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  • RIVISTA TRIMESTRALEDI CULTURA, STORIA,POLITICA ED ECONOMIA

    i QUADERNIDEL TICINOi QUADERNIDEL TICINO

    Spedizione in abbonamentopostale - 70% Filiale di Milano

    55i QUADERNIDEL TICINO

    IV° trimestre 2005

  • 2I Q U A D E R N I D E L T I C I N O

    Il Centro Studi Politico-Sociali “J.F. Kennedy” detiene e tratta i dati relativi a ciascun socio - nome, cognome, qualifica,indirizzo e recapito telefonico - ai soli fini di attività associativa (invio di materiale informatico relativo alle nostre iniziati-ve e della rivista i Quaderni del Ticino). Da parte di chi non è socio, il conferimento dei dati, utilizzato con identiche finalità,è facoltativo: è possibile in qualunque momento richiedere l’aggiornamento o la cancellazione, così come è possibileopporsi all’invio del materiale scrivendo al Centro Studi Politico-Sociali “J.F. Kennedy”, Via Colombo 4, 20013 Magenta

    Rivista trimestrale di cultura, storia, politica ed economiaNuova Serie - Anno X II- Numero 55Reg. Tribunale di Milano n. 47 del 7-2-1981Spedizione in abbonamento postale - 70% Filiale di Milano

    Direttore Responsabile: Fabrizio GaravagliaDirettore Editoriale: Massimo Gargiulo

    Redazione: Marco Cozzi, Elio Fontana, Silvana Lovati, Roberto Perotti, Ignazio Pisani,Fabrizio Berto Provera, Teresio Santagostino, Fabrizio Valenti

    Coordinamento Editoriale: Ticino Comunicazione - Magenta

    Hanno dato la loro disponibilità alla collaborazione:Antonio Airò, Marco Aziani, Abele Baratté, Sergio Boroli, Angelo Caloia, GiovanniCassetta, Vittorio Castoldi, Piercarlo Cattaneo, Gaetano Ceriani, Luigi Ceriotti, WalterCeriotti, Massimo Colombo, Mario Comincini, Roberto Confalonieri, Adriano Corneo,Aurelio Cozzi, Achille Cutrera, Giuseppe De Tommasi, Gigi De Fabiani, Mario Di Fidio,Carlo Ferrami, Romano Ferri, Alessandro Grancini, Franco Grassi, Giuseppe Leoni,Alessandro Maggioni, Marco Marelli, Paolo Musazzi, Francesca Piragine, GiovanniPozzi, Francesco Prina, Carlo Ravazzani, Luigi Rondena, Silvio Rozza, Luciano Saino,Silvano Santucci, Giuseppe Segaloni, Maurizio Spelta, Carlo Stoppa, EmanueleTorreggiani, Luciano Valle, Gianni Verga.

    Editore:

    Presidente: Ambrogio Colombo

    Redazione ed Amministrazione: Via C. Colombo, 420013 Magenta (MI) - Tel.-fax 029792234 - www.quadernidelticino.it - [email protected]

    Prezzo di copertina: €5Arretrati Ia serie : €7, numeri monografici: €10Abbonamento annuo: €15, da versare su C.C.P. n. 14916209 intestato a:Centro Studi Kennedy - Via Colombo, 4 - 20013 Magenta (Mi)www.centrostudikennedy.it

    Progetto grafico, impaginazione: Studio GVia Novara, 27 -Magenta - Tel.-Fax 0236544423 - [email protected]: Arti Grafiche Frattini - Dicembre 2005

    Foto di copertina: Al barchett da Boffalora - di Ermanno Tunesi

    MarcoTypewritten TextISSN 2038-2545

  • • Il Punto I nodi al pettine. 2006: la nuovaCostituzione al vaglio degli elettori . . . . . . .p. 4di M. Gargiulo

    • TerritorioI Navigli:un patrimonio da valorizzare . . . . . . . . . . . .p. 8di F. Garavaglia

    I cinque Navigli.Conoscerli per amarli . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p. 11

    Dal Master Plan allanascita della società consortile . . . . . . . . . . .p. 18

    Un’Authority per i Navigli . . . . . . . . . . . . . . .p. 21

    Le opere realizzate in questo primo anno di attività . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p. 23

    Il Business Plan 2006-2010 . . . . . . . . . . . . . .p. 28

    Regione Lombardia, Navigli Lombardi,Parco del Ticino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p. 42Interventi di:- Gianpietro Borghini- Ettore Bonalberti- Alessandro Germinario- Milena Bertani

    Dalla “campagna d’ascolto”all’impegno degli enti locali . . . . . . . . . . . . .p. 52di F. V.

    Mettere a sistema il territorio dei Navigli . .p. 56di A. Fossati

    La Navigli Lombardi, una grande occasione . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p. 58di L. Del Gobbo

    Naviglio Grande, il nostro patriarca . . . . . .p. 60di S. Graffeo

    L’Amministrazione di Paviae la “sfida” della Navigli Lombardi . . . . . . . .p. 62

    Turbigo e il Naviglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p. 65di L. M. Bonomi

    Il Consorzio e il futuro dei Navigli . . . . . . . .p. 66di G. Pioltini

    Coniugare sviluppo sostenibile e salvaguardia dei territori dei Navigli . . . .p. 68di F. V.

    • Le nostre contradeIl Naviglio Grande.Le origini del “fossato” a scopo difensivo . . p.72di G. Leoni

    Le “Ville di delizia” da Turbigo a Robecco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p.78di G. Leoni

    I Barcaioli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p.83di E. Tunesi

    Al Barchett da Boffalora . . . . . . . . . . . . . . . . . p.87di F. V.

    Lomellina dimenticata: antichi percorsi . . p.90di G. Giacomone

    • Cultura del TicinoRibelle per amore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.96di T. Santagostino

    Pittore di Santi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.101di T. S.

    Magioster e Ruvedigh . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.103di R. Perotti

    • Centro KennedyGiuseppe Bruno, imprenditore . . . . . . . . . . .p.111di P. T. S.

    Ma tu cosa cerchi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.114di S. Lovati

    Centro Studi Kennedy . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.117di A. Colombo

    • A proposito di ...Governabilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.119di M. Bassani

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  • L'inopinata presentazio-ne nel mese di settem-bre in Parlamento, daparte della CdL della propostadi revisione della legge eletto-rale nazionale, ha scatenatofin dall'inizio, come era preve-dibile, un acceso dibattito eforti reazioni politiche.

    Noi siamo tra coloroche avevano intravisto, almomento dell'annuncio dellaproposta, una sorta di ritornoal proporzionale, e che aveva-no salutato con favore l'in-

    frangersi del tabù del maggio-ritario che sembrava permea-re il sistema politico italiano.

    Ma subito dopo, primaancora che venissero forma-lizzati gli ultimi emendamentipeggiorativi, abbiamo dovutoricrederci.

    Auspicavamo sì unritorno al proporzionale, macon modalità che fossero fun-zionali al superamento del-l'attuale pseudo bipolarismoe, soprattutto, che favorissero

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    I nodi al pettine.2006: la nuova

    Costituzione al vagliodegli elettori

    Dialogo aperto con i lettori

  • il riavvicinamento dei cittadi-ni alla politica.

    Nulla di tutto questo ècontenuto nella legge eletto-rale votata dalla Camera.

    Il meccanismo deglisbarramenti differenziati, masoprattutto la possibilità direcuperare a vantaggio allecoalizioni ogni spicciolo divoto, con conseguente irresi-stibile effetto moltiplicatoredelle liste, renderà ancora piùrigido l'attuale bipartitismo difatto. Infatti per la Camera lacoalizione che si aggiudicheràun voto in più rispetto allealtre avrà diritto a 340 deputa-ti, mentre tutte le altre si divi-deranno i restanti 277 seggi.Per il Senato, invece, salvovariazioni dell'ultima ora, siprocederà con premi di mag-gioranza assegnati su baseregionale in funzione deirisultati elettorali di ciascunaregione. Inutile dire che nevedremo di tutti i colori.

    A questo si aggiungel'impossibilità per l'elettore di

    identificare i propri rappre-sentanti parlamentari sia perCamera che per il Senato.Aboliti, infatti, i collegi unino-minali, per la Camera avremo33 circoscrizioni elettoraliaventi in media un milione emezzo di elettori, mentre peril Senato le circoscrizioni elet-torali corrisponderanno alleRegioni: chi rappresenterà chin e l l a c i r c o s c r i z i o n eLombardia?

    Inoltre l'assenza di pre-ferenze concentrerà nellemani di pochissimi il destinoelettorale dei candidati diogni partito o lista, prefigu-rando già al momento dellaformazione delle liste per lamaggior parte di essi la cer-tezza della elezione o dellanon elezione.

    Gli effetti di questalegge elettorale sarannodevastanti per la partecipa-zione popolare e per la vitademocratica del Paese, e diquesto vi è consapevolezzanel Paese. Da qui uno deimotivi di successo delle pri-

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  • marie dell'Unione alle qualihanno partecipato, controogni previsione, ben 4 milioni300 elettori.

    Si prospetta perciò unatormentata prosecuzione del-l'infuocata campagna eletto-rale già in atto da diversi mesi.

    Ma il vero banco diprova per il Paese nel 2006sarà il referendum conferma-tivo sulla nuova Costituzionevarata dal Parlamento lo scor-so 16 novembre.

    Si tratta di una vera epropria nuova Costituzioneche modifica radicalmente ilnostro ordinamento statale.

    Una riforma con luci eombre che meriterebbe diessere sottoposta per singoleparti al giudizio degli elettori,che invece dovranno deciderese prendere o lasciare.

    Le luci, a nostro avviso,sono quelle relative all'intro-duzione del Senato federale,con il conseguente supera-

    mento del bicameralismo per-fetto, e alla riduzione (neppu-re troppo drastica) del nume-ro dei parlamentari (518deputati in luogo degli attuali630, 252 senatori in luogodegli attuali 315).

    Tra le ombre indichia-mo il meccanismo della sfidu-cia costruttiva, limitata allasola coalizione vincente (incaso di dimissioni o sfiduciadel Primo Ministro si procedeallo scioglimento delleCamere salvo che la coalizio-ne vincente converga autono-mamente su un nuovo nome),la riduzione delle prerogatived e l P r e s i d e n t e d e l l aRepubblica e il nuovo mecca-nismo di nomina della CorteCostituzionale.

    Un giudizio sospesoriserviamo alla riforma dellariforma (non è un bisticcio diparole) del titolo V dellaCostituzione. Da una parte èapprezzabile che siano ridottele materie sottoposte a “legi-slazione concorrente” traStato e Regioni, d'altra suscita

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  • perplessità la tutela dell'“interesse nazionale”, che nonriduce, ma amplia le possibi-lità di contenzioso tra Stato eRegioni.

    Ma il vero nodo rimanel'affidamento alle Regionidella potestà legislativa esclu-siva in materia di assistenza eorganizzazione sanitaria,organizzazione scolastica edefinizione dei programmiscolastici e di formazione,polizia amministrativa regio-nale e locale, nonché in ognialtra materia non espressa-mente riservata alla legislazio-ne dello Stato. Su questo temasi concentra al momento l'at-tenzione dei commentatori,visto come la Lega Nord riven-dica il merito della riforma.

    Non intendiamo entra-re qui nel merito di una pro-blematica così ampia, dellaquale sarebbe stato opportu-no investire un'Assembleacostituente. Ci sarà modo etempo per tornarci sopra.Quello che è importante è chetra gli elettori maturi la consa-

    pevolezza dell'importanzadelle loro scelte per una effet-tiva modernizzazione delloStato.

    Il 7 ottobre 2001 sol-tanto il 34% degli elettori hapartecipato al referendumconfermativo sulla mediocreriforma del Titolo V dellaCostituzione, votata in fine dilegislatura dal Centro-Sinistra, e di questi soltanto il64,2% ha votato sì, contro il35,8% dei no.

    Speriamo che la prossi-ma volta vi sia una più ampiapartecipazione, a fronte di unpiù ampio e sereno dibattito.

    Massimo Gargiulo

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  • Questo numero della rivi-sta è dedicato ai Navigli.Scelta non casuale,argomento che, come pochialtri, è legato ai nostri territori.Alla nostra storia, alla materiaacqua, indissolubile con ilnostro vivere di ieri e di oggi, alnostro presente e sopratutto alnostro futuro.Per anni il canale ha rappresen-tato lavoro, economia, costumie modi di vivere.Il Naviglio Grande, il Naviglio diBereguardo, il Naviglio Pavese,il Naviglio Martesana e ilNaviglio di Paderno, ognunoper i propri territori, ha signifi-cato irrigazione, agricoltura,

    riso e colture. Ha significatoanche mezzo di trasporto, discambio di merci e persone conla vicina città di Milano, con imercati del nord Europa e,addirittura, attraverso il Po, coni mercati dell'Oriente.In questi ultimi 15-20 annihanno segnato il passo, unpoco dimenticati, lasciati alloro destino.Oggi attraverso un meritoriop r o g e t t o d e l l a R e g i o n eLombardia e degli enti locali edeconomici, i Navigli diventanoun sistema.Un sistema economico, unsistema turistico e del tempolibero, un sistema della cultura

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    I Navigli:un patrimonio da valorizzare

    Nuova vita per lo storico canale�

  • e del sapere. Il tutto in un qua-dro di grande sensibilità eattenzione per l'ambiente e perla natura.Per gestire questo processo dirilancio del sistema Navigli èstata costituita un'appositasocietà, la Navigli Lombardi.Una società consortile, formatada regione, province, Camere diCommercio e città capoluogodi Milano e Pavia. Con loro i 51comuni rivieraschi dei cinqueNavigli. Una società nata dal-l'intuizione dell'allora assesso-re regionale Carlo Lio e messain pratica dal presidente della

    Navigli Ettore Bonalberti e dals u o d i r e t t o r e A l e s s a n d r oG e r m i n a r i o. Un a s o r t a d iauthority, un soggetto unicoper la gestione e la valorizza-zione del sistema Navigli. Come potrete leggere nellepagine che seguono si tratta diun sistema di enormi potenzia-lità in ogni settore e campo diintervento. Un'opportunità chele nostre comunità possono edevono cogliere.Accanto ad una breve presenta-zione dei Navigli, troverete letappe fondamentali che hannoportato il sistema Navigli al

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  • presente. Dal Master Plan allacostituzione della NavigliL o m b a r d i , d a q u e s t o a lBusiness Plan 2006-2010.Ma troverete, come sempre edirei sopratutto, il pensiero, iprogetti, le idee del nostro terri-torio. Gli amministratori locali,gli operatori, la voce dei prota-gonisti.Non poteva mancare, su questoargomento, una corposa sezio-ne dedicata alla storia. Il Naviglio rappresenta anche lanostra tradizione, secoli di vitadei nostri avi, usanze e costumi

    ancora oggi in uso nella nostrasocietà e che trovano radici es o s t a n z a d a l l ' a c q u a , d a lNaviglio e dal Ticino.Se nel numero scorso, dedicatoalle grandi infrastrutture cheinteressano l'Est Ticino, aveva-mo posto l'accento sull'oppor-tunità di 'governare' questa tra-sformazione per sfruttarneappieno i benefici, pur semprenel quadro di uno svilupposostenibile, oggi, su questoargomento, non possiamo cherimarcare come attraverso lariqualificazione dei Navigli e

    delle aree c i r -costanti, l’EstT i c i n o p u òdiventare unesempio uniconel Paese. Saperconiugare svi-luppo e qualitàdella vita. G o v e r n a r e i lnuovo coniu-g a n d o l o a l l atradizione. Unas c o m m e s s aforte, entusia-s m a n t e , a l l anostra portata.

    FabrizioGaravaglia

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  • IILL NNAVIGLIOAVIGLIO GGRANDERANDE

    Carta d'identità: Anno di nascita 1177Navigazione dal 1272Lunghezza 49,9 Km.Terre irrigate 50.000 haInizio TornaventoTermine Milano (Darsena)

    StoriaIl Naviglio Grande è il primodei canali che formano il siste-ma dei navigli milanesi, il piùantico e il più importante. Lesue origini si collocano attronoal 1177 con l'ampliamento diun fossato, poi denominatoTicinello; nel 1209 si arriva aMilano. Nel 1272 il canalediventa navigabile.Nasce dal Ticino, in localitàTornavento nel comune diLonate Pozzolo e procedendo asud-est arriva a Castelletto, neipressi di Abbiategrasso, quindivira verso Milano, lasciandosulla destra il Naviglio di

    Bereguardo.Ha una lunghezza di 49,9 chilo-metri, una profondità massimadi 3,80 metri ed una minima di1 metro. Termina in Darsena, aMilano.Questo canale, il più granded'Europa, collegava la cittàa m b r o s i a n a c o n i l l a g oMaggiore e la Svizzera, essen-zialmente per trasportare tuttoquanto poteva servire permigliorare la qualità della vitadei milanesi, ai quali portavacarbone, vino, carni, pesce,legna e persino i marmi utiliz-zati per la costruzione delDuomo. Mentre trasportava alnord i prodotti di questi territo-ri come il riso, il sale, il ferro, ilgrano e il lino.Arte e CulturaRobecco sul Naviglio, con lavicina Cassinetta di Lugagnano,è stato per secoli luogo di vil-leggiatura della nobiltà milane-se che qui fece costruire splen-dide residenze con grandi e

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    I cinque Navigli.Conoscerli per amarli

  • ombrosi giardini. Tra le piùaffascinanti ricordiamo villaGandini, del XIV secolo, dettaanche Villa Gaia in quantoluogo di divertimenti diLudovico i l Moro; palazzoArchinto e la vicina Osteria delNaviglio. Quindi Villa Gromo eVilla Scotti. Proseguendo lungola sponda sinistra del canaleincontriamo Villa Maineri, delXVIII secolo, in territorio diCassinetta.Natura e AmbienteTra Robecchetto e Cuggiono sisvolge un percorso di sentieri

    che costeggiano e attraversanoi boschi denominati delleFaggiole, Americano, del Dossoper proseguire lungo la più age-vole tratta della pista ciclabileche collega la cascinaPadregnana al ponte diCastelletto di Cuggiono. E'un'area paicevole, immersa nelParco del Ticino, uno dei piùbelli parchi fluviali d'Europa. Siestende su 92mila ettari, inclu-de 46 comuni e va dal lagoMaggiore al Po in quel di Pavia(località Ponte della Becca).

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  • IILL NNAVIGLIOAVIGLIO DIDIBBEREGUARDOEREGUARDO

    Carta d'identitàAnno di nascita 1420Lunghezza 15,8 Km.Inizio Castelletto diAbbiategrassoTermine Bereguardo

    StoriaNasce dal NaviglioGrande, a Castelletto diAbbiategrasso e rag-giunge il Ticino al pontedi Bereguardo. Già nel1420 Filippo Maria Visconti,duca di Milano, diede inizio ailavori per una via d'acqua chepotesse servire da congiunzio-ne tra Pavia e Milano, portandoin città le merci che, tramite ilPo, arrivavano dall'Adriatico.Dopo l'apertura del NaviglioPavese (1819) la difficoltosanavigazione del Bereguardocessò e fu relegato a corso d'ac-qua periferico e destinato all'ir-rigazione, in particolare per lecolture di riso.Arte e CulturaD o p o a v e r v i s i t a t oAbbiategrasso, che conserva uninteressante centro storico connumerosi edifici tra i quali ilCastello e la chiesa di Santa

    Maria Nuova, presso la rivad e s t r a d e l N a v i g l i o d iBereguardo sorge una delle piùincantevoli plaghe milanesi:Morimondo. Sede dell'abbaziacistercense opera dell'ordine disan Bernardo giunti aMorimondo nel 1136.NaturaI l p a e s a g g i o a t t o r n o aMorimondo è molto piacevolee ancora risente dell'interventodei monaci, giunti dalla Franciaper curare le anime e le campa-gne. Proseguendo verso sud siincontrano Fallavecchia, besa-te, Motta Visconti, Zelata equindi Bereguardo, tutti territo-ri compresi nei boschi e negliambienti del Parco del Ticino.

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  • IILL NNAVIGLIOAVIGLIO PPAVESEAVESE

    Carta d'identitàAnno di nascita 1359Lunghezza 33 Km.Terre irrigate 8.000 haInizio Milano (Darsena)Termine Pavia (Ticino)

    StoriaIl Naviglio Pavese è la realizza-zione di un sogno, durato quasicinque secoli, di un collega-mento diretto tra Pavia eMilano. Furono i Visconti, nel1359, a dare il via ai lavori per lacostruzione di un canale ini-zialmente non navigabile, mamolto utile per mantenere losplendore del parcodel castello di Paviadove Gian Galeazzoamava calvalcare.nella seconda metàdel 1500, sotto ladenominazione spa-gnola, viene approva-to il progetto diGiuseppe Meda, ma ilavori sono prestosospesi. Duecentoanni più tardi v e n -g o n o r i p r e s i d aNapoleone. Il 16 ago-sto 89 Ranieri, arci-duca d'Austria eV i c e r è d e l

    Lombardo-Veneto, inaugura ilNaviglio Pavese, che dallaDarsena passando per Binascoe Pavia sfocia nel Ticino.Arte e CulturaPavia fu capitale del regno lon-gobardo, ricca di palazzi, chiesee monasteri. Fiorì durante l'im-pero carolingio e fu per secolipreferita ad altre città daisovrani, come FedericoBarbarossa che nel 1155 qui sifece incoronare re d'Italia. Lasua importanza diminuì poiproporzionalmente alla cresci-ta di Milano. Nel 1359 la cittàentrò a far parte del dominiodei Visconti che vi fissarono laresidenza della corte ducale,

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  • costruirono il Castello, il pontecoperto sul fiume Ticino e nel1361 fondarono l'Università diPavia. Più volte assediata edevastata, nel 1714 Pavia rina-sce sotto gli Asburgo e ritrova,grazie a Maria Teresa, il suocarattere e il prestigio di cittàuniversitaria.NaturaIn bicicletta da Binasco si per-corre la statale dei Giovi finoall'imbocco dell'alzaia delNaviglio Pavese verso cascinaCicognola, si procede perCasarile quindi la Certosa diPavia. Qui si trovano i monu-mentali molini costruiti nel1888, a poca distanza la pos-sente struttura della Certosa dipavia (1396-1542) costruita pervolontà di Gian GaleazzoVisconti come mausoleo per lapropria famiglia.

    IILL NNAVIGLIOAVIGLIO DELLADELLAMMARTESANAARTESANA

    Carta d'identitàAnno di nascita 1475Navigabile dal 1482Lunghezza 38 Km.Terre irrigate 25.000 haInizio Trezzo sull'AddaTermine Milano

    StoriaAlla costruzione del NaviglioPiccolo, detto poi dellaMartesana, diede inizioFrancesco Sforza nel 1475 permuovere lungo la via “macine,torchi d'olio, filatoi, cartiere”.Nasce dall'Adda, in spondadestra, sotto il castello diTrezzo, irriga con 129 bocchequasi 25mila ettari, arriva aMilano a Cascina de' Pomm efinisce interrato a San Marco.Viene portato a termine in solitre anni. La città di Milano hacosì un suo collegamento conl'Adda, il lago di Como e quindicon il nord dell'Europa.Ludovico il Moro, nel 1497,inaugurò il collegamento con ilfossato interno milanese. Lebarche che lo navigavano giun-gevano a Milano in 7 ore emezza e tornavano a Trezzo in12, con l'ausilio di due cavallida traino.Arte e CulturaA Vaprio si trova palazzo Melzid'Eril, edificato nel 1483 daGiovanni Melzi. Vi fu ospiteLeonardo da Vinci, che qui ela-borò progetti idraulici e forsepiani di ampliamento delpalazzo stesso. Da Gorla aTrezzo è un susseguirsi di ville edimore patrizie. A Trezzo meri-

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  • ta una citazione l'insediamentoindustriale di Crespi d'Adda,fondato nel 1878 e luogo pro-tetto dall'Unesco.NaturaAbbandonato il centro diCernusco sul Naviglio, con VillaAlari Visconti, magnifica dimo-ra dei primi del '700, si imboccal'alzaia della Martesana fino aCassina de' Pecchi. Si raggiungeSant'Agata Martesana e poiVignate; si costeggia tenutaInvernizzi e si seguono le indi-cazioni per Lucino e per laMuzzetta dove potrete final-mente vedere il primo fontani-le. Nei fontanili, molto curati emigliorati dagli ordini monasti-ci delle abbazie milanesi, l'ac-qua sgorga a temperaturacostante tra i 9 e i 13 gradi,indipendentemente dalla sta-gione.

    IILL NNAVIGLIOAVIGLIO DIDI PPADERNOADERNO

    Carta d'identitàAnno di nascita 1777Lunghezza 2,9 Km.Inizio RobbiateTermine Cornate d'Adda

    StoriaIl Naviglio di Paderno, che

    come quello di Bereguardo nonraggiunge Milano, fu ideato dalgenio di Leonardo da Vinci che,all'inizio del '500, fu ospite deiconti Melzi a Vaprio. Il piùbreve tra i navigli è anche il piùcomplesso, con un salto diquota di 27,5 metri, superaticon la costruzione di sei con-che. Doveva finalmente per-mettere la navigazione tra lacittà di Milano e il lago diComo, che sarebbe così statoperfettamente collegato allacerchia interna dei navigli gra-zie alla Martesana. Il via ailavori viene dato da Francesco ISforza nel 1516, ma l'operaviene portata a compimentoquasi tre secoli dopo, sottoMaria Teresa d'Austria, e inau-gurata nel 1777.Arte e CulturaPercorrendo l'alzaia, che scorrein sponda al Naviglio, si rag-giunge la diga mobile in localitàTre Corni, così chiamata per viadei tre grandi macigni cheaffiorano dall'acqua, denomi-nata poco oltre dal magnificoarco del Ponte di Paderno oPonte di San Michele, che sca-valca l'Adda a un'altezza di 80metri. Realizzato sull'onda dialtri ponti in ferro costruiti daEiffel in Portogallo e in Francia,

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  • venne costruito in soli tre anni(1886-1889). Per la sua realizza-zione furono impiegati altrimateriali nobili come il granitodi Baveno e le pietre diMoltrasio.NaturaDal centro di Trezzo d'Adda siprende la via Val Verde chescende al fiume attraversandoil vecchio borgo medioevale.Superato ciò che resta delcastello, che la tradizione vuolecostruito sulla precedente

    rocca longobarda di Teodolinda,si scende verso il fiume. Siincontra la centrale idroelettri-ca Taccani, in stile eclettico, eproseguendo lungo l'alzaiaverso nord si incontra cigni,germani reali, folaghe e galli-nelle d'acqua. Poco dopo tro-viamo un piccolo terrapieno ela cascina San Benedetto, cheincorpora i resti di un conventoe di una chiesa romanica del-l'ordine dei cluniacensi del1088.

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  • Negli ultimi anni si staassistendo ad un rinno-vato interesse per ildestino dei Navigli Lombardi,canali assolutamente unici inEuropa per il loro interesse sto-rico/architettonico/ambientaleche hanno profondamentesegnato nei secoli il territoriomilanese, che per circa vent'an-ni non avevano visto significa-tivi interventi operativi nono-stante le ricerche ed i pregevolistudi della prima metà deglianni '80.Da questo rinnovato interesse(che rilancia lo stesso progettostrategico regionale "Riscopriamo ilNaviglio Grande" di fine anni'90) è sorta l'esigenza di darcorso alla realizzazione di duestrumenti fondamentali per ilcitato processo di riqualifica-zione.Il primo è rappresentato dal

    Master Plan dei Navigli

    Lombardi che rappresenta lacornice di riflessione di tuttoun sistema di competenze plu-ridisciplinari finalizzate adindividuare gli interventi prio-ritari concreti da adottare per ilriscatto dell'ecosistema Navigli.Per la redazione di tale progettoè stato incaricato il Politecnicodi Milano (che ha coinvoltoanche altre UniversitàLombarde quali la Bocconi,l'Università degli Studi diMilano, quella di Pavia e quelladi Bergamo) con il coordina-mento del prof. Andrea Tosi,ordinario di urbanistica delPolitecnico di Milano.Il coinvolgimento cui si èaccennato e quindi la pluralitàdi approcci disciplinari, rappre-senta una delle singolarità dellavoro del Master Plan Navigliche prevede più livelli di gover-no del territorio impegnati perattivare una sussidiarietà delle

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    Dal Master Plan allanascita della società

    consortile

  • risorse economiche attivabili.Lo strumento ha una valenzamolto operativa e si contrappo-ne ad un approccio generico eastratto che ha rappresentatoprobabilmente il limite delleprecedenti politiche regionalisui Navigli che si sono rivelatedi assai debole efficacia.Operatività del progetto:- In forza delle caratteristicheestremamente concrete edoperative del Master PlanNavigli è stata redatta una listaaperta di interventi prioritari dibreve periodo cui hanno colla-borato, attraverso una serie dic o n s u l t a z i o n i , C o m u n i ,

    Province, Parchi e le dire-zioni generali regionaliinteressate.- Questo elenco prevedeuna vasta operazione diriabilitazione dei manu-fatti idraulici, delle alzaie,delle rive, degli edifici sto-rici, delle cascine in unc o n t e s t o d i p i ù com-plessiva riqualificazioneambientale. Requisiti degli interventi- presupposto di sussidia-rietà come espressione diuna condivisione dellescelte da parte di più livel-

    li di governo del territorio;- conseguente compartecipa-zione economica all'interventod a p a r t e d i p i ù E n t iIstituzionali;- capacità dell'intervento di atti-vare risorse condivise e una plu-ralità di sinergie per la fruibilitàturistica,culturale,naturalistica,storico/architettonica dei trattidi Naviglio selezionati.- conseguente capacità digarantire importanti effettimoltiplicatori alla riqualifica-zione del tratto di Naviglioggetto dell'intervento. Compiti di prospettiva delMaster Plan:

    T E R R I T O R I O19

  • T E R R I T O R I O20

    Occorre a questo punto preci-sare che a fronte di tale rilevan-te pluralità di interventi valutatiin prima approssimazionecompatibili con i nostri obbiet-tivi, il Master Plan che megliodovremo definire piano delleazioni (Actions Plan) dovràassumere compiti moltoimportanti:- di valutazione della qualitàattuativa degli interventiimmediati che si andranno asviluppare;- di costruire indirizzi e pun-tuali precisazioni dei requisitiche dovranno avere i progettiesecutivi e le fasi attuative degliinterventi previsti per il biennio2003-2004;- di dare impulso a iniziative(anche attraverso proprie ela-borazioni) che vadano nelladirezione di un disegno organi-co e sinergico del SistemaNavigli e che siano capaci difornire valore aggiunto ai pro-getti già evidenziati per meglioattuare obiettivi di svilupposostenibile;- in effetti il "placet" definitivoagli interventi potrà essere con-fermato solo nel caso che ven-gano soddisfatte precise garan-zie che gli interventi proposti

    nonché quelli da proporrerispondano a requisiti di coe-renza con le job specificationsche il Master Plan andrà ad ela-borare;- il Master Plan è quindi chia-m a t o a s v i l u p p a r e u napprofondimento scientifica-mente rigoroso dei propri con-tenuti pluridisciplinari, così daprecisare e verificare nei prossi-mi quattordici mesi tutte lecondizioni alle quali debbonorigorosamente attenersi sia leelaborazioni progettuali dellefasi esecutive, sia le caratteristi-che attuative degli interventiper dimostrarne la coerenzacon i contenuti che il MasterPlan dovrà produrre.In tal modo il Master Plandovrà funzionare come pianodelle precondizioni che debbo-no essere rispettate perché agliEnti attuatori si vedano garan-tite le conferme dei finanzia-menti regionali qui evidenziati.A seguito dell’approvazione edell’adozione del Master Plan,la Regione Lombardia neldicembre 2003 dà vita al nuovosoggetto deputato alla gestionedello stesso piano: la NavigliLombardi Scarl.

  • Come si è detto nel dicem-bre del 2003 nasceN a v i g l i L o m b a r d i ,società consortile a responsabi-lità limitata, soggetto unicovoluto da Regione Lombardiaper l'attuazione del Master PlanNavigli, l'insieme di studi inter-disciplinari per la gestione,riqualificazione, tutela, valoriz-zazione e promozione delSistema Navigli redatto dalPolitecnico di Milano in colla-borazione con l'UniversitàBocconi e le Università diBergamo e Pavia.Alla società hanno aderito ledue province, le città capoluo-go e le camere di Commercio diMilano e Pavia. Il Consorzio diBonifica Est-Ticino Villoresi(deputato alla gestione tecnicadei canali) e 49 dei 51 comunibagnati dalle acque del sistemanavigli.La Società svolge, nell'interessedei soci consorziati, tutte leattività tecniche, organizzative,amministrative e legali neces-

    sarie, utili e/o opportune per ilperseguimento dell'obiettivosocietario, quali ad esempio:- in caso di assegnazione diret-ta di opere da realizzare innome e per conto dei soci, lapredisposizione di tutti gli attinecessari e/o opportuni;- attività di servizi a favore deisoci quali, ad esempio, la predi-sposizione di atti per proceduredi gara, stazione appaltante perl'affidamento dell'esecuzionedi opere, ecc.- coordinamento funzionale alraggiungimento di una pro-gressiva integrazione dell'atti-vità svolta da ciascuno dei soci;- gestione delle attività relativeal rilascio di concessioni ed allariscossione dei relativi canoni;- coordinamento dell'esecuzio-ne delle opere individuate nelMaster Plan Navigli;- sviluppo e gestione di attivitàaccessorie alla valorizzazionedel Sistema dei Navigli svoltidirettamente dalla Società o daisoci consorziati, mediante:

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    Un’Authority per iNavigli

  • 1 coordinamento dei servizicomuni (attività di promozio-ne, comunicazione, ecc.);2 coordinamento di servizicomuni funzionali allo svilup-po del Sistema anche se svoltidai soci consorziati (puliziaordinaria degli invasi e dellesponde, ecc.);3 gestione di centri meccano-grafici, contabili, elettronici,telematici e di banche dati diinteresse comune.Inoltre, campo privilegiato diazione della società è quello difornire attività di servizi e con-sulenza legata alla attuazionedel Master Plan Navigli, preve-dendo forme e azioni per l'otte-nimento di finanziamenti

    (Stato, UE,R e g i o n e )con canalip r e f e r e n -ziali.Altro ambi-to di attivitàd e l l aSocietà èriconduci-bile allaattuazionedella pro-g r a m m a -zione regio-nale indi-cando e

    promuovendo interventi pun-tuali che siano riconducibili ecompatibili con il ProgrammaRegionale di Sviluppo.Navigli Lombardi svolge, infine,attività di promozione turisticae di promozione e conservazio-ne dell'ambiente naturale edell'ambiente antropizzato.L'ambito territoriale di opera-

    tività della Società Consortile èidentificato nelle aree territo-rialmente afferenti alle aste deiN a v i g l i G r a n d e , P a v e s e ,Martesana, di Bereguardo e diPaderno, cioè l'ambito territo-riale di riferimento nelle analisidel Master Plan.

    T E R R I T O R I O22

  • Le opere finanziate atutt'oggi, fra quelle previ-ste dal Master PlanNavigli, sono 157, di cui 58 giàcompletate, 61 in corso di ese-cuzione e 38 in fase di progetta-zione esecutiva e affidamentodei lavori. Il finanziamentocomplessivo della Regioneammonta a 35 milioni di Euro afronte di un costo totale delleopere di 71 milioni.

    Ecco le principali :AbbiategrassoRealizzazione dell'approdoRestauro e consolidamentodelle spondeRestauro della Casa delGuardiano delle Acque (desti-nazione: polo esternodell'Università Statale diMilano)AlbairateRestauro e consolidamentodelle spondeBereguardoCompletamento delle piste

    ciclabili lungo l'alzaia delNaviglio di BereguardoBernate TicinoRealizzazione dell'approdoRestauro del ponte sul NaviglioRestauro del Chiostro dellaCanonica di San Giorgio Restauro delle sponde e dellearee limitrofe al ponteBoffalora Sopra TicinoCompletamento dell'approdoin prossimità del MunicipioRestauro e consolidamentodelle spondeRealizzazione di fasce boschive(Bosco La Fagiola)BuccinascoRealizzazione di fasce boscate episte ciclopedonaliCassina de' PecchiSistemazione delle spondedella MartesanaCassinetta di LugagnanoRealizzazione dell'approdoRestauro e consolidamentodelle spondeRifacimento pavimentazione invia Roma

    T E R R I T O R I O23

    Le opere realizzate inquesto primo anno

    di attività

  • Risistemazione della NuovaPiazza SagratoCernusco sul NaviglioRealizzazione del ParcoPubblico della MartesanaCorsicoRealizzazione di un parco pub-blico nell'ex Area PozziCuggionoRealizzazione dell'approdopresso l'antico lavatoioRestauro e consolidamentodelle spondeRestauro del ponte sul NaviglioGrandeGaggianoRestauro e consolidamentodelle spondeRealizzazione di un tratto dipista ciclabile di collegamento

    fra il Naviglio Grande e ilPaveseGorgonzolaSistemazione del ParcoPubblico Sola CabiatiRecupero e sistemazione del-l'ansa della MartesanaInzagoRecupero e restauro delle alzaieLonate PozzoloRealizzazione di fasce boschiveMagentaRipristino dell'approdo pressoPonte VecchioRealizzazione di una passerellaciclopedonale sul NaviglioRealizzazione di una pistaciclopedonale sull'alzaiaRestauro del ponte in localitàPontevecchioRealizzazione di fasce boschive(Bosco La Fagiola)MilanoRestauro e ripristino dellaConca FallataRestauro e consolidamentodelle sponde del NaviglioGrande zona DarsenaRestauro del Ponte Vecchiosulla MartesanaRestauro e ripristino dellaConchetta in Alzaia NaviglioPaveseRealizzazione di un percorso ciclo-pedonale sull'alzaia del NaviglioPavese fra Milano e Casarile

    T E R R I T O R I O24

  • MorimondoRifacimento pavimentazionedel piazzale dell'OspedaleMaggioreMotta ViscontiRealizzazione di fasce boschiveNoviglioRealizzazione di un tratto dipista ciclabile di collegamentofra il Naviglio Grande e ilPavesePaderno d'AddaConsolidamento delle scarpatesovrastanti le alzaiePaviaRealizzazione della pista cicla-bile Pavia-GiussagoRealizzazione del tratto urbanodella pista ciclabileRobecco sul NaviglioRestauro di Palazzo Archinto

    Realizzazione dell'approdoRestauro e consolidamentodelle spondeRobecchettoRealizzazione di fasce boschive(Bosco La Fagiola)RozzanoRealizzazione di una pistaciclabileTrezzano sul NaviglioRestauro e consolidamentodelle spondeVizzola TicinoRealizzazione di fasce boschiveZibido San GiacomoRealizzazione di un tratto dipista ciclabile di collegamentofra il Naviglio Grande e ilPaveseRiqualificazione urbana delnucleo storico di Moirago.

    T E R R I T O R I O25

  • T E R R I T O R I O26

    Di retto re General e: Al es s andro

  • Co n o s c e re i lCo n o s c e re i lproprio territorio.proprio territorio.

    Con la Con la

    S E R M A S E R M A é una realtà.é una realtà.

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  • PREMESSAIl Master Plan dei

    Navigli è il punto di riferimentoquale documento direttore ditutte le attività di tutela, gestio-ne, riqualificazione, valorizza-zione, promozione e sviluppodel sistema dei NavigliLombardi ed individua qualesoggetto per la sua attuazionela Società Consortile NavigliLombardi, che, per sua naturastatutaria quindi, è strumentoper l’esercizio delle competen-

    ze tecniche, amministrativegestionali e legali, poste dallenormative vigenti e dalle sceltevolontarie in capo ai propriSoci (Regione Lombardia,Province di Milano e di Pavia,Comune di Milano e di Pavia,C.C.I.A.A. di Milano e di Pavia,Consorzio di Bonifica EstTicino Villoresi e i 49 Comunirivieraschi rimanenti). I Sociritengono auspicabile l’amplia-mento della compagine socialeverso altri soggetti pubblici,

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    Il Business Plan 2006-2010

  • privati e del terzo settore inte-ressati al sistema dei Navigli.

    INTRODUZIONENel corso dei prossimi

    mesi sarà necessario attivare lemodalità operative per gover-nare questo complesso sistemadi interessi, aspirazioni, com-petenze, idee e soggetti nonchéidentificare le risorse disponi-bili o potenzialmente accessibi-li per perseguire gli obiettiviposti. Il presente documentosintetizza le questioni daaffrontare e determina obietti-

    vi, strategie e gli strumenti non-ché le risorse attivabili delleattività di Navigli Lombardiscarl per il periodo dal01/01/2006 al 31/12/2010,tenendo conto di quanto pro-grammato e realizzato nelperiodo di avvio aprile/dicem-bre 2005.

    OBIETTIVIL’attuazione del Master

    Plan Navigli – come detto,documento direttore di tutte leattività di tutela, gestione,riqualificazione, valorizzazione,

    T E R R I T O R I O29

  • promozione e sviluppo delsistema – potrà avere luogoperseguendo i seguenti obietti-vi, che Regione Lombardia hagià, in sostanza, fatto propri e acui ora deve dare concretezza:1. lungo termine (31/03/2010):adozione di apposito strumen-to (Piano d’Area o Legge speci-fica o A.D.Q.S.T. sul modello del“Contratto di Fiume” od altro)atto ad “implementare una reteterritoriale per lo sviluppo diinsediamenti e servizi di altaqualità a scala metropolitanaper le Comunità dei Navigli diMilano e di Pavia”;2. medio termine (31/12/2007):definizione, reperimento risor-se ed avvio di un progetto disistema comprendente almenodue episodi, di rilevante impat-to politico – mediatico, perognuno dei sette ambiti di cuial capitolo II;3. breve termine (31/12/2005):acquisizione dati, informazionie proposte dal “territorio diriferimento” finalizzati alla rea-lizzazione condivisa di quantodescritto ai punti 1 e 2 di cuisopra e contestuale progetta-zione (almeno allo stato dellafattibilità tecnologica, econo-mica ed amministrativa) dialmeno quattro iniziative

    anche di modesta rilevanzaquantitativa, ma di grandeimpatto da presentare, agli Entied alle Comunità Locali, come“esempio virtuoso” da imitare.

    RIFERIMENTI TEMATICIPer Geocomunità si

    intende un’ampia entità terri-toriale che comprende in séelementi comunitari ed ele-menti societari per uno svilup-po non solo del territorio diriferimento ma anche dellacomunità che vive in quel terri-torio stesso. Infatti il richiamoalla “comunità”, esplicito nelladenominazione, si sposa con ilprefisso “geo” a definire levalenze territoriali della dimen-sione comunitaria ed al con-tempo allude a tutti gli aspettidi erogazione delle funzionistrategiche che vengono fina-lizzate allo sviluppo di comu-nità: sviluppo delle infrastrut-ture e dei poli culturali, dellaricerca e dell’innovazione tec-nologica, le tipicità dell’econo-mia, il controllo e la gestionedelle risorse energetiche edambientali, il sostegno all’inter-nazionalizzazione e all’export,lo sviluppo e la gestione dellacomunicazione a distanza, lamobilità e la promozione turi-

    T E R R I T O R I O30

  • stica. Perché ciò sia possibile èfondamentale un coinvolgi-mento politico e operativodegli attori principali che ope-rano nella realtà territoriale.Una politica volta a valorizzarela persona nel suo complesso,come quella che NavigliLombardi scarl intende perse-guire, non può prescinderedalla dimensione culturale,fondamentale dello sviluppodell’individuo e della comu-nità. La Bellezza è la cifra diuna cultura di governo e di svi-luppo del territorio che si ponein funzione della persona nellasua totalità, interagendo con

    tutti i diversia s p e t t i d e l l asua vita.Diviene quindiil volto di unsistema di rela-zioni tra passa-to e futuro, traidentità locali ed i m e n s i o n einternazionale,tra valorizza-zione della tra-dizione e crea-tività innovati-va. E’ l’idea diuna cultura inm o v i m e n t o ,

    espressione di soggetti cheliberamente si aggregano, vivo-no e lavorano, è la valorizzazio-ne delle culture e delle specifi-cità che rendono unico e origi-nale quanto in un territorio siesprime e si produce.Il concetto di “Area metropoli-tana”, punto di riferimentocostante per Navigli Lombardiscarl. Esso può essere descrittocome uno "spazio autoconte-nuto entro il quale si svolgono imovimenti pendolari e le rela-zioni a carattere giornaliero". Siassume quindi come definizio-ne quella derivante dall’appli-cazione del criterio funzionale

    T E R R I T O R I O31

  • della mobilità quotidiana edella interdipendenza, cheidentifica l’ambito spazialeentro il quale avvengono, inmodo ricorrente, gli scambi dipersone, beni e informazioni.L’area così costruita presenta alsuo interno dati di tipo econo-mico, sociale e ambientale diun’omogeneità sufficiente perpensarla come unità distintadal territorio circostante.Le Azioni di sistema sono azio-ni che la Società intende attiva-re che riguardano parallela-mente tutte le amministrazionidestinatarie attraverso unaserie di interventi coordinati egestiti d'intesa con le realtà ter-ritoriali, la cui precipua utilità

    deriva proprio dalla possibilitàche si realizzino in modo dacoinvolgere l'intera platea e ilcui fine è di sostenere i princi-pali processi di riforma e diinnovazione.

    AMBITI D’INTERVENTOIl presente piano svilup-

    pa i propri effetti in 4 aree:• Funzionamento Aziendale:organizzazione della sede prin-cipale e delle secondarie ovverodiffusione di punti di informa-zione e di comunicazione inte-rattiva sul territorio, implemen-tazione della qualità dei serviziofferti e formazione ai più altilivelli qualitativi possibili delpersonale.

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  • • Gestione Canali: assunzioneoperativa di sportello unico diriferimento, della funzione dipolizia idraulica e della funzio-ne di gestione dei canoni idrau-lici demaniali, razionalizzazio-ne dell’esercizio idraulico, dellapulizia annuale ordinaria, radi-cale e straordinaria.• Promozione del Sistema: svi-luppo di un progetto che mettala Navigli Lombardi scarl ingrado di poter comunicare contutti i target interessati su scalacomunale, interregionale edinternazionale.• Sviluppo del Sistema: proget-to di sviluppo del SistemaNavigli nei 7 ambiti brevemen-te sotto descritti:A) Ambiente ed agricoltura vir-tuosa: per creare parchi, fasceboscate, reti e percorsi "biotici"per la fauna (uomo compreso);B) Energia: per teleclimatizzarele nostre città senza sprechi econ il consistente abbattimentodelle emissioni inquinanti inatmosfera; per lo sviluppo diaziende agrienergetiche dotatedella più ampia autonomiaattraverso lo sfruttamento dellerisorse agro-forestali esistenti eprogettateC) Trasporti e comunicazionipulite: per le metropolitane, i

    bus elettrici, la navigabilitàcompatibile, i percorsi ciclope-donali e la telematica diffusa;D) Insediamenti di alta qua-lità: per recuperare le areedismesse (di ogni natura) e svi-luppare in modo compatibile learee d'espansione anchemediante sperimentazioni dibioarchitettura;E) Paesaggio: per riqualificare eriutilizzare con finalità attualile cascine, i mulini, i caselliidraulici e i borghi antichi e permigliorare la qualità paesaggi-stica della rete di percorribilitàsostenibile;F) Turismo, sport e tempo libe-ro: per riqualificare e ridare usoattuale alle dimore storichefinalizzandolo all'ospitalità, albenessere ed alla fruizione deigiacimenti gastronomici locali;G) Culture: per creare rete dispazi, edifici servizi e soggetti(santuari, abbazie, teatri,musei, ecc), che producanoattività ed iniziative di respironazionale ed internazionale.

    STRATEGIE1. Regione Lombardia

    dovrà coinvolgere attivamentee con pari dignità le dueProvince quali attori comparte-cipanti alle scelte di natura

    T E R R I T O R I O33

  • urbanistica, ambientale e terri-toriale;2. Navigli Lombardi s.c.a.r.l.deve essere messa nelle condi-zioni e divenire, ma soprattuttoessere vissuta, da parte dei 51Comuni del sistema, dei treParchi (Parco Ticino, ParcoAgricolo Sud Milano e ParcoAdda Nord), del mondo econo-mico-sociale e più in generaledelle comunità locali, qualemiglior strumento operativoper realizzare maggiormente,meglio e prima i propri pro-grammi;2 bis_ Navigli Lombardi s.c.a.r.l.dovrà fungere da catalizzatoredelle iniziative già sorte dalbasso per la valorizzazioneturistica del territorio come ilConsorzio dei Comuni deiNavigli che ha chiesto di entra-re come socio nella societàNavigli;3. Navigli Lombardi s.c.a.r.l.,con l’ausilio delle Istituzioni diriferimento, dovrà coinvolgerediversi “mercati di riferimento”(es. mercato finanziario, cultu-rale, dello sport, del turismo,ecc) per offrire opportunità dibusiness e anche d’immaginegarantendo unità di visione etempestività di risposte;4. Navigli Lombardi s.c.a.r.l.

    dovrà coinvolgere il terzo setto-re e i soggetti dediti alla promo-zione culturale per realizzareassieme un “palcoscenico” edun “mercato” nuovi, unici pergenere e potenzialità valoriz-zando anche le iniziative giàattivate di “teatro di strada”;5. Navigli Lombardi s.c.a.r.l.dovrà divenire per tutte lecomunità locali vero e proprio“sportello unico” di tutte le atti-vità operative, tecniche eamministrative legate a variotitolo ai 5 Navigli.

    RISORSETutti i progetti e le pro-

    poste attuali e futuri di tutela,gestione, riqualificazione, valo-rizzazione, promozione e svi-luppo devono poter essere eco-nomicamente autosostenuti edautosufficienti, sia per gliaspetti relativi agli investimentiche quelli gestionali. Ciò è pos-sibile soltanto mettendo asistema iniziative finanziaria-mente produttive con altred’interesse generale, ma perloro natura deficitarie, in unprocesso di partenariato attivopubblico-privato.Tale impostazione deve con-sentire alle iniziative realizzatedi divenire, esse stesse, impor-

    T E R R I T O R I O34

  • tanti fonti ed occasioni di svi-luppo locale.Tale assunto può trovare segui-to nella misura in cui gli Enticompetenti (essenzialmenteComuni e Parchi) conferisconoal sistema gli “asset” a loro“disposizione” quali gli indiciedificatori (o parte di essi) e ledestinazioni d’uso, nonché leconcessioni di lungo periodoper l’uso del sottosuolo.In concreto, si tratta di coinvol-gere profondamente nei pro-cessi decisionali gli Enti Localied i Parchi affinché “conferi-scano al sistema” questi “asset”che, in maniera coordinata ed

    attraverso unico interlocutore(Navigli Lombardi s.c.a.r.l.), incooperazione con partner dirilievo (Fondazioni Bancarie,Fondazioni Culturali, FieraMilano, Aziende Multiutilities,F.A.I., Touring Club ecc.) vengo-no “messi a frutto” (a redditoe/o a debito) nei seguenti mer-cati:1. credito speciale (cassa depo-siti e prestiti – B.E.I.);2. credito ordinario;3. equity;4. venture5. compartecipazioni e royal-ties.Gli Enti conferenti gli “asset”

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  • ricevono “in pagamento” infra-strutture e servizi negli ambitidi cui al capitolo sugli ambitid’intervento.

    STRUMENTIPer dare concretezza

    all’intero impianto si ritienefondamentale che ogni attorecoinvolto determini un propriomodello interno di strutturaistituzionale con le necessarieimplicazioni organizzative a ciòfinalizzate.Per Navigli Lombardi s.c.a.r.l. siconferma l’impostazione attua-le fondata su questi tre elemen-ti di riferimento:1. il Consiglio d’Amministrazionequale organo di coinvolgimen-

    to delle rappre-sentanze deiSoci, di “media-zione” dellediverse sensibi-lità e dei diversiinteressi “incampo” nonchédi definizionecondivisa degliobiettivi, degliindirizzi d’azione“gestionale, tec-nica, ammini-strativa e opera-tiva” e la verifica

    e il controllo dei risultati. IlPresidente del C.d.A. oltre alruolo di rappresentanza inter-na dovrà invece assumere visi-bilità esterna, di rapporto conle Comunità Locali e di relazio-ne con i media;2. il Comitato Scientifico costi-tuito da Docenti universitari,Professionisti affermati,Dirigenti privati e pubblici,qualificati esperti in diversi set-tori quali economia, diritto,urbanistica, architettura,restauro, scienze ambientali,energie, marketing, sociologia,comunicazione, formazione, hail compito di indagare le realtàe di proporre al C.d.A. e alDirettore modelli di indirizzi

    T E R R I T O R I O36

  • strategici per l’attuazione ope-rativa del Master Plan e la pro-grammazione e la gestionedelle attività aziendali.3. il Direttore e la strutturaaziendale a cui sono affidatitutti i compiti e le responsabi-lità gestionali dell’Azienda inattuazione delle Delibere delC.d.A. a cui risponde. Per le sueattribuzioni si avvale anche delsostegno del ComitatoScientifico.A Regione, Province, ComuniCapoluogo, C.C.I.A.A. e succes-sivamente a tutti i soci si chiededi individuare:1. Il Referente Politico che rap-presenta l’interfaccia istituzio-nale nei confronti della Società;2. Il/I Referente/i tecnico/iamministrativo/i che rappre-senta/ano l’inter-faccia tecnica dellaSocietà nei con-fronti dell’Ente diriferimento e chesi fa carico di con-nettersi con tuttigli uffici/compe-tenze che a variotitolo possonoessere coinvoltenelle attività diNavigli Lombardiscarl.

    3. Si costituisce la “SegreteriaNavigli” per connettere opera-tivamente le attività prodottedai referenti di cui ai punti 1 e 2con quella operativa dellaNavigli Lombardi scarl.

    NOTA CONCLUSIVAIl presente raccoglie e

    sintetizza le indicazioni formu-late dal Master Plan Navigli,quanto sin qui realizzato dallaDG OO.PP e dalla Navigli scarl,nonchè le riflessioni e le valuta-zioni emerse negli ultimi 3 anninell’ambito delle attività legateai Navigli di Milano e di Pavia,in stretta collaborazione conl’U.O. Opere Pubbliche e condiversi interlocutori interni edesterni all’AmministrazioneRegionale.

    T E R R I T O R I O37

  • MODALITÀ ATTUATIVE DELPIANO

    N a v i g l i L o m b a r d is.c.a.r.l. – soggetto unico per lagestione, la tutela, la salvaguar-dia, la promozione, la valoriz-zazione e lo sviluppo delNaviglio Grande, Pavese,M a r t e s a n a , P a d e r n o eBereguardo – pienamente ope-rativa presso la propria sede diMilano in Via Copernico, 42dallo scorso Aprile – presentacon questo documento un“Piano degli Investimenti” peril periodo 2006/2010 da sotto-

    porre all’esame ed approvazio-ne dell’Assemblea dei Soci.Al fine di determinare la loca-lizzazione di tali investimenti, ilConsiglio d’Amministrazioneha dato incarico al Direttore diattivare un percorso di coinvol-gimento degli Enti Locali edegli Enti Parco allo scopo diconoscere i loro progetti ed iprogrammi nei diversi ambitid’intervento, così da potervalutare quali di questi potreb-bero trovare riscontro finanzia-rio attraverso il presenteBusiness Plan.

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  • Il percorso di coinvolgimentoprevede:1. Il 6 Luglio u.s. si è tenuta la“1ª Conferenza Metropolitanadei Navigli Lombardi” presso laSala Convegni 1(piano terra) –sita in Via Pola, 12 a Milano,organizzata per presentare, aipotenziali beneficiari, gli ambi-ti d’investimento sui quali s’in-tende intervenire;2. per il periodo 16 Luglio / 15Ottobre la raccolta, grazie adun questionario ed al supportodi rilevatori appositamenteincaricati e formati, presso isingoli Enti disponibili, dellenecessarie informazioni sinteti-che utili a conoscere le propo-ste ed i programmi locali;3. per il periodo 15 Ottobre / 15Novembre l’analisi e l’interpre-tazione delle risposte del que-stionario al punto 2;4. per i primi giorni diD i c e m b r e 2 0 0 5 l a “ 2 ªConferenza Metropolitana deiNavigli Lombardi” finalizzataalla presentazione agli Enti esoggetti interessati dei risultatidi cui al punto 3;5. per il periodo Dicembre2005-Marzo 2006 la predisposi-zione partecipata del definitivo”Business Plan”.Il Piano attuativo, trattasi quin-

    di in una vera e propriaRelazione di progettazione par-tecipata, si articolerà lungo iseguenti cardini:A) Schede ProgettoHanno il compito di illustrarein modo analitico, per aree esottocategorie (Obiettivi, risor-se, effetti, criticità…), gli ambitidi intervento per i quali NavigliLombardi scarl ha intenzionedi attivarsi nel prossimo quin-quennio e che riprendono eapprofondiscono quanto indi-viduato dal Master Plan.

    B) CronoprogrammaUn calendario di tutte le proce-dure per attuare quanto previ-sto dal Business Plan.

    L’attuazione del presenteBusiness Plan verrà realizzatatramite Gruppi di Progettocoordinati da un Comitato diCoordinamento il quale siavvarrà del supporto del comi-tato Tecnico Scientifico diNavigli Lombardi, che riuniscedocenti universitari e profes-sionisti delle maggiori realtàLombarde.

    T E R R I T O R I O39

  • ✔ Polizze pensionistiche, fondi pensione

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  • IL PROGETTO NAVIGLIIL PROGETTO NAVIGLI

    In t e r ve n t o d e l l ’ A s s e s s o reregionale alla Casa e OperePubbliche, Gianpietro Borghini

    Dopo molti anni in cui il siste-ma dei Navigli lombardi hasubito un lento processo didegrado e di abbandono che laloro storia multicentenariacerto non meritava e in cui sonostati previsti soltanto interventidi pulizia e di manutenzioneordinaria, dal 2001 la RegioneLombardia ha dato avvio, con ilprogetto Master Plan Navigli, aduna nuova stagione di valorizza-zione del proprio territorioattraverso una serie di interven-

    ti strutturali, di ripristino e direcupero, per un valore di 150miliardi di vecchie lire.Un ribaltamento di prospettivaquindi, a partire dall'esigenzaespressa dalle Amministrazionilocali di valorizzare le risorsepaesaggistiche ed architettonichee di favorire lo sviluppo e econo-mico, sociale di una parte impor-tante del territorio lombardo.Il “Progetto Navigli” si è cosìcaratterizzato per una contem-poranea individuazione di ope-razioni strategiche per la riqua-lificazione dell'area e di realiz-zazione di interventi strutturalinecessari al recupero dellanavigabilità e della ciclopedo-nalità delle sue Alzaie inserite

    T E R R I T O R I O42

    La parola ai protagonisti

    Regione Lombardia,Navigli Lombardi Scarl,

    Parco del Ticino

  • in una più vasta rete di percor-ribilità sostenibile.Per raggiungere gli esiti di que-sto ampio processo di riqualifi-cazione, il Master Plan ha postogrande attenzione all'elabora-zione e realizzazione di unaserie di interventi esemplari,tali da essere proficuamentereiterate in situazione di conte-sto similari. Così è avvenutocon i progetti di consolidamen-to statico delle sponde, con ilConcorso internazionale per lariqualificazione della Darsenadi Milano e con gli interventi

    finalizzati alla riqualificazionedel territorio rurale. A questo proposito, d'intesacon le organizzazioni degliagricoltori, sono stati progettatiimpianti di fasce tamponeboscate, indispensabili per ilrecupero ambientale e paesag-gistico di una vasta superficieda destinare al turismo. Sonostate avviate azioni depurativedel reticolo idrografico minoresuperficiale e di produzioni dibiomasse a scopo energetico.Sempre in tema di riqualifica-zione del territorio rurale è

    T E R R I T O R I O43

  • stata progettata un'ipotesi direte ecologica polifunzionaledell'area Martesana/Adda. Attraverso l'attuazione di que-sto sistema integrato e coerentedi interventi a salvaguardia delterritorio lombardo, appare indefinitiva possibile dar corpoall'idea che il sistema deiNavigli possa rappresentareuna metafora di un nuovomodo di vivere in Lombardiain totale armonia con l'am-biente urbano e rurale, senzache ciò rappresenti un ostacoloallo sviluppo economico ma, alcontrario, uno dei suoi presup-posti fondamentali.

    LA FORZA DI UNALA FORZA DI UNAGEO-COMUNITA'GEO-COMUNITA'

    Intervento del presidente dellaNavigli Lombardi Scarl, EttoreBonalberti.E' nei fatti, come un progettogià realizzato sin dalla sua fasedi partenza: i Navigli si stannodimostrano tessuto connettivodi una grande geo-comunità, lacui forza si sta manifestandocon fatti concreti, e dando unaconsistenza agli ambiziosi pro-getti che abbiamo lanciato eabbiamo condiviso con lecomunità locali durante lacampagna d'ascolto autunnale.I Navigli sono nei fatti la realiz-zazione di quella grande CittàMetropolitana attorno a cuoi sidibatte e ci si arrovella da anni:una realtà che non lede pernulla il sistema delle autono-mie locali, ma che anzi lo esaltae ne dà compimento. Favorendo l'organicità degliinterventi. Il solo fatto di averabbinato il compimento diinterventi pubblici ma di averanche attivato nel contempofruttuose partnership col setto-re privato dimostra la bontàdella nostra proposta, la suavalidità, una sorta di formula

    T E R R I T O R I O44

  • vincente che nel breve volgeredi un anno e mezzo ha già per-messo di conseguire risultatilusinghieri.Se inoltre pensiamo all'aspira-zione legittima e concreta aforme di residenzialità organiz-zata per studenti e ricercatori,alla collaborazione con istitu-zioni universitarie, ad un'agri-coltura che diventa multifun-zionale e che trasformandosimantiene inalterati i suoi trattidistintivi, proiettandosi verso ilfuturo, avremo anche colto glienormi spazi che si aprono.Strumenti nuovi, insomma,frutto di idee nuove: le forme diconsultazione partecipata cheabbiamo voluto non sono unastratto assemblearismo, bensìuna forma avanzata di lavoro edi utilizzo degli strumenti digoverno.Grazie a questi incontri proce-deremo con una comprensionereciproca, con una program-mazione concertata. Servonoanche nuove logiche di inter-vento, maggiormente combina-te; pensiamo ad esempio aquanto siano state preziose,negli anni, le Foundation di ori-gine statunitense, organismi dielaborazione del pensiero chesi traduce in fatti. Veniamo da

    una storia nobile e gloriosa,quella dei Navigli, ma siamoproiettati in un futuro chedev'essere incentrato su queit r e e l e m e n t i r i c h i e s t i c idall'Unione Europea: innova-zione, ricerca, formazione. I treelementi dalla cui combinazio-ne verrà la formula per vincerela sfida che ci attende.Una sfida esaltante per la geo-comunità dei Navigli.

    NAVIGLI, UN RILANCIONAVIGLI, UN RILANCIONECESSARIAMENTENECESSARIAMENTE

    CONDIVISOCONDIVISO

    Intervista al direttore generaledella Navigli Lombardi,Alessandro Germinario

    Insieme per crescere, insiemeper delineare strategie di rilan-cio che coinvolgano pubblico eprivato, in una sintesi 'virtuosa'dei rispettivi ruoli. NavigliLombardi Scarl, soggetto unicovoluto da Regione Lombardiaper la gestione dei canali (unmodello importato da oltreM a n i c a , e d e s a t t a m e n t edall'Autorità per il governo delTamigi di Londra), nasce unanno e mezzo fa per sburocra-

    T E R R I T O R I O45

  • tizzare, superare i conflitti dicompetenza tra enti e soprat-tutto per mettersi al serviziodegli imprenditori e delle realtàdinamiche attive sul territorio.Abbiamo chiesto al direttoreg e n e r a l e A l e s s a n d r oGerminario, al termine dellacampagna di ascolto comincia-ta a settembre e conclusa anovembre, di spiegare le strate-gie future della società.

    D. Direttore, quali sono i puntidi forza del progetto Navigli?R. Senza dubbio la partecipa-zione di Comuni, Parchi eCamera di Commercio nella

    compagine societaria è la dimo-strazione dei fini che la NavigliLombardi si è prefissa: coadiu-vare, intervenire finanziaria-mente, prospettare scenari dicambiamento e gestione dina-mica delle eccellenze nei variambiti di intervento (energia,agricoltura virtuosa, abbelli-mento e valorizzazione delpatrimonio architettonico e sto-rico, incentivo a creare attivitàeconomiche in campo turistico). D. Che cosa è avvenuto negliultimi mesi?R. In queste settimane NavigliLombardi si è confrontata profi-cuamente con le parti sociali,

    T E R R I T O R I O46

  • intese nella loro accezione piùvasta, per delineare i tratti delBusiness Plan 2006-2010, il cuiammontare è di 1 miliardo dieuro. Sono previsti interventiradicali per migliorare la qua-lità dell'aria, dell'acqua e delsuolo, grandi infrastrutture pervalorizzare i territori circostantia fini turistici e abitativi (par-chi, circuiti di piste ciclabili,impianti per attività sportive,culturali e ricreative, ripristinodi conche e approdi per naviga-re i canali), ma anche investi-menti "a reddito" come centraliper produrre energia e tele-cli-matizzare sfruttando l'acquadei canali, recupero di dimore

    storiche e cascine per attivitàturistiche e ricettive e di areedismesse per insediamenti resi-denziali.D. Quali saranno le ricadutesul sistema Navigli?R. Gli investimenti del prossimoquinquennio produrranno,secondo gli esperti, entrate annuesuperiori al miliardo di europiazzando il Sistema Navigli frale prime 150 "industrie" nazio-nali, con un'incidenza prossimaall'1% sul PIL dell'interaLombardia ed effetti facilmenteintuibili sull'occupazione.Per non parlare dell'impattosulla qualità della vita di oltre 3milioni di residenti, considerato

    T E R R I T O R I O47

  • che lo sviluppo compatibile e latutela dell'ecosistema rimango-no fra i principi ispiratori delpiano.D. Gli enti locali hanno colto lanatura 'sussidiaria' di NavigliLombardi?R. Credo proprio di sì, e attornoa questa domanda si gioca ilfuturo della società, ma soprat-tutto del sistema Navigli. Se nonsi coglie che il rilancio andrànecessariamente condiviso, chelo sviluppo potrà avvenire soloa patto di un forte coinvolgi-mento anche operativo deiComuni, i nostri sforzi sarannostati vani. Tuttavia la bontàdella risposta di questi mesi,l'entusiasmo riscontrato e lavalidità delle proposte mi sem-brano un ottimo auspicio.D. Quali sono, per concludere, irequisiti dei soggetti- pubblicie privati- che vogliono intera-gire e confrontarsi con NavigliLombardi?R. Essenzialmente due: il desi-derio e la passione. Il desideriodi cimentarsi con qualcosa digrande, con un progetto di por-tata epocale, e la passionenutrita per le comunità locale equesto meraviglioso territorioattraversato dai Navigli.

    Fabrizio B. Provera

    RISCOPRIAMO IL RISCOPRIAMO IL NAVIGLIO GRANDE:NAVIGLIO GRANDE:

    UNA FELICE UNA FELICE INTUIZIONEINTUIZIONE

    Intervista al presidente delParco del Ticino, MilenaBertani

    Milena Bertani, presidente delParco del Ticino, definisce “unafelice intuizione” il progettoavviato, nel 1998, quando, eraA s s e s s o r e d i R e g i o n eLombardia, teso alla riqualifi-cazione e promozione del terri-torio dei Navigli. Oggi, a distan-za di quasi sette anni, quella“felice intuizione” sta trovandosempre più forma graziesoprattutto all'opera sul territo-rio della Navigli Lombardi, ilsoggetto creato da RegioneLombardia, attivo dall'aprilescorso, che si sta occupando, inmaniera organica, della rivalu-tazione di tutte le aste deiNavigli.“L'interesse attorno ai Navigli -spiega la Bertani- è nato, quasi,per caso, durante una riunionecoi Sindaci del territorio limi-trofo a Malpensa. All'epoca,infatti, il timore rispetto all'im-patto sull'ambiente dovuto

    T E R R I T O R I O48

  • a l l ' i n g r a n d i m e n t odell'Aeroporto era palpabile. Daqui, l'idea di trovare delle solu-zioni per preservare questa'Geocomunità'”. In buona sostanza, quindi, l'i-niziativa dei Sindaci aveva unscopo preciso: “UtilizzareMalpensa in modo positivo”.Quindi, l'utilizzo del NaviglioGrande, come ideale filoneconduttore.Il Parco del Ticino, pertanto,almeno all'inizio, in questavicenda, rivestiva un ruolomarginale. “Perché - ribadiscela presidente di Villa Castiglioni- era il Canale navigabile l'ele-mento di continuità”.

    E' incominciata così quest'av-ventura che ha portato ad unosviluppo turistico e culturale diquest'area che prima non c'eramai stato. La politica dell'allora Assessoreregionale è stata quella dei “pic-coli passi”. Perché, dice, almenoinizialmente era impossibilepensare di procedere con aggre-gazioni maggiori.“Così - continua - abbiamodeciso di lasciare fuori voluta-mente Comuni, quali, Corsico oTrezzano sul Naviglio, doveminore era la cultura deiNavigli”.V i c e v e r s a , l a l o g i c a d i“Riscopriamo il NaviglioGrande” è stata quella di aggre-gare quei Comuni, magari, nonlambiti dal Canale ma che, inogni caso, presentavano unacontinuità col territorio deiNavigli.Bertani racconta quindi deiprimi incontri con le comunitàlocali. “Sono stati tutti moltopartecipati, sia a livello istitu-zionale, sia a livello associativo”.La filosofia di fondo di questetavole rotonde sono ben sinte-tizzate dalla reggente di VillaCastiglioni. “Abbiamo compresoche al centro dovevano esserci iComuni, mentre la programma-

    T E R R I T O R I O49

  • zione a livello politico venivalasciata alla Regione Lombardia.Insomma - continua la Bertani -la messa in atto del principio disussidiarietà sia in senso vertica-le, sia orizzontale”.Ma “Riscopriamo il NaviglioGrande” è stato un felice esem-pio anche per quel che concer-ne la capacità di dare corso, intempi rapidi, alle opere pubbli-che, previste dal progetto.“Se pensiamo - sottolinea laBertani - che i cantieri sonopartiti nel 2001 e che oggi sonotutti chiusi, ci rendiamo conto,di quanto sia funzionato tuttomolto bene”.A questo punto, però, si trattadi capire che cosa fare da qui inavanti. “La domanda di fondo -

    pone l'accento la pre-sidente - è compren-dere appieno la voca-zione di questo terri-torio al fine di megliocalibrare i prossimiinterventi”.Pertanto, la domandaè che cosa fare. E, daquesto punto di vista,sicuramente il lavorofatto con “Riscopriamo ilNaviglio Grande” hagià permesso di trac-ciare una linea ben

    precisa rispetto al futuro.In questo discorso, secondo laBertani, rientra a ragione ancheil Parco del Ticino. “Che - conti-nua - rappresenta un elementofondamentale soprattutto comefreno all'avanzata delle infra-strutture”. “Che, verosimilmente, nonpotranno e non dovranno -aggiunge ancora - snaturare lanatura di questo territorio”. La “vera sfida” del Parco, pertan-to, sarà quella di saper coniuga-re infrastrutture, economia earee protette secondo il concet-to di “sviluppo sostenibile”.A riguardo, la Bertani rivendicail “ruolo forte” del Consorzio diVilla Castiglioni. “Lo studiodella VAS ( Valutazione

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  • Ambientale Strategica) dimo-stra quanto il Parco sia all'a-vanguardia rispetto a certi temi.La nostra posizione a riguardo èmolto semplice: è opportunoche alcune questioni come que-sta vengano trattate con l'avallodel supporto scientifico”.Pertanto, secondo la Bertani,dare concretezza all'analisidella VAS “non è un problema dicoalizione politica, piuttosto,considero opportuno che tra ivari interessi in giocol'Ambiente non soccombadavanti all'avanzata dell'eco-nomia”.Ultimo cenno della presidenteriguarda il turismo. “Un settorerispetto al quale Parco delTicino e Navigli Lombardi, tro-vano per la loro stessa natura,molti punti di contatto”.E, a questo proposito, laBertani chiude “sposando” unaproposta lanciata e promossadal presidente della Scarl EttoreBonalberti in merito al recupe-ro della vecchie cascine dimes-se. L'idea, peraltro molto suggesti-va, del presidente si riferiscealla necessità di trovare unasoluzione per i molti studentiche vengono a Milano per fre-

    quentare l'Università. Ma siscontrano con la dura realtà diaffitti alle stelle. A questo pro-posito, l'idea della Navigli èquella di utilizzare i rustici - vene sono ben 1.000 all'internodel territorio del Parco delTicino - per farne dei “College”dove i ragazzi possono studiarein un ambiente idoneo, benattrezzato e, soprattutto, a costicontenuti.A questo proposito, recente-mente, il Parco del Ticino haapprovato un regolamento adhoc per il recupero di questeinfrastrutture.“E' la dimostrazione - dichiarain conclusione la PresidenteBertani - della piena sintoniad'idee del Parco e della NavigliLombardi anche rispetto a que-st'argomento”.“Tra l'altro la presenza di giova-ni nel nostro territorio, potrebbeessere una spinta in più per lanostra economia e, verosimil-mente, contribuirebbe a farvenire avanti l'idea di crearepoli d'eccellenza (comel'Università che arriverà adAbbiategrasso) per la formazio-ne fuori della 'Grande Milano'”.

    Fabrizio Valenti

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  • L A C A M P A G N AL A C A M P A G N AD ' A S C O LT O D E L L AD ' A S C O LT O D E L L AN AV I G L I LO M B A R D I :N AV I G L I LO M B A R D I :UNA “LUNGA MARCIA”UNA “LUNGA MARCIA”P E R M E T T E R E I NP E R M E T T E R E I NRETE ISTITUZIONI ERETE ISTITUZIONI ECOMUNITÀ LOCALICOMUNITÀ LOCALI

    Quella dei Navigli, come amadefinirla, il presidente EttoreBonalberti della NavigliL o m b a r d i , è u n a “ G e o -Comunità”, abitata da oltre 3milioni e mezzo d'abitanti. Una cifra di tutto rispetto - spe-cie se si pensa che alcunenazioni/ regioni sono di granlunga meno popolose - e cheda sola spiega la portata dellasfida lanciata dalla NavigliLombardi.

    E, infatti, per decenni le astedei Navigli sono state caratte-rizzate da una molteplicità dicompetenze. Sovrapposizioni, spesso fasti-diose e inutili, che hanno finitoper far sentire tutto il peso,negativo, della burocraziaanche su questo fronte. Nonper altro, il “sistema deiNavigli” attendeva interventi direcupero e messa in sicurezzada quasi cinquant'anni.Da qui l'idea di costituire ununico soggetto, sulla scorta diquanto fatto a Londra perl'Autorithy del Tamigi, per la“Governance” dei Navigli.Ma la semplice creazione diuna nuova società, pur compo-sta dai Comuni, da solo, disicuro, non poteva bastare a

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    La parola alle istituzioni locali

    Dalla “campagna d’ascolto” all’impegno

    degli enti locali

  • formare quella “coscienza criti-ca” che appare come l'unicaspinta possibile per mettere inatto dei comportamenti real-mente “eco sostenibili”.E' partendo da queste riflessio-ni che si spiega il perché della“Campagna d'Ascolto” lanciatadalla Navigli Lombardi Scarlnello scorso mese di luglio conla prima grande ConferenzaMetropolitana dei Navigli svol-tasi negli uffici d lla RegioneLom ardia in via Pola. Una sessione di lavoro che hamesso intorno a un tavolo irappresentanti di Regione,delle Province di Milano ePavia, le Camere di Commercio,i 51 Comuni facenti parte del'Sistema Navigli', gli enti noprofit, le Associazioni di volon-

    tariato, gli imprendi-tori e, più in generale,tutte quelle realtà delterritorio che possonoconcorrere alla cresci-t a d e l l a “ G e oComunità”.E' in questo contestoche il presidente dellaNavigli LombardiEt t o re B o n a l b e r t i ,i n s i e m e a l s u od i re t t o re g e n e ra l eA l e s s a n d r o

    Germinario e all 'Assessoreregionale Piero Borghini,hanno lanciato la sfida.“Dare applicazione pratica alprincipio di sussidiarietà facen-do in modo che il territorio conla sua popolazione si facciaparte integrante di questo pro-cesso di cambiamento”.Una vera e propria “rivoluzioneculturale”, potremmo definirla.Che, nei fatti, si è tradotta in tremesi di lavoro, durante i qualila Navigli Lombardi ha incon-trato il mondo delle Istituzionicon le sue Comunità.Se i t a p p e - Ab b i a t e g ra s s o,C e r n u s c o s u l N a v i g l i o ,Magenta, Cassano d'Adda,Corsico e Pavia - prima dellas e c o n d a C o n f e r e n z aMe t r o p o l i t a n a , s v o l t a s i a

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  • Milano, in questo mese, dove èstata fatta “opera di sintesi”rispetto a quanto emersodurante questo tour.Un tour nel quale la NavigliLombardi, ha voluto sentire iSindaci, gli Amministratorilocali, le Associazioni. In buonasostanza, ha voluto “dare voce”al territorio. Perché, come sidiceva poco sopra, l'obbiettivoè quello di concorrere insiemea questa svolta.Non, quindi, semplici progetticalati dall'alto. Al contrario,“mettersi in ascolto” fare pro-prie le istanze delle comunitàlocali. Tutto questo, adoperan-do il felice slogan coniato perquesta campagna: “Mettere apunto il miliardo di euro”.Una cifra enorme che da solaspiega la portata di questo pro-getto e l'impatto che la NavigliLombardi potrà avere sull'eco-nomia e l'occupazione di que-sto territorio.E' a quanto ammonta, infatti, lasomma prevista dalla società diRegione Lombardia per il'Business Plan 2006-2010'. Nella “mission” della Navigli,non a caso, sono previste azionistrategiche importanti: inter-venti radicali per migliorare laqualità dell'aria, dell'acqua e

    del suolo, grandi infrastruttureper valorizzare l'area deiNavigli a fini turistici e abitativi.Un'area, è bene sottolinearlo,che secondo una recente inda-gine della Camera diCommercio di Milano, vienegià visitata da 20 milioni di per-sone all'anno.E, ancora, investimenti “a red-dito” come centrali per produr-re energia e 'teleclimitazzare'sfruttando l'acqua dei Canali,così come il recupero di dimorestoriche e cascine per l'attivitàturistiche e di aree dimesse perinsediamenti residenziali.Sotto quest'aspetto, la campa-gna della Navigli si è rivelatauna “grande occasione” per ilterritorio.E, a riguardo, c'è da rilevare chesono stati tanti gliAmministratori che hannosaputo cogliere nella sua interaportata questo progetto. E'stato possibile aprire un filodiretto anche con chi, per sto-ria, cultura e tradizione, avevauna minore attenzione per laquestione Navigli perché nellasua agenda politica erano altrele priorità.Gli Amministratori con le lorocomunità locali, sono diventatiprotagonisti attivi di questo

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  • processo di cambiamento,anche alla luce di quanto que-sta 'Authority' ha saputo farenei suoi primi 18 mesi di 'ro-daggio' durante i quali sonostate progettate e finanziate157 opere (58 delle quali giàcompletate) contro le 60 com-plessive realizzate nei 40 anniprecedenti.Il “format” scelto da NavigliLombardi, quindi, si è rivelatoazzeccato. In quanto ha per-messo di mettere in evidenzacriticità e richieste rispetto adei soggetti portatori d'interes-si differenti (Istituzioni eComunità) seppur convergenti

    ai fini del concetto di benecomune.Conclusa la “Campagna d'a-scolto”, Navigli Lombardi pro-segue nel suo cammino, con unquadro più chiaro rispetto aisuoi ambiti di riferimento siasu Milano, sia sul territorio(Magentino, Abbiatense,Castanese, Bassa e AltaMartesana, Naviglio Pavese e diGaggiano), ormai pronta adoperare “a pieno regime” e acompletare l'attuazione del'Master Plan'.

    F. V.

    T E R R I T O R I O55

  • METTERE A SISTEMAMETTERE A SISTEMAIL TERRITORIO DEIIL TERRITORIO DEI

    NAVIGLINAVIGLI

    In t e r ve n t o d e l s i n d a c o d iAbbiategrasso, Alberto Fossati

    La consapevolezza del valoredel sistema dei navigli è ormaisempre più diffusa nel nostroterritorio grazie ad una plura-lità di interventi e di azionimesse in atto da diversi sogget-ti: dal ruolo giocato dallaNavigli Lombardi Scarl, all'im-pegno dei Comuni, delle proloco e di molte altre realtà(penso alla Fondazione per laPromozione dell'Abbiatense eal Consorzio dei Navigli) sulfronte della promozione cultu-rale e turistica. Iniziative edeventi, ma anche programmi eprogetti che - ciascuno con lapropria idea originale - perse-guono di fatto con lo stessoobiettivo: far conoscere il terri-torio e le caratteristiche che lorendono unico. In questo ambi-to, insieme alla Provincia diMilano, al Parco Sud, al Parcodel Ticino e al Consorzio deiN a v i g l i , i l C o m u n e d iAbbiategrasso ha iniziato unpercorso che punta alla crea-zione di un sistema turistico

    locale. Non si tratta di aggiun-gere iniziative e attività a quellegià realizzate da altri soggetti inun'ottica di mera sovrapposi-zione. Al contrario, l'idea èquella di mettere realmente asistema quanto già esiste e difare squadra anche con i privatiper potenziare questa vocazio-ne del territorio. Del resto, sottoil profilo economico i segnalinon mancano e non vanno sot-tovalutati: è sufficiente pensarea quante aziende agrituristichesi stanno attrezzando non solosul fronte della ristorazione, maanche per offrire servizi diricettività. E non possiamo nonconsiderare il richiamo chemolte manifestazioni propostesul territorio riescono a eserci-tare. In questo senso insiemead alcuni Comuni del territorio

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  • - Magenta, Castano Primo,Inveruno e Corbetta - abbiamoiniziato un cammino per coor-dinare gli sforzi anche in mate-ria di fiere. La collaborazione ènata e sta crescendo anche conil Comune di Vigevano: per laprima volta quest'anno il pro-gramma di “Abbiategusto” èstato presentato anche al di làdel Ticino grazie all'ospitalitàdell'amministrazione comuna-le e da noi, ad Abbiategrasso, èstato illustrato il calendariodella stagione del TeatroCagnoni accanto ad eventi einiziative legate al Natale.L'intesa, quindi, non è più sol-tanto sulla carta, ma è nata inconcreto e punta a crescere e asvilupparsi. Tornando alla valorizzazionedei navigli, mi permetto soltan-to di formulare un paio diriflessioni. Credo che i progettimessi in atto di recente per ren-dere possibile la navigazionesiano senza dubbio validi. Miriferisco all'iniziativa dellaNavigli Lombardi che l'estatescorsa ha proposto il percorsocon un'imbarcazione idonea inattesa di trasformare l'iniziati-va-pilota in un vero e proprioservizio turistico. Tuttavia,anche in questo ambito penso

    sia importante impegnarsi tuttiinsieme per evitare che i naviglisiano danneggiati dal passaggiodi barche a motore non idonee.Dobbiamo in ogni modo sco-raggiare il ripetersi di esempidisastrosi - che si sono registra-ti nei decenni scorsi - di battel-li spropositati per dimensioni eper potenza del motore chehanno danneggiato e, in qual-che caso, devastato le spondedei navigli. La navigazione,quindi, deve avvenire nelrispetto e nella salvaguardia deimanufatti. La seconda riflessio-ne è legata alla prima. La pro-mozione dei navigli - e quindidella navigazione - deve partireda una consapevolezza: non ètanto il naviglio in sé sul qualeoccorre ragionare, quanto ilsistema ad esso strettamentelegato, ambientale, primo ditutto, ma anche storico e arti-stico. Il sistema dei navigli èuna sorta di astrazione concet-tuale, un unicum che coniuganatura, storia e arte. Il fascino ela suggestione che sa esercitarecredo sia legata a quest com-plesso di aspetti insieme allacapacità di evocare il passato ele nostre radici. Qualsiasi azio-ne di promozione se vuole nonsolo essere realmente efficace,

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  • ma anche rispettosa di taleequilibrio, deve, quindi, tenereconto di questo straordinarioinsieme e tutelarlo.

    LA NAVIGLI LOMBARDI,LA NAVIGLI LOMBARDI,UNA GRANDE UNA GRANDE

    OCCASIONE PEROCCASIONE PERRILANCIARE E DARERILANCIARE E DARE

    IMPULSO AL NOSTROIMPULSO AL NOSTROTERRITORIOTERRITORIO

    Intervento del sindaco diMagenta, Luca Del Gobbo

    La mia Amministrazione è statatra le prime ad aderire allaNavigli Lombardi Scarl sicuradella bontà di questo progettoper il rilancio di questo territo-rio non solo sotto il profiloambientale- paesistico maanche economico.Il soggetto voluto e creato daRegione Lombardia, infatti,rappresenta un'ulteriore spintaverso quel concetto di “farerete” ormai necessario per noiAmministratori locali e per lenostre Comunità. La pianificazione sovracomuna-le è diventata un'esigenza pres-soché imprescindibile. Da questo punto di vista, già

    all'inizio del mio mandato elet-torale, ho pensato alla creazio-ne di un'Agenzia di marketingterritoriale che potesse dareforza ai tanti progetti già incorso nell'area del Magentinoin quest'ambito.A quest'intuizione si è aggiun-

    ta, quella non meno interessan-te, caratterizzata da colloquic o n t i n u i c o n a l t r eAmministrazioni confinanti. Iltavolo di lavoro che raggruppacomuni della portata diAbbiategrasso, Novara oVigevano sul fronte della cultu-ra e delle rassegne ne è unesempio.Così come quello, di più recen-te attuazione, che raggruppa ic e n t r i d e l M a g e n t i n o ,Castanese e Abbiatense cheospitano una Fiera, volto ad unmiglior coordinamento e pro-mozione di questi eventi. Sono iniziative che stanno adimostrare, finalmente, lavoglia di un territorio di lavora-re insieme per crescere.Tutto ciò si sposa appieno conil lavoro portato avanti dallaNavigli Lombardi. Dove, adogni Comune, viene chiesto diguardare di là del proprio cam-panile.Personalmente, ritengo che

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  • Magenta in questi anni questosforzo lo abbia fatto e lo stiacompiendo tuttora.Certo, c'è ancora molto da fare,ma il concetto del “fare squa-dra” credo proprio che sia pas-sato. In questo senso, la NavigliLombardi, ha lanciato unascommessa di non poco conto.Ma di cui siamo ben felici difarne parte. L'Amministrazione comunale,tra l'altro, grazie anche al pre-zioso contributo della Pro Locoe di tutto il mondo delleAssociazioni, già da tempo, haavviato una campagna tesa arivalutare e promuovere un ter-ritorio così ricco sotto il profilostorico e naturale.La rivalutazione del 4 Giugno 1859,la crescita dell'Associazione dedica-

    ta ai “Luoghi della Storia” e,ancora, l'idea di fare diMagenta, con il suo teatroLirico, la “Città della Musica”sono tutti elementi che ben sisposano con l'azione di marke-ting portata avanti da NavigliLombardi.Non ultimo, come si dicevasopra, la realizzazione di quel“sogno che diventa realtà” rap-presentato dal rendere naviga-bile il nostro bel CanaleLeonardesco.A n c h e s u q u e s t o p u n t o ,l'Amministrazione ha sempreriposto fiducia nel progetto diRegione Lombardia, tanto dal-l'essere tra i primi Comuni adaver chiuso i cantieri per la rea-lizzazione dei lavori sul Ponte eper l'approdo. Così come l'atti-vità relativa alla riqualificazione

    delle sponde.R i b a d i s c o ,infatti, la gran-d e v a l e n z a ,anche in pro-spettiva econo-mica e occupa-z i o n a l e , c h epotrà venire daquesto proget-to. Il nostro terri-torio, del resto,così come tutto

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  • l'Ovest Milanese, è soggetto giàda qualche anno a profondicambiamenti. L'epoca dellegrandi aziende è giunta alcapolinea. In compenso, però,c'è tutto un terziario e un setto-re dei servizi che può crescereanche e soprattutto grazie allaNavigli Lombardi creandonuovi posti di lavoro. Compitodi una buona Amministrazione,dunque, è in primo luogo quel-lo di cogliere questi cambia-menti mettendo in atto tutte lealternative del caso.E' quanto stiamo facendo.

    NAVIGLIO GRANDE, ILNAVIGLIO GRANDE, ILNOSTRO PATRIARCANOSTRO PATRIARCA

    In t e r ve n t o d e l s i n d a c o d iCorsico, Sergio Graffeo

    E' determinante aver avviatoun confronto sulla valorizzazio-ne di un patrimonio qual è atutti gli effetti il NaviglioGrande, che nella storia diCorsico, come del resto diMilano e di molti altri centri, hasempre rappresentato, sin daiprimi secoli del millennio scor-so, una risorsa di straordinariaimportanza e vitalità.Rivolgo pertanto un sentito

    grazie al presidente dellaNavigli Lombardi Scarl ed alsuo direttore generale, cheattraverso la campagna diascolto ci stanno aiutando acapire quali sono in concreto iprogetti del Master Plan previ-sti per i prossimi anni.Accogliamo anche con estremopiacere la volontà di raccoglierele osservazioni, le proposte e is u g g e r i m e n t i d e l l eAmministrazioni locali delCorsichese e del sud-ovest diMilano, assieme al consultocon i rappresentanti delle asso-ciazioni, del tempo libero, deicommercianti, così come degliartigiani e degli industriali.La realizzazione del NaviglioGrande, iniziata nel lontano1177, si può considerare unagrande intuizione, senza alcundubbio. Inoltre il fatto che siastato definito il patriarca ditutti i canali europei obbligatutti noi, amministratori locali,così come le autorità che civivono attorno, ad un'attenzio-ne ed una cura del tutto parti-colari.E non possiamo che accoglierefavorevolmente un progettoche si pone l'ambizioso obietti-vo di valorizzare il Naviglio e lecittà che attraversa, ribadendo

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  • il principio di sussidiarietàintrodotto per la prima volta ametà degli anni Novanta, dal-l'allora ministro FrancoBassanini, e diventato in segui-to principio cardine del nuovoTitolo V della Costituzione. Avere infatti un organismo dicoordinamento, sostenuto nonsolo dagli enti locali, ma ancheda autorevoli università, ci con-sentirà di collaborare sinergica-mente per valorizzare i nostriterritori.Molti corsichesi ricordano,ancora oggi, quando sul canalepassavano i barconi che tra-sportavano sabbia e merci finoalla Darsena di Milano. Attività

    proseguita fino al 30 marzo1979. E alcuni rammentanosenza dubbio che durante laSeconda Guerra Mondiale iNavigli hanno registrato unnuovo incremento dei traffici,perché l'aviazione degli alleatiaveva colpito le normali vie dicomunicazione su terra. Subito dopo la guerra, quandoMilano venne in parte distruttadai bombardamenti anglo-americani, il Naviglio risorse. Sipensi che nel 1953 la Darsenzadi Porta Ticinese era al tredice-simo posto nella classifica deiporti nazionali. Dopo il 1979 ilNaviglio ha continuato a rap-presentare una grande risorsa

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  • per l'irrigazione dei campi,anche se l'agricoltura, specienelle realtà più vicine al capo-luogo, si è sempre più ridotta.Lungo il Naviglio sono anchesorte, specie nei primi anni del'900, grandi ed importantiindustrie, per alcune dell