I Diarii Tomo V - Liber Liber · 2020. 10. 6. · savio ai ordeni, in favor di la parte di armar li...

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  • Marino SanutoI DiariiTomo V

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    QUESTO E-BOOK:

    TITOLO: I Diarii. Tomo VAUTORE: Sanudo, Marino TRADUTTORE: CURATORE: Barozzi, NicolòNOTE: Direzione scientifica dell’edizione elettronica: Ema-nuela Brusegan (Venezia). Coordinamento: Vittorio Volpi(Iseo). I volontari sono riuniti e coordinati mediante ilgruppo “Sanuto elettronico”:http://it.groups.yahoo.com/group/sanuto/L’edizione elettronica dei Diarii di Marino Sanuto è soste-nuta dalla Comunità Montana di Valle Camonica, dal ConsorzioBIM di Valle Camonica.CODICE ISBN E-BOOK: n. d.

    DIRITTI D'AUTORE: no

    LICENZA: questo testo è distribuito con la licenza specifi-cata al seguente indirizzo Internet:www.liberliber.it/online/opere/libri/licenze

    COPERTINA: n. d.

    TRATTO DA: I Diarii / di Marino Sanuto: (MCCCCXCVI-MDXX-XIII). - Venezia: F. Visentini, 1879-1902. – 58 v.; 29 cm. –Vol. Il.: I Diarii / di Marino Sanuto: Tomo V; pubblicatoper cura di Federico Stefani. - Venezia: a spese degli edi-tori, 1881. – 1266 col.; 31 cm.

    CODICE ISBN FONTE: n. d.

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  • 1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 6 ottobre 2020

    INDICE DI AFFIDABILITÀ: 10: affidabilità bassa1: affidabilità standard2: affidabilità buona3: affidabilità ottima

    SOGGETTO:FIC004000 FICTION / Classici

    DIGITALIZZAZIONE:Vittorio Volpi, [email protected]

    REVISIONE:Claudio Paganelli, [email protected]

    IMPAGINAZIONE:Claudio Paganelli, [email protected]

    PUBBLICAZIONE:Claudio Paganelli, [email protected]

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  • I DIARIIDI

    MARINO SANUTO

    TOMO VPUBBLICATO PER CURA DI

    FEDERICO STEFANI

    VENEZIAA SPESE DEGLI EDITORI

    MDCCCLXXXI[1-2]

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    I DIARIIDI

    MARINO SANUTO

    TOMO VPUBBLICATO PER CURA DI

    FEDERICO STEFANI

    VENEZIAA SPESE DEGLI EDITORI

    MDCCCLXXXI[1-2]

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  • I DIARII

    DI MARINO SANUTO

    TOMO V

    I APRILE MDIII - XXXI MARZO MDIV

    [3-4 bianche]

    [5]

    [1503 04 01]

    MARINI SANUTI LEONARDI FILII PATRICII VENETI, DE SUCCESSU ITALIAE INCIPIT LIBERQUINTUS, QUASI EPHIMERIDA.

    Dil mexe di april 1503.

    Havendo compito l’oficio mio degli ordeni, dove son stato cinque fiateaprobato et electo per il consejo di Pregadi, et essendo ussito di Colegio,per questo non voglio restar che, Domino concedente, non vadi scrivendoper zornata le nove venute di zorno in zorno meglio potrò acostandomi a laverità, acciò poi con il tempo possi seguir la mia vera historia cominziatazà alcuni anni. Perhò, non cerchando altra eloquentia dil componere, quivinoterò quanto se intendeva, cominziando al primo di questo.

    In questa matina introno in Colegio do savj di terra ferma, sier BernardoBarbarigo fo dil serenissimo, et sier Zorzi Emo, et li savj ai ordeninominati in l’altro libro, et li capi di 40 sier Polo Querini q. sier Andrea,

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    I DIARII

    DI MARINO SANUTO

    TOMO V

    I APRILE MDIII - XXXI MARZO MDIV

    [3-4 bianche]

    [5]

    [1503 04 01]

    MARINI SANUTI LEONARDI FILII PATRICII VENETI, DE SUCCESSU ITALIAE INCIPIT LIBERQUINTUS, QUASI EPHIMERIDA.

    Dil mexe di april 1503.

    Havendo compito l’oficio mio degli ordeni, dove son stato cinque fiateaprobato et electo per il consejo di Pregadi, et essendo ussito di Colegio,per questo non voglio restar che, Domino concedente, non vadi scrivendoper zornata le nove venute di zorno in zorno meglio potrò acostandomi a laverità, acciò poi con il tempo possi seguir la mia vera historia cominziatazà alcuni anni. Perhò, non cerchando altra eloquentia dil componere, quivinoterò quanto se intendeva, cominziando al primo di questo.

    In questa matina introno in Colegio do savj di terra ferma, sier BernardoBarbarigo fo dil serenissimo, et sier Zorzi Emo, et li savj ai ordeninominati in l’altro libro, et li capi di 40 sier Polo Querini q. sier Andrea,

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  • sier Marco Moro q. sier Zuane, et sier Beneto Barozi q. sier Stephano.

    Vene in Colegio sier Antonio Bon venuto proveditor di Albania, stato inAlixio, el qual vene vestito di veluto negro. Referite pocho, et fo rimesso ali savj, dicendo dil suo credito si expecteria sier Nicolò Dolfin, qual per ilConsejo di X era sta mandato synico in Albania, et è fama habi intromessoil prefato sier Antonio Bon per le cosse di Alixio.

    Vene lettere di sier Beneto da cha’ da Pexaro, capitanio zeneral da mar,date di galia a [6] Corfù, a dì 22 marzo. Par habbi scrito a dì 15, ma non siha (av)ute, e hora spazò uno gripo a posta venuto in zorni 10. Porta letteredi Candia importantissime, che quel regimento lo avisa aver da Syo di 10marzo, che hanno di Pera, di Panthaleo Coresi, di 24 zener. La conclusion esumario è del zonzer di nostri messi a Constantinopoli con le lettere, et nondice dove sia il nostro secretario era in Constantinopoli, si è morto o vivo;ma ben ch’el Turcho feva con gran celerità potente armata, et è per ussir adogni modo questo anno fuori. Sichè si judicha la pace anderà in fumo; conaltre particularità ut in litteris. Per tanto, esso zeneral scrive a la Signoriache non si stagi di armar, e se li mandi danari, biscoto, monition, fanti ealtre cosse necessarie per l’armada. Item, si ha da Corfù e da Ragusi cheetiam a la Valona si armava, e a la Vaiusa, sichè per tutto se intende ilTurcho fa grande armata, ch’è signal non saria pace.

    La qual nave, gionta pocho avanti nona, tutti li padri di Colegio fonno dimala voja, et fo comandato il Pregadi, licet fusse il primo zorno intrasseparte di savj, et feno per far provision di danari et altro.

    Da poi disnar adunca fo Pregadi, et fo messo queste parte;

    Fu posto per il principe et il Colegio excepto però li savj ai ordeni chenon messeno, che, per tanto bisogno, fusse posta una decima almontenuovo a pagar per tutto 10 dil presente, con don di 10 per 100,potendo dar argenti etc. Ave 24 di no, 136 di sì, e fu presa.

    [7] Fu posto per li ditti meza tansa a restituir, con termine a pagarla amezo april, con il don ut supra, potendo etiam dar arzenti, et si restituissadi depositi poi pagati li antiani. Sier Antonio Trun, savio dil Consejo.voleva fusse astreta a pagar quando parerà al Consejo, et il principecontradixe a tal soa opinion, e otene.

    Fu posto per tutti tre ordeni suspender li pagamenti per do mexi in

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    sier Marco Moro q. sier Zuane, et sier Beneto Barozi q. sier Stephano.

    Vene in Colegio sier Antonio Bon venuto proveditor di Albania, stato inAlixio, el qual vene vestito di veluto negro. Referite pocho, et fo rimesso ali savj, dicendo dil suo credito si expecteria sier Nicolò Dolfin, qual per ilConsejo di X era sta mandato synico in Albania, et è fama habi intromessoil prefato sier Antonio Bon per le cosse di Alixio.

    Vene lettere di sier Beneto da cha’ da Pexaro, capitanio zeneral da mar,date di galia a [6] Corfù, a dì 22 marzo. Par habbi scrito a dì 15, ma non siha (av)ute, e hora spazò uno gripo a posta venuto in zorni 10. Porta letteredi Candia importantissime, che quel regimento lo avisa aver da Syo di 10marzo, che hanno di Pera, di Panthaleo Coresi, di 24 zener. La conclusion esumario è del zonzer di nostri messi a Constantinopoli con le lettere, et nondice dove sia il nostro secretario era in Constantinopoli, si è morto o vivo;ma ben ch’el Turcho feva con gran celerità potente armata, et è per ussir adogni modo questo anno fuori. Sichè si judicha la pace anderà in fumo; conaltre particularità ut in litteris. Per tanto, esso zeneral scrive a la Signoriache non si stagi di armar, e se li mandi danari, biscoto, monition, fanti ealtre cosse necessarie per l’armada. Item, si ha da Corfù e da Ragusi cheetiam a la Valona si armava, e a la Vaiusa, sichè per tutto se intende ilTurcho fa grande armata, ch’è signal non saria pace.

    La qual nave, gionta pocho avanti nona, tutti li padri di Colegio fonno dimala voja, et fo comandato il Pregadi, licet fusse il primo zorno intrasseparte di savj, et feno per far provision di danari et altro.

    Da poi disnar adunca fo Pregadi, et fo messo queste parte;

    Fu posto per il principe et il Colegio excepto però li savj ai ordeni chenon messeno, che, per tanto bisogno, fusse posta una decima almontenuovo a pagar per tutto 10 dil presente, con don di 10 per 100,potendo dar argenti etc. Ave 24 di no, 136 di sì, e fu presa.

    [7] Fu posto per li ditti meza tansa a restituir, con termine a pagarla amezo april, con il don ut supra, potendo etiam dar arzenti, et si restituissadi depositi poi pagati li antiani. Sier Antonio Trun, savio dil Consejo.voleva fusse astreta a pagar quando parerà al Consejo, et il principecontradixe a tal soa opinion, e otene.

    Fu posto per tutti tre ordeni suspender li pagamenti per do mexi in

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  • questa terra. Ave 9 di no, e fu presa.

    Fu posti per li ditti: che tutti quelli hanno mercadantie in doana debinotrazerle, sub poena e in termine, e fu presa.

    Fu posto per li ditti: che da matina, do galie sotil, di le qual li soracomitisono in ordine, debino meter bancho e siano armate qui. Item, si armi legalie di Verona e altrove, et il Colegio habi libertà di armar quante galie liparerà etc. Ave 1 di no, 152 di sì.

    Fu posto per li ditti, di mandar a Corfù quel ha bisogno di formenti. Chela nave Simitecola che era carga di stera 2500 per Trani, che statim vadi aCorfù, et ivi discargar el ditto formento. Ave 4 non sincere, 9 di no, 143 sì.

    Fu scrito al capitanio zeneral di le gajarde provision si fa, et se li mandadanari, biscoti, monition etc. Item, preso mandarli 1000 fanti et altro ut inlitteris. È da saper, fu preso e dato fama armar 20 galie qui, zoè 10 grosseet 10 sotil, come parerà al Colegio.

    [1503 04 02]

    A dì 2 april. Da matina, sier Andrea Bondimier et sier Pexaro da cha daPexaro sopracomiti, messeno bancho et comenzono a scriver li homeni earmar le so galie. Item, fo scripto a Verona per li soracomiti, venisse qui.

    Da Roma, di sier Antonio Zustignan dotor, orator nostro. Di coloqujabuti col papa, qual vol esser tutto di la Signoria nostra, e cussì il duchaValentino qual parlò a esso orator nostro: e scrive coloquj abuti insieme, etli disse che la Signoria spendeva danari in tenir zente a Ravena, et che nonbisognava perchè lui è fiol di questa Signoria.

    Da poi disnar, fu gran Consejo: fato capitanio a Padoa sier PoloTrivixan el cavalier avogador di comun, qu. sier Andrea da la dreza, da sierAlvixe Venier fo consier b. 26, sier Piero Balbi fo consier, e sier FrancescoBarbarigo fo consier; sichè sarano zoveni rectori a Padoa a uno tempo, zoèquesto capitanio et sier Zorzi Corner el cavalier eleto podestà.

    Noto: eri in Pregadi fu posto per sier Antonio [8] Trun savio dilConsejo, che li oficii si fazi di bando come prima. Li altri savj tutti diColegio, messe di indusiar. Andò le parte: dil Trun 56, di l’indusia 102, e

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    questa terra. Ave 9 di no, e fu presa.

    Fu posti per li ditti: che tutti quelli hanno mercadantie in doana debinotrazerle, sub poena e in termine, e fu presa.

    Fu posto per li ditti: che da matina, do galie sotil, di le qual li soracomitisono in ordine, debino meter bancho e siano armate qui. Item, si armi legalie di Verona e altrove, et il Colegio habi libertà di armar quante galie liparerà etc. Ave 1 di no, 152 di sì.

    Fu posto per li ditti, di mandar a Corfù quel ha bisogno di formenti. Chela nave Simitecola che era carga di stera 2500 per Trani, che statim vadi aCorfù, et ivi discargar el ditto formento. Ave 4 non sincere, 9 di no, 143 sì.

    Fu scrito al capitanio zeneral di le gajarde provision si fa, et se li mandadanari, biscoti, monition etc. Item, preso mandarli 1000 fanti et altro ut inlitteris. È da saper, fu preso e dato fama armar 20 galie qui, zoè 10 grosseet 10 sotil, come parerà al Colegio.

    [1503 04 02]

    A dì 2 april. Da matina, sier Andrea Bondimier et sier Pexaro da cha daPexaro sopracomiti, messeno bancho et comenzono a scriver li homeni earmar le so galie. Item, fo scripto a Verona per li soracomiti, venisse qui.

    Da Roma, di sier Antonio Zustignan dotor, orator nostro. Di coloqujabuti col papa, qual vol esser tutto di la Signoria nostra, e cussì il duchaValentino qual parlò a esso orator nostro: e scrive coloquj abuti insieme, etli disse che la Signoria spendeva danari in tenir zente a Ravena, et che nonbisognava perchè lui è fiol di questa Signoria.

    Da poi disnar, fu gran Consejo: fato capitanio a Padoa sier PoloTrivixan el cavalier avogador di comun, qu. sier Andrea da la dreza, da sierAlvixe Venier fo consier b. 26, sier Piero Balbi fo consier, e sier FrancescoBarbarigo fo consier; sichè sarano zoveni rectori a Padoa a uno tempo, zoèquesto capitanio et sier Zorzi Corner el cavalier eleto podestà.

    Noto: eri in Pregadi fu posto per sier Antonio [8] Trun savio dilConsejo, che li oficii si fazi di bando come prima. Li altri savj tutti diColegio, messe di indusiar. Andò le parte: dil Trun 56, di l’indusia 102, e

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  • questa fo presa.

    [1503 04 03]

    A dì 3 april, da poi disnar, fo Pregadi, et fo lettere di sier Zuane Badoerdotor, orator nostro in Hongaria, di 24, come l’orator dil Turcho vien daquel re era mia 12 lontan di Buda, et che a dì 26 dovea far la sua intrata ivi.Vien molto honorato e con assa’ compagnia, et che il re li vol far grandehonor. Zonto che ’l sarà, vederà saper quel porta, et adviserà.

    Fu posto per li savj ai ordeni armar do barzoti, quali con li basilischisuso siano mandati in golfo a custodia di la Vaiusa, soto il capitanio dilgolfo sier Marco Antonio Contarini, e siano electi li patroni per Colegiozenthilomeni nostri, con il salario e modi fo electo sier FrancescoPasqualigo. Contradise sier Lunardo Grimani, dicendo era spesa butà viaarmar barzoti: li rispose sier Hironimo Bembo savio ai ordeni, qualringraziò il Consejo etc.; poi parlò sier Alvixe Malipiero fo savio a terraferma aricordando etiam di armar do galie bastarde, et li fo ditto non eranoin hordine, unde, per justifichar li patroni a l’arsenal, sier Tomà Duodo unodi patroni andoe in renga. Parlò poi sier Anzolo Trivixan, e cargò liprovedadori e patroni a l’arsenal che al bisogno non fusse in hordine legalie, dicendo quando era provedador lui, feva. Li rispose sier DomenegoMalipiero provedador a l’arsenal, poi parlò sier Vido Antonio Trivixansavio ai ordeni, in favor di la parte di armar li barzoti. Ave 21 di no, 153 disì. Et cussì poi, in execution di tal parte, in Colegio fonno electi sier FantinQuerini e sier Marco Bragadin, quali fonno vice soracomiti e tutti doaceptono, ma non armono, sicome dirò di soto al loco suo.

    Fu posto per li ditti: che per le nove abute di Alexio, la galia arbesanavadi da sier Antonio Contarini proveditor nostro in Albania. Item, ilcapitanio di la Riviera, sier Zuane Maria Mudazo, qual è quasi armato, siparti zuoba, sub poena. Ave 7 di no, 155 di sì, e fu presa. Et cussì dita partefo exequita.

    Fu posto per li savj dil Colegio scriver a sier Marco Dandolo dotor,cavalier e orator nostro in Franza una bona lettera, et avisarli di le nove siha che ’l Turcho arma, et mandarli li sumarj di le nove di Levante: et fupresa.

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    questa fo presa.

    [1503 04 03]

    A dì 3 april, da poi disnar, fo Pregadi, et fo lettere di sier Zuane Badoerdotor, orator nostro in Hongaria, di 24, come l’orator dil Turcho vien daquel re era mia 12 lontan di Buda, et che a dì 26 dovea far la sua intrata ivi.Vien molto honorato e con assa’ compagnia, et che il re li vol far grandehonor. Zonto che ’l sarà, vederà saper quel porta, et adviserà.

    Fu posto per li savj ai ordeni armar do barzoti, quali con li basilischisuso siano mandati in golfo a custodia di la Vaiusa, soto il capitanio dilgolfo sier Marco Antonio Contarini, e siano electi li patroni per Colegiozenthilomeni nostri, con il salario e modi fo electo sier FrancescoPasqualigo. Contradise sier Lunardo Grimani, dicendo era spesa butà viaarmar barzoti: li rispose sier Hironimo Bembo savio ai ordeni, qualringraziò il Consejo etc.; poi parlò sier Alvixe Malipiero fo savio a terraferma aricordando etiam di armar do galie bastarde, et li fo ditto non eranoin hordine, unde, per justifichar li patroni a l’arsenal, sier Tomà Duodo unodi patroni andoe in renga. Parlò poi sier Anzolo Trivixan, e cargò liprovedadori e patroni a l’arsenal che al bisogno non fusse in hordine legalie, dicendo quando era provedador lui, feva. Li rispose sier DomenegoMalipiero provedador a l’arsenal, poi parlò sier Vido Antonio Trivixansavio ai ordeni, in favor di la parte di armar li barzoti. Ave 21 di no, 153 disì. Et cussì poi, in execution di tal parte, in Colegio fonno electi sier FantinQuerini e sier Marco Bragadin, quali fonno vice soracomiti e tutti doaceptono, ma non armono, sicome dirò di soto al loco suo.

    Fu posto per li ditti: che per le nove abute di Alexio, la galia arbesanavadi da sier Antonio Contarini proveditor nostro in Albania. Item, ilcapitanio di la Riviera, sier Zuane Maria Mudazo, qual è quasi armato, siparti zuoba, sub poena. Ave 7 di no, 155 di sì, e fu presa. Et cussì dita partefo exequita.

    Fu posto per li savj dil Colegio scriver a sier Marco Dandolo dotor,cavalier e orator nostro in Franza una bona lettera, et avisarli di le nove siha che ’l Turcho arma, et mandarli li sumarj di le nove di Levante: et fupresa.

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  • Fu posto per loro savj scriver a Roma verba pro verbis. Ringratiar ilpapa dil bon voler suo verso la republica nostra, et etiam nui avemo bona[9] mente verso sua sanctità e il ducha Valentino, con bone parole. Et fupreso.

    Restò Consejo di X suso con zonta di Colegio, atento el bonus in lifontegi stava mal, e la farina era saltà a lire 8 el staro; et fu preso elezer peril ditto Consejo do proveditori sora le biave, con gran autorità. E cussìelexeno sier Alvixe Malipiero fo cao dil Consejo di X, q. sier Jacopo, etsier Hirolimo Capello, fo avogador, stati tutti do proveditori a le biave,quali aceptono. Era in questo tempo proveditori a le biave sier ZuamBaptista Soranzo, sier Ambruoxo Contarini q. sier Zorzi, et sier ZuaneGriti.

    Questi do proveditori novi electi, proveteno et mandono letere per tutaterra ferma mandino biave qui, dato don a quelli condurano per tuto aprilformento habino piccoli 20 per ster di doni, et per tutto mazo piccoli 15, eper tutto zugno piccoli 10; et ne vene assa’ formento, adeo la terra foubertosa. Feno etiam altre provisioni.

    [1503 04 04]

    A dì 4 april. In Colegio vi fu l’orator di Franza, al quale fo comunicatoquanto si scriveva in Franza. Etiam vi fu l’orator di Spagna. Nescio lepropositione et risposte loro.

    Da poi disnar, fo Pregadi. Fo leto letere, tra le altre da Milan, Crema,Bergamo e altrove, che sguizari si vanno ingrossando contra il stato deMilan, sichè quelle cosse di Milan è in pericolo. Francesi provedono.

    Item, fo divulgato esser letere da Corfù e nova che il secretario nostro aCostantinopoli era morto, e la so galia tirà in terra. Item, da Ragusi che ’lTurco havea auto do gianduse, et era guarito. Tamen non fu vero.

    Fu posto per li savj ai ordeni: che siano electi per scurtinio et 4 man dielectione XX sopracomiti a cinque per Consejo, videlicet per la banca. Etsier Antonio Trun, savio dil Consejo, messe a l’incontro fosseno electi perscurtinio dil consejo di Pregadi.

    Et fo gran mormorar dil Consejo che sariano stà tolti 300: pur ave 82, e

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    Fu posto per loro savj scriver a Roma verba pro verbis. Ringratiar ilpapa dil bon voler suo verso la republica nostra, et etiam nui avemo bona[9] mente verso sua sanctità e il ducha Valentino, con bone parole. Et fupreso.

    Restò Consejo di X suso con zonta di Colegio, atento el bonus in lifontegi stava mal, e la farina era saltà a lire 8 el staro; et fu preso elezer peril ditto Consejo do proveditori sora le biave, con gran autorità. E cussìelexeno sier Alvixe Malipiero fo cao dil Consejo di X, q. sier Jacopo, etsier Hirolimo Capello, fo avogador, stati tutti do proveditori a le biave,quali aceptono. Era in questo tempo proveditori a le biave sier ZuamBaptista Soranzo, sier Ambruoxo Contarini q. sier Zorzi, et sier ZuaneGriti.

    Questi do proveditori novi electi, proveteno et mandono letere per tutaterra ferma mandino biave qui, dato don a quelli condurano per tuto aprilformento habino piccoli 20 per ster di doni, et per tutto mazo piccoli 15, eper tutto zugno piccoli 10; et ne vene assa’ formento, adeo la terra foubertosa. Feno etiam altre provisioni.

    [1503 04 04]

    A dì 4 april. In Colegio vi fu l’orator di Franza, al quale fo comunicatoquanto si scriveva in Franza. Etiam vi fu l’orator di Spagna. Nescio lepropositione et risposte loro.

    Da poi disnar, fo Pregadi. Fo leto letere, tra le altre da Milan, Crema,Bergamo e altrove, che sguizari si vanno ingrossando contra il stato deMilan, sichè quelle cosse di Milan è in pericolo. Francesi provedono.

    Item, fo divulgato esser letere da Corfù e nova che il secretario nostro aCostantinopoli era morto, e la so galia tirà in terra. Item, da Ragusi che ’lTurco havea auto do gianduse, et era guarito. Tamen non fu vero.

    Fu posto per li savj ai ordeni: che siano electi per scurtinio et 4 man dielectione XX sopracomiti a cinque per Consejo, videlicet per la banca. Etsier Antonio Trun, savio dil Consejo, messe a l’incontro fosseno electi perscurtinio dil consejo di Pregadi.

    Et fo gran mormorar dil Consejo che sariano stà tolti 300: pur ave 82, e

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  • questa altra ave 91 di sì la parte; fu presa. Et in execution fono solum unavolta electi do, perchè i altri non passò.

    Fu posto per li savj: che li debitori di la decima 72 et 73 è a ligovernadori, vadino al canzello di le cantinele, con li modi prout in parte.Ave 28 di no.

    Fu posto per li savj ai ordeni 3 galie al viazo di Fiandra, videlicet perAntona e non per Fiandra come metessimo nui, con don di ducati 4000 pergalia di danari ut in parte. Et contradite sier Lunardo Grimani, dicendo eramior opinione la nostra [10] meterle per Fiandra che per Antona, e fe’ lezerla lettera di quelli di Bruza pregava la Signoria li mandasse le dette galie.Li rispose sier Lunardo Emo savio ai ordeni, ringraziando el Consejo.Andò la parte 39 di no, il resto di la parte et fu presa. Et cussì la matinaseguente a Rialto per li consieri fonno incantade, e non trovono patroni, eDio volesse per ben di questa terra, quando le metessimo ditte galie, sierAntonio Trun non havesse messo de indusiar etc.

    Fu posto per loro savj di comunichar con Franza il papa voria far ligacon la Signoria nostra et li reali di Spagna etc. Sier Zorxi Emo savio diterra ferma, non fu di opinione et contradise, e disputato la materia hincinde, tandem fu preso di comunicarla di 9 balote, et fo, meo juditio, malaopinione.

    Fu posto per tutti i savj scriver in Hongaria di le nove si ha di l’armar fail Turcho, e di le provision havemo fato e semo per far, e sopra questelettere fo gran disputatione. Ave 3 non sinceri, 63 di sì, 94 di no, et fu presodi no. Et parlò, oltra quelli di Colegio, sier Nicolò Foscarini et sier ZorziLoredan, et balotata la lettera, fu preso di non scriver, come ho dito, evolendo conzarla e scriver, fu terminato indusiar a doman.

    [1503 04 05]

    A dì 5 april. Si have lettere da Monopoli di sier Luca da ca’ Tajapiera,governador. Che Ortone era stà presa lì in la Puja da’ spagnoli, quali hannofato botino di valuta per ducati 80 milia. Item, si ha aviso certissimo dilzonzer armata yspana in Cicilia etc.

    Da poi disnar, fo Consejo di X, sichè ozi poche cosse ocorse.

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    questa altra ave 91 di sì la parte; fu presa. Et in execution fono solum unavolta electi do, perchè i altri non passò.

    Fu posto per li savj: che li debitori di la decima 72 et 73 è a ligovernadori, vadino al canzello di le cantinele, con li modi prout in parte.Ave 28 di no.

    Fu posto per li savj ai ordeni 3 galie al viazo di Fiandra, videlicet perAntona e non per Fiandra come metessimo nui, con don di ducati 4000 pergalia di danari ut in parte. Et contradite sier Lunardo Grimani, dicendo eramior opinione la nostra [10] meterle per Fiandra che per Antona, e fe’ lezerla lettera di quelli di Bruza pregava la Signoria li mandasse le dette galie.Li rispose sier Lunardo Emo savio ai ordeni, ringraziando el Consejo.Andò la parte 39 di no, il resto di la parte et fu presa. Et cussì la matinaseguente a Rialto per li consieri fonno incantade, e non trovono patroni, eDio volesse per ben di questa terra, quando le metessimo ditte galie, sierAntonio Trun non havesse messo de indusiar etc.

    Fu posto per loro savj di comunichar con Franza il papa voria far ligacon la Signoria nostra et li reali di Spagna etc. Sier Zorxi Emo savio diterra ferma, non fu di opinione et contradise, e disputato la materia hincinde, tandem fu preso di comunicarla di 9 balote, et fo, meo juditio, malaopinione.

    Fu posto per tutti i savj scriver in Hongaria di le nove si ha di l’armar fail Turcho, e di le provision havemo fato e semo per far, e sopra questelettere fo gran disputatione. Ave 3 non sinceri, 63 di sì, 94 di no, et fu presodi no. Et parlò, oltra quelli di Colegio, sier Nicolò Foscarini et sier ZorziLoredan, et balotata la lettera, fu preso di non scriver, come ho dito, evolendo conzarla e scriver, fu terminato indusiar a doman.

    [1503 04 05]

    A dì 5 april. Si have lettere da Monopoli di sier Luca da ca’ Tajapiera,governador. Che Ortone era stà presa lì in la Puja da’ spagnoli, quali hannofato botino di valuta per ducati 80 milia. Item, si ha aviso certissimo dilzonzer armata yspana in Cicilia etc.

    Da poi disnar, fo Consejo di X, sichè ozi poche cosse ocorse.

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  • [1503 04 06]

    A dì 6 april. In Colegio fono balotati li officiali di le galie di Barbaria,capitanio sier Andrea Mozenigo; età di 9 ditto, domenega, dieno ditte galiemeter banco.

    Fu etiam electi do patroni di barzoti, sier Marco Bragadin q. sier ZuanAlvise e sier Fantin Querini fonno vice soracomiti. Fu soto sier HironimoLando, q. sier Piero olim episcopo di Baffo.

    Fu expediti do contestabeli per mandar in armada, zoè Zanon daColorgno con fanti 300, et Danese dal Borgo con fanti 200, e mandati a farle compagnie.

    Da poi disnar, fo Pregadi, et fu posto parte per li savj a li ordeni, atentole galie di Fiandra incantade non haveano trovà patron, li sia cressuto didon ducati 500 per galia, sichè habino ducati 4500 per galia, et fu presa. Etil zorno seguente, la Signoria andò a Rialto a incantar ditte galie, et nontrovono patron, et fo mal.

    [11] Fu posto per tutti i savj d’acordo scriver in Hongaria una lettera benformata, con avisi semplici, et fo presa.

    Fu posto per i consieri e altri di Colegio, scriver a Roma che l’oratordebi impetrar dal papa sia provisto fin a la summa di ducati 400 di beneficia sier ... Malipiero di sier Andrea, atento la numerosa famiglia à il padre.Et ave 21 di no.

    Fu fato election di 5 sopracomiti, et passò solum do, videlicet sierFrancesco Pasqualigo, fo patron dil barzoto, q. sier Polo, e sier NicolòDandolo, fo soracomito, q. sier Hironimo. Fonno tolti assa’ zoveni. Fu sotosier Zorzi Simitecolo, fo soracomito, q. sier Zuane.

    Di Ravena, di rectori. Come hanno, per avisi auti dal conte di Sojano,che in Urbin è stato rumor et hanno cridà: Feltre, Feltre. La caxon processeperchè el presidente per il ducha Valentino voleva ghe deseno le arme, etloro non gè le hanno volute dar.

    Da Milan. Le cosse di sguizari vanno procedendo. Sono da 15 in 16milia persone contra quel stato. Cridano: Marco, Spagna et Maximiliano.

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    [1503 04 06]

    A dì 6 april. In Colegio fono balotati li officiali di le galie di Barbaria,capitanio sier Andrea Mozenigo; età di 9 ditto, domenega, dieno ditte galiemeter banco.

    Fu etiam electi do patroni di barzoti, sier Marco Bragadin q. sier ZuanAlvise e sier Fantin Querini fonno vice soracomiti. Fu soto sier HironimoLando, q. sier Piero olim episcopo di Baffo.

    Fu expediti do contestabeli per mandar in armada, zoè Zanon daColorgno con fanti 300, et Danese dal Borgo con fanti 200, e mandati a farle compagnie.

    Da poi disnar, fo Pregadi, et fu posto parte per li savj a li ordeni, atentole galie di Fiandra incantade non haveano trovà patron, li sia cressuto didon ducati 500 per galia, sichè habino ducati 4500 per galia, et fu presa. Etil zorno seguente, la Signoria andò a Rialto a incantar ditte galie, et nontrovono patron, et fo mal.

    [11] Fu posto per tutti i savj d’acordo scriver in Hongaria una lettera benformata, con avisi semplici, et fo presa.

    Fu posto per i consieri e altri di Colegio, scriver a Roma che l’oratordebi impetrar dal papa sia provisto fin a la summa di ducati 400 di beneficia sier ... Malipiero di sier Andrea, atento la numerosa famiglia à il padre.Et ave 21 di no.

    Fu fato election di 5 sopracomiti, et passò solum do, videlicet sierFrancesco Pasqualigo, fo patron dil barzoto, q. sier Polo, e sier NicolòDandolo, fo soracomito, q. sier Hironimo. Fonno tolti assa’ zoveni. Fu sotosier Zorzi Simitecolo, fo soracomito, q. sier Zuane.

    Di Ravena, di rectori. Come hanno, per avisi auti dal conte di Sojano,che in Urbin è stato rumor et hanno cridà: Feltre, Feltre. La caxon processeperchè el presidente per il ducha Valentino voleva ghe deseno le arme, etloro non gè le hanno volute dar.

    Da Milan. Le cosse di sguizari vanno procedendo. Sono da 15 in 16milia persone contra quel stato. Cridano: Marco, Spagna et Maximiliano.

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  • Hanno preso tutti li castelli atorno il lago di Como, e non li manchava senon do castelli di importantia. Tamen, era venuto uno di loro capi per trataraccordo con monsignor di Chiamon gran maestro di Franza fino da essifrancesi, et che a Milan temevano assa’ di tal cosse.

    Noto: come in questa quaresema è sta perdon plenario di colpa, di pena,in questa terra poi compito la cruciata, videlicet a dì 25 marzo a li Servi,demum al Sepolcro, poi a la Carità, 3 april a la Pietà e sera Santo Antonio.

    [1503 04 07]

    A dì 7 april. In Colegio vene sier Francesco Bolani venuto podestà etcapitanio di Feltre, et referì il successo dil suo rezimento.

    Vene l’orator yspano. Non so la causa; ma judico per le cosse ocoreno alpresente tra Franza e Spagna in reame.

    Da poi disnar, fo Pregadi. Fu posto per sier Lunardo Emo savio aiordeni, atento che le galie di Fiandra incantade non haveano trovà patronidubitando di andar in armada, che sia azonto al ditto incanto che, si percaso fosseno mandadi in armada, li sia ubligà le decime dil clero 1504 peril suo pagamento dil servito.

    Et a l’incontro, li altri savj ai ordeni messeno de indusiar de più incantarle predite galie, et parlò ditto sier Lunardo Emo. Li rispose sier PandolfoMorexini qual ringratiò il Consejo licet un’altra [12] volta fosse stato in talhordine. Et fu preso di largo de indusiar.

    Fu posto per tuti i savj, atento la egritudine de sier Zuan Zantaniproveditor di l’armada, che sia electo nel mazor Consejo uno proveditor inloco suo, videlicet da poi Pasqua, e lui preveditor, li sia scripto vengi inquesta terra con qualche pasazo, e lassi la sua galia lì in armada, e ilproveditor sarà electo, vadi a montar su ditta galia. Contradixe tal opinionsier Piero Balbi el consier, dicendo era mal che un proveditor di l’armadanon venisse qui con la sua galia. Li rispose sier Andrea Gabriel procuradorsavio dil Conseio, et fu presa la parte di savj de largo, 62, 108.

    Fu posto per li savj ut supra, che domino Francesco Cinthio statosopracomito di una galia armata per il papa in Ancona, qual si à oferto diarmar do galie in Ancona, però sia preso di darli etc. ut in parte, et fu

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    Hanno preso tutti li castelli atorno il lago di Como, e non li manchava senon do castelli di importantia. Tamen, era venuto uno di loro capi per trataraccordo con monsignor di Chiamon gran maestro di Franza fino da essifrancesi, et che a Milan temevano assa’ di tal cosse.

    Noto: come in questa quaresema è sta perdon plenario di colpa, di pena,in questa terra poi compito la cruciata, videlicet a dì 25 marzo a li Servi,demum al Sepolcro, poi a la Carità, 3 april a la Pietà e sera Santo Antonio.

    [1503 04 07]

    A dì 7 april. In Colegio vene sier Francesco Bolani venuto podestà etcapitanio di Feltre, et referì il successo dil suo rezimento.

    Vene l’orator yspano. Non so la causa; ma judico per le cosse ocoreno alpresente tra Franza e Spagna in reame.

    Da poi disnar, fo Pregadi. Fu posto per sier Lunardo Emo savio aiordeni, atento che le galie di Fiandra incantade non haveano trovà patronidubitando di andar in armada, che sia azonto al ditto incanto che, si percaso fosseno mandadi in armada, li sia ubligà le decime dil clero 1504 peril suo pagamento dil servito.

    Et a l’incontro, li altri savj ai ordeni messeno de indusiar de più incantarle predite galie, et parlò ditto sier Lunardo Emo. Li rispose sier PandolfoMorexini qual ringratiò il Consejo licet un’altra [12] volta fosse stato in talhordine. Et fu preso di largo de indusiar.

    Fu posto per tuti i savj, atento la egritudine de sier Zuan Zantaniproveditor di l’armada, che sia electo nel mazor Consejo uno proveditor inloco suo, videlicet da poi Pasqua, e lui preveditor, li sia scripto vengi inquesta terra con qualche pasazo, e lassi la sua galia lì in armada, e ilproveditor sarà electo, vadi a montar su ditta galia. Contradixe tal opinionsier Piero Balbi el consier, dicendo era mal che un proveditor di l’armadanon venisse qui con la sua galia. Li rispose sier Andrea Gabriel procuradorsavio dil Conseio, et fu presa la parte di savj de largo, 62, 108.

    Fu posto per li savj ut supra, che domino Francesco Cinthio statosopracomito di una galia armata per il papa in Ancona, qual si à oferto diarmar do galie in Ancona, però sia preso di darli etc. ut in parte, et fu

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  • presa; ma non ave effecto, che non armoe.

    Da poi, restò Consejo di X con zonta di Colegio e altri. È da saper finquesto zorno la decima al monte nuovo à scosso ducati 8 milia, et la tansaducati 30 milia, et de li ditti fo mandati danari al capitanio zeneral.

    Item, Per Colegio fo expedito armar 3 galie a Verona et do a Salò, escripto in Puja armino quelle diputate a Cataro et altrove, et spazà dominoZuam Detrico cavalier di Zara, qual vol armar una galia per 6 mexi.

    [1503 04 08]

    A dì 8 april. In Colegio vene lettere di sier Zulian Gradenigogovernador di Trani. Come francesi haveano recuperato la cità di Ortone,qual fu sachizata per spagnoli.

    Da poi disnar, Colegio co la Signoria si reduse per balotar alcunimodonei hanno auto cavalarie etc. ut patet.

    [1503 04 09]

    A dì 9 april. In Colegio domenega di l’olivo non si redusse. El principefo in chiesia con li oratori, zoè legato del papa, Franza e Ferara. Et eri veneletere di Roma, e questa matina di Franza, e tutta la terra fo piena che eraseguito pace over trieua tra la cristianissima majestà di Franza e li catholicireali di Spagna, acordata a Lion per il mezo di l’archiducha di Borgognache ivi si ritrova, et affine di tutti do reali.

    È da saper, eri a Santo Aponal morite alcuni fachini di peste, zoè quellostava in caxa di l’orator yspano. E si dice pigliò ditto morbo per alcunivenuti di Puja. Or per li deputati sora la sanità fu fato valide provisione,nihilominus l’andò perseverando come dirò.

    [13] Da poi disnar, si predicò a San Marco per frate Egidio romanopredicava a San Stefano sentado, qual usa novo modo di predicar, nèpartisse la sua predica. À gran fama et concorso di zente a le suepredicationi.

    14

    presa; ma non ave effecto, che non armoe.

    Da poi, restò Consejo di X con zonta di Colegio e altri. È da saper finquesto zorno la decima al monte nuovo à scosso ducati 8 milia, et la tansaducati 30 milia, et de li ditti fo mandati danari al capitanio zeneral.

    Item, Per Colegio fo expedito armar 3 galie a Verona et do a Salò, escripto in Puja armino quelle diputate a Cataro et altrove, et spazà dominoZuam Detrico cavalier di Zara, qual vol armar una galia per 6 mexi.

    [1503 04 08]

    A dì 8 april. In Colegio vene lettere di sier Zulian Gradenigogovernador di Trani. Come francesi haveano recuperato la cità di Ortone,qual fu sachizata per spagnoli.

    Da poi disnar, Colegio co la Signoria si reduse per balotar alcunimodonei hanno auto cavalarie etc. ut patet.

    [1503 04 09]

    A dì 9 april. In Colegio domenega di l’olivo non si redusse. El principefo in chiesia con li oratori, zoè legato del papa, Franza e Ferara. Et eri veneletere di Roma, e questa matina di Franza, e tutta la terra fo piena che eraseguito pace over trieua tra la cristianissima majestà di Franza e li catholicireali di Spagna, acordata a Lion per il mezo di l’archiducha di Borgognache ivi si ritrova, et affine di tutti do reali.

    È da saper, eri a Santo Aponal morite alcuni fachini di peste, zoè quellostava in caxa di l’orator yspano. E si dice pigliò ditto morbo per alcunivenuti di Puja. Or per li deputati sora la sanità fu fato valide provisione,nihilominus l’andò perseverando come dirò.

    [13] Da poi disnar, si predicò a San Marco per frate Egidio romanopredicava a San Stefano sentado, qual usa novo modo di predicar, nèpartisse la sua predica. À gran fama et concorso di zente a le suepredicationi.

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  • [1503 04 10]

    A dì 10 april. In Colegio, vene letere di Roma, di 7. Come il papa haveaauto, zoè le sue zente, Zere castello di Orsini nel qual era il signor Julio,qual si acordoe e a pati che tra loro fonno fati ge lo dette. Item, che il papahavea dato il vescoado di Cao d’Istria al fiol dil maistro di corieri, e cussìfu, e ave il possesso da la Signoria nostra. Item, che ’l papa si havea doltoassai col nostro orator de la parte messa nel Consejo di X di quellicomprano li beneficj, dicendo era contra l’honor suo e di la Chiesia.

    Da poi disnar, fo Pregadi per lezer molte lettere erano di Spagna di sierPiero Pasqualigo dotor, orator nostro. Come era nato uno fiol a laprincipessa moglie di lo archiducha di Borgogna, et di ciò li reali à abutogran piacer.

    Di Franza, di 2, date a Lion. Come, a dì 29, introe ivi l’archiducha congrande honor, e il roy l’intrò prima, e che la paxe era jurata tra Franza eSpagna, et per el primo manderà li capitoli e aviserà del tutto. E si dice cheFranza lassa a’ spagnoli la Capitanata in reame.

    Da Milan, dil secretario nostro. Come sguizari hanno auto Lugano ealtri luoghi, et che quel nuntio di sguizari vene a parlar al gran maestro diFranza per tratar acordo, par non havesse mandato pleno di ziò, ergo etc.

    Da Trani, dal governador. Di la morte di monsignor di la Pelizafrancese, che fu ferido per avanti. Item, il gran capitanio ispano fevaprocesso contra il Charazol per farlo morir, sichè spagnoli prosperavano, etmolte terre si havia rebelato a’ francesi e venute sotto l’obidientia dispagnoli, tra le qual Quarate.

    Di Roma e altrove si ave certissimo che Pandolfo Petruzi, primario diSiena, qual, a requisitione di Valentino in questi zorni passati si levò, horapar sia ritornato in Siena acceptato da tutti.

    Dil capitanio dil golfo, sier Marco Antonio Contarini, di 16. Comeintendeva a la Valona si faceva armata, non però da conto, e a la Vajusaerano certi fiambuli venuti.

    In questo Pregadi fu posto per li savj scriver in Franza et in Spagna,congratulandosi di la pace seguita, e fu preso.

    A dì 10 april, fo el marti santo, da matina fu gran Consejo. Fu leto la

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    [1503 04 10]

    A dì 10 april. In Colegio, vene letere di Roma, di 7. Come il papa haveaauto, zoè le sue zente, Zere castello di Orsini nel qual era il signor Julio,qual si acordoe e a pati che tra loro fonno fati ge lo dette. Item, che il papahavea dato il vescoado di Cao d’Istria al fiol dil maistro di corieri, e cussìfu, e ave il possesso da la Signoria nostra. Item, che ’l papa si havea doltoassai col nostro orator de la parte messa nel Consejo di X di quellicomprano li beneficj, dicendo era contra l’honor suo e di la Chiesia.

    Da poi disnar, fo Pregadi per lezer molte lettere erano di Spagna di sierPiero Pasqualigo dotor, orator nostro. Come era nato uno fiol a laprincipessa moglie di lo archiducha di Borgogna, et di ciò li reali à abutogran piacer.

    Di Franza, di 2, date a Lion. Come, a dì 29, introe ivi l’archiducha congrande honor, e il roy l’intrò prima, e che la paxe era jurata tra Franza eSpagna, et per el primo manderà li capitoli e aviserà del tutto. E si dice cheFranza lassa a’ spagnoli la Capitanata in reame.

    Da Milan, dil secretario nostro. Come sguizari hanno auto Lugano ealtri luoghi, et che quel nuntio di sguizari vene a parlar al gran maestro diFranza per tratar acordo, par non havesse mandato pleno di ziò, ergo etc.

    Da Trani, dal governador. Di la morte di monsignor di la Pelizafrancese, che fu ferido per avanti. Item, il gran capitanio ispano fevaprocesso contra il Charazol per farlo morir, sichè spagnoli prosperavano, etmolte terre si havia rebelato a’ francesi e venute sotto l’obidientia dispagnoli, tra le qual Quarate.

    Di Roma e altrove si ave certissimo che Pandolfo Petruzi, primario diSiena, qual, a requisitione di Valentino in questi zorni passati si levò, horapar sia ritornato in Siena acceptato da tutti.

    Dil capitanio dil golfo, sier Marco Antonio Contarini, di 16. Comeintendeva a la Valona si faceva armata, non però da conto, e a la Vajusaerano certi fiambuli venuti.

    In questo Pregadi fu posto per li savj scriver in Franza et in Spagna,congratulandosi di la pace seguita, e fu preso.

    A dì 10 april, fo el marti santo, da matina fu gran Consejo. Fu leto la

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  • parte presa alias nel Consejo di X di le biasteme, di le procure, altri ordeni,[14] e dil portar di le armi, e di le secte, admonendo tutti sarano exequite.

    Item, Achadete che fu fato eletione per 2 et 4 mani, tra le qual docamerlenghi di comun. Et volendo balotarli, non fo trovato la polizza di laquarta electione, perchè Alvixe Manenti, secretario dil Consejo di X,l’havea posta in manega per inadvertentia, et era andato zoso a SanFrancesco di la Vigna a confesarsi. Et non trovando ditta polizza nè ilManenti, la Signoria terminò licentiar il Consejo, licet fusse assa’ avantinona, e le voxe manchava a balotar andasse zoso. E par che poi el dittoManenti si acorzesse volendo chavar il fazzoletto di la polizza che havea inmanega, e andò quasi in angosa, e corse dal doxe, el qual non li volseparlar. Sichè fo gran eror, et tra li altri tolti, era camerlengo di comun sierAntonio Sanudo fo proveditor a Charavazo, q. sier Lunardo, qual credosaria rimaso.

    In questa matina poi venuto zò gran Consejo, l’orator di Franza fo inColegio, e disse con gran alegreza aver lettere di Milan che i soi erano statia le man con sguizari, et amazati più di 3000. Et cussì la sera ditto oratorfe’ lumiere su la soa caxa dove el sta in cha’ Barbaro a San Stephano. etbrusò in canal una burchiela piena di legne, sì per alegreza di tal vittoriacontra sguizari, come per la pace fata con Spagna. Et è da saper, da indiindriedo fonno insieme con l’orator yspano a la Charitae et abrazosi, cheprima non si haveano parlato.

    Di Ravena. Vidi una lettera, che per tutte quelle terre circonvicine delducha Valentino, era sta fato gran feste perchè il papa havia auto il locho diCere di Orsini, et era sta divulgato la Signoria havia tolto il ducha inprotetione. Item, le so zente atendeano aver Maiolo e San Leo cherestavano dil stato di Urbin a otenir, e si pratichava acordo per via di uncapitanio di fiorentini, et in San Leo era per il ducha di Urbino Lactantioda Bergamo.

    È da saper, per parte presa nel Consejo di X, le tre Quarantie nonsentano questa septimana santa, che prima solevano sentar e lievar sol do.

    Tamen, per questa fiata, perchè pendeva una causa, sentòno il luni santoe de caetero, etiam loro leverà quel dì lieva le Corte.

    In questo zorno, si partì di qui una galia sotil, soracomito sier Pexaro da

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    parte presa alias nel Consejo di X di le biasteme, di le procure, altri ordeni,[14] e dil portar di le armi, e di le secte, admonendo tutti sarano exequite.

    Item, Achadete che fu fato eletione per 2 et 4 mani, tra le qual docamerlenghi di comun. Et volendo balotarli, non fo trovato la polizza di laquarta electione, perchè Alvixe Manenti, secretario dil Consejo di X,l’havea posta in manega per inadvertentia, et era andato zoso a SanFrancesco di la Vigna a confesarsi. Et non trovando ditta polizza nè ilManenti, la Signoria terminò licentiar il Consejo, licet fusse assa’ avantinona, e le voxe manchava a balotar andasse zoso. E par che poi el dittoManenti si acorzesse volendo chavar il fazzoletto di la polizza che havea inmanega, e andò quasi in angosa, e corse dal doxe, el qual non li volseparlar. Sichè fo gran eror, et tra li altri tolti, era camerlengo di comun sierAntonio Sanudo fo proveditor a Charavazo, q. sier Lunardo, qual credosaria rimaso.

    In questa matina poi venuto zò gran Consejo, l’orator di Franza fo inColegio, e disse con gran alegreza aver lettere di Milan che i soi erano statia le man con sguizari, et amazati più di 3000. Et cussì la sera ditto oratorfe’ lumiere su la soa caxa dove el sta in cha’ Barbaro a San Stephano. etbrusò in canal una burchiela piena di legne, sì per alegreza di tal vittoriacontra sguizari, come per la pace fata con Spagna. Et è da saper, da indiindriedo fonno insieme con l’orator yspano a la Charitae et abrazosi, cheprima non si haveano parlato.

    Di Ravena. Vidi una lettera, che per tutte quelle terre circonvicine delducha Valentino, era sta fato gran feste perchè il papa havia auto il locho diCere di Orsini, et era sta divulgato la Signoria havia tolto il ducha inprotetione. Item, le so zente atendeano aver Maiolo e San Leo cherestavano dil stato di Urbin a otenir, e si pratichava acordo per via di uncapitanio di fiorentini, et in San Leo era per il ducha di Urbino Lactantioda Bergamo.

    È da saper, per parte presa nel Consejo di X, le tre Quarantie nonsentano questa septimana santa, che prima solevano sentar e lievar sol do.

    Tamen, per questa fiata, perchè pendeva una causa, sentòno il luni santoe de caetero, etiam loro leverà quel dì lieva le Corte.

    In questo zorno, si partì di qui una galia sotil, soracomito sier Pexaro da

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  • cha’ da Pexaro: l’altra partirà presto.

    Havendo scripto di sopra che si moriva pur in questa terra di morboprincipiato a San Aponal, ozi fo a Santa Maria Zubenigo e poi a SanMartin: sichè si crede procederà.

    [1503 04 11]

    [15] A dì 11 april. Fo aldito in Colegio, con li capi di X, sier NicolòDolfin venuto synico di Albania, mandato lì per el Consejo di X, et par fazivenir pur sier Zuan da Molin, proveditor di Antivari intromesso. À messoin Antivari sier Marco Antonio Erizo era proveditor a Budoa, et a Budoasier Aurelio Bragadin era camerlengo a Cataro.

    [1503 04 12]

    A dì 12 april vene lettere di Roma e di altrove, et da poi disnar, ilprincipe fo in chiesia con li oratori a lo oficio de more, nè altro si ave che sidicesse.

    [1503 04 13]

    A dì 13 april. Fo il zuoba santo. Si ave lettere di sier Zuam MariaMudazo capitanio di la riviera di la Marcha, aver preso verso Ruigno unonavilio de triestini con ... e altro che passava a Pexaro per valuta di duchati2000, et halo tolto per contrabando, et lo mandò qui a l’oficio di Cataverijusta le leze, li qual sententiono fusse perso.

    Et perchè il morbo in la terra sequiva a San Lucha, li savj sora la sanitàfono in Colegio, et fo terminato che in questa note che si soleva mostrar trevolte il Sangue di Cristo e altre reliquie, si mostri solum una volta et poi siseri la chiesia. Item, che compito il perdon, ch’è ozi da vespero fin domanch’è il venere santo a l’hospedal di missier Jesu Cristo a Santo Antonio sii,e, de caetero, più non sii li perdoni in le chiesie. Item, che in niuna chiesiapiù si predichi. Item, non si andasse a cerchar li sepulcri. Item, le chiesie siserasse a bona hora: et fonno mandati assa’ a Lazareto et serate le arche.

    17

    cha’ da Pexaro: l’altra partirà presto.

    Havendo scripto di sopra che si moriva pur in questa terra di morboprincipiato a San Aponal, ozi fo a Santa Maria Zubenigo e poi a SanMartin: sichè si crede procederà.

    [1503 04 11]

    [15] A dì 11 april. Fo aldito in Colegio, con li capi di X, sier NicolòDolfin venuto synico di Albania, mandato lì per el Consejo di X, et par fazivenir pur sier Zuan da Molin, proveditor di Antivari intromesso. À messoin Antivari sier Marco Antonio Erizo era proveditor a Budoa, et a Budoasier Aurelio Bragadin era camerlengo a Cataro.

    [1503 04 12]

    A dì 12 april vene lettere di Roma e di altrove, et da poi disnar, ilprincipe fo in chiesia con li oratori a lo oficio de more, nè altro si ave che sidicesse.

    [1503 04 13]

    A dì 13 april. Fo il zuoba santo. Si ave lettere di sier Zuam MariaMudazo capitanio di la riviera di la Marcha, aver preso verso Ruigno unonavilio de triestini con ... e altro che passava a Pexaro per valuta di duchati2000, et halo tolto per contrabando, et lo mandò qui a l’oficio di Cataverijusta le leze, li qual sententiono fusse perso.

    Et perchè il morbo in la terra sequiva a San Lucha, li savj sora la sanitàfono in Colegio, et fo terminato che in questa note che si soleva mostrar trevolte il Sangue di Cristo e altre reliquie, si mostri solum una volta et poi siseri la chiesia. Item, che compito il perdon, ch’è ozi da vespero fin domanch’è il venere santo a l’hospedal di missier Jesu Cristo a Santo Antonio sii,e, de caetero, più non sii li perdoni in le chiesie. Item, che in niuna chiesiapiù si predichi. Item, non si andasse a cerchar li sepulcri. Item, le chiesie siserasse a bona hora: et fonno mandati assa’ a Lazareto et serate le arche.

    17

  • Di Franza, di l’orator, date a Lion. Come il re si dolse molto con lui, epiù el cardinal Roam del governador nostro di Otranto, qual era sta causadi la perdeda di le sue galie, dicendo le sue galie erano stà vendute.

    [1503 04 14]

    A dì 14 april. Fo il venere santo. Hessendo il prencipe a messa inchiesia, vene lettere prestissime di Roma di 11, come a dì 10 a hore 3 dinote lì in Roma era morto il reverendissimo cardinal Michiel uno di seiepiscopi, episcopo di Verona e titolo di Santo Anzolo, el qual era manchatoin hore 36. Si judicha sia stà atosichato per tuorli la facoltà, perochè, avantiel spirasse, el papa mandò guardie atorno la casa, adeo, à (a)buto tutto ilsuo, si tien duchati ... milia de contadi.

    E inteso tal nova, subito l’orator andò dal papa a pregar sua santità nondesse ditto vescoado di Verona a niun fino la Signoria non li nominasseuno col Senato, justa il consueto, et il papa non li potè dar audientia, e leporte erano serate, et era il papa col ducha. Si tien contasseno li danari deldetto cardinal nostro veneto defunto. Et vidi una lettera di [16] Roma, chedetto cardinal ha lassato duchati 120 milia, li quali tutti il papa li harà,perchè havea preso di contadi duchati 50 milia, et altri 10 milia havea dicontadi in salvo de Orsini; item, arzenti per duchati 20 milia, zoje efornimenti per duchati 10 milia, tapezarie e mobeli per duchati 10 milia,bestiame per duchati 10 milia etc. Sichè, tal morte à tornà molto inproposito al ducha Valentino. Questo cardinal era patriarchaconstantinopolitano; havia anni ... stato cardinal anni ... fato per papa Paulohavia intrada per duchati 22 milia, havia optima fama, e, a tempo fu fatopapa Alexandro, lui saria stà papa si l’havesse voluto far simonia. Erasavio, catholico et bon venitian, ma, ut plurimum, stava in caxa e di rarodava audientia, ma atendeva a studiar. Havia bacie su quel di la Signoria,videlicet in veronese, una in Friul, et una a Ravena, et intesi et fu posto inuna mulla, ma non li valse, che morite.

    È da saper, come ozi li fratelli di domino Bortolo Trivixan episcopo diCividal di Belun ch’è a Roma, e parenti del preditto cardinal, levò unazanza che ditto cardinal, avanti che ’l morisse, renonciò el vescoado diVerona al ditto suo fradelo. Tamen, non fu vero, imo da alcuni fo suspetato

    18

    Di Franza, di l’orator, date a Lion. Come il re si dolse molto con lui, epiù el cardinal Roam del governador nostro di Otranto, qual era sta causadi la perdeda di le sue galie, dicendo le sue galie erano stà vendute.

    [1503 04 14]

    A dì 14 april. Fo il venere santo. Hessendo il prencipe a messa inchiesia, vene lettere prestissime di Roma di 11, come a dì 10 a hore 3 dinote lì in Roma era morto il reverendissimo cardinal Michiel uno di seiepiscopi, episcopo di Verona e titolo di Santo Anzolo, el qual era manchatoin hore 36. Si judicha sia stà atosichato per tuorli la facoltà, perochè, avantiel spirasse, el papa mandò guardie atorno la casa, adeo, à (a)buto tutto ilsuo, si tien duchati ... milia de contadi.

    E inteso tal nova, subito l’orator andò dal papa a pregar sua santità nondesse ditto vescoado di Verona a niun fino la Signoria non li nominasseuno col Senato, justa il consueto, et il papa non li potè dar audientia, e leporte erano serate, et era il papa col ducha. Si tien contasseno li danari deldetto cardinal nostro veneto defunto. Et vidi una lettera di [16] Roma, chedetto cardinal ha lassato duchati 120 milia, li quali tutti il papa li harà,perchè havea preso di contadi duchati 50 milia, et altri 10 milia havea dicontadi in salvo de Orsini; item, arzenti per duchati 20 milia, zoje efornimenti per duchati 10 milia, tapezarie e mobeli per duchati 10 milia,bestiame per duchati 10 milia etc. Sichè, tal morte à tornà molto inproposito al ducha Valentino. Questo cardinal era patriarchaconstantinopolitano; havia anni ... stato cardinal anni ... fato per papa Paulohavia intrada per duchati 22 milia, havia optima fama, e, a tempo fu fatopapa Alexandro, lui saria stà papa si l’havesse voluto far simonia. Erasavio, catholico et bon venitian, ma, ut plurimum, stava in caxa e di rarodava audientia, ma atendeva a studiar. Havia bacie su quel di la Signoria,videlicet in veronese, una in Friul, et una a Ravena, et intesi et fu posto inuna mulla, ma non li valse, che morite.

    È da saper, come ozi li fratelli di domino Bortolo Trivixan episcopo diCividal di Belun ch’è a Roma, e parenti del preditto cardinal, levò unazanza che ditto cardinal, avanti che ’l morisse, renonciò el vescoado diVerona al ditto suo fradelo. Tamen, non fu vero, imo da alcuni fo suspetato

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  • il preditto sapesse del veneno, perchè era tutto cossa dil papa e quelloconzava le mastelade di beneficj.

    Et per la Signoria fo subito scrito a Roma pregasse il pontifice nonfacesse lo episcopo di Verona, sino che con il Senato non se li scrivi.

    Da poi disnar, fo predicato a San Marco e non altrove, e predichò ilfradello dil Bataja fo castellan in Cremona di l’hordine di San Francesco,che predichava a San Polo. Et in questa notte non fo predicha, nè fato lapassion justa il consueto per caxom del morbo. Fo etiam levado non sifacesse merchado a San Marco nè a San Polo.

    In questa note si partì la galia di sier Andrea Bondimier soracomito inarmada; et sier Bortolo Dandolo messe bancho et sarà expedito subito.

    [1503 04 15]

    A dì 15 april. Sabato santo, vene lettere molto desiderate dil zeneral di29 da Corfù, et per via di Ragusi di Zacaria di Freschi secretario nostro,date a Constantinopoli a dì 15 et 17 marzo, il sumario di le qual lettere èquesto. Come par, esso secretario a dì primo scrisse, ma non si è aute, etera morto il fiol dil Turco stava per mezo a Rodi, et il Signor turco (à)abuto gran dolor, nè havia fato Porta. Item, par esso secretario si scusa nonhaver potuto scriver avanti per non haver messi, e auto dolor colici. Item,che XI volte è stato a la presentia dil Signor per li tratamenti di la pace, ethaveano formato li capitoli, [17] e, cercha il restituir di Santa Maura, par ilSignor voji. Etiam li danari erano ivi soi, che dice esser un milion et 200milia aspri, ut in eis, e le artilarie. E che l’orator del re di Hongaria non eraancor zonto, ma si aspectava di breve, perhò il Signor non volea concluderla paxe fin el non zongeva. Item, di armata che si lavorava lentamente, escrive il numero di le velle potrà haver, ut in litteris. Item, che il Sophi eracon exercito contra certo signor, el qual signor mandò a dimandar ajuto alTurco, e che ’l Turco non l’ha voluto aldir per non iritar il Sophi contra dilui etc.

    Dil capitanio zeneral, date in galia a Corfù a dì 29 marzo. Scrive libisogni di l’armada, e ha fato meter banco a le do galie da Corfù, et fato lisopracomiti, et scrito in Candia armino, e in Puja si preparano. Dimandadanari e altre cosse per l’armada, qual li è sta mandato. Queste lettere di

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    il preditto sapesse del veneno, perchè era tutto cossa dil papa e quelloconzava le mastelade di beneficj.

    Et per la Signoria fo subito scrito a Roma pregasse il pontifice nonfacesse lo episcopo di Verona, sino che con il Senato non se li scrivi.

    Da poi disnar, fo predicato a San Marco e non altrove, e predichò ilfradello dil Bataja fo castellan in Cremona di l’hordine di San Francesco,che predichava a San Polo. Et in questa notte non fo predicha, nè fato lapassion justa il consueto per caxom del morbo. Fo etiam levado non sifacesse merchado a San Marco nè a San Polo.

    In questa note si partì la galia di sier Andrea Bondimier soracomito inarmada; et sier Bortolo Dandolo messe bancho et sarà expedito subito.

    [1503 04 15]

    A dì 15 april. Sabato santo, vene lettere molto desiderate dil zeneral di29 da Corfù, et per via di Ragusi di Zacaria di Freschi secretario nostro,date a Constantinopoli a dì 15 et 17 marzo, il sumario di le qual lettere èquesto. Come par, esso secretario a dì primo scrisse, ma non si è aute, etera morto il fiol dil Turco stava per mezo a Rodi, et il Signor turco (à)abuto gran dolor, nè havia fato Porta. Item, par esso secretario si scusa nonhaver potuto scriver avanti per non haver messi, e auto dolor colici. Item,che XI volte è stato a la presentia dil Signor per li tratamenti di la pace, ethaveano formato li capitoli, [17] e, cercha il restituir di Santa Maura, par ilSignor voji. Etiam li danari erano ivi soi, che dice esser un milion et 200milia aspri, ut in eis, e le artilarie. E che l’orator del re di Hongaria non eraancor zonto, ma si aspectava di breve, perhò il Signor non volea concluderla paxe fin el non zongeva. Item, di armata che si lavorava lentamente, escrive il numero di le velle potrà haver, ut in litteris. Item, che il Sophi eracon exercito contra certo signor, el qual signor mandò a dimandar ajuto alTurco, e che ’l Turco non l’ha voluto aldir per non iritar il Sophi contra dilui etc.

    Dil capitanio zeneral, date in galia a Corfù a dì 29 marzo. Scrive libisogni di l’armada, e ha fato meter banco a le do galie da Corfù, et fato lisopracomiti, et scrito in Candia armino, e in Puja si preparano. Dimandadanari e altre cosse per l’armada, qual li è sta mandato. Queste lettere di

    19

  • mar e da Constantinopoli, zonse da poi disnar che nulla era per esser lavizilia di Pasqua, et il principe mandò per quelli di Colegio, quali sireduseno in camera soa, et steteno molto tardi.

    Di Verona, di sier Bernardo Bembo dotor et cavalier podestà, et sierZuan Mozenigo capitanio. Come di lì è tante zurme in hordine, che nonsolum armeria 3 galie ma un’altra di più. Et però fo spazà HironimoBeteliero da Verona e datoli una galia che l’armasse, oltre li tre altrisoracomiti di Verona expediti.

    [1503 04 16]

    A dì 16 april, fo el dì de Pasqua, da poi disnar non fo predichato a SanMarco per causa di la peste, ma solum reduto li oratori e altri patricii, ilprincipe andò per terra con le insegne, justa il solito, a vesporo a SanZacharia, e al perdon vi fu oratori dil papa, Franza e Ferara, il primicierioBarbarigo, l’abate don Andrea Mozenigo. Et portò la spada sier MarcoZorzi va visdomino a Ferara, e fo suo compagno sier Francesco Mozenigo.Erano do cavalieri vestiti d’oro nuovi. sier Sebastian Zustignan venuto diHongaria, et sier Domenego Pixani venuto di Spagna, da Santa Marina.Gionse qui sora porto la nave di comun over barza patron sier AndreaContarini, vien di Cypro vuoda di formenti e di sal, et portò lettere dilzeneral da Corfù di 31. — Nulla più di novo di quello scrisse, videlicet parel scrivesse a dì 30 copioso, ma non si è haute. Manda le lettere di 1°marzo dil secretario nostro a Costantinopoli, per le qual lettere se inteseerano zonti a Costantinopoli li nostri messi con la libertà di restituirli SantaMaura. Item, che si diceva il Sophi era morto. Item, il prefato secretarioscrisse coloquii abuti [18] col Signor turcho e li bassà in materia pacis, utpatet in litteris — che non fo divulgati.

    Di Spagna si have lettere di sier Piero Pasqualigo doctor, orator nostro,in questi zorni di fevrer date ... Par quelli reali non voglino dar la trata diformenti di Sicilia, dicendo tutte le so terre averne gran bisogno, sichèbisogna far gran provision acciò la terra non patissa.

    Eri, zonzeno qui sier Marin Dandolo e sier Nicolò Pasqualigo venuti daveder le aque del Polesene e rota Sabadina, con li qual andono inzegnerietc.

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    mar e da Constantinopoli, zonse da poi disnar che nulla era per esser lavizilia di Pasqua, et il principe mandò per quelli di Colegio, quali sireduseno in camera soa, et steteno molto tardi.

    Di Verona, di sier Bernardo Bembo dotor et cavalier podestà, et sierZuan Mozenigo capitanio. Come di lì è tante zurme in hordine, che nonsolum armeria 3 galie ma un’altra di più. Et però fo spazà HironimoBeteliero da Verona e datoli una galia che l’armasse, oltre li tre altrisoracomiti di Verona expediti.

    [1503 04 16]

    A dì 16 april, fo el dì de Pasqua, da poi disnar non fo predichato a SanMarco per causa di la peste, ma solum reduto li oratori e altri patricii, ilprincipe andò per terra con le insegne, justa il solito, a vesporo a SanZacharia, e al perdon vi fu oratori dil papa, Franza e Ferara, il primicierioBarbarigo, l’abate don Andrea Mozenigo. Et portò la spada sier MarcoZorzi va visdomino a Ferara, e fo suo compagno sier Francesco Mozenigo.Erano do cavalieri vestiti d’oro nuovi. sier Sebastian Zustignan venuto diHongaria, et sier Domenego Pixani venuto di Spagna, da Santa Marina.Gionse qui sora porto la nave di comun over barza patron sier AndreaContarini, vien di Cypro vuoda di formenti e di sal, et portò lettere dilzeneral da Corfù di 31. — Nulla più di novo di quello scrisse, videlicet parel scrivesse a dì 30 copioso, ma non si è haute. Manda le lettere di 1°marzo dil secretario nostro a Costantinopoli, per le qual lettere se inteseerano zonti a Costantinopoli li nostri messi con la libertà di restituirli SantaMaura. Item, che si diceva il Sophi era morto. Item, il prefato secretarioscrisse coloquii abuti [18] col Signor turcho e li bassà in materia pacis, utpatet in litteris — che non fo divulgati.

    Di Spagna si have lettere di sier Piero Pasqualigo doctor, orator nostro,in questi zorni di fevrer date ... Par quelli reali non voglino dar la trata diformenti di Sicilia, dicendo tutte le so terre averne gran bisogno, sichèbisogna far gran provision acciò la terra non patissa.

    Eri, zonzeno qui sier Marin Dandolo e sier Nicolò Pasqualigo venuti daveder le aque del Polesene e rota Sabadina, con li qual andono inzegnerietc.

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  • [1503 04 17]

    A dì 17 april. In Colegio fu leto le lettere manchava, perchè molti diColegio non l’haveano udite etc.

    Di Roma, di l’orator di 13. Come era stato dal papa e pregato indusii adar il vescoa’ di Verona fino la Signoria col Senato li scrivi. Rispose eracontento, e tanto quanto el teniva la Signoria non ricomanderia altri che ilcardinal Corner. Et che ’l patriarcha’ di Constantinopoli havia dato a suonepote cardinal Monreal. Et che soa santità disse non haver trovato solum24 mila duchati in contadi dil cardinal Michiel, et havia fato retenir unoservidor fo dil cardinal Michiel nominato Tomaxo a Civitavechia, qualveniva di veronese con danari di raxon di ditto cardinal. Item, che era zontolì a Roma Odoardo Varleto vien di Franza, qual era stato dal papa anotificarli la paxe fata tra la cristianissima majestà e le catholice alteze diSpagna, conclusa a Lion mediante l’archiducha di Bergogna, e che andavain reame dal gran capitanio yspano ch’è vice re in Napoli, a notificharliquesto, con letere di l’archiducha che lievi le arme. Item, el predito Varletodisse al papa per niun modo molestasse il stato di Zuan Zordan, e chevolendo esso papa o il ducha molestarlo, havia ordine dal roy di comandara le zente francese è in campo di Valentino, che fusseno contra il papa et ilducha. Item, esso orator avisa in Siena esser ritornato Pandolfo Petruzi,come se intese per avanti.

    Da Cremona, di sier Hironimo Donado dotor e sier Polo Pixani elcavalier. Che li oratori di quella comunità vieneno (a) alegrarsi di lacreation dil principe. Si partirano fate le feste; porterano un bellissimostendardo et duchati 10 milia ut dicitur a donar a la Signoria per le cossedel Turco.

    In questi zorni, fo spazà li danari in Puja per armar le galie, e quella diZara di domino Zuam Detrico per 6 mesi, et spazà la galia de Catarosoracomito Trifon Buchia, et sier Marco Gradenigo soracomito messebancho. Etiam fo dato una galia al conte Antonio di Lodron per uno suoparente qual [19] si oferse armarla, e meterà suso assa’ schiopetieri. Ma poinon fo armata, come dirò di soto.

    È da saper, le tanxe à scosso fin qui duchati 30 milia; le decime ducati

    21

    [1503 04 17]

    A dì 17 april. In Colegio fu leto le lettere manchava, perchè molti diColegio non l’haveano udite etc.

    Di Roma, di l’orator di 13. Come era stato dal papa e pregato indusii adar il vescoa’ di Verona fino la Signoria col Senato li scrivi. Rispose eracontento, e tanto quanto el teniva la Signoria non ricomanderia altri che ilcardinal Corner. Et che ’l patriarcha’ di Constantinopoli havia dato a suonepote cardinal Monreal. Et che soa santità disse non haver trovato solum24 mila duchati in contadi dil cardinal Michiel, et havia fato retenir unoservidor fo dil cardinal Michiel nominato Tomaxo a Civitavechia, qualveniva di veronese con danari di raxon di ditto cardinal. Item, che era zontolì a Roma Odoardo Varleto vien di Franza, qual era stato dal papa anotificarli la paxe fata tra la cristianissima majestà e le catholice alteze diSpagna, conclusa a Lion mediante l’archiducha di Bergogna, e che andavain reame dal gran capitanio yspano ch’è vice re in Napoli, a notificharliquesto, con letere di l’archiducha che lievi le arme. Item, el predito Varletodisse al papa per niun modo molestasse il stato di Zuan Zordan, e chevolendo esso papa o il ducha molestarlo, havia ordine dal roy di comandara le zente francese è in campo di Valentino, che fusseno contra il papa et ilducha. Item, esso orator avisa in Siena esser ritornato Pandolfo Petruzi,come se intese per avanti.

    Da Cremona, di sier Hironimo Donado dotor e sier Polo Pixani elcavalier. Che li oratori di quella comunità vieneno (a) alegrarsi di lacreation dil principe. Si partirano fate le feste; porterano un bellissimostendardo et duchati 10 milia ut dicitur a donar a la Signoria per le cossedel Turco.

    In questi zorni, fo spazà li danari in Puja per armar le galie, e quella diZara di domino Zuam Detrico per 6 mesi, et spazà la galia de Catarosoracomito Trifon Buchia, et sier Marco Gradenigo soracomito messebancho. Etiam fo dato una galia al conte Antonio di Lodron per uno suoparente qual [19] si oferse armarla, e meterà suso assa’ schiopetieri. Ma poinon fo armata, come dirò di soto.

    È da saper, le tanxe à scosso fin qui duchati 30 milia; le decime ducati

    21

  • 10 milia, e tutti è stati spexi.

    Da poi disnar, fo Pregadi. Fo leto assa’ lettere, et poi fo balotato elscurtinio e tolto per il vescovo di Verona da esser nominato al papa, etrimase il reverendissimo cardinal Corner. Niun parlò, come altre volte fufato, maxime nel vescoa’ di Cremona dove rimase l’abate di Borgognoniqual è intrigato, e si non fusse rimaso, è da creder saria rimasto ozi, quamper haver bona fama, poi il Consejo mal volentieri dà vescoadi in comenda.Or questo cardinal Corner ch’è rimaso, à anni 22, et è abate di San Zen diVerona, il qual scurtinio sarà qui avanti posto.

    Fu posto per li savj ai ordeni come, hessendo partito di Cataro Zanon daColorno, qual era capitanio di quelle fantarie, che Andrea Schiavetocontestabile nostro in Istria sia mandato a quella custodia, qual fazi 100fanti. Etiam il Colegio habi libertà di elexer uno altro contestabile con 100fanti, quali subito siano mandati a Cataro a custodia di quella terra. Ave 4di no, e ’l resto di la parte, et fu presa.

    Nominati episcopo di VeronaRev. Don Nicolò Lipomano, prothonotario qu.

    sier Thomà ... .54Rev. Don Andrea Mozenigo, prothonotario et

    abate di Coniol, qu. sier Thomà ... .74Reverendissimo cardinal Corner di Santa Maria

    in Portico 111.88Rev. Don Jacomo da cha da Pexaro episcopo di

    Bafo, fo legato e comisario apostolico sul’armada ... .87

    Rev. Don Hironimo Barbarigo primocierio di SanMarco ... .50

    Rev. Don Zacaria Trivixan, prothonotario, di sierZuane ... .34

    Rev. Don Marco Lando, dotor prothonotario, fodi sier Vidal dotor et cavalier ... .31

    Rev. Don Lorenzo Gabriel, episcopo di Bergamo... .70

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    10 milia, e tutti è stati spexi.

    Da poi disnar, fo Pregadi. Fo leto assa’ lettere, et poi fo balotato elscurtinio e tolto per il vescovo di Verona da esser nominato al papa, etrimase il reverendissimo cardinal Corner. Niun parlò, come altre volte fufato, maxime nel vescoa’ di Cremona dove rimase l’abate di Borgognoniqual è intrigato, e si non fusse rimaso, è da creder saria rimasto ozi, quamper haver bona fama, poi il Consejo mal volentieri dà vescoadi in comenda.Or questo cardinal Corner ch’è rimaso, à anni 22, et è abate di San Zen diVerona, il qual scurtinio sarà qui avanti posto.

    Fu posto per li savj ai ordeni come, hessendo partito di Cataro Zanon daColorno, qual era capitanio di quelle fantarie, che Andrea Schiavetocontestabile nostro in Istria sia mandato a quella custodia, qual fazi 100fanti. Etiam il Colegio habi libertà di elexer uno altro contestabile con 100fanti, quali subito siano mandati a Cataro a custodia di quella terra. Ave 4di no, e ’l resto di la parte, et fu presa.

    Nominati episcopo di VeronaRev. Don Nicolò Lipomano, prothonotario qu.

    sier Thomà ... .54Rev. Don Andrea Mozenigo, prothonotario et

    abate di Coniol, qu. sier Thomà ... .74Reverendissimo cardinal Corner di Santa Maria

    in Portico 111.88Rev. Don Jacomo da cha da Pexaro episcopo di

    Bafo, fo legato e comisario apostolico sul’armada ... .87

    Rev. Don Hironimo Barbarigo primocierio di SanMarco ... .50

    Rev. Don Zacaria Trivixan, prothonotario, di sierZuane ... .34

    Rev. Don Marco Lando, dotor prothonotario, fodi sier Vidal dotor et cavalier ... .31

    Rev. Don Lorenzo Gabriel, episcopo di Bergamo... .70

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  • Rev. Don Antonio Pizamano, dotor prothonotario,di sier Marco ... . ...

    Rev. Don Lunardo Contarini, dotor olim vicariodi lo episcopo di Padoa, alias vicarioVicentino ... .95

    Rev. Don Marco Antonio Foscarini, episcopo diCitanuova, di sier Bernardo ... .38

    Rev. Don Luca Viaro, canonico di Padoa, qu. sierZorzi ... .31

    [20] Rev. Don Alvixe Diedo, abate di Vidor, qu.sier Francesco ... . ...

    Rev. Don Cristoforo Marcelo, prothonotario,paroco di Santa Croxe di Padoa, qu. sierAntonio, qu. sier Jacomo ... .43

    Rev. Don Hironimo Zustignam, prothonotario,qu. sier Unfrè ... .59

    Rev. Don Francesco Marcelo, episcopo di Traù,qu. sier Filippo ... .40

    [1503 04 18]

    A dì 18 april, da poi disnar, fu gran Consejo e fo butà a pagar i sestieridi la paga 1473 de ... et vene primo Canarejo, e questa fo la prima volta poila parte dil Consejo di X di cavar un sestier a la volta. Item, fu fatoavogador di comun sier Zorzi Loredan era di Pregadi, qu. sier Francesco, erimase da sier Zorzi Emo savio a terra ferma qu. sier Zuan el cavalier, chevene per scurtinio.

    [1503 04 19]

    A dì 19 april, hessendo stà assa’ zorni che la Signoria non era venuta aincantar le galie di Fiandra, ni altro don li fo dato, ma inteso si troveriapatroni, e cossì fo incantate questa matina in Rialto. Et una tolse sierFilippo Morexini qu. sier Andrea per duchati ... e le altre 2 non trovòpatron, e questo perchè li altri non lo voleano per compagno, sichèl’incanto andò zoso.

    23

    Rev. Don Antonio Pizamano, dotor prothonotario,di sier Marco ... . ...

    Rev. Don Lunardo Contarini, dotor olim vicariodi lo episcopo di Padoa, alias vicarioVicentino ... .95

    Rev. Don Marco Antonio Foscarini, episcopo diCitanuova, di sier Bernardo ... .38

    Rev. Don Luca Viaro, canonico di Padoa, qu. sierZorzi ... .31

    [20] Rev. Don Alvixe Diedo, abate di Vidor, qu.sier Francesco ... . ...

    Rev. Don Cristoforo Marcelo, prothonotario,paroco di Santa Croxe di Padoa, qu. sierAntonio, qu. sier Jacomo ... .43

    Rev. Don Hironimo Zustignam, prothonotario,qu. sier Unfrè ... .59

    Rev. Don Francesco Marcelo, episcopo di Traù,qu. sier Filippo ... .40

    [1503 04 18]

    A dì 18 april, da poi disnar, fu gran Consejo e fo butà a pagar i sestieridi la paga 1473 de ... et vene primo Canarejo, e questa fo la prima volta poila parte dil Consejo di X di cavar un sestier a la volta. Item, fu fatoavogador di comun sier Zorzi Loredan era di Pregadi, qu. sier Francesco, erimase da sier Zorzi Emo savio a terra ferma qu. sier Zuan el cavalier, chevene per scurtinio.

    [1503 04 19]

    A dì 19 april, hessendo stà assa’ zorni che la Signoria non era venuta aincantar le galie di Fiandra, ni altro don li fo dato, ma inteso si troveriapatroni, e cossì fo incantate questa matina in Rialto. Et una tolse sierFilippo Morexini qu. sier Andrea per duchati ... e le altre 2 non trovòpatron, e questo perchè li altri non lo voleano per compagno, sichèl’incanto andò zoso.

    23

  • Dil zeneral, date a Corfù, a dì 30. Con alcuni avisi, ma cosse vechie, etla sententia fece contra sier Zuan Morexini soracomito qu. sier Orsato a dì13 marzo in Corfù, qual per viltade non détte socorso a la galia sibinzanapresa da cinque fuste di Turchi in porto de Zia, e fuzite con la galia di Veja,videlicet che ’l sia in perpetuo bandito di Venexia e dil dogado, e si ’l vienel sia preso e li sia tajà la testa fra le colone de San Marco. Item, elsoracomito di Veja, sia perpetue bandito di Veja con taja di star un anno inprexon serado, e iterum torni al bando et hoc toties quoties. Item, ilsopracomito di Sibinico, licet la so galia fusse presa, ma fo per malgoverno, sia bandito per anni 5 di Sibinico, con taja star mexi 6 in prexonsi ’l rompe, et hoc totiescumque, e principii il bando quando sarà presi.

    Da poi disnar, fo Consejo di X, et fu asolto sier Piero Bragadin qu. sierAndrea, qual fo bandizato 10 anni di Consejo per dir vilania a sier NicolòZorzi era a le Raxon nuove. Et sier Vicenzo Barbaro qu. sier Jacomo etiamcondanato tanto per dir vilania a un scrivan, manchò una balota, perchèvuol tutte 17 balote.

    Item, fu preso parte di mandar uno synico a Otranto a inquerir la veritàdi sier Fantin Malipiero [21] governador nostro era stà causa di le 4 galiedil re di Franza che ivi erano stà quasi vendute a’ spagnoli. Et fo mandatoper far cossa grata al re, non perchè non si sapesse quel governador aversiportà ben. Et fato il scurtinio, rimase sier Zuan Trivixan fo proveditor soprale camere, qu. sier Zacaria dotor et cavalier, et aceptò, e li fo dato lacomission per ditto Consejo di X, et andò con una galia veronese, comedirò di soto.

    [1503 04 20]

    A dì 20 april, in Colegio, fonno alditi do oratori di la comunità diVerona, videlicet domino Galeoto di Nogaruole el cavalier, et dominoJacomo Spolverin dotor, exponendo quella comunità mandar a suplichar laSignoria volesse elezer per suo episcopo il reverendissimo cardinal Corner;ma che, zonti qui, inteseno cussì soa reverendissima signoria era stà electo,di chè ringraziavano la Signoria, perchè la sua terra ne aveva grancontento. E questo feno per il bon portamento fe’ il magnifico D. ZorziCorner padre di sua signoria, stato suo capitanio al tempo io era

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    Dil zeneral, date a Corfù, a dì 30. Con alcuni avisi, ma cosse vechie, etla sententia fece contra sier Zuan Morexini soracomito qu. sier Orsato a dì13 marzo in Corfù, qual per viltade non détte socorso a la galia sibinzanapresa da cinque fuste di Turchi in porto de Zia, e fuzite con la galia di Veja,videlicet che ’l sia in perpetuo bandito di Venexia e dil dogado, e si ’l vienel sia preso e li sia tajà la testa fra le colone de San Marco. Item, elsoracomito di Veja, sia perpetue bandito di Veja con taja di star un anno inprexon serado, e iterum torni al bando et hoc toties quoties. Item, ilsopracomito di Sibinico, licet la so galia fusse presa, ma fo per malgoverno, sia bandito per anni 5 di Sibinico, con taja star mexi 6 in prexonsi ’l rompe, et hoc totiescumque, e principii il bando quando sarà presi.

    Da poi disnar, fo Consejo di X, et fu asolto sier Piero Bragadin qu. sierAndrea, qual fo bandizato 10 anni di Consejo per dir vilania a sier NicolòZorzi era a le Raxon nuove. Et sier Vicenzo Barbaro qu. sier Jacomo etiamcondanato tanto per dir vilania a un scrivan, manchò una balota, perchèvuol tutte 17 balote.

    Item, fu preso parte di mandar uno synico a Otranto a inquerir la veritàdi sier Fantin Malipiero [21] governador nostro era stà causa di le 4 galiedil re di Franza che ivi erano stà quasi vendute a’ spagnoli. Et fo mandatoper far cossa grata al re, non perchè non si sapesse quel governador aversiportà ben. Et fato il scurtinio, rimase sier Zuan Trivixan fo proveditor soprale camere, qu. sier Zacaria dotor et cavalier, et aceptò, e li fo dato lacomission per ditto Consejo di X, et andò con una galia veronese, comedirò di soto.

    [1503 04 20]

    A dì 20 april, in Colegio, fonno alditi do oratori di la comunità diVerona, videlicet domino Galeoto di Nogaruole el cavalier, et dominoJacomo Spolverin dotor, exponendo quella comunità mandar a suplichar laSignoria volesse elezer per suo episcopo il reverendissimo cardinal Corner;ma che, zonti qui, inteseno cussì soa reverendissima signoria era stà electo,di chè ringraziavano la Signoria, perchè la sua terra ne aveva grancontento. E questo feno per il bon portamento fe’ il magnifico D. ZorziCorner padre di sua signoria, stato suo capitanio al tempo io era

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  • camerlengo de lì. Et ulterius exposeno che, atento che il cardinal Michielpromesse compir il domo, qual era sta, ipso vivente, butà zoso, et asignatocerti debitori dil vescoà, per tanto pregavano la Signoria, maxime hessendoquesto cardinal Corner noviter electo contentissimo, cussì li fosse concessodi aver ditte intrate per questo effecto. Il principe li rispose, et poi fonocontentati e fato lettere a Roma e a Verona, eramo contenti darli tal spolio.

    Di Franza, di l’orator, date a Lion. Che l’archiducha era partito eandato in Savoja da la sorella madama Margarita moglie dil ducha diSavoja, et poi passerà per andar in Borgogna nel suo stato.

    In questa matina, in Rialto, fonno incantate le galie di Fiandra, et letolseno li infrascriti:

    Sier Filippo Morexini q. sier Andrea, per lire 121

    Sier Jacomo Michiel q. sier Hironimo, per

    » 100 d. 1.

    Sier Hironimo Capelo, q. sier Carlo, per » 110

    Da poi disnar, la Signoria dete audientia, e cussì li savj alditeno quelli lierano sta commessi.

    Noto: A di 7 april, in Pregadi, fu posto per li savj dil Colegio mandar inarmada quel tal di Calabria fo contestabile del signor Lodovico, al qual siadato fanti 300. Ave 55 di la parte, 123 di no. Et fu preso di no.

    [1503 04 21]

    [22] A dì 21 april, in Colegio da matina, vene lettere di sier MarcoAntonio Contarini, capitanio al golfo, date a Ruigno eri. Avisa come,hessendo presso la Valona, ave una lettera di quel sanzacho, qual manda ala Signoria che si ralegrava di la pace fata e conclusa. El qual sanzachoscrisse etiam a sier Andrea Griti, come, a dì 24 marzo, a Constantinopoliera sta zurà la pace, e che a’ dì 25 zonse l’orator dil re di Hongaria etc. Or

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    camerlengo de lì. Et ulterius exposeno che, atento che il cardinal Michielpromesse compir il domo, qual era sta, ipso vivente, butà zoso, et asignatocerti debitori dil vescoà, per tanto pregavano la Signoria, maxime hessendoquesto cardinal Corner noviter electo contentissimo, cussì li fosse concessodi aver ditte intrate per questo effecto. Il principe li rispose, et poi fonocontentati e fato lettere a Roma e a Verona, eramo contenti darli tal spolio.

    Di Franza, di l’orator, date a Lion. Che l’archiducha era partito eandato in Savoja da la sorella madama Margarita moglie dil ducha diSavoja, et poi passerà per andar in Borgogna nel suo stato.

    In questa matina, in Rialto, fonno incantate le galie di Fiandra, et letolseno li infrascriti:

    Sier Filippo Morexini q. sier Andrea, per lire 121

    Sier Jacomo Michiel q. sier Hironimo, per

    » 100 d. 1.

    Sier Hironimo Capelo, q. sier Carlo, per » 110

    Da poi disnar, la Signoria dete audientia, e cussì li savj alditeno quelli lierano sta commessi.

    Noto: A di 7 april, in Pregadi, fu posto per li savj dil Colegio mandar inarmada quel tal di Calabria fo contestabile del signor Lodovico, al qual siadato fanti 300. Ave 55 di la parte, 123 di no. Et fu preso di no.

    [1503 04 21]

    [22] A dì 21 april, in Colegio da matina, vene lettere di sier MarcoAntonio Contarini, capitanio al golfo, date a Ruigno eri. Avisa come,hessendo presso la Valona, ave una lettera di quel sanzacho, qual manda ala Signoria che si ralegrava di la pace fata e conclusa. El qual sanzachoscrisse etiam a sier Andrea Griti, come, a dì 24 marzo, a Constantinopoliera sta zurà la pace, e che a’ dì 25 zonse l’orator dil re di Hongaria etc. Or

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  • ditto capitanio dil golfo scrive che, abuta tal optima nova navegando inBocha de Cataro, trovò che a Cataro era dismontà quel nontio di Cataro fomandato col nostro secretario a Costantinopoli, qual esso secretario l’haviamesso in terra, e lui con la galia vene di longo, e vien con un messo dilSignor turco. Et ditto capitanio avisa alcuni capitoli à inteso, videlicet chese li restituissa Santa Maura e duchati 26 milia, zoè per aspri ducati 14milia era in contadi nel castello et 12 milia di le monition etc. Item, simandi baylo a Constantinopoli, ma non persona honorata, e che vien unsubassì in galia con ditto secretario, qual à libertà di conzar alcuni capitoliche resta. Item, che la Signoria nomini, fra certo termine, chi sono quellisignori cristiani che vol la paxe con lui. Item, che cadaun possi navegar ingolfo pagando i dacj a la Signoria nostra, el qual però capit