I CARE…MUCH MORE - ISTITUTO … e della Scuola Media V. Mercadante - comprende la scuola...
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I CARE…MUCH MORE (Mi interessa, mi sta a cuore…ancora di più)
“La povertà non si misura a pane, a casa, a caldo, ma
sul grado di cultura e sulla funzione sociale”
(Don Milani)
ISTITUTO COMPRENSIVO
DI SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO
VIA FOSSA DELLA NEVE – 90038 PRIZZI (PA) –
- INDICE -
1 - NOTIZIE GENERALI………………………………………………………………….…………………...PAG. 1
2 – SCELTE EDUCATIVE………………………………………………………..……………………….….PAG. 6
3 – LA SCUOLA DELLE…RIFORME………………………………………………………………………PAG. 14
4 – OFFERTA FORMATIVA E SCELTE ORGANIZZATIVE………………….…………………PAG. 16
5 – AZIONI DI MONITORAGGIO, VERIFICA E VALUTAZIONE……………………….…PAG. 31
6 – RISORSE UMANE E STRUMENTALI……………………………….…………………………....PAG. 45
7 – SCELTE DI SUPPORTO…………………………………………………………………………….……PAG. 60
Approvato dal Collegio dei docenti con delibera n.20 del Verbale n.4 in data 20/10/2014
Adottato dal Consiglio di Istituto con delibera n.97 del verbale n.22 in data 03/11/2014
Istituto Comprensivo Statale di Prizzi
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1 - NOTIZIE GENERALI
- P R E M E S S A -
Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA, espressione delle scelte educative e didattiche individuate dal
Collegio dei Docenti:
nasce da un’attenta analisi delle tendenze socio-culturali provenienti dalla società in
generale e, in particolare, dal territorio di Prizzi;
rileva i bisogni degli alunni, sia cognitivi che socio-affettivi;
individua le risorse interne ed esterne all’Istituto;
esplicita le scelte organizzative principali entro cui si collocano le attività formative;
impegna le risorse professionali presenti nell’Istituto;
ricerca la collaborazione delle famiglie, delle Istituzioni e degli attori culturali, sociali ed
economici del territorio;
utilizza le risorse disponibili secondo criteri di efficacia, efficienza, ed economicità e nel
rispetto dei principi della legalità e della trasparenza.
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- L’ISTITUTO: DATI IDENTIFICATIVI E POPOLAZIONE SCOLASTICA -
Denominazione: Istituto Comprensivo Statale
Via: Fossa della Neve (sede della Presidenza e degli uffici di Segreteria)
C.A.P.: 90038
Città: Prizzi
Provincia: Palermo
Tel.: 0918345040
Fax: 0918344494
Codice Fiscale: 93003370827
Codice Meccanografico: PAIC88200A
E-mail: [email protected]
IL SITO UFFICIALE DELL’ I. C. SI TROVA ALL’INDIRIZZO www.icprizzi.gov.it .
L’Istituto Comprensivo Statale di Prizzi, nato dall’accorpamento del Circolo Didattico A. e G.
Comparetto e della Scuola Media V. Mercadante - comprende la scuola dell’Infanzia, la Primaria e
la Secondaria di I grado - i cui plessi sono collocati in edifici diversi, tutti di proprietà comunale.
La popolazione scolastica dell’Istituto è così ripartita:
ISTITUTO
COMPRENSIVO
Scuola dell’Infanzia
4 Sezioni
Scuola Primaria
11 Classi
Scuola Secondaria
di I grado
8 Classi
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- I PLESSI SCOLASTICI -
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola si compone di due piani e si presenta accogliente e
luminosa.
L’edificio scolastico è sito in piazza Vittorio Emanuele Orlando,
con entrata dalla Via F. Morvillo.
LA SCUOLA PRIMARIA
L’edificio, risalente agli anni quaranta-cinquanta, è ubicato in
via Fossa delle Neve e si compone di due piani; presso il piano
superiore sono ospitati gli uffici del Dirigente scolastico e dei
servizi di segreteria.
LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
L’edificio è ubicato in Ctr. Pizzo Bianco ed è dotato di locali
molto luminosi e adeguatamente spaziosi.
L’ampia aula magna della scuola è utilizzata per le varie
manifestazioni di Istituto. Per lo svolgimento delle attività
sportive ci si avvale della palestra coperta annessa all’edificio e
dotata di adeguate strutture e attrezzature.
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- LETTURA DEL TERRITORIO -
Prizzi è un tipico paese dell'entroterra della Sicilia Occidentale che ha nell’agricoltura la principale
fonte economica e che trova nelle risorse naturalistiche e paesaggistiche del territorio, in primis la
riserva naturale orientata del monte Carcaci gestita dal Corpo Forestale della Regione Sicilia, un
polo di attrazione che ingenera ricadute positive per lo sviluppo delle attività commerciali.
L'economia prizzese è prevalentemente agricola, ma la diffusione dei mezzi meccanici e la
pendolarità degli addetti all'agricoltura ha modificato sensibilmente abitudini e mentalità.
L'artigianato si va estinguendo per mancanza di apprendistato e per la resistenza degli artigiani
rimasti a trasformare le botteghe in piccole aziende cooperative, più rispondenti alle tendenze di
mercato e più competitive. Sufficientemente sviluppate risultano le attività commerciali.
La popolazione residente conta circa 5000 abitanti.
Scarse le possibilità occupazionali per i giovani che sovente sono costretti a lasciare il proprio
paese, per cercare lavoro altrove. Alcuni giovani trovano uno sbocco lavorativo nei progetti di
lavoro part-time (ex art.23) e in cooperative varie.
Accanto ad alcune famiglie di condizioni agiate e con reddito fisso, coesistono quelle a mono o
senza reddito.
In paese, già da alcuni anni, si sono stabilite alcune famiglie provenienti da Paesi stranieri, il cui
grado di integrazione è soddisfacente.
Il livello culturale della popolazione è medio; diffuso anche l’uso del dialetto.
I luoghi d'incontro più frequentati sono bar, pizzerie, paninoteche, campi sportivi di calcio e
calcetto, la biblioteca comunale, una ludoteca per ragazzi e alcuni circoli per anziani.
Va segnalata la progressiva diffusione di fenomeni negativi, quali tossicodipendenza, alcolismo e
piccola devianza; debole la sfera affettivo-relazionale degli adolescenti che non sempre trovano in
famiglia e nelle altre istituzioni supporti adeguati.
Con riguardo alle Istituzioni scolastiche, oltre al nostro Istituto comprensivo, Prizzi è sede di un
I.T.C.G. statale - sezione staccata dell’I.I.S.S. Mauro Picone di Lercara Friddi, con classi a indirizzo
elettronico e delle comunicazioni - e di una scuola paritaria: la scuola dell’Infanzia Vincenzo
Rizzuto, quest’ultima gestita dalle suore del Collegio di Maria.
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Degni di menzione sono l’efficiente biblioteca comunale P. Domenico Sparacio e il museo
archeologico.
Diversi sono i gruppi associativi attivi in paese, tra i quali:
Pro-Loco
Associazione teatro e cultura Giorgio Dino
Associazione anziani
Associazione maestri cattolici
Club Unesco
Coro polifonico Christus vincit
Associazione culturale e musicale Città di Prizzi
Vari Comitati Religiosi
Avis
Associazione Culturale “Salvatore Orlando Cascio e Nobildonna Eleonora Cammarata”
Per i bisogni spirituali e il culto della fede, infine, la cittadinanza può avvalersi di due parrocchie e
altre chiese di religione cattolica. Presenti anche una Comunità evangelica, un gruppo di Testimoni
di Geova e un gruppo di fede musulmana.
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2 - SCELTE EDUCATIVE
- BISOGNI FORMATIVI RILEVATI -
Necessità di:
sviluppare e potenziare le competenze di base (competenza matematica, scientifica, etc.);
padroneggiare la lingua italiana e arricchire il bagaglio lessicale;
fare acquisire autonomia e validi metodi di studio e di lavoro;
farsi carico dei bisogni educativi speciali, del disagio adolescenziale e dell’insuccesso
scolastico;
rafforzare la cultura dell’integrazione e dell’inclusione, anche nell’ottica interculturale;
migliorare la conoscenza di almeno due lingue straniere comunitarie;
promuovere l’educazione alla salute e alla legalità;
rafforzare il senso civico e l’etica della responsabilità;
creare ambienti di apprendimento sicuri, attrezzati e stimolanti;
creare, nel rispetto della specificità di ciascun ordine di scuola, la cultura di Istituto;
promuovere la crescita e lo sviluppo professionale del personale;
rafforzare e migliorare il rapporto scuola-famiglia;
focalizzare i problemi ambientali e ricercare soluzioni ragionate e creative, superando
ottiche improntate al localismo;
promuovere opportunità di educazione permanente.
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- V I S I O N -
In rispondenza ai bisogni formativi, il nostro Istituto ha individuato le seguenti linee
guida che caratterizzeranno, in prospettiva, l’offerta formativa:
accoglienza/accettazione di ogni allievo nella sua unicità e integralità di persona, perché
possa esprimersi, essere valorizzato e gratificato secondo le sue reali potenzialità;
innalzamento della qualità della formazione, al fine di garantire a ciascun ragazzo solide
competenze e idonei strumenti culturali, per renderlo autonomo e capace di esercitare la
cittadinanza attiva nella società complessa;
apertura al territorio, all’Europa e al mondo;
rimozione degli ostacoli che impediscono il successo formativo;
promozione della collaborazione con le Istituzioni e gli altri attori sociali, culturali ed
economici operanti nel territorio di Prizzi;
rafforzamento e miglioramento del rapporto scuola-famiglia, nell’ottica della collaborazione
e della cooperazione;
Principi
e
Valori Ispiratori
Legalità
Cultura della responsabilità e del rendere
conto
Benessere
Inclusione
e
Solidarietà
Intercultura
Logica dei diritti e dei
doveri
Rispetto
della
persona
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promozione dell’educazione permanente.
Per far emergere e valorizzare al massimo grado possibile le potenzialità di ogni alunno
e per ridurre l’insuccesso scolastico e il fenomeno della dispersione scolastica, si
adotteranno le seguenti strategie:
creazione di un clima di fiducia, di collaborazione, di dialogo, di partecipazione attiva e
consapevole;
promozione dell’autonomia di ricerca;
lavoro di gruppo, flessibilità didattica e organizzativa;
metodologie attive (ricerca-azione, cooperative learning, etc.) e attività di laboratorio;
apertura all’innovazione (ordinamentale, epistemologica, didattica, tecnologica);
azioni/interventi finalizzati alla riduzione di ogni forma di disagio e di difficoltà (sociale, di
apprendimento, disabilità, etc.);
attenzione all’orientamento formativo, visto come asse portante delle attività didattiche;
attività di recupero e promozione-valorizzazione delle eccellenze;
coerenza delle scelte didattiche con gli obiettivi formativi indicati nel P.O.F. e con le
Indicazioni Nazionali per il curricolo;
promozione dello sviluppo professionale;
collaborazione attiva con le famiglie, con le altre scuole, le Istituzioni e gli attori sociali del
luogo;
promozione della cultura della responsabilità, dell’autovalutazione e dell’autoanalisi per la
valutazione del servizio prestato.
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- M I S S I O N -
Favorire un processo di insegnamento/apprendimento che promuova e sviluppi, in ogni alunno,
l’autonomia personale, il senso civico e il pensiero critico, per poter esercitare la cittadinanza
attiva, inserirsi nel mondo del lavoro e gestire la realtà complessa.
In ragione di ciò, la nostra scuola opererà per:
assicurare ad ognuno il diritto ad apprendere, nella prospettiva di una formazione lungo
tutto l’arco della vita, nel rispetto dei tempi e delle modalità personali, progettando
percorsi atti al superamento delle difficoltà, in un clima sereno e cooperativo, finalizzato
allo star bene;
“emozionare”, promuovere intelligenza creativa, far emergere il talento espressivo dello
studente;
promuovere la libertà di pensiero e di espressione e l’educazione interculturale;
individuare, valorizzare e utilizzare le molteplici risorse esistenti, interne ed esterne;
rendere chiare le ragioni delle scelte educativo-formative, favorendone la visibilità ed
elevando il grado di soddisfazione dell’utenza.
“Una buona preparazione in italiano. Nella scuola del primo ciclo una forte educazione all’uso
della lingua italiana acquista un ruolo di indiscutibile rilievo per l’esercizio del diritto di parola e di
cittadinanza.
Una buona preparazione in matematica. Analogo, per la sua forte valenza formativa, è il
discorso relativo alle competenze matematiche. Tali competenze, al pari di quelle linguistiche,
vanno fondate – già a partire dai “campi di esperienza” della scuola dell’infanzia - durante
-LE PRIORITA’ ASSOLUTE-
”Atto d’indirizzo” del Ministro 08/09/2009
Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la scuola dell’infanzia
e per il primo ciclo di istruzione (Novembre 2012)
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l’itinerario quinquennale della scuola primaria e sviluppate e rinforzate durante il percorso
triennale della scuola secondaria di primo grado.
Una buona preparazione nella lingua inglese. Una iniziale, chiara conoscenza nella lingua
inglese va considerata come irrinunciabile traguardo formativo. Nella scuola del primo ciclo
vengono poste e via via rafforzate le basi per l’acquisizione della competenza nella lingua inglese
che costituisce oggi un veicolo comunicativo indispensabile nella stagione della globalizzazione
mondiale.
Una buona preparazione in scienze. Una adeguata alfabetizzazione in questa area costituisce
un aspetto irrinunciabile del progetto formativo della scuola del primo ciclo. A partire da contesti
ancora semplici (ma non perciò meno significativi), la scuola primaria e poi la secondaria di primo
grado sono chiamate a costruire nei loro giovani allievi – superando modi di approccio alla realtà
fenomenica ancora superficiale o ingenuo – un’apertura non dogmatica alla cultura scientifica che
costituisca la base da cui partire per l’acquisizione di conoscenze e competenze specifiche sempre
più solide.
La scuola primaria rappresenta un tassello fondamentale del sistema educativo, in quanto,
attraverso di essa, gli allievi passano gradualmente da una impostazione pre-disciplinare
all’acquisizione delle conoscenze declinate nelle diverse discipline di studio, comunque
unitariamente rappresentate.
Sviluppare le competenze degli alunni non significa che aree e discipline assolvano solo a una
funzione strumentale, ma a dischiudere per gli alunni le grandi dimensioni del sapere e le
straordinarie avventure della conoscenza.
- PROFILO IN USCITA DEGLI ALLIEVI ALLA FINE DEL 1° CICLO DI ISTRUZIONE -
Nella società contemporanea globalizzata, complessa e tecnologicamente avanzata la conoscenza
ha assunto un valore primario. La crescita di un Paese dipende sempre più dalla sua capacità di
valorizzare le risorse umane e di investire in formazione. Tali processi, incidendo sulla
trasformazione dei bisogni educativi dei giovani, hanno portato la scuola a interrogarsi sui suoi
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compiti e sulla natura della formazione da assicurare alle nuove generazioni. In un’epoca segnata
da veloci trasformazioni, alle esigenze formative dei ragazzi non si risponde più, infatti, in termini
lineari ed enciclopedici. In gioco non è la quantità, ma la qualità di ciò che si apprende e il modo in
cui si apprende.
Tutto ciò premesso e considerata la necessità di mettere al centro la persona nella sua integralità,
di prendersi carico dei suoi bisogni formativi e di quelli del territorio, per soddisfarli nel rispetto
delle coordinate culturali, educative e didattiche contenute nel D.Lgs. n. 59/04, nelle nuove
Indicazioni per il curricolo, nell’Atto d’Indirizzo dell’8-09-2009, e negli obiettivi individuati nel
P.O.F., ci si attende che ogni ragazzo di Prizzi, alla fine del 1° ciclo di istruzione:
conosca e prenda coscienza dei propri limiti e delle proprie risorse come
condizione/contributo di un continuo processo di maturazione personale;
sviluppi la capacità di relazionarsi con:
a) il suo “vissuto” in modo consapevole e maturo e con coetanei, adulti e l’ambiente
circostante;
b) con le dinamiche della società complessa, gli eventi culturali di particolare rilevanza
sociale, con il mondo dei saperi e delle conoscenze;
maturi una personalità autonoma e libera e si riconosca in un’identità individuale e
collettiva, per essere capace di vivere nella differenza e di stabilire relazioni tra le
differenze;
senta la necessità di interrogarsi sui problemi esistenziali, morali, sociali, politici e di
trovare risposte personali e responsabilmente critiche;
senta il bisogno e riconosca come valore la legalità, il rispetto delle regole del vivere civile
nella sfera individuale, istituzionale e sociale;
sia capace di orientarsi, autorientarsi, autovalutarsi e autocorreggersi;
sviluppi e consolidi la capacità di autocritica come capacità autovalutativa;
acquisisca la capacità, nelle diverse fasi del percorso scolastico e durante tutto l’arco della
vita, di costruire e via via realizzare e modificare il proprio progetto di vita;
sappia padroneggiare i saperi, i linguaggi e le tecnologie più diffuse;
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utilizzi in modo consapevole, responsabile e critico gli strumenti di comunicazione di
massa;
sviluppi le competenze comunicative per chiarire e organizzare il pensiero, esprimere
emozioni, raccontare vissuti, interpretare la realtà, utilizzando linguaggi verbali e non
verbali e i diversi registri linguistici;
sappia padroneggiare la lingua italiana per manifestare i propri bisogni, sostenere le
proprie ragioni e comprendere quelle degli altri;
acquisisca i concetti e i linguaggi matematici e scientifici di base, le procedure di calcolo, di
raccolta e visualizzazione di dati e di risoluzione di problemi;
sappia osservare, individuare problemi, reperire, selezionare e classificare dati, formulare
ipotesi e verificarle;
conosca e padroneggi due lingue comunitarie;
sappia orientarsi nello spazio e nel tempo operando, confronti tra realtà geografiche e
storiche diverse, vicine e lontane;
sviluppi la consapevolezza di essere titolare di diritti, ma anche di essere soggetto a doveri
per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile;
rispetti l’ambiente, lo conservi, cerchi di migliorarlo, ricordando che è patrimonio a
disposizione di tutti.
- PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ -
L’Istituzione scolastica stipula il Patto di Corresponsabilità Educativa, coinvolgendo gli allievi e i
genitori. In tale documento sono contemplati gli impegni da sottoscriversi dalle parti interessate,
scuola, famiglia e alunni.
Esso viene sottoposto alle parti all’ inizio di ogni anno scolastico.
Il genitore e lo studente, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una
corretta convivenza civile, sottoscrivono con il Dirigente Scolastico, il suddetto Patto Educativo di
Corresponsabilità, condividendone gli obiettivi e gli impegni.
In esso vengono prese in considerazione l’offerta formativa, le regole relazionali, nonché la
partecipazione alla vita della scuola.
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- MAPPA DELLE RISORSE -
R I S O R S E I N T E R N E
UMANE STRUTTURALI ORGANIZZATIVE
R I S O R S E E S T E R N E
FAMIGLIE GRUPPI ASSOCIATIVI
PARROCCHIE
BIBLIOTECA
COMUNALE
CAMPO SPORTIVO
ANFITEATRO MUSEO COMUNALE
SCUOLE VICINIORI
FONDI MINISTERIALI
FONDI U.E. SPONSOR
ESPERTI ESTERNI
REGIONE SICILIANA
SOAT
DIRIGENTE SCOLASTICO
DIRETTORE S.G.A.
COLLABORATORI DEL D.S.
FUNZIONI STRUMENTALI
DOCENTI ALUNNI PERSONALE A.T.A.
SPAZI ATTREZZATI
ARREDI
ATTREZZATURE
SUSSIDI LABORATORI
BIBLIOTECA
TEMPO SCOLASTICO
Ridotto/Normale : Scuola Infanzia
Ordinario/Pieno : Scuola Primaria
Prolungato : Scuola Secondaria di
Primo Grado.
ASP N. 6
Distretto di Lercara
Friddi
ENTI LOCALI
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3 - LA SCUOLA DELLE... RIFORME
-ORDINAMENTO SCOLASTICO-
LA SCUOLA DELL'INFANZIA
1. La scuola dell'infanzia accoglie bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni compiuti entro
il 31 dicembre dell'anno scolastico di riferimento.
2. Su richiesta delle famiglie sono iscritti alla scuola dell'infanzia, le bambine e i bambini che
compiono tre anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento.
3. L'orario di funzionamento della scuola dell'infanzia e' stabilito in 40 ore settimanali. Permane
la possibilità, prevista dalle norme vigenti, di chiedere, da parte delle famiglie, un tempo
scuola ridotto, limitato alla sola fascia del mattino,per complessive 25 ore settimanali. Tali
orari sono comprensivi della quota riservata all'insegnamento della religione cattolica in
conformità all'Accordo che apporta modifiche al Concordato lateranense.
IL I CICLO DI ISTRUZIONE
Scuola primaria
1. Sono iscritti alla scuola primaria le bambine e i bambini che compiono sei anni di età entro il
31 dicembre dell'anno scolastico di riferimento.
2. Possono, altresì, essere iscritti alla scuola primaria, su richiesta delle famiglie, le bambine e i
bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento.
3. Il tempo scuola della primaria è svolto con assetto del modulo e delle compresenze, e secondo
le differenti articolazioni dell'orario scolastico settimanale a 24, 27, e sino a 30 ore, nei limiti
delle risorse dell'organico assegnato. E' previsto altresì il modello delle 40 ore, corrispondente
al tempo pieno.
Scuola Secondaria di I grado
Il quadro orario settimanale e annuale delle discipline e le classi di concorso per gli insegnamenti
della scuola secondaria di I grado, definiti tenendo conto dei nuovi piani di studio, e' così
ORDINAMENTO SCOLASTICO
Riferimenti normativi:
-Legge delega n. 53/2003 (Riforma Moratti)
-D. Lgs. n. 59/2004
-D.L. 01-09-2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla L. 30-10-2008, n.169 -D.P.R.20-03-2009, n.89
-Atto di Indirizzo, 08-09-2009.
- Indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di
istruzione (Novembre 2012)
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determinato, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, del decreto del Presidente della
Repubblica 8 marzo 1999, n. 275:
settimanale annuale
Italiano, Storia, Geografia 9 297
Attività di approf. in mat.lett. 1 33
Matematica e scienze 6 198
Tecnologia 2 66
Inglese 3 99
Seconda lingua comunitaria 2 66
Arte e immagine 2 66
Scienze motorie e sportive 2 66
Musica 2 66
Religione cattolica 1 33
- L'insegnamento di «Cittadinanza e Costituzione», previsto dall'articolo 1 del decreto-legge n.
137 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 2008, e' inserito nell'area
disciplinare storico-geografica.
- Il quadro orario settimanale e annuale delle discipline per gli insegnamenti della scuola
secondaria di I grado a tempo prolungato e' così determinato fatto salvo quanto previsto
dall'articolo 4, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 1999:
settimanale annuale
Italiano, Storia, Geografia 15 495
Inglese 3 99
Matematica e scienze 9 297
Tecnologia 2 66
Inglese 3 99
Seconda lingua comunitaria 2 66
Arte e immagine 2 66
Scienze motorie e sportive 2 66
Musica 2 66
Approf. a scelta delle scuole ½ 33/66
Nei tre ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo, così come previsto dalla C.M. n°18 del 4
luglio del 2013 e come deliberato dal Collegio dei Docenti, per gli alunni che hanno deciso
di non avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica, è in atto lo svolgimento di
attività alternative adeguatamente programmate.
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4 - OFFERTA FORMATIVA E SCELTE ORGANIZZATIVE
Attenzione all’autonomia di ricerca
Apertura della scuola al territorio
Attuazione dei progetti di Istituto in tutte le classi e sezioni, secondo contenuti, modalità e tempi rispettosi
della specificità di ogni ordine di scuola
Costituzione di gruppi di lavoro formati dai docenti, in rappresentanza dei tre ordini di
scuola
Completamento e arricchimento dell’offerta formativa, attraverso le attività di laboratorio ed extracurricolari
CULTURA DI ISTITUTO
Promozione dell’educazione alla convivenza civile, alla legalità, alla salute, all’intercultura, alla cittadinanza e alla Costituzione
Realizzazione di manifestazioni di Istituto
Orientamento/raccordo con le altre Istituzioni scolastiche del territorio
Cura degli spazi e degli ambienti di apprendimento
Adozione di un comune modello di progettazione dell’attività didattica e di
condivisione dei criteri di valutazione
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Il nostro Istituto offre percorsi formativi comprendenti:
attività curricolari ed extracurricolari;
progetti di Istituto che intersecano trasversalmente l’intera azione didattico-educativa;
ricerca-azione per la promozione del curricolo verticale.
- ATTIVITA’ CURRICOLARI -
La scuola dell’Infanzia svolge le proprie attività formative utilizzando
anche la flessibilità organizzativa e didattica: in questo modo gli insegnanti attuano attività
progettuali a sezioni aperte, articolate per gruppi di età e/o interessi. Ai bambini di 4/5 anni,
compatibilmente con le risorse finanziarie, potrà essere proposto l’insegnamento aggiuntivo della
lingua inglese.
La scuola, che si avvale dei servizi di mensa e scuolabus, consta delle seguenti 4 sezioni:
2 statale a tempo ridotto dal lun. al ven., con orario 08.30-13.30;
2 statali a tempo normale dal lun. al ven., con orario 08.30-16.30;
L’organico è composto da 6 insegnanti statali più 2 insegnanti di religione per un totale di 8
insegnanti.
↓ ↓
↓ ↓
L’orario di svolgimento delle attività didattiche per la sezione a tempo normale è così
articolato:dalle 8,30 alle 16,30, con due insegnanti che si alternano in un turno antimeridiano
dalle 8,30 alle 13,30 e in un turno pomeridiano dalle 11,30 alle 16,30, con due ore di compresenza.
Per le sezioni a tempo ridotto le attività didattiche sono così articolate: dalle 8,30 alle 13,30, per
cui vi opera una sola insegnante. Le attività vengono sospese il sabato.
ORGANIZZAZIONE
2 sezioni di 3-4-5 anni a tempo ridotto 2 sezioni di 3-4-5 anni a tempo normale
2 insegnanti titolari 4 insegnanti titolari
Attività in piccoli gruppi per età omogenea
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ORARIO ATTIVITA’
8,30
10.00
13.00
10,00
12.30
13.30
SEZIONI A TEMPO RIDOTTO
Accoglienza, conversazione con i bambini di tutte le sezioni
Attività per fasce di età in sezione
Uscita
8,30
10.00
12,00 12,30
13,30
14,30
10,00
12.00
12,30 13,30
14,30
16.30
SEZIONI A TEMPO NORMALE
Accoglienza, conversazione con i bambini di tutte le sezioni
Attività per fasce di età in sezione
Educazione alla salute ed attività relative all’igiene personale Esperienze di educazione alimentare
Giochi individuali e di gruppo
Attività legate alla programmazione - Uscita
Le attività didattiche vengono svolte dal lunedì al venerdì. Le opportunità
educative offerte dalla scuola Primaria comprendono la possibilità di scegliere tra:
tempo pieno, per complessive 40 ore settimanali, di cui 8 ore destinate alla mensa e
dopo-mensa. Le attività didattiche si svolgono da lunedì al venerdì, con il seguente orario:
8,30/16,30.
tempo scuola ordinario, corrispondente a 27 ore settimanali. Le attività didattiche si
svolgono da lunedì al venerdì, con il seguente orario: 8,30/14,00 Lunedì, Martedì, Giovedì
e Venerdì; 8,30/13.30 il Mercoledì.
La scuola consta di 11 classi, 6 a tempo ordinario e 5 a tempo pieno. Il corpo docente verifica
settimanalmente i risultati conseguiti e programma le attività da svolgere nella giornata del
martedì, dalle ore 16.30 alle ore 18.30.
La scuola è dotata delle seguenti strutture:
Aula informatica;
Laboratorio Linguistico
Cucina e sala mensa;
Biblioteca;
Aula magna;
Sala medica.
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La ripartizione delle discipline, è articolata come segue:
- Dalle classi prime alle classi quinte con insegnanti assegnate ad aree diverse.
Le attività didattiche vengono svolte dal lunedì al sabato Le
opportunità educative offerte dalla scuola Secondaria di 1° grado comprendono la possibilità di
scegliere tra:
tempo ordinario, comprendente un monte ore di curricolo obbligatorio, pari a 30 ore
settimanali;
tempo prolungato, pari a 36 ore settimanali, comprensivo di curricolo obbligatorio,
attività laboratoriali e mensa;
La scuola è costituita da 8 classi, corrispondenti a due corsi completi e una prima classe e una
terza classe.
La scuola è dotata di:
Aula magna;
Laboratorio informatico;
Laboratorio artistico e di ceramica,
Laboratorio di musica;
Laboratorio scientifico;
Biblioteca;
Sala mensa;
Sala video;
Palestra.
Attività pomeridiane
Le attività di studio guidato (recupero/consolidamento di italiano e matematica) si svolgono nelle
ore pomeridiane, il martedì e il venerdì.
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Pag. 20
- PROGETTI DI ISTITUTO -
Momenti significativi dell’azione didattica sono i Progetti di Istituto, inseriti trasversalmente nel
curricolo e realizzati anche con la partecipazione di esperti esterni, di rappresentanti delle
Istituzioni e di associazioni.
Il lavoro progettuale dei docenti ha privilegiato le seguenti aree:
PROGETTO
FINALITA’ ATTIVITA’
Progetto Integrazione
Favorire l’interazione con i
coetanei allo scopo di sviluppare capacità di
comprensione e creatività.
Favorire nei ragazzi
normodotati atteggiamenti positivi nei confronti dei
coetanei con disabilità.
Giochi individuali e di gruppo; Filastrocche, proverbi, favole, racconti,
ecc.;
Canti di vario genere;
Attività sportive di vario genere; Attività di laboratorio.
Progetti Europei
Progetti PON FSE
Progetti PON FESR
Rafforzare la dimensione
europea.
Promuovere il dialogo interculturale.
Favorire la maturazione
dell’identità di cittadino
europeo attraverso la
condivisione di valori.
-Adesione a progetti internazionali;
-POR. Manifestazione d’interesse;
- Progetti PON: piani integrati. -Progetti PON FESR per l’acquisizione di
attrezzature
Educazione alla Legalità;
Educazione stradale
Rafforzare il senso civico, il senso di responsabilità,di
legalità, di rispetto delle
Istituzioni e dei diritti altrui.
Valorizzare il ruolo della scuola e della famiglia come
luoghi privilegiati di
educazione ai valori e
contribuire alla crescita culturale, sociale ed
economica del territorio,
promuovendo e sviluppando
la cultura della cittadinanza
attiva e della responsabilità sociale, attraverso la
realizzazione di percorsi di
orientamento/educazione
alla legalità. Sviluppare la capacità di
comprendere, condividere
consapevolmente, rispettare
e interiorizzare i valori etico-civici insiti nelle norme.
Scuola dell’Infanzia A scuola di legalità: le regole
- Lettura e ascolto di favole, fiabe, per
scoprire e comprendere i
comportamenti corretti; - drammatizzazioni di piccole storie;
- filastrocche , conte, giochi per
imparare in modo divertente le regole;
- realizzazione di un fumetto (bambini di 5 anni).
Scuola Primaria e Secondaria
- A scuola di legalità: gli alunni
adottano il paese;
- Celebrazione della “Giornata Nazionale della Memoria” (27 gennaio);
- incontri con rappresentanti delle
Istituzioni, esperti, figure significative
della cultura dell’antimafia; - conoscenza/commento del
Regolamento di Istituto;
- attività cartellonistica;
- Circolo di qualità d’Istituto; - cineforum;
-Attività mirate al conseguimento degli
obiettivi specifici, secondo i vari ordini di
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Pag. 21
scuola.
Viaggi di istruzione e
visite didattiche
Arricchimento dell’offerta
formativa.
Le visite didattiche, opportunamente
programmate, si svolgono nelle ore
curricolari o nell’intera giornata: successivamente gli alunni sono invitati
a produrre delle recensioni scritte o
riflessioni orali, quale momento di sintesi
e di approfondimento sul tema della visita.
Per i viaggi d’istruzione, previsti nel
rispetto delle finalità educative, è ormai
consuetudine, per le terze classi della scuola secondaria, programmare un
viaggio d’istruzione in una località
italiana scelta con cura sulla base di
legami culturali e artistici riscontrabili
nella programmazione.
Educazione al
Benessere ed alla Salute
Promozione del “benessere”.
- Con alunni/e: ricerche, conversazioni
guidate, interviste, tabulazione dei dati raccolti, costruzione di grafici,
proiezione dei dati tabulati,
elaborazioni grafico-pittoriche, incontri
con esperti, drammatizzazione, socializzazione;
- incontri genitori/medici specialisti
dell’ASL 6;
- incontri docenti/rappresentanti di associazioni che intervengono nella
realizzazione del progetto;
- incontri docenti/medici specialisti;
- eventuali accordi in rete, collaborazioni
con Università, enti di ricerca; - partecipazione di
docenti/genitori/alunni a conferenze;
- partecipazione degli alunni a concorsi.
- screening contro l’obesità-Associazione ONLUS;
Decoro e arredi
Migliorare le condizioni dei locali scolastici, al fine di
renderli maggiormente
accoglienti e sicuri nonché
fruibili in relazione alle funzioni specifiche della
didattica e del vivere in
comune.
- Diffusione della cultura della sicurezza, attraverso l’informazione e la
formazione;
- utilizzo razionale degli spazi;
- ricognizione dello stato e della funzionalità delle attrezzature e dei
laboratori esistenti;
- allestimento di mostre temporanee nei
corridoi e negli spazi comuni dei plessi
scolastici con esposizione di lavori, disegni, etc., particolarmente
significativi, realizzati dagli allievi
durante le attività didattiche.
Continuità e
orientamento
- Formare saldamente ogni
alunno/persona sul piano
cognitivo e culturale affinché possa affrontare
positivamente l’incertezza
e la mutevolezza degli
scenari presenti e futuri, in una società globalizzata e
- Incontri fra D.S./staff di
dirigenza/funzioni
strumentali/famiglie/docenti di istituti di istruzione secondaria superiore del
territorio/rappresentanti di enti,
associazioni, settori produttivi del
territorio; - interscambi di esperienze scolastiche
Istituto Comprensivo Statale di Prizzi
Pag. 22
in continua
trasformazione; - favorire lo sviluppo
dell’identità personale e
sociale per formare
mentalità aperte e flessibili.
fra i vari ordini;
- realizzazione dei progetti d’Istituto programmati in continuità;
- progetto “Educazione ambientale”in
rete con I.I.S.
Prizzi/classi/terze/Comune/Azienda foreste demaniali;
- gioco didattico finalizzato;
- visite guidate;
- utilizzo delle TIC; - attività di laboratorio
facoltative/opzionali;
- progetti in rete pertinenti
all’educazione ricorrente/permanente anche degli adulti;
- attività deliberate dagli Organi
collegiali competenti che perseguono
una doppia linea formativa
(verticale/orizzontale) come delineato nelle nuove Indicazioni per il curricolo.
Educazione Ambientale
Educare gli alunni a proteggere l’ambiente
attraverso l’uso corretto
delle risorse umane e
naturali.
- Conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e naturale:
progetto Natale - festa di fine anno -
visite sul territorio;
- rapporto uomo-ambiente (acqua e suolo): sviluppo di atteggiamenti
corretti nell’uso dell’acqua, intesa come
elemento fondamentale della vita e
della società - visite e attività sul territorio - “Giornata dell’albero”.
Progetto Sicurezza
- Prevenire i rischi; - Sapersi comportare in
caso di pericolo;
- Divenire consapevoli del
proprio ruolo all’interno del gruppo-classe.
- Evacuazione simulata; - Intervento di esperti esterni ;
- Conoscenza dei luoghi fisici più sicuri;
- temi o questionari;
- incontri con operatori nella prevenzione dei rischi nel territorio.
Progetto Accoglienza Prevenire i rischi e garantire
l’incolumità degli alunni
Accoglienza e sorveglianza degli alunni
negli orari :
08.00 – 8.30 13.30 – 14.00
16.30 – 17.00
Progetto Recupero Colmare le lacune e aiutare
a superare le difficoltà
palesate dagli allievi
Corsi di recupero pomeridiani per le
discipline: Italiano e Matematica
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Pag. 23
-A T T I V I T A’ EXTRACURRICOLARI-
SCUOLA DELL’INFANZIA
Orientamento e continuità
Progetto sulla salute
Possibile apertura della Scuola dell’Infanzia nel giorno del sabato per attività laboratoriali;
- A T T I V I T A’ EXTRACURRICOLARI-
PER TUTTI E TRE GLI ORDINI DI SCUOLA
momenti di lavoro personale e di gruppo;
esperienze di laboratorio;
fruizione e produzione didattica individuale, di gruppo e/o collettiva;
escursioni, visite guidate, gite di istruzione;
partecipazione a iniziative ricreativo-culturali;
partecipazione a momenti significativi della vita civile e religiosa della comunità territoriale;
partecipazione a iniziative di sensibilizzazione su particolari tematiche, proposte da Enti
esterni;
partecipazione, in ambito non solo locale, a mostre, concorsi, etc.;
attività parascolastiche (teatro, cineforum, etc.);
realizzazione di manifestazioni scolastiche;
partecipazione a manifestazioni di solidarietà, beneficenza e ricorrenze commemorative;
adesione alle gare regionali di matematica e alle Olimpiadi nazionali di matematica;
partecipazione a manifestazioni esterne (partecipazione a rappresentazioni teatrali a
Palermo, rassegne canore e/o strumentali; anche nazionali;
Partecipazione alla manifestazione del 4 Novembre;
Partecipazione alle Manifestazioni dell’Immacolata;
Costituzione del Baby Consiglio comunale.
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Pag. 24
MODALITÀ DI INTERVENTO
METODI
STRATEGIE PER LA MOTIVAZIONE ALL’APPRENDIMENTO
Lavoro a piccoli gruppi
Guida all’acquisizione
di un corretto e
autonomo metodo di
studio
Articolazione flessibile dei
gruppi
Uso di molteplici metodi
e strategie
Percorsi adeguati ai
diversi stili cognitivi
Problem-solving
Ricerca/azione Cooperative learning
Patto educativo di
corresponsabilità
Valorizzazione degli
interventi e
gratificazione per
contributi anche
piccoli
“Ascolto attivo “ e colloqui
individuali docente-discente
Ristrutturazione della
situazione didattica
(cambiamenti a livello
contenutistico o metodologico)
Studio guidato in
piccolo gruppo
Valorizzazione del curricolo
extrascolastico dell’alunno e delle
sue potenzialità individuali
Problematizzazione
Analisi dell’errore e sua
utilizzazione funzionale
Considerazione dei diversi
stili cognitivi e delle
intelligenze plurime
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- FATTORI DI QUALITA’ -
Con riguardo ai processi di insegnamento/apprendimento, il nostro Istituto persegue i
seguenti fattori qualitativi:
VERIFICHE DELL'APPRENDIMENTO
- verifiche sistematiche, coerenti con gli obiettivi e i livelli dichiarati;
- l’insegnante fa uso di una gamma diversificata di metodi di verifica (test ecc.)
- l’insegnante svolge le verifiche con regolarità e comunica preventivamente agli
allievi i criteri della valutazione.
CLIMA DI CLASSE
- valorizzazione delle potenzialità di tutti gli studenti;
- dialogo costruttivo tra docenti e studenti, fondato sulla fiducia;
- facilitazione della partecipazione attiva degli studenti al dialogo scolastico.
CONDUZIONE DELLA CLASSE
- regole del gioco esplicite;
- coinvolgimento degli studenti nelle procedure di conduzione della classe;
- gestione efficace del tempo e del lavoro quotidiano d’aula.
DIFFERENZIAZIONE E INTEGRAZIONE
- riconoscimento dei diversi bisogni e delle differenze personali dei bambini/ragazzi;
- coinvolgimento attivo di tutti gli allievi.
COMPETENZE DIDATTICHE DELL'INSEGNANTE
- uso di metodologie e strategie didattiche attive e innovative;
- presentazione degli scopi e degli obiettivi di ogni attività;
- problematizzazione dei contenuti.
CONOSCENZE TEORICHE DELL'INSEGNANTE
- l’insegnante dimostra buone conoscenze in ambito pedagogico;
- l’insegnante dà prova di padroneggiare gli epistemi della disciplina insegnata;
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Pag. 26
- l’insegnante mantiene sempre aggiornate le sue pratiche pedagogiche.
PROFESSIONALITA' DELL'INSEGNANTE E CAPACITA' DI RIFLETTERE SU DI ESSA
- collaborazione con i colleghi;
- interesse alla sperimentazione di metodi e contenuti innovativi;
- pratica dell’autovalutazione;
- adozione di comportamenti e atteggiamenti funzionali al “benessere” organizzativo.
PROMOZIONE DI UN APPRENDIMENTO ATTIVO E SVILUPPO DI COMPETENZE
METACOGNITIVE
- attenzione alle strategie metacognitive (riflessione su come apprendere), al vissuto
e alle esperienze concrete;
- promozione di un pensiero di secondo livello (oltre le risposte preconfezionate) e di
un pensiero critico.
- DIVERSITA’ E INTEGRAZIONE -
L’emergere di nuove esigenze e problemi legati alla presenza di alunni disabili e alla crescita del
numero di allievi stranieri, di bisogni educativi speciali e situazioni di disagio scolastico e socio-
familiare pongono alla scuola una domanda di attenzione e la necessità di dare risposte educative
adeguate.
Uno degli obiettivi del nostro Istituto è quello di assicurare a tutti gli allievi pari opportunità di
successo formativo, di piena realizzazione del diritto all’apprendimento e di sviluppo delle
competenze chiave per l’inserimento, come soggetti attivi, nella vita sociale lavorativa (L. n.
53/03; D. Lgs. 76/05 Linee guida sull’integrazione del 4-08-2009, n.4274).
L’I.C. di Prizzi si muove, infatti, nell’ottica della pedagogia dell’inclusione e della cultura
dell’integrazione (Nessuno deve essere lasciato indietro), partendo da una concezione della
diversità, vista come una delle tante dimensioni di ogni persona e non come una “caratteristica”
emarginante.
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Pag. 27
L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’
(Estratto dalle linee guida sull’integrazione)
Particolare importanza, al fine di garantire l’integrazione/inclusione scolastica, valore considerato
fondativo, viene data alla promozione di una serie di iniziative a vantaggio degli alunni con
disabilità (corsi di formazione, programmi di miglioramento del servizio scolastico, progetti,
iniziative per il coinvolgimento dei genitori e del territorio, costituzioni di reti di scuole per obiettivi
concernenti l’inclusione, istituzione del GLH di Istituto.
Per non disattendere mai gli obiettivi dell’apprendimento e della condivisione, la programmazione
delle attività viene realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali, insieme all’insegnante per le
attività di sostegno e definiscono gli obiettivi di apprendimento per gli alunni con disabilità in
correlazione con quelli previsti per l’intera classe.
L’Istituto mette in atto le procedure per attivare, nell'ambito della programmazione integrata, le
necessarie iniziative per rendere effettiva la cooperazione e la corresponsabilità, attraverso il loro
inserimento nel P.O.F., mettendo a disposizione delle famiglie la documentazione relativa, al fine
di consentire loro la conoscenza del percorso educativo concordato e formativo pianificato.
La scuola predispone altresì il fascicolo individuale dell'alunno con disabilità, previsto a partire
dalla Scuola dell’Infanzia al fine di documentare il percorso formativo compiuto nell'iter scolastico,
fascicolo che accompagnerà l’alunno nel passaggio da un grado di istruzione all’altro.
Tutto questo implica:
la concreta assunzione di comportamenti quotidiani, improntati alla piena accoglienza della
diversità, oltre la logica del mero riconoscimento formale dei valori ad essa sottesi;
la creazione di un clima favorevole allo “star bene”, per favorire la partecipazione attiva
alla vita scolastica, extrascolastica e sociale;
il coinvolgimento di tutto il consiglio di classe/interclasse/intersezione per un’analisi
collegiale delle difficoltà/potenzialità di ciascun ragazzo, delle attività di progettazione dei
percorsi formativi e delle relative verifiche;
l’utilizzo della legislazione vigente, vista come risorsa.
In particolare, la nostra scuola attua l’integrazione per il pieno diritto all’apprendimento
di tutti gli allievi, attraverso:
l’attenzione alla persona, alle intelligenze plurime e ai differenti stili cognitivi;
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Pag. 28
la realizzazione di attività formative che coinvolgono l’intera classe;
la flessibilità didattica e organizzativa;
la promozione dell’autonomia di ricerca;
la collaborazione con le famiglie, l’ente locale e l’ASP;
l’educazione interculturale;
le attività di laboratorio, extracurricolari, di recupero e compensazione;
l’utilizzo delle Tic, di sussidi didattici specifici, di schede strutturate e non;
lo studio guidato e i lavori in piccoli gruppi;
le uscite nel territorio, le visite e i viaggi di istruzione;
Al fine di favorire la migliore conoscenza dei bisogni formativi e delle potenzialità degli
allievi disabili, di ricercare idonei percorsi formativi, anche individualizzati, e di
adeguati interventi educativi:
si costituirà ai sensi della normativa vigente il gruppo operativo misto (G.L.I.S.S.) che si
riunisce con sistematica periodicità e il G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) per
affrontare le problematiche degli allievi con Bisogni Educativi Speciali (BES) e con Disturbi
Specifici dell’Apprendimento (DSA) e al fine di elaborare il Piano Annuale dell’Inclusività
(PAI);
si è ricercata la collaborazione con il Comune di Prizzi, l’Azienda Sanitaria Provinciale, il
distretto di Lercara Friddi e il CTRH di zona per la promozione di iniziative atte a favorire
l’apprendimento e l’integrazione degli allievi disabili.
L’Istituto ha aderito ad un accordo di rete con gli istituti scolastici viciniori: IC Giuseppe Reina
di Chiusa Sclafani (Scuola capofila), IC di Bisacquino, DD d”Camillo Finocchiaro Aprile” di
Corleone per la partecipazione ai bandi regionali di cui alla circolare assessoriale (Assessorato
Regionale Istruzione e Formazione Professionale) n. 17 e n. 18 del 04/10/2013
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Pag. 29
- VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE -
Affinché ciascun alunno possa trovare nell’esperienza scolastica una risposta ai propri bisogni,
anche per gli alunni più dotati e motivati allo studio il nostro Istituto ha programmato specifici
interventi che si aggiungono alle iniziative di arricchimento e potenziamento dei singoli Consigli di
classe.
In quest’ottica sono da valutare alcune delle attività di laboratorio/opzionali proposte (giochi
matematici, attività musicale, etc.), nonché attività aggiuntive quali la partecipazione ai Giochi
matematici, a carattere regionale e svolti con il patrocinio dell’Associazione Insegnanti Cultori di
Matematica, e alle Olimpiadi della Matematica, a carattere nazionale, e svolte con il patrocinio
della Università Bocconi di Milano.
- RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA -
Poiché il nostro Istituto ritiene importante la relazione con le famiglie per il conseguimento delle
finalità educative e didattiche proposte, sono state messe a punto diverse opportunità per il
coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica e nei percorsi di formazione.
Lo scopo è quello di promuovere atteggiamenti di fiducia nei confronti della scuola e di ampliare e
qualificare i rapporti di collaborazione, sostenendo e valorizzando il ruolo dei genitori, per meglio
fronteggiare le difficoltà connesse alla crescita dei ragazzi e favorire il successo scolastico.
Oltre alla presenza istituzionale dei genitori nei Consigli di Classe e nel Consiglio di
Istituto, la scuola s’impegna a favorire i rapporti e il dialogo con le famiglie attraverso:
incontri individuali coi docenti;
ricevimenti settimanali;
ricevimenti generali, con la presenza di tutti i docenti della classe/interclasse/intersezione;
incontri informali e/o su richiesta della famiglia o del docente;
incontri individuali col Dirigente scolastico;
assemblee e riunioni;
comunicazioni/informazioni, attraverso circolari, avvisi, lettere, sito web, e-mail, etc.
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Pag. 30
Nel concreto sono previste:
presentazione e illustrazione dell’offerta formativa, tramite incontri e depliant;
coinvolgimento nella scelta del tempo scuola;
divulgazione delle iniziative di formazione intraprese.
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5 - AZIONI DI MONITORAGGIO, VERIFICA, VALUTAZIONE
- LE VIE DELLA VALUTAZIONE -
La scuola dell’autonomia (art. 21, L. n. 59/97 e D.P.R. n. 275/99) implica un modello
organizzativo in cui sono aumentati gli spazi relazionali, decisionali e di flessibilità; un modello
molto lontano da quello accentrato e burocratico del passato, più attento agli adempimenti formali
e meno ai risultati sostanziali.
Il riconoscimento dell’autonomia scolastica, elevata a rango costituzionale dalla legge di Rif. cost.
n. 3/2001, sicuramente comporta una maggiore responsabilità per gli operatori scolastici e, in
modo particolare, per il Dirigente scolastico, chiamato a rendere conto della qualità del servizio
che dirige. Tutto questo presuppone, da parte di tutte le componenti scolastiche, la cultura della
partecipazione attiva e responsabile e l’adozione di uno stile professionale basato sulla logica
dell’autoanalisi/autovalutazione e dell’ accountability.
Per queste ragioni le norme sull’autonomia implicano contemporaneamente la necessità della
pratica della valutazione, vista come via per la qualità, via per il miglioramento dell’offerta
formativa e via per la formazione.
La scuola dell’autonomia può percorrere tante strade e può utilizzare tanti strumenti per realizzare
la sua mission: nel suo cammino, ogni tanto deve fermarsi, per valutare se il percorso è adeguato
e se la via intrapresa è quella che la condurrà all’attuazione delle sue finalità.
Riflettere su quanto realizzato ed eventualmente raddrizzare il percorso, focalizzare ciò che va
incrementato, cambiato o migliorato, senza mai perdere di vista la meta, le finalità istituzionali,
proprie del sistema di istruzione e formazione, nell’ottica del miglioramento continuo, diventa
allora fondamentale.
Ciò presuppone un cambiamento di prospettiva culturale che deve tradursi in pratica professionale
e in prassi.
La scuola dell’autonomia proprio perché non risponde a logiche rigide, stabilite dall’alto, compie
fondamentali azioni valutative, interne ed esterne, degli apprendimenti e del servizio reso, tutte
però finalizzate ad un unico scopo: il miglioramento continuo dell’offerta formativa, attraverso
opportune correzione delle criticità.
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RIFERIMENTI NORMATIVI
D.P.C.M. del 7.6.1995, carta dei servizi
Legge delega n. 59/1997, art. 21
D.P.R. n. 275/1999, Regolamento dell’Autonomia
Consiglio Europeo – Lisbona 2000 - 1° obiettivo: miglioramento della qualità e dell’efficacia
dei sistemi di istruzione e formazione dell’U.E.
Legge di riforma n. 53/ 2003, art. 3
Linee guida per la scuola di qualità del 7.11.2003;
D.Lgs. n. 286/2004, Istituzione del servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di
istruzione e di formazione e riordino dell’INVALSI
D.P.R. n. 122 del 22-06-2009.
- LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO-
Ai sensi del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122, la valutazione è espressione dell'autonomia
professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale,
nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una
valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo
periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive
modificazioni.
La verifica valuta il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati, il processo di
apprendimento, il comportamento, il rendimento scolastico complessivo degli alunni e
l’acquisizione delle competenze. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e
attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di
autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo
formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia
di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio Europeo con la
raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.
Nel nostro Istituto la valutazione del processo formativo, dei risultati e del comportamento
assume un ruolo centrale nell’esperienza scolastica di ciascun allievo. Viene data adeguata
funzionalità agli strumenti e alle modalità in uso (voti, scrutini, prove oggettive, verifiche,etc.) e
alle nuove opportunità (rilevazioni Invalsi, certificazione delle competenze) per accompagnare in
modo trasparente e coerente il percorso di ogni singolo alunno.
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La valutazione è oggettiva, trasparente ed effettuata sulla base di criteri comuni, stabiliti a livello
collegiale, coerenti con quanto previsto dal P.O.F.
Essa va comunicata e motivata per le prove orali, documentata e comunicata in tempi brevi per le
prove scritte. Solo così la verifica potrà avere una funzione regolativa e correttiva sia per l’allievo
che per l’insegnante ed essere uno stimolo per colmare le lacune e apprendere.
I fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale sono:
il metodo di studio utilizzato;
l’impegno, l’interesse e la partecipazione alle attività scolastiche;
la frequenza;
la comparazione tra gli esiti conseguiti e i livelli di partenza;
le capacità;
la situazione personale (eventuali difficoltà di salute, di relazione, etc.).
Fasi delle verifiche per la valutazione:
a) iniziale/ex ante
E’ volta a rilevare le capacità/abilità dell’allievo e ad accertare ciò che l’alunno sa fare nella fase
iniziale del percorso formativo. E’ punto di partenza fondamentale per la ricerca delle strategie
metodologiche più rispondenti allo stile cognitivo dell’allievo e favorirne l’apprendimento.
Strumenti:
prove di ingresso;
osservazioni sistematiche.
b) in itinere/intermedia (infraquadrimestrale)
Tende a rilevare le difficoltà e a potenziare le capacità. Ha lo scopo di modificare/correggere i
percorsi formativi proposti.
Indicatori:
uso di lessico adeguato e specifico nelle discussioni/narrazioni di eventi, figure, opere
d’arte, fenomeni, etc.;
individuazione delle informazioni fondamentali;
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individuazione delle fasi essenziali di un procedimento;
contestualizzazione di un evento, di un fenomeno, di un problema, etc.
c) quadrimestrale/sommativa
Ha lo scopo di verificare il raggiungimento degli obiettivi e di valutare gli esiti formativi raggiunti.
Indicatori:
padronanza della lingua italiana;
comprensione e interpretazione di testi e messaggi;
riconoscimento dell’esistenza di situazioni problematiche e loro risoluzione;
osservazione, raccolta di dati, fonti, informazioni, etc.; loro selezione, classificazione e utilizzazione per elaborare e riorganizzare le conoscenze.
Strumenti di verifica/valutazione(Scuola Primaria)
Strumenti per la valutazione dell'alunno sono:
- verifiche in itinere e sommative
- verifiche scritte, pratiche e grafiche
- verifiche orali (interrogazioni, conversazioni, esposizioni orali)
- verifiche di conoscenze ed abilità motorie
Gli strumenti strutturati di valutazione saranno costantemente accompagnati da una osservazione
attenta e mirata dei comportamenti relazionali in situazioni di apprendimento e di produzione e in
situazioni formali o informali.
La valutazione dei singoli alunni è competenza specifica delle singole équipe pedagogiche che, per
la scuola primaria corrispondono al gruppo docente della classe, per la scuola media al Consiglio di
Classe (sola componente docenti).
Ove assegnato, dell’équipe pedagogica fa parte anche l’insegnante di sostegno a pari titolo.
Le operazioni di scrutinio, nonché degli esami di licenza media dovranno essere concluse entro il
30 giugno 2015.
L’Istituto partecipa alla valutazione esterna a cura dell’lNVALSI sia per la scuola primaria che
secondaria di 1° grado e della prova Invalsi all’interno dell’esame di fine primo ciclo, ed analizza i
dati del rapporti forniti dall’Istituto Nazionale.
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Pag. 35
Il Collegio adotta la seguente griglia di corrispondenza fra livelli di apprendimento e voti.
Descrittore Voto
Le conoscenze risultano molto ampie, articolate ed approfondite.
L'alunno sa applicare quanto appreso in modo sempre ottimale.
L'alunno mostra una piena autonomia* che gli consente una personale
rielaborazione di contenuti e procedure.
10
Le conoscenze risultano complete e approfondite.
L'alunno sa applicare quanto appreso in modo quasi sempre ottimale.
L'alunno dimostra una completa autonomia*.
9
Le conoscenze risultano complete.
L'alunno sa applicare in modo appropriato quanto ha appreso.
L'alunno dimostra una autonomia* quasi sempre completa.
8
Le conoscenze risultano abbastanza complete.
L'alunno sa applicare in modo generalmente adeguato quanto appreso.
L'alunno dimostra una discreta autonomia*.
7
Le conoscenze risultano acquisite in modo sufficiente.
L'alunno sa applicare quanto appreso in/a semplici situazioni didattiche.
L'alunno mostra una parziale autonomia*.
6
Le conoscenze risultano frammentarie.
L'alunno sa applicare con difficoltà quanto appreso.
L'alunno dimostra una limitata autonomia*.
5
Le conoscenze sono incerte.
L’alunno,anche se guidato, rivela difficoltà nelle applicazioni.
L’alunno dimostra una scarsa autonomia*.
4/1
(*) Autonomia di lavoro nelle discipline.
Criteri di valutazione del comportamento
I criteri di valutazione sono la frequenza alle lezioni e alla modalità di interazione con i compagni, i
docenti e il più generale contesto educativo. Gli elementi nella valutazione del comportamento
degli alunni in ambito scolastico sono:
interesse e impegno nella partecipazione alle proposte didattiche;
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collaborazione verso compagni e adulti;
rispetto delle persone, dell'ambiente scolastico e del patto educativo.
Il comportamento degli allievi viene valutato secondo i seguenti parametri:
Descrittore Voto
a) ottimo rispetto delle regole
b) comportamento molto collaborativo
c) vivace interesse ed originale partecipazione alle proposte
d) regolare e proficuo svolgimento delle consegne scolastiche
e) ruolo propositivo all'interno della classe
ottimo
a) pieno rispetto delle regole
b) comportamento collaborativo
c) vivo interesse e partecipazione alle proposte
d) regolare svolgimento delle consegne scolastiche
e) ruolo positivo all'interno della classe
distinto
a) buon rispetto delle regole
b) comportamento prevalentemente collaborativo
c) adeguati interesse e partecipazione alle proposte
d) generalmente regolare svolgimento delle consegne scolastiche
e) ruolo in genere positivo all'interno della classe
buono
a) sufficiente rispetto delle regole
b) comportamento discontinuo
c) incostanti interesse e partecipazione alle proposte
d) generalmente incerto svolgimento delle consegne scolastiche
e) ruolo in genere problematico all'interno della
classe
sufficiente
a) faticoso o mancato rispetto delle regole
b) comportamento inadeguato
c) scarsi interesse e partecipazione alle proposte
d) incerto o mancato svolgimento delle consegne scolastiche
e) ruolo problematico all'interno della classe
non sufficiente
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Pag. 37
Strumenti di verifica/valutazione(Scuola Secondaria di Primo grado)
I docenti faranno ricorso a varie tipologie di verifiche scritte e orali.
Le verifiche comuni a tutte le discipline saranno: interrogazione, discussione, dibattito, dialogo,
relazione, intervento spontaneo o guidato, prove strutturate.
Le verifiche scritte, almeno tre per quadrimestre (due per lingua straniera Francese), saranno
diverse per singola disciplina come di seguito riportato:
- Italiano: Testi descrittivi, narrativi, argomentativi, autobiografici; temi di attualità; prove
strutturate anche grammaticali, stesura di una relazione;
- Lingua straniera inglese: dettato, comprensione del testo, riassunto di semplici brani,
esercizi di grammatica, prova strutturata e semistrutturata;
- Lingua straniera francese: dettato, comprensione del testo, riassunto di semplici brani,
esercizi di grammatica, prova strutturata e semistrutturata;
- Matematica: test, risoluzione di situazioni problematiche, mappe e prove strutturate;
Criteri di valutazione
Al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei Consigli di Classe, il Collegio dei docenti ha
definito i seguenti criteri per stabilire coerenza tra giudizi e voti decimali :
Voto Descrittore Voto Descrittore
10
Ha una conoscenza approfondita e completa
6
Ha una conoscenza semplice e corretta
Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove in modo autonomo e creativo Sa in genere applicare le conoscenze in situazioni analoghe
Rielabora le conoscenze in modo originale, dimostrando significative capacità
Acquisisce le conoscenze in modo poco organizzato
Si esprime con linguaggio ricco e appropriato Si esprime con linguaggio sufficientemente corretto
Partecipa in modo critico e costruttivo Partecipa in modo interessato, ma poco attivo
Lavora in modo proficuo, autonomo e responsabile Lavora in modo regolare, ma poco approfondito
9
Ha una conoscenza valida e precisa (pertinente)
5
Ha una conoscenza superficiale
Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove con sicurezza e autonomia Se guidato sa in genere applicare le conoscenze in situazioni analoghe
Rielabora le conoscenze in modo originale Acquisisce le conoscenze in modo impreciso
Si esprime con linguaggio appropriato (organico) Si esprime con linguaggio improprio (inadeguato)
Partecipa in modo attivo e proficuo Partecipa in modo incostante
Lavora in modo ordinato, autonomo e puntuale Lavora in modo discontinuo
8
Ha una conoscenza completa e corretta
4
Ha una conoscenza incerta
Sa applicare le conoscenze in situazioni nuove in modo autonomo Anche se guidato rivela difficoltà nelle applicazioni
Assimila le conoscenze con sicurezza Acquisisce le conoscenze in modo disorganico
Si esprime con linguaggio chiaro e corretto Si esprime con linguaggio improprio
Partecipa in modo attivo e con serietà Partecipa in modo incostante
Lavora in modo costante e autonomo Lavora in modo approssimativo e saltuario
7
Ha una conoscenza lineare e corretta
1-3
Ha una conoscenza lacunosa
Sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe in modo autonomo Anche se guidato rivela notevoli difficoltà nelle applicazioni
Assimila le conoscenze in modo agevole (abbastanza sicuro) Acquisisce le conoscenze in modo difficoltoso (frammentario)
Si esprime con linguaggio abbastanza chiaro e corretto Si esprime con linguaggio scorretto
Partecipa in modo serio e regolare Partecipa in modo passivo e disinteressato
Lavora in modo costante Lavora in modo disordinato e inadeguato
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Criteri di valutazione del comportamento
Il comportamento degli allievi viene valutato secondo i seguenti parametri:
Voto Descrittore Voto Descrittore
10
Ha notevole rispetto di se e degli altri e riconosce la validità delle norme che regolano il vivere civile
7
Rispetta se stesso, gli altri e le norme che regolano il vivere civile
Fa proprie le norme, le regole, i diritti e i doveri con consapevolezza e utilizza comportamenti coerenti in modo scrupoloso per una migliore
convivenza
Fa proprie le norme, le regole, i diritti ed i doveri se richiamato, e non sempre utilizza in modo positivo comportamenti coerenti per una
migliore convivenza civile
Interagisce in vari contesti e con chiunque, senza pregiudizi E’ disponibile ad interagire in vari contesti e con chiunque
9
Rispetta se stesso e gli altri ed è consapevole delle norme che regolano il vivere civile
6
Rispetta se stesso, e solo su sollecitazioni scritte e verbali, gli altri e le norme che regolano il vivere civile
Fa proprie le norme, le regole, i diritti ed i doveri spontaneamente e utilizza comportamenti coerenti in modo propositivo per una migliore convivenza
civile
Richiamato, e solo in alcune situazioni, fa proprie le norme, le regole, i
diritti e i doveri
Interagisce in vari contesti e con chiunque in modo equilibrato Solo se motivato interagisce in alcuni contesti
8
Rispetta se stesso, gli altri e le norme che regolano il vivere civile 5
4
3
La valutazione inferiore a 6/10 attribuita dal Consiglio di Classe deve
scaturire da un attento e meditato giudizio complessivo adeguatamente motivato e verbalizzato nei diversi momenti valutativi
Fa proprie le norme, e regole, i diritti e i doveri e utilizza in modo
responsabile comportamenti coerenti per una migliore convivenza civile
Interagisce in vari contesti e con chiunque, in modo positivo
Criteri di ammissione alla classe successiva
L’alunno viene ammesso alla classe successiva o all’esame di Stato qualora abbia
riportato una valutazione non inferiore a 6/10 in tutte le discipline compreso il
comportamento.
Hanno diritto allo scrutinio finale, ai sensi dell’art.14 comma 7 del D.P.R. 122/2009,
gli alunni che non superano il tetto massimo di assenze previsto dalla normativa,
come dal seguente prospetto:
Classi Ore settimanali Ore annuali
(x 33 settimane)
Ore di assenza consentite
(25% totale ore
Tempo prolungato 36 1188 297
Vengono conteggiate anche le ore di assenza derivanti da ingressi in ritardo ed uscite anticipate.
Qualora il tetto massimo consentito venisse superato, verranno prese in considerazione dal
consiglio di classe le deroghe previste dal suddetto D.P.R. e deliberate dal Collegio dei Docenti con
delibera n. 9 del Verbale n. 3 del 01/10/2013, relative alle seguenti motivazioni straordinarie:
- Motivi di salute certificati;
- I motivi di studio (Conservatorio di musica, gruppi sportivi) debitamente documentati
tramite i canali istituzionali;
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Valutazione delle competenze
La certificazione delle competenze è prevista dal Decreto legislativo n. 59/2004 e dal D.P.R.
n.275/1999.
Essa viene rilasciata, in prima istanza, al termine del quinquennio della Scuola Primaria e, dopo
avere ultimato il percorso della Scuola Secondaria di primo grado, in seguito al superamento
dell'Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.
Le competenze chiave, inerenti l'istruzione e la formazione iniziale dei giovani, come esplicitato
nel documento della Commissione Europea "Raccomandazione del Parlamento Europeo e del
Consiglio, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente. Bruxelles 2005", sono
intese come <<la combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto, (...) di
cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva,
l'inclusione sociale e l'occupazione>>.
La certificazione descrive, attraverso indicatori chiari ed essenziali, le competenze disciplinari e
quelle trasversali che l’alunno ha acquisito al termine del primo ciclo di istruzione.
Le prime sono relative alle discipline previste dal corso di studi, mentre le competenze trasversali
sono quelle interpersonali, interculturali e sociali, legate all'ambito formativo globale di ogni
alunno, come "Costruzione del sé", "Imparare ad imparare", "Relazionalità" e "Competenza
civica". Esse comprendono l'abilità di diagnosi, di relazione, di problem solving, di decisione e, in
generale, quelle caratteristiche personali che sono ormai ritenute essenziali al fine di produrre la
trasformazione di un sapere in un comportamento efficace.- -----..
La valutazione delle competenze disciplinari e trasversali viene effettuata sulla base di precisi
descrittori per livelli di accertamento, a seconda che le suddette competenze siano acquisite in
modo:
organico
soddisfacente
essenziale
incerto e/o confuso
pertanto essa appare quanto mai trasparente e soprattutto coerente con i risultati realmente
ottenuti dagli alunni.
L’Articolo 8 del D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 prevede, infine, che nel primo ciclo
dell’istruzione, le competenze acquisite dagli alunni siano descritte e certificate al termine della
scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate
anche da valutazione in decimi, ai sensi dell’articolo 3, commi 1 e 2, del decreto-legge.
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- VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ E DEI PROGETTI DI ISTITUTO AVVIATI -
A questo scopo è stato messo a punto nel nostro Istituto un sistema di controllo per verificare in
itinere ed ex post, lo svolgimento dei compiti formalmente assegnati ai docenti funzioni
strumentali e ai docenti referenti dei progetti e delle varie commissioni di lavoro e lo stato di
avanzamento delle attività/progetti rispetto alle modalità e ai tempi previsti.
Sono utilizzati strumenti quali il diagramma di Gantt, modelli appositamente predisposti, incontri
operativi dei gruppi di lavoro, azioni di coordinamento a cura del docente funzione strumentale
e/o referente per gli opportuni collegamenti con il Dirigente scolastico, il gruppo di lavoro, i
consigli di classe/interclasse/intersezione, riunioni periodiche aperte alle figure di volta in volta
interessate al confronto e agli argomenti oggetto della riunione per la verifica delle iniziative
programmate e degli interventi attuati, relazioni finali a cura dei docenti referenti.
Per valutare l’efficacia del lavoro svolto saranno utilizzati i seguenti indicatori:
condivisione e conoscenza delle attività, da parte di tutte le componenti della scuola;
numero di obiettivi raggiunti su quelli previsti;
basso scostamento tra previsione di spesa e consuntivo di attività/progetto;
assenza di rilievi da parte dei revisori dei conti;
numero di prodotti didattici realizzati;
grado di partecipazione alle attività.
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Pag. 41
- VALUTAZIONE ESTERNA -
Effettuata dall’INVALSI, riguarda sia la valutazione degli apprendimenti sia la valutazione del
sistema scolastico nella scuola dell’autonomia.
- AUTOANALISI/AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO -
La consapevolezza dell’importanza e della valutazione nella scuola dell’autonomia e della necessità
di sottoporre il servizio scolastico a valutazione, in quanto servizio reso alla persona, sono
presupposti fondamentali, per promuovere l’avvio dall’interno, dal “basso”, di un percorso di
autovalutazione come primo passo per lo sviluppo di una solida e sistematica cultura della
valutazione.
Il percorso di autovalutazione non si baserà sulla logica del “tutto e subito” ma procederà
gradualmente e con il coinvolgimento progressivo di tutto il personale docente e A.T.A., per un
presa di coscienza condivisa delle problematiche emerse e/o emergenti e per l’adozione di
pratiche professionali basate sulla rielaborazione critica delle prassi esistenti.
A tale scopo potrà essere utile:
assumere la qualità come valore e come fattore strategico di lungo termine
dell’organizzazione scolastica, creando le condizioni favorevoli alla ricerca delle migliori
soluzioni;
interrogarsi preventivamente sulle modalità più opportune da seguire, per affrontare il
problema in modo sistemico e tale da favorire la rimozione delle cause e l’assunzione di
decisioni, non basate su logiche autoreferenziali, ma prese in funzione del miglioramento
continuo dell’ organizzazione;
gestire il collegio come ambiente formativo, come luogo per negoziare significati, rafforzare
il riconoscimento e l’esplicazione del ruolo e delle responsabilità di ciascuno nell’ottica
autovalutativa;
agire sulle motivazioni intrinseche delle persone, attraverso l’ascolto dei diversi punti di
vista e il confronto e creando le condizioni atte a indurle alla riflessione consapevole, a
porsi in atteggiamento positivo verso i cambiamenti, a mettersi in discussione;
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Pag. 42
esercitare la leadership diffusa, facendo emergere le potenzialità delle risorse umane,
accrescendo il loro senso di appartenenza all’organizzazione, motivandole,
responsabilizzandole, valorizzando le competenze professionali, coinvolgendole,
attribuendo incarichi, promuovendo attività formative, dando fiducia.
Nella prima fase, il percorso va visto come risorsa per ricercare informazioni sulle cause dei
problemi, per analizzare e confrontarsi sulle condotte professionali, apprendere dall’esperienza e,
attraverso momenti di feedback, rivedere le proprie scelte.
Ciò implica una direzione partecipativa, una pianificazione degli interventi e un processo
sistematico di monitoraggio e valutazione a supporto delle decisioni da assumere e della
regolazione continua del piano di miglioramento.
A tal fine può essere efficace pianificare gli interventi e individuare strumenti di misurazione e
valutazione dei risultati, tesi anche al rilevamento dell’analisi costi/benefici.
In particolare, si può attivare un piano P.D.C.A. (pianificare, fare, controllare, agire)
per:
analizzare il contesto, esplicitare l’ambito, oggetto del miglioramento. Per la ricerca
collegiale delle cause si potrà utilizzare il diagramma causa-effetto di Ishikawa;
definire meglio, con il supporto dei fatti e dei dati emersi, il problema e fissare gli obiettivi
da conseguire e la scadenza;
diagnosticare il problema, stabilire le priorità, raccogliere le proposte di miglioramento,
valutarle, sceglierle e realizzarle. Perché ogni azione intrapresa si traduca nel cambiamento
voluto è importante coinvolgere attivamente i docenti proponendo, per esempio, un
brainstorming collettivo su ogni nodo problematico segnalato.
Essendo, inoltre, il percorso finalizzato al controllo e al miglioramento continuo
dell’organizzazione, è necessario monitorare e misurare il processo di cambiamento
attraverso strumenti di controllo, atti a:
fornire, in modo tempestivo, informazioni attendibili sui processi avviati;
rilevare gli eventuali scostamenti tra obiettivi e risultati conseguiti e rimuovere eventuali
cause che li hanno determinati;
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Pag. 43
valutare l’efficienza e l’efficacia del processo e delle scelte;
analizzare, in Collegio, i dati dei monitoraggi per la valutazione delle decisioni assunte e, in
caso di esito positivo, standardizzare le procedure seguite.
Per il monitoraggio e il controllo del percorso possono essere utilizzati i seguenti
indicatori:
numero dei docenti che accettano gli incarichi;
percentuale di soddisfazione del personale, rispetto ai compiti attribuiti;
percentuale di condivisione delle decisioni (delibere all’unanimità);
percentuale di obiettivi raggiunti su obiettivi previsti;
numero di formazione pro-capite, per docente.
Per il controllo di gestione possono essere tenuti sotto controllo i seguenti indicatori:
realizzazione economica del P.O.F.;
basso scostamento fra previsione di spesa e consuntivo delle singole attività previste;
indagini sulla soddisfazione degli utenti interni/esterni rispetto alle attività
amministrative/gestionali;
risorse finanziarie utilizzate per migliorare la funzionalità delle attrezzature ed elevare il
grado di sicurezza degli edifici;
approvazione di spese e procedure di spesa da parte dei revisori dei conti.
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6 - RISORSE UMANE E STRUMENTALI-
RISORSE UMANE E PROFESSIONALI
ALUNNI
DIRIGENTE SCOLASTICO
DOCENTI
ESPERTI ESTERNI
RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI
E ASSOCIAZIONI
DIRETTORE S.G.A PERSONALE A.T.A.
GENITORI
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ORGANIGRAMMA
Anno Scolastico 2013-2014
Dirigente scolastico
Pulselli Francesco Paolo
Collaboratore Vicario
Pecoraro Salvatore
Collaboratore
Marretta Antonina
Docenti coordinatrici di plesso
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di I grado
Leto Barone Maria
Lo Bue Maria Concetta
Cognata Rosalia - Fucarino Angela
Docenti Funzioni Strumentali
Area 1: innovazione tecnologica,
dematerializzazione e gestione del sito web
dell’istituto
Area 3:supporto all’innovazione, valutazione alunni
e di sistema – I.N.V.A.L.S.I.
Area 4:coordinamento e documentazione didattica
delle attività curricolari ed extrascolastiche e
supporto al lavoro dei docenti
Area 5:supporto alle politiche di inclusione
Campidoglio Rosa Anna
Crapisi Vincenza
Mistretta Domenico
Tuzzolino Carolina
Mancuso Adele
Cincimino Gaspare
Comitato di valutazione
Membro effettivo
Membro effettivo
Membro supplente
Nicoletta Puzzillo Maria
Lo Bue Rosalia
Zito Giovanna
Responsabili materiale didattico ed audiovisivo
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di I grado
Leto Barone Maria
Crapisi Vincenza
Raimondi Carmelo
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Responsabile aula informatica
Scuola Primaria (responsabile del carrello mobile)
Scuola Secondaria di I grado
Nicoletta Puzzillo Maria
Fucarino Angela
Valutazione dei processi di apprendimento
(OCSE-PISA)
Coordinatore referente:
Docente referente Scuola Secondaria:
Responsabili:
Responsabile della biblioteca
Scuola Primaria
Scuola secondaria di I grado
Fucarino Felicia
LABORATORIO SCIENTIFICO
Responsabile scuola secondaria di I grado
Macaluso Giuseppa
LABORATORIO LINGUISTICO
Responsabile scuola primaria
Alesci Angela
LABORATORIO ARTISTICO
Responsabile scuola secondaria di I Grado
Pecoraro Salvatore
LABORATORIO MUSICALE
Responsabile scuola secondaria di I grado
Vallone Salvatore
INVALSI
Referente F.S.
Tuzzolino Carolina
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Monitoraggio/valutazione/prove scritte - Secondaria
+Primaria
Progetto Ed. alla legalità
Referente
Azzinnari Francesca
Predisposizione orari e pianificazione laboratori
Scuola secondaria di I grado
Scuola Primaria
Cognata Rosalia, Fucarino Angela, Pecoraro
Salvatore
Lo Bue Maria Concetta
Marretta Antonina
Pecoraro Antonina
Pecoraro Maria Grazia
Istituto Comprensivo Statale di Prizzi
Pag. 48
Centro Eda
Referente
Marretta Antonina
Progetto visite guidate viaggi di istruzione,
attività extrascolastiche
Referente docente F.S.
Docenti accompagnatori per un giorno
Docenti accompagnatori per più giorni
Mancuso Adele –
n. 30
n.15
Progetto accordo di rete
Referente
Progetto ed. alla salute e all’ambiente
Referente
Responsabile
Responsabile
Progetto educazione stradale
Referente
Commissione Baby Consiglio comunale
Referente
Responsabile
Progetto inclusione
Referente F.S.
Responsabile Scuola Primaria
Cincimino Gaspare
Agrò Maria
Progetto recupero
Ufficio di Presidenza
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Pag. 49
Progetto Accoglienza
Ufficio di Presidenza
Commissione continuità/orientamento
Membri
Progetto Decoro e arredo
(Ambienti accoglienti e sicuri)
Referente
Responsabile
Progetto ampliamento dell’offerta formativa
Referente-responsabile scuola secondaria
Responsabile scuola primaria
Responsabile scuola Infanzia
Attività aggiuntive di lingua inglese e
potenziamento del curricolo verticale di italiano e
matematica
Cura del sito scolastico
Manifestazioni scolastiche, visite ambientali nel
territorio
Giochi matematici:
Referente
Accompagnatori
Pecoraro Salvatore
Marretta Antonina
Leto Barone Maria
Campidoglio, Crapisi , Mistretta (F.S.)
Mancuso (F.S.)
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Pag. 50
DIPARTIMENTI DISCLIPLINARI
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Dipartimento Linguistico
CLASSI PRIME
CLASSI SECONDE
CLASSI TERZE
Francaviglia,Fucarino,Azzinnari,Giamporcaro
Francaviglia,Petralia,Azzinnari,Giamporcaro
Mistretta, Petralia, Sparacio.
Dipartimento Matematico
CLASSI PRIME
CLASSI SECONDE
CLASSI TERZE
Dente, Macaluso, Perconti
Cognata, Dente
Cognata, Macaluso, Perconti
Dipartimento Inglese
CLASSI PRIME
CLASSI SECONDE
CLASSI TERZE
Dipartimento Francese
CLASSI PRIME A-B-C
CLASSI SECONDE A-B
CLASSI TERZE A-B-C
Raimondi Carmelo – Milazzo Maria
Raimondi Carmelo
Raimondi Carmelo
Dalessandro Filippa
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Dipartimento Arte
CLASSI PRIME A-B-C
CLASSI SECONDE A-B
CLASSI TERZE A-B-C
Pecoraro Salvatore
Dipartimento Tecnologico
CLASSI PRIME A-B-C
CLASSI SECONDE A-B
CLASSI TERZE A-B-C
Compagno Anna Maria
Dipartimento Musica
CLASSI PRIME A-B-C
CLASSI SECONDE A-B
CLASSI TERZE A-B-C
Vallone – Raineri
Raineri
Vallone - Raineri
Dipartimento Scienze Motorie
CLASSI PRIME A-B-C
CLASSI SECONDE A-B
CLASSI TERZE A-B-C
Sostegno
CLASSE I A
CLASSE I B
CLASSE III B
CLASSE III C
Diliberto Gioacchino
Militello Silvana
Campagna Angelo
Campagna Angelo - Cincimino Gaspare
Cincimino Gaspare
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ALUNNI REFERENTI DI CLASSE
CLASSE
NOMINATIVI ALUNNI
MEMBRI EFFETTIVI
MEMBRI SUPPLENTI
1A Milazzo Alessandra – Orlando Maria Chiara Rizzuto Vincenzo – Vallone Alessio
2A Marretta Marilena – Raimondi Matteo Vaiana Serena – Canzoneri Riccardo
3A Oiazza Marianna – Pecoraro Eleonora Altieri Dario – Ferrara Giovanni
1B Amato Andrea – Vallone Luca Canzoneri Raffaele – De Luca Francesco
2B D’Angelo Giorgia – Petralia Domenico Lercara Sofia – Alongi Marco
3B Fucarino M. Carmelina – Tessitore Martina Mercadante Filippo – Ferrara Sandro
1C Giulio Cavallaro – Fucarino Alex Sparacio Giorgia – Campagna Giada
3C Marsala Chiara – Francaviglia Riccardo Amato Valeria – Lodato Giuseppe
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COORDINATORI E SEGRETARI DEI CONSIGLI DI CLASSE
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Classe Coordinatore Segretario
I A Macaluso Giuseppa Milazzo Maria
II A Francaviglia Antonietta Raimondi Carmelo
III A Mistretta Domenico Perconti Francesca
I B Fucarino Angela Azzinnari Francesca
II B Cognata Rosalia Di Liberto Gioacchino
III B Sparacio Carmela Dalessandro Filippa
I C Dente Caterina Pecoraro Salvatore
III C Petralia Stefania Compagno Anna Maria
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SCUOLA DELL’INFANZIA: INTERSEZIONE
Coordinatore di Intersezione Segretario
Leto Barone Maria Chillura Angela
SCUOLA PRIMARIA: INTERCLASSE
Classe Coordinatore di Interclasse Segretario
I Comparetto Caterina Nicoletta Puzzillo Maria
II Prestianni Vincenza Crapisi Vincenza
III Ilardi Antonina Lo Bue Rosalia
IV Spicola Rosina Tuzzolino Carolina
V Pecoraro Maria Grazia Lo Bue Maria Concetta
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SCUOLA PRIMARIA: EQUIPE PEDAGOGICA
Classe Coordinatore di equipe Segretario
I A Comparetto Caterina Vallone Francesca
II A Prestianni Vincenza Fucarino Felicia
III A Ilardi Antonina Campidoglio Anna Rosa
IV A Marretta Antonina Tuzzolino Carolina
V A Pecoraro Maria Grazia Pecoraro Antonina
I B Nicoletta Puzzillo Maria Zito Giovanna
II B Crapisi Vincenza Lo Bue Rosalia
III B Zito Giovanna Agrò Maria
IV B Spicola Rosina Lo Bue Maria Concetta
V B Lo Bue Maria Concetta Spicola Rosina
I C La Porta Franca Crapisi Vincenza
COMPITI DEL DOCENTE COORDINATORE
Il Coordinatore è tenuto a:
presiedere per tutto l’anno scolastico 2014/2015 il Consiglio di Intersezione, Interclasse, Equipe in assenza del D.S.;
controllare mensilmente, in collaborazione con la segreteria, le assenze, i ritardi e le uscite
anticipate degli alunni e, se necessario, contattare le famiglie in caso di inadempienze, nonché
informare il D.S.;
segnalare le situazioni anomale;
predisporre tutto il materiale necessario per le operazioni di scrutinio, adozione libri di testo, etc;
consegnare le schede informative di metà e fine quadrimestre; verificare che i verbali siano correttamente compilati, firmati e consegnati nel rispetto dei tempi previsti;
informare e convocare i genitori degli alunni in difficoltà, sentito il parere dei docenti della
classe;
tenere rapporti con i rappresentanti dei genitori della classe, chiedere e promuoverne il contributo;
organizzare la convocazione, previa segnalazione al D.S. del Consiglio di Classe in seduta straordinaria;
riferire sistematicamente le informazioni avute dalla dirigenza e dalle famiglie e fare da tramite
e/o proporre soluzioni su situazioni di disagio, incomprensioni, problemi di apprendimento
degli alunni ecc.
essere punto di riferimento per i docenti del proprio Consiglio di Classe, e per i Docenti funzione strumentale, mediatore delle istanze di ciascun docente, garante del funzionamento del
consiglio di classe;
coordinare e disciplinare tutte le iniziative didattiche (visite culturali, attività extrascolastiche, partecipazione a progetti curriculari) deliberate in seno al Collegio docenti, al Consiglio di
Classe o presentate nel POF;
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relazionare al Dirigente, in merito al profitto, motivazione, comportamenti degli studenti,
attività educative e formative del Consiglio di Classe, uscite didattiche, visite guidate, ecc.
coordinare le attività relative alla compilazione delle griglie per pianificare i corsi di recupero e promuovere la valorizzazione di eventuali eccellenze su segnalazione dei docenti;
rilevare i bisogni e i problemi delle famiglie, nei limiti del rispetto della privacy e garantire il flusso delle informazioni;
curare, con il contributo attivo dei colleghi di classe, le relazioni con le famiglie e gli studenti;
diffondere la conoscenza dei regolamenti interni d’istituto e promuoverne l’osservanza e
l’applicazione, promuovere la partecipazione degli studenti alla vita scolastica in tutte le attività
proposte.
COMPITI DEL DOCENTE SEGRETARIO
compilare i verbali di tutte le riunioni;
coadiuvare il Coordinatore nell’espletamento dei compiti affidati;
sostituire il coordinatore in caso di assenza dello stesso durante il Consiglio di Classe;
collabora con il docente coordinatore per il buon esito delle riunioni;
diffondere la conoscenza dei regolamenti interni d’istituto e promuoverne l’osservanza e l’applicazione, promuovere la partecipazione degli studenti alla vita scolastica in tutte le attività
proposte.
ACCOMPAGNATORI VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Scuola dell’Infanzia
Alessi Maria
Chillura Angela
Giglia Maria Carmela
Leto Barone Maria
Traina Maria Pia
Vallone Angela Elisabetta
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Scuola Primaria
I classi:
II classi:
III classi:
IV classi:
V classi:
Scuola Secondaria di I Grado
I classi: Compagno, Dalessandro, Perconti, Raineri
II classi: Azzinnari, Cognata, Dente, Francaviglia, Raineri
III classi: Cincimino Gaspare, Mancuso, Pecoraro.
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DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI
AREA 1 – Innovazione tecnologica, dematerializzazione e gestione del sito web dell’Istituto:
Compiti:
supporto ai processi decisionali in merito alla informatizzazione di Istituto;
sintesi procedure per la dematerializzazione;
studio delle esigenze di formazione nel campo tecnologico;
gestione e revisione del sito web di Istituto;
supporto alle procedure di acquisizione di apparecchiature informatiche e telematiche.
Attribuita all’ins. Campidoglio Rosa Anna – Crapisi Vincenza – Mistretta Domenico
AREA 3 – Supporto all’innovazione, valutazione alunni e di sistema – I.N.V.A.L.S.I.:
Compiti:
elaborazione/produzione di materiali didattici;
certificazioni ed elaborazione di comuni strumenti di valutazione (prove di verifica, documento
di valutazione, modello di certificazione delle competenze …);
elaborazione strumenti di supporto alla progettazione;
coordinamento prove INVALSI;
cura dell’archivio didattico;
autoanalisi e autovalutazione di Istituto.
Attribuita alla prof.ssa all’ins. Tuzzolino Carolina
AREA 4 – Coordinamento e documentazione didattica delle attività curricolari ed
extrascolastiche e supporto al lavoro dei docenti
Compiti:
coordinamento delle attività curricolari ed extrascolastiche;
coordinamento e organizzazione visite guidate;
viaggi d’istruzione ed eventuali gemellaggi;
predisposizione e divulgazione di materiale informativo ai docenti;
monitoraggio e valutazione dei risultati afferenti le iniziative attuate
Attribuita alla prof.ssa Mancuso Adele
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AREA 5 – Supporto alle politiche di inclusione
Compiti:
Coordinamento/elaborazione/monitoraggio e raccolta documentazione (profilo dinamico
funzionale, PEI, progetto integrato);
individuazione degli alunni con particolari difficoltà di apprendimento e svantaggio socio-
culturale (BES).
Attribuita al prof. Cincimino Gaspare.
Approvato con verbale Collegio dei docenti n° __ del __ ottobre 2014.
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- ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO -
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
La struttura organizzativa è ispirata ai criteri della flessibilità, dell’adattabilità, del cambiamento,
dell’adeguamento ai bisogni diversificati.
Nel corrente anno scolastico sono state individuate le seguenti aree prioritarie:
Area della didattica e relative strutture organizzative
Area docenti:
1. formazione di commissioni/gruppi di lavoro costituiti da docenti dei tre ordini di
scuola.
Area della ricerca e sviluppo:
1. ampliamento dell’Offerta Formativa;
2. miglioramento della qualità del servizio;
3. condivisione/costruzione di documenti di programmazione e valutazione.
TEMPI E SPAZI DI FLESSIBILITÀ
Flessibilità dei gruppi di alunni provenienti da più classi, aggregati:
1. per livelli omogenei di apprendimento (recupero, consolidamento, potenziamento);
2. per livelli eterogenei (laboratori, offerta aggiuntiva, aree di progetti).
Diversi spazi di partecipazione
Apertura della scuola in orario extrascolastico.
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
Costituito da membri eletti (7 genitori; 6 insegnanti; 1 personale A.T.A.) e dal Dirigente
scolastico, che ne fa parte di diritto, dura in carica tre anni ed è presieduto da un genitore. Nel
corso del triennio, i membri che perdono i requisiti di eleggibilità vengono sostituiti dai primi dei
non eletti delle rispettive liste.
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Composizione:
Presidente:
Dirigente Scolastico: Francesco Paolo Pulselli
Componente Docenti:
Cincimino Gaspare
Giglia Maria Carmela
Ilardi Antonina
Lo Bue Rosalia Maria
Pecoraro Antonina
Vallone Francesca
Componente non docente:
Pecoraro Epifanio
Componente Genitori:
D’Ippolito Vincenza
Milazzo Angela
Milazzo Francesca
Pecoraro Antonella
Provenzano Giovanni
Sparacio Carmela
L’attività del Consiglio è preparata dalla GIUNTA ESECUTIVA, formata dal Dirigente scolastico che la
presiede, dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e da un rappresentante per ognuna
delle componenti.
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7 - SCELTE DI SUPPORTO
- FORMAZIONE E SVILUPPO PROFESSIONALE -
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Costituzione italiana
D.Lgs. n. 297/1994
L. n. 59/97, art. 21
D.P.R. n. 275/1999
Legge 133/2008
D.P.R. n. 89 del 20/03/2009
D.P.R. n. 122 del 22/06/2009
CCNL 29/11/2007 Scuola quadriennio giuridico 2006 – 2009.
La normativa vigente, anche contrattuale, ha ridefinito il nuovo profilo professionale dei Docenti e
il concetto di formazione, considerata un diritto–dovere e una risorsa strategica per il
miglioramento della qualità del servizio scolastico.
Nella scuola dell’autonomia, infatti, le tradizionali competenze pedagogico–didattiche e disciplinari
richieste agli insegnanti, non bastano più. Essi sono ora chiamati ad una maggiore partecipazione
e responsabilità e alla pratica dell’autovalutazione, potente strumento di miglioramento
professionale e, di riflesso, del servizio scolastico in generale.
Classi sempre più eterogenee, presenza di speciali bisogni educativi, problematiche legate al
comportamento degli allievi, l’introduzione delle TIC nella didattica, richiedono ai docenti la
conoscenza e l’applicazione di nuove tecniche e metodologie di insegnamento e adeguate
competenze organizzative–relazionali e di ricerca.
D’altra parte la nuova epistemologia, fondata su una concezione postmoderna del sapere, non più
lineare e cumulativo, ma sistemico ed euristico, le forti e continue innovazioni che connotano la
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scuola di oggi, hanno portato a un progressivo coinvolgimento del corpo docente in attività
connesse al potenziamento e alla realizzazione dell’offerta formativa di qualità.
-LE SCELTE DEL NOSTRO ISTITUTO-
Al fine di promuovere in modo sistematico e continuo lo sviluppo professionale del
personale docente e A.T.A., per:
soddisfare i bisogni formativi legati alle innovazioni normative;
favorire l’acquisizione di competenze orientate alla progettualità;
concorrere, attraverso la crescita professionale, al miglioramento del servizio erogato e
garantire al massimo grado possibile il successo formativo degli allievi.
il nostro Istituto pone attenzione alle seguenti attività di formazione:
1. attività di Informazione/Formazione sulla Sicurezza (D.Lgs. 626/94 – D.Lgs 81/08)
e sulla Privacy (D.Lgs. n. 196/2003);
2. corsi di formazione previsti dal P.O.N. “Competenze per lo sviluppo” e ammesso al
finanziamento (fondi strutturali 2007/2013).
3. Percorsi di formazione informatica
4. Corsi di formazione sulla LIM
5. Percorsi di valutazione dei processi di apprendimento (OCSE_PISA)
6. Formazione in rete.
Al fine, inoltre, di favorire la formazione continua in servizio del personale docente:
è stata prevista la creazione di un servizio di documentazione per la raccolta e la fruizione
di prodotti didattici di diverso tipo, di riviste e pubblicazioni professionali e altri materiali.
Detto servizio sarà potenziato nel tempo;
sono stati predisposti, a cura dei docenti Funzioni Strumentali, appositi questionari per il
rilevamento dei bisogni formativi;
è stato favorito il confronto e il lavoro comune, attraverso la formazione di commissioni e
gruppi di progetto, tra i docenti dei diversi ordini di scuola.
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- COLLABORAZIONI CON SOGGETTI ESTERNI -
Le finalità che la scuola si propone, rendono vitale e indispensabile l’integrazione con il territorio e
frequenti sono le relazioni istituzionali intrattenute con soggetti esterni
In tema di collaborazione con soggetti esterni, pertanto, il nostro Istituto si impegna a favorire ed
essere promotore di attività che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione
Comune di Prizzi:
servizi (mensa, assistenza
alunni disabili, trasporto
alunni, etc.); sicurezza; manifestazioni.
Famiglie:
confronto; scelta del tempo- scuola.
scelta delle attività
opzionali.
Associazioni socio-
culturali (Avis,
Unesco, Aimc).
Azienda Agricoltura
e Foreste della
Regione Sicilia
LE RELAZIONI
DEL NOSTRO
ISTITUTO
Parrocchie e
Associazioni di volontariato:
prog. “Vivere i valori”;
iniziative di solidarietà.
Fondazione Falcone-
Palermo
Educazione alla Legalità.
Azienda Sanitaria Prov.le.
assistenza medica;
èquipe psico-pedagogica;
progetto educazione alla salute; servizio di logopedia.
Tenenza Carabinieri
Stazione Carabinieri –
Comando VV.UU.: prevenzione disagio
giovanile;
educazione alla legalità;
educazione stradale.
Istituti scolastici viciniori:
accordi di rete, formazione
personale, Innovascuola,
Sicurezza, P.O.R.,Corsi EDA.
Liceo Scientifico,
(ITCG): progetti:
orientamento,
educazione
ambientale, PON.
Assessorato Regionale
Agricoltura e Foreste, SOAT Filaga.
Orientamento.
Ed. alla salute.
Ed. Ambientale
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culturale, sociale e civile, aderendo alle iniziative promosse da Istituzioni pubbliche e private
allorché il Collegio dei Docenti ne ravvisi la valenza culturale ed educativa.
- EDUCAZIONE PERMANENTE -
Le finalità che la scuola si propone, rendono vitale e indispensabile l’integrazione con il territorio e
le relazioni istituzionali intrattenute con soggetti esterni.
La necessità di promuovere e potenziare l’educazione permanente, nasce dalla considerazione
generale che nella società “conoscitiva” e tecnologicamente avanzata, risulta superata la
concezione tradizionale secondo cui le conoscenze e le competenze acquisite nella prima età della
vita possano essere utilizzate in quelle successive e, ancor meno, per tutta la vita.
Nel documento della Commissione europea “Memorandum per l’istruzione e la formazione
permanente (ottobre 2000)” emerge che uno degli obiettivi fondamentali di tutti i Paesi membri
dell’U.E. deve essere quello di garantire un accesso universale e permanente all’istruzione e alla
formazione, per consentire l’acquisizione e l’aggiornamento delle competenze necessarie per una
partecipazione attiva alla società della conoscenza.
E’ in questa logica che rientra la scelta del nostro Istituto di attivarsi, per realizzare a Prizzi,
nell’ambito delle iniziative finanziate dal centro EDA e dall’Europa, con sede presso l’I.C. “G. Vasi”
di Corleone, dei corsi destinati ai cittadini di Prizzi di età pari o superiore al 16° anno.
Lo scopo è quello di offrire, soprattutto ai giovani fuori dal circuito formativo, occasioni di
formazione per l’acquisizione di competenze, atte a favorire l’orientamento/riorientamento e
l’inserimento/reinserimento lavorativo.
La programmazione dell’offerta formativa per adulti esige una preliminare e attenta analisi dei
bisogni formativi del contesto locale e una sensibilizzazione/informazione sull’importanza
dell’educazione permanente.
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In considerazione di ciò, la scuola si attiverà sempre più per:
elaborare, in collaborazione con l’Ente locale, una comune definizione delle linee d’azione;
ricercare, individuare e predisporre una mappa degli enti, delle istituzioni, delle
associazioni, delle imprese, degli artigiani presenti nel territorio con cui creare collegamenti
e svariate forme di collaborazioni;
pianificare una serie di incontri con i vari attori sociali ed economici per informare,
ascoltare, conoscere esperienze, rilevare esigenze, disagio, attese, risorse.