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I Nutrienti2
Dr. Augusto Innocenti, PhDBiologo Nutrizionista
Prof. a contratto – Università di ParmaPerfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare
Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia
Proteine
Le proteine o protidi (dal greco protos, "primario") sono delle strutture complesse che costituiscono una buona parte del peso corporeo di un uomo adulto (circa il 15-20% del peso).
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Proteine
I costituenti essenziali delle proteine sono gli amminoacidi, legati tra loro dai cosiddetti legami peptidici per formare catene la cui lunghezza può essere molto variabile, da un centinaio a molte migliaia di amminoacidi.
Struttura generica di un amminoacido. R rappresenta un gruppo laterale specifico di ogni amminoacido.
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Proteine
Gli amminoacidi normalmente contenuti nelle proteine sono venti
le loro possibili combinazioni sono numerosissime
le loro caratteristiche biologiche dipendono in gran parte dalla sequenza secondo la quale gli amminoacidi sono disposti nella catena.
Proteine
Dodici dei 20 aminoacidi possono essere sintetizzati dal nostro organismo, ma 8 (9 nei bambini ed in alcuni anziani), detti aminoacidi essenziali, devono essere assunti direttamente con i cibi.
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ValValina (*)IleIsoleucina (*)TrpTriptofanoGlnGlutammina ThrTreoninaGlyGlicinaTyrTirosina PheFenilalaninaSerSerinaCysCisteina Pro Prolina AsnAsparagina MetMetioninaArgArgininaLysLisina Ala AlaninaLeuLeucina (*)GluAcido glutammico HisIstidina Asp Acido aspartico
Aminoacidi
In Rosso Aminoacidi essenzialiIn Arancio Amminoacidi essenziali nei bambini(*) Aminoacidi Ramificati
Proteine
Gli alimenti di origine animale hanno il profilo aminoacidico migliore perché generalmente presentano tutti gli aminoacidi essenziali in buone quantità.
A differenza di questi, gli alimenti di origine vegetali presentano solitamente carenze di uno o più aminoacidi essenziali.
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Proteine
Tuttavia queste mancanze possono essere superate attraverso giuste associazioni alimentari ad esempio cereali e legumi.
Si parla in questo caso di mutua integrazione perché gli aminoacidi di cui sono carenti i cereali vengono forniti dai legumi e viceversa.
Legame Peptidico
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ProteineCostituiscono l’impalcatura strutturale di tutte le cellule animali e vegetali e svolgono inoltre importanti ruoli funzionali nella fisiologia cellulare e degli organismi:
EnzimiPigmenti respiratori
OrmoniAnticorpi
Canali di membrana
Proteine
Le numerose funzioni svolte dalle proteine sono determinate dalla loro capacità di assumere innumerevoli forme bi e tridimensionali
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Proteine
Le proteine rivestono prevalentemente un ruolo strutturale e funzionale nell’organismo dando, in condizioni normali, un contributo relativo al metabolismo energetico.
Proteine
Il loro ruolo energetico aumenta di importanza in situazioni di deplezione glucidica, come:
elevata fatica fisica
diete iperproteiche o ipoglucidiche
stati di denutrizione fisiologici e/o patologici
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Proteine
Il ruolo energetico delle proteine riguarda gli amminoacidi glucogenici ed in particolare quelli a catena ramificata che vengono ossidati preferibilmente nel muscolo scheletrico piuttosto che nel fegato e gli amminoacidi chetogenici ossidati nel fegato.
Proteine
C’è da notare che l'esercizio di endurance eseguito in condizioni di deplezione glucidica causa un aumento significativo del catabolismo proteico rispetto a ciò che avviene in situazione di normale riserva di carboidrati.
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Turnover Proteico
Nell’organismo, le proteine mantengono un equilibrio dinamico e sono soggette ad un continuo processo di demolizione, sintesi e rinnovamento:
Turnover Proteico
La velocità di questo turnover diminuisce con l'etàed è diversa nelle cellule dei diversi tessuti.
A causa del turnover delle proteine nelle cellule dell’organismo è sempre presente un certo quantitativo di aminoacidi liberi, detto pool aminoacidico.
Questi aminoacidi liberi non costituiscono una riserva di sostanze azotate, ma sono un quantitativo di aminoacidi presente in equilibrio dinamico, con un flusso in entrata e uno in uscita.
Turnover Proteico
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La quota di aminoacidi che quotidianamente vengono degradati in un uomo si attesta mediamente intorno ai 30-40 gr/die.
Questa quota viene chiamata quota proteica di logorio e deve essere introdotta quotidianamente con la dieta, perché il nostro organismo non dispone di riserve proteiche:
tutte le proteine presenti nel nostro corpo sono infatti plastiche o funzionali.
Turnover Proteico
LipidiI Lipidi o grassi costituiscono un gruppo di molecole eterogenee per struttura e ruolo metabolico ma accomunate dalla caratteristica di essere idrofobe, cioè insolubili in acqua, ma solubili nei solventi organici quali etere o cloroformio.
La classificazione dei lipidi presenta notevoli difficoltà proprio per la loro eterogeneità, tuttavia si possono dividere in tre gruppi
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LipidiLipidi semplici
- gliceridi (grassi propriamente detti)- cere - steridi
Lipidi complessi- fosfolipidi (lecitine, cefaline, sfingomieline)- cerebrosidi (glicolipidi, lipoproteine, gangliosidi)
Lipidi derivati- steroidi - colesterolo
LipidiFunzioni
Bioenergetica lipidi semplici (trigliceridi)- fonte energetica diretta (trigliceridi circolanti)- riserva energetica nel tessuto adiposo
Strutturale lipidi complessi (fosfolipidi)- membrane cellulari, mitocondriali ecc
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LipidiFunzioni
Regolatrice steroidi- ormoni steroidei- vitamine liposolubili- prostaglandine
Meccanica- ruolo protettivo- isolamento termico
LipidiIn natura, a temperatura ambiente, i lipidi si trovano in forma solida come i grassi, per lo più di origine animale, o in forma liquida come gli oli, di origine vegetale.
Tra i lipidi presenti negli organismi viventi i piùabbondanti sono i trigliceridi (circa il 98% del totale) che svolgono una importante funzione di riserva energetica e sono costituiti da 3 molecole di acidi grassi legati ad una molecola di glicerolo.
Il restante 2% di lipidi presenti negli animali sono costituiti da fosfolipidi, glicolipidi e colesterolo
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LipidiNegli animali e nell’uomo i trigliceridi, vengono accumulati in speciali cellule, gli adipociti, che formano il tessuto adiposoNei vegetali, invece, si trovano prevalentemente nei semi, ma anche in alcuni frutti come le olive.
Acidi GrassiGli acidi grassi sono costituiti da una serie di atomi di carbonio e, a seconda del loro numero, sono classificati come a catena corta, media o lunga.
Inoltre, a seconda della costituzione molecolare, si definiscono saturi se non possono formare altri legami chimici, insaturi se, invece, hanno la capacità di formare uno (monoinsaturi) o più(polinsaturi) legami chimici.
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Acidi Grassi
In pratica i grassi insaturi hanno uno o più doppi legami tra due atomi di C.
Gli acidi grassi sono indicati con la simbologia
Cn:N
Cn indica il numero di atomi di carbonioN il numero dei legami insaturi presenti nella catena
Acidi Grassi
Stearico C18:0
Oleico C18:1
Linoleico C18:2
Linolenico C18:3
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Acidi GrassiGrassi saturi
Alto potere aterogenicoAssociazione positiva tra dieta ricca di acidi grassi saturi ed incremento dell’incidenza di cardiopatia ischemica. Necessari in piccole dosi
L’assunzione raccomandata indica una quantitàinferiore al 30% dei grassi totali, ovvero non piùdel 7-8% dell'energia totale giornaliera.
Acidi Grassi
Grassi saturi
Sono presenti soprattutto negli alimenti di origine animale ed in particolare in carni grasse, insaccati, fritture di ogni tipo, burro, strutto, latte intero, panna, formaggi grassi, frattaglie, uova, insaccati ma anche in alcuni oli vegetali, come quelli di cocco e di palma
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Acidi Grassi
I grassi insaturi
si dividono in monoinsaturi o polinsaturi, si trovano prevalentemente in alimenti di origine vegetale e nel pesce e possono essere consumati con una certa libertà.
Acidi Grassi
I grassi insaturi
I grassi monoinsaturi come l’acido oleico hanno elevato potere antiossidante e inoltre riducono i livelli di colesterolo-LDL senza intaccare la percentuale di colesterolo-HDL.
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Acidi GrassiI grassi insaturi
I grassi polinsaturi vegetali come gli omega6 contenuti per esempio nell’olio di semi di girasoli, nelle noci, mandorle ecc pur abbassando i livelli plasmatici delle LDL, riducono anche il colesterolo HDL, vanificando in parte il loro effetto benefico.
Acidi Grassi
I grassi insaturi
I grassi polinsaturi essenziali (omega3) presenti nel pesce, soprattutto azzurro e di origine artica, abbassando i livelli plasmatici di trigliceridi esplicano un'importante azione antitrombotica.
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Acidi GrassiI grassi trans
Grassi insaturi che hanno una molecola di idrogeno in posizione trans invece che cis come i comuni grassi insaturi.
Data la loro grande stabilità si comportano come i g. saturi, hanno un alto potere aterogenico e innalzano i valori delle LDL abbassando le HDL
Acidi Grassi
I grassi trans
In natura sono molto rari, si trovano in piccole quantità nelle carni dei ruminanti, nel latte e nei formaggi vaccini (circa 4% dei grassi totali), ma sono presenti in grandi quantità nei prodotti di raffinazione degli oli vegetali (grassi idrogenati).
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Acidi Grassi
I grassi idrogenatisono grassi trans originatisi dai processi di raffinazione e stabilizzazione degli oli di semi e sono presenti in grandi quantità in tutti quei grassi vegetali che normalmente vengono usati in molti prodotti confezionati o di fast-food.
Acidi Grassi
I grassi idrogenatiIn questi alimenti la percentuale di grassi idrogenati sui grassi totali arriva a a valori del 45% (patate fritte), 50% (alcune margarine) e addirittura al 60% (alcuni dolci di pasticceria con grassi aggiunti). Senza contare inoltre che i grassi idrogenati sono più stabili dei trans naturali e quindi molto più dannosi.
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Acidi Grassi
I grassi idrogenatiOltre ai già citati effetti sulla colesterolemia
Correlati direttamente con l’incidenza di infarto
Interferiscono con le risposte immunitarie
Incrementano i livelli di radicali liberi
Peggiorano la qualità biologica del latte
Acidi Grassi
I grassi idrogenati
Il livello di tolleranza per la loro assunzione èstato posto al 10% dei grassi saturi, ovvero al 3% dei grassi totali assunti con la dieta, e comunque non dovrebbero mai superare i 5g/die.
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Acidi Grassi
I grassi idrogenati
Questo significa che, se da un lato si possono bere diversi litri di latte vaccino intero al giorno, o mangiare una bistecca in tutta tranquillità, dall’altro una sola merendina, con aggiunta di grassi idrogenati, può portare a superare il limite di tolleranza!!!
Acidi GrassiLa maggior aterogenità dei grassi saturi e trans è in gran parte dovuta alla maggior rigidità delle loro molecole e all’incapacità di deformarsi, peculiarità propria, invece, delle molecole degli acidi grassi mono e polinsaturi.
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Il colesteroloPer la maggior parte sintetizzato dall’organismo, può essere anche assunto con gli alimenti di origine animale.
Si trova in particolare in fegato ed altre interiora, uova, burro, crostacei, molluschi, carni rosse, pesce grasso ecc.
Steroli
Il colesteroloIl livello di soglia di colesterolo assimilabile con gli alimenti per la popolazione sana è stato stabilito in 300 mg/die nell'adulto e in 100mg/1000kcal nel bambino (WHO, 1990, SINU LARN 1996).
Situazioni patologiche (dismetabolismi) e/o eccessi calorici possono determinare l'incremento della biosintesi steroidea in questi casi la quantitàdi colesterolo assimilabile con la dieta deve essere inferiore.
Steroli
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Si deve comunque tener presente che il metabolismo del colesterolo può essere influenzato anche da altri fattori come dal contenuto energetico della dieta, dalla componente di acidi grassi, quantitativa e qualitativa, presente nella dieta e dall’assunzione di steroli vegetali.
Steroli
I Fitosterolisono steroli vegetali presenti degli oli vegetali, strutturalmente sono simili al colesterolo ma non sono sintetizzati negli esseri umani, per cui vengono introdotti esclusivamente con la dieta. In individui sani possono contribuire a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo LDL, riducendone l’assimilazione.
Steroli
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I Fitosteroli
Gli steroli vegetali sono presenti in vari oli tra cui l’olio extravergine d'oliva, l’olio di semi di soia, l’olio di riso, l’olio di noci.
Nei vegetali si riscontravano prevalentemente in broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, olive verdi e nere.
Steroli
Micronutrienti
Vitamine
Sali Minerali
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Vitamine
Le Vitamine sono composti organici indispensabili per la regolazione ed il corretto svolgimento dei processi biochimici e fisiologici sia nell’accrescimento che nel mantenimento dell’organismo.
Vitamine
La mancanza o l’insufficiente presenza nella dieta di vitamine determina specifiche manifestazioni morbose, dette avitaminosi.
Nell’uomo, le vitamine devono necessariamente essere introdotte con la dieta, in quanto non possono essere formate per biosintesi, ad eccezione della vitamina D.
Il loro fabbisogno giornaliero si misura nell'ordine di milligrammi o di microgrammi.
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Vitamine
Dal punto di vista funzionale, l’importanza delle vitamine è data dal fatto che sono o fanno parte di coenzimi indispensabili al normale svolgimento delle attività metaboliche e di altri processi biochimici dell’organismo.
Vitamine
Inoltre, alcune vitamine come la E e la C svolgono un ruolo fondamentale come antiossidanti e disattivatori di radicali liberi.
Sono state classificate 13 vitamine che si dividono in liposolubili e idrosolubili.
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Vitamine Liposolubili
Le vitamine liposolubili si sciolgono e si immagazzinano nei grassi, quindi non è necessario ingerirle giornalmente.
Possono passare anni prima che si manifestino sintomi da carenza di vitamine liposolubili.
Vitamine Liposolubili
Il fegato immagazzina le vitamine A, D, e, in piccole quantità, la K, mentre la vitamina E si trova nel tessuto adiposo.
I lipidi assunti con la dieta rappresentano la principale fonte di vitamine liposolubili: una dieta troppo povera di lipidi può favorire una carenza di queste vitamine.
Si possono verificare gravi reazioni collaterali da ipervitaminosi.
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Vitamine LiposolubiliA (Retinolo).Si può trovare come retinolo in latte e derivati, fegato, uovo, come betacarotene (pro-vitamina A) in carote, verdure verdi, zucca, albicocche, melone. È un costituente della rodopsina, un pigmento visivo. Favorisce la formazione dei mucopolisaccaridi e la produzione dimuco. Contribuisce al buon funzionamento del sistema immunitario agendo sul timo e cooperando con l’interferone. Nei bambini coopera con l’ormone della crescita (STH). La sua carenza provoca: xeroftalmia ovvero cheratinizzazione del tessuto oculare, cecità notturna, cecità permanente. Il suo eccesso provoca: vomito, mal di testa, desquamazione della pelle, anoressia, dilatazione delle ossa lunghe.
Vitamine Liposolubili
D (Calciferolo)Si trova in latte e latticini, pesce azzurro, salmone, uova.
Svolge un importante ruolo nei processi di assorbimento del calcio e del fosforoContribuendo alla crescita, alla mineralizzazione e al mantenimento della struttura scheletrica. La sua assunzione previene il rachitismo e l’osteoporosi.
La sua carenza provoca: rachitismo (nel bambino), osteomalacia ovvero fragilità ossea (nell’adulto). Il suo eccesso provoca: Vomito, diarrea, perdita di peso, danno renale
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Vitamine Liposolubili
E (Tocoferolo) Si trova in sementi, verdure verdi, olio d’oliva, oli e grassi vegetali.
Antiossidante, previene il danno cellulare da radicali liberiEffetto protettivo su membrane cellulari, cellule del sangue, apparato cardiovascolare e sistema nervoso periferico.Contribuisce inoltre alla riparazione dei tessuti e ha funzione anticoagulante.
La sua carenza provoca: anemia, astenia, sterilità, cardiovasculopatie, difficoltà di memoria e concentrazione. In eccesso è relativamente non tossica.
Vitamine Liposolubili
K (Fillochinone)Si trova in vegetali a foglie verdi, cavoli, uova, carni, cereali.
Ruolo primario nella coagulazione del sangue essendo coinvolta nella formazione della protrombina.
La sua carenza provoca sanguinamenti ed emorragie. E' relativamente non tossica ma dosi elevate possono provocare ittero. L’assunzione di cibi contenenti vitamina K deve essere mantenuta sotto controllo in concomitanza di terapie con Walfarin (coumadin)
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Vitamine Idrosolubili
Le vitamine idrosolubili sono facilmente assorbite dall’organismo ed altrettanto facilmente escrete con le urine, per questo motivo non vengono accumulate (con l’eccezione della B12) e quindi devono essere assunte giornalmente con i cibi.
Queste vitamine possiedono una durata di attivitàvariabile tra le 8 e le 18 ore, quindi dovrebbero essere assunte con regolarità, motivo ulteriore per cui una dieta corretta deve essere ben bilanciata.
Vitamine Idrosolubili
Grazie alla loro velocità di smaltimento queste vitamine non producono gravi effetti collaterali da ipervitaminosi (ad eccezione della niacina).
Le vitamine idrosolubili svolgono prevalentemente attività coenzimatica (cioè attivano e coadiuvano gli enzimi) nel metabolismo energetico, anche se ultimamente si è scoperto un’importante ruolo preventivo nelle patologie cardiovascolari di alcune vitamine idrosolubili.
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Vitamine Idrosolubili
B1 (Tiamina)Si trova in legumi, cereali integrali, noci, maiale, interiora di animali, latte, frutta e vegetali.
Ruolo nel metabolismo energetico soprattutto dei carboidrati e nella rimozione dell’anidride carbonica (CO2)Interagisce nella formazione di acetilcolina. Il suo fabbisogno è correlato alla spesa energetica giornaliera.
La sua carenza provoca il beriberi (alterazioni del sistema nervoso), edemi e cardiopatie. In eccesso non sono noti disturbi.
Vitamine IdrosolubiliB2 (Riboflavina)Si trova in latte e latticini, carne, pesce, verdure verdi, cereali integrali, uova, lievito di birra.
È il costituente fondamentale di due forme coenzimatiche che intervengono in varie reazioni del metabolismo dei carboidrati, proteine e lipidi: il FMN (flavin-mononucleotide) e il FAD (flavin-adenin-dinucleotide). Perciò la Vitamina B2 è coinvolta praticamente in tutte le aree del metabolismo energetico. Contribuisce alla respirazione cellulareIl suo fabbisogno è correlato alla spesa energetica.
La sua carenza provoca: stomatite, labbra arrossate, lesioni oculari. In eccesso non sono noti disturbi.
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Vitamine IdrosolubiliB3 (PP, Niacina)Si trova in carni magre, pollame, fegato, legumi, patate, cereali integrali, grano, patate, verdure.
È un costituente di due importanti enzimi del metabolismo energetico, il NAD ed il NADP coinvolti l’uno nel trasferimento di elettroni nelle reazioni metaboliche, l’altro nelle vie di sintesi. Contribuisce alla sintesi del glicogeno e dei grassi e alla respirazione cellulare. Il suo fabbisogno è correlato alla spesa energetica.
La sua carenza provoca la pellagra (lesioni cutanee e gastrointestinali), disturbi nervosi e mentali. Il suo eccesso può provocare vampate, rossori e formicolio al collo, alla faccia e alle mani. Inoltre può deprimere la mobilizzazione dei grassi con conseguente deplezione glucidica.
Vitamine Idrosolubili
B5 (Acido Pantotenico)Si trova in carne, pesce, pollame, latte e derivati, legumi, cereali integrali, patate.
Costituisce il coenzima A, che svolge un ruolo primario nel metabolismo dei grassi. Coinvolta nella sintesi di colesterolo, fosfolipidi, emoglobina e ormoni steroidei.
La sua carenza provoca facile affaticabilità, disturbi del sonno, alterazione della coordinazione, nausea. In eccesso non sono noti disturbi.
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Vitamine Idrosolubili
B6 (Piridossina)Si trova in carne, pesce, pollame, cereali integrali, uova, banane.
Coinvolta nel metabolismo del glicogeno e degli amminoacidi. Contribuisce alla respirazione cellulare, alla sintesi proteica e al rilascio di glicogeno da parte del fegato. Contribuisce alla formazione del gruppo EME dell’emoglobina.
La sua carenza provoca: irritabilità, convulsioni, contrazioni muscolari, dermatiti, calcoli renali In eccesso non sono noti disturbi
Vitamine IdrosolubiliB12 (Cobalamina)Si trova in carni, pesce, pollame, uova, latte e derivati mentre è assente nei vegetali. Esistono due forme coenzimatiche: 1) Metabolismo degli acidi nucleici, Sintesi proteica e del DNA con un importante ruolo nella duplicazione cellulare degli eritrociti e delle cellule della mucosa intestinale. 2) Necessaria per completare correttamente l’ossidazione degli acidi grassi a numero dispari di atomi di Carbonio. Mantenimento dell’integrità strutturale e funzionale del sistema nervosoPuò venire accumulata nel fegato.La sua carenza provoca: anemia perniciosa e disturbi neurologici. In eccesso non sono noti disturbi
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Vitamine Idrosolubili
Biotina Si trova in legumi, vegetali verdi, carne, fegato, uova.
Coenzima importante per l’anabolismo glucidico, proteico, lipidico: Sintesi dei grassi Gluconeogenesi Metabolismo amminoacidico Glicogenosintesi
La sua carenza provoca: Affaticabilità, nausea, depressione, dermatiti, dolori muscolari. In eccesso non sono noti disturbi
Vitamine Idrosolubili
Acido FolicoSi trova in legumi, verdure verdi, uova, cereali integrali, latte e latticini, carne, fegato.
Metabolismo di alcuni amminoacidiNecessaria per tutte le reazioni di sintesi e riparazione del DNA. Ruolo fondamentale nella formazione delle cellule del sangue (globuli rossi e bianchi).
La sua carenza provoca: anemia, diarrea, disturbi gastrointestinali, lingua rossa. In eccesso non sono noti disturbi
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Vitamine Idrosolubili
C (Acido Ascorbico)Si trova in agrumi, kiwi, fragole, pomodori, peperoni, insalata verde, cavoli e broccoli.
Importante ruolo nella sintesi del collagene perciò preserva la matrice delle cartilagini, dell’osso, della dentina e del derma. Coinvolgimento nella sintesi di L-carnicina quindi nel recupero e cicatrizzazione di ustioni, lesioni e ferite.Attività antiossidante come scavenger di radicali liberi.
La sua carenza provoca: scorbuto con degenerazione della pelle, dei denti e dei vasi sanguigni, emorragie della cute e delle mucose Relativamente non tossica, vi è però la possibilità di formazione di calcoli renali se assunta in eccesso.
Minerali
I Minerali sono un gruppo di elementi importanti per il corretto funzionamento dell’organismo e servono come costituenti di enzimi, ormoni e vitamine.
I minerali si combinano tra loro, come ad esempio il fosfato di calcio, con molecole organiche come il Ferro con l’emoglobina oppure si trovano allo stato libero, per esempio il Calcio libero nei fluidi corporei.
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Minerali
I minerali in eccesso non sono utili dal punto di vista fisiologico e possono causare effetti collaterali tossici all’organismo, quindi occorre assumere gli integratori minerali con molta cautela e solo dietro consiglio specialistico.
Minerali
Mentre le vitamine attivano processi chimici senza diventare parte dei prodotti delle reazioni nelle quali fungono da catalizzatore, spesso i minerali vengono incorporati in alcune strutture e componenti chimiche.
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Minerali
Formazione e reintegro di ossa e denti; Coinvolti nel mantenere il normale ritmo cardiaco, la contrazione muscolare, la conduzione nervosa e l’equilibrio acido-baseRegolano il metabolismo cellulare come cofattori di enzimi e ormoni che modulano l’attività cellulareAttivano numerose reazioni del metabolismo energeticoSono essenziali nella sintesi del glicogeno, dei trigliceridi e delle proteine.
Minerali
Calcio (Ca) Si trova in latte e derivati, vegetali freschi, legumi. Contribuisce alla formazione e mantenimento delle ossa, cartilagini e denti, alla coagulazione sanguigna e alla trasmissione dell’impulso nervoso. La sua carenza provoca rallentamento della crescita, rachitismo, osteoporosi, convulsioni. Nessun disturbo riportato in caso di eccesso
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Minerali
Cloro (Cl) Si trova in vegetali, frutta, sale comune. E' un componente importante dei fluidi extracellulari. Non viene riportato alcun disturbo in caso di carenza. In caso di eccesso provoca Ipertensione
MineraliCromo (Cr) Si trova in legumi, cereali integrali, carne, oli e grassi vegetali.
Costituente di alcuni enzimi coinvolti nel metabolismo energetico e glucidico, coadiuva l’insulina.
La sua carenza provoca una ridotta capacità di metabolizzare il glucosio. Può provocare aumento della glicemia, danni renali e alla pelle.
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Minerali
Ferro (Fe) Si trova in molluschi, uova, carne magra, legumi, cereali integrali, vegetali verdi in foglia. E' un importante costituente dell’emoglobina e di enzimi coinvolti nel metabolismo energetico.
La sua carenza provoca anemia, stanchezza, ridotta resistenza alle infezioni. Il suo eccesso provoca siderosi, cirrosi epatica
MineraliFerro (Fe) Il Fe è difficilmente assorbibile, infatti i soggetti sani assorbono circa il 10% del ferro alimentare (tale percentuale aumenta al 20-30% in condizioni di carenza). La percentuale di assorbimento del ferro di origine animale è superiore rispetto a quello vegetale, nello specifico, l'intestino è in grado di assorbire tra il 2 ed il 10% del ferro fornito dai vegetali (ferro trivalente o non emico) e tra il 10-35% di quello contenuto nelle fonti animali (ferro bivalente o emico). Inoltre il ferro animale aumenta l’assorbimento di quello vegetale
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Minerali
Fluoro (F) Si trova in acqua, tè, pesce. Svolge un importante ruolo nel metabolismo della struttura ossea.
La sua carenza provoca decadimento dei denti. Il suo eccesso provoca macchie dentali, alta densità ossea
Minerali
Fosforo (P) Si trova in latte e derivati, carne, pollame, pesce, cereali. Contribuisce alla formazione e mantenimento delle ossa, cartilagini, denti, all'equilibrio osseo e al bilancio acido-base.La sua carenza provoca stanchezza, perdita di Ca demineralizzazione ossea. Il suo eccesso provoca erosione della mandibola
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MineraliIodio (I) Si trova in pesce, molluschi, latticini, spinaci, sale iodato. Costituente degli ormoni tiroidei è indispensabile per il controllo del metabolismo energetico e della crescita. La sua carenza provoca gozzo (tiroide ingrossata) arrivando, in casi estremi, fino al nanismo e al cretinismo. Il suo eccesso provoca diminuzione dell’attività e astenia
Minerali
Magnesio (Mg) Si trova in cereali integrali, vegetali verdi in foglia. E' un importante cofattore di attivazione di enzimi coinvolti nella sintesi proteica. La sua carenza provoca alterazione della crescita, disturbi del comportamento, astenia e facile affaticabilità muscolare. Il suo eccesso provoca diarrea.
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MineraliPotassio (K) Si trova in vegetali in foglia, legumi, patate, banane, latte, carni. Contribuisce al Bilancio dei fluidi, alla trasmissione dell’impulso nervoso, al bilancio acido-base. La sua carenza provoca: Crampi muscolari, aritmia, confusione mentale, perdita dell’appetito, si può arrivare al decesso per deplezione di potassio. In caso di eccesso di potassio nessun disturbo nell’individuo sano, nel nefropatico accumulo uremico e aritmie cardiache
Minerali
Rame (Cu) Si trova in carne, cioccolato, molluschi. E' un costituente degli enzimi del metabolismo del ferro. La sua carenza provoca anemia. Il suo eccesso provoca: Sindrome di Wilson caratterizzata da rigidità muscolare, tremore, disturbi psichici, lesioni epatiche
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Minerali
Selenio (Se)Si trova in pesce, carne, cereali integrali. Svolge funzioni in associazione a quelle della vitamina E. La sua carenza può provocare anemia. Il suo eccesso provoca disordini gastrointestinali e irritazioni polmonari
Minerali
Sodio (Na) Si trova principalmente nel comune sale da cucina, negli alimenti conservati in salamoia, negli alimenti preparati industrialmente.Contribuisce al bilancio acido-base, al bilancio idrico, alla trasmissione dell’impulso nervoso. La sua carenza provoca crampi muscolari, apatia mentale, riduzione dell’appetito. Il suo eccesso provoca ipertensione
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Minerali
Zinco (Zn)Ampiamente rappresentato nei cibi. E' un costituente degli enzimi coinvolti nella digestione. La sua carenza provoca: Alterazioni della crescita, ghiandole sessuali piccole. Il suo eccesso provoca: febbre, nausea, diarrea, vomito
Minerali
Zolfo (S) Viene ottenuto dalle proteine. Contribuisce al Bilancio acido-base, ed è coinvolto nella funzionalità epatica. Nessun disturbo riportato né in caso di carenza néin caso di eccesso
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Radicali Liberi
Atomi o molecole con uno o più elettroni non impegnati in legami chimici e quindi
estremamente reattivi.
Radicali Liberi
Gli esseri viventi producono continuamente radicali liberi
come conseguenza delle reazioni chimiche di ossidazione che avvengono nell’organismoattraverso reazioni metaboliche che utilizzano tali molecole per funzioni specifiche non ancora del tutto note.
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Radicali Liberi
I radicali liberi prodotti dalle reazioni biologiche sono:
ROS (da Reacting Oxygen Species), idrossidi e perossidi
RNS (da Reacting Nitrogen Species)
Radicali Liberi
I radicali liberi, specialmente i ROS, data l’elevata reattività, possono essere causa di danni cellulari di varia natura tra cui azioni lesive implicate in:
formazione di neoplasieprocesso aterosclerotico
insorgenza di fenomeni degenerativiprecoce invecchiamento tissutale
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Radicali LiberiLe naturali difese dell’organismo contro il danno ossidativo sono le sostanze antiossidanti, definite anche scavenger (letteralmente spazzini):
vitamine A, E, C, selenio glutationemelatonina alcuni enzimi (superossido dismutasi, catalasi e glutatione perossidasi)
Radicali LiberiNormalmente nell’organismo esiste, quindi, un equilibrio fra produzione ed eliminazione di radicali liberi ma se questo viene meno, si instaura una condizione fisiopatologica definita come
stress ossidativoInvecchiamento cellulareDislipidemie AterosclerosiObesitàDiabete di tipo 2
spesso associati alla sindrome metabolica.
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Radicali Liberi
La perdita dell’equilibrio ossidativo può essere indotta da molteplici fattori:
Intrinseci - Stati infiammatori - Stati patologici
Radicali Liberi
Estrinseci - Fumo- Inquinamento ambientale- Eccessi di alcool- Diete restrittive, iperproteiche, iperlipidiche
e/o ipovitaminiche.
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Radicali Liberi
DietaStile di vita
Vitamine A, C, EGlutatione
Selenio
Fattori di Rischio
FumoDiete grasse
Diete iperproteicheInquinamento
Radiazioni
Fattori Protettivi
Radicali LiberiIn condizioni non patologiche, per combattere lo stress ossidativo non importa assolutamente arrivare ad assumere integratori od altre implementazioni, ma basta potenziare le difese antiossidanti dell'organismocon uno stile di vita salutare:
non fumare, fare un uso moderato di alcol, alimentazione completa, equilibrata, ricca di frutta e verdura regolare attività fisica
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AcquaL'acqua è il costituente inorganico più abbondante negli organismi viventi in percentuali variabili tra il 50 ed il 70% a seconda del sesso, dell’età e della massa corporea.
Nell'adulto, rappresenta in media il 70-80% del peso del muscolo, il 50% del peso del tessuto adiposo (massa grassa), e circa il 30% nel tessuto osseo.
AcquaNel nostro organismo l’acqua si trova distribuita in due compartimenti: quello intracellulare e quello extracellulare.
Il compartimento extracellulare comprende il plasma sanguigno ed i liquidi interstiziali ovvero quei fluidi che si muovono negli spazi tra le cellule, e tra questi fanno parte, tra l’altro, la linfa, la saliva, il secreto lacrimale, i liquidi secreti dalle ghiandole e dall’apparato gastrointestinale, il liquor ed i fluidi escreti da cute e reni ossia sudore ed urina.
Il compartimento intracellulare è invece rappresentato dai fluidi costituenti il citoplasma delle cellule.
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Acqua
L’acqua intracellulare rappresenta, mediamente, circa il 60% dell’acqua totale, del restante 40% un quinto è rappresentato dal plasma sanguigno, da 3 a 4 lit, circa il 4%. del peso corporeo.
L’acqua negli animali e nell’uomo ha una duplice azione come mezzo di trasporto e di sostanza reagente
AcquaMezzo dove sono disciolti, trasportati e reagiscono diversi composti chimici, Mezzo di trasporto per i nutrienti, i gas e i prodotti di scarto del metabolismoCostituente del siero presente nelle capsule articolari che lubrifica e diminuisce l’attrito nelle articolazioniLa sua incomprimibilità conferisce forma e struttura ai tessuti
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AcquaSvolge un'azione chimica attiva liberando, con il processo di ionizzazione ioni idrogeno (H+) e ossidrile (OH-)Fondamentale nei processi termoregolativi grazie alla sua capacità di assorbire calore con solo modeste variazioni di temperatura checombinata con il suo alto potere di evaporazione, permette il mantenimento dell’omeostasi termica durante situazioni di stress da calore e durante l’ipertermia generata dall’esercizio fisico.
Acqua
Per un individuo che vive a temperatura normale e conduce vita sedentaria sono necessari circa 2,5 lit di acqua al giorno, il 20% della quale si assume con i cibi, specialmente frutta e verdura, e il restante 80% deve essere sorseggiata, sotto forma di acqua o di altre bevande, a piccole dosi durante tutta la giornata, compreso durante i pasti.
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AcquaIl bilancio idrico è mantenuto grazie ad un equilibrio tra entrate di acqua ed uscite.
Una perdita d’acqua nell’organismo si chiama disidratazione e può portare ad uno stato di ipoidratazione ovvero ad una condizione cronica di contenuto d’acqua ridotto, il ritorno allo stato di idratazione normale viene definito reidratazione.
La disidratazione, normalmente, è la conseguenza, in assenza di patologie, di una profonda sudorazione, l’intensità della sudorazione dipende a sua volta dall’intensità e dalla durata dell’esercizio fisico e dalle condizioni ambientali.
AcquaLa sudorazione è un meccanismo di termoregolazione che tende a raffreddare il corpo, e sarà, ovviamente, piùcopiosa in un clima caldo e minore in un clima freddo.
L’umidità relativa dell’aria influenza l’efficacia della sudorazione come processo di termoregolazione, infatti, in condizioni di elevata umidità, il sudore non potràevaporare e rimarrà, quindi, allo stato liquido gocciolando, viceversa, in condizioni di aria secca, il sudore evaporeràrapidamente e ciò consentirà un efficace raffreddamento della cute.
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Entrate Idriche
Bevande: Si assumono sotto forma di liquidi circa 1,5 - 2,0 L al giorno, in caso di attività fisica o clima caldo tale assunzione può aumentare fino a 6 volte.
Cibi: Molti cibi specialmente frutta e verdura contengono una grande quantità di acqua. Si può assumere con gli alimenti dagli 0,7 a 1 L al giorno di acqua. .
Reazioni ossidative: I processi metabolici di degradazione producono anidride carbonica ed acqua. In questo modo si ottienecirca 0,2-0,4 L di acqua al giorno
Uscite IdricheUrina: In condizioni normali i reni riassorbono il 99% del filtrato glomerulare, il restante 1% viene utilizzato per formare le urine. In questo modo vengono escreti 1-1,5 L di acqua al giorno.
Evaporazione: Circa 0,35 L di acqua evapora giornalmente dalla cute (perspiratio insensibilis). Altri 0,25-0,35 L di acqua viene veicolata all’esterno dalla respirazione.
Feci: Circa il 70% delle feci è costituito da acqua. Per questa via si perdono giornalmente 0,1-0,3 L di acqua. In caso di vomito e diarrea si può arrivare sino a 4-5 L.
Sudorazione: In condizioni normali la sudorazione non supera i 0,5-0,7 L giornalieri, ma in condizioni estreme di termoregolazione l’organismo può perdere fino ad 1-1,5 L/ora.