I Concerti Aperitivo 2013

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6 a Edizione Ortona - Teatro Tosti dal 10 febbraio al 4 maggio 2013 Ore 11,15 - Ingresso Euro 5,00 6 a Edizione Ortona - Teatro Tosti dal 10 febbraio al 4 maggio 2013 Ore 11,15 - Ingresso Euro 5,00 www.castelnuovotedesco.it [email protected] Tel. +39 085.9063764 - +39 349.4412751 COMUNE DI ORTONA www.castelnuovotedesco.it [email protected] Tel. +39 085.9063764 - +39 349.4412751

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Programma concerti aperitivi Teatro Tosti Ortona

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Page 1: I Concerti Aperitivo 2013

6a Edizione

Ortona - Teatro Tostidal 10 febbraio al 4 maggio 2013

Ore 11,15 - Ingresso Euro 5,00

6a Edizione

Ortona - Teatro Tostidal 10 febbraio al 4 maggio 2013

Ore 11,15 - Ingresso Euro 5,[email protected]. +39 085.9063764 - +39 349.4412751

COMUNE DI ORTONA

[email protected]. +39 085.9063764 - +39 349.4412751

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Il cartellone invernale del nostro teatro è arricchito con l’ormai consolidato appuntamento “I Concerti Aperitivo”: un’occasione per ospitare artisti affermati nei diversi generi musicali di cui la rassegna è composta.

La qualità elevata su cui si è voluto puntare afferma la nostra città come punto di riferimento culturale dell’intero territorio. Sette matinèe domenicali (ad eccezione di sabato 4 maggio) che allieteranno i tanti appassionati di musica con la particolarità di variare in ogni incontro.

La vicinanza a queste iniziative è volta a sensibilizzare tutta la cittadinanza e soprattutto gli studenti delle nostre scuole, in modo da far “partecipare” il teatro cittadino nella maniera più ampia possibile.

Il sindacodott. Vincenzo d’Ottavio

L’assessore alla cultura dott. Valentino Di Carlo

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Maurizio Di Fulvio ha ricevuto elogi dalle più im-portanti testate giornalistiche e la critica specializ-zata lo considera tra i chitarristi più interessanti della scena internazionale. “Un’autentica saudade swing e fragranze mediterranee aleggiano nei brani incisi ... Nell’itinerario artistico confluiscono il jazz nero, il jazz latino, il rock, le tinte del classico e la sensibilità di un’interprete che coniuga in sè una tecnica solida e una raggiante vena compositiva. Di Fulvio assembla con il suo strumento un incre-dibile mosaico di note, spadroneggia sulle corde,

si confronta egregiamente con maestri di calibro mon-diale, arrangiando liberamente brani celebri di Gillespie e Jobim, Santana e Metheny, Porter e Pastorius e ancora Bach e Duarte, e rivela soprattutto le sue ottime doti di bravo compositore”. Maurizio si presenta con due mu-sicisti dalla notevole esperienza, come il contrabbassista Ivano Sabatini e il percussionista-batterista Walter Ca-ratelli. In trio si esibisce in performance intense e cari-che di pathos nei maggiori festival europei ed americani a fianco dei grandi musicisti contemporanei. Ospite d’ec-cezione del concerto è Rosalia De Souza, che da diversi anni collabora con Maurizio Di Fulvio e torna al Teatro di Ortona dopo l’importante successo ottenuto due anni fa nella stessa kermesse musicale. Nata a Rio de Janeiro nel distretto di Nilopolis, famoso per le sue tipiche sam-ba, Rosalia arriva per la prima volta a Roma nel 1988 e dopo pochi anni viene consacrata come miglior cantante ed interprete della musica “carioca” in Italia. Il concerto è

un viaggio affascinante attraverso le musiche dei grandi autori brasiliani: da Antonio Carlos Jobim a Milton Nascimento, da Alfredo Viana a Chico Buarque, da Luis Bonfà a Marcos Valle.

Domenica 10 febbraio ore 11.15MAURIZIO DI FULVIO TRIO special guest ROSALIA DE SOUZABrasil in jazzRosalia De Souza voceMaurizio Di Fulvio chitarraIvano Sabatini contrabbassoWalter Caratelli percussioni e batteria

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La Dual Band presenta uno spettacolo di straordi-naria bellezza incentrato sulla leggerezza, sul diver-timento e sul virtuosismo vocale. “I Borciani, come una volta i Bach, sono una famigliona straordina-riamente musicale” scriveva nel 2003 il critico Lo-renzo Arruga. E difatti il gruppo, fondato da Mario Borciani, pianista e compositore, e da Anna Zap-paroli, attrice, cantante e regista, si è specializzato negli anni in piccoli musical da camera con una band di 4 elementi, ma è andato allargandosi in un primo tempo ai due figli Benedetta e Beniamino, e in seguito a uno straordinario gruppo di ragazzi, cantori del Coro delle voci bianche della Scala di Milano innamorati del teatro. Una riproposta del-la compagnia all’antica italiana, insomma, dove i

più giovani entrano con tutta la loro vitalità in un gioco teatrale in cui l’etica artigianale si mescola al divertimento. Nel frattempo i ragazzi sono cresciuti, le voci non sono più bianche, ma sono ancora bellissime, e la loro bravura scenica è cresciuta con loro. E su misura per loro è stato tagliato Boîte à surprises, uno spettacolo di numeri musicali dove i protagonisti imitano con “humour” gli strumenti musicali, costruendo una piccola “bomba a orologeria” in cui niente è troppo classico per non essere attualizzato e niente è troppo attuale per non essere classicizzato. Nelle ultime tournèe la compagnia ha recitato in tre lingue (italiano, inglese e france-se), esibendosi con strepitoso successo a Milano, Firenze, Roma, Trieste, Londra, Avignone, Parigi ed Edimburgo. L’esibizione della Dual Band è una cavalcata musicale-teatrale attraverso i tempi e gli stili: da Monteverdi a Paolo Conte, passando attraverso Jan-nacci, Rossini, Strauss, Benny Goodman, la musica klezmer e i Beatles.

Domenica 17 febbraio ore 11.15LA DUAL BANDBoîte à surprises Benedetta Borciani voce, violinoBeniamino Borciani voce, clarinetto, saxCamilla Capolla voceLucrezia Piazzolla voceDavid Remondini voceMario Borciani pianoforteAnna Zapparoli mise en espaceLuigi Marzola direzione musicale

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Eon Guitar Quartet è attualmente considerato uno dei migliori e più attivi ensemble cameristici nel panorama chitarristico internazionale e composi-tori di diverse parti del mondo gli hanno dedicato importanti pagine. Fondato nel 1999, tutti i compo-nenti sono diplomati con il massimo dei voti in vari conservatori italiani e provengono da esperienze musicali solistiche oltre che cameristiche. Nel 2007 il quartetto ha ottenuto il prestigioso premio “Nino Rota” nell’ambito del Festival internazionale di mu-

sica ritmico-sinfonica e da diversi anni si esibisce re-golarmente in numerosi paesi europei ed americani, riportando recensioni entusiastiche. Il quartetto crea le sonorità di un’intera orchestra: dai morbidi suoni dell’arpa agli squilli metallici delle trombe, dalle cupe percussioni dei timpani ai densi tremoli dei violini, dalla vibrante melodia di un violoncello all’evocativo richiamo dei corni. Grazie a un raffinato utilizzo dei numerosi timbri e di varie tecniche di pizzicato delle corde dà vita a un mondo sonoro che porta l’ascol-tatore lontano dall’idea classica di chitarra. Questa nuova veste della chitarra è stato il punto di partenza per costruire un programma dedicato a quelle compo-sizioni nate per chitarra e poi trasformate dagli stessi autori in pagine orchestrali. L’operazione del quartetto rappresenta l’ulteriore passo che dall’orchestra ritorna alla chitarra prestando fede il più possibile al gioco

di colori della parte orchestrale e arricchendola con suoni ed effetti che solo la chitarra permette di ottenere, interpretando musiche spagnole come Oracion del Torero di Joaquin Turina e Homenaje di Manuel de Falla, Antiche Arie e Danze dell’italiano Ottorino Respighi, Varii capricci del compositore e direttore d’orchestra inglese William Walton e Danze slave del ceco Antonín Dvorák.

Domenica 24 febbraio ore 11.15EON GUITAR QUARTETConcierto de AranjuezGiovanni Maselli chitarraRita Casagrande chitarraRoberto Tascini chitarraMario Barbuti chitarra

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Borna Šercar vive a Zagabria (Croazia). Dopo l’iniziale utilizzo delle percussioni, di cui è sempre richiestissimo esecutore, si è dedicato al bottiglio-fono, strumento costituito da due file di bottiglie di dimensioni e intonazione diverse grazie all’uso di liquidi. Una complessa architettura di quaranta bottiglie a più piani e di recipienti di varia foggia che contengono una diversa quantità di liquido, collegati con una logica e una ragione precisa, per ottenere da ciascuno un suono diverso. Dei pre-ziosi contenitori di liquidi ingiustamente... liqui-dati! Malgrado esista una tradizione antichissima di suonatori di bicchieri e bottiglie (da Gaffurius a Mozart, passando attraverso Gluck...), è diffici-le trovare riferimenti al repertorio di tali strumen-ti nelle enciclopedie della musica. “To play on a Stradivari is art, but to play on a simple bottle is a wonder”. Borna nel 1999 ha vinto il premio come il miglior musicista jazz della Croazia, nel 2010 per la migliore composizione jazz e nel 2011 per il miglior cd di jazz. Artista a tutto campo, unisce all’attività di musicista eclettico e multiforme anche quella di pittore e poeta. Alla chitarra si esibisce con lui Saša Dejanovic. Nato a Banja Luka (Bosnia-Herzegovi-na) e residente attualmente in Croazia, studia a Sa-

rajevo e a Zagabria e si perfeziona al Royal College of Music di Londra. Definito dalla critica musicale più accreditata “eccellente interprete, discendente di Segovia e Yepes”, giovanissimo vince quattro importanti concorsi debuttando subito a livello internazionale. Il repertorio di questo straordinario ed inusuale duo spazia in modo avventuroso attraverso Vivaldi, Mozart, Bizet e il jazz, fino ad avvivare alla famosa Czardas di Monti, alle Danze ungheresi di Brahms e al Volo del Calabrone di Rimskij-Korsakov.

Domenica 03 marzo ore 11.15BORNA ŠERCAR & SAŠA DEJANOVICThe spirit of the bottleBorna Šercar bottigliofonoSaša Dejanovic chitarra

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Marcello Nardis, tenore, si è laureato con lode in greco antico e archeologia cristiana, conseguendo parallelamente i diplomi di pianoforte, canto e mu-sica vocale da camera nei Conservatori di Musica di Roma, Napoli e Firenze. Ha completato la for-mazione musicale perfezionandosi alla Liszt Hoch-schule di Weimar con Peter Schreier e al Mozar-teum di Salisburgo con Kurt Widmer. Già pianista, ha debuttato come tenore nel 2003, per la Giornata Mondiale della Gioventù in Canada, alla presenza di Papa Giovanni Paolo II. Da quel momento ha inizia-to un’intensa attività artistica, ospite delle maggiori Istituzioni internazionali. È riconosciuto tra gli in-terpreti italiani di riferimento del repertorio liederi-stico, tanto da aver eseguito più di 70 volte il ciclo schubertiano della Winterreise talvolta nella dop-pia veste, simultaneamente, di pianista e cantante. Bruno Canino, nato a Napoli, ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove poi ha insegnato per 24 anni. È uno dei maggiori pianisti su scala internazionale. Come solista e ca-merista ha suonato nelle principali sale da concer-to e festival europei, in America, Australia, Unione Sovietica, Giappone, Cina. È stato dal 1999 al 2002 direttore della Sezione Musica della Biennale di Ve-

nezia. Suona in duo pianistico con Antonio Ballista e collabora con illustri strumentisti come Accardo, Ughi, Amoyal, Itzahk Perlman, Blacher. Winterreise (Viaggio d’inverno), D. 911 è la summa dell’arte di Franz Schubert. Si tratta di un ciclo di 24 lieder composti nel 1827, un anno prima della sua morte, su testi di Wilhelm Müller. Scritto in origine per tenore, e non per baritono secondo un’interpretazione recente, in seguito è stato cantato anche da voci femminili come Brigitte Fassbaender, Christa Ludwig e Christine Schäfer.

Domenica 10 marzo ore 11.15MARCELLO NARDIS & BRUNO CANINOViaggio d’invernoMarcello Nardis tenoreBruno Canino pianoforte

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Mario Salvatore è considerato “uno dei più auten-tici interpreti della canzone classica napoletana”. Ha rappresentato la tradizione musicale italiana al-l’estero, con largo consenso di pubblico e di critica, in collaborazione con gli Istituti italiani di cultura e nel 2008 a Washington si è esibito presso la sede della Corte Suprema degli Stati Uniti e al Gran Galà della National Italian American Foundation. Nasce a Foggia nel 1941 da genitori napoletani originari di Torre Annunziata. In casa si ascolta sempre musica napoletana e questo caratterizza la sua formazione musicale giovanile, che lo porterà ad appassionarsi ai grandi interpreti, primo fra tutti Sergio Bruni. Ed è alla scuola del grande maestro che si forma come

cantante, affinando le proprie capacità canore. Negli anni ‘80 dà vita ad un progetto musicale che si intitola Così cantava Napoli, per sottolineare il forte legame con la tradizione. Si tratta di uno spettacolo teso a ripercorrere l’esperienza musicale della Napoli che fu, con una rassegna di canzoni, tutte appartenenti alla tradizione classica napoletana che ripropongono le sonori-tà con cui i musicisti di strada (la posteggia), in un’epoca nella quale ancora non esistevano la radio e la televisione, facevano ascoltare al pubblico le canzoni appena composte. Un tentativo di restituire alla canzone napoletana l’antico ed immutato fasci-no, utilizzando gli strumenti tipici della tradizione, con la cen-tralità del mandolino e della chitarra. Il programma del gruppo è un’antologia della canzone classica napoletana: da Funiculi’ funicula’ a I te vurria vasa’, da Marechiare a Torna a Surrien-to, da Tammurriata nera a Luna rossa, da Anema e core ad Accarezzame, per finire con Malafemmena di Totò e Tu vuò fa l’americano di Renato Carosone.

Domenica 17 marzo ore 11.15MARIO SALVATORE GROUPCosì cantava NapoliMario Salvatore voce, chitarraFabrizio di Carlo chitarra, arrangiamentiPasquale Rinaldi flauto, ottavinoPiero Ricucci mandolinoVincenzo Ciffo contrabbassoGegè De Filippis percussioniNico Salvatore chitarra, liuto

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Lucia Minetti, cantante, performer e didatta, è una fra le interpreti più apprezzate nel panorama jazzistico italiano. Molto stimata per la grande per-sonalità interpretativa, la sensibilità, il timbro della sua voce, l’intensità e la qualità dei live, è la soli-sta prediletta di grandi autori di area jazz, classica, contemporanea e canzone d’autore. Ha collaborato con grandi scrittori, che le hanno dedicato musiche e liriche, e con registi teatrali e coreografi come interprete dal vivo in scena o come interprete di co-lonne sonore in studio. Roberto Barone, docente di chitarra al Liceo Musicale “Misticoni” di Pescara, ha orientato la sua ricerca di musicista-chitarrista verso l’intima e naturale relazione tra parola e suo-no. È autore musicale dello spettacolo Le Stanze della luna, presentato in prima esecuzione a Roma dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in cui le sonorità delle parole scivolano sempre più verso il canto, generando il ritmo interno del concerto. È un lavoro ispirato a una silloge di poesie di Eu-genio Cirese, sull’elaborazione in prosa di Maria Concetta Barone, sulla scrittura musicale originale di Roberto Barone e sull’interpretazione evocativa e spiazzante di Lucia Minetti. Tre stanze per raccon-tare e abbracciare la rappresentazione di un’opera musicale, che respira in un continuo sonoro in cui gli intervalli melodici, i ritmi inaspettati, le modali-tà contemporanee tracciano un percorso di sapore arcaico e nello stesso tempo contemporaneo. Una fluida piacevolezza cita frammenti sonori dispersi e

dissonanze che esprimono la bellezza, il dolore, la meraviglia, l’ingenuità perduta di un mondo edenico dinamico e assolutamente non cristallizzato, che vive nel nostro Dna.

Sabato 04 maggio ore 11.15LUCIA MINETTI & ROBERTO BARONELe stanze della lunaLucia Minetti voceRoberto Barone chitarra

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Y A C H T B A RN E W C O N C E P T

L’organizzazione si riserva di apportare al programma le eventuali variazioni imposte da ragioni tecniche o da causa di forza maggiore. Dette variazioni saranno comunicate tempestivamente. Le rappresentazioni inizieranno puntualmente.A spettacolo iniziato è vietato creare disturbo ai presenti e pertanto sarà il personale addetto a disciplinare l’ingresso.Ombrelli, cappelli, caschi, borse, apparecchi fotografici, registratori e telecamere dovranno essere depositati presso il guarda-roba.È severamente vietato registrare e fotografare all’interno del Teatro.È severamente vietato tenere in funzione telefoni cellulari o altri dispositivi a suoneria.È vietato introdurre bevande e prodotti alimentari.È severamente vietato fumare in tutti i locali del Teatro.Si invita il pubblico a non appoggiare indumenti sugli schienali delle poltrone o sulle poltrone eventualmente libere o sul pog-giamano dei palchi.

Per qualsiasi problema gli spettatori potranno rivolgersi al personale di sale.

Al termine di ogni concerto nella hall del Teatro verrà gentil-mente offerto un servizio gratuito di cocktails aperitivi a cura del YACHT BAR di Ortona.

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Domenica 10 febbraio ore 11.15MAURIZIO DI FULVIO TRIOspecial guest ROSALIA DE SOUZABrasil in jazzRosalia De Souza voceMaurizio Di Fulvio chitarraIvano Sabatini contrabbassoWalter Caratelli percussioni e batteria

Domenica 17 febbraio ore 11.15LA DUAL BANDBoîte à surprises Benedetta Borciani voce, violinoBeniamino Borciani voce, clarinetto, saxCamilla Capolla voceLucrezia Piazzolla voceDavid Remondini voceMario Borciani pianoforteAnna Zapparoli mise en espaceLuigi Marzola direzione musicale

Domenica 24 febbraio ore 11.15EON GUITAR QUARTETConcierto de AranjuezGiovanni Maselli chitarraRita Casagrande chitarraRoberto Tascini chitarraMario Barbuti chitarra

Domenica 03 marzo ore 11.15BORNA ŠERCAR & SAŠA DEJANOVICThe spirit of the bottleBorna Šercar bottigliofonoSaša Dejanovic chitarra

Domenica 10 marzo ore 11.15MARCELLO NARDIS & BRUNO CANINOViaggio d’invernoMarcello Nardis tenoreBruno Canino pianoforte

Domenica 17 marzo ore 11.15MARIO SALVATORE GROUPCosì cantava NapoliMario Salvatore voce, chitarraFabrizio di Carlo chitarra, arrangiamentiPasquale Rinaldi flauto, ottavinoPiero Ricucci mandolinoVincenzo Ciffo contrabbassoGegè De Filippis percussioniNico Salvatore chitarra, liuto

Sabato 04 maggio ore 11.15LUCIA MINETTI & ROBERTO BARONELe stanze della lunaLucia Minetti voceRoberto Barone chitarra