivo:
Corretto e completo recepimento degli ordini
Rischi:
• Errate o insufficienti informazioni per identificazione investitore;
• Condizioni di rischio non autorizzate dal cliente;
• Applicazione delle condizioni di investimento non corrette;
• Inaccuratezza/ Incompletezza dei dati inseriti a sistema;
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Trasmissione ordine al mercato o alla SIM
Verifica ricezione
Registrazione Trasmissione
Trasmissione ordini
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Trasmissione ordini
• L’ordine ricevuto viene immesso direttamente sul mercato, per trading diretto, o trasmesso alla SIM di negoziazione;
• L’operatore verifica l’effettiva ricezione dell’ordine da parte della SIM di riferimento controllando la congruità delle condizioni inoltrate rispetto all’ordine ricevuto e verificando il rispetto del criterio di successione temporale;
• Preventivamente sono state definite le commisioni da riconoscere alla SIM per la sua attività di negoziazione;
• L’ordine trasmesso viene registrato a sistema.
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Trasmissione ordini
Obiettivo:
Corretto e completo invio degli ordini
Rischi
Assenza di tempestività
Inaccuratezza
Rispetto delle condizioni di compravendita
Non rispetto SoD
Assenza di appropriato livello autorizzativo
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Ricezione eseguito
Aggiornamento portafoglio investitore
Registazione sistema di back-office
Esecuzione e conferma ordini
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Esecuzione e conferma ordini
• Il dipartimento di trading della banca o la SIM di negoziazione eseguono l’ordine nel rispetto di un criterio di best execution;
• Il portafoglio del cliente viene aggiornato con i movimenti in acquisto o vendita, verificando la coerenza di attribuzione al portafoglio e i relativi saldi;
• Il sistema di back office registra l’operazione in contabilità.
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Esecuzione e conferma ordini
Obiettivo:
Corretta esecuzione degli ordini ricevuti
Rischi:
Incorretta registrazione dei dati gestionali e dei dati contabili rispetto alle comunicazioni delle controparti;
Assenza di completezza
Assenza di tempestività
No SoD
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Estrazione situazione cedole
Rimborso cedole
Amministrazione cedole e liquidazione
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Amministrazione cedole e liquidazione
• Periodicamente l’operatore effettua un’estrazione da sistema delle cedole di prossima scadenza;
• Verifica la coerenza dei tassi e del relativo rendimento dei titoli obbligazionari e l’utile distribuito p/s per i titoli azionari incrociando i dati con il sistema Bloomberg;
• L’operatore effettua la liquidazione delle cedole determinando l’importo da accreditare all’investitore;
• Effettua l’accredito sul conto corrente di appoggio verificando la completezza e l’accuratezza delle liquidazioni effettuate e degli importi accreditati.
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Amministrazione cedole
Obiettivo:
Esecuzione della liquidazione cedole e rimborsi in maniera completa e accurata
Rischi:
Inaccuratezza dei dati presenti nel sistema gestionale;
Inaccuratezza dell’aggiornamento dei tassi a sistema;
Incompletezza o inaccuratezza delle liquidazioni effettuate;
Incongruenza degli accrediti sul conto corrente di appoggio;
…
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Ricezione richiesta di estinzione
Verifica situazione dossier ante estinzione
Estinzione dossier titoli
Chiusura dossier e rapporti correlati
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Estinzione dossier titoli
• La banca riceve richiesta di chiusura del rapporto titoli dal titolare verificandone identità e correttezza;
• Verifica rapporti in corso a valere sul conto titoli (es. vendite in corso, utilizzo del portafoglio per investimenti in GPM);
• Vendita titoli residui e accredito del controvalore sul conto corrente di appoggio;
• Raccolta firme per accettazione della chiusura da parte del cliente;
• Chiusura effettiva del dossier titoli e del conto di appoggio (se su di esso non insistono altri rapporti attivi);
• Archiviazione della documentazione.
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Estinzione dossier titoli
Obiettivo:
Corretta estinzione del rapporto regolato tramite dossier titoli
Rischi:
• Errate o insufficienti informazioni per identificazione investitore;
• Presenza di posizioni attive nel dossier titoli;
• Condizioni non autorizzate dal cliente;
• Estinzione non autorizzata dalla preposta funzione aziendale;
• Inaccuratezza/ Incompletezza dei dati inseriti a sistema;
• Verifica servizi correlati
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Modelli
• Banca universale
• Gruppo bancario
• Struttura funzionale
• Struttura divisionale
per prodotti per area geografica per segmenti di mercato
Struttura organizzativa
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Struttura organizzativa formale
• Banca Universale:- Vantaggi informativi;- Migliore gestione delle relazione con la clientela;- Economie di scala e di scopo.
• Gruppo Bancario:- Maggiore controllo dei rischi;- Maggiore flessibilità operativa;- Maggiore economie di specializzazione.
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Assetto organizzativo
• Funzionale:- Favorisce economie di specializzazione e di scala;- Orienta le unità verso obiettivi parziali e comporta il rischio
di segmentazione culturale;- Rende difficile la misurazione di risultati per
prodotto/cliente.
• Divisionale:- Efficace nella gestione della complessità- Comporta costi di struttura elevati- Comporta rischi di conflitti tra unità per l’allocazione delle
risorse.
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Strutture organizzative divisionali
• Divisionale per aree geografiche;
• Divisionale per prodotti;
• Divisionale per segmenti di mercato.
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Strutture divisionale per aree geografiche
Direzione generale
Area territoriale A Area territoriale CArea territoriale B
Funzioni di Area
dipendenze
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Strutture divisionale per segmenti di mercato
Direzione generale
Retail banking Private bankingCorporate banking
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Strutture divisionale per prodotti
Direzione generale
D1Divisione
di prodotto
Mercatodi riferimento
D3D2 Dn
F2 Fn
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• Servizi di pagamento
• Strumenti di raccolta
• Strumenti di impiego
• Servizi di investimento e di risk management
• Servizi di investment banking e consulenza
Servizi bancari
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Strumenti di pagamento
La maggior parte degli strumenti di pagamento, facendo
riferimento a moneta bancaria, necessita della disponibilità di
un conto corrente.
• Principali strumenti:- Cliente privato: Assegni (bancari, circolari), carte di
pagamento (credito, debito, prepagate)- Cliente corporate: Bonifici, MAV, Ri.Ba, RID
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Trasferimento delle risorse nel tempo
Soggetti in deficit di risorse
Soggetti in
surplus di risorse
BANCA
MERCATI FINANZIARI
Circuito diretto
Circuito indiretto o intermediato
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Intermediazione creditizia
Gli strumenti di intermediazione creditizia utilizzati dalle banche
trovano evidenza nello stato patrimoniale dele stesse
• Attivo: Strumenti di impiego verso i soggetti in deficit• Passivo: Strumenti di raccolta dai soggetti in surplus
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Strumenti di raccolta
• I c/c Passivi• I depositi a risparmio• I certificati di deposito ed i buoni fruttiferi• I PCT Passivi• Le obbligazioni bancarie• I titoli strutturati
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Strumenti di impiego
• Impieghi a breve termine: c/c attivi per la banca (aperture di credito e anticpazioni)
• Impieghi a medio/lungo termine: mutui, prestiti e medio/lungo termine
• Titoli in portafoglio: a breve termine, a lungo termine
• Impieghi di firma: avalli, accettazioni
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Servizi di investimento e di risk management
• Servizi di investimento:Servizi di negoziazione per conto terziServizi di gestione patrimoniale individualeAccesso a servizi di gestione collettiva
(risparmio/previdenza)
• Servizi di risk management:Negoziazione di strumenti di risk managementServizi di hedgingAccesso a servizi assicurativi
• Servizi di tesoreria
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Servizi di investment banking e consulenza
• Organizzazione e collocamento di emissioni azionarie o obbligazionarie
• Assistenza in operazioni di finanza straordinaria (M&A, MBO e LBO, ecc)
• Project financing
• Venture capital
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Servizi di investimento
• Sono attività che hanno per oggetto degli strumenti finanziari:Negoziazione per conto proprio;
Negoziazione per conto terzi;
Gestione su base individuale di portafoglio di investimento conto terzi;
Mediazione, ricezione e trasmissione ordini.
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Gestione su base individuale
Servizio di gestione personalizzata del patrimonio di
clienti con elevata disponibilita’ finanziaria.
Il patrimonio resta di proprieta’ del cliente ed e’ gestito
dall’intermediario in nome e per conto del cliente stesso.• Principali attivita’:
• Individuazione fabbisogni e caratteristiche del cliente• Analisi delle opportunita’ di mercato • Selezione investimenti• Invio ordini alla negoziazione e verifica eseguiti• Rendicontazione periodica• Gestione relazione cliente e monitoraggio portafoglio .
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Gestione su base individuale
• Ricavi: commissione di gestione e di performance;
• Costi: costi fissi della struttura di asset management;
• Peculiarità nella stesura dei contratti:• Forma scritta;• Definizione della leva finanziaria massima da utilizzarsi;• Definizione del benchmark;• Possibili conflitti di interesse.
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• Stato Patrimoniale
• Conto Economico
• Informazioni integrative
Schemi di bilancio
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Schema: Stato Patrimoniale
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Schema: Stato Patrimoniale
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Schema: Conto Economico
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Informazioni integrative
• Per ogni tipo di rischio derivante da strumenti finanziari l’entità deve darne indicazione nelle informazioni integrative allegate al bilancio:
Rischio di credito;
Rischio di valuta;
Rischio di tasso di interesse;
Rischio di liquidità;
Rischio di mercato.
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Informazioni integrative: Rischi
• Rischio di credito: rischio che una delle parti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria all’altra parte non adempiendo ad un’obbligazione.
• Rischio di liquidità: il rischio che un’entità abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività finanziarie.
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Informazioni integrative: Rischi
• Rischio di mercato : il rischio che il fair value (valore equo) o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato.
Si suddivide in: rischio di valuta, rischio di tasso d’interesse e altro rischio di prezzo.
Rischio di valuta: rischio che il fair value (valore equo) o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei cambi.
Rischio di tasso di interesse: rischio che il fair value (valore equo) o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei tassi di interesse sul mercato.
Slide 136
Informazioni integrative: Rischi
Rischio di prezzo: il rischio che il fair value (valore equo) o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato (diverse dalle variazioni determinate dal rischio di tasso d’interesse o dal rischio di valuta), sia che le variazioni siano determinate da fattori specifici al singolo strumento o al suo emittente, sia che esse siano dovute a fattori che influenzano tutti gli strumenti finanziari simili negoziati sul mercato.
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Schema: Stato Patrimoniale e Conto Economico
Gli schemi sono costituiti da:
• Voci (contrassegnate da numeri);
• Sottovoci (contrassegnate da lettere);
• Ulteriori dettagli informativi (I “di cui” di voci e di sottovoci)
Rappresentazione dei “segni”:
• I ricavi devono essere indicati senza segno
• I costi devono essere indicati fra parentesi
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Schema: Stato Patrimoniale e Conto Economico
Comparabilità di conti:
• per ogni conto dello SP e del CE occorre indicare anche l’importo dell’esercizio precedente;
• in caso contrario fornire informazioni nella nota integrativa.
Negli schemi di SP e di CE non devono essere indicati i conti che non presentano importi nè per l’esercizio in corso, nè per quello precedente
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Prospetto variazioni del Patrimonio Netto
Il prospetto di variazione del patrimonio netto evidenzia la dinamica dell’esercizio di tutte le voci di patrimonio netto (capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione, strumenti di capitale, azioni proprie, utile/perdite di esercizio), incluse quelle di pertinenza dei terzi.
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Schema: Prospetto variazioni del Patrimonio Netto
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• Considerazioni introduttive
• Sistemi applicativi
Sistemi IT
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Sistemi IT
• Le banche processano un elevato volume di dati, quindi i sistemi IT sono essenziali
• Nessun monopolio da parte dei grandi fornitori di sistemi ERP• Invece vi sono differenti soluzioni e pacchetti sviluppati in-
house• Spesso soluzioni su architettura mainframe
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Come può apparire un sistema bancario
Contabilità ReportisticaConformitànormativa
INTERNAL SYTEMSINTERNAL SYTEMS
CRMCRM DepositiDepositi PrestitiPrestiti TesoreriaTesoreria
Interfaccia finaleInterfaccia finale
Gestione clientiGestione clienti WorkflowWorkflow Gestionedocumentale
Gestionedocumentale
Interfaccia inizialeInterfaccia iniziale
Call CentreCall Centre FilialeFiliale ATMATM Internet/Telefono Internet/Telefono LATO CLIENTELATO CLIENTE
AmministrazioneProdotti
AmministrazioneProdotti
ADMINADMIN
Verifica
del creditoV
erificadel credito
Clearing
housesC
learing houses
SW
IFT
SW
IFT
Rete A
TM
Rete A
TM
CO
LL
EG
AM
EN
TI E
ST
ER
NI
CO
LL
EG
AM
EN
TI E
ST
ER
NI
Gestione dei rischi
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Domande?