I COMPORTAMENTI PROBLEMA A SCUOLA · COMPORTAMENTI PROBLEMA Comportamento distruttivo e/o...

I

COMPORTAMENTI

PROBLEMA

A SCUOLA

20.02.2018 I.C.S. “Jacopo Barozzi”

Prof. AntoneIla Colombo

LEZIONE FRONTALE CORREDATA DA

BIBILIOGRAFIA E SITOGRAFIA

TEAM WORKING E RESTITUZIONE FINALE

20.02.2018

I.C.S. “Jacopo Barozzi”


PRIMO INCONTRO 20.02.2018

SECONDO INCONTRO 22.02.2018

INDICE

PREMESSA:

Il contesto

PARTE PRIMA:

La gestione della classe

PARTE SECONDA:

Dibattito



COMPORTAMENTI PROBLEMA

Comportamento distruttivo e/o pericoloso per:

Emerson 1995

1 • l’individuo e gli altri

2 • l’ambiente

3 • l’apprendimento e l’interazione sociale

PREMESSA:

IL CONTESTO

20.02.2018



LA FAMIGLIA



Crisi e rottura legame

Crisi dell’autorità

Crisi di definizione di regola

GLI STUDENTI

Area del sé

Scuola Area socialità



GLI STUDENTI

“Sono alla ricerca del successo,della bellezza,

dell’affermazione a tutti i costi del proprio io

e dei propri progetti…“

Pietropolli Charmet



GLI STUDENTI

“Fronteggiare il dolore e la sofferenza

per la vergogna provata di fronte

a un insuccesso diventa difficile….”

Pietropolli Charmet



GLI STUDENTI

“I ragazzi chiedono più relazione e meno valutazione

e di questo bisogna tener conto:

sono disposti anche ad accettare

una valutazione severa

se questa è erogata all’interno di una relazione..”

Pietropolli Charmet



PARTE PRIMA:

Gestire la classe

20.02.2018



GESTIRE LA CLASSE

Processo che stabilisce

e

mantiene

ambienti efficaci d’apprendimento.



AMBIENTE D’ APPRENDIMENTO

1. Creare un ambiente di lavoro positivo e

stimolante;

2. Autoregolare il comportamento degli

studenti.

20.02.2018



1. Il gruppo classe (spazio,tempo,attori,canali comunicativi);

2. Gli studenti (potenzialità, bisogni, motivazione);

3. Le aspettative (codice comportamentale);

4. I comportamenti;

5. La didattica (circle time,cooperative learning, peer to peer);

6. Le strategie comportamentali (token economy, time out).

20.02..2018

I.C.S. Jacopo Barozzi

Prof. Antonella Colombo

AMBIENTE D’APPRENDIMENTO

AMBIENTE D’APPRENDIMENTO Il gruppo classe:

• Spazio

• Tempo

• Attori

• Canali comunicativi

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LO SPAZIO

Banchi Cattedra

Strumenti Pareti



CONSEGUENZE

20.02.2018 Prof. AntoneIla Colombo I.C.S. “Jacopo Barozzi”

Comportamenti più corretti

Relazioni amichevoli

IL TEMPO

20.02.2018



Settimana Calendario

Attività In piccolo gruppo

Individuale

Orologio

Giornata

CONSEGUENZE

Diminuzione ansia

Corretta gestione

delle attività

Corretta gestione

degli studenti

20.02.2018



GLI ATTORI

1. Gruppo classe (composizione e bisogni speciali);

2. Team docenti(potenzialità,esigenze,progettualità);

3. Figure esterne (psicologi,pedagogisti,assistenti

sociali, agenzie educative….);

4. Genitori (risorse,fragilità).

20.2.2018



CONSEGUENZE

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Pedagogical

caring

Buone

relazioni

Alunno

docente

Gruppo

pari

I CANALI COMUNICATIVI

VERBALE

NON VERBALE

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• Empatia

• Rispetto

• Apertura

• Ascolto

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VERBALE

• Il contatto fisico

• La vicinanza

• La postura

• L’espressione del volto

• Lo sguardo

• Il tono della voce

20.02.2018



NON VERBALE

CONSEGUENZE

Creare un gruppo-classe

Eliminare il conflitto

Favorire il dialogo

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GLI STUDENTI

• Potenzialità

• Bisogni

• Motivazione

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GLI STUDENTI

I



• Stimoli esterni

MOTIVAZIONE ESTRINSECA

• Stimoli interni

MOTIVAZIONE INTRINSECA

MOTIVAZIONE ESTRINSECA

:



Circle time

Cooperative learning

Peer tutoring Question

Forme di cooperazione

CONSEGUENZE

1. Migliorare la socializzazione tra gli alunni;

2. Diffondere un senso di benessere;

3. Valorizzare le risorse del gruppo classe;

4. Gestire i Bisogni Educativi Speciali.

20.02.2018



MOTIVAZIONE INTRINSECA:

20.022018 I.C.S. “Jacopo Barozzi”


Interesse

Padronanza Curiosità

CONSEGUENZE

1. Incrementare l’autostima e

l’autoefficacia;

2. Migliorare le competenze e le abilità;

3. Autoregolare i comportamenti.




LE ASPETTATIVE

20.02.2018



LE ASPETTATIVE

Insieme di norme implicite ed esplicite

che regolamentano la vita della classe

e

lo svolgimento dell’azione didattica.

20.02.2018



LE ASPETTATIVE

1. Formulare aspettative sui comportamenti;

2. Presentare e condividere le aspettative con gli studenti (patto di corresponsabilità, codice comportamentale);

3. Monitorare i comportamenti;

4. Fornire rinforzi positivi per gli atteggiamenti

conformi alle aspettative.



CONSEGUENZE

20.02.2018



Aumentare l’impegno

Diminuire azioni inaccettabili


I COMPORTAMENTI

20.02.2018



4 I COMPORTAMENTI

1 • ACCETTATI

2 • INACCETTABILI

3 • IMPULSIVI



STRATEGIE PER COMPORTAMENTI ACCETTATI

1. Elogiare i comportamenti positivi;

2. Rinforzare positivamente il gruppo;

3. Attribuire un punteggio per ogni comportamento desiderato (Token economy).

20.02.2018



CONSEGUENZE

1. Incrementare la partecipazione e migliorare l’attenzione;

2. Ridurre comportamenti inaccettabili;

3. Autoregolamentare i comportamenti;

4. Raggiungere risultati scolastici più elevati.



COMPORTAMENTI INACCETTABILI CLASSIFICAZIONE:

• LIVELLO 1

• LIVELLO 2

• LIVELLO 3

• LIVELLO 4

20.02.2018



COMPORTAMENTI INACCETTABILI

• LIVELLO 1: Breve disattenzione e distrazione, chiacchierare

• LIVELLO 2: Alzarsi senza permesso, buttare cartacce, bigliettini , minima interferenza

• LIVELLO 3: Comportamento limitato ad uno o più alunni che interferisce con

l’ apprendimento

• LIVELLO 4: Qualsiasi piccolo o grande avvenimento di routine costituisce minaccia

per l’ordine e per l’ambiente didattico.



LIVELLO 1:



• Disattenzione

• Distrazione

• Chiacchierare

STRATEGIE PER LIVELLO 1

1. Continuare l’attività;

2. Avvicinarsi;

3. Porre l’attenzione sul gruppo;

4. Reindirizzare il comportamento.



LIVELLO 2:

20.02.2018



• Alzarsi senza permesso

• Buttare cartacce

• Interferire

STRATEGIE PER LIVELLO 2 1. Continuare l’attività;

2. Avvicinarsi;

3. Porre l’attenzione sul gruppo;

4. Reindirizzare il comportamento;

5. Rimproverare l’alunno con tono deciso ma tranquillo;

6. Lasciare la scelta all’alunno.

20.02.2018 I.C.S. “Jacopo Barozzi” Prof. AntoneIla Colombo

LIVELLO 3:


• Interferire con un alunno

•Interferire con più alunni


1. Sospendere un privilegio o un’attività gradita;

2. Isolare o spostate gli alunni (time out);

3. Usare una multa o una penalità;

4. Trattenere l’alunno in aula;

5. Mandare gli alunni dal Coordinatore e/o Dirigente scolastico.


LIVELLO 4:

.



• Piccolo avvenimento disordine

•Grande avvenimento disordine

• Routine disordine


1. Stabilire un accordo con l’alunno;

2. Convocare un genitore;

3. Usare un sistema di penalità o demeriti;

4. Usate la strategia del “tempo di riflessione”;

5. Sostegno al comportamento positivo da parte di tutta la scuola.


I COMPORTAMENTI IMPULSIVI

1. Evitare le gratificazioni;

2. Evitare i giudizi sulla persona;

3. Evitare di rispondere alle

provocazioni;

4. Evitare le punizioni. 20.02.2018



STRATEGIE 1. Definire regole chiare;

2. Fornire modelli alternativi;

3. Analizzare le conseguenze;

4. Comprendere le emozioni;

5. Conoscere i bisogni;

6. Individuare gli interessi;

7. Programmare spazi e momenti di relax.

20.02.2018



VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI

20.02.2018



Breve termine cessazione

Lungo termine prevenzione


La didattica • Circle time

• Cooperative learning

• Peer to peer

• Flipped clasroom



Circle time

Circle time VANTAGGI:

• Imparare a discutere insieme;

• Ascoltare senza interrompere;

• Accettare tutte le opinioni;

• Risolvere i conflitti.

20.02.2018



COOPERATIVE LEARNING

COOPERATIVE LEARNING

• Aumentare delle relazioni positive;

• Rispettare ed apprezzare le diversità;

• Creare benessere psicologico;

• Incrementare il senso di adattamento e di accoglienza;

• Aumentare l’autoefficacia, l’ autostima



IL PEER TUTORING

IL PEER TUTORING VANTAGGI:

• Aumentare la fiducia in se stessi;

• Creare un clima positivo;

• Favorire la convivenza;

• Agevolare il processo di accoglienza;

• Colmare le lacune;

• Riformulare le proprie conoscenze in nuovi contesti concettuali.



Flipped classroom Vantaggi:

• Costruzione personalizzata delle proprie competenze;

• Collaborazione e condivisione dei saperi;

• Confronto con i pari e con l’insegnante;

• Apprendimento individuale dinamico e immediato.




Le strategie comportamentali

• Token economy

20.02.2018



TOKEN ECONOMY

Sistema comportamentista di rinforzo positivo.

1. Utilizza gettoni;

2. Prevede un premio al raggiungimento di un

numero concordato di gettoni;

3. Non prevede rinforzi negativi.



OBIETTIVI

S = specifici

M = misurabili

A = raggiungibili

R = realistico

T = limitati nel tempo

20.02.2018



I RINFORZI

• Tangibili (premi materiali)

• Sociali (manifestazioni di approvazione o affetto)

• Simbolici (gettoni/punti)

• Dinamici (attività gratificanti o privilegi particolari)

20.02.2018



AUMENTANO LA FREQUENZA DI UN COMPORTAMENTO

PROCEDURE DI ATTUAZIONE

1. Raccogliere i dati

2. Identificare l’agente rinforzante

3. Stabilire il numero o la frequenza dei gettoni

4 . Consegnare immediatamente il gettone

5. Firmare del contratto

20.02.2018



TIME OUT

Una pausa dai comportamenti poco

funzionali dell’alunno.

20.02.2018



MODALITA DI ATTUAZIONE

• Collocare immediatamente l’alunno nel posto scelto;

• Calcolare il tempo (1’ per ogni anno);

• Rimuovere ogni attenzione dal ragazzo;

• Chiedere il motivo;

• Aspettare la risposta corretta.

20.02.2018



OBIETTIVI

• IMMEDIATI:

interrompere il comportamento problema;

• A LUNGO TERMINE:

raggiungere una certa capacità di autoregolazione.

20.02.2018



BIBLIOGRAFIA • T Gordon”Insegnanti efficaci” Giunti, Firenze,1991

• Blum P. “Sopravvivere nelle classi difficili” Erickson., Trento 2003

• D'Alonzo, L.” La gestione della classe” La Scuola,Brescia 2004

• Lumbelli L. (a cura di), “Pedagogia della comunicazione verbale”, Franco Angeli, Milano 2003

• J. Bruner "La cultura dell"educazione",Feltrinelli

• Pietropolli Charmet “Fragile e spavaldo. Ritratto dell’adolescente di oggi “La Terza

• Ianes e S. Camerotti “Comportamenti problema ed alleanze psicoeducative” Erickson, Trento 2002

• M. Castoldi “Didattica generale” Firenze, Mondadori Education, 2010

BIBLIOGRAFIA

• Freddi C.”La funzione del gruppo in adolescenza”Franco Angeli,

Milano,2005

• Carli R., Mosca A. “Gruppo e interazione a scuola” Bollati Boringhieri,

Torino,1980

• Ciucci Giuliani A. “La cattedra e il banco. Costruire una relazione

educativa efficace”Carocci, Roma,2005

• Polito M. “Attivare le risorse del gruppo classe. Nuove strategie per

l’apprendimento reciproco e la crescita personale” Erickson,

Trento,2000.

• C. Cornoldi et al. “Impulsivita’ e autocontrollo”ed.Erickson, 1996

SITOGRAFIA • www.erickson.it › Home › Libri

• www.istruzionepadova.it/intedu/documenti/EdFisGiochi

Cooperativi

• Liliana Jaramill “Attività e giochi su empatia, emozioni e conflitto”libro digitale GRATUITO

• www.istruzione.lombardia.gov.it/.../Strategie-dI modificazione-del-comportamento

• www.scuola24.ilsole24ore.com/ascolto-docenti-e-studenti-recuperare-relazione

GRAZIE PER

L’ATTENZIONE

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