I Concerti della Normale. Il mondo della MUSICA classica ...

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I Concerti della Normale. Il mondo della MUSICA classica aperto 52 ma stagione PISA | OTTOBRE 2018 / GIUGNO 2019 Direzione artistica | Carlo boccadoro a tui .

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I Concertidella Normale.Il mondo della MUSICA classica aperto

52mastagionePISA | OTTOBRE 2018 / GIUGNO 2019Direzione artistica | Carlo boccadoro

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TEATRO VERDIChiesa di Santa Caterina di alessandriaChiesa di Santo Stefano dei Cavalieripalazzo della carovana

Direzione artistica | Carlo boccadoro

52mastagione

In collaborazione conCon il contributo di

Enti convenzionati isa

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La scorsa edizione de I Concerti della Normale, la prima sotto la Direzione artistica di Carlo Boccadoro, ha visto aumentare in modo significativo la presenza di pubblico. Uno degli intenti con cui Scuola Normale, Fondazione Pisa e Fondazione Teatro di Pisa avevano affidato al nuovo Direttore artistico la programmazione del cartellone era di provare a misurarsi con una platea più ampia, per comunicare la ricchezza dell’universo musicale anche a chi non avesse mai pensato di passare una serata assistendo a un concerto di musica classica.Il Maestro Boccadoro ha raggiunto l’obiettivo attraverso una serie di novità apprezzate dal pubblico: sono state sperimentate soluzioni innovative come le opere commissionate dalla Scuola Normale ed eseguite in prima assoluta nella Stagione; è nato un nuovo ciclo musicale, Scatola Sonora, eseguito nella Sala Azzurra del Palazzo della Carovana; è stato dato spazio a una tipologia di esecuzione, l’improvvisazione, sconosciuta per I Concerti della Normale; sono stati chiamati musicisti legati anche ad altri orizzonti culturali, come quello del cinema. Tutto questo ha consentito di dare un segnale di cambiamento, pur nel segno della continuità, con la tradizione di una Stagione votata alla qualità degli artisti e all’attenzione verso generi e programmi non usuali. “Innovare per tradizione”, nel pieno spirito della Scuola Normale.La Stagione 2018/2019, la cinquantaduesima, prosegue su questa linea. Il cartellone vede nomi di musicisti di primo piano accanto a giovani di sicuro avvenire e generi e stili tradizionali che si integrano con pagine meno conosciute. Il tema che ricorre per l’intero arco della Stagione, la musica per pianoforte, è di straordinario valore attuale in una città che ha scoperto recentemente di essere stata forse la prima in cui si è svolto un concerto solista, quello di Franz Liszt, in visita a Pisa nel gennaio del 1839. Liszt sarà in programma a maggio, eseguito da Antonio Ballista e Bruno Canino: i due festeggeranno il loro connubio artistico, che dura da sessant’anni, con un concerto a quattro mani per pianoforte. Sarà uno degli eventi di punta di una Stagione molto ricca, che vede anche la presenza di ben tredici brani di autori viventi: la musica da scoprire.

La Stagione 2018/2019 de I Concerti della Normale riporta al centro del palcoscenico uno strumento che nella Stagione precedente era praticamente assente, il pianoforte (unica eccezione, il concerto del Maestro Swann). Lo presenteremo declinato in vari modi, dal concerto solistico a quello con due pianoforti e percussioni, passando per un repertorio splendido che difficilmente si ascolta in concerto, quello del pianoforte a quattro mani. La Stagione si apre con un pianista di caratura internazionale, Andrea Lucchesini, che presenta un programma dedicato a Franz Schubert contrappuntato da brevi pagine di uno dei maggiori compositori viventi, Jörg Widmann. Ancora una volta nella nostra Stagione le musiche del presente dialogheranno infatti con quelle del passato, in uno scambio continuo di suggestioni affascinanti: le nuove composizioni proposte l’anno scorso hanno tutte ottenuto un risultato più che lusinghiero, e questa accoglienza ci ha spinto a continuare su questa strada. Arriveranno a Pisa molti altri pianisti prestigiosi come Alexander Lonquich, Roberto Prosseda, Bruno Canino, Antonio Ballista. Naturalmente avremo un’offerta musicale molto ampia che spazierà attraverso i secoli, dalla musica antica a quella improvvisata, dal Barocco al Romanticismo per giungere all’Impressionismo e al Novecento storico con capolavori di Debussy, Ravel, Prokofiev, Bartók, Stravinskij. Di assoluto rilievo l’appuntamento con Antonio Pappano, uno dei più grandi musicisti del nostro tempo; straordinario Direttore d’orchestra ma anche eccezionale pianista che arriva per la prima volta a Pisa proponendo assieme al grande violoncellista Luigi Piovano (primo violoncello all’Accademia di Santa Cecilia) l’integrale delle Sonate per violoncello e pianoforte di Johannes Brahms, cui si aggiunge una pagina di Michele Dall’Ongaro, che rielabora in maniera personale due antiche canzoni popolari siciliane.Quartetti d’archi, ensemble strumentali italiani e stranieri che vanno dal settimino con l’arpa all’ensemble di percussioni, récital di grandi solisti come Francesca Dego (violino) e Emanuele Segre (chitarra), esploreranno repertori inusuali ma sempre di ascolto piacevole e interessante. Anche quest’anno alterneremo musicisti in carriera da molti anni con eccellenze musicali delle ultime generazioni, come il Duo Gazzana, giovani sorelle che vantano una grande carriera concertistica all’estero e si presentano con un repertorio che va dal classicismo di Grieg alle estatiche meditazioni di Arvo Pärt.Non mancheranno quattro nuovi appuntamenti nella splendida Sala Azzurra della Scuola Normale, con la rassegna Scatola Sonora che tanto interesse ha suscitato nella scorsa Stagione: anche qui le proposte sono diversissime, dal duo violino-viola al trio di jazz mediterraneo, dalla musica rinascimentale alla sfida del grandissimo contrabbassista Ares Tavolazzi, che si produrrà in una serata di improvvisazione interamente da solo. Non mancheranno i consueti appuntamenti con l’Orchestra della Toscana, che siamo sempre lieti di ospitare a Pisa, e che vedranno impegnati grandi solisti come Salvatore Accardo e Mario Brunello, nonché la voce espressiva di Peppe Servillo alle prese con Il borghese gentiluomo di Richard Strauss. Anche con il Coro Vincenzo Galilei rinnoveremo la collaborazione con un programma di grande originalità dedicato al repertorio tedesco.Credo che la varietà e la qualità dei concerti possano continuare a interessare gli ascoltatori che ci hanno dato la loro fiducia e mi auguro che questa nuova Stagione possa nuovamente essere una festa ricca di colori, allegria e musica.

VINCENZO BARONE | Direttore Scuola Normale SuperioreCLAUDIO PUGELLI | Presidente Fondazione Pisa

GIUSEPPE TOSCANO | Presidente Fondazione Teatro di Pisa CARLO BOCCADORO | Direttore artistico

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I CONCERTI DELLA NORMALE2018/19

18 OTTOBRE 2018TEATRO VERDI ORE 21208° anniversario del decreto di fondazione della Scuola Normale SuperioreANDREA LUCCHESINI | pianoforteSCHUBERT, WIDMANN

30 OTTOBRE 2018TEATRO VERDI ORE 21DUO GAZZANANatascia Gazzana | violinoRaffaella Gazzana | pianofortePOULENC, DALLAPICCOLA, PÄRT, GRIEG

13 NOVEMBRE 2018TEATRO VERDI ORE 21CARDUCCI STRING QUARTETMatthew Denton | violinoMichelle Fleming | violinoEoin Schmidt-Martin | violaEmma Denton | violoncelloBEETHOVEN, GLASS MENDELSSOHN-BARTHOLDY

27 NOVEMBRE 2018TEATRO VERDI ORE 21NEW EUROPEAN ENSEMBLE Christopher Bouwman | oboeJames Meldrum | clarinettoRada Ovcharova | violinoEmlyn Stam | violaWillem Stam | violoncelloJames Oesi | contrabbassoMOZART, COSMI, PENDERECKI, PROKOFIEV

1 DICEMBRE 2018TEATRO VERDI ORE 21ORCHESTRA DELLA TOSCANASALVATORE ACCARDO | direzione e violinoBEETHOVEN, SCHÖNBERG

11 DICEMBRE 2018TEATRO VERDI ORE 21LE QUATUOR MAKROKOSMOSUfuk Dördüncü | pianoforte Bahar Dördüncü | pianofortePhilippe Spiesser | percussioni Sebastien Cordier | percussioniBARTÓK, DAYER, STRAVINSKIJ

29 GENNAIO 2019TEATRO VERDI ORE 21ENTR’ACTE – ENSEMBLE CAMERISTICO DEL TEATRO ALLA SCALALuisa Prandina | arpaAndrea Pecolo | violino Enkeleida Sheshaj | violinoElena Faccani | violaJakob Ludwig | violoncelloPaola Fre | flautoDenis Zanchetta | clarinettoCRAS, DEBUSSY, GALANTE, RAVEL

24 FEBBRAIO 2019TEATRO VERDI ORE 21LUIGI PIOVANO | violoncelloANTONIO PAPPANO | pianoforteBRAHMS, DALL’ONGARO

19 MARZO 2019TEATRO VERDI ORE 21QUARTETTO NOÛSTiziano Baviera | violinoAlberto Franchin | violino Sara Dambruoso | violaTommaso Tesini | violoncelloHAYDN, ADÈS, BEETHOVEN

2 APRILE 2019TEATRO VERDI ORE 21EMANUELE SEGRE | chitarraWEISS, BACH, GIULIANIVILLA-LOBOS, HENZE, DYENS

9 APRILE 2019TEATRO VERDI ORE 21ORCHESTRA DELLA TOSCANAMAXIME PASCAL | direzionePEPPE SERVILLO | voce recitanteSTRAUSS, BARTÓK

16 APRILE 2019CHIESA DI SANTA CATERINA DI ALESSANDRIA ORE 21AUSER MUSICICARLO IPATA | direzioneROBERTA MAMELI | sopranoFILIPPO MINECCIA | controtenoreSCARLATTI, BACH

23 APRILE 2019TEATRO VERDI ORE 21DUO CRISTINA BARBUTI E ALEXANDER LONQUICHpianoforte a quattro maniHINDEMITH, DEBUSSYLIGETI, SCHUBERT

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17 OTTOBRE 2018 | Sala Azzurra ore 21CARLO BOCCADORODalla miniatura al paesaggio: le architetture musicali di Schubert

28 GENNAIO 2019 | Sala Azzurra ore 21FLAVIO FERGONZI | CARLO BOCCADORORidefinire i contorni: musica al confine tra Impressionismo e primo Novecento

18 FEBBRAIO 2019 | Sala Azzurra ore 21CORRADO BOLOGNA | CARLO BOCCADOROCronache veneziane del ‘600

23 FEBBRAIO 2019 | Sala Azzurra ore 21CARLO BOCCADOROAttualità delle forme classiche: le Sonate per violoncello di Brahms

15 APRILE 2019 | Sala Azzurra ore 21STEFANO CARRAI | CARLO BOCCADOROStabat Mater: un’introduzione

20 MAGGIO 2019 | Sala Azzurra ore 21CARLO BOCCADOROCostruire un mondo: il repertorio per strumenti a percussione

26 MAGGIO 2019 | Aula Bianchi ore 21ROBERTO PROSSEDASenza parole: l’eloquenza nella musica pianistica di Mendelssohn

INGRESSO LIBERO

SCATOLASONORA

PALAZZO DELLA CAROVANA | SCUOLA NORMALE SUPERIORE

12 NOVEMBRE 2018 | SALA AZZURRA ORE 21FRANCESCA BONAITA | violinoPIERCARLO SACCO | violino e violaMOZART, BERIO, COLOMBO TACCANI, PROKOFIEV

15 GENNAIO 2019 | SALA AZZURRA ORE 21TRIO SURAndrea Dulbecco | marimbaRiccardo Fioravanti | contrabbassoFausto Beccalossi | fisarmonicaIMPROVVISAZIONI SU TEMI ORIGINALI

19 FEBBRAIO 2019 | SALA AZZURRA ORE 21CONSONANZE STRAVAGANTI ENSEMBLELinda Przybiernow | violinoAndrea Antonel | liuto e tiorbaGraziana Palazzo | sopranoLA PRIMAVERA DEI DOLCI E LANGUIDI SOSPIRIMONTEVERDI, MARINI, KAPSBERGER

9 MAGGIO 2019 | SALA AZZURRA ORE 21ARES TAVOLAZZI | contrabbassoIMPROVVISAZIONI PER CONTRABBASSO SOLO

ABBONAMENTO AD HOC

LEZIONIintroduttive

palazzo della carovana | Scuola Normale Superiore

7 MAGGIO 2019TEATRO VERDI ORE 21ORCHESTRA DELLA TOSCANAMARIO BRUNELLO | direzione e violoncelloARENSKIJ, RUBINSTEIN, ČAJKOVSKIJ

14 MAGGIO 2019TEATRO VERDI ORE 21DUO BRUNO CANINOE ANTONIO BALLISTApianoforte a quattro maniCONCERTO PER I SESSANTA ANNI DI ATTIVITÀ DEL DUOMOZART, LISZT, RAVELPETRASSI, STRAVINSKIJ

21 MAGGIO 2019TEATRO VERDI ORE 21TETRAKTIS PERCUSSIONIGianni MaestrucciLeonardo RamadoriGianluca SaveriLaura ManciniGiulio CalandriGiacomo BacchioCOWELL, HARRISON, DEL CORNOREICH, VARÈSE, CAGE

28 MAGGIO 2019TEATRO VERDI ORE 21ROBERTO PROSSEDA | pianoforteMENDELSOHN-BARTHOLDYSCIORTINO

4 GIUGNO 2019TEATRO VERDI ORE 21FRANCESCA DEGO | violinoYSAŸE, CORIGLIANO, PAGANINI

9 GIUGNO 2019CHIESA DI SANTO STEFANO DEI CAVALIERI ORE 21CORO VINCENZO GALILEIGABRIELE MICHELI | direzioneVIENNA, LA FINE DELL’IMPEROSCHUBERT, HUMMELBRUCKNER, SCHÖNBERG

INGRESSO LIBERO

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LEZIONIintroduttive

FRANZ SCHUBERT (Lichtenthal, Vienna, 1797 – Vienna, 1828) Momenti musicali - I. Moderato in do maggiore

JÖRG WIDMANN (Monaco di Baviera, 1973) Idillio e abisso. Sei reminiscenze schubertiane - I. Irreal, von fern

FRANZ SCHUBERT Momenti musicali - II. Andantino in la bemolle maggiore

JÖRG WIDMANN Idillio e abisso. Sei reminiscenze schubertiane - II. Allegretto un poco agitato

FRANZ SCHUBERT Momenti musicali - III. Allegro moderato in fa minore

JÖRG WIDMANN Idillio e abisso. Sei reminiscenze schubertiane - III. Wie eine Spieluhr/ IV. Scherzando

FRANZ SCHUBERT Momenti musicali - IV. Moderato in do diesis minore

JÖRG WIDMANN Idillio e abisso. Sei reminiscenze schubertiane - V. Quarter Note = 50

FRANZ SCHUBERT Momenti musicali - V. Allegro vivace in fa minore

JÖRG WIDMANN Idillio e abisso. Sei reminiscenze schubertiane - VI. Traurig, desolat

FRANZ SCHUBERT Momenti musicali - VI. Allegretto in la bemolle maggiore

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FRANZ SCHUBERT Sonata D 960 in si bemolle maggiore

ANDREA LUCCHESINI pianoforte

Formatosi alla grande scuola pianistica di Maria Tipo, Andrea Lucchesini si è imposto giovanissimo all’attenzione internazionale vincendo il Concorso Dino Ciani, presso il Teatro alla Scala di Milano. Da allora suona in tutto il mondo con orchestre prestigiose e con i più importanti Direttori, suscitando l’entusiasmo del pubblico grazie alla combinazione – nelle sue esecuzioni – di solidità di impianto formale, cura del suono, raffinatezza timbrica e innata capacità comunicativa. La sua ampia attività lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico a quello contemporaneo, da Beethoven a Berio, sia in concerto che nelle registrazioni. In Dialogues (Audite, 2018), i Momenti musicali di Schubert sono abbinati a sei brevi brani di Jörg Widmann, e le Sonate di Scarlatti sono alternate agli Encores di Luciano Berio, “in un dialogo – secondo lo stesso Lucchesini – dai risultati imprevedibili”. È di lunga data la collaborazione con Berio, di cui tra l’altro ha eseguito in prima mondiale nel 2001 Sonata, l’ultimo e impegnativo lavoro per pianoforte solo.Appassionato camerista, Andrea Lucchesini collabora regolarmente con artisti di grande prestigio, dal violoncellista Mario Brunello al Quartetto di Cremona. Negli ultimi anni Lucchesini si è immerso con entusiasmo nel repertorio schubertiano, a partire dalla registrazione degli Improvvisi (AVIE Records), accolta dal plauso della critica internazionale: accostata ai Canti di Leopardi letti da Giuseppe Cederna, la musica di Schubert si è arricchita di suggestioni poetiche, mentre la narrazione di Sandro Cappelletto ha delicatamente contrappuntato l’esecuzione delle ultime tre Sonate in un’unica serata. Convinto della cruciale importanza della trasmissione del sapere musicale alle giovani generazioni, Lucchesini si dedica all’insegnamento, attualmente presso la Scuola di Musica di Fiesole, di cui è stato fino al 2016 Direttore artistico. Tiene inoltre frequenti Masterclass presso importanti istituzioni musicali italiane ed europee, tra cui il Mozarteum di Salisburgo, ed è invitato spesso a far parte della giuria dei più importanti concorsi internazionali. Nel 2017 ha ideato per gli Amici della Musica di Firenze il progetto artistico Fortissimissimo Firenze Festival, con l’obiettivo di dare spazio – anche attra-verso nuove modalità organizzative – ai giovanissimi talenti italiani. Dal 2018 è Accademico di Santa Cecilia e Direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana.

giovedì 18 OTTOBRE 2018TEATRO VERDI ORE 21208° anniversario del decretodi fondazione della Scuola Normale Superiore

MERCOLEDÌ 17 OTTOBRE 2018 sala azzurrapalazzo della carovana Ore 21CARLO BOCCADORO Dalla miniatura al paesaggio: le architetture musicali di Schubert

INGRESSO LIBERO

10 11ANDREA LUCCHESINI

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FRANCIS POULENC (Parigi, 1899 – 1963) Sonata per violino e pianoforte

LUIGI DALLAPICCOLA (Pisino, Istria, 1904 – Firenze, 1975) Tartiniana seconda

ARVO PÄRT (Paide, 1935)Spiegel im Spiegel

EDVARD GRIEG (Bergen, 1843 – 1907) Sonata n. 3 per violino e pianoforte in do minore op. 45

DUO GAZZANANatascia GazzanaviolinoRaffaella Gazzanapianoforte

Al Duo sono state dedicate opere di compositori contemporanei: Valentin Silvestrov, Đặng Hữu Phúc, Fabio Maffei, Tonu Kõrvits.

Il Duo Gazzana è composto dalle sorelle Natascia e Raffaella, così affiatate nell’arte e nella vita da essere considerate gemelle. Italiano per origine, cultura, gusto e formazione, il Duo ha ricevuto un’educazione musicale internazionale con Maestri di chiara fama quali Bruno Canino, Ruggiero Ricci, Yehudi Menuhin, Corrado Romano, Piero Farulli, Pierre Amoyal, e ha coltivato, allo stesso tempo, interessi extramusicali. Le sorelle Gazzana sono laureate in Lettere all’Università La Sapienza di Roma (Natascia con indirizzo in Storia dell’Arte contemporanea, Raffaella in Musicologia) e hanno la passione per le arti, il cinema, le lingue, la lettura, i viaggi.Ovunque si esibisca, da Milano a Seoul, da Roma a Hong Kong, da Parigi a Singapore, da Oslo a Zurigo, da Stoccolma a Città del Capo, da Wellington a Berlino, il Duo si fa apprezzare per la scelta dei programmi, il calore delle interpretazioni, la presenza scenica e la sintonia che stabilisce con il pubblico.Il Duo, che si è esibito per il Principe Carlo di Inghilterra in occasione della visita ufficiale in Italia per il centenario della nascita del compositore William Walton, è stato Ambasciatore della città di Firenze e Government Guest del Giappone in occasione di importanti celebrazioni delle relazioni internazionali tra l’Italia e il Paese del Sol Levante.Natascia e Raffaella Gazzana hanno debuttato a New York e a Tokyo, sono state in tournée in Cina e si sono esibite a Mosca in uno spettacolo multimediale dedicato ad Andrej Tarkovskij. Il Duo possiede un vasto repertorio che spazia dai classici ai contemporanei, con un gusto per la ricerca in territori musicali poco esplorati, spesso distanti fra loro per cultura e storia. I programmi proposti nascono sempre da un pensiero che attraversa l’opera di autori diversi, senza mai rinunciare alle radici della migliore tradizione italiana: il senso del canto, della melodia e della bellezza. Con estremo rigore, e con piena fedeltà interpretativa, il Duo Gazzana restituisce alla musica l’incanto e il piacere dell’ascolto, avvicinando così il pubblico anche alle opere che possono apparire più difficili ed esoteriche.

Martedì30 ottobre 2018TEATRO VERDI ORE 21

12 1312 NATASCIA E RAFFAELLA GAZZANA @ Caterina Di Perri

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SCATOLASONORA

FRANCESCA BONAITAviolinoPIERCARLO SACCOviolino e viola

LUNEDÌ 12 NOVEMBRE 2018 Sala AzzurraPalazzo della Carovana Ore 21

Diplomata a diciassette anni con lode presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, Francesca Bonaita si è perfezionata con Sergej Krylov presso il Conservatorio della Svizzera Italiana, dove è stata ammessa al Corso di Laurea per solisti Master of Arts in Specialized Music Performance. Dal 2014 frequenta i Corsi di alto perfezionamento dell’Accademia Stauffer di Cremona e Chigiana di Siena con Salvatore Accardo. Con il debutto nel 2016 alla Carnegie Hall di New York e con l’Orchestra Filarmonica di Bacau nel Concerto per violino e orchestra di Čaikovskij, ha intrapreso un’intensa attività solistica e cameristica per prestigiose rassegne e teatri in Italia, Europa e USA. Ha suonato con musicisti di chiara fama quali Itamar Golan, Rocco Filippini, Franco Petracchi, Roberto Paruzzo, con Sandro Laffranchini e prime parti soliste dell’Orchestra del Teatro

e Filarmonica della Scala, con Emanuele Torquati e Alfredro Zamarra, Prima Viola del Teatro La Fenice di Venezia e, per il repertorio contemporaneo, con Sentieri Selvaggi e 900Presente a Lugano. È vincitrice di primi premi in numerosi concorsi internazionali: i recenti Soloist Vienna, Grand Prize Virtuoso Vienna 2017, VII International Competition Rhodes, X Loutraki International Competition, VII Premio Francesco Geminiani, European Music Competition Moncalieri, Comunità Europea Fondazione Pescetto, V e VII Premio Crescendo Firenze, XIX Rassegna Migliori Diplomati d’Italia Castrocaro, VI Concorso Fondazione Milano C. Abbado, XI Premio Internazionale E. Cremonesi, XIX Valtidone International Competition, I Città di Cremona, solista e Orchestra Senzaspine Bologna 2018 con il Concerto di Čaikovskij. Ha partecipato a numerosi Master internazionali d’interpretazione e prassi violinistica dei Maestri Sergej Krylov, Ilya Grubert, Pavel Vernikov, Dmitri Chichlov, Georgy Levinov, Aleksej Semenenko, Francesco Manara, Piercarlo Sacco. Conseguita la maturità classica con il massimo dei voti, vincitrice di Exploit your Talent 2016 presso l’Università degli Studi di Milano, le è stato assegnato per la sezione musica il Premio Italia Giovane 2016, con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.Piercarlo Sacco è allievo di Ivan Krivenski, col quale si è diplomato giovanissimo presso il Conservatorio di Milano. Dal 1993 al 2001 si è perfezionato con Salvatore Accardo, col quale ha collaborato in svariate compagini cameristiche. Nel 1992 è stato insignito del Prix Spécial du Jury al Concorso Y. Menuhin Ville de Paris nella cui giuria spiccavano, oltre allo stesso Menuhin, Kremer, Spivakov e Zakhar Bron. Tutt’oggi è l’unico violinista italiano premiato in questa prestigiosa competizione. L’attività di concertista, che svolge da oltre vent’anni, lo ha portato in tutta Europa, America ed Estremo Oriente. Dal 2001 al 2004 ha collaborato come Primo Violino di spalla col Teatro Lirico di Cagliari, suonando con Direttori quali Maazel, Pretre, Koopman, Hogwood. Grazie alla stretta collaborazione con tali personalità si è avvicinato alla Direzione d’orchestra e nel 2009 ha costituito, in qualità di Direttore, il Piseri Ensemble, compagine orchestrale giovanile nata in seno alla Fondazione Piseri di Brugherio. Dal 2015 collabora stabilmente come solista e Direttore musicale dell’Orchestra da camera Gli Archi del Rusconi. Insegna presso la Fondazione Piseri e l’Istituto Giulio Rusconi (Rho-Milano) e in diverse Masterclass (Cagliari 2005, Lakeland-Florida 2007, Pallanza 2009 e 2010, Doues dal 2011 al 2013, Etroubles dal 2014 al 2017). Violino solo di Flores del Alma Orquesta Minimal e dell’ensemble Sentieri Selvaggi col quale ha vinto la Targa Tenco 2008, da sempre Piercarlo Sacco è attivo nella promozione della musica contemporanea. Per lui hanno composto Carlo Galante (Per Sof’ja Tolstaja), Giorgio Colombo - Taccani (Piazzaforte per violino solo) e Mauro Montalbetti con il recente Altre solitudini, per violino solista e ensemble eseguito in prima assoluta nella Stagione dell’Accademia Santa Cecilia di Roma nel 2015. In seguito alle esortazioni da parte di Ton Koopman, col quale ha collaborato nel 2001, si è avvicinato alla prassi esecutiva barocca. Nel settembre 2017 ha preso parte alla Giuria del XXXVI Concorso Internazionale di Violino Premio Rodolfo Lipizer di Gorizia. Suona un Augsburger della prima metà del XVIII secolo.

WOLFGANG AMADEUS MOZART (Salisburgo, 1756 – Vienna, 1791) Duo Primo in sol maggiore per violino e viola KV 423

LUCIANO BERIO (Imperia, 1925 – Roma, 2003) Dai 34 duetti per due violini

Béla (Bartòk)Bruno (Maderna)Marcello (Panni)Pierre (Boulez)Piero (Farulli)Franco (Gulli)Igor (Stravinsky)

GIORGIO COLOMBO TACCANI (Milano, 1961) Ewig per violino e viola Prima esecuzione assoluta, commissione de I Concerti della Normale

SERGEJ PROKOFIEV (Sonzovka, Ekaterinoslav, 1891 – Mosca, 1953) Sonata in do maggiore per due violini op. 56

ABBONAMENTO AD HOC

14 15PIERCARLO SACCO FRANCESCA BONAITA © Carlo Fulgeri Gilbert

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La rivista The Strad ha descritto le esecuzioni del Carducci Quartet come “una Masterclass sull’unanimità di intenti musicali in cui il rigore si fonde senza soluzione di continuità al fascino e l’intensità drammatica alla cordialità”. Considerato uno dei più brillanti e dinamici quartetti d’archi d’oggi, il Carducci Quartet, fondato nel 1997, è stato vincitore del Concert Artists Guild International e del Concorso di musica da camera di Kuhmo, in Finlandia. Nel 2016 ha ottenuto il premio della Royal Philharmonic Society per il progetto Shostakovich 15, il monumentale ciclo dei Quartetti di Shostakovich eseguito con successo in vari palcoscenici di Inghilterra, Nord e Sud America e, in una straordinaria maratona di un solo giorno, presso lo Shakespeare’s Globe di Londra. Questo quartetto anglo-irlandese si è esibito in sedi prestigiose come la Wigmore Hall a Londra, la National Concert Hall a Dublino, la Tivoli Concert Hall a Copenhagen, il Concertgebouw di Amsterdam, la Carnegie Hall a New York e la Library of Congress e il John F. Kennedy Center a Washington D.C., e in festival tra i quali il Cheltenham Music Festival, il Festival Messiaen au pays de la Meije, il West Cork Chamber Music Festival, il Kuhmo Festival e il Wratislavia Cantans Festival in Polonia.Fra gli impegni del 2018 l’integrale dei Quartetti di Bartók al Kings Place di Londra, nel Gloucestershire e a Oxford, concerti in Canada, Francia, Italia, Spagna e Germania, nonché il ritorno in studio di incisione per un nuova registrazione di Shostakovich. Recenti e prossime collaborazioni cameristiche includono progetti con i pianisti Denis Kozhukhin e Martin Roscoe, il chitarrista Craig Ogden, l’oboista Nicholas Daniel, i clarinettisti Julian Bliss ed Emma Johnson, i violoncellisti Benedict Kloeckner e Guy Johnston, e con la celebre icona della musica pop-rock Ian Anderson dei Jethro Tull. Molto apprezzato per le sue interpretazioni del repertorio

LUDWIG VAN BEETHOVEN (Bonn, 1770 – Vienna, 1827)Quartetto n. 11 in fa minore op. 95 Serioso

PHILIP GLASS (Baltimora, 1937) Quartetto n. 5 (1991)

FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY (Amburgo, 1809 – Lipsia, 1847)Quartetto n. 6 in fa minore op. 80

CARDUCCI STRING QUARTETMatthew DentonviolinoMichelle FlemingviolinoEoin Schmidt-MartinviolaEmma Dentonvioloncello

contemporaneo, il Carducci Quartet ha presentato diversi lavori in prima assoluta. Fra le prime più recenti e quelle imminenti, i lavori di Simon Rowland-Jones, Gavin Higgins, Kemal Yusuf e Kate Whitley. Nel 2015 ha curato due progetti su Philip Glass e Steve Reich nell’ambito di Minimalism Unwrapped, premiato dalla Royal Philharmonic Society, e la sua registrazione dei Quartetti di Philip Glass (Naxos) ha avuto più di sei milioni di download su Spotify.Nel 2011 il Carducci Quartet è stato premiato dalla Royal Philharmonic Society per il suo Family Concert Getting the Quartet Bug!. I progetti educativi rivestono grande importanza per il Quartetto, che ha creato il Carducci Music Trust per sostenere la propria attività nelle scuole, e che tiene abitualmente corsi di musica da camera per giovani musicisti nel Regno Unito, in Francia e in Irlanda, oltre a insegnare regolarmente nel National Youth String Quartet Weekend.I musicisti del Carducci hanno studiato con membri di quartetti come l’Amadeus, l’Alban Berg, il Chilingirian, il Takacs e il Vanbrugh e, come parte del programma di formazione professionale ProQuartet in Francia, con Gyorgy Kurtag, Walter Levin e Paul Katz.

Martedì13 novembre 2018TEATRO VERDI ORE 21

16 17CARDUCCI STRING QUARTET © Andy Holdsworth

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Il New European Ensemble è nato nei Paesi Bassi nel 2009, da musicisti provenienti da tutta Europa, e si è subito affermato nel panorama internazionale. L’obiettivo dell’ensemble è quello di presentare sia nuovi brani che classici del XX secolo in modo entusiasmante, combinando spesso la musica con altre forme d’arte come il cinema, la letteratura, il teatro, la danza e le arti visive, e mirando a coinvolgere un vasto pubblico. Alcuni dei più importanti compositori contemporanei come Kaija Saariaho, Magnus Lindberg, Mark Anthony Turnage, Sofia Gubajdulina, José María Sánchez-Verdú e Klas Torstensson amano lavorare con questo gruppo. Justin Christensen, Đuro Živković e Benjamin Staern hanno ricevuto prestigiosi premi di composizione per opere scritte per l’ensemble che si è reso visibile grazie a produzioni di teatro musicale acclamate dalla critica: nel 2014 ha creato BARE con il coreografo Kenzo Kusuda, nel 2016 ha coprodotto Dr. Miracle’s Last Illusion con OPERA2DAY, con cui, nel 2018, ha prodotto Hamlet. Nel 2017 l’ensemble ha portato in tournée la versione giavanese de L’Histoire du soldat, in cui il capolavoro di Stravinskij è abbinato alla danza tradizionale indonesiana.ll New European Ensemble si è esibito in quasi tutte le principali sale da concerto e i teatri olandesi tra cui il Concertgebouw, il Carré Theatre e il Muziekgebouw aan IJ di Amsterdam, il De Doelen a Rotterdam, il Tivoli Vredenburg e The Royal Theatre all’Aia. L’ensemble si esibisce regolarmente ai Festival quali Gaudeamus Muziekweek, Grachtenfestival, Festival Vlaanderen, Oriental Landscapes e Dag in de Branding. Le tournée internazionali hanno portato il gruppo nel Regno Unito, in Germania, in Belgio, in Svezia e in Cina. Nel 2012 il gruppo è stato ensemble in residence al Sounds of Stockholm Festival e nel 2014 ha presentato diversi programmi al Made Festival di Umeå, Capitale Europea della Cultura 2014.I musicisti dell’ensemble lavorano regolarmente con giovani compositori e artisti, tra cui l’Ensemble Academy, un progetto di partnership al Royal Conservatoire de L’Aia.

WOLFGANG AMADEUS MOZART (Salisburgo, 1756 – Vienna, 1791) Quartetto per oboe e archi in fa maggiore K 370

GABRIELE COSMI (Oristano, 1988) Musica per oboe e archi Prima esecuzione assoluta, commissione de I Concerti della Normale

KRZYSZTOF PENDERECKI (Dębica, 1933) Quartetto per clarinetto e archi

SERGEJ PROKOFIEV (Sonzovka Ekaterinoslav, 1891 – Mosca, 1953)Quintetto per oboe, clarinetto, violino, viola, contrabbasso

NEW EUROPEAN ENSEMBLE Christopher BouwmanoboeJames MeldrumclarinettoRada OvcharovaviolinoEmlyn StamviolaWillem StamvioloncelloJames Oesicontrabbasso

Martedì27 novembre 2018TEATRO VERDI ORE 21

18 1918 NEW EUROPEAN ENSEMBLE

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LUDWIG VAN BEETHOVEN (Bonn, 1770 – Vienna, 1827) Concerto per violino e orchestra op. 61

ARNOLD SCHÖNBERG (Vienna, 1874 – Los Angeles, 1951) Verklärte Nacht op. 4 (versione per orchestra d’archi)

ORCHESTRA DELLA TOSCANA

SALVATORE ACCARDOdirezione e violino

L’Orchestra della Toscana (ORT) si è formata nel 1980 per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze e nel 1983 è diventata Istituzione Concertistica Orchestrale.Fin dagli esordi, sotto la Direzione artistica di Luciano Berio, l’ORT ha avuto un occhio di riguardo per la musica del nostro tempo e i suoi interpreti, e tale attenzione è sfociata, sotto la direzione artistica di Giorgio Battistelli, nel festival Play It! La musica fORTe dell’Italia, eloquente manifesto di tale attitudine, che nel 2014 ha ricevuto il XXXIII Premio della Critica Musicale Franco Abbiati. Ma già dal suo debutto la piccola Orchestra si impose per la sua versatilità e l’altissimo livello professionale, che ne fecero in poco tempo una raffinata interprete del Barocco e del Classicismo, così come della musica del ’900, con una particolare vocazione per i capolavori rossiniani e un’attenzione alle partiture più rare e poco eseguite. Negli anni a seguire, cedendo alla tentazione di affrontare l’affascinante repertorio sinfonico destinato ad organici più nutriti (anche grazie alla collaborazione con l’OGI e con gli studenti dei Conservatori della Toscana), l’ORT si è spinta oltre i confini della musica da camera, affrontando con successo i capolavori

del sinfonismo romantico e tardo-romantico, da Brahms e Schumann a Čajkovskij, Mahler, Sibelius.Ospite delle più importanti società di concerti italiane, si è esibita con grande successo al Teatro alla Scala di Milano, al Maggio Musicale Fiorentino, al Comunale di Bologna, al Carlo Felice di Genova, all’Auditorium del Lingotto di Torino, all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, alla Settimana Musicale Senese, al Ravenna Festival, al Rossini Opera Festival e alla Biennale di Venezia. Numerose le sue apparizioni all’estero a partire dal 1992, tra cui: Salisburgo, Cannes, Strasburgo, New York, Edimburgo, Madrid, Hong Kong, Tokyo per la Rassegna Italia-Giappone 2001-2002. Citiamo negli ultimi anni il concerto al Konzertsaal di Lucerna con Daniele Rustioni sul podio e Sergej Krylov al violino (maggio 2013); la doppia tappa in Germania (Münster e Hannover) con Francesco Lanzillotta e Benedetto Lupo solista al piano nel novembre 2014, e nel giugno 2016 la trasferta in Sudamerica per una tournée di sei concerti in Ecuador, Perù, Cile, Argentina, sempre guidati dal Direttore principale Rustioni, con Francesca Dego al violino.Salvatore Accardo ha esordito in pubblico a tredici anni eseguendo i Capricci di Paganini. Due anni dopo ha vinto il primo premio al Concorso di Ginevra, e a diciassette anni è stato il primo vincitore assoluto del Concorso Paganini di Genova, dall’epoca della sua istituzione.Il suo repertorio spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. Compositori quali Sciarrino, Donatoni, Piston, Piazzolla, Xenakis gli hanno dedicato loro opere. Suona regolarmente con le maggiori orchestre e i più importanti Direttori, affiancando all’attività di solista quella di Direttore d’orchestra. In questa veste ha lavorato con le più prestigiose orchestre europee e americane. Nel 1986 – insieme a Bruno Giuranna, Rocco Filippini e Franco Petracchi – ha istituito i Corsi di perfezionamento per strumenti ad arco della Fondazione Stauffer di Cremona; nel 1992 ha formato il Quartetto Accardo e nel 1996 ha ridato vita all’Orchestra da Camera Italiana, formata dai migliori allievi ed ex allievi dei Corsi di perfezionamento dell’Accademia Stauffer di Cremona. In occasione delle celebrazioni del Bicentenario Paganiniano si è esibito in tutto il mondo suonando i 24 Capricci con il Cannone, violino di Guarneri Del Gesù appartenuto a Paganini.Dopo il debutto nel 1987 come Direttore d’orchestra ha diretto, fra l’altro, all’Opera di Roma, all’Opéra di Monte Carlo, all’Opéra di Lille, al Teatro di San Carlo a Napoli, al Festival Rossini di Pesaro. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Abbiati della critica italiana. Nel 1982 il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce. Il Conservatorio di Pechino lo ha nominato Most Honorable Professor ed è stato insignito dell’ordine Commandeur dans l’ordre du mérit culturel, la più alta onorificenza del Principato di Monaco. Nel 2002 gli è stato conferito il prestigioso premio Una vita per la Musica. Nel 2017 gli è stata conferita la Kennedy Center ICA Gold Medal in the Arts.Salvatore Accardo suona il violino Guarneri del Gesù (“Reade” del 1734).

Sabato1 dicembre 2018TEATRO VERDI ORE 21

20 21ORCHESTRA DELLA TOSCANA © Marco Borrelli SALVATORE ACCARDO © Marcello CistolaMorren

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LE QUATUOR MAKROKOSMOSUfuk Dördüncüpianoforte Bahar DördüncüpianofortePhilippe Spiesserpercussioni Sebastien Cordierpercussioni

martedì11 dicembre 2018TEATRO VERDI ORE 21

BÉLA BARTÓK (Nagyszentmiklós, Transilvania, 1881 – New York, 1945)Sonata per due pianoforti e percussioni

XAVIER DAYER (Ginevra, 1972) Sous la voûte étoilée (prima esecuzione in Italia)

****

IGOR STRAVINSKIJ (Lomonosov, Pietroburgo, 1882 – New York, 1971) Le Sacre du printemps (versione per due pianoforti e percussioni)

Le Quatuor Makrokosmos prende il nome dall’eponima musica di George Crumb per evocare le magiche possibilità di questo tipo di formazione strumentale. Accanto ai grandi capolavori classici del genere – la Sonata per due pianoforti e percussioni di Béla Bartók, Le Sacre du Printemps di Igor Stravinskij e Music for a Summer Evening (Makrokosmos III) di George Crumb – Le Quatuor Makrokosmos continua a forgiare la propria nuova identità lavorando a stretto contatto con i compositori nell’esplorazione del formato strumentale di due pianoforti e due percussioni, per creare una nuova voce e una nuova musica per il XXI secolo.Dal suo inizio, Makrokosmos ha commissionato e interpretato molte opere di compositori di fama mondiale come Luciano Berio, Ivan Fedele, Stefano Gervasoni, Georg Friedrich Haas, Bernhard Lang, Enno Poppe, Steve Reich e Wolfgang Rihm. I Makrokosmos, sempre campioni di questo genere, hanno anche ampliato il proprio repertorio commissionando opere ad altri compositori come lo svizzero Nik Bärtsch, per raggiungere un pubblico ancora più vasto. Makrokosmos collabora spesso con altri ensemble, orchestre e cori, quali l’Ensemble Contrechamps e il RIAS Kammerchor Berlin.I Makrokosmos hanno suonato in molti dei principali festival ed eventi famosi nel mondo, tra cui il Festival Archipel de Genéve, la Biennale di Venezia, la Philharmonie di Berlino e l’Istanbul Festival. Per i prossimi anni hanno commissionato opere a James Dillon, Luca Francesconi, Beat Furrer, Philippe Hurel, José Manuel López López e Martin Matalon.

22 23LE QUATUOR MAKROKOSMOS © Cristophe Urbain

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SCATOLASONORA

IMPROVVISAZIONI SU TEMI ORIGINALI TRIO SURAndrea DulbeccomarimbaRiccardo FioravanticontrabbassoFausto Beccalossifisarmonica

L’obiettivo del Trio Sur è esplorare il Sud musicale, con composizioni originali ispirate a questo immaginario: dalle sonorità caraibiche fino al Brasile e all’Argentina – luoghi di incrocio fra tradizioni musicali occidentali e africane – per arrivare al sud dell’Europa con melodie imbevute di sapore mediterraneo. La marimba, strumento dalle origini africane, ma popolarissimo in tutto il Centro e Sud America, rappresenta perfettamente la congiunzione di questi due mondi apparentemente distanti. La fisarmonica, strumento popolare per eccellenza, rimanda alla tradizione del Vecchio Continente; completa l’organico del Trio il contrabbasso, onnipresente nei più diversi generi musicali grazie al suo insostituibile apporto armonico e ritmico.Andrea Dulbecco si è diplomato con il massimo dei voti in Strumenti a percussione sotto la guida di Franco Campioni presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dove ha anche studiato Composizione e conseguito il Diploma di Pianoforte. Si è inoltre specializzato in Vibrafono con David Friedman. Come solista ha suonato con l’Orchestra Angelicum di Milano, l’Orchestra del Conservatorio Superiore di Graz, la RAI di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo e l’Orchestra d’Archi Italiana, i Virtuosi Italiani e la Novosibirsk Simphony Orchestra. In qualità di camerista si è esibito nelle più prestigiose società italiane tra cui l’Accademia di Santa Cecilia e il Teatro alla Scala, e ha collaborato con prestigiosi artisti tra cui Ugorski, Lucchesini, Stockhausen, Fisk, Sollima, Morricone. Fa parte stabilmente del gruppo Sentieri Selvaggi e svolge inoltre attività di vibrafonista Jazz, suonando e incidendo con numerosi artisti di fama internazionale quali Fresu, Rava, Schneider, Nussbaum, Swallow, Elgart, ed esibendosi in importanti festival, da Umbria Jazz a Roccella Jonica. Ha effettuato tournée in USA, Messico, Africa ed Estremo Oriente. È docente di Strumenti a percussione presso il Conservatorio G. Verdi di Milano e di Vibrafono ed Improvvisazione presso l’Accademia del Suono di Milano.Riccardo Fioravanti inizia a suonare il basso elettrico nel 1973 ed entra nella classe di Contrabbasso al Conservatorio G. Verdi di Milano. La sua carriera si sviluppa su piani paralleli: il senso artistico, la grande versatilità e le alte capacità professionali lo portano a lavorare in ambito jazzistico con Giorgio Gaslini, Franco Cerri, Gianni Basso, Renato Sellani, Enrico Rava, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Stefano Bollani e molti altri mentre, nel mondo del pop, le sue collaborazioni sono innumerevoli, da Mina a Ennio Morricone fino a Mia Martini, Enzo Jannacci, Antonella Ruggiero e Fabio Concato. Ha collaborato con musicisti quali Tom Harrell, Bob Mintzer, Phil Woods, Lee Konitz, Clark Terry, Toots Thielemans, Charlie Mariano, Barney Kessel e moltissimi altri, e ha partecipato a concerti di Ray Charles, Chico Buarque De Hollanda, Gino Vannelli, Dee Dee Bridgewater, Elio e Le Storie Tese e Stevie Wonder.

Il suo suono preciso e corposo, e le grandi doti di interpretazione ne hanno fatto, nel tempo, un valido collaboratore – in seminari e performance - di batteristi quali Joe La Barbera, Adam Nussbaum, Billy Cobham, Alvin Queen, Paul Wertico, Danny Gottlieb e tanti altri. Fausto Beccalossi è unanimemente considerato uno dei massimi specialisti in campo nazionale e internazionale del suo strumento. Nel corso di un seminario di SienaJazz ‘94, viene notato da Enrico Rava, che lo seleziona per un workshop con il gruppo dei migliori allievi del corso senese. Nel 1997 inizia la carriera da professionista con alcuni gruppi italiani quali: Gramelot di Simone Guiducci, Bombardieri Quartet, Nuevo Tango, Max De Aloe Quartet. Negli ultimi anni ha collaborato e registrato con alcuni fra i migliori musicisti dell’area jazzistica italiana ed internazionale tra cui: Wheeler, Gibellini, Mirabassi, Pietropaoli, Fresu, Negri, De Vito. Collabora stabilmente dal 1999 col nonetto di Gianluigi Trovesi e dal 2002 con Lito Epumer.

MARTEDÌ 15 GENNAIO 2019 Sala AzzurraPalazzo della Carovana Ore 21

ABBONAMENTO AD HOC

24 2524 25TRIO SUR © credit da individuare

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LEZIONIintroduttive

Il gruppo di musica da camera Entr’Acte nasce nel 1984 su iniziativa della flautista Paola Fre ed è formato principalmente da strumentisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala.Guidato dalla curiosità e dal gusto della scoperta, Entr’Acte, fin dalla sua creazione, sceglie di esplorare alcuni territori musicali poco frequentati, costituendo dunque un repertorio decisamente inconsueto, capace di coniugare piacere e conoscenza.Elaborati secondo precisi fili conduttori, tutti i programmi si identificano come dei percorsi d’ascolto tematici che portano al confronto tra stili e linguaggi, alla riproposta di autori minori o dimenticati, alla presentazione di strumenti rari quali l’arpa e il corno di bassetto.

JEAN CRAS (Brest, 1879 – 1932) Quintetto per arpa, flauto e trio d’archi

CLAUDE DEBUSSY (Saint-Germain-en-Laye, 1862 - Parigi, 1918)Sonata n. 2 per flauto, viola e arpa

CARLO GALANTE (Trento, 1959)Tre parafrasi su Don Chisciotte

MAURICE RAVEL (Ciboure, 1875 – Parigi, 1937) Introduzione e Allegro

ENTR’ACTE – ENSEMBLE CAMERISTICO DEL TEATRO ALLA SCALALuisa PrandinaarpaAndrea Pecoloviolino Enkeleida SheshajviolinoElena FaccaniviolaJakob LudwigvioloncelloPaola FreflautoDenis Zanchettaclarinetto

LUNEDÌ 28 GENNAIO 2019 sala azzurrapalazzo della carovana Ore 21FLAVIO FERGONZICARLO BOCCADORO Ridefinire i contorni: musica al confine tra Impressionismo e primo Novecento

INGRESSO LIBERO

Martedì29 gennaio 2019TEATRO VERDI ORE 21

26 27ENTR’ACTE

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SCATOLASONORASCATOLASONORA

ABBONAMENTO AD HOC

LEZIONIintroduttive

LEZIONIintroduttive

CLAUDIO MONTEVERDI (Cremona, 1567 – Venezia, 1643)Dal Quarto scherzo delle ariose vaghezze (1624)Ohimé, ch’io cado SV 316

BIAGIO MARINI (Brescia, 1594 – Venezia, 1663)Da Affetti musicali, op. 1 (Bartolomeo Magni, Venezia 1617)La Vetrestain corente

CLAUDIO MONTEVERDI Da Ghirlanda Sacra (Gardano, Venezia 1625)O quam pulchra es SV 317

BIAGIO MARINI Da Affetti musicali, op. 1 (Bartolomeo Magni)La Gardana Sinfonia per un violino o cornetto soloDa Scherzi e canzone op. 5 (Parma, Anteo Vioto 1622)Novello cupido: Donna che loda il canto di bellissimo giovanetto

JOHANN HIERONYMUS KAPSBERGER (Venezia, 1580 circa – Roma, 1651)Da Libro Secondo di Villanelle a 1, 2, et 3 voci (Raccolte dal Sig. Ascanio Ferrari, Robletti, Roma 1619)Che fai tuDa Libro Quarto d’Intavolatura di Chitarone (Roma, 1640)Passacaglia in la

BIAGIO MARINI Da Sonate, symphonie, canzoni, passe’mezzi, baletti, corenti, gagliarde e retornelli, op.8 (Bartolomeo Magni, Venezia 1629)Sonata terza variata per il violino

CLAUDIO MONTEVERDI Voglio di vita uscir SV 337

BIAGIO MARINI Da Scherzi e canzone, op. 5 (Anteo Vioto, Parma 1622) Ite ho mai Invito a l’AllegrezzaJOHANN HIERONYMUS KAPSBERGER Da Libro Terzo d’Intavolatura di Chitarone (Roma, 1626)Com’esser può, madrigale a 5 passeggiato del Principe di Venosa

CLAUDIO MONTEVERDI Da Scherzi musicali (Bartolomeo Magni, Venezia 1632)Quel sguardo sdegnosetto SV 247

BIAGIO MARINI Da Arie madrigali et corenti, op. 3 (Gardano, Venezia 1620)Romanesca per violino solo e basso se piace

JOHANN HIERONYMUS KAPSBERGER Da Libro Quarto di Villanelle a una et più voci (Raccolte dal Sig. Marcello Pannocchieschi, Luca Antonio Soldi 1623)Sonino, scherzino

LA PRIMAVERA DEI DOLCIE LANGUIDI SOSPIRICONSONANZE STRAVAGANTI ENSEMBLELinda PrzybiernowviolinoAndrea Antonelliuto e tiorbaGraziana Palazzosoprano

Consonanze Stravaganti ha condotto una ricerca musicale alla riscoperta del repertorio seicentesco italiano e, secondo la prassi esecutiva, con strumenti originali. Fondato inizialmente da Linda Przybiernow e Andrea Antonel, ha ampliato poi la formazione al Trio in seguito al flamboyant incontro con il soprano Graziana Palazzo. Nonostante la recente formazione, Consonanze Stravaganti si è già esibito in diversi Festival di musica antica, in Italia e all’estero, quali Palazzo Marino in Musica di Milano, Festival Cusiano di Lago d’Orta e Arco Antiqua Festival di Lago di Garda, e ha tenuto concerti a Milano, Civitanova, Sion e Lausanne in collaborazione con il violoncellista Nicola Paoli e l’organista Jean David Waeber, proponendo programmi tematici come Stilus Italicus, La Corte di Cristina e I venti dei serenissimi fasti. Consonanze Stravaganti esplora la musica vocale del Seicento e Settecento italiano prestando particolare attenzione alle composizioni per soprano e violino.Linda Przybiernow, nata in Australia, si è trasferita a Milano per studiare Violino barocco con Stefano Montanari presso la Scuola Civica di Musica e ha poi completato il biennio presso il Conservatorio di Novara. Collabora stabilmente con diversi ensemble italiani e francesi, esibendosi in diversi Festival di musica antica in Europa.Andrea Antonel, nato a Pordenone, ha studiato Liuto e Tiorba con Rolf Lislevand a Trossingen, in Germania, e si è diplomato con il massimo dei voti. Attualmente si perfeziona nello stesso istituto. Collabora come continuista in diversi gruppi italiani ed europei e si esibisce come solista in numerosi Festival di musica antica.Graziana Palazzo ha studiato Canto lirico presso il conservatorio di Bari e nel 2015 ha conseguito il biennio di Musica barocca da camera presso il Conservatorio di Napoli, con il massimo dei voti. Si è perfezionata con insegnanti di fama internazionale tra cui Sonia Prina e Rosanna Savoia e si esibisce come solista in opere e concerti tra Italia e Francia.

MARTEDÌ 19 FEBBRAIO 2019 Sala Azzurra Palazzo della Carovana ore 21

LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019 sala azzurrapalazzo della Carovana ore 21CORRADO BOLOGNACARLO BOCCADORO Cronache veneziane del ‘600

INGRESSO LIBERO

292928 29CONSONANZE STRAVAGANTI

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LEZIONIintroduttive

Primo Violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Luigi Piovano si è diplomato a 17 anni, col massimo dei voti e la lode, sotto la guida di Radu Aldulescu, con cui si è diplomato in Violoncello e Musica da camera anche al Conservatorio Europeo di Parigi. Per diversi anni ha fatto parte del Quartetto Michelangelo ed è stato Primo Violoncello del gruppo Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al Progetto Pollini al Festival di Salisburgo, alla Carnegie Hall, a Tokyo e a Roma. Ha tenuto concerti di musica da camera con artisti del calibro di Sawallisch, Chung, Lonquich, Sitkovetskij, Kavakos, Eberle, le sorelle Labèque, Lugansky. Dal 2007 suona stabilmente in duo con Antonio Pappano e dal 2009 fa parte del Trio Latitude 41.Si è esibito come solista con celebri orchestre – Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Accademia di Santa Cecilia, Seoul Philharmonic, Symphonique de Montréal e con Direttori quali Chung, Nagano, Pletnev, Menuhin, Bellugi. Quest’anno ha riscosso un grande successo in Giappone eseguendo il Concerto di Isang Yun con la Japan Philharmonic alla Suntory Hall, il Concerto di Dvořák con la Kyoto Symphony diretta da Gelmetti e quello di Saint-Saëns con la Hyogo PAC Orchestra. Come Direttore ha collaborato con solisti come De Maria, Lupo, Sitkovetskij, Valeriy Sokolov, Thiollier, Mingardo.Dal 2013 al 2017 è stato Direttore musicale di Roma Tre Orchestra e dal 2012 è Direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia, con cui ha diretto importanti pagine del grande repertorio sinfonico fra le quali l’integrale delle Sinfonie e dei Concerti di Brahms, la Quarta, Quinta e Sesta Sinfonia e i Concerti di Čajkovskij, la Sinfonia in re di Franck, i due Concerti di Ravel. Dal 2013 è stabilmente alla testa degli Archi di Santa Cecilia; fra i debutti in questa stagione quelli sul podio dell’Orchestra di Padova e del Veneto, dell’Orchestra da camera di Santa Cecilia e della Sinfonica Siciliana.Suona un violoncello Giuseppe Guarneri “filius Andreae” (Cremona, 1712), gentilmente concesso da Tarisio Fine Instruments and Bows.

JOHANNES BRAHMS (Amburgo, 1833 – Vienna, 1897)Sonata n. 1 in mi minore op. 38

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MICHELE DALL’ONGARO (Roma, 1957)Due canzoni siciliane

A vitalòraCarnescialata dei pulcinelli

JOHANNES BRAHMS Sonata n. 2 in fa maggiore op. 99

LUIGI PIOVANOvioloncelloSIR ANTONIO PAPPANOpianoforte

Sir Antonio Pappano è Direttore musicale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dall’1 ottobre 2005; dal settembre 2002 è Music Director del Covent Garden di Londra. In passato ha ricoperto altri incarichi di prestigio: nel 1990 è stato nominato Direttore musicale della Norske Opera di Oslo e dal 1991 al 2002 ha ricoperto lo stesso ruolo al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles.Nato a Londra nel 1959 da genitori italiani, ha studiato Pianoforte, Composizione e Direzione d’orchestra negli Stati Uniti. Fra le tappe più prestigiose della sua carriera sono da ricordare i debutti alla Staatsoper di Vienna nel 1993, al Metropolitan di New York nel 1997 e al Festival di Bayreuth nel 1999.Pappano ha diretto molte tra le maggiori orchestre del mondo, tra cui New York Philharmonic, Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, Concertgebouw di Amsterdam, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, London Symphony; lo scorso anno ha debuttato alla Scala di Milano con Les Troyens di Berlioz, produzione acclamata da pubblico e critica.Nel 2005 è stato nominato Direttore dell’anno dalla Royal Philharmonic Society e ha vinto il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana per l’esecuzione dei Requiem di Brahms, Britten e Verdi realizzati con i Complessi Artistici dell’Accademia di Santa Cecilia.Il 16 aprile 2007 Sir Antonio Pappano è stato nominato Accademico Effettivo di Santa Cecilia; nel 2012 la regina Elisabetta lo ha nominato Cavaliere per i servizi resi alla musica; nello stesso anno è stato anche nominato Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Il 24 marzo 2015 gli è stata conferita la laurea honoris causa in Musica e Spettacolo dall’Università Tor Vergata di Roma.

SABATO 23 FEBBRAIO 2019 sala azzurrapalazzo della carovana Ore 21CARLO BOCCADORO Attualità delle forme classiche:le Sonate per violoncello di Brahms

INGRESSO LIBERO

domenica24 febbraio 2019 TEATRO VERDI ORE 21

30 31LUIGI PIOVANO, ANTONIO PAPPANO © Musacchio & Iannello

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FRANZ JOSEPH HAYDN (Rohrau, 1732 – Vienna, 1809)Quartetto per archi in sol maggiore op. 77 n. 1

THOMAS ADÈS (Londra, 1971)Arcadiana op. 12 per quartetto d’archi

LUDWIG VAN BEETHOVEN (Bonn, 1770 – Vienna, 1827)Quartetto per archi in do minore op. 18 n. 4

QUARTETTO NOÛSTiziano BavieraviolinoAlberto Franchinviolino Sara DambruosoviolaTommaso Tesinivioloncello

Noûs è un antico termine greco il cui significato è mente, razionalità, ma anche ispirazione e capacità creativa. Il Quartetto Noûs, formatosi nel 2011, si è affermato in poco tempo come una delle realtà musicali più interessanti della sua generazione. Le sue coinvolgenti interpretazioni sono frutto di un percorso formativo nel quale la tradizione italiana si fonde con le più importanti scuole europee. Ha frequentato l’Accademia W. Stauffer di Cremona nella classe del Quartetto di Cremona, la Musik Akademie di Basilea studiando con Rainer Schmidt (Hagen Quartett), l’Escuela Superior de Música Reina Sofia di Madrid e l’Accademia Musicale Chigiana di Siena con Günter Pichler (Alban Berg Quartett), e la Musikhochschule di Lubecca con Heime Müller (Artemis Quartett). Nel 2014 è stato selezionato per il progetto Le Dimore del Quartetto, vincendo una borsa di studio per il 2015 e gli è stata offerta un’importante borsa di studio dalla Fundatión Albeniz di Madrid. Nel 2015 si è aggiudicato il Premio Piero Farulli come migliore formazione cameristica emergente, nell’ambito del prestigioso Premio F. Abbiati. Ha ricevuto inoltre dal Teatro La Fenice di Venezia il Premio Arthur Rubinstein - Una Vita nella Musica 2015. L’attenzione ai nuovi linguaggi compositivi, la versatilità e l’originalità interpretativa dell’ensemble si manifestano in tutto il repertorio quartettistico, spingendolo a cimentarsi in performance innovative come suonare a memoria e totalmente al buio. Il Quartetto Noûs ha più volte collaborato con compositori contemporanei e partecipato a progetti trasversali con compagnie teatrali e di danza; collabora inoltre con rinomati artisti tra cui Tommaso Lonquich, Andrea Lucchesini, Alain Meunier, Giovanni Scaglione, Sonig Tchakerian.Si esibisce per importanti realtà musicali italiane, tra le quali Società del Quartetto di Milano, Unione Musicale di Torino, Amici della Musica di Firenze, Bologna Festival e Musica Insieme di Bologna, Società del Quartetto di Bergamo, Società Veneziana di Concerti, Associazione Chamber Music di Trieste, Associazione Musicale Lucchese, Associazione Scarlatti di Napoli, I Concerti del Quirinale a Roma, Stradivari Festival di Cremona, Ravenna Festival, Settimane Musicali di Stresa. Si è esibito in Germania, Svizzera, Francia, Inghilterra, Spagna, Belgio, Canada, Stati Uniti, Cina e Corea. Le sue esecuzioni sono state trasmesse da emittenti radiofoniche come Venice Classic Radio, Radio Clásica, RSI e Radio 3. Nel 2013 e nel 2017 è stato Quartetto in residence al Festival Ticino Musica di Lugano.

martedì19 marzo 2019 TEATRO VERDI ORE 21

32 33QUARTETTO NOÛS

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EMANUELE SEGREchitarra

martedì2 aprile 2019 TEATRO VERDI ORE 21

SYLVIUS LEOPOLD WEISS (Grodków, 1687 – Dresda, 1750)Ciaccona

JOHANN SEBASTIAN BACH (Eisenach, 1685 – Lipsia, 1750)Preludio, Fuga e Allegro BWV 998

MAURO GIULIANI (Bisceglie, 1781 – Napoli, 1829)Rossiniana op. 119 n. 1

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HEITOR VILLA-LOBOS (Rio de Janeiro, 1887 – 1959)Preludio n. 1Studio n. 4Preludio n. 4Studio n. 11

HANS WERNER HENZE (Gütersloh, 1926 – Dresda, 2012)Drei Tentos da Kammermusik 1958

Du schönes BächleinEs findet das Aug’oftSohn Laios’

ROLAND DYENS (Tunisi, 1955 – Parigi, 2016)Songe CapricorneFuoco

Nato nel 1965, il chitarrista Emanuele Segre ha studiato con Ruggero Chiesa al Conservatorio di Milano, dove si è diplomato con lode e menzione speciale, seguendo successivamente corsi di perfezionamento con Julian Bream e John Williams. Ha studiato anche Violino e Composizione. Ha eseguito concerti a New York, Los Angeles, Boston, San Francisco, Parigi, Londra, Amsterdam, Vienna, Salisburgo, Praga, Berlino, Tel Aviv, Rio de Janeiro, Madrid, Roma, Istanbul, Varsavia, Seul, Tokyo. Definito dal Washington Post al suo esordio americano «a musician of immense promise», ha suonato come solista con Yuri Bashmet e i Solisti di Mosca, con la English Chamber Orchestra diretta da Salvatore Accardo, la Rotterdam Philharmonic Orchestra, i Solisti di Zagabria, la European Community Chamber Orchestra, l’Orchestra da Camera Slovacca, la Süddeutsches Kammerorkester. Ha inoltre collaborato con l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano e suonato in duo con Patrick Gallois. È stato invitato a partecipare a prestigiosi Festival internazionali: Marlboro (USA), Bratislava (Cecoslovacchia), Stresa e MITO SettembreMusica (Italia), Semaines Musicales de Tours e Festival de Radio France et de Montpellier (Francia), Festival di Bregenz (Austria). Ha vinto numerosi concorsi, tra i quali, nel 1987 a New York, l’East & West Artists Prize, che gli ha offerto il debutto alla Carnegie Recital Hall, e il Pro Musicis International Award. Nel 1989 è stato selezionato per l’International Rostrum of Young Performers dell’UNESCO. Jean Françaix gli ha dedicato il suo Concerto per chitarra e orchestra.

34 35EMANUELE SEGRE

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Nato in una famiglia di musicisti, Maxime Pascal ha iniziato in tenera età lo studio del pianoforte e successivamente del violino, nella sua città natale, Carcassonne. Nel 2005 è stato ammesso al Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse di Parigi, dove uno dei suoi insegnanti è stato François-Xavier Roth.È ad oggi uno degli artisti più entusiasmanti, versatili e visionari della sua generazione, il primo francese a vincere il Nestlé and Salzburg Festival Young Conductors Award nel marzo 2014. Questo straordinario successo lo ha portato a lavorare con importanti orchestre come l’Orchestre de l’Opéra national di Parigi, l’Orchestre National du Capitole di Tolosa, l’Orchestre National Bordeaux Aquitaine e l’Orchestre National di Lille, la Münchner Philharmoniker, la SWR Sinfonieorchester, la Münchener Kammerorchester, la Gustav Mahler Jugendorchester e l’Ensemble Musikfabrik.Membro fondatore del poliedrico gruppo artistico Le Balcon, insieme ai suoi compagni d’arte Maxime Pascal ha sviluppato una visione personale e unica della performance musicale, intesa come un’esperienza al tempo stesso sorprendente e radicale per gli spettatori. Con una vasta gamma di repertori, la specialità di Le Balcon è l’integrazione totale della musica con sistemi audio e sistemi di illuminazione avanzati. Ad oggi i progetti più importanti di Le Balcon sono Ariadne auf Naxos messo in scena da Benjamin Lazar, una rappresentazione video su Pierrot Lunaire creato dall’artista colombiano Nieto, e un’opera da camera, Le Balcon, di Peter Eötvös. Maxime Pascal e Le Balcon hanno collaborato con Pierre Boulez, George Benjamin e Michaël Lévinas.Oltre al lavoro con Le Balcon, nelle ultime Stagioni Maxime Pascal ha diretto la Camerata Salzburg al Dialogue Festival, l’Orchestre National du Capitole de Toulouse, la Malmö Opera Orchestra, la Tokyo Philharmonic Orchestra durante la residenza al Bunka Kaikan con il Ballet de l’Opéra de Paris (Daphnis et Chloé di Ravel), l’Orchestra Giovanile Italiana al Festival di Spoleto (prima mondiale del Requiem di Silvia Colasanti) e la ORF Radio - Sinfonieorchester Wien al Salzburger Festspiele (Les Espaces Acoustiques di Gérard Grisey).Con Le Balcon, Pascal è stato artiste en résidence alla Fondazione Singer-Polignac dal 2010, dove è attualmente artista associato. Nel novembre 2011 l’Accademia di Belle Arti dell’Istituto francese gli ha conferito il Premio Musicale della Fondazione Simone e Cino del Duca.

ORCHESTRA DELLA TOSCANA

MAXIME PASCALdirezionePEPPE SERVILLOvoce recitante

Peppe Servillo ha debuttato musical-mente nel 1980 con gli Avion Travel con i quali, in circa trenta anni di lavoro, ha pubblicato numerosi album conquistan-do importanti riconoscimenti. Nel 1998 il gruppo, al Festival di Sanremo, ha rice-vuto il premio della critica e quello della giuria di qualità con la canzone Dormi e sogna; due anni dopo ha vinto a Sanremo con il brano Sentimento, aggiudicandosi anche il premio della giuria di qualità. Nel 2003 Servillo ha intrapreso una proficua collaborazione artistica con i due musi-cisti argentini, Javier Girotto e Natalio Mangalavite. Con Danilo Rea si è esibito in una serie di concerti in tutta Italia. Nel 2017, con i più famosi jazzisti italiani, ha intrapreso la tournée di Pensieri e parole, omaggio alle canzoni di Battisti, e ha ri-preso l’Avion Travel Retour. Ha partecipa-to all’ultimo Festival di Sanremo con Enzo Avitabile. Servillo si dedica contemporaneamente alla carriera di attore; ha collaborato, infatti, con Fabrizio Bentivoglio, Wilma Labate, Mimmo Calopresti, Mimmo Paladino, Paola Randi, John Turturro, Lina WertmÜller, Luigi Cinque, Manetti Bros, Claudio Santamaria, Edoardo De Angelis. Nel 2010 ha lavorato con il fratello Toni allo spettacolo Sconcerto; nel 2011 è stato voce recitante dell’Histoire du soldat di Stravinskij. Nel 2013 ha portato in tournée col fratello Le voci di dentro di Eduardo De Filippo, vincendo i premi Le maschere del teatro italiano e Ubu come migliore attore non protagonista. Nel 2015 con il fratello e i Solis String Quartet, si è esibito ne La parola canta, concerto, reading, récital che celebra Napoli attraverso poesia e canzone.Nel 2016 è stato il protagonista de Il borghese gentiluomo, accompagnato dall’Ensemble Berlin, e ha interpretato Peachum nell’Opera da tre soldi diretta da Damiano Michieletto.

RICHARD STRAUSS (Monaco di Baviera, 1864 – Garmisch-Partenkirchen, Baviera, 1949)Il borghese gentiluomo op.60 Suite dalle musiche di scena

BÉLA BARTÓK (Nagyszentmiklós, Transilvania, 1881 – New York, 1945) Musica per archi, percussioni e celesta Sz.106 BB114

martedì9 aprile 2019 TEATRO VERDI ORE 21

36 37PEPPE SERVILLO © Giovanni IzzoMAXIME PASCAL © Phan Tu

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LEZIONIintroduttive

Auser Musici dal 1997 esplora con entusiasmo il mosaico musicale che fu l’Europa del sedicesimo e diciassettesimo secolo. Sotto la direzione di Carlo Ipata, realizza una lunga serie di preziosi inediti in campo operistico fra i quali Le Disgrazie d’Amore di Antonio Cesti e Il Bajazet di Francesco Gasparini. Nel 2017 Auser Musici ha festeggiato i venti anni di attività con tre grandi produzioni: il Catone di Händel, la Didone abbandonata di Leonardo Vinci, in collaborazione con l’Opera di Firenze – Maggio Musicale, e Il Girello di Jacopo Melani, in occasione di Pistoia Capitale della Cultura e con la straordinaria messa in scena delle marionette dei Fratelli Colla.Auser Musici si è esibito nelle maggiori Stagioni e prestigiosi Festival italiani e internazionali e le sue produzioni discografiche e concertistiche sono diffuse dalle maggiori emittenti radiofoniche europee e italiane, quali Radio France, BBC e Radio Classica, WDR Radio, Radio 3, Radio Vaticana, ottenendo riconoscimenti unanimi dalla stampa internazionale. Auser Musici beneficia del sostegno della Fondazione Pisa ed è in residenza presso il Teatro Verdi di Pisa.Il percorso musicale di Carlo Ipata si caratterizza fin dagli esordi per una passione per la musica antica intesa come inesauribile fonte di conoscenza della storia e dell’estetica che ancor oggi contraddistinguono la nostra cultura. Con i componenti di Auser Musici, scelti tra i migliori musicisti italiani ed europei, ha esplorato l’enorme repertorio inedito teatrale e strumentale del periodo rinascimentale e barocco, basando le proprie scelte su principi storicamente informati. Alla testa di Auser Musici ha diretto il primo allestimento moderno di opere in prima assoluta quali Le disgrazie d’Amore di Antonio Cesti, Il Bajazet di Francesco Gasparini, Catone di Georg Friedrick Händel, Il Girello di Jacopo Melani. Ha inoltre diretto l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino nella Didone abbandonata di Leonardo Vinci e l’Orchestra Arché ne Il convitato di pietra di Giacomo Tritto. In qualità di solista ha ricevuto l’Editor’s choice di Gramophone per il primo volume dei Concerti napoletani per flauto (Hyperion). Vive a Pisa con Céline, Emma, Francesco e Lucien.Diplomata in Canto presso il Conservatorio di Musica G. Nicolini di Piacenza e in Violino, Roberta Mameli si è perfezionata con Bernadette Manca di Nissa, Ugo Benelli, Konrad Richter, Claudio Desderi, Enzo Dara.È considerata attualmente una delle punte di diamante nel repertorio barocco per la voce cristallina e per le sue versatili qualità interpretative. Ha cantato in prestigiosi Teatri italiani ed esteri, tra cui Konzerthaus e Theater

DOMENICO SCARLATTI (Napoli, 1685 – Madrid, 1757) Stabat Mater

JOHANN SEBASTIAN BACH (Eisenach, 1685 – Lipsia, 1750) Cantata BWV 82 Ich habe genug

AUSER MUSICI

CARLO IPATAdirezioneROBERTA MAMELIsopranoFILIPPO MINECCIAcontrotenore

an der Wien di Vienna, Concertgebouw di Amsterdam, Cité de la Musique di Parigi, Teatro Comunale di Bologna, Opera e Teatro La Pergola di Firenze, Auditorium di Lione, Auditorium di Santa Cecilia, Gran Teatre del Liceu di Barcellona, Teatro Regio di Torino, Victoria Hall di Ginevra; è stata diretta da grandi Maestri internazionali quali Claudio Cavina, Christopher Hogwood, Federico Maria Sardelli, Ottavio Dantone, Ryo Terakado, Alan Curtis, Jean-Luc Tingaud, Leonardo Garcia Alarçon, Jeffrey Tate, Claudio Abbado.Molto richiesta e apprezzata nel repertorio barocco, ha lavorato con diversi ensemble tra cui Cappella Cracoviensis, Accademia Bizantina, Le Concert des Nations, La Venexiana, Modo Antiquo, Europa Galante, Stuttgarter Kammerorchester, I Barocchisti, Cappella Mediterranea, Akademie der Alte Musik.Filippo Mineccia inizia i suoi studi musicali molto presto presso la Scuola di musica di Fiesole, cantando come voce bianca nel coro polifonico. In seguito si dedica allo studio del violoncello e del canto con Gianni Fabbrini e Donatella Debolini. Svolge un’intensa attività concertistica e di ricerca incentrata sul repertorio vocale dei cantanti evirati, ricostruendo carriere, biografie, prassi esecutiva dei più importanti virtuosi dell’epoca barocca. Ha lavorato con numerosi ensemble e gruppi specializzati nel repertorio antico, quali Complesso Barocco, Concerto Koln, Accademia Bizantina, Ensemble Inegàl, Baltasar Neumann Ensemble, Ensemble Nereydas, la Barocca, Cappella de’ Turchini, Ensemble Odyssee, Divino Sospiro, Concerto de’ Cavalieri, I Barocchisti, Kammerorchester Basel, La Venexiana, Auser Musici. Ha lavorato inoltre con direttori come Alan Curtis, Ottavio Dantone, Diego Fasolis, Antonio Florio, Michael Hofstetter, Carlo Ipata, Ruben Jais, Enrico Onofri.

LUNEDÌ 15 APRILE 2019 sala azzurrapalazzo della carovana Ore 21STEFANO CARRAICARLO BOCCADORO Stabat Mater: un’introduzione

INGRESSO LIBERO

Martedì16 aprile 2019CHIESA DI SANTA CATERINA DI ALESSANDRIA ORE 21

38 39CARLO IPATA ROBERTA MAMELI, FILIPPO MINECCIA USER MUSICI © Rudy Pessina – 1957

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Cristina Barbuti e Alexander Lonquich sono compagni di vita dal 1991. Grazie alla comune passione per il teatro, nel 1999 è iniziata la loro collaborazione artistica. Hanno fondato con altri artisti provenienti da campi diversi il Villon Ensemble, gruppo che si dedica a laboratori di indagine rivolti a bambini e bambine, adolescenti e adulti, non solo musicisti (Campus Internazionale di Sermoneta, Accademia pianistica di Imola, Scuola di musica di Fiesole, etc.) e a lavori teatrali/musicali in Italia, Germania e Austria. Nel 2002, in questo speciale contesto teatrale, ha avuto avvio la costante attività concertistica del Duo pianistico. Da allora il Duo ha affinato un repertorio sempre più vasto, sia a quattro mani sia per due pianoforti, partendo dalla letteratura classica e francese fino alla Sonata per due pianoforti e percussioni di Bartók, a opere di Ligeti e Berio e la Sinfonia concertante per due pianoforti e orchestra d’archi di Dinu Lipatti, sempre mantenendo al centro della sua ricerca l’opera per pianoforte a quattro mani di Franz Schubert.Cristina Barbuti e Alexander Lonquich appaiono insieme nelle più prestigiose stagioni concertistiche in Italia, Svizzera, Austria, Norvegia, USA e Germania, e si sono esibiti durante festival di musica da camera quali Festivo Aschau, Elmau, Bebersee, Meiringen, Lofoten, Spannungen-Heimbach e, da sei anni, in ogni edizione del Festival di Lockenhaus.Il Duo ha registrato per le più importanti emittenti radiofoniche europee e collaborato con numerose orchestre, tra le quali la Stuttgarter Kammerorchester, l’Orchestra da Camera di Mantova e la Camerata Academica Salzburg.Nel 2014, Alexander Lonquich e Cristina Barbuti hanno creato Kantoratelier – arte psiche musica teatro, uno spazio performativo e laboratoriale nella loro abitazione fiorentina, dove poter realizzare progetti autonomi e dove possano incontrarsi diversi linguaggi dell’arte e del pensiero.

PAUL HINDEMITH (Hanau, 1895 – Francoforte sul Meno, 1963) Sonata per pianoforte a quattro mani

CLAUDE DEBUSSY (Saint-Germain-en-Laye, 1862 – Parigi, 1918)Six épigraphes antiques per pianoforte a quattro mani L 139

GYÖRGY SÁNDOR LIGETI (Târnăveni, 1923 – Vienna, 2006)Cinque pezzi per pianoforte a quattro mani

****

FRANZ SCHUBERT (Lichtental, Vienna, 1797 – Vienna, 1828)dai Six Grandes marches D 819 per pianoforte a quattro mani

n. 5 Andante in mi bemolle minoreDivertissement a l’hongroise in sol minore op. 54 D 818 per pianoforte a quattro mani

DUO CRISTINA BARBUTI E ALEXANDER LONQUICHpianoforte a quattro mani

martedì23 aprile 2019 TEATRO VERDI ORE 21

40 41ALEXANDER LONQUICH, CRISTINA BARBUTI

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Nel 1986 Mario Brunello ha vinto il Primo Premio al Concorso Čaikovskij di Mosca proiettandosi così sulla scena internazionale. È stato invitato dalle più prestigiose orchestre, tra le quali London Philharmonic, Munich Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Orchestre Philharmonique de Radio-France, DSO Berlin, London Symphony, NHK Symphony di Tokyo, Kioi Sinfonietta, Filarmonica della Scala, Accademia di Santa Cecilia; lavora con Direttori quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Manfred Honeck, Riccardo Chailly, Vladimir Jurowski, Ton Koopman, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Myung-Whun Chung, Seiji Ozawa. Negli ultimi anni Brunello si presenta sempre più di frequente nella doppia veste di Direttore e solista. È stato invitato come Direttore Ospite della Philharmonie Zuidnederlands per tre anni, a partire dalla Stagione 2018 - 2019. Nell’ambito della musica da camera collabora con celebri artisti, tra cui Gidon Kremer, Yuri Bashmet, Martha Argerich, Andrea Lucchesini, Frank Peter Zimmermann, Isabelle Faust, Maurizio Pollini e l’Hugo Wolf Quartet. Nella sua vita artistica riserva ampio spazio a progetti che coinvolgono forme d’arte e saperi diversi (teatro, letteratura, filosofia, scienza), integrandoli con il repertorio tradizionale. Interagisce con artisti quali Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Stefano Benni, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. Attraverso nuovi canali di comunicazione cerca di avvicinare il pubblico a un’idea diversa e multiforme del far musica, creando spettacoli interattivi che nascono in gran parte nello spazio Antiruggine, un’ex-officina ristrutturata, luogo ideale per la sperimentazione. I diversi generi artistici si riflettono nell’ampia discografia che include opere di Bach, Beethoven, Brahms, Schubert, Haydn, Vivaldi, Chopin, Janáček e Sollima. Mario Brunello ha studiato con Adriano Vendramelli, perfezionandosi in seguito con Antonio Janigro. È Direttore artistico dei Festival Arte Sella e I Suoni delle Dolomiti. Ha pubblicato tre libri, l’ultimo dei quali con Gustavo Zagrebelsky, ed è Accademico di Santa Cecilia. Suona il prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento appartenuto a Franco Rossi.

ANTON STEPANOVIČ ARENSKIJ (Novgorod, 1861 – Terijoki, Finlandia, 1906)Variazioni su un tema di Čajkovskij op.35a

ARTHUR RUBINSTEIN (Łódź, 1887 – Ginevra, 1982)Concerto n. 2 per violoncello e orchestra op.96

PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ (Votkinsk, 1840 – San Pietroburgo, 1893) Suite n. 4 per orchestra op.61 MozartianaVariazioni su un tema Rococò op. 33

ORCHESTRA DELLA TOSCANA

MARIO BRUNELLOdirezione e violoncello

martedì7 maggio 2019TEATRO VERDI ORE 21

42 434342 MARIO BRUNELLO © Giulio Favotto

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SCATOLASONORA

ABBONAMENTO AD HOC

Ares Tavolazzi ha studiato violoncello e contrabbasso al Conservatorio di Ferrara. Nel 1969 ha iniziato a lavorare come sessionman in studio per Lucio Battisti, Paolo Conte, Francesco Guccini e altri. Dal 1973 al 1983 ha fatto parte degli AREA insieme a Demetrio Stratos, Patrizio Fariselli e Giulio Capiozzo, registrando con il gruppo dieci album e partecipando a numerose manifestazioni internazionali. In quel periodo, frequentando l’ambiente di New York, si è avvicinato alla musica jazz. Nel 1982 ha partecipato al tour dell’orchestra di Gil Evans, con Steve Lacy e Pietro Tonolo. Per tre anni consecutivi, dal 1984 al 1986, ha occupato il primo posto nella classifica dei bassisti italiani indetta da Guitar Club. Nel 1987 ha vinto il premio A. Willaert come migliore musicista dell’anno. Dal 1990 ha collaborato dal vivo e in studio con Sal Nistico, Max Roach, Lee Konitz, Phil Woods, Massimo Urbani, Enrico Rava, Stefano Bollani, Dado Moroni, Ermanno Maria Signorelli, Enrico Pierannunzi, Roberto Gatto, Danilo Rea, Franco D’Andrea, Mike Melillo, Ray Mantilla, Paolo Fresu, Tino Tracanna, Gianni Basso, Gianluca Petrella, Rita Marcotulli, Fabrizio Bosso, Kenny Wheeler, Mick Goodrick, Paul McCandless, Lee Konitz, George Cables, Elliott Zigmund, Dave Liebman, Paolo Fresu, e molti altri. Collabora da anni a diversi lavori teatrali, componendo e suonando dal vivo (Ruth, Il Cantico dei Cantici con la regia di Silvia Pasello, Aspettando Godot, Amleto, Mutando riposa, Lear, con la regia di Roberto Bacci per la Fondazione Teatro di Pontedera). Tiene seminari sull’improvvisazione in tutta Italia, insegnando nelle scuole jazz di Milano, Bologna, Ferrara, Rovereto. Attualmente insegna Contrabbasso nell’ambito del triennio jazz presso la Scuola di Musica di Fiesole.

IMPROVVISAZIONI PER CONTRABBASSO SOLO

ARES TAVOLAZZIcontrabbasso

GIOVEDÌ 9 MAGGIO 2019 Sala Azzurra Palazzo della Carovana ore 21

44 45ARES TAVOLAZZI © Marco Costantino

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WOLFGANG AMADEUS MOZART (Salisburgo, 1756 – Vienna, 1791)Sonata in fa maggiore KV 497

FRANZ LISZT (Raiding, 1811 – Bayreuth, 1886)Da L’albero di Natale

Scherzoso (Si accendono le candele dell’albero) I pastori alla greppiaCarillonAntico canto provenzale del NataleNatale ungherese

****

MAURICE RAVEL (Ciboure, 1875 – Parigi, 1937)Ma mère l’Oye

Pavane de la Belle au bois dormantPetit PoucetLaideronnette Impératrice des PagodesLes entretiens de la Belle et la BêteLe jardin féerique

GOFFREDO PETRASSI (Zagarolo, 1904 – Roma, 2003)Siciliana e marcetta

IGOR’ FËDOROVIČ STRAVINSKIJ (Lomonosov, 1882 – New York, 1971)Tre pezzi facili

MarciaWalzerPolka

Cinque pezzi facili AndanteEspañolaBalalaikaNapolitanaGalop

CONCERTO PER I SESSANTA ANNI DI ATTIVITÀ DEL DUO DUO BRUNO CANINO E ANTONIO BALLISTApianoforte a quattro mani

Sessant’anni fa Antonio Ballista e Bruno Canino si incontrarono al Conservatorio di Milano nella stessa classe di pianoforte e, spinti da una voracità musicale pari solo alla loro curiosità, cominciarono a leggere insieme una grande quantità di musica. Si presentarono prestissimo in pubblico dando inizio a una fortunata carriera che si è protratta fino a oggi senza interruzioni. Nel campo della Neue Musik le loro esecuzioni hanno avuto un valore storico: la loro presenza è stata fondamentale per la diffusione delle nuove opere e per la funzione catalizzatrice che ha esercitato sui compositori. Il repertorio contemporaneo infatti si è arricchito di molte composizioni dedicate al Duo da Berio, Castaldi, Castiglioni, Corghi, Donatoni, Morricone, Mosca, Panni, Sciarrino, Sollima. Il concerto di Berio è stato eseguito in prima mondiale a New York con la New York Philharmonic diretta da Boulez, e la relativa incisione discografica – con la London Symphony, sotto la direzione dell’autore – è valsa al Duo un prestigioso Music Critic Award. Il più recente concerto per due pianoforti e orchestra d’archi, Episodi per Ballista Antonio Canino Bruno, è stato composto da Ennio Morricone in occasione del sessantesimo di attività del Duo. Ballista e Canino hanno suonato sotto la direzione di Abbado, Boulez, Brueggen, Chailly, Maderna, Muti, e con orchestre come BBC Symphony Orchestra, Concertgebow, Israel Philarmonic, Filarmonica della Scala, London Simphony, Orchestre de Paris, Philadelphia Orchestra, New York Philharmonic.Dallapiccola, Boulez, Kagel, Ligeti e Cage hanno eseguito concerti con il Duo, e Stockhausen ha collaborato personalmente in una lunga tournée di Mantra. Oltre a una scelta estremamente ampia di musica contemporanea, nel loro repertorio figura l’opera completa di Brahms, Debussy, Mozart, Rachmaninov, Schubert, Schumann e Stravinskij.

Martedì14 maggio 2019 TEATRO VERDI ORE 21

46 47ANTONIO BALLISTA, BRUNO CANINO

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LEZIONIintroduttive

Nella sua esperienza artistica e didattica ventennale, Tetraktis Percussioni ha realizzato progetti di riconosciuto valore, anche collaborando con musicisti solisti di varia estrazione, alla ricerca di una relazione artistica fra diversi linguaggi e molteplici culture, permettendo una crescita e un arricchimento del repertorio concertistico e didattico. Numerose le esperienze musicali condivise con musicisti come Lorenzo Jovanotti, DJ Ralf, il batterista Christian Mejer, il pianista jazz Ramberto Ciammarughi, il sassofonista Stefano “Cocco” Cantini, il video-artista Philipp Geist, il cornista Alessio Allegrini e il clarinettista Alessandro Carbonare.Queste collaborazioni – sostenute da compositori italiani come Tonino Battista, Thomas Briccetti, Paolo Ugoletti, Davide Zannoni, Alessandro Annunziata, Giovanni Sollima, Carlo Crivelli, Riccardo Panfili – hanno permesso la realizzazione di un repertorio originale italiano, precedentemente inesistente, dedicato alle percussioni, e di lavori discografici originali. Da anni Tetraktis, per cui la formazione delle nuove generazioni rappresenta un valore fondamentale, tiene lezioni-concerto per importanti associazioni musicali nazionali e istituti di istruzione di ogni ordine e grado, per coinvolgere i giovani nella conoscenza degli strumenti a percussione e nello studio del ritmo.L’ensemble si è esibito in prestigiose Stagioni concertistiche quali Lingotto Musica, Amici della Musica di Firenze, Amici della Musica di Perugia, Amici della Musica di Siracusa e Trapani, Società dei Concerti di Trieste, Unione Musicale di Torino, Musica Insieme Bologna, Ferrara Musica, Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, Amici della Musica di Ancona, Filarmonica Laudamo di Messina, Filarmonica Umbra, Teatro di Sondrio, Associazione Musicale Lucchese, Gioventù Musicale d’Italia di Modena, Bergamo, Biella e Chiavari e nell’ ambito di Festival ed eventi quali: Festival dei Due Mondi Spoleto, Aosta Classica, Salone della Musica Torino, Estate Musicale a Portogruaro, Incontri Musicali alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna

HENRY COWELL (Menlo Park, California, 1897 – New York, Shady, 1965)Pulse (1939) - per sei esecutori

LOU HARRISON (Portland, Oregon, 1917 – Lafayette, Indiana, 2003)Song of Quetzacoatl (1941) - per quattro esecutori

FILIPPO DEL CORNO (Milano, 1970)Dogma#4 (1988) - per quattro esecutori

STEVE REICH (New York, 1936)Nagoya Marimbas (1994) - per due esecutori

EDGARD VARÈSE (Parigi, 1883 – New York, 1965)Ionisation (1931) elab. per sei esecutori di Georges Van Gucht

JOHN CAGE (Los Angeles, 1912 – New York, 1992)Third Construction (1941) - per quattro esecutori

TETRAKTIS PERCUSSIONIGianni MaestrucciLeonardo RamadoriGianluca SaveriLaura ManciniGiulio CalandriGiacomo Bacchio

(Roma), Goethe Institut Roma, Ferrara Musica, Società del Quartetto di Milano, Filarmonica Romana, I Teatri di Reggio Emilia, Stresa Festival, Ravello Festival, Amiata Piano Festival, Lake Como Festival, Macerata Opera Festival. Tetraktis è stato regolarmente invitato ad esibirsi in diretta su Radio3, per Rai Tre Suite, Radiotre In Festa di Cervia, Materadio a Matera 2012, in dirette radiofoniche dagli studi Radio Rai di Roma e in diretta dal Quirinale per I Concerti del Quirinale.Nel corso degli anni Tetraktis ha diffuso il proprio originale repertorio con numerose tournée in Germania, Turchia, Nigeria e Stati Uniti.I componenti di Tetraktis vantano inoltre esperienze con importanti orchestre: Scala di Milano, Mahler Chamber Orchestra, Lucerne Festival Orchestra, Teatro Regio di Torino, Teatro dell’Opera di Roma, Accademia di Santa Cecilia in Roma. Sono stati diretti da Claudio Abbado, Daniel Harding, Pierre Boulez, Mstislav Rostropovic, Antonio Pappano, Lorin Maazel, Yuri Temirkanov e Riccardo Muti.

martedì21 maggio 2019 TEATRO VERDI ORE 21 LUNEDÌ 20 MAGGIO 2019

Sala Azzurra Palazzo della Carovana ore 21CARLO BOCCADORO Costruire un mondo: il repertorio per strumenti a percussione

INGRESSO LIBERO

48 49TETRAKTIS PERCUSSIONI

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LEZIONIintroduttive

ROBERTO PROSSEDApianoforte

Roberto Prosseda ha guadagnato una notorietà internazionale in seguito all’incisione integrale della musica pianistica di Felix Mendelssohn, ed è ora uno dei pianisti più attivi nella scena concertistica in Italia e all’estero.È vincitore di numerosi premi discografici, tra cui lo CHOC di Le Monde de la Musique-Classica, il Diapason d’Or, il Best of the Month di Classic FM, il Best of the 2012 del Leipziger Volkszeitung, il Supersonic della rivista Pizzicato (1/2013), la nomination ICMA International Classical Music Awards.Oltre che per Mendelssohn, Prosseda è particolarmente apprezzato nelle interpretazioni di Mozart, Schubert, Schumann e Chopin. Di Mozart è in corso di pubblicazione l’integrale delle Sonate, registrate con l’adozione dell’accordatura storica Vallotti.Attivo anche nella promozione della musica contemporanea, Prosseda ha in repertorio l’integrale della produzione pianistica di Petrassi, Dallapiccola e Aldo Clementi e numerose composizioni di autori italiani contemporanei. È dedicatario di celebri compositori tra cui Aldo Clementi, Ennio Morricone, Luca Lombardi, Marcello Panni, Alessandro Solbiati, Michele dall’Ongaro, Paolo Castaldi, Ivan Fedele, Carlo Boccadoro, Nicola Campogrande.Dal 2005 Roberto Prosseda suona regolarmente con alcune delle più importanti orchestre del mondo, tra cui London Philharmonic, New Japan Philharmonic, Moscow State Philharmonic, Moscow State Philharmonic, Santa Cecilia, Filarmonica della Scala, Bruxelles Philharmonic, Residentie Orkest, Netherlands Symphony, Berliner Symphoniker, Staatskapelle Weimar, Calgary Philharmonic, Royal Liverpool Philharmonic, Leipzig Gewandhaus. Ha suonato sotto la direzione di David Afkham, Marc Albrecht, Christian Arming, Harry Bickett, Riccardo Chailly, Pietari Inkinen, Yannick Nézet-Séguin, George Pehlivanian, Dennis Russell Davies, Tugan Sokhiev, Jan Willem de Vriend, Juraj Valčuha. In Italia è ospite regolare dei maggiori enti concertistici, tra cui l’Accademia di Santa Cecilia, il Teatro alla Scala, l’Unione Musicale di Torino, l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, il Teatro La Fenice, l’Accademia Chigiana di Siena, il Teatro Comunale di Bologna.Dal 2011 ha riscoperto e presentato in prima esecuzione moderna vari brani di Alkan e il Concerto per piano-pédalier e orchestra di Charles Gounod con la Filarmonica Toscanini di Parma, che ha poi rieseguito con i Berliner Symphoniker, la Staatskapelle di Weimar, la Filarmonica di Lahti e la Netherlands Symphony Orchestra.Roberto Prosseda si occupa anche di ricerca e divulgazione musicale. È co-autore di tre documentari, dedicati a Mendelssohn, Chopin e Liszt, ha curato numerosi cicli radiofonici per Radio Vaticana e Radiotre (tra cui quello su Aldo Clementi) ed è autore del volume Guida all’ascolto della musica pianistica (Curci, 2012). Nel 2012 ha ideato un nuovo format di lezione-concerto sui principi espressivi dell’interpretazione pianistica, in cui dialoga e si confronta con il robot-pianista Teo Tronico.

FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY (Amburgo, 1809 – Lipsia, 1847)Lieder ohne Worte

op. 19 n. 6op. 62 n. 1op. 38 n. 2op. 38 n. 6 Duettoop. 19 n. 1op. 19 n. 3 La cacciaop. 62 n. 6 Canto di primavera

Rondò capriccioso op. 14 in mi maggioreLied ohne Worte op. 30 n. 6 in fa diesis minore Barcarola venezianaFantasia op. 28 in fa diesis minore

****

FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDYORAZIO SCIORTINO (Siracusa, 1984)Lied ohne Worte su frammento di Mendelssohn

FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY Tre Fantasies ou Caprices op. 16Lieder ohne Worte

op. 53 n. 1, 2, 3, 4, 5op. 67 n. 3op. 85 n. 3

martedì28 maggio 2019 TEATRO VERDI ORE 21 DOMENICA 26 MAGGIO 2019

AULA BIANCHI Palazzo della Carovana ore 21ROBERTO PROSSEDA Senza parole: l’eloquenza della musica pianistica di Mendelssohn

INGRESSO LIBERO

50 51ROBERTO PROSSEDA

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Francesca Dego è considerata fra le migliori interpreti italiane di oggi. Artista Deutsche Grammophon dal 2012, il suo debutto discografico con i 24 Capricci di Paganini suonati sul Guarneri del Gesù appartenuto a Ruggiero Ricci ha riscosso unanime consenso di critica e pubblico. È regolarmente ospite delle più prestigiose orchestre internazionali, tra cui la City of Birmingham Symphony Orchestra, Filarmonica Armena, Filarmonica Nazionale Ucraina, Kyushu Symphony (Giappone), Northern Czech Philharmonic (Repubblica Ceca), Orchestra Filarmonica di Oviedo, Orchestra Filarmonica del Teatro Regio di Torino, Orquesta Sinfonica de Guanajuato (Messico), la Philharmonia Orchestra/Grant Llewellyn alla Royal Festival Hall di Londra, Philharmonique du Liban, Tarstastan State Symphony Orchestra (Russia), Thailand Philharmonic, Tokyo Symphony alla Suntory Hall, Wuhan Philharmonic (Cina) and Wyoming Symphony. Vincitrice di numerosi concorsi internazionali, nel 2008 è stata

FRANCESCA DEGOviolino

la prima violinista italiana ad entrare in finale al Premio Paganini di Genova dal 1961, aggiudicandosi inoltre il premio speciale Enrico Costa riservato al più giovane finalista. Nata a Lecco nel 1989, Francesca debutta da solista a sette anni in California con un concerto di Bach, in Italia a quattordici con Beethoven, e l’anno dopo esegue la Sinfonia concertante di Mozart con Shlomo Mintz al Teatro d’Opera di Tel Aviv e il Concerto di Brahms in Sala Verdi a Milano, diretta da György Györiványi Ráth. Diplomata con lode e menzione speciale al Conservatorio di Milano sotto la guida di Daniele Gay, si è perfezionata con Salvatore Accardo all’Accademia Stauffer di Cremona e all’Accademia Chigiana a Siena e con Itzhak Rashkovsky al Royal College of Music a Londra. È stata ospite di festival e stagioni concertistiche prestigiose in tutto il mondo tra cui la Wigmore Hall e la Royal Albert Hall di Londra, l’Oriental Arts Center di Shanghai e l’NCPA di Pechino, la Sala Čaikovskij a Mosca e la Filarmonica di San Pietroburgo, il Teatro Colon di Buenos Aires e la Sala Verdi a Milano. Ha partecipato da solista ai Concerti per la Vita e per la Pace a Betlemme e Gerusalemme con l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Nicola Paszkowski, al Concerto per il Giorno della Memoria 2014 al Parco della Musica a Roma, e a gennaio 2015 alla Camera dei deputati, eventi trasmessi dalla RAI in mondovisione. A giugno 2014 è stata invitata ad aprire i Mondiali di Calcio in Brasile con un récital al Teatro Municipal di Rio de Janeiro. La sua registrazione del Concerto di Beethoven a 14 anni è stata usata come colonna sonora per il film documentario americano The Gerson Miracle, vincitore della Palma d’Oro 2004 al prestigioso Beverly Hills Film Festival. Francesca suona un prezioso violino Francesco Ruggeri (Cremona 1697) e il Giuseppe Guarneri del Gesù ex-Ricci (Cremona 1734) per gentile concessione della Florian Leonhard Fine Violins di Londra.

EUGÈNE YSAŸE (Liegi, 1858 – Bruxelles, 1931)Sonata per violino solo op. 27 n. 2

ObsessionPreludeMalinconiaDanse des OmbresSarabandeLes furies

JOHN CORIGLIANO (New York, 1938)The Red Violin Caprices

ThemeVariation 1. PrestoVariation 2. Con bravuraVariation 3. Adagio, languidVariation 4. Slowly con rubatoVariation 5. Presto, pesante

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NICCOLÒ PAGANINI (Genova, 1782 – Nizza, 1840)dai 24 Capricci op. 1

n. 13 Allegro in si bemolle maggioren. 14 Moderato in mi bemolle maggioren. 15 Posato in mi minoren. 16 Presto in sol minoren. 17 Sostenuto, Andante in mi bemolle maggioren. 18 Corrente, Allegro in do maggioren. 19 Lento, Allegro assai in mi bemolle maggioren. 20 Allegretto in re maggioren. 21 Amoroso, Presto in la maggioren. 22 Marcato in fa maggioren. 23 Posato in mi bemolle maggioren. 24 Tema con variazioni. Quasi presto in la minore

martedì4 giugno 2019TEATRO VERDI ORE 21

52 5352 FRANCESCA DEGO © Davide Cerati

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MUSICHE DI SCHUBERT, HUMMEL, BRUCKNER, SCHÖNBERG

Il Coro Vincenzo Galilei della Scuola Normale Superiore prende nome dal padre di Galileo, famoso teorico della musica e musicista, e si costituisce nel 1975 per iniziativa di Gilberto Bernardini, allora Direttore della Scuola, e del Maestro Piero Farulli, i quali ritenevano che la musica – intesa soprattutto come realtà esecutiva, pratica e come arricchimento intellettuale – rientrasse a tutti gli effetti nella cultura scientifica e umanistica, e che quindi dovesse divenire parte integrante della tradizione della Normale. Composto in gran parte da studenti, docenti e ricercatori della Normale e dell’Università di Pisa, il Coro dispone oggi di un organico di circa trenta elementi.All’inizio della sua attività, il Coro si è impegnato prevalentemente nell’esecuzione delle Cantate di Bach. In seguito, ha esteso il proprio repertorio – che oggi copre un arco temporale che va dal Rinascimento al Novecento – realizzando programmi vasti e articolati che hanno compreso sia brani di musica polifonica a cappella, sia tratti dal repertorio sinfonico-corale, spaziando dai Mottetti di Palestrina e Monteverdi a quelli di Wolf e Poulenc, dalle Messe di Mozart e Haydn al repertorio corale di Mendelssohn-Bartholdy e Brahms.Tra le caratteristiche del Coro va menzionata la scelta di inserire spesso nei programmi opere poco conosciute o dimenticate. Si ricordano a questo proposito un Gloria inedito di Antonio Lotti eseguito nel 2010 e la Messa a 5 voci con strumenti in do maggiore per soli, coro e orchestra di Francesco Durante, presentata in prima esecuzione moderna nel 1991. Negli anni 2015 e 2016, sotto la Direzione del Maestro Carlo Ipata, il Coro ha esplorato il repertorio barocco toscano, proponendo al pubblico musiche di Agazzari, Bonini, Brunelli e Gasparini.Nel rispetto di una rigorosa prassi esecutiva con strumenti originali, il Coro è stato affiancato già da diversi anni da gruppi strumentali rinascimentali e barocchi, fra i quali gli Auser Musici, con cui ha eseguito la Passione secondo Giovanni di J. S. Bach, e l’ensemble La Pifarescha. Fra i Direttori stabili che si sono succeduti alla sua guida, si ricordano i Maestri Fosco Corti, Brunetta Carmignani, Piero Rossi e Francesco Rizzi, sotto la cui Direzione il Coro si è classificato al primo posto al Concorso nazionale Trofeo della Vittoria di Vittorio Veneto nel 1991. Dal settembre del 2016, la Direzione è affidata al Maestro Gabriele Micheli, con il quale il Coro, oltre che nei tradizionali concerti di chiusura della Stagione pisana I Concerti della Normale, si è esibito nell’ambito del festival Suoni Riflessi a Firenze, proponendo in prima esecuzione la Cantata II di Antonio Anichini accompagnato dall’ensemble Nuovo Contrappunto, e ha aperto le Stagioni Lucca Chamber Music Festival 2018 e il Corsanico Festival 2018.Il Coro è sostenuto dalla Scuola Normale Superiore e dalla Fondazione Pisa.

Gabriele Micheli si è diplomato in Pianoforte a Lucca nel 1980 e in Direzione di coro a Bologna nel 1984. Nell’approfondimento degli strumenti storici a tastiera ha studiato con Daniel Chorzempa alla Scuola di Musica di Fiesole ed ha seguito corsi di interpretazione a Londra con Kenneth Gilbert, e a Verona con Ton Koopman, specializzandosi nell’accompagnamento, dal basso numerato al cembalo, all’organo. Ha esordito lavorando in teatro come Maestro sostituto e Maestro al cembalo dal 1980 in stagioni liriche quali quelle del Festival Internazionale Villa Reale, Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Sistina di Roma, lavorando con i grandi nomi del teatro lirico internazionale. Come continuista (al cembalo o all’organo) ha collaborato con Direttori e Solisti quali Frans Bruggen, Anner Bijlsma, Elly Ameling, Daniel Chorzempa, Paolo Pollastri, Pavel Kogan, Makiko Inoue, Daniele Gatti, nell’ambito della attività svolta con l’ORT tra il 1986 e il 1989. È stato Direttore ospite all’Università di Cincinnati, per la quale, oltre a collaborare come Maestro di stile per la vocalita italiana, ha diretto la messa in scena di Alcina di Händel, Amore e Morte su musiche di Claudio Monteverdi e una messa in scena sulla vita di Gesualdo da Venosa, con musiche di Alan Otte e Madrigali di Gesualdo. Collabora come coach in Masterclass internazionali sulla voce, per Gabriella Ravazzi, Daniel Ferro, Carmen Vilalta, Herbert Handt e per la Wichita State University. È stato Direttore artistico e musicale dell’Associazione Pro Musica Firenze dal 2002 al 2013 con il Maestro Riccardo Risaliti. Pianista accompagnatore al Conservatorio di Genova (1985 – 1989) e di Parma (1990 – 1995), dal 1996 è titolare della Cattedra di Esercitazioni Corali all’Istituto Superiore di Studi Musicali Pietro Mascagni di Livorno.

VIENNA, LA FINE DELL’IMPEROCORO VINCENZO GALILEI

GABRIELE MICHELIdirezione

domenica9 giugno 2019 CHIESA DI SANTO STEFANO DEI CAVALIERI ORE 21

54 55CORO VINCENZO GALILEI

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RIDUZIONIRIDOTTORiservato a: soci dell’Associazione Normalisti e dell’Associazione Amici della Scuola Normale Superiore; studenti universitari con più di 26 anni; persone con più di 65 anni; soci UNICOOP Firenze; soci Arci, Acli, Endas e categorie di legge, soci Associazioni e Circoli in rapporto organizzato con il Teatro Verdi di Pisa, soci Cineclub Arsenale, soci Feltrinelli, Controradio Club, FAI Fondo Ambiente Italiano e Touring Club, Laboratori Guidotti SpA, Lusochimica SpA, Menarini Ricerche SpA, A. Menarini Manufacturing Logistics & Services Srl, abbonati e spettatori di alcune delle manifestazioni ed enti teatrali e musicali della Toscana:Stagioni di Lirica, Prosa e Danza del Teatro di Pisa (Pisa)La città del Teatro – Teatro Politeama di Cascina (Cascina – Pi)Fondazione Teatro della Toscana – Centro per la sperimentazione e la ricerca teatraleCentro Studi Musicali “F. Busoni” (Empoli – Fi)Associazione Musicale Lucchese (Lucca) L’elenco aggiornato delle riduzioni sarà disponibile sui siti web della Scuola Normale e del Teatro di Pisa nelle sezioni dedicate ai concerti.

RIDOTTO FUTURO UNDER30Riservato ai minori di 30 anni.

RIDOTTO STUDENT CARD TOSCANA Riservato agli studenti universitari in possesso della carta studente della Toscana.

RIDOTTO STUDENTI UNIVERSITÀ DELLA TOSCANATutti gli studenti delle Università della Toscana (compresi dottorandi, specializzandi e studenti stranieri del progetto Socrates, senza limiti di età) potranno prenotare i biglietti con una riduzione del 50% scaricando i coupon dal sito www.dsu.toscana.it sezione “Servizi - Cultura Orientamento Sport” secondo date e modalità prestabilite. I coupon dovranno essere convertiti in biglietti presso la Biglietteria del Teatro Verdi di Pisa secondo le indicazioni previste sul coupon stesso.

RETE TOSCANA CLASSICATutti gli abbonati a Rete Toscana Classica potranno usufruire della tariffa “ridotto” sull’abbonamento. Avranno inoltre diritto alla tariffa “ridotto giovani” per tutti i biglietti dei concerti, esclusi quelli dell’Orchestra della Toscana: www.retetoscanaclassica.it.

RIDUZIONI PER GLI ABBONATI ALLA STAGIONE DEI CONCERTIGli abbonati a I Concerti della Normale avranno diritto ad una riduzione del 50% sull’abbonamento della Rassegna di Danza 2018/19 del Teatro Verdi. Avranno inoltre diritto a riduzioni sugli abbonamenti e biglietti della Stagione lirica e della Stagione teatrale del Teatro Verdi; potranno usufruire inoltre di sconti e agevolazioni su prezzi di biglietti e abbonamenti delle manifestazioni organizzate dagli enti convenzionati con la Stagione; avranno infine una riduzione di € 7 sui vari abbonamenti al Bollettino dei programmi di Rete Toscana Classica.

CAMPAGNA ABBONAMENTI 2018/19RINNOVO VECCHI ABBONAMENTI

26, 27 e 28 SETTEMBRE 2018Esibendo l’abbonamento della Stagione 2017/18 si avrà diritto alla conservazione del posto.Possibilità di riconferma dell’abbonamento anche telefonica al n. 050 941188 ore 14 – 16.

VENDITA NUOVI ABBONAMENTI

2, 3 e 4 OTTOBRE 2018Possibilità di acquisto telefonico a partire da mercoledì 3 ottobre al n. 050 941188 ore 14 – 16.

ABBONAMENTIIntero € 204ridotto € 163ridotto futuro under30 € 68

MINI-ABBONAMENTI SCATOLA SONORAintero € 32ridotto € 26ridotto futuro under30 € 13

PREVENDITA BIGLIETTI

DA MERCOLEDÌ 10 OTTOBRE 2018A partire da giovedì 11 ottobre acquisto dei biglietti tramite il servizio di prevendita telefonica, online, e presso i punti vendita del circuito Vivaticket

BIGLIETTIintero € 15ridotto € 12ridotto futuro under30 € 5ridotto Student Card Toscana € 10ridotto studenti Università della Toscana € 2,50 secondo le modalità indicate sul sito www.dsu.toscana.it

BIGLIETTI SCATOLA SONORAintero € 10ridotto € 8ridotto futuro under30 € 4

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NORME GENERALI Variazioni di date e programmi potrebbero vericarsi per cause di forza maggiore. Per eventuali informazioni al riguardo si rinvia alla pagina web http://concerti.sns.it. In caso di smarrimento o furto dell’abbonamento, il titolare dello stesso dovrà presentare denuncia presso i Carabinieri o la Questura.A concerto iniziato non sarà consentito l’ingresso in sala. I ritardatari potranno avere accesso secondo le indicazioni del personale di sala.Per gli spettatori diversamente abili il Teatro dispone di alcuni posti in platea, facilmente raggiungibili, riservati anche ai loro accompagnatori.Gli accompagnatori potranno usufruire del biglietto omaggio che potrà essere ritirato la sera stessa del concerto.È vietato fare fotografie in Teatro con o senza flash e realizzare qualunque tipo di registrazione audio e video.In sala non è consentito l’uso di cellulari.

INFORMAZIONI PER LA VENDITABIGLIETTERIA DEL TEATRO VERDI DI PISAVia Palestro, 40 – tel. 050 941111– www.teatrodipisa.pi.it

ORARIODal martedì al sabato (festività escluse) ore 16 – 19; mercoledì, venerdì e sabato anche ore 11 – 13.Nelle sere di spettacolo la vendita dei biglietti avrà luogo anche a partire da un’ora prima dell’inizio e per la sola rappresentazione in programma.

MODALITÀ DI PAGAMENTOContanti, carta di credito (circuito VISA, MasterCard, American Express, PostePay, Maestro) e bancomat. Non si accettano assegni di c/c.

SERVIZIO DI PREVENDITA TELEFONICA TEATRO VERDICon carta di credito dal martedì al sabato (festività escluse) ore 14 – 16 al n. tel. 050 941188, con scelta dei posti sull’intera pianta e senza commissioni aggiuntive. Il biglietto sarà ritirato la sera stessa dello spettacolo (esibendo la carta d’identità o la carta di credito utilizzata).

SERVIZIO DI PREVENDITA ONLINESolo prezzo intero; acquisto online con carta credito dal sito www.vivaticket.it oppure www.teatrodipisa.pi.it Visualizzazione di pianta e posti aggiornata in tempo reale – scelta manuale oppure best–seat. Accettati i circuiti VISA, MASTERCARD, DINERS, Moneta Online, Gruppo IntesaSanPaolo, PagOnline Unicredit. Il cliente riceverà via email una ricevuta contenente i dati della transazione, che potrà stampare in proprio (funzione “print@home”) e che sarà titolo valido per accedere allo spettacolo presso il Teatro Verdi. In caso di sedi diverse dal Teatro, il cliente dovrà convertirla in biglietto presso il luogo di spettacolo; commissione aggiuntiva +10% prezzo biglietto + commissione carta.

SERVIZIO DI PREVENDITA SUL CIRCUITO VIVATICKETSolo prezzo intero; (commissione diritto prevendita); acquisto presso i punti vendita Vivaticket italiani: elenco consultabile su http://www.vivaticket.it/ita/ricercapv.

PUNTI VENDITA A PISA Punto vendita al Porto di Marina di Pisa, c/o Vecchia Dogana (con consegna immediata del biglietto; commissione diritto prevendita) da lunedì al sabato ore 8.30 – 13 / 14.30 - 17.30.Punto vendita presso Palazzo dei Congressi, via Matteotti n. 1 - dal lunedì al venerdì ore 9 – 17.30 (con consegna immediata del biglietto; commissione diritto prevendita).

SERVIZIO DI PREVENDITA TELEFONICA VIVATICKET, CON CARTA DI CREDITOAcquisto telefonico CALL CENTER Vivaticket n. verde 892 234 lunedì – venerdì ore 8.30–19; sabato ore 8.30–14; costo della chiamata da rete fissa: 1,0329 €/min + IVA / Costo da rete mobile: 1,55 €/min + IVA / con scatto alla risposta di 12,91 cent +IVA.

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Informazioni vendita bigliettiTeatro Verdi di Pisa

OrganizzazioneTeatro di Pisa

ProduzioneServizio Comunicazione e Relazioni Esterne | SNS

Informazionihttp://[email protected]. 050 509 323/307

Magritte René, Le double secret, 1927, Huile sur toile 114 x 162 cm Centre National d'Art ed de Culture Georges Pompidou Parigi, Francia © René Magritte by SIAE 2018

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